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ORDINARIE INVENZIONI INVENTIONS
Ordinarie invenzioni
La mostra Inventions, curata da Luce Lebart, presenta una selezione di immagini provenienti dall’archivio fotografico dell’Office national des inventions, dipartimento governativo della difesa nazionale francese che raccoglie e documenta fotograficamente tutte le invenzioni prodotte in Francia tra il 1915 e il 1938. Nel 1917 a capo dell’Office national des inventions è nominato l’inventore Jules-Louis Breton che, in piena Prima guerra mondiale, decide di accelerare il processo di trasformazione delle idee in oggetti pronti all’uso, soprattutto in ambito militare. Per questo motivo, Breton intensifica il dialogo e il confronto tra inventori, scienziati e imprenditori. La fotografia dei protòtipi diventa allora molto importante: le immagini delle invenzioni sono facili da archiviare e da trasportare per essere mostrate alle commissioni di valutazione. Fino al 1938, data in cui l’Office national cessa la sua attività, sono prodotte migliaia di immagini di invenzioni, molte delle quali mai realizzate. Altre invece hanno avuto successo e, evolvendosi nel tempo, sono giunte fino a noi.
parole chiave In copertina: Computer primordiale, immagine pubblicata sul “Sunday Times Magazine” Archive of Modern Conflict
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conoscere L’archivio delle invenzioni è uno specchio della corsa al progresso scientifico del Novecento che inizialmente ha promosso la ricerca in ambito bellico, per poi approdare a quello civile. Pensiamo ad esempio all’aeroplano, che ha rivoluzionato la mobilità globale, alla tecnologia laser e il suo impiego in medicina, alla rivoluzione di Internet o, ancora, alla penicillina, al drone o al forno a microonde. Questi sono tutti esempi di invenzioni di successo, concepite per uso militare, che hanno cambiato la vita delle persone.
delle invenzioni belliche sono riconvertite in oggetti di uso quotidiano, in particolare strumenti per la pulizia di casa. Lavatrici, aspirapolvere e scope meccaniche hanno l’obiettivo di migliorare le attività domestiche e, simbolicamente, di spazzare via la polvere della guerra per dare spazio a una nuova epoca di pace. È così che, a partire da alcune componenti dei carri armati, è brevettata la Motolaveur, macchina lavastoviglie, protagonista indiscussa del Salon des arts ménagers del 1923, esposizione annuale dedicata alle migliori invenzioni in ambito casalingo.
In quegli anni, grazie al lavoro di Jules-Louis Breton che, oltre a dirigere l’Office national des inventions, è Ministro dell’Igiene e un brillante inventore, molte
Macchina lavastoviglie di Jules-Louis Breton, 1923 Archives Nationales, Francia 3
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Torretta per l’osservazione di uccelli e velivoli di Jules-Louis e Paul Breton, 1930 Archives Nationales, Francia
Nel 1930 Breton, insieme al figlio Paul, realizza la Torretta per l’osservazione di uccelli e velivoli, una sorta di grande binocolo che permette di osservare il cielo stando comodamente seduti.
Con lo scopo di illustrarne il funzionamento, è scattata una serie di fotografie in cui un uomo utilizza questo oggetto per osservare da diversi punti di vista l’intera volta del cielo. La torretta può essere impiegata sia in ambito naturalistico, ad esempio dagli ornitologi che osservano gli uccelli in volo, che in quello militare, per avvistare i velivoli di passaggio.
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conoscere Durante la Prima guerra mondiale, i cavalli che trainano veicoli e attrezzature e i muli che trasportano le mitragliatrici condividono il destino dei combattenti. Anch’essi devono affrontare gli effetti degli attacchi con gas tossici e, per questo motivo, la loro protezione è messa al centro della ricerca. Nel 1918 l’inventore Giroux progetta il protòtipo della maschera antigas per cavalli, presentandolo a una commissione di valutazione. Gli esaminatori decidono di non procedere con questo modello in quanto ritenuto troppo pesante e non sufficientemente ermetico.
Tra le centinaia di invenzioni fotografate a partire dal 1917, quante hanno avuto un seguito? La storia delle invenzioni prevede anche fallimenti o risultati indesiderati, ma da sempre gli errori sono utili a perfezionare un progetto. Dalla storia di queste immagini e dalle numerose invenzioni raccolte nell’archivio dell’Office national des inventions, possiamo percepire la curiosità, l’entusiasmo, la fiducia nella scienza e nella sperimentazione, aspetti fondamentali per l’innovazione e il progresso tecnologico.
Maschera antigas per cavalli, 1917 - 18 Archives Nationales, Francia 5
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La storia di Internet L’invenzione che ha cambiato per sempre il modo di comunicare
Prima pagina Internet della storia, 1989 GNU General Public License, Free Software Foundation
sto dalle lettere Lo. L’intento è trasmettere la parola Login, ma la comunicazione si interrompe in corso d’opera. Negli anni Ottanta, ARPANET crea una seconda rete a uso civile, che chiama Internet, parola composta da Inter + Net, che significa rete di computer interconnessi. Nel 1986, Internet sbarca finalmente in Italia.
Una delle invenzioni nate in ambito militare, ma che utilizziamo oggi principalmente per altri scopi, è Internet, la rete di comunicazione che coinvolge oltre 4 miliardi di individui e 10 miliardi di dispositivi. Le sue origini risalgono ai tempi della Guerra fredda, quando Stati Uniti e Unione Sovietica diventano le due più grandi potenze mondiali, tra loro in forte contrasto. Entrambi i Paesi cominciano a investire in risorse tecnologiche sempre più avanzate da sfruttare nel conflitto.
