Marche In Gol - n°18

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n.18 - 2011

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IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... ALTRI SPORT

marcheingol@quelliche.net


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“Io, un Monaldi, il calcio alla Sacchi Incontro con Antonio Monaldi, “figlio” di una dinastia che a Porto Recanati (e nelle Marche) rappresenta da generazioni l’essenza del calcio

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n nome, tante storie. Nelle Marche nessun posto più di Porto Recanati, ridente cittadina balneare in provincia di Macerata, con un semplice nome racconti pagine e pagine di storie di vita e di pallone. Basta pronunciare la parola Monaldi e ti si apre un mondo di calcio. Una dinastia di giocatori e allenatori che ha lasciato il segno. Antonio Monaldi è uno dei nipoti del caro Vincenzo Monaldi, un grande che ha militato con Ascoli e Ancona nella duplice veste di giocatore e allenatore e al quale oggi è intitolato lo stadio di Porto Recanati. Scorri la lista e trovi Emilio Monaldi, calciatore ricordato soprattutto per aver indossato la maglia dell’Inter. E poi ancora Francesco Monaldi, fratello di Vincenzo e Giovanni, quest’ultimo papà di Antonio e negli anni ‘60 allenatore dell’Adriatica (campione d’Italia Allievi), squadra in cui hanno militato grandi personaggi come Luigi Boccolini, Italo Zazzetta, Luigi Pepa, Vittorio Solazzi, Lino Palanca, Giorgio Monaldi. Insomma, rac-

contare la storia dei Monaldi fa venire i brividi. Ne parliamo con Antonio Monaldi, 59 anni, il quale ci racconta il suo calcio contemporaneo, che poi è quello della dinastia Monaldi. Antonio Monaldi, la sua storia. “Sono nato a Porto Recanati con un cognome già impegnativo alle spalle perché la storia dei Monaldi in questa città è davvero una grande storia. L’amore per il calcio è sbocciato subito, una breve carriera di calciatore tra i dilettanti poi, appese le scarpette al chiodo all’età di 27 anni, ho cominciato a fare l’allenatore senza toccare grandi piazze ma con l’opportunità di allenare potenziali campioni inculcando le mie idee di stampo sacchiano, la zona, che all’epoca proporla faceva pensar male molta gente. Con gli allievi della Maceratese e con il Corridonia i successi più importanti”.

Assieme a Massimo Palanca, bandiera del Catanzaro

car- cose”. Un breve profilo della sua car riera di allenatore. Non dimenticherà mai Mace“Dopo aver guidato per tre ratese - Napoli con oltre 3.000 stagioni i giovanissimi del persone alla stadio Helvia RePortorecanati vincendo cina per una partita di allievi... altrettanti titoli regionali sono passato alla Mace- “Momenti bellissimi. Quel doppio ratese allenando confronto, indimenticabile, è qualgli allievi con che cosa che ti resta dentro per semi quali ab- pre. Conservo ancora la distinta della biamo fatto gara di Macerata dove un certo Ciccio davvero Baiano faceva la panchina e Ciro Fert a n t e rara, l’attuale tecnico dell’Under 21, b u o - prima indicato in distinta, poi canceln e lato, quindi riproposto”. Ci racconti la storia di Roberto Baggio legata alle finali... “Bellissima. La finale allievi di quell’anno vide a confronto Napoli e Vicenza. Incontrando il Napoli sapevo quale poteva essere il destino ma forte di quella che io ho sempre chiamato, professionalità, mi documentai su questo Vicenza dei miracoli. Mi dissero che ci giocava un fenomeno che aveva segnato ben 5 reti in una partita di qualificazione e che era un mostro di bravura soprattutto nei calci da fermo. Così venni a conoscenza di quel grande campione che è stato Roberto Baggio”.

Antonio Monaldi e Arrigo Sacchi

go un tecnico fortunato e non solo per aver allenato ragazzi che hanno fatto il grande salto nei professionisti - ne ricordo ventuno - ma anche nel vederne tanti nella veste di allenatori. Per questo sono immensamente soddisfatto”. Qualche nome? “Ne dimenticherò sicuramente qualcuno ma vorrei ricordare Alessandro Porro, un ragazzo determinatissimo che faceva tutto con grande impegno e i risultati si sono visti. Giocare in

Vincenzo è stato il primo professionista della nostra famiglia

sere A non è cosa da poco. E ancora Carlo Troscè, Paolo Siroti per allungare la fila con Matteucci, Menghini, Leoni, Andreani, Tacchi, Carlo Ballarini, Stefano Marcelletti, Paolo Dari, Allenando i giovani quale sod- Andrea Ribichini che feci debuttare disfazione ne ha ricavato? ragazzino a Corridonia in Promozio“Soddisfazioni tantissime. Mi riten- ne, l’attuale allenatore del Tolentino


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e i campioni che ho lanciato” Roberto Mobili...”.

Lei è ricordato come il tecnico che ha precorso il grande Sacchi giocando la zona pura. “Sicuramente le mie idee non erano allineate con il calcio dell’epoca e per questo sono contento di averlo fatto, convinto che quella era la strada giusta da seguire”. Con il grande Vincenzo Monal-

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nista della dinastia vista l’epo- tempi di poteva tranquillamente dire che con il calcio si poteva vivere ca? “Oltre a legami di parentela, aver fatto bene”. capire a tutti - compreso il sottoscritto “Sicuramente sì perché già ai suoi - che il calcio è anche un lavoro, un lavoro da fare bene e con impegno totale se si vogliono ottenere risultati altrimenti le delusioni, soprattutto le grandi delusioni, sono dietro l’angolo”. di, cosa lo lega ancora?

E’ stato lui il primo professio-

Emilio, 6 presenze nell’Inter di HH

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milio Monaldi nasce a Porto Recanati il 15 settembre 1947, ruolo difensore. Dopo il debutto nella squadra della sua città, nella stagione 1967-68 milita nell’Inter di Helenio Herrera

Da sinistra Giulio Silenzi, Luciano Panetti, Gegè Di Giacomo ed Antonio Monaldi

con la quale debutta l’8 novembre 1967 nella gara Inter-Atalanta (41), valida per la Coppa Italia, e successivamente disputa altre 5 gare nel campionato di Serie A di quella stagione, che la sua squadra nerazzurra conclude al quinto posto. In quell’Inter giocano campioni del calibro di Facchetti, Burgnich, Mazzola, Corso e Suarez. L’anno dopo scende in campo con il Mantova, che chiude a metà classifica il campionato di Serie B. Gioca nella stessa categoria anche nel 1969-70, con la maglia del Como, che evita per un solo punto la retrocessione in Serie C. E proprio nella terza categoria professionistica Emilio Monaldi gioca con la maglia del Matera nelle stagioni 1972-1973 e 19741975, e con quella del Lecce nella stagione 1973-1974.


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STEFANO STRAPPA

“Emozione San Siro...”

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tefano Strappa nasce a Camerino il 22 giugno del 1959, tira i primi calci nelle giovanili dell’Invicta di Macerata guidata allora da un tecnico emergente, Gianfranco Salciccia. Il ragazzino si fa notare per le sue qualità tecniche ed agonistiche. Sono in tanti ad interessarsi di lui, finisce alla Maceratese poi al Conegliano. Con la società veneta prima disputa un campionato Berretti poi debutta in serie D nella stagione 1977/’78 e in C2 nella stagione 1978/’79. Resta con quella società sino allo stagione 1979/’80 vantando ben 47 presenze e 6 gol. Campionati importanti, al punto che Strappa viene acquistato dall’Udinese. Nella stagione 1980/’81 fa parte della rosa dei friulani in serie A fino a novembre ma non riesce mai a debuttare. Le zebrette lo trasferiscono a Varese dove disputa ben 5 campionati di serie B facendo registrare ben 133 presenze nella cadetteria mettendo a segno 12 reti. Non tornerà mai più alle zebre friulane perché chiuso da grandi nomi, Zico su tutti. Nell’estate del 1985 viene quindi ceduto a titolo definitivo alla Triestina dove nella stagione 1985-1986 sfiora la promozione in serie A. Resta ben 3 stagioni con gli alabardati prima di trasferirsi ad Avellino per una stagione, Barletta due ed infine Palermo prima di tornare a Macerata nella stagione 1992/’93 (in rosa c’era un certo Borislav Cvetkovic) dove vince il campionato e riporta i biancorossi in serie C. La stagione successiva indossa la casacca del Montegranaro in Eccellenza poi decide di smettere con il calcio giocato e abbraccia l’attività di direttore sportivo iniziando proprio da Montegranaro, per continuare con Tolentino e Maceratese in C2. Dal 1999 è osservatoredell’Udinese.

Strappa è abilitato a svolgere l’attività di direttore sportivo, abilitazione conseguita a Coverciano. In carriera ha totalizzato 332 presenze e 14 reti. Una grande carriera e tanti allenatori che ti hanno guidato e formato come calciatore, chi ricordi con grande piacere? “Tutti, non vorrei fare torto a nessuno ma il primo nome che viene alla testa è quello di Eugenio Fascetti, un grande, poi Enzo Ferrari che credeva ciecamente in me e mi avrebbe fatto sicuramente vivere l’emozione in serie A con l’Udinese se non si fossero verificate situazioni non del tutto prevedibili”. Anche un certo Beppe Marotta, oggi diesse della Juventus, c’è stato sulla sua strada di Stefano Strappa... “Sì, è vero. Nel periodo trascorso a Udine ho conosciuto Marotta, l’attuale direttore sportivo della Juve”. Partiamo dal presente, quello di osservatore. “Lavoro per conto dell’Udinese cercando di scoprire talenti. La società dispone di una rete capillare su tutto il territorio, ne faccio parte dando il mio contributo”. La segnalazione più importante? “Non ne mancano ma se vogliamo citare un nome per tutti: Vincenzo Iaquinta, giocava a Castel di Sangro”. Un lavoro gratificante quello di osservatore? “Un lavoro non facile ma sicuramente grafitante, senza dubbio. La caccia al talento è un po’ il nostro mestiere”. maeQuanto hanno inciso i tuoi mae stri nella formazione di Strappa calciatore? “Tantissimo. Come dimenticare Livio Fongaro, Narciso Soldan... e come dimenticare Gianfranco Salciccia temche è stato il primo in ordine di tem po”. I giovani oggi sognano il calcio aperprofessionistico ad occhi aper ti e spesso ne restano delusi, perché? “Perchè non tutto sono rose e fiori. Io ne ho fatto le spese con il mancato debutto in serie A. Le motivazioni plausibili: ero in un club zeppo di campioni. Sono tante le combinazioni che alle volte si accavallano capaci di negare un sogno”. Qualcherammarico per aver mancato il debutto in serie A anche se ha giocato oltre trecento partite in serie B?

di Enrico Scoppa “Sì perché era nella mie possibilità. Unica nota capace di addolcire la delusione è quella di essersi visti sbarrare la strada da grandissimi campioni”.

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nome: Stefano cognome: Strappa nato a: Camerino 22/06/59 ha giocato con: Conegliano, Udinese, Varese, Triestina, Avellino, Barletta, Palermo, Maceratese

Con tanti stranieri in circolazione le difficoltà per i nostri giovani aumentano ancora di più? “E’ una realtà con la quale fare i conti. Se arrivano gli stranieri a frotte per i nostri giovani c’è sempre meno spazio. Basta vedere l’ultima spedizione mondiale per rendersene conto. Anche la fortuna, in questi casi, insieme alla bravura, fa la differenza”.

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L’emozione più forte che ha provato? “La prima volta a San Siro in occasione di Inter-Varese in Coppa Italia. Un momento indimendicabile nella vita di un calciatore”.

4 1) Con la Triestina 2) Col Palermo nella stagione 1991/1992 3) Nel Varese contro l’Inter di Beccalossi 4) Contro Mattioli in un Varese - Como 5) In una azione di gioco sotto gli occhi dell’arbitro Agnolin

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SPECIALE MOTO

Il Motoclub Morrovalle “scalda i motori”!! D

urante l’inverno dove tutto rallenta, dove i motori riposano, i piloti faticano a trovare la giusta “carburazione”, dove i genitori-manager (dei piloti più piccoli) si prodigano con ogni mezzo di convinzione per cercare sponsor che li aiutino economicamente a sostenere la stagione a venire, dove persino le piste sembrano patire il freddo, il Motoclub Morrovalle…scalda i motori. C’è fermento nella sede, si preparano le iscrizioni per i tesserati Fmi, si discute sui raduni da farsi durante l’anno, si prepara il programma delle “passeggiate” tra amici motociclisti e … si redigono i documenti per i piloti 2011. Si proprio così, anche quest’anno, il Motoclub Morrovalle schiera sulle griglie di partenza presenti su tutto il territorio nazionale, piloti di diverse età e specialità variegate. Molteplici sono anche le gare, che andranno a costitui-

re i vari campionati, dai regiona- con meno tecnologia a disposili e nazionali. zione. Il via non era dei migliori con lo scivolamento al 15° posto La prima in programma per l’an- nel primo giro. Dopo una breve no 2011 è stata quella del Cam- “pausa di riflessione” comincia pionato Minimoto svoltasi il 27 la risalita su posizioni e, complimarzo a Casaluce in provincia ci anche un paio di cadute occordi Caserta. Il pilota di Morroval- se a chi lo precedeva, arriva al le Roberto Cecchi (Motoclub terzultimo giro ad occupare la Orioli Racing) simpatizzante 6^ posizione! Purtroppo nello del Motoclub Morrovalle, parti- stesso giro quando stava recuva in 11^ posizione a causa di perando anche sul pilota che era problemi di messa a punto del in 5^ posizione, cadeva in una mezzo che non sono stati risulti curva senza conseguenza per se durante i turni di prove libere. e per il mezzo. Pur riuscendo a In effetti, anche se questi mez- ripartire chiude la gara al 13° pozi sono di semplice concezione sto, un errore di valutazione che e non hanno sospensioni (che è stato pagato caro in termini di sono una bella bega per chi le punteggio. deve sistemare), hanno comun- Ecco di seguito l’elenco dei piloti que bisogno di attenzioni e di affiliati a Morrovalle che porteregolazioni più o meno comples- ranno sui campi gara il vecchio e se sia nella parte termica che in glorioso nome del Motoclub. quella di alimentazione, nonché sulla ciclistica. In sostanza c’è bisogno della stessa attenzione che Al Motoclub Morrovalle non serve nelle “ruote alte”, anche se resta che augurare a tutti uno scontatissimo ma sempre utile “in bocca al lupo”, a tutti i piloti che, con grandi sacrifici economici oltre che organizzativi, si mantengono per poter essere ancora una volta pronti in griglia di partenza..!!


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SERIE D

FOSSOMBRONE

Retrocedere senza neanche un fischio

Tramontana: “Il nostro pubblico ci ha sempre sostenuto. Un errore? Quello di non aver compiuto un salto di qualità societario tra novembre e dicembre” metà luglio era oggettivamente molto difficile poter pensare di salvare una matricola FIGC che è la più vecchia di questo girone di Serie D. Grazie all’impegno di tutti ci siamo riusciti con grandissimi sforzi e quello è stato sicuramente un obiettivo importante”. Già ma dopo una partenza felice con 11 punti in 8 partite, la metà del bottino totale è arrivato una sorta di crollo. Come mai? “Abbiamo perso delle partite, talvolta in maniera rocambolesca, che potevano rappresentare in positivo la svolta della nostra stagione. Penso alle gare con Rimini, Angolana, Venafro, Bojano e Cesenatico in casa. La vittoria di San Benedetto del Tronto ed il pareggio a Jesi ci avevano dato nuove speranze ma non siamo mai riusciti a concretizzare quello che producevamo come mole di gioco. Da lì non siamo più riusciti a risalire la china nonostante abbiamo tentato un cambio di allenatore, che in quel momento ritenevamo opportuno”.

Il presidente del Fossombrone Francesco Tramontana

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redo che abbiamo battuto un piccolo record: siamo retrocessi, abbiamo perso tantissime partite ma non abbiamo ricevuto mai un fischio. Il nostro pubblico non solo ci ha sopportato ma direi compreso sostenendoci sempre nella convinzione che abbiamo dato il massimo”. Parole e musica del presidente del Fossombrone Francesco Tramon-

tana che nel corso della trasmissione domenicale di TVRS “Le Marche nel pallone” alle domande di Andrea Verdolini ha compiuto un’analisi esaustiva ed anche serena su una stagione tribolata, come d’altronde nelle previsioni. “Un mezzo campionato - ha detto Tramontana - lo abbiamo già vinto al momento dell’iscrizione. Dopo il forfait di Bikkembergs infatti, a

RECANATESE

E la Juniores si gioca lo scudetto P

Perugia e Rimini le prime avversarie dei ragazzi di Dottori: “Ci crediamo” er raggiungere la poule scudetto ha dovuto superare avversarie assai temibili come Civitanovese e Sambenedettese, ultima squadra a cadere sotto i colpi di bomber Latini (13 gol stagionali per lui ) e compagni. E’ la Juniores della Recanatese, che ha reso soddisfatto il tecnico Gianluca Dottori: “Ho a disposizione ragazzi esemplari. La qualificazione alle finali scudetto era un sogno quando l’estate scorsa siamo partiti per preparare il campionato, ora ci siamo e vogliamo giocarci al meglio le nostre possibilità”. I leopardiani hanno anche conosciuto la composizione del girone a tre che vale l’accesso ai quarti di finale: i giallorossi si troveranno di fronte Perugia e Rimini, squadre molto bene attrezzate: “Giunti a questo punto tutte le squadre

sono uguali. Entrare nelle 24 finaliste è veramente un grande risultato, siamo riusciti a centrarlo e adesso dobbiamo dare il meglio di noi stessi perché l’avventura è sicuramente stimolante. I ragazzi ci credono, cercheremo di fare del nostro meglio”. Il 30 aprile trasferta nel capoluogo umbro, si gioca nell’antistadio del Curi: “Conosco il terreno di gioco avendo giocato su quell’impianto con gli allievi nazionali dell’Ancona, speriamo ci porti bene. Partire bene è decisivo soprattutto in un girone a tre e con la formula che ne deriva”. La chiusura finale va al responsabile del settore giovanile leopardiano Alberto Virgili: “Una traguardo che mancava da quarant’anni, che ci riempie di soddisfazione e di orgoglio”.

Tutto vero ma dopo un anno come questo sicuramente vi sarete interrogati sui vostri errori... “Dal punto di vista societario credo che il vero errore sia stato quello di non essere riusciti a fare un salto di qualità tra novembre e dicembre. Un salto di qualità nel senso che si poteva operare in maniera differente e forse tentare di salvarsi. Sul campo certa-

mente il problema dell’attacco è stato quello principale”. Lo scorso anno eravate in un altro girone: come giudica il livello del campionato di quest’anno? “Da un punto di vista di cifra tecnica ed agonistica il girone F mi è parso sicuramente superiore e d’altronde con squadre come Teramo, Rimini, Civitanovese, Real Rimini e lo stesso Santarcangelo non poteva essere che così. Certo, parliamo di due storie completamente diverse per quanto ci riguarda”. Il Fossombrone dunque disputerà il prossimo anno il campionato di Eccellenza. Con quale spirito e con quali obiettivi? “Dal punto di vista tecnico non ne abbiamo ancora parlato. Credo che lo spirito sarà quello di quest’anno. Ossia costruire una squadra con giovani, preferibilmente del nostro territorio, per valorizzarli al meglio con qualche elemento di esperienza. Gli obiettivi sono difficili da individuare. Occorre vedere anche se riusciamo a rafforzare la compagine societaria. Di certo posso anticipare che, come sempre, terremo un occhio al campo e due al bilancio”.


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GIANFRANCO ZANNINI

SERIE D

“I giovani? L’esempio più bello arriva dal Santarcangelo. E quel mio Tolentino…” E’ fermo da quasi due anni, eppure è sempre in movimento: guarda, osserva, scruta, annota. La serie D, dove con la Recanatese gioca suo figlio Jacopo, e i giovani del territorio. Il tecnico Gianfranco Zannini, 47 anni, ultima stagione al Real Montecchio nell’annata 2008-’09, è un personaggio pulito che deve prima o poi tornare nel calcio. Per il bene di tutto il movimento. Nei mesi scorsi ha sostenuto tanti colloqui, la Maceratese lo corteggia praticamente da sempre, ma lui nicchia: cerca un progetto serio e tanta motivazione. ““La voglia di tornare in campo c’è - racconta

il mister di Recanati - sono 25 anni che alleno e il calcio mi scorre nelle vene, ma voglio una società giusta, un progetto serio, una dirigenza che ha entusiasmo”. Zannini, al momento, fa l’osservatore tecnico del settore giovanile per conto della Recanatese e guarda in particolar modo di giovani della zona classe ‘97, ‘98 e ‘99. La serie D? La conosce più che bene, per questo il suo credo è puntare sui ragazzi. “L’esempio più bello arriva dal Santarcangelo - evidenzia - proprio di recente ho parlato con il suo presidente. Qui si fa un lavoro certosino con i giovani, l’allenatore Angeli Angelini è bravo e sa motivarli. E’ una società che non so se alla fine vincerà il campionato ma comunque sta costruendo il suo futuro. E con budget contenuti”. A differenza di una piazza calda come la Sambenedettese:: “A “ San Benedetto del Tronto devono essere bravi a saper coniugare la passione dei tifosi con la parte tecnica. Hanno fame di vittorie, ma ci vuole razionalità e pazienza”. L’annata che Zannini ricor ricorda volentieri è quella a Tolenti-

no, stagione 2005-2006. “Arrivammo quarti e perdemmo lo spareggio per tornare in C2 contro il Celano. Proprio quella squadra però, dove c’erano ragaz-

zi di grande prospettiva come Melchiorri, Albanesi e Perfetti, è la dimostrazione che bisogna essere bravi a saper lavorare con i giovani”.

Jesina tra playoff, ripescaggio e tifoseria

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ognare si può, almeno a leggere i numeri di una stagione importante che sta andando probabilmente al di là di quelle che erano le attese di inizio stagione. In casa Jesina infatti in pochi pensavano ad una presenza fissa o quasi in zona playoff per l’intero arco della stagione con puntate verso la vetta della classifica. Per una matricola capace di impostare un grande lavoro, con i propri giovani inseriti in pianta stabile nella rosa della prima squadra, si tratta di una scommessa vinta dalla società e soprattutto da Gianluca Fenucci. Un entusiasmo che coinvolge soprattutto il pubblico biancorosso sempre vicino alla squadra come spesso ha sottolineato il tecnico nel corso della stagione: “Per noi sono il dodicesimo uomo in

campo, anche in trasferta non ci hanno mai fatto mancare il proprio sostegno”. Ci sarà bisogno di tutte queste componenti per spingere Focante e compagni a un finale di stagione da protagonisti con i playoff ad un passo e l’ipotesi ripescaggio che poi tanto remota non sembra essere: di questo però se ne riparlerà dopo la riunione di Lega che dovrà stabilire se ci saranno e nel caso quanti saranno i possibili ripescaggi in Lega Pro. Viaggia dunque su più binari questo finale di stagione della Jesina che, curiosità nella curiosità, nella gara interna contro il Luco Canistro ha fatto registrare un piccolo record: con 1.300 spettatori è stata l’8^ gara più vista della giornata tra tutti e nove i gironi di Serie D.


