Introduzione italiano

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TENSEGRITY • NEL 1948 KENNETH SNELSON,ALLORA STUDENTE CHE LAVORAVA CON BUCKMINSTER FULLER, INIZIO’ A COSTRUIRE LE SUE ORA FAMOSE SCULTURE. • SI TRATTA DI RAPPRESENTAZIONI ARTISTICHE DI FORZE E MECCANISMI STRUTTURALI DEL MONDO VIVENTE CHE RAPPRESENTANO IL MEGLIO DELL’ARTE,TRASMETTENDO IDEE CHE POSSONO ISPIRARE LE NOSTRE MENTI, PERCHE’ RAPPRESENTANO IL LAVORO DI MADRE NATURA.


STRUTTURA

TENSEGRITY


TENSEGRITY • CONTRAZIONE DI “TENSIONAL INTEGRITY” DESCRIVE UN PRINCIPIO DI RELAZIONE STRUTTURALE IN CUI LA FORMA E’ GARANTITA DALL’INFINITAMENTE CHIUSO, DALLA CONDOTTA TENSIONALE DEL SISTEMA E NON DAL DISCONTINUO. TENSEGRITY E’ L’ABILITA’ DI CONCEDERE SEMPRE PIU’SENZA ALLA FINE ROMPERSI O ANDARE IN MILLE PEZZI.


Applicazione di Tensegrity

Tensegrity scompone le forze in tensione e compressione Le forze di taglio sono il nemico


TENSEGRITY


LE STRUTTURE A FORMA QUADRATA SONO INSTABILI. I MOMENTI DI TORSIONE E FLESSIONE SONO CREATI SULLE ARTICOLAZIONI.

SOLO LE STRUTTURE TRIANGOLATE SONO STABILI,NON C’E’ MOMENTO DI TORSIONE E FLESSIONE IN QUESTE ARTICOLAZIONI.


BIOTENSEGRITY LE PIU’ IMPORTANTI DISFUNZIONI DEL SISTEMA MUSCO-SCHELETRICO, TOLGONO OGNI DUBBIO CHE L’INTEGRITA’ DEGLI ELEMENTI DI TENSIONE NEL NOSTRO CORPO E’ ESSENZIALE PER UNA FORMA E FUNZIONE NORMALE; E’ SOLO QUANDO QUESTI SISTEMI INIZIANO A INCEPPARSI CHE TROVIAMO DEI PROBLEMI:  RIGIDITA’, DISTRAZIONE DELLE INSERZIONI LEGAMENTARIE SULL’OSSO E INFINE OSTEO-ARTROSI.


BIOTENSEGRITY Il poliedro può essere concatenato in un’ infinita varietĂ di misure e di forme in un modello modulare o gerarchizzato con gli elementi di tensione (muscolo, legamenti e fascia) che formano una continua rete interconnessa con gli elementi di compressione ( le ossa) sospesi dentro a questa rete.

La struttura dovrebbe sempre mantenere la caratteristica del singolo icosaedro.


POLIEDRI

POLIEDRI

TETRAEDRI TETRAEDRI

ECOSCHELETR ECOSCHELETRO

OCTAEDR I OCTAEDRI

ICOSAEDRI ICOSAEDRI

Da Levin


Icosaedri in natura


Da Levin

COLONNE ICOSAEDRI TENSEGRITY

SINGOLA ELICA

DOPPIA ELICA

TRIPLA ELICA


COSTRUZIONE BIOTENSEGRITY

Da Levin


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ICOSAEDRO BRACCIO

COLONNA Da Levin


Sistema Biotensegrity • SOLO TENSIONE E COMPRESSIONE • LE OSSA SONO COME MOZZI CHE NUOTANO NEI TESSUTI MOLLI • LA FORZA DI REAZIONE DISTRIBUITA NON LOCALE • LE OSSA NON L’ALTRA

AL

SUOLO

E’

