Inside/Out - Traditional Irezumi Exhibit Project

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LA PELLE DELL’ANIMA INSIDE/OUT

Segni d’Identità e Appartenenza


C’è un Giappone ancestrale, “profondo”, apparentemente lontano dall’arte tradizionale giapponese, che può sembrare talmente concentrata sulla elegante perfezione delle forme e del colore da sembrare rarefatta. In realtà non è cosi, e sono gli oggetti più semplici e arcaici a rivelare la vera natura di quei linguaggi dell’arte: una essenzialità finalizzata alla narrazione metaforica degli aspetti della vita.


IL CONTESTO

La cultura tradizionale Giapponese non distingue tra arte e artigianato, almeno fino all’irruzione occidentale del XIX secolo, così come non esiste una “personalizzazione” dell’opera come accade dalla nostra parte del mondo a partire dal Rinascimento. Non esiste nemmeno un termine specifico per definire l’arte fino al 1871 quando, a causa della sempre più significativa presenta di occidentali, esso viene coniato.

Fino ad allora chi produce un manufatto si pone “semplicemente” l’obiettivo di realizzare oggetti funzionali che fossero in sintonia con la propria “ biteki Kosatsu”, la contemplazione estetica.

Liberati dal giogo della necessità ideologica di una rappresentazione concettualmente definita, queste opere diventano una sintesi straordinaria di istinto, armonia e funzionalità: l’Impero del Sol Levante, in gran parte povero e rurale, era scarso di materie prime e ogni ritaglio di stoffa, ogni oggetto, doveva comunque essere utile.

Da questa esigenza concreta nacquero manufatti che assemblati e rammendati pezzo per pezzo al fine di preservarli dall’usura del tempo, diventano coperte, abiti da lavoro o strumenti di uso quotidiano.

L’istintiva armonia con cui queste “riparazioni “ venivano effettuate è in qualche modo un esempio del concetto di Kinsuchi, che nella elaborazione della rottura, della sofferenza, vede un indicatore di bellezza svelata. Esattamente come Alberto Burri.


INSIGHTS ➤

I Boro ( letteralmente stracci) sono il prodotto di un’azione artistica più artigianale, austera e immaginifica, istintiva ma non casuale: legati autenticamente alla vita di quel popolo, ma insieme ricchi di quella valenza archetipica che li fa sentire oggi di grande attualità. I Boro racchiudono infatti i principi estetici ed etici della cultura giapponese come la Sobrietà e la Modestia (shibui), l'imperfezione, ovvero l'aspetto irregolare, incompiuto e semplice (wabi-sabi) e soprattutto l'avversità allo spreco (motttainai) e l'attenzione alle risorse, al lavoro e agli oggetti di uso quotidiano.

Le Tairyo bata sono rare bandiere di cotone - dipinte a mano - che venivano offerte ai proprietari dei pescherecci da parenti ed amici all’inizio della stagione come augurio per una fruttuosa pesca. Di solito riportano il nome della barca, di chi le ha fatte realizzare, oltre ad una serie di frasi di buon augurio. Vista la loro generosa dimensione, venivano originariamente utilizzate anche per comunicare tra barca e terraferma, ma in tempi più recenti solo durante il varo della barca o come elementi decorativi durante la celebrazione per il Nuovo Anno.

I Sakabukoro sono sacchi per filtrare il Saké, riparati con precisi e suggestivi rammendi che ricordano la pratica del Kinsugi in quanto il rammendo non è nascosto, ma ben evidenziato.


I colori prevalenti sono il blu, il grigio, nero e marrone. La spiegazione consiste nel fatto che questi erano gli unici colori che la gente comune era autorizzata a portare nel periodo Edo (1603-1868) . Kimono di seta e variamente colorati erano appannaggio esclusivo dell'aristocrazia giapponese.


