TECN
ATF
IC DE L
CIAZION
EI
I
E
D
D
O
SO
D
S
FRE
membro
Air conditioning and Refrigeration European Association
A
ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.460 / LUGLIO
IL NOSTRO PIANETA CAMBIA
MCE CONVEGNO CSG/ATF: DALLA REGOLAMENTAZIONE F-GAS AI REFRIGERANTI ALTERNATIVI: IMPATTO SU IMPIANTI NUOVI ED ESISTENTI
Le ambizioni del nuovo Regolamento Europeo F-Gas
ALL’INTERNO
Note positive e accortezze sui nuovi refrigeranti
Lubrificazione ai tempi dei refrigeranti a basso GWP
Anno XLVI - N.6 / LUGLIO - 2022 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato
PAGHIAMO IL GAS RIGENERABILE! Conferisci il gas: guadagni e aiuti l’Ambiente!
ECONOMIA CIRCOLARE DEI GAS REFRIGERANTI 3
2
Produzione Rifiuto
Utilizzo
(Tecnico Specializzato)
(Tecnico Specializzato)
1 Distribuzione Refrigerante (GeneralGas)
5 Rigenerazione Refrigerante (GeneralGas)
Scansiona il codice e scopri le nostre soluzioni full-service di recupero, rigenerazione e smaltimento dei gas ozonolesivi e a effetto serra e valorizzazione dei rifiuti F-Gas.
4 Raccolta differenziata Refrigerante
(Tecnico Specializzato)
GeneralGas da oltre 40 anni è una società leader nel mercato della Refrigerazione & Condizionamento. Siamo costantemente impegnati a innovare e garantire un elevato livello qualitativo dei prodotti & servizi, con la finalità di rendere disponibili ai nostri Clienti soluzioni efficaci e sostenibili, da un punto di vista economico, normativo e ambientale.
Scopri i nostri Prodotti su
www.generalgas.it
CHOOSE NATURAL, CHOOSE SUSTAINABILITY, CHOOSE DORIN!
CD600
CO₂
CD600 – CO₂ Compressors the largest 6 pistoni, 14 modelli, volume spostato 39,85 - 99 m3/h La Nuova gamma CD600 rappresenta una soluzione davvero vantaggiosa per quelle grandi applicazioni industriali dove in passato l'unica alternativa era utilizzare un gran numero di compressori più piccoli. Una valida e più sicura alternativa all'ammoniaca e un'eccellente risposta per un futuro più sostenibile a salvaguardia del nostro pianeta.
SAREMO PRESENTI A: INNOSTRANS 2022 BERLINO, DE / 20-23 SETTEMBRE CHILLVENTA 2022 NORIMBERGA, DE / 11-13 OTTOBRE SIFA 2022 LIONE, FR / 8-10 NOVEMBRE
WWW.DORIN.COM
La tecnologia che riscalda senza bruciare nulla.
“Estrarre il calore da una risorsa naturale come l’acqua di falda, il terreno o l’aria e trasferirlo all’impianto di riscaldamento, è quello che fanno i sistemi di riscaldamento TEON, che sviluppa, produce e commercializza soluzioni innovative per il riscaldamento e il raffrescamento di edifici. Le pompe di calore sono un dispositivo che può produrre climatizzazione usando calore da fonte naturale, inesauribile e gratuita, per riscaldare o rinfrescare gli ambienti. Eliminare gas, gasolio o gpl,
significa andare nella direzione dell’autonomia energetica. Il risparmio è alto: con il geotermico la bolletta si dimezza; abbinando la pompa di calore al cappotto termico si risparmia anche oltre: 70% sul gas e 80/90% sul gasolio. Tutto questo senza dover sostituire i radiatori esistenti, sia in condominio che in abitazioni singole o villette. È un modello sostenibile e concreto per riscaldarsi da subito!” Ferdinando Pozzani
Amministratore Delegato
® Scopri il riscaldamento sostenibile e la tecnologia WaterBlaze su teon.it ®
Scopri il riscaldamento sostenibile e la tecnologia WaterBlaze su teon.it
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) Impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) Impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
N. 460 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076 3159 oppure su CCP 10763159 entrambi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to. 1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00 Abbonamento annuale estero € 91,00
Sommario
8 Editoriale
Il freddo torna in campo M. Buoni - Former President w/ “International Affairs” mandate - AREA, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo
12 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini 21 Le ambizioni del nuovo regolamento europeo sui gas fluorurati tra neutralità climatica e indipendenza energetica F. Rizzo - Senior Policy Director di EPEE
25 Solubilità dei refrigeranti a basso GWP in olio
C. Zilio - Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali Università degli Studi di Padova
29 Lubrificazione ai tempi dei refrigeranti a basso GWP P. Mattavelli - Errecom
33 Confronto di emissioni, prestazioni e costi totali delle tecnologie a basso GWP per sistemi di refrigerazione commerciale F. Codella - Technical Marketing Specialist di Chemours Company
39 Concetti di base sulle tecniche frigorifere
Refrigeranti del futuro: alcune note positive (e qualche accortezza) per l’R1234yf P. Fantoni - 254° Lezione
42 Ultime Notizie:
USA: AHRI pubblica i dati sulle spedizioni di apparecchiature destinate a riscaldamento e raffreddamento di dicembre 2021- Refrigeranti, rincari in arrivo? - Global Cooling Prize, in sviluppo le “Performance Metrics For Characterization” dei sistemi RAC di nuova generazione - Disponibile la nuova scheda informativa NASRC per l’uso dei refrigeranti naturali nei supermercati - EIA, un nuovo tool per la lotta ai trafficanti: arriva il Global Crime Tracker Le principali associazioni internazionali e le Nazioni Unite collaborano per offrire maggiori opportunità alle donne nel settore della refrigerazione - AREA, nuovo direttivo per il fulcro del freddo europeo. il Presidente uscente, Marco Buoni, nominato agli Affari Internazionali - U-3ARC, lettera aperta sull’impatto dell’uso degli idrocarburi come refrigerante in Africa - AREA e U3ARC, un webinar per promuovere i refrigeranti alternativi in Africa - Si aggiorna WhatGas?, l’app dell’ONU che aiuta a identificare i refrigeranti - Accesso al bonus condizionatori 2022: tutte le informazioni! - Le pompe di calore fanno la differenza: la conferma dal report RE-PowerEU - REPowerEU: AREA evidenzia i punti chiave per il freddo - REPowerEU, stretta sulle caldaie a gas fossili. Le posizioni di ASSOCLIMA e ASSOTERMICA
47 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentodiciottesima) - A cura di P. Fantoni
48 Ditte Collegate INDUSTRIA & formazione /7
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
EDITORIALE
IL FREDDO TORNA IN CAMPO
Marco Buoni Presidente uscente con mandato agli Affari Internazionali AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 24 Associazioni europee 21 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo
Dall’ultima edizione di MCE – Mostra Convegno Expocomfort, sono passati più di quattro anni. Il mondo in cui vivevamo nel 2018 era completamente diverso da quello attuale, anche da un punto di vista lavorativo e professionale. Nessuno poteva immaginare cosa sarebbe accaduto nel 2020, con la prima grande pandemia mondiale da un secolo a questa parte, che ha paralizzato interi paesi e settori industriali. Nessuno avrebbe potuto pronosticare come la crisi delle materie prime avrebbe bloccato le linee produttive che cercavano di ripartire e lo stesso settore HVAC/R non poteva prevedere quanto drastiche sarebbero state le misure prese dalla revisione della Regolamentazione Europea FGas, destinate a influenzare in modo sostanziale l’intera catena del valore. Il Freddo, tuttavia, ha dimostrato straordinarie doti di resilienza e duttilità: ognuno di questi singoli eventi è stato affrontato e superato trasfor-
dalla copertina, il nostro pianeta cambia
I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile SDGs, serviranno per far tornare il mondo sui binari di uno sviluppo in sintonia con il pianeta. Per verificarli sono presenti alcuni indicatori di efficacia (KPI key performance indicator) oggettivamente misurabili. 8/ INDUSTRIA & formazione
mando le difficoltà in opportunità, al punto che oggi il settore mostra i segni non solo di una semplice ripresa, ma di una vera e propria rivoluzione interna. DIGITALIZZAZIONE E CONSAPEVOLEZZA Il lockdown ha fatto comprendere, anche al grande pubblico, l’importanza fondamentale che la ventilazione e la refrigerazione ricoprono nel mondo moderno. Riscaldamento e raffreddamento hanno reso, come sempre, gli spazi di lavoro confortevoli. La ventilazione è diventata un importantissimo strumento di prevenzione e valorizzazione della sanificazione e disinfezione degli ambienti e la refrigerazione è stata la chiave di volta non solo per mantenere attivi data center e linee di distribuzione di farmaci e alimenti, ma anche per conservare e distribuire su larga scala il vaccino che ha permesso un progressivo ritorno alla normalità. Inoltre, il lockdown ha costretto tutti gli operatori del settore a digitalizzare il più possibile le proprie mansioni, con le aziende che hanno spesso scelto di puntare su impianti e sistemi di controllo gestibili da remoto, dando nuova linfa vitale a tantissime mansioni, da quelle dei Tecnici che operano sul campo a quelle dei progettisti dei sistemi. Lo stesso Centro Studi Galileo, prima realtà per la formazione HVAC/R, ha investito molto sulle logiche di formazione a distanza e online, organizzando in formato digitale la XIX° edizione dello storico Convegno Europeo (in collaborazione con IIR e Nazioni Unite) e decine di webinar in rapida successione, formule poi mantenute, rielaborate e riapplicate anche con il ritorno dei corsi in presenza.
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
UN SETTORE GREEN E ATTENTO L’avvento della nuova Regolamentazione Europea sui Gas Fluorurati ha portato a scelte più rispettose dell’ambiente. Le aziende produttrici di gas refrigeranti stanno investendo, sempre con maggior vigore, sulle alternative a basso e bassissimo GWP, mentre i produttori di impianti e strumentazioni puntano sempre più su logiche di ecodesign ed efficientamento energetico. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il settore sta diventando un esempio lampante di come sia realmente e concretamente possibile una transizione verso scelte green ed ecologiche. Non mancano certo le sfide: i nuovi gas richiedono spesso competenze maggiori di quelli precedenti, in particolar modo per via delle loro frequenti caratteristiche di infiammabilità (Propano - R290 e refrigeranti naturali), ma anche in questo caso c’è una risposta semplice ed
efficace al problema: investire sulla formazione e sulle competenze dei Tecnici che vanno fisicamente a operare sugli impianti. Il Tecnico di domani sarà una figura sempre più specializzata e precisa, capace di operare su diversi tipi di gas per garantire una manutenzione efficiente e un corretto funzionamento degli impianti. Per questa ragione, le principali realtà internazionali, Nazioni Unite in primis, stanno sviluppando programmi e soluzioni per perfezionare la formazione dei Tecnici e per plasmarne nuovi già pronti ad affrontare le sfide tecniche dei prossimi anni. Centro Studi Galileo sta collaborando con le principali istituzioni mondiali per lo sviluppo e la diffusione di queste nuove logiche, in particolar modo in Europa e in Africa, dove, grazie a progetti come Real Alternatives e alla collaborazione con realtà quali AREA e U-3 ARC, ci si sta preparando a una vera e propria rivoluzione tecnica.
DIECI ANNI DI PATENTINI E CERTIFICAZIONI Sono passati quasi dieci anni dall’entrata in vigore del PIF – Patentino Italiano Frigoristi, fondamentale per tutelare la professionalità dei Tecnici del Freddo e per tenere sotto controllo la diffusione dei gas fluorurati sul territorio nazionale. L’esempio italiano, che oltre ai patentini prevede una precisa Banca Dati per la registrazione degli interventi, sta facendo da apripista per l’Europa intera. Allo scadere dei dieci anni, i Tecnici saranno chiamati al rinnovo dei propri Patentini Frigoristi, per assicurarsi che siano ancora in grado di operare nel modo migliore su impianti e sistemi e per certificare che le proprie competenze si siano adattate nel modo migliore alle novità del settore. Centro Studi Galileo sarà come sempre al fianco dei Tecnici anche in questa fase, con il supporto di ATF (Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo) e dei principali enti certificatori di categoria.
RINNOVI PATENTINO FRIGORISTA: DESTINATARI: chi ha ottenuto il patentino nel 2012-2013 MODALITÀ: esame teorico e pratico con domande pertinenti alle novità del settore preparazione all’esame (facoltativa) 1 giorno > ESAME TEORICO in FAD da remoto (durata 90 minuti)
CASALE MONFERRATO
PATENTINO F-GAS MILANO
2012-2022
TREVISO
> ESAME PRATICO in presenza (durata 90 minuti) in una delle sedi CSG in tutta Italia
RINNOVA
BRUGINE
BOLOGNA
TORINO AGLIANA (TOSCANA)
TUO PATENTINO IL
BARI
ROMA NAPOLI
PALERMO CAGLIARI TAURIANOVA
Per informazioni
www.associazioneatf.org
corsi@centrogalileo.it | +39 0142452403 | www.centrogalileo.it
COSTO: € 550,00 + iva
PRODOTTO
GWP
PRODOTTO
GWP
PRODOTTO
GWP
R134a
1430
R152a
124
R448A
1387
R404A
3922
R32
675
R449A
1397
R404A rec.
3922
R1234yf
4
R452A
2141
R407C
1774
R290
3
R513A
631
R410A
2088
R600a
3
R450A
547
R507
3850
R1270
2
R1234ze
7
R507 rec.
3850
R170
6
HFO1233zd
4,50
R23 rec.
14800
R143a
4470
LFR3
140
R125
3500
R452B
676
LFR5
1800
R456A
687
R454B
466
R455A
145
R454C
146
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG
DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE
Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE BASE E SPECIALIZZAZIONE TRAMITE FAD BIANCHI INDUSTRY SPA Belotti Dario Verdellino DMC SERVICE SNC De Luca Ernesto Busto Arsizio
Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo
Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.
MC2F SRL Copes Lorenzo Tavelli Mauro Berbenno Valtellina METAL WORK SERVICE SRL Brusadelli Ivan Magni Lorenzo Oggiono MULTI RAIL SRL Cescon Ennio Mariotto Daniele Cimavilla Di Codognè
REFRIGERAZIONE PROFESSIONALE DI GOTTARDO Gottardo Daniele Rubano SOLUTIONS ENGINEERING DI LOUISON Louison Dilu Cassano Adda STAURENGHI IMPIANTI SRL Viotti Alessandro Cislago
TECHNE SPA Dipaola Simone Villa Di Serio TECNA COMPRESS SRL Anastasi Massimo Montanaro TEKNOICE SRL Romanò Matteo Iodice Alessio Kosta Gerardo Conte Matteo Buccinasco
ELETTRO MECCANICA AOSTA SRL Zingarelli Giuseppe Casalloni Stefano Giacinto Pont S. Martin ENERGY SERVICE SRL Paparella Fabio Bartolomeo Quatela Sergio Osnago EUROCHILLER SRL Zarpellon Paolo Bollini William Castello D’Agogna GEROTTO FEDERICO Castelfranco Veneto IDRAULICA SUD Turano Matteo Acri 12/ INDUSTRIA & formazione
Un ultimo controllo ai dati prima di mettere mano all’impianto! Uno dei fiori all’occhiello del laboratorio CSG di Casale Monferrato è l’Impianto Didattico, strumento realizzato direttamente dai docenti e studiato su misura per simulare le diverse situazioni che un Tecnico può trovarsi di fronte quando si trova a operare “sul campo”: una volta raccolti tutti i dati di pressione e temperatura si passa ai calcoli, fondamentali per intervenire nel modo migliore e portare un impianto alla massima efficienza! Ognuna delle 15 sedi CSG è completamente attrezzata per le operazioni pratiche e dotata di impianti didattici di prova.
