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PERIODICO GRATUITO DI INFORMAZIONE

20

NOVEMBRE

ANNO III

N°103

MAP INSIDE

INSERTO INTERNO

CITY in the

TOURIST // COMMERCIAL MAP

MARIA DE FILIPPI TORNA CON GLI AMICI Maria De Filippi, dopo aver festeggiato l’ottimo risultato ottenuto con la quinta stagione di Italia’s got talent, torna a curarsi della sua creatura mediatica prediletta. Tra le novità, per questa tredicesima edizione di Amici, si è deciso di non trasmettere i casting dei mesi scorsi ma di entrare subito nel vivo presentando, sin dall’inizio, tutti i cantanti ed i ballerini che andranno a comporre la nuova classe di talentuosi. Inoltre, quest’anno, ci saranno due nuove categorie: le band e le crew. Per il talent show più longevo della tv potrebbe essere l’ultimo anno di successo sui canali Mediaset. La dirigenza avrebbe invitato a contenersi con le spese e tagliare i costi, così la De Filippi, secondo indiscrezioni , si sarebbe già rivolta al giovane canale Real Time per trasmettere il day-time del talent show più amato dagli italiani. Per saperne di più bisogna attendere la prima puntata che andrà in onda il 23 novembre.

“MISTERIOSI” SCONTI SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Se c’è qualcuno che conosce gli sconti promossi per la raccolta differenziata a Messina alzi la mano! Mentre l’Amministrazione comunale e i consiglieri del Civico Consesso si spremono per stabilire una regolamentazione sulle tasse dell’immondizia urbana, ci rendiamo conto che, da tempo, esistono Isole Ecologiche sul territorio di cui non comprendiamo fino in fondo il funzionamento. Diversi utenti di queste “bellezze ambientali” ci hanno segnalato che, in riferimento a quella di Spartà e Tremonti, i rifiuti conferiti difficilmente vengono quantificati mediante una ricevuta o scontrino che rilevi data e peso da consegnare al “cliente”. a pag. 3

SOUL CITY “IL VIZIETTO” A MESSINA

L’AMATISSIMO MUSICAL CON IACCHETTI E COLUMBRO

SALUTE E BENESSERE IL SESSO DURA POCO

LEI DIVENTA INSOFFERENTE E TRADISCE

a pag. 4

EMERGENZA PROFUGHI PALANEBIOLO a pag. 8

SI CERCA UNA SISTEMAZIONE PIÙ DIGNITOSA

a pag. 2


PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIM MO PIANO PRIMO PIANO PRIMOSOUL PIANOCITY PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO P cura di Marcella Ruggeri PIANO PRIMO PIA 2 2 PRIMO PIANO PRIMO PRIMO PIANO O PIANO PIANO PRIMO aPIANO PRIMO MO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO P

PROFUGHI ALLA TENDOPOLI! AL VAGLIO ALTERNATIVE

IL SINDACO ACCORINTI E LE ASSOCIAZIONI DICONO UN SECCO NO!

Q

uando si utilizza la parola “emergenza”, si ha sempre l’idea di qualcosa di passeggero, qualcosa di destinato a finire, per motivi di necessità, anche a stretto giro. Invece in Italia e, soprattutto, al Meridione, le Emergenze acquistano il significato di “permanenza”, impossibilità di sterzare gli imprevisti verso qualcosa di risolutivo, galleggiando nel provvisorio. Così, il problema dell’accoglienza degli immigrati a Messina, dopo la strage di Lampedusa, si sta radicando con risvolti contorti. I primi di ottobre, il “barcone della morte” ha disperso in mare oltre trecento salme tra cui donne e bambini e, oggi, si discute ancora quale sia la collocazione più azzeccata per quelle “povere anime” sopravvissute in altri zatteroni. A Messina, ne sono giunte 180, provenienti da Egitto, Eritrea e Somalia che sono state trasferite al PalaNebiolo, ovvero il campo da Baseball, situato nel villaggio Annunziata e di proprietà dell’Ateneo peloritano. Su questa sistemazione, non esistevano garanzie di stabilità proprio per la tipologia della struttura, nata per altre funzioni. Il Ministero degli Interni ha dato l’assenso per approntare un campo dove possano alloggiare gli ospiti stranieri del centro sportivo. A diramare questa notizia è stata la Prefettura di Messina che ha identificato nel Palanebiolo l’unico “rifugio” possibile, al momento, con qualche accorgimento. È certo che si parla di “Tendopoli” (sempre per suffragare la tipica teoria del transitorio!) e che è già in fase di preparazione in questi giorni per affrontare nuove richieste di ospitalità temporanea, in ragione dell’andamento degli sbarchi sulle coste siciliane”. Il trasloco dei profughi, dall’interno del Palazzetto all’area esterna attrezzata, è stato disposto, secondo il Prefetto Trotta, “perché la locale Azienda Sanitaria ha ritenuto detto impianto non idoneo ad un

Migranti: per il prefetto Trotta la soluzione è la Tendopoli al Palanebiolo.

uso di lungo periodo”. Una contraddizione in termini visto che non c’è nulla di più transitorio di una Tendopoli! Intanto il vertice in Prefettura, organizzato lo scorso 18 novembre, alla presenza del sindaco di Messina, Renato Accorinti, degli organi competenti quali l’ASP5 e le parti sociali ha messo in luce le alternative. Prima su tutte quella del “Dune Sport Village”, malgrado il plesso alberghiero abbia in corso un procedimento giudiziario per abusivismo edilizio. Per l’esattezza, ci sono sei funzionari dell’Urbanistica indagati che hanno impantanato le richieste di sanatoria, avanzate dal titolare Marchese. Il manufatto che nasce a Mortelle, sul versante tirrenico, risulta costruito troppo a ridosso della spiaggia ma avrebbe una sua “UTILITA’ SOCIALE”, anche temporanea, per allocare i profughi, come è già capitato nel 2009 per gli alluvionati di Giampilieri. Il

Palanebiolo all’Annunziata

Palazzo del Governo avverte: “Non si può concendere lo spostamento almeno fino a gennaio, non prima delle opportune verifiche dell’Autorità Giudiziaria!”. La seduta prefettizia è stata aggiornata per produrre nuovi elementi. Al via comunque, da sabato 16 novembre, i lavori del campo al PalaNebiolo, accompagnati dalle proteste giornaliere dei migranti, che hanno presidiato la riunione prefettizia persino cantando, al di fuori del Palazzo. Il sindaco e il circolo Arci Thomas Sankara hanno già osteggiato l’opzione Tendopoli, in considerazione di un inverno alle porte che la renderebbe anche pericolosa, oltre che insensibile. Del resto, Accorinti sottolinea che un profugo costerebbe, nella struttura “Le Dune”, 30 euro al giorno, al pari dell’attuale impianto da baseball. Si stanno vagliando altri punti ri-

In Prefettura, il vertice su alternative al PalaNeb iolo

cettivi come l’Hotel Europa, chiuso da mesi e di nuovo “La casa dello studente” che rappresenterebbe un piano secondario. La presidente dell’Arci, Maionara, si preoccupa delle “condizioni sanitarie precarie del PalaNebiolo”. Insieme a loro, si alzano le voci dell’ “Arcigay Makwan” di Messina e il Circolo “P. Impastato” PRC Messina. Il primo, attraverso il suo presidente Rosario Duca, addita le conclusioni del Prefetto Trotta come un “metodo disumano” e le condanna in quanto arginano i profughi “in uno stato di semidetenuti”. L’assemblea congressuale del circolo “P. Impastato” ha suffragato queste teorie parlando di “lager fatto di tende” che ha lo scopo “di sottoporre i migranti ad un controllo militare e poliziesco assolutamente ingiustificato”. Per questo, il PRC chiede all’Amministrazione Comunale di dissuadere le autorità dall’individuazione di strutture inclusive per attuare il rispetto del diritto di asilo, conformemente all’Art 10 comma 3 Cost. Non dimentichiamoci che questi migranti sono tutti molto giovani, scappati da regimi politici o dittatoriali e dalla fame che hanno bisogno sia di sostegno psicologico sia materiale, con interventi di prima necessità: dall’alimentazione all’igiene personale all’assistenza medica. Sin dal loro arrivo, sono stati presi in carico dalle Forze dell’Ordine e dai volontari che, quotidianamente, cercano di dare dignità all’ambiente del PalaNebiolo e di distribuire i pasti forniti, invece, dalla mensa dell’ERSU. Comune, Università, Prefettura, Questura, Protezione Civile e Croce Rossa sono schierati per aiutare i profughi. Non da meno i cittadini hanno partecipato alla sofferenza donando coperte presso la Croce Rossa. Ma ciò che


