Marche In Gol - n°16

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n.16 - 2011

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IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... NON SOLO

marcheingol@quelliche.net


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n. 16

Eccellenza, Promozione e Prima categoria: tutto passa per i loro...piedi.

7 bomber per 7 campionati Trent’anni, 15 gol stagionali finora, è la punta di diamante dei cremisi. Su di lui sono appuntate le speranze e i sogni di una tifoseria che spera di conquistare la serie D dopo i fasti della C. Lo zero nel tabellino dei marcatori solo nella sta-gione 1999/2000 quando giocava nel Cesena. Dopo quella stagione ecco ON ICI ANDREA T o) Bellaria, Cagli, Montec(Tolentin chio, Vigor Senigallia, Acqualagna, Recanatese, Civitanovese, oggi Tolentino, tutte tappe in ndo di essere davcui ha fatto sempre gol dimostra . Quando si aggivero giocatore di grande spessore davvero paura fa re rigo di ra nei pressi dell’area conosce bene “con e come diceva un difensore che lo hè altrimenti ti perc e rarr Andrea non ti puoi dist la palla negli tare trat sa i altr i poch frega, come di colpi imporone disp ultimi sedici metri”. Tonici er, quello che bomb vero il lui di o tanti che ne fann e. aver ro tutti gli allenatori vorrebbe

peso E’ l’attaccante di Vedell’Olimpia Ostra lla ne ta na eg tere, imp per lotta salvezza e ion oz om Pr in restare ici (girone A). Quattord cui reti realizzate di aur Sic . ore rig su 4 e tor ca gio mente è un la e ben e osc con che Nel via della rete. ritu ma DANIELE API la del pieno ni, (Ostra Vetere) tà tecnica, 30 an ie ha vestito le magl ianche di Vigor Sen Fos a, err ns gallia, Mo aver avuto rie lo ricordano per ose tif Le . ne bro som il gol che e ion az nt ese nto di pr giocato. sempre come docume ha ve ogni squadra do dove ha sempre fatto in ore rig di ea ar in i, segreti ’è il com Non ci sono, per lu sse cate di grande cla più con bada al sodo con gio a ord ric e ch La stagione bro som suo stile di vita. Fos 4/2005 quando con il ità al qu affetto è quella 200 de an gr di gol. Un bomber ne mise a segno 26 città dove è mpo i colori della ca l su de en che dif zione comura ist e dove in Ammin nato, Ostra Vetere, o. ac nd esi vic rica di nale ricopre la ca

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a cura di Enrico Scoppa

ol, Gol, Gol! E’ quello che si ripete ogni volta che il pallone gonfia la rete. Un gesto capace di scatenare l’entusiasmo sia in campo che in tribuna. Il gol, magico momento di una partita che tutti vorrebbero si ripetesse all’infinito. I mezzi e le qualità per poterlo fare non sono in dotazione a tutti. ““L’attaccante – disse una volta Alberto Gilardino – per natura furbo” ma il bomber deve essere cattivo e furbo è qualcosa che va oltre…la definizione di bomber viene attaccata addosso a chi va in gol con grande regolarità e che alla fine della stagione si ritrova (spesso) in

doppia cifra. Il gol è il momento più bello della gara capace di accendere emozioni, ma il gol è anche capace di cancellare tutto quello che non è stato bello nel corso dei novanta minuti e, al tempo stesso, riappacificare e dividere le tifoserie. Inebriante è il momento del gol al punto che il firmatario dello stesso spesso ammette “non so capacitarmi, non so dire nemmeno che cosa si prova se non una grandissima emozione ed altrettanta soddisfazione”. Gonfiare la rete avversaria è il sogno di tutti, ma occasione per pochi. E in queste schede che vi proponiamo eccone un sunto (di bomber) ben rappresentato…

Classe 1984, originario di Desio (Milano), 13 gol in Promozione B con l’Arquata. E’ un giocatore dal grande fiuto del gol, pur con i suoi 193 centimetri e 87 kg di peso si muove come una gazzella all’interno dell’area di rigore dove spesso e volentieri piazza il colpo vincente. ALEX GIBBS Come movenze e sen(Arquata) so del gol somiglia a Ibrahimovic. “Il primo ad accostaro mi al fenomeno svedese fu Alessandr ai tempi del dra squa di Pierini, un mio ex compagno nel vivaio iuto Cresc . Alex o giorn Parma”, raccontò un giovanili, i onal Nazi delle e part fatto del Monza, ha 15 convoato zion Under 18, 19 e 20 con le quali ha colle è andato arda lomb ne cazioni e 4 reti. Dalla formazio partite 3 Uefa: a Copp in ito al Parma dove ha esord tria l’Aus con o ront conf io dopp il e lia contro il Sivig ia, Patr Pro la con Vienna. Poi due stagioni in serie C1 ura brav sua Della ana. in C2 con il Gubbio, poi la Ferm gli avversari, se ne sono accorti un po’ tutti, non solo Con i biancooli. l’Asc come ti rtan impo ma anche club ti, è andato amen neri ha svolto di recente degli allen la stagione dere chiu e anche lì in gol, ma per ora vuol to. ad Arquata del Tron


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n. 16 Classe 1979, 15 gol all’attivo, gioca nel Marchionni (Prima categoria girone A). E’ nato a Saltara in provincia di Pesaro, ha giocato tre stagioni a Calcinelli, due in Eccellenza e una in Promozione poi camimportanti pionati di Prima categoria. Quattro stagioni al STEFANO STRENGA Sant’Orso con ben 23 (Marchionni) reti realizzate nella stagione 2004/2005. Punta graffiante e di il qualità non ha mai fallito l’appuntamento con re segna e: gol. Stefano non lo dice ma lo fa capir Non è è l’unica cosa che in campo so fare meglio. e, rigor di area in cosa da poco per un uomo che mette muove si o quand lo dicono gli avversari, bel apprensione soprattutto ai…portieri. Un gran nel che e avere bbero vorre giocatore che tutti ro impieno della sua maturità sta facendo davve e. difes le pazzire

Gioca con il Matelica (Prima categoria girone C), 14 reti già in cassae forte grazie anch ria due calci di tgore. Il suo debu e ch io lc to nel ca a ll ne e en vi conta av con 6 5/’9 199 e stagion il Camerino in serie FEDE D. Nelle ultime tre ESCO C N A R ag F ca) stagioni ha vi (Mateli dia giato con una me Il gol pari a 17 reti. ha lo e ch campionato cauna gno to visto mettere a se er op ha ric 27, è stato quando il terva di reti, ben con e or allenatore-giocat oil doppio ruolo di teg ca da on lla Terza alla Sec tVisso, scalando da fa i ma ha n rmo 30 anni fa, no i ria. Fede, nato a Fe tti tu in to oca tegoria, ha gi oto distinzione di ca teg ca a rz Te la al nti dal Cnd campionati diletta r l’arte fatto apprezzare pe s’è tto tu ria e dapper o definisce r gol che lui stess meravigliosa di fa penda”. “semplicemente stu

E’ nato a Fano il 5 aprile 1974, una ven-tina di stagioni alle spalle con maglie importanti a partire da quella della Vigor Senigallia, dal 1991 al 1994, in Interregionale, poi tanta Promozione ed Eccellenza per sbarcare a Barbara (Prima YURI COS TIERI girone categoria (Barbara) B) dove da qualche stagione è il vero re. Più di 150 gol in r, Cicogna, carriera con le maglie di Vigo Gallo Colbordorra Azzu e Sassoferrato, Mondolfo ri, sta vivencent 14 suoi i lo, al Barbara, con suo rapporto con do una seconda giovinezza. Il ra intervista riil gol? Tempo fa ad una nost e riesco ad avere spose così: “Adesso corro meno o porta. Agisco quel guizzo vincente maggiore sott negli anni ho e co spesso sulla linea del fuorigio a di conprim Ora, a. maturato maggiore freddezz . cludere, conto fino a tre”

Quindici reti nel suo palmares con la maglia del Monticelli, squa ca a im Pr di a dr D. tegoria girone Bomber di razza, è stato sempre ap a un r pe prezzato grande virtù: quel l go r fa r pe sa lo di in tutti i modi ed PLICIO E DI SIM L eni IE ma N le A e tt D tu in ) (Monticelli re. Classe 1987, ha giocato nelle ul in ni time stagio e, Abruzzo (Colonnes ione e Eccelcuro) tra Promoz si in rt Ma , Montorio 2001/2002 con a: nella stagione lenza. I gol nel dn a Castel di in ali della Truent gli allievi region gol. Di lui 33 to ha realizza ze en es pr 25 in Lama e in area di ari dicono “si muov rs ve av ed ni ag mp co o non è facile bellula, bloccarl rigore come una li per nessuno”.


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IL PERSONAGGIO

FABIO MICARELLI

il timing con il quale questo viene eseguito, il processo mentale di anticipazione che lo origina. Tutte queste cose le ritrovo quotidianamente negli allenamenti e nelle partite che il nostro staff ha la fortuna di guidare. Questo per me è il vero piacere”.

Io, Giampaolo e il Barça Da Camerino a vice allenatore in serie A

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no su mille ce la fa. E’ il caso di Fabio Micarelli, originario di Camerino (Mc), che fino a metà gennaio ha lavorato nello staff tecnico del Catania al fianco di Marco Giampaolo nelle vesti di allenatore in seconda. La (dura) legge del calcio è questa: con Giampaolo è ‘saltato’ anche lui. Pazienza. A casa Micarelli si mangia pane e pallone da sempre: anche suo fratello Giorgio fa l’allenatore, è stato sulla panchina della Vigor Pollenza (Promozione) fino al 30 gennaio. Micarelli, come ha vissuto l’esperienza al fianco di Giampaolo sulla panchina del Catania? “La gratificazione è massima. Marco Giampaolo, a mio avviso, è uno dei migliori allenatori in circolazione, lavorare con lui è stimolante e appagante. Oltretutto il percorso verso la serie A è stato vissuto insieme, passo dopo passo con momenti eccezionali e qualche delusione che comunque aiuta a crescere”. Ascoli, Siena, Catania…tappe importanti per la sua carriera? “Per principio non mi guardo mai dietro e non tiro fuori il curriculum ad ogni occasione. Sono stati passaggi importanti così come Cagliari, d’altra parte, che ci hanno fatto scoprire realtà molto diverse, come ad esempio quella di Ascoli dove sotto certi aspetti eravamo alle prime armi”. Come mai è nato questo feeling

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con Giampaolo? “Tutto nasce dalla conoscenza del reciproco lavoro, il rispetto dei ruoli ed una certa forma di amicizia lavorativa che si coltiva giorno dopo giorno. D’altra parte si passa molto più tempo nello spogliatoio che con le famiglie. L’inizio di tutto ciò risale al campionato 2004/2005 con l’Ascoli in serie B, una delle stagioni in assoluto più belle”. Giampaolo è indicato da tutti come un tecnico dal grande futuro nonostante l’epilogo di Catania, quali sono le sue qualità? “Il mister è anzitutto una persona seria, competente ed appassionata del suo lavoro. Nella conduzione della squadra ha un suo stile il cui tratto distintivo, per dirla con una sola parola, è l’organizzazione in tutto ciò che si fa”. Spera un giorno di poter approdare alla guida di una prima squadra? “In questa fase della carriera non è fra i miei obiettivi”. La serie A che campionato è? “E’ il più bello per allenatori e giocatori. Il nostro calcio è quello più evoluto e le difficoltà di ogni tipo che si incontrano partita per partita non sono neanche paragonabili a quello che capita all’estero. Tecnicamente ritengo che nel nostro campionato ci siano ottimi giocatori capaci di mante-

Intervista di Enrico Scoppa nere alto il livello del gioco”. E sotto l’aspetto della tensione? “Sappiamo quanto costa mentalmente ogni singola partita e quanto è difficile per gli addetti ai lavori la gestione della settimana. Diventa difficile lanciare giovani alle prime esperienze o addirittura esordienti assoluti in serie A. E’ molto più complicato che farlo nella Liga o nella Premier League. Sono convinto che agli sportivi piaccia questo tipo di football sofferto, fortemente legato al risultato, giocato già sui giornali giorni e giorni prima. La serie A, calcisticamente parlando, resta il torneo più competitivo”. Quale fascino esercita il grande calcio? “Per lo più estetico: io amo il football nelle sue espressioni elementari, primordiali direi, mi piace vedere l’eleganza del gesto,

Marco Giampaolo è uno dei migliori allenatori in circolazione

Per lei che è cresciuto in provincia immaginiamo quanta esperienza ha da raccontare… “Aver avuto la fortuna di arrivare fin qui è già di per sé una bella esperienza da raccontare. Non starei tanto a sottilizzare sul fatto di essere cresciuto in provincia. Il football è forse la cosa più ‘globale’ che sta sulla faccia della terra e da Helsinki a Città Del Capo, dalla metropoli al villaggio accende le stesse passioni in tutte le categorie”. Se un giovane calciatore le chiedesse il segreto per conquistare un posto in un organico di serie A cosa gli direbbe? “Dando per scontata la passione che è la chiave di tutto gli direi di andare a scuola, studiare, farsi una cultura ed avere una determinazione feroce per raggiungere l’obiettivo che si è prefissato; oltre ovviamente ad una dedizione al sacrificio fuori dal comune”. Qual è il giocatore che più l’ha impressionata in questi anni di professionismo? “Di giocatori di alto livello ne ho visti un bel po’, tuttavia Cassano è quello che mi ha impressionato di più. Ha dentro di sè i tempi, la sensibilità e le abilità del gioco del calcio, si muove con il pallone quasi in maniera silenziosa. Ogni gesto tecnico è un tutt’uno con il movimento che lo accompagna. Mi ricorda il grande Romario del Barça, stessa morbidezza del gesto”. Lei è un grande estimatore del Barcellona: che cosa lo affascina dei blaugrana? “Dire che il Barça esprime forse il calcio migliore della storia sarebbe fin troppo semplice. Mi piace sottolineare come un club di primissimo livello e con numeri economici impressionanti sia ancora, sotto certi aspetti, la voce di una popolazione, l’esercito disarmato che lo difende, il salotto buono dove portare l’ospite, in una parola la squadra è come se fosse il testimonial nel mondo della Catalogna. A costo di sembrare fuori del tempo mi piace pensare che dalla tifoseria si siano levate molte voci contro la prima sponsorizzazione, in 112 anni di storia, che comparirà sulla maglia blaugrana di qui a qualche tempo; purtroppo la potenza del denaro farà cadere anche questo mito della maglia ‘pulita’ del Barcellona”.


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SPECIALE MOTO

Minimoto, MiniGp, 125 Sp o Coppa Italia, CIV Le tappe principali per forgiare piloti di motociclismo

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el numero precedente di Marche in Gol, vi avevamo anticipato che avremmo trattato l’argomento velocità, descrivendo le varie specialità che si incontrano nel percorso riservato a chi vuole iniziare l’attività del Pilota di velocità. La nostra non vuole essere una “linea guida” inderogabile e assoluta ma, utilizzando le esperienze fatte insieme ai nostri “minipiloti” in tutte queste specialità, crediamo di poter dare una vista panoramica sulle varie tappe che si incontrano durante questo affascinante quanto difficile cammino, fino ai vertici dei Campionati Mondiali. Minimoto (campionato Italiano ed Europeo) E’ la categoria con cui è obbligatorio iniziare, è il primo approccio al mondo della velocità. Con queste minimoto hanno iniziato tutti i campioni del motociclismo attuale, da Mattia Pasini, a Marco Simoncelli, da Andrea Dovizioso fino a Valentino Rossi. La Minimoto è di fatto una moto in miniatura, priva di sospensioni e del cambio, la potenza è limitata e si inizia a 8 anni con motori a 2 e a 4 tempi da 40 cc (2T) e 80 cc (4T). Lo spettacolo che spesso si crea in questa categoria è coinvolgente. Poi si passa alla categoria Junior “A” “B” e “C” sempre 40 e 80 di cilindrata ma con potenze che aumentano in relazione alla categoria. Qui si iniziano a vedere i primi scorci di carattere e mentalità vincente tra i vari piloti, impegnati in duelli sempre più aspri. L’avventura in questa specialità dovrebbe terminare intorno ai 12 anni, dopo aver “assaporato” il brivido di motori raffreddati ad acqua con potenze

nettamente superiori. Mini Gp (campionato Italiano ed Europeo) In questa classe è possibile iniziare all’età di 10 anni, ma è consigliabile passare prima dalla Minimoto e restarci almeno un paio d’ani prima di andare in Mini Gp. Questa classe è nata da poco in Italia, 4 o 5 anni, e pur non avendo storia con piloti famosi a cui aggrapparsi, promette bene e sicuramente ne usciranno in futuro. Si può dire che in Spagna questa categoria è più datata in quanto si pensa che sia un’ottima palestra per iniziare le prime esperienze con sospensioni e con il cambio, particolari inesistenti sulle Minimoto, ma indispensabili da conoscere per essere preparati nelle classi superiori. Il mezzo è una copia delle 125 Gp ma di pezzatura più piccola. Sono costituite da tre classi: 50 cc (2T) e 100 (4T), 70 cc (2T) ed infine le 80 cc ruote alte. Quest’ultima è destinata a ragazzotti più maturi che hanno deciso, per vari motivi, di non proseguire il cammino, ma di restare il più a lungo possibile in questa classe per puro divertimento. 125 Sp o Coppa Italia (solo Italiano) E’ l’evoluzione della “storica” Sport Production, che diede lustro a molti piloti negli anni 80, cioè, sono moto tutte uguali e provenienti da veicoli regolarmente reperibili in commercio. In questa categoria ci sono passati un po’ tutti i piloti di oggi. La moto è un’Aprilia 125 due tempi raffreddata a liquido. Qui la musica cambia drasticamente. Si corre su autodromi di tutto rispetto come Mugello e Misano, e nel paddock si respira già aria

di Motomondiale. A vederle andare su questi circuiti cosi grandi sembrano facili da guidare e invece…niente di più sbagliato. Le gare sono infatti spettacolari. Si parte in 40 circa, spesso ci sono pochi decimi nei primi 8, o addirittura 1 o 2 secondi nei primi 25, insomma, le gare risultano essere decisamente entusiasmanti per chi è appassionato di questo sport e accattivanti per chi lo vede per la prima volta. Si può iniziare all’età di 14 anni, ma purtroppo (causa un vincolo della legge Italiana), fino a 16 anni non si possono effettuare prove libere esclusi i weekend accreditati alla gara. Questo vincolo riguarda solo i circuiti più grandi tipo Misano e Mugello. Possono invece, regolarmente girare, nei circuiti più piccoli, tipo Magione, Binetto e altri. I piloti sono ammessi anche in età “avanzata” (20/22 anni) ma per chi vuole provare a sfondare si consiglia il passaggio alla categoria superiore dopo aver fatto un paio di stagioni. CIV (Campionato Italiano Velocità ed Europeo) Qui siamo veramente approdati in terra Internazionale. Le moto sono sempre 125 con motori a due e quattro tempi. Per quest’ultime la cilindrata è di 250 cc ed il motore è monocilindrico. Questa moto ha bisogno di essere capita; le potenze sono decisamente più alte (circa 40 Cv) e la messa a punto diventa veramente

indispensabile, per avere un mezzo vincente. Ma è in pista che si cresce, è li dentro che si affina la guida, l’astuzia e la determinazione, in quanto è in questa categoria che ci si imbatte in vere e proprie “bestie nere” e che non hanno nessuna intenzione di rendere la vita facile a chi lo precede. Questi mezzi provengono spesso dai campionati Europei e Mondiali degli anni precedenti (2 o anche 3 anni prima) e quindi sono delle vere e proprie moto da corsa; leggermente “invecchiate”, ma pur sempre cavalli selvatici.


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SECONDA DIVISIONE - SERIE D

“La penalizzazione di 2 punti? Proveremo a recuperarli sul campo” Il responsabile dell’area tecnica del Fano Ivan Rondina mostra ottimismo

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arola d’ordine: non pensare ai problemi societari, alla penalizzazione, agli sviluppi che potrebbero accadere. E’ il refrain che più volte ha utilizzato Ivan Rondina (nella foto), responsabile dell’area tecnica della società granata intervenuto a “Le Marche nel pallone”, la seguitissima trasmissione domenicale in diretta di TVRS. Al microfono di Andrea Verdolini, all’indomani delle dimissioni del presidente Alberto Caverni il quale lamenta la scarsa attenzione verso il club da parte della città e degli imprenditori, Rondina ha

riaffermato le sue professioni di ottimismo: “La squadra merita molto di più della classifica che ha attualmente. Che l’avvio della stagione fosse problematico era scontato. Non dimentichiamo infatti che rispetto alla rosa che l’anno scorso raggiunse i play-off sono rimasti soltanto Terrenzio ed il capitano Amaranti, dopo la cessione di Ionni. Il mister ha lavorato duro ed i risultati ci premieranno”. Già ma quali conseguenze potrebbero avere le dimissioni del presidente e che notizie avete su eventuali cordate locali e non interessate all’acquisto delle quote del Fano Calcio? “Non è - pro-

Fossombrone, un clic per la storia Baldarelli e il blitz al Riviera delle Palme: foto-ricordo dentro lo stadio

L’esultanza dei ragazzi del Fossombrone al Riviera delle Palme

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el corso di una stagione per certe squadre ci sono gare che fanno la storia, che restano nella testa come ricordi indelebili. Questo è accaduto in questa stagione al Fossombrone di mister Francesco Baldarelli che a metà gennaio si è imposta nei minuti finali in casa della Sambenedettese, in quel Riviera delle Palme tra gli stadi simbolo delle Marche: insomma, una di quelle storie da raccontare un giorno ai nipotini. “E’ stata un emozione fortissima racconta il tecnico forsempronese - sia a livello personale che di squadra. I miei ragazzi erano molto emozionati, qual-

cuno prima della gara ha scattato una foto ricordo dentro lo stadio. Venivamo da risultati poco felici, grazie anche al nostro portiere siamo riusciti a portare a casa l’intera posta. Punti che fanno morale”. Il tecnico di Senigallia ha sposato in pieno il progetto-Fossombrone, dapprima guidando la formazione Juniores del Bikkembergs, poi la prima squadra. “Progetti futuri? Con questa società c’è una condivisione di idee, qui si fa calcio con poco budget ma con tanta passione: alle spalle abbiamo un settore giovanile con 300 ragazzi che sono il futuro del calcio a Fossombrone”.

segue Rondina - una questione di mia competenza come ama spesso ripetere Caverni, i presidente passano l’Alma resta. Anche il Comune si sta impegnando in tal senso e spero ci possano essere novità”. La penalizzazione? “Proveremo a recuperare sul campo...”, conclude laconico Rondina, sperando che l’emorragia si fermi ai 2 punti.


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SPECIALE SOFT AIR

In collaborazione con:

- Recensito il Kar 98k della D-Boys - MondoSoftair: le offerte del mese!

Questo mese vogliamo presentare un fucile tipicamente utilizzando nella seconda guerra mondiale dalle truppe tedesche: il Kar 98 o Mauser Karabiner 98k. La terminologia “k” sta per “Kurz” (in tedesco corto) che indica appunto la versione corta del fucile. Il fucile è un bolt-action ovvero un fucile a colpo singolo a carica manuale tramite la leva otturatore. La replica da softair è

stata prodotta e realizzata da diverse case tra cui la Marushin, la Tanaka e la più economica DBoys. In questo articolo prendiamo in considerazione quest’ultimo modello in versione “real wood” cioè in vero legno. Il fucile si presenta strutturalmente molto solido e le parti in legno sono molto realistiche. Il caricamento del fucile avviene tirando la leva dell’otturatore ed

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inserendo i cinque bossoli a disposizione, in ognuno dei quali è inserito un pallino, nella parte superiore del fucile. Una volta inseriti i bossoli si fa avanzare la leva di armamento così che il primo bossolo viene caricato per poter sparare il colpo. Un’accortezza è inserire i bossoli più avanti possibile senza lasciarli troppo arretrati per evitare che si inceppino durante il caricamento. Un secondo consiglio è quello di ingrassare la sede in cui scorrono i bossoli per rendere più scorrevole e funzionale il meccanismo di carica ed evitare appunto inceppamenti. Dopo aver sparato il colpo si fa arretrare nuovamente la leva di armamento. Durante questa operazione il bossolo appena utilizzato viene espulso dal fucile in maniera veramente realistica e un nuovo bossolo viene spinto verso l’alto per poter ricaricare il colpo.

