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MACCHINE CANTIERI marzo 2022, n.81
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IL GIRO
MONDO
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14CANTIERI UN VIAGGIO LUNGO E SPETTACOLARE, IN COMPAGNIA DELLE ATTREZZATURE TREVI BENNE.
CoverStory TREVI BENNE
IL GIRO DEL MONDO IN 14 CANTIERI
Le attrezzature Trevi Benne ci accompagnano in un lungo e spettacolare giro del mondo, in cui le soluzioni della società vicentina si attagliano alla perfezione alle necessità e alle abitudini più differenti
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DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI TREVI BENNE
Prepariamoci a un viaggio unico e straordinario: un itinerario spettacolare che ci conduce, cantiere dopo cantiere, in tutta Europa. Lasciando ai box il compito di portarci al di fuori del vecchio continente, immergiamoci in questo percorso fatto di lavoro, impegno, passione.Tutto sotto il segno di Trevi Benne, una realtà 100% italiana che, anno dopo anno, si impone nei mercati di tutto il mondo. E Jules Verne, ne siamo certi, ci sorride. HONNINGSVÅG, NORVEGIA Il nostro viaggio comincia dall'estremo nord dell'Europa. Ci troviamo a Honningsvåg (Nordkapp), in Norvegia. Einard, il titolare dell’azienda Honninvsvåg Maskinstasjon, ha acquistato la benna T.100 HDVX per il suo escavatore Hitachi EX 1200 da 120 t. Tra questa popolazione di “ghiaccioli”, così Einard definisce gli abitanti del luogo, la parola di una persona conta più di ogni altra
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Honningsvåg
cosa, soprattutto se proviene da una persona speciale. La storia di questo cantiere si interseca infatti con quella di Harry Lian, storico distributore norvegese di Trevi Benne, purtroppo scomparso cinque anni fa. Una persona competente e professionale, che non amava restare in ufficio, era infatti sempre dai clienti, “l’unico modo”, diceva, “per capire di cosa hanno realmente bisogno e come usano le attrezzature”. Harry ha fatto conoscere il marchio Trevi Benne in Norvegia, fino a Capo Nord, dove appunto lavora Einard. Cappellino calato sugli occhi, Einard non è il prototipo estetico del vichingo, ma di queste parti ha certamente la voglia di lavorare e di impegnarsi. È in questo settore dal 1978 e la sua attività principale consiste nell'escavazione e movimentazione di blocchi e rocce che verranno poi utilizzati per la creazione di moli frangiflutti. Un lavoro duro che ha visto la benna T.100 HDVX svolgere un ruolo da assoluta protagonista.
Helsingborg
HELSINGBORG, SVEZIA Dalle strade innevate di Capo Nord ci spostiamo a Bjuv, cittadina della Svezia meridionale, nei pressi di Helsingborg. Per la demolizione di numerosi edifici in metallo e in calcestruzzo sono stati utilizzati un escavatore CAT 324 equipaggiato con una cesoia Marilyn CS 30RS (da 3.000 kg), un escavatore Volvo EC 300D con un frantumatore Multi Kit MK 25 da 3.250 kg dotato di Kit Cesoia per il taglio di profilati metallici e un escavatore Hitachi ZX 225 con frantumatore secondario fisso F 21P da 2.100 kg con Impact Booster. Durante la demolizione sono state inoltre utilizzate una pinza primaria HC 20 da 2.100 kg, una pinza selezionatrice PMZ 15S da 1.600 kg e un'ulteriore PMZ 20S da 2.000 kg. L'intervento è stato eseguito dall'impresa svedese Remoove, che tra l'altro ha utilizzato anche un escavatore Volvo EC 460 con braccio lungo da demolizione Kocurek. La demolizione ha riguardato un'area di notevole estensione occupata da un fabbricato industriale per il trattamento e la trasformazione del latte. Il materiale di risulta (7.500 m3 di calcestruzzo e circa 1.000 t di acciaio) è stato utilizzato come sottofondo per le fondamenta di un nuovo complesso residenziale, che ha preso il posto dello stabilimento. Remoove negli ultimi due anni ha investito molto in nuove macchine e attrezzature, spesso accordando la propria fiducia a Trevi Benne, attraverso il distributore svedese Andersen Contractor AB, partner dell’azienda vicentina da quasi 20 anni. BAMBLE, NORVEGIA Bamble è una cittadina all'estremo sud della Norvegia affacciata sul Mare del nord, per intenderci lo specchio d'acqua incastrato tra la
SANTIAGO DEL CILE, CILE “Da piccolo accompagnavo mio padre a raccattare gli scarti di ferro lungo le vie del nostro piccolo pueblo con un carrettino sgangherato e questa passione mi è rimasta dentro sino a fondare negli anni Ottanta una mia piccola impresa di recupero materiali di natura ferrosa. Ho sempre utilizzato la fiamma ossidrica, ho faticato, lavorando in condizioni difficili e precarie, finché mi sono deciso a compiere il grande investimento di una cesoia idraulica montata su escavatore. Beh….è pazzesco! La comodità di stare in cabina, la semplicità del taglio, il risparmio di tempo, la qualità del mio lavoro è migliorata tantissimo”. Le parole di Manuel Garrido, titolare dell'omonima impresa di riciclaggio, descrivono l'emozione derivante dall'utilizzo della sua prima cesoia Marilyn CS 30RS. Un pensiero che nasce dall'esperienza personale e quasi si nutre della sorpresa per l'evoluzione del proprio lavoro. Trevi Benne non ha dato solo un contributo fondamentale alla produttività di un'azienda, ma ha regalato un'emozione che è stata capace di oltrepassare un oceano.
Bamble
Gran Bretagna, la Scandinavia e la costa continentale che va dalla Danimarca alla Francia. Questo cantiere ci fa tornare indietro di alcuni anni, quando una petroliera riversò nel mare prima, e sulla costa poi, qualcosa come 1.000 t di petrolio e 1.200 l di gasolio, creando una profonda contaminazione ambientale lungo alcuni chilometri di costa. In questa occasione si è potuta verificare la grande flessibilità delle attrezzature Trevi Benne e in particolare della benna vagliatrice BVR 12C che, montata su un escavatore Kobelco E135R da 14 t, è stata utilizzata dall'impresa Bamble Council per procedere alla bonifica del terreno. L’unità in questione, opportunamente modificata e adattata, ha vagliato il pietrisco e la ghiaia contaminata,
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CoverStory
Berna
TREVI BENNE mescolandoli a corteccia e torba, in modo tale che questi ultimi ripulissero i minerali dalle tracce di petrolio e di gasolio. Si è trattato di un metodo piuttosto innovativo, che al vantaggio di bonificare il terreno aggiunge una drastica riduzione dei costi operativi e del tempo necessari per la bonifica. A livello di produttività la benna ha registrato una media di 15-20 m3 di materiale vagliato all’ora. TUREK, POLONIA Lasciamo l'area scandinava per approdare nell'Europa continentale. Ci troviamo a Turek nella Polonia centrale e l'intervento dell'impresa Auto-Bau è la conseguenza di uno spaventoso incendio che, a fine 2019, ha devastato lo stabilimento Profim, un impianto per la costruzione di mobili del Gruppo Flokk. Auto-Bau - che è seguita da Dozer, concessionario Trevi Benne dell'area - è stata incaricata della decostruzione del capannone bruciato. Si è trattato di un lavoro piuttosto complesso per la tipologia di struttura, principalmente in acciaio, e per la presenza di sostanze per la lavorazione del legno che, una volta bruciate, avevano un elevato tasso di tossicità per le vie respiratorie. Per i lavori di demolizione Auto-Bau ha utilizzato vari escavatori, tra i quali un Komatsu PC 290, un Case CX 240 e un ulteriore Case CX 250. I mezzi d'opera sono stati equipaggiati con un'importante serie di attrezzature targate Trevi Benne: un frantumatore girevole FR 20RD, una cesoia idraulica Marilyn CS 25RS, un frantumatore Multi Attachment MA 25 con Kit Combinato CB, e una pinza demolitrice/selezionatrice PMZ 15S.
Turek
BERNA, SVIZZERA Rimaniamo nel cuore dell'Europa spostandoci a Finsterhennen nel cantone di Berna, in Svizzera tedesca, ma cambiamo decisamente genere di intervento.Werag,Wertstoffe aus Rückbau AG, ha affrontato una vera e propria montagna di traversine di binari: 160.000 t di materiale da demolire in circa un mese. Un lavoro fatto apposta per un autentico masticatore di calcestruzzo: il frantumatore MA 35 dotato di Kit CH, cioè il kit svizzero.Werag ha utilizzato l’attrezzatura di Trevi Benne per troncare a metà tutte le railway sleeper, che sono poi state affidate a un frantumatore a impatto Gipio RC 130, per il successivo riciclaggio. Metà del materiale è stato ridotto a una granulometria di 0-16 mm per produrre nuovo calcestruzzo; mentre il restante (0-45 mm) è stato utilizzato come inerte per pavimentazioni stradali. Partner Trevi Benne per i cantoni svizzeri di lingua tedesca è Hand Baumaschinen AG, che ha consigliato Werag nella scelta del frantumatore MA 35 con Kit CH. L'ennesima testimonianza di una perfetta armonia che chiude il cerchio: la collaborazione tra cliente, distributore e costruttore è la via per ottenere la massima soddisfazione di tutti gli attori di un cantiere vincente. LUGANO, SVIZZERA Rimaniamo in territorio elvetico, ma spostiamoci verso sud, in Canton Ticino. Nello specifico ci troviamo a Grancia, a pochi chilometri da Lugano, per osservare lo smantellamento di otto serbatoi in acciaio di Pina Petroli. Per effettuare al meglio questo lavoro è necessario utilizzare un'attrezzatura dotata di un profilo specifico in grado di ottenere un taglio netto e preciso. Non solo: la geometria della bocca deve riuscire a tagliare la lamiera attraverso un avanzamento lento e progressivo in senso verticale o orizzontale e al contempo permettere
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IL MERCATO, TRA NUMERI E PASSIONE
Nel 2021 è stato un anno record, in cui Trevi Benne ha registrato il più elevato fatturato della propria Parlando con Christian Tadiotto, Responsabile comunicazione e marketing Trevi Benne, la soddisfazione è palpabile. Ed è frutto non solo dell'andamento del mercato, ma anche di un orgoglio che nasce dall'osservare le “proprie” attrezzature in giro per il mondo.“Il 60% del nostro fatturato”, spiega Tadiotto, “è dato dalle attrezzature da demolizione e riciclaggio,
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un 30% da quelle per le macchine movimento terra, quindi benne per escavatori e pale, e un 10% dai ricambi. Se analizziamo il fatturato, il 75% deriva dall’estero, mentre il 25% è imputabile all'Italia. Il fatturato nazionale l’anno scorso è cresciuto veramente molto, con un'impennata di 7-8 punti percentuali, soprattutto grazie all'egregio lavoro dei
concessionari italiani di macchine movimento terra”. Trevi Benne ha strutturato la propria rete commerciale attraverso un network di concessionari sparsi in tutto il mondo. “Ne abbiamo oltre 110”, riprende Tadiotto, “ed è stata una scelta che ha pagato nel corso del tempo per ovvi motivi legati all'assistenza, ma anche perché la conoscenza del territorio è fondamentale:
chi vive un determinato luogo lo conosce meglio e sa capire le esigenze del cliente. Chi lavora in Scandinavia, per esempio, non ha le stesse esigenze di chi opera nel bacino mediterraneo. Le stesse attrezzature operano, infatti, diversamente in condizioni climatiche differenti. Ci sono mercati che, vuoi per tradizione, o per tipo di suolo, hanno linee di attrezzature completamente
il rilascio del metallo tagliato.Tante caratteristiche che si riassumono nel Multi Kit MK 23P con Booster equipaggiato con il Kit Serbatoi CL di Trevi Benne. L'attrezzatura ideale per affrontare un intervento a dir poco gravoso in uno dei depositi più grandi dell'intera Svizzera. Un dato su tutti: il serbatoio più grande degli otto da smantellare aveva una capacità di 33.000.000 milioni di litri di carburante, pari a 46 m di diametro e 19 m di altezza, per 15 mm di spessore della lamiera. L'attrezzatura, da 2.600 kg di peso e con un'apertura di 315 mm, è stata accoppiata a un escavatore Hitachi ZX 470.
METROPOLIS, USA Siamo nel cuore dell'America più vera. Ci troviamo a Metropolis, in Illinois, lungo il fiume Ohio che poi andrà a sfociare nel maestoso Mississipi. E proprio sulla sponda del fiume opera un'impresa specializzata nel recupero, nel trattamento e nel riciclo di chiatte e materiale ferroso proveniente da imbarcazioni dismesse. Nel deposito lungo l'Ohio questa società carica, utilizzando un sistema a verricello, il materiale da tagliare, che poi viene smistato e sezionato con un sistema ossitaglio manuale. La movimentazione e la separazione del materiale sono velocizzate e razionalizzate grazie all'uso di una pinza selezionatrice PMG 40S da 4.500 kg, equipaggiata con speciali chele rinforzate a sette denti. La pinza Trevi Benne è montata su un escavatore Hitachi ZX 670 da 70 t. Un lavoro pesante, quasi da Supereroe. Del resto Metropolis, lo diciamo per inciso, è la città in cui vive Superman. Sarà un caso?
Lugano
LILLE, FRANCIA Valichiamo le Alpi per raggiungere la città francese di Lille, dove nel maggio dello scorso anno ha preso il via l’ambizioso progetto di demolizione e di ricostruzione degli edifici direzionali del Consiglio Generale del Dipartimento del Nord. Il decommissionig prevedeva l’abbattimento di due edifici degli anni Settanta con un’altezza massima di 55 m, con relativa rimozione dell’amianto. Nel complesso sono state asportate e smistate circa 1.350 t di rifiuti e 200 t di metalli, con una percentuale di recupero vicina al 95%. L'impresa Renard - specializzata in demolizioni, bonifiche e decommissioning, con sede a Escaudain vicino a Valenciennes - ha utilizzato il primo Volvo EC 750 EHR demolition venduto in Francia, macchina da 100 t allestita con un braccio da demolizione di 36 m; due Volvo
EC 480 demolition da 60 t e due CAT 325. Notevole la batteria di attrezzature Trevi Benne fornita dal distributore francese Cimme Sodimat, che opera nelle regioni di Alta Francia, Normandia, Bretagna e Grand Est. Renard ha equipaggiato i suoi escavatori con una pinza primaria HC 40 montata sull'EC 750; un frantumatore Multi Kit MK 38P (con Kit Combi CB, Kit Frantumatore FR e Kit Cesoia CS) da 4.500 kg con Booster per l'EC 480 e due benne roccia HDV montate sui Volvo EC 480.Vale la pena sottolineare come la pinza idraulica della Serie HC, ideale per l'impiego sui bracci lunghi da demolizione, sia concepita per le fasi di demolizione primaria più delicate e di precisione. È infatti indicata per l’abbattimento di strutture in cemento armato e per la rimozione dei materiali a rilevanti altezze. Il frantumatore Multi Kit è invece un’attrezzatura polifun-
storia: +29% rispetto al 2020 diverse da altri mercati nel mondo. Noi, come costruttori, dobbiamo tenere presente tutte queste variabili. Da questa conoscenza, che deriva dai concessionari e dalla nostra capacità di analizzare i vari mercati, è nata, ad esempio, la benna Scandinavia, oppure l'MK con il kit svizzero. Le evoluzioni della R&D spesso
derivano proprio dall'ascolto dei concessionari e dei clienti”. La scelta del concessionario “giusto” è quindi fondamentale non solo nei mercati più evoluti, ma soprattutto nelle aree più difficoltose in cui si deve analizzare anche il tessuto socioeconomico dello Stato e del Continente. “In ogni caso”, conclude Tadiotto, “ci
inorgoglisce tantissimo vedere il nostro prodotto in tanti cantieri prestigiosi in giro per il mondo. È una cosa davvero appagante, una soddisfazione che coinvolge l'intera azienda, che poi è un vero e proprio team”.
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CoverStory TREVI BENNE
SYDNEY, AUSTRALIA Le attrezzature di Trevi Benne (in questo caso si tratta di un frantumatore girevole FR 15RD) sono apprezzate anche in Oceania. Nello specifico il frantumatore ha trovato perfetto impiego nel progetto di un'impegnativa demolizione di un grande e datato complesso residenziale a Sydney Northern Beaches. Il polverizzatore ha svolto un ottimo lavoro operando in modo egregio sia nelle delicate fasi aeree, sia nella demolizione delle strutture a terra, risultando brillante nella “pulizia” delle palificazioni di fondamento, liberando i ferri di armatura prima del trasporto fuori dal sito di lavoro. L'impresa impegnata nell'intervento è stata la Perfect Contracting, appaltatore leader nella demolizione nello stato del Nuovo Galles del Sud, nell'Australia sud-orientale, un territorio caratterizzato da città costiere e parchi nazionali. A seguire Perfect Contracting il dealer Machinery Specialist con sede a Smithfield, nella città di Sydney .
Lille
zionale costituita da un corpo universale a cui vengono agganciati diversi kit di demolizione grazie a un innovativo sistema di sgancio idraulico (IZI-Lock) che permette di sostituire il kit in cantiere, e con un unico operatore, in meno di cinque minuti. BARCELLONA, SPAGNA Anche lo sport non è immune al fascino di Trevi Benne. Le attrezzature del costruttore vicentino hanno dato un fondamentale contributo alla demolizione del Mini Estadi di Barcellona, impianto secondario del Futbol Club Barcelona. Il decommissioning si è inserito in un progetto che vedrà sorgere il Nou Palau Blaugrana,
Barcellona
un’area multifunzionale per eventi sportivi e socialculturali, la pista di pattinaggio Petit Palau e la nuova struttura della Barça Escola. La demolizione è stata portata a termine da Hercal, impresa specializzata che ha utilizzato alcuni escavatori gommati CAT M322 coadiuvati da vari escavatori cingolati a marchio Volvo, CAT e Liebherr. Queste macchine portanti sono state associate a varie tipologie di attrezzature Trevi Benne (scapitozzatori Serie SC, frantumatori Multi Kit Serie MK e pinze demolitrici Serie HC) fornite dal concessionario per la Spagna e il Portogallo BYG S.A. di Barcellona. Macchine e attrezzature sono state chiamate ad affrontare una vasta area di demolizione: 40.000 m2, per circa 100.000 m3 di materiale. Se tutte le attrezzature Trevi Benne si sono dimostrate all'altezza della situazione, i rappresentanti dell'impresa catalana sono rimasti particolarmente impressionati dalla HC 60, una pinza idraulica specificatamente progettata per la demolizione primaria. Con denti intercambiabili, lame reversibili, valvola moltiplicatrice di velocità, rotazione idraulica
“Osservare le nostre attrezzature lavorare in così tanti Paesi del mondo è una cosa che inorgoglisce. Vedere un prodotto italiano, un tuo prodotto, in tanti cantieri prestigiosi è meraviglioso. Le nostre attrezzature operano e vengono utilizzate sia per costruire, che per demolire. Inoltre il marchio TV è proprio un logo da team, uno scudetto, sinonimo di squadra. E questi aspetti danno tantissima soddisfazione, esaltano non solo chi si occupa di comunicazione, ma l’intera azienda, che poi davvero è una grande squadra”. Christian Tadiotto, Responsabile comunicazione e marketing Trevi Benne
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Modena continua e regolazione manuale della velocità di rotazione, la HC è compatta, potente, veloce e molto precisa. In pratica l'ideale per lavorare in tandem con i lunghi bracci da demolizione.
Bolzano della macchina operatrice (pre-tarata a 250 bar) raggiungendo i 750 bar e assicurando così una produttività che non teme confronti.
