MC5.0-Macchine Cantieri - n. 50 aprile 2018

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MC MC I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

5.0

MACCHINE CANTIERI

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

aprile 2018, n. 50

+

D E L L ’ E D I L I Z I A

TREVI BENNE

15 attrezzature arricchiranno la presenza di Trevi Benne al prossimo Intermat

Yanma r celeb ra il 50es imo annive rsario del suo primo minies cavato e pres re enta i suoi ultimi m o d elli e tecnolo gie inn ovative a Inter mat

COVERSTORY

50 anni e oltre


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L’edizione 2018 di Intermat sarà caratterizzata dalla presenza di una rinnovata area demo collocata in una zona esterna dedicata, in cui i produttori potranno mettere in risalto le proprie macchine e attrezzature. I visitatori potranno scoprire gli ultimi sviluppi tecnologici volti a una maggiore sicurezza e produttività. Le dimostrazioni dal vivo metteranno in risalto le prestazioni dei macchinari e delle attrezzature in condizioni di operatività reale. Saranno più di 30.000 metri quadri che ospiteranno demo live di macchine e attrezzature tra cui terne, escavatori, livellatrici, vagliatrici, frantoi, attrezzature e macchinari per la demolizione, ecc. Ecco l’elenco delle aree demo confermate: Bobcat, Doosan, Engcon, Hiab, Iatst, Komatsu, Kronenberger Oecotec, MB, Rototilt, Steelwrist, Tham, Trimble con Sitech France, Yanmar CEE.

DEMO

area

dalle aziende

AGENDA DEL MESE

PER IL MONDO

FIERE

2018 4

MACCHINE CANTIERI 5.0

ECOMONDO Rimini 6 - 9 novembre

MARMOMAC Verona 26 - 29 settembre

GEOFLUID Piacenza 3 - 6 ottobre

IAA 2018 Hannover 20 - 27 settembre

GIC 2018

Piacenza 8 - 10 novembre


PNEUS

DUE IN PIÙ

Continental lancia due nuove misure di pneus per il settore construction

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ontinental introduce due nuove misure per i suoi pneumatici radiali EMMaster E4/L4. EM-Master fa parte del portafoglio ContiEarth, sviluppato con il settore Construction. Questo pneumatico è adatto all’uso su camion di servizio articolati, pale caricatrici, ruspe e scavatrici, ed è disponibile in due versioni. Lo pneumatico EM-Master E3/L3 ha una profondità del battistrada normale ed un ampio spazio tra i blocchi. fonte: continentaL

PER LE terne

La nuova serie Bonfiglioli 610X, creata per le terne ibride, è costituita da azionamenti idraulici a 2 velocità e freno di servizio dinamico e parcheggio integrato. Questi nuovi azionamenti, compatti e completi, consentono un’ottimizzazione perfetta del motore elettrico, che, grazie al cambio della velocità integrato, funziona sempre ad una velocità che ne garantisce la massima efficienza.

Elettrico fino a 50 t (Nuove tecnologie)

EMOSS Mobile Systems ha sviluppato un trattore elettrico allestito con trasmissione Allison. L’autonomia è di quasi 500 km. Il trattore elettrico E.V.E.R. (Electric Vehicle with Extended Range, veicolo elettrico con autonomia superiore) utilizza batterie da 120 kWh e un generatore di elettricità a LNG per ricaricare la batteria e raggiungere la massima autonomia. Il veicolo è equipaggiato con una trasmissione completamente automatica Allison 4500 e garantito per una massa complessiva a pieno carico fino a 50 tonnellate.

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NUOVO motore

Full electric (Trucks)

Volvo Trucks presenta il suo primo camion completamente elettrico per uso commerciale, il Volvo FL Electric, perfetto per la distribuzione urbana e la raccolta dei rifiuti. La produzione in serie e la vendita del nuovo modello inizieranno il prossimo anno in Europa. Con il lancio di questo prodotto,Volvo Trucks assume un ruolo primario nel settore delle soluzioni per trasporto con veicoli elettrici in ambito urbano. Un veicolo elettrico che non emette gas di scarico può essere utilizzato anche all’interno di terminal al coperto e zone a traffico limitato.

Nuova stazione (Rifornimenti)

Ad aprile è stata inaugurata a Riano, lungo la Via Tiberina, una nuova stazione di rifornimento di gas metano liquefatto destinato ai veicoli commerciali per il trasporto merci. La stazione ospita 4 erogatori per il CNG e uno per l’LNG.

Con il nuovo motore D1556 LOH, MAN punta sulla tecnologia SCR per raggiungere la conformità alla norma antinquinamento Euro 6d. Il nuovo motore da 9 litri offre consumi contenuti e un’elevata portata utile. Questo motore montato verticalmente ha una potenza che va dai 280 ai 360 CV (206 -­265 kW). La novità tecnica è rappresentata dall’impiego della tecnologia SCR.

IL MASSIMO DELLA VERSATILITÀ

PALE COMPATTE

ZERO EMISSION Wacker Neuson propone pale compatte green

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Intermat Wacker Neuson presenterà la propria gamma di macchine ad alimentazione completamente elettrica. La pala compatta WL20e di Wacker Neuson e la 5055e di Kramer, entrambe esposte a Parigi, possono funzionare fino a otto ore con una sola ricarica. Inoltre, grazie ai pratici caricabatterie, possono essere ricaricati completamente in un breve lasso. fonte: Wacker Neuson

ESPLORA LA NOSTRA GAMMA DI PALE COMPATTE CINGOLATE. GRANDE STABILITÀ SU SUOLI DIFFICILI E SCONNESSI O IN PENDENZA PRESSIONE AL SUOLO RIDOTTA GRANDE VERSATILITÀ CON PIÙ DI 20 ACCESSORI PER APPLICAZIONI PAESAGGISTICHE Le pale compatte cingolate Bobcat offrono versatilità senza pari grazie agli oltre 100 accessori disponibili. Le pale Bobcat sono state scelte da oltre 1 milione di clienti alla ricerca di un partner solido e affidabile in cantiere. La grande forza di spinta e la minima pressione al suolo esercitate dal carro delle nostre pale compatte cingolate consentono di svolgere qualsiasi lavoro con il minimo impatto sul terreno e la massima stabilità, in particolare su superfici sabbiose, soffici, umide o in pendenza!

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PER SAPERNE DI PIÙ, VAI SU WWW.BOBCAT.COM Bobcat è una società del gruppo Doosan. Doosan è un leader globale nel settore delle macchine edili e movimento terra, delle soluzioni per l’acqua e l’energia, dei motori e dell’ingegneria, che da oltre un secolo serve con orgoglio i suoi clienti e le comunità. Bobcat e il logo Bobcat sono marchi registrati di Bobcat Company negli Stati Uniti e in altri paesi. ©2018 Bobcat Company. Tutti i diritti riservati.


L’analisi di UNRAE (Mercato)

Come tradizione, l’UNRAE ha diffuso il Book delle Statistiche 2017, che sintetizza i principali fenomeni che hanno caratterizzato il mercato automotive nell’anno appena concluso, elaborato dal suo Centro Studi e Statistiche. L’analisi è a 360 gradi e coinvolge tutti i settori rappresentati dall’Associazione delle Case automobilistiche estere: Autovetture,Veicoli Commerciali,Veicoli Industriali, Rimorchi e Semirimorchi e Autobus.

AZIENDE

IN VIAGGIO

Con Michelin da Porta Romana alla realtà virtuale e aumentata

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al 7 aprile, su un muro di corso di Porta Romana 112, a Milano, è dipinto un “c’era una volta” che racconta un viaggio dalle mille possibilità e destinazioni. Un papà e un bambino camminano lungo una strada. Il papà regge il bambino, facendolo camminare davanti a sé, con i piedi sui suoi. Dove vanno? Come sarà il loro viaggio? Mentre passiamo a piedi, in tram o in auto, il papà e il figlio ci pongono domande. Inizia così un viaggio Michelin: dall’immagine al pensiero, dalla parete di 260 m2 alla realtà virtuale e aumentata. Per farlo, basterà scaricare la App Tabb. Il murale si metterà in movimento, rivelando singolari orizzonti e prospettive in cui ci si potrà sentire protagonista. fonte: MicHeLin.

SERVIZI Il mercato dei veicoli d’occasione è al centro delle attenzioni di MAN Truck & Bus Italia. In Italia, MAN TopUsed può contare su due centri, a Piacenza e presso il MAN Center Roma di Fiano Romano, che si dividono il presidio

PERFORMANCE SENZA EGUALI PIATTAFORME A BRACCIO DI MEDIE DIMENSIONI JLG® MAGGIORI CAPACITÀ E VELOCITÀ DI SOLLEVAMENTO Le nuove piattaforme a braccio di medie dimensioni JLG hanno una velocità di sollevamento più rapida che vi permette di dedicare più tempo al lavoro che al posizionamento. Le maggiori capacità in piattaforma massimizzano l’efficienza operativa. I cofani DuraTough garantiscono un’ottima protezione contro gli urti, design più moderno e migliore accesso per una facile manutenzione. Scopri di piu’ su www.jlg.com/en-gb/destination/boom-lifts

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dell’intero territorio nazionale. Nel complesso vi lavorano una decina di persone tra commerciali e amministrativi, con la direzione nella città emiliana dove ha il suo ufficio Roberto Gugliada, dal 1994 in MAN Italia e dal

2004 impegnato con MAN TopUsed. MAN TopUsed gestisce veicoli prevalentemente di gamma pesante, la metà è acquistata direttamente dai clienti finali e i restanti sono venduti dalla rete delle concessionarie.


Customer Care (Servizi)

Il programma CustomerFirst è stato sviluppato da MAN Truck & Bus per migliorare in modo concreto la qualità dei propri servizi. Il sistema registra puntualmente le valutazioni dei clienti dopo ogni esperienza di vendita e assistenza, analizzando nel suo complesso l’intero processo che lo vede coinvolto con un Concessionario, un’Officina o un Center MAN sul territorio nazionale. I risultati vengono elaborati in un portale online e sono disponibili già il giorno successivo. Così il personale MAN che utilizza il programma riceve tutte le informazioni necessarie per organizzarsi la propria attività.

La prima al Sud (Trucks)

Scania con il Gruppo Bianco Petroli, ha inaugurato la prima stazione di rifornimento LNG del Sud Italia. L’impianto, situato in provincia di Brindisi, è un importante incremento della rete di stazioni di rifornimento sul territorio.

10 anni Vega Editrice ha presentato la decima edizione dell’Annuario Trucks&Vans con il supporto di Groupe PSA Italia Veicoli Commerciali. Relatore dell’incontro il capo dei veicoli commerciali di PSA, Philippe Narbeburu. In occasione del decennale, assegnati due premi “Personaggio dell’Anno”: a Philippe Narbeburu stesso e a Carlo Citarella, AD di HankookTire.

FIERE

E DUE!

GIC si ripropone a Piacenza in novembre

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iacenza ospiterà per la seconda volta, dall’8 al 10 novembre 2018, il GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo/ Italian Concrete Days, manifestazione italiana dedicata alle macchine, alle attrezzature, ai prodotti e alle tecnologie per l’industria del calcestruzzo, la prefabbricazione e il ripristino delle strutture in cemento armato, anche in zone sismiche. La manifestazione, ha già avuto un ottimo esordio durante la prima edizione del 2016, che ha ospitato 128 espositori diretti in rappresentanza di oltre 170 brand e oltre 2.600 visitatori qualificati. Ottimi anche i risultati ottenuti e il grado di soddisfazione degli espositori, tanto che la maggior parte di essi hanno già riconfermato la propria partecipazione. fonte: gic

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Corto RAGGIO DI ROTAZIONE, INVESTIMENTO A LUNGO TERMINE


MC MC I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

Sommario

+

D E L L ’ E D I L I Z I A

5.0

TREVI BENNE

15 attrezzature arricchiranno la presenza di Trevi Benne al prossimo Intermat

MACCHINE CANTIERI

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

aprile 2018, n. 50

MC 5.0 • APRILE 2018 • NUMERO 50

Yanmar celebra il 50esi anniversari mo o del suo primo minie e prese scavatore nta i suoi ultimi tecnologiemodelli e innov a Interm ative at

COVERSTORY

14

50 anni e oltre COVER Anniversario in grande stile per Yanmar CEE a Intermat ATTUALITÀ

04 NOVITÀ DAL

43

SETTORE E MOLTO DI PIÙ

EDITORIALI

12 Editoriale on

INGHIOTTITOI CAPITOLINI

(DI EMANUELA PIROLA)

66 Editoriale off

QUANDO SI TORNA INDIETRO

(MAURIZIO GUSSONI)

(YANMAR CEE)

26 DA ROSSI A VERDI

10

MACCHINE CANTIERI 5.0

(HOVAL)

(KUBOTA)

40 SOSTENERE

47 IL DETTO VA KO

(CONTROLS)

Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Rachele Donati De Conti, Gian Pio Garramone, Maurizio Gussoni, Cristiano Pinotti Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

55 NUOVI ORIZZONTI

PRESENTE

(MEWA)

POSSIBILI

(DOOSAN)

36 IL FUTURO È (GIÀ)

(JLG)

24 TUTTI I TEST

28 COLPO GROSSO

(CUMMINS)

46 TUTTE A CEMAT

REPORT TECNICO

(DEUTZ)

(FASSI)

(IVECO)

14 Cover story

50 ANNI E OLTRE

54 OBIETTIVO

INTERMAT

L'AMBIENTE

COVER STORY

30 POCKERISSIMO A

48 ARRIVANO I GIGANTI (KOBELCO)

50 ALLE PORTE DEL

PLATOONING (MAN)

IBRIDAZIONE

APPLICATIVI

46

56 SI PARTE

(SAMOTER 2020)

60 SOLUZIONI

PLUG-AND-PLAY

(VOLVO PENTA)

62 TESTIMONI 43 THE SOUND DELL'INNOVAZIONE

(WEBER)

(JCB)

64 OVER 200 (YANMAR)

INNOVAZIONI

OF SILENCE

TESTIMONIANZE

20 CREUZA DE MÄ (BÖCKER)

52 GLI SCUDIERI DEL

33 LA BATTAGLIA DEI 57 THE ORANGE LUMEN

POWER

(MANITOU)

(HELLA)

CANTIERE

Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com

Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com

Registro operatori di comunicazione N.O 30915 dal 16/01/2018

Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com

Pre-stampa e stampa Press grafica, Gravellona Toce (VB)

Sede legale Via Marconi 4/b, 20062 Vaprio d’Adda

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009

Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa

Pubblicità e marketing Tel. 039 2020976

(TREVI BENNE)

editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2018


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EditorialeOn EMANUELA PIROLA

Inghiottitoi capitolini

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IL DENARO PUBBLICO NON ESISTE. NON ESISTE CHE IL DENARO DEI CONTRIBUENTI. (MARGARETH THATCHER)

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MACCHINE CANTIERI 5.0

al primo gennaio al 31 marzo 2018 si sono aperte qualcosa come 44 buche a Roma. Ma non buche qualunque: qualcuno li chiama inghiottitoi e, ahimé, il nome è azzeccato: aprendosi, queste voragini inghiottono, letteralmente, terra, asfalto, arredi urbani, biciclette, immondizia, automobili, frammenti di marciapiede, erbacce, motorini, cassonetti per rifiuti, sassi. Finora (ma non si sa per quanto) gli sprofondamenti non hanno coinvolto persone. Se va avanti con questo ritmo, a fine anno Roma sarà un groviera con quasi 200 buche createsi ex novo. Appare evidente la necessità di intervenire, e con un piano strutturato: Italiasicura, l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale e la Regione Lazio hanno individuato e pianificato le opere necessarie, che saranno messe in atto nell’arco dei prossimi dieci anni (ammessa la continuità politica, ovviamente, cosa che di questi tempi è più vacillante del solito). Per il complesso degli interventi di prevenzione è stato calcolato un fabbisogno di risorse finanziarie pari a 871 milioni per realizzare 155 interventi di varia tipologia (783 milioni per 127 opere di contrasto al rischio alluvione e 86 milioni per 28 opere per mettere in sicurezza diverse aree cittadine dal pericolo frane). A questo valore vanno aggiunti almeno 15 milioni l’anno per gestire la manutenzione ordinaria e tenere in efficienza vie d’acqua come canali e fossi interni in stato di grave degrado o addirittura “tombati” da vegetazione spontanea e rifiuti e 4 milioni l’anno per verifiche e interventi preventivi sulle voragini urbane. Complessivamente la cifra è di 1.040 milioni. Oggi sono disponibili i primi 104 milioni, già previsti per progetti inseriti nel piano città metropolitane di Italiasicura. Il fabbisogno di risorse comporta però impegni finanziari annuali per almeno 100 milioni di euro per garantire la copertura sia di interventi contro il rischio alluvioni, frane, voragini, sia la manutenzione ordinaria e straordinaria. Ovviamente, pena lo sprofondamento dell’Urbe, tale spesa “s’ha da fa”, ma una considerazione andrebbe fatta: se si fosse fatta una manutenzione territoriale ordinaria anno per anno, siamo sicuri che la cifra spesa sarebbe stata superiore? Non ne sarei così sicura. Come spesso accade il sospetto che si potesse risparmiare qualche soldo e avere una capitale degna di questo nome assale. Ma tant’è: il nome di inghiottitoi è azzeccato, spariscono anche i soldi pubblici. ❑


