Qual è stato il miglior Nadal? Marco Di Nardo
Sembrava impossibile, a inizio stagione,
assoluto, è quindi interessante andare a
pensare ad un ritorno al numero 1 della
paragonare quelle che sono state le
classifica mondiale per Rafael Nadal.
migliori stagioni di Rafa, per cercare di
Un'annata negativa (il 2015), seguita da
capire quale sia stato il miglior Nadal, sia
un'altra non esaltante (il 2016),
a livello tennistico che di risultati ottenuti.
sembravano aver allontanato definitivamente il maiorchino dall'élite del
2008
tennis, o almeno dalla possibilità di poter
Classifica di fine anno: numero 1
competere per le primissime posizioni del Ranking ATP. Invece, dopo la finale raggiunta in Australia in avvio di stagione, Rafa ha stupito ancora una volta il mondo del tennis, tornando a dominare la stagione sulla terra e a vincere 2 titoli dello Slam, per agguantare nuovamente il primato mondiale. E a metà ottobre, non solo ritroviamo lo spagnolo in vetta alla classifica, ma possiamo anche immaginare che riesca a chiudere la stagione davanti a tutti per la quarta volta nella sua carriera, dopo esserci riuscito nel 2008, 2010 e 2013. Il vantaggio su Roger Federer è infatti talmente ampio, che lo stesso tennista svizzero ha ammesso come ormai non sia più un suo obiettivo terminare l'anno al numero 1. Dopo l'ennesima annata da protagonista
Record vittorie/sconfitte: 82/11 (88%) Titoli: 8 Titoli Slam: 2 Titoli Masters Series: 3 Record vittorie/sconfitte negli Slam: 24/2 Nel 2008, Nadal ha raggiunto per la prima volta in carriera il primo posto della classifica mondiale, scavalcando Federer il 17 agosto 2008, con lo svizzero che deteneva il primato da 237 settimane consecutive, record assoluto nella storia del tennis. Eppure l'inizio di stagione era stato positivo ma non esaltante per Rafa: il primo titolo era infatti arrivato solo ad aprile, sulla terra di Monte-Carlo, dopo una serie buoni piazzamenti nella prima parte di stagione sul cemento. Da lì Nadal
sarebbe però diventato praticamente
ha vinto Roland Garros, Wimbledon e U.S.
imbattibile, con una striscia di 43 vittorie e 1
Open, diventando il primo giocatore della
sola sconfitta (contro Juan Carlos Ferrero al
storia a vincere 3 Slam su 3 superfici diverse
primo turno del Masters Series di Roma) con
nello stesso anno. Rafa ha inoltre realizzato
cui ha messo a segno la storica doppietta
lo "Slam rosso", vincendo i tre Masters 1000
Roland Garros-Wimbledon e ha dominato la
sulla terra (Monte-Carlo, Roma e Madrid). Gli
parte centrale della stagione, vincendo
è mancata solo una vittoria in un Masters
anche i titoli di Barcellona, Amburgo,
1000 sul cemento. Ha terminato l'anno
Queen's Club e Toronto. La ciliegina sulla
perdendo la finale alle ATP World Tour
torta, il maiorchino l'ha messa con la
Finals contro Federer.
conquista dell'Oro Olimpico a Pechino, superando Novak Djokovic in semifinale e
2013
Fernando Gonzalez in finale. Purtroppo, lo
Classifica di fine anno: numero 1
sforzo fisico profuso per ottenere cosĂŹ tanti risultati durante l'anno, l'ha costretto a saltare la Masters Cup. E' stata l'unica stagione in cui Rafa ha raggiunto almeno la semifinale in tutti e quattro i tornei dello Slam.
2010 Classifica di fine anno: numero 1 Record vittorie/sconfitte: 71/10 (88%) Titoli: 7 Titoli Slam: 3 Titoli Masters Series: 3 Record vittorie/sconfitte negli Slam: 25/1 Dal punto di vista dei risultati ottenuti negli Slam, sicuramente la migliore stagione della carriera per Nadal. Lo spagnolo ha perso il suo unico match nei Major ai quarti di finale dell'Australian Open, ritirandosi indietro di 2 set e 3-0 nel terzo contro Andy Murray. Poi
Record vittorie/sconfitte: 75/7 (91%) Titoli: 10 Titoli Slam: 2 Titoli Masters Series: 5
Record vittorie/sconfitte negli Slam: 14/1
sconfitta dell'anno è arrivata al primo turno di Wimbledon contro Steve Darcis, ma Rafa
Fermo ai box da Wimbledon 2012, Rafa è
non si è scomposto, realizzando la tripletta
tornato in campo solo nel mese di febbraio,
americana rappresentata dai Masters 1000
sulla terra di Vina del Mar, ma da quel
di Montreal e Cincinnati, e gli U.S. Open.
momento in avanti non si è più fermato.
Una serie di buoni piazzamenti nel finale di
Dopo la finale in Cile, e la doppietta San
stagione, gli hanno permesso di chiudere
Paolo-Acapulco, Nadal è stato capace di
l'anno al numero 1, nonostante non abbia
vincere il primo prestigioso torneo della
giocato l'Australian Open e il Masters 1000 di
stagione sul cemento americano, ossia il
Miami. Eguagliato il record di titoli Masters
Masters 1000 di Indian Wells, e ha
1000 in una stagione (5), che apparteneva a
proseguito con la finale a Monte-Carlo, e altri
Djokovic, e che è poi stato battuto proprio dal
4 titoli a Barcellona, Madrid, Roma e Roland
serbo nel 2015; stabilito invece il nuovo
Garros. Sostanzialmente, nei primi 9 tornei
record di semifinali nei Masters 1000 in un
dal suo rientro, il maiochino ha raggiunto
anno (8), raggiungendo questo traguardo in
sempre la finale, vincendo 7 volte e
tutti i tornei giocati, ad esclusione di Miami,
perdendo appena 2 partite. La prima dura
dove ha dato forfait.
2017 Classifica al 09/10/2017: numero 1 Record vittorie/sconfitte: 62/9 Titoli: 6 Titoli Slam: 2 Titoli Masters 1000: 2 Record vittorie/sconfitte negli Slam: 23/2 Fino all'inizio della stagione sulla terra rossa, una buona continuità per lo spagnolo, che però non è riuscito a conquistare alcun titolo, avendo perso la finale all'Australian Open, ad Acapulco e nel Masters 1000 di Miami. Poi il successo a Monte-Carlo, seguito da altri 2 trionfi a Barcellona e Madrid, per
arrivare al Roland Garros ancora una volta da favorito. Il decimo titolo all'Open di Francia, ottenuto senza perdere alcun set, ha riportato Nadal alla vittoria di uno Slam dopo 3 anni (Roland Garros 2014). Poi è arrivata la sconfitta agli ottavi di finale di Wimbledon al quinto set contro Gilles Muller, che sembrava aver tolto sicurezza allo spagnolo, incapace di giocare il suo miglior tennis nell'estate americana. Ma dopo un difficile inizio nei primi turni degli U.S. Open, Rafa è stato in grado di tornare a vincere anche uno Slam lontano dalla terra rossa, ottenendo il suo terzo trionfo a New York. Il successo nell'ATP 500 di Pechino, arrivato dopo aver salvato 2 match-point al primo turno contro Lucas Pouille, ha praticamente reso impossibile per i suoi rivali scavalcarlo in classifica prima di fine stagione, anche se la matematica non permette ancora di considerarlo il numero 1 del 2017. Terminato questo viaggio all'interno delle migliori annate di Rafa, è quindi possibile trarre delle
conclusioni. Dal punto di vista del livello di tennis espresso, probabilmente il miglior Nadal è da ricercare nelle prime due annate concluse da numero 1, ossia il 2008 e il 2010, in cui il suo fisico era ancora abbastanza integro, e le sue qualità atletiche erano sicuramente migliori di quelle attuali. Dal punto di vista dei risultati, sono invece stati sicuramente il 2010, con i 3 Slam consecutivi vinti, e il 2013, con il 91% di partite vinte e il record di Masters 1000 vinti, le migliori annate dello spagnolo. Per quanto riguarda questo 2017, che quasi sicuramente chiuderà al vertice della classifica, bisognerà vedere se lo spagnolo sarà in grado di conquistare l'unico grande torneo che manca nella sua bacheca, ovvero le ATP World Tour Finals. In quel caso, anche questa annata potrà essere ricordata come una delle migliori della sua carriera dal punto di vista dei risultati. Ad ogni modo, stupisce come ci siano 9 anni di distanza tra la prima grande stagione (il 2008), e l'ultima (al momento il 2017), per
un campione che non smette mai di stupire per la sua forza mentale e la capacitĂ di adattarsi ad un tennis in continua evoluzione.