BOLZANO, ITALIA Rientriamo in Italia, ma con calma, quasi per poco. Infatti ci troviamo a Selva dei Molini, a nord di Bolzano, per vedere al lavoro la pinza abbattitrice WR 18 by Trevi Benne, un'attrezzatura specifica per il settore forestale. Ploner, società di Brunico specializzata nelle opere di ingegneria civile, ha scelto la pinza Trevi Benne come ideale completamento delle proprie attrezzature dedicate ai lavori di movimento terra, costruzione stradale e realizzazione di condotte forzate. Una scelta perfetta in un'ottica di massima sicurezza: per i frequenti abbattimenti di alberi, gli operatori Ploner non devono più utilizzare le motoseghe, ma possono lavorare direttamente dalla cabina degli escavatori. L'attrezzatura, che viene abitualmente montata su macchine da 180 a 300 q, consente di lavorare al meglio anche nelle aree di più difficile accesso, operando un taglio netto, pulito e, in ultima analisi, estremamente produttivo. La pinza Wood Raptor si avvale di un sistema di taglio a doppia lama con lame reversibili, realizzate in materiale antiusura. Anche le branchie centrali di presa ad azionamento diretto sono in Hardox 400, mentre le branchie di accumulo superiori sono offerte in via opzionale. E se non bastasse è possibile personalizzare la pinza in diverse configurazioni, anche heavy duty e, in caso di tronchi lunghi e pesanti, ecco la versione con sistema basculante. MODENA, ITALIA Chiudiamo il nostro tour europeo con un cantiere nell'italianissimo distretto ceramico di Modena, dove l'accoppiata Rad Service e Trevi Benne si è adoperata per la demolizione di 26.000 m2 di capannoni. La demolizione di questi edifici a volta con altezze comprese tra 10 e 27 m ha visto una prima fase rivolta al fuori terra, seguita dalla demolizione di tutte le pavimentazioni. Il decommissioning è stato propedeutico alla costruzione di nuove aree logistiche per il committente Ceramiche Castelvetro. I lavori hanno visto l’utilizzo di due escavatori cingolati: un Hitachi (equipaggiato con un braccio da 25 m per la demolizione degli atomizzatori) e un Doosan, attrezzati con un frantumatore girevole FR 23P e un frantumatore Multi Kit MK 28P, entrambe con Impact Booster, il moltiplicatore di potenza che, in modo automatico, permette di triplicare la pressione in arrivo
CONCLUSIONI Il nostro viaggio è giunto al termine. Questa splendida cavalcata ha permesso di osservare all'opera tantissime attrezzature Trevi Benne, anche molto differenti tra loro per tipologia, peso e applicazione. Tutte con un unico comune denominatore: la capacità del costruttore vicentino di ascoltare i clienti e i dealer, e di trasformare le richieste in prodotti efficaci, capaci di rispondere alle abitudini e alle necessità di qualsiasi latitudine. ❑
ALGERI, ALGERIA Dagli insediamenti fenici alla dominazione romana, dai bizantini agli arabi, per passare agli ottomani e ai francesi, Algeri trasuda storia da ogni strada. A sud della città ci imbattiamo in due cantieri un po' fuori dagli abituali schemi: lo scapitozzatore SP 10 di Trevi Benne è deputato alla pulizia dei pali di fondazione propedeutici la realizzazione di un cavalcavia che andrà a collegare la periferia della capitale algerina con una zona industriale. Lo scapitozzatore, installato su un escavatore per mezzo di catene di sollevamento, è un’attrezzatura indispensabile per frantumare in modo rapido e preciso i pali di fondazione che sporgono dal terreno, mantenendo intatta l’armatura in ferro interna. Completamente pulita, l'armatura diviene così la base di partenza del nuovo fabbricato, o della struttura da edificare. La Serie SP è progettata con moduli assemblabili (si possono aggiungere o togliere i singoli elementi di catena) e può essere usata per la demolizione di pali tondi o quadrati da 450 a 2.000 mm.
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EditorialeOn EMANUELA PIROLA
La pagheremo
molto cara
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LA NOSTRA VITA COMINCIA A FINIRE IL GIORNO CHE DIVENTIAMO SILENZIOSI SULLE COSE CHE CONTANO. (MARTIN LUTHER KING)
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iamo (più o meno) in guerra. Quando lo scorso 24 febbraio l’esercito russo ha varcato i confini ucraini, in pochi minuti sono stati spazzati via 77 anni di (quasi) pace sul territorio europeo e tutte le conquiste sociali e morali fatte in questi decenni. All’inizio mi sembrava quasi irreale: com’è possibile che nel 2022 ci siano persone che scappano, che vengono uccise, che combattono a poco più di 2.000 chilometri da Milano? Man mano che i giorni sono passati, al senso di irrealtà si è sostituito quello della nausea: una nausea crescente che deriva dall’analisi dell’operato di tutti, che se si guarda bene, si scava e si ragiona con lucidità, nasconde solo meschinità, ipocrisia e, inutile fare gli struzzi e far finta di niente, la difesa di interessi finanziari ed economici di singole persone, pochi miserabili esseri umani che stanno manovrando tutta la scena politica e l’opinione pubblica al solito scopo di diventare ancora più ricchi di quello che già sono. Intanto la gente normale, quella comune, come me o te che stai leggendo, muore. Si, MUORE. Te ne rendi conto? Capisci cosa significa? Riesci a immaginare cosa significherebbe per te se domattina sarai svegliato da una sirena che non hai mai sentito in vita tua e capirai istantaneamente che stai probabilmente per morire a causa di un missile lanciato da un uomo, forse un ragazzo, che a sua volta ha impiegato anni per diventare ciò che è, e potrebbe morire in meno di un minuto, esattamente come te? Ho la certezza, ora, che la follia stia dilagando, a braccetto con un’apatia generalizzata. Adesso capisco finalmente cosa successe 82 anni fa, quando Hitler prima iniziò la guerra e, poco dopo, lo sterminio nei lager, senza che nessuno alzasse un dito. Oggi siamo ancora noi a non alzare un dito. Ma credetemi se vi dico che pagheremo la nostra apatia molto, ma molto cara. ❑
La Scelta Migliore GUARDA IL VIDEO!
Con un ingombro di rotazione minimo, stabilità ai vertici della categoria e un ottimo comfort della cabina Volvo, l’EWR130E stabilisce un nuovo standard nelle prestazioni degli escavatori gommati nella classe da 12 a 14 tonnellate. Che si lavori in strette aree urbane, in progetti infrastrutturali, paesaggistica o altro, l’EWR130E offre agilità e prestazioni eccezionali. www.volvoce.it
Volvo Construction Equipment
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Sommario
D E L L ’ E D I L I Z I A
5.0
MC 5.0 • MARZO 2022 • NUMERO 81
MACCHINE CANTIERI marzo 2022, n.81
DEL
IL GIRO
MONDO
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA
IN
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14CANTIERI UN VIAGGIO LUNGO E SPETTACOLARE, IN COMPAGNIA DELLE ATTREZZATURE TREVI BENNE.
COVER 14 cantieri in giro per il Mondo con le attrezzature Trevi Benne come protagoniste, impegnate a dare il meglio di sé
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ATTUALITÀ
19/19/41/49 / 59/66
20 AI VERTICI
NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ
DELLA SERIE A
INNOVAZIONI
CON STILE
(MEWA)
31 IL CANTIERE
LA PAGHEREMO MOLTO CARA
32 PROFITTI E
COVER STORY
IL GIRO DEL MONDO IN 14 CANTIERI
42 COMPATTAZIONE
34 AUTONOMIA
& EFFICIENZA
14 ARRIVANO LE NUOVE
40 COMPATTA,
COMPATTE
CINGOLATA E… FULL ELECTRIC!
(LIEBHERR)
(BOBCAT)
16 TI PIACE SMALTIRE
(WEBER MT)
Collaboratori Cristiano Pinotti, Claudio Guastoni, Renata Bernardini, Maurizio Gussoni
Sede legale Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago (MB)
Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, Art Director 20867 Caponago, MB Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0
(BRIGADE ELETTRONICA)
SONO TUTTI UGUALI
(E.C.O. ITALIA - Enrico Coltelli)
56 SPIRITO
DI SQUADRA
Silvia Faresin)
AZIENDE
52 PER OGNI ESIGENZA (WERENT)
(MB CRUSHER)
Editore Orsa Maggiore International Srl
A PROVA... DI TUTTO
50 I LUBRIFICANTI NON
(FARESIN INDUSTRIES -
62 UNA COPPIA
Direttore Responsabile Emanuela Pirola
46 UN TERMINAL
(FASSI - Mauro Dellacasa)
(YANMAR CEE)
PERFETTA
(CASE)
24 ROSSO FASSI
1 MINIESCAVATORE
(CIFA)
DEL PORTO
INTERVISTE
60 4 PAROLE,
(GÖLZ)
26 LA REGINA
ELETTRIZZANTE
(VOLVO TRUCKS)
REPORT TECNICO
MACCHINE CANTIERI 5.0
(MARINI FAYAT GROUP)
(HITACHI)
(TREVI BENNE)
TESTIMONIANZE
DEL RAP
COMFORT AI MASSIMI LIVELLI
04 Cover story
COME GIOIELLI
36 LA NUOVA ERA
DEL FUTURO
(NIEDERSTÄTTER)
(DI EMANUELA PIROLA)
12
HIGHWAY TIRES)
30 LAVORARE
10 Editoriale on
18 PREZIOSI
(YOKOHAMA OFF-
(HYUNDAI)
EDITORIALE
FACILE?
64 PALE&PNEUS
Pubblicità e marketing Corrado Serra Direttore Commerciale Tel. 338 3926221 c.serra@orsamaggioreint.com Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com Pre-stampa e stampa Press Grafica Gravellona Toce (VB)
LA SERIE DELLA COVER Abbiamo realizzato la cover di questo mese ispirandoci alla serie TV prodotta da RAI e BBC del 2021 "Il giro del mondo in 80 giorni" con Ibrahim Koma e Leonie Benesch.
Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009 Registro operatori di comunicazione N.O 30915 dal 16/01/2018 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli
archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2022
REPORTTECNICO
LIEBHERR
ARRIVANO LE NUOVE COMPATTE G
rande fer mento in casa Liebherr. Alle pale compatte L 506 e L 508 – che vedono l'introduzione della versione Speeder (variante opzionale che permette di raggiungere i 30 km/h), dei bracci High Lift e della nuova cabina - si aggiunge la nuovissima L 504 Compact. La gamma delle compatte Liebherr comprende quindi tre modelli, che sono stati coordinati in modo ottimale tra loro. New entry assoluta, dicevamo, la L 504 Compact, che unisce le qualità delle pale gommate Liebherr più grandi a un eccellente rapporto qualità-prezzo. Con numerose nuove funzionalità, la compatta L 506 è impegnata in un'opera di consolidamento della sua già interessante posizione di mercato. Come accade nel caso della L 504, l'altezza della L 506 rimane inferiore a 2,5 m, facilitando così il trasporto su un rimorchio, ma la L 508 diventa più grande e più larga, e si caratterizza per una trasmissione potente e per l'elevato carico di ribaltamento.
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A livello tecnico è opportuno sottolineare come la gamma delle pale compatte Liebherr sia equipaggiata con robusti bracci di sollevamento con cinematica a Z, che facilita l'uso di un'ampia varietà di accessori. Liebherr ha inoltre ottimizzato il parallelismo per un funzionamento sicuro e preciso quando si lavora con le forche, il che risulta fondamentale, ad esempio, quando si trasportano materiali “delicati” tipici delle applicazioni paesaggistiche. Come accennato, al fine di aumentare ulteriormente la versatilità delle sue pale, Liebherr offre, su richiesta, anche i bracci di sollevamento High Lift, limitatamente ai modelli L 506 e L 508, per affrontare movimentazioni che necessitano di una maggiore altezza. Una menzione particolare la merita la cabina, che ora gode di una superficie vetrata ancora più ampia, con il parabrezza che raggiunge l'area riservata ai piedi dell'operatore. E ciò ovviamente garantisce una migliore visibilità globale. Anche la visione
L'attacco rapido Likufix Per garantire la più ampia varietà di applicazioni, Liebherr mette a disposizione per le tre pale compatte L 504, L 506 e L 508 il sistema di attacco rapido Likufix completamente automatico. Likufix consente all'operatore della macchina di cambiare tra strumenti di lavoro meccanici e idraulici dalla cabina, in pochi secondi e premendo un semplice pulsante. Evidentemente questa soluzione permette di risparmiare tempo e di ridurre il rischio di incidenti poiché l'operatore non deve lasciare la cabina durante il cambio dell'attrezzatura.
posteriore è stata migliorata attraverso una superficie curva. Infine, se tutto ciò non bastasse, le nuove pale compatte possono essere dotate, su richiesta, di una telecamera di retromarcia. La cabina beneficia anche di un robusto gradino di ingresso rinforzato e di numerosi dettagli che ne migliorano la fruibilità. Tra questi la disposizione degli elementi di controllo e dei pratici vani portaoggetti. Da segnalare il mini joystick opzio-
nale sulla leva di comando, che viene utilizzato per controllare le funzioni idrauliche aggiuntive e, sempre a livello optional, il piantone dello sterzo a regolazione continua. Ovviamente è regolabile anche il display. Infine concentriamoci su un aspetto che sta diventando sempre più importante: il design delle macchine, che in questo caso non è solo estetica, ma massima ricerca della funzionalità. Le nuove pale compatte Liebherr so-
no infatti caratterizzate da un design moderno e funzionale. Il cofano motore ha un profilo dinamico e pulito, con grande visibilità dalla cabina. I bracci di sollevamento presentano un aspetto che ottimizza la visuale dell'attrezzatura e del materiale. Il design compatto con un baricentro basso assicura infine una distribuzione ottimale del peso. Il risultato è un'elevata stabilità e un funzionamento sicuro e confortevole. ❑
DATI TECNICI
Modello Carico di ribaltamento Capacità benna Peso operativo Potenza motore Normativa emissioni
L 504 compact 3.000 kg 0,7 m3 4.600 kg 34 kW (46 CV) Stage V
L 506 compact 3.500 kg 0,8 m3 4.970 kg 47,5 kW (64 CV) Stage V
L 508 compact 3.900 kg 1 m3 5.700 kg 55 kW (74 CV) Stage V
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REPORTTECNICO
GÖLZ
TI PIACE SMALTIRE FACILE? Q
uando si lavora il calcestruzzo e la pietra naturale utilizzando strumenti diamantati, alcuni procedimenti quali la levigatura, il taglio e la foratura comportano un notevole accumulo di fanghi generati dal mix tra acqua e residui di materiale. Si pone così un problema: è possibile smaltire in modo ecologico questi scarti limitando costi elevati e impiego di tempo? Le tre stazioni di filtraggio portatili brevettate Slurry Fox rappresentano l’innovativa ed ecologica soluzione di Gölz per sanificare i posti di lavoro, rendere più sano l’ambiente e, poiché ne consentono numerosi riutilizzi, evitare inutili sprechi d’acqua. Studiate e realizzate per risolvere le specifiche esigenze industriali legate alla lavorazione del calcestruzzo e della pietra naturale, le tre versioni disponibili di Slurry Fox offrono una soluzione pratica, estremamente versatile e dal semplice funzionamento, che risponde alle differenti necessità dei cantieri. Il cliente potrà scegliere tra la compatta SFP3L di soli 79 kg con filtraggio da 400 a 600 l/h, la capiente SFP8L, oppure la SFP647 con una capacità di filtraggio di 2000 l/h che la rende adatta ai grandi cantieri. Nell'ottica di
L’arte della distribuzione
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un'edilizia sempre più ecologica, Slurry Fox di Gölz è un prodotto indicato soprattutto ai professionisti del noleggio per rispondere alla sempre più elevata richiesta di cantieri puliti e al rigore delle attuali normative. Il funzionamento di queste tre stazioni di filtraggio è molto semplice. Dopo che i fanghi di calcestruzzo prodotti durante le lavorazioni sono stati raccolti direttamente da aspiratori industriali ad alte prestazioni e aggiunti all'unità filtrante Slurry Fox, la pompa integrata convoglia gli scarti acquosi di perforazione e taglio direttamente nell'unità di filtraggio, e in base al contenuto di solidi, i filtri vengono riempiti entro 5-10 minuti. Durante il facile funzionamento, che non prevede alcun monitoraggio dell’attrezzatura durante il processo di filtraggio, è sufficiente collegare la filtropressa a un compressore ad aria e attivare il sistema di filtraggio. Infine, riempito il cassone di scarti solidi si procede a svuotarlo e si può continuare a lavorare, e l’acqua pulita è pronta per un nuovo utilizzo. ❑
Da Gölz, la soluzione innovativa ed ecologica per l’edilizia e per l’industria dedicata allo smaltimento professionale dei residui solidi e dei fanghi da calcestruzzo e pietra
Come accade per tutti i prodotti Gölz, anche Slurry Fox è distribuito da A.L. Consulting, team competente con anni di esperienza commerciale
maturata in vari settori, dall'utensileria manuale ed elettrica alle macchine, materiali e attrezzature per edilizia e industria. La società è specializzata
nel marketing, nella promozione e nella gestione commerciale per primarie industrie europee che realizzano prodotti di qualità certificata. A.L.
Consulting segue la selezione dei prodotti e dei fornitori, lo sviluppo e la gestione di relazioni commerciali con clienti sparsi su tutto il territorio italiano.
un domani migliore dell’8% Il futuro è Super Anche se nessuno può dire con certezza cosa ci riserverà il domani, noi sappiamo già oggi che sarà radioso. Il nuovo Scania Super non solo offre la guida più fluida in assoluto, ma è anche il veicolo più efficiente da noi mai progettato. Ancora una volta, fissiamo un nuovo riferimento nella nostra industria per le catene cinematiche endotermiche, con un risparmio di carburante di almeno l’8%. Pronti oggi alle sfide di domani. Un domani migliore dell’8%.
La catena cinematica Scania Super, basata sul nuovo motore endotermico, permette un risparmio di carburante di almeno l’8% rispetto alla precedente gamma Scania 13 litri. Confronto effettuato per trasporti a lungo raggio.
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REPORTTECNICO
CIFA
PREZIOSI COME GIOIELLI
90 anni che Cifa ha dedicato alla costruzione di macchinari e impianti per calcestruzzo non passano certo inosservati. Se poi ci soffermiamo sugli impianti di betonaggio, si nota l’evoluzione di un’azienda che, forte delle proprie conoscenze tecniche e maestra in questo settore, punta su gamme di prodotti sempre più performanti nel rispondere alle esigenze dei clienti. Oggi questa evoluzione riguarda la gamma impianti FiveTech, completamente rinnovata in quattro serie i cui nomi di pietre preziose (Diamond, Sapphire, Zircon) e Dry esprimono soluzioni di elevato valore per gli utilizzatori. Questi modelli, dedicati alla produzione di calcestruzzo preconfezionato, offrono notevoli vantaggi: sono trasportabili e facili da installare, infatti possono essere movimentati utilizzando tra-
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Gamma di valore La serie Diamond è composta da 5 modelli, con capacità
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sporti standard e sono preassemblati per renderne immediata l’operatività; il design della struttura modulare consente ai singoli impianti la massima flessibilità in base alle esigenze dei clienti; la gamma garantisce un dosaggio preciso e affidabile, mentre la moderna tecnologia e il ricercato design garantiscono elevate performance di mescolazione e facilità di manutenzione. Il controllo operativo automatizzato degli impianti può essere integrato con CIFA Vista, sistema con interfaccia intuitiva che permette di monitorare, gestire e analizzare in tempo reale e con precisione l’attività di ogni singolo impianto e della flotta di macchine Cifa, producendo una puntuale reportistica. “Vogliamo offrire ai clienti una gamma completa e organizzata per fornire un prodotto dalle prestazioni superiori e con un
di produzione da 50 a 180 m3/h, disponibili con gruppi di stoccaggio aggregato modulari configurabili, generalmente da 4 a 6 scomparti e completi di sistemi di caricamento automatici per migliorare la movimentazione
della materia prima. Tutte le soluzioni sono caratterizzate da mescolatori orizzontali a doppio asse all’avanguardia e ad alta efficienza con avanzato sistema di manutenzione. Prodotto più snello rispetto alla serie Diamond ma con
La serie Diamond si distingue per semplicità di trasporto e montaggio, ma soprattutto per un processo di mescolazione automatizzato e finemente controllato
alto livello di controllo del processo, confermando la nostra vision Driven by Innovation” spiega Marco Polastri, Direttore Sales Aftersales e Marketing. “In uno scenario europeo che vede i governi fronteggiare la pandemia con importanti recovery plan, si prospettano grandi investimenti per costruire nuove infrastrutture, realizzabili con calcestruzzo certificato e rintracciabile per assicurare trasparenza e sostenibilità del prodotto. È quindi necessario per i produttori avere impianti di alto livello, funzionali, performanti e durevoli nel tempo. La riorganizzazione della gamma nasce proprio per offrire impianti di alto valore”. Completano la gamma gli impianti di riciclaggio “CIFA Wash”: facili e dalla manutenzione ridotta al minimo, consentono il riutilizzo degli aggregati con la separazione dei solidi di 0,15 mm. ❑
le stesse capacità di produzione, la serie Sapphire è meno sofisticata ma di più semplice utilizzo. Anche la serie Zircon, nata espressamente per il carico betoniera, offre semplicità senza intaccare prestazioni, durabilità e precisione.
Dry, per mercati con dosaggio a secco, è un impianto semi mobile che richiede fondamenta molto semplici, è trasportabile con camion standard o container e progettato per ridurre al minimo i lavori di montaggio e smontaggio.
news MOVIMENTO TERRA
UNDER CONTROL Leica Geosystem scelta da Hitachi
U
n’importante novità per gli escavatori Hitachi Zaxis 7 da 10 a 50 t: da oggi potranno essere equipaggiati con il sistema per il controllo 2D e 3D Leica Geosystem, una tecnologia utile a ridurre i costi di esercizio e a consentire un completamento puntuale dell’opera, rispettando il capitolato, il budget proposto e lavorare sempre in maniera sicura e sostenibile. Inoltre, i clienti potranno scegliere tra più opzioni tramite il loro rivenditore autorizzato Hitachi e beneficeranno di un iter di acquisto e consegna semplificato. FONTE: HITACHI
15 IVECO per AEV Iveco ha consegnato 15 Iveco S-WAY LNG alla società AEV Srl di Loreto Aprutino (PE), azienda specializzata nel trasporto merci in conto terzi. I veicoli, che saranno impiegati dal corriere GLS Italy lungo le tratte da Centro a Nord Italia, sono dotati dei più avanzati sistemi di risparmio carburante quali l’IVECO HICRUISE, l’Eco-roll e l’Ecoswitch, e di sistemi di sicurezza di ultima generazione, quali l’LDWS, l’AEBS e il Driver Attention Support nonché della Connectivity Box che rende i mezzi 100% connessi.