DA OGGI LA PUBBLICITÀ NON È SOLO INFORMAZIONE E IMMAGINE

Con l’entrata in vigore dell’articolo 57-bis del Decreto legge n. 50/2017 imprese e lavoratori autonomi possono beneficiare degli incentivi fiscali per gli investimenti pubblicitari incrementali su giornali e riviste. Se hai fatto investimenti pubblicitari anche nel 2016 e a partire dal 24 giugno 2017 hai incrementato o incrementerai anche solo dell’1% tale importo, potrai beneficiare di un credito d’imposta che potrà arrivare fino al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% per le microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative. Tale credito d’imposta potrà essere utilizzato anche per saldare contributi erariali e Inps. © 123rf.com


CoverStory YANMAR CEE

50 ANNI E OLTRE

Yanmar celebra il 50esimo anniversario del suo primo miniescavatore e presenta i suoi ultimi modelli e tecnologie innovative a Intermat DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI YANMAR CEE PHOTO GALLERY

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MACCHINE CANTIERI 5.0


VIO38: FAST SPECH Peso operativo (cingoli in gomma) Peso di trasporto (cingoli in gomma) Profondità massima di scavo, lama abbassata Altezza di scarico Raggio di rotazione posteriore Motore Potenza lorda Forza di penetrazione (braccio) Forza di strappo (benna) Velocità di traslazione Dimensioni fuori tutto (L/l/h):

3.575 kg (tettuccio) / 3.695 kg (cabina) 3.500 kg (tettuccio) / 3.620 kg (cabina) 3.530 mm 3.730 mm 775 mm Yanmar Diesel 3TNV88-ESBV 18,9 kW 18,1 kN 32,1 kN 2,7 - 4,5 km/h 5.320 mm / 1.740 mm / 2.470 mm

IL NUOVO MIDIESCAVATORE SV60 L’SV60 è il nuovo modello di midiescavatore short tail che Yanmar CEE presenterà a Intermat. La nuova macchina da 5,7 tonnellate è stata progettata per rispondere ai più esigenti requisiti in termini di comfort e stabilità. Mettendo l’operatore al centro del nuovo progetto,Yanmar ha sviluppato il concetto di Universal Design che concepisce il comfort direttamente collegato alla maggiore produttività. La cabina del nuovo SV60 offre quindi un’elevata volumetria, paragonabile agli escavatori da 8 e 10 t, mentre i comandi e le leve sono disposti ergonomicamente per essere raggiunti facilmente. Il sedile, a sospensione pneumatica, è la dotazione di serie ed è completamente regolabile e completo di poggiatesta, per ridurre

A

All’Intermat di quest’anno Yanmar Construction Equipment Europe celebrerà il 50esimo anniversario del suo primo miniescavatore. In linea con il motto della fiera “Costruire domani, oggi”, il Costruttore andrà oltre, presentando la propria gamma di prodotti estesa al futuro e un nuovo sistema di gestione dei dati. Saranno quindi presenti sullo stand gli ultimi modelli di escavatori midi e mini, ma anche le pale gommate, gli escavatori gommati e i dumper. A chiudere la carrellata di novità il sistema SmartAssist Remote, cui dedichiamo un box a parte. “Lavoriamo costantemente al progresso tecnologico.Aggiorniamo i modelli esistenti e ne sviluppiamo di nuovi, sempre con una forte attenzione in termini di tecnologia e qualità” ha dichiarato Andreas Hactergal, Direttore vendite e marketing Yanmar CEE. “Per Yanmar è chiaro che la risposta giusta alle esigenze di economicità e sostenibilità ambientale sono le soluzioni innovative”.


CoverStory YANMAR CEE

VIO26: FAST SPECH Peso operativo (cingoli in gomma) Peso di trasporto (cingoli in gomma) Profondità massima di scavo, lama abbassata Altezza di scarico Raggio di rotazione posteriore Motore Potenza lorda Forza di penetrazione (braccio) Forza di strappo (benna) Velocità di traslazione Dimensioni fuori tutto (L/l/h):

2.560 kg (tettuccio) / 2.665 kg (cabina) 2.485 kg (tettuccio) / 2.590 kg (cabina) 2.690 mm / 2.940 mm (con braccio lungo) 2.830 mm / 2.990 mm (con braccio lungo) 750 mm / 825 mm (con contrappesi aggiuntivi) Yanmar Diesel 3TNV76-NBVA1 15,8 kW 14,5 kN / 12,7 kN (con braccio lungo) 24,5 kN 2,8 - 4,5 km/h 4.490 mm / 1.500 mm / 2.530 mm

l’affaticamento del corpo. L’SV60 in versione standard è inoltre equipaggiato con una telecamera posteriore con uno schermo aggiuntivo in cabina che offre grande visibilità e maggiore sicurezza. A livello di prestazioni tecniche, il nuovo midiescavatore short tail di Yanmar CEE monta un motore Yanmar di ultima generazione con una potenza di 33,4 kW a 2.200 giri al minuto. Il sistema idraulico ViPPS accumula il flusso derivante da pompe separate per ottenere la combinazione ottimale di velocità, potenza, scorrevolezza e fluidità dei comandi, garantendo la simultaneità dei movimenti anche in fase di traslazione. Ottimale la distribuzione delle masse e il design del midi-escavatore che si traducono in una migliorata capacità di strappo nonché in una maggiore stabilità.

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MACCHINE CANTIERI 5.0

Da qui ne derivano logicamente un’alta produttività anche in contesti difficili.

I NUOVI VIO Yanmar rinnova completamente la propria gamma di miniescavatori ViO con 4 nuovi modelli da 2,5 a 3,6 t. I nuovi ViO26-6,ViO27-6,ViO33-6 e ViO38-6 sono vere macchine girosagoma: il loro contrappeso standard e la parte anteriore della torretta non superano la larghezza dei cingoli, mentre il raggio di rotazione molto ridotto consente agli operatori di lavorare in spazi strettissimi, là dove le macchine convenzionali non potrebbero muoversi. Dimensioni compatte non si traducono però in scomodità: seguendo il concetto di Universal Design il nuovo design della cabina migliora il comfort e la sicurezza dell’operatore. Grazie alla disposizione ideale, le leve di comando ed i joystick sono inseriti in modo più ergonomico per essere facilmente accessibili ed effettuare movimenti di grande precisione;


VIO33: FAST SPECH Peso operativo (cingoli in gomma) Peso di trasporto (cingoli in gomma) Profondità massima di scavo, lama abbassata Altezza di scarico Raggio di rotazione posteriore Motore Potenza lorda Forza di penetrazione (braccio) Forza di strappo (benna) Velocità di traslazione Dimensioni fuori tutto (L/l/h):

inoltre le nuove cabine offrono uno spazio superiore per le gambe dell’operatore. I nuovi ViO27-6,ViO33-6 e ViO38-6 sono equipaggiati con circuiti idraulici ViPPS (ViO Progressive 3-Pump System). Questo sistema idraulico è caratterizzato essenzialmente dall’utilizzo di quattro pompe idrauliche, di due pompe a cilindrata variabile e di due pompe a ingranaggi (di cui una per i joystick). Per completare il sistema, Yanmar utilizza un distributore basato sul principio ViPPS che accumula la portata delle varie pompe per ottenere la combinazione ottimale in termini di velocità, potenza, fluidità ed equilibrio in modo da consentire la realizzazione fluida e simultanea di tutte le operazioni, anche durante la traslazione.

3.155 kg (tettuccio) / 3.275 kg (cabina) 3.080 kg (tettuccio) / 3.200 kg (cabina) 2.950 mm / 3.190 mm (con braccio lungo) 3.160 mm / 3.300 mm (con braccio lungo) 775 mm Yanmar Diesel 3TNV88-ESBV 18,9 kW 16,1 kN 29,9 kN 2,8 - 4,5 km/h 4.870 mm / 1.550 mm / 2.460 mm

In più il modello ViO26-6 è dotato di un sistema idraulico Flow Sharing composto da una pompa a pistoni con portata variabile e da un distributore a compensazione di pressione. Ogni sezione del distributore dispone di un equilibrio di pressione che garantisce un flusso proporzionale alla richiesta dell’operatore ed alla MACCHINE CANTIERI 5.0

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CoverStory YANMAR CEE portata istantanea disponibile: quando si eseguono manovre contemporanee che richiedono più portata, ogni movimento è ridotto in modo proporzionale per assicurare in ogni caso la contemporaneità dei movimenti.

VIO27: FAST SPECH Peso operativo (cingoli in gomma) Peso di trasporto (cingoli in gomma) Profondità massima di scavo, lama abbassata Altezza di scarico Raggio di rotazione posteriore Motore Potenza lorda Forza di penetrazione (braccio) Forza di strappo (benna) Velocità di traslazione Dimensioni fuori tutto (L/l/h):

LE ALTRE NOVITÀ Chiudiamo con un cenno doveroso alle altre novità che Yanmar CEE presenterà ad Intermat, lasciando ai prossimi numeri il compito dell’approfondimento. Restando in tema di escavatori,Yanmar introdurrà 3 nuovi escavatori gommati: i modelli B75W (7.400 kg), B95W (9.300 kg) e B110W (11.000 kg) mossi da propulsori EU Stage IV/EPA Tier 4 Final. Questi nuovi escavatori consentono di adattare molte

2.640 kg (tettuccio) / 2.745 kg (cabina) 2.565 kg (tettuccio) / 2.670 kg (cabina) 2.690 mm / 2.940 mm (con braccio lungo) 2.830 mm / 2.990 mm (con braccio lungo) 750 mm Yanmar Diesel 3TNV76-NBVA1 15,8 kW 14,4 kN / 12,7 kN (con braccio lungo) 23,1 kN 2,8 - 4,5 km/h 4.490 mm / 1.500 mm / 2.530 mm

delle loro funzioni alle abitudini del conducente ed al tipo di cantiere. Per questo, il loro utilizzo risulta più efficace e produttivo. Quattro nuovi modelli in arrivo anche per le pale caricatrici:V80, V70S (con telaio anteriore rotante),V100 e V120. Macchine che si trovano a proprio agio in diversi scenari operativi, dal giardinaggio all’agricoltura, dai cantieri di costruzione a quelli stradali, dal settore industriale per la movimentazione di materiali alla gestione logistica dei magazzini edili grazie a motori di ultima generazione e allo sterzo articolato con angolo di sterzata di 40 gradi che consente l’uso di queste pale anche in contesti difficili. Chiude la carrellata il nuovo dumper cingolato C30R-3 che in relazione alla sua classe di appartenenza offre dimensioni davvero compatte. Con una larghezza totale di 1,5 metri, il C30R-3 offre la massima efficienza anche in aree estremamente ristrette, mentre la lunghezza totale di 3,28 metri (con cassone standard) o di 3,64 metri (con cassone orientabile) non ostacola la facilità di manovra grazie alla funzione di controrotazione che permette al C30R-3 una rotazione a 360° attorno al proprio asse. ❑

UN OCCHIO ALLE MACCHINE A Intermat Yanmar presenta anche il suo nuovo servizio SmartAssist Remote, un concentrato d’informazioni relative alle macchine al lavoro per una maggiore produttività ed efficacia. Questo strumento offre un controllo costante

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MACCHINE CANTIERI 5.0

dei mezzi avvalendosi della tecnologia telematica di ultima generazione. SmartAssist Remote trasmette informazioni dettagliate in tempo reale sullo stato delle macchine e sul loro utilizzo. È possibile controllare in qualsiasi

momento l’ubicazione dei mezzi, la loro efficienza, il consumo e le esigenze di manutenzione. Questi dati possono essere controllati anche dal concessionario al fine di ottimizzare i costi e i tempi di manutenzione e i fermi macchina.

Oltre alla possibilità di consultare queste informazioni operative, è possibile scegliere di ricevere notifiche di avviso in caso di malfunzionamento o di operazioni inusuali condotte con le macchine.


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TESTIMONIANZE

(BOCKER)

CREUZA DE MÄ Molteplici vincoli operativi non mettono in difficoltà una gru cingolata Böcker RK 36/2400 all’opera a Genova per il ripristino di una linea ferroviaria 20

MACCHINE CANTIERI 5.0

nteramente interpretato in genovese, Creuza de mä è un capolavoro di Fabrizio De Andrè che, contro tutte le regole del mercato discografico dell’epoca (il disco è della metà degli anni Ottanta), scelse di realizzare un intero album in ligure, ritenuta una lingua “universale”, con parole provenienti dal greco, dall’arabo, dallo spagnolo, dal francese e via di questo passo. Una lingua eterogenea e malleabile, aggettivi (non ce ne vogliano gli amanti della mu-

I

sica per l’irriverente paragone) che si attagliano alla perfezione anche alla versatile e flessibile gru cingolata Böcker RK 36/2400. Proprio a Genova, e non poteva essere altrimenti, abbiamo visto all’opera questa macchina in un cantiere complesso, caratterizzato da molteplici vincoli operativi e che, per la stagione e l’area, ha dovuto fare i conti con situazioni atmosferiche variabili, con forti raffiche di vento e freddo alternate ad atmosfere decisamente primaverili. Nello specifico ci troviamo a ridosso


CARATTERISTICHE TECNICHE Modello Sbraccio Portata Peso Angolo massimo del braccio Lunghezza braccio estratto Braccio variabile idraulico Velocità del gancio Stabilizzazione Superficie stabilizzata su due lati Superficie stabilizzata su un lato Telaio Trasmissione Dimensioni veicolo

dell’area portuale di Prà, dove Ivecos sta operando sulla sede ferroviaria sopraelevata Prà-Borzoli (diramazione della linea Milano-GenovaVentimiglia) per rialzare di 40 cm il muretto paraghiaia, al fine di evitare la fuoriuscita del ballast sulla zona sottostante. L’operazione viene eseguita mediante la posa di particolari manufatti, denominati bilastre, da ancorare al muretto già esistente. Le bilastre vengono dapprima posizionate in un piccolo piazzale adiacente la sede ferroviaria e successivamente movimentate utilizzando una gru cingolata Böcker RK 36/2400, appositamente noleggiata da M.E.TA. La macchina è adibita al carico dei manufatti sul treno che funge da

La macchina

Protagonista del cantiere di Genova una gru cingolata Böcker RK 36/2400 La Böcker RK 36/2400 è una gru poliedrica e compatta che assicura una trazione particolarmente affidabile, la massima aderenza e una distribuzione uniforme della pressione a terra su qualsiasi superficie, compreso ghiaia, sabbia, prati morbidi e bagnati. Grazie a un potente motore diesel offre una buona riserva di potenza in ogni

situazione operativa. Mentre, per un funzionamento silenzioso e senza emissioni, la gru Böcker può essere equipaggiata con un motore elettrico trifase, che presenta le stesse caratteristiche del motore diesel e, quindi, garantisce le medesime prestazioni. Grazie alla navicella la macchina Böcker consente l’utilizzo come piattaforma

aerea, una poliedricità che beneficia della funzione di autolivellamento con sistema Easy-Lock. La macchina è equipaggiata con radiocomando e beneficia della stabilizzazione Multiflex con livellamento automatico. Due le velocità di avanzamento: micrometrico (2,4 km/h) e rapido (4,5 km/h). La portata raggiunge i 2.400 kg.

