Trivellazioni petrolifere in Alta Irpinia

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Le trivellazioni petrolifere in Irpinia

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Ambiente e produttivitĂ il caso delle trivellazioni petrolifere in Alta Irpinia


Bello

Brutto


Bello

Brutto


ProduttivitĂ al lordo del territorio


ProduttivitĂ al netto dello sviluppo


Progetto Nusco le trivellazioni in Alta Irpinia

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Parere di Compatibilità Ambientale rilasciato dalla Regione Campania (Decreto n.545 dell’11.06.2009)

Intesa Stato - Regione permesso di ricerca idrocarburi denominato " NUSCO" (Deliberazione n. 549 del 16 luglio 2010

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Decreto 21 ottobre 2010 Ministero dello Sviluppo Economico Permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato «Nusco» Primi concessionari: –

80% Compagnia Generale Idrocarburi srl

20% Italmin Exploration srl


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Territorio 46 comuni in provincia di Avellino Superficie impegnata 698,5Kmq


Il Territorio “P.T.R. gli indirizzi strategici” il Sistema Territoriale di Sviluppo in cui ricade l'area “progetto NUSCO, è

B4 - territorio a dominanza rurale-culturale In esso sono presenti: ●

vitigni del sistema della Valle dell’Ufita a Marchio DOCG

uliveti da cui si estrae l’olio extravergine Colline dell’Ufita a Marchio DOP

filiera zootecnica (allevamento e macellazione) del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, Marchio IGP

ceramica “DOC.” - Ariano Irpino è una delle 36 “Città della Ceramica”

non prevede l'attività estrattiva tra gli indirizzi strategici.

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Studio di Impatto Ambientale le anomalie: indirizzi strategici

sono evidenziati solo quegli indirizzi che favorirebbero un incremento della produzione nazionale di gas e di petrolio, nell’ottica di un’attenuazione delle implicazioni economiche derivanti dalla dipendenza energetica dall’estero; sono taciuti gli indirizzi tesi allo sviluppo in modo sostenibile energie rinnovabili, derivanti dagli obblighi del Protocollo di Kioto si omette di considerare che il P.T.R divide il territorio regionale in “Sistemi Territoriali di Sviluppo”.

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Studio di Impatto Ambientale le anomalie: le acque Il S.I.A. cita soltanto il Piano Gestione delle Acque, senza considerare come la provincia di Avellino rappresenti una risorsa fondamentale per tutto l’Appennino meridionale.

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La provincia di Avellino, produce circa 38000 l/sec di acqua, è il primo bacino embrifero in Italia il terzo in Europa. “ha un ruolo strategico nella gestione e nel coordinamento di diversi sistemi idrici dell’Italia meridionale. Le acque dell’Irpinia ricadono al centro di un complesso sistema di interscambi idrici interregionali che interessano sia il comparto potabile che quello irriguo.” gran parte delle risorse captate, vengono destinate all’approvvigionamento potabile di oltre cinque milioni di abitanti delle Regioni Campania, Puglia e Basilicata per una portata media annua di circa 13 mc/sec.


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Studio di Impatto Ambientale “altri livelli di invasività” ●

L'estrazione di petrolio è un processo altamente inquinante. Si utiizzano sostanze chimiche dette «fanghi e fluidi perforanti» necessari per eliminare gli strati rocciosi, controllare la pressione, lubrificare e raffreddare lo scalpello delle trivelle e consolidare il foro di perforazione. Tali fluidi di natura tossica (mercurio, cadmio e bario), sono difficili e costosi da smaltire ed hanno la capacità di contaminare acque e terreni. Le falde acquifere vengono contaminate da solfiti dai pozzi, dal greggio, dalle acque o gas di risulta, dalle tubature dai pozzi dismessi convertiti a discarica. L’idrogeno solforato è il sottoprodotto principale della idro-desulfurizzazione del petrolio, immesso nell’aria da un inceneritore a fiammella costante, quella che si nota ovunque c’è un impianto di estrazione e lavorazione del petrolio. L’H2S ha tossicità pari a quella del cianuro, e che entra nel ciclo vegetativo attraverso la fotosintesi. Si producono emissioni luminose e rumorose accertabili di notte anche ad una distanza significativa dal sito. Creando, azioni di disturbo alla componente biotica in special modo dell’ecosistema presente nel limitrofo bosco di conifere. I livelli di rumore ambientale di notte variano dai 53 ai 64 dBA, in contrasto con i valori consentiti per legge.

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“il pozzo Gesualdo 1”

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La redditivitĂ attuale sui territori

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La redditività attuale “il trend vitivinicolo”

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Aumento della redditivitĂ da export in 1999-2009:+

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427%


Valore mercato dei vini a Denominazione d' Origine al 2010

90 milioni â‚Ź

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“Superiamo i pregiudizi!” Corriere dell'Irpinia: 12 agosto 2013 Pino Preziuso, consigliere World Energy Council

D) Una eventuale estrazione di petrolio in Irpinia è da considerarsi un fatto negativo o positivo? R) «Positivo, estremamente positivo, perché potrebbe fare nascere, tra l’altro, un indotto come quello sorto in Basilicata. Questo vuole dire maggiore possibilità di occupazione.