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
GRIECO PASQUALE Grieco Pasquale Napoli MC REFRIGERAZIONI SRLS Marciano Concezio Vasto MONDEL SRL Drago Luca Cervarese S. Croce
Anche nella sede di Bologna si procede con la prova pratica di Brasatura, una delle più efficienti tecniche di saldatura insegnate dai docenti del Centro Studi Galileo! Madi Sakandé, responsabile della sede di Bologna, seguirà passo dopo passo il Tecnico nel corso della prova, correggendo eventuali imprecisioni e garantendo che sia assolutamente pronto all’esame finale! FENIM SRL Albiero Sergio Nerviano
VEDRANI DARIO SRL Marchesini Daniel Passerini Michele Pieve Di Cento
FERRARI ING. SPA Di Deco Marco Di Bartolo Chiara Calanna Alessandro Boulagfoul Ismail Modena
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SUGLI IMPIANTI A CO2 TRAMITE FAD
FORES ENGINEERING Milucci Marco Forli’
ABACAB SERVICE Figueredo Jorge Horacio Cartoceto
FRIGOCOND SRL Peressutti Nicola Bagnaria Arsa
MORRA EQUIPMENT SAS Morra Fabrizio Cherasco PEGO SRL Battistella Fabio Occhiobello ZOIN SRL Zoin Mirco Cervarese S. Croce
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE SPECIALIZZAZIONE A CASALE MONFERRATO ELECTROLUX PROFESS. PORDENONE Grandi Alessandro Pordenone
FABAR DI BARAGLIA FABRIZIO Tonelli Mattia Codogno Lorenzo Gera Lario GAUDINO SRL Filipi Arben Alba GS SYSTEMS Seminara Giuseppe Castenedolo MAINTEC SPA Bertoletti Sergio Roma MAMMONE SRL Maldis Claudio Fr. S. Grato Lodi MICROTECNICA SRL Brossa Daniel Cimpoesu Lucian Torino MITSUBISHI ELECTRIC KLIMAT TRANSP. SYSTEMS SPA Neri Cristian Greggio Fabrizio Padova RUPE INVEST Dorigatti Angelo Mezzolombardo TECHNOLOGY SYSTEM SRL Abbafati Matteo Milano
ANTONELLI LUCA Pergola BOUYGUES E&S INTEC ITALIA SPA Roffare’ Joel Battaglia Luca Milano CRIOCABIN SPA Baldon Matteo Talpo Simone Praglia Di Teolo EVOCA SPA Facheris Marco Valbrembo
Corso ad Hoc presso ATM Milano! Il docente del Centro Studi Galileo Pasquale Zurlo si è recato direttamente negli spazi dell’azienda milanese, dando ai Tecnici la possibilità di perfezionare la propria formazione senza doversi spostare dalla propria sede! Il corso PAC è indispensabile per chi si occupa di climatizzazione in ambito automotive, ed è da sempre uno dei più richiesti al Centro Studi Galileo.
14/ INDUSTRIA & formazione
Documentate il vostro servizio professionale con
REFMESH
TM
Caratteristiche di tutti i dispositivi: uso indipendente oppure in combinazione con altri dispositivi REFMESHTM visualizzazione dei valori misurati su ogni dispositivo, sul REFMATETM e sull'app REFMESHTM consolidamento, valutazione e registrazione dei valori misurati nell'app REFMESHTM alimentazione flessibile con batterie oppure USB micro B 2.0 100 m di raggio d'azione del segnale
WTC misurazione della temperatura senza fili
REFMATETM consolida tutti i valori misurati
REFVAC-RC misurazione del vuoto precisa
TRITECTORTM cercafughe 3 in 1
REFSCALE registra le quantità aspirate e riempite
50 REFCO Manufacturing Ltd. Industriestrasse 11 6285 Hitzkirch - Svizzera
YEARS
app REFMESHTM
www.refco.ch
+41 41 919 72 82 info@refco.ch
NUOVO SISTEMA DI STOCCAGGIO PER GAS INFIAMMABILI E LORO TRASFERIMENTO ALLA LINEA DI PRODUZIONE ...
R600 R290
¡¡
“ MAGGIORE SICUREZZA PER GLI OPERATORI ” (PONIBILE ALL’ ESTERNO FINO A 100 M DI DISTANZA)
Mariel offre una gamma di refrigeranti ecologici in vari formati ....
High purity
Tel. 0322 838.19 FIERAMILANO 28 GIUGNO - 01 LUGLIO PADIGLIONE 24 / STAND D01-D05
www.mariel.it
Via Olubi, 5, 28013 Gattico-Veruno NO Italy
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SU PIANO DI QUALITÀ NECESSARIO PER LA CERTIFICAZIONE AZIENDA - REG. EUROPEO 2067/2015 TRAMITE FAD AF SERVICE & MANAGEMENT SRL Fiorillo Paola Salerno ASTROTEL DI CARBONARI Carbonari Luciano Civitanova Marche GIOIA STYLE DI CIRONE Cirone Savino Sangano GIORGIO BORMAC SRL Marzolla Nicola Carpi ITALDEPURAZIONI SNC Sodano Eugenio Bari MADDALONI SRL Maddaloni Martina Catanzaro MIT SRL Intino Alessandro Roma NUOVA FRIGO TECNICA VOCCIA Voccia Claudio Michele Scafati OLAM SERVICE SRL Alizzi Hermes Apricale OPTOTECH SRL Marchi’ Angelo Nerviano PRO ENERGY 5.0 SRL Bergamo Luca Genova SAT IMPIANTI SRLS Malfatti Stefano Viareggio 16/ INDUSTRIA & formazione
Il corso sulle Tecniche Frigorifere è uno dei più apprezzati dai Tecnici che si affidano al Centro Studi Galileo. Al corso base fa seguito quello di specializzazione, sua prosecuzione naturale che garantisce una preparazione completa e minuziosa sia da un punto di vista pratico che teorico. Nella foto, un Tecnico segue le precise istruzioni del docente, Roberto Ferraris, per compiere le fondamentali operazioni di Carica e Vuoto.
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO ABILITANTE FER TRAMITE FAD ANGI THERMOTECNO SRLS Sacco Giuseppe Castano Primo
PANERO IMPIANTI ELETTRICI SAS Panero Paolo Carmagnola
SOLAR RACE SRL Civetta Massimo Morbegno
REKEEP SPA Caldironi Etienne Zambonelli Matteo Zola Predosa
VITERLUCE DI PISCHEDDA Pischedda Paolo Viterbo
EURO IMPIANTI SNC DI LENTA Lenta Andrea Candiolo EUROCLIMAKER SRL Cini Alessandro Ariccia MAINEL IMPIANTI DI SCOGNAMIGLIO E C. Scognamiglio Carlo Pontedera NORDEND DI COPIA MOIRA De Nicola Daniele Piedimulera NOVER RISTRUTTURAZIONI SRL Noschese Jacopo Roma
Casale Monferrato, laboratorio: brasatura in corso! Il Tecnico è alle prese con la prova pratica di brasatura insegnata al Centro Studi Galileo. Oltre alla spiegazione teorica, il docente illustrerà la tecnica nel dettaglio, per poi assistere il Tecnico nel corso della pratica, così da assicurarsi che sia perfettamente in grado di superare l’esame di patentino brasatura PED e del PIF, Patentino Italiano Frigoristi!
presenta
GENERATORE DI FIAMMA PER LA BRASATURA AD ACQUA IL
SENZA BOMBOLE DI GAS PORTATILE POTENTE SICURO ECOLOGICO FACILE DA USARE
W W W. G R U P POSA LTE CO. IT
Pagina Pubbliciatria Galileo 2019_orizzontale.indd 1
Utilizzato da Centro Studi Galileo nei suoi centri di formazione di Roma e Casale Monferrato
09/06/22 10:23
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SUI REFRIGERANTI A2L TRAMITE FAD APEN GROUP SPA Vergani Moreno Pessano Con Bornago AUSMAN SERVICE SRL Tagliente Giovanni Jerago Con Orago DE SANTI JONATHAN Misano Adriatico
Un occhio alla strumentazione del corso, prima di passare alla spiegazione! Il Corso su R290 e Refrigeranti Naturali organizzato ad Antananarivo, Madagascar, dal docente CSG Madi Sakandé, ha permesso a tantissimi Tecnici del Freddo malgasci di scoprire come operare in sicurezza con le ultime soluzioni per la refrigerazione a basso impatto ambientale. Il Freddo Africano sta iniziando a muovere i primi passi, e lo farà secondo logiche green e rispettose dell’ambiente!
FRIULAIR SRL Grotto Victor Del Vecchio Michele Donnarumma Mario Zappatore Piergiorgio Gruarin Fabio Martinci Michele Cervignano D.F.
CORSO AD HOC A MALTA
REFCOMM SRLS Vargetto Giuseppe Ragusa
Abdullah Bin Supian Julfhi Ram Sharma Mandar Joshi Mohammad Ikhsan Bin Mohd Fauzi Neetan Kumar Gianchand Sharma Akmal Hidzir Bin Shamsir Ganesh Kumar Munusamy Don Anthony Dmello
SIRAM SPA Baldini Claudio Genova SIRAM SPA Marcheselli Guido Lagorio Enrico Moccagatta Gianluca Costa Maurizio Milano
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SUGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI TRAMITE FAD BAGGIO ROMERO Fontaniva CENTORAGGI SOC. COOP. Maslennikov Volodymyr Brescia
CMR DI MASCOLI Mascoli Michele Torino ETRA SPA Antoniazzi Enzo Cittadella ETRA SPA Paccagnella Andrea Cittadella MELINA GROUP SRL Melina Fabio Borgo Ticino
CORSO AD HOC A ISTANBUL, TURKEY Khalif Hassan Dalmar Hassan Hussein Mohamed Abdulkadir Mohamed Ali Omar Ibrahim Abdulle Mohamed Aweis Nur Omar Abdullahi Arab Abdirahman Moawiye Sh Ibrahim Adan Moalin Mohamed Mohamed Ibrahim Abdulle Idiris Mohamed Ahmed Falis Yusuf Alasow Farhia Abdullahi Fidow
La Refrigerazione sarà una grandissima chiave di volta per l’Africa! Le Nazioni Unite si stanno affidando al Centro Studi Galileo e ai suoi docenti per assicurare la nascita di una nuova generazione di Tecnici altamente qualificati e in grado di far fronte alle necessità delle diverse zone: il corso CSG-UNIDO Formation Des Formateurs, organizzato ad Antananarivo, in Madagascar, è stato realizzato proprio in quest’ottica!
18/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
GLOBAL CALDAIE TERMOIDRAULICA SRLS Pesce Fabio San Paolo Sito GNODI SERVICE SRL Lucentini Simone Somma Lombardo H2H FACILITY SOLUTIONS SPA Curatolo Marco Ferrari Marco Lenzi Andrea Barbato Alessio Ronzoni Germano Moavero Cosimo Maso Omar Rossi Alessandro Zola Predosa
Si procede con l’esame pratico per il conseguimento del Patentino Italiano Frigoristi - PIF: non c’è modo migliore per inaugurare una nuova sede! I Tecnici, sotto lo sguardo attento del docente, stanno verificando i dati a loro disposizione prima di andare a mettere mano in prima persona all’impianto: operare sempre con dati precisi è indispensabile per garantire che gli impianti funzionino in modo ottimale!
CORSO AD HOC ELECTROLUX PROFESSIONAL DI PORDENONE Ambroset Alessio Bigaran Omar Bolzicco Antonio Bortolussi Matteo Boschiero Lidia Bressan Gabriele Burola Marco Buriola Stefano Camatta Massimiliano Campanaro Ennio Candido Diego Dal Bianco Gabriele Falcioni Massimiliano Florean Vasco Gallo Simone Gandin Roberto Gasparini Elena Giusti Lorenzo Marangon Damiano Melloni Francesco Meneghin Ilaria Milan Mascia Pacorich Massimo Pezzin Federico Rizzetto Davide Salvadori Roberto Sciardi Stefano Stefanuto Luca Tayfunova Elena
Vanacore Ivan Zanette Mauro
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO DI RIPASSO DEI REQUISITI MINIMI TEORICI RICHIESTI PER IL PATENTINO FRIGORISTI F-GAS TRAMITE FAD
CHIAPPARA SRL Figone Michele Sestri Levante CLIMAFRIGO SRLS Campanile Gaetano Corsico FALCON SRL Grifonelli Simone Montefalcone Appennino
INCONTRI MARCO Castellucchio INPROMA SRL Sposato Diego Ceresole Alba LOMBARDI CATERING SRL Lauro Daniele Forio MAINTEC SPA Bonafe’ Marco Greco Massimo Lupica Aldo Nastro Enrico Roma
ADVANTIX SPA Rozot Jordi Maxence Paul Arcole BLACK SKIP SRL Fontana Massimiliano Mediglia BLUSERVICE SRL Luise Riccardo Peraga Di Vigonza BONAFIZI GERMANO Valmontone CDS CENTER DATA SYSTEMS SRL Tozzi Roberto Roma
Si procede con le operazioni di Carica e Vuoto! Il laboratorio CSG di Casale Monferrato, sede storica dei corsi sin dal 1975, ha visto oltre centomila Tecnici formarsi all’interno delle sue aule. L’ultimo corso di Tecniche Frigorifere ha aggiunto il proprio tassello alla storia: il docente, Roberto Ferraris, illustra al Tecnico come procedere con le misurazioni e i calcoli prima di effettuare le operazioni vere e proprie. INDUSTRIA & formazione /19
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
MONZAGEL SRL Ceolotto Manuel Desio NAPLA G APPALTI SRL Cecchi Luca S. Anatolia Di Narco NOLOSYSTEM SRL Bolla Roberta Grugliasco PIEFFE DI FRANCIOSI Franciosi Luca Bomporto RC REFRIGERAZIONE CONDIZIONAMENTO SRL Meneghetti Simone Pellegrino Fabrizio Gallarate RESTAURO E COLORI DI RESTA Resta Andrea Giarre SANIDRA SRL Nicoli Giorgio Kurti Kelvin Genova SI CLIMA SRLS Velaj Roberto Cassano Magnago SIRAM SPA Galante Domenico Levato Raffaele Milano SITAI SRL Cutuli Silvestro Roma SOGEN SRL Montella Christian Cuorgnè
Manca poco all’inizio del corso… controlliamo che sia tutto in ordine! Roberto Ferraris, da anni tra i più apprezzati docenti in forza al Centro Studi Galileo, ha appena completato il setting dell’impianto su cui opereranno i Tecnici! La sessione si svolgerà nel laboratorio di Casale Monferrato, la primissima sede del Centro Studi Galileo. STA SRL Gurian Alex Joshua Casale M.To TECHNE SPA Bocu Sorin Ramirez Carrera Joel Jesus Peara Marco Pennella Damiano Villa Di Serio TECNAMAN DI CONSOLI Di Consoli Samuele Albavilla VILLA NICOLA Sirmione Z TRIBE SRL Zanfretta Arlan Corbetta ZHU GUOBIN Milano
Si procede con i corsi da remoto! Il CEO del Centro Studi Galileo, Marco Buoni, Segretario ATF e Presidente Uscente di AREA (ora con mandato agli Affari Internazionali) illustra ai Tecnici del Freddo le modalità d’esame: la procedura è estremante rigida, ma garantisce la massima correttezza assicurando che nessuno possa ricevere aiuti dall’esterno, esattamente come avviene in aula. Si procede sul cammino che porterà i tecnici a conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi!
