Bollettino del Rotary Club Loreto n. 4

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Anno 2010/11, Numero 4 30 giugno 2011

Resoconto del Presidente

PUBBLICAZIONE SEMESTRALE RISERVATA AI SOCI DEL CLUB

Bollettino del Rotary Club Loreto

ROTARY CLUB LORETO

L

o scorso anno, all’inizio del mandato, come è necessario fare in qualsiasi nuovo incarico, ho cercato di analizzare quelli che potevano essere definiti i punti forti e, soprattutto, quelli che avrebbero dovuto essere seguiti con particolare attenzione in quanto punti deboli o, meglio ancora, bisognosi di essere perfezionati. Per quanto riguarda questi ultimi è il caso di sottolineare in primo luogo il male comune della scarsa assiduità che affligge anche altri Club. È proprio su tale considerazione che all’inizio del mandato ho cercato di ampliare il numero dei soci facenti parte del Direttivo. I risultati, anche se non esaltanti, non si sono fatti attendere, tanto che tale innovazione è stata adottata anche dalla Presidente entrante. Inoltre, in base ai risultati ottenuti, si è potuto constatare che la presenza e la partecipazione vengono spontaneamente incrementate quando si mettono in gioco la competenza e la professionalità dei soci. Anche se non possono essere definiti punti deboli poiché in precedenza venivano catalogati come settori di intervento alla pari di tanti altri, nel corso dell’anno rotariano 2010-11 sono stati profusi sforzi notevoli su iniziative introdotte o rimarcate dal Rotary International, che sono la visibilità dei Club e l’Azione per le Nuove Generazioni. In questi ambiti, ritengo che il nostro Club abbia svolto progetti qualificanti soprattutto in compartecipazione con altre Istituzioni del luogo, fra le quali il Comune di Loreto, la Croce Rossa di Loreto, la Fondazione Opere Laiche e la Fondazione Cassa di Risparmio, che, oltre a dare ampia risonanza nella comunità locale, hanno determinato una diversa valutazione sulla importante e necessaria presenza del Rotary. Per ultimo, mi permetto di fare una personale riflessione su un altro punto debole che riguarda il bilancio finanziario, soprattutto dei Club con pochi soci e quindi con scarse disponibilità finanziarie. Dall’analisi del

conteggio annuale risulta in modo evidente che gli oneri che vanno ad incidere maggiormente sono rappresentati dai costi per le conviviali. Premesso che l’incontro conviviale, oltre ad essere un formidabile mezzo di socializzazione e amicizia, dovrebbe assumere anche il ruolo di confronto e di analisi delle iniziative e, in generale, della vita del Club, si dovrebbe cogliere l’occasione per fare formazione e informazione anche attraverso dei semplici pieghevoli, con brevi cenni alle disposizioni riportate nel manuale di Procedura e al tema del mese rotariano (vedi immagine a pag. 2). Inoltre, la conviviale dovrebbe assolvere anche l’importante ruolo di far conoscere il Club agli invitati. Su tale Continua a pagina 2

Sommario: Dal Congresso Distrettuale...

2

Organigramma del Club

3

Assisi: “Sorella Acqua”

4

7° Campus Disabili Rotary Club Marche

6

I nuovi soci

7

Vita del Club

8

Appuntamenti di luglio 2011

15

La donna e il Rotary

16


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