Tadano per Heinrichs (Sollevamento)
Potente, compatta, tecnologia collaudata e un’impeccabile reputazione. Queste caratteristiche hanno convinto l’azienda di servizi Heinrichs GmbH & Co KG all’acquisto di un’autogru Tadano ATF 100G-4 tuttoterreno da 100 tonnellate, da utilizzare nei cantieri più impegnativi della Westfalia orientale.
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REPORTTECNICO
HYUNDAI
AI VERTICI DELLA SERIE A I
mpostazioni idrauliche di alto livello, tecnologia intelligente, gestione confortevole. Così si possono riassumere le caratteristiche dei tre escavatori cingolati Serie A conformi alle norme UE Stage V nel segmento 13-15 t da poco lanciati da Hyundai Construction Equipment. Ecco i protagonisti: l’HX130A LCR a rotazione del contrappeso ridotta, l’HX140A L a rotazione posteriore convenzionale, e l’HX145A LCR a rotazione posteriore ridotta. Il potente motore diesel Cummins di ultima generazione rappresenta il cuore di questi tre gioielli che, garantendo elevati livelli di performance, produttività ed efficienza, si dimostreranno sicuramente un valido aiuto per le aziende di noleggio e per gli appaltatori. Aziende e imprese potranno toccare con mano
Comfort e tanta sicurezza
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i benefici della funzione Eco Report, che aiuta l'operatore a migliorare l'efficienza operativa e a ridurre il consumo di carburante; della nuova modalità di sollevamento, che migliora la gestione idraulica tramite riduzione del regime motore, incremento della potenza e controllo del flusso delle pompe; del consolidato Controllo intelligente della potenza (IPC) che ottimizza la portata e la potenza delle pompe idrauliche per l'adattamento alle condizioni operative della macchina. Nel dettaglio, l’HX130A LCR a raggio di rotazione posteriore ridotto, specifico per le aziende di noleggio, consta di una versione 55 kW (74 CV) del motore Cummins F3.8, che soddisfa la normativa sulle emissioni UE Stage V riducendo il particolato (PM) del 60% senza bisogno di AdBlue. Grazie all’utilizzo
Entrando nelle cabine degli escavatori Serie HX A, si viene subito “catturati” non solo dagli interni all’avanguardia, ma anche da un grande touch screen da 8
pollici che facilita la visione di tutte le informazioni necessarie. Il touch screen è controllabile anche tramite un modulo Jog Dial di tipo auto motive con
I tre escavatori cingolati Hyundai Serie A conformi alle norme UE Stage V nel segmento 13-15 tonnellate
L'HX140A L a raggio di rotazione del contrappeso convenzionale garantisce massima forza di scavo e di sollevamento in questa classe
il quale si gestisce anche l’acceleratore e il condizionatore dell’aria. Gli interruttori centralizzati sotto il display consentono di controllare con
semplicità tutte le funzioni, e come optional, nelle teste delle servo-leve possono essere presenti comandi ausiliari proporzionali. Come ulteriore
di olio CK-4 E/G, questo motore consente intervalli di manutenzione fino a 1.000 ore, il doppio rispetto al predecessore, offrendo maggiore operatività e riducendo i costi operativi. Molto efficace, sull’HX130A L, la funzione Hyundai ECD, la diagnosi connessa del motore che consente ai tecnici di diagnosticare la macchina da remoto e preparare l’attrezzatura e le parti necessarie prima della visita. Agli appaltatori e a chi necessita di forza di scavo e sollevamento in questa classe, Hyundai propone l’HX140A L a raggio di rotazione del contrappeso convenzionale. Questa macchina, che utilizza un motore Cummins da 100 kW (134 CV) per sviluppare forza di scavo massima e aumentare la produttività, offre il 3% in più di potenza e il 12% in più di coppia rispetto al predecessore. Su questo modello la manutenzione, che avviene a intervalli di circa 1.000 ore, è facilitata dal comodo accesso da terra ai vari filtri e ai punti di rifornimento, mentre il controllo della flotta e il supporto tecnico vengono assicurati dall’efficace diagnosi connessa del motore e dal sistema di gestione remota Hyundai Hi MATE. Accanto all’HX130A LCR, c’è un altro modello Stage V a raggio di rotazione posteriore ridotto: è l’HX145A LCR, e anch’esso
optional è da considerare anche il pedale dedicato per la traslazione rettilinea. Come accade per tutti i prodotti Hyundai, anche negli escavatori
Serie HX A l’aspetto della sicurezza è di fondamentale importanza. Ne è prova il nuovo sistema di parcheggio rotazione elettronico per controllare la
funzione del freno di rotazione. Il blocco di sicurezza automatico previene l'attivazione involontaria della macchina, mentre un altro importante e valido aiuto è dato
è adatto alle applicazioni con spazio di manovra limitato, come quelle di reti di distribuzione, lavori stradali e costruzioni edili. Il suo motore, potente quanto quello dell'HX140A L, garantisce un incremento di potenza dell'8% rispetto al predecessore, un risparmio di carburante del 4%, una riduzione delle emissioni PM del 60%, e in particolare, rispetto ai modelli Serie HX, assicura fino al 6% di risparmi di carburante nel lavoro di livellamento e fino al 3% nel caricamento auto-
dalle telecamere retrovisive e dal sistema di monitoraggio avanzato a 360 gradi (AAVM). Il sistema incorpora il Rilevamento degli
oggetti in movimento intelligente (IMOD) che informa l'operatore quando persone o oggetti entrano nel raggio operativo della macchina.
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REPORTTECNICO
carri in modalità P. Come i modelli con rotazione posteriore convenzionale, questo escavatore offre intervalli di manutenzione fino a 1.000 ore quando opera con olio CK-4 E/G, ed è dotato di HCE-DT Air, la app di Hyundai che permette una connessione wireless da uno smartphone o laptop in loco, velocizzando la diagnosi e riducendo i costosi fermi mac-
china. Negli escavatori Hyundai Serie HX A non mancano certo tecnologie intelligenti di connettività digitali. Oltre a quelle già descritte, ricordiamo la App Mobile Fleet aggiornata che consente ai proprietari di flotte di accedere facilmente ai dati operativi della macchina riguardanti gestione economica, utilizzo e codici di anomalia. Infine, uno sguardo anche alla
Sopra: l'HX130A LCR a raggio di rotazione posteriore ridotto, che si avvale della funzione ECD per la diagnosi in remoto del motore
robusta struttura della cabina della Serie HX A, costruita per assicurare livelli di sicurezza ROPS e opzionalmente FOG. Le cabine delle tre macchine offrono uno spazio aumentato del 13% e sono dotate di maniglia di appiglio dal disegno migliorato nella portiera che agevola l'accesso al sedile operatore e che ottimizza la visibilità sulla fiancata della macchina. ❑
Idraulica ai massimi livelli Altro punto forte degli escavatori Serie HX A è l’idraulica, con il sistema IPC potenziato che mette a punto portata e potenza della pompa adattandole ai comandi impartiti dall'operatore. Anche il disegno della valvola di comando principale e il layout della tubazione idraulica sono stati ottimizzati per ridurre al minimo i cali di potenza in tutto l'impianto. Una nuova modalità di sollevamento migliora la messa a punto e la capacità di sollevamento, tramite riduzione del regime motore, attivazione dell'incremento di potenza e controllo del flusso delle pompe migliorato. Le macchine sono offerte anche
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con il controllo preciso della rotazione, una funzione opzionale che attenua il movimento del braccio ai finecorsa durante la rotazione. Attivando la funzione di priorità del braccio, l'operatore può impostare la velocità di sollevamento del braccio in relazione alla velocità di rotazione. È possibile mettere a punto la velocità dell'avambraccio attivando e disattivando la funzione rigenerativa dell'avambraccio. Le impostazioni della macchina possono essere salvate tramite la modalità operativa Key On Init che consente l’applicazione delle impostazioni all'avviamento del motore.
Niederstätter porta una gru Liebherr sul Canal Grande di Venezia! Niederstätter, società leader nel mercato dei macchinari edili e da costruzione, ha portato una gru automontante del marchio di qualità Liebherr a Venezia. Il cantiere della Coeffe Strade Srl, dove si vuole ristrutturare un antico edificio, si affaccia direttamente sul Canal Grande tra la stazione di Vaporetto San Tomà e il Palazzo Balbi. Per una gru, l’unica via di accesso al cantiere è stata individuata seguendo le vie marittime. Gli spazi di manovra erano strettissimi. Nessun problema per il team di esperti tecnici Niederstätter che ha seguito il cliente passo dopo passo, dalla fase di progettazione e selezione della gru adatta - il modello Liebherr L1-24 - passando per l’organizzazione del montaggio e il trasporto navale della gru tra i palazzi storici veneziani e attraverso gli stretti canali del centro storico della città, fino all’offerta di tutti i servizi di manutenzione e riparazione h 24 7 giorni su 7.
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INTERVISTA
ROSSO Fassi La parola a...Mauro Dellacasa
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Parafrasando il titolo di un famoso film di fantascienza, il 2021 è stato un anno da odissea nel mercato, tra problematiche negli approvvigionamenti, nelle consegne e lungaggini burocratiche, che però non hanno impedito una crescita record degli ordini, attestatisi a 1.900 gru DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI FASSI
FASSI PARTECIPERÀ SIA A PIPELINE & GAS EXPO CHE A ECOMONDO, manifestazioni nazionali che rappresentano nicchie il cui interesse verso le gru retrocabina sta aumentando. Anche la collaborazione con diversi OEM del settore delle perforazioni sta dando ottimi risultati, per non parlare del settore ferroviario. Oggi il 20% del fatturato di Fassi in Italia deriva dalla vendita di gru che operano proprio nella costruzione e manutenzione delle linee ferroviarie. auro Dellacasa, Responsabile Mercato Italia di Fassi Gru. Vent'anni nell'azienda di Albino, una vita nel mondo delle attrezzature per il sollevamento, Mauro analizza i risultati del 2021 e le problematiche che ne hanno in parte rallentato la crescita. Ma parla anche del futuro del settore, della movimetazione elettrica e, argomento da sempre a lui caro, di sicurezza.
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MC: Per partire, una domanda tradizionale: come si è chiuso il 2021? MAURO DELLACASA: Credo che per tracciare il quadro del 2021
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non sia sufficiente basarsi sui numeri fatti. In base a questi, infatti, il 2021 è stato un vero e proprio record. Partiamo dall'idea che un mercato nazionale da 1.000 unità sia un mercato in salute, ok? Ora, nel 2021 Fassi ha registrato ordini in entrata per 1.900 macchine. Si può quindi dire che sia stata un'ottima annata. Di queste 1.900 unità ne abbiamo consegnate 1.300, secondo ottimo risultato. Ma mi sembra corretto analizzare come sono stati raggiunti questi obiettivi. MC: Si riferisce al contesto produttivo e alle problematiche legate agli approvvigionamenti?
MAURO DELLACASA: Si, ma non
ci ha consentito di riprendere i contatti con molte aziende specializzate in lavori urbani che necessitano di un mezzo che possa operare in silenzio e senza emissioni inquinanti. Non posso negare che il futuro della cantieristica vedrà un'elettrificazione sempre più spinta, ma ad oggi non posso comunque ignorare che si tratta di una strada lunga e in salita: per acquistare un mezzo e relativo allestimento elettrico deve esserci una solida motivazione, una spinta, perché il delta di prezzo con un analogo modello tradizionale è ancora troppo elevata per essere giustificata, ahimé, dalla sola volontà di preservare l'ambiente. Questo non vuole dire che le aziende della cantieristica siano insensibili alle tematiche ambientali, ma che i margini economici sono ancora troppo limitati per Dopo un 2021 permettere di ammortizzare i costi di queste che ha segnato un nuove tecnologie. La risoluzione di queste record nella raccolta difficoltà deve prevedere uno sforzo anche da parte della committenza, e non solo delle ordini, i primi due mesi aziende e degli OEM impegnati nello sviluppo del 2022 confermano su larga scala, che conterrebbe i costi.
solo a questi. La nostra rete ha vissuto 12 mesi di entusiasmante superattività, ma gravata da mille problematiche: ovviamente la pandemia, che comunque continua a persistere e spesso mette in difficoltà i dealer per quanto riguarda la presenza del personale; poi ci sono le difficoltà legate ai tempi di allestimento e consegna, e qui mi riferisco alle problematiche sugli approvvigionamenti. A fare da cornice, come se non fosse già difficoltoso combinare al meglio le attività di allestimento, officina e piazzale (consegne, ndr) lungaggini di ogni tipo con gli enti pubblici, in primis le motorizzazioni. Procedure lente e clienti esasperati non sono il contesto ideale in cui operare e, in un certo senso, tolgono smalto ai risultati raggiunti. MC: Clienti esasperati da tempistiche di consegna cui non sono abituati. Ad oggi (febbraio 2022, ndr) quali sono i tempi di consegna? MAURO DELLACASA: Le tempistiche di tutti
gli OEM(*) sono complicate dalle consegne il trend, con la dei componenti, rallentate e discontinue. La registrazione di 400 MC: Ci sono aggiornamenti in merito alle filiera del nostro prodotto è intrecciata a quella attività legate alla sicurezza? dei veicoli industriali, senza i quali la gru è nuove commesse MAURO DELLACASA: Voglio innanzitutto incompleta, e la situazione è complessivamente ribadire che la formazione dell'operatore è e resta fondamentale disordinata. I tempi medi di attesa sia per le nostre gru che per i per evitare moltissimi problemi in cantiere, tra cui spiccano veicoli sono sono superiori agli 8 mesi ognuno, cui si aggiungono gli incidenti e le morti bianche. Certo, con la pandemia le le lungaggini burocratiche. Una gru ordinata oggi sarà consegnata a attività legate alla sicurezza hanno inevitabilmente subito un inizio 2023, e queste tempistiche sono analoghe fra tutti gli OEM. rallentamento. Ma abbiamo diverse nuove iniziative in cantiere, A tutto questo si aggiunge il fatto, non scontato, che comunque gli legate sia alla formazione esterna (rivolta agli operatori, ndr) che OEM continuano a investire in R&D, cosa che innesca il rischio di interna. Oggi servono numerose figure specializzate, alcune di ordinare una gru quando è l'ultimo modello e vedersela consegnare nuovo tipo. Con CRG, l'Associazione tra Fassi e le proprie officine tra un anno, dopo il lancio del modello successivo. autorizzate, stiamo rivedendo l'offerta dei corsi, arricchendo quelli MC: Il mercato come ha reagito all'aumento dei prezzi? destinati alla formazione interna: manutentori di gru con vari MAURO DELLACASA: L'aumento dei listini ha avuto un livelli di specializzazione (strutturale, oleodinamica, di prodotto) impatto meno forte del previsto sui clienti. Ma anche in questo e saldatori. Inoltre servono corsi per nuove figure, come il caso i problemi non mancano. Nel 2021 Fassi è stata costretta a responsabile di commessa: in futuro questo ruolo sarà sempre più rivedere i listini tre volte, cosa che non mi era mai successa nei importante nella gestione sia delle commesse pubbliche, sia nel 20 anni trascorsi in azienda. Le tempistiche di approvazione del rapporto con i noleggiatori. ❑ leasing e degli incentivi crea scompensi sui preventivi in termini peggiorativi: quando arrivano tutti gli ok, spesso il preventivo fatto è basato su costi delle componenti che nel frattempo sono aumentati. MC: Industria 4.0 e altri incentivi, oltre a creare problemi nelle tempistiche della filiera, stanno drogando il mercato? MAURO DELLACASA: In parte si. Siamo tutti consapevoli che
credito di imposta e altri incentivi non sono destinati a durare in eterno, ma sottolineo che oggi comunque il cliente aspetta il mezzo nuovo per andare a lavorare, perché i cantieri ci sono e stanno lavorando. Strade provinciali, comunali e autostrade sono in pieno rifacimento: dopo quasi dieci anni di immobilismo oggi ci sono decine di veicoli e gru in giro. Anche le aziende pubbliche, che non hanno rinnovato le flotte per anni oggi stanno acquistando. MC: Elettrificazione del settore: cosa può dirci? MAURO DELLACASA: La nuova gru SHT presentata al GIS 2021
(*) Ove citato, l'acronimo OEM sta per Original Equipment Manufacturer, ossia si fa riferimento a Case costruttrici
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TESTIMONIANZE
(CASE)
LA REGINA DEL PORTO Tecnologia avanzata, poche emissioni, consumi ridotti e tanto comfort. La nuova pala CASE 821G Evolution affronta al meglio i lavori più impegnativi rispettando l’ambiente
“A
bbiamo scelto una 821G Evolution perché storicamente ci siamo sempre trovati bene col marchio Case. L’esperienza ci insegna che sono macchine resistenti e altamente affidabili”. Queste parole dimostrano la piena soddisfazione di Claudio Barlassina, amministratore delegato di BuT Srl, società ligure di servizi portuali che da tempo si affida a Case per garantire una gestione delle merci efficiente e senza interruzioni. Dopo il recente acquisto, la nuova macchina è stata messa alla prova nel porto di Savona, secondo scalo in Liguria dopo Genova e tra i primissimi in Italia e nel Mediterraneo. BuT vi opera dal 1996 fornendo servizi che comprendono lo scarico e la gestione di merci (rinfuse solide)
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per conto terzi. I suoi clienti forniscono materie prime per la produzione del vetro, oltre a grandi distributori di fertilizzanti e sale da disgelo, ma BuT opera anche con altre tipologie di merci ad esclusione di cereali ad uso alimentare e coke. L’attività richiede un’organizzazione perfetta, tanta professionalità e naturalmente strutture e mezzi equipaggiati con quanto di più recente il mercato possa offrire.
PARCO MACCHINE ALL’ALTEZZA Come tante altre aziende, anche BuT Srl ha capito che, per rafforzarsi nel mercato e crescere sempre di più è importante affidarsi a un parco macchine di qualità e ad una concessionaria in grado di dare i giusti consigli. Così, da sette anni è cliente della
Claudio Barlassina, amministratore delegato di BuT Srl, considera le pale Case resistenti e altamente affidabili
concessionaria CMO di Treviolo, in provincia di Bergamo, e la scelta è andata sull’ultima nata della serie G Evolution di Case, nella taglia da 18 tonnellate. Come ci racconta Enzo Seminara, responsabile commerciale di CMO, BuT Srl ha richiesto espres-
merce nel magazzino di proprietà di 22.000 m² (con uno scoperto di 8000 m²). Ogni anno da BuT transitano svariate migliaia di tonnellate di merci destinate per lo più al mercato del Nord-Ovest italiano, ma con possibilità di coprire anche altre aree. Grazie ai fondali profondi fino a 15 metri, a Savona possono attraccare navi di ogni dimensione, che vengono scaricate con gru semoventi, tramogge e camion spola, rispettando a pieno le normative vigenti relative a sicurezza e rispetto dell’ambiente. La merce che arriva nel magazzino viene ribaltata nei box e impilata fino a notevoli altezze per ricevere la maggior quantità possibile, e in questa fase la nuova pala si affida ad uno speciale traliccio spingitore che garantisce delle rese di sbarco considerevoli per soddisfare il mercato dello shipping, settore che richiede velocità di sbarco sempre maggiori. Successivamente la pala, questa volta con l’ausilio della benna, carica le tramogge che alimentano quattro linee insaccatrici per sacconi
da 500 a 1000 kg o small bags da 5 a 50 kg. Alternativa ai sacconi è il trasporto delle merci sfuse in autocarri dedicati, che vengono caricati sempre dalle pale Case.
I PUNTI FORTI Riguardo la nuova serie G Evolution, gli operatori apprezzano soprattutto il comfort della cabina, che insieme all’elettronica sofisticata e avanzata contribuisce ad aumentare le prestazioni della 821G. Il cofano ribassato e la telecamera per visione posteriore offrono maggior visibilità, mentre l’ottima reattività dei comandi consente di compiere cicli di caricoscarico in maniera rapida. Barlassina puntualizza: “Per noi la macchina è perfetta per la potenza e, in un’ottica di transizione tecnologica e miglioramento interno aziendale, ci consente di ottimizzare la comunicazione coi nostri sistemi elettronici. Abbiamo il magazzino suddiviso in box per tenere le varie tipologie di merci separate e, con il nuovo sistema telematico del-
Per offrire velocità di sbarco e rese sempre maggiori, la pala Case 821G si affida a uno speciale traliccio spingitore
samente questa pala gommata per potenziare il parco macchine, formato da altre tre Case (due 721G e una 821F) che lavorano circa 1.500 ore all’anno.
SENZA UN ATTIMO DI TREGUA Alla nuova pala gommata, attiva nel porto di Savona da circa due mesi, è stato affidato un lavoro che deve svolgersi in modo rapido e senza interruzioni. Le operazioni si dividono in due parti principali: lo sbarco nave e lo stoccaggio e movimentazione
IL SUO HABITAT: il porto Grazie alla tecnologia motoristica FPT Industrial con sistema di riduzione delle emissioni HIeSCR 2 senza ricircolo dei gas di scarico, le pale Case della Serie G ben si prestano, in particolare, all’applicazione portuale. Grazie ai componenti di lunga
durata, questa tecnologia non richiede manutenzione, tiene bassi i consumi e garantisce sicurezza nei pressi di materiali infiammabili dato che la temperatura dei gas di scarico viene mantenuta intorno a 400°C, di gran lunga
più bassa rispetto a quella di un DPF convenzionale (circa 700°C). L’esclusivo sistema di raffreddamento “Case Cooling Cube” è molto utile nella movimentazione di materiale poiché impedisce l’ostruzione delle maglie da materiali e
detriti. I radiatori con ampie masse radianti disposte a cubo anziché sovrapposte come nei design convenzionali, aumentano l’efficienza di raffreddamento e le prestazioni della funzione di autopulitura della ventola reversibile.
