2022 in Nuremberg REFRIGERAZIONE, R CONDIZIONAMENTO C E POMPE DI ECALORE CONTRIBUISCONO CONTRIBUISCONOALLA TRANSIZIONE TECOLOGICA: VEDI TUTTI I VDATI! ALL’INTERNO Miscele zeotrope con forte glide di temperatura Approfondiamo la nuova tazioneRegolamen-F-Gas Parola all’esperto: La lubrificazione e il lubrificante OSSA C I A Z I O NE DEI T E CNICI D E L F R E ODD ATF membro Air conditioning and RefrigerationAssociationEuropean LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.461 / SETTEMBRE ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO Anno XLVI - N.7 / SETTEMBRE - 2022 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato
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“Estrarre il calore da una risorsa naturale come l’acqua di falda, il terreno o l’aria e trasferirlo all’impianto di riscaldamento, è quello che fanno i sistemi di riscaldamento TEON, che sviluppa, produce e commercializza soluzioni innovative per il riscaldamento e il raffrescamento di edifici. Le pompe di calore sono un dispositivo che può produrre climatizzazione usando calore da fonte naturale, inesauribile e gratuita, per riscaldare o rinfrescare gli ambienti. Eliminare gas, gasolio o gpl, significa andare nella direzione dell’autonomia energetica. Il risparmio è alto: con il geotermico la bolletta si dimezza; abbinando la pompa di calore al cappotto termico si risparmia anche oltre: 70% sul gas e 80/90% sul gasolio. Tutto questo senza dover sostituire i radiatori esistenti, sia in condominio che in abitazioni singole o villette. È un modello sostenibile e concreto per riscaldarsi da subito!” Ferdinando Pozzani Amministratore Delegato
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Editoriale Fiere, cambi normativi, rinnovi delle certificazioni e progetti europei: il Freddo si prepara ad affrontare la stagione più “calda” di sempre M. Buoni - Former President w/ “International Affairs” mandate - AREA, Segre tario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo I dati di RefrigerazioneISPRA:e condizionamento: serie storica e scenari delle emissioni di gas Tecniciserraspecializzati negli ultimi corsi e patentini
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/7INDUSTRIA & formazione Sommario NUMERO 7 / SETTEMBRE 2022
La rivista viene inviata a: 1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) Impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) Impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
Direttore Responsabile Enrico Buoni
Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: www.centrogalileo.itwww.industriaeformazione.itinfo@industriaeformazione.it
Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi
Principi di base del condizionamento dell’aria Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria: elementi per l’espansione della sezione P. Fantoni - 234° Lezione Parola all’esperto: La lubrificazione e il lubrificante G. Cattabriga - Docente Centro Studi Galileo Concetti di base sulle tecniche frigorifere Nato il 4 luglio di 11 anni fa: come la questione ambientale ha investito i tecnici del freddo P. Fantoni - 255° Lezione Approfondiamo la futura Regolamentazione F-Gas: Parte 1 | Registrazione interventi e banca dati – Parte 2 | L’importanza della formazione – Parte 3 | Gli split a idrocarburi – Parte 4 | Il cavillo degli impianti commerciali non ermeticamente sigillati Ultime Notizie: IRAC2022 Irlanda, ci siamo: ecco le nuove date! - Danfoss scrive all’As sociazione del freddo Ucraina - Anche EMERSON lascia la Russia - ATF, evento esclusivo per i soci il 30 settembre a Casale Monferrato!- Giornata mondiale della refrigerazione: Africa ed Europa unite per il freddo - Nuova FGas, ecco il position paper di AREA. Incontro con il Governo della Repubbli ca Ceca per discutere delle normative in arrivo - Europa, ecco chi si occuperà della nuova regolamentazione F-Gas - Il MITE ascolta il freddo: nel mirino la nuova revisione F-Gas - Il freddo unito ringrazia il Ministero per l’incontro sulla revisione del regolamento F-Gas - Centro Studi Galileo e ATF, ancora un successo a MCE: tutto esaurito al convegno! - Il freddo è fondamentale: disponibile la registrazione del super webinar CSG per la giornata mondiale della refrigerazione 2022 - Webinar CSG, disponibile la registrazione di “ la vorare in sicurezza con refrigeranti ad alta (a3) e bassa (a2l) infiammabilità: accortezze e attrezzatura”
continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF)
Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentodiciannovesima) - A cura di P. Fantoni Foto in copertina: MCE 2022 un successo il convegno CSG/ATF in collaborazione con i Partners. Appuntamento a Chillventa 11-13 ottobre. Arrivederci a Norimberga! N. 461 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076 3159 oppure su CCP 10763159 entram bi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to. 1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00 Abbonamento annuale estero € 91,00
L’impatto del protocollo di Montreal e della catena del freddo sugli obiettivi per lo sviluppo sostenibile F. Menten - UNIDO Miscele zeotrope con forte glide di temperatura A. Cavatorta - REFCO sas Nuovo compressore per R744 transcritico: nuove frontiere nella refrigerazione industriale e nel riscaldamento M. Bonfanti - Officine Mario Dorin ll futuro della produzione ittica ha bisogno di raffreddamento e riscaldamento T. Funder-Kristensen - Danfoss Climate Solutions
Your community –live and in person! Nuremberg 11 13.10.2022 It’s finally time for the industry to come together again at the world’s leading exhibition for refrigeration with AC, ventilation and heat pump technology. Come and be part of the live event and meet experts and suppliers from around the world! Chillventa offers you the best overview of the market plus knowledge transfer at the highest professional level. Get your ticket today! Learn chillventa.de/join-usmore:
Il mese di luglio ha visto temperature record, ma abbiamo potuto comun que continuare a lavorare e a vivere in ambienti freschi e salubri grazie agli impianti di condizionamento e alle logiche di ventilazione meccani ca controllata. I Tecnici sono all’ope ra come non mai per completare in stallazioni, effettuare manutenzione e riparare gli impianti, oggi diventati un bene di prima necessità non solo per le realtà aziendali ma anche per milioni di famiglie.
Su queste stesse pagine lo abbia mo ribadito a più riprese: “Il Freddo è fondamentale”, parafrasando il motto dell’ultima Giornata Mondiale della Refrigerazione. Non si tratta di una frase fatta: basta leggere un quotidiano o guardare un telegior nale per rendersi conto di quanto i cambiamenti climatici stiano condi zionando le nostre vite, e quanto il settore HVACR possa essere una delle risposte più efficaci al proble Ognima. volta che acquistiamo un pro dotto al supermercato, accendiamo il computer, ci colleghiamo al web o prendiamo un farmaco possiamo star certi che, in qualche modo, il Freddo ha avuto un ruolo nel rende re possibile questo semplice gesto, dalla conservazione delle materie prime e degli alimenti alla gestione dei sistemi di raffreddamento.
Freddo
prepara ad affrontare la stagione più “calda” di sempre
Marco Buoni Presidente uscente con mandato agli Affari Internazionali AREA Air Conditioning and EuropeanRefrigerationAssociation, 24 Associazioni europee 21 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo
EDITORIALE Nella foto il convegno svolto il 30 giugno presso la fiera MCE: oltre 100 persone hanno partecipato ad un evento in cui i massimi esperti italiani ed internazionali inclusi EPEE, AREA, Accredia, Ispra, Eurovent, Assoclima, Assocold etc... hanno presentato i regolamenti presenti e futuri e il trend importante sulle pompe di calore
/9INDUSTRIA & formazione NUMERO 7 / SETTEMBRE 2022
Fiere, cambi
progetti europei:
MCE: IL FREDDO TORNA IN FIERA Per il settore il periodo è caldo e non solo da un punto di vista “meteoro logico”. L’estate si è aperta con due eventi fondamentali. La Giornata Mondiale della Refrigerazione, per l’Italia, Centro Studi Galileo e ATF hanno partecipato con un super webinar al quale hanno preso parte una decina delle principali aziende partner, e la 42° edizione di Mostra Convegno Expocomfort (MCE), ri mandata più volte dal 2020 a causa della pandemia e tornata finalmente ad accogliere migliaia di aziende e visitatori all’interno dei padiglioni di Rho Fiera Milano, per una intensis sima manifestazione durata quattro giorni. Anche in questo caso, Centro Studi Galileo e ATF sono stati protagonisti di uno degli eventi più ap prezzati. Il convegno, “Dalla F-Gas ai Refrigeranti Alternativi – Impatto su impianti nuovi ed esistenti”, ha coinvolto una ventina di relatori nel corso della giornata e ha messo Tec nici e addetti del settore, direttamen te a contatto con alcuni dei massimi esperti del freddo italiano e inter nazionale, rimarcando, ancora una volta, la strettissima collaborazione che lega Europa, grazie alla presenza del Former President di AREA, Marco Buoni, responsabile affari in ternazionali, e Africa, tramite la par tecipazione del docente CSG Madi Sakandé, presidente di U-3ARC. Se ampio spazio è stato dedicato alle soluzioni per un freddo efficiente normativi, rinnovi delle certificazioni e il si
NUOVA F-GAS, RIVOLUZIONE IN ARRIVO Non stupirà nessuno scoprire come l’ormai imminente revisione della Regolamentazione F-Gas sia stata al centro del dibattito sia nelle interviste che negli interventi di WRD ed MCE. L’attuale bozza sta infatti facendo discutere con veemenza gli addetti ai lavori, divisi tra chi la giudica ancora troppo soft, chi la ritiene adeguata e chi invece teme che possa trasformarsi in un boomerang, con limitazioni troppo severe che potrebbero non solo impedire di investire su tecnologie molto “green” (anche se basate su refrigeranti ad alto GWP), ma anche favorire indirettamente il proliferare di una nuova ondata di traffici illegali per acquisire in modo improprio i gas oggetto di phase down. L’avvento dei refrigeranti naturali, che affiancheranno le miscele nell’arduo compito di sostituire gli HFC, comporterà in ogni caso notevoli sfide tecniche per via dell’infiammabilità che li caratterizza: risulta quindi fondamentale assicurarsi che chi si occuperà di questo tipo di installazioni sia assolutamente preparato (con corsi formazione e relative certificazioni) e all’altezza del compito. Inoltre, l’attuale crisi energetica imporrà soluzioni radicali in tutta Europa: il solo piano RePowerEU prevede ad esempio l’installazione di oltre 30 milioni di pompe di calore entro il 2029 per liberare l’UE dalla dipendenza dal gas russo, un altro fattore che sicuramente influenzerà le scel-
10/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione datifgas) si era parlato dei dati e delle informazioni raccolte con i numeri degli impianti censiti, dei refrigeranti aggiunti e recuperati e dei vari interventi, oltre a ricerche perdite, ispezioni periodiche e operatori e tecnici coinvolti (Fonte: Ecocerved, gestore di bancadati-fgas.it). L’Inventario include una stima delle emissioni di gas fluorurati (F-Gas) SF6, NF3e PFC e HFC,a partire dal 1990, per diversi settori di utilizzo. L’ultimo aggiornamento (Inventario 2022) fornisce la serie storica delle emissioni dei gas fluorurati dal 1990 al 2020. Tratto dall’intervento dell’Ing. Federica Moricci (nella foto) di ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, svolto al convegno CSG presso Mostra Convegno 30 giugno 2022. Testo redatto in collaborazione con l’Ing. Barbara Gonella Per il testo e i dati completi vedi la presentazione su bit.ly/ISPRA_HFC
refrigeranti.ne
REFRIGERAZIONE E CONDIZIONAMENTO: SERIE STORICA E SCENARI DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA
del Centro Studi Galileo con un tour di incontri formativi che, oltre a fare chiarezza sul futuro del settore, forniranno utilissime informazioni su come procedere per rinnovare il proprio patentino e poter continuare a lavorare senza interruzioni.
DIECI ANNI DI PATENTINI: CENTRO STUDI GALILEO ATTRAVERSA L’ITALIA Manca sempre meno ad un altro momento di importanza capitale per i Tecnici del Freddo di tutta Italia: con l’approssimarsi al decimo “compleanno” del Patentino Frigoristi, si avvicina anche la scadenza delle certificazioni al tempo acquisite: per questa ragione, il CEO del Centro Studi Galileo, Marco Buoni, visiterà una dopo l’altra tutte le sedi italiae sostenibile, presentate dalle aziende partner del Centro Studi Galileo, l’evento è stato caratterizzato da diversi interventi esposti anche dalle principali realtà istituzionali interessate, in particolar modo ISPRA Ambiente, EPEE, Assocold, Eurovent, Accredia e Assoclima. L’evento ha dato inoltre a Industria&Formazione l’opportunità di intervistare ancora una volta i principali protagonisti del Freddo presenti in fiera, per sentire direttamente da chi lavora ogni giorno nel settore i cambiamenti e le novità che ci aspetteranno nei prossimi mesi.
Il Tour Re:PIF si concluderà il 30 settembre tra le mura del Castello di Casale Monferrato, con una celebrazione conclusiva dedicata ai soci di ATF: un momento fondamentale non solo per la propria crescita professionale, ma anche per incontrarsi dal vivo e visitare una delle città cardine per la storia del Freddo Italiano. te dell’industria negli anni a venire. Inoltre, è stato richiesto anche un raddoppio annuale delle installazioni di pompe di calore.
Nel corso del Convegno “Dalla FGas ai Refrigeranti Alternativi: impatto su impianti nuovi ed esistenti”, organizzato e coordinato dal Centro Studi Galileo nel corso della 42° edizione di Mostra Convegno Expocomfort, Federica Moricci, Tecnologa di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ha presentato una relazione, scritta di concerto con Barbara Gonella. Tale rapporto concerne l’inventario delle emissioni dei Gas Serra utilizzati nella refrigerazione e condizionamento, realizzato dall’istituto su incarico del Ministero italiano della Transizione Ecologica (MiTE) con cadenza annuale nell’ambito della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, usufruendo di moltissimi dati e informazioni presenti nel registro online italiano: la Banca dati F-Gas. Già a inizio anno, (link: bit.ly/BancaI DATI DI ISPRA: Dati forniti dall’ istituto per il controllo ambientale delle emissioni di gas ad effetto serra, in questo caso
FAQ A2L
Grazie al nostro vasto portafoglio prodotti qualificato per refrigeranti A2L che include unità condensatrici, compressori e componenti, passare ai refrigeranti ad ultra-low GWP è semplice e sicuro.
Rispondiamo alle vostre domande TermostatiRegolatorielettronici solenoidiValvoleValvole di termostaticaespansionepressostatiCartucce condensantiUnitàinternePressostati CompressoriScambiatoridicaloredisidratatoriFiltri Regolatori di velocità ventilatoredel Spie Valvoleliquidodelasfera condensatriciUnitàesterne
Refrigeranti A2L: le basi Scopri di più sulla classificazione A2L, quali refrigeranti rientrano in questa categoria, i principali benefici e le loro prestazioni. Utilizzo in sicurezza dei refrigeranti A2L Cosa significa in pratica “leggermente infiammabile”, diversi livelli di infiammabilità e come utilizzare i refrigeranti A2L in sicurezza. Applicazioni A2L e selezione dei refrigeranti Come e perchè scegliere il refrigerante A2L più adatto ad una specifica applicazione, benefici degli A2L rispetto ad altri refrigeranti naturali, e perchè sono a prova di futuro.
Leggi tutte le FAQ A2L Scansiona il QR code con la fotocamera del tuo smartphone.
I refrigeranti naturali leggermente infiammabili A2L rappresentano una soluzione semplice e conveniente per ridurre il GWP di oltre il 90%. Leggi le nostre FAQ per scoprire che utilizzare i refrigeranti A2L è assolutamente sicuro.