Si torna in classe anche con i corsi internazionali! Nella foto, il docente CSG Madi Sakandé, responsabile per il continente africano dei corsi del Centro Studi Galileo, e Presidente dell’associazione africana U-3ARC che unisce tutte le associazioni di categoria, si rivolge ai Tecnici del corso dedicato alle migliori pratiche su refrigeranti infiammabili e condizionamento dell’aria, tema fondamentale per via delle difficoltà tecniche e di sicurezza presentate dai refrigeranti naturali. 20/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Le ambizioni del nuovo regolamento europeo sui gas fluorurati tra neutralità climatica e indipendenza energetica CONTESTO INTERNAZIONALE ED EUROPEO
Federica Rizzo Senior Policy Director di EPEE
La revisione del regolamento quadro europeo sui gas fluorurati (F-Gas)d’ora innanzi ‘Regolamento F-Gas’si prefissa l’obiettivo di ridurre le emissioni derivanti dalla produzione e dall’uso di gas fluorurati, al fine di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050, prefissati dall’Unione Europea (UE) per il contenimento del riscaldamento globale entro la soglia di 1.5°, reputata sicura dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC). Nel contesto delle misure internazionali proposte dall’Accordo di Parigi, che perseguono l’obiettivo di limitare al di sotto dei 2 gradi Celsius il riscaldamento medio globale rispetto al periodo pre-industriale entro il 2100, e il Protocollo di Montreal che rappresenta, fino adesso, il più grande successo degli accordi sul clima, con l’eliminazione graduale, avviata già negli anni ‘90, dei gas fluorurati (CFC, HCFC) che presentano un rischio per la riduzione dello strato di ozono e con il relativo passaggio ai gas fluorurati, con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) sempre più ridotto, gli F-Gas svolgono un ruolo cruciale. Ne consegue, dunque, una forte spinta da parte dei governi e dell’industria verso l’innovazione, ulteriormente stimolata dal passaggio ai gas fluorurati di nuova generazione (come gli HFO), e i refrigeranti con un più basso GWP per gli HFC, nonché ai gas refrigeranti naturali come gli idrocarburi, il propano o la CO2. I membri dell’European Partnership for Energy and the Environment’ (EPEE) hanno aperto la strada all’uso dei refrigeranti alternativi e con il più basso potenziale di riscaldamento globale, che hanno consentito la
maggior parte delle riduzioni delle emissioni di HFC, sin dalla prima introduzione delle misure volte a stimolare la riduzione graduale delle emissioni del Regolamento F-Gas in UE, a partire dal 2015. Tuttavia, l’allineamento del Regolamento F-Gas rispetto al ‘Kigali Amendment’ siglato nel 2016, del Protocollo di Montreal, che prefigge gli obiettivi di riduzione delle emissioni di HFC a livello internazionale, e agli ambiziosi obiettivi europei stabiliti dalla legge europea sul clima, nel contesto del cosiddetto pacchetto di misure del “Green Deal” europeo, hanno condotto le istituzioni europee ad una seconda revisione del regolamento quadro sui gas fluororati. Negli ultimi mesi, lo scenario politico, economico ed industriale è stato repentinamente investito di nuove ed imminenti esigenze legate alla necessità di ridurre la dipendenza energetica rispetto ai paesi non-UE. Il repentino aggravarsi dello scenario geopolitico europeo, la crisi energetica e la conseguente inflazione, contribuiscono ulteriormente a rendere la revisione del Regolamento F-Gas un tema ancor più centrale, con forti note di criticità. Basti pensare, ad esempio, che la stessa stesura della bozza del Regolamento F-Gas proposta dalla Commissione Europea era già stata presumibilmente ultimata, nel momento in cui i leader europei si trovavano a discutere delle nuove strategie energetiche del continente, nel contesto del cosiddetto pacchetto di misure del ‘RepowerEU’, annunciato l’8 marzo e da ultimo approvato il 18 maggio 2022. CONTESTO GEOPOLITICO Lo scopo del presente articolo è quello di far luce sugli elementi prinINDUSTRIA & formazione /21
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
cipali del Regolamento F-Gas proposti dalla bozza pubblicata e presentata dalla Commissione Europea il 5 aprile 2022, al fine di evidenziare le opportunità esistenti per promuove una maggiore ambizione per la protezione dell’ambiente e del clima; e assicurare che il testo finale del regolamento che sarà, presumibilmente, adottato nel corso del 2023, rifletta gli accordi internazionali e i relativi obiettivi climatici, pur contemperando le nuove esigenze strategiche europee, che puntano fortemente sull’uso delle pompe di calore ed energia rinnovabile, contando sulla competitivà ed innovazione. Ne consegue che il settore della refrigerazione e del riscaldamento europeo ricopre, oggi più che mai, un ruolo fondamentale e strategico, non solo per il grande contributo dell’industria della refrigerazione, aria condizionata e delle pompe di calore (RACHP) al fine di accelerare la decarbonizzazione verso la neutralità climatica, ma anche per ridurre le emissioni indirette, per assicurare una maggiore efficienza energetica e l’impiego delle fonti rinnovabili per alimentare le pompe di calore da installare, che devono essere raddoppiate entro il 2030. In tal senso, il piano europeo RepowerEU, come anche ribadito dall’Agenzia internazionale dell’Energia, prevede l’installazione su larga scala di 60 milioni di pompe di calore entro il 2030 nei paesi dell’UE, oltre all’incentivazione dell’uso di energia rinnovabile per ridurre la dipendenza energetica da gas e combustibili fossili come fonte energetica e per le apparecchiature utilizzate. LA REVISIONE DEL REGOLAMENTO F-GAS (2022-2023) Come anticipato, l’attuale revisione del Regolamento F-Gas, avviata nel 2020, si pone l’obiettivo di contemperare, allo stesso tempo, la necessità di: • ridurre ulteriormente le emissioni di gas fluorurati; • considerare la spinta alla decarbonizzazione del riscaldamento e all’indipendenza energetica dell’UE; • promuovere l’UE come centro di produzione e base di esportazione 22/ INDUSTRIA & formazione
Figura 1
per apparecchiature RACHP sostenibili. In tale contesto, EPEE accoglie con grande favore molte disposizioni nella proposta della Commissione europea, che estendono i requisiti in materia di controllo delle perdite, contenimento, segnalazione, certificazione e formazione per l’installazione e riparazione, limitando qualsiasi possibile emissione nell’atmosfera degli F-Gas, sia durante il ciclo vita che a fine vita. Allo stesso tempo, l’efficienza energetica e lo stimolo verso l’impiego di apparecchiature che riducono fortemente l’impatto ambientale in linea con le norme di eco-design ed economia circolare, non hanno trovato sufficiente spazio nella bozza di proposta per il nuovo Regolamento FGas, presentata il 5 aprile 2022 dalla Commissione Europea. In tal senso, l’industria nutre anche forti preoccupazioni per l’impatto potenzialmente stagnante della proposta sulla crescita della richiesta di apparecchiature rispettose del clima e prive di combustibili fossili nel settore del riscaldamento e del raffreddamento, come invece richiesto dalle nuove strategie energetiche. Tali esigenze strategiche avrebbero meglio potuto essere considerate anche nel contesto della transizione
del refrigerante, il quale può offrire un contributo di gran lunga maggiore al ‘Green Deal’ europeo spostando il riscaldamento e il raffreddamento dall’uso di combustibili fossili, verso apparecchiature efficienti, quali ad esempio le pompe di calore basate su elettricità, con fonti rinnovabili e prive di combustibili fossili. Al riguardo, EPEE, che rappresenta l’intera catena e ‘supply chain’ del raffreddamento e riscaldamento, ha sviluppato con Ray Gluckmann Consultancy un modello che prevede la riduzione delle emissioni di CO2 nel 2050, attraverso i sistemi a pompa di calore sarà ben 47 volte maggiore delle loro emissioni di gas serra dirette (es. refrigerante) e indirette (es. elettricità): Il rischio di una proposta di regolamento sui gas fluorurati che non rispecchi adeguatamente il potenziale dell’industria per contemperare le diverse esigenze climatiche, energetiche, e di protezione dell’ambiente, è anche quello di non esser messo in primo piano nella discussione dei tavoli decisionali e di non riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati. Si veda ad esempio, che la proposta di eliminazione graduale degli HFC rappresenta di fatto un’eliminazione degli HFC anticipata, già, entro il 2027, che metterebbe seriamente a
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Figura 2
Figura 3
repentaglio l’installazione accelerata e strategica delle pompe di calore nei paesi dell’UE, nei prossimi anni. L’UE, come anche gli Stati Uniti, e le agenzie internazionali richiedono l’imminente predisposizione di milioni di nuove pompe di calore da installare rapidamente per raggiungere i suoi obiettivi climatici per il 2030. In tale contesto, EPEE ha recentemente aggiornato il suo modello HFC Outlook EU, per tenere conto della richiesta del REPowerEU di installare 10 milioni di nuove pompe di calore idroniche entro il 2027 e di altri 20 milioni entro il 2030. Nel grafico, la linea gialla mostra la maggiore necessità di HFC rispetto alla traiettoria originale (grigia) basata sugli obiettivi di decarbonizzazione della legge europea sul clima e del pacchetto delle direttive su efficienza energetica, energia rinnovabile ed altre misure del Green Deal europeo. Quand’anche non si tenesse conto del rimodellamento sull’uso degli F-Gas dettato dal RePowerEU, la
quantità necessaria per il settore RACHP al fine di raggiungere gli obiettivi climatici, di efficienza energetica, sicurezza, durabilità, manutenzione, riparazione ed economia circolare è molto più alta della quota di riduzione degli HFC, oggi, proposta dalla Commissione Europea. Difatti, come mostra il secondo grafico a seguire, tenendo in conside-
razione soltanto la domanda di HFC per la manutenzione delle apparecchiature RACHP esistenti, questa supererebbe tutta la quota disponibile già dal 2027, e quindi non rimarrebbe nessuna quota disponibile per assicurare il funzionamento delle nuove apparecchiature nell’UE, senza tuttavia nemmeno tener conto delle esportazioni, al di fuori del territorio dell’Unione Europea, con conseguenze sulla competitività del mercato europeo. Le proiezioni tengono già conto di un massiccio aumento previsto del riutilizzo degli HFC attraverso il riciclo, riuso e il recupero da apparecchiature a fine vita. Secondo la proposta, tutte le nuove apparecchiature a partire dal 2027 dovrebbero utilizzare immediatamente refrigeranti GWP prossimi allo zero, come idrocarburi o HFO. Questo rappresenta una linea temporale irrealistica sia in termini di sviluppo tecnologico che in termini di numero necessario di installatori formati e certificati per gestire i nuovi refrigeranti, molti dei quali sono infiammabili, con numerose conseguenze a livello di sicurezza degli operatori e consumatori. Inoltre, l’attuale testo proposto dalla Commissione europea rischia di portare alla necessità di sostituire apparecchiature relativamente nuove, che hanno normalmente una durata vita di 10-15 anni. Questo sarebbe dovuto a una prevedibile scarsità o totale mancanza di refrigeranti che ne consentano il funzionamento, andando contro la
inviare candidature a: ornella.cambiaghi@mgisrl.it info. 02 92 106839 RICERCA:
✓ un tecnico frigorista con esperienza nel settore
(sono indispensabili patentino FGAS, saldobrasatura)
✓ un apprendista frigorista (sono indispensabili patentino FGAS, saldobrasatura) Il candidato dovrà essere munito di patente B Offriamo contratto a tempo indeterminato INDUSTRIA & formazione /23
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
recente iniziativa dell’UE per favorire i prodotti sostenibili e sarebbe in contrasto con i principi dell’economia circolare, già implementata a livello europeo e nazionale, a partire dal 2015, con un primo pacchetto di misure che tengono conto dell’efficienza dei materiali, della riduzione degli sprechi e stimolano la riparazione e durabilità dei dispositivi già esistenti sul mercato. In tal senso, si possono evidenziare tra i divieti proposti dalla bozza del Regolamento F-Gas in materia di immissione sul mercato per le apparecchiature RACHP, il riferimento alle “parti dei dispositivi”, quali “parti di essi”. Ciò significa che la maggior parte delle misure andrebbero potenzialmente ricalibrate sulla base delle singole componenti e non dell’apparecchiatura finale. Indipendentemente dalla formulazione del testo, che, in quanto tale, rischia di generare confusione ed incertezze tra gli operatori e autorità preposte alla sorveglianza del mercato europeo, dogane etc., le preoccupazioni consistono nel fatto che tali misure possano essere controproducenti per l’efficienza energetica, l’approvvigionamento TECN
ATF
IC
I
DD
dei materiali e l’economia circolare, avendo un diretto impatto sui pezzi di ricambio e altri componenti e renderebbe quindi impossibile la riparazione e l’aggiornamento delle apparecchiature esistenti. Ciò sarebbe chiaramente contraddittorio con la strategia dell’UE per l’economia circolare e con l’iniziativa dell’UE per i prodotti sostenibili (SPI). L’attuale revisione del regolamento dovrebbe tenere in considerazionetali esigenze fondamentali, senza perdere l’opportunità di far sì che il settore RACHP possa estrinsecare il suo potenziale nella transizione energetica, climatica ed ambientale. Adesso, saranno i governi na-
ASSOCIAZIONE TECNICI DEL FREDDO ASSOCIATI
zionali che dovranno discutere le misure del Regolamento F-Gas, e insieme al Parlamento europeo si troveranno a discutere nelle varie commissioni. EPEE apprezza fortemente il buon lavoro portato avanti dalla Commissione europea e continua a cooperare con tutte le istituzioni europee, per assicurare un buon bilanciamento delle suesposte esigenze, auspicando una maggiore attenzione per temi cruciali, che avranno un impatto immediato, con misure applicabili già dal 2024 e dal 2025, ma anche nei prossimi decenni per il settore RACHP europeo, e non solo.
| CONSULENZA | AGGIORNAMENTO | RIVISTA | NEWSLETTER MENSILE | SCONTI SUI CORSI E CONVEGNI CSG
➠
O
SS
membro
Air conditioning and Refrigeration European Association
FRE
OC
L
IAZIO
EI
DE
N
E
D
Figura 4
SOLO RIVISTA € 36,00
SOCIO PRIVILEGIATO € 63,00
SOCIO COLLETTIVO € 96,00
➠
www.associazioneatf.org
| per iscrizione vedi sezione SCHEDA ISCRIZIONE | per i vantaggi vedi sezione SOCI - VANTAGGI
A
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Solubilità dei refrigeranti a basso GWP in olio
Claudio Zilio Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali Università degli Studi di Padova
Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF dello scorso 10-11 giugno REI TECN
IC
I
DD
O
SS
membro
Air conditioning and Refrigeration European Association
FRE
OC
L
IAZIO
EI
ATF
DE
N
E
D
L’avvento di nuovi refrigeranti sintetici a basso GWP e il rinnovato interesse per fluidi naturali, quali ad esempio gli idrocarburi, negli ultimi anni ha rafforzato l’attività di ricerca per l’analisi della compatibilità di questi fluidi frigorigeni con diversi tipi di lubrificante. In questo lavoro si analizzano tra le recenti pubblicazioni nella letteratura scientifica, i risultati più interessanti sulla solubilità dei refrigeranti a basso GWP in olio. INTRODUZIONE Da alcuni anni è in corso una intensa attività di ricerca scientifica e tecnologica per la sostituzione dei refrigeranti HFC a causa del loro alto potenziale di effetto serra (GWP). La maggior parte dei lavori scientifici, sia di tipo teorico-termodinamico che sperimentale sono basati sull’analisi delle proprietà termodinamiche e di scambio termico dei fluidi frigorigeni (singola molecola o miscele di più molecole) in assenza di lubrificante. Tuttavia, nella stragrande maggioranza degli impianti a compressione di vapore, il fluido che opera il ciclo è una miscela che include il lubrificante. Il lubrificante è a sua volta una miscela di più sostanze chimiche di natura molto diversa, a seconda che si tratti di oli ottenuti su base minerale o di prodotti di sintesi, con l’ulteriore aggiunta di concentrazioni molto piccole di additivi con diverse specificità (antischiuma, inibitori di corrosione, ecc.). Quindi, il fluido operatore di ciclo è più propriamente una miscela multicomponente con i singoli composti aventi pressioni di saturazione e, in generale, proprietà termodinamiche e termofisiche molto diverse. Ne discende che il comportamento del “reale” fluido frigorigeno che fluisce all’interno del circuito è più complesso rispetto al “normale” approccio che non prende
in considerazione il lubrificante. Nel prosieguo di questa memoria si userà il termine “refrigerante” per indicare il fluido puro (ad esempio HFC, HFO o idrocarburo o loro miscele) privo di lubrificante. L’avvento dei nuovi refrigeranti sintetici a basso GWP infiammabili (A2L) e il sempre maggiore interesse per l’impiego dei classici idrocarburi ha negli ultimi anni spinto lo sviluppo di sistemi sempre più compatti al fine di ridurre la carica di refrigerante, mitigando così i rischi legati all’infiammabilità e, almeno in alcuni casi, riducendo i costi. Per i sistemi più compatti e di minore capacità frigorifera, si è arrivati in alcuni casi ad avere all’interno del circuito una massa di lubrificante maggiore rispetto alla carica di refrigerante. Ovviamente la massa di lubrificante è presente prevalentemente nel carter del compressore, con una percentuale di olio circolante negli altri componenti del sistema al più di qualche punto percentuale in massa. Le proprietà termodinamiche e termofisiche della miscela refrigerante/lubrificante dipendono poi dalla temperatura e dalla pressione a cui si trovano in un dato punto del circuito. Si sottolinea che la natura chimica molto diversa tra un dato refrigerante ed un dato lubrificante fa sì che la concentrazione mutua di refrigerante e lubrificante cambi in maniera marcata con la temperatura e la pressione. Peraltro, a parità di refrigerante, di pressione e temperatura, il comportamento dipende molto dalla tipologia di olio di base. La complessità del fenomeno richiede quindi studi sistematici del comportamento chimico-fisico della miscela. Di recente sono stati pubblicati nella letteratura scientifica alcuni lavori molto accurati sulla solubilità di alcuni refrigeranti in olio. Con “solubilità” si indica la percentuale in INDUSTRIA & formazione /25
A
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
massa di refrigerante che risulta disciolta nel lubrificante in condizioni di equilibrio termodinamico con la fase vapore del refrigerante. In alcuni casi si può presentare anche una seconda fase liquida. A titolo di esempio si riporta in figura 1 un’immagine di una cella di misura (Bobbo et al. 2014) per la solubilità. In tabella 1 si riassumono le principali informazioni sugli studi effettuati che riguardano refrigeranti A2L, come R32, R1234yf, R1234ze(E) ed un idrocarburo, il propano (R290). Come noto, gli HFC e gli HFO non sono solubili in olio minerale, quindi gli studi hanno considerato lubrificanti sintetici come gli esteri di poliolo (POE), i polialchilenglicoli (PAG) e i polivinileteri (PVE). Per quanto riguarda il propano, si sono considerati sia lubrificanti minerali che il PAG. Per una data categoria di lubrificante (ad esempio POE) la formulazione del lubrificante stesso è diversa, come indicato dai diversi indici di viscosità. Solo in alcuni degli studi proposti (Jia et al. 2020a, 2020b) viene fornita la reale composizione del lubrificante che, come già detto, è di solito ottenuto miscelando diverse molecole di base.
