Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 8-2020

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Air conditioning and Refrigeration European Association

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ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO

LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.442

LA REFRIGERAZIONE RAGGIUNGE NUOVE VETTE

Revisione Regolamentazione EU Refrigeranti

ALL’INTERNO

Refrigeranti naturali e sintetici a basso GWP

Pompe di calore ad alta efficienza

Anno XLIV - N. 8 - 2020 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato




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La serie CD di compressori per applicazione transcritica a CO22 è il risultato di oltre tre decenni di ricerca costante e di consolidata esperienza dell’altamente qualificato gruppo di Ingegneri Dorin. L'affidabilità, la sostenibilità e l'efficienza di queste macchine fanno di loro il punto di riferimento per il mercato globale CD600 – the largest 6 pistoni, 39,85 - 98,58 m33/h CD400 – the best seller 4 pistoni, 9,48 - 35,47 m33/h CD4 – the newest 4 pistoni, 4.67 - 9.21 m33/h CD2 – the smallest 2 pistoni, 1,60 - 4,60 m33/h Soluzioni Eco-Friendly per sistemi a catena del freddo Fai tutto con i compressori a CO2 Dorin!

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La nostra qualità, efficienza, affidabilità e sostenibilità non sono mai andate in quarantena!


NUMERO 8 / OTTOBRE 2020

Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

n. 442 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00

Sommario

La refrigerazione raggiunge nuovi obiettivi 6 Editoriale: M. Buoni - Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo

12 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini

Domande Frequenti tratte dai Webinar CSG: “Sistemi transcritici CO 22 Rubrica ad altissima efficienza e Water Loop System”

2

Francesco Mastrapasqua - EPTA

recenti su refrigeranti e sistemi in Giappone 24 Sviluppi Noboru Kagawa - IIR, JSRAE e monitoraggio di sistemi integrati di pompe di calore per 29 Installazione edifici ad alto consumo energetico Armin Hafner - Norwegian University of Science and Technology Silvia Minetto - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per le Tecnologie della Costruzione Giacomo Tosato - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per le Tecnologie della Costruzione

di base del condizionamento dell’aria 33 Principi Differenti approcci nella manutenzione del circuito frigorifero tra piccoli e grandi impianti di climatizzazione P. Fantoni - 216° Lezione

gestione degli impianti di refrigerazione ad ammoniaca 35 La Paolo Almirante - Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari

di base sulle tecniche frigorifere 40 Concetti Considerazioni sulla valvola d’espansione quando si esegue il retrofit da R404A a R449A P. Fantoni - 236° Lezione

42 Ultime Notizie

Monitoraggio dei prezzi degli HFC: i dati del secondo trimestre del 2020 - coronavirus, niente da fare per AHR expo: evento rinviato (forse) a marzo - CMCC, rapporto shock: i cambiamenti climatici minacciano l’Italia, “servono azioni immediate” - Kigali, ancora adesioni: dentro Turkmenistan Kirghizistan, nicaragua, Botswana e Liechtenstein - superbonus 110%, ecco i decreti attuativi - Partiti i lavori per la nuova Regolamentazione F-Gas Europea! - Le proposte di AREA per la prossima revisione F-Gas - Nuova Regolamentazione F-Gas, aperta la consultazione pubblica - REAL Alternatives 4 LIFE, ora è tutto pronto: già conseguiti grandissimi risultati sulla formazione per i refrigeranti a basso GWP! - ATF, conclusa l’assemblea annuale: rinnovato il direttivo, maggior rilievo alle pompe di calore - Sondaggio: la grande distribuzione rispetta le normative F-Gas? - REFRIGERA 2021: diventa protagonista della fiera dedicata alla catena del freddo - Ex-Embraco (Riva di Chieri-TO) e ACC-wanbao (MelBelluno) si uniscono: una newco per salvare 700 posti di lavoro - EIA, un’infografica per comprendere meglio le alternative agli HFC - Ozone For Life: il 16 settembre è stato il world Ozone Day - Emissioni, l’Europa spinge per un taglio netto: -60% entro il 2030 - Scuole, ventilazione e riapertura in sicurezza: le principali associazioni fanno il punto della situazione - IEC: proposto l’aumento delle cariche di idrocarburi nei climatizzatori domestici - EIA spinge per l’R290 nei climatizzatori split: l’obiettivo è sostituire gli HFC - incendi USA, l’allarme del governatore della California: “il climate change è realtà, venite a vedere con i vostri occhi” - USA, sempre più vicino il phase down degli hFC - Coronavirus: da ASHRAE, una guida per aiutare scuole e università a riaprire.

43 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentesima) - A cura di P. Fantoni

49 Ditte collegate INDUSTRIA & formazione /5


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

La refrigerazione raggiunge nuovi obiettivi

Marco BUONI Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 26 Associazioni europee 22 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo

L’intera cold chain, in senso lato includendo tutto il freddo, refrigerazione e aria condizionata, oggi, sta seguendo con grande attenzione quello che promette di essere un punto di svolta fondamentale per l’intero settore: la revisione della Regolamentazione F-GAS, che determinerà in modo radicale il modo in cui le aziende e i Tecnici europei dovranno comportarsi negli anni a venire. I nodi da risolvere sono molti: il regolamento, per quanto efficace, ha alcuni limiti e deve essere aggiornato per tenere conto dei cambiamenti tecnici degli ultimi anni, ma deve anche trovare il modo di diventare maggiormente incisivo. Sono infatti molti, per esempio, gli stakeholders ad aver evidenziato lacune nell’applicazione di regole e sanzioni, che hanno avuto come conseguenza non solo il prosieguo senza sosta delle attività di contrabbando dei gas refrigeranti illegali, con tutte le conseguenze che ne derivano (maggiore rischio di incidenti, finanziamento della criminalità organizzata, danni ambientali), ma anche un certo grado di inadempienza da parte della grande distribuzione. È proprio per questa ragione che ATF, Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, sta indagando tra i Tecnici della Refrigerazione per

capire se, e con quale frequenza, i centri commerciali dedicati al “Fai da Te” violino le normative vigenti: sono purtroppo molte le segnalazioni pervenute in merito a vendite a privati o a installatori non in regola con i patentini, spesso anche senza informare correttamente il cliente, talvolta addirittura ignaro dell’esistenza di una normativa di riferimento. Un altro punto fondamentale riguarda la formazione: al momento le Nazioni europee non hanno un regolamento comune, diffuso e univoco, ma tra le varie normative sono presenti differenze radicali, in particolar modo in merito alla durata delle certificazioni. Anche a fronte di queste considerazioni, AREA, l’associazione Europea che riunisce al suo interno 25 associazioni nazionali, presenterà alla Commissione Europea una serie di considerazioni e commenti per aiutare a concludere il percorso di revisione, fermo restando l’assoluta necessità di contribuire alla riduzione delle emissioni che contribuiscono all’Effetto Serra: in particolar modo l’Associazione spingerà affinché la nuova regolamentazione tenga conto del ciclo di vita degli impianti, di una maggiore considerazione del TEWI, delle ingenti problematiche legate al tra-

Consumo totale di gas fluorurati in EU. Il grafico di sinistra mostra che le quantità in peso sono diminuiti a vantaggio di soluzioni naturali. Il grafico di destra mostra che, in CO2 eq, grazie alle quote HFC, c’è stata una riduzione del 44% dal 2017. 6/ INDUSTRIA & formazione



LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

sporto marittimo e anche ai costi economici e sociali per contribuenti e consumatori, un elemento fondamentale soprattutto nel difficile scenario conseguente alla pandemia di Covid-19. Se da un lato l’intera filiera attende l’esito della nuova regolamentazione, dall’altro finalmente si sta riattivando per tornare, lentamente e con la dovuta prudenza, alla normalità, dopo il lunghissimo lockdown innescato dalla diffusione del virus. Anche i centri di formazione, finalmente, con le dovute precauzioni possono tornare ad accogliere i Tecnici del Freddo: è con questo spirito che il Centro Studi Galileo, più eminente autorità nel settore, ha lanciato la campagna #TorniamoInClasse. #TorniamoInClasse verterà su un binomio tanto semplice quanto efficace: la teoria a casa, la pratica da noi! I Tecnici potranno sfruttare i corsi in formazione a distanza

per la parte teorica, poi spostarsi in laboratorio, uno alla volta con il solo docente presente e obbligo di mascherina e igienizzazione delle mani, per la parte pratica dei corsi, un passo fondamentale verso la riapertura a pieno regime. Nel corso del lockdown i corsi e le attività non si sono fermati: con la Formazione a Distanza e online, oltre che con i webinar e gli eventi virtuali, il Centro Studi è rimasto operativo e attivo, continuando nella sua opera di divulgazione della conoscenza e restando al fianco dei Tecnici e dei suoi partner, mettendo a disposizione le sue grandi risorse e l’immenso network (decine di migliaia di Tecnici ed esperti in Italia e all’estero) per sfruttare la sosta obbligata come un momento di approfondimento e accrescimento delle competenze, continuando a diffondere e distribuire anche la rivista, Industria e Formazione, senza sosta.

La grandissima volontà di tornare a pieno regime è anche al centro di Chillventa eSPECIAL, fiera virtuale che dal 13 al 15 ottobre mette in contatto esperti e tecnici da tutto il mondo per un grandissimo evento virtuale, cui hanno aderito le più autorevoli realtà del settore, tra cui anche AREA, Centro Studi Galileo e ATF. Se partecipare a un evento dal vivo, con decine di migliaia di persone al chiuso, è ad oggi ancora troppo rischioso, l’incredibile resilienza del settore, e soprattutto degli organizzatori, ha portato a optare per un evento digitale, che garantisse in ogni caso a tutti la possibilità di tornare a incontrarsi, anche solo virtualmente, nell’attesa di poter tornare a farlo di nuovo di persona.

IL FUTURO DELL’AFRICA SARÀ IL FREDDO. Il 24 SETTEMBRE COSTITUITA LA PRIMA ASSOCIAZIONE PAN-AFRICANA. Può sembrare un paradosso, ma in Africa gli sprechi alimentari sono estremamente più alti che in Europa, negli Stati Uniti o nelle zone del cosiddetto “primo mondo”. Una delle principali ragioni per le quali si è arrivati a questa situazione è da andare a ricercare nella grandissima difficoltà di trasportare e conservare gli alimenti dopo che questi sono stati prodotti: i cibi faticano ad arrivare sulle tavole, deteriorandosi spesso durante il trasporto o quando rimangono troppo a lungo nei magazzini. Per dare le dimensioni del fenomeno, stando all’UNIDO (2015), in Africa il 70% dei raccolti viene sprecato a causa delle difficoltà di conservazione degli alimenti, dovuta all’inadeguatezza della Catena del Freddo. La scarsa diffusione di impianti HVAC/R (Heating, Ventilation, Air Conditioning and Refrigeration) pienamente funzionanti non permette alla filiera alimentare

8/ INDUSTRIA & formazione

di operare al meglio, e non si tratta dell’unico problema: gli ambienti di lavoro e domestici sono meno confortevoli, senza adeguati impianti di climatizzazione e ventilazione dell’aria, ed è impossibile mantenere pienamente operativi i data center che garantiscono il corretto funzionamento della rete internet. Inoltre, molti vaccini e farmaci necessitano di essere conservati a basse temperature, e l’impossibilità di conservarli correttamente ne impedisce una corretta e capillare distribuzione È con questa grande intuizione che, al culmine di un lavoro durato anni, Madi Sakandé, biologo del Burkina Faso trapiantato in Italia, ove è diventato imprenditore di successo (nel 2016, è stato nominato Imprenditore Immigrato dell’anno ai MoneyGram Awards) e ha iniziato a collaborare con il Centro Studi Galileo, ha fondato ed è diventato Presidente di

U-3ARC, Union of Associations of African Actors in Refrigeration and Air Conditioning, associazione che ha riunito sotto un’unica bandiera 29 diverse realtà provenienti da ogni angolo del continente africana. “Il freddo, la chiave dello sviluppo sostenibile”: questo è lo slogan scelto dalla nuova associazione, che ricoprirà un ruolo assolutamente strategico: si tratterà infatti dell’unico interlocutore in Africa nel settore HVAC/R,


C4R è un progetto di marketing internazionale con durata triennale (2018 – 2021) che, grazie al sistema Epta FTE – Full Transcrictical Efficiency, contribuisce a sostituire i refrigeranti HCFC e HFC con CO2 transcritica, in maniera semplice, efficiente ed affidabile, ovunque nel mondo, con qualsiasi temperatura esterna, assicurando il 10% di risparmio energetico e il 20% di risparmio nei costi di installazione e manutenzione.

È parte del programma Europeo LIFE 17 che comprende numerosi progetti per combattere il cambiamento climatico

TECNOLOGIA FTE SEMPLICE GLOBALE INDUSTRIALE

AFFIDABILE

Il cuore del progetto C4R è la tecnologia FTE nella versione 2.0 che permette una completa sostituzione dei vecchi refrigeranti con CO2, un fluido naturale, non tossico e non infiammabile in maniera semplice, efficiente e affidabile, in qualsiasi condizione climatica e dovunque nel mondo. Nella versione 2.0 l’FTE Full Transcrictical Efficiency è integrato nella centrale per garantire un minor ingombro e la riduzione dei tempi di installazione e avviamento, eliminando inoltre la necessità di spazio aggiuntivo nella sala macchine per l’alloggiamento del ricevitore di liquido. ETE Extreme Temperature Efficiency è una nuova tecnologia Epta che può essere combinata anche a FTE, per incrementare ulteriormente l’efficienza del sistema alle temperature più estreme, e garantisce il funzionamento dell’impianto a CO2 transcritico ad ogni latitudine, anche su impianti non booster, e in applicazioni di refrigerazione industriale.

