c c Parrocchie di
Lago di Sumiana – Mezzenile
Carissimi Fratelli e Sorelle, immersi nella stagione estiva siamo alla ricerca di spazi per un sano riposo, insieme a persone amiche per rinsaldare i legami importanti che ci fanno del bene e rigenerano le nostre forze dopo un anno di impegno nel lavoro, nella scuola e nell'ambito familiare. Il desiderio di vita nuova è arginato dalla pandemia ancora influente e fonte di preoccupazione, insieme alle guerre che stanno manifestando in tutto il mondo i frutti amari della distruzione e della morte e dove la via d'uscita sembra essere: 'più armi' ! Cosa fare ? Quali atteggiamenti coltivare ? Sapendo che nessuno ha la bacchetta magica per venirne fuori indenni da questa situazione, anche se gli sforzi e i tentativi in questi mesi non sono mancati. Lo spazio di queste settimane e l'ambiente rasserenante della natura che ci avvolge possono veicolare per noi un invito alla preghiera e al silenzio fecondo dove il Signore può suggerire al nostro cuore la parola che stiamo cercando e di cui abbiamo bisogno sull'onda del richiamo di Gesù a Marta... “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”(Lc.10,41-42) Il silenzio, non è per cancellare la nostra vita, ma per accoglierla e ascoltarla così com'è. Un silenzio umile di mendicanti che non sanno già ciò che ci è necessario, ma si dispongono fiduciosi e in semplicità come bambini... Dopo il richiamo di Gesù, Marta non ha più risposto. E' rimasta in silenzio. All'inizio, forse, un po' ferita, ma poi ripensando al Gesù amico, venuto in casa per un po' di riposo e di ristoro.. ecco che avviene l'incontro vero con Lui. Rimangono le scodelle, le pentole e il cibo per gli ospiti, ma “la parte migliore” è Gesù. E così quella sera Marta ha sperimentato che la presenza amica di Gesù è entrata ancor più nella sua vita e non le sarà tolta. La parola preziosa ascoltata, non la dimenticherà più e come un aratro attraverserà il suo cuore rendendolo terra feconda di un raccolto abbondante. Auguro a me e a chi legge questo messaggio, di sperimentare in questi giorni, almeno con il desiderio, il silenzio di Marta, punto di partenza per una nuova tappa della nostra vita. Buona Estate 2022
don Silvio insieme a don Sergio
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Non si ferma per la pausa estiva il confronto su come è percepita la vita e la partecipazione alle iniziative proposte dalle Comunità cristiane nelle parrocchie della Valle.
Il cammino di scambio avviato sul territorio nel marzo 2022 – per volere di Papa Francesco -, in stile sinodale, ovvero come dialogo e condivisione di idee ed attese, prosegue con i temi già esperiti in primavera: “Ascoltare”, “Dialogare nella chiesa e nella società”, “Discernere e decidere”. Dei tre incontri programmati, due si sono svolti a luglio a Viù e Pessinetto; il terzo incontro in presenza è in programma a Germagnano per venerdì 16 settembre (in chiesa alle ore 20,45 ) sul tema “Discernere e decidere”.
I gruppi sinodali di condivisione, proprio perché hanno l’obiettivo di indagare le luci e le ombre dell’azione della chiesa e della partecipazione (o mancata partecipazione) alle iniziative proposte nelle comunità cristiane, sono aperti alla partecipazione di tutti, fedeli e non. Quanto è importante che esprimano idee ed avanzino proposte le persone che per fede già frequentano la vita comunitaria parrocchiale, tanto è utile per le stesse comunità conoscere le idee e capire come “dall’esterno” è percepita l’azione dei fedeli in Cristo nella società attuale. Ecco perché, oltre alla proposta di questi momenti di dialogo in presenza, l’Unità Pastorale ripropone per i villeggianti e per quanti ancora non l’avessero visto, anche il questionario, scaricabile dal sito internet dell’Unità Pastorale 31 o rintracciabile in cartaceo in parrocchia, per una valutazione dell’agire della chiesa oggi. Il questionario è compilabile e consegnabile in parrocchia anche in forma anonima.
