n.17 - 2011
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IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... ALTRI SPORT
marcheingol@quelliche.net
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“Le donne non possono arbitrare” Malascorta tuona: “Prima di tutto rispetto” Da Fenucci a Ciarlantini, da Morreale a Cacciatori: basta che siano preparate
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a prestazione insufficiente di un fischietto rosa e scoppia la tempesta: no, una donna non può fare l’arbitro. Fine febbraio, si gioca Grottammare Elpidiense Cascinare (Eccellenza), dirige l’incontro Anna Di Nardo della sezione di Lodi. In campo un gol annullato ai locali, qualche leggerezza comportamentale e a fine partita, nonostante la vittoria per 2-1, l’allenatore ospite Domenico Izzotti sbotta: “Non credo agli arbitri donna”. Poi si spiega: “Io ho una figlia femmina e sono fiero di questo ma non sono d’accordo sugli arbitri di sesso femminile”. Per Izzotti, 51 anni, esperienze nei settori giovanili di Sambenedettese e Giulianova, poi Civitanovese, Fermana, Grottammare, Teramo - gli arbitri donna “non hanno polso”. Ha ragione Izzotti o è semplicemente un luogo comune? Monta la discussione, subito smorzata dal presidente del CRA Marche Gustavo Malascorta. “Per me non fa differenza che l’arbitro sia uomo o donna - sottolinea - basta che sia bravo. Se abbiamo la parità dei diritti non capisco perché una donna non possa fare l’arbitro. Io confido nelle capacità e non faccio distinzioni di sesso. Nel designare un arbitro si valutano le capacità e non il sesso altrimenti saremmo tacciati di razzismo. Io valuto le capacità e non faccio, ribadisco, differenza di sorta. Le prove sono sotto gli occhi di tutti e quando le ragazze sono brave sono brave
punto e basta, c’è poco da dire. Quello che voglio ed esigo da tutti - conclude Malascorta - è il rispetto per queste ragazze e poi ognuno si tenga il giudizio che vuole. Posso dire che sono soddisfatto di come si stanno comportando gli arbitri, ribadisco gli arbitri, impegnati dall’Eccellenza alle categorie giovanili senza fare distinzioni, e questo sia chiaro una volta per tutte”. Ma come la pensano gli allenatori? Il maceratese Romano Mengoni, allenatore in seconda del Gubbio (Lega Pro) è categorico: “Io non faccio distinzioni di sesso. Se gli arbitri sono bravi sono bravi, uomini o donne che siano. Nella nostra categoria, la Lega Pro, ne vediamo di ragazze soprattutto in veste di assistenti. Quello che vorrei sottolineare è una cosa: donna o uomo che sia, bisogna trovare qualche cosa per migliorare la categoria. Gli arbitri si allenano con cura, sono bravi nell’applicare il regolamento ma bisogna escogitare qualcosa che permetta loro di fare i conti con la decisione da prendere sotto stress, che non è facile. Vorrei raccontare poi un aneddoto: una volta, allenando la Cingolana in una gara giocata a Sarnano, ad arbitrare c’era una donna e le prime ad inveire contro l’arbitro erano le mamme dei giocatori!”. Gianluca Fenucci, allenatore della Jesina: “Il calcio è un sport dove a prevalere è il maschio ma non per questo non è possibile che una donna non possa arbitrare, tutt’altro. Nessuna preclusione - sottolinea il mister di Chiaravalle - ma qualche riserva permettetemi che io la faccia forte anche di un’esperienza maturata in tanti
anni di calcio prima giocato poi visto dalla panchina. L’arbitro donna può sicuramente far bene se preparato al meglio come avviene per l’arbitro uomo. In uno sport come il calcio si richiede al direttore di gara una preparazione al top, che poi abbia quelle capacità che gli permettano di dirigere al meglio una partita è un’altra cosa. Aiutiamole a crescere ma qualche problema, anche per la stessa genetica, un arbitro donna qualche difficoltà in più la troverà sicuramente rispetto al collega uomo. Comunque, le porte non vanno sbarrate a nessuno”. L’allenatore Giovanni Ciarlantini (Corridonia): “Se una donna ha giocato al calcio ed ha cognizione di quelle che sono le regole ed il sistema calcio sicuramente con il tempo potrà arbitrare anche in serie A - dice diversamente se una donna vuole inserirsi nel sistema calcio perché ha il solo piacere di farlo, non basta frequentare un corso di un mese ed arbitrare qualche partita di ragazzi per poi essere inserita in un mondo che io definisco ‘di lupi’. La mia non vuole essere una chiusura alle donne, ma dico che in un mondo maschilista per arrivare ad arbitrare una partita di un certo calibro dovrà fare molta più gavetta e soprattutto essere affiancata e aiutata da arbitri esperti e navigati”. Esplicito Renzo Morreale, allenatore del Porto Sant’Elpidio: “Guai a pensare che una donna non possa fare l’arbitro - dichiara - saremmo dei razzisti, tuttavia qualche distinguo si impone di farlo soprattutto perché il mondo del calcio non è poi così semplice e facile
come potrebbe sembrare. Una donna che si approccia con il calcio deve essere sicurasicura mente una donna straordinaria senza omom bra di dubbio perchè questo benedetto calcio è rivolto più agli uomini che alle donne ma non escludo - e ci sono gli esempi positivi di Katia Senesi o della Bolognesi oggi che dirige in Promozione - che di arbitri donne ce ne saranno sempre. E in quelle poche volte che nella terna ci sono donne io sono felice perché la parità dei diritti deve essere davvero a trecentosessanta gradi per tutti e non solo a parole”. Più duro il tecnico emergente Riccardo Fusari (Urbisaglia) che non dice un secco no alle donne arbitro ma qualche distinguo lo vuole fare: “Per le esperienze che ho avuto con i fischietti rosa devo constatare di non aver avuto fortuna. Sarà stato un caso ma in un paio di occasioni mi sono trovato a fare i conti con una direzione di gara da brividi soprattutto per il modo con cui l’arbitro donna ha diretto: troppo impreparata. Detto questo, una considerazione è doverosa fare: uomo o donna che sia, gli arbitri devono essere prima di tutto preparati. Prima o poi vorrei essere smentito da una loro bella prestazione, anche se non posso non sottolineare che la presenza in campo di una donna arbitro ha portato una gradevole novità a questo mondo”. Per Massimiliano Cacciatori, allenatore del Mozzano, l’importante è che siano preparate: “Le donne assistenti mi sono capitate spesso, meno in veste di arbitro. E se per le prime debbo dire che si sono comportate bene, qualche problema c’è stato quando hanno dovuto arbitrare. Comunque, mi capita spesso di vederle all’opera nei settori giovanili e lì sono pronte e brave, qualche problema potrebbe sorgere quando si comincia a salire di categoria”.
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Da Lally: “Da donna sono completamente d’accordo con mister Izzotti, arbitri e guardalinee donna abbassano la media, già bassa di per sé, delle prestazioni arbitrali”.
Da LucaG: “La mia personalissima opinione: non credo sia un problema di uomini o donne, credo piuttosto un problema di preparazione tecnica, di pratica, di preparazione fisica, di mentalità! Nessun arbitro ammette mai i proprio errori se non a fine gara. Sbagliare è umano, tutti noi sbagliamo, ma a volte bisogna aver il coraggio di ammettere l’errore e tornare sui proprio passi. Ne va sia il buon senso, sia il rispetto per color che in questo sport mettono tutta la loro passione”.
Da Anonimo: “Per LucaG: ammettere un errore quando un’azione dura un decimo di secondo mi sa tanto di difficile...poi se vuoi parlare di preparazione atletica, tattica e mentale frequenta l’ambiente arbitrale e ti renderai conto di chi sono e come preparano le gare gli arbitri”.
da LucaG : “Io non metto in discussione la preparazione nei corsi che gli arbitri fanno ma la relazione preparazione tecnica - tattica - preparazione fisica in rapporto alla partita! Decidere in pochi secondo non è per nulla facile, non lo è per i giocatori figurarsi per gli arbitri. Però se permetti, nella mia lunga ma umile carriera di giocatore, ne ho visti molti di errori e non capisco perchè non viene mai ammesso, soprattutto quelli plateali. A volte sarebbe più facile tornare sui proprio passi. A volte alcuni arbitri non danno neanche una minima spiegazione all’accaduto, o se lo fanno, con tono minaccioso”.
Da MarioB: “Per me non è un problema di uomini o donne, ma di arbitraggio, di collaborazione e di umiltà nel riconoscere gli errori e saper tornare su certe decisioni sbagliate. Una volta una guardialinee donna dopo aver sbagliato annullandoci un gol regolare non si è degnata nemmeno di rispondere e, con muso provocatorio, ha fatto proprio pena. E ci risulta che nella partita successiva ha fatto la stessa cosa”.
Da Giovanni: “Io dico sì agli arbitri donna. Nel campionato di Promozione girone B ho assistito ad un paio di partite dirette dall’arbitro Sonia Bolognesi e devo dire che ha arbitrato benissimo, molto meglio di tanti suoi colleghi maschi, vedi anche la partita P.S. Elpidio-Porto Potenza, corre molto, si trova sempre vicino alle azioni di gioco, dovrebbe arbitrare più spesso”.
Da Fabio: “Ho visto la Bolognesi. Sono rimasto colpito, corre tantissimo, si fa rispettare ed era sempre vicino all’azione più di tanti altri maschietti. Quindi sono d’accordo con il presidente del CRA Marche, se un arbitro merita deve arbitrare a prescindere se sia maschio o femmina. Magari ce ne fossero di arbitri così”.
Da Anonimo: “Ci sono dei ruoli (o delle professioni) che sono per gli uomini e altri che sono per le donne. Ad esempio, quanti uomini possono competere con le donne nel fare l’uncinetto? Uno su un milione, forse. D’altronde gli uomini non possono partorire ed allattare, ci sarà un motivo. Io seguo il calcio da troppi anni e ho visto molte donne arbitrare, compresa - in serie D - la prima donna arrivata al professionismo (Anna De Toni, mi pare si chiamasse): un disastro. Un paio di anni dopo, fu infatti aggredita in una partita internazionale da alcune calciatrici coreane; gli uomini, per non passare per razzisti, protestavano per la sua incapacità ma la cosa finiva lì. Le donne, invece, sono passate ai fatti! Sono d’accordo che se sono brave, devono arbitrare, ma di donne brave non ce ne sono, ve lo assicuro”.
da Giovanni4321: “Gli arbitri donna devono arbitrare le donne. In tutti gli sport le donne competono con il loro sesso e basta, quindi anche per l’arbitraggio deve essere così. Vi dirò di più: quando si effettuano i test atletici, le donne hanno un limite nei tempi totali molto ma molto più bassi di quelli degli uomini, quindi hanno già l’handicap. Il problema è che le partite non è che hanno un ritmo più lento quando arbitrano le donne, al contrario delle partite del calcio femminile che sembrano la moviola in campo per quanto vanno piano. Donne arbitro per il calcio femminile e basta”.
da Anonimo3: “Dove sta scritto che un arbitro donna deve aver giocato a calcio prima? E poi tutti gli arbitri uomini hanno giocato a calcio prima di diventare arbitri?”.
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GIOVANNI GIACCO
IL PERSONAGGIO
Giacco per tre
Calciatore, allenatore e direttore sportivo, ritratto di Giovanni Giacco da Osimo. “I presidenti? Meglio se ex giocatori”.
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el calcio quasi a 360°. “Perché mi manca di fare il presidente, poi ho fatto tutto”. Inizia l’intervista con una battuta ironica Giovanni Giacco, da una vita nel pallone. Prima calciatore, poi allenatore, ora direttore sportivo. Ma anche tifoso “del Napoli, perché mi piace il loro folclore e ho a cuore i più deboli e il Napoli allora non poteva competere con i grandi club”. Appassionato della palla che rotola in un rettangolo verde. E proprio in un rettangolo verde, nella panchina dove si è seduto tante volte, quella dell’Osimana, nel vecchio ‘Diana’, nella sua Osimo, che inizia il racconto del Giovanni Giacco che fu, che è, che sarà. “Iniziai a giocare a 15 anni, con la Libertas Osimo, poi l’Osimana. Fui venduto alla Maceratese dove rimasi sei anni, la convocazione nella nazionale dilettanti e Juniores nella stagione 1965/1966, la promozione in C nel 1968, con 11 punti di van-
taggio sul Forlì, ma non feci mai l’esordio tra i prof”. Un centrocampista centrale che sfiorò il grande salto. “Giammarinaro che avevo avuto come mister a Macerata mi voleva ad Avellino in C. Rifiutai. Ma non ho rimpianti. Il calcio è un mondo particolare e forse avevo capito in anticipo i miei limiti. E poi sono attaccato alla mia terra, alla mia famiglia. Non volevo andar via”. E a 21 anni disse basta con la professione calcio. “Entrai in banca, ma continuai lo stesso a giocare. Sempre a Osimo”. E in quel periodo vennero le maggiori soddisfazioni. La fascia di capitano, lo spareggio del ‘Dorico’ contro la Falconarese, il gol di ‘Garibaldi’ Graciotti con una fucilata su punizione, la promozione in D. “La vittoria più bella, davanti a diecimila spettatori, uno spettacolo”. Tutt’altro spettacolo la stagione scorsa nell’Osimana, come direttor e
sportivo, con la retrocessione tragicomica in Promozione. “Da dimenticare, anche se non mi sento molto responsabile. Fu solo un’avventura di alcuni mesi. All’inizio non c’ero, nelle ultime settimane ho lasciato”. Nel mezzo l’avventura da allenatore. “Iniziai nel Numana in Prima categoria, poi la vittoria in Prima categoria con il Sirolo, ma ho allenato anche a Cingoli in Promozione, a Loreto, il settore giovanile della Passatempese e dell’Osimana”. Ora è ds della Passatempese. E proprio pochi minuti successivi all’intervista i suoi galletti hanno punzecchiato l’Osimana nella stracittadina di Promozione (girone A). Identico risultato dell’andata: 2-0. Ma vit-
n. 17 toria o no è un Giacco tranquillo e sereno quello attuale. “Sono in pensione e mi sto godendo la mia passione”. Il calcio, ormai da un paio di stagioni. Dopo 36 anni di banca, a 60 anni appena compiuti, ha detto basta. Un addio alla grande. Con una festa in noto ristorante cittadino a suon di musica, filmini del Giacco dall’infanzia alla pensione, con ben 150 ospiti tra cui mister Marco Lelli e il motociclista Matteo Baiocco. Ma che calcio è quello attuale? “Ci sono troppi interessi economici, troppi procuratori, rimborsi spese elevati. E i giovani non giocano più per la maglia, ma per i soldi. E se qualche volta li metti in panchina ti rispondono che è meglio smettere con il calcio. Scatta dentro di loro questa molla, non quella di impegnarsi di più”. Ma Giacco ha qualcosa anche contro le società. “A mio parere i presidente debbono essere ex giocatori. Che sanno quando e come intervenire”. Che abbia lanciato il sasso? Vedremo un Giacco presidente? Di sicuro nel calcio ha intenzione di restare. “Quest’anno sono a Passatempo, un ambiente ideale, dove non c’è stress e dove si può lavorare bene con i giovani. Smentisco quelli che dicono che non vado d’accordo con i giovani. Il futuro? A me il calcio piace e dove c’è una programmazione seria sono e sarò sempre disponibile”. Magari anche da presidente, aggiungiamo noi. (Michele Carletti)
In basso a sinistra l’Osimana, stagione 1975/1976 (Giacco è il secondo accosciato da destra). Nella foto sotto insieme al presidente dell’Osimana, Andrea Falcetelli
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SPECIALE MOTO
Parte la stagione 2011! E si comincia dai più piccoli
Il pilota di Morrovalle Roberto Cecchi prenderà il via nella categoria “Junior B”
bino ha di iniziare l’approccio con questa disciplina. In sostanza, come più volte detto, da questo campionato ci sono passati tutti, da Valentino Rossi, a Marco Simoncelli, da Marco Melandri, ad Andrea Dovizioso solo per citarne alcuni tra i più importanti. Roberto Cecchi, giovane pilota di Morrovalle, prenderà il via nella categoria “Junior B” e a bordo di un Minimezzo della vicina casa phantom (costruita nel Fermano), spinta da un motore anch’esso nostrano, OR Motori, dovrà battersi ancora più energicamente di quanto fatto fin’ora per rovesciare i pronostici (o quantomeno provarci), i quali, grazie purtroppo al nuovo regolamento che ha eliminato il limite di peso minimo, sono a favore dei più leggeri (in termini di Kg/Cv). Questo piccolo centauro l’anno scorso, purtroppo, non è riuscito a fare meglio del 13° posto in classifica generale in quanto è stato vittima di una rovinosa caduta, durante un turno di prove libere sul bagnato, che gli è costata la frattura scomposta e sovrapposta della clavicola destra e con essa, la possibilità di giocarsi
Roberto Cecchi con il trofeo per il terzo posto agli Assoluti d’Italia
La stagione “velocità” 2011 è alle porte e come si direbbe in griglia di partenza ‘1 minuto al via!’, i primi a partire saranno i più piccoli, quelli cioè che disputano il nuovo e rivisitato, campionato Italiano di Minimoto. La Federazione Motociclistica Italiana quest’anno ha la gestione diretta del campionato ed ha inserito alcune novità. Una di queste è l’aver tolto le “selettive” in ragione di 7 gare tutte valide distribuite su tutto il territorio italiano. E’ stato inoltre inserito un comitato tecnico per Minimoto valutativo, questo comitato ha il compito di valutare i comportamenti fuori e dentro la pista, aiutando così la formazione del carattere del pilota di
domani. Questo dovrebbe aiutare la maturazione dei più piccoli e preparali per le categorie superiori, le quali saranno tappe fondamentali se si vuole tentare la scalata di questo sport. Anche se questa disciplina (Minimoto) è la più accessibile in termini di costi, lo sforzo economico da sostenere, per disputare una stagione agonistica a buoni livelli, è abbastanza pesante, ecco perché, gli sponsor investono un ruolo fondamentale senza i quali non si potrebbe neanche pensare di poterci partecipare (ovviamente a meno che di una situazione familiare economicamente benestante). Il campionato di Minimoto è il primo e l’unico modo che un bam-
il titolo italiano. Nonostante questo comunque l’anno agonistico 2010 di questo baby-driver non può ritenersi del tutto insufficiente in quanto negli altri campionati disputati i piazzamenti sono di tutto rispetto. Risultati conseguiti da Roberto Cecchi nell’anno 2010: 13° posto campionato italiano, 3° posto assoluti d’Italia coppa costruttori, 2° posto campionato regionale Marche.
ALMANACCO DI FEBBRAIO 2011 Ascoli-Piacenza 3-1 5 febbraio 2011
di Stefano Carlini
I bianconeri tornano alla vittoria in uno scontro diretto estremamente delicato. Partenza sprint dell’Ascoli che realizza due gol nei primi otto minuti sugli sviluppi di calci d’angolo. Il Picchio sciupa più volte la chance del 3-0, poi ad inizio ripresa Cacia riapre la contesa ma una magistrale punizione di Cristiano sigilla il risultato. LA CHIAVE – Il grande cinismo sui calci piazzati. LA CHICCA – La strepitosa punizione di Cristiano che toglie la ragnatela dal “7”. TOP&FLOP – Di Donato&Lupoli. LA FRASE – “Nello spogliatoio abbiamo fatto un patto: pensare solo a giocare” (D. Di Donato)
6 – Cristiano: “inizia un nuovo campionato” 7 – Ciofani recuperato, si allena col gruppo. 8 – Primo incontro interlocutorio tra l’imprenditore Palatroni e gli esponenti dell’Ascoli Calcio. 9 – Incontro tra Benigni, il sindaco Castelli e Palatroni. Castelli: “Ringrazio il presidente di Lega B Abodi che sbloccherà entro lunedì un credito di 1,5 mln necessario al pagamento degli stipendi”. 11 – Convocati: Pederzoli non ce la fa, out anche Marino.