Londra, chi vuole andarci? Marco Di Nardo
A poco meno di un mese
volte. Come si è
1000 di Shanghai, l'unico
dalle ATP World Tour Finals
ampiamente parlato della
altro evento in cui ci si
di Londra, la situazione è
crisi e degli infortuni di
giocano tanti punti per
molto diversa da quella che
Novak Djokovic ed Andy
centrare la qualificazione,
si poteva prevedere all'inizio
Murray. Per questi ed altri
sarà quello di Parigi-Bercy.
della stagione. Della
motivi, la situazione nella
E' quindi arrivato il momento
incredibile annata di Rafael
Race to London, la classifica
di fare una panoramica sulla
Nadal e Roger Federer,
che tiene conto solo dei
situazione generale,
capaci di tornare ad
risultati ottenuti nella
cercando di capire quali
occupare le prime due
stagione in corso e che
sono i favoriti per centrare
posizioni del Ranking
qualifica i primi 8 al torneo di
l'accesso al Torneo dei
mondiale a distanza di 12
fine anno, è completamente
Maestri.
anni dalla prima volta (nel
rivoluzionata rispetto a 12
2005), si è già parlato più
mesi fa. E dopo il Masters
Partiamo da chi sicuramente
non parteciperà alle ATP
ancora deciso se rimandare
Chi si trova invece nella
World Tour Finals. Novak
il rientro al 2018 o cercare di
situazione opposta rispetto
Djokovic e Stan Wawrinka
tornare in campo già nelle
ai giocatori
resteranno fermi ai box fino
prossime settimane. Il vero
precedentemente citati, è
all'inizio del 2018, e di
problema dello scozzese è la
chi si è già qualificato per le
conseguenza non saranno
classifica, perché pur
Finals. Rafa Nadal e Roger
presenti a Londra. Il dato
essendo ancora il numero 3
Federer, dominatori degli
sorprendente, è che non è il
del Ranking mondiale, nella
Slam in questa annata, con
serbo a lasciare libero un
Race è solo numero 13, e
2 vittorie ciascuno, hanno
posto tra i primi 8: Djokovic è
quindi sarebbe comunque
ovviamente già conquistato
al momento numero 10 nella
molto difficile centrare la
l'accesso all'evento di fine
Race, e quindi anche avesse
qualificazione alle Finals,
anno. A sorprendere tutti
deciso di tornare in campo
anche dovesse decidere di
sono invece stati Alexander
per il finale di stagione,
giocare nel finale di stagione.
Zverev e Dominic Thiem,
sarebbe rimasto comunque fuori dai giochi, almeno fino a questo momento. E' invece lo svizzero, attuale numero 7 della classifica stagionale, a lasciare libero un posto in più per gli inseguitori: Stan ha giocato molto bene nei primi due Slam del 2017, raggiungendo la semifinale all'Australian Open e la finale al Roland Garros, e avrebbe certamente meritato un posto tra i primi 8, ma regalerà invece una chance in più ai suoi rivali per cercare di andare a Londra. Andy Murray rappresenta invece un'incognita: lo scozzese è al momento fermo, ma non ha
che sono gli altri giocatori
già qualificati
numero 9 della Race,
matematicamente a Londra.
proprio per l'assenza di
Il giovane tedesco, primo
Wawrinka, che è già certa.
nella Race to Milan e terzo
Per il tennista di Gijon,
nella Race to London, nel
qualificarsi a Londra
2017 ha vinto due Masters
sarebbe un'impresa
1000 (Roma e Montreal),
incredibile, dopo aver
diventando il primo giocatore
iniziato l'anno appena dentro
al di fuori dei Fab-4 a
la Top-30 della classifica
vincere due eventi di questa
mondiale: ma la semifinale a
categoria su due superfici
Indian Wells, i quarti al
differenti da Juan Carlos
Roland Garros e la
Ferrero nel 2003. L'austriaco
semifinale agli U.S. Open
ha invece confermato la
(raggiunta senza perdere
semifinale ottenuta lo scorso
alcun set), permettono di
anno al Roland Garros, e ha
considerare l'iberico come
raggiunto la finale nel Masters 1000 di Madrid, dimostrando di essere uno dei migliori giocatori al mondo sulla terra rossa. Oltre a chi è già fuori dai giochi, e chi è già qualificato, c'è poi un gruppo di giocatori il cui destino non è ancora chiaro, relativamente al discorso Finals. Se Marin Cilic e Grigor Dimitrov sono davvero vicini alla conquista dell'obiettivo, grazie ad una stagione molto positiva per
entrambi (finale a Wimbledon per Cilic, semifinale all'Australian Open e titolo a Cincinnati per Dimitrov), molto diversa è la situazione di giocatori come David Goffin (attualmente numero 8), Pablo Carreno Busta (9), Sam Querrey (11) e Kevin Anderson (12). C'è da ricordare che al momento l'ultimo dei qualificati sarebbe Carreno Busta, nonostante lo spagnolo sia il
uno dei migliori giocatori del 2017. Anche Anderson, recente finalista agli U.S. Open, a inizio stagione probabilmente non avrebbe mai immaginato di trovarsi in questa posizione ad un mese dalla fine dell'annata tennistica, ma con una serie di ottimi risultati si è costruito una classifica molto interessante, che lo pone al momento molto vicino alla zona Londra. Non meno sorprendente il rendimento di Querrey, che a inizio
stagione ha sorpreso tutti
regolari del 2017, e
rappresentata dal
battendo Nadal nella finale
probabilmente alla fine
cambiamento quasi totale
del torneo di Acapulco, e si
merita un posto nei primi 8.
che ha caratterizzato le
è poi confermato a
prime posizioni del Ranking
Wimbledon, fermandosi
Una situazione quindi
negli ultimi 12 mesi, con la
solo in semifinale. Goffin
ancora abbastanza
possibilità di avere un
ha invece passato tutta la
indefinita quella che
torneo di fine anno quasi
stagione entrando,
riguarda i giocatori che si
interamente rivoluzionato
uscendo e rientrando più
qualificheranno per le ATP
rispetto a quello del 2016.
volte nella Top-10: il belga
World Tour Finals di
è stato uno dei tennisti più
Londra. L'unica certezza, è
numero 1 del mondo. Era già successo nel 2008, un anno iniziato con Justine Henin al vertice della classifica e che ha visto poi avvicendarsi Maria Sharapova, Ana lvanovic, Serena Williams e Jelena Jankovic. Quest’anno, dopo la maledizione di Angelique
WTA: cosa sara' dopo l'anno delle 5 regine
dopo passo, partita dopo partita, lo spettatore entra nei meccanismi del gioco, acquisisce esperienza e competenza delle tattiche e delle strategie, e può godere di più aspetti del match di quanti ne riesca a cogliere chi guarda solo una partita ogni tanto.