Böcker RK 36/2400 34 m (36 m opzionale) 1.500 kg (2.400 opzionale) 4.500 kg 85° 11,05 m (13,5 m con prolungamento) 0-165° 60 m/min Multiflex con livellamento automatico 5,4x5,4 m 7,2x3,6 m cingolato con 2 velocità 2,4 e 4,5 km/h motore diesel o motore elettrico trifase 8,44x2,11x2,82(h) m

mezzo di servizio per un ulteriore macchinario predisposto per la posa. Nel complesso Ivecos è stata incaricata della posa di circa 1.100 m di bilastre da 2,5 m ognuna. Ogni carico prevede la movimentazione e la posa di 90 bilastre. Durante la nostra visita (che si è svolta nel mese di marzo) abbiamo visto la gru Böcker operare con estrema disinvoltura e, in una pausa, abbiamo potuto avvicinare Ivo Perregrini, capo cantiere per Ivecos e operatore della Böcker RK 36/2400. Queste le sue parole: “la macchina è davvero buona. In questi giorni abbiamo lavorato con un vento sostenuto e anche con il ghiaccio e non ha mai dato alcun problema; è stabile, sicura e permette un posizionamento preciso anche in fase di scavallamento della linea elettrica. In questo cantiere abbiamo parecchie limitazioni per fili, parapetti MACCHINE CANTIERI 5.0

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TESTIMONIANZE

L’impresa

manovre per ogni tiro. In ogni caso le manovre simultanee sono molto fluide, non c’è uno stacco deciso all’abbandono del joy-stick del radiocomando, che è molto comodo e funzionale. Rispetto a un classico telescopico ha prestazioni superiori a livello di sbraccio, di flessibilità (può scavallare) e anche di portata. Inoltre offre anche la possibilità di essere utilizzata come piattaforma aerea”. ❑

Ivecos - di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso - è un’azienda attiva nei lavori speciali per il consolidamento dei terreni, la stabilizzazione dei pendii e delle pareti rocciose, i lavori in galleria, le fondazioni profonde, eccetera. Affermata a livello nazionale e internazionale, è certificata secondo il sistema di qualificazione SQ 011 “Sistema di qualificazione delle imprese per l’esecuzione di lavori di opere civili su linee in esercizio”, requisito cogente per la partecipazione ad appalti per l’esecuzione di lavori di opere civili alla sede ferroviaria e in gallerie gestite da RFI S.p.A.

Da sinistra: Massimo Vicentini, di M.E.TA.; Daniele Tommasin, Direttore commerciale di Böcker Italia; Ivo Perregrini capo cantiere, Riccardo Laveder capo area per la Liguria e Nicola Tonin, tecnico di cantiere di Ivecos

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MACCHINE CANTIERI 5.0

e altezze, di conseguenza il lavoro prevede il corretto posizionamento della macchina e poi, dato che salita e discesa sono molto veloci, tutto procede in modo molto rapido.Apro la macchina a misura e vado quasi in automatico senza necessità di grandi

“Apro la macchina a misura e vado quasi in automatico senza necessità di grandi manovre per ogni tiro”. Ivo Perregrini, capo cantiere per Ivecos e operatore della Böcker RK 36/2400

Via Adige, 7 – 37060 Pradelle di Nogarole Rocca (VR) Tel. 045 8780399 Fax 045 8780420 Mail info@boecker.it http://boecker-group.com



REPORTTECNICO

CONTROLS

TUTTI I TEST POSSIBILI na vera e propria parata di sistemi quella che attende il visitatore dello stand CONTROLS a Parigi, in occasione di Intermat. A partire da ACE EmS, un Edometro Automatico Elettromeccanico Computerizzato che prevede un completamento automatico del test di consolidamento controllato da PC con consolidamento incrementale di carico edometrico programmabile dall'utente o prove di rigonfiamento. In definitiva prevede incrementi precisi del carico verticale (stress), fornendo risultati affidabili in modo facile e pratico. A fargli compagnia SHEARMATIC EmS, una macchina automatica indipendente con tecnologia EmS per le prove di taglio Diretto/Residuo, che può anche svolgere prove automatiche di consolidazione edometrica mediante l’ausilio degli accessori dedicati, e HYDROMATIC EmS, la soluzione ideale per il controllo della pressione d’acqua

U

Nuova tecnologia EmS

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e della variazione di volume. Comandato da un display a colori touch screen, montato su un supporto ergonomico versatile, HYDROMATIC EmS è perfetto per l’esecuzione di prove triassiali. Passando alle pavimentazioni stradali, in tale ambito CONTROLS offre la più ampia e unica gamma di Sistemi avanzati per prove proposte da IPC Global

La nuova gamma di attrezzature automatiche Wykeham Farrance rende alcuni avanzati sistemi di prova per le terre estremamente

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accessibili, non solo dal punto di vista economico, ma anche qualitativo e di precisione. Adottando la più recente

tecnologia EmS (Electromechanical Servoactuation), il motto di questo nuovo range è: Attrezzature Automatiche per le terre adatte a tutti.

e CONTROLS Group, unite per offrire attrezzature di prova superiori e servizi ad alto livello. I sistemi illustrati includono gli esclusivi nuovi Compattatori elettromeccanici Giratori Galileo e Galileo Research, che rappresentano la vera rivoluzione dei Compattatori Giratori nel mondo. Progettati per una alta precisione di prova, ripetibilità, sicurezza ed efficienza, entrambi i modelli utilizzano controlli


50 ANNI DI CONTROLS GROUP E 25 di CONTROLS France Nel 2018 CONTROLS Group e CONTROLS France festeggieranno rispettivamente i 50 e 25 anni di storia. Un giusto motivo per festeggiare, visto che non molte aziende possono vantare 50 anni di leadership nel mondo delle prove sulle costruzioni.

In senso orario, da sinistra: il nuovo compattatore elettromeccanico giratorio Galileo Research, la nuova Automax 2000 kN e il penetrometro automatico Pivot. Nella pagina a fianco un modello di ACE EmS, edometro automatico elettromeccanico computerizzato

in anello chiuso e il brevetto Orbital motion per la compattazione dei campioni con un livello di rigidezza e una stabilità dell’angolo che superano di gran lunga quanto previsto dalle norme AASHTO T312,ASTM D6925, D7115 e EN 12697-31. Insieme a Galileo vi saranno anche il sistema PAV (Pressure AgeingVessel), sviluppato per simulare l’invecchiamento del conglomerato bituminoso dopo 5-10 anni di utilizzo. Il

PAV IPC Global è certificato CE e ASME e il suo software permette di vedere in tempo reale la temperatura e la pressione su un display 6” touch screen. Palla-anello Automatico, invece, è un’attrezzatura automatica di prova controllata da un microprocessore avanzato per determinare il punto di rammollimento del bitume,

che utilizza acqua o glicerina come fluido di riscaldamento, mentre PIVOT (Penetrometro Automatico) è uno strumento automatico e compatto che con l’utilizzo delle ultime tecnologie e gli strumenti di programmazione determina la durezza dei materiali. Immancabili i sistemi di prova per calcestruzzo. In esposizione verrà presentata una macchina di compressione Automax 2000 kN di capacità, caratterizzata da un telaio a quattro colonne saldate ad alta rigidità conforme alle normative EN e dal sistema di controllo automatico Automax. Sarà presentata anche la nuova macchina per prove Universali UTM da 25 kN su cui è implementata la sofisticata tecnologia EmS (Electromechanical Servoactuation). Una soluzione realmente universale in grado di soddisfare un’ampia gamma di test quali compressione, trazione, flessione, trazione indiretta e prove cicliche su vari materiali da costruzione. Nonostante le generose dimensioni della camera di prova, il robusto telaio garantisce un’elevata rigidezza del sistema, rendendolo la scelta ideale anche per test su calcestruzzi fibrorinforzati (FRC). ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

DEUTZ

DA ROSSI A VERDI a Parigi il primo propulsore industriale ibrido Deutz per applicazioni off-highway. Solo un prototipo per il momento, ma con tutte le carte in regola per approdare in tempi brevi sul mercato. Più che di “propulsore” anche in tale settore si dovrebbe quindi cominciare a parlare di “power unit” visto che il prototipo, inserito nella futura gamma E-Deutz, è stato concepito accoppiando un motore diesel TCD

D

Generatori ibridi

La strategia di elettrificazioni messa in atto da Deutz con l’obiettivo nel breve periodo di ampliare la propria

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MACCHINE CANTIERI 5.0

2.9 a un motore elettrico da 55 kW di potenza. Punto forte dell’architettura dell’unità la modularità dell’accoppiamento a livello di sistemi di potenza. Permette di raggiungere la migliore efficienza di funzionamento possibile a seconda delle applicazioni. Le prestazioni finali vedono una potenza massima di 110 kW, circa 150 CV, 55 dei quali forniti dal motore diesel e 55 dal motore elettrico che opera sostenuto da un pacco batterie

offerta propulsiva associando ai motori tradizionali unità ibride identificate sotto il marchio “E-Deutz” coinvolge anche il segmento della power generation e permetterà al gruppo tedesco di offrire varie combinazioni di motori e generatori/motori elettrici al fine di ottimizzare l’efficienza dei sistemi propulsivi

in relazione alle specifiche applicazioni. Alcune soluzioni dedicate proprio a tale settore sono state esposte in occasione dell’ultima edizione del Middle East Electricity. DPS Hybrid il nome dei nuovi generatori ibridi che si affiancano alla gamma tradizionale DPS, sigla il cui acronimo Deutz

agli ioni di litio da 40 kWh di capacità e 400V. La connessione tra i sistemi è gestita da una frizione di disaccoppiamento inserita nella trasmissione che permette di disconnettere l’unità diesel da quella elettrica per permettere a quest’ultima di operare in autonomia quando necessario. L’elevato contributo prestazionale della parte elettrica ha permesso un ridimensionamento del motore endotermico rispetto a unità tradizionali di pari

Power Solutions identifica i prodotti dedicati alla produzione di energia. La presenza di un sistema di potenza

ibrido permette di incrementare, secondo quanto dichiarato dai tecnici Deutz, l’efficienza finale dei sistemi, grazie alla possibilità di recuperare l’energia prodotta in eccesso dal motore accumulandola all’interno di un pacco


potenza con conseguenti benefici in termini di consumi. Sia durante il funzionamento continuo sia durante l’operatività a intermittenza grazie alla possibilità di attuare strategie di stop&start.A queste si affiancherà poi la possibilità di far funzionare anche le prese di forza in modalità esclusivamente elettrica. Fra i plus funzionali del gruppo anche la sua elevata flessibilità progettuale, nel senso che layout e prestazioni possono essere variate in funzione del tipo di applicazione cui la singola unità deve far fronte ottimizzando di conseguenza

batterie. Energia che può poi essere utilizzata per fornire un boost di potenza al motore, per esempio in avvio o nei transitori, oppure essere fornita direttamente alla rete lasciando inattiva l’unità endotermica, fino a un massimo di 24 ore. Secondo Deutz l’efficienza

pendono dal tipo di applicazione e, nel migliore dei casi, anche in meno di un anno. Il prototipo ibrido sarà presentato a Parigi in occasione di Intermat, evento che terrà anche a battesimo nuovi motori che debutteranno nel 2019 ampliando la gamma della Casa tedesca nelle alte potenze. Si parla di quattro diesel, il più piccolo dei quali sarà un TCD 9.0, quattro cilindri in linea da nove litri di cubatura. A seguire i TCD12.0, TCD 13.5 e TCD 18 che vedranno architetture a sei cilindri in linea da 12 a 18 litri coprendo un range di potenze tra i 400 e gli 850 CV circa. Allo stand infine anche le versioni gpl dei motori TCD 2.2 e TCD 2.9 siglate G 2.2 e G 2.9. ❑

l’efficienza finale della macchina su cui è installata. Unico neo della nuova tecnologia i costi. La presenza di un numero maggiore di componenti e, in particolare, del pacco batterie, rende l’ibrido più costoso rispetto a un’unità tradizionale. Deutz però assicura che l’abbattimento dei consumi permette di recuperare l’investimento iniziale in tempi ragionevoli che di-

dei nuovi generatori assicurerebbe una riduzione massima del 65% in termini di consumi. Dato che però non è stato corredato di dettagli circa i cicli operativi che il generatore dovrebbe seguire per arrivare a ridurre di oltre la metà i consumi di carburante, né se il risparmio è

raggiunto anche con l’ausilio del kit di pannelli solari fornito nella relativa variante messa a punto da Deutz per applicazioni in Paesi caratterizzati da un elevato irragiamento solare. A Dubai in occasione del MEE sono stati esposti due delle unità della gamma ibrida messa a punto da Deutz. Il

DPS 20 Hybrid e il “DPS 250 Hybrid, rispettivamente da 20 e 200 kVA di potenza. Entrambe le unità sono proposte con raffreddamento a olio o ad aria con la prima sviluppata sulla base di un 3 cilindri da 2,33 litri di cubatura e la seconda basata su un sei cilindri da 7,146 litri. MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

20 DUMPER IN UNA

sola volta

DOOSAN

COLPO GROSSO A

Parigi, in occasione di Intermat, Doosan festeggia i 40 anni di attività. E lo fa in grande stile, celebrando anche la 400.000esima macchina venduta da quando la società ha iniziato a operare nel mercato delle attrezzature da costruzione. A queste celebrazioni si affiancherà la presentazione di numerosi nuovi sviluppi nella gamma degli escavatori Doosan. Il primo di questi sarà sull’escavatore cingolato top di gamma DX530LC-5 da 52 t, che nel prossimo futuro incorporerà per la prima volta l’innovativa tecnologia D-Ecopower di Doosan. Precedentemente disponibile solo sul modello DX380LC-5, il sistema D-Ecopower sarà disponibile sia sul DX530LC-5 che sul modello immediatamente successivo della gamma, il DX490LC-5 da 50 t e offrirà agli operatori un aumento della produttività e del risparmio di carburante, insieme a comandi più dolci. Diverse sono poi le innovazioni offerte dalle Doosan Smart Solutions che saranno presentate in anteprima a Intermat. Per soddisfare la crescente domanda di sistemi di livellamento assistito, tutti gli escavatori cingolati Doosan

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MACCHINE CANTIERI 5.0

saranno presto predisposti per Trimble e incorporeranno sistemi per il livellamento 3D come opzione, nonché l’ultima versione aggiornata del sistema wireless per il monitoraggio flotte e la gestione delle macchine DoosanConnect. Un altro sviluppo presentato da Doosan Smart Solutions è la disponibilità dei sistemi di gestione di inclinazione e rotazione con joystick SVAB montati in fabbrica per gli escavatori Doosan. A Intermat, il sistema SVAB di Doosan verrà mostrato su un escavatore gommato DX165W-5 nell’area esterna,

Hæhre & Isachsen Maskinutleie AS, una delle più grandi società norvegesi di noleggio macchine, ha acquistato 20 nuovi dumper articolati (ADT) Doosan DA40 Stage IV/Tier 4 Final da Rosendal Maskin AS, concessionaria Doosan per la Norvegia, con sede ad Askim. I dumper Doosan sono stati scelti dopo un’attenta analisi comparativa dei diversi Costruttori di ADT sul mercato, condotta da Hæhre & Isachsen Maskinutleie AS. Hæhre è un cliente consolidato dei dumper articolati Doosan/Moxy, ma nel suo parco macchine ha sempre avuto anche altri marchi; il gruppo è cresciuto molto rapidamente negli ultimi anni e ora può contare su una flotta di autocarri a cassone ribaltabile forte di oltre 100 macchine tra dumper articolati, dumper rigidi, dumper piccoli e dumper cingolati.

equipaggiato con un Tilt-Rotator Steelwrist, fornitore di preferenza per gli escavatori Doosan. Doosan offre anche nuove opzioni con installazione in fabbrica per freno di scavo e sterzo elettrico. Altre novità recentemente lanciate includono un nuovo braccio articolato per l’escavatore cingolato DX160LC-5 High Track che offre un diagramma di lavoro più ampio e una maggiore praticità nel lavoro in applicazioni difficili. Per la prima volta esposta anche la gamma di miniescavatori. A rappresentarla il DX19, uno dei tre modelli recentemente aggiunti, insieme ai nuovi modelli DX10Z e DX17Z lanciati nel 2017, che compongono in parte la gamma di nove miniescavatori Doosan da 1,1 a 8,6 t. ❑



REPORTTECNICO

FASSI

POKERISSIMO A INTERMAT l prossimo Intermat sarà il palcoscenico per un pokerissimo difficile da imitare. Sono cinque, infatti, gli assi calati dalla manifestazione francese. Prima di tutto la location: Parigi, una delle città più belle e affascinanti del

I

L'Opinione

30

mondo. In secondo luogo il tema della fiera: l'edilizia, uno dei principali motori della trasformazione dei territori in termini economici, sociali e ambientali. Infine i tre assi sfoderati dal Gruppo Fassi: Fassi Gru, Marrel e Jekko. Nello stand E5-

“Questa edizione di Intermat cade in un periodo particolarmente favorevole per il mercato delle costruzioni e delle infrastrutture francese

MACCHINE CANTIERI 5.0

che lo scorso anno ha fatto registrare un incremento del 27,5% rispetto al 2016. Fassi France è stata protagonista di questa espansione, con una quota di mercato

attestatasi al 21,5%. Un trend positivo che siamo fiduciosi di confermare anche nel biennio 2018-2019. La nostra partecipazione ad Intermat assume quindi un aspetto

strategico molto importante, perché è la prima volta che Fassi France, Marrel e Jekko espongono insieme nello stesso stand, un segnale per la nostra rete, ma


