mAXImagazine n. 29 - 2016

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n.29 07 settembre 14 settembre

2016 i Campioni fmi quadcross e sidecarcross

weekend decisivo per il tricolore major

a marsaglia il finale di stagione




Sommario n.29 Rubrica

matteo bresolin

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07 settembre - 14 settembre

2016

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campionato italiano major weekend decisivo per il tricolore major a marsaglia il finale di stagione

di

I Campioni FMI quadcross e sidecarcross

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Fabio Mossini

sotto la

lente



Rubrica

matteo bresolin Ciao ragazzi! vi scrivo mentre sono in viaggio, direzione Cahors, per l’ultima tappa del Mondiale Enduro 2016. Prima di parlare della Francia, facciamo un riepilogo di questo mese appena trascorso; è stato un mese intenso, dedicato soprattutto al recupero muscolare. Ci eravamo lasciato a inizio agosto con un’operazione al ginocchio fresca di qualche settimana. A circa venti giorni dall’intervento ho iniziato il recupero muscolare, aumentando di giorno in giorno l’intensità dei miei allenamenti. Nel mezzo sono “dovuto partire sfortunatamente” per le ferie (a Ibiza), durante le quali pero non ho smesso di allenare il mio ginocchio! Una volta rientrato sono ritornato finalmente in moto; il ginocchio e il polso erano guariti ed era giunto il momento di salire in sella alla mia nuova moto, la KE! Per riprendere il ritmo e vedere come il mio fisico rispondeva al ritorno in moto, sono andato in Val Seriana dove ho trascorso alcuni giorni insieme al mio nuovo team manager Simone Albergoni. Insieme ci siamo allenati sia in mulattiera che in pista. Poter girare con Simone è un grande onore; è un grande professionista e sa sempre darti il consiglio giusto!


Dopo gli allenamenti mi sentivo bene e pronto per tornare a gareggiare così mi sono iscritto al “Mondiale di Gorle”, la gara benefica organizzata dal mitico Gio Sala. Dopo questa speciale giornata mi sono dedicato alla palestra, che ho frequentato assiduamente per tutta la settimana prima di ritornare nuovamente in sella. Sabato scorso ho raggiunto gli amici del motoclub Granozzo con Monticello per girare nel loro fettucciato, mentre domenica mi sono recato a Fara Novarese per partecipare a una gara di cross organizzata da Luca De Rosa del Motoclub Rider. Il feeling con la moto è davvero ottimo e così, insieme a Simone, abbiamo deciso di partecipare all’ultima tappa del mondiale EnduroGP 2016. Non rischierò; non posso e non devo sforzare troppo per non compromettere il mio recupero. Sarà una gara difficili e sarà molto importante rimanere concentrati! Per concludere voglio ringraziare tutti quelli che in questo periodo difficile mi sono stati vicini! Ci vediamo sui campi gara! @matteobresolin

Data di nascita: 26/01/1994 Nazionalità: Italiana Numero Gara: 79 Ranking: 29,45 Moto: Ke Moto 250 4t Team: KE Team Motoclub: Granozzo con Monticello


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campionato ita

major

major 11 settembre - marsaglia - pc

weekend decisivo per il tricolore major

a marsaglia il finale di stagione Finite le ferie, è giunto il momento di stappare lo spumante. Dopo aver festeggiato i campionissimi del MiniEnduro con la festa del Trofeo delle Regioni lo scorso 28 agosto, è tempo di parlare di campionato italiano, ed in particolar modo del tricolore Major che domenica 11 settembre vedrà consumarsi a Marsaglia – PC – l’ultimo atto della stagione.


aliano enduro

Solo Mancinelli, Paoli ed il TNT Corse potranno affrontare questo quinto appuntamento con la certezza matematica del titolo già in tasca; i due piloti delle categoria Master2 e Expert1 e il sodalizio di Giulio Borghi si sono infatti aggiudicati il tanto ambito titolo nazionale nel precedente round di Trevi lo scorso 26 giugno. Per tutte le altre categorie l’esito si conoscerà solo domenica, e sarà sicuramente una domenica di fuoco! Molte infatti le categorie dove i distacchi tra un concorrente e l’altro sono davvero minimi; a decidere le sorti del campionato saranno due prove speciali dislocate lungo un arduo percorso preparato ad hoc dal Motoclub Alta Val Trebbia. Inizialmente prevista a Casanova di Rovegno, quest’ultima prova del tricolore Major è stata poi spostata nella splendida Marsaglia, già testimone negli scorsi anni di eventi offroad. La cittadina piacentina accoglierà quasi 200 atleti che si sfideranno lungo il percorso realizzato da Claudio Gazzari, presidente del motoclub, a partire dalle ore 8.30 di domenica mattina.