Nei suoi Principi, Alfred Marshall scriveva: ”Non è eccezione alla Legge [dell’utilità marginale decrescente] che maggiore è la buona musica di cui un uomo fruisce, maggiore sarà il gusto che per esso riuscirà a sviluppare”. La legge di Marshall vale anche per lo sport in generale, e per il tennis in particolare. Passo
È un principio che può tornare molto utile per dirimere una delle questioni di stile che periodicamente si riaffacciano nel giudizio sul tennis femminile in stagioni come questa, in cui per la seconda volta da quando esiste il ranking computerizzato, ovvero dal 1975, si sono alternate
Alessandro Mastroluca
cinque giocatrici diverse al
Kerber, che non ha più vinto un titolo dal trionfo allo Us Open 2016, si sono alternate Serena Williams, che ha trionfato in Australia prima di entrare in pausa maternità, Karolina Pliskova, numero 1 per un paio di mesi nonostante il secondo turno a Wimbledon e la mancata conferma della finale a New York, Garbine Muguruza, che a Pechino è scesa in campo per onor di firma e piacer d’assegno, e infine Simona Halep, in testa senza Slam all’attivo e già sulle spalle il peso di confronti con Wozniacki o Ivanovic. Ma il busillis non sta tanto nel principio alla base del ranking, che non può essere buono se porta e mantiene
in vetta Serena Williams e cattivo se promuove una delle più continue giocatrici in stagione, sta negli occhi di guarda. E chi guarda cosa cerca? Si può articolare la domanda individuale di sport, e dunque anche di tennis, secondo tre macro-elementi: l’aspetto sportivo, che ha che fare con le doti fisiche e atletiche, e nel tennis femminile per certi versi anche estetiche, e può essere apprezzato da tutti senza troppe distinzioni; l’aspetto tecnico, che riguarda le belle giocate, i colpi spettacolari, la purezza del gesto e già divide chi a questo si limita e chi dirime da spettatore più attento le giocate futili da quelle realmente utili ai fini del risultato; infine l’aspetto tattico, che viene apprezzato solo dai più esperti, in grado di apprezzare le differenti strategie, la variegatura di stili, i tratti caratteristici e di personalità che ogni giocatore e giocatrice esprime in campo, un po’ come l’appassionato di scacchi interpreta i vari
scenari che si susseguono sulla scacchiera. Insieme, questi tre aspetti moltiplicano i propri effetti sui comportamenti del consumatore. Uno spettatore appassionato riesce a godere dei dettagli sportivi, tecnici e tattici combinati assieme più di quanto riuscirebbe a godere di ciascun singolo lato del gioco. È una fruizione in un certo senso gestaltica, dove il totale percepito è superiore alla somma delle parti.
emozionarsi davanti allo spettacolo. Perché milioni di rose non profumano mica se non sono i tuoi fiori a fiorire, De Gregori docet.
Ma non basta, se lo spettatore non si trova in una disposizione d’animo,
Ed è questo l’ostacolo principale che una stagione senza padroni può comportare. L’emozione di Halep che in campo si commuove poi sorride con gli occhi nell’abbracciare quel grosso 1 ricoperto di fiori, che culla il suo sogno realizzato e si prepara già per nuovi traguardi, per un primo indimenticabile titolo Slam, racconta il finale di una storia d’ambizione, di ostacoli superati, di desiderio inesausto di
se non è pronto a
perfezione. “E’ stato l’anno
prima giocatrice dopo Kuerten a conquistare in uno Slam il primo titolo WTA, ha raccolto negli Usa 1.1 milioni di spettatori, il 28% in meno di Muguruza-Serena del 2016 e il 46% in meno di Serena-Safarova di due anni fa. La presenza di Venus Williams, poi, non ha fatto elevare gli ascolti della finale di Wimbledon, calati rispetto
più bello e più difficile della sua carriera” ha detto nell’intervista per il sito della WTA. Una storia di redenzione, che parte dalla correzione di un errore, l’addio a Darren Cahill dopo Miami. Il ritorno dell’australiano, che ha portato tre giocatori al vertice della classifica (Hewitt e Agassi prima della rumena), il lavoro con una psicologa e l’aggiunta ultima di Pavel hanno fatto il resto.
al sabato della finale femminile di un anno fa. In Inghilterra, la BBC ha registrato 6.4 milioni di spettatori per la finale maschile dei Championships e 4.7 per il title-match femminile. Ma il match più visto rimane Halep-Konta, con 7.4 milioni di spettatori. Il tifo, la partigianeria, la
componente di orgoglio nazionale contano eccome, e hanno fatto salire in America del 36% gli ascolti della finale femminile dello Us Open rispetto a un anno fa, come prevedibile considerato l’en plein statunitense in semifinale come non succedeva dal 1981.
Eppure, le storie per farsi amare non bastano. Negli Usa, La finale femminile del Roland Garros fra Halep e Ostapenko, nonostante la
Piccoli indizi che però fanno una prova. Le cinque diverse numero 1 diventano lo specchio di una stagione in cui gli appassionati già devoti al tennis femminile hanno di sicuro apprezzato l’incertezza sul risultato di ogni singolo torneo, come dimostrano i soli 14 successi
prospettiva di vedere la
di una delle prime due teste
Insomma, la musica è buona, ma il gusto cresce solo o quasi per chi il palato l’ha già ben affinato.
di serie in tutta la stagione, di cui solo due registrati in tornei importanti (uno Slam e un Premier 5, l’Australian Open e Doha).
Il livellamento, il maggiore equilibrio competitivo è un fattore che influenza la domanda di tennis soprattutto televisivo. È un elemento positivo per chi già segue lo sport con continuità, ma non basta ad avvicinare chi invece è spettatore più occasionale e in questo contesto fatica a trovare icone forti, personaggi con cui entrare in empatia.
Halep: la forza della costanza Federico Mariani
Dopo tre tentativi miseramente falliti, la
specie per una come Halep, non
rumena mette gli artigli sul trono del
esattamente il ritratto di una leonessa. È
ranking battendo - a distanza di quattro
opportuno sottolineare come il compito
mesi - per un perverso caso di ripetizioni
della rumena sia stato agevolato dal
quella Ostapenko che le ha fatto vivere il
regime fortemente anarchico che regola il
suo giorno peggiore
circuito Wta dopo la temporanea uscita di scena di Serena Williams. Uno scenario
Con Simona Halep il fato è stato, allo
fotografato esaustivamente dai numeri
stesso tempo, crudele e paziente.
che hanno visto succedersi sul trono del
Beffardo e amico. Banalmente, buono e
ranking ben cinque tenniste in una sola
cattivo. Il destino a volte dà una seconda
stagione (record al pari del 2008): Serena,
possibilità, altre volte non lo consente, di
Kerber, Pliskova, Muguruza e appunto
rado ne concede anche di più. È questo il
Halep. Un carrozzone senza padroni veri
caso della rumena, che dalla prima
in cui non sfigura certamente Simona,
settimana d’ottobre siede sul trono del
probabilmente la più continua del gruppo
tennis femminile. Nel 2017 Simona ha
nel 2017.