Per la diffusione su larga scala di Internet in ambito privato, come lo conosciamo oggi, bisogna aspettare la creazione del World Wide Web. L’idea di una pagina che raccolga contenuti testuali, documenti, immagini e video risale al 1989 ed è pensata dal ricercatore del CERN di Ginevra Tim Berners-Lee, a cui si deve la creazione della prima pagina web della storia, tutt’ora in funzione. A questo punto è sufficiente avere un computer e un modem che si connetta alla rete tramite la linea telefonica per visitare, attraverso un programma di interfaccia chiamato browser (il primo in assoluto si chiamava Mosaic), le pagine del web a partire dalla digitazione di indirizzi chiamati URL (Uniform Resource Locator).
Nel 1967 il Ministero della Difesa americano crea l’ARPANET (Advanced Research Projects Agency Network), una rete in grado di collegare alcuni computer tra loro per la difesa e la trasmissione dei dati militari. Successivamente le principali università americane e la NASA utilizzano questi nuovi sistemi per comunicare. Il 29 ottobre 1969 è scambiato il primo messaggio di rete tra due dispositivi che si trovano presso l’Università di Los Angeles e quella di Stanford, compo6
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Il primo telefono portatile con accesso a Internet, 1996
Il primo modello iPhone, 2007 CC BY-SA 2.0
A metà degli anni Novanta i computer connessi sono oltre un milione e il numero delle pagine web cresce esponenzialmente. Nel 1998 i due studenti universitari Larry Page e Sergey Brin inventano il primo motore di ricerca basato sulla popolarità delle pagine visitate: nasce così Google, azienda molto celebre ancora oggi.
tività tra cui telefonare, fotografare, ascoltare musica, leggere articoli e altro, possono per la prima volta essere svolte da un unico dispositivo. Dal 2006 in poi si inizia a parlare di Web 3.0, una versione ancora più evoluta di Internet. Gli strumenti per raccogliere informazioni sugli utenti sono diventati sempre più sofisticati, consentendo ricerche personalizzate. Oggi esistono sistemi così evoluti da potersi quasi sostituire all’uomo. L’intelligenza artificiale, ad esempio, rappresenta un punto di svolta per quanto riguarda la risoluzione di numerose problematiche, quali lo svolgimento di attività e compiti tipici del lavoro dell’uomo. Pensiamo a Siri oppure a OK Google: assistenti virtuali in grado di agire autonomamente per soddisfare alcune nostre richieste. Le nuove tecnologie sono in continua evoluzione e sempre più parte integrante della nostra quotidianità. Non dobbiamo dimenticare che, alla base di tutte le invenzioni, c’è sempre l’essere umano i cui studi e le cui ricerche sono e continueranno a essere fondamentali per il progresso e l’innovazione.
CC BY-SA 3.0 NO
Negli anni Duemila si inizia a parlare di Web 2.0, grazie alla comparsa dei primi social network come Myspace, Twitter, Facebook, che hanno trasformato per sempre il modo di interagire e comunicare tra le persone. Internet è diventata una piattaforma partecipata in cui gli utenti possono contribuire alla creazione e gestione di nuovi contenuti. Questo cambiamento è stato accellerato dall’avvento dello smartphone. Sebbene sia di Nokia il primo cellulare connesso a Internet (1996), a compiere la rivoluzione è Steve Jobs, ex CEO di Apple che, nel 2007, lancia sul mercato il primo iPhone. Diverse at-
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fare Le invenzioni sono pensate per risolvere problemi specifici, ma molto spesso si rivelano utili anche in altre situazioni.
Prova a immaginare in quale nuovo ambito potrebbero essere utilizzati alcuni oggetti del passato.
1.
Scegli una tra le seguenti invenzioni: - Macchina lavastoviglie di Jules-Louis Breton, 1923 - Maschera antigas per cavalli, 1917-18 - Piastra rivettata, 17 febbraio 1922 - Utensile per l’apertura dei sacchi del carbone,1920 ca. Scarica le fotografie in formato JPEG cliccando qui*
2.
Osserva attentamente l’immagine che hai scelto: a che cosa potrebbe servire oggi questo oggetto? Immagina un luogo contemporaneo in cui utilizzarlo e cerca su Internet un’immagine che lo rappresenti.
3.
Sovrapponi la fotografia dell’invenzione selezionata all’immagine del nuovo contesto che hai trovato. Puoi stampare le fotografie e incollarle su un foglio di carta o utilizzare un programma come PowerPoint.
4.
Scrivi un breve testo per presentare il funzionamento dell’invenzione nel suo nuovo ambito, rispondendo a queste domande: Qual è la sua nuova funzione? Quale problema potrebbe risolvere? Infine dai un titolo al tuo progetto. 8
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fare esempio di laboratorio
La lavastoviglie sonora: musica nuova nel quartiere
La vita del quartiere è a volte accompagnata dal rumore di autobus, automobili e macchine che lavorano nei cantieri. Questi suoni rendono tutta la zona poco divertente. Ci vorrebbe un po’ di musica! Per questo motivo ho pensato di trasformare la lavastoviglie del passato in un altoparlante, da cui la musica possa diffondersi in tutto il quartiere. Sarebbe bello ascoltare le proprie canzoni preferite a tutto volume
direttamente dal tetto di un edificio contemporaneo. Le lavastoviglie hanno una forma facilmente modificabile in casse acustiche: in questo modo le onde sonore potrebbero amplificare la loro forza e arrivare anche nelle case di chi non può uscire in questo periodo. Questo aiuterebbe le persone a vivere meglio in città e a godere di più anche degli spazi all’aperto.
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