Oltre il fence magazine seconda uscita

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CuriositĂ , Cronache

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Gara

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News

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Mondo Western

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Oltre Il Fence Anno 1/ N. 0 in attesa di registrazione Pubblicazione mensile / Aprile 2013

Redazione Giovanna Laguardia Piero Coviello Emidio Filace Marta Pianta Giovanni Allegretti Direttore Editoriale Piero Coviello / pierocoviello@libero.it Direttore Responsabile Giovanna Laguardia / giovlag@hotmail.com Progetto Grafico Marta Pianta / martapianta@gmail.com Fotografia Giovanni Allegretti / milvus86@hotmail.com Hanno collaborato a questo numero Mariarosaria Manfredonia


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Barrel Racing e Pole Bending

14 aprile I tappa del campionato regionale Basilicata

Country Club / Satriano di Lucania

S O M M A R I O

info: 3208458340 (EMIDIO) emilmcfil@alice.it

EDITORIALE L’inportanza di essere penners e cavalieri a tutto tondo

Salto Ostacoli

trekking La volpe e l’incanto della notte I CENTRI Satriano ha un cuore a stelle e strisce BAREFOOT Come e perchè BASILICATA WESTERN STORY Al galoppo sotto l’antico vulcano

12-14 aprile 2012

XXV Concorso Ippico di Salto Ostacoli Parco del Mercatello Salerno Club La Meridiana di Castelrovere

Fiere

25-28 aprile

Travagliato Cavalli XXXIV edizione Travagliato (Brescia)

Trekking

25-28 Aprile

Cavalcavalli Le Colline di Langa e del Barolo (Cuneo) info: Gian Luigi Aroasio 348-2224822 info@cavalcavalli.it

IN PUNTA DI FERRI 4 chiacchiere con Nicola Ciani

Team Penning

SOS CAVALLI Il cavallo in colica

II tappa South Italy Master Cup Horse Point Forenza

28 Aprile

PILLOLE DI HORSMANSHIP Stage in Basilicata di Mattia Basso

info: Antonio Marmo 393/788490 Piero coviello 320/7298343

RITRATTI WESTER LUCANI Intervista a Vittorio Avigliano

Team penning e Barrel racing

SOUTH ITALY MASTER CUP Cronaca prima tappa

I tappa campionato regionale Calabria

Fitetrec-Ante La Fazenda Alexandra Crotone

Team Penning

5 maggio

I tappa campionato regionale Basilicata

Maneggio Miglionico Country Club info: Piero Coviello 320/7298343


TESSERAMENTO 2013 Team Penning Basilicata vuole far crescere la cultura dello sport e dell’equitazione americana. I nosri tesserati avranno la possibilità non solo di provare l’adrenalina del campo di gara, ma anche di crescere come cavalieri ed affinare la propria tecnica equestre grazie all’aiuto di istruttori pluridecorati.

Il contributo per la tessera annuale è di 50 euro. Ogni tessera sarà numerata ed indentificherà in maniera inequivocabile il suo possessore. La tessera dà diritto a partecipare, versando in aggiunta un piccolo contributo per i vitelli, ad almeno tre clinic con istruttori qualificati. Per iscriversi al campionato regionale di Team Penning Basilicata è necessario essere in possesso della tessera valida per l’anno di riferimento. La tessera non è obbligatoria per gli amici che vorranno essere nostri ospiti per una singola tappa del campionato.


EDITORIALE L’inportanza di essere penners

e cavalieri a tutto tondo

E’ tutto pronto per una nuova avventura Si apre la stagione 2013 tra campionati e formazione

è iniziata una nuova stagione per l’equitazione americana in Basilicata.

i penners lucani nel loro percorso formativo,

Qualcosa è rimasto uguale, qualcosa è cambiato. Non è diversa rispetto al 2013

tre appuntamenti, il 6 giugno, il 4 agosto e

la voglia dei cavalieri lucani e degli amici delle ragioni limitrofe, di stare insieme e

il 22 settembre rispettivamente al Country

di costruire un percorso di crescita comune. Non è cambiata la voglia del Comi-

Club, a La Vaccariccia e al Cap a Pantano di

tato Organizzatore di offrire a tutti i partecipanti un campionato bello e ben orga-

Pignola, sarà il grintosissimo e pluridecorato

nizzato. è cambiato, però, qualcosa a livello di Federazione. La diatriba in

Luca Santoro

seno al Coni tra Fise e Fitetrec Ante sulle discipline americane si è risolta in favore di quest’ultima federazione: dal 2013 tutto ciò che riguarda il mondo a stelle e strisce, ad eccezione del reining, non rientra più nei programmi della Fise. Il team penning lucano, che nel corso degli ultimi anni con la Fise del delegato Paola Fiore è cresciuto ed ha prosperato, si è trovato così di fronte ad una necessaria riflessione. Come andare avanti? Nasce così Team Penning Basilicata. Non è un’associazione ma, come è stato più volte ripetuto, un working team.

campione italiano nel 2005 e nel 2006, reserve

Un gruppo di lavoro che ha l’obiettivo di non disperdere quanto di buono fatto

champion d’Europa nel 2005 in Olanda e world

fino ad oggi, ma anzi, di continuare a crescere tutti insieme. Senza divisioni

champion in Francia. E per mettersi alla pro-

e senza gelosie, come è accaduto negli ultimi due anni. Quest’anno il partner

va durante questo percorso ci sono le cinque

per la promozione sportiva è Sef Italia. Inoltre, pur senza avere alle spalle

tappe del campionato regionale di Basilicata (5

una federazione che patrocinasse il percorso formativo proficuamente iniziato

maggio Country Club di Satriano; 9 giugnoLa

lo scorso anno con il tecnico Fise Antonio Mastrostefano, che Team Penning

Collinetta di Tito; 7 luglio foro boario di Calvello

Basilicata ringrazia per il lavoro profuso e per i risultati ottenuti, il working team

(La Corte); 25 agosto La Vaccariccia di San

non ha voluto abbandonare la strada della Formazione. Anzi. Nella convinzione

Chirico Nuovo, 6 ottobre Horse Point di Foren-

che migliorando la propia tecnica si diventa cavalieri e persone più consapevoli,

za) e le restanti quattro della South Italy Master

Team Penning Basilicata, con l’aiuto di tutti i soci, ha voluto anche quest’anno

Cup (28 aprile Horse Point Forenza, 16 giugno

proseguire nel percorso formativo. Proprio questo è il significato della tessera.