Parrocchia San Martino - Via Murasse 17, 10070 MEZZENILE
Recapito: parroco don Silvio Ruffino (anche per Pessinetto e Traves)
Telefax 0123 581115 - cellulare 333 4780293 Email: parr.mezzenile@diocesi.to.it
Parrocchia San Pietro in Vincoli - Via Villa 4, 10070 TRAVES
Email: parrocchiatraves@alice.it
Parrocchia Spirito Santo e S. G. Battista - Via Roma 9, 10070 PESSINETTO
PRO MANUSCRIPTO
La redazione di questo numero del Bollettino è stata curata da Marisa Bianco
Impaginazione e grafica: Marco Poma
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PARROCCHIA SAN MARTINO VESCOVO - MEZZENILE
RACCOLTA STRAORDINARIA OFFERTE A SEGUITO INTERVENTI URGENTI SU EDIFICIO RELIGIOSO
1- Ripristino antico Battistero a causa di principio incendio accidentale.
2- Restauro Rosone posto su lato sinistro dell’Altare Maggiore danneggiato da Evento atmosferico straordinario
3- Messa in sicurezza degli altri rosoni presenti nella Chiesa a tutela di possibili danni causati dalla violenza provocata dagli ultimi eventi atmosferici
LE OFFERTE POTRANNO ESSERE CONSEGNATE CON LE SEGUENTI MODALITA’
- FORMA ANONIMA TRAMITE DEPOSITO ALL’INTERNO DELL’URNA POSIZIONATA ALLA SINISTRA DELL’INGRESSO NELLA CHIESA
- CONSEGNA AL PARROCO PRESSO LA CASA PARROCCHIALE
- MEDIANTE BONIFICO BANCARIO A PARROCCHIA DI SAN MARTINO
VESCOVO IBAN: IT29W0200830330000001299770
CAUSALE: INTERVENTI STRAORDINARI CHIESA
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Vista rosone danneggiato
Vista rosone completamente restaurato
Battistero
Nelle serate di incontri con i fidanzati per la preparazione al matrimonio, c'era una domanda che spesso rivolgevamo Loro: “nella vita di coppia e di famiglia bisogna fare dei sacrifici ?” Sovente nascevano dibattiti accesi e opposti tra i partecipanti: erano anni lontani e confessiamo che noi eravamo tra quelli che non accettavano di introdurre nei nostri discorsi la parola “sacrificio”, perché ci sembrava qualcosa di negativo.. Avevamo ancora nelle orecchie il sentito di molte famiglie dove risuonava “con tutti i sacrifici che ho fatto per te !” Espressione che noi odiamo tutt'ora ! In quel contesto ritenevamo che non si potevano chiamare 'sacrificio' le azioni liberamente scelte per un fine superiore di coppia e di famiglia : certe rinunce facevano parte del progetto e non dovevano pesare...anche se difficili ! Ripensando a quella domanda, oggi probabilmente la porremmo in modo diverso. Ad esempio, potrebbe essere: “è possibile ottenere gioia senza fatica ?”
La nostra risposta sarebbe molto più netta con un NO deciso ! Questo vale per la vita di coppia, di famiglia e anche per la vita in generale. L'esempio classico dell'escursione in montagna con gli sforzi premiati dall'arrivo in vetta oppure il raccolto di un frutteto ben curato con tanto desiderio di poterlo assaporare..! Per la vita di ciascuno, gli esempi potrebbero essere infiniti: fatica di un lavoro in giardino, rimettere le cose in ordine, fatica di seguire delle iniziative sociali di crescita personale, tutti impegni per trovare corrispettivi di gioia. Purtroppo la gioia non sempre viene in automatico se non è sorretta anche dalla capacità di attenderla, percepirla, leggerla, diventare capaci di atteggiamenti virtuosi..! In coppia poi, possono aumentare le occasioni di gioia, ma sempre accompagnate da contributi di 'lavoro e fatica' visto che abbiamo previsti insieme i due aspetti di base. Fatica di prendere delle buone abitudini, ma gioia quando queste sviluppano il loro effetto sull'altro, fatica di migliorare il proprio carattere, fatica di ricordarsi di incoraggiare continuamente l'altro, fatica di essere pazienti... e l'esempio dovrebbe al minimo comprendere tutte le caratteristiche che san Paolo ha raccolto nel suo Inno all'Amore nella prima lettera ai Corinzi al capitolo 13.