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TESTIMONIANZE
Giuliano Bellardi, marketing manager Case Italia, ha messo in evidenza i vantaggi del nuovo display in cabina
“EVOLUZIONE” Case
Gli input suggeriti dai clienti, dai concessionari, e concretizzati dagli ingegneri Case per aumentare produttività, affidabilità e redditività, hanno fatto sì che la nuova gamma di pale serie G Evolution aggiungesse ai contenuti già apprezzabili della Serie G nuove caratteristiche evolutive quali la connettività, il nuovo monitor touchscreen con le nuove funzionalità del sistema di pesatura integrato e del monitoraggio della pressione pneumatici, nonché l’estensione degli intervalli di manutenzione da 500 a 1.000 ore.
la pala, l’operatore sa in anticipo dove portare la merce oppure da dove deve caricare e quali quantitativi. Il miglioramento rispetto al passato è notevole, sia per la velocità nella comunicazione con tutti i nostri operatori sia per la possibilità di avere informazioni aggiornate in tempo reale sullo stato del mezzo”. E anche Giuliano Bellardi, marketing manager Case Italia, dopo aver assistito al lavoro della pala nel porto di Savona ha aggiunto: “In
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questa applicazione si rivela utilissima la nuova bilancia integrata per il carico utile che consente di leggere il carico della benna sul nuovo display senza perdere tempo con le attività di pesatura. Sempre nel display si possono leggere i cicli di carico-scarico e tracciare l’attività. Un modo di semplificare il lavoro che porta a una maggiore redditività”. Secondo Barlassina il continuo aumento dei costi delle materie prime ed energia sarà
un serio problema: per questo motivo BuT, con lungimiranza, ha ampliato il parco macchine migliorando la qualità dei servizi offerti, e in tale contesto la nuova 821G si sta dimostrando un valido aiuto, grazie anche ai consumi notevolmente bassi. ❑ BUT SRL Via Chiodo 1/3 17100 Savona Tel.: 019821644 www.but.sv.it
news MOVIMENTO TERRA
100 TONNELLATE Il nuovo DX1000LC-7 di Doosan
I
l nuovo escavatore cingolato DX1000LC-7 da 100 t Stage V di Doosan è un mix di agilità, potenza e comfort, ed è ideale per impieghi gravosi. Con questo nuovo escavatore, Doosan assicura prestazioni al top, maggiore produttività, consumi inferiori e comandi più precisi. Grande attenzione è stata prestata al comfort e alla sicurezza dell’operatore. La cabina del DX1000LC-7 è molto spaziosa e fornita di strumentazione e comandi ergonomici. Cura è stata dedicata ad assicurare livelli di rumorosità ridotti al minimo tramite una migliore insonorizzazione del vano motore e l’utilizzo di materiali fonoassorbenti. Tutti i componenti e gli assemblaggi sono progettati, costruiti e testati per garantire durata nel tempo. I filtri multistadio e caratteristiche come le protezioni per i cingoli e per i cilindri di braccio e bilanciere, il sistema di lubrificazione automatica e le maglie dei cingoli lubrificate ed sigillate contribuiscono ad assicurare affidabilità superiore e lunga durata. FONTE: DOOSAN
25 PER Barbera 8 nuovi trattori Renault Trucks T 520 high Evolution, 12 K 520 in versione 8×4 e 3 K 520 in versione 6×4, 1 T 520 motrice 6×2 e 1 D Wide 320 4×2: 25 unità che entrano nella flotta di Barbera Srl, azienda storica del cuneese. I nuovi T High Evo verranno impiegati principalmente per il movimento terra, il trasporto di inerti e per l’edilizia edile e stradale. Verranno inoltre impiegati, nel periodo in cui l’edilizia lavora meno, agganciati a pianali, centine o semirimorchi ribassati per il trasporto di varie tipologie di materiali sia in Italia che all’estero.
Tre nuove fresatrici (Attrezzature)
Simex propone tre modelli di fresatrici per la profilatura delle gallerie, applicabili a escavatori dalle 14 alle 40 t. Si tratta di tre modelli progettati appositamente per la lavorazione su superfici orizzontali, verticali o inclinate quando si ha necessità di mantenere una profondità di fresatura costante. Lo spessore asportato è infatti controllato mediante ruote o slitte laterali. Con i tre modelli di fresatrici MP 600, MP 800 e MP 1000, Simex ha messo a punto una famiglia fresatrici ideali per il rifacimento delle volte delle gallerie, di superfici ammalorate, la profilatura di sponde di canali in cemento, nonché il ripristino di pavimentazioni industriali. In particolare la nuova fresatrice MP 600, per escavatori da 14 a 22 t, può essere equipaggiata anche con una sola ruota d’appoggio.
MAGNI HA VINTO IL PRIMO PREMIO NELLA CATEGORIA “MOVIMENTAZIONE MATERIALI” DEGLI INNOVATIVE PRODUCT AWARDS 2021
REPORTTECNICO
MEWA
LAVORARE CON... STILE! A
bbigliamento da lavoro: è meglio il noleggio o l’acquisto? Dipende. Magari l’acquisto può apparire la soluzione più immediata e più semplice, ma è bene porsi domande riguardanti la logistica legata a questo specifico settore, ad esempio il lavaggio degli indumenti spesso molto sporchi, oppure la riparazione di indumenti danneggiati, o ancora, l’ordine di nuovi indumenti per i nuovi dipendenti. Per chi gestisce un’impresa edile può dunque rivelarsi utile delegare alcune attività organizzative affidandosi, ad esempio, ad un fornitore esterno di servizi tessili professionale in grado di risolvere con abilità e maestria la fornitura di abbigliamento da lavoro e i servizi annessi, risolvendo ogni necessità. Già in fase di scelta degli indumenti il servizio di noleggio garantisce supporto, e il pacchetto, oltre alla fornitura include lo stoccaggio e la gestione degli indumenti, l’adattamento delle misure, gli ordini successivi e la riparazione. Ma quali sono i vantaggi? Innanzitutto la trasparenza
Confortevole ma sostenibile
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e la pianificazione dei costi presenti sul contratto, e inoltre i fornitori di servizi tessili certificati come MEWA garantiscono che i clienti ricevano indumenti igienicamente certificati, ma anche che il trattamento di lavaggio avvenga nel modo più economico ed ecologico possibile. In base all’ambito di utilizzo esiste un’ampia gamma di varianti di indumenti da lavoro per l’edilizia, e in particolare, per gli artigiani che lavorano nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni, MEWA propone quattro specifiche collezioni: "MEWA Move", "MEWA Dynamic Construct", "MEWA Outdoor" e "MEWA Peak", che si differenziano anche per la tipologia e la posizione delle parti elastiche e rinforzate, per le tasche, per i passanti e per il fatto di poter essere utilizzate all'esterno. Si tratta di indumenti che rispondono in modo perfetto a tutti i requisiti richiesti, tra cui la resistenza, l’elasticità, la traspirabilità, sono a prova di intemperie, e i tagli ergonomici garantiscono massima libertà di movimento e ottimo comfort. ❑
"MEWA Peak" è l'abbigliamento da lavoro offerto a noleggio che coniuga sostenibilità e comfort: combina infatti le proprietà termoregolatrici
MEWA offre a noleggio abbigliamento da lavoro resistente, confortevole e a prova di intemperie, con tessuti elastici e traspiranti
dell'abbigliamento sportivo con la sostenibilità dei tessuti. Il poliestere utilizzato è composto per il 75% da bottiglie in PET riciclate. Questo è importante
per le aziende che vogliono rafforzare il loro impegno per la sostenibilità. La nuova linea di abbigliamento da lavoro "MEWA Peak" contribuisce a garantire
che la superficie della pelle, nelle zone del corpo rilevanti della giacca e dei pantaloni, mantenga costantemente una temperatura di circa 37,5 °C.
REPORTTECNICO
NIEDERTSTÄTTER
IL CANTIERE DEL FUTURO Il simulatore si compone di 4 schermi che garantiscono un’esperienza immersiva totale, integrata dall’utilizzo di visori VR, tastiere e comandi wireless aggiuntivi
La stampante 3D è uno strumento dall’alto potenziale per l’edilizia 4.0 che affiancherà il metodo di pianificazione BIM, Building Information Modeling
edilizia del futuro è di casa per Niederstätter, leader nel mercato del noleggio di macchinari edili che ha l’obiettivo di migliorare sempre di più il settore delle costruzioni con tecnologie innovative e strumenti all’avanguardia. E proprio come sottolinea Daniela Niederstätter, membro del consiglio d’amministrazione dell’azienda, l’azienda altoatesina crede fermamente nei benefici dell’innovazione, e considera sempre di più la digitalizzazione del settore edile una valida strategia anche per questo nuovo anno, grazie alle tecnologie uniche in Italia per ampliare l’offerta e rendere i servizi di consulenza e pianificazione erogati sempre più efficienti, precisi e com-
L’
Il futuro è qui
pleti per il cliente. “Anche quest’anno” afferma Daniela “vogliamo continuare il nostro percorso di ricerca e utilizzo di tecnologie e innovazioni che possano modificare in meglio il comparto edile, ancora troppo legato alla tradizione. Siamo convinti che queste nuove tecnologie consentiranno ai lavoratori più giovani, ma anche a quelli più anziani, di affacciarsi ad un nuovo modo di intendere il lavoro in cantiere garantendo molti benefici a chiunque le utilizzerà”. E a proposito di nuove tecnologie, nella Niederstätter Academy di Vadena è ampiamente utilizzata una gamma di strumentazioni davvero uniche in Italia. Oltre a diversi corsi di formazione per gli operatori del mondo edile, l’azienda,
Il simulatore di realtà virtuale Tenstar permette un training virtuale tramite simulazioni di guida di macchinari del settore edile, dei trasporti, dell’agricoltura e del settore automobilistico.
L’esoscheletro MATE-X è un prodotto rivolto a migliorare la qualità del lavoro manuale, con un uso ideale in condizioni ambientali estreme, come spesso accade nei cantieri edili. La stampante 3D, versatile
L’esoscheletro, indossabile come un indumento da lavoro, è composto da una struttura sottile e flessibile in fibra di carbonio, rivestita con tessuto traspirante ad alte prestazioni
da sempre sensibile alle innovazioni e alle novità nel campo edile, mette a disposizione nella sede altoatesina un simulatore per la guida e l’uso virtuale di macchine edili, una stampante 3D e uno speciale esoscheletro, strumenti con i quali sarà possibile rivoluzionare il cantiere del futuro. ❑
nelle sue applicazioni in campo edilizio, consente la creazione di modelli digitali da cui stampare elementi sostitutivi per macchinari danneggiati e l’ottimizzazione nei tempi di produzione, di consegna e di gestione
del magazzino; si tratta di uno strumento dall’alto potenziale per l’edilizia 4.0 che affiancherà il già più diffuso metodo di pianificazione BIM, Building Information Modeling.
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REPORTTECNICO
HITACHI
PROFITTI E COMFORT AI MASSIMI LIVELLI nche con questo nuovo modello di pala gommata “new generation”, Hitachi ha fatto centro. La ZW180-7, presentata di recente e conforme allo stage V, ha dimensioni ridotte, può essere impiegata in svariate applicazioni ed è disponibile con tre tipi di braccio sollevatore: standard, alto e parallelo. Ma soprattutto, è stata progettata con un preciso scopo: soddisfare le esigenze dei proprietari e degli operatori. Ai primi, l’elevata efficienza, la versatilità, la massima disponibilità operativa e la
A
Post vendita di qualità Hitachi offre numerosi servizi post-vendita e strumenti che assistono
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straordinaria economia nei consumi della nuova ZW180-7 garantiranno non solo maggiori profitti ma anche un migliore controllo sulla propria flotta grazie all’utilizzo degli strumenti di monitoraggio remoto e ai servizi forniti da Hitachi. I secondi invece, grazie al moderno abitacolo, potranno beneficiare di un ambiente di lavoro estremamente sicuro ma al tempo stesso confortevole ed ergonomico. Produttività e tecnologia formano un mix vincente in questa nuova pala gommata. Il sistema di monito-
proprietari e operatori durante l’utilizzo delle nuove pale gommate ZW 7, rendendone efficace la gestione. Tra questi, i sistemi di monitoraggio remoto, Owner’s Site e ConSite (integrati in Global e-Service) e l'app ConSite Pocket, per
il monitoraggio delle prestazioni, la localizzazione e la pianificazione della manutenzione. “Con le pale gommate ZW 7 Hitachi diamo ai nostri clienti il pieno controllo sul loro ambiente di lavoro, sulla loro attività e sulla loro
L’ottima visibilità dall’abitacolo, il sistema di telecamere e quello di allerta ostacoli sul retro rendono la ZW180-7 la pala gommata più sicura sul mercato
raggio del carico utile rende il nuovo modello ZW 180-7 più preciso nelle operazioni di carico dei camion, facendo risparmiare tempo e denaro. Il nuovo indicatore ECO consentirà agli operatori di monitorare il consumo di carburante, e il livello prestazionale sarà più elevato grazie a numerose funzioni regolabili. La funzione di controllo velocità all’avvicinamento, ad esempio, è in grado di rendere più rapide ed efficienti le operazioni di carico, riducendo il consumo di carburante del 16%. La produttività è incrementata dai tempi ridotti del ciclo
flotta” afferma Bill Drougkas, responsabile della gestione prodotto a Hitachi Construction Machinery (Europe) NV. “La nuova ZW180-7 offre un’eccellente esperienza nell’abitacolo e supera le aspettative quanto a
efficienza e prestazioni. Collaborando con i nostri clienti – fornendo loro macchine all’avanguardia, tecnologia innovativa e un’assistenza postvendita ad ampio raggio – li aiutiamo a realizzare il loro obiettivo”.
La ZW180-7 in breve • Ambiente di lavoro perfetto nella cabina all’avanguardia, con il quadro comandi integrato e il sedile con sospensioni, rumorosità ridotta e bassi livelli di vibrazione. • Sicurezza ineguagliabile ed eccellente visibilità panoramica grazie alla vista a 270° dall’alto, al cofano motore curvato e ai sistemi intelligenti. • Notevole risparmio di carburante ed eccezionale efficienza. • Maggiore disponibilità operativa grazie a componenti duraturi, sistemi di prevenzione intelligenti e caratteristiche che agevolano la manutenzione. • Benne di ottima qualità e denti resistenti accresceranno il profitto, incrementando al massimo la produttività e la disponibilità operativa. realizzati dalla funzione di potenziamento, che fa aumentare automaticamente il regime di giri per mantenere la velocità di traslazione in presenza di pendenze. Notevole anche il motore della ZW180-7, la cui coppia, migliorata, ha potenziato le prestazioni e la forza di trazione, facilitando il riempimento della benna, offrendo cicli più rapidi e maggiore produttività a costi di esercizio inferiori. La ZW180-7 è costruita con componenti duraturi e di qualità, sistemi di prevenzione intelligenti e caratteristiche che agevolano la manutenzione (ne è esempio l’unità di raffreddamento ottimizzata) e garantiscono prestazioni affidabili. In particolare, la disponibilità operativa è accresciuta grazie alle eccellenti benne Hitachi personalizzate in funzione dell’applicazione, e grazie ai robusti
denti facili da installare e sostituire. La nuova cabina, spaziosa e interamente riprogettata, offre il massimo comfort con livelli di rumorosità e di vibrazione tra i più bassi sul mercato, per rendere gli operatori più produttivi e più riposati dopo una giornata di lavoro. L’assetto di guida, molto curato e avvolgente, consta di un sedile ottimizzato dotato di leve di comando del circuito di pilotaggio elettriche, leva ergonomica multifunzione, volante anti-slittamento, braccioli più larghi del 40% e completamente regolabili, con controller integrato e comodo pannello di comando a lato, e una visibilità dello schermo ad alta resistenza notevolmente migliorata. La cabina della nuova ZW180-7 garantisce agli operatori massima protezione grazie all’ottima visibilità panoramica
• Possibilità di scelta tra una vasta gamma di benne Hitachi idonee ad ogni applicazione. Sono disponibili anche agganci rapidi. • I denti Hitachi si inseriscono perfettamente negli attrezzi, sono rapidi e sicuri da installare e sostituire.
Le luci di lavoro a LED migliorano la visibilità al buio e in condizioni difficili
e ai sistemi intelligenti di cui è dotata. Il sistema di telecamere Aerial Angle consente un’eccezionale vista a 270° dall’alto sul cantiere, le luci di lavoro LED permettono di lavorare tranquillamente in condizioni difficili, e in presenza di oggetti vicini alla parte posteriore della macchina, il sistema di rilevamento ostacoli sul retro allerta immediatamente l’operatore. ❑
REPORTTECNICO
VOLVO TRUCKS
AUTONOMIA & EFFICIENZA
iamo agli albori di una nuova era tecnologica che potrebbe dare il là a un cambiamento epocale e ambientale. La trazione elettrica nei veicoli industriali è un obiettivo difficile da realizzare in maniera soddisfacente: distanze e pesi in gioco in primis, ma anche sicurezza e tempi a disposizione, sono stati fattori che ne hanno impedito a lungo un'applicazione efficace. Ma, come dicevamo, si vedono finalmente i primi concreti
S
Volvo Trucks lancia Active Grip Control
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progressi tecnologici che catapultano l'elettrificazione nella gara, con caratteristiche in grado per la prima volta di competere, in determinate condizioni, con le alimentazioni tradizionali e anche con alcune alternative. Certo, vanno cambiate sia la forma mentis degli autisti (ma anche delle aziende di trasporto e della committenza), sia il modus operandi del trasporto, ma tali sforzi potrebbero portare a un mondo più pulito, strade più sicure e costi opera-
Si tratta di una nuova funzionalità di sicurezza brevettata per i veicoli elettrici, una nuova tecnologia che migliora significativamente la stabilità, l’accelerazione e la frenata in condizioni di scarsa aderenza come possono essere quelle su strade bagnate, fangose o sterrate in
genere. Grazie alla rapidità di risposta dei veicoli elettrici, la forza generata tra ruote e strada può essere controllata in tempo reale per prevenire in modo proattivo il pattinamento. Se il camion inizia a slittare, una serie di sensori consente al sistema di controllo del
tivi più che accettabili. Ma a dirlo non siamo noi di Macchine Cantieri, bensì alcuni test che vengono condotti in questi ultimi mesi sui veicoli elettrici di diversi OEM che ormai hanno superato da tempo lo status di prototipi e sono in fase di commercializzazione più o meno avanzata. Uno di questi test, che ha dato ottimi risultati e aperto le porte a ulteriori aspettative, ha visto come protagonista un Volvo FH Electric sulle strade della Germania,
veicolo di reagire alle condizioni del manto stradale o del terreno, utilizzando i motori del veicolo elettrico e gli altri attuatori in maniera intelligente per aiutare il conducente a non uscire di strada.