Cian San Sebastiano al Vesuvio, 14 luglio San

I fondi per la formazione che in passato sono stati garantiti dai canali federali

Rufo Erbanito, 8 settembre Le Sorgive, Marsico

quest’anno saranno frutto della collaborazione di tutti. Un piccolo investimento

Nuovo). E l’avventura sportiva ricomincia.

che porterà grandi frutti e che sarà debitamente rendicontato da Team Penning Basilicata nella massima trasparenza. Quest’anno il tecnico che seguirà

Giovanna Laguardia


La volpe, il cane e l’incanto

TREKKINGIl TREKKING TREKKING fascino diTREKKING una cavalcata sotto TREKKING le stelle TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING e di un bivacco DIFFICOLTà PERCORSO TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING MEDIO ALTA TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING ADATTO A CHI AMA ADATTARSI TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING TREKKING EQUIPAGGIAMENTO

TENDA, SACCO A PELO E L’OCCORRENTE MINIMO PER CAMPEGGIARE

La foglia mossa dal caldo vento d’estate, il fare veloce della curiosa volpe

DURATA TRE ORE IN SELLA AL POMERIGGIO E TRE ORE IN SELLA AL MATTINO

dei cinghiali. La notte ha il suo profumo, ed il silenzio come le note di

PARTENZA ED ARRIVO LA VACCARICCIA DI SAN CHIRICO NUOVO

campo per trascorrere la nottata e alcuni di noi si occupano del fuoco,

PERIODO IL PRIMO WEEK END DI LUGLIO

che si avvicina al bivacco, il canto del cuculo e i grugniti in lontananza una jazz band, si compone dei tanti rumori del bosco. Arrivati nei pressi di una radura, ci sistemiamo, disselliamo i nostri cavalli, prepariamo il immancabile compagno dell’accampamento. In lontananza avverto i suoni dei campanacci delle vacche podoliche al pascolo, che si mescolano ai muggiti dei vitelli. Sistemo una corda lungo alcuni alberi, e dopo aver abbeverato ad un fontanone, i nostri cavalli li leghiamo alla fune dove


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Trekking per uomini duri tra

i boschi di San Chirico Nuovo

della notte del fieno li attende. Ordino i finimenti,

dell’erosione pluviale dei conglomerati.

procede per alcune centinaia di metri

lascio asciugare il sottosella, pulisco

Querce e rovi s’infittiscono man mano

lungo un pianoro, per poi inerpicarsi

il sottopancia e do una controllata alle

che scendiamo di quota. L’aria è calda,

lungo il pendio che ci conduce ad un

redini ed alla testiera, che ripongo su di

procediamo con perizia facendoci largo

rifugio, ed è proprio qui che riesco ad

un ramo. Siamo partiti nel pomeriggio,

tra i rami che hanno letteralmente

intravedere la furba volpe correre verso

dalla

di

inghiottito il sentiero. I cani al nostro

un cespuglio. Smontiamo da cavallo,

Quarter Horse e Paint Horse, sito nel

seguito fiutano delle tracce, la volpe

sistemiamo le selle ed approfittiamo di

Comune di San Chirico Nuovo. Siamo

probabilmente si prende gioco di loro.

una fontana per bere un sorso d’acqua

io, Piero, Beniamino, Sante ed Antonio;

Scendono veloci lungo il pendio per poi

fresca, dobbiamo sbrigarci abbiamo

percorriamo pochi metri di strada

sbucare nuovamente da un cespuglio,

ancora circa due ore di cammino prima di

asfaltata ed imbocchiamo un sentiero,

insoddisfatti si allontanano ancora da noi

giungere al luogo stabilito per il bivacco,

che si perde nel fitto della vegetazione,

e con aria smarrita ci guardano quasi a

ci sono da montare le tende e bisogna

si tratta in pratica di un solco frutto

chiedere aiuto. Ora la pista sale di quota,

procurare la legna per accendere il

Vaccariccia,

allevamento


nelle tende, ed io ed Antonio decidiamo di dare un’altra occhiata ai cavalli. Con la torcia elettrica, ci assicuriamo che i nodi siano ben stretti, buttiamo avanti ai nostri amici ancora un poco di fieno e raggiungiamo Giuseppe ed Antonio, allevatori di vacche podoliche del posto che sapendo del nostro trekking hanno fuoco prima che il buio ci sorprenda.

troviamo nel comune di Tricarico. Ad

Rimontiamo in sella, ora il sentiero è

Est si appalesa un precipizio alla fine

agevole e le pendenze d’affrontare sono

del quale troneggia la valle del fiume

piuttosto confortevoli sia per noi che per

Basento, mentre tutto intorno la foresta

i nostri cavalli. Decidiamo di affrontare

avvolge l’orlo della scarpata. Come per

limitati tratti al trotto, procediamo

incanto, il cielo fa sfoggio di tutte le

prevalentemente al passo, anche se

sue stelle, il vento diventa sempre più

ora il sole è basso e l’aria inizia ad

fresco, il fuoco ci tiene compagnia ed il

essere più fresca, l’unico fastidio però

vino sorseggiato lentamente ci induce

è quello dei tafani che aggrediscono

a parlare di cavalli, bestiame, gare,

noi ed i nostri cavalli.Usciamo dal fitto

allenamenti e dei tanti trekking che

del querceto e giungiamo sino ad una

ci hanno visto protagonisti. Man mano

radura, l’altopiano in cui ci troviamo

che la stanchezza si fa sentire, Sante,

adesso è denominato il Poligono, ci

Piero ed in fine Beniamino si ritirano

deciso di raggiungerci e di trascorrere la nottata con noi, ancora un bicchiere di buon rosso in loro compagnia, qualche chiacchiera un boccone di formaggio podolico, ed auguro loro la buona notte. Sistemo la sella, che mi fa da cuscino, indosso una felpa con cappuccio e decido di dormire vicino al fuoco. Il profumo dei rami di quercia che alimentano la brace, l’umidità della terra e l’aria carica degli aromi del bosco, mi fanno sentire parte integrante di Madre Terra. Il cane si fa spazio ai miei piedi, ed avverto la luce dell’alba che si fa largo tra i rami. Nel silenzio interrotto dai soli


sbuffi dei cavalli, mi godo uno spettacolo magnifico, il sole che lentamente s’impossessa della valle che si trova ai miei piedi. Prepariamo il caffè sulla brace ancora viva. Smantelliamo il campo, poi una volta spento il fuoco selliamo i cavalli e ci dirigiamo alla volta della Vaccariccia. Il caldo giĂ dalle prime ore del mattino si fa sentire, assaporo il paesaggio che man mano si fa di una luce stupenda,mi perdo nelle sfumature del verde della foresta. Saluto il pastore che conduce le greggi al pascolo ed in lontananza riesco a vedere le fattrici con i puledri spostarsi verso il fitto della boscaglia. Arrivati nei pressi dell’azienda, tra le vacche che beatamente brucano il foraggio, riesco ad intravedere il manto rossiccio della volpe, che con uno scatto fulmineo sparisce tra i rovi della foresta. Emidio Filace


Satriano ha un cuore a stelle e strisce

CENTRI Country CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI Club: una fucina di campioni CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI dallaCENTRI fondazione nelCENTRI 1999 CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI fin CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI C’è un cuore a stelle e strisce che batte all’interno della cittadella dello sport di Satriano di Lucania. E’ quello del circolo ippico Country Club che dal 1999, anno della sua fondazione, gestisce il maneggio comunale “A. Miglionico”. Il circolo, nato per iniziativa di Domenico Azzato, Nicola Russillo, Antonio Pascale, Saverio Giuzio e Carmine Buono, si è sempre caratterizzato, fin dai suoi primi vagiti, per la sua anima country western e, da un punto di vista agonistico e sportivo, per la spiccata predilezione per le discipline americane, che proprio in quegli anni cominciavano a diffondersi anche in Basilicata. E, nel corso degli anni, si è tolto numerose soddisfazioni. Prima fra tutte, quella di essere stato il primo circolo ippico ad organizzare un grande evento di equitazione americana


Praticati pole bending, barrel racing, team penning, horse trail e horse trek experience

completamente “made in Basilicata”.

agli

appuntamenti

dell’equitazione

assieme

cavalieri

Stiamo parlando del Satriano Western

wstern: sempre presente nei comitati

di escursionismo a piedi di varie

Show del 2001, storico evento culturale

organizzatori sia per le discipline veloci,

associazioni lucane in indimenticabili

e sportivo che ebbe il merito di portare in

sia per le prove di lavoro con i vitelli

giornate a tutta natura. Oggi il presidente

terra lucana i più grandi campioni delle

(nel 2006/2007, tra l’altro, fu anche

del Country Club è Nicola Russillo e

discipline western per confrontarsi con

organizzatore di un campionato invernale

dell’associazione fanno parte Carmine

l’allora nascente movimento locale del

di barrel, l’unico finora disputato in

Buono, Nicole Donkt e Emidio Filace.

