MC5.0-Macchine Cantieri - n. 83 maggio 2022

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MACCHINE CANTIERI maggio 2022, n.83

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Unità di controllo molto più potente Maggiore velocità e capacità di elaborazione dati Nuove interfacce e funzionalità sul radiocomando Geometria decagonale del braccio secondario Incremento esponenziale delle prestazioni

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CoverStory MERLO

IL PLUG-IN La gamma di telescopici rotativi Merlo è disponibile con alimentazione elettrica Plug-in DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI MERLO

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Mentre studi e ricerche proseguono senza sosta nell'identificare esviluppare una o più soluzioni destinate a soppiantare in via definitiva diesel e benzina in tutte le possibili applicazioni, dall'ambito civile e privato a quello aziendale o a quello pubblico, abbiamo assistito, in ambito automotive, alla nascita di quelle che potrebbero essere definite “soluzioni intermedie”.Tali soluzioni negli ultimi anni hanno conosciuto forti evoluzioni migliorative, cosa che ha permesso un trasbordo di tali concetti dall'automotive a macchine decisamente

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più complesse, come sono quelle destinate al sollevamento. Da anni infatti tra le piattaforme aeree è possibile scegliere modelli full elettrici o ibridi, che offrono molteplici vantaggi. Ma il salto di queste tecnologie su macchine destinate a mission più impegnative si è fatto attendere a lungo, vuoi in prima battuta per l'inadeguatezza delle soluzioni a sostenere cicli lavorativi più complessi e intensi, vuoi per un'analisi dei costi che le relegava, impietosamente, nel limbo delle “soluzioni belle ma antieconomiche”.


È SERVITO I VANTAGGI DELLA SOLUZIONE PLUG-IN

• Zero emissio ni di sostanze inquinanti • Drastica riduz ione del rumor • Riduzione de e i consumi di ca rburante e maggiore ef ficienza

Fortunatamente, come dicevamo, ricerche e studi stanno compiendo passi da gigante: basti solo pensare all'evoluzione conosciuta dalle batterie. Da quelle grosse, ingombranti, pesantissime e dalla pessima durata delle prime batterie al piombo siamo passati a piccole, agili, leggere ed estremamente durevoli batterie al litio... e la strada è illuminata dallo sviluppo di unità allo stato solido o con chimiche rivoluzionarie. Grazie proprio a queste tecnologie è stato possibile trasferire il concetto di plug-in su macchine prima inimmaginabili,

come grosse gru cingolate o portuali. Certo, applicare la tecnologia plug-in a tali macchine oggi risulta relativamente facile: si tratta di mezzi che, una volta messi in posizione, raramente si spostano e quindi l'essere alimentati attraverso un “cavo elettrico” non è poi così limitante. Ma esistono altre tipologie di macchine industriali che potrebbero adottare la tecnologia plug-in? Abbiamo magari atteso un po', ma alla fine è stato proprio un sollevatore telescopico a “rompere il ghiaccio” con questo tipo di alimentazione. In verità non si tratta

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CoverStory MERLO di un solo modello, bensì di un'intera famiglia di telescopici: si tratta dei rotativi di Merlo che oggi, per la prima volta, offrono la soluzione plug-in per la propria alimentazione. ARRIVANO I ROTO... PLUG-IN Dopo la presentazione dei primi sollevatori telescopici full electric della famiglia eWorker, Merlo torna a stupire mercato e clienti con una delle prime soluzioni plug-in presentate su una macchina industriale in grado di affrontare cicli di lavoro frequenti e impegnativi. La nuova soluzione è ovviamente disponibile su tutti i modelli di sollevatori rotativi di Merlo, la famosa Famiglia Roto.

VISTA DA VICINO La nuova soluzione plug-in presentata dal Costruttore di San Defendente di Cervasca consiste in un sistema di alimentazione elettrica applicabile ai modelli di sollevatori telescopici rotativi che presentano la tradizionale alimentazione con propulsore endotermico. Con questa nuova soluzione, il sollevatore è in grado di operare in totale sicurezza pur mantenendo il motore diesel completamente spento. Sfruttando il motore elettrico sono disponibili tutte le funzioni idrauliche del telescopico. La macchina può essere comandata da cabina, da piattaforma o mediante radiocomando. A livello di performance, il funzionamento della macchina, alimentata con il motore elettrico,

I sollevatori telescopici Roto Plug-In di Merlo possono essere utilizzati in modalità elettrica con qualunque attrezzatura, compresa la cesta portapersone

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PREMIATISSIMO, APPREZZATISSIMO

L'eWorker rappresenta una vera e propria “scossa elettrica” per tutto il Gruppo piemontese

Dopo due anni di sviluppo, grazie a un team di progettazione che ha visto il coinvolgimento di tutta l’azienda, a fine 2021 l’eWorker è stato commercializzato, riscuotendo un notevole apprezzamento da parte del mercato nonché dalle giurie tecniche internazionali dei concorsi ai quali ha

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partecipato, ricevendo numerosi riconoscimenti e premi in Italia (vedi box dedicato). L’e-Worker è stato progettato con la volontà di realizzare una macchina full electric, in grado di garantire l’autonomia necessaria a un'intera giornata lavorativa; compatta, con dimensioni simili a quelle di un carrello industriale, ed

equipaggiata con un braccio telescopico, per definire un nuovo standard lavorativo anche tra i carrelli elevatori. L'e-Worker è disponibile in due versioni, a due e quattro ruote motrici, trazione che si scarica a terra mediante 4 ruote isodiametriche, di dimensioni adeguate a lavorare oltre che in luoghi chiusi,

anche su terreni fuoristrada nei settori delle costruzioni e dell’agricoltura. I modelli 2WD sono stati sviluppati per aumentare l’autonomia della macchina, con un ingombro massimo in fase di sterzo di appena 2.850 mm, grazie a un angolo di sterzo che raggiunge gli 85°. I modelli


I sollevatori telescopici Roto 70.24 Plug-In di Merlo vantano un braccio di 24 m e una portata massima di 7 t

Il Gruppo Merlo investe da molti anni per rendere i propri mezzi sempre più versatili e rispettosi dell’ambiente. Un impegno che ha fatto nascere un’intera gamma di mezzi e soluzioni denominate: Generazione 0. sia in modalità piattaforma che radiocomando, è lo stesso della macchina alimentata con il motore diesel. Tutto ciò garantisce notevoli vantaggi in termini di riduzione delle emissioni inquinanti e del rumore, nonché un maggior risparmio nel consumo di carburante. La nuova soluzione plug-in, inoltre, consente anche di operare al chiuso o in aree dove è permesso l’accesso solo a mezzi non inquinanti. COME FUNZIONA? Grazie al sistema Merlo Plug-In, è possibile viaggiare su strada e movimentare il mezzo, in modalità diesel, fino al punto in cui si desidera operare, per poi attivare la modalità elettrica. Sarà sufficiente collegare il cavo in dotazione (lungo 50 m) a una linea elettrica (400 V - 32 o 64 A) e selezionare il sistema di alimentazione elettrico. A questo punto sarà possibile posizionare gli stabilizzatori e attivare tutte le funzioni idrauliche in modalità elettrica, ad esclusione della traslazione della macchina. Ciò consente di contenere i costi e migliorare l’efficienza del telescopico, poiché operando in modalità

I sollevatori telescopici Roto Plug-In di Merlo sono equipaggiati con un cavo elettrico lungo 50 m

4WD, invece, assicurano le massime prestazioni in termini di trasmissione, per garantire un’ottima tenuta su ogni superficie, anche in off-road. In primis lo schema della trasmissione, che prevede due motori elettrici anteriori, uno per ruota, per i modelli 2WD, e l’aggiunta di un terzo motore elettrico posteriore, posizionato verticalmente e flangiato

posteriori motrici. La gestione elettronica della trazione, inoltre, garantisce la corretta velocità di tutte e quattro le ruote senza slittamenti, l’inserimento automatico del blocco del differenziale elettronico e la frenata rigenerativa. Questi vantaggi si traducono in una riduzione dei consumi energetici e in un incremento della trazione fuoristrada. Un quarto motore

sull’assale posteriore, nei modelli 4WD. Tale soluzione, brevettata Merlo, permette innumerevoli vantaggi. Innanzitutto, grazie a questa soluzione, il pacco batterie è posizionato al centro del veicolo, posizione da cui è derivato un baricentro ribassato e una maggiore stabilità. Migliora notevolmente anche la manovrabilità, grazie all’elevato angolo di sterzatura delle ruote

elettrico, collegato a una pompa idraulica Load Sensing, permette i movimenti del braccio telescopico. Anche in questo caso, al fine di ottimizzare l’efficienza energetica, una centralina elettronica dedicata gestisce i giri del motore elettrico e la portata d’olio del distributore idraulico, nonché, per ridurre i consumi della batteria, la discesa del braccio.