Il progetto Life C4R riceve fondi dall’Unione Europea secondo l’accordo di sovvenzione n° LIFE 17 CCM/IT/000120 Le informazioni e i punti di vista contenuti nel presente Avviso sono quelli dell’autore/degli autori e non rispecchiano necessariamente l’opinione dell’Unione Europea. Né le istituzioni né gli enti dell’Unione Europea né alcun altro soggetto agisca per loro conto possono essere ritenuti responsabili dell’utilizzo delle informazioni ivi contenute.

www.carbon4retail.eu


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

e la sua attività sarà molteplice: non solo diffondere nuove e più efficienti metodologie di lavoro, ma anche sviluppare programmi di formazione, favorire l’accesso dei professionisti africani alle nuove tecnologie, promuovere rapporti di solidarietà tra i tecnici, incrementare la cooperazione con gli istituti di formazione superiore in materia di refrigerazione, creare rapporti stabili con le reti internazionali di tecnici della refrigerazione e promuovere l’uguaglianza di genere. Non solo: la comunicazione giocherà un ruolo fondamentale, con la costruzione di adeguate risorse web e la partecipazione ai principali eventi del settore. Fondamentale sarà l’apporto della formazione: i Tecnici dovranno disporre delle competenze necessarie per operare al meglio sugli impianti e per maneggiare i gas in sicurezza, adattandosi agli standard internazionali e costruendo una nuova generazione di professionisti competenti e qualificati. Lo scopo di U-3ARC è quello di aiutare le imprese e i Tecnici a portare l’Africa verso una nuova era per l’intera cold chain del continente,

fornendo assistenza e supporto e puntando molto sull’accrescimento delle competenze dei Tecnici del Freddo: Madi Sakandé, in prima persona, è da anni uno dei più apprezzati docenti del Centro Studi Galileo, con il quale ancora oggi organizza corsi internazionali con la collaborazione delle Nazioni Unite (l’ultimo si è svolto dall’8 al 10 settembre a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso). L’esperienza maturata dal dr. Sakandé al fianco del Centro Studi Galileo lo ha portato a collaborare non solo con le Nazioni Unite, aiutando a organizzare e promuovere i corsi internazionali nelle regioni africane, ma anche con AREA, associazione Europea dei Tecnici del Freddo che raccoglie al suo interno 25 associazioni da 22 nazioni: è stato proprio il modello di AREA, il cui Presidente, Marco Buoni, è anche Direttore dello stesso Centro Studi Galileo, a fornire il modello perfetto cui ispirarsi per la costruzione di U-3ARC, che AREA ha aiutato e supportato sin dall’inizio. L’interesse intorno a U-3ARC sta crescendo esponenzialmente, a partire dal successo riscontrato dalla prima

NUMERO 8 / OTTOBRE 2020

assemblea generale, che si è svolta dal 24 al 26 settembre 2020, tanto nelle sedi istituzionali quanto in videoconferenza, via Zoom: non solo Madi Sakandé e una sua delegazione sono stati ricevuti da Roch Marc Christian Kaboré, presidente del Burkina Faso, ma il Centro Studi Galileo è stato contattato dal Ministero degli Esteri per valutare come gli obiettivi U-3ARC potrebbero integrarsi con quelli delle aziende italiane, che potrebbero disporre delle risorse e del know-how necessario a portare avanti ampi progetti di collaborazione. Il Centro Studi Galileo ha una lunghissima storia di collaborazione con l’Africa: già negli anni ’70 e ’80, delegazioni dal Congo e da numerose nazioni hanno raggiunto le sedi italiane del Centro per perfezionare le proprie competenze, e riportare a casa un modello efficiente e una serie di nuove competenze per costruire realtà forti e durature, lo stesso principio che, oggi, muove l’associazione di Madi Sakandé.

Roch Marc Christian Kaboré, presidente del Burkina Faso, riceve il coordinatore dei corsi con le Nazioni Unite del Centro Studi Galileo in Africa, Madi Sakandé, ora anche presidente dell’associazione Africana dei Tecnici del Freddo, U-3ARC, nel corso di una visita organizzata durante il primo congresso ufficiale dell’Associazione. Con 29 nazioni aderenti, U3ARC si appresta a diventare un interlocutore fondamentale per il settore HVAC/R africano e internazionale.

10/ INDUSTRIA & formazione


SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO RECYCLING AND RECOVERY SYSTEMS RECYCLING RECOVERY SYSTEMS F-GAS REGULATION -AND PHASE DOWN Dal 2018 in poi, il regolamento 517/2014) F-GAS REGULATION - PHASE (EU DOWN

€ SAVE THE PLANET SAVE THE PLANET

sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle di HFC nell’UE. Dalquantità 2018 indisponibili poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle From 2018 onwards, EUnell’UE. F-Gas Regulation quantità disponibili di the HFC (EU 517/2014) creates massive cuts in the2018 available quantities HFCsRegulation in the EU. From onwards, the EUofF-Gas (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU. SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppo manometrico riciclato a diagnosi visiva con refrigerante SPY riciclato Manifold with visual diagnosis SPYrecycled with Manifold refrigerant with visual diagnosis with recycled refrigerant

SAVE MONEY SAVE MONEY

SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppocontaminato manometrico a diagnosi visiva con refrigerante SPY contaminato Manifold with visual diagnosis withSPY contamined Manifold refrigerant with visual diagnosis with contamined refrigerant

RECUPERA RICICLA RIUTILIZZA RECUPERA RICICLA RECOVER RIUTILIZZA RECYCLE REUSE RECOVER RECYCLE REUSE

Bombola per recupero refrigerante Bombola per recupero Bottle refrigerante for refrigerant recovery Bottle for refrigerant recovery

Distillatore integrato a controllo di flusso Integrated distillation Distillatore integratosystem with automatic flow control a controllo di flusso Integrated distillation system with automatic flow control

Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza. Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). aumenti dei prezzi e potenziale carenza. L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati essere utilizzato per il servizio fino al 2030. non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.

EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo EASYREC1R-2R / EASYREC-HP EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo Recovery and recycling units EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Recovery and recycling units

The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases and potential shortages. The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases HFCs etc. do not fall under the phase-down. and potential shortages. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled be used for service until 2030. HFCs etc. do not fall under the phase-down. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still be used for service until 2030.


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità. Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO DI TECNICHE FRIGORIFERE BASE TRAMITE FAD EFFICIENT FARM ENGINEERING srl Ascrizzi Maurizio Ghisalba EMA CARS srl Bertani Massimiliano San Pietro Mosezzo

L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studio Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)

INTERNATIONAL KLIMA srl Fabretti Fabrizio San Lazzaro Di Savena ISOCOLD ITALIA srl Filippi Alessandro Lavis NEW SERVICE srls Goddi Gianfranco nuoro ORTENZI RICCARDO Roma VS SPECIAL DESIGN srl Petronzi Marco San Mauro T.Se

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO DI IMPIANTI HVAC E COVID-19 TRAMITE FAD AIR SYSTEM srl Foietta Marco San Giacomo Teglio ARNOCANALI spa Vaccaro Claudio Rignano Arno

COFILAB DI BESSONE Bessone Giacomo Giovanni Beinasco DLB TEK srl Diliberto Gregorio Menfi EDIL ELETTRICA DI GURRIERI Gurrieri Giovanni Castelfiorentino ELETTRO MECCANICA AOSTA srl Inferrera Alessandro Menegolo Mirko Casalloni Stefano Pont S. Martin

Staff Tecnico e commerciale OLAB SRL: tutti promossi! Oltre ai corsi tradizionali, organizzati in Formazione a Distanza e nelle quindici sedi italiane, il Centro Studi Galileo organizza anche corsi ad hoc, per venire di volta in volta incontro alle esigenze delle numerosissime aziende che operano nel settore HVAC/R, fiore all’occhiello dell’industria italiana, che difatti è leader a livello mondiale. 12/ INDUSTRIA & formazione


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

PGS IMPIANTI DI PARRINI ROBERTO sas Parrini Roberto Portoferraio SICURGAS sas D’Aliesio Roberto Avezzano

TECNICI CHE HANNO SOSTENUTO L’ESAME PER LA QUALIFICA DI TECNICO IGIENIZZAZIONE IMPIANTI HVAC TRAMITE FAD DANIELE MAURIZIO Daniele Maurizio Borgo San Dalmazzo

L’attività internazionale del Centro Studi Galileo procede senza sosta al fianco delle Nazioni Unite e di realtà come U-3ARC, l’associazione pan-nazionale che tutela gli interessi dei Tecnici del Freddo lungo tutto il continente africano e di cui è presidente Madi Sakandé, da anni docente e collaboratore del Centro Studi Galileo, qui alle prese con un corso di formazione nella sua nazione natia, il Burkina Faso, Africa subsahariana. Lo scarso impatto della pandemia in Africa permette al corso di poter essere svolto senza eccessive restrizioni. ELKE srl Vanderhenst Max nichelino FACOT CHEMICALS srl Carriglio Marco Capralba

MAURI SERVICE srl Mauri Mariangela Milano

NUOVA SAMER srl Carello Fabio Tetti Di Rivoli

EDIL ELETTRICA DI GURRIERI Gurrieri Giovanni Castelfiorentino GUGLIELMO TERMOIDRAULICA Guglielmo Francesco Melfi IE IMP. ELETTRICI DI RUBINO Simonetti walter Torino

GIANNINI srl Bianco Massimo Milano GNODI SERVICE srl Hamza Tamim Somma Lombardo GUGLIELMO TERMOIDRAULICA Guglielmo Francesco Melfi IE IMP. ELETTRICI DI RUBINO Simonetti walter Torino INSTITUT BIOCHIMIQUE SA Riva Lorenzo Pambio noranco LONGOBARDI DI LONGOBARDI MARCO Delfino Enrico Pinerolo LUMITENSO srl Martinengo Paolo Alba 14/ INDUSTRIA & formazione

Sotto lo sguardo vigile del docente, Simone Portalupi, un Tecnico del Freddo mette in pratica quanto appreso nel corso delle lezioni, effettuando con successo una brasatura, tecnica di saldatura tra le più efficienti, e completando così il percorso di esame. Il conseguimento del PIF – Patentino Italiano Frigoristi è indispensabile per poter maneggiare gli F-Gas.


NUMERO 8 / OTTOBRE 2020 LUMITENSO srl Martinengo Paolo Alba MENDOZA IMPIANTI Mendoza Vergara Angel Ramon Voghera NUOVA SAMER srl Carello Fabio Tetti Di Rivoli SICURGAS sas D’Aliesio Roberto Avezzano

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO E SOSTENUTO L’ESAME PER LA QUALIFICA DI TECNICO IGIENIZZAZIONE IMPIANTI HVAC TRAMITE FAD

Il docente Gianfranco Cattabriga, dall’Italia, durante una lezione da remoto destinata a Tecnici del Qatar, nell’ambito del progetto Training of Trainers ToT, in collaborazione con le Nazioni Unite. Qui si vede la fase pratica con l’esaminazione delle operazioni che devono essere svolte come da regolamentazione e certificazione Patentino Frigoristi, che in Europa ha già coinvolto oltre 500 mila tecnici ed è modello esportato in tutto il mondo.

ACM DUE srl Amigoni Valerio Curno

AREA 17 ENGINEERING srl Petrucci Massimiliano Sesto F.no

AIR CONFORT SARDO snc Pinna Giuseppe Sassari

BICLIMA srl Bicchielli Pablo Rosignano Solvay

AIRPRO srl Dalle Pezze Simone San Giovanni Lupatoto

CHIAPPARINI CHRISTIAN Cernusco S/n

COGEME NUOVE ENERGIE Giorgianni Valentino Bianchin Massimiliano Rovato

DALMAN srl Magnante Lorenzo Buccinasco

COMAN srl Ciavatta Marco Milano

ERMATECH srl nardino Luca San Prospero

ELLEMME spa Rinaldi Francesco napoli

Un aspirante Tecnico del Freddo alle prese con una delle mansioni più importanti da padroneggiare: il recupero del refrigerante a cui seguono il vuoto e la carica. Una volta concluse le lezioni teoriche, a oggi ancora svolte sfruttando l’utilissima risorsa della Formazione a Distanza, i Tecnici del Freddo possono ora tornare in classe, uno alla volta e in sicurezza, per completare il percorso formativo sotto lo sguardo vigile dei docenti e esaminatori: il Centro Studi Galileo mette a disposizione impianti didattici e strumentazioni sempre all’avanguardia, per garantire qualità formativa sempre eccellente. INDUSTRIA & formazione /15


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NUMERO 8 / OTTOBRE 2020 MORI GIANLUCA Sesto Calende MS DI SANKARI MUSTAPHA Sankari Mustapha S. Ilario Enza ORCA SAS DI M.E. ZUCCA & C Merlo Stefano Torino PERRONE GLOBAL SERVICE srl Zaza Luigi Corato

Un Tecnico del Freddo, nel corso di un esame pratico presso la sede storica di Casale del Centro Studi Galileo, effettua una serie di misurazioni della temperatura di mandata su uno dei molti ed efficienti impianti didattici che possono essere trovati in ognuna delle quindici sedi nazionali. Qui vengono svolte pure operazioni come il controllo delle perdite con cercafughe di ultima tecnologia tarati con perdite calibrate a 5 g/anno. EUROIMPIANTI srl Ortenzi Piero Roma

INRES SCARL Lunghi Luca Sesto Fiorentino

FUTUR SERVICE srl Colasanti Federico Savigliano

ITALTECNICA AM srl Moriconi Luigi Cesenatico

GMG F.LLI BRANDAZZA snc Ziliani Giancarlo Gragnano T.Se

ITC srl Biagi Alberto Guanzate

ITE IDROTERMOELETTRICA DI ZARCONE Zarcone Vincenzo Pezzana LINEA GREEN spa Pirotti Giovanni Cremona

MAURI SERVICE srl Mauri Giorgio Milano

PGS IMPIANTI DI PARRINI ROBERTO sas Parrini Roberto Portoferraio PL IMPIANTI srl Piranda Giorgio Leva Andrea Casale Popolo PROJECT CLEAN GROUP srl iuseppe Trezzano S/N PROJECTAIR srl Bisello Mara Mestrino RAMI SERVICE srl Panceri Claudio Milano SARDA IMPIANTI srl Bortolotti Alessio Arzachena SEAR sas Terrenali Luca Castel Guelfo Di Bologna SF IMPIANTI DI SIAS Sias Francesco Luciano Macomer SISTEMCLIMA DI CASTIELLO Castiello Vincenzo Quarrata SLIZZA GIOVANNI Slizza Massimo Bra SOLIS SPA Innaurato Massimo Casoli

Burkina Faso: nella capitale, Ouagadougou, Madi Sakandé, Presidente dell’Associazione panAfricana U-3ARC, Union of Associations of African Actors in Refrigeration and air-Conditioning, è docente per conto del Centro Studi Galileo di un corso di formazione, ancora una volta in collaborazione con le Nazioni Unite. Nei giorni successivi si è pure organizzata la prima assemblea di costituzione di U-3ARC a cui ha partecipato pure AREA. 16/ INDUSTRIA & formazione

ZAMBOLIN YURI sas Castaldelli Gianni Menaldo Ezio Ivrea


S AV E T H E P L A N E T W I T H U S

Una società di ingegneria e di produzione, dedicata alla protezione dell‘ambiente attraverso soluzioni innovative.

Utilizzando l’aria, il refrigerante più naturale esistente, forniamo la soluzione più ecologica ed efficiente per temperature da - 40 ° C a - 160 ° C.