Subito dopo lo start gli atleti affronteranno la prova in linea, disegnata in una zona collinare; a seguire un trasferimento di circa 40 minuti riporterĂ gli atleti a Marsaglia, per il C.O., situato a pochi km dal paddock. Ripartiti per il secondo settore, i piloti affronteranno il Cross Test, tracciato nel greto del Fiume Trebbia, prima di immettersi nuovamente in un trasferimento che li riporterĂ al paddock per il termine del giro. Il tutto sarĂ ripetuto per tre giri, al termine dei quali saremo pronti per festeggiare i nuovi titoli italiani!




A contendersi l’ambita medaglia d’oro e l’iscrizione ufficiale del proprio nome nell’Albo d’Oro nazionale sono i piloti delle categorie Master1, Master3, Expert2, Expert3, Veteran, SuperVeteran, UltraVeteran e Motoclub.


Apertissima la Master1 con Christian Natta attualmente al comando su Paolo Dalla Zuanna per 6 punti. Non lontano neanche Marco Luvisetto, terzo a 62 lunghezze. Sarà sicuramente più semplice, anche se non meno impegnativa, la prova di Andrea Belotti, leader della Master3 con un punteggio pieno di 80 punti; alle sue spalle Davide Dall’Ava e Riccardo Cantenne, rispettivamente con 64 e 60 punti. Stessa situazione nella Expert2 dove Marco Feltracco guida la categoria con 80 punti con i 66 di Matteo Guastini che però non sarà presente a seguito di una caduta in moto senza gravi conseguenze. Alla ricerca del personale quinto successo stagionale anche Luca Uccellini, prima della Expert3 con 12 punti su Davide


Marangoni e 22 su Carmelo Mazzoleni. Solamente sei le lunghezze che separano i due mattatori della Veteran Roberto Bazzurri e Fausto Scovolo che a Marsaglia si sfideranno nel round decisivo della stagione. Gap nettamente inferiore tra Angelo Signorelli e Remo Fattori, rispettivamente primo e secondo della UltraVeteran; i due lombardi sono separati da due soli punti e la prestazione piacentina sarĂ determinante per la conquista del titolo! Nella Veteran non vedremo al via Osvaldo Armanni, squalificato dal Giudice Sportivo Nazionale per un comportamento non corretto durante una manifestazione del campionato gruppo 5 di RegolaritĂ . A contendersi il titolo saranno dunque Fabio Benetti e Daniele Rebellato, attualmente a 64 e 58 punti. Infine la categoria Motoclub, con il Ragni Fabriano in testa con 221 punti, seguiti dal Norelli BG (214 pt) e il Sebino (206 pt). A Marsaglia i piloti gareggeranno anche nel quinto appuntamento del Trofeo Fiat Professional Six Days che vede in testa Roberto Bazzurri con 77 punti, seguito da Fausto Scovolo a 71 e da Luca Uccellini a 52 lunghezze.


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Fabio Mossini

Bentornati dalle vacanze amici di mAXImagazine!! Spero abbiate potuto passare di una bella estate. Qui ancora non è arrivata! Dopo una lunghetta pausa eccoci ritrovati per raccontarvi le mie esperienze cilene. Innanzi tutto qui, niente vacanze, anche se si, anche noi abbiamo avuto uno stop al campionato. Senza gare e poca moto anche per me in questo periodo di fine inverno. Però voglio condividere con tutti voi la mia esperienza con il team HRC Rally moto. La seconda metà di Agosto, in Cile si è svolto una tappa del mondiale motorally, Gp Atacama Rally, e per me è stata l’occasione di poter conoscere una nuova affascinante disciplina, proprio come parte integrante di uno dei team ufficiali più prestigiosi al mondo.