Adriana e Lelio-Traves
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FRATEL TEODORETO
(delle Scuole Cristiane) e FRA LEOPOLDO
Alcune date :
27.02.1959 – Dal Cimitero Monumentale di Torino la salma di Fr. Teodoreto viene traslata nella Cappella della Casa di Carità Arti e Mestieri in C.so Benedetto Brin;
11.01.1961: inizia il Processo Informativo su Fr. Teodoreto, nella Diocesi di Torino fino al 31.01.1977;
03.03.1990: il riconoscimento dell'eroicità delle virtù rende VENERABILE Fr. TEODORETO; si arriverà alla beatificazione e canonizzazione, secondo le regole della Chiesa, solo in presenza di miracoli accertati e attribuiti alla Sua intercessione
15.10.2022: è in previsione il trasferimento della salma di Fratel Teodoreto alla nuova sede nella Chiesa di san Tommaso, succursale della Cattedrale, dove già riposa Fra LEOPOLDO, Frate Minore nativo di Terruggia (AL) nel 1850 e morto a Torino nel 1922. Dotato di una forte spiritualità e di zelo apostolico sin dall'adolescenza al suo paese dove fu Animatore e Catechista in Parrocchia. Dopo la morte dell'anziana Madre a cui lo legava il dovere dell'assistenza, entrò nella vita religiosa e fu accolto dalla Comunità dei Frati Minori nel Convento accanto alla Chiesa di san Tommaso nel Centro di Torino. La Sua fama di santità si diffuse in Città e ben presto avvenne l'incontro con Fr. Teodoreto. Nacque subito tra i Due una bella e forte amicizia dai futuri grandi risvolti. Questo umile Francescano divenne consigliere prezioso di Fr. Teodoreto e punto di riferimento nelle importanti decisioni come la nascita dell'Unione Catechisti e della Casa di Carità Arti e Mestieri per la qualificazione professionale dei giovani operai. Ora i 'Due' riposeranno vicini nella chiesa di san Tommaso dove la Provvidenza li ha fatti incontrare...
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DOMENICA 29 MAGGIO A TRAVESPRIME COMUNIONI E BATTESIMO
E’ con gioia e con un po’ di timore ed emozione che noi catechiste con i genitori di GIULIO, ZAIRA, ASIA, CARLO e AURORA ci siamo presentati davanti a te, Signore. Gioia e timore per loro che si avvicinavano a Te per la prima volta in modo nuovo, nutrendosi del Tuo corpo.
Gioia perché la freschezza di questi bambini ha tanto da insegnarci!
Timore, perché ci rendiamo conto che questo dono prezioso è affidato alle nostre povere mani e povere forze.
E’ stato un magnifico momento di festa e tutta la comunità di Traves si è stretta intorno ai bambini e a Luce, che entrava a far parte della comunità cristiana ricevendo il sacramento del Battesimo, l’emozione che i ragazzi hanno provato ha raggiunto anche le famiglie e tutti noi, che, dopo 2 anni abbiamo vissuto un momento di condivisione, per questo chiediamo a Te Signore, di rimanere loro accanto e di continuare a vegliare sulle loro vite, mostrando la bellezza dell’incontro con Te.
La catechista Manuela
Consigli di lettura per grandi e piccoli per rinfrescare la mente e per approfondire il cammino di fede:
• Libro per adulti e ragazzi - TUTTO MA PRETE MAI - una storia di ribellione e d’amore di Davide Banzato (Edit. IBS)
• Libro per adulti e ragazzi - STANOTTE GUARDIAMO LE STELLE di Alì Ehsani (Edit. Feltrinelli)
• Libro per bambini - 10 MISTERI DELLE TABELLINE di Lorenzo Baglioni (Edit. Mondadori)
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Pe viver a megli l grand emozion ch c egal ’ ESTATE condividerl i allegri co nostr amic.
BUONA ESTATE A TUTTI !!!!!!
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Il Sentiero Frassati di Traves compie 25 anni
Il sentiero intitolato a Pier Giorgio Frassati (1901 – 1925) a Traves compie 25 anni. Il percorso, che parte da frazione Villa e si inerpica verso il colle delle Lunelle, è uno dei 22 “Sentieri Frassati” presenti in Italia (il primo venne inaugurato in Campania nel 1996 e l’ultimo in Alto Adige nel 2012).