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CORSO CERTIFICAZIONE AZIENDA A CASALE MONFERRATO CICCARELLO CICCHINO ANGELO snc Ciccarello Cicchino Roberto S. Stefano Belbo DANIELE MAURIZIO Daniele Maurizio Borgo San Dalmazzo DEL FREO IMPIANTI Del Freo Gianluca Tagliolo M.To DUVI scrl Manigrasso Davide Bologna ENJOY ENERGY Tomasi Massimiliano Trento GALVANI srl Melotti Giancarlo San Giovanni Lupatoto GHIANI GIOVANNI ANDREA Macomer GRUPPO DI FELICE srl Di Felice Francesco Pineto

#TorniamoInClasse! Con la riapertura delle strutture scolastiche, anche il Centro Studi Galileo è potuto tornare ad accogliere i Tecnici del Freddo in laboratorio, in sicurezza e nel pieno rispetto delle normative vigenti: nella foto, il docente Roberto Ferraris, nella sede di Casale Monferrato, una delle 15 sparse su tutto il territorio nazionale, verifica che l’allievo utilizzi le strumentazioni a disposizione nel modo corretto. Il Tecnico del Freddo, alla riapertura dei laboratori post-lockdown, mette in pratica quanto appreso nei giorni precedenti nel corso di una sessione d’esame, al termine della quale conseguirà il PIF, Patentino Italiano Frigoristi. I Tecnici, uno alla volta e dotati di mascherina, nel rispetto delle norme e in piena sicurezza, possono finalmente tornare in classe. IMA GROSSETO srl Marinoni Mattia Grosseto

IMPRESA UNO snc Rossetti Micaela Genova

POLARE srls Foglietti Massimo Roma

IMPIANTI DI DONOS OLEG Donos Oleg Casalecchio Reno

MONDINO IMPIANTI Mondino Piergiorgio Cercenasco

PRIMIANO IMPIANTI Primiano nicolas Asti SMERAGLIA F.LLI snc Tortorici Santino Ribera

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SUGLI IMPIANTI A IDROCARBURI TRAMITE FAD BURLODGE srl Marino Pietro Rivola Marco Seriate Per svolgere al meglio il proprio lavoro, un Tecnico del Freddo ha necessità di operare sempre con dati precisi: per questa ragione, il Centro Studi Galileo mette a disposizione degli allievi i migliori e più moderni strumenti, aggiornando costantemente i materiali didattici e garantendo che la formazione avvenga sempre in modo preciso e sicuro. In particolar modo nella foto si vede che per il vuoto corretto deve essere usato un vacuometro e il semplice manometro non è sufficiente per misurare i micron. Gli strumenti e le apparecchiature di ultima tecnologia sono a disposizione dei partecipanti come manometri e termometri digitali anche wireless, recuperatori e bombole, tutti perfettamente tarati e funzionali. 18/ INDUSTRIA & formazione

CEREA PIETRO Anzano Del Parco FARKO sas Kolhaupt Armin Laion



LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

FRANKE spa Pizzini Fabio Manica Stefano Fucci Marco Bitturini Alessandro Peschiera Del Garda KLIMA TEAM srl Ventisette Jerry Bettuzzi Simone Savignano Panaro KLIMATECHNIK srl Minisini Andrea Majano LA TERMOIDRAULICA DI DI BIASE G. Di Biase Giuseppe Campobasso RIGHI sas Righi Marco Arco SPLENDIDO ROBERTO Cavallino

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE BASE TRAMITE FAD ADECCO ITALIA spa Timis Gheorghe Istrate Milano

Lo Staff Tecnico e commerciale OLAB SRL, al termine di un corso ad Hoc organizzato presso il loro stabilimento, ha ricevuto gli attestati che confermano il superamento con successo del Corso Base sulle Tecniche Frigorifere, svolto con il docente del Centro Studi Galileo Gianfranco Cattabriga. I corsi ad hoc, circa 50 edizioni all’anno, vengono realizzati direttamente all’interno delle sedi aziendali con programmi personalizzati sulle esigenze aziendali. Molto richieste ora sono le conoscenze sui nuovi refrigeranti e la loro sicurezza, A2L, EN378, CO2, HC etc… BEBI srl Bertini Federico Firenze DIPIETROGROUP srl Trovato Bartolomeo Renna Giovanni Citta’ Giardino-Melilli METALTACKsrl hajdic Almin Gorizia

SIRAM spa Di Fabio Ivan Milano SYNERGIE CAD INSTRUMENTS srl Sinarezi Julian Palmieri Raul Di Lello Stefano Chiari

TECNICI CHE HANNO SEGUITO LEZIONE DI PRATICA DI BRASATURA A ROMA CASTELLUCCI ALEX M.S.G. Campano

Da anni, il Centro Studi Galileo ha implementato la Formazione a Distanza tra le opzioni destinate alla formazione dei Tecnici del Freddo, portando i suoi oltre quarantacinque anni di esperienza in tutto il mondo: questo ha permesso di mantenere corsi e docenti operativi nel corso di tutta la pandemia, continuando il lavoro di diffusione e condivisione della conoscenza a livello mondiale.

20/ INDUSTRIA & formazione


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NUOVA RUBRICA: Domande frequenti tratte da Webinar | “Sistemi transcritici CO2 ad altissima efficienza e Water Loop System ” Francesco Mastrapasqua | EPTA

Quali sono le pressioni medie di esercizio di questi impianti? Gli impianti con tecnologia FTE2.0 ed ETE lavorano alle stesse pressioni di un qualsiasi impianto a CO2 transcritica. Sono più alte rispetto a quelle caratteristiche degli hFC, lavorando tra i 60 e i 120 Bar, che oggi corrispondono a una componentistica dedicata e progettata per lavorare a queste pressioni. non ci sono rischi, contrariamente a quanto molti pensano, e si tratta di impianti sicuri e certificati.

Per Epta la CO2 è interessante anche per sistemi industriali? Certamente. La tecnologia ETE è ideale per le applicazioni industriali, garantendo prestazioni invariate anche a temperature altissime e modalità di risparmio energetico tutto l’anno.

A parità di volume refrigerato, consuma di più la CO2 o il Propano? Entrambi si caratterizzano per l’elevata efficienza ed il massimo rispetto per l’ambiente, dato che hanno un GwP quasi nullo.

Negli impianti industriali, l’ammoniaca risulta più performante della CO2, quali sono i pro e i contro dei due sistemi? L’ammoniaca, pur essendo un refrigerante dalle ottime prestazioni, a differenza della CO2 è tossica.

Quali sono le Temperature massime e le pressioni massime per impianti a CO2 di ultima generazione? Pressione massima circa 109 bar, temperatura massima circa 130 °C, per garantire il corretto funzionamento dei compressori ed evitare il deterioramento dell’olio di lubrificazione. FTE in particolare riduce le temperature di scarico dei compressori, garantendone un significativo allungamento della vita media. Gli impianti, ad oggi, sono in grado di lavorare a qualsiasi temperatura esterna.

Avete considerato tra le opzioni l’applicazione del multieiettore? Rispetto al multieiettore, FTE ed ETE sono preferibili per la loro semplicità di installazione, avviamento, ottimizzazione e manutenzione. L’eiettore permette di affrontare la CO2 a tutti i climi, ma le soluzioni FTE ed ETE garantiscono maggiore semplicità, soprattutto in Paesi nei quale le soluzione complesse possono avere difficoltà di applicazione.

L’Europa, con i suoi costruttori leader nelle tecnologie fluidi naturali, non dovrebbe esportare sistemi con GWP superiore a X. Perché non viene fatto un patto d’onore tra i costruttori per fare questo? Epta esporta in tutto il mondo sistemi di refrigerazione naturali a CO2 e R290 propano, entrambe soluzioni sostenibili e rispettose dell’ambiente. Diverse aziende italiane sono impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici, usando refrigeranti naturali a bassissimo GWP come CO2 e Propano, recuperando e rigenerando impianti a 404 per fare retrofit e passare a refrigeranti meno inquinanti. L’Europa ha la massima concentrazione di aziende che producono refrigeranti generali al mondo.

È opportuno installare compressori di potenza esuberante e funzionanti prevalentemente a bassa velocità? La buona lubrificazione ne potrebbe risentire? Un dimensionamento dei compressori non corretto è sconsigliabile per tanti motivi, fra cui la problematica dell’olio.

Cosa ne pensa del Water Loop System? EPTA ha una gamma completa di prodotto waterloop, a refrigeranti naturali, che semplifica l’installazione non necessitando di una sala tecnica. È una tecnologia semplice e facile da mantenere, che potrebbe facilmente diffondersi in tutto il mondo.

Quali attrezzature servono per la manutenzione di questi impianti? I componenti e le attrezzature sono gli stessi comunemente usate dai frigoristi, pensate e adattate alle pressioni della CO2, che può anche essere rilasciata in atmosfera. Presenta anche meno vincoli burocratici rispetto agli F-Gas.

Qual è il range di potenza tipica per applicazioni FTE? FTE non ha limiti di potenza, ma richiede che vi siano anche utenze in bassa temperatura.

Ci sono applicazioni della tecnologia al sud Italia? Le applicazioni in Sud Italia sono numerosissime ed i risultati ottimi in termini di performance, affidabilità ed efficienza, ad esempio in Puglia e in Sicilia. Non si registrano perdite di performance nemmeno nei mesi estivi, con i picchi di calore.

22/ INDUSTRIA & formazione

Foto di un recente webinar EPTA consultabile sul canale youtube di CSG, in basso a destra Francesco Mastrapasqua


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Sviluppi recenti su refrigeranti e sistemi in Giappone Introduzione

Noboru Kagawa Professore, Dip. Meccanica. Sys. Ing., Accademia nazionale della difesa EC, membro MC, Istituto internazionale di refrigerazione, Presidente IIR, società giapponese degli ingegneri di refrigerazione e climatizzazione, JSRAE

Nel settore della refrigerazione e della climatizzazione, il refrigerante è un fattore importante che influenza le prestazioni delle apparecchiature. Con l’aggravarsi dei problemi ambientali globali diviene necessario prestare attenzione all’influenza che i refrigeranti hanno sull’ambiente e in particolare il loro contributo al riscaldamento globale. Per preservare l’ambiente globale, è necessario prendere misure il più rapidamente possibile. I refrigeranti sono approssimativamente classificati in due gruppi: composti sintetizzati contenenti atomi di fluoro nella struttura molecolare, i cosiddetti fluorocarbu-

ri; e refrigeranti naturali come anidride carbonica, ammoniaca, propano, isobutano e aria. Le sostanze che causano il riscaldamento globale, i cosiddetti gas a effetto serra rilasciati nell’atmosfera sono grossolanamente suddivisi in anidride carbonica, protossido di azoto, metano e HFC, perfluorocarburi (PFC), esafluoruro di zolfo (SF6) e trifluoruro di azoto (NF3), così come HFCs e HCFC insaturi (idroclorofluorocarburi), le cosiddette idrofluoroolefine (HFO). Nonostante siano emessi in quantità minori rispetto agli altri gas serra principali, se gli hFC continuano a essere rilasciati nell’atmosfera, la temperatura media aumenterà di circa 0,4 K entro il 2100.

Tabella 1 Obiettivo di GWP e anno per i prodotti di refrigerazione e condizionamento

1. La lettera maiuscola corrisponde alla tossicità e la cifra all’infiammabilità 2. Escluso il tipo montato a pavimento 3. Per autovetture ad esclusione di quelle con una capacità di 11 passeggeri o più

24/ INDUSTRIA & formazione

4. Esclusa la potenza nominale del compressore di 1,5 kW o meno 5. Per nuove spedizioni in un deposito refrigerato di 50.000 m3 o più 6. Per schiuma spray per i materiali di costruzione della casa 7. Ad eccezione delle applicazioni non infiammabili


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Tabella 2. Sostanze componenti di nuove miscele di refrigeranti

Accordo di Parigi e Emendamento di Kigali L’accordo di Parigi, adottato dalla COP21 nel 2015 come misura riguardante la questione dei gas a effetto serra, tenta di ridurre l’aumento della temperatura media globale prima della rivoluzione industriale a meno di 2 K. Il Giappone punta a una riduzione del 26% rispetto al 2013 entro il 2030. Con questa promessa, le quattro emissioni di gas inclusi gli hFC dovrebbero essere ridotti a meno di 28,9 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030. L’Emendamento Kigali dei Partecipanti al Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono è stato pubblicato nel 2019 e il consumo di hFC in Giappone di circa 71 milioni di tonnellate di CO2 nel 2011-2013, dovrebbe essere gradualmente ridotto dell’85% entro 2036, il che significa una riduzione di circa 11 milioni di t-CO2. Sviluppo di un nuovo refrigerante e riduzione dello scarico di refrigerante nell’atmosfera Oltre a limitare la produzione di HFC, diventa un fattore chiave importante non scaricarli nell’atmosfera. Si richiede inoltre di sviluppare refrigeranti e attrezzature a basso GWP in modo da diminuire l’impatto sul riscaldamento globale. nel mercato giapponese ci sono molte attrezzature che utilizzano HFC (ad es. Condizionatori d’aria locali, RAC: circa 26/ INDUSTRIA & formazione

Figura1. Ciclo refrigerante dalla produzione alla rigenerazione/distruzione

100.000.000 e condizionatori d’aria per automobili: circa 80.000.000). A causa della grande quantità di perdite di hFC dalle apparecchiature di refrigerazione e condizionamento dell’aria, si rende necessario ridurre le perdite durante il funzionamento dei sistemi, le emissioni durante la loro manutenzione e quando si verifica un guasto, il recupero del refrigerante quando si smaltiscono le apparecchiature. Per promuovere la riduzione delle perdite di HFC, ci sono leggi e regolamenti come quelli che seguono. • La Legge sulla protezione dello strato di ozono attraverso la Regolamentazione delle Sostanze Specifiche • Ri-commercializzazione di specifici elettrodomestici • Legge sulla razionalizzazione dell’uso di fluorocarburi e sulla gestione appropriata • Legge sul riciclaggio dei veicoli fuori uso • Piano di misurazione del riscaldamento globale • L’Azione sull’Uso Razionale dell’Energia, ecc. • Legge sulla sicurezza del gas ad alta pressione Contromisure per problemi ambientali globali Al fine di rispettare queste leggi e regolamenti, lo sviluppo di refrigeranti a basso GWP, l’adozione di refrigeranti a basso GWP in modelli di attrezzature nuovi e già esistenti, la riduzione delle perdite durante il funzionamen-

to/manutenzione delle apparecchiature, il recupero da scarti di attrezzature, la bonifica del refrigerante recuperato incluso quello riciclato e la distruzione di refrigerante non necessario inclusa la ricomposizione, dovrebbero essere promossi tenendo in considerazione il ciclo di gestione del refrigerante dalla produzione alla rigenerazione / distruzione come mostrato in Fig. 1. Inoltre, si raccomanda di adottare misure efficaci riferendo la quantità di refrigerante nel processo principale dal diagramma di flusso). Sviluppo di refrigeranti e apparecchiature a basso GWP: I refrigeranti a basso GWP sono stati sviluppati in base alle leggi e ai regolamenti indicati nella Tabella 1. Tuttavia, i nuovi refrigeranti sono in fase di sviluppo in alcune apparecchiature che includono prodotti non quotati, ad es. congelatori e refrigeratori di medie dimensioni, condizionatori d’aria a pacchetto (PAC) e refrigeranti a flusso/volume variabile (VRF / VRV). Inoltre, anche se sono stati sviluppati, le prestazioni delle apparecchiature utilizzate sono inferiori in termini di emissioni di CO2 durante il funzionamento. Potrebbero esserci problemi riguardanti la sicurezza predisposta dal codice di sicurezza, come combustibilità e tossicità e la stabilità del refrigerante. Alcuni refrigeranti diventano costosi per via dell’approvvigionamento stabile. Inoltre, sebbene gli studi sulle miscele di refrigeranti in cui le sostanze sono miscelate come mostrato nella Tabella 2 abbiano avanzato in veste di


NUMERO 8 / OTTOBRE 2020

nuovi refrigeranti, potrebbero esserci problemi nella gestione e nelle caratteristiche di trasferimento di calore nello scambiatore di calore rispetto alle miscele. Pertanto, il governo giapponese ha istituito alcuni sistemi di sussidi: Accelerare l’introduzione di apparecchiature di refrigerazione naturale a risparmio energetico per la realiz-zazione precoce di una società a basse emissioni di carbonio priva di CFC con l’obiettivo di sviluppare apparecchiature refrigeranti naturali nel campo della refrigerazione; ri-cerca ambientale sul fluorocarburo onnicomprensivo dei costi di promozione finalizzato al miglioramento del tasso di recupero e ricerca aziendale NEDO; sviluppo del metodo di ottimizzazione e valutazione di sistemi di climatizzazione di prossima generazione che possano ottenere un risparmio energetico e una diminuzione di effetti sul riscaldamento globale riguardo la sicurezza e la valutazione del rischio del refrigerante di prossima generazione. Stiamo cercando di promuovere lo sviluppo e l’introduzione di nuovi

Figura2

refrigeranti e attrezzature. Poiché alcuni refrigeranti riempiti in apparecchiature esistenti hanno un GwP molto elevato, è importante provare a cambiarli con refrigeranti a basso GWP, i cosiddetti retrofit e drop-in che vengono promossi in Europa e negli Stati Uniti. Riduzione delle perdite durante il funzionamento dell’apparecchiatura: é necessario indagare sulla

causa. Ci sono molte perdite nel momento dell’installazione di connettori, ecc. e perdite dovute al funzionamento a lungo termine di compressori, scambiatori di calore, tubi ecc. Riduzione delle perdite al momento dello smaltimento delle apparecchiature: è efficace migliorare il tasso di recupero riducendo le emissioni. Sono richiesti lo sviluppo di apparecchia-

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quindi non si possono riconoscere effetti notevoli. Le emissioni tendono ad aumentare e il tasso di recupero non migliora così tanto (fig. 3 e 4). Il consumo di HFC è stato ridotto da 51,5 milioni di tonnellate di CO2 nel 2015 a 49 milioni di tonnellate di CO2 nel 2017 (47 nel 2016). Le quantità di refrigerante rigenerato e distrutto rimangono pressoché costanti (Fig. 5). Conclusioni Figura 3: Rapporto tra impianti dismessi e refrigerante recuperato dagli stessi.

