COOPERAZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE: I LA SOLUZIONE PER LA CRESCITA SOSTENIBILE NEL SETTORE DEL FREDDO ALL’INTERNO Nuova generazione di refrigeranti a basso GWP Il compressore e la lubrificazione Facile transizione ai refrigeranti A2L ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO SSA O C I A Z I O NE DEI T E CNICI D E L F R E ODD ATF membro Air conditioning and Refrigeration European Association LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.462/ OTTOBRE Anno XLVI - N.8 / OTTOBRE - 2022 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato
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questo il claim che riassume il concept scelto da Epta quest’anno, che racchiude l’innovazione, l’efficienza e la competenza tecnica di altissimo livello che caratterizzano i sistemi progettati dal Gruppo. Tra le principali novità spiccano i sistemi di diagnostica firmati EptaService, brand specializzato nel servizio post-vendita; l’ultima centrale ECO2Middle di EptaTechnica, marchio che si occupa della progettazione, produzione e installazione di sistemi e impianti di refrigerazione; e le celle frigorifere di Misa, marchio Epta specializzato nella produzione di celle per la refrigerazione commerciale e industriale.
Epta protagonista a Chillventa 2022: INNOVATION FOR EFFICIENCY, WE KNOW HOW. THE EPTA SYSTEM VI ASPETTIAMO A: PER SCOPRIRE TUTTE LE NOVITÀ FIRMATE EPTA! Padiglione 7 / Stand 7-332 Norimberga | 11 –13.10.2022 www.eptarefrigeration.com
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Direttore Responsabile Enrico Buoni
Responsabile di Redazione M.C. Guaschino
Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi
Redazione e Amministrazione
Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841
Pubblicità tel. 0142/452403
E-mail: info@industriaeformazione.it
www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF)
La rivista viene inviata a:
1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di:
A) Impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici;
B) Impianti di condizionamento e pompe di calore.
2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione.
3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
Sommario
Editoriale
Nuove soluzioni per nuovi scenari
M. Buoni - Former President w/ “International Affairs” mandate - AREA, Segre tario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo
Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini
Analisi energetica dei possibili miglioramenti per i sistemi a CO2 nella refrigerazione commerciale
M. Azzolin | D. Del Col | G. Cattelan - Dipartimento di Ingegneria Industriale –Università degli Studi di Padova L. Calabrese | K. S. Nourrice - Frascold
Nuova generazione di refrigeranti a basso GWP
S. Filippini - Direttore tecnico LU-VE Group R. Cavicchioli - Product Manager - Refrigeration and HVAC Engineer LU-VE Group
Principi di base del condizionamento dell’aria Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria: elementi per la riduzione della sezione
P. Fantoni - 235° Lezione
I nuovi refrigeranti a base HFO per la refrigerazione: T.E.W.I, T.C.O. e sicurezza S. Fedeli - Executive Marketing Manager - HFO Business Development Gene ral Gas Kryon® Refrigerants
Transizione ai refrigeranti A2L: più facile di quanto si pensi G. Renevier- Responsabile R&D System Solutions, Danfoss
Parola all’esperto: avviamento del compressore G. Cattabriga - Docente Centro Studi Galileo
Concetti di base sulle tecniche frigorifere Nato il 4 luglio di 11 anni fa: come la questione ambientale ha investi to i tecnici del freddo P. Fantoni - 256° Lezione
N. 462 – Periodico mensile
Autorizzazione del Tribunale di Casale
Monferrato n. 123 del 13.6.1977
Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria
Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076
3159 oppure su CCP 10763159 entram bi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to.
1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00
Abbonamento annuale estero € 91,00
Ultime Notizie: Bologna e Treviso, parte in quarta il tour di Centro Studi Galileo e ATF sul futuro del freddo - AREA evidenzia i punti chiave per il freddo delle nuove direttive energetiche Europee - AREA, a CHILLVENTA si parla del futuro di formazione e certificazione RAC in Europa - CHILLVENTA 2022, si scaldano i motori per l’evento di Norimberga! - Anche l’Austria dice addio alle caldaie a gas fossile - EFCTC riporta la relazione TEAP sull’efficienza energetica della tecnologie a basso GWP - 2021: gli HFC contribuiscono per l’1,18% all’in fluenza del riscaldamento climatico dei gas serra - PNAS: “Propano chiave del raffreddamento sostenibile” - ISPRA, tutti i dati sulle emissioni di gas serra di refrigerazione e condizionamento - Pompe di calore a refrigeranti naturali: un report spiega come accelerarne l’adozione in Europa - Dieci anni dalla certificazione F-Gas: è necessario il rinnovo - ADC3R, online il position paper sulla proposta di revisione del regolamento FGas II - IEA: è possibile ristrutturare il 20% del parco edilizio attuale per passare a 0 emissioni entro il 2030? - HORECA: le associazioni della meccanica chiedono interventi per evitare il collasso - Giornata mondiale dell’ozono 2022 - U-3ARC, tutto pronto per l’assemblea generale in Marocco - GALILEO TV, interviste a MCE2022Webinar CSG, disponibile la registrazione di “Pompe di calore e A/C: opportu nità e nuove tecnologie per ridurre i consumi energetici”
Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentoventesima) - A cura di P. Fantoni
Collegate
/7INDUSTRIA & formazione
NUMERO 8 / OTTOBRE 2022
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Nuove soluzioni per nuovi scenari
La consapevolezza che il grande pubblico ha del nostro quotidiano è estremamente più elevata rispetto a qualche anno fa.
I dibattiti sul contrasto alla pandemia e sulla lotta al climate change han no messo il Freddo al centro delle discussioni di politici, imprenditori e associazioni di categoria.
Le recenti crisi energetiche, hanno innalzato ulteriormente l’asticella, al punto che ormai è impossibile sfogliare un giornale o guardare un telegiornale senza sentir parlare di efficientamento energetico, logiche green e soluzioni innovative.
Fortunatamente, il settore HVAC/RHP è da sempre caratterizzato dalla capacità di evolversi per cercare di diventare sempre meno impattante sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista energetico.
Lo stretto contatto con altri settori, in particolar modo l’edilizia, fa emerge re soluzioni tecniche e pratiche per ovviare alle problematiche che si presentano.
Tra le altre, è al vaglio la proposta di implementare, almeno ove possibile, la ventilazione meccanica all’interno degli edifici pubblici.
La consapevolezza legata all’impor tanza dei criteri di efficientamento energetico e alla gestione della qua lità dell’aria, rende più facile com prendere e accettare logiche di que sto tipo.
NUOVE SFIDE, NUOVE TECNOLOGIE
In questo scenario, alcune tecno logie emergenti stanno trovando sempre più spazio e diffusione, so prattutto quelle che permettono di ovviare alla dipendenza dai combu stibili fossili e dal gas naturale per riscaldare e raffreddare gli ambienti.
Le pompe di calore, in particolar modo, stanno vivendo un periodo di crescita esponenziale.
I dati EHPA (European Heat Pump Association) confermano ampia mente il trend. Commentando il con testo globale, Rana Adib, Direttore Esecutivo dell’ente per le energie rinnovabili REN21, ha dichiarato: “Se si guarda ai settori del riscaldamento e del raffrescamento, che rappresentano oltre il 50% del consumo totale di energia, le ener gie rinnovabili rappresentano solo l’11%.
La recente crisi energetica mette in evidenza quanto sia importante di sporre di una soluzione efficiente in termini di costi, affidabile e rinnova bile, basata su un sistema energeti co nel quale le pompe di calore oggi svolgono un ruolo fondamentale in Europa e oltre.”
Si tratta di numeri e dati importanti, dei quali il settore dovrà tenere con to nei prossimi anni e che determineranno l’evoluzione e il verso del le scelte future di aziende, privati e governi.
EDITORIALE
Marco Buoni
Presidente uscente con mandato agli Affari Internazionali AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 24 Associazioni europee 21 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo
MCE 2022: si discute con AREA del futuro del settore allo stand del Centro Studi Galileo! Nella foto, Marco Buoni (Past President di AREA), Madi Sakandé (Pre sidente di U-3ARC), Stijn Renneboog (Eurovent) e Markus Lattner (Eurovent MiddleEast).
10/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
ECONOMIA CIRCOLARE DEI GAS REFRIGERANTI PAGHIAMO IL GAS RIGENERABILE! Conferisci il gas: guadagni e aiuti l’Ambiente! Scansiona il codice e scopri le nostre soluzioni full-service di recupero, rigenerazione e smaltimento dei gas ozonolesivi e a effetto serra e valorizzazione dei rifiuti F-Gas 1 Distribuzione Refrigerante (GeneralGas) 2 Utilizzo (Tecnico Specializzato) 3 Produzione Rifiuto (Tecnico Specializzato) 5 Rigenerazione Refrigerante (GeneralGas) 4 Raccolta differenziata Refrigerante (Tecnico Specializzato) Scopri i nostri Prodotti su www.generalgas.it GeneralGas da oltre 40 anni è una società leader nel mercato della Refrigerazione & Condizionamento. Siamo costantemente impegnati a innovare e garantire un elevato livello qualitativo dei prodotti & servizi, con la finalità di rendere disponibili ai nostri Clienti soluzioni efficaci e sostenibili, da un punto di vista economico, normativo e ambientale.
Il dibattito rimane aperto: passare a un nuovo impianto avrà costi sostenibili?
Le tecnologie più efficienti vedranno una diffusione limitata da fattori economici diretti e indiretti?
I Tecnici che dovranno mettere mano agli impianti sono già pronti a farlo o ci sarà scarsità di personale qualificato sul mercato?
La nuova regolamentazione F-Gas garantirà nuovi traguardi ambientali o una sua applicazione troppo rigida limiterà l’impatto di tecnologie basate sugli HFC nel complesso meno inquinanti di quelle attualmente in uso?
AL CENTRO, I TECNICI
A una di queste domande possiamo rispondere senza paura di essere smentiti: la forza lavoro altamente qualificata di cui si dispone per garantire una transizione efficiente ai nuovi impianti, al momento sembra non essere sufficiente per far fronte alla straordinaria mole di lavoro attesa. Molti dei nuovi refrigeranti presentano difficoltà tecniche, in considerazione di questo, risulta indispensabile assicurarsi che il loro utilizzo sia legato esclusivamente a personale altamente qualificato. È indispensabile che aziende e go-
verni collaborino per assicurare che i Tecnici siano adeguatamente formati per far fronte alle esigenze emergenti. In caso contrario nessuna delle soluzioni previste risulterà applicabile. Le associazioni di categoria nazionali e internazionali, come ATF in Italia e AREA in Europa, si stanno preparando con i centri di formazione e valutazione per assicurarsi che le aziende e i loro Tecnici possano sfruttare le nuove tecnologie come un’opportunità di crescita, e non come un semplice costo, ma è assolutamente fondamentale che le classi dirigenti e i decisori politici si rendano conto delle necessità che si presenteranno.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Il settore si sta mostrando reattivo. Le principali realtà associative stanno collaborando a numerosi progetti internazionali, con lo scopo di stabilire logiche di assistenza reciproca e opportunità per lo scambio di conoscenze.
Lo stesso Centro Studi Galileo, negli ultimi anni, ha assistito ad un forte incremento del rapporto di collaborazione che, da decenni, lo lega a doppio filo con le Nazioni Unite, in particolar modo UNEP, UNIDO e UNDP: non solo si sono espanse tutte le attività (convegni ed eventi in primis) avviate in passato, ma nuovi corsi, nuovi eventi e nuove attività hanno sancito che il legame tra il centro di formazione più importante per il settore HVACR e l’ONU diventa ogni anno più ricco e complesso.
A ottobre uscirà il nuovo numero speciale internazionale di Industria&Formazione, l’ISI – International Special Issue, che, dopo la pausa del 2020 dovuta alla pandemia, tornerà a essere distribuita da ATF, Centro Studi Galileo, IIR e Nazioni Unite.
Quest’anno la pubblicazione, oltre che in formato cartaceo e digitale tradizionale, si avvarrà anche di un sito web interattivo e completamente dedicato. Come sempre, la rivista sarà a disposizione dei Tecnici nel corso delle varie fiere (tra cui Chillventa), eventi e convegni.
12/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
I
SOLUZIONI CO2
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Abbiamo costruito migliaia di unità per una vasta gamma di applicazioni. Impieghiamo tecnologie che consentono ai nostri gas coolers di lavorare anche alle latitudini caratterizzate da un’alta temperatura media dell’aria.
I sistemi a CO2 consentono di recuperare una parte del calore processato che può essere riutilizzato per il riscaldamento dei fabbricati. Grazie allo speciale sistema tubiero, le pressioni di esercizio possono salire fino a 80 bar per gli unit coolers e 130 bar per i gas coolers Scopri di più su modinecoolers.com
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Bertoletti Sergio MAINTEC SPA Roma Maldis Claudio MAMMONE SRL Fr. S. Grato Lodi
MANZONI MARCO Castel S.P. Terme
Mure’ Alberto Maria MBM DI GRASSO ALBERTO Savona
Isnardi Manuele MBM DI GRASSO AL BERTO Savona
Marciano Remy Bonnaventure MC
REFRIGERAZIONI SRLS Vasto
Brossa Daniel MICROTECNICA SRL Torino
Cimpoesu Lucian MICROTECNICA SRL Torino
Migliorucci Nicola MIGLIORUCCI SRL Montepulciano Stazione
Chiarelli Bartolomeo MM IMPIANTI SRL Roma
NAZZI LEONARDO Montopoli Val Arno
Ercolin Alberto NOLOSYSTEM SRL Grugliasco
Biondini Alessandro PERNAZZA GROUP SRL Narni
Ferzi Gisellino PERNAZZA GROUP SRL Narni
Francia Mauro PERNAZZA GROUP SRL Narni
Zuccarello Andrea Thomas POLARIS REFRIGERA ZIONE DI CAPRA Castelletto Orba
PRETTE LIVIO Villanova Mondovi
RAMAJ PAULIN Pistoia
Pizzato Leonardo RD MEC SRL Mansue’
Casassa Carlet Danilo REFTEK DI CASASSA CARLET DANILO Pessinetto
Minguzzi Jonny REKEEP SPA Zola Predosa
Spinelli Emilio REKEEP SPA Zola Predosa
RINALDI MARCO Roma
Cocci Luigi SAMMONTANA EMPOLI Empoli
Niente fretta, prima i calcoli! Simone Portalupi, docente del Centro Studi Galileo, vigila sulla prova di carica e vuoto di un Tecnico del Freddo, durante uno dei test che compongono la prova pratica per conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigo risti. La calma è fondamentale: occorre raccogliere tutti i dati e verificare, calcoli alla mano, il modo migliore per operare sugli impianti.
16/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE
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Giachetto Michele SIRAM SPA Milano
Gobbato Antonio SIRAM SPA Milano
Loprete Stefano SIRAM SPA Milano
Marazzani Danilo SIRAM SPA Milano
Marchetto Davide SIRAM SPA Milano
Molinaro Rino SIRAM SPA Milano
Montagner Andrea SIRAM SPA Milano
Napolitano Nicola SIRAM SPA Milano
Nasello Gianni SIRAM SPA Milano
Parenti Matteo SIRAM SPA Milano
Ruzzante Stefano SIRAM SPA Milano
Solimando Matteo SIRAM SPA Milano
Strano Antonio SIRAM SPA Milano
Tognarini Alessio SIRAM SPA Firenze
Il corso Propedeutico di Brasatura è uno dei corsi del Centro Studi Galileo più apprezzati dai Tecnici, tanto da chi si affaccia per la prima volta alla professione, quanto da chi lavora già nel settore ma vuole perfezionare le proprie competenze. Una buona brasatura rende più efficienti gli impianti, limita le perdite, riduce l’impatto energetico e aumenta la durata del ciclo vitale.
Tranchese Raffaele SIRAM SPA Milano Zampieri Paolo SIRAM SPA Milano
Capuano Giuseppe SIRAM VEOLIA Pomigliano Arco
D’Alterio Carmine SIRAM VEOLIA Pomigliano Arco
Ancora corsi pratici nella sede casalese del Centro Studi Galileo: questa volta a operare sull’impianto didattico è un Tecnico iscritto al corso di Tecniche Frigorifere – Specializzazio ne, modulo fondamentale per tutti i frigoristi che quotidianamente si trovano a lavorare sugli impianti di refrigerazione. Docente Gianfranco Cattabriga, uno dei veterani del Centro Studi Galileo.
18/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Un altro corso superato con successo dai Tecnici che si sono affidati al Centro Studi Galileo! Sotto la guida del docente Stefano Sarti, la sede di Agliana (Pistoia) è stata teatro di un altro corso di successo, orientato al conseguimento del PIF – Patentino Italiano Frigoristi, che per mette ai Tecnici di acquistare e maneggiare i gas fluorurati.