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Decreto Ministeriale 12/09/2013 "Istituzione del Fondo per gli interventi infrastrutturali nei territori interessati da attività di ricerca e produzione di idrocarburi"

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in conformità con la nuova Strategia energetica nazionale - rende attuativo l’articolo 16 del decreto Liberalizzazioni, che mira allo sviluppo delle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi con l'obbiettivo: coprire il doppio del fabbisogno italiano di greggio, passando dal 7% al 14% di autoproduzione Afferma una nota del ministero dello Sviluppo economico, in Basilicata in venti anni, ci saranno: “17 miliardi di euro di investimenti, oltre 100mila posti di lavoro addizionali, un risparmio di oltre 5 miliardi di euro l’anno sulla fattura energetica e ulteriori 3 miliardi l’anno in entrate fiscali”


La redditivitĂ potenziale sui territori

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La redditività da compensazione “gli impegni” TOTAL E&P Italia S.p.A, con il 50% di partecipazione (25% Shell e 25% Mitsui E&P Italia A S.r.l.), è operatore della concessione Gorgoglione (MT), dove nel 1989 è stato individuato il giacimento di Tempa Rossa. A seguito del protocollo d’intesa siglato nel novembre 2004, il 22 settembre 2006 è stato sottoscritto con la regione Basilicata un Accordo Quadro, che ha dato il via al programma di sviluppo del giacimento. A regime Tempa Rossa avrà una capacità produttiva giornaliera di circa 50.000 barili di petrolio, 230.000 m³ di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo. L’accordo siglato da TOTAL con la Regione Basilicata definisce inoltre l’impegno del Gruppo in materia ambientale ed un programma di azioni di carattere sociale, negoziati con la Regione Basilicata.

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La redditività da compensazione “le royalty” Decreto Legislativo 25/11/1996n. 625 "Attuazione della direttiva 94/22/CEE relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi"

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Le royalty di compensazione ambientale per estrazioni di greggio e gassono sono riconosciute alle Regioni; Quelle applicate in Italia sono tra le più basse al mondo. In Norvegia la tassazione arriva all'80% In Italia per le estrazioni sulla terraferma le società cedono il 7% dei loro ricavi. 30% allo Stato (2,1% del totale) (nel Meridione anche questa quota va alle Regioni) ●

55% alla Regione (3,85% del totale)

15% ai Comuni interessati (1,05% del totale)


Nel 2001, in Val d'Agri, le royalty sono state 12 mld di lire, la quota da dividere tra i comuni 1,8 mld di lire 2008 Totale: € 263 mln, Comuni: € 19 mln ●

2009 Totale: € 220 mln, Comuni: € 22 mln ●

2010 Totale: € 185 mln, Comuni: € 13 mln ●

2011 Totale: € 277 mln, Comuni: € 19 mln ●

2012 Totale: € 334 mln, Comuni: € 27 mln ●

In questi 5 anni, quindi, la media annua di royalty distribuita tra i 27/28 comuni, ricevute è stata di circa € 740 mila.

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La redditività da compensazione “il bonus idrocarburi” Dividendo il fatturato prodotto dai concessionari, per il numero di abitanti della regione, ●

Solo “per importi “pro capite” superiori a 30 € è prevista l’emissione del “bonus idrocarburi” Per il meccanismo di calcolo, il bonus, è applicato solo in Basilicata, (dove si estrae il 90% del petrolio italiano e c’è una popolazione inferiore ai 600 mila abitanti) Nel 2012, il bonus concesso ai patentati, è stato di 100 €

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La redditività da compensazione “gli occupati”

Anno 2013 - Tempa Rossa occupati dalla Basilicata 320 unità

anno 2000 - Val d'Agri (anno massimo llivello occupazionale)

occupati dalla Basilicata 1414 unità

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La redditivitĂ reale sui territori

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Tasso di crescita territori limitrofi: Campania: 0%0 - Puglia: -0,9%0 – Calabria: -0,6%0 34


Tasso di mortalità territori limitrofi Campania: 9%0 - Puglia: 8,800 – Calabria: 9,5%0

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La Basilicata è la regione più povera d'Italia (dati Istat 2010)

ha una percentuale di morti per tumore più alta della media nazionale (dati dell'Associazione Italiana Registro Tumori)

ha oltre 400 siti contaminati dalle attività estrattive (dati della Commissione Bicamerale sul Ciclo dei rifiuti)

le aziende agricole si sono dimezzate nell'arco di 10 anni (dati Confederazione Italiana Agricoltori.)

«Nella sola Val d'Agri ci sono 8 mila persone tra disoccupati e inoccupati». (dati Cgil)

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Risoluzione Commissioni VIII e X

6 agosto 2014

Le Commissioni Ambiente e Attività Produttive, impegnano il Governo a: ●

Prevedere il blocco delle attività in corso e del rilascio di future autorizzazioni nelle zone di elevato rischio sismico e vulcanico; di affiancare alla valutazione di impatto ambientale l'analisi dei costi/benefici in zone di pregio turistico ed economico;

prevedere il coinvolgimento del Ministero dell’ambiente nelle autorizzazioni per le trivellazioni, anche con griglie di valutazione in grado di recepire in modo oggettivo specifici punti di criticità, quali la presenza di falde acquifere o elevati rischi sismici e rilevanti fragilità geologiche dei territori interessati; di garantire, diritto di partecipazione dei cittadini nelle scelte.

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"Fonti di energia a basso prezzo", per dare ricchezza al paese. (Enrico Mattei)

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"fonti di energia"

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“basso prezzo”

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