Pronti alla transizione verso gli A2L Scopri la più ampia gamma di soluzioni per la refrigerazione A2L-ready La transizione ecologia è in atto.
Ipotizziamo
Si nota che nelle apparecchiature vendute si sono eliminati i gas ad alto effetto serra come R404A e R507A, rimangono quindi R410A anche’esso a prossima diminuzione e R32. Si vedono per la prima volta diversi “nuovi” gas come R1234ze, R513A etc...
Oltre il 70% in peso dei gas recuperti è costituito da R-404A, R-134a, R-507A Grafici dell’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale, didascalie a cura del Centro Studi Galileo.
Questo grafico rappresenta le serie storica delle emissioni di gas fluorurati ad effetto serra (NB che non tiene conto dei refrigeranti utilizzati precedentemente e cioè CFC e HCFC tipo R22 anch’essi potentissimi gas serra e anch’essi eliminati grazie alla trasformazione tecnologica e di refrigeranti adottata dal nostro settore negli anni ‘90 e ‘00)
L’uso di gas vergine è ancora predominante ma è in forte aumento il refrigerante riciclato e rigenerato creando una ottima spinta all’economia circolare e al rispetto dell’ambiente, infatti questi gas non rientrano nelle quote e possono essere utilizzati senza limitazioni. L’R32 sarà sempre più utilizzato nel condizionamento in futuro e vedremo quindi nella banca dati un crescere delle quantità i consumi e le emissioni future
12/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
14/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono utili per la for mazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità. DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG Samassa Fabrizio ACM DUE SRL Curno Niccolai Mirko ACQUATERMO Scandicci De Giorgi Alessandro ADG DICLIMATIZZAZIONERISC.DEGIORGI Lavagno Carenzi Matteo AIR BONAITA SPA Vanzaghello Fiori Mario AIR BONAITA SPA Vanzaghello ANDERCO AUREL EUGEN Vergato Di Mitro Francesco AS INSTRUMENTS SRL Torino Cemmi Stefano REFRIGERAZIONEASKI SRL Bedizzole Ruberto Alessandro AZ SRL Sesto San Giovanni Harpal Vikram Singh BLUERED SRL Cinisello B.Mo Porro Daniele CEREA PIETRO Anzano Del Parco CIPRIANO MIRKO Santa Maria A Monte Carbonari Luciano ASTROTEL DI CARBONARI Civitanova Marche Calandri Giovanni ATLAS COPCO ITALIA SRL Cinisello B.Mo Centofanti Alessandro AUTELCOM SPA Sambuceto Di San Giov. Teatino Giacalone Dino Eugenio CLIMAFLUID SRL Peschiera Borromeo Barla Lorenzo CMR TaggiaSRL Caviglia Alessandro CMR TaggiaSRL Roggeri Elia CMR TaggiaSRL Anche per i Tecnici di Pirazzoli SS corso completato con successo e foto di rito con il docente che li ha seguiti per tutta la durata del corso, Roberto Ferraris! Il corso, dedicato alle Tecniche Frigorifere di base, è stato svolto “ad hoc”, ossia direttamente all’interno degli spazi aziendali. TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS
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16/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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Centro Studi Galileo offre, oltre alla sua vastissima serie di corsi a catalogo, la possibilità di fornire corsi ad hoc, realizzati direttamente presso le sedi dei clienti e organizzati su misura in base alle specifiche esigenze. E’ il caso della Daikin Applied Europe di Roma, i cui Tecnici hanno frequentato con successo un corso, tenuto dai nostri docenti direttamente in sede.
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18/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione ARTE BIANCA SPA La Vore Francesco Piccinotti Luca Brescia FERROLI SPA Benetti Filippo S. Bonifacio MOLINARI SPA Bonaccini Stefano Caliumi Fabrizio Campogalliano RP SERVICE SRLS Romano Patrizio Pomezia WOLF ITALIA SRL Castoldi Alberto San Donato M.Se Konditamde Y. Dominique Ouedraogo Souleymane Yameogo Édouard Sawadogo Issa Bagre Ahmed Ousmane Paré SalambangaMamadouMahama Traore Tiefing Moustapha Gandema Boubacar Mihin Sidiki Zongo Dayâgnewende Augustin Kafando Jean Claude Kambwole Racine Loaba Y. Jean Gustave Kra Eric Kouadio Brian MohsenKennedyHedayati Dezfooli Ghouse Basha Shaik LucanasYolando Formentera Mumtaj MuhammadAli Waseem Shahzad Dhanasekar Natarajan Mohammed Ramadan Mohammed Ashour Richard Panganiban EliasHernandezJrDizon Yasa Anoardi DellaiDeDalChiarelloCerantolaLucianoDavideLuiginoLagoMarcoBoniAlexAndrea Floriani Enrico Vittorio Garberino Luca Lionello Enrico Meneguzzo Ferruccio Rinaldi RodighieroMorenoManuel Vanzo Stefano Lezione in corso! Gianfranco Cattabriga è da molti anni in forza al Centro Studi Galileo ed è uno dei docenti più apprezzati, protagonista di tantissimi corsi non solo in Italia, ma anche all’estero. Nella foto, scattata nella sede storica di Casale Monferrato, il docente illustra ai Tecnici il funzionamento degli impianti, durante la parte teorica dellaConlezione.ilritorno di MCE, i Tecnici hanno potuto trovare una sorpresa dedicata esclusivamente a loro: una postazione del tutto simile a quelle usate durante i corsi, ogni giorno allestita con strumenti forniti da un partner diverso (in foto quelli del leader di produzione e proprietà italiana Wigam), con la pos sibilità di assistere alle dimostrazioni e spiegazioni pratiche del docente Roberto Ferraris! TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SUGLI IMPIANTI A TRAMITEIDROCARBURIFAD CORSO AD HOC A BURKINAOUAGADOUGOUFASO CORSO AD HOC CONFARTIGIANATOPRESSO DI VICENZA CORSO AD HOC A DOHA QATAR
/19INDUSTRIA & formazione NUMERO 7 / SETTEMBRE 2022 CARAVATI IMPIANTI SRL Pometti Davide Arona CHIARA AMBIENTEPROFESSIONE Vaccargiu Daniele Roma CITE IMPIANTI DI CIAMPI E TESTONI SNC Aimo Gianluca Trino CLIMA TEAM MPL SRL Meazza Gabriele Milano COLLETTA ENERGY SRLS Colletta Paolo Parma CRETESCU EUGEN Firenze DIASORIN SPA Bondonno Fabrizio Tosetto SaluggiaDaniele EFFEBI COMPRESSORI SRL La Barbera Simone Arezzo ELETTROFRIGO SAS DI DE CARO LUCA & C De Caro Andrea Torino ARVEDA F.LLI SNC Arveda Pietro Ferrara CALLERI LUISA Roma CST DI ORTENSE Ortense Bruno Spoltore DECA IMPIANTI SRL De Cubellis Alessandro Gallarate EUROCLIMAKER SRL Cini AricciaAlessandro KLIMA SERVICE SRL Bossi MilanoDavide LA MIA ENERGIA SCARL De Nitto Nicola Cassino LORUSSO EMILIANO Sacrofano AIE CONDIZIONAMENTO SAS Fregiaro Roberto Vado Ligure PARODI GIANNI SRL Parodi GenovaGianni POLIMANTI PARIDE Fermo ERMINIOSANTAMBROGIO&CSRL Santambrogio Lorenzo Novate M.Se TERMICA DEMAR SNC De Francesco Salvatore Foiano Valfortore Casale Monferrato, corso di Tecniche Frigorifere (Specializzazione): terminata la parte teorica del corso, i Tecnici passano alla componente pratica, con la prova di brasatura! Solo dimo strando di aver compreso entrambe le parti del corso si otterrà l’OK del docente e la consegna dell’attestato, che testimonia il superamento del programma. Pirazzoli SS, Torino: i Tecnici valutano con attenzione le condizioni e la conformazione dell’im pianto prima di passare alla parte pratica del corso. I corsi ad hoc sono una soluzione como dissima ed efficiente messa a disposizione delle aziende dal Centro Studi Galileo: nessuno spostamento, possibilità di formarsi sui propri impianti e risparmio di tempo sono solo alcune delle ragioni che ne determinano il successo! TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SUGLI TRAMITEFOTOVOLTAICIIMPIANTIFAD TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL TRAMITEIMPIANTIIGIENIZZAZIONESANIFICAZIONECORSOEHVACFAD
20/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione ERRECOM SPA Mattavelli Paolo Perani PompeoGessicaStefania Travkina Olesya Deviardi Alessandro Foglio SawirisMatteoBishoi Wu CorzanoRong GALVAGNO MASSIMO Reggio Calabria GMC AIR SPECIALIST SRL Gratton BussolengoMarco HYDROSOLAR SRL Morelli Marco Borgo San Donato LEVORATO ODDONE Levorato Marco Vigonza MORESI CLAUDIO Bari MORRONE STEFANO Rimini REFRICOND SRL Romano Federico Augusta SAMIT SRL Finn Owen Francis Roma TRE IMPIANTIEMMESNC Alu’ Manuel Alu’ Massimiliano Genova AEB SRL Rosa ChivassoBarbara ARNEV SRL Vitale Antonio Cava De’ Tirreni BUILDING EVOLUTIONS SRLS Donati Umberto Roma CS IMPIANTI DI CAMPO Campo Salvatore Carate Brianza DI ELETTRICA SNC Guzzon Renato San Giuliano M.Se ESO SRL Perra Daniele Roma IDEALSERVICE SOC. COOP. Andreutti Patrick Pasian Di Prato IDROTECNICA SRL Cillo Antonella Nizza M.To LA NUOVA IDROTERM Cavallaro Andrea Pa Livornosquale Ferraris MANZONI MARCO Castel S.P. Terme MARCO IMPIANTISCIALPISRL Scialpi Marco Varese NEXTO GROUP Barbano Edoardo Casale M.To PIANETA SAT 2000 DI MICALI Micali AbbiategrassoStefano SAMATERM DI CARLINI Carlini Giovanni Roma SAR DI G. PELLEGRINO Pellegrino Giuseppe Novi Ligure In tutta Italia, sono tantissimi i Tecnici che hanno bisogno di conseguire (o rinnovare) le proprie certificazioni: anche a Roma, presso Bierrebi, gli allievi sono all’opera per conse guire il PIF! Nella foto, il Tecnico sta eseguendo una serie di misurazioni della temperatura sull’impianto didattico e userà i dati raccolti per operare nel modo migliore sulla macchina. Corso di Tecniche Frigorifere realizzato ad hoc presso Piraz zoli SS, a Torino! Seguiti passo dopo passo dai docenti CSG, i Tecnici di Pirazzoli hanno avuto l’opportunità di perfezio nare la propria formazione sul campo, operando sugli stessi impianti sui quali lavorano ogni giorno! TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SU PIANO DI QUALITÀ NECESSARIO PER LA CERTIFICAZIONE AZIENDA - REG. EU ROPEO TRAMITE2067/2015FAD
CHE
/21INDUSTRIA & formazione NUMERO 7 / SETTEMBRE 2022 ARINORD SRL Casati Debora Trezzo Sull’Adda CHIANESE ERNESTO Nato Jfc Hq Naples Napoli EPTA SPA Bevilacqua Marina Cadorin Francesca Zannin Francesca Nora LimanaPaolo FRIGORSERVICE SRL Orlando Elisa Sassari MADDALONI SRL Maddaloni Martina Catanzaro MAMMONE SRL Cagnani Cesare Fr. S. Grato Lodi PROSERVICE SRL Bartolomeoli Manuel Colli Al Metauro SAMIT SRL Finn Owen Francis Roma ALAR TERMOIMPIANTI SAS Arecco Alessandro Arenzano EDIL IDROELETTRICA SNC Pace MilanoAlessandro FENIM SRL Penate Hernandez Jorge CorvagliaFelix Roberto Nerviano INTERTONNO SRL Cugliari MaieratoPaolo NATO JFC HQ NAPLES Chianese Ernesto Napoli SANGALLI IMPIANTI SRL Colombo Raffaele Besana Brianza VS SPECIAL DESIGN SRL Petronzi Marco San Mauro T.Se Anche nella sede di Agliana (Toscana, nei pressi di Pistoia) si procede con le prove per conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi, fondamentale per poter acquistare e ma neggiare i gas fluorurati! Le sedi CSG sono ormai tornate a pieno regime: finita la parte teorica, che si svolge da remoto, i Tecnici possono scegliere la sede più vicina a loro per com pletare il loro percorso formativo!
Cosa legge un Tecnico del Freddo? Ma è ovvio! Dagli anni ’70 in avanti, Industria&Formazione è una lettura “obbligata” per ogni esperto HVACR che si rispetti! Ogni Tecnico che passa dalle sedi CSG riceve in omaggio una valigetta con materiali utili al corso e copie degli ultimi numeri della rivista! Richiedi a segreteria@associazioneatf.org le modalità per abbonarsi o solamente per ricevere una rivista in omaggio! Roma, si passa alla prova pratica di brasatura con il cannello in rame! Il Tecnico, una volta completata e superata la prova, riceve rà direttamente in azienda il Patentino Frigorista, che per i prossimi dieci anni gli permetterà di maneggiare e acquistare i gas fluorurati.