M-026 nell’area esterna, Fassi France esporrà, su un’area di 400 mq, un'attenta selezione di attrezzature per il sollevamento. Per la gamma media di Fassi Gru saranno presenti i modelli Fassi F185A.2.22 xe-dynamic in una speciale configurazione per le costruzioni, da 18,2 tm e sbraccio massimo idraulico di 22,55 m con jib; e Fassi F255A.2.25 xe-dynamic da 23 tm e sbraccio da 22,70 m con jib. Due anche i modelli per gli impieghi più gravosi: Fassi F455A.2.26 e-dynamic e Fassi F820RA.2.27 xhe-dynamic. La prima è una macchina che si contraddistingue per una capacità di sollevamento di 43,4 tm e uno sbraccio idraulico da 28,65 m con jib. La seconda, a rotazione continua su ralla, prevede una portata di 80 tm e uno sbraccio di oltre 30 m sempre con il jib. Notevole la dotazione elettronica/idraulica di quest'ultima macchina che contempla: sistema di controllo integrale IMC, unità di controllo FX900, distributore idraulico digitale D900, unità di comando radio RCH/RCS, controllo della dinamica ADC, touchscreen display FX 901 e flow sharing. Per quanto concerne Marrel largo a due impianti a gancio per scarrabili: l’Ampliroll AL20 PA e l’Ampliroll AL24, entrambi da 26 a 32 t. Tra gli elementi distintivi segnaliamo il bloccaggio del corpo idraulico posteriore, il blocco meccanico automatico per fermare il braccio principale e il telaio basculante in modalità ribaltabile, il controllo pneumatico in cabina, il gancio montato su perno per una facile

anche l’opportunità di mostrare la forza del Gruppo Fassi. Intermat è la sede ideale di questa partecipazione”. Roger Boutonnet, presidente di Fassi France.

sostituzione, il telaio ausiliario preforato, il telaio inclinabile libero che funge da alimentazione del moltiplicatore, il dashpot integrato nei cilindri principali. Torniamo alle gru con il marchio Jekko, che andrà a esporre la mini gru telescopica cingolata SPX424 con stabilizzatori e la gru cingolata articolata JF40. La prima è un'attrezzatura facilmente trasportabile e manovrabile, che non richiede lunghi tempi di set-up e si propone come un pratico sistema di sollevamento a forte risparmio di tempo pur garantendo elevati livelli di sicurezza e capacità di sollevamento. Tra le sue

caratteristiche principali il motore Kubota da 20 hp e l'unità elettrica trifase, l'estensione del braccio da 2,6 a 8,5 m, la rotazione di 360° e un peso massimo al gancio di 2.400 kg a fronte di un peso della macchina di 2.230 kg. La gru cingolata articolata JF40 propone invece l’allestimento di una gru articolata su un cingolato semovente e rappresenta il futuro delle gru cingolate. Con un peso massimo al gancio di 2.500 kg, offre un'estensione del braccio di 6,8 m e una rotazione di 330°. Unità di alimentazione il motore termico Yamaha da 10,4 hp e il motore elettrico monofase. Il peso della JF40 è di soli 1.500 kg. Infine, sempre per Jekko, largo al nuovo Multi-Loader JML25, una piattaforma In rapida successione l'elenco di trasporto cingolata e delle gru esposte dal Gruppo Fassi a Intermat: autolivellante che, con Fassi F185A.2.22 xe-dynamic motore a batteria ed Fassi F255A.2.25 xe-dynamic elettrico, assicura un peFassi F455A.2.26 e-dynamic so massimo di trasporto Fassi F820RA.2.27 xhe-dynamic di 2.500 kg. Jekko SPX424 In conclusione, se InterJekko JF40 Jekko JML25 mat è un punto di riferimento nel mercato europeo dell'edilizia, che ha fatto dell’innovazione e delle nuove tecnologie uno degli assi di sviluppo dell’edizione 2018, il Gruppo Fassi, con la sua articolata proposta, saprà certo recitare il ruolo del protagonista su questo palcoscenico di assoluta rilevanza internazionale.❑

LE grù

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INTERMAT INTERM INTER MAT A PARIS-NORD VILLEPINTE – FRANCIA

E5 stand L002

INTERNATIONAL EXHIBITION FOR CONSTRUCTION AND INFRASTRUCTURE

23 - 28 APRILE 2018

UN NUOVO STANDARD DI COMPATTEZZA& DI MOBILITÀ Avere associato un tale livello di compattezza alla mobilità di un telaio a 4 ruote direttrici è semplicemente rivoluzionario.

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Innovazioni HELLA

La battaglia dei Lumen La si vince con serietà, professionalità e ricerca. Anche, e soprattutto, nel settore off road. Parola di Hella, società tra le più profonde conoscitrici della luce e delle sue applicazioni. DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI HELLA PHOTO GALLERY

P

er parlare della luce e della sua percezione Hella lavora su statistiche, test, su indagini approfondite che vanno a coinvolgere le migliori università e i più avanzati centri di ricerca clinici a livello mondiale. Studi ai quali si affiancano quelli relativi all’influenza sulla percezione visiva indotta dagli ambienti di lavoro e dalle relative condizioni climatiche. L’approccio progettuale di Hella per lo sviluppo dei fari parte infatti dalla percezione della luce che hanno i nostri sensori naturali, gli occhi, e si sviluppa analizzando tutti gli aspetti in gioco. Non ultimo il particolare ambiente MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni HELLA in cui vengono utilizzati i fari da lavoro e sempre tenendo presente come questi ultimi andrebbero “pilotati” in modo da adeguare le loro emissioni alle situazioni contingenti. L’IMPORTANZA DELL’OTTICA Analizzando la questione “illuminazione” in modo serio e approfondito, l’ottica è un aspetto fondamentale. Come parte integrante di un proiettore, l’ottica dirige la luce, di conseguenza la sua rilevanza da un punto di vista prestazionale è pari se non superiore a quella dei led. In termini pratici un led asservito da un’ottica corretta diventa un supporto operativo irrinunciabile per qualsiasi operatore. Proprio per questo Hella, da autentico partner globale, non fornisce solo i led lasciando ad altri il compito di realizzare le ottiche, ma propone gruppi completi le cui doti di qualità e affidabilità hanno inserito il marchio fra i leader nel settore automotive. Questa leadership si traduce in un vantaggio inestimabile, in quanto permette a Hella di operare a fianco dei più importanti costruttori del settore in termini di fornitura e di ricerca.Tale posizione avvantaggia la società non solo a livello di gruppi stradali - impianti realizzati nel rispetto delle leggi vigenti nei vari Paesi che, a livello prestazionale, vedono i maggiori produttori allineati alle prescrizioni omologative – ma soprattutto nel campo che più ci interessa: nei proiettori da lavoro, ambito in cui l’esordio

ShapeLine è una linea di prodotto ad alto valore aggiunto che permette a tutti i costruttori di utilizzare la tecnologia led senza affrontare spese diverse dall’acquisto dei gruppi, ma godendo di un’ampia possibilità di personalizzazione e caratterizzazione estetica delle proprie macchine. Una proposta innovativa che apre le porte della tecnologia led a tutti.

IL FUTURO È LED Cosa dobbiamo aspettarci a livello di proiettori luminosi per il prossimo futuro? Lo abbiamo chiesto all’ing. Tullio Candeloro, Responsabile Hella per il mercato Off Highway Italia “Da parte degli operatori”, afferma Candeloro, “c’è molto entusiasmo nei confronti dei led perché vengono visti quali componenti tecnologicamente avanzati. Di conseguenza l’intera macchina equipaggiata con fari a led gode di tale ritorno. A livello di costruttori l’entusiasmo è più contenuto, soprattutto a causa dei costi. Questi ultimi però si stanno riducendo, infatti i costruttori globali stanno già offrendo a prezzi contenuti i led in optional ai proiettori da lavoro tradizionali o o in sostituzione di quelli allo xenon. È quindi facile prevedere che nel prossimo futuro tutte le macchine da lavoro verranno equipaggiate, di serie, con fari da lavoro a led. Accanto ai led, anche l’elettronica sarà una componente importante. E in parte è già così: i nostri impianti sono dotati di un’elettronica attiva che gestisce i led equilibrandone potenza e temperature, ma presto la stessa tecnologia piloterà anche il colore della luce e, magari, la sua intensità e la distribuzione sull’asse di lavoro”.

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dei fari a led di alta potenza ha acuito quella che abbiamo definito la “guerra dei lumen”. I LUMEN NON SONO TUTTO I fari da lavoro off road in termini prestazionali sono condizionati da molteplici varianti che andrebbero esplicitate compiutamente; al contrario molte proposte attualmente sul mercato si limitano a esaltare esclusivamente una caratteristica: i Lumen, cioè la potenza massima illuminante. Queste proposte volutamente tralasciano elementi decisivi: se questa potenza sia più o meno continuativa, se illumina davvero dove serve e se lo fa in maniera corretta nei riguardi dell’occhio umano. Parlare solo di Lumen senza dare informazioni aggiunte non è corretto dal punto di vista tecnico, può essere fuorviante e non permette al cliente di valutare com-


IL FATTORE COLORE Tra i tanti parametri da considerare a proposito della qualità di un proiettore c’è anche il fattore colore. La luce che arriva sul bersaglio deve risultare poco affaticante per l’occhio e il più possibile simile a quella solare. La luce fredda, per esempio, è molto illuminante, ma l’occhio la recepisce come estranea e, alla lunga, ne soffre. Quella calda invece è molto più confortevole, ma illumina poco. Trovare la giusta via di mezzo non è agevole, in quanto entrano in gioco le sensazioni, le statistiche, indagini che solo i grandi costruttori come Hella possono approcciare per due ordini di motivi. Prima di tutto la ricerca costa e non tutti se la possono permettere, in secondo luogo un costruttore come Hella che opera in più settori è in grado di sfruttare sinergie e competenze allargate che le permettono di proporre al mercato soluzioni che nessun altro costruttore di impianti di illuminazione al momento può offrire.

piutamente la qualità di un proiettore. Perché un led con più lumen rispetto a un altro non è detto che faccia più luce dove serve. Allo stesso modo anche la misurazione dei lumen stessi non è priva di incognite. Infatti nessun led può operare sempre e solo in piena potenza, quindi, per dare un’informazione corretta al 100%, si dovrebbero dichiarare i lumen di esercizio continuativo, non quelli massimi. Inoltre, come accennato, la luce va gestita e se l’ottica di gestione non è ben strutturata le dissipazioni possono essere molto pesanti. L’IMPORTANZA DEI LUX Partendo da questa visione della luce e delle sue applicazioni in ambito cantieristico, Hella non fornisce mai valori di lumen teorici, ma comunica esclusivamente i valori misurati dopo almeno un’ora di funzionamento del faro.Va infatti ricordato come a faro freddo, cioè all’accensione, i lumen siano più elevati, e come vadano a fermarsi su valori più bassi a faro assestato. Ma come accennato, la quantità di luce prodotta da un faro (i Lumen) non è l’unico

dato di comparazione.Va infatti stabilito dove venga orientata la luce prodotta. È infatti fondamentale colpire il bersaglio e l’area circostante e non dissipare la luce dove non serve. Per valutare adeguatamente un faro da lavoro è quindi essenziale conoscere il suo valore in Lux, unità di illuminamento che misura la quantità di luce distribuita a terra su una superficie. Quest’ultima è però una grandezza difficile da misurare ed è profondamente condizionata dalle ottiche usate per diffondere la luce sorgente. Per questo motivo solo i costruttori di qualità come Hella – alla quale è riconosciuto un ruolo di leadership nella progettazione delle ottiche con qualsiasi tecnologia di luce: alogena, xenon, o led - possono affrontare l’argomento luce sotto tutti i punti di vista e proporre ai clienti soluzioni realmente efficaci. In molti casi, anche in presenza di meno Lumen, semplicemente riducendo le dispersioni della luce si darà all’operatore la percezione di molta più luce esattamente dove ne ha bisogno. Ma convincere un costruttore di macchine solo su basi teoriche è sempre molto difficile e per questo gli specialisti di Hella suggeri-

scono sempre di testare i fari da lavoro in situazioni reali e nella configurazione il più vicino possibile a quella prevista per ogni applicazione. Il tutto senza dimenticare gli altri parametri che per un faro da cantiere sono fondamentali e che incidono non solo sulla performance, ma più in generale sulla qualità e sul ciclo vita del prodotto. Elementi importanti quali le omologazioni, la tenuta, la resistenza alle aggressioni, la compatibilità elettromagnetica, la gestione delle temperature, o l’elettronica attiva. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

HOVAL

IL FUTURO È (GIÀ) PRESENTE

a sempre innamorata della tecnologia, una qualità che rientra tra i pilastri della sua filosofia aziendale, Hoval già da tempo sta procedendo lungo la strada della creazione di soluzioni smart, con l’obiettivo di connettere e semplificare, creando relazioni non solo tra l’uomo e l’impianto, ma anche tra l’impianto e l’ambiente in cui si colloca. È nato così il concetto di Smart Heating, che Hoval inseri-

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Più vantaggi per tutti

La nuova unità VMC HomeVent di Hoval presenta una serie di

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sce in un ben più ampio contesto di Smart Habitat. Lo Smart Heating Hoval permette, infatti, di ottenere sempre più efficienza nella gestione dell’energia, trasformando il riscaldamento, inteso nell’accezione classica, da costo ad asset, facendo emergere molti vantaggi tangibili e nuove opportunità, anche di business. Del resto “benessere” e “ambiente” sono due parole chiave del core business Hoval. La digitalizzazione non ha

innovazioni e vantaggi tecnici che le hanno valso la selezione all’interno del Percorso Innovazione di MCE. La prima innovazione sta nel fatto che i 4 attacchi per aria esterna, aria di mandata, aria di estrazione e aria espulsa sono tutti

posizionati sulla parte alta delle nuove unità HomeVent comfort FRT. Questo significa che da adesso le unità potranno essere installate indifferentemente a parete o a pavimento. Ma Hoval non sarebbe Hoval se non offrisse di

più. Con una larghezza di soli 560 mm, le unità di VMC HomeVent comfort FRT si adattano perfettamente a un modulo d’arredamento standard costruito secondo le normative europee. Questo significa che non è più necessario un locale

tecnico, anche per il potente HomeVent comfort FRT (451): confrontandolo con il precedente HomeVent comfort FR (500), il quasi equivalente FRT (451) pesa oltre 90 kg in meno, attestandosi a soli 39 kg! Questo apparecchio non ha


fatto che dare un ulteriore impulso a ciò che Hoval storicamente possedeva già nel proprio DNA, aprendo le porte appunto allo Smart Habitat. Due sono i principi che muovono lo Smart Habitat Hoval: il concetto di predittività e quello di gestione centralizzata dei consumi. La predittività consente agli impianti Smart di autoregolarsi in base alle previsioni del tempo, con un sistema automatico che si aggiorna ogni tre ore. In questo modo si consuma esattamente quanto è necessario e si evitano inutili sprechi. Immediati e tangibili sono quindi i vantaggi: riduzione di anidride carbonica e di costi superflui. Se poi si applica il principio della predittività alla manutenzione, i vantaggi sono ancora più evidenti: la manutenzione predittiva è infatti più efficace rispetto a quella preventiva che, basandosi esclusivamente sulla base statistica degli interventi programmati eseguiti, risulta molto più esposta al rischio di imprevisti. Con un approccio di Predictive Analytics,

eguali sul mercato in termini di compattezza e leggerezza, l’utente è inoltre in grado di sostituire i filtri da solo. Un’ulteriore esclusiva Hoval è costituita dall’attenuatore acustico, che è realizzato come un box sopra l’unità

HomeVent comfort FRT verso il quale vengono indirizzati tutti i flussi d'aria. La nuova generazione di unità di VMC HomeVent comfort FRT è disponibile in tre diverse classi di portata: l’HomeVent comfort FRT 251

movimenta fino a 250 metricubi d’aria all’ora per case monofamiliari, il modello intermedio fino a 350 metricubi all'ora e il più potente, progettato per ventilare abitazioni molto ampie e edifici commerciali, fino a 450 metricubi all'ora. MACCHINE CANTIERI 5.0

