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OGGETTI D’ARCHIVIO INVENTIONS
La mostra Inventions ci porta alla scoperta di invenzioni ideate in Francia tra il 1915 e il 1938, raccontandoci la storia di diversi oggetti, alcuni molto strani e altri più comuni!
Come possiamo definire un’invenzione? L’invenzione è un momento fondamentale dell’innovazione tecnologica in cui, attraverso l’immaginazione, la creatività e la conoscenza tecnica, sono progettati e costruiti nuovi oggetti in grado di migliorare il lavoro e la vita degli uomini. Quasi un secolo fa, l’inventore francese Jules-Louis Breton è a capo dell’Office national des inventions, un Centro di ricerca in cui lavorano moltissimi inventori per creare nuovi oggetti che possano migliorare la vita delle persone. Tra il 1915 e il 1918, durante la Prima guerra mondiale, molte invenzioni sono pensate per i soldati mentre successivamente l’attenzione si sposta sugli oggetti utilizzati nella vita di tutti i giorni.
parole chiave In copertina: Guanti di gomma. Un’idea per le pulizie di primavera. Archive of Modern Conflict
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Oggetti d’archivio
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All’Office national des inventions lavorano diversi fotografi per immortalare le creazioni degli inventori. La fotografia è uno strumento importante in grado di mostrare l’evoluzione degli oggetti nel corso del tempo. Le immagini sono tutte raccolte, organizzate e conservate all’interno di un grande archivio.
Nelle immagini qui sotto, ad esempio, il signor Caufer mostra l’utilizzo di un oggetto da lui inventato: il cingolato, strumento dedicato ai soldati per muoversi a terra durante la guerra. Nei due scatti il signor Caufer indossa la sua invenzione, con espressione fiera e divertita. I fogli bianchi, su cui l’inventore si posiziona, rappresentano una sorta di palcoscenico sul quale inscenare l’utilizzo del protòtipo.
Nell’archivio troviamo due tipologie diverse di immagini: in alcune, gli oggetti sono isolati dal contesto e fotografati su sfondo bianco o nero; in altre, gli inventori mostrano il funzionamento dei protòtipi da loro ideati e spesso rendono le scene piuttosto comiche e bizzarre.
Cingolato del signor Caufer , 1917-1918 Archives Nationales, Francia
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Lo studio come teatro di posa, 1917 - 18 Archives Nationales, Francia
Questa fotografia ci permette di conoscere il modo in cui l’Office realizza gli scatti che compongono il suo archivio.
pronti a partire per un’avventura, provvisti di elmetti e occhiali protettivi.
Gli inventori, gli oggetti e il modo in cui sono fotografati appaiono oggi un po’ strani: avranno fatto la stessa impressione agli uomini e alle donne dell’epoca?
Nell’immagine due uomini, un fotografo e un inventore, si trovano al centro di un teatro di posa, predisposto per la messa in scena e la presentazione delle invenzioni. Il primo prepara la macchina fotografica mentre il secondo allestisce la sua invenzione al centro della scena. Lo spazio appare come un moderno set fotografico, con luci artificiali che possono essere regolate per creare l’atmosfera desiderata e pannelli per neutralizzare lo sfondo delle immagini.
Non possiamo saperlo! Sappiamo però che queste immagini raccontano lo spirito e l’entusiasmo di un tempo passato, in cui sperimentazione e creatività permettevano la realizzazione di nuove tecnologie.
I protagonisti di questo scatto sono vestiti in modo molto particolare: potrebbero sembrare esploratori 4
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conoscere Conosciamo bene e molto probabilmente abbiamo in casa un oggetto come questo: l’aspirapolvere.
Grazie a questi oggetti, le donne hanno iniziato ad avere più tempo per dedicarsi allo studio, al lavoro e alla lotta per i propri diritti, molti dei quali sono stati conquistati proprio negli stessi anni.
L’immagine, realizzata per una rivista popolare, mostra l’efficacia dell’elettrodomestico nel liberare gli ambienti della casa dalla polvere, permettendo alle persone di risparmiare tempo e fatica. In questi anni, l’Office national des inventions inventa e commercializza numerosi strumenti per la pulizia domestica, tra cui lavapavimenti elettrici, lavatrici e lavastoviglie.
