Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 10 2016

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N° 404

AN

N IN &FORDUSTRIA I MAZ IONE

ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO

per il tecnico della refrigerazione e climatizzazione Onoreficenza mondiale per i 40 anni di attività di formazione e informazione del Centro Studi Galileo nel settore del freddo L’onoreficenza della medaglia Tellier collegata con i convegni europei del CSG Enrico Buoni direttore Centro Studi Galileo con l’ing. Michel Barth presidente onorario Association Française du Froid (A.F.F.), presidente Compagnie des Experts du Froid e primo a ricevere la medaglia

(Vedere legenda copertina a pag. 2)

Enrico Buoni al centro con a sinistra Louis Lucas presidente onorario AFF e direttore onorario IIR e a destra Didier Coulomb attuale direttore IIR

XVII convegno europeo “Le ultime tecnologie del freddo” 9-10 giugno 2017 Politecnico di Milano

Anno XL - N. 10 - 2016 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.453684 - 15033 Casale Monferrato


La più grande onoreficenza, la medaglia Charles Tellier, consegnata al Centro Studi Galileo dall’Associazione Francese del Freddo AFF In occasione della ricorrenza dei 30 anni dell’istituzione della Medaglia Tellier, l’Associazione Francese del Freddo ha consegnato la medaglia Charles Tellier per l’attività internazionale nell’ambito della refrigerazione al direttore del Centro Studi Galileo, Enrico Buoni. La più antica Associazione del Freddo ha voluto così premiare la quarantennale attività a livello mondiale a favore della formazione e della crescita del settore della refrigerazione. Infatti la Medaglia Tellier viene consegnata alle personalità che hanno contribuito con il loro lavoro al progresso dell’umanità nel settore del freddo. Il professor Enrico Buoni è stato il primo Enrico Buoni con a sinistra l’attuale presidente italiano insignito dell’onoreficenza, la più prestidell’AFF Gerard Cavalier. giosa del settore, della quale ricorrono i 30 anni dell’istituzione. dove Napoleone stabilì la sede della prima Per l’occasione, sono stati convocati a Parigi associazione industriale a livello mondiale, tutti presso la sede AFF, che si trova nel palazzo gli insigniti dal 1986 ad oggi. Il significato di questa medaglia è di promuovere sempre più l’utilizzo della refrigerazione nel mondo e diffonderne i benefici. Tellier ha iniziato con un’azienda tessile, non di refrigerazione. Per mezzo di un impianto con compressore con etere metilico Tellier nel 1876 portò la carne da Rouen a Buenos Aires e viceversa su una nave refrigerata il cui nome era “Le Frigorifique” e furono allestiti 2 punti vendita, uno in Francia e uno in Argentina, in cui era possibile gustare quella carne, e entrambi i banchetti furono apprezzati dalle persone che così ebbero modo di assaggiare e gustare la carne refrigerata. Quindi C. Tellier è un modello di come si può spingere perché le cose accadano e non solo lasciarle accadere, come spingere l’uso della refrigerazione grazie al suo spirito di iniziativa ha dimostrato la validità e l’utilità della refrigerazione industriale che si è così affermata velocemente. Ecco perché è considerato il padre del freddo”. Così come C. Tellier, che si è inventato promotore della refrigerazione, Enrico Buoni è un esempio di come spingere il settore della refrigerazione organizzando incontri tra i tecnici, con corsi e convegni con la partecipazione di aziende, istituti di ricerca e associazioni, nell’interesse del settore e per questo l’AFF ha deciso di insignire il prof. Buoni di questa importante onoreficenza.”

La sede della AFF, la più antica associazione mondiale del freddo, nello storico edificio costruito da Napoleone nel 1801 come prima società di unione industriale, nella piazza Saint Germain des Prés.


UNITED NATIONS ENVIRONMENT PROGRAMME INTERNATIONAL INSTITUTE OF REFRIGERATION ASSOCIAZIONE DEI TECNICI DEL FREDDO CENTRO STUDI GALILEO EUROPEAN ENERGY CENTRE

XVII EUROPEAN CONFERENCE

LE ULTIME TECNOLOGIE NELL'INDUSTRIA DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’ENERGIA E OTTIMIZZAZIONE AMBIENTALE, NUOVI REFRIGERANTI, NUOVI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI: NUOVI IMPIANTI, LA CATENA DEL FREDDO

Politecnico di Milano 9 - 10 giugno 2017

GENERAL CHAIRMEN

Con la partecipazione di scienziati ed esperti di United Nations Environment Programme (UNEP) International Institute of Refrigeration (IIR) Association Française du Froid (AFF) AREA – ASHRAE – AHRI – EPEE – AICVF Politecnico di Milano,Torino The George Washington University (USA) Heriot-Watt University, Glasgow Caledonian University Imperial College London, Edinburgh Napier University University of East London,The University of London Universities of Ancona, Genova, Padova, Palermo, Perugia, Roma, and all the AC&R European Associations

SHAMILA NAIR-BEDOUELLE, JIM CURLIN United Nations OzonAction - UNEP; RICCARDO SAVIGLIANO United Nations Industrial Development Organisation - UNIDO; PHILIP OWEN Head, ARNO KASCHL European Commission, Climate Action; MAURIZIO PERNICE, ANTONELLA ANGELOSANTE, MARCO STRINCONE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; DIDIER COULOMB Director, ALBERTO CAVALLINI Honorary President International Institute of Refrigeration (I.I.R.);THOMAS PHOENIX Past President, WALID CHAKROUN American Society Heating Refrigeration and Air conditioning Engineers (ASHRAE); ENNIO MACCHI Politecnico di Milano; MARCO MASOERO Politecnico di Torino; LUCA TAGLIAFICO Università di Genova; STEPHEN YUREK Presidente Airconditioning, Heating and Refrigeration Institute (AHRI); ANDREA VOIGT Direttore European Partnership for Energy and the Environment (E.P.E.E.); PER JONASSON Presidente Air conditioning and Refrigeration European Association (AREA); GERALD CAVALIER Director CEMAFROID Presidente Association Française du Froid (AFF); FABIO POLONARA Membro TEAP, co-chair RTOC Università Politecnica delle Marche; CLAUDE BLANC, REGIS LEPORTIER Asercom; HERMANN HALOZAN Graz University of Technology, Austria

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9.00 - Venerdì 9 giugno 2017

14.00 - Venerdì 9 giugno 2017

Saluti del Rettore del Politecnico di Milano prof. Giovanni Azzone

Seconda Sessione

INTRODUZIONE GENERALE Regolamenti sugli F-Gas 517/2014 e refrigeranti alternativi. Nuovi impianti in riferimento alla loro ottimizzazione energetica ed ambientale. Situazione mondiale. S. Nair-Bedouelle, J. Curlin United Nations - UNEP D. Coulomb International Institute of Refrigeration Prima Sessione

NUOVI REFRIGERANTI E PROSPETTIVE FUTURE IN RIFERIMENTO AL REGOLAMENTO 517/2014, REGOLAMENTO FGAS E RISPARMIO ENERGETICO

RISULTATI E AGGIORNAMENTI NELL’IMPIANTISTICA CHAIRMEN E. Macchi Politecnico di Milano T. Phoenix, W. Chakroun ASHRAE H. Halozan Graz University of Technology R. Savigliano UNIDO

CHAIRMEN S. Nair-Bedouelle, J. Curlin United Nations - UNEP D. Coulomb International Institute of Refrigeration A. Cavallini Università di Padova - I.I.R. S.Yurek AHRI A. Voigt EPEE

Le ultime tecnologie nei componenti e negli impianti di refrigerazione e di condizionamento: loro ottimizzazione energetica e ambientale. Nuovi impianti a fluidi secondari, ad ammoniaca, a CO2, ad assorbimento, ad idrocarburi. Nuove tecnologie nei compressori e negli impianti, nuove tecnologie nell'ottimizzazione energetica, nuovi componenti per i circuiti di refrigerazione (a livello domestico, commerciale ed industriale). Nuove tecnologie nei processi di condizionamento e nella progettazione degli impianti di refrigerazione.

Nuovi refrigeranti a basso GWP. Sviluppi e prospettive future sui nuovi refrigeranti alternativi. Nuovi fluidi sintetici e naturali, puri e miscele HFC, R32, HFO-1234yf/ze/za, miscele HFO, CO2, ammoniaca, idrocarburi; fluidi secondari; lubrificanti per refrigeranti naturali e sintetici; refrigeranti per automotive.

Speakers: E. Macchi Politecnico di Milano - T. Phoenix ASHRAE - G. Tonin Carel - P. Trevisan Bitzer - M. Dallai Off. Mario Dorin - T. Funder-Kristensen Danfoss - M. Zgliczynski Embraco - S. Filippini LU-VE Group - J. Boone Mayekawa - D. Agostini Frigo-Consulting - P. de Larminat Jonhson Controls

Speakers: A. Cavallini I.I.R. - D. Coulomb I.I.R. - S.Yurek AHRI - A. Hafner Sintef Energy Research - C. Zilio University of Padova - D. Del Col University of Padova - B. Bella Emerson - J. Gerstel Chemours - N. Achaichia, G. Matteo Honeywell - H. Dhont Daikin Discussione con i partecipanti del convegno Buffet 13.00 • Coffee Breaks 11.00 – 16.00

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NUOVI COMPONENTI E IMPIANTI IN RELAZIONE AI NUOVI FLUIDI E ALLE NUOVE PROBLEMATICHE ENERGETICHE E AMBIENTALI

Discussione con i partecipanti del convegno Timetable 9.00 – 13.00 / 14.00 – 18.30


9.00 - Sabato 10 giugno 2017

Sabato 10 giugno 2017

INTRODUZIONE

Quinta Sessione in collaborazione con l’Università di Genova e di premessa a: “2nd AIGE International Conference on Energy Conversion, Management, Recovery, Saving, Storage and Renewable Systems Genova June 12-13 2017”

S. Nair-Bedouelle, J. Curlin United Nations - UNEP D. Coulomb I.I.R Terza Sessione

LA REGOLAMENTAZIONE F-GAS 517/2014, CERTIFICAZIONI, PHASE DOWN EUROPEO E INTERNAZIONALE PATENTINI EUROPEI E MONDIALI PER FRIGORISTI (PIF) CHAIRMEN S. Nair-Bedouelle, J. Curlin United Nations - UNEP P. Owen, A. Kaschl EU Commission Climate Action M. Pernice, A. Angelosante, M. Strincone Ministero dell’Ambiente P. Jonasson AREA A. Voigt E.P.E.E S.Yurek AHRI Regolamentazione F-Gas: Phase Down HFC, ispezioni, registro apparecchiatura, manutenzione, Refrigeranti Alternativi. Controllo perdite di refrigerante. Recupero, riciclo. Certificazioni e formazione in Europa e in Italia. Produzione e installazione standards, eco-design, ecolabelling Speakers: P. Owen, A. Kaschl EU Commission Climate Action M. Pernice, A. Angelosante, M. Strincone Ministero dell’Ambiente - P. Jonasson AREA - A. Voigt EPEE - S. Yurek AHRI - R. Leportier Asercom - F. Polonara TEAP - K. Kelly Business Edge - J. Thomson EIA - C. Norcia Bureau Veritas - M. Buoni ATF M. Bassi Real Alternatives

14.00 – 18.00

RAFFREDDAMENTO CON ENERGIE RINNOVABILI CHAIRMEN H. Halozan Graz University of Technology, L. Tagliafico, F. Scarpa Università di Genova, D. Coulomb, A. Cavallini IIR S. Nair-Bedouelle, J. Curlin United Nations - UNEP, R. Savigliano UNIDO, M. Masoero Politecnico of Torino G.Cavalier Cemafroid - AFF Pompe di calore, refrigerazione solare, raffreddamento con impianti ad adsorbimento, energie rinnovabili al servizio della refrigerazione e dell'aria condizionata, raffreddamento evaporativo, teleraffreddamento, refrigerazione magnetica. Speakers: L. Tagliafico, F. Scarpa, University of Genova - D. Coulomb, A. Cavallini IIR - R. Savigliano UNIDO - R. Lazzarin Univ. di Padova, H. Halozan Graz University of Technology, Austria - F. Benassis, A. Di Cecca Climaspace - A. Pastore ELICit Project - M. Ascani Angelantoni Industrie - M. Masoero Politecnico di Torino - K. Berglof ClimaCheck Discussione generale con i partecipanti del convegno

Discussione con i partecipanti del convegno Quarta Sessione

NUOVE TECNOLOGIE DI CONTROLLO, CATENA DEL FREDDO, MAGAZZINI E TRASPORTI REFRIGERATI, LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI CHAIRMEN D. Coulomb, A. Cavallini IIR R. Savigliano UNIDO E. Macchi Politecnico di Milano T. Phoenix, W. Chakroun ASHRAE M. Masoero Politecnico of Torino G. Cavalier AFF Nuove tecnologie nella catena del freddo: automezzi e magazzini refrigerati; conservazione e preservazione degli alimenti; applicazioni nella refrigerazione commerciale, domestica, supermercati e industrie. Nuove attrezzature e controlli. Ottimizzazione del risparmio energetico. Isolamento; controllo ambientale dei processi alimentari, sicurezza nella catena del freddo ATP. Speakers: D. Coulomb IIR - R. Savigliano UNIDO, G. Cavalier AFF – D. Dramé FAO - C. Lacirignola Ciheam - D. Sioson Climate and Clean Air Coalition - S. Rossi ITC CNR Padova M. Orlandi EPTA - L. Bulgarelli Zanotti - A. Sacchi ATF Politecnico Torino

CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI LE PROSPETTIVE FUTURE IN RELAZIONE ALLE NUOVE REGOLAMENTAZIONI E TECNOLOGIE, CAMBI CLIMATICI D. Coulomb International Institute of Refrigeration I.I.R S. Nair-Bedouelle United Nations - UNEP Organizzatore della Conferenza e segreteria: CENTRO STUDI GALILEO – ATF – EEC Tel. +390142452403 Ms Chiara

www.centrogalileo.it

or +441314469479 Mr Paolo

Discussione con i partecipanti del convegno

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la refrigerazione e il condizionamento dell’aria, Castel ha consolidato la propria leadership grazie a una straordinaria capacità organizzativa, un’elevata efficienza logistica e una costante attività di ricerca e sviluppo. I numerosi award e le certificazioni ottenute dall’azienda sono la dimostrazione dell’impegno di Castel nell’offrire al cliente un prodotto tecnologicamente aggiornato e un servizio ben al di sopra degli standard di settore. Castel, esperienza italiana al servizio del freddo.

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Tecnici di 3 generazioni in 40 anni di corsi con una media di oltre 3000 allievi allʼanno si sono specializzati al CSG

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

GLI ATTESTATI DEI CORSI, I PIÙ RICHIESTI DALLE AZIENDE, SONO ALTRESÌ UTILI PER LA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI PREVISTA DAL DLGS 81/2008 (EX LEGGE 626) E DALLA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ Terminato un corso di Tecniche Frigorifere la tradizionale consegna degli Attestati. I Corsi Centro Studi Galileo sono disponibili nelle 15 sedi italiane e adesso anche in E-Learning, per una formazione a distanza di qualità e accessibile a tutti. Inoltre da pochi mesi è anche disponibile una APP con la formazione, facilmente accessibile da cellulare: smartphone, iphone o tablet. Sulla stessa APP sono anche disponibili alcuni strumenti utili per il frigorista come la conversione GWP-kg oppure il registro di apparecchiatura.

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI - PIF A CALDERARA DI RENO BOLOGNA Santelli Maicol AGRISYSTEM snc DI CIPRIANI & SANTELLI San Matteo delle Chiaviche Pratofiorito Roberto ATLAS COPCO ITALIA spa Cinisello B.mo

Leonardi Giacomo LEONARDI AIR CONDITIONING & REFRIGERATION Casalecchio di Reno Meggiorin Silvio MEGGIORIN SILVIO Pavullo nel Frignano Bobba Andrea OGNI IMPIANTI srl Zola Predosa

Lʼelenco completo di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce “Corsi > organizzazione”) DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo

Neri Massimo PELGEO srls Valsamoggia Ottin Bocat Luca TECHNO SKY srl Roma Di Benedetto Candido TECNIMP srl Bologna

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI - PIF A CASALE MONFERRATO Amisano Tommaso AR IMPIANTI snc Lu Argirò Domenico Ciriè

Ever Bruno CONSORZIO ODA Casale M.to Loria Stefano CONSORZIO ODA Casale M.to Gauna Raul COOLHEAD EUROPE spa Cavriago

Vaccari Davide BORMAC GIORGIO srl Carpi Brasiliani Thomas BRASILIANI ENTERPRISE Anzola Emilia Severi Giovanni ELETTRO TEC srl Rubiera Ruo Giovanni EURO IMPIANTI DI RUO Bologna Camellini Mauro EUROCRIMA sas Bibbiano Cavalletti Riccardo FD STORE srl Spilamberto Guazzaloca Pier Paolo FRIGO SERVICE RPF srl Spilamberto Ghinassi Andrea GRANFRUTTA ZANI soc. coop. Granarolo Faentino

Siamo a Bologna: un gruppo di allievi posa con i docenti, Stefano Sarti e Madi Sakande, dopo aver terminato un corso di saldobrasatura. Entrambi i docenti sono inoltre molto impegnati per i corsi delle Nazioni Unite nel mondo. Il primo ha svolto recentemente un corso di due settimane per la certificazione dei tecnici del freddo in Arabia Saudita per l’UNIDO, mentre il secondo in Africa francofona per la certificazione del personale e le analisi dei fabbisogni formativi e di strumentazione di diversi paesi del continente.