MO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO P PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PRIM 3 P ANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO 3PRIMO PRIMO PIANO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PRIM è apparso inaccettabile e incondivisibile da parte delle associazioni di categoria è stato il divieto posto loro di accedere al PalaNebiolo per contribuire al benessere dei profughi. Da adesso in poi, le associazioni potranno concordare incontri e comunque una frequentazione assidua con i profughi per fornire un’assistenza umanitaria e legale. A curare le attività di allestimento della

Tendopoli è il locale Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che coordina la realizzazione delle infrastrutture e i servizi del centro. Questo sarà gestito dalla ditta che si aggiudicherà l’appalto. Protezione Civile e Croce Rossa procureranno gli arredi. Il malumore sulla vicenda, a partire dai residenti del V quartiere, resta! Si deve ancora analizzare l’aspetto sociale nei confronti di

un impianto sportivo che viene sottratto ai tanti fruitori. I Messinesi non vogliono rinunciare al PalaNebiolo e potrebbero “incattivirsi”, in vista del prossimo campionato della squadra locale. Questo team è un vanto per l’intera città a cui viene impedito di allenarsi o gareggiare sull’unico campo da gioco di questo tipo, pur militando, da anni, nel campionato nazionale.

“MISTERIOSI” SCONTI SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA” DOPO LE NOVITÀ SULLA TARES, I CITTADINI PAGHERANNO LA GESTIONE RIFIUTI

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e c’è qualcuno che conosce gli sconti promossi per la raccolta differenziata a Messina alzi la mano! Mentre l’Amministrazione comunale e i consiglieri del Civico Consesso si spremono per stabilire una regolamentazione sulle tasse dell’immondizia urbana, ci rendiamo conto che, da tempo, esistono Isole Ecologiche sul territorio di cui non comprendiamo fino in fondo il funzionamento. Diversi utenti di queste “bellezze ambientali” ci hanno segnalato che, in riferimento a quella di Spartà e Tremonti, i rifiuti conferiti difficilmente vengono quantificati mediante una ricevuta o scontrino che rilevi data e peso da consegnare al “cliente”. Ora, si suppone che gli eventuali sconti offerti per incentivare la differenziata siano proporzionali al calcolo della spazzatura portata nell’Isola. Ma come si può dimostrare la quantità raccolta con tanto impegno, costanza e volontà da parte dei cittadini se, a Spartà, non viene pesata l’auto con il suo volume di rifiuti e se, a Tremonti, la bilancia è addirittura rotta? Fino a prova contraria, il peso non può essere valutato in modo forfettario ma, comunque, va certificato su una tessera, su dispositivi cosiddetti “ufficiali”, visto che si tratta di tasse da pagare allo Stato. In effetti, qui i consumatori dovrebbero essere tutelati dalle nuove regole del Comune che, appena una settimana fa, ha decretato il neo-

progetto di Tares con il voto favorevole del Consiglio. Già per l’anno corrente, si avrà diritto a uno sconto del 25% sulla tassa globale. Il requisito fondamentale è il conferimento mensile, presso i siti ecologici, di almeno 7 chili di rifiuti per ogni componente del nucleo familiare. Ma 7 chili al mese per il singolo individuo presente nello stato di famiglia non è eccessivo? A questo punto, le famiglie standard di tre/quattro persone dovranno sbrigarsi ad accumulare 21/28 chili di rifiuti al mese, senza stimare gli scarti organici, esclusi dalle isole. In pratica, solo le imprese, i consumatori su larga scala potranno pretendere il BONUS. I normali cittadini dovranno adoperarsi per inquinare di più, in base alla nuova legge municipale. Anche i costi di gestione danno una stangata alla collettività che verrà gravata per l’intero ciclo di nettezza urbana. La tassa supermoderna si pagherà in tre rate: la prima scade il 16 dicembre (33% più 30 centesimi al metro quadro come maggiorazione allo Stato); la seconda il 16 febbraio (34%); la terza il 16 aprile (33%). Le utenze non domestiche possono ottenere qualche vantaggio, per esempio aderendo al “porta a porta” comunale con il 15% di sconto. Chi controllerà che si applichi il servizio? Finirà come per gli scontrini delle Isole Ecologiche? Per le novità concrete riguardanti le tariffe, c’è da attendere! I 250 euro annui della

Raccolta differenziata, il mistero degli sconti!

vecchia Tarsu, per una famiglia media, potrebbero impennarsi anche a 500 euro. La Giunta si è esposta in modo massiccio sulla recente delibera, tanto da ritenerla rivoluzionaria e si è presentata in Consiglio quasi compatta con il vice sindaco Signorino e gli assessori Ialacqua, Cacciola e De Cola. Ad onor di cronaca però ricordiamo che la delegazione del “Megafono” e altri consiglieri hanno lasciato l’aula. Curioso invece che l’unico voto contrario è stato quello di Nina Lo Presti, componente della cerchia Accorinti. Nella stessa settimana del fatidico provvedimento, la raccolta dei rifiuti è stata bloccata in città, in conseguenza della mancata retribuzione ai lavoratori di Messinambiente. In settimana, la liquidità degli stipendi di ottobre che ammonta a un milione e 200mila euro dovrebbe essere disponibile nelle casse della società. I mezzi sono però fermi perché non si riesce a coprire la spesa del gasolio.

Periodico gratuito di informazione - Registrazione al Tribunale di Messina 02/2010 del 5/05/2010 Editore || FOR. ME di Fabrizio Caggegi · Via Panoramica, 1416 - 98168 Messina Direttore Responsabile || Marcella Ruggeri Tel. 388/3425135 Redazione || Via Panoramica, 1416 - 98168 Messina e-mail: redazione@formefreepress.it Pubblicità || Tel 342.0065845 e-mail: pubblicita@formefreepress.it Progetto Grafico e Impaginazione || Subversiva, Viale Boccetta, 36 - Messina Stampa || Grafo Editor srl Via Croce Rossa, 20 - 98124 Messina

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“IL VIZIETTO”, L’AMATISSIMO MUSICAL CON IACCHETTI E COLUMBRO DOPO ANNI DI ASSENZA, IL REGISTA PIPARO PORTA NELLA CITTÀ NATALE UNO DEI SUOI SUCCESSI

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na storia d’amore commovente può contenere trasgressione, rigore, bizzarria e molto altro. Questo accade in uno dei musical più apprezzati al mondo, “Il Vizietto-La Cage aux Folles”. Si tratta di una commedia spassosa che racconta sullo sfondo la tematica dell’omosessualità e delle coppie di fatto, in pieno stile anni ’70. Scritta in forma melodica da Jerry Herman e Harvey Fierstein e portata in scena per la prima volta nel 1983, “La Cage aux Folles”, si ispira all’omonima opera teatrale francese di Jean Poiret del 1973. Il regista Massimo Romeo Piparo ne realizza un interessante lavoro di adattamento, dirigendo infine uno spettacolo che ha già incassato due stagioni gloriose con il tutto esaurito. “Il vizietto” sbarca i prossimi 25 e 26 novembre, anche a Messina al Teatro “Vittorio Emanuele”. Si avvale di uno staff d’eccezione: la coppia protagonista, Enzo Iacchetti e Marco Columbro nei celebri ruoli di Zazà/Albin e Renato; il primo, Albin, si esibisce