TECNICI HANNO SEGUITO IL CORSO SULLA BANCA DATI TRAMITE FAD TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL MANUTENZIONECORSO AVANZATA A CASALE MONFERRATO
22/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
L’impatto del protocollo di Montreal e della catena del freddo sugli obiettivi per lo sviluppo sostenibile
Franziska Menten UNIDO Figura 1 Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF REI SSA O C A Z O NE D C IC D E L ODD ATF Air conditioning an Refrigeration European
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) vede l’industria come un veicolo per accelerare lo sviluppo sostenibile e raggiungere gli OSS. Un esempio motivante di ciò è il ruolo svolto dall’industria nel raggiungimento degli obiettivi sempre più ambiziosi del Protocollo di Montreal e di tutti i progetti correlati nel settore della refrigerazione e del condizionamento Ildell’aria.Protocollo di Montreal ha trasformato le industrie di tutto il mondo, eliminando sostanze chimiche particolarmente dannose e, fin dall’inizio, accelerando il progresso in molti altri campi. Ciò include, ovviamente, lo sviluppo industriale, ma anche il trasferimento di tecnologia, la formazione professionale, la conservazione degli alimenti, la sicurezza dei trasporti, lo sviluppo delle capacità istituzionali, vari aspetti commerciali, trasparenza, cooperazione sud-sud, ecc. L’impatto del Protocollo di Montreal su così tanti aspetti, oltre alla protezione dello strato di ozono, lo ha reso particolarmente importante all’interno dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Inoltre, i suoi 17 OSS, dal 2015 hanno ispirato e spinto i decisori politici di tutto il mondo a intraprendere azioni di trasformazione, individualmente e collettivamente, per le persone, il pianeta e la prosperità. Un ottimo esempio è l’adozione dell’emendamento Kigali nel 2016 per l’eliminazione graduale degli HFC, che hanno un effetto minimo sulla riduzione dell’ozono ma un impatto importante sul riscaldamento globale. Riconoscendo il contributo degli HFC al cambiamento climatico, le parti del protocollo di Montreal hanno adottato l’emendamento Kigali, ampliando così il campo di applicazione del trattato in direzione di una lotta per il cambiamento climatico più ambiziosa.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (OSS/SDG) rappresentano l’impegno globale per costruire un futuro più sostenibile per tutti. Obiettivi questi concordati universalmente, affrontano le sfide ambientali, sociali ed economiche più urgenti del nostro tempo. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono ambiziosi e includono l’eliminazione della povertà estrema e della fame nel mondo, ma sono anche misurabili e attuabili, con obiettivi specifici da raggiungere entro il 2030. Gli obiettivi sono ampi, ma anche interconnessi, e riconoscono come i risultati inerenti a una sfera possano portare a progressi in un’altra. Il raggiungimento della sicurezza alimentare e il miglioramento dell’assistenza sanitaria contribuiscono all’eliminazione della povertà; la lotta contro il cambiamento climatico aiuta a proteggere gli ecosistemi e la salute umana e a promuovere la pace e l’inclusione sociale che si traduce in progressi verso un’economia globale più sostenibile. Con poco meno di dieci anni rimasti a disposizione per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, i leader mondiali hanno chiesto un “Decennio di azione”.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo so stenibile e i 17 OSS hanno riserva to un compito preciso per l’industria nell’Obiettivo numero 9: “Costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e so stenibile e promuovere l’innovazio ne”. Questo punto riconosce alcuni dei principali contributi dell’industria alla società moderna, ma ci invita anche a considerare il ruolo più am pio dell’industria nel guidare lo sviluppo sostenibile. Se applichiamo ogni OSS come un filtro indipendente, possiamo guar dare all’industrializzazione da 17 prospettive differenti e apprezzare il ruolo sempre più ambizioso dell’in dustria nell’agenda globale. Dal 1993, UNIDO ha lavorato fianco a fianco con industrie e istituzioni per eliminare gradualmente 65.186 tonnellate di ODP (Ozone Depla tion Potential – Potenziale di Impoverimento dell’Ozono), sostituendo ogni tonnellata di ODS (Ozone De plating Substances – Sostanze che riducono lo strato di Ozono) con una sostanza meno nociva o un nuovo procedimento. Sebbene le istituzioni abbiano svolto un ruolo importante
pi di progetti UNIDO per riflettere su come gli sforzi per migliorare le prestazioni ambientali del settore produttivo abbiano portato a soluzio ni sostenibili e permesso di puntare verso altre sfide globali. La raccolta mostra il lavoro innovativo dell’in dustria nello sperimentare nuove tecnologie e approcci per trovare le alternative più adatte ad aziende, settori e paesi, che servano da ispi razione ed esempio per gli altri. So prattutto, il loro compito va oltre l’eli minazione graduale e la sostituzione delle sostanze chimiche. In questa pubblicazione si dimostra come gli sforzi possano avere un impatto più ampio sulle nostre società e un effet to a catena sullo sviluppo sostenibile e in definitiva sottolinea il ruolo cru ciale dell’industria nel “Decennio di azione” per raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. La pubblicazione interattiva può es sere visualizzata https://adobe.ly/3adLWh8qui: Di seguito, verranno illustrati due esempi di come la catena del fred do stia influenzando ogni specifico OSS.
CATENA DEL FREDDO E OSS 2, “SCONFIGGERE LA FAME”: PORRE FINE ALLA FAME, RAGGIUNGERE LA SICUREZZA ALIMENTA RE, MIGLIORARE LA NUTRIZIONE E PROMUOVERE UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE. Sconfiggere la fame. Per cogliere l’enormità di questo obiettivo, dobbiamo guardare all’intera filiera ali mentare e comprendere ll viaggio che un prodotto compie per arrivare dal campo alla tavola. Questo viaggio lungo la catena del freddo, una serie ininterrotta di am bienti a temperatura controllata per il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione degli alimenti, inizia con la conservazione a freddo. La perdita annuale di cibo in tutto il mondo, a causa della conservazione inadeguata e della cattiva gestione della catena del freddo, ammonta a 475 milioni di tonnellate di alimenti, che potrebbero sfamare fino a 950 milioni di persone all’anno. Questo è certo: senza celle frigorifere efficaci e affidabili, non possiamo sconfigge nello sviluppo e nell’applicazione del quadro politico necessario, le indu strie con cui lavoriamo hanno ac cettato la sfida di riprogettare i loro prodotti e processi di produzione, in modo che siano compatibili con al ternative non ODS.
UNIDO, sotto la guida dall’Agenda 2030 e del nostro mandato di svilup po industriale inclusivo e sostenibile, ha aiutato le industrie a trasformare i loro modelli di produzione lineare. Da “prendere, produrre, buttare”, il nuovo approccio dell’economia cir colare si concentra su “ridurre, rici clare, riprogettare, ricostruire, riutiliz zare, recuperare”. Insieme, abbiamo anche assunto ambiziosi obiettivi socioeconomici, che vanno dall’u guaglianza di genere alla partecipa zione dei giovani, promuovendo un ruolo per tutti, indipendentemente da età, sesso, etnia o eventuali di sabilità..
In questo periodo, il lavoro della no stra Divisione UNIDO del Protocollo di Montreal è diventato più ambi zioso e ha coinvolto un’ampia coa lizione di istituzioni, associazioni e partner per lo sviluppo, a sostegno di obiettivi per lo sviluppo sostenibile più ampi. Il nostro portfolio di proget ti per la catena del freddo, in colla borazione con altre organizzazioni di finanziamento per l’ambiente, come la Global Environment Facili ty (GEF), è cresciuto; ciò fa sì che venga riconosciuto il ruolo vitale del raffreddamento nella lavorazione, conservazione e sicurezza alimen tare, passi fondamentali sulla strada per “Sconfiggere la Fame”. Nuove iniziative per trovare alterna tive efficienti a livello energetico alle ODS e ai refrigeranti ad alto GWP, in collaborazione con CCAC e K-CEP, si basano sugli sforzi globali per promuovere l’efficienza energetica, in modo da limitare le emissioni di gas serra e raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul cambia mento climatico. Il nucleo del nostro lavoro, sov venzionato dal Fondo Multilaterale (MLF) del Protocollo di Montreal, si è evoluto dalla protezione del lo strato di ozono verso la lotta al cambiamento climatico, continuando a mitigare gli impatti dell’indu stria sull’ambiente con lo scopo di proteggere gli ecosistemi terrestri e marini che sono fondamentali per lo sviluppo umano. Sosteniamo at tivamente il cambiamento del ruolo dell’industria in risposta alle richieste globali di azione e ai provvedimenti coraggiosi e rinnovatori che abbia mo visto in ciascuno dei paesi in cui lavoriamo. Una raccolta di storie che celebrano il volto mutevole dell’industria può essere trovata nella nostra recente pubblicazione interattiva sugli OSS: “Protocollo di Montreal e oltre - 17 storie lungo il viaggio dalla protezione dell’ozono allo sviluppo Questasostenibile”.pubblicazione utilizza esem Siccome il protocollo di Montreal si è fatto più ambizioso, anche il lavoro delle parti interessate coinvolte ha fatto lo stesso, ma ciò implica che l’industria contribuisca allo sviluppo sostenibile in tutte le sue dimensio ni: sociale, economica e ambientale.
IL RUOLO SPECIFICO DELL’INDUSTRIA NEL GUIDARE LO SVI LUPPO SOSTENIBILE
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manti livelli di emissioni di gas serra prodotti dagli impianti di celle frigorifere esistenti, il governo del Vietnam ha collaborato con UNIDO per cambiare la situazione. L’obiettivo finale di questo progetto è quello di passare ai refrigeranti a base di idrocarburi, con ODP pari a zero e basso InGWP.primo luogo, UNIDO e governo del Vietnam si sono proposti di sviluppare un “ambiente favorevole” per l’adozione di refrigeranti a base di idrocarburi. Vale a dire, provvedimenti politici, legali e normativi per controllare l’uso degli HCFC e promuovere l’utilizzo di refrigeranti rispettosi dell’ambiente. Poi è arrivato il momento di coinvolgere il settore privato, con quattro progetti pilota in altrettante regioni del paese: città di Ho Chi Minh, città di Hanoi, città di Vinh e provincia di Quang Ninh. UNIDO ha consegnato un totale di 25 unità di refrigerazione a base di idrocarburi agli impianti di conservazione frigorifera, per dimostrare la fattibilità e i vantaggi della nuova tecnologia. UNIDO ha inoltre fornito corsi di formazione sulle buone pratiche di servizio e manutenzione, per ridurre le perdite di refrigerante e aumentare l’efficienza energetica, oltre a corsi di formazione dedicati alla gestione sicura dei refrigeranti a base di idrocarburi. Tali progressi stanno aiutando il Vietnam ad abca della catena del freddo rappresenta l’11% del consumo mondiale di elettricità e si basa su refrigeranti che presentano spesso ODP o GWP molto elevati. In questo senso, la sfida è duplice: come possiamo istituire una conservazione frigorifica sostenibile e rispettosa del clima che ci aiuti a fornire cibo sicuro e nutriente in tutto il mondo? In Vietnam, ci sono circa 400 celle frigorifere utilizzate nel settore della pesca, tutte dipendenti dall’HCFC-22, un potente gas serra. La maggior parte delle strutture dispone di una media di 10 macchine di refrigerazione che funzionano con HCFC-22, per un totale di circa 4.000 unità di conservazione frigorifera solo per questo settore.
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Esempio di progetto UNIDO: Vietnam In Vietnam, la conservazione frigorifica è una componente fondamentale per il settore in rapida crescita dell’acquacoltura. Circa 3,4 milioni di persone (il 4% della popolazione) traggono il proprio reddito direttamente da acquacoltura e pesca di cattura. Una percentuale ancora maggiore della popolazione è coinvolta nella lavorazione e nel commercio dei prodotti legati alla pesca e alle attività correlate. Se i loro prodotti non arrivano sul mercato, subiscono perdite economiche. Da un punto di vista socioeconomico, la conservazione a freddo è vitale per ridurre la perdita di cibo, aumentare la sicurezza alimentare e proteggere i mezzi di sussistenza dei produttori. Dal punto di vista ambientale, la conservazione a freddo pone alcune sfide, poiché la logistiFigura 2
La maggior parte delle apparecchiature di conservazione frigorifera viene prodotta internamente, utilizzando compressori e unità di raffreddamento di seconda mano. Con queste apparecchiature obsolete, molti impianti di stoccaggio soffrono di un uso inefficiente dell’energia e di significative perdite di refrigerante, fino al 20-25% della carica totale di refrigerante contenuta nelle unità. Ciò non solo crea preoccupazione per la sicurezza alimentare, ma anche per l’ambiente, se si considerano le emissioni di gas serra dovute alla perdita di Riconoscendorefrigerante.lacrescente importanza di questo settore e gli allarre la fame. Le celle frigorifere regolano la temperatura e l’umidità per garantire la qualità e la sicurezza dei nostri alimenti. Mantenere una temperatura costantemente bassa è particolarmente importante per scoraggiare la crescita dei batteri e prevenire le malattie di origine alimentare, che colpiscono 600 milioni di persone all’anno in tutto il mondo.
Affinché la catena del freddo sia efficace, dobbiamo mantenere una bassa temperatura costante in ogni fase del processo, che include conservazione a freddo, lavorazione e distribuzione, trasporto refrigerato ed esposizione refrigerata. Con così tanti passaggi ci sono molte possibilità di errore, ma anche molte possibilità per rendere ogni anello della catena del freddo più efficace, affidabile e sostenibile. Nelle Filippine, oltre il 40% delle perdite alimentari si verifica durante le fasi di produzione, post-raccolto e lavorazione. Il riso è uno degli alimenti di base più importanti nelle Filippine, con un consumo pro-capite medio di circa 118 kg all’anno. Il riso è anche la coltura più intensiva per il consumo di acqua in quanto i campi devono essere allagati affinché possa crescere e, purtroppo, fino al 15% del riso viene perso nel post-raccolto.
Nell’ambito del progetto “Partnership per migliorare la catena alimentare del freddo nelle Filippine”, UNIDO sta aiutando il governo a mobilitare risorse, finanziamenti e competenze tecniche per promuovere catene del freddo sostenibili e innovative.
CATENA DEL FREDDO E SDG 6 “ACQUA PULITA E MISURE SANITARIE”: GARANTIRE LA DISPONIBILITÀ E LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL’ACQUA E SERVIZI IGIENICO-SANITARI PER TUTTI. L’acqua è un bisogno umano fondamentale. Abbiamo bisogno di acqua pulita e sicura per l’idratazione, i servizi igienico-sanitari e la produzione alimentare. Anche l’acqua che utilizziamo per l’agricoltura deve provenire da fonti sicure. Se innaffiamo i nostri raccolti e cereali con acqua contaminata, batteri e malattie possono diffondersi ai consumatori finali. Purtroppo, grandi quantità di acqua pulita (stimate in 250 km³ all’anno) vengono utilizzate per produrre cibo che alla fine viene perso o sprecato. La riduzione della perdita di cibo può quindi aiutarci a diminuire la quantità di acqua pulita che viene sprecata su base annua. Per questo, abbiamo bisogno di catene del freddo efficaci.
Per coloro i quali conservano il riso a temperatura ambiente, il legame con la catena del freddo potrebbe non essere immediatamente chiaro, ma è l’ambiente a temperatura e umidità controllate in fase di lavorazione che protegge il riso da infestazioni parassitarie e funghi. Esempio di progetto UNIDO: Filippine Il governo delle Filippine sta facendo di tutto per ridurre le perdite alimentari e massimizzare l’efficienza dell’uso dell’acqua, istituendo catene del freddo affidabili.
Centro Studi Galileo e Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo si uniscono al rammarico di AFF per la scomparsa di André GAC, scomparso giovedì 14 luglio 2022 all’età di 98 anni, per via di complicazioni dovute al contagio da AndréCovid-19.Gac (terzo da destra nella foto) ha partecipato per decenni alle attività, ai convegni e ai seminari internazionali organizzati da Centro Studi Galileo, presiedendo diverse sessioni al Politecnico di Milano e al Politecnico di Torino. Ha aiutato il Centro Studi a raggiungere un livello internazionale. “Un grande esperto e una grande persona“, ha commentato Marco Buoni , CEO del Centro Studi Galileo. Gac, oltre a essere uno strettissimo collaboratore del Centro, è stato anche ottimo amico della famiglia e in particolare del fondatore, il Dottor Enrico Buoni
Il Cold Chain Innovation Hub (CCIHub) è la piattaforma fisica e virtuale per il funzionamento di questo progetto. Il CCI-Hub collega una rete di attori nazionali e internazionali per migliorare l’efficienza e la sostenibilità ambientale delle catene del freddo. Il ruolo del governo in questa partnership è stabilire il quadro giuridico. Sono necessarie politiche e normative per incentivare l’adozione di tecnologie innovative, e in particolare di refrigeranti rispettosi del clima. I refrigeranti sono una componente chiave della catena del freddo, ma le sostanze tradizionalmente utilizzate per il raffreddamento danbandonare gli HCFC, riducendo così al minimo gli impatti ambientali negativi e garantendo allo stesso tempo l’efficienza dell’industria alimentare, con perdite minime di alimenti. Questo ci porta un passo avanti verso il raggiungimento dell’obiettivo di sconfiggere la fame.
neggiano lo strato di ozono o contribuiscono al riscaldamento globale. Le politiche possono essere utilizzate per limitare l’uso di refrigeranti nocivi, ma anche per stabilire incentivi economici per l’uso di alternative Unasostenibili.voltamesse in atto le strategie politiche, il paese deve mobilitare i fondi per mettere in pratica gli incentivi economici. È qui che entrano in gioco gli enti finanziari e i leader del settore. Affinché un’azienda che opera nel settore della catena del freddo adotti un nuovo refrigerante, deve trovare l’alternativa più adatta al proprio processo di produzione e modificare i componenti in modo che siano compatibili con il nuovo refrigerante. Ciò richiede investimenti in ricerca e sviluppo (R&D), sviluppo di prototipi e acquisto di nuove attrezzature. Per sopperire alla carenza di finanziamenti, l’UNIDO e il governo delle Filippine hanno mobilitato con successo 22 milioni di dollari, sotto forma di sovvenzioni e aperture di credito. Ora, le industrie possono finanziare la loro transizione con prestiti provenienti da enti finanziari impegnati in questa partnership. In un mondo dove la tecnologia è in continua evoluzione, questa collaborazione ci mostra come possiamo utilizzare l’innovazione tecnologica per risolvere problemi a livello globale come la conservazione dell’acqua, una delle nostre risorse più preziose.