avuto quattro “matchball” per guadagnare lo scettro, tante quante sono state le
A Wimbledon - nel match più seguito
partite che, in caso di vittoria, le avrebbero
televisivamente nel Regno Unito, ancor
permesso di diventare la prima giocatrice
superiore della finale che ha consegnato il
del mondo.
diciannovesimo sigillo Slam a Roger Federer – Halep è stata a due punti dal
Un’ascesa al trono che ha il sapore della
numero uno del mondo virtuale nel tie-
rivendicazione, dell’abnegazione e della
break del secondo set, prima di arrendersi
forza della costanza. In un delicatissimo
al terzo contro Johanna Konta. A
meccanismo psicologico, i tre schiaffoni
Cincinnati è andata in modo
rimediati a un metro dal traguardo
diametralmente opposto: paralizzata dalla
avrebbero potuto avere effetti devastanti,
tensione e inadeguata anche solo a
tenere il campo, Halep è collassata contro
perverso gioco di ridondanza, è stata
Garbine Muguruza raccogliendo la miseria
proprio una vittoria contro Ostapenko a
di un game in 55 minuti.
dischiudere le porte del primato mondiale ad Halep, anche se il teatro – la
La prima occasione di diventare regina è
semifinale di Pechino – è stato
sicuramente la più dolorosa da digerire
decisamente meno prestigioso del
perché coincide con la finale del Roland
palcoscenico del Philippe Chatrier
Garros dove Halep ha duettato col
parigino. Da Ostapenko a Ostapenko: un
successo al punto da sfiorarlo. Contro
viaggio introspettivo lungo quattro mesi
Ostapenko, difatti, Simona veleggiava in
che, se privato del raggiungimento
totale controllo sul 6-4 3-0 prima di
dell’obiettivo, poteva diventare una via
dilapidare l’intero vantaggio e venire
crucis irreversibile.
risucchiata da dubbi, paure, incertezze e – ovviamente – dalle fucilate della lèttone.
Halep non è la più forte giocatrice del
In un sol colpo Halep poteva scrollarsi di
mondo, né la più potente, né la più
dosso due macigni: il primato mondiale e,
talentuosa. E non è neanche la più
soprattutto il titolo in uno Slam che, di
vincente dell’anno: sia in termini di partite
fatto, specialmente nel tennis femminile è
che di tornei c’è chi ha fatto più e meglio.
segno di legittimazione del potere. Per un
Nel cammino a tappe del 2017, tuttavia, si
sono alternati vari nomi, molti exploit, tantissime le sorprese. È un mondo senza padroni ma, in tutto ciò, Simona ha rappresentato il filo conduttore di una continuità notevole. Ed è proprio la costanza che legittima il trono di Halep perché a volta cento giorni da pecora valgono più di uno da leone. Non sempre però.
Il tennis femminile gratifica gli occhi di milioni di uomini, non solo per l'amore dello sport e degli scambi spettacolari, ma anche per la possibilità di vedere giocatrici che di fatto sono delle top model. In fatti, quando due belle ragazze si sfidano in campo, c'è la stessa atmosfera che si sente quando ci si ritrova in una sala affollata con splendide modelle a sfilare in passerella mostrando il meglio della moda fra luci sfavillanti e i clic dei fotografi. Di certo le tenniste non indossano abiti stravaganti, almeno non in campo, ma con I maggiori stilisti coinvolti a disegnare outfit
Il lato glamour del tennis Akshay
sportivi unici, le atlete di maggior successo riescono ad attirare l'attenzione anche per la personalità e il sex appeal. Negli anni, dai tempi di Chris Evert, la prima campionessa glamour degli anni '70 che influenzò milioni di donne con le sue acconciature e lo stile alla moda, le dive del tennis continuano ad avere una base fedele di tifosi che, in qualche caso, adorano le giocatrici più per l'aspetto estetico che per gli spettacolari risultati in campo. In vetta a questo ristretto gruppo di dive
attraenti capaci di dettare la moda rimane la sempre bellissima Anna Kournikova. La russa, fidanzata per oltre dieci anni con Enrique Iglesias, non ha mostrato troppo sul campo da tennis ma conserva tanti tifosi che la considerano un idolo per le sue forme da urlo. Segue molto da vicino la serba Ana Ivanovic. Nominata dal quotidiano australiano The Age “la tennista più bella nella storia del tennis”, è comparsa anche come modella e su riviste popolarissime come Vogue, Cosmopolitan e Vanity Fair. Senza un'ombra di arroganza, con una
buonissima disposizione di carattere, Ivanovic ha iniziato a giocare a tennis a cinque anni dopo aver visto Monica Seles in tv. Anche se molti possono aver ammirato in lei la diva sulle copertine dei giornali e nelle pagine dei siti, c'è un lato di lei che rimane abbastanza sconosciuto alle migliaia di suoi fan – la regina di bellezza ha molte superstizioni: per esempio evita di camminare sulle righe del campo. La lista può essere lunga ma nell'elenco delle giocatrici più belle non può mancare la polacca Agnieszka Radwanska. Anche Daniela Hantuchova è fra le più amate dai tifosi. La slovacca è comparsa in bikini sulla
Swimsuit Edition di Sports Illustrated nel 2009 insieme a Maria Kirilenko e Tatiana Golovin sotto il titolo “La volée delle bambole” (“Volley of the Dolls”). La bionda dalle gambe lunghissime, che suona il piano e parla tre lingue (inglese, tedesco e slovacco), era entrata all'università ma ha rinunciato per inseguire la carriera sportiva che le ha regalato il suo attuale status. Ma nessun elenco di questo tipo può essere completo senza parlare di Maria Sharapova. Alta ed elegante, la russa è entrata nel circuito come un'esplosione, vincendo a 17
anni il suo primo Slam battendo in finale a Wimbledon nel 2004 la testa di serie numero 1, Serena Williams. Col suo fisico statuario e il volto scolpito, è diventata testimonial di brand globali come Nike, Canon e Prince con contratti molto generosi. Fortunatamente, contrariamente ad altre giocatrici, Sharapova è riuscita a mantenere l'equilibrio fra la passione e la professione, concentrandosi di più sul gioco che le ha dato soldi e successo sapendo bene che senza mantenere abbastanza credenziali in campo, i milioni di dollari di sponsorizzazioni e le comparsate come modella possono facilmente svanire nell'aria.
Tennisti – imprenditori: un match perfetto! Akshay
Il tennis è uno degli sport più
caramelle.
glamour al mondo, e
Il monogramma RF di Roger Federer
l'esposizione, il
Seguendo l'esempio di René
L'emblema RF è il più
riconoscimento, l'attenzione
Lacoste e Bjorn Borg, tutti
potente singolo marchio che
che I giocatori ricevono li
da Serena Williams a Roger
abbia creato un'identità, ed
aiutano a iniziare una
Federer a Caroline
è indossato da milioni di fan
carriera alternativa. La
Wozniacki stanno provando
del campione svizzero.
maggior parte dei top player
a diventare la prossima
Grazie a un accordo con il
usa lo status di superstar
generazione di innovatori
suo sponsor Nike, la
per spingere un particolare
fuori dal campo. Ecco I
leggenda mette il suo
brand o lanciare una linea di
business più floridi dei
marchio su una serie di
vestiti o, nel caso finora
tennisti e delle tenniste che
prodotti che includono
unico di Maria Sharapova,
affascinano il mondo con
scarpe, cappellini, magliette,
lanciarsi nel business delle
ogni loro mossa
bandane e giacche: così la
sua carriera fuori dal campo è
gestisce la sua linea di
è entrata in un settore
già iniziata.
abbigliamento e accessori
decisamente diverso, ha
Inoltre, il 36enne si vede
extra-lusso, la Signature
introdotto una linea di
spesso con il potente
Style. La collezione
caramelle, le Sugarpova,
direttore della rivista di moda
comprende di tutto, dalle
che hanno generato una
Vogue, Anna Wintour, ed è
borse allo smalto per
risposta eccezionale da
rimasto così molto in alto
unghie, e sul fronte della
quando sono diventate
nella lista degli appassionati
gioielleria prevede bracciali
disponibili sul mercato. Per
di moda.
metallici, braccialetti
ogni confezione, che costa
zincati, orecchini pendenti
5,99 dollari, la russa ne
"C'Mon'”, il brand di
e anelli. Tutti accessori
guadagna 1,10.