Empoli-Ascoli 1-0 12 febbraio 2011
Il Picchio si arrende al Castellani al termine di una partita bruttina, decisa da un guizzo del centrocampista Moro in chiusura di primo tempo. Nella ripresa l’Ascoli prova a reagire ma riesce a mettere in evidenza solamente la propria sterilità offensiva. Castori furibondo per l’arbitraggio diserta la sala stampa. LA CHIAVE – Classica gara da 0-0, decisa da un episodio. LA CHICCA – Nessuna TOP&FLOP – Calderoni&Micolucci LA FRASE – “Ottima prestazione contro un avversario delicato” (A. Aglietti)
Tanto tuonò... Il momento dell’Ascoli non racconta nulla, ma veramente nulla, di nuovo relativamente al valore che Roberto Benigni ha dato al Picchio nella sua lunga carriera da primo dirigente. di Daniele Perticari
In questi giorni ho sentito di tutto. Come d’altronde, quasi sicuramente, è accaduto all’intera schiera dei miei fratelli di fede bianconera. Una cosa dico da anni, più che il sentito dire, quando si mette sul piatto della bilancia la valutazione di un fatto, serve conoscere “il vissuto”. Io, vuoi per fortuna o per sfortuna, ho qualcosa da raccontare. La gestione della società di Roberto Benigni e della sua famiglia ha concorso nell’interrompere - ci ho anche messo del mio, sia chiaro - quella che secondo me avrebbe potuto essere una dignitosa carriera da giornalista al seguito della squadra bianconera. Un giorno, uno dei miei maestri Andrea Verdolini, mi comunicò che per la prima volta dopo diversi anni l’Ascoli aveva privilegiato gli aspetti economici nel rapporto tra la televisione da lui rappresentata (che mi lanciò come uomo-internet, mi ricordate dietro al pc ad arrovellare tesi sugli avversari di turno basandomi sulle statistiche?) e la stessa Ascoli Calcio. Non contarono i favori per trasmettere e/o riprendere la squadra negli anni bui della C, quando davvero se TVRS non avesse impiegato mezzi e passione, dell’Ascoli non avremmo saputo praticamente nulla. No. Da quell’estate 2004, se non vado errato, per parlare dell’Ascoli, diffondere le sue
gesta, avere un giocatore in trasmissione, insomma, per essere “parte viva” non solo bisognava pagare. Bisognava pagare più di ogni altro concorrente. Altrimenti niente giocatore, niente trasmissione, niente filo diretto, solo diritto di cronaca. Andrea e la sua televisione scelsero (giustamente) di troncare il filo, perché chiedere soldi ad un amico per essere amici suona come una bestemmia. Io condivisi, scelsi di continuare a parlare di Ascoli in altri modi e interruppi la mia carriera di co-conduttore televisivouomo internet ecc.ecc. Questo per dirvi, amici fratelli bianconeri, che sono anni che conosco il modo di interpretare l’Ascoli di questo patron e dei suoi fidi collaboratori. Non mi posso scandalizzare, non mi scandalizzerò per nessun motivo, qualsiasi cosa accada. La speranza, che è vero sia l’ultima a morire, ma è pur componente quantitativamente parlando effimera, alimenta i miei giorni, come quelli degli altri. Però, lasciatemi e lasciateci sognare. Che Ascoli vorrei? Mi sono imposto una serie di desideri. Una società che dedichi a Costantino Rozzi un museo, che dedichi alle nostre maglie storiche un posto dove essere ammirate, che ammoderni (o ne costruisca uno nuovo) lo stadio, che abbia la forza di trovare i messaggi per spiegare ai bambini delle elementari che se sei della
provincia di Fermo o di Ascoli, di Macerata o di Teramo, poco importa. Ibrahimovic ed Eto’o li puoi ammirare solo in tv, mentre al Del Duca giocano idoli veri, in carne ed ossa. Una società che capisca, come d’altronde dopo il fallimento fece De Laurentiis a Napoli, che non è coi contratti di un anno e le comproprietà che un calciatore può sentirsi legato “ad una maglia”. E che quindi ne scelga pochi, ma buoni, e li contrattualizzi per cinque anni. Una società che abbia le idee chiare anche nel chiedere scusa quando si sbaglia o quando le cose non vanno bene. Una società rappresentata da una persona che non risponda “che fortuna, la prima col Milan, che è la mia squadra del cuore”. Insomma, una società per cui prima di tutto viene l’Ascoli, poi l’Ascoli, poi dopo ancora l’Ascoli. Caro Roberto Benigni, le auguro lunghissima vita, ma le ricordo una cosa. Bonolis e Laurenti lassù avevano la carta del caffè da giocarsi. Lei, quando tra diversi lustri arriverà in Paradiso, troverà LUI ad aspettarla. Custandì lo so che sei rosso dalla rabbia, ma Totò asseriva che la morte è una livella. Dato però che si parla dell’Ascoli, del nostro Ascoli, mica lo so se sarei così felice nel dare ragione al Principe De Curtis...
14 – Tifoseria col fiato sospeso ma in serata la doccia gelata: i contributi del 4° trimestre 2010 non sono stati pagati. Arriverà un altro punto di penalità. 15 – Circa 150 tifosi contestano pesantemente Benigni in piazza Arringo, al termine di uno dei tanti incontri con Palatroni e il sindaco Castelli. 16 – Comunicato del sito ufficiale sull’applauso di Benigni ai suoi contestatori: “non era irrisorio nei confronti dei tifosi, ma soltanto rivolto esclusivamente ai nemici dell’Ascoli Calcio.” 17 – Oltre 100 tifosi accorrono al Del Duca per l’allenamento per manifestare il proprio sostegno alla squadra. 18 –Palatroni presenta ufficialmente la sua offerta alla famiglia Benigni.
Ascoli-Portogruaro 1-0
19 febbraio 2011
Estraniandosi dalle vicende societarie, la squadra esibisce una prestazione tutto cuore, sostenuta con grande passione dai propri tifosi. Il Portogruaro si chiude a riccio a difesa del punticino ma deve arrendersi nei minuti conclusivi ad un guizzo di Mendicino, al suo primo gol in maglia bianconera. Tripudio al Del Duca. LA CHIAVE – La pazienza certosina nell’attaccare costantemente senza scoprirsi alle ripartenze ospiti. LA CHICCA – Un’azione travolgente di Feczesin, ma il suo tiro (deviato) si perde sul fondo. TOP&FLOP – Di Donato&Moretti. LA FRASE – “Una soddisfazione che ripaga tanti sacrifici” (E. Mendicino)
L’Intervista
20 – Palatroni: “Ho incontrato l’avv. Di Campli ma Bracalente (titolare marchio NeroGiardini) non è con noi”. 21 – In prova il difensore francese El Mourabet, rimasto per tre giorni. 22 – L’editore Elido Fazi incontra a Roma il sindaco Castelli, chiedendo informazioni sul club. 23 – CGF, respinto il ricorso sul -1 per i contributi del 2° trimestre 2010. 24 – Faisca e Pederzoli si arrendono all’influenza, Moretti recupera.
Livorno-Ascoli 1-1 25 febbraio 2011
Altra gara che mette in vetrina la grinta dell’Ascoli e la voglia di non mollare mai. Dopo un primo tempo opaco e chiuso in svantaggio, nella ripresa i bianconeri mettono alle corde il più quotato Livorno dell’ex Novellino e ottengono in extremis un meritatissimo pareggio, proprio al 90’ grazie all’ungherese Feczesin. LA CHIAVE – L’atteggiamento mentale della ripresa, squadra rigenerata negli spogliatoi. LA CHICCA – Il cross vellutato di Calderoni per il gol di Feczesin. TOP&FLOP – Lupoli&Cristiano. LA FRASE – “Perdere subendo un solo tiro in porta sarebbe stato triste” (R. Feczesin).
26 – Tiene banco la querelle societaria. Scaduto il termine per la risposta dei Benigni all’offerta. Palatroni: “Nessuna risposta, sono stufo”. Replica di Benigni con un comunicato ufficiale che parla di “disinformazioni” e in cui afferma di aver risposto a mezzo raccomandata. 27 – Faisca e Pederzoli recuperati, si aggregano al gruppo. 28 – Castori: “Abbiamo il fuoco dentro, neanche il diluvio universale potrà spegnerlo.” 1 – Ascoli-Vicenza, turno infrasettimanale, rinviata per pioggia a data da destinarsi. L’arbitro Nasca non può far altro che decretare l’impraticabilità del campo.
di Simone Mozzoni
Venanzio. È tutto ancora in fase di progettazione. Abbiamo avuto questa idea e stiamo lavorando per quello, la burocrazia è molto lunga anche per queste cose. Quando sarà il momento lo pubblicizzeremo a dovere sui giornali. Comunque posso dire che per questa estate dovremmo farcela a partire. Naturalmente anche tu hai un ricordo splendido dell’anno dei Diabolici… Quando si vince è sempre bello e si hanno ricordi positivi. Fu una promozione importantissima, dalla C alla Serie B con tanti di noi che non l’avevano mai fatta. Demmo una soddisfazione enorme anche a tutta la città e ai tifosi dell’Ascoli che da tanto tempo non respiravano il calcio che conta. Qualche aneddoto divertente di quella stagione? Mah… C’era un gruppo eccezionale e avevamo tantissime forme di scaramanzia. La cosa più bella era il giro in pullman attorno alla pista dello stadio Del Duca prima di andare ad allenarci a Castel di Lama. Cantavamo i cori della Sud, Monticciolo ci intervistava facendo le imitazioni dei vari conduttori televisivi. Un vero e proprio spasso.
L’ex bomber bianconero Mario Bonfiglio
Mario Bonfiglio continua a far gol ad Ascoli Abbiamo sentito al telefono l’ex attaccante bianconero che sta aprendo una scuola calcio insieme a Fabio Di Venanzio Una lunga carriera trascorsa per la maggior parte sui difficili campi della Serie C, un talento forse mai espresso fino in fondo, complici anche i troppi infortuni che lo hanno tormentato nel corso della sua carriera. Stiamo parlando di Mario Adriano Bonfiglio, la “Pantera Nera”. Ha vestito le maglie di tantissime squadre: Vittoria in Serie D, due stagioni al Modena, poi Teramo, Ancona e Avellino. Dal 1997 al 1999 ecco due campionati alla Juve Stabia in compagnia di Gaetano Fontana, la Fermana, il Benevento e l’Ascoli. L’indimenticabile promozione nell’anno dei Diabolici per un totale di tre stagioni inframezzate dall’esperienza al Pisa. Poi ancora Pisa, Pescara, Ternana e Pro Vasto sotto la guida di Pinuccio Di Meo. Ha girato tutta l’Italia segnando ben 94 gol dal 1992 al 2010. Se era a posto fisicamente, era complicatissimo fermarlo per le difese avversarie. Come dimenticare il gol da centrocampo a Giulianova oppure lo stacco di testa imperioso in casa con la Ternana? Impossibile farlo.
A Mario però, nonostante il girovagare durante la sua carriera, è rimasta Ascoli nel cuore, non c’è che dire. Oltre ad aver sposato un’ascolana, da qualche mese è tornato a giocare nel Piceno, in Seconda Categoria con l’Atletico Azzurra Colli ed ha interessanti progetti per il futuro.
È vero che il prossimo anno festeggerete tutti insieme il decennale dell’anno della promozione? Sì, abbiamo deciso di organizzarci, faremo una bella festa. Ora l’Ascoli però non naviga in buone acque a livello societario… Quando ci sono queste problematiche
Ancora non ce la fai a smettere di giocare… Sono tornato a indossare gli scarpini perché me lo ha chiesto un carissimo amico (Giovanni Fioravanti – ndr) che fa parte della società. Con me è venuto anche Vittorio Pinciarelli, la mia intenzione era divertirmi e così è stato. Giovanni mi aveva dato rassicurazioni sulla serietà della società nonostante disputi solo il campionato di Seconda Categoria e si trovasse al mio arrivo in un posizione di classifica deficitaria. Tutto vero. Non hai smesso di fare gol ma è arrivato anche un cartellino rosso. Sì, ho segnato cinque reti in sei partite e stiamo risalendo la classifica. L’espulsione invece è stata la seconda in tutta la mia carriera, può capitare. Inoltre hai intenzione di fondare una scuola calcio per bambini insieme a Fabio Di
L’esultanza di Faisca e Giorgi dopo un gol
dispiace veramente tanto, perché si ripercuote su tanta gente che vive di calcio. Io sono stato a Vasto dove ci siamo salvati sul campo e poi la società è fallita, oppure la mia città, Messina, non riesce ancora a ritornare nel calcio vero. La situazione dell’Ascoli mi addolora molto ma vorrei fare i complimenti ai calciatori bianconeri che si stanno dimostrando grandi professionisti. Che ricordi hai del presidente Benigni? Era uno di poche parole ma non per questo non teneva alla squadra. Quello è il suo carattere, può piacere o non piacere. Non ha mai manifestato il proprio entusiasmo in prima persona, non si è mai lasciato andare più di tanto. A livello economico invece è sempre stato preciso e puntuale almeno per quello che riguarda i tre anni che ho giocato con l’Ascoli, mai avuto problemi di nessun tipo. Né io né i miei compagni di squadra.
AI LETTORI Dal prossimo numero Mondo Picchio torna nella sua consueta veste grafica e come inserto staccabile
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n. 17
SERIE D
CIVITANOVESE
Stefano e Alex il bello della stagione Mandorino: “Sono qui per crescere”. Buonaventura: “Campionato condizionato dagli infortuni” Stefano Mandorino (tondo sotto) e Alex Buonaventura (tondo a fianco), due delle ‘anime’ di una Civitanovese che cerca di dare un senso a questa stagione che si può definire altalenante. L’obiettivo playoff rischia di allontanarsi con il quinto posto difficilmente raggiungibile tuttavia a dieci giornate dal termine è opportuno tracciare un consuntivo della stagione. “Siamo stati fortemente condizionati dagli infortuni - sottolinea Buonaventura al microfono di Andrea Verdolini durante la trasmissione ‘Le Marche nel pallone’ - ce ne sono stati molteplici e praticamente non c’è stato un momento nel quale siamo stati non dico al completo ma con un organico vicino a quello pensato in estate”. Annata di rimpianti dunque? “In effetti - rimarca Mandorino - quando eravamo in procinto di spiccare il volo verso la parte alta della classifica ci sono state delle sconfitte, vedi quelle in casa con Olympia Agnonese e S.Arcangelo o episodi che ci hanno frenato pesantemente”. Senza, aggiungiamo noi, parlare degli arbitraggi che in qualche caso, ad essere teneri, sono stati inadeguati. “Dobbiamo comunque cercare di lottare per i playoff senza pensare troppo se poi questo servirà a qualcosa in tema di ripescaggio - ribadisce ancora Buonaventura - il calendario
ci propone molti scontri diretti come quello di Jesi o le gare davvero stimolanti di Recanati, di Teramo o in casa contro il Rimini. Quindi possiamo migliorare sensibilmente la nostra stagione e toglierci delle soddisfazioni”. Alex Buonaventura ha avuto diverse proposte anche di compagini di categoria superiore e invece, quasi unico rispetto alla rosa dell’anno scorso, ha deciso di restare a Civitanova Marche. Perchè questa scelta? “Esclusivamente per l’importanza della piazza che in ogni circostanza ci è stata vicina e lo sarà anche nel futuro. Giocare qui ti dà sensazioni davvero molto belle e dobbiamo ripagare in qualche modo i nostri splendidi tifosi”. Stefano Mandorino invece è un nome nuovo per il calcio marchigiano. “Sono nato in Germania ma cresciuto calcisticamente nel Lecce (proprio come Negro, uno dei grandi protagonisti di questa stagione in serie D, ndr). Ho fatto poi altre esperienze in giro per l’Italia ma essere a Civitanova a 23 anni è davvero importante per un giovane come me e l’occasione di crescere vicino a giocatori importanti”. Buoni propositi insomma per questo finale di stagione per la Civitanovese ma anche un pizzico di amarezza e tanti rimpianti per quello che poteva essere e che, almeno per il momento, difficilmente sarà.
SAMBENEDETTESE
Si riparte da Ottavio
Quarto avvicendamento stagionale sulla panchina della Sambenedettese con l’esonero di Luigi Boccolini dalla
guida tecnica rossoblu. L’esperto allenatore di Portorecanati aveva preso il posto di Tiziano Giudici subentrato a sua volta ad Ottavio Palladini (foto). Il presidente Sergio Spina ha così deciso di ripartire proprio da Palladini, protagonista della splendida cavalcata in Eccellenza della passata stagione: le sue dimissioni da tecnico dei rossoblu arrivarono, un po’ a sorpresa, la mattina del 20 settembre scorso. Ecco che, a distanza di cinque mesi, si rinsalda il connubio con l’ambiente rossoblu.
Ultras: la Costituzione non entra allo stadio! “In occasione dell’incontro casalingo Civitanovese - Santarcangelo (13 febbraio) era in programma una manifestazione pacifica finalizzata alla sensibilizzazione per una corretta e giusta applicazione della normativa sulla sicurezza negli stadi. Gli Ultras, quali portatori di osservanza alla legge, intendono sollevare l’attenzione su prese di posizione soggettive che nulla hanno a che fare con i criteri oggettivi cui è ispirata l’applicazione di ogni norma non escluse quelle di rango costituzionale. Da qui l’idea di esporre uno striscione riportante il testo normativo di cui all’Art. 21 della costituzione ma, del tutto immotivatamente rispetto alle legittime aspettative della protesta, l’esposizione dello striscione è stata vietata sia all’interno che all’esterno dello stadio in nome di non meglio individuate né spiegate esigenze di ordine pubblico”. CURVA NORD, GRADINATA SUD, SCONVOLTS
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SPECIALE SOFT AIR
In collaborazione con:
- Club del mese: Barracuda - MondoSoftair: le offerte del mese!
L'Associazione Sportiva Dilettantistica BARRACUDA 7.62 nasce nell'aprile 2004 a San Benedetto del Tronto (AP) per iniziativa di alcuni amici che giocavano insieme già dal 2001 e che decidono di spendere il loro tempo libero nella realizzazione di un gruppo unito non solo nello sport ma soprattutto nell'ami-
cizia. In breve tempo al gruppo fondatore si uniscono altri ragazzi che con la loro determinazione e volontà contribuiscono alla realizzazione di questo progetto. Inizialmente, come in tutti i club, si incontrano i primi problemi, ad esempio trovare un buon campo di gioco, rientrare nella legalità e guadagnarsi la
MondoSoftair: Le offerte del mese!!!
fiducia delle forze dell'ordine, ma con grande impegno e serietà si riesce a superare tutti questi ostacoli. Il 9 luglio 2004 si diventa ufficialmente un'Associazione Sportiva con regolare statuto e si inizia a disputare molte amichevoli con altri club delle zone limitrofe con i quali si instaurano ottimi rapporti. Nel 2005 si entra a far parte dell' A.S.N.W.G. partecipando a diversi tornei, anche a livello nazionale. Attualmente gli allenamenti si svolgono presso i campi di Grottammare, Cupra Marittima e Comunanza (in provincia di Ascoli Piceno) i quali, grazie all'ambiente boschivo, permettono di affrontare diverse tipologie di gioco che vanno dalla classica con due bandiere alle più elaborate missioni recon e 24h. Oltre ad allenarsi, disputare amichevoli e tornei, durante la settimana i soci si incontrano
per organizzare cene e corsi (ad esempio di cartografia), un'ottimo modo per stare tra amici e condividere la passione per il softair. Grazie al grande impegno del direttivo e di tutti i soci il Club vanta buoni risultati in molti tornei e la cosa più importante: il rispetto e l'amicizia di molti club, ottenuti con l'ONESTA' e la SIMPATIA. Il Club è sempre ben disposto ad accettare tutti coloro che vogliono avvicinarsi allo sport del softair, infatti per chi vuole passare una domenica diversa dalle altre, l'Associazione mette a disposizione l'attrezzatura che comprende: fucile, pallini, divisa mimetica e maschera di protezione. web: www.barracudasoftair.com mail: barracudasbt@yahoo.it
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Potenza: 1,6J (0,20g) Distanza: 60m circa Caricatore 23bb Peso 4400g Lunghezza 122cm Bipiede incluso Bolt Action Potenza: 1,1 J (0,20g) Distanza: 55m circa Cadenza: 750 bb/min Caricatore: 300bb Peso: 2850 g Lunghezza: 76 cm Gearbox e ingranaggi: metallo Potenza: 1,0J (0.20g) Distanza : 45 m circa Caricatore: 450 BBs Lunghezza 765 mm Lunghezza con calcio chiuso: 670 mm Canna interna: 366mm
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ECCELLENZA
Partita doppia per la D I
nutile usare giri di parole: l’unico obiettivo stagionale è quello di lasciare al più presto una Eccellenza che l’Ancona 1905 di Andrea Marinelli (foto) non si sente assolutamente cucita sulla sua pelle. Lo si capisce da un ambiente che non vede l’ora di tornare a quel calcio che l’ha vista protagonista fino a qualche mese fa. Il compito è quello di superare il cosiddetto “ostacolo” chiamato Eccellenza e per farlo ci sono due strade decisamente importanti da percorrere. In primo luogo vincere il campionato che la squadra dorica sta vivendo assolutamente da protagonista con una lotta a tre insieme a Fermana e Tolentino, avversarie che meritano grandissimo rispetto. I cremisi hanno dimostrato il proprio valore sia nel corso della stagione sia nella finale di Coppa Italia vinta dai dorici ai rigori nella splendida serata del Polisportivo di Civitanova Marche. Sul fatto invece che l’antagonista principale sarebbe stata la Fermana, i dubbi erano veramente molto pochi: i nomi di un organico di tutto rispetto, la voglia di ben figurare di una società ambiziosa e l’esperienza di Giovanni Cornacchini sono le armi migliori di una squadra senza dubbio da tenere in grandissima considerazione. Per i ragazzi
in caso di promozione non ho mai detto che rifiuterei, se ci fosse la possibilità, il salto in Lega Pro
di Marco Lelli però l’altra strada che porta alla serie D si chiama Coppa Italia: quella vittoria sul Tolentino, infatti, ha aperto la strada alla fase nazionale iniziata con l’ottimo doppio successo sugli umbri del Grifoponte Torgiano (ora ai quarti di finale c’è lo scoglio Pisa Sporting Club da superare). In caso di vittoria la serie D sarà una certezza ma anche in caso di finale o semifinale la speranza di accedere alla categoria superiore è ben più di una possibilità. Ipotizzando una situazione negativa in entrambi i fronti c’è infine una terza via, quella dei playoff di Eccellenza che
negli ultimi anni hanno premiato diverse squadre marchigiane, ultima in ordine di tempo la Jesina di Gianluca Fenucci. Eccola dunque l’ultima via possibile che conduce alla serie D, ma ad Ancona sperano che quella buona sia una delle prime due. E poi, in caso di D in tasca, non è detto che non si debba guardare ancora più su, magari ai pro: “In caso di promozione – le parole di patron Marinelli - non ho mai detto che rifiuterei, se ci fosse la possibilità, il salto in Lega Pro. Ma perché lo si possa fare servirà l’aiuto dell’imprenditoria locale e del Comune”.
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ECCELLENZA
La Fermana ora scalda i cuori dei tifosi Dopo l’iniziale record negativo di abbonati il “Recchioni” comincia a riempirsi
“A
bbiamo la fortuna di avere un grande allenatore che sta gestendo al meglio il gruppo”. Parole e musica di Mimmo Di Antonio, direttore sportivo di una Fermana che non ha alcuna intenzione di mollare la presa, attaccata ad una corazzata come l’Ancona ma
indubbiamente convinta delle sue indiscutibili potenzialità. “Creiamo molto ma non riusciamo a concretizzare la gran mole di lavoro che facciamo, in questo dobbiamo fare meglio anche se in generale la soddisfazione per quanto fatto finora, soprattutto alla luce del fatto che siamo partiti da zero, è veramente tanta. Ma arrivati a questo punto non abbiamo nessuna intenzione di abbassare il livello di attenzione”. In estate qualche dubbio sulle sorti della squadra canarina finita in mano a una cordata di imprenditori toscani serpeggiava
“Vincerà T l’Ancona e all’Elpidiense Cascinare si vede la mano di Cicchi…” Mauro Traini e la sua breve esperienza in Eccellenza
re mesi di Eccellenza gli sono bastati per capire che l’Ancona è una spanna sopra le altre. Mauro Traini, direttore sportivo di lungo corso (Ascoli, Ancona, Como, Chieti, Teramo), ha collaborato con il Centobuchi in veste di consulente prima del definitivo addio, consumatosi a metà febbraio. “Mi ero semplicemente reso disponibile a dare una mano - racconta – ho lavorato con dirigenti bravi e appassionati ma in società qualche problema c’è”. A Traini, tutt’ora consulente di mercato del Treviso (“Ho cominciato a fare questo lavoro con Antonio Pantanetti della Sangiustese”, ci disse in una nostra vecchia intervista), è stata sufficiente una dozzina di settimane per ‘leggere’ l’Eccellenza: “L’Ancona non
(e non poco) tra gli appassionati della causa gialloblu e la misera risposta degli abbonamenti (solo 73, un record negativo) alla nuova stagione non era stato di certo un segnale incoraggiante per il presidente Francesco Ferrante e i suoi collaboratori. Poi, col passare dei mesi, giocatori e allenatore hanno saputo conquistare la fiducia del pubblico che ora vive al fianco della squadra (il “Recchioni” comincia a pulsare come ai vecchi tempi) questo spettacolare duello di testa con l’Ancona. Senza dimenticare che il destino ha pensato bene di metterci lo zampino proponendo all’ultima giornata di campionato lo scontro diretto al “Recchioni” di Fermo. Quando si dice, il sale sulla coda….