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Nota 1 all’ingresso: vedere C.3 per l’uso di QLAV in fase di gestione del rischio per impianti in spazi occupati dove il livello di ventilazione è suffi ciente per disperdere il refrigerante fuoriuscito entro 15 min. La carica totale. Le misure appro priate devono includere ventilazione naturale o meccanica del sistema, diviso per il volume della stanza, che non deve superare il valore QLMV nella tabella C3 a meno che non vengano prese misure appropriate, come valvole di intercettazione di si curezza, o allarmi di sicurezza uniti a un dispositivo di detenzione.
A questi vantaggi però si aggiungo no le problematiche relative al forte glide di temperatura di evaporazione e condensazione, dell’ordine di una decina di gradi. È intuibile il disagio di dover considerare contemporane amente il valore di inizio e fine del passaggio di stato, specialmente nel calcolo. A fronte di un naturale glide si aggiunge che il glide totale è influenzato notevolmente anche dal valore delle perdite di carico che si hanno durante queste trasformazio ni, che si aggiunge a quello dovuto alle diversità dei gas componenti le miscele. Vediamo quindi come poter tener conto nei calcoli di entrambi i fattori del glide.
QLMV - la densità di carica di refrige rante che risulterebbe in concentra zione uguale a quella di RCL in una stanza di costruzione non a tenuta d’aria con una perdita di refrigerante moderatamente grave. Per i refrigeranti di classe di infiam mabilità A2L, il fattore di protezione di base è aumentato di un fattore 1,5 in riconoscimento delle minori velo cità di combustione di questi refri geranti, il che comporta una ridotta probabilità di ignizione.
Alberto CavatortaREFCOsas In questo articolo, affronteremo le miscele con GWP<150 a base di poliolefine tipo R454A, R454C e R455A classificate A2L, cioè non facilmente infiammabili, con un PL, limite pratico, (ad esempio 0.058 Kg/ m3) decisamente più alto del Pro pano e in genere degli idrocarburi (0.008 Kg/m3). Il vantaggio maggiore consiste nel fatto di essere permessi, secondo la EN378-1:2016 (pag.44), sia per ambienti classificati come classe I o II ma anche per quelli di classe IV (ventilated enclosure), cioè ambienti chiusi ma adeguatamente ventilati, che devono rispettare oltre al limite RCL (refrigerant concentration li mit, che si traduce in limiti di carica piuttosto ampi) anche i limiti relativi alla ventilazione QLAV (quantity limit wiht additional ventilation) e QLMV (quantity limit wiht minimum ventila tion). Anche le cariche massime am messe per ambienti con ventilazione aggiuntiva sono interessanti, nell’or dine di qualche decina di Kg (tabella C3-carica ammissibile di refrigerante EN378-1:2016 pag.45).
QLAV - Laddove la combinazione di classificazione e categorie di accesso riportate nelle tabelle C1 e C2 consenta l’utilizzo di disposizioni al ternative, il progettista può scegliere di calcolare la carica di refrigerante ammissibile utilizzando i valori RCL, QLMV o QLAV in C-3.2. Tutti gli spa zi occupati in cui si trovano parti del sistema contenenti refrigerante devono essere presi in considerazione nel calcolo della carica di refrigeran te consentita. Per gli spazi occupati superiori a 250 m2, il calcolo dei limiti di carico utiliz zerà 250 m2 come superficie per la determinazione del volume del loca le. Vediamo ora come ci si comporta con la densità di carica del refrige rante che quando superata crea una situazione di pericolo istantaneo, se la carica totale è fuoriuscita all’inter no dello spazio occupato.
Miscele zeotrope con forte glide di temperatura
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Nel caso di un evaporatore abbiamo: evaporatore in controcorrente ti =temperatura aria ingresso evaporatore tu =temperatura aria uscita evaporatore tco=temperatura di fine evaporazione tB =temperatura di inizio evaporazione poniamo tB=tco-g dove g è il glide di temperatura dovuto allo scorrimento della miscela ma anche quello dovuto alle perdite di carico in regime bifasico lungo l’evaporatore.
All’inizio del calcolo, g assume un valore stimato a caso, poi, verificandolo col calcolo delle perdite di carico bifasico lungo l’evaporatore, si corregge introducendo il nuovo valore, fin quando quello che si introduce nella formula coincide con quello del calcolo. Di conseguenza avremo il valore di tB e verificheremo che non sia troppo vicino a quello di tu in modo da non rendere quasi inutile l’ultima parte dell’evaporatore.
Col metodo del punto medio fra tB e tCO detto tM non si ha la percezione di quanto tB sia vicino alla temperatura di uscita dell’aria (o del mezzo da raffreddare) da tB
Il metodo è applicabile anche nel caso di scambio in equicorrente, anche se, per l’andamento delle temperature, appare molto critico, avvicinandosi la temperatura di fine evaporazione tco alla temperatura di uscita tu Per l’evaporatore equicorrente si ottiene:tCO= (ti+g-aus tU)/(1-aus) dove: aus=EXP[(ti-tu+g)/Δtmln] Il metodo di calcolo è valido anche per le miscele azeotrope o per i fluidi puri. In questi casi il valore del glide sarà particolarmente ridotto oppure ridotto a quello dovuto alla diversa pressione (perdita di carico) fra inizio e fine evaporatore. Di qui si vede come il calcolo della perdita di pressione sia fondamentale per l’utilizzo del calcolo delle temperature di evaporazione. In maniera analoga si può risolvere la condensazione, distinguendo la parte di desurriscaldamento A da quella di condensazione vera e propria B dove porremo: - ti temperatura di ingresso mezzo Figura 1 Figura 2 Figura 3
Ponendo:aus=EXP[(ti-tu-g)/Δtmln] si ha, come si ricava: tco=(ti-aus(tu+g))/(1-aus)
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE Figura 4 -condensantetEtemperatura di fine tratto condensante del mezzo - tu temperatura di uscita dal tratto desurriscaldante del mezzo - tD’ temperatura di inizio desurriscaldamento del gas - tDO temperatura di inizio condensazione del gas - tA’ temperatura di fine condensazione del gas Qui porremo: θ=tD’-tDO ovvero: tD’=tDO+θ in cui la differenza vale anche qualche decina di gradi. Ponendo: aus=EXP[(θ-tu+tE)/Δtmln] alla fine si ottiene: tDO=(tu-θ-aus tE)/(1-aus) per il tratto desurriscaldante. Mentre per il tratto condensante ponendo: φ=tDO-tA’ aus=EXP[(tedi+φ-tE)/Δtmln] si ottiene:tDO=(tE-aus(ti+φ))/(1-aus) Figura 5
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Unite-IIR-AREA-CSG-ATF REI A S O A Z O N DE CN C D L F R E ODD ATF Air conditioning an Refrigeration European
La piattaforma con 6 cilindri minimizza il numero di componenti nel compressore, riducendo la lunghezFigura 1 - La nuova piattaforma di compressori: fino a 102 m3/h e 180 HP. Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni
Mario Bonfanti Officine Mario Dorin ABSTRACT
SOLUZIONI
6COMPRESSOREPROGETTUALICILINDRI
INTRODUZIONE Il massiccio aumento dell’utilizzo di R744 è frutto delle eccezionali proprietà di trasferimento del calore e dell’alto volume specifico di questo gas. Il refrigerante R744 è considerato una soluzione a lungo termine, economica ed eco-friendly per gli impianti di refrigerazione industriale e per le pompe di calore. Lo scopo dello studio, è illustrare le soluzioni progettuali adottate nella realizzazione della nuova gamma di compressori. Sono state implementate soluzioni pionieristiche nel settore della refrigerazione, per offrire vantaggi concreti nell’utilizzo della CO2 nelle grandi applicazioni industriali. Qui sotto un esempio di come una pompa di calore con R744 possa fare la differenza in futuro, dal punto di vista ambientale, grazie all’elevata efficienza.
La gamma di compressori CD per R744 per applicazioni transcritiche e subcritiche è rinomata per l’efficienza, l’affidabilità e la sostenibilità ambientale. L’introduzione della gamma CD600 è il risultato di oltre 30 anni di esperienza nei compressori per CO2 transcritica, che ha portato al riconoscimento del 2021 AHR Expo Innovation Award. La nuova gamma è caratterizzata da soluzioni tecniche all’avanguardia, il nuovo compressore 6 cilindri garantisce una pressione di standstill di 100 bar e una pressione massima di scarico di 150 bar, con una potenza nominale del motore elettrico fino a 180 HP e 102,4 m3/h di volume spostato a 50 Hz. Il design innovativo e l’utilizzo di materiali speciali permettono temperature di scarico fino a 160°C con l’utilizzo sia di PAG che di POE (in funzione della tipologia di impianto) e un ampio diagramma di applicazione con estesi rapporti di compressione. L’utilizzo di questo range di compressori riesce a combinare la sostenibilità ambientale della CO2, un refrigerante naturale, con la riduzione del numero di compressori richiesti nelle grandi applicazioni di refrigerazione industriale.
Nuovo compressore per R744 transcritico: nuove frontiere nella refrigerazione industriale e nel riscaldamento
COLLETTORE DI SCARICO ESTERNO Solitamente i compressori per refrigerazione sono caratterizzati da un collettore di scarico interno, che è fisicamente alloggiato all’interno del volume del compressore. Il flusso di calore del gas di scarico è trasferito al corpo del compressore e quindi anche all’olio che è accumulato nel fondo del carter.
Questo fenomeno causa un notevole incremento della temperatura dell’olio all’interno del compressore. Il collettore di scarico esterno permette di mantenere ragionevoli livelli di temperatura e viscosità La piattaforma a 6 cilindri riesce a diminuire il rapporto tra la superficie totale soggetta ad attrito ed il volume spostato, rispetto a compressori za dell’albero e garantendo una lubrificazione ottimale e minori carichi. Questa piattaforma è l’ideale per il bilanciamento con la compressione del gas ogni 60°. Minimizzare il numero di componenti è cruciale per l’analisi del MTB, infatti, minore è il numero di componenti e più alto sarà il valore di MTBF.
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ANALISI DI EFFICIENZA Efficienza boiler a gas 90% Rendimento elettrico produzione energia elettrica (ciclo combinato) 62% POTENZA ASSORBITA PER PRODURRE 350 BOILERkW A GAS 389,8 kW POMPA DI CALORE R744 231,9 kW RISPARMIO ENERGETICO CON POMPA DI CALORE R744 -40,5%
Dorin CD6 180 102H Temperatura di evaporazione -5 °C Pressione Gas Cooler 110 bar Temperatura di uscita al Gas Cooler 45 °C Temperatura di scarico 119 °C Surriscaldamento totale in aspirazione 10 K Capacità frigorifera 205,2 kW Calore disponibile al Gas Cooler 350,9 kW Potenza assorbita dal compressore 143,8 kW COP refrigerazione 1,43 COP riscaldamento 2,43
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Figura 2 - Nuova piattaforma 6 cilindri: minor numero di componenti e vita utile maggiore Figura 3 - @30/100 bar la viscosità dell’olio è doppia grazie all’utilizzo del collettore esterno
DATI DEL MODELLOSISTEMACOMPRESSORE
con stesso volume spostato, ma un numero maggiore di cilindri con alesaggio minore.
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2022 dell’olio anche con valori molto alti della temperatura di scarico, che da progetto può raggiungere fino a 160°C. Il volume del collettore esterno è maggiore rispetto a quello interno e permette di eliminare le pulsazioni di pressione sulla linea di scarico. I principali vantaggi garantiti dal collettore di scarico esterno sono: • Elevati rapporti di compressione • Viscosità dell’olio più alta • Estensione della vita utile del com•pressoreEstensione del diagramma di ap•plicazioneSmorzamento delle pressioni di pulsazioni sulla linea di scarico.
Figura
Figura
CONCLUSIONI La nuova gamma offre soluzioni innovative che promuoveranno l’uso della CO2 come soluzione principale per l’industria della refrigerazione. I nuovi compressori sono focalizzati sulla flessibilità, efficienza e sulla sostenibilità ambientale. 5 - Vantaggi del collettore esterno (sinistra) rispetto al design standard (destra). Proprietà di DORIN. 4 - Diagramma di applicazione dal software DORIN
ll futuro della produzione ittica ha bisogno di raffreddamento e riscaldamento
INTRODUZIONE: L’approvvigionamento alimentare di una popolazione urbana in crescita implica una concatenazione di pro cessi complessi. La sfida generale consiste nello sviluppare catene di approvvigio namento alimentare sostenibili dal la produzione alla lavorazione, allo stoccaggio, al trasporto e alla distri buzione post-raccolto.
La fornitura di alimenti sani e pro dotti con processi efficienti e con un minimo impatto ambientale è l’o biettivo futuro e sostenibile da per Laseguire.maggior parte delle proteine as sunte dall’uomo proviene da fonti animali e soprattutto l’approvvigio namento di proteine ittiche è in ra pido sviluppo. Mentre la carne proviene dall’agri coltura, l’approvvigionamento di pe sce e prodotti ittici si basa ancora principalmente sulla pesca di cattu Lera. risorse ittiche di cattura sono tuttavia una risorsa limitata e han no già raggiunto i loro limiti, mentre una costante crescita dei consumi si basa oggi sull’allevamento. Per soddisfare questo fabbisogno crescente sono stati sviluppati si stemi di allevamento intensivo, e l’economia che ruota attorno ad essi, ad esempio all’allevamento del salmone atlantico, è notevole.
IN SINTESI: I Recirculated Aquaculture Systems (RAS) per l’allevamento ittico fanno parte di un segmento di produzione alimentare in rapida crescita, per soddisfare il crescente fabbisogno alimentare e contribuire allo svilup po di una filiera alimentare ecoso stenibile. Il presente documento descrive il contesto e il ruolo della refrigera zione e del riscaldamento nel seg mento RAS. Viene mostrata una panoramica dei principali parametri per ottimizzarne la crescita, la qua lità e la prevedibilità, con l’impiego di soluzioni di refrigerazione e ri scaldamento e vengono descritti alcuni esempi specifici di soluzioni di raffreddamento e riscaldamento Ladedicate.gestione
TERMICA In un RAS è necessario un control lo ambientale completo per ottene re una crescita ottimale dei pesci ed evitare condizioni che causino tassi di mortalità di massa. Lo stato ottimale dell’acqua sta an
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TorbenDanfossFunder-KristensenClimateSolutions
Tuttavia, in alcuni casi l’impatto ambientale di alcuni sistemi parti colarmente intensivi che utilizzano il flusso diretto o reti innestate in mare sta diventando eccessivo e sta subendo alcune limitazioni per proteggere la fauna ittica selvatica, corsi d’acqua e aree marine locali. I Recirculated Aqua-culture Sy stems (RAS) rappresentano la chiara tendenza del momento e, in linea di principio, hanno un potenziale di espansione illimitato grazie al bas so impatto ambientale e all’indipendenza geografica.
energetica del sistema di raffreddamento si dimostra un im portante fattore di influenza nell’O PEX complessivo dell’impianto di produzione. Diverse architetture di sistema sono descritte alla luce delle prospettive dei refrigeranti e dell’aspetto della sicurezza della produzione. È dimostrato che questi sistemi possono diventare un’altra fonte di flessibilità nella rete elettrica e fun gono da fonti di calore se collegate alle reti di teleriscaldamento.