La nuova funzionalità è stata progettata anche per ridurre i rischi di sbandamento e sovrasterzo in condizioni di assenza di carico. La nuova funzionalità, inoltre, migliora in
Guarda il video del test del Volvo FH Electric
pochi mesi or sono: il veicolo, infatti, ha superato l'autonomia dichiarata e consumato metà energia rispetto alla sua controparte diesel. Percorso del test la Green Truck Route, un tragitto di 343 km composto da un mix di tratti autostradali, terreni collinari e strade strette: a percorrerlo un FH Electric con potenza continua di 490 kW e una MTT di 40 t da un lato, e un analogo FH con motore diesel e pacchetto I-Save per ottimizzare i consumi di carburante. Entrambi hanno tenuto una velocità media di 80 km/h. Al termine del tragitto i risultati sono stati sorprendenti: l'FH Electric ha consumato il 50% in meno di energia rispetto all'FH tradizionale, dimostrando che la trasmissione elettrica sia in realtà più efficiente e quindi in grado di abbattere drasticamente
Il veicolo del test
• Modello: Volvo FH Electric • MTT: 40 t • Velocità media: 80 km/h • Consumo energetico: 1,1 kWh/km • Capacità della batteria: 540 kWh • Potenza in uscita: 490 kW di potenza continua • Distanza totale percorsa nel test: 343 km • Autonomia totale basata su una carica: 345 km
maniera considerevole l’accelerazione in condizioni di scarsa aderenza. I test effettuati con il modello Volvo FH Electric in condizioni di scarsa aderenza, con un rimorchio carico, hanno mostrato un miglioramento del 45% in piena accelerazione. I miglioramenti sono
le emissioni di CO2 legate al trasporto pesante se applicata su vasta scala. Senza scontare più tempi di ricarica impossibili: “i risultati del test dimostrano che si possono percorrere fino a 500 km in una normale giornata di lavoro, con una sosta breve di ricarica, ad esempio durante la pausa pranzo” ha dichiarato Tobias Bergman, Press Test Director diVolvo Trucks. Ma i risultati numerici non sono stati l'unico traguardo: anche il comfort di guida dell'autista migliora sensibilmente su un veicolo elettrico. Il driver della prova, Jan Burgdorf, giornalista esperto di trasporti su strada, ha dichiarato al termine del test che non solo l'FH Electric è un veicolo agile come (se non di più) la controparte diesel, ma ha anche il vantaggio di una silenziosità e di un'assenza di vibrazioni che rendono l'esperienza di guida di molte ore decisamente più confortevole e rilassante. Insomma, ottime notizie, sia sul fronte delle prestazioni che del comfort di bordo. Risultati che rafforzano la volontà di Volvo Truck di raggiungere un obiettivo decisamen-
visibili anche in fase di frenata, dato che la funzionalità può essere utilizzata per il controllo della frenata rigenerativa, senza la necessità di attivare l’ABS. Il risultato è un aumento dell’efficienza, dato che alla rigenerazione viene dedicato più tempo,
accompagnato da una frenata più fluida. “Il miglioramento in salita, su strada sterrata e in condizioni di scarsa aderenza, è davvero impressionante. Credo che questo contribuirà a un incremento della produttività, soprattutto per i nostri clienti del settore delle
Il giornalista tedesco Jan Burgdorf è stato l'autista dell'FH Electric lungo i 343 km della Green Truck Route: i risultati raggiunti dal test sono la dimostrazione che l'efficacia dei veicoli elettrici è meno dipendente dall'abilità e dall'esperienza dell'autista rispetto a quella di un veicolo tradizionale
te ambizioso: far si che le vendite di veicoli elettrici rappresentino il 50% delle vendite totali di camion entro il 2030, percentuale che sarà pari al 100% entro il 2040. Risultati in linea con l'impegno di Volvo Trucks per rispettare l'Accordo di Parigi sul cambiamento climatico. ❑
costruzioni”, riferisce Anna Wrige Berling, Traffic & Product Safety Director di Volvo Trucks. La funzionalità Active Grip Control sarà disponibile sui modelli Volvo FH, Volvo FM e Volvo FMX Electric utilizzati per il
trasporto regionale e nel settore delle costruzioni. Una versione della funzionalità verrà resa disponibile anche sui veicoli alimentati a gasolio o LNG.
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Innovazioni MARINI FAYAT GROUP
La nuova era del RAP Ambiente, riciclo, risparmio energetico e facilità operativa sono i fondamenti sui quali è stato sviluppato l’impianto Marini Master Tower, che apre una nuova frontiera nell’utilizzo del fresato DI CRISTIANO PINOTTI DI MARINI FAYAT GROUP
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acronimo RAP (Reclaimed Asphalt Pavement) indica quella classe di materiali derivanti da un virtuoso processo di recupero e lavorazione del fresato derivante dalla rimozione delle pavimentazioni stradali propedeutica al rifacimento della superficie stradale. Se opportunamente frantumato e vagliato, il RAP è costituito da inerti di alta qualità e ben selezionati che oggi si nobilita attraverso il nuovo Master Tower targato Marini. Quest’ultimo è un progetto che intende compiere un deciso passo in avanti nel settore degli impianti per la produzione di conglomerato bituminoso. Il nuovo impianto – il cui primo prototipo è stato sviluppato
Nel progetto Master Tower sono state sviluppate alcune integrazioni al software che permettono di gestire tutte le funzioni dell’impianto in maniera automatica, limitando di conseguenza i possibili errori. Permane però la possibilità di gestire l’impianto in maniera manuale per far fronte a eventuali necessità e urgenze legate alla produzione.
Nello schema sono evidenziati i flussi di aria calda nei due cilindri e i materiali (fresato ed aggregati) all’interno del sistema
in collaborazione con ICR, uno storico partner/cliente di Marini – si fonda su precisi cardini sintetizzabili in: ambiente, riciclo, risparmio energetico e facilità operativa. In due anni questo primo impianto ha prodotto 600.000 t di asfalto ed è quindi giunto il momento di fare il punto della situazione. UN IMPIANTO INNOVATIVO “Il Master Tower Marini”, esordisce Roberto Berardi, Responsabile Marketing Prodotto di Fayat Mixing Plants, “rappresenta già oggi una pietra miliare negli impianti per la produzione di conglomerato bituminoso; infatti la soluzione innovativa di Marini consiste nella semplificazione dei componenti destinati alla produzione di calore”. Nel nuovo impianto sono infatti presenti due essiccatori, ma viene utilizzato un solo bruciatore in grado di fornire energia sufficiente per riscaldare i materiali vergini nel primo tamburo e trasferire il calore necessario al secondo tamburo per il riscaldamento del granulato di fresato (a seconda della miscela che si intende produrre). Attraverso un raffinato sistema di circolazione di aria calda, è possibile utilizzare tutta l’energia termica nell’impianto fino all’ultima caloria. “In particolare”, riprende Berardi,“il RAP viene
essiccato e riscaldato dai gas caldi provenienti dal tamburo degli aggregati vergini. L’uso di gas caldi evita sia il contatto tra la fiamma del bruciatore e il materiale riciclato, sia la radiazione diretta della fiamma sul RAP, limitando in questo modo i picchi di temperatura che si potrebbero avere durante il processo di riscaldamento del materiale riciclato. Il fresato esce dall’essiccatore del riciclato ad una temperatura indicativa di 150-160 °C consentendo all’operatore di produrre asfalto con 100% RAP, o asfalto con alte percentuali di RAP senza il surriscaldamento degli aggregati vergini”. SOLUZIONI INTELLIGENTI CHE FANNO LA DIFFERENZA Caratteristica importante del nuovo Master Tower è rappresentata dai due essiccatori che sono stati posizionati sopra il mescolatore per evitare ogni possibile “incollamento” causato dai materiali riciclati a caldo. Gli aggregati vergini raggiungono la torre di mescolazione direttamente dallo scivolo di scarico dell’essiccatore e in questo modo si evita qualsiasi perdita termica imputabile al passaggio
Roberto Berardi, Responsabile Marketing Prodotto di Fayat Mixing Plants.
nell’elevatore a caldo degli impianti tradizionali. Inoltre, elemento da non sottovalutare, in questo modo si riduce anche l’usura di tazze e catene. “Un sistema di valvole automatico”, aggiunge Berardi, “gestisce il flusso di aria calda, mentre sensori e sonde di temperatura forniscono le informazioni necessarie al sistema di controllo centralizzato. Un software di nuova generazione gestisce il sistema in modo preciso ed estremamente affidabile, comunicando in modo semplice le informazioni necessarie all’operatore e gestendo tutto automaticamente e con la massima efficienza e sicurezza di tutte le operazioni”. Obiettivo finale della nuova configurazione del Master Tower è garantire un notevole risparmio energetico durante le fasi di produzione e di funzionamento dell’impianto e una riduzione delle emissioni inquinanti nell’ambiente durante la produzione di miscele con leganti bituminosi. Inoltre, questa nuova soluzione, che non è azzardato definire “ecologica”, facilita e accelera sia l’ottenimento del permesso di installazione sia l’eventuale modifica di un impianto di asfalto esistente grazie alla notevole riduzione delle emissioni in atmosfera. Da segnalare infatti è anche un altro brevetto Marini inerente la ricombustione del particolato e che permette di bruciare parte dei fumi e degli odori prodotti dall’iter di produzione di miscele a caldo in un processo efficace. “Entrambi i cilindri del doppio tamburo”, riprende Berardi, “sono pieni di sensori (temperatura e depressione), e, malgrado la sua complessità, la macchina può essere gestita in modo semplice. La soluzione tecnica più efficienMACCHINE CANTIERI 5.0
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Innovazioni
PERCHÉ SCEGLIERE IL RAP
MARINI FAYAT GROUP
L’uso del RAP è una scelta Eco-Sostenibile e conveniente in termini di costi, inoltre una pavimentazione realizzata con RAP può offrire prestazioni migliori rispetto a una nuova
te per i volumi d’aria calda destinati a riscaldare aggregati umidi, con un bruciatore unico che consente di arrivare fino al 100% di RAP risparmiando il 20% di energia, è stata sviluppata prima attraverso simulazioni e successivamente con verifiche in cantiere, e ha richiesto uno sforzo notevole prima del deposito del brevetto. Si tratta di un brevetto che guarda a nuovi standard d’impiego di granulato d’asfalto - con un’elevata flessibilità produttiva, e una perfetta verticalità tra il punto di uscita del fresato riscaldato a 160 °C e l’ingresso nel mescolatore allo scopo di prevenire fenomeni di impaccamento dovuti a cambi di direzione - ma anche alle tecnologie costruttive di un tamburo essiccatore: questa soluzione è volta infatti a preservare il più a lungo possibile l’acciaio del tamburo dagli effetti inevitabili del calore”.
DALLA PARTE DEGLI OPERATORI Nello sviluppo del progetto Master Tower, Marini ha cercato anche di facilitare al massimo la vita agli operatori. Per questo il costruttore ha sviluppato alcune integrazioni al software che permettono di gestire tutte le funzioni dell’impianto in maniera automatica, limitando di conseguenza i possibili errori da parte dell’operatore. Allo stesso tempo il nuovo Master Tower consente la gestione dell’impianto in maniera manuale permettendo all’operatore di gestire eventuali necessità e urgenze legate alla produzione. Inoltre tutti i punti di manutenzione sono raggiungibili in maniera veramente facilitata e nella massima sicurezza. I progettisti hanno inserito portine per la manutenzione in tutti i punti nevralgici dell’impianto. In sostanza, tanta innovazione e tanta praticità: un connubio vincente. ❑
UNO SGUARDO AL MERCATO “Il Master Tower è destinato essenzialmente ai mercati dove i capitolati permettono di utilizzare alte percentuali di fresato (Belgio, Olanda, Danimarca, Francia, Svizzera, Germania, eccetera); in considerazione della tendenza che inevitabilmente coinvolgerà anche l’Italia per quanto riguarda i capitolati prestazionali e il massimo rispetto ambientale, anche il mercato italiano sarà sicuramente interessato a breve da questa tecnologia innovativa. Solo permettendo di utilizzare alte percentuali di fresato si riesce ad ottimizzare il rispetto dell’ambiente riducendo la necessità di produrre nuovo bitume, ottimizzando l’estrazione degli aggregati dalle cave e minimizzando i trasporti di questi componenti”. Roberto Berardi, Responsabile Marketing Prodotto di Fayat Mixing Plants.
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Come è sotto gli occhi di tutti, l’aumento dei costi energetici e la forte domanda di prodotti petroliferi grezzi hanno incoraggiato l’uso di un elevato contenuto di fresato nel conglomerato caldo e tiepido (Warm Mix Asphalt – WMA). Allo stesso tempo anche la tendenza a produrre prodotti più sostenibili incoraggia l’aumento dell’uso di RAP. Il più alto riutilizzo possibile di riciclato rappresenta quindi il futuro. Ma in termini pratici, perché una pavimentazione realizzata con RAP può offrire prestazioni migliori rispetto a una nuova? Ancora una volta viene in nostro aiuto Roberto Berardi, Responsabile Marketing Prodotto di Fayat Mixing Plants, che afferma: “in considerazione del fatto che spesso vengono fresati solo gli strati di usura e questi strati sono normalmente composti dai componenti di più alta qualità (aggregati basaltici e bitume modificato), utilizzando RAP ad alte percentuali si può produrre una pavimentazione che offre prestazioni maggiori di quelle previste nei capitolati in quanto, soprattutto negli strati di base, normalmente, non viene previsto l’utilizzo di materiali basaltici e bitume modificato; utilizzando RAP di alta qualità (ed i corretti ringiovanenti o bitumi opportunamente studiati) si ottiene sicuramente un conglomerato migliore di quello che si otterrebbe senza fresato e rispettando i capitolati tecnici”. In conclusione un’impresa che intenda dotarsi di un impianto come quello presentato in queste pagine deve operare un vero cambio di mentalità e pensare di inserire un laboratorista all’interno della propria struttura. “In questo modo”, conclude Berardi, “è possibile controllare scrupolosamente la curva granulometrica del fresato, la qualità degli aggregati recuperati, la qualità e quantità di bitume residuo. Con uno studio corretto si può sicuramente ricreare una formula che rispetti le prestazioni previste nei capitolati”.
ARX RULLI VIBRANTI TANDEM LEGGERI
OSTACOLI? NESSUN PROBLEMA I rulli tandem leggeri Ammann ARX eccellono all’aperto, dove il terreno di copertura è il principale obiettivo. Ma altri cantieri richiedono un compattatore in grado di lavorare a stretto contatto con gli ostacoli, come i cordoli, senza perdere produttività. I rulli tandem leggeri della serie ARX Ammann offrono entrambe le applicazioni. Offrono un livello di compattazione leader del settore per raggiungere rapidamente gli obiettivi quando si lavora in spazi aperti. Quando le ostruzioni sono importanti, i rulli possono passare rapidamente dalla compattazione in linea a quella offset, offrendo agli operatori una visione e una precisione migliorate. ALTRE CARATTERISTICHE PRINCIPALI: • • • • • •
Ultima generazione del motore EU Stage V / U.S. EPA T4f Leva di comando elettronica per avviamenti e arresti graduali, particolarmente importanti per i lavori su asfalto ACEforce opzionale, lo strumento “Compattazione Intelligente” per un’efficienza ottimale Ampia piattaforma operatore con sedile scorrevole Dashboard semplice ed affidabile con controllo macchina intuitivo Visibilità perfetta della macchina e luci a LED per la sicurezza sul luogo di lavoro
Cerchi ancora più produttività? Quando il giorno lavorativo è terminato, i punti di manutenzione possono essere facilmente accessibili da terra per garantire un rapido completamento del lavoro di assistenza.
Serie ARX 1-2
Serie ARX 2-2
Serie ARX 4-2
ARX 12-2 | ARX 16-2 | ARX 16-2C
ARX 23.1-2 | ARX 23.1-2C | ARX 23-2 | ARX 23-2C
ARX 36-2 | ARX 40-2 | ARX 40-2C
ARX 20-2
ARX 26.1-2 | ARX 26.1-2C | ARX 26-2 | ARX 26-2C
ARX 45-2 | ARX 45-2C
Ammann Italy S.r.l., Via dell’Industria, 1, 37012 Bussolengo Tel. + 39 045 676 4911, Fax + 39 045 670 1192, info.ait@ammann.com Per informazioni dettagliate sui prodotti e i servizi offerti, si prega di far visita al sito: www.ammann.com MMP-2486-03-IT | © Ammann Group
REPORTTECNICO
La T7X è la prima macchina nel suo genere a eliminare totalmente tutta l'idraulica e i relativi componenti
BOBCAT
COMPATTA, CINGOLATA E… FULL ELECTRIC! oosan Bobcat è all'avanguardia nell'innovazione e siamo orgogliosi di presentare la tecnologia completamente elettrica della pala T7X che aiuterà i nostri clienti a massimizzare la loro produttività nel rispetto dell'ambiente. Il nostro obiettivo rimane sempre quello di fornire soluzioni e prodotti che consentano sia di ottenere benefici ai clienti che di contribuire ad avere un mondo migliore". Con queste parole Scott Park, Presidente e CEO di Doosan Bobcat, ha introdotto la nuova pala cingolata T7X full electric al CES 2022, la più importante fiera mondiale sull'innovazione tecnologica, tenutasi in gennaio a Las Vegas, negli Stati Uniti. Prima pala compatta cingolata completamente elettrica al mondo, è stata voluta da Bobcat per aiutare i clienti ad aumentare la produttività rispettando al tempo stesso
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Non solo nord America
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l’ambiente, e proprio nel corso di questa importante fiera, la T7X ha ricevuto ben due Innovation Award nelle categorie Vehicle Intelligence & Transportation e Smart Cities. Vero e proprio traguardo tecnologico per Bobcat e per l'intero settore, sulla T7X il tradizionale gruppo di lavoro idraulico è stato completamente sostituito da un sistema di trasmissione elettrica costituito da cilindri e motori di azionamento elettrici che perciò non richiedono fluidi. Oltre a garantire bassi costi operativi, la nuova pala ha ridotti livelli di rumore e vibrazione, è ideale in ambienti interni e migliora l'ambiente di lavoro. La potente batteria agli ioni di litio da 62 kW di Green Machine Equipment, Inc. consente, grazie all’uso di modalità di lavoro intelligente, fino a 4 ore di funzionamento continuo o un'intera giornata di utilizzo intermittente, e
Durante la presentazione al CES, Vijay Nerva, Head of Innovation di Doosan Bobcat EMEA, ha sottolineato che la pala Bobcat
T7X inizialmente è stata sviluppata per il mercato nordamericano, ma, poiché soddisfa un'esigenza e una sfida “globale”,
La Bobcat T7X è alimentata a batteria, è ultra potente e priva di emissioni inquinanti
la sofisticata tecnologia del sistema di gestione dell'alimentazione è programmata per rilevare l'aumento del carico e interrompere automaticamente l'alimentazione, quando non necessaria, per preservare il consumo energetico complessivo e prolungare il tempo di funzionamento della macchina. ❑
nel corso del 2022 sono in programma test interni ed una sistematica raccolta di feedback da parte dei clienti in diversi Paesi della regione
EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) per capire meglio le esigenze in questo mercato e identificarne il potenziale commerciale.
news
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Prodotti e servizi DALLE AZIENDE
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Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività
I primi elettrici
Elettrico
MAN ha annunciato che la produzione dei propri e-trucks, veicoli industriali a emissioni zero, inizierà già nei primi mesi del 2024, data in largo anticipo rispetto alle previsioni finora diffuse. Il primo lotto di 200 unità arriverà quindi quasi un anno prima del previsto.
Case presenta l’elettrico CX15 EV. Compatto, prestazioni fluide ed emissioni ridotte: il Case CX15 EV è un mini escavatore da 1,3 tonnellate alimentato da un motore elettrico da 16 kW. Il nuovo miniescavatore è equipaggiato con cingoli retrattili che portano la larghezza della macchina a circa 790 mm per passare attraverso le porte e lavorare in spazi ristretti.
(Trucks)
Kohler certifica (Motori)
Kohler Engines ha eseguito accurati test di compatibilità del combustibile HVO a base di paraffina, noto anche come “diesel sintetico o rinnovabile” con i propri propulsori e, a seguito dei risultati, ne ha approvato l’uso, puro o miscelato con il combustibile convenzionale, in tutti i suoi motori diesel.
(Movimento terra)
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mNuovo Cat
(Movimento terra) Il nuovo escavatore Cat 340 è dotato di un motore più potente, carreggiata più ampia e contrappeso da 7,5 t per aumentare la produttività del 10% rispetto al precedente modello Cat 336.
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Innovazioni WEBER MT
COMPATTAZIONE ELETTRIZZANTE
Weber MT, specialista delle attrezzature per la compattazione, grazie ad AL Consulting lancia sul mercato italiano una nuova gamma di macchine con alimentazione elettrica a batteria dotate di una tecnologia all’avanguardia
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alimentazione elettrica è la nuova frontiera del cantiere moderno. E anche la compattazione vuole essere della partita proponendo nuove attrezzature che, facendo tesoro della grande esperienza legata al motore endotermico, stanno virando verso soluzioni a batteria sempre più efficaci ed efficienti. In
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DI TEA GIUSTI • FOTO WEBER MT
quest’ottica Weber MT - autentico specialista della compattazione, i cui prodotti sono distribuiti in Italia attraverso il team di AL Consulting – ha aperto il 2022 con parecchie novità eclatanti. Il costruttore mette infatti a disposizione del mercato una nuova gamma di compattatori elettrici “5 in 1”, che permette l’utilizzo della stessa batteria su ben cinque macchine completamente diverse
tra loro: una piastra mono-direzionale, una piastra reversibile, un vibrocostipatore verticale, una piastra verticale e una piastra rullante. Queste attrezzature rappresentano la soluzione ideale per tutti i cantieri interni e per lavorare nelle aree in cui sia richiesta la massima attenzione per il contenimento del rumore e delle emissioni inquinanti. Il pianeta e i cantieri ringraziano.