La pratica dei Boro aderisce al concetto filosofico giapponese di MOTTAINAI. Mottainai è un termine giapponese composto dove mottai si riferisce alla dignità intrinseca se non addirittura sacrale di un'entità materiale, mentre nai indica l'assenza o la mancanza. Il concetto è coerente con la convinzione scintoista che lo spirito risiede in tutti gli oggetti. E, mentre si applica al cibo e risorse, si applica anche alle azioni, tempo, talenti, emozioni, sogni e potenzialità. MOTTAINAI in giapponese si riferisce a più di un semplice spreco fisico (risorse). E' anche usato per riferirsi a modelli di pensiero che danno luogo ad azioni di spreco


Il kintsugi (⾦継ぎ), o kintsukuroi (⾦繕い), letteralmente "riparare con l'oro", è una pratica giapponese che consiste nell'utilizzo di oro o argento liquido o lacca con polvere d'oro per la riparazione di oggetti in ceramica (in genere vasellame), usando il prezioso metallo per saldare assieme i frammenti. La tecnica permette di ottenere degli oggetti preziosi sia dal punto di vista economico (per via della presenza di metalli preziosi) sia da quello artistico: ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico ed ovviamente irripetibile per via della casualità con cui la ceramica può frantumarsi. La pratica nasce dall'idea che dall'imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.


Nel 1949 Alberto Burri realizza SZ1, il primo sacco stampato. Per anni i sacchi sono giudicati a dir poco scandalosi. Non il caso, ma un’intenzione lucidissima guida Burri, che individua nell’apparenza una qualità disgiunta dalla sostanza. Il sacco, tela unta, incatramata e lacera, è assenza di luce e colore. Non è un attacco alla pittura, ma la sostituzione dei materiali della pittura. La materia del sacco è qualità pittorica e cromatica di per sé stessa, senza velature, senza vernici, trasformata solo dai segni del tempo.


THE EXHIBIT

“INSIDE/OUT” Scheda Tecnica


INTRO E IDEAZIONE DELLA MOSTRA Il sillogismo tra tessuto e pelle ha portato alla strutturazione di un’idea originale e ricca di linguaggi di contaminazione tra arte, filosofia, antropologia, estetica, funzionalità, tradizione, tecnica e tecnologia.

Pelle - Tebori - Tradizione - Irezumi - Lavoro manuale

Tessuto Alcantara - Magia - Tecnologia - Sostenibilità

( decorare il corpo)

( proteggere il corpo )

denominatore : la divisa/corazza in Alcantara dell’antico corpo dei pompieri giapponesi

La consistenza dell’associazione è data da diversi elementi caratteristici: ➤

Come la pelle è primaria protezione ed esposizione al mondo, così il tessuto ne è idealizzazione e metafora.

Altrettanto, l’esclusività del tatuaggio giapponese tradizionale - Irezumi - risiede nell’antica tecnica manuale di realizzazione - Tebori - che imprime al corpo e alla sua decorazione una valenza spirituale e culturale. L’eleganza e l’armonia delle linee e dei colori disegnano la pelle come un’impenetrabile corazza carica di simbologia e di archetipi.

Alcantara, per caratteristiche tecniche e funzionali, è il tessuto che meglio interpreta questa metafora.

Alcantara è il tessuto che veste, protegge e accompagna come fosse uno strumento “magico” , una vera e propria armatura salvifica, la quotidianità di certe azioni eroiche e volte alla salvaguardia della popolazione o semplicemente nell’esercizio del proprio mestiere.

Coraggio, disciplina, resilienza, consistenza, devozione.

Indossare/portare a pelle un oggetto/simbolo bene augurante, carico di significanti e forze spirituali.

INSIDE/OUT DIVENTA IL CONCETTO REGGENTE: la padronanza del sè è “affare intimo”. Non c’è esternazione o celebrazione. Tutto viene conservato e protetto all’interno, celato come un vero e proprio strumento magico.


La Pelle che imita l’Anima

Il Tessuto che imita la Pelle


Firemen’s Coats



Working Class Hero. La divisa da lavoro, segno di identitĂ e appartenenza. Simbolo di devozione, disciplina, resilienza, coraggio ed eroismo quotidiano.


OBIETTIVI ➤

I capi esposti in questa occasione dichiarano la funzione evocativa dei linguaggi dell’arte giapponesi, in sintonia con l’idea di considerare i tessuti pensati come segno di identità e di appartenenza una seconda pelle, appunto “la pelle dell’anima”.