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De Felice Cosimo EVEREST srl Casale M.to Salandra Vito FAIVELEY TRANSPORT ITALIA spa Piossasco Lauria Vincenzo FAIVELEY TRANSPORT ITALIA spa Piossasco Negrotti Marco GI-ELLE DI CANALI & C. snc Lugagnano Val d’Arda Modica Davide IL DISGELO srl Pontey Carena Gianluca INPROMA srl Ceresolo Alba Arrobbio Alessandro LCF SRL Casale M.to

L’ing. Bisagno, specializzatosi nella sede statunitense della Carrier e poi fondatore di storiche aziende del settore in Italia, ha appena consegnato gli Attestati agli allievi che hanno sostenuto la preparazione al Patentino Italiano Frigoristi presso l’Università di ingegneria di Palermo, sede dei corsi CSG in Sicilia. Il CSG organizza i corsi e i patentini in 15 sedi dislocate quindi in quasi ogni regione italiana, oltre che corsi in Regno Unito e Stati Uniti tramite la consociata EEC.

Cossetta Alex LCF srl Casale M.to

Rizzardo Daniel Valdengo

Rispoli Vincenzo MANITALIDEA spa Ivrea

Garibotti Alessio SAFRAMO ITALIA srl S. Margherita Ligure

Omari Abdelkhalek Torino

Salucci Luca Genova

Aiezza Giuseppe Vitulazio

Picerno Candido OPTOTECH srl Nerviano

Meriggi Gianluca VITRUVIO soc. coop. sociale Taggia

Del Monaco Alessio CLEA srl Sulmona

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI - PIF A ROMA

Indiveri Stefano COGEI ITALIA srl Roma

Manini Marco FAMA DI MANINI FABIO Nepi

La Rosa Leandro ENERGY EFFICIENCY EPC srl Roma

Federici Gianni Arce

Piacentini Daniel ENERGY EFFICIENCY EPC srl Roma

Fracassa Fabio MANITALIDEA spa Ivrea Angius Angelo MANITALIDEA spa Ivrea Stefanetti Paolo MANITALIDEA spa Ivrea Pretto Ivan Latina Evangelisti Alessio RECIR srl Roma Orsatti Andrea RECIR srl Roma Ergottino Marco RECIR srl Roma Antonucci Stefano SAEET IMPIANTI srl Firenze Di Mambro Francesco SIRTI spa Milano

La brasatura è molto importante per la tenuta dell’impianto ed è una delle tre prove pratiche per l’ottenimento del Patentino Italiano Frigoristi. Sono molte le donne che, dopo la qualificazione da frigorista a Tecnico del Freddo, si sono affacciate alla professione. Recentemente l’IIR (Istituto Internazionale del Freddo) di Parigi e l’IOR del Regno Unito hanno istituito un progetto denominato “Woman in Refrigeration” per invitare il gentil-sesso ad intraprendere questo importante lavoro, fondamentale per la conservazione degli alimenti e per il comfort ambientale.

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De Chirico Gioacchino SIRTI spa Milano Romaldetti Amerigo SIRTI spa Milano


Bassotti Flavio SIRTI spa Milano

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI - PIF A MILANO Carrozzo Andrea AIR TEKNIC srl Cormano Amri Mourad Sanremo Impagnatiello Paolo AREA scarl Como Rondina Andrea AREA scarl Como Ardemagni Francesco AREA scarl Como Kamch Mohamed AREA scarl Como Della Corte Nicola AREA scarl Como Ronchi Ermanno ARINORD srl Trezzo Sull’Adda Badin Davide William Maniago Mantegazza Marco BETASINT srl Milano

Le rilevazioni sull’impianto sono previste nel corso pratico per l’ottenimento dell’Attestato Condizionamento Auto. Nell’immagine il docente, Pasquale Zurlo, illustra ad un allievo il funzionamento dell’impianto di climatizzazione di un automobile. Neppure le officine possono acquistare refrigerante se non viene mostrato al distributore il possesso dell’Attestato per il condizionamento auto o il patentino del frigorista PIF. Bonomelli Aligi Giovanbattista Tarcento

Morelli Mauro Giuseppe FRASCOLD spa Rescaldina

Tivari Armand LPR srl San Nicolò

Scorrano Salvatore MEDIA SERVICE srl Nova M.se

Campioni Alessandro CAMPIONI ELETTROTECNICA Certaldo

De Cecchi Andrea Mario ICECOM DI DE CECCHI ANDREA MARIO & C. sas Villa Guardia

Taurisano Aldo MANITALIDEA spa Ivrea

Branchi Daniele NUTRISERVICE srl San Paolo

Dell’Acqua Andrea FRASCOLD spa Rescaldina

Foniqi Valmir INARCO srl Milano

Murgolo Massimiliano MANITALIDEA spa Ivrea

Capuzzi Nicola NUTRISERVICE srl San Paolo

L’ing. Stefano Sarti, esperto docente CSG che tiene spesso corsi in nazioni estere, posa con gli allievi a Bologna. Il gruppo ha appena terminato un corso di Tecniche Frigorifere per un corso ad hoc per una importante azienda del settore. Il CSG propone ogni anno circa 200 corsi sul freddo, di questi 50 sono per aziende che chiedono programmi ad hoc su loro richieste e necessità. In particolar modo nell’ultimo anno sono molto richiesti i corsi sui refrigeranti alternativi, idrocarburi, ammoniaca, anidride carbonica e HFO.

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Ferraro Antonio PUNTO LUCE srl Milano Lavizaro Marco RETTAGLIATA ENERGIA srl Milano Sorrenti Gianluca SITAV spa Rottofreno Lana Giancarlo SITAV spa Rottofreno Demis Graziano SITAV spa Rottofreno Giofrè Nicola SITAV spa Rottofreno Soranno Antonio SM TERMOIDRAULICA snc San Giuliano M.se Vieceli Matteo TECHNE spa Albino

Il fondatore del Centro Studi Galileo prof. Enrico Buoni, insignito della Medaglia Tellier, principale onorificenza a livello mondiale del settore, unitamente all’ing. Bisagno consegna gli Attestati ad un gruppo di allievi nella sede centrale Centro Studi Galileo di Casale Monferrato

Genasetti Luigi TECHNICAL SERVICE srl Biandronno

Krumov Kristiyan Georgiev TEKNOICE srl Buccinasco

Lucchini Andrea TECHNO SKY srl Roma

Panarelli Simone Cosimo VILLA srl Segrate

Schivardi Carlo TECHNO SKY srl Roma

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI - PIF AD AGLIANA - PISTOIA Burgio Fabrizio BONAGUIDI & GIUSTO ASS. srls Empoli

Naldi Fabio ITALCLIMA snc Prato

Campioni Pier Luigi SAPORI E GUSTO ITALIANI srl Albinia

Mongelluzzo Daniele Signa

Da Prato Nicola WELCOME ITALIA spa Massarosa

Nardelli Stefano SANTINI RIZIERI IMPIANTI ELETTRICI Fivizzano

CORSI A ROMA 4ADVICE srl Petrassi Pietro Zagarolo ARGELATO srl Telera Emiliano Carbonella Stefano Roma ASIA NAPOLI spa Esposito Antonio Napoli BREZZA snc Giarolo Livio San Bonifacio BRUNDU DIMITRI Perdasdefogu CDM Srl Carloni Ivano Ronciglione CLEA srl Del Monaco Alessio Sulmona

Una perfetta brasatura azzera i rischi di perdita dell’impianto e quindi di dispersione di gas refrigeranti dannosi per l’ambiente e, se di nuova generazione, pericolosi per operatori e utenti finali in quanto leggermente infiammabili (come R32, HFO). Per impianti contenenti invece refrigeranti infiammabili come gli idrocarburi, la brasatura deve essere effettuata solo su impianti scarichi o ancora da caricare in produzione. Su un impianto in cui si ha il minimo dubbio che ci possa essere refrigerante infiammabile intrappolato si devono preferire giunzioni meccaniche disponibili sul mercato.

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CR COSTRUZIONI srl Cesaro Raffaele Raimondo Vincenzo Giugliano In Campania DEA IMPIANTI srl Avallone Giovanni Corbetta


EMACOOP srl Biscetti Emanuele Bracciano FIORINI IMPIANTI srl Del Soldato Luca Viareggio FUMAGALLI FACILITY srl Fumagalli Fabio Lecco ICR IMPIANTI E COSTRUZIONI spa Cantea Daniel Roma IEG srl Castellari Giovanni Reggio Emilia ITIC DI PAGANO SALVATORE Brischetto Orazio Davide Pagano Marco Linguaglossa KT SERVICE srl Macrì Matteo Sarro Riccardo Ciampino LICO SANTO srl Abbrunzo Patrizio De Luca Giuseppe Vibo Valentia L’IDRAULICA srl Di Michele Marco Pescara MAGRINI srl Baggio Paolo Colognola Colli

MANITALIDEA spa Del Sole Gennaro Finocchiaro Vincenzo Mannarino Vincenzo Trimarchi Antonino Ivrea MIDA IMPIANTI DI MILAN Milan Paolo Spinea PEDDONI ROBERTO Uras RB IMPIANTI DI BATTISTINI Battistini Roberto Selargius RECIR srl Armini Emiliano Bianchi Luca Chiatante Vito Mansillo Giacinto Marotta Giovanni Poce Alfredo Vannini Federico Roma RIELCO IMPIANTI srl Di Paolosanti Piero Vazia Rieti RIGO IMPIANTI srl Canzian Lorenzo San Vendemiano RMC IMPIANTI DI CASSANELLO Cassanello Roberto Cagliari

Il docente del Centro Studi Galileo, Madi Sakande, premiato dalla Presidente della Camera come miglior imprenditore straniero in Italia, indica ad un allievo la giusta procedura per effettuare una carica vuoto. La strumentazione necessaria a effettuare le operazioni tipiche del tecnico del freddo, obbligatorie per ottenere la certificazione di azienda secondo la regolamentazione F-gas, è composta da: cercafughe, manometro, termometro, bilancia, bombole per il recupero, vacuometro, recuperatore e altri strumenti per la costruzione delle tubazioni in rame. SALERNO ENERGIA DISTRIBUZIONE Calabrese Antonio Ginolfi Michele Salerno SBP IMPIANTI srl Stefanatto Nicola Annone Veneto

SIEME srl Martorano Raffaele Scandurra Umberto Napoli

SOC. INDUSTRIALE RINNOVABILI srl Filippi Alberto Courmayeur

SIRTI spa Baudino Luca Di Croce Roberto Frighi Danilo Milano

TECHNE spa Salem Mahmoud El Sayed Mohamed Stefani Luca Vieceli Matteo Albino TECHNO SKY srl Ceccacci Massimo D’Eustacchio Giulio Miele Antonio Romeo Giancarlo Roma

CORSI AD AGLIANA - PISTOIA BONAGUIDI & GIUSTO ASS. srls Giusti Marco Empoli

CORSI A CALDERARA DI RENO - BOLOGNA ENERGIA & SOLUZIONI srl Carini Marco Piacenza

Finalmente gli Attestati! Un gruppo di allievi ha concluso il percorso che li ha portati a conoscere gli argomenti necessari per diventare Tecnici del Freddo e mostra con orgoglio la qualifica ricevuta. Per mantenersi aggiornati sulle nuove tecnologie un importantissimo evento da non perdere è il Convegno Europeo giunto alla XVII edizione che si terrà il 9 e 10 giugno 2017 presso il Politecnico di Milano.

GRANFRUTTA ZANI soc. coop. Merendi Arlen Granarolo Faentino

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F.LLI CAPELLI snc Capelli Leonardo POZZI MARCO E FRANCESCO Pozzi Marco SERVICE IN ACTION Baroni Roberto Pellegrini Alex

CORSO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE ADDETTO AL RECUPERO DEI GAS FLUORURATI NEI VEICOLI A MOTORE REG. CE 307/2008 A MILANO ELECTRICA srl Fumagalli Paolo FUMAGALLI MOTOR srl Fumagalli Giorgio GARELLI RECUPERI AMBIENTALI srl Delfino Sergio MAIA CAR CARROZZERIA Masuzzo Daniele

FERLISI GIUSEPPE

NEW SERVICE BICOCCA snc Mazza Gennaro NORD EST snc Hoxha Leart

FOSSATIAUTO Mazzuca Mario

SILKAR srl Serag Eldin Kareem

GRIGNANI srl De Paoli Giorgio

CORSO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE ADDETTO AL RECUPERO DEI GAS FLUORURATI NEI VEICOLI A MOTORE REG. CE 307/2008 PRESSO ASSO PROMO TER DI PAVIA AM CAR srl Quaglini Andrea

GRIGNANI srl Rovati Fabio NEBBIOLO NICOLINO Vaccaro Saverio NIPPO CARS Lanati Stefano PIEMME CAR Faravelli Carlo Alberto Romagnoli Angelo QUADRELLI LUIGI

AUTOGIANINI Moroni Fabrizio

STORTI BATTISTA snc Marazzi Fabio

AUTOSERVIZI PAVIA Tessera Giacomo

VISTARINI srl Roldo Nicolò

DPR srl Terenzi Romeo EMMEDI AUTO Martera Daniele

Sede di Bologna del Centro Studi Galileo. Il futuro Tecnico esaminato indossa correttamente i dispositivi di sicurezza: occhiali, scarpe antinfortunistiche e guanti. E’ molto importante lavorare in piena sicurezza e, durante i corsi di formazione, il Centro Studi Galileo trasmette agli allievi le buone pratiche per la sicurezza sul lavoro. Con i prossimi nuovi refrigeranti leggermente infiammabili, i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) ricopriranno un ruolo fondamentale in ogni fase del lavoro del Tecnico del Freddo.

CORSO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE ADDETTO AL RECUPERO DEI GAS FLUORURATI NEI VEICOLI A MOTORE REG. CE 307/2008 A CASALE MONFERRATO AZIENDA TRASPORTI E MOBILITÀ spa Borgo Roberto Gallinaro Adriano BT AUTO sas Braila Ciprian Mihael DISTRIBUZIONE CARBURANTI snc Farolfi Alex ENI MAX SERVICE DI MAX snc Max Stefano

2M snc Mischiatti Agostino NEW ORAM snc Maggioni Marco TAMOIL DI DI PALMA Di Palma Luca WEBASTO THERMO & COMFORT ITALY srl Rossetti Paolo ZICOFER srl Zizzi Francesco

CORSO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE ADDETTO AL RECUPERO DEI GAS FLUORURATI NEI VEICOLI A MOTORE REG. CE 307/2008 PRESSO CASA ARTIGIANI DI ALMÈ

FPA snc Fortunato Felice

AUTOFFICINA OLDANI Garavaglia Marco

LA LOMELLINA snc Tencaioli Michele

AUTOFFICINA TRAINI Traini Giancarlo

LELETTRAUTO DI FRIGERIO Frigerio Giorgio

BREMBANA DIESEL Vettorazzi Giancarlo

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La carica-vuoto dell’impianto è una delle prove per l’ottenimento della Certificazione Patentino Frigoristi PIF tanto richiesta in Italia, in Europa e ora, grazie al Centro Studi Galileo, pure nel Mondo. Occorre svuotare l’impianto, grande o piccolo che sia, e ricaricarlo senza dispersione alcuna di refrigerante. La giusta attrezzatura è un requisito fondamentale per la corretta operatività.