“Per la Fortitudo Fabriano sogno la serie D”
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ablo Ferretti nasce a La Plata il 26 giugno 1979. A 4 anni inizia a correre dietro al pallone. Maradona e Batistuta i suoi miti, l’Estudiantes la squadra del cuore. Suo nonno, Juan Angel Ferretti, negli anni ’50 gioca nella serie A argentina. “Il calcio italiano mi ha arricchito sia fisicamente che moralmente”, dice. In Italia ha giocato con Sambenedettese, Ellera, Locri, Chioggia, Vado, Feltrese, Montecchio, Castiglione, Pescatori, Corneliano. Ora è alla Fortitudo Fabriano. Ferretti, quale e quando è stato il tuo momento di gloria? “In Argentina all’Everton quando vinsi un campionato, al Villa Garibaldi con 18 gol. Anche in Italia, con la Sambenedettese nel campionato 20002001, mio primo anno in Italia”. C’è stato un gol tanto bello che non dimenticherai mai? “Ricordo la rete fatta nel 2008 nell’esordio con la maglia della Feltrese, un missile da 35 metri. E poi voglio aggiungere il gol fatto all’Ancona, soprattutto per la meravigliosa giocata fatta con Matteo Federici”.
avrà problemi a vincere il campionato - sottolinea - vedo bene anche il Tolentino, molto compatto, e la Fermana che lotterà fino alla fine. Vorrei fare un elogio al direttore sportivo Claudio Cicchi: all’Elpidiense Cascinare si vede la sua mano e chissà dove sarebbe oggi se fosse rimasto uno come Bugiolacchi...Le altre squadre sono tutte sullo stesso livello, Urbino a parte”.
Ora sei alla Fortitudo Fabriano. “E’ una società molto organizzata. Secondo me può fare ancora meglio e arrivare alla serie D. Un sogno? Se così fosse, vorrei esserne parte”. Vuoi dire qualcosa in particolare? “Ci tengo a ringraziare Luca Tamburini e la sua stupenda famiglia, Matteo Federici, Alberto La Mantia per come mi hanno accolto dentro e fuori lo spogliatoio. Amici veri. Per loro mi sento un fratello”.
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PINO BRIZI
AMARCORD
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Il gigante buono nome: Giuseppe cognome: Brizi nato a: Macerata il 19 marzo 1942 ha giocato con: Maceratese, Fiorentina
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e con la Nazionale
lasse 1942, il gigante buono Giuseppe Brizi, maceratese purosangue, colleziona 280 partite in serie A con la Fiorentina culminate con la vittoria dello scudetto nella stagione 1968/’69 e la Coppa Italia, disputata a Roma il 19 maggio del 1966 contro il Catanzaro (2-1 per i viola dopo i tempi supplementari). Parlare di calcio con Pino non è soltanto piacevole, ti arricchisce dentro. Uomo sereno, tranquillo, ha vissuto momenti indelebili nella sua vita di calciatore. Ma quando dice “ogni tanto vedo qualche partita in televisione anche se non seguo poi molto il calcio di oggi” ci lascia quasi senza parole. Perché lo dice in modo distaccato, con la certezza di aver dato tutto a quel mondo e ora vuole semplicemente ritor ritornare a vivere nel privato. Cresciuto nel vivaio della R o -
bur Macerata 1905, Pino Brizi neanche maggiorenne viene acquistato dalla Maceratese, con i biancorossi gioca nel campionato di serie C. Brizi racconta così il passaggio dai bianconeri alla Maceratese: “Non c’erano allora osservatori in ogni angolo della provincia come succede oggi ma il giovedì era d’uso, come succede anche oggi, di giocare la partita amichevole, le squadre allora non disponevano di grandi organici ed ecco allora che la Maceratese chiedeva aiuto alla Robur che gli mandava due o tre giocatori alla volta. Era un onore per noi ragazzi giocare contro la Maceratese”. Sul giovane quanto bravo Brizi la Maceratese aveva da tempo puntato i suoi interessi tanto da acquistarlo. Il gigante si fa strada, la Fiorentina ci mette gli occhi sopra e non se lo lascia scappare. Nel club viola viene subito lanciato nonostante la sua giovanissima età insieme ad altri ragazzi, quella Fiorentina viene definita squadra ye-ye per la presenza di molti giovani come Gonfiantini, Rizzo e Merlo. Tra le pagine indelebili, lo scudetto (il secondo nella storia viola) arrivato nella stagione 1968/1969. E dopo il tricolore poanche la maglia azzurra, ma non c’è po sto per lui nella squadra che Valcareggi ‘70. Con la Fiorentina porta a Mexico ‘70 Pino lascia il segno: 280 partite in SeItalia, 6 in Coppa rie A A, 46 in Coppa Italia Campioni, 16 in Mitropa Cup, 6 nel Torneo Anglo-Italiano e 2 reti: la determiprima all’esordio, la seconda, determi nante per la salvezza della Fiorentina nel campionato ‘70-‘71, segnata all’Inter alla Centropenultima di campionato. Ruolo? Centro campista, poi difensore; dopo la cessione ricopridi Ferrante (al Vicenza), Brizi va ricopri re il ruolo di libero. Lasciato il club viola torna a giocare con la Maceratese per stapoi diventare allenatore nella sta gione 1979-1980. Da mister riesce a vincere il campionato, e l’anno successivo (sotto la sua guida) i biancorossi sfiorano la C1. Poi breve esperienza con Fermana, vittoLanciano, e soprattutto la vitto ria dello scudetto tricolore con i ragazzi della Maceratese. Brizi, semplicemente l’esperienmeravigliosa l’esperien za con la Fiorentina. di“Un’esperienza da non di gementicare che conservo ge losamente nel mio cuore e condivido con il cuore della gente. Un periodo stupendo che non dimenticherò mai ”.
di Enrico Scoppa Sfogliando l’album dei ricordi è inevitabile fermarsi ad osservare la squadra che fece impazzire Firenze, quella dello scudetto, la ricorda? “Altrochè: Superchi, Rogora, Mancin, Esposito, Ferrante, Brizi, Rizzo, Merlo, Maraschi, De Sisti, Amarildo, Chiarugi, Pirovano. Il tecnico era l’argentino Pesaola”.
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Campionato, Coppa Campioni, Coppa Italia, ma quale ritieni sia stata la vittoria più bella? “Tutte sono state vittorie belle ed importanti e da tenere strette perchè quando si vince, inevitabilmente qualche cosa di importante si è fatto”.
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Il gioco di ieri e quello di oggi, si può fare un confronto? “Quando giocavo io si parlava di squadre catenacciare, ma quando le squadre di oggi non fanno possesso palla e se ne stanno rintanate nella propria metà campo, quello come pensiamo di chiamarlo se non catenaccio. E’ cambiato poco, il calcio è sempre quello”.
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Le nuove tecnologie, come le vede Pino Brizi? “Non possiamo lasciarle da parte, faremmo un errore grandissimo. Se esiste una tecnologia che permette di evitare gli errori, come la moviola, perchè non utilizzarla. Si chiarirebbero molte cose e nessuno avrebbe più da ridire anche se questo non so poi se sia vero completamente”. Ad un giovane che incontra quando porta a spasso il suo nipotino che gli chiede come si fa per diven-
tar campioni, lei cosa risponde? “Poche cose ma chiarissime. Studia prima di tutto, segui gli allenamenti, segui il tuo istruttore poi se il talento c’è, qualcuno si accorgerà di te, e il tuo sogno si potrebbe avverare. Ma non sognare in modo sbagliato, potrebbe far male”.
1) Una mitica panchina:si riconoscono a partire da sinistra Bearzot,Anastasi, Valcareggi, il dottor Fini, Brizi. 2) Da sinistra il pre-gara Fiorentina-Genoa con Gigi Simoni e Brizi 3) La Fiorentina campione d’Italia stagione 68/69
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PROMOZIONE QUI CASTELFIDARDO
QUI POTENZA PICENA
Comunque al…Massimo Il pubblico, che forza! Da Lombardi a Ciccioli, Sarnari vuole il salto di categoria
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ambiare per non mollare di un centimetro quel sogno chiamato Eccellenza. A Castelfidardo il progetto messo in atto dal presidente Costantino Sarnari si può riassumere in queste poche parole. La lotta per il primato si era allontanata un po’ troppo nelle ultime giornate, dopo un girone di andata vissuto su ritmi vertiginosi; ecco allora che la scelta della società è stata quella di dare una svolta, una sterzata decisa ad un gruppo che stava rischiando di scivolare fuori dalla zona playoff. Sollevato dall’incarico Massimo Lombardi, doppio ruolo di allenatore-giocatore affidato a Massimo Ciccioli, elemento di maggiore esperienza del gruppo. “Un decisione sofferta – ammette il presidente Sarnari – quella di sollevare dall’incarico Lombardi che aveva fatto un lavoro apprezzabile, il rischio però era quello di scivolare oltre il quinto posto e da questo è arrivato il
cambio. Perché Ciccioli? Conosce bene l’ambiente e mancano poche giornate, lui può far ritrovare lo spirito giusto alla squadra”. Mai il presidente ha nascosto le ambizioni della sua squadra che già da qualche stagione punta a quel traguardo chiamato Eccellenza con particolare insistenza: “E’ quello il nostro obiettivo e non ci nascondiamo, non lo abbiamo mai fatto. Bisogna fare attenzione al fatto che la Promozione A è girone veramente tosto con tante squadre attrezzate per il salto di categoria. Vincere non è mai facile, in questo contesto lo è ancor di più”. Davanti è bagarre per il primo posto con Vigor Senigallia, Cagliese e Falconarese che fanno a sportellate: il Castelfidardo sembra aver accumulato forse un po’ troppo ritardo. “Effettivamente credo che per la vetta ci sia ben poco da fare, dovremo essere perfetti e sperare in qualche situazione decisamente fuori controllo. La nostra attenzione è tutta rivolta a consolidare un piazzamento playoff con un occhio di riguardo a quelle squadre, come il Vismara ad esempio, che stanno dando il massimo per entrare nella zona promozione”. Restare tra le prime cinque è l’obiettivo minimo, scalare posizioni non sarebbe affatto male in vista degli spareggi finali con quel sogno, neanche troppo proibito, di poter approfittare di qualche rallentamento delle primissime della classe: ecco il compito affidato a Ciccioli da una società che non si nasconde e che parla apertamente di Eccellenza.
Liberti elogia i tifosi, e mister Santoni: “Ho grande stima di lui” ti”. Squadra che viaggia a buoni ritmi e un pubblico sempre presente. “A parte il derby, che è sempre una gara estremamente sentita, il pubblico ci segue con costanza e partecipazione. In ogni partita c’è un gruppo di 30-40 ragazzi che non smette mai di incitarci: ci hanno seguito anche in trasferte molto lunghe come quella di Arquata e per questo li ringraziamo di cuore”.
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er il Potenza Picena è un momento decisamente importante. La vetta è vicina. Emanuele Liberti, 32 anni, al suo primo anno in giallorosso dopo aver vestito le maglie di Tolentino, Fiorenzuola, Camerino, Jesi, Montegiorgio, Vis Macerata e Chiesanuova, è un punto di forza della squadra di Santoni. Liberti, strizzate l’occhio al massimo traguardo? “Noi puntiamo a fare bene in ogni gara, poi vedremo. Certo, i risultati finora ottenuti hanno portato grande morale in un gruppo che per larga parte è costituito da ragazzi di Potenza Picena che giocano insieme da anni e che dunque si conoscono molto bene. Intorno a loro si è consolidato un buon gruppo che ha la possibilità di dire la sua fino al termine della stagione. Ovviamente dobbiamo rimanere sempre estremamente concentrati e determina-
A Potenza Picena hai ritrovato un tecnico che conosci molto bene come Giuseppe Santoni. Che tipo di rapporto vi lega? “E’ la seconda volta che lo ho come allenatore dopo l’esperienza di Montegiorgio ma ci conoscevamo molto bene anche prima. Ho grande stima, è un allenatore importante per me: ha il pregio di essere diretto e parlare molto chiaro senza troppi giri di parole. Con persone schiette come lui mi trovo a mio agio”. Monturanese, Potenza Picena e Portorecanati: tra queste tre uscirà la vincitrice finale? “Secondo me il cerchio si restringe a queste squadre dopo quanto accaduto all’Arquata che senza dubbio era la squadra con l’organico migliore. La Monturanese, quando l’abbiamo incontrata, mi ha fatto una bellissima impressione: ha gente di livello come Contigiani, Cuccù, Di Salvatore. Anche il Portorecanati mi ha favorevolmente impressionato. Dovremo fare i conti con loro fino al termine anche se le sorprese sono sempre possibili”.
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Pesaro L’unione fa…l’Arcobaleno La Vadese (Promozione A) ha un nuovo tecnico: al posto del dimissionario Federico Giacomini, la società di Sant’Angelo in Vado chiama Steve Martinelli.
Cinque società sportive, il Bologna come partner, tecnici qualificati. Risultato? Dal 2007 iscrizioni in costante aumento
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ata nel 2007, la società ASD Arcobaleno Calcio costituita dalle società US Marotta, Mondolfo Calcio, US Ponte Sasso, US Ponterio e US San Costanzo, si prefigge di promuovere, sostenere e sviluppare nel modo più ampio lo sport del calcio per ragazzi di età compresa dai 5 fino ai 16 anni. Il messaggio che l’ASD Arcobaleno vuole trasferire ai suoi ragazzi è che la scuola deve essere posta al primo posto al punto che vengono premiati coloro che durante l’anno scolastico riportano un alto profitto, e che il rispetto delle regole sia sportive che alimentari e l’educazione sono fondamentali per formare gli uomini del domani anche se non diventeranno calciatori professionisti. In questo percorso, la società si avvale di professionisti del settore e di tecnici qualificati che prestano la loro opera nei vari campi che le società aderenti mettono a disposizione per cui l’attività viene svolta su 4 campi in erba e su 2 campi in sintetico di cui uno al coperto e la presenza dei ragazzi è garantita da 3 pulmini che quotidianamente trasportano i giovani nei vari campi. Tutti i ragazzi provengono da un vasto territorio, che abbraccia i comuni di Mondolfo, Fano, San Costanzo, Monterado, Castel Colonna e zone limitrofe, tanto che le iscrizioni dal primo anno di fonda-
zione (2007) sono sempre aumentate: 189 ragazzi nel 2007, 209 nel 2008/2009, 254 nel 2009/2010, 284 nel 2010/2011. La società è di puro settore, ed è presieduta Mario Archilei che coordina un consiglio formato da rappresentanti delle società che sostengono il progetto Arcobaleno. Per garantire la qualità di forma-
4 campi in erba e 2 in sintetico di cui uno coperto e tre pulmini quotidianamente a disposizione zione ai ragazzi e ai tecnici, l’ASD Arcobaleno si è affiliata al Bologna Calcio tramite corsi di aggiornamento tenuti da allenatori del Bologna che puntualmente si incontrano con gli allenatori nel centro sportivo di Casteldebole. Ogni squadra ha due tecnici abilitati e qualificati in modo da dividere l’intero gruppo di lavoro in due gruppi più omogenei mentre nella scuola calcio (piccoli amici, pulcini, esor-
dienti), squadre divise per età, operano 8 allenatori più un preparatore motorio. Le due squadre di giovanissimi e le due di
allievi hanno a disposizione due allenatori ciascuno e si avvalgono del supporto di un mental trainer, il Prof. Patrizio Zepponi. La logistica e l’organizzazione delle gare è curata dal segretario tecnico Massimo Zandri mentre l’area tecnica e la programmazione dell’attività è curata dal responsabile tecnico Marcello Mancini.
Nella foto sopra il Responsabile Tecnico dell’ ASD Arcobaleno, Marcello Mancini, in compagnia di Gianni Morandi, presidente onorario del Bologna. A sinistra una rappresentativa della scuola calcio in visita allo stadio Meazza di Milano
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ATLETICO GALLO COLBORDOLO
PESARO
Insieme si vince, anche in campo giovanile Allievi e Giovanissimi ok. Stadio: tribuna in arrivo
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tletico Gallo Colbordolo è il risultato della fusione di due società che hanno dato vita ad un binomio rivelatosi vincente. Per vincente si intende prima di tutto la forza societaria, la quale ha potuto continuare ad investire nel settore giovanile e mantenere la prima squadra nel campionato di Promozione (girone A) a livelli di alta classifica. La fusione, a riprova della buona riuscita dell’operazione, non ha visto l’uscita di alcun dirigente, come spesso accade in questi casi, ma ha portato invece grande entusiasmo in entrambi i paesi, entusiasmo che ha investito anche l’amministrazione comunale di Petriano che dopo un attento lavoro di collaborazione con la società sportiva, ha permesso la realizzazione della tribuna al campo sportivo. I lavori partiranno nel mese di marzo e in alcune settimane doteranno lo splendido campo di Gallo di una tribuna per circa 300 posti. Il miglioramento delle strutture è sempre un motivo di orgoglio e soprattutto di lungimiranza così come è stato la realizzazione, ben sette anni fa, del campo sintetico a Morciola di Colbordolo, il quale ha permesso agli allenatori del settore giovanile di formare i ragazzi partendo da buone basi tecniche. L’attento lavoro nel vivaio della Scuola Calcio Azzurra Colbor-
dolo ha permesso, nel corso degli anni, di portare in prima squadra un numero elevato di giovani locali. Inoltre in questa stagione la squadra si sta assestando a ridosso delle primissime posizioni di classifica, per una domenica l’Atletico ha raggiunto anche la prima posizione. Se l’obiettivo era quello un campionato tranquillo evitando la retrocessione, la classifica sta dando grandi soddisfazioni allo staff tecnico e dirigenziale. Il merito va sicuramente condiviso tra il mister Mariotti da ormai sei stagioni alla guida della prima squadra (proveniente dalla Juniores) e la dirigenza attenta all’organizzazione e al budget, indispensabile per progetti a lungo termine. Questo principio fa della collaborazione fra settore giovanile e prima squadra un punto di forza della società. Il bilancio a livello giovanile in questo periodo di fine inverno può ritenersi sicuramente positivo. La sperimentazione dei campionati regionali, allievi e giovanissimi, attraverso la qualificazione dei campionati provinciale, ha visto la Scuola Calcio Azzurra Colbordolo qualificarsi in entrambi i tornei confermando la partecipazione ininterrotta da ormai 15 stagioni. Nella fase regionale le stesse squadre si stanno comportando egregiamente mantenendosi ai vertici di entrambe le classifiche, il tutto attraverso qualità
di gioco e la certezza di poter contare su elementi di grande prospettiva, sia per la prima squadra, sia per squadre di livello superiore. Da non dimenticare che il rapporto di collaborazione con l’Internazionale F.C. di Milano, che permette a questa società di partecipare a numerose iniziative e di mettere in condizione, i ragazzi più dotati, di essere visionati dal prestigioso club milanese. In un periodo nel quale le difficoltà finanziarie e organizzative provocano la scomparsa o il ridimensionamento di molte società, l’Atletico Gallo Colbordolo e la Scuola Calcio Azzurra Colbordolo possono guardare al futuro con grande soddisfazione.
Il Futura 98 fa festa Un successo importante per il prestigio e non solo. La squadra guidata in panchina da mister Matteo Serafini si è aggiudicata la Coppa Marche riservata alle squadre di Terza categoria della provincia di Pesaro. Un successo voluto e ottenuto con la grande soddisfazione di una società che punta al salto di categoria attraverso il campionato, in cui la formazione presieduta Daniele Guidi, si trova stabilmente in zona playoff anche se il distacco dal
lanciatissimo Gabicce Mare sembra decisamente incolmabile. Se in Coppa ora c’è da attendere il confronto con le vincitrici della altre provincie, in campionato la palla passerà, con ogni probabilità salvo clamorosi imprevisti, ai playoff nel quale Fattorini e compagni di certo non vorranno essere una meteora. Di certo questa rimarrà una stagione importante nella storia della società del Futura 98.