D’Angeli Emanuele
SIRAM VEOLIA Pomigliano Arco
De Nitto Gianluca SIRAM VEOLIA Pomigliano Arco
De Pasquale Salvatore SIRAM VEOLIA Pomigliano Arco
Festa Emanuele SIRAM VEOLIA Pomigliano Arco
Navarra Eduardo
SIRAM VEOLIA Pomigliano Arco
Stano Pier Paolo
SIRAM VEOLIA
Pomigliano Arco
Tirelli Alessio
SIRAM VEOLIA Pomigliano Arco
De Pieri Simone SIRTI SPA Milano
SPAMPINATO COSIMO
Montaldo Bormida
PASINO IMPIANTI SAS Braghero Valentino San Salvatore M.To
PRETTE LIVIO Villanova Mondovi’
Abbafati Matteo TECHNOLOGY SYSTEM SRL Milano Pascale Marco TECNO UMBRA SNC Spello
Turra’ Simone TREEE SRL Lainate
Pizzelli Giuseppe V SERVICE SRL Roma
Proietti Gianluca V SERVICE SRL Roma DEGNOCLIMA SRL Lucifora Giuseppe Comiso
DI ZIO NICOLA Alanno
IDROTERMOGAS
PANAROTTO R. Vallivero Alessandro Sandigliano
BOUYGUES E&S
ITALIA SPA Battaglia Luca Bislenghi Paolo Gagliano Alessandro Sambagini Francesco Benazzi Davide Verderame Giacomo Dragano Marco Milano
NIPPON GASES
INDUSTRIAL SRL Santangelo Felice Milano
Ultimi accorgimenti prima di mettere mano al cannello e iniziare a saldare. Il docente, in una delle sedi del Centro Studi Galileo, si prende ancora qualche minuto per spie gare al tecnico qualche trucco e mostra, direttamente sulla tubazione, come intervenire per realizzare una brasatura a regola d’arte.
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO IMPIANTI AD AMMONIACA TRAMITE FAD
20/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SUGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI TRAMITE FAD
Argomenti imbattibili per i nuovi impianti di refrigerazione industriale, commerciale e dei trasporti.
Con un valore di GWP di appena 148, il refrigerante A2L Creard R-455A è il candidato che ottiene più punti in tutte le discipline: conformità F-GAS, molto efficiente, vasto campo d’applicazione, spese d’acquisto ed esercizio ridotte, requisiti di sicurezza facili da rispettare. A un prezzo equo presso il vostro rivenditore specializzato. Con il campione segreto R-455A potete risparmiarvi il resto.
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TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO PROBLEMATICHE ELETTRICHE PER FRIGORISTI TRAMITE FAD
ACETO SRL
Migliori Davide Lipomo
ALBONICO SRL
Chiari Alessandro Como
CABEC SRL
Borghi Graziano Saronno
FABRETTI SRL
Bottoni Federico Tamara Di Copparo
IMMERGAS SPA
Conforti Alessandro Dinelli Riccardo Brescello
WOLF ITALIA SRL
Ferrari Giorgio San Donato M.Se
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO DI RIPASSO DEI REQUISITI MINIMI TEORICI RICHIESTI PER IL PATENTINO FRIGORISTI F-GAS TRAMITE FAD
3G SRL
Ceriani Massimiliano Enrico Cusano Milanino
ADVANTIX SPA
Marganelli Marco Sraidi Ayoub Kaushal Karan Arcole
BLACK SKIP SRL
Sanchez Alvarez Manuel Alejandro Mediglia
CIEM SOC COOP
Chiosa Antonio Ronchi Legionari
Esame pratico in corso nella sede CSG di Casale. Il docente, Roberto Ferraris, osserva con attenzione tutte le operazioni compiute dal Tecnico, ora alle prese con le operazioni di Carica e Vuoto, fondamentali per il lavoro quotidiano di qualsiasi frigorista. Superare questa parte dell’e same avvicinerà il Tecnico al conseguimento del PIF – Patentino Italiano Frigoristi.
CLIMAFER DI FERRINI Martelli Lorenzo Signa
CNP ENERGIA SPA Persavalli William Roma
COVEL GROUP SRL Coviello Giuseppe Potenza
CST SRL Marteddu Moreno Vercelli
DMC SERVICE SNC De Luca Ernesto Busto Arsizio
ECO THERM SRL Zappile Gabriel Brescia
ELCI IMPIANTI SRL Suraci Domenico Napoli
ELETTRO MECCANICA AOSTA SRL Casalloni Stefano Giacinto Zingarelli Giuseppe Pont S. Martin
ENERGY SERVICE SRL Paparella Fabio Bartolomeo Quatela Sergio Osnago
FUTUR SERVICE SRL Condrat Paul Savigliano
GAS SALES TECH SRL Boifava Andrea Piacenza
GEOTECNICA SRL Garic Amel Bresso
Tecnico e docente posano insieme per la foto di rito a fine corso: il nostro esperto Stefano Sarti ha seguito passo dopo passo la preparazione degli allievi intenzionati a conseguire i PIF – Pa tentino Italiano Frigoristi, conclusa con il superamento, con successo, di tutte le prove previste. Il corso si è svolto ad Agliana, vicino a Pistoia, una delle tantissime sedi italiane del Centro Studi Galileo.
22/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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L’impianto del laboratorio di Casale Monferrato, prima sede del Centro Studi Galileo, ha permesso a migliaia di Tecnici di formarsi, simulando con precisione le stesse condizioni di un impianto reale. Nella foto, il Tecnico del Freddo procede con le misurazioni di rito prima di intervenire per correggere le eventuali problematiche riscontrate.
GEROTTO FEDERICO
Castelfranco Veneto
GRANZOTTO SRL
Boem Alessio Susegana
IDRAULICA SUD Turano Matteo Acri
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PANAROTTO R. Lacchia Daniele Sandigliano
IMACOR SRL Restelli Mirko Rescaldina
METAL WORK SERVICE SRL Brusadelli Ivan Magni Lorenzo Oggiono
MULTI RAIL SRL Cescon Ennio Mariotto Daniele Cimavilla Di Codogne’
SOLUTIONS
ENGINEERING DI LOUISON Louison Dilu Cassano Adda
STAURENGHI IMPIANTI SRL Viotti Alessandro Cislago
TECHNE SPA Dipaola Simone Villa Di Serio
TECNA COMPRESS SRL Anastasi Massimo Montanaro
TECNO AMBIENTE SRL Miranda Bone Manolo Natanael Genova
VEDRANI DARIO SRL Marchesini Daniel Passerini Michele Pieve Di Cento
ADVANTIX SPA
Marganelli Marco Sraidi Ayoub Kaushal Karan Arcole
AHT COOLING SY STEMS ITALY SRL Gaiardoni Federico Singh Davinderpal Mazzano
ANGELANTONI LIFE SCIENCE SRL Manni Ludovico Battistelli Simone Massa Martana
BEBI SRL Bertini Federico Firenze
PARIELS 1973 SRL Ricci Riccardo Siena
POWERFLEX SRL Carfora Salvatore Limatola
REDLAB SRL Bianchi Alessandro Milano
REFRIGERAZIONE PROFESSIONALE DI GOTTARDO Gottardo Daniele Rubano
REKEEP SPA D’Anna Domenico Giampetruzzi Pietro Pisoni Fabio Rovina Michele Tognoni Marco Zola Predosa
SACCIR SPA Marchetti Enrico Roma
Terminate le verifiche di rito, il Tecnico procede a eseguire le operazioni di Carica&Vuoto! L’esame, che si sta svolgendo nella sede CSG di Agliana (Pistoia) rappresenta solo una delle prove che i Tecnici devono superare per conseguire il PIF, Patentino Italiano Frigoristi. I docenti faranno di tutto per assicurarsi che ognuno arrivi preparato a dovere.
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE TRAMITE FAD
24/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Allievi in dirittura d’arrivo… tutto pronto per la parte pratica del Patentino F-Gas! La postazione su cui i Tecnici osserveranno il docente all’opera, prima di passare a loro volta alle prove d’e same, si avvale sempre delle migliori tecnologie a disposizione del Centro Studi Galileo!
BL IMPIANTI SRL Vezza Stefano Bistrattin Luca Torino
CAMPANINI
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CARRATURO ANTONIO
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CERCENA SRL Paludo Luciano Alessandria
CLIMAFER DI FERRINI
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Roma DI GREGORIO MAURO Lazzate
DOMETIC ITALY
MARINE SRL Annoni Gabriele Gerna Fabio Bengoufa Chahrazede Stylianou Marios Nova M.Se
ECO THERM SRL Zappile Gabriel Brescia
ECOFUTURA SRL Lisci Daniele Rella Adriano Fiumicino
Casale Monferrato, laboratorio della prima sede italiana del Centro Studi Galileo: mentre il Tecnico si cimenta con la parte pratica del corso Propedeutico di Brasatura, il docente Roberto Ferraris fornisce consigli e suggerimenti utili a perfe zionare la tecnica dell’allievo.
ELETTROCLIMA SRL
Politano’ Antonio Polistena
ERREPICLIMA SRL Poggi Daniele Rivanazzano Terme
FENIM SRL Penate Hernandez Jorge Felix Nerviano
FRIGOMAT SRL Riboni Claudio Mutaloghi Riccardo Lo Medico Carmelo Guardamiglio
FRIGOMECCANICA SRL
Forcolin Alessio Musile Di Piave
GAVO TECNOIMPIANTI SRL Cappellini Davide Vizzolo Predabissi
GENERAL GAS SRL Colombi Luca Cernusco S/N
GIOIA STYLE DI CIRONE Cirone Savino Sangano
Una brasatura impeccabile… si presenta così! Roberto Ferraris, docente del Centro Studi Galileo da oltre dieci anni, mostra ai Tecnici come deve risultare una brasatura fatta a regola d’arte, in grado quindi di limitare al minimo il rischio perdite il più a lungo possibile e massimiz zare l’efficienza dell’impianto!
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Analisi energetica dei possibili miglioramenti per i sistemi a CO2 nella refrigerazione commerciale
SOMMARIO
In base alle recenti restrizioni sull’uso dei refrigeranti ad alto potenziale di riscaldamento globale, l’anidride carbonica sta diventando sempre più adottata nel campo della refrigerazione commerciale.
Nonostante la sua sostenibilità ambientale, la CO 2 richiede soluzioni specifi che per raggiungere un’efficienza energetica suffi cientemente elevata durante tutto l’anno, in particolare nei climi caldi.
Una possibilità interessante è quella di utilizzare un unico sistema a CO 2 per soddisfare tutte le esigenze termiche (refrigerazione, riscaldamento e raffrescamento).
Il sistema a due livelli di temperatura con compressione parallela è attualmente la soluzione più adottata dal mercato, tuttavia questa soluzione può essere notevolmente migliorata introducendo o modificando alcuni componenti nel sistema.
Lo scopo di questo lavoro è quello di studiare diverse soluzioni in grado di migliorare le prestazioni di un sistema integrato per la refrigerazione commerciale, a partire da un sistema esistente situato a Milano.
Le configurazioni simulate considerano: evaporatori allagati, eiettori di vapore e gas-cooler evaporativo.
I risultati mostrano che gli eiettori di vapore e il gas-cooler evaporativo sono delle buone soluzioni per ridurre il consumo di energia elettrica durante i periodi più caldi, mentre gli evaporatori allagati aumentano le prestazioni indipendentemente dalla temperatura esterna.
L’adozione combinata di evaporatori allagati con eiettori e gascooler evaporativo può aumentare
fino al 18% il COP medio annuo rispetto al sistema di partenza.
INTRODUZIONE
I sistemi booster a CO2 sono diventati la soluzione principale nel caso di nuove installazioni per la refrigerazione commerciale nel Nord Europa. Ciò è dovuto alle loro prestazioni più elevate nei climi freddi rispetto ai tradizionali sistemi basati sui fluidi HFC.
Nei climi più caldi, i sistemi a CO2 devono operare in condizioni transcritiche e questo ne penalizza le prestazioni.
Tuttavia, sono state proposte diverse soluzioni per migliorare questo tipo di sistemi: ottimizzazione della pressione del gas cooler, compressione parallela, sottoraffreddamento della CO2 all’uscita del gas cooler, utilizzo di scambiatori di calore interni, evaporatori allagati, i sistemi di refrigerazione in cascata ed eiettori.
Inoltre, l’adozione di sistemi booster transcritici consente la realizzazione di una soluzione all-in-one per soddisfare sia le richieste termiche di refrigerazione che quelle di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Infatti, la temperatura dell’anidride carbonica allo scarico dei compressori di media pressione è sufficiente per permettere il recupero di parte del calore per soddisfare le richieste di riscaldamento (SH) e di acqua calda sanitaria (ACS). Inoltre la pressione di lavoro del ricevitore di liquido permette di produrre acqua refrigerata per un impianto di condizionamento.
In questo studio, le prestazioni di un sistema all-in-one a CO2, che deve quindi soddisfare la richiesta di potenza frigorifera, la produzione di ACS, SH e aria condizionata vengono valutate utilizzando un modello
Marco
26/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Azzolin 1 1 Dipartimento di Ingegneria Industriale – Università degli Studi di Padova 2 Frascold Davide Del Col 1 Gianluca Cattelan 1 Kaven Samuele Nourrice 2 Livio Calabrese 2 Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF REI SSA O O NE DE E CN C D R E ODD ATF Refrigeration European
Figura 1. Schema della configurazione B-PC (a) e della configurazione B-PC-OE-EJ-EGC
numerico validato con dati sperimentali ottenuti da un monitoraggio. Vengono studiate anche varie soluzioni impiantistiche: eiettori di vapore, gas cooler evaporativi ed evaporatori allagati e confrontati con il caso di riferimento.
DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE STUDIATE
La configurazione di riferimento è quella di un sistema booster transcritico con compressione parallela (denominato B-PC).
Il sistema deve soddisfare i carichi di refrigerazione a due livelli di temperatura (media -MT- e bassa -LT-). Il refrigerante all’uscita degli evaporatori LT viene compresso dai compressori di bassa temperatura (LTC) al livello di media pressione (MP), dove viene miscelato con la portata proveniente dagli evaporatori MT. Quando le temperature esterne sono elevate la CO2 e la quantità di vapore prodotta nel ricevitore di liquido è sufficiente si attivano i compressori ausiliari (AUXC), che comprimono il vapore alla pressione del gas cooler (HP).
Altrimenti, se la quantità di vapore non è sufficiente ad attivare i compressori AUXC, il vapore viene laminato al livello di pressione MT e
quindi compresso dai compressori a media temperatura (MTC).
Il sistema considerato deve inoltre soddisfare completamente il carico termico di riscaldamento e il carico termico di raffrescamento.
Nella linea di HP, prima del gas-cooler, sono installati due scambiatori per recuperare parte del calore per produrre acqua calda ad uso sanitario e per il riscaldamento invernale. Durante il periodo invernale, per soddisfare completamente la richiesta termica di riscaldamento, il sistema può essere forzato a funzionare in modalità transcritica. In questo caso viene utilizzato un evaporatore aggiuntivo (EXTEV) quando il semplice recupero di calore non può soddisfare la richiesta termica dell’impianto di riscaldamento.
Per soddisfare la richiesta di condizionamento, dopo la valvola di alta pressione viene posizionato uno scambiatore di calore (AC).
Un impianto che opera in questa configurazione è installato presso un supermercato di 1500 m2 a Monticello Brianza, vicino a Milano. Questo impianto è stato monitorato durante le sue operazioni per quasi un anno. I risultati del monitoraggio sono stati presentati in alcune pubblicazioni e alcuni di essi sono usati come input per il modello.
Oltre a questa configurazione di partenza, sono state considerate le seguenti configurazioni alternative:
• eiettori di vapore (B-PC-EJ), per recuperare il lavoro di espansione utilizzando il fluido ad alta pressione nel gas cooler per aumentare la pressione del vapore in uscita dagli evaporatori di media temperatura.
Il rapporto di trascinamento di massa degli eiettori è stato calcolato utilizzando le correlazioni riportate in letteratura;
• evaporatori allagati sia il livello di media che di bassa pressione (B-PC-OE), che consentono di aumentare la temperatura di evaporazione e la conseguente diminuzione del salto di pressione che deve essere elaborato dai compressori;
• gas cooler evaporativo (B-PCEGC), che è in grado di ridurre la temperatura del refrigerante al di sotto della temperatura di bulbo secco dell’aria, riducendo quindi la quantità di vapore di flash che deve essere elaborata dagli AUXC.
Inoltre, è stata analizzata anche una soluzione che tiene conto dell’utilizzo simultaneo di ciascuno dei componenti precedentemente citati e dell’evaporatore esterno che lavora alla pressione intermedia anziché alla pressione media.
La Fig.1 mostra la configurazione di
/27INDUSTRIA & formazione NUMERO 8 / OTTOBRE 2022
Figura 2. COP stagionale e annuale ottenuto con le diverse configurazioni presentate utilizzando i dati climatici di Milano. B-PC, booster con compressione parallela; B-PC-OE, booster con compressione parallela ed evaporatori allagati; B-PC-EJ, booster con compressione parallela ed eiettori di vapore; B-PC-EGC, booster a compressione parallela e gas cooler evaporativo; booster con compressione parallela, evaporatori allagati, eiettori di vapore, gas cooler evaporativo B-PC-OE-EJ-EGC.
riferimento (a) e la configurazione con l’installazione di tutti gli elementi (b).