Lleyton Hewitt
disponibili a prezzi
Le caramelle sono state
Lleyton Hewitt, l'ultimo
ragionevoli che variano da
lanciate in 12 gusti e varie
australiano a vincere uno
29.95 a 100 dollari.
forme, come borsette,
Slam, ha annunciato il lancio
palline da tennis o tacchi a
della sua linea di
Sugarpova, le caramelle
spillo che, a detta della
abbigliamento, "C'Mon'",
di Maria Sharapova
russa, rispecchiano la sua
durante l'Australian Open
Contrariamente alle sue
personalità e sono state
2013. La collezione include
colleghe, Maria Sharapova
decise tenendo in
magliette da allenamento, cappelli, polo e gilet. Il nome nasce dall'urlo che sempre accompagnava la sua esultanza tipica col pugno al cielo. Il pubblico amava il suo carattere indomito e quei piccoli sbuffi di emozione ormai associati a lui. La firma di Serena Williams sulla linea di accessori da donna La 23 volte campionessa Slam Serena Williams
considerazione il mood
microfibra. È il risultato
volubile delle ragazze.
delle ambizioni di
This is me, la linea di
convegni.
Wozniacki e ne riflette I
La Rafa Nadal Academy
gusti.
Il numero 1 del mondo ha
lingerie di Caroline
avviato la sua accademia,
Wozniacki
L'hotel a cinque stelle di
inaugurata niente di meno
La ex numero 1 del mondo
Andy Murray
che da Roger Federer. Una
Caroline Wozniacki ha
Senza dubbio, lo scozzese
bella proprietà con molti
spinto il suo appeal di star
ha già le idee chiare su
campi, vede zio Toni molto
del tennis su un altro
cosa fare una volta appese
coinvolto e alla ricerca del
livello. Ha toccato le corde
le racchette al chiodo.
prossimo grande
dei suoi tanti tifosi
Murray ha infatti acquistato
campione.
lanciando una linea di
nel 2014 il Cromlix House
Giocatori da tutto il mondo
intimo molto personale. La
Hotel, appena un paio di
ci vanno per imparare
collezione, che si chiama
minuti di macchina dalla
questo sport dal migliore
“This is me”, è stata
sua Dunblane. L'hotel ha al
fra I migliori. Nadal ha
prodotta in collaborazione
momento 14 camere extra-
recentemente parlato delle
con JBS, uno dei più
lusso, una cappella, due
ambizioni di diventare
rinomati brand danesi di
sale da pittura, una serra,
allenatore e potremmo
intimo, e offerta in due
una sala da pranzo, una
finire per vederlo in questo
versioni, in cotone e
biblioteca e una sala
ruolo in futuro.
I migliori artisti del serve and volley del decennio Akshay Il serve and volley è un'arte da lungo tempo persa nel tennis moderno. L'evoluzione delle racchette e la preponderanza sempre crescente della forza fisica hanno alimentato l'era del counter-punching, del contrattacco da fondo. I giocatori diventano sempre più rapidi e le risposte, un tempo solo difensive, adesso vengono giocate a
velocità fulminante e rendono il compito di scendere rapidamente a rete quasi impossibile, Tuttavia, resistono alcuni giocatori che vengono a rete più spesso di altri e trovano più naturale questo stile di gioco. Ecco una carrellata degli specialisti del serve and volley dell'ultimo decennio.
Taylor Dent Un'eccezione rispetto al modello di tennista contemporaneo, Dent mostrava in campo uno stile da specialista puro del serve and volley, con il servizio più veloce della sua carriera registrato a 243 kmh. Un
servizio così forte vuol dire ritrovarsi una risposta più facile da attaccare e su cui intaccare la fiducia degli avversari. Gli statunitensi hanno una lunga tradizione di tennisti dal buon gioco di volo e Dent ha ricavato il massimo dai suoi mostruosi servizi. Non era solido solo quando metteva in campo la prima, perché le sue seconde alte e in kick costringevano l'avversario a rispondere dall'altezza della spalla dandogli una volée comoda da chiudere.
Radek Stepanek
Il ceco è uno dei migliori
doppio e ad avere un ruolo
l'avversario giocare un
rappresentanti del serve and
chiave nei trionfi della
passante diventa un'impresa
volley ancora sul circuito,
Repubblica Ceca in Coppa
decisamente improbabile.
con quel suo stile così poco
Davis.
Il croato detiene il record per
convenzionale che per lui
il secondo servizio più
funziona a meraviglia. Il
Ivo Karlovic
veloce registrato nella storia
senso dell'anticipo e la
Il giocatore più alto che si
del tennis, 251 kmh, e
capacità di impedire all'aversario di tirare un vincente facile lo rendono un ottimo interprete del serve and volley. Con i suoi servizi ben piazzati e un tocco squisito sotto rete, il ceco ha messo in difficoltà e battuto anche avversari di grande livello. Le sue qualità l'hanno portato a vincere l'Australian Open e lo Us Open in
sia mai visto su un campo da tennis, Ivo Karlovic, appartiene alla nazione dei “giganti” e dei grandi battitori, la Croazia. Con un tipico movimento di servizio “in stile croato”, Karlovic supporta una struttura fisica da 2,11 m, che già da sola basta a suggerire quanto il
questo dimostra che non è solo l'altezza ma anche la velocità a rendere la sua prima così difficile da contrastare. Karlovic, che non perde molto spesso il servizio, ha il miglior record fra I giocatori che compaiono in quest'antologia.
suo servizio sia intimidatorio. A rete, sfrutta al massimo
Greg Rusedski
l'apertura alare e per chi
Il mancino britannico ha
punto con il servizio e per concluderlo a rete.
Tim Henman L'ex numero 1 di Gran Bretagna era un classico giocatore da serve and volley, molto elegante in campo, che dava il meglio sull'erba rapida di Wimbledon. Molto atletico e svelto di piedi, Henman mantenuto il record per il
credeva più nella precisione
interprete completo del
servizio più veloce, 240
che nella potenza.
serve and volley, una
kmh, finché Roddick non l'ha
Henman è probabilmente
strategia che solo giocatori
battuto. Con I suoi servizi
l'ultimo vero interprete del
dal tocco morbido possono
devastanti e il rapido
serve and volley che grazie
eseguire. Henman è stato al
movimento sotto rete,
alle superfici più lente
massimo numero 4 del
Rusedski era
abbiamo cancellato. Il chip
mondo.
particolarmente efficace
and charge in risposta l'ha
quando attaccava su un
aiutato a diventare un
servizio in slice a uscire da sinistra. Aveva un movimento di servizio molto fluido, spingeva al massimo la prima e poi chiudeva il punto a rete senza problemi con le sue rapide volée. Di temperamento fumantino, usava tutta la sua aggressività nel costruire il
Goran Ivanisevic Il mancino croato ha conquistato il suo unico Slam a Wimbledon nel 2001. Con servizi potenti e in gran parte precisi poteva chiudere decisamente bene sull'uno-due. Aveva una buona presa della rete, non era il miglior specialista del serve and volley ma certamente un interprete
monumentale servizio in kick. Copriva anche molto bene il campo, un aspetto centrale per un giocatore che ricorre spesso al serve and volley. La sua esperienza e la sua qualità sotto rete hanno portato Rafter a conquistare due titoli Slam.