SI COMPRIMONO L’UNA CON

Vantaggi di una struttura biotensegrity • MOBILE CON ARTICOLAZIONI FLESSIBILI • MENO ENERGIA NECESSARIA • MUSCOLI E OSSA SOPPORTANO MENO PESO


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SISTEMA POSTURALE • "UN TUTTO STRUTTURATO” A ENTRATE MULTIPLE CON DIFFERENTI FUNZIONI COMPLEMENTARI: - LOTTARE CONTRO LA GRAVITA’ E MANTENERE LA STAZIONE ERETTA - OPPORSI ALLE FORZE ESTERNE -SITUARCI NELLO SPAZIO-TEMPO STRUTTURATO CHE CI CIRCONDA - EQUILIBRARCI NEL MOVIMENTO, GUIDARLO E RINFORZARLO

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POSTURA L’ORGANISMO UTILIZZA: • ESTEROCETTORI CHE CI SITUANO IN RAPPORTO ALL’AMBIENTE ( TATTO, UDITO,VISTA) • PROPRIOCETTORI CHE SITUANO LE DIFFERENTI PARTI DEL NOSTRO CORPO IN RAPPORTO ALL’INSIEME, IN UNA DATA POSIZIONE • I CENTRI SUPERIORI CHE INTEGRANO I SELETTORI DI STRATEGIA , I PROCESSI COGNITIVI E TRATTANO I DATI ESTRAPOLATI DALLE DUE SORGENTI PRECEDENTI

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SISTEMA POSTURALE INTERVIENE IN PERMANENZA PER: 1)ALZARSI 2)STARE SEDUTI 3)STARE IN PIEDI 4)OPPORSI ALL FORZE ESTERNE

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Malattia Posturale LO SQUILIBRIO POSTURALE SI CARATTERIZZA CON UNA PATOLOGIA DA SOLLECITAZIONE . NEL CONCETTO DI BIOTENSEGRITY ESISTE UNO SQUILIBRIO TRA FATTORI DI TENSIONE E COMPRESSIONE.


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Criteri di normalitĂ e di patologia

Distrazione Sforbiciamento Impatto Compressione Rotazione Torsione

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Patologia delle sollecitazioni Dott. B.Bricot


Sollecitazioni •• COMPRESSIONE COMPRESSIONE •• DISTRAZIONE DISTRAZIONE •• SFORBICIAMENTO SFORBICIAMENTO •• ROTAZIONE ROTAZIONE •• TORSIONE TORSIONE • MUSCOLARI • •MUSCOLARI LEGAMENTARIE • •LEGAMENTARIE APONEVROTICHE • •APONEVROTICHE CAPSULARI • •CAPSULARI CARTILAGINEE • CARTILAGINEE


PATOLOGIA DA SOLLECITAZIONE Alterazione Posturale

Anomalia Tensionale

Patologia tendino-fascio- legamentaria CONSEGUENZE :

• DOLORE • RIGIDITA’ • CONTRATTURA


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Patologia da sollecitazione

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StabilitĂ verso funzione

Una struttura stabile non sempre garantisce una buona funzione


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Patologia da sollecitazione

Piede disarmonico

Disassamento rotuleo 27/04/2015


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Piede disarmonico (misto)

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Squilibrio Posturale

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PIEDE VALGO

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PIEDE X2 COMPONENTE

Normal X2 composante

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LA POSTUROLOGIA E’:

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RECETTORE OCULARE

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I SEGNI CLINICI  Cefalee (unilaterali, orbitarie, temporali, parietali, occipitali)  Vertigini, instabilità  Dolori: cervicalgie, cervico-brachialgie, scapulalgie, dolori         

dorsali alti e medio-dorsali Dolori periferici ad una sola articolazione Difficoltà di concentrazione e memorizzazione Disturbi cognitivi Occhi che pungono e bruciano Agorafobia Mal di trasporto ( auto, treno, aereo, nave) Cadute frequenti Paura della velocità Paura del vuoto


DISFUNZIONI LINGUALI

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CLASSE II, 1

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Tutto lavora assieme Muscoli

Ossa

Legamenti

Mantengono l’angolo Lombo-Sacrale Prevengono lo sforbiciamento anteriore Mantengono la colonna lombare e la pelvi Trasmettono potenza I muscoli necessitano di buoni legamenti per lavorare I legamenti stabilizzano la colonna per azione muscolare


Anatomia colonna lombare Cosa tiene tutto assieme?