ASSUNZIONI DEL MODELLO
In Matlab® è stato sviluppato un modello stazionario per simulare le prestazioni orarie nell’arco di un anno dei sistemi di refrigerazione a CO2. Il modello è stato validato con dati sperimentali provenienti da un’installazione reale.
L’acqua calda sanitaria viene riscaldata da 60°C fino a 65°C, mentre nello scambiatore per il riscaldamento ambiente si ipotizza una temperatura di ritorno dell’acqua pari a 50°C e una variazione di temperatura di 5 K. Si considera una differenza di temperatura nel punto di approach
point degli scambiatori pari a 5 K. Lo scambiatore di calore per il raffrescamento estivo (ACHE) raffredda l’acqua da 12°C a 5°C. La differenza di temperatura nel punto di approach point nello scambiatore ACHE è ipotizzata pari a 4 K. Quando si utilizzano gli evaporatori ad espansione secca le pressioni sono impostate pari a 27 bar e 13 bar rispettivamente per i livelli di temperatura media (MT) e bassa (LT) e le valvole di espansione sono predisposte per mantenere un surriscaldamento costante all’uscita degli evaporatori, pari a 7 K. Quando si utilizzano gli evaporatori allagati, le temperature di saturazione vengono aumentate di 5 K rispetto al caso degli evaporatori tradizionali. In questa
condizione si assume per il titolo in uscita dagli evaporatori un valore pari a 0.95. L’efficienza dello scambiatore LTSH è assunta costante e pari a 0.6.
I compressori sono simulati utilizzando le curve caratteristiche fornite da Frascold, per i compressori delle serie SK3 e TK. Il valore dell’alta pressione viene regolato in funzione della temperatura dell’aria esterna suddividendo le possibili situazioni in quattro zone di lavoro. Questa strategia di controllo è simile a quella adottata da Gullo et al.
Quando la temperatura esterna è inferiore a 20 °C il sistema funziona in condizioni subcritiche alla minima pressione ammessa dai compressori che in questo caso è pari a 41 bar. Per temperature esterne superiori a 27 °C, il ciclo è transcritico e l’alta pressione è ottimizzata utilizzando una correlazione basata sulle misurazioni sul campo. Per aumentare la richiesta termica nelle giornate fredde e quando le temperature di scarico degli MTC e degli AUXC non sono sufficientemente elevate, il sistema è costretto a lavorare in condizioni transcritiche ad un valore di pressione iniziale pari a 75 bar, che può essere gradualmente aumentata fino a 85 bar. Inoltre, quando la forzatura del funzionamento in modalità transcritica è insufficiente a soddisfare le esigenze di riscaldamento, la portata elaborata dagli MTC viene aumentata e l’EXTEV viene utilizzato per evaporare il liquido in eccesso.
I carichi termici nominali di riscaldamento e raffrescamento sono pari a 35 kW, corrispondenti a temperature di progetto rispettivamente pari a -5 °C e 35 °C. Il carico massimo di riscaldamento ACS è impostato pari a 10 kW.
RISULTATI
Le diverse configurazioni proposte sono state studiate considerando i dati climatici di Milano (Lat. 45.62°N, Long. 8.73°E).
La Fig. 2 mostra i risultati ottenuti dalle simulazioni con le diverse configurazioni analizzate.
I risultati sono riportati in termini di COP stagionale e annuale, che è definito come il rapporto tra i carichi
28/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Configurazione
Energia LTCs [kWh]
Energia MTCs [kWh]
Energia AUXCs [kWh]
COP medio annuo [-]
B-PC 17115 149758 3911 3.66
B-PC-OE 15648 (-8.6%) 143937 (-4%) 4239 (+8%) 4.14 (+13.1%)
B-PC-EJ 17115 (0%) 144026 (-4%) 6455 (+65%) 3.73(+1.9%)
B-PC-EGC 17115 (0%) 148488 (-1%) 1133 (-71%) 3.72(+1.6%)
B-PC-OE -EGC-EJ 15649 (-9%) 111271 (-26%) 23143 (+492%) 4.31(+17.8%)
Tabella 1. Consumo di energia elettrica dei compressori per le soluzioni considerate
termici di refrigerazione, raffrescamento e riscaldamento divisi per il consumo energetico totale dei compressori: Durante le ore più calde e più fredde dell’anno, il sistema di riferimento (B-PC) ha delle prestazioni ridotte considerando che deve lavorare in condizioni transcritiche. L’aumento della pressione di evaporazione conseguente all’utilizzo di evaporatori allagati permette di diminuire il
Fieldpiece
consumo energetico nell’intero intervallo di temperature esterne. Il risparmio energetico annuo nella configurazione con evaporatori allagati è pari al 13%.
L’utilizzo di un gas cooler evaporativo può introdurre benefici durante le ore più calde dell’anno, poiché consente di abbassare la temperatura del refrigerante all’uscita del gas cooler al di sotto di quella di bulbo secco, ed è quindi particolarmente efficace nei climi caldi e secchi. Questa configurazione ha aumentato il COP annuale dell’1.6%.
Risultati simili sono stati ottenuti
con l’installazione di un sistema di eiettori di vapore, per il quale l’incremento annuo di COP è stato stimato pari a 1.9%, con un picco nella riduzione di energia oraria pari al 59%.
L’uso combinato di evaporatori allagati, gas cooler evaporativo ed eiettori di vapore è la configurazione più efficiente tra quelle considerate in questo studio. È stato stimato che il COP annuale sia aumentato del 18%.
La Tabella 1 riassume i risparmi energetici ottenibili per ciascuna delle soluzioni considerate.
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NUMERO 8 / OTTOBRE 2022
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Nuova generazione di refrigeranti a basso GWP
Direttore tecnico LU-VE Group
PREMESSA
A partire dal 1° gennaio 2021, il programma di phase-down dei gas fluorurati (F-Gas) ad effetto serra, introdotto dal regolamento europeo 517 del 2014, è giunto alla terza fase.
A partire da quest’anno, la quantità di tonnellate di CO2 equivalente che può essere immessa nel mercato dell’Unione Europea sotto forma di gas fluorurati ad effetto serra, è limitata al 45% di quello che era il valore medio del triennio 2009-2012 (baseline).
Refrigeranti ad alto GWP (Global Warming Potential), erodono una porzione della quota disponibile superiore a quella di refrigeranti a più basso GWP, limitando di fatto la quantità assoluta di refrigeranti (kg) che può essere utilizzata nel mercato.
Il settore della climatizzazione e della refrigerazione sono influenzati pesantemente dal meccanismo di phase down.
Già da qualche mese stiamo assistendo alla transizione forzata dai refrigeranti storicamente utilizzati (R404A per la refrigerazione, R410A nel condizionamento), verso miscele di HFC e HFO a più basso GWP.
All’inizio del programma di phasedown, la quantità totale di gas fluorurati ad effetto serra (kg), immesso nel mercato dell’Unione Europea, aveva un GWP medio di 2250.
Se volessimo continuare ad utilizzarne la stessa quantità durante il periodo di riduzione graduale, a partire dal 1° gennaio 2021, dovremmo ridurne il GWP medio a circa 1000.
MISCELE HFC / HFO A BASSO GWP
In questo scenario, le alternative per evitare che la quota di tonnellate di CO2 equivalente (sotto forma di gas fluorurati) disponibile nel mercato dell’Unione Europea, diventi un limite alla diffusione di impianti di refrigerazione e climatizzazione a compressione di vapore, le alternative sono principalmente due.
La prima prevede che si abbandonino i gas fluorurati e ci si sposti nella direzione dei refrigeranti naturali che, al momento, non sono soggetti a regolamentazioni di questo tipo.
La seconda, invece, presume che si continuino ad utilizzare gas fluorurati, ma che ci si sposti verso miscele a minore GWP.
Per la loro natura di miscele, questi
Stefano FILIPPINI
Rodolfo Cavicchioli Product Manager - Refrigeration and HVAC Engineer LU-VE Group
30/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF REI SSA O C A Z O NE DE C C D E L R ODD ATF Air conditioning an Refrigeration European Figura 1: Programma di phase-down F-Gas secondo regolamento EU 517-2014 e GWP medio
Figura 2: Refrigeranti della serie 400 e loro caratteristiche
refrigeranti hanno un glide di temperatura che in alcuni casi può essere molto ampio.
Conoscere il comportamento di un refrigerante di questo tipo durante il dimensionamento o il set-up di un impianto è essenziale.
Nell’immagine qui sotto, inoltre, è facilmente apprezzabile come le alternative a R404A (fluido maggiormente diffuso nella refrigerazione), che abbiano GWP sotto 1000, rientrino nella classificazione di sicurezza ASHRAE A2L di “fluidi blandamente infiammabili”
In generale, è possibile semplificare la digressione, dicendo che i gas fluorurati a basso GWP sono miscele perlopiù Zeotropiche con glide di temperatura anche importanti e che,
Fluid Components
R404A R125/R134a/ R143a
le miscele a più basso GWP (~150), sono classificate come blandamente infiammabili (A2L).
Refrigeranti classificati A2L necessitano di componenti dedicati e il loro utilizzo deve prevedere un’attenzione specifica.
MISCELE ZEOTROPICHE
Il glide di temperature di una miscela zeotropica influenza il design e il funzionamento dello scambiatore di calore
In una miscela zeotropica la composizione della fase liquida e vapore sono differenti perché i componenti hanno diverso punto di ebollizione.
Il componente con il punto di ebollizione più basso evapora prima, il
Mass fraction
Figura 3: Diagramma pressione-entalpia di una miscela zeotropica.
secondo componente evapora a temperatura più alta.
La conseguenza è che la temperatura media di evaporazione aumenterà durante il processo di cambio di fase. Il “Glide” è la differenza di temperatura tra il punto di bolla e la temperatura del punto di rugiada a pressione costante.
Tutti i refrigeranti della serie 400 sono miscele zeotropiche. In alcuni casi (es R404A) il glide di temperatura è talmente limitato che il comportamento del refrigerante è assimilato a quello di un fluido azeotropico.
Miscele che hanno questo comportamento sono definite “quasi azeotropiche”.
Nella tabella qui sotto sono riportati,
Critical temp., °C Temp. glide, K@2 bar
GWP 100 years (AR4) Safety group
0.44/0.04/0.52 72.1 0.7 3922 A1
R407C R32/R125/ R134a 0.23/0.25/0.52 86.1 6.7 1774 A1
R410A R32/R125 0.5/0.5 71.3 0.1 2088 A1
R448A
R32/R125/ R1234yf/ R134a/ R1234ze(E)
R449A R32/R125/ R1234yf/R134a
0.26/0.26/0.2/0.21/0.07 82.7 6.0 1387 A1
0.24/0.25/0.25/0.26 82.1 5.6 1397 A1
R454A R32/R1234yf 0.35/0.65 81.7 5.7 239 A2L
R454C R32/R1234yf 0.22/0.78 85.7 7.9 148 A2L
R455A CO2/R32/ R1234yf
R457A R32/R152a/ R1234yf 0.18/0.12/0.7 90.0 7.1 139 A2L
/31INDUSTRIA & formazione NUMERO 8 / OTTOBRE 2022 0.03/0.21/0.76 85.6 12.6 148 A2L
Tabella 1
Grafico a): R404A, dew-point, DTsh=5.2K Capacity=2.36 kW
Grafico b): R455A, dew-point, DTsh=5.2K Capacity=3.21 kW
Grafico c): R455A, mid-point, DTsh=2.9K Capacity=2.17 kW
per informazione, i dati di alcuni refrigeranti della serie 400.
INFLUENZA DEL GLIDE SULLA PROGETTAZIONE DEGLI EVAPORATORI
Per spiegare in che modo il glide influisce sul design dell’evaporatore, consideriamo il seguente esempio.
• Condizioni di calcolo: Tair=0°C, Tevap=-8°,DTsh=5.2K, Tliquid=30°C.
• Fluidi utilizzati: R404A (DT glide ~0.7K, R455A; (DTglide>12K).
Normalmente, nei calcoli, la temperatura di evaporazione è considerata al punto di rugiada.
In fluidi senza o con glide molto li-
Grafico d): R455A, mid-point, DTsh=4K Capacity=1.93 kW
mitato, la temperatura del punto di rugiada è rappresentativa della temperatura media durante il processo di evaporazione (fig. -a).
Nel caso di utilizzo di R455A la temperatura media è di gran lunga inferiore a -8 ° C; di conseguenza, lo scambiatore di calore funziona con LMTD più elevato e la capacità aumenta fortemente. (fig. -b). Per rendere confortabili le condizioni medie operative per i due fluidi, è possibile utilizzare nel calcolo la temperatura di evaporazione al “mid point”. Il mid point è il punto medio del processo di cambio di fase. Utilizzando il mid point per il calcolo, la temperatura del punto di rugiada corrispondente per l’R455A è di cir-
ca -4,4 ° C. In questo caso -8 ° C, sarà la temperatura media che ci aspettiamo di avere tra l’inizio e la fine del processo di evaporazione.
CONTROLLO DEL SURRISCALDAMENTO
La capacità di un evaporatore è definita in base a:
1. temperatura dell’aria in ingresso Tair,
2. DT1 (differenza tra Tair e Tevap)
3. valore di surriscaldamento DTsh. In genere, un surriscaldamento di 0,65 * DT1 è quasi ottimale ed è specificato dalla norma EN 328 come valore target. Nel nostro esempio: DTsh = 0.65 * 8 = 5.2K.
32/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Nel caso di calcolo al punto di ru giada è semplice. La differenza di temperatura tra il punto di rugiada e l’aria in ingresso nell’evaporatore è sempre di 8K. È possibile imposta re un DTsh di 5.2K e ottenere una ragionevole differenza di tempera tura tra aria e refrigerante in uscita dall’evaporatore, nell’esempio 2.8K (vedi fig. a, b).
In caso di calcolo al mid point con refrigerante ad alto glide, come R 455A, il surriscaldamento è un aspetto critico da tenere in conside razione.
Nel calcolo rappresentato in fig. c viene utilizzato un surriscaldamento considerando come DT1 la differen za tra la temperatura del punto di rugiada del refrigerante e dell’aria: DTsh = 0.65 * 4.4 = 2.9K. In questo modo la differenza minima tra aria e refrigerante è accettabile (1.5K) e il calcolo affidabile.
Tuttavia, in pratica, 3K di surriscal damento sono molto impegnativi, il controllo della valvola di espansio ne potrebbe essere difficile e goc cioline di liquido potrebbero rag giungere il compressore.
Nella fig. d lo stesso calcolo viene ripetuto con DTsh = 4K.
La minima differenza di temperatura con l’aria scende a 0.4K (approach temperature) e il surriscaldamento richiede una maggiore superficie penalizzando le prestazioni. In sostanza garantire un surriscal damento di almeno 4K e un appro ach temperature di almeno 2K, ob bliga ad avere un DT1 di mid point di 9,5K.
SICUREZZA NEL CASO DI UTILIZZO DI REFRIGERANTI CLASSIFICATI A2L
Utilizzare fluidi classificati A2L pre vede che si prendano in considerazioni aspetti legati alla sicurezza. Lo standard internazionale IEC 603352-40 fornisce indicazioni su quali aspetti tecnici abbiano i prodotti che utilizzano fluidi classificati come in fiammabili.
Un produttore di componenti per refrigerazione o climatizzazione che debbano lavorare in sicurezza con refrigeranti classificati come A2L, dovrà produrre in conformità a
quanto previsto dallo standard IEC 60335-2-40.
La norma dà le linee guida per ef fettuare correttamente un’analisi dei rischi, in modo da garantire la sicurezza.
Per quanto riguarda un evaporatore ventilato, ci si deve porre l’obiettivo di non avere possibili sorgenti di in nesco di incendio, nel caso di perdi ta del refrigerante.
Vanno quindi prese in considerazio ne due casistiche: l’assenza di archi e scintille, la sicurezza che non vi siano temperature superficiali tali da poter innescare la combustione.
Per quanto riguarda il fenomeno di archi e scintille, bisogna dimen sionare correttamente tutti i com ponenti elettrici e fare delle prove sperimentali in particolare sui ven tilatori, per accertarsi che quanto prescritto sia verificato.
I ventilatori elettronici per le loro ca ratteristiche costruttive sono intrin secamente più sicuri, tuttavia è ne cessario impiegare solo modelli che sono stati sottoposti a test specifici.
Per quanto riguarda il tema delle fonti di calore, sappiamo che que sta problematica coinvolge diretta mente lo sbrinamento elettrico di un evaporatore.
Il costruttore del prodotto deve eseguire delle verifiche sperimen tali per assicurare che la massima temperatura raggiunta dai sistemi di sbrinamento sia inferiore alla tem peratura superficiale di ignizione ti pica di ogni fluido, tenendo un mar gine di 100°C, come da normativa.
