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MACCHINE CANTIERI
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aprile 2022, n.82
ELETTRICO
LNG
DIESEL, HVO, BIODIESEL
LIMITLESS Le infinite scelte di Scania per la sostenibilita
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CoverStory SCANIA
LIMITLESS
Idee chiare e programmi ad hoc per raggiungere gli obiettivi prescelti: questi i pilastri del percorso Scania verso la sostenibilità, declinata anche sui veicoli heavy duty DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI SCANIA
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Transpotec 2022 sarà un momento importante e un'occasione che da tempo (causa pandemia) mancava per poter tornare a vedere riunite in un unico appuntamento le varie soluzioni al trasporto e alle altre molteplici applicazioni che vedono l'impiego di un veicolo industriale che oggi Scania propone. E nel contempo gettare anche uno sguardo al futuro a medio termine. Futuro di cui abbiamo parlato diffusamente con Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. Ovviamente il periodo non è di facile analisi, soprattutto se si considerano le incertezze legate alla crisi degli approvvigionamenti o i tassi d'inflazione crescenti; ma il domani del settore resta comunque prevalentemente roseo, sia per i camion in genere che per i veicoli construction e heavy duty.
QUALCHE NUMERO DI MERCATO A gennaio, secondo i dati UNRAE, il mercato dei veicoli industriali ha registrato un lieve incremento rispetto a gennaio 2021, con 2.315 unità immatricolate contro 2.291, pari a +1,0% che lascia sostanzialmente invariato il livello delle vendite. Andamento che si è confermato anche in febbraio e marzo. Da questo si desume che le varie difficoltà cui si accennava poc'anzi hanno in parte esaurito le spinte che hanno sostenuto il mercato nel 2021, ma c'è di più. “ I numeri diffusi da UNRAE sono lo specchio dell'attuale situazione che sta pagando lo scotto della difficoltà nelle consegne” spiega Enrique Enrich. “Oggi (l'intervista è stata rilasciata il 24 febbraio 2022, ndr) stiamo consegnando veicoli ordinati nel 2021, ma il ritmo è estremamente rallentato dalle varie difficoltà, legate alla crisi degli
UN INVESTIMENTO PER L'ELETTRIFICAZIONE Scania ha recentemente completato la costruzione di una nuova fonderia e sono in corso i lavori di realizzazione di un nuovo edificio per l'assemblaggio delle batterie, entrambi situati a Södertälje. Il passo successivo di questa strategia è stato quindi un ulteriore investimento che la Casa del Grifone ha fatto (circa 100 milioni di euro) per la realizzazione di un nuovo circuito di prova, nonché di un ampliamento dei circuiti già esistenti, sempre a Södertälje. Sui nuovi circuiti ospiteranno i test dei futuri veicoli autonomi ed elettrificati di Scania.
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CoverStory SCANIA faticoso dai tempi di consegna ancora più lunghi di quelli dei veicoli stradali, a causa dei tempi di allestimento, anch'essi molto dilatati. In questo caso la pianificazione è ancora più importante. “Ovviamente ci sono diverse nubi all'orizzonte” prosegue Enrich. “L'incremento dell'inflazione è preoccupante e il rialzo dei tassi d'interesse dei finanziamenti potrebbe avere un impatto negativo nei prossimi mesi. Inoltre il mercato dell'usato è stato stravolto: i tempi di consegna del nuovo hanno stimolato l'acquisto di veicoli usati che si sono supervalutati, e limitato le rottamazioni”.
Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania
approvvigionamenti e al caro energia. I primi due mesi del 2022 sono andati molto bene in termini di raccolta ordini, meglio dello stesso periodo del 2021 nonostante i tempi di consegna. Tali vendite sono il riflesso di un mercato in rialzo, sostenuto da una quantità di lavori da eseguire che non si vedeva da anni. Di fronte agli attuali tempi di consegna, molti clienti medio-grandi hanno compreso la necessità di pianificare e di attivare servizi supplementari in attesa dei veicoli nuovi, come per esempio estensioni di garanzia per supportare il lavoro del veicolo in attività. Più difficoltosa è invece l'accettazione di tempi così dilatati da parte dei clienti più piccoli”. Anche nello specifico settore construction, l'andamento è positivo, benché reso anche in questo caso
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CHE RUOLO HANNO GLI INCENTIVI? In linea di massima l'obiettivo degli incentivi è duplice: da una parte sono strumenti pensati per recuperare quanto perso dall'economia durante la pandemia; inoltre hanno lo scopo di incentivare la transizione verso macchine moderne, più sicure e rispettose dell'ambiente. Fatta questa premessa, è comunque difficile dare una risposta precisa alla domanda, perché gli incentivi sono per loro stessa natura strumenti difficili da valutare: i tempi della loro applicazione sono generalmente medio-lunghi e le richieste sono troppo numerose per pensare di poter eseguire controlli accurati che diano un quadro davvero corrispondente alla realtà. Questa analisi rende plausibile anche l'idea che tali strumenti abbiano l'effetto di drogare un po' il mercato stesso. “In ogni caso vanno considerati anche altri aspetti: un incentivo sul rinnovo del parco circolante sarebbe comunque vantaggioso, sia per la sicurezza stradale, che per l'ambiente” spiega Enrique Enrich. “La mia opinione è comunque che l'incentivo veramente utile sarebbe quello che stimola l'acquisto di veicoli alimentabili con biocarburanti: si aiuterebbe davvero molto la transizione verso un trasporto via via
SCANIA A TRANSPOTEC 2022
In uno spazio espositivo di oltre 1.600 metri quadri Scania presenterà la nuova generazione di autocarri Oltre alla nuova gamma Super, presso lo stand Scania a Transpotec 2022, su una superficie espositiva di oltre 1.600 metri quadri, saranno presenti anche veicoli elettrici e mezzi alimentati a biocarburanti, con l'obiettivo di dimostrare come già oggi sia possibile l'impiego di veicoli ad alimentazione alternativa
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in molteplici applicazioni, come per esempio i trasporti a temperatura controllata e la raccolta rifiuti, nonché soluzioni per le costruzioni. Gli appuntamenti allo stand Scania saranno volti ad approfondire come l’inarrestabile sviluppo dell’offerta e dei servizi dell’azienda guidi già da oggi il cambiamento verso un futuro
sostenibile. Il giorno 13 maggio alle ore 10:30 presso lo Stand Scania si terrà il convegno: “Alla guida del cambiamento”, un appuntamento fondamentale per tutti coloro che, come Scania, operano in un ecosistema in continua evoluzione. Diversi interlocutori si confronteranno sul tema del cambiamento, nella consapevolezza che la
collaborazione e la sinergia siano elementi fondamentali per affrontare la transizione verso un sistema più efficiente e sostenibile. “Il mondo dei trasporti sta rapidamente cambiando e a Transpotec 2022 mostreremo come Scania persegua obiettivi di decarbonizzazione, attraverso un portafoglio di servizi e di
I biocarburanti sono la strada ad oggi più a portata di mano per mantenere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica a medio termine. E sono la soluzione più concreta per far affrontare anche ai veicoli heavy duty la transizione verso una mobilità sostenibile, sia per l'ambiente che per l'economia. decarbonizzato, e il rinnovo del parco circolante sarebbe comunque una conseguenza”. Oggi l'offerta di veicoli alimentabili con biocarburanti è molto ampia: Scania offre veicoli con motori endotermici che possono funzionare efficacemente sia con il diesel che con l'HVO e il biodiesel. Per quanto riguarda i modelli a metano, anche in questo caso i veicoli Scania possono funzionare sia con metano fossile che con biogas. Stessi veicoli, stesse prestazioni, meno emissioni. La strada dei carburanti alternativi da fonti rinnovabili sarebbe la migliore risposta per far fronte all'esigenza attuale di sostenibilità. Le soluzioni elettrificate saranno presto in grado di coniugare sostenibilità economica e ambientale anche nelle applicazioni del segmento cava-cantiere. “In ogni caso anche per i veicoli elettrici servirebbe un incentivo pensato in maniera diversa” conclude Enrich. “In Italia oggi lo Stato riconosce 24.000 euro al massimo per l'acquisto di un veicolo elettrico; in Germania, l'incentivo arriva fino all'80% della differenza di costo
tra il veicolo elettrico e un modello equivalente con alimentazione tradizionale. Si tratta di un approccio a mio avviso più corretto e più efficace”. IL PNRR E L'IMPATTO SUL SETTORE È ancora presto per quantificare l'impatto che avrà il PNRR. Oggi il segmento construction è ancora più basso dei livelli precedenti il 2008, anche se sta crescendo. Il PNRR sicuramente aiuterà tale crescita, che si prevede possa durare per diversi anni (almeno fino al 2025) anche se difficilmente si potrà tornare ai numeri pre 2008. LA SOSTENIBILITÀ DEI VEICOLI CONSTRUCTION Quando si parla di trasporto sostenibile, si fa generalmente riferimento ai veicoli stradali, di diverso tonnellaggio, che portano a termine le consegne sulle lunghe distanze, sulle medie e in ambito urbano.
13 litri e tutta la sua gamma di veicoli a basso impatto ambientale prodotti in continua evoluzione” dichiara Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Oggi è fondamentale poter offrire risposte alla più ampia gamma possibile di applicazioni. Dalle soluzioni elettrificate al Super, Scania consente di muoversi concretamente verso un mondo dei trasporti più sostenibile
puntando all’efficienza energetica, economica ed ambientale”. Inoltre, all’interno dello stand Scania verrà mostrato in anteprima esclusiva il primo veicolo della nuova edizione limitata V8 personalizzata da Svempa: la Frost Edition, caratterizzata da una serie di esclusivi elementi stilistici interni ed esterni.
CoverStory SCANIA
SCANIA PARTECIPA A UN PROGETTO A
IDROGENO
Sempre in ambito urbano, si parla poi di mission specializzate, come la raccolta rifiuti. Raramente si parla di sostenibilità in merito ai veicoli da cantiere, da cava o per quelle unità adibite alle mission on e off road contemporaneamente. Senza parlare poi dei trasporti eccezionali. Nessuno ignora che tale “silenzio” sia dovuto non tanto al fatto che queste applicazioni rappresentano una nicchia rispetto ai volumi complessivi del mercato, quanto al fatto che si tratta di mission davvero impegnative e, quindi, più sfidanti in termini di tecnologie sulle alimentazioni alternative. Difficilmente il gas sarà in grado di equiparare le prestazioni del diesel in tali ambiti, per le ovvie limitazioni date, per esempio, dalle dimensioni dei serbatoi, e lo stesso si può dire dell'elettrificazione, per la quale la tecnologia delle batterie è ancora in una fase che non è in grado di garantire la potenza e l'autonomia necessarie a questi tipi di veicoli. L'idrogeno infine è limitato dalle problematiche legate alla sicurezza. Inoltre l'idrogeno verde non è ancora disponibile in quantità sufficienti e la sua produzione comporta un enorme dispendio di energia. In sostanza, per i veicoli heavy duty la strada migliore per affrontare la transizione è sicuramente quella dei biocarburanti, con il biodiesel e l'HVO. Ecco quindi che secondo Scania, i mezzi impegnati nel settore cantieristico potranno comunque dare il proprio contributo alla sostenibilità adottando motorizzazioni in grado di essere alimentate non solo a diesel, ma anche con i biocarburanti. A questo scopo, già la nuova Gamma Super di Scania offre un ventaglio di possibilità già disponibili fin da ora.
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Scania sta attualmente lavorando a un progetto in collaborazione con Cummins che prevede lo sviluppo di 20 prototipi di camion elettrico alimentato con celle a combustibile, che verranno alimentate con idrogeno verde del progetto HyTrucks. Questi camion elettrici a celle a combustibile saranno costruiti sulla stessa piattaforma dei veicoli elettrici a batteria di Scania e sfrutteranno i sistemi di celle a combustibile PEM di Cummins e le sue soluzioni di rifornimento e stoccaggio dell'idrogeno. Una volta che Cummins avrà montato le celle a combustibile, i 20 camion verranno consegnati a HyTrucks nel 2024, un progetto di iniziativa creato congiuntamente da Air Liquide e dall'Autorità del porto di Rotterdam. Per accelerare il passaggio a trasporti sostenibili, Scania ha bisogno di tutte le fonti di energia rinnovabile. L'idrogeno è un buon modo per immagazzinare energia in cicli lunghi e svolgerà un ruolo importante nella decarbonizzazione, se prodotto in modo rispettoso dell'ambiente.
IL FUTURO DI SCANIA “La strada tracciata dalla Casa madre è chiara: l'obiettivo è perseguire la decarbonizzazione del trasporto in maniera graduale e sostenibile da un punto di vista sia economico, che di sicurezza” spiega Enrique Enrich. “Per fare ciò, stiamo da una parte sviluppando veicoli sempre più innovativi e all'avanguardia i termini di tecnologie applicate: nel 2027 saremo pronti con i veicoli Euro 7. Sarà fondamentale per noi offrire soluzioni su misura: Scania infatti ha introdotto nuove servizi di manutenzione e il sistema di gestione Scania Fleet Care, tramite cui il cliente può affidarci l'intera organizzazione e gestione delle operazioni di manutenzione dei suoi veicoli, basata su un approccio preventivo che prevede intervalli di manutenzione più brevi. A questo affiancheremo Scania On-Site, un servizio attraverso il quale, per alcune selezionate realtà con specifiche necessità, l’officina Scania si trasferisce direttamente all’interno della sede di alcuni clienti. E poi continueremo sulla strada della formazione degli autisti, della valorizzazione delle risorse umane e nel potenziamento della nostra rete di officine autorizzate”. ❑
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EditorialeOn EMANUELA PIROLA
Da Twitter a tutto il resto
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QUANDO LE IDEE FALLISCONO, LE PAROLE CI TORNANO MOLTO COMODE. (JOHANN WOLFGANG VON GOETHE)
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anovre, manovrine, mezze manovre, e manovre così così. Dopo tanto parlare di Elon Musk in merito alle sue autovetture elettriche e alle altre stranezze “spaziali”, il magnate statunitense torna sotto i riflettori per aver acquisito Twitter. Un’operazioncina che gli è costata, così parrebbe, 44 miliardi di dollari, penny più, penny meno. Secondo diversi analisti, il valore reale del social network sarebbe tra i 30 e i 40 miliardi. A questo punto le domande che nascono sono diverse: che cosa c’entra un social network con le altre attività di Musk? E perché ci tiene così tanto da pagarlo più del dovuto? Beh, non penso di rivelare una novità nel dire che ormai i social network ricoprono un ruolo decisamente molto importante nell’influenzare l’opinione della gente. Ed è difficile non pensare, quindi, che la dichiarazione rilasciata da Musk che ha detto, in merito all’acquisizione: “lo faccio per il futuro della civiltà, non mi interessa l’aspetto economico” sia un po’ deboluccia. Dietro la bandiera della difesa della libertà di parola mediante il controllo di una “piazza digitale” estremamente influente su molti aspetti della società occidentale (economia, politica, megatrend, ecc) potrebbero esserci interessi ben più personali: tipo influenzare alcuni organismi governativi che stanno alle calcagna di Musk per alcune “irregolarità”, come la Sec, Securities and exchange commission, la Federal communications commission (Fcc) o la National highway traffic safety administration e National transportation safety board. Senza dimenticare altri potenziali rischi: in mano a Musk, per esempio, Twitter potrebbe accogliere nuovamente Donald Trump, giusto giusto per cominciare a pensare alla strategia per le prossime elezioni presidenziali? Senza dimenticare il doppio legame che lega Musk alla Cina (auto elettriche, batterie al litio, il passo è breve e lo stesso patron di Amazon, Jeff Bezos, ha puntato il dito contro il possibile conflitto di interessi). Insomma, questa acquisizione è un esempio lampante di come i social network abbiano bisogno di una regolamentazione ben precisa e inflessibile, che non riguardi solo il controllo dei loro contenuti, ma anche (e forse soprattutto) il controllo di chi ne detiene la proprietà. ❑
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M O T O R E
F R E E
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Sommario
D E L L ’ E D I L I Z I A
5.0
MC 5.0 • APRILE 2022 • NUMERO 82
MACCHINE CANTIERI
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA
aprile 2022, n.82
ELETTRICO
LNG
DIESEL, HVO, BIODIESEL
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LIMITLESS Le infinite scelte di Scania per la sostenibilita
COVER Tutte le soluzioni Scania per un trasporto più sicuro, semplice e sostenibile
ATTUALITÀ
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33/43/53/57/65 NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ
48 BKT È ANCHE
COMPATTAZIONE
DA TWITTER A TUTTO IL RESTO
(DI EMANUELA PIROLA)
NON SI PUÒ PIÙ DIRE NIENTE?
(DI MAURIZIO GUSSONI)
(SCANIA)
REPORT TECNICO
16 READY? YES! (DAF)
44 PIÙ POTENZA,
PIÙ EFFICIENZA
(MERCEDES-BENZ)
EMISSIONI STANNO A ZERO
(MESSERSI)
EFFICIENTI, IL COMMERCIO È GOBALE!
TRA LAGO E MONTAGNE
(VOLVO CE ITALIA)
30 SENZA PROBLEMI (AUTOVICTOR)
RESISTERLE
20 TANTE NUOVE
(SIMEX)
E PER CASE
(CASE)
36 FAMIGLIE
DEALER STORY
14 CHI BEN COMINCIA (OVIP)
ALLARGATE
(MERLO)
50 E SONO DUE!
AZIENDE
34 IL SERVICE
A TUTTO TONDO
(FASSI)
Collaboratori Cristiano Pinotti, Claudio Guastoni, Renata Bernardini, Maurizio Gussoni
Sede legale Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago (MB)
Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, Art Director 20867 Caponago, MB Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0
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40 DIFFICILE
INNOVAZIONI
Editore Orsa Maggiore International Srl
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26 ARIA NUOVA
(ATG)
Direttore Responsabile Emanuela Pirola
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TESTIMONIANZE
62 CON PNEUMATICI
66 Editoriale off
LIMITLESS
(MB CRUSHER)
56 RUMORE ED
10 Editoriale on
04 Cover story
EPPURE COSÌ GRANDI
(BKT)
EDITORIALE
COVER STORY
54 COSÌ PICCOLE,
(AMMANN)
Pubblicità e marketing Corrado Serra Direttore Commerciale Tel. 338 3926221 c.serra@orsamaggioreint.com Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com Pre-stampa e stampa Press Grafica Gravellona Toce (VB)
LA SERIE DELLA COVER Abbiamo realizzato la cover di questo mese ispirandoci al film del 2011 "Limitless" con Bradley Cooper e Robert De Niro.
Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009 Registro operatori di comunicazione N.O 30915 dal 16/01/2018 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli
archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2022
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DEALERSTORY
(OVIP)
CHI BEN COMINCIA Dealer DAF da pochi anni, OVIP ha già saputo ritagliarsi un ruolo importante nel network del Costruttore olandese in Italia
a sempre la filosofia di DAF Trucks è quella di presidiare il mercato attraverso una fitta e qualificata rete di dealer. Oggi in Italia questo network è composto da 89 tra dealer, officine autorizzate, Centri DAF Used Trucks e TRP Truck & Trailer Parts Store. OVIP fa parte di questa fittissima rete di presidi da poco prima del 2020, quando entra nella famiglia DAF co-
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me dealer per le province di Piacenza, Alessandria e Lodi.
UN INIZIO SPUMEGGIANTE “Benché il nostro ingresso nella rete di dealer DAF sia recente, fin dall’inizio siamo riusciti a distinguerci per gli obiettivi e i risultati raggiunti” esordisce Mariano Abramo, Amministratore OVIP Srl. “Non è un caso infatti che nel 2020, nonostante le difficoltà
legate al manifestarsi della pandemia, OVIP è stata nominata migliore start up tra i dealer DAF di tutta Europa. La pandemia, inoltre, non solo non ci ha impedito di raggiungere gli obiettivi prefissati, ma ci ha permesso anche di portare avanti tutta una serie di corsi di formazione e aggiornamento del nostro personale. Uno sforzo che ci ha ripagato con un risultato nel 2021 del 213% in più rispetto ai target assegnatici”.
I NUMERI DI OVIP OVIP fa parte del Gruppo Storti Sinvest, storica realtà fondata nel 1945 da Tullio Storti che iniziò la propria attività di trasporti eccezionali legati al mondo siderurgico. Oggi la holding è guidata dalla seconda (Elvezio e Manuela) e terza (Massimo e Stefano) generazione della famiglia fondatrice. OVIP, acronimo per Officina
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veicoli industriali Piacenza, è Concessionaria DAF Trucks dal 2020 nonché centro di assistenza, manutenzione post-vendita, con officina multimarca e ufficiale DAF, carrozzeria e magazzino per ricambi e accessori DAF e TRP. La sede è a Piacenza, e occupa una superficie di circa 20.000 metri quadri di cui 15.000 coperti divisi tra officina, magazzino ricambi,
servizio gommista, show room e centro revisioni mezzi pesanti. In OVIP lavorano una trentina di persone tra commerciali, amministrativi e personale tecnico. Per
l’assistenza su strada OVIP dispone di due officine mobili e di un carrellone per veicoli industriali. Essendo organizzata come un “One stop shop” per i camion, la sede è aperta al pubblico dal lunedì al venerdi dalle 7 alle 20 orario continuato, e il sabato dalle 7 alle 13.
Il magazzino ricambi
L’andamento del mercato del 2021 ha permesso quindi ad OVIP non solo di lasciarsi la pandemia alle spalle, ma di consolidare e ampliare la proprio presenza sul territorio di competenza. “Oggi le difficoltà sono legate principalmente al problema degli approvvigionamenti” spiega Abramo. “Una difficoltà comune a tutte le aziende e a tutti i Costruttori di veicoli industriali, cui il programma Ready to go iniziato da DAF nel 2020 ha permesso a noi di OVIP non solo di contenere le problematiche con i clienti ma addirittura di aumentare ulteriormente le vendite”.
IL PROGRAMMA READY TO GO Grazie al programma Ready to go i dealer DAF hanno a disposizione uno stock di veicoli quasi in pronta consegna, con svariate tipologie di allestimenti (dalla cella frigo alle vasche per cava cantiere e così via) che possono decidere di acquistare e inserire nella propria offerta, con il vantaggio di tempi di consegna veramente ridotti
all’osso. Si tratta di veicoli il cui allestimento viene seguito direttamente da DAF attraverso partnership con i principali allestitori di tutta Europa: ne derivano mezzi perfetti, curati e subito disponibili. Ovviamente si tratta di allestimenti standard, ma nessuno vieta qualche personalizzazione che può portare a termine ogni singolo dealer. “Grazie dal programma Ready to go abbiamo già venduto oltre una decina di veicoli e siamo stati non solo tra i primi dealer a comprendere l’utilità di questa piattaforma europea, ma ne
L’area della sede OVIP dedicata all’allestimento dei nuovi veicoli
siamo anche assidui utilizzatori” prosegue Mariano Abramo (a pagina 16 – 17 – 18 trovate la descrizione tecnica di un DAF CF 480 FAD 8x4 venduto da OVIP attraverso il programma Ready to go). Nonostante OVIP sia un dealer “giovane” nella rete DAF, tutti i suoi collaboratori vantano oltre vent’anni di esperienza su tutti i marchi di veicoli industriali, esperienza che ha permesso a OVIP di allestire ovviamente un’officina autorizzata DAF, ma in grado di eseguire riparazioni e manutenzione su veicoli industriali di tutte le marche. Inoltre OVIP vanta 1.000 metri quadrati di magazzino ricambi DAF e TRP per veicoli e rimorchi, nonché un servizio in grado di disporre dei pezzi non presenti in magazzino nell’arco di 48 ore. OVIP è anche importatore e distributore esclusivo per l’Italia di pezzi di ricambio a marchio REN-PAR e KOLNHER.
NOTE DI FUTURO
Mariano Abramo, Amministratore OVIP Srl
“Il 2022 è iniziato molto bene” conclude Abramo, “anche se gli accadimenti geopolitici di marzo, insieme al caro-gasolio, hanno fatto registrare un rallentamento che credo però corrisponda a una prudenza fisiologica più che basata su reali contraccolpi. Ma è difficile stabilire l’andamento dei prossimi mesi. Comunque, sia gli attuali incentivi che l’arrivo di fondi europei destinati alla realizzazione delle grandi opere intensificheranno sicuramente le richieste del mercato”. ❑
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REPORTTECNICO
Da sinistra il DAF CF 480 FAD 8x4 dell'attuale gamma di veicoli CF DAF, il nuovissimo DAF XG+ e un DAF LF della gamma attuale
DAF
READY? YES! ercate la perfezione in un mezzo d'opera? Beh, magari la perfezione assoluta non è propriamente fattibile, ma DAF riesce ad andarci parecchio vicino, grazie non solo alla qualità dei veicoli e dei partner allestitori, ma anche ai servizi che offre a supporto dei veicoli. A partire dall'acquisto stesso, che, come nel caso del veicolo di queste pagine, è avvenuto tramite il servizio Ready to go attraverso cui OVIP, dealer DAF, ha potuto offrire al proprio cliente un veicolo allestito direttamente da DAF, tecnicamente curato in ogni dettaglio, e pronto chiavi in mano (o quasi). Cosa che ha permesso di bypassare i tempi di consegna del telaio e dell'allestimento che, si sa, in questo periodo risentono della generale crisi degli approvvigionamenti. Come per tutti i mezzi d'opera dell'attuale generazione dei mezzi
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DAF a Transpotec 2022
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DAF, anche questo DAF CF 480 FAD 8x4 tiene ben celati i propri segreti, che sono tanti e che lo rendono, benché un veicolo dall'allestimento standard, un eccellente mezzo, ideale per gli impieghi più gravosi. Tra i plus che meritano certamente una menzione vanno ricordati quelli a carico del motore e della trasmissione, nonché del telaio. Ma prima di passare ai dettagli, snoccioliamo giusto qualche caratteristica primaria, al fine di delineare chiaramente di che mezzo d'opera si tratta e a quale categoria appartenga. Dalla sigla che lo caratterizza, DAF CF 480 FAD 8x4, si evince chiaramente una parte di queste caratteristiche: si tratta di un CF mosso da un motore da 483 CV. Va da sé che si tratta di un propulsore Paccar MX-13, che eroga la sua massima potenza a 1.675 rpm, ma sappiamo che il vero valore che conta
Sarà a Milano dal 12 al 15 maggio 2022 che sarà possibile vedere dal vivo i nuovi veicoli DAF New Generation XF, XG e XG+, insigniti del premio “International Truck of the Year 2022". Come
ormai sappiamo, i nuovi veicoli DAF sono i primi a sfruttare il nuovo regolamento europeo su masse e dimensioni, ma sono stati interamente riprogettati anche nell'ottica della massima riduzione delle emissioni
(CO2), sicurezza stradale e comfort di guida. Ovviamente in fiera ci sarà anche la possibilità di provarli, grazie a un'apposita area prove. Sempre presso lo stand DAF di 700 metri quadri sarà
anche possibile toccare con mano uno dei suoi “Innovation Trucks”: il DAF CF FAN Electric. Il CF Electric è un autotelaio 6x2 con terzo asse sterzante con MTT 26 t, progettato per la distribuzione locale o la
è la coppia, pari a 2.600 Nm disponibile tra i 1.000 e i 1.400 rpm. A scaricare tanta energia a terra ci pensa innanzitutto un cambio automatizzato TraXon a 16 marce. Anteriormente il DAF CF 480 FAD 8x4 appoggia su un doppio assale sterzante con sospensione rinforzata a balestra parabolica a 3 fogli, ammortizzatore e stabilizzatore. La massa tecnicamente ammissibile è di 8 t per assale. Dato il tonnellaggio ammesso, la scatola del cambio risulta opportunamente rinforzata. La trazione è affidata posteriormente a un doppio ponte motore con riduttori epicicloidali ai mozzi. La sospensione qui è costituita da un gruppo cantilever con 7 lame di balestra. La cabina è una Day Cab larga 2.300 mm, con paraurti in acciaio galvanizzato e alzacristalli elettrici, mentre gli specchi principali e quelli grandangolari sono riscaldati elettricamente. A livello di luci, il vei-
Ready to go Il programma Ready to go di DAF è stato lanciato a metà del 2020, con l'obiettivo di creare, a livello europeo, uno stock di veicoli in pronta consegna. Vantaggi? Innumerevoli. A partire dall'apposito portale on line (https://www.daf.com/en/ social-media/landingpage/readyto-go-daf-trucks) dove si possono vedere i vari veicoli disponibili e chiedere le informazioni che servono, a livello europeo, fino all'azzeramento (o quasi) dei tempi di consegna. Il programma opera abbinando il corretto telaio dell'autocarro ai più diffusi allestimenti, come betoniere, ribaltabili e centinati. Inoltre, se necessario, attraverso il portale è possibile, rivolgendosi al proprio dealer di zona, ordinare il telaio corretto e poi avvalersi di un allestitore di propria fiducia. Tutti i veicoli preconfigurati pronti per l'uso in stock sono allestiti dai principali produttori.
Nelle immagini, particolare delle sospensioni anteriori a tre fogli (sopra) e del gruppo cantilever a 7 fogli posteriore (sotto)
La barra paraincastro posteriore è di tipo basculante, ideale per poter caricare il bitume nelle finitrici stradali
raccolta rifiuti. Il veicolo, 100% elettrico, utilizza l'avanzata tecnologia E-Power di VDL. Il fulcro della catena cinematica è il motore elettrico da 210 kW che ricava energia dal pacco batterie agli ioni
di litio da 170 kWh. Il CF Electric ha un'autonomia di oltre 200 chilometri e la ricarica rapida parziale delle batterie in soli 40 minuti, mentre per quella completa servono solo 1,5 ore. Ben si comprende
quindi la scelta del motto che farà da fil rouge alla presenza di DAF a Milano, ossia “Start the future”. E proprio in quest'ottica è stata organizzata anche un’area di Realtà Aumentata: la Virtual
DAF Experience. Grazie alla nuova tecnologia Oculus Quest 2 si potrà vivere un’esperienza VR immergendosi interamente nel mondo DAF, con 6 gradi di
libertà che permettono di muoversi all’interno dello spazio virtuale come fosse quello reale.
REPORTTECNICO
L'allestimento A completare il DAF CF 480 FAD 8x4 è un ribaltabile posteriore Cantoni a vasca tonda da 18 m3. Oltre alle tradizionali features di un cassone ribaltabile (quale l’uso di acciaio antiusura per la struttura della cassa, il sollevamento con pistone frontale telescopico, la sponda posteriore con apertura a battuta esterna e il comando di alzata e discesa del cassone modulabile ad azione mantenuta), il ribaltabile di Cantoni è completato da una scaletta con ribaltina per l’accesso al cassone, da un portaruota di scorta con verricello meccanico, da una cassetta portattrezzi in acciaio zincato e da una barra posteriore paraincastro basculante, pensata per l'avvicinamento alle finitrici A chiudere un telo in neoprene con avvolgimento elettrico.
motore è di quelle con prefiltro ciclone, retro cabina. Come abbiamo accennato, il nostro DAF CF 480 FAD 8x4 è equipaggiato con il cambio automatico TraXon con software Offroad, attivabile mediante un pulsante sul cruscotto. Pensato per i veicoli che viaggiano frequentemente in condizioni di manto stradale accidentato, il software garantisce una potenza di trazione pressoché ininterrotta sulle ruote motrici per mantenere il veicolo in movimento. ❑ colo adotta LED per i fari principali, ed è equipaggiato con fendinebbia e due fari di emergenza, sia per il lato conducente che passeggero. Internamente il sedile è del tipo Luxury Air a sospensione pneumatica mentre il climatizzatore è di tipo automatico. Passando al telaio, questo è composto da due longheroni alti 310 mm, compenetrati, entrambi con spessore di 8,5 mm, a tutto beneficio della robustezza. Le preforature previste dal sistema BAM3 di DAF sono molto comode e permettono di allestire il veicolo in maniera perfetta, qualunque siano dimensioni e sagome dell'allestimento stesso. Il passo è di 5,5 m mentre lo sbalzo posteriore è 2,55 m. I serbatoi sono quelli standard DAF, ossia da 390 l per il carburante, e 45 l per l'ADBlue. La presa d'aria del
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Il sistema DAF BAM3 prevede una serie di preforature del telaio che facilitano il lavoro di accoppiamento tra telaio e controtelaio dell’allestimento
Innovazioni CASE
Tre dei sette nuovi modelli della serie E di CASE: CX250E in primo piano, sulla destra il CX210E e a sinistra, in alto, il top della gamma, il CX300E
TANTE NUOVE
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a nuova serie di escavatori cingolati di CASE, la serie E, presentata al mercato lo scorso marzo, lascia presagire un cambio di paradigma e una nuova esperienza che queste rinnovate macchine sono in grado di offrire ad aziende e operatori. La nuova Serie E comprende sette nuovi modelli che coprono un range di peso ope-
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rativo dalle 13 alle 30 tonnellate. Ai nastri di partenza si sono infatti schierati i modelli CX130E, CX160E, CX180E, CX210E, CX240E, CX250E e CX300E. LA PREMESSA Come spiegato dallo stesso Egidio Galano, Product Management Director presso CASE Construction Equipment Europa, CNH Industrial:“abbiamo sviluppato la Serie E al fi-
ne di offrire eccellenza, efficienza e risparmi. Perché sono queste le principali tematiche che stanno a cuore ai nostri clienti: incrementare costantemente il tempo di attività, l’efficienza e la produttività”. INIZIAMO DAL CUORE DELLA NUOVA SERIE E: I MOTORI FPT A muovere i nuovi escavatori della Serie E di CASE sono stati scelti diversi propulsori
E PER CASE
E come efficienza. E come economia. E come eccellenza. E come escavatori. E come… Serie E. Arrivano i nuovi cingolati di CASE DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI CASE
LA TESTIMONIANZA/1 Un cliente di lungo corso di CASE, François Jehae, dirigente presso la ditta belga Terrassements, aveva grandi aspettative sulla Serie E prima di testare il modello CX210E. Ne è rimasto estasiato, a partire dal motore FPT, di cui ha detto: “è davvero potente, romba come quello della vecchia generazione, è molto flessibile, la macchina è estremamente precisa” e ha aggiunto: “la cabina è molto comoda, adoro il nuovo monitor, è davvero fantastico”.
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Innovazioni CASE FPT, tutti NEF Stage V: si parte con il motore N45 da 4,5 litri, che va a equipaggiare i modelli da 13 a 18 t, mentre l’N67 da 6,7 litri muove i modelli da 21 a 30 t. TCO, MANUTENZIONE & CO PER I NUOVI FPT NEF Tutti i propulsori della nuova Serie E sono equipaggiati con il sistema di post-trattamento HI-eSCR2, brevetto FPT, che non necessita di manutenzione: non sono richieste né operazioni di pulizia meccanica né di sostituzione, per tutto il ciclo di vita.