3 si riportano le misure effettuate a 0°C. Si possono effettuare alcune considerazioni. Innanzitutto, la concentrazione (solubilità) nello stesso olio a parità di temperatura è diversa per ogni refrigerante. Inoltre a 0°C si osserva che la pressione misurata nel sistema olio/refrigerante supera quella del refrigerante puro per concentrazioni relativamente elevate a conseguenza della formazione di una seconda fase liquida con composizione diversa (si veda ad esempio la situazione in figura 1). A testimonianza della complessità del comportamento termodinamico, questo non si osserva a 20°C. La figura 4 ha poi lo scopo di evidenziare l’effetto del tipo di lubrificante a parità di fluido, riportando il caso del propano. Si riportano le curve per tre tipi di olio minerale con diversi indici di viscosità e di produttori diversi a 20 °C. Si riporta inoltre la curva riferita ad un olio PAG60. Si osserva che l’indice di viscosità nei lubrificanti minerali considerati ha poca influenza sulla solubilità. Questa osservazione è da considerarsi vincolata agli olii investigati (olio minerale 3GS ISO 32 e 4GS ISO 55 forniti da Aladdin analizzati da Wang et al., 2021 e olio minerale ISO 100 utilizzato da Wu et. al., 2021, per testare un compressore rotativo).
Figura 1- Cella di misura della solubilità di refrigerante in olio
portate nei lavori elencati in tabella 1, si è provato a stimare la massa di refrigerante disciolta nell’olio contenuto nel carter del compressore. In particolare, si è considerata una ANALISI DEI DATI PROPOSTI massa di 200 g di olio che potrebbe essere rappresentativa di un comIn figura 2 si confrontano i dati di Jia pressore di piccola potenza frigoriet al. (2020a, 2020b) di solubilità di CONSEGUENZE “PRATICHE” fera. R32, R1234ze(E) e R1234yf in un SUL CIRCUITO FRIGORIFERO Si è poi ipotizzato che la pressione olio POE 75 a 20°C. Nella stessa DELLA SOLUBILITÀ DEL fosse quella del refrigerante puro figura si riporta anche la pressione REFRIGERANTE IN OLIO in condizioni di saturazione a 0°C e di saturazione del refrigerante puro una temperatura tra 5 e 20°C con dia 20°C. Allo stesso modo, in figura Utilizzando le misure sperimentali ri- versi refrigeranti. In particolare, si è considerato il POE 75 analizzato da Jia et al. (2020a, 2020b) con R32, L’evoluzione delle tecnologie R1234yf e R1234ze(E) e l’olio michimiche per il trattamento acque nerale ISO55 studiato da Wu et al. L’evoluzione delle tecnologie dei circuiti di raffreddamento (2021). I risultati sono riportati in ficon torri evaporative o gura 5. condensatori evaporativi BIOCHEMICAL Si osserva che per tutti i fluidi la BIOCHEMICAL massa di refrigerante disciolta in olio • Antincrostanti – anticorrosivi – biocidi – antialghe aumenta al diminuire della tempera• Soluzioni per la lotta alla Legionella Pneumophila tura. Inoltre, R1234ze(E) risulta il flu• Sistemi automatici di dosaggio, controllo, gestione spurghi, ecc. protezione ottimale anche delle superfici zincate ido con maggiore solubilità, mentre • Prodotti per lavaggi acidi con inibitori di corrosione per una R32 è il fluido a solubilità più bassa. protezione ottimale anche per superfici zincate Le informazioni riportate nell’asse • Prodotti per lavaggi neutro-alcalini con impianto in esercizio delle ascisse in figura 5 possono • Analisi chimiche e consulenza per la definizione del trattamento essere interpretate come il surriscalottimale e della migliore gestione del bilancio d’acqua damento apparente del vapore, ovN.C.R. Biochemical S.p.A. - Via dei Carpentieri, 8 - Zona Industriale “Il Prato” - 40050 Castello d’Argile (Bologna) - Italia vero la differenza tra la temperatura Tel. (+39) 051 6869611 - Fax (+39) 051 6869617 - www.ncr-biochemical.com - e-mail: info@ncr-biochemical.com effettiva della miscela refrigerante/
NCR NCR
26/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Articolo
Fluido
Lubrificante
Range temperatura
Bobbo et al. (2014)
R1234yf
2 PAG 46 VG
258 – 338 K
Jia et al. (2020a)
R1234yf, R1234ze(E)
POE 75 VG
278 – 348 K
Jia et al. (2020a)
R32
POE 75 VG, PVE 68 VG
278 – 348 K
Wang et al. (2021)
R290
MO VG32 e VG55
278 – 348 K
Wu et al. (2021)
R290
PAG 60 VG e MO 100 VG
303 – 352 K
Tabella 1: Articoli considerati
lubrificante e la temperatura di saturazione del refrigerante puro alla stessa pressione. Si vede che, in condizioni che possono essere considerate rappresentative di un compressore con carter dell’olio alla pressione di aspirazione, con surriscaldamenti piccoli del vapore, la massa di refrigerante contenuta in olio può essere non trascurabile. Occorre sottolineare che i dati di figura 5 sono stati ottenuti sulla base delle misure e dei modelli termodinamici proposti dagli autori in condizioni di equilibrio termodinamico tra le fasi liquide e il vapore di refrigerante e lubrificante. Tali situazioni possono ovviamente
non essere presenti durante il normale funzionamento di una macchina frigorifera, specie nei transitori. Appare interessante osservare che per il propano (classe A3 di infiammabilità), la massa di idrocarburo disciolto in olio può essere di oltre 90 g. Data la sempre maggiore diffusione di compressori rotativi operanti con propano, si è valutato il comportamento di R290 nei compressori con carter dell’olio alla pressione di scarico. In figura 6 si confronta, a parità di surriscaldamento apparente del vapore (come definito sopra), la massa di propano disciolta in MO ISO55 nel caso di pressione corrispondente ad
una saturazione di R290 a 0°C con quella ad una pressione di saturazione di R290 a 40°C. Si osserva che l’aumento di pressione comporta un aumento della solubilità a parità di surriscaldamento apparente. Pur ribadendo che le misure sono state effettuate dagli autori in condizioni di equilibrio termodinamico, che i dati sono da riferirsi esclusivamente all’olio testato e che si è considerata a titolo di esempio una carica di olio di 200 grammi, chi scrive vuole sottolineare che, considerando il limite di 150 g di carica di propano in una macchina compatta, anche nelle condizioni di surriscaldamento
Figura 2- Curve di solubilità in POE 75 a 0°C
Figura 3- Curve di solubilità in POE 75 a 20°C
Figura 4- Solubilità del propano in diversi tipi di olio
Figura 5- Massa di refrigerante puro disciolta in 200 g di lubrificante (POE ISO 75 per R32, R1234yf e R1234ze(E), MO ISO55 per R290) INDUSTRIA & formazione /27
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
più elevato il 20% della massa di refrigerante resta comunque disciolta nell’olio del carter. Tale percentuale può salire oltre il 70% in condizioni di piccolo surriscaldamento apparente del vapore. Questo aspetto, oltre ad avere un impatto non trascurabile sulla sicurezza del sistema, va sicuramente considerato per valutare opportunamente la massa di refrigerante effettivamente circolante nel sistema e la relativa ritenzione negli scambiatori di calore, dal momento che la ritenzione di liquido ha un impatto non trascurabile sull’efficienza termica di condensatore ed evaporatore, a parità di condizioni dei fluidi secondari, specialmente nei sistemi privi di ricevitori. CONCLUSIONI Dalla analisi della letteratura scientifica apparsa recentemente sulla solubilità di refrigeranti a basso effetto serra in diversi tipi di lubrificante, è stato possibile osservare che il comportamento del fluido frigorigeno, miscela di refrigeran-
Figura 6- Massa di propano in 200 grammi di MO ISO55 a diverse pressioni
te puro ed olio, è particolarmente complessa e dipende dal tipo di lubrificante, oltre che dalle condizioni operative. Un aspetto rilevante nei sistemi ultracompatti, con piccole cariche di refrigerante, è che la ritenzione di refrigerante nell’olio del carter del compressore può avere un impatto significativo sulla massa di refrigerante effettivamente contenu-
to negli scambiatori di calore con conseguenze sia sulla sicurezza di impiego, in caso di fughe, sia sull’efficienza degli scambiatori stessi. Gli studi disponibili in letteratura sono ancora limitati per tipologia di lubrificanti analizzati e del tutto assenti per alcuni fluidi. Si ravvisa quindi la necessità di nuovi studi sistematici.
Il Presidente uscente di AREA, Marco Buoni, insieme a Madi Sakandé (Presidente di U-3ARC) e ai rappresentanti di UNIDO al termine del meeting di Vienna. Si sono gettate le basi per la costruzione di una nuova cultura del Freddo in Europa e Africa, incentrata sul valore della formazione e sulle soluzioni per la conservazione degli alimenti, anche in zone nelle quali l’impossibilità di conservare debitamente il cibo è stata causa di malnutrizione per milioni di persone. 28/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Lubrificazione ai tempi dei refrigeranti a basso GWP LUBRIFICANTI: I PROTAGONISTI DELLA SCOMMESSA AMBIENTALE
Paolo Mattavelli Errecom
Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF dello scorso 10-11 giugno REI TECN
IC
I
DD
O
SS
membro
Air conditioning and Refrigeration European Association
FRE
OC
L
IAZIO
EI
ATF
DE
N
E
D
Nei dibattiti attuali su refrigeranti e impatto ambientale è necessario riconoscere l’importanza del lubrificante quale vettore che veicola nell’impianto i prodotti chimici necessari a garantire la stabilità dei suoi componenti, l’efficienza dell’impianto stesso e la sua longevità. I Protocolli di Montreal e Kyoto, con le relative misure adottate fino ad oggi, hanno previsto l’abbandono dell’utilizzo di sostanze con alto ODP (Ozone Depletion Potential) e un focus maggiore su gas refrigeranti con GWP (Global Warming Potential) ridotto o addirittura nullo. Al fine di garantire una svolta ambientale concreta per il futuro, è fondamentale integrare tali scelte con un’indagine dettagliata sulle cause di inquinamento degli impianti di climatizzazione e refrigerazione, rendendo così possibile una valutazione globale. Le modalità con cui un impianto AC/R impatta sull’ambiente sono infatti diverse: 1. emissioni di gas refrigerante nell’atmosfera, dovute alla presenza di eventuali perdite nell’impianto di climatizzazione o refrigerazione; 2. consumo di energia dell’impianto AC/R, che aumenta con le ore di utilizzo, in assenza di una corretta manutenzione; 3. trattamento di gas e lubrificanti esausti; 4. smaltimento e bonifica di un impianto danneggiato e non più funzionante. Sebbene tra le soluzioni più adottate a livello globale ci sia l’utilizzo di refrigeranti naturali o a GWP basso o quasi nullo, come CO2 (R744), Idrocarburi (R600 o R290), HFO e loro miscele, Ammoniaca (R717),
tale alternativa presenta talvolta dei limiti. Sono diverse, infatti, le problematiche riscontrate: da quelle relative alla pressione di esercizio, a quelle riguardanti le solubilità o la stabilità chimica dei gas refrigeranti alternativi. Il rischio è che gli impianti di climatizzazione e refrigerazione si danneggino più facilmente, riducendone la vita media. Affinché i nuovi refrigeranti alternativi non inficino l’efficienza degli impianti, è necessario pertanto ricorrere ad additivi specifici che, veicolati dal lubrificante, siano in grado di neutralizzare le reazioni chimiche, potenziali cause di danni al sistema. SCELTA DEL LUBRIFICANTE Visto l’importante ruolo che i lubrificanti ricoprono nella vita chimica dell’impianto, sono diversi gli elementi da tenere in considerazione al fine di scegliere quello più adatto all’applicazione da sviluppare. • Scelta della famiglia di lubrificanti tra: - Minerali: Naphtenici, Paraffinici - Semisintetici: Alchyl Benzeni, PAO (POLYALPHAOLEFINE) - Sintetici: POE (POLYOL ESTERI), PAG (POLI ALCHILEN GLICOLI), PVE (POLI VINYL ETERI) • Valutazione dell’impatto ambientale I lubrificanti di sintesi presentano un impatto ambientale minore rispetto a quello dei lubrificanti di tipo minerale. Ad esempio, i lubrificanti POE possono essere formulati partendo da acidi e alcoli di origine naturale, riducendo l’impatto ambientale legato sia alla loro produzione che alla gestione del prodotto esausto. • Analisi delle proprietà di base - compatibilità del lubrificante con il refrigerante, attraverso l’analisi di miscibilità e solubilità - viscosità 40°C: resistenza che un INDUSTRIA & formazione /29
A
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Figura 1
Figura 2
a
b
Figura 3 - Porzioni di filtro disidratatore montato su impianto non adeguatamente protetto con additivi anticorrosione.