L. Inter/Sopraspinoso Capsula articolare L.ileolombare


Faccette e capsula articolare Capsula

Funzione: Unisce i processi articolari, Stabilizza le faccette, Guida il movimento.


Anatomia pelvi Cosa tiene tutto assieme ?

L. SIP L. interosseo L. sacrospinoso e sacrotuberoso L. pubico superiore


Leg.Sacro-iliaco post.

Unisce sacro & ileo 1 Fibre profonde (forti) Laterali al forame 2 fibre superficiali (forti) Mediali al forame


Leg. SS e ST Sacrospinoso Connette l’ ischio e il sacro

Sacrotuberoso Connette l’ ischio, il sacro e l’ ileo. Si fonde con i legamenti posteriori sacri-iliaci . Si fonde anche con tendini dei m.f.p.c. e del grande gluteo.


Colonna lombare Disfunzione legamenti 1 SPINOSE separate facilmente CIFOSI E’ permessa traslazione discale 2 L’nnulus spinge postermente Pressione su LLP

Permette cifosi

Lombalgia Pressione su dura mater lombalgia (da moderata a severa)

2 1

1


3 L’anulus spinge postero-lateralmente Pressione su radice nervosa Dolore gamba/parestesia +/- neurodeficit. 4 Traslazione vertebrale Stress su anulus Compressione su faccette (dolore) Artrosi Stenosi

3

4


COLONNA NORMALE E DEGENERATIVA

Cifosi


Disfunzione legamenti pelvi Art. SI instabile Dolore sacroiliaco Dolore SP (anteriore)


STORIA DELLA LOMBOSACRALGIA

Sintomi : Sindrome“Cocktail Theatre Party ” Sedersi Stare fermi in piedi: Giacere (rigidità mattutina) Dolore nei cambio di posizione


UN APPROCCIO TERAPEUTICO INTEGRATO AL DOLORE MUSCOLO SCHELETRICO CRONICO.


Terapia Rigenerativa

Proloterapia LA PROLOTERAPIA SI AVVALE DI FARMACI IN SOLUZIONE CHE VENGONO INFILTRATI NELLE ZONE DI INSERZIONE OSTEO-LEGAMENTARIA CHE, PROVOCANDO IN UNA PRIMA FASE UNA REAZIONE INFIAMMATORIA LOCALIZZATA, STIMOLANO SUCCESSIVAMENTE LA RIPARAZIONE E LA TENSIONE DEI TESSUTI SOFFERENTI.


PROLOTERAPIA LA PROLOTERAPIA E’ UNA TERAPIA INFILTRATIVA UTILIZZATA PER IL TRATTAMENTO DEL DOLORE MUSCOLO-SCHELETRICO CRONICO ASSOCIATO AI TRAUMI DISTORSIVI E ALLE TENDINOPATIE. IN UNA RECENTE MONOGRAFIA PUBBLICATA SULLA RIVISTA INDICIZZATA Physical medicine and Rehabilitation Clinics of North America LA TERAPIA INFILTRATIVA CON DESTROSIO E’STATA INSERITA ASSIEME AL PRP (platelet Rich Plasma) NEL GRUPPO DELLE TERAPIE INFILTARTIVE RIGENERATIVE.


Cascata di guarigione infiammazione

formazione Tessuto granulazione

formazione matrice


Fase di infiammazione I • Vasocostrizione delle arteriole locali-5-10 minuti, • Vasodilatazione e aumento flusso sanguigno 13 giorni – causata da rilascio di enzimi proteolitici, polipeptidi, amine, H+, – fase essudativa con calore, gonfiore e dolore.