LA RICHIESTA DEL MERCATO Le nuove soluzioni elettriche Weber MT rispondono appieno alla più recente richiesta del mercato. Ne è convinto Alberto Lovo, Direttore Generale di AL Consulting, la società che distribuisce i prodotti Weber MT sul territorio italiano, che afferma: “da quasi 70 anni l’adozione di tecnologie innovative e di massima qualità costruttiva sono i valori su cui si fonda l’attività di Weber MT. E partendo da questi presupposti stiamo introducendo i nuovi prodotti a batteria. Sono attrezzature perfette per rispondere a tutte le nuove esigenze del settore edile, sempre più attento agli azionamenti elettrici a emissioni zero, che si traducono in meno rumore, nessun inquinamento e nella possibilità di partecipare (e vincere) le gare d’appalto con le richieste più restrittive. E il tutto senza perdere nulla in termini di efficacia nella compattazione e nella maneggevolezza di lavoro”. MOTORE E BATTERIE HONDA Tutte le nuove attrezzature elettriche proposte da Weber MT derivano dai precedenti modelli a motore termico e assicurano la stessa potenza e i medesimi risultati delle piastre e dei pestelli tradizionali. Novità principale è, ovviamente, l’adozione del motore elettrico Honda GXE e la tecnologia delle batterie. Queste ultime – che al pari del motore elet-
AL Consulting, distributore ufficiale dei prodotti Weber MT in Italia, mette a disposizione del mercato una nuova gamma di compattatori elettrici “5 in 1” che permette l’utilizzo della stessa batteria su cinque macchine completamente diverse tra loro: una piastra mono-direzionale, una piastra reversibile, un vibrocostipatore verticale, una piastra verticale e una piastra rullante. trico brushless a corrente continua da 1,8 kW della serie GXE 2.0, sono state sviluppate da Honda – sono elementi agli ioni di litio con una capacità di 720 Wh. Molto importante segnalare come, per semplificare il lavoro in cantiere e minimizzare i costi, la batteria presenti un design modulare che può essere utilizzato indifferentemente su tutti i nuovi prodotti Weber MT e il cambio non richiede l’utilizzo di alcun attrezzo. A seconda della macchina e delle sue condizioni operative, l’operatore potrà lavorare fino a 45 minuti con una singola carica. Per fare un esempio è il tempo sufficiente perché una CF 2 DC completi una compattazione di 470
m2 di superficie. E i tempi di ricarica? Tutto è estremamente veloce: grazie al caricatore rapido (sempre Made in Honda), ricaricare completamente una batteria richiede circa 1,5 ore; mentre una ricarica all’80% avviene in soli 60 minuti. UNA GRANDE VARIETÀ APPLICATIVA “La nuova linea di attrezzature a batteria Weber MT”, riprende Alberto Lovo, “consente di lavorare in spazi interni, in trincee profonde o in tutti i cantieri a emissioni regolamentate. Questi nuovi modelli sono in linea con quello che possiamo definire lo spirito dei nostri tempi in termini di protezione dell’ambiente e del clima, in quanto non producono emissioni dirette di CO2 e sono estremamente silenziose. Si tratta di macchine particolarmente interessanti anche per il mercato del noleggio. Oltre ad avere requisiti minimi di manutenzione, sono eccezionalmente Alberto Lovo, Direttore Generale di AL Consulting, società che distribuisce i prodotti Weber MT sul territorio italiano
CHI È AL CONSULTING AL Consulting è un team con anni di esperienza commerciale maturata in vari settori: dall’utensileria manuale ed elettrica alle macchine, materiali e attrezzature per l’edilizia e l’industria. La società è specializzata nel marketing, nella
promozione e nella gestione commerciale per primarie industrie europee che realizzano prodotti di qualità certificata. AL Consulting segue la selezione dei prodotti e dei fornitori, lo sviluppo e la gestione di relazioni commerciali con clienti sparsi su tutto il
territorio italiano. L’organizzazione è costituita da risorse umane con elevate competenze e conoscenze, commerciali e tecniche, in grado di assicurare un servizio pre e postvendita di qualità e costante nel tempo. L’obiettivo primario della società
consiste nel promuovere e mantenere relazioni professionali, nel rispetto della strategia di ogni azienda, delle aspettative e delle logiche del mercato. Incrementando così il business dei soggetti coinvolti, siano essi clienti o aziende distribuite.
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Innovazioni WEBER MT facili da utilizzare. Inoltre le attrezzature si avviano e arrestano con la semplice pressione di un pulsante, anche alle basse temperature invernali”. I PUNTI CHIAVE Giunti a questo punto, diventa importante sintetizzare tutti i vantaggi derivanti dall’utilizzo delle attrezzature elettriche proposte da Weber MT. • Zero emissioni • Zero rumore • Possibilità di lavorare al chiuso e in aree con limitazioni di emissioni • Consumi ridotti • Zero costi di manutenzione del motore • Avviamento senza corda o chiave, basta un pulsante • Motore, batteria e caricabatterie “Made in Honda” • 1 sola batteria per tutte le macchine • Batteria piccola, compatta e leggera (6 kg) I CINQUE MODELLI IN GAMMA Passiamo in rassegna brevemente le caratteristiche dei vari modelli che compongono la nuova gamma elettrica di Weber MT. Iniziamo dal costipatore verticale a batteria SRE 590 DC, che è stato sviluppato partendo dal collaudato costipatore vibrante SRV 590. Compresa la batteria ha un peso operativo di 68 kg, ha una potenza di 17,5 kN e si caratterizza per una larghezza del piede di 28 cm. Due le piastre vibranti a marcia avanti: la CF 2 DC e la CFR 90 DC. Mentre la CF 2 DC ha un peso operativo di 87 kg, una larghezza di lavoro di 45 cm e una forza centrifuga di 15 kN; la CFR 90 DC ha una forza centrifuga di 14 kN, una larghezza di lavoro di 43 cm e un peso operativo di 96 kg. Con la CR 2 DC, Weber MT offre una
piastra reversibile con batteria che, compresa di batteria, ha un peso operativo di 143 kg, una larghezza di lavoro di 45 cm e una forza centrifuga di 20 kN. La gamma a batteria è completata dalla piastra per lastre e masselli VPR 700 DC, che presenta una larghezza di lavoro di 67 cm e un peso operativo di 183 kg. Come la gemella a benzina, questa macchina è ideale per compattare grandi lastre di cemento e pietra naturale. Detto che Weber MT ha già
DATI TECNICI Dalla piastra mono-direzionale alla piastra reversibile, dal vibrocostipatore verticale alla piastra verticale, per finire con la piastra rullante. Le soluzioni elettriche Weber MT permettono di coprire gran parte delle applicazioni inerenti la piccola compattazione. Modello Peso con batteria Peso senza batteria Larghezza Forza compattazione/ centrifuga Potenza motore
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SRE 590 DC 68 kg 62 kg 28 cm 17,5 kN
CF 2 DC 87 kg 81 kg 45 cm 15 kN
CR 2 DC 143 kg 137 kg 45 cm 20 kN
CFR 90 DC 96 kg 90 kg 43 cm 14 kN
VPR 700 DC 183 kg 177 kg 67 cm 14 kN
1,8 kW
1,8 kW
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1,8 kW
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annunciato un ulteriore ampliamento della nuova gamma a batteria, va sottolineato come il produttore non sia certo un neofita in questo campo, infatti da tre anni è presente sul mercato il vibrocostipatore verticale SRE 300 da 30 kg, piccolo, compatto e maneggevole, dotato di batteria Pellenc. ❑
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Macchine movimento terra
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TESTIMONIANZE
(BRIGADE ELETTRONICA)
UN TERMINAL A PROVA... DI TUTTO Grazie ai sistemi e ai dispositivi Brigade Elettronica, Global Service ha reso la sua attività presso il terminal portuale di Genova non solo più produttiva, ma anche (e soprattutto) più sicura
La telecamera Brigade BE-890C montata sul braccio del reach stacker
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al 2008 Global Service, importante realtà che opera nel noleggio e manutenzione di impianti e macchine ad uso portuale, è attiva presso il terminal portuale di Genova con un servizio di manutenzione su alcuni mezzi di proprietà del Terminal e con il noleggio di svariati reach stacker, che vengono giornalmente ispezionati per assicurarne la perfetta operatività e, di conseguenza, il regolare svolgimento delle manovre di carico e scarico dei container.
LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL TIMING Grazie ad un sistema di monitoraggio GPS e ad un software di controllo della flotta appositamente studiato e rispondente alle direttive Industria 4.0, Global Service riesce a programmare con precisione e senza perdite di tempo i tagliandi, all’occorrenza
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UNO SGUARDO AL Backeye360
ad intervenire tempestivamente con le proprie squadre mobili di tecnici specializzati, che già si muovono conoscendo il guasto, e, addirittura, a mandare la macchina in derating da remoto, se necessario. Una supervisione costante ed accurata che consente di avere veicoli performanti ed efficienti h24. Non solo, a Genova, Global Service ha anche un’officina
ed una carpenteria per lavorazioni più complesse ed ha acquistato tre reach stacker “tampone” da impiegare durante le riparazioni o da affiancare a quelli normalmente previsti qualora vi siano delle esigenze extra. Una realtà strutturata, dunque, con una concezione completa del noleggio e del Service e una notevole attenzione alla sicurezza.
I radar montati posteriormente sui reach stacker
Tutti i veicoli hanno angoli ciechi, cioè quelle aree intorno al veicolo che il guidatore non può vedere a causa di elementi della carrozzeria o della macchina che ostacolano la visibilità. Durante le manovre, questi angoli ciechi rappresentano un grave pericolo per qualunque persona od oggetto che si trovi sulla traiettoria del veicolo e limitano la capacità del conducente di guidare il veicolo o di operare con il mezzo in tutta sicurezza. Backeye360 è una gamma di sistemi di telecamere e monitor intelligenti, studiati per facilitare le manovre a bassa velocità offrendo al conducente in tempo reale una visione panoramica del veicolo e dello spazio circostante in un’unica immagine. Brigade offre due diversi sistemi con visione a 360°, entrambi composti da quattro telecamere ultragrandangolari, ognuna delle quali copre un intero lato del veicolo con un angolo di visione superiore a 180°. Montate in posizione elevata sul davanti, sul retro e sui lati del veicolo, queste telecamere calibrate riprendono tutte le aree circostanti al veicolo o alla macchina, inclusi gli angoli ciechi. Le quattro immagini vengono simultaneamente inviate, in tempo reale, a una centralina elettronica (ECU), dove vengono immediatamente elaborate, combinate, integrate e “cucite” insieme. Viene inoltre corretta la distorsione dovuta all’obiettivo ultragrandangolare della telecamera, in modo che sul monitor del conducente appaia un’immagine in tempo reale chiara e nitida. I sistemi Backeye360 sono compatibili con i registratori digitali MDR Brigade.
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TESTIMONIANZE
NON C’È EFFICIENZA SENZA SICUREZZA Di concerto con il cliente, tutti i mezzi Global Service in circolazione nel terminal sono stati allestiti con sistemi anticollisione e telecamere, per tutelare gli operatori e salvaguardare i mezzi stessi e le strutture. Dopo attente valutazioni, la scelta è ricaduta sui dispositivi Brigade Elettronica, che si sono distinti per qualità, affidabilità e funzionalità. In particolare, per evitare urti con oggetti e, soprattutto, con persone, sono stati montati sul retro dei reach stacker due radar per il rilevamento ostacoli Backsense BS9000 ed una telecamera BE-890C. La telecamera è della gamma Elite, la linea di Brigade Elettronica indicata per le applicazioni pesanti, resistente alle vibrazioni, impermeabile IP69K e dotata di LED infrarossi per mantenere ottime prestazioni in caso di illuminazione molto scarsa. Sia la telecamera sia i radar sono collegati ad un monitor in cabina da 7 pollici, sempre della serie Elite. Ai due Backsense è stato, difatti, aggiunto un modulo OSD, ovvero On Screen Display, che permette la visualizzazione a video degli allarmi a 5 livelli dei radar, sovraimpressi sulle immagini della telecamera, oltre ovviamente agli avvisi sonori, che vanno aumentando con
l’approssimarsi del pericolo. Tutte le informazioni sono, pertanto, riportate contemporaneamente sullo schermo, riducendo lo stress e le distrazioni dei guidatori. Non solo sicurezza, ma anche efficienza. Una seconda telecamera, anch’essa BE-890C e connessa al medesimo monitor in cabina, è stata installata sul braccio di ogni reach stacker, per far sì che i container vengano allineati perfettamente: una questione non banale in fase di carico,
Il modulo OSD (On Screen Display) permette la visualizzazione a video degli allarmi a 5 livelli dei radar, sovraimpressi sulle immagini della telecamera
che può influire parecchio sull’efficienza delle movimentazioni. A completamento della fornitura Brigade, bbs-tek, l’allarme brevettato per la retromarcia a Suono Bianco, montato nella sua versione più potente, da 107 decibel. Si tratta di un avvisatore acustico a suono direzionale, udibile esclusivamente nella zona a rischio. Un ausilio indispensabile in un terminal, considerando la rumorosità dell’ambiente e la molteplicità dei suoni, che potrebbero confondere e far abbassare la soglia di allerta agli operatori.
IL FUTURO
CHI È Global Service Global Service si occupa da oltre vent’anni di manutenzione, ordinaria e straordinaria, di impianti ad uso portuale, industriale e civile, nonché di noleggio di mezzi di sollevamento, inteso come Full Rental. Oltre alla macchina, infatti, Global Service fornisce la sua totale gestione, con un pronto intervento sempre disponibile. Un “servizio globale” che ha visto l’azienda affermarsi ed espandersi, aggiungendo al quartier generale di Livorno altre sedi dislocate in importanti terminal portuali italiani.
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I mezzi Global Service sono, quindi, equipaggiati con numerosi dispositivi volti a garantire un lavoro sicuro ed efficiente e non è escluso che in futuro avranno anche Backeye360, il sistema Brigade Elettronica di visione a 360 gradi che azzera totalmente gli angoli ciechi ed assicura una vista completa intorno al veicolo. La partnership tra Global Service e Brigade Elettronica è, infatti, ormai collaudata ed in continua crescita, esattamente come queste due realtà, dalle solide basi e con lo sguardo rivolto in avanti. ❑ GLOBAL SERVICE Via delle Colline 100, 57017 Livorno Tel.: 0586 404033 Fax: 0586 428881 info@globalservice.livorno.it
news VEICOLI INDUSTRIALI
AUGURI!
Prodotti 700.000 Iveco Daily
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uest’anno cade il trentesimo anniversario dell’inizio della produzione del Daily di Iveco a Valladolid, dalle cui linee di produzione, proprio quest’anno, è uscita l’unità numero 700.000. Quindi doppia festa per questo storico stabilimento che il Costruttore facente parte del gruppo CNH Industrial ha ereditato negli Anni ’90 da Pegaso, e la cui prima apertura risale al 1955. FONTE: IVECO Nella foto: Vista l’enorme richiesta di macchine agricole ma anche di sollevatori telescopici per l’industria e l’edilizia, Faresin Industries rafforza la distribuzione dei suoi prodotti in Francia, e inaugura una nuova filiale in Normandia. La zona è uno dei mercati chiave in cui Faresin intende sviluppare la propria rete vendita.
FINO AL 31/12 Le richieste di proroga da parte di Anima Confindustria riguardanti la Transizione 4.0 sono state accolte. La proroga dei termini al 31 dicembre 2022 consentirà a un maggior numero di aziende di usufruire degli incentivi, consentendo uno sviluppo tecnologico e un miglioramento energetico. Il Presidente Anima, Marco Nocivelli, è soddisfatto del risultato raggiunto, che definisce “frutto della collaborazione con le istituzioni”.
Un solido settore/1 (Mercato)
Secondo VDMA nel 2021 il settore delle macchine edili e dell’impiantistica dei materiali da costruzione ha realizzato un aumento del 22% del fatturato, pari a 16,7 miliardi di euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il settore delle macchine edili ha raggiunto un aumento nominale del 18% (12,4 miliardi di euro). Gli ordini sono aumentati del 53%, mentre l’export è stato di 8,1 miliardi di euro, per un fatturato interno tedesco di 4,3 miliardi di euro. È inoltre un ottimo risultato il fatto che le macchine per l’edilizia, il movimento terra e le costruzioni stradali presentino una distribuzione omogenea. Le macchine per costruzioni stradali hanno ottenuto l’aumento più alto del fatturato con il 22%. Il rischio più grande ora risiede nella crisi degli approvigionamenti.
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VUOI SAPERNE DI PIÙ SU E.C.O. ITALIA? Visita www.eco-italia.it
INTERVISTA La parola a... Enrico Coltelli
I LUBRIFICANTI NON SONO TUTTI
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L'utilizzo di lubrificanti ecologici, oltre a fare bene all'ambiente e al portafoglio, grazie ai benefici fiscali legati ai progetti di transizione ecologica, può essere una valida soluzione per l'ottimizzazione e l'efficientamento energetico DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI E.C.O. ITALIA – PANOLIN
IL GRUPPO ELVETICO PANOLIN PRODUCE E FORNISCE UNA GAMMA completa di lubrificanti e vanta 40 anni di esperienza nel campo dei lubrificanti ecologici ad alte prestazioni (ECLs), sua principale competenza fin dal 1983. Nel 2019 i prodotti ECLs ad alte prestazioni sono stati esportati in 56 paesi. In settori come l'edilizia, l'offshore-marine, l'offshore, l'oil&gas ed altri PANOLIN vanta tecnologia avanzata, responsabilità ambientale e sicurezza. er comprendere appieno il mondo dei lubrificanti ecologici, abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Enrico Coltelli, Direttore vendite e socio di E.C.O. Italia, società da sempre specializzata in questa specifica tipologia di prodotto.
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MC: Partiamo dall'inizio: chi è E.C.O. Italia e qual è la natura del rapporto con PANOLIN?
sistemi di microfiltrazione dell’olio (Kleenoil PANOLIN) nonché nei servizi di assistenza e consulenza tecnica correlati a tutte le tipologie di prodotti che fornisce. La società è posseduta al 100% dalla famiglia Coltelli-Mazzoni, membri operativi del Consiglio di Amministrazione. Nel 2003 abbiamo dato inizio alla partnership con la società Svizzera PANOLIN AG specializzata nella lubrificazione ecologica e tecnologica.
ENRICO COLTELLI: E.C.O. Italia è specializzata nella
commercializzazione di lubrificanti ecologici di ultima generazione, grassi e fluidi idraulici per tutti i settori della moderna industria (è distributore esclusivo dei prodotti PANOLIN per il mercato italiano),
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MC: Cosa differenzia i prodotti PANOLIN, cioè i lubrificanti sintetici, dai comuni oli minerali? ENRICO COLTELLI: La differenza fondamentale sta nella base, cioè
nel componente di partenza. I lubrificanti minerali utilizzano oli base che si ottengono come sottoprodotto della raffinazione del petrolio greggio. I lubrificanti sintetici sono invece il risultato di una tecnologia diversa, e a loro volta possono essere suddivisi in sottocategorie che presentano diverse caratteristiche: i prodotti PANOLIN ECLs, sintetizzando al massimo il concetto, sono a base di esteri contenenti carbonio, che può anche essere rinnovabile. Grazie alla composizione a base di esteri saturi e a una attenta additivazione, i prodotti della linea PANOLIN ECLs presentano elevati standard ambientali e caratteristiche tecniche nettamente superiori ad un corrispondente olio minerale. Cioè: elevata resistenza all’ossidazione; stabilità al variare delle temperature; ottima filtrabilità.Tali caratteristiche permettono di allungare la vita utile dell’olio, aumentando la durata degli intervalli tra i cambi olio, diminuendo i fermi macchina e riducendo i quantitativi di olio consumato e smaltito. MC: Quando parliamo di questi prodotti, in che senso si può parlare di lubrificanti ecologici? ENRICO COLTELLI: Nel settore dei lubrificanti spesso il termine
ecologico viene usato come sinonimo di biodegradabile. Questa è una semplificazione eccessiva: la biodegradabilità è una caratteristica “necessaria ma non sufficiente” per parlare di lubrificante ecologico. Per essere tale, infatti, un lubrificante deve svolgere la propria funzione producendo il minimo impatto sull’ambiente lungo tutto il ciclo di vita: dalle materie prime utilizzate allo smaltimento, passando dalla produzione e dall’utilizzo del prodotto. Non tutti i lubrificanti biodegradabili possiedono le stesse caratteristiche tecniche e nemmeno le stesse caratteristiche ambientali. Da oltre 40 anni, la scelta di PANOLIN è quella di produrre lubrificanti biodegradabili affidabili in tutte le condizioni, e che garantiscano impatti ambientali e specifiche tecniche eccellenti, che per molte applicazioni si traducono in una vita utile molto superiore alla media. Per ottenere questi risultati, i lubrificanti biodegradabili PANOLIN ECLs sono composti con una base di esteri saturi brevettata: il tipo di base che permette di coniugare al meglio standard ambientali e caratteristiche tecniche.