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Ancona
Da Dany a Nicolas: come eredità una fascia di capitano La bella storia dei Montanari, padre e figlio, che giocano col Ponterio
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envenuti a Ponte Rio, frazione di 600 abitanti del comune di Monterado. Qui, nella stessa squadra, c’è un padre e un figlio che giocano, si divertono e rappresentano l’orgoglio della gloriosa società arancionera. Dany Montanari, classe 1966, ha cominciato a Mondolfo in Promozione per poi dirottare tutta la sua carriera nel Ponterio tra Prima, Seconda e Terza categoria, dove tutt’oggi milita la squadra del presidente Matteo Cingolani. Stessa trafila compiuta da suo figlio Nicolas, 23 anni: esordio a
Mondolfo poi...Ponterio, dove da cinque anni è un perno della squadra. Dany e Nicolas, padre e figlio, entrambi centrocampisti di una squadra che vuole tornare in categorie più importanti. “Io sono nato trequartista e poi col passare degli anni mi sono avvicinato in difesa – racconta Dany, 45 anni il prossimo 26 marzo, di professione assistente tecnico – fisicamente sto bene, mi alleno ancora con la passione di sempre. Giocare nella stessa squadra con mio figlio? Beh, è emozionante, e da quest’anno poi gli ho passato anche la fa-
scia di capitano”. Dany e il Ponterio sono la stessa cosa: “Vivo proprio in questa frazione, abito vicino al campo sportivo e ormai questa maglia è diventata una specie di seconda pelle”. Nicolas Montanari, come detto, gioca col Ponterio da un lustro e di curiosità ne ha da raccontare come quando il papà si è beccato un’espulsione ma il giudice sportivo per errore l’ha rifilata a lui. “Un po’ di confusione con i nomi in effetti capita, soprattutto durante l’appello dell’arbitro – svela Nicolas, anche lui assistente tecnico di professione e a differenza del papà centrocampista incontrista – comunque è bello giocare con un genitore, spesso mi dà consigli utili mentre altre volte sono io a riprenderlo: è successo l’anno scorso durante una partita che stavamo perdendo, lui ha perso letteralmente la testa e sono stato io a riportarlo alla calma”. Il Ponterio viaggia a metà classifica, Dany finora ha collezionato quasi una decina di presenze da titolare mentre Nicolas, fascia di capitano al braccio, gioca sempre. Il tempo passa, il Ponterio sogna di ritornare a militare in categorie più altisonanti, Dany e Nicolas insieme continuano a divertirsi col pallone come ‘matti’ (anzi, come papà e figlio).
Nel primo tondo sopra Dany Montanari, nel secondo, suo figlio Nicolas. A sinistra un’azione di gioco del Ponte Rio.
19
n. 17
USAP AGUGLIANO POLVERIGI
ANCONA
Crescono bene i giovani di Beccaceci Otto juniores orbitano nella prima squadra
M
entre la prima squadra prosegue la rincorsa verso una fondamentale salvezza, dopo una stagione che non è andata come doveva, continua il lavoro della squadra Juniores dell’Usap Agugliano Polverigi, che ormai da due stagioni si sta rivelando un vero e proprio serbatoio per la Seconda categoria di mister Troncon. Per il secondo anno consecutivo, la squadra è stata affidata al giovane mister Francesco Beccaceci, 29 anni, che nella stagione passata ha sfiorato la vittoria del campionato piazzandosi al secondo posto, conquistando anche la prestigiosa Coppa Disciplina provinciale. Uno degli elementi che contraddistingue questa società, il fatto che la prima squadra e Juniores si allenano insieme, e questo offre due immediati riscontri: il primo, consentire ai due allenatori di formare al meglio i ragazzi sia a livello tecnico-tattico sia sull’aspetto caratteriale; il secondo, agevola il passaggio dei giovani alla prima squadra, che all’occorrenza hanno già maturato modulo e stile di gioco dei compagni. Grande feeling tra Troncon e Beccaceci, tanto che molti prodotti del vivaio come Asoli, Pasqualini, Binci, Bellagamba, Vaccarini e Tamburo sono già entrati in pianta stabile con la prima squadra, mentre altri come Raffaeli e Tittarelli
hanno avuto l’occasione comunque di esordire in campionato. Soddisfatta la società, che può così puntare quasi esclusivamente sui giovani dei due paesi, aspetto che contribuisce ad accrescere l’interesse degli appassionati di calcio della zona, oltre a limitare le spese per la costruzione della squadra. “Sono molto soddisfatto del lavoro svolto e dell’attenzione che dimostrano i ragazzi - spiega il tecnico Francesco Beccaceci - i risultati sono sotto gli occhi di tutti, ringrazio la società per la fiducia nei miei confronti, scelta rischiosa vista la giovane età ma che sicuramente ha portato ad ottimi risultati”.
Real Osimo 2010: giovane e già con la Coppa Marche in bacheca Nella foto sotto la squadra Juniores 2010/11 In alto a destra mister Beccaceci (a sinistra) assieme al ds Donzelli
Dopo un solo anno di vita è arrivato il prestigioso successo nella Coppa Marche di Terza categoria riservata alle squadre della provincia di Ancona. Per il Real Osimo 2010, squadra molto vicina a quell’Osimana attualmente impegnata in Promozione A, la possibilità
di affrontare nella fase finale le vincenti delle altre province per coltivare un sogno chiamato Seconda categoria. Una grande gioia per la squadra presieduta da Roberto Pirani e guidata in panchina da Mirco Graciotti.
20
n. 17
ANCONA
Staffolo, a volo d’Aquilanti verso la promozione con la dovuta volontà. “Sara una battaglia gara dopo gara – conclude Aquilanti – e ci In caso di Prima categoria il presidente assicura: “Confermo Fugante e il blocco della squadra” servirà anche un pizenteremo di tenerci stretto il un paese di circa 2.300 anime e che com- zico di fortuna. Questo è un campionato nostro piccolo vantaggio fino pete in un campionato quest’anno molto molto corto, ci sono pochissimi punti che alla fine”. Il presidente Paolo equilibrato, dove militano formazioni che dividono la zona playoff dalla zona playout Aquilanti (nella foto) sostiene la squa- possono contare su un bacino molto più e tutto conta, e comunque nel calcio gli epidra e rinnova lo spirito di sacrificio per ampio da cui attingere i giocatori. “Quan- sodi sono determinati. Noi dobbiamo contichiudere una stagione che ha già regala- do abbiamo iniziato la stagione – racconta nuare a lavorare come abbiamo fatto fino to belle soddisfazioni ai tifosi. In effetti lo il patron Paolo Aquilanti – abbiamo penStaffolo, che conduce il campionato di Se- sato a creare un buon gruppo che puntando conda categoria (girone D), è molto vici- sui giovani potesse consentirci di fare una no a portare a termine una grande avven- buona stagione senza progetti particolari tura, quella di raggiungere la Prima cate- considerato che siamo un piccolo paese e goria. Una di quelle imprese alla Davide siamo molto attenti a rispettare il budget a contro Golia, considerato che parliamo di nostra disposizione. Non pensavamo sicuramente al campionato, poi gara dopo gara sono arrivati i risultati e adesso siamo qui. Cercheremo di mantenere fino alla fine questo piccolo vantaggio che siamo riusciti a conquistare. Per molti versi è una stagione molto bella - continua il massimo dirigente - la squadra è composta da molti giovani che vogliamo valorizzare, il mister Fugante è alla sua prima esperienza alla guida di una squadra ma i risultati ci stanno premiato”. Sicuramente la società ha idee molto chiare su quelle che sono le difficoltà di portare a casa un risultato che potrebbe catapultaLa Leonessa Montoro di mister Giamre direttamente lo Staffolo in Prima paolini, superando l’Atletico Recanati categoria, una parola che qui si proper 1-0 nell’ultimo turno di febbraio nel nuncia con rispetto e un po’ di scaracampionato di Terza categoria (girone manzia, che però tutto sommato reF), vola a 10 punti sul Real Castelfidarsta una bella avventura da inseguire
“T
ad oggi. Nel caso riuscissimo nell’impresa, posso assicurare che non ci saranno grossi cambiamenti, confermeremo il mister che ci ha portato fin qui, e magari irrobustendo la squadra con un paio di rinforzi mirati”.
Leonessa Montoro, fuga per la vittoria
do (fermato dalla Splendorvitt) ed ora, quando mancano solamente 6 gare al termine, per la promozione in Seconda categoria è (quasi) questione di matematica.
da sopra Sentinelli e Sgreccia
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
ECCELLENZA gironE UNICO
ATLETICO PICENO FC ASD ATLETICO PICENO Via Cabbiano, 18 63031 Castel di Lama (AP) Tel. 0736/813038 - Fax 0736/815356 www.atleticopiceno.it
FFondazione ................................................................................. 1989 PPresidente........................................................... Bernardino Campitelli VVice presidente ..........................................................Giuseppe Feliciani AAllenatore ................................................................... Peppino Amadio SSegretario .................................................................... Giuliano Cicconi Massaggiatore .................................................................. Enzo Massari M PPrep. Atletico ................................................................ Ermanno Ciotti
Bernardino Campitelli
Peppino Amadio
Presidente
Pierluigi Sabini Difensore
Damir Alijevic Centrocampista
Loris Ruggero Attaccante
Allenatore
09-09-1982
20-03-1985
07-06-1991
Enrico Erba Difensore
Luca Fattori
Centrocampista
Mauro Pacioni
Attaccante
07-03-1971
Enzo Massari
Valerio Valentini
28-05-1982
Difensore
10-10-1979
Centrocampista
04-06-1992
Ermanno Ciotti
Massaggiatore
Alessandro Fortunati
Enrico Pezzoli Attaccante
Daniele Capriotti
Prep. Atletico
08-07-1981
26-03-1991
24-06-1984
Simone Schicchi
Difensore
Jari Iachini
Centrocampista
Valerio Cittadini Attaccante
Portiere
Andrea Capriotti
26-09-1978
Difensore
18-09-1988
Centrocampista
16-09-1992
Mauro Travaglini
Mbaye Samba Laye
15-02-1988
Portiere
06-08-1980
Difensore
14-02-1986
Centrocampista
Edoardo Traini
Gianluca Gabrielli
15-01-1990
18-12-1992
28-03-1991
Matteo Peroni Portiere
Francesco Russo Difensore
Luigi Pierantozzi Centrocampista
08-01-1994
13-05-1993
28-03-1989
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
PRIMA CATEGORIA gironE C
AURORA TREIA
AP AURORA TREIA Via Del Potenza,5 62010 Treia (MC) Tel. 0733.843300 Fax 0733.843300
Agostino Tartari
Fernando Renzi
Giordana Scorcella
Silvano Orazi
Presidente
Paolo Ippolito
Massimiliano Paoloni
Vice presidente
Roberto Piergiacomi Portiere
Lorenzo Borghiani Difensore
Alex Di Francesco Attaccante
Rossano Tartari
Allenatore
13-01-1989
31-03-1989
09-12-1991
Tommaso Sileoni Portiere
Luigi Menghini Difensore
Saimon Carnevali Attaccante
Dirett. Sportivo
12-07-1991
22-09-1981
21-05-1979
Stefano Compagnoni Portiere
Manolo Tartari Difensore
Simone Spurio Attaccante
Vice presidente
Dirigente
07-07-1978
06-03-1980
23-04-1986
Luca Cervigni Difensore
Lorenzo Gentiletti Centrocampista
Nico Balestra Attaccante
Fondazione .............................................................................1959 Presidente................................................................Agostino Tartari Vice presidente ........................................................... Paolo Ippolito Vice presidente ......................................................... Fernando Renzi Allenatore ........................................................ Massimiliano Paoloni Segretario ................................................................ Rossano Tartari Dirett. Sportivo......................................................... Rossano Tartari Dirigente .............................................................Giordana Scorcella Logistica ..................................................................... Silvano Orazi Massaggiatore ........................................................ Sandro Giustozzi Resp. Set. Giovanile ..................................................Francesco Renzi
Sandro Giustozzi
Logistica
18-03-1979
20-01-1988
20-06-1993
Roberto Ramaccini Difensore
Giuliano Fondati Centrocampista
Daniele Buresta Attaccante
Francesco Renzi
Massaggiatore
27-07-1983
08-04-1973
23-06-1986
Mauro Santanatoglia
Difensore
Diego Fraticelli Centrocampista
Sergio Fraticelli
Attaccante
Resp. Set. Giovanile
29-01-1986
02-09-1983
07-08-1985
Andrea Verdicchio Difensore
Marco Bartoloni Centrocampista
Francesco Francucci Attaccante
25-08-1986
09-05-1988
16-10-1990
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
PRIMA CATEGORIA gironE C
CAMERINO
ASD CAMERINO CALCIO Località “Le Calvie” 62032 Camerino (MC) Tel. 0737/630367 - Fax 0737/630367 www.asdcamerinocalcio.com
Fondazione ................................................................................. 1926 Presidente............................................................ Domenico Quadraroli Vice presidente ................................................................Tito Caponera Vice presidente ............................................................ Pacifico Lucarini Allenatore ....................................................................Stefano Cervelli Segretario ................................................................Maurizio Francucci Dirigente ....................................................................... Silvia Conforti Dirigente ................................................................ Giuseppe Corridoni Dirigente ................................................................ Gianfranco Falcioni Dirigente .................................................................... Lorenzo Falcioni Dirigente ................................................................... Giorano Gabrielli
Domenico Quadraroli
Stefano Cervelli
Massimo Di Luca
Simone Mosciatti
Presidente
Resp. Set. Giovanile
Gianmarco Ortolani Difensore
Michele Rossini Centrocampista
Giacomo Rivelli Attaccante
Maurizio Francucci
Allenatore
Portiere
27-12-1987
27-02-1990
21-09-1991
Simone Scocchi Difensore
Matteo Morico Centrocampista
Jonathan Carradori
Attaccante
Giuseppe Corridoni
Segretario
Mattia Gatti
28-10-1986
Portiere
27-07-1988
Difensore
Andrea Tiburzi
Daniele Pennesi 24-12-1992
05-04-1981
Centrocampista
Stefano Bonifazi Attaccante
Silvia Conforti
Dirigente
16-10-1994
04-02-1975
24-09-1992
15-05-1990
Daniele Mineo Portiere
Stefano Grasselli Difensore
Alessandro Di Modica
Centrocampista
Fabio Pediconi
Dirigente
20-06-1986
22-11-1973
18-02-1992
Simone Innamorati Difensore
Cristian Cervelli Difensore
Marco Falcioni
Centrocampista
Fabrizio Nizi
Massaggiatore
Marco Rosi
06-08-1987
Difensore
10-04-1980
Centrocampista
17-07-1987
Attaccante
Gabriele Mosciatti
Fabio Cervelli
Prep. Portieri
06-07-1993
11-08-1978
21-05-1979
Roberto Sciapichetti Difensore
Marco Rossi
Centrocampista
Roberto Giannangeli
Attaccante
18-06-1989
07-10-1987
30-11-1980
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
PRIMA CATEGORIA gironE B
FILOTTRANO
A.P. FILOTTRANO Via Gemme, 1 60024 Filottrano (An) Tel. 071-7220104 - Fax 071-7220104
Paolo Santoni
Fondazione ................................................................................. 1922 Presidente.......................................................................Paolo Santoni Vice presidenteI .................................................................... vo Carloni Allenatore ........................................................ Cristiano Maria Pesarini Segretario ...................................................................Pacifico Lancioni Dirigente .................................................................Leonardo Cognigni Dirigente ....................................................................... Ivano Falappa Dirigente ................................................................... Massimo Federici Dirigente ....................................................................... Mario Luccioni Massaggiatore ............................................................ Mattia Moscoloni Prep. Portieri ...................................................................Pio Carnevali
Leonardo Cognigni
Massimo Federici
Presidente
Ivo Carloni
Cristiano Maria Pesarini
Mario Luccioni
Pio Carnevali
Claudio Liuti
Lorenzo Falappa
Vice presidente
Allenatore
Prep. Portieri
Federico Baldezzi Difensore
Massimo Coppari Centrocampista
Fabrizio Toso Attaccante
Portiere
18-12-1983
03-03-1987
21-02-1980
Marco Bernabei Difensore
Michele Carini Centrocampista
Francesco Rizza Attaccante
02-09-1978
29-03-1985
22-08-1987
04-11-1986
Dirigente
Portiere
Lorenzo Ciccarelli Difensore
Emanuele Scanzani Centrocampista
Emanuele Vescovo Attaccante
Dirigente
17-08-1986
24-10-1977
22-09-1981
18-02-1988
Marco Jimenez Difensore
Gionathan Belfiore Difensore
Matteo Falappa Centrocampista
Ivano Falappa
Dirigente
22-07-1990
01-10-1985
07-01-1990
Edoardo Nicolini Difensore
Alessandro Bracciatelli Centrocampista
Mauro Giuliodori Centrocampista
Mattia Moscoloni
Dirigente
13-02-1987
Aldo Strappini Difensore
Alessandro Castorina 06-01-1988
20-02-1985
Centrocampista
Giacomo Moretti Attaccante
Massaggiatore
18-05-1985
08-05-1990
28-05-1992
Lorenzo Zampa Difensore
Daniele Donadio Centrocampista
Raffaele Pasquini Attaccante
24-07-1982
04-12-1980
26-02-1991
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE E
ATLETICO ANCONA SS ATLETICO ANCONA Via Tiziano, 28 60125 Ancona (AN)
Fondazione ................................................................................. 1983 Presidente................................................................... Francesco Bruno Allenatore ................................................................ Claudio Innocentin Segretario ........................................................................ Mauro Ionna Dirett. Sportivo...................................................Gabriele Maria Ferretti Prep. Portieri ................................................................Claudio Carletti
Francesco Bruno
Claudio Innocentin
Gabriele Maria Ferretti
Claudio Carletti
Presidente
Allenatore
Dirett. Sportivo
Gianmaria Moschini Difensore
Luca Pasquini Centrocampista
Luca Ristei
Centrocampista
Marco Staffolani Attaccante
12-02-1953
14-01-1990
25-09-1986
03-09-1981
Andrea Zanirato Difensore
Rossano Rossetti Centrocampista
Gabriele Galassi Centrocampista
Emanuele Fiocco Attaccante
Segretario
Giacomo Hinna
Prep. Portieri
05-04-1990
Mauro Ionna
Portiere
12-12-1989
30-03-1974
17-02-1988
19-01-1976
Luigi Boaro Difensore
Fabio Spinsanti Centrocampista
Omar Leandrini Centrocampista
Andrea Coltrinari Attaccante
14-01-1989
14-03-1978
05-02-1987
20-11-1979
06-04-1985
Paulo Cesar Lanari Portiere
Stefano Camilletti Difensore
Luca Verdenelli Centrocampista
Matteo Mammoli Centrocampista
11-01-1983
24-01-1988
20-02-1974
28-09-1982
Alessio Foroni Difensore
Simone Fulgenzi Difensore
Elia Agostinelli Centrocampista
Sauro Guidi Attaccante
Marco Balzani
02-07-1991
Difensore
16-06-1976
Centrocampista
18-10-1986
08-05-1971
Andrea Di Paolo
Andrea Baldoni Centrocampista
Marco Franchini Attaccante
Filippo Carletti
21-08-1975
Difensore
30-03-1989
Centrocampista
23-04-1973
22-02-1982
Alessandro Manzotti
Domenico Ambrosio Centrocampista
Matteo Silvestrini Attaccante
31-10-1981
22-07-1986
12-03-1985
05-12-1981
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE I
CASTIGNANO
ASD POLISPORTIVA CASTIGNANO Borgo Garibaldi, 5 63032 Castignano (AP) Tel. 0736/821443
Fondazione ................................................................................ 2004 Presidente........................................................................... Remo Iotti Vice presidente ......................................................Vincenzino Vallorani Allenatore ................................................................... Alfonso Paoletti Segretario ....................................................................Giorgio Benigni Dirett. Sportivo......................................................Vincenzino Vallorani Dirigente ....................................................................... Benito Cicconi Dirigente ...................................................................... Amedeo Liberi Dirigente ...................................................................... Bruno Mancini Dirigente .....................................................................Alfredo Massari Dirigente .............................................................. Francesco Tomassini
Remo Iotti
Alfonso Paoletti
Presidente
Marco Michettoni Difensore
Marco Rossi
Centrocampista
Marco Norcini Pala Attaccante
Francesco Tomassini
Allenatore
23-02-1978
03-11-1985
31-03-1986
Gianluigi Rossetti Difensore
Giuseppe Laurenzi Centrocampista
Leonardo Alesi Attaccante
Benito Cicconi
Dirigente
12-08-1977
30-07-1980
24-11-1978
Giacomo Giovannucci Difensore
Paride Iotti
Centrocampista
Andrea Falciani Attaccante
Giancarlo Grande
Dirigente
08-12-1987
15-11-1985
14-12-1977
Marco Coccia Difensore
Angelo Tomassini Centrocampista
Portiere
23-04-1986
13-02-1981
29-07-1984
Enrico Acciarri Difensore
Michele Ascaretti Cantieri
Andrea Di Lorenzo
Vittorio Alesi
Stefano Rapetti
Difensore
Attaccante
10-11-1978
07-09-1988
Centrocampista
Attaccante
20-12-1985
02-05-1990
27-12-1983
Luca Amadio Difensore
Mattia Di Girolami
Centrocampista
Lorenzo Vannicola Attaccante
19-04-1986
15-11-1991
24-12-1990
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE F
JUVENTUS CLUB
ASD JUVENTUS CLUB TOLENTINO Padre Nicola Fusconi, 3 62029 Tolentino (MC) Tel. 0733/969864 - Fax 0733/969864 www.juveclubtolentino.it
Nazzareno Serrani
Giampiero Mancioli Segretario
Fondazione ............................................................................ 1975 Presidente........................................................... Nazzareno Serrani Allenatore ...................................................................Luca Giacconi Vice-allenatore ............................................................Luca Zannotti Segretario .......................................................... Giampiero Mancioli Dirigente ..............................................................Antonio Cantenne Dirigente .......................................................... Benedetto Cuccagna Dirigente ............................................................Wolfango Del Pupo Dirigente ................................................................ Sergio Lucentini Dirigente .................................................................... Biagio Micari Dirigente ..................................................................Giorgio Zenobi
Antonio Cantenne
Wolfango Del Pupo
Enrico Sbergami