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NON SOLO CONTESTI privati

REPORTTECNICO

e industriali

sulla base dei dati raccolti, monitorati e analizzati, l'intera filiera produttoreinstallatore e utilizzatore finale riesce invece ad avere un maggior controllo dell'impianto in tempo reale, in modo facile e intuitivo. Una catena di valore generata proprio dall'IoT. Le soluzioni Hoval di Smart Heating permettono quindi di ottenere non solo più efficienza nella gestione del riscaldamento e dell’energia, ma anche tanti altri vantaggi: riduzione dei consumi, contenimento delle emissioni e dei costi, miglioramento dell’efficienza, gestione tempestiva della manutenzione.Tutto questo, in città caratterizzate da elevatissimi tassi di inquinamento, significa impegnarsi per migliorare l’ambiente e ridurre consumi ed emissioni di anidride carbonica. Riqualificare le centrali termiche in chiave smart, grazie al principio della predittività Hoval, comporta vantaggi concreti e tangibili, che sono stati già riscontrati

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in numerosi interventi effettuati in condomini, aziende, pubbliche amministrazioni. In soldoni, però, quali sono le soluzioni offerte da Hoval? Innanzitutto il sistema di regolazione Hoval Top Tronic E che si accompagna all'Hoval Desk, al servizio H-Connect, piuttosto che il recente TTS, e al Top Tronic Supervisor, che hanno trasformato la tradizionale termoregolazione statica in termoregolazione dinamica, caratterizzata da un nuovo approccio predittivo. In particolare con il servizio Hoval Top Tronic Supervisor gli utenti (imprese edili, gestori di calore, amministratori di condomini, e così via) hanno a disposizione una piattaforma che consente loro di gestire in contemporanea numerosi impianti e dialogare direttamente con essi. È sufficiente digitare il proprio Login per accedere al sistema e visualizzare gli impianti sullo schermo del PC. ❑

L’Internet of Things applicato al settore del riscaldamento è un tema ormai ricorrente, ma generalmente si pensa a modelli di Smart City e Smart Grid applicati a grandi metropoli. Stupisce invece che tra i primi a capire le potenzialità e i vantaggi dello Smart Heating siano state piccole realtà come il Comune di Zanica, dove ha sede Casa Hoval, e quello di Turano Valvestino, in provincia di Brescia. Il DM 28/12/2012 ha dato attuazione al cosiddetto “Conto Termico”, un regime di sostegno specifico per interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e l’incremento dell’efficienza energetica. Inoltre il Conto Termico 2.0 prevede anche la trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero”, la sostituzione di sistemi per l’illuminazione convenzionali con sistemi efficienti di illuminazione e soprattutto l’installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici. Zanica, in provincia di Bergamo, è stato il primo Comune ad aver colto la sfida. Qui Hoval, dopo una fase di diagnosi energetica, ha proposto un intervento di riqualificazione di alcuni edifici, con la digitalizzazione della centrale termica: il risultato è un risparmio di 32.000 t di anidride carbonica all'anno e l’8% di risparmio extra sui costi energetici, che si traduce in 80.000 euro in 5 anni. Un intervento analogo è stato effettuato anche a Turano, nei locali della pubblica amministrazione, dove alla centrale termica preesistente è stato applicato il sistema di regolazione Hoval TopTronic E, con l'obiettivo di ottimizzare la gestione dell'impianto che alimenta cinque circuiti di riscaldamento all'interno dello stesso edificio: la scuola, l'ufficio postale, gli uffici del Comune, la mensa e la sala consiliare. Il sistema rende "smart" la caldaia mettendola in grado di capire come e quanto deve riscaldare, perché è in costante contatto con l'ambiente che la circonda e si adatta quindi alle necessità del momento. Non è più quindi un sistema statico, ma funziona appunto in modo dinamico.


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AZIENDE

IVECO

SOSTENERE L'AMBIENTE C

he Iveco sia fortemente impegnata nello sviluppo e nella diffusione di tecnologie alternative da applicare all'ambito dei trasporti è cosa nota. Cosa meno considerata, semmai, sono i costi che

I veicoli finanziabili

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tale impegno può avere. Costi che impattano, inevitabilmente, anche sui clienti. Ovviamente ogni imprenditore deve avere la lungimiranza di capire quale sia la giusta tecnologia da adottare in azienda per garantirle un

La gamma Iveco di veicoli commerciali per il trasporto a trazione alternativa a cui si applicano le condizioni di finanziamento agevolate comprende: - la gamma Daily

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Blue Power che offre la scelta tra tre tecnologie: Daily Electric, il veicolo a emissioni zero che consente di circolare nelle città con le restrizioni più rigorose;

futuro, ma spesso le tecnologie vincenti all'inizio hanno costi davvero proibitivi per poter essere adottate. Iveco sa che questo può essere un ostacolo per i propri clienti all'adozione di nuovi veicoli che favoriscano la transizione energetica verso un trasporto green e per questo ha deciso di collaborare con BNP Paribas Leasing Solutions per aiutare gli operatori del trasporto a rinnovare le proprie flotte con veicoli commer-

Daily Euro 6 RDE 2020 Ready, con tecnologia diesel di nuova generazione che anticipa di tre anni gli obiettivi ambientali per il 2020; Daily Hi-Matic Natural Power, il primo

veicolo commerciale leggero CNG con cambio automatico a 8 marce sul mercato; - l’Eurocargo Natural Power, ideale per le mission urbane grazie alle sue emissioni


BMW SCEGLIE

Iveco

Il costruttore tedesco BMW ha completato un progetto pilota in collaborazione con Iveco per testare i camion alimentati a Gas Naturale Liquefatto (LNG) nelle operazioni logistiche, utilizzando uno Stralis NP progettato per i trasporti a lungo raggio. Il test ha evidenziato che lo Stralis NP 400 alimentato a LNG è stato in grado di completare con facilità il viaggio di andata e ritorno di 530 km tra Steyr e Ratisbona, utilizzando il metano liquefatto di un solo serbatoio. Questo carburante alternativo offre la maggiore autonomia nel trasporto di merci pesanti: con la trazione elettrica, ad esempio, il viaggio di 530 km avrebbe richiesto diverse ricariche.

ciali maggiormente ecocompatibili. Grazie a questa collaborazione agli acquirenti di veicoli Iveco con tecnologia Natural Power, alimentati a metano (CNG), gas naturale liquefatto (LNG) e biometano, elettrici o dotati di avanzate tecnologie Euro 6 RDE 2020 Ready verranno concesse condizioni di finanziamento agevolate. “Iveco è impegnata da lungo tempo nel trasporto sostenibile. Da oltre 20 anni proponiamo tecnologie nel campo delle trazioni alternative alla scopo di offrire ai nostri clienti veicoli che consentano loro di essere maggiormente sostenibili senza compromettere la redditività” ha dichiarato Pierre Lahutte, Brand President di Iveco. “Con questi programmi di Green Finance compiamo un ulteriore passo in avanti, aiutando la transizione energetica dei nostri clienti che desiderano rendere le loro flotte maggiormente ecocompatibili. Questa iniziativa congiunta con BNP Pa-

incredibilmente basse e alla sua silenziosità, che lo rendono la soluzione ideale per le attività notturne e le consegne nelle aree a traffico limitato; lo Stralis NP 460, rappresentante di una

ribas Leasing Solutions dimostra cosa si può ottenere quando due protagonisti di settori diversi collaborano per una causa così importante.” L’offerta di finanziamento sarà disponibile in Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito attraverso i concessionari della rete Iveco con il marchio “Iveco Capital” di CNH Industrial Capital Europe, una società di finanziamento congiunta tra CNH Industrial e BNP Paribas Leasing Solutions, che collaborano dal 1997 per il finanziamento nel settore dei capital goods. “Nell’ambito del suo piano di sviluppo per il 2020, BNP Paribas ha indicato chiaramente la sua volontà di rafforzare il proprio impegno verso la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite” ha sottolineato Charlotte Dennery, CEO di BNP

Paribas Leasing Solutions. “In qualità di entità del Gruppo specializzato nel finanziamento delle attrezzature, BNP Paribas Leasing Solutions è un partner naturale per incoraggiare le aziende a promuovere attrezzature sostenibili.” ❑

gamma completa di mezzi pesanti a gas naturale (alimentati a CNG, LNG e biometano) con cambio automatizzato di ultima generazione, progettato per affrontare le missioni a lungo raggio. MACCHINE CANTIERI 5.0

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NUOVA NORMATIVA PRIVACY POLICY Il 25 maggio prossimo entrerà in vigore il nuovo regolamento generale europeo sulla protezione dei dati, General Data Protection Regulation (GDRP) che imporrà nuovi e più stringenti obblighi inerenti il trattamento e la gestione dei dati personali di abbonati, fornitori, clienti, consulenti, periti e, più in generale, di chiunque abbia a che fare con la Casa Editrice Orsa Maggiore International Srl. La normativa dovrà essere rispettata da tutte le organizzazioni produttive e/o commerciali dell’Unione Europea, e anche dalle organizzazioni produttive e/o commerciali con sede legale fuori dall’Unione ma che trattano dati personali di persone residenti nell’Unione Europea, indipendentemente dal luogo ove sono collocati i sistemi di archiviazione e di elaborazione dei dati. Il nuovo regolamento non riguarda la gestione dei dati personali effettuata per attività di sicurezza nazionale o di ordine pubblico e prevede che sia considerato un dato personale “qualunque informazione relativa a un individuo che sia collegata alla sua vita, sia privata, sia professionale, sia pubblica”. Sono quindi da considerare dati personali nomi, foto, indirizzi e-mail, dettagli bancari, interventi su siti web e social network e anche gli indirizzi IP del computer. Va inoltre precisato che il il regolamento disciplina solo il trattamento dei dati delle persone fisiche e imporrà la protezione degli archivi in cui si conservano le informazioni da accessi non autorizzati, mediante procedure interne adeguate e strumenti tecnologici atti a monitorare e prevenire accessi impropri.

Informativa sulla privacy aggiornata Ricevete Macchine Cantieri perché siete iscritti nel database degli invii o perché la vostra azienda intrattiene rapporti commerciali con la casa editrice Orsa Maggiore International Srl. I vostri dati saranno trattati nel rispetto della nuova normativa General Data Protection Regulation (GDRP) e la loro conservazione e archiviazione sarà eseguita nel rispetto della legge vigente. Il database della Casa Editrice è conservato su un server criptato e protetto da password. Il responsabile della gestione dei dati personali secondo la normativa General Data Protection Regulation (GDRP) per la casa editrice Orsa maggiore International Srl è Emanuela Pirola. Potrete chiedere in qualunque momento la modifica o la cancellazione totale o parziale dai vostri dati il nostro possesso mediante uno dei canali sotto riportati: Via e-mail scrivendo a: mc@macchinecantieri.com Via fax allo 039 2020976.


Innovazioni JCB

Il costruttore britannico lancia il suo primo miniescavatore completamente elettrico: il JCB 19C-1 E-TEC, a emissioni zero e supersilenzioso DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI JCB PHOTO GALLERY

I

l nostro titolo ha una paternità decisamente nobile. The Sound of Silence, una delle più famose canzoni del duo Simon & Garfunkel, è stato un vero inno degli anni Sessanta, una canzone che ha segnato un’epoca e che è entrata nel vissuto di più di una generazione. Denso di significati e completamente immersa nel clima dell’epoca, ma come tutti i capolavori assolutamente attuale, “The Sound of Silence” è un titolo perfetto anche per sintetizzare una delle qualità più spiccate del nuovo miniescavatore progettato e prodotto da JCB, il nuovo 19C-1 E-TEC elettrico, un vero e proprio campione di silenziosità. Ma non solo. IL PROGETTO Come tutti i progetti che hanno una marcia in più, il nuovo miniescavatore elettrico JCB 19C-1 E-TEC è stato sviluppato in assoluta segretezza presso il JCB’s World Headquarter in Staffordshire. In linea con la tendenza al progressivo abbattimento delle emissioni

UN PASSO AVANTI Le dichiarazioni di Lord Bamford e di Tim Burnhope testimoniano l’orgoglio di una società da sempre attenta all’innovazione e alle richieste di un mercato in continua evoluzione. “JCB”, ha dichiarato il suo Presidente, Lord Bamford “è da anni in prima linea nello sviluppo di macchine edili innovative e a basse emissioni. Con il lancio del primo miniescavatore

elettrico a marchio JCB intendiamo offrire ai nostri clienti una soluzione pratica e conveniente per applicazioni che richiedono silenziosità e zero emissioni inquinanti”. Sulla stessa lunghezza d’onda Tim Burnhope, JCB Chief Innovation and Growth Officer, che ha aggiunto: “sostituendo il tradizionale motore diesel con un’efficiente propulsione

elettrica a 48 V, alimentata da batterie di classe automotive di ultima generazione, JCB ancora una volta ha portato il mercato dei miniescavatori un passo avanti. Il JCB 19C-1 E-TEC offrirà alle imprese una soluzione a zero emissioni e basso impatto acustico, permettendo loro di lavorare in ambito urbano anche nelle ore notturne, all’interno di edifici e

persino in tunnel ferroviari senza necessità di installare costosi impianti di estrazione e ricambio dell’aria. Il JCB 19C-1 E-TEC apre ai miniescavatori JCB un nuovo futuro a emissioni zero”. MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni JCB

LE EMISSIONI ACUSTICHE DEL MINIESCAVATORE JCB 19C-1 E-TEC, SOTTO I 7DBA, RISULTANO CINQUE VOLTE INFERIORI RISPETTO A QUELLE DI UNA MACCHINA DI PARI CATEGORIA CON MOTORIZZAZIONE DIESEL dei controlli giornalieri ai livelli di liquido refrigerante e olio motore. Ma dicevamo del silenzio... Un altro importante vantaggio offerto dal mini JCB risiede nelle sue emissioni acustiche: sotto i 7dBA, risultano di ben cinque volte inferiori a quelle di una macchina di pari categoria con motorizzazione diesel. Ciò consentirà alle imprese di operare in ambiti urbani anche oltre i normali orari di lavoro senza recare disturbo ai residenti, così come di lavorare in ambienti sensibili dal punto di vista acustico, come in prossimità di ospedali e scuole. Il miniescavatore elettrico JCB 19C-1 E-TEC verrà lanciato ufficialmente nel corso del 2018. inquinanti, il JCB 19C-1 E-TEC a zero emissioni è stato pensato per consentire alle imprese edili di operare all’interno degli edifici e in contesti urbani particolarmente sensibili dal punto di vista dell’inquinamento, e a quelle del settore ferroviario di lavorare in galleria e nel sottosuolo senza la necessità di installare costosi impianti di ventilazione e

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di ricambio dell’aria. Per quanto riguarda le prestazioni di scavo, il nuovo miniescavatore offre performance di assoluto livello ed è in grado di affrontare un intero turno di lavoro con un ciclo di ricarica completo, risultando inoltre operativo in tempi molto più rapidi rispetto a una macchina con motore diesel. Infatti la nuova macchina JCB non necessita

L’EQUIPAGGIAMENTO TECNICO Se in uno dei nostri box potete vedere riassunte le caratteristiche salienti di questa nuova macchina, permetteteci di soffermarci su alcuni particolari meritevoli di qualche attenzione in più. Basato sulle specifiche del modello 19C-1 a ingombro posteriore con-


CARATTERISTICHE SALIENTI Le principali caratteristiche del nuovo miniescavatore 19C-1 E-TEC comprendono: • tre pacchi batterie agli ioni di litio con una capacità di 312Ah (15kWh); • un impianto idraulico load sensing standard per un’elevata forza di scavo; • un pratico caricabatterie a bordo con ingresso a 230V per un tempo di ricarica di sole 6 ore; • un caricabatterie opzionale a 110V; • un sofisticato sistema di gestione delle batterie che garantisce un’autonomia pari a un turno di lavoro completo; • un’opzione “fast charge” che garantisce una ricarica completa in solo 2,5 ore.