MC: L'utilizzo dei lubrificanti PANOLIN apre le porte ai benefici fiscali legati alla Transizione Ecologica e ai Criteri Ambientali Minimi. Ci spiega in quali termini? ENRICO COLTELLI: Grazie alle caratteristiche ecologiche dei prodotti PANOLIN (biodegradabilità, utilizzo di materie prime provenienti da fonti rinnovabili, ridotta tossicità, lunga vita operativa del prodotto e conseguente riduzione delle emissioni di CO2) i lubrificanti PANOLIN risultano in linea con gli obiettivi di Transizione Ecologica di cui parlano la legge di bilancio (L30 dicembre 2021 n. 234); il Decreto Interministeriale del 1 dicembre 2021; e vari atti normativi relativi ai C.A.M (a partire dal codice degli appalti D. Lgs 56/2017 , fino ad arrivare ai Decreti attuativi, ad esempio il DM n.63 del 10 marzo 2020 “ C.A.M. del verde”). Per le aziende che vogliono accedere ai benefici previsti, forniamo specifica documentazione di supporto che consiste nel prospetto Greenmachine, che confronta un lubrificante biodegradabile PANOLIN e un lubrificante a base minerale, evidenziandone i vantaggi ambientali, prestazionali e di economicità. Relativamente ai C.A.M., per le aziende che intendono partecipare a gare pubbliche d’appalto nelle quali è richiesto l’uso di lubrificanti biodegradabili, siamo in grado di fornire la Dichiarazione del Produttore che attesta che i prodotti usati sono conformi ai criteri di biodegradabilità richiesti, grazie al superamento dei test ufficiali di biodegradabilità OCSE se non addirittura il possesso di Certificazione European Eco Label. MC: Il mercato come sta rispondendo a questi lubrificanti? ENRICO COLTELLI: Siamo di fronte a una svolta epocale, tutti
comprendiamo lo sforzo della comunità internazionale per adottare un modello produttivo più sostenibile e soluzioni di efficientamento MC: Parlando di macchine movimento terra, stradali, per energetico. La situazione internazionale delle ultime settimane, il sollevamento o per la perforazione, quali sono i benefici inoltre, ha evidenziato in maniera netta come sia cruciale essere tecnici che si evidenziano utilizzando i lubrificanti PANOLIN? il più possibile indipendenti dal punto di vista energetico, usando ENRICO COLTELLI: Le macchine mobili attrezzate con lubrificanti prodotti durevoli ed efficienti, caratteristiche che sono proprie dei ecologici PANOLIN hanno una gestione delle cariche molto più lubrificanti PANOLIN. C'è grande interesse da parte dei clienti economica rispetto ai prodotti tradizionali. che vogliono accedere ai diversi benefici di cui Basti pensare che un olio idraulico per noi abbiamo parlato, e ci chiedono di supportarli Il calcolo dell'impronta è potenzialmente utilizzabile a vita, gli oli anche con la documentazione. Certo, districarsi carbonica di prodotto motori raddoppiano gli intervalli di cambio nei meandri della burocrazia non è semplice: (Carbon Foot Print, CFP) e gli oli trasmissione triplicano le loro durate le leggi non sono chiare, non si ha certezza rispetto ai prodotti tradizionali, anche sintetici. di procedere correttamente né la sicurezza è la quantificazione di I nostri lubrificanti riducono il consumo tutte le emissioni di gas a di poter accedere effettivamente ai crediti di di combustibile grazie alla naturale polarità imposta. Riguardo a questo punto, soprattutto, effetto serra (GHG) lungo desideriamo ribadire che il nostro contributo sulle superfici metalliche riducendo gli l'intero ciclo di vita del attriti meccanici. Infine le certificazioni sui è fornire documentazione di supporto che lubrificanti, come l'European Eco Label, contribuisce ad avvalorare, grazie all’evidenza prodotto, dall'estrazione conferiscono alle macchine e alle aziende che le del progetto GREENMACHINE®, un progetto delle materie prime allo più articolato, all’interno del quale i lubrificanti possiedono una gestione del lavoro semplificata, smaltimento finale sono uno degli elementi oggetto di valutazione, infatti gli sversamenti non sono più considerati probabilmente non l’unico. ❑ come un rischio primario. del prodotto. MACCHINE CANTIERI 5.0
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AZIENDE
WERENT
PER OGNI ESIGENZA Con l’introduzione di due macchine spettacolari (una piattaforma Multitel MS100 e un ragno Palazzani XTJ52+) si allarga la flotta nolo di Werent acquisto delle due nuove piattaforme targate Palazzani e Multitel (come sempre il noleggiatore pugliese sceglie tra marchi di altissima qualità, ndr.) va inquadrato nella volontà di Werent di allargare il proprio parco con macchine adatte a ogni tipologia di lavoro, offrendo sempre la garanzia della massima sicurezza e di prestazioni superlative. La creazione di un parco macchine moderno e in costante aggiornamento traduce infatti la necessità di soddisfare qualsiasi esigenza di cantiere. Molto diverse tra loro, queste due piattaforme allargano ancora di più la capacità di Werent di far fronte a richieste anche molto particolari.
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LA NUOVA MULTITEL MS100 Piattaforma aerea da annoverare tra le macchine speciali, la Multitel MS100 è un’autocarrata installata su telaio da 3,5 t Iveco Daily, che assicura un’altezza massima di lavoro di 10 m su stabilizzatori e di 6,5 m su pneumatici. Il braccio telescopico in alluminio a due sezioni monta un’ampia cesta di 3.300x1.850 mm. La portata massima con gli stabilizzatori è di 400 kg. La macchina offre la possibilità di traslare lateralmente fino a 500 mm grazie a un cilindro idraulico, una soluzione che rende la piattaforma MS 100 decisamente molto versatile. La portata massima senza stabilizzatori a 6,5 m è di 280 kg e la piattaforma si
può muovere con l’operatore in cesta, grazie a due motori idraulici che garantiscono una velocità sino a 5 km/h. Allo stesso tempo la stabilizzazione automatica e il riposizionamento automatico del braccio garantiscono una rapida messa a riposo. La Multitel MS 100 trova impiego ideale nei lavori in galleria, per l’illuminazione stradale e nelle attività di manutenzione di aeroporti e di aeromobili.
La Multitel MS100 è un’autocarrata installata su telaio da 3,5 t Iveco Daily che trova impiego ideale nei lavori in galleria, per l’illuminazione stradale e nelle attività di manutenzione di aeroporti e di aeromobili.
IL NUOVO PALAZZANI XTJ 52+ Con un’altezza di lavoro di 52 m, una portata di 400 kg e uno sbraccio massimo di 19,5 m, la piattaforma aerea cingolata Palazzani XTJ 52+, grazie alle caratteristiche tipiche che contraddistinguono tutti i ragni del Costruttore lombardo, è ideale per moltissime applicazioni e nei più diversificati settori. Inoltre, grazie all’applicazione del verricello idraulico al posto del cesto, la piattaforma si trasforma facilmente in gru, con una capacità di sollevamento massima di 500 o 980 kg. Anche in questa versione la macchina utilizza gli stessi comandi della versione piattaforma con cesto e il diagramma di lavoro si adatta automaticamente senza la necessità di intervento da parte dell’o-
OTTIME PROSPETTIVE Il 2021 per Werent è stato un anno di ripresa e di crescita, in grado di dare uno smacco alle conseguenze di un’emergenza sanitaria che continua comunque a essere presente, quasi come un’ombra. C’è un forte orientamento alla crescita rivolto sia
internamente, puntando su una maggiore formazione e attenzione ai collaboratori, sia all’esterno, ascoltando in modo più approfondito i clienti. In Werent sono convinti che il miglior modo per rispondere alle esigenze, che sono in continuo mutamento, sia quello
di prestare molta attenzione alla formazione. Infatti se aumenta la richiesta di macchine a noleggio è chiaro che, parallelamente, aumenti anche la richiesta di formazione per il noleggio a freddo. In questo contesto la ITUS Academy può (e intende)
giocare un ruolo fondamentale. ITUS Academy è una scuola di formazione permanente nata per soddisfare sia i fabbisogni formativi del personale interno a Werent, sia per l’erogazione di corsi di formazione aperti al personale esterno all’organizzazione aziendale.
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AZIENDE
peratore. I movimenti sono rapidi e precisi a qualunque altezza e senza ingombri posteriori. Da segnalare l’articolazione variabile dei piedi che moltiplica le possibilità di stabilizzazione, soprattutto in aree strette. Mentre l’Area Manager System regola automaticamente gli sbracci, in funzione della stabilizzazione e del carico (120/230/400 kg), consentendo sempre la rotazione a 660°.
UN PARCO NOLO IMPRESSIONANTE A margine ricordiamo come la flotta Werent comprenda molteplici tipo-
logie di mezzi. Per il sollevamento di cose abbiamo autogrù, carrelli elevaCon un’altezza tori, sollevatori telescopici, minigru di lavoro di 52 m, cingolate, e piattaforme cingolate. Per una portata il sollevamento di persone la gamma si di 400 kg compone di piattaforme autocarrate, e uno sbraccio massimo di semoventi girevoli, semoventi vertica19,5 m, il ragno li, macchine sottoponte e sollevatori Palazzani XTJ telescopici. La proposta Werent non si 52+ è ideale limita però al solo sollevamento, comper moltissime prende infatti anche furgoni, minivan, applicazioni, nei escavatori, dumper, skid loader, pale più diversificati settori. gommate e terne. ❑
SEMPRE ALL’ALTEZZA La mission aziendale di Werent si può riassumere come la continua ricerca di soluzioni che siano in grado di soddisfare e superare le aspettative dei clienti. Attraverso un diversificato parco macchine che conta oltre 1.000 mezzi - tutti conformi alle normative vigenti e costantemente sottoposti a verifica tecnica – Werent è in grado di garantire la soluzione a ogni tipo di problema riguardante il sollevamento di cose o persone.
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INTERVISTA
SPIRITO DI squadra La parola a... Silvia Faresin
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R&D, nuovi modelli, elettrificazione e difficoltà sia nella supply chain che energetiche: Faresin affronta tutte queste sfide preparandosi a un 2022 positivo e a un futuro di forte espansione internazionale DI EMANUELA PIROLA FOTO DI FARESIN INDUSTRIES
VUOI SAPERNE DI PIÙ SU FARESIN INDUSTRIES? VISITA www.faresindustries.com
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE DA SOLE NON BASTANO. I nostri collaboratori, con le loro competenze e personalità che si completano e si moltiplicano con il lavoro di squadra, sono il vero fattore critico di successo
bbiamo chiesto a Silvia Faresin,Vice Presidente di Faresin Industries, che tra le sue molte responsabilità annovera il marketing e le relazioni interne, di tratteggiarci la realtà e la visione globale del Gruppo.
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MC: Come si è chiuso il 2021 e quali sono le prospettive e gli obiettivi del 2022?
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SILVIA FARESIN: Il 2021 è stato un anno di crescita strutturale per Faresin, che ha consolidato gli ottimi risultati degli anni precedenti e affermato ancora di più la forza del proprio brand sul mercato. Abbiamo chiuso l’anno con un incremento di circa il 20% rispetto all’anno precedente e una raccolta ordini per i sollevatori telescopici davvero eccezionale. Per quanto riguarda il 2022, Faresin prevede una crescita del fatturato di oltre il 20 per cento rispetto al 2021,
comunque limitata dalla forte tensione sulla supply chain. MC: Quali sono i mercati più importanti
di Faresin oggi? L’Italia che posizione occupa? SILVIA FARESIN: In ordine di valore siamo presenti e attivi nei mercati statunitense, italiano, spagnolo, russo e inglese. La posizione dell’Italia è migliorata particolarmente nel 2020 e nel 2021, in quanto il mercato è cresciuto molto e, con i nuovi modelli, siamo riusciti a consolidare una rete distributiva più capillare. MC: Avete intenzione di entrare in nuovi mercati nel corso del 2022 e consolidare/aumentare le vostre quote negli altri Paesi dove siete già presenti? SILVIA FARESIN: Nel 2021 abbiamo iniziato un’attività di potenziamento delle filiali all’estero per aumentare la nostra presenza oltreconfine. In meno di sei mesi abbiamo aperto una nuova succursale nella Germania del Nord (nella Germania del Sud siamo presenti da quasi vent’anni) e una in Francia, vicino a Caen. Pertanto nel 2022 spingeremo sull’attività di queste filiali con l’obiettivo di accaparrarci maggiori quote di mercato. Non mancheranno le attività di conquista di nuovi mercati: nel mirino abbiamo il sud-est asiatico, la Scandinavia e il Medio Oriente. MC: Quali saranno i principali sviluppi dell'azienda
nell'immediato futuro? SILVIA FARESIN: L’uso di telemetria e di strumenti di misurazione digitale che dialogano con le macchine per migliorare la produttività grazie alla precisione, è un’area nella quale stiamo facendo passi da gigante che ci hanno fatto guadagnare la considerazione dei più importanti ed evoluti mercati internazionali. Ma tecnologia e innovazione da sole non bastano. I nostri collaboratori, con le loro competenze e personalità che si completano e si moltiplicano con il lavoro di squadra, sono il vero fattore critico di successo. Spesso ho la sensazione che esista un grande potenziale di professionalità inespresso nei nostri territori. Per sfruttare al meglio questa potenzialità è necessario aprire uno sbocco sui mercati internazionali che permetta di valorizzare
competenze e talenti, ed è proprio quello che stiamo facendo in questi anni in Faresin, scommettendo sull’eccellenza professionale del territorio e sulla crescita delle competenze individuali. Credo sia una scelta giusta e obbligata in un mondo di tecnologie in continua evoluzione, perché mette al primo posto l’intelligenza progettuale che consideriamo un asset intangibile che permette di abbracciare il cambiamento e trasformare il modo di produrre. Alla base di tutto resta comunque la nostra visione positiva del futuro, confortati dalla solidità strutturale e dalla capacità di risposta che la comunità di lavoro Faresin Industries ha dimostrato affrontando le sfide difficili, quanto inaspettate, degli ultimi anni. MC: A ottobre è stato presentato il nuovo FS 7.32 Compact. A distanza di pochi mesi, quali sono state le prime reazioni del mercato? SILVIA FARESIN: Il mercato ha accolto con grandissimo entusiasmo il nostro nuovo telescopico Next Generation. Successivamente al broadcast di lancio, abbiamo svelato al mondo FS 7.32 Compact ad Eima 2021, che è stato uno dei protagonisti più attesi di tutta la kermesse. Agricoltori, giornalisti, visitatori o semplicemente curiosi sono arrivati da ogni parte del mondo, e ci hanno dato dei riscontri davvero sensazionali. Questo ci fa davvero molto onore e mette le basi per una solida crescita di tutta la nuova gamma FS. MC: Quali sono gli step programmati per l’ampliamento della nuova gamma Next Generation dei telehandlers Faresin? SILVIA FARESIN: Il progetto della nuova gamma FS (Next
Generation) di telescopici Faresin prevede il completamento dei vari allestimenti a partire dalla Compact Range, con il primo nato FS 7.32 Compact che abbiamo presentato ad Eima lo scorso ottobre. In seguito il progetto verrà esteso a tutta la nostra gamma di telescopici, a cominciare da Middle Range, Heavy Duty e Big Range. Non posso ancora svelare nulla, ma presto ci saranno delle novità! MC: Elettrificazione: il telescopico 6.26 full electric è il primo di una nuova gamma che andrà a sostituire progressivamente i modelli a motore endotermico, o Faresin ha intenzione di offrire ai propri clienti due gamme, diesel e full electric? State portando avanti lo studio di un modello ibrido? SILVIA FARESIN: I modelli Full Electric che Faresin
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INTERVISTA
ha sviluppato e che svilupperà in futuro andranno ad affiancare nei prossimi anni la gamma motorizzata diesel, che non sparirà sicuramente. Parallelamente il DNA Faresin, da sempre legato all’innovazione tecnologica, fa sì che vengano studiate e analizzate tutte le possibilità che la tecnologia può mettere oggi a disposizione dell’industria, valutandone efficacia e sostenibilità in un mercato sempre più aperto a nuove soluzioni. MC: Un’opinione sulle principali difficoltà che a oggi potrebbero offuscare l’andamento del mercato nel 2022. Iniziamo con la carenza di materie prime e componenti: Faresin come sta affrontando il problema e quali sono i tempi di consegna delle macchine? SILVIA FARESIN: Stiamo lavorando con
Negli ultimi due anni Faresin Industries ha cambiato letteralmente pelle, con una gestione innovativa dei flussi produttivi, nonché con un dettaglio di attenzione ai processi che fino a pochissimi anni fa era impensabile da ottenere.
strumenti che ci consentono di pianificare al meglio la produzione e il processo di “order to delivery” che, insieme a un'ttività costante di aggiornamento e pressione sulla supply chain, ci hanno permesso di non subire particolari ritardi rispetto allo scenario dei Costruttori di prodotti simili nell’ambito delle macchine da sollevamento; in particolare abbiamo programmato con i clienti le forniture sul lungo periodo ma con “slot” di conferma trimestrali. Queste due attività ci hanno permesso di mantenere la situazione sotto controllo e di rispettare il rapporto con il cliente al meglio data l’attuale situazione. I tempi di consegna sono ancora, per alcuni modelli dove abbiamo grande efficienza produttiva e di fornitori, entro il 2022. MC: Può azzardare una previsione in merito al termine della crisi delle materie prime e delle componenti? SILVIA FARESIN: Ritengo che in questo momento ci siano due
importanti fenomeni da considerare: il primo è la reale carenza di materiali e materie prime che ritengo in recupero verso una più stabile situazione già nella seconda parte del 2022. Il secondo fenomeno è un cocktail micidiale di speculazione e incapacità dei grandi fornitori di ricombinare programmi di acquisto e produzione in maniera efficace; non c'è possibilità di prevedere il rientro di questa seconda criticità.
MC: Caro energia: quale potrebbe essere l’impatto di un rincaro delle fonti energetiche, sia per Faresin che per i clienti? SILVIA FARESIN: Al momento stiamo ancora valutando l’entità di questo problema che ci ha colpito da inizio anno. Purtroppo l’attuale situazione in Ucraina non farà che peggiorare la situazione. Confido in un provvedimento preso a livello internazionale.
MC: Incentivi, PNRR e aiuti europei: daranno un vero slancio al mercato o, in ogni caso, l’andamento di ripresa è solido, indipendentemente dagli aiuti derivanti sia dai fondi europei che dai vari incentivi legati all’acquisto di nuove macchine? SILVIA FARESIN: Distinguiamo il settore dei caricatori telescopici per l’edilizia da quelli per l’agricoltura. Nel caso delle costruzioni e dei cantieri edili, già nel 2021 abbiamo visto segnali di fortissima ripresa degli ordini, grazie agli investimenti fatti in tutti i paesi europei nel miglioramento delle infrastrutture come porzione significativa dei PNRR declinati per paese. Per quello che riguarda invece l’agricoltura, ci sono segnali di ripresa soprattutto generati dalla carenza di macchinari, assorbiti dal settore delle costruzioni. Riteniamo questo un momento eccezionale che potrebbe però ritornare presto alla normalità. In particolare in Italia, già dall’inizio del 2021, l’introduzione degli incentivi legati alle tecnologie digitali (Industria 4.0) hanno anticipato di 12 mesi gli altri paesi. MC: Pandemia: quali sono stati i principali problemi e come li avete risolti? SILVIA FARESIN: L’emergenza sanitaria, che ormai dura da oltre due anni, si è presentata nel 2020 come una sfida dura e imprevedibile. Abbiamo affrontato l’emergenza come un’azienda integrata, come una comunità. Siamo infatti riusciti a garantire la continuità della produzione in assoluta sicurezza per i nostri dipendenti e le loro famiglie, applicando i protocolli di sicurezza con rigore e spirito di squadra. C’è anche però un risvolto positivo che ha portato con sé la pandemia. Ci ha stimolato a rimettere in gioco ogni dettaglio del nostro fare impresa, facendo emergere un importante valore aggiunto per l'azienda. ❑
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news SOLLEVAMENTO
IN FESTA
Liebherr consegna l’autogru numero 1.000
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iebherr ha consegnato la sua millesima autogrù indirizzata al settore edile. Si tratta di una MK 140 Plus che va ad ampliare la flotta di Hanyš – Jeřábnické práce, s.r.o., il più grande fornitore di servizi con gru nella Repubblica Ceca. La nuova MK 140, inoltre, segna anche un secondo primato: è la prima del suo genere che arriva nella Repubblica Ceca. L’autogrù MK 140 Plus presenta una serie di soluzioni tecnologiche intelligenti come il concetto VarioJib (uso flessibile del jib e delle modalità di inclinazione), l’opzione del telecomando radio e una cabina dell’operatore elevabile.“Sono fiducioso che questa autogrù porterà più ordini e renderà il nostro lavoro ancora più efficiente”: così le parole del proprietario Rostislav Hanyš alla consegna.
TORNA SaMoTer
Nel maggio 2023, SaMoTer ritorna in presenza a Veronafiere. La riduzione delle emissioni grazie a nuove macchine da cantiere e la valorizzazione del riciclo dei materiali costituiranno il “fil rouge” dell’evento. E a fine marzo 2022, a Roma, il nuovo appuntamento del SaMoTer Day. La 31esima edizione si terrà dal 3 al 7 maggio 2023 e punterà i riflettori sul ruolo chiave che l’industria delle macchine per costruzioni è destinata a giocare nella sostenibilità ambientale e nello sviluppo dei modelli economici del New Green Deal.
Un LNG eccezionale (Trasporti eccezionali)
I carburanti alterativi approdano nei trasporti eccezionali: è stato infatti presentato il primo trattore eccezionale alimentato a LNG, un Iveco S-WAY che rientra nella categoria dei trasporti eccezionali da 50 t! La nuova unità, la prima nel segmento dei trasporti eccezionali ad essere alimentata con carburante green (LNG), è frutto della partnership tra Iveco e Gruber Logistics. Fabrizio Buffa, Iveco Italy Market Alternative Propulsions Manager, ha dichiarato: “Insieme a Gruber Logistics, i nostri Iveco S-WAY LNG stanno percorrendo la strada che condurrà alla decarbonizzazione del mondo dei trasporti, ad oggi esteso anche a quello eccezionale, un importante traguardo per il settore”.