Figura 4 - a Frazioni di tubo protetto; b Frazioni di tubo non protetto
Figura 5 - Vecchio additivo anti-umidità Errecom
Figura 6 - Nuovo additivo anti-umidità Errecom
lubrificante oppone allo scorrimento; capacità di ridurre gli attriti - indice di viscosità: variazione della viscosità al variare della temperatura - pour point: temperatura minima a cui il lubrificante è fluido - umidità (ppm): quantità di acqua contenuta nel lubrificante - acidità totale (mg KOH/g): acidità totale residua - punto di infiammabilità: temperatura alla quale, mediante innesto, i vapori del lubrificante si incendiano. • Sviluppo delle proprietà specifiche - controllo del livello di schiuma - additivazione antischiuma - controllo del residuo di catalizzatore di sintesi 30/ INDUSTRIA & formazione
- additivazione anticorrosiva - additivazione antiossidante - additivazione sottrattori di acqua - additivazione tensioattivi per la sospensione delle impurità - additivazione anti-acidità - additivazione accrescitori di scorrimento. I presupposti analizzati fino ad ora lasciano facilmente intendere quanto sia importante identificare il lubrificante corretto per l’applicazione che si vuole sviluppare. Le famiglie di lubrificanti sono composte da molecole diverse tra loro e questo si evidenzia maggiormente nei lubrificanti di tipo sintetico. Ad esempio, per il POE si utilizzano decine di combinazioni Acido-Alcool per ottenere il lubrificante idoneo alle diverse applicazioni. All’interno
delle famiglie, la scelta dei pacchetti di additivazione consente di ottenere il lubrificante più efficiente per una determinata applicazione al fine di stabilizzare il sistema, ridurre la corrosione, allungare la vita media dell’impianto e migliorarne la performance. LUBRIFICANTI PER IDROCARBURI – nello specifico R290 e R600 (serie) PAG per AC/R: ISO 68, ISO 150 Scelta del polimero e della natura dei gruppi CAP terminali Ipotizzando polimeri diversi e con natura dei gruppi CAP terminali diversa, è stata eseguita una fase di test volta a valutare per ciascuno i consumi energetici, lo stato di usu-
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Figura 7
Figura 8
Figura 9
Figura 10
ra del compressore, la quantità di lubrificante presente nell’impianto dopo 1000 ore di ciclo, nonché le proprietà del lubrificante dopo 1000 ore sistema. In seguito ai risultati ottenuti è stato definito il polimero e la natura dei gruppi CAP terminali più adatti all’applicazione desiderata. Additivazione antischiuma In seguito al confronto tra le additivazioni comunemente in uso, il nuovo polimero A e il nuovo polimero B, è stato evidenziato che quest’ultimo, nell’applicazione con PAG per idrocarburi ha presentato una riduzione nella formazione di schiuma prolungata nel tempo. Additivazione antiossidante L’additivazione antiossidante ha il fine ultimo di proteggere il lubrificante, il refrigerante e le varie componenti dell’impianto, facendo sì che l’additivo si consumi al posto degli elementi del sistema nel processo di ossidazione. Per una corretta manutenzione è necessario reintegrare l’antiossidante con Anti Oxidant-Ultra.
Figura 11
Additivazione anti-umidità L’umidità all’interno degli impianti di climatizzazione e refrigerazione è la principale causa dell’innalzamento dell’acidità e della corrosione. L’additivazione anti-umidità è stata studiata con l’obiettivo di permettere al disidratante di legarsi all’umidità in maniera irreversibile, rendendola non più disponibile per le reazioni nel sistema. Studi condotti in laboratorio hanno dimostrato che, per una corretta ma-
nutenzione, è necessario integrare con Super Dry Ultra. LUBRIFICANTI POE PER CO2 Dall’esperienza Errecom sui PAG per CO2 si è sviluppata anche la linea a base POE per CO2: ISO 55 e ISO 85. Scelta della miscela di esteri La miscela di esteri è stata definita in seguito ad una fase di test caratterizzata da un’attenta valutazione INDUSTRIA & formazione /31
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Figura 12 -Vecchio additivo anti-umidità Errecom
dei consumi energetici, della curva di solubilità, dello stato di usura del compressore e delle qualità e quantità di lubrificante presente nell’impianto dopo 1000 ore di ciclo. Additivazione antischiuma Con l’obiettivo di eliminare l’umidità, causa dell’innalzamento dell’acidità e della corrosione, il disidratante agisce legandosi ad essa in maniera irreversibile, rendendola non più disponibile per le reazioni nel si-
Figura 12 - Nuovo additivo anti-umidità Errecom
stema. Studi condotti in laboratorio hanno dimostrato che, per una corretta manutenzione, è necessario integrare con Super Dry Ultra. Additivazione antiwear L’obiettivo è di mitigare gli effetti della riduzione di viscosità anche ad alte temperature, evitare il collasso della viscosità per la grande solubilità del refrigerante e assistere lo scorrimento con un additivo poco influenzato dal refrigerante.
CONCLUSIONE Le formule dei lubrificanti sono in continua evoluzione al fine di garantire proposte che siano costantemente adatte all’applicazione desiderata e in linea con l’evoluzione dei gas refrigeranti inseriti nei nuovi impianti AC/R. Proprio a tal proposito, nel laboratorio di Errecom si stanno sviluppando lubrificanti anche per miscele HFO non ancora presenti nel mercato.
Patentino F-GAS
corsi@centrogalileo.it
> CORSI > PATENTINI
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Confronto di emissioni, prestazioni e costi totali delle tecnologie a basso GWP per sistemi di refrigerazione commerciale
Fabrizio Codella Technical Marketing Specialist di Chemours Company
Il Regolamento Europeo F-Gas ha tracciato la via per ridurre le emissioni di gas serra dei sistemi di refrigerazione commerciale. Più di cento nazioni seguiranno un percorso simile grazie alla ratifica dell’Emendamento di Kigali. Di conseguenza, i refrigeranti con alto potenziale di riscaldamento globale o GWP (>2500) saranno sostituiti con refrigeranti a basso GWP (<1500) o bassissimo GWP (<150) come le idrofluoroolefine (HFO), l’anidride carbonica (CO2), e gli idrocarburi. Lo scopo di questo lavoro è quello di confrontare l’impatto ambientale dei sistemi, le loro prestazioni e i costi totali durante la vita dell’impianto, di alcune architetture che rappresentano alternative disponibili per la refrigerazione di grandi e piccoli supermercati. La comparazione si concentra su sistemi di refrigerazione che adottano HFC tradizionali, HFO a basso (<1500) o bassissimo (<150) GWP, sistemi transcritici a CO2 e sistemi a propano. Nel calcolo sono state utilizzate le temperature miti e calde di due località in America Latina. Le emissioni minori sono state riscontrate nei sistemi che utilizzano miscele di HFO, che hanno anche mostrato i minori costi totali durante la vita dell’impianto. INTRODUZIONE Per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, sono stati stabiliti
diversi accordi internazionali per controllare le emissioni di gas ad effetto serra. Diversi settori dell’industria, le tecnologie e i prodotti si stanno evolvendo per diminuire il loro impatto sull’ambiente. I refrigeranti fluorurati sono stati storicamente ben regolati, grazie al successo senza precedenti del Protocollo di Montreal (1987) nell’affrontare il problema della riduzione dello strato di ozono. Nello stesso contesto, con l’Emendamento di Kigali (2016), il potenziale di riscaldamento globale di queste sostanze si sta progressivamente riducendo, in modo da diminuire la loro influenza sul cambiamento climatico. Il contributo diretto dei refrigeranti fluorurati alle emissioni globali di gas ad effetto serra, è stimato al 2% dalla relazione IPCC 2014. La sostituzione degli idrofluorocarburi (HFC) con refrigeranti alternativi a basso GWP come le idrofluoroolefine (HFO), insieme ad un miglioramento dei controlli delle perdite, porterà alla riduzione dell’impatto di questa famiglia di prodotti. D’altra parte, per l’industria della refrigerazione il maggiore apporto al cambiamento climatico deriva dalle emissioni indirette. Queste ultime sono generate durante la produzione di energia elettrica e dipendono dall’efficienza energetica del sistema. Per questo è importante che l’adozione di nuovi refrigeranti tenga in considerazione non solo GWP più bassi, ma anche l’efficienza energetica del sistema e le emissioni totali durante la vita dell’impianto. SEZIONE PRINCIPALE AMBITO DI LAVORO
A giugno 2022 un webinar sulla sicurezza sui refrigeranti a bassa e alta infiammabilità ha avuto molto successo con la partecipazione di 150 tecnici.
I refrigeranti ad alto GWP sono stati comunemente utilizzati nell’industria INDUSTRIA & formazione /33
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
della refrigerazione (es. R-404A = 3922 GWP). L’intento di legislazioni come il Regolamento Europeo F-Gas è prevalentemente quello di ridurre il GWP dei refrigeranti. Tuttavia, basare la scelta unicamente sul livello di GWP del refrigerante può nascondere gli effetti di altri fattori sull’impatto ambientale dei sistemi di refrigerazione. Un contributo molto significativo alle emissioni climalteranti deriva dal consumo di energia. Questo è correlato all’efficienza energetica del sistema, e il suo calcolo può risultare complesso. La posizione geografica determina condizioni climatiche differenti e differenti fonti di energia elettrica che possono comportare grandi variazioni di richiesta di raffreddamento, costo dell’elettricità e livelli di intensità di emissioni di carbonio. Prendere in considerazione la tecnologia utilizzata e l’architettura del sistema è fondamentale per una stima corretta dell’efficienza energetica. Per questo motivo le decisioni basate unicamente sul GWP del refrigerante costituiscono una semplificazione che può potenzialmente condurre ad una percezione distorta della sostenibilità ambientale di un sistema. Per evitare questo problema, sono state effettuate delle simulazioni per confrontare diverse tecnologie disponibili nel settore della vendita al dettaglio, tenendo in considerazione le differenti condizioni climatiche di due località. Questo studio si propone di fare luce sulla metodologia necessaria ad analizzare la complessità del soggetto e apportare risultati che
Tabella 1
possano essere estesi e generalizzati a molte altre località e sistemi simili, dando la possibilità a legislatori, progettisti, installatori e utenti finali di fare una scelta conscia e ponderata riguardo alla migliore tecnologia utilizzabile. TIPOLOGIE DI SUPERMERCATI Sono stati modellizzati due formati di supermercato: minimarket e supermarket. In entrambe gli scenari, la richiesta di raffreddamento è stata suddivisa su due circuiti. • Minimarket (500 m2) o 40 kW Temperatura Media (MT) o 12 kW Bassa Temperatura (BT) Circuito 1, 20 kW MT and 12 kW BT Circuito 2, 20 kW MT • Supermarket (2 500 m2) o 140 kW MT o 30 kW BT Circuito 1, 70 kW MT and 15 kW BT Circuito 2, 70 kW MT and 15 kW BT
Figura 1 - Monterrey, profilo di temperatura medio su 10 anni 34/ INDUSTRIA & formazione
SISTEMI DI REFRIGERAZIONE Diversi sistemi di refrigerazione sono stati modellizzati in questo studio (riferimento Appendice per configurazioni e parametri). Il programma REFPROP è stato utilizzato per determinare i valori di stato dei refrigeranti e dei liquidi di raffreddamento ai vari punti del ciclo frigorifero del sistema di refrigerazione. Una matrice delle efficienze isoentropiche dei compressori è stata utilizzata per simulare correttamente il comportamento del compressore alle corrispondenti temperature di evaporazione e condensazione. L’intera gamma di compressori è stata redatta e tutte le possibili combinazioni sono state modellizzate in modo da determinare quale assetto portasse alla maggiore efficienza per ogni sistema, ogni località e ogni formato.
Figura 2 - Mexico City, profilo di temperatura medio su 10 anni
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Figura 3 - Consumo di energia annuale per un supermarket in Mexico City
Figura 4 - Costi totali per un supermarket in Mexico City
Figura 5- Emissioni totali di anidride carbonica equivalente per un supermarket in Mexico City
Figura 6 - Consumo di energia annuale per un minimarket in Monterrey
Figura 7- Costi totali per un minimarket in Monterrey
Figura 8 - Emissioni totali di anidride carbonica equivalente per un minimarket in Monterrey
INDUSTRIA & formazione /35
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
In particolare, non è stato possibile includere compressori scroll con iniezione di vapore per i refrigeranti R-454A e R-454C e, per le alte temperature ambiente di Monterrey, anche per R-449A. Basandosi sui risultati di altri refrigeranti, si prevedono miglioramenti dell’efficienza rispetto ai risultati qui riportati. LOCALITÀ Due località in Messico, Monterrey e Mexico City, sono state considerate per comparare i risultati di prestazioni e impatto ambientale dei sistemi di refrigerazione. I bollettini meteorologici METAR sono stati utilizzati per determinare i profili di temperatura delle due città. Il numero di ore osservate per ogni livello di temperatura sono state utilizzate per calcolare le richieste annuali di energia per ogni sistema modellizzato.
Figura 9 - R-744 standard configuration with flash gas by-pass
EMISSIONI Le emissioni indirette ω tengono conto delle emissioni di carbonio generate dalla produzione dell’energia elettrica necessaria al funzionamento del sistema. È calcolata come il prodotto del consumo di energia E e il fattore di intensità di carbonio fc.
Il fattore di emissioni di carbonio per la produzione elettrica in Messico è 0.505 kgCO2/kWh (Institute for Global Environmental Strategies, 2021). Le emissioni dirette θ tengono conto delle fughe di fluido refrigerante dal sistema chiuso verso l’atmosfera che possono avvenire durante il funzionamento, le operazioni di manutenzione, o guasti.
Un’approssimazione può essere fatta moltiplicando la carica del sistema mn, il GWPn del refrigerante e il tasso di perdita annuale p del 5% che è un valore accettato come raggiungibile con buone pratiche di manutenzione. 36/ INDUSTRIA & formazione
Figura 10 - Centralised direct expansion and air cooled integrals system schematic
COSTI I prezzi dell’energia sono stati valutati con una media da Ottobre 2020 a Settembre 2021 (Gobierno de la República, 2021). I valori di CAPEX comprendono le vetrine espositive, i materiali per le tubazioni, l’installazione del sistema e lavori di costruzione tipicamente richiesti, e si basano sul mercato UK. I sistemi a CO2 (R-744) sono generalmente caratterizzati da costi più alti e dalla potenziale scarsità di
tecnici preparati nelle regioni al di fuori dell’Europa. SISTEMI INTEGRALI RAFFREDDATI AD ARIA Le condizioni interne dell’edificio hanno effetto sulle unità integrali a R-290 raffreddate ad aria. Queste unità plug-in rilasciano il calore di condensazione nello spazio interno del supermercato, pertanto il sistema di condizionamento e ventilazione (HVAC) deve essere dimensionato in modo adeguato a gestire
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
Tabella 3
Tabella 2
Tabella 5
Tabella 4
Tabella 6
Tabella 7
il carico termico addizionale e mantenere le condizioni interne ottimali. La modellizzazione delle prestazioni del sistema HVAC non è nello scopo di questo progetto e per questo è stato assunto un consumo percentuale della potenza di compressione per illustrare l’impatto sul sistema di condizionamento dell’aria. È stato ipotizzato che le condizioni interne si mantengano costanti lungo l’arco della giornata. RISULTATI Questa sezione mostra i risultati numerici dei calcoli teorici delle prestazioni, delle emissioni e dei costi per le località individuate e per le tipologie di supermercato.
Figura 11 - Secondary cascade system schematic INDUSTRIA & formazione /37
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Tabella 8
Tabella 9
Tabella 10
Le due località si caratterizzano per avere due profili termici differenti, ma una comparazione negozio per negozio mostra lo stesso andamento delle prestazioni.
Tabella 11
CONCLUSIONI É stato effettuato un confronto esaustivo delle alternative a R-404A disponibili per sistemi di refrigerazione commerciale. Sono state selezionate le migliori configurazioni ed i migliori compressori disponibili ad oggi sul mercato per supermercati di superficie pari a 500 m2 e 2500 m2, alle condizioni climatiche di due località in America. I risultati mostrano che il refrigerante a basso GWP R-449A (GWP<1500) è il migliore per consumi energetici annuali e costi totali su 20 anni di vita dell’impianto. Un confronto tra sistemi che utilizzano refrigeranti con GWP<150, in accordo con il Regolamento Europeo F-Gas, fornisce una panoramica delle opzioni più adeguate al futuro dell’industria della refrigerazione. In questo caso, migliori risultati sono stati ottenuti utilizzando il refri38/ INDUSTRIA & formazione
Figura 12 - Water cooled integral schematic
gerante a bassissimo GWP R-454C (GWP<150), che comporta i minori livelli di emissioni su 20 anni, i più bassi consumi di energia e i minori costi totali su 20 anni di vita dell’impianto. Questi risultati indicano chiaramente che il contributo alle emissioni totali
deriva principalmente dal consumo di energia del sistema. Nella scelta di un sostituto ad R-404A, la soluzione più efficiente con GWP<150 sarà quella in grado di ottenere le minori emissioni totali di gas ad effetto serra.