FUNZIONAMENTO E GESTIONE
ventilatori e pompe. Un esempio quantitativo può essere ricondotto all’Europa settentrionale con un volume di produzione di 1000 T di salmone all’anno, si veda Tab. 1. Sulla base di questi numeri complessivi per le condizioni estive e invernali i fl ussi di energia possono essere calcolati come mostrato nella fi gura 2. È ovvio che il processo biologico svolge un ruolo signifi cativo che è costante durante tutto l’anno e conferma perfettamente i rilievi che dimostrano una ridotta richiesta di riscaldamento perfi no durante le condizioni invernali. Sulla base dell’eq.1, l’utilizzo annuale delle portate di sistema è stato calcolato in condizioni medie ed estreme, vedi fi gura 3. La linea arancione e blu mostra le esigenze di riscaldamento e raffreddamento in base ai mesi dell’anno. Le barre gialle e grigie sono valori per un anno estremamente freddo che aumentando la produttività, la prevedibilità della raccolta e soprattutto la qualità delle carni. Il salmone è un ectoterma e la temperatura dell’acqua svolge un ruolo importante nel suo tasso di crescita. Altri parametri principali sono l’approvvigionamento di ossigeno e il processo di pulizia dell’acqua, ovvero la rimozione dei rifiuti organici derivanti dal metabolismo dei peUnsci. ciclo di sistema RAS richiede un’elevata potenza di raffreddamento o riscaldamento. L’intervallo di temperatura ottimale per i salmoni atlantici è di 8-14°C, ma prosperano bene da 4-18°C. Il picco di crescita si raggiunge alle temperature di 12-13°C. Il metabolismo dei pesci e altri processi biologici contribuiscono ad una notevole produzione di calore che deve necessariamente essere rimossa dal sistema RAS. Nonostante si tratti di sistemi di ricircolo, spesso hanno bisogno di qualche scambio d’acqua con il mare e questo influenzerà il bilancio energetico del sistema. Anche il condizionamento a bassa temperatura dei serbatoi di raccolta richiederà occasionalmente un’elevata capacità di raffreddamento. Nella maggior parte dei sistemi è necessario il raffreddamento attivo per la maggior parte dell’anno, mentre l’inversione del sistema di raffreddamento potrebbe essere necessaria nei mesi invernali. Il bilancio energetico del sistema è rappresentato nella fig. 1 ed eq.1. QCh è la necessità di riscaldamento o raffreddamento, Qwin e QWout sono flussi di energia in/out dell’acqua, QTV sono le perdite di ventilazione e trasmissione, Qbio è il calore derivante da processi biologici e QAux è l’energia proveniente da apparecchiature ausiliarie come e caldo (incidenza di 10 anni).
Potenza di raffreddamento Temperatura dell’acqua d’acquaVolume In/out dell’acquarate temperaturaAumento senza raffreddamento (18°CCaricodiacqua,25°Cdiaria) (5°CCaricodiacqua,5°Cdiaria) 2,8 MW 12°C 15.000 m3 90 m3/ora 2°C / 24h 1,5 MW 0 MW Tabella 1 - Principali identificatori di sistema Equazione 1
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L’utilizzo medio/basso delle potenze di sistema consente di reimpiegare tale energia nell’ambiente circostante, ad esempio per scaldare serre o persino riallacciandosi a reti di teleriscaldamento.
IMPIEGARE LA POTENZA INUTILIZZATA, UNA MODALITÀ OPERATIVA DERIVATA:
Figura 1 - Schema del bilancio energetico di un sistema RAS
L’osservazione interessante è che la necessità di un’elevata capacità di raffreddamento è limitata a pochi picchi stagionali ad alta temperatura mentre l’utilizzo in raffreddamento è nella misura del 20%.
L’impatto per il proprietario della RAS sarà un sostanziale miglioramento dell’OPEX. Se viene configurata la modalità di funzionamento derivata per il servizio di riscaldamento e raffreddamento di altri sistemi, è necessario osservare alcune regole. Il recupero di calore puro dall’operazione di raffreddamento può essere considerato come calore “gratuito”, come nei supermercati dove vi è abbondante recupero di calore. Il costo marginale che si applica al recupero
Equazione 2 in mare e la scelta immediata è di raffreddare quell’acqua che ha una temperatura di 12 °C, cioè la COP può essere considerata costante.
comporta costi molto bassi. Il rendimento potenziale del funzionamento della pompa di calore diventa quindi una funzione Il costo per la produzione di calore è relativo solamente all’approvvigionamento, mentre il costo del raffreddamento si ricondurrà al funzionamento stesso dell’allevamento ittico Nelle figure 4-5 i carichi, la produzione di calore e il costo e il rendimento marginale sono indicati in base ai fattori della tabella 2 applicati nel modello.
Nella fig. 4 il calore di recupero proveniente dalle operazioni di raffreddamento e funzionamento in modalità pompa di calore sono presenti nel corso dell’intero anno. Le barre arancioni rappresentano il calore prodotto dall’uscita Acqua, le barre grigie rappresentano invece il calore proveniente dal terreno. Quelle blu, il calore recuperato dal raffreddamento. Figura 2 - Flussi di energia Figura 3 - Fabbisogno energetico. Condizioni medie ed estreme Equazione 4 Equazione 5 Equazione 6 COP ηel,crit ηel,av un B Calore di costo (novembre-marzo) Calore di costo (da giugno ad agosto) Calore di (riposo)costo 3 0,75 0,75 0,85 -12 40 20 26 2
Per ottenere una stima del costo medio (Costoel) di funzionamento, il fattore (ηel,av) che viene moltiplicato nell’eq.3. ηel,av può essere stimato in base alla cronologia dei prezzi dell’elettricità locale. Se la fonte di calore è aria ambiente o acqua, il COP deve essere misurato o almeno mappato. In questo caso il sistema RAS rilascia acqua
I tempi di funzionamento dipenderebbero dalla fornitura locale di elettricità, ad esempio in caso di strutture di prezzo volatili spesso causate da fonti di energia rinnovabile come energia eolica o solarefotovoltaica i tempi di approvvigionamento saranno relativamente lunghi, mentre in caso di elettricità a base di combustibili fossili probabilmente si bilancerà a un prezzo più costante. Di conseguenza, non è possibile usare una regola generale, ma è necessario adeguarsi alle condizioni locali.
La scelta di reimpiegare la potenza inutilizzata del compressore dipende dalla fattibilità economica: la regola di base è che la COP deve almeno essere superiore al rapporto tra costo dell’elettricità e prezzo di vendita del riscaldamento.
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Questa opzione di fonte di calore ha anche un CAPEX marginale basso, ma è limitata dal flusso di massa dell’acqua rilasciata. Un’altra opzione aggiuntiva sarebbe la creazione di una fonte di calore a terra. Questa opzione, tuttavia, sarebbe anche la più onerosa dal punto di vista CAPEX.
Per stimare questa operazione è possibile fare una stima del prezzo critico dell’elettricità (Costoel,crit) e dei costi medi applicati dell’elettricità (Costel) per il funzionamento della pompa di calore.
Per avere stabilità operativa è necessario prendere in considerazione un margine di sicurezza (ηcrit).
Tabella
Il prezzo di vendita del calore può essere un prezzo concordato mensile (Costocalore).
Equazione 3
Data la tendenza ad incrementare l’impiego di energie rinnovabili, si prevede una relazione lineare tra Costel, crit e il tempo di approvvigionamento, ovvero minore è il valore di Costel, crit minore sarà il tempo di funzionamento di HP in quanto un numero ridotto di ore di calore è normalmente molto basso.
Figura 4 - Produzione di calore per la modalità di recupero e approvvigionamento
Gli idrocarburi (R290 o R600a) o HFO come R1234ze sono infine molto adatti in quanto il refrigerante non reagisce con l’acqua.
I consumi elettrici derivanti dal recupero di calore (costo di raffreddamento) non sono considerati in quanto vengono ricondotti direttamente all’allevamento di pesce, e ciò piega il rendimento particolarmente profittevole durante l’estate.
Figura 5 - Costi e ricavi per la produzione del caso in modalità riscaldamento per la modalità di recupero e spedizione
BIOCHEMICAL NCR
• Antincrostanti – anticorrosivi – biocidi – antialghe
• Soluzioni per la lotta alla Legionella Pneumophila
I sistemi RAS si basano su un controllo ottimizzato della temperatura per ottimizzare i tassi di crescita e controllare la prevedibilità della maturità del pesce.
Nella fig. 5 vengono indicati i costi e il rendimento effettivo del sistema.
Gli impianti termici devono essere in grado di raffreddare e riscaldare grandi volumi di acqua. Un’ulteriore fonte di reddito deriva infine dall’impiego di energie di recupero del compressore per il riscaldamento o il raffreddamento.
Tuttavia, il risultato è in linea con i precedenti studi sui supermercati; in questo caso, inoltre, la capacità del sistema sarà talmente elevata da renderlo in grado soddisfare il fabbisogno di intere famiglie della zona oltre che delle industrie.
• Prodotti per lavaggi acidi con inibitori di corrosione per una protezione ottimale anche per superfici zincate
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L’evoluzione delle tecnologie chimiche per il trattamento acque dei circuiti di ra reddamento con torri evaporative o condensatori evaporativi N.C.R. Biochemical S.p.A. - Via dei Carpentieri, 8 - Zona Industriale “Il Prato” - 40050 Castello d’Argile (Bologna) - Italia Tel. (+39) 051 6869611 - Fax (+39) 051 6869617 - www.ncr-biochemical.com - e-mail: info@ncr-biochemical.com
REFRIGERANTI: Rispetto alla refrigerazione a bassa temperatura è evidente che questi sistemi si trovano nell’intervallo di temperatura del condizionamento Idell’aria.refrigeranti utilizzati in ambienti ad elevata capacità sono tradizionalmente a basso contenuto di GWP come ad esempio l’ammoniaca.
• Analisi chimiche e consulenza per la definizione del trattamento ottimale e della migliore gestione del bilancio d’acqua Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF
REI SSA O C A Z O NE C ICI D E L ODD ATF Air conditioning an
CONCLUSIONE Il consumo di pesce è in aumento a livello globale e i sistemi RAS sono Durante l’inverno, quando il costo per il riscaldamento è elevato, si ricorre in gran parte al calore di recupero, mentre durante l’estate i costi sono così bassi che l’approvvigionamento è davvero minimo e viene utilizzato interamente il calore di recupero “disponibile”.
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molto efficienti ed ecosostenibili, in grado di garantire una produzione ittica di alta qualità.
L’evoluzione delle tecnologie
I risultati dimostrano che ci troviamo di fronte ad un business case molto interessante. Tuttavia, va sottolineato che l’operazione supplementare richiede anche investimenti aggiuntivi e probabili costi di manutenzione aggiuntivi. Questo non viene preso in considerazione in questa sede.
• Sistemi automatici di dosaggio, controllo, gestione spurghi, ecc. protezione ottimale anche delle superfici zincate
Anche se l’ammoniaca è molto adatta e nota come refrigerante ad alta capacità, se dovesse entrare a contatto con l’acqua, anche in piccole concentrazioni, sarebbe in grado di sterminare un intero allevamento ittico. I sistemi con ammoniaca avranno pertanto bisogno di un ciclo indiretto di acqua glicolata come mezzo di scambio tra l’ammoniaca e l’acqua del sistema, con impatto sull’efficienza del sistema. La CO2 è un altro refrigerante adatto, e anche in questo caso sarà necessario un ciclo indiretto di acqua glicolata per evitare la sovrasaturazione di CO2 dell’acqua in caso di perdite.
RIDUZIONE ED ESPANSIONE DELLA SEZIONE CANALIZZAZIONEDELLA
Pierfrancesco Fantoni
Il problema delle perdite di carico localizzate si presenta non solo nel caso di una riduzione della sezione della canalizzazione dell’aria, ma anche nel caso di un allargamento della stessa. Nel caso di riduzione è abbastanza intuitivo pensare che si possano presentare delle perdite nella pressione totale dell’aria che viene distribuita, in quanto la portata d’aria trova un ostacolo nel suo fluire, dovuto al restringimento della sezione, e quindi inevitabilmente si creano delle condizioni di moto difficoltose. Abbiamo già analizzato in via qualitativa quali sono le diverse conseguenze provocate dalla riduzione di sezione, notando come è possibile attenuare tali perdite ricorrendo ad un elemento riduttore graduale della sezione e come il vantaggio che se ne trae risulta essere tanto maggiore quanto più l’angolo di convergenza del cono riduttore risulta essere piccolo. Anche nel caso di espansione della sezione, però, si verificano delle perdite di carico localizzate, anche se, forse, questo è meno intuitivo da pensare. In definitiva la sezione si allarga, e quindi si è portati a pensare che la portata d’aria si trovi facilitata nel suo scorrimento. Questo è certamente vero in generale per tutte le sezioni che si trovano ad una certa distanza a valle del punto di espansione, ma in corrispondenza di quest’ultimo si verificano senz’altro dei fenomeni di turbolenza e di vorticosità del flusso dell’aria di entità tanto maggiore quanto maggiore è la diversità tra la sezione a valle e a monte dell’espansione. Anzi, anche se non è propriamente proponibile un raffronto diretto tra le due situazioni, si può comunque affermare, in via generale, che il caso di espansione della sezione porta, quando la variazione di sezione della canalizzazione è molto marcata, a perdite di carico localizzate maggiori del caso opposto di riduzione della sezione.
INTRODUZIONE
ESPANSIONE BRUSCA
Ogni variazione di sezione delle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria comporta delle perdite di carico localizzate di valore più o meno grande a seconda dell’entità della variazione. Dal punto di vista energetico, tali perdite devono essere compensate dal lavoro che deve essere compiuto dal ventilatore incaricato di mantenere movimentata la portata d’aria trattata: per tale ragione è sempre necessario valutare con attenzione la reale necessità di procedere a cambiamenti di sezione dei canali. Anche quando la sezione del canale aumenta si verificano, come nel caso di una sua riduzione, delle perdite di pressione che non consentono la completa trasformazione della riduzione di pressione dinamica che si verifica in un corrispondente aumento della pressione statica della portata d’aria.
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati, sul condizionamento dell’aria, così come da 25 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione ed energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.
LEZIONE 234 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria: elementi per l’espansione della sezione
Nella figura 1 viene riportato il caso di un’espansione brusca della sezione della canalizzazione d’aria: come si può notare, il passaggio da una sezione a quella maggiore avviene in maniera repentina, senza
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Gli esempi sopra riportati lasciano chiaramente intendere che l’aumento della sezione è un fatto tecnico che va attentamente ponderato dal punto di vista energetico, soprattutto se esso risulta essere di notevole entità. É ben vero, infatti, sione brusca della sezione della canalizzazione, anche in questo caso, come in quello già visto della riduzione della sezione, si può pensare di procedere ad una espansione graduale della sezione mediante l’impiego di opportuni elementi specificamente destinati allo scopo.