Figura 4: Bonifica e distruzione refrigerazione commerciale e A / C

ture per il recupero del refrigerante e la progettazione di apparecchiature di refrigerazione e condizionamento dell’aria in grado di recuperare facilmente il refrigerante. Rigenerazione del refrigerante recuperato: la bonifica (distillazione, adeguamento del componente dell’apparecchiatura) e il riciclaggio (rigenerazione semplice) del refrigerante a basso GwP recuperato dovrebbero portare a una riduzione della quantità di refrigerante prodotto, alla riduzione della perdita di refrigerante e al miglioramento della velocità di recupero. Distruzione di refrigeranti indesiderati: la distruzione, in particolari refrigeranti ad alto GWP, è efficace. È auspicabile distruggere il refrigerante e usarlo per la produzione di refrigeranti a basso GWP o altri prodotti. Una misura per migliorare il tasso di recupero è quella di ricorrere ai metodi economici. In Giappone al momento non c’è nulla che può essere caratterizzante ad eccezione dei biglietti per il riciclaggio di condizionatori d’aria per automobili e di elettrodomestici in ogni legge e re28/ INDUSTRIA & formazione

golamento, ma in futuro è auspicabile adottare misure per la diffusione dei refrigeranti rigenerati. Efficacia delle misure Non è passato molto tempo dalle normative legali sul riscaldamento globale in Giappone, e ci sono molti impianti esistenti con refrigerante ad alto GwP,

Il riscaldamento globale è la più grande crisi che l’umanità deve affrontare. Per superare questa crisi e costruire un mondo sostenibile, dobbiamo alleviare il problema. Tuttavia, sembra che ci sia una lunga strada da percorrere in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone, dove sono in corso leggi / regolamenti e misure. Per raggiungere il valore limite e l’obiettivo relativo al refrigerante, in ogni paese vengono applicate restrizioni sull’immissione sul mercato di refrigerante, inclusa quella sull’ammontare totale. Tuttavia, lo sviluppo di nuovi refrigeranti GWP per attrezzature di congelamento e refrigerazione di medie dimensioni e VRF / VRV sono ancora nelle loro fasi intermedie. I problemi ambientali nel settore della refrigerazione e del condizionamento dell’aria sono molto seri. Per risolvere questo problema il più rapidamente possibile, le parti interessate dovrebbero impegnarsi per lo sviluppo e la cooperazione nel mondo per sviluppare e sostenere il settore della refrigerazione e della climatizzazione

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NUMERO 8 / OTTOBRE 2020

Installazione e monitoraggio di sistemi integrati di pompe di calore per edifici ad alto consumo energetico

Armin Hafner Norwegian University of Science and Technology, Department of Energy and Process Engineering

Silvia Minetto Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per le Tecnologie della Costruzione

Giacomo Tosato Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per le Tecnologie della Costruzione

Il progetto europeo MultiPACK mira a rafforzare la fiducia per le unità standardizzate di raffreddamento e riscaldamento installate in edifici ad alto consumo di energia, dimostrando la loro fattibilità tecnica, affidabilità e facilità di manutenzione, insieme alle prestazioni energetiche. A tale scopo, vengono utilizzati sei siti dimostrativi, dotati di monitoraggio remoto, in varie località del Sud Europa. Tra questi, tre pompe di calore invertibili, per aria condizionata, riscaldamento e acqua calda sanitaria. Queste unità prevedono l’impiego di eiettori bifase nel circuito frigorifero. Considerando il livello di innovazione dell’applicazione nel mercato, che comprende il circuito avanzato della pompa di calore e la progettazione del circuito dell’acqua, insieme al controllo e alla gestione generale, sono in corso campagne di misurazione, per dimostrare il funzionamento del sistema sul campo e convalidarne le prestazioni, come richiesto da MultiPACK. INTRODUZIONE Negli ultimi anni è stato dedicato un importante sforzo in termini di ricerca e sviluppo per valutare l’impiego di refrigeranti naturali in varie applicazioni. La conoscenza delle proprietà dei fluidi, del loro impatto sui cicli frigoriferi e sui componenti hanno consentito di sviluppare e introdurre sul mercato macchine con efficienza energetica competitiva, perseguendo in termini generali obiettivi di sostenibilità ambientale. È noto che il ciclo transcritico ad anidride carbonica è un’opzione efficiente per le pompe di calore per il riscaldamento di acqua calda sanitaria; l’anidride carbonica offre anche buone prestazioni per il riscaldamento a bassa temperatura, specialmente se applicato a edifici a basso con-

sumo energetico. D’altra parte è fondamentale la consapevolezza delle sfide poste da un’elevata temperatura del fluido al quale viene rigettato il calore. Perciò le unità MultiPACK includono soluzioni tecniche per mitigare le inefficienze del ciclo transcritico, con soluzioni specifiche sia nel caso di riscaldamento e raffrescamento ambiente, che nel caso di produzione di acqua calda sanitaria (ACS). Ad esempio, sono disponibili sul mercato pompe di calore a CO2 per riscaldamento e raffreddamento simultanei. Questi sistemi sono applicati per scopi industriali o commerciali. Anche il recupero del calore per il riscaldamento degli ambienti è una pratica comune, applicata nella maggior parte degli impianti di refrigerazione commerciale a CO2, in combinazione con il raffreddamento degli ambienti. Per ottenere un’elevata efficienza energetica, i compressori ausiliari sono implementati nella tradizionale progettazione dei sistemi booster. In questo modo è possibile eseguire contemporaneamente il riscaldamento e il raffrescamento, insieme alla refrigerazione. In ambito residenziale, la domanda di riscaldamento e raffrescamento è normalmente non concomitante. Ad esempio, la domanda di acqua calda si verifica solitamente al mattino e alla sera. Ci sono edifici in cui la domanda di ACS può essere estremamente elevata in determinati periodi della giornata, come palestre, centri benessere, hotel. Questi edifici sono stati identificati come applicazioni potenzialmente ideali per le pompe di calore a CO2 e l’uso di multieiettori è stato considerato come l’opzione appropriata per affrontare adeguatamente il problema dell’efficienza, specialmente durante le operazioni di raffrescamento. MultiPACK ha l’obiettivo di installare INDUSTRIA & formazione /29


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

tre unità di pompa di calore reversibili con produzione di acqua calda sanitaria e di monitorare e valutare le loro prestazioni. In questo documento verranno descritte due unità e le operazioni della prima pompa di calore. UNITÀ MULTIPACK INSTALLATA IN UN HOTEL IN NORD ITALIA I Fig. 1 Unità Nord Italia-I:lay-out La pompa di calore è installata in un hotel situato in un’area turistica nel nord Italia. È destinata al riscaldamento, raffrescamneto e produzione di acqua calda sanitaria in un hotel aperto durante tutto l’anno. L’unità può beneficiare di acqua di falda come sorgente o pozzo di calore. La pompa di calore dispone di un multieiettore bifase come dispositivo di espansione, in grado di utilizzare i lavori di espansione. Viene implementato un lay-out originale a due evaporatori, in cui il primo è a circolazione naturale mentre nel secondo il fluido è ricircolato dall’eiettore. L’unità è reversibile sul lato acqua, per mezzo di un modulo idronico costituito da valvole a tre vie che possono passare all’acqua di falda o all’impianto HVAC in base alla richiesta dell’edificio in fase di raffreddamento. I ventilconvettori sono installati all’interno delle camere degli hotel, fornendo riscaldamento e raffrescamento, attraverso il circuito dell’acqua. L’acqua calda sanitaria è prodotta dall’unità e accumulata in due serbatoi di acqua calda collegati in serie per favorire la stratificazione. Tale disposizione consente una bassa temperatura di ritorno dell’acqua durante la ricarica; la modalità di stoccaggio dell’acqua calda in caso di ricostruzione completa o di nuove installazioni è proposto in Fig. 3. L’unità prevede due compressori, uno dei quali azionato da inverter. Il layout di sistema semplificato è presentato in Fig. 1, rappresentato nella configurazione di riscaldamento. Il sistema è completamente equipaggiato con sonde di temperatura e pressione, contatori di energia, misuratori magnetici di portata massica sul lato acqua. Set30/ INDUSTRIA & formazione

Fig. 1 Unità Nord Italia-I:lay-out

Qcooling [kw]

Northern Italy I (winter 2019) ACS - Acqua Calda Sanitaria -

Northern Italy I (winter 2019) heating -

Qheating [kw]

-

15.5

QACS [kw]

20.1

-

p1 [bar]

100.5

100.6

p2 [bar]

43.1

43.5

p3 [bar]

38.8

38.7

COP heating

4.0

3.8

tw,in

-

23.7

tw,out

-

47.0

tw,in

17.2

-

tw,out

60.7

-

Tabella 1

heating ACS

te sonde di temperatura PT 1000 sono posizionate prima e dopo i tre scambiatori di calore CO2/acqua, sul lato acqua; insieme a tre misuratori di portata magnetici, per determinare le prestazioni dello scambiatore di calore e l’effetto utile dell’unità. Le sonde di pressione si trovano sul lato di alta pressione (p1), in aspirazione al compressore (p2) e in aspirazione all’eiettore (p3). Delle sonde NTC sono utilizzate per monitorare la temperatura dei vari punti del circuito, incluso il modulo idronico di Fig.1. Il serbatoio ACS è completamente equipaggiato con termocoppie per fornire informazioni sulla stratificazione dell’acqua e sulla temperatura di stoccaggio. Un misuratore di portata massica magnetica è installato anche sull’ingresso dell’acqua di rete, per misurare il consumo di acqua calda sanitaria dell’hotel. I

risultati complessivi del sito misurati durante l’inverno 2018-19 sono riassunti nella Tabella 1. UNITÀ MULTIPACK PER UN HOTEL IN NORD ITALIA II L’unità è attualmente in fase di installazione in un hotel situato nel Nord Italia. L’unità ha il layout presentato in Fig. 2. Provvederà al raffrescamento durante la stagione estiva e al riscaldamento dell’acqua calda sanitaria per tutto l’anno. Sul lato CO2, il sistema MultiPACK è una pompa di calore invertibile. Durante l’inverno l’aria esterna è impiegata come sorgente. Durante l’estate invece il calore viene rigettato all’esterno solo nel caso in cui sia richiesta acqua refrigerata ma i i serbatoi di acqua calda siano completamente carichi. La caratteristica innovativa della pompa di calore


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tori di energia, misuratori di portata magnetici. Quattro sonde di temperatura PT 1000 sono posizionate prima e dopo i due scambiatori di calore CO2/acqua, sul lato acqua, e due misuratori di portata magnetici per la portata di acqua che fluisce attraverso gli scambiatori di calore. Le sonde di pressione misurano i tre livelli di pressione del circuito. Diverse sonde nTC monitorano le temperature, inclusi i serbatoi d’acqua e il modulo idronico. PROPOSTA PER IL SERBATOIO DI STOCCAGGIO DELL’ACQUA CALDA SANITARIA PER UNITÀ DI POMPA DI CALORE MULTIPACK APPLICATE A HOTEL Fig. 2 Unità Nord Italia II, lay-out

MultiPACK è il blocco multieiettore bifase applicato come dispositivo di espansione, in grado di controllare l’alta pressione. Anche per questa installazione, viene utilizzato un layout originale a due evaporatori, in cui il primo evaporatore fornisce acqua refrigerata evaporando la CO2 circolata per gravità. Il secondo scambiatore di calore, raffreddando ulteriormente l’acqua refrigerata, si trova ad un livello inferiore di pressione / temperatura di evaporazione grazie all’azione degli eiettori, che comprimono la portata di aspirazione verso il livello di pressione all’interno del ricevitore.L’unità ha due compressori, uno è azionato da inverter. Quando viene richiesta l’acqua calda sanitaria dall’edificio, il gas caldo scorre nello scambiatore di acqua calda sanitaria e riscalda l’acqua. Successivamente, il refrigerante fluisce verso l’evaporatore esterno (fonte di calore in inverno) passando alla valvola a tre vie situata subito dopo l’eiettore. Quando viene attivata la modalità raffrescamento, la CO2 compressa fluisce attraverso il gas cooler esterno prima di entrare nel multieiettore. Il liquido proveniente dal ricevitore a bassa pressione circola negli evaporatori rispettivamente per circolazione naturale e forzata dall’eiettore, fornendo così un effetto utile di raffreddamento. Il sistema è dotato di strumenti di misura sonde di temperatura e pressione, conta-

La Figura 3 indica come un tradizionale serbatoio per l’accumulo di acqua calda sanitaria non possa es-

Fig.3a MultiPACK : disposizione dei serbatoi. Caso: accumulo vuoto, pompa di calore accesa

Fig.3b MultiPACK: disposizione dei serbatoi. Caso accumulo pieno e pompa di calore spenta.