Facendo comunque parte della famiglia NEF, i propulsori N45 e N67 hanno ereditato tutta l’esperienza e l’affidabilità dei loro predecessori, ma hanno dalla loro anche l’evoluzione tecnologica made in FPT che gli consente di proiettarsi nel futuro con il massimo della versatilità: ognuno di questi propulsori può infatti essere tranquillamente alimentato con carburanti alternativi, come i sempre più popolari oli vegetali idrotrattati (HVO). Questo consente agli escavatori Serie E di operare in ogni contesto di qualunque Nazione del Mondo, anche quelle
Grazie alla connettività e a CASE Service Solutions i clienti possono fare affidamento su tempi operativi più lunghi (che si traducono in maggiore redditività e minor TCO)
Panoramica della cabina dei nuovi escavatori cingolati Serie E di CASE: accesso migliorato, un nuovissimo monitor LCD da 10 pollici con 5 pulsanti configurabili, nuovo design dei comandi, console di comando sospesa, sistema di climatizzazione migliorato e vani portaoggetti più ampi sono i plus della nuova cabina della Serie E
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che mettono in campo le normative locali più rigide, come possono essere quelle per le grandi aree metropolitane. Last but not least, per quanto riguarda i propulsori, CASE e FPT hanno migliorato l’esperienza di assistenza tecnica, raddoppiando gli intervalli di manutenzione fino a 1.000 ore per olio motore, filtri del carburante e filtri dell’olio. DAL CUORE MECCANICO AL CUORE OPERATIVO DELLA SERIE E DI CASE Se il motore è il cuore meccanico di ogni
A sinistra il nuovissimo monitor LCD da 10 pollici con 5 pulsanti configurabili; a destra, dettaglio della console dei comandi che regolano le modalità di lavoro e alcuni sistemi ausiliari come le luci. Tutto nella nuova cabina degli escavatori della Serie E è stato pensato per migliorare l’esperienza di guida mediante il perfezionamento della posizione dei comandi e delle impostazioni idrauliche che regolano l’avanzato sistema CIHS, CASE Intelligent Hydraulic System
macchina, non si può ignorare che senza l’ottimizzazione degli altri sistemi poco può fare il motore più perfetto per rendere una macchina la Macchina con la M maiuscola. Per questo CASE ha affiancato ai NEF di FPT tutta una serie di ulteriori sistemi che spaziano dall’idraulica alla... connettività. Senza dimenticare la centralità del ruolo dell’operatore, che a bordo deve sentirsi
comodo e a proprio agio per poter rendere al meglio. Perché anche le grandi macchine da corsa a nulla possono se non hanno dei bravi piloti. SPAZIO AL PILOTA, QUINDI. Inutile dire che molto dello sforzo progettuale applicato alla nuova Serie E di CASE è stato focalizzato sulla cabina. Quella che oggi
CASE fornisce su tutti i modelli dei nuovi escavatori non è solo spaziosa e confortevole, con sedili ergonomici completamente regolabili, posizione del bracciolo ottimizzata e comandi a joystick, ma è un vero e proprio spazio che rimodella le caratteristiche essenziali appena citate con gli ultimi upgrade tecnologici. La visibilità sul lato destro era già ottima, e ora è eccellente. La protezione dell’operatore resta una priorità ed è garantita da CASE con funzionalità di sicurezza di serie, come il sistema di protezione contro la caduta di oggetti (FOPS) di livello 2. MA SPAZIO ANCHE A TUTTO IL RESTO Partiamo dalle funzionalità on board. Iniziando ovviamente dal sistema idraulico. CASE ha equipaggiato la sua ultima generazione di escavatori con il sistema CIHS (CASE Intelligent Hydraulic System) che rispetto alla precedente generazione è ora integrato con quattro modalità di lavoro, con impostazioni idrauliche aggiuntive e personalizzabili, in grado di regolare la priorità del flusso per i movimenti del braccio, del bilanciere o di rotazione, il tutto controllabile dall’operatore. La modalità Super Power (SP) migliora l’efficienza e offre la massima produttività, la modalità Power (P) fornisce potenza extra quando serve e la modalità Lifting (L) ottimizza la movimentazione
Controllabilità, produttività, affidabilità: la nuova Serie E di escavatori cingolati di CASE offre una serie di soluzioni integrate per affrontare le sfide del mercato
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Innovazioni CASE
“CASE ha introdotto una soluzione Stage V priva di ricircolo dei gas di scarico (EGR), offrendo così una maggiore efficienza durante la combustione del carburante. Se utilizzata insieme alla funzionalità di riduzione catalitica selettiva (SCR), i motori della Serie E sono in grado di offrire vantaggi senza precedenti in termini di costo totale di proprietà (TCO)” EGIDIO GALANO
Tanti dei vantaggi in termini di TCO sono legati all’adozione dei nuovi motori FPT NEF Stage V (meno emissioni, più produttività)
di materiale. Quando si utilizza insieme ai nuovi motori FPT, la modalità Eco (E) offre notevoli risparmi di carburante, su alcuni modelli fino al 17%. L’IMMANCABILE (ORMAI) CONNETTIVITÀ Benché il titolo di questo paragrafo possa suonare un po’ ironico, in realtà l’obiettivo era proprio quello di attirare l’attenzione, perché la connettività è tutt’altro che un argomento superfluo. I nuovi escavatori Serie E di CASE in questo possono ben dire la loro visto che il Costruttore ha deciso di equipaggiarli con una ricca gamma di servizi telematici a supporto dell’esperienza del cliente. Fulcro hardware della connettività è il modem bidirezionale che permette di utilizzare i sistemi CASE SiteConnect e CASE SiteWatchTM, strumenti completi per la ge-
stione sia della singola macchina, che della flotta. Essi includono funzioni di geolocalizzazione, possibilità di garantire la sicurezza della flotta tramite geo-fence (o “recinto virtuale”), ricezione di allarmi relativi a utilizzi non autorizzati e redazione di report personalizzati. I report personalizzabili possono includere indicatori chiave di prestazione (KPI) come consumo di carburante, tasso di utilizzo, ore di utilizzo della macchina e tempi di fermo, in modo che la produttività e la redditività possano essere sempre monitorate e ottimizzate. I dati sono facilmente accessibili tramite un portale. CASE SiteConnect migliora i dati di telemetria utilizzati dal team Uptime Center di CASE per fornire ai concessionari allarmi basati sulle prestazioni della macchina. È possibile intervenire rapidamente per ridurre al minimo il tempo di inattività, dal momento
LA TESTIMONIANZA/2 L’operatore Arnaud Bourguet, con 32 anni di esperienza, di Sas Bredillet, vicino Digione, in Francia, ha provato sul campo il nuovo modello CX300E e l’ha definito “perfetto”, affermando anche: “dopo aver testato la macchina, sono giunto alla conclusione che l’escavatore è molto comodo, rapido, flessibile e preciso. Il pannello di controllo è fantastico. In particolare, la telecamera CASE Maximum View permette di avere una visuale davvero completa. Questa macchina è perfetta, non posso far altro che consigliarla”.
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che i concessionari possono accedere ai dati della macchina da remoto e apportare modifiche in modo tempestivo. Ciò permette ai concessionari di gestire proattivamente le macchine dei clienti, aumentandone il tempo di attività. Sia SiteWatch che SiteConnect sono dotazioni di serie della nuova gamma Serie E. I clienti possono lavorare tranquilli anche grazie a CASE Care, CASE Protect e CASE Fluid Analysis. CASE Care è un programma di manutenzione programmata standard, che comprende pezzi di ricambio e lubrificanti originali. Il programma è portato avanti grazie al supporto, alla logistica e alle competenze tecniche dell’ampia rete di concessionari CASE. CASE Protect è un programma di estensione di garanzia e CASE Fluid Analysis serve a prevenire guasti gravi, ottimizzando l’affidabilità del bene ed estendendone la durata operativa. ❑
TESTIMONIANZE
(VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT ITALIA)
ARIA NUOVA TRA LAGO E MONTAGNE
Presente in tutto il nord Italia nei settori recycling e demolizioni, Attività di Recupero srl, con sede a Colico (LC), si affida a un nuovo escavatore cingolato Volvo ECR355E. E non solo...
olico rappresenta il culmine del Lago di Como e si sviluppa su due colli ai margini della Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola. Difeso dall’incredibile Forte Montecchio Nord risalente alla Grande Guerra, Colico è un gioiello incastonato tra le acque del Lario e le montagne, più o meno lontane, dellaValtellina e della Valchiavenna. In questo contesto meraviglioso sotto il profilo naturalistico, artistico e storico, siamo stati ospiti di Attività di Recupero srl, società guidata dai fratelli Federica e Luigi Colli, che si occupa di recupero di rifiuti speciali non pericolosi e di demolizioni.
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UN’IMPRESA FAMILIARE PER IL MONDO DEL RECYCLING “Attività di Recupero srl”, ci racconta Federica Colli,“è nata una ventina di
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anni fa, quando nostro padre Felice ha avviato questo impianto. Mio fratello Luigi ed io siamo subentrati nel 2014 e ci occupiamo del recupero di molteplici materiali non pericolosi, come legno, carta, plastica, ferro e macerie. Negli ultimi anni ci siamo inoltre specializzati nelle demolizioni industriali e civili. La società comprende 16.000 m2 di area scoperta più 3.500 m2 di area coperta e nell’ultimo anno abbiamo implementato lo spazio produttivo con ulteriori 2.000 m2 in cui andiamo a lavorare principalmente il materiale ferroso. In base alla tipologia di recupero che viene applicata, il materiale viene selezionato e poi inviato all’utilizzatore finale. Per quanto riguarda il cartone, ad esempio, operiamo la cernita del materiale che poi, utilizzando gli escavatori, viene inserito nella pressa compattatrice dalla quale usciranno le balle di carta da mandare in cartiera. E lo stesso avviene per il ciclo
della plastica, che poi viene inviata in discarica o presso l’inceneritore. Per quanto riguarda invece la selezione dei metalli prima vengono prelevati i cavi, poi viene selezionata ogni tipologia di metallo in modo da dividerli
Da sinistra: Federica e Luigi Colli, titolari di Attività di Recupero srl, Lino Cattaneo, funzionario commerciale di Volvo CE Italia, Oscar Cortinovis, Product Manager macchine compatte Volvo CE Italia, e Mauro Giumelli di Bettiga Attrezzature Edili
L’ESCAVATORE CINGOLATO Volvo ECR355E Disponibile in versione con braccio mono o triplice, l’escavatore cingolato ECR355E protagonista di queste pagine è equipaggiato con un motore Volvo D8J Stage V con tecnologia Volvo Advanced Combustion Technology (V-ACT). Si tratta di un propulsore da 179 kW di potenza netta a 1.800 giri e in grado di erogare una coppia massima di 1.238 Nm a 1.350 giri, dotato di turbina Wastegate raffreddata a liquido e di sistema di ritorno al minimo automatico. L’impianto idraulico (a centro aperto a controllo positivo “Automatic Sensing Work Mode”) è stato progettato per ottenere produttività elevate, ottima capacità di scavo, precisione nelle manovre e bassi consumi di carburante.
Una nuova collaborazione nasce da vari fattori e si concretizza nella qualità dei prodotti e di tutti i servizi accessori, tra i quali primeggia l’assistenza tecnica. La recente partnership tra Volvo Construction Equipment Italia e Attività di Recupero è figlia di questi due aspetti e si è concretizzata nell’acquisto di ben quattro macchine: un escavatore cingolato ECR355E, una pala gommata L150H e due escavatori compatti gommati EW60E.
Il sistema è costituito da due pompe principali a pistoni assiali a cilindrata variabile (2x263 l/ min) e una pompa pilota a ingranaggi. Da segnalare la modalità ECO Mode, che contribuisce a un sostanziale aumento dell’efficienza dei consumi di carburante. Il carro, dotato di due rulli superiori e otto inferiori rinforzati, prevede una struttura a X con catena cingolo lubrificata e sigillata di serie, dove ogni cingolo viene azionato da un motore di traslazione automatico a doppia velocità. Le protezioni inferiori del carro e della sottotorretta sono in HD. La cabina ROPS è ergonomica e consente un’ottimale visibilità sull’area di lavoro anche grazie alla presenza di due telecamere, una posteriore e una sul lato
La cabina ROPS è ergonomica, è dotata di sedile regolabile e consente un’ottimale visibilità sull’area di lavoro
destro. L’ambiente di lavoro è climatizzato e fornito di radio, MP3, USB e BlueTooth. Il sedile è regolabile in diverse posizioni. Il controllo macchina è abbinato al nuovo Machine Display Unit (MDU) con nuovo
monitor a colori da 8” di elevata luminosità e contrasto per tenere sotto controllo le funzionalità dell’escavatore, gli intervalli di manutenzione, le tarature idrauliche e i settaggi macchina.
Durante la nostra visita abbiamo visto il nuovo ECR355E lavorare in coppia con la pala gommata L150H
per categoria e mandarli al riutilizzo”. Tutto il lavoro è eseguito grazie a un organico di 26 persone che hanno a disposizione un parco macchine decisamente consistente e che comprende 15 escavatori, due pale gommate, una pala cingolata, un frantoio, un vaglio, un mulino, una cesoia per il ferro, sette autocarri e molteplici attrezzature da demolizione quali frantumatori, pinze e cesoie. Per quanto concerne il comparto delle demolizioni civili e industriali l’attività si allarga all’intera Italia del nord; mentre è ovviamente più contenuto il raggio di azione inerente il recupero, che infatti comprende le aree di Sondrio, Lecco, Como, Monza-Brianza e Milano.
UNA MACCHINA POLIVALENTE All’interno del parco macchine di Attività di Recupero srl spicca il nuovo escavatore cingolatoVolvo ECR355E. La macchina, da pochi mesi nel parco della società lecchese, anche in virtù del braccio triplice trova spazio in molteplici attività. “Utilizziamo il nuovo 355”, conferma Luigi Colli, “sia in ambito di demolizione, quindi con pinza primaria, con frantumatore a terra, o con la cesoia, sia in ambito movimento terra per scavi e sbancamenti. E per avere prestazioni ancora più elevate, abbiamo dotato la macchina anche di sistema 2D e 3D Dig Assist”.
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TESTIMONIANZE
Il Dig Assist è una suite di strumenti progettati per assicurare una precisione di scavo straordinaria in una frazione di tempo rispetto ai metodi convenzionali, eliminando l’esigenza di tracciatura manuale o la verifica della profondità e delle pendenze in loco. Se il 2D è stato ideato per la spianatura di siti e la realizzazione di pendenze, e che utilizza i dati in tempo reale per indicare chiaramente agli operatori quando vengono raggiunti i livelli di profondità o di pendenza impostati; il 3 D è perfetto anche per i lavori più complessi. Le funzionalità tridimensionali,Topcon 3D-MC e Trimble Earthworks per
Dig Assist, consentono di caricare direttamente i disegni in Volvo CoPilot. Grazie a questi dispositivi è quindi sufficiente importare i file di progetto e mettersi semplicemente al lavoro. PERFETTA SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA Quasi per confermare l’estrema polivalenza dell’escavatore Volvo, durante la nostra visita al sito produttivo di Attività di Recupero srl, l’ECR355E era impegnato nell’alimentazione del frantoio con materiale da demolizione che, ridotto all’idonea pezzatura, viene utilizzato per la realizzazione
CI SONO ANCHE I
gommati
Nel parco macchine di Attività di Recupero srl spiccano anche due nuovi escavatori compatti gommati Volvo EW60E. “Ho visto questi gommati presso un cliente che si occupa del recupero della carta”, commenta Luigi Colli, “e mi hanno colpito per velocità, compattezza e versatilità. Noi volevamo macchine gommate che fossero in grado di coprire più ruoli: dalla pulizia del capannone, alla più differenti esigenze di carico, scarico e movimentazione materiali. Sono macchine jolly, veloci nell’intervenire e davvero multifunzione, versatili, che vanno ovunque”. Con un peso operativo compreso tra 5.150 e 6.070 kg, l’EW60E offre una potenza lorda di 47,3 kW, uno sbraccio di scavo massimo di oltre 6 m, una profondità di scavo di 3.292 mm e una forza di strappo di 43,3 kN. Il raggio di rotazione è di 1.650 mm e la velocità massima di traslazione si assesta sui 30 km/h.
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Particolarmente apprezzata la presenza della lama che consente di lavorare al meglio sia nelle demolizioni sia nelle operazioni di scavo
di sottofondi industriali. A tale proposito vale la pena sottolineare come tra le attività della società lombarda spicchi la produzione di inerti utilizzati direttamente o venduti a terzi. Attività, il recupero e la demolizione, che stanno dando buoni frutti anche per la sempre maggiore attenzione all’ambiente. Un trend positivo che giustifica ulteriormente l’acquisto della nuova attrezzatura targata Volvo CE. “La macchina”, precisa Luigi Colli, “è arrivata a fine 2021 e le impressioni sono state subito molto buone. È una macchina forte e stabile, nonostante sia parecchio compatta. A livello di produttività viaggia
LA PALA GOMMATA L150H bene, così come sotto il profilo dei consumi: l’ho provata personalmente con questo materiale e mi sono attestato su una media di 21 l/h. Tra l’altro la macchina è sempre, costantemente monitorata, quindi abbiamo sempre tutti i dati sotto controllo”. UNA SCELTA PONDERATA La scelta di un escavatore, e ovviamente anche l’ECR355E conferma questa regola, non può prescindere da precise richieste tecniche. “Tra le peculiarità tecniche che ci hanno fatto scegliere il Volvo ECR355E è stata la presenza della lama, che per me è fondamentale nelle demolizioni e anche negli scavi. La presenza della lama consente di lavorare al meglio. Ad esempio, parlando di demolizioni, la lama permette di tenere pulita la strada, quindi di fare due lavori in uno; mentre negli scavi e negli sbancamenti quando ti trovi in situazioni in pendenza la lama offre più stabilità: metti la lama, raddrizzi la ralla e non dai tutta quella sollecitazione alla ralla per spuntare una controforza, ma sostanzialmente lavori in piano, quindi aiuti la macchina e non ne solleciti la rotazione. In pratica la lama consente spesso di lavorare in piano anche se, in realtà, ci si trova in pendenza”.
In tandem con l’escavatore cingolato ECR355E, abbiamo visto all’opera anche una pala gommata Volvo L150H, una macchina da 24,1-25,6 t di peso operativo e in grado di adottare benne da 3,4 a 14 m3. Equipaggiata con un motore Volvo D13J da 223 kW di potenza a 1.300 giri/min, offre una coppia massima di 1.960 Nm disponibile già a 1.000 giri/min. “Prima di scegliere la pala Volvo”, commenta Luigi Colli, “ho provato anche macchine di altri marchi, ma non mi sono piaciute per come ritengo vada configurata la macchina. Inoltre con la pala Volvo abbiamo fatto centro sotto il profilo dei consumi; l’operatore si è subito trovato bene e il sistema di pesatura collegato all’ufficio è eccellente”.