Pete Sampras
Aveva un servizio che non tanti riuscivano a leggere e che metteva fuori posizione chiunque. La sua forza, la capacità di servire a uscire o all'incrocio delle righe al centro senza cambiare il lancio di palla, rendeva le cose ancora più difficili per chi doveva rispondere, anche perché era
eficace di questa strategia.
Il miglior giocatore di serve
rapidissimo a seguire il
Non essendo troppo solido
and volley degli ultimi anni,
servizio a rete per
da fondo, Ivanisevic era
Pistol Pete è il nome che
chiudere il punto.
costretto a venire avanti
viene alla mente quando si
nella maggior parte dei casi
tratta di serve and volley.
e tenere il servizio era una necessità più che un'opzione, e ci riusciva in maniera superba.
Patrick Rafter Uno dei più dotati e dei più naturali giocatori di volo di tutti I tempi, l'ex numero 1 del mondo non possedeva un servizio particolarmente potente. Ma con prime ottimamente piazzate e volée morbide, l'Australiano era conosciuto per il suo
La finale femminile dello Us Open, la prima tutta americana dal 2002, si è conclusa con la memorabile vittoria di Sloane Stephens su Madison Keys. Stephens, numero 83 del mondo alla vigilia del torneo, è la seconda giocatrice a vincere uno Slam da non testa di serie quest'anni dopo Jelena Ostapenko al Roland Garros. Ecco gli altri che sono riusciti in questa impresa nel terzo millennio. Goran Ivanisevic, Wimbledon 2001 Uno dei mancini più talentuosi degli anni '90,
Da non teste di serie a campioni Slam: le favole degli anni 2000 Akshay Goran Ivanisevic ha perso tre finali a Wimbledon nel 1992, 1994 e 1998. Alla vigilia dei Championships 2001, il croato era fuori dai primi 100, con una classifica che non gli consentiva l'accesso diretto al tabellone principale. Tuttavia, gli organizzatori gli hanno riconosciuto una wild card visti i suoi risultati passati. La quarta volta sarà quella buona. Ivanisevic supera Carlos Moya, Marat Safin, Andy Roddick e Tim Henman prima di presentarsi in finale. Contro Pat Rafter, finalista nel 2000, il match è lottato, spettacolare, e si conclude con un
emozionante quinto set. Ivanisevic chiude 9-7 e diventa l'unica wild card che abbia mai vinto uno Slam. Gaston Gaudio, Roland Garros 2004 Numero 44 del mondo, Gaston Gaudio batte Guillermo Canas, Jiri Novak, Thomas Enqvist, Gustavo Kuerten e David Nalbandian, per centrare la prima, e finora unica, finale Slam tutta argentina contro Guillermo Coria. Coria domina i primi due set, 6-0 6-3, e sembra lanciato verso il suo primo Roland Garros ma Gaudio rimonta e vince i tre set successivi. Gaudio trionfa dopo aver salvato match point ed entra in top 10.
Serena Williams, Australian Open 2007 Dopo aver lottato con gli infortuni e la depressione nel 2006, ed essere cosÏ uscita dalla top 100, Serena Williams inizia il percorso all'Australian Open 2007 da numero 81 del mondo. Veleggia nei primi turni fino alla finale contro un'avversaria decisamente familiare, Maria Sharapova. Lo scontro è fin troppo sbilanciato. Serena demolisce la russa 6-1 6-2 e conquista il suo ottavo titolo Slam, il terzo all'Australian Open. Kim Clijsters, US Open 2009 Gli organizzatori dello Us Open 2009 assegnano una wild card a Kim Clijsters,
che ha annunciato di voler tornare in campo
mondo.
dopo essersi ritirata.
Halep vince il primo set ma Ostapenko
La semifinale decisamente controversa
resiste, resta in partita, rimonta e vince. Ăˆ la
contro Serena Williams proietta la belga alla
prima lettone di sempre a vincere uno Slam.
finale contro la danese Caroline Wozniacki. Clijsters vince 7-5, 6-3 e diventa la prima
Sloane Stephens, US Open 2017
giocatrice a vincere uno Slam in singolare
Considerata una grande promessa all'epoca
femminile da wild card, ripetendo l'impresa di
della semifinale all'Australian Open 2013,
Ivanisevic a Wimbledon nel 2001.
Sloane Stephens si è persa per colpa di un rendimento discontinuo e degli infortuni. A
Jelena Ostapenko, Roland Garros 2017
luglio era numero 957 del mondo, ma grazie
Jelena Ostapenko diventa la prima lettone a
alla semifinale di Cincinnati rientra in top
centrare una finale Slam grazie al successo
100.
in semifinale su Timea Bacsinszky, che
Centra la finale a New York battendo
come lei festeggiava il compleanno proprio
avversarie esperte come Venus Williams,
quel giorno.
Roberta Vinci e Dominika Cibulkova, supera
L'avversaria della ventenne è Simona Halep,
la grande amica Madison Keys, testa di serie
alla seconda finale al Roland Garros, che
numero 15, perdendo solo tre game e
con una vittoria salirebbe al numero 1 del
conquista il suo primo Slam.
Juan Carlos Ferrero, il Mosquito Akshay Soprannominato El
Mancava poco all'avvento di
Gustavo Kuerten che
Mosquito per il fisico minuto
Rafael Nadal e Roger
avrebbe conquistato il titolo.
e la velocità, Ferrero
Federer che avrebbero
Nel 2002, Ferrero è arrivato
scattava sulla linea e colpiva
monopolizzato per anni il
come grande favorito per la
con inattesa potenza. Il suo
posto di numero 1.
vittoria, ma in finale ha
stile di gioco ha ispirato una
Passato professionista nel
vissuto una delle sue rare
generazione di giocatori
1998, Ferrero è diventato
giornate no, perdendo
spagnoli, attaccava ogni
presto uno dei migliori
contro il connazionale Albert
palla con un cuore e una
specialisti del tennis su terra
Costa dopo aver eliminato
passione semplicemente
battuta. Nel 2000 El
lungo il percorso Andre
straordinari.
Mosquito ha raggiunto la
Agassi e Marat Safin.