Il fucile è dotato di tacche di mira regolabili e regolazione dell’hop-up tramite brugola. La vite per la regolazione dell’hopup si trova sotto alla tacca di mira. Internamente il fucile è in metallo così come la canna e le parti esterne visibili come otturatore e tacca di mira. La potenza è sopra il joule e come distanza si arriva tranquillamente a 50 metri. Il peso è di circa 2,9 Kg ed è lungo 112 cm. Il prezzo del fucile si aggira intorno ai 190,00 € per la versione in vero legno mentre si trova a prezzo inferiore la versione in ABS che sconsigliamo per il poco realismo che ne deriva. Particolare dei bossoli in dotazione

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Potenza: 1,6J (0,20g) Distanza: 60m circa Caricatore 23bb Peso 4400g Lunghezza 122cm Bipiede incluso Bolt Action Potenza: 1,1 J (0,20g) Distanza: 55m circa Cadenza: 750 bb/min Caricatore: 300bb Peso: 2850 g Lunghezza: 76 cm Gearbox e ingranaggi: metallo Potenza: 1,0J (0.20g) Distanza : 45 m circa Caricatore: 450 BBs Lunghezza 765 mm Lunghezza con calcio chiuso: 670 mm Canna interna: 366mm

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ECCELLENZA

Le mani sulla Coppa Italia dopo cinque finali perse Dalla gioia del patron Marinelli alle lacrime di Malavenda. E ora il rush finale in campionato! Una festa spontanea che racchiude una doppia sofferenza per il pubblico di fede dorica. Che brividi la Coppa Italia conquistata in una serata (di metà gennaio) tanto fredda quanto intensa al cospetto di un Tolentino che merita comunque un applauso grande per la voglia che ha messo in campo. La differenza l’ha fatta il rigore finito sul palo di Marcoaldi per una gioia biancorossa che ha valore doppio. Per i tifosi vuol dire rinascita dopo le sofferenze estive caratterizzate dal secondo fallimento in sei anni (Petocchi dopo Pieroni), dalla ripartenza “obbligata” nei Dilettanti e la scoperta di un mondo che poco o nulla ha a che vedere con la storia biancorossa. Per dirigenti e giocatori invece la storia parla di cinque finali perse sotto il nome Piano San Lazzaro che avevano fatto passare il messaggio di “bella incompiuta” alla squadra del presidente Andrea Marinelli. Si inizia nel 20062007 con la finale di Coppa Italia persa contro il Montegiorgio all’Helvia Recina di Macerata, proprio ai calci di rigore;

a maggio è il turno dei play-off dove, nella finale di Osimo, il Piano viene superato di misura dal Bikkembergs Fossombrone grazie ad un gol di Stefanelli. Due anni dopo, stagione 2008-2009, altra doppia sconfitta per il Piano: in Coppa Italia è la Jesina al Recchioni di Fermo che supera di misura la squadra dorica grazie al gol di Somma nei minuti finali mentre nella splendida cornice del Del Conero (ora stadio amico degli uomini di Marinelli), la Civitanovese supera 2-1 gli uomini di Lelli nella finale play-off. La quinta e ultima finale persa risale allo scorso anno, sempre nei play-off che valgono l’accesso alla fase nazionale: al Roccheggiani di Falconara l’avversario di turno è la Jesina di Fenucci che si porta sul 3-0 prima della rimonta dorica che si interrompe sul 3-2, con i leoncelli che poi conquisteranno la promozione in D dopo la fase nazionale. In estate arriva il fallimento dell’AC Ancona e la ripartenza dall’Eccellenza proprio grazie al Piano San Lazzaro che diventa Ancona 1905 e, di conseguenza,

la prima realtà calcistica del capoluogo di regione. Al termine della gara di Civitanova è esplosa tutta la gioia dei tifosi, dei dirigenti e dei giocatori che hanno vissuto sulla propria pelle questo lungo cammino. Come sempre il presidente Marinelli ha disertato la tribuna d’onore, preferendo vivere la sfida in gradinata, in mezzo ai tifosi con la sciarpa biancorossa al collo: “Una vittoria che questi tifosi meritano per tutto quello che hanno passato durante la scorsa estate: a loro, a tutti loro, dedico questo successo che arriva dopo tante finali perse. Ora in campionato dobbiamo lottare fino al termine della stagione, e saranno tutte finali”. Gianmarco Malavenda ha sulle spalle una lunga carriera e tre finali perse con la maglia del Piano San Lazzaro che veste dal 2008: comprensibili le sue lacrime di gioia al temine di una gara in cui si è visto parare il quinto rigore da Caracci: “Non mi era mai capitato da quando gioco al calcio ma per la prima volta, dopo il rigore fallito, ho pianto. Ci tengo troppo a questa squadra, sono un calciatore ma sono prima di tutto un tifoso. Dopo tante finali perse meritavamo questa gioia e la meritava questo pubblico incredibile”. Soddisfazione personale anche per il mister Marco Lelli: “La gioia è tanta soprattutto perché ottenuta al cospetto di una

grandissima squadra come il Tolentino e la soddisfazione è quella di aver fatto far festa a questo pubblico”. Infine Donato Andreucci, direttore sportivo biancorosso: “Cinque finali perse dal 2006 ad oggi erano tante e il successo ripaga di tante volte dove le cose non sono andate bene. E comunque, ci ritroveremo il Tolentino fino alla fine del campionato”. Segui le interviste del dopopartita su Qtv a questo indirizzo: www.youtube.com/quellichenet


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ECCELLENZA

Cingolana più forte della crisi economica! Il dg Giorgi elogia le doti umane del gruppo: “Nel momento di maggiore difficoltà la squadra ha risposto con i risultati”

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ochi squilli di tromba e la voglia di camminare a fari spenti per non attirare troppo l’attenzione e permettere alla squadra di lavorare nel migliore dei modi. In due righe ecco spiegata la filosofia della Cingolana che insegue il traguardo dell’ennesima stagione da protagonista in Eccellenza. Alcuni addetti ai lavori nella fase di pre-campionato avevano pronosticato una stagione di sofferenze per i ragazzi di mister Mazzaferro che però stanno senza dubbio disputando un’ottima stagione. Soddisfazione e sano realismo sono i valori che emergono dalle parole del direttore generale Giandomenico

Giorgi (nella foto): “Siamo partiti per centrare una salvezza tranquilla ma, nel corso della stagione, la crisi economica ha colpito vari settori della nostra realtà e l’economia della zona ne ha risentito pesantemente. Nel momento di maggiore difficoltà abbiamo avuto una risposta importante da parte della squadra, quando ci siamo visti costretti ad operare un taglio ad ogni livello nella gestione generale della società. Mancava un giorno all’inizio del mercato di riparazione ma oltre il 90% dei giocatori ha accettato le decisioni prese, sposando il nostro progetto: la serietà con la quale questo gruppo dirigenziale si è sempre comportato nel corso degli anni evidentemente ha colpito nel segno”. Un sacrificio economico che la società si è trovata a fare anche per completare l’opera relativa al nuovo impianto in sintetico che permetterà di valorizzare al meglio il proprio settore giovanile: “E’ un progetto nel quale investiamo molto perché da tempo lavoriamo per una politica impostata sui giovani: il tutto per gestire al meglio i costi di gestione, cercando di mantenersi in una categoria tanto improntate dove sono presenti molte realtà con una utenza ben diversa e dalla grande tradizione”. Il segnale che la squadra ha dato accettando le riduzione dei costi di gestione della società è sintomatico di come il clima che i giocatori respirano a Cingoli sia senza dubbio sereno e si lavori al meglio. “Molti giocatori si

sono “rigenerati” qui da noi nel corso degli anni, tornando a quegli standard di rendimento o valorizzandosi ancora di più. Alcuni esempi sono quelli di Strappini, Alessandrini e Focante attualmente protagonisti alla Jesina ma anche elementi come Fuakuputu e Bonsignore hanno trovato la meritata ribalta da noi. In questa stagione questo discorso può essere fatto per Simoncelli, le cui caratteristiche sono ben note a tutti, che aveva bisogno di ritrovare continuità e fiducia per esprimersi al meglio e lo sta facendo. L’ultimo arrivo Selotto? Abbiamo avuto ottime referenze da Gaetano Fontana, tecnico che lo ha avuto con lui alla Santegidiese e l’esordio ufficiale con gol, in quel di Monte San Giusto, ci fa essere ottimisti”.

Molti giocatori si sono “rigenerati” qui da noi, valorizzandosi ancora di più

Beata gioventù (cremisi) Il Tolentino sogna con i suoi baby fenomeni

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Eccellenza propone al comando della classifica tre squadre: Ancona, Tolentino e Fermana. Fin qui nulla di particolare visto che sono le squadre migliori. Ma il Tolentino merita un’attenzione particolare. Perché? La squadra, basta dare uno sguardo alla distinta, è composta da una decina di under cresciuti nel vivaio cremisi. Ricordiamoli. Marco Caracci (‘92), Mattia Ortolani (‘91), Andrea Losego (‘94), Diego Pistelli (‘93), Jacopo Verdolini (‘92), Gabriele Aquilanti (‘92), Mattia Moschetta (‘92), Damiano Sbrollini (‘91), Roberto Iacoponi (‘88). Da non dimenticare che Federico Melchiorri (tre anni fa esordì in A col Siena) è un prodotto del vivaio ed altri ragazzi sono emigrati in altre formazioni: Marco Bigoni (‘90) prima a Venezia adesso a Chieti, Nicola Malaccari (‘92) Primavera Atalanta, Andrea Testa (‘90) portiere dell’Aquila, Thomas Albanase (‘88) Sud Tiroler (C1), i gemelli Loris e Luca Cantarini a Recanati. Da non dimenticare Alessandro Ciufetti nelle giovanili del Lecce, Marco Vita in quella del Milan. Tanti e tanti giovani valorizzati nel corso degli anni in un vivaio importante dove hanno lavorato tecnici di grande qualità come Renzo Morreale (2007/2008 e 2008/2009) che ha partecipato al campionato Nazionale Juniores (oltre ad una breve esperienza in prima squadra), Sergio Gullo che ha guidato la squadra Allievi nella stagione 2008/2009 nella corsa scudetto. E ancora Graziano Colotti, responsabile del settore giovanile e alla guida degli allievi nazionali (2004/2005): fu la prima esperienza di una squadra della provincia di Macerata nei campionati nazionali allievi e giovanissimi con giocatori importanti come Bonaventura ora all’Atalanta, Marasca attaccante del Corridonia. Tanti giovani di qualità che non potranno non dare una mano ad un Tolentino che punta al successo finale o quanto meno alla conquista di un posto play-off.


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GABRIELE CECCOLINI

AMARCORD

“Il mio Cagliari con Gigi Riva”

di Enrico Scoppa

che hanno costituito poi l’ossatura della Nazionale come Riva, Boninsegna, Albertosi, senza dimenticare il brasiliano Nenè”. Con ‘rombo di tuono’, al secolo Gigi Riva, quali rapporti ha? “Bellissimi. Si stava decisamente bene con Gigi. Un ragazzo bravo. Noi scapoli del Cagliari vivevamo insieme nella foresteria della società e lui era sempre disponibilissimo anche per le cose più semplici. Qualche volta si andava a cena insieme. Un campione anche di bontà e di buone maniere”.

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abriele Ceccolini nasce a Pesaro il 22 settembre del 1946. Sessantacinque anni compiuti ma ancora un atleta a tutti gli effetti, basta vederlo quando segue i ragazzini del Real Montecchio. Primi calci alla Vis Pesaro con Gasperotto e Tombesi, i tecnici che gli hanno insegnato l’abc del calcio. Il ragazzino cresce bene, nel settembre del 1964 gli allenatori vissini lo fanno debuttare in serie D. L’avversario è lo Schio, ruolo ala destra. Quattro stagioni a Pesaro tra C e D con allenatori di grande spessore come l’ex laziale Gianni Seghedoni, Giuliano Tagliasacchi e Angelo Becchetti. Il giovane Ceccolini cresce tanto bene da interessare club di serie A: il Cagliari se lo assicura e nell’isola trova Manlio Scopigno. Il debutto in serie A è contro il Pisa del mitico presidente Anconetani. Ceccolini, nella prima parte della sua lunga carriera con la Vis Pesaro anche la vittoria di un campionato dalla D alla C nella stagione ‘65/’66. “Una bel momento consacrato con una vittoria di grande prestigio e con una squadra sicuramente importante in cui giocava anche colui divenuto famoso nelle vesti di arbitro: Bergamo”. Cagliari, tappa importante? “Senza dubbio. Una tappa storica della mia carriera di calciatore. Nell’isola ho incontrato e giocato insieme a grandi campioni

Lei che ha condiviso tante giornate insieme a Riva, se dovesse ricordare le qualità tecniche e umane di questo grande campione cosa racconterebbe? “Che faceva del silenzio una virtù. Parlava poco Gigi, non amava il chiasso intorno a lui. Riva era un sunto di potenza e tecnica. Faceva tutto con la massima semplicità. Si allenava per ore cercando di migliorare quello che amava di più, il tiro in porta. Non lasciava nulla al caso. Sotto questo profilo andava alla ricerca della perfezione come fanno tutti i grandi campioni”. Del debutto in serie A cosa ricorda, quali emozioni? “Ancora oggi mi vengono i brividi se ripenso a quel giorno quando sbucammo dal sottopassaggio per andare in campo. Il cuore batteva forte perché si avverava un sogno che ogni ragazzo che gioca al calcio culla dentro di sè. Per me quel sogno si era tramutato in realtà”. Tanta serie A ma anche esperienze internazionali: ci racconti l’emozione provata in occasione di Cagliari - Dinamo Mosca quando si è trovato di fronte il portiere più forte del mondo Lev Yashin. “Ricordo indelebile. Era il 31 dicembre del 1968, Cagliari – Dinamo Mosca, finì 0-2. Un’esperienza indimenticabile per un giovane di provincia di fronte ad un mostro sacro del calcio mondiale”. Dopo la meravigliosa esperienza con il Cagliari la sua carriera come si è sviluppata? “Tre anni all’Udinese in serie C. Anche in questa esperienza ho avuto la possibilità di giocare al fianco di grandissimi giocatori come Caporale, Franzot, Fedele. Una

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grande società che anche allora non difettava di ottima organizzazione. Il tecnico era l’argentino Oscar Montez”. Ceccolini ha conosciuto anche la Nazionale? “Sì. Una chiamata che mi ha permesso di conoscere grandi campioni come Chinaglia e Furino e di poter assaporare il profumo dell’azzurro”. Dopo Udine ecco l’Internapoli, dal profondo nord al profondo sud. “Che esperienza. Giocare al San Paolo è un emozione grandissima anche se lo stadio restava spesso desolatamente vuoto. Un immenso catino senza pubblico fa paura”. Una carriera che dopo i fasti della serie A ha conosciuto anche il ritorno in serie D. “Gli anni passano per tutti tanto che ho concluso la mia carriera vestendo la maglia del Lanciano nella stagione ‘72/’73, poi il ritorno a Pesaro e nell’estate del ‘78 la decisione di dire basta dopo una quindicina di stagioni tra i professionisti”. Dopo tanto calcio giocato arriva il debutto come allenatore. “Una bella esperienza anche quella, prima alla guida della Vis Pesaro poi Fano in C2”. Da non dimenticare anche la sua attività di osservatore per il Torino dagli anni duemila fino al 2005. “Ho seguito con grande attenzioni giocatori importanti come Quagliarella, Calaiò, Rizzato tanto per fare qualche nome”. Attualmente segue le giovanili del Real Montecchio. “Sono il responsabile del settore giovanile del Montecchio, una piccola realtà con un modesto bacino d’utenza. Cerchiamo di far bene portando qualche ragazzo in prima squadra, come Montanaro ad esempio”. Ci sono ragazzi che

p o trebbero aspirare a qualche cosa di più importante? “Potenzialmente ce ne sono, molto dipende da loro, dalla voglia di applicarsi e fare sacrifici”. Ad un giovane che bussa alla porta di Ceccolini per indicargli la strada del successo lei cosa si sente di dire? “Di andare a scuola, come facevamo noi ai nostri tempi. E poi studiare e applicarsi credendo in quello che si fa, il resto verrà da solo. Io posso dire che quando ero alla Vis Pesaro, il mister Seghedoni ci portava in ritiro nel dopo gara, io avevo con me la cartella con i libri che mi servivano il lunedì mattina a scuola. Calcio e studio. Ecco perché Seghedoni è stato per me un grande maestro di sport e di vita”. 1: Con la maglia del Cagliari in occasione dell’inconro con la Dinamo Mosca 2: Ceccolini è il secondo in alto da sx a fianco di Gigi Riva 3: Con la Vis Pesaro nel 1966 4: La Vis Pesaro allenata da Florio, Ceccolini è il secondo accosciato da destra

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PROMOZIONE QUI VIGOR SENIGALLIA

QUI PORTO SANT’ELPIDIO

alto con i giovani del posto” 90 anni e…voglia di primato! “In Marini e Morreale: la squadra ha la mentalità giusta Mandolini: “Equilibrio e piedi per terra”

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ul fatto che sarà un testa a testa serrato fino al termine della stagione in pochi lo mettono ormai in discussione, a Senigallia l’attuale posizione in classifica (girone A) fa veramente sognare i tifosi rossoblu. Una società e una platea abituata a ben altre categorie, reduce da due stagioni di sofferenza in Eccellenza nelle quali però il merito è stato soprattutto quello di inserire in squadra molti giovani del proprio settore giovanile. A conferma di questa politica messa in atto ormai da tempo dalla Vigor, la scelta di Aldo Clementi sulla panchina della prima squadra: per lui una lunga esperienza nel settore giovanile rossoblu, coronata anche da diversi campionati da protagonisti. Ovviamente soddisfatto dell’andamento di questa stagione è il presidente Valentino Mandolini, dirigente di lungo corso: “La nostra presenza

al vertice della classifica direi che non era prevista all’inizio della stagione: il nostro obiettivo non era certo quello di vincere a tutti i costi ma continuare nel nostro progetto a medio e lungo termine che siamo convinti possa dare ottimi frutti. La nostra è una squadra che deve vivere di domenica in domenica, rimanere sempre concentrata per mantenere i piedi ben saldi e un grande equilibrio come fino ad ora ha dimostrato”. Stagione veramente importante per la Vigor Senigallia perché in questo 2011 la società spegnerà 90 candeline e per festeggiare nel migliore dei modi l’evento è in programma di organizzare appuntamenti, iniziative e rappresentazioni quali meritato tributo ad una storia certamente prestigiosa, segnata dal prezioso contributo di tanti dirigenti, atleti, sportivi e dalle molteplici risorse della città.

E’

un Porto Sant’Elpidio ricco di giovani e di voglia di emergere quello che si sta ritagliando un ruolo da protagonista nel girone B. In piena lotta per un posto nei play-off la squadra guidata da Vincenzo Morreale si sta togliendo belle soddisfazioni: “Stiamo vivendo un buon periodo – conferma il tecnico – il nostro è un gruppo coeso e giovane con tanti ragazzi del nostro vivaio: fatta eccezione per Terjek e Diamanti tutti escono dal settore giovanile del Porto Sant’Elpidio. Essere li in zona playoff a battagliare con squadre con ambizioni ben più importanti è un buon risultato ma noi abbiamo un grande vantaggio: senza pressioni particolari si riesce a lavorare con maggiore tranquillità”. Un merito in più per Morreale è quello di aver riscoperto la vena realizzativa di Marino Mozzorecchia che ha già superato la doppia cifra: “E’ un giocatore importantissimo, capace di ricoprire più ruoli. Negli ultimi anni ha giocato

a centrocampo ma nasce come prima punta e, mancando un attaccante di peso per fare da spalla Morlacco e Conte, ho deciso di provarci e finora è andata bene”. Raggiante anche il presidente Giampaolo Marini, alla prima stagione nel sodalizio elpidiense: “Da sempre amo il calcio che ho praticato in passato, in Prima e Seconda categoria ma ho anche il patentino di allenatore del settore giovanile, cosa che ho fatto ultimamente all’Azzurra Fermo. In squadra vedo lo spirito giusto con tanti ragazzi che hanno spazio e sono valorizzati dal mister. La mentalità della squadra è quella giusta, come anche il progetto societario è molto serio: intorno a questa squadra cerchiamo di riunire l’interesse e la passione dell’intera città che esprime molte realtà importanti in categorie inferiori, un settore giovanile di livello ma anche una squadra di calcio femminile con grande tradizione. La squadra sta onorando questo campionato e sta giocando a calcio divertendosi”.


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Pesaro

Ancora un cambio all’Audax Montefelcino (Seconda categoria B): a dicembre era arrivato Massimiliano Galassi al posto di Grilli, ora la società chiama Vladimiro Cennerilli, ex settore giovanile del Sant’Orso e Cuccurano. La Maior (Seconda categoria B) si separa da mister Alberti e per la panchina sceglie Pierangelo Fulgini, ex Cantiano e Fossombrone.

Un fanese in Iran: Antonioni firmerà per il Gostaresh Foolad L’ex giocatore del Fano entusiasta della sua nuova avventura: “In Italia tira una brutta aria per noi calciatori, laggiù vivono per il calcio”

U

n cattolico fanese nella terra degli Ayatollah. Dopo Giovanni Mei, che nel 2003, al Saipa di Teheran, fu il primo allenatore italiano in quella fetta di Medio Oriente, è la volta di Enrico Antonioni, 29 anni, fanese doc ed ex giocatore del Fano, che a giugno firmerà un contratto annuale con il Gostaresh Foolad, squadra di Tabriz, ai vertici della serie B iraniana. Si parla di un contratto importante che al cambio (in euro) fa qualcosa come 160 mila euro. Una tombola per chi vivacchiava (e vivacchia) nella ‘nostra’ Seconda divisione. Antonioni, ruolo centrocampista, con il Fano ha raccolto una manciata di presenze, poi la rescissione del contratto: “Stavano in difficoltà, non potevano più tenermi, meglio venir via”. Destinazione Iran. Tabriz, più di un milione e mezzo di abitanti, è collocato nell’Iran del nord. Oggi città del petrolio, un tempo passaggio obbligato di carovane alla conquista dell’Oriente. La squadra, allenata dal croato Luka Bonacic, sogna la serie A. Antonioni, ex giocatore di Brescia, Bari, Foggia e Pro Vercelli,

i tifosi sono quasi fanatici, lo stadio è sempre pieno, il cibo è buono

si è recato a Tabriz per nove giorni a fine gennaio: “Avrei acAvrei anche potuto ac cettare la loro proposta subito ma ormai il campionato volge al termine - ci dice al telefono - pertanto ormai firmerò il contratto a giugno. Al momento? Beh, per non stare fermo vorrei trovare una sistemazione da qui a maggio, forse in Svizzera, vedremo. Comunque laggiù si vive bene, per il calcio i tifosi sono quasi fanatici, lo stadio è sempre pieno, il cibo è buono; certo, non c’è la pasta ma ci si adatta bene”. In una nazione in cui la comunità cattolica non supera i 150mila praticanti su una popolazione di 15 milioni di abitanti, l’Islam fa tremare i polsi e spesso minaccia chi professa altre religioni. Ne sa qualcosa l’ex centrale di Milan e Inter Taribo West, ingaggiato dal Paykan di Teheran, ma costretto ad abbandonare di corsa il Paese (nel 2007) perché da buon pastore protestante pentecostale aveva cercato di diffondere i precetti della Bibbia. Ma Antonioni di tutto questo non è preoccupato, lo senti e non vede l’ora di partire per l’Iran: “In Italia tira una brutta aria per noi calciatori, o giochi in serie A, oppure è dura…”.


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CITTÀ FUTURA MONTECCHIO

PESARO

Il Calcio a 5 risponde presente

Attivata una fusione per valorizzare la prima squadra e i giovani del posto Erano partiti nel 2004-05 come Montecchio C5, con Valerino Pedini presidente e una squadra iscritta alla C2 completamente da reinventare. Sei anni dopo ritroviamo due squadre e un’unica società allargata: è questo il presente della CittàFutura Montecchio C5, iscritta al torneo di C2 e partecipante con la propria Under 21 al campionato nazionale giovanile di categoria. “Il presidente Pedini, dopo l’esperienza maturata con Amedeo Canti nel Real Montecchio, sei anni fa chiamò l’attuale Dg Francesco Tonucci e il sottoscritto - racconta il direttore sportivo Andrea D’Emilio -. Pagammo l’inesperienza della prima volta, dopo essere retrocessi, ripartimmo dalla D ma ponendo le basi per una crescita costante”. Il primo mattone è stato l’allenatore Massimo Castellini. “Con lui – continua D’Emilio - siamo subito arrivati ai playoff perdendo la finale provinciale. Stessa cosa l’anno successivo: fuori in semifinale”. E come sostengono anche i proverbi, la terza volta è stata quella giusta. “E’ stata una lunghissima rincorsa, culminata il 21 giugno ad Ancona contro una squadra di Ascoli. In C2 siamo arrivati secondi perdendo i playoff all’ultima partita. Vincemmo il premio di squadra rivelazione ma purtroppo non si materializzò il ripescaggio in C1”. Allo staff dirigenziale si sono uniti Mirko Cardinali e Federico Ghiselli. E la scorsa estate, dopo tanti anni belli con Castellini, è arrivata la rivoluzione con prospettiva grandangolare: l’intero territorio di Pian del Bruscolo. “C’è stata la fusione tra Montecchio C5 e la CittàFutura del pre-

sidente Volfango Tiberi che l’anno prima era arrivata seconda nel campionato regionale Juniores vincendo anche il premio disciplina. La nostra filosofia è chiara: puntare il più possibile su gente del posto. Con la CittàFutura Montecchio C5, allenata da Rosario Messina, possiamo contare su un settore giovanile di grande prospettiva, che parteciperà al campionato Under 21 nazionale”. La bomboniera della CittàFutura Montecchio sarà il PalaDionigi: al venerdì (ore 21.30) la prima squadra, domenica (ore 12) l’Under 21. “Non vogliamo porci limiti – sottolinea il ds -. E’ arrivato un allenatore di grande esperienza come Fabrizio Pianosi, campione in C1 col Pesaro Five e allenatore in serie B dell’Italservice insieme al brasiliano Tavoloni. Possiamo contare su un gruppo storico e su Lorenzo Zavoli, premiato l’anno scorso come migliore giocatore C2 Marche. Finito il girone di andata, tra qualche infortunio e partenze di un paio di giocatori, siamo in piena lotta playoff, in un campionato dominato dal Buldog Lucrezia”. La rosa è composta da: PORTIERI: Mombello Federico, Malpassi Flavio, Miccio Alessandro. CENTRALI DIFENSIVI: Messina Rosario, Berti Federico,Testaguzzi Giacomo. LATERALI: D’Agostino Alessio, Del Prete Luca, Zavoli Lorenzo, Marcucci Davide, Zavoli Albero, Tiberi Matteo, Filippini Andrea Martone Valerio. PIVOT: Poggiaspalla Simone, Carboni Mattia, Miccio Cesare.