Enzo Iacchetti e Marco Columbro

come Drag Queen (in arte “Zazà”) in uno sfavillante locale notturno per travestiti, a Saint Tropez, il cui gestore è Renato. Mirabili coreografie, studiate dal grande Bill Goodson con la direzione musicale del Maestro Emanuele Friello, inducono 14 uomini, sul palcoscenico, a ballare sui tacchi a spillo e cantare con voce da soprano. Nel cast, Russel Russel e Mimmo Chianese. Le scenografie sono di Gianluca Amodio; i costumi di Nicoletta Ercole. Il musical targato Piparo è in tournèe dal 22 ottobre fino al 6 gennaio 2014 (debutto a Torino il 28 dicembre, Teatro Alfieri). Il regista messinese sta inanellando, da tempo, molti trionfi: “Jesus Christ Superstar”, “The Full Monty”, “Rinaldo in Campo”, “HairSpray…Grasso è bello!”, “Smetti di piangere Penelope!”, “Evita”, “Tommy”, “My Fair Lady”, “Cenerentola”, “La Febbre del Sabato Sera”, “Lady Day”, “Alta Società”. Contemporaneamente, alla messa in scena de “Il vizietto” a Milano, riprendevano, a grande richiesta, le repliche di “My Fair Lady” a Roma. “Il vizietto” è una prova importante per un regista perché è uno spettacolo che, in America negli anni ’80, ha riscosso successi sorprendenti (6 Tony Award ovvero gli Oscar del Musical) e, nel 2010, ha vinto l’Oscar per il Best Musical Revival. L’originale tocca ben 1761 repliche, chiudendo il 12 novembre 1987, a cinque anni dal debutto. Al di là degli equivoci esilaranti che sono l’impalcatura

Il regista Piparo

della commedia con un happy end a sorpresa, la storia analizza con sagacia e spensieratezza “due grandi questioni del nostro tempo: la politica che attacca gli omosessuali; – commenta Piparo - e gli omosessuali che rispondono con la parola Amore. Questo spettacolo serve anche a far luce sull’amore di cui sono capaci le coppie di fatto, a cominciare da quelle gay”. Dall’opera teatrale, fu tratto nel 1978 il noto film “Il Vizietto” con le magistrali interpretazioni di Ugo Tognazzi e Michel Serrault. Quest’ultimo, conquistò anche il David di Donatello e il César. Dietro la macchina da presa, invece, Edouard Molinaro. Musiche dello strepitoso Ennio Morricone. La pellicola fu onorata con ben due sequel: “Il vizietto II” (1980) e “Matrimonio col vizietto” (1985). Il remake americano, “Piume di Struzzo”, lanciato al cinema nel 1996, diverte sempre ma gli attori Robin Williams e Nathan Lane, malgrado la bravura, non possono eguagliare, rispettivamente Tognazzi e Serrault. La regia del primo spettacolo fu affidata a Arthur Laurents e le coreografie a Scott Salmon. Gene Barry e George Hearn furono i protagonisti. La produzione londinese aprì il 7 maggio 1986 e rimase in scena 8 mesi. Fra le canzoni più popolari di questa produzione, meritano menzione “The Best of Times” e, soprattutto, “I Am What I Am” (“Sono quel che sono”), un inno alla “diversità”, celebrato dalle performance di numerosi cantanti, in primo luogo per la versione disco di Gloria Gaynor, che l‘ha resa famosa al grande pubblico.


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JAZZ E CLASSICA PER LA 57° STAGIONE MUSICALE DELL’ASSOCIAZIONE “V. BELLINI”

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volution Brass ha scandito con il suo caldo jazz la serata del 15 novembre, al Teatro Vittorio Emanuele. Il gruppo, composto da Yuri Furnari e Rosario Battiato alla tromba, Nunzio Longhitano al corno, Antonino Carbonaro al trombone, Angelo Messina al basso tuba e Davide Santonocito alla batteria, ha impreziosito la strada aperta dall’astro nascente del pianoforte, Leonardo Colafelice, all’interno della stagione concertistica dell’Associazione musicale “V. Bellini”. Il cartellone degli spettacoli, giunto quest’anno alla sua 57esima edizione, comprende una vasta gamma di generi musicali che vanno dal jazz a quello prettamente classico. Si svolgerà fino ad aprile su diversi palchi e riprenderà a giugno fino a luglio inoltrato con “Estate in Musica”. Il prossimo

Leonardo Colafelice

appuntamento sarà sabato 30 novembre alle ore 21, all’Auditorium del Palacultura “Antonello” con Giovanni Mazzarino Latin Mood - “Retrato”, Concerto Presentazione

Ufficiale del nuovo disco dell’artista. Il Maestro esplorerà al pianoforte le intriganti melodie dell’America del Sud, accompagnato dal Latin Sextet: Dino Rubino - tromba e flicorno, Humberto Amesquita – trombone, Orazio Maugeri - sax alto e soprano, Rino Cirinnà sax tenore e clarinetto, Riccardo Fioravanti – contrabbasso e Stefano Bagnoli – batteria. Sabato 7 dicembre alle ore 19, alla Chiesa di S. Maria Alemanna, sarà la volta della Compagnia Siciliana Musici e Cantori con Matilde Perissinotti Bisoni - voce e percussioni, Felice Currò - voce, tamburo, percussioni, Santo Cacciola - flauto, tamburo, percussioni, Filippo Gregorio – chitarra e Giovanni Cannata – fisarmonica. Venerdì 13 e 14 dicembre alle ore 21, all’Auditorium del Palacultura “Antonello”, Christian Leotta al pianoforte eseguirà l’integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Ludwig Van Beethoven, rispettivamente nel I e II Concerto. Il musicista tornerà il 30 e 31 gennaio 2014, sempre nella stessa sede, per il III e IV concerto dedicato a Beethoven. Nel periodo natalizio, ricordiamo, tra gli altri, domenica 22 dicembre 2013 alle ore 18, Chiesa di S. Maria Alemanna, l’Orchestra da Camera Peloritana, diretta da Francesco Carlo Magistri, anche primo violino, Alessia Pitali - arpa e Veronica Cardullo – soprano. A gennaio 2014, si ricomincia giorno 11 alle ore 19, Auditorium del Palacultura “Antonello” con il Duo “Clara Wieck”, pianoforte a 4 mani, costituito da Fiorella Miracola e Anna Maria Rotondo. Per il nuovo anno, ne citiamo per

Giovanni Mazzarino

brevità solo alcuni. Al via interessanti quartetti all’Auditorium del Palacultura “Antonello”: venerdì 24 gennaio alle ore 21, il vivace Quartetto a plettro “Vincenzo De Bonis”; sabato 22 febbraio alle ore 19, Jazzalcàzar, due fiati, una chitarra flamenca e percussioni; venerdì 14 marzo ore 21, il Quartetto “Antonello” con tre archi e un pianoforte; sabato 5 aprile ore 19, il Quartetto Nous con 4 professionisti degli archi e la pianista solista Gloria Campaner. Poi ancora, momenti di ballo, associati a musica contemporanea. Segnaliamo sabato 8 marzo 2014, ore 19, Chiesa di S. Maria Alemanna, “Il Poema di Enea. Aeneis, liber I”, una lettura particolare di G. Ramires con musiche originali di Giovanni Puliafito, realizzate mediante software audio e suoni campionati. Tra gli appuntamenti estivi (tre all’Anfiteatro “D. Cicciò” del Palacultura e tre alla Fiera di Messina): mercoledì 16 luglio 2014, ore 21:15, alla Cittadella Fieristica, l’eccellente “Paolo Fresu Devil Quartet” con Paolo Fresu - tromba, Bebo Ferra - chitarra, Paolino Dalla Porta - contrabbasso e Stefano Bagnoli – batteria.

RIME SATURE VADE RETRO

IL PRIMO ALBUM DEI RAPPERS MESSINESI VANTA IMPORTANTI FEATURING

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ip-hop poliedrico: così i due rapper emergenti da Messina, Rada e Trama, definiscono la musica del loro gruppo, RIME SATURE.
Senza preconcetti o integralismi, e forti di un’esperienza quotidiana che li porta a toccare con mano le varie sfumature della vita sociale, riportano il tutto nella propria musica che mantiene un approccio di base spiccatamente hip‐hop e quindi diretto e grintoso. ll loro stile dalle radici si muove in continua evoluzione evitando di ghettizzarsi ed aprendosi sempre a nuovi orizzonti. “VADE RETRO”, il primo album ufficiale di Rime Sature uscito su tutti gli stores digitali e nei migliori negozi di dischi, si caratterizza per la sperimen-

tazione a livello lirico e musicale, toccando tematiche che vanno dall’introspettivo al party, dall’amore alla denuncia, spaziando su tappeti sonori tra l’electro e la dance, il reggaeton e la ballad, la dubstep e la beatbox. Filo conduttore del disco è lo status dell’uomo nella società moderna costantemente tentato sotto più forme: la corruzione, le donne, il denaro, a cui bisogna far fronte elevando la propria personalità e facendosi largo tra le infamie giornaliere, in maniera decisa ma sempre leale. Ad arricchire le strofe dei rappers e le eclettiche strumentali realizzate dal team JWolf, le collaborazioni con artisti emergenti (Jaime Galàn e Natalìa, Lume e Danilo Cucurullo, Taliban Teski

Rime Sature

ed i Progetto 23) e con importanti nomi del panorama hip-hop italiano: Tormento aka Yoshi, Amir e Lord Madness. Attualmente, Rime Sature sono impegnati nella promozione live dell’album e del format di party IN DA CLUB, l’unico evento r’n’b, hip-hop, dancehall e club music a Messina e provincia. Il loro viaggio nel rap, dopo la fortunata stagione estiva al Canarillo Brillo (Villafranca Tirrena, ME) si stabilisce allo Zeronovanta Clubbing (ME) in collaborazione con Swag Entertainment & Events e South Invasion.


FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNES TNESS FITNESS FITNESS FITNESSSOUL FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS A cura di Vincenzo Chemi, CITYFITNESS 6 FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNE Personal Trainer della palestra Meeting Club TNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS FITNESS

ALLENARE GLI ADDOMINALI

È IL CRUNCH L’ESERCIZIO PIÙ EFFICIENTE

Crunch a terra

P

rima di parlare dell’allenamento di questo muscolo, bisognerebbe distinguere tra chi lo allena per un puro fine estetico (e quindi, ad esempio, il body-builder) e chi invece lo allena con fini di miglioramento funzionale di tutta la catena muscolare. In questo articolo parlerò dell’allenamento del retto addominale per scopo puramente estetico, che credo sia quello interessi la maggior parte dei lettori e degli utenti delle palestre. Basta fare un giro su internet per vedere che esistono una marea di esercizi per gli addominali, dai più semplici ai più bizzarri e difficoltosi. Ma siamo sicuri che tutti questi esercizi siano veramente efficaci nell’allenamento del muscolo in questione? La risposta.. assolutamente no! Quello che definirei l’esercizio principe per allenare gli addominali è il CRUNCH. Tutti gli altri esercizi sono da considerare complementari e/o ausiliari e quindi da inquadrare, eventualmente, in un certo modo nell’allenamento, ma comunque non indispensabili. Alcuni di questi esercizi sono, addirittura inutili e potenzialmente pericolosi, soprattutto se viene presa in considerazione una postura alterata del soggetto (esempio: torsioni con

bilanciere od asta, twist…). Ma torniamo al crunch. Basterebbe guardare un qualsiasi libro di anatomia del corpo umano per capire l’importanza di questo esercizio. In uno qualsiasi di questi libri, infatti, è riportato che il retto dell’addome ha origine dalle costole e dal processo xifoideo e si inserisce tra tubercolo e la sinfisi pubica. Più semplicemente è collegato alle costole ed al pube. Ma soprattutto è riportato che l’azione del retto addominale è quella di abbassare le coste (muscolo espiratorio) e flettere il bacino sul torace o viceversa. Già da questa descrizione si intuisce subito (o meglio, si dovrebbe intuire..) l’inutilità di un esercizio come il leg-raise, cioè l’alzata delle gambe su panca. Che senso ha alzare le gambe se vogliamo allenare l’addome dato che, lo abbiamo visto, l’addome stesso si attacca alle costole ed al pube? Per contrarre efficacemente un muscolo bisogna interessare i punti dove esso si inserisce e non mi pare che l’addome sia legato all’anca. Ovviamente, lo ribadisco, adesso sto parlando di allenamento finalizzato all’estetica dei muscoli addominali. In un contesto dove invece si va a ricercare il miglioramento funzionale di tutto l’organismo, è

utile inserire anche altri esercizi in piedi, senza schiena poggiata etc, i quali, lavorando altri muscoli, fanno sì che il retto, gli obliqui e il trasverso intervengano da stabilizzatori posturali. A tal proposito il PILATES, ad esempio, dà notevoli benefici a tutto l’organismo, lavorando proprio sul core e migliorando la stabilizzazione della colonna vertebrale attraverso movimenti specifici e regalando una postura migliore. Nel body-building, e comunque per la maggior parte degli utenti delle palestre, si cerca il miglior effetto visivo, e in tal senso ribadisco che il crunch è l’esercizio specifico per questo scopo, proprio perché fa lavorare il retto dell’addome nella funzione a cui è deputato. A questo aggiungo anche che, pur essendo da solo un esercizio globalmente poco funzionale, risulta essere quello più specifico e più sicuro, senza controindicazioni per la quasi totalità dei soggetti. Esercizi come il sit-up, ad esempio, non possono essere invece eseguiti da tutti, proprio perché coinvolgono anche la schiena ed i muscoli collegati alla colonna e quindi hanno un maggiore fattore di rischio in rapporto alla postura del soggetto. Infine apro una piccola parentesi in merito all’alimentazione. A prescindere dagli esercizi che facciamo, dalle serie, dalle ripetizioni e da tutto il resto, senza un’adeguata alimentazione rischiamo di vanificare gli sforzi fatti in palestra, anche se ci siamo allenati per come si deve (e questo è un discorso che non riguarda solo gli addominali). Infatti se teniamo un’alimentazione inadeguata magari riusciremo ad avere degli ottimi addominali grazie ad un mirato allenamento, ma non riusciremo mai a metterli in evidenza a causa del grasso corporeo che accumuliamo geneticamente in quella zona. Buon allenamento a tutti!


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SALUTE E BENESSERE SALUTE E BENESSERE SALUTE E BENESSERE SALUTE E S ENESSERE SALUTE E BENESSERESOUL SALUTE E BENESSERE SALUTE E BENESSEREA CITY a curaSALUTE di Marcella Ruggeri 8 SALUTE E BENESSERE E BENESSERE E BENESSERE SALUTEA SALUTESALUTE E BENESSERE SALUTE E BENESSERE SALUTE E BENESSERE SALUTE E BENESSERE SALUTE E

SESSO: PER MILIONI DI COPPIE DURA SOLO 2 MINUTI

LUI TROPPO VELOCE. LEI DIVENTA INSOFFERENTE E TRADISCE!

Italiani “focosi” ma troppo veloci!

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’italiano ruba cuori e, soprattutto, “focoso” è un cliché che ancora funziona e risponde a verità. Ma, secondo recenti statistiche, il soggetto, seppure passionale e “per tradizione donnaiolo”, risulterebbe troppo “rapido”. La troppa velocità dell’uomo “medio” provocherebbe il calo dell’ardore prematuramente dalla parte maschile e l’irritabilità dalla parte femminile. Morale della favola: la relazione è destinata a rompersi! In genere, sono le donne a prendere la decisione perché la metà di loro pensa a un altro e una su cinque dopo un anno tradisce. 4 milioni di coppie ammettono che il sesso non dura più di due minuti. Malgrado la media dichiarata di 108 rapporti sessuali l’anno, una coppia su 4, fra i 20 e i 50 anni,

non raggiunge il piacere. La Società Italiana di Urologia (SIU) e l’Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani (AGOI) svelano i segreti dei legami a due attraverso il rapporto con la sessualità, dopo aver esaminato per la prima volta un campione di 3000 uomini e donne tra i 18 e i 55 anni. Grazie a DoxaPharma, gli esperti hanno stimato quanto e come la durata dei rapporti sessuali influenzi il benessere e l’armonia di coppia. Non si tratta di quantità di rapporti bensì di qualità. E’ sempre quella che conta! A contrario di ciò che pensano gli uomini! Gli uomini del Sud d’Italia (Calabria, Basilicata, Campania e Sicilia), in base a questo studio, ottengono il primato dell’operatività sotto le lenzuola. Portabandiera il Siciliano che, nel 60% dei casi, dichiara di essere il più soddisfatto perché fa sesso anche più di tre volte la settimana; di conseguenza, non sembra affatto preoccupato che le sue prestazioni non siano gradite dalla propria compagna. Da contraltare, i Friulani sono i più frustati ed angustiati dai giudizi della donna; li seguono Trentini, Lombardi e Toscani. E’

vero che la passione non è legata a tempi appaganti del rapporto. Così, gli uomini di Calabria e Basilicata, per quanto “calienti”, soffrono di eiaculazione precoce nel doppio dei casi rispetto alla media e temono il tradimento della partner. Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria ed Emilia Romagna sono invece le regioni in cui l’incidenza del problema è più bassa. La stessa televisione ormai ci tempesta con spot che spiegano come affrontare il problema eiaculazione precoce. Malgrado ciò, il 90% di chi ne soffre resta vittima del pudore mettendo a rischio consapevolmente il futuro della coppia. Solo un uomo su dieci si rivolge a centri specializzati per recuperare il rapporto con la propria metà. L’eiaculazione precoce ha scatenato la crisi in diverse località: in Veneto, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise, il 40% delle donne ha lasciato il proprio partner; in Sardegna, il 30% ha tradito un uomo con questo problema. Il disturbo di un componente devasta comunque l’altro che, lentamente, rinuncia ai rapporti sessuali o riduce drasticamente la loro frequenza. Le donne, oggi più realizzate, vorrebbero risolvere il problema scongiurando la rottura. L’insoddisfazione sessuale si attesta al 23% la causa della crisi. 800mila coppie per questo si separano.