Cosa dirvi, semplicemente incredibile. Anche per me è stata una sorpresa! Un giorno mi arriva una mail, chiedendomi se ero disponibile ad accompagnarli e appoggiarli nella parte logistica. Quindi nessuna competizione per me; ho assistito e accompagnato il gruppo con l’emozione di chiunque è vicino a realizzare il proprio sogno…

I ritmi delle giornate di gara sono davvero intense, e per la prima volta mi è toccato vivere una gara non dal lato del pilota. Ho sempre valorizzato e rispettato un sacco il lavoro fatto dai team, dai meccanici e collaboratori, ma è proprio vero che fino a quando non stai dall’altra parte non puoi capire quanto sia grande lo sforzo di una squadra a coordinare tutto per far si che la struttura possa portare a termine con successo una gara. Senza poi aggiungere la pianificazione di una trasferta oltreoceano, dove devi calcolare spedizioni, voli, noleggi, alloggi, e immancabilmente imprevisti.


di

Fabio Mossini

1300 Km al nord della capitale, per arrivare ad Antofagasta, la città delle miniere di rame, la prima risorsa del Cile, per poi terminare a Copiapò. 5 giorni di gara e di puro deserto, dove la differenza la fai non solo se spalanchi il gas, ma soprattutto se sei un crack a navigare. La partenza dal bivuac ogni mattina era fissata per la 7.00, con un trasferimento di 70 km, prima di arrivare all’inizio della speciale in mezzo del nulla. Qui le condizioni climatiche sono estreme tra giorno e notte, e tutte le mattine si ritardava la partenza della speciale perché l’elicottero non poteva decollare a causa della nebbia.


Non è solo ciò che provi nel momento in cui sei al massimo della forma, la cosa veramente importante è la passione che ti ha spinto a mangiare polvere per anni per vivere questi momenti


di

Fabio Mossini

La manifestazione ha avuto un esito positivo, e anche per la squadra è stato una buona occasione per salire sul podio, e soprattutto un test in vista delle prossime gare. Negli ultimi anni il Cile è stata una nazione chiave per la Dakar, grazie al suo immenso deserto, che rende questa gara degna di essere all’altezza delle edizioni africane. Purtroppo anche la prossima edizione non lo vedrà coinvolto, in molti dicono problemi politici…mah! Sta di fatto che il prossimo gennaio una delle manifestazioni motoristiche più prestigiose al mondo dovrà fare a meno del deserto di Atacama. ‘’È un peccato’’ questo è il commento nell’ambiente dei rally, qui le tappe sono considerate il punto chiave di gara per la sua immensità e necessità a saper navigare. Chissà possa ritornare nei prossimi anni, tutto il paese ne ha bisogno!!!


Una volta concluso l’impegno agonistico, HRC ha deciso di fermarsi un giorno in più nel deserto di Copiapò per dei test, e qui c’è stata la ciliegina sulla torta. Che fosse un sogno quello di provare la moto ufficiale è inutile nasconderlo, ma che mi venisse data la possibilità da parte del team ancora stento a crederci! Ovviamente un’opportunità che non mi sono fatto sfuggire!

Dopo il primo approccio ed aver accomodato leve e comandi, Paulo Gonçalves mi invita ad accompagnarlo nel deserto! Io gli chiedo “ma dove andiamo”? e lui…”facciamo la tappa di ieri sono poco più di 100km” io “azzzzzz ma sei sicuro”??? lui…”fidati andiamo tranquilli”!!! Mi sono fidato, ed è stato fantastico… devo dire che per un attimo mi sono anche perso, ma sembra faccia parte del mestiere…..ahahaha! Esprimere un giudizio sui rally è forse prematuro, ma comunque è una disciplina affascinante, adrenalinica e dove l’esperienza e la ragione spesso devono prevalere! Guidare la CRF450rally è stato incredibile e voglio anche qui ringraziare il team Honda HRC per avermi dato questa opportunità! Adesso è il momento di tornare alla realtà, allenamenti e già questo fine settimana gara campionato metropolitano, in vista della penultima di campionato nazionale a fine settembre. Sul quale vi aggiornerò al prossimo appuntamento! Ciao bella gente! Moss#21



