6 minute read
Michele Bonuomo
from L'anno che verrà
Artroom
Advertisement
MICHELE BONUOMO
by Ottavia Bonuomo edit by Giovanna Repossi
Gli Italiani si voltano Moira Orfei 1954
La nostra vita è circondata di immagini, di istantanee che ci permettono di collezionare ricordi e non solo…
Nato a Deliceto, Puglia, nel 1951. Giornalista, curatore e collezionista. Dopo gli studi classici arriva a Napoli nel 1969, frequentando la facoltà di architettura. Poliedrico, curioso e pieno di stimoli non si ferma agli studi universitari e si avvicina alla galleria di Lucio Amelio dove inizia per lui un nuovo capitolo. Attraverso la galleria e la grande amicizia con Lucio ha la possibilità di conoscere e ampliare la sua fame di curiosità e la sua bulimica e costante ricerca di immagini. Dal 1979 al 1988 lavora presso il Mattino di Napoli allora diretto da Roberto Ciuni. Qui inizia la sua vera e propria carriera come giornalista, diventa responsabile delle pagina dell’arte e comincia a lavorare su più fronti. Ha lavorato dal 1988 al 2005 come redattore capo centrale per Grazia, Mondadori e per Diva e Donna, Cairo Editore, dal 2005 al 2007, occupando lo stesso ruolo. Attualmente è il direttore di Arte e Antiquariato della Cairo Editore. Born in Deliceto, Puglia, in 1951. Journalist, curator, and collector. After his classical studies, he arrived in Naples in 1969, attending the faculty of architecture. Multifaceted, curious, and full of stimuli, he does not stop at university studies and approaches the Lucio Amelio gallery, where a new chapter begins for him. Through the gallery and the great friendship with Lucio, he has the opportunity to know and expand his hunger for curiosity and his bulimic and constant search for images. From 1979 to 1988, he worked at the Mattino di Napoli then directed by Roberto Ciuni. Here he begins his real career as a journalist, becomes responsible for the art pages, and begins to work on several fronts. He worked from 1988 to 2005 as central editor-in-chief for Grazia, Mondadori, and for Diva and Donna, Cairo Editore, from 2005 to 2007, occupying the same role. He is currently the director of Art and Antiques at Cairo Editore. 85
Curzio Malaparte in Etiopia, 1937 Wilhelm von Gloeden, Caino, 1900 ca
MB doesn't collect photographs just to remember something. In many moments that he collected through the photographs, he was not present, and perhaps at the beginning, he was not even aware of the subjects photographed: "A shot," he points out, "does not represent reality as we are inclined to think, it retains" only a small aspect, almost infinitesimal. Let's think about posed photographs: they are not real. They only represent a hypothesis of reality, a pose for the note of a person, an object, a place that is never actually real. They are built for that pose. " Therefore, even a moment captured spontaneously is not considered real, as it is only a portion of it. For example, at that moment, the person depicted was walking through the streets of a city, and the next moment she had already entered the first bar. In short, the moments are fixed but we do not know the moment after what happened. That is an exciting aspect that makes us understand how photography is not blocked in reality. And that's the beauty of him. In Naples, he makes a fundamental meeting with the Lucio Amelio gallery. Let's say that Lucio's gallery was the pole of attraction for everything that happened in contemporary art from New York or Berlin to Naples. In his collection in addition to these two great ones we also see shots of Helmut Newton, Dieder Malige, Fulvio Magurno, Mimmo Jodicce, (among others, a beautiful and roMB non colleziona fotografie solo per ricordare qualcosa. In molti momenti che ha raccolto attraverso le fotografie non era presente e forse all’inizio nemmeno era a conoscenza dei soggetti fotografati: «Uno scatto», tiene a precisare, «non rappresenta la realtà come siamo inclini a pensare, ne conserva «solo un piccolo aspetto, quasi