GLI INVIDIOSI SONO “CASI BIOLOGICI”

LA SCIENZA DIMOSTRA CHE LA CATTIVERIA FA RIDERE DEI MALI ALTRUI

I

n un’epoca di spietata concorrenza, specialmente in ambito lavorativo, gli invidiosi si moltiplicano e diventano un esercito di “casi biologici”. Chi rosica d’invidia gioisce delle disgrazie altrui. Adesso, non è solo un luogo comune ma è stato dimostrato dalla scienza. Questo peccato capitale viene associato a un vero e proprio piacere “biologico”. Le ricercatrici dell’Università di Princeton (Stati Uniti), Mina Cikara e Susa Fiske, hanno riscontrato, attraverso vari test, che “una mancanza di empatia non è sempre patologica. E’ una risposta umana; non tutti la sperimentano ma in molti casi succede”. I risultati, pubblicati sugli Annals of the New York Academy of Sciences, hanno sottolineato la con-

nessione tra piacere ed eventi spiacevoli analizzando l’attività dei muscoli coinvolti nel sorriso, attraverso un elettromiogramma. L’osservazione di fotografie di persone corrispondenti spesso a stereotipi (quali anziani che infondono sentimenti di tenerezza o ricchi professionisti che infiammano invidia) e mostrate ai partecipanti è stata correlata a quella di eventi piacevoli, spiacevoli o neutri, come vincere dei soldi, essere investiti da un taxi o assentarsi per andare alla toilette. Le “cavie” sorridevano di più in risposta ad eventi negativi, solo verso quei gruppi di cui apparivano invidiosi. Ulteriori verifiche hanno comprovato che l’invidia stimola desideri malsani verso la persona invidiata. La

La Strega di Biancaneve, l’invidiosa per eccellenza

sfida tende ad accenderla e sviluppa la voglia di vendicarsi su qualcun altro che si trova in una posizione migliore rispetto alla propria. “Non si può escludere - dicono le studiose – che, in alcune circostanze, la competizione sia buona, se aiuta ad aumentare la produttività e non ad eliminare i rivali”.


SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA EA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA SCIENZA AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA SCIENZA9 SCIENZA E AMBIENTE BIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA SCIENZA E AM

RUGHE DA SIGARETTA

A 50 ANNI CHI FUMA NE DIMOSTRA 5 DI PIÙ

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circa 50 anni i fumatori mostrano, in media, 5 anni di più rispetto a chi non fuma, con rughe e segni caratteristici come pelle cadente, borse alle palpebre, rughe intorno a labbra e occhi. Le differenze ci sono anche fra fumatori: chi comincia prima invecchia in anticipo. Lo dimostra un esperimento su 79 coppie di gemelli di 48 anni di età media, 77% donne, fumatori e no, condotto dai chirurghi plastici della University Hospital Case Medical and School of Medicine di Cleveland. L’indagine è stata pubblicata su Plastic and reconstructive surgery. Gli specialisti hanno identificato le coppie di gemelli identici dal festival annuale “Twin days” che si svolge a Twinsburg, Ohio. Le foto dei soggetti presi in esame sono state valutate dai chirurghi plastici secondo punteggi e scale di riferimento e i gemelli hanno anche compilato dei questionari sullo stile di vita. I medici hanno giu-

dicato, in media, 5 anni più vecchi i fratelli che fumavano, rispetto a quelli che non fumavano e i forti fumatori mostravano i segni peggiori e più evidenti. Se i fratelli gemelli erano entrambi fumatori le differenze dipendevano da quando avevano iniziato a farlo e, in media, bastano 5 anni di differenza per fare un viso molto più vecchio. I danni della sigaretta sono caratteristici e si concentrano soprattutto nel centro e nella parte inferiore del volto, mentre la fronte non sembra risentirne. “Nei fumatori sono molto più evidenti i cedimenti della pelle delle palpebre superiori, le borse sotto gli occhi e sotto le palpebre, i solchi naso-labiali, cioè le rughe

Confermati i danni del fumo sulla pelle del viso

che vanno dai lati del naso agli angoli della bocca, e i segni intorno alle labbra ed agli occhi” spiega Bahaman Guyuron, che ha diretto la ricerca. “Nei fumatori è stato anche evidenziata la comparsa di iperpgimentazione scura sulle palpebre inferiori, anche se meno evidente rispetto agli altri segni” conclude il dottor Guyuron.

SMART FARM, LE FATTORIE INTELLIGENTI

GIOVANI AGRICOLTORI SEMPRE PIÙ GREEN

coltivazioni ecosostenibili. I protagonisti di questa rivoluzione verde sono i giovani imprenditori delle campagne italiane, lo afferma la Cia (Confederazione italiana agricoltori) in occasione di Ecomondo, la fiera dedicata alla I giovani agricoltori italiani hanno reso il nostro green economy. Paese all’avanguardia in Europa per riduzione Queste aziende delle emissioni agricole stanno diventannche l’agricoltura si dà da fare do una realtà e hanno un identikit ben per ridurre sempre di più il preciso: pannelli solari e mini impianti suo impatto ambientale. La eolici sui tetti dei capannoni che ga“smart farm” è una fattoria “intel- rantiscono l’autosufficienza energetiligente” che si fonda sulla raziona- ca di fabbricati e strutture aziendali; lizzazione dei consumi energetici, i mezzi meccanici sono alimentati a sul riciclo degli scarti agricoli e sulle biocarburanti; le biomasse agricole,

A

come i residui della potatura di vigne e alberi da frutto, o degli scarti dei cereali, sono tutte valorizzate energeticamente; l’impiego di tecniche colturali a basso impatto ambientale (produzione integrata e biologico per esempio) che diminuiscono l’uso di concimi e fitofarmaci, limitando i costi e l’impoverimento del suolo; risparmio idrico con la sostituzione dell’impianto “a pioggia” con quello “a goccia”. Quella delle agroenergie è una strada intrapresa da un numero sempre maggiore di imprese agricole e sono soprattutto i giovani a dimostrarsi più attenti e a cogliere le opportunità della green economy. I servizi per l’ambiente e la produzione di energia rinnovabile sono una prerogativa aziendale per il 7,2% degli under 40 contro il 4% dei colleghi più anziani.