Era il 28 giugno 1997 quando a Traves, presente il coordinatore e presidente dei Sentieri Frassati, Antonello Sica e Luciana, sorella di Pier Giorgio, venne inaugurato il sentiero che si sviluppa su un dislivello di 744 metri, in una durata stimata in 6 ore e mezza. E’, quello di Traves, il sentiero dell’ultima salita fatta da Pier Giorgio Frassati il 7 giugno 1925 (un mese prima della morte) con due amici dell’Associazione alpinistica “Giovane Montagna”. Ad oggi a Traves è la locale sezione ANPI
(Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) a prendersi cura dei due sentieri significativi del territorio comunale: il Sentiero della Libertà ed appunto il Sentiero Frassati. In stretto contatto con la Pastorale Giovanile della Diocesi torinese, l’Associazione dei Sentieri Frassati d’Italia e l’Associazione Giovane Montagna, è in fase organizzativa per fine Settembre o inizio Ottobre un momento commemorativo del sentiero Frassati travesino .
L’ANPI locale ha partecipato ad un bando promosso dalla Città Metropolitana di Torino per la manutenzione ordinaria dei sentieri ed anche il sentiero Frassati è stato inserito nel progetto presentato.
A Traves si sta costituendo un Comitato per la manutenzione costante dei sentieri del territorio. Anche il cammino Frassati godrà di una rinnovata percorribilità , per permettere a tutti gli appassionati di montagna, come fu Pier Giorgio, di godere dei meravigliosi panorami del Colle delle Lunelle e dell’Uja di Calcante.
Desiree F. e Marisa B.
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Dopo 3 anni la Processione della Festa
Patronale di Pessinetto è ritornata per dire il desiderio e la gioia della Comunità di ritrovare i riferimenti della propria storia e poterli condividere con tutti. La partecipazione è stata significativa, arricchita dalle note della Banda
Musicale e da numerosi Alpini del Gruppo che hanno assicurato l'accompagnamento della imponente statua di s. G.Battista lungo il percorso. Il canto e la preghiera hanno portato le gioie, le sofferenze e le necessità di tutte le famiglie con i bambini da crescere, educare e avviare alla vita sociale con la scuola, i giovani da orientare e i malati da sostenere nelle cure necessarie in questi tempi ardui della pandemia; così l'impegno dell'Amministrazione Comunale per il bene di tutti i Cittadini e il forte desiderio di pace che sale da tutti i Popoli. La partecipazione dei Padri Agostiniani Scalzi hanno reso vivo e palpabile l'ardore missionario di mons.
Ilario Costa che partendo da Pessinetto 300 anni fa, ha seminato il Vangelo e ra-
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dicato la chiesa nel nord-Vietnam dove la memoria della Sua testimonianza è viva e feconda come ci ha detto padre Harold illustrando le fotografie proiettate quella sera durante la Celebrazione. In quell'area missionaria, ora sono presenti 5 diocesi dove non mancano le vocazioni purificate dalle persecuzioni dei secoli passati. Un mausoleo custodisce le spoglie di quanti erano sepolti nella chiesa-cattedrale costruita da mons. Ilario, comprese le Sue insegne episcopali. Da 15 anni i Padri Agostiniani sono ritornati in Vietnam constatando che i semi dei primi missionari sono più vivi che mai. Questo messaggio ha fatto del bene alla nostra Comunità rendendo viva e serena la serata che poi è continuata al Circul con il congedo dai nostri graditi Ospiti dopo averci trasmesso la fiducia che nasce dal Vangelo come san G.Battista alle folle quando ha indicato Gesù “ecco l'Agnello di Dio”... fate quello che vi dirà.. seguitelo !
SPESE: €258,03
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OFFERTE: Gisola Mezzenile PessinettoC. PessinettoF. Traves € 28,00 113,00 42,00 20,00 63,00
BOLLETTINO PASQUA 2022 :
N.B. Le offerte della Comunità di Pugnetto sono comprese nell’importo di Mezzenile.