venzionale e lanciato a fine 2017, la variante elettrica sostituisce il motore diesel standard con un’unità elettrica e tre pacchi batterie di nuova generazione da 104AH, in grado di offrire una capacità di 312 Ah (15 kWh). Le batterie modulari utilizzano le più avanzate celle NMC agli ioni di litio, usate anche nel settore automotive, contenute in un solido

alloggiamento progettato per resistere alle impegnative condizioni di esercizio tipiche del settore construction. In combinazione con un moderno impianto elettrico a 48V, il motore elettrico ad alta efficienza eroga istantaneamente valori di coppia superiori a quelli del corrispondente motore diesel convenzionale. Mentre il collaudato impianto idraulico load sensing del 19C-1 E-TEC targato Bosch-Rexroth assicura le medesime prestazioni di scavo dell’equivalente modello convenzionale da 1,9 t. L’elevata efficienza di questa avanzata combinazione elettroidraulica si traduce in minori esigenze di raffreddamento. La presenza di un radiatore per l’olio idraulico di dimensioni contenute equipaggiato da una piccola ventola termostatica elettrica e l’assenza di radiatore per il raffreddamento del motore contribuiscono così a prolungare la vita utile delle batterie e a ridurre sensibilmente le emissioni acustiche. Il 19C-1 E-TEC utilizza il medesimo sottocarro e le stesse attrezzature di scavo della versione diesel, e offre una profondità di scavo di 2.576 mm con braccio e dipper da 1.100 mm. La macchina prevede un braccio a sezione scatolare con dipper, al cui interno sono alloggiate le linee idrauliche che risultano così efficacemente protette. I perni del braccio e della lama dozer utilizzano boccole grafitate che

consentono intervalli di ingrassaggio a 500 ore. A tale proposito va sottolineato come tutti i punti di ingrassaggio siano localizzati su uno dei lati della macchina in modo da ridurre i tempi di fermo; in assenza di olio motore, liquido refrigerante e carburante i controlli giornalieri sono quindi ridotti al minimo. Inizialmente il miniescavatore sarà disponibile in versione canopy con certificazione ROPS/TOPS e FOGS, disponibile su tutte le macchine del segmento mini e midi di nuova generazione. In quanto basato sulle specifiche premium del modello 19C-1, il nuovo miniescavatore è dotato di selettori proporzionali per il controllo delle funzioni ausiliarie e della traslazione laterale del braccio. Il modello premium dispone anche di selettori a membrana posizionati alla destra del posto guida per il controllo di tutte le funzionalità addizionali, mentre l’indicatore del livello di carburante è stato sostituito da un indicatore di carica di facile lettura. L’ALIMENTAZIONE Di serie la macchina è provvista di un pratico caricabatterie a bordo che permette una ricarica completa in sole sei ore utilizzando una normale presa a 230V. Inoltre, in via opzionale, è disponibile una versione a 110V utile in caso di cantieri privi di alimentazione elettrica a 230V. Con il lancio della macchina JCB offrirà anche un’opzione fast-charge, costituita da un’unità di ricarica heavy duty separata in grado di ricaricare completamente le batterie in 2,5 ore. Il sistema di alimentazione autonomo non richiede alcun collegamento elettrico o cavo durante il funzionamento della macchina. I pacchi batterie consentono un’autonomia di una giornata di lavoro in ciclo di lavoro standard, o di quattro ore nel caso di cicli di lavoro particolarmente impegnativi. Questo modello da 1,9 t può inoltre utilizzare un’ampia gamma di attrezzature, offrendo una piattaforma ideale per interventi di demolizione e ristrutturazione. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

JLG

TUTTE A CEMAT ran parata di macchine per JLG a Cemat. Allo stand del Costruttore americano saranno infatti esposte le principali macchine e attrezzature dedicate alla logistica e alla movimentazione. Tra queste spicca sicuramente il carrello 10MSPs, un commissionatore semovente con tecnologia Rise and Drive che garantisce maggiore efficienza, autonomia di movimento e sicurezza, doti che ne esaltano la versatilità e quindi ne ampliano le possibilità di applicazione nella movimentazione dei materiali. Con una larghezza di 0,83 m e un’altezza operativa di 5,05 m il 10MSPs offre 160 kg di capacità della piattaforma e 115 del pianale di appoggio. Altra stella dello stand JLG sarà sicuramente il 1932R, unità scelta a rappresentanza della nuova serie R, sollevatori a pantografo elettrici composta da altri due modelli (1532R e 4045R) e caratterizzata dalla semplicità dell’utilizzo e dalla compattezza delle dimensioni. In particolare con la sua altezza operativa di 7,8 m e una capacità della piattaforma di 230 kg, il 1932R è il modello intermedio, particolar mente adatto per il noleggio e ideale per tutti i siti di lavoro. Tutti i sollevatori della serie R comunque offrono convenienza, affidabilità ed efficienza, con meno componenti e vani girevoli verso l’esterno completamente

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LE altre in acciaio. Sono compatti e ideali per lavorare in spazi ristretti e sono equipaggiati con un nuovo caricabatterie che tiene costantemente aggiornati sullo stato delle batterie. Chiudiamo questa veloce carrellata con un accenno a un’altra importante gamma JLG, la Power Tower, composta da macchine ideate per operare a quote modeste e per eseguire interventi di manutenzione leggera. Le macchine Power Tower rappresentano un’alternativa sicura,

Allo stand JLG di Hannover saranno esposte le seguenti macchine: • 10MSP • T12E Plus della gamma Toucan • T8E • Pecolift • Ecolift • Nano SP Plus • Nano Push • E400 AJPn • 1932R

semplice ed efficace all’uso di scala e trabattelli. JLG ha articolato la gamma declinando varie soluzioni che vanno dai sollevatori semoventi e apparecchiature a movimentazione manuale alle serie EcoLift senza motore, rispettose dell’ambiente. Tutte sono caratterizzate dalla facilità di movimento e dalla loro idoneità ad operare all’interno di scuole, ospedali, teatri, uffici e altri luoghi sensibili o con poco spazio. Veloci, efficienti e facili da usare, si tratta di macchine assolutamente intuitive nell’uso, che non necessitano di alimentazione o ricariche. La loro movimentazione è totalmente manuale, sia per lo spostamento che per l’alzata. I modelli della gamma Power Tower sono Pecolift, con un’altezza di lavoro massima di 3,5 m; Ecolift che raggiunge i 4,2 m di altezza e Nano SP Plus, una piattaforma semovente compatta per le basse altezze con un’altezza di lavoro di 4,5 m e uno sbalzo di 1,0 m, ma comunque abbastanza leggera (540 kg) da poter essere usata su pavimentazioni rialzate o delicate. ❑


REPORTTECNICO

MEWA

IL DETTO VA KO Q

uale detto? Starete pensando... Risolviamo l’enigma. Un vecchio adagio recita “i panni sporchi si lavano in famiglia” e se già abbiamo qualche dubbio in ottica sociologica, le perplessità scompaiono totalmente in officina. In questo caso, infatti, i panni sporchi li ritira, lava e li restituisce Mewa. Inoltre c’è panno e panno. Ci sono panni più o meno assorbenti, o più o meno rapidi nel rimuovere lo sporco da macchinari, attrezzature o veicoli. Il panno eco-friendly Mewatex, oltre ad essere molto resistente e superassorbente, elimina velocemente grasso e sporcizia, e in più ha un cuore ecologico, che contribuisce alla tutela dell’ambiente. Ideale per l’industria, per le officine e per le tipografie, il panno Mewa-

A Noleggio

tex è inoltre riutilizzabile. Rispetto ai panni in carta o agli stracci in tessuto - che dopo essere stati utilizzati una volta, vengono gettati tra i rifiuti - i panni Mewa possono infatti essere lavati e riutilizzati fino a 50 volte. Del resto la sostenibilità ambientale e il principio del riutilizzo caratterizzano i panni Mewatex

Come accade per l’abbigliamento da lavoro, i panni Mewatex sono disponibili a noleggio, in FullService: Mewa li fornisce, li ritira sporchi, li lava, li

IN prova Volete toccare con mano la qualità dei panni e del servizio Mewa? Mewa offre la possibilità di testarla per almeno due mesi. Per informazioni, https://www. mewa.it/servizio/ servizio-di-testpanni-tecnici/

restituisce puliti e, se necessario, li sostituisce. In pratica Mewa non si limita a fornire il prodotto, ma viene incontro alle esigenze del cliente: il sistema di

fin dalla fase di produzione. I panni Mewa vengono infatti realizzati per il 50% da filati riciclati e durante la loro tessitura sono recuperate perfino le lanugini di cotone cadute a terra, per farne materiale isolante, da utilizzare per esempio nell’industria automobilistica. Anche nella fase di lavaggio vengono adottate tecnologie particolarmente evolute per ridurre al minimo il consumo di risorse, di energia, di acqua e di detergenti. ❑

gestione dei panni lo solleva infatti dall’onere della gestione, dello stoccaggio, del lavaggio, del trasporto in sicurezza e del rispetto delle normative

ambientali sullo smaltimento dei rifiuti. Mewa si occupa di tutto e il cliente ha la garanzia di avere sempre a portata di mano un panno pulito.

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REPORTTECNICO

QUANTE macchine

KOBELCO

ARRIVANO I GIGANTI ull'onda di un anno di crescita in Francia, e nel complesso in tutto il continente europeo, Kobelco Construction Machinery Europe si appresta a vivere il prossimo Intermat in grande stile, con uno stand (E6 C120 area esterna) affollato di macchine e tra le quali emergeranno alcuni modelli di assoluto interesse.Tra questi l'ibrido SK210HLC-10 Hybrid equipaggiato con un pacco batterie agli ioni di litio; l'ED160BR-5 Blade Runner, del quale abbiamo ampiamente parlato in uno dei nostri precedenti numeri; ma soprattutto le due macchine di maggiori dimensioni del costruttore nipponico: il versatile SK400DLC-10 Demolition Machine equipaggiato con il collaudato sistema Next ideale per i lavori di demolizione e che offre una soluzio-

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E i super compatti

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ne rapida e sicura per il montaggio/ smontaggio delle attrezzature, garantisce una manutenzione semplice e consente un facile trasporto; e il più grande escavatore Kobelco dedicato al movimento terra, l'SK500LC-10 (macchina del resto proposta anche in versione Demolition). Presentata al mercato europeo durante lo scorso Bauma, la Serie Next dopo 12 mesi di feedback da parte di dealer, operatori, imprese e, in concomitanza con un incremento della richiesta del mercato di macchine di grossa taglia per la demolizione, è pronta per ben figurare in tutto il vecchio continente. Nello specifico il Kobelco SK400DLC-10 è basato sulla struttura dell'SK350LC-10, presenta il medesimo motore turbo Sta-

Oltre le macchine di grandi dimensioni, ecco arrivare sui mercati europei i super compatti di Kobelco: stiamo parlando dei modelli SK08 e SK10SR-2

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ideali per lavorare dove lo spazio è praticamente inesistente. Nello specifico l'SK08 è un microescavatore da 1.035 kg che assicura prestazioni

Oltre ai mezzi protagonisti di queste pagine, a Intermat Kobelco esporrà le seguenti macchine: SK17SR-3 SK25SR-6 SK28SR-6 SK35SR-6 SK45SRX-6 SK75SR-3 Side Drain SK85MSR-3 Two-Piece Boom SK140SRLC-5 Side Drain SK210HLC-10 Hybrid SK260LC-10 Long Reach ED160BR-5 Blade Runner Kobelco CKE900G-2

ge IV (un'unità sei cilindri da 213 kW di potenza e 1.017 Nm di coppia) e le stesse soluzioni per quanto concerne l'impianto idraulico (due pompe a cilindrata variabile da 294 l/min di portata ciascuna e una pompa a ingranaggi). Arricchito con il sistema Next può affrontare molteplici applicazioni, inclusi i lavori di demolizione ad

quasi incredibili per una macchina di tali proporzioni, del resto realizzata con la rinomata qualità che il costruttore giapponese riserva a tutte le sue creazioni

per l'edilizia. L'SK08 è in grado di accedere attraverso passaggi di soli 700 mm, mentre i cingoli possono essere ulteriormente retratti a soli 680 mm. Il raggio di rotazione


alta quota, fino a un'altezza di quasi 25 m. La macchina, adeguatamente irrobustita, è quindi ideale per ben figurare nelle più severe opere di demolizione su edifici multipiano, ma anche per lavorare in profondità fino a oltre 6 m sotto il piano di campagna. Ovviamente Kobelco ha riposto una notevole attenzione nello sviluppo della cabina tutta comfort e sicurezza. Appositamente strutturato per affrontare i lavori di demolizione, il posto di lavoro dell'SK400DLC-10 è certificato FOPS II ed è inclinabile di 30° al fine di offrire la posizione più confortevole in ogni occasione. L'assenza di montanti consente una visuale perfetta verso l'alto, inoltre la cabina è dotata di un allarme anti-interferenze. Da segnalare la particolare stabilità della macchina che, a scanso di errori, è

è di 725 mm e lo sbalzo massimo di 305 mm. La conformazione del braccio consente di scavare in ogni posizione, anche filo muro, per una

equipaggiata con un ulteriore segnale di allarme che entra in azione nel caso in cui l'escavatore venisse spinto a lavorare oltre i limiti consentiti. La macchina è dotata di telecamera posteriore e sul lato destro, di sistema altoparlanti, di deflettore di oggetti in caduta e di luci a Led di lunga durata. Il gigante della produzione Kobelco, l'escavatore SK500LC-10 è invece una macchina da 50 t di peso operativo alimentata da un motore sei cilindri emissionato Stage IV, in grado di erogare 271 kW di potenza massima a 1.850 giri e 1.471 Nm di coppia massima già disponibili a 1.400 giri. L'impianto idraulico si affida a due pompe a cilindrata variabile che assicurano una portata di 370 l/min ognuna e sono coadiuvate da una pompa a ingranaggi da 63,5 l/min. La capacità della benna

profondità fino a 1.460 mm. Il motore eroga 7,7 kW. Di soli pochi chili superiore l'SK10SR-2, che si segnala per prestazioni leggermente più

va da 1,4 a 3,4 metri cubi. La forza di scavo si attesta sui 267 kN come standard, ma è incrementabile fino ai 292 kN con il sistema opzionale Power Boost. Da mettere in evidenza i consumi di carburante: rispetto alla versione precedente, utilizzando la modalità Eco-mode/S-mode, i tecnici Kobelco assicurano un risparmio attorno al 6%. Rispetto alla serie 9 sono stati migliorati anche il sistema di raffreddamento e molteplici aspetti inerenti l'ordinaria manutenzione. ❑

elevate rispetto al modello più piccolo prodotto dal costruttore nipponico. Una cosa è certa: i piccoli Kobelco sapranno farsi valere. MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

MAN

ALLE PORTE DEL PLATOONING

B Schenker, MAN Truck & Bus e Hochschule Fresenius stanno provando per la prima volta un'applicazione pratica del platooning nel settore della logistica. Il 13 febbraio, presso la sede di Monaco di Baviera, MAN ha consegnato a DB Schenker i veicoli per la fase di test. A nome del gruppo logistico di Essen, il Chief Operating Officer, Ewald Kaiser, ha ritirato le chiavi dei nuovi mezzi da Frederik Zohm, membro del Con-

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siglio di Amministrazione di MAN Truck & Bus AG per Research and Development. “La guida autonoma in rete cambierà radicalmente il trasporto su strada: per la prima volta, il progetto si concentrerà sul collaudo del platooning nelle operazioni logistiche quotidiane, quindi siamo entusiasti di poter integrare i veicoli nelle prove operative" ha dichiarato Ewald Kaiser. “Abbiamo già dimostrato che il platooning funziona in vari progetti precedenti come l’Eu-

Da sinistra: Frederik Zohm, membro del Management Board for Research and Development MAN Truck & Bus AG; Ewald Kaiser, Chief Operating Officer DB Schenker e Christian T. Haas, Vice Dean Research di Hochschule Fresenius.

ropean Truck Platooning Challenge nel 2016. Adattare questa tecnologia alle reali condizioni quotidiane del mondo logistico è la sfida che stiamo affrontando ora” ha aggiunto Frederik Zohm. La collaborazione, nata nel maggio 2017, svilupperà i test dei convogli di camion per molti mesi come parte delle operazioni programmate da DB Schenker in scenari di traffico reale sull’autostrada A9 tra Monaco e Norimberga. Questa sarà anche la prima volta che gli autisti di DB Schenker sostituiranno i demodriver al volante. Le loro esperienze e valutazioni saranno alla base del lavoro di Hochschule Fresenius, che sta fornendo il supporto scientifico come terzo partner della joint venture. "Vogliamo scoprire quale impatto ha la nuova tecnologia sugli autisti: lo studio si concentra sui livelli neurofisiologici e psicosociali” ha spiegato Christian T. Haas, respon-


necessarie per l’implementazione del platooning, l’attenzione è ora dedicata all'addestramento degli autisti per il loro ruolo nel progetto e infine all’integrazione con le operazioni logistiche di DB Schenker. Le corse individuali sono pianificate sull’autostrada A9 a partire dal mese di aprile. All’inizio, i camion viaggeranno senza carico per verificare le condizioni di guida nel flusso quotidiano del traffico e per addestrare gli autisti coinvolti nel progetto nella gestione dei veicoli. I conducenti riceveranno un addestramento teorico e pratico intensivo dagli specialisti di MAN ProfiDrive e si eserciteranno su un simulatore di guida. Hochschule Fresenius accompagnerà gli autisti e documenterà tutte le loro esperienze. Una volta completata la fase di addestramento intensivo, ci saranno sessioni di test settimanali e quindi giornaliere. Questi saranno estesi fino a includere le normali operazioni con carichi reali nel corso del 2018. I convogli saranno quindi impiegati fino a tre volte al giorno tra i centri logistici DB Schenker a Monaco e Norimberga. ❑ sabile dell’Institute for Complex Health Rese di Hochschule Fresenius. I risultati dello studio sull’interfaccia uomo-macchina saranno utilizzati nello sviluppo della tecnologia e offriranno anche l’opportunità di scoprire nuove soluzioni in termini di digitalizzazione delle condizioni di lavoro ed essere quindi precursori di altri progetti. La consegna dei veicoli rappresenta l’inizio dei preparativi per i testi su strada. Mentre gli ultimi mesi sono stati impegnati ad allestire i mezzi ed equipaggiarli con le dotazioni tecniche aggiuntive