TECH E MOTORI HI TECH E MOTORI HI TECH E MOTORI HI TECH E MOTORI HI OTORI HI TECH E MOTORI HI TECHSOUL E MOTORI HI TECH E MOTORI HI TECH E MO di Antonino Picciotto Giuseppe Picciotto 10 E MOTORI HIHI I TECH TECH E MOTORI HICITY TECHa cura E MOTORI HI eTECH E MOTORI H TECH E MOTORI TECH E MOTORI HI TECH E MOTORI HI TECH E MOTORI HI TECH E MOTORI HI

KTM SUPERDUKE 1290 R LA BESTIA

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inalmente dopo la prima apparizione del prototipo all’EICMA del 2012 è finalmente disponibile la versione definitiva di ciò che in quell’occasione venne definitiva “la bestia”, e dai numeri impressionanti che si porta in dote, questa KTM non può definirsi diversamente. La cilindrata è 1.301 cc ed i cavalli sono ben 180 per soli 189 chili di peso, quasi un rapporto di 1 a 1, con 144 Nm di coppia. Questo possente propulsore è incastonato in un bellissimo telaio a traliccio in tubi acciaio al cromomolibdeno verniciato in polvere che spinge la Superduke da 0 a 200 Km/h in soli 7,2 secondi facendone la nuda più potente sul mercato. A qualunque regime il motore tira come una mandria di buoi inferociti, ha un allungo clamoroso e ci si rende conto di avere a portata di polso una dose di potenza quasi inesauribile. Ma se

La più potente della sua categoria con un’accelerazione da vera sportiva

vien voglia di godersi la strada a mò di passeggiata basta utilizzare l’acceleratore con dolcezza, scoprendo un’elasticità inaspettata e una risposta al gas davvero umana. Nel misto stretto e nei tornati si scopre la vera natura di questa belva: bilanciatissima, agile, stabile, guizzante in curva e rassicurante sul veloce. Naturalmente tutto ciò è possibile grazie alla ricca elettronica di serie selezionabile

che aiuta in ogni condizione, come la frizione antisaltellamento, il controllo di trazione e quello dell’impennata. Se viene selezionata la modalità rain si ottiene un controllo di trazione prudente ed un’erogazione ancora più dolce, mentre in road e sport lascia godere della potenza del motore rimanendo però attento a limitare le perdite di aderenza. In vendita da fine novembre a 15.750 euro.

NOKIA LUMIA 1020

SUPER FOTOCAMERA SU UN HARDWARE MODESTO

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a fotocamera è ormai considerata uno degli elementi base in uno smartphone e spesso per i consumatori rappresenta la discriminante primaria nella scelta di un modello. Tale visione ha accentuato gli sforzi dei produttori che hanno lanciato i cameraphone, telefonini intelligenti particolarmente dotati sul versante fotografico. In questo settore si inserisce a testa alta il nuovo Lumia 1020 di Nokia grazie alla sezione ottica che surclassa di gran lunga quelle di iPhone 5s e Galaxy S4 e non solo per il numero impressionante di megapixel di cui è accreditata, ben 41. Nokia ha sempre enfatizzato le funzionalità fotografiche dei propri telefoni impiegando lenti Carl Zeiss di qualità e il Lumia 1020 non fa eccezione: oltre al pazzesco numero di pixel del sensore, all’obiettivo a 6 lenti con zoom 3x e al flash allo xeno è presente un l’app che offre funzioni e modalità di scatto mai viste sui corrispettivi per

iOS o Android; è possibile impostare la sensibilità ISO e la velocità di scatto ed è presente anche la funzione di messa a fuoco manuale, mentre le foto scattate possono arrivare a pesare anche più di 10Mb. Ma il Lumia 1020 è sostanzialmente un Lumia 920 più snello con una potente fotocamera e i due telefoni condividono molti elementi più o meno migliorati, come il bordo arrotondato dello chassis e lo schermo Amoled da 4,5 pollici con risoluzione di 1280 x 768 pixel, il processore Snapdragon S4 da 1,5 GHz e 32 Gb di memoria interna; non mancano Bluetooth 3.0, WiFi a/b/g/n, magnetometro, A-GPS e barometro, il tutto

gestito da Windows Phone 8. La qualità delle chiamate è buona e la batteria da 2000 mAh regge bene un’intera giornata di utilizzo ma la carica si abbatte velocemente se si scattano

Fotocamera da ben 41 megapixel con flash allo Xenon e a LED per i filmati

molte foto. Potremmo definire il Lumia 1020 un buon smartphone con un’ottima fotocamera incorporata ma il prezzo di 699 euro è forse po’ eccessivo considerando le caratteristiche abbastanza ordinarie di tutto il resto, fotocamera a parte.









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STEFANO ACCORSI DI NUOVO INNAMORATO

L’ATTORE NON HA MAI DATO “L’ULTIMO BACIO” DOPO LA CASTA

Una nuova modella per Accorsi

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a un’affascinante modella a un’altra, Stefano Accorsi si riscatta dalla separazione da Laetizia Casta con una nuova liaison. Cupido ha scoccato la freccia per lui e la giovane Bianca Vitali, già mannequin ed attrice

nonché figlia del direttore di “Tv Sorrisi e Canzoni”, Aldo Vitali. I vip sono stati adocchiati a passeggio mano nella mano, lungo le strade di Milano, dopo aver assistito a uno spettacolo al teatro “Piccolo”. Gli scatti dei paparazzi non possono celare, tra i due, i gesti tipici dell’innamoramento. Tra qualche bacio appassionato ed affettuoso abbraccio, la neocoppia è sicuramente formata senza ombre opprimenti

del passato. Stefano 42enne e Bianca 22enne sembrano vivere questa storia con estrema autenticità, malgrado l’attore abbia alle spalle un vistoso matrimonio con la Casta, con cui condivide due figli, Athena e Orlando. Precedentemente, ad Accorsi era stato attribuito un flirt con Ludovica Rampoldi, sceneggiatrice conosciuta sul set di “1992”, la serie tv firmata Sky Cinema in cui l’attore è uno dei protagonisti. La Vitali era già stata sua collega di set nella stessa serie tv. In questa fase, Stefano già frequentava l’indossatrice con incontri amichevoli, come allo stadio di Torino. Eppure gli atteggiamenti preludevano a qualcosa di più serio.

CAPPOTTI UOMO: TRIPUDIO DI DOPPIOPETTO

I

SEMPRE CHIC IL VELLUTO. PRENDE PUNTI IL GEOMETRICO

l doppiopetto nei soprabiti della Moda Uomo abbonda sia nel trend signorile sia informale. Cappotti di varie lunghezze assumono una nuova valenza: oltre ad essere capi di grande fascino, diventano utili e comodi per le loro imbottiture. Dalla collezione Giorgio Armani Autunno/Inverno 2013-2014, arriva un giaccone modello doppiopetto, color verde acido, legato in vita da una cinta. Lo stilista non dimentica lo stile neanche sul posto di lavoro: ammirati il completo grigio con giacca imbottita matelassé a rombi, spezzato da una camicia casual; oppure la giacca azzurra versione corta, accostata al pantalone di velluto. E per un’occasione speciale o di gala, si predilige il giaccone di velluto nero con trama quadrettata, abbinato a un completo elegante. Dalla collezione Prada uomo, si inquadra lo stile vintage: dal cappotto a quadri verde indossato su una camicia quadrettata con ruches, alla giacca lunga in pelle color cuoio. Miuccia Prada

resta affezionata al doppiopetto grigio, in versione slim due bottoni. Gucci presenta la gran sera con un cappotto in pelliccia grigia mentre, per il tempo libero, un completo total black con giacca corta e inserti di pelliccia. Di grido lo zainetto di pelle in mano. Dolce & Gabbana abbracciano il doppiopetto, in stile avvolgente ma stupiscono grazie ai motivi floreali che si affollano nel cappotto lunghezza ginocchio, nelle giacche e addirittura nelle scarpe.

Armani

Armani

Gucci Prada

D&G

D&G Prada

Prada


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CAPODANNO 2014

5 DESTINAZIONI PER FESTEGGIAMENTI LOW-COST

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a notte più lunga dell’anno si avvicina e man mano che i giorni passano si inizia a sentire la fatidica domanda: cosa farai per Capodanno? Sia che siate tra quelli che amano follemente questa ricorrenza, sia che non siate dei grandi fan, vi farà piacere sapere che le opzioni per spendere poco sono molte. Perchè, in generale, il 31 dicembre i prezzi lievitano un po’ ovunque e spesso ci si trova a dover pagare il doppio (o più) per ricevere lo stesso servizio del resto dell’anno. Se avete voglia di fare festa ma cercate party low-cost, date un’occhiata a queste 5 destinazioni per festeggiamenti economici. Amsterdam Festeggiare il giorno più lungo dell’anno nella città dei canali e della trasgressione può essere davvero divertente, soprattutto se decidete di partecipare a Loveland, il grande evento techno-house che si svolge in città fino all’alba dove si balla con i migliori dj del settore. L’entrata costa circa 50 euro. Budapest La città delle terme più eleganti d’Europa è anche quella in cui il divertimento notturno è vivace e a

Il 31 dicembre 1907 una sfera luminosa, significante il capodanno, fu fatta scendere a Times Square dal pennone del grattacielo One Times Square allora nella piazza ha luogo il più grande festeggiamento di New York per. Da il nuovo anno

basso costo. In città si svolgono numerosi street parties e serate a tema nei pub più alla moda. Tra gli indirizzi da non perdere le feste all’Akvárium Klub, all’A38, all’Instant e tutti i localini nel quartiere ebraico. Lisbona La movida del Barrio Alto e non solo in una delle città più economiche d’Europa, in cui il Capodanno parte dai fuochi d’artificio in Praça do Comercio e lungo il Tago e prosegue, appunto nei celebri locali del Barrio Alto tra ristoranti e locali all’aperto dove degustare gli ottimi piatti di cucina locale e ballare fino all’alba. Berlino Quest’anno si festeggia con l’Odysee 2014 e la celebre festa all’a-

perto che va in scena alla Porta di Brandeburgo. Per gli amanti dell’elettronica, al prezzo di 30 euro per l’entrata, potrete godere di 40 ore di musica no stop, effetti speciali e una location mozzafiato. New York Arrivarci non è di certo economico ma la lucente Grande Mela rimane la regina dei festeggiamenti per il Capodanno. Ed è proprio a qui che potete dirigervi per festeggiare nella spettacolare Times Square o in locali esclusivi e allo stesso tempo molto economici, come nel quartiere di Williamsburg a Brooklyn dove divertimento fa rima con nuove conoscenze e party fino all’alba.