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UN NUOVO PREMIO PER L'E-WORKER

elettrica si riducono l’uso di carburante e la manutenzione necessaria per la componente termica, senza dimenticare che si abbattono le emissioni e la rumorosità. Queste specifiche rendono pertanto i telescopici plug-in adatti a lavorare in ambienti chiusi e/o soggetti a limitazioni acustiche e ambientali. SPECIFICHE TECNICHE Il sistema Plug-In Merlo è composto da 4 elementi (vedi foto): una centralina di controllo, un motore elettrico, una pompa idraulica e un cavo di 50 metri di lunghezza per il collegamento alla rete elettrica. La centralina di controllo è ubicata nella parte anteriore del telaio della macchina e riporta le spie relative al funzionamento del sistema elettrico, i pulsanti di avviamento e arresto (anche in emergenza) e il selettore del tipo di alimentazione (motore diesel/elettrico). Il motore elettrico, asincrono trifase, alimenta una pompa idraulica a cilindrata variabile in grado di erogare una portata di 70 l/min che, collegata al circuito della macchina, permette di realizzare i movimenti di sfilo/rientro e salita/discesa del braccio; rotazione della zattera e azionamento dei movimenti idraulici ausiliari; rotazione della torretta; posizionamento degli stabilizzatori.

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Il sollevatore telescopico full-electric e-Worker della Merlo si aggiudica il premio Compasso d’Oro ADI 2022 e colleziona i più ambiti riconoscimenti del settore tra cui: Samoter Innovation Award, segnalazione tecnica Eima, Grand Prix Matériel; le Medaglie d’Oro Polagra e Agrotech, la Medaglia d’Argento al RHASS.É motivo di grande orgoglio per tutti, all’interno dell’azienda, il conferimento del prestigioso Premio Compasso d’Oro ADI 2022 conseguito dall’eWorker. La giuria internazionale del più antico e soprattutto del più autorevole premio mondiale di design, istituito nel 1954, ha voluto premiare l’eWorker come “bene caratterizzato da una progettualità avanzata e culturalmente consapevole, eticamente responsabile verso l’individuo, la società e l’ambiente, e propulsiva di nuove qualità materiali e immateriali".

DISPONIBILE SU TUTTI I MODELLI Come abbiamo detto poc'anzi, il sistema Plug-In di Merlo è disponibile su tutti i modelli di sollevatori telescopici rotativi attualmente in produzione. La gamma è composta da 9 modelli: Roto 40.16 (disponibile anche nella versione 40.16 S); Roto 40.18 (disponibile anche nella versione 40.18 S); Roto 50.21 (disponibile anche nelle versioni 50.21 S e 50.21 S Plus); Roto 50.26 (disponibile anche nelle versioni 50.26 S e 50.26 S Plus); Roto 50.30 S Plus (disponibile anche nella versione 50.30 S); Roto 50.35 S Plus; Roto 70.24 S; Roto 70.24 S Plus e Roto 70.28 S Plus. Con bracci fino a 35 m e portate fino a 7 tonnellate, la gamma Roto ha festeggiato un anno fa i suoi primi 30 anni di vita. Era infatti il 1991 e Merlo presentava al mercato il ROTO 25.11 XS, il primo sollevatore telescopico con torretta girevole, grazie alla quale è possibile raggiungere ogni punto nell'arco di 360° senza dover riposizionare la macchina. ❑



EditorialeOn EMANUELA PIROLA

Semplicemente...

assurdo M

LA GUERRA È PACE, LA LIBERTÀ È SCHIAVITÙ, L’IGNORANZA È FORZA. (GEORGE ORWELL)

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aggio sarà un mese denso di avvenimenti. Ma soprattutto di anniversari e giornate per "ricordare qualcosa". Si parte ovvimente con la Festa del lavoro, su cui soprassiedo, per ricordare che il 2 maggio cade l'anniversario della presa di Berlino da parte dei sovietici nel 1945 e che il 3 maggio sarà la Giornata mondiale per la libertà di stampa. Per ogni giorno ci sarebbe qualcosa (compresa la Festa della mamma), ma prefisco ricordare solo i seguenti: 9 maggio - Festa dell'Europa; 12 maggio - Giornata mondiale dell'infermiere; 20 maggio - Giornata mondiale delle api; 25 maggio - nel 2020 veniva ucciso George Floyd e il movimento "Black lives matter" riprendeva vigore a livello internazionale. Ci sarebbero da ricordare anche l'anniversario della strage di Capaci, dell'omicio del commissario Luigi Calabresi e il terremoto che dieci anni fa colpì l’Emilia danneggiando pesantemente numerosi paesi nelle province di Modena e Ferrara: tutti avvenimenti legati più alla storia d’Italia che mondiale, ma che dovrebbero farci riflettere. In generale ho scelto di citare queste ricorrenze perché ognuna mi è in qualche modo balzata agli occhi come uno stridente contrasto con tutto ciò che sta accadendo. Nel 1945 cadeva Berlino e oggi abbiamo una guerra a 2.000 chilometri o poco più: assurdo. Libertà di stampa e nel Mondo esistono ancora regimi che la negano nella maniera più assoluta: assurdo. Festa dell’Europa che non riesce a mettersi d’accordo su come affrontare i problemi, nonostante all’inizio fosse nata proprio per rafforzare le singole Nazioni che vi aderirono: assurdo. Giornata degli infermieri, che durante la pandemia hanno dato l’anima e a volte anche la vita e che adesso nessuno ricorda, anzi: assurdo. Giornata delle api, insetto indispensabile per la (nostra) vita sul pianeta, colpito da una malattia che lo sta decimando senza che l’opinione pubblica ne sia più di tanto consapevole: assurdo. Black lives matter: non commento la vergogna che provo nel pensare che persone rischiano di essere uccise solo per il colore della propria pelle: assurdo. Devo proseguire o tirate voi le conclusioni di questo editoriale? ❑


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MC MC I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

Sommario

D E L L ’ E D I L I Z I A

5.0

MACCHINE CANTIERI maggio 2022, n.83

MC 5.0 • MAGGIO 2022 • NUMERO 83

M E R LO

I L P L U G - I N È S E R V I TO Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

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COVER La gamma dei sollevatori telescopici di Merlo diventa elettrica grazie al nuovo sistema Plug-In

30 50 QUESTIONE

ATTUALITÀ

33/34/39/45/57/61 NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ

FA LA DIFFERENZA

(HITACHI)

UN MORBO PEGGIO DI COVID?

(DI MAURIZIO GUSSONI)

COVER STORY

IL PLUG-IN È SERVITO

(MERLO)

46 LA PRATICITÀ SPOSA

42 INSIEME, VERSO UN NUOVO PIANETA

26 NEW JERSEY CHIAVI IN MANO

(ASSODIMI – UNACEA)

INTERVISTE

14 DALL'ITALIA AL

RESTO DEL MONDO

62 PUNTE DI

(MAGNI TH –

DIAMANTE AL MERCATO DEI FIORI

(JCB)

REPORT TECNICO

ASSOCIAZIONI

TESTIMONIANZE

(LIEBHERR)

04 Cover story

EUGENIO MAGNI)

FIERE

24 UNA SFIDA AL

AZIENDE

16 STRATEGIA TIFFANY (KOBELCO)

Direttore Responsabile Emanuela Pirola

Editore Orsa Maggiore International Srl

Collaboratori Cristiano Pinotti, Claudio Guastoni, Renata Bernardini, Maurizio Gussoni

Sede legale Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago (MB)

Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, Art Director 20867 Caponago, MB Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

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(MEWA)

30 IL GOMMATO CHE

66 Editoriale off

MACCHINE CANTIERI 5.0

RECYCLING

(E.C.O. ITALIA)

INNOVAZIONI

(DI EMANUELA PIROLA)

12

36 GREEN

40 MEWA PROTEGGE

(VOLVO CE)

SEMPLICEMENTE ASSURDO

(BOMAG)

SI PUÒ FARE

(MAN)

(A MISURA DI NOLEGGIO)

10 Editoriale on

20 ELETTRIFICAZIONE?

(BKT)

54 5 T DI VERSATILITÀ

EDITORIALI

L'EFFICIENZA

DI PESO

SETTORE DELLE COSTRUZIONI

(MONDIAL DU BÂTIMENT)

Pubblicità e marketing Corrado Serra Direttore Commerciale Tel. 338 3926221 c.serra@orsamaggioreint.com Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com Pre-stampa e stampa Press Grafica Gravellona Toce (VB)

Il FILM DELLA COVER Abbiamo realizzato la cover di questo mese ispirandoci al film del 2017 "Edison - L'uomo che illuminò il mondo" con Benedict Cumberbatch, Michael Shannon e Nicholas Hoult.