Recentemente LU-VE Group ha ampliato la propria gamma di eva poratori commerciali con l’obiettivo di avere nel proprio portafoglio unità che soddisfino i requisiti prestazio nali e di sicurezza per l’utilizzo di refrigeranti A2L.
La riprogettazione dei prodotti e la certificazione sono state effettuate con un ente terzo indipendente e garantiscono la sicurezza di queste nuove famiglie in caso di utilizzo di refrigeranti blandamente infiamma bili.
Nell’attesa di procedere con le prove pratiche, i Tecnici che si formano al Centro Studi Galileo leggono Industria&Formazione, la prima rivista interamente dedicata alle ultime novità del settore HVACR! Dagli anni ’70 la rivista ha visto la pubblica zione di oltre 460 numeri, con migliaia di articoli Tecnici che hanno permesso ai professionisti di restare costantemente aggiornati sulle novità del settore.
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Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria: elementi per la riduzione della sezione
INTRODUZIONE
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati, sul condizionamento dell’aria, così come da 25 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione ed energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.
Quando si ha la necessità di ridurre la sezione di una canalizzazione dell’aria è sempre bene tenere sotto controllo le perdite di carico localizzate che conseguono a tale scelta. Per diminuirne la loro entità è possibile adottare elementi di riduzione graduale della sezione che permettono di contenere le perdite energetiche, a beneficio della minore prevalenza che deve essere garantita dal ventilatore che deve garantire la portata d’aria desiderata.
RAPPORTO TRA LE SEZIONI
Già in precedenza abbiamo potuto osservare come, nel caso di espansione della sezione di una canalizzazione per la distribuzione dell’aria, le perdite di carico localizzate che si verificano siano dipendenti dal rapporto tra le sezioni a monte ed a valle della sezione di discontinuità. Considerazioni analoghe possono essere fatte anche per il caso inverso, quello cioè in cui la sezione si restringe (vedi figura 1).
RIDUZIONE BRUSCA DELLA SEZIONE
Anche per questa casistica già abbiamo visto che nel caso in cui la riduzione avvenga in maniera brusca, con una repentina diminuzione della sezione, le perdite di carico localizzate che si verificano sono piuttosto consistenti, soprattutto nel caso in cui tra la sezione a monte e quella a valle esiste una notevole diversità di dimensioni. Infatti, come si può notare dalla figura 2 prendendo come riferimento il caso in cui non si abbia
nessuna restrizione di sezione (A2/ A1 = 1) e cioè il caso in cui le perdite localizzate sono nulle (punto B del grafico) si può notare come, al differenziarsi delle dimensioni delle due sezioni, le perdite di carico aumentino anche con una certa consistenza.
Ad esempio, se la sezione a valle risulta essere del 40% inferiore di quella a monte (rapporto A2/A1 = 0,6 punto C del grafico) allora già si registra un non trascurabile aumento delle perdite, che si amplia ancor di più, ad esempio, se la sezione a valle si riduce ancora di più come nel caso, ad esempio, in cui essa è del 60% inferiore di quella a monte (rapporto A2/A1 = 0,4 punto D del grafico).
Per contenere le perdite dovute al restringimento della sezione, è opportuno avere una sezione a valle in genere non più piccola dell’80% di quella a monte.
RIDUZIONE GRADUALE DELLA SEZIONE
Non sempre ci si può permettere di avere perdite di carico localizzate così cospicue nel caso di una riduzione della sezione. La perdita di qualche decina di pascal in termini di pressione potrebbe essere insostenibile nel bilancio energetico globale della canalizzazione.
La spesa richiesta per il ventilatore potrebbe non essere adeguata alle proprie disponibilità, sia in termini di costi iniziale ma, soprattutto di gestione.
Da non trascurare, inoltre, è il fatto che l’impiego di ventilatori con prevalenza maggiore può comportare un aumento eccessivo della rumorosità, che non sempre può venire ac-
Pierfrancesco FANTONI
34/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it
LEZIONE 235 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Figura 1- Riduzione brusca a spigoli vivi della sezione di una canalizzazione dell’aria
Figura 3- Riduzione graduale della sezione di una canalizzazione per la distribuzione dell’aria: sono evidenziati l’angolo di convergenza del cono di riduzione e la sezione A2 a valle della riduzione.
Angolo convergenza Coefficiente C2
Figura 2- Grafico che rappresenta le perdite di carico localizzate (asse verticale) in funzione del rapporto tra la sezione a valle e quella a monte della riduzione brusca (asse orizzontale)
cettato in funzione della destinazione d’uso degli ambienti climatizzati. Per tali ed altre ragioni, quando è tecnicamente fattibile, è preferibile ricorrere alle riduzioni graduali di sezione.
Come nel caso analogo, già visto, di espansione graduale i benefici che se ne traggono in termini energetici sono significativi. In questo caso gioca un ruolo determinante l’angolo di convergenza del cono riduttore poichè, tanto più la riduzione avviene con gradualità tanto più contenute risultano essere le perdite di carico. Infatti, possiamo immaginare che se l’aria viene “accompagnata” gradualmente a percorrere sezioni sempre più piccole allora il suo flusso risulterà essere più regolare e ordinato, dando luogo a minori fenomeni di turbolenza e vorticosità che sono, poi, i maggiori responsabili delle perdite di energia localizzate. Nella tabella 1 vengono riportati al-
cuni esempi che permettono di apprezzare i benefici che si ottengono grazie alla graduale riduzione della sezione.
I valori del coefficiente C2 indicato in tabella si riferiscono alla sezione ridotta A2, come si può notare in figura 3, e quindi vanno applicati alla velocità che l’aria possiede a valle della riduzione.
In maniera del tutto analoga a quanto già visto per l’espansione graduale della sezione (vedi numeri precedenti di Industria&Formazione) le perdite di carico localizzate risultano crescere all’aumentare dell’angolo del cono di convergenza, cioè al crescere dell’inclinazione del tratto di raccordo tra le due diverse sezioni.
Dalla tabella, ad esempio, si può notare come per un angolo di convergenza di 60° l’entità delle perdite di carico che si verificano, a parità di tutte le altre condizioni che caratterizzano il flusso d’aria, risulta essere
30° 0,02 45° 0,04 60° 0,07
più del triplo delle perdite di carico che si verificano adottando un angolo di convergenza di 30°.
Sempre dalla tabella 1 si può notare che i valori di tale coefficiente sono molto ridotti rispetto a quelli che si applicano quando la sezione viene ridotta bruscamente (vedi grafico di figura 2).
Le perdite di carico localizzate che si verificano, quindi, risultano essere di minore entità.
Similmente a quanto detto fino ad ora per la riduzione di sezione, anche nel caso di espansione graduale della sezione si registrano valori contenuti delle perdite di carico localizzate, che comunque aumentano all’aumentare dell’angolo del cono di espansione.
In generale, quindi, per contenere le perdite di energia quando si procede alla variazione di sezione della canalizzazione è conveniente adottare variazioni graduali della stessa, scegliendo angoli di convergenza dal valore più basso possibile ma tenendo, comunque, sempre presente che con tale scelta aumentano le dimensioni in lunghezza dell’elemento riduttore o espansore e che, quindi, talvolta si possono presentare problemi architettonici per il suo posizionamento.
/35INDUSTRIA & formazione NUMERO 8 / OTTOBRE 2022 Tabella
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I nuovi refrigeranti a base HFO per la refrigerazione: T.E.W.I, T.C.O. e sicurezza
Executive Marketing Manager - HFO Business Development General Gas Kryon® Refrigerants
Il “Green Deal” europeo ci vede se veramente impegnati nella ricerca di tecnologie in grado di portarci verso l’impatto zero di CO2. L’elettrificazio ne della mobilità e in generale il tra sferimento delle emissioni dai luoghi urbani a impianti di produzione ener gia elettrica centralizzati presuppo ne la disponibilità in abbondanza di energia da fonti rinnovabili a costi contenuti. Al momento e per i pros simi anni questo non sarà possibile, vedere la Fig. 1. Invece, nel Mondo, aumenta il consumo di carbone, in contrasto con ciò che sarebbe ragio nevole pensare (Fonte: A.I.E.).
Nel settore della GDO la maggior parte dei consumi energetici è attri buibile al freddo alimentare (Fig. 2). Proprio sul settore dei gas per refri gerazione (commerciale & industria le) e aria condizionata da molti anni si concentra un livello di attenzione tale da assumere sembianze di un vero e proprio accanimento. Questa considerazione scaturisce dalla re altà dei fatti, dalla matematica fuori dalle emozioni, e ci può evitare una affannosa ricerca di soluzioni colla terali poco efficaci. Vedere la Fig. 3.
I PARAMETRI DI VALUTAZIONE T.E.W.I. E T.C.O.: AMBIENTE ED ECONOMIA. OVVERO SOSTENIBILITÀ.
Ci si domanda ora se il “G.W.P.” pos sa dire la verità sull’effetto serra ge nerato dall’utilizzo di gas refrigeranti, anche perché questo indicatore si è reso protagonista delle revisioni “FGas” ed è divenuto inaspettato pro tagonista di ogni dibattito su come ridurre l’effetto serra dagli impianti nel settore AC e Refrigerazione.
La realtà ci dice che il parametro più veritiero per la misura dell’effetto serra generato da un impianto du rante la sua vita è il T.E.W.I. (Total Environmental Warming Impact) che
misura l’impatto totale sommando le emissioni serra dirette a quelle indi rette.
Indaghiamo su questo importante parametro con il quale siamo oggi obbligati a prendere confidenza. Consideriamo queste informazioni:
- Una buona fonte si trova sem plicemente su wikipedia: https:// it.wikipedia.org/wiki/Total_equiva lent_warming_impact : il T.E.W.I. somma gli effetti diretti (fughe gas dai circuiti chiusi o addirittura ermeti ci) e quelli indiretti (uso energia elet trica ovvero generazione di effetto serra pari a 360 g di CO2 per kWh consumato)
- Un impianto di refrigerazione do vrebbe funzionare teoricamente per almeno 10 – 15 anni, se mantenuto in buone condizioni.
Le fughe gas dovrebbero essere monitorate con grande attenzione, per obbligo di legge, con dispositivi ben descritti
- La scienza ci dà la possibilità di in novare mediante l’uso di nuovi gas a bassissimo GWP di fatto portando l’effetto serra diretto ai minimi termi ni
- L’utilizzo di semplici tecnologie di efficientamento energetico permet te facilmente di ridurre in maniera significativa i consumi energetici proprio usando i nuovi gas HFO.
A tal riguardo vi sono innumerevo li pubblicazioni sui social network di settore (Linkedin) e sulle riviste scientifiche specialistiche
- Il consumo di energia elettrica rap presenta, secondo le più attendibili statistiche sul T.E.W.I., più dell’80% delle emissioni in un refrigeratore alimentato con R134a (fonte: Bitzer), a titolo di esempio.
Chiariti il significato e l‘importanza del T.E.W.I., passiamo ad un altro parametro fondamentale per il setto re AC e refrigerazione: il T.C.O. (To tal Cost of Ownership).
36/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Sappiamo che un bene durevole di investimento, nel nostro caso un impianto, richiede un capitale di investimento e una spesa di mantenimento in ordine di marcia. In termini anglosassoni comunemente si usano Capex ed Opex per definire questi costi.
La vita di un impianto dovrebbe essere molto lunga e i costi iniziali di investimento dovrebbero spalmarsi nel tempo per costruire delle corrette valutazioni imprenditoriali.
Utilizzando il software evoluto della Pack Calculation Pro, abbiamo sviluppato modelli di simulazione tenendo conto del profilo temperature esterne della provincia di Milano.
Sono state messe a confronto varie tecnologie ottimizzate, ovvero con sistemi correntemente progettati per ridurre i consumi energetici utilizzando R744 (CO2 per refrigerazione) e gas a base di HFO come R455A e R454C di nuova generazione con GWP < 150.
Si può notare come la composizione dei costi di realizzazione impianto e di manutenzione, sommando quelli più rilevanti per acquisto energia elettrica sia correlata ad una ragionevole selezione del più idoneo gas refrigerante.
La piattaforma Pack Calculation Pro è sviluppata da I.P.U. – ente di ricerca universitario danese: https://www.ipu.dk/ Questo studio mostra che è concretamente possibile risparmiare fino al 17 % (170 mila €) scegliendo, tra le migliori tecnologie disponibili, quella con gas di tipo HFO a bassissimo GWP.
Se questo confronto viene invece fatto considerando tecnologie più datate, le differenze si amplificano notevolmente (fonte: indagine ASDA su confronto R744 vs HFO, fig. 5). Nello “strip chart” sopra mostrato gli istogrammi sono molto fitti perché rappresentano le misurazioni di consumo energia elettrica giornaliera fatti in due condizioni:
1) Prima dell’operazione definita “refit” ovvero quanto l’impianto funzionava con CO2
2) Dopo il refit eseguito con gas HFO a bassissimo GWP
Si può chiaramente notare il periodo che intercorre nell’operazione di re-
Figura 1: Produzione di energia elettrica nel Mondo: in minima parte da fonti rinnovabili
Figura 2: I consumi di energia elettrica dovuta agli impianti di refrigerazione rappresentano la maggior fonte di spesa energetica in GDO
fit, da metà settembre a fine settembre 2021. Il risparmio conseguito da ASDA in questa operazione è pari a circa il 37 % dei consumi energetici, risultato spiegabile con il fatto che la tecnologia usata per CO2 non era all’ultimo grido per così dire.
Per schematizzare e rendere facilmente interpretabile un lavoro di pre-analisi che possiamo fornire per aiutare i decisori nello scegliere la migliore tecnologia da adottare in un impianto, noi di General Gas Kryon® forniamo stime di interpretazione immediata come mostrata in fig. 6.
I GAS REFRIGERANTI A BASE HFO CON GWP < 150 PER LA REFRIGERAZIONE
Vediamo ora una pratica grafica sui gas che la scienza chimica del fluoro ci permette di utilizzare con gli obiettivi di ridurre l’impatto effetto serra e rendere la transizione verde sostenibile da un punto di vista economico (Fig. 7).
Per la refrigerazione abbiamo R454C e R455A che per il mercato europeo rappresentano oggi la mi-
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Figura 3: Emissioni gas serra: quanto è generato in realtà dai gas refrigeranti
Figura 5: Le misurazioni effettuate dal team tecnico della ASDA Supermarket mostrano un sensibile incremento di performance energetiche (COP / EER) passando agli HFO
glior opzione per la sostenibilità verso il 2035 e oltre.
Più verso la destra vi sono i gas a densità minore che sono indicati per le temperature medie e positive.
IN CONCLUSIONE
Prendiamo spunto da un noto articolo stampa di Legambiente: “Meno consumi, più energia pulita per salvare il pianeta”.
Dovremmo quindi dare una più ragionevole importanza al GWP: non tralasciarlo ma considerare invece tutti i fattori che contribuiscono all’innalzamento della temperatura del pianeta.
Poco serve perseguire l’utilizzo di gas a bassissimo GWP se poi, durante i numerosi anni di funzionamento, l’effetto serra si genera consumando energia elettrica in misura facilmente ridimensionabile.
Riteniamo pertanto che il parametro più rappresentativo del reale impatto ambientale di un sistema di refrigerazione (o condizionamento) debba
necessariamente essere rappresentato dal T.E.W.I. (Total Equivalent Warming Impact), ovvero dalla somma di emissioni dirette (conseguenza del GWP) e indirette (conseguenza dell’efficienza energetica dell’impianto).
Dovremmo scegliere con passione e impegno il miglior gas refrigerante per ogni impianto, per ogni clima.
Dobbiamo superare il concetto di un solo gas refrigerante come soluzione di ogni progetto. Lo staff General Gas Kryon® è a vostra disposizione per accompagnarvi, insieme, nella scelta.
Ci avvaliamo di studi esterni indipendenti al fine di fornire valutazioni oggettive e slegarci da presupposti di convenienza commerciale.
Figura 4: T.C.O. calcolato con Pack Calculation Pro per un supermarket di 1.300 m2 a Milano
Figura 6: Diagramma di rappresentazione sulla scelta di gas HFO rispetto ad un gas a GWP minimo, R744 (CO2)
Figura 7: Progresso verso il bassissimo GWP: una rosa di scelta per ogni applicazione
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Transizione ai refrigeranti A2L: più facile di quanto si pensi
Gaël Renevier
Responsabile R&D System Solutions, Danfoss
Negli ultimi dieci anni l’industria della refrigerazione è riuscita a ridurre gradualmente l’utilizzo di refrigeranti ad alto GWP, limitando notevolmente l’impiego degli HFC. Il phase-down ha aperto la strada ai refrigeranti naturali con livelli di GWP minimi, come l’R290 nei sistemi ermetici più piccoli, e la CO₂ nel food retail. Tuttavia, nonostante i vantaggi in termini di GWP, sia l’R290 che la CO₂ richiedono un’architettura di sistema specifica e impianti più complessi rispetto ai comuni HFC, per mitigare i rischi e soddisfare le soglie di efficienza obbligatorie di EcoDesign. I refrigeranti A2L - come gli R1234yf, R454C e R455A – rappresentano alternative lievemente infiammabili che combinano un GWP ultra-low con una maggiore facilità d’uso, garantendo sia sicurezza che basso impatto ambientale.