Presidente
Luca Giacconi
Biagio Micari
Sergio Lucentini
Giorgio Meschini
Simone Castellani
Harry Cantenne
Allenatore
Dirigente
Prep. Portieri
Marco Chiavarini Difensore
Francesco Biaggi Centrocampista
Francesco Zenobi Attaccante
Dirigente
Resp. Set. Giovanile
26-01-1991
23-06-1988
15-12-1991
Roberto Bibini Difensore
Federico Panunti Centrocampista
Agron Hoti Attaccante
Portiere
30-06-1983
23-06-1990
03-02-1991
Gianluca Colonnelli Difensore
Carlo Ancillai
Centrocampista
Giuseppe Nastasi Attaccante
Dirigente
01-04-1976
02-10-1990
09-03-1974
11-12-1992
Manuel Carducci Portiere
Marco Pucciarelli Difensore
Niko Tarquini
Centrocampista
Dirigente
07-01-1991
04-11-1992
13-11-1975
Emanuele Losavio Difensore
Graziano Buzzanga Centrocampista
Mirko Salvatori Centrocampista
Nazzareno Vitali
Magazziniere
20-10-1982
20-01-1984
05-02-1991
Luca Mosca Difensore
Andrea Valli
Centrocampista
Francesco Testiccioli Attaccante
Massaggiatore
17-08-1988
27-09-1993
29-09-1977
Mattia Buldorini
Difensore
Alessio Vita
Centrocampista
Irdjan Sula
Attaccante
12-07-1992
12-11-1989
01-12-1987
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE C
MARINA
A.S.D. MARINA Via G. Deledda 98 60016 Marina di Montemarciano (AN) Tel. 071.9190566 - Fax 071.9190566 Fondazione ................................................................................ 1965 Presidente.............................................................Roberto Fiorenzuola Vice presidente ............................................................ Fabrizio Carletti Vice Presidente .................................................................Giuseppe Flò Allenatore ......................................................................... Luca Ballini Segretario ................................................................ Fiorenzo Greganti Dirigente .................................................................... Sandro Bartozzi Prep. Atletico ....................................................................... Luca Gigli Prep. Portieri ............................................................. Virgilio Zampetti
Roberto Fiorenzuola
Giuseppe Flò
Presidente
Mattia Foligna Portiere
Luca Torricini
Centrocampista
Michele Formica Centrocampista
Luca Ballini
Vice presidente
09-09-1981
15-10-1987
05-08-1983
Lorenzo Cardinali Portiere
Vincenzo Merico Centrocampista
Tommaso Cenci Attaccante
Fiorenzo Greganti
Allenatore
01-11-1989
08-02-1988
09-07-1981
Michele Osimani Difensore
Marco Comodi Ballanti Centrocampista
Roberto Canzi Attaccante
Sandro Bartozzi
Segretario
07-06-1982
05-05-1992
25-08-1988
Alessandro Muscolini Difensore
19-01-1992
Francesco Greganti Difensore
Lorenzo Comodi Ballanti
Juri Severini
Daniele Gigli
Andrea Capecci
Centrocampista
Attaccante
Luca Gigli
Dirigente
12-04-1990
03-05-1990
Centrocampista
Attaccante
Virgilio Zampetti
Prep. Atletico
23-06-1980
15-08-1988
Andrea Serafini Difensore
Emanuele Dolci Centrocampista
Matteo Bastianelli 07-04-1991
Attaccante
Prep. Portieri
21-06-1977
Emanuele Bussoletti Centrocampista
Matteo Monaco 12-07-1992
05-02-1982
Centrocampista
Michele Manoni Attaccante
01-10-1974
30-06-1989
04-09-1981
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE G
PALMENSE
GS PALMENSE Via dei Palmensi 137 - 63010 Marina Palmense (FM) Tel. 0734.53124
Fondazione ............................................................................... 1952 Presidente ................................................................ Giuliano Paradisi Vice presidente .......................................................... Luciano Diomedi Allenatore ................................................................... Giovanni Ercoli Segretario ................................................................... Sauro Diomedi Dirett. Sportivo ...................................................... Marcello Macciocca Dirigente ........................................................................ Mario Gesuiti Dirigente ........................................................................Alberto Gobbi Dirigente ..................................................................... Fabrizio Palloni Dirigente ......................................................................... Natale PorrĂ Resp. Set. Giovanile ................................................... Raffaele Lorusso
Giuliano Paradisi
Giovanni Ercoli
Raffaele Lorusso
Stefano Diomedi
Presidente
Resp. Set. Giovanile
Andrea Acciarri Difensore
Andrea Mentili Centrocampista
Sauro Diomedi
Allenatore
Portiere
31-03-1984
Marco Moretti Difensore
Giacomo Bordin 22-09-1979
Centrocampista
Fabrizio Palloni
Segretario
09-05-1980
12-02-1980
07-04-1982
Alessandro Paoloni Portiere
Samuele Gaggia Difensore
Daniele Teodori Attaccante
Mario Gesuiti
Dirigente
30-04-1977
18-05-1979
03-10-1979
Alessandro Vallucci Difensore
Michele Ignazi Centrocampista
David Cintio Attaccante
Alberto Gobbi
Dirigente
06-11-1986
18-12-1979
08-11-1979
Daniele Palmieri Difensore
Michele Properzi Centrocampista
Pasquale Russo Attaccante
Natale PorrĂ
Dirigente
14-02-1987
06-11-1979
08-03-1988
Daniele Quadrini Difensore
Simone Vallesi Centrocampista
Dirigente
20-05-1986
28-08-1978
Joao Paulo Heidemann Attaccante
29-05-1983
Marco Marcoaldi Difensore
Giovanni Mancini Centrocampista
07-05-1978
31-08-1979
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE I
PRO CALCIO
PRO CALCIO ASCOLI ASD Via 302’ Zona Basso Marino, 42 63100 Ascoli Piceno (AP) Tel. 0736/402185 - Fax 0736/402185
Fondazione ................................................................................. 1947 Presidente.............................................................Giancarlo Romanucci Vice presidente ............................................................ Domenico Bafile Vice presidente .......................................................... Gianfranco Caioni Allenatore ................................................................. Francesco Piccioni Segretario ....................................................................Luciana Pallotta Dirett. Sportivo..............................................................Serafino Giorgi
Domenico Bafile
Francesco Piccioni
Vice presidente
Emidio Angelini Difensore
Fabio Tosti
Centrocampista
Giovanni Luciani Attaccante
Serafino Giorgi
Allenatore
13-05-1985
16-03-1990
01-04-1973
Guido Talamonti Difensore
Valentino Petracci Centrocampista
Maurizio Fratini Attaccante
Tiziano Baiocchi
Dirett. Sportivo
10-10-1989
11-07-1989
05-03-1991
Andrea Comini Difensore
Nicolò Civita
Centrocampista
Alessandro Guerrieri Attaccante
Portiere
06-02-1992
14-03-1988
24-10-1988
Christian Massi Difensore
Fabio Forlini
Centrocampista
22-11-1983
16-11-1992
22-07-1991
Fabio Brandimarti Portiere
Remo Cappelli Difensore
Simone Catalini Centrocampista
10-10-1990
Andrea Angelini Difensore
Valerio Spinozzi
25-02-1992
Centrocampista
07-09-1987
Centrocampista
Gianfranco Valenti
30-06-1990
13-11-1992
04-10-1986
Gianluca Pantaloni
Difensore
Matteo Di Felice D’Ignoti Centrocampista
Donato Di Cristofaro Attaccante
16-06-1992
15-01-1990
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
TERZA CATEGORIA gironE P
BORGO SOLESTà POLISPORTIVA BORGO SOLESTÀ Via Antonio Mancini 63100 Ascoli Piceno (AP) Tel. 0736/257662 - Fax 0736/257662 Fondazione ................................................................................. 1991 Presidente............................................................. Domenico Procaccini Vice presidente ......................................................... Roberto Procaccini Allenatore ................................................................... Franco Amatucci Segretario ............................................................ Cristoforo Masciarelli Dirett. Sportivo............................................................Adriano Pistolesi Dirigente ....................................................................Mariano Nociaro Prep. Atletico .................................................................... Fabio Cesari
Domenico Procaccini Presidente
Roberto Procaccini
Franco Amatucci
Vice presidente
Francesco Zampini Difensore
Claudio Di Cesare Centrocampista
Niccolò Paliotti Centrocampista
Mariano Nociaro
Allenatore
22-09-1989
18-10-1983
06-02-1989
Andrea Gandelli Difensore
Lorenzo Simoni Centrocampista
Daniele Pizi
Centrocampista
Fabio Cesari
Dirigente
Walter Filipponi
10-09-1990
Difensore
14-07-1988
Centrocampista
16-04-1986
Attaccante
Ivano Nardini
Andrea Pifar
Marco Ubaldi
Prep. Atletico
02-03-1989
04-11-1981
12-09-1987
Glauco Petrelli Difensore
Fabrizio Cesari Centrocampista
Simone Cappelli Attaccante
Portiere
Fabio Scielzo
18-02-1989
Difensore
21-05-1989
Centrocampista
05-12-1986
Attaccante
Severino Cataldi
Andrea Piermarini
Andrea Croci
14-07-1989
Portiere
09-03-1988
Difensore
27-11-1971
Centrocampista
28-10-1988
Attaccante
Mauro Celani
Alessandro Felli
Riccardo Bruni
Maicol Pagnotta
30-01-1990
Difensore
19-04-1987
Centrocampista
11-01-1991
Centrocampista
Fabrizio Di Cesare
Andrea Guerrieri
Mario Alimandi
Attaccante
29-07-1990
16-12-1987
15-09-1988
03-04-1990
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
TERZA CATEGORIA gironE N
MASSIGNANO
MASSIGNANO CALCIO ASD Fonte Trufo, snc 63010 Massignano (AP) Tel. 0735/72312
Fondazione ................................................................................. 1981 Presidente................................................................Giuseppe Sgariglia Vice presidente ........................................................Salvatore Ambruosi Allenatore ...................................................................... Leonardo Beri Segretario .............................................................. Giuseppe Rivosecchi Dirett. Sportivo........................................................ Andrea Di Giacomo Dirigente ................................................................ Nazzareno Pisellini Dirigente .................................................................. Germano Polidori Dirigente .................................................................. Francesco Pompei Dirigente .................................................................... Nazzareno Rossi
Giuseppe Sgariglia
Leonardo Beri
Presidente
Mauro Rivosecchi Portiere
Antonio Prospero Difensore
Alessandro Spinozzi Attaccante
Giuseppe Rivosecchi
Allenatore
10-09-1986
09-05-1982
08-03-1983
Edoardo Adami Difensore
Alessandro Baldoni Centrocampista
Pietro Buttafoco Attaccante
Nazzareno Rossi
Segretario
03-02-1986
12-03-1981
21-09-1987
Mirko Del Prete Difensore
Lucio Sgariglia Centrocampista
Andrea Sgariglia Attaccante
Germano Polidori
Dirigente
31-05-1985
18-03-1983
30-11-1984
Simone Oddi Difensore
Alessandro Amabili Centrocampista
Marco Dimitri Attaccante
Nazzareno Pisellini
Dirigente
26-09-1985
23-01-1986
07-11-1989
Mirko Acciarri Difensore
Alberto Buffone Centrocampista
Stefano Pompei
Dirigente
22-08-1985
28-10-1989
Manuele Rivosecchi Difensore
Alessandro Sgariglia Centrocampista
Portiere
20-01-1989
05-02-1988
Lorenzo Rivosecchi Difensore
Nazim Kata Attaccante
31-10-1990
30-08-1990
17-01-1991
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
TERZA CATEGORIA gironE L
MONTE SAN MARTINO S.S. MONTE S. MARTINO Via Roma, 27 62020 Monte S. Martino (MC) Tel. 0733.660301
Fondazione ................................................................................. 1977 Presidente.................................................................. Raffaele Anselmi Vice presidente ................................................................ Franco Natali Allenatore ............................................................. Alessandro Del Bello Segretario .......................................................................Carlo Palombi Dirett. Sportivo................................................................ Mauro Regoli Dirigente ...................................................................... Lorenzo Marini
Raffaele Anselmi
Franco Natali
Presidente
Giuseppe Pompa Difensore
Luca Monini
Centrocampista
Marco Brasili Attaccante
Alessandro Del Bello
Vice presidente
20-09-1975
16-08-1986
21-09-1991
Stefano Iachini Difensore
Yari Branco
Centrocampista
Renato Tidei Attaccante
Carlo Palombi
Allenatore
10-04-1982
12-05-1990
31-05-1988
Francesco Brasili Difensore
Cristiano Narcisi Centrocampista
Mauro Regoli
Segretario
Francesco Rossi
10-12-1987
Difensore
06-11-1984
Centrocampista
Giovanni Peretti
Lorenzo Marini
Dirett. Sportivo
16-01-1980
08-07-1992
Federico Papiri Difensore
Daniele Diletti Centrocampista
Francesco Giancamilli
Dirigente
02-03-1987
07-01-1979
Fabio Mercuri Difensore
Andrea Tidei Attaccante
Portiere
Stefano Casoni
14-10-1987
Difensore
13-03-1988
Attaccante
Fabio Sirocchi
11-12-1969
13-04-1987
07-12-1989
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
TERZA CATEGORIA gironE M
REAL 2000
ASD REAL 2000 Via Croce di Via, 61 63025 Montegiorgio (FM) Tel. 0734/961026
Ermanno Cupelli
Bruno Tarulli
Tonino Mancinelli
Daniele Pazzelli
Luigi BattilĂ
Gabriele Genova
Presidente
Vice presidente
Allenatore
Simone Del Moro Portiere
Matteo Bellabarba Centrocampista
Niki Carducci Attaccante
Dirett. Sportivo
Dirigente
17-06-1966
26-01-1982
28-05-1990
Gianfranco Francia Difensore
Massimiliano Cruciani Centrocampista
Simone Mancini Attaccante
Fondazione ................................................................................. 1996 Presidente................................................................... Ermanno Cupelli Vice presidente ................................................................. Bruno Tarulli Allenatore ....................................................................Daniele Pazzelli Dirett. Sportivo...........................................................Tonino Mancinelli Dirigente .......................................................................... Luigi BattilĂ Dirigente ................................................................... Cristiano Catalini Dirigente ....................................................................Gabriele Genova Dirigente ......................................................... Massimiliano Mancinelli Dirigente ......................................................................... Fabio Pompa
Dirigente
04-11-1968
31-08-1976
15-08-1982
Claudio Silenzi Difensore
Marco Tomassini Centrocampista
Gianluca Cupelli Attaccante
Massimiliano Mancinelli
Cristiano Catalini
Danilo Liberati
Gary Ribichini
Dirigente
19-07-1991
09-07-1987
11-07-1989
Difensore
Matteo Santoni Centrocampista
Claudio De Paolis Attaccante
26-07-1962
12-10-1988
18-02-1979
Fabio Pompa
Dirigente
Difensore
Giorgio Capezzani Centrocampista
Michele Beleggia
Dirigente
12-11-1985
13-10-1975
Pierpaolo Tosti Difensore
Jonathan Morbidelli Centrocampista
Portiere
27-06-1977
26-11-1990
Simone Tarulli Difensore
Roberto Leoni Attaccante
29-10-1983
29-08-1990
19-10-1993
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
TERZA CATEGORIA gironE H
REAL MOLINO
ASD REAL MOLINO Via Matteotti,11 62015 Monte San Giusto (MC) Tel. 338/6615459
Eugenio Cardinali
Patrick De Minicis
Fabio Stefoni
Pierpaolo De Minicis
Marco Giacomozzi
Claudio Tiberi
Presidente/Portiere
Vice presidente
Dirigente
Alessandro Bordoni Difensore
Alessandro Malatesta Centrocampista
Amir Shafi
Centrocampista
17-08-1991
03-06-1973
24-08-1983
Matteo Petrelli Difensore
Nicola Petroselli Centrocampista
Alessio Costantini Attaccante
Francesco Giacomozzi
Allenatore
Dirigente
Segretario
Luigi Di Angilla
Dirigente
08-08-1974
28-08-1988
18-12-1976
Luca Scatena
Difensore
Luca Di Battista Centrocampista
Jacopo Ilari Attaccante
Fondazione ................................................................................. 2006 Presidente................................................................. Eugenio Cardinali Vice presidente .......................................................... Patrick De Minicis Allenatore ........................................................................Fabio Stefoni Segretario ........................................................... Francesco Giacomozzi Dirigente .................................................................. Andrea Contigiani Dirigente .............................................................. Pierpaolo De Minicis Dirigente ......................................................................Luigi Di Angilla Dirigente ..................................................................Marco Giacomozzi Dirigente ........................................................................ Claudio Tiberi Prep. Portieri .......................................................... Gianluca Staffolani
Riccardo Bisconti
Dirigente
28-11-1978
Ilir Lalaj
Difensore
Daniele Ciucci
12-10-1981
Centrocampista
16-02-1990
Attaccante
Moreno Montecchia
Portiere
14-07-1982
Mauro Torresi Difensore
Giuseppe Passaretti
18-10-1987
Centrocampista
22-11-1975
Attaccante
Michele Cudini
25-10-1994
14-10-1968
Andrea Caterbetti
Difensore
Fabiano Marsili Difensore
Giorgio Galandri
09-06-1974
Centrocampista
10-07-1990
Attaccante
Leonardo Campitelli
18-09-1988
01-02-1990
01-01-1982
24-10-1985
Smone Cappelletti Difensore
Erik Mobbili
Centrocampista
Andrea Ugolini Centrocampista
Giacomo Pagliari Attaccante
16-05-1974
11-07-1985
18-12-1976
03-07-1990
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
TERZA CATEGORIA gironE D
Rosora angeli ASD ROSORA ANGELI Piazza XXIV Maggio,16 60030 Rosora (AN) Tel. 338/1550411 rosoraangeli.blogspot.com
Fondazione ................................................................................. 2008 Presidente................................................................Giulio Gramaccioni Vice presidente ..................................................................... Mosè Tinti Allenatore ........................................................................Fabio Martini Allenatore ..................................................................... Simone Scaloni Segretario ................................................................... Francesco Cecchi Consigliere ..................................................................... Franco Cerioni Dirigente ...................................................................Danny Morbidelli
Giulio Gramaccioni
Mosè Tinti
Simone Scaloni
Franco Cerioni
Danny Morbidelli
Giancarlo Montesi
Presidente
Vice presidente
Consigliere
Alessandro Quattrini Difensore
Matteo Ceccolini Centrocampista
Luca Nacciariti Attaccante
Dirigente
18-07-1983
13-01-1987
17-01-1988
Alessandro Villani Difensore
Antonino Centamore Centrocampista
Paolo Alberti Attaccante
Francesco Cecchi
Allenatore
Portiere
04-05-1990
29-08-1983
12-09-1988
Johnny Brega Difensore
Alessio Pennacchioni Centrocampista
Michele Foroni Attaccante
Segretario
16-11-1967
13-03-1983
11-10-1983
05-05-1986
Simone Santori
Portiere
Daniele Cerioni Difensore
Andrea Federici Centrocampista
Riccardo Goroni Attaccante
27-10-1987
22-01-1985
07-11-1983
23-05-1983
Filippo Buschi Difensore
Daniele Lorenzetti Difensore
Marco Francescangeli Centrocampista
Gabriele Cerioni Attaccante
14-09-1983
Renato Goroni Difensore
Daniele Perini
03-10-1988
Centrocampista
09-11-1982
Centrocampista
30-06-1986
Attaccante
Josè Diaz Castillero
Andrea Priori
23-05-1983
05-05-1984
15-08-1979
03-02-1986
Manuele De Angelis Difensore
Angelo Zacarias Centrocampista
Lorenzo Centamore Centrocampista
Jenifer Bodje Attaccante
12-06-1987
09-08-1986
18-09-1989
28-05-1991
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
TERZA CATEGORIA gironE G
SFORZACOSTA AS SFORZACOSTA CALCIO Borgo Sforzacosta 62010 Macerata (MC) Tel. 0733/201448 - Fax 0733/201448
Fondazione ................................................................................. 1965 presidente................................................................. Nicola Leonangeli Vice presidente ........................................................... Fabio Leonangeli Allenatore .................................................................. Marco Giulianelli Dirett. Sportivo..........................................................Giorgio Giulianelli Dirigente .................................................................... Enzo Leonangeli Dirigente ..................................................................Antonio Tomassini Massaggiatore ...........................................................Giorgio Giulianelli
Nicola Leonangeli
Fabio Leonangeli
Presidente
Luca Palumbo Difensore
Matteo Grioni Centrocampista
Emanuele Acquaticci Attaccante
Marco Giulianelli
Vice presidente
Mauro Teobaldelli
11-10-1990
Difensore
11-05-1990
Centrocampista
02-03-1979
Domenico Biasco
Enzo Leonangeli
Allenatore
31-03-1972
27-05-1987
Denys Vavrynyue Difensore
Stefano Mozzoni Centrocampista
Giorgio Giulianelli
Dirigente
Simone Sentimenti
22-11-1989
Difensore
04-09-1992
Centrocampista
Simone Biagetti
Stefano Conforti
Massaggiatore
Ivan Dignani
21-02-1989
Difensore
22-09-1973
Attaccante
Ednary Gjergji
Portiere
Benvia Brando
05-11-1974
Centrocampista
17-12-1988
Attaccante
Fabio Conicella
08-03-1986
03-02-1982
16-03-1973
Alessandro Gesuè Difensore
Federico Di Tullio Centrocampista
Mirko Mari
Attaccante
13-04-1989
15-12-1984
04-05-1990
38
n. 17
Macerata
Carlo Troscè, 40 anni, è il nuovo tecnico della Cluentina (Prima categoria C). La società lo chiama al posto di Gabriele Cicioni. Il Santa Maria Apparente (Prima categoria C) cambia guida tecnica e si affida al giocatore-allenatore Marco Michettoni per sostituire Gregory Pagnanini. David Bonifazi non è più il tecnico del Villa Musone (Seconda categoria E). Il nuovo allenatore è Giampiero Franchellucci, ex Futura 96, Sangiorgese e Campiglione.
L’argentino del Catania Nicolas Spolli incontra i giovani della Settempeda
“Sì caro Prince, Eto’o è più forte di me” Come si vive nella splendida Catania? “Bene, si sta bene, città tranquilla, la gente ti sta vicino, una meravigliosa tifoseria che si fa sentire quando giochiamo in casa. Dobbiamo regalare a questa città la salvezza perché merita di restare in categoria. Dobbiamo dare alla gente quell’allegria che merita attraverso il gioco del calcio”. Catania è diventata un oasi felice per voi argentini. “Sì, ne siamo in diversi, formiamo un bel gruppo”. Il cambio del timoniere da Giampaolo a Simeone? “Quando un tecnico lascia la squadra non è bello per nessuno, il calcio è così, il calcio è risultato. Adesso abbiamo Simeone, bravo allenatore, dobbiamo dare il meglio di noi stessi per tirarci fuori da questa situazione non facile”.