barrel racing, del pole bending e del team

Basilicata, denominato «Country Club

penning. Il circolo ippico country club,

western on ice»). Nel frattempo non

tra l’altro, da un punto di vista sportivo,

sono stati trascurati neppure gli aspetti

ha dato i <natali> ad atleti e tecnici che

più ludici e ricreativi dell’equitazione.

poi si sono affermati a livello nazionale

Il Country Club, infatti, rimane uno dei

ed anche oltre. Basti ricordare il giovane

punti più indicati come tappa di partenza

ma titolatissimo Raffaele Buono che a

per interessanti escursioni e trekking

metà degli anni 2000 ha imperversato

a cavallo e oggi, la presenza del parco

nelle arene di barrel racing d’Italia e

nazionale dell’Appennino Lucano offre

d’Europa, al binomio Saverio Giuzio/

uno spunto naturalistico in più per

Ohara, al top nel pole bending per oltre

visitare la zona. Inoltre al Country Club si

un decennio, al campione del futurity di

pratica anche il trail horse, disciplina che

barrel 2012 Antonio Pascale, al giudice

si ricollega all’equitazione di campagna

Carmine Buono, apprezzatissimo in tutto

riproducendone tutte le difficoltà in uno

lo Stivale. Da allora ad oggi il circolo

spazio ristretto e in più il nuovissimo

Ippico Country Club non è mai mancato

<horse trek experience>, che mette

Giovanna Laguardia

ed

appassionati


B arefoot, come e perché AREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT

AREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT AREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT AREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT Durante i corsi di barefoot si impara prima

negli studi di Jaime Jackson che intanto

di tutto a capire com’è veramente fatto il

erano notevolmente progrediti. Jaime

piede del cavallo in natura e quali sono

infatti aveva non solo ormai studiato

le sue funzioni, quindi come pareggiarlo

scientificamente per 4 anni i Mustang

secondo il “modello naturale”, evinto

(1982-1986), ma aveva scritto numerosi

da studi scientifici, e poi si capisce

libri ed articoli nonché fondato l‘AANHCP

come una corretta gestione del cavallo

(Association for Advancement of Natural

porti ad un benessere generale di tutto

Horse Care Practices) e Luca, dopo

l’animale, sia fisico che mentale, e

un inizio autodidatta, sentì l’assoluta

conseguentemente anche del piede,

necessità di farsi esaminare e correggere

visto non come una struttura isolata,

recandosi alla fonte stessa della

ma come facente parte di tutto l’insieme

conoscenza. Oggi è istruttore e Scientific

dell’animale. Alla fine del 1999 Luca

Advisor dell’associazione stessa, nonché

Gandini, Medico Chirurgo romano,

presidente di BHI, che nel frattempo era

appassionato di cavalli praticante il fondo

nata nel 2003, ed agli ideali della quale

con la sua PSI Maryn Alba, classicamente

ha dedicato completamente la vita fino

ferrata come tutti i cavalli dovevano

anche a lasciare il lavoro in Ospedale,

essere per tradizione, un brutto giorno si

anche se con una punta di nostalgia, per

trovò a fronteggiare una ancor più brutta

perseguire questo ideale. A lui si deve

laminite. Nel cercare una soluzione più

l’introduzione del metodo di Pareggio

scientifica e coerente tra troppe opinioni

e Gestione Naturali del cavallo in Italia,

diverse, tra le quali la ferratura a cuore

metodo che già negli USA è diffuso, e

e l’abbattimento dell’animale, si imbatté

che ora anche in Italia va affermandosi

“ Luca Gandini L’esperienza di

che ha introdotto il metodo in Italia

,


da Nord a Sud. Tutto il metodo si basa

e suolo, ma proprio perché il cavallo dal

il funzionamento naturale del piede per il

sullo studio dei modelli naturali: i cavalli

piede naturale ha maggiore percezione

semplice fatto che è fissata allo zoccolo,

Mustang. Gli zoccoli di questi sono

sia tattile che della posizione dei suoi arti

tanto più quante più barbette e chiodi

molto più corti rispetto a quelli che

nello spazio.

ci sono, (senza contare le ferrature

siamo abituati a vedere, non perché

Inoltre il movimento di appoggio e di

correttive, rullanti, a uovo, ecc. ecc. che

siano “consumati”, ma perché sono più

sollevamento che compie il piede ad ogni

sono quelle che più soffocano il piede) e

compatti, più densi, e molto più larghi

passo, esercita una funzione di pompa

pertanto non solo ostacola la circolazione

ed arrotondati, il che conferisce al piede

che migliora la circolazione sia a livello

sanguigna, ma amplifica di 4-5 volte il

una maggiore stabilità, sia grazie ad un

del piede stesso, che, moltiplicato per

trauma da atterraggio del piede, le cui

baricentro più basso che alla sensibilità

quattro arti, su tutto il cavallo, quindi più

vibrazioni si ripercuotono su tutte le

stessa del piede che è un organo di

cammina “scalzo” e più sangue circola

articolazioni (nodelli e carpo soprattutto),

senso tattile (cioè distingue il tipo di

nel piede, più lo zoccolo si rinforza ed è

creando traumatismi cronici.

terreno su cui si poggia e sceglie il punto

stimolato a crescere e ad ispessirsi.

migliore dove atterrare) e propriocettivo

Esattamente il contrario quindi di quello

(cioè

gioca un ruolo fondamentale

che comunemente si crede, cioè che “lo

nell’equilibrio di tutto il cavallo). Il cavallo

zoccolo si consuma”, infatti il cavallo

dal piede naturale quindi non scivola

dovrebbe fare almeno 50 km al giorno

sulle pietre, sa dove mettere i piedi,

su terreni vari per equilibrare crescita e

non scivola sull’erba bagnata, né nel

consumo, prestazioni molto lontane da

fango, né sull’asfalto, e non solo per una

quelle richieste ad un cavallo domestico.

migliore aderenza tra zoccolo e suolo,

La ferratura, per quanto possa essere

rispetto a quella che ci sarebbe tra ferro

moderna e leggera, in ogni caso altera

Emidio Filace

Pareggiare il piede del cavallo secondo il modello naturale


A l galoppo sotto l ’ antico vulcano BASILICATA WESTERN BASILICATA WESTERN Il “MelfiSTORY Western show” portò la STORY