LA PARTNERSHIP CON IL COSTRUTTORE La cordialità e la familiarità che si respira nell’impianto di Colico riserva una gradita sorpresa. Il rapporto commerciale tra Attività di Recupero e Volvo Construction Equipment Italia, benché già consolidato attraverso
l’acquisto di ben quattro macchine, è decisamente giovane e ben giustifica l’aria di novità evocata dal nostro titolo. “Il rapporto tra noi e Volvo”, conferma Luigi Colli,“è appena nato: l’ECR355E, i due gommati EW60E e la pala gommata L150H sono tutte macchine nuovissime. In pratica abbiamo troncato un precedente rapporto e, in un solo contratto, abbiamo acquistato quattro macchine”. Una scelta drastica, effettuata con cognizione di causa e dopo aver confrontato vari mezzi presenti sul mercato. “La scelta”, conclude Colli, “si deve a varie motivazioni. Innanzitutto le macchine Volvo mi sono piaciute subito, inoltre sono state configurate secondo le mie esigenze, cioè sono esattamente come le volevo io. Infine c’è l’attività dell’assistenza: Bettiga Attrezzature Edili Srl, officina autorizzataVolvo CE Italia per Como, Lecco e Sondrio è a pochi passi dalla nostra sede e siamo certi saprà intervenire prontamente per qualsiasi criticità”. ❑ ATTIVITÀ DI RECUPERO SRL Via Al Confine 9 23823 – Colico (LC) Tel 0341941639 www.attivitadirecupero.it info@attivitadirecupero.it
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TESTIMONIANZE
(AUTOVICTOR)
SENZA PROBLEMI
Utilizzando un’autogrù Liebherr LTM 1750, Autovictor ha contribuito all’abbattimento della torre piezometrica dell’acquedotto di Gorgonzola. Un intervento spettacolare e di notevole ingegneria del sollevamento, che ha visto il piazzamento millimetrico della macchina in un contesto residenziale AF, la cui sede si trova a Milano, si occupa di bonifiche, di demolizioni e strip-out di edifici. Recentemente la società si è adoperata per la demolizione della torre piezometrica dell’acquedotto di Gorgonzola, in provincia di Milano Si è trattato, come afferma il Geom. Nicola Castelluccio, direttore di cantiere per DAF, di un’operazione “molto complicata, considerato il contesto urbano ed abitativo che negli anni è cresciuto
D
attorno alla torre piezometrica. Le condizioni di degrado del calcestruzzo hanno richiesto una importante analisi sulla valutazione dei rischi, focalizzando l’attenzione nell’imbrago dei vari elementi, al fine di scongiurare la plasticizzazione del calcestruzzo per via delle sollecitazioni che l’imbrago impiegava sui vari elementi”. Per portare a termine un lavoro così complesso, DAF ha chiesto la collaborazione di un autentico esperto del settore: Autovictor, che ha progettato l’intervento nei minimi particolari.
LA PROGETTAZIONE
del cantiere
La perfetta progettazione di un cantiere di sollevamento è sempre fondamentale ed è indispensabile quando si lavora all’interno di un centro abitato. “Il progetto”, spiega Alessandro Gino, direttore operativo di Autovictor, “è partito nel marzo 2021, con i primi contatti da parte di DAF, la società incaricata delle demolizioni. In una fase iniziale, DAF era intenzionata a demolire la torre utilizzando esclusivamente gli escavatori, anche in considerazione di un’altezza non troppo elevata. Ma la torre in questione era ubicata proprio nel centro abitato di Gorgonzola, posizionata tra quattro condomini. Quindi - un approccio volto al contenimento del rumore, delle polveri e la volontà di eseguire l’operazione nella massima sicurezza - ha fatto scegliere una strada differente. In collaborazione con i tecnici dell’impresa, abbiamo quindi optato per il taglio della torre in varie sezioni che poi sono state rimosse sezione per sezione”.
LTM 1750, l’intero traliccio è stato prelevato dall’autocarro e montato di punta, non essendoci spazio per posizionare la gru ausiliaria di fianco alla macchina principale. Nel cantiere di Gorgonzola le difficoltà più elevate hanno riguardato il piazzamento della macchina, che è stato millimetrico
TAGLIO E RIMOZIONE La fase operativa del cantiere ha visto il team della società di demolizione tagliare le varie sezioni della torre, mentre la gru di Autovictor ha proceduto alla rimozione dei vari elementi. Nel complesso sono stati fatti 11 tiri di gru, con il più pesante di 49
IL CANTIERE E LA MACCHINA La torre piezometrica abbattuta a Gorgonzola aveva un’altezza di circa 35 m ed era posta a un raggio di 42 m dal centro ralla della gru utilizzata per le operazioni di sollevamento e che ha dovuto movimentare un carico massimo di 49 t. Il cantiere ha richiesto l’utilizzo di una gru Liebherr LTM 1750, allestita con il braccio base e con 42 m di falcone a volata variabile. Mentre le operazioni di armamento e disarmo della gru principale sono state svolte da un’ulteriore gru Liebherr LTM 1160. Una macchina ausiliaria decisamente impegnativa il cui utilizzo è stato giustificato dal cantiere stesso: la strada molto stretta ha infatti obbligato ad armare la macchina principale di punta. Dopo il posizionamento della
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TESTIMONIANZE
La fase operativa del cantiere ha visto la società di demolizione tagliare le varie sezioni della torre, mentre la gru di Autovictor ha proceduto alla rimozione dei vari elementi
INGEGNERIA E logistica Allestire un sollevamento importante nel cuore di un nucleo urbano richiede una precisa ingegnerizzazione dell’intervento e l’organizzazione di una logistica impeccabile. Qualità che rientrano appieno nel DNA di Autovictor. Anche in questo caso, infatti, la società piemontese ha saputo ottimizzare al meglio il cantiere, coordinandosi con DAF, l’impresa che ha effettuato la demolizione, con la polizia municipale di Gorgonzola e con le esigenze degli abitanti limitrofi all’area dell’intervento.
t. Otto tiri di gru hanno riguardato la rimozione della tazza, i rimanenti tre sono serviti per lo smantellamento delle gambe della torre piezometrica. Le varie sezioni della torre sono state appoggiate al suolo, successivamente demolite con le pinze degli escavatori e poi caricate per il conferimento in discarica. “Le difficoltà più elevate”, afferma Alessandro Gino, direttore operativo di Autovictor, “hanno riguardato il piazzamento della macchina, che ha visto utilizzare anche l’ingresso dei box di uno dei condomini presenti nell’area. Per posizionare al meglio un piede della Liebherr è stato infatti creato un terrapieno sulla rampa dei garage”.
PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE PERFETTA Nello specifico Autovictor si è impegnata nell’ingegneria del solleva-
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mento e si è occupata del perfetto posizionamento della macchina. In collaborazione con l’impresa di demolizione è stata quindi trovata la soluzione per il riempimento della rampa, che è stata portata a livello del piano di campagna al fine di stabi-
lizzare correttamente la gru deputata ai sollevamenti. Il tutto coordinando l’intervento anche con gli abitanti dei quattro condomini e con la polizia municipale. Il cantiere, compreso il montaggio e lo smontaggio della Liebherr LTM 1750, è durato una decina di giorni, mentre il tradizionale sistema di demolizione avrebbe richiesto almeno un mese di lavoro e avrebbe portato con sé anche notevoli disagi in termini di polveri e rumori. “Tutta la fase di armo della macchina in cantiere”, conclude Alessandro Gino, “è stata molto difficile, visto il posizionamento particolare e gli spazi davvero stretti a nostra disposizione. Impegnativa anche la logistica che ha visto l’arrivo del materiale con una sequenza ben precisa, non avendo spazio in cantiere e non potendo occupare aree al centro dell’abitato, che avrebbero comportato ostacoli alla normale viabilità. Ogni singolo pezzo arrivato in cantiere è quindi stato immediatamente montato sulla macchina e lo stesso, al contrario, è avvenuto per lo smontaggio”. ❑ AUTOVICTOR SRL Via Galvani 11/13 Zona Industriale 28060 San Pietro Mosezzo (no) Tel. 032135000 Fax 0321468650 www.autovictor.it info@autovictor.it
news ATTREZZATURE
GRANULATORI Simex rigenera le strade con facilità
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razie alle benne granulatore per asfalto CBA di Simex, è facile rigenerare le pavimentazioni stradali. Le benne granulatore per asfalto CBA sono progettate specificamente per la riduzione volumetrica in sito del conglomerato bituminoso o di altri aggregati da cantiere. Il tamburo cilindrico composto da denti intercambiabili è azionato da motori idraulici a pistoni radiali, di grande cilindrata, in presa diretta. FONTE: SIMEX
6.26 FULL ELECTRIC 1° TELESCOPICO ELETTRICO AL MONDO
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ALTEZZA DI SOLLEVAMENTO
DURATA BATTERIA
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CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO
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RICARICA FAST
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RAGGIO DI STERZO
0 RUMOROSITÀ
FARESIN INDUSTRIES SPA - Via dell’Artigianato, 36 - 36042 Breganze, Vicenza Tel. +39 0445 800300 - Fax. +39 0445 800340 - faresin.com
HYVA cresce Hyva Pacific ha acquisito tutte le attività di Truck Cranes Australia Pty. Ltd. (TCA). L’accordo offre a Hyva una piattaforma per l’espansione nel mercato del Queensland, posizionata in prossimità di Port Brisbane e di partner commerciali strategici. “Questo è un ottimo affare per Hyva Pacific” ha spiegato Andre Bremmer, CEO di Hyva Pacific. “TCA è un’azienda solida e di successo che ci dà accesso al terzo mercato regionale più grande e in più rapida crescita in Australia”.
Nuovo gommato Hitachi (Movimento terra)
Versatile, confortevole, sicuro e redditizio. Il nuovo escavatore gommato ZX220W-7, il più grande dei gommati Hitachi, è pronto a stupire per le sue caratteristiche come il nuovo sistema idraulico HIOS III che raggiunge il livello più elevato di produttività con minore consumo di carburante rispetto ai modelli precedenti.
AZIENDE
AMMANN ITALY
IL SERVICE A TUTTO TONDO
La formazione dei tecnici, le piattaforme telematiche e gli uomini dedicati a un servizio assistenza che non teme confronti l servizio di assistenza tecnica di Ammann Italy si distingue per un approccio a tutto tondo che, partendo dalla formazione arriva ai più raffinati strumenti telematici, senza dimenticare il fattore umano. Gli strumenti digitali, infatti, sono affiancati da personale dedicato, sempre pronto a rispondere a qualsiasi problematica legata ai ricambi, all'assistenza, o commerciale. E in un mondo sempre più governato dai Call Center, questo aspetto è in grado di fare la differenza.
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LA FORMAZIONE “In Ammann Italy”, ci spiega Gianluca Gamberini, After Sales Manager Ammann Italy, “la formazione riguarda i concessionari, i sub-concessionari e anche i clienti finali. Ogni anno, o in caso dell'ingresso di nuove macchine, organizziamo appositi corsi di formazione che possono essere svolti in fabbrica (cioè presso l'Ammann International Training Center di Nove Mesto Nad
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Medjuie in Repubblica Ceca), oppure direttamente presso le sedi dei vari dealer.Tutti i corsi sono divisi in due step: formazione in aula, attraverso slide, presentazioni, fotografie, schemi, esemplificazione di alcune problematiche; e direttamente sulla macchina. Durante il cosiddetto walk around abbiamo la possibilità di mostrare tutti i componenti visti in aula e tutti i punti di manutenzione e di controllo funzionale della macchina”. Ovviamente le tempistiche del training variano in relazione alla tipologia di macchina trattata. Inoltre, soprattutto nel caso delle finitrici di maggiori dimensioni, spesso è necessaria la formazione anche per quanto concerne l'utilizzo vero e proprio della macchina. Ammann offre quindi la possibilità di partecipare a veri e propri training operativi presso l'Ammann International Training Center o, su richiesta, anche presso i
dealer. Sono attivi anche training on line attraverso le più comuni piattaforme. “In questi anni”, riprende Gamberini, “abbiamo formato oltre 50 tecnici. I nostri certificati di formazione durano due anni e poi vanno rinnovati attraverso un upgrade che tiene conto delle eventuali modifiche apportate alla macchina in quel determinato periodo”.
Gianluca Gamberini, After Sales Manager Ammann Italy
L'ASSISTENZA TECNICA Su tutto il territorio nazionale il service è sempre seguito dai concessionari con il continuo supporto da parte degli esperti di Ammann Italy. Fermo restando che tutte le macchine Ammann presentano un QR Code che permette di loggarsi anche via telefono (attraverso l'Ammann Service App) e avere accesso a manuali e video di servizio, in caso di un problema, generalmente il cliente chiama il concessionario.
La piattaforma MyAmmann permette di eseguire gli ordini dei ricambi, di conoscere le disponibilità, i prezzi e i tempi di spedizione e mette a disposizione tutta la manualistica.
“Quest'ultimo”, continua Gamberini, “prima di recarsi in cantiere ha la possibilità di utilizzare vari strumenti messi a disposizione da Ammann. Il sistema Ticketing è una piattaforma per l'assistenza che mette in contatto uno specialista Ammann dedicato a ogni particolare modello e che, in base al codice di errore evidenziato sul display multifunzione, permette di capire la problematica. Ticketing assicura una risposta nelle 24 ore, ma Ammann mette a disposizione anche una sorta di hot line che permette
Il Ticketing è una piattaforma dedicata per le richieste di assistenza tecnica
un contatto diretto (via telefono, email o WhatsApp) tra l'assistenza sul campo e Ammann Italy”. Va inoltre sottolineato come le macchine Ammann siano predisposte per il montaggio di qualsiasi tipo di device per la telecomunicazione, il che ovviamente agevola tutti i passaggi. I RICAMBI E LE GARANZIE Ammann mette a disposizione altri due portali dedicati all'assistenza e ai ricambi: MyAmmann e Service Portal. La prima è una piattaforma
che permette ai concessionari di eseguire tutti gli ordini dei ricambi online, conoscere le disponibilità, i prezzi e i tempi di spedizione. Il portale consente di scaricare la documentazione completa di ogni tipo di macchina nuova, o anche più datata, e permette di essere informati circa eventuali campagne di richiamo. Sul Service Portal vengono caricate tutte le macchine acquistate da ogni concessionario che può verificare ogni singolo stato di garanzia, anche attraverso un semplice avviso luminoso. In questo modo il concessionario è sempre adeguatamente informato e, all'approssimarsi della scadenza, può decidere di acquistare il kit di manutenzione dedicato a quel modello per estendere la garanzia di un altro anno. ❑
IL PERCORSO DEL SERVICE Nel 2015 il nuovo Management Ammann ha dato mandato a Roberto Cortesi di ampliare la rete vendita e allo stesso tempo allargare e ottimizzare il servizio assistenza e di ricambistica. L'idea proposta da Cortesi si è strutturata su un certo numero di importatori e altri sub-dealer affiancati da una rete di officine autorizzate dirette. Ogni importatore è stato valutato e selezionato da Cortesi e Gamberini sotto il profilo della vendita e del servizio assistenza.
Con l'incremento dei numeri, Ammann è entrata in una fase più evoluta che ha necessitato di un'intensa, ulteriore, attività di formazione verso tutta la rete di assistenza. Nel 2018 Ammann ha introdotto anche la figura di Samuele Lovison che ha sommato la propria esperienza tecnica con la conoscenza dei concessionari e che è specializzato nelle attrezzature light e nei ricambi. “La creazione della rete di assistenza”, ci spiega Roberto
Cortesi, Area Manager Machines Ammann Italy, “è un lavoro in continua evoluzione. L'officina paving ha un approccio completamente diverso rispetto a chi segue solo le macchine movimento terra, l'agricolo o l'industriale. Quindi si devono trovare (e poi adeguatamente formare) officine specifiche per il settore della compattazione e della pavimentazione. Inoltre le nostre officine autorizzate in
Roberto Cortesi, Area Manager Machines Ammann Italy molti casi si occupano anche della vendita delle attrezzature, come piastre o pestelli. E per farlo, al fine di evitare il fermo macchina, si mettono in casa un adeguato numero di kit ricambi, per scongiurare qualsiasi problema per i clienti”.
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Innovazioni MERLO
Famiglie allargate “Alta Capacità” è la famiglia Merlo dedicata al mondo agricolo. L’ingresso di due nuovi sollevatori telescopici Turbofarmer aumenta questa realtà rendendo più facili e produttive le operazioni in questo settore
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DI CLAUDIO GUASTONI • FOTO DI MERLO
all’industria alle miniere, dal movimento terra all’agricoltura, dalle costruzioni al trattamento dei rifiuti: i settori in cui viene utilizzata la gamma di sollevatori telescopici Turbofarmer Alta Capacità di Merlo non hanno limiti; queste macchine, infatti, danno il meglio di sé in lavori impegnativi e nella movimentazione in sicurezza di carichi pesanti, ma al tempo stesso sono maneggevoli e facili da utilizzare.
MOVIMENTARE IN SICUREZZA Un unico sistema che si adatta a ogni telescopico Gli standard di sicurezza sui sollevatori telescopici possono essere innalzati ulteriormente? Naturalmente sì, grazie alla nuova e rivoluzionaria tecnologia ASCS (Adaptive Stability
Control System) che assicura una perfetta prevenzione dal rischio di ribaltamento frontale della macchina nelle fasi di movimentazione di un carico e raccoglie i due sistemi precedenti
combinandoli e adattandoli alle diverse gamme di prodotto per fornire una soluzione avanzata e idonea alle caratteristiche di ogni macchina. La velocità massima dei movimenti è regolata dal
sistema in base a tre parametri: carico movimentato, posizione del carico e attrezzo in uso, riconosciuto in modo automatico dal sistema ASCS. Quando si raggiunge il limite operativo
L’elevazione verticale automatica facilita le operazioni di movimentazione di un carico all’interno di spazi confinati
NUOVI INGRESSI Dopo gli ottimi risultati raccolti con il TF65.9, Merlo ha deciso di allargare la gamma Alta Capacità dedicata all’agricoltura introducendo il TF50.8 e il TF45.11, due modelli disponibili in tre versioni per rispondere alle varie necessità.Versatili, prestazionali e semplici da usare, i due Turbofarmer sostituiscono quelli di pari portata presenti nella gamma Merlo, ma il nuovo layout costruttivo e le innovative soluzioni tecniche brevettate non ne fanno semplici aggiornamenti ma veri e propri nuovi modelli. TANTI VANTAGGI Grazie alle più avanzate tecnologie, alla maneggevolezza e semplicità d’uso, la gamma Turbofarmer garantisce eccellenti prestazioni telescopiche incrementando la velocità di esecuzione delle operazioni e consentendo di movimentare elevate quantità di materiale in tempi ridotti, cosa molto utile nel campo della logistica e stoccaggio. Questi nuovi mo-
delli, in particolare, sono i più compatti nella gamma Alta Capacità, e risultano equipaggiati con assali dotati di riduttori epicicloidali, per lavorare con maggior precisione e rapidità.Tra le principali peculiarità si annovera l’idraulica da 160 l/min con tecnologia Hi-Flow (HF), la trasmissione EPD Plus con velocità massima di 40 km/h, un joystick capacitivo auto-accellerante, un motore termico da 160 kW/250 CV, sospensione idropneumatica della cabina CS, il cambio a Variazione
Continua MCVTRONIC, e un sistema di sicurezza ASCS. TECNOLOGIA IDRAULICA TUTTA NUOVA La tecnologia Hi-Flow (HF) Merlo, che caratterizza di serie i nuovi TF50.8 e TF45.11, si basa su un distributore idraulico di ultima generazione associato a una pompa idraulica di portata elevata, che rende più veloci e semplici le operazioni quotidiane degli operatori. Infatti il nuovo distributore idraulico integra le normali funzionalità dei distributori idraulici a nuove funzionalità quali la discesa per gravità (che consente di sfruttare il peso del braccio e del carico per effettuare il movimento di discesa limitando la richiesta di potenza idraulica), l’elevazione verticale (che sincronizza i movimenti di sfilo e sollevamento per realizzare un movimento verticale del carico sia in fase di carico che di scarico del materiale), e anche il set point, la gestione flottante e la mandata continua olio ai servizi. Queste funzioni semplificano tanto la movimentazione di carichi negli spazi ristretti limitando il numero di manovre con la macchina e semplificando le operazioni per l’operatore. RISPARMIO ASSICURATO Grazie al vantaggioso sistema EPD (Eco Power Drive) di Merlo, è possibile un reale ri-
di stabilità, il sistema riduce la velocità del braccio, blocca completamente il movimento e in questa fase sono consentiti tutti i movimenti diretti verso una condizione di maggior sicurezza: in questo modo il telescopico non viene mai bloccato, si ottimizzano i tempi di lavoro
e il mezzo è usufruibile anche dagli operatori meno esperti. Da sottolineare anche un luminoso display a colori da 10.1’’ che, grazie al sensore integrato per la regolazione automatica in base alle condizioni di luce esterna, facilita la visualizzazione di tutti i parametri di funzionamento
in tempo reale. Le condizioni di stabilità sono riportate in un diagramma di carico che si aggiorna in tempo reale in base al carico movimentato e all’attrezzo in uso, così il cliente può vedere in ogni momento quale sarà il punto di intervento del sistema di sicurezza. Il
controllo indipendente di ogni movimento idraulico consente di identificare quali movimenti sono potenzialmente pericolosi per la sicurezza in caso di intervento del sistema ASCS. Il display include anche l’inclinometro sempre attivo per una sicurezza al 100%.