MURAGLIA

Un poker (di Lazzari) per sognare Il Presidente Luigi Ricci: “Protagonisti fino alla fine”. Ottimo risultato per gli Allievi di mister Donini

La formazione Allievi del Muraglia

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ontinua a ritmo da tre punti campionato del Muraglia che, grazie ai quattro gol realizzati dal bomber Lorenzo Lazzari, ha superato il Montefelcino, rilanciando la propria candidatura in ottica play-off. Il risultato rotondo ha prodotto due effetti preziosi per la formazione pesarese, dando una bella iniezione di fiducia ai giocatori in vista della parte finale del torneo che richiede un valore aggiunto di energie fisiche e mentali per fare la differenza, puntando alla conquista dei punti necessari per rilanciare la squadra nelle zone nobili della classifica. Ottenere un risultato così positivo dopo che l’avvio del girone di ritorno era stato avaro di soddisfazioni e risultati, è stato fondamentale per pensare con una mentalità diversa al proseguo della stagione. “Una prova eccellente di Lazzari quella contro il Montefelcino – racconta il presidente Luigi Ricci – che ha realizzato cinque reti, ma una annullata dall’arbitro. Il bomber Lazzari, titolare da questa stagione in sostituzione di Garoffolo passato al Villa San Martino, sta disputando una buona stagione. Le sue reti servono alla squadra. Ora grazie a questa vittoria rimaniamo agganciati al treno di testa e abbiamo le carte in regola per essere protagonisti fino al termine della stagione. Un torneo dal livello medio alto, nel quale ci sono squadre costruite per

fare bene ma che ogni gara presenta molte insidie”. Il presidente Ricci, oltre a commentare la stagione della prima squadra, ha voluto spendere qualche parola positiva anche per la formazione Allievi. I ragazzi guidati da Massimo Donini hanno chiuso la prima fase della stagione al secondo posto, un piazzamento che ha consentito alla giovane squadra pesarese di ottenere il pass per la fase regionale: un risultato fortemente voluto e che premia lo straordinario lavoro svolto dalla società nel corso degli anni e soprattutto per i giovani perché su di loro si possono mettere solide basi per il futuro del Muraglia. La rosa degli Allievi: PORTIERI: Damiani e Battistelli. DIFENSORI: Brancadori, Badioli, Bruscoli, Cecchini, Faggi, Gatticchi, Gorini F. e Gorini M, Ramadani. CENTROCAMPISTI: Ciminari, Cocciu, Donini, Malandrino, Marfoglia, Vampa ATTACCANTI: Grimalschi, Lugli e Rabrenovic.


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Ancona

Dopo 139 giorni l’Offagna sfata il tabù del ‘Raimondo Vianello’. Ormai non ci credevano quasi più. Ben 139 giorni erano passati dalla prima ufficiale nel nuovo stadio intitolato all’indimenticabile ‘Raimondo Vianello’. 9 partite: 6 pareggi e 3 sconfitte. Con la vittoria che sembrava un’amica sconosciuta. Divenuta quasi un incubo dalle parti della Rocca. Contro la Passatempese, d’incanto, è arrivata. L’Offagna (Promozione A) per la prima volta ha alzato le braccia verso il cielo nel nuovo stadio.

Francesco Conti, vice storico di Gigi Delneri, ha iniziato con i rossoblu la professione di allenatore

Dalla Vigor Senigallia alla…Juventus Q

uanta strada ha compiuto Francesco Conti, nato a Chiavari (Genova) 48 anni fa, ex capitano del Fano (in C1 e C2) e soprattutto allenatore della Vigor Senigallia (Interregionale) nel periodo 1999 - 2000. Arrivò a febbraio al posto di Morganti, la stagione successiva però diede le dimissioni dopo tre mesi di lavoro. Da giocatore fu a Ravenna che incrociò Luigi Delneri, tecnico della Juventus. Il feeling fu immediato, è al Chievo che Delneri lo inserisce nello staff tecnico: poi Oporto, Roma, Palermo, ancora Chievo, Atalanta, Sampdoria, Juventus. In questa intervista concessa al sito della Vigor Senigallia (www. usvigorsenigallia.com) si racconta. Francesco Conti, partiamo dalla fine: quali sono le sue

considerazioni generali sul “gruppo” Juve? “La Juventus con la quale mi confronto quotidianamente è una squadra altamente competitiva, costituita da elementi estremamente disponibili a lavorare seriamente. Nonostante siano nella maggior parte campioni affermati, c’è totale abnegazione e volontà di mettersi a disposizione. Insomma, esistono tutti i presupposti per fare molto bene”. Lei è il vice storico di Gigi Delneri: vogliamo raccontare qualche segreto, qualche caratteristica del mister bianconero? “Il tecnico è prima di tutto un grande conoscitore di calcio. Un allenatore che cura i dettagli in maniera che possiamo definire maniacale.

E, soprattutto, un allenatore costantemente in aggiornamento, sempre alla ricerca di innovazioni tecniche, tattiche ed atletiche. Dal punto di vista umano, Gigi si segnala per lealtà e schiettezza, peculiarità che i giocatori riescono ad assorbire immediatamente e a tradurre proficuamente nei rapporti interpersonali”. Torniamo al suo passato: che stagioni sportive sono state quelle trascorse a Senigallia? “Quella alla Vigor è stata la mia prima esperienza e, come tutti gli esordi, è facile incappare in qualche errore. In generale, ho un’ottima memoria sia dell’ambiente che della città. Senigallia è un posto dove è possibile intraprendere dei buoni rapporti a tutti i livelli”. C’è stata qualche persona del mondo rossoblu con la quale ha intrattenuto un legame particolare? “Nel periodo senigalliese ho maturato simpatie capaci di evolversi in amicizia e durare nel tempo. Mi riferisco in particolare al mio team manager di allora Giorgio Marcellini, persona con la quale intrattengo contatti settimanalmente. Ancora precedente è l’affinità con l’amico Loris Servadio, al quale voglio ribadire la mia gratitudine”.

Dietro al successo di Conti c’è Loris Servadio

Se Francesco Conti può vantare una carriera di prim’ordine lo deve a una persona che ha creduto in lui prima da giocatore e poi da allenatore, e questa persona risponde al nome di Loris Servadio, 61 anni, attualmente responsabile del settore giovanile della Vigor Senigallia. Servadio ha una carriera alle spalle importante da direttore sportivo, Fano e Ravenna sono state alcune delle sue tappe. E’ qui che il rapporto con Conti diventa sì professionale ma anche umano. “Francesco è stato un bravo calciatore, grande capitano del Fano - ricorda con affetto Servadio - è arrivato a giocare anche in serie B. Fu a Ravenna che conobbe il giovane Delneri…nacque una profonda amicizia. Io lo proposi come allenatore a Senigallia e da lì iniziò la sua attività. Come andò quella stagione? C’era una situazione complicata - sottolinea – era stata allestita una squadra per vincere, Francesco pagò forse un po’ d’inesperienza e si dimise dopo pochi mesi. Comunque è una persona competente, un autodidatta che nel tempo ha saputo lavorare e crescere professionalmente, e la sua carriera è lì a dimostrarlo”.


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USAP AGUGLIANO POLVERIGI

ANCONA

Rammarico & riscatto: puntare al centro classifica! Trombettoni: “Campionato equilibrato, peccato per un rendimento discontinuo” a seguire le gesta sportive dei propri beniamini; dall’altro, ha creato almeno nella prima parte della stagione un rendimento alternato che al momento ha portato l’Usap a navigare nella parte bassa della classifica. “Abbiamo allestito una squadra puntando molto sui giovani – commenta il presidente Roberto Trombettoni – a cui abbiamo aggiunto qualche innesto con maggiore esperienza per cercare di creare un gruppo equilibrato, ma fino a questo momento siamo stati molto discontinui. La squadra riesce a costruire anche del buon gioco, ma siamo poco concreti specialmente nella fase offensiva. Insomma, ci manca il gol e questo ha avuto ripercussioni anche consistenti sulla classifica”. Quasi alla fine

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Usap Agugliano Polverigi nel girone di ritorno si lancerà alla caccia della salvezza. La squadra, quest’anno composta per circa l’85% da giovani che provengono dal settore giovanile - e non è un caso che l’età media si aggiri sui 22 anni - ha creato due effetti che rappresentano croce e delizia per gli appassionati di calcio della zona. Da un lato, il fatto che giochino molti giovani del posto, sta richiamando tanti appassionati allo stadio, spesso amici e persino parenti pronti

quest’anno non c’è la squadra super favorita

del girone di andata c’è stato un avvicendamento in panchina, al posto di mister Angeletti è subentrato Marco Troncon, cambiamento che si auspica possa portare lo slancio necessario a superare il momento di empasse. “Il nostro obiettivo a questo punto della stagione – conclude Trombettoni – è quello di raggiungere la salvezza e faccio quest’affermazione con

una punta di rammarico. e bastano tre vittorie consecutive per cambiare sensibilmente posizione nella classifica. In sostanza, con un rendimento più continuo forse avremmo potuto fare qualcosa in più. Adesso dobbiamo essere realisti, lavorare con attenzione per raggiungere il centro classifica”.

MARINA

Con i risultati torna la passione La squadra di Ballini sente il profumo della vetta

Il 2010 si è concluso per il Marina, protagonista nel girone C di Seconda categoria, con un bilancio particolarmente positivo. Dopo un breve periodo di pausa, sembra che l’interesse degli sportivi per questa squadra che, nel bene e nel male rappresenta la frazione di Marina di Montemarciano, stia lentamente ritornando; ora nei circoli e nei bar si torna a parlare di calcio nostrano. La squadra è competitiva, pratica un buon calcio e di questo il merito principale va attribuito a mister Luca Balli-

ni (al Marina dal novembre 2009) che è riuscito in breve tempo a trasformare un gruppo di comparse in un gruppo di protagonisti, infondendo nella psiche dei ragazzi una buona dose di autostima che prima non avevano. Viceversa ai giocatori va riconosciuta l’indubbia capacità di assecondare con impegno e abnegazione il progetto sportivo. Nello scorso campionato i risultati sono stati evidenti, passando dal terzultimo posto fino a sfiorare la zona play-off. Una campagna acquisti studiata in estate ha portato nell’organico del Marina giovani talentuosi e con tanta voglia di mettersi in evidenza: Torricini, Bastianelli, Severini, insieme a giocatori esperti del calibro di Bussoletti e Serafini, hanno proiettato il Marina nelle zone nobili della classifica in piena lotta con Della Rovere, Ponte Sasso e Mondolfo per il successo finale. Un obiettivo ambizioso ma che a Marina hanno tutta l’intenzione di perseguire con tenacia, consapevoli che tutto questo ha già riportato entusiasmo in tutto l’ambiente.


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ANCONA

L’AVIS Arcevia-Cabernardi,mister Mariani e la “strana coppia” Sentinelli - Sgreccia AVIS Arcevia-Cabernardi, guidata dal mister Andreini, si conclude a metà classifica. Nella stagione successiva, la squadra ancora orchestrata da Andreini chiude la stagione partecipando ai play-off, ma il sogno si infrange contro le forti ambizioni del Mondolfo. Nella stagione in corso i biancorossi, ora allenati dal mister Mariani, sono in odor dei play-off e a differenza degli anni passati presentano un organico molto più giovane avente un’età media di 22 anni. Tra i protagonisti del brillante avvio di stagione ci sono: il mister Mariani Nico, il capitano Sentinelli Raniero e il vicecapitano Sgreccia Mattia.

da sinistra Buratti, Mariani e Tenti

S

tagione 2007/2008. E’ estate. L’A.S.D Arcevia retrocede in Terza categoria. Non c’è nulla da fare, bisogna ricominciare dal basso. Il Cabernardi, reduce da una stagione tranquilla, rischia invece la mancata iscrizione al successivo anno di Seconda per problemi economici. La calda estate termina con una fusione tra le due società che rasserena un cielo sempre più nuvoloso per entrambe, anche se per motivi differenti. Gli artefici di tale fusione sono: l’associazione volontari italiani sangue (AVIS) di Arcevia; i dirigenti dell’Arcevia Titti Sandro, Lametti Renato, Avenali Adolfo, Fedeli Luigi, Avenali Angelo, Purgatori Silvio e Gelsi Massimo; e i dirigenti del Cabernardi Gioacchini Marco, Boldrighini Fausto, Don Marcucci Dario, Luciani Giorgio, Buonomi Armando, Buonomi Francesco, Buonomi Piero, Polverari Fabio, Luciani Silvano, Cappellini Mirco, Cappellini Enrico. Insieme danno vita all’AVIS Arcevia-Cabernardi. Il campionato 2008/2009 della nuova squadra

Mister Mariani, è interessante questo accoppiamento: Sentinelli, ‘il ragno’, classe 1971 (capitano) e Sgreccia (vicecapitano), 21 anni ancora da compiere. La strana coppia l’ha voluta lei oppure è stato solo uno strano caso del destino? “La coppia l’ho voluta io a inizio stagione, perché, avendo seguito la squadra anche lo scorso anno (da tifoso), sono rimasto soddisfatto dalle buone prestazioni di Sgreccia. Lui è un giovane arceviese molto interessante, ma chiaramente deve migliorare. Questa promozione spero possa essere per lui uno stimolo in più per la propria crescita personale”. Sentinelli, siete soddisfatti del percorso fatto fino ad ora oppure avete dei rimpianti? “I rimpianti non mancano mai, perché è necessario puntare sempre al massimo. Comunque la valutazione che do al percorso fatto fino ad ora è ottima. Però, pensandoci bene, contro il Falconara (2-2) e il Marina (3-1 per il Marina) avremmo

potuto raccogliere più punti”.

generazioni più giovani”.

Sgreccia, la vittoria fuori casa contro il Montemarciano, può aver influenzato positivamente sul morale della squadra? “È ancora presto per dirlo. Sicuramente ci ha dato una forte carica, poiché è stata una vittoria inaspettata in quanto ritornavamo dalla sosta natalizia e la squadra non era fisicamente al meglio”.

Sgreccia, quali sono i reali obiettivi di questa squadra? Non c’è nessun obiettivo prefissato, certo mantenere la zona play-off fino alla fine del campionato non sarebbe male. Per fare in modo che questo avvenga non dobbiamo fare calcoli, ma giocare partita per partita”.

Mister Mariani, secondo lei qual è il punto di forza di questa squadra? “Il punto di forza di questa squadra è sicuramente il gruppo”. Perché? “Perché per me il gruppo è fondamentale in questi panorami dilettantistici. La nostra squadra è indubbiamente molto giovane, ma con i giocatori più esperti siamo insieme riusciti a plasmare un gruppo molto unito. Esso ancora però deve crescere sotto tanti aspetti, uno su tutti l’adeguata professionalità dimostrabile solamente sul campo. Ci aspetta un cammino importante e solo grazie alla coesione e allo spirito di gruppo potremo fare bene”.

E i suoi obiettivi invece? “L’obiettivo primario è quello di giocare al massimo ogni singola partita per aiutare la squadra. Per quanto riguarda il mio futuro invece mi piacerebbe rimanere in Arcevia possibilmente in una categoria diversa, ma cosa più importante è che spero il gruppo rimanga lo stesso”.

Sentinelli, lei ha indossato molte maglie diverse e calcato campi di categorie superiori. Cosa le dà a livello di emozioni in più questa squadra rispetto alle altre? “Questa squadra mi fornisce gli stimoli giusti, cioè la voglia di migliorarsi e il mettersi sempre in discussione; questi li ho trovati e li trovo nel confronto con le da sopra Sentinelli e Sgreccia


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

ECCELLENZA gironE UNICO

BIAGIO NAZZARO ASD BIAGIO NAZZARO Piazza Garibaldi, 40 60033 Chiaravalle (AN) Tel. 339/7621591 - Fax 071/742218 www.biagionazzaro.it Fondazione ................................................................................. 1922 Presidente ...............................................................Lorenzo Parasecoli Vice presidente ............................................................Massimo Pacenti Vice presidente ...........................................................Cesare Parasecoli Allenatore ............................................................................Fabio Favi Vice-allenatore ............................................................. Marco Moschini Segretario ..................................................................... Carlo Andreoni Dirett. Sportivo .............................................................. Franco Dottori Prep. Atletico ...................................................................Mario Pistoni

Fabio Favi

Marco Moschini

Allenatore

Francesco Fossi Portiere

Michele Domenichetti Difensore

10-09-1991

29-04-1984

Emiliano Martin Polanco Centrocampista

Mario Pistoni

Vice-allenatore

05-07-1984

Diego Ruspantini Portiere

Nicola Bartolucci Centrocampista

Nicola Ragni

Centrocampista

Prep. Atletico

Roberto Santinelli

25-10-1979

Difensore

25-01-1993

Centrocampista

20-08-1990

Attaccante

Valerio Borgognoni

Manuele Ramadori

Daniele Sgammini

31-01-1985

Difensore

22-01-1993

Centrocampista

05-07-1983

Attaccante

Alessio Costantini

Nicolas Montesi

29-02-1984

20-07-1989

19-01-1992

Luca Valeri Difensore

Filippo Guerra Centrocampista

Gianluca Fulgenzi Attaccante

09-09-1983

Alessandro Rossolini Difensore

Mirko Giampieri

17-01-1985

Centrocampista

15-02-1990

Attaccante

Mirko Camilletti

Rodolfo Montanari

07-03-1992

Difensore

15-04-1992

Centrocampista

05-01-1979

Attaccante

Erik Marco Marini

Diego Menotti

28-11-1983

07-12-1986

04-03-1992


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

PROMOZIONE gironE B

CUPRENSE

ASDC CUPRENSE 1933 Via Boccabianca, 72 63012 Cupramarittima (AP) Tel. 0735/778787 - Fax 0735/778787 Fondazione ................................................................................. 1933 Presidente ...................................................................Lino Marchionni Vice presidenteA ......................................................... driano Ciarrocchi Allenatore ........................................................................... Luigi Zaini Segretario .......................................................................Emidio Marini Dirigente .........................................................................Emilio Palma Prep. Atletico .................................................................. Marcello Lelli Prep. Portieri .............................................................Giovanni Carboni All. Juniores ...............................................................Giovanni Carboni

Luigi Zaini

Emidio Marini

Allenatore

Roberto Curzi Difensore

Marco Neroni Centrocampista

Marco Morelli Attaccante

Marcello Lelli

Segretario

24-07-1987

02-08-1992

19-06-1976

Claudio Malavolta Difensore

Armando Splendiani Centrocampista

Edoardo Domanico

Prep. Atletico

06-01-1978

30-05-1977

Alessandro Carboni Difensore

Marco De Cesaris Centrocampista

Portiere

01-01-1990

29-01-1987

Francesco Perozzi Centrocampista

Mattia Alessandrini Centrocampista

27-05-1981

04-05-1973

23-03-1992

Umberto Gagliardi Portiere

Paolo Cicchi

Centrocampista

Umberto Splendiani Attaccante

18-10-1991

03-08-1984

30-05-1977

Daniele Calabrini Difensore

Dario Silipo

Centrocampista

Alessandro Mattioli Attaccante

Mauro Massi

10-06-1987

Difensore

14-01-1984

Centrocampista

10-05-1991

Attaccante

Danilo Cipolloni

Fulvio Tassotti

30-07-1991

22-01-1988

02-12-1985


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

PROMOZIONE gironE B

, PORTO SANT ELPIDIO ASD CALCIO PORTO S. ELPIDIO M.P. Via Della Liberazione, 63018 Porto Sant’Elpidio (FM) Tel. 0734/900189 - Fax 0734/900189 www.psecalcio.it - psesettoregiovanile@alice.it Fondazione ................................................................................. 1947 Presidente .................................................................Gianpaolo Marini Presidente Onorario .................................................... Mario D’annibali Allenatore ................................................................ Vincenzo Morreale Vice-allenatore ......................................................... Giancarlo Pediconi Segretario ......................................................................... Andrea Colò Dirett. Sportivo ................................................................. Andrea Colò Dirigente ..................................................................... Dante Abbadini Logistica ................................................................ Maurizio Bugiardini Magazziniere ............................................................... Mariano Torresi Prep. Atletico ........................................................ Alessandro Ferracuti Prep. Portieri ..................................................................... Oscar Brusi

Gianpaolo Marini

Vincenzo Morreale

Mariano Torresi

Alessandro Ferracuti

Presidente

Magazziniere

Fabio Andrenacci Difensore

Carlo Trobbiani Centrocampista

Giuseppe Conte Attaccante

Giancarlo Pediconi

Allenatore

Prep. Atletico

17-10-1986

25-08-1988

07-05-1984

Alessandro Brini Difensore

Adolfo Rossi

Centrocampista

Marino Mozzorecchia Attaccante

Mario D’annibali

Vice-allenatore

Presidente Onorario

Oscar Brusi

Carlo Livini

Prep. Portieri

Claudio Cocciaretto

29-08-1983

Difensore

01-06-1977

Centrocampista

07-07-1986

Attaccante

Matteo Marconi

Marco Cingolani

Portiere

15-12-1982

18-09-1983

05-12-1992

Matteo Silvestrini

Difensore

Fabio Fontana Centrocampista

Andrea Colò

Dante Abbadini

Dirett. Sportivo

06-09-1992

16-12-1992

25-11-1978

Mate Terjek Portiere

Tommaso Diomedi Centrocampista

Luca Diamanti

Centrocampista

Maurizio Bugiardini

Dirigente

16-12-1988

16-03-1992

11-02-1977

Matteo Simoni

Difensore

Kevin Mochi

Centrocampista

Giammarco Morlacco

Attaccante

Logistica

Matteo Ferramondo

02-02-1986

Difensore

07-02-1993

Centrocampista

18-05-1988

Attaccante

Shkodran Islami

Michele Malloni

30-07-1991

05-02-1992

29-07-1983


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

PRIMA CATEGORIA gironE D

ACQUAVIVA PICENA ASD ACQUAVIVA PICENA Via G.B. Smacchia, 63030 Acquaviva Picena (AP) Tel. 0735.764074 - Fax 0735.765310 Fondazione ............................................................................... 1969 Presidente ............................................................... Nazzareno olivieri Vice presidente ..........................................................Giovanni Girolami Allenatore ..................................................................... Andrea Schiavi Vice-allenatore ................................................................. Luca Balletta Segretario .................................................................Angelo De Angelis Dirigente ....................................................................Giacinto Capretti Dirigente ....................................................................... Lucio Felicioni Dirigente .................................................................... Fabrizio Perozzi Dirigente ......................................................................Cesare Vagnoni Massaggiatore ........................................................... Giuseppe Alesiani Resp. Set. Giovanile ........................................................... Luigi Neroni Collaboratore ............................................................ Giovanni Raffaeli

Nazzareno Olivieri

Giacinto Capretti

Presidente

Marco Mandozzi Portiere

Daniele Pellegrino Difensore

Cristiano Palestini Centrocampista

Cesare Vagnoni

Dirigente

03-10-1978

25-07-1983

17-10-1983

Giorgio Damiani Portiere

Andrea Parri Difensore

Fabio Olivieri

Centrocampista

Lucio Felicioni

Dirigente

06-05-1990

27-08-1992

30-04-1988

Matteo Casagrande Difensore

Yuri Neroni

Centrocampista

Luca Pierantozzi Centrocampista

Andrea Schiavi

Dirigente

07-10-1983

25-06-1984

30-01-1988

Davide MacrĂŹ Difensore

Farouk Pulcini Centrocampista

Giuseppe Liuzzi Attaccante

Luca Balletta

Allenatore

15-07-1988

18-09-1992

12-11-1991

Giuseppe Canducci Difensore

Fabio Straccia Centrocampista

Riccardo Amabili Attaccante

Giuseppe Alesiani

Vice-allenatore

24-08-1983

12-05-1982

01-09-1988

Daniele Narcisi Difensore

Gaetano Di Donato Centrocampista

Massaggiatore

04-06-1976

29-08-1989

Daniele Ciribè Difensore

Michael Neroni Centrocampista

30-01-1982

18-08-1988


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

PRIMA CATEGORIA gironE D

CIABBINO

ASD CIABBINO Via Ivrea, 7/a 63040 Folignano (AP) Tel. 0736/491612 - Fax 0736/491612 www.ciabbino.it - ciabbino@alice.it Fondazione ............................................................................... 2003 Presidente ................................................................Romano Diamanti Vice presidente ..............................................................Antonio Accorsi Direttore tecnico .............................................................Carlo Azzanesi Allenatore ....................................................................... Gustavo Mioli Segretario ............................................................... Maria Rita Filippini Dirett. Sportivo ..................................................... Matteo Maria Renga Dirigente ................................................................ Romano Ciabattoni Dirigente ................................................................ Ruggero Ciabattoni Dirigente ................................................................. Claudio Crisostomi Dirigente .....................................................................Claudio Felicetti Dirigente ..................................................................Giacomo Fradeani

Romano Diamanti

Antonio Accorsi

Presidente

Claudio Felicetti Dirigente

Massimiliano Feriozzi Difensore

Mario Marzetti Centrocampista

Stefano D’Anselmo Attaccante

Vice presidente

Allenatore

Gustavo Mioli

Claudio Crisostomi

Romano Ciabattoni

Pietro Oresti

Simone Oresti

Dirigente

18-12-1972

14-03-1987

20-07-1987

Cristian Cinciripini Difensore

Matteo Piccioni Centrocampista

Alessandro Panfini Attaccante

Prep. Portieri

Alessandro Santini

21-01-1980

Difensore

01-01-1979

Centrocampista

28-04-1982

Niccolò Nepi

Carlo Azzanesi

Medico

Portiere

24-05-1981

04-01-1987

Mirko Tulli Difensore

Enrico Massi

Centrocampista

Matteo Maria Renga

Allenatore

Luca Faustini

26-04-1982

Portiere

18-01-1991

Centrocampista

25-01-1981

Amedeo Matricardi

Stefano Ciabattoni Centrocampista

Giacomo Fradeani

Dirett. Sportivo

26-08-1981

09-11-1987

03-05-1987

Dirigente

Sabatino Di Bartolomeo Difensore

Luigi Angelini

Centrocampista

Stefano Volpini Attaccante

Alessandro Fraschetti

22-11-1987

Difensore

29-01-1980

Centrocampista

07-11-1984

Attaccante

Franklin Maswi

01-08-1981

20-01-1985

Fernando Michele Massi

16-06-1989


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

PRIMA CATEGORIA gironE C

MONTEFANO

ASD MONTEFANO Via Altobello,4 62010 Montefano (MC) Tel. 0733.852758 - Fax 0733.852847 Fondazione ............................................................................1972 Presidente ........................................................... Giuseppe Calimici Vice presidente .................................................... Stefano Giombetti Allenatore .................................................................Daniele Cotica Dirett. Sportivo ...................................................... Stefano Bonacci Team Manager .........................................................Stefano Donati Dirigente .............................................................. Francesco Cionco Dirigente ................................................................... Mauro Papini Massaggiatore ......................................................... Roberto Brasca Prep. Portieri .....................................................Lanfranco Baldezzi

Giuseppe Calimici

Stefano Giombetti

Mauro Papini

Roberto Brasca

Presidente

Daniele Cotica

Stefano Bonacci

Allenatore

Roberto Zallocco Portiere

Alessio Cola Difensore

Luca Contigiani Centrocampista

08-07-1971

16-03-1990

18-06-1981

Massimiliano Piersantelli Attaccante

Francesco Cionco

Dirett. Sportivo

28-03-1983

Michele Giubileo Portiere

Matteo Maurilli Difensore

Andrea Maraschio Centrocampista

Dirigente

27-09-1979

04-01-1991

16-09-1983

Tommaso Vendemmiati Attaccante

28-03-1988

Paolo Girotti Difensore

Mirko Balestra Difensore

Nicola Bonacci Centrocampista

Simone Bonacci Attaccante

Vice presidente

Dirigente

16-08-1982

10-05-1990

03-12-1988

23-07-1991

Alessandro Balestra Difensore

17-10-1980

Elia Silvestroni Difensore

Michele Zura Puntaroni

Simone Giampieri

Rino Di Nicola

Tommaso Silvestroni

Difensore

Centrocampista

Lanfranco Baldezzi

Massaggiatore

23-10-1986

22-02-1975

Centrocampista

Centrocampista

Stefano Donati

Prep. Portieri

02-12-1992

02-01-1986

26-09-1990

Tommaso Tarsetti Difensore

Francesco Piccini Centrocampista

Paolo Gattari

Centrocampista

Team Manager

01-10-1984

13-06-1974

16-03-1982

Gianluca Cesari Difensore

Massimo Pandolfi Centrocampista

Michele Conti Attaccante

21-07-1990

12-02-1982

03-08-1990


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

PRIMA CATEGORIA gironE C

SAMB MONTECASSIANO Franco Ortenzi

Carlo Chiaraluce

Presidente

Massimo Luchetti

Tiziano Grioli

Dirigente

Giacomo Gattari Portiere

Alessandro Vitali Difensore

Daniele Marinelli Centrocampista

Sandro Bonfigli

Dirigente

16-06-1990

09-04-1992

26-09-1981

Riccardo Berto Difensore

Saverio Mengoni Difensore

Roberto Ortenzi Centrocampista

Alessandro Messi

05-07-1988

Difensore

04-12-1993

Difensore

12-07-1987

Attaccante

Alessandro Emiliani

Gabriele Lapponi

Dirett. Sportivo

Daniele Falcetta

Dirigente

Pietro Giacomini

Dirigente

Luca Carassai

23-02-1977

Difensore

24-01-1986

Centrocampista

03-04-1985

Attaccante

Giacomo Lelio

SAMB MONTECASSIANO Via San Liberato, 6 62010 Montecassiano (MC) Tel. 0733/598819 - Fax 0733/598819 Fondazione ............................................................................1992 Presidente ............................................................... Franco Ortenzi Vice presidente ..................................................... Armando Giuliani Allenatore ............................................................. Pietro Giacomini Segretario ........................................................... Francesca Baldoni Segretario ...................................................... Giammario Carbonari Dirett. Sportivo ......................................................Carlo Chiaraluce Dirigente ................................................................ Sandro Bonfigli Dirigente ............................................................... Daniele Falcetta Dirigente ................................................................... Tiziano Grioli Dirigente ..............................................................Massimo Luchetti Logistica .......................................................... Gabriele Caporaletti

Gabriele Caporaletti

Allenatore

28-07-1975

12-09-1991

Miguel Espuna Santaguilja

20-06-1983

Andrea Pieristè Difensore

Manuel Fosfati Centrocampista

Alessandro Bertola Attaccante

Ivan Menghi

Logistica

13-01-1989

Andrea Flamini Difensore

Nicola Caporaloni

14-03-1987

Centrocampista

14-08-1985

Attaccante

Matteo Pigliacampo

Portiere

24-11-1989

24-06-1990

10-06-1985

Manuel Picchio

Difensore

Andrea Ortenzi Centrocampista

Gianmaria Giuliani Attaccante

24-09-1972

02-06-1991

25-05-1992

19-11-1992


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

SECONDA CATEGORIA gironE G

FIRMUM

ASD FIRMUM Via G. da Palestrina, 21 63023 Fermo (FM) Tel. 0734/224918 - Fax 0734/224918 www.firmum.it - firmum@libero.it

Fondazione ................................................................................. 1964 Presidente ..................................................................Donatello Recchi Vice presidente ..........................................................Riccardo Del Papa Allenatore ...........................................................Alessandro Marrozzini Dirigente ..................................................................Alfredo Mandolesi Dirigente ...................................................................Guido Marrozzini

Donatello Recchi

Riccardo Del Papa

Alessandro Marrozzini

Alfredo Mandolesi

Guido Marrozzini

Paolo Cerquozzi

Presidente

Vice presidente

Dirigente

Enzo Gliottone Difensore

Marco Castelletti Centrocampista

Apolo Troyli Attaccante

Allenatore

Dirigente

23-04-1981

07-12-1987

09-07-1990

Daniele Marrozzini Difensore

Paolo Spurio

Centrocampista

Portiere

08-05-1979

08-12-1988

Enrico Polini Difensore

Moreno Capancioni Centrocampista

05-08-1976

16-09-1991

12-09-1985

Luca Bentivoglio Portiere

Marco Rossetti

Centrocampista

Matteo Farina Attaccante

20-10-1979

23-03-1974

03-01-1978

Paolo Morelli Difensore

Daniele Savini Centrocampista

Sergio Barone

Attaccante

01-03-1989

20-10-1992

29-07-1974

Emanuele Gironacci Difensore

Lorenzo Barbaresi Centrocampista

Simone Pistolesi

Attaccante

14-07-1989

23-06-1987

25-07-1991

Michael Bibini Difensore

David Grillo

Centrocampista

Luigi Volpi Attaccante

19-07-1986

05-11-1990

14-03-1982


MondoPicchio

Supplemento di Mondopicchio - Il sito Mondi@le per chi ama l’Ascoli Calcio N.4 - GENNAIO gennaio 2010 2011

LUI SI, NOI SI, E VOI? L’Editoriale

di Daniele Perticari

I calzetti rossi portano beneeeeeeeeeeeeeeeee!

Mister, col Grosseto, ahi ahi ahi ahi! Per il resto, tanto di cappello!

Calderoni VERO terzino sinistro! Questo è il momento giusto: Ascoli, racconta la storia ai tuoi giocatori E per fortuna che ero io a volere “IL MALE DELL’ASCOLI”...

GIGI-GIORGI-CA-PI-TANO! GIGI-GIORGI-CA-PI-TANO! O RB non vuole? Vasco Faisca è un BEL PERSONAGGIO

Massimo, di te ci fidiamo, NON DELUDERCI!

Sindaco Castelli, per ora, MI SEI PIACIUTO!

Ricordando Costantino

Poco da dire, questo e’ il momento in cui Roberto Benigni e la SUA FAMIGLIA devono decidere se, al contrario di Costantino Rozzi - che e’ morto mentre guidava l‘Ascoli Calcio - l’Ascoli Calcio morira’ durante la loro guida. Messaggio chiaro verso chi, negli ultimi giorni, sembra non riuscire a trovare il bandolo di una matassa che si ingarbuglia sempre piu’ ad ogni dichiarazione o mossa. Se si vuole la salvezza della piu‘ gloriosa societa’ delle Marche, cara famiglia Benigni (tutti compresi), e‘ giunto il momento di smetterla coi giochi di palazzo, con gli insipidi comunicati e con gli squallidi teatrini del “detto e non detto” delle ultime settimane. altrimenti, nella sciagurata (ma comunque possibile) ipotesi, state tranquilli che noi (e il tifoso gigi giorgi in prima linea), saremo qui anche l’anno prossimo. Contro qualsiasi avversario, in qualsiasi terreno di gioco. E non cambiamo di una virgola la nostra linea editoriale, basata sul divertimento e sull’orgoglio di essere dell’ascoli. Lui, Gigi e noi tifosi. E VOI?

Una Curva Sud IMMENSA!

di Daniele Felicetti

L'Ascoli all'ultimo posto mi fa stare male. Sono disposto a fare dei compromessi con una fattucchiera pur di risolvere questa situazione!


2 MondoPicchio Almanacco Dic-Gen 17 – Sono convocati in 19 per la delicata partita con la Reggina. Out Djuric e Cristiano squalificati.

ASCOLI-REGGINA 2-1

18.12.10 Strepitosa rimonta dell’Ascoli che dopo aver chiuso in svantaggio la prima frazione di gioco, con un secondo tempo arrembante mette alle corde la Reggina di Atzori. Decisivo il gol di Giorgi a 2 minuti dalla fine. Bianconeri coi calzettoni rossi per onorare Rozzi. LA CHIAVE – L’ingresso di Pederzoli e Mendicino a inizio ripresa.

IL PALLONE RACCONTA...

Il capocannoniere dell’Ascoli nella prima stagione della sua storia in serie A fu MASSIMO SILVA. Silva, che realizzò 5 reti, andò a segno in tutte partite “utili” che fruttarono al Picchio ben 8 punti.

Di Stefano Carlini

23 – La squadra usufruisce del primo dei sei giorni di vacanza concessi. 28 – Ripresa degli allenamenti con una doppia seduta. C’è anche Romeo. 29 – In attesa dell’apertura del mercato, le trattative sono già cominciate. 30 – Giallombardo saluta i compagni: andrà al Grosseto dopo aver disputato 103 partite in bianconero con nessuna rete, 32 ammonizioni, 2 espulsioni nei 7930 minuti di militanza con il Picchio.

LA CHICCA – Lo stop di petto di Giorgi nell’azione del gol. TOP&FLOP - Pederzoli&Moretti. LA FRASE – “Siamo tornati a far sorridere, ci aspetta un bel Natale” (F. Castori) 20 – L’assemblea degli azionisti approva il bilancio al 30/06/10. 21 – Il giudice sportivo squalifica Giorgi e Moretti. 22 – Con un comunicato ufficiale la società comunica che a gennaio potrebbe esserci l’ingresso di nuovi soci.

L’Intervista Di Daniele Perticari

IL GUARDIANO DI FARO

Arrivato in Ascoli nel più assoluto riserbo, Vasco Faisca si accinge a concludere il decimo anno della sua carriera italiana. Con una promessa “Stile Rozzi” in caso di salvezza...

Faro è una città, pardon, un paese di cinquantamila abitanti, bellissimo. E' affacciato sul resto del mondo, il sole lo abbraccia dal mattino alla sera e facendo pochi chilometri è possibile scorgere un'alba e un tramonto sul mare. Roba da pazzi per chi come chi vi scrive è abituato a dare il buongiorno salutato dal sole e il "tramonto sul mare" l'ha visto solo in cartolina.

collegamento. Quando ero a Vicenza e Padova bastava arrivare a Bergamo e il gioco era fatto...” Quante storie, dietro le quinte nella vita di un calciatore. “Pensa che all’inizio della carriera, dato che alla foresteria dello Sporting ero uno dei più ‘vecchi’, mi chiesero di andare ad accogliere all’aeroporto di Lisbona un ragazzino, nuovo arrivato, a nome di tutti i suoi nuovi compagni".

E' da Faro, dall'Algarve, che arriva Vasco Manuel Vilhena Texeira Faisca, da una terra che "sta soffrendo la crisi molto più dell'Italia, fidatevi. Nonostante il livello di qualità degli stadi e delle strutture siano assolutamente di prim'ordine", da una terra che ha le sue arterie sulla costa, un po' come le Marche, e una zona che vive e si innamora tra le colline, ma si sposta passeggiando spalla a spalla col mare.

Quel giovane si chiama Cristiano Ronaldo, viene da Funchal (isola di Madera) e in un periodo della propria vita ha incrociato la sua storia con quello che, oggi, è l'ultimo guardiano del faro difensivo bianconero con Micolucci.

"Faro è un posto che adoro - ci ha detto il protagonista della nostra intervista - e se volete vi faccio anche da tour operator. Ormai, dopo quasi dieci anni che sono in Italia, conosco tutti i collegamenti, i voli, gli aeroporti. Anzitutto va detto che d’inverno dall’Italia è difficile trovare un volo che arrivi direttamente, dato che si parla di un posto turistico. In più aggiungo che adesso che mi sono spostato nelle Marche è più difficile trovare il 2 – Ripresa degli allenamenti dopo il riposo. Sfuma l’arrivo di Papa Waigo, passato al Grosseto. 3 – Nuovo deferimento per il ritardato pagamento dei contributi del 3° trimestre. 4 – Bonvissuto passa al Sorrento, un gol per lui col Picchio, Santarelli in prestito alla Paganese. 6 – Emergenza in vista di Trieste, Marino e Cristiano recuperano.

TRIESTINA-ASCOLI 2-0 08.01.11 Esordio fortunato per Salvioni sulla panchina

"Prima di venire in Italia conoscevo già l'Ascoli - ci ha confidato Vasco - perché anche da noi, come da voi succede attraverso le figurine o il fantacalcio, si sapeva qualcosa anche delle piccole. Ma solo dopo essere arrivato qui ho capito il vero valore di questa società, di questa squadra. E il momento che stiamo vivendo, fidatevi, personalmente mi dà ancor più motivazione. Specie in serie B credo alabardata, l’Ascoli incerottato sciupa tantissimo in attacco e deve arrendersi ad una squadra modesta. Decidono i gol di Testini e Della Rocca nella chiusura dei due tempi. LA CHIAVE – L’imprecisione sotto misura. LA CHICCA – Un’azione personale di Djuric stoppata da una parata prodigiosa di Colombo. TOP&FLOP – DiDonato&Sommese. LA FRASE – “Perso contro una squadra scarsa e inguardabile. Fa ancora più male” (M. Ubaldi) 10 – Arrivano Doumbia (dal Parma in prestito) e

molto che la proprio motivazione sia un fattore che sposta gli equilibri, dato che in campo non trovi mai gente tipo Eto'o, Milito, Seedorf o Ibrahimovic. Per questo, la situazione attuale, incentiva la questo tipo di pensiero, non ci dà alibi”. Il discorso diventa serio, perché finalmente, e sottolineo finalmente, trovo uno che fa il calciatore di lavoro che ragiona in parole povere. "Oltre al discorso sportivo che è fondamentale per la storia e le ambizioni di un popolo intero, quello piceno, salvarci è indispensabile anche a livello professionale. Ho quasi 31 anni, un contratto con questa squadra e perderlo per via di un fallimento vorrebbe dire avere seri dubbi per il futuro. Per questo le mie, le nostre motivazioni, sono ancor più grandi, quando scendiamo in campo. Salvarci a tutti i costi, questo è il messaggio".

na del Nord Est. Niente cadenza lusitana, niente "proverbiale" tristezza. "Assolutamente non credo nei luoghi comuni, il Fado ad esempio è un genere musicale che nasce per l'amore dei navigatori nei confronti della propria terra. Non ci trovo nulla di veramente triste, così come devo dire che qua da voi il concetto di scaramanzia è molto sentito. Però io sono portoghese, non italiano. E quando dico che non sono mai retrocesso, dico la verità. E non voglio provarla, questa sensazione. Anche perché sono arciconvinto che in B ci siano cinque o sei squadre superiori alle altre, ma tutto il resto è di pari valore e la differenza, più che la tecnica, è data dalle motivazioni".

Arrivato in Italia grazie all'Inter ("Con cui, però, non ho mai giocato") Vasco si trova talmente bene da noi al punto che parlandoci, sembra di colloquiare con una perso-

Due flash, prima di salutarlo: uno su Fabrizio Castori ("Se giocasse contro Mourinho? Ah, secondo me ne vedremmo delle belle, di sicuro non subirebbe in silenzio i "mind games" dello Special One. Sai che guerra e che spettacolo...") e una proprio per accartocciare la scaramanzia. "Ho sentito del grande presidente Rozzi e del suo pellegrinaggio in bici a Loreto in occasione di una salvezza dell'Ascoli degli anni '80. Ecco, dato che anche da noi si va a Fatima per festeggiare gli eventi lieti, direi che se restiamo in serie B la cosa si può riproporre, no?”.

Calderoni (dal Piacenza), primo allenamento per loro. 11 – Nuovo ribaltone in società: Ubaldi lascia per interferenze nel suo operato. C’è ansia per la salvaguardia della famosa “cordata” che dovrebbe rilevare la società dalla famiglia Benigni. 12 – Preoccupati per il futuro societario, i ragazzi della curva Sud chiedono chiarezza attraverso un comunicato. 13 – Nessuna novità dall’assemblea degli azionisti. Benigni risponde ai tifosi sotto la sede e poi anche a mezzo comunicato. Ma i dubbi aumentano

specie per via delle dichiarazioni del patron. “A fine campionato lascio l’Ascoli. Sono stanco e deluso. Continuo a rimetterci soldi e salute. La cordata? Nuovi azionisti? Qui non si vede nessuno...”. 14 – Il sindaco Castelli, tirato in ballo da Benigni, chiede anche lui maggiore trasparenza alla famiglia Benigni. La risposta arriva in serata ed è molto aspra. In ogni caso iniziano a muoversi le acque: l’imbarazzante silenzio dei giorni passati è rotto e sembra ci sia la volontà di lavorare per il futuro della società


Nell’anno del ritorno in B dopo la retrocessione del 91/92 Benny Carbone dà spettacolo al Del Duca, 3/adi campionato. I bianconeri vincono 1-0 e la Gazzetta titola: “CARBONE FA NERO IL VENEZIA”

IL PALLONE RACCONTA...

MondoPicchio

3

MODENA-ASCOLI 0-0

22.01.11 TOP&FLOP – Cristiano&Pederzoli. LA FRASE – “E’ andato tutto storto” (F. Castori). I bianconeri arrestano l’emorragia di due sconfitte consecutive strappando un punto sul campo del 16 – Il sindaco Castelli contatta il presidente di Modena, nella prima di due trasferte consecutive. Partita povera di contenuti tecnici ma intensa dal Lega Abodi. punto di vista agonistico. 17 – Incontro privato tra Benigni e Castelli. 18 – Comunicato del Comune: l’Ascoli è ufficialmen- LA CHIAVE – La massima attenzione in ottica difensiva. te in vendita. 20 – Sommese fuori rosa per “motivi ambientali”. LA CHICCA – Il tifo incessante dei Picchiomaniaci al Braglia. I giornali parlano di un trasferimento rifiutato. 21 – Pasqualini passa al Siracusa, dalla Samp TOP&FLOP – Micolucci&Cristiano. arriva Lorusso, esterno mancino che può essere LA FRASE – “Pochi rischi, importante non perdere” (M. Ciofani). utilizzato anche in Primavera.

ASCOLI-GROSSETO 1-2

15.01.11 Difficile concentrarsi sulla partita, estraniandosi dal difficile contesto ambientale. Sotto dopo sei minuti per un gol di Mora, l’Ascoli ha una reazione rabbiosa fino al pareggio di Marino. Poi nella ripresa si spegne, incassando nel finale il contropiede decisivo proprio ad opera di Papa Waigo. LA CHIAVE – L’aver subito il gol decisivo da un corner in proprio favore. LA CHICCA – Uno stop elegantissimo di Gazzola su sventagliata di Pederzoli.

Toh, Chi si Rivede! Di Simone Mozzoni

CUORE DI RAGIONIERE

Cuore rossoblù mai nascosto, Massimiliano Manni rimane uno dei Diabolici più amati dalla nostra tifoseria. Il perché si capisce da sé, quando si parla del Ragioniere...

Parlare di Massimiliano Manni da Grottammare, è un po’ come spiegare che le rivalità storiche del calcio, a volte, esistono proprio per essere smentite. Uno che ci ha trafitto il cuore a Perugia, in quella maledetta giornata, uno che aveva e (giustamente) ha la Sambenedettese nel cuore, non potrebbe, anzi, non dovrebbe essere un personaggio amato dalla gente che tifa e vive per l’Ascoli Calcio.

quella che era e rimarrà per sempre la tifoseria odiata, più odiata, dalla sua gente. Bisogna essere grandi per diventare Massimiliano Manni. Noi, abbiamo voluto richiamarlo in causa, perché in questo momento, sono le storie come la sua a farci capire quanto l’Ascoli possa unire. Badate bene: se il Picchio, dopo quel campionato, ha consolidato la sua posizione in serie B, lo deve anche a un giocatore che, nella sua carriera, con la maglia bianconera in B non ha mai giocato. 59 gettoni, 2 reti e tanti chilometri corsi su quella fascia con i suoi scaldamuscoli bianchi sotto ai pantaloncini.

“Si, sono il responsabile della scuola calcio “Robur 2008” che fornisce poi i giovani al Grottammare Calcio. Cerco di far crescere ma soprattutto divertire i ragazzini fornendogli un punto di aggregazione. E non ho assolutamente intenzione di diventare allenatore di qualche prima squadra come Fontana, Pinuccio Di Meo ed altri miei ex compagni. Nel calcio di oggi l’allenatore conta sempre meno, è diventata una figura marginale. Come principi da noi abbiamo prima di tutto l’educazione e il rispetto delle regole, il risultato non è importante, l’abbiamo messo in chiaro con i genitori fin da subito. Se riusciamo a inculcare questa mentalità ai bambini abbiamo già vinto”.

E invece no. Il calcio è bello, vale la pena viverlo, proprio perché ti regala storie come la sua. Quella di un giocatore che ha scalato due montagne: quella sportiva (coi suoi compagni) che l’ha portato ad essere uno dei pochi che in Ascoli “ha vinto qualcosa”, quella personale che, a distan- Massimiliano, tanti Diabolici hanno za di anni, gli permette di essere ricono- intrapreso la strada da allenatore, tu Tornando all’Ascoli, hai nostalgia di quella sciuto con amore vero, incondizionato, da invece hai scelto di occuparti dei ragazzi… squadra che ha vinto il campionato? Hai nostalgia del gruppo dei Diabolici? “Nello Racconti Diabolici spogliatoio c’era un’unità straordinaria. Io Di Alessandro Monticciolo Oggi vi racconto di quando, proprio insieme al Ragioniere e ad altri compagni di squadra, siamo andati a festeggiare ero “il ragioniere” perché cercavo di la promozione in serie B alle Cinque Terre. mettere a posto tutto. Comunque C'erano anche mister Pillon e Davide Tentoni: tutti erano andati nei paesini a fare il giro turistico, mentre io, l’ossatura dei Diabolici fu creata l’anno Tentoni e Di Venanzio siamo rimasti a prendere il sole in barca. A un certo punto della giornata Davide doveva prima, la stagione successiva, quella andare in bagno (e non per fare pipì...), ma ci siamo accorti che il bagno non era dei "più diabolici" nonostante lo della promozione, vennero inseriti degli yacht che avevamo noleggiato fosse abbastanza grande da contenere tutta la squadra. innesti di qualità. Io addirittura partivo Il bisogno si fece sempre più impellente e, considerato il momento, Davide ha preso la drastica decisione. Si è messo da Grottammare in anticipo per fare il dietro alla barca, sporgendosi fuori dal perimetro, e si è messo in posizione classica tenendosi con le mani nella giro sul pulmino. Noi più anziani poi ci balaustra. Ovviamente ha chiesto a me e Fabio di controllare che non arrivasse nessuno, e noi lo abbiamo eravamo dati delle responsabilità imporautorizzato "a procedere". tanti, ad esempio spronare i più giovani. Proprio dopo aver iniziato, è arrivata una barchetta e ovviamente noi non l'abbiamo avvisato. Potete solo Pinuccio Di Meo che mi diceva: ‘Ragionié, immaginare il suo imbarazzo quando si è accorto di essere stato "sgamato". E noi, che risate... sta settimana tocca a te a rompe le palle 23 – Con Coser infortunato, ritorna Maurantonio come dodicesimo. 27 – Presi dal Brescia i due attaccanti Feczesin e Antonio. 28 – A Teramo proficuo incontro tra Benigni, il sindaco Castelli e il presidente di Lega B Abodi. L’Ascoli è in vendita, “esiste almeno una cordata seriamente interessata” dice il sindaco. Mercato: preso Capogrosso, Djuric al Crotone.

raccoglie un punto che gli va strettissimo. Subito in gol l’ungherese Feczesin, poi uno svarione difensivo regala il pari a Torri. Nella ripresa occasioni sciupate a grappolo, vano anche il tridente inserito in corsa da Castori. LA CHIAVE – La troppa imprecisione sotto porta. LA CHICCA – Lo stacco di Feczesin sul gol, movimento da uomo d’area. TOP&FLOP – Feczesin&Lupoli LA FRASE - "Non è la prima volta che ci capita di 29.01.11 fallire ghiotte occasioni" (F.Castori). L’Ascoli è vivo e lo dimostra a Bergamo, dove

A.LEFFE-ASCOLI 1-1

Statistiche dell’Andata - 13 gol fatti col DESTRO; - 5 gol fatti col SINISTRO; - 3 gol fatti di TESTA; - 17 gol subiti di DESTRO; - 6 gol subiti di SINISTRO; - 4 gol subiti di TESTA (solo il Crotone ha fatto meglio in serie B); - 18 gol fatti IN AREA DI RIGORE; - 4 gol fatti FUORI AREA DI RIGORE; - 1 gol subito su CORNER;

a Sasà Bruno. Avevamo tutti una voglia di vincere incredibile, una squadra unica. Addirittura noi trascorremmo il Capodanno tutti insieme a Force. Solitamente le feste natalizie si trascorrono con la famiglia per staccare un po’ dalla routine. Noi no, prenotammo una pensioncina intera, poi dopo il cenone il proprietario andò via, chiuse le porte e ci disse: Fate quello che vi pare. Poi ci sentiamo spesso. L’estate scorsa vennero a trovarmi Di Venanzio e Monticciolo. Una sera mi dissero: Ragionié, ce l’hai le cassette della promozione? Portai a dormire i bambini e restammo fino alla quattro davanti alla tv”. Tu hai avuto come presidente Benigni, che idea ti sei fatto degli attuali problemi societari? “Leggo ogni giorno e mi dispiace molto che si sia venuta a creare questa situazione, spero vivamente che tutto si risolva. Nel mio periodo ad Ascoli ho trovato una società molto seria. Anzi penso che sia stata la società più affidabile della mia carriera. E il presidente Benigni mantenne tutte le promesse fatte. Se c’era un problema ci mettevamo attorno ad un tavolo e trovavamo la soluzione. Però tu mi chiedessi com’è Pieroni, anche lui con me si è sempre comportato bene, poi ha combinato quel che ha combinato”. Di Daniele Perticari

- 3 gol fatti su CORNER; - Il giocatore che ha conquistato il maggior numero di CALCI DI RIGORE è ARTURO LUPOLI (2); - ISommese è il giocatore più sostituito (12 volte in 18 presenze, il 66.6%); - 9 giornate di squalifica complessive (solo Crotone ed Albinoleffe hanno fatto peggio); - Il cambio più frequente è: SOMMESE-CRISTIANO (4 volte); - 25 giocatori utilizzati.


4 MondoPicchio

IL PALLONE RACCONTA...

L’Approfondimento

Un gol di Lorenzo Scarafoni a Brescia, minuto 87’ della penultima giornata del campionato ‘86/’87, permette al Picchio di sovvertire il discorso salvezza che a fine primo tempo sembrava compromesso.

Di S.Carlini e D.Perticari

E SE FOSSE UNO SHOW? Il 2010 si è chiuso col gioco degli “elenchi”. Abbiamo provato a stilarne uno anche noi...

LA TOP 5

Io Gioco Libero di Marco D’Emidio

Visti i presupposti, che questa stagione si sarebbe tramutata in un calvario era sotto gli occhi di tutti quelli che avevano un minimo di obiettività. E considerati gli ultimi sviluppi, la situazione non pare affatto migliorata. Massimo Ubaldi, rientrato qualche mese fa e da tutti visto come l’uomo in grado di traghettare l’Ascoli alla salvezza, soprattutto societaria, ha mollato la presa rimettendo il proprio mandato (gestione tecnica) nelle mani del presidente Benigni. La sua decisione è stata motivata con la troppa confusione regnante all’interno della società, nello specifico parliamo di competenze, non tanto nella gestione della squadra quanto nella conduzione del mercato. Ora si potrebbe star qui a sindacare sul perché e sul percome, ma a cosa servirebbe? Le colpe, le responsabilità, gli sbagli sono sempre degli altri ed anche in questa situazione vige questa regola tanto cara a chi esercita il potere. Quando ci fu l’annuncio del rientro in società di Ubaldi, tutti, o quasi, parlarono di svolta epocale e di passaggio di consegne imminente da parte della famiglia Benigni. Cautamente scrivevamo che, in realtà, tutto rimaneva nelle mani di chi aveva messo i soldi e si era esposto economicamente fino a quel momento. Ed oggi i fatti lo dimostrano, visto che a tenere in mano la gestione tecnica, societaria, i rapporti con il sindaco e con i tifosi è sempre Roberto Benigni. Posso supporre che qualcuno interessato all’Ascoli ci sia, ipotizzare che una cordata di imprenditori si potrebbe creare, pensare che un pezzo alla volta il mosaico per salvare l’Ascoli dal fallimento potrebbe venire fuori. Ma credo pure che i Benigni non abbiano nessuna intenzione di perdere soldi, che i rapporti tra il presidente Roberto ed il mondo imprenditoriale locale non siano affatto buoni, che la partita si gioca su più fronti, non solo quello meramente economico ma anche quello della visibilità, della forza imprenditoriale, del potere. E l’Ascoli, inteso come squadra, è nel mezzo di questo intrigo di soldi, chiacchiere e potentati. Da una parte c’è un uomo rimasto solo con la sua famiglia, dall’altra, per il momento, una lunga cordata di fantasmi. E nel mezzo? Sta sempre la verità.

ELENCO DEI MOTIVI PER CUI ROBERTO BENIGNI DEVE CEDERE L’ASCOLI CALCIO - E' un tifoso dell'Ascoli Calcio ed in quanto tale vuole bene alla sua creatura; - Ha salvato il club dal fallimento nel '95 e vorrà ripetersi nel 2011; - Ci ha garantito 16 anni di calcio su buoni livelli ma il suo ciclo è ormai, per sua stessa ammissione, giunto al crepuscolo; - Non c'è continuità nei quadri dirigenziali e non esiste una programmazione di lunga durata; - Si è spesso affidato a gente di dubbie qualità e dallo scarso attaccamento ai colori sociali; - Ha allontanato nel corso degli anni diversi imprenditori ascolani; - Si è circondato di personaggi, quali Cristiano Leonardi, che consideravano l'Ascoli una "normale fonte di guadagno" tralasciando emozioni, storia, passione e componenti sociali annesse; - Si trincera in lunghi incomprensibili silenzi nei momenti di difficoltà che, spesso, lasciano la piazza in balia delle più disparate prese di posizione; - Siamo l'unica squadra con penalizzazioni tra le 22 di serie B; - La massa debitoria è lievitata negli anni a causa di una gestione poco oculata e che senza giusti correttivi ci porterebbe al fallimento; - Lo scaricabarile nei confronti del Sindaco e del Comune di Ascoli Piceno è imbarazzante; - La storia degli ingenti crediti in Lega ha ormai fatto la muffa; - La frase "l'Ascoli è la mia" non l'abbiamo mai digerita; - Non ha mai avuto la giusta considerazione nei confronti della tifoseria bianconera; - Se non fa di tutto per evitare che la storia si interrompa a quota 113 sarà una macchia indelebile per lui e la sua famiglia; - I suoi ciclici ripensamenti ci hanno ormai stufato; - Garantendo la continuità dell'ascolanità con la cessione ad imprenditori locali e legati al Picchio entrerebbe di diritto nella storia che racconterebbe la sequenza Del Duca-Rozzi-Benigni; - Non vorrà vanificare in un amen le soddisfazioni sportive raccolte negli ultimi anni; - Non si è mai adoperato, ad esempio, per rinnovare il concetto di “vicinanza al territorio” se non attraverso le consuete frasi fatte. Rozzi, ai suoi tempi, non solo sviluppava idee, ma agevolava i suoi “dipendenti” a far sì che certi meccanismi fossero attivati; - Vi pare possibile che continui, da anni, a pagare un “Responsabile Marketing” e che noi tifosi non possiamo, nel 2011, comprare una maglia, un gadget, qualcosa della nostra squadra del cuore su internet? - Non si è mai ribellato pubblicamente a condotte poco democratiche di alcuni media nazionali e locali nei confronti della nostra squadra del cuore. L’Ascoli in B, spesso, ha meno spazio di altre realtà regionali, specie nel servizio pubblico. Avete mai sentito una sua forte presa di posizione in merito? - Vorrà essere ricordato come il primo tifoso e non come l'ultimo presidente della storia dell'Ascoli Calcio. La Formazione

MONDOPICCHIO TEAM DANIELE PERTICARI il sinistro

SANDRO PEROZZI L’indispensabile

MARCO D’EMIDIO il battitore libero

SIMONE MOZZONI la voce della vallata

ALESSANDRO MONTICCIOLO zio diabolico

STEFANO CARLINI the doctor

BRUNO FERRETTI storica penna

DANIELE FELICETTI il cuore a forma di picchio Allenatore: Gianluca Giandomenico

di Bruno Ferretti

LE BUFALE DI CALCIOMERCATO

V

hERNAN cRESPO 2004-05

Il primo che torna alla mente è Hernan Crespo. Era l'inizio della stagione "numero 1" di Marco Giampaolo. Al termine di una delle prime conferenze stampa stagionali, quella in cui vennero presentati i componenti del nuovo staff tecnico, il patron Benigni riunì a sé i giornalisti della stampa locale rivelando di aver parlato con i responsabili del mercato del Milan, preoccupati per le condizioni fisiche del giocatore argentino proveniente dal Chelsea. Sembrava che il Milan volesse, in caso di ritardo di condizione di Valdanito, cedere in prestito per sei mesi il giocatore, anche in B, per "riatletizzarlo". Non andò così...

IV

spillo altobelli 1989

Dopo aver giocato dieci anni nell’Inter e uno nella Juventus, realizzando gol in quantità industriale, fu chiamato da Costantino Rozzi. Titoloni anche sui giornali nazionali. Altobelli ad Ascoli giunse davvero. Andò con la squadra a Chieti disputando il primo tempo di un’amichevole. Ma il giorno dopo se ne andò. Disaccordo sull’ingaggio, si disse.

III

zvone boban 1998

II

MAXWELL 2004/05

I

M.VAN BASTEN 1994

Secondo Radiomercato, il Milan avrebbe trasferito in prestito all’Ascoli il giocatore proveniente dalla Dinamo Zagabria, vero serbatoio di talenti del calcio croato. Se ne parlò per diversi giorni e molti cominciarono a crederci anche a causa di certi titoli sulle pagine locali. Ma il regista ad Ascoli non si vide mai.

Più o meno quello che accadde con il brasiliano Maxwell, sì quello che attualmente gioca nel Barcellona stellare di Guardiola. Nel gennaio 2006 l’Inter lo acquistò dall’Ajax nonostante un grave infortunio e dovendolo parcheggiare in una squadra uscì fuori l’Ascoli. ”Maxwell in prestito dall’Inter” fu il titolo a tutta pagina ma di fronte alle perplessità del club bianconero circa le condizioni fisiche del brasiliano... l’Inter lo dirottò ad Empoli.

L’olandese volante che nel Milan di Sacchi vinse tutto quello si poteva vincere a livello di club e tre volte ”Pallone d’Oro” (’88, ’89 e ’92). Nell’estate del ’94, reduce dall’ennesima operazione alla caviglia (la stessa che poi lo costrinse ad anticipare il ritiro dal calcio agonistico), il nome di Van Basten fu avvicinato all’Ascoli. I tifosi bianconeri lo avrebbero voluto anche zoppo. Un sogno ad occhi aperti. Il più bello di sempre.


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE M

OLIMPIA FERMO ASD OLIMPIA FERMO Via O. Respighi, 63023 Fermo (FM) Tel. 0734/224918 Fondazione ................................................................................. 2008 Presidente ................................................................. Sandro Di Ruscio Vice presidente ............................................................ Giacomo Morelli Allenatore ................................................................. Daniele Del Frate Segretario ........................................................................ Daniele Ricci Dirigente .................................................................... Andrea Grasselli Dirigente ................................................................. Samuele Maranesi Dirigente ...................................................................Luigi Paglialunga

Sandro Di Ruscio

Samuele Maranesi

Daniele Ricci

Daniele Del Frate

Presidente

Segretario

Paolo Procaccini Difensore

Danilo Perozzi Centrocampista

Marco Grasselli Attaccante

Luigi Paglialunga

Dirigente

Allenatore

03-03-1986

18-10-1987

29-07-1983

Marco Montanini Difensore

Silvio Testa

Centrocampista

Carlo Malaspina Attaccante

Dirigente

17-09-1972

09-11-1973

03-04-1973

02-10-1985

Antonio Carminucci Portiere

Gianluca Polini Difensore

Roberto Vallasciani Centrocampista

10-08-1970

21-09-1991

05-07-1982

Riccardo Vita Portiere

Andrea Bonifazi Centrocampista

Marco Simonelli Centrocampista

23-04-1985

27-02-1982

01-09-1992

Roberto Raccichini Difensore

Ezio Testa

Centrocampista

Ahmed Miskine Attaccante

12-12-1972

28-05-1978

21-07-1992

Andrea Polini Difensore

Michele Illuminati Centrocampista

Marco Marigliano Attaccante

Matteo Bracalente

25-07-1990

Difensore

21-04-1987

Centrocampista

11-03-1986

Michele Paglialunga

Luca Capancioni Attaccante

11-02-1987

11-06-1987

13-09-1990


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

SECONDA CATEGORIA gironE D

AGUGLIANO POLVERIGI USAP AGUGLIANO POLVERIGI Via Fagioli, 2 60020 Agugliano (AN) Tel. 071908964 - Fax 071908560 www.usaponline.com

Roberto Trombettoni

Marco Troncon

Lodovico Donzelli

Giovanni Tolardo

Stefano Manfredi

Simone Pelonara

Presidente

Allenatore

Dirigente

Luca Boncompagni Difensore

Francesco Polverari Difensore

Nico Tamburo Centrocampista

Dirett. Sportivo

Prep. Portieri

07-09-1982

01-04-1990

03-05-1992

Stefano Savelli Difensore

Gabriele Asoli Centrocampista

Giovanni Cofani Centrocampista

Fondazione ................................................................................1929 Presidente ........................................................... Roberto Trombettoni Vice presidente .............................................................Renzo Antonini Allenatore .....................................................................Marco Troncon Segretario .................................................................... Roberto Lucioli Dirett. Sportivo ........................................................ Lodovico Donzelli Dirigente .................................................................. Giovanni Tolardo Prep. Portieri ........................................................... Stefano Manfredi Team Manager .......................................................... Simone Pelonara Allenatore Juniores ................................................ Francesco Beccaceci

Francesco Beccaceci

Team Manager

24-07-1974

27-08-1992

18-09-1985

Claudio Rossi Difensore

Matteo Ramazzotti Centrocampista

Gianmarco Binci Attaccante

Michele Sampaolo

Allenatore Juniores

24-03-1974

29-08-1989

13-04-1992

Yuri Pasqualini Difensore

Mattia Belfiore Centrocampista

Mattia Stacchiotti Attaccante

Portiere

05-01-1990

22-05-1986

04-07-1992

Roberto Frulla Difensore

Alessandro Coen Centrocampista

Nicola Taglioni Attaccante

06-02-1988

04-06-1990

05-03-1991

21-04-1990

Valerio Vaccarini Portiere

Marco Perugini Difensore

Yuri Medici

Centrocampista

Giacomo Pollonara

Attaccante

13-04-1991

14-12-1989

27-07-1987

26-06-1990

Lorenzo Nisi Portiere

Mirco Bellagamba Difensore

Filippo Angelelli Centrocampista

Samuele Gramaccia Attaccante

09-07-1993

22-09-1991

09-05-1988

18-11-1973


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE H

COLBUCCARO Giuliano Contigiani

Roberto Luchetti

Giovanni Lisi

Flavio Pieroni

Roberto Fringoni

Renzo Pierangeli

Sante Chiurchi첫

Pierluigi Maninsalta

Presidente

Vice presidente

Prep. Portieri

Flavio Valenti Difensore

Matteo Raschia Centrocampista

Mauro Fioravanti Centrocampista

Dirigente

Logistica

23-01-1972

17-06-1979

11-08-1980

Paolo Quattrini Difensore

Riccardo Cavalieri Centrocampista

Sergio Ciccarelli Attaccante

Emanuele Francucci

16-05-1974

Difensore

26-07-1991

Centrocampista

24-12-1972

Attaccante

Sacha Tasso

Emanuele Sbarbati

Leonardo Santacruz

Segretario

Magazziniere

Portiere

25-11-1983

27-02-1980

11-05-1976

Gionata Staffolani Difensore

Alessandro Cuccagna Centrocampista

Nicola Domizi Attaccante

POLISPORTIVA COLBUCCARO Via Colbuccaro, 5 62014 Colbuccaro di Corridonia (MC) Tel. 0733/201848 - Fax 0733/205459 Fondazione ............................................................................1988 Presidente .........................................................Giuliano Contigiani Vice presidente .......................................................Roberto Luchetti Vice presidente ........................................................ Mario Rinaldesi Allenatore .........................................................Leonardo Santacruz Segretario ................................................................. Flavio Pieroni Dirett. Sportivo ........................................................ Andrea Rapari Dirigente ............................................................. Claudia Chiurchi첫 Dirigente ....................................................................Giovanni Lisi Dirigente ................................................................Giuliano Pacetti Logistica ............................................................... Renzo Pierangeli Magazziniere ..........................................................Sante Chiurchi첫 Prep. Portieri ........................................................ Roberto Fringoni

Allenatore

25-08-1976

05-06-1987

22-12-1991

09-03-1989

Pietro Sarracino Portiere

Matteo Grassetti Difensore

Valerio Vellante Centrocampista

Iljasi Mensur Attaccante

07-02-1979

18-08-1989

14-07-1979

07-08-1988

Luca Roganti

Portiere

Martino Valenti Difensore

Mauro Ciurlanti Centrocampista

Costel Munteany Attaccante

14-10-1978

22-06-1976

15-04-1977

11-05-1981

Christian Giampaoli

Difensore

Nicola Pieroni Difensore

Marco Monteverde Centrocampista

Roberto Gentiletti

Attaccante

02-09-1981

25-08-1990

29-04-1980

13-01-1981


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE M

MOLINI

ASD MOLINI CALCIO 2006 Via C. Cattaneo, 101 63023 Fermo (FM) Tel. 0734/628953 - Fax 0734/646057 Fondazione ................................................................................2006 Presidente ....................................................................Martina Virgili Vice presidente .......................................................Francesco Ferracuti Allenatore .................................................................... Paolo Cognigni Segretario .............................................................. Sandro Montagnoli Dirigente ........................................................................Mario Ficiarà Dirigente ................................................................ Salvatore Gangale Dirigente ........................................................................ Sara Smerilli Dirigente .................................................................... Mariana Torresi

Martina Virgili Presidente

Francesco Ferracuti

Sara Smerilli

Vice presidente

Andrea Bonifazi Portiere

Mirko Temperini Difensore

Roberto Frizzo Centrocampista

Fabio Luciani Attaccante

Mariana Torresi

Dirigente

30-07-1987

04-05-1984

17-07-1979

29-08-1979

Samuele Tempestilli Portiere

Michele Luciani Difensore

Roberto Iacopini Centrocampista

Daniele Ferrini Attaccante

Salvatore Gangale

Dirigente

30-03-1982

05-07-1984

13-07-1984

22-06-1981

Paolo Tirabassi Difensore

Riccardo Santoni Centrocampista

Alessio Mainquà Centrocampista

Ivan Di Concetto Attaccante

Paolo Cognigni

Dirigente

05-01-1988

01-01-1988

21-09-1982

02-06-1978

Giorgio Torresi Difensore

Andrea Perticarà Centrocampista

Marco Talamonti Centrocampista

Alessandro Speranzini Attaccante

Sandro Montagnoli

Allenatore

28-07-1985

27-12-1978

17-03-1988

20-11-1986

Alessandro Boccatonda Difensore

Samuele Cimadamore Centrocampista

Emanuele Sardellini Centrocampista

Matteo Carletti Attaccante

Mario Ficiarà

Segretario

13-04-1981

14-04-1973

15-12-1978

24-12-1990

Roberto Luciani Difensore

Cristiano Fortuna Centrocampista

Fabrizio Donzelli Centrocampista

Dirigente

10-02-1978

27-07-1989

22-12-1984

Aurelio Murazzo Difensore

22-02-1983

Giovanni Paolo Fortuna Centrocampista

Simone Gregorio Centrocampista

11-12-1986

01-07-1984


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE G

NUOVA LIBERTAS APD NUOVA LIBERTAS Via Grappa, 2 62012 Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/816138 Fondazione ................................................................................. 2003 Presidente .............................................................. Marisa Capparuccia Vice presidente ........................................................ Pasquale Calderoni Allenatore ............................................................... Pasquale Calderoni Dirett. Sportivo ............................................................. Enrico Marziali Dirigente .................................................................. Maretto Calderoni Dirigente ......................................................................Luigino Morresi Dirigente ....................................................................Claudio Tirabassi

Marisa Capparuccia

Pasquale Calderoni

Presidente

Raffaele Barboni Difensore

Giacomo Fioretti Centrocampista

Salvatore Esposito Attaccante

Claudio Tirabassi

Vice presidente

23-12-1987

30-10-1982

21-07-1983

Giuseppe Perta Difensore

Massimiliano Mari Centrocampista

Giuseppe Calderoni Attaccante

Luigino Morresi

Dirigente

11-03-1983

Antonio Montanaro Difensore

Luigi Anconetani

19-06-1972

Centrocampista

15-02-1984

Attaccante

Marco Verdecchia

Tommaso Caracciolo

Dirigente

03-08-1974

05-08-1975

05-12-1971

Luca Di Chiara

Difensore

Giuseppe Cozzolino Centrocampista

Enrico Marziali Attaccante

Portiere

07-11-1979

26-05-1977

12-09-1978

Andrea Bolognese

Centrocampista

Pierfrancesco Vitrini Centrocampista

Andrea Miandro

08-08-1978

Difensore

15-07-1987

Centrocampista

31-08-1976

Centrocampista

Gianluca Vittori

Stefano Silenzi

31-07-1986

10-09-1983

26-12-1976

Renato Barboni Difensore

Pasquale Calderoni Centrocampista

Alessandro De Martino Attaccante

17-06-1972

23-06-1989

01-08-1984


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE H

NUOVO PUNTO

ASD GS NUOVO PUNTO Piazzale san Gregorio, 3 62010 Mogliano (MC) Tel. 0733/557754 Fondazione ................................................................................1998 Presidente .................................................................. Simone Perroni Vice presidente .................................................... Massimiliano Carletti Allenatore ................................................................. Andrea Bianchini Segretario ...................................................................Daniela Perroni Dirett. Sportivo .............................................................. Ennio Perroni Dirigente ................................................................ Rossano Baccifava Dirigente ...................................................................Stefano Pistolesi Dirigente .........................................................................Roberto Vita Magazziniere ................................................................ Giovanni Giuli

Simone Perroni

Presidente/Centrocampista

Andrea Salvucci Difensore

Marco Polimanti Centrocampista

Andrea Compagnucci Attaccante

19-05-1993

13-05-1979

09-12-1979

Andrea Bianchini

Ennio Perroni

Allenatore

Danny Vagni Difensore

Federico Polimanti Centrocampista

Ugo D’Avino Attaccante

Giovanni Giuli

Dirett. Sportivo

20-09-1990

04-05-1985

28-01-1990

Massimiliano Carletti Difensore

Michele Sambuco Centrocampista

Andrea Finucci Attaccante

Federico Verdini

Magazziniere

05-10-1970

09-03-1988

18-03-1974

Andrea Polimanti Difensore

Riccardo Gianangeli Centrocampista

Roberto Compagnucci

Attaccante

Portiere

27-04-1984

15-11-1988

18-11-1976

Luca Mercuri Difensore

Massimo Frattari Centrocampista

Michele Piroschi Attaccante

27-05-1969

01-12-1985

25-03-1978

01-08-1981

Stefano Fortunati Portiere

Marco Tarulli Difensore

Manuel Giuli Attaccante

08-01-1968

22-08-1985

31-03-1983

Roberto Zucconi Difensore

Fabio Tarulli

Centrocampista

Alessandro Candria Attaccante

28-06-1984

10-09-1986

21-06-1981


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE I

SAN GIRIO Carlo Sampaolo

Massimiliano Rinaldoni

Maurizio Mei

Nazzareno Morichetti

Adriano Alessandrini

Maurizio Mazzoni

Presidente

Vice presidente

Dirigente

Diego Pasquali Portiere

Samuele Vitali Difensore

Cristian Anticaglia Centrocampista

Demis Natalini Attaccante

Dirett. Sportivo

Dirigente

27-01-1986

21-06-1984

25-03-1982

12-05-1981

Marco Pantaleone Portiere

Cristian Mandolini Difensore

Nicola Latini

Centrocampista

Francesco Simonacci Attaccante

ASD SAN GIRIO Via Marignano, 12/b 62018 Potenza Picena (MC) Tel. 0733/671371 Fondazione ................................................................................. 2008 Presidente ................................................................... Carlo Sampaolo Vice presidente ...................................................Massimiliano Rinaldoni Allenatore ................................................................... Marco Fontinovo Vice-allenatore ........................................................... Stefano Andreani Segretario ................................................................ Raffaele Camilletti Dirett. Sportivo ................................................................ Maurizio Mei Dirigente .............................................................. Adriano Alessandrini Dirigente ....................................................................Antonio Mazzoni Dirigente .................................................................. Maurizio Mazzoni Dirigente ............................................................. Nazzareno Morichetti Dirigente .................................................................. Antonio Rinaldoni Dirigente ........................................................................ Elio Rinaldoni

Antonio Rinaldoni

Dirigente

10-06-1989

19-09-1986

Andrea Rinaldelli Difensore

Marco Marziali Difensore

Paolo Marabini

02-01-1987

Centrocampista

10-01-1980

Attaccante

Riccardo Ramadori

Elio Rinaldoni

Dirigente

22-05-1979

Francesco Angeloni

Difensore

Alessandro Emiliani

30-04-1982 Centrocampista

Michele Droghetti

04-08-1986

Centrocampista

14-02-1988

Attaccante

Andrea Domenella

Marco Fontinovo

Dirigente

26-07-1979

17-11-1980

06-08-1988

23-07-1982

Riccardo Giampieri

Difensore

Fidelito Mengoni Centrocampista

Riccardo Filippetti Centrocampista

Stefano Andreani

Allenatore

Raffaele Camilletti

10-10-1980

Difensore

12-10-1973

Centrocampista

26-02-1988

Centrocampista

Franco Zaccagnini

Edoardo Paccaloni

Vice-allenatore

18-05-1984

12-10-1971

16-09-1989

Federico Lucesoli

Difensore

Riccardo Caporaletti Centrocampista

Massimiliano Scocco

Centrocampista

07-08-1984

02-05-1984

01-12-1982


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE H

VISSO

ASD VISSO 1967 Via Giuseppe Rosi, 2 62039 Visso (MC) Tel. 339/9911103 Fax 0737/95512 Fondazione .................................................................................1967 Presidente .....................................................................Roberto Ticani Vice presidente ..............................................................Mauro Grelloni Vice presidente ..............................................................Quinto Mattioli Allenatore ................................................................. Samuele Bonifazi Segretario .................................................................... Stefano Martini Dirigente ....................................................................... Bruno Galletti Dirigente ............................................................Luigi Spiganti Maurizi

Roberto Ticani

Mauro Grelloni

Quinto Mattioli

Bruno Galletti

Luigi Spiganti Maurizi

Samuele Bonifazi

Presidente

Vice presidente

Dirigente

Dirigente

Giovanni Spiganti Maurizi

Stefano Piroli

Francesco Tamburi

Daniel Ridolfi

Difensore

Centrocampista

Federico Forconi Attaccante

Vice presidente

28-03-1977

01-02-1989

10-08-1978

Difensore

Centrocampista

Marco Grelloni Attaccante

Daniele Valentini

Allenatore

05-04-1989

18-09-1984

24-06-1989

Andrea Sisini Difensore

Mario Sisini

Centrocampista

Daniel Remigi Attaccante

Portiere

26-09-1982

28-09-1980

23-01-1990

Alessandro Paternesi Difensore

Francesco Flammini Centrocampista

Alessio Grasselli Attaccante

19-06-1986

22-01-1970

27-07-1991

23-06-1984

Roberto Tizzoni Portiere

Francesco Rossetti Difensore

Mario Troiani

Centrocampista

Samuele Calabrò

25-09-1991

Difensore

30-06-1991

Centrocampista

04-04-1991

Attaccante

Gianluca Grisanti

Edoardo Magnapane

Mirco Troiani

03-03-1987

Difensore

09-03-1989

Centrocampista

06-03-1990

Attaccante

Alessandro Pugini

Tommaso Raggi

26-07-1992

07-02-1981

17-04-1979


37

n. 16

REAL CAMERANESE

ANCONA

REAL CASTELFIDARDO

Obiettivo terzo posto Il sogno bello e possibile Marchiseppe: “Sarà una bella corsa da qui alla fine”

I

l reparto offensivo si rinforza e la Real Cameranese punta al podio nel campionato di Seconda categoria girone E. Il mercato di riparazione di gennaio è stato decisamente fruttuoso per la Real Cameranese; la società, dopo la partenza dell’attaccante Michele Pasqualini, ha provveduto a rinforzare il reparto avanzato prima con Cosimo Omerico (classe 1983 - nel tondo) proveniente dall’Olimpia Marzocca, elemento di categoria superiore che garantirà da qui in avanti quel valore aggiunto in grado di fare la differenza. Ma il piano di rafforzamento della squadra guidata dal presidente Danilo Rossetti non si è fermato qui: la rosa è stata rimpinguata ulteriormente con Nicolò Ciucciomei, attaccante proveniente dal settore giovanile del Castelfidardo, il tutto per cercare di centrare quell’obiettivo chiamato play-off. “Villa Musone e Helvia Recina viaggiano ad un ritmo elevato – commenta il direttore sportivo Massimo Marchiseppe (foto in alto) – tale dal renderle attualmente irraggiungibili. E’ decisamente improbabile aspettarsi un calo di rendimento da queste due squadre, saranno loro due a contendersi fino alla fine la vittoria del

campionato. Noi comunque vogliamo esserci, puntiamo al terzo posto per giocarci le nostre possibilità nei play-off. Sarà una bella corsa da qui alla fine della stagione, ci sono diverse squadre attrezzate e motivate ma credo che possediamo le qualità giuste per dire la nostra fino in fondo. La squadra adesso sembra aver recuperato una buona condizione fisica, la rosa è al completo, abbiamo trovato il giusto equilibrio nella zona nevralgica del campo e quindi il nostro compito sarà quello di impegnarci partita dopo partita con concretezza per raggiungere il nostro obiettivo”. L’attuale posizione della Real Cameratese, agganciata al treno delle migliori, offre ottime condizioni per giocarsi fino alla fine ogni possibilità. Non bisogna infatti sottovalutare il fatto che ci sono ancora più di trenta punti in palio e con un reparto offensivo uscito radicalmente rafforzato dal mercato di riparazione, le quotazioni della Real Cameranese sono decisamente in rialzo. Il tutto ovviamente considerando il notevole potenziale delle dirette concorrenti in un girone che, mai come in questa stagione, si sta rivelando assai competitivo e soprattutto con un livello medio che guarda verso l’alto.

possediamo le qualità giuste per dire la nostra fino in fondo

Fiorucci: “La promozione? Ce la possiamo giocare”

La nostra squadra è nata per dare spazio ai ragazzi del posto che magari non sono riusciti a trovarlo nel Castelfidardo o nella Vigor

I

l Real Castelfidardo a caccia di promozione rinforza il reparto offensivo. La società sportiva nata 5 anni fa, dalla volontà del presidente Marco Magi per dare spazio ai giovani della zona, dopo un girone di andata da incorniciare nel campionato di Terza categoria (girone F) ora punta al colpaccio. La squadra, che finora ha dimostrato tenacia e qualità con una delle migliori difese del torneo e soprattutto navigando sempre nelle posizioni di vertice, ora possiede tutti i tasselli necessari per dare una svolta decisiva. “La nostra squadra è nata per dare spazio ai ragazzi del posto – spiega Sauro Fiorucci (foto sopra), responsabile tecnico – e che magari non sono riusciti a trovarlo nel Castelfidardo o nella Vigor, questo è il nostro impegno principale. L’unico appunto che all’inizio della stagione ci eravamo prefissati, era quello di disputare un buon campionato e regalare qualche soddisfazione ai ragazzi e ai tifosi, e raggiungere

i play-off. Giunti a questo punto, siamo nelle condizioni di poterci giocare anche qualcosa di più e noi ci proveremo fino alla fine. Quello di quest’anno è un campionato molto divertente, inoltre negli ultimi anni anche in Terza categoria il tasso tecnico e la preparazione atletica dei giocatori è molto migliorata a tutto vantaggio dello spettacolo”. Per dare spazio ai progetti di vittoria, la società si è data molto da fare nel mercato di gennaio per potenziare la squadra specialmente in attacco. Infatti, sono arrivati tre importanti rinforzi: Luca Lisci, punta proveniente dal San Biagio in Prima categoria, Antonio Gallo, anche lui attaccante, e nelle ultime ore anche un giocatore di esperienza che risponde al nome di Gufo. La squadra ha già dimostrato equilibro e soprattutto di possedere una difesa che sta facendo la differenza in questa stagione, adesso dovrà lottare per puntare al bersaglio grosso.


38

n. 16

Macerata

L’Acm Sambucheto ordina il silenzio stampa.Della serie quando i dilettanti si atteggiano a professionisti. Questa è bella. La società Acm Sambucheto (Seconda categoria E) fa sapere di essere in silenzio stampa per disposizione del presidente Stefano Serrani. “E’ fatto divieto a calciatori, dirigenti, allenatori - anche del settore giovanile - e genitori di rilasciare interviste a qualunque mezzo di informazione (radio, internet, giornali, ecc.)”. Senza parole.

A tu per tu con il giornalista di www.uefa.com Paolo Menicucci

Un maceratese alla UEFA “L’intervista indimenticabile? A Mourinho. E’ un grande. E vincerà tante Champions”

e non segue i rumours. Si parla solo di fatti e soprattutto di calcio giocato. Non mi piacciono le moviole e non mi piacciono scrivere di calciomercato andando dietro ai procuratori che ti fanno scrivere quello che vogliono. Poi devo ammettere che è anche più facile lavorare così. Un’intervista con noi non è mai ‘pesante’ per allenatori o giocatori: sanno che da noi non arriverà mai la domanda studiata per cercare una polemica”.

L

avora al sito ufficiale del calcio europeo (www.uefa.com) e collabora con il Guardian. Scusate se è poco. Paolo Menicucci, 27 anni, di Macerata, vive a Milano da 9 anni. Sposato con Raffaella, da poco è papà di Emma. Calcio e baseball i suoi sport preferiti. Squadra del cuore? Ma sì diciamolo: Bologna. Paolo Menicucci, quando e come hai iniziato la tua professione? “Durante il periodo dell’Università di Macerata ho partecipato al progetto Erasmus studiando per oltre un anno in Svezia - era il 1997 - e proprio a Stoccolma ho iniziato a lavorare part-time come traduttore per un sito di calcio europeo ormai sparito (eurofootball.com). Il passo dal tradurre articoli a scriverli di pugno mio è stato breve. Poi, tornato in Italia, ho avuto esperienze con un sito internet (calciomercato. com) e una rivista (Eurocalcio) prima di venire chiamato da uefa.com”. Che effetto fa lavorare per il sito istituzionale della UEFA? “Mi piace molto. Gli aspetti che preferisco sono soprattutto legati all’approccio del sito verso l’informazione. Un sito istituzionale non va mai a caccia di polemiche

Qual è stato il tuo primo articolo? “Non ricordo il primo articolo in assoluto, ma ricordo il primo per uefa.com. Il trasferimento di Ronaldo dall’Inter al Real Madrid nell’estate del 2002. Ero in prova e ricordo ancora l’emozione provata nel leggerlo con la mia firma sul sito”. Un aneddoto particolare della tua professione? “Forse non è un vero aneddoto ma è qualcosa che non scorderò mai. L’anno scorso – dopo aver tartassato per mesi l’ufficio stampa dell’Inter – sono riuscito ad ottenere un’intervista di 30 minuti con Mourinho prima del ritorno in casa del Chelsea negli ottavi di Champions. L’intervista è andata bene, ma non mi era mai capitato di chiacchierare così tanto a microfoni spenti con un tecnico subito dopo. Si è fermato a chiacchierare con me e il cameraman per almeno altri 20 minuti. Di solito gli altri se ne vanno appena è finita l’intervista. Lui è un personaggio incredibile, molto diverso da come viene descritto. Mi ha anche riconosciuto tra tanti giornalisti subito dopo la vittoria a Stamford Bridge ed è venuto a salutarmi. Poi mi ha concesso altri 30 minuti prima della finale contro il Bayern. Un grande. Secondo me di Champions ne vincerà almeno 5-6 prima di ritirarsi”. Hai veri amici nel mondo del calcio? “Non ho amici giocatori o allenatori, di-

versi mi riconoscono e mi salutano vedendomi spesso ma nessuno con cui sono mai uscito a bere una birra, se vogliamo metterla così . Tra i veri amici metto invece un collega dell’ufficio stampa dell’Inter e un grande scopritore di talenti del Palermo, anche lui ex giornalista”. Quali sono i tuoi siti preferiti per lavoro? “Ho detto che non mi piace scrivere di mercato ma – credo come tutti gli italiani – mi piace seguirlo. Ecco perché passo spesso da tuttomercatoweb.com. Non lo utilizzo per lavoro ma lo trovo interessante, semplice, veloce e sempre aggiornato. Per lavoro passo invece spesso dai siti ufficiali dei club. Quello dell’Inter è sicuramente il più completo con una sezione ‘archivio’ fantastica. La Fiorentina si sta muovendo bene con la sezione video, un bel tg e la possibilità di seguire in diretta video le conferenze stampa”. Hai mai avuto smentite o problemi per un articolo? “Sia a uefa.com che con il Guardian c’è un controllo quasi maniacale su ogni notizia che viene pubblicata, anche a scapito della velocità di pubblicazione rispetto ad altri siti, quindi finora non ho mai ricevuto smentite”. L’intervista che vorresti fare... “Sognavo di intervistare Mourinho e ci sono riuscito – due volte – l’anno scorso. Se dovessi fare un nome adesso, direi Eric Cantona. Altro personaggio mai banale”. Segui il campionato italiano e anche la Champions? “La Champions è il nostro cavallo di battaglia. Ho anche avuto la fortuna di lavorare come corrispondente in occasione di cinque finali, tra cui la più incredibile, quella di Istanbul tra Liverpool e Milan.

Il campionato lo seguo, quasi sempre qui a Milano, ma il carico di lavoro è diverso rispetto alla Champions quando sono presente dalla prima conferenza della vigila fino all’ultimo giocatore che esce nella mixed zone dopo la partita”. Qual è lo stadio più bello in cui se andato? “Ce ne sono diversi. Il mio preferito in assoluto è la ‘Bombonera’ a Buenos Aires, anche se non ci sono andato per lavoro, ma solo come turista. Atmosfera davvero incredibile. San Siro non sarà modernissimo ma resta uno dei miei preferiti. Forse il più caratteristico è quello del Braga in Portogallo, praticamente scolpito nella roccia. Ci sono stato per gli Europei del 2004. Per la modernità, un vero gioiello è quello dello Shakhtar Donetsk”. Cosa si pensa in Europa del calcio italiano? “Onestamente molti colleghi - soprattutto spagnoli e inglesi - sono molto critici verso il nostro calcio. Abusano anche di alcuni stereotipi – personalmente non credo che solo da noi i giocatori si buttano in area e fanno ‘catenaccio’ quando serve – però bisogna anche ammettere che da noi spesso non si gioca un bellissimo calcio. E soprattutto che si ha troppa paura nel lanciare i giovani”. Chi vince il campionato italiano? “Credo che vincerà il Milan perché ha uno Zlatan Ibrahimovic che sulla distanza sa sempre essere decisivo, ma l’Inter lotterà sicuramente fino in fondo con Leonardo in panchina. Mi sta un po’ deludendo il Palermo: a inizio stagione lo avevo pronosticato addirittura in lotta per lo scudetto considerando Delio Rossi uno dei migliori tecnici in Italia, Javier Pastore un vero talento e Abel Hernandez un fenomeno in costruzione”.


39

n. 16

MACERATA

“Soddisfatto della mia Samb” Il presidente Ortenzi fa il punto del campionato e lancia una frecciatina al presidente Cellini…

E’

in una posizione di classifica che si potrebbe definire tranquilla se non fosse che i punti di differenza tra la vetta e i play-out sia molto ridotta. Di certo la Samb Montecassiano, protagonista nel girone C di Prima categoria, sta rispettando gli obiettivi stagionali prefissati dalla dirigenza come ci conferma il presidente Franco Ortenzi. “Non possiamo far altro che definirci soddisfatti di quanto la squadra sta facendo nonostante qualche momento di appannamento nei risultati dovuto essenzialmente a fattori del tutto occasionali, vedi squalifiche e infortuni in rapida sequenza, che non hanno permesso alla squadra di esprimersi al meglio e soprattutto al mister di poter scegliere serenamente”. Nelle ultime gare giocate si è notato comunque un miglior rendimento esterno della squadra guidata da Pietro Giacomini: “Vero, ma a mio avviso è stato solo frutto di situazioni occasionali: avevamo avuto un ottimo trend casalingo poi cer-

te situazioni ci hanno impedito di ottenere risultati importanti tra le mura amiche. Mi piace però sottolineare il fatto che ci siamo sempre ben comportati contro squadre di alta classifica come ad esempio Monteluponese, Montefano e Fiuminata che si giocheranno la Promozione fino alla fine anche se credo che la squadra di mister Esposto possa aver effettuato lo scatto decisivo. In definitiva, comunque, possiamo dire che rispetto allo scorso anno c’è un equilibrio maggiore spostato verso l’alto, senza dubbio questo è un campionato molto più competitivo”. Per la Samb Montecassiano c’è ora l’obiettivo di raggiungere la quota salvezza nel minor tempo possibile per poi valorizzare i propri ragazzi; la Samb infatti gestisce un settore giovanile composto da ben 11 squadre, un lavoro notevole per una realtà piccola ma estremamente attiva: “Ci piacerebbe dare spazio nella parte finale della stagione ad altri ragazzi del nostro settore giovanile nel quale investiamo moltissimo e che crediamo fondamentale per il futuro del calcio, soprattutto a questi livelli. In questo senso però devo dire che mi ha stupito l’intervento del presidente del Comitato Paolo Cellini che ha rivolto un elogio, nell’ultimo incontro che abbiamo tra società e federazione, a quelle squadre che dispongono solo della prima squadra. Non mi sembra particolarmente corretto nei confronti di squadre che lavorano alacremente come noi per formare le nuove leve di giocatori. Fosse per me renderei obbligatorio l’utilizzo dei fuoriquota anche in Prima categoria, dobbiamo valorizzare il lavoro che facciamo in prospettiva futura ”.

“Voglio uomini prima che giocatori”

Il tecnico della Nuova Libertas, Calderoni, elogia le doti umane del gruppo Una realtà che da tempo è punto di riferimento a Civitanova Marche, conosciuta per la grande passione che mette nel rapporto con il mondo del calcio. I bianconeri della Nuova Libertas sono ormai una istituzione nel panorama di Terza categoria civitanovese, impegnata da anni a dar spazio a un gruppo di atleti che, prima di tutto, sanno fare squadra fuori dal campo. A confermarlo è Pasquale Calderoni, vicepresidente e allenatore del sodalizio bianconero, vera anima insieme al presidente Marisa Capparuccia della società. “Ho sempre puntato molto sul gruppo di uomini prima che di giocatori - conferma lo stesso Calderoni - e devo dire che i risultati si stanno vedendo. Bisogna anche considerare che non abbiamo mai avuto l’assillo del risultato a tutti i costi ma solo l’ambizione di ben figurare, migliorando il risultato delle scorse stagioni. Da questo punto di vista la squadra si sta dimostrando pienamente all’altezza, disputando un bel campionato con un girone di andata che ci ha regalato belle soddisfazioni”.

Un doppio ruolo quello di allenatore e vicepresidente, senza dubbio non facile da gestire: “In quanto a tempo e impegno non è facile, sarebbero necessari altri aiuti: spesso ci troviamo a far fronte a mille problematiche, come allenare i portieri e altre situazioni che si vengono quotidianamente a creare. Il tutto nel rispetto della motivazione ludica che ci porta a stare insieme a questi ragazzi che hanno creato qualcosa di importante anche fuori dal campo: escono insieme in comitiva molto spesso, a cena e nelle uscite serali”. Una prima parte di stagione che va in archivio con venti punti all’attivo in tredici gare: un risultato lusinghiero che apre prospettive importanti per il ritorno: “Mi ripeto – conclude Calderoni – non abbiamo l’assillo dei risultati come hanno altre squadre in questa categoria, vogliamo solo divertirci. Penso che già ripetere lo stesso punteggio della fase ascendente sarebbe motivo di grande soddisfazione per la società e per i ragazzi”.


40

n. 16

RM CIVITANOVA

MACERATA

SAN CLAUDIO

Giovani calciatrici crescono Per i playoff vuole esserci Solidarietà: mute di calcio in Etiopia

M

olti progetti e tanti risultati per la RM Calcio Civitanova che dalla prima squadra maschile, al nuovissimo progetto per il settore giovanile femminile si circonda di entusiasmo. La soddisfazione si racchiude nella parole del presidente Sergio Diomedi. “La prima squadra è stata ridisegnata – commenta – con 12 giocatori nuovi rispetto allo scorso anno. Abbiamo voluto dare spazio ai ragazzi oltre a puntare sull’esperienza di Giorgio Moschettoni e Mirco Acciarri che sono le bandiere. Stiamo disputando un buon campionato, il nostro obiettivo è puntare ai play- off ma prima di tutto, e a questo ci teniamo molto, vogliamo educazione dai nostri ragazzi fuori e dentro al campo”. In quest’avvio di 2011 l’elemento che più di altri cattura l’attenzione di appassionati di sport e dirigenti della Real Muscolina è il progetto del calcio femminile. Lo scorso anno la società ha disputato il campionato Figc di calcio a 5 femminile e quest’anno è ripartita dalla serie A, anche se trattandosi di un progetto ai primi passi sta vivendo un periodo di ambientamento. Proprio per questo dalla scorsa estate, la società ha tentato di allestire un settore giovanile rigorosamente femminile. “Abbiamo già 15 ragazze con età compresa fra 8 e 12 anni che si allenano regolarmente – spiega Emanuele Trementozzi, coordinatore del progetto – e c’è molta curiosità intorno al progetto. Per le ragazze è una novità, ma si stanno adattando bene e persino alcuni genitori ci hanno contattato. Stiamo chiedendo di poter partecipare con

Serafini: “Sarebbe la ciliegina sulla torta”

una squadra tutta femminile ai campionati maschili giovanili di categoria, visto che al momento non ci sono tornei adatti per le nostre ragazze”. Gli istruttori Andrea Carlocchia (340-7815065) e Isabella Bracalente (333-2673389), che curano la preparazione del settore giovanile femminile, stanno trovando un terreno molto fertile su cui lavorare, ed anzi sono stati protagonisti di un progetto di solidarietà. Infatti, la Real Muscolina in collaborazione con l’associazione CVM, ha donato una muta di calcio ad una squadra femminile composta da bambine orfane in Etiopia. Un dono semplice, che però ha assunto un profondo valore umano. Lo sport è importante per una crescita sana e completa, sia da un punto di vista fisico, sia caratteriale, per favorire la socialità. In un paese come l’Etiopia, dove le difficoltà che bambini devono affrontare per poter sopravvivere e le occasioni di divertimento sono ben poche, questo progetto riveste poi un ruolo ancora più importante. Per quanto concerne le bambine, questo dono assume un valore aggiunto. La cultura locale relega le ragazze, fin da piccole, in una condizione di inferiorità, escluse da molte attività, destinate ai lavori in casa o nei campi, senza possibilità di far sentire la loro opinione. E proprio per questo la Real Muscolina, sta già lavorando per perfezionare questo dono fornendo alle bambine etiopi anche delle scarpe.

La squadra delle giovani calciatrici etiopi con le maglie donate dalla RM Civitanova

U

n avvio di stagione con i fiocchi, poi il rallentamento prima di una ripartenza decisa che permette di guardare con ottimismo ad un piazzamento nei play-off. Stagione importate quella disputata finora dal San Claudio, impegnato in un girone quanto mai equilibrato come quello F di Seconda categoria. “Non si può che valutare positivamente la prima parte di campionato – commenta il direttore sportivo Fernando Serafini - l’avvio di stagione era stato strepitoso con nove punti conquistati nelle prime tre uscite. Successivamente ad un piccolo calo ci siamo ripresi, consolidando la nostra posizione in classifica che soddisfa la società per come i ragazzi si stanno comportando. Il nostro obiettivo è quello di disputare una stagione tranquilla che possa tenerci lontano il più possibile dalle sabbie mobili della bassa classifica; una volta conquistata la salvezza si potrà pensare a qualcosa di diverso come i play-off. Sarebbe veramente la ciliegina sulla torta”. Molte le insidie sul cammino del San Claudio, a partire da un gruppo di concorrenti veramente di ottimo livello. “Senza dubbio il livello del campionato è decisamente buono, con squadre molto ben attrezzate sia numericamente che qualitativamente: non è una banalità ma l’equilibrio è sotto gli occhi di tutti. Si può far risultato con la prima della classe e soffrire maledettamente con chi è impegnato nei bassifondi, tutte le squadre vanno affrontate con il giusto atteggiamento per

non rischiare brutte figure”. I numeri parlano di una squadra con uno dei migliori attacchi del girone ma con una difesa con qualche gol di troppo incassato: “Eppure pensavamo di aver allestito una squadra compatta, capace di concedere pochissimo. Avendo una rosa tutto sommato molto ristretta, composta da 16 elementi, spesso per infortuni (diversi) e squalifiche (poche) mister Giordano Bernabei si trova in difficoltà anche nel fare sostituzioni e con scelte obbligate”. Per quanto riguarda invece la vittoria finale del campionato, secondo Serafini, si tratta di un discorso aperto a più soluzioni: “Sono molte le squadre che possono dire la loro: a partire dalla Settempeda che per organico è la principale candidata al successo finale ma attenzione a squadre come Folgore Castelraimondo, Caldarola e Serralta che sta facendo molto bene, andando oltre le aspettative. Devo dire che una squadra che mi ha favorevolmente impressionato, nonostante si tratti di una neopromossa, è quella dei Giovani Tolentino. Sono queste le realtà migliori di questo campionato con l’augurio che il San Claudio possa inserirsi in chiave play-off”.


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n. 16

CLUENTINA

MACERATA

Quarant’anni di gloria ORGANIGRAMMA SOCIETARIO

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on solo prima squadra, come da costume e tradizione del sodalizio maceratese. In casa biancorossa un occhio di riguardo e non solo è stato da sempre posto in favore del settore giovanile. Alo momento il settore giovanile è composto da due squadre di primi calci e pulcini a 7 per un totale di 21 iscritti, guidati dai dirigenti Oriano Poloni e Massimo Tasselli e allenati da Mattia Orioli. Ad oggi l’obiettivo è quello di essere stabilmente presenti in Prima categoria dopo la splendida cavalcata nei playoff di due stagioni addietro, conclusi con la vittoria decisiva sul campo del San Marco Servigliano. Una società nata nel 1971 e che dunque, in questo anno solare, festeggerà i suoi prima quarant’anni di vita, fondata dalle famiglie Sileoni, Bernabei e Torquati insieme alla comunità parrocchiale della zona di quell’epoca. Si sta ben comportando la Juniores guidata nella zone medio-alta della classifica, ben guidata da Marco Mogetta, nel torneo provinciale di categoria. Nel complesso, la società biancorossa intende consolidare la propria posizione nel panorama dilettantistico per poi spostare i propri sforzi sul settore giovanile, cosa che risulta ancora complicata a causa di una struttura sportiva non all’altezza per la carenza di materiale umano. Proprio per riaprire un nuovo ciclo la società sta riproponendo all’amministrazione comunale la necessità di una nuova struttura per provare a ricostruire un settore giovanile all’altezza di una comunità come quella di Piediripa di Macerata che conta circa 2000 abitanti. L’organigramma che attualmente compo-

Presidente Carbonari Claudio Vice presidente Sileoni Francesco, Ponzelli Michele (responsabile Juniores) Segretario – Cassiere - Team manager Massimiliano Marcolini Direttore sportivo Dario Berdini Dirigente Accompagnatore Primo Cingolani (dirigente storico con la Cluentina dal 1978 più di 1.300 partite ufficiali seguite in distinta) Responsabile settore giovanile Tasselli Massimo Dirigente Accompagnatore Juniores Massimiliano Menichelli, Nazzario Cesca, Oriano Poloni Dirigente resp. scuola calcio Allenatore Juniores Marco Mogetta Dirigenti settore giovanile Cerquetta Enzo, Cerquetta Paolo, Iannone Claudio, Ramaccioni Roberto ne la Cluentina ha iniziato questa avventura nella stagione 2003-2004 quando tre amici quali Francesco Sileoni, Efrem Ramaccioni e Massimiliano Marcolini (aiutati dallo storico dirigente Primo Cingolani) si sono rimboccati le maniche e hanno preso il testimone all’ex presidente Gino Tiranti e il vice Ferruccio Montironi, che per più di un decennio hanno dato tutto a questa società. Da qui si è ricostruita una struttura sportiva ed una tradizione legata sopratutto allo spirito sportivo e di comunità; questo ha portato all’ingresso del presidente Claudio Carbonari, del direttore sportivo Dario Berdini, del vice presidente Michele Ponzelli e dei dirigenti Massimo Tasselli, Marco Mogetta, Nazario Cesca, Massimiliano Menichelli, Tonino Romagnoli e Oriano Poloni: senza di loro oggi la Cluentina non sarebbe quella realtà che tutti conoscono anche grazie ai tanti giocatori che per anni hanno giocato e dato il cuore per questa maglia. Tanti i nomi nella memoria degli sportivi biancorossi: da Pierpaolo Giacomini a Valerio Belfiore, passando al grande capitano Marco Bonfigli (113 gol con la maglia della Cluentina) fino a Daniele Sgalla, Nicolae Neamtu, Raffaele Rucci, Riccardo Tombolini, Andrea Trinchieri, Alessandro Accorsi, Matteo Ciccarelli fino a Nicola e Leonardo e Centioni e Matteo Principi (58 gol in 5 stagioni). Non si possono infine dimenticare i tanti allenatori che si sono succeduti come il mitico Alberto Damiani, “Gigetto” Cipriani, per passare a Bruno Piancatelli eFabrizio Giacovelli fino a Riccardo Fusari, artefice della splendida cavalcata della stagione 2008-2009.

ROSA PRIMA SQUADRA

Portieri Lorenzo Scoppa ‘83, Michele Giusti ‘75, Diego Novelli ‘93 Difensori Alessio Cervigni ‘82 , Marco Piancatelli ‘85, Sergio Micozzi ‘80, Bergamini Roberto ‘88, Siroti Matteo ‘80, Marcaccio Paride ‘90, Salciccia Simone ‘89 Centrocampisti Paolo Cerquetta ‘82, Calamita Lorenzo ‘92, Pietro Canesin ‘87, Alessandro Tedeschi ‘80, Francesco Guzzini ‘88, Cacchiarelli Mirco ‘88, Denni Bianchetti ‘86 Attaccanti Filippo Canesin ‘88, Magnarelli Fabrizio ‘86, Angeletti Matteo ‘83, Mattia Carlini ‘91 Allenatore Gabriele Cecioni Vice allenatore Efrem Ramaccioni

La Cluentina organizza la XV edizione del Trofeo Marche 2011, secondo trofeo Pro Loco Piediripa associazione affianca la società biancorossa nell’organizzazione di un torneo storico, riservato alla categoria Giovanissimi aperto a tutte le squadre marchigiane e delle regioni limitrofe. La società sta già lavorando per mettere a punto la macchina organizzativa: una edizione che prenderà il via a maggio per concludersi come vuole la tradizione nel mese di giugno al Valleverde di Piediripa. Per comunicare la propria adesione le società potranno rivolgersi alla società attraverso il sito internet www.cluenticacalcio.it oppure chiamando 348/5151924.


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MACERATA

Civitanovese, i giovanissimi si confrontano con la Fiorentina Una giornata importante per i giovanissimi della Civitanovese che, giovedì 27 gennaio, sono stati ospiti della Fiorentina per un test amichevole di assoluto prestigio. Il tutto, dopo un felice debutto

nel campionato regionale con la vittoria sui pari età della Futura 96, rientra in un progetto di più ampio respiro. “Esperienza importante - sottolinea mister Emanuele Ciabocco - la gara con la Fiorentina rien-

tra nel quadro di amichevoli che abbiamo programmato per far confrontare i nostri ragazzi con realtà decisamente importanti com’è quella gigliata”. La gara di Firenze fa seguito a quella già disputata a Berga-

mo qualche settimana addietro quando i baby rossoblu hanno affrontato i colleghi dell’Atalanta.

Lorese mangia-allenatori: terza panchina Torna Paoloni, ma Scoponi se ne esce al veleno: “Ho sbagliato io ad accettare”

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erza panchina alla Lorese (Prima categoria girone C): la società si separa da Fabio Scoponi - subentrato nel mese di novembre al posto di Massimo Appignanesi - e chiama Paolo Paoloni, già protagonista sulla panchina della squadra di Loro Piceno alcune

stagioni fa. “Purtroppo la classifica dopo tre sconfitte consecutive era tornata ad essere pericolosa - il commento del presidente Giancarlo Arriva (nella foto) - e abbiamo ritenuto opportuno dare nuovamente una scossa all’ambiente. Ringrazio comunque Scoponi per quello che ha fatto e auguro buon lavoro a Paoloni”. Lo strappo con l’ex tecnico della Filottranese si è consumato dopo la sconfitta in casa della Cluentina. Fabio Scoponi del suo esonero dice: “Sono state pagate gare tre sconfitte immeritate, compresa quella di Piediripa maturata al termine di una partita in cui c’è stato negato un rigore, ma anche quella di Montefano e in casa con la Samb Montecassiano che gridano tutte vendetta”. Un esonero che il tecnico maceratese non ha affatto digerito: “La società Lorese ha il diritto di fare ciò che vuole anche se non sono affatto convinto che questa fosse la strada da battere. Probabilmente ho sbagliato io ad accettare! E gli errori si pagano. Quando sarà sbollita la rabbia ne riparleremo perché qualche sas-

solino dalle scarpe bisogna pur toglierselo”. Queste le parole invece del nuovo allenatore Paolo Paoloni, senza dubbio felice di ritrovare un ambiente nel quale in passato ha ottimamente lavorato: “Accetto con entusiasmo - afferma l’allenatore di Mon-

te San Giusto - ritrovo un ambiente ed una società con la quale ho lavorato bene in passato. I problemi che affliggono la squadra voglio conoscerli e possibilmente risolverli il prima possibile. Parlerò con i ragazzi”.


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MONTE SAN MARTINO

MACERATA

JUVENTUS CLUB

“Il gruppo per impegno Si riparte con merita la…promozione” il Settore Giovanile Il presidente Anselmi chiede ai ragazzi un ulteriore sforzo per il rush finale

il nostro obiettivo principe è quello di far divertire i nostri ragazzi

E’

iniziato il girone di ritorno per il campionato di Terza categoria (girone L) e la formazione del presidente Raffaele Anselmi (foto sopra) deve ora produrre il massimo sforzo per chiudere in bellezza la stagione: in quest’ottica va inquadrato l’arrivo di Cristano Narcisi (nel tondo), classe 1984, proveniente dalla Nuova Maglianese, con esperienze passate nelle fila di Monsampietro Morico, San Marco Servigliano e Folgore Falerone. Il Monte San Martino di mister Del Bello si trova ora in una posizione di metà classifica, c’è anche da precisare il fatto che a causa della nevicata di qualche giorno fa la partita con la Corva è stata rinviata per ovvi motivi. “Grazie al mister – commenta il presidente Anselmi – siamo riusciti a perfezionare l’accordo con Narcisi, che al momento ha disputato una sola gara con noi ma su cui puntiamo per questo finale di stagione. Un campionato che presenta ancora molti ostacoli sulla nostra strada, con squadre molto ben a t t re z z a te ma il nostro obiettivo è ottenere un piazzamento nella griglia playoff. Fino alla fina sarà una battaglia dura, ci servono punti e

puntiamo molto sul confronto con la Corva che ci potrebbe portare nei quartieri nobili della classifica”. Un obiettivo che ha principalmente lo scopo di valorizzare l’impegno dei ragazzi e regalare qualche bella soddisfazione a quel gruppo di tifosi che segue con passione le vicende della squadra. “Vogliamo prima di tutto – continua Anselmi – creare una mentalità sportiva per i nostri ragazzi, con impegno e rispetto, il tutto per affrontare un buon campionato e regalarci qualche emozione. Un obiettivo giusto anche se, nel caso di una possibile vittoria, avremmo qualche difficoltà ad avere i mezzi per affrontare una categoria superiore. Quindi il nostro obiettivo principe è quello di far divertire i nostri ragazzi e invogliarli a fare bene. I ragazzi sono ben motivati e i dirigenti stanno lavorando con impegno, il mister è molto motivato, il clima è quello giusto e mi sento di doverli ringraziare pubblicamente per la voglia che ci stanno mettendo”. Abbiamo chiesto al presidente Anselmi, chi vede fra le favorite per la vittoria del campionato e il responso è stato piuttosto semplice con la capolista Pennese che sta dimostrando sul campo i suoi valori, la Corva che si è dimostrata tra le più organizzate e la Torre. Far bene è un obiettivo anche per un altro motivo, circola voce in paese che il presidente Anselmi al termine della stagione dopo tre anni d’impegno possa dimettersi e per questo vorrebbe lasciare un bel ricordo a tifosi, giocatori e all’intero ambiente.

L’

A.S.D. Juventus Club Tolentino, società partecipante al campionato di Seconda categoria (girone F ), riparte con il Settore Giovanile. Dopo l’unificazione di tre anni fa del settore giovanile con quello dell’U.S. Tolentino, la società tolentinate ha deciso di riaprire per conto proprio perché se non si ha la base, difficilmente si può andare avanti con la squadra maggiore. Come a dire: se non si hanno fondamenta solide, prima o poi il palazzo crolla. La prima squadra deve essere fatta per la maggior parte con giocatori cresciuti nella società, altrimenti i costi sarebbero troppo alti. E’ sempre stato così, ed allora vedendo che da qui a

qualche anno non si ha più nessuno per integrare l’organico della prima squadra, la società ha preferito ripartire con il Settore Giovanile. Con i giovani sta attualmente disputando i campionati Juniores Provinciali e Allievi, inoltre ci sono diversi ragazzi tra i 6 ed i 10 anni che si stanno preparando per andare a disputare i tornei primaverili degli Esordienti e Pulcini della FIGC. Le iscrizioni sono sempre aperte, in qualsiasi momento i ragazzi possono iscriversi presso la segreteria, in Via Padre Nicola Fusconi n. 3 di Tolentino- Tel. 0733/969864 - e-mail: juveclubtolentino@virgilio.it.


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MACERATA

Entusiasmo Visso Nuova società, ragazzi del posto: dagli Amatori al vertice della Terza categoria

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l Visso viaggia sulle ali dell’entusiasmo. La nuova compagine societaria è stata rifondata nel 2009 dalle ceneri della vecchia società che una volta retrocessa dal campionato di Prima non venne iscritta alla Seconda categoria. Da qui la voglia di rifare calcio in paese. Così, un gruppo di giovani ragazzi di Visso che avevano disputato nella stagione precedente un campionato Amatori, con l’aiuto di alcuni ap-

siamo convinti di non essere inferiori a nessun’altra compagine

passionati sostenitori (che sarebbero poi entrati nello staff dirigenziale) iscrissero la squadra al campionato di Terza categoria e nonostante i pochi mezzi economici e tecnici, disputarono un dignitoso torneo, incoraggiando la dirigenza e gli sponsor a qualche sforzo in più nell’anno successivo. Siamo nella stagione 2009-2010, la società prende il nome ASD Visso 1967 , al solito gruppo di ragazzi vissani vengono a far compagnia due giovani di Camerino e con la guida di mister Fraschetti la squadra disputa un buon campionato e solo per una concomitanza di fattori sfortunati non entra nel lotto dei play-off. All’inizio della stagione in corso la ASD Visso 1967 ha un nuovo presidente, Roberto Ticani (nella foto), che porta in società nuove risorse e forti stimoli. Qualche innesto alla già collaudata rosa, un gruppo affiatatissimo sia dentro che fuori dal campo e soprattutto la guida tecnica del giovane mister Samuele Bonifazi portano la squadra - al di là di ogni più rosea previsione - in prima posizione con alcuni punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici. Siamo solo alle prime battute del girone di ritorno, il campionato è ancora molto lungo e c’è la consapevolezza che le squadre che inseguono (tipo Ripe San Ginesio e Morrovalle) sono state costruite per vincere il campionato e che faranno di tutto per riuscirci. “Ma siamo anche convinti - sottolinea il vicepresidente Mauro Grelloni - di non essere inferiori a nessun’altra compagine e continuando con questo entusiasmo e questa forza di gruppo niente ci è precluso”.

Bonifazi: “A questo punto non possiamo più nasconderci”

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a avuto un po’ di esperienza da allenatore a Castelraimondo ma è a Visso che Samuele Bonifazi, 31 anni, di San Severino Marche, si sta confermando come uno dei tecnici più bravi dell’alto maceratese. Bonifazi funge da allenatore – giocatore e in una squadra che vede alcuni elementi di esperienza come

Raggi, Tizzoni e bomber Remigi (già in doppia cifra) lui detta i tempi al centrocampo. “A questo punto non ci possiamo più nascondere ed è d’obbligo pensare alla vittoria finale - puntualizza Bonifazi - comunque mi preme sottolineare che è un primato per certi aspetti inaspettato ma proprio per questo ancora più bello da vivere”.


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Fermo

Demetrio Montanari non è più il tecnico della Nuova Maglianese (Seconda categoria G). Il nuovo allenatore è il moglianese Fabrizio Cesetti, ex Rapagnano. Domenico Lepidi non è più l’allenatore della Vis Faleria (Seconda categoria G): la società ha scelto Guerrino Cannoni, ex Monturanese.

“Montegiorgio è casa mia” Ivo Supe, il capitano: sette stagioni in rossoblu con la brutta pagina di Sarno. Poi Corridonia e Falerone… ritorno ho pensato di smettere. Ma quella stagione resta indimenticabile con la Coppa Italia vinta a Falconara, i play-off vinti contro una grande Cingolana a Macerata e poi la finale con il Civitavecchia”. In rossoblu hai anche iniziato la tua carriera da allenatore.

La Montegiorgese 2003-2004

S

ono bastati pochi mesi per sentirlo parlare italiano ma pochissimi minuti per far sì che entrasse nei cuori del pubblico di casa nostra. Parliamo di un ragazzone croato che ha saputo far breccia nel cuore degli sportivi di Montegiorgio, Falerone e Corridonia. “Tutte splendide esperienze di vita, dove ho incontrato gente fantastica. Montegiorgio però è nel mio cuore, per me è casa”. Non ha dubbi Ivo Supe, 38 anni il 5 agosto, croato di Sibenk, località di mare divisa dalle coste marchigiane dal placido Adriatico. Lo attraverserà nell’estate del 2001, a 28 anni, per ripartire nel calcio di casa nostra dopo una vita a dar calci ad un pallone nella massima serie croata. Anni non facili, anni di guerra, di tensioni ma la voglia di calcio è sempre stata molto forte per i ragazzi della sua generazione. Prima il settore giovanile del Sibenik, squadra di serie A, a 18 anni il trasferimento alla Dinamo Zagabria: “Con la Juniores – ci racconta – poi un anno in prestito in C, prima dell’anno da militare al termine del quale sono tornato a Sibenik dove ho giocato fino al mio arrivo in Italia”. Un arrivo in Italia che avviene nel 2001: “E arrivo subito a Montegiorgio: vengo da tanti anni di serie A e mi ritrovo in Eccellenza, mi trovo subito benissimo però, ambiente familiare, unico, splendido per giocare a calcio dove c’era grande partecipazione da parte della società e dei tifosi: una grande famiglia”. Sette anni a Montegiorgio, qual è stata la partita che non dimenticherai mai? “La partita di Pergola nel 2004, credo che

ancora oggi sia negli occhi di tutti i montegiorgesi. Valeva un campionato intero dopo un lungo testa a testa con la squadra di mister Fontana. Giochiamo bene ma andiamo sotto 2-0, con un loro gol in fuorigioco. Non molliamo, accorcia Silipo per il 2-1 poi realizzo io dal limite il 2-2. Ricordo la corsa e il tuffo sotto i nostri tifosi, erano tantissimi, un’emozione incredibile. Nel finale sfiorammo la vittoria con Pavoni, sarebbe stata l’apoteosi. In quella stagione con Calcabrini giocavamo un calcio meraviglioso. Anche se resto convinto che, come individualità, la più forte era quella dell’anno precedente con Romiti in panchina: Contigiani, Roscioli, Liberati, Mezzabotta, Pavoni, Bonfigli, Galdo e tanti altri. Non riuscimmo a fare gruppo ma potenzialmente era una squadra da urlo”. I risultati migliori però arriveranno nel 2005-2006: 54 partite totale, play-off vinti, Coppa Italia vinta e l’episodio di Sarno. Tutto con la fascia da capitano. “Un gruppo tosto, una squadra che conosceva la sua forza e non abbassava mai la testa. Per quanto fatto, avremmo meritato la serie D in pieno. Purtroppo, resta l’amarezza per quel giorno a Sarno: non riuscimmo a giocare per la prima mezz’ora, difficile descrivere qual è stata la situazione prima e durante la gara. Ci aspettarono con un vero e proprio agguato, aggredendoci davanti e dentro gli spogliatoi. Ho giocato spesso partite di calcio nel periodo della guerra in Croazia, in un clima difficile ma ciò che ho visto quel giorno mi ha lasciato senza parole. Durante il viaggio di

“Il doppio ruolo di allenatore-giocatore è difficile ma non impossibile. Quando devi pensare solo a te stesso rendi molto di più, mentre se hai la responsabilità di tutta la squadra non riesci a dare il massimo da giocatore. Serve l’aiuto della squadra e io a Montegiorgio sono stato fortunato, avevo un gruppo importante con Liberti, Roscioli, Mezzabotta, Contigiani e tutti gli altri che mi hanno aiutato tanto. Il tutto in un ambiente familiare, complice con la squadra e con tifosi che ci hanno sempre aiutato. Montegiorgio è per me qualcosa di unico, ci sono amici e persone a cui debbo molto: Montegiorgio è casa mia”.

“Per il calcio croato ero un po’ fuori dal giro e quindi ho ripreso i contatti pian piano. Prima ho allenato una squadra di serie C e ora collaboro con il settore giovanile dell’HNK Sibenik: lavoro con i ragazzi nati nel 2000-2001. Recentemente abbiamo disputato un importante torneo di categoria a livello e ci siamo classificati al quarto posto, superando anche una selezione della Dinamo Zagabria. Mi piace lavorare con i ragazzi e farlo con una società così imporChiatante da grandi stimoli. ramente mi piacerebbe crescere da un punto di vista lavorativo ma bisogna aver pazienza e fare un passo alla volta”.

Nel 2007-2008 arriva il passaggio al Corridonia, in Promozione. Quanta differenza con l’Eccellenza? “A Corridonia ho avuto la possibilità di conoscere un grande uomo e un grande allenatore come Giovanni Ciarlantini, d’altra parte i risultati parlano per lui; quell’anno abbiamo perso la finale play-off ma poi lui ha saputo rifarsi con gli interessi e questo mi fa molto piacere. Tra Eccellenza e Promozione la differenza è enorme, maggiore di quella che esiste tra Seconda Divisione ed Eccellenza dove il livello è praticamente professionistico e ci sono squadre importanti e ricche di tradizione”. L’ultima stagione in Italia, 20072008, l’hai disputata a Falerone. “Sapevo che sarebbe stato l’ultimo anno in Italia, conoscevo il presidente Fabio Monini e ho accettato la sua proposta. Una bella stagione con Stefano Cipolletta come allenatore che mi ha positivamente sorpreso: un anno senza infortuni muscolari nel gruppo significa aver lavorato in modo incredibile”. Il tuo ritorno in Croazia dopo tanti anni come è stato?

Supe con la maglia del Corridonia


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FERMO

“La Sangiorgese è in vendita”

Rappresentativa dei giornalisti vince il Trofeo 28° anniversario “Croce Verde” di Fermo

Intanto continua il braccio di ferro tra Comune e proprietà

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ltimo posto in classifica, qualche malumore in squadra, poca voglia di riscatto: la Sangiorgese, fanalino di coda in Prima categoria (girone C), è arrivata a toccare il fondo. Anche se, alla 19^ giornata di una stagione da dimenticare il prima possibile, come per magia spunta la prima vittoria in campionato (3-2 sulla Cluentina). Ma se si pensa che l’anno venturo si festeggerà il 90esimo anniversario della fondazione della gloriosa società, non c’è da stare allegri. I mitici colori nerazzurri, giocatori di fama nazionale come il papà di ‘Bobo’ Vieri, Roberto, e poi Diomedi, Salpini, Veneranda...L’assessore allo sport di Porto San Giorgio Lauro Salvatelli ci va giù duro: “Oggi la Sangiorgese è una società

in completo abbandono, dovrà tornare ad essere dei sangiorgesi. Lo stato attuale della società è frutto di una catastrofica gestione degli ultimi anni: decine di migliaia di euro di debiti fanno sì che la Sangiorgese non sia considerata più una società seria ed affidabile”. Ma cosa risponde l’attuale proprietà? Il presidente Antonio Arona è sicuro: “La Sangiorgese non fallirà. Vendere? Sì, ma a persone serie”. Chi vivrà vedrà.

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ono i giornalisti fermani ad aggiudicarsi il Trofeo 28° anniversario “Croce Verde” di Fermo. Si è svolta martedì 18 gennaio, presso la polisportiva Rione Murato, la finale del triangolare di calcio a 5 che ha visto

impegnate le formazioni rappresentative della parrocchia di San Tommaso di Fermo, la Croce Verde e dei giornalisti fermani. Il torneo, organizzato dal Csi in collaborazione con l’Asd Fermo, è iniziato il 14 dicembre, prima a causa del freddo e del gelo, poi delle festività natalizie è stato posticipato di qualche settimana. Sono stati i giornalisti fermani al termine del triangolare ad aggiudicarsi il trofeo, al secondo posto San Tommaso e terzi la Croce Verde dopo i risultati: Croce Verde – San Tommaso (3-5), San Tommaso – giornalisti (4-7), Croce Verde – giornalisti (13-4) con capo cannoniere del torneo Andrea Braconi. Fuori dal puro risultato, resta la gradevole iniziativa per un confronto sportivo sereno e dove i protagonisti hanno dimostrato agonismo sì ma prima tutto il massimo rispetto.


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n. 16

FUTURA 96

FERMO

U.S.A. SANTA CATERINA

Il futuro della…Futura 96 Imbattuti e (quasi) in testa Recchioni: “Uno degli obiettivi? La Promozione con i nostri ragazzi”

Da quest’anno anche una squadra di calcio a 5

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i scrive Futura 96 ma si legge pianeta giovani. Da sette anni la squadra di calcio di Capodarco di Fermo lavora alla costituzione di un’importante settore giovanile e ora stanno arrivando grandi risultati sia nei numeri, sia per quanto riguarda le conferme in termini qualitativi dei lavoro svolto. “Siamo una piccola frazione che conta 600 anime – racconta Gianluca Recchioni, responsabile del settore giovanile – e contiamo 120 ragazzi iscritti sparsi su tutto il territorio: Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, persino Montegiorgio. Un bel numero che ci ha consentito di organizzare due squadre nei primi calcio, tre di pulcini, una di esordienti, una nei giovanissimi e una negli allievi. Particolare non trascurabile, la formazione degli allievi che ha chiuso il campionato provinciale vincendo tutte le gare segnando 53 reti e subendone solamente 5; questo è il segnale del lavoro che stiamo svolgendo e ora stanno arrivando i primi frutti. Adesso dovremo affrontare la fase regionale, l’anno scorso siamo arrivati in finale e quest’anno vogliamo puntare alla vittoria. Anche i giovanissimi si stanno comportando bene, in campionato hanno collezionato 8 vittorie e 4 sconfitte”. Questo è solo un lato della medaglia, proprio grazie a questo puntiglioso lavoro di preparazione molti giovani al termine naturale del percorso di crescita approdano anche nelle massime categorie regionali come fuori quota; tanto per fare un esempio nella stagione in corso, il settore giovanile della Futura 96 ha consentito a 2 ragazzi di approdare alla serie D, 5 sono in Eccellenza e 8 in Promozione. Ma i risultati non terminano qui: 7 ragazzi sono stati selezionati per la rappresentative allievi regionali, e 11 elementi maturati nel settore giovanile oggi compongono parte della rosa composta da 18 giocatori della prima squadra. “Un

ringraziamento doveroso – conclude Recchioni – va ai preparatori che con passione seguono i ragazzi: Matteo Vidau, Luigi Minnucci, Roberto Bianchini, Saverio Baldassarri e Daniele Foglini, senza dimenticare Claudio Cicchitti responsabile area tecnica del settore giovanile. Quest’anno abbiamo molti obiettivi da portare a casa: il primo è quello di tornare a giocare in casa, in seguito ai lavori per il manto in erba sintetica dell’impianto di Capodarco siamo costretti a giocare sempre fuori. Il secondo, disputare un giorno in Promozione in modo da formare una squadra composta esclusivamente da ragazzi del nostro vivaio; se questo non sarà possibile il terzo obiettivo è dare ai ragazzi comunque la possibilità di mettersi in mostra nei più importanti campionati regionali”.

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uando la passione per il calcio e i valori dell’amicizia e dell’impegno sociale prendono forma nascono progetti interessanti, ed è proprio quello che sta avvenendo all’Usa Santa Caterina. La squadra che milita nel campionato di Terza categoria (girone M), dopo aver rinnovato la rosa puntando molto sui giovani e sulla guida dell’allenatore Ismaele Concetti, sta disputando un’ottima stagione navigando nella posizioni di vertice della classifica oltre ad essere l’unica squadra del torneo ancora imbattuta. “La stagione sta andando bene – commenta il dirigente Roberto Tomassini – siamo in una buona posizione e proveremo a giocarci il campionato fino alla fine. Merito va al nuovo allenatore Concetti che ha svolto un lavoro molto importante, al gruppo che è stato ringiovanito puntando molto su giovani del quartiere di Santa Caterina e dei paese limitrofi; l’unica novità a gennaio è stato l’arrivo di Paolo Di Nardo, centrale difensivo”. L’Usa Santa Caterina, oltre a vivere con entusiasmo il calcio a livello agonistico, è prima di tutto una società nata e votata all’impegno sociale, a condividere i valori dell’amicizia e della famiglia. Non è un caso che la società organizzi nel corso della stagione dei momenti di ritrovo, conviviali aperte a tutte le famiglie di giocatori e dirigenti, gite: lo scorso anno anche un torneo amatoriale in Friuli, tre giorni di vacanza a Sanremo, l’ultima uscita in ordine di temo risale allo scorso 8 dicembre a Napoli per visitare i presepi.

In ultimo, novità di quest’anno come ulteriore passatempo e momento di ritrovo, la società ha allestito una squadra di calcio a 5, che sta letteralmente ‘ammazzando’ il girone Arancio del campionato Csi. “Quella di creare una squadra di calcio a 5 – conclude Tomassini – è stata l’ultima trovata per dare un’identità al nostro gruppo, prima partecipando al campionato Csi, e poi come un hobby in più per tutti noi. La squadra infatti è composta da dirigenti, fra cui io, l’allenatore Concetti, e persone un po’ più avanti negli anni che però volevano divertirsi anche giocando. Ci alleniamo con i ragazzi della prima squadra quando possiamo, e poi una volta la settimana ci scappa una partitina a calcetto”.


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n. 16

SAN MARCO SERVIGLIANO

FERMO

“Qui ci sono le basi per lavorare in prospettiva” Parla Francesco Livi, nuovo direttore sportivo del San Marco: “Gruppo dirigente appassionato e allenatore di qualità”

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el proprio motore il San Marco Servigliano non ha solo ottimi giocatori e una dirigenza appassionata ma anche la consapevolezza di voler costruire nel medio-lungo periodo qualcosa di solido e stabile. In quest’ottica va inquadrato l’arrivo del direttore

sportivo Francesco Livi (nella foto), conosciutissimo nell’ambiente del calcio dilettantistico di casa nostra e non solo. Appassionato e competente, Livi per diversi anni ha vissuto in Emilia Romagna dove ha collaborato con molte realtà giovanili; tra le altre da segnalare l’importante collaborazione con il Parma, squadra per la quale ha svolto il ruolo di osservatore per un lustro. Negli ultimi anni ha fatto ritorno nelle Marche (risiede a Monte San Martino) dove ha svolto lo stesso ruolo professato in Emilia anche per l’AC Ancona, prima delle tristi vicende societarie. “Sono abituato a lavorare con i giovani – conferma

Livi – e per questo sono abituato a guardare ciò che in prospettiva quei ragazzi possano dare in un determinato contesto: vanno inseriti in un gruppo che permetta loro di rendere al meglio, maturando caratterialmente e calcisticamente. Non solo dunque bravi giocatori ma soprattutto ragazzi in gamba perché se non viene accettato dallo spogliatoio, il rischio di non riuscire ad esprimere le proprie qualità è molto alto”. La chiamata da Servigliano è arrivata a stagione già in corso, con l’obiettivo di completare un quadro tecnico e societario già ben fornito: “Il presidente ha idee chiare, un gruppo dirigente appassionato e un tecnico giovane ma dalle indubbie qualità soprattutto per quanto riguarda la gestione dello spogliatoio: ci sono le basi per lavorare bene e soprattutto in prospettiva, inquadrando un settore giovanile nel quale la dirigenza crede fermamente e che alla lunga può dare grandi soddisfazioni. La squadra è costruita per essere protagonista fino alla fine nonostante avversarie di grande valore come Montottone e Ripatransone, solo per

citarne alcune. Se il risultato dovesse essere centrato si dovrà lavorare in una prospettiva differente come la nuova categoria e il regolamento in merito agli under prevede; bisogna però rimanere con i piedi ben saldi a terra perché il campionato è ancora molto lungo e insidioso”. Un ruolo quello del direttore sportivo che va inteso in una prospettiva più ampia, cosa che nel calcio marchigiano non sempre avviene. “Da noi infatti c’è una concezione errata del ruolo di direttore sportivo, relegato spesso in questa fase ad un ruolo di secondo piano rispetto a quello del tecnico. Bisogna invece essere consapevoli del fatto che il direttore sportivo deve essere l’uomo più indicato nello svolgere il mercato e costruire la squadra. Da noi comunque ci sono ottimi esempi: uno su tutti è quello di Fabio Massimo Conti, giovane direttore sportivo del Montegranaro, che in questa stagione di Eccellenza ha svolto un lavoro straordinario con risorse economiche enormemente inferiori a tante altre società”.


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n. 16

FERMO

Ora il Molini ha il ritmo giusto Con l’arrivo del mister DJ ‘Paolo Love’ la squadra vola

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na realtà di quartiere con una storia alle spalle di assoluto valore; il Molini Calcio, impegnato nel campionato di Terza categoria girone M, è senza dubbio tutto questo come testimoniano le parole appassionate della gio-

vane presidentessa Martina Virgili: “E’ un impegno importante, ogni giorno c’è da fare moltissimo in ogni ambito sia organizzativo che economico. Nonostante si tratti di una realtà di Terza categoria c’è sempre qualche imprevisto da risolvere: preparare

le mute da gioco, organizzare le partite, tenere i contatti con squadra e allenatore ma soprattutto cercare le sponsorizzazioni che ci permettono di andare avanti”. Un lavoro a tutto tondo per la giovane presidentessa fermana in carica da ormai cinque stagioni, che affronta con grande impegno e passione il suo compito per una squadra che lo scorso anno ha toccato il punto più alto della sua storia: “La conquista della prima Coppa Marche di Terza categoria della provincia di Fermo è stato senza dubbio un momento di grandissima gioia: ricordo la grande festa e la gioia dei ragazzi per un traguardo che resterà nella storia”. Questa stagione non era iniziata bene in quanto a risultati, poi l’avvicendamento in panchina con l’arrivo di Paolo Cognigni, il famoso ‘Paolo Love’ che anima da DJ le serate della riviera, che ha portato nuovi stimoli alla squadra. “Senza dubbio veniamo da un momento decisamente positivo cui ha contribuito anche la carica del nuovo tecnico, alla sua prima esperienza in panchina: ha grande entusiasmo e voglia

come del resto tutto il gruppo. Durante la sosta la squadra ha lavorato moltissimo e i risultati si stanno vedendo. I play-off? Al momento sono un po’ distanti ma il gruppo è convinto di riuscire a recuperare il terreno perso; la loro voglia mi fa essere ottimista e quindi anche io sono fiduciosa in piazzamento nelle prime cinque del campionato”.

il gruppo è convinto di riuscire a recuperare il terreno perso

Auguri di Buone Feste

Piane di Falerone (FM)


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FALERIENSE 2010

n. 16

FERMO

Scatta l’operazione risalita Il vice presidente Giovanni Martini: “Ce la giocheremo fino alla fine”

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er essere una squadra al primo anno in Terza categoria non ci possiamo lamentare di ciò che stiamo facendo ma di certo non ci accontentiamo dell’attuale posizione”. Pensiero e parole di Giovanni Martini, vicepresidente e vera anima della Faleriense 2010 che fa il punto della stagione quando è tutto pronto per il rush finale della stagione. “Senza dubbio questo gruppo ha le possibilità e tutte le risorse necessarie per puntare all’acceso nei playoff: lo consideriamo l’obiettivo da centrare in questa fase finale della stagione e secondo me è ancora tutto possibile. La classifica, al di la delle primissime, è piuttosto corta e tutto può ancora succedere”. Sta di fatto che Pennese, Torre e Corva si sono distaccate dalle altre, sono loro le più attrezzate del girone: “Devo dire che sono estremamente convinto delle doti del nostro gruppo ma di certo fino a questo punto non siamo mai stati molto fortunati: il connubio di squalifiche, infor-

tuni e altre situazioni particolari non ci ha permesso di esprimerci al meglio in particolare nella prima parte di stagione”. La società comunque non ha mollato di un centimetro apportando modifiche importanti nel corso del mercato di riparazione del mese di dicembre: “C’è stato innanzitutto il cambiamento della guida tecnica, dove è subentrato Nazzareno Amadio, nel mese di gennaio. Non si tratta di un esonero per mister Cicchini bensì di una cambiamento fatto per dare una scossa all’ambiente e al gruppo che abbiamo ulteriormente rafforzato con tre nuovi arrivi. In attacco il volto nuovo è quello di Roberto Santandrea mentre nella zona centrale del campo è arrivato Marco Funari. Infine quale esterno di centrocampo abbiamo preso Andrea Isidori”. Una mini rivoluzione per raggiungere l’obiettivo: un finale di stagione da protagonisti con la grande voglia di agguantare i playoff per poi giocarsi tutto negli scontri diretti. Difficile ma non impossibile:

“Questa squadra e questo gruppo hanno grandi risorse, la società ha piena fiducia e dunque ci aspettiamo un finale di stagione

decisamente importante da parte dei nostri ragazzi”.


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Ascoli Piceno

L’Appignano Calcio (Seconda categoria I) spera di giocarsi la salvezza attraverso i play-out. Il nuovo corso della squadra è nelle mani del tecnico Giovanni Bucci, classe 1958.

Il bomber…con la racchetta Giorgio Galli, che storia! L’attaccante ascolano (gioca con L’Aquila) fino a 17 anni era una promessa del tennis italiano poi...

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ggi bomber tra i professionisti, ieri campione italiano under 18 di tennis. E’ la singolare storia di Giorgio Galli, attaccante ascolano in forza a L’Aquila (Seconda divisione) che ha cominciato a giocare a calcio all’età di…17 anni. Fino ad allora infatti, il tennis era il suo sport preferito. E vinceva pure: “Mi ricordo ancora che in una finalissima venni battuto dal palermitano Aldi, oggi numero 300 al mondo”. La famiglia di Giorgio Galli, 30 anni, è ascolana purosangue, quartiere Monticelli (“Tifo Ascoli al 100%, spero che non faccia la fine di nobili decadute come il Pisa”). La sorella Giordana è arbitro di Eccellenza, suo fratello Guido gioca in Umbria con il Gualdo. “A 17 anni lasciai il tennis per un problema al braccio, e poi anche perchè sarei dovuto andare fuori regione per allenarmi...così decisi di provare agonisticamente con il calcio, di

cui ero appassionato”. Comincia a Pagliare in Prima categoria, qui lo nota Daniele Amaolo (allenatore di Porto San Giorgio, attualmente alla guida della Renato Curi Angolana) e se lo porta a Tolentino. Poi l’esplosione, i gol, tanta serie D e quinta stagione tra i professionisti. Tante le società toccate: Truentina Castel di Lama, Centobuchi, Rieti, Orvietana, Maceratese, Sangiustese, Mezzocorona, oggi L’Aquila, la città simbolo del terremoto. “Non è stato facile soprattutto per una questione logistica - racconta - quando sono arrivato non si trovavano gli appartamenti, la città era ed è ancora impegnata in altre questioni ben più importanti, la gente è tesa ma ci è vicina, la tifoseria ci fa sentire il suo calore, pensi che ancora adesso a molti dei nostri tifosi stanno demolendo gli appartamenti... Dall’altra parte però ho visto la gente che si è rimboccata subito le maniche, non si pian-

ge addosso, al calcio sono attaccati molto anche perchè viene vissuto come riscatto di una città ferita, s’è creato entusiasmo, i tifosi organizzano trasferte...”. Tra le piazze marchigiane in cui ha militato quella di Macerata gli è rimasta nel cuore: “Mi è rimasta dentro, avevo instaurato un feeling particolare con i tifosi e la città”. Quella era la Maceratese di Viti, Fusco e poi di Amaolo, “che derby quelli con il Tolentino” ricorda ancora oggi. Fin qui i dilettanti, nella

in una finalissima sono stato battuto dal palermitano Aldi, oggi numero 300 al mondo stagione 2008-’09 il salto per la prima volta tra i professionisti. “A 28 anni Antonio Pantanetti, che non smetterò mai di ringraziare, mi diede l’occasione di giocare tra i pro con la Sangiustese e per me fu una bella soddisfazione, una risposta verso qualcuno che non credeva in me”. Poi la scelta di an-

dare a giocare al nord, Mezzocorona, nel Trentino, “i mie ricordi più freschi”, sottolinea. “Qui il calcio si vive in modo tranquillo, neppure cinquemila abitanti ma un settore giovanile importante che ogni anno sforna giocatori interessanti”. Il Mezzocorona l’anno scorso è rimasto in Seconda divisione vincendo i play-out contro la Pro Vercelli. Salvezza in pugno nella gara di andata: Pro Vercelli – Mezzocorona 1-3, doppietta di Galli. Che è salito così a 14 reti stagionali. “Sono stato bene, da lì sarei dovuto andare all’Alto Adige in Prima divisione ma poi non se ne fece niente”. Galli tra i professionisti vuole restarci il più a lungo possibile: “E’ tutto un altro calcio, c’è più interesse, ti lascia un gusto particolare. Ma quando smetto vorrei cimentarmi a fare l’allenatore”. Ma ora è presto per pensarci: l’ex tennista e oggi bomber professionista ha ancora tante reti da gonfiare in giro per l’Italia.

Sopra la formazione dell’Aquila 2010-2011, Galli è il primo in alto a sinistra. Nella foto a fianco in azione con la maglia della Maceratese.


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n. 16

ASCOLI PICENO

Il Lucarelli di Palmiano Eros Sestini, baby bomber del Roccafluvione: “Voglio vincere il campionato”

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imido, ma non in campo. Spietato, ma solo sotto porta. Nella classifica dei cannonieri ha quasi doppiato il gruppo degli inseguitori. Eros Sestini, tirato su nel piccolo centro di Palmiano a “pane e pallone” e cresciuto nel settore giovanile dell’Ascoli (ha giocato con Mat-

tia Destro, oggi in serie A con il Genoa), sta facendo sognare la Roccafluvione sportiva. Sestini, 20 anni, ha già realizzato 15 gol. E’ alla seconda stagione con il Roccafluvione, l’anno scorso ha fatto il militare a Bolzano ed è stato costretto ad accantonare il campo. “Per i miei gol devo ringraziare i miei compagni – racconta – che mi mettono sempre nelle condizioni migliori per finalizzare. Il più bello? Quello contro la Poggese: un mio compagno ha crossato e io al volo l’ho messa nel sette”. Sestini, caratteristiche da prima punta, ha giocato due stagioni in Promozione con il Comunanza e in quelle categorie (e anche più) vorrebbe tornarci. “Io lavoro per questo obiettivo - sottolinea – per adesso ho il sogno di vincere il campionato con il mio Roccafluvione”. La sua squadra del cuore è l’Ascoli, il suo idolo Cristiano Lucarelli: “Sì, un po’ mi ispiro a lui, mi piace come si muove in campo e la sua freddezza sotto porta”. Anche lui, come Lucarelli, è uno specialista dei rigori (già 5 realizzati finora) malgrado proprio di recente ne aves-

se sbagliato uno…Ma, come cantava De Gregori, “un calciatore non si giudica da un calcio di rigore”...

Auguri di Buone Feste

Piane di Falerone (FM)


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ASCOLI PICENO

“Equilibrato Emidio Morganti e motivato”, miglior arbitro ecco il Massignano 2009-2010 che vince

Il fischietto piceno premiato all’interno della serata dedicata agli Oscar del Calcio

La squadra del presidente Sgariglia punta al ritorno in Seconda categoria

I

l Massignano punta alla vittoria del campionato e al ritorno diretto in Seconda categoria. La vittoria per 3 a 1 contro la Truentum è l’ultimo tassello di un mosaico preparato per disegnare una stagione di grandi emozioni che potrebbe portare la squadra alla vittoria del campionato. Infatti, quando mancano 10 partite alla chiusura della stagione nel campionato di Terza categoria (girone N), il Massignano conduce la classifica con 7 punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici. “E’ stata una gara che abbiamo controllato

bene – commenta il presidente Giuseppe Sgariglia (nella foto)– alla fine del primo tempo eravamo in vantaggio per 3 a 0 e poi ci siamo limitati a gestirla. Questo risultato è stato senza dubbio utile, ma dobbiamo restare tranquilli e concentrati. Siamo un gruppo giovane, ma in Terza categoria è facile farsi trasportare dall’entusiasmo o dallo sconforto a seconda dei risultati e questo influisce poi sul gioco e sul rendimento. E’ vero, adesso siamo in una buona posizione e proveremo a vincere il campionato, ma dovremo lavorare soprattutto sulla testa dei ragazzi al fine di continuare a giocare come abbiamo fatto fino ad oggi”. Il presidente ha voluto ringraziare anche l’operato di mister Beri, allenatore che circa 10 anni fa ha giocato proprio nelle file del Massignano, arrivato quest’anno e già determinante. “Il mister sta facendo veramente un grande lavoro – sottolinea il presidente – abbiamo mantenuto l’intelaiatura di base della squadra inserendo qualche bravo giovane, abbiamo anche dei ‘91, giocatori della zona, fra cui anche nostri ex. Un lavoro di amalgama che ora sta dando i suoi frutti con una squadra equilibrata e motivata”.

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a premiazione si è svolta all’Auditorium di Milano, all’interno della serata che ha visto la consegna degli Oscar del Calcio per la stagione 2009-2010. Un premio quale miglior arbitro della stagione 20092010 per Emidio Morganti, classe 1966, che arriva al terzo tentativo dopo che, in altre due circostanze, era stato inserito nel terzetto finale anche nelle due precedenti edizioni del premio senza uscire mai vincitore. L’autorità da sempre mostrata sui campi di calcio ha fatto la differenza e, anche in questa

stagione, il massimo esponente della classe arbitrale marchigiana nel calcio professionistico, sta mantenendo uno standard di rendimento molto alto. Veterano degli arbitri serie A, in possesso di una condizione assolutamente invidiabile, da più parti si parla di un’lteriore proroga di un anno alla sua carriera da parte della Ferazione e dell’Aia: un giusto premio e un effettivo riconoscimento ad un professionista serio elogiato pubblicamente, nel corso della consegna degli Oscar, da parte del suo designatore Rosetti.


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Mental trainer di Roland

Del Vecchio

Tra un problema e la soluzione c’è un ponte “invisibile” Quando un atleta solleva un problema - ad esempio, di concentrazione - noi sappiamo che per raccontarci il problema il suo sistema neurologico ( il cervello ) si deve rapportare ad una rappresentazione inconscia della soluzione. Infatti, nessuno può sapere che cosa significa “mancanza di concentrazione” se non ha mai vissuto l’esperienza di essere concentrato. Quindi è scontato che in qualche momento della sua storia quell’atleta deve essere stato concentrato… altrimenti non potrebbe lamentarsi. Questo concetto logico ci fa capire che nel cervello anche quando si è di fronte ad una singola problematica in realtà si ha anche disponibile il suo lato opposto: la soluzione. E un percorso (invisibile nel momento in cui si percepisce il problema) che mette in comunicazione le due parti. Per capirci, possiamo considerare il problema e la sua soluzione come le due sponde di un fiume sul quale c’è un ponte invisibile, o meglio, che non è stato ancora “visto”. Possiamo riassumere tutto anche così: quando si percepisce un problema c’è per forza anche la sua soluzione e tra le due parti c’è sempre un ponte neurologico disponibile che non è ancora stato attraversato. Capita spesso, ad atleti che risolvono problemi di questo genere, di stupirsi constatando la semplicità con cui lo si poteva risolvere. Ed è molto frequente sentir pronunciare frasi del tipo “ma come mai non c’ho pensato prima?”. Semplice: non ci si pensa perché non si sa ancora in che modo si può riuscire a vedere il ponte che permette il passaggio. Il nostro lavoro, dunque, comincia per fornire all’atleta la consapevolezza che in loro c’è già una sponda opposta al problema percepito, e prosegue con l “individuazione del ponte” che dovranno attraversare. Nel concreto si tratta di far sperimentare all’atleta nuovi pensieri, che hanno la proprietà di consentirgli di raggiungere quell’area del cervello che ospita le sue esperienze di concentrazione, ogni volta che si presenta il problema. E questo risolve il caso.

Medico di Flavio

Zura

Preparatore Atletico di Roberto

Tarullo

Soffro di mal di schiena nel tratto lombare che si accentua soprattutto il giorno dopo la partita. Può darmi qualche suggerimento in merito?

Ho sentito parlare di Rast test può spiegarmi di cosa si tratta?

Silvio B. di Moresco

Durante la partita i calciatori sono soggetti a sforzi diversi che in una frazione di secondo possono arrivare ad intensità massimale. Questa particolarità, classifica il calcio come disciplina di tipo intermittente, ovvero come sport che chiama in causa sia meccanismi aerobici sia meccanismi anaerobici. Il Rast test è un test per valutare la capacità di ripetere nel tempo sprint di intensità massimale o RSA (Repeated Sprint Ability) vale a dire la massima potenza anaerobica prodotta nell’unità di tempo e la quantità di energia prodotta dal meccanismo anaerobico. Una capacità fondamentale per il calciatore, che spesso determina l’esito delle partite. Per effettuare il test delimitare un percorso pianeggiante di 35 metri su fondo liscio ed eseguire il test in condizioni atmosferiche favorevoli dopo un adeguato riscaldamento. Il protocollo applicativo prevede, con partenza da fermo, che l’atleta con uno sprint massimale percorra, nel minor tempo possibile i 35 metri predisposti. Le prove da eseguire sono sei con 10 secondi di recupero tra le stesse. I risultati cronometrici ottenuti consentono di stabilire potenza e capacità anaerobica alattacida e se riferita a test precedenti di valutare eventuali miglioramenti o peggioramenti dell’esercizio. Permette, inoltre, di valutare l’indice di fatica, ovvero il decadimento della potenza dell’atleta durante le prove. Minore sarà il decadimento dei tempi, migliori saranno le capacità di recupero e la potenza anaerobica. Materiale occorrente: cronometro al centesimo di secondo, delimitatori di percorso.

Il dolore lombare può essere originato da più fattori ed è riconducibile alle strutture ossee, legamentose, muscolari e nervose del tratto interessato. La lombalgia può essere acuta o cronica: quella acuta insorge in maniera brusca in seguito ad uno sforzo mal eseguito (classico colpo della strega), quella cronica invece si manifesta con un dolore persistente nel tempo che solitamente diminuisce durante l’attività sportiva, per poi aumentare al termine della stessa. Le cause più frequenti di lombalgia nel calciatore sono da ricercare nelle forti sollecitazioni a cui la parte è sottoposta, nella debolezza muscolare di addominali e lombari e nella rigidità articolare. Oltre a queste cause potrebbero sussistere situazioni patologiche, per la quali si deve sempre far riferimento al medico. In linea di massima quando il dolore è di origine muscolare dovrebbero essere eseguitiu esercizi specifici di flessibilità attraverso allungamento dei muscoli paravertebrali e dei flessori della coscia (muscoli posteriori della coscia stessa) e di potenziamento degli addominali, lombari e glutei, per stabilizzare il tronco. Quando questi muscoli sono ben allenati si ha un buon allineamento posturale con conseguente riduzione di eventuali sovraccarichi. Al di la di tutto, per quanto riguarda il suo caso, consiglio una visita ortopedica se non altro per escludere l’eventuale presenza di patologie e per eliminare il dolore e, nel caso fosse necessario, per iniziare un trattamento farmacologico. Spesso potrebbero essere utili anche terapie locali come massaggio decontratturante e terapie fisiche come laserterapia antalgica, elettroterapia antalgica, ultrasuonoterapia, ionoforesi, teca terapia, magnetoterapia ecc.

francor@gmail.com

Avvocato di Giammario

Scalella

Premio di addestramento e formazione tecnica

All’inizio della stagione 2010-2011 la FIGC ha modificato l’istituto del premio di addestramento e formazione tecnica, apportando diverse novità, relativo all’articolo 99 bis del NOIF. Il suddetto premio è dovuto a seguito della stipula da parte di un calciatore non professionista che firma il primo contratto da professionista. In tale circostanza la società dilettantistica (dalla serie D alla Terza categoria) avrà diritto al premio certificato dagli uffici delegati della FIGC dietro istanza della società del predetto atleta. Il suddetto premio non spetta più alla società nel caso in cui il calciatore dilettante non sia più tesserato per la società appartenente alla Lega Nazionale Dilettanti. Nei prossimi numeri di questa rubrica su Marche In Gol saranno presentate ulteriori novità, inclusa la tabella relativa agli importi dei premi stessi in modo tale da rendere maggiormente fruibile la quantificazione dei rimborsi da riconoscere alle società meritevoli dei premi.

Per articoli, foto curiosità su Marche in Gol Scriveteci a marcheingol@quelliche.net

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MORROVALLE - BAR SPRECA - Via Dante Alighieri - Trodica

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CAMERINO - TYCHER BAR S.S. 256 Km15+420 Loc. Carbone

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PIANELLO VALLESINA - CAMPO SPORTIVO COMUNALE

TREIA - PIZZ. GITANO’S - Via S.Marco Vecchio - Passo Treia

ASCOLI PICENO ASCOLI PICENO - CAFFETTERIA DEI SOGNI - V.le Indipendenza, 14 - BAR DELLA STAZIONE - Piazzale Della Stazione - BAR DELLO STADIO - Piazzale Dello Stadio - TABACCHERIA TUFILLA - Viale S. Vellei, 7 - MICHAEL BAR - Corso Mazzini, 225 - TABACCHERIA GIORGI - Via Lungo Tronto, 21/23 - BRECCIAROL BAR - Via Salaria - MISTER TOTO - Via Piemonte - DISTRIBUTORE METANO - Fraz. Navicella, 123 - DISTRIBUTORE TOTAL - Via Onesti, 3 - CAMPO SPORTIVO MONTEROCCO - Via Mancini,6 SPINETOLI - BIM BUM BAR - Via Otto Marzo – Z.I. - CAFFE’ CHIUPITO - Via Salaria, 28 (Pagliare) CASTEL DI LAMA - BAR - C.C. Citta’ Delle Stelle SAN BENEDETTO DEL TRONTO - PALAZZETTO DELLO SPORT - Viale Dello Sport - BLU BAR - Corso Mazzini, 173 - TABACCHERIA - Via Della Liberazione - CAFFE’ AIGLE - Corso Mazzini, 13 - CAFFE’ AGIP - Corso Mazzini 273 - DISTRIBUTORE METANO - Via Str. Delle Macchie - EDICOLA STAZIONE SBT - Stazione Sbt - TRUCK ONE - Via S. Giovanni Scafa, scn GROTTAMMARE - BAR STAZIONE - Piazza Stazione, 2 - DRINK BAR - Via Montegrappa, 35 - TABACCHERIA - Piazza Pericle Fazzini - PIZZERIA CONCETTI - Via G. Marconi, 8 CUPRAMARITTIMA - DISTRIBUTORE METANO - Via Santi, 55 (S.S. 16) COMUNANZA - COLORADO CAFFE’ - P.zza Garibaldi, 5/6 FOLIGNANO - BAR SEGA’ - Viale Aosta, 85/87 COMUNANZA - COLORADO CAFFE’ - P.zza Garibaldi, 5/6

MONTE URANO - CARTOLERIA NUOVA GALLERIA MONTI Via Incancellata, 142 MONTE VIDON COMBATTE - STAZ. DI SERVIZIO D’AMICO S.P. 238 – Km. 18+562

MUCCIA - CENTRO COMMERCIALE MADDALENA S.S. Val d. Chienti - DISTRIBUTORE AGIP S.S. Val d. Chienti Km 43,500 PIEVETORINA - FARMACIA

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