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Progressive al 30%: la parola alle aziende
Procacciante: l’ottico dovrà valorizzare la parte sanitaria
di Angelo Magri
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Secondo l’amministratore delegato di Vision Group, intervenuto al Progressive Business Forum 2022, è la prima ricetta per il futuro del retail indipendente, senza trascurare altri elementi chiave per il cliente del suo negozio, dalla tecnologia alla moda, fino al prezzo
Quale sarà il futuro dell’ottica nella logica del retail? Lo ha chiesto il conduttore Nicola Di Lernia al numero uno di Vision Group durante l’evento del 19 giugno scorso a Firenze. «L’ottica permetterà di andare oltre e superare la logica tradizionale se riuscirà a interpretare più la parte sanitaria rispetto a quella retail della propria attività: trattiamo merceologie caratterizzate da driver commerciali o sanitari, in Italia abbiamo concept di successo su entrambi i fronti, ma l’ottico indipendente può trovare la sua ricetta vincente in un posizionamento che enfatizzi maggiormente quello sanitario - ha sottolineato Marco Procacciante - Dalla stessa ricerca di Toluna presentata in questa occasione è risultato evidente che la componente professionale e consulenziale dell’ottico sono apprezzate dall’utente finale a prescindere dalla location e dagli altri driver: si tratta di un fattore che ci dà la possibilità di andare oltre il retail tradizionale come categoria». L’ad del maggiore network di distribuzione ottica associata oggi in Italia fa comunque una precisazione importante. «Bisogna andare sì oltre il retail tradizionale, ma non nella direzione opposta: il consumatore rimane attento alla moda, al prezzo, al contesto di centro ottico nel quale si trova, il cui concept deve quindi valorizzare consulenza e professionalità, ma anche sviluppare un mix efficace su tutte le altre categorie - ha aggiunto - Questo bilanciamento è il punto chiave su cui poter fare la differenza». Anche quella fashion, dunque, è una componente da tenere in considerazione? «Certo, insieme alla tecnologia e, appunto, alla parte sanitaria: trovare il giusto equilibrio tra questi elementi crea il posizionamento del centro ottico, senza trascurare le possibili contaminazioni: noi ad esempio stiamo lavorando sull’audiologia, che ha caratteristiche abbastanza affini all’ottica e che può offrire un’ulteriore opportunità di valorizzazione sanitaria - ha ricordato ancora Procacciante - Bisogna, però, rispettare le regole del retail, senza ricercare la propria gratificazione personale a dispetto del marketing, perché così si rischiano di perdere opportunità di mercato».
Marco Procacciante alla quarta edizione dell’evento sulla presbiopia e le sue soluzioni, organizzato dall’editore di questa testata
Più velocità, più protezione.
In ogni situazione.
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Progressive: +10% nella conoscenza avanzata
di Francesca Tirozzi
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È quanto emerso al Forum 2022 sulla base dei risultati raccolti dal questionario lanciato da b2eyes per stabilire il livello di preparazione degli ottici optometristi italiani su questa tipologia di lenti
Idati parlano chiaro: negli ultimi tre anni la preparazione in fatto di lenti progressive è aumentata sensibilmente. Dal 2019, prima edizione del Progressive Business Forum, in occasione della quale ha debuttato il format del test, a oggi, gli ottici optometristi italiani hanno migliorato il proprio sapere sulla presbiopia e sulle sue soluzioni visive. «Il livello avanzato è passato dal 5,7% di tre anni fa al 16,5% di quest’anno», ha spiegato Nicola Di Lernia, conduttore dell’evento, che ha ospitato quattro docenti della masterclass dedicata alle lenti progressive. Anche il livello medio è passato nel triennio dal 38,45% al 52% circa e di riflesso quello base è sceso dal 46,7% al 21,65%. «Alcuni concetti sono stati acquisiti da tutti, come l’inset, in passato considerato un elemento di difficoltà - ha affermato Anto Rossetti - Il problema