Fig.3c MultiPACK: disposizione dei serbatoi. Caso pompa di calore spenta e acqua di ricircolo riscaldata dall’acqua accumulata ad alta temperatura.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

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temperatura tra l’acqua all’interno dei serbatoi di stoccaggio e l’acqua circolante di ritorno. Una pompa dedicata fa circolare l’acqua calda attraverso lo scambiatore di calore e riscalda l’acqua circolata fino a circa 55 ° C e viene restituita ad un altro serbatoio di stoccaggio come indicato nella Figura 3b. È importante che i serbatoi di stoccaggio caldi abbiano un diffusore nella connessione di ingresso inferiore. In questo caso la stratificazione può essere mantenuta anche quando viene coinvolta una importante quantità di acqua calda durante i periodi di picco di domanda.

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sere applicato se si vuole mantenere elevata l’efficienza della macchina. Negli edifici ad alto consumo come gli hotel, l’acqua calda viene continuamente fatta circolare in tutto l’edificio per consentire la disponibilità istantanea a qualsiasi utilizzatore. L’acqua viene normalmnete distribuita a 50 °C e ritorna a una temperatura inferiore a causa delle perdite di calore lungo le linee. nel concetto proposto, il riscaldamento dell’acqua ricircolata avviene in due modi. Quando la pompa di calore è in funzione, l’acqua calda viene prodotta a 85°C; prima di immagazzinare l’acqua all’interno dei serbatoi stratificati disposti in serie, l’acqua calda riscalda l’acqua di ritorno dal ricircolo all’interno del scambiatore di calore situato nel serbatoio dell’acqua ricircolata. In caso di serbatoi di stoccaggio completamente carichi, Figura 3b, la pompa di calore smette di funzionare fino a quando non viene richiesta una notevole quantità di acqua calda. Ora il riscaldamento avviene utilizzando la differenza di

Articolo tratto dal 18° Convegno Europeo Richiedere atti e video

L’attività descritta in questo articolo è stata svolta nell’ambito del progetto MultiPACK . MultiPACK è un progetto europeo finanziato dal programma Horizon 2020, con numero identificativo 723137.

SOLUZIONI

ESPERIENZA

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INNOVAZIONE

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Modine impiega tecnologie che permettono l’installazione dei suoi gas coolers anche alle latitudini caratterizzate da un’alta temperatura media dell’aria, come per esempio nelle regioni dell’Europa del sud.

Modine, anticipando i tempi, ha sviluppato

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I sistemi a CO2 consentono di recuperare una parte importante del calore processato, che può essere reimpiegato nel riscaldamento dei fabbricati.

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LEZIONE 216 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Differenti approcci nella manutenzione del circuito frigorifero tra piccoli e grandi impianti di climatizzazione Introduzione

Pierfrancesco FANTONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

Quando si deve intervenire sul circuito frigorifero di un impianto di climatizzazione vanno fatti gli opportuni distinguo sulla base della grandezza dell’impianto stesso. Nei circuiti molto grandi come, ad esempio, quelli dei VRV/VRF non si può prescindere dalle perdite di carico che il refrigerante subisce all’interno del circuito a causa del notevole sviluppo delle tubazioni e dei vari componenti presenti. Pressione di evaporazione delle unità interne Per semplicità possiamo considerare un impianto costituito da qualche decina di unità interne ed una sola unità esterna con unico compressore. Data la conformazione dell’edificio la lunghezza delle tubazioni è supposta aggirarsi attorno ai 100 metri. Peculiarità piuttosto comune dei sistemi VRV/VRF è quella che le unità interne sono caratterizzate dall’avere una propria temperatura d’evaporazione, dipendente anche dal set-point impostato dall’utente. Infatti il liquido che giunge dall’unità esterna espande in maniera diversa in ogni valvola situata all’interno della cassetta di derivazione che correda ogni evaporatore. La temperatura d’evaporazione è correlata al set-point impostato dall’utente all’interno del suo locale. Evidentemente, quindi, ogni unità interna si caratterizza per una sua temperatura d’evaporazione e quindi per una propria pressione di evaporazione. Quindi, pur essendo alimentate dalla stessa linea del liquido, le unità interne sono caratterizzate dall’avere una pressione di lavoro che può differire dalle altre. La linea di aspirazione è unica, essendo unico il compres-

sore. La pressione di aspirazione del compressore si attesta ad un valore che non può essere superiore a quello della minima pressione di evaporazione che si ha tra tutte le unità interne funzionanti. Pressione di aspirazione In realtà la reale pressione di aspirazione del compressore è ancora più bassa della minima pressione di evaporazione delle varie unità interne. Questo perchè nel tragitto evaporatore-compressore il refrigerante subisce delle perdite di carico. Come già s’è detto la volta scorsa, le perdite di carico dipendono da diversi fattori come la velocità del fluido frigorifero all’interno delle tubazioni, dal diametro della tubazione stessa, dalle caratteristiche della sua superficie interna, dalle caratteristiche fisiche del refrigerante. Perdite di carico e lunghezza equivalente delle tubazioni Oltre a quelli appena citati, esiste un altro elemento molto significativo che incide sulle perdite di carico: è la lunghezza equivalente della tubazione che collega le unità interne al compressore. La lunghezza equivalente è determinata dalla effettiva lunghezza della tubazione a cui vanno aggiunte tutte le perdite di pressione localizzate che il refrigerante incontra durante il suo cammino. Tali perdite localizzate si verificano quando il refrigerante deve attraversare i vari componenti del circuito frigorifero come, ad esempio, curve, sifoni, giunti di derivazione (vedi figura 1), collettori (vedi figura 2), ecc. Per poter quantificare in termini più comodi per i calcoli di progetto, le INDUSTRIA & formazione /33


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Figura 1 – Giunto di distribuzione per impianto VRV/VRF

interna al compressore ha una lunghezza equivalente, supponiamo, di 100 metri allora registriamo una perdita di pressione non indifferente che possiamo tradurre in una diminuzione di temperatura di saturazione anche di 15-20 °C. Evidentemente, se con il manometro ci colleghiamo alla bassa pressione del circuito frigorifero in corrispondenza dell’aspirazione del compressore non misureremo una pressione di 9 bar, ma una pressione molto inferiore, di circa 5 bar Surriscaldamento

Figura 2 – Collettore per impianto VRV/VRF

perdite di carico localizzate nei vari componenti vengono tradotte in lunghezze equivalenti: ogni singola perdita di pressione che si ha nel componente viene tramutata nella lunghezza di un tratto di tubazione “immaginario” in grado di provocare la medesima perdita di pressione del componente in questione. Con questo artificio risulta così possibile aggiungere alla reale lunghezza della tubazione tutti quei tratti di tubazione virtuali che sono originati dalle perdite di carico nei vari componenti. Per ridurre l’entità di tali perdite di carico si può intervenire sullo sviluppo geometrico del circuito frigorifero ed optare per una configurazione a “ragno” invece che di tipo lineare, ma comunque esse non si possono eliminare, soprattutto per il fatto che sul loro ammontare incide principalmente la lunghezza delle tubazioni. Perdite di carico e perdite di temperatura Le perdite di pressione subite dal gas nella tubazione di aspirazione comportano una progressiva diminuzione della temperatura di saturazione del refrigerante. Se supponiamo che in un’unità interna di un sistema VRV/VRF la temperatura di evaporazione sia di 8 °C significa che, impiegando R410A come refrigerante, possiamo registrare una pressione di evaporazione di circa 9 bar. Se la tubazione che collega tale unità 34/ INDUSTRIA & formazione

La pressione di 5 bar per l’R410A corrisponde ad una temperatura di saturazione del refrigerante di circa -8/-9 °C. Che non è la reale tempe-

ratura di evaporazione dell’unità interna considerata e che non ha nessuna correlazione con essa. Quindi non va presa in considerazione per il calcolo del surriscaldamento. Per conoscere il surriscaldamento dell’unità interna del VRV/VRF la pressione misurata sull’aspirazione del compressore non può essere d’aiuto in quanto non coincide con quella dell’evaporatore dell’unità interna in questione (come normalmente invece accade nelle piccole apparecchiature di climatizzazione) ed è in relazione con essa in modo assai difficile da conoscere perchè la caduta di pressione che si verifica dipende da molti fattori e, tra l’altro, non è sempre la medesima per le varie unità interne dell’impianto.

Videolezioni negli anni ’80, VHS negli anni ’90, Formazione Online e DVD dal 2000, e oggi Formazione a Distanza e webinar: sin dai primissimi anni dalla fondazione, il Centro Studi Galileo ha sfruttato i migliori mezzi di comunicazione a disposizione per continuare a contribuire alla formazione di decine di migliaia di Tecnici in tutto il mondo. Nel corso degli ultimi mesi, il Centro Studi Galileo ha moltiplicato gli sforzi digitali, organizzando numerosissimi webinar tanto in italiano quanto in inglese per il sempre più vasto pubblico internazionale che segue ogni volta gli eventi online, fino a 500 registrazioni a edizione.


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La gestione degli impianti di refrigerazione ad ammoniaca Origini della tecnologia di refrigerazione ad ammoniaca Introduzione

Paolo Amirante Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari

In due precedenti relazioni sono stati esposti i risultati delle attività di ricerca e della successiva realizzazione di impianti frigoriferi che utilizzano l’anidride carbonica e l’aria come fluidi naturali di particolare interesse per realizzare tecnologie sostenibili e che siano rispettose dei cambiamenti climatici. Tuttavia oltre all’anidride carbonica e all’aria molteplici sono i fluidi “naturali” utilizzati in passato per la refrigerazione e cioè l’acqua, l’ammoniaca, l’anidride solforosa, il cloruro di metile, l’etere etilico e l’etere metilico. Tuttavia tra tali tecnologie nei primi anni del secolo scorso, l’ammoniaca prese il sopravvento, tanto che può essere considerata l’unico fluido naturale che è stato costantemente utilizzato nell’industria della refrige-

Figura 1.- Immagine di un impianto frigorifero ad ammoniaca a compressione di vapore

Figura 2.- Immagini di impianti di refrigerazione ad ammoniaca per la frutta ed il latte

razione fin dalla sua prima applicazione (cfr. Figura 1). Tradizionalmente, dati i costi contenuti e l’eccellente efficienza di funzionamento, la refrigerazione ad ammoniaca trovava il suo impiego principalmente nella catena del freddo legata alla conservazione delle derrate alimentari. Nei Paesi sviluppati più dell’80% degli impianti di refrigerazione industriali utilizzano l’ammoniaca, assieme all’anidride carbonica e agli idrocarburi, mentre nei Paesi in via di sviluppo, l’utilizzo dell’ammoniaca è minore e si attesta intorno al 40%. Nell’industria alimentare, l’ammoniaca viene impiegata negli impianti di lavorazione della carne, del pollame, della frutta, del pesce e nelle aziende dolciarie, ma anche negli impianti dedicati alla frigoconservazione del latte fresco, del vino e della birra (cfr. Figura 2). La prima utilizzazione dell’ammoniaca come fluido refrigerante è dovuta al francese Ferdinand Carré che utilizzò l’ammoniaca, come liquido intermedio, di un processo di refrigerazione; tuttavia poiché l’ammonica era corrosiva e tossica, la sua dispersione nell’ambiente poteva provocare esplosioni o intossicazioni per gli addetti alla gestione del magazzino, per cui veniva utilizzata solo per grandi impianti ove era possibile una continua manutenzione (cfr. Figura 3). L’insidia di tale fluido è legata al fatto che l’ammoniaca è un gas incolore e quindi una sua dispersione può essere individuata solo utilizzando speciali lampade ma anche per il suo odore caratteristico, irritante. Tuttavia l’ammoniaca è stata utilizzata in passato per la sua duttilità avendo una massa relativamente modesta in quanto, un litro di ammoniaca a 0°C ed alla pressione di una atmosfera, ha una densità di INDUSTRIA & formazione /35


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

soli 0,66 kg/m3 (grammi/litro) e si può condensare facilmente in un liquido incolore che bolle a -33,5°C alla pressione atmosferica e si solidifica a soli -75°C; alla temperatura di +10°C alla pressione atmosferica, l’ammoniaca si presenta in fase gasosa e può venir liquefatta sottoponendola alla pressione di 6,3 atmosfere; la sua evaporazione dallo stato liquido è accompagnata da un forte assorbimento di calore pari 308,6 Kcal/kg a 10°C con il conseguente raffreddamento della massa a -40°C; per questa proprietà l’ammoniaca viene usata nelle macchine frigorifere, soprattutto nella fabbricazione del ghiaccio; una rara “fabbrica del ghiaccio” è quella che si trova ancora in funzione a Mola di Bari, paese in cui dagli inizi degli anni 60 la famiglia La Padula produceva blocchi di ghiaccio del peso di 25 kg ciascuno (cfr. Figura 4). L’ammoniaca si trova libera in natura in piccole quantità, più frequentemente combinata soprattutto come cloruro di ammonio (NH4Cl) o carbonato di ammonio ((NH4)2CO3); tali sali trovano origine dalla putrefazione di sostanze azotate animali e vegetali e dalla trasformazione

Figura 3.- Impianti frigoriferi ad ammoniaca di grandi dimensioni

Figura 4.- Immagini dell’antica fabbrica di ghiaccio ad ammoniaca sita a Mola di Bari

Figura 5.- Immagini di Achille Müntz e della produzione di Sali di ammonio

dell’azoto organico delle piante per opera di microbi come fu messo in evidenza in una nota scientifica di Achille Müntz pubblicata nell’anno 1914 (cfr. Figura 5). Si precisa, altresì, che l’ammoniaca si forma nell’aria anche dalla combinazione dell’azoto e del vapore d’acqua per azione delle scariche elettriche ed Figura 5A.- Immagini del chimico inglese Joseph Priestley

è altresì presente nelle emanazioni vulcaniche e nei soffioni boraciferi e pertanto piccole quantità di ammoniaca si trovano nell’aria, nelle acque, nel suolo ed in liquidi di piante e di animali. Nell’anno 1774 il chimico inglese Joseph Priestley isolò per la prima volta l’ammoniaca chiamandola “aria alcalina” e

L’evoluzione delle tecnologie chimiche per il trattamento acque L’evoluzione delle tec dei circuiti di raffreddamento con torri evaporative o condensatori evaporativi

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Uniti, il Canada, il Qatar e l’Arabia Saudita con una produzione mondiale pari ai circa 150 milioni di tonnellate all’anno. Proprietà fisiche dell’ammoniaca

Figura 6.- Immagine del ciclo di processo per la produzione di nitrocomposti esplosivi

Figura 7.- Principali indicazioni di pericolo per l’uso dell’ammoniaca

nell’anno 1785 il chimico francese Claude Louis Berthollet ne definì la composizione (cfr. Figura 6) Tuttavia l’elevato interesse per l’ammonica si sviluppò solo nei primi anni del secolo scorso quando Fritz Haber brevettò la produzione per sintesi chimica dell’ammonica, brevetto che, nell’anno 1910 Carl Bosch diffuse commercialmente utilizzando l’ammoniaca per la produzione di acido nitrico, sfruttandolo principalmente per dare origine a vari nitrocomposti esplosivi usati per le munizioni (cfr. Figura 6). La capacità produttiva del primo impianto per la produzione di nitrocomposti esplosivi, impianto installato a Ludwigshafen in Germania nel 1913, era pari a 30 tonnellate/ die, successivamente la produttività di tali impianti è passata a 600 tonnellate/die negli anni ‘60 del secolo scorso e successivamente a 3.300 tonnellate/die nell’impianto costruito nell’anno 2006 in Arabia Saudita. Si precisa, altresì, che attualmente gli

impianti vengono costruiti laddove le materie prime costano poco (gas naturale o carbone) sono di dimensioni superiori alle 1.500 tonnellate/die e vengono collocati il più possibile vicino al mare e l’85% circa dell’ammoniaca prodotta viene trasformata in fertilizzanti ed il resto viene destinato soprattutto alla produzione di polimeri utilizzati nell’industria dei rivestimenti dei conduttori elettrici o viene utilizzata come fluido frigorigeno per impianti di grandi dimensioni. Gli attuali maggiori produttori di nh3 al Mondo sono la norvegia, gli Stati