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14-09-2016

14:27

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accessori condizionamento Fabrizio Agostini 00178 Roma Tel. 06/7183958 www.t-agostini.com

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ente certificatore Francis Lanaud 15033 Casale Monferrato Tel. 0142/540705 www.tecnea-italia.it

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Sommario Direttore responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato scientifico Marco Buoni, Enrico Girola, PierFrancesco Fantoni, Alfredo Sacchi

L’Associazione Francese del Freddo e la medaglia Tellier

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Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

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Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile Industria & Formazione divise in ordine categorico

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Editoriale

L’Europa davanti a tutti nel mondo: XVII Convegno sulle ultime tecnologie del freddo e del condizionamento M. Buoni – Vice Presidente AREA – Segretario Generale ATF

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I Tecnici del Freddo al Ministero: avanti tutta con i nuovi gas e inizio delle sanzioni per chi è sprovvisto del Patentino Frigorista F. Riboldi – Responsabile della Comunicazione Istituzionale

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E-mail: info@industriaeformazione.it

Associazione dei Tecnici del Freddo

www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati

PRAHA: Metodo di sviluppo di refrigeranti alternativi per l’industria dei condizionatori in climi con alta temperatura ambiente Ayman Eltalouny – UNEP, Ole Reinholdt Nielsen – UNIDO Bassam Elassaad – Membro RTOC, Walid Chakroun – professore

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Lo shopping straniero dei migliori marchi italiani del freddo

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Principi di base del condizionamento dell’aria

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Ultime notizie

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Real Alternatives: Blended Learning per refrigeranti alternativi nelle nuove applicazioni M.Bassi – Consulente e docente CSG

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Quando il freddo è più caldo del caldo e “il sotto sta in alto”: giochi di parole nel circuito frigorifero

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Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento

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Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/453684

www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) Corrispondente in Francia: CVC

La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

Introduzione – Forum di consultazione pubblica – Il prezzo dei Refrigeranti – Importazione Impianti precaricati (dal 1 gennaio 2017)

Università Kuwait Contesto – Risultati per la categoria impianti a finestra – I risultati per la categoria Split Decorativo – Risultati per la categoria Split canalizzati – Risultati per la categoria Package Unit – Note conclusive sui test – Altro componente – La priorità per il lavoro futuro

Un bilancio delle cessioni e delle acquisizioni degli ultimi 15 anni F. Riboldi – Responsabile della Comunicazione Istituzionale Associazione dei Tecnici del Freddo Come garantire il corretto funzionamento dell’unità di raffreddamento nei chiller P.F. Fantoni – 178ª lezione Introduzione – Perdite di carico dovute al filtro acqua – Fattori di sporcamento del circuito idraulico – Limiti di funzionamento Notizie dall’Europa – La Formazione Centro Studi Galileo richiesta dalle Nazioni Unite a Tunisi – La famiglia AREA si allarga a Oriente – L’impegno delle aziende per il rispetto della direttiva ecodesign

Background del corso – Il corso

N. 404 - Periodico mensile - Autorizzazione del Tribunale di Casale M. n. 123 del 13.6.1977 - Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria - Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione. Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00.

P.F. Fantoni – 198ª lezione Introduzione – L’ambiguità di certi termini – Può essere il caldo più freddo del freddo? – Quando cambia il riferimento – Sopra e sotto (Parte centosessantunesima) – A cura di P.F. Fantoni ODP – PSIG – Scorrevolezza – Tappo fusibile – Valvola pilota – Zonizzazione Aggiungi agli amici “Centro Studi Galileo” su Facebook

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Editoriale

L’Europa davanti a tutti nel mondo: XVII Convegno sulle ultime tecnologie del freddo e del condizionamento Siamo all’inizio del nuovo anno ed è quindi tempo di analisi di quanto è successo nell’anno appena trascorso MARCO BUONI Vice-Presidente Air Conditioning and Refrigeration European Association - AREA Segretario Generale Associazione dei Tecnici italiani del Freddo - ATF

Introduzione Nonostante le nostre aziende vengano comprate sempre più da multinazionali extra-europee (forse proprio in quanto depositarie di tecnologie all’avanguardia), l’Europa si conferma prima nel mondo a voler cambiare i gas refrigeranti e ad aumentare l’efficienza energetica degli impianti utilizzando nuove tecnologie. Le Nuove Tecnologie verranno quindi presentate e discusse proprio nel nostro continente nel convegno più importante del settore; appuntamento fisso per oltre 300 tecnici ed operatori del freddo e del condizionamento provenienti da tutto il mondo che si incontreranno presso il Politecnico di Milano il 9-10 giugno 2017. In questo importante contesto, ormai tradizione sia per la città capitale industriale italiana sia per gli operatori di tutta Europa, ci si confronterà sugli argomenti più importanti per il nostro settore e per la sua prospera espansione, vista la sempre maggior richiesta di raffreddamento e aria condizionata con prodotti di alto livello. L’efficienza energetica con l’EcoDesign e l’Ecolabelling in parallelo con la regolamentazione Fgas saranno macroargomenti che accompagneranno tutti gli impianti, i componenti, le installazioni e i nuovi refrigeranti alternativi e che nel dettaglio verranno trattati per fare dell’Europa ancora la prima potenza nel mondo della refrigerazione e condizionamento. Le norme internazionali sull’uso dei refrigeranti alternativi ed in particolare la EN378 sono state recepite, quindi

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tutti gli operatori del settore avranno nuove regole da seguire per maneggiare con cura pure i refrigeranti leggermente o altamente infiammabili. Forum di consultazione pubblica per monitorare l’andamento della regolamentazione sull’eliminazione graduale degli HFC1 Il lavoro dell’Associazione dei Tecnici italiani del Freddo ATF in AREA, in qualità di Presidente dei 3 comitati tecnici su “refrigeranti alternativi”, “comunicazione” e “rapporti con le Nazioni Unite” per redigere il report sui refrigeranti alternativi, risulta ogni anno più importante e meritevoli di riconoscimenti per lo sviluppo del settore stesso. Il recente REPORT DELLA COMMISSIONE EUROPEA su “La disponibilità di formazione per i tecnici del freddo riguardo l’uso in sicurezza di tecnologie ecologiche per ridurre e sostituire l’uso dei refrigeranti fluorurati ad effetto serra” ne è una dimostrazione. AREA durante lo scorso Fgas Consultation Forum del 1 dicembre è stata menzionata diverse volte (in particolare nella sessione 4 pagina 8) per il buon lavoro svolto dai gruppi di lavoro seguiti da ATF, sui refrigeranti alternativi; lavoro reso disponibile gratuitamente e a vantaggio del maggior numero possibile di operatori della refrigerazione e condizionamento in modo da fornire una maggiore visibilità e aiutare il cambiamento nel minor

tempo possibile e con la massima sicurezza. https://ec.europa.eu/clima/sites/clima/fil es/f-gas/docs/report_on_training_en.pdf Nel report della Commissione Europea si legge infatti: “L’Associazione Europea dei Tecnici del Freddo e del Condizionamento (AREA) ha pubblicato la guida per i requisiti minimi per i Tecnici del Freddo. Questi requisiti sono allineati allo standard EN13313 (“Impianti di refrigerazione e pompe di calore - Competenza del personale”) Il materiale di AREA prevede un completo schema di formazione e suggerisce la struttura dei corsi per ammoniaca, CO2 e idrocarburi. Per finire, un solido fondamento in tutta Europa per le attività future di training viene dato, in particolare per la formazione teorica, attraverso il progetto “Real Alternatives” che è una iniziativa di formazione transnazionale che è stata supportata dalla commissione europea, dal reparto ambientale delle Nazioni Unite e da un certo numero di aziende. Questo programma ha permesso di creare un importante e massiccio materiale di formazione che include pure moduli di e-learning per l’uso dei refrigeranti alternativi e che è pubblicamente disponibile per i fluidi refrigeranti alternativi, amici dell’ambiente, in 6 lingue differenti”. Continua la Commissione Europea nel suo report: L’assenza di requisiti minimi di formazione (ndr per l’uso dei refrigeranti naturali) e di uno schema di certificazione può far credere alle

1. Tutti i documenti dell’incontro “Consultation Forum HFC” si possono trovare su industriaeformazione.it ricercando la parola chiave.


aziende e ai loro tecnici che non ci sia una obbligatorietà di formazione. Ma questo non è assolutamente il caso. Seguendo le attuali direttive, sarebbe già in questo momento illegale, per un datore di lavoro, permettere ad un suo tecnico di lavorare su sistemi contenenti per esempio refrigerante infiammabile se questi non fosse adeguatamente istruito. La disponibilità di corsi di formazione nei paesi membri per i Tecnici del Freddo che devono mettere le mani sulle attrezzature contenenti gas refrigeranti fluorurati permetterà agli stessi di prepararsi possibilmente anche per i refrigeranti alternativi, in quanto probabilmente si tratterà delle stesse persone. Detto ciò tutti gli stati membri dell’Unione Europea hanno notificato la presenza di certificazione del personale e schemi di formazione per i sistemi che usano gas refrigeranti fluorurati ad effetto serra nei nostri settori più rilevanti. Sulla base di un questionario diretto alle autorità degli Stati Membri è stato stabilito che un totale di 160.000 tecnici è stato istruito e certificato sui refrigeranti fluorurati negli impianti fissi di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore, lavoratori che lavorano in un totale di 40.000 aziende certificate. Una media di 40 tecnici del freddo istruiti sugli HFC e 10 aziende certificate per 100.000 persone in Unione Europea. Il mercato è dominato da una moltitudine di aziende molto piccole. 16 Stati Membri UE hanno comunicato di avere un registro centralizzato con i tecnici e le aziende certificate all’uso dei gas refrigeranti. I registri centralizzati sono molto utili per gli utilizzatori finali che vogliono verificare se stanno utilizzando personale propriamente certificato e qualificato. Negli Stati senza un registro centralizzato questi controlli devono essere effettuati facendo apposita richiesta all’ente di certificazione di riferimento. La situazione oggi riguardo la disponibilità di formazione per i refrigeranti alternativi è sintetizzata nella tabella Una buona percentuale di Stati Membri (71%) hanno la disponibilità di formazione sull’ammoniaca (siccome è un refrigerante utilizzato da moltissi-

Tabella 1: Analisi della formazione raggiunta dai tecnici del freddo sui refrigeranti alternativi Ammoniaca, CO2, Idrocarburi. Ammoniaca

CO2

Idrocarburi piccoli impianti ermetici

Idrocarburi grandi impianti (sistemi split chiller)

HFO

Formazione disponibile nel paese (% degli Stati Membri) Proporzione di personale certificato Fgas istruito sui refrigeranti alternativi

mo tempo), ma per gli altri refrigeranti alternativi in Europa il numero di corsi disponibili è minore (ndr. il Centro Studi Galileo sta già formando numerosi tecnici). La percentuale di tecnici istruiti per i diversi refrigeranti alternativi in rapporto a quelli totali per i refrigeranti HFC è in UE molto bassa (0-2.3%). Tuttavia, a differenza dei gas fluorurati ad effetto serra, in cui vi è una certificazione obbligatoria che fornisce agli Stati membri un mezzo per ottenere dati precisi per il numero di tecnici certificati, altrettanto non si ha per i refrigeranti alternativi. E’ quindi probabile che il numero effettivo di coloro che si sono già addestrati per l’uso dei refrigeranti alternativi sia superiore a quello riportato nel sondaggio. Ciò nonostante, l’effettiva formazione sui refrigeranti alternativi sembra essere ancora bassa. La formazione coinvolge le conoscenze teoriche e la formazione pratica sulle apparecchiature in questione. Quest’ultimo aspetto (la pratica) è il più complesso ed oneroso in quanto richiede la creazione di centri di formazione sufficientemente attrezzati. Alcuni centri di formazione già esistono negli Stati membri, circa il 90% forniscono una formazione teorica e circa il 50% una formazione pratica e sono stati individuati in 14 Stati Membri. La distribuzione geografica mostra che la disponibilità di tali strutture è migliore in alcuni Stati membri che in altri. La struttura del settore, nel quale le microimprese sono così dominanti, è un potenziale ostacolo per la completa formazione dei tecnici su alternati-

ve ecocompatibili. È relativamente difficile per imprese molto piccole finanziare la formazione richiesta nella vasta gamma di alternative che stanno diventando disponibili (ndr il progetto AREP ne aveva individuate oltre 60). Un certo numero di Stati Membri hanno presentato iniziative per aumentare la sensibilità alla formazione sui i refrigeranti alternativi. Alcuni Stati membri includeranno aspetti su questi refrigeranti alternativi nei loro percorsi di formazione esistenti (Regno Unito, Spagna), altri stanno progettando di istituire strutture di formazione specifiche aggiuntive (Germania, Paesi Bassi) e ancora altri hanno previsto finanziamenti di progetti in materia di formazione, di crescita del know-how, di promozione di refrigeranti alternativi e per la consapevolezza del loro utilizzo (Bulgaria, Estonia). Infine, alcune organizzazioni nazionali di formazione hanno in programma di migliorare la formazione sui refrigeranti alternativi (Finlandia). Le Autorità di riferimento a tutti i livelli devono considerare modi per incoraggiare investimenti per la creazione di strutture di formazione pratiche, in cooperazione con associazioni che rappresentano i tecnici e le attrezzature, così come college, scuole di formazione professionale, centri di formazione e scuole private La mancanza di personale qualificato, nonostante la disponibilità di buone scuole e buon materiale didattico, sarà nel medio e lungo periodo di impedimento alla riuscita della regolamentazione sull’eliminazione graduale degli HFC . C’è infatti una generale mancanza di

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preparazione sui refrigeranti alternativi come l’ammoniaca, la CO2 e gli idrocarburi e questo riguarda non solo i tecnici che dovranno fare la manutenzione e l’installazione ma pure i professionisti che dovranno specificare e progettare gli impianti. Mentre ad oggi l’uso dei refrigeranti alternativi è limitato, già nel 2018 l’uso degli HFC sarà ridotto del 37% rispetto a quello del 2015. Per quel tempo è importante che si sia capito che un maggior numero di tecnici devono essere preparati. In alcuni settori la mancanza di preparazione potrebbe essere una motivazione per impedire il passaggio ai nuovi refrigeranti alternativi (ad esempio nella refrigerazione commerciale) Fine Sintesi Rapporto UE sulla formazione. Il prezzo dei Refrigeranti Il grande cambiamento che la legislazione sui refrigeranti ha impresso al settore avrà molte ripercussioni, diverse tra loro. La Commissione Europea pretende che entro il 2030 i refrigeranti dannosi siano quasi totalmente (79%) sostituiti con nuovi gas climate and environmental friendly. Come si caratterizzerà quindi il mercato degli HFC in questi anni di profondi cambiamenti? La Commissione Europea ha incarica-

Presentazione della formazione internazionale al congresso Chillventa.

to l’Oko Institut di effettuare una ricerca di previsione basata sui dati degli ultimi anni e il risultato è che gli HFC avranno una crescita netta di prezzo inversamente proporzionale alla loro disponibilità sul mercato. Il grafico allegato presenta l’andamento dei prezzi degli ultimi anni nel quale il trend è ben visibile. Come si può notare gli attori maggiormente colpiti dagli aumenti saranno i distributori di gas, seguiti dai Tecnici del Freddo. Le aziende nell’immediatezza subiranno minori conseguenze grazie a contratti pluriennali con le aziende produttrici e ad un imponente immagazzinamento preventivo di gas.

Monitoraggio prezzi HFC

Percentuale di aumento

Indice prezzi (2014=100) del R404A per differenti livelli della catena

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Prezzi di acquisto Distributori gas Costruttori Aziende di servizio/ Tecnici del Freddo

Tutti questi importanti argomenti verranno ampliamente discussi nel XVII Convegno Europeo delle Nazioni Unite, Istituto Internazionale del Freddo, Centro Studi Galileo e Associazione dei Tecnici del Freddo #XVIIEUconf2017 Importazione Impianti precaricati (dal 1 gennaio 2017) (rif. Reg. UE 2016/879) Il regolamento (UE) n. 517/2014 consente l’immissione sul mercato di impianti di refrigerazione e di condizionamento d’aria e di pompe di calore caricate con idrofluorocarburi, se questi idrofluorocarburi sono considerati all’interno del sistema di quote di cui al capo IV del medesimo regolamento. All’atto di immettere in commercio apparecchiature precaricate, i fabbricanti e gli importatori di tali apparecchiature sono tenuti a documentare la conformità a tale prescrizione e a redigere una dichiarazione di conformità al riguardo. Nel redigere le dichiarazioni di conformità e la documentazione, è necessario prevedere le diverse opzioni che rispecchino le diverse modalità di cui si possono avvalere i fabbricanti e gli importatori per assicurare la conformità. Tuttavia, i primi articoli si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2017, e gli articoli di verifica si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2018. ●


Speciale nuova legislazione nazionale

I Tecnici del Freddo al Ministero: avanti tutta con i nuovi gas e inizio delle sanzioni per chi è sprovvisto del Patentino Frigoristi FEDERICO RIBOLDI Responsabile della Comunicazione Istituzionale Associazione dei Tecnici del Freddo Responsabile relazioni esterne Centro Studi Galileo

La settimana scorsa le Associazioni nazionali dei Tecnici del Freddo, ATF e Assofrigoristi, sono state convocate al Ministero dell’Ambiente per portare il proprio contributo all’incontro “Utilizzo dei gas naturali e altre alternative agli F-Gas, con particolare riferimento al settore della refrigerazione”. Il meeting è stato fortemente voluto dalla Direzione Generale per il Clima e l’Energia del Ministero e in particolare dalla task force che si occupa dello storico cambio di refrigeranti, coordinata dalla Dott.ssa Antonella Angelosante alla quale è spettata la relazione di apertura, unitamente a Davide Sabbadin di Legambiente. Il primo intervento è stato di Barbara Gonella rappresentante dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca Ambientale) “Alternative agli HFC per la Refrigerazione Commerciale e il condizionamento” seguita da Ermenegilda Boccabella di Shecco Europe, società operante nell’attività di Comunicazione ambientale a Bruxelles. La rappresentante della Compagnia ha parlato di “Tecnologie ad Alta Efficienza con refrigeranti alternativi agli HFC”. Terminati gli interventi delle Organizzazioni e delle istituzioni il moderatore ha concesso spazio alle aziende introdotte da Biagio Lamanna di CAREL che ha tenuto un intervento circa le “Tecnologie ad alta efficienza con refrigeranti alternativi agli HFC” per approdare poi con Giacomo Pisano del Gruppo DORIN alla refrigerazione commerciale: “CO2, soluzione di lungo termine per la GDO”.