Aveva un sublime rovescio
semifinale al Roland Garros
lungolinea, fattore cruciale
alla sua prima
Il momento che avrebbe
nel permettergli di
partecipazione. L'anno
definito la sua carriera è
raggiungere la vetta della
successivo, l'allora 21enne
arrivato nel 2003.
classifica mondiale per la
ha confermato quel risultato,
Finalmente lo spagnolo ha
prima volta nel 2003.
perdendo in tre set da
vinto quel titolo Slam che
aveva inseguito per quattro
varicella. Dopo l'uscita al
Nadal ha letteralmente
anni. Ha riscattato la
primo turno a Monte Carlo,
posseduto. Ferrero ha vinto
sconfitta contro Albert Costa
ha bisogno di un altro
quattro titoli Masters 1000,
in semifinale e sconfitto in
mese per recuperare.
ha trionfato a Roma nel
finale l'olandese Martin
Durante una sessione di
2001, a Monte Carlo nel
Verkerk senza perdere un
allenamento, scivola e si fa
2002 e nel 2003 e a
set.
male al polso destro e alle
Madrid, sul duro indoor, nel
costole. Arriva impreparato
2003. Ha anche fatto parte
L'anno sarebbe rimasto
al Roland Garros e perde
della Spagna che ha vinto
speciale per lo spagnolo,
al secondo turno: c'è
la Coppa Davis nel 2000,
che ha dimostrato le sue
qualcosa che decisamente
2004 e 2009.
qualità anche in altre
non funziona.
superfici e condizioni. Allo
Ferrero rimane coinvolto
Us Open in quella stessa
Col passare degli anni
nel tennis. Gestisce la sua
stagione Ferrero ha
diventa anche più saggio.
accademia, ha diretto il
raggiunto la finale battendo
Nel 2008, Ferrero ha inflitto
torneo di Valencia e da
Agassi in semfinale. Viene
a Nadal una delle rare
qualche mese è entrato nel
dominato in finale da Andy
sconfitte sulla terra rossa,
team di Alexander Zverev.
Roddick, ma diventa
7-5 6-1 agli Internazionali
comunque il 21mo giocatore
Bnl d'Italia, un torneo che
a raggiungere la vetta della classifica. L'allora 23enne sarebbe rimasto sul trono per otto settimane, prima di essere nuovamente scavalcato dall'americano. La stagione che avrebbe dovuto portarlo a realizzare ancora I suoi sogni si trasformerà in un incubo. Dopo un buon inizio, con la semifinale all'Australian Open, cade vittima della
La solidita' mentale dei campioni Mark Gellard
Contrariamente a quanto si crede, i tennisti professionisti soffrono delle stesse
gioco con un approccio “top down”. Quando si vivono momenti difficili durante
difficoltà mentali del giocatore di club o dell'appssionato occasionale. La solidità
un match, concentrarsi su concetti base come caricare dal basso verso l'alto o
mentale è la qualità più importante per raggiungere tutto il proprio potenziale, per cui tenere in considerazione alcuni semplici ma altamente efficaci “trucchi”
l'altezza dove colpire la palla faciliterà un processo mentale chiaro svuotato di distrazioni superflue. Il tennis dopo tutto si riduce a mandare la palla al di là della rete
servirà a garantirvi una fiducia incrollabile e forse, in manoera ancora più importante, un piano d'azione nel calore della battaglia.
e in campo una volta in più dell'avversario. Niente di più. Niente di meno.
Il tennis moderno è diventato un intrico che coinvolge un vasto ventaglio di fattori che i giocatori devono comprendere e gestire, compresi gli schemi di movimento, la brillantezza strategica, le tendenze statistiche e le raccomandazioni biomeccaniche. I colpi spettacolari che vediamo eseguiti dai professionisti sono indubbiamente una fonte di ispirazione, ma è proprio la capacità di possedere i principi base del gioco che li distingue dal tennista della domenica. Con così tante informazioni disponibili attraverso il coaching e la moderna tecnologia, può essere spesso facile dimenticare i fondamenti e valutare erroneamente il
Il tennis è unico se paragonato ad altri sport soprattutto in quanto è una battaglia principalmente interna e non esterna. Le statistiche che forniscono la media di errori gratuiti e di vincenti evidenziano quanto “quel che facciamo” e “quel che gli altri fanno a noi” influenzi l'andamento di una partita, e per questo capire l'importanza di essere in campo il coach di sé stessi diventa fondamentale. Fissare obiettivi basati sulla prestazione, come “voglio mettere un po' di spin su prima e seconda” e non su obiettivi basati sul risultato, come “voglio mettere in campo oltre il 70% di prime” ti permette di rimanere obiettivo nell'analisi e fornisce il beneficio aggiuntivo di alleviae l'ansia da
prestazione. Brad Gilbert ha sintetizzato il tennis con un concetto molto semplice: “Devi determinare chi fa cosa a chi”, perciò prestare attenzione al viaggio e non alla meta darà benefici significativi. Troppo spesso l'attenzione dei giocatori nei primi turni si concentra su come “sentono la palla”, quando il focus principale dovrebbe essere restare nel torneo. Certo, non puoi vincere un torneo il primo giorno, però puoi perderlo di sicuro. Respirare è uno strumento utile e una tecnica importante da gestire perché ci dà una distrazione/un punto focale e in aggiunta ci fornisce un metronomo interno che crea ritmo, rilassamento, efficienza. Il grunting, esagerare l'espirazione al contatto con la palla o dire qualcosa fra sé e sé restringe il focus e sviluppa un senso di rilassamento che faciliterà naturalmente il gioco. Dopo tutto semplicemente riconoscere che l'opposto di respirare è soffocare, choking dunque, dovrebbe aiutare di per sé ad evitare che si verifichi questa seconda possibilità. Rafael Nadal e Roger Federer hanno regalato un'intrigante rivalità per oltre un decennio. Hanno catturato tifosi in tutto il mondo, ma la rispettiva intensità in campo è percepita in modi diversi. Attraverso anni di allenamento mirato, entrambi sono stati capaci di individuare il livello ottimale di attivazione su una scala che va da 1, il grado meno intenso, a 10, il più intenso. Riuscire a mantenere un elevato livello di intensità e rimanere allo
stesso tempo rilassati può essere una delle abilità più difficili da raggiungere perciò prendersi il tempo per comprendere il proprio livello ottimale di attivazione sarà cruciale nei momenti chiave. Non conta se siete giocatori che hanno bisogno di un livello di attivazione più elevato come Rafa Nadal, o tennisti che richiedono una personalità più calma come Roger Federer. La familiarità con questa critica idiosincrasia darà effetti benefici. Troppe volte i giocatori si fanno domande sbagliate durante una delle classiche “brutte giornate”. Si concentrano troppo su se stessi, si domandano “perché oggi il mio rovescio non va?” oppure “come ho fatto a sbagliare questo colpo?”. Invece, farebbero meglio a canalizzare l'energia facendosi domande che si concentrino sull'avversario, come: “quali sono i suoi punti di forza i di debolezza?” oppure “cosa devo fare per riuscire a vincere questo match?”. I migliori giocatori del mondo passano più tempo a concentrarsi sul lato opposto del campo, su quel che devono fare per battere il loro avversario, senza la narcisistica mentalità dell'Io, di chi sceglie di concentrarsi solo su se stesso e non prende in considerazione la presenza dell'avversario che fa il massimo per contrastare gli attacchi. Nel tennis non dovete necessariamente giocare il vostro miglior tennis per vincere, non si vincono punti per il bello stile, quel che importa è vincere la battaglia strategica con l'avversario, trovare il modo di usare al meglio i tuoi punti di fora contro i suoi lati deboli. Se affronti un avversario in una giornata particolarmente positiva, allora
metterli di fronte a circostanze inattese, come un cambiamento nella posizione in campo o una riduzione del tempo fra un punto e l'altro, può rompere il loro timing: con un piccolo cambiamento, potete fare in modo che sia l'altro a doversi fare domande. Essenzialmente, ci sono due processi mentali in gioco, alzare il tuo livello di gioco o far abbassare quello dell'avversario. Non prestare abbastanza attenzione a quel che succede dall'altra parte della rete ridurrà le possibilità di successo, dopo tutto la maggior parte di noi è d'accordo che sia meglio vincere sporco che perdere giocando bene. “Non conta come inizi la partita, conta come finisci”. Per quanto questa credenza popolare sia valida, non tiene in considerazione quanto l'inizio del match possa avere effetti considerevoli sulla sua conclusione. Già dal palleggion di riscaldamento, provate a immaginarvi come un computer ch raccoglie rapidamente
informazioni e dati sulle debolezze e i punti di forza del vostro avversario, le tendenze e le sfumature su quel che gli piace e non gli piace fare, creando una sorta di profilo a cui potrete sempre accedere nel corso della partita. Le informazioni raccolte nel primo game del match sui suoi schemi preferiti al servizio o la difficoltà a rispondere a un vostro particolare colpo, possono diventare il fattore decisivo nel determinare l'esito di un tiebreak al terzo set. Mettere il vostro avversario nelle condizioni più sfavorevoli nei momenti importanti darà ottimi risultati. Rendetelo Semplice Stupido era lo slogan della Marina Usa nel 1960, usato proprio per sottolineare che la maggior parte dei sistemi funzionano meglio quando sono semplici. Questa affermazione può essere il miglior consiglio che riceverete mai, soprattutto per quel che riguarda quanto succede su un
nelle compagnie aeree. Alle persone che soffrono di paura di volare, i piloti consigliano di scrivere ripetutamente il proprio nome non la mano non dominante durante le turbolenze, perché avere un compito preciso da svolgere sotto costrizione, e l'attività richiesta a livello cerebrale sono un'ottima distrazione. La prossima volta che vi sentirete nervosi prima o durante una canzone, trovate una sempice distrazione, canticchiate una canzone o ripassate i principi base del vostro gioco: può essere il solo fattore che separa una vittoria da una sconfitta.