Fase di Infiammazione II • Il fibrinogeno nell’ essudato fornisce il network per i fibroblasti. • I fibroblasti sono attratti dall’acido arachidonico e da altri agenti chemotattici.


Fase dell’infiammazione III • Fibroblasti e capillari crescono nella rete di fibrina in 48 ore. • Collagene significativo in 4-5 giorni continua per 6 settimane. • La maturazione inizia alla fine della terza settimana. - La tensione con movimento gentile reorienta il collagene e riduce la debolezza, e rompe cross links non necessari. - Lo stress meccanico ha grande influenza in questa fase.


Fase di Infiammazione IV • Forza di tensione del legamento 50% normale al 6 mese • Forza di tensione legamento 100% dopo 1-3 anni.


Fase di Infiammazione V Mobilizzazione precoce propugnata da Ippocrate 2400 anni fa :    

riduce aderenze anormali aumenta la forza genera fibrille collagene previene random crosslink


Tendine dalla stessa biopsia normale e anormale


Tendinosi micrografia elettronica

Collagene disorganizzato, pallido, cellule mesenchimali disposte a casaccio; Germogli vascolari con lume incompleto ed insufficiente elastina, eccesso di matrice ( proteoglicani).


I fibroblasti secernono collagene


Tendine di coniglio pre e post prolo

9 mesi

12 mesi


Palpazione Legamenti Punti sensibili: giunzione fibro-ossea

Mantenere la palpazione/non avere fretta


Infiltrazioni lombari


Sedi infiltrazioni lombari

1 finger 2 fingers (1.5cm)

Marcare SP Marcare faccette Marcare PT

L4 L5


Legamenti Hackett Ileolombare

Sacroiliaco posteriore Sacrospinoso Sacrotuberoso


MODELLO DI DOLORE RIFERITO LEGAMENTO ILEO-LOMBARE

Natica Coscia supero esterna Basso addome/Inguine Coscia supero mediale Testicoli/ Vagina


MODELLO DI DOLORE RIFERITO SACROSPINOSO SACROTUBEROSO

Coscia postero-centrale Polpaccio (centro) Tallone (sotto)

Salta grosse articolazioni-anca, ginocchio, caviglia


MODELLO DI DOLORE RIFERITO FIBRE SACRO-ILIACHE SUPERIORI “AB”

• •

Coscia Gamba


MODELLO DI DOLORE RIFERITO

FIBRE SACRO-ILIACHE INFERIORI“D

Coscia posteriore Polpaccio (lato esterno) Piede (lato esterno)


FORMULA BASE • LIDOCAINA 2 % • SOLUZIONE SALINA • DESTROSIO 33%


ALTRI PROLIFERANTI • • • • •

SODIO MORRURATO POMICE FENOLO, GLICERINA, DESTROSIO (P2G) ZINCO SOLFATO SYLNASOL( INTERESSE STORICO)


SOLUZIONI Le tre soluzioni utilizzate in proloterapia agiscono con tre meccanismi d’azione diversi: • Glucosio: rottura osmotica, • Fenolo glicerina: irritazione locale, • Sodio morruato: azione chemotattica mediatori infiammazione • Needling.


TERAPIE ASSOCIATE 1. MANIPOLAZIONI VERTEBRALI (manu medica) 2. RIEDUCAZIONE IN CONTRORESISTENZA ADATTATA 3. TRAZIONE LOMBARE ATTIVA 4. GINNASTICA PROPRIOCETTIVA 5. TERAPIA STRUMENTALE(tecarterapia,laserterapia) 6. NEUROAURICOLOTERAPIA


MANIPOLAZIONI VERTEBRALI


RIEDUCAZIONE IN CONTRORESISTENZA ADATTATA

RIEDUCAZIONE DORSO-LOMBARE Sec.R.J.Bourdiol


LETTINO DI NATCHEV


“DAEDALUS” E “SEMELLES A’ BOULE”



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