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
25°
LEZIONE 254 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE
Refrigeranti del futuro: alcune note positive (e qualche accortezza) per l’R1234yf INTRODUZIONE
Pierfrancesco Fantoni Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 25 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni sui corsi e programmi 2022
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
Nei precedenti appuntamenti (Industria&Formazione n. 458 e 459), abbiamo parlato dei refrigeranti HFO, delle loro positive caratteristiche e di alcuni aspetti critici che pare nascono riguardo la loro piena compatibilità ambientale. Inoltre abbiamo visto come i criteri che consentono di definire l’eco-compatibilità dei fluidi frigoriferi sono in continua evoluzione grazie a sempre nuove e più accurate ricerche scientifiche ed alla definizione di nuovi standard valutativi. In particolare abbiamo notato come i recenti aggiornamenti riguardanti la valutazione dell’impatto che l’impiego dei fluidi frigoriferi comporta sull’ambiente (effetto serra, conseguenti cambiamenti climatici, ecc.) abbia condotto a definire valori del GWP più alti rispetto al passato per la stragrande maggioranza dei refrigeranti attualmente in uso. IL CASO DELL’R1234YF In sostanza il VI report valutativo (AR VI) prodotto dal Gruppo di Lavoro III dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) pubblicato nel quarto trimestre del 2021 ha innalzato il valore del GWP(100) per quasi tutti i refrigeranti HFC decretandone, quindi, il loro ancora maggiore grado impattante nei confronti dell’ambiente rispetto a quanto fino a poco tempo fa era dato pensare. A tale trend generalizzato ci sono state alcune eccezioni, una delle quali riguarda l’R1234yf, uno dei refrigeranti più utilizzati nella famiglia degli HFO. Se nel quarto report valutativo (AR IV) pubblicato dall’IPCC
CSG
nel 2007 a questo fluido veniva assegnato un GWP di 4, nel quinto report, pubblicato nel 2014, il valore di GWP veniva retrocesso ad un valore inferiore ad 1, ma non precisamente definito. La nota positiva deriva, appunto, dal sesto report, pubblicato a settembre del 2021, in cui all’R1234yf viene assegnato il ben preciso valore di 0,501. L’aspetto positivo risalta ancora di più nel confronto con le altre tipologie di refrigeranti (negli HFC ci sono stati aggiornamenti al rialzo di anche oltre il 10% del GWP) ma anche rispetto agli altri fluidi frigoriferi appartenenti alla famiglia degli HFO che, come si vede nella tabella 1, hanno anch’essi subito in generale un rialzo del rispettivo valore di GWP. REFRIGERANTI NATURALI Questo per quanto riguarda i refrigeranti di natura chimica. Se si dà un’occhiata ai refrigeranti naturali, la situazione è ben più promettente. Infatti, in tale gruppo troviamo l’anidride carbonica, che per convenzione ha un GWP pari a 1, l’ammoniaca, ossia il più ecocompatibile dei fluidi frigoriferi per quanto riguarda le problematiche legate all’effetto serra (GWP uguale a zero) e gli idrocarburi propano e butano. Anche per essi l’aggiornamento contenuto nel report VI dell’IPCC ha portato elementi di positività. Infatti, al propano (R290), a cui nelle precedenti valutazioni veniva assegnato un valore di 3 del GWP, nel nuovo aggiornamento si trova attribuito un valore di GWP pari a 0,02, quindi significativamente inferiore al precedente. INDUSTRIA & formazione /39
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Anche per il butano (R600) il valore di GWP è stato rimodulato ed è stato fissato a 0,006. UNA CERCHIA RISTRETTA In tale contesto l’R1234yf viene a trovarsi compreso all’interno di una ristretta cerchia di fluidi frigoriferi che risultano avere un GWP inferiore a 1, cioè che risultano essere meno impattanti dell’anidride carbonica per quanto riguarda l’effetto serra. Non v’è dubbio che se si desidera porre lo sguardo ad un orizzonte temporale medio-lungo, è sensato pensare che per contribuire efficacemente alla risoluzione delle attuali problematiche ambientali si debba ricorrere all’impiego di fluidi frigoriferi ben meno impattanti della CO2 che già, di per sé, viene ritenuto un potente gas ad effetto serra. Quindi, è senz’altro positiva la finalità che ci si è posti di abbassare drasticamente il valore del GWP dei refrigeranti in uso, con l’obiettivo dell’Unione Europea di portare ad un valore medio il GWP dei refrigeranti impiegati attorno a 450 entro il 2030 e di limitare, per specifiche applicazioni, tale valore a 150. Così come è senz’altro positivo lo sforzo in atto dei produttori di fluidi frigoriferi di perseguire nella ricerca di miscele o di fluidi puri con valori di GWP ancor più bassi di questo valore-soglia. In questa fase storica gli sforzi in atto stanno permettendo la transizione dall’uso di fluidi di natura chimica con GWP di migliaia di unità a fluidi con valore di GWP di qualche
Tabella 1
Refrigerante HFO
GWP AR 5
AR 6
R1234yf
<1
0,501
R1234ze(E)
<1
1,37
R1336mzz(Z)
2
2,08
R1233zd(E)
1
3,88
Figura 1- La freccia indica il materiale biancastro che si forma come residuo della contaminazione dell’R1234yf all’interno del circuito frigorifero o delle attrezzature impiegate.
centinaio di unità ma, nell’ottica di un disegno strategico a medio-lungo termine, è pensabile che tali sforzi debbano condurre all’impiego di fluidi frigoriferi meno inquinanti della CO2 se si desidera raggiungere un solido risultato di sostenibilità ambientale. Per tali ragioni, e dato il suo GWP inferiore a 1, l’R1234yf si posiziona in maniera efficace nel contesto dei
fluidi frigoriferi con altissima probabilità di impiego in una prospettiva temporale a lungo termine, a patto che venga definitivamente chiarita la questione, portata all’attenzione degli addetti ai lavori recentemente, che adombra la negativa ipotesi che i refrigeranti HFO possano contribuire al consolidarsi di una nuova problematica di tipo ambientale, quale quella delle piogge acide. CARATTERISTICHE DELL’R1234YF Per antonomasia, l’R1234yf è il refrigerante caratteristico degli impianti di climatizzazione degli autoveicoli. Dopo alcune accese controversie, è riuscito ad imporsi in questa tipologia di circuiti anche a seguito della legislazione europea che, a suo tempo, ha vietato l’utilizzo dell’R134a in tali tipi di circuiti. Il suo esordio su larga scala sul mercato è avvenuto intorno al 2011, grazie alla sua conformità alle disposizioni della Direttiva Europea MAC. Non è solo il settore dell’automotive,
40/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
però, quello in cui questo refrigerante ha avuto successo. Infatti, attualmente troviamo sempre più produttori di chiller con compressori a vite o centrifughi che, abbandonato l’impiego dell’R134a nelle proprie apparecchiature, propongono l’R1234yf in sua sostituzione. Tale “switch-off” è favorito da alcune buone similarità tra questi due refrigeranti, prima fra tutte la relazione esistente tra pressioni e temperature di saturazione. Alcune soluzioni tecnologiche permettono, poi, di sopperire almeno in parte ad alcune delle più deboli caratteristiche termodinamiche dell’R1234yf rispetto all’R134a e quindi di avere impianti che non si discostano eccessivamente, in termini di efficienza energetica, da quelli originari. PROBLEMATICHE TECNICHE Il positivo posizionamento dell’R1234yf nel panorama dei fluidi frigoriferi meno impattanti per quanto riguarda l’effetto serra, non deve far dimenticare che per questo refrigerante gli anni di sperimentazione “sul campo” hanno condotto alla scoperta di alcune piccole problematiche di utilizzo. Il produttore stesso di questo fluido, infatti, informa del fatto che in talu-
ne situazioni operative può presentarsi l’eventualità della formazione di particolari tipi di residui di natura biancastra che possono provocare problematiche di intasamento delle sezioni più piccole dei circuiti frigoriferi (vedi figura 1). Sembrerebbe che tali problematiche possano essere causate dall’impiego di alcuni materiali sigillanti per le connessioni e da sostanze ossidanti impiegate per la pulizia delle attrezzature frigorifere ma che possono essere dovute anche al fatto che il fluido viene a contatto con l’aria atmosferica, a causa della quale l’R1234yf diventa estremamente instabile ed è condotto a decomporsi. D’altra parte, l’instabilità della molecola di R1234yf è propria una delle caratteristiche positive se valutata in termini di sostenibilità ambientale, in quanto porta la molecola del fluido ad avere una vita media atmosferica molto breve e quindi a non contribuire in maniera sostanziale alla creazione dell’effetto serra. Questa problematica è facilmente superabile, in quanto essa viene generata da una inaccuratezza nel maneggiare e gestire il refrigerante: il suo contatto con l’aria, infatti, viene generato solo nel caso in cui lo stoccaggio o la movimentazione del refrigerante vengono eseguite senza premurarsi preventivamente di met-
tere in vuoto i collegamenti flessibili, il gruppo manometrico o le bombole (come le bombole di recupero, ad esempio) quando ci si collega al circuito frigorifero ed è quindi frutto di comportamenti negligenti facilmente eliminabili con un minimo di attenzione procedurale. Più subdolo, invece, potrebbe essere il caso in cui il contatto tra R1234yf e aria possa avvenire nel caso di difetti di tenuta del circuito frigorifero quando le pressioni di lavoro sono inferiori a quella atmosferica, cioè quando il circuito, o una parte di esso, lavora in depressione. Questa condizione porta inevitabilmente ad infiltrazioni di aria all’’interno del circuito frigorifero stesso. Tale eventualità risulterebbe doppiamente nefasta, considerato anche il fatto che l’R1234yf è un refrigerante classificato 2L, leggermente infiammabile, e che quindi è bene non possa dare mai luogo alla formazione di miscele potenzialmente infiammabili. Sta di fatto che la perizia e la meticolosità nella gestione del funzionamento dei circuiti frigoriferi diverranno delle necessità imprescindibili, in futuro, perché l’evoluzione della tecnologia ha dimostrato che i fluidi frigoriferi richiederanno necessariamente sempre di più tali avvertenze.
Marco Buoni (AREA) e Madi Sakandé (U-3ARC) a Vienna con Ole Nielsen (UNIDO) e numerosi Industrial Development Project Manager di UNIDO, ai quali hanno evidenziato l’attuale situazione del freddo africano e presentato una serie di possibili soluzioni: occorre studiare insieme una nuova metodologia formativa per i paesi in via di sviluppo, in particolar modo per quelli africani. Questa deve comprendere l’attrezzatura, la formazione per utilizzarla e l’aiuto per sviluppare uno schema efficace di formazione e certificazione! INDUSTRIA & formazione /41
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > USA: AHRI PUBBLICA I DATI SULLE SPEDIZIONI DI APPARECCHIATURE DESTINATE A RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO DI DICEMBRE 2021
pompe di calore, è stato del 14,6% – 3.916.766 unità, in aumento rispetto a 3.418.478 spedite nello stesso periodo del 2020. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> REFRIGERANTI, RINCARI IN ARRIVO?
sta rafforzando di parecchi punti percentuali su quella europea, cosa che renderà sempre meno convenienti gli acquisti effettuati in dollari. Bisognerà aspettare ancora qualche mese per vedere come si evolverà l’andamento dei prezzi, ma per gli esperti di settore gli ultimi eventi portano a pensare a una serie di imminenti rincari. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
AHRI ha recentemente pubblicato i dati di fine anno relativi alle spedizioni di apparecchiature per riscaldare e raffreddare tanto in ambito residenziale quanto commerciale: segno più per la maggior parte dei reparti. Condizionatori ad aria centralizzati e pompe di calore ad aria. Le spedizioni dei condizionatori d’aria centralizzata e delle pompe di calore ad aria hanno toccato le 629.809 unità a dicembre 2021, +11,6% rispetto alle 564.143 unità spedite a dicembre 2020. Le spedizioni di pompe di calore ad aria sono invece aumentate del 14,6%, 277.613 unità, rispetto alle 242.252 del dicembre precedente. Da inizio anno, le spedizioni combinate di condizionatori d’aria centralizzati e pompe di calore ad aria sono aumentate del 9,3%, 10.199.051 unità contro le 9.328.762 del 2020. Le spedizioni dall’inizio dell’anno dei condizionatori sono aumentate del 6,3%, 6.282.285 di unità rispetto alle 5.910.284 unità spedite un anno prima. L’aumento complessivo, per le
L’aumento generale dei prezzi legati alla crisi energetica, aggravatasi di colpo in seguito ai recenti eventi in Ucraina, potrebbe comportare un aumento di prezzo dei gas refrigeranti. Sebbene non ci sia ancora nulla di certo, la probabilità che anche i gas refrigeranti subiscano un rincaro dei prezzi sembra essere sempre più concreta. Potrebbero pesare in particolar modo l’aumento dei trasporti (il costo del commercio marittimo è quasi triplicato) e quello dell’energia elettrica, fattori che spesso tendono a condizionare a cascata il prezzo finale di numerosi prodotti. Inoltre, nel caso dei gas refrigeranti avrà un certo impatto anche il sistema di quote previsto dalla Regolamentazione Europea F-Gas: la “coperta” prevista si sta rivelando più corta di quanto si pensasse all’inizio, e i ritardi nelle consegne dell’ultimo periodo non fanno ben sperare. Anche il cambio Euro-Dollaro avrà il suo peso: la valuta statunitense si
> GLOBAL COOLING PRIZE, IN SVILUPPO LE “PERFORMANCE METRICS FOR CHARACTERIZATION” DEI SISTEMI RAC DI NUOVA GENERAZIONE.
La sfida dell’innovazione del Global Cooling Prize si è conclusa nell’aprile 2021 con il grandissimo successo della presentazione di una serie di condizionatori d’aria (RAC) con un impatto climatico 5 volte inferiore. Durante il concorso, è stato evidente che le attuali Performance Metrics non erano in grado di cogliere appieno i vantaggi in termini di efficienza energetica delle tecnologie di nuova generazione, ottimizzate per le prestazioni del mondo reale, il che rappresenta un ostacolo significativo all’adozione di queste tecnologie. GCP è entusiasta di sfruttare gli insegnamenti tratti dal Premio, nonché di sfruttare altri sforzi regionali o internazionali, ove applicabile, per affrontare questo ostacolo fondamentale all’adozione dei RAC di prossima generazione. L’obiettivo è quello di identificare un numero minimo di capacità, o individuare condizioni di test basate sul carico che, con le combinazioni opportune, possano riflettere le reali prestazioni delle tecnologie di prossima generazione rispetto a quelle odierne su più profili climatici. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
42/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > DISPONIBILE LA NUOVA SCHEDA INFORMATIVA NASRC PER L’USO DEI REFRIGERANTI NATURALI NEI SUPERMERCATI
La scheda informativa è stata studiata per aiutare decisori politici, agenzie governative o altre realtà che hanno l’obiettivo di ridurre i gas serra ad avere un quadro più preciso del contesto. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> EIA, UN NUOVO TOOL PER LA LOTTA AI TRAFFICANTI: ARRIVA IL GLOBAL CRIME TRACKER
I refrigeranti naturali sono le alternative più rispettose del clima alle soluzioni tradizionali, e offrono una soluzione “future proof” per i refrigeranti HFC ad alto GWP. La nuova scheda informativa NASRC riassume il motivo per cui i refrigeranti naturali nei supermercati sono una delle soluzioni climatiche più efficaci, a lungo termine ed economiche. Il factsheet si concentra su una serie di argomenti cardine, come il forte impatto degli HFC sull’effetto serra e sulle emissioni implicate dal loro utilizzo nella refrigerazione dei supermercati. Inoltre, sono stati trattati i regolamenti che si occupano della riduzione graduale (phase down) degli HFC, per poi passare a mettere in evidenza gli aspetti principali, i vantaggi e le opportunità offerte dai refrigeranti naturali.
I gas refrigeranti sono stati ora aggiunti al primo Global Environmental Crime Tracker di EIA. Il tracker consente agli utenti di analizzare la situazione, per saperne di più sul più grande crimine ecologico di cui chiunque abbia mai sentito parlare. EIA ha 30 anni di esperienza nell’investigare ed esporre il commercio illegale di gas refrigeranti dannosi per l’ambiente. A seguito dell’eliminazione graduale delle sostanze dannose per l’ozono da parte del Protocollo di Montreal, negli anni ’90 è emerso un commercio illegale di queste sostanze chimiche, che ha minato gli sforzi per riparare il buco nello strato di ozono. Tre decenni dopo, stiamo assistendo a un’ondata di commercio illecito di idrofluorocarburi (HFC) dannosi per il clima. Gli HFC sono stati introdotti come sostituti dei loro predecessori ozonolesivi, ma ora sono oggetto di phase down come parte degli sforzi per combattere il cambiamento climatico, come previsto dal Regolamento Europeo F-Gas.
