Viale dei Cipressi

Page 1

I Cipressi “che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar” Amministrazione Provinciale di Livorno Settore 7 “Tutela Ambiente” P.O. Parchi, Aree Protette e Forestazione

Il Viale dei Cipressi di Bolgheri è situato nell’area della Maremma settentrionale, nel territorio del Comune di Castagneto Carducci. Tale zona è costituita da una piana litoranea che si distende parallelamente al mare per circa 35 chilometri, da Castiglioncello a San Vincenzo, raggiungendo la massima larghezza nella zona situata tra gli antichi centri collinari di Bolgheri e di Castagneto Carducci. Dell’originaria grande palude che si estendeva fino al mare sopravvive ancora l’ultimo lembo denominato il “padule” di Bolgheri, oggi oasi e rifugio faunistico del WWF. Sulla piana litoranea da sempre scorre l’antica consolare tirrenica via Aurelia, oggi SS n.1, il cui percorso per lungo tempo si mantenne più costiero dell’attuale e venne spostato, nel corso dei secoli, al di sopra delle paludi, fino alle rettifiche che, durante le bonifiche settecentesche, la portarono all’incirca nell’attuale posizione. Nel tratto dalle Colonne di Bolgheri fino al Bambolo la via Aurelia correva, fino al 1832, su di un tracciato del tutto diverso da quello attuale: davanti a San Guido transitava di fianco all’antico stabile del Casone, proseguiva verso l’Osteria Vecchia e rientrava nel percorso attuale verso il Bambolo. Quindi si trovava distante circa trecento metri dal Tempietto di San Guido (fatto costruire nel 1703 dal conte Simone Maria Della Gherardesca per commemorare il suo antenato San Guido della Gherardesca vissuto nel sec.XIII), che oggi invece si trova proprio accanto alla strada. Nel 1825 la via Aurelia diventò Regia e fu soggetta a nuovi lavori di rettifica e ricostruzione in corrispondenza del tratto bolgherese: il tracciato fu spostato di fianco alla chiesina, la strada fu ampliata fino a raggiungere circa 7 metri di larghezza, elevata di circa 1,20 metri sul livello del terreno circostante, fiancheggiata da due fossetti laterali e da una robusta palizzata protettiva atta ad impedire l’accesso degli animali allo stato brado, dotata di ben otto ponti, tutti ancora in piedi, ad eccezione del maggiore, sulla Fossa di Bolgheri, distrutto dalle vicende belliche e ricostruito nell’ultimo dopoguerra. Il troncone del precedente tracciato fu ceduto nel 1828 dal Comune di Castagneto al conte Guido Alberto discendente dell’illustre ed antica famiglia toscana Della Gherardesca, che estendeva il proprio dominio sui territori di Bolgheri e di Castagneto. Man mano che la via Regia veniva completata da Nord a Sud, il conte, sia per motivi tecnici, consolidare gli argini della nuova strada, sia per motivi ornamentali estetici, e di opportuna ombreggiatura di una strada fortemente soleggiata, oltre che per prestigio personale, provvedeva affinché la nuova arteria fosse fiancheggiata, per tutto il tracciato di sua competenza e su ambo i lati, di pioppi cipressini. Sulla scia delle modifiche apportate alla via Regia sorse la necessità di una nuova strada diretta da San Guido a Bolgheri. Anticamente la strada per Bolgheri, partendo dalla via Aurelia,


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.