BASILICATA WESTERN STORY BASILICATA WESTERN STORY grandeSTORY equitazione americana BASILICATA WESTERN BASILICATA WESTERN STORY nel Vulture BASILICATA WESTERN STORY BASILICATA WESTERN STORY Barrel racing, pole bending BASILICATA WESTERN STORY BASILICATA WESTERN STORY e team penning nell’arena

di Gala Quarter Horse

Anno 2005: l’appuntamento da ricordare è lo Special Event organizzato dalla N.B.H.A.I. Distretto Basilicata in collaborazione con l’A. T.P.B.(Associazione Team Penning Basilicata). Questa volta ad ospitare i velocisti del barrel nazionale ed i penners della penisola è il Gala Quarter Horse di Melfi, ci troviamo nel Vulture-Melfese ed è la prima volta che un evento sportivo di tale livello nel panorarma dell’equitazione americana approda in questa zona della Basilicata. Diciotto e diciannove giugno 2005, in palio vi sono ben diciassettemila euro, montepremi da capogiro, Barrel Racing e Pole Bending, queste le discipline. Correre con precisione e maestria questo l’imperativo, molti i concorrenti accorsi dal Lazio alla Calabria. Nomi importanti come quello di Giovanni Adamo, Emilio Messineo, Pino Morini, e tanti altri forti e bravi concorrenti, che come il giovane ma temutissimo Raffaele Buono, e Salvatore Siniscalchi, si sono sfidati nella splendida arena del Gala Quarter Horse. Gli sforzi organizzativi, fino all’ultimo minuto, sono notevoli: da parte di tutti c’è voglia di fare bella figura, l’unico grande rammarico è la scarsa affluenza di corridori, dal Nord della nostra penisola. Tratteniamo il fiato, si aprono le iscrizioni, e per la segreteria gestita in maniera impeccabile da Nino e Michele inizia un lavoro delicato e complicato. Pronti gli ordini di partenza i giudici Carmine Buono e Luciano Siniscalchi ne danno una


copia alla bravissima e preparatissima speaker Maria Giuliano, che come sempre sa coinvolgere e divertire il numeroso pubblico accorso. Il cielo si tinge di sfumature pastello che vanno a contrastare il colore scuro del terreno vulcanico, sfruttato per secoli dai vigneti di aglianico e dagli ulivi unici nel loro genere. Qui nel paese dove Federico II ha scritto le costituzioni Melfitane, si sta scrivendo una pagina unica della cultura Western in Lucania e nel Vulture Melfese. La musica inizia a salire come la tensione nei concorrenti, sistemati i paletti, si prova il campo tutti rigorosamente a passo e trotto, ora si che è Special Event, il Melfi Western Show ha ufficialmente preso inizio. Io personalmente attendo le performance di Giovanni Adamo, che sa sempre incantarmi in questa disciplina, la bravura del forte Pino Morini, la maestria di Saverio Giuzio, che sa stupire in ogni sua gara. Fortissimi e agguerriti, tutti vogliono dare il meglio nel barrel. Il centro western Gala Quarter Horse, si tinge di colori sgargianti e vivaci, sono le camice dei numerosi concorrenti, un velo di tensione è palese sul volto di ogni partecipante, è questa la benzina che fa andare forte il nostro cuore, sono queste le emozioni per le quali non vi è prezzo. Emilio Messineo Crazy River, 17.012 questo il miglior tempo della giornata, una performance impeccabile bella entusiasmante di quelle che ti fanno bloccare il respiro. Little John, 17.042, la leggenda vivente non si smentisce: è il secondo cavallo più veloce della giornata, Vittorio Avigliano,


preciso e determinato ha saputo dare i giusti comandi al suo destriero. La seconda divisione, viene aggiudicata al bravissimo e fortissimo Bruno Novella che su King Glo Kiss blocca le fotocellule sul tempo di 17,513. Benedetto Carnevale/Jimmy è il binomio che si aggiudica la terza divisione, 18,016 il tempo. La quarta divisione è invece di dominio di Alessandro Verelli su Olivia con 19,045. Si conclude così la prima giornata di Barrel Racing, molti i volti delusi dalle proprie prestazioni, sicuramente altre erano le aspettative, ma tutti sanno che domenica 19 giugno si potrà fare meglio. Tolti i paletti ed i barili si fa posto al pen side e si attende l’arrivo dei vitelli, i penners sono pronti ,tanti i concorrenti arrivati dalla Campania e dalla Puglia, la macchina organizzativa dell’Associazione Team Penning Basilicata, subisce un corto circuito a causa di un inaspettato temporale che rallenta il viaggio dei trasportatori dei vitelli. Alcune strade bloccate provocano l’arrivo del trasporto animali,

al Gala Quarter Horse di Melfi passate le ventidue. La macchina organizzativa si mette in frenetico movimento, i turn back numerano i vitelli e controllano il loro stato di salute, nel frattempo il tempo corre inesorabile, il pubblico un poco annoiato tende ad allontanarsi ma i veri appassionati seguono il primo ed il secondo go degli oltre venti team sino alle luci dell’alba, comunque si corre e nonostante la stanchezza lo spettacolo è davvero molto avvincente. Si terminano le competizioni intorno alle tre del mattino, nonostante tutto c’è ancora voglia di far

festa si continua sino al mattino a bere birra, comunque è stato un bel momento per il Team Penning Lucano, che inizia a confrontarsi con i forti Team del centro sud Italia. E’ importante ricordare che molti dei concorrenti del Barrel Racing, come i fratelli Avigliano corrono anche nel Team Pennig, lo stesso vale per i componenti del Danella Ranch di Marsico Nuovo, che si avvicendano tra barili e vitelli, lo stesso vale anche per concorrenti come Michele DeLuca e tanti altri ancora.


Domenica 19 Giugno 2005, i primi a rompere il ghiaccio sono i concorrenti del campionato regionale di barrel racing, agguerritissimi, carichi di energia dopo aver trascorso una fantastica notte all’insegna del divertimento difronte a qualche buon boccale di birra. Non delude le aspettative del suo pubblico Raffaele Buono che sulla sua fortissima Miss Holly Playboy, gira in maniera perfetta ed impeccabile su tutti e tre i barili in un tempo di 16,149, miglior tempo della giornata edel Melfi Western Show. Sempre in prima divisione è

artefice di una stupenda performance il fortissimo Alfonso Pascale che sulla forte Still Sassy Sorrel, chiude in 16,570. Francesco Presto è il leader della seconda divisione, in sella a Golden Girl Light, ferma il tempo su 16,777. La terza divisione è di Vittorio Avigliano che ancora una volta è protagonista di una bella performance e chiude in 17,154. La quarta divisione è invece dominio di Romeo Avigliano su Black, il suo tempo è di 18,224. Gli organizzatori del Melfi Western Show non hanno deluso le aspettative,

tracciando in Lucania e nel Vulture Melfese, un ‘altra pagina della cultura western che inizia a non essere più un fenomeno sporadico ma un vero e proprio movimento che si sta imponendo nel panorama dell’equitazione Americana della nostra penisola . Emidio Filace


I n punta di ferri A MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA

Quando la passione diventa professione. A MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA A MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA A MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA Il maniscalco: un mestiere che rischiava di scomparire e che invece oggi ritorna di moda grazie alla passione per i cavalli. Per conoscere meglio i professionisti del settore, in questa rubrica faremo quattro chiacciere su argomenti attinenti le ferrature, e sulle curiosità che riguardano le carriere di questi nostri bravi artigiani.

al termine del quale ha voluto fare suo questo nobile ed antico mestiere. Nel corso degli anni, non senza sacrifici, la carriera intrapresa lo ha portato a ferrare non solo cavalli nella nostra regione, ma anche in altre regioni d’Italia. Il primo vero maestro di Nicola Ciani, è stato l’abruzzese Massimo Damiano, che