Per questo motivo, sono un’opzione più che valida per gli installatori che vogliono mantenere un design convenzionale, riducendo al minimo il GWP. Essi rappresentano una soluzione ecologica per garantire la conformità.
QUALI SONO I VANTAGGI DEI REFRIGERANTI A2L?
Il vantaggio principale è a livello di GWP. Un refrigerante A2L come l’R454C o il R455A offre una riduzione del 90% del GWP 90% rispetto a opzioni come l’R448A o l’R449A, rappresentando così un’alternativa
interessante in vista dell’inasprimento delle normative ambientali come l’F-Gas dell’UE, attualmente in fase di riesame. Nonostante siano classificati come “leggermente infiammabili”, i refrigeranti A2L possono essere utilizzati con facilità dalla maggior parte dei professionisti del settore senza necessitare di corsi di formazione specifici.
Naturalmente, per poter gestire in sicurezza questa loro caratteristica, gli installatori dovranno essere preparati ed informati sulla normativa e gli standard.
A differenza dell’ammoniaca, i refrigeranti A2L non sono tossici e sono meno infiammabili degli idrocarburi, e risultano pertanto più semplici da utilizzare una volta installati.
Ciò offre agli installatori un modo semplice per ridurre le emissioni di carbonio delle loro installazioni. Sebbene i refrigeranti A2L siano soggetti ad alcuni requisiti normativi aggiuntivi, adottando le dovute precauzioni di base, rappresentano di fatto un’opzione molto sicura per la maggior parte delle applicazioni di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore.
LA SICUREZZA DEI REFRIGERANTI A2L
I refrigeranti A2L sono solo un piccolo passo avanti rispetto ai refrigeranti A1 non infiammabili, una valida e pratica alternativa per le applicazioni commerciali.
Figura
Anche se sono definiti “leggermente infiammabili” perché un gas A2L si infiammi è necessaria indicativamente 1.000 volte più energia rispetto a quella necessaria per un A3. Inoltre, perché un refrigerante A2L raggiunga il livello di infiammabilità, deve essere 10 volte più concentrato di un A3 come il propano. Studi scientifici dimostrano che un
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1- Classi di refrigeranti.
refrigerante A2L richiede una concentrazione di circa 300g/m3 o più per infiammarsi e difficilmente può essere incendiato da una sigaretta o una resistenza (fonte: Maryland University).
Ciò nonostante, per una maggiore sicurezza, è sempre sconsigliato accendere fonti di calore o qualsiasi tipo di fuoco nei pressi dell’impianto. Inoltre, anche in caso di innesco, gli A2L presentano un rischio limitato perché la “L” indica una bassa velocità e basso calore di combustione.
Nella maggior parte dei casi la fiamma brucia lentamente e si autoestingue. È importante sottolineare che i refrigeranti A2L rimangono comunque leggermente infiammabili, quindi anche se il rischio è basso, sono comunque necessarie alcune precauzioni.
I componenti qualificati sono fondamentali e vi sono alcune limitazioni di carica necessarie. A seconda della posizione o delle dimensioni del locale, gli utenti possono utilizzare refrigeranti A2L fino a 11 kg per i sistemi di refrigerazione commerciale, con misure di sicurezza di base (fonte EN378-1).
so i refrigeranti a ultra-low GWP sta guadagnando terreno nella refrigerazione commerciale.
Molti installatori stanno passando a sistemi compatibili con i refrigeranti A2L per soddisfare le attuali normative sui gas di scarico.
Ecco perchè abbiamo qualificato le nostre unità condensatrici multirefrigerante Optyma™ Plus e Optyma™ Slim Pack per refrigeranti A2L. Abbiamo inoltre previsto una serie di misure di sicurezza per eliminare i possibili rischi di infiammabilità dei refrigeranti A2L, per garantire un utilizzo sicuro anche in caso di perdite.
Questi includono:
• Analisi degli elementi finiti (AEF): per ridurre al minimo la probabilità di perdite, ci assicuriamo che i nostri componenti si adattino perfettamente, conducendo simulazioni e test AEF approfonditi.
• Dinamica del flusso computazionale (DFC): simuliamo le perdite e applichiamo fattori di sicurezza per tenere conto di circostanze imprevedibili e dimostriamo che il livello di concentrazione è inferiore al limite inferiore di infiammabilità in prossimità dei componenti elettrici.
Figura 3: Dinamica del flusso computazionale dell’unità di condensazione Danfoss Optyma™.
L’ultimo phase down degli HFC, che prevede riduzione del 55% rispetto al livello di base, la tendenza ver-
• Progettare precauzioni per la riduzione del rischio: per prevenire danni accidentali, le nostre unità condensatrici Optyma™ sono state progettate per essere in grado di gestire gli scenari peggiori.
Grazie al quadro elettrico sigilla-
Figura 4: Test di infiammabilità in un laboratorio indipendente.
to, alle griglie di ventilazione che garantiscono l’areazione della macchina e la ventilazione forzata prima dell’accensione del compressore, il rischio di innesco non sussiste.
• Applicazione dei calcoli dello standard IEC: questi dimostrano che la potenza di commutazione induttiva di un’unità Optyma™ A2L è inferiore all’energia necessaria per infiammare un refrigerante A2L. Inoltre, le nostre misure di sicurezza sono state rigorosamente testate nel più ampio spettro possibile di condizioni operative realistiche in un laboratorio antincendio indipendente e accreditato.
• Passaggio ai A2L: siamo pronti quando lo siete voi: non c’è dubbio che l’industria e le normative diventeranno sempre più stringenti sul GWP dei refrigeranti, con l’intensificarsi della lotta al cambiamento climatico.
È quindi comprensibile che un numero crescente di installatori - e di OEM - stia cogliendo l’iniziativa esplorando oggi gli A2L.
COME CI STIAMO PREPARANDO AI REFRIGERANTI A2L
Figura 2- GWP vs refrigeranti a densità variabile.
40/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
La parola all’esperto: avviamento del compressore
PREPARAZIONE ALL’AVVIAMEN TO E AVVIAMENTO DEL COMPRESSORE
L’avviamento del compressore deve avvenire solo dopo una serie di ope razioni eseguite con esito positivo; che è necessario “spalmare” in di verse fasi:
- controlli pre-montaggio
Gianfranco Cattabriga Docente Centro Studi Galileo
- precauzioni durante il montaggio
- controlli post montaggio
- preparazione all’avviamento (vuo to, carica di refrigerante)
- avviamento.
I CONTROLLI PRELIMINARI
Sulla rivista di maggio, giugno e settembre 2022, si possono leg gere la prima, la seconda e la ter za parte dell’articolo.
Sono suggeriti (io direi necessari) al fine di evitare antipatici contenziosi con il fornitore; al ricevimento del compressore, controllate che l’im ballo non presenti danneggiamenti e/o tracce di lubrificante: questi due indizi sono il risultato di un trasporto inadeguato che non può essere im putato al ricevente. Sembra una ba nalità ma varie richieste di garanzia sono state vanificate dalla mancata
segnalazione al fornitore da parte del ricevente. Una volta rimosso l’imballo, controllare che il compres sore sia completo di tutte le parti e accessori ordinati.
PREPARAZIONE AL MONTAGGIO
Il compressore viene fornito essen zialmente con una adeguata quanti tà di lubrificante e pressurizzato con azoto alla pressione di 1 bar, questo per evitare che tracce di aria e umidi tà possano introdursi al suo interno accidentalmente.
La prima cosa da fare è sfiatare l’a zoto in ambiente rimuovendo i tappi dei rubinetti e aprendo lentamente gli stessi, evitando la presenza di persone non autorizzate. Durante il montaggio del compres sore, evitare assolutamente che ele menti inquinanti possano introdursi al suo interno (limaia, trucioli, umidi tà, ecc.).
E’ essenziale ricordare che il lubrifi cante è altamente igroscopico; ll’u midità viene rapidamente inglobata, ma la sua rimozione è una operazio ne molto lunga, come verrà illustrato più avanti quando tratteremo l’argomento “vuoto”.
IL MONTAGGIO DEL COMPRESSORE
Tutte le operazioni di montaggio del compressore devono essere eseguite in osservanza di quanto riportato nel suo manuale di instal lazione, tutto questo senza dimenti care buon senso, conoscenza delle tecniche frigorifere, esperienza e adeguata attrezzatura. Una volta in stallato, il compressore non è anco ra pronto per l’avviamento: servono ancora controlli e verifiche, quali:
- corrette caratteristiche dell’ali mentazione elettrica
- per i compressori con motore tri
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Figura 1
fase, di tipo rotativo, scroll e a vite, la sequenza delle fasi alla morsettiera deve garantire il corretto senso di rotazione del motore elettrico
- corretto livello di lubrificante
- corretto assetto dei supporti antivibranti
- scrupolosa osservanza delle istruzioni riportate sul manuale di installazione
- taratura dei dispositivi di protezione e controllo tale da permettere l’avviamento del compressore senza il loro intervento; la taratura definitiva sarà fatta una volta che il sistema frigorifero è stato portato a regime.
LA PROVA DI TENUTA IN PRESSIONE E SUCCESSIVO AVVIAMENTO
Dopo l’installazione, l’intero sistema frigorifero dovrebbe essere sottoposto alla prova di tenuta in pressione utilizzando un fluido neutro (normalmente azoto) secondo le prescrizioni del parlamento europeo UE n. 517/2014.
L’avviamento del compressore segue le procedure di vuoto e carica
che verranno illustrate nei capitoli successivi.
Ora il compressore può essere avviato prestando orecchio a eventuali rumori anomali; la messa a regime dell’intero sistema frigorifero richiede un tempo commisurato alle caratteristiche tecniche-dimensionali dell’impianto utente.
Per certi tipi di celle frigorifere o applicazioni di condizionamento d’aria, a volte sono necessari giorni durante i quali non bisogna “caricare” o aprire l’impianto.
LA LUBRIFICAZIONE
Come scritto in precedenza, durante il funzionamento del compressore dallo stesso fuoriesce una certa quantità di lubrificante, ciò avviene sia per pompaggio meccanico che per compatibilità chimica con il refrigerante.
È normale che la quantità fuoriuscita impoverirà la carica originale di lubrificante con un calo di livello più o meno visibile attraverso la spia di li-
vello del compressore (se presente); la lunghezza delle linee frigorifere è uno degli elementi che influisce sulla quantità di lubrificante che rimane nel carter del compressore. Linee lunghe = grande quantità di olio che migra = basso livello nel carter.
Non crediate di compensare un eccessivo calo del livello con una aggiunta di lubrificante, sarebbe un errore, una soluzione consisterebbe nell’installazione di un separatore d’olio come verrà descritto prossimamente.
LA TEMPERATURA DEL LUBRIFICANTE
La temperatura del lubrificante è un argomento spesso ignorato; alla sua temperatura è strettamente legata la sua viscosità del lubrificante che varia al variare della temperatura, alta temperatura = bassa viscosità, bassa temperatura = alta viscosità (fig.1) e la variazione non è lineare ma esponenziale.
Il lubrificante è soggetto a temperatura variabile, massima durante il funzionamento del compressore (in funzione del ciclo frigorifero realizzato) e, minima durante l’arresto, tendendo verso quella della sala macchine.
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Due sono le considerazioni da tenere presente; la prima è che per ogni valore di temperatura assunto, il lubrificante deve avere una viscosità residua tale da scorrere tra le parti in movimento, la seconda è che a ogni avviamento del compressore la viscosità del lubrificante deve essere tale da permetterne la movimentazione grazie al meccanismo di lubrificazione sia esso ad aspirazione,
Figura 2
Figura 3
Figura 4
42/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 5
sbattimento, pompa o differenza di pressione.
L’intervallo tra il valore massimo e quello minimo è ragionevolmente identificabile con un range che va da +40°C (valore minimo) a 125-130°C (valori massimi da non superare) .
Durante il funzionamento del com pressore gli attriti tra le parti in mo vimento e la temperatura del motore elettrico sono sufficienti a mante nere la temperatura del lubrificante a valori ottimali e con una viscosità residua di circa 10 cSt.
A compressore fermo, il lubrificante tende ad assumere una temperatura prossima a quella della sala mac chine; in caso di bassa temperatura ambientale la viscosità del lubrifi cante aumenta considerevolmente diventando molto denso e quindi dif ficilmente “trasportabile” dal sistema di pompaggio del compressore.
Avendo presente che il compresso re impiega mediamente 0,2 secon di per andare da 0 giri al minuto a 1450 (motori 4 poli) o 2900 (motori 2 poli) giri al minuto, è evidente che il sistema di pompaggio del lubrifi cante non è in grado di assicurare un sufficiente flusso in così brevissimo tempo; la quantità di lubrifican te che è presente tra le superfici in movimento lubrificherà le stesse ma senza afflusso di nuovo lubrificante il contatto secco causerà l’usura delle superfici (fig.2).
L’inconveniente è di semplice riso luzione (semplice ma spesso ignorata) e consiste nell’impiego di una resistenza che, messa a contatto con il lubrificante, provvede al riscal
damento della massa di lubrificante contenuta nel carter del compresso re.
Le resistenze sono di vario tipo e principalmente dipendono dalla geo metria del compressore; compresso ri di grande capacità (principalmente i semiermetici) sono dotati di una re sistenza a “cartuccia” (fig.3) inserita in un apposito alloggiamento del car ter; i compressori ermetici di piccola capacità prevedono una resistenza a “fascia” (fig.4) che avvolge la su perficie esterna della carpenteria del compressore.
Ma, in occasione del primo avvia mento, all’avviamento del compres sore o dopo un lungo periodo di ar resto, il lubrificante deve già avere una viscosità tale da poter venire aspirato dal sistema di lubrificazio ne, quindi, con una temperatura di
circa 40°C; questo significa che la resistenza deve essere alimenta ta per un adeguato periodo prima dell’avviamento.
Sull’argomento “adeguato periodo” le scuole di pensiero sono tantissi me, alcune troppo prudenziali, altre troppo indifferenti; una consultazio ne con il fornitore del compressore è la soluzione più esaustiva.
Diversa è la situazione che si pre senta durante il normale ciclaggio del sistema frigorifero; come detto precedentemente, durante il fun zionamento gli attriti e l’effetto della compressione del refrigerante, prov vedono a mantenere una adeguata temperatura del lubrificante. Con l’arresto del compressore il lu brificante, non più riscaldato e in contatto con l’ambiente, vedrà la sua temperatura scendere progres sivamente, ma il successivo riavvia mento del compressore eviterà che la temperatura del lubrificante scen da a valori inadeguati; per evitare il surriscaldamento, l’alimentazione della resistenza sarà quindi sfalsata rispetto a quella del compressore: compressore ON - resistenza OFF compressore OFF - resistenza ON. Una soluzione potrebbe essere quel la di utilizzare resistenze autorego lanti caratterizzate da una potenza elettrica erogata che diminuisce con l’aumentare della temperatura con un punto a 0 Watt (nessun effetto ri scaldante) corrispondente a +40°C.
La 42° edizione di MCE – Mostra Convegno Expocomfort, ha riportato in fiera deci ne di migliaia di esperti e professionisti di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore. Centro Studi Galileo ha organizzato un apprezzatissimo convegno, che ha visto la partecipazione di centinaia di uditori. I docenti del CSG, come Roberto Ferraris, sono stati a disposizione del pubblico per mostrare attrezzature all’avan guardia su cui si svolgono i corsi nelle sedi di tutta Italia.
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SULLE TECNICHE
Nato il 4 luglio di 11 anni fa: come la questione ambientale ha investito i tecnici del freddo
INTRODUZIONE
Siamo ormai prossimi al terzo step legislativo in ambito europeo sulla regolamentazione dell’uso dei gas ad effetto serra. Il primo passo è stato rappresentato dal Regolamento 842 del 2006, poi sostituito dal Regolamento 517 del 2014, attualmente vigente.
decrescente negli anni che dovesse riguardare direttamente i produttori di F-Gas e di estendere le disposizioni del Regolamento 842 originario anche ad altre apparecchiature, prima non contemplate, come gli autocarri ed i rimorchi frigoriferi.
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci
ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni.
In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 25 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero.
Su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni sui corsi e programmi 2022
Sulla rivista di settembre 2022, si può leggere la prima parte dell’articolo.
Allo stato attuale dei fatti, è necessaria una presa di coscienza generalizzata e condivisa delle problematiche ambientali che sottostanno ad un uso poco attento degli F-gas.
A livello amministrativo e normativo esistono strumenti utili allo scopo, ma il raggiungimento degli obiettivi che sono stati posti non può prescindere dall’attiva collaborazione di ciascun tecnico che lavora nel settore del freddo, anche se questo può probabilmente comportare il dover farsi carico di nuove responsabilità e complessità operative dal punto di vista lavorativo.