Le opere visibili in questa mostra sono pressoché sconosciute in Italia e sono legate dal fatto di essere oggetti d’uso.

Obiettivo della mostra è quello di illustrare attraverso disegni, stampe e performance live come lo spirito antico giapponese possa essere testimoniato e celebrato dalla mano di artisti occidentali “prescelti”che con dedizione, costanza e sacrificio rappresentano un’appartenenza filosofica appannaggio di pochi che travalica i confini geografici.

L’intento programmatico è quello di realizzare con tessuti originali Alcantara o scampoli di tessuto assemblati ad hoc ( in un’ottica di recupero e sostenibilità ) una vera e propria capsule collection di 12 “firemen coats”.

Ognuna personalizzata non solo grazie al design estroso del “rattoppo” ma anche grazie alla stampa/disegno realizzata a mano di uno dei simboli del calendario astrologico orientale.

Messi in vendita o all’asta, emblemi culturali dell’eroico mestiere del pompiere, diventano oggetti “moda”, capi iconici di un abbigliamento “da lavoro” d’uso quotidiano dal fortissimo impatto estetico e culturale.

Ogni specifico simbolo astrologico rappresentato, caricherà l’oggetto di una valenza che lo renderà “strumento magico” non solo quindi per performance date dal tessuto Alcantara, ma anche per la “buona sorte” che accompagnerà chi lo indosserà, lo donerà o semplicemente lo conserverà.


Alcuni simboli astrologici del calendario orientale. Ne fanno parte: Topo, Bue, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Cane, Gallo e Maiale.

I segni zodiacali caratterizzano una persona ed il proprio destino, per questo esistono segni piĂš compatibili che con altri


Chi

Esposizione collettiva della produzione artistica di 3 esponenti internazionali dell’arte Irezumi: Roberto Borsi ( Italia ), Leo Barada ( Argentina ), Shane Tan ( Malesia ) ➤

Quando

Idealmente tra la fine di giugno ( tra il 17 e il 21 ) e settembre - da considerarsi la concomitanza con altri eventi di aggregazione sulla scena milanese ( come ad esempio la MFW ) ➤

Dove

Ipotesi 1:Concept Store Alcantara Ipotesi 2: Fonderie Napoleoniche ➤

Come

Ipotesi 1 ( c/o Concept Store Alcantara ) : 1 settimana di esposizione. Draft logistica: - recupero di almeno una giacca originale da pompiere; - recupero materiale documentario a corredo ( fotografie storiche ) - recupero materiale artistico pertinente ( disegni e progetti degli artisti ). Nel caso l’idea della simbologia astrologica fosse avvallata, gli artisti si presteranno ( oltre a fornire produzione emblematica del proprio percorso artistico ) all’ interpretazione e realizzazione preliminare dei disegni che verranno poi esposti. Gli stessi disegni potrebbero fungere da “catalogo” illustrato delle stampe per personalizzazioni a richiesta. L’allestimento altresì potrebbe essere costituito da grandi pannelli/tele di tessuto Alcantara stampati in pattern. Tutto dipenderà dalle tempistiche di azione. - selezione dei tessuti e realizzazione di 12 oggetti che verranno poi personalizzati dagli artisti a mano durante performance live da programmare. Da considerarsi la possibilità a livello logistico di “costruire” su ordinazione giacche da lavoro con scampoli pre stampati con le opere degli artisti a più soggetti del calendario astrologico - magari valutando la raffinazione della compatibilità tra i segni. Da valutare quindi la presenza di un sarto/artigiano in loco che agirà all day long per una settimana, dal vernissage alla chiusura dell’esposizione. Ipotesi 2 ( c/o Fonderie Napoleoniche ) : Due giorni ( idealmente un week end ) di cui 1 giorno di vernissage e 1 giorno di performance live. Draft logistica: - l’allestimento dovrà essere scenografico e quindi prevedere grandi panneggi di tessuto: sia pre stampati sulla base dei disegni forniti in anteprima dagli artisti sia scampoli che verranno disegnati al momento e consegnati agli ospiti della serata evento a modi “porta fortuna”

NOTE GENERALI ➤

La modalità e lo svolgimento della mostra saranno da concordarsi con lo sponsor tecnico. A seconda della tipologia dello stesso e del prodotto “core”, gli artisti si presteranno ad una performance live. Lo scopo potrebbe essere quello di creare una personalizzazione ad hoc, una capsule collection dedicata e unica, un oggetto che parla d’arte, di design e che comunica in maniera biunivoca lo spirito di un’antica tradizione d’elite e il prestigio del brand.