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sotto la

lente

di Elisabetta Caracciolo Foto Cinzia Francolino

I Campioni FMI quadcross e sidecarcross L’ultima prova dei due Campionati a Ottobiano sancisce i vincitori dei titoli 2016 in una finalissima ricca di colpi di scena e sorprese. Un Campionato aperto fino all’ultima prova è di per sé già un bel campionato. Una finale di campionato che inoltre ribalta la situazione in più di qualche categoria è ancora più avvincente. E’ esattamente questo ciò che è successo ad Ottobiano, domenica scorsa per la finale dei due campionati FMI; quadcross e sidecarcross. Una serie di gare e batterie che in molti si ricorderanno per un bel po’ grazie ai tanti colpi di scena che si sono susseguiti sul terreno sabbioso della pista South Racing. Andrea Cesari (Yamaha), Fabio Marchionni (Ktm), Davide Gigli (Ktm), Paolo Galizzi (Can Am)e Zeno Compalati (WSP Zabel)sono i nuovi campioni italiani 2016 ma hanno faticato non poco per guadagnarsi questo titolo, specie in quest’ultima giornata terribilmente calda e afosa che ha reso ancora più difficile per tutti mantenere alto il ritmo di gara e la concentrazione.

Partenza Elite


Partenza JF250 e Trofeo

Leonardo Arzani

Beatrice Grola

Andiamo per ordine e cominciamo dalla JF250 scesa in pista per prima insieme ai piloti del Trofeo Nord. La JF250 era l’unica classe in cui già con una giornata di anticipo si conosceva il nome del campione italiano: Paolo Galizzi aveva già vinto ma voleva tentare un fantastico record, vincere tutte e 12 le gare del 2016. Non ce l’ha fatta per un soffio : il suo Can Am al pre parco di Gara 2 non si sa bene perchè non si è voluto accendere e non c’è stato niente da fare. Il suo bottino si ferma a 11 su 12 vittorie, un risultato eccezionale. La giornata l’ha vinta Mattia Venturini, terzo di campionato, alle spalle di Grigore Vieru assente a Ottobiano mentre Umberto Caronna ha chiuso secondo la giornata davanti a Galizzi, vincitore di Gara 1, terzo. Nel Trofeo Nord una wild card, Leonardo Arzani è arrivata a stravolgere i programmi di chi stava costruendo la sua scalata al successo. Arzani ha vinto Gara 1 subendo inizialmente l’assalto di Fabio Giaretta sempre più veloce nelle partenze, ma imponendosi sul traguardo, e arrendendosi invece in Gara 2 al veneto che in questo modo rientra in corsa per la vittoria 2016. Il suo avversario numero uno infatti, Marco Sabbadini ha avuto diversi problemi con il suo Suzuki e non è riuscito ad andare oltre il settimo posto di giornata.

Paolo Galizzi


Sul podio sono saliti Arzani, appunto, e poi Giaretta secondo e Samuele Fiora terzo, anche lui ancora in lizza per la vittoria. Sabbadini infatti, è primo con 132 punti contro i 123 di Fabio Giaretta e i 110 di Fiora e al termine del Trofeo manca ora solo una gara, quella di Capo di Ponte, l’ultima di Racing Quad.

Fabio Giaretta

Prima curva cat. Sport

Fabio Marchionni

La Sport è stata la seconda categoria a ritrovarsi dietro al cancelletto di partenza ed anche in questo caso due wild card hanno rimescolato le carte. La battaglia, durata tutta la stagione, fra Fabio Marchionni e Mattia Ioli si sarebbe dovuta decidere qui, ma la presenza di Filippo e Denis Rossetto – scatenati e velocissimi – ha confuso le cose soprattutto in partenza regalando ancora più adrenalina ad una sfida che già si preannunciava incandescente. In Gara 1 Filippo Rossetto scattava davanti a tutti ma Fabio Marchionni dopo due curve si portava al comando mentre Mattia Ioli si attestava in seconda posizione. Alle loro spalle lottavano i due Rossetto, Majcol Porracin e Marco Barbagli che doveva difendere la sua terza posizione in campionato. Marchionni vinceva Gara 1 con Ioli secondo e Porracin terzo e quando si scendeva in pista per Gara 2 Ioli era ancora in testa al campionato con due punti di vantaggio. Al via di nuovo Filippo Rossetto scattava davanti a tutti, con suo papà Denis secondo, ma dopo circa 200 metri e un testa a testa incredibile Marchionni si portava in seconda posizione.