campo da tennis.
Così come agli acrobati che camminano sul filo si consiglia di non guardare giù, ai tennisti si può dare un suggerimento simile:
Un esempio efficace di semplicità è illustrato
Quando osserviamo giocatori coperti da tape o che sembrano in costante conversazione con il proprio team, queste idiosincrasie molto probabilmente forniscono una distrazione mentale che rende più rilassati.
“Non guardate dentro”.
Mark Gellard Coach e preparatore professionista PTR, USPTA Elite, certificato NSCA-CSCS, Mark ha lavorato con giocatrici come Martina Hingis, Nadia Petrova, Bethanie Mattek-Sands e Danka Kovinic. Ex capo dello Sviluppo del Tennis Femminile per la Federazione del Kazakhstan, ora lavora per il prestigioso team cinese dello Star River. Mark ha giocato a livello NCAA in Division 1 per la University of South Alabama e si è laureato in Business Administration. Mark vi invita a visitare il suo sito www.firststriketennis.us
Testa o croce Francesca Amidei
Stiamo per impattare la pallina ed il tempo si ferma. Qualcuno ha messo in pausa la nostra partita, la nostra vita. Un misterioso evento di dilatazione temporale per cui una frazione di secondo diventa eterna e veniamo risucchiati in un turbine di indecisione che accelera la nostra attività celebrale in un susseguirsi di ipotesi. Abbiamo rimosso dalla nostra mente tutti i dettami tattici del tennis moderno e non sappiamo più quale sia la scelta giusta, il colpo da eseguire in quella situazione di gioco. Però tra poco qualcuno schiaccerà di nuovo play così la pallina riprenderà a fluttuare nell' aria al di là della rete, la vita a scorrere veloce. Siamo ansiosi di scoprire se quella scelta, che non sappiamo ancora se essere razionale o impulsiva, ci abbia fatto vincere il punto o segnato la nostra resa. "Quella scelta che può essere determinata dalla ragion pura è chiamata libera scelta. Quella che può essere determinata solo dall' inclinazione (impulso) sarebbe scelta animale. La scelta umana, in ogni caso, è una scelta che può indubbiamente essere influenzata ma non determinata dagli impulsi"
Secondo Kant la scelta è sempre libera nel senso che dopo la spinta impulsiva sarà la ragione a decidere. Quindi mentre corriamo verso la palla abbiamo già in mente che colpo giocare ma spesso capita che al momento clou la paura, mista a tensione, ci offusca la mente e irrigidisce il braccio. Allora chiudiamo gli occhi e lasciamo che la pallina urti la racchetta nella speranza che il nostro sistema nervoso, prima di andare in standby, abbia lanciato un ultimo giusto impulso al braccio e che quella sfera gialla pelosa rimbalzi lì nel punto che avevamo immaginato. Nell' istante in cui lanciamo la moneta ci rendiamo conto di aver già scelto ma di non poter più fermare il suo moto rotatorio e con un brivido nel cuore speriamo che il nostro impulso di scegliere testa o croce risulti vincente.
La percezione.. può migliorare il tuo tennis? È fondamentale cogliere le caratteristiche della palla in arrivo nel momento in cui
suggerimenti riguardo a se attaccare o difenderti. Utilizza la rete come punto di
lascia la racchetta del tuo avversario. Il giocatore meno esperto spesso rileva
riferimento per valutare l'altezza della palla.
queste caratteristiche solo dopo che la palla ha attraversato la rete rimbalzandogli di fronte. Ma per allora sarà troppo tardi, e le decisioni tecniche e
DIREZIONE La direzione eseguita dalla palla indica se devi prepararti a colpire di diritto o di
tattiche risentiranno del poco tempo che ha per coordinarsi nell’esecuzione del colpo (rigidità, perdita di equilibrio e palla che và a ….). Ricordati che quando giochi da fondo campo ci sono due movimenti della palla: uno che va dalla racchetta del tuo avversario al rimbalzo e uno che va dal rimbalzo alla tua racchetta. Entrambi ti offrono alcuni indizi cruciali su come prepararti per il colpo successivo. Per capire al meglio la palla, considera le sue cinque caratteristiche che possono darti un aiuto immediato. ALTEZZA È uno dei primi aspetti che dovresti percepire della palla non appena viene colpita dal tuo avversario, e ti dà alcuni
rovescio, (di rimbalzo o al volo, a seconda della tua posizione sul campo). Individuando più rapidamente possibile la direzione della palla potrai prepararti in modo più efficace. PROFONDITÀ Giudicare fin dove arriverà la palla è molto difficile, e spesso questa è la caratteristica che viene percepita all'ultimo momento. La capacità di spostarsi all'indietro (nel caso di una palla profonda) o in avanti (nel caso di una palla corta) è importante, e può diventare l'elemento chiave nella preparazione al proprio colpo successivo. VELOCITÀ La velocità della palla determina il tempo che hai a disposizione per prepararti a colpire. È fondamentale che la tua preparazione rispecchi la velocità della
palla. Per esempio, rispondi con un'apertura rapida e semplice a un primo servizio veloce(o ad altri colpi veloci) e con una più lunga e arrotata a un colpo dell'avversario che è più lento e rimbalza più alto. ROTAZIONE I giocatori più esperti colpiscono con rotazioni diverse (in particolare di rimbalzo e nel servizio), imprimendo alla palla un movimento difficile da leggere (Nadal insegna). Una palla colpita in topspin salirà più in alto rispetto a un rimbalzo normale, mentre un backspin rimarrà più basso e tenderà a schizzare dopo il rimbalzo. Puoi riuscire ad anticipare il tipo di rotazione della palla in arrivo basandoti sulla tecnica utilizzata dall'avversario per colpirla.