Incontriamo Nicola Ciani, maniscalco

proprio come il nostro Nicola è anche

dal 1999, quando grazie ad un

un bravo penner, oltre che un reiner ed

progetto del GAL Basento Camastra,

addestratore di cavalli. Per circa un anno

nell’ambito dei programmi di sviluppo

Nicola ha appreso l’arte della mascalcia,

europei Leader, ha frequentato per

affiancando appunto Massimo Damiano,

circa un anno un corso di mascalcia,

ed è da lui che ha carpito quelli che

“ Nicola Ciani ”

inizia la carriera nel 1999 grazie ai programmi leader


sono i segreti ed i trucchi per ferrare

Massimo Damiano, Nicola estrae dal

avendoli sperimentati sui suoi cavalli

i cavalli da performance. Un altro

suo attrezzatissimo furgone i ferri del

li ha trovati molto comodi per il piede

maestro di mascalcia per Nicola Ciani,

mestiere, e dopo un preliminare controllo

del cavallo, quindi la sua personale

è stato il livornese Stefano Falaschi,

dei piedi , inizia il suo lavoro. Gli chiedo

esperienza lo porta a differenziare il

che ha affiancato per circa un anno. Da

che tipologia di ferri consiglierebbe

ferro anteriore da quello posteriore. Il

questi, il nostro maniscalco, ha appreso

per un’ottima ferratura, e lui senza

nostro maniscalco interviene poi con

le tecniche delle ferrature correttive,

alcuna esitazione, mi risponde che

la raspa per sistemare l’unghia, ne

cercando di carpire tutti quelli che sono

personalmente preferisce sugli anteriori

controlla l’inclinazione e la lunghezza

i segreti di una buona lettura del piede

un esse per sette della Kerchaster e

con il pedogoniometro, e solo a questo

del cavallo, in maniera da intervenire nel

mentre per i posteriori dei ferri esse venti

punto, accende la fiamma del fornello

giusto modo a seconda dei casi che di

della Dobles. Lascio che Nicola termini

della forgia, dopo una preliminare

volta in volta si appalesavano. Ma le sue

di rimuovere i ferri usurati al castrone,

misurazione del piede ed una pulizia

esperienze professionali non cessano

e chiedo lui il motivo per cui consiglia

del fettone, Nicola va a modellare a

qui, difatti per un anno ancora, Nicola

questa tipologia di ferri, e come mai va a

caldo il ferro e lo applica poi al piede del

frequenta Staffoli, dove si affianca e si

differenziare il ferro per gli anteriori da

cavallo, il rumore ritmico del martello

alterna ad altri bravi maestri del centro

quello per i posteriori. Nicola, mi porta

che batte sull’incudine, il fumo prodotto

sud Italia, intervenendo sui più svariati

vicino il suo furgone, ed estrae da una

casi di ferrature, correttive e non.

sorta di rastrelliera i ferri in oggetto,

Mentre lo incontro per questa piacevole

dove sono ordinatamente posizionati

chiacchierata, interviene su di un

per tipologia e numero. Mi fa notare

castrone quarter horse, di sedici anni

come questi siano ben rifiniti ed anche la

d’età, cavallo proveniente per ironia

lega metallica che li compone sia ottima

della sorte proprio dall’allevamento di

per essere lavorata, poi mi confida che

Un artigiano itinerante con la forgia, l’incudine e il martello


dal ferro che si accosta all’unghia del

ne approfitto per domandargli se i tempi

cavallo, tutto fatto secondo un antico

di ferratura sono gli stessi durante la

rituale che ormai da secoli è sempre lo

stagione agonistica, rispetto a quella in

stesso. A questo punto chiedo a Nicola,

cui i cavalli da performance sono a riposo.

la differenza tra una ferratura a freddo

Il nostro maniscalco risponde dicendomi

ed una a caldo. Secondo Nicola, la

che i cavalli andrebbero ferrati ogni 45

stabilità del ferro a caldo, è superiore e

massimo 50 giorni, perché in questo

questo grazie al piazzamento del ferro

lasso di tempo la crescita dell’unghia

sullo zoccolo che va a conformarsi alla

varia da 1 cm ad 1,5 cm pertanto un

struttura dell’unghia, quindi migliore

maggiore accrescimento, provocherebbe

rispetto a quella a freddo.

problemi ai tendini, al tendine flessore

Siamo agli sgoccioli, il campionato

ed

Regionale di Team Penning e quello di

della capsula. Per avere un buon piede

Barrel Racing stanno per cominciare,

durante tutto il suo ciclo vitale, il cavallo

chiedo dunque a Nicola quali siano le

al di là della stagione agonistica o meno,

differenze di ferrature per i cavalli che

andrebbe sempre ferrato con puntualità

praticano queste due discipline della

onde evitare le spiacevoli complicazioni

monta Western. Nicola spiega che

sopra citate. Chiedo a Nicola cosa

differenzia le ferrature stando attento alle

consiglierebbe a chi ha intenzione di

gradazioni dello zoccolo ed al tipo di ferro

iniziare il suo mestiere, senza esitazione

che va ad applicare al piede del cavallo,

mette al primo posto la passione, perché

difatti un cavallo da Barrel Racing, a

quello del maniscalco è un lavoro duro,

suo dire deve avere la punta il più corta

poi la voglia di apprendere, senza mai

possibile sia sugli anteriori che sui

sentirsi arrivati e consiglia quindi di

posteriori, in modo da garantire al cavallo

trovare un buon maestro con il quale fare

delle staccate più decise in partenza

la gavetta, per poi perfezionarsi con dei

ed all’uscita dei bidoni. Un cavallo da Team Penning invece necessita una punta maggiormente arrotondata sugli anteriori e una punta meno arrotondata sui posteriori, perché a suo dire il cavallo con un piede conformato in questo modo ha la possibilità di essere più performante in manovre quali i roll back e gli stop, tipiche appunto del Team Penning. Chiedo poi a Nicola, ogni quanto tempo va ferrato il cavallo ed il perché, inoltre

all’accrescimento

disomogeneo

corsi di specializzazione mirati. Nicola oggi è regolarmente iscritto presso la Camera di Commercio per l’industria e l’artigianato, ed esercita la sua professione d’artigiano itinerante, e ad oggi si dice molto soddisfatto di questo mestiere fatto di tanti sacrifici ma anche di tante soddisfazioni che lo appagano quotidianamente. Emidio Filace



sos cavalli SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI

Dottore, ho il cavallo in colica! SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI Il cavallo è abbattuto, sguardo fisso nel vuoto, magari in decubito sternale, non risponde agli stimoli, non vuole mangiare oppure è agitato, nervoso, scava per terra, suda profusamente e si guarda i fianchi, vuole buttarsi a terra, solleva il labbro superiore…….che fare? Chiamare il veterinario! Eh sì, perché questa che sembra una simpatica battuta, in realtà molto più spesso di quanto si pensa, è un vero salvavita! Facciamo un passo indietro. Che sta succedendo, se il cavallo fa così? E’ in colica. Per colica si intende la manifestazione di dolore viscerale addominale acuto, cronico o ricorrente. Il termine colica comprende circa 100 condizioni patologiche riconducibili a dolori addominali. Didatticamente, le cause di una colica possono essere suddivise in cause extra intestinali, come tumori ovarici, ernie diaframmatiche, epatiti, torsione uterina, e cause gastrointestinali, accumulo di gas, spasmi intestinali, costipazione, ostruzioni, torsioni, dilatazione gastrica, dislocazioni, ecc. Perché le coliche sembrano un “fenomeno” che appartiene alla specie equina? Perché sono così diffuse ed assumono, a volte, il carattere di vera e propria emergenza chirurgica? Partiamo dall’anatomia per arrivare a comprendere il complesso sistema digerente del cavallo e le ripercussioni che su di esso hanno manifestazioni dolorose e/o di squilibrio provenienti anche da altri organi non appartenenti al sistema digerente.