è cercare l’incastro perfetto fra la tecnologia del dispositivo e le singole esigenze del portatore, ossia fra la qualità del prodotto e la capacità di ascolto dell’utente da parte del professionista, poiché una progressiva dovrebbe essere costruita specificamente per quella persona». Per Gianmario Reverdy tale upgrade nelle conoscenze è fisiologico. «In questi tre anni si è lavorato parecchio: molte aziende hanno organizzato interventi e approfondimenti sulle lenti progressive, il prodotto è migliorato e trovo normale l’interesse e l’incremento di risposte corrette - ha detto Reverdy - Ora bisogna non accontentarsi, ma focalizzarsi sullo zoccolo duro con ulteriore formazione, spostando l’attenzione sulle nozioni generali e non solo di prodotto: se non si procede in questo modo, più si va avanti più sarà difficile incrementare il punteggio». La parola chiave per Silvano Abati è personalizzazione. «C’è un miglioramento generalizzato nelle conoscenze, ma il vero incremento si percepirebbe se si lavorasse sulla customizzazione della lente - ha precisato Abati - Chi non sa, non vende: tutti devono imparare di più, anche quelli più bravi». Giancarlo Montani ha puntato ulteriormente su questo aspetto. «Nell’ambito della formazione spesso si assiste a un’offerta che offre ambiti particolari, specifici, trascurando spesso quello che sembra poco accattivante, ossia la formazione di base», ha sottolineato Montani. Michela Vuga ha invitato coloro che non lo avevano ancora fatto, a eseguire il test collegandosi tramite il QR code presente sul programma del Progressive Business Forum. «La sala e lo streaming confermano che il livello medio e avanzato permangono», ha esordito Reverdy, rileggendo i dati nel tardo pomeriggio della prima giornata dell’evento. «Le competenze tecniche possono supportare la prestazione dal punto di vista del business - ha dichiarato Montani - La nostra masterclass vuole essere un progetto trasversale che abbraccia tutti gli elementi della professione, in un percorso modulare».
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Forum 2022: premio alla carriera a Petrini e Nucci
L’imprenditore romano, presidente dei centri ottici Vision Optika, e l’oftalmologo pediatrico hanno ricevuto l’importante riconoscimento nel corso della prima giornata dell’evento
a cura della redazione
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Filippo Petrini ha accolto a sorpresa il premio, lo scorso anno assegnato ad Alberto Isolani, dimostrando grande apprezzamento e citando i figli Daniele e Gianluca per l’importante supporto nella gestione degli otto punti vendita Vision Optika, concentrati nella capitale. Paolo Nucci, docente ordinario di Oftalmologia presso l’Università Statale di Milano, ha ricevuto il medesimo riconoscimento, nel 2022 assegnato a Lucio Buratto, per l’importante carriera oculistica, soprattutto nell’ambito dell’oftalmologia pediatrica nazionale e internazionale. Il Progressive Business Forum 2022 ha, inoltre, premiato Silvano Abati e Giancarlo Montani per il ruolo fondamentale che svolgono da decenni nel campo della formazione tecnica. Al termine della prima giornata di lavori sono saliti sul palco anche i rappresentanti dei centri
A sinistra, Filippo Petrini premiato da Ferdinando Fabiano; sopra, Paolo Pettazzoni consegna il riconoscimento a Paolo Nucci
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I riconoscimenti a Silvano Abati, con Andrea Afragoli, sopra, e a Giancarlo Montani, con Gianmario Reverdy, a destra
ottici che hanno ottenuto il Premio Eccellenza b2eyes 2022: Garagnani, Sciolti, Zappon, Belleri, San Federico, Azzurra e Brunetti. Contestualmente sono state decise le 70 nomination per l’edizione 2023 del riconoscimento: a Firenze hanno ritirato gli attestati Fabrizio Beltrami per Ottica Beltrami, Angelo Veneruso per Ottica Veneruso, Gennaro Ferrentino per Otticamente, Laura Davoli per Ottica Davoli, Serena Fabbri per Ottica Fabbri, Claudio Aldegheri per Ottica Benetti e Danilo Cresti per Foto Ottica CM Color.
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