infinitesimale. Pensiamo alle fotografie in posa, non sono reali. Rappresentano solo un’ipotesi di realtà, una posa per l’appunto di una persona, di un oggetto, di un luogo mai effettivamente reali. Sono costruite per quella posa». Anche un momento catturato con spontaneità non è dunque da considerarsi reale, in quanto ne è solo una porzione. In quel momento la persona raffigurata stava camminando per le strade di una città e l’attimo dopo era già entrata nel primo bar. Insomma, si fissano i momenti ma non si sa poi l’istante dopo cosa sia successo. Questo è un aspetto interessante per farci capire come la fotografia non sia bloccata nel reale. E questo è il suo bello. A Napoli fa un incontro fondamentale: quello con la galleria di Lucio Amelio. Diciamo che la galleria di Lucio era il polo di attrazione di tutto quello che succedeva nell’arte contemporanea che da New York o da Berlino arrivava a Napoli. Nella sua collezione oltre a questi due grandi vediamo inoltre scatti di Helmut Newton, Dieder Malige, Fulvio Magurno,
Helmut Newton
Mimmo Jodicce, (fra le varie, uno bellissimo e romantico ritratto di Joseph Beuys e Andy Wharol), Rober Mapplethorpe (Bob Love), Christofer Makos (col suo Andy Wharol in Drag), Liciano Ferrara, Tiziano Magni (che ritrae una giovanissima Carla Bruni), Luigi Ghirri, Giorgio Sommer, Mario De Biasi, Richard Avedon, Elliot Erwitt, Peppe Avallone, Andy Wharol, Wilhelm von Plushow, Alberto Korda (col suo celebre ritratto di Che Guevara), Ugo Mulas, Robert Capa), (fra le varie un ritratto di Pablo Picasso), Pierluigi Praturlon (che fotografa Anita Ekberg sul set de “La Dolce Vita”), Horst P. Horst, Jeanne-Pierre Maurer (che ritrae Ettore Sottsass), Federico Patellani (con un magnifico scatto di Anna Magnani), Vera Isler, Angelo R. Turetta (che immortala Roy Lichtenstein davanti alle sue opere esposte a Firenze), Fulvio Magurno, Eve Arnold, Mario De Biasi (che ritrae una magnifica risata di Maria Callas), Claudio Carlos Basso (che immortala una splendida Monica Bellucci), Lorenzo Cappellini (con un ritratto di Ugo Mulas), Ugo Mulas (che ritrae Franco Angeli), Ferdinando Lembo (con un ritratto di nudo di Vincenzo Gemito), Rudolf Koppitz, Mario De Biasi (con la sua meravigliosa panoramica Gli Italiani si voltano, che ritrae una giovane Moira Orfei a Milano che lascia a bocca aperta uno stuolo di giovanotti in piazza Duomo), Hanri Cartier Bresso, Robert Capa, Helmuth Newton Cewcil Beaton, Luigi Ghirri, Ferdinando Scianna, e tanti altri e altre che hanno fatto la storia della fotografia. n mantic portrait of Joseph Beuys and Andy Wharol), Rober Mapplethorpe (Bob Love), Christofer Makos (with his Andy Wharol in Drag), Liciano Ferrara, Tiziano Magni (portraying a very young Carla Bruni), Luigi Ghirri, Giorgio Sommer, Mario De Biasi, Richard Avedon, Elliot Erwitt, Peppe Avallone, Andy Wharol, Wilhelm von Plushow, Alberto Korda (with his famous portrait of Che Guevara), Ugo Mulas, Robert Capa), (among others a portrait of Pablo Picasso), Pierluigi Praturlon (photographing Anita Ekberg on the set of "La Dolce Vita"), Horst P. Horst, JeannePierre Maurer (portraying Ettore Sottsass), Federico Patellani (with a magnificent shot by Anna Magnani), Vera Isler, Angelo R. Turetta (who immortalizes Roy Lichtenstein in front of his works exhibited in Florence), Fulvio Magurno, Eve Arnold, Mario De Biasi (who portrays a magni laughter by Maria Callas), Claudio Carlos Basso (who immortalizes a splendid Monica Bellucci), Lorenzo Cappellini (with a portrait of Ugo Mulas), Ugo Mulas (who portrays Franco Angeli), Ferdinando Lembo (with a nude portrait by Vincenzo Gemito ), Rudolf Koppitz, Mario De Biasi (with his wonderful panoramic The Italians turn around, which portrays a young Moira Orfei in Milan who leaves a crowd of young men in Piazza Duomo speechless), Hanri Cartier Bresso, Robert Capa, Helmuth Newton Cewcil Beaton, Luigi Ghirri, Ferdinando Scianna, and many others and others who have made the history of photography. n 87