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Innovazioni MERLO I due nuovi Turbofarmer sostituiscono quelli di pari portata presenti nella gamma Merlo, ma le tante novità che li caratterizzano ne fanno veri e propri modelli e non semplici aggiornamenti
sparmio: un sistema elettronico e automatico di gestione infatti, considera sia i parametri del motore (numero di giri, curve di potenza, coppia e consumi) sia lo stato in cui il telescopico opera (velocità, peso, gradiente di salita/ discesa, eventuali carichi trainati) per garantire la coppia necessaria a vincere la resistenza all’avanzamento riducendo al minimo i giri motore. La versione più accessoriata dell’EPD denominata Plus comprende un selettore che consente di impostare tre diverse modalità di utilizzo che si applicano nelle diverse esigenze operative “Eco”, “Speed Control” e “Heavy Load”. Quest’ultima, ottimizzata per le massime prestazioni, consente di sfruttare tutto il potenziale della macchina nei contesti più gravosi, risultando particolarmente utile nei lavori pesanti. Questa modalità consente di operare senza ridurre i giri motore e disporre così della massima potenza. ERGONOMIA E CONTROLLO: UN MIX PERFETTO Altro elemento che caratterizza, di serie, i nuovi TF50.8 e TF45.11 è il joystick capacitivo autoaccellerante, che migliora l’ergonomia dei comandi e riduce la fatica dell’operatore aumentandone la produttività. La mano dell’operatore viene rilevata in automatico da due sensori integrati, e ciò garantisce un utilizzo confortevole, semplice e intuitivo in ogni circostanza. Sul joystick sono presenti i comandi proporzionali del braccio (sfilo/ rientro, funzioni ausiliarie) e il selettore del senso di marcia che permette all’operatore manovre sicure e rapide. I movimenti a croce del joystick (trasversale e longitudinale) permettono di attuare le funzioni di movimento del braccio (sollevamento/discesa, rotazione zattera); integrando i comandi delle funzioni operative della macchina con quelli per gestire il motore, il joystick consente il controllo
La gamma di telescopici “Alta Capacità” è la risposta messa in campo da Merlo nell’ambito della logistica, della movimentazione e dello stoccaggio dei materiali per garantire sempre lavori rapidi e precisi. dei giri del motore proporzionalmente all’utilizzo del joystick stesso, ottimizzando la movimentazione di materiali. Quando si aziona il comando superando la soglia di intervento (escursione superiore al 20%), il dispositivo aumenta automaticamente il regime di rotazione del motore diesel senza aumentare la velocità di avanzamento: ciò non solo riduce ulteriormente i consumi in quanto i giri motori sono mantenuti al minimo quando non si utilizza il sistema idraulico, ma rende molto più reattivo, prestazionale ed efficiente il telescopico nelle varie operazioni. MOLTO PIÙ DI UNA TRASMISSIONE Si chiama Merlo CVTronic, è la trasmissione intelligente a variazione continua presente sui due nuovi modelli e, unendo i vantaggi delle trasmissioni idrostatiche con le prestazioni e il rendimento di un cambio CVT, consente di ottenere accelerazioni fluide senza interruzione di coppia da zero a 40 km/h. Cuore di questa trasmissione, due motori idrostatici a
pistoni assiali alimentati dalla pompa idraulica a gestione elettronica. Alle basse velocità di lavoro, i due motori idrostatici agiscono all’unisono per offrire la massima coppia, con un incremento del +12% rispetto a trasmissioni idrostatiche convenzionali. In fase di trasporto, il secondo motore idrostatico viene disinserito automaticamente dal sistema di controllo e l’olio proveniente dalla pompa alimenta il motore idrostatico principale che spinge il Turbofarmer alla massima velocità. Tra i vantaggi offerti dal CVTronic rispetto a una trasmissione idrostatica convenzionale va sottolineato l’incremento della coppia del 12%, la riduzione dei consumi, un’eccellente efficienza e facilità d’uso grazie all’eliminazione del cambio marcia. La famiglia “Turbofarmer” si distingue anche per Speed Control, sistema di regolazione e mantenimento della velocità di crociera che consente all’operatore di impostare la velocità di trasferimento desiderata: in pratica, per fermare l’avanzamento della macchina basterà premere il pedale del freno o il selettore del senso di marcia. ❑
NIENTE IN SOSPESO TRANNE…LA CABINA! La cabina sospesa CS (Cab Suspension) è un ingegnoso brevetto con cui i nuovi TF50.8 e TF45.11 possono essere equipaggiati. Grazie a questa innovativa soluzione, la cabina viene allestita con una sospensione idropneumatica
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attiva comandabile direttamente dall’operatore utilizzando un semplice interruttore elettrico. Quando la sospensione è attiva, l’escursione totale dell’abitacolo è di 110 mm (-60 mm/+50 mm), e in tale contesto, all’interno dell’abitacolo si riducono
drasticamente le sollecitazioni e le vibrazioni per facilitare agli operatori i trasferimenti e le lavorazioni anche su terreni non proprio pianeggianti. L’ampia escursione ammessa, grazie alla perfetta integrazione dei dispositivi idraulici e pneumatici,
assicura la risposta più efficace anche nei tragitti più impegnativi. Il funzionamento delle sospensioni, attivato da un semplice pulsante in cabina, può essere inserito e disinserito in base alle esigenze di lavoro, anche con macchina in movimento.
TESTIMONIANZE
(SIMEX)
DIFFICILE RESISTERLE! In un cantiere di Lucerna, durante lo scavo per le fondazioni, la durezza e l’abrasività dell’arenaria sono state annientate da un’escavatrice a ruota Simex pesso, in un cantiere edile, la durezza di un materiale può rivelarsi un difficile ostacolo e causare non pochi problemi, così, per non interrompere i lavori è necessario trovare la giusta soluzione. L’impresa edile svizzera LötscherPlus, con sede a Lucerna, è specializzata nell’offrire un’estesa e completa gamma di servizi nel campo dell’ingegneria civile e della costruzione di strade, gestendo in modo esemplare tutte le applicazioni in questi settori, sempre in modo sostenibile e nel rispetto dell’ambiente. E proprio a Lucerna, all’impresa è stata affidata una importante operazione, l’ampliamento di un’ala dell’ospedale cittadino. Nel corso degli scavi per la realizzazione delle fondazioni, si è verificata una spiacevole sorpresa: gli addetti ai lavori hanno scoperto che gran parte del sottosuolo del
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cantiere era composto da arenaria, una roccia sedimentaria dura, abrasiva, e con valori di resistenza tra 70 e 100 MPa. Questa roccia sembra indistruttibile, infatti, l’asportazione con l’utilizzo di benne tradizionali è tutt’altro che efficace, e anche con i martelli idraulici non si ottiene granché senza prima aver sezionato e spaccato il materiale. SOLUZIONE SIMEX E allora, che fare? L’esperta impresa LötscherPlus non ha avuto dubbi, e ha pensato bene di rivolgersi subito a Hydremag Ag, specializzata in noleggio, vendita e riparazione di attrezzatura per demolizione, riciclaggio e genio civile. Questa realtà svizzera importa anche prodotti Simex per tutto il territorio, e LötscherPlus ha così potuto prendere a noleggio l’escavatrice a ruota Simex RWE 100, la più grande in gamma, progettata
La RWE 100 Simex, specifica per superfici dure e compatte, è stata montata sul braccio di un Hitachi ZX 350 per tagliare l’arenaria
e realizzata espressamente per la demolizione e il taglio su superfici dure e di estrema compattezza. Non poteva affidarsi che ad uno strumento utile ed efficace come quello, infatti, i prodotti Simex sono studiati e ingegnerizzati per essere altamente solidi e performanti. Con questa at-
UN’IMPRESA EDILE VERSO IL futuro Sono numerosi i settori in cui LötscherPlus si è specializzata negli anni, ma il principale obiettivo di questa realtà svizzera, caratterizzata da know-how, affidabilità e competenza, è senz’altro la sostenibilità, infatti, la responsabilità verso le generazioni future richiede anche un approccio attento e premuroso al mondo in cui si vive. Tra le sue principali specializzazioni sicuramente l’ambito della demolizione, portato avanti con efficienza grazie all’esperienza e a un parco macchine composto da escavatori all’avanguardia in grado di raggiungere un’altezza di 35 metri. C’è poi il settore delle bonifiche: intere aree
trezzatura, che montava un disco di taglio per profondità di 800 mm e larghezza di 130 mm, è stato possibile portare a compimento dei tagli longitudinali lungo le fondazioni, consentendo ai martelli idraulici di lavorare senza il rischio di bloccaggio delle punte. La RWE 100 è stata montata sul braccio di un escavatore Hitachi ZX 350, e questa combinazione, risultata da subito vincente, ha garantito una velocità di avanzamento di 6 metri lineari all’ora che, considerando la resistenza e l’abrasività del materiale, rappresenta sicuramente un enorme successo su questo importante cantiere. Va sottolineata la piena soddisfazione dell’impresa LötscherPlus nei confronti dell’escavatrice a ruota RWE 100. “È stata sicuramente una scelta vincente” spiega il team dell’impresa
vengono meticolosamente pulite, bonificate, e il materiale terroso è rimosso in collaborazione con specialisti ambientali. La sua gamma di servizi nel campo dell’ingegneria civile e della costruzione di strade è completa: gestisce tutte le applicazioni in questi settori lavorando con cura, competenza e sempre nell’ambito della sostenibilità. Infine (ne è esempio il cantiere di Lucerna), l’impresa è specializzata nelle tecnologie di scavo per realizzare solide fondamenta, infatti, per creare una base stabile per le strutture è necessario un elevato livello di conoscenza delle condizioni e dei requisiti geotecnici e idrologici.
“per le sue caratteristiche tecniche. Inoltre si deve considerare che il cantiere era ubicato in un’area molto sensibile, non sarebbe stato possibile l’utilizzo di esplosivo e, come già evidenziato, i martelli idraulici non avrebbero potuto garantire un’adeguata produttività”. GAMMA AL TOP Soffermiamoci ora sulla gamma di
escavatrici a ruota per demolizione e taglio RWE di Simex, composta da due gioielli davvero unici, l’RWE 60 e, appunto, l’RWE 100. I due modelli sono stati progettati e realizzati per essere montati sui bracci di escavatori da 28 a 75 tonnellate per coprire tutti quei cantieri dove è necessario eseguire tagli a sezione predefinita su superfici (dure o compatte quali cemento e roccia) orizzontali o ver-
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TESTIMONIANZE
ticali e in presenza di materiali molto resistenti e abrasivi. Sono ideali negli interventi all’interno di cave e miniere, nei cantieri di demolizione, per lavori subacquei, in galleria, nelle operazioni di riciclaggio, interventi in trincea e lavori stradali (ad esempio per il taglio di asfalto), nell’asportazione selettiva di grossi blocchi di cemento o roccia che altrimenti non sarebbe facile movimentare. Entrambe offrono elevate prestazioni, estrema precisione e notevole forza di taglio, e sono equipaggiate con due motori idraulici di grande cilindrata, a pistoni radiali in presa diretta col tamburo, che garantiscono una coppia elevata e grande forza al dente. E per finire, alcune caratteristiche tecniche dei due modelli. La RWE 60 consente una profondità di lavoro di 600 mm e larghezze di scavo di
L’escavatrice a ruota RWE 100 di Simex offre elevate prestazioni, estrema precisione ed elevata forza di taglio grazie ai due motori idraulici di grande cilindrata
Se manca qualcosa c’è HYDREMAG!
Hydremag AG, attiva in tutta la Svizzera con le due sedi a Payerne e Waldstatt, da oltre 25 anni opera nei settori della demolizione, del riciclaggio e dell’ingegneria civile proponendosi come leader nel noleggio, nella vendita e nella riparazione di una vasta gamma di attrezzature e prodotti specifici per questi settori. Si affida ad un team esperto ed efficiente che assiste il cliente offrendogli la giusta attrezzatura e un servizio completo. I servizi di qualità, la profonda conoscenza tecnica e le competenze professionali sono aspetti molto apprezzati dai suoi numerosissimi clienti.
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100-130-200 mm; offre una potenza massima applicabile di 100 kW, è dotata di forza al dente massima di 23 kN, ha un peso operativo di 2.550 kg, richiede una portata di olio di 200-350 l/min, una massima pressione olio di 350 bar, e può essere montata su un escavatore con peso compreso tra le 28 e le 45 tonnellate. La RWE 100, lo stesso modello utilizzato nel cantiere di Lucerna, è disponibile in tre ruote da taglio per profondità di lavoro di 800900-1000 mm e larghezze di scavo di 130-180-200 mm; offre una potenza massima applicabile di 220 kW, una forza al dente di 55,7 kN (con ruota da profondità 800 mm settata a 380 BAR), a seconda della ruota da taglio montata il peso operativo (senza sella d’attacco) dell’attrezzatura varia da 4750 a 5200 kg, richiede una portata di olio di 400-450 l/min, una massima pressione olio di 350 bar, ed è consigliabile il montaggio su un escavatore con peso compreso tra le 50 e le 75 tonnellate. ❑ LÖTSCHER TIEFBAU AG Urnäscherstrasse 54 CH-9104 Waldstatt Tel. +41 (0)71 353 77 00 www.hydremag.ch/de/
news Pianificare nel dettaglio (Sollevamento)
MOVIMENTO TERRA
SERIE A
Hyundai amplia la gamma dei propri escavatori
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ltre ai motori Stage V di ultima generazione e a bassi consumi di carburante, i due nuovi escavatori cingolati HX160A L e HX180A L di Hyundai garantiscono più sicurezza, maggiore velocità operativa e alte prestazioni. L’HX160A L ha un peso operativo di 17.455-19.050kg, mentre l’HX180A L di 18.140-19.985kg. Entrambi i modelli possono essere forniti con cingoli da 500 mm a 700 mm, mentre l’HX180A L può essere equipaggiato con cingoli da 800 mm
Con la nuova versione di Crane Planner 2.0 Liebherr offre a tutti gli utenti, clienti e partner numerosi nuovi vantaggi: la versione 2.0 copre infatti diversi modelli di autogrù, tutte le gru cingolate con capacità di sollevamento fino a 300 t, nonché escavatori idraulici a fune. Crane Planner 2.0 di Liebherr consente una pianificazione semplice ma professionale di un’ampia varietà di sollevamenti con le macchine Liebherr.
