centro ottico

La società, specializzata in soluzioni per ipovisione e vista fragile, punta con forza su ricerca, sviluppo e produzione

possibile, queste condizioni visive. Il passaggio successivo è stato rendere tali soluzioni esteticamente gradevoli, così da ridurre la difficoltà di portabilità da parte dell’utente: volevamo che, indossando un dispositivo Fonda, ci si sentisse a proprio agio, per cui abbiamo lavorato sul design, realizzando modelli alla moda oltre che performanti tecnicamente. Dalla nostra nascita a oggi l’iter naturale è stato rivolgerci a una fascia sempre più ampia della popolazione: perciò negli anni abbiamo affiancato al termine ipovisione quello più inclusivo di vista fragile. In tale concetto possiamo, infatti, raccogliere le esigenze di quelle persone che non hanno ancora raggiunto la soglia inferiore ai 3/10 di funzionalità visiva, tipica del riconoscimento dell’ipovisione, ma anche di quanti, ad esempio, hanno appena ricevuto una diagnosi di qualche tipo di patologia oculare e sono quindi all’inizio del percorso di degenerazione del proprio sistema visivo. Come celebrerete il decimo anniversario di attività? Il 2022 sarà un anno all’insegna delle novità che condivideremo con la nostra rete di ambasciatori del benessere visivo. Abbiamo in programma anche un restyling completo dell’immagine coordinata dell’azienda, nuove attività di comunicazione integrata con i centri ottici per coinvolgere l’utenza finale e un elemento di in store brand value, che ci permetterà di valorizzare maggiormente le nostre soluzioni e, insieme, i professionisti che a oggi ne rendono possibile l’applicazione. Quali invece le idee per il futuro? Entro i prossimi due anni sarà disponibile l’aggiornamento di uno dei nostri prodotti di punta, che genererà di fatto una nuova ed esclusiva competenza professionale: non solo per l’innovazione tecnologica che recherà in sé, ma per l’alta personalizzazione che garantirà al consumatore e la conseguente potenzialità di fidelizzazione. Per realizzarla stiamo investendo molto nell’ambito dello sviluppo prodotti, lo stesso dipartimento che entro i prossimi sei mesi rilascerà due nuovi modelli del sistema FiTmacula, proprio per essere in grado di soddisfare con più evidenza quell’esigenza di stile e modernità espressa dagli utenti finali. Dal punto di vista commerciale proseguiremo lungo la strada intrapresa con Academia Fonda: andare ad ampliare la rete dei centri di riferimento specializzati che possano accogliere e offrire supporto alle persone con vista fragile. Un modello di successo che promuoveremo su tutti i mercati internazionali. Infine, ma non in ultimo, puntiamo alla crescita interna, con corsi di specializzazione e l’assunzione di nuove risorse che possano arricchire i reparti più innovativi e dinamici, come appunto la ricerca e sviluppo, ma anche affiancare il nostro team nel fornire un servizio sempre più di eccellenza.

Diversità e comunicazione inclusiva: nuove leve di business per il centro ottico

Non esiste più un unico cliente ideale ma tanti tipi diversi con caratteristiche e bisogni propri: le aziende attente alle differenze di background sono in grado di ottenere risultati economici superiori alla media

di Marco Brugnola Formatore e coordinatore di Sga-Sioo

Chi gestisce un punto vendita ha oggi il difficile compito di definire e proporre un’idea di business sempre più aderente alle sensibilità dei consumatori e di coltivare un ambiente di lavoro dove i colleghi e i clienti si sentano al centro dell’attenzione e accolti nella loro specificità e originalità. Concetti come diversità e inclusione sono sempre più diffusi e non solo intesi come dovere etico-morale o solo in relazione al rischio di compromettere la reputazione di un brand, ma soprattutto come vera e propria leva di business per le aziende. “Diversity significa essere attenti a tutta la vasta gamma che comprende differenze di background di una persona: in termini di orientamento sessuale, di religione, etnia, età, genere, disabilità e status socio-economico. Inclu-

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