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009 Registro operatori di comunicazione N.O 30915 dal 16/01/2018 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli

archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2022


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INTERVISTA La parola a...Eugenio Magni

DALL’ITALIA AL RESTO DEL Mondo

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La crescente domanda di sollevatori telescopici continuerà nel 2022, anno in cui Magni ha l’obiettivo di potenziare la propria presenza in molti mercati internazionali DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI MAGNI TH

OGNI AREA DEL MONDO HA ESIGENZE E CARATTERISTICHE SPECIFICHE. xPer rispondere a ogni più piccola esigenza, Magni oggi vanta una forte rete di concessionari in grado di offrire un servizio tempestivo e on-site ai suoi clienti in tutto il Mondo.

al PNRR all’elettrificazione, passando per l’andamento dei mercati. Eugenio Magni, Italy Sales Manager di Magni TH, tratteggia un quadro molto chiaro di cosa il futuro riserva al settore.

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MC: Qual è il bilancio finale del 2021? EUGENIO MAGNI: Il 2021 è stato un anno di forte crescita del

mercato, motivata sia dagli incentivi già esistenti sia da quelli introdotti dal PNRR a favore degli enti pubblici in merito a opere infrastrutturali. Nonostante le difficoltà riguardanti il

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reperimento di componenti e materie prime, l’azienda ha seguito questo trend di crescita e ha chiuso l’anno con un incremento produttivo significativo. La ragione di tale successo è anche da attribuire all’attivazione del nuovo stabilimento che ci ha permesso di soddisfare al meglio la crescente richiesta del mercato. MC: Cosa dobbiamo aspettarci da questo 2022? EUGENIO MAGNI: Mi aspetto che il trend riscontrato nel 2021

si riconfermi anche quest’anno. Il mercato continuerà a crescere nonostante sia probabile che continuino a persistere problemi


legati alla fornitura di componenti almeno fino a giugno o luglio. Tali problemi di sicuro restano il principale ostacolo alla produzione oltre a comportare degli aumenti nei prezzi. Forte dell’esperienza maturata durante la crisi sanitaria, Magni TH continuerà comunque a rispondere in maniera efficace e ordinata alla crescente domanda di macchinari del mercato. MC: Quali sono i progetti dell’azienda per il 2022? EUGENIO MAGNI: In primis puntiamo a

consolidare la nostra presenza in tutti i mercati mondiali potenziando le nostre filiali più recenti in Sud America, Sudafrica ed Asia e consolidando quelle in Europa e Nord America. Ciò ci consentirà di cavalcare la crescita del mercato senza però fare passi indietro in termini di qualità e servizio. Inoltre, siamo al lavoro per migliorare i nostri prodotti ed essere sempre all’avanguardia. Infine, puntiamo a completare il nuovo HQ che è stato progettato per soddisfare tutti i requisiti dell’Industria 4.0. Quest’ultimo è infatti integrato e interconnesso con le ultime innovazioni tecnologiche per monitorare al meglio i processi produttivi e assicurare alti standard di efficienza e qualità. MC: Quali saranno a suo avviso i principali stimoli alla crescita del mercato? L’applicazione del PNRR porterà un incremento del mercato ? EUGENIO MAGNI: Credo che tutti gli incentivi, le agevolazioni

notoriamente utilizzati in tali attività. MC: Il ruolo degli altri incentivi (Industria 4.0, ecc): sono strumenti che a suo avviso stanno drogando il mercato? Sarebbe auspicabile eliminarli per poter avere il reale polso del mercato in Italia? EUGENIO MAGNI: Sicuramente anche gli altri incentivi, come l’Industria 4.0, il credito d’imposta e simili, stanno spingendo il mercato in buona percentuale. Io credo che non sarebbe auspicabile eliminarli in quanto sono uno stimolo all’innovazione e alla circolazione degli investimenti che non può che far bene dopo una fase nella quale, anche a causa del Covid, si era vissuta una flessione dei mercati. MC: All’estero, dove non ci sono incentivi

analoghi a quelli italiani, il trend del mercato è in linea con le aspettative? EUGENIO MAGNI: Direi assolutamente

di sì anzi, alcuni mercati sono cresciuti anche in maniera più importante in quanto vi è una grande necessità di infrastrutture che oggi mancano ed è comunque previsto l’arrivo di fondi a livello europeo per far fronte a tale necessità tramite il recovery fund. MC: Elettrificazione: non si parla d’altro, sia in ambito macchine operatrici che trasporto merci. Quali sono a suo avviso le principali difficoltà che oggi ostacolano la conversione a full electric delle macchine operatrici e dei telescopici in particolare? Come si pone Magni TH in merito a questo trend? Il mercato italiano è pronto al passaggio, sia per quanto riguarda i clienti finali che i noleggiatori?

EUGENIO MAGNI: L’elettrificazione è fondamentale per la e le accelerazioni agli iter di approvazione dei progetti previsti dal PNRR aiuteranno a incrementare salvaguardia ambientale a lungo termine, ed è ulteriormente un mercato che, nell’ultimo sicuramente una tecnologia da sviluppare. anno e mezzo, ha comunque avuto una Nonostante l’interesse per tale tecnologia forte espansione, anche solo per la sia concreto in ogni Paese, quelli che LA SCUOLA consapevolezza dell’arrivo di questi attualmente si rivelano essere più ELEMENTARE predisposti, almeno per il nostro incentivi e per la necessità di settore, sono i Paesi Nordici infrastrutture per pareggiare i PIETRO MAGNI È e il Benelux. A mio parere, divari esistenti all’interno COMPLETATA è comunque necessario di diverse aree delle stesse Come ricorderete, l’11 gennaio 2020 era stata posata investire ulteriormente nella nazioni. Sicuramente anche la prima pietra della Scuola Primaria dedicata a Pietro ricerca di tecnologie e la Missione 3 del PNRR, Magni, situata a Cavazzona. I lavori di costruzione sono stati completati in meno di due anni, con un investimento soluzioni tecnologiche più relativa a investimenti e di oltre un milione e mezzo di euro: Magni Telescopic all’avanguardia, per portare riforme volte a rendere Handlers si è occupata della costruzione della scuola, alla realizzazione di mezzi il sistema infrastrutturale dalle fondamenta agli arredi, per assolvere al proprio altamente performanti. ferroviario, portuale, stradale contributo di sostenibilità e fare la sua parte nel tessuto Infatti, allo stato attuale e logistico più moderno e sociale di Castelfranco Emilia. Questa scuola è il della tecnologia, la macchina digitale, avviando così anche un modo di Magni per ringraziare e rendere omaggio alla cittadina, aggrappandosi al proprio risulterebbe sicuramente più processo di decarbonizzazione, passato e guardando al futuro, fornendo costosa (almeno un 50%), ma con darà impulso a una maggiore le migliori strutture possibili per vendita di mezzi di sollevamento prestazioni minori sia per produttività educare i talenti di domani. compresi i telescopici fissi e rotativi che per prestazione di sollevamento. ❑

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AZIENDE

KOBELCO

STRATEGIA TIFFANY La penetrazione del mercato Italia di Kobelco è sempre più strutturata e si fonda su una gamma di altissimo livello (e molto profonda) che si avvale di una rete distributiva forte e stabile. Il tutto inserito in un settore construction in piena rivoluzione

n colore che è leggenda, mito. Prossimo all'azzurro, al turchese, o all'acquamarina, il tiffany corrisponde al Pantone PMS 1837, numero che, vedi caso, è l'anno di fondazione di Tiffany, un'icona del lusso, della alta gioielleria e orologeria ma anche di raffinata oggettistica e profumeria. E se ogni cinefilo ricorda, quasi con struggimento, il meraviglioso “Colazione da Tiffany” - film di Blake Edwards magistralmente interpretato da Audrey Hepburn e George Peppard e tratto da un romanzo di Truman Capote - per il nostro settore, il tiffany ha la forma (e la sostanza) delle macchine Kobelco, sempre più presenti nei cantieri italiani, in un

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contesto che definire “dinamico” è quasi un eufemismo.

UN CONTESTO STIMOLANTE E COMPLESSO Il momento storico che stiamo vivendo è incredibile: forse in via di risoluzione della problematica Covid, eccoci con una guerra a pochi chilometri da casa, mentre il mercato construction va a mille. “Il settore construction è in forte espansione”, conferma Marco Ferroni, Business Manager per Italia, Spagna, Portogallo e Isreaele di Kobelco Construction Machinery Europe (KCME), “i cambiamenti globali creano ancora condizioni

Marco Ferroni, Business Manager per Italia, Spagna, Portogallo e Isreaele di Kobelco Construction Machinery Europe (KCME)

contingenti positive per noi; faccio riferimento al boost nell’ambito piping, wiring, road building, general construction, infrastructure e quindi quarries and mining. Si tratta senza dubbio di un aspetto positivo che dona un buon livello di confidenza per il futuro. Il mondo del construction non è però esente dalle grandi difficoltà internazionali: il Covid -19 è finito?