L’ammoniaca alla pressione atmosferica è un gas incolore che non contribuisce né al buco dell’ozono né al riscaldamento globale e presenta una breve vita nell’atmosfera, durante la quale non dà origine alla formazione di sottoprodotti con effetti negativi sull’ambiente; nella tabella sono riassunte le più importanti proprietà dell’ammoniaca; In particolare si precisa che l’ammoniaca è gas tossico ed infiammabile, contrariamente all’anidride carbonica e alla maggior parte dei refrigeranti sintetici, ovviamente solo gli idrocarburi sono più infiammabili dell’ammoniaca; nella Figura 7 sono riportate le principali indicazioni di pericolo per l’uso di tale gas così come indicato in successione dai pittogrammi e cioè: sostanza corrosiva (A), gas sotto pressione (B), pericolo per l’ambiente (C) e tossicità acuta (D). nonostante i suoi indiscussi vantaggi in termini di efficienza energetica, in molti Paesi, l’uso dell’ammoniaca è limitato, a causa della sua elevata tossicità e della sua elevata infiammabilità, ciò comporta che l’uso dell’ammoniaca è proibito all’interno di spazi occupati dall’uomo, mentre è consentito in aree aperte; comunque, negli ultimi anni, sono stati compiuti molti passi in avanti per minimizzare il rischio per le vite umane, in particolare per le applicazioni in zone densamente popolate; tali soluzioni sono costituite da impianti che utilizzano l’ammoniaca associata ad altri refrigeranti: in modo da ridurre e isolare la carica di ammoniaca; altre soluzioni pre-

Figura 8.- Immagine dello schema funzionale di un impianto ad ammoniaca INDUSTRIA & formazione /37


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Figura 9.- Immagine esterna e schema funzionale di un compressore rotativo

Figura 10.- Immagine di condensatore evaporativo a torre posto sopra la cella frigorifera

Figura 11.- Immagine di condensatore a cilindro completamente riempito da acqua di raffreddamento

vedono la predisposizione di involucri di contenimento; ovviamente tali involucri accrescono i costi, ma i produttori rivendicano il fatto che il risparmio energetico e di manutenzione dei sistemi ad ammoniaca possono potenzialmente superare i maggiori costi iniziali. Componenti degli impianti frigoriferi ad ammoniaca I componenti degli impianti frigoriferi ad ammoniaca non possono essere costruiti in rame nelle parti bagnate dal fluido, in quanto l’ammoniaca è altamente corrosiva nei confronti di questo materiale e pertanto i compressori ermetici e semi-ermetici non possono venire impiegati; solamente i compressori aperti possono essere utilizzati in quanto non prevedono il raffreddamento diretto degli avvolgimenti del motore elettrico. Il rame deve essere altresì evitato 38/ INDUSTRIA & formazione

nelle tubazioni di collegamento, così come negli scambiatori di calore; negli ultimi anni, differenti soluzioni sono state sviluppate per affrontare questo problema: oggigiorno, sono disponibili scambiatori a piastre in acciaio inossidabile espressamente sviluppati per ammoniaca; si precisa, inoltre, che l’efficienza dell’ammoniaca è molto elevata, quindi il suo Total Equivalent warming Impact (TEWI), che misura gli effetti diretti e indiretti del refrigeran-

te sull’ambiente, è molto basso se confrontato con quello dei refrigeranti sintetici tradizionali; attualmente, tra i fluidi naturali, l’ammoniaca è quella che presenta il mercato più consolidato con le maggiori vendite in termini di volumi e ricavi, ma, d’altra parte, gli aspetti critici legati alla sua tossicità, infiammabilità e alla compatibilità con i materiali e i lubrificanti escludono la possibilità di utilizzo negli impianti domestici di piccola potenza, confinando il suo utilizzo solamente ai grandi impianti. Il funzionamento della macchina frigorifera, prevede la compressione del fluido frigorifero allo stato gassoso e, dopo averlo compresso e quindi riscaldato, lo invia al condensatore, ove avviene la cessione del calore latente di condensazione; quindi il liquido ottenuto subisce una laminazione attraverso la valvola laminatrice (o di espansione) e passa nell’evaporatore, ove espandendosi, sottrae calore all’ambiente circostante costituito dalla cella frigorifera. Il fluido frigorifero evolve, quindi, ciclicamente passando dallo stato liquido a quello gassoso, nel rispetto delle leggi fisiche della termodinamica; nella Figura 8 sono rappresentati gli apparati meccanici che, connessi fra loro, realizzano un sistema continuo, costituente l’impianto frigorifero e cioè il compressore (1), il condensatore (2), la valvola di espansione (3); l’evaporatore installato nella cella frigorifera (4). La successione delle operazioni termodinamiche iniziano con l’aspirazione dell’ammoniaca che viene successivamente compressa con un compressore centrifugo, normalmente azionato da un motore elettrico (cfr. Figura 9). La sua funzione è quella di far circolare il fluido refrigerante all’interno del circuito, aspirandolo

Figura 12.- Immagini della valvola termostatica di espansione (A) e dello scambiatore di calore (B)


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La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO Serie BM

classico gruppo allo stato di gasIlmanometrico dall’evaporatore e svizzero comprimendolo, aumentandone la Nuovo con luci a UV e LED pressione e la temperatura (anche oltre i 100°C) con l’energia fornitagli dal motore elettrico. Il consumo di nuove pompesarà pertanto la condensa energia elettrica maggio- REFCO conLe una maggior multifunzionalità. re, quanto maggiore è la differenza con una maggior multifunzionalità. Un prodotto per tutte le applicazioni. tra le due pressioni alle quali lavora Un prodotto per tutte le applicazioni. REF-LOCATOR il compressore; è essenziale cheCercafughe il di refrigerante in ingresso al compresalto livello Figura 13.- Immagine in sezione della valvola di espansione (C) e dello scambiasore sia allo stato gassoso in quanto tore di calore (D) Pompa per condensa i liquidi sono notoriamente incompriREF-VAC universale mibili. Dal compressore l’ammonia- ziale evaporazione dell’acqua pos- tale evaporatore ad espansione diVacuometro elettronico Connessione Modalità ca silenziosa viene inviataLED aldiagnostico condensatore che saUSB incrementare l’asporto di calore. retta è costituito da un tubo al cui inPassa in rassegna la storia Connessione USB OCTA-WIRELESS Configura la prestazione Assicura la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico terno circola il fluido in espansione e sottrae calore installazione alAssicura fluidolainiziale trasferendoNelpompa caso operativa Passa indella rassegna la storia in cui sia difficile disporre prestazione corretta della Configura pompa in lafunzione e Bilancia elettronica operativa di dellaun pompa in funzione assiste installazione iniziale lo pompa all’ambiente esterno (cfr. e Figura sito ben ventilato viene consi- da un gruppo di lamelle metalliche della della capacità dell’unità nella diagnosi ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche Combi capacità dell’unità assiste nella diagnosi AC della in acciaio) che amplifica10); il condensatore è disposto in gliato l’impiegoapplicabile in un condensatore HY-EX-6 per R32 e R1234yf (in genere Combi AC Set espansore ce di scambio termico genere in posizione sovrapposta alla a cilindro completamento riempito no la superfi idraulico completo ENVIRO-DUO/-OS 12 B). Il gruppo di evacella frigorifera in modo da poter rac- da acqua di raffreddamento, in tal (cfr. Figura Unità di recupero per tutti i cogliere l’aria esterna senza ostacoli caso sono richieste portate d’acqua poratore (cfr. Figura 13) è costituito, refrigeranti di uso comune che incrementino le resistenze pas- elevate prelevate in genere da pozzi come innanzi detto, dalla valvola di Per la di Sensore digitale Applicazione universale Fusibile dache 10A espansione (C)gamma e dallocompleta scambiatore sive ed è assistito da un ventilatore Sensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10Ala forniscano a bassa temperaEsclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile prodotti REFCO Vi preghiamo Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile diche accelera la velocità dell’ariaFusibile in tura (cfr. Figura 11). Quindi il fluido di calore (D) ed è normalmente di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H Fusibileininvetro vetro II II di alto contattare illaGobi Vostro prossimità del (da fascio tubiero; e sopraGobi porta di inattraversa la valvola di espansione sposto in 1,75kW a 35kW) 5 5x 20 dada10A (da 1,75kW a 35kW) il conx 20mm mm 10A distributore HVAC/R locale. sostituibile installato sostituibile installato densatore è di norma fornito di ugelli cella. termostatica posta in prossimità del- gresso della in infabbrica che distribuiscono acqua finementefabbricalo scambiatore di calore del gruppo REFCO Manufacturing Ltd. REFCO Manufacturing Ltd. DIGIMON-SE patent pending REFCO Manufacturing Ltd. polverizzata in modo che una par- di evaporazione (cfr. Figura 12 A); 6285 Hitzkirch Switzerland Gruppo manometrico 6285 Hitzkirch - Switzerland 6285 Hitzkirch -- Switzerland digitale a 2 e 4 vie www.refco.ch www.refco.ch www.refco.ch

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Pompa per condensa universale


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

LEZIONE 236 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

Considerazioni sulla valvola d’espansione quando si esegue il retrofit da R404A a R449A

Pierfrancesco FANTONI Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2020, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 40/ INDUSTRIA & formazione

Quando si esegue il retrofit su un circuito frigorifero è necessario mantenere sotto controllo molti parametri, pena la probabilità di incorrere in insuccessi. Tra le verifiche da eseguire vi è certamente quella che riguarda l’idoneità dei vari componenti del circuito frigorifero ad adattarsi alle caratteristiche del nuovo refrigerante in modo da garantire le richieste di freddo che l’utenza desidera. Sicuramente il compressore è uno dei componenti da tenere maggiormente sotto osservazione, ma anche la valvola d’espansione richiede alcune verifiche: attraverso di esse è possibile capire se essa può essere adatta a funzionare anche con il nuovo fluido procedendo ad una sua opportuna regolazione oppure se è proprio indispensabile ricorrere alla sua sostituzione. Analisi delle caratteristiche del refrigerante Come visto, la carica del nuovo refrigerante richiede una approfondita

conoscenza delle sue caratteristiche perchè esse incidono sulla modalità d’esecuzione della procedura di carica e sulle condizioni di lavoro dei vari componenti. Questo in particolar modo nel caso si utilizzino miscele zeotrope caratterizzate da un valore di glide elevato, proprio come nel caso dell’R449A. Analisi dei componenti del circuito frigorifero Anche la conoscenza delle caratteristiche dei vari componenti il circuito frigorifero è essenziale, in quanto, a seconda dei casi, orientano le modalità con cui deve essere gestita l’apparecchiatura, sia per quanto riguarda il suo allestimento e preparazione al funzionamento sia per quanto riguarda la sua manutenzione nell’arco della sua vita lavorativa. Abbiamo già visto come il compressore per essere gestito correttamente dopo l’operazione di retrofit da R404A a R449A richieda di porre attenzione all’entità del surriscaldamento e del


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sottoraffreddamento, e quindi implicitamente all’attenta esecuzione del processo di carica del circuito frigorifero, e come questo richieda un’approfondita analisi delle sue caratteristiche operative. In cascata, l’analisi dell’entità del surriscaldamento e del sottoraffreddamento rimanda alla conoscenza delle caratteristiche fisiche del refrigerante, ai concetti di dewpoint (punto di rugiada) e di bubblepoint (punto di bolla). Non c’è pratica senza teoria Senza entrare in ulteriori dettagli, queste semplici considerazioni permettono proprio di comprendere come nel retrofit di un circuito frigorifero entrino in gioco tantissimi fattori, estremamente correlati tra loro, e che quindi l’operatività di questa prassi comporta un’attenta ed organica analisi della situazione in cui il circuito lavorava prima del retrofit, con il vecchio refrigerante, e dopo il retrofit, con il nuovo refrigerante. Questo per dire, in definitiva, che l’operazione di retrofit non consiste solo in una mera sostituzione del fluido frigorifero ma chiama in causa un organico lavoro teorico da compiere prima di eseguire la parte puramente manuale dell’operazione . Non c’è solo il compressore Ovviamente l’attenzione di chi esegue il retrofit di un circuito da R404A a R449A non può limitarsi a prendere in considerazione solo il compressore. Certamente questo è il componente più importante del circuito frigorifero, nonchè quello più delicato, ma non l’unico degno di essere attentamente analizzato. Se è vero che nelle piccole apparecchiature di tipo commerciale solitamente nel circuito troviamo la presenza del capillare per ragioni prevalentemente di economicità soprattutto nelle apparecchiature non recentissime, è altresì vero che, come già ampiamente abbiamo visto altre volte in precedenza, il passaggio da R404A a R449A non è propriamente consigliato nelle apparecchiature a capillare o quantomeno è un’operazione che richiede molta attenzione da parte di chi esegue l’operazione. Que-

Figura 1 – Esempi di valvole d’espansione termostatiche con orifizio intercambiabile

sto è prevalentemente legato alla difficoltà di controllare il surriscaldamento in un circuito a capillare, quindi di poter garantire adeguate condizioni di lavoro per il compressore senza obbligarlo a scaldarsi troppo. Quindi nei circuiti a capillare le cose sembrano non offrire ampi margini di discrezionalità, dato che il capillare ha un funzionamento di tipo abbastanza “standard” su cui è difficile intervenire, ben diverso è il discorso nel caso in cui il circuito sia dotato di una valvola di espansione. La valvola d’espansione Anche la valvola d’espansione è un componente del circuito frigorifero che richiede un certo grado di attenzione quando si deve passare all’impiego dell’R449A. In maniera molto semplicistica possiamo pensare alla valvola come ad un foro calibrato che obbliga il refrigerante ad attraversarla imponendogli un certo grado di fatica. La quantità in peso di refrigerante che riesce ad attraversa-

re la valvola in un certo tempo dipende da molteplici fattori. La quantità di “freddo” che l’evaporatore riesce a produrre dipende dalla quantità di liquido che lo attraversa e da quanto calore una massa unitaria di refrigerante riesce a sottrargli. L’R449A ha una portata massica inferiore a quella dell’R404A. Anche la sua capacità frigorifera sia alle medie che alle basse temperature risulta essere, nella maggior parte dei casi, inferiore a quella dell’R404A. Le sue pressioni di lavoro sono simili a quelle dell’R404A ma non le medesime. Inoltre vi è la presenza di un glide molto elevato, se paragonato a quello dell’R404A, per cui le temperature di lavoro dell’evaporatore risultano diverse nel caso dei due fluidi e vanno opportunamente “aggiustate” in caso di retrofit. Da tutte queste considerazioni appare chiaro come nella maggioranza dei casi, se si esegue il retrofit, la valvola d’espansione non può rimanere la stessa perchè altrimenti non si riuscirebbero ad ottenere le condizioni di lavoro necessarie a soddisfare le richieste dell’utenza. Solo nei casi meno problematici, invece che sostituire la valvola nella sua interezza, si può procedere alla sostituzione del solo orifizio (vedi figura 1). In alcuni casi si può mantenere la stessa valvola utilizzata per l’R404A, ma comunque è necessario procedere ad una attenta regolazione. Quando è necessario sostituire la valvola o è possibile procedere solo ad una sua regolazione è decisione che va presa caso per caso e non è possibile stabilire a priori.