ESPANSIONE GRADUALE
che se la sezione aumenta molto, la velocità, a parità di portata, si riduce fortemente e quindi in tutto il tratto di canalizzazione a valle si avrà una sensibile riduzione delle perdite di carico distribuite insieme anche ad una minore rumorosità del flusso d’aria, ma è conveniente valutare sempre se tale scelta risulta essere conveniente dato che, per ottenere i vantaggi appena citati, bisogna pagare un prezzo che può risultare essere, in alcuni casi, molto elevato.
Figura 1 – Espansione brusca a spigoli vivi della sezione di una canalizzazione dell’aria Figura 2 – Grafico che rappresenta le perdite di carico localizzate (asse verticale) in funzione del rapporto tra la sezione a monte e quella a valle dell’espansione brusca (asse orizzontale)
Ul ti me in f orm az io ni su ww w. ce ntrog al il eo .i t Continuaas eguire Ce ntro StudiG alileo su:
CONSIDERAZIONI ENERGETICHE
Le perdite di carico che si verificano in occasione dell’espansione possono essere convertite in lunghezza equivalente ed essere, così, sommate alla reale lunghezza del condotto in modo di avere un quadro generale completo delle caratteristiche del manufatto.
Per ovviare, almeno in parte, all’inconveniente causato dall’espanelementi di raccordo tra una sezione e Senzal’altra.entrare in calcoli particolareggiati, è comunque significativo osservare come influisce la variazione di sezione sulle perdite di carico che si verificano. Innanzitutto giova rilevare che l’entità di tali perdite dipende, come ovvio, dal rapporto tra le due sezioni e che essa aumenta tanto più tale rapporto diminuisce. Infatti, quando la sezione a valle dell’espansione risulta essere dimensionalmente molto diversa dalla sezione a monte, le perdite di carico possono risultare anche notevoli mentre al compararsi delle due sezioni le perdite di carico si riducono notevolmente. Preso come riferimento un rapporto tra le due sezioni di 0,9 (quindi una sezione a monte dell’espansione inferiore di solo il 10% rispetto quella a valle) si verifica che se tale rapporto si riduce a 0,8 (quindi una riduzione abbastanza contenuta rispetto alla precedente) le perdite di carico localizzate aumentano di ben 4 volte, mentre se il rapporto delle sezioni viene portato a 0,5 (ossia la sezione a valle risulta essere il doppio di quella a monte) allora le perdite risultano essere ben 25 volte superiori a quelle che si verificano quando il rapporto delle sezioni è di 0,9 (vedi figura 2). Se poi l’aumento di sezione è decisamente marcato allora si ha un aumento molto consistente delle perdite. Ad esempio, sempre dal grafico della figura 2, si può notare che per un rapporto delle sezioni di 0,2 allora le perdite giungono ad essere 64 volte maggiori, sempre con riferimento alle perdite che si verificano nel primo caso sopra citato mentre, infine, nel caso di rapporto delle sezioni pari a 0,1 le perdite risultano essere ben 81 volte maggiori.
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La parola all’esperto: La lubrificazione e il lubrificante
La lubrificazione di un compressore frigorifero non è un argomento che può essere esaurientemente illustra to con poche parole. I vari aspetti tecnici e impiantistici coinvolti sono tra loro strettamente collegati e igno rarli vuole dire aprire la strada a una vita operativa breve e disastrosa del compressore frigorifero. Vari sono stati i tentativi di realizzare un com pressore che non necessita di lubri ficazione: una soluzione che ha una solida base di efficacia ed efficienza è il compressore a levitazione ma gnetica conosciuta come MAGLEV. Questa tecnologia utilizza campi magnetici per sospendere il rotore all’interno di una coclea, il tutto sen za contatto metallo-metallo, quindi, senza necessità di lubrificazione.
Per contro, sono presenti alcuni aspetti negativi legati alla sua tipo logia di costruzione; il refrigerante liquido (che ha un peso specifico maggiore di quello del lubrificante) eventualmente presente, si dispone nella parte inferiore del carter: l’ef fetto Venturi che si verifica durante la rotazione dell’albero, è sufficiente a provocarne la sua evaporazione e l’istantaneo crollo del flusso di lubri Un’altraficante. soluzione adottata per la lu brificazione di compressori semier metici di piccola potenza frigorifera è quella chiamata “splash system”; consiste essenzialmente in un disco lanciaolio (o palette) solidale con l’albero del compressore e con la sua parte inferiore immersa nel lu brificante. Durante la rotazione il di sco trascina il lubrificante che viene centrifugato e raccolto da una tasca dove è presente la testa dell’albero (fig.2): qui si raccoglie e, attraverso la opportuna foratura dell’albero, viene distribuito nelle parti in movi mento. Questo sistema è meno sensibile alla eventuale presenza di refrige rante nel lubrificante e come tutte le soluzioni presenta il suo pacchetto di vantaggi e di svantaggi. Basso costo, affidabilità e assenza di ma nutenzione lo fanno preferire per la lubrificazione di compressori semier metici di piccola capacità frigorifera ma a questo si accompagna l’impos sibilità di controllare l’adeguatezza del flusso di lubrificante. Salendo la scala delle capacità frigo rifere, troviamo ora la lubrificazione a pompa, un sistema che garantisce un adeguato flusso di lubrificante accompagnato da una sensibile pre valenza di pompaggio, sufficiente a vincere le perdite di carico dei canali di lubrificazione e mantenere una re sidua pressione per rifluire nel carter del compressore.
Gianfranco Cattabriga Docente Centro Studi Galileo Sulla rivista di maggio e giugno 2022, si possono leggere la prima e la seconda parte dell’articolo.
Al momento, gli alti costi di realizza zione, i ridotti numeri di produzione e gli alti prezzi di vendita, limitano la gamma di potenze frigorifere di sponibili; questa è comunque una possibilità da non ignorare per un futuro compressore “oil-free” quindi “problem-free”. Ma come viene mo vimentato il lubrificante? Il lubrificante viene prelevato dal carter del compressore e spinto nelle parti in movimento grazie a diver si meccanismi; chiaramente, il più semplice e a basso costo è quello che equipaggia i piccoli compressori ermetici. La parte terminale dell’al bero del compressore è dotata di un cono di aspirazione immerso nella massa del lubrificante; durante la rotazione dell’albero l’olio che si trova all’interno del cono viene centrifuga to (fig.1) e, risalendo verso la sua parte alta, viene indirizzato e distribuito nelle parti in movimento. Questo sistema di lubrificazione è caratterizzato da vari vantaggi, quali, il basso costo di produzione, l’altissima affidabilità per assenza di parti in movimento, nessuna manutenzione necessaria.
PROTEZIONE SULLO SCARICO DEL COMPRESSORE Riportando sul diagramma entalpico del refrigerante le condizioni alle Figura 1 Figura 2 disco lanciaolio Monitoraggio wireless 31020www.econorma.comSANVENDEMIANO (TV) ECONORMA Sas - Via Olivera 52 Tel. 0438.409049 info@econorma.com
nico ed elettronico. Una caratteristica importante del pressostato è il tempo di ritardo nell’intervento di arresto; all’avvia mento la prevalenza della pompa deve raggiungere il valore prestabi lito non oltre un tempo prestabilito.
Un tempo superiore sarebbe indi ce di non adeguato funzionamento della pompa e conseguenti danni irreversibili alle parti in movimen to; ogni costruttore ha individuato il proprio ritardo che deve essere garantito in caso di sostituzione del pressostato. Molto particolare è il sistema di lubrificazione del com pressore a vite ma questo richiede una trattazione a parte.
L’argomento “lubrificazione” ha ri chiesto uno spazio che può sem brare eccessivo ma così non è se si considera che tra le cause di avaria
La pompa è mossa direttamente dall’albero del compressore, è del tipo ad ingranaggi e la sua azione è reversibile, cioè, è in grado di pom pare il lubrificante sia se ruota in senso orario che antiorario, caratte ristica questa molto importante nel caso di compressore semiermetico trifase dove il suo senso di rotazio ne dipende dalla sequenza del ca blaggio elettrico.
La sensibile prevalenza della pom pa la rende adatta per equipaggiare compressori di grandi dimensioni ma è indubbio che anche tale soluzione non è esente da svantaggi; grandi dimensioni vuol dire grandi perdite di carico del circuito interno di lubrificazione; ne deriva che la prevalenza della pompa deve es sere costantemente monitorata per prevenire danni irreversibili causati dalla mancanza di lubrificazione.
La prevalenza viene monitorata da un pressostato differenziale olio che in caso di insufficiente differenza di pressione tra aspirazione presente nel carter e quella di mandata prov vede ad interrompere l’alimentazio ne elettrica al compressore. Il pressostato differenziale olio (che deve equipaggiare il compressore con pompa) è disponibile in due di verse versioni (fig.3), elettromecca del compressore, quasi la metà è dovuta a insufficiente lubrificazione.
I DISPOSITIVI DI SICUREZZA E PROTEZIONE
La protezione del compressore non potrà mai coprire al 100% e non sarà mai troppa; il buon senso, la conoscenza delle caratteristiche operative dell’impianto frigorifero e le disponibilità economiche saranno da guida per la scelta delle protezio ni più adeguate considerando che, spesso, alcune fanno parte della do tazione standard del compressore.
Temperatura / U.R.% Segnali di processoCelle frigorifere, Termotecnica, Logistica, Magazzini, ecc. Data Logger FT-300 - RF NOVITA’Memoria letture: 500.000 Può essere inserito in un sistema wireless o come normale datalogger.
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È auspicabile che il pressostato di alta pressione sia del tipo a “reinserzione manuale” cioè che, al ri pristinarsi di normali condizioni di pressione, il riavvio non avvenga automaticamente ma manualmente e solo dopo la rimozione della cau sa. Le cause di intervento del pres sostato di alta pressione sono tal mente tante e diverse da non poter essere elencate; ottima conoscenza delle procedure di diagnosi, adegua ta strumentazione, padronanza delle tecniche frigorifere ed esperienza sono essenziali per una risolutiva rimozione delle cause di intervento.
Azienda di manutenzione attiva sul territorio di Milano, nel campo della termoidraulica residenziale per impianti di climatizzazione invernale/estiva, di ventilazione, trattamento e deumidi cazione dell’aria e sistemi di gestione integrati, Ricerca collaborazioni con gure professionali operanti nei settori indicati. (praticamente irraggiungibile), la ri levazione della temperatura è possi bile indirettamente in altri punti che possono avere valori inferiore anche di 10K.
Figura 3 Figura 4
40/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
DISPOSITIVI DI CONTROLLO DELLE PRESSIONI OPERATIVE
Per info ed approfondimenti contattare il n. 02.3626371 rif. Barbara posta elettronica info@cogemaspa.it
Il campo di impiego del compressore prevede l’instaurarsi di una grande varietà di pressioni e, quindi, di rap porti di compressione. Anche se la struttura del compresso re è perfettamente in grado di sop portare senza danni alte pressioni, queste, quando sono il risultato di anomale condizioni di lavoro, pos sono essere causa indiretta di danni irreversibili. Opportunamente tarato, il pressostato di alta pressione arre sta il compressore quando nel lato di alta del circuito, si verificano pressioni non in linea con il funzionamento quali si sviluppa il ciclo frigorifero, siamo in grado di individuare la tem peratura di fine compressione; rap presenta il punto di maggiore tem peratura che si manifesta durante l’intero ciclo frigorifero; parimenti, è la temperatura che refrigerante e lu brificante assumono al termine della fase di compressione. Le tempera ture di compressione finali nei com pressori possono raggiungere tem perature massime di 180°C: sono condizioni veramente estreme che spesso sono sintomo di un funzio namento anomalo. Per evitare danni derivanti dalla decomposizione sia del lubrificante che del refrigerante, sul lato di scarico del compressore è consigliabile installare un sensore che provvede ad arrestare il com pressore al raggiungimento della temperatura limite. Quale sarebbe il valore di tempera tura limite? I compressori di mediagrande capacità sono equipaggiati in fabbrica con tale dispositivo di protezione (fig.4), in questo caso il valore è già stato identificato dal co Volendostruttore. equipaggiare ex-novo il compressore, il punto di taratura del dispositivo deve essere lievemente superiore alla normale temperatura di fine compressione che compete alle condizioni operative, inferiore alla massima accettabile ma, co munque in accordo con i suggeri menti del costruttore del compres sore. Non bisogna ignorare che, mentre la massima temperatura di fine compressione ha luogo nella parte inferiore della piastra valvole alle condizioni di progetto; il punto di intervento deve essere inferiore alla massima pressione operativa del sistema frigorifero PS indicata sulla targhetta del sistema stesso ma allo stesso tempo superiore alla pressio ne di condensazione prevista consi derato che eventuali picchi possono verificarsi durante alcune ore di al cuni giorni della stagione “calda”.
come la questione ambientale ha investito i tecnici del freddo
ATTIVITÀ LEGISLATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Lo scorso aprile la Commissione Europea ha divulgato la bozza di revisione del Regolamento sugli Fgas attualmente in vigore. Sentite le pertinenti osservazioni del personale e delle industrie interessate, procederà probabilmente entro la fine dell’anno o nei primi mesi del prossimo, a pubblicarne la versione definitiva che andrà a sostituire l’attuale Regolamento 517 del 2014, che a sua volta ha sostituito il primitivo Regolamento del 2006. Esattamente 11 anni fa, il 4 luglio, entrava pienamente in vigore il Regolamento Europeo 842 del 2006. Questo Regolamento, che riporta la data del 17 maggio 2006, è stato il primo atto normativo che il Parlamento e il Consiglio Europeo hanno emanato per disciplinare l’utilizzo di taluni gas ad effetto serra. Esso si strutturava secondo quattro pilastri fondamentali, sui quali poggiava tutta l’organizzazione dispositiva: la progressiva eliminazione dell’uso dei refrigeranti idrofluorocarburi (HFC), il divieto e le restrizioni del loro uso laddove vi fossero soluzioni alternative percorribili, la formazione e la certificazione del personale e delle aziende che lavorano con tali sostanze, il controllo e il monitoraggio dei circuiti frigoriferi di una certa grandezza per limitare le emissioni di questi gas in atmosfera.
Pierfrancesco Fantoni BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE
Nato il 4 luglio di 11 anni fa:
L’obiettivo finale del legislatore era quello di ridurre le emissioni di gas fluorurati ad effetto serra contemplati dal protocollo di Kyoto e pertanto la protezione dell’ambiente ma anche, di riflesso, di stimolare l’innovazione tecnologica promuovendo lo sviluppo continuo di tecnologie alternative e la transizione a tecnologie già esistenti più favorevoli all’ambiente.
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LEZIONE 255 > CONCETTI DI
La recente tragedia avvenuta sulle Dolomiti italiane, in Marmolada, ha portato alla ribalta in maniera dirompente un problema, quello dei cambiamenti climatici causati dall’effetto serra, che risulta essere sotto gli occhi di tutti ma che si tende troppe volte, per inerzia, a trascurare e ad attribuirgli scarsa rilevanza. Il settore del freddo, come altri settori industriali, è stato investito da tale problema già a partire dal 2006, quando il legislatore europeo ha emanato una serie di disposizioni atte a limitare l’uso dei gas ad effetto Luciserra.ed ombre hanno interessato l’implementazione di tali disposizioni, che in Italia sono state recepite in ritardo rispetto ad altre nazioni e non sempre sono state comprese nel loro signifi cato e nelle motivazioni che hanno portato alla loro L’improntacreazione.telematica che è stata data nel nostro Paese alla gestione amministrativa della certificazione del personale e delle aziende è risultato, invece, uno dei punti di forza, preso a modello dalla stessa Unione Europea.