LA RETE DISTRIBUTIVA KOBELCO Attualmente la distribuzione Kobelco si fonda su 10 concessionari che assicurano la copertura dell'intero territorio nazionale. Di seguito l'elenco dei dealer con le rispettive aree di competenza. • Nolocom (Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria) • Emac (Lombardia ad eccezione delle province di Cremona e Mantova e provincia di Piacenza) • Bassan (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, province di Cremona, Mantova e Ferrara) • ANTS (Province di Parma, Reggio Emilia e Modena) • Acquaviva (Romagna) • Domenichini (Toscana, Umbria e Marche) • Romana Diesel (Lazio e Abruzzo) • Bruno (Campania, Basilicata, Molise, Puglia e Calabria) • FTS (Sicilia ad esclusione delle province di Palermo e Trapani) • Yamoter (Province di Palermo e Trapani)

La guerra in Ucraina, la guerra fredda, un possibile default della Russia... tutto contribuisce ad un’impennata dei costi. E anche l’inflazione positiva che si stava innestando come una delle colonne macroeconomiche a garanzia della restituzione del debito internazionale, sta mostrando crescite esponenziali allarmanti. Noi dobbiamo accettare il caos e il cambiamento che ci viene richiesto in modo repentino, basandoci, però, sulle regole e i processi che determinano le nostre organizzazioni complesse come possono essere le aziende o i Paesi stessi; ancora una volta la competenza, proveniente dall’educazione o dall’esperienza, è il solo modo per affrontare la complessità del momento storico”.

L'EVOLUZIONE DEL SETTORE CONSTRUCTION All'interno di questo momento tanto complicato quanto stimolante, il comparto Construction sta evidenziando l'avvento di diversificati player (conosciuti e un po' meno conosciuti) di origine orientale che stanno erodendo fette di mercato ai brand che, storicamente, hanno presidiato il mercato italiano. “Personalmente me lo aspettavo”, riprende Ferroni, “spesso ho ripetuto che l’avvento di nuovi player rimescolerà lo scacchiere del mercato in Italia e in Europa. Fare riferimento ad una nuova versione di guerra fredda credo sia fuori luogo, ma credo che il Mondo Orientale

e il Mondo Occidentale in termini tecnologici siano sul trampolino di lancio per esprimere da un lato un’offerta di prodotto qualitativamente reazionaria e dall’altro progressista, con una inversione delle posizioni classiche su questi temi”.

IL RUOLO DI KOBELCO Bruno è concessionario Kobelco per Campania, Basilicata, Molise, Puglia e Calabria

La domanda a questo punto è spontanea. In questo contesto qual è, e quale sarà, il ruolo giocato da Kobelco nel variegato mondo del construction italiano? Ed ecco la risposta di Ferroni: “per quello che ci riguarda continueremo a proporre modelli di qualità, aggiornati in termini di compliance, sempre, ma soprattutto inizieremo a mostrare i muscoli per le classi di macchine pesanti e speciali dove abbiamo ottimi argomenti. Continueremo a sviluppare prodotti innovativi per rinforzare il nostro posizionamento di specialista offrendo una gamma sempre più profonda sia in orizzontale che in verticale”.

L'IMPORTANZA DELLA RETE DISTRIBUTIVA Per proporre al mercato una gamma così articolata si deve disporre di una rete distributiva adeguata. Continua Ferroni: “in questo momento in Italia abbiamo 10 concessionari che ci assicurano una presenza commerciale su tutto il territorio. In pochi anni

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AZIENDE

Domenichini segue le regioni di Toscana, Umbria e Marche

siamo riusciti ad avere una rete forte e stabile, con player che giocano su più business se pur affini, quindi agricolo e rental principalmente”.Tra l'altro la rete Kobelco ha visto il recente ingresso di un nome importante come Romana Diesel, a completamento, a livello quantitativo e qualitativo, del suo panorama distributivo. “Romana Diesel”, conferma il manager Kobelco, “è una società storica nel panorama italiano dei capital goods che ha il grande pregio della continuità delle generazioni dei soci che la Emac si occupa della Lombardia (ad eccezione delle province di Cremona e Mantova) e della provincia di Piacenza

informazioni precise, trasparenti e in tempo. A medio termine stiamo facendo alcuni cambiamenti a livello di organizzazione, stiamo assumendo personale giovane che sarà la prossima generazione di Manager Kobelco e ci stiamo preparando per affondare sull’acceleratore quando il caos sarà finito o mitigato”. ❑

compongono. Il marchio Kobelco per loro non è sconosciuto, ovviamente, così come loro non sono sconosciuti a noi; sulla base della fiducia e della stima credo ci siano tutti gli argomenti perché si possa fare un lavoro eccellente nel Lazio e in Abruzzo. Impiegheremo qualche mese per entrare a regime, ma non abbiamo fretta, preferiamo fare le cose per bene”. Il tutto si inserisce in una precisa visione del futuro. Conclude Ferroni: “a breve termine possiamo solo continuare ad aiutare i nostri concessionari cercando di fornire loro

Romana Diesel (Lazio e Abruzzo) è la new entry nella famiglia Kobelco

UNA GAMMA IN EVOLUZIONE La gamma Kobelco si sta arricchendo in modo particolare per quanto concerne i comparto dei miniescavatori con la nuova serie -7 riferita ai modelli SK50 e SK58. Molto interessante anche la serie SR-7 così come la serie -11. A tal proposito vale la pena sottolineare come a breve faranno il loro esordio in Italia i nuovi modelli SK210SNLC-11 e SK240SN-11, escavatore cingolati progettati e costruiti pensando proprio al nostro mercato e che, ne siamo certi, sapranno conquistare i cuori di parecchie imprese italiane.

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New D8 for power generation Reliable, Powerful, Compact. Available for all power gen application.

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AZIENDE

MAN

ELETTRIFICAZIONE: SI PUÒ FARE? MAN si sta impegnando su più fronti per capire i vari livelli di fattibilità dell'elettrificazione del trasporto ante prove di futuro per MAN in questa prima parte dell'anno, che l'ha vista impegnata su molteplici fronti. A partire dalla collaborazione con il Politecnico di Milano, con il quale ha condotto uno studio sull’elettrificazione dei veicoli commerciali da 3 a 3,5 t di MTT per la distribuzione di merci in area prevalentemente urbana. Perché la scelta è caduta nello specifico su questo segmento di veicoli? Presto detto. Grazie ad alcune caratteristiche intrinseche all'uso dei veicoli commerciali, saranno probabilmente proprio questi a realizzare più rapidamente la transizione energetica del trasporto su strada.Inoltre, l’elettrificazione sarà incentivata anche dai futuri vincoli nelle zone urbane a basse o zero emissioni. Ne consegue che, in particolare per le consegne “dell’ultimo miglio”, la scelta di integrare il parco con veicoli BEVs (Battery Electric Vehicles) sia di grande attualità. Ma quali sono queste caratteristiche intrinseche che spingono verso un simile passaggio? Da una parte la chiara identificazione degli hub di partenza e destinazione,

T

onde poter incorporare i processi di ricarica all’inizio o alla fine del turno. In secondo luogo la prevedibilità e regolarità degli spostamenti e delle soste nonché la relativa brevità dei singoli percorsi giornalieri. Ultimo, ma non meno importante, l’utilizzo frequente dei veicoli e la saturazione del chilometraggio annuale ottimale.