A Civitanova Marche gemellaggio tra Real Muscolina e Real Citanò La società A.S.D. Real Muscolina Calcio e la società A.S.D. Real Citanò, entrambe militanti nel campionato di Terza categoria (girone I), nella piena condivisione dei reali valori sportivi, dell’amicizia tra calciatori e la stima e rispetto tra dirigenti, si dichiarano ufficialmente società gemellate. Il progetto di gemellaggio, unico in relazione a categorie inferiori di Terza categoria, sta a dimostrare l’impegno delle due società nel condividere gli stessi ideali dello sport percepito come momento di svago, aggregazione e rispetto dell’avversario. Non a caso le due società, in questo e passati campionati, mai si sono rese responsabili di atteggiamenti violenti e antisportivi esasperati, mettendo al primo posto assoluto l’amicizia e il rispetto. Non si escludono in futuro iniziative collaterali e uniche, soprattutto per quel che riguarda l’aspetto sociale e benefico. giocheranno fino in fondo. Sono squadre composte da grandi campioni con l’Inter che potrebbe ancora una volta salire sul podio”.
Nicolas, chi vincerà lo scudetto? “Io penso che Milan, Inter e Napoli se lo Spolli con in braccio il piccolo tifoso interista Prince Ofili
N
icolas Spolli, centrale difensivo del Catania, a febbraio è stato ospite nei giorni scorsi a San Severino Marche dove lavora come allenatore del settore giovanile un argentino suo amico, Marcos Saldari. L’incontro con i baby del vivaio della Settempeda è stato sicuramente interessante. Nicolas ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste dai ragazzini, genitori, giornalisti e appassionati di calcio che hanno riempito la sala ‘Sisto V’. Bellissima la domanda di un ragazzino di colore, di appena 7 anni, che frequenta la scuola calcio della Settempeda, Prince Ofili, il quale ha chiesto al campione argentino “chi è più forte tu o Eto’o?”, silenzio in sala, poi scoppia l’applauso e la risposta di Spolli
che fa felice Ofili di fede interista: Eto’o. Ancora applausi. Nicolas, campionato di serie A quanto mai affascinante dalla testa alla coda. “Un campionato difficilissimo e quanto mai duro. Per noi che lottiamo per la salvezza direi durissimo”. Come stai vivendo l’esperienza italiana? “Sono quasi due anni che sono in Italia e mi trovo decisamente bene. Nel Catania ci sono tanti argentini compreso il tecnico Simeone. Mi sento come a casa, peccato per il mio italiano che non migliora tra tanti argentini”.
La foto di gruppo dell’incontro dei giovani della Settempeda con il campione
39
n. 17
MACERATA
Il Montefano tra playoff e giovani Calimici: “I ragazzi sono il nostro futuro. In campionato puntiamo al 5° posto”
P
er una realtà di 3.500 abitanti, avere una squadra in Prima categoria e un settore giovanile che può contare su quasi 120 ragazzi di ogni età non è certo qualcosa di scontato. Il lavoro importante svolto nel corso degli anni dal Montefano sta portando ottimi frutti alla società e all’ambiente intero come testimoniano le parole del presidente Giuseppe Calimici. “La nostra è una struttura veramente importante con oltre cento ragazzi e un impegno costante di risorse per un settore giovanile che ci sta dando belle soddisfazioni. Tutto questo ovviamente non sarebbe possibile senza l’aiuto prezioso e determinante di tutti i tecnici che fanno capo alla nostra società: hanno un ruolo fondamentale nella crescita sportiva e non solo di questi ragazzi che, siamo convinti, andranno a disegnare il futuro di questa squadra. Per ciò che stiamo facendo gran parte del merito va ad Alfredo Camilloni, responsabile del settore giovanile”. Un’attività che copre ogni fascia di età, partendo dai Piccoli Calci fino a raggiungere la Juniores, formazione in costante rapporto di collaborazione con la prima squadra: “I nostri ragazzi sono il nostro futuro – continua il presidente – chiaramente la Juniores rappresenta quella fascia di età più vicina agli adulti. Per questo cer-
chiamo, nei limiti del possibile, di fare in modo che i migliori giovani elementi possano essere utili in Prima categoria. Del gruppo a disposizione di mister Cotica ben 11 elementi sui 23 totali sono Juniores. La squadra guidata da Ferruccio Cavalletti sta facendo benissimo anche in questa stagione, dopo lo splendido secondo posto dello scorso anno chiuso anche con il riconoscimento della Coppa Disciplina: attualmente sono tra le prime tre della classifica e questo ci fa essere moderatamente ottimisti per la parte finale della stagione e per il futuro della nostra società”. Grande attenzione ai giovani del posto in prospettiva futura: è questa la chiave di lettura che il presidente Calimici ha sempre privilegiato nella sua doppia esperienza da presidente del Montefano: “La prima volta fu nel biennio 2002-2004 prima di un periodo di riposo durato alcune stagioni. Poi sono stato di nuovo coinvolto dai dirigenti locali e dalla passione che, personalmente, non è mai venuta meno per questo splendido sport”. Per quanto riguarda la prima squadra infine, l’obiettivo stagionale è quello di raggiungere, per il secondo anno consecutivo, un piazzamento playoff: “Puntiamo a raggiungere almeno il quinto posto dopo la finale playoff persa nella passata stagione contro la Vigor Pollenza”.
Ariel Beltramo ci scrive dall’Argentina:
“Un saluto affettuoso a tutti i miei ex tifosi”
E’
arrivato nelle Marche nel 2000: due stagioni a Camerino tra Promozione e Eccellenza e 29 gol. Poi Biagio Nazzaro, Torrese, Ostra. Nella stagione 2008-2009 con
15 gol conduce la Monteluponese in Prima categoria. Tanti campionati e tanti gol anche in Israele, Colombia, Guatemala, Cile, Argentina, Perù. Ariel Beltramo, 42 anni, è in Argentina ma non dimentica l’Italia, le Marche. E ci scrive: “Caro direttore, voglio cogliere l’occasione per salutare te, i dirigenti e i tifosi delle squadre marchigiane con le quali ho vissuto momenti di gioia durante il mio periodo calcistico dal 2000 al 2009. Io ho finito il corso di allenatore in Argentina che mi permette di allenare fino alla serie A, attualmente sto collaborando nell’organizzazione di un torneo molto importante con il River Plate chiamato RIVER CUP 2011, che si svolgerà dal 26 al 31 luglio a Buenos Aires nello stadio di River Plate. Un altro progetto che sto avviando è quello di fare una scuola calcio nella città di Córdoba, con questa nuova iniziativa mi piacerebbe invitare a qualche società italiana ai tornei che organizzeremo in futuro. Restiamo in contatto. Un abbraccio”.
40
n. 17
MACERATA
Feroce…mente nel club dei 100!
L’attaccante della Lorese tocca il traguardo delle cento reti in carriera (Prima categoria) 17 reti, 2010/11 Lorese (Prima categoria) 10 reti.
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inaldo Feroce, 30 anni, con la doppietta firmata a fine febbraio in Lorese – Monteluponese (Prima categoria girone C), raggiunge il traguardo delle 100 reti in carriera realizzate tra Eccellenza, Promozione e Prima categoria. Attaccante di movimento, con il grande fiuto del gol, ricorda molto per caratteristiche del grandissimo Pippo Inzaghi. Questi i gol certificati. Nella stagione 1999/’00 col San Filippo Valle (Promozione) 2 reti, 2000/’01 Montegiorgio (Eccellenza) 5 reti, 2001/’02 ancora Montegiorgio (Eccellenza) 14 reti (capocannoniere), 2002/’03 Castelfrettese (Eccellenza) 1 rete (e sei mesi fuori per infortunio), 2003/’04 Matelica (Promozione) 12 reti, 2004/’05 ancora Matelica (Eccellenza) 6 reti, 2005/06 tra Trodica e Vis Macerata (Promozione) e 7 reti, 2006/’07 Vis Macerata e Chiesanuova (Promozione e Prima categoria) 8 reti, 2007/’08 ancora Chiesanuova (Prima categoria) 10 reti, 2008/’09 Chiesanuova (Prima categoria) 8 reti, 2009/’10 Lorese
Feroce, 100 gol, due promozioni, una dalla Promozione all’Eccellenza e una dalla Prima categoria alla Promozione: una carriera importante. Qual è stato il gol che ricordi più con piacere? “Tutti sono importanti, quelli che ricordo con grande piacere sono due. Quello firmato contro l’Urbino nella stagione 2001/’02 che mi ha permesso di vincere la classifica cannonieri del campionato di Eccellenza con la maglia del Montegiorgio e quello realizzato la passata stagione in occasione della gara playout con l’Helvia Recina che ha permesso alla mia attuale squadra, la Lorese, di mantenere la categoria”. Il gol più bello come gesto tecnico? “Quello realizzato contro la Biagio Nazzaro in Eccellenza; giocavo con il Matelica, era la stagione 2004/’05. Rinvio del nostro portiere, senza far toccare il pallone a terra calciai al volo da fuori area infilando il pallone sul set opposto. Un gol stupendo”. Con chi condividi questo bellissimo traguardo? “Con tutti i compagni di squadra che ho avuto, gli allenatori, i dirigenti che hanno creduto in me e che mi hanno aiutato a crescere sia sotto il profilo umano che tecnico. Una dedica speciale poi, a mio padre, che è sempre stato vicino fin dalle mie prime apparizioni sui campi di calcio”.
PENNESE
Troppi infortuni, Burocchi chiama al sacrificio “Difesa reinventata, ora giochiamo senza fare calcoli”
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on la difesa titolare letteralmente falcidiata dagli infortuni, la Pennese (Terza categoria girone L) si trova a vivere un finale di stagione più complicato dopo un avvio di stagione promettente che sembrava già lanciarla nel campionato superiore di Seconda categoria. “Ora bisognerà vivere alla giornata - commenta il presidente Maurizio Burocchi – ci siamo trovati all’improvviso senza la difesa titolare: gli infortuni di
la squadra adesso sta affrontando la situazione con buono spirito ma c’è molta strada da fare Buccioni, Pedroni, Roso sono seri, in più Pagliuca si è dovuto operare e speriamo di recuperarlo presto. Abbiamo dissipato molto del nostro vantaggio in questa fase del girone di ritorno e la situazione si è complicata, in più dobbiamo ancora affrontare molto scontri con formazioni ben organizzate e tutte in trasferta: c’è il derby con Monte San Martino, una partita molto sentita dalle due tifoserie, c’è la partita con Cascinare e l’ultima di campionato proprio con una nostra diretta inseguitrice, ovve-
ro la Corva. Insomma, ci siamo trovati di punto in bianco ad approntare una difesa ex novo con le ovvie difficoltà del caso, per rodare un reparto occorre tempo e soprattutto giocare insieme, stiamo facendo tutto questo in corsa”. E’ vero che possedere ancora qualche punto di vantaggio sulle dirette avversarie concede la possibilità di ragionare, ma tutto diventa più complicato quando le incognite aumentano esponenzialmente. In primo luogo il girone di ritorno è sempre più complicato, ogni partita ha un valore particolare e sempre decisivo, ci sono squadre che lottano per salire dal fondo della classifica, altre che puntano a vincere o alla zona playoff e in questa logica ogni punto è essenziale. “La squadra adesso sta affrontando la situazione con buono spirito di sacrificio – conclude Burocchi – ma c’è molta strada da fare. Gli infortuni hanno prodotto due effetti all’interno dello spogliatoio, da un lato i ragazzi si sono uniti perché dovendo affrontare una situazione difficile si sono responsabilizzati, di contro c’è che nello spirito di sacrificio stiamo dissipando molte energie che in questo punto della stagione sono importanti. Ma sappiamo quello che dobbiamo fare: giocare giorno per giorno senza fare progetti”.
Nella foto in alto l’allenatore Edy Pagliuca Sotto il presidente Maurizio Burocchi
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MACERATA
A Treia c’è una bella Aurora Difesa bunker, in casa non si passa. Tartari: “Merito di mister Paoloni”
L’Esanatoglia già guarda al futuro “L’anno prossimo vogliamo riportare a casa tutti i ragazzi del paese”
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n’annata vissuta al massimo forse anche al di sopra di quel che erano le aspettative di inizio stagione per l’Aurora Treia, affidata in estate alla guida tecnica di Massimiliano Paoloni. Stabilmente nelle zone nobili della classifica l’Aurora può vantare una difesa bunker e un rendimento casalingo che non teme paragoni con un percentuale di punti conquistati che sfiora quasi la perfezione. Niente male per la società con maggiore militanza in Prima categoria (girone C): da ben 10 stagioni i biancorossi disputano questo campionato. A fare il punto della situazione quando ormai ha preso via il rush finale decisivo è il direttore sportivo Rossano Tartari (nella foto): “Sì, è vero. Non eravamo partiti per primeggiare in questo girone ma l’appetito vien mangiando e la forza e la costanza mostrata dalla squadra hanno permesso di mantenerci sempre nelle zone avanzate della classifica. Onestamente ci sono squadre ben più attrezzate e per questo dico che pun-
ben 17 elementi su 20 sono del posto e questo accentua ulteriormente l’elemento identitario
il prossimo anno abbiamo un obiettivo ambizioso: ci sono 18 ragazzi di Esanatoglia che giocano fuori paese e in diverse categorie, ecco, vorremmo riportarli tutti a casa”. In questo girone G vola il Rione Pace, Sefrense e Audax Macerata inseguono. “Il Rione Pace è una squadra che potrebbe lottare per la Prima categoria”, sottolinea Tozzi, che alla classifica non guarda: “Noi giochiamo per il gusto di giocare. E facciamo calcio col cuore”.
tare al massimo traguardo risulta abbastanza complicato ma da qui al termine della stagione il nostro obiettivo è conquistare un buon piazzamento nella griglia playoff”. Un progetto maturato nel corso del tempo per una società che punta forte sulla capacità del gruppo di fare quadrato: “Siamo una squadra che punta moltissimo sul collettivo e sull’attaccamento alla maglia: ben 17 elementi su 20 sono del posto e questo accentua ulteriormente l’elemento identitario. C’è lo spirito e la mentalità giusta, questo senza dubbio va riconosciuto, tra i molti meriti, a mister Massimiliano Paoloni che ha saputo conquistare fin da subito la fiducia di tutto lo spogliatoio”. Andando a cercare un difetto, la squadra non riesce ad essere particolarmente incisiva e cinica in attacco, come dimostrano i numeri di un reparto offensivo senza dubbio non tra i migliori del girone: “E’ un difetto che ci penalizza in particolare in trasferta, mentre tra le mura amiche stiamo andando molto bene. Facciamo fatica a sbloccare certe partite soprattutto in trasferta e questo alla fine fa la differenza con le big di questo campionato. Per la vittoria finale vedo molto bene Fiuminata ma soprattutto Matelica che ritengo la squadra più forte oltre ovviamente ad una Monteluponese composta da grandi nomi. In generale però vedo un torneo che si è livellato verso l’alto: questo è testimoniato dalle difficoltà avute nel corso della stagione da squadre molto ben attrezzate come Lorese, Santa Maria Apparente e Camerino solo per citarne alcune”.
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ta in Terza categoria solo per questioni burocratiche ed economiche. Oggi c’è un nuovo presidente, Massimo Tozzi (foto), 39 anni, all’occorrenza anche giocatore, e un gruppo di ragazzi davvero affiatati. La classifica? Qui non si guarda, qui si gioca solo per divertimento e per dare un’opportunità ai ragazzi del territorio. “Quest’estate abbiamo costruito la squadra in due giorni – racconta Tozzi – non possiamo che puntare sui ragazzi del posto anche perchè senza di loro per le piccole realtà come la nostra non ci sarebbe futuro. Per
quest’estate abbiamo costruito la squadra in due giorni, non possiamo che puntare sui giovani del posto
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Fermo L’assessore nel pallone
Il Monte San Pietrangeli (Prima categoria C) ha un nuovo mister. Dopo l’esonero di Bongelli, la società ingaggia Giuseppe Beruschi, ex allenatore dello United Civitanova e già nel settore giovanile della Civitanovese. Marcello Funari non è più l’allenatore della Nuova Dimensione di Montegranaro (Seconda categoria F). Il nuovo mister è Giorgio Malaspina, 44 anni, l’anno scorso agli Allievi della Monturanese. La Faleriense Calcio 2010 (Terza categoria L) ha un nuovo allenatore: Nazzareno Amadio. Ha preso il posto di Roberto Cicchini.
Guglielmo Massucci tra Provincia e il ‘suo’ Monte Vidon Combatte. Ex giocatore, in un torneo fu squalificato a vita! Era un’occasione di socializzazione, di fare un po’ di sport. A quei tempi non esistevano i campionati dilettantistici strutturati come oggi, non esisteva la Uisp o il Csi, per giocare organizzavamo partite con squadre dei paesi limitrofi, alla fine saltavano fuori quasi dei veri campionati, poi in estate si partecipava ai tanti tornei estivi che si svolgevano in tutti i paesi del territorio”.
Massucci nella veste di dirigente del Monte V. Combatte
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olitico, amministratore, insegnante, restauratore ma anche grande appassionato di calcio ed ex calciatore. Guglielmo Massucci, personaggio che oggi è più facile accostare all’incarico di assessore al Turismo, Agricoltura, Patrimonio ed Edilizia scolastica per la Provincia di Fermo, è tutto questo. In pochi però conoscono anche i suoi trascorsi calcistici da arcigno difensore, ruolo che ricopriva qualche decennio fa, o quello di dirigente-tifoso del Monte Vidon Combatte, squadra in cui ha giocato in passato e che segue oggi svolgendo diverse funzioni. Massucci, 66 anni, padre di due figli, insegnante di educazione artistica, restauratore e indoratore, di Monte Vidon Combatte (500 abitanti, la squadra oggi milita in Terza categoria) è stato sindaco per circa 30 anni, qualche anno fa ha ricoperto il ruolo di vicepresidente dell’Associazione Turistica Valdaso e oggi è un abile assessore provinciale. Molta competenza e tanti incarichi, ma quando può stacca la spina (istituzionale) e torna a bordo campo a seguire i suoi ragazzi, non solo: ogni tanto, per tutta la squadra, organizza delle pantagrueliche cene. E si diverte un mondo. Massucci, come è nata la sua passione per il calcio? “Da giovane giocare a calcio era una passione comune, i ragazzi del paese si ritrovavano al campo e s’iniziava a giocare.
Quale ruolo ricopriva, e soprattutto, ricorda un episodio particolare legato al campo? “Ero un difensore di quelli cattivi, a quei tempi con 82 chilogrammi di peso per 1,82 cm di altezza facevo valere il mio fisico e comunque era il ruolo migliore per le mie caratteristiche. Per quanto riguarda il ricordo, ce n’è uno allo stesso tempo intenso, bello e brutto che resterà indelebile nella mia memoria. Era un torneo che si svolgeva a Piane di Falerone nel campo di calcio vicino alla chiesa, affrontavamo una squadra molto più forte di noi, in campo c’erano giocatori che avevano calcato categorie importanti. Durante la gara mi riesce il classico tiro della domenica, uno di quei tiri che normalmente non capita mai, e faccio gol. L’episodio non è stato ben accettato dai nostri avversari, e da qui la partita si è fatta cattiva. Falli e contrasti piovevano da tutte le parti, io preso dalla foga del gioco dopo l’ennesimo contrasto diedi un calcio all’arbitro dopo una discussione. Oggi, ripensandoci, mi viene da dire che quell’episodio è stata una ragazzata, una bravata, ma mi costò una squalifica a vita. Il tutto in una partita”. Adesso come vive il suo rapporto con il calcio? “Ho continuato a giocare a calcio a livello amichevole fino a 45 anni, fino a quando il fisico me lo ha consentito, poi mi sono scelto altre mansioni anche se la passione è rimasta la stessa. Essendo stato sindaco per quasi 30 anni era doveroso stare vicino alla realtà sportiva paesana che poi rappresenta un punto di riferimento per la comunità, e poi in fondo mi piace fare parte di questa società, è la squadra del mio paese e io tifo per i miei ragazzi”.
E’ vero che spesso cucina per tutta la squadra? “Beh, diciamo subito che per questioni legate ai miei impegni istituzionali, non riesco più come prima a seguire le partite del Monte Vidon Combatte, ma i giocatori capiscono questa situazione e quando posso vado a vederli giocare. Cucinare?
Sì, è vero, spesso mi trovo a farlo per tutta la squadra, è un modo per stare insieme, anzi, ad essere sinceri avremo una cena fra qualche giorno e sarò impegnato ai fornelli”.
Massucci durante un intervento in aula
Da sinistra il presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti, il collega di giunta Giuseppe Buondonno e Massucci
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La missione di Fabi: raggiungere Fede e vincere la classifica marcatori L’attaccante della Settembrina è vicino al suo record personale di 15 gol
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na stagione comunque da incorniciare per il bomber Marco Fabi, 33 anni, che prima pensa alla sua Settembrina, e visto che l’obiettivo è quello di fare gol , un pensiero vola anche alla possibilità di vincere la classifica marcatori. Per ora è a quota 13, comunque sul podio. Siamo in dirittura di arrivo per il campionato di Prima categoria (girone C), la Settembrina è impegnata nella ricorsa di quei punti che gli possono garantire di raggiungere i playoff. “E’ una bella stagione – commenta Marco Fabi – e siamo in piena corsa per la zona playoff, anche se dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti. Abbiamo vinto in trasferta contro Camerino e Montefano, pareggiato in casa contro Mogliano e Montecassiano. A dire il vero queste ultime due formazioni secondo me non rispecchiano la loro posizione in classifica, sono due squadre equilibrate e molto ben organizzate. Comunque adesso siamo qui e
dobbiamo puntare ai playoff, in primo luogo perché la posizione di classifica ci spinge a crederci e poi perché da qui fino alla fine della stagione ci sono molti scontri diretti come ad esempio con Aurora Treia, Matelica, Fiuminata e Monteluponese”. L’altro aspetto sicuramente non secondario, è la sua bella stagione per quanto riguarda il rendimento sul campo. “Sto attraversando un ottimo periodo di forma – sottolinea Fabi – ma devo ringraziare anche i miei compagni. Questa è una squadra particolare, la società ha costituito un gruppo di 7-8 persone che giocano insieme da 5 anni a cui si aggiungono innesti mirati per garantire qualità di gioco. Un gruppo affiatato dentro e fuori dal campo, infatti spesso ci ritroviamo anche fuori dall’ambito calcistico. Sulla classifica marcatori vorrei dire che non conoscevo Fede del Matelica (attuale capocannoniere del campionato, ndr) e quando ci ho giocato contro ho apprezzato le sue qualità e sarà una bella sfida: ci dividono pochi gol e tenterò di vincere la classifica marcatori. Comunque voglio tentare almeno di battere il mio record personale di gol in una stagione in Prima categoria, ovvero le 15 reti segnate nella stagione 2001-2002 con la Vis Civitanova”.
siamo un gruppo affiatato dentro e fuori dal campo
Nuova San Lorenzo Massa Fermana, olè E alla 18^ giornata arriva la prima storica vittoria
Arriva a febbraio (giornata n°18) e tra le mura amiche il primo storico successo in Terza categoria (girone L) per la Nuova San Lorenzo Massa Fermana: 3-0 la Nuova Faleria grazie alla doppietta di Achilli e al gol di Visan. Un successo festeggiato con passione dalla squadra del piccolo centro fermano tornato a vivere il calcio (dopo i fasti passati del San Lorenzo arrivato anche in Prima categoria) in questa annata calcistica dopo diversi anni di inatti-
vità: la speranza è che questa vittoria rappresenti ora un rilancio importante dopo una stagione all’insegna della sfortuna. Da segnalare la bella novità del pubblico al seguito della squadra, formata da tutti ragazzi della zona, assai numeroso e spesso superiore alle cento unità a testimonianza di come, in questa fascia di territorio, la passione per il pallone da vivere insieme e all’insegna dell’amicizia sia sempre più sentita.