70 cm. L’ampiezza del lume ( diametro interno) in condizioni fisiologiche ha il diametro di 5-7 cm. Come nei ruminanti i prestomaci, così nel cavallo cieco e colon ascendente rappresentano le grandi camere di fermentazione, indispensabili per la digestione della cellulosa. La notevole lunghezza e il complesso sistema di ripiegamento del tratto intestinale si oppongono ad un passaggio troppo rapido degli alimenti: se da una parte il transito lento favorisce una digestione più accurata, dall’altra aumenta i rischi di intasamento con conseguente ristagno e fermentazione del materiale presente. Il sistema digerente è così complesso

una capacità di 8 – 15 litri, ma riesce

Già soltanto dopo aver letto questi 3

perché

alcune

a percepire maggiormente lo stato di

punti, ci verranno in mente almeno un

particolarità anatomiche e fisiologiche

riempimento (ingombro), con ridotta

paio di abitudini di scuderia che vanno

che incidono sulla efficienza digestiva

capacità di dilatazione gastrica. Una

eliminate: pasti abbondanti e poco

del cavallo ed al tempo stesso diventano

grossa quantità di cibo, quindi, una volta

frequenti; lavoro in piano a poca distanza

fattori predisponenti alle manifestazioni

raggiunto lo stomaco, tende a lasciarlo

dal pasto; far trottare alla corda un

coliche che, pertanto, assumono il

in tempi brevi ed a passare mal digerito

cavallo che ci sembra essere in colica.

carattere di sindrome.

all’intestino tenue.

Oltre alla disamina dei comportamenti

1. Il cardias (entrata dell’esofago nello

3. In contrasto con uno stomaco

quotidiani adottati in scuderia, la lettura

stomaco) è uno sfintere molto stretto

straordinariamente

anche

di queste particolarità deve essere

con muscolatura sviluppata e a “becco di

in rapporto alle dimensioni medie

messa in relazione con l’innervazione

clarino”: per questo motivo la produzione

dell’animale, il cavallo possiede un

di alcuni gas tramite

fermentazioni

intestino molto voluminoso che occupa

accentuate (nello stomaco ghiandolare)

la maggior parte della cavità addominale.

non possono rifluire e quindi bloccano la

Per le dimensioni considerevoli, il colon

peristalsi gastrica e dilatano lo stomaco

ascendente del cavallo è anche detto

sino alla sua rottura, se quest’ultimo non

grosso colon. L’intestino tenue è lungo

viene opportunamente decompresso

circa 27 metri nelle sue 3 porzioni; in

attraverso una sonda rino-gastrica.

particolare, il duodeno è lungo circa un

2. Lo stomaco è molto piccolo: ha

metro, il digiuno 25 metri e l’ileo circa

caratterizzato

da

piccolo,


neuronali intrinseche paragonabili per numero a quelle del midollo spinale (da cui l’assunto americano del little brain). Inoltre il ENS è in grado di modulare ed a sua volta di essere modulato dal ricco sistema immunitario disperso lungo tutto il tratto digestivo e in grado di regolarne in maniera autonoma tutte le funzioni. Perché questo ulteriore cenno anatomico è importante? Perché vi aiuta meglio a comprendere come uno stimolo doloroso proveniente anche da un altro del tratto anatomico di cui si parla. Il

sistema nervoso periferico (SNP), sono

distretto anatomico, possa ripercuotersi,

tratto gastrointestinale dei mammiferi,

in grado di governare autonomamente,

attraverso una complessa rete di

infatti, possiede la proprietà di essere

attraverso circuiti nervosi integrati,

mediatori chimici e di fibre nervose, su

dotato di un Sistema Nervoso Enterico,

pressoché tutte le funzioni digestive (per

tutto il sistema digerente provocando

ENS, costituito, proprio come il SNC,

esempio l’attività motoria del canale

una colica, ed anche ad individuare

da un rete di neuroni che comprende

alimentare, le secrezioni gastro-entero-

quale può essere il punto di partenza

classi di cellule nervose altamente

bilio-pancreatiche,

l’assorbimento

del vostro intervento. Che si deve fare

specializzate che, connesse ed integrate

intestinale di nutrienti). Il tutto è

allora se il cavallo è in colica e stiamo

al sistema nervoso centrale (SNC) e al

governato da un numero di cellule

aspettando il veterinario?


Attenuare il dolore. Un cavallo in colica

ore, in funzione della gravità del quadro.

invece, certamente si produce con un

è un cavallo che ha un dolore acuto,

Dopo aver ristabilito la calma possiamo

diuretico è disidratare un cavallo molto

molto forte, che non gli dà tregua. Non è

distrarre il cavallo facendolo passeggiare

probabilmente costipato e perciò già

importante che voi individuiate la causa di

con una longhina al passo, magari in un

disidratato, aumentando il suo dolore ed

quel dolore o quale sia l’esatta provenienza

campo che ben conosce. Valuteremo

aggravandone il quadro clinico.

di esso, ci penserà il veterinario a farlo.

così: se cerca l’erba del prato per

Fare clisteri. Non hanno alcun effetto

La cosa che più serve al vostro cavallo

mangiarla, se risponde con curiosità agli

sul transito intestinale, ma al contrario

è che quei 50 metri ripiegati nella sua

stimoli verso l’ambiente che lo circonda

rischiate di lacerare le pareti dell’intestino

pancia smettano di essere così tesi e

e se, soprattutto, vuole camminare o se

e di inficiare la diagnosi del medico

di dare fitte più simili a vere e proprie

non ci riesce affatto. Se mostra di avere

veterinario.

scosse elettriche. Perciò ovunque ci sia

sete, un altro passaggio importante è

Far correre il cavallo (alla corda o

un cavallo non deve mai mancare un

mettergli a disposizione un secchio di

montato). Immaginate di avere nella

flacone di flunixin meglumina 50 mg/ml

acqua riscaldata alla temperatura di 18-

pancia 50 metri di corda spessa diversi

(ovviamente con regolare registrazione e

20° C. Può capitare, infatti, che il cavallo

cm, duri come una pietra che vi fanno

prescrizione veterinaria). Questo potente

costipato per effetto della temperatura

terribilmente male e di dover anche

analgesico inibisce la sintesi degli

troppo bassa dell’acqua (pensiamo,

correre con questo peso. Il rischio che

eicosanoidi che sono mediatori chimici

per esempio, ai beverini dei box in

l’intestino o lo stomaco si rompano è

del processo infiammatorio coinvolti

inverno) o anche semplicemente come

elevatissimo.

nella

sensazione

conseguenza dell’antiinfiammatorio, una

E adesso….mentre state passeggiando

dolorifica, nell’infiammazione del tessuto

volta ristabilito abbia sete. Metterlo in

il vostro cavallo, preoccupati perché non

e nella febbre generalizzata. Sebbene

condizioni di abbeverarsi alla temperatura

potete fare altro….guardate dietro di voi:

la letteratura ne sconsigli l’utilizzo

ottimale può aiutarlo a far ripartire la

è arrivato il veterinario! Finalmente….

perché può mascherare la gravità della

peristalsi intestinale e a sentirsi meglio.