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ECCELLENZA

La festa dopo la tempesta L’ Arriva il primo trionfo dell’era Marinelli dopo gli anni bui di Petocchi. Ora il sogno Lega Pro

urlo liberatorio è arrivato in un caldo pomeriggio a Casal di Marmo, uno sfogo collettivo di oltre 1.500 fedelissimi presenti in tribuna ma anche di tutti coloro che hanno seguito la gara su Raisport o attraverso le dirette radiofoniche. Un’intera città ha potuto liberare un grido unanime di liberazione dopo un’estate paradossale e per certi versi insostenibile. Troppo difficile ammortizzare la caduta dalla serie B all’Eccellenza per non subirne le conseguenze. L’era Petocchi

si è chiusa in malo modo e ben pochi rimpianti ha lasciato nel pubblico biancorosso se non la rabbia nel vedere una storia fatta a pezzi in così poco tempo. Tra tante possibili soluzioni relative alla successione, ecco spuntare Andrea Marinelli e il “suo” Piano San Lazzaro che bene conoscevano questo campionato, le sue difficoltà ma anche tante amarezze con le sconfitte in finale di Coppa Italia regionale e spareggi playoff nelle ultime stagioni. Ecco che queste due situazioni hanno dato vita

La squadra vincitrice della Coppa Italia sotto la tribuna dei tifosi a Casal di Marmo

ad un progetto sempre più ampio, un organico importante e un tecnico poco pubblicizzato che, come gli piace spesso ricordare, “ha l’onore di guidare questa squadra da tifoso biancorosso”, Marco Lelli. Non un compito semplice il suo: vincere sempre, comunque, contro ogni avversario, in una piazza che voleva assolutamente mettersi alle spalle in fretta questa categoria. Due i percorsi possibili: Coppa Italia e campionato. Per questo l’organico allestito è stato puntualmente cambiato e soprattutto

rinforzato a dicembre con gli arrivi di Arcolai, Ionni e Genchi tutti e tre provenienti da esperienze tra i Pro. La differenza si è vista: Genchi ha trascinato un attacco che stentava a decollare trovando in avanti la soluzione ideale con Mattia Santoni nel ruolo di spalla ideale per il suo gioco. Ionni e Arcolai hanno contributo in termini di esperienza in difesa e a centrocampo dove Pesarese e Tedoldi hanno fatto valere la propria grande esperienza. La vittoria nella Coppa Italia regionale a Civitanova è stato il primo passo di un tour per l’Italia vincente: Torgiano, Pisa, Inveruno e infine Marino. Un percorso più breve del campionato che ha messo al sicuro il discorso relativo alla D ma l’ipotesi ripescaggio balena sempre più nella testa della dirigenza biancorossa. Decisivo quanto potrà accadere nella prossima riunione di Lega Pro in programma a metà maggio: oggi però c’è da concludere il duello rusticano con la Fermana in campionato (ultima sfida in programma allo stadio Recchioni l’8 maggio), salutare Marco Lelli che rimarrà nello staff tecnico e attendere novità in merito alla società e soprattutto alla nuova guida tecnica. Tanta carne al fuoco dunque sotto al...Conero, con il sogno di un passaggio diretto in Lega Pro.


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ECCELLENZA

Bordoni, cuore canarino per la Fermana Il difensore è l’unico fermano doc in rosa. “Ero sempre presente in curva, quante trasferte per seguire i gialloblù”.

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ella Fermana che sogna l’impresa nell’ultima giornata di campionato, c’è un giocatore che ha un doppio traguardo: vincere sul campo e farlo per i colori che ama da una vita. Si tratta di Luca Bordoni, classe 1986 da Capodarco: è lui (insieme al baby Mattia Achei, che quest’anno però ha trovato poco spazio) l’unico fermano doc in una squadra che sta duellando spalla a spalla con l’Ancona per il successo finale. Ecco perché per lui questa voglia di primato è ancor più intensa: ha vissuto l’epopea della Fermana in B, da ultras: “Ricordo bene quelle stagioni nel professionismo - racconta – ero sempre presente in curva e ho vissuto molte trasferte lun-

ghe e faticose. Per la Fermana questo e altro”. Ecco che la situazione attuale, con una Fermana protagonista dopo alcune stagioni di sofferenza, non può che renderlo doppiamente orgoglioso: “Per me che sono di Fermo e che da ragazzino ha fatto parte del settore giovanile gialloblu è una grande gioia questo duello di grandissimo livello. L’Ancona non molla ma noi ci saremo fino alla fine. Credo che possa essere decisiva l’ultima giornata, con il match casalingo contro i dorici. Il nostro segreto? Siamo un gruppo stupendo, affiatato e, arrivati a questo punto, faremo di tutto per vincere il campionato”. Ecco dunque che l’unico fermano doc di una squadra decisamente tosta come quella canarina lancia la corsa al primato, guardando soprattutto a quello scontro diretto che molto potrebbe decidere non solo in casa canarina. Chiaramente un successo gialloblu permetterebbe alla sesta classificata in Eccellenza di accedere alla zona playoff (al posto dell’Ancona già promossa con la Coppa Italia) allargando dunque il raggio d’azione e l’interesse verso questo finale da non perdere.

Siamo un gruppo stupendo, affiatato e faremo di tutto per vincere il campionato

Montegranaro, il sale sulla coda A 4 gare dalla fine salta Minuti per “incomprensioni con la società”

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a sua avventura in casa gialloblu è iniziata durante l’estate quando il Montegranaro chiuse, in pratica prima di iniziare, il rapporto di collaborazione con Filippo Giovagnoli. Da lì è iniziata l’avventura di Pasqualino Minuti in casa calzaturiera. Un buon girone di andata, una squadra che viaggiava ampiamente a distanza di sicurezza dalla zona calda strizzando molto spesso l’occhio alla zona playoff. Nell’ultima parte di stagione un calo di rendimento, probabilmente fisiologico, ha modificato gli equilibri interni. La decisione di cambiare, alla luce della posizione in classifica della squadra molto vicina alla salvezza matematica e dopo la sconfitta in trasferta

con la Fulgor Maceratese, h a sorpreso un po’ tutti ed è maturata alla vigilia dell’appuntamento casalingo con l’Atletico Piceno poi vinto 1-0 con in panchina il tecnico delle giovanili Ciocci: “Ci sono state incomprensioni con la dirigenza - spiega Minuti che a giugno sarebbe andato comunque via da Montegranaro -. Qualcosa da dire sulla formazione schierata a Macerata? In quella gara ho semplicemente messo gli esterni difensivi più alti perché volevo vincere, altroché, ma abbiamo preso due gol con ingenuità. Questa la verità”. Per lui, salvezza in tasca, è stato comunque un campionato positivo.

Real Montecchio, braccio di ferro tra giocatori e dirigenza I giocatori del Real Montecchio hanno deciso di non lasciar passare tutto sotto traccia, denunciando la situazione anomala maturata nel corso dei mesi. Con tanto di comunicato ufficiale. La faccenda riguarda 5 mesi di rimborsi arretrati che la società deve a staff tecnico e giocatori. Nel comunicato i giocatori “invitano ad una presa di coscienza e responsabilità fin qui non dimostrata” dirigenti e quanti di loro avevano preso accordi con gli stessi. Il comunicato è stato

reso noto l’11 aprile scorso, nello stesso i giocatori “si riservano di effettuare altre forme di protesta e di denuncia più dettagliate sulle posizioni dei sopracitati signori affinché non si dimostrino all’altezza degli incarichi dirigenziali e politici che ricoprono”. Allo stesso tempo però la squadra ha confermato di “adempiere agli impegni sportivi presi fino a termine della stagione con dedizione e professionalità come dimostrato fino ad ora per rispetto dei colori biancorossi e dei tifosi montecchiesi”.


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PROMOZIONE

Vigor Senigallia: 90 anni d’…Eccellenza Mandolini: “Una bella rivincita dopo alcuni anni difficili. La forza dal nostro vivaio”

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tadio ‘Bianchelli’ con il pubblico dei tempi migliori, colorato a festa di rossoblu; una maglia celebrativa per i 90 anni della Vigor Senigallia e l’Eccellenza da riconquistare sul campo ad appena un anno di distanza dalla retrocessione della passata stagione. Domenica 10 aprile è stata una data del tutto particolare per la Vigor Senigallia che ha vissuto un gran bel pomeriggio di festa, coronando una stagione vissuta sempre da protagonista nelle zone nobili del girone A di Promozione a braccetto con squadre di ottimo livello quali Cagliese, Falconarese, Castelfidardo e Atletico Gallo Colbordolo. Alla fine però a spuntarla sono stati i rossoblu guidati da Aldo Clementi, tecnico giovane che ha saputo centrare un grande traguardo alla sua prima esperienza sulla panchina della Vigor: “Per lui parlano i risultati e il gioco che ha saputo far esprime alla squadra – afferma il presidente Valentino Mandolini (foto sopra) – ha saputo amalgamare al meglio elementi di maggiore esperienza come Pandolfi, Ruggieri e Smerilli con i tanti ragazzi

provenienti dal nostro vivaio, quasi tutti del ’92. Sono loro la nostra forza, tanto che in molte gare ne abbiamo impiegati più di due, come il regolamento richiede: loro hanno ripagato questa fiducia con prestazioni importanti, ponendo le basi per un ottimo futuro loro e della Vigor”. Il futuro appunto, per la Vigor ha la sagoma inconfondibile dell’Eccellenza che ritorna proprio nell’anno del 90° compleanno. “L’ho definita una rivincita da parte di tutto l’ambiente dopo un paio di stagioni difficili nelle quali abbiamo sempre lottato nelle zone calde della classifica. Sono anche convinto che il nostro non era il migliore organico come individualità, penso a Cagliese e Castelfidardo squadre partite con l’obiettivo di primeggiare. La squadra è cresciuta con il passare delle giornate, prendendo sempre maggiore consapevolezza e formando una realtà forte, coesa e compatta”. Una squadra che crescendo ha trovato grande solidità, cosa che potrebbe fare la 90 enne Vigor da un punto di vista dirigenziale. “Effettivamente stiamo lavorando per allargare la base societaria, perfezionando i meccanismi che la compongono e sviluppando in maniera definitiva alcuni elementi sui quali crediamo molto come le parti relative al marketing e alla comunicazione. Il nostro non è un progetto ricco e faraonico bensì fatto di idee e di una base sempre più ampia da raccogliere e coinvolgere. Adesso ci adoperiamo per lavorare sull’assetto societario, prima di iniziare a valutare situazioni tecniche e di organico. Dal mio punto di vista Clementi merita fiducia per l’ottimo lavoro fatto con un gruppo che non va affatto smantellato o modificato più di tanto ma solo completato in modo adeguato alla categoria. Tutto questo va discusso tra dirigenti, in maniera approfondita, cosa che faremo a breve”.

GIRONE B

Nessun verdetto, tanto equilibrio e una polemica

Ultima giornata da brividi. Tiene ancora banco il ‘caso’ Arquata ma Pierantozzi si difende: “Non abbiamo falsato il campionato” Se il girone A ha espresso con 90 minuti di anticipo il proprio verdetto definitivo in vetta alla classifica, ben più complessa la situazione nel girone B dove l’incubo (o la speranza, dipende dai punti vista) di molte squadre si chiama spareggio. Potrebbe essere questa la soluzione finale sia in vetta dove sono chiamate in causa Monturanese, Potenza Picena e Portorecanati ma anche in zona playoff, playout e per evitare la retrocessione diretta. Da sempre questo campionato ha fatto in modo di riservare agli appassionati un finale da brividi con radioline e telefonini roventi in attesa della notizia tanto attesa ma in questa stagione una serie di combinazioni ha fatto in modo che l’ultima giornata riesca ad intrecciare gli interessi della zona calda con quelli del vertice della classifica, di playoff e playout. Con buona pace di chi, con l’arrivo della bella stagione, pensava (o meglio sperava) in un’ultima giornata alla volemose bene. Caso Arquata. La squadra di mister Mongardini di certo non è passata inosservata in questa Promozione. Un avvio di stagione da record con Vagnoni in panchina, un campionato che sembrava vinto dopo poche giornate ma ad un certo punto qualcosa

si è inceppato: prima la polemica sui mancati rimborsi da parte dei giocatori, poi l’abbandono degli stessi e del tecnico con la squadra dei “reduci” che continua a lavorare sotto la guida di Claudio Pierantozzi. I risultati stentano ad arrivare e le sconfitte aumentano. I mugugni delle altre squadre iniziano a trapelare fino a diventare un urlo assordante con la sconfitta a tavolino nella gara casalinga con il Chiesanuova nel quale i biancorossi hanno schierato Dario Drago, non regolarmente tesserato. La polemica esplode, si parla di campionato falsato ma a chiarire quanto accaduto interviene lo stesso tecnico dell’Arquata: “Noi abbiamo agito assolutamente in buona fede, è stata una mancanza da parte della Federazione. La comunicazione della Federazione svizzera, dove Drago era tesserato, in merito al transfer è arrivata anche a noi per presa visione il giorno precedente la gara con il Chiesanuova. Stessa cosa è avvenuta a Roma dove però gli uffici erano chiusi ed è stata recepita il lunedì successivo: ecco dunque cosa è successo ma noi non abbiamo in nessun modo falsato il campionato. Mi dispiace per le altre ma la colpa dei loro problemi non dipende certo dall’Arquata e sinceramente da fastidio tutto questo accanimento contro di noi”.


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Pesaro

Doppio salto nel segno del “cobra” Il Marotta festeggia la seconda promozione consecutiva. Mister Polverari: “Programmazione seria e società forte”. Per l’esperto Rossi Berluti è il 10° campionato vinto in carriera

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n grande successo, il secondo consecutivo per il Marotta che bissa il la Seconda categoria vinta lo scorso e approda da matricola in Promozione. Sono passati ben 16 anni dall’ultimo approdo diretto in Promozione ma in riva all’Adriatico c’è l’entusiasmo dei tempi migliori per questa squadra che ha saputo far innamorare un’intera città. Da matricola si è insidiata al vertice della classifica, conservandolo fino al termine della stagione e difendendosi dagli attacchi delle dirette concorrenti. Uno dei segreti del successo rossoblu è il tecnico Mirko Polverari, “cobra” delle aree di rigore in passato, protagonista di questa cavalcata vincente: alla sua seconda stagione da tecnico, ha vinto il secondo campionato: “E’ senza dubbio speciale quello che questi ragazzi hanno saputo fare. Vincere due campionati – continua Polverari – nei primi due anni da allenatore gratifica moltissimo e soprattutto premia un gruppo costruito con sapienza già lo scorso anno”. Il Marotta infatti è lo stesso che ha vinto il girone C di Seconda categoria appena un anno fa con qualche aggiustamento:

“Eravamo sicuri di far bene fin da inizio stagione, un blocco solido e di qualità intorno al quale abbiamo inserito un paio di elementi importanti come ad esempio il bomber Messina che, con 14 reti, spesso è risultato decisivo. Purtroppo abbiamo dovuto fare a meno per tanto tempo di Montanari che ha potuto essere a disposizione solo nell’ultima parte di stagione”. In compenso si è creata una grande complicità intorno alla squadra, da parte della società e di un pubblico che si è stretto intorno alla squadra: “Una società nuova, fatta di elementi giovani che ha saputo interagire al meglio con l’esperienza di personaggi storici presenti in società. La squadra ha saputo creare qualcosa di importante supportata al meglio da chi era dietro la scrivania e creando in tutto l’ambiente un entusiasmo palpabile”. Un campionato vissuto interamente in vetta alla classifica ma le avversario e da tenere in grande considerazione non sono di certo mancate: “Con Serra Sant’Abbondio e Piandimeleto siamo sullo stesso livello, le altre leggermente staccate ma il livello medio è decisamente buono. Il futuro? Adesso è presto, c’è ancora da far festa e prepararci al me-

glio per il titolo regionale. Non so quali saranno le scelte societarie ma sarebbe da matti sfaldare un gruppo che già così potrebbe affrontare la Promozione puntando tranquillamente ad una posizione di metà classifica”. A far festa doppia in casa Marotta è Giorgio Rossi Berluti, classe 1967 ma ancora decisivo in diverse occasioni: per lui infatti è il decimo campionato vinto in carriera. Chapeau!

Della Rovere olè! In Prima categoria con una difesa bunker

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ncora imbattuti a una gara dal termine del campionato e con appena 12 gol subiti la migliore difesa di tutte le squadre delle Marche. Il Della Rovere (Seconda categoria C) è volato in Prima categoria. “E’ stato un bel campionato - sottolinea il segretario Enrico Spadoni - i numeri sono dalla nostra parte”. La difesa della squadra allenata da Massimiliano Guiducci è un vero e proprio bunker e a guidarla c’è Gianluca Bartolucci,

classe 1971, ex Lucrezia e Calcinelli. Ma anche l’attacco non scherza, con Daniele Pierpaoli arrivato a quota 20 gol. Resterà Guiducci anche in Prima categoria? “Aspettiamo la fine del campionato, ma fosse per noi il tecnico merita la conferma. Per quanto riguarda le ambizioni per la prossima stagione, dobbiamo prima fare mente locale ma possiamo subito dire che puntiamo alla salvezza”. Intanto, per il 30 aprile a Mondavio, è in programma la festa promozione.


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n. 18

ATLETICO GALLO COLBORDOLO

PESARO

Lavoro, metodo e passione Giovane e subito vincente: è il Casteldurante Allievi e Giovanissimi si sono qualificati alla fase regionale

U

n suggestivo viaggio in uno dei più importanti settori giovanili della regione, per imparare a conoscere metodi di lavoro e progetti di una società che sta ottenendo importanti risultati con i ragazzi. L’Azzurra Calcio, che comprende la Scuola Calcio Azzurra Colbordolo (presente nelle categorie dell’attività di base) e l’Atletico Gallo Colbordolo che partecipa ai campionati regionali con la prima squadra protagonista in Promozione A. Sono queste le due realtà che inglobano tantissimi giovani di tutto il circondario. Fino lo scorso anno la società partecipava ininterrottamente ai campionati regionali dal 1995. In questa stagione sportiva la riorganizzazione della Federazione ha previsto che tutte le squadre partano dai campionati provinciali, quindi le prime classificate di ogni girone accedono alla fase regionale. L’Azzurra Calcio è riuscita a qualificarsi sia con gli Allievi sia con i Giovanissimi e, particolare non trascurabile, entrambe le squadre primeggiano nelle rispettive classifiche. Se si considera che questa società opera in un comune di 6.000 abitanti e non ha una struttura che permette la selezione di giocatori da altre società si deduce che il lavoro che svolge lo staff tecnico è di primo livello come ci rivela il responsabile tecnico e allenatore degli Allievi Maurizio Pozzi. “L’unico modo per migliorare è lavorare con pas-

La formazione dei Giovanissimi di mister Grassetti

La formazione degli Allievi di mister Pozzi

sione usando metodologie adeguate alla categoria di riferimento con una filosofia di gioco che privilegi il possesso di palla attraverso un costante miglioramento tecnico. Nessuno può sapere come si concluderanno questi campionati ma quello che è stato fatto fino ad ora è già molto importante”. Al di là di quello che sarà il risultato finale, sia il gioco di squadra sia il valore di molti ragazzi lascia sperare in un brillante futuro per l’Azzurra Calcio.

Fondato nel 2009, vola in Seconda categoria Nato appena due anni fa, si ritrova in Seconda categoria con un gruppo per 8/11 formato da ragazzi del posto. Il Casteldurante vince il campionato di Terza categoria (girone A) e da matricola si affaccia ora in un campionato più impegnativo dove incrocerà l’altra squadra di Urbania, il Santa Cecilia, per un derby dal sapore storico. “Abbiamo raggiunto un traguardo importante - commenta il

presidente Sergio Paoli - con una rosa di ragazzi che giocano per pura passione e senza alcun compenso. La forza di questa squadra è il gruppo e anche l’anno prossimo non dovremo perdere di vista queste prerogative”. Il tecnico è Antonio Passeri, 40 anni, di Urbania, la squadra vanta elementi di qualità come gli attaccanti Alessandroni e Grassi e l’esperto Baffioni.

Squadra Giovanissimi: Alessandrini Alberto, Andreoni Massimiliano, Baldini Andrea, Battelli Andrea, Bozzetto Michele, Cappuccini Lorenzo, Casula Francesco, Cocchi Tommaso, Dadi Anas, De Santi Francesco, Della Betta Giacomo, Di Noto Simone, Feduzi Matteo, Liera Giovanni, Likaxhiu Klaudio, Mariotti Alberto, Natale Francesco, Paci Francesco, Palazzi Davide, Quitadamo Filippo, Raineri Michele, Severini Alberto, Sulejmani Evzal, Vichi Gianluca, Allenatore Grassetti Roberto. Squadra Allievi: Veglio’ Francesco, Venturi Ricardo, Scalini Andrea, Baffioni Marco, Baldini Emanuele, Bruscoli Alessandro, Cenciarini Nicholas, De Angeli Marco, Gatto Antonio, Gentiletti Michele, Gili Mattia, Marino Alex, Allenatore: Pozzi Maurizio.

Gabicce Mare promosso I ragazzi di Gaudenzi in Seconda categoria

C

on oltre dieci punti di distacco il Gabicce Mare (Terza categoria B) conquista la promozione in Seconda. La squadra allenata da Marco Gaudenzi, che qualche stagione fa arrivò a disputare anche la

Promozione, ha in organico gente di qualità come Ridolfi (ex Primavera del Cesena) e Cangini (ex Bari e Ancona). Una stagione esemplare dove spicca anche una vittoria per 10-0 contro il Loreto Pesaro.

CSI Delfino Fano, una vittoria tutt’altro che…Piccoli! Dopo cinque anni la società torna in Seconda categoria Il fiore all’occhiello è il settore giovanile che conta oltre 320 ragazzi fino alla categoria Allievi, ma le soddisfazioni in casa del CSI Delfino Fano arrivano anche dalla prima squadra che dopo cinque stagioni vince il campionato di Terza categoria (girone C) e rimette piede in Seconda. Torneo tirato fino alla fine con Villa Palombara e Valcesano pronte a dare battaglia. “E’ stato un campionato equilibrato - commenta il presidente Maurizio Nardini, al timone della

società dal 1993 - c’erano anche squadre migliori ma i nostri giovani, su cui puntiamo per vocazione, sono stati più bravi”. Il tecnico è Aldo Piccoli, da vent’anni in società e papà di Ivan, attaccante del Fano ed ex Ancona. “Per la prossima stagione siamo sicuri che con 2-3 rinforzi saremo competitivi e potremo dire la nostra - conclude Nardini - e per quanto riguarda la figura dell’allenatore la conferma di Piccoli è scontata”.


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Ancona

Si fa festa solo in 3 categoria a

In Prima B trionfa la “maceratese” Apiro, in Seconda decisivi gli ultimi 90 minuti. Trionfano solo Argignano, Cral Palombia e Leonessa Montoro erano i favoriti. E il giorno che abbiamo vinto il campionato il nostro allenatore mi ha ricordato questo curioso episodio”. Rosa giovane, ragazzi in gamba prelevati nei settori giovanili del Fabriano e della Fortitudo, gol che pesanti quelli di Ramiz Mahmuti (20 reti realizzate in campionato) e del capitano Mauro Raggi (oltre 10). “Il prossimo anno? Vogliamo proseguire nel nostro intento di ringiovanimento della rosa creando quel mix giusto tra giovani ed esperti - sottolinea Bartoccetti - l’obiettivo minimo sarà quello della salvezza con un occhio rivolto ai playoff”.

ARGIGNANO, VINCENTE

LA

PROFEZIA

Bartoccetti e la confessione al mister dopo 4 giornate: “Arriveremo prima dell’Albacina” . Due anni in Terza categoria, all’ultima partita di campionato contro il Maiolati ecco la vittoria per 2-1, la festapromozione con i giocatori che sfilano su un trattore, il ritorno in Seconda che diventa realtà. Un campionato (quello del girone D) tiratissimo fino all’ultima giornata con squadre come Albacina e Aurora Jesi sempre lì pronte a dare battaglia. Ma a vincere è l’Argignano che riassapora così la Seconda categoria al termine di una stagione chiusa a 64 punti con uno score di 21 vittorie, 1 pareggio e 4 ko. E fu proprio al termine di una sconfitta (era la quarta giornata, si giocava ad Albacina) che il factotum della società fabrianese Pietro Bartoccetti rivogendosi al mister Paco Pallotta sentenziò: “Al termine del campionato noi arriveremo prima dell’Albacina!”. Una profezia che si è avverata. “Vero, l’Albacina era la squadra favorita, noi siamo partiti invece per giocarci i playoff - ricorda Bartoccetti ma in quella partita, persa per 1-0, capì che in questa stagione potevamo dire la nostra e giocarcela alla pari con loro, che

Cingolani, superando giornata dopo giornata ostacoli sempre più temibili. La svolta è arrivata comunque nel girone di ritorno dopo una serie di 7 vittorie di fila che ha dato coraggio e consapevolezza nei propri mezzi ai giovani giocatori gialloverdi. Nell’arco della stagione non sono comunque mancate le difficoltà superate in modo egregio. Il simbolo della voglia e del carattere di

trasformato in realtà. La cronaca della gara passa in secondo piano rispetto ai festeggiamenti del dopopartita. Il match, seguito da un numeroso pubblico in un clima di festa che già anticipava il verdetto finale, si è svolto con estrema correttezza. Il Montoro ha chiuso il primo tempo in vantaggio per 2 a 0 con l’ennesima doppietta dell’allenatoregiocatore Daniele Giampaolini

questi ragazzi sta nel successo decisivo conquistato sul difficile campo delle Grazie Juvenilia: la diretta concorrente (insieme al Miciulli Senigallia) è stata superata 2-1. Davanti ad un folto pubblico al fischio finale è scattata la festa per un traguardo storico, ottenuto con tutti ragazzi che hanno fatto strada nel settore giovanile gialloverde ed è questo un motivo di grande orgoglio per il presidente e tutta la società.

che ha portato il suo bottino stagionale a 15 reti. Nel secondo tempo le altre 2 reti sono state realizzate dall’argentino Rodrigo e dalla giovane promessa Recanatesi. Così dopo 8 anni il Montoro risale in seconda categoria, campionato che sicuramente merita una società come la Polisportiva Leonessa fondata ben 48 anni fa, tra le più longeve nel panorama dilettantistico regionale. Il segreto del successo di quest’anno è il perfetto mix messo in campo, fatto di impegno e serietà della società, professionalità e qualità dell’allenatore giocatore Giampaolini e un gruppo di giocatori che hanno unito alle doti tecniche e agonistiche viste sul campo uno spirito di gruppo e amicizia negli spogliatoi e nella vita di tutti i giorni.