NUOVI OBIETTIVI PER L’UE
Gli obiettivi fissati dal nuovo Regolamento 517 del 2014 stabilivano che le emissioni diverse dall’anidride carbonica (CO2), compresi i gas fluorurati a effetto serra dovevano essere ridotte del 72-73% entro il 2030 e del 70-78% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990.
Inoltre si giunse a stabilire che fosse possibile fare di più, rispetto al passato, per ridurre le emissioni di gas fluorurati a effetto serra nell’Unione, in particolare evitando l’uso di tali gas laddove esistevano tecnologie alternative sicure ed efficienti sotto il profilo energetico senza impatto o con impatto minore sul clima. Una diminuzione fino a due terzi delle emissioni del 2010 entro il 2030 sarebbe stata efficace sotto il profilo dei costi in quanto in molti settori risultavano già disponibili effettive soluzioni alternative testate.
I NUOVI REFRIGERANTI
Già allora vi era la consapevolezza che per incoraggiare l’uso di tecnologie senza impatto o con impatto minore sul clima, la formazione delle persone fisiche che svolgono attività che comportano l’uso di gas fluorurati a effetto serra avrebbe dovuto avere come oggetto le tecnologie che consentivano di sostituire i gas fluorurati a effetto serra e ridurne l’uso.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI
Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it
È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
Fu così che fu stabilito che, secondo un programma declinato nei dettagli e composto da passi graduali nel tempo, la riduzione dell’impiego degli HFC nel settore del freddo dovesse diminuire del 79% entro il 2030 (vedi figura 1). Per giungere a tali ambiziosi risultati si decise di introdurre un sistema di quote commercializzabili
Considerato che alcuni gas alternativi a basso effetto serra utilizzati in prodotti e apparecchiature per sostituire i gas fluorurati a effetto serra e per ridurne l’uso risultavano essere tossici (come l’ammoniaca), infiammabili (come gli idrocarburi) o ad alta pressurizzazione (come l’anidride carbonica), si presentava la necessità di formazione delle per-
Pierfrancesco Fantoni
44/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
LEZIONE 256 > CONCETTI DI BASE
FRIGORIFERE
Figura 1- Tabella e grafico che sintetizzano il programma graduale ma progressivo di eliminazione dei refrigeranti HFC ad effetto serra
sone fisiche per la manipolazione in condizioni di sicurezza di questi refrigeranti alternativi. Parallelamente si riteneva opportuno vietare, prevedendo un adeguato periodo transitorio, l’uso di refrigeranti con un elevato potenziale di riscaldamento globale, di 2500 o superiore, per l’assistenza o la manutenzione delle apparecchiature di refrigerazione con dimensioni del carico di refrigerazione pari o superiore a 40 tonnellate di CO2 equivalente: in sostanza si stabilì che determinati fluidi frigoriferi che occupavano consistenti fette di mercato (come l’R404A, ad esempio) dovessero essere pensionati definitivamente. Con un orizzonte temporale più lungo, anche i fluidi impiegati nei circuiti frigoriferi per il condizionamento dell’aria (come l’R410A, ad esempio) andavano eliminati dall’uso.
CONSEGUENZE SUL SETTORE
Tali disposizioni hanno investito primariamente i costruttori di apparecchiature frigorifere, che hanno dovuto adeguare le proprie linee produttive a nuove tipologie di refrigeranti e, in seconda battuta, ora interessano anche gli installatori ed i manutentori di tali impianti che devono adeguarsi alle nuove tecnologie ed aggiornare le proprie strumentazioni e procedure lavorative.
Entrambi gli sforzi non sono di poco conto e hanno richiesto e richiederanno ingenti investimenti di tempo e denaro per adeguarsi alle novità e rimanere competitivi sul mercato. Mercato che, nel corso di questi 11 anni (a far data dal 4 luglio 2011), è diventato sempre più complesso e dotato di molteplici sfaccettature, che risulta sempre più parcellizzato e richiede sempre maggiori risorse da impegnare.
L’impegno richiesto ai tecnici del freddo è notevole e va adeguatamente calibrato e pianificato all’interno del proprio portafoglio lavorativo. Gli elementi di incertezza non mancano e contribuiscono a rendere ancora più complesso l’adeguarsi ai cambiamenti in atto.
LA BANCA DATI
In Italia l’istituzione del Registro telematico nazionale ha permesso di snellire e razionalizzare l’albo del personale e delle aziende certificate F-Gas. Di fatto si rendono ampiamente fruibili e velocemente consultabili tutte le informazioni in esso contenute, dando trasparenza e pregnanza di significato all’impianto certificatorio che è stato costruito. Al suo interno troviamo, ad esempio, informazioni riguardo le persone fisiche e imprese non soggette all’obbligo di certificazione, alle persone fisiche e imprese certificate, alle persone fisiche con deroghe temporanee o esenzioni all’obbligo di certificazione, alle persone fisiche e
L’evoluzione delle tecnologie chimiche per il trattamento acque dei circuiti di ra reddamento con torri evaporative o condensatori evaporativi
L’evoluzione delle tecnologie
BIOCHEMICAL
• Antincrostanti – anticorrosivi – biocidi – antialghe
• Soluzioni per la lotta alla Legionella Pneumophila
• Sistemi automatici di dosaggio, controllo, gestione spurghi, ecc. protezione ottimale anche delle superfici zincate
• Prodotti per lavaggi acidi con inibitori di corrosione per una protezione ottimale anche per superfici zincate
• Prodotti per lavaggi neutro-alcalini con impianto in esercizio
• Analisi chimiche e consulenza per la definizione del trattamento ottimale e della migliore gestione del bilancio d’acqua
N.C.R. Biochemical S.p.A. - Via dei Carpentieri, 8 - Zona Industriale “Il Prato” - 40050 Castello d’Argile (Bologna) - Italia Tel. (+39) 051 6869611 - Fax (+39) 051 6869617 - www.ncr-biochemical.com - e-mail: info@ncr-biochemical.com
/45INDUSTRIA & formazione NUMERO 8 / OTTOBRE 2022
NCR
BIOCHEMICAL NCR
imprese certificate in un altro Stato membro.
Oltre al Registro telematico vi è un’ulteriore elemento di positività, che è costituito dalla Banca dati sugli F-Gas istituita presso il Ministero dell’ambiente (ora Ministero della transizione ecologica). Essa è stata istituita con Decreto del Presidente della Repubblica 146 del 16 novembre 2018, che risulta essere un regolamento di esecuzione del Regolamento UE 517/2014 sui gas fluorurati ad effetto serra. La principale finalità della sua istituzione è la raccolta e conservazione delle informazioni relative alle vendite di gas fluorurati a effetto serra e delle apparecchiature fisse non ermeticamente sigillate, nonché alle attività di installazione, manutenzione, riparazione e smantellamento di apparecchiature fisse, celle frigorifere di autocarri, rimorchi frigoriferi (sopra le 5 tonnellate equivalenti di CO2).
Questi strumenti telematici, Registro e Banca dati, costituiscono oggi un punto di riferimento su cui anche l’Unione Europea ha posto le sue attenzioni per valutare l’opportunità di una loro istituzione a livello comunitario.
IL PROBLEMA FONDAMENTALE RIMANE
All’interno dello scenario appena descritto, degli eventi storici riportati e del susseguirsi degli eventi normativi, politici e amministrativi rimane,
comunque, un punto certo e cruciale: il clima è cambiato rispetto al passato, sta cambiando a ritmi incalzanti, proseguirà nei suoi cambiamenti negli anni futuri. L’innalzamento delle temperature medie è ormai cosa assodata, ora si tratta solo di agire per cercare di limitare il più possibile l’entità di tali cambiamenti, che possono avere conseguenze terrificanti sul piano ambientale. Ciascuno è chiamato a fare la sua parte, in particolar modo chi lavora e maneggia quotidianamente i gas serra. Se è vero che i fluidi frigoriferi maggiormente impattanti sull’ambiente sono stati o saranno presto eliminati, resteranno in funzione ancora per molti anni circuiti frigoriferi che li contengono, anche in elevatissime quantità. Per tale ragione ciascuno è chiamato a fare la sua
parte, anche la moltitudine di installatori e manutentori il cui piccolissimo contributo alla causa comune, se moltiplicato per il numero di soggetti interessati, riuscirà a portare positivi effetti per il raggiungimento degli obiettivi ambientali necessari a garantire la sostenibilità futura.
Probabilmente è frutto solo del caso, ma il 3 luglio scorso, giusto il giorno prima della ricorrenza dell’entrata in vigore definitiva del 4 luglio 2011 del primo Regolamento sugli F-Gas, il disastro della Marmolada, la regina delle Dolomiti italiane, ci ha ricordato che non è più tempo di tentennamenti in materia di protezione ambientale.
Regolamenti o non Regolamenti ciascuno è chiamato a dare il suo contributo in merito.
Con la fine delle restrizioni sono tornati a moltiplicarsi gli incontri tra i maggiori stakeholders del Freddo: sempre a MCE, in occasione del Convegno organizzato dal Centro Studi Galileo, Stefan Thie, Federica Rizzo e Folker Franz (EPEE) hanno avuto occasione di incontrarsi con Marco Buoni (AREA, ATF, CSG), moderatore e promotore dell’evento
Figura 2- Home-page del sito internet istituito dal Ministero della transizione ecologica per la gestione della banca dati F-Gas
46/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
> BOLOGNA E TREVISO, PARTE IN QUARTA IL TOUR DI CENTRO STUDI GALILEO E ATF SUL FUTURO DEL FREDDO
I primi due incontri hanno fatto da apripista a un ciclo che metterà tutta l’esperienza del CEO del Centro Studi Galileo, Marco Buoni, a disposizione dei Tecnici italiani per fare luce sugli attuali stravolgimenti del settore, dall’arrivo dei nuovi impianti a idrocarburi al rinnovo del Patentino Frigoristi.
Grande successo per le prime due tappe del Tour Re:PIF, con decine di Tecnici del Freddo rimasti assolutamente soddisfatti dell’incontro, che ha messo in luce diversi aspetti fondamentali di quello che sarà il futuro del settore.
Dei numerosi argomenti trattati, due sono stati particolarmente a cuore ai Tecnici, ospitati da New Cold System di Madi Sakande (Presidente di U-3ARC e docente CSG), da anni sede dei corsi del Centro Studi Galileo: cosa fare per rinnovare il proprio Patentino Italiano Frigoristi, per molti in scadenza ora che ci avviciniamo al decennale dell’entrata in vigore, e come comportarsi per farsi trovare pronti all’avvento dei nuovi split a idrocarburi.
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> AREA EVIDENZIA I PUNTI CHIAVE PER IL FREDDO DELLE NUOVE DIRETTIVE ENERGETICHE EUROPEE
bili (RED II) e sull’efficienza energetica (EED).
AREA ha evidenziato i punti più rilevanti per il settore:
- Direttiva sulle energie rinnovabili (RED II)
- Articolo 23.1 – Integrazione delle energie rinnovabili nel riscaldamento e nel raffreddamento
- Direttiva sull’efficienza energetica (EED)
- Articolo 26 – Disponibilità di sistemi di qualificazione, accreditamento e certificazione Passaggi successivi:
I due fascicoli andranno al voto in plenaria al Parlamento europeo quando i legislatori torneranno a settembre.
I negoziati con il Consiglio dell’UE e la Commissione europea inizieranno poco dopo.
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> AREA, A CHILLVENTA SI PARLA DEL FUTURO DI FORMAZIONE E CERTIFICAZIONE RAC IN EUROPA
In qualità di associazione europea
dei Tecnici del Freddo, AREA parlerà a Chillventa dell’evoluzione della formazione e della certificazione nei refrigeranti alternativi, nonché dello stato dell’arte nei paesi membri.
AREA approfitterà inoltre dell’occasione per intervenire sull’attuale revisione in corso del regolamento (UE) n. 517/2014 (regolamento sui gas fluorurati). L’associazione sostiene le ambizioni e gli obiettivi del regolamento in considerazione dell’elevato potenziale di riscaldamento globale (GWP) di molti gas fluorurati a effetto serra e dei loro effetti sul riscaldamento globale.
Estendere l’attuale schema di formazione e certificazione dei gas fluorurati ai refrigeranti alternativi sarebbe un ottimo modo per raggiungere gli obiettivi del regolamento e conseguirne il pieno potenziale.
In questo contesto, AREA desidera quindi presentare proposte concrete su come estendere l’attuale schema di formazione e certificazione F-Gas anche ai refrigeranti alternativi a basso GWP.
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/47INDUSTRIA & formazione NUMERO 8 / OTTOBRE 2022
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Professionalità ai massimi livelli per sostenere programmi, presentazioni speciali e il Chillventa Congress.
“Negli ultimi quattro anni, la comunità Chillventa ha perso come mai prima l’interazione personale e le opportunità di acquisire nuove conoscenze professionali e nuove fonti di ispirazione. Le prospettive per l’autunno sembrano estremamente buone. Con un contingente di espositori internazionali del 69%, abbiamo già eguagliato l’alto livello degli eventi precedenti. Questa è la prova di un impegno fantastico da parte della comunità, soprattutto in tempi come questi. Allo stesso modo, il 90% dell’area espositiva totale del 2018 è già stato prenotato. Si può dire che il settore è sinceramente desideroso di incontrarsi e ricominciare a parlare”, ha affermato Elke Harreiß, direttore Chillventa di NürnbergMesse GmbH.
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> ANCHE L’AUSTRIA DICE ADDIO ALLE CALDAIE A GAS FOSSILE
Il paese dipende dal gas russo più di chiunque altro in Europa, nella misura dell’80% del totale. L’obiettivo delle nuove normative sarà quindi
Come si legge in una note ufficiale, “Ogni stufa a gas di cui ci liberiamo è un passo in uscita dalla nostra dipendenza dal gas russo”, secondo Leonore Gewessler, ministra austriaca del Clima.
Stop quindi alle nuove caldaie a gas dal 2023, scadenza anticipata rispetto a quella inizialmente prevista del 2025, che va ad aggiungersi al divieto delle vendite di sistemi di riscaldamento a petrolio e carbone del 2020.
“Ogni appartamento e ogni casa che teniamo al caldo con il riscaldamento sostenibile ci rende più liberi e meno suscettibili ai ricatti. Ecco perché il riscaldamento a gas nei nuovi edifici sarà un ricordo del passato dal 2023 in poi”, ha continuato a spiegare Leonore Gewessler. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> EFCTC RIPORTA LA RELAZIONE TEAP SULL’EFFICIENZA ENERGETICA DELLA TECNOLOGIE A BASSO GWP
Relazione TEAP sulla fornitura continua di informazioni relative alle tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico e con il minor potenziale di riscaldamento globale complessivo. Le parti del protocollo di Montreal hanno chiesto al Technology and Economic Assessment Panel (TEAP) di preparare una relazione sull’efficienza energetica e sulle tecnologie a basso potenziale di riscaldamento globale, nonchè sulle misure per migliorare e mantenere l’efficienza energetica durante la transizione degli idrofluorocarburi
nelle apparecchiature. I messaggi chiave riguardano un’ampia gamma di questioni discusse nel rapporto, che fornisce un aggiornamento sui refrigeranti a medio e basso GWP disponibili, inclusi HFC-32, miscele HFC/HFO e HFO/HCFO, per una vasta gamma di applicazioni. Ecco estratti di alcuni dei messaggi chiave.
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> 2021: GLI HFC CONTRIBUISCONO PER L’1,18% ALL’INFLUENZA DEL RISCALDAMENTO CLIMATICO DEI GAS SERRA
La NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) statunitense ha pubblicato l’aggiornamento 2021 dell’AGGI (Annual Greenhouse Gas Index), che segue l’evoluzione del forcing radiativo (capacità di tutti i GHG di intrappolare il calore) dall’inizio della rivoluzione industriale. Il contributo HFC nel 2021 è ora dell’1,18% del totale (rispetto all’1,13% nel 2020).
In totale CO2, CH4, N2O, CFC-12 e CFC-11 rappresentano circa il 96% della forzante radiativa diretta dei gas serra di lunga durata dal 1750.
Il restante 4% è fornito da altri 15 gas alogenati tra cui HCFC-22 e HFC-134a. È stata inclusa solo la forzatura diretta da tutti questi gas. L’anidride carbonica è di gran lunga il maggior contributore alla forzatura totale di questi gas, contribuendo per circa l’80% all’aumento dal 1990, con il metano come secondo maggior contributore.
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> CHILLVENTA 2022, SI SCALDANO I MOTORI PER L’EVENTO DI NORIMBERGA!
48/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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Stando a uno degli ultimi rapporti di PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (PNAS) i condizionatori d’aria split (AC) sono attualmente gli apparecchi più utilizzati per il raffreddamento degli ambienti in tutto il mondo.