EIA stima che il potenziale impatto climatico dei commerci illegali in Europa potrebbe essere pari alle emissioni annuali di gas serra di oltre 6,5 milioni di automobili. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI INTERNAZIONALI E LE NAZIONI UNITE COLLABORANO PER OFFRIRE MAGGIORI OPPORTUNITÀ ALLE DONNE NEL SETTORE DELLA REFRIGERAZIONE Il settore HVAC/R offre al mondo moltissimi vantaggi, che vanno dal miglioramento della salute pubblica alla sicurezza alimentare, fino alla garanzia di operare in luoghi di lavoro produttivi e case confortevoli. Si tratta di un settore vitale, dinamico e in rapida crescita, che rappresenta una fonte significativa di occupazione qualificata in tutto il mondo. Tuttavia, questo settore ha il potenziale per crescere ancora di più, aumentando il numero di donne nei suoi ranghi, a tutti i livelli e per tutti i tipi di lavori, che includono professioni diverse che vanno dagli amministratori delegati ai docenti, dagli ingegneri ai tecnici di assistenza. Per contribuire ad accelerare questo processo, è stata lanciata una nuova iniziativa chiamata International Network for Women in Cooling (INWIC), il cui scopo è far progredire il coinvolgimento delle donne, promuovere le pari opportunità e aumentare la loro partecipazione complessiva al settore, che comprende refrigerazione, climatizzazione e pompe di calore (RACHP). INWIC è guidato dal Segretariato della Giornata Mondiale della Refrigerazione (WRD) e da UNEP OzonAction in collaborazione con un gruppo di partner fondatori di grande reputazione, tutti attivi nel settore: AIRAH (Australia), AREA (Europa), ASHRAE (Globale), CAR (Cina), FAIAR (America Latina), IIR (Globale), IOR (Regno Unito), ISHRAE (India), JSRAE (Giappone), U-3ARC ( Africa) e Women in HVAC&R (Nord America). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it INDUSTRIA & formazione /43
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > AREA, NUOVO DIRETTIVO PER IL FULCRO DEL FREDDO EUROPEO. IL PRESIDENTE USCENTE, MARCO BUONI, NOMINATO AGLI AFFARI INTERNAZIONALI
AREA, “l’associazione delle Associazioni” che rappresenta 25 delle principali realtà europee del settore RACHP (refrigeration, air conditioning and heat pump), provenienti da 21 Nazioni, cambia, come da statuto, il direttivo dopo il mandato di 4 anni. Marco Buoni è il Presidente Uscente: nei quattro anni di mandato ha ridefinito il ruolo e il valore dell’associazione a livello internazionale. Al suo successore, l’olandese Coen van de Sande, dell’associazione NVKL, andrà il compito di raccoglierne l’eredità. Marco Buoni, attualmente CEO del Centro Studi Galileo, più autorevole realtà per la formazione su Freddo ed energie rinnovabili, nonché Segretario di ATF, Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, è rimasto in carica per due mandati consecutivi, dal 2018 al 2022, primo italiano alla guida dell’Associazione. Assumerà sin da subito il Titolo di Former President, con, prima volta nella storia di AREA, mandato agli Affari Internazionali per la prima volta nella
storia di AREA, visti i rapporti intrapresi con varie istituzioni mondiali e il nuovo vigore dato ai rapporti con le Nazioni Unite, assieme alle quali AREA, grazie ad un accordo quadro siglato alla FAO a Roma nel 2019, coopera ormai ogni giorno per garantire un passaggio rapido e sicuro a una refrigerazione green e sostenibile. Buoni ha guidato l’associazione per tutto il periodo pandemico, con l’obiettivo, anche, di assicurare che il fondamentale ruolo del settore venisse supportato il più possibile dall’Europa e dai singoli Stati, facendo sì che fosse sempre ben chiaro il cruciale apporto dei Tecnici nel garantire continuità ed efficienza a decine di servizi essenziali, dalla conservazione di alimenti al trasporto e allo stoccaggio dei vaccini. Tra la rivoluzione della Regolamentazione F-Gas e la rinnovata necessità di una transizione green dell’intero settore, Buoni è riuscito a spingere con forza affinché il ruolo dei Tecnici e della formazione fosse riconosciuto come la base da cui partire: è infatti impossibile dare vita a una rivoluzione tecnica se le persone e i Tecnici che dovranno fisicamente mettere mano agli impianti non saranno pronti a gestirli e non saranno debitamente preparati alle nuove sfide tecnologiche. Per fare un semplice esempio, molti dei nuovi gas a basso impatto ambientale usati in refrigerazione e condizionamento sono infiammabili: è assolutamente fondamentale, quindi, che siano maneggiati solo ed esclusivamente da personale certificato e qualificato. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> U-3ARC, LETTERA APERTA SULL’IMPATTO DELL’USO DEGLI IDROCARBURI COME REFRIGERANTE IN AFRICA
La refrigerazione e il condizionamento dell’aria sono pilastri importanti per la sostenibilità dell’Africa. Pertanto, per assicurarsi che siano efficaci, è necessario disporre di Tecnici che padroneggino l’evoluzione della tecnologia e i suoi rischi in questo contesto di globalizzazione. Dalla scoperta dell’assottigliamento dello strato di ozono da parte dei gas refrigeranti clorofluorocarburi utilizzati dall’industria della refrigerazione e dai tecnici, abbiamo assistito a una corsa frenetica per trovare una risorsa sostitutiva. L’attuazione del Protocollo di Montreal e dei suoi emendamenti sono indubbiamente un ottimo esempio, in quanto questi accordi ambientali internazionali mirano a ridurre ed eventualmente eliminare alcune sostanze che impoveriscono lo strato di ozono e altre che sono gas a effetto serra. Ciò ha portato all’emergere di nuovi refrigeranti alternativi senza alcun impatto sullo strato di ozono e con un basso potenziale di riscaldamento globale. Tra questi fluidi alternativi, vorremmo attirare la vostra attenzione sugli Idrocarburi (HC) (Esempio: R290 – R600 – R600a – R1270 -…) che sono diventati i refrigeranti principali, soprattutto nel campo della refrigerazione domestica. Se questi fluidi rappresentano un vantaggio dal punto di vista ecologico (Potenziale di distruzione dello strato di ozono = 0, basso Potenziale di Riscaldamento Globale), hanno anche un grosso svantaggio perché sono infiammabili e potenzialmente esplosivi in determinate condizioni. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
44/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > AREA E U3ARC, UN WEBINAR PER PROMUOVERE I REFRIGERANTI ALTERNATIVI IN AFRICA Si è svolto un webinar che ha visto la partecipazione di alcune delle principali realtà internazionali del Freddo, con l’obiettivo di portare l’attenzione sull’uso dei refrigeranti naturali in Africa. U-3ARC, e la sua controparte europea AREA, hanno organizzato per la prima volta nella storia della refrigerazione un evento di formazione online gratuita a beneficio dei 500 tecnici della refrigerazione africani che hanno avuto l’opportunità di partecipare. È stata un’occasione per una sensibilizzazione sulle sfide di sicurezza legate all’uso dei nuovi refrigeranti, infiammabili e potenzialmente esplosivi in determinate condizioni. Era quindi importante richiamare l’attenzione di tutti su eventuali installazioni e riparazioni di condizionatori o apparecchiature di refrigerazione contenenti questi gas, per evitare incendi ed esplosioni dovute a un’installazione impropria. Il settore della refrigerazione deve svolgere un ruolo di primo piano nello sviluppo socio-economico del continente africano, e i suoi attori principali, raggruppati all’interno di U-3ARC stanno lavorando per sensibilizzare il pubblico sul tema del freddo, ancora poco conosciuto e considerato un lusso in un continente dove il 70% della produzione alimentare deperibile va sprecato, rendendo inutili gli sforzi dell’80% della sua popolazione. È giunto il momento che la refrigerazione sia nell’agenda politica di qualsiasi leader africano interessato allo sviluppo socioeconomico del suo paese. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> SI AGGIORNA “WHATGAS?”, L’APP DELL’ONU CHE AIUTA A IDENTIFICARE I REFRIGERANTI Nuovo aggiornamento per l’app delle Nazioni Unite (UNEP) che aiuta i Tecnici a identificare i gas refrigeranti. WhatGas? è uno strumento di informazione e identificazione per i gas refrigeranti: sostanze dannose per l’ozono (ODS), idrofluorocarburi (HFC) e altre soluzioni alternative. Ha lo scopo di fornire a un certo numero di parti interessate, inclusi funzionari doganali, National Ozon Officers del protocollo di Montreal e Tecnici della refrigerazione e del condizionamento dell’aria, uno strumento moderno e di facile utilizzo a cui è possibile accedere tramite dispositivi mobili per facilitare il lavoro sul campo, quando si tratta o si ispezionano ODS e alternative. Se l’utente necessita di ulteriori informazioni o assistenza per identificare un gas refrigerante che sta ispezionando, o che è descritto nella relativa documentazione, può essere facilmente ottenuto consultando l’applicazione. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> ACCESSO AL BONUS CONDIZIONATORI 2022: TUTTE LE INFORMAZIONI!
L’estate del 2022, secondo Copernicus, sarà una delle più calde mai registrate, soprattutto tra giugno e e agosto. Italia, Spagna e Francia potrebbero registrare temperature record, quindi saranno in molti a valutare l’acquisto di un nuovo condizionatore, sfruttando il bonus previsto dalla Legge di Bilancio 2022. L’incentivo consente di ottenere una detrazione fiscale dal 50 al 65%, in quanto l’acquisto del condizionatore può essere abbinato a diverse agevolazioni, in particolar modo Bonus ristrutturazione e Bonus Mobili, al 50%, ma anche l’Ecobonus al 65%. Detrazione del 50% Per prima cosa, l’accesso al Bonus condizionatori senza ristrutturazione è possibile, purchè si stia acquistando un climatizzatore di classe almeno A+ nonché se l’acquisto è: - Correlato alla ristrutturazione di un’abitazione (Bonus ristrutturazioni) - Correlato a un intervento di manutenzione straordinaria senza la ristrutturazione (Bonus mobili). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it INDUSTRIA & formazione /45
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > LE POMPE DI CALORE FANNO LA DIFFERENZA: LA CONFERMA DAL REPORT RE-POWER EU Ogni 100.000 pompe di calore installate è possibile risparmiare circa 120.000.000 di metri cubi di gas metano, una cifra enorme che dimostra l’efficacia della tecnologia. Il dato è preso dal report REPowerEU: Joint European Action for more affordable, secure and sustainable energy, recentemente pubblicato dalla Commissione Europea. Click per espandere. Nel testo viene evidenziato come, “raddoppiando la quantità di installazioni annue previste in Europa nelle prima metà del periodo preso in esame, sarebbe possibile installare 10 milioni di pompe di calore nell’arco dei prossimi cinque anni”, elemento che garantirebbe di risparmiare miliardi di metri cubi di metano (la proporzione è semplice: 10 milioni di pompe di calore corrisponderebbero a 12.000.0000.0000 metri cubi di metano risparmiati). Sull’argomento è intervenuto anche Marco Dall’Ombra (Assoclima), dal suo profilo linkedin: “È urgente rivedere lo schema degli attuali incentivi (Ecobonus 65% e Superbonus 110%) così che i fondi siano assegnati in maniera preferenziale alle pompe di calore 100% elettriche, per ridurre l’utilizzo del gas metano, negli edifici residenziali, sia per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda sanitaria”. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> REPOWEREU: AREA EVIDENZIA I PUNTI CHIAVE PER IL FREDDO La Commissione Europea ha presentato il REPowerEU Plan, per far fronte all’emergenza energetica causata dall’invasione Russa dell’Ucraina, con l’obiettivo di mettere fine alla dipendenza europea dal gas e dai carburanti fossili russi: AREA ha realizzato una guida ai punti chiave che riguardano il settore RACHP. L’obiettivo verrà raggiunto concentrandosi sul risparmio energetico, sulla diversificazione dell’approvvi46/ INDUSTRIA & formazione
gionamento energetico e sull’introduzione accelerata delle energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili nelle abitazioni, nell’industria e nella produzione di energia. Di seguito puoi trovare una sintesi dei punti principali introdotti nel piano della Commissione relativi al settore RACHP, il pacchetto legislativo “Fit for 55” e in particolare le pompe di calore e le caldaie a combustibili fossili. RePowerEU communication: Obiettivo per le pompe di calore: raddoppiare l’attuale tasso di adozione delle pompe di calore nei prossimi 5 anni, per implementare 10 milioni di pompe di calore aggiuntive. A ciò dovrebbe corrispondere un rapido aumento della produzione delle attrezzature necessarie, anche, se necessario, attraverso un accesso facilitato ai finanziamenti. Modifiche alle Direttive Energie Rinnovabili, Prestazione Energetica degli Edifici ed Efficienza Energetica: In aggiunta al pacchetto di proposte “Fit for 55”, la Commissione propone i seguenti emendamenti a: Direttiva sull’efficienza energetica (EED) Direttiva sulle energie rinnovabili (RED II) Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> REPOWEREU, STRETTA SULLE CALDAIE A GAS FOSSILI. LE POSIZIONI DI ASSOCLIMA E ASSOTERMICA Le misure prevedono l’abbandono, entro il 2029, delle caldaie a gas esclusivamente fossili contestualmente al raddoppio della diffusione di pompe di calore e a un’accelerazione nella distribuzione del gas rin-
novabile. REPowerEU segna un’ulteriore svolta epocale nel processo di decarbonizzazione e pone il comparto degli impianti termici al centro della transizione ecologica. Le linee guida sul risparmio energetico pubblicate dalla Commissione europea prevedono un abbandono graduale delle caldaie a combustibili fossili “autonome” (più precisamente, non assistite da fonti rinnovabili), da concludere entro il 2029, insieme al loro declassamento nelle etichette sulla performance energetica. Anima Confindustria e le sue associazioni federate Assoclima (associazione dei costruttori di sistemi di climatizzazione) e Assotermica (associazione dei produttori apparecchi e componenti per impianti termici) assumono quindi un ruolo di grande responsabilità nel guidare le imprese in questo processo. Fa discutere il passaggio che richiede di «inasprire i requisiti nazionali dei sistemi di riscaldamento per gli edifici esistenti, affrontando le grandi ristrutturazioni e le sostituzioni delle caldaie e l’allacciamento a efficienti sistemi di teleriscaldamento nelle aree densamente popolate. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 218a) Ventunesimo anno A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI
EMISSIONI DI OSSIDI DI AZOTO: Somma delle emissioni di monossido e di diossido di azoto rilasciate dai prodotti di riscaldamento dell’aria o dai prodotti di raffreddamento che usano combustibili gassosi o liquidi, espresse in diossido di azoto, determinate quando il prodotto funziona alla capacità di riscaldamento nominale, espresse in mg/ kWh in termini di potere calorifico superiore. MODO ATTIVO: Il modo corrispondente alle ore con un carico di raffreddamento o di riscaldamento dell’edificio durante le quali la funzione di raffreddamento o di riscaldamento dell’unità è attivata. Tale condizione può comportare una ciclicità di accensione/spegnimento dell’unità al fine di conseguire o mantenere la temperatura interna dell’aria richiesta. ORE DI ESERCIZIO IN MODO SPENTO: Il numero di ore per anno [h/a] durante le quali l’unità di raffreddamento o riscaldamento è considerata in modo spento e il cui valore dipende dalla stagione designata e dalla funzione. POTENZA ASSORBITA SPECIFICA: È data dal rapporto tra la potenza assorbita effettiva (in W) e la portata di riferimento (in m3/h) di un’unità di ventilazione. Si esprime in W/ (m3/h).