Utilizzando i dati reali aggregati dei viaggi di cinque flotte italiane, il PoliMi ha condotto uno studio su una scala mai tentata prima, capace di tenere conto dei vincoli dei turni reali e dei furgoni elettrici introdotti in maniera incrementale. Con riferimento alla flotta più grande, sono stati simulati più di un milione di viaggi sfruttan-

QUANDO IL CAMION TROVA DA SOLO LA SUA STRADA MAN Truck & Bus, Deutsche Bahn, Fresenius University of Applied Sciences e Götting KG tracciano un primo positivo bilancio del progetto di automazione congiunto ANITA (Autonomous Innovation in Terminal Operations). Sulla pista prova MAN di Monaco, i partner del sistema di guida

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autonoma per autocarri hanno presentato i risultati finora ottenuti e annunciato nuovi sviluppi e ulteriori prove pratiche presso il deposito di container di DB Intermodal Services e il terminal DUSS (Deutsche Umschlaggesellschaft Schiene-Straße mbH) a Ulm Dornstadt. L’obiettivo di

ANITA è utilizzare autocarri autonomi per il trasferimento dei container dalla strada alla ferrovia, rendendo i processi più efficienti, facili da pianificare e flessibili. Ciò consentirà in futuro di trasferire più merci verso il più ecologico trasporto combinato. Per questo, nei prossimi mesi MAN migliorerà

i ‘sensi elettronici’ del veicolo autonomo nelle attività operative reali, così che possa meglio percepire l’ambiente circostante per reagire e operare come un vero autista. In particolare tutto questo implica un notevole sviluppo del software: durante i test drive, MAN analizzerà il


do le potenzialità di computazione parallelizzata di un server dedicato e prendendo come riferimento un MAN eTGE 3.140 con un’autonomia realistica di 110 km in condizioni medie di carico, temperatura, terreno e comportamento di guida. Lo studio ha mostrato come l’elettrificazione sia già diffusamente possibile e per ogni flotta studiata ha sviluppato delle logiche analitiche per arrivare a dei KPI (Key Performance Indicators, indicatori di prestazione) oggettivi di supporto alle aziende per valutare l’opportunità o

meno di elettrificare il parco veicolare. Per la ricarica, si è preferito assumere come condizione favorevole l’utilizzo di una infrastruttura “on site”. Per questo motivo, si è ipotizzato di installare colonnine direttamente negli hub e la ricerca ha affrontato l'ottimizzazione del processo di ricarica come parte integrante dello studio. Se quindi l'elettrificazione dei mezzi da trasporto sotto le 3,5 t di MTT sembra essere a portata di mano, per il passaggio all'elettromobilità sui veicoli di maggiori dimensioni si prevede un

Il prototipo quasi di serie del prossimo camion elettrico di MAN sviluppato con la collaborazione di ABB E-mobility per quanto riguarda la tecnologia di ricarica

processo di sviluppo più lento e graduale. Ma non impossibile. Per questo MAN sta portando avanti una serie di partnership strategiche, tra cui quella con ABB E-mobility. All'interno di questa partnership, il Costruttore ha presentato e fatto guidare per la prima volta un prototipo quasi di serie del suo prossimo camion elettrico. Una caratteristica dell’innovativo veicolo commerciale elettrico, che sarà lanciato nel 2024, è la futura ricarica messa a punto da ABB E-mobility, che mira a portare la tecnologia di ricarica

comportamento del veicolo e i risultati verranno poi implementati passo dopo passo con gli aggiornamenti del software. Il sistema autonomo deve essere in grado di coprire tutte le decisioni che un autista prende sulla base delle sue impressioni sensoriali, in pratica questo

significa sostituire le percezioni e le azioni umane. Ricordiamo che il progetto “Autonomous Innovation in Terminal Operations” (ANITA) ha preso il via il primo luglio 2020 con l’obiettivo di automatizzare la movimentazione tra diverse modalità di trasporto e renderla così più flessibile ed efficiente.

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AZIENDE

dei megawatt alla maturità nei prossimi tre anni. MAN e ABB E-mobility si preparano così alla prossima fase dell’elettromobilità per garantire una capacità operativa ai trasporti pesanti a lungo raggio con percorrenze giornaliere tra 600 e 800 km. Inoltre, con il loro deciso impegno per l’elettromobilità, le due società confermano come il settore sia pronto e che quindi spetti ai legislatori definire il quadro politico per il trasporto di merci su strada a emissioni zero. Uno standard vincolante e uniforme è fondamentale anche per l’implementazione della tecnologia di ricarica dei megawatt. La Germania potrebbe quindi stabilire nuovi parametri di riferimento: più di 20 partner industriali e scientifici, tra cui MAN e ABB, stanno lavorando al progetto di ricarica ad alte prestazioni (noto come “HoLa” in tedesco), finanziato dal Governo tedesco. Il primo progetto di ricarica dei megawatt prevede quattro punti di ricarica ad alte prestazioni lungo l’autostrada federa-

Lo studio del Politecnico di Milano circa la fattibilità dell'elettrificazione i veicoli commerciali fino a 3,5 t di MTT si basa su veicoli come il MAN eTGE 3.140

le A2 e due sono già in costruzione con sistemi di ricarica dei megawatt (MCS), destinati a fungere da punto di partenza sperimentale per l’espansione a livello nazionale. Ma il futuro passa anche dal presente e uno dei problemi più attuali del settore è la mancanza di personale qualificato. Da qui l'impegno di MAN che, in collaborazione con CNOS-FAP e UNHCR, ha lanciato un progetto innovativo destinato ai giovani immigrati per formare

Una foto di gruppo al termine della prima giornata del progetto “Giovani meccanici MAN”

nuove figure tecniche per il settore automotive. Con il progetto “Giovani meccanici MAN” si è voluto concretizzare un “laboratorio” sperimentale che dia corpo all’ambizione di far incontrare due mondi apparentemente lontani ma la cui collaborazione può portare enormi benefici ad entrambe le parti. Un contributo concreto e tangibile con il quale si vuole risolvere il problema oggettivo della domanda di lavoro e al contempo offrire a persone meno fortunate l’opportunità di costruire il proprio futuro in Italia. “Il Progetto Giovani Meccanici MAN vuole sperimentare e verificare l’ipotesi di un’idea che tenta di risolvere, connettendoli, due problemi attuali: la mancanza di giovani interessati a intraprendere la carriera di tecnico d’officina e la presenza sul territorio di giovani immigrati, in particolare di rifugiati da Paesi del Terzo Mondo, senza lavoro e probabilmente senza un futuro dignitoso” ha dichiarato Marco Lazzoni, Direttore Generale di MAN Truck & Bus Italia. ❑

IMMANCABILE PARTECIPAZIONE Come ormai consuetudine, il palco del Forum Economico Italo-Tedesco è tornato a offrire un’occasione di confronto di primo livello con speaker italiani ed esteri su tematiche di forte attualità per le relazioni economiche europee e in particolare per quelle fra Italia e Germania. Al centro dell’edizione 2022, anche alla luce dei recenti avvenimenti negli scenari internazionali, c’è stato il tema dell’autonomia strategica europea, tra nuovi equilibri

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geopolitici e cambiamenti alle catene di fornitura. La tavola rotonda ha visto confrontarsi sui temi toccati dalle precedenti relazioni Marco Lazzoni, Direttore generale di MAN Truck & Bus Italia, Lorenzo Bottinelli, Amministratore delegato e Vicepresidente di BASF Italia, Nazzarena Franco, CEO di DHL Express Italy, Alessandro Matera, Managing Director & Chief Financial Officer Infineon Technologies Italia e Peter Schardig, President Automotive

Technologies Europe e Amministratore Delegato Schaeffler Italia. “Siamo troppo drastici nelle scelte” ha dichiarato Marco Lazzoni in riferimento alle scelte europee in tema di transizione energetica. “Stiamo facendo una scelta non sostenibile perché non sappiamo di quali tecnologie potremo disporre nel 2035. Certamente la globalizzazione va ripensata,

dovremo riportare in Europa una serie di lavorazioni che sono state delocalizzate, ma da qui a buttare la più importante industria europea, quella automotive, rischiando di mettere a repentaglio circa un milione di posti di lavoro puntando su qualcosa che è tutto da definire è un grave rischio. È una questione di metodo per affrontare una complessità che al momento è difficile quantificare”.


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FIERE

MONDIAL DU BÂTIMENT

UNA SFIDA AL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Al “Mondial du Bâtiment”, che si terrà tra qualche mese in Francia, gli operatori della filiera costruzioni troveranno informazioni preziose che li aiuteranno a interpretare meglio le tendenze attuali e future

A

inizio maggio, presso la sede di Assimpredil Ance di Milano, si è tenuta la presentazione del salone Le Mondial du Bâtiment-BATIMAT/INTERCLIMA/IDÉOBAIN che si terrà in Francia nell’ottobre 2022. L’incontro si è rivelato un interessante momento di confronto per i contenuti apportati dai relatori, Guillaume Loizeaud, Direttore di Mondial du Bâtiment, e Alberto Boriani, CEO Isnova e ingegnere in elettronica, esperto in analisi energetica degli edifici, ma anche per l’attenta platea di giornalisti ed esperti del settore che hanno interagito alla discussione in modo costruttivo. Questa presentazione si inserisce all’interno del “LOW CARBON CONSTRUCTION TOUR”, una serie d’incontri che si svolgeranno in dodici paesi durante i quali, oltre alla presentazione della fiera di ottobre, sarà messo l’accento su questo settore di fondamentale importanza nell’ambito della costruzione. DECARBONIZZAZIONE, AL CENTRO Il salone BATIMAT è più che mai l’evento federatore della filiera. Grazie alla programmazione di numerose azioni, sia fisiche che digitali, BATIMAT aiuta gli operatori a rispondere alle grandi sfide di domani preparandosi fin da oggi, e presenterà un grande tema intitolato “Orizzonte 2030, tutto un mondo