SANT'AGOSTINO
PADRE DELLA CHIESA E PASTORE
Uno dei primi obblighi del Vescovo, secondo sant'Agostino, è quello di spezzare ai fedeli il pane della Parola. Mediante la parola, mediante la predicazione della fede, raduna gli uomini nella comunione alla stessa Eucaristia. Ecco allora Agostino obbligato a rinunciare al silenzio e alla pace della vita monastica. Si è spesso lamentato di questo peso, del fardello dell'episcopato. Ascoltiamo alcune frasi del sermone per l'anniversario della sua ordinazione episcopale : “Niente di meglio, niente di più dolce, che scrutare il tesoro divino, lontano da ogni frastuono. Al contrario, predicare, riprendere, correggere, edificare, darsi pensiero di ciascuno, è un grande fardello, una grande fatica. Chi non vorrebbe tirarsi indietro da un tale affanno ? Ma spaventa l'evangelo.” Non vuole essere il servo pauroso e pigro che non fa fruttificare il talento che gli è stato affidato. Ha ricevuto il pericoloso incarico di predicare la verità, l'evangelo gli fa paura: bisogna predicare ! Il predicatore parla, la sua parola colpisce le orecchie, ma parla invano se il maestro interiore stesso non istruisce e non tocca l'anima all'interno. Vi ritorna spesso nella predicazione su questo punto. “Abbiamo in noi un maestro, il Cristo”. “Io grido, ma lui ci insegna di più nel silenzio”. E ancora: “Il suono delle nostre parole per-
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cuote le orecchie, ma il vero maestro sta dentro. Sia dunque lui a parlare dentro di voi, là dove non può esservi alcun maestro umano. E' interiore il maestro che veramente istruisce, è Cristo, è la sua ispirazione a istruire”. Il predicatore deve condurre i suoi ascoltatori al silenzio, deve saper tacere per condurre i suoi uditori ad ascoltare in silenzio, meditare in silenzio la Parola di Dio, pensando ad essa più che parlandone, per lasciare che questa Parola agisca in loro e li rinnovi. Così occorre che il predicatore abbia egli stesso per primo ascoltato questa Parola nel silenzio dello studio, della meditazione, della preghiera. “E' un predicatore privo di Parola di Dio colui che non l'ascolta dentro di sé”.
“Preghi per sé, preghi per i suoi uditori, sia un uomo di preghiera, prima di essere un uomo della Parola. Se la regina Esther, prima di recarsi dal re a parlargli della salvezza del suo popolo, aveva pregato Dio di mettere sulle sue labbra le parole appropriate, quanto più deve pregare per ottenere tale grazia chi, con la parola e la dottrina, lavora alla salvezza degli uomini ?” La predicazione di sant'Agostino nasceva da questo atteggiamento che egli per primo praticava.
(da letture dei giorni - Comunità monastica di Bose-ed. PIEMME)
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FESTA DEGLI ALBERI A PESSINETTO
Venerdì 22 aprile, nella ricorrenza della giornata della Terra, si è tenuta a Pessinetto la festa degli alberi alla quale hanno partecipato le scuole primarie di Pessinetto e Mezzenile. Dopo due anni di stop per la pandemia la voglia di ritrovarsi era tanta; l'amministrazione comunale di Pessinetto ha individuato nei campi sportivi di Pessinetto Fuori il luogo dove mettere a dimora gli alberi e alle 10.45, con l’arrivo degli autobus con i bambini, la cerimonia ha avuto inizio.
Il consigliere comunale Virgilio Cresto ha portato il saluto a nome dell'amministrazione comunale, mentre il sindaco Gianluca Togliatti era impegnato in sala consigliare ad illustrare agli amministratori della val Sangone il progetto e il funzionamento della nuova centrale a cippato per il riscaldamento dei locali della scuola e degli uffici comunali, che utilizzerà esclusivamente legname della zona, creando una filiera di lavoro locale.
In seguito ha preso la parola il capogruppo alpini Pier Giuseppe Cresto, spiegando l'importanza della natura e delle piante che ci permettono di vivere e ricordando ai bambini che dovranno prendersene cura. I nomi di queste piante sono stati elencati dal vice capo gruppo Ilario Beltramo: peonie, ginestre, rododendri ed azalee, che portano bellissimi fiori che allieteranno la vista di chi frequenterà il luogo.
