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Tre storesi all’inseguimento di un sogno

di Matilde Armani

Filippo Armanini, Christian Zaninelli e Nicolò Zulberti sperano di trasformare la passione per il pallone in una professione.

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Il loro cammino fra allenamenti e scuola.

Considerevoli soddisfazioni in ambito calcistico per la comunità di Storo. Stiamo parlando del talento sportivo del trequartista Filippo Armanini, del difensore Christian Zaninelli e del centrocampista Nicolò Zulberti. Classe 2007, residenti nel comune di Storo e cresciuti nel settore giovanile del Calciochiese, divenuto A.S.D. Settaurense 1934 dopo la fusione avvenuta qualche anno fa. Da qualche periodo, le giovani promesse sono in forza alla Feralpisalò, società calcistica costituitasi nel 2009 con la propria casa sportiva presso lo stadio “Lino Turina”, nel cuore della città di Salò. I tre “Golden Boys”, animati da un amore sconfinato per questo sport, inseguono sul lago di Garda il pallone verso un sogno ben preciso: fare del calcio la loro professione.

Hanno accettato di fare questo salto di qualità qualche tempo fa e pian piano gli sforzi compiuti iniziano ad essere ripagati. Perché sì, nonostante sia un’esperienza bellissima comporta anche molti sacrifici come per esempio la lontananza da casa, le difficoltà nel seguire bene la scuola superiore, la rinuncia al tempo libero e meno momenti dedicati ad amici e famiglia. Insomma, una vita tanto impegnata con schemi e orari ben precisi e la solita routine a scandire le giornate. «Le cose da fare sono tante - raccontano i tre sedicenni- ma se lo si vuole davvero il tempo si trova comunque. È abbastanza difficile riuscire a crearsi il proprio metodo per essere sempre organizzati. Noi cerchiamo di stare più attenti possibile in classe e approfittiamo poi dei tragitti in macchina per studiare. Al rientro a casa la sera ci dedichiamo agli ultimi compiti che ci rimangono». Lo scorso anno, dopo aver condotto un campionato di vertice nella categoria under 15 nazionali lega pro, sono riusciti ad approdare alle fasi finali playoff. E poi ci aggiornano su come sta andando invece, la nuova stagione: «Quest’anno per me - afferma Nicolò Zulberti - non è iniziato nei migliore dei modi perché mi sono infortunato alla caviglia e sono stato costretto ad uno stop di tre mesi. Ho saltato dunque tutta la preparazione precampionato, rimanendo quel passo indietro rispetto ai miei compagni. Fortunatamente sono ritornato e la stessa domenica ho giocato titolare. Sono riuscito a rientrare completamente nel giro di una settimana e ora devo dire di aver recuperato la forma.».

E si aggiunge al suo il commento, quello di Christian Zaninelli di Lodrone, figlio d’arte di Marco Zaninelli: nota personalità del mondo pallonaro che vanta nella sua carriera di trascorsi in serie D, C e B con squadre come Lumezzane, Pro Vercelli, Treviso,

Cesena, Spezia, Pergocrema e Mantova, senza naturalmente tralasciare annate disputate con Settaurense e Calciochiese, squadre del paese in cui ha iniziato e concluso il suo percorso con la fascia da capitano al braccio.

«Da questa stagione - dichiara Christian - faccio parte della squadra under 17 (un anno in più rispetto alla mia età). Sono contento di aver iniziato questa esperienza e mi trovo bene con i miei nuovi compagni.

Il campionato l’abbiamo iniziato con un po’ di difficoltà, ma dopo qualche partita non andata benissimo ci siamo ripresi e ad oggi ci troviamo nella parte alta della classifica.».

Una menzione speciale va a Filippo Armanini, il primo ad aver iniziato questa avventura con la società bresciana quando aveva solo undici anni. La scorsa estate è stato convocato dal 6 all’11 giugno al torneo a Cava dei Tirreni aggiudicandosi il successo e realizzando lui stesso il rigore in finale. «Quando ho saputo di essere stato convocato- spiega Filippoho provato un’emozione unica: è sempre una grande soddisfazione. In Campania è andato tutto molto bene. Il ricordo più bello che ho di quel momento è sicuramente quando ho segnato il penalty a pochi passi dalla vittoria.». La seconda chiamata non ha tardato ad arrivare e il 10 gennaio nel centro tecnico di Coverciano con la Rappresentativa di Lega Pro Under 16 ha disputato un’amichevole contro la Fiorentina di pari età. Ciò ha costituito indubbiamente una seria chance per mettersi in mostra e guadagnarsi l’occasione di disputare un ulteriore amichevole contro la Nazionale Italiana a e b di pari età sempre a Coverciano l’1

Febbraio: «Abbiamo perso 3 a 1- prosegue Filippo-ma al di là del risultato è andata molto bene.». Ora, attende i prossimi impegni ufficiali: «Nel periodo pasquale dovrebbe esserci un torneo- e conclude- ma devo ancora avere informazioni e dettagli ben chiari.». La loro testimonianza ci ricorda che il calcio non è solo formato dai miliardari di serie A, ma da migliaia di ragazzini che lo vivono in modo genuino e con una passione smisurata, rinunciando a molto pur di coronare i propri obiettivi. La speranza è quella che il percorso di questi giovani Leoni del Garda possa essere d’esempio per tutti coloro che sono impegnati in uno sport. Il loro consiglio: «Bisogna impegnarsi al massimo – affermanoe portare avanti le proprie predilezioni, credendoci sempre: la forza di volontà permette di arrivare ovunque. Quest’esperienza ci ha insegnato ad avere costanza ed adattarsi alle varie situazioni».

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