Un momento del Meeting presso la Direzione Clima e Energia del Ministero dell’Ambiente.

Mariagrazia Chinellato, in rappresentanza di ENEX ha illustrato alcune realizzazioni pratiche dei sistemi CO2 e EPTA, con Francesco Mastrapasqua, i limiti legislativi di carattere ambientale nella Refrigerazione commerciale. Stesso argomento per Fortunato Dellaguerra che ha tracciato una case history delle esperienze CO2 transcritico in Lega Coop. Intervento di chiusura per Luca Tarantolo e Marco Buoni rispettivamente Responsabile del Comitato Scientifico di Assofrigoristi e Segretario Generale dell’Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo. I due dirigenti di settore hanno posto l’accento sull’im-

portanza della certificazione e della formazione per i Tecnici che operano con i nuovi gas eco friendly. Questi refrigeranti hanno caratteristiche di leggera infiammabilità che li rendono pericolosi per operatori e utenti finali; è bene quindi che chi li maneggia abbia un’adeguata preparazione. Terminato l’ultimo intervento il dibattito è entrato nel vivo con le osservazioni dei rappresentanti delle imprese: AIRES, ANFIA, ASSOCLIMA, ANITA, Assofoodtrec, Confindustria CECED Italia e di Ecorved (Società strumentale delle Camere di Commercio italiane). In particolare Confindustria ha posto l’accento sulle reali difficoltà di utilizzo

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delle apparecchiature a CO2, sui costi di produzione e installazione e sui difetti degli impianti, spesso in fase di studio embrionale. La AIRES è invece intervenuta su un argomento particolarmente caro ai Tecnici del Freddo: la vendita di apparecchiature precaricate e di refrigerante a persone non dotate della Certificazione. L’Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati ha segnalato come sia difficile e costoso per i centri commerciali richiedere le autorizzazioni. Hanno fatto immediatamente eco alla critica le Associazioni dei Tecnici, in particolare Buoni che ha affermato: “Capisco il suo punto di vista. Tuttavia lo ritengo giuridicamente inaccettabile. Sarebbe come se per esigenza di sburocratizzazione non venisse più richiesta la Patente di guida dell’automobile. Se esiste una legge che impone di essere in possesso del Patentino per rifornirsi di refrigerante e per acquistare apparecchiature precaricate come si può pretendere che non venga mostrato al momento dell’acquisto?” A conclusione del dibattito il Ministero ha espresso l’auspicio che si possa creare un percorso di formazione obbligatorio per l’uso dei nuovi refrigeranti che presentano caratteristiche di infiammabilità e alte pressioni, molto diverse da quelle dei refrigeranti attualmente in uso; un proposito difficile da attuare nell’attuale contesto in cui la formazione viene demandata alle Regioni. Tuttavia nel decreto in uscita nelle prossime settimane vi sarà un riferimento al progetto europeo www.realalternatives.eu dell’Associazione dei Tecnici del Freddo ATF e dell’Associazione europea AREA, riservato alla formazione online. Il progetto è sostenuto dalle Nazioni Unite e dalla Commissione Europea e tutti gli operatori del settore verranno invitati al suo utilizzo. Nel pomeriggio, terminata la fase pubblica del dibattito, i rappresentanti delle Associazioni di Tecnici sono stati ricevuti dalla Dott.ssa Angelosante e dall’Avv.Maurizio Pernice, della Direzione generale per il Clima e l’Energia (CLE) per approfondire le questioni relative alle certificazioni e alle problematiche del Reg. 517/14. In tale sede il Ministero ha annunciato l’avvio delle sanzioni per la vendita

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Riboldi e Buoni di ATF all’ingresso del Ministero dell’Ambiente prima della riunione.

irregolare di refrigeranti e apparecchiature precaricate a frigoristi sprovvisti del Patentino del Tecnico del Freddo e Certificazione dell’azienda. In rappresentanza di ATF il Segretario Generale Marco Buoni e, lo scrivente, Responsabile della Comunicazione Istituzionale Federico Riboldi, per Assofrigoristi il Direttore Marco Masini, il Responsabile del Comitato Scientifico Luca Tarantolo e il Direttore del Comitato Scientifico Valentino Verzotto. Oltre al discorso, fondamentale, delle sanzioni si è discusso della bozza del nuovo DPR43 dove verrà ribadita l’importanza della formazione, soprattutto per quanto riguarda i nuovi gas refrigeranti leggermente (A2L) o altamente (A3) infiammabili. E’ stata ritenuta di interesse come modello futuro per il livellamento dei programmi di formazione, la piattaforma Real Alternatives. Il DPR conterrà inoltre l’obbligo di certificazione per i camion e i rimorchi refrigerati e sarà incluso nel nuovo 303 con relativo nuovo schema di certificazione. Le attuali certificazioni resteranno in vigore. ATF ha fatto accenno alla legislazione olandese in cui esistono Certificazioni per ogni tipologia di refrigerante. Il Ministero ha tuttavia replicato che si tratta di un caso unico e non replicabile. Assofrigoristi ricorda come la EN378 sia da considerare come riferimento per ogni nuova norma tecnica sui refri-

geranti naturali, dove sono incluse le certificazioni relative ai rischi di “manipolazione” dei nuovi refrigeranti naturali (Atex per gli HC e NH3, PED per la CO2, etc.). Per ciò che riguarda le dichiarazioni Ispra, saranno introdotte le misure a tonnCO2eq, ma sarebbe bene, ricorda sempre Assofrigoristi, mantenere la doppia indicazione kg/tCO2eq per praticità di corrispondenza con i registri di acquisto, carico e scarico. Un lavoro di coppia Unioncamere – Ministero potrà portare a breve alla disponibilità di registri delle apparecchiature on-line, così come avviene già per gli impianti termici. Importantissima la collaborazione Ministero – Associazioni di settore per un continuo confronto sulle problematiche delle aziende e dei Tecnici del Freddo. L’Associazione dei Tecnici del Freddo – ATF opera da 12 anni su tutto il territorio nazionale ed è stato primo sodalizio ad occuparsi della tutela della professione del Tecnico del Freddo. In collaborazione con Assofrigoristi lavora a stretto contatto con Enti e Istituzioni per il pieno riconoscimento della professione. ●

Scarica tutte le presentazioni dell’incontro su www.industriaeformazione.it


Speciale condizionamento con nuovi refrigeranti

PRAHA: Metodo di sviluppo di refrigeranti alternativi per l’industria dei condizionatori in climi con alta temperatura ambiente AYMAN ELTALOUNY1, OLE REINHOLDT NIELSEN2 BASSAM ELASSAAD3, WALID CHAKROUN4 1Funzionario

United Nations Environment Programme (UNEP)

2Capo della divisione Protocollo di Montreal, United Nations Industrial Development Organization (UNIDO) 3Membro RTOC, Consulente

Finestra A/C 18000 BTU/HR (5.27 kW)

Testato Testato

Testato

Split decorativo 24000 BTU/HR (7 kW)

Split canalizzato Monoblocco A/C 36000 90000 BTU/HR BTU/HR (10.5 kW) (26.4 kW)

Testato

Testato

Testato

Testato

Testato

Testato

Testato

Testato

Testato

Testato Testato Testato Unità base Testato Testato

Testato

Il risultato principale ottenuto da PRAHA è stato il superamento del progetto individuale (svolto da singole aziende) che si è trasformato in un PROCESSO che ha coinvolto governi, industrie e istituzioni locali come anche fornitori internazionali di tecnologia e che ha anche motivato diversi protagonisti a prendere l’iniziativa di promuovere la ricerca in materia di alternative a basso GWP.

Fornitori di tecnologia

Refrigerante

risultati rimanessero entro livelli accettabili di accuratezza. Alcune categorie non sono state testate da PRAHA a causa dell’indisponibilità di compressori o per preoccupazioni dovute alla dimensione di carica di refrigerante e la sicurezza legata alle caratteristiche di infiammabilità dei refrigeranti.

Laboratori per i test

Il progetto dal titolo “Promuovere refrigeranti a basso GWP (Potenziale di Riscaldamento Globale) per i settori della climatizzazione in paesi con ambiente ad alte temperature”, noto anche come PRAHA è stato approvato dal Fondo multilaterale (MLF) del protocollo di Montreal, con l’obiettivo di valutare la fattibilità di impiego di refrigeranti a basso GWP per i paesi con alte temperature ambiente e, in particolare, di impiego in impianti di condizionamento. La tabella mostra la partecipazione delle parti interessate nel progetto così come i prototipi costruiti e testati. Sei Produttori di Apparecchiature Originali locali (OEM) hanno creato 14 prototipi (vedi figura) usando cinque refrigeranti alternativi oltre che nove “unità di base” che operano con HCFC-22 o HFC-410A con l’obiettivo di un confronto diretto. Il test è stato

condotto a temperature di circa 35 °C, 46 °C e 50 °C con una prova di “resistenza”(a condizioni estreme) a 52 °C di temperatura ambiente. Le condizioni interne sono state mantenute inalterate per tutti i test: temperatura di bulbo secco di 27°C con umidità relativa del 50% come da consuetudine per procedure con test AHRI, con condizioni T1 (35°C e 29°C) con 50% di umidità e T3 (46°C e 50°C). Tutti i prototipi di ogni categoria sono stati costruiti con la stessa capacità di raffreddamento e pensati per adattarsi alle stesse dimensioni del contenitore, come le loro rispettive unità di base, e con condizioni progettuali che vadano incontro all’efficienza energetica minima (EER) di 7 a 46 °C. I test sono stati condotti in un apprezzato laboratorio indipendente, Intertek, che è stato selezionato per via dell’offerta competitiva. Le verifiche sono state eseguite in modo ripetitivo per garantire che i

Aziende regionali

Contesto

UNEP/UNIDO High-Ambient Project ASHRAE, Professore Università del Kuwait, Consulente UNEP/UNIDO High-Ambient Project

Istituti

4Ph.D., Fellow

3 fornitori refrigerante + 3 fornitori compressori

Ottima reputazione indipendenti

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PRAHA ha anche incluso componenti aggiuntivi per la valutazione delle difficoltà nell’esportazione della tecnologia, le implicazioni di efficienza energetica e gli aspetti economici delle alternative, oltre ad una valutazione sulle opportunità di teleraffreddamento per ridurre la dipendenza dalle tecnologie e i refrigeranti alternativi ad alto GWP. I risultati delle prove per ogni categoria possono essere presentati secondo il seguente sommario ed i rispettivi grafici, notando che questa non è una classifica delle alternative, ma puramente una presentazione dei risultati dei test: Risultati per la categoria Impianti a Finestra • I risultati dei test su L-20 e DR-3 rispetto al refrigerante di base HCFC-22 mostrano che entrambe le alternative hanno valori di efficienza EER inferiori a quelli iniziali. Se confrontiamo invece con la capacità di raffrescamento dei due prototipi (uno L-20 e uno DR-3) otteniamo una maggiore potenza mentre utilizzando un altro prototipo sempre con L20, si ottiene sia una capacità inferiore sia una efficienza minore; • La diminuzione dell’ EER è tra il 4% e il 10%; • La diminuzione di efficienza e capacità di raffreddamento ad elevate condizioni di temperatura ambiente per refrigeranti alternativi è coerente con quella degli HCFC-22, mediamente intorno al 35% quando la temperatura ambiente viene aumentata da 35 ° C a 50 °C. I risultati per la categoria Split Decorativo • I risultati dei test sono visibili nei grafici per tutti e cinque i refrigeranti HC-290, HFC-32, L-20, L-41 e DR-3. I prototipi di questa categoria sono risultati incompatibili per i refrigeranti L-20 e DR-3 (non hanno potuto essere verificati durante le prove di laboratorio). Non si possono trarre conclusioni per i prototipi che utilizzano questi due refrigeranti senza ulteriori indagini; • Il prototipo che utilizza HC-290 ha una capacità di raffreddamento maggiore di quello che utilizza HCFC-22,

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Risultati chiave I principali risultati nelle diverse categorie di test del progetto PRAHA sono i seguenti: Fattibilità tecnica sull’uso di refrigeranti alternativi a basso GWP • Il confronto con le opzioni commercialmente esistenti, vale a dire gli HCFC • Relazione con le direttive del programma di efficienza energetica Considerazioni di sicurezza e di disponibilità dei materiali • Valutazione del rischio per le alternative A2L e A3 nell’industria e servizi • Disponibilità e costo delle alternative e dei componenti • Considerazioni su IPR e trasferimento di tecnologia Capacità di ricerca e sviluppo • Conoscenza e capacità di progettare con alternative a basso GWP. • Programmi di ricerca correlati a livello globale, regionale e nazionale. Contributo del teleraffreddamento • Dimensioni e potenzialità di applicazione di teleraffreddamento • L’uso di tecnologie a basso GWP o diverse tecnologie di teleraffreddamento e EER simili; • La capacità di raffreddamento dei prototipi L-41 e HFC-32 è risultata superiore all’R410A di base; tuttavia, l’EER era inferiore. Risultati per la Categoria Split canalizzati • I risultati dei test su L-20, e DR-3 mostrano che entrambe le alternative hanno una capacità di raffreddamento inferiore e inferiore EER rispetto all’ HCFC-22 di base; • L’ HFC-32 mostra una capacità di raffreddamento e EER simile a quelli dell’R-410A base; • L-20 e DR-3 hanno mostrato minore degradazione della capacità di raffreddamento e EER alle alte temperature ambientali rispetto all’ HFC-32 Risultati per la categoria Package Unit • I risultati dei test su L-20 e DR-3 in questa categoria rispetto all’HCFC22 preso come riferimento (base) mostrano che l’ L-20 ha una capacità di raffreddamento superiore rispetto alla base, mentre DR-3 ha una capacità di raffreddamento inferiore; • l’ EER di L-20 è simile a quello della base a 35 °C, ma inferiore del 2,5%

a temperatura ambientale superiore; • DR-3 mostra una diminuzione sia della capacità di raffreddamento sia dell’ EER rispetto alla base; • La degradazione sia di capacità di raffreddamento sia di EER a temperature ambientali elevate per entrambi i refrigeranti alternativi è coerente con quella dell’HCFC-22. Note conclusive sui test I. Ci sono alternative potenzialmente buone che mostrano capacità di raffreddamento e prestazioni di efficienza energetica vicine ai refrigeranti di base o, in alcuni casi, addirittura migliori che meritano ulteriori indagini. Con un lavoro di ingegneria e di ricerca maggiore, queste alternative potrebbero essere ottime candidate alla sostituzione dell’HCFC-22 e l’obiettivo principale per le attività di eliminazione nei paesi in via di sviluppo articolo 5 (A5). II. Vi è la necessità di miglioramento significativo nella capacità di Ricerca e Sviluppo del settore del condizionamento locale nei paesi ad alta temperatura ambiente, in termini di riprogettazione e ottimizzazione prodotte utilizzando alternative a basso GWP con


La figura mostra la diminuzione dell’EER e della capacità di raffreddamento per i refrigeranti alternativi a temperature ambientali elevate (in percentuale rispetto a 35 °C) per le categorie di Split a finestra e Decorativi. Finestra

Finestra

Temperatura (°C)

Temperatura (°C)

Split decorativi

Split decorativi

Temperatura (°C)

Temperatura (°C)

le loro specificità, come infiammabilità, pressione eccessiva, glide di temperatura e eccessiva temperatura di alta. III. Le difficoltà tecnologiche ed economiche di trasferimento, come i diritti di proprietà intellettuale, continueranno a rimanere un problema fino a quando i mercati internazionali e regionali non punteranno su di un gruppo limitato di

candidati di refrigeranti alternativi che possano continuare ad essere commercializzati, piuttosto che l’attuale lunga lista di opzioni in esame (ndr nel progetto americano AREP se ne sono contati addirittura 60). IV. La natura delle alternative future, crea la necessità di una valutazione globale dei rischi adattata alle esigen-

Distributore SUNISO leader mondiale lubrificanti minerali e sintetici (P.O.E.) per compressori frigoriferi 00157 ROMA - Via Melissa, 8 Tel. (+39) 06 41793441-5232 Fax (+39) 06 41793078 www.sacirt.it sacirt@sacirt.it

ze dei paesi in via di sviluppo A5 e, in particolare, a condizioni di temperatura ambiente elevate. Tale valutazione deve indirizzarsi verso la dimensione dell’industria, dei mercati, della manutenzione e della fine vita dell’apparecchiatura. V. Vi è una mancanza di programmi istituzionali indirizzati verso le tecnologie alternative e la riduzione della dipendenza da alternative ad alto GWP nei paesi ad alte temperature ambientali. La continua commercializzazione delle opzioni disponibili riflette la ricerca limitata di alternative. VI. Il miglioramento dell’efficienza energetica (EE) standard per le applicazioni di condizionamento nei paesi ad alta temperatura ambiente sta procedendo a un ritmo molto più veloce rispetto all’indagine sui refrigeranti alternativi. È necessario un approccio intelligente verso l’efficienza energetica EE in combinazione con alternative a basso GWP per evitare l’avanzamento di alternative a GWP superiore, attualmente disponibili in commercio.