Cos'è il Platooning

Nel platooning, un display fornisce agli autisti informazioni aggiuntive sulla guida in rete del convoglio

Il platooning è un sistema di veicoli in cui almeno due camion possono viaggiare in stretta successione con l’ausilio di sistemi di controllo e assistenza tecnica alla

guida. Tutti i veicoli della carovana sono collegati tra loro da un “gancio di traino” elettronico che utilizza la comunicazione “car-to- car”, dove il camion davanti imposta

la velocità e la direzione. In questo contesto, l’accoppiamento elettronico dei veicoli nella carovana garantisce la sicurezza del traffico. Un obiettivo essenziale

del platooning è anche quello di garantire risparmi di carburante per l’intera carovana attraverso lo “slipstreaming” (effetto scia). MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

n epoca medioevale lo scudiero era un giovane nobile che, per tirocinio, accompagnava un cavaliere, prendendosi cura delle sue armi e dei suoi cavalli. Non un servitore, bensì un vero e proprio aiutante in campo, una persona fidata sulla quale poter contare in ogni momento. Il medesimo ruolo che svolgono, nei cantieri di costruzione o di ristrutturazione, i sollevatori telescopici fissi di Manitou. Macchine alleate di ogni impresa, in grado di garantire produttività ed efficienza unite a semplicità e maneggevolezza. Tra i più recenti rappresentati della gamma Manitou abbiamo selezionato l'MT 420 H, il piccolo solle-

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MANITOU

GLI SCUDIERI DEL CANTIERE vatore cui abbiamo dedicato un apposito box di approfondimento, e il più possente MT 1335 H, macchina ideale per affrontare le esigenze di movimentazione di carichi in tutti i cantieri con edifici fino a due o tre piani. Il tutto grazie a un motore Deutz da 55,4 kW (75 CV); a prestazioni che parlano di 12,55 m

di altezza massima di sollevamento e 3.500 kg di capacità di carico; a stabilizzatori particolarmente compatti e a una trasmissione idrostatica che migliorano l'abaco di lavoro e garantiscono l'agilità e la precisione necessarie per la movimentazione dei pallet. Da autentico scudiero del cantiere, l'MT 1335 H offre la

CARATTERISTICHE TECNICHE

Manitou Modello Manitou MT 420 H MT 1335 H Kubota Motore Deutz 49 CV Potenza 75 CV 2.000 kg Capacità 3.500 kg di sollevamento 4,30 m Altezza di 12,55 m sollevamento 3,63 m Lunghezza 5,86 m 1,49 m Larghezza 2,28 m Altezza 1,9 m 2,42 m 4.260 kg Peso 9.200 kg

possibilità di attrezzare facilmente e rapidamente il sollevatore con numerosi accessori per affrontare molteplici applicazioni. In pratica, grazie al sistema di aggancio Manitou, il sollevatore diventa un porta-attrezzi che ne incrementa la già elevata versatilità e permette di rispondere

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MT 420 H

Il modello MT 420 H – con un'altezza di sollevamento di 4,3 m, una massima capacità di 2.000 kg e uno sbraccio di 2,65 m – è un sollevatore particolarmente compatto le cui dimensioni (3,63 m di lunghezza, 1,49 m di larghezza, 1,9 m di altezza) e un raggio di sterzata di 2,98 m gli consentono di muoversi praticamente ovunque. È alimentato da un motore quattro cilindri Kubota raffreddato ad acqua, da 36 kW (49 CV) di potenza massima, e 170 Nm a 1.600 giri di coppia massima. Il peso è di 4.260 kg.

alle più diverse esigenze di cantiere, ottimizzando i tempi di lavoro e la produttività nel posizionamento carichi, nella distribuzione materiali, nel carico alla rinfusa, nel posizionamento di carichi sospesi e anche nel sollevamento persone.Tra gli accessori disponibili citiamo le forche, i braccetti (anche tralicciati ed estensibili), l'argano, varie tipologie di pala (con denti, senza denti e 4 in 1), il cestello portapersone da 365 kg di portata, il cestello orientabile ed estensibile da 1.000 kg, le benne miscelatrici e quelle per il calcestruzzo. Ovviamente un partner di un'impresa edile deve essere sempre dalla parte dell'operatore. E per questo largo a una bella cabina facilmente accessibile ed equipag-

giata con un cruscotto ergonomico e intuitivo che raggruppa tutte le informazioni principali quali: senso di marcia, allineamento delle ruote, angolo del braccio, livello carburante, contaore, eccetera. Equipaggiata con il dispositivo di controllo dello stato del carico con blocco automatico dei movimenti aggravanti, permette di scegliere il modo di

utilizzo con carico pallettizzato o sospeso, al fine di ottimizzare ogni movimentazione. Inoltre tutti i movimenti beneficiano del sistema JSM con cursore elettro-idraulico proporzionale della funzione accessorio, con cursore elettro-idraulico proporzionale della funzione sfilo/ rientro braccio e selettore di direzione avanti/folle/indietro. Il raggio di sterzata, di per sé ridotto, si abbina alle quattro ruote motrici e alle tre modalità di direzione, che assicurano la più elevata capacità di manovra su qualsiasi tipologia di terreno. Da segnalare anche il freno di stazionamento automatico con partenza assistita in salita, la regolazione della portata idraulica della funzione accessorio e il dispositivo Easy Connect System per la depressurizzazione della linea idraulica dedicata agli accessori senza spegnere il motore. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

CUMMINS

OBIETTIVO IBRIDAZIONE

versione ibrida, probabilmente la più vicina a un’ipotetica industrializzazione, vede un’architettura in serie di tipo range extended realizzata HA accoppiando un diesel e un’unità elettrica La gamma di soluzioni powertrain elettriche REEV di Cummins supportata da un pacco è adatta a un’ampia gamma batterie da 74 kWh. In di attrezzature, tra cui pale occasione di Intermat gommate, autogrù ed escavatori, la Casa ha inoltre rima anche per perforatrici, confermato la volontà dumper e macchine in genere di proseguire verso l’eall’opera in miniere sotterranee e lettrificazione dei sistetrattori per terminal. “Cummins sta sviluppando un portafoglio di mi propulsivi anche per soluzioni ad energia alternativa le applicazioni destinate per il mercato industriale che al segmento off-road si integrano con i nostri motori con il lancio di un podiesel Stage V e ci consentono di wertrain ibrido protooffrire le migliori soluzioni per i tipale composto da un nostri clienti, indipendentemente trici. Entrambi hanno visto il dalle loro esigenze “ ha dichiarato motore diesel F3.8, un Julie Furber, direttore esecutivo loro esordio nei mesi scorsi con quattro cilindri da 3,8 di Cummins Electrified Power la presentazione di soluzioni cc tarato tra i 74 e i 173 Business. propulsive ibride e full electric CV, accoppiato a un applicate a un prototipo di camion pacco batterie da 35 kWh denominato “Aeos” che nella sua di capacità che a sua volta supporta un motore elettrico da 470 CV di potenza massima e 3.400 Nm di coppia, operante sia come generatore sia come propulsore. In pratica un powertrain ibrido dimensionato per andare incontro alle esigenze prestazionali di macchine industriali e agricole sottoposte a cicli di lavoro e sforzi di tipo alterno come per esempio sono le pale gommate, gli escavatori o i sollevatori. ❑

detto

ummins riconferma la volontà di ampliare la propria offerta di gamma nel breve futuro verso sistemi di propulsione ibridi presentando un nuovo prototipo destinato ad applicazioni off-highway. All’inizio dell’anno Cummins aveva già annunciato l’acquisizione di Johnson Matthey, azienda specializzata nella produzione di batterie ad alto voltaggio per il segmento automotive. Una mossa che doveva porre le basi per lo sviluppo di accumulatori prevalentemente destinati a veicoli da trasporto heavy duty da abbinarsi a futuri power train ibridi o elet-

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REPORTTECNICO

KUBOTA

NUOVI ORIZZONTI APPLICATIVI ubota presenterà in occasione di Intermat 2018 nuove soluzioni propulsive che allargano la sua offerta nel segmento delle unità alimentate con combustibili alternativi, facendo crescere l’offerta in termini prestazionali. Il Costruttore ha allargato la propria offerta con il modello WG1903, un motore alimentato con combustibili non tradizionali. Si tratta di un compatto tre cilindr i ad aspirazione naturale da 1,9 litri di cilindrata, specificatamente progettato per funzionare con gpl o gas naturale lasciando anche aperta la porta alla possibilità di integrare un sistema di alimentazione doppio per permettere un funzionamento a benzina. Il propul-

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sore, che entrerà in produzione a partire dal 2019, si allinea alle normative Stage 5 per quanto riguarda l’omologazione sugli emissionamenti prevedendo, quali sistemi di post trattamento, solo ed esclusivamente un classico catalizzatore a tre vie. La cilindrata si

DISPONIBILI

da…

Sia l’unità WG1903 che il V5009 vedranno la propria produzione iniziare a partire dal 2019, anno in cui dovrebbe esordire anche il secondo modello 09, il V4309, un quattro cilindri da 4,2 litri che realizzerà una potenza massima di 155 CV e una coppia di 649 Nm.

sviluppa sulla base di canne cilindri da 88 mm di alesaggio per 102,4 mm di corsa e le prestazioni vedono potenze massime di 35 kW, circa 47 CV, erogate a 2.700 giri per tutte le versioni a fronte però di coppie massime che viaggiano tra i 133 e i 140 Nm a seconda del carburante utilizzato. A fianco del nuovo nato anche il primo motore facente capo alla nuova serie 09 che allarga l’offerta di potenza della Casa giapponese oltre i 200 cavalli. Siglato V5009, è un quattro cilindri in linea da cinque litri di cubatura definita da canne cilindri da 110 mm di alesaggio per 132 mm di corsa che realizzano una potenza massima di 210 CV a 2.200 giri e una coppia di 883 Nm del range di regime tra i 1.500 e i 1.600 giri grazie a un sistema di alimentazione common rail e a una sovralimentazione di tipo turbo/aftercooler. L’omologazione Stage 5 è stata raggiunta grazie all’integrazione dei sistemi di post trattamento standard, filtro catalitico, filtro antiparticolato e impianto SCR. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

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FIERE

SAMOTER 2020

macchine movimento terra a livello mondiale per poi scendere nel dettaglio locale, ma cosa più importante, i è tenuto recentemente il saranno diffusi i dati primo Samoter Day, una sulle prospettive per il giornata dedicata al monbiennio 2018/2019. A do dell’edilizia e delle macchine ottobre 2019 Samoter per costruzioni. L’occasione ideale Outlook si concentreper le aziende del settore di rà invece sul confronto informarsi su dati, tentra il parco di macchine rona dal 22 al 25 marzo, denze e opportunità movimento terra circolante nel 2008 con un ingresso antiRI I NUME del mercato in Italia e quello del 2018, il suo dimensiocipato il 21 marzo e nel mondo. L’innamento in termini di proprietà e per i fortunati che I D contro, avvenuto di noleggio e le modalità d’uso delle riceveranno un’in7 Paesi presso l’ente fiera macchine. Ricordiamo infine che vito dalle aziende 7 a d i r visitato a 25 Paesi di Verona, ha dato Samoter Outlook è un osservatoo dall’ente fiera. Da 53.508 d i r o it pos upati 455 es l’opportunità agli rio sul mondo delle macchine per quanto rivelato dagli etti occ n q m 41.074 organizzatori della costruzioni realizzato da Samoter in stessi organizzatomanifestazione scaligecollaborazione con Prometeia e ri, Samoter 2020 I NUMERI ra di presentare la prossima Unacea e comprende un report dovrebbe estenderDI edizione, che cade nel 2020, che è mensile sul commercio estero, si sui padiglioni 6, 7, 8, 9, già protagonista di una prima, imporun report trimestrale sull’edili10, 11, 12 nonché sulle aree tante novità. Si parte infatti con uno zia e un report annuale sul meresterne E ed F: una superspostamento strategico delle date delcato mondiale delle macchine ficie importante, di 86.000 84.000 visitatori da 86 Paesi 780 espositori da 25 Paesi la manifestazione, che si avvicina alla da costruzione. Non poteva mq lordi di cui 30.000 84.000 mq netti occupati primavera, periodo più propizio in mancare, infine, il concorso: duscoperti. Nutrito anche il termini di clima, cosa che permette rante il Pre-Samoter (in programprogramma di eventi che ci una valorizzazione delle aree esterne ma a gennaio 2020) si svolgeranno accompagneranno all’evento, con e posiziona temporalmente Samoter le premiazioni del Concorso Interaltri due Samoter Day rispettivamenlontano sia da altri eventi locali, sia nazionale Novità Tecniche. Ulteriori te a marzo e ottobre 2019. Il primo (cosa più importante) da eventi ininformazioni sulle categorie e le mosarà l’occasione per esporre i dati del ternazionali nello stesso settore. Nel dalità di accesso al concorso saranno report Samoter Outlook che fa un 2020 quindi preparatevi a visitareVedisponibili nei prossimi mesi. ❑ quadro generale del mercato delle

SI PARTE S

/ Samotecra i Asphalt

Samoter/ Asphaltica e Transpotec

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AZIENDE

(TREVI BENNE)

THE ORANGE POWER 15 attrezzature arricchiranno la presenza di Trevi Benne al prossimo Intermat. Sugli scudi i prodotti Premium equipaggiati con il moltiplicatore di potenza Impact Booster li appassionati di calcio avranno intravisto nel nostro titolo un chiaro rimando a una scuola calcistica tra le più affascinanti del mondo: quella degli Orange, cioè il calcio totale dell’Olanda, dei fasti di Cruyff e Resenbrink o dei più recenti Gullit e Van Basten. Per anni le maglie arancioni sono state un autentico spauracchio per gli avversari che venivano letteralmente demoliti da un insieme di tecnica, atletismo e rivoluzionaria visione di gioco. Le

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medesime caratteristiche (ma anche il medesimo effetto, la totale demolizione) che ritroviamo nell’Orange Power di Trevi Benne, nel quale il colore Orange è quello che contraddistingue tutte le macchine Premium, che sono equipaggiate con l’Impact Booster, il moltiplicatore di potenza che è sinonimo di Power. Proprio l’Orange Power sarà il filo conduttore del prossimo Intermat by Trevi Benne: la società esporrà ben 15 attrezzature da demolizione, riciclaggio, movimento terra e forestale e tra queste spiccheranno 3 soluzioni

IL SALOTTO

di Intermat

Trevi Benne per la sesta edizione consecutiva prenderà parte a Intermat, il Salone Internazionale delle attrezzature per edilizia e materiali da costruzione, che si terrà a Parigi dal 23 al 28 aprile 2018. Innovazione, design, qualità sono le caratteristiche che si potranno riconoscere nelle ben 15 attrezzature da demolizione, riciclaggio, movimento terra e forestale che verranno esposte dall’azienda vicentina nel Padiglione 4 - Stand C 006. Come da tradizione un ampio spazio living sarà dedicato all’accoglienza dei visitatori e distributori, a testimonianza di quello che è lo spirito di ospitalità che da oltre venticinque anni contraddistingue Trevi Benne.