Davide Gigli

Alessandro Fontanazzi

Al secondo tornante però Rossetto sbagliava e il marchigiano lo infilava passando in testa e rimanendoci fino al traguardo. Dietro invece succedeva di tutto: Porracin passava Filippo Rossetto mentre Ioli restava incastrato dietro Denis Rossetto insidiato in un paio di occasioni da Gregorio Ciceri. Sul traguardo Ioli arrivava solo quinto e vedeva sgusciargli fra le dita il titolo confermandosi secondo mentre terzo resta Marco Barbagli. Sul podio di giornata Marchionni ha preceduto un velocissimo Majcol Porracin e Filippo Rossetto. Il colpo di scena più grande arriva dalla Veteran, dove Davide Gigli ha vinto il titolo con tre punti di vantaggio su Alessandro Fontanazzi leader fin da inizio campionato della classifica di categoria. Alla vigilia della gara i due erano arrivati a Ottobiano con la bellezza di 22 punti di differenza e quando il cancelletto di Gara 1 andava giù sembrava che non ci fossero più dubbi. Alla prima curva arrivavano fianco a fianco Fontanazzi e Silvano Grola ma l’emiliano si involava, come sempre, e seminava gli inseguitori. Al termine del primo giro però, subito dopo il panettone d’arrivo Fontanazzi atterrava male e finiva disarcionato con il quad spento.


Majcol Porracin

Mentre lo riaccendeva lo superavano Davide Gigli, Grola ed Emilio Nelli. Fontanazzi si riportava velocemente in terza posizione e dopo una bella battaglia risaliva in seconda ma era costretto a rallentare sul finire mantenendo però la posizione. Alla ripartenza di Gara 2 Fontanazzi era ancora primo con quindici punti di vantaggio e gli sarebbe bastato arrivare quinto per confermarsi campione. E così sembravano andare le cose inizialmente visto che al via scattavano bene Gigli e Grola ma Fontanazzi li recuperava entrambi alla fine del primo giro. Andava in testa per due giri e poi a metà del terzo passaggio il suo prototipo Suzuki si fermava. Grola intanto guidava il gruppetto, davanti a Gigli, Donati e Nelli ma Fontanazzi riusciva a risistemare il mezzo e a ripartire, pianissimo. Gli sarebbe bastato arrivare in fondo, e invece non ce l’ha fatta. Il quad si è fermato e lui lo ha piantato in mezzo ad un tornante uscendo a piedi dalla pista. Grola vinceva Gara 2 e Gigli, con un 25 e un 18 vinceva il titolo, per soli 3 punti su Fontanazzi. Terza posizione di giornata per Beppe Donati, mentre terzo di Campionato è Cristian Pinoli, assente a Ottobiano. A questo punto entravano in pista i sidecar, purtroppo solo sei al via per una falcidia di infortuni, malattie e rotture meccaniche che proseguivano anche nel pavese visto che sia Costa-Pedroni che Basili-Basili restavano, in manche diverse, bloccati a turno al cancelletto di partenza. In compenso gli altri si sfidavano alla grande, con Zeno Compalati affiancato da Lemuel Ravera, dato che Matteo Piana è ancora in convalescenza dopo il brutto incidente di questa estate al mondiale.