Piane di Falerone (FM)
Auguri di Buone Feste
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SAN MARCO SERVIGLIANO
FERMO
Il sogno Promozione si avvicina La società di patron Bartolini cresce anche dal punto di vista societario
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l momento topico della stagione è alle porte e in casa San Marco Servigliano l’attesa è molta per vedere se quel sogno chiamato splenPromozione possa diventare una splen dida realtà. Le premesse ci sono tutte: formazione al vertice della classifica fin dalle battute iniziali della stagione, organico di assoluto livello, un tecnico giovane ma di sicuro affidamento come Paolo Armini e una società compatta e unita per puntare al massimo traguardo. Facciamo il punto della situazione con il presidente Luciano Bartolini, sodaliautentico cuore pulsante del sodali zio biancoazzurro: ““Devo dire che, pur tra mille cautele, sono fiducioso: la squadra ha personalità, esperienza e caratura tecnica per mantenere un buon ritmo fino alle ultime giornate, coronando importanun sogno così importan
te come la Promozione. Di certo dobbiamo continuare con questa voglia e grinta senza montarci troppo la testa perché le difficoltà sono presenti ad ogni angolo e quindi occorre rimanere molto concentrati”. Un San Marco in continua crescita anche dal punto di vista societario: “Un grazie particolare va a tutti quegli amici che hanno sposato il nostro progetto, capaci di dare il loro contributo sia dal punto di vista logistico che economico come il presidente onorario Maurizio Terenzi, i vice presidenti Giuseppe Andreucci e Sergio Settimi, Antonio Nerpiti, Vincenzo Tacchetti e Silvio Ricci. Inoltre, con grande soddisfazione, siamo riusciti a coinvolgere anche Renzo Santoni, grande appassionato ed esperto di calcio che in passato ha vissuto in prima linea il calcio dilettantistico locale. Per me è un orgoglio e una soddisfazione avere una base così buona su cui lavorare e porre le basi per il futuro”. Tornando alle vicende di campionato (di Prima categoria girone D) il presidente guarda al rush finale, scrutan-
do le possibili avversarie: “Credo che Porto d’Ascoli e Monticelli possano essere le rivali più temibili ma attenzione a Montottone e Ripatransone. Sono comunque fiducioso del lavoro svolto e colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente il nuovo direttore sportivo Francesco Livi che ha ottimamente lavorato per puntellare al meglio l’organico a disposizione e il nostro mister Paolo Armini, ragazzo giovane che sa tenere al meglio le redini di uno spogliatoio composto da elementi di esperienza riuscendo a farli rendere al meglio”.
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SPECIALE RUGBY
L’urlo degli Amatori Rugby Fermo 1935: “Vogliamo la Serie B” Il presidente Santarelli guarda anche al settore giovanile: “Per la prossima stagione avremo Under 14 e Under 16”
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ogliamo puntare alla Serie B”, è questo il progetto dell’Amatori Rugby Fermo 1935. Un pensiero che il presidente Gaudenzio Santarelli (foto sopra) esprime senza mezzi termini con un programma minuzioso e avvincente. Il rugby non è solamente uno sport dove sono necessarie particolari doti fisiche, il rugby è rispetto dell’avversario, è una mentalità con cui si vive la vita dentro e fuori dal campo, è gioco, è la famiglia con cui ti trovi in mezzo al fango e con cui scherzi dopo la partita; è tutto un modo di vivere che, quando ti appassiona, non ti lascia più. La società sportiva Amatori Rugby Fermo, impegnata nel campionato di Serie C1 con ottimi risultati, mira a traguardi molto ambiziosi, non solo per la prima squadra, ma soprattutto per fondare un settore giovanile che possa creare nel tempo le condizioni per rafforzare tutto il collettivo e garantire a questo sport di farsi conoscere nel territorio. “Abbiamo dieci dei nostri ragazzi – commenta il presidente Gaudenzio Santarelli – che giocano nella formazione Under 16 dell’Ancona, non abbiamo ancora un gruppo di 25 giovani per formare una squadra giovanile tutta nostra, ma stiamo lavorando con ottimi risultati. Siamo certi che per la stagione 2011 – 2012 potremo iscrivere ai rispettivi campionati una formazione Under 14 e una formazione Under 16 dell’Amatori Rugby Fermo. Vogliamo gettare le basi per creare un settore giovanile tutto nostro”. Mettendo da parte per un momento aneddoti come ad esempio quello per cui il calcio è uno sport in cui 22 signorine si comportando da mascalzoni in campo, mentre il rugby è uno sport in cui 30 mascalzoni
si comportano da signori in campo (o, come dicono in Gran Bretagna: il calcio è uno sport da gentiluomini giocato da bestie, mentre il rugby è uno sport da bestie giocato da gentiluomini), c’è tutta una filosofia di vita dietro questo sport che solo negli ultimi anni sta salendo alla ribalta sportiva. “Il rugby è uno sport particolare racconta Gaudenzio Santarelli - agli occhi esterni di chi non lo conosce può sembrare solo che ci azzuffiamo come animali in mezzo al campo, ma non è così. Le squadre in un certo senso si gestiscono da sole e l’arbitro controlla il tutto. Il gioco scaturisce dalla palla, che va passata sempre indietro, ma per andare avanti verso la mèta. Anche ciò contribuisce a farne uno sport, nel quale tutti debbono collaborare, nessuno escluso: una vera e propria squadra. Si crea gioco solo quando si muove la palla e quindi non esistono tutti quegli schemi e movimenti a palla ferma, che si vedono in altri sport. Tutto questo crea delle condizioni di base che impongono ad ogni singolo giocatore un certo comportamento, anche perché sbagliare significa vanificare gli sforzi di tutto il collettivo. Questo ti porta a ragionare in ogni occasione; una mentalità che, una volta acquisita, si rispecchia anche fuori dal campo di gioco”. Un mondo che trascina con sé inevitabilmente un fascino particolare, che sta iniziando a trovare sempre più terreno fertile anche fra i giovani. “Il nostro obiettivo - conclude il presidente Santarelli - è quello di raggiungere la Serie B; un progetto importante e credo che possediamo le qualità e la volontà per raggiungerlo in un paio di anni”.
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FERMO
Il Francavilla meglio Un mix di esperti e giovani, della capolista! ecco la piccola…grande Nel girone di andata i biancorossi hanno realizzato più punti della Pinturetta
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n girone di ritorno da prima in classifica. Nelle otto gare di campionato fin qui disputate, il Francavilla F.C. di Paolo Mennecozzi ha realizzato una striscia positiva di 5 vittorie e 3 pareggi, facendo meglio pure della Pinturetta, capolista del torneo (Seconda categoria G). E il 12 marzo c’è proprio uno scoppiettante Francavilla – Pinturetta da leccarsi i baffi. Cinque vittorie pesanti, i 13 gol fatti e soprattutto i 3 subiti ne fanno la seconda miglior difesa del campionato. In effetti il muro difensivo con gente di qualità come Stefano Porfiri, Marco Corsetti, Alessandro Vita, Danilo Tarquini, Massimo Santoro, Andrea Capriotti e il portiere Simone Rossi fa dormire sonni tranquilli. Nel mercato di riparazione l’arrivo in biancorosso di Antonio Marino, ex Villa 2003, Moglianese e Corridonia, ha irrobustito notevolmente il reparto offensivo già frizzante di per sé con le giocate del baby Luca Silveri, 19 anni, arrivato dal Trodica. Il Francavilla, attualmente con 38 punti dentro la griglia playoff, a questo punto vuole giocarsi le sue carte per gli spareggi promozione fino alla fine del campionato. “Sono davvero soddisfatto della mia squadra - le parole del tecnico Paolo Mennecozzi, alla sua terza stagione in biancorosso - la società mi ha messo nelle migliori condizioni per lavorare e anche quest’anno, come nella passata stagione, vorremo toglierci la soddisfazione di arrivare entro le prime cinque posizioni”. In alto il portiere Simone Rossi In basso l’attaccante Antonio Marino
BELMONTE
famiglia gialloverde
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a una piccola comunità una grande passione per il calcio. E’ questa la storia di Belmonte Piceno che milita nel campionato di Terza categoria (girone M), ma che è prima di tutto un gruppo molto affiatato, una grande famiglia di giocatori giovani ed esperti che ancora vogliono divertirsi tirando calci al pallone. La società è nata ufficialmente nel 1982 e da sempre rappresenta un punto di riferimento per gli sportivi di Belmonte Piceno e dei paesi limitrofi. “Il nostro obiettivo per questa stagione – spiega il segretario Luca Ciotti – è quello di raggiungere la zona playoff, possiamo contare su una buona rosa e una volta raggiunto questo risultato credo che siamo in grado di giocarcela con tutti. Dal punto strettamente societario abbiamo una mentalità ben precisa di gestione, puntiamo molto su giovani promettenti del territorio per concedere loro la possibilità di fare esperienza magari in prospettiva di altre categorie e poi ci sono i veterani, persone come Massimo Latini, Ettore Antolini, Stefano Pasquali e Sergio Ricci, bandiere della nostra squadra, giocatori ormai con qual-
Il nostro obiettivo per questa stagione è quello di raggiungere la zona playoff che anno sulle spalle ma che vivono il calcio con grande stimolo ed anzi contagiano persino i più giovani”. Il Belmonte Piceno non è semplicemente una società di calcio, è un punto di riferimento per tanti e tanti appassionati e nonostante non sia semplice mantenere viva e vitale una società che vive in una piccola realtà dove anche per semplici motivi demografici non è facile organizzare una squadra, questo gruppo da anni si ritrova, gioca e si diverte come ‘fratelli’ . “La nostra società vanta una buo-
Il presidente Mauro Vitali
na tradizione – conclude Ciotti – per alcuni semplici motivi: una gestione attenta dal punto di vista finanziario, organizziamo la squadra in base alle risorse a disposizione e, come si dice, non facciamo il passo più lungo della gamba inseguendo sogni, inoltre abbiamo massima cura dal punto di vista sanitario dei nostri ragazzi, e questo è un punto fermo del nostro modo di fare. Dobbiamo ringraziare il lavoro di Marco Brunelli e ora di mister Luigi Baglioni per quelli che sono i risultati raggiunti dalla società. Oltre al Comune, che ci consente di usufruire di un impianto sportivo attrezzato e funzionale, anzi: negli ultimi tempi è stato realizzato un antistadio dove svolgiamo gli allenamenti nel periodo invernale che ci consente di preservare il campo di gioco nelle condizioni migliori”.
Il segretario Luca Ciotti
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FALERIENSE 2010
FERMO
“I playoff per dare prestigio al progetto” Martini: “Il cambio in panchina? Nessun esonero, solo una scelta per dare la scossa con effetti evidenti”
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ei risultati utili consecutivi e la Faleriense Calcio 2010 risale la china e si rimette in piena corsa per i playoff nel campionato di Terza categoria
(girone L). La neonata società impegnata in questa avventura calcistica sembra aver dato una svolta alla sua stagione: al temine del girone di andata la sua posi-
zione di classifica lamentava un vistoso ritardo rispetto alle prospettive ambiziose che dirigenti e giocatori si erano posti inizialmente. Alla fine di gennaio, i dirigenti lanciarono l’operazione risalita, a tutti gli effetti un piano programmato e misurato per riportare nello spogliatoio stimoli alla caccia di obiettivi ben mirati. Alla luce dei risultati raggiunti, l’operazione ha sortito gli effetti sperati, infatti, quando mancano ben poche gare alla conclusione del campionato la Faleriense Calcio 2010 occupa la quarta posizione in classifica e mira a chiudere il campionato con i playoff. “L’avvicendamento fra mister Cecchini e mister Amadio – spiega il vicepresidente Giovanni Martini – non è stato un esonero, ma una scelta valutata in pieno accordo fra tutte le parti per spingere la squadra al cambiamento, ci serviva qualcosa per smuovere la situazione e ora, anche grazie ai nuovi arrivi di Santandrea, Funari e Isidori, ci crediamo. Abbiamo rag-
giunto la zona playoff e ora vogliamo consolidare questo risultato che rappresenta per noi il principale obiettivo stagionale. Questo gruppo ha tutte le potenzialità di fare grandi cose e vogliamo portare avanti questo progetto”. Non vanno poi sottovalutati due importanti scontri diretti con Corva e Pennese che potrebbero riservare ulteriori sorprese in questo scorcio di fine stagione per disegnare ancora i vertici del girone: su tutto questo poggiano le ambizioni del gruppo del presidente Martini. Dopo un inseguimento così importante c’è tanta voglia innanzitutto di staccare il biglietto per la fase determinante degli spareggi post campionato e in secondo luogo con la voglia di viverli senza dubbio con il profilo importante del protagonista. Una bella ambizione per la Faleriense cui solo il tempo può dare responso positivo o negativo.
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L’Audace Grottazzolina centra il primo obiettivo stagionale: Coppa Marche! U Il tecnico Giancamilli: “Ora torniamo a pensare al campionato”
na finale appassionante, che ha saputo regalare grandi emozioni quella andata in scena il 23 febbraio al campo sportivo del Firmum Village tra Audace Grottazzolina e Atletico Monturano: 90 minuti di agonismo che hanno consegnato la seconda edizione della Coppa Marche di Terza categoria riservata alle squadre della provincia di Fermo all’Audace che si è imposta sul campo con il punteggio di 2-0. Un primo tempo di marca monturanese nel quale più volte il portiere grottese Brandi è stato chiamato in causa per sventare gli attacchi avversari ma nella ripresa l’Audace ha aumentato il numero di giri del motore, andando in gol con il solito Nerla (già superata quota 15 in stagione) e poi nei minuti finali con l’esperto Castrica. Una gioia per la società del presidente Tonino Traini, ottimamente guidata in panchina da Piero Giancamilli, assente in finale per motivi personali anche se la squadra ha voluto immediatamente dedicare a lui
questo trofeo: “Abbiamo centrato il primo obiettivo stagionale e questo ci rende particolarmente felici anche se ora c’è da portare avanti il discorso legato al campionato, nel quale ultimamente abbiamo perso dei punti nei minuti finali - il commento di Giancamilli - non mi stancherò mai di ripetere alla squadra che bisogna rimanere concentrati anche oltre il 90’ e non dare mai nulla per scontato: due pareggi maturati proprio nel finale ci hanno fatto perdere punti importantissimi che dobbiamo recuperare nei prossimi impegni. Alla squadra però non posso far altro che fare i complimenti per l’impegno che sta mettendo in gara e negli allenamenti: personalmente debbo ringraziare i ragazzi per la dedica che mi hanno fatto subito dopo la vittoria in Coppa Marche. Non ero presente alla gara ma ho vissuto con loro ogni momento e la festa successiva è stata molto emozionante. Si tratta del nostro primo obiettivo stagionale centrato e ora affronteremo la vincente della provincia di Ascoli Piceno, il Borgo Solestà,
nella semifinale. Senza togliere lo sguardo ovviamente dall’obiettivo principale che è il campionato, cui la società tiene con particolare interesse”. Una realtà in crescita che mantiene ottimi rapporti di collaborazioni con la Grottese, prima squadra cittadi-
na: “Spesso capita di allenarci insieme e di confrontarci con loro. Senza dubbio una collaborazione molto proficua”.
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A Montegiorgio c’è una squadra davvero Real Mancinelli: “I risultati non ci premiano ma il progetto-giovani è vincente”
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na storia lunga quasi 20 anni, fatta di passione e sacrificio ma anche di uno spirito che continua ad essere la colonna portante di un gruppo consolidato e compatto. E’ il Real 2000, squadra che milita nel girone M di Terza categoria e che può vantare, alle sue spalle, una storia decennale. Ne abbiamo parlato con due anime del sodalizio montegiorgese quali il direttore sportivo Tonino Mancinelli
(foto a lato) e il giovane allenatore Daniele Pazzelli (nel tondo), entrambi convinti delle potenzialità di questi ragazzi. “Di certo la classifica non ci premia – esordisce Mancinelli – ma per quanto riusciamo ad esprimere sul rettangolo verde di sicuro stiamo ottenendo meno di quanto meritiamo. A tratti esprimiamo anche un buon gioco ma paghiamo a carissimo prezzo i molti infortuni che hanno caratterizzato la nostra stagione e anche la giovane età di molti nostri elementi”. Ben 8 nati dopo il 1989 (e dunque sotto i 22 anni) non sono facili da individuare in una Terza categoria e questo va iscritto a merito della società presieduta dal presidente Ermanno Cupelli: “Abbiamo un progetto – continua Mancinelli – che punta molto sui ragazzi giovani, soprattutto su coloro che magari non hanno avuto fiducia in altre realtà e che riteniamo possano dare molto. Ripeto, i risultati non ci premiano ma il buon lavoro svolto dal mister ci soddisfa e ci fa essere ottimisti. Voglio anche sottolineare come, nonostante le difficoltà, la presenza di almeno due dirigenti agli allenamenti
sia effettiva e costante: amiamo questa squadra, questa realtà per la quale facciamo molti sacrifici”. Un altro problema importante è quello degli impianti, con la squadra che si allena nel nuovo impianto di calcetto in località Monteverde: “In estate tutta la dirigenza si è impegnata al massimo per avere almeno questa struttura a nostra disposizione ma allenarsi su una struttura nata per il calcetto ovviamente è qualcosa che ci limita. In campionato poi abbiamo disputato alcune gare al vecchio comunale Marziali e altre al nuovo Tamburrini, questo crea delle difficoltà di adattamento. Dalla stagione prossima dovremmo tornare alla nostra casa storica: il campo sportivo Attorri a Piane di Montegiorgio sul quale si stanno ultimando i lavori con il nuovo fondo in erba naturale”. Chiare anche le parole
di mister Pazzelli che ribadisce fiducia nei suoi ragazzi: “I giovani hanno bisogno di essere messi nelle condizioni migliori per rendere al meglio e giocare sereni ma soprattutto necessitano di tempo. Il lavoro in prospettiva che stiamo portando avanti è importante e getta le basi per il futuro. Lo scorso anno abbiamo avuto un importante riconoscimento quale la convocazione in rappresentativa provinciale di ben 5 nostri ragazzi, motivo di orgoglio per noi. Ciò che alla fine può condizionare questi ragazzi è l’ansia del risultato, bisogna avere la giusta dimensione della realtà e soprattutto dare fiducia a un gruppo che, a mio avviso, ha tutto per crescere e lavorare ottimamente in chiave futura. Con la società c’è grande intesa da questo punto di vista e spetta a noi dare il massimo per migliorarci”.
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Ascoli Piceno
E’ finito il rapporto di collaborazione tra Massimiliano Di Michele e la Monteprandonese (Prima categoria D). La società chiama Sestilio Marocchi, a lungo protagonista con il Centobuchi e già alla guida di Grottammare ed Elpidiense Cascinare. Fabio Ficcadenti si è dimesso dalla guida tecnica della Virtus Pagliare (Seconda categoria I).