Premium: il Multi Kit MK 23P, un frantumatore universale costituito da un telaio a cui vengono agganciati diversi kit da demolizione e taglio metalli; la pinza primaria HC 18P MACCHINE CANTIERI 5.0

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AZIENDE

IL Gadget

Non nuova a proporre gadget originali, Trevi Benne non si è voluta smentire neppure in questa occasione. Durante il prossimo Intermat, nello stand della società vicentina a fianco delle macchine Premium, cioè quelle equipaggiate con l’Impact Booster, ci sarà un box Orange Power contenente centinaia di lucidalabbra a disposizione di tutti i visitatori della manifestazione parigina. Un motivo in più per fare un salto da Trevi Benne.

per le operazioni di abbattimento in altezza, consigliata per essere installata su bracci lunghi da demolizione; un frantumatore fisso secondario modello F 21P dotato di kit magnete per la raccolta del materiale ferroso durante la demolizione. Tre attrezzature che riassumono una gamma fatta di macchine da demolizione rapide, potenti e produttive, tutte ovviamente equipaggiate con valvola moltiplicatrice di potenza Booster. Del resto l’Impact Booster è senza dubbio una delle più importanti novità tecnologiche sviluppate dall’azienda vicentina. In estrema sintesi si tratta di una valvola idraulica installata sul cilindro che moltiplica la pressione di esercizio per tre volte rispetto a quella in ingresso. Infatti, aggredendo il materiale, se la

Per l’Esercito

A margine di questo nostro tuffo nell’Orange Power ricordiamo come lo scorso gennaio Trevi Benne abbia fornito al 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito Italiano due frantumatori girevoli Multi Kit MK 15 installati su escavatori cingolati Komatsu PC 210NLC-8. La

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consegna delle attrezzature da demolizione è avvenuta ad Amatrice, ad opera del concessionario GIS. Entrambe le attrezzature prevedono un Kit Frantumatore indicato per ridurre elementi in cemento separando il tondino di armatura dal calcestruzzo e un Kit Cesoia per il taglio

di materiali di natura ferrosa come profilati, lamiere, tubazioni. L’Esercito Italiano utilizzerà queste macchine per interventi della protezione civile, per fronteggiare calamità naturali e saranno utilizzate dai reparti del Genio nelle operazioni di varia natura, in Patria e all’estero.


Dal Cantiere Di seguito alcune testimonianze di utilizzatori che hanno scelto la Serie Premium by Trevi Benne.

“Rispetto al frantumatore precedente, con il nuovo modello F 23P abbiamo operato un vero e proprio salto di qualità sia in termini di velocità che di potenza. Questo consente di diminuire i cicli di apertura e chiusura delle mascelle, si traduce in tempo guadagnato e in un sostanziale incremento di produttività”. Luigi Bisognin, Eco-Veneta.

“La preferenza accordata a questa pinza primaria HC 18P è stata valutata sulla base della notevole velocità e potenza necessaria per il collasso delle strutture in calcestruzzo e ferro dell’edificio, perfettamente adatta alle lunghe sessioni di demolizione controllata su un braccio lungo da demolizione”. Franco Mordasini, Ecorecycling.

pressione dell’escavatore non è più sufficiente per frantumarlo, entra in gioco automaticamente l’Impact Booster che permette di moltiplicare la pressione in arrivo della macchina operatrice (pre-tarata a 250 bar) raggiungendo un picco di 750 bar. Grazie a questa innovazione le prestazioni di lavoro aumentano mediamente di un 20% grazie alla maggior forza di frantumazione sviluppata dal Booster. Non solo quindi più potente per definizione, ma decisamente più veloce nel ciclo apri/chiudi, che si traduce in maggior produzione giornaliera. L’adozione di questa soluzione al contempo permette un notevole risparmio di carburante (anche qui siamo nell’ordine di un 20%) e la riduzione del peso dell’attrezzatura stessa. Questa nuova tecnologia è stata ap-

plicata a tutte le principali serie di attrezzature per la demolizione nei modelli da 1,5 a 3,5 t e quindi alla serie Multi Kit MK, alla pinza primaria HC, al frantumatore fisso F e al frantumatore girevole FR. All’interno della produzione Premium di Trevi Benne sono ben quattro i modelli di Multi Kit equipaggiati con il Booster: MK 18P, MK 23P, MK28P e MK 38P. La serie HC prevede i modelli HC 18P per escavatori dalle 15 alle 25 t e HC 23P, che si accoppia a macchine da 23 a 34 t. La gamma FR contempla tre modelli: FR 18 per escavatori da 15 a 23 t, FR 23P per macchine da 21 a 30 t e FR 28P per escavatori da 28 a 38 t. Ben cinque i modelli di frantumatore fisso dotati di Booster: F 15P, F 21P, F 23P, F 28P e F 32P in abbinamento a macchine da 12 a 50 t. ❑

“Siamo rimasti molto impressionati dalla velocità di apertura e chiusura delle ganasce di questo frantumatore FR 28P e, in particolare, dalla potenza di schiacciamento della mascella. Il dispositivo Impact Booster si è realmente tradotto in ‘tempo guadagnato’ e in un sostanziale incremento di produttività. Inoltre, il frantumatore è semplice da utilizzare: aggredisce il manufatto da frantumare e… lo frantuma!” Matthias Brunner, Brunner Matthias & Leiter Paul. MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

VOLVO PENTA

SOLUZIONI PLUG-AND-PLAY

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emplicità ed efficienza. Queste le parole chiave dietro le soluzioni sviluppate da Volvo Penta per andare incontro alle normative Stage 5 che entreranno in vigore nel segmento off-road a partire dall’anno prossimo. Concetti alla base della piattaforma motoristica messa a punto della Casa e sviluppata per permettere ai costruttori dei mezzi semoventi un’adesione completa e totale alla transizione senza dover rivedere i layout delle macchine per l’installazione delle nuove unità. Una soluzione plug-and-play, quindi, che contraddistingue tutta la gamma di motori omologati Stage 5 le cui prestazioni spaziano fra i 143 e i 782 CV. Comune a tutte le unità la presenza di sistemi di post trattamento dei gas combusti caratterizzati da una elevata flessibilità di installazione integrando filtri DOC, DPF, SCR e ASC. Ne derivano dimensioni compatte dei sistemi che non vanno a ledere l’efficienza indotta dalle più recenti

S


In seguito agli ottimi risultati ottenuti con la perforatrice SR-75 equipaggiata con le unità Volvo Penta Stage IIIA e Stage IV, Soilmec ha scelto la soluzione D13 Stage V del Costruttore svedese per tutta la gamma futura. Il cambiamento anticipa le nuove normative sulle emissioni che entreranno in vigore nel 2019.

tecnologie motoristiche, in primis i sistemi di alimentazione a iniezione diretta common rail e gli impianti di sovralimentazione asserviti da turbocompressori a geometria fissa. Originale la concezione del sistema di aspirazione integrante un EGR non refrigerato e un sistema elettronico di gestione della pressione dei gas di scarico che eliminano l’eventuale necessità di introdurre carburante nei condotti di scarico per assicurare la temperatura ottimale di lavoro dei sistemi di post trattamento. Da segnalare

anche l’upgrade di potenza massima proposto dalle proprie unità D5 omologate Stage 5 che ora si offrono con una taratura massima di 175 kW, 238 CV, contro i precedenti 160 kW, prestazioni realizzate mettendo mano ai sistemi di sovralimentazione e ai sistemi di gestione dei gas combusti dei motori TAD580 e 582VE. ❑

RISULTATO eccellente Dopo un anno di test operativi in campo avanzati su due diverse applicazioni gen set, l’unità Volvo Penta TWD 1645GE ha confermato le proprie doti nonostante la severità dei vincoli applicativi cui doveva sottostare. Questi ultimi imponevano anche tempi di funzionamenti continui di oltre 24 ore per un totale annuo di oltre 6.500 ore. Il gen set è azionato da un motore da 16 litri di cubatura facente capo alla serie D16 ottimizzato in modo da permettere all’impianto di erogare 770 kVA di potenza a 1.500 giri al minuto. Prestazioni che devono essere garantite anche in condizioni ambientali difficili. Proprio per tale motivo, e alla luce del fatto che il committente era l’azienda qatariota Khonaysser Motors, ha fatto la differenza la presenza di un doppio circuito di raffreddamento, previsto per far fronte anche alle temperature più elevate. Non a caso l’unità è stata al centro dell’attenzione anche durante lo svolgimento della fiera Middle East Electricity 2018 svoltasi a inizio marzo in Dubai.

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REPORTTECNICO

WEBER MT

TESTIMONI DELL'INNOVAZIONE o ammettiamo, il lavoro giornalistico offre alcuni vantaggi evidenti. Uno di questi è la possibilità di essere autentici testimoni dell'innovazione. É quanto accaduto in questa occasione: come giornalisti abbiamo avuto modo di osservare in anteprima le ultimissime novità di un top player tra i costruttori di macchine stradali: Weber MT, che a Intermat farà esordire il suo nuovo costipatore a batteria, ecocompatibile, economico e innovativo; e la sua nuova soluzione di tracciamento telematico satellitare applicata alle piastre vibranti. Disponibile dalla prossima estate, il nuovo SRE 300 è un vibrocostipatore verticale alimentato elettricamente da un pacco batteria a emissioni zero. Ma non è tutto. Il pacco batterie non grava sulla macchina, infatti non è montato direttamente sopra il costipatore, bensì alloggiato in uno zaino che l'operatore può trasportare con facilità. Le batterie, prodotte dalla francese Pellenc, sono agli ioni di litio e si caratterizzano per una eccezionalmente elevata densità di energia. Fornendo ben 1.220 Wh permettono un funzionamento continuo per 75 minuti. Da segnalare anche la sua estrema leggerezza: il nuovo

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A Intermat

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Tutti i visitatori di Intermat, che si svolgerà a Parigi dal 23 al 28 aprile, potranno osservare i nuovi prodotti e l'intera gamma Weber MT presso il padiglione

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5A, stand G 153. Il personale Weber MT sarà a disposizione per illustrare tutte le peculiarità tecnologiche di una gamma che non teme confronti.


luzione telematica di Weber MT è basata sulla protezione attiva del motore MDM, disponibile per le piastre vibranti dalla CR 6 fino alla CR 9. Questa versione dell'apparecchiatura verifica costantemente i parametri chiave dell'unità di alimentazione: pressione dell'olio motore, livello dell'olio, pulizia del filtro dell'aria, tensione della batteria, eccetera. E qui interviene il WEtrac che analizza tutti questi dati e li trasmette a un portale Web, utilizzando un segnale cellulare GSM fornito dal Trackunit, partner di Weber MT. In questo Un altro tangibile vantaggio modo la tecnologia WEtrac di WEtrac è la sua affidabile rende immediatamente diprotezione antifurto. Questo proposte a Parigi non si fersponibili e recuperabili le dispositivo, infatti, permette di mano qui, ma continuano informazioni pertinenti individuare via GPS la posizione con una nuova soluzione dell'attrezzatura e di trasmetterla l'utilizzo del compattatore, utilizzando il segnale cellulare. telematica. I dispositivi sacomodamente con un clic Non solo. Questa funzione tellitari stanno diventando del mouse o direttamente consente all'operatore di sempre più importanti per sullo smartphone dell'utilizcostruire una vera e propria le imprese di costruzioni, recinzione virtuale attorno a ogni zatore.WEtrac è disponibile in quanto offrono un moper le macchine dotate di piastra presente sullo schermo o sul portale Web. Se qualsiasi do unico per ottimizzare MDM e con il più recente macchina esce, o viene spostata l'utilizzo delle macchine. dispositivo di controllo delWeber sta trasferendo que- fuori dall'area definita, al gestore la compattazione Compadella flotta viene inviato sti concetti sulle sue piastre trol 2.0, che include la proun avviso. vibranti attraverso il nuovo tezione del motore MDM sistema WEtrac. Questa socome parte integrante. ❑ Una vista dall'alto dell'unità produttiva Weber MT

ANCHE Antifurto

SRE 300 ha fatto fermare l'ago della bilancia sui 33 kg ed è quindi il compagno di lavoro ideale in molteplici applicazioni: dal giardinaggio alla costruzione di trincee e canali, lavorazioni in cui si esaltano tutte le sue caratteristiche di manovrabilità, potenza e agilità. Inoltre, grazie alle sue emissioni zero, il nuovo tamper di Weber MT soddisfa facilmente le più severe normative ambientali e permette di lavorare con serenità anche nelle trincee più profonde o all'interno di spazi chiusi. Le novità

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REPORTTECNICO

YANMAR

OVER 200 anmar presenta a Intermat due nuove unità a quattro cilindri, in entrambi i casi omologate in Stage 5. Yanmar fino a ieri vedeva la propria linea di prodotto industriale fermarsi al di sotto dei 90 CV: vicino a tale prestazione si collocava in effetti il top di gamma, l'unità 4TNV98T che ora deve cedere la posizione ai nuovi 4TN101 e 4TN107 le cui prestazioni alzano in maniera importante l’offerta della Casa giapponese. Le potenze delle nuove unità sono in effetti collocate fra i 75 e i 143 CV per il 4TN101 e fra i 122 e i 211 CV per il 4TN107, a fronte di coppie massime che toccano i loro apici rispettivamente a 550 e 805 Nm. Yanmar esce dunque dal comparto dei costruttori di motori di basse e medie prestazioni per accedere a quello dei motoristi di alta potenza, un passaggio che apre

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alla Casa la possibilità di proporsi quale fornitore di motori anche ai costruttori di macchine semoventi di classe e pesi elevati. Completamente nuove a livello di blocchi, le due unità avanzano cilindrate di 3,8 litri definite da canne cilindri di 101 mm di alesaggio per 120 di corsa, e di 4,6 litri, con canne da 107 mm di alesaggio per 127 di corsa. Entrambi i modelli sono provvisti di un sistema di alimentazione common rail a iniezione diretta fornito da Denso, e aspirazioni forzate mediante turbocompressori a stadio singolo o, nel caso delle prestazioni superiori del modello di punta, anche doppio per permettere il raggiungimento di maggiori livelli di coppia. In effetti il 4TN107 con turbo a doppio stadio tocca una coppia massima di 805 Nm a 1.500 giri, mettendo però a disposizione già a 1.000 giri ben 640 Nm, mentre il 4TN101 tocca un massimo di 550 Nm a 1.500 giri toccando i 455 già a 1.000. Comuni


e a suo modo esclusivi i sistemi di post trattamento dei gas di scarico che rendono le due unità già in linea con le future norme Stage 5. Gli emissionamenti sono in effetti basati sulla presenza di gruppi EGR, DPF e SCR tradizionali ma di tipo separato, così da poter posizionare ciascuno al meglio e là dove la singola installazione lo permette. Ne deriva una elevata flessibilità applicativa che non va mai a ledere le performance

attese. Previsti controlli elettronici completi e di ultima generazione per le termodinamiche dei processi combustivi, studiate in un’ottica di contenimento dei costi totali di proprietà e di utilizzo. Non solo bassi consumi, quindi, ma anche minime esigenze di manutenzione e consumi di olio il più vicini possibile allo zero. Da segnalare infine l’elevata potenza specifica che tocca, per il modello top di gamma 4TN107 i 34 kW/l. ❑

Colpo grosso in quel di Parigi da parte di Yanmar. Il Costruttore giapponese presenterà due nuovi motori serie TN che alzano il livello di potenza offerto al mercato oltre i 200 CV proiettando il Marchio fra i possibili fornitori di unità destinate a macchine industriali di alta potenza

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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Quando si torna indietro

A

IL MONDO FU

SEMPRE COMPOSTO DI TRUFFATORI E DI GENTE CUI PIACE FARSI TRUFFARE. (VOLTAIRE)

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ccade anche questo sotto il cielo d’Europa. La UE approva un Regolamento esecutivo che rischia di mettere in discussione norme già in vigore in numerosi Stati membri, tra cui, ovviamente, l’Italia. Stiamo parlando dell’etichetta di origine dell’ingrediente principale degli alimenti, ma soprattutto dell’ampio margine di interpretazione (leggi, mistificazione) che tale Regolamento concede. In effetti tale Regolamento – che entrerà in vigore dopo 3 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ue e si applicherà tra un anno – lascia molta flessibilità sulla portata geografica del riferimento all’origine, da “Ue/non Ue”, fino all’indicazione del Paese o della regione. Contro questo indeterminismo geografico ha già levato gli scudi Coldiretti che ha dichiarato: “La Ue ha perso l’occasione per combattere il fake a tavola con un’etichetta trasparente che indichi obbligatoriamente l’origine degli ingredienti impiegati in tutti gli alimenti”. Il provvedimento, aggiunge Coldiretti, “lascia spazio a margini di incertezza interpretativa costituendo l’occasione per promuovere molteplici contenziosi”. Inoltre, le norme non si applicheranno ai prodotti Dop, Igp e Stg, né a quelli a marchio registrato che, a parole o con segnali grafici, indicano già di per sé la provenienza del prodotto. In questo modo, però, potrebbero trovare una facile esenzione dall’obbligo anche le aziende che praticano l’Italian Sounding (il falso cibo italiano). Perché hanno un marchio registrato e, spesso, un vago richiamo all’Italia (anche se italiani non sono!). Quindi, a voler interpretare alla lettera il Novello regolamento, Paesi come Italia, Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania e Romania e Spagna che hanno, in questi anni, adottato norme nazionali più severe per garantire la trasparenza dell’informazione in etichetta passano, a quanto pare, per eccessivamente zelanti. Ma uno stretto controllo sugli alimenti (e di conseguenza sulla filiera e la corretta informazione) è proprio sbagliato? Ai posteri l’ardua sentenza! ❑


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