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Guillaume Loizeaud, Direttore di Mondial du Bâtiment, ha illustrato il tema della decarbonizzazione

Alberto Boriani, CEO Isnova e ingegnere in elettronica, esperto in analisi energetica degli edifici

da costruire”. L'edizione 2022 verterà su 4 grandi tematiche: Preservare l'ambiente, Trasformare i metodi, Vivere bene nella città del 2050, Valorizzare le professioni. “Tutta la filiera è impegnata fin d’ora affinché l’edizione 2022 del Mondial du Bâtiment sia un successo” ha affermato Guillaume Loizeaud durante l’evento. “Siamo felici della fiducia che gli espositori ci stanno testimoniando e possiamo contare sulla presenza di numerosi leader in tutti i settori. A cinque mesi dall’apertura dei saloni siamo impegnati, con tutti i nostri partner ed espositori, per fornire ai visitatori tutte le risposte alle grandi sfide di oggi e di domani che essi devono confrontare. Siamo lieti di poterci ritrovare tutti alla Porte de Versailles in ottobre”. ❑

UN TOUR “A BASSE EMISSIONI” Le Mondial du Bâtiment è un evento internazionale al quale parteciperanno numerosi espositori e visitatori internazionali. Per poter informare gli operatori internazionali prima dello svolgimento dei saloni, da aprile è partito un tour internazionale, Low Carbon Construction Tour, principalmente incentrato su questo tema chiave per Le Mondial du Bâtiment, e più in generale per il mondo delle costruzioni, che sarà presentato anche durante Le Mondial du Bâtiment in uno spazio “Low Carbon Construction” nel Padiglione 1. Questo tour si svolgerà nell'arco di 5 mesi e consentirà agli organizzatori del salone di incontrare la stampa, le associazioni del settore, i grandi appaltatori, consulenti e ministeri. Il tour si svolgerà in Spagna, Italia, Costa d'Avorio, Camerun, Senegal, Marocco, Germania, Belgio, Turchia e Tunisia.


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TESTIMONIANZE

(LIEBHERR)

NEW JERSEY CHIAVI IN MANO Tra le società protagoniste nello sviluppo, produzione e posa di barriere di sicurezza stradale per la salvaguardia passiva degli utenti della strada, Crezza ha scelto le macchine Liebherr per la sua filiera: dallo stoccaggio post-produzione alla posa in opera i troviamo a Gordona, a pochi chilometri da Chiavenna e dalle ultime propaggini del Lago di Como. In questo borgo della provincia di Sondrio siamo ospiti di Crezza srl, società guidata dalla famiglia Guerini, da sempre specializzata nella prefabbricazione di elementi in cemento armato per le infrastrutture pubbliche. Una realtà decisamente dinamica, che nel tempo ha avuto la capacità di rivoluzionare il proprio modo di lavorare attraverso una decisa svolta nella scelta dei macchinari che, dal 2015, vedono Liebherr quale assoluta protagonista.

C

30 ANNI DI PREFABBRICAZIONE Fondata nel 1992 da Corrado e Giordano Guerini, la società - che è nata a Gordona e prende il nome dal torrente che taglia in due l’abitato chiavennasco - si è sviluppata da piccola realtà familiare fino alle attuali dimensioni. Oggi in Crezza operano circa 60 addetti, cui si aggiunge un rilevante indotto per la gestione dei picchi di lavoro, oltre a partner ester-

ni di supporto in relazione alle varie commesse. “Da sempre”, ci spiega il Geom. Sebastiano Guerini, Direttore Tecnico di Crezza srl, “i nostri settori di riferimento sono le strade, le autostrade e i tunnel. Settori per i quali abbiamo sviluppato i nostri prodotti di punta: le barriere di protezione stradale, cioè i new jersey, e una serie di tecnologie per il tunnelling: conci prefabbricati usati come cassero a perdere che vanno a sostituire i getti in opera tradizionali con la cassaforma”. Le barriere stradali, che vengono utilizzate per delimitare il traffico vei-

LE NUOVE Liebherr Con un peso operativo di 17,5-19,6 t, il nuovo escavatore gommato Liebherr A 918 Compact, ormai giunto alla 6° generazione, è alimentato da un motore quattro cilindri in

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linea, da 115 kW di potenza massima a 1.800 giri/min, ovviamente Stage V. Se il motore si avvale del sistema automatico di riduzione al minimo del numero dei giri al

A sinistra Mirco Tresin, Sales Manager di Liebherr EMtec Italia, con il Geometra Sebastiano Guerini, Direttore Tecnico di Crezza srl

colare garantendo la sicurezza degli utenti, prevedono un profilo variabile in relazione alla destinazione d’uso e alle loro prestazioni. Queste soluzioni comportano evidenti vantaggi che possono essere riassunti nella maggiore durabilità del calcestruzzo rispetto ad altri materiali; nelle basse esigenze di manutenzione ordinaria e a seguito di incidente; nella migliore visibilità in curva data dalla sagoma e dalle dimensioni ridotte nella parte superiore;

rilascio del joystick, l’impianto idraulico beneficia del sistema Liebherr Synchron-Comfort (LSC) con regolatore elettronico di carico e prevede una portata di 300 l/min. Da segnalare il

basso consumo di carburante grazie al sistema Liebherr Power Efficiency, che ottimizza l’interazione dei componenti della trasmissione in relazione al grado di rendimento. La


TANTE

Liebherr

Davvero notevole il parco macchine Liebherr messo in campo da Crezza. Di seguito l’elenco dettagliato dei mezzi del costruttore tedesco. • A 918 Compact (2 modelli) • A 900 C • A 904 C • LH 35 C Industry • A 924 Industry

nell’elevata sostenibilità ambientale e, da non sottovalutare, nei costi contenuti. “Le barriere stradali”, sottolinea con competenza Guerini, “possono sembrare tutte uguali ma in base a dove vengono utilizzate presentano caratteristiche tecniche differenti. Dietro ogni barriera ci sono infatti progetti, prove di impatto, tanto impegno.Vengono usate sulle autostrade italiane con tutte le società che gestiscono la rete viaria e che stanno scegliendo questa

cabina, certificata ROPS, è il massimo per comfort, visibilità e intuitività di comando. Si cambia decisamente genere osservando le caratteristiche del nuovo caricatore industriale Liebherr LH 35 C Industry. Macchina da

soluzione per lo spartitraffico centrale. I New Jersey hanno un peso che varia dai 20 q (negli elementi speciali più piccoli) ai 60 q”. La produzione di Crezza si completa con muri prefabbricati, fonoassorbenti, travi, lastre, eccetera. Benché solitamente il mercato della prefabbricazione abbia un raggio d’azione abbastanza limitato, Crezza copre l’intero territorio italiano, con interventi importanti anche in Svizzera, Austria e Francia.

30,7-31,9 t, è alimentata da un motore Liebherr da 140 kW a 1.700 giri/min, Stage V. Si tratta di un vero gioiello in grado di assicurare ottime prestazioni, ma allo stesso tempo una notevole economia di esercizio,

tanta stabilità, un’affidabilità che non teme confronti e massimo comfort. Inoltre è una macchina in grado di assicurare la massima precisione nei movimenti, qualità coadiuvata da un sofisticato impianto

UN SERVIZIO CHIAVI IN MANO Il segreto del successo della società lombarda risiede non solo nella qualità dei suoi prefabbricati, ma soprattutto nella capacità di offrire un servizio a 360°, che oltre la produzione prevede anche la posa in opera delle barriere e dei conci. “Crezza”, continua Sebastiano Guerini, “è anche impresa di costruzioni generali, pertanto partecipa alle gare

idraulico che fa il paio con comandi proporzionali di assoluta sensibilità. E se non bastasse, il nuovo Liebherr LH 35 Industry è stato progettato per semplificare al massimo le operazioni di manutenzione.