con pressione al suolo ridotta. I clienti possono scegliere di equipaggiare i modelli di lama dozer a larghezza integrale e ottenere vantaggi in termini di versatilità, ma anche in termini di stabilità nelle operazioni di scavo e sollevamento. Il braccio monolitico standard è di 5.100 mm, mentre gli avambracci di scavo offerti sono tre: 2.200 mm, 2.600 mm e 3.100 mm. Queste combinazioni offrono portate di scavo massime fino a 9.450 mm e una profondità di scavo massima di 6.530 mm. FONTE: HYUNDAI
Nuova generazione di performance e design PESO OPERATIVO: 21,900 KG23,500 KG
SEDUTA CONFORTEVOLE E AMBIENTE CABINA DI LUSSO
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REPORTTECNICO
MERCEDES-BENZ TRUCKS
PIÙ POTENZA, PIÙ EFFICIENZA otente, affidabile, redditizio, parsimonioso nei consumi e tuttavia dinamico: sono queste le caratteristiche che le aziende di autotrasporto cercano nei propri mezzi, perché è su queste che si gioca gran parte del profitto. Data la grave carenza di conducenti, inoltre, è importante disporre di camion che i driver amino guidare. La trasmissione, che costituisce circa il 50% del valore aggiunto di un autocarro, gioca un
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Terza generazione
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ruolo importante. Mercedes-Benz Trucks già offre un sistema integrato tra motore-trasmissione-assali, tutti configurati al meglio l'uno per l'altro e per le diverse mission cui è destinato ogni singolo veicolo. Nel 2022 Mercedes-Benz Trucks lancerà sul mercato la terza generazione del suo motore per veicoli commerciali pesanti OM 471. Con la terza generazione dei motori OM 471 fin da ora ordinabile e
Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation ha presentato recentemente i veicoli di prova dell'eCanter di nuova generazione. Dopo aver lanciato il primo eCanter
completamente elettrico prodotto in serie in Giappone nel 2017, Mitsubishi ha introdotto un modello migliorato con caratteristiche di sicurezza avanzate per il mercato giapponese
disponibile da ottobre 2022, Mercedes-Benz Trucks sta lanciando la fase successiva e schierando il suo motore per veicoli commerciali pesanti più venduto con un'intera gamma di innovazioni che ne migliorano l'efficienza. Karin Rådström, membro del consiglio di amministrazione di Daimler Truck Holding AG, responsabile per le regioni Europa e America Latina, e il marchio MercedesBenz Trucks, ha affermato che “con
Il nuovo OM 471 si adatta bene sia a mission di trasporto a lungo raggio, come quelle dell'Actros, sia ad applicazioni gravose, come quelle construction dell'Arocs
la terza generazione dell'OM 471, ci siamo costantemente concentrati sulle esigenze dei nostri clienti. Il nostro obiettivo era ridurre il TCO e il consumo di carburante. I nostri clienti ne trarranno vantaggio, così come l'ambiente". La terza generazione dell'OM 471 installata sul Mercedes-Benz Actros e sul Mercedes-Benz Arocs presenta una serie di innovazioni tecniche. "Tutte innovazioni che mirano co-
stantemente a ridurre il costo totale di proprietà (TCO) in termini di risparmio di carburante, costi operativi inferiori e rendimenti più elevati, senza sacrificare le prestazioni, la dinamica di guida o il comfort di guida", spiega Christoph Mertens, Project Manager per la nuovo motore presso Daimler Truck. I miglioramenti di efficienza per la terza generazione dell'OM 471 sono il risultato di una serie di innovazioni
nel 2020. Attualmente, l'azienda sta procedendo con le fasi di sviluppo e test della prossima generazione di eCanter, in preparazione per il suo imminente lancio. Questo modello
verrà fornito con ulteriori aggiornamenti in termini di autonomia e caratteristiche di sicurezza, e sarà offerto in una gamma ampliata di varianti che soddisferanno le diverse
esigenze di trasporto. Il camion è stato testato in condizioni difficili sia in climi caldi che freddi, sia a livello nazionale che all'estero. Le prove di guida supereranno oltre un milione di chilometri.
del motore. Ad esempio, la geometria dell'incavo del pistone, il design dell'ugello di iniezione e i parametri della testata rilevanti per lo scambio di gas sono stati oggetto di un ampio processo di ottimizzazione. In questo modo, il rapporto di compressione del motore a sei cilindri in linea è stato aumentato da 18,3:1 a 20,3:1: questo porta a una combustione più efficiente con una pressione di accensione di picco di 250 bar. Una delle leve più importanti per aumentare l'efficienza della combustione nei moderni motori diesel è l'ottimizzazione del turbocompressore. Con la terza generazione dell'OM 471, Mercedes-Benz Trucks introduce due nuovi turbocompressori sviluppati e prodotti internamente che si adattano con precisione all'ampia
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REPORTTECNICO
Nel 2022 Mercedes-Benz Trucks lancerà la terza generazione del suo motore per applicazioni pesanti OM 471
gamma di esigenze dei clienti. Nella variante a consumo ottimizzato, l'attenzione si concentra sul consumo di carburante più basso possibile: è predestinata per l'uso nei trasporti a lunga distanza con un motore da 350 kW (476 CV). La seconda variante è progettata, invece, per prestazioni elevate e per generare una altrettanto elevata forza frenante, ed è ideale per l'uso nel settore dei lavori pesanti e delle costruzioni, con motori fino a 390 kW (530 CV). Per i livelli di prestazioni bassi e medi dell'OM 471, il massimo risparmio di carburante rispetto alla generazione precedente è del 4%, mentre per i livelli di prestazioni superiori può essere del 3,5%. Grazie ai minori consumi si riducono sia i costi di esercizio che le emissioni di anidride carbonica. Oltre alla combustione e al turbocompressore, la riduzione dell'attrito è la terza leva importante per migliorare l'efficienza del motore. A tale scopo, l'OM 471 di terza generazione dispone di una valvola di controllo della pressione dell'olio motore di nuova concezione, installata dietro
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la pompa dell'olio motore e davanti al termostato dell'olio. Un attuatore elettrico consente l'uso controllato dalla mappa delle caratteristiche del riduttore di pressione. Le riduzioni disponibili della pressione dell'olio motore sono determinate in una matrice complessa che tiene conto di tutti i componenti del motore e dei loro requisiti specifici, come la lubrificazione o il raffreddamento. Un olio motore di nuova concezione a bassa viscosità migliora il controllo della pressione e l'efficienza della combustione, senza ridurre gli intervalli di cambio dell'olio o aumentare l'usura dei componenti del motore interessati. Anche il sistema di post-trattamento dei gas di scarico, che è stato completamente rinnovato e adattato al nuovo sistema di combustione e controllo dell'OM 471, contribuisce a migliorare l'efficienza del motore. Il sistema limita la contropressione e aumenta anche l'indice di uniformità dell'AdBlue, il che porta a una migliore conversione degli NOx e a un minor consumo di carburante. I sensori di NOx insieme al circuito
di controllo ad anello chiuso e adattivo e un modello di temperatura SCR predittivo hanno consentito di migliorare ulteriormente la stabilità delle emissioni. Oltre a redditività, robustezza e affidabilità, Mercedes-Benz Trucks ha posto attenzione a un altro fattore importante per i clienti della terza generazione dell'OM 471, ovvero la dinamica di guida. Gli ingegneri hanno puntato gli occhi sulla trasmissione per questo scopo. Ad esempio, il nuovo controllo della trasmissione automatizzata PowerShift Advanced consente partenze e accelerazioni più rapide e fluide in molte situazioni grazie alla precisa selezione delle marce. Cambi di marcia più rapidi riducono il tempo di interruzione della coppia fino al 40%. Anche la parametrizzazione del pedale dell'acceleratore è stata ulteriormente ottimizzata: una maggiore sensibilità nella corsa inferiore consente manovre significativamente più sensibili, mentre il tempo di risposta diretto nella corsa superiore si traduce in una maggiore dinamica in condizioni di carico elevato. ❑
REPORTTECNICO
BKT
BKT È ANCHE COMPATTAZIONE
BKT PAC Master Plus
a compattazione è una delle fasi delle operazioni di manutenzione stradale più delicata e fondamentale. Dipende dalla corretta esecuzione della compattazione, infatti, sia la stabilità del sottofondo che la realizzazione di una stesa d'asfalto lineare che a sua volta evita il crearsi delle fastidiose (quanto pericolose) buche e crepe. I rulli
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L'espansione di Bhuj
Il 4 marzo 2022 è iniziata ufficialmente la produzione commerciale di pneumatici agricoli
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compattatori sono le macchine preposte all'esecuzione di queste fasi del cantiere e ne esistono svariati modelli per altrettanti Costruttori. Come per la totalità delle macchine da cantiere, le loro prestazioni non dipendono solo dalle caratteristiche tecniche intrinseche (potenza, peso operativo, forza di compattazione, tipo di tamburo, ecc) e dalle capacità degli ope-
radiali BKT nel nuovo stabilimento ampliato di Bhuj, che aggiunge 50.000 tonnellate metriche di capacità di produzione del sito originario realizzato nel 2015. Questo progetto è il risultato di un investimento stimato in 95 milioni di euro. Bhuj si avvale di tecnologia di punta in
termini di macchinari e infrastrutture, compreso il benessere dei dipendenti. BKT è stata in grado di raggiungere questo risultato nel tempo record di meno di un anno dalle operazioni di posa della prima pietra, iniziate il 22 maggio 2021. Con questo il Gruppo è pronto ad
BKT TR 391
aggiungere un altro fiore all'occhiello della sua storia di crescita. Il nuovo stabilimento, che si estende su una superficie di 12 acri, raggiungerà la sua piena capacità produttiva di 50.000 tonnellate metriche entro 6 mesi. BKT ha scelto strategicamente di accrescere in
modo significativo la sua produzione di pneumatici per soddisfare l'aumento globale della domanda di pneumatici, in particolare del settore agricolo. "La domanda mondiale di pneumatici agricoli è in crescita" ha dichiarato Arvind Poddar, presidente e amministratore
ratori che le manovrano, ma anche dall'adeguata scelta dei pneumatici che le equipaggiano. Data proprio la peculiarità delle operazioni svolte da queste macchine, anche gli pneus che le equipaggiano sono altrettanto particolari, frutto di lunghi studi progettuali. Resistenza, ma anche stabilità, nonché durata sono le principali (ma non le uniche caratteristiche) richieste a questo tipo di pneumatici. BKT propone una gamma di pneumatici dedicati espressamente a queste macchine, proprio perché consapevole dell'estrema specializzazione che esse richiedono, e offre soluzioni specifiche perfettamente allineate agli stili di lavoro degli operatori. L'offerta della multinazionale indiana per equipaggiare i compattatori è composta da due modelli di pneumatici convenzionali, affiancati da tre modelli per applicazioni agro-industriali che garantiscono ottime caratteristiche anche per l'uso con i compattatori. I primi due pneumatici cui abbiamo accennato sono il PAC Master e il
Dimensioni da compattatore • PAC Master: disponibile sul mercato in numerose misure: 7.50 - 15, 8.5/90 - 15 K, 9.5/65 - 15, 190/60 - 15, 205/60 - 15, 7.50 - 16, 10.5/80 - 16, 9.00 - 20, 11.00 - 20 e infine 14/70 - 20. • PAC Master Plus: disponibile in due diverse varianti: 7.50 - 15 e 9.00 - 20. • TR 387: la misura ideale per i compattatori stradali è la 23.1 – 26. • TR 390 Dual Bead HD: dimensioni 23.1 - 26 e 28L - 26 • TR 390 Dual Bead HD Special: dimensione 23.1 - 26. • TR 391: disponibile nella misura 14.9 - 24.
zioni heavy duty e resistenza a tagli e strappi sono caratteristiche che lo rendono adatto ai compattatori. Altro pezzo forte è TR 390, anch’esso dall’elevata capacità di carico e dalla durabilità aumentata, disponibile nelle versioni “Dual Bead HD”, ovvero a doppio tallone HD e “Dual Bead HD Special”, a doppio tallone HD speciale, solo nella variante 23.1 - 26. Infine, chiude il cerchio delle gamme per compattatori TR 391, la soluzione agro-industriale ottima sia per operazioni di trasporto, che di compattazione. Come per gli altri pneus della famiglia TR anche il 391 si distingue per l’elevata capacità di carico e un ciclo di vita prolungato. ❑
PAC Master Plus. Il loro plus principale è la stabilità che offrono, cui si aggiunge un ciclo di vita prolungato. La mescola di questi pneus è sviluppata per resistere e dissipare al meglio il calore generato dal manto stradale appena posato. PAC Master Plus, inoltre, offre una larghezza maggiore del battistrada, cosa che ne migliora ulteriormente le prestazioni in termini di stabilità rispetto al PAC Master. Seguono poi, tre modelli di pneumatici agro-industriali, ottimi per equipaggiare anche i compattatori stradali. TR 387 è disponibile in diverse versioni, tra cui quella “Dual Bead”, a doppio tallone. Lungo ciclo di vita, propensione per le applicaBKT PAC Master
BKT TR 390
BKT TR 387
delegato di BKT. “C'è una forte indicazione che la crescita in questo settore è destinata a permanere e, in linea con la visione aziendale di crescita e qualità, l'attuale espansione soddisfa le aspettative dei nostri clienti più fedeli. Durante uno dei periodi più difficili che il mondo ha attraversato a
seguito della pandemia del 2021, abbiamo adottato una strategia che ci ha aiutato a soddisfare anche i nostri clienti più esigenti e a consegnare i nostri prodotti secondo le loro esigenze. Sentiamo veramente che è arrivato il momento di agire e di dare il meglio per soddisfare le crescenti
esigenze dei nostri clienti. Questa crescita è la nostra risposta alla domanda universale". Il sito si trova a Bhuj, nello Stato del Gujarat, in India, a una distanza di circa 60 km dal porto di Mundra sul Mar Arabico. Questo facilita la spedizione di prodotti BKT in oltre 160 paesi in tutto il mondo.
Innovazioni FASSI
E SONO DUE! A poco più di sei mesi dall’esordio della capostipite della nuova gamma Techno, Fassi presenta al mercato la nuovissima F1750R-HXP Techno
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e avete sottomano una copia del numero di ottobre 2021 di MC5.0-Macchine Cantieri andate a pagina 66 dove nell’articolo intitolato “Rinnovoluzione” facevamo il punto delle molte novità presentate da Fassi in occasione di GIS 2021. Tra tutte, un posto d’onore era occupato dalla F1450R-HXP, capostipite della nuova gamma Techno che fin da subito era stata annunciata come presto affiancata da un secondo modello. Ed eccoci qui! A poco più di sei mesi da quella prima presentazione, Fassi ha fatto debuttare la nuova F1750RHXP Techno che si prepara a diventare un
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DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI FASSI
punto di svolta per il proprio segmento di riferimento. MA PRIMA... Prima di addentrarci nell’analisi dettagliata della nuova gru retrocabina del Costruttore di Albino (BG), vogliamo ricordare in sintesi i plus della nuova gamma Techno: partiti da un foglio bianco per progettare la nuova famiglia di gru, il risultato è stato un sapiente mix di tecnologie che andranno ad equipaggiare tutti i modelli Techno. Base di partenza di tali tecnologie alcuni sistemi già sviluppati precedentemente da Fassi, che sono stati però pesantemente ottimizzati. Stia-
tutte le funzioni elettroniche grazie alle tre linee CAN-BUS dedicate, rispettivamente, ai sensori, ai comandi e alla connessione del veicolo. Sviluppato nel solco dei precedenti sistemi FX-Link e DBF, nonché Drive by Fassi, il nuovo FX990 non si accontenta solo di un sistema CAN-BUS potenziato, ma dispone anche di due linee Ethernet che ne ampliano ulteriormente la connettività e la potenza di elaborazione. Senza dimenticare i vari plus hardware e firmware: nuova centralina, nuovo touchscreen display FX901, nuovo firmware limitatore e controllo della dinamica, nuovo sistema di stabilità FSC/ Techno e nuovo software FassiLim. Come per la F1450R-HXP, la sezione decagonale dei bracci sfili e secondario “X-Design” offre molteplici vantaggi, che vanno da una migliorata capacità di carico (+57% rispetto al tradizionale disegno dei bracci esagonale) fino a un minore spessore del longherone permesso dalla migliorata distribuzione degli sforzi tra quest’ultimo e i pattini. Meno spessore significa, ovviamente, minore peso della gru, cosa che ne rende ancora più versatile l’allestimento. Facendo una veloce carrellata delle principali caratteristiche tecniche e strutturali della nuova F1750R-HXP mo parlando per esempio della funzione JDP (Jib Dual Power) che ora sulle gru Techno è automatica, ossia il limitatore riconosce l’assetto della gru e rende disponibili in automatico le maggiori performance della prolunga idraulica; oppure del sistema di controllo della stabilità FSCSIII (originato dalla fusione tra le performance dell’FSC-H e il sistema FSC-SII), sia vere e proprie novità. … E ORA, ECCO A VOI LA F1750R-HXP TECHNO Come per la gru F1450RHXP, anche la new entry di Casa Fassi ha il cuore nel nuovissimo sistema di controllo FX990, che presidia
Sulla nuova F1750R-HXP Techno tutte le componenti sono accuratamente protette o inserite all’interno delle strutture meccaniche
ACCESSORI PER OGNI ESIGENZA Il nuovo modello di prolunga idraulica denominato L826, già proposto in combinazione con la Fassi F1450R-HXP Techno, è previsto anche per la nuova F1750R-HXP Techno. Il sistema è stato concepito per agevolare
l’utilizzo della gru in combinazione con il verricello. Questa soluzione soddisfa le esigenze di semplificazione delle operazioni di messa a riposo in presenza di verricello e prolunga, ma non è disponibile se la prolunga idraulica
è dotata di funzioni supplementari con sistema di canaline; in questo caso è necessario smontare le carrucole durante la messa a riposo della gru. Al fine di rendere più facile l’utilizzo del verricello nella versione base (senza
prolunga idraulica), anche per le versioni .7 e .8 sono proposte delle nuove carrucole permanenti, disponibili anche con prolunghe manuali, che è possibile lasciare installate anche in configurazione di trasporto.
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Innovazioni
DATI TECNICI
FASSI
Il serbatoio dell’olio idraulico è capiente, pur restando all’interno della sagoma del basamento
Fassi Gru F1750R-HXP TECHNO Capacità di sollevamento: 132 tm – 1.295 kNm Massimo sbraccio idraulico: 31,80 m (con jib) Ingombro: 2,58 x 2,54 m; h 2,61 m Dotazione elettronica/idraulica: • sistema di controllo integrale IMC • unità di controllo FX990 • distributore idraulico digitale D900 • unità di comando radio V7S • controllo della dinamica ADC • FX991 touchscreen display • electronic flow sharing • XF system Caratteristiche • doppia biella • sezione decagonale dei bracci sfilabili “X-DESIGN” • dispositivo XP • sistema ProLink • rotazione continua su ralla
Techno in versione standard, ricordiamo che ognuna di esse va a vantaggio delle principali caratteristiche della gamma Techno, ossia robustezza, versatilità, facilità d’uso e sicurezza. PER LA ROBUSTEZZA Assicurano una durata prolungata di vita operativa sistemi come il doppio circuito idraulico con distributori digitali D900, i doppi scambiatori di calore e il doppio serbatoio dell’olio con capacità 250 + 250 litri e il sistema di rotazione a doppia circolazione di sfere con due motoriduttori. A livello meccanico sono stati previsti un basamento in versione LP (Low Profile) per allestimento con controtelaio integrato; pattini di guida dei bracci sfilabili a montaggio “forzato” per ridurre giochi verticali e laterali, realizzati in un materiale con un elevato grado di scorrimento (cosa che diminuisce la necessità di ingrassaggio). Infine, i principali sistemi sono protetti da coperture (come i carter carbon look a copertura dell’impianto idraulico ed elettrico, del motoriduttore, fianco colonna e del braccio principale) oppure i carter degli impianti sul basamento. Gli stabilizzatori sono a extra estensione idraulica
con piattello stabilizzatore snodato e piastre d’appoggio in Monocast. PER LA VERSATILITÀ Una valvola rigenerativa dell’olio elettrica massimizza la velocità degli sfili idraulici, mentre il sistema XF delle valvole di blocco rendono la gru adatta a svolgere sia compiti di normale sollevamento, che operazioni di massima precisione.