Queste immagini ci fanno riflettere su come tutti gli oggetti, dai più semplici ai più tecnologici, siano frutto della ricerca e del lavoro di persone impegnate a risolvere problemi più o meno complessi. Nel processo di ideazione e creazione di nuove invenzioni, non sempre il primo tentativo è quello vincente. La curiosità di sperimentare soluzioni diverse può produrre qualche fallimento. Tuttavia gli errori sono preziosi poiché permettono agli inventori di perfezionare le proprie idee, migliorando i progetti nel corso del tempo.
Queste invenzioni sono state importanti perché hanno migliorato la vita quotidiana di tante persone, tra cui moltissime donne che, all’epoca, erano costrette a trascorrere diverse ore impegnate nella pulizia della casa.
Aspirapolvere, immagine pubblicata sulla rivista popolare ‘Lecture pour tous’, 27 giugno 1921 Archives Nationales, Francia
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L’archivio
Immagine dell’allestimento di Inventions, 2020
Le immagini della mostra Inventions provengono dall’Archive of Modern Conflict di Londra e dagli Archives nationales francesi.
Che cosa è un archivio?
Nel suo archivio, Breton sceglie la fotografia come strumento di documentazione delle invenzioni realizzate dall’Office national des inventions, per presentarle alle Commissioni di valutazione, e decide di conservarle e catalogarle tutte. Oltre a essere un catalogo di invenzioni, questo archivio diventa così un raccoglitore di storie e memorie.
È una raccolta ordinata e sistematica di atti, documenti, oggetti e fotografie, la cui conservazione è ritenuta di interesse pubblico o privato. Esistono diverse tipologie di archivio: pubblico, familiare, personale, editoriale, ecc..., ognuno dei quali ha una sua specificità.
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La fontana del Calamo dalla sezione Cartoline italiane di MemoryScape (Home Movies), 1964
XIX Mille Miglia dalla sezione Lungo la Via Emilia di MemoryScape (Home Movies), 1952
I materiali presenti negli archivi possono essere fruiti in diversi modi: recandosi nei luoghi in cui sono conservati, come biblioteche o musei, ma anche accedendo a piattaforme digitali.
moryScape ed è suddivisa in due sezioni: Lungo la Via Emilia, che raccoglie film girati tra Reggio Emilia e la Romagna e Cartoline Italiane, dove si trovano immagini provenienti dal resto d’Italia.
Tra gli archivi pubblici consultabili online, possiamo citare Home Movies, un progetto che parla di tempo e memoria in relazione alle famiglie e al vissuto di persone comuni. Home Movies è un’associazione che nasce a Bologna nel 2002, con l’obiettivo di valorizzare e rendere pubblici brevi film amatoriali realizzati in ambito familiare. L’archivio è costituito da circa 30.000 pellicole di diverso formato, registrate tra gli anni Venti e Ottanta del Novecento e provenienti da diverse parti d’Italia. Un progetto prezioso, dichiarato ‘archivio di interesse storico importante’ dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nel 2011.
Home Movies rappresenta una raccolta di materiali conservati in casa, dalle famiglie, che negli anni hanno assunto grande interesse storico e sociale: immagini che ci raccontano i viaggi, il tempo libero, il lavoro, gli eventi cittadini e il paesaggio che hanno caratterizzato la vita di tante famiglie italiane, rendendoci testimoni di un passato lontano.
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Nonostante le fotocamere digitali e gli smartphone abbiano oggi sostituito le pellicole, Home Movies ci invita a riflettere sulla necessità di continuare ad alimentare la memoria individuale e collettiva, documentando, raccogliendo e condividendo i momenti più importanti vissuti in famiglia.
La piattaforma online per consultare liberamente una parte del materiale audiovisivo, si chiama Me-
Clicca qui per esplorare l’archivio di Home Movies
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Come nasce l’idea di un’invenzione? Avete mai inventato qualcosa? Tra le invenzioni che conoscete, qual è la più interessante? Perché? C’è un’invenzione che secondo voi oggi ancora manca? Quale?
Perché esistono diversi tipi di archivio? Perché è importante conservare la memoria del passato? Avete mai creato un archivio fotografico? Cosa può raccontare di noi un archivio?