FESTIVAL DI ROMA, VINCE IL DOCUMENTARIO “TIR”

IL FILM ITALIANO DIRETTO DA ALBERTO FASULO HA VINTO BATTENDO IL FAVORITO “HER” DI SPIKE JONZE

Il regista Andrea Fasulo e l’attore Branko Zavrsan

I

l Marc’Aurelio d’oro, assegnato dalla giuria presieduta da James Gray, è andato al docu-film italiano di Alberto Fasulo “Tir”. Il film racconta la quotidianità di un ex insegnante diventato ca-

mionista, interpretato dall’attore Branko Zavrsan, chiuso per tutto il film nella cabina del suo ScaniaSaab. Un riconoscimento che ha fatto discutere e che segue a ruota quello di Venezia 2013, dove Bernardo Bertolucci all’inizio di settembre premiò un altro documentario “Sacro Gra” di Gianfranco Rosi. Il premio speciale della giuria è stato assegnato al bel “Quod erat demostrandu”» del romeno Andrei Gruzsniczk. Miglior attore Matthew McConaughey per “Dallas Buyers Club” di Jean-Marc Vallèe, film che ha vinto anche il premio del pubbli-

co. Ha suscitato qualche perplessità l’assegnazione del premio migliore interpretazione femminile a Scarlett Johansson per “Her” di Spike Jonze, dove, però, l’attrice non appare mai: premiata per aver dato voce e sensualità a un sistema operativo di nome Samantha capace di conquistare il cuore dei giurati oltre a quella di Joaquin Phoenix, conferendo grande onere a chi la doppierà. Il premio per la migliore regia è andato a Kiyoshi Kurosawa autore di “Seventh code”. Miglior sceneggiatura al turco Tayfun Pirselimoglu, per “I am not him”.


SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA A E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA SCIENZA 17 AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA SCIENZA SCIENZA E AMBIENTE IBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA E AMBIENTE SCIENZA SCIENZA E AM

RUGHE DA SIGARETTA

A 50 ANNI CHI FUMA NE DIMOSTRA 5 DI PIÙ

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circa 50 anni i fumatori mostrano, in media, 5 anni di più rispetto a chi non fuma, con rughe e segni caratteristici come pelle cadente, borse alle palpebre, rughe intorno a labbra e occhi. Le differenze ci sono anche fra fumatori: chi comincia prima invecchia in anticipo. Lo dimostra un esperimento su 79 coppie di gemelli di 48 anni di età media, 77% donne, fumatori e no, condotto dai chirurghi plastici della University Hospital Case Medical and School of Medicine di Cleveland. L’indagine è stata pubblicata su Plastic and reconstructive surgery. Gli specialisti hanno identificato le coppie di gemelli identici dal festival annuale “Twin days” che si svolge a Twinsburg, Ohio. Le foto dei soggetti presi in esame sono state valutate dai chirurghi plastici secondo punteggi e scale di riferimento e i gemelli hanno anche compilato dei questionari sullo stile di vita. I medici hanno giu-

dicato, in media, 5 anni più vecchi i fratelli che fumavano, rispetto a quelli che non fumavano e i forti fumatori mostravano i segni peggiori e più evidenti. Se i fratelli gemelli erano entrambi fumatori le differenze dipendevano da quando avevano iniziato a farlo e, in media, bastano 5 anni di differenza per fare un viso molto più vecchio. I danni della sigaretta sono caratteristici e si concentrano soprattutto nel centro e nella parte inferiore del volto, mentre la fronte non sembra risentirne. “Nei fumatori sono molto più evidenti i cedimenti della pelle delle palpebre superiori, le borse sotto gli occhi e sotto le palpebre, i solchi naso-labiali, cioè le rughe

Confermati i danni del fumo sulla pelle del viso

che vanno dai lati del naso agli angoli della bocca, e i segni intorno alle labbra ed agli occhi” spiega Bahaman Guyuron, che ha diretto la ricerca. “Nei fumatori è stato anche evidenziata la comparsa di iperpgimentazione scura sulle palpebre inferiori, anche se meno evidente rispetto agli altri segni” conclude il dottor Guyuron.

SMART FARM, LE FATTORIE INTELLIGENTI

GIOVANI AGRICOLTORI SEMPRE PIÙ GREEN

coltivazioni ecosostenibili. I protagonisti di questa rivoluzione verde sono i giovani imprenditori delle campagne italiane, lo afferma la Cia (Confederazione italiana agricoltori) in occasione di Ecomondo, la fiera dedicata alla I giovani agricoltori italiani hanno reso il nostro green economy. Paese all’avanguardia in Europa per riduzione Queste aziende delle emissioni agricole stanno diventannche l’agricoltura si dà da fare do una realtà e hanno un identikit ben per ridurre sempre di più il preciso: pannelli solari e mini impianti suo impatto ambientale. La eolici sui tetti dei capannoni che ga“smart farm” è una fattoria “intel- rantiscono l’autosufficienza energetiligente” che si fonda sulla raziona- ca di fabbricati e strutture aziendali; lizzazione dei consumi energetici, i mezzi meccanici sono alimentati a sul riciclo degli scarti agricoli e sulle biocarburanti; le biomasse agricole,

A

come i residui della potatura di vigne e alberi da frutto, o degli scarti dei cereali, sono tutte valorizzate energeticamente; l’impiego di tecniche colturali a basso impatto ambientale (produzione integrata e biologico per esempio) che diminuiscono l’uso di concimi e fitofarmaci, limitando i costi e l’impoverimento del suolo; risparmio idrico con la sostituzione dell’impianto “a pioggia” con quello “a goccia”. Quella delle agroenergie è una strada intrapresa da un numero sempre maggiore di imprese agricole e sono soprattutto i giovani a dimostrarsi più attenti e a cogliere le opportunità della green economy. I servizi per l’ambiente e la produzione di energia rinnovabile sono una prerogativa aziendale per il 7,2% degli under 40 contro il 4% dei colleghi più anziani.


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MULTE CON LO SCONTO, ISTRUZIONI PER L’USO

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l Decreto del Fare ha introdotto la possibilità, in vigore dal 21 agosto scorso, di pagare le multe per violazione del Codice della Strada con uno sconto del 30% (da calcolare sull’importo della sanzione e non anche sulle spese della notifica, che vanno pagate per intero). Per poter usufruire dello sconto è necessario che il pagamento sia effettuato entro 5 giorni dalla notifica dal verbale di contravvenzione. Nel caso in cui, invece, c’è stata contesta-

PECCATI DI GOLA

zione immediata della multa, i 5 giorni per poter usufruire del pagamento in misura ridotta decorrono dal giorno in cui il trasgressore è stato fermato dagli agenti. Il pagamento può essere effettuato: mediante versamento all’ufficio postale o mediante bonifico bancario. OBBLIGATORIO riportare i seguenti dati: importo esatto inclusi i centesimi nella misura ridotta del 30%; nella “causale” il numero e la data del verbale e il numero di targa del veico-

lo; nome e cognome del destinatario della notifica. Lo sconto non si applica in caso di: sanzioni che comportano la sospensione della patente o la confisca del veicolo, sanzioni pecuniarie penali, sanzioni per le quali il pagamento in misura ridotta sia escluso (ad es., inversione su autostrade e strade extraurbane principali). Può invece usufruire dello sconto il trasgressore che, fermato senza assicurazione, provveda ad assicurare il veicolo entro 15 giorni.