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 25 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni sui corsi e programmi 2022
INTRODUZIONE
L’idea di fondo ispiratrice era che l’immissione in commercio di prodotti e apparecchiature contenenti gas fluorurati ad effetto serra fosse pregiudizievole per gli obiettivi e gli impegni della Comunità e degli Stati membri in materia di cambiamenti climatici e che quindi fosse necessario limitare l’immissione sul mercato È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it
42/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Fu lungimirante, in quanto si propose fin da subito di informatizzare la struttura burocratica-amministrativa istituendo presso il Ministero di detti prodotti e apparecchiature per quanto concerne la Comunità. Altrettanto pregiudizievoli erano ritenute altre applicazioni contenenti gas fluorurati ad effetto serra e pertanto era necessario anche estendere tali limitazioni tenendo conto dei benefici ambientali, della fattibilità tecnica e del rapporto costo/efficacia.
Il campo d’intervento del Regolamento era ad ampio raggio giacché concerneva il contenimento, l’uso, il recupero e la distruzione dei gas fluorurati ad effetto serra, l’etichettatura e lo smaltimento dei prodotti e delle apparecchiature contenenti tali gas, la comunicazione di informazioni su questi gas, il controllo degli usi e i divieti in materia di immissione in commercio dei prodotti e apparecchiature, nonché la formazione e certificazione del personale e delle società addetti alle attività che prevedevano l’uso dei gas fluorurati. Figura 1- Centro Studi Galileo sta facendo un vasto sforzo di informazione e formazione per aiutare i Tecnici a comprendere al meglio il nuovo quadro normativo.
NASCITA DELLA CERTIFICAZIONE
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulla base delle risorse già destinate a tali finalità dalla normativa vigente, il Registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate. La gestione del Registro fu affidata alle Camere di commercio competenti. Inizialmente la certificazione non fu vista come una necessità, ma più come un obbligo, certe volte gravoso, da chi era costretto al suo conseguimento. Alcuni proseguirono nella propria attività ignorandola e giungendo al suo conseguimento solo qualche anno dopo l’entrata in vigore della sua obbligatorietà. Le motivazioni che avevano portato alla sua istituzione, tutto il discorso legato alla salvaguardia dell’ambiente, erano sfuggite ai più forse anche perchè non vi era stata un’adeguata e capillare opera informativa in merito.
La certificazione, il famigerato “patentino” (vedi figura 1) per i tecnici del freddo, nacque proprio il 4 luglio del 2011, almeno in quei Paesi dell’Unione Europea che avevano previsto una legislazione nazionale che recepisse le disposizioni e avesse previsto un’organizzazione di certificazione specifica.
NON SOLO IL SETTORE DEL FREDDO
I settori interessati dalle disposizioni del Regolamento erano molteplici: quello della refrigerazione, quello del condizionamento d’aria, delle pompe di calore nonché i sistemi di protezione antincendio. Per tutti si imponeva in maniera prioritaria l’obiettivo di prevenire perdite di gas dai relativi circuiti e riparare non appena possibile le perdite rilevate. In ogni caso, l’ambito di applicazione interessava settori industriali di natura ben diversa e variegata: imponeva, infatti, divieti di immissione in commercio per quanto riguarda i
L’Italia arrivò qualche anno dopo, ma ci arrivò anch’essa. Attraverso un Decreto del Presidente della Republica definì l’impianto organizzativo (organismi di certificazione, organismi di attestazione, organismi di valutazione delle persone e delle aziende) che disciplinava le modalità per l’ottenimento della certificazione.
A questa “delusione” di risultati, seguì quindi immediatamente un rilancio, la classica ripartenza: se ciò che c’era non era sufficiente bisognava affinare, migliorare, implementare in maniera più efficace. Ecco la nascita, quindi, del Regolamento 517: esso trovava fondamento dalla considerazione che, sulla base dei dati scientifici disponibili, era opportuno che i Paesi sviluppati riducessero le emissioni di gas a effetto serra dell’80-95 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050 per limitare i cambiamenti climatici ad un aumento della temperatura di 2 °C e prevenire in tal modo effetti indesiderati sul clima. In questa positività di intenti era contenuta un’evidente sconfitta: l’inevitabilità che la temperatura fosse destinata comunque ad aumentare negli anni futuri (2 °C). Il provvedimento, dunque, nasceva nella consapevolezza che fosse uno strumento per limitare i danni sul clima, non per evitarli, perché ormai si dava per scontato che essi fossero irreparabili. contenitori non ricaricabili, i sistemi non confinati ad evaporazione diretta contenenti refrigeranti, i sistemi di protezione antincendio ed estintori, le finestre ad uso domestico, le calzature, gli pneumatici, le schiume monocomponenti, gli aerosol a fini Nonludico-decorativi.erasoloil settore del freddo, quindi, ad essere interessato dal Regolamento. I settori interessati erano molteplici, di svariate tipologie e quanto li accomunava era proprio l’impiego di sostanze ad effetto serra.
/43INDUSTRIA & formazione NUMERO 7 / SETTEMBRE 2022 anni. Per tale ragione già dalla sua nascita si prevedeva che fosse necessario emanare intendimenti per il monitoraggio, la valutazione e la revisione delle disposizioni contenute al suo interno. Proprio in relazione all’intendimento di mantenere sempre monitorata l’efficacia dei risultati ottenuti mediante l’applicazione di quanto predisposto, nel 2014 la Commissione Europea ha emanato una revisione del Regolamento oriNacqueginario. così il Regolamento 517, che abrogava il precedente e lo affinava per superare quegli elementi di criticità che erano emersi negli anni nel corso della sua applicazione. Il primo punto dolente, quello di primaria importanza, consisteva nel fatto che benchè il Regolamento 842 avesse imposto un limite al consumo indiscriminato degli HFC, consumo che cresceva in maniera esponenziale di anno in anno, non era tuttavia riuscito ad indurre una diminuzione di tale consumo (vedi figura 2). Con la sua entrata in vigore l’uso degli F-Gas si stabilizzò, ma gli intendimenti europei erano ben diversi, in quanto l’obiettivo finale era quello di ottenere una diminuzione dei consumi e, quindi di riflesso, delle emissioni in atmosfera.
LA REVISIONE REGOLAMENTODELSUGLI F-GAS
LA DELUSIONE E LA RIPARTENZA
Il Regolamento veniva concepito già dalla sua origine come uno strumento estremamente dinamico, in continua costruzione, verifica e rimodulazione in funzione dell’andamento delle cose, dei risultati ottenuti e delle possibili migliorie di cui si dovesse presentare l’evidenza nel corso degli Figura 2- Consumo di F-gas previsto in UE con e senza regolamentazioni.
Un evento straordinario come ogni anno! Ancora una volta, Centro Studi Galileo ha promosso un superwebinar con quasi venti speaker, in occasione della Giornata Mondiale della Refrigerazione, trasmessa, subito prima di Mostra Convegno Expocomfort, in diretta streaming. L’appuntamento ha fatto da anteprima al Convegno presentato in fiera, fondamentale per restare aggiornati sul futuro del settore e per lanciare un messaggio che sposiamo in pieno: Il Freddo è Fondamentale!
Approfondiamo punto per punto i principali aspetti della proposta per una nuova Regolamentazione Europea sui gas fluorurati, che determinerà in modo significativo il futuro del settore del Freddo.
Si tratta di un passaggio fondamentale, di cui l’Italia è stata pioniera grazie alla Banca Dati F-Gas: la speranza è che anche altre Nazioni europee, seguendone l’esempio, decidano di iniziare a integrare l’utilizzo di piattaforme analoghe, proprio a partire dalle modifiche alla Regolamentazione Europea sui Gas Fluorurati. Risulta infatti evidente, a partire dal testo, quanto questa sia una soluzione conveniente ed efficiente per attemperare agli obblighi di mantenimento dei registri, elenco dei tecnici certificati, conteggi sui quantitativi dei refrigeranti, numeri di interventi e di impianti installati o riparati… e molto altro.
APPROFONDIAMO LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE
F-GAS –PARTE 2 | L’IMPORTANZA DELLA
44/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
> APPROFONDIAMO
APPROFONDIMENTO FGAS APPROFONDIMENTO FGAS
PARTE 1 | REGISTRAZIONE INTERVENTI E BANCA DATI
LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE
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FORMAZIONE
F-GAS –
Il ruolo della formazione, nella Nuova Regolamentazione F-Gas, sarà assolutamente primario e fondamentale. Non sarà possibile infatti passare all’utilizzo di refrigeranti alternativi agli HFC ad alto GWP senza prima preparare debitamente i Tecnici che dovranno maneggiare le alternative, che spesso presentano pericoli o difficoltà tecniche più importanti rispetto ai gas fluorurati a effetto serra. Per questa ragione, l’istituzione di programmi di formazione e certificazione obbligatori non limitati ai soli F-Gas è assolutamente fondamentale per garantire la tutela dei Tecnici, ed evitare che i nuovi refrigeranti (spesso infiammabili) siano maneggiati da personale non debitamente qualificato per tali operazioni. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
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LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS –PARTE 4 | IL CAVILLO DEGLI IMPIANTI COMMERCIALI NON ERMETICAMENTE SIGILLATI Dal 1 gennaio 2022 è entrato in vigore l’obbligo di passaggio a refrigeranti con GWP minore di 150, per quanto riguarda frigoriferi e congelatori per uso commerciale, ma questo solo se l’impianto è ermeticamente sigillato. La EN378 fornisce una definizione di “Self Contained” a pagina 8 del Capitolo 3 (3.1.2): sistema di refrigerazione completo, realizzato in fabbrica in un involucro idoneo, che sia fabbricato e trasportato completo o in due o più sezioni e in cui nessuna parte contenente refrigerante sia collegata in loco se non da valvole di isolamento, come le valvole complementari. La nuova regolamentazione non riprende direttamente la definizione, elemento che appare come una grave lacuna all’interno del quadro normativo. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it APPROFONDIMENTO FGAS APPROFONDIMENTO FGAS
APPROFONDIAMO
> APPROFONDIAMO
LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE
F-GAS –PARTE 3 |
GLI SPLIT A IDROCARBURI Questo aspetto si ricollega ad una serie di limitazioni alle immissioni sul mercato di alcuni prodotti chiave per il nostro settore, in particolare nel mercato italiano, dove si immettono sul mercato (e quindi vengono installate da tecnici qualificati) oltre 1 milione di impianti all’anno. Gli split con potenza nominale entro i 12kW saranno vietati se contenenti un gas refrigerante con GWP superiore a 150, tranne quando richiesto dagli standard di sicurezza, ed entrerà in vigore dal 2027. I 12 kW di soglia derivano dalla direttiva EPBD – Direttiva sull’Efficienza energetica degli edifici, ciò serve per un allineamento delle normative. Qui, in edilizia, gli impianti, sono gestiti tramite il libretto di impianto per verificare il mantenimento dell’efficienza energetica come da progetto. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
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Associazione dei Tecnici del Freddo, organizza un evento esclusivo per i soci a Casale Monferrato, il 30 settembre, con la possibilità di associarsi direttamente in loco. Un incontro esclusivo e riservato ai soci (sarà possibile associarsi in loco) tra le mura del Castello del Monferrato, tour dei monumenti e dei punti d’interesse storici della città che vanta il titolo di Capitale del Freddo, incontro formativo di chiarimento alle nuove normative e apericena a cura dell’Enoteca Regionale del Monferrato. L’agenda della giornata, che concluderà il Tour Re:PIF, è visionabile su I&F online. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE
> ANCHE EMERSON LASCIA LA RUSSIA
Anche Emerson abbandona le proprie operazioni in Russia: l’azienda ha diramato una comunicazione in merito, spiegando la decisione di abbandonare l’area in seguito alle operazioni militari intraprese dal Paese in Ucraina. Di seguito, la comunicazione di Emerson: Siamo profondamente preoccupati per le azioni militari russe e per la IRAC 2022, CI SIAMO: ECCO LE NUOVE DATE!
UCRAINA
crisi umanitaria in Ucraina. La nostra priorità numero uno rimane la sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti e delle loro famiglie nella Abbiamoregione. ridotto le nostre operazioni per conformarci a tutte le leggi e ai regolamenti applicabili in materia di sanzioni internazionali, da parte degli Stati Uniti e in relazione alle altre sanzioni internazionali, e abbiamo interrotto ogni nuovo investimento in EmersonRussia. ha annunciato la decisione di uscire dalla Russia e, in questo contesto, stiamo esplorando opzioni strategiche per la cessione di Metran, la filiale manifatturiera con sede in Russia. Ci impegniamo per un trasferimento ordinato di questi beni, e supporteremo i nostri dipendenti durante questo processo. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
L’evento, inizialmente previsto per i primi di maggio, era stato spostato a data da destinarsi in quanto la struttura ospite, il Green Isle Hotel di Dublino, era stata destinata a ospitare i profughi in fuga dall’Ucraina. L’obiettivo dell’evento sarà ancora una volta quello di mettere nella stessa stanza grossisti e fornitori dell’industria RAC, dando loro la possibilità di mostrare prodotti e servizi, incontrare nuovi acquirenti e aumentare le vendite.
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46/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
DANFOSS SCRIVE ALL’ASSOCIAZIONE DEL FREDDO
Con una lettera indirizzata direttamente al Presidente Serhii Anashkin della Public Association Refrigeration Association of Ukraine, Danfoss ha confermato la condanna alle operazioni militari russe e i progressi fatti verso un abbandono sicuro della Russia. La priorità di Danfoss, che ha pubblicamente condannato l’invasione e confermato di appoggiare e supportare le sanzioni alla Russia, è stata sin dall’inizio quella di salvaguardare NEWS
> ATF, EVENTO ESCLUSIVO PER I
la sicurezza dei suoi moltissimi dipendenti al lavoro nella zona, in particolare in Ucraina e Bielorussia: si è trattato, stando alla lettera, di un’operazione estremamente delicata, ma che sta volgendo con successo alle fasi finali, al punto che presto l’azienda potrà tornare operativa in Ucraina, supportando i suoi clienti in zona e garantendo continuità ai servizi Inoltre,forniti.Danfoss si sta impegnando attivamente con Euroheat&Power, nonchè con la Intersector Association of Discrict Heating Companies of Ukraine, per fornire supporto tecnico che aiuti a ricostruire parte delle strutture danneggiate e garantire la ripresa di servizi essenziali come elettricità e riscaldamento. Danfoss si è attivata anche sul piano economico, stanziando un milione di euro per il supporto psicologico dei civili in fuga dalla guerra e ha avviato un progetto interno di donazioni volontarie da parte dei dipendenti, che andrà poi a raddoppiare. Le operazioni di Danfoss in Russia sono state sospese all’inizio del conflitto ed è al momento in atto un’uscita controllata dal paese, in ottemperanza con le sanzioni internazionali. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
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Con i continui cambiamenti che riguardano il Freddo, IRAC offre l’opportunità vedere le ultime novità del settore, le ultime tecnologie e i nuovi prodotti, restando aggiornati nuove normative e logiche di mercato. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
Anche se ormai siamo tutti abituati a considerare il Freddo una parte integrante delle nostre vite (quasi ogni abitazione ormai possiede almeno un frigorifero e un condizionatore), l’Africa ha necessità di fare un salto avanti importante per arrivare allo stesso punto e assicurare a milioni di persone la possibilità di conservare meglio il cibo e di lavorare in ambienti freschi e confortevoli. Come ha sottolineato Madi Sakandé, Presidente di U-3ARC, al termine del super-webinar del Centro Studi Galileo, “In Africa servirebbe la World Refrigeration Week“, concetto poi ripreso anche sui social network della prima associazione panafricana del Freddo.