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La figura seguente mostra la degradazione dell’EER e della capacità di raffreddamento per i refrigeranti ad alte temperature ambientali (percentuale relativa a 35 °C) per le categorie di Split canalizzati e Package Units. Split canalizzati

Split canalizzati

Temperatura (°C)

Temperatura (°C)

Temperatura (°C)

Altro componente: Studio di valutazione del tele raffreddamento PRAHA include un’altra dimensione regionale – diretta verso il potenziale dei sistemi di teleraffreddamento (Distric Cooling) che usano alternative a basso GWP e / o opzioni di sistemi senza compressione di vapore, come soluzioni ad alta efficienza energetica a lungo-termine. Le risorse disponibili per questa parte del progetto si sono limitate alla sola analisi che comprende la compilazione di questionari, analisi di mercato e opinioni da parte di esperti da diverse fonti affidabili, nonché l’organizzazione di un simposio dedicato al teleraffreddamento per l’industria e le autorità governative competenti nella zona. Dallo studio è emerso che a partire dal 2012, il 14 per cento degli impianti di climatizzazione installati in totale nei paesi del Gulf Cooperation Council (del golfo persico) sono sistemi di teleraffreddamento, il 45 per cento dei quali nel settore residenziale e il 31 per cento nel settore commerciale. Le installazioni di sistemi di aria condizio-

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Temperatura (°C)

Priorità (Breve-Medio-Lungo)

Argomento

1. Creare capacità, formazione per i costruttori OEM locali per progettare impianti contenenti refrigeranti alternativi con basso GWP

Breve-Medio

2. Sviluppare una valutazione globale dei rischi sull’uso di refrigeranti A2L e A3

Breve-Medio

3. Valutare l’implicazione economica di utilizzo di refrigeranti a basso GWP

Medio-Lungo

4. Valutare le barriere tecnologiche e le questioni di proprietà intellettuale relative ai refrigeranti e componenti a basso GWP

Medio-Lungo

5. Istituzionalizzare la valutazione di alternative a basso GWP nei programmi di ricerca locali

Breve-Medio

6. Fornire capacità tecniche nel settore manutenzione

Breve-Medio-Lungo

7. Aggiornare gli standard e i codici locali per consentire la distribuzione di alternative a basso GWP

Breve-Medio

nata nella zona sono destinati a raddoppiare entro il 2030 e, se tutti i sistemi vengono costruiti nel modo convenzionale, il fabbisogno di potenza aumenterà del 60 per cento, che equivale a 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno. I sistemi di teleraffreddamento consumano meno energia rispetto ai

sistemi di condizionamento convenzionali e riducono la domanda di potenza dal 50 all’ 87 per cento. I progetti di teleraffreddamento nei paesi ad alte temperature ambientali utilizzano per lo più tecnologie tradizionali a causa della mancanza di volontà da parte dei fornitori di tecnologia o dei


gestori di elettricità di promuovere refrigeranti a basso GWP o tecnologie senza compressione di vapore. La politica globale per l’abbandono graduale dei gas fluorurati ci potrebbe offrire l’opportunità di iniziare a promuovere tali concetti. La mobilitazione globale per l’eliminazione graduale dei gas fluorurati offre allo stesso modo un’occasione d’oro per iniziare a promuovere l’uso di tecnologie simili attraverso il concetto di teleraffreddamento. Le priorità per il lavoro futuro Prendendo in considerazione i principali risultati di PRAHA così come altri progetti di ricerca in corso e le iniziative a livello regionale e / o internazionale, è chiaro che ci sono aree prioritarie e altre zone che hanno bisogno di tempo per essere indirizzate e sulle quali non si può premere oltre. La tabella (vedi pagina precedente) identifica i settori prioritari per il lavoro futuro del progetto PRAHA. L’elenco sopra non è esclusivo, ma rappresenta i problemi più significativi individuati come prioritari per far progredire il processo di promozione delle alternative a basso GWP nel settore del condizionamento d’aria. UNEP e UNIDO, di conseguenza, hanno aderito al Fondo MultiLaterale FML del protocollo di Montreal che cercava supporto per la fase-II di PRAHA che è stata progettata per affrontare i settori prioritari individuati in Praha-I come fattibili, notando che alcune delle aree prioritarie sono parzialmente e adeguatamente coperte da altri progetti e attività finanziate dall’ MLF tra cui: • Sviluppare capacità tecniche rivolte al settore dell’installazione e manutenzione e ai Tecnici del Freddo: è parte dei programmi di formazione in molti dei programmi di sviluppo HPMP, come anche altri programmi di rafforzamento delle capacità regionali e internazionali. • Aggiornamento degli standard e Componente A Creare capacità progettuali locali

ULTIME NOTIZIE XXII CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI (COP22)

Alla XXII Conferenza sui cambiamenti climatici è stata presentata e distribuita la rivista Industria e Formazione edita da CSG, IIR, Nazioni Unite per il clima. PRESENTATA E CONSEGNATA ALLA CONFERENZA DEL CLIMA COP 22 A MARRAKESH LA RIVISTA International Special Issue 2016-17: The road to competence in future green technology La XXII Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP22) ha aperto i battenti nel caldo clima della nuova banlieu turistica di Marrakesh, unica nazione del sud del mediterraneo africano risparmiata dalle rivolte delle Primavere arabe. Il grande assente, per ragioni di successione, il Presidente in carica è ancora Barack Hussein Obama, è Donald Trump. Donald Trump, il tycoon newyorkese diventato Presidente degli Stati Uniti, sarà l’uomo della continuità rispetto all’accordo mondiale sul clima o tornerà sui passi che gli Stati Uniti, abbondantemente in ritardo sull’Europa, hanno percorso per la salvezza del Pianeta? Presidente del COP22 è stato il Ministro degli Esteri del Marocco Salaheddine Mezouar, che ha ereditato il ruolo dall’ex candidata all’Eliseo, la francese Segolene Royal (Presidente COP21 svoltosi a Parigi), e ha parlato di “ambizione collettiva” riscontrando però “forti differenze e tanto impegno da mettere in campo circa gli impegni presi a Parigi”. E’ evidente il riferimento all’accordo entrato in vigore nelle scorse settimane e già ratificato da 100 delle 192 Nazioni firmatarie per la riduzione delle emissioni di CO2.

codici locali per consentire la distribuzione di alternative a basso-GWP: Diversi HPMPs, compresi quelli in Asia occidentale, includono componenti per l’aggiornamento degli standard locali con lo scopo di consentire l’uso di refrigeranti futuri. Ciò in aggiunta al sostegno regionale offerto attraverso il programma di assistenza alla conformità dell’UNEP (CAP). Componente B Sviluppare una completa valutazione di rischio

Approccio (1) Istituzionalizzare la valutazione di alternative a basso GWP in programmi di ricerca locali Approccio (2) Condividere conoscenze e piattaforme tecniche

Il Comitato esecutivo del fondo del protocollo di Montreal, durante il suo 76° incontro nel 2016 ha approvato la fase II del progetto oggi chiamato PRAHA-II. Praha-II è stato progettato per affrontare le questioni emergenti che non sono contemplate dalle altre attività o progetti in corso e che potrebbero essere realisticamente avanzate arrivati a questo punto. Lo schema di progetto di Praha-II si basa su due componenti principali e due approcci trasversali che verranno seguiti durante la realizzazione di ogni singolo componente come mostrato qui a lato. ●

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Speciale industria

Lo shopping straniero dei migliori marchi italiani del freddo Un bilancio delle cessioni e delle acquisizioni degli ultimi 15 anni

FEDERICO RIBOLDI Responsabile relazioni esterne Centro Studi Galileo Responsabile della Comunicazione Istituzionale Associazione dei Tecnici del Freddo

Rileggendo alcuni articoli pubblicati nell’ultimo biennio su I&FOnline, si nota con chiarezza come lo scenario sia poco confortante per il nostro settore a livello nazionale. Lo “shopping” estero dei nostri migliori marchi pare essere un meccanismo inarrestabile. Cosa porta una nazione laboriosa, con estro e creatività non comuni, a vendere un secolo di innovazioni in ambito industriale? Ripercorriamo i momenti più eclatanti e cerchiamo di comprenderne le cause. ACC di Mel. Anno 2014. L’ACC, storico marchio di Mel, pare destinato alla chiusura per fallimento. Una nota pervenuta in agosto dall’ufficio stampa della Regione del Veneto però ridesta le speranze: “L’ACC di Mel è salva. Firmato l’accordo con l’acquirente cantonese Wanbao”. Wanbao da Canton, Cina meridionale. L’Assessore Regionale alle Attività Produttive Elena Donazzan e il Commissario dell’Azienda bellunese Maurizio Castro inseguirono da subito la pista cinese riuscendo a mettere in sicurezza il gruppo “In un anno abbiamo portato un’ azienda di fatto chiusa ad essere competitiva e capace di attrarre investimenti importanti. L’abbiamo fatto – dichiara Donazzan – perché abbiamo realizzato un forte legame con il territorio e costituito un comitato di sorveglianza a supporto di tutte le scelte che l’amministratore straordinario stava facendo” L’accordo è stato raggiunto dopo fasi molto concitate, come l’assemblea dei lavoratori che ha sancito l’adesione alla proposta di acquisto.

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Wanbao Group Co Ltd. è entrata nel mercato nazionale con impegni precisi circa i 445 posti di lavoro e per investimenti in ricerca. Sono passati due anni e la notizia è cassa integrazione a zero ora su base volontaria per i dipendenti. Quale futuro per la Wanbao – ACC? Per ora nessuna risposta. DelClima. Restiamo in Veneto e proseguiamo il tour della cessione dei nostri migliori asset. “DelClima (Climaveneta e RCGroup) acquistata dai giapponesi”. Anno 2015, nuovamente agosto. In Oriente si acquista solo d’estate. Situazione molto differente dalla ACC. Alcune aziende finiscono in mani straniere perché colpite duramente dalla crisi, dalla concorrenza sleale delle

stesse nazioni che poi tramite marchi di stato le acquistano a cifre bassissime. Non è questo il caso di Delclima. Un’azienda che tra crescita e acquisizioni dava l’idea di non aver subito l’urto della crisi, oppure di aver lo scafo abbastanza solido da passare indenne la tempesta. Le ultime opere realizzate dalla DELclima “italiana” furono imponenti: datacenter per la China construction Bank e Super Computing Center di Wuxi. Nuova Torre di 44 piani di Intesa San Paolo e nuovo laboratorio di medicina nucleare di Beirut. Sede Fastweb a Milano, Museo della fondazione Prada, datacenter Cisco di Vimercate, laboratorio Loccioni. E ancora Palazzo Aporti, Polo logistico Amazon a Piacenza, Ab Medica, uffici londinesi di


350 Euston Road, sede Elocoat in Olanda e Calajamar Almeria in Spagna. Oltreoceano lo Sheraton Mirage Resort e il Bowes Street a Canberra. Il fatturato del gruppo nel 2014 è stato di 347,6 milioni (+5,8%). Di questo dato occorre considerare 109,7 milioni solo in Asia con un ricavo complessivo del 6,6% (22,3 milioni). Gli stabilimenti nel mondo sono 13 con 17 filiali per un totale di 2.400 dipendenti. Nonostante ciò il gruppo trevigiano, facente riferimento alla famiglia De Longhi (padri del notissimo “Pinguino”), ha ceduto il 75% della controllata DeLclima ai giapponesi della Mitsubishi Electric Corporation. L’acquirente ha lanciato subito un’OPA sul restante 25% per perfezionare l’acquisto dello spin off Delclima (quotato dal 2012) per un valore complessivo dell’operazione di 664 milioni di euro che verranno reperiti dall’azienda con mezzi propri senza il supporto di terzi. Con l’acquisto dei marchi i giapponesi incamerano la tecnologia a loro necessaria per far fronte alle recenti normative sugli impianti di condizionamento, sempre più severe. Clivet. Completa il primo giro di cessioni in terra di San Marco la bellunese Clivet con l’acquisto da parte della cinese di Guangdong Midea. La multinazionale ha acquistato l’80% del produttore leader negli impianti di riscaldamento, condizionamento ed aerazione. Stefano Bellò, figlio del fondatore del gruppo Bruno, manterrà l’incarico di Direttore Generale della Società. Il CEO di Midea, Mr. Paul Fang, ha dichiarato: “Questa giornata segna un importante passo avanti verso una partnership industriale tra Midea e Clivet. Non vediamo l’ora, facendo leva sulle nostre risorse e capacità complementari, di realizzare pienamente il potenziale del partenariato. Crediamo

che il nostro sistema fatto di continui investimenti nel marchio, nella tecnologia, nel marketing, nel personale e l’impegno costante alla qualità del prodotto ci permetteranno di servire al meglio i nostri clienti e creare più valore per la società”. Eric Tian, Presidente della divisione Midea aria condizionata, ha dichiarato ad ACR: “Grazie agli sforzi congiunti vinceremo la sfida della sostenibilità. Questa alleanza industriale, infatti, accelererà la diffusione dei nostri principi di risparmio energetico, qualità dell’aria e comfort sostenibile.” Midea è un colosso operante nel settore elettrodomestici e tecnologia che ha un fatturato da capogiro: circa 20 miliardi di euro. E’ partner di gruppi di primissimo rilievo mondiali quali Toshiba e Bosch. Il gruppo CLIVET impiega circa 600 addetti tra lo stabilimento italiano e le sedi estere e ha un fatturato di consolidato di 114 milioni di euro. Vendo. Oltre al distretto Veneto, anche Casale Monferrato, storica Capitale del settore, non è nuova agli acquisti dal paese del sol levante. Il Gruppo Vendo, leader nella produzione di vending machine, è passato sotto la guida della giapponese Sanden, che possedeva già uno stabilimento europeo da mille addetti a Parigi. La generosità del Patron di Sanden, recentemente insignito di onorificenze italiane per l’impegno in ambito industriale nella nostra Nazione, è nota anche oltreoceano e dal punto di vista industriale si dimostra molto attento alle esigenze territoriali con investimenti in loco e mantenimento del management apicale a livello locale. Il Presidente e CEO è italiano, come due terzi del CDA, già dipendenti del gruppo nella precedente gestione (vedi foto pag. 34). Haier. Notizie diverse ci giungono invece da Campodoro. La Haier, dal 2001 in mano cinese, chiude i battenti e lascia 100 famiglie padovane in mezzo

ad una strada. La multinazionale aveva comprato la fabbrica nel 2001, investendo sullo stabilimento veneto per la produzione di frigoriferi. Nell’incontro con i sindacati non ci sono stati spiragli di trattativa. Da Quingdao, regione dello Shandong, sono stati irremovibili. I rami secchi della multinazionale vanno tagliati, a partire dallo stabilimento italiano di Campodoro. Quale sostegno può fornire la Nazione per il mantenimento in loco delle produzioni di eccellenza? Quali le ricette per evitare lo shopping da parte di gruppi stranieri che, slegati dal territorio, alle prime difficoltà rischiano di fare le valige famiglia causando vuoti occupazionali incolmabili? Zanotti. Un segmento importante della nostra industria nazionale di settore è quello del trasporto refrigerato e degli impianti di refrigerazione. Lo sa bene la giapponese Daikin che non ha esitato a mettere le mani, pochi mesi addietro, su un pezzo pregiato della nostra industria nazionale, la Zanotti di Pegognaga. Le prime rassicurazioni del gruppo sono di mantenere marchio, sede, dirigenza e i 300 dipendenti. L’operazione al colosso giapponese dell’aria condizionata è costata 12 miliardi di yen, ovvero circa 95 milioni di euro. Con questa cifra si è aggiudicata tutte le azioni circolanti del gruppo Zanotti che, fondata nel 1962, ha un giro d’affari di 127 milioni di euro. Riello. Dal Giappone agli Stati Uniti. Dal freddo al caldo le acquisizioni non si fermano. Chiudiamo la carrellata con la Riello. La storica realtà veneta produttrice di caldaie e climatizzatori batterà bandiera a stelle e strisce tramite il gruppo statunitense UTC Climate, Controls & Security, un colosso da 65 miliardi di dollari di fatturato (pari al PIL della Moldavia e del Niger) nota a tutti per il famoso marchio Carrier. L’operazione, che vale 340 milioni di