Le piante sono state benedette dal parroco don Silvio Ruffino, che ha posto alcune domande di scienze alle quali i bambini hanno saputo rispondere magistralmente. Infine ogni classe ha messo a dimora la pianta assegnatale, sotto l'occhio attento degli alpini e quello vigile delle insegnanti, sempre molto disponibili a questa manifestazione. Al termine sono state scattate le foto di rito e ci si è dati appuntamento per il prossimo anno. Poiché a causa della pandemia non ha avuto luogo il consueto rinfresco, il gruppo alpini di Pessinetto ha omaggiato ogni alunno con un pacco - merenda alpina da portarsi a scuola.
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Virgilio Cresto
Successe sul finire della primavera del 1960. La strada carrozzabile era arrivata nella piazza dei Catelli. C'era qualcosa di nuovo nell'aria, qualcosa di bello. La gente era più allegra. Sul bordo della piazza, con degli assi e qualche lamiera, #rarono su delle baracche a ricovero di moto e scooter. In una di queste, la più ampia, nei pomeriggi, si svolgevano accanite e rumorose par#te a tarocchi. Abitavano a due passi dalla piazza, girando giù per una chintana, due fratelli già oltre la cinquan#na. Accudi# ancora dall'anziana madre. Mar#no lavorava alla fucina. Faceva broche. Tu+ i giorni "#c e tuc, #c e tuc" Il sabato pomeriggio posava prima il grosso martello e prendeva giù per Pessine.o. Tornava a casa in tempo per ascoltare per radio le estrazioni del lo.o. I suoi foglie+ finivano sempre nella stufa. Quei suoi tre numeri li aveva sempre in mente. Sempre quelli giocava. Antonio, il fratello, si era comprata una moto. Lavorava su ad Ala di Stura al rifacimento della strada provinciale. Par#va tu.e le ma+ne alle 7 e tornava alla sera alle 6. Sabato compreso. Un sabato pomeriggio tornò prima del solito seguito da un furgone dal quale scaricarono diversi scatoloni, tubi e cavi ele.rici. I tarocchi quel giorno persero d'interesse. Di lì a poco una ragnatela di tubicini brillava nel sole sul te.o della casa. Era una antenna. Una strana processione di curiosi si era avviata giù per la chintana. Antonio era sull'uscio con un sorriso che gli arrivava alle orecchie. Dava udienza a tu+ di cendo: "Ho comprato un televisore e stasera venite tu+ a vedere che faccia ha quel Ruggero Orlando che parla da Nuova York. Però portatevi una sedia." Fu una sorpresa per tu+ vedere le persone dentro quello scatolone e sen#rne le voci. Specie per Mar#no quando sullo schermo apparvero i numeri dell'estrazione del lo.o. Anche quella volta i suoi scontrini rono nella stufa. Dopo qualche tempo nessuno andò più a vedere la TV. Anche a causa dei con#nui borbo+i dall'anziana madre. "Chissà quanto pagheremo di luce con quel coso sempre acceso!" Successe sul finire dell'estate del 1963.La sera di un sabato. Mar#no aspe.ava, quasi sfiduciato, davan# alla TV. Aveva ragione sua madre "Stai sprecando i tuoi soldi e i soldi sono preziosi". Poi i suoi numeri apparvero sullo schermo, sulla ruota di Bari. Mar#no non poteva crederci. Fra i cinque numeri c'erano i suoi tre. Si alzò talmente di sca.o che ribaltò la sedia. Un gran trambusto. Antonio non sapeva più che cosa dire mentre Mar#no lo abbracciava, ballava, rideva e piangeva. Abbracciò la madre spaventata da tu.o quel trambusto. "Non so quanto ho vinto! Ma sono tan# soldi! Un terno secco e non so quan# ambo. Faremo una vecchiaia serena senza più dover contare le lire". Diceva Mar#no sventolando gli scontrini.
Giorgio Gro.o
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Attraverso la pratica sportiva si incoraggia un giovane a dare il meglio di sé, a porsi un obiettivo da raggiungere, a non scoraggiarsi, a collaborare in un gruppo. È un’occasione bellissima per condividere il piacere della vittoria, l’amarezza di una sconfitta, per mettersi insieme e dare il meglio di sé
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. Papa Francesco