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TESTIMONIANZE

La manipolazione dei new jersey utilizza un sistema con pinza e rotore idraulico ideato da Crezza

d’appalto. In questo modo siamo in grado di dare all’ente o al cliente un vero e proprio pacchetto finito, una soluzione chiavi in mano che ci differenzia dalla stragrande maggioranza dei nostri competitor. Occupandoci anche della posa in opera, siamo in grado di gestire la filiera completa e questo contribuisce al contenimento del prezzo, ma soprattutto è fondamentale per la tranquillità del cliente che dialoga con un solo interlocutore in grado di offrire un servizio unico”. Questo approccio ha permesso a Crezza di diventare interlocutore privilegiato per molteplici attori del settore del calibro di Anas, Autostrade per l’Italia, Autovie Venete, Brennero, Webuild, Gruppo Gavio, Pizzarotti e via di questo passo. UNA SVOLTA DECISIVA ALL’INSEGNA DI LIEBHERR La qualità imprenditoriale di una società si misura anche nella capacità di affrontare nuove metodologie di lavoro in grado di rivoluzionare un’intera

attività. Questo è quello che è stato in grado di fare Crezza venendo a contatto con i prodotti Liebherr.“Fino al 2015”, riprende il Direttore Tecnico di Crezza, “per la movimentazione dei prefabbricati utilizzavamo esclusivamente le autogrù. Poi sono entrati in azienda gli escavatori gommati e i caricatori industriali che hanno dato il via al nostro rapporto con Liebherr. All’epoca abbiamo valutato una serie di mezzi e abbiamo scelto Liebherr perché a nostro avviso forniva le macchine più performanti e più adatte al nostro lavoro. Per noi è stata una vera svolta soprattutto per quanto riguarda il mondo delle barriere stradali, settore per il quale abbiamo completamente eliminato le autogrù e per il quale siamo andati a utilizzare a 360° i caricatori industriali e gli escavatori gommati Liebherr. Oltre alle prestazioni più elevate, per quanto riguarda gli escavatori, Liebherr con il nostro primo 918 Compact è stata vincente anche perché si trattava dell’unica macchina da 22 t così compatta. Un

La compattezza dell’A 918 Compact permette di lavorare in sicurezza all’interno di una sola corsia

aspetto fondamentale non solo per i trasporti, ma anche perché durante la posa delle barriere rimane all’interno di un’unica corsia”. LA GESTIONE DEL PIAZZALE E LE FASI DI CARICAMENTO Mentre i gommati Liebherr lavorano lungo le strade italiane, in azienda il caricatore industriale si occupa della gestione del magazzino e del caricamento dei bilici. “Il caricatore industriale LH 35 C Industry”, conferma Guerini, “non ha problemi di peso o di sagoma in quanto viene utilizzato esclusivamente nello stabilimento per la movimentazione del nostro magazzino. Per la gestione di un piazzale complesso come il nostro, abbiamo infatti scelto una macchina da grandi prestazioni, molto sicura, con la cabina che si alza e offre la migliore visibilità sull’area di lavoro. In pratica l’LH 35 C Industry lavora per lo stoccaggio degli elementi che escono dalla linea di produzione e che vanno in maturazione, inoltre si occupa del caricamento delle barriere che devono essere posate in cantiere”. Per questa attività Crezza era partita

L’UTILIZZO DELLE MACCHINE LIEBHERR HA COMPLETAMENTE RIVOLUZIONATO IL MODO DI LAVORARE DI CREZZA, NON SOLO IN TERMINI DI VELOCITÀ E PRODUTTIVITÀ, MA ANCHE (E SOPRATTUTTO) SOTTO IL PROFILO DELLA SICUREZZA. SE GLI ESCAVATORI GOMMATI A 918 COMPACT SOVRINTENDONO ALLA POSA DEI NEW JERSEY IN AUTOSTRADA; ALL’LH 35 C INDUSTRY È DEPUTATO IL DELICATO E IMPEGNATIVO COMPITO DI GESTIRE L’ATTIVITÀ DI STOCCAGGIO E DI CARICO DELLE BARRIERE AUTOSTRADALI.

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con un 924 con carro HD (che ha accumulato 20.000 ore di lavoro), macchina che dallo scorso mese di aprile è stata sostituita appunto da un LH 35 C Industry di nuova generazione, un caricatore industriale con un braccio un po’ più lungo e dotato di una tecnologia che riduce sensibilmente i consumi a fronte di maggiori performance. Il tutto nonostante Crezza carichi fino a 30-35 bilici al giorno, pari a 240-280 barriere di grandi dimensioni.

PIÙ SICURO, PIÙ PRODUTTIVO, PIÙ PRECISO La scelta di affidarsi alla macchine Liebherr ha portato indubbie migliorie sotto molteplici aspetti. “Questa svolta”, conclude Guerini, “ha portato un enorme vantaggio in termini di sicurezza. Utilizzando le autogrù - che del resto usiamo ancora per altre tipologie di prodotti per le movimentazioni delle barriere prefabbricate, avevamo la necessità di

La cabina elevabile consente la migliore visibilità sull’area di lavoro

MISSIONE prefabbricazione Nel mercato della prefabbricazione in calcestruzzo Crezza offre una grande varietà di prodotti: • barriere di sicurezza stradale certificate e da cantiere • conci per rivestimento di gallerie • gallerie artificiali • vie di fuga per tunnel sospese, laterali e interrate • sistemi antirumore • muri di sostegno • elementi scatolari • scale • canali per raccolta e trattamento acque • manufatti su progettazione specifica. Nel 2002 Crezza, unitamente ad altri operatori del settore, ha dato vita ad ABESCA (Associazione Barriere Elementi Sicurezza Cemento Armato) e nel 2005 ad ABESCA Europe srl, con la missione di investire nella ricerca e sviluppo delle barriere di sicurezza stradale per la salvaguardia passiva degli utenti della strada.

impiegare tre persone per ogni carico o stoccaggio. Oggi con il caricatore industriale (che al pari degli escavatori è attrezzato con un sistema che abbiamo ideato noi, che sfrutta un rotore idraulico sul braccio e una pinza meccanica) usiamo un solo operatore per gestire gli stoccaggi e i carichi. In questo modo l’operatore fa tutto in sicurezza in quanto non scende mai dalla cabina, quindi non ci sono mai persone vicino al carico sospeso. Inoltre avendo eliminato le funi abbiamo anche una precisione millimetrica. Liebherr ci ha dato la possibilità di regolare le pompe idrauliche espressamente per il nostro lavoro: a differenza dello scavo non ci serve velocità, ma ci serve potenza e precisione. Qualità decisamente evidenti sia per quanto riguarda il caricatore industriale sia per quanto concerne gli escavatori”. ❑ CREZZA SRL Via Barona 4 – 23020 Gordona (So) tel. 034343144 fax 034343191 www.crezza.com info@crezza.com

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Innovazioni HITACHI

IL GOMMATO CHE FA LA DIFFERENZA Versatile, confortevole, sicuro e redditizio. Il nuovo escavatore gommato ZX220W-7, il più grande della serie di escavatori gommati Hitachi, pronto a conquistare proprietari di flotte e operatori DI CLAUDIO GUASTONI • FOTO DI HITACHI

H

itachi è consapevole che i clienti sono alla ricerca di macchine efficienti e di alta qualità in grado di funzionare in modo efficace anche in condizioni particolari e nei luoghi di lavoro più difficili. Inoltre, sa benissimo che gli operatori hanno bisogno di macchine veloci e precise, che offrano uno spazio di lavoro sicuro e facilmente accessibile. I modelli prodotti da Hitachi puntano in alto rispondendo a tutte queste esigenze. Dimostrano in ogni occasione e per un’ampia gamma di lavori un elevato tasso d’efficienza pur mantenendo un impatto ridotto sull’ambiente, si distinguono per prestazioni, produttività, durata nel tempo, affidabilità, risultano facilmente accessibili per operazioni di pulizia e manutenzioni ordinarie, e le cabine offrono uno spazio di lavoro sicuro e confortevole.Tutto questo riguarda anche gli escavatori gommati, e in particolare l’ultimo

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nato, il ZX220W-7, meglio conosciuto come Zaxis-7, il più grande della serie di escavatori gommati Hitachi. “Finora la nuova serie ha ricevuto una risposta entusiasta da parte dei nostri clienti e ci auguriamo che anche lo ZX220W-7 venga ben accolto” ha affermato Wilbert Blom, responsabile di prodotto per gli escavatori di Hitachi Construction Machinery (Europe) NV, durante la presentazione della nuova macchina al pubblico. “L’escavatore offre una straordinaria versatilità per una vasta gamma di applicazioni quando è usata con gli attrezzi Hitachi, e fornisce prestazioni superiori consentendo ai clienti di realizzare la loro visione”.