• I rappresentanti della presidenza ceca vorrebbero sapere quali Stati membri sosterrebbero la posizione di AREA sulla riduzione graduale e qual è la loro posizione sull’estensione dei requisiti di controllo delle perdite ai gas refrigeranti alternativi a effetto serra
/47INDUSTRIA & formazione NUMERO 7 / SETTEMBRE 2022 del Consiglio dell’UE, iniziata il 1° luglio, Graeme Fox, Stepan Stojanov e Claire Grossman hanno avuto un incontro con due rappresentanti del ministero dell’Ambiente ceco per discutere della revisione dei gas fluoReportrurati. del meeting:
• Sono stati presentati i punti principali della nostra posizione.
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• Partecipanti: Jana Masickova, Ministero dell’Ambiente e Jakub Achrer, Vice Direttore del Dipartimento di Protezione dell’Aria, Ministero dell’Ambiente. Jakub Achrer è responsabile dei negoziati sul gas fluorurato durante la presidenza ceca.
• Per quanto riguarda l’allegato IV, la presidenza ceca è già stata avvisata da altre parti interessate che alcune date sono troppo rigide. La Commissione europea non accetterà facilmente di prorogare le scadenze poiché vuole evitare nuove immissioni sul mercato. Sono già previsti altri due meeting inizio luglio e verso l’autunno. Poiché durante la presidenza ceca si svolgeranno solo 4 o 5 riunioni, le discussioni molto probabilmente proseguiranno sotto la presidenza svedese a partire da gennaio 2023. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it il 70% dei generi alimentari prodotti vengono sprecati per via dell’impossibilità di conservare adeguatamente gli alimenti. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it > NUOVA F-GAS, ECCO IL POSITION PAPER DI AREA. INCONTRO CON IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA CECA PER DISCUTERE DELLE NORMATIVE IN ARRIVO Considerando il numero di commenti ricevuti martedì, AREA ha deciso di presentare solo la 1a parte del documento, inclusi i commenti generali. Nelle prossime settimane il documento verrà integrato con una analisi articolo per articolo, condivisa con tutti i funzionari dell’Unione Europea, i membri del Parlamento Europeo e le parti interessate. Nel contesto della presidenza ceca
All’evento ha preso parte anche il Presidente Uscente di AREA, Marco Buoni, ora figura di riferimento per gli affari internazionali e promotore del Memorandum of Understanding che, dall’anno scorso, lega a doppio filo le due associazioni. “Oggi è un giorno speciale“, ha commentato Buoni, che più volte ha visitato diversi stati Africani per corsi e conferenze, “che non vediamo l’ora di condividere con il resto del mon“Ildo”.settore è fondamentale”: il motto del WRD di quest’anno, in Africa, diventa ancora più rilevante: in Africa,
> GIORNATA MONDIALE DELLA REFRIGERAZIONE: AFRICA ED EUROPA UNITE PER IL FREDDO
La Commissione ha presentato due proposte legislative per aggiornare, rispettivamente, il Regolamento sui gas fluorurati a effetto serra, che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e abroga il regolamento (UE) n. 517/2014 (Regolamento sulle sostanze che riducono lo strato di ozono), oltre al regolamento (UE) n. 1005/2009.
EUROPA, ECCO CHI SI OCCUPERÀ DELLA NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS
48/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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> IL FREDDO UNITO RINGRAZIA IL MINISTERO PER L’INCONTRO SULLA REVISIONE DEL REGOLAMENTO F-GAS Dalle parti interessate riceviamo e pubblichiamo: Lettera di ringraziamento al Ministero da parte dei soggetti interessati alla proposta di revisione del Regolamento (UE) No 517/2014 sui gas fl uorurati (F-Gas) e del Regolamento (UE) No 1005/2019 sulle sostanze che riducono lo strato dell’ozono, del 5 luglio 2022. Egregio Direttore Generale Alessandro Modiano, Nel ringraziarLa per aver organizzato l’incontro, in data odierna, con i soggetti interessati al procedimento di revisione dei Regolamenti in oggetto, vorremmo cogliere l’occasione per ribadire la rilevanza del tema per quanto concerne i gas fl uorurati (F-Gas) per il mercato europeo, ed in particolare quello Siitaliano.ritiene opportuno ribadire nuovamente, il ruolo chiave del Governo Italiano ai tavoli europei per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, che tengano conto delle esigenze strategiche del Paese e dell’Unione Europea, anche nell’ambito dell’indipendenza energetica da gas e combustibili fossili. In tal senso, si ritiene altamente apprezzabile l’impegno del Ministero e delle diverse Direzioni Generali e Dipartimenti coinvolti al fi ne di garantire che le discussioni politiche possano tener conto delle esigenze del settore del raffreddamento, aria condizionata e pompe di calore (RACHP) italiano. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it >
In riferimento al processo di revisione in corso, il Ministero della Transizione Ecologica, nella sua qualità di Autorità nazionale, intende raccogliere le riflessioni e le eventuali proposte migliorative da parte delle Associazioni in indirizzo. A tal fine, è stato convocato un incontro in modalità telematica con i referenti del Ministero durante la prima settimana del mese di luglio, cui hanno partecipato le principali parti interessate del settore, in particolar modo AREA, ATF – Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, EPEE, Federchimica AssogasTecnici e Assofrigoristi. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> IL MITE ASCOLTA IL FREDDO: NEL MIRINO LA NUOVA REVISIONE F-GAS Si è svolto un incontro tra il Ministero della Transizione Tecnologica e gli stakeholder interessati alla proposta di revisione del Regolamento Europeo sui Gas fluorurati e del Regolamento sulle sostanze che riducono lo strato di ozono.
Il Parlamento europeo ha nominato i parlamentari (MEP) che, nei prossimi mesi, seguiranno lo sviluppo della proposta di regolamento UE sui gas fluorurati. La prima nomina è quella di Bas Eickhout, rappresentante olandese del gruppo Verde/Alleanza libera europea (ALE), che svolgerà il ruolo di Relatore, ossia l’eurodeputato incaricato di riferire sui lavori, per il Committee on the Environment, Public Health and Food Safety (ENVI), con l’incarico di redarre la posizione del Parlamento europeo sul regolamento F-Gas. Eickhout, (alla terza legislatura al Parlamento europeo), è vicepresidente della commissione ENVI e ha lavorato sulla posizione del Parlamento durante i negoziati che hanno portato all’attuale versione. Sono stati nominati anche gli eurodeputati di altri gruppi di partiti politici che lavoreranno al fianco di Eickhout durante i negoziati interni. Si tratta di Stelios Kympouropoulos del Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani), Günther Sidl dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo (S&D), Ondřej Knotek di Renew Europe, Danilo Oscar Lancini di Identity and Democracy (ID), Alexandr Vondra dei conservatori e riformisti europei (ECR) e Nikolaj Villumsen del gruppo di sinistra al Parlamento europeo (GUE/NGL). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
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> WEBINAR CSG, DISPONIBILE LA REGISTRAZIONE DI “ LAVORARE IN SICUREZZA CON REFRIGERANTI AD ALTA (A3) E BASSA (A2L) INFIAMMABILITÀ: ACCORTEZZE E ATTREZZATURA” Online su Galileo TV la registrazione dell’ultimo webinar del Centro Studi Galileo, con Chemours e Wigam: al centro, consigli e soluzioni per operare in sicurezza con i gas A3 a A2L. I Webinar del Centro Studi Galileo rappresentano una grandissima opportunità didattica per chiunque lavori nel settore HVAC/R: la refrigerazione e il condizionamento sono settori in continuo sviluppo, ed è fondamentale per un Tecnico del Freddo mantenersi sempre aggiornato sugli ultimi cambiamenti tecnologici. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it ponenti, Formazione e Certificazione; Phase Down” hanno offerto alla platea una panoramica assolutamente esaustiva tanto sull’attuale situazione del settore, quanto sul cruciale tema della lotta ai cambiamenti climatici, in particolar modo in relazione alla crisi ucraina e alla conseguente emergenza energetica, alla base del progetto REPowerEU. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it > IL FREDDO È FONDAMENTALE: DISPONIBILE LA REGISTRAZIONE DEL SUPER WEBINAR CSG PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA REFRIGERAZIONE 2022 Il settore HVACR ricopre un ruolo sempre più importante nella vita di tutti i giorni: è protagonista di importantissime svolte green e soprattutto offre nuove opportunità di occupazione per giovani, donne e artigiani, specialmente grazie alla formazione.
Come sempre, Centro Studi Galileo – CSG e Associazione dei Tecnici del Freddo – ATF hanno partecipato all’evento da protagonisti assoluti, complice l’organizzazione di un convegno in due sessioni dal ricchissimo programma, che ha permesso al pubblico di perfezionare e approfondire le proprie conoscenze sulle ultime tecnologie, grazie ai tantissimi interventi dei Partner e Docenti CSG, oltre che dei massimi esperti delle Associazioni di categoria, che ogni giorno contribuiscono a supportare il Centro Studi nella sua costante mission di condivisione della Leconoscenza.oltrediciannove presentazioni previste dall’evento, intitolato “DALLA REGOLAMENTAZIONE F-GAS AI REFRIGERANTI ALTERNATIVI: IMPATTO SU IMPIANTI NUOVI ED ESISTENTI – Le Ultime Tecnologie nel Condizionamento e nella Refrigerazione; Sistemi, Attrezzatura, Com-
Il Freddo è ancora una volta in fiera a Mostra Convegno Expocomfort, tornata ad aprire le porte al pubblico dopo oltre due anni dal primo stop dovuto alla pandemia.
/49INDUSTRIA & formazione NUMERO 7 / SETTEMBRE 2022
Centro Studi Galileo è tra i primi promotori di questa importantissima giornata e ha quindi organizzato ancora una volta un evento digitale, rivolto tanto agli esperti e ai Tecnici quanto a chi non ha mai avuto modo di approfondire l’argomento, per rendere ognuno partecipe di un concetto semplice quanto essenziale: il Freddo è fondamentale! Tramite questo webinar, CSG si è posto diversi obiettivi: sensibilizzare il vasto pubblico in merito ai vantaggi essenziali del Freddo, comprendere come questo influisca sulla vita quotidiana e come le scelte tecnologiche promuovano il benessere ambientale delle generazioni future, ponendo anche maggiore attenzione su temi attuali quali la riduzione delle emissioni e la massimizzazione dell’efficienza energetica. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> CENTRO STUDI GALILEO E ATF, ANCORA UN SUCCESSO A MCE: TUTTO ESAURITO AL CONVEGNO! Posti esauriti sin dalla prima sessione nonostante le sedute extra gentilmente concesse dall’organizzazione fieristica: il consueto Convegno del Centro Studi Galileo svolto nella cornice di MCE si è confermato uno straordinario successo, tanto per la grande partecipazione quanto per l’eccellente qualità delle relazioni.
DEIGLOSSARIOTERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 219 Ventunesimoa) anno A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it
UNITÀ SENZA CONDOTTO: Nell’ambito della normativa europea per unità senza condotto si intende un’unità destinata alla ventilazione di un singolo ambiente, o di un’area chiusa all’interno di un edificio, non dotata di raccordi a mezzo condotti
LABORATORIO ACCREDITATO PER IL CONTROLLO DI QUALITÀ: Laboratorio che viene accreditato tramite un organismo di accredita mento nazionale riconosciuto per l’accreditamento dei laboratori di prova secondo la Guida ISO / IEC o un equivalente nazionale.
VELOCITÀ MASSIMA NOMINALE: In una Unità di Ventilazione Non Re sidenziale rappresenta la velocità del ventilatore alla portata nominale e alla pressione nominale esterna. Si esprime in giri/minuto.
INDICE DI CAPACITÀ: Il quoziente tra il carico parziale di riscaldamento e la capacità di ri scaldamento dichiarata o tra il carico parziale di raffreddamento e la capacità di raffreddamento dichia rata.
50/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
FATTORE STAGIONALE DI ENERGIA AUSILIARIA IN MODO DI RAFFREDDAMENTO IN MODO ATTIVO: Rappresenta l’efficienza energetica ausiliaria per la stagione di raffred damento, escluso il contributo dei modi «termostato spento», «standby», «spento» e «riscaldamento del carter».
POTENZA TERMICA E/O FRIGORIFERA UTILE: Secondo quanto riportato nel Bol lettino Ufficiale Regione Lombardia rappresenta la potenza di progetto erogata da un impianto geotermi co nella condizione di esercizio più gravosa in modalità di riscaldamen to e in modalità di raffreddamento.
ORE DI ESERCIZIO IN MODO STAND-BY: Il numero di ore per anno [h/a] du rante le quali l’unità di raffredda mento o riscaldamento è considera ta in modo stand-by e il cui valore dipende dalla stagione designata e dalla funzione.
RICICLO: Riutilizzo dei fluidi frigoriferi recupe rati da un circuito previa effettuazione di un processo di pulitura di base quale la filtrazione, l’essiccazione, l’eventuale distillazione dell’olio in esso contenuto e la rimozione delle particelle solide in esso presenti. Per tale operazione, che può avve nire anche in cantiere, si devono utilizzare apposite apparecchiature di recupero che consentono so prattutto l’eliminazione dell’umidità, degli acidi e delle sostanze solide eventualmente presenti nel refrigerante. Si distingue dal processo di rigenerazione, che è un processo che permette di ottenere un prodot to finale con caratteristiche simili al refrigerante vergine. L’operazione di riciclo può essere eseguita anche mediante l’utilizzo di un recuperatore di refrigerante che sia provvisto delle idonee fun zionalità per il trattamento del fluido frigorifero sopra riportate..
CAPACITÀ DI RAFFREDDAMEN TO DICHIARATA: Capacità di raffreddamento dichia rata del ciclo a compressione di va pore del condizionatore d’aria o del refrigeratore d’ambiente, per una data temperatura esterna Te e una data temperatura interna Tin quale dichiarata dal fabbricante, espressa in kW. ETA: Event Tree Analysis (analisi dell’al bero degli eventi). È una tecnica basata sulla logica, che mira a defi nire la probabilità che si verifichino dei guasti sulla base del verificar si o meno degli eventi causali dei guasti stessi. Questa tecnica può essere impiegata anche nel settore frigorifero per prevenire il verificarsi di seri guasti agli impianti e la loro conseguente fermata.
ZEOTROPE,MISCELE: Miscele formate da due o più refrige ranti puri. Caratteristica delle miscele zeotrope è quella che durante i cam biamenti di stato la percentuale della fase gassosa di ogni singolo compo nente non rispecchia il corretto valo re che invece si ha nella fase liquida. Tale fatto può comportare delle com plicazioni quando si vuole procedere al reintegro della carica dopo che si sono verificate fughe di refrigerante dal circuito, o durante la procedura di carica del circuito stesso, che co munque deve avvenire in fase liqui da per la stragrande maggioranza di tali miscele. In una miscela zeotropa la temperatura di saturazione non si mantiene costante durante i cambia menti di stato, dando origine ad uno scorrimento di temperatura (glide) di entità variabile a seconda del tipo di miscela e del valore stesso di tem peratura a cui avviene il cambio di fase. Le miscele zeotrope che presentano uno scorrimento di tempera tura molto basso (come ad esempio l’R410A e l’R404A) vengono anche definite quasi-azeotrope. Le miscele zeotrope vengono identificate nella classificazione dell’ASHRAE da una sigla il cui codice numerico inizia con la cifra 4.
MODO RISCALDAMENTO DEL CARTER: La condizione in cui l’unità ha atti vato un dispositivo di riscaldamento per evitare la migrazione del liquido refrigerante verso il compressore, al fine di limitare la concentrazione di refrigerante nell’olio all’avvio del compressore.
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