La nuova Fassi F1750R-HXP Techno è la seconda gru della nuova gamma Techno presentata a GIS 2021
ARRIVA IL SECONDO STEP DI AMPLIAMENTO DELLA GAMMA TECHNO DI FASSI, CON LARGO ANTICIPO SUI TEMPI PREVISTI: LA NUOVA F1750R-HXP È GIÀ PRONTA PER LA SUA COMMERCIALIZZAZIONE.
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PER LA FACILITÀ D’USO Si parte con il comando via radio V7S con display a colori e il controllo della dinamica tramite sistema IMC-ADC, per giungere agli stabilizzatori di serie extra estensibili idraulicamente con larghezza 9.960 mm e al sistema Prolink idraulico con impennamento del braccio secondario 10° oltre l’orizzontale. La presenza di un distributore proporzionale per il radio-comando degli stabilizzatori e di un doppio trasduttore di pressione sul martinetto principale per un funzionamento del limitatore di momento elettronico rende la nuova F1750RHXP Techno più precisa e puntuale nei movimenti. PER LA SICUREZZA Oltre ai sistemi già citati in precedenza, concorrono alla sicurezza della gru il limitatore di momento elettronico FX990 e il display touchscreen sul basamento, nonché il dispositivo XP automatico. ❑
news MOVIMENTO TERRA
ARCHEOLOGI Cinque Bobcat per Augusto
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el cuore della Capitale, presso il cantiere archeologico del Mausoleo di Augusto, cinque mezzi Bobcat da due anni lavorano senza sosta. In questo cantiere archeologico, il più grande in Europa dal dopoguerra ad oggi, lavorano la minipala cingolata T590 e gli escavatori cingolati E17, E35, E45 ed E85, utilizzati con grande sicurezza e certezza di risultato. Le macchine Bobcat, grazie alla loro compattezza, stabilità e precisione di manovrabilità, si sono confermate la scelta ideale per questo imponente e prestigioso intervento. I 5 mezzi si stanno occupando di trasformare la piazza Augusto Imperatore, antistante all’omonimo Mausoleo, in uno spazio pubblico e non solo archeologico, che ospiterà la biglietteria del Mausoleo e una caffetteria. La piazza sarà collegata al piano stradale da due scalinate, una dalla parte del museo dell’Ara Pacis e l’altra verso la chiesa di San Carlo al Corso. FONTE: BOBCAT
SOLO Doosan Per abbattere un ex istituto milanese, Italia Demolizioni ha messo in campo un escavatore cingolato Doosan DX380LC-7. Il mezzo sarà coadiuvato da altre macchine Doosan della flotta dell’impresa. Italia Demolizione ha scelto Doosan, acquistando prima un escavatore cingolato DX380LC-7, poi un DX380DM Serie 7 specifico per le demolizioni, e infine un DX300LC-7, un DX350LC-7 e un DX210-7, due escavatori di medie dimensioni DX85-7 e una pala gommata DL250-7.
Guida autonoma (Trasporti)
Procede a tappe serrate lo sviluppo della guida autonoma, uno dei megatrend del futuro insieme alla mobilità sostenibile, la decarbonizzazione del trasporto e il fermare i cambiamenti climatici in corso. MAN è in prima linea nello sviluppo di tecnologie che possano sostenere tutti questi megatrend. Proprio in merito alla guida autonoma, ha fornito il proprio supporto al progetto ATLAS-L4 che mira a portare per la prima volta in autostrada autocarri a guida autonoma entro la metà di questo decennio. Supporto che ha condiviso con il fornitore di servizi logistici automatizzati Fernride e al produttore di strumenti per test BTC Embedded Systems e molte altre aziende. Fraunhofer-Gesellschaft, il Politecnico di Monaco (TUM) e quello di Braunschweig forniscono il supporto scientifico.
UN’AUTOGRU TADANO AC 3.045 CITY È STATA CONSEGNATA ALL’IMPRESA DI SERVIZI DUNKEL AUTOKRAN. LA NUOVA MACCHINA SOSTITUISCE LA PRECEDENTE AC AC 40 CITY NELLA FLOTTA AZIENDALE.
Innovazioni MB CRUSHER
COSÌ PICCOLE, EPPURE COSÌ GRANDI Si ingrandisce la famiglia di benne selezionatrici MB Crusher con tre nuovi ingressi destinati a mini e midi escavatori, pale e minipale. Lavorare in cantiere sarà ancora più facile DI CLAUDIO GUASTONI • FOTO DI MB CRUSHER
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olide, produttive, maneggevoli, contenute nei costi di gestione e…piccole! Sì, proprio così, poiché progettate da MB Crusher per lavorare su mini e midi escavatori, piccole terne, skid steer, pale e mini pale. Si tratta di due nuove benne selezionatrici a rotori, la MB-HDS207 e la MBHDS212, ma non è tutto: insieme a loro, l’azienda di Fara Vicentino ha progettato anche la sorella maggiore, il vaglio stellare MBHDS220. Pensati e concepiti per il settore giardinaggio, paesaggistico e per i cantieri urbani, questi nuovi vagli stellari della serie
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HDS, come fa notare l’amministratore delegato di MB Crusher Guido Azzolin sono la soluzione per tutti i cantieri che devono unire l’efficienza alla versatilità in un’attrezzatura compatta. Le tre nuove benne avranno un importante compito da sostenere: facilitare il lavoro in tutti i cantiere dove c’è bisogno di aerare il terreno impaccato, ad esempio quando si deve sistemare un’area verde, oppure un giardino, un’aiuola; oppure quando è necessario bonificare e pulire i terreni dai vari detriti da demolizione, dai sassi o da eventuali radici; o ancora, per selezionare il materiale per la copertura di tubazioni o
trincee e realizzazione del letto di posa. Sono state progettate per avere una geometria ottimale che facilita il lavoro, grazie anche alla posizione dell’attacco sulla parte centrale della macchina, ribassato rispetto al resto della struttura: in questo modo è più facile lavorare perché si ha più controllo durante le fasi di carico e selezionatura. Inoltre, la struttura delle benne consente di ottenere un’alta produttività. “I tre nuovi modelli” precisa Azzolin “si affidano a una struttura solida, progettata per resistere nel lungo periodo ma anche per favorire l’entrata di materiale quale sabbia o terra”. Questo consente di
I rotori sono sostituibili direttamente in cantiere, e la loro manutenzione è semplice grazie all’ingrassaggio centralizzato
Le nuove selezionatrici MB-HDS207 e MB-HDS212, a forma di benna da scavo, hanno una nuova geometria ottimale per piccoli cantieri
LA SERIE HDS DI BENNE SELEZIONATRICI È SEMPRE PIÙ NUMEROSA, GRAZIE ALL’INGRESSO DI TRE NUOVI VAGLI STELLARI. COMPATTI, VERSATILI E MANEGGEVOLI, HANNO UN OBIETTIVO: FACILITARE LE OPERAZIONI IN CANTIERE, DIMINUIRE I TEMPI DI LAVORAZIONE, RISPARMIARE SUI COSTI DI GESTIONE.
poter lavorare in cantiere senza preoccuparsi di eventuali fermi macchina, e quindi rappresenta una garanzia di continuità. Come per gli altri modelli HDS, le nuove macchine hanno i rotori che si sostituiscono in modo semplice e direttamente in cantiere, e la loro manutenzione è semplificata in quanto l’ingrassaggio è centralizzato e può essere svolto in cantiere, come per tutti i prodotti MB Crusher. Nel riassumerne le caratteristiche, Guido Azzolin sottolinea che queste attrezzature diventano indispensabili quando occorre praticità, affidabilità e produttività
in cantiere. Compatte, versatili ed estremamente maneggevoli, sono state pensate per facilitare il lavoro, diminuire i tempi di lavorazione, risparmiare sui costi di gestione. Nello specifico, la MB-HDS207 pesa 98 kg, può essere installata su mini escavatori dalle 1,3 alle 2,8 t, e inoltre può montare un kit per aumentare la capacità di carico da 50 a 60 litri. La MB-HDS212 pesa 480 kg e si usa su midi escavatori dalle 5 alle 10 t, sul braccio posteriore delle terne dalle 8 alle 9 t e su pale dalle 4 alle 5 t, ma è efficace anche sugli skid steer.
TANTI MODELLI, GRANDE AIUTO IN CANTIERE Vagliatura di terra umida e asciutta, riduzione di detriti da demolizione, carbone vegetale, vetro e cartongesso, aerazione del terreno, compostaggio, sminuzzamento di fogliame e piccole ramaglie: sono tante le operazioni che le benne selezionatrici Serie MB-HDS di
MB Crusher sono in grado di portare a termine. I loro punti forti? Geometria e ampio volume di carico per garantire produzioni elevate; manutenzione semplice, veloce e centralizzata; installate su macchine operatrici, selezionano i materiali direttamente in loco; sono ideali per grandi e piccoli
cantieri; sistema brevettato per cambio rotori direttamente in cantiere in totale sicurezza, per passare con facilità da un materiale all’altro; la bassa rumorosità e sistema automatico idraulico paracolpi per salvaguardare motore e trasmissione. I 7 modelli disponibili (MB-HDS207,
MB-HDS212, MB-HDS214, MB-HDS220, MB-HDS314, MB-HDS320, MB-HDS323, MBHDS523) sono installabili su mini e midi escavatori, escavatori, pale, minipale e terne (dalle 1,3 alle 45 t) per raggiungere e muoversi in disinvoltura su cantieri industriali, città o aree agricole isolate.
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Innovazioni MB CRUSHER
MB-HDS207: DATI TECNICI Escavatore consigliato: - Senza kit aumento capacità: ≥ 1,3 ≤ 2,8 ton - Con kit aumento capacità: ≥ 1,7 ≤ 3 ton Capacità di carico: - Senza kit aumento capacità: 50 l - Con kit aumento capacità: 60 l Dimensioni: *740 x 545 x H 495 mm Pressione: > 200 bar Portata d’olio: **25 l/min. **Il valore della portata idraulica deve essere raggiunto in concomitanza con la pressione di esercizio richiesta
Peso: Senza kit aumento capacità: 98 kg Con kit aumento capacità: 113 kg
MB-HDS212: DATI TECNICI Escavatore consigliato: ≥ 5 ≤ 10 ton Terna*/Pala** consigliata: ≥ 8 ≤ 9 ton Minipala consigliata**: ≥ 3 ≤ 4 ton *posteriore ** Vedi normative di legge su carico e ribaltamento UNI ISO 14397 - 1:2008
Capacità di carico: 0,15 m³ Dimensioni: 1220 x 815 x H 710 mm Pressione: > 200 bar Portata d’olio: *≥ 75 ≤ 100 l/min. *Il valore della portata idraulica deve essere raggiunto in concomitanza con la pressione di esercizio richiesta
Peso: 0,48 ton
MB-HDS220: DATI TECNICI Terna/Pala consigliata*: ≥ 7 ≤ 11 ton Minipala consigliata*: ≥ 4,5 < 10 ton *Vedi normative di legge su carico e ribaltamento UNI ISO 14397 - 1:2008
Capacità di carico: 0,60 m³ Dimensioni: 2220 x 1060 x H 890 mm Pressione: > 300 bar Portata d’olio: *90 l/min. *Il valore della portata idraulica deve essere raggiunto in concomitanza con la pressione di esercizio richiesta
Peso: 1,00 ton
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IL NUOVO E VERSATILE VAGLIO STELLARE MB-HDS220 HA UNA CAPACITÀ DI CARICO DI 0,6 M³ E PUÒ ESSERE MONTATO SU PALE E MINIPALE DALLE 4,5 ALLE 11 T
UN’IMPORTANTE NOVITÀ ANCHE PER PALE E MINIPALE Azzolin si sofferma infine sulla terza novità, il nuovo vaglio stellare MBHDS220, un’attrezzatura versatile e affidabile progettata per lavorare con pale e minipale dalle 4,5 alle 11 t. Pesa circa 1 tonnellata, ha una capacità di carico di 0,6 m³ e la sua bocca d’ingresso, progettata per convogliare in modo veloce il materiale sui rotori, ha una larghezza di 2,20 m, e agevola le lavorazioni di carico facendo in modo che i cingoli o le ruote della macchina operatrice rimangano puliti. Come per gli altri modelli della gamma HDS, anche la MBHDS 220 consente di sostituire i rotori in modo semplice e direttamente in cantiere, e anche in questo caso consente una semplice manutenzione. ❑
news
SOLLEVAMENTO
TANTI AUGURI Grove festeggia l’importante traguardo dei 75 anni dalla fondazione
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anni di soluzioni innovative nel sollevamento. L’importante traguardo storico sarà festeggiato da Grove per tutto l’anno, con l’esposizione dei suoi modelli più noti, la presentazione dei progetti più celebri e delle persone che hanno determinato il successo di questo famoso marchio. Grove è nata nel 1947 in un garage di Shady Grove, in Pennsylvania, USA. Oggi, Grove è uno dei più prestigiosi marchi di gru del mondo con stabilimenti in tutto il globo. Nel 2002, Grove è entrata a far parte del portafoglio di marchi di gru Manitowoc e ha continuato a sviluppare la propria linea di gru multistrada, fuoristrada, autocarrate e industriali. FONTE: GROVE
NOLEGGIO
IN FLOTTA
Mollo Noleggio sceglie quattro Palazzani
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ollo Noleggio sceglie nuovamente Palazzani e acquista quattro nuovi ragni. Il motivo per cui Mollo ha deciso di affidarsi a Palazzani Industrie, come dichiara il Presidente Mauro Mollo, è perché: “Palazzani è un’azienda professionale, seria e affidabile, con una gamma completa di prodotti in grado di soddisfare numerose tipologie di clienti, che vanno dalle aziende, agli enti pubblici, ai privati.Tra gli ultimi modelli inseriti nel nostro parco nolo, l’Hybrid TZ330, con alimentazione diesel + batterie litio, i modelli XTJ 37, XTJ 43 e XTJ 52, già ampiamente apprezzati dai nostri clienti. FONTE: PALAZZANI
REPORTTECNICO
MESSERSÌ
RUMORE ED EMISSIONI STANNO A ZERO Il TC120-e si affida a una trasmissione completamente elettrica con due motori elettrici heavy duty per affrontare le situazioni più difficili
nnovazione e problem solving. Sono i principi guida di Messersì, azienda marchigiana le cui macchine migliorano e rendono più semplici le attività lavorative, rispettando al tempo stesso l’ambiente. Un chiaro esempio di questa filosofia aziendale è dato dai trasportatori cingolati, meglio conosciuti come dumper, ora in versione “Zero Emission”. La trasmissione elettrica che non emette gas di scarico e le basse emissioni di rumore che evitano stress acustici agli operatori e a chi vive nei pressi del cantiere rendono queste macchine rispettose dell’ambiente, e quindi utilizzabili anche in cantieri urbani per lavori notturni. Le batterie al Litio-FerroFosfato con un sofisticato sistema di
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Macchine rivolte al futuro
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Come fa notare Marco Grucci, Direttore Commerciale Messersì, questa azienda dinamica, all’avanguardia, e sempre attenta ai problemi dell’ambiente, propone ai clienti una ricca gamma di macchine riunite in tre tipologie. Ci sono gli skid steer loader (con due modelli
gommati nelle taglie più popolari e un cingolato tra i più piccoli e distintivi sul mercato), i miniescavatori (gamma completa da 13 a 60 quintali, appena rinnovata) e numerosi dumper cingolati, comprese le versioni “ECO FRIENDLY” che riguardano due
gestione e controllo (BMS), i motori elettrici che sovraintendono alla trazione e alla trasmissione del moto, l’elettronica CANbus di ultima generazione per la diagnostica (anche a distanza, da accesso remoto) e l’utilizzo di accessori opzionali quali il radiocomando che aggiunge ulteriore sicurezza all’operatore in lavori particolari, sono le principali soluzioni tecnologiche che contraddistinguono i trasportatori cingolati della gamma “Zero Emission”. Grazie ad esse, Messersì viene giustamente considerato tra i leader innovativi nel settore, grazie alla quasi decennale esperienza nello specifico settore "elettrico", ed essendo l'unico produttore con ben due modelli in gamma. Entrambi ormai disponibili nei parchi macchine
dai principali noleggiatori Europei, grazie alle performance di utilizzo (ottimo mix tra autonomia e potenza) e affidabilità. Descriviamo le principali particolarità della gamma “Zero Emission” partendo dal compatto e agile TC50-e, il più piccolo trasportatore cingolato della gamma. Ha un carico utile di 500 kg, e la larghezza di soli 660 mm gli permette di entrare negli ambienti attraverso porte di dimensioni standard, di accedere e muoversi senza difficoltà anche negli spazi stretti di corridoi e pianerottoli, e di entrare con fa-
cilità nei montacar ichi. La trasmissione mista elettrica/idraulica è formata da un motore elettrico da 5,5 kW (tensione nominale di 48 V a 130 A) alimentato da una batteria al Litio-Ferro-Fosfato da 28 celle, con potenza nominale da 6,9 kW che garantisce autonomia fino a 5-6 ore di normale utilizzo. La batteria è dotata del sistema BMS (Battery Management System) che sovraintende al controllo delle condizioni delle celle della batteria. L’impianto idraulico della capacità complessiva di 25 l/minuto è dotato di 3 pompe a ingranaggi che prendono il moto
Oltre a una dotazione elettronica al top, i trasportatori a batteria “Zero Emission” hanno costi operativi e di manutenzione molto ridotti
trasportatori a batteria “Zero Emission” e una macchina specifica per la pulizia dei pannelli solari (chiamata Roboklin). Soffermandosi sulla gamma “Zero Emission”, Grucci ne elenca i principali vantaggi, sottolineando che i modelli TC50-e e TC120-e hanno batteria al litio e
un sofisticato sistema di gestione delle celle e dei relativi sensori (BMS). “Inoltre” aggiunge Grucci “la versione TC120-e ha la gestione dei dati tramite CAN-bus con software di diagnostica degli inverter dedicato”. Sempre sul modello TC120-e, la trazione avviene tramite motori
elettrici che rendono il sottocarro “Full Electric”. Grazie a questo accorgimento e ai due pacchi batteria nascosti all’interno della macchina, l’operatore può contare su un’autonomia sufficiente per un turno di lavoro con una sola ricarica. È possibile anche aggiungere un
dal motore elettrico e sovraintendono alla traslazione e ad alimentare i sistemi di carico-scarico della benna nonché i sistemi ausiliari ad essa collegati. I cingoli in gomma larghi 180 mm di cui è dotato il carro, oltre a essere silenziosi garantiscono al TC50 un’ottima trazione consentendogli di superare pendenze del 30%. Il TC50e è dotato di varie attrezzature opzionali con o senza pala auto-caricante, cassone scarico alto e pianale di carico ribaltabile con sponde apribili, e la sicurezza nei confronti dell’operatore è garantita da un fungo di emergenza. Il TC120-e, con portata di 1.200 kg, oltre a distinguersi per una dotazione elettronica al top presenta costi operativi e di manutenzione molto ridotti. Tra i suoi principali plus,
radiocomando. Riguardo l’impiego della gamma “Zero Emission”, Grucci sottolinea che, grazie all’assenza di emissioni e all’estrema silenziosità, queste due macchine trovano utilizzo in particolare nelle ristrutturazioni di interni e nei lavori notturni, ma anche ormai nei
principali resort montani, dove le motorizzazioni "tradizionali" sono state bandite e proprio il TC50-e e il TC120-e sono dumper ormai ben inseriti nelle flotte dei più grandi noleggiatori europei, che si sono subito accorti delle potenzialità di queste esclusive e versatili macchine.