GULASH UNGHERESE

INGREDIENTI

Brodo di carne 1 lt, Vino rosso 1 bicchiere, Cipolle 400 gr, Paprika dolce in polvere 50 gr, Patate 500 gr, Strutto 50 gr, Carne bovina polpa di spalla 800 gr, Aglio1 spicchio, Cuminoin polvere 1 cucchiaino raso, Peperoni verdi medi 2, Carote, Sale q.b., Pomodori medi 1.

PREPARAZIONE

Iniziamo la preparazione del Gulash ungherese mondando e tagliando le cipolle grossolanamente. Mettete in un tegame capiente lo strutto (o se preferite l’olio di oliva) e fatevi appassire le cipolle a fuoco basso per circa 15-20 minuti senza fargli prendere colore. Unite anche l’aglio schiacciato e il cumino. Nel frattempo tagliate la carne a cubetti del lato di circa 3 cm e versatela sulle cipolle; fate rosolare qualche minuto, mescolando di continuo e stando attenti a non bruciare la cipolla. Unite la paprika, salate, mescolate per bene e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per circa 1 ora e mezza coprendo con un coperchio e mescolando di tanto in tanto. Non dovrebbe essercene bisogno, ma se la carne si asciugasse troppo, unite un mestolo di brodo. Nel frattempo pulite il peperone privandolo della parte centrale bianca e dei semi e tagliatelo a cubetti, sbucciate le patate e tagliatele a cubetti grossi quanto i pezzi di carne, private il pomodoro dei semi e tagliatelo a cu-

betti. Unite quindi alla carne le verdure mondate e tagliate a cubetti (tranne le patate), il brodo e il bicchiere di vino rosso, mescolate e fate cuocere per un’altra ora sempre a fuoco basso coprendo con il coperchio ma lasciando un piccolo sfiato. In ultimo, unite le patate, quindi lasciate cuocere ancora per un’altra mezzora mescolando ogni tanto. A fine cottura dovreste ottenere uno spezzatino piuttosto denso e consistente. Potete Servire il Gulash accompagnato da gnocchetti di pasta. Il gulash è sicuramente uno dei piatti più conosciuti e rappresentativi della gastronomia ungherese, sia in Europa che oltreoceano, la sua origine è molto povera ed è da ricercarsi tra i mandriani. Pietanza molto saporito grazie all’accostamento della carne di vitello con la cipolla, il pomodoro e soprattutto la paprika, regina della cucina ungherese.

SPAZIO ENIGMISTICA SUDOKU

Riempi le caselle vuote con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e ogni cella di 3x3 siano presenti tutte le cifre da 1 a 9.


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VISTO PER VOI

WOLF CHILDREN

Dal momento in cui i genitori si conoscono fino alla maturità, Yuki con la sua voce fuoricampo accompagna il racconto di come sua madre si sia innamorata di un uomo lupo (l’ultimo rimasto) e abbia così partorito lei e suo fratello Ame, bambini lupo capaci di trasformarsi (prima involontariamente, successivamente a comando) da lupi in umani e viceversa. Attraverso una vita prima in città e poi in campagna, prima isolata e poi necessariamente in mezzo agli altri bambini Yuki e Ame sviluppano personalità diverse e modi diversi di venire a patti con la propria doppia natura sotto lo sguardo della madre. Quasi 7 anni dopo “La ragazza che saltava nel tempo” Mamoru Hosoda torna ad un lungome-

LIBRI

IL BORDO VERTIGINOSO DELLE COSE di Gianrico Carofiglio

MUSICA

EMINEM IL NUOVO ALBUM È THE MARSHALL MATHERS

traggio che racconta la realtà inserendovi un elemento fantastico a fare da perturbatore ed enfatizzare i problemi e le idiosincrasie della vita umana. Il film è una fiaba moderna, capace di raccontare la vita familiare in una straordinaria opera d’arte. GENERE: Animazione REGIA: Mamoru Hosoda DURATA: 117 min

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COMING SOON

THOR: THE DARK WORLD

Con il fratello Loki imprigionato dopo i fattacci narrati in Avengers e i nove mondi pacificati, Thor nei grandi palazzi di Asgard ha tempo di perdersi appresso alla nostalgia amorosa che da due anni lo separa dall’umana conosciuta nel primo film. Nel frattempo lei, sulla Terra, studiando delle anomalie comparse a Londra viene risucchiata da un portale e contaminata dall’Aether, una forza da millenni nascosta al malvagio Malekith e la sua razza che, proprio per l’unione tra la terrestre e la sostanza, si risveglia. Determinato a trovare l’Aether e con questo sfruttare l’allineamento dei nove mondi per instaurare un regno d’oscurità, Malekith marcia per annichilire innanzitutto Asgard e poi la Terra. La Mevel dimostrano di ragionare come la casa editrice

USCITA: 20/11/2013 GENERE: Azione, Fantasy REGIA: Alan Taylor ATTORI: C. Hemsworth, T. Hiddleston, N. Portman, A. Hopkins

entre sorseggia il cappuccino come ogni mattina, seduto in un bar nel centro di Firenze, Enrico Vallesi legge una notizia sul giornale: in un conflitto a fuoco con i carabinieri, è rimasto ucciso un rapinatore, da poco uscito di galera. Il nome della vittima riporta Enrico alla fine degli anni Settanta, al primo giorno di liceo, quando in una classe di quindicenni aveva fatto la sua comparsa Salvatore. più volte bocciato, turbolento, il compagno che gli aveva

insegnato come difendersi dalla violenza della strada e superare a testa alta quel territorio straniero che è l’adolescenza. Ai ricordi di Enrico si alterna il racconto del suo ritorno nella città dalla quale era partito, quando non aveva ancora conosciuto gioie e delusioni del matrimonio e del suo mestiere di scrittore. Un ritorno a casa in cerca di risposte ai propri tormenti, per scoprire quello che tanti anni prima si era lasciato alle spalle, ma anche per capire cosa è diventata nel frattempo la sua vita.

minem torna sulle scene in gran forma e con la voglia di rischiare, al punto da intitolare il disco “The Marshall Mathers Lp 2”, seguito di quello registrato nel 2000 che è per molti il suo disco più riuscito. Ma non possiamo considerarlo un vero e proprio sequel. TMMLP2 è il ritratto di un uomo di mezza età (Eminem ha da poco compiuto 41 anni) che non ha idea di come crescere e che forse non ne ha neanche voglia. In questo disco torna il suo gusto per la black comedy mista a dispe-

razione insieme al suo lato omofobo e sessista. Troviamo riflessioni profonde, rabbia disperata e pezzi totalmente autoreferenziali con risoluzioni di antiche magagne con la madre. In evidenza “Bad guy”, “Rhyme or reason”in cui ripesca la bella “Time of the season” degli Zombies ribaltandone totalmente il messaggio, “Berzerk”in cui recupera Billy Squier e i Beastie Boys. E poi c’è “Monsters” un pezzone hip-pop che rischia di diventare un tormentone come “Stan”, con Rihanna a prendere il posto di Dido.

E

di fumetti che sono, portando avanti una trama autoconclusiva assieme a una sottotrama più grande che confluirà nel film che riunisce tutti i personaggi nel finale di stagione con” Avengers: Age of Ultron”.

I + LETTI 1. LA STRADA VERSO CASA FABIO VOLO, MONDADORI

2. IL BORDO VERTIGINOSO DELLE COSE GIANRICO CAROFIGLIO, RIZZOLI

3. L’AMORE, LA SFIDA, IL DESTINO EUGENIO SCALFARI, EINAUDI

4. LA BANDA SACCO ANDREA CAMILLERI, SELLERIO

5 LA FESTA DELL’INSIGNIFICANZA MILAN KUNDERA, ADELPH

I + ASCOLTATI 1. ROYALS LORDE

2. DO WHAT U WANT LADY GAGA FT. R KELLY

3. L’ANIMA VOLA ELISA

4 .BURN ELLIE GOULDING

5. WAKE ME UP (FEAT. ALOE BLACC) AVICII


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