In Gara 1 appunto i due piemontesi scattavano per primi ma Pozzi Ceresa alle loro spalle avevano tutte le intenzioni di combattere fino all’ultimo e così alla fine del primo giro li superavano, portandosi in testa mentre Mattoni Corsini si sistemavano in terza posizione davanti a Basili-Balisi e a Costa Pedroni che riuscivano ad accendere il loro mezzo e partire quando gli altri avevano già effettuato quattro giri. Al momento del via di Gara 2 Compalati-Ravera erano sempre in testa al campionato con 30 punti di vantaggio ma la parola arrendersi non figura sul vocabolario dei due piloti del Gardone Riviera: al cancelletto Hotmar Pozzi e Marco Ceresa letteralmente schizzavano avanti con Compalati-Ravera e Maurizio Mattoni e Giada Corsini quasi appiccicati fianco a fianco, ma il rettilineo dopo il primo tornante sistemava subito le cose e ripartiva le posizioni, che restavano identiche fino al traguardo. Primi Pozzi Ceresa, secondi Compalati Ravera e terzi Mattoni Corsini, con Basili-Basili bloccati al cancelletto e Costa Pedroni quarti. Questa è la formazione al traguardo, ed è anche quella di giornata, ma si invertono le posizioni per il Campionato 2016: vincono Zeno Compalati e Lemuel Ravera - ma sul podio a festeggiare sale giustamente anche Matteo Piana - davanti a Pozzi Ceresa e Mattoni Corsini. E proprio questi stessi tre equipaggi rappresenteranno l’Italia a Gueugnon, alla Sfida delle Nazioni dell’8 e 9 ottobre, in Francia. Dulcis in fundo ecco arrivare l’Elite. La classe regina del quadcross, con sei piloti al cancelletto di partenza e fra loro i due antagonisti di tutto il 2016: Andrea Cesari e Simone Mastronardi. Un bresciano e un romano, avversari ma amici, capaci di sfidarsi in pista all’ultimo sangue, e di restare amici fuori dai percorsi di gara. Al via della prova di Ottobiano sono arrivati con una classifica che vedeva Cesari primo con 10 punti di vantaggio e tutti e due, al primo via, avevano il coltello in mezzo ai denti.

Pozzi Ceresa

Zeno Compalati-Lemuel Ravera, campioni sidecarcross 2016


Il cancelletto va giù e Mario Cinotti scatta come sempre velocissimo mentre Cesari e Mastronardi corrono paralleli, fianco a fianco. Poi Mastronardi passa Cinotti e va in testa mettendo il campano in mezzo fra lui e il suo avversario, ma Cesari è lesto a passare. Basta un giro a Cesari per portarsi al comando mentre Cinotti viene superato anche da Nicola Ciceri mentre dietro di loro ci sono Nicolò Ruggeri e un Amerigo Ventura ultimo, costretto a combattere con delle gomme che non gli permettono di lottare con i primi. Cesari vola sulla pista e strappa anche il tempo record in gara 1’56” che nessuno sarà in grado di battere e vince su Mastronardi e Ciceri mentre Ventura è riuscito a risalire fino alla quarta posizione. Si riparte per Gara 2 e il distacco fra i due antagonisti parla di 17 punti a favore del bresciano. Al cancelletto di nuovo il più veloce è Cinotti, affiancato da Nicola Ciceri ma Andrea Cesari comincia una manovra esterna dal secondo tornante e supera Mastronardi e Cinotti fino a recuperare anche su Ciceri che intanto si era portato in prima posizione.

Simone Mastronardi Nicola Ciceri


Amerigo Ventura

Da sinistra, SImone Mastronardi, Antonio Assirelli coordinatore FMI, Andrea Cesari, Nicola Montalbini CT della Maglia Azzurra, Amerigo Ventura

Cesari vola via ma Mastronardi mantiene il contatto almeno fino al quinto giro, quando l’assale del suo Yamaha si spezza e la ruota rotola via...andando ad affogare i dispiaceri nel laghetto che sta proprio al centro della pista. Cesari cala un po’ il ritmo ma resta primo e vince la giornata su un bravissimo Nicola Ciceri, amante dei tracciati in sabbia e finalmente supportato da un mezzo affidabile, con Mario Cinotti terzo di giornata per un solo punto su Amerigo Ventura che non va oltre il quarto posto. Però il Campionato consacra i tre ragazzi: Cesari, Mastronardi e Ventura e come già nel sidecar, anche nel quadcross i migliori tre della classifica Elite andranno a rappresentare Maglia Azzurra in Francia. La stagione 2016 è finita ma restano ancora tre prove da disputare per i quad nel Campionato Racing Quad e soprattutto si apre ora il capitolo Maglia Azzurra che significa allenamenti, allenamenti, allenamenti.

Andrea Cesari Da sinistra: Lemuel Ravera-Zeno Compalati, Marco Ceresa-Hotmar Pozzi, Antonio Assirelli coordinatore FMI, Maurizio Mattoni-Giada Corsini.



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