ATF, tutela da anni gli interessi di migliaia di tecnici su tutta la penisola, fornendo assistenza tecnica, facendo da punto di riferimento per chi opera nel settore, diffondendo a livello europeo e mondiale la cultura della refrigerazione e delle “buone pratiche” da adottare, collaborando con AREA, le Nazioni Unite e molte altre istituzioni. Il Segretario ATF illustra al Presidente Alfredo Sacchi, al sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi e al dott. Enrico Buoni, fondatore CSG, i progressi ottenuti nel corso dell’anno. INDUSTRIA & formazione /41


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE MONITORAGGIO DEI PREZZI DEGLI HFC: I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2020

L’Associazione dei Tecnici del Freddo è partner ufficiale di Oko Recherche e della Commissione Europea per il monitoraggio continuo del prezzo degli HFC e per la loro disponibilità in territorio UE. Nel secondo trimestre del 2020, 58 aziende appartenenti a dieci diversi Stati Membri dell’Unione (in particolar modo da Francia, Germania e Italia), in particolare 3 produttori di gas, 6 distributori, 25 OEM, 23 compagnie di servizi, 1 utilizzatori finali hanno collaborato alla realizzazione di un report sull’andamento dei prezzi, focalizzandosi su quelli con i quali hanno avuto modo di lavorare. Vari sono i punti salienti dell’analisi. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

CORONAVIRUS, NIENTE DA FARE PER AHR EXPO: EVENTO RINVIATO (FORSE) A MARZO

Con una nota sul sito ufficiale, AHR Expo ha ufficialmente comunicato che l’evento, previsto dal 25 al 27 gennaio 2021, slitterà di almeno sette settimane. L’AHR Expo, ASHRAE e AHRI hanno preso la difficile decisione di posticipare l’evento, previsto per il 25-27 gennaio 2021. Lo Show è stato rinviato a 7 settimane più tardi, e siamo cautamente ottimisti sulla possibilità di poterlo organizzare in presenza fisica dal 15 al17 marzo 2021. Stiamo al momento esplorando la fattibilità della cosa, nella speranza che lo Stato dell’Illinois ci conceda la sua benedizione 42/ INDUSTRIA & formazione

per ospitare l’Evento nel modo più sicuro ed efficiente possibile. Restate sintonizzati per una decisione finale entro il 15 ottobre. Ringraziamo tutti voi, la comunità HVAC/R, per il vostro continuo supporto e pazienza! Con queste parole, il direttivo dell’evento ha confermato le voci di corridoio che vedevano molto probabile il rinvio dell’evento, a causa del lungo protrarsi delle problematiche legate alla pandemia di COVID-19. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

CMCC, RAPPORTO SHOCK: I CAMBIAMENTI CLIMATICI MINACCIANO L’ITALIA, “SERVONO AZIONI IMMEDIATE”

Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) ha rilasciato un rapporto, “Analisi del rischio. I cambiamenti climatici in Italia”, che mette in guardia da pericoli che rischiano di trovarci impreparati. Sebbene sia uscito già da diverse settimane, le tragiche vicende degli ultimi giorni, con crolli e alluvioni diffusi in diverse zone in seguito al maltempo prolungato, hanno rimesso il rapporto al centro dell’attenzione: non solo il clima sta cambiando, ma il nostro Paese non sembra in grado di affrontare con efficacia le sfide imposte dalle emergenze, che spesso si susseguono a ritmo serrato. La particolare sensibilità della zona mediterranea ai cambiamenti climatici (si tratta di un hot Spot, citando la curatrice Donatella Spano) è in larga parte geografica: la zona è infatti “influenzata dal clima arido del nord Africa e da quello temperato e piovoso dell’Europa centrale, è previsto un riscaldamento che supera del 20% l’incremento medio globale e una riduzione delle precipitazioni in contrasto con l’aumento generale del ciclo idrologico nelle zone temperate comprese tra i 30° N e 46° N di latitudine“. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

KIGALI, ANCORA ADESIONI: DENTRO TURKMENISTAN KIRGHIZISTAN, NICARAGUA, BOTSWANA E LIECHTENSTEIN

Salgono a 105 le nazioni che hanno deciso di ratificare l’emendamento di Kigali al protocollo di Montreal, via maestra per salvaguardare il pianeta e garantire la svolta green necessaria a contrastare i cambiamenti climatici. In base all’emendamento, i paesi si impegnano a ridurre la produzione e il consumo di HFC di oltre l’80% nei prossimi 30 anni. Ognuna delle nuove nazioni firmatarie segna un passo in avanti fondamentale: Turkmenistan, Kirghizistan, Nicaragua, Botswana e Liechtenstein hanno completato il processo di adesione e ratifica, unendosi alle 101 nazioni già presenti. L’Unione europea – ha aderito in blocco al protocollo di Montreal: ciò ha permesso all’emendamento di entrare in vigore il 1 ° gennaio 2019 Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

SUPERBONUS 110%, ECCO I DECRETI ATTUATIVI Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 246), sono entrati in vigore dal 6 ottobre i Decreti Ministeriali attuativi del Superbonus 110%, previsto dal DL Rilancio. In particolare, sono ora disponibili il DM Asseverazioni e il DM Requisiti Tecnici. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale sono diventati pienamente operativi i decreti emanati dal Ministro Stefano Patuanelli riguardanti il Superbonus e il Sismabonus al 110%, introdotti dal decreto Rilancio. Si tratta di misure che hanno l’obiettivo di favorire gli interventi di efficientamento energetico e antisismici, nonchè l’installazzazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE #TORNIAMOINCLASSE! RIPARTONO I CORSI DEL CENTRO STUDI GALILEO IN ITALIA E ALL’ESTERO

Il Centro Studi Galileo non è rimasto fermo: negli ultimi sei mesi ha moltiplicato gli sforzi per continuare a proseguire la propria opera di condivisione della conoscenza online, spostando i propri corsi in Formazione a Distanza, organizzando webinar e Incontri Formativi in rete, potenziando l’offerta sulla didattica online: il motto della prima metà del 2020 è stato #IoRestoAcasa… e studio!, rimarcando il grandissimo lavoro svolto e il grandissimo impegno preso dal Centro. Negli ultimi giorni, finalmente, i Tecnici hanno potuto tornare in classe: la nuova formula, #TorniamoInClasse, costruisce un nuovo regime di formazione in sicurezza, con le lezioni teoriche in Formazione a Distanza e la pratica di nuovo in laboratorio, con distanziamento, mascherine e ogni precauzione per tornare alla normalità in sicurezza, garantendo inoltre un rapporto con i docenti più personale e dedicato che mai. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

nici del Freddo. Dal 6 all’8 settembre, grazie alla collaborazione con UNEP (United Nations Environment Programme), il docente Gianfranco Cattabriga ha completato il percorso didattico già avviato a marzo in Qatar, con un corso su F-Gas e best practices destinato a 10 Tecnici e futuri Docenti, tramite la modalità di Formazione a Distanza. Per la parte pratica gli allievi hanno ricevuto il supporto dei cinque Professori del College of Engineering, Qatar University, i quali hanno già seguito il ciclo di lezioni primaverile, concretizzando così alla perfezione lo scopo del progetto “train-the-trainers”, alla cui base sono radicate la condivisione della conoscenza e l’intento di creare nuovi istruttori che possano insegnare ad altri quanto appreso. È questo infatti il futuro che l’ATF, insieme al Compliance Assistance Programme (CAP) delle Nazioni Unite, sta costruendo per il Qatar, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente: uno schema di certificazione per garantire l’utilizzo sicuro di tutte le apparecchiature contenenti gas refrigeranti fluorurati. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

WEBINAR INTERNAZIONALI CSG: DISPONIBILE IL VIDEO DI “MONITORING AND MANAGING HVACR SYSTEMS”

CENTRO STUDI GALILEO, SI MOLTIPLICANO GLI IMPEGNI INTERNAZIONALI: CORSI IN QATAR E BURKINA FASO CON LE NAZIONI UNITE DAL 6 AL 10 SETTEMBRE 2020

Proseguono senza sosta le attività internazionali del Centro Studi Galileo, che dal 6 al 10 settembre ha erogato due corsi commissionati dalle Nazioni Unite, in collaborazione con ATF, Associazione Italiana dei Tec-

Disponibile su Youtube la registrazione del Webinar internazionale targato CSG di Giovedì 17 settembre, che ha visto come protagonisti assoluti Bitzer e Fieldpiece. Un altro prezioso approfondimento, con uno sguardo attento alle ultime novità sul mondo della refrigerazione. Sempre tramite webinar, utilissimo strumento di Formazione a Distanza. Le relazioni degli esperti, Heinz

Jürgensen per Bitzer e Kyle Chester-Marsden per Fieldpiece hanno suscitato grandissimo interesse tra il pubblico, che ha partecipato attivamente ponendo domande precise e puntuali, a cui i relatori hanno risposto con perizia. Disponibile quindi il video della registrazione, per chiunque non avesse avuto modo di collegarsi alla diretta. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

REFRIGERANTI NATURALI VIRTUAL TRADE SHOW: AREA E MOLTI PARTNER CSG PRESENTI!

Si è svolto il primo Virtual Trade Show, dedicato ai Refrigeranti Naturali, al quale il pubblico ha potuto accedere gratuitamente martedì 1 e mercoledì 2 settembre 2020. Sono stati numerosi i partner del Centro Studi Galileo e di Industria & Formazione che hanno aderito all’evento, al quale è stato possibile, per 24 ore, chattare e confrontarsi in live tanto con gli standisti presenti all’interno della fiera quanto con il resto del pubblico, in una delle sale virtuali messe a disposizione ai partecipanti all’evento, organizzato da SHECCO. Oltre ad AREA, l’Associazione Europea che riunisce sotto la sua egida 25 realtà nazionali, rappresentando gli interessi di oltre centomila Tecnici del Freddo, in cui rappresentanza sarà presente parte del direttivo, compreso il Presidente Marco Buoni, anche Segretario di ATF e Direttore Tecnico del Centro Studi Galileo, hanno presenziato numerose tra le più autorevoli realtà del settore, da anni affiliate a Industria&Formazione e al Centro Studi Galileo Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE PARTITI I LAVORI PER LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS EUROPEA!

membri possono aver posto sui certificati. Deve venire preso anche in considerazione il reciproco riconoscimento dei certificati, in particolar modo nell’Europa post-Brexit. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

La Commissione Europea ha pubblicato una tabella di marcia / Valutazione d’Impatto iniziale sulla nuova regolamentazione F-Gas. Il consorzio incaricato di effettuare la valutazione è stato appena designato e il documento annuncia il processo che sarà seguito nel corso della revisione del regolamento sui gas fluorurati. La valutazione esaminerà in che modo le normative sui gas fluorurati hanno influenzato il mercato, tenendo in considerazione i progressi compiuti nell’evitare l’uso di F-Gas, il consumo complessivo e le emissioni risultanti, e a quali costi questi obiettivi sono stati raggiunti. Verranno esaminate l’efficacia, l’efficienza, la coerenza, la pertinenza e il valore aggiunto per l’UE dei diversi tipi di misure utilizzate; in particolare il sistema delle quote (“phase down”), i divieti, le misure di contenimento e le fasi di report e verifica

NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS, APERTA LA CONSULTAZIONE PUBBLICA Alla fine di giugno, la Commissione Europea ha pubblicato una tabella di marcia / valutazione di impatto iniziale sulla nuova regolamentazione sui gas fluorurati. Sono stati ricevuti 75 contributi, tra cui quelli di AREA, tutti disponibili al pubblico. In ottica di continuità, è stata avviata una consultazione pubblica, che mira a raccogliere opinioni pubbliche e prove sull’impatto del regolamento, nonché una serie di opzioni politiche che verranno proposte in futuro. La consultazione rimarrà aperta fino al 29 dicembre 2020. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

REAL Alternatives 4 LIFE, ora è tutto pronto: già conseguiti grandissimi risultati sulla formazione per i refrigeranti a basso GWP!

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LE PROPOSTE DI AREA PER LA PROSSIMA REVISIONE F-GAS Poiché il regolamento F-Gas ha conseguenze di vasta portata sulla professione dei Tecnici del Freddo RACHP, AREA parteciperà alla revisione della regolamentazione F-Gas da protagonista con meeting continui con la Commissione Europea, ed è quindi tra i primi a commentare gli elementi specifici di questa iniziativa. Per quanto concerne formazione e certificazione, nell’ambito dell’obiettivo “Migliorare l’attuazione e l’applicazione”, si parla dell’opzione per i tecnici di essere formati e certificati anche sull’uso di refrigeranti alternativi. La revisione dovrebbe inoltre esaminare le restrizioni (ad es. durata limitata) che gli Stati 44/ INDUSTRIA & formazione

Nell’arco di tre anni il progetto, finanziato dall’UE con il programma LIFE, ha incorporato i principi di un programma di apprendimento misto al fine di creare una formazione standardizzata sulla sicurezza e il contenimento dei refrigeranti alternativi a basso GwP. Da giugno 2017, REAL Alternatives 4 LIFE, guidato da otto project partner, ha avuto l’obiettivo di sviluppare nuovo materiale formativo e di introdurre una serie di esercitazioni e valutazioni pratiche con l’obiettivo di standardizzare i set di competenze e i requisiti per la gestione di refrigeranti a basso GwP in tutto il mondo. Come tale, il progetto ha attuato numerose attività, tra cui sessioni di formazione trainthe -trainers, giornate di studio e workshop in tutta Europa, e ha promosso

le migliori pratiche in materia di formazione in questo settore, aumentando al contempo la consapevolezza e la conoscenza a tutti i livelli e garantendo la presenza a importanti eventi internazionali. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

ATF, CONCLUSA L’ASSEMBLEA ANNUALE: RINNOVATO IL DIRETTIVO, MAGGIOR RILIEVO ALLE POMPE DI CALORE

Si è svolta presso la sede storica di Casale Monferrato. l’assemblea annuale di ATF, Associazione dei Tecnici del Freddo: tra i partecipanti il Presidente, Alfredo Sacchi, il Segretario Marco Buoni, il socio fondatore Enrico Buoni e Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato. Il Direttivo dell’Associazione, che da anni tutela gli interessi di quasi diecimila Tecnici del Freddo su tutto il territorio nazionale e che fa parte di AREA, suo corrispettivo Europeo (di cui Marco Buoni è Presidente) ha discusso di numerosi punti, dai risultati ottenuti nel corso dell’anno, con le collaborazioni con UNEP e UNIDO e i numerosi corsi di formazione erogati all’estero (in collaborazione con il CSG). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