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euro, ha permesso all’azienda di sanare le posizioni aperte con i 7 istituti di credito (UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Bpm, Veneto Banca e Bnp Paribas) che dettero fiducia al Patron Ettore Riello nel 2004 quando con una coraggiosa operazione decise di riprendere il controllo del colosso di famiglia, ceduto dal padre Pilade (uno dei tre fondatori insieme ai fratelli Giuseppe e Raffaello) al fondo Carlyle. L’esposizione odierna ammonterebbe a 420 milioni che facilmente sarà saldata integralmente con la cessione della quota di minoranza ancora in mano alla famiglia. La “Officine Fratelli Riello”, fondata nel 1922, si sviluppò nei mercati internazionali a partire dagli anni ‘80 con importanti acquisizioni (Beretta, Thermital, Vokéra, Chauffage Français, Sylber) e l’apertura del primo stabilimento estero in America settentrionale. Un bilancio amaro quello che emerge da queste righe, composto da eventi lontani tra loro, con un unico filo conduttore. Non bastano a mitigare le perdite subite le poche acquisizioni ovvero quella dell’indiana Spirotech da parte del Gruppo lombardo Lu.Ve., quelle frutto dell’espansione di Frascold a Seattle e Shangai e le avventure danesi e britanniche del gruppo Epta con l’acquisto di Knudsen Køling e Cold Service. E’ evidente ormai a tutti che senza l’industria pesante l’Italia rischia, nell’arco di mezzo secolo, di passare da secondo paese manifatturiero a fanalino di coda dell’Europa. Difficile dire con certezza quali e quante azioni siano necessarie ad invertire la tendenza. Sicuramente il Governo dovrà varare un piano di sviluppo a livello nazionale che sia un mix di defiscalizzazione, sburocratizzazione e incentivo allo sviluppo tecnologico. Un sostegno da parte dello Stato quindi, che però non può bastare se non viene unito all’azione di una nuova classe imprenditoriale, per ragioni anagrafiche e storiche diversa da quella che uscita dalla guerra fece grande l’Italia, ma dotata di egual tenacia, coraggio e ferrea volontà di un futuro migliore attraverso l’arte di fare impresa, della quale siamo maestri. ●

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Intervista da parte di Marco Buoni al Presidente del Gruppo Embraco Signor Luis Felipe Dau a Chillventa (Norimberga) MB: Signor Presidente Luis Felipe Dau, qual è la sua opinione sull’importanza di utilizzare gli idrocarburi e qual è l’importanza della formazione in sistemi che utilizzano idrocarburi? LFD: Grazie ing. Buoni. In Embraco crediamo molto negli idrocarburi per il futuro della refrigerazione, in particolare nel ramo della refrigerazione commerciale. E’ una tendenza che va avanti, è una tendenza sulla quale abbiamo lavorato negli ultimi 10 anni. Crediamo molto nei sistemi ad idrocarburi perché possono permettere ai compressori di essere più piccoli e fornire un migliore livello di efficienza. Ovviamente questi nuovi sistemi devono essere utilizzati in sicurezza. Per tale ragione vedo la formazione fondamentale in questo ambito. Dobbiamo formare i Tecnici, gli installatori, per operare in sicurezza e massimizzare, tramite una corretta installazione, il potenziale del sistema. La formazione può quindi essere erogata in due direzioni. La prima, come detto, quella dei Tecnici installatori. La seconda quella degli utilizzatori nelle piattaforme commerciali. MB: La sua opinione sulle tendenze della refrigerazione commerciale? Quali sono le nuove tecnologie? Quali sono i clienti che chiedono ad Embraco sistemi di nuova generazione? LFD: Per Embraco la refrigerazione commerciale è un pilastro importantissimo. Serviamo clienti in tutto il mondo cercando di offrire le migliori innovazioni tecnologiche. In primis, come detto nella precedente domanda, l’utilizzo di nuovi refrigeranti che migliorino le prestazioni rispettando l’ambiente. Questo trend sarà protagonista dei prossimi anni. Una seconda tendenza importante riguarda le progettazioni di sistema a propano con la miniaturizzazione degli apparecchi. Molto importante quando si parla di compressori inverter e full-motion. Un esempio è la nostra linea di compressori variabili. Proprio a Chillventa, stiamo lanciando una gamma completa di compressori a velocità variabile per applicazioni commerciali. Una terza tendenza che vedo sempre più affermarsi è legata alle applicazioni digitali. I clienti richiedono sempre più prodotti e servizi tecnologicamente avanzati e noi ricerchiamo le maniere per rendere loro la vita più facile ogni giorno. Abbiamo appena lanciato la nostra applicazione Embraco ToolBox, che aiuta gli installatori a capire i potenziali problemi dei sistemi, e perfino svolgere le conversioni delle unità. Il quarto è l’esigenza di connettività. Permetterà di mettere in rete le buone pratiche per la manutenzione e migliorare la qualità degli interventi e permetterà allo stesso tempo ai nostri clienti di aumentare il proprio giro d’affari. E’ molto importante, non possiamo sottovalutare quest’esigenza. A mio giudizio queste le quattro tendenze principali nei confronti delle quali occorre indirizzare gli sforzi maggiori anche in relazione alle normative che per tutte le Nazioni mondiali stanno diventando sempre più stringenti impegnandoci in innovazioni tecnologiche senza precedenti MB: Grazie mille, signor Presidente.


Speciale principi di base del condizionamento dellʼaria

Principi di base del condizionamento dell’aria

Come garantire il corretto funzionamento dell’unità di raffreddamento nei chiller 178ª lezione PIERFRANCESCO FANTONI

CENTOSETTANTOTTESIMA LEZIONE DI BASE SUL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 19 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it

È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

INTRODUZIONE Affinché un chiller possa produrre la portata d’acqua fredda richiesta è necessario che il circuito idraulico sia perfettamente funzionante. Anche i componenti accessori dell’unità evaporante devono essere sempre in ordine e mantenuti controllati. In particolare il filtro dell’acqua, elemento fondamentale per mantenere il circuito pulito e privo di quegli inquinanti che possono essere presenti anche se durante la realizzazione dei collegamenti idraulici si è prestata la massima attenzione. Altri elementi che vanno necessariamente tenuti sotto osservazione sono la qualità e le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua. Sempre al fine di garantire il corretto funzionamento dell’unità di raffreddamento va tenuto presente che essa deve lavorare in specifiche condizioni di pressione e temperatura. PERDITE DI CARICO DOVUTE AL FILTRO ACQUA Come visto, l’acqua che viene raffreddata nell’evaporatore deve essere esente da particelle che possono provocare problemi di sporcamento dello scambiatore. Per tale motivo sul circuito idraulico viene installato un filtro di tipo meccanico che ha proprio il compito di trattenere eventuali impurità. Tale filtro va mantenuto pulito, in quanto nel tempo può ostruirsi e quindi costituire un ostacolo al regolare deflusso dell’acqua. In taluni casi è

proprio necessaria la sua sostituzione. Per eseguire agevolmente la sua pulizia/sostituzione può essere conveniente installarlo frapposto a due rubinetti, uno a monte ed uno a valle, in modo tale che possa essere opportunamente isolato dal circuito idraulico (vedi figura 1). Un terzo rubinetto può essere predisposto sull’uscita dell’acqua dallo scambiatore in modo da poter isolare anche quest’ultimo dal restante circuito idraulico. L’installazione del filtro non è immune, però, da conseguenze. La sua presenza, infatti, determina delle perdite di carico sul circuito, la cui entità specifica deve essere valutata nell’ambito delle perdite di carico complessive del circuito idraulico e della prevalenza residua di cui è possibile disporre all’uscita dell’unità di raffreddamento. Tali perdite di carico non hanno sempre lo stesso valore, dato che dipendono da una serie di fattori. Principalmente essi sono di due tipologie: il diametro delle tubazioni del circuito dell’acqua e la portata di acqua che transita attraverso esse. Nella figura 2 viene riportato un grafico che correla le tre variabili in questione. Come si può notare, se si desidera avere una certa portata d’acqua G (ad esempio 1000 litri/ora) si possono avere perdite di carico (∆pw) anche molto differenti, a seconda del diametro delle tubazioni: in una da 2 pollici e 1/2 esse sono di circa 1 mm H20 mentre in una tubazione da 1 pollice e 1/2 sono di oltre 10 mm H20, con un valore massimo di circa 100 mm H20 nel caso del diametro più piccolo da 1 pollice. Al di

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Figura 1. Schema collegamenti idraulici e frigoriferi dell’evaporatore. F = filtro acqua.

Figura 2. Grafico delle perdite di carico lato-acqua in un’unità di raffreddamento in funzione della portata e dl diametro delle tubazioni. (Catalogo EMMETI)

ACCORGIMENTI E PRECAUZIONI Da quanto appena detto, appare così evidente quanto sia indispensabile scegliere nella maniera più appropriata la grandezza delle tubazioni. Risulta altresì fondamentale ricordarsi che i valori appena portati come esempio sono validi nel caso in cui il filtro risulti essere perfettamente pulito: in caso contrario essi risultano, ovviamente, essere di maggiore entità. Di norma il filtro è presente già in dotazione dell’unità e quindi risulta essere già opportunamente dimensionato dal produttore dell’apparecchiatura. L’installatore, o meglio il manutentore, deve premurarsi che esso rimanga sempre efficiente durante tutto il suo arco di funzionamento. Qualora, invece, la predisposizione del filtro sia demandata all’installatore, è bene ricordarsi di accertare, prima del primo avviamento dell’apparecchiatura, che esso sia realmente presente in quanto, in caso contrario, se si dovessero verificare dei guasti di funzionamento il produttore potrebbe anche non riconoscere la garanzia del prodotto. FATTORI DI SPORCAMENTO DEL CIRCUITO IDRAULICO

là dei valori specifici citati, è importante notare come l’entità delle perdite di pressione non varia linearmente con la dimensione delle tubazioni. Infatti, ridu-

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cendo il diametro da 2 pollici e 1/2 a 1 pollice (ossia riducendolo a poco meno della metà) le perdite di carico aumentano di circa 100 volte.

Comprese le attenzioni che si devono prestare quando è presente il filtro sul circuito idraulico, vale la pena analizzare quali sono i fattori a cui comunque bisogna fare attenzione affinchè, nonostante sia presente questo componente, non si corra il rischio di intasarlo in breve tempo e di ostacolare la regolare circolazione dell’acqua. Per quanta attenzione si sia posta nell’allestire la rete di tubazione idrauliche da allacciare all’unità di raffreddamento, è sempre possibile che all’interno di esse si possano trovare residui solidi, scorie o altre formazioni provenienti dalle lavorazioni eseguite, non escluse eventuali saldature. Non è da escludere l’eventuale presenza di particelle derivanti dalla formazione di ruggine all’interno delle tubazioni. Quando la presenza di tali inquinanti è eccessiva, il filtro rischia di occludersi in breve tempo e quindi di provocare problemi alla circolazione dell’acqua. Per cautelarsi in tal senso


è necessario eseguire un opportuno ed accurato lavaggio del circuito idraulico prima di eseguirne il collegamento all’unità di raffreddamento. Ulteriore cautela da adottare, sempre per non rischiare di inquinare eccessivamente il circuito idraulico, è l’analisi della qualità dell’acqua di riempimento del circuito stesso. A tale riguardo il produttore dell’apparecchiatura generalmente fornisce all’interno del manuale di installazione i valori di riferimento per determinate caratteristiche dell’acqua: il suo grado di acidità/basicità (il cosiddetto pH), il grado di alcalinità e di durezza totale massima oltre alla presenza di eventuali altri elementi chimici (come, ad esempio, cloro, ammoniaca, silicio ed altri).

CALENDARIO CORSI 2017

ed esami certificazione frigoristi Centro Studi Galileo Per programmi, informazioni e dettagli: Tel. 0142 452403 - Fax 0142 909841

www.centrogalileo.it (alla voce “corsi”)

LIMITI DI FUNZIONAMENTO Lo scambiatore di calore non può lavorare in qualsiasi condizione di funzionamento. Affinchè tra refrigerante ed acqua venga scambiata la potenza frigorifera desiderata è indispensabile che i due fluidi rispettino determinate condizioni di lavoro. In particolare l’acqua deve rispettare ben precisi valori sia di temperatura sia di pressione. Ambedue devono rientrare all’interno di ben precisi range. La pressione non deve mai essere al di sotto di un determinato valore minimo affinchè all’interno dello scambiatore possa circolare la portata d’acqua desiderata, ma non deve nemmeno mai superare un valore massimo stabilito, ad esempio perchè altrimenti avrebbe una velocità troppo elevata all’interno dello scambiatore, con conseguente scambio termico ridotto. ●

Ultime informazioni su www.centrogalileo.it Continua a seguire Centro Studi Galileo su:

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ULTIME NOTIZIE NOTIZIE DALL’EUROPA (Sintesi da refripro.eu)

POLITICA & AMBIENTE Nuovo piano di lavoro sull’Eco-design • I container refrigerati e i sistemi BMS vengono menzionati nel nuovo piano di lavoro della Commissione Europea sui prodotti oggetto dell’Eco-design. Accordo di Kigali sul phase-down mondiale degli HFC • Il 15 ottobre a Kigali (Ruanda), quasi 200 nazioni si sono accordate per una modifica del Protocollo di Montreal in vista di un phase-down mondiale degli HFC. Con l’elezione di Donald Trump, l’accordo degli Stati Uniti potrebbe essere rimesso in questione. INDUSTRIA & TECNOLOGIA Mexichem aumenta i prezzi dei fluidi • Mexichem sarà il primo fabbricante ad aumentare i prezzi per i fluidi refrigeranti con PRG elevato a partire da gennaio 2017. Certificazione KEYMARK per pompe di calore in Francia • Il governo francese riconosce la certificazione europea KEYMARK per il calcolo dell’efficienza stagionale delle pompe di calore secondo la RT2012. ECONOMIA & GENERALITÀ Emissioni: nuova pubblicazione della NASA • Grazie al satellite Orbiting Carbon Observatory-2, la NASA può ora fornire le carte mondiali che illustrano le emissioni di CO2 e i luoghi esatti. Studio sulle tendenze dei consumatori in Nord America • Mintel, istituto di ricerca mondiale, ha pubblicato negli Stati Uniti uno studio che riassume le tendenze riguardanti il comportamento dei consumatori. Al centro dello studio: la digitalizzazione del mondo, descritta come opportunità ma anche come rischio. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

La Formazione Centro Studi Galileo richiesta dalle Nazioni Unite a Tunisi UNIDO, Agenzia per lo sviluppo industriale delle Nazioni Unite, ha richiesto la collaborazione di Centro Studi Galileo per formare Tecnici del Freddo in Tunisia. Il progetto ha avuto lo scopo di far acquisire ai partecipanti conoscenze sullo standard europeo per i refrigeranti fluorurati e per la loro gestione, rilasciando la Certificazione europea ai sensi del Regolamento 303/2008/CE. Il Corso, della durata di 5 giorni, è stato tenuto dai docenti CSG Madi Sakande e Luca Rollino, esperti di corsi internazionali. Il Centro Studi Galileo ha infatti in questi anni sostenuto corsi e certificazioni formando Tecnici di una settantina di nazioni. Molti hanno ottenuto la certificazione presso la sede centrale CSG di Casale Monferrato, altri hanno ricevuto la formazione nelle nazioni di provenienza. Le ultime missioni internazionali, sotto egida ONU, sono state:

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Giordania, Tunisia, Rwanda, Benin, Montenegro, Eritrea, Sri Lanka, Stati Uniti d’America, Iraq, Etiopia, Gambia, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Montenegro. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

La famiglia AREA si allarga a oriente. La Thailandia aderisce in qualità di osservatore internazionale! L’annuncio arriva direttamente da AREA. La Thai Refrigeration Association è nuovo “Osservatore internazionale” dell’Associazione Europea dei Tecnici del settore HVAC. L’adesione sarà formalizzata in primavera all’Assemblea Generale di Amsterdam. Pontiere dell’operazione che ha portato l’associazione del Regno asiatico ad aderire al think thank europeo l’italiano Marco Buoni, VicePresidente con delega agli Affari Internazionali, che unitamente al Segretario Generale Olivier Janin ha incontrato il Presidente dell’Associazione Thailandese Komsan Sripavatakul, Direttore Generale di CAREL (Thailand) Co., Ltd., a Chillventa evidenziando il reciproco interesse per la cooperazione nell’ambito dello sviluppo di nuove tecnologie, della formazione e dell’informazione. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

L’impegno delle aziende per il rispetto della direttiva ecodesign Le aziende sono impegnate nello sviluppo di tecnologie per il rispetto della direttiva Ecodesign. Vediamo il caso di Danfoss – Il settore del condizionamento dell’aria sta vivendo un vero e proprio mutamento dovuto alla prossima entrata in vigore della direttiva Ecodesign. Danfoss, leader nel settore della refrigerazione e del condizionamento dell’aria, supporta i propri clienti OEM nell’affrontare questa sfida proponendo una gamma prodotti unica per estensione e composta da soluzioni testate nei suoi Application Development Centers. Nuovi requisiti di efficienza energetica entro il 2021: La nuova normativa legata alla direttiva Ecodesign, nata dalla necessità di ridurre le dannose emissioni di CO2 nel mondo, richiede la progettazione di impianti di condizionamento che offrano prestazioni energetiche sempre migliori. Dal 2009, l’Unione europea mette in atto i principi di ecodesign che richiedono l’integrazione degli aspetti ambientali nella progettazione del prodotto per migliorare le prestazioni ambientali. La direttiva 813/2013 / Ecodesign ENER lot 21 indica che al 1° gennaio 2018 e 1° Gennaio 2021, gli impianti di climatizzazione dovranno soddisfare una soglia di efficienza stagionale (SEER / Seasonal Energy Efficiency Ratio). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


Speciale formazione sui refrigeranti alternativi

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Real Alternatives: Blended Learning per refrigeranti alternativi nelle nuove applicazioni

MARINO BASSI I membri del progetto riuniti a Londra rappresentanti delle associazioni: IOR – AREA – ATF – LONDON UNIVERSITY – KHLIM – PROZON – IKKE

Consulente e docente CSG - Refrigerazione Commerciale

Questa 16ª Conferenza Europea sulle più recenti tecnologie in Refrigerazione e Aria Condizionata rappresenta un interessante momento per la presentazione di “Real Alternatives”, il nuovo, appena lanciato corso su taluni refrigeranti alternativi agli HFCs. La presentazione intende evidenziare i motivi che hanno spinto alla preparazione del corso sostenuto dalla Commissione Europea all’interno del progetto Leonardo - i suoi scopi e gli utenti a cui è indirizzato, la sua struttura e gli argomenti trattati. Brevi esempi dei contenuti del corso saranno mostrati, insieme al web site dove è possibile registrarsi e utilizzare il corso, disponibile gratuitamente insieme ad una estesa libreria e links che integrano le istruzioni. Il corso può essere completato presso un centro di formazione autorizzato che ne integrerà sia la parte teorica sia la necessaria parte pratica e potrà eseguire una verifica finale dell’apprendimento dello studente, rilasciando un certificato.

refrigeranti naturali o refrigeranti “industriali” a basso GWP. In Europa la legislazione (EU 517/2014) incentiva l’uso di tali refrigeranti; simili regolamenti si ritiene siano a breve adottati anche da altri paesi. I refrigeranti naturali maggiormente utilizzati sono gli idrocarburi (isobutano, propano, propilene), CO2 e ammoniaca; mentre quelli “industriali” a basso GWP sono R32 e gli HFO; altre nuove miscele sono in fase di sviluppo. Tutti i refrigeranti suddetti presentano rischi addizionali (infiammabilità, o tossicità, o pressioni molto elevate). La legislazione Europea prescrive una certificazione obbligatoria per i tecnici che operano riparazioni e manutenzioni su sistemi ad HFCs e menziona testualmente: “(6) Per incoraggiare l’uso di tecnologie senza impatto o con impatto minore sul clima, la formazione delle persone fisiche che svolgono attività che comportano l’uso di gas fluorurati a effetto serra dovrebbe riguardare informazioni sulle tecnologie che consentono di sostituire i gas fluorurati a effetto serra e ridurne l’uso. Considerato che alcuni gas fluorurati a effetto serra alternativi utilizzati in prodotti e apparecchiature per sostituire i gas fluorurati a effetto serra e per ridurne l’uso possono essere tossici, infiammabili o ad alta pressurizzazione, la Commissione dovrebbe esaminare la normativa vigente dell’Unione relativa alla formazione delle persone fisiche per la manipolazione in condizioni di sicurezza dei refrigeranti alternativi e presentare, se del caso, al Parlamento europeo e al

BACKGROUND DEL CORSO L’uso di refrigeranti alternativi agli HFCs ha continuato a guadagnare interesse nel settore della refrigerazione commerciale negli ultimi 15 anni. Una crescente pubblica consapevolezza della necessità di proteggere l’ambiente e molteplici altri elementi hanno indirizzato l’interesse verso i

Consiglio una proposta legislativa di modifica della pertinente normativa dell’Unione”. Una formazione adeguata è un elemento essenziale per poter operare in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. L’industria frigorifera e aria condizionata ha evidenziato un forte interesse e necessità di training (Tabella 1) sui refrigeranti alternativi, essendo questi già ampiamente utilizzati nell’Unione Europea. Sensibile a queste necessità, la Commissione Europea ha lanciato nel 2013 un progetto (nell’ambito del Programma di Apprendimento Continuo) un corso “misto” sui refrigeranti alternativi agli HFCs. Questo progetto, esteso su due anni di preparazione, è gestito da un consorzio di sei partners di vari paesi. Il consorzio include: London South Bank University, UK- Limburg Catholic University College (KHLim), Belgio Associazione Tecnici del Freddo (ATF), Italia - Association of European Refrigeration Air Conditioning and Heat Pump Contractors (AREA), Belgium - IKKE training centre Duisburg, Germania- Institute of Refrigeration, UK - PROZON recycling programme, Polonia. Tutti i partners del consorzio Real Alternatives contribuiscono ad ogni aspetto del programma, con specifiche responsabilità su: Chiarificare le esigenze e le opportunità di training in Europa - Sviluppare un processo di training, integrando materiale didattico pratico, risorse e traduzioni - Test pilota dal vivo con partecipanti di paesi di cinque lingue (Inglese, Italiano, Fiammingo,

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Tedesco, Polacco) - Monitorare l’impatto ottenuto dal progetto e valutarne il successo - Pubblicità promozione e coinvolgimento di soggetti interessati (stakeholders) - Project management Identificare opportunità per una sostenibilità sul lungo periodo dei risultati.

Tabella 1 – Esigenze di formazione sui refrigeranti alternativi.

IL CORSO Come primo passo per individuare gli argomenti del corso e la sua struttura, AREA ha effettuato una indagine sulle necessità delle aziende del settore, attraverso un dettagliato questionario, chiedendo tra le altre cose: Quanto sono preparati i vostri tecnici? - Qual è il vostro problema tecnico più importante? - Quale percentuale dei vostri tecnici ha già ricevuto una formazione sufficiente? - Quale tipo di conoscenza/training è per voi più efficace? Ritenete sia necessario avere una Certificazione del training effettuato? Quale materiale esistente raccomandereste/saresti pronti a condividere? Le risposte ottenute da grandi, piccole e medie imprese, società di servizio hanno evidenziato esigenze di formazione come elencato nella Tabella 1. L’indagine ha evidenziato: • Chiara necessità di migliorare le conoscenze - specialmente per la CO2 e gli HFO/debolmente infiammabili • Alta consapevolezza di esigenze di un riaddestramento per indirizzare sicurezza, affidabilità e controllo delle perdite • Forte enfasi su una verifica e certificazione delle conoscenze acquisite con

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Tabella 2 – Rischi primari dei refrigeranti alternativi.

training ed esami “faccia a faccia”, che integrino la formazione online • Elevato livello di interesse e impegno da parte di piccole entità di produzione e servizio. In risposta a queste esigenze, il pro-

gramma europeo RealAlternatives intende fornire adeguate informazioni su sicurezza, efficienza energetica, affidabilità e contenimento delle perdite quando si utilizzano refrigeranti alternativi agli HFCs: ammoniaca (R717) idrocarburi (R290, R600a, R1270), diossido di carbonio (R744) e refrigeranti debolmente infiammabili (R32, HFO1234ze). Il programma riunisce la conoscenza dell’industria frigorifera e aria condizionata a quella di esperti del settore attraverso l’Europa, fornendo le risorse per mezzo di un innovativo corso misto - una miscela di apprendimento online, materiale per training faccia a faccia, esercizi pratici, una libreria online di risorse didattiche e la possibilità di una esaminazione finale. Soggetti interessati (stakeholders) dell’industria della refrigerazione (dipendenti, produttori, associazioni del settore ed istituti professionali)


hanno avuto (ed hanno) un ruolo essenziale nel fornire materiale didattico, suggerimenti sui contenuti, partecipazione alla prova pilota; questo contributo può continuare grazie ad aggiunte di nuovo materiale alla libreria online: questa libreria già contiene oltre a 100 risorse utili provenienti dall’industria e disponibile sul sito internet di RealAlternatives. Il corso aiuta all’uso in sicurezza dei refrigeranti alternativi, riferendosi ai loro specifici rischi primari, evidenziati in Tabella 2. Il corso è strutturato su otto Moduli: 1. Introduzione ai refrigeranti alternativi. 2. Differenti approcci nella progettazione degli impianti con refrigeranti alternativi. 3. Contenimento e ricerca delle fughe quando si usano refrigeranti alternativi. 4. Manutenzione e riparazione degli impianti con refrigeranti alternativi. 5. Retrofit con refrigeranti alternativi. 6. Obblighi normativi per i refrigeranti alternativi. 7. Guida ai costi finanziari, ambientali, di sicurezza e affidabilità relativi alle fughe di refrigeranti alternativi. 8. Strumenti e Guide per eseguire un’indagine in sito dell’impianto. Il modulo 1 - essendo propedeutico agli altri - deve essere completato prima di avere accesso ai moduli successivi. Nota: I Moduli 1-2-3-4 si concludono con semplici domande di valutazione del percorso di apprendimento, fornendo un esempio di domande dell’esame per una certificazione dell’apprendimento, ottenibile nel caso si studi il programma di RealAlternatives presso un centro di formazione autorizzato. Questo certificato sarà disponibile solo per coloro che effettueranno e passeranno l’esame di validazione RealAlternatives sotto la supervisione diretta di un esaminatore. Il corso integra dettagli teorici, criteri base di sicurezza, progettazione, contenimento dei refrigeranti ed aspetti pratici. Esempi si possono vedere nelle Tabelle 3 e 4. Le risorse del corso RealAlternative includono, tra altre: • un programma flessibile per l’uso da parte di individui, società e centri di formazione; • un sito web multilingue: corso inte-

Tabella 3 – Ciclo CO2 transcritico.

Tabella 4 – Ammoniaca.

NH3 1 Molecola azoto 3 Molecole idrogeno

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ULTIME NOTIZIE I RISULTATI DEL 2° FORUM DI CONSULTAZIONE F-GAS DELLA COMMISSIONE EUROPEA: SCARICA I DOCUMENTI DI APPROFONDIMENTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA da www.industriaeformazione.it

Esempi di impianti monoblocco ad ammoniaca.

Esempio di un chiller ad ammoniaca.

rattivo in cinque lingue (diversi altri paesi sono interessati ad una traduzione del corso); • una libreria consultabile con oltre 100 titoli, liberamente scaricabili, fogli di calcolo, formati di report ed altri strumenti; • prove standard on-line (come esempio) e documenti di valutazione controllati con certificazione opzionale ottenibile presso centri di formazione riconosciuti; • opportunità per i soggetti interessati di contribuire e aggiornare i materiali e le risorse; • guide scaricabili e libretti di formazione. Il corso è disponibile gratuitamente su www.Realalternatives.eu, dove è possibile registrarsi ed ottenere la password di accesso. ●

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La Commissione Europea DG Clima ha convocato il secondo Forum sulla regolamentazione F-Gas il 1° dicembre presso il Centro de Conférences Albert Borschette a Bruxelles. Il Forum è previsto ai sensi dell’articolo 23 del regolamento UE n. 517/2014 sui gas fluorurati ad effetto serra. E’ utile per fare il punto sullo stato dell’arte dell’applicazione del regolamento e per confrontarsi con gli opinion leader del settore anche in virtù delle straordinarie novità internazionali derivate dall’approvazione dell’emendamento al Protocollo di Montreal che vieta i gas fluorurati in tutto il mondo. Grazie alla stretta collaborazione con l’Associazione Europea dei Tecnici del Freddo AREA pubblichiamo in anteprima i risultati del forum, la “Relazione della Commissione sulle barriere e sulla legislazione europea in ambito tecnologico Climate Friendly per i mercati della refrigerazione e del condizionamento” e l’agenda dell’incontro. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

PUBBLICATO DALLA COMMISSIONE EUROPEA IL RAPPORTO SULLA FORMAZIONE PER I REFRIGERANTI ALTERNATIVI La Commissione ha finalmente pubblicato il suo rapporto sulla formazione sui refrigeranti alternativi. Forniamo in anteprima, cliccando qui, il documento originale dove si menziona la collaborazione con AREA, Associazione dei Tecnici Europei del Freddo della quale l’italiana ATF detiene la VicePresidenza tramite il Segretario Generale Marco Buoni. AREA è menzionata in più punti per il lavoro svolto dal chairman della task force sui refrigeranti alternativi (lo stesso Marco Buoni), considerata come modello da seguire per le sue linee guida disponibili sul sito www.areaeur.be e tradotte in lingua italiana. Molto apprezzato è stato anche il progetto europeo, realizzato con il patronage della Commissione Europea e delle Nazioni Unite, Real Alternatives tradotto in italiano dall’Associazione dei Tecnici del Freddo ATF. Circa il documento sopraccitato (Rapporto sulla formazione sui refrigeranti alternativi) sono opportune alcune considerazioni: • l’attuale quadro normativo in materia di formazione per il personale è adeguato (in particolare i requisiti relativi alla salute e sicurezza dei lavoratori). Tutavia secondo AREA esiste la necessità di requisiti di formazione e certificazione specifici per refrigeranti alternativi. • Alcuni ostacoli sono costituiti dalla mancanza capillare di strutture di formazione, dalla fornitura di formazione pratica e anche, in un computo totale, dal numero di personale qualificato. • Alcune Associazioni di Tecnici del Freddo stanno cercando nuovi spazi occupazionali per i loro membri e potrebbero quindi positivamente promuovere e agevolare l’accesso alla formazione. AREA tramite i propri membri può provvedere a sostenere la Commissione nella traduzione in diverse lingue dei testi formativi esistenti. • Sarebbe opportuno che le autorità competenti a tutti i livelli, prendessero in considerazione modi per incoraggiare maggiori investimenti in strutture di formazione, in collaborazione con le Associazioni che rappresentano gli appaltatori e i fornitori di attrezzature, così come Università, Centri di Formazione professionale, sindacati e Istituti di formazione privati. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


Una Chillventa da record! Nuovi record per la grande fiera della refrigerazione di Norimberga. Un numero di visitatori senza precedenti e grande successo per il Chillventa AWARD. Alla sua quinta edizione Chillventa ha ancora una volta trasformato il Centro Esposizioni di Norimberga nel più grande e più importante raduno internazionale per la comunità della refrigerazione, condizionamento, ventilazione e pompe di calore. Una maratona di tre giorni con il 5% di visitatori e il 13% di aziende in più rispetto al 2014. “Siamo molto soddisfatti di Chillventa 2016. Un totale di 982 aziende provenienti da tutto il mondo hanno presentato i loro prodotti e servizi a 32,206 visitatori. Due terzi degli espositori sono provenienti da fuori della Germania e il gruppo dei visitatori internazionali è pari al 56% del totale, riflettendo pienamente l’impegno eccezionale per questo evento da parte del settore a livello mondiale. Tutto questo rende Chillventa uno dei più importanti eventi internazionali ospitati da NürnbergMesse” dichiara Richard Krowoza, membro del consiglio di amministrazione, NürnbergMes-se. La vasta gamma di prodotti ha offerto un’eccellente e approfondita panoramica del settore. Sono stati trattati, negli incontri di approfondimento, i principali temi di attualità del settore: obiettivi climatici, Ecodesign, efficienza energetica. In questo contesto, i refrigeranti giocano un ruolo fondamentale. Chillventa CONGRESS Il motto “Chillventa Connecting Experts” è pienamente realizzato nel CHILLVENTA CONGRESS. 260 delegati provenienti da 31 paesi hanno partecipato al Chillventa Congress assicurando un altissimo livello scientifico. Gli argomenti principali del simposio sono stati: “i pressanti obiettivi climatici, i nuovi gas refrigeranti, le tendenze nel campo degli elettrodomestici, il ciclo