Nel 2016, il raffrescamento degli ambienti rappresentava circa il 10% della domanda totale di elettricità a livello mondiale. Se le tendenze attuali continueranno, la domanda di energia dei condizionatori d’aria sarà più che triplicata entro il 2050, e lo stock di condizionatori aumenterà da circa 0,9 miliardi nel 2017 a oltre 3,7 miliardi nel 2050. Il significativo impatto climatico degli split non deriva solo da una fornitura di elettricità principalmente basata su combustibili fossili, ma anche dall’uso diffuso e in rapida crescita di refrigeranti alogenati come HCFC22 (potenziale di riscaldamento globale oltre 100 anni [GWP100 ] = 1.960) e HFC-410A (GWP100 = 2.256), che oggi detengono una quota significativa delle emissioni complessive di gas serra (GHG) causate dai condizionatori di questo tipo. Molti HFC hanno un GWP molto elevato e sono soggetti a phase down ai sensi dell’emendamento di Kigali (KA). Prima degli obblighi di Kigali, diversi produttori di split AC si sono rivolti all’HFC-32 (GWP100 = 771) come alternativa a GWP inferiore all’HFC-410A. Tuttavia, il GWP dell’HFC-32 è ancora superiore a quello di moltissimi refrigeranti a basso GWP introdotti in commercio negli anni successivi all’introduzione di HFC-32 sul mercato.
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> ISPRA, TUTTI I DATI SULLE EMISSIONI DI GAS SERRA DI REFRIGERAZIONE E CONDIZIONAMENTO
Nel corso del Convegno “Dalla FGas ai Refrigeranti Alternativi: impatto su impianti nuovi ed esistenti”,
organizzato e coordinato dal Centro Studi Galileo nel corso della 42° edizione di Mostra Convegno Expocomfort, Federica Moricci, Tecnologa di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ha presentato un relazione, scritta a quattro mani con Barbara Gonella, relativa all’inventario delle emissioni dei Gas Serra utilizzati nella refrigerazione e condizionamento, realizzato dall’istituto su incarico del Ministero italiano della Transizione Ecologica (MiTE) con cadenza annuale nell’ambito della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, prendendo moltissimi dati e informazioni dal registro online presente in Italia: la Banca dati F-Gas. L’Inventario include la stima delle emissioni di gas fluorurati (F-gas) SF6, NF3e PFC e HFC, a partire dal 1990 per diversi settori di utilizzo. L’ultimo aggiornamento (Inventario 2022) fornisce la serie storica delle emissioni dei gas fluorurati dal 1990 al 2020.
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> POMPE DI CALORE A REFRIGERANTI NATURALI: UN REPORT SPIEGA COME ACCELERARNE L’ADOZIONE IN EUROPA
EEB ha pubblicato lo studio “Accelerare il passaggio dell’UE alle pompe di calore domestiche con refrigerante naturale”. Il documento è già a disposizione degli interessati.
Lo scopo dello studio, di ricerca qualitativa, è stato quello di di evidenziare il potenziale impatto del phase down dei refrigerante HFC attualmente in uso sul settore delle pompe di calore domestiche nell’Unione Europea (UE). Il report ha considerato anche come una modifica del phase down più severa e rigorosa, in linea con gli obiettivi UE di neutralità climatica, possa accelerare la transizione dai sistemi di riscaldamento a combustibili fossili verso le pompe di calore con refrigeranti naturali.
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> PNAS: “PROPANO CHIAVE DEL RAFFREDDAMENTO SOSTENIBILE”
/49INDUSTRIA & formazione NUMERO 8 / OTTOBRE 2022
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La certificazione dei tecnici del freddo – secondo il Regolamento di esecuzione Europeo 2015/2067, il DPR 146/18 e il Regolamento Europeo 517/2014 – nota comunemente come “patentino frigoristi” nel 2022 ha compiuto i suoi primi dieci anni. come aggiornare la certificazione in scadenza?
In primo luogo, occorre rivolgersi al proprio ente accreditato che ha emesso la prima certificazione per conoscere le modalità di svolgimento dell’esame di rinnovo.
Trattandosi di un rinnovo – decennale per i professionisti e quinquennale per le aziende – potrebbe essere utile prevedere la partecipazione a un corso che riprenda le nozioni fondamentali e che inquadri le modifiche tecnologiche e normative introdotte successivamente all’acquisizione della prima certificazione, specie se si considera che l’esame non è una semplice conferma delle competenze acquisite grazie all’esperienza e
agli anni di lavoro, ma una verifica puntuale, sia nozionistica, sia pratica. L’esame, della durata di circa 3 ore, è infatti strutturato in due parti: la prima dedicata alla verifica della parte teorica, la seconda alla valutazione delle competenze pratiche. Una volta superato l’esame, il candidato sarà certificato come Personale Tecnico abilitato alle attività di installazione, riparazione, manutenzione, recupero, controllo delle perdite nelle apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento e Pompe di calore contenenti gas refrigeranti fluorurati ai sensi del Regolamento (CE) 2067/2015.
A questo punto il suo nominativo sarà iscritto nell’elenco dei professionisti autorizzati sul Registro Fgas Nazionale. Dato che l’attestato è riconosciuto a livello europeo, il professionista sarà autorizzato a operare non solo in Italia ma su tutto il territorio dell’Unione. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> ADC3R, ONLINE IL POSITION PAPER SULLA PROPOSTA DI REVISIONE DEL REGOLAMENTO FGAS II
ADC3R ha condiviso la sua posizione sulla proposta della Commissione Europea per la revisione del Regolamento 517/2014 UE, chiamato anche “F-GAS II”.
ADC3R ha sempre sostenuto il regolamento F-Gas e il Green Deal europeo, lavorando continuamente con i suoi membri per garantirne il successo. L’associazione accoglie con favore il fatto che gli Stati mem-
bri stiano promuovendo il recupero dei gas fluorurati.
Allo stesso modo, ADC3R sostiene l’estensione dei requisiti di formazione e certificazione agli HFO, ma si rammarica che tali requisiti non siano applicati ai refrigeranti non fluorurati, per motivi ambientali, di sicurezza ed energetici.
Tuttavia, l’associazione ha voluto esprimere forte preoccupazione per alcune ipotesi e proposizioni che sembrano irrealistiche, improduttive e antinomiche con gli obiettivi climatici globali europei in termini di capacità, tecnologia disponibile e scadenze.
Il chiarimento e l’adeguamento di questi punti, nei prossimi mesi, sarà indispensabile.
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> IEA: È POSSIBILE RISTRUTTURARE IL 20% DEL PARCO EDILIZIO ATTUALE PER PASSARE A 0 EMISSIONI ENTRO IL 2030?
La ristrutturazione di quasi il 20% del parco edilizio esistente per renderlo pronto alle zero emissioni di carbonio entro il 2030 è un’idea ambiziosa ma necessaria, e IEA ha pubblicato un rapporto in merito.
Questa analisi fa parte di una serie del nostro nuovo rapporto, Technology and innovation pathways for zero-carbon-ready buildings by 2030 e fornisce la visione strategica degli esperti dei programmi di collaborazione tecnologica (TCP) di IEA su come aiutare a raggiungere alcuni dei le pietre miliari a breve termine più impattanti per il settore edilizio delineate nella tabella di marcia Net Zero entro il 2050 dell’AIE: il titolo di ogni rapporto riflette l’obiettivo una di queste pietre miliari. Scopri di più sul rapporto ed esplora i TCP. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> DIECI ANNI DALLA CERTIFICAZIONE F-GAS: È NECESSARIO IL RINNOVO
50/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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Servono misure di emergenza per aiutare le imprese gravate da rincari, luce e gas.
La crescente impennata dei costi dell’energia e la crisi per l’approvvigionamento delle materie prime stanno incrinando ormai da tempo la stabilità dell’industria meccanica italiana. Tra i settori più colpiti c’è la filiera Horeca – rappresentata in Anima Confindustria da Assofoodtec, l’associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare; Fiac, l’associazione fabbricanti italiani articoli per la casa, la tavola ed affini e Aqua Italia, l’associazione costruttori trattamenti acque primarie-, un comparto vitale per l’economia italiana che chiede a gran voce l’intervento delle istituzioni per arginare il vertiginoso aumento dei costi che grava sul processo produttivo. Nel 2020 la filiera Horeca era già stata gravemente colpita dalla pandemia, dovendo chiudere le strutture alberghiere, quelle per la ristorazione e vietando la vendita di utensili casalinghi nella grande distribuzione. Misure che sono state rese necessarie per contenere il contagio. Tuttavia, la graduale ripresa delle attività produttive ha permesso alle aziende di rimanere presenti sul mercato e di riprendersi gradualmente dalla crisi. Ma l’aggravarsi della crisi geopolitica e lo scoppio del conflitto russoucraino hanno riportato il settore in una situazione critica. Il caro energia così pervasivo, l’alta volatilità dei prezzi delle materie prime, la scarsità delle forniture e i ritardi nelle consegne, continuano ad affliggere il sistema. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> GIORNATA MONDIALE DELL’OZONO 2022
> U-3ARC, TUTTO PRONTO PER L’ASSEMBLEA GENERALE IN MAROCCO
Centro Studi Galileo ha l’onore e il piacere di condividere con i propri lettori il messaggio ricevuto dall’Ozone Secretariat dell’Agenzia per l’Ambiente Onu.
Nell’arco della vita, i trent’anni possono essere un importante momento di riflessione: pensare a ciò che abbiamo raggiunto e guardare avanti verso ciò che possiamo ancora ottenere.
Non è diverso per il Protocollo di Montreal per la protezione dello strato di ozono – ad oggi il trattato ambientale di maggior successo. Siccome il trattato compirà 35 anni in occasione della Giornata Mondiale dell’Ozono, ricorderemo come il Protocollo di Montreal ha posto fine a una delle più grandi minacce mai affrontate dall’umanità nel suo insieme: il deterioramento dello strato di ozono.
Quando il mondo ha scoperto che i gas dannosi per l’ozono utilizzati negli aerosol e nel Freddo stavano causando un buco nello strato di ozono, si è unito.
Si è dimostrato che il multilateralismo e un’efficace cooperazione globale hanno funzionato e hanno gradualmente eliminato questi gas. Ora lo strato di ozono sta guarendo, permettendogli ancora una volta di proteggere l’umanità dai raggi ultravioletti del sole. […]
Il tema prescelto per la Giornata Internazionale per la Conservazione dello Strato di Ozono 2022, che si celebrerà il 16 settembre, è Montreal Protocol@35: cooperazione globale per proteggere la vita sulla terra. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
U-3ARC, una delle più giovani federazioni di associazioni professionali africane, creata appena tre anni fa ma già ad oggi una delle più importanti, ha tenuto la sua 3° Assemblea Generale il 23 settembre 2022 a Casablanca.
La capitale economica del Regno ha accolto i professionisti della refrigerazione e del condizionamento dell’aria del continente, riuniti all’interno dell’Unione delle Associazioni Africane, per lo svolgimento della 3a Assemblea Generale, sotto il tema “Freddo, la chiave per lo sviluppo sostenibile“.
“Abbiamo deciso di ruotare ogni 2 anni in un paese diverso per promuovere ulteriormente le attività di U-3ARC.
Così, nel 2023 vedremo il ritorno a Ouagadougou in Burkina Faso, dove si trova la sede centrale. Nel 2024, l’Assemblea sarà invece in un altro paese“, specifica Madi Sakandé, presidente di U-3ARC.
A Casablanca, l’Associazione marocchina dei professionisti della refrigerazione (AMPF), ospite dell’incontro, ha colto l’occasione per contribuire a questi piani: questa è l’ambizione espressa da Saïd El Harch, Presidente dell’AMPF e Vice Segretario Generale diU-3ARC.
Dopo la prima Assemblea Generale, tenutasi nel 2020 a Ouagadougou, in Burkina Faso, il filo conduttore riguarda ancora il problema del controllo del freddo e della climatizzazione, una grande sfida per lo sviluppo sostenibile.
Uno dei messaggi importanti che il presidente Madi Sakandé e i suoi colleghi intendono inviare ruota attorno a come fermare l’inondazione del mercato africano con prodotti obsoleti e ad alti consumi energetici. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> HORECA: LE ASSOCIAZIONI DELLA MECCANICA CHIEDONO INTERVENTI PER EVITARE IL COLLASSO
/51INDUSTRIA & formazione NUMERO 8 / OTTOBRE 2022
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> GALILEO TV, INTERVISTE A MCE2022:
Continuano le interviste di Galileo TV, questa volta realizzate nell’ambito del Convegno presentato a MCE2022, 42° edizione di Mostra Convegno Expocomfort: è la volta di Marco Masoero (ASSOCIAZIONE DEI TECNICI DEL FREDDO – ATF), con il quale abbiamo discusso del futuro del settore in relazione alla formazione degli esperti e dell’attuale crisi energetica. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> WEBINAR CSG, DISPONIBILE LA REGISTRAZIONE DI “POMPE DI CALORE E A/C: OPPORTUNITÀ E NUOVE TECNOLOGIE PER RIDURRE I CONSUMI ENERGETICI”
Online su Galileo TV la registrazione dell’ultimo webinar del Centro Studi Galileo, con Bitzer e GeneralGas: al centro, consigli e soluzioni per ridurre i consumi degli impianti A/C e delle Pompe di calore.
I Webinar del Centro Studi Galileo rappresentano una grandissima opportunità didattica per chiunque lavori nel settore HVAC/R: la refrigerazione e il condizionamento sono settori in continuo sviluppo, ed è fondamentale per un Tecnico del Freddo mantenersi sempre aggiornato sugli ultimi cambiamenti tecnologici.
Lo scopo di questo seminario online è di mostrare le migliori soluzioni per ottimizzare e ridurre i consumi energetici di Pompe di Calore e Aria Condizionata. Cliccando sul video a inizio articolo sarà dunque possibile rivedere la diretta.
I relatori dell’evento sono stati: Pietro Trevisan | Direttore Generale, Bitzer Italia
Compressori scroll e vite per Pompe di Calore ad alta temperatura Stefano Fedeli | Business Development & Marketing Manager, GeneralGas Kryon Un’opportunità da cogliere: nuove miscele HFO per A/C e Pompe di calore
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52/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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GLOSSARIO
e raffreddata per subire in seguito un’ulteriore compressione fino a cir ca 200 bar e un ulteriore raffredda mento. Infine attraverso un’idonea valvola viene fatta espandere e fat ta circolare in una serpentina per la desiderata condensazione finale.
MODO SPENTO:
CONSUMO ENERGETICO ANNUO
A FINI DI RISCALDAMENTO: Il consumo energetico necessario per soddisfare il «fabbisogno an nuo di riscaldamento di riferimento» relativo a una stagione di riscalda mento designata, calcolato come il quoziente tra il «fabbisogno annuo di riscaldamento di riferimento» e il «coefficiente di prestazione stagio nale in modo attivo» (SCOPon) e il consumo di energia elettrica dell’u nità nella stagione di riscaldamen to nei modi «termostato spento», «stand-by», «spento» e «riscalda mento del carter», espresso in kWh.
DISPOSITIVO DI BY-PASS
TERMICO:
Qualsiasi soluzione che bypassi uno scambiatore di calore o che ne controlli in automatico o in manuale i risultati in termini di recupero di calore, anche in assenza di un di spositivo fisico di by-pass del flusso d’aria (ad esempio dispositivo per il funzionamento estivo, controllo di velocità del rotore, controllo del flusso d’aria).
LIQUEFAZIONE DELL’ARIA:
Processo che permette di portare alla condensazione l’aria e di se pararne i suoi vari costituenti ottenendoli nella forma finale allo sta to liquido. L’aria atmosferica viene inizialmente filtrata ed essiccata per eliminarne l’umidità e l’anidride carbonica che sono normalmente presenti in essa. Successivamente viene compressa (a circa 100 bar)
La condizione in cui il refrigeratore d’ambiente, il condizionatore d’aria o la pompa di calore è collegato alle fonti principali di alimentazio ne e non esegue alcuna funzione. L’apparecchio è ugualmente consi derato in «modo spento» quando si limita a indicare che si trova in tale stato e quando esegue solo le fun zioni destinate a garantire la com patibilità elettromagnetica a norma della direttiva 2004/108/CE del Par lamento europeo e del Consiglio.
POTENZA SPECIFICA INTERNA:
In un’Unità di Ventilazione Non Residenziale la potenza specifica interna di ventilazione dei compo nenti della ventilazione è data dal rapporto tra la caduta di pressione interna dei componenti della venti lazione e l’efficienza del ventilatore, determinata per la configurazione di riferimento. Si esprime in W/(m3/s).
SURGELAZIONE A CONTATTO: Tecnologia che permette di surge lare un prodotto alimentare ponen dolo a contatto su almeno due lati della sua superficie laterale con del le piastre metalliche che vengono refrigerate e mantenute a bassissima temperatura. La surgelazione a contatto viene impiegata per sur gelare prodotti di forma e dimen sioni regolari e aventi una buona conduzione del calore in quanto il processo di raffreddamento e sur gelazione deve estendersi veloce mente anche al cuore del prodotto. La surgelazione a contatto risulta essere molto veloce e consente di ridurre notevolmente gli spazi tec nici necessari per ottenere il processo. Il trasferimento del calore avviene mediante contatto diretto tra le piastre e gli alimenti e non ri chiede l’impiego di ventilatori per la diffusione del freddo. La tipologia di impianti più diffusa per tale tipo di tecnologia è costituita dai congela
tori a piastre verticali od orizzontali.