SONDAGGIO: LA GRANDE DISTRIBUZIONE RISPETTA LE NORMATIVE F-GAS? In seguito ad alcune segnalazioni, ATF sta indagando sul rispetto delle vigenti normative F-Gas da parte dei negozi che si occupano di vendita al dettaglio anche a privati. In particolar modo, alcuni installatori lamentano la mancata osservanza della registrazione in banca dati dei prodotti venduti: se è vero che gli split possono essere venduti anche ai privati, è in ogni caso richiesta la firma di un’auto dichiarazione che obbliga l’acquirente ad appoggiarsi a una ditta specializzata per l’installazione del prodotto. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE REFRIGERA 2021: DIVENTA PROTAGONISTA DELLA FIERA DEDICATA ALLA CATENA DEL FREDDO. CSG, ATF E INDUSTRIA&FORMAZIONE ANCORA PARTNER UFFICIALI

diventano Italcomp, una newco che viene messa in cantiere per salvare 700 posti di lavoro. Grazie a investimenti privati e pubblici per quasi 50 milioni entro il 2024, la nuova linea d’azione permetterà agli stabilimenti di Torino (Embraco, 400 dipendenti) e Belluno (wanbao-ACC, 300 dipendenti) di lavorare sinergicamente per arrivare, dal 2022, a produrre 6 milioni di compressori all’anno, ridando linfa vitale a entrambe le realtà. EIA, UN’INFOGRAFICA PER COMPRENDERE MEGLIO LE ALTERNATIVE AGLI HFC

REFRIGERA 2021 – la manifestazione di riferimento per il settore del freddo – sta registrando una piena e importante adesione, con numerose riconferme da parte delle aziende attive nel settore della refrigerazione industriale, commerciale e logistica: dai fornitori di tecnologie, macchinari, attrezzature, ai materiali, componentistica e servizi per l’industria del freddo. REFRIGERA 2021 si terrà dal 16 al 18 febbraio 2021, nel quartiere fieristico di Bologna. Industria&Formazione sarà Communication Partner della manifestazione, come nel corso della prima edizione, ancora una volta realizzata in collaborazione con ATF – Associazione dei Tecnici del Freddo. Il ruolo di Technical Partner spetterà per il secondo anno consecutivo al Centro Studi Galileo, principale ente per la formazione sul freddo.

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EX-EMBRACO (RIVA DI CHIERITO) E ACC-WANBAO (MEL-BELLUNO) SI UNISCONO: UNA NEWCO PER SALVARE 700 POSTI DI LAVORO L’idea di base è quella di operare trasformando in punti di forza le criticità delle due aziende, costruendo un nuovo ed efficiente polo dei compressori che possa avere la stabilità e i mezzi necessari per intervenire sul mercato. Embraco e ACC-wanbao

EIA, Environmental Investigation Agency, ha rilasciato un’infografica di grandissimo impatto per mostrare in modo chiaro e semplice i vantaggi dei nuovi refrigeranti alternativi rispetto agli HFC. Il punto focale fa leva sul fatto che i refrigeranti naturali, le Real Alternatives, sono nettamente più rispettose dell’ambiente rispetto ai classici hFC. Questi gas, comunemente usati in refrigerazione, possiedono un Global warning Potential, o GWP (calcolato in relazione alla CO2, che ha GwP pari a 1) elevatissimo, spesso superiore a 2500. Essendo gli hFC usati in modo massiccio nella refrigerazione, tanto commerciale quanto industriale, i potenziali danni ambientali sono notevoli: per questa ragione stanno venendo lentamente e progressivamente abbandonati, in favore di soluzioni economicamente sostenibili ma nettamente più rispettose dell’ambiente. La necessità di optare per soluzioni ”green” diventa lampante quando si considera un dato fondamentale: la richiesta del solo condizionamento dell’aria è destinata a triplicare entro il 2050, arrivando a 5.6 miliardi di unità in azione. OZONE FOR LIFE: IL 16 SETTEMBRE È STATO IL WORLD OZONE DAY Da 35 anni, la Convenzione di Vienna è operativa per la protezione e la sal-

vaguardia dello strato di Ozono, che protegge il pianeta dagli effetti dannosi delle radiazioni solari: il 16 settembre viene celebrato il World Ozone Day, per sensibilizzare e ricordarne l’importanza. Alla fine degli anni ’70, fu chiaro come lo Strato di Ozono fosse in pericolo, in larga parte a causa delle attività umane: il “buco nell’Ozono“, causato da una serie di sostanze lesive (ODS, alcune delle quali usate anche nella refrigerazione), venne percepito come una minaccia concreta alla salute pubblica, che avrebbe avuto ripercussioni dirette sulla vita quotidiana di tutti (cancri alla pelle, cataratte, danni all’agricoltura e agli ecosistemi, solo per citare alcune delle possibili problematiche).

EMISSIONI, L’EUROPA SPINGE PER UN TAGLIO NETTO: -60% ENTRO IL 2030 Si avvicina la European Climate Law. L’Unione europea si appresta a metter mano al suo obiettivo di taglio delle emissioni per il 2030. nella futura legge sul clima UE, che Bruxelles presenterà breve, sono previste nuove strategie di decarbonizzazione. Le direttive precedenti riguardavano l’impegno degli Stati membri sul fronte dei gas serra, fissando un target di riduzione comunitario per la CO2 del 40% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Tuttavia, i dati con cui erastata calcolata la percentuale di taglio delle emissioni non erano aggiornati, quindi era necessario operare in modo più deciso: la Legge sul Clima. Stando alle indiscrezioni, la bozza sarebbe già pronta e sposterebbe il target al 55% estendendo il progetto anche al settore marittimo, il trasporto su gomma ed edilizia, riducendo nel contempo le quote gratuite. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE SCUOLE, VENTILAZIONE E RIAPERTURA IN SICUREZZA: LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI FANNO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Con la riapertura delle scuole, la ventilazione meccanica dell’aria torna al centro del dibattito sulla sicurezza e sul potenziale rischio contagi: le associazioni di categoria intervengono per fornire informazioni corrette e sfatare i falsi miti. Innanzitutto, l’apporto di aria esterna tramite ventilazione meccanica migliora senza ombra di dubbio la situazione all’interno dell’edificio, rendendo l’aria più salubre e migliorando le condizioni igienico-sanitarie, benefici difficilmente ottenibili con la semplice apertura delle finestre. AiCARR, AIAS e C.N.I. hanno messo a disposizione organismi sanitari e tecnico-scientifici per produrre linee guida e suggerimenti normativi al fine di superare i vincoli che bloccano l’adozione di questi strumenti nelle scuole, anche a prescindere dalla situazione causata dal Covid: già nei mesi passati, le associazioni hanno portato avanti un grande lavoro informativo per costruire una base di partenza su cui partire nell’ottica di potenziare e modernizzare gli edifici scolastici.

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della IEC avranno tempo fino al 30 ottobre per votare. Sono comprese le modifiche relative ai limiti di carica dei refrigeranti A3 (infiammabili), A2 (infiammabili in misura ridotta) e A2L (infiammabili in quantità inferiore). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

EIA SPINGE PER L’R290 NEI CLIMATIZZATORI SPLIT: L’OBIETTIVO È SOSTITUIRE GLI HFC EIA, Environmental Investigation Agency, sta facendo leva affinché gli HFC non siano più utilizzati all’interno dei climatizzatori split, sostituendoli con il propano (R290), nella speranza che questa modifica rientri già nella prossima Regolamentazione F-Gas. Con la Regolamentazione in fase di Revisione, EIA spera che questo sia il momento migliore per portare avanti la proposta. A sostegno di questo sforzo, il gruppo sta anche lavorando per ottenere una modifica all’attuale standard globale di carica-limite per gli idrocarburi nei climatizzatori (IEC-603352-40) per consentire un maggior utilizzo di R290 nell’aria condizionata residenziale. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

IEC: PROPOSTO L’AUMENTO DELLE CARICHE DI IDROCARBURI NEI CLIMATIZZATORI DOMESTICI Un gruppo di lavoro della International Electrotechnical Commission (IEC) ha presentato una proposta per aggiornare la norma di sicurezza (IEC 60335-2-40) per i sistemi di condizionamento dell’aria, le pompe di calore e i deumidificatori, che consentirebbe l’uso di grandi quantità di refrigeranti infiammabili, come il propano (R290), in tutto il mondo. La proposta (61D/455/CDV) è stata rilasciata il 7 Agosto; i paesi membri rappresentati nel sottocomitato 61D 46/ INDUSTRIA & formazione

INCENDI USA, L’ALLARME DEL GOVERNATORE DELLA CALIFORNIA: “IL CLIMATE CHANGE È REALTÀ, VENITE A VEDERE CON I VOSTRI OCCHI” “Venite in California e osservate con i vostri occhi”, gli incendi che stanno devastando l’Ovest del Paese “dimostrano che il dibattito sul cambiamento climatico è finito. Questa è una dannata emergenza climatica”. È questo il monito lanciato dal governatore della California, il Democratico Gavin Newsom, il quale ha avvisato anche che quello che sta accadendo sulla costa occidentale

succederà presto anche nel resto del Paese se non si agisce subito.

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USA, SEMPRE PIÙ VICINO IL PHASE DOWN DEGLI HFC

Gli Stati Uniti si avvicinano al phase down degli HFC: decisive le modifiche dell’American Energy Innovation Act, per la prima volta gli States si orienteranno a una riduzione graduale di durata quindicennale. L’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) attuerà una riduzione graduale dell’85% della produzione e del consumo di hFC, con una prospettiva orientata al 2036. L’emendamento, compromesso bipartisan basato sull’American Innovation and Manufacturing Act, è stato introdotto l’anno scorso dai senatori John Kennedy e Tom Carper. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

CORONAVIRUS: DA ASHRAE, UNA GUIDA PER AIUTARE SCUOLE E UNIVERSITÀ A RIAPRIRE L’ASHRAE Epidemic Task Force ha sviluppato una guida sul funzionamento dei sistemi HVAC per contribuire a mitigare la trasmissione aerea della SARS-Cov-2 mentre le scuole si preparano a riaprire. La presentazione, di 41 pagine, include comode liste di controllo per preparare gli edifici educativi a riaccogliere gli studenti, come l’avvio di sistemi HVAC nonché controlli e verifiche da eseguire durante l’anno scolastico. La guida mira a fornire informazioni pratiche ai distretti scolastici e ai responsabili della salute ambientale dei campus universitari, ai gestori di strutture, agli amministratori, ai tecnici e ai fornitori di servizi. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 200a) Ventesimo anno

A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI Brushless: Tipologia di motori elettrici utilizzati in alcuni tipi di compressori ermetici e semiermetici impiegati nei circuiti frigoriferi. Essi si caratterizzano per l’assenza di spazzole e permettono una cospicua riduzione dei consumi elettrici e della rumorosità di funzionamento del motore. Tali tipi di motori possono venire controllati mediante opportune schede elettroniche che permettono la regolazione della velocità e della coppia di funzionamento (DC Brushless). Alcune tipologie di motori brushless si caratterizzano per avere una bassa inerzia di funzionamento. Catena del freddo: Insieme di procedure e di situazioni che devono essere seguite per garantire che un prodotto refrigerato, congelato o surgelato mantenga la sua temperatura ottimale durante tutte le fasi della sua vita, dalla produzione al consumo. La catena del freddo è composta da una serie di stadi che comprendono: il raggiungimento della temperatura prestabilita per il prodotto all’atto della produzione, con l’eventuale abbattimento rapido della temperatura (fase di pre-refrigerazione); la lavorazione del prodotto in ambiente opportunamente refrigerato; il mantenimento di tale temperatura durante il periodo di conservazione o stoccaggio nei magazzini e durante la fase di trasporto (ivi comprese le fasi di carico e scari-

co della merce); il mantenimento della temperatura prestabilita durante la fase di distribuzione, esposizione e commercializzazione del prodotto; la conservazione del prodotto presso il consumatore. L’osservanza delle disposizioni riguardanti la temperatura del prodotto e relative ad ogni stadio della catena garantisce la qualità finale del prodotto stesso e permette di limitare lo spreco di prodotti naturali e la produzione di rifiuti alimentari. L’interrruzione di anche uno solo degli anelli della catena rappresenta un pericolo per l’integrità del prodotto e la possibilità di essere consumato ed un aumento del rischio che esso possa divenire un rifiuto da eliminare. L’osservanza delle temperature di corretta conservazione in corrispondenza di ogni anello della catena del freddo garantisce il controllo della crescita batterica e l’ottenimento di un prodotto di qualità sicuro per il consumo. Le cause più frequenti che possono portare ad un’interruzione della catena del freddo risiedono principalmente nelle situazioni di interruzione o black-out elettrico, nel guasto di qualche componente del circuito frigorifero incaricato del mantenimento delle corrette temperature di conservazione, nella troppo frequente apertura delle porte degli ambienti in cui le merci vengono conservate (o addirittura nella dimenticanza delle porte lasciate aperte), nel deterioramento con conseguente mancanza di tenuta di guarnizioni o altri elementi deputati a mantenere isolato l’ambiente di conservazione dei prodotti, nella mancanza o nel deterioramento degli elementi di isolamento termico, nella perdita di resa frigorifera del circuito di raffreddamento a causa di una perdita di refrigerante. Prodotto di raffrescamento: Un dispositivo che incorpora o fornisce aria o acqua raffreddata a un sistema di raffrescamento ad aria o ad acqua ed è munito di uno o più generatori di freddo. Un generatore di freddo progettato per un prodotto di raffrescamento e un alloggiamento per un prodotto di raffrescamento progettato per essere munito di tale generatore di freddo sono conside-

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rati congiuntamente un prodotto di raffrescamento. Ricircolazione: Termine riferito al funzionamento delle torri di raffreddamento evaporative indicante la situazione in cui una parte dell’aria rigettata dalla torre viene ripresa per essere reimmessa assieme ad aria nuova. La quantità di aria da ricircolare dipende dalla tipologia di torre, dal luogo in cui essa è posizionata e dalle condizioni atmosferiche. Il ricircolo dell’aria comporta un aumento della temperatura a bulbo umido dell’aria complessivamente entrante nella torre rispetto alla medesima temperatura dell’aria ambiente. Sistema di raffrescamento ad aria: Componenti o apparecchiature necessarie per l’erogazione dell’aria raffreddata, mediante un dispositivo per lo spostamento dell’aria, attraverso condotti o direttamente nell’ambiente raffrescato, al fine di raggiungere e mantenere la temperatura interna desiderata di un ambiente chiuso, quale un edificio o parti di esso, per il comfort termico delle persone. Temperatura limite di esercizio: La temperatura esterna per il riscaldamento dichiarata dal fabbricante, al di sotto della quale la pompa di calore non possiede alcuna capacità di riscaldamento e la capacità di riscaldamento dichiarata è uguale a 0. Viene espressa in gradi Celsius. Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.

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