Rankine, lo strumento Gapometer, le pompe di calore ad alta temperatura” ha dichiarato il Presidente CHILLVENTA CONGRESS Rainer Jakobs Al Convegno internazionale si sono aggiunti 180 forum tematici sugli sviluppi dei prodotti, le innovazioni e le applicazioni. Tra i tanti temi le applicazioni degli idrocarburi, gli aspetti di sicurezza, il funzionamento sicuro ed igienico delle torri di raffreddamento, l’Internet of Things (IoT). Chillventa AWARD Il premio Chillventa Award è stato assegnato per la prima volta. E’ teso a valorizzare i team di esperti (progettisti, costruttori di impianti, committenti/gestori) che, in forza di una collaborazione esemplare andante oltre gli standard tecnici, realizzano un progetto che convince per quanto concerne la funzionalità, il consumo energetico e le innovazioni tecniche. Nella sua valutazione la giuria, fedele al motto “Chillventa Connecting Experts”, ha tenuto conto in particolar modo dell’interazione dei soggetti coinvolti nel progetto a partire dalla definizione del compito, la progettazione e la costruzione dell’impianto fino alla messa in funzione e all’esercizio dello stesso. I premi sono stati assegnati in quattro categorie: refrigerazione commerciale, refrigerazione industriale, climatizzazione e pompe di calore. Nella refrigerazione commerciale il premio è stato assegnato a un progetto realizzato per la Cytec Solvay di Östringen di un refrigeratore walk – in funzionante a R134a/R744 a cascata, nella categoria refrigerazione industriale invece ad un impianto ad ammoniaca per il birrificio Paulaner. Nelle pompe di calore ha avuto la meglio il progetto commissionato dalla catena di supermercati Dm Markts per il riscaldamento degli spazi di vendita; l’aria condizionata ha premiato invece un team che ha progettato e realizzato la sostituzione di un generatore di freddo con un compressore a pistone convenzionale per Rupp + Hubrach La giuria ha inoltre assegnato un premio speciale al progetto Nuovi edifici per TWK (Test- und Weiterbildungszentrum Wärmepumpen e Kältetechnik GmbH) realizzati a Stutensee.


Speciale corso di tecniche frigorifere per i soci ATF

Quando il freddo è più caldo del caldo e “il sotto sta in alto”: giochi di parole nel circuito frigorifero 198ª lezione di base PIERFRANCESCO FANTONI ARTICOLO DI PREPARAZIONE AL PATENTINO FRIGORISTI

CENTONOVANTOTTESIMA LEZIONE SUI CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 19 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2017, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it

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Introduzione Non sempre le idee intuitive sono vincenti per comprendere i significati tecnici. Certe volte le parole ingannano, e ci fanno credere che le cose stiano in un certo modo. Invece non è così. Allora giochiamo con le parole e parliamo di due procedure indispensabili per la buona conduzione di un impianto frigorifero. L’ambiguità di certi termini Il Centro Studi Galileo svolge in tutta Italia corsi di base di tecniche frigorifere. Tali corsi sono rivolti a coloro i quali si addentrano per la prima volta nel settore e desiderano cominciare a comprendere come funziona un circuito frigorifero, quali sono i suoi componenti principali, quali funzioni svolgono. Talvolta un’infarinatura di base già esiste, magari anche una vaga idea, anche semplicemente fondata su ciò che si è visto in qualche occasione o si è “rubato” da qualche collega più esperto. Capita, talora, che quei pochi concetti che si conoscono vengono appresi non tanto da fonti corrette ma vengano costruiti sulla base di deduzioni personali fondate su piccole esperienze personali maturate nel tempo e poi rielaborate nei significati in maniera un po’ grossolana. A tali “misunderstanding” talvolta contribuiscono le parole stesse che fanno parte del lessico del frigorista.

Può essere il caldo più freddo del freddo? Nel campo frigotecnico esistono due concetti fondamentali che è basilare vengano compresi e posseduti da chi desidera lavorare in questo settore. Idee semplici, che presentano elementi comuni per certi versi, e che stanno alla base delle competenze del tecnico del freddo. Surriscaldamento e sottoraffreddamento. Chi si approccia per la prima volta a questi due concetti in maniera intuitiva è portato a pensare, semplicemente basandosi sulla composizione delle due parole, che surriscaldamento indichi qualcosa di caldo, estremamente caldo, dato che nel significato comune qualcosa che si trova ad alta temperatura viene detto, per appunto, surriscaldato. Con la stessa logica, si giunge a concludere che il sottoraffreddamento indichi qualcosa che si trova a bassa temperatura, dato che la parola contiene la parola “raffreddamento” il cui concetto viene poi ulteriormente rinforzato dal prefisso “sotto”. Chi si abbandona a tale modalità di interpretazione del lessico, poi si trova in difficoltà a comprendere il reale significato dei due concetti, soprattutto perchè non comprende come possa avvenire che “qualcosa di caldo” possa avvenire nell’evaporatore, che per definizione è il componente più freddo del circuito frigorifero e come, allo stesso modo, “qualcosa di freddo” possa interessare il condensatore, che normalmente lavora a temperature elevate.


Quando cambia il riferimento Ovviamente chi non si avvicina per la prima volta a questi concetti ne conosce profondamente il loro significato. Ma rispolverare quali sono le idee di base delle tecniche frigorifere non fa mai male. Come ben sappiamo, un vapore si dice surriscaldato quando, in costanza di pressione, aumenta la propria temperatura al di sopra di quella di saturazione. Quest’ultima rappresenta la temperatura alla quale si svolge il cambiamento di stato, da liquido a vapore. Fino a quando il liquido è in fase di evaporazione, la sua temperatura coincide con quella di saturazione e tale rimane fino a quando il cambiamento di stato non si conclude. Solo in seguito, somministrando ulteriore calore al vapore che si è formato, esso aumenta la sua temperatura e così si surriscalda. Ma tale aumento avviene rispetto ad un riferimento di temperatura di basso valore, giacchè nell’evaporatore la temperatura di saturazione è notoriamente bassa. Quindi, e qui entra in scena il gioco di parole, il vapore si scalda rispetto ad un riferimento freddo e quindi, pur surriscaldato, si trova anch’esso a bassa temperatura. Un caldo freddo, insomma. Quando parliamo di sottoraffreddamento del liquido il nostro riferimento rimane sempre la temperatura di saturazione, solo che essa non ha più lo stesso valore che ha quando ci trovia-

Figura 1. Strumenti necessari e misure da eseguire per il calcolo del surriscaldamento.

mo nell’evaporatore, ma un valore ben più elevato. Infatti la pressione del refrigerante, pressione che “regola” il valore della temperatura di saturazione, nel passaggio da evaporatore a condensatore è fortemente variata, essendo aumentata grazie al lavoro

del compressore. Quindi, in termini di temperatura, il nostro riferimento è ben diverso rispetto al caso appena illustrato del surriscaldamento. Chiarito questo, allora, possiamo spiegare, sulla falsariga di quanto fatto per il surriscaldamento, come si determi-

Figura 2. Strumenti necessari e misure da eseguire per il calcolo del sottoraffreddamento.

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na il sottoraffreddamento. Un liquido si dice sottoraffreddato quando, in costanza di pressione, diminuisce la propria temperatura al di sotto di quella di saturazione. Quest’ultima rappresenta la temperatura alla quale si svolge il cambiamento di stato, da vapore a liquido. Fino a quando il vapore è in fase di condensazione, la sua temperatura coincide con quella di saturazione e tale rimane fino a quando il cambiamento di stato non si conclude. Solo in seguito, sottraendo ulteriore calore al liquido che si è formato, esso diminuisce la sua temperatura e così si sottoraffredda. Sopra e sotto Quindi, come appena spiegato, il liquido che viene raffreddato risulta essere più caldo di un vapore che viene scaldato. Questioni di saturazione,

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appunto. Nella figura 1 e nella figura 2 vengono illustrati il fenomeno del surriscaldamento e del sottoraffreddamento assieme alle modalità di misura ed agli strumenti necessari per la loro realizzazione. Se vogliamo, esiste un’altra singolarità che riguarda il surriscaldamento ed il sottoraffreddamento. In questo caso non vi è alcuna spiegazione fisica da citare in quanto è un puro e semplice gioco di parole. Infatti il raffreddamento sotto la temperatura di saturazione avviene nella parte di alta del circuito, nel condensatore, ed il riscaldamento sopra la temperatura di saturazione avviene nella parte di bassa del circuito, nell’evaporatore. Insomma: il sotto sta in alto e il sopra sta in basso. Così come il caldo è più freddo del freddo. Ma, ripetiamo, è solo un puro gioco di parole. ● È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

RIVISTA DIGITALE Tutte le riviste possono essere pure sfogliate online in formato digitale. Al seguente link: http://bit.ly/rivista9-2016 può prendere visione delle ultime notizie dal mondo della refrigerazione e del condizionamento


GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte centosessantunesima) Sedicesimo anno

A cura dell’ing. PIERFRANCESCO FANTONI

ODP: Ozone Depletion Potential (potenziale di impoverimento dell’ozono). Indice che viene calcolato per stabilire l’impatto che un certo tipo di prodotti chimici comporta sulla distruzione dell’ozono stratosferico. Tra tali prodotti si annoverano i refrigeranti di natura chimica che contengono cloro. Il valore di ODP che caratterizza ogni singolo refrigerante non risulta essere un valore assoluto, ma un valore riferito convenzionalmente ad un fluido preso come riferimento. Normalmente si assume come valore di ODP pari a 1 quello dell’R11. Più è alto il valore dell’ODP, maggiore è l’impatto che il refrigerante ha sullo strato di ozono atmosferico. Tutti i refrigeranti CFC presentano valori dell’ODP molto elevati: avendo una composizione chimica molto stabile riescono a raggiungere gli strati più esterni dell’atmosfera terrestre ove il cloro che si libera da essi contribuisce a diminuire la quantità di ozono libera reagendo chimicamente con esso. I refrigeranti HCFC hanno valori di ODP più contenuti, contenendo meno cloro dei CFC. I refrigeranti HFC e gli HFO, non contenendo cloro, hanno un valore dell’ODP nullo e quindi non sono lesivi dell’ozono atmosferico. A causa di tale effetto sull’ambiente, è vietato l’uso dei refrigeranti CFC e HCFC nei nuovi impianti frigoriferi e nella manutenzione di quelli già esistenti.

PSIG: Pounds per Square Inch Gauge (libbre su pollice quadrato relativi). Unità di misura della pressione relativa (cioè riferita alla pressione atmosferica) in uso nei Paesi di cultura anglosassone. Scorrevolezza: Proprietà che caratterizza gli oli utilizzati nella refrigerazione e nel condizionamento. La scorrevolezza di un olio viene espressa nella pratica mediante la misura del suo punto di scorrevolezza, ossia del punto a cui corrisponde la più bassa temperatura a cui un determinato tipo di olio riesce a scorrere secondo le specifiche fornite da opportune norme. Il punto di scorrevolezza per un dato tipo di olio diminuisce se l’olio si miscela con il refrigerante, per cui, normalmente, negli impianti frigoriferi non si verificano particolari problemi di scorrevolezza dell’olio, in quanto esso si trova quasi sempre miscelato con il refrigerante. Fa eccezione a questa consuetudine l’ammoniaca che, non essendo miscibile con l’olio, non ne abbassa il suo punto di scorrimento per cui i lubrificanti utilizzati con tale tipo di refrigerante debbono possedere un punto di scorrevolezza di valore già abbastanza ridotto intrinsecamente Tappo fusibile: Dispositivo di protezione dei circuiti frigoriferi che viene utilizzato per limitare eventuali elevate pressioni che si dovessero verificare in caso di sovrariscaldamenti/sovrapressioni all’interno del circuito. L’intervento del tappo fusibile provoca la perdita completa di tutta la carica di refrigerante in quanto una volta intervenuto non vi è possibilità di arrestare la fuoriuscita del refrigerante fino a quando la sua pressione è maggiore di quella dell’aria atmosferica. Per ragioni ambientali, in taluni tipi di impianti è proibito utilizzare tappi fusibili che scaricano direttamente in atmosfera. Valvola pilota: Valvola che comanda il funzionamento della valvola a 4 vie per l’inversione del ciclo frigorifero. Tale valvola è composta da una bobina in grado di comandare lo spostamento di un piccolo pistoncino

contenuto all’interno del suo corpo grazie al suo stato di eccitazione/diseccitazione. La posizione di tale pistoncino determina, attraverso due tubi capillari che la collegano alla valvola principale, l’alta o la bassa pressione nelle due camere esterne della valvola a 4 vie. In base a tali pressioni un secondo pistone collocato nella camera centrale del corpo-valvola si posiziona in modo tale da deviare opportunamente il gas ad alta pressione e quello in bassa pressione verso i due scambiatori di calore del circuito, uno posizionato internamente e l’altro esternamente all’ambiente da condizionare. Zonizzazione: Sistema di suddivisione ideale di un ambiente finalizzato ad individuare differenti aree omogenee dal punto di vista delle esigenze climatiche. Attraverso la zonizzazione si parcellizza un’area di dimensioni più o meno grandi, individuando le diverse caratteristiche di climatizzazione che sono necessarie per ognuna di esse. Così, può accadere che alcune zone abbiano la necessità di essere raffrescate mentre altre, nel contempo, debbano essere riscaldate. Ulteriormente, tra quelle che debbono essere raffrescate, è possibile stabilire diversi livelli termoigrometrici, a seconda dei differenti carichi termici e del contenuto di umidità che insistono su di esse. Allo stesso modo è possibile procedere per il riscaldamento. Attraverso tale soluzione è possibile centralizzare l’impianto di raffrescamento/riscaldamento utilizzando più unità interne, ciascuna a servizio di una specifica zona, in grado di funzionare indipendentemente una dall’altra. Questo permette di dimensionare l’impianto secondo carichi termici massimi inferiori rispetto a quelli che si avrebbero senza procedere a tale espediente e quindi di ottimizzare la spesa iniziale imputabile al costo della macchina, nonché di risparmiare sui costi di funzionamento della stessa. ● Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.

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I gas refrigeranti alternativi DuPont® Opteon® Ridurre le emissioni di “gas serra” oggi è semplice e possibile, senza cambiare tecnologia ed in sicurezza

Opteon® XP10

Opteon® XP40

Opteon® XP44

R-513A

R-449A

R-452A

GWP

631

1.397

2.141

CLASSE

A1

A1

A1

SOSTITUISCE

R-134a

R-404A, R-507

R-404A, R-507

APPLICAZIONI

Refrigerazione TN, Chiller

Refrigerazione BT

Trasporti refrigerati

Capacità frigorifera superiore al R-134a e COP simile

Efficienza energetica superiore al R-404A ed R-507

Efficienza energetica e temperature di scarico simili a quelle con R-404A ed R-507

REFRIGERANTE N° ASHRAE

NOTE

Rivoira Refrigerants S.r.l. - Gruppo Praxair Tel. 199.133.133* - Fax 800.849.428 sales.rivoira.refrigerants@praxair.com

Il Regolamento Europeo F-Gas n°517/2014 richiede di abbandonare rapidamente l’uso dei gas refrigeranti ad elevato GWP (indice di “Riscaldamento Globale”). I primi gas ad essere eliminati saranno quelli con GWP>2500, come i refrigeranti per le basse temperature R-404A ed R-507. Le alternative sono ora disponibili: i gas DuPont Opteon® sono refrigeranti a base di HFO, a basso GWP, che possono essere utilizzati in sicurezza (classe A1 = non infiammabili e non tossici) negli impianti di refrigerazione tradizionali. Rivoira Refrigerants è a disposizione per qualsiasi informazione sui prodotti e per un supporto tecnico al fine di facilitare la transizione verso i nuovi refrigeranti Opteon®.

* il costo della chiamata è determinato dall’operatore utilizzato.

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