“Io, capitano del Torino di Pellissier, Comotto, Tiribocchi e Semioli” Storia di Alessandro Caponi, ex promessa granata, oggi all’Amandola in Prima categoria
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na storia particolare ma tutta da scoprire quella di Alessandro Caponi, classe 1979, ascolano doc e talento puro che da giovane ha vissuto le più grandi soddisfazioni del calcio professionistico. Un predestinato cui però è mancato un pizzico di fortuna nel momento decisivo della carriera, quando la scelta giusta di un procuratore ti può far fare il salto di qualità definitivo. “E’ esagerato dire che ho rimpianti ma quando vedo i miei ex compagni di squadra in serie A sono convinto che ci sarei potuto essere anche io con loro”. Non è un’esagerazione. Affatto. A livello giovanile infatti Caponi ha vinto e non poco con la maglia del Torino. “Ho iniziato a dare calci al pallone con la maglia
dell’Elettrocarbonium, società storica ad Ascoli. Ho fatto diversi provini che sono andati tutti molto bene. Avevo tre richieste importanti: Torino, Juventus e Milan. Alla fine ho scelto di indossare il granata, su consiglio di alcuni addetti ai lavori che conoscevano l’attenzione che in quella società mettono nella cura dei giovani”. Nessun condizionamento da parte della fede calcistica del giovane Alessandro: “Non ho mai avuto una squadra del cuore, fin da ragazzo, pur amando particolarmente il calcio. Devo dire che dopo l’esperienza fatta ho una particolare simpatia per i colori granata”. A 13 anni dunque Alessandro si trasferisce nel capoluogo piemontese per iniziare una storia che durerà una decina d’anni: “Ovviamente i primi periodi non sono stati dei più semplici: a quell’età così lontano da casa, tutto sembra difficile. E’ comunque una esperienza umana fantastica e devo dire che ti mettono nelle condizioni migliori per crescere al meglio”. Passano gli anni, si sale di categoria e soprattutto crescono le soddisfazioni, in particolare con la Primavera guidata da Claudio Sala, il “poeta del gol” per il popolo granata. “Senza dubbio di Claudio Sala ho un ricordo importante per i successi che abbiamo ottenuto, per quella squadra composta da grandi giocatori e soprattutto per quello che il mister ci ha lasciato”. Quella squadra è composta da elementi del calibro di Pel-
In azione con la maglia della Battipagliese nella stagione 98/99. A destra con la maglia della Primavera del Torino
lissier, Tiribocchi, Comotto e Semioli ma Caponi non è affatto un comprimario: era uno dei leader con la fascia di capitano al braccio. “Sì, ero capitano in campionato e in Coppa Italia ma in quella edizione del Torneo di Viareggio fecero venire un fuoriquota dalla prima squadra, Alessi: era lui il capitano. Fu una grande esperienza e una delle più belle soddisfazioni. Era l’edizione del 1998 e in finale abbiamo superato 2-0 l’Ireneu con gol di Alessi e Pellissier. Abbiamo anche conquistato una Coppa Italia. Era un grande gruppo”. Il Torino gli sottopone un contratto pluriennale, crede nel ragazzo e lo manda in C1 e C2 a fare esperienza: “Lontano Lontano da Torino però non ho trovato le stesse condizioni, tutt’altro. A Battipaglia e Benevento non sono state esperienze positive, meglio a Biella”. ”. La svolta della carriera è arrivata la stagione successiva. “Il Il Toro mi aveva proposto di prolungare il contratto ma il mio procuratore mi consigliò di non farlo: da svincolato avrei avuto maggiori possibilità. E invece niente da fare anche perché uscì la regola dei fuoriquota in C1 e C2, tagliando le gambe a molti della mia generazione. Ho perso il giro che conta: a quei livelli se perdi il contatto poi è impossibile tor tornarci. La scelta di un procuratore che stia vicino e che ti sappia consigliare al meglio è fondamentale: ricordo che inizialmente ero rappresentato da Alessandro Mog Moggi ma in pratica non lo vedevo mai ed ero praticamente da solo. A quell’età c’è bisogno di chi ti sia vicino e ti consigli al meglio”. Da quella delusione la decisione di tornare vicino casa e di aprire una propria attività (concessionaria di automobili) di giocare tra i dilettanti di casa nostra: “InizialmenInizialmente fui chiamato da Angelo Amatizi per la JRVS con la quale ho disputato i due anni di Eccellenza: nel primo ci salvammo bene, nel secondo è arrivata la retrocessione. I due anni alla Vis Carassai, tra il 2005 e il 2007, sono stati molto belli, per l’ambiente e per il gruppo: segnai quasi una ventina di gol in due stagioni. L’anno successivo non fu dei più felici prima dei due anni a Comunanza molto diversi tra loro: all’inizio con Perugini fu una stagione molto bella con una grande salvezza in Promozione ma
lo scorso anno è stato un mezzo disastro, in ogni senso. Ora sono ad Amandola, sto bene, un ottimo gruppo, un tecnico di grande esperienza e soprattutto si gioca davanti ad un bel pubblico”. Quanta nostalgia c’è in Alessandro Caponi ripensando alla sua prima parte di car carriera? “Sinceramente sì perché credo proprio che avrei potuto giocare in categoria impor importanti, almeno in B. Avevo buone doti tecniche (esterno sinistro dotato di grande tecnica, ndr) ma r ipe-
to, perdere il treno per colpa di chi dovrebbe perseguire i tuoi interessi è la cosa più amara. Dei vecchi compagni ho incontrato Pellissier quando sono tornato a Torino tempo fa, ma con il passare del tempo i legami si sfaldano e ognuno segue la propria strada. Di certo rimango un tifoso di tutti i miei ex compagni di squadra”.
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ASCOLI PICENO
“Vi spiego il progetto Atletico Azzurra Colli” L’allenatore Sergio Pulcini
Vittorio Traini è il viceallenatore dell’Atletico Azzurra Colli, nuova società fondata dalle ceneri della vecchia Azzurra Colli del presidente Pulcini e dall’Atletico Colli dell’attuale presidente Matricardi. Milita nel girone H di Seconda categoria: “E’ vero attacca Traini - dopo le due retrocessioni di ambedue le compagini, Atletico e Azzurra, i dirigenti hanno deciso di unire gli intenti per arrivare ad un unica società. Il percorso è stato abbastanza complesso, ma la grande passione del presidente Matricardi ha avuto la meglio. Il motivo principale di questa fusione è stato quello di cercare di ricreare un settore giovanile che negli ultimi tempi si era andato via via perdendo. Posso dire che in questo intento siamo riusciti alla grande. Poi è arrivata anche la notizia del ripescaggio in Seconda categoria, e senz’altro la sopresa è stata di quelle liete”. Inizialmente però i risultati non sono arrivati come si sperava. Traini ci spiega il perchè: “Innanzitutto, la fusione ha portato via tempo importante per operare sul mercato. Sono arrivati elementi esperti negli ultimi giorni quali Antonelli, Bangura, uniti a giovani di belle prospettive come Giuliani e Paolini, ma è chiaro che da una squadra comunque completamente rinnovata non ci si potesse aspettare tutto e subito. Anche altre società che si sono fuse hanno trovato iniziali difficoltà”. A dicembre poi, la svolta. “Sì, c’è stato il cambio di allenatore, che paga sempre e comunque ingiustamente, come in questo
caso, i risultati. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare il mister Morganti, grande uomo e grandissimo tecnico, per avermi insegnato moltissimo da ambedue i lati. E’ arrivato Sergio Pulcini, con lui gli innesti di Senghor, D’Ercoli e Bonfiglio prima e Pinciarelli poi. Da li è stato tutto ben più facile, la rosa prima era incompleta in quanto mancava un bomber di razza e a centrocampo si pativa terribilmente la mancanza di Panichi, il nostro capitano, tornato a disposizione appunto nel girone di ritorno. Grazie a questi acquisti e alla ritrovata serenità dei più giovani, si sono visti dei netti miglioramenti”. Ma come si sono inseriti nel gruppo questi due ex professionisti? “E’ chiaro che gente come loro abituata a vivere spogliatoi ben più importanti del nostro, si siano inseriti perfettamente. Ci terrei a sottolineare la grandissima intelligenza del gruppo a nostra disposizione da agosto che ha capito le difficoltà che si stavano facendo per il raggiungimento dell’obiettivo primario prefissatoci in estate, cioè quello della salvezza e hanno accolto con grande entusiasmo tutti i nuovi che sembra siano con noi da anni”. La chiusura è dedicata al futuro, sul quale Traini non si sbilancia: “E’ vero che Colli fino a pochi anni fa era abituata a calcari palcoscenici della Promozione o a disputare campionati dignitosi di Prima categoria ma il processo di ricostruzione è lungo e duro e parte dall’obiettivo salvezza assolutamente da raggiungere quest’anno. Possiamo contare su una società unita e granitica, che lotta per gli stessi traguardi e le stesse ambizioni e fa sentire sempre al campo il suo calore per i ragazzi, anche negli allenamenti. Credo che cose come queste siano la base per partire a fare qualcosa di positivo negli anni. Ma ripeto, l’unico obiettivo per noi tutti è la salvezza, è quello che ci siamo prefissati mesi fa e dobbiamo affrontare ogni partita come fosse una finale da qui alla fine, tutti uniti, perché le partite da solo le vinceva solamente Maradona”.
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“Che bello un giorno il Venarotta in Prima categoria…”
Ecco il sogno del presidente De Dominicis, che scommette sul settore giovanile. A giugno l’8^ edizione del memorial “Peppe Ciotti”
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n sogno ce l’ha il presidente Vincenzo De Dominicis (nel tondo): disputare anche per un solo anno il campionato di Prima categoria. Per questa stagione ancora non è detta l’ultima parola ma è molto probabile che i sogni del Venarotta (Seconda categoria I) dovranno convergere sul raggiungimento della zona playoff perchè in alto il Mozzano è troppo lontano. Eppure, l’unica sconfitta del Mozzano è stata il Venarotta a infliggerla: 4-1. Sembrava che il campionato potesse svoltare e invece... “E invece - puntualizza proprio il presidente De Dominicis, da cinque anni al timone della società giallorossa - una serie di infortuni ci ha tolto diversi giocatori e nonostante sono stati rimpiazzati con i ragazzi della Juniores abbiamo ottenuto solo pareggi, comunque l’importante è stare insieme e divertirsi”. Ma De Dominicis quel sogno in grande lo coltiva sempre: “Mi piacerebbe che il Venarotta, anche per una sola stagione, disputasse la Prima categoria”. Quest’anno, nel corso della prima parte della stagione qualche travaglio c’è stato in seno alla società: l’allenatore Tosti
Guerra si è dimesso, ora c’è Gino Santoni, 38 anni, di Venarotta, e le cose vanno meglio. Peccato per gli infortuni in serie. “La forza della squadra è il gruppo - ribadisce De Dominicis - abbiamo giocatori di esperienza ma rispetto a quelli del Mozzano, forse pecchiamo un po’ di inesperienza”. In squadra, in effetti, gente di qualità ce n’è: gente come Andrea Vagnoni e Enrico Cherri Lepri hanno assaporato perfino l’Eccellenza. Ma Venarotta non è solo Seconda categoria, c’è un fiorente settore giovanile che conta oltre cento ragazzi del posto e della vicina Roccafluvione. “Purtroppo il nostro problema è il bacino d’utenza, che è piccolo - sottolinea il presidente - comunque dobbiamo ringraziare i volontari, i sindaci, gli amministratori locali e l’informazione sportiva, come voi di Quelliche. net, vicina alle piccole società”. Intanto, a Venarotta si sta lavorando all’8^edizione del memorial “Peppe Ciotti” rivolto a piccoli amici e pulcini che negli anni passati ha visto la partecipazione di squadre blasonate come Lazio, Certaldo, Corato, Giulianova oltre che Ascoli e Sambenedettese.
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ASCOLI PICENO
Ciabbino: lottare sempre nel nome di Valerio L’ Diamanti: “Il campionato? Quest’anno puntiamo ad evitare i playout”
ottavo anno di vita, il terzo consecutivo in Prima categoria, una splendida realtà che intende confermarsi a questi livelli tenendo sempre vivo il ricordo dell’indimenticabile Valerio Ciabattoni. Ecco lo spirito che accomuna, accompagna e unisce una intera squadra e una intera società nel ricordo indelebile di quel ragazzo, amato e apprezzato da chi avuto modo di conoscerlo. Il Ciabbino nasce da queste basi, si consolida nel tempo e riesce a raggiungere categorie importanti. In questa stagione la squadra, pur con un inizio sfortunato per via di gravi infortuni, ha comunque mantenuto lo spirito e i valori propri che hanno fatto del Ciabbino una società modello nel panorama calcistico regionale. Cambiano gli obiettivi proclamati ad inizio anno come conferma il presidente Romano Diamanti (nella foto): “Puntiamo ad evitare i playout e sollevarci dalla zona calda della classifica, mantenendo con meno patemi possibili quella categoria che abbiamo
conquistato nel corso del tempo, consolidandoci a livello tecnico e organizzativo. Siamo fiduciosi per quello che la squadra può dare in questa parte finale della stagione: è un gruppo di ragazzi eccezionali che saprà superare le varie sventure e tirarsi fuori dai guai”. Un campionato di Prima categoria (girone D) che si è confermato estremamente livellato ma soprattutto dal tasso tecnico di tutto rispetto, nel pieno rispetto della tradizione. “Sono convinto che ce la faremo – ribadisce con fiducia Diamanti - anche se quest’anno il girone mi sembra difficile: grandissimo equilibrio come sempre sia al vertice dove c’è grande lotta per un posto nei playoff, sia in coda dove in tanti corrono per la salvezza. Fino ad ora il San Marco Servigliano, come molti avevano pronosticato in fase di pre-campionato, sta facendo la parte del leone e appare come la squadra favorita per il passaggio di categoria. Per quanto ci riguarda, ultimamente stiamo disputando buone gare e i risultati sono in miglioramento: è comunque vietato abbassare la guar-
dia, dovremmo continuare a lottare in ogni gara come se fosse una finale. Lo scopo principale del Ciabbino - conclude Diamanti - è quello di perseguire l’obiettivo di sempre: tenere vivo il ricordo di un ragazzo fantastico, Valerio, che ha trasmesso a tutti il messaggio di non mollare mai, ma crederci sempre per il raggiungimento di quei traguardi che stanno nel cuore di tutti noi”.
lo scopo principale è quello di perseguire l’obiettivo di sempre: tenere vivo il ricordo di un ragazzo fantastico
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MARINER
ASCOLI PICENO
Sopra la formazione Juniores A destra la squadra degli Allievi In basso il gruppo dei Giovanissimi
SS MARINER Via Colleoni,84 63039 San Benedetto del Tronto (AP) Tel. 0735/759965 - Fax 0735/759935 Fondazione .............................................. 1993 Colori sociali ............................................ Bianco Azzurro Presidente................................................ Francesco Sciocchetti Vice Presidente ........................................ Vincenzo Sciocchetti Resp. Sett. Giovanile ................................ Pino D’Angelo Segretario ................................................ Giuseppe Laversa
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Mental trainer di Roland
Del Vecchio
L’importanza dell’uso dei rituali Sono stati condotti numerosi studi su come far accedere gli sportivi alle loro potenzialità, ed è emerso che i rituali sono gli strumenti più efficaci che si possano utilizzare. Il rituale è quel tipo di comportamento ripetitivo che viene attuato da una persona in specifici contesti. Esso si basa sulla ripetizione di parole e/o azioni che appartengono ad un’esperienza in cui si è espresso il proprio potenziale. Il rituale, come metodo di potenziamento, è molto criticato; ma chi è interessato a tutto ciò che permette di ottenere risultati, lo può ritenere una valida possibilità per garantirsi la massima prestazione. Uno dei rituali sportivi più celebri è quello degli All Black, una squadra di rugby neozelandese, che prima di ogni partita effettuano la Haka, una manifesta danza che consente di immergere la squadra in uno spirito di gruppo propizio alla vittoria. E’ la dimostrazione di un potente rituale di gruppo anche se, secondo me, funzionano ancora meglio i rituali che ogni sportivo crea per se stesso. I rituali infatti consentono di creare uno schema mentale, utile alla prestazione, se sono personalizzati: creando automaticamente una connessione tra i gesti del rituale e gli stati-risorsa presenti nel cervello. Un buon rituale deve avere almeno queste 3 caratteristiche: - deve essere semplice e breve, in modo da poterlo utilizzare senza un eccessivo dispendio di energie; - bisogna utilizzarlo ad ogni allenamento, in modo tale da diventare parte integrante della prestazione; - deve essere particolare e non attivabile “accidentalmente”. La scelta del rituale è strettamente personale anche se si può sempre far proprio qualcosa visto da altri. L’importante è che non sia qualcosa che si ripete naturalmente in altre circostanze poiché, inconsapevolmente, perderebbe di efficacia. Per esempio il rituale del segno della croce, prima di entrare in campo, non vi permetterà di accedere agli stati mentali che stimolano la produzione di adrenalina se lo utilizzate anche per entrare in chiesa poiché molto probabilmente, quando vi accingete alla preghiera, siete più in uno stato fisico e mentale prossimo al rilassamento che a quello adrenalinico. Anche i rituali hanno bisogno di tempo per funzionare, ma nel momento in cui entrano a far parte delle “abitudini” dello sportivo permettono un accesso al proprio potenziale molto rapidamente. Dunque, se non ne avete già, createli!
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In un precedente articolo di questa rubrica si è parlato del GLUT4. Potrebbe spiegarmi di cosa si tratta? paolo81@hotmail.it Il GLUT-4 è un carrier, in pratica una proteina presente nel tessuto muscolare e in quello adiposo, il cui scopo è di trasportare il glucosio del sangue all’interno della cellula per poterlo utilizzare a scopo energetico. Volendo brevemente approfondire bisogna dire che nell’uomo il trasporto del glucosio può avvenire per trasporto attivo o per diffusione facilitata. Il trasporto attivo avviene nell’intestino e nei tubuli renali e necessita di energia biochimica, la diffusione facilitata non richiede energia proveniente dall’ATP, ma chiama ci causa i carrier del glucosio, vale a dire i GLUT. Nell’uomo si conoscono dodici GLUT (GLUT-1, GLUT-2, GLUT3……..GLUT-12) e il GLUT-4 è quello che ha maggior interesse in ambito sportivo perché, come si è detto sopra, è presente soprattutto nel tessuto muscolare e aumenta considerevolmente con l’allenamento, ma decade rapidamente durante l’inattività. Quando dopo l’allenamento per ripristinare le riserve energetiche si assume un pasto ricco di carboidrati , nell’organismo si ha un incremento dell’insulina a si attiva il GLUT-4, che provvede a rifornire i muscoli di glicogeno, dal quale trae origine l’energia muscolare.
di Roberto
In occasione della visita medico sportiva mi è stato consigliato di potenziare gli addominali. Potrebbe suggerirmi uno specifico programma d’allenamento per i suddetti muscoli? Seby di Ascoli Piceno Difficile rispondere in modo completo in poche parole, spero che la redazione mi accordi qualche riga in più del solito. A differenza di tutti gli altri muscoli del corpo gli addominali non si fissano alle ossa che formano l’articolazione nel cui ambito essi agiscono. Nella fase di contrazione, infatti, sono le vertebre soprattutto quelle del tratto lombare, che si inclinano in avanti. In generale i muscoli addominali esercitano un’azione essenziale sull’equilibrio del bacino e dalla colonna vertebrale ed hanno un ruolo molto importante sulle principali funzioni organiche. Nello specifico, questi muscoli intervengono in quasi tutti i gesti tecnici calcio: sono i primi ad entrare in azione negli sprint e nei cambi di direzione (con e senza palla), nel colpo di testa e nella rimessa laterale imprimo potenza alla palla, nel tiro (o passaggio) agiscono come fissatori e così via. Volendo dare ulteriore significato all’importanza di avere una parete addominale in buone condizioni, ricordo che in qualunque programma d’allenamento ci si deve preoccupare per prima cosa di potenziare le grandi massa muscolari vicine al baricentro corporeo e, solo in seguito, dopo che questa avranno raggiunto un apprezzabile sviluppo, si potrà passare al potenziamento delle masse muscolari periferiche.
Tarullo
Sostanzialmente il potenziamento dei muscoli addominali prevede tre tipi di movimento: mobilizzazione del bacino sul busto (flessione del bacino sul busto), mobilizzazione del busto sul bacino (flessione del busto sul bacino), mobilizzazione simultanea di busto e bacino (flessione simultanea di busto e bacino). Attenzione però, questa distinzione non deve portare a pensare che la prima tecnica sia per gli addominali inferiori e la seconda per quelli superiori. Tale distinzione è impropria poiché, qualunque sia il movimento, le fibre sono attivate in tutta la loro lunghezza, anche se una sezione può essere sollecitata più di un’altra. Praticamente ogni calciatore, in modo autonomo, è bene che dedichi almeno 10/15 minuti per 3/4 volte la settimana all’allenamento degli addominali. Tecnicamente ogni movimento deve essere eseguito in modo corretto (per evitare fastidi vari), deve garantire un buon isolamento e un discreto coinvolgimento degli addominali ed ogni serie deve essere protratta fino ad esaurimento. Relativamente alla respirazione, gli esercizi non devono essere eseguiti in apnea: l’espirazione sarà lenta e continua durante tutto il movimento, mentre l’inspirazione si avrà in fase di preparazione al movimento stesso. Tutti gli esercizi, per un facile controllo, devono essere eseguiti lentamente evitando il cheating (chiamare in causa altri muscoli per facilitare la contrazione concentrica). Infine non dimenticare di inserire nella routine esercizi di torsione del busto e del bacino.
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ASCOLI PICENO ASCOLI PICENO - CAFFETTERIA DEI SOGNI - V.le Indipendenza, 14 - BAR DELLA STAZIONE - Piazzale Della Stazione - BAR DELLO STADIO - Piazzale Dello Stadio - TABACCHERIA TUFILLA - Viale S. Vellei, 7 - MICHAEL BAR - Corso Mazzini, 225 - TABACCHERIA GIORGI - Via Lungo Tronto, 21/23 - BRECCIAROL BAR - Via Salaria - MISTER TOTO - Via Piemonte - DISTRIBUTORE METANO - Fraz. Navicella, 123 - DISTRIBUTORE TOTAL - Via Onesti, 3 - CAMPO SPORTIVO MONTEROCCO - Via Mancini,6 - CAMPO DON M. BARTOLINI - Via dei Frassini SPINETOLI - BIM BUM BAR - Via Otto Marzo – Z.I. - CAFFE’ CHIUPITO - Via Salaria, 28 (Pagliare) - MGRAPHIC SERVICE - Via Pertini, 18 e/f (Pagliare) CASTEL DI LAMA - BAR - C.C. Citta’ Delle Stelle SAN BENEDETTO DEL TRONTO - PALAZZETTO DELLO SPORT - Viale Dello Sport - BLU BAR - Corso Mazzini, 173 - TABACCHERIA - Via Della Liberazione - CAFFE’ AIGLE - Corso Mazzini, 13 - CAFFE’ AGIP - Corso Mazzini 273 - DISTRIBUTORE METANO - Via Str. Delle Macchie - EDICOLA STAZIONE SBT - Stazione Sbt - TRUCK ONE - Via S. Giovanni Scafa, scn GROTTAMMARE - BAR STAZIONE - Piazza Stazione, 2 - DRINK BAR - Via Montegrappa, 35 - TABACCHERIA - Piazza Pericle Fazzini - PIZZERIA CONCETTI - Via G. Marconi, 8 CUPRAMARITTIMA - DISTRIBUTORE METANO - Via Santi, 55 (S.S. 16) COMUNANZA - COLORADO CAFFE’ - P.zza Garibaldi, 5/6 FOLIGNANO - BAR SEGA’ - Viale Aosta, 85/87 ROCCAFLUVIONE - BAR RIC. LOTTO - Via della Repubblica, 22 MONSAMPOLO - CAFFÈ STELLA - Via Salaria, 11 (Stella di Monsampolo) MONTEPRANDONE - BAR GARDEN - Via Manzoni, 1 (Loc. Centobuchi)
MUCCIA - CENTRO COMMERCIALE MADDALENA S.S. Val d. Chienti - DISTRIBUTORE AGIP S.S. Val d. Chienti Km 43,500 PIEVETORINA - FARMACIA
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n. 17