Ora ci pensa lui. Mariarosaria Manfredonia

la risoluzione stessa della colica, nella

COSA NON SI DEVE FARE SE IL CAVALLO E’ IN COLICA?

mia esperienza ho verificato che una

Perdere tempo. Non sottovalutate mai

colica chirurgica ha una sintomatologia

il rischio che il cavallo sta correndo:

ed un decorso talmente violenti e di

anche i più esperti nel settore possono

rapida evoluzione che si mostrano

essere tratti in inganno sulla gravità del

per come sono, indipendentemente

quadro (pensate ad un cavallo con una

dall’antiinfiammatorio.

soglia del dolore molto alta) ed iniziare la

percezione

della

sindrome ritardando l’eventuale ricorso alla chirurgia e, perciò, compromettendo

Con

una

somministrazione, invece, di flunixin

terapia troppo tardi.

meglumina, già dopo 10 minuti (se

Somministrare diuretici. La possibilità

endovena), permettiamo al cavallo di

che un cavallo abbia una colica renale è

rilassarsi distendendo tutto il comparto

la stessa che vinciate un milione di euro

intestinale per un tempo minimo di 2

al superenalotto. Remota. Quello che,


Un giusto linguaggio per

creare dei campioni EMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP

Stage in Basilicata di Mattia Basso, EMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP horseman delHORSEMANSHIP terzo livello edHORSEMANSHIP una stella EMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP EMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP EMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP Il giovane puledro, rilassa la sua coda, il collo

allievo, per ben cinque anni, di Gigi Pini, ma

abbassato verso terra, le orecchie non sono più

anche di Franco Giani, due grandi mentori

tese e puntate rigidamente in avanti, le labbra

italiani del metodo Parelli. Mi ha parlato di lui

ora sono più mobili e le palpebre tendono a

Beniamino Straziuso, quando ha conosciuto il

sbattere con una frequenza regolare. Tutti

giovane trainer sulle arene de l’ Alba Quarter

segnali questi che ci fanno presupporre

Horse, dove collabora con Filippo Masi, per

che il puledro ha individuato nel suo partner

portare avanti il suo programma che ha come

un punto di riferimento di cui potersi fidare.

intento quello di applicare il metodo Parelli

Risultati ottenibili grazie al giusto dialogo che si

ai cavalli che un domani saranno impiegati

va ad instaurare tra uomo e cavallo, un binomio

nelle discipline della monta western, quali il

che in natura è incompatibile, proprio perché

reining, il cutting ed altro ancora, ma anche a

abbiamo l’uomo predatore che deve sapersi

quelli impiegati nel salto ostacoli e il dressage,

relazionare con il cavallo preda. Incontriamo

infatti Mattia collabora per queste discipline

Mattia Basso, horseman del terzo livello ed

con Marras. Mattia Basso per un periodo di

una stella del metodo Parelli, molto giovane ma

circa dieci giorni è stato a San Chirico Nuovo

con tanta esperienza alle sue spalle, reduce

a La Vaccariccia Quarter Horse e Paint Horse,

di stage formativi in Florida ed in Inghilterra,

dove ha applicato il suo programma su


L’approccio etologico e gli insegnamenti di Pat Parelli applicati al colt starting

alcuni dei puledri dell’allevamento, un

che una nostra idea divenga anche

Si riproducono i sette giochi da sella per

programma che ha come fase iniziale

la sua idea. Per ottenere tutto questo,

poi affrontare un trekking, che posiamo

lo studio dell’”horsenality” (personalità)

bisogna avere in mano degli strumenti

definire di prova, dove il cavallo prende

del cavallo, che aiuta a individuare il

che ci facciano dialogare nel giusto

fiducia grazie al fatto che diventiamo

carattere del cavallo. Esistono cavalli

modo con il cavallo, sviluppando in noi

un punto di riferimento, ovvero,

confidenti, molto razionali e dominanti,

un pensiero laterale capace di renderci

una visione più ampia, la figura del

questi vengono denominati cervello

meno istintivi ed aggressivi lavorando

capobranco, leader capace di superare

sinistro, mentre i cavalli irrazionali che

dunque prevalentemente sul nostro

ogni difficoltà, guadagnandosi la fiducia

fuggono da qualsiasi cosa, vengono

atteggiamento, frutto di un lavoro

del branco. I sette giochi, vengono poi

denominati cervello destro. Destri e

preliminare fatto per l’appunto da terra

elaborati in modo da rendere il lavoro

sinistri poi possono essere estroversi o

grazie ai sette giochi. Mattia prosegue il

specifico a seconda delle discipline a cui

introversi, a seconda della loro energia

lavoro da terra, che prevede delle prove

verranno destinati i puledri. Mattia Basso

e della loro propensione ad essere

per il cavallo, quali attraversare un telo

e Beniamino Straziuso, hanno siglato un

esuberanti o meno. A seconda del cavallo

plastico e colorato, o evitare saltando

accordo, che prevede con delle scadenze

che ci troviamo di fronte il programma

con il giusto impulso un ostacolo quale

periodiche la presenza dell’istruttore

prosegue con i sette giochi Parelli, che

ad esempio un bidone rovesciato. Si

ligure presso l’allevamento.

vanno a stimolare il cavallo in modo

prosegue poi con il colt starting, ovvero

Emidio Filace

che diventi collaborativo, cercando una

l’avvio alla sella, che comunque è un

risposta dello stesso, creata da una

tassello del lavoro preliminare iniziato

chiara richiesta che sia comprensibile

con il puledro, che inizialmente viene

per lui e posta al momento giusto, senza

montato a pelo e successivamente

forzare il cavallo a compiere un’azione,

viene sellato in modo naturale e non

ma semplicemente chiedendo al cavallo

traumatico.

in


Un lucano con il cuore

a stelleRITRATTI e strisce WESTERN LUCANI RITRATTI WESTERN LUCANI

Vittorio Avigliano racconta il suo percorso RITRATTI WESTERN LUCANI RITRATTI WESTERN LUCANI dallaWESTERN BasilicataLUCANI all’America RITRATTI RITRATTI WESTERN LUCANI Dagli esordi con gli argentini alla velocità puraRITRATTI WESTERN LUCANI RITRATTI WESTERN LUCANI

con i quarter

Sopra: Vittorio con Little Jhonn Sotto: Vittorio con la squadra vincitrice del Trofeo Challenge a Fieracavalli Verona

è sicuramente uno degli atleti più eclettici dell’equitazione americana in Basilicata. Capace di padroneggiare discipline diverse in contesti nazionali, europei e mondiali. E’ uno dei quattro cavalieri che <fecero l’impresa>, cioè che furono capaci di vincere, nel 2005, la prima edizione della Coppa delle Nazioni di barrel racing, e proprio in casa degli americani. Vittorio Avigliano, titolare del centro ippico Horse Point di Forenza, insieme a Walter Bandiera, Matteo Bergamini e Salvatore Siniscalchi, fu protagonista di quel piccolo, grande miracolo italiano che fece emozionare tutto il mondo della monta western dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Ed oggi che è impegnato soprattutto sul fronte del team penning, non ha perso nulla dello smalto agonistico di quegli anni, come dimostra il recente titolo di champion del trofeo Challenge conquistato sull’arena della Fieracavalli di Verona lo scorso novembre. Tantissimi i traguardi fin qui conquistati nel corso della sua carriera. Ma vediamo quali furono gli inizi.

Vittorio, come è nata la tua passione per i cavalli? Diciamo che sicuramente è stata una cosa innata, che mi sono sempre portato dentro. Un sogno, quello di avere dei cavalli e di lavorare con i cavalli, che ho potuto coronare circa 25 anni fa, quando ho iniziato la mia prima attività di scuola di equitazione e di organizzazione di trekking con un gruppo di cavalli argentini. Il tuo primo cavallo? Un argentino di nome Jolly, un cavallino dal mantello buckskin molto duttile e versatile, con il quale ho anche avuto le prime esperienze di gara. E il passaggio dagli argentini ai quarter? I quarter horse mi avevano sempre affascinato, ma a quei tempi il costo di questi cavalli era veramente proibitivo. Gli allevatori italiani, i vari Arcese, Piazzi, Latorre, riuscivano a spuntare per i loro soggetti cifre che erano assolutamente fuori dalla mia portata. E così dovetti ripiegare sui più abbordabili argentini.