UN SOGNO CHE SI AVVERA In effetti l’obiettivo del nuovo escavatore gommato ZX220W-7 è quello di consentire ai proprietari e agli operatori, grazie alle sue molteplici caratteristiche, il pieno controllo su redditività, comfort, sicurezza e

Le prestazioni dello ZX220W-7 sono potenziate grazie alla vasta gamma di attrezzi Hitachi tra cui attacchi rotantiinclinabili, benne, martelli e, come in questo caso, pinze selezionatrici


COMFORT INSUPERABILE, VISIBILITÀ ECCELLENTE, RIDOTTO CONSUMO DI CARBURANTE. LA MASSIMA VERSATILITÀ DEL NUOVO ESCAVATORE GOMMATO ZX220W-7 HITACHI RENDE ATTUABILE UNA VASTA GAMMA DI PROGETTI, GRAZIE ANCHE AL SISTEMA DI INNESTO POTENZIATO PER UNA FACILE SOSTITUZIONE DEGLI ATTREZZI. disponibilità operativa. Conforme allo Stage V, questa macchina offre vantaggi in ambito di efficienza energetica; l’originale e innovativo sistema idraulico HIOS III raggiunge il livello più elevato di produttività con minore consumo di carburante rispetto ai modelli precedenti contribuendo così a ridurre i costi di esercizio, e inoltre, con l’ausilio del nuovissimo indicatore ECO, visibile sul grande monitor LCD, gli operatori possono anche controllare l’efficienza nei consumi e i costi. Estremamente versatile, lo Zaxis-7 è in grado di affrontare con naturalezza lavori differenti, aumentando così i profitti per i proprietari. Può essere impiegato con una vasta gamma di attrezzi Hitachi, come attacchi rotanti-inclinabili e benne, martelli e pinze selezionatrici, a secondo delle necessità di lavoro. Gli attrezzi possono essere facilmente sostituiti con il sistema di innesto potenziato e trasportati usando l’unità rimorchio in dotazione come optional. Il nuovo modello può anche essere adeguato alle preferenze dell’operatore e alle esigenze del sito di lavoro, per ottimizzare la produttività riducendo il consumo di carburante. Questo modello può fare affidamento anche su un eccellente servizio assistenza che copre tutta la sua vita utile.

La cabina consente una completa visuale del sito di lavoro, potenziata anche dal sistema di telecamere Aerial Angle

DATI TECNICI: HITACHI ZX220W-7 Modello motore Tipo di motore Aspirazione

Isuzu 4HK1X 4 tempi, raffreddato ad acqua, common rail, iniezione diretta Turbocompressore a geometria variabile, intercooler, sistema di raffreddamento EGR Post-trattamento Sistema DOC+CSF +SCR N. di cilindri 4 Potenza nominale ISO 14396 2002 lorda 128,4 kW a 2000 min-1 Potenza nominale ISO 9249 2007 netta 122 kW a 2000 min-1 Coppia massima 670 Nm a 1600 min-1 Cilindrata 5.193 l Alesaggio e corsa 115 mm x 125 mm Batterie 2 x 12 V / 126 Ah Forza di scavo benna ISO 6015 2006 158 kn Forza di spinta braccio di penetrazione ISO 6015 2.006 140 kn Sbraccio max. 9.790 – 10.280 mm Max. profondità di scavo 5.810 – 6.300 mm Max. altezza di scarico 7.040 – 7.390 mm Larghezza complessiva torretta 2.480 mm Altezza complessiva cabina 3.215 mm Larghezza complessiva pneumatici 2.540 mm Larghezza complessiva 2.470 – 3.910 mm

ANCORA PIÙ SICURO Tutto, sullo Zaxis-7, è stato accuratamente progettato per proteggere l’operatore e la macchina stessa da eventuali rischi. La cabina offre una visuale completa del sito di lavoro, e inoltre la visibilità è potenziata da un’eccezionale immagine a 270 gradi dall’alto grazie al sistema di telecamere Aerial Angle che consente agli operatori di scegliere, sul monitor, tra sei opzioni di visualizzazione dell’ambiente circostante. Il nuovo design del blocco comandi, che ha previsto un piantone dello sterzo più sottile con angolo di regolazione più ampio e volante più piccolo, ha migliorato la visuale del vetro anteriore. Inoltre, per consentire agli operatori di lavorare con maggiore sicurezza ed essere più produttivi ed efficienti perfino in condizioni difficoltose, gli escavatori gommati Zaxis-7 vantano nuove funzioni come luci di lavoro LED, un tergicristallo che pulisce un’area più ampia, specchietti più larghi e, su richiesta, anche riscaldabili. Come ulteriore sicurezza, la torretta

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Innovazioni HITACHI

PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE Una gestione adeguata e un efficace monitoraggio rendono la flotta più efficace Owner’s Site e ConSite sono i sistemi di monitoraggio remoto messi in campo da Hitachi per consentire ai proprietari il pieno controllo della loro flotta e dei carichi di lavoro abilitando l’accesso a dati essenziali. Entrambi i sistemi inviano quotidianamente i dati operativi tramite GPRS o satellite dall’escavatore a Global e-Service. ConSite invia una mail mensile con una sintesi dei dati, mentre l’applicazione ConSite Pocket invia messaggi di allerta in tempo reale per qualsiasi tipo di potenziale malfunzionamento. L’utilizzo di ConSite Air consente, in aggiunta, di poter eseguire comodamente da remoto gli aggiornamenti software per la macchina. Questo sistema satellitare permette inoltre di abilitare il monitoraggio degli escavatori Zaxis-7 con il tool diagnostico Hitachi da qualsiasi parte del mondo, a garanzia della massima disponibilità operativa. Inoltre, un’innovativa funzione monitora in ogni momento la qualità dell’olio motore e idraulico. Due sensori rilevano se la qualità dell’olio è deteriorata a causa di contaminazioni o bassa viscosità, e trasmettono quotidianamente i dati a Global e-Service. Questo monitoraggio riduce la manutenzione e i fermi imprevisti, dando ai proprietari la tranquillità di un’assistenza programmata e di un maggiore valore di rivendita.

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e il braccio frontale possono essere bloccati durante il transito sulle strade pubbliche.

COMFORT GARANTITO L’operatore non avrà problemi ad affrontare le sfide più complicate in quanto la nuova cabina d’avanguardia dello Zaxis-7 è progettata per offrirgli un ambiente di lavoro ideale. È molto spaziosa, i livelli di rumorosità sono tra i più bassi sul mercato, le vibrazioni risultano drasticamente diminuite rispetto alla generazione precedente, e il movimento sincrono del sedile e del quadro comandi renderanno gli operatori meno affaticati alla fine di un turno lavorativo.Alla facilità di manovra della

nuova macchina contribuiscono diversi fattori quali il nuovo design ergonomico del quadro comandi e degli interruttori, il comodo accesso ai comandi e le funzioni come il cruise control, la trasmissione automatica e il sistema antibeccheggio opzionale che elimina le vibrazioni. Notevoli anche ulteriori funzionalità quali il joystick, il freno ad azionamento automatico e lo schermo di facile visualizzazione.

PERFETTO IN OGNI DETTAGLIO Tutti gli escavatori gommati Zaxis della serie 7 sono costruiti per dare il meglio e durare a lungo, e il nuovo ZX220W-7 non fa eccezione. Anche questo escavatore gommato è sottoposto a severe e approfondite procedure di collaudo nelle specifiche strutture ubicate in Giappone, così da garantire ai clienti alte prestazioni e un’elevata disponibilità operativa. La robustezza e la qualità che lo distinguono risultano visibili in ogni dettaglio quando lo si osserva da vicino. Si nota che il sottocarro è realizzato con un unico blocco per sfruttare il vantaggio della maggiore oscillazione, i parafanghi proteggono la torretta dalla sporcizia, mentre gli stabilizzatori si distinguono per il potenziamento nell’idraulica. Inoltre, per ottenere maggiore capacità di sollevamento ed eccezionale stabilità, i clienti hanno la possibilità di scegliere tra una serie di contrappesi e assali con misura standard di 2.550 mm o più ampia di 2.750 mm. Infine, non va sottovalutato il duraturo sistema di post-trattamento, che non solo previene e riduce al minimo i fermi indesiderati, ma facilita notevolmente le operazioni di pulizia e di manutenzione ordinaria. ❑


news SOLLEVAMENTO

DESTINO CERTO Multitel Pagliero rafforza le partnership

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ultitel Pagliero e Stirnimann. Dopo 30 anni, è più solida che mai la collaborazione nel mercato elvetico tra due importanti realtà che hanno una stessa unità di vedute. In settembre si festeggerà il lungo e proficuo sodalizio.achi e beneficeranno di un iter di acquisto e consegna semplificato. Dopo 30 anni si può parlare di una collaborazione molto solida e proficua, dal punto di vista commerciale, professionale e personale. “Stirnimann” sottolinea Renzo Pagliero presidente di Multitel Pagliero “è un’azienda molto seria e le nostre filosofie di lavoro sono in piena sintonia. Anche se in 30 anni alla sua guida si sono succeduti diversi direttori, tra noi c’è sempre stata la medesima unità di vedute e un eccellente rapporto umano”..

FONTE: MULTITEL PAGLIERO

SOLLEVAMENTO

ELETTRICA!

Il motore elettrico di Liebherr per le autogrù

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autogrù compatta LTC 1050-3.1 da 50 t di Liebherr con impiego in modalità elettrica supplementare soddisfa i requisiti per l’impiego nei cantieri “Zero Emission”. Ulrich Hamme, direttore tecnico di