TEMPERATURA DI PROGETTAZIONE DI RIFERIMENTO: In un refrigeratore d’ambiente, un condizionatori d’aria o in una pom pa di calore la temperatura di pro gettazione di riferimento rappre senta la temperatura esterna per il raffreddamento o il riscaldamento alla quale il coefficiente di carico parziale è uguale a 1 e che varia se condo la stagione di raffreddamento o di riscaldamento. Viene espressa in gradi Celsius.
UNITÀ DI VENTILAZIONE BIDIREZIONALE:
Secondo quanto stabilito dal Re golamento UE n. 1253/2014 della Commissione per unità di ventila zione bidirezionale si intende un’u nità di ventilazione che produce un flusso d’aria tra l’interno e l’esterno ed è dotata di ventilatori tanto di espulsione quanto di immissione.
VISCOSITÀ BROOKFIELD: La viscosità Brookfield esprime la viscosità apparente di un lubrifican te per compressori frigoriferi misu rata a basse temperature (anche fino a -35 °C). Per eseguire la prova di viscosità il campione viene prima raffreddato fino a tali temperature per un certo intervallo di tempo. Gli olii minerali naftenici e paraffinici presentano valori molto più elevati di tale viscosità rispetto ad alcuni tipi di olii sintetici (come gli olii PAO, ad esempio). Per tale ragione gli olii minerali non si prestano bene ad essere impiegati nei circuiti frigori feri a bassa temperatura e corrono il rischio di depositarsi all’interno delle tubazioni dell’evaporatore, peggiorandone lo scambio termico. L’unità di misura della viscosità Bro okfield è il centiPoise (cP).
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/53INDUSTRIA & formazione NUMERO 8 / OTTOBRE 2022
DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 220a) Ventunesimo anno A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI
Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile del Centro Studi Galileo
Per ogni informazione gli abbonati possono rivolgersi a nome di Industria & Formazione ai dirigenti evidenziati nelle Industrie sottoelencate, oppure alla segreteria generale tel. 0142 / 452403
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PRODUZIONE COMPONENTI
BITZER ITALIA
compressori Pietro Trevisan 36100 Vicenza Tel. 0444/962020 www.bitzer.it
CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione Mauro Broggio 35020 Brugine Tel. 049/9716611 www.carel.it
CASTEL valvole, filtri, rubinetti, spie del liquido Giorgio Monaca 20060 Pessano c/Bornago Tel. 02/95702225 www.castel.it
CORE EQUIPMENT componentistica per refrige razione e condizionamento Daniele Passiatore 50058 Signa Tel. 055/334101 www.core–equipment.it
DANFOSS S.R.L
Danfoss Climate Solutions Romina Cantisani 20871 Vimercate Tel. +39 039 6850310 Cell. 3429138379 romina.cantisani@danfoss.com www.danfoss.it
DENA accumulatori di liquido, filtri Daniele Francia 15033 Casale Monferrato Tel. 0142/454007 www.dena.it
DORIN compressori Giovanni Dorin 50061 Compiobbi Tel. 055/623211 www.dorin.com
EMBRACO NIDEC compressori ermetici Enrico Albera 10023 Chieri Tel. 335/5828037 www.embraco.com
FIELDPIECE INSTRUMENTS
strumentazione Lisa Egberts 7006 RB DoetinchemThe Netherlands +31 6 40 990 631 www.fieldpiece.com
FRASCOLD spa produzione compressori per refrigerazione e condiziona mento
Giuseppe Galli 20027 Rescaldina Tel. 0331/742201 www.frascold.it
GF PIPING SYSTEMS ITALIA produzione di sistemi di tubazioni Angelo Cutillo 20864 Agrate Brianza Tel. 331 633 0377 angelo.cutillo@georgfischer.com www.gfps.com/it
LU-VE GROUP scambiatori di calore Davide Ray Partexano 21040 Uboldo Tel. 02 96716 912 davide.partexano@luvegroup.com www.luvegroup.com
MASTERCOOL INC.
strumentazione
Stefania Lacorte 9140 Temse, Belgium Tel. +32 (0)3 777 2848 stefania@mastercool.com https://www.mastercool.com/?lang=it
MODINE CIS ITALY scambiatori di calore Cristian Michelin 33050 Pocemia Tel. 0432/772001 www.modine.com
REFCO produzione e fornitura di componenti e strumenti per la refrigerazione World Headquarters 6285 Hitzkirch - Svizzera Tel. 0041/41/9197282 www.refco.ch/it
RIVACOLD gruppi frigoriferi preassemblati Marco Barilari 61020 Montecchio Tel. 0721/919911 www.rivacold.com
TESTO apparecchi di controllo, sicurezza e regolazione Fabio Mastromatteo 20019 Settimo Milanese Tel. 02/335191 www.testo.it
GRUPPO ANGELANTONI
TURBOALGOR produzione di kit per l’efficienza energetica degli impianti frigoriferi Maurizio Ascani 06056 Massa Martana Tel. 075/8955230 www.turboalgor.it
VULKAN ITALIA cercafughe, connessioni tubi, giunti lokring Cristina Fasciolo 15067 Novi Ligure Tel. 0143/310247 www.vulkan.com
WIGAM componenti, gruppi manometrici, pompe vuoto, stazioni di ricarica, lavaggio Alessandro Vangelisti Tel. 0575/5011 Massimo Gorno Tel. 02/57307472 52018 Castel San Niccolò www.wigam.com
RIVENDITORI COMPONENTI
BEIJER REF ITALY S.R.L. Compressori, gruppi frigoriferi, controlli 20128 Milano Tel. 02/ 2520081 www.beijerref.it
CENTRO COTER unità condensanti, aeroevaporatori, accessori Nicola Troilo 70032 Bitonto Tel. 080/3752657 www.centrocoter.it
FRIGO PENTA gruppi frigoriferi e compo nenti per refrigerazione e condizionamento Bruno Piras 09122 Cagliari Tel. 070/275149 www.frigopenta,it collegata a RAV 61022 Vallefoglia Tel. 0721/919911 marketing@rav.it
FRIGOPLANNING ventilatori, frigoriferi indu striali e componenti Donatella Gambardella 83100 Avellino Tel. 0825/780955 www.frigoplanning.com
LAREL ricambi e accessori per refrigerazione Gennaro De Crescenzo 80026 Casoria Tel. 081/7598760 www.larel.it
LF RICAMBI ricambi per refrigerazione commerciale e cucine professionali Michele Magnani 47522 Cesena Tel. 0547/341111 www.lfricambi724.it
MORELLI accessori per refrigerazione e condizionamento, compressori, condensatori, evaporatori Fausto Morelli 50127 Firenze Tel. 055/351542 www.morellispa.it
NEW COLD SYSTEM componentistica per refrigerazione e condizionamento Madi Sakande 40012 Calderara di Reno Tel. 051/6347360 www.newcoldsystem.it
RAIME refrigerazione industriale e commerciale Leonardo Marques Miranda 80146 Napoli Tel. 081/7340900 www.raime.it
54/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
RECO componenti e impianti per la refrigerazione e il condizionamento Stefano Natale 70123 Bari Tel. 080/5347627 www.re-co.it
ROTOCOLD componenti per refrigera zione, condizionamento, ventilazione Loredana Rotolo 90143 Palermo Tel. 091/6257871 www.rotocold.it
SPLUGA componentistica, energie rinnovabili, pompe Andrea Cagnacci 09010 Vallermosa Tel. 0781/79399 www.spluga.it
REFRIGERAZIONE COMMERCIALE
EPTA REFRIGERATION
Sistemi completi per la refrigerazione commerciale Francesco Mastrapasqua 20138 Milano Tel. 02/55403211 www.eptarefrigeration.com
MONDIAL FRAMEC vetrine
Filippo Campese 15040 Mirabello Monferrato Tel. 0142/478211 www.mondialframec.com
SANDEN VENDO EUROPE distributori automatici Commerciale tel. 0142/234220 - Casale Produzione tel. 0142/335111 - Coniolo www.sandenvendo.com
FRIGORIFERI SPECIALI
ANGELANTONI FRIGORIFERI camere climatiche, criogenia, tecnologie avanzate Cesare Angelantoni 20126 Milano Tel. 02/9397011 www.angelantoni.it
ELETTRONICA VENETA apparecchiature didattiche Michele Bello 31045 Motta di Livenza Tel. 0422/765868 www.elettronicaveneta.it
PRODOTTI CHIMICI
ERRECOM soluzioni chimiche per la refrigerazione e il condizio namento Gessica Perani 25030 Corzano Tel. 030/9719096 www.errecom.com
N.C.R. BIOCHEMICAL tecnologie chimiche per la refrigerazione Marco Novi 40050 Castello d’Argile Tel. 051/6869611 www.ncr-biochemical.com
STUDIO BORRI ROBERTO prodotti chimici, torri raffreddamento 10096 Collegno Tel. 011/4056337
SALDATURA
GRUPPO SALTECO saldatura, brasatura e tecnologie del rivestimento Fabrice Bouzin 20096 Limito di Pioltello Tel. 02/926861 www.salteco.it
ITALBRAS saldatura e brasatura Nicola Bordin 36100 Vicenza Tel. 0444/347569 www.italbras.com
RIV.O.GAS. gas refrigeranti chimici Paolo Secco 15033 Casale Monferrato Tel. 0142/452202 www.rivogas.it
TECNICA DELLA SALDATURA saldatura e brasatura Elio Altieri 00155 Roma Tel. 06/22799603 www.tecnicadellasaldatura.it
CELLE FRIGORIFERE ARREDAMENTI
FASTCOLD pannelli Isotermici Sara Maschler 31030 Castello di Godego Tel. +39/0423/469121 www.fastcold.net
SPERANZA FRANCESCO accessori per la refrigerazio ne e condizionamento 89029 Taurianova Tel. 0966/645463 www,speranzataurianova.it
CAMION FRIGORIFERI
COLD CAR trasporti refrigerati Lorenzo Pezzi 15040 Occimiano Tel. 0142/400611 www.coldcar.it
SOFTWARE ENERCLIMA software condizionamento, refrigerazione Marcello Collantin 35125 Padova Tel. 049/8829653
FLUIDI FRIGORIGENI RECUPERO E RIGENERAZIONE
CHEMOURS ITALY gas refrigeranti
Alessandro Pianetti 20864 Agrate Brianza Tel. 345/6360850 alessandro.pianetti@chemours.com www.chemours.com/refrigerants/it_it
DAIKIN CHEMICAL EUROPE gas refrigeranti Mario Magnoni 20124 Milano Tel. 3487100520 mario.magnoni@daikinchem.de www.daikinchem.de
GENERAL GAS gas refrigeranti Carmine Marotta Vincenzo Scarano 20063 Cernusco S/N Tel. 02/92147368 www.generalgas.it
HONEYWELL ADVANCED MATERIALS
Ingegneria fluidi refrigeranti Letterio Romeo Tel. 346 1331455 Letterio.Romeo@Honeywell.com honeywell-refrigerants.com/europe
MARIEL refrigeranti Luciano e Alberto Faccin 28013 Gattico Tel. 0322/838319 www.mariel.it
NIPPON GASES REFRIGERANTS SRL gas refrigeranti e servizi ambientali Paolo Tirone Tel. 02/77119261 Matteo Mangiarotti Tel. 346/0433774 20159 Milano www.nippongases.it
SINTECO SRL chemical products & plant solutions Alberto Giavardi 28069 Trecate (NO)-Italy Tel. +39 0321 770724 a.giavardi@sinteco-srl.com www.sinteco-srl.com
ENERGIE RINNOVABILI
CLER ENERGIE ALTERNATIVE installazione solare fotovoltaico Giovanni Filippi 15033 Casale Monferrato Tel. 0142/454216 www.clersrl.it
TEON pompe di calore ad alta temperatura Carla Gallo 10079 Mappano Tel. 011/9910413 www.teon.it
REGOLAZIONE E STRUMENTAZIONE
CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione Mauro Broggio 35020 Brugine Tel. 049/9716611 www.carel.it
ECONORMA regolatori di temperatura e umidità Alessandro Mattiuzzi 31020 San Vendemiano Tel. 0438/409049 www.econorma.com
TESTO apparecchi di controllo, sicurezza e regolazione Fabio Mastromatteo 20019 Settimo Milanese Tel. 02/335191 www.testo.it
ARIA CONDIZIONATA
RECIR riscaldamento e condizionamento Giovanni Migliori 00159 Roma Tel. 06/43534503
TERMOIDRAULICA AGOSTINI accessori condizionamento Fabrizio Agostini 00178 Roma Tel. 06/7183958 www.t-agostini.com
ENTI CERTIFICATORI
CEPAS ente certificatore Eleonora Motta 20126 Milano Tel. 02/270911 www.cepas.it
ASSOCIAZIONI
EFCTC associazione che rappresenta i produttori di idrofluorocarburi Angelica Candido B-1040 Bruxelles fluorocarbons@cefic.org www.fluorocarbons.org
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LA RIVOLUZIONE ECOCOMPATIBILE
SANDEN presenta una unità di condensazione a CO 2 fra le più innovative per piccole applicazioni. Alte prestazioni combinate a dimensioni ridotte rendono questi moduli unici sul mercato.
Il design compatto delle unità le rende adatte anche a temperature medie e basse. Soluzioni su misura per le partnership OEM: unità installabili su vari moduli commerciali a seconda delle esigenze. Scegliere Sanden significa eccellenza garantita, e cienza, supporto, formazione e prezzi concorrenziali.
LA SCELTA PERFORMANTE PER PICCOLI PUNTI
VENDITA E REFRIGERAZIONE COMMERCIALE
La soluzione ideale per installazioni in zone urbane, grazie alla silenziosità del suo funzionamento.
Le unità di condensazione Sanden sono leggere e assicurano migliori prestazioni rispetto ad altri prodotti con lo stesso ingombro, grazie anche a un COP migliore di 1,5 volte rispetto alle normali soluzioni a CO 2
L’esclusiva tecnologia di ra reddamento del gas a microcanali in alluminio, sviluppata da Sanden in Giappone, consente di guadagnare compattezza, ridurre il peso e migliorare la capacità di ra reddamento.
La tecnologia del freddo di Sanden assicura una riduzione sostanziale delle quantità di refrigerante altrimenti necessarie per la stessa capacità di ra reddamento.
RISPARMIO ENERGETICO RISPETTO AI GAS HFC
Lo sapevate che le perdite di gas refrigerante sono la più grande fonte di emissioni di gas serra nel settore della vendita al dettaglio?
A seguito dell’entrata in vigore della normativa F-Gas, che regola la dismissione dei gas HFC, Sanden lancia le proprie unità di condensazione alimentate a CO 2 , l’unico gas refrigerante 100% atossico e non infiammabile che contribuisce a ridurre i consumi di energia e l’impronta del carbonio.
Sanden Environment Solutions è entrata a far parte di SandenVendo nel 2018, consolidando la propria posizione al vertice dei produttori di distributori automatici e ra orzando il suo ampio portafoglio di prodotti innovativi. Questo nuovo passo avanti fa di Sanden il leader europeo nelle soluzioni ecocompatibili.
CONDENSAZIONE ESTERNE
UNITÀ DI
A CO
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V.le dell’Arte della Paglia, 93 - 50058 - Signa, Firenze (Italy) - Tel. +39 055 334101 - P.IVA 05442140488 - www.core-equipment.it - info@core-equipment.it NON MOLLA LA PRESA Sistema di serraggio e sblocco rapido per HVAC Raccordi in pollici per il condizionamento Raccorderia con meccanismo di serraggio e sblocco brevettati per giunzioni sicure di tubo senza saldature e flange, il design permette l’inserimento del tubo tramite semplice pressione ed il disinserimento tramite clip dedicata. Distributore ufficiale fittings
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L’EFFICIENZA È NEI DETTAGLI
SCEGLI SOLO RICAMBI ORIGINALI BITZER
Scegli l’eccellenza: RICAMBI ORIGINALI BITZER. Conformi alle normative e agli standard internazionali, sono progettati appositamente per i compressori BITZER e garantiscono una performance ottimale in sicurezza. La garanzia sui componenti assicura i più alti standard di funzionamento, al contrario dei ricambi contraffatti che possono causare rischi ai sistemi e perdite ingenti. Noi proteggiamo Voi e i Vostri clienti con un’azione immediata e puntuale contro tutte le imitazioni. Dal nostro headquarter in Germania e dai nostri centri di logistica globali possiamo offrire una consegna rapida in tutto il mondo. Scopri di più sui RICAMBI ORIGINALI BITZER su www.bitzer.de
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