Come è iniziato il tuo percorso agonistico? In un certo senso anche un po’ per scherzo. A quei tempi l’equitazione americana non era certo uno sport strutturato e le prime garette si facevano in occasione delle fiere di paese e delle feste patronali. Poi dopo qualche anno, diciamo dal 1998/99, le cose sono cominciate a cambiare, sono nate le varie federazioni della monta western, sono aumemtati i numeri ed anche l’organizzazione. In quel frattempo ho anche lavorato con la Regione Basilicata per la presentazione alla fiera di verona di alcuni Hafliger in sella americana. Il tuo cavallo più importante è stato l’immenso Little John, che alla soglia dei trent’anni vive ancora da pensionato nelle te scuderie... Lo acquistai circa 16 anni fa nel Nord Italia. Un amico del giro mi propose un cavallo molto grosso di struttura, da utilizzare per passeggiate. Lo andai a vedere e a dir la verità non mi piacque molto. Poi l’amico insistette, il prezzo era buono e lo portai a Forenza insieme ad altri cavalli. Per provarlo uscimmo con alcuni amici in passeggiata. Lo diedi da montare a mio fratello Romeo. All’insellaggio sembrava tranquillo ma in passeggiata si scatenò. Vedendo che aveva velcità e manovre mi incuriosii e mi informai sui precedenti del cavallo. Scoprii che era stato un campione del Quarto di Miglio e del barrel in America e successivamente aveva colto tanti successi anche in Italia, Ma era diventato ingestibile. Farlo entrare in campo per gareggiare era impossibile. Per me fu una sfida recuperarlo. Per circa un

anno non feci altro che passeggiate solitarie. Ogni tanto riprovavo a fargli girare due barili. Ed alla fine i risultati mi hanno dato ragione. Nel 2000 con lui fui reserve champion italiano Fiew, nel 2001 campione europeo e nel 2005, sbagliando la gara, arrivai primo in quarta divisione staccando il biglietto per l’america. Questo senza contare i tanti campionati regionali ed interregionali vinti, fino al 2006, anno in cui è andato in pensione. Un altro cavallo particolarmente significativo nella tua carriera è stato Runaway Playmate... Lui è stato il cavallo più versatile, con il quale ho gareggiato un po’ in tutte le discipline dell’equitazione western, dal barrel al pole al team penning. Senza contare che, essendo uno stallone con un ottimo documento mi ha permesso di portare avanti per un certo periodo anche un discorso allevatoriale. Come è avvenuto il passaggio dal barrel racing al team penning? Nel 1999 a Calvello, in una grossa manifestazione dedicata all’equitazione americana organizzata con i programmi leader. In quell’occasione c’erano i ragazzi di Staffoli che avevano già una buona esperienza in questa disciplina e decisi di provare anche io con Little John. Da lì è nata la passione per il lavoro con i vitelli. Hai raggiunto tantissimi traguardi importanti. C’è ancora qualche sogno nel cassetto che vorresti realizzare? I sogni non finiscono mai. Sogni nel cassetto ne ho, ma per scaramanzia preferisco tenerli per me. Quello che è

carto è che c’è ancora tanta strada da fare e la voglia di vincere è come una reazione a catena, che ti fa andare sempre avanti e desiderare di raggiungere traguardi sempre più ambisziosi. Giovanna Laguardia


A Mottola lo “Zio Pietro”

beffa tutti SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP

Sul podio anche Cap Russo Ricambi e SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP Cap OfficinaSOUTHITALYMASTERCUP Brindisi 2 SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP Condizioni atmosferiche estreme, a causa del

un “supplemento di indagine” da parte dei

forte vento, ed un piccolo “giallo” sulla classifica

giudici Sef Italia, a causa di due ricorsi. Alla

finale, hanno caratterizzato la prima tappa

fine, tornano da Mottola con “argento” e

della South Italy Master Cup, il campionato

“bronzo” al collo i due team lucani Cap Russo

meridionale di team penning targato Sef

Ricambi (Luca Santoro, Antonio Pietrafesa

Italia, organizzato da Piero Coviello del centro

e Fabio Grieco), con sei vitelli in un tempo

Agrippico Petrucco di Pignola e da Antonio

complessivo di 1’15”15 e Cap Officina

Marmo del circolo ippico Erbanito di San Rufo,

Brindisi 2 (Luca Santoro, Pierluigi Mollicone

che si è disputata al centro Free Horsema di

e Alvaro Di Renzo), con sei vitelli in 1’16”74

Mottola il sette aprile scorso, per la “regia” di

tutti e due facenti capo al Centro Agrippico

Cesare Franchini ed Angelo Gravina.

Petrucco di Pignola e via via tutti gli altri (la

A salire sul gradino più alto del podio è stato il

classifica completa di tappa è consultabile sul

team Zio Pietro del centro Erbanito , composto

sito www.southitalymastercup.it). La palma

dai penner campani Antonio Marmo, Mirko

del miglior go della giornata è andato al team

Marino e Bellisario Tafuri, che hanno chiuso sei

Cap Oltre Il Fence, composto da Luca Santoro,

vitelli nel tempo complessivo di 1’06”02. Per

Pierluigi Mollicone e Piero Coviello che nel

stabilire il resto del podio è stato necessario

secondo go sono stati capaci di chiudere tre


Ben 51 team al via nella prima tappa della South Italy Master Cup

vitelli in 28”24. Purtroppo per loro, però,

a conquistare punti per la classifica

nel primo go era andata “buca” e si sono

generale, quest’anno calcolata con una

dovuti quindi accontentare della decima

nuova formula che con tutta probabilità

posizione.

sarà applicata anche al campionato

La prima prova della South Italy Master

regionale Basilicata Sef Italia. Vanno

Cup, comunque, a parte la tramontana

a punti le prime venti squadre con un

gelida che ha soffiato incessantemente

go valido: gruzzolo pieno per la prima

per tutta la giornata e che ha reso

classificata e via via a decrescere. In

davvero difficili le operazioni ai penner,

più tre punti per la partecipazione ed

ha riscosso un grande successo: ben

un punto per il miglior go. In virtù di

cinquantuno i team al via di cui venti

tale griglia le prime tre classificate

provenienti dalla Basilicata, venti dalla

della tappa di Mottola, Zio Pietro, Cap

Campania ed undici dalla Puglia. Ai

Russo Ricambi e Cap Officina Brindisi 2

cavalieri provenienti da queste tre regioni

prenndono rispettivamente 23, 22 e 21

si sono poi aggiunti anche alcuni felici

punti (classifica completa sul sito www.

“innesti” provenienti dalla Calabria, dal

southitalymastercup.it).

Lazio e dalle Marche. Dei cinquantuno

Il prossimo appuntamento con la South

team in gara, 28 concorrevano, oltre

Italy Master Cup è fissato per il 28 aprile

che per la classifica di tappa, anche per

prossimo nell’arena coperta del circolo

la fibbia di campione della South Italy

Ippico Horse Point di Forenza.

Master Cup. Di queste dodici sono lucane, dieci sono campane e sei sono pugliesi. Sono state solo queste ultime, dunque,

Giovanna Laguardia


w w w . t e a m p e n n i n g b a s i l i c a t a . I t


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