SOLLEVAMENTO
DEMOLIZIONE! Autovictor procede alla demolizione della torre piezometrica di Gorgonzola
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n provincia di Milano, è stata abbattuta una torre piezometrica di un acquedotto. Protagonista Autovictor, che con l’ausilio di un’autogrù Liebherr LTM 1750 ha contribuito efficacemente alla demolizione. Allestire un cantiere di demolizione importante nel cuore di un nucleo urbano richiede una precisa ingegnerizzazione dell’intervento e l’organizzazione di una logistica impeccabile. Anche in questo caso Autovictor ha saputo ottimizzare il cantiere coordinandosi con l’impresa che ha effettuato la demolizione, con la polizia municipale e con le esigenze degli abitanti limitrofi all’area dell’intervento. “Il progetto” spiega Alessandro Gino, direttore operativo di Autovictor “è partito nel marzo 2021, con i primi contatti da parte di DAF, la società incaricata delle demolizioni. La torre in questione era ubicata proprio nel centro abitato di Gorgonzola, posizionata tra quattro condomini. Quindi un approccio volto al contenimento del rumore, delle polveri e la volontà di eseguire l’operazione nella massima sicurezza ha fatto scegliere una strada differente dalla classica demolizione: in collaborazione con i tecnici dell’impresa, abbiamo optato per il taglio della torre in varie sezioni che poi sono state rimosse una a una mediante sollevamento”. ALLISON TRANSMISSION E IL TEAM DE ROOY LAVORERANNO INSIEME PER PROGETTARE UN TRUCK FULL ELETTRICIN GRADO DI GAREGGIARE E SUPERARE LE DIFFICOLTÀ DEL PROSSIMO RALLY DAKAR.
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REPORTTECNICO
ompatto, versatile, robusto e affidabile, quattro termini per sintetizzare il nuovo modello targato Yanmar CEE, che si pone al vertice della sua categoria per prestazioni di scavo, produttività e flessibilità operativa. Stiamo parlando dell'ultima versione del miniescavatore girosagoma ViO17-PRE. Partiamo dalla compattezza. Progettato per essere una macchina veramente girosagoma, e quindi ideale per operare nei luoghi più angusti, il ViO17-PRE ha una torretta che ruota all’interno della larghezza dei propri cingoli. E anche la parte frontale del telaio superiore ruota all’interno dell’ingombro dei cingoli, caratteristica che accresce ulteriormente efficienza e produttività. La versatilità è invece garantita da un’ampia gamma di dotazioni opzionali e accessori già installabili in fabbrica: attacchi rapidi meccanici e idraulici, benne da scavo, benne pulizia canali, cesoie idrauliche e martelli demolitori.Tante soluzioni che rendono la nuova macchina Yanmar un mezzo di lavoro perfetto per ogni applicazione. E se non bastasse il ViO17 si presenta, in configurazione standard, con un braccio di scavo più lungo che ne estende il raggio operativo. Al fine di garantire una maggiore flessibilità di lavoro, gli operatori possono anche prevedere un contrappeso aggiuntivo di 83 kg, che unitamente al carro con larghezza variabile (955-1.280 mm) garantisce una stabilità eccezionale
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Progettato per essere una macchina veramente girosagoma, e quindi ideale per operare nei luoghi più angusti, il ViO17-PRE ha una torretta che ruota all’interno della larghezza dei propri cingoli
YANMAR CEE
4 PAROLE, 1 MINIESCAVATORE Trasporto e manutenzione
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Grazie a un peso di trasporto di soli 1.695 kg, il ViO17-PRE può essere facilmente trainato - insieme alle sue benne o eventuali accessori – semplicemente con
l’ausilio di un rimorchio GVW standard. Inoltre quattro punti di ancoraggio sul telaio inferiore permettono di fissare l'escavatore in maniera rapida e semplice.
Facili anche le operazioni di manutenzione grazie alla notevole accessibilità ai principali componenti del motore dal cofano posteriore e dai pannelli laterali
amovibili. Per la massima sicurezza, la batteria e la scatola porta fusibili sono poste all'interno di comparti con chiusure, posizionati sotto il sedile dell'operatore.
DATI TECNICI
Modello Motore Potenza netta Coppia massima Impianto idraulico Pompe
ViO17-PRE Yanmar 3TNV70-XBV stage V a iniezione diretta 10,1 kW a 2.200 giri/min 47,8 - 52 Nm a 1.600 giri/min 210 bar 1 pompa doppia a pistoni con portata variabile, 1 pompa a ingranaggi, 1 pompa a ingranaggi per servocomandi Velocità di traslazione 2,1 – 4,3 km/h Pendenza superabile 30° Velocità di rotazione 9,5 giri/min Forza di penetrazione 9,6 (avambraccio corto) -8,6 kN (avambraccio lungo) Forza di scavo (benna) 16,123 kN Forza di trazione 16,95 kN Lunghezza totale 3.460-3.480 mm Larghezza totale 955-1280 mm Altezza totale 2.300 mm Profondità massima di scavo 2.410 mm Sottocarro larghezza variabile (955-1.280 mm) Peso di trasporto 1.695 kg Peso operativo 1.830 kg
anche nelle condizioni operative più estreme. Del resto il nuovo Yanmar si preannuncia come il partner perfetto per numerose applicazioni: dallo scavo al carico, dalle opere di livellamento alla cura del paesaggio. Sul fronte robustezza e affidabilità il nuovo mini è alimentato da un motoreYanmar della serie TNV a tre cilindri con iniezione diretta, conforme allo Stage V e che offre oltre 10 kW di potenza. Il tutto per garantire una notevole potenza d’esercizio unita a un facile controllo. Inoltre, grazie all’alta tecnologia adottata dai motori di ultima generazione, le imprese beneficiano di ridotti consumi di carburante, massima efficienza e minime emissioni inquinanti. Con una forza di penetrazione di 9,6 kN (avambraccio corto), una forza di scavo benna di 16,1 kN, una forza di tra-
zione di 16,9 kN in prima marcia e due velocità di traslazione (2,1 o 4,3 km/h), ilViO17-PRE offre prestazioni di assoluto livello. Grazie al sistema idraulico ViPPS - che presenta una doppia pompa a pistoni a cilindrata variabile e una pompa a ingranaggi - il ViO17 eroga un flusso idraulico massimo di 48,4 l/min e raggiunge una pressione massima d’esercizio di 210 bar. Le linee idrauliche supplementari (terza standard e quarta in opzione) sono dotate di comandi proporzionali e possono utilizzare potenziometri che ne definiscono la portata massima. Infine una nota su sicurezza, comfort e praticità d’utilizzo, caratteristiche che in Yanmar hanno sempre la priorità assoluta. Tutti i comandi di controllo del posto di guida sono facilmente accessibili, mentre il tettuccio ROPS,
TOPS e FOPS a quattro montanti e il sedile con posizione e sospensioni completamente regolabili assicurano una visibilità a 360˚. Gli ampi pedali di traslazione opzionali incrementano ulteriormente il comfort, mentre i tre rulli inferiori del carro rendono possibili fluide manovre di traslazione. ❑
REPORTTECNICO
MB CRUSHER
UNA COPPIA PERFETTA sollevatori telescopici sono macchine molto popolari grazie soprattutto alla loro versatilità. Sui cantieri, anche in aree urbane, sono utilizzati come carrelli elevatori, mini-gru per sollevare carichi, spostare e posizionare mattoni, ghiaia, legnami e altri materiali, ma anche come piattaforme di lavoro industriale, rivelandosi la scelta più idonea e produttiva. C’è poi l’altrettanto famosa gamma di benne frantoio, benne selezionatrici e benne vaglianti di MB Crusher indispensabili per frantumare,
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La parola ai clienti
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selezionare con precisione e ridurre il materiale direttamente in cantiere. Ma cosa succede se questa attrezzatura viene installata sui sollevatori telescopici? È molto semplice: queste macchine operatrici tradizionalmente dedite al sollevamento e alla movimentazione si trasformano in veri e proprio frantoi a mascella o vagli per frantumare, pulire e selezionare il materiale, aumentando così la propria versatilità. Dunque, collegare l’attrezzatura MB Crusher al sollevatore telescopico offre evidenti vantaggi: con una sola macchina ope-
Operatori e titolari di imprese che hanno avuto modo di montare le attrezzature MB Crusher sui telescopici sono pienamente soddisfatti: “Dal punto di vista tecnico le benne funzionano bene, si
accoppiano senza problemi ai telescopici consentendo di spostare l’attrezzatura velocemente su modelli diversi, senza obbligarci a dedicare una macchina specifica a questo utilizzo. Per questo tipo di
ratrice guidata da un solo operatore è possibile portare a termine tanti altri lavori che altrimenti richiederebbero altri tipi di macchinari, attrezzature e maggior forza lavoro, e al tempo stesso si garantisce un minor impatto sui costi e sui tempi del cantiere aumentando la produttività. L’idea di utilizzare questa attrezzatura, come ci spiega MB Crusher, nasce come sempre dai suggerimenti dei suoi clienti, quando hanno particolari esigenze in cantiere in base alla tipologia di lavori da svolgere, e sono gli stessi clienti che, spesso di propria iniziativa, sperimentano l’attrezzatura non solo sui telescopici ma anche su pale gommate, escavatori, terne e skid sia gommati che cingolati. La gamma di attrezzature installabili sui telescopici è davvero estesa. Si parte dalle benne frantoio MB-L, quattro diversi modelli da installare in base al peso della macchina operatrice
applicazioni, infatti, conta la tempestività: con noleggi brevi la flessibilità è un parametro fondamentale”. Anche per i noleggiatori, le attrezzature MB Crusher garantiscono al parco macchine
(sollevatori telescopici, ma anche altri mezzi) una versatilità ulteriore, con l’estensione delle applicazioni gestibili dai clienti. Una combinazione vincente, dunque, che consente di lavorare in cantieri edili urbani ristretti con
TUTTO PIÙ semplice
che trasformano il sollevatore teleIn un cantiere della Repubblica scopico in un vero Ceca, un’azienda ha cambiato frantoio a mascelle metodo nel recupero dei detriti per frantumare e da demolizione installando una benna frantoio MB-L200 ridurre di granusu un sollevatore telescopico lometria il mateManitou MLT840-145 PS. riale inerte (detriPoiché gli escavatori erano ti, rocce, mattoni e sempre impegnati nei lavori di cemento) direttademolizione, o in costruzione di mente sul posto. strade, ecc., era fondamentale trovare una soluzione che Poi ci sono le consentisse di lavorare il benne selezionamateriale con il telescopico, trici MB-HDS, unica attrezzatura a disposizione anche in questo in quel cantiere. Così il mezzo, caso quattro motelescopico divenprecedentemente utilizzato per delli che, applicate ta una macchina sollevare e spostare il materiale, al telescopico, lo versatile per gestire grazie all'installazione di una benna frantoio MB-L200 si è rendono capace diversi tipi di lavotrasformato in un frantoio a di selezionare e ri. Infine, le benne mascelle mobile per produrre r idur re diversi vaglianti MB-LS: inerti e riutilizzarli sul posto. tipi di materiali: due modelli di terreno scavato, benne vagliatrici detriti di demolizioa cesto possono essere ne, ramaglie e cartongesso, tutto installate al sollevatore telescopiciò che è presente in cantiere può co quando è necessario selezionare il essere riutilizzato immediatamente. materiale fine da quello grosso con Punto forte di questa linea, la facilità precisione. Entrambi i modelli sono con cui si possono cambiare gli albedotati di cestelli formati da pannelli ri direttamente sul posto: quindi con modulari intercambiabili, disponibili una MB-HDS e diversi tipi di rotori il con fori di misure differenti a seconda
Le benne selezionatrici MB-HDS, applicate al telescopico, lo rendono capace di selezionare e ridurre diversi tipi di materiali
delle esigenze. L’accoppiata telescopici-benne MB Crusher è vincente anche come garanzia di sostenibilità ambientale per diversi aspetti. Innanzitutto la possibilità di frantumare in loco non richiede la presenza di camion con carico di materiale, evitando spostamenti su strade pubbliche, consumi di carburante, congestione del traffico e costi occulti di gestione del parco mezzi. Ci sono poi anche i costi per lo smaltimento in discarica che, in molte applicazioni con benne frantumatrici vengono ridotti e di molto (se non in alcuni casi azzerati), non solo compensando il costo di noleggio dell’attrezzatura, ma garantendo anche un vantaggio economico all’impresa. Inoltre, riutilizzando il materiale demolito e frantumato, preventivamente selezionato per eliminare possibili elementi inquinanti, l’ambiente ne ha beneficio, in quanto diminuisce il materiale vergine da scavare nelle cave e quello che va a riempire le discariche e i centri di smaltimento. ❑
Montando le benne MB Crusher sui telescopici e frantumando in cantiere, l’impresa evita i costi per lo smaltimento in discarica
un unico mezzo multiuso e attrezzature compatte estremamente versatili. Le benne, poi, sono robuste, costruite con materiali resistenti e non richiedono particolari attenzioni se non controlli periodici di routine ed un regolare
ingrassaggio. Le loro particolari geometrie e caratteristiche costruttive consentono di eliminare completamente le vibrazioni di frantumazione che non vengono trasferite al braccio
del telescopico e non generano sollecitazioni che potrebbero danneggiare la macchina operatrice. Le vibrazioni, infatti, vengono completamente assorbite dal materiale da frantumare.
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REPORTTECNICO
YOKOHAMA OFF-HIGHWAY TIRES
PALE & PNEUS
aneggevoli, versatili e indispensabili sono solo alcuni degli aggettivi che descrivono le pale caricatrici. Non stupisce dunque che queste macchine siano diventate indispensabili in svariati settori, dai cantieri edili e stradali agli impianti di riciclaggio. I costruttori continuano a sviluppare nuove attrezzature per nuove applicazioni, e chi produce pneumatici tiene il passo con soluzioni pensate per migliorare efficienza operativa, produttività, du-
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Un po' di storia
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rata e contenere il TCO. Ovviamente Yokohama Off-Highway Tires offre una gamma di pneumatici pensati appositamente per equipaggiare le pale caricatrici, pneus frutto di numerosi anni di esperienza. Il primo pneumatico specifico per il mercato delle pale caricatrici sviluppato da Galaxy, infatti, fu il Beefy Baby. Con una struttura robusta e durevole, i Beefy Baby sono ancora oggi pneumatici di punta della gamma Galaxy: giunti ormai alla terza generazione, i Beefy Baby III hanno
La pala caricatrice fu inizialmente ideata per pulire stalle. Prima tale pulizia era un lavoro gravoso perché non meccanizzato, ma con l’espansione degli allevamenti si rendeva necessario un attrezzo in grado
di stare al passo con questa evoluzione. Eddie Velo, pioniere del settore, si rivolse a due fratelli, Cyril e Louis Keller, della Keller Manufacturing (azienda di costruzione e riparazione di macchinari) per ideare
mantenuto proprie, migliorandole, le caratteristiche che hanno decretato il successo delle precedenti versioni, ossia durata e basso costo di gestione; ma a queste si aggiungono una serie di innovazioni che andiamo ad analizzare dopo. Perché prima va fatta una doverosa premessa: quando si parla di pneus per pale caricatrici, si sta parlando sia di tradizionali pneumatici a struttura diagonale, che di pneumatici radiali e di pneumatici in gomma piena super robusti. A dirla tutta, gli
una macchina in grado di risolvere il problema. Fu così che nacque la pala caricatrice Keller, una macchina compatta a tre ruote, indipendenti e gestita da leve. Prototipo delle future pale caricatrici, la prima Keller possedeva
già allora molte delle caratteristiche apprezzate nelle macchine odierne, come la compattezza e la maneggevolezza. Poco più di un anno dopo la costruzione della prima “pala caricatrice”, nel 1957,
pneumatici a struttura diagonale rimangono pur sempre i preferiti tra i proprietari di pale caricatrici, perché rappresentano una soluzione efficace, conveniente e duratura, in grado di affrontare le molteplici applicazioni delle pale: agricoltura, edilizia, paesaggistica e noleggio. Per questo Galaxy offre una vasta gamma di pneumatici a struttura diagonale al fine di personalizzarne la scelta in base al tipo di terreno
i fratelli entrarono in affari con Melroe Manufacturing, che avrebbe costruito le macchine e riconosciuto loro le royalties. I Keller continuarono a lavorare per Melroe migliorando nel tempo la propria invenzione.
Sopra, i Beefy Baby III in azione. A destra, i Galaxy Mighty Trac ND. Sotto, i Galaxy Hulk SDS
Il cambiamento principale fu introdotto nel 1960 con il modello M400, la prima pala caricatrice a quattro ruote. L’aggiunta di una quarta ruota migliorò le prestazioni sui terreni accidentati e aprì la strada a una serie di
su cui lavorano. Per esempio lo pneus Galaxy Hulk si dimostra eccellente su roccia, terreno di recupero e cemento, mentre il Galaxy Beefy Baby è universalmente riconosciuto per la propria versatilità. Da non dimenticare i Galaxy Muddy Buddy, realizzati per operare sui terreni più scivolosi e fangosi, e il Galaxy Mighty Trac ND, pneumatico versatile, ideale per le pale caricatrici a noleggio.Accanto ai modelli fin qui descritti, negli anni si sono affiancati pneumatici radiali come gli Alliance 550 MultiUse, progettati con l'obiettivo di migliorare l’efficienza e la produttività delle pale caricatrici. Gli pneumatici radiali lasciano un’impronta a terra più ampia, per una migliore trazione e una maggiore trasmissione di potenza al terreno; tutte caratteristiche associate, in un certo qual modo, a un bulldozer, ma senza gli elevati costi di acquisto e di funzionamento di quest’ultimo. Un secondo vantaggio degli pneumatici radiali è rappresentato dal fatto che dissipano meglio il calore e offrono un maggior comfort di guida e di lavoro. I pneumatici radiali Alliance 550 per pale caricatrici sono uti-
applicazioni per le quali le pale caricatrici sono utilizzate ancora oggi (demolizioni, costruzioni, imprese municipali). Nel 1962 fu lanciato il modello M440, la prima pala caricatrice con il marchio Bobcat, ancora
lizzati in vari ambiti, dalla manutenzione stradale alla movimentazione di materiali. C'è poi tutta la casistica delle applicazioni speciali, e dei lavori impegnativi o particolarmente gravosi, come possono essere le demolizioni, la movimentazione rottami, il riciclaggio: tutte situazioni nelle quali servono pneumatici robusti e meno soggetti alle forature. Con una superficie del battistrada impenetrabile e fianchi a prova di forature, gli pneumatici in gomma piena garantiscono la massima durata di esercizio della macchina. Sono, inoltre, dalle tre alle quattro volte più resistenti rispetto agli pneumatici tradizionali, per cui le macchine non conoscono (quasi) tempi di fermo e il costo totale di gestione è più basso. La gamma di pneumatici in gomma piena Galaxy è ampia come la casistica delle applicazioni in cui vengono utilizzati. Tra i modelli più popolari ricordiamo il Galaxy Beefy Baby SDS, un classico pneumatico per pala caricatrice con struttura a prova di foratura; il Galaxy Hulk SDS, cui il mercato riconosce un'indubbia lunga durata e un basso TCO pur lavorando nelle condizioni più impegnative, e il Galaxy Super Smooth, il cui battistrada piatto e lo sfruttamento massimo del volume della gomma lo rendono la prima scelta per le applicazioni su superfici dure. ❑
oggi è strettamente associato a queste macchine. Si dice che il nome Bobcat fu scelto perché la relativa voce del dizionario descriva la lince come un animale “tenace, rapido e agile”, tutte qualità anche delle pale caricatrici. Era
anche il primo modello bianco, un colore che nascondeva la polvere dei fertilizzanti e veniva associato alla pulizia, connotazioni importanti sui mercati dei fertilizzanti e dei prodotti caseari, i quali trainavano le vendite.
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news MOVIMENTO TERRA
INFATICABILE
Una pala Bobcat degli Anni ‘90 all’opera
U
na pala 773 di fine Anni ‘90 viene utilizzata da alcune monache carmelitane per restaurare il loro convento in un villaggio nei pressi di Praga. Nonostante l’età, la pala è ancora in ottime condizioni e sta dando il meglio di sé grazie alla sua struttura robusta e alla manutenzione periodica che ha ricevuto, e può ancora essere utilizzata per eseguire lavori pesanti. FONTE: BOBCAT Nella foto: Inaugurata ufficialmente la nuova sede di Renault Trucks in quel di Pero (in via Pisacane 31), dove da giugno 2021 è è operativo anche Renault Trucks Commercial Milano, il nuovo centro di vendita e assistenza, punto di riferimento per Milano, Monza e Brianza, Lodi, Pavia, Novara e Verbano-Cusio-Ossola.
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SOLIDITÀ altoatesina Un prezioso riconoscimento per Niederstätter. L’azienda altoatesina infatti, è stata premiata come una delle migliori imprese a conduzione under 40 per affidabilità e capacità gestionale. Industria Felix è un riconoscimento riservato alle eccellenze imprenditoriali che riconosce i primati delle aziende rispetto ai principali parametri di bilancio, e l’azienda altoatesina ha vinto come una delle migliori imprese per gestione e affidabilità finanziaria.
Un solido settore/2 (Mercato)
Il rapporto economico annuale CECE mostra che la domanda di macchine movimento terra in Europa è sempre stata in crescita nel 2021, dopo che il settore aveva già visto una parziale ripresa nella seconda metà del 2020, quando l’impatto della pandemia si andava attenuando. La domanda ha beneficiato di una combinazione di performance stabili da parte di diversi segmenti di utenti finali e misure di stimolo legate alla crisi sanitaria, il cui potenziale si è pienamente sviluppato nel 2021. D’altro canto, anche il settore delle macchine movimento terra ha subito le più gravi interruzioni della catena di approvvigionamento della storia recente, in particolare scarsità di materie prime e componenti, nonché scarsi e costosi trasporti di merci.
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