TRAFILAMENTO INTERNO, PERCENTUALE: Secondo quanto definito dal Regolamento UE n.1253/2014 della Commissione, la percentuale di trafilamento interno è la frazione dell’aria espulsa presente nell’aria di immissione delle unità di ventilazione con sistema di recupero del calore a causa di trafilamento tra i flussi d’aria di espulsione e di immissione all’interno della cassa quando l’unità funziona alla portata di riferimento, misurata sulle canalizzazioni; la prova va eseguita a 100 Pa per le Unità di Ventilazione Residenziali e a 250 Pa per le Unità di Ventilazione Non Residenziali. UTA: Unità Trattamento Aria. Complesso di dispositivi di tipo meccanico, termico o elettrico impiegati per trattare l’aria che viene utilizzata per climatizzare gli ambienti. Tali dispositivi generalmente vengono assemblati secondo varie combinazioni per dare luogo ad un’unica apparecchiatura che provvede al trattamento termoigrometrico dell’aria. Un’unità può essere composta: a) da una o più sezioni di filtrazione dell’aria, che provvedono all’eliminazione delle particelle solide di diverso diametro sospese in essa; b) da una batteria di raffreddamento, che può svolgere anche un’azione deumidificante in funzione della sua temperatura di lavoro e quindi consentire di abbattere il carico latente presente nell’aria; c) da un dispositivo umidificante in grado di arricchire l’aria nel suo contenuto di vapor d’acqua e quindi evitare che l’aria immessa in ambiente sia troppo secca; d) da una batteria riscaldante, per aumentare la temperatura dell’aria nel funzionamento invernale; e) da una batteria di post-riscaldamento, nel caso si debba riportare la temperatura dell’aria a determinati valori dopo che è stata trattata e prima di immetterla in ambiente; f) da un’unità ventilante che ha il compito di sospingere l’aria trattata all’interno delle condotte che servono gli ambienti climatizzati; g) da una unità di recupero dell’energia che permette lo scambio di
calore tra l’aria che viene estratta dall’ambiente climatizzato e quella di rinnovo che invece viene immessa. Per favorire tale recupero di calore, ed ottenere un risparmio energetico, si utilizzano opportune camere di ricircolo e miscelazione dell’aria estratta dall’ambiente e scambiatori che permettono di recuperare parte del calore posseduto dall’aria viziata che deve essere espulsa in ambiente; h) da un’unità di pressurizzazione dell’aria che ha il compito di fornire all’aria la capacità di vincere tutte le resistenze che essa incontra nei vari componenti e nei condotti che ne permettono la sua diffusione. A tale riguardo si possono distinguere unità a bassa, media o alta pressione di esercizio che può giungere anche fino a 3000 Pa. L’UTA può essere organizzata secondo una struttura monoblocco, con le diverse unità già pre-assemblate, oppure in maniera modulare, con la possibilità di comporre secondo le esigenze di trattamento le diverse unità. Esistono tipologie di UTA a sviluppo orizzontale, verticale (con flusso dell’aria dal basso verso l’alto o viceversa) o ad L. La portata d’aria può andare da qualche decimo di metro cubo al secondo e raggiungere anche i 50 metri cubi al secondo. VENTILAZIONE DI EMERGENZA: Sistema di ventilazione, comprendente ventilatori e condotti, impiegato per diminuire la concentrazione di refrigeranti tossici o infiammabili, dopo che si è verificata una loro fuga, all’interno di un locale o un ambiente chiuso. Tale ventilazione ha l’obiettivo di minimizzare o eliminare del tutto la possibilità di incendi all’interno dell’ambiente e di solito viene attivata da un sistema automatico di rilevamento delle fughe.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it INDUSTRIA & formazione /47
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile del Centro Studi Galileo Per ogni informazione gli abbonati possono rivolgersi a nome di Industria & Formazione ai dirigenti evidenziati nelle Industrie sottoelencate, oppure alla segreteria generale tel. 0142 / 452403
SCONTI PER GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEI TECNICI ITALIANI DEL FREDDO-ATF PRODUZIONE COMPONENTI BITZER ITALIA compressori Pietro Trevisan 36100 Vicenza Tel. 0444/962020 www.bitzer.it CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione Mauro Broggio 35020 Brugine Tel. 049/9716611 www.carel.it CASTEL valvole, filtri, rubinetti, spie del liquido Giorgio Monaca 20060 Pessano c/Bornago Tel. 02/95702225 www.castel.it CORE EQUIPMENT componentistica per refrigerazione e condizionamento Daniele Passiatore 50058 Signa Tel. 055/334101 www.core–equipment.it DANFOSS S.R.L Danfoss Climate Solutions Romina Cantisani 20871 Vimercate Tel. +39 039 6850310 Cell. 3429138379 romina.cantisani@danfoss.com www.danfoss.it DENA accumulatori di liquido, filtri Daniele Francia 15033 Casale Monferrato Tel. 0142/454007 www.dena.it DORIN compressori Giovanni Dorin 50061 Compiobbi Tel. 055/623211 www.dorin.com EMBRACO NIDEC compressori ermetici Enrico Albera 10023 Chieri Tel. 335/5828037 www.embraco.com
FIELDPIECE INSTRUMENTS strumentazione Dominique Cuppers 7006 RB Doetinchem The Netherlands Tel. +31 6 45 110 420 www.fieldpiece.com FRASCOLD spa produzione compressori per refrigerazione e condizionamento Giuseppe Galli 20027 Rescaldina Tel. 0331/742201 www.frascold.it GF PIPING SYSTEMS ITALIA produzione di sistemi di tubazioni Angelo Cutillo 20864 Agrate Brianza Tel. 331 633 0377 angelo.cutillo@georgfischer.com www.gfps.com/it LU-VE GROUP scambiatori di calore Davide Ray Partexano 21040 Uboldo Tel. 02 96716 912 davide.partexano@luvegroup.com www.luvegroup.com MASTERCOOL INC. strumentazione Stefania Lacorte 9140 Temse, Belgium Tel. +32 (0)3 777 2848 stefania@mastercool.com https://www.mastercool.com/?lang=it MODINE CIS ITALY scambiatori di calore Cristian Michelin 33050 Pocemia Tel. 0432/772001 www.modine.com REFCO produzione e fornitura di componenti e strumenti per la refrigerazione World Headquarters 6285 Hitzkirch - Svizzera Tel. 0041/41/9197282 www.refco.ch/it
48/ INDUSTRIA & formazione
RIVACOLD gruppi frigoriferi preassemblati Marco Barilari 61020 Montecchio Tel. 0721/919911 www.rivacold.com TESTO apparecchi di controllo, sicurezza e regolazione Fabio Mastromatteo 20019 Settimo Milanese Tel. 02/335191 www.testo.it GRUPPO ANGELANTONI TURBOALGOR produzione di kit per l’efficienza energetica degli impianti frigoriferi Maurizio Ascani 06056 Massa Martana Tel. 075/8955230 www.turboalgor.it VULKAN ITALIA cercafughe, connessioni tubi, giunti lokring Cristina Fasciolo 15067 Novi Ligure Tel. 0143/310247 www.vulkan.com WIGAM componenti, gruppi manometrici, pompe vuoto, stazioni di ricarica, lavaggio Alessandro Vangelisti Tel. 0575/5011 Massimo Gorno Tel. 02/57307472 52018 Castel San Niccolò www.wigam.com
RIVENDITORI COMPONENTI
FRIGO PENTA gruppi frigoriferi e componenti per refrigerazione e condizionamento Bruno Piras 09122 Cagliari Tel. 070/275149 www.frigopenta,it collegata a RAV 61022 Vallefoglia Tel. 0721/919911 marketing@rav.it FRIGOPLANNING ventilatori, frigoriferi industriali e componenti Donatella Gambardella 83100 Avellino Tel. 0825/780955 www.frigoplanning.com LAREL ricambi e accessori per refrigerazione Gennaro De Crescenzo 80026 Casoria Tel. 081/7598760 www.larel.it LF RICAMBI ricambi per refrigerazione commerciale e cucine professionali Michele Magnani 47522 Cesena Tel. 0547/341111 www.lfricambi724.it MORELLI accessori per refrigerazione e condizionamento, compressori, condensatori, evaporatori Fausto Morelli 50127 Firenze Tel. 055/351542 www.morellispa.it
BEIJER REF ITALY componenti e sistemi per la refrigerazione e il condizionamento 20128 Milano Tel. 02/2520081 www.beijerref.it/Refrigeration/
NEW COLD SYSTEM componentistica per refrigerazione e condizionamento Madi Sakande 40012 Calderara di Reno Tel. 051/6347360 www.newcoldsystem.it
CENTRO COTER unità condensanti, aeroevaporatori, accessori Nicola Troilo 70032 Bitonto Tel. 080/3752657 www.centrocoter.it
RAIME refrigerazione industriale e commerciale Leonardo Marques Miranda 80146 Napoli Tel. 081/7340900 www.raime.it
NUMERO 6 / LUGLIO 2022
RECO componenti e impianti per la refrigerazione e il condizionamento Stefano Natale 70123 Bari Tel. 080/5347627 www.re-co.it ROTOCOLD componenti per refrigerazione, condizionamento, ventilazione Loredana Rotolo 90143 Palermo Tel. 091/6257871 www.rotocold.it SPLUGA componentistica, energie rinnovabili, pompe Andrea Cagnacci 09010 Vallermosa Tel. 0781/79399 www.spluga.it
REFRIGERAZIONE COMMERCIALE EPTA REFRIGERATION Sistemi completi per la refrigerazione commerciale Francesco Mastrapasqua 20138 Milano Tel. 02/55403211 www.eptarefrigeration.com MONDIAL FRAMEC vetrine Filippo Campese 15040 Mirabello Monferrato Tel. 0142/478211 www.mondialframec.com SANDEN VENDO EUROPE distributori automatici Commerciale tel. 0142/234220 - Casale Produzione tel. 0142/335111 - Coniolo www.sandenvendo.com
FRIGORIFERI SPECIALI ANGELANTONI FRIGORIFERI camere climatiche, criogenia, tecnologie avanzate Cesare Angelantoni 20126 Milano Tel. 02/9397011 www.angelantoni.it ELETTRONICA VENETA apparecchiature didattiche Michele Bello 31045 Motta di Livenza Tel. 0422/765868 www.elettronicaveneta.it
PRODOTTI CHIMICI ERRECOM soluzioni chimiche per la refrigerazione e il condizionamento Gessica Perani 25030 Corzano Tel. 030/9719096 www.errecom.com
N.C.R. BIOCHEMICAL tecnologie chimiche per la refrigerazione Marco Novi 40050 Castello d’Argile Tel. 051/6869611 www.ncr-biochemical.com STUDIO BORRI ROBERTO prodotti chimici, torri raffreddamento 10096 Collegno Tel. 011/4056337
SALDATURA GRUPPO SALTECO saldatura, brasatura e tecnologie del rivestimento Fabrice Bouzin 20096 Limito di Pioltello Tel. 02/926861 www.salteco.it ITALBRAS saldatura e brasatura Nicola Bordin 36100 Vicenza Tel. 0444/347569 www.italbras.com RIV.O.GAS. gas refrigeranti chimici Paolo Secco 15033 Casale Monferrato Tel. 0142/452202 www.rivogas.it TECNICA DELLA SALDATURA saldatura e brasatura Elio Altieri 00155 Roma Tel. 06/22799603 www.tecnicadellasaldatura.it
CELLE FRIGORIFERE ARREDAMENTI FASTCOLD pannelli Isotermici Sara Maschler 31030 Castello di Godego Tel. +39/0423/469121 www.fastcold.net SPERANZA FRANCESCO accessori per la refrigerazione e condizionamento 89029 Taurianova Tel. 0966/645463 www,speranzataurianova.it
CAMION FRIGORIFERI COLD CAR trasporti refrigerati Lorenzo Pezzi 15040 Occimiano Tel. 0142/400611 www.coldcar.it
SOFTWARE ENERCLIMA software condizionamento, refrigerazione Marcello Collantin 35125 Padova Tel. 049/8829653
FLUIDI FRIGORIGENI RECUPERO E RIGENERAZIONE CHEMOURS ITALY gas refrigeranti Alessandro Pianetti 20864 Agrate Brianza Tel. 345/6360850 alessandro.pianetti@chemours.com www.chemours.com/refrigerants/it_it DAIKIN CHEMICAL EUROPE gas refrigeranti Mario Magnoni 20124 Milano Tel. 3487100520 mario.magnoni@daikinchem.de www.daikinchem.de
TEON pompe di calore ad alta temperatura Carla Gallo 10079 Mappano Tel. 011/9910413 www.teon.it
REGOLAZIONE E STRUMENTAZIONE CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione Mauro Broggio 35020 Brugine Tel. 049/9716611 www.carel.it
GENERAL GAS gas refrigeranti Carmine Marotta Vincenzo Scarano 20063 Cernusco S/N Tel. 02/92147368 www.generalgas.it
ECONORMA regolatori di temperatura e umidità Alessandro Mattiuzzi 31020 San Vendemiano Tel. 0438/409049 www.econorma.com
HONEYWELL ADVANCED MATERIALS Ingegneria fluidi refrigeranti Letterio Romeo Tel. 346 1331455 Letterio.Romeo@Honeywell.com honeywell-refrigerants.com/europe
TESTO apparecchi di controllo, sicurezza e regolazione Fabio Mastromatteo 20019 Settimo Milanese Tel. 02/335191 www.testo.it
ARIA CONDIZIONATA
MARIEL refrigeranti Luciano e Alberto Faccin 28013 Gattico Tel. 0322/838319 www.mariel.it
RECIR riscaldamento e condizionamento Giovanni Migliori 00159 Roma Tel. 06/43534503
NIPPON GASES REFRIGERANTS SRL gas refrigeranti e servizi ambientali Paolo Tirone Tel. 02/77119261 Matteo Mangiarotti Tel. 346/0433774 20159 Milano www.nippongases.it
TERMOIDRAULICA AGOSTINI accessori condizionamento Fabrizio Agostini 00178 Roma Tel. 06/7183958 www.t-agostini.com
ENTI CERTIFICATORI
SINTECO SRL chemical products & plant solutions Alberto Giavardi 28069 Trecate (NO)-Italy Tel. +39 0321 770724 a.giavardi@sinteco-srl.com www.sinteco-srl.com
CEPAS ente certificatore Eleonora Motta 20126 Milano Tel. 02/270911 www.cepas.it
ENERGIE RINNOVABILI CLER ENERGIE ALTERNATIVE installazione solare fotovoltaico Giovanni Filippi 15033 Casale Monferrato Tel. 0142/454216 www.clersrl.it
ASSOCIAZIONI EFCTC associazione che rappresenta i produttori di idrofluorocarburi Angelica Candido B-1040 Bruxelles fluorocarbons@cefic.org www.fluorocarbons.org
INDUSTRIA & formazione /49
NON MOLLA LA PRESA Sistema di serraggio e sblocco rapido per HVAC
Raccordi in pollici per il condizionamento Raccorderia con meccanismo di serraggio e sblocco brevettati per giunzioni sicure di tubo senza saldature e flange, il design permette l’inserimento del tubo tramite semplice pressione ed il disinserimento tramite clip dedicata
Facile serraggio e veloce sblocco del tubo nel raccordo
Distributore ufficiale
fittings
Via del Ponte di Mezzo, 54 - 50127 - Firenze (Italy) Tel. +39 055 334101 Fax +39 055 3442956 P.IVA 05442140488 www.core-equipment.it - info@core-equipment.it
Dai valore al tuo rifiuto, scegli
Nippon Gases Refrigerants, pensiamo a tutto noi!
RIGENERAZIONE O SMALTIMENTO
INVIO RECIPIENTI “Recovery Cold”
VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO
ANALISI
1
5
2
4
3
RECUPERO DEL GAS ESAUSTO
GESTIONE DOCUMENTI E RITIRO DEL RIFIUTO
Vi aspettiamo a MCE Mostra Convegno EXPOCOMFORT 2022 dal 28 giugno al 1° luglio al padiglione Pad 22 - Stand N49
Per maggiori informazioni
nippongases.it
Seguici su:
6
invisibilemavero.it
Scopri il Servizio EASY EcoStar per gestire al meglio il tuo rifiuto
IQ MODULE
ECOLINE
ECOLINE+
ECOLINE+
OPTIONAL VARIPACK
COMPRESSORI ECOLINE. I LEADER DEL MERCATO NEL CO 2 3/h.
reciprocating_compressors // bitzer.de/varipack_en
2 sono La serie ECOLINE+