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Mini e Green Si chiama M18e, è il nuovo miniescavatore a batteria di Messersì e sarà disponibile entro la fine del 2022. Grazie al Direttore Commerciale Messersì Marco Grucci, è stato possibile raccogliere qualche dato interessante del nuovo nato. Basato sul tradizionale M18DS con motore diesel, l’M18-e ne riprende le fondamentali caratteristiche in termini di performance e dimensioni, ma in questo caso si tratta di una macchina 100% “zero emission” con batterie al litio che le consentono di operare in modo continuativo per 6-12 ore grazie al potenziometro che seleziona la potenza assorbita dalla macchina, con ricarica delle batterie durante le ore notturne. Il motore elettrico e l’inverter sono collegati alla pompa e permettono di sprigionare una forza di strappo di 1.605 daN e una forza di scavo di 985 daN, per un peso complessivo della macchina di quasi 2.000 kg. Il mezzo è estremamente affidabile, e le batterie (48V e celle tipo LiFePO4) assicurano almeno 3.000 cicli di ricarica.
una trasmissione completamente elettr ica con due motori elettrici heavy duty ideali per lavorare in situazioni impegnative, e il circuito idraulico di servizio per azionare la benna dotato di una pompa a ingranaggi con capacità di 5 litri/minuto che si avvale di alimentazione elettrica comandata da un motore elettrico dedicato. Notevole il sottocarro cingolato azionato elettricamente da due motori elettrici da 2 kW (uno per cingolo) alimentati dalla batteria. Il cingolo, il cui layout è brevettato, nella parte centrale ha rulli basculanti per garantire un’ampia zona di appoggio, elevata stabilità e ottimo comfort di guida anche nelle più difficili condizioni di utilizzo. Ma la vera
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innovazione del TC120-e sta nella gestione elettronica dei comandi a joystick e degli inverter grazie a un sistema CAN-bus che consente di controllare i parametri di funzionamento della macchina anche da remoto facilitando il service a distanza. I due pacchi batteria al Litio-Ferro-Fosfato - 48 celle e una potenza di 11,5 kW - sono disposti in modo da garantire una maggiore stabilità alla macchina, sono dotati del sistema di controllo BMS (Battery Management System) e garantiscono un’autonomia di lavoro di 8 ore che in specifiche condizioni arriva fino a 12 ore. L’allestimento standard del TC120-e prevede una benna con scarico frontale, con o
A sinistra: per il TC50-e sono disponibili varie attrezzature opzionali: benna frontale con o senza pala autocaricante, cassone scarico alto e pianale di carico ribaltabile con sponde apribili
senza pala autocaricante ma è disponibile anche nella versione con benna a scarico alto variabile,con o senza pala auto-caricante, con benna girevole con scarico su 180°. Può anche essere dotato di radiocomando plug and play per un controllo a distanza e, come per il fratello più piccolo, un fungo d’emergenza (oltre ad elettrofreni) garantisce la massima sicurezza all’operatore. ❑
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ATG
CON PNEUMATICI EFFICIENTI, IL COMMERCIO È GLOBALE! Q
uasi a tutti sarà capitato di assistere, in tv oppure, perché no, dal vivo, alle operazioni logistiche nei porti, con macchine che avanzano, arretrano, spostando freneticamente il proprio carico. Agli operatori è richiesta grande abilità, i mezzi devono funzionare al meglio, ma anche gli pneumatici fanno di sicuro la loro parte. Se si pensa che l’economia globale dipende dal commercio globale, è facile intuire quanto sia importante il buon funzionamento e l’organizzazione delle moderne strutture per la movimentazione delle merci, e in particolare i porti, utilizzati come gateway per il trasporto delle merci
da e verso ogni parte del mondo. Anche nella logistica portuale dunque, come sui cantieri, ogni macchina richiede pneumatici adeguati, che devono essere affidabili, veloci, prestazionali, per sollevare e spostare le merci con la massima efficienza. I reach stackers, i container handlers e i large forklifts pretendono pneumatici in grado di garantire massima efficienza operativa e stabilità eccezionale in modalità di sollevamento, che sopportino adeguatamente il peso considerevole del macchinario stesso e dei carichi, che siano resistenti e dotati di grip eccellente per affrontare al meglio superfici asciutte, bagnate ma anche abrasive come il
I Reach Stackers, adeguatamente equipaggiati con specifici pneumatici, si rivelano validi aiutanti per spostare i container nei porti
cemento che esercita molta pressione su di essi. Per fronteggiare queste esigenze, è disponibile la gamma di pneumatici portuali YOHT Galaxy, disegnata, sviluppata e prodotta per eseguire e fornire soluzioni per tutti i tipi di macchinari specializzati in operazioni portuali e di movimento merci che siano efficienti per 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Massimo Mori, Country Manager Italia di YOHT, sottolinea che, grazie alla gamma Galaxy e al suo range completo di pneumatici portuali, Yokohama Off Highway Tires (YOHT) è il produttore di riferimento che mantiene in funzione le macchine dei porti con efficienza e affidabilità.“Galaxy offre una gamma completa di pneumatici ingegnerizzati e disegnati per assicurare una maggiore capacità di cari-
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LA PAROLA ALL’UTILIZZATORE
Gli pneumatici Galaxy Port Max e Galaxy Port Star Plus sono idonei in applicazioni in cui si accumula rapidamente calore per le condizioni atmosferiche e superficiali
co, massima resistenza all’usura, una eccellente durabilità e una trazione ottimale” afferma Mori. “Sappiamo che ‘tempo è denaro’” aggiunge “e questo è particolarmente vero quando guardi per esempio ad un sollevatore di merci in operazioni portuali. Al fine di avere il massimo vantaggio nella movimentazione di containers e di minimizzare i costi di ormeggio delle navi merci, i container devono essere movimentati in sicurezza, affidabilità e velocemente. Questo è esattamente ciò che pneumatici come Galaxy Port Max e Port Star Plus sono in grado di fare”. Movimentare merci
“Da quando abbiamo iniziato a montare le gomme Galaxy sulle nostre macchine, abbiamo rilevato una notevole riduzione in termini di cambio gomme durante l’anno grazie alle alte prestazioni di questi pneumatici. Inoltre, la qualità eccellente del prodotto ha drasticamente ridotto il numero dei reclami per difettosità. Tutte queste cose combinate, ci hanno aiutato ad evitare lunghi fermi macchina e a migliorare la nostra produttività”. Sono le parole di Roberto Rossi, uno tra i più esperti autisti di Fantuzzi Team Material Handling SPA (FTMH), realtà fondata su un sistema di valori il cui obiettivo primario è la soddisfazione del cliente. L'azienda ha una flotta di reach stackers in una grande piattaforma logistica intermodale nel nord Italia, dove un gran numero di container deve essere spostato ogni giorno in operazioni continue 24 ore su 24, 7 giorni su 7. I pneumatici Galaxy montati sulle macchine FTMH sono distribuiti da RIGENERAL srl, un’azienda con sede nel nord Italia che offre ai suoi clienti un range di prodotti e servizi molto ampio con personale qualificato e professionale grazie anche agli oltre 30 anni di esperienza nel mondo dei pneumatici industriali.
di piccole o medie dimensioni, trasportare container su brevi distanze molto rapidamente e impilarli in file alte, sono compiti che solo i reach stackers, caratterizzati dalle loro “forti braccia” sono in grado di svolgere
con successo, a patto però che alla base ci siano strumenti adeguati. A tale necessità rispondono gli pneumatici Galaxy Port Max e Galaxy Port Star Plus, che offrono una soluzione eccellente per applicazioni in
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L’azienda Fantuzzi Team Material Handling SPA (FTMH) monta pneumatici Galaxy sulle sue macchine, con piena soddisfazione dei clienti
La gamma Aree sconnesse e accidentate, miniere sotterranee rocciose, superfici portuali asfaltate dure, terreni agricoli morbidi, strade asfaltate o prati delicati. Ogni luogo di lavoro, ogni cantiere, si distingue per proprie caratteristiche e la superficie che lo caratterizza presenta sfide ed esigenze uniche che richiedono specifici pneumatici. Galaxy è uno dei marchi di punta di Yokohama Off-Highway Tires, famoso per le sua grande offerta di prodotto, e i pneumatici Galaxy, prodotti in strutture all'avanguardia e sottoposti a ricerche e test approfonditi, offrono soluzioni specifiche per ogni esigenza e applicazione assicurando un’alta produttività e una durata eccellente. Questo è il motivo per cui il marchio Galaxy è stato leader di mercato nei pneumatici skid steer in America, la gamma è stata il portabandiera globale per oltre due decenni e tuttora continua ad essere la scelta preferita di OEM e aftermarket.
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cui è frequente un rapido accumulo di calore a causa delle condizioni atmosferiche e del terreno. La carcassa appositamente costruita per queste macchine facilita il lavoro in condizioni di stress elevato. Massimo Mori si sofferma, in particolare, su Galaxy Port Star Plus, prodotto su una macchina automatica per la co-
struzione di pneumatici che garantisce un pieno giro di strati attorno al tallone, procedimento che rende minime le possibilità di guasto nella costruzione e la separazione degli strati. Si tratta di un pneumatico altamente prestazionale, progettato con un ampio profilo e una notevole profondità del battistrada, una robusta carcassa in nylon e un numero elevato di strati, una forte area di perline e una mescola del battistrada appositamente formulata. Insomma, un prodotto che offrendo una stabilità superiore, una lunga durata e un minimo accumulo di calore, garantisce un funzionamento molto affidabile e il minor costo operativo all'ora. Port Star Plus è disponibile nelle dimensioni 18.00-25, la dimensione più popolare utilizzata sui reach stackers con una capacità da 40 a 45 tonnellate. ❑
news SOLLEVAMENTO
30 ANNI
Da tanto dura la collaborazione tra Multitel Pagliero e Stirnimann
M
ultitel Pagliero e Stirnimann. Dopo 30 anni, è più solida che mai la collaborazione nel mercato elvetico tra due importanti realtà che hanno una stessa unità di vedute. In settembre si festeggerà il lungo e proficuo sodalizio. Nei primi anni ’90 l’italiana Multitel Pagliero, classe 1911, e la svizzera Stirnimann, classe 1915, si sono incontrate grazie al contatto avviato tramite la Teupen di Gronau, allora distributore delle piattaforme autocarrate Multitel Pagliero in Germania, creando così una solida amicizia. Nonostante le dimensioni, quello svizzero è un mercato molto vitale e simile a quello tedesco. La richiesta di Stirnimann, che è di circa 40/50 l’anno.
NUOVA gamma Amco Veba ha aggiunto la famiglia delle 40 tm alle sue gru New Generation Line. Un processo strutturato di progettazione, dall’ideazione al funzionamento sul campo, ha creato queste gru che coprono tutte le possibili applicazioni offrendo prestazioni elevate, facilità d’uso e manutenzione e il massimo livello di modularità in modelli, caratteristiche e accessori. Maggiore stabilità, posizioni di lavoro più ergonomiche e interfacce intuitive sono le principali caratteristiche.
Un master per l’edilizia
(Formazione)
Aumentare la cultura della sicurezza e valorizzare le risorse all’interno delle aziende. Questo l’obiettivo del master presentato da geoJOB insieme a due importanti partner. Fondata nel 2018, geoJOB è la prima e unica agenzia per il lavoro specializzata nel settore dell’edilizia, Engineering&Construction e Impiantistica. Insieme ai partner Romeo Safety Italia e Human Ex-Challenge, e in occasione dell’evento “Formarsi per crescere”, geoJOB, ha presentato il Master di Primo Livello per l’Edilizia dal titolo “L’approccio responsabile nella gestione delle risorse nell’edilizia. Metodologie, strumenti e digitalizzazione”. Il Master si compone di tre macro-moduli didattici nei quali, oltre alle indispensabili nozioni teoriche, viene dato ampio spazio all’analisi di casi concreti.
MOVIMENTO TERRA
TRA I FIORI
Rebora Costruzioni sta realizzand il nuovo Mercato dei Fiori di Genova con macchine JCB
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na flotta JCB al lavoro per realizzare il nuovo Mercato dei Fiori a Genova Bolzaneto. Punte di diamante messe in campo dall’impresa Rebora Costruzioni, il nuovo escavatore cingolato 150X e il sollevatore telescopico 535-125 Hi-Viz. Il nuovo mercato dei fiori di Genova consiste in una struttura mista in legno e vetro, dislocata su un’area di circa 2.000 metri quadrati oggi destinata alla sosta dei camion e in posizione strategica sia rispetto al casello autostradale di Bolzaneto, sia rispetto al mercato ortofrutticolo. Una volta terminata, la struttura ospiterà 44 stand, disporrà di ampi spazi per la logistica, avrà un’area espositiva interna e adotterà standard elevatissimi in termini di prestazioni energetiche e sicurezza. Un’opera a cui JCB sta dando il proprio contributo tramite alcune sue macchine di ultima generazione, fra cui l’escavatore cingolato 150X LC e il sollevatore telescopico 535-125 Hi-Viz, recentemente acquisiti dall’impresa esecutrice dei lavori, la Rebora Costruzioni di Campomorone (GE), che dal 2005 opera nel settore delle costruzioni, dell’impiantistica e dei lavori stradali. A Rebora Costruzioni è stata affidata la realizzazione delle opere edili, a partire dallo sbancamento e dalle fondazioni. L’APPLICAZIONE DELLA TECNOLOGIA IBRIDA AL SETTORE DEL TRASPORTO È IMPORTANTE PER ECOMOTIVE SOLUTIONS, CHE ATTUALMENTE STA STUDIANDO NUOVE SOLUZIONI IN COLLABORAZIONE CON L’IMPRENDITORE MARIANO NEGRI.
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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI
Non si può più dire niente?
E
PER CAPIRE CHI VI COMANDA BASTA SCOPRIRE CHI NON VI È PERMESSO CRITICARE. (VOLTAIRE)
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instein diceva che è piccolo il numero di persone che vede con i propri occhi e pensa con la propria testa. Aveva proprio ragione. E ne avrebbe molta di più oggi. Che noia, infatti, questa moda del pensiero unico. Una moda che ti ammorba e che ti fa diventare una specie di automa che scimmiotta altri automi. I quali, a loro volta, scimmiottano altri automi simili a te. Ormai, se vuoi vivere tranquillo, sei nell’impossibilità di criticare ciò che piace alle grandi masse. E non solo in politica, ma praticamente su tutti gli argomenti. Insomma, devi essere perfettamente allineato con la maggioranza o con quella che, per propria pura presunzione, è convinta di esserlo. Facciamo un esempio facile facile? Prova a dire, magari anche per gioco, che non sei convinto che Putin abbia tutti i torti, o che magari abbia reagito perché provocato. Oppure che l’esagerata attenzione alla tutela dell’ambiente è spesso sostenuta da tesi che non hanno nulla di scientifico, e che ci sta inutilmente rovinando il nostro stile di vita. Concetti opinabili, certo. Ma qui scelti volutamente per essere superprovocatori. Beh, prova a lanciare simili affermazioni, che su di te... si solleverà l’inferno. I “maitre à penser” in servizio permanente effettivo, maestra Gruber in testa, si lanceranno come belve affamate. E non per confutare la fesseria che hai detto, come prevederebbe l’arte della dialettica, ma solo per comunicarti che hai torto. Perché torto lo si ha, quando non si pensa ciò che pensano loro. In un mondo normale questi, maestri e maestrine in testa, sarebbero definiti come degli imbecilli. In questo mondo, invece, sono degli intellettuali. Che poi, a veder bene, sono solo degli stupidi che credono stupidi coloro che non sono stupidi come loro! Dal ‘68 in poi, anni difficili ma indiscutibilmente ruggenti, tanti cambiamenti della società sono derivati proprio da persone, politicamente di destra quanto di sinistra, che hanno visto la realtà in modo trasgressivo, creando nuovi miti, nuove mode, nuove culture. Cioè creando una nuova società altamente dialettica. Ma che poi, proprio il pensiero unico, ha deciso di fare ritornare ai tempi del bigottismo e dello Stato etico. E abbiamo detto che in quegli anni i giovani che crearono i cambiamenti erano sia di destra che di sinistra. Ma, altro esempio del “pensiero unico”, provate a dirlo agli intellettuali.Vi sbraneranno sostenendo che quei movimenti politico-culturali erano esclusivamente di sinistra. E lo faranno pure quegli imbecilli che, in quegli anni... c’erano! E che si ricordano perfettamente di quanto era presente la destra giovanile. Domanda: ma non ci si annoia a morte a far funzionare così poco il proprio cervello? Ha risposto Oscar Wilde: “Credere è molto noioso. Dubitare è profondamente avvincente. Essere sul chi va là è vivere. Farsi cullare nella certezza è morire”. ❑
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