Consigli di lettura Sonno gigante, sonno piccino, libro illustrato di Giulia Sagramola, Topipittori, 2014
Kids Workshop Magiche Lucigrafie MAST, Torre umana Torre Eiffel, 2019 8
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fare Nel corso del tempo, diverse invenzioni e innovazioni hanno cambiato la nostra vita quotidiana. Sei pronto a scoprire come?
1.
Fai un’intervista a uno o più membri della tua famiglia per scoprire in che modo oggetti di uso comune come il telefono, l’automobile oppure la televisione siano entrati nelle nostre case e siano cambiati nel corso del tempo. Prendi appunti oppure registra l’intervista con uno smartphone…come un vero reporter! Per aiutarti nell’intervista puoi utilizzare le seguenti domande: Quale oggetto di uso quotidiano è cambiato di più da quando eri piccolo a oggi? Puoi descrivere come era fatto questo oggetto in passato? In che modo ha cambiato la tua vita quotidiana? Ricordi una storia legata a questo oggetto? Abbiamo ancora questo oggetto da qualche parte in casa?
2.
Dopo aver raccolto una o più storie, prova ad andare alla ricerca degli oggetti descritti dai tuoi familiari. Nel caso in cui l’oggetto non si trovi più in casa, puoi cercare tra le vecchie fotografie dell’archivio di famiglia... potresti riuscire a vederlo sullo sfondo di altre immagini.
3.
Per completare la tua intervista, scatta una fotografia dell’oggetto oppure utilizza l’immagine già esistente che hai trovato. Adesso questa storia potrà entrare a far parte dell’archivio di famiglia. Ricorda: nel caso in cui tu non riesca a trovare o scattare la fotografia dell’oggetto, puoi sempre cercarla in vecchie riviste oppure sul web.
4.
Inserisci in un’unica pagina le immagini e il testo dell’intervista. Puoi utilizzare programmi come Word oppure stampare e incollare le fotografie e scrivere il testo su un foglio di carta. 9
Oggetti d’archivio
fare esempio di laboratorio La macchina fotografica con due grandi occhi! Intervista alla nonna Quale oggetto di uso quotidiano è cambiato di più da quando eri piccola a oggi? Uno degli oggetti che sicuramente è cambiato tantissimo da quando ero piccola è la macchina fotografica. In casa nostra la macchina fotografica era un oggetto che non poteva proprio mancare. La usavamo per immortalare le occasioni più importanti come le feste, i compleanni, le gite al mare e le vacanze in montagna. Puoi descrivere come era fatto questo oggetto in passato? Era piuttosto grande, pesante ma soprattutto abbastanza costoso! Aveva un visore molto particolare che permetteva di vedere le immagini dall’alto. La macchina aveva un rullino in cui erano impresse tutte le immagini scattate, che poi portavamo in uno studio fotografico per farle sviluppare. C’erano due grandi lenti, che assomigliavano a due grandi occhi. In che modo ha cambiato la tua vita quotidiana? Questo oggetto ha cambiato la mia vita quotidiana perché mi ha permesso di immortalare alcuni momenti importanti della mia vita. Mi ha consentito inoltre di conservare quegli istanti e di mostrarli ad altre persone.
questo oggetto? Mi ricordo di quella volta in cui avevo scattato le fotografie per il compleanno del tuo papà. Era il suo decimo compleanno e avevamo organizzato per lui una festa bellissima. Dopo aver spento le candeline mi chiese di poter provare a scattare una fotografia. Gli diedi la macchina fotografica e per sbaglio aprì una specie di piccolo sportello che protegge il rullino. Se questo sportello viene aperto, fuori dalla camera oscura, tutte le immagini scattate fino a quel momento spariscono e non è più possibile recuperarle. Quando tuo papà lo scoprì ci rimase molto male perché ci teneva ad avere almeno una fotografia del suo decimo compleanno. Per rimediare abbiamo subito organizzato un’altra festa! Abbiamo ancora questo oggetto da qualche parte in casa? Si, ho conservato questo oggetto. Anche se oggi scattiamo le fotografie in modo diverso, questa vecchia macchina fotografica dai grandi occhi sarà sempre la mia preferita.
Ricordi una storia in particolare collegata a
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