La location potrebbe essere utilizzata come Showroom pop-up per esporre prodotti, creare connection e business relation con i guests della cultura giapponese presenti nell'ottica di poter penetrare un mercato complesso ed esclusivo come quello dell’estremo oriente.


ELEMENTI DEL PROGETTO E RELATIVA RICHIESTA ECONOMICA ➤

Ipotesi 1 - Concept Store Alcantara

Direzione artistica Allestimento ( recupero di materiali storico/artistici e logistica organizzativa ) Food & Beverage Agenzia di Pr & Comunicazione ( management, mailing list, coordinamento social, copertura fotografica ) Graphic Design e stampa di materiale di comunicazione Fee Sarto/artigiano

Ipotesi 2 - Fonderie Napoleoniche

Direzione artistica Affitto Location Allestimento Food & Beverage Agenzia di Pr & Comunicazione ( management, mailing list, coordinamento social, copertura fotografica ) Graphic Design e stampa di locandine, flyer, inviti

Totale ipotetico di investimento:


GLI ARTISTI Un’interpretazione internazionale


ROBERTO BORSI - ITALIA ➤

Horibudo I, unico occidentale ad appartenere alla famiglia dell’élite artistica di Sensei Horitoshi I.

Lavora a Milano al Primordial Pain Tattoo Studio ed è l’unico esponente di esperienza ventennale a tramandare l’antica tradizione del maestro

Il suo brillante percorso di studio e applicazione artistica lo hanno portato a realizzare nel 2014 un libro tanto celebrativo quanto divulgativo tradotto in tre lingue.



LEO BARADA - ARGENTINA ➤

Discepolo di una storica famiglia di tatuatori,i Baradas.

Vive e lavora a El Puerto De Santa Marìa, Argentina.

Attualmente impegnato a completare il suo secondo libro, una raccolta di più di 100 “tute” giapponesi. Alcune verrano presentate in anteprima mondiale alla mostra.



SHANE TAN - MALESIA ➤

in attesa di info…



Location 1 - Concept Store Alcantara Dalla moda al design, dalle espressioni più cool dell’automotive agli oggetti interior d’avanguardia. Un mondo racchiuso nei 300 metri quadrati di via San Pietro all’Orto/via Verri, nel cuore pulsante della Milano che non si stanca di inventare. Alcantara dimostra una volta di più la propria versatilità inventando un nuovo concetto di “museo in divenire”. Uno spazio concepito per ospitare la creatività, una vetrina privilegiata per osservare in anteprima tendenze, innovazioni, idee, progetti. Vestito del suo inimitabile soft touch, in una palette che dalla trasparenza del vetro arriva al bianco ottico e al grigio metallico, il concept store, Incastonato in un angolo strategico di Milano, è il luogo scelto per esporre una selezione di oggetti e concetti che guardano al futuro. Ecco il museo in progress di Alcantara, un luogo dove far nascere idee e stimolare la fantasia.


Location 2: Fonderie Napoleoniche - La valenza storica e culturale che unisce occidente e oriente. La location ricca di fascino storico è situata nel cuore pulsante del ribattezzato “moto-quartiere” milanese, crocevia di un interessante schiera di personalità ed influencers. Funzionale il contrasto tra la storicità degli ambienti ( i forni in cui Napoleone faceva fondere e produrre le campane imperiali ), il “parterre” suburbano e l’appeal esotico-contemporaneo della mostra.


Allestimenti - Spazi e props convivono e valorizzano artisti e sponsor.


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