HURRÀ “PALOMBOYS” Il Cral Palombina Vecchia festeggia la promozione in Seconda categoria Primo successo diretto che vuol dire subito Seconda categoria per il Cral Palombina Vecchia, arrivando addirittura al traguardo con una giornata di anticipo nel girone E di Terza categoria. Per i “Palomboys” (come sono conosciuti nell’ambiente) si tratta del secondo salto di categoria dopo quello arrivato nel 2007 con il successo ai rigori nello spareggio con la Cluentina. Questa volta per la squadra del presidente Gianfranco Paradisi il successo è diretto e arriva al termine di una stagione vissuta su numeri importanti che testimoniano come il gruppo abbia disputato un campionato super sotto la guida tecnica di Massimiliano

IL RUGGITO DEL LEONESSA MONTORO La squadra di Daniele Giampaolini ritrova la Seconda categoria ad 8 anni di distanza Grazie al 4-0 sul Conero Dribling, la Leonessa Montoro può festeggiare la meritata promozione in Seconda categoria, aggiudicandosi con quattro giornate d’anticipo il girone F di Terza categoria. Un ritorno tanto atteso che si è

In alto a sinistra l’Argignano (Terza girone D) A sinistra il Cral Palombina Vecchia (Terza girone E) Sopra il Leonessa Montoro (Terza girone F)


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REAL CAMERANESE

ANCONA

“Vogliamo raggiungere la Prima con i playoff”

Il Presidente Rossetti: “Sono fiducioso in vista degli spareggi”. E intanto è arrivata la Coppa Marche-2

Ponterosso, playoff e…terzo tempo Micheli: “ Settore giovanile, nostro fiore all’occhiello”

“S

iamo partiti per essere protagonisti e il raggiungimento dei playoff è senza dubbio un buon risultato anche se credevamo di poter competere per il successo finale”. Ecco il pensiero di Danilo Rossetti, presidente della Real Cameranese ma anche giocatore a disposizione di mister Claudio Cantani: “Nessuna interferenza ci mancherebbe ma se non gioco mi arrabbio – sorride il presidente – sono sempre a disposizione del mister: molte volte sono andato in panchina, 4/5 volte sono entrato ma mi ha già promesso che nell’ultima di campionato sarò in campo da titolare”. Disponibile con il tecnico e anche alle nostre domande, Rossetti non si sottrae ad una analisi più approfondita del campionato e della stagione della sua Real: “Devo dire che Helvia Recina e Casette Verdini non sono a mio avviso superiori a noi ma hanno saputo fare al differenza in particolare tra le mura amiche, vincendo soprattutto le gare contro squadre di bassa classifica. In quelle noi siamo un po’ mancati, concretizzando poco quanto abbiamo posto in essere in termini di occasioni e non solo: bravi loro ad essere cinici e bravi nello sfruttare il fattore campo”. E’ una realtà giovane la Real Cameranese, nata nel 2006, con la voglia di crescere anno dopo anno, magari con l’obiettivo di disputare il derby: “Si potrebbe verificare

una situazione di questo tipo nella prossima stagione: diciamo che non dispiacerebbe, sarebbe una bell’evento per tutta la città. Una situazione molto sentita fino a qualche tempo fa che negli ultimi tempi si sta affievolendo ma resta comunque un possibile derby che non sarebbe male vivere prossimamente”. Per farlo ci sono da affrontare e vincere i playoff che nel primo turno vedranno il Real affrontare il Villa Musone: “Lo abbiamo battuto due volte in questa stagione e per uno scaramantico come me non è un bel segnale. Per i playoff comunque dovremmo avere nuovamente a disposizione l’attaccante Odorico e il centrocampista Falcioni mentre per quanto riguarda Francesco Lucchi la stagione è purtroppo finita: la sua assenza è pesante nel reparto arretrato. Comunque siamo ottimisti sullo stato di salute della squadra e ottimisti sul fatto di poter chiudere bene la stagione”. E intanto in casa Real si può far festa grazie alla conquista della Coppa Marche 2: nella finale disputata a Castelfidardo gli uomini di Cantani hanno superato 4-3 la Vis Faleria grazie alle reti realizzate da Ascani, Falcioni (doppietta) e Boccolini. Un gran bel viatico in vista dei playoff che possono valere il passaggio di categoria.

Quinto posto, ultimo utile in chiave playoff per una bella avventura che non vuole di certo fermarsi. In poche parole è la storia del Ponterosso, squadra che rappresenta un popoloso quartiere di Ancona nel girone F di Terza categoria. Una squadra che nasce dall’esperienza della Polisportiva nata nel 1986 prima che la sezione calcio, siamo nel 1996, si staccasse per proseguire il proprio cammino soprattutto in prospettiva settore giovanile. “La nostra è una squadra formata interamente da ragazzi del posto che non percepiscono rimborsi ma che hanno il piacere di giocare - afferma il presidente Marco Micheli – e lo fanno per pura passione. Siamo soddisfattissimi del risultato raggiunto e i playoff premiano la squadra che ha fatto fin qui un gran lavoro. Siamo con squadre molto attrezzate come Candia, Real Castelfidardo e Atletico 2008 ma abbiamo dalla nostra la serenità di giocare senza timori reverenziali avendo già fatto un gran risultato”. Passione ma anche rispetto degli avversari, questo il leit-motiv della società: “Siamo d’accordo con l’Atletico 2008

che, in caso di spareggio tra di noi, ci saremmo ritrovati a cena tutti insieme. Ecco il vero terzo tempo, come facciamo spesso d’inverno nelle gare casalinghe dove l’ospitalità verso la squadra avversaria è sacra. Siamo in splendidi rapporti anche con le altre squadre, questo è il nostro modo di intendere lo sport”. Altro punto di forza della società è il settore giovanile, composto da circa 150 ragazzi dal quale spesso sono usciti giovani interessanti come ad esempio Massimo Schena, ex portiere in rosa con l’Ancona in B. “Teniamo molto alla nostra realtà giovanile dove diamo la possibilità ai ragazzi del quartiere di fare sport. Un settore giovanile completo, dai Pulcini fino alla Juniores ma nello stesso tempo abbiamo buone collaborazioni con squadre della zona. In questa stagione abbiamo dato dei ’91 e ’92 al Camerano. Non siamo una squadra che non dà la possibilità ai nostri ragazzi di fare esperienze in altre squadre e categorie, anzi. Per noi è un motivo di orgoglio e una spinta ulteriore ad impegnarsi per andare avanti con successo, magari iniziando proprio da questi playoff”.

Monserra, Mancini in posa con i Pulcini 2000

Durante la pausa di fine marzo per dare spazio alle Nazionali, molti tecnici professionisti ne hanno approfittato per trascorrere qualche giorno a casa. Non si è sottratto a questo rito Roberto Mancini che ha fatto visita alla scuola della Junior Jesina a lui dedicata. Ha

destato particolare interesse il suo ingresso in campo in una gara dei Pulcini 2000: una emozione unica per i piccoli atleti del Monserra che, quasi increduli, ne hanno approfittato per una foto ricordo da custodire gelosamente.


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n. 18

REAL CASTELFIDARDO

ANCONA

“Secondi in classifica, per questioni di maltempo…”

ATLETICO CAMERATA

Il trionfo dei valori veri Per la società contano solo amicizia, correttezza e integrazione

Magi: “E’ comunque il miglior risultato in 5 anni di storia”

I

l Real Castelfidardo si prepara a disputare i playoff partendo da una buona posizione per andare a caccia del bottino grosso: la Seconda categoria. Si è ufficialmente chiuso il girone F di Terza categoria con il Real in seconda posizione ad appena quattro lunghezze dalla capolista Leonessa Montoro: un risultato che consente di continuare a sperare nel passaggio di categoria. “La stagione si è chiusa e siamo soddisfatti del risultato – spiega il presidente Marco Magi – ricordiamo che questa società è stata creata per far divertire i ragazzi e sotto questo profilo l’obiettivo è stato raggiunto. Dopo oltre cinque stagioni di vita, questo secondo posto è il miglior risultato ottenuto, quindi ci siamo comunque migliorati”. Non è mancata neanche la possibilità di puntare al vertice della classifica ma il presidente non si rammarica più di tanto. “All’inizio della

stagione – continua Magi – avrei firmato per il secondo posto ma, per come si erano messe le cose, potevamo giocarci tranquillamente la stagione. Il problema è legato al maltempo: a causa della nebbia tre gare, che fra l’altro stavamo vincendo, sono state rinviate; per questioni di calendario poi, abbiamo dovuto giocare tre partite in poco più di una settimana perdendoci per strada qualche punto che alla fine ha fatto la differenza. Siamo comunque soddisfatti, non stiamo certo a perderci in queste cose”. Ora l’obiettivo obbligato per la squadra è quella di puntare a vincere i playoff. “La squadra è in buone condizioni e sta recuperando alcuni infortunati. Continueremo ad allenarci per farci trovare pronti in vista del match di andata con l’Atletico 2008”.

A sinistra l’allenatore Antonio Cittadini, sotto il vice-presidente Alfio Occhiodoro

I

l calcio è modalità espressiva in cui si raccolgono le nozioni acquisite. L’esperienza sportiva in questo gioco concorre in larga misura a consolidare la socializzazione, ad arricchire il patrimonio di conoscenze in concomitanza con l’acquisizione di una maggiore capacità di adattamento e di aggregazione. A tal proposito c’è da evidenziare che la società sportiva Atletico Camerata (Terza categoria), sia pur giovane come costituzione e nonostante una cronica carenza di prestazioni sportive, ha contribuito, e non poco, a una reale socializzazione ed interazione di varie personalità e costumi rappresentati da ragazzi che sono la reale espressione della società moderna. Valori trasmessi quali amicizia, fair-play (gioco leale), correttezza e quant’altro sono l’applicazione delle direttive im-

partite dalla dirigenza, che hanno contribuito a costituire un gruppo di amici solido e sano. Ragazzi come Rossi, Russo, Nardella, Polito e Grassi hanno socializzato con ragazzi come Lopez Garcia, Prifti, Peci, Zouaghi, Pereira Alves e ragazzi di culture diverse accomunati da unica passione, l’amore per questo splendido sport che è anche e soprattutto fenomeno sociale che unisce, aggrega e non divide. La speranza, in futuro, è quella di continuare così, certamente senza sottovalutare il raggiungimento di risultati sportivi più lusinghieri.


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

ECCELLENZA gironE UNICO

CORRIDONIA

SSD CALCIO CORRIDONIA Via Cavour, 87 62014 Corridonia (MC) Tel.0733/432277 - www.calciocorridonia.it

Fondazione ................................................................................. 1955 Presidente................................................................. Sandro Procaccini Vice presidente ....................................................... Giorgio Camerlengo Vice presidente ...................................................Michele Montecchiarini Vice presidente ................................................... Silvano Montecchiarini Vice presidente ...........................................................Federico Pierluigi Vice presidente ................................................................. Carlo Pieroni Vice presidente ............................................................... Paolo Serafini Allenatore .............................................................. Giovanni Ciarlantini Vice-allenatore ........................................................... Raffaele Gesuelli Segretario ................................................................... Quintino Pieroni Dirett. Generale ............................................................ Massimo Ciocci

Sandro Procaccini

Giorgio Camerlengo

Silvano Montecchiarini

Federico Pierluigi

Giovanni Ciarlantini

Massimo Ciocci

Giammario Achilli

Giuseppe Colasuonno

Michele Montecchiarini

Michele Giri

Presidente

Vice presidente

Dirett. Generale

Alessandro Troli Difensore

Diego Pandolfi Centrocampista

Gianluca Longo Centrocampista

Vice presidente

Massaggiatore

20-09-1987

11-11-1985

10-04-1991

Santo Parise Difensore

Michael Taglioni Centrocampista

Filippo Maddaloni Attaccante

Vice presidente

Prep. Portieri

09-06-1975

06-06-1992

27-10-1994

Daniele Agus Difensore

Marco Moroni Centrocampista

Giuseppe Bugiolacchi Attaccante

Team Manager

17-04-1983

24-04-1992

01-07-1979

Martino Martinelli Difensore

Paolo Lucaroni Centrocampista

Michele Procaccini Attaccante

Raffaele Gesuelli

Allenatore

Portiere

16-03-1975

28-02-1992

10-02-1993

Gregory Giachè Difensore

Massimo Nerpiti Centrocampista

Simone Marasca Attaccante

Quintino Pieroni

Vice-allenatore

11-04-1991

07-12-1991

08-01-1975

02-04-1989

Francesco Franzese Portiere

Lorenzo Zuffati Difensore

Riccardo Raffaeli Centrocampista

Manuel Dell’Aquila Attaccante

Segretario

08-09-1981

21-11-1990

03-06-1989

15-10-1984

Daniele Principi Difensore

Nicolò Gentilucci Difensore

Yuri Barucca

Centrocampista

Bruno Rosi Attaccante

26-04-1993

10-02-1993

11-05-1982

22-11-1986


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

PROMOZIONE gironE B

VIGOR POLLENZA

ASD VIGOR POLLENZA Via Giovanni XXIII, 13 62010 Pollenza (MC) Tel. - Fax 0733.549577 - www.vigorpollenza.it

Giuseppino Marinangeli

Giuseppe Consoli

Fondazione .............................................................................2004 Presidente.................................................... Giuseppino Marinangeli Vice presidente ....................................................... Giuseppe Consoli Allenatore ................................................................Luca Fermanelli Dirett. Sportivo....................................................... Floriano Salvucci Dirigente ............................................................ Marco Cammertoni Dirigente ............................................................Stefano Leonangeli Firigente .....................................................................Marco Verdini Fisioterapista .............................................................. Jacopo Giuda Magazziniere ........................................................ Vittorio Sorichetti Prep. Atletico .......................................................... Gianni Secchiari

Stefano Leonangeli

Marco Cammertoni

Jacopo Giuda

Presidente

Luca Fermanelli

Floriano Salvucci

Gianni Secchiari

Leonardo Maccari

Allenatore

Prep. Atletico

Mirko Ribichini Centrocampista

Federico Cuccagna Centrocampista

Mirco Mogetta Attaccante

Marco Verdini

Dirett. Sportivo

Portiere

29-11-1991

21-12-1990

04-11-1987

Marco Raffaeli Centrocampista

Simone Gianfelici Centrocampista

Mattia Monteverde Attaccante

Dirigente

20-05-1992

07-04-1971

07-03-1992

10-12-1990

Yuri Vita Portiere

Marco Rapacci Centrocampista

Marco Maccari Centrocampista

Alex Giannandrea Attaccante

Dirigente

15-09-1986

23-11-1986

04-11-1986

23-04-1987

Stefano Sileoni Difensore

Edoardo Moretti Centrocampista

Federico Rossini Centrocampista

Alessandro Moscatelli Attaccante

Vice presidente

Dirigente

20-10-1981

24-08-1992

11-10-1992

05-06-1992

Vincenzo Michele Masi Difensore

Alessandro Pandolfi Centrocampista

Cesare Pettarelli Attaccante

Vittorio Sorichetti

Fisioterapista

06-06-1984

02-01-1992

25-06-1986

Cristian Paparoni Difensore

Fabio Acciarresi Centrocampista

Giuseppe Strazzella Attaccante

Magazziniere

18-05-1991

01-09-1982

28-02-1992

Enrico Piccinini Difensore

10-06-1992

Mariano Esteban Bertolotti Centrocampista

Valerio Guidarelli Attaccante

22-11-1980

12-03-1989


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

PRIMA CATEGORIA gironE C

MONTELUPONESE

USD MONTELUPONESE Via Regina Margherita, 1 62010 Montelupone (MC) Tel. - Fax 0733/224014 - ww.usdmonteluponese.it

Sandro Mancini

Goffredo Pigliacampo Vice presidente

Fondazione .............................................................................1972 Presidente................................................................ Sandro Mancini Vice presidente presidente................................................ Goffredo Pigliacampo Allenatore ...................................................................Paolo Paolo Esposto Segretario.....................................................................Luigi Luigi Canale Segretario..................................................................Paolo Paolo Menconi Dirett. Sportivo Sportivo...................................................... Giorgio Linardelli Ass. Arbitrale ............................................................ Mirco Moriconi Consigliere.....................................................................Nadzi Nadz Dirigente .............................................................Crescenzo Crescenzo Capasso Dirigente .................................................................. Carlo Zamponi Logistica .................................................................... Dino Mogliani

Giorgio Linardelli

Gianfranco Ciminari

Francesco Cennerelli

Presidente

Paolo Esposto

Luigi Canale

Maurizio Linardelli

Stefano Capriotti

Allenatore

Resp. Set. Giovanile

Marco Arbotto Difensore

Portiere

25-07-1991

Luca Scarponi Difensore

Emanuele Monterubbianesi

Dante Ciglic

Pasquale Cinquegranelli

Andrea Catini

Centrocampista

Attaccante

Paolo Menconi

Segretario

13-06-1983

08-07-1987

Centrocampista

Attaccante

Segretario

30-10-1984

23-05-1988

05-01-1978

08-03-1982

Lorenzo Marincioni Portiere

Stefano Lignite Difensore

Mattia Antonelli Centrocampista

David Trifiletti Attaccante

Dirett. Sportivo

18-09-1991

04-03-1989

13-02-1987

12-05-1982

Lorenzo Rebichini Difensore

Roberto Giacomelli Difensore

Matteo Magrini Centrocampista

Dirigente

11-11-1982

30-03-1991

24-07-1981

Marco Gasparrini Difensore

Lorenzo Pascucci Centrocampista

Luca Riccobelli Centrocampista

Alfredo Latini

Prep. Atletico

26-09-1991

09-02-1990

24-11-1991

Paolo Reucci Difensore

Lorenzo Monteverde Centrocampista

Simone Girotti Attaccante

Prep. Portieri

02-02-1977

27-08-1992

26-05-1990

Andrea Ciccola Difensore

Marco Luciani Centrocampista

Eugenio Renis Attaccante

03-02-1981

17-05-1974

28-07-1984


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

PRIMA CATEGORIA gironE D

MONTEPRANDONESE ASD MONTEPRANDONE Via Roma, 14 63030 Monteprandone (AP) Tel. 339.7063951 - Fax 0735.701916

Fondazione ................................................................................. 1995 Presidente...............................................................Francesco Calvaresi Vice presidente presidente..............................................................Gabriele Brasili Vice presidente .....................................................................Dino Testa Allenatore ...................................................................Sestilio Marocchi Segretario....................................................................... Claudio Fares Dirett. Sportivo.....................................................................Dino Testa Dirigente ................................................................... Emanuele Cameli Dirigente ................................................................... Mauro Carbonari Dirigente ...........................................................................Reno Coccia Dirigente .........................................................................Franco Fausti Resp. Set. Giovanile .......................................................Gabriele Brasili

Francesco Calvaresi

Dino Testa

Sestilio Marocchi

Emanuele Cameli

Gabriele Brasili

Alessandro Berardini

Presidente

Vice presidente

Dirigente

Massimiliano Bolla Difensore

Claudio De Santis Centrocampista

Claudio Testa Attaccante

Resp. Set. Giovanile

25-05-1976

10-04-1982

15-09-1982

Diego Cocci

Centrocampista

Moreno Baldassarri Centrocampista

Claudio Fares

Allenatore

Portiere

22-01-1988

27-06-1978

Danilo Testa

Centrocampista

Danilo Capecci Centrocampista

Franco Fausti

Segretario

02-03-1982

11-10-1979

27-02-1976

Filippo Carli Portiere

Marco Menzietti Centrocampista

Ermanno Mattioli Centrocampista

Reno Coccia

Dirigente

17-01-1985

22-09-1977

Alessandro Gabrielli Difensore

Marco Cicchi

Centrocampista

Marco Pica 26-11-1989

Centrocampista

Mauro Carbonari

Dirigente

30-09-1983

21-05-1980

19-12-1980

Alessandro Capriotti Difensore

Stefano Scipioni Centrocampista

Alex Corradetti Attaccante

Dirigente

11-09-1987

06-06-1989

30-12-1985

Luca Faini Difensore

Giuseppe Veccia Centrocampista

Emanuele Bolla Attaccante

05-04-1988

17-12-1993

08-04-1981


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

SECONDA CATEGORIA gironE C

CASTELLEONESE

ASD CASTELLEONESE C.da Santa Lucia 60010 Castelleone di Suasa (AN)

Carlo Manfredi

Mauro Persi Presidente

Fondazione .............................................................................1974 Presidente................................................................. Carlo Manfredi Presidente..................................................................... Mauro Persi Allenatore......................................................Daniele Rossi Mercanti Segretario................................................................. Luca Cavalletti Dirett. Sportivo.........................................................Giuseppe Giuseppe Toderi Dirigente .........................................................Antonello Antonello Cappannini Dirigente ...............................................................Norberto Norberto Gaggini Dirigente .......................................................... Francesco Mandolini Dirigente ............................................................... Maurizio Pompili Dirigente ........................................................... Mattia Sebastianelli Dirigente ..........................................................Graziano Graziano Testaguzza Logistica .................................................................. Antonio Morelli

Giuseppe Toderi

Francesco Mandolini

Antonello Cappannini

Norberto Gaggini

Antonio Morelli

Bruno Merlin

Simone Rossi Mercanti

Presidente

Daniele Rossi Mercanti Allenatore

11-08-1969

Mattia Sebastianelli

Difensore

Francesco Mazzitelli Centrocampista

Michele Spallacci Attaccante

Segretario

26-04-1975

Graziano Testaguzza

Dirigente

Andrea Testaguzza

Luca Cavalletti

Dirigente

17-02-1992

02-09-1990

26-11-1987

Sergio Mentuccia Difensore

Enrico Ricci

Centrocampista

Federico Toderi Attaccante

Dirett. Sportivo

Dirigente

Logistica

28-08-1977

07-07-1986

15-05-1987

Marco Rossetti Difensore

Angelo Oradei Centrocampista

Piergiorgio Scarponi Attaccante

Dirigente

Prep. Portieri

04-02-1988

06-09-1988

05-02-1968

Francesco Gasparoni Difensore

Danilo Bartolini Centrocampista

Renato Arkaxhiu Attaccante

Portiere

01-08-1988

12-07-1985

Matteo Rossetti Difensore

Nicola Biondi

Centrocampista

Maurizio Pompili

Dirigente

11-03-1975

18-03-1982

09-03-1989

Giacomo Fattori Portiere

Emanuele Testaguzza Difensore

Federico Mandolini Centrocampista

Dirigente

13-05-1983

15-06-1985

26-10-1984

Alessio Magagnini Difensore

Andrea Malibrani Centrocampista

Moreno Santinelli Attaccante

27-12-1989

www.emmegispa.eu

06-11-1976

14-09-1974

02-04-1976


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

SECONDA CATEGORIA gironE D

CERRETO

CERRETO CALCIO Via Tribbio, 1 60043 Cerreto D’Esi (AN) Tel. 347/649.60.92 Fax 0732/677.741 Fondazione .......................................................................... 1922 Presidente ............................................................. Sergio Gubinelli Vice presidente .................................................. Patrizio Camertoni Allenatore ................................................................ Valter Biagini Segretario ......................................................... Caterina Pierosara Massaggiatore .......................................................... Mario De Pau Allenatore Juniores ............................................... Renato Bonazza

Sergio Gubinelli

Patrizio Camertoni

Renato Bonazza

Mario Dalipi

Presidente

Valter Biagini

Caterina Pierosara

Allenatore

Achraf Rabbani Difensore

Massimiliano Nasoni Difensore

Gabriele Eleonori Centrocampista

Fabio Coicchio Attaccante

Mario De Pau

Segretario

31-07-1993

23-01-1971

23-05-1978

14-03-1988

Marco Camertoni Difensore

Emanuele Albanesi Difensore

Aiman Lamnari Centrocampista

Luigi Graziano Attaccante

Massaggiatore

30-04-1993

20-09-1979

21-04-1995

27-09-1993

Marco Cotechini Difensore

Marco Sagramola Difensore

Luca Lorenzetti Centrocampista

Lorenzo Casanova Attaccante

Vice presidente

Allenatore Juniores

27-02-1993

18-08-1984

18-11-1993

Marco Sprega Difensore

Fabio Lorenzotti Centrocampista

Piergiorgio Partenzi Centrocampista

Ermal Xheleshi

26-05-1993 Attaccante

Portiere

14-11-1986

01-02-1973

07-06-1992

07-10-1979

Lorenzo Mancini Difensore

Diego Mancini Centrocampista

Leonart Mustafi Centrocampista

Daniele Animobono Attaccante

04-04-1984

23-12-1989

14-06-1980

14-10-1993

12-12-1990

Alessio Trinari Portiere

Aniello Testa Difensore

Christian Rossi Centrocampista

Matteo Roscini Centrocampista

Francesco Arcangeli Attaccante

28-01-1993

01-08-1991

14-06-1990

04-03-1987

11-03-1988

Jacopo Vita Difensore

David Agostinelli Difensore

Luca Biagini

Centrocampista

Elia Tritarelli Attaccante

Pablo Moreno Rozzi Attaccante

03-02-1994

07-05-1990

02-09-1991

09-04-1991

12-01-1982


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

SECONDA CATEGORIA gironE C

LEOPARDI FALCONARA LEOPARDI FALCONARA F.C. Via Stadio 60015 Falconara M.ma (AN)

Fondazione ................................................................................. 1995 Presidente....................................................................Marco Bramucci Vice presidente presidente............................................................. Giorgio Giuliani Allenatore .................................................................Aureliano Aureliano Modesti Segretario.....................................................................Matteo Martino Segretario Dirett. Generale ......................................................... Silvano Pelonara Dirett. Sportivo.............................................................Mauro Marinelli Dirigente .................................................................... Riccardo Pavone Dirigente ...................................................................... Andrea Scaccia

Marco Bramucci

Aureliano Modesti

Presidente

Stefano Rossi Difensore

Roberto Polita Difensore

Riccardo Sciore Centrocampista

Silvano Pelonara

Allenatore

20-06-1972

09-02-1965

20-08-1969

Luca Lorenzini Difensore

Gianluca Mengarelli Centrocampista

Andrea Carloni Attaccante

Andrea Scaccia

Dirett. Generale

20-09-1992

20-04-1983

01-08-1975

Gabriele Lucci Difensore

Davide Gallo

Centrocampista

Fabrizio Fabretti Attaccante

Stefano Alderisio

Consigliere

27-02-1972

18-01-1984

22-10-1981

Marco Fiore Difensore

Adan Pelonara Centrocampista

Mauro Marinelli

Consigliere

06-01-1983

21-04-1974

Francesco Gigli Difensore

Alessandro Pecoraro Centrocampista

Massimo Costantini

Consigliere

22-05-1985

20-09-1978

Giorgio Giuliani Difensore

Makram Chaari Centrocampista

Portiere

22-03-1978

27-09-1985

Michele Gregorini Difensore

Paolo Maiolatesi Centrocampista

20-07-1987

07-06-1979

21-02-1973


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

SECONDA CATEGORIA gironE I

PIAZZA IMMACOLATA UNIONE PIAZZA IMMACOLATA ASD Via Ancona, 3/a 63100 Ascoli Piceno (AP) Tel.0736/336169 - Fax 0736/336169 www.piazzaimmacolata.it

Adelino De Angelis

Ettore Fioravanti

Presidente

Marco Zunica Portiere

Andrea Tassi Difensore

Marco Valenti Centrocampista

Domenico Giovannucci Centrocampista

Alberto Olivieri Attaccante

Allenatore

22-09-1991

07-02-1993

20-09-1988

04-09-1990

11-09-1985

Gabriele Romandini Portiere

Luca Pieri Difensore

Andrea Ficerai Centrocampista

Fabio Pirri

Centrocampista

Giacomo Bachetti Attaccante

16-08-1963

26-03-1994

18-10-1989

05-07-1993

15-07-1992

30-08-1990

Fabrizio Tomassetti

Luca Garofani

Vice-allenatore

Andrea Farina Difensore

Riccardo Giantomassi Difensore

Simone Benigni Centrocampista

Portiere

18-05-1991

19-06-1982

29-07-1986

Federico Carboni Difensore

Giuseppe Fulvi Difensore

Walter Castelli Centrocampista

Tommaso Everard Weldon

Alessio Scipioni

Domenico Cornacchia

Luca Cruciani

Centrocampista

Attaccante

09-06-1993

01-11-1990

Centrocampista

Attaccante

26-12-1990

24-07-1988

16-10-1978

09-12-1988

06-04-1994

02-09-1986

Amedeo Lanciotti Portiere

Alessandro Calvaresi Difensore

Fabio De Paoli Difensore

Michele Celani Centrocampista

Vittorio De Santis Centrocampista

Fondazione .............................................................................1989 Presidente............................................................Adelino Adelino De Angelis Vice presidente presidente.................................................Umberto Umberto Giantomassi Allenatore .............................................................. Ettore Fioravanti Vice-allenatore .................................................... Fabrizio Tomassetti Segretario.......................................................... Pasquale Costantini Segretario............................................................. Francesco Schiavi Dirett. Sportivo.................................................Giampiero Giampiero Tomassetti Logistica ....................................................................Emidio Emidio Fazzini Logistica .......................................................................Dino Tacconi 09-07-1966

09-07-1994

09-04-1991

27-10-1992

29-06-1984

Mattia Sospetti Difensore

Manuel Silvi Difensore

Loris Collina

Centrocampista

Alessio Petrucci Centrocampista

22-06-1993

08-11-1989

05-10-1984

27-08-1994

Christian Benaldi Difensore

Davide Tassi Difensore

Alessio Brunori Centrocampista

Lorenzo De Angelis Attaccante

22-07-1993

18-07-1989

21-08-1992

19-07-1994


Carlo Mazzone e Costantino Rozzi il giorno della "Pedalata-pellegrinaggio a Loreto". "Archivio Fotografico Santuario di Loreto"

N. 6 - Aprile 2011

IERI... E DOMANI! L'Editoriale

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Perché non sappiamo quanto vale l'Ascoli?

Perché non esiste una trasmissione tv ufficiale?

Perché nessuno dei creditori dell'Ascoli (se ci sono) rivendica i suoi averi pubblicamente? Lo ripeto: Mendicino=Quagliarella Perché non sappiamo il motivo preciso dell'esclusione di Sommese? Perché Rivalta non è stato espulso? E perche Castori è stato espulso? Perché non si fa un'inchiesta sul bilancio? Perché abbiamo pagato per la metà di Lupoli più di un milione? Perché i tifosi bianconeri abruzzesi non hanno potuto vedere Ascoli-Pescara?

L'unica vera buona notizia dell'ultimo periodo è che chi "vuole" l'Ascoli sa che esistono, anzitutto, i suoi tifosi. Massimo Ubaldi lo sa perché è il suo DNA prevede che diventi il nostro AMATO presidente. Francesco Bellini lo sa e ce l'ha dimostrato rispondendo in maniera incredibilmente ascolana agli utenti del Tifometro Bianconero. Elido Fazi lo sa perché anche lui ha voluto creare con la gente picena quello che si chiama "contatto senza intermediari". Dite voi: e i soldi? Chi glieli dà all'amministratore unico? Non lo so (e, permettetemi di dirvelo, non lo sapete neanche voi, fratelli bianconeri). Io, mentre la squadra sembra un po' stanca, mentre il campionato "che volevamo" (quante volte ho sentito dire: "che palle, salvarsi con un mese di anticipo...") diventa sempre più indecifrabile, mentre con Gigi Giorgi ci chiediamo "che ne sarà di noi" e non ci diamo una risposta, mentre, mentre, mentre, sono in cuor mio felice. Perché ho partecipato con le lacrime agli occhi ad Ascoli-Torino e perché chi succederà a questi amministratori ha già dimostrato che io, voi, noi fratelli bianconeri, per loro, esistiamo. Come esistevamo per quelle persone che, un giorno, attraversarono il Piceno ricevendo solo sorrisi, applausi e gesti di amicizia...

Perché Feczesin non gioca centravanti? Perché Michel Platini ha detto che il "male da combattere nel calcio sono le scommesse"?

Ricordando Costantino

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"Il calcio è veramente un fatto sociale. E' uno sport di massa sia come partecipazione che come interesse. E' un elemento di polarizzazione dove tutte le classi sociali sono coinvolte, non c'è distinzione tra intellettuali oppure analfabeti, tra imprenditori ed operai, prima della partita c'è conflittualità sindacale, dopo la partita siamo tutti d'accordo".


IL PALLONE RACCONTA...

ALMANACCO 3 Marzo/10 Aprile

12 – Ascoli-Atalanta 1-1

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3 – Fissata la data del recupero col Vicenza: si giocherà il 22 marzo. 4 – Giorgi si arrende ad un fastidio muscolare: non parte per Crotone. 5 – La pioggia ferma ancora l’Ascoli: l’arbitro Tommasi sospende la gara dopo soli 5’ per impraticabilità del campo. 6 – Rientrata in nottata da Crotone, la squadra sceglie di tornare subito ad allenarsi. 7 – Lupoli: “Siamo sempre in corsa salvezza”. 8 – Castori: “Dopo due rinvii, speriamo di non perdere il ritmo”. 9 – La gara di Crotone sarà completata martedì 5 aprile. 10 – Moretti: “Con l’Atalanta giocheremo per vincere”. 11 – Giorgi recuperato: figura tra i 20 convocati.

Con una grandissima prestazione l’Ascoli mette alle corde la capolista e può rammaricarsi per un pareggio che le va stretto, dal punto di vista del gioco e anche di alcune discutibili decisioni arbitrali. In vantaggio con Faisca ad inizio ripresa, i bianconeri vengono ripresi da un’inzuccata di Doni, subentrato da pochi minuti. LA CHIAVE – Nessun timore riverenziale nei confronti della capolista. LA CHICCA – L’assist di Feczesin che cadendo (perché trattenuto) appoggia la palla a Faisca. TOP&FLOP – Calderoni&Lupoli LA FRASE – “Due punti persi” (F. Castori)

Massimo Silva, oggi, sarebbe "il giustiziere delle grandi". Nel primo anno dell'Ascoli in serie A, infatti, segnò almeno una rete alle tre squadre attualmente prime in graduatoria nella massima serie: al Milan (nell'1-1 del 16/3/75), al Napoli (nell'1-1 del 2/2/75) e all'Inter (nello 0-1 del 16/2/75). E il Messaggero titolò: "Un acuto di Silva alla Scala del Calcio".

13 – Gazzola: “Giocando così ci salveremo” 14 – Fastidio muscolare per Cristiano: si allena a parte. 15 – L’imprenditore italo-americano Joseph Cala: “Non sono interessato all’Ascoli” 16 – L’editore Elido Fazi: “Contattato di nuovo da una figlia di Benigni. Presto incontrerò Palatroni.” 17 – Feczesin: “Sfateremo il tabù Cittadella” 18 – Rifinitura nel ritiro di Campodarsego: c’è anche Cristiano.

19 – Cittadella-Ascoli 0-1

Fondamentale vittoria al Tombolato che rilancia i bianconeri nella corsa per la salvezza diretta. L’exploit di fatto dimezza il divario dal sest’ultimo posto: da -6 a -3, con due partite da recuperare. Decide un gol di Giorgi ad inizio ripresa, Guarna salva il risultato con una strepitosa parata su colpo di testa di Nassi a 5 minuti dal termine. LA CHIAVE – L’ingresso di Lupoli dopo l’intervallo. LA CHICCA – L’azione del gol è da manuale: lancio di Moretti, torre di Feczesin, inserimento vincente di Giorgi. TOP&FLOP – Faisca&Mendicino LA FRASE – “Cominciamo a vedere la luce” (F. Castori)

L’INTERVISTA EJ %BOJFMF 1FSUJDBSJ

Solo il Picchio in Serie A E' la frase finale di un coro, quello che intende privilegiare l'amore per l'Ascoli piuttosto che gli squadroni metropolitani, quella che fotografa al meglio il pensiero della nostra bandiera. “L'asculà lo sai comm'è, no?". Conosco circa centomila espressioni dell'attuale bandiera della mia squadra del cuore, un giovanotto (perché di tale si tratta) della Vallata che risponde al nome di Giorgi Luigi.

potevi scegliere tra centinaia di squadre, perché a livello mediatico te lo davano da mangiare in maniera completamente differente, con più equilibrio tra le varie squadre".

Quella di stavolta, quella che mi ha mostrato quando gli ho spiegato il perché l'ho chiamato per parlare di una vicenda psico-sociale, più che calcistica, quella no. Mi è nuova. La sorpresa, totale. Più di quella artefatta di quando provi a cadere in area per farti dare il rigore e l'arbitro non abbocca. Quella di stavolta è sorpresa vera. "O Ggì", gli faccio, "ma perché, secondo te, alcuni tifosi nostri si sono scandalizzati quando hanno letto che tu da piccolo simpatizzavi per l'Inter?".

Oggi, se segui il calcio attraverso i media (ci ho riflettuto: lo sapete che l'Ascoli non ha: 1-Un mensile ufficiale da inviare a casa agli abbonati o ai tifosi; 2-Una trasmissione ufficiale sulla tv generalista locale. COMPLIMENTI ALLA SOCIETA', OBIETTIVO RAGGIUNTO. Meno spazio sui media, meno interesse generale, più "libertà di azione" nelle stanze dei bottoni), non hai scampo: l'Ascoli non lo tiferai mai.

Il mio obiettivo, stavolta, è capire perché, oggi, è quasi impossibile trovare "due pazzi furiosi come Stefano e Annalisa di Pesaro, che portano solo l'Ascoli da sempre" (cit. Giorgi Luigi, sempre lui). Gigi mi guarda e mi dice subito che "è dura". "Perché - mi spiega - io da piccolo sono quasi stato costretto, dalla volontà di mio padre, a venire allo stadio. Mi piaceva l'Inter, ma perché in casa c'erano persone interiste, così come ce n'erano juventine. Chi mi conosce, però, lo sa quali siano le mie priorità. Degli altri, quelli che dicevano ad esempio che sono "una zecca" perché tengo la barba incolta, non posso curarmi". Mi accorgo di avere un clamoroso punto in comune con nostro 5. Non i piedi, purtroppo. Non le qualità atletiche. Io pure, da piccolo, tifavo per una squadra che "portavano in casa". Era la Juventus che non vinceva mai (fatevi due conti, sono dell'81). Pure io, come Gigi, ho amato l'Ascoli da un giorno all'altro perché "mi ci hanno portato e ho capito che quella è la squadra mia: che rappresenta i miei valori, i miei ideali, il mio territorio, la mia gente". Ecco, questo è il tema psico-sociale del giorno. "Il calcio - mi dice con forza Gigi oggi lo vedi in due maniere diverse. Un tempo no. Un tempo

26 – Ascoli-Torino 0-4

una risposta. Una risposta che non riesco a trovare neanche da solo...

"Però io vedo una realtà parallela - mi dice mentre gli provo a chiedere "chessepòfà?" - Vedo che nelle ultime stagioni, negli stadi in cui la situazione societaria era simile alla nostra, la gente e i giocatori si abbandonavano a se stessi. Qua no. Qua ogni partita c'è un qualcosa in più che i tifosi ti danno. E questo amore sconfinato crea uno spettacolo per noi che siamo in campo. Ecco, se c'è un aspetto psicologico da sottolineare in questo momento, secondo me, è proprio questo. Nel peggior momento sportivo della nostra storia recente, se porti un bambino al Del Duca, è proprio ora che si innamorerà di questi colori. Guarda l'esempio della partita col Torino: il tifoso, scazzato e incazzato, si violenta da solo nel rispettare la sua professione di fede per la squadra. Eppure, proprio per questo, soffre nell'applaudirti, nel dedicarti i cori, nel trascinare lo stadio. Mentre stai prendendo 4 gol. Eppure lo fa e lo fa con amore". E' proprio così. Il mio compagno di "giochi psicosociali" ha proprio ragione. Come quando gli chiedo di guardare fuori dalla finestra dello spogliatoio. "Ggì, se pensi a tra sei mesi, chi e cosa troveremo là fuori, sul campo del Città di Ascoli?". Ho provato tre volte a chiederglielo. Non è riuscito a darmi

Una partita assurda. Il Toro nel marasma più totale, l’Ascoli lanciatissimo dopo due vittorie consecutive. Eppure succede l’imponderabile. La partita prende una brutta piega iniziale, indirizzata dal discutibile operato dell’arbitro Pinzani. Poi ad inizio ripresa, sullo 0-2, due risultati negativi a chiudere la pratica: autogol e rigore fallito da Giorgi. Tifo incredibile di un Del Duca di nuovo pieno. LA CHIAVE – L’eccessiva libertà concessa a Bianchi in occasione dei suoi gol, anche se il primo è viziato da un evidente fallo su Marino non sanzionato. LA CHICCA – Gli applausi scroscianti dello stadio ai giocatori sconfitti 0 a 4. TOP&FLOP – Curva Sud&Marino. LA FRASE – “Meglio perdere con dignità che vincere come ha fatto il Torino” (F. Castori)

27 – Micolucci: “Chiediamo scusa ai tifosi” 28 – Castori squalificato per una giornata dopo l’espulsione rimediata contro il Toro. 29 – Cristiano: la risonanza magnetica evidenzia la distorsione della caviglia con interessamento dei legamenti peroneali. 30 – Il sindaco Castelli telefona al presidente di Lega Abodi per lamentarsi dei reiterati torti arbitrali subiti dall’Ascoli. 31- Diramata la lista dei convocati per la doppia trasferta di Novara e Crotone. 1 APRILE – Rifinitura nel ritiro di Novara.

2 – Novara-Ascoli 1-0

I bianconeri si arrendono al Novara al termine di una partita apatica. Una squadra spenta, che subisce gli avversari solamente nella parte centrale del primo tempo ma che poi non riesce a reagire con rabbia. Decide una rete di Bertani, innescato da una rapida ripartenza. Pederzoli out per un attacco influenzale nella notte. LA CHIAVE – La sterilità offensiva. LA CHICCA – Il tiro a girare di Giorgi in chiusura di primo tempo che sibila di fianco al sette. TOP&FLOP – Guarna&Lupoli LA FRASE – “Non siamo stati i soliti” (R. Bocchini)


Nell'anno del quinto posto con G.B.Fabbri alla guida del Picchio (stagione 79/80), Costantino Rozzi diventò una furia scatenando una delle sue clamorose polemiche contro la classe arbitrale, rea di non aver sancito un penalty in Ascoli-Milan 0-0 (fallo su Bellotto). Custandì, dopo aver visto la moviola, disse: "Questa è corruzione! Mi squalificheranno, vero. Ma io porterò tutti in tribunale!".

20 – Presso il ristorante Cherry One si incontrano Palatroni, Fazi, Bellini e Maresca per discutere dell’offerta di acquisto da presentare. 21 – Secondo il Messaggero anche l’imprenditore Cala, nonostante la smentita, presenterà un’offerta d’acquisto.

IL PALLONE RACCONTA...

22 – Ascoli-Vicenza 2-1

23 – La famiglia Benigni: “Dalla vendita dell’Ascoli non vogliamo guadagnarci neppure un euro”. 24 – Il Coni accoglie parzialmente il ricorso dell’Ascoli, restituendo uno dei punti di penalizzazione. 25 – La cordata di Palatroni esce allo scoperto con un comunicato ufficiale. Oltre a Bellini, Fazi e Maresca, ci sono anche Tosti, Romanucci e Coppitelli. Potrebbero aggiungersi altri imprenditori. A breve il via alle trattative.

Clamorosa vittoria dell’Ascoli nel recupero contro il Vicenza. Sotto di una rete fino a due minuti dal 90’, a causa del gol in apertura di Martinelli, il Picchio ribalta il risultato grazie alla formidabile doppietta di Mendicino. Del Duca in estasi per un’impresa epica e che resterà indelebile nella storia dell’Ascoli. LA CHIAVE – L’inserimento di Mendicino, autentico uomo della provvidenza. LA CHICCA – La spettacolare parata di Guarna su Cellini a metà primo tempo tiene aperta la partita nell’attesa del finale al cardiopalma. TOP&FLOP – Mendicino&Lupoli LA FRASE – “Non meritiamo di retrocedere” (E. Mendicino)

TOH, CHI SI RIVEDE

Tutti a cena "da Cataldo"

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Siamo andati a trovare il medianaccio calabrese. Sapete che ha cambiato totalmente vita?

“Oh oh, oh oh, Cataldo Montesanto! Oh oh, oh oh Cataldo Montesanto!”. La Curva Sud aveva dedicato questo coro al leone del centrocampo dei Diabolici. Si fa le ossa nel Perugia di Gaucci fino ad arrivare in prima squadra. Avezzano, Gualdo e Viterbese le sue esperienze poi il mediano di Cariati approda in bianconero (84 presenze e 4 gol sotto tra B e C1) per poi essere ceduto al Napoli. Infine le esperienze con Monza, Potenza, Juve Stabia e Ercolano. Cataldo, giochi ancora come Mario Bonfiglio oppure hai smesso? "No, non gioco più. Oramai il divertimento era finito, adesso ho un ristorante a Napoli e un’azienda ittica in Calabria, mi sono buttato nel campo della ristorazione. Per tenermi in forma qualche partitella me la faccio ma in tutta tranquillità con gli amici. Prima della fine della carriera mi sarebbe piaciuto tornare ad Ascoli ma purtroppo non è stato possibile. C’era stato un contatto tre anni fa a gennaio quando ero al Monza ma il presidente Benigni mi disse che aveva deciso di puntare sui giovani. Io ero disposto anche a venire gratis ma non se ne fece nulla". Che ti viene in mente se dico anno dei Diabolici? "È stato sicuramente l’anno più bello della mia carriera, più di quelli a Napoli. Ascoli invece mi è rimasta proprio nel cuore,

3 – Allenamento defaticante a Novara, poi trasferimento in aereo da Milano a Crotone. 4 – Rifinitura a Crotone, Gazzola si arrende a problemi muscolari.

dopo sette anni di purgatorio tornammo in Serie B vincendo il campionato a discapito di squadre molto più quotate di noi. Un’impresa che è rimasta nel cuore a tutti noi giocatori ma sicuramente anche ai tifosi bianconeri". Raccontaci anche tu qualche episodio divertente o particolare di quella stagione? "Potrei scrivere un libro con le cose di quella stagione. Comunque l’anima del gruppo era Pinuccio Di Meo, ci faceva divertire tantissimo e sapeva spronare al meglio i giovani del gruppo. Non dimentichiamoci che in molti eravamo ragazzini alle prime armi: io, Barzagli, Bruno. Dopo però quando andavamo in campo schiantavamo tutti". Con chi sei rimasto più in contatto dei tuoi compagni? "Andrea (Barzagli - ndr) mi ha fatto da testimone di matrimonio, mi sento anche con Di Meo, Bonfiglio, Di Venanzio". Ti hanno già avvertito che ci sarà una festa tra di voi Diabolici per il decennale della promozione? A chiamare tutti ci penserà il ragioniere (Manni ndr)… "Sì, come no. Mi hanno contattato, la data scelta è il 5 giugno e io ho già confermato la mia presenza".

5 – Crotone-Ascoli 1-0

Bruttissima sconfitta nel completamento dello scontro diretto interrotto per pioggia lo scorso 5 marzo. Si riparte dal 6’ e l’Ascoli paga a caro prezzo i propri errori, in fase difensiva (da dilettanti il gol subito da una percussione centrale di Eramo) e soprattutto in chiave offensiva, dove Feczesin e Lupoli sbagliano l’impossibile. LA CHIAVE – La poca cattiveria negli episodi decisivi. LA CHICCA – La clamorosa traversa di Romeo sullo 0-0. TOP&FLOP – Calderoni&Lupoli LA FRASE – “Perdere così è assurdo” (F. Castori)

Ora l’Ascoli rischia di scomparire dal calcio che conta. Stai seguendo la squadra e le vicende societarie? "Mi tengo sempre informato sulle vicissitudini che riguardano l’Ascoli perché come ho detto prima sono legatissimo ai colori bianconeri. Leggo che c’è una situazione piuttosto complicata con i problemi societari e i punti di penalizzazione. Dispiace perché Ascoli è una piazza importante del calcio italiano, abbiamo faticato tanto quell’anno per riportarla in B. Buttare tutto all’aria sarebbe veramente un peccato, mi auguro che si risolva per il meglio".

fa patire le pene dell’inferno. Non si crea quel rapporto umano che ad esempio si è creato con Benigni che al contrario è un uomo squisito al quale io sono molto legato".

Come erano i tuoi rapporti con il presidente Benigni? "A volte è bene rendersi conto che per il bene dell’Ascoli è meglio rinunciare a qualche pretesa economica e farsi da parte. I soldi nella vita non sono tutto, secondo me Benigni ha fatto il suo tempo. Il presidente a volte si è affidato a mani sbagliate ed è stato mal consigliato. In più comincia ad avere anche una certa età. Io comunque con lui ho un bellissimo rapporto, è una bravissima persona. Secondo me si trova nella situazione in cui il cuore ti dice una cosa e la testa l’esatto contrario". Azzardando una paragone, si può accostare Benigni a Gaucci? "No, assolutamente no. Gaucci tratta i giocatori come cose, se gli servi bene altrimenti il giorno dopo ti spedisce fuori rosa: ti

6 – Dopo aver pernottato a Crotone, la squadra si è allenata e nel pomeriggio è ripartita per Ascoli. 7 – AscoliDaVivere lancia l’iniziativa della “giornata della maglia”: col Sassuolo tutti al Del Duca con la maglietta dell’Ascoli. 8 – Prima convocazione per Juan Antonio.

9 – Ascoli-Sassuolo 0-0

Al Del Duca si gioca con 30° e a vincere è solamente il grande caldo. Partita blanda, l’Ascoli ci prova ma rimedia solamente un punticino e per la 4^ partita consecutiva non va in gol. Il Sassuolo ottiene il pari che voleva, la classifica del Picchio si complica terribilmente anche per effetto dei risultati altrui. LA CHIAVE – La fatica della 3^ gara in 8 giorni. LA CHICCA – Il recupero disperato di Di Donato nella ripresa al limite dell’area sull’incursione di Catellani. TOP&FLOP – Faisca&Lupoli LA FRASE – “A mollare non ci pensiamo neppure” (F. Castori)


IL PALLONE RACCONTA...

Quali sono stati gli sponsor della maglia bianconera negli anni delle promozioni in serie A? Impossibile dimenticare il fatto che, nelle cavalcate del 73/74 e 77/78, le casacche del nostro Picchio erano prive di ogni riferimento promozionale. La prima accoppiata "promossa" è stata quella del' 85/86 con la Norditalia Assicurazioni ed Adidas sponsor tecnico. Sempre Adidas, con Cocif, comparivano sulle maglie della promozione 90/91, mentre la Carisap insieme alla Uhlsport furono i marchi della promozione 04/05. Per andare in serie A serve lo sponsor tecnico tedesco!

L’Analisi EJ 4UFGBOP $BSMJOJ

Bentornata Curva Sud

Le emozioni vissute durante la debacle contro il Torino hanno confermato che il tifo ascolano è sempre ai primissimi livelli in ambito nazionale.

IO GIOCO LIBERO EJ .BSDP % &NJEJP

CERTEZZE Sono due anni che il nostro Ascoli si barcamena tra punti di penalizzazione e rincorse impossibili. Dal fronte societario però, nessuna novità. A dire il vero quasi giornalmente leggiamo di trattative incrociate e potenziali svolte ma poi facciamo i conti con la realtà che racconta di come l’Ascoli Calcio sia ancora in mano alla famiglia Benigni. Nel rispetto di chi soffre per la gloriosa maglia bianconera, non entro nel dettaglio di questo ‘gioco di potere’ che ha come oggetto del contendere il vile denaro. Due certezze però, questi mesi, le hanno partorite. La prima riguarda il grottesco che pervade le presunte trattative in questione: da una parte leggiamo di cordate che presentano dettagliate offerte in denaro (Palatroni, Bellini, Calà…), dall’altra (Benigni) apprendiamo che queste proposte non sono mai arrivate. Come mai, dove si perdono, qual è l’anello mancante, quale il motivo di questa ‘discordanza’ di vedute? Il ‘vile denaro’ di cui sopra è l’unico indiziato… La cosa bella però è che, a sentire gli interlocutori, i soldi sono l’ultimo dei problemi, il nocciolo della questione starebbe piuttosto nel ‘trovare una soluzione per il bene dell’Ascoli Calcio e della sua gloriosa storia’. Meno male, tiriamo un sospiro di sollievo… La seconda ci dice che nonostante tutti gli interessati sostengano con forza la teoria secondo la quale una società di calcio regala soltanto grane e grosse perdite economiche, gli stessi, con ferrea ostinazione, insistono nel voler avere per sé questa vituperata macchina mangia soldi. Proprio strano questo mondo del calcio, frequentato, tra gli altri, da sordi con il cuore d’oro e masochisti di ogni genere.

Digitando il vocabolo “passione” su wikipedia otteniamo la seguente definizione: “deriva dal termine latino patior, che significa soffrire, provare, sopportare o patire. In altre parole, si tratta di un atteggiamento passivo dell’individuo, che davanti ad un’emozione più forte di lui, la subisce”. E’ da lì, dall’etimologia della parola, che dobbiamo partire per descrivere l’amore viscerale che il popolo piceno nutre verso l’Ascoli Calcio, uno dei simboli più rappresentativi del proprio territorio. Altrimenti non potremmo spiegarci in altro modo le incredibili scene a cui abbiamo avuto il piacere di assistere recentemente allo stadio Del Duca. Sabato 26 aprile 2011, si gioca l’anticipo della 33^ giornata tra Ascoli e Torino. Il Picchio – a causa della pesante zavorra delle penalizzazioni – è impelagato nella lotta per la salvezza, che potrebbe anche significare sopravvivenza se accostata alle intricate vicende societarie che ne stanno minando la convivenza nei campionati professionistici. Si lotta per la salvezza ma la piazza è in visibilio, dopo l’incredibile rimonta ottenuta nel recupero infrasettimanale col Vicenza. L’Ascoli si giocava il primo dei due jolly per recuperare terreno rispetto alle antagoniste. E riusciva sorprendentemente negli ultimi due minuti di gioco a tramutare una pesante sconfitta in un’esaltante vittoria, complice la doppia prodezza di Ettore Mendicino. Così, con l’entusiasmo alle stelle, lo stadio Del Duca tornava a popolarsi, complice anche il fascino del Torino, per una sfida dai sapori antichi. Quasi 9mila persone sugli spalti, e sarebbero state molte di più senza le bizze del circuito Lottomatica che dalle 16 alle 17 interrompeva colpevolmente le vendite dei biglietti. Quasi 9mila persone inevitabilmente deluse da una sconfitta di proporzioni esagerate, uno 0-4 senza attenuanti e condito da una direzione arbitrale discutibile e dal pesante infortunio di uno dei giocatori più in forma (Cristiano). Eppure succede quello che non ti aspetti, quanto meno in Italia. Sotto di quattro gol, la curva Sud continua ad incitare i suoi ragazzi. E lo fa chiamando a raccolta “tutto lo stadio”. Che risponde alla grande. Il possente “canterò per te” intonato dal pubblico sullo 0-4 è qualcosa di commovente, e ancor più lo è il caloroso applauso finale alla squadra prima del mesto rientro negli spogliatoi. E’ passato soltanto un girone dalla feroce contestazione del post Ascoli-Livorno, eppure sembrano anni luce. Sì, perché l’avvento di Castori ha cambiato tutto. A prescindere da quello che sarà l’esito finale. La tifoseria ha smesso di vedere in campo undici giocatori svagati, ha smesso di ammirare un’entità a se stante, ha iniziato invece a vedere un gruppo che lotta sempre fino alla fine. Ossia quello che vorrebbe sempre vedere. Paradossalmente la colpevole assenza della società ha unito squadra e tifoseria, rendendoli un’unica entità che si trova a combattere contro tutto e tutti. Uniti verso la meta. Che non sarà assolutamente facile da raggiungere. “Ma a mollare non ci pensiamo neppure” dice mister Castori. E c’è da credergli.

La Formazione

LA TOP 5 EJ #SVOP 'FSSFUUJ

I MARCHIGIANI “NON ASCOLANI” V

FABRIZIO CASTORI da San Severino Marche (Macerata)

Guidare l’Ascoli è sempre stato il suo sogno, fin da quando si recava al Del Duca (anni Settanta) a vedere le gesta dei ragazzi di Rozzi e Mazzone da tifoso. Il sogno si è materializzato a ottobre 2010 quando lo hanno chiamato a sostituire l’esonerato Gustinetti. Ha rigenerato la squadra che –senza le penalizzazioni- oggi sarebbe al di sopra della zona retrocessione. I tifosi lo hanno apprezzato subito e gli vogliono bene. Avrà eterna gratitudine dal popolo bianconero se riuscirà a pilotare l’Ascoli fino al sospirato traguardo.

IV

MASSIMO PACI

da San Tommaso di Fermo (Fermo)

Bianconero per un solo anno ma in serie A. Campionato 2005-06. Il corazziere entra subito nel cuore dei tifosi con prestazioni molto positive. Dotato di grande struttura fisica, se la cava molto bene anche sul piano tecnico. Paci non si limita a difendere e difatti mette a segno anche tre gol: uno di testa alla Roma (storica vittoria dell’Ascoli al Del Duca per 3-2, primo tempo 3-0) e addirittura una doppietta al Chievo (2-2). Lasciato l’Ascoli Massimo ha continuato a giocare in serie A e oggi è un valido difensore del Parma.

III

GILBERTO MANCINI da Castelraimondo (Macerata)

E' stato difensore centrale (ma ai suoi tempi si chiamava stopper) dell’Ascoli per cinque stagioni, dal 1975 al 1981. Alto e magro, Mancini era anche molto veloce: eccellente nell’anticipo, forte di testa. Insomma un brutto cliente per ogni attaccante. A tal punto che finì nel mirino della Juventus. Un grave infortunio (frattura della gamba) gli fecero perdere quasi un anno e… anche il treno Juventus. Gilberto, a 57 anni, è impiegato in un’azienda locale e vive con moglie e figlie sulla collina di Castelraimondo.

II

PAOLO PIERBATTISTA da Rapagnano (Fermo)

In bianconero dal 1966 al 1970. Quattro campionati di serie C vissuti da protagonista, in campo e fuori. “Paolone” (così lo chiamavano i tifosi) era un gigante di quasi due metri, un baluardo praticamente insuperabile sui palloni alti. Giocava al centro della difesa nella Del Duca Ascoli ma sulle palle inattive andava a colpire di testa nell’area avversaria (8 i gol realizzati). Tanto energico e grintoso in campo, tanto buono e generoso. Un gigante buono che un destino avverso portò via all’affetto di familiari e amici nel fiore degli anni. Ma il ricordo di “Paolone” Pierbattista resta vivo in tutti quelli che lo hanno conosciuto.

I

MARIO VIVANI da Cagli (Pesaro)

Fu uno dei principali protagonisti della prima grande ascesa della Del Duca Ascoli dalla C alla serie A. Dieci campionati in riva al Tronto, dal 1967 al 1977. Centrocampista completo: sapeva impostare il gioco ma era anche bravo a recuperar palloni. Tatticamente intelligente, Vivani (maglia numero 8) formò accanto a Gola (numero 10) una delle coppie di mezze ali migliori in assoluto della storia dell’Ascoli. Era un beniamino dei tifosi che lo chiamavano “Bruschetta”. Oggi, a 62 anni, Mario Vivani è allenatore della Fortitudo Fabriano in Eccellenza.


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

SECONDA CATEGORIA gironE E

REAL CAMERANESE REAL CAMERANESE Via Loretana,129 60021 Camerano (AN) Tel. 071/959259 - Fax 071/959259

Danilo Rossetti

Claudio Cantani

Marco Micucci

Massimo Marchiseppe

Alberto Rabini

Stefano Mignanelli

Presidente

Allenatore

Dirett. Sportivo

Matteo Recanatini Difensore

Francesco Lucchi Difensore

Alessandro Pirani Centrocampista

Vice-allenatore

Dirigente

12-05-1982

27-06-1978

21-12-1988

Davide Polenta Difensore

Mattia Falcioni Centrocampista

Paolo Bernardini Centrocampista

Fondazione ................................................................................. 2006 Presidente..................................................................... Danilo Rossetti Vice presidente presidente...............................................................Luca Marchetti Allenatore .................................................................... Claudio Cantani Vice-allenatore ................................................................Marco Micucci Segretario................................................................Massimo Battistoni Dirett. Sportivo.................................................... Massimo Marchiseppe Dirigente .................................................................Stefano Stefano Mignanelli Dirigente ....................................................................... Alberto Rabini Massaggiatore............................................................Mauro Agostinelli

Mauro Agostinelli

Dirigente

20-06-1986

16-03-1987

09-12-1989

Cristian Ragnini Difensore

Juri Cecconi

Centrocampista

Nicolò Ciucciomei Centrocampista

Mattia Galassi

Massaggiatore

20-11-1984

11-02-1980

10-07-1991

Diego Guerrieri Difensore

Ivan Cecconi

Centrocampista

Luca Marchetti Attaccante

Portiere

17-01-1983

26-02-1982

02-02-1980

Mauro Bottegoni Difensore

Luca Brunetti

Centrocampista

Federico Ascani Attaccante

26-04-1987

18-12-1980

17-04-1983

14-05-1987

Francesco Paesani Portiere

Federico Brunetti Difensore

Stefano Cerioni Centrocampista

Emanuel Bellucci Attaccante

09-03-1978

22-07-1977

18-07-1982

17-08-1986

Alessandro Abate Portiere

Fabrizio Boccolini Difensore

Marco Griffoni Centrocampista

03-10-1984

16-10-1988

27-03-1979

Cosimo Daniele Omerico Attaccante

07-03-1983


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

SECONDA CATEGORIA gironE I

VILLA PIGNA Pasquale Flammini

Rossano Tarli Allenatore

Fondazione ............................................................................. 2000 Presidente............................................................Pasquale Pasquale Flammini Vice presidente presidente........................................................... Walter Ranelli Allenatore ....................................................................Rossano Tarli Vice-allenatore ...................................................... Roberto Presciutti Segretario..................................................................Dante Bastiani Dirett. Sportivo........................................................... Walter Ranelli Dirigente ................................................................Emidio Emidio Chiappini Dirigente .............................................................Maurizio Maurizio Flammini Dirigente .................................................................. Emiliano Saluti Dirigente ...............................................................Domenico Zenobi

Maurizio Flammini

Domenico Zenobi

Maurizio Scaramucci

Presidente

Roberto Presciutti

Dante Bastiani

Vice-allenatore

Andrea Franco Difensore

Tiziano Bastiani Difensore

Matteo Pagnoni Centrocampista

Walter Ranelli

Segretario

08-01-1981

18-07-1978

14-10-1981

Andrea Pampano Difensore

Matteo Iachini Centrocampista

Francesco Silvestri Centrocampista

Dirett. Sportivo

10-02-1971

21-02-1985

15-04-1984

Mauro Mariotti Difensore

Roberto Angelini Centrocampista

Massimo Rosati Attaccante

Dirigente

03-03-1985

26-09-1984

27-06-1976

ASD VILLA PIGNA Viale Aosta, 85-87 63040 Folignano (AP) Tel.0736/492538 - Fax 0736/399301 www.asdvillapigna.it

Guido Carosi Difensore

Mauro Paoletti Centrocampista

Domenico Cicconi Attaccante

Dirigente

09-11-1971

11-02-1985

02-01-1968

Fabio Censori Difensore

Mauro Marini Centrocampista

Daniele Luzi Attaccante

Portiere

23-12-1983

14-02-1975

05-04-1984

Christian Girolami Difensore

Luigi Villa

Centrocampista

Fabio Rossetti Attaccante

21-08-1970

20-04-1994

25-11-1982

10-06-1978

Bruno Zebri Difensore

Massimo Rasicci Difensore

Massimo Agostini Centrocampista

Daniele Di Benedetto Attaccante

28-05-1978

08-06-1985

11-10-1968

15-01-1985


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE M

AUDACE GROTTAZZOLINA AUDACE GROTTAZZOLINA Via Fonte San Pietro, snc 63024 Grottazzolina (FM) Tel. 0734/772016 Fax 0734/631330 www.asdaudace.it

Tonino Traini

Lello Saggese

Fondazione ............................................................................ 2005 Presidente................................................................... Tonino Traini Vice presidente presidente........................................................... Lello Saggese Allenatore ............................................................. Piero Giancamilli Segretario.................................................................. Michele Traini Dirett. Sportivo ......................................................... Tiziano Traini Dirigente ............................................................... Alberto Mazzoni Dirigente .............................................................. Domenico Russo Dirigente .................................................................... Raffaele Vita Massaggiatore .......................................................... Andrea Traini Prep. Portieri ........................................................ Stefano Pacioni

Raffaele Vita

Domenico Russo

Alberto Mazzoni

Presidente

Piero Giancamilli

Michele Traini

Stefano Pacioni

Alessio Brandi

Allenatore

Prep. Portieri

Stefano Cruciani Difensore

Gionata Cipollari Centrocampista

Emiliano Castrica Attaccante

Tiziano Traini

Segretario

Portiere

07-10-1988

19-04-1982

06-05-1971

Luca Isidori Difensore

Fabio Agliottone Centrocampista

Roberto Cecchi Attaccante

Dirett. Sportivo

04-11-1985

16-06-1988

15-08-1989

05-07-1985

Simone Micheli Portiere

Marco Tirabassi Difensore

Lorenzo Massaccesi Centrocampista

Giuseppe Vindigni Attaccante

Vice presidente

Dirigente

16-11-1989

24-02-1986

04-01-1990

21-08-1985

Matteo Pacifici Difensore

Luca Traini Difensore

Riccardo Massucci Attaccante

Dirigente

15-01-1989

10-11-1983

28-05-1989

Alessandro Marziali Difensore

Loris Salvatori Centrocampista

Nicolò Romantini Attaccante

Andrea Traini

Dirigente

15-01-1989

29-07-1986

19-03-1990

Michele Micheli Difensore

Massimiliano Luciani Centrocampista

Alessandro Nerla Attaccante

Massaggiatore

25-11-1983

14-11-1975

14-04-1991

Francesco Antinori Difensore

Danilo ChiurchiĂš Centrocampista

Simone Bastianelli Attaccante

22-04-1990

03-08-1984

21-05-1988


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE H

COLMURANESE SSD COLMURANESE Via De Amicis, 79 62020 Colmurano (MC) Tel.0733/508236 - Fax 0733/508400

Fondazione ................................................................................. 1970 Presidente.........................................................................Tonino Bordi Vice presidente presidente.............................................................Paolo Martorelli Allenatore .................................................................Giovanni Ciabocco Segretario..................................................................Fabrizio Contratti Dirett. Sportivo...........................................................Giancarlo Galanti Dirigente .......................................................................Fabio Gualdesi Massaggiatore................................................................. Renato Orazi

Tonino Bordi

Paolo Martorelli

Presidente

Jonata Lattanti Portiere

Andrea Passarini Difensore

Massimo Contigiani Attaccante

Giovanni Ciabocco

Vice presidente

05-06-1985

16-04-1973

17-11-1972

Riccardo Rilli Difensore

Simone Clementini Difensore

Luca Bonfranceschi Attaccante

Fabrizio Contratti

Allenatore

29-11-1981

07-03-1981

11-07-1990

Paolo Silvetti Difensore

Marco Ciurlanti Centrocampista

Giancarlo Galanti

Segretario

26-01-1992

24-04-1989

Andrea Ruggeri Difensore

Marco Riposati Centrocampista

Fabio Gualdesi

Dirett. Sportivo

19-12-1973

23-06-1989

Walter Bartolini Difensore

Federico Mari Centrocampista

Renato Orazi

Dirigente

17-04-1986

28-09-1989

Marcello Fratini Difensore

Stefano Sciamanna Centrocampista

Massaggiatore

04-09-1984

18-12-1987

Alessandro Porfiri Difensore

Gianluca Tesei Attaccante

03-12-1982

26-09-1986


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE G

FABIANI MATELICA GS “C. FABIANI” MATELICA Via F. Rismondi, 15 62024 Matelica (MC) Tel. 335/6515667

Fondazione ................................................................................. 1982 Presidente...................................................................... Simone Cesari Vice presidente presidente................................................................... Fabio Natal Allenatore .................................................................. Marco Rustichelli Dirett. Sportivo........................................................... Mauro Romaldini Dirigente .................................................................Gabriele Benedetti Dirigente ..................................................................... Andrea Lunadei Dirigente .............................................................Massimiliano Marconi Dirigente ................................................................... Marco Menichelli Dirigente ................................................................... Luciano Milanese Logistica .......................................................................Mario Riganelli

Simone Cesari

Marco Rustichelli

Presidente

Stefano Lacchè Portiere

Michele Correnti Difensore

Andrea Melchiorri Centrocampista

Mauro Romaldini

Allenatore

29-10-1983

18-01-1989

16-07-1985

Claudio Antonelli Portiere

Gianluca Mosciatti Difensore

Lorenzo Liberti Attaccante

Gabriele Benedetti

Dirett. Sportivo

16-02-1978

10-12-1991

25-01-1986

Massimiliano Marconi Difensore

Andrea Sportoletti Centrocampista

Riccardo Tozzi Attaccante

Luciano Milanese

Dirigente

26-02-1971

28-01-1983

03-04-1985

Marco Mosconi Difensore

Samuele Cola Centrocampista

Michele Cesaretti Attaccante

Andrea Lunadei

Dirigente

17-09-1988

26-05-1991

18-01-1984

Corrado Cordovani Difensore

Gino Taddei

Centrocampista

Cristian Dolce Attaccante

Mario Riganelli

Dirigente

14-05-1983

06-02-1979

11-12-1982

Matteo Poduti Difensore

Marco Menichelli Centrocampista

Azis Jazarovsky Attaccante

Logistica

25-05-1979

25-09-1980

26-09-1991

Stefano Taddei Difensore

Ivan Menichelli Centrocampista

24-05-1990

17-02-1983


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE L

MONTE SAN MARTINO S.S. MONTE S. MARTINO Via Roma, 27 62020 Monte S. Martino (MC) Tel. 0733.660301

Fondazione ................................................................................. 1977 Presidente.................................................................. Raffaele Anselmi Vice presidente presidente................................................................ Franco Natali Allenatore ............................................................. Alessandro Del Bello Segretario.......................................................................Carlo Palombi Dirett. Sportivo................................................................ Mauro Regoli Dirigente ...................................................................... Lorenzo Marini

Raffaele Anselmi

Franco Natali

Presidente

Giuseppe Pompa Difensore

Luca Monini

Centrocampista

Marco Brasili Attaccante

Alessandro Del Bello

Vice presidente

20-09-1975

16-08-1986

21-09-1991

Stefano Iachini Difensore

Yari Branco

Centrocampista

Renato Tidei Attaccante

Carlo Palombi

Allenatore

10-04-1982

12-05-1990

31-05-1988

Francesco Brasili Difensore

Cristiano Narcisi Centrocampista

Mauro Regoli

Segretario

10-12-1987

06-11-1984

Francesco Rossi Difensore

Giovanni Peretti Centrocampista

Lorenzo Marini

Dirett. Sportivo

16-01-1980

08-07-1992

Federico Papiri Difensore

Daniele Diletti Centrocampista

Francesco Giancamilli

Dirigente

02-03-1987

07-01-1979

Fabio Mercuri Difensore

Andrea Tidei Attaccante

Portiere

14-10-1987

13-03-1988

Stefano Casoni Difensore

Fabio Sirocchi Attaccante

11-12-1969

13-04-1987

07-12-1989


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE H

PIAN DI PIECA

ASD AS PIAN DI PIECA Contrada Gualduccio, 9 62026 San Ginesio (MC) Tel. 0733/205692

Fondazione ................................................................................. 2004 Presidente................................................................... Stefano Formica Allenatore..................................................................Gianni Gianni Migliorelli Dirigente ........................................................................ Roberto Balzi Dirigente ................................................................... Alfredo Carfagna Dirigente .................................................................. Gianluca Ceresani Dirigente ................................................................. Gualtiero Ciabocco Dirigente ...................................................................Franco Franco Migliorelli Dirigente ...................................................................Bruno Bruno Moglianesi

Stefano Formica Presidente

Gianni Migliorelli

Gualtiero Ciabocco

Roberto Balzi

Alfredo Carfagna

Bruno Moglianesi

Franco Migliorelli

Gianluca Ceresani

Andrea Pazzelli

Claudio Pezzanesi

Khaled Zaidan

Andrea Diamanti

Daniele Bompadre

Emanuele Massacci

Jacopo Lucarelli

Marco Pazzelli

Michele Nardi

Sandro Sciamanna

Stefano Francia

Daniele Francia

Danilo Funari

Giovanni Ceresani

Jacopo Sclavi

Roberto Bompadre

Gregorio Briganti

Alessio Salvucci Salice

Eddy Fabbioli

Rocco Briganti

Danilo Franda

Allenatore

Portiere

Difensore

Centrocampista

Dirigente

Portiere

Difensore

Centrocampista

Dirigente

Portiere

Difensore

Attaccante

Dirigente

Difensore

Difensore

Attaccante

Dirigente

Difensore

Centrocampista

Attaccante

Dirigente

Difensore

Centrocampista

Attaccante

Dirigente

Difensore

Centrocampista

Attaccante


CAMPIONATO FIGC 2010-2011

TERZA CATEGORIA gironE F

PONTEROSSO

GSD PONTEROSSO CALCIO ANCONA Via Ruggeri, 46 60131 Ancona (AN) Tel. 071/2861254

Renzo Scortichini

Fabrizio Sampaolesi

Alessandro Micheli

Carmine La Torre

Giancarlo Gabbanelli

Giuliano Manoni

Vice presidente

Allenatore

Dirigente

Leonardo Cappelli Difensore

Patrick Nkouabou Centrocampista

Antonino Conti Attaccante

Segretario

Dirigente

08-04-1984

07-07-1986

17-12-1975

Pietro Pennacchioni Difensore

Mirko Corsi

Centrocampista

Antonio Lombardi Attaccante

Fondazione ................................................................................. 1986 Presidente.......................................................................Marco Micheli Vice presidente presidente........................................................... Renzo Scortichini Allenatore ..............................................................Fabrizio Fabrizio Sampaolesi Segretario................................................................ Alessandro Micheli Dirett. Sportivo..............................................................Daniele Micheli Dirigente ........................................................................... Marco Corsi Dirigente ..............................................................Giancarlo Gabbanelli Dirigente ......................................................................... Piero Ippoliti Dirigente ................................................................... Carmine La Torre Dirigente .................................................................... Giuliano Manoni Dirigente ......................................................................Giorgio Martini

Luca Recchi

Dirigente

21-08-1976

15-04-1986

11-12-1978

Lorenzo Ippoliti Difensore

Manuel Nagliero Centrocampista

Massimo Gambella Attaccante

Cristiano Luigi Calò

Prep. Portieri

20-09-1986

04-09-1976

27-06-1969

Diego Daluiso Difensore

Daniele Monopoli Centrocampista

David Galeazzi Attaccante

Portiere

12-11-1991

21-05-1990

26-07-1985

Manuele Lucchetti Centrocampista

Luca Marcosignori Centrocampista

Nicolas Cartuccia Attaccante

23-04-1981

17-11-1980

14-04-1977

24-02-1991

Leonardo Santoni Portiere

Alessandro Giombini Centrocampista

Luca Baldi Attaccante

10-10-1958

20-09-1977

19-07-1982

Fabio Pesaresi Difensore

Valerio Marchetti Centrocampista

Riccardo Carmenati Attaccante

24-01-1981

26-02-1983

24-01-1990



40

n. 18

Macerata

Festa dell’alto maceratese L’Apiro di Tobaldi passa in 6 anni dalla Terza categoria alla Promozione, il Matelica fa felice il neo presidente Canil umani che i nostri atleti hanno sempre dimostrato. Per il resto l’impegno continuo di una base dirigenziale che dà sempre il massimo e per la quale l’obiettivo unico è il bene della squadra”. In Promozione sarà importante anche il discorso under. “Ci muoveremo in collaborazione con la Junior Jesina e le altre società che lo hanno sottoscritto in un progetto che riguarda la valorizzazione dei giovani: da soli non saremmo competitivi visto il bacino di utenza ridotto, insieme si può far bene. Per il resto punteremo sul nostro gruppo, personalmente li confermerei tutti ma la questione under (un ’92 e un ’93) probabilmente ci costringerà a fare delle scelte”.

QUI APIRO. La festa è arrivata nello scontro diretto casalingo con il San Marcello, un 3-2 che ha fatto esplodere di gioia un intero paese per un traguardo che fino a qualche stagione fa sembrava un sogno: per l’Apiro che nel 2005 approdava in Seconda categoria, la Promozione è un traguardo incredibile. Un successo dunque partito da lontano e costruito nel corso degli anni come conferma il presidente Vittorio Tobaldi, in carica dal 2004 dopo l’esperienza alla guida della Cingolana dove ha ottenuto il passaggio in Prima categoria prima di lasciare nel dicembre 2003, nell’anno in cui è arrivata poi la Promozione con Giorgio Latini alla guida. Il binomio Tobaldi – Latini si è riproposto nelle ultime quattro stagioni ad Apiro con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. “Con Giorgio Latini ci conosciamo bene – afferma il presidente - tra noi c’è un rapporto di stima e amicizia. Aveva fatto bene con me a Cingoli e il suo arrivo ad Apiro è stato importante: noi vogliamo continuare insieme il rapporto con lui, vediamo nei prossimi giorni. Nello stesso tempo non vorrei dimenticare i tecnici che lo hanno preceduto e che hanno posto solide basi per questa impresa ovvero Pigliapoco, Narchiesi con cui vincemmo la Terza categoria e poi Gregori. Un filo conduttore

di tutta questa esperienza è stato anche Compagnucci, fin ad un paio di stagioni fa prezioso collaboratore tecnico e vera anima del gruppo”. La vittoria di una maceratese, in un girone “anconetano”. Come mai questa scelta? “Per motivi logistici. Siamo a 10 chilometri dalla Vallesina e molti ragazzi che compongono la nostra squadra provengono proprio da lì. In Promozione chiederemo di giocare nel girone A ma solo per motivi di natura logistica. Quest’anno abbiamo incontrato tante squadre valide che hanno giocato un buon calcio e questo accresce i nostri meriti”. Qual è il segreto del miracolo Apiro? “Se qualche anno fa mi avessero chiesto di scommettere qualcosa su questo risultato, non ci avrei puntato neanche un euro. Una crescita costante, con i giusti rinforzi costituiti da uomini veri. Faccio l’esempio di capitan Arbusti: giocava in Promozione e scese con noi in Terza categoria perché credeva nel progetto. Ora ha ritrovato quella categoria alla guida di questa squadra. Una Promozione come un piccolo miracolo che abbiamo rincorso, cercato e ottenuto attraverso un grande gruppo e grazie a dei valori

In panchina avanti ancora con mister Latini? “Per noi non ci sono dubbi, dipende dalle scelte del mister: ha fatto benissimo e avrà anche altre richieste. Per noi è la primissima scelta, intendiamo proseguire questa importante collaborazione”. QUI MATELICA. Bersaglio colpito al primo colpo per il neo presidente Mauro Canil: il Matelica ritrova la Promozione dopo 3 anni di Prima categoria e nell’anno dell’esordio alla presidenza proprio dell’imprenditore veneto. Originario di Castelfranco Veneto, da dodici anni risiede nella cit-

tadina maceratese anche se ha maturato esperienze nel mondo del calcio alla guida del Bessica: “In parte ce lo aspettavamo – conferma Canil – perché eravamo certi di aver allestito una buona squadra. Abbiamo approcciato in maniera non positiva la stagione, prendendocela a volte fin troppo con gli arbitri invece di guardare in casa nostra. Abbiamo parlato molto con la squadra per capire quali fossero i problemi, trovando la soluzione migliore attraverso il dialogo. La squadra si è compattata, costruendo un gruppo veramente granitico in campo e fuori. Palombi? Non riesco a trovargli dei difetti: persona serissima, gran conoscitore di calcio, lavora moltissimo e nel corso della gara riesce a dare la svolta alla squadra. Andiamo avanti con lui anche nella prossima stagione, non potrebbe essere altrimenti”. Canil a Matelica non è solo presidente della squadra di calcio ma anche Assessore allo Sport e Vicesindaco e guarda in maniera più ampia allo sport della sua città: “Il Matelica in Promozione è un primo traguardo, l’augurio è quello di vedere la Fabiani salire di categoria, in modo da avere due realtà di ottimo livello per dare la possibilità ai ragazzi della Polisportiva Junior Matelica, presieduta da Sigismondo Mosciatti, di divertirsi giocando al calcio. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare i nostri ragazzi, per farli esprimere al meglio: in questo senso stiamo lavorando sempre più anche a livello di strutture e impianti”.


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n. 18

MACERATA

Helvia Recina: missione compiuta Il presidente Micozzi lascia e…riporta la squadra in Prima categoria

I

l patron Stefano Micozzi, che a giugno lascerà la presidenza, ha voluto chiudere in bellezza regalando alla società e ai tifosi la promozione in Prima categoria. Dopo la retrocessione dell’anno scorso passata attraverso i playout, ora arriva una vittoria voluta, programmata nei minimi particolari e conquistata addirittura con una partita di anticipo sulla chiusura della stagione. Il campionato dell’Helvia Recina (Seconda categoria E) è stato il frutto di una stagione ricca di emozioni con 20 vittorie (in 29 gare) e 65 reti segnate. Una promozione frutto del lavoro dell’allenatore Marco Gasparrini, tecnico che la società vorrebbe riconfermare anche per la prossima stagione come evidenziato anche dal futuro

presidente Gerardo Bove. L’ultima partita casalinga con la Vigor Castelfidardo finita 2-1 per l’Helvia Recina è stata un momento di grande festa per tutti i tifosi che si sono stretti intorno ai giocatori e alla società per celebrare questo ritorno in Prima categoria meritatissimo. La dirigenza, dopo i festeggiamenti di rito, si è già messa all’opera in prospettiva per la prossima stagione, riconfermando la rosa in larga parte e puntando a raggiungere la parte medio alta della classifica. Molto dipenderà anche dal campo sportivo che dovrebbe essere pronto fra qualche mese con la possibilità che l’Helvia Recina, almeno per la prima parte della stagione possa, trasferirsi a Macerata.

“Rione Pace promosso. Grazie ragazzi!”

Il presidente-allenatore Montenovo: “Il prossimo anno? Solo dirigente”

Un appuntamento atteso un’intera stagione per il Rione Pace (Terza categoria G) che ha potuto festeggiare l’immediato ritorno in Seconda categoria grazie al successo casalingo sul Real Macerata. Tutto questo a meno di anno da quello sfortunato playout con il Sarnano come testimoniano le parole del presidenteallenatore Sandro Montenovo che ha fortemente creduto in questo gruppo: “Quella passata è stata una stagione nata male – racconta il presidente – e finita peggio, con una retrocessione molto amara. Quest’anno fin dall’inizio avevamo dichiarato di puntare alla vittoria del campionato, per una pronta risalita. Il traguardo è raggiunto e il mio ringraziamento va a questi ragazzi fantastici che hanno lavorato con grande determinazione per l’obiettivo”. Stagione sempre vissuta nelle zone nobili della classifica con l’unico neo della finale provinciale di Coppa Marche persa con la Vigor Montecosaro: “In quell’occasione abbiamo disputato una pessima gara, la peggiore dell’intera annata, con la Vigor che ha senza dubbio vinto con

grande merito la Coppa”. In campionato invece solo un periodo difficile nel girone di ritorno, quando i tanti infortuni hanno preso il sopravvento: “Molte le gare disputate senza tutti gli effettivi e ma abbiamo retto il ritmo delle nostre dirette concorrenti, spuntandola con merito alla fine: devo fare i complimenti ad una squadra solida come l’Abbadiense ma anche citare il Macerata 1921 che ci ha battuto in casa nostra”. Un doppio ruolo molto particolare nel calcio di casa nostra quello ricoperto dallo stesso Montenovo: “Ho preso in mano la squadra nel corso della passata stagione e ho deciso di continuare anche quest’anno perché conoscevo bene questa realtà, i ragazzi che la compongono e quello che possono dare. La prossima stagione? Ancora non ho deciso ma probabilmente tornerò a ricoprire solo il ruolo di presidente, affidandomi ad un altro allenatore”. Una macchina da gol il Rione Pace con oltre 80 gol realizzati (su tutti spicca il 9-0 all’Accademia Montefano) ma anche una difesa super, tra le migliori del girone per un successo ampiamente meritato.


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n. 18

MACERATA

Jonathan Arpetti In festa per la Seconda! e la Ju...ve PENNESE

Arriva la sospirata promozione. Burocchi: “Bravi a non mollare mai”

In un libro la storia di un grande amore, anzi due: la Juventus e la fidanzata Julia

39 anni, vive a Macerata dove lavora come impiegato nella grande distribuzione ma fin dai tempi della scuola ha sempre manifestato la sua propensione alla narrativa, tanto che tre anni fa scrisse il suo primo romanzo “Fino alla fine del mondo”. Come è nato il libro “I Love JU”? “Molti hanno scritto testi bibliografici o statistici sulla Juventus nessuno però in forma narrativa e ho voluto provare ad assecondare la mia passione per la squadra in un libro. Una storia che mescola le mie sensa sensazioni come tifoso insieme a quel quelle dei miei amici, in relazione alle emozioni nei confronti della mia fidanzata Julia che, al contrario, non ama il calcio lasciando spazio a situazioni conflittuali e divertenti”.

U

n intrigante mix di passione e trasforcalcio si trasfor ma in un libro dal titolo “I Love Ju”, scritto da Jonathan Arpetti, giovane scrittore maceratese che ha deciso di raccontare le sue due grandi passioni: per la sua squadra del cuore ovvero la Juventus e per la sua fidanzata Julia. La storia narrata si interseca durante le semifinali Champions League tra Juventus e Real Madrid creando divertenti siparietti ma anche le passioni, le paure e la gioia di chi è vero tifoso della Vecchia Signora. Jonathan,

Ha avuto modo d’incontrare Juven qualche giocatore della Juventus? “Mi piacerebbe ma purtroppo non ho ancora avuto l’occasione. Sogno di stringere la mano a Del Piero”. Come stanno andando le vendite del suo libro? “Ho ricevuto molte critiche positive e molti giornali sportivi nazionali mi hanno dedicato un servizio. Abbiamo superato al soglia delle 1.000 copie vendute”. Parlando di calcio dilettantistico, qual è la sua squadra del cuore? “Ovviamente la Maceratese, la squadra della mia città”.

Decisivo è stato il match vinto 3-1 in casa del Cascinare, una delle principali antagoniste per il successo finale della Pennese in Terza categoria (girone L). Si può fare festa a Penna San Giovanni per una Seconda categoria fortemente voluta e cercata fin dall’inizio della stagione. Era quello il traguardo che la società del presidente Burocchi aveva chiesto ai suoi ragazzi: “Effettivamente – conferma il presidente – Torre, Corva ma anche Atletico e Cascinare sono squadre decisamente di un buon livello. Se devo essere sincero avremmo potuto conquistare la promozione in Seconda con qualche giornata di anticipo, purtroppo in un certo periodo della stagione non siamo stati particolarmente fortunati con gli infortuni che ci hanno fortemente condizionato. Squadra e tecnico sono stati bravi a non cedere di un centimetro e a riprendere un’ottima marcia”. Ovviamente i complimenti vanno fatti anche a chi ha guidato la squadra da un punto di vista tecnico: “Senza dubbio Pagliuca ha grandi meriti in questa cavalcata, in particolare quello di aver tenuto sempre sulla corda un gruppo composto da 23 elementi, molti dei quali potrebbero ben figurare anche in categorie superiori. La sua riconferma? Dipende dal patentino che sta prendendo ma di certo ci sono le condizioni per proseguire insieme per quanto di buono fatto in questa stagione”. Ci cono anche i numeri a testimoniare la grande stagione vissuta dalla squadra di mister Edy Pagliuca forte del migliore attacco con 52 gol all’attivo e

della miglior difesa insieme a quella del Torre, con solo 15 reti al passivo. Straordinario il cammino casalingo dove in 12 gare sono stati conquistati ben 9 successi e 3 pareggi fino al momento della matematica promozione. Un intero paese che può festeggiare un grande successo che la società non ha avuto paura di dichiarare come tale ad inizio stagione: “Questo era il nostro obiettivo stagionale e lo abbiamo conquistato; non è mai facile vincere un campionato a nessun livello e per farlo serve che tutte le componenti funzionino al meglio: società, tecnico e squadra. Ci godiamo il momento prima di metterci a tavolino per pianificare la nuova avventura in Seconda categoria”.

Senza dubbio Pagliuca ha grandi meriti in questa cavalcata


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n. 18

MACERATA

La Vigor Montecosaro cala il “triplete” Campionato, Coppa Marche provinciale e regionale. Roscioli: “Merito di una società forte”

Avis Ripe San Ginesio nella storia! U Squadra promossa in Seconda categoria, via all’unione con il Valdichienti

N

umeri da record quelli della Vigor Montecosaro che, con tre giornate di anticipo, si è assicurata il primo posto nel girone I di Terza categoria ritrovando dopo appena un anno di purgatorio quella Seconda categoria persa nella passata stagione. Un successo fortemente voluto dalla società arancioverde e conquistato al termine di un duello testa a testa con il Real Montecò, grazie ad una serie di ben sedici risultati dopo lo scontro diretto perso in casa della diretta concorrente nel girone di andata. Grande soddisfazione per la squadra del presidente David Seghetta, guidata in panchina da un tecnico giovane, alla sua prima esperienza ma con tanti chilometri macinati sui campi di tutta la regione e non solo come Fabio Roscioli. L’ex centrocampista di Civitanovese, Camerino, Urbisaglia, Corridonia, Recanati, Montegiorgio, Jesina e Porto Sant’Elpidio ha centrato un doppio successo conquistando anche la Coppa Marche provinciale di Terza categoria nella finale contro il Rione Pace. “Vincere non è mai facile – afferma Roscioli – in ogni categoria. Ho avuto a disposizione un grande gruppo, con buone individualità e dall’età media relativamente contenuta. Già lo scorso anno avevo avuto dei contati con la Vigor

ma poi ho chiuso la stagione alla Settempeda dove ho subito un brutto infortunio: ho scelto di fare il corso da allenatore e ci siamo ritrovati con la Vigor per lavorare insieme. Qualche timore iniziale dovuta alla scarsa esperienza in questo ruolo ma la squadra ha risposto alla grande e i risultati alla lunga ci hanno dato ragione. Credo che lo stesso gruppo con alcuni aggiustamenti possa ben figurare anche il prossimo anno, come nelle intenzioni della dirigenza”. Proprio la continua collaborazione con il gruppo dirigenziale è stata una delle chiavi alla base di questo successo: “Collaborazione e presenza continua da parte del presidente e dei dirigenti che ci hanno messo nelle condizioni migliori per esprimerci al meglio; quando la società funziona si hanno ottimi risultati come ho avuto modo di apprezzare nel corso della mia carriera ad esempio nelle sei stagioni che ho vissuto a Montegiorgio dove c’è sempre stato e c’è ancora un rapporto speciale con molti amici”. Una squadra mai sazia quella guidata dal centrocampista civitanovese che, mercoledì 13 aprile sul neutro di Porto Sant’Elpidio, ha superato in rimonta nella finale regionale di Coppa Marche l’Audace Grottazzolina grazie alle reti di Castricini e Barboni. Ecco servito il triplete!

n campionato tirato e combattuto a viso aperto con il Visso, poi lo scatto decisivo, la vittoria e la storica promozione in Seconda categoria. L’Avis Ripe San Ginesio di patron Sancricca e mister Calvigioni, che gioca le partite interne sul sintetico di Loro Piceno, centra l’obiettivo dopo svariate stagioni di Terza. E lo fa con una squadra di tutto rispetto in cui spiccano elementi di qualità come Paoloni, Scagnetti, Settimi, Mercuri, Farroni. “Abbiamo vinto perchè eravamo i più forti - dice con enfasi il dirigente

Terzo Moglianesi - per questa stagione abbiamo fatto uno sforzo in tutti i sensi, ora in Seconda categoria dobbiamo però ponderare bene le risorse e guardarci intorno”. Nel futuro della società rosanero c’è la fusione con la società Valdichienti, impegnata esclusivamente nel settore giovanile. Il progetto sarà questo: i ragazzi Juniores e Allievi passeranno all’Avis e rappresenteranno quella linfa necessaria con cui alimentare la prima squadra, i più giovani saranno il fiore all’occhiello del Valdichienti.

Un momento della festa per la promozione in 2^ categoria


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n. 18

RM CIVITANOVA

MACERATA

SAN GIUSEPPE

“Tra giovani e playoff” Arco, che passione! Trementozzi: “In Terza protagonisti. In crescita il settore giovanile femminile”

La formazione femminile “Pulcine” 2001

U

n mondo in continua evoluzione quello della società RM Civitanova che in Terza categoria ha raggiunto i playoff, mentre nel campionato di calcio a 5 femminile dopo una stagione combattuta fino alla fine ha dovuto arrendersi e salutare la serie A. Il tutto senza dimenticare il nuovissimo progetto avviato dalla società rivierasca, quello di creare un settore giovanile femminile che sta già maturando i primi frutti. “La prima squadra – commenta Emanuele Trementozzi – dopo il pareggio casalingo contro la Nuova Picena ha raggiunto una certa stabilità in classifica che gli ha consentito di pensare con serenità ai playoff. Quest’anno abbiamo viaggiato a corrente alternata: nel girone di andata abbiamo disputato un buon campionato piazzandoci al secondo posto a pochi punti di distacco dalla capolista; dopo la pausa natalizia, abbiamo perso un po’ di brillantezza tanto che i risultati sono stati altalenanti, abbiamo puntato a tenere alto il livello agonistico raggiungendo i playoff”. La società guidata dal presidente Ser-

La formazione del Calcio a 5 femminile

gio Diomedi non è solamente calcio a 11, infatti disputa anche il campionato Figc di calcio a 5 femminile di serie A regionale, con le ragazze che dopo una lotta gara dopo gare per la salvezza all’ultima di campionato hanno dovuto cedere le armi. L’ultima partita con le ragazze ascolane del BallMaster è stata durissima. Al termine dei tempi regolamentari il risultato era ancora fermo sullo 0 a 0, e nel corso della partita la RM Calcio a 5 Civitanova di mister Tiberi hanno centrato quattro pali e sbagliato un rigore. Quando mancava poco più di un minuto alla fine del secondo tempo supplementare le avversarie sono andate in gol. La prossima stagione RM Calcio a 5 Civitanova disputerà il campionato di Serie B con l’obiettivo di creare solide fondamenta per un progetto importante a lunga scadenza. Continua invece a riscuotere molto interesse e curiosità il progetto del settore giovanile femminile, nato con l’intenzione di creare un vivaio che possa creare un ricambio generazionale per la squadra di calcio a cinque femminile. Infatti, il settore giovanile riguarda solo le ragazze. “Stiamo crescendo – continua Trementozzi – al momento la squadra di pulcini (8-10 anni) composta da sole ragazze ha disputato un paio di gara del campionato Figc di categoria. Al momento è l’unica squadra femminile della regione che gioca contro squadre di coetanei alcune miste, alcune composte di soli ragazzi”.

La Compagnia di Civitanova mira al nuovo impianto in zona Pinetina

N

ata nel 1983 la Compagnia Arcieri Civitanova è il luogo di ritrovo di molti provetti Robin Hood del territorio che si divertono a conquistare titoli e trofei in tutta la regione. Un gruppo attivo che nel corso degli anni ha fatto crescere centinaia di tiratori nelle varie discipline: arco olimpico, arco storico, compound guidati dal Presidente Marcello Caponi, e dal vice Valerio Candido e che oggi conta 30 tesserati non solo a Civitanova Marche ma provenienti anche dai comuni limitrofi. La compagnia attualmente a sede nei locali della Piscina Comunale dove è stata attrezzata anche una linea di tiro aperta ai tesserati e in orario pomeridiano anche a chi sta pensando di avvicinarsi a questa disciplina. La Compagnia svolge attività agonistica e ha chiuso la stagione con il titolo regionale primo posto assoluto di tiro con Arco Nudo a squadre e primo posto assoluto nella categoria Senior fino a 48 anni e Master sopra i 50 anni. Ultimamente è stata organizzata anche un gara all’interno della palestra Mestica, luogo che la compagnia utilizza in attesa di avere uno spazio attrezzato dove praticare il tiro con l’arco.

“L’arco - commenta Valerio Candido - è una disciplina che in Italia culturalmente non ha un grande presa sul pubblico a differenza di altri paesi come ad esempio gli Usa. Da noi per questioni di notorietà è diffuso l’Arco Olimpico, meno conosciuto il Compound, per fare chiarezza è quello che si vede nei film di Rambo, nel nostro gruppo ci sono anche tiratori di arco storico che per le competizioni di categoria si aggregano ad altre realtà del territorio per le competizioni nazionali. Fra le tante cose, da quasi 7 anni stiamo attendendo che l’Amministrazione comunale realizzi un impianto all’aperto specificatamente attrezzato per il tiro con l’arco all’aperto sembra in zona Pinetina. Sarebbe una struttura indispensabile per far crescere e dare impulso a questa disciplina praticamente aperta a tutti senza limiti di età, che sviluppa concentrazione e coordinazione”.


n. 18

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n. 18

Fermo “Rispettare le regole e investire sui giovani” Marche In Gol incontra l’ex ‘golden boy’ Gianni Rivera

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antissimi tifosi di tutte le età e semplici appassionati di calcio hanno salutato Gianni Rivera, 69 anni, ospite a Servigliano in occasione di un convegno (promosso a metà aprile dalla Vicaria di Amandola per la Giornata Mondiale della Gioventù) rivolto ai giovani per parlare dei valori dello sport e della vita. L’ex campione del Milan e della Nazionale ha comunque spaziato su molti argomenti legati al calcio moderno, dai settori giovanili, agli allenatori per arrivare alla questione sicurezza. Il tutto salutando i tifosi di ogni età (“Sono venuto a vederti giocare a San Siro”, gli fa un signore coi capelli bianchi), e i tanti giovani che gli

hanno chiesto un autografo. Gianni Rivera con un gran sorriso ha assecondato le richieste dei suoi tanti sostenitori. Marche in Gol lo ha incontrato. Rivera, il calcio può educare ai valori della vita? “Lo sport ha delle regole e come nella vita vanno rispettate. In una squadra c’è bisogno di lavorare seriamente e di rispettare i compagni e gli avversari. Cose queste che servono anche nella vita di tutti i giorni”. Spesso si parla di giocatori eccentrici come Balotelli o Cassano, possono essere degli esem-

pi? “Nel mondo sono convinto che ci siano cose più positive che negative. Solo che quelle negative fanno più clamore. Nel calcio ci sono tanti personaggi positivi, basta cercare gli esempi a cui ispirarsi, ce ne sono tantissimi”. Si dice che il calcio italiano sia in crisi, da dove bisognerebbe ripartire? “Le società di calcio per essere competitive nel breve periodo investono sulla fisicità, cosa che consente di avere risultati nell’immediato. Questo significa trascurare progetti a lunga scadenza investendo sui giovani e soprattutto

sulla tecnica. La Federazione, insieme a Roberto Baggio, sta realizzando un progetto a cui sto collaborando anche io per elaborare un protocollo che porterà alcuni cambiamenti che riteniamo diventino importanti all’interno dei settori giovanili, e magari creando le condizioni per far vincere anche alle squadre di serie A meno attrezzate qualche premio”. Com’è cambiato il calcio nel corso degli anni? “E’ tutta una mentalità differente, ai miei tempi i giocatori erano meno tutelati dal punto di vista personale e gli stipendi erano diversi, ci dovevamo


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n. 18 guadagnare il pane come in tante altre professioni. Oggi il calcio è cambiato e intorno a questo sistema girano forti interessi economici”. Si è modificata la figura degli allenatori nel corso degli anni? “Indubbiamente sì. Ai miei tempi una volta l’allenatore Rocco in dialetto mi disse “io ti dico quello che devi fare, poi però in campo ci vai tu”. Oggi c’è molto più tatticismo e più fisicità, quindi anche gli allenatori hanno un ruolo più importante dal punto di vista mediatico. E’ chiaro che quando in un gruppo ci sono delle difficoltà il primo a saltare è l’allenatore anche per questioni economiche, è più facile cambiare un allenatore piuttosto che un collettivo con tutti i conseguenti compensi…”. In Italia si presenta periodicamente il problema delle sicurezza negli stadi, quali sono secondo lei le soluzioni? “Credo che per quanto riguarda la sicurezza negli stadi ci siano già le regole e le leggi idonee, basterebbe una gestione all’inglese delle normative con applicazioni più ferme e severe, è questa secondo me la strada giusta da percorrere”. Foto di gruppo con Gianni Rivera in Piazza Roma a Servigliano. Il primo a sinistra è il sindaco Maurizio Marinozzi

Piane di Falerone (FM)


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n. 18

“Pinturetta, ora in Prima categoria per restarci”

FERMO

Marcotulli: “Il segreto? Equilibrio e continuità”

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a matematica certezza del successo finale è arrivata con largo anticipo, nel “derby” esterno con il Casette d’Ete (2 aprile). “A dire il vero non siamo riusciti a festeggiarlo sul campo perché la nostra gara è iniziata alle 14,30 mentre le altre hanno giocato alle 16. Abbiamo rimediato successivamente nell’ultimo impegno casalingo stagionale”. Parla così Stelio Verdecchia, direttore sportivo della Pinturetta Falcor, protagonista assoluta in Seconda categoria G: “Siamo partiti ringiovanendo molto la squadra grazie alla proficua collaborazione con il Porto Sant’Elpidio che ci ha permesso di avere diversi elementi molto interessanti classe ’89, ’90 e ’91. Il tutto in un quadro di ristrutturazione economica ma anche nel segno della continuità, confermando quel gruppo che si è consolidato con mister Marcotulli nelle ultime stagioni. Campionato selettivo con squadre di grande livello come la Vigor Sant’Elpidio e la Pal-

mense. Non abbiamo mai compiuto passi falsi con una serie utile di 25 gare. L’equilibrio è stato fondamentale anche nella formazione del gruppo con 22 elementi intercambiabili che si sono ben amalgamati”. Ora la Prima categoria: “Ci aspetta un campionato assai ostico nel quale vogliamo porre basi e, ovviamente per la prima stagione, puntare a mantenere la categoria”. Una vittoria con una dedica del tutto speciale: “Naturalmente va a Gianni Battilà con il quale avevamo pensato di raggiungere la Prima categoria in tre anni”. Ed ora uno sguardo futuro, probabilmente nel segno della continuità: “Smembrare un gruppo così ben amalgamato è fuori luogo, occorre puntellarlo con elementi di categoria che ci diano qualcosa in più. Per quanto riguarda Marcotulli, l’intenzione di continuare insieme c’è tutta ma ancora non abbiamo la certezza perché dobbiamo parlarne meglio”. Analisi lucida e precisa quella proposta dallo stesso Stefano

Marcotulli che ringrazia il gruppo per la grande disponibilità mostrata: “Il segreto è l’equilibrio e la continuità che questi ragazzi hanno avuto nel lavoro quotidiano ma soprattutto nei risultati. Non abbiamo mai calato la tensione, mantenendo sempre un buon vantaggio su squadre comunque importanti: Vigor Sant’Elpidio e Palmense su tutte ma nel girone di ritorno hanno fatto grandi cose Monte Urano e Francavilla che hanno messo in fila molti risultati utili. Abbiamo mantenuto alto il livello di attenzione, subendo poco grazie anche al miglior reparto arretrato del campionato. Un allenatore può essere bravo quanto vuole ma il materiale umano è fondamentale per raggiungere risultati importanti ma farlo con questo gruppo ha un sapore speciale. Nel girone di ritorno abbiamo avuto anche il contributo importante di Castellucci, tornato dopo l’esperienza di Servigliano, ma anche di Pino Bassarelli: si è sempre allenato con

noi e nelle ultime giornate è stato importante per risolvere certe situazioni ma soprattutto per fare da chioccia ai più giovani come del resto hanno fatto i vari Paccapelo, Ciarrocchi e non solo, mettendo la propria esperienza al servizio degli altri”.

Un allenatore può essere bravo quanto vuole ma il materiale umano è fondamentale per raggiungere risultati importanti


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SAN MARCO SERVIGLIANO

FERMO

“Società seria e programmi importanti” Sergio Settimi, 39 anni, al primo anno nel San Marco: “Spinto dalla passione per il calcio”

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a giocato a lungo in Prima e Seconda categoria (con Sambucheto e Sforzacosta), decidendo poi di lasciare il calcio giocato per impegni di lavoro. Una passione viscerale e molto sentita per questo sport che da sempre lo ha contraddistinto. Da questa stagione infatti Sergio Settimi, classe 1972, ricopre il ruolo di vicepresidente del San Marco Servigliano. “A dire il vero ancora gioco nella serie D di calcio a 5 a Piediripa - afferma - ma solo per divertimento. Ora c’è questa bella avventura con il Servigliano in cui mi hanno coinvolto il presidente Bartolini e Terenzi, amici colleghi”. Settimi, quali impressioni ha avuto al primo impatto con il San Marco? “Devo dire di essere entusiasta. Un gruppo di dirigenti che, prima di tutto, è formato da amici che hanno grande piacere a stare insieme. Di sicuro l’im-

pegno è economico ma lo stare insieme e il clima collaborativo che esiste a Servigliano ti dà grandi stimoli. Ragionando da giocatore avrei sempre sognato una società come questa che ti mette nella possibilità di lavorare al meglio e nel modo più sereno possibile. Persone dirette, schiette e sincere che danno molto alla squadra ma chiedono molto ai giocatori; loro sanno che la dirigenza è pronta a premiarli”. Parliamo della squadra, come giudica la stagione fino a questo momento? “Non ci siamo mai nascosti, fin dall’inizio: il nostro obiettivo era quello di stare lassù con le migliori. E’ stato veramente un peccato perdere quel vantaggio ma siamo stati condizionati dai molti infortuni che per alcune gare ci hanno decimato. Devo dire che il mister, nonostante la giovane età, è stato bravo a ricaricare una squadra che poteva crol-

lare mentalmente ma che ha saputo venirne fuori bene. Di certo gli arrivi di Avallone e Goglia hanno aumentato il tasso tecnico di una squadra già buona, costruita nel corso del tempo”. Quali sono le avversari che l’hanno colpita maggiormente? “Ho seguito praticamente tutte le gare casalinghe, in trasferta non ce l’ho fatta. Devo dire che mi ha impressionato l’Amandola e in particolare Caponi nella gara giocata da noi all’andata ma occhio al Montottone e soprattutto al Monticelli che sa essere micidiale. In generale comunque il livello agonistico è molto alto e non è mai facile fare bottino pieno”. Per concludere, dove sogna di arrivare il San Marco Servigliano? “Da matricola, raggiungere la Promozione sarebbe già un grande traguardo.

Nel caso, ci sarà bisogno di adeguare la squadra alla categoria per essere protagonisti anche in quella categoria, sognando l’Eccellenza”.


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FUTURA 96

FERMO

BELMONTE

Finalmente il sintetico “Nella prossima stagione La rinnovata struttura di Capodarco ospiterà tutte le gare del settore giovanile

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n folto pubblico di tifosi, appassionati e semplici curiosi ha partecipato sabato 2 aprile all’inaugurazione del rinnovato impianto impianti di gioco a Capodarco: davanti a circa 700 persone e con la presenza del sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio che ha “tagliato il nastro” del campo sportivo intitolato ad Angelo Postacchini. Per una società come la Futura 96 che ha particolarmente a cuore i bisogni e le esigenze dei ragazzi questa nuova possibilità potrà dare un ulteriore slancio all’attività giovanile del club fermano che potrà permettere a tutte le squadre del proprio vivaio di giocare le gare interne (e ovviamente svolgere gran parte degli allenamenti) sul fondo sintetico. Un’attività giovanile che copre tutto l’arco delle squadre dai Picco-

li Amici fino alla Juniores, con ben 8 squadre e un numero complessivo di ragazzi che supera le 120 unità. Il presidente Fausto Rogante e i suoi collaboratori da sempre puntano sul proprio settore giovanile in prospettiva futura, sostenendo nel migliore dei modi Gianluca Recchioni, responsabile dell’attività giovanile e i suoi preziosi collaboratori. Un lavoro durato mesi quello della messa in ordine dell’impianto capodarchese che è consistito nella rimozione del manto verde del terreno di gioco e del sottofondo, nella realizzazione di opere di contenimento e consolidamento delle adiacenze. Si è poi passato a realizzare i dreni, l’impianto di irrigazione automatica, i muri contro terra e l’impianto di illuminazione. Un fondo sintetico di ultima generazione con fibre speciali per una migliore adattabilità al fondo da parte degli atleti ma, nello stesso tempo, si è provveduto anche alla sistemazione degli spogliatoi e della tribuna per un impianto nel quale sarà un piacere giocare a calcio e seguire, dagli spalti, le partite delle varie categorie.

In alto a sinistra il presidente Fausto Rogante, Sotto la rosa del Futura 96

punteremo decisi ad un piazzamento playoff”

Ciotti: “Nati per dar spazio ai nostri giovani. Vorremmo puntare ai playoff come premio per l’impegno societario”

Il presidenteTonino Fagiani

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na stagione che ha lasciato parzialmente l’amaro in bocca in casa gialloverde per un’annata che non rispecchia le ambizioni di una società che sta già guardando con rinnovato ottimismo al futuro. Sicuramente i tifosi e gli stessi dirigenti della Belmontese avrebbero voluto regalarsi il brivido di giocarsi i playoff, ma molte cose sembrano non essere andate come dovevano. La squadra si accinge cosi a chiudere il campionato di Terza categoria girone M a metà classifica, insomma, una stagione di alti e bassi. “Sinceramente siamo un po’ delusi – commenta il segretario Luca Ciotti – di questo finale di stagione, aspiravamo sinceramente a qualcosa di più poi a causa di molte situazioni iniziati a mancare quei punti che alla fine anche a livello psicologico hanno fatto scemare la concentrazione. La partita contro il Pedaso da parte dei giocatori è mancata palesemente quella volontà agonistica e certo la cosa ci ha fatto riflettere”. La squadra a questo punto della stagione sta già pensando al futuro: il tutto a partire da Luigi Baglioni che ha preso in mano il gruppo intorno a metà stagione fino al collettivo che senza dubbio ha come aspirazione quella di essere protagonista nel prossimo campionato. “E’ vero siamo una piccola realtà nata

principalmente con lo scopo di dare spazio ai ragazzi del nostro paese – continua Ciotti – e questo rimane la nostra priorità. Siamo però allo stesso tempo convinti di avere a disposizione un gruppo serio e che ha tanta voglia di fare bene, per questo la nostra aspirazione è quella di raggiungere i playoff e giocarci una possibilità”. Ecco dunque che la società si sta muovendo in questa direzione per inserire energie nuove in rosa: “Si, effettivamente ci stiamo adoperando in questa direzione. Il nostro lavoro è finalizzato ad inserire ragazzi giovani, provenienti anche da altre realtà calcistiche limitrofe: sarebbe l’occasione giusta per ringiovanire ulteriormente la nostra rosa, i ragazzi che hanno voglia sono sempre i ben venuti qui a Belmonte. La stessa cosa vale ovviamente per quanto riguarda il discorso societario: nuovi dirigenti che possano dare una mano ai colori gialloverdi sono sempre ben accetti, in particolare in una realtà come la nostra dove un ricambio generazionale anche fra i dirigenti è sempre buono. Non posso in tal senso che ringraziare per il grande impegno profuso in questa stagione il presidente Tonino Fagiani: ha saputo svolgere un ruolo fondamentale, prodigandosi su più settori dall’aspetto economico a quello logistico per consentire alla squadra di lavorare serenamente”.

Il presidente ha saputo svolgere un ruolo fondamentale prodigandosi dal punto di vista economico e logistico


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FERMO

Audace e… vincente!

Coppa Marche provinciale e Campionato per la squadra di Grottazzolina. Mister Giancamilli: “Una dedica speciale a papà Remo” to e determinato come raramente mi è capitato di vedere. Una stagione magnifica grazie a questi 24 ragazzi splendidi, sempre disponibili ed encomiabili per impegno ed abnegazione. Non posso però dimenticare il gruppo dirigenziale presieduto da Tonino Traini: sempre presenti al campo, negli allenamenti e molto vicini alla squadra quando ce n’è stato bisogno. Delle nostre avversarie mi ha impressionato la compattezza della Nuova Matenana e l’organizzazione di gioco del Santa Caterina. Un peccato la sconfitta in finale di Coppa Marche ma devo dire che la Vigor Montecosaro era avversario di grande livello che ha saputo reagire dopo essere andata in svantaggio.

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ue vittorie ottenute e una mancata di un soffio nella finale regionale. Niente male la stagione dell’Audace Grottazzolina che ottiene il pass per la Seconda categoria al termine di un campionato lunghissimo vissuto sul doppio binario Coppacampionato. Non può che essere soddisfatto il presidente Tonino Traini: “Il lavoro svolto ad inizio stagione ha dato i suoi frutti: abbiamo puntato su molti ragazzi di Grottazzolina per un organico all’altezza degli obiettivi. Il giusto mix creato e ottimamente diretto da mister Giancamilli ha portato a questo grande risultato; va anche ricordata la proficua collaborazione con la Grottese calcio. Per

la prossima stagione puntiamo ad essere protagonisti, convinti che il gruppo costruito, con i giusti rinforzi, possa dire la loro”. Raggiante anche il vice presidente Lello Saggese: “I numeri parlano da soli: miglior attacco, miglior difesa e nessuna sconfitta casalinga. Oltre al successo in campionato, la Coppa Marche provinciale e il secondo posto regionale; insomma un plauso ai ragazzi che non hanno mai calato di intensità in una stagione lunga ed estremamente complicata”. Ringrazia per la fiducia data dalla società e i suoi ragazzi per quanto fatto sul campo il tecnico Piero Giancamilli (nella foto con il trofeo): “Il segreto di questa squadra è stato un gruppo uni-

che ha una dedica Una vittoria speciale: a mio padre Remo, scomparso a febbraio, che avrebbe gioito con tutti noi per questa grande stagione”.


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FERMO

L’appello di Del Moro: La Seconda categoria “Fa male vedere la con i playoff Sangiorgese ridotta così: la città salvi questa società gloriosa” USA SANTA CATERINA

Tomassini: “Per la promozione puntiamo agli spareggi”

Lo staff tecnico dell’ USA Santa Caterina

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’Usa Santa Caterina punta tutto sui playoff per conquistare la Seconda categoria. Dopo una stagione (Terza categoria girone M) che ha regalato grandi soddisfazioni alla squadra fermana, protagonista fin dalle battute iniziali della stagioni nella zona nobile della classifica, è arrivato un finale un po’ a rilento dovuto in particolare ad una serie di infortuni che hanno pregiudicato il finale del campionato. La squadra però non ha perso la volontà e l’ambizione di poter coronare un bel sogno. “Abbiamo avuto alcune defezioni importanti – commenta il dirigente Roberto Tomassini - a dicembre abbiamo perso Donzelli, un infortunio importante che lo ha bloccato fino al termine della stagione. Circa un mese fa abbiamo dovuto rinunciare per alcune gare ad Adami, rientrato in rosa solo da poco e infine qualche acciacco ha anche finito per toccare il reparto difensivo. Abbiamo dovuto registrare la rimonta di nostre dirette inseguitrici e ci siamo resi conto che la vittoria diretta del campionato sarebbe stato un obiettivo più complesso e abbiamo scelto di puntare decisamente ai playoff. Abbiamo già iniziato ad effettuare la preparazione in vista di questo appuntamento: è per questo che nelle ultime

gare ci è capitato di subire l’iniziativa dei nostri avversari; fisicamente siamo un po’ carichi di lavoro e sotto questo profilo stiamo pagando dazio. Comunque lo spogliatoio è molto unito, vogliamo giocarci questa appendice degli spareggi al meglio delle nostre possibilità”. L’Usa Santa Caterina è anche calcio a 5 e la squadra fermana, dopo una splendida cavalcata nella stagione regolare, è impegnata nella lotteria playoff.

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l suo è un appello accorato a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di una società storica, che fa calcio dal 1922 come la Sangiorgese. Sono parole da appassionato vero quelle pronunciate da Stefano Del Moro (nella foto), tecnico che ha preso in mano a novembre la guida tecnica della prima squadra dopo aver iniziato la stagione con la formazione Juniores. “Fa male vedere la condizione attuale della Sangiorgese, squadra che ha un passato assolutamente invidiabile. C’è bisogno che tutte le forze cittadine che hanno a cuore questo sodalizio facciano un passo avanti

serio, creando un progetto che riporti in alto il nome della Sangio. Nella prossima stagione ci saranno tre squadre di Porto San Giorgio nel campionato di Seconda categoria e questo è decisamente inconcepibile: invece di trovare una sinergia, remando tutti dalla stessa parte, si da spesso vita ad iniziative che tendono a creare divisioni”. Una stagione che definire difficile è veramente riduttivo in casa neroazzurra: “Affrontare un campionato con sette 1992 e tre 1993 oltre a diversi ’89 e ’90 non è assolutamente facile, in un girone poi di elevato valore tecnico come la Prima categoria girone C che vale quasi una Promozione. Senza considerare che a dicembre abbiamo perso elementi importanti come Torresi, Verone, Strovegli e Vita che sono andati via. In tutta questa situazione il dispiacere maggiore è per quei 10-15 spettatori storici che hanno seguito ogni nostra gara casalinga: loro hanno vissuto una Sangiorgese ben diversa da questa e meritano ben altro”. Queste le parole di Stefano Del Moro, tecnico e grande tifoso neroazzurro: il suo appello è frutto dell’amore per questi colori, sperando che la squadra possa ritrovare presto le categorie che le competono.

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FERMO

Real Manzoni nella storia: campione provinciale calcio a 5 CSI In finale superano in rimonta gli Incompresi e volano alla fase regionale nel decimo anniversario della fondazione. Alle finali anche il Santa Caterina

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i è svolta martedì 19 aprile nel nuovissimo impianto di Campiglione di Fermo la Finale Provinciale CSI di Calcio a 5 che ha visto protagoniste Incompresi (Fermo) contro Real Manzoni Susje Montegiorgio, squadre vincitrici dei rispettivi gironi di semifinale. E’ stata una gara elettrica, vissuta a lungo sul filo dell’equilibrio ma che ha saputo scaldare i cuori del folto pubblico presente sulle tribune in una finale

all’insegna del fair-play. Fin dall’avvio si è notata una certa tensione in campo da parte delle due squadre (la posta in palio molto alta ha condizionato le squadre) che hanno dato vita ad un primo tempo equilibrato, chiuso a reti inviolate: poche le occasioni da una parte e dall’altra. La ripresa promette decisamente di più fin dall’avvio: gli Incompresi trovano il vantaggio a conclusione di una bella azione insistita e caparbia di Tama che trova lo spiraglio giusto in

diagonale. La squadra fermana prova a chiudere il conto ma la stoccata vincente non arriva e i ragazzi di Ercoli ritrovano il bandolo della matassa. Il gol del pari arriva grazie ad una bordata del giovane Monti direttamente da tiro libero che si infila sotto la traversa. Non essendo previsti supplementari, i tatticismi vanno a farsi benedire e le occasioni (da una parte e dall’altra) non mancano. Gli ultimi minuti di gioco sono incandescenti con continui capovolgimenti

di fronte ma in pieno recupero arriva l’azione risolutiva: angolo battuto rapidamente da Vindigni per l’accorrente Tosti che infila all’incrocio dei pali per il definitivo 2-1 e la gioia sfrenata dei tifosi montegiorgesi. Il tempo per recuperare non c’è e al triplice fischio esplode la gioia del Real Manzoni che, per la prima volta nella storia, si fregia del titolo provinciale di calcio a 5. Un grande successo per una squadra che, proprio in questa stagione, spegne le sue prime dieci candeline. Complimenti comunque agli Incompresi che hanno disputato una grande finale, perdendo solo di misura, mostrando però grande organizzazione in campo e fuori. Per il Real Manzoni si apre ora la fase regionale dove avranno di fronte (tra il 3 e il 13 maggio), in un girone a cinque, le altre vincenti delle rispettive fasi provinciali e le squadre che si sono aggiudicate la classifica fair-play. Da segnalare che nella finale per il terzo e quarto posto il Petritoli 2006 ha superato l’USA Santa Caterina che accede però alla fase regionale in virtù del primo posto nella classifica fair-play. Ecco la squadra che ha vinto la finale provinciale: Angelelli Alessandro, Berdini Marco, Buccioni Eric, Caporaletti Francesco, Cruciani Roberto, Di Stasio Marco, Illuminati Marco, Marani Andrea, Monti Daniele, Sbarbati Simone, Tosti Marco, Vindigni Giorgio, Ercoli Paolo (allenatore).


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SPECIALE SKYDIVE

IL Pink Power Boogie e i suoi protagonisti Yoko Okazaki e l’Italiana Roberta Mancino. Il Boogie è stato concepito come meeting mondiale femminile, per la realizzazione di Record Mondiali Atmonauti, ma si rivolge ovviamente anche ai flyers uomini con la possibilità di realizzare anche Record Mondiali assoluti, includendo molti voli Atmo in grandi formazione e tantissimi salti di Freefly per tutti i livelli di esperienza. Ecco i due Record Mondiali: 1 RECORD MONDIALE FEMMINILE FORMAZIONE ATMONAUTI IN PRESA : 6

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on è un compito facile riassumere un evento che ha regalato tante emozioni e tanto divertimento. Ma non si può non provarci, felice di avere la possibilità di rievocare quei fantastici giorni, ma anche cercare di trasmettere quell’atmosfera elettrizzante creatasi con il PINK POWER BOOGIE 2010, svoltosi dal 9 al 16 Agosto a FERMO. L’evento ha ottenuto un grande successo, non solo per i ben 2 nuovi Record Mondiali realizzati, ma anche per la grande partecipazione di 70 iscritti appartenenti a 9 nazionalità diverse (Italia, USA, Giappone, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Grecia, Finlandia, Germania) manifestanti, ognuno, un grandissimo entusiasmo. Molti di loro hanno affermato di aver partecipato al loro migliore boogie in assoluto! Le motivazioni di un successo così totale, sono facilmente comprensibili se osserviamo il bagaglio di qualità ed esperienza messa in campo dai load organizer dell’evento e dagli operatori della Fly Zone. Per chi non li conoscesse ancora, in questo articolo dedicheremo loro un ampio spazio. Il Pink Power Boogie è un nuovo evento nato da un’idea di Gigliola Borgnis, che ne ha curato la completa organizzazione oltre ad esserne la principale load organizer di questa prima edizione 2010; in collaborazione con Marco Tiezzi ed una triade di ospiti eccezionali: la Statunitense Melissa Nelson, la Giapponese

La formazione a 6 elementi in presa, ha volato per 4 secondi composta da Melissa Nelson (USA), Stephany Beeguer (SUI), Gigliola Borgnis (ITA), Okazaki (JPN) in volo rovesciato (back), Francesca Damiani (ITA) e Roberta Mancino (ITA). 2 RECORD MONDIALE FEMMINILE FORMAZIONE ATMONAUTI IN NO-CONTACT : 9 La formazione a 9 elementi in volo no-contact, si è formata rapidamente dopo l’uscita ed ha volato per tutto il tempo nella configurazione prevista fino ad una perfetta separazione. Ecco le detentrici di questo nuovo Record Mondiale: Noemi Zebi (ITA), Leticia Hurrutia (ESP), Dulce Bergantinos (ESP), Roberta Mancino (ITA), Melissa Nelson (USA), Gigliola Borgnis (ITA), Francesca Damiani (ITA), Stephany Beeguer (SUI), Yoko Okazaki (JPN). Da segnalare la grande progressione di tutti i partecipanti che hanno avuto per sette giorni, 5 load organizer di eccezione che hanno messo a disposizione la loro grande esperienza nel realizzare tutte le tipologie di salti in gruppi piccoli o grandi: voli Atmonauti in presa e no contact, con variazioni di traiettorie, angoli e velocità; salti di Freefly con lavoro in head-up, head-down, ibridi. Numerosissimi infine i salti di Freefly con 3 o 4 componenti, con la partecipazione, a rotazione, delle tre ospiti speciali. Un lavoro eccellente, elogiato più volte da Marco e Gigliola nonché dai responsabili della Fly Zone. Da sottolineare ancora, i suggestivi salti di relativo in

head-up tra Melissa Nelson e Andrea Armani. Fantastici anche i voli misti a 24 elementi organizzati alla perfezione da Marco Tiezzi, che hanno anche rivestito il ruolo di gran finale dell’evento, terminato in un’atmosfera di grandissimo entusiasmo. Finita l’attività dei lanci, tutte le sere, il divertimento si spostava nel bar ristorante “Fuori Zona” con le proiezioni su maxi-schermo dei voli mediante editing video giornaliero realizzato da Massimo Lomonaco; il tutto mentre, insieme, si cenava allegramente. Non sono mancate feste ed una estrazione, con ricchi premi messi a disposizione dagli sponsor (L & B, Liquid Sky, Skysport, Aerodyne, GoPro, Airkix, Cypress, Exit one and Speedfly) ai quali va tutta la gratitudine. Un encomio particolare a Beatrice e Lucilla per la gestione dell’attività di ristoro e accoglienza, che si sono fatte apprezzare anche dai numerosi ospiti stranieri, per l’ottima cucina a tutte le ore del giorno e per tutti i comfort messi a disposizione, dall’impianto wi-fi al videoproiettore con schermo gigante, all’area campeggio, senza dimenticare la piscina. E’ ora di conoscere meglio i protagonisti del Pink Power Boogie ed il loro contributo all’evento. Senza nulla togliere a Gigliola che è la persona a cui va il grosso merito di questo successo, sembra giusto iniziare dalla struttura ospitante: la Fly Zone Fermo, che grazie alla nuova gestione non solo ha saputo

superare un periodo di difficoltà dovuto proprio ad un cambio manageriale, ma ha realizzato un lavoro straordinario garantendo l’attività senza alcuna interruzione. Ecco quindi riconfermato per il 5° anno consecutivo il SUMMER BOOGIE , evento che copre tutto il mese di Agosto frequentato sin dall’inizio da numerosi ospiti stranieri oltre che, naturalmente, provenienti da tutte le parti d’Italia. Quest’anno, nell’edizione 2010 del Summer Boogie, ha avuto luogo appunto il Pink Power. Complimenti quindi, per l’ottimo lavoro svolto, a tutto lo staff, capitanati da Antonio Guzzo, istruttore AFF pilota tandem, direttore di gara di diversi campionati Italiani e responsabile della sicurezza in importanti boogie internazionali, nonché nuovo responsabile di FZ Fermo. Nel PINK POWER boogie si è occupato della gestione della sicurezza, oltre che della normale direzione del centro. Ringraziamenti doverosi ai centri di Fano e di Terni che hanno fornito l’aereo alla FZ Fermo durante il periodo di transizione, così come si è sinceramente grati a Marco Carrara, altro protagonista del Boogie con la sua grande simpatia. Per tutta l’estate la sua flotta dell’Air America, composta dal Pilatus e dal bellisimo Sky-Van Nemo (che ha riscosso immediata simpatia ed entusiasmo), è stata messa a disposizione del Summer Boogie e del Pink Power, consentendo di modulare l’attività dei due velivoli, secondo le esigenze.


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Ascoli Piceno

Vincente a suon di record

Il Ripatransone United vola in Prima categoria con largo anticipo. Pulcini: “Ora Promozione e settore giovanile”

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a squadra dei record. Ecco il modo giusto per definire il Ripatransone United che chiude al primo posto e con netto distacco la sua prima stagione in Seconda categoria, ottenendo la seconda promozione consecutiva. Ben 15 vittorie casalinghe in altrettanti incontri, in doppia cifra anche nella colonna dei successi esterni, miglior attacco del campionato con oltre venti reti di vantaggio nei confronti del secondo attacco più prolifico mentre in classifica il distacco dal Monsampietro Morico,

seconda forza del girone, va ben oltre la doppia cifra. Una corazzata costruita per vincere quella affidata a Massimiliano Corsi da parte di Mario Pulcini, giovane ma intraprendente presidente che punta a rendere sempre più la grande una squadra nata nel 2008. “Una storia iniziata per gioco, nata da alcuni amici: la cosa ha preso piede e si è resa interessante nel giro di poco tempo. Tutto è iniziato con il calcetto prima del passaggio anche al calcio a 11, partendo dalla Terza categoria vinta

Il Ripartansone UTD che ha vinto il campionato di Seconda Categoria girone H

lo scorso anno”. Un girone vinto agevolmente che annoverava comunque buone squadre: “Mi ha impressionato il Monsampietro Morico oltre a Valtesino e Altidona. Il tutto senza dimenticare che l’unica squadra a batterci è stata l’Olimpia Porto San Giorgio. Questo risultato così netto in classifica era stato Il presidente Mario Pulcini intervistato da QuellicheTV previsto da mister Corsi e dal ds Straccia, profondi conosci- tuzione di un settore giovanile: “Certo – tori di certe categorie. Un’ossatura creata conferma il presidente Pulcini - dare la molto bene in Terza categoria per portare possibilità ad un giovane di giocare al calavanti nel corso degli anni un discorso di cio è una grande soddisfazione. Vogliamo vertice: non sono solo giocatori ma anche creare una struttura privata da mettere a grandissime persone che hanno formato disposizione dei giovani: abbiamo indiviun gruppo granitico e molto solido. Un duato dei terreni nella Valtesino, in modo esempio pratico sta nel fatto che nessuno da avvicinarci alla costa dove poter giocaha mollato anche quando il campionato re, allenarsi e svolgere la propria attività era stato chiuso con largo anticipo, alle- in piena autonomia. Abbiamo coinvolto nandosi sempre con impegno e voglia di una quindicina di persone che ci possono vincere. Con lo stesso gruppo faremo un dare una mano a sviluppare un progetto torneo di vertice con questi ragazzi e pun- che ha finalità molto importanti e che tare a vincere la Prima categoria”. Negli naturalmente troverebbe grande giovaobiettivi futuri, oltre all’approdo in ca- mento da una eventuale approdo in Protegorie più importanti, anche la costi- mozione”.


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ASCOLI PICENO

Mozzano, doppio salto nella storia All’esordio in Seconda, domina il campionato e vola in Prima categoria. Cacciatori: “Mai vista tanta passione e tanto calore”

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’ un intero paese che festeggia, anzi una frazione. Stiamo parlando di Mozzano, località che conta poco meno di 1200 abitanti, che fa parte del comune di Ascoli Piceno che sta vivendo il suo momento di gloria calcistico. Quella che si sta concludendo è stata la prima volta in Seconda categoria e il prossimo sarà l’esordio assoluto in Prima categoria. Merito di una società piccola ma partecipe come poche, presieduta da Mario Pratolongo che ha puntato forte sull’esperienza in campo e alla guida tecnica di Massimiliano Cacciatori: “Dopo il titolo regionale juniores che ho vinto anni fa quando allenavo a Porto Sant’Elpidio – afferma il mister - si tratta del primo campionato maggiore vinto, oltre alle promozioni ottenute ai playoff con Porto Sant’Elpidio e Sangiorgese”. Mai nella sua carriera aveva affrontato la Seconda categoria, una scelta non

strettamente tecnica: “E’ stata una scelta legata al lavoro che mi tiene costantemente legato ad Ascoli e mi impegna molto tempo. Cercavo una situazione simile e a Mozzano conoscevo alcuni dirigenti che mi hanno convinto ad accettare. C’è grandissimo entusiasmo, travolgente addirittura in alcuni momenti come i festeggiamenti che ci sono già stati e che ci saranno prossimamente stanno a dimostrare. La Seconda categoria comunque mi ha sorpreso: ricordavo meno gioco e solo tanto agonismo quando la seguivo alcuni anni fa; invece le squadre sono tatticamente e fisicamente preparate e molte sanno esprimere anche buone trame dei gioco”. Una realtà piccola ma che partecipa attivamente alle sorti della squadra: “Ci seguono anche durante gli allenamenti, per non dire poi nelle gare in casa e fuori. I dirigenti sono tantissimi, se non sbaglio una quindicina e questo dimostra la vera forza del Mozzano”. Una

società giovane, fondata nel 2008 o per meglio dire rinata: “In effetti a Mozzano negli anni ’80 c’era una squadra di Terza categoria fino a una dozzina di anni fa. Poi nel 2008 alcuni giovani dirigenti hanno fatto rinascere questa società che in appena tre anni, con l’arrivo alla presidenza di Pratolongo, è arrivata in Prima

La Seconda categoria comunque mi ha sorpreso, le squadre sono tatticamente e fisicamente preparate

categoria con un’ascesa incredibile”. Un avvio di stagione super è stato senza importante per il resto della stagione: “Senza dubbio i 15 punti nelle prime cinque gare ci hanno dato fiducia e tanto morale oltre ai tanti punti che abbiamo saputo conquistare in trasferta con 10 successi complessivi”. Senza dimenticare ovviamente i gol realizzati da mister Cacciatori, vicinissimo alla doppia cifra: “Anche quest’anno è andata bene – sorride – non corro molto anche se a dire il vero non è stato mai il mio punto di forza, fortunatamente le punizioni aiutano ad migliorare il bottino personale. Questi gol sono importanti solo quando portano punti alla causa”.

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ASCOLI PICENO

Potenza Massignano! Oltre 80 gol fatti e avversari annichiliti: i ragazzi di Beri stravincono il campionato

del girone N come Molo Sud e Real Samb, alla fine distanziate in classifica di quasi venti punti. La matematica vittoria del campionato arriva presto, il 18 marzo, con il successo in casa proprio del Real Samb (0-3, reti di Dimitri, Adami e Spinozzi). Per la prossima stagione si riparte dal tecnico Leonardo Beri e sinceramente non potrebbe essere altrimenti per un gruppo e uno staff tecnico che hanno saputo dimostrare con i numeri cosa voglia dire dominare in lungo e in largo un campionato. Nel segno della continuità dunque il primato costruito dai ragazzi di Massignano che, di certo, non vorranno fare la parte da semplice comparsa nel prossimo torneo di Seconda categoria. Questo almeno stando alle statistiche e nella convinzione di poter stabilmente posizionare la società a questo livello.

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l Massignano di patron Giuseppe Sgariglia (foto a destra), dopo la retrocessione dell’anno scorso, riassapora il gusto di tornare in un campionato più consono alla società e ai tifosi come quello di Seconda categoria. Sgariglia, presidente da cinque anni, con la sua società ha vissuto due stagioni in Seconda e due in Terza categoria. “Siamo una società che ha poche risorse economiche a disposizione - commenta il massimo dirigente - e questo ritorno in Seconda categoria rappresenta una

Questo ritorno in Seconda categoria rappresenta una bella soddisfazione

bella soddisfazione. Il gruppo attuale è lo stesso dell’anno scorso, costituito per la maggior parte da ragazzi del posto”. Un campionato dominato, oltre 80 gol fatti con diverse partite dal risultato tennistico come Massignano - Montedinove 6-1, Massignano - Oasi Santa Maria 6-0, Massignano - Monteprandone 8-1, Porchia - Massignano 1-6. Nell’attacco atomico spuntano Marco Dimitri (22 anni) e Andrea Sgariglia (figlio del patron) entrambi in doppia cifra. C’è stato poco da fare per le avversarie

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SPECIALE MOTOCROSS

“Tornerò più forte di prima” Pietro Tassi, 21 anni di Venarotta, racconta il brutto incidente del 2009 e la voglia di tornare protagonista

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na passione per il motocross che nasce da giovanissimo, i primi successi nei vari campionati tanto da diventare una promessa nel panorama italiano, poi un brutto incidente e ora la voglia di tornare a correre e a vincere. E’ la storia di Pietro Tassi, 21 anni, residente a Venarotta e pilota del Team Red Racing, che racconta la sua storia tra molte difficoltà e la grande passione per questo sport. “Sono sempre

stato appassionato di motocross – racconta Pietro – un amore cresciuto grazio a mio padre che ha corso a livello agonistico fino al 1982, poi a 4 anni ho avuto la mia prima mini moto e ho iniziato a correre. Nel 2001, a 11 anni, la prima vittoria, con la conquista del Trofeo di mini Ivan Consoli”. Da quel giorno una lunga serie di successi: nel 2004 il titolo regionale di minicross e campione italiano di categoria. Nel 2005 il primo vero campionato agonistico dove, con la sua Yamaha 125, partecipata al campionato MX2 ottenendo anche diversi podi ma mancando di pochissimo il bottino pieno. Nel 2006 nella classe 250 arriva il titolo regionale e il 3° posto nel campionato italiano. L’anno successivo si conferma campione regionale e partecipa alla sua prima gara del campionato europeo a Cingoli centrando la qualifica. Passano altri due anni e in sella ad una Honda 450 inizia alla grande il campionato italiano under 20 vincendo due gare e arrivando al secondo posto in classifica prima che un brutto incidente gli procuri la rottura di femore, omero oltre alla lussazione della spalla. “Veramente un brutto colpo: è stato come passare dalle stelle alle stalle. Fortunatamente vicino a me ho avuto la mia famiglia, il parroco del paese Don Umberto, il sindaco, il presidente e lo staff del team, l’esperto di

sospensioni Daniele Crocetti oltre a tanti amici e sostenitori che non mi hanno mai fatto mancare il proprio sostegno. E’ stata dura ma mi hanno dato la forza per reagire”. Non va poi trascurato che Pietro Tassi oggi è uno studente della facoltà di Architettura all’Università di Ascoli con specializzazione in Beni Culturali, dato non trascurabile per un pilota

viste le difficoltà di conciliare studio e sport. “Ho vissuto la mia adolescenza in maniera molto differente rispetto ai miei coetanei – continua Pietro - durante la settimana studio e allenamento, poi nei weekend sempre fuori: si partiva il venerdì e si tornava stanchissimi la domenica sera. Credo che la prima volta che sono andato in discoteca è stato proprio in seguito all’incidente, anche perché durante la stagione occorre lavorare duro, mantenersi in forma, dormire molto ed essere sempre concentrati; in pista se non sei al top puoi rischiare anche la vita”. Nei prossimo giorni Pietro dovrebbe recuperare completamente dal punto di vista medico dal brutto infortunio, iniziando subito la riabilitazione perché ha tanta voglia di tornare a correre. “E’ presto per smettere – conclude – voglio recuperare, magari tornare in pista per il mese di giugno o luglio per di riprendere confidenza con le corse, sentire il clima della competizione: l’obiettivo è tornare carico e competitivo per la stagione 2012. Vorrei ripartire dal campionato under 21 e, se le risorse economiche lo consentiranno, disputare qualche gara del campionato europeo. Avendo il supporto di un buon team posso puntare al campionato italiano e a realizzare qualche bel sogno”.


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ASCOLI PICENO

Sporting Folignano, promozione e fair-play Ferretti: “Il futuro? Vorremmo dar vita al settore giovanile”

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l ritorno in Seconda categoria dopo un solo anno di purgatorio. Lo Sporting Folignano, dopo una stagione di Terza categoria (girone O) combattuta e giocata testa a testa con il Piceno United MMX, riassapora il gusto di un campionato più consono alle aspettative della società. Il presidente Giampaolo Ferretti, da un anno al timone, è fiero dei suoi ragazzi. “In sostanza è la rosa dell’anno scorso con l’aggiunta di alcuni nuovi arrivi come Silvestrini, Sagripanti e Di Gianluca. Siamo contenti anche per il nostro allenatore, Francesco Seghetti, già giocatore di questa squadra, e ora in questa sua nuova esperienza in panchina. L’anno prossimo ripartiremo da lui”. Seghetti guarda avanti, e per la sua società prospetta un futuro radioso: “Il nostro sogno ora è quello di puntare alla Prima categoria - sottolinea il massimo dirigente inoltre abbiamo un progetto che stiamo valutando ed è quello di creare un settore giovanile. Non si tratta di una sfida facile, richiede sacrifici, personale e impegno economico ma non nascondiamo che l’idea ci inorgoglisce”. Lo Sporting Folignano, nella penultima giornata del campionato, si è reso protagonista di un gesto di fair-play che merita una citazione: si giocava sul campo del

Caselle, una vittoria avrebbe sancito la matematica promozione dei ragazzi di Seghetti. Ecco la cronaca. Il risultato è ancora a reti bianche, al 30’ del secondo tempo un giocatore dello Sporting s’invola in contropiede ma portandosi avanti la palla con le braccia, arriva il gol, l’arbitro convalida, dopo le proteste scatta il “mea culpa” dello Sporting e il gol viene annullato. Finisce così 0-0, ma la festa arriverà la settimana successiva. “Siamo fieri di aver compiuto quel gesto conclude Seghetti - e ora cimentiamoci in questa Seconda categoria, un campionato che richiederà un impegno maggiore da parte di tutti”.

Il nostro sogno ora è quello di puntare alla Prima categoria

Un...Ponte per la Seconda categoria! U Grazioli: “Una promozione cercata e voluta” n successo fortemente voluto quello del Ponte d’Arli (Terza categoria P) che dopo un solo anno di purgatorio torna in Seconda categoria al termine di una appassionante corsa a tre che ha visto gli uomini allenati da Alfredo Sirocchi disputare una fase finale di stagioni su grandissimi ritmi. Da quando l’ex allenatore del Venarotta ha preso in mano le redini della squadra sono arrivati ben 9 successi consecutivi che hanno portato la squadra del piccolo centro piceno a spuntarla nei confronti di ottime compagini quali Orsini e Porta Romana.”E’ un risultato che volevamo fortemente, dopo la retrocessione dello scorso anno - commenta il vicepresidente Guido Grazioli - e l’arrivo in panchina di Sirocchi ha dato la spinta giusta per il successo finale. Per una piccolissima realtà come la nostra, vincere contro quartieri di Ascoli importanti quali Porta Romana e Monticelli è qualcosa di veramente grande. Siamo alla terza promozione in Seconda categoria della

nostra storia. U n premio p e r u n gruppo dirigenziale forte che da sempre si distingue per serietà ma anche quello di un gruppo di giocatori molto coeso che ha il piacere di giocare con questa maglia”. Un giudizio di Grazioli sui playoff: “Vedo molto ben il Borgo Solestà che si è distinto alla grande anche in Coppa Marche ma attenzione ad una squadra forte e di carattere come il Porta Romana”. Per una realtà di poco superiore ai 200 abitanti come Ponte d’Arli, frazione di Acquasanta Terme, il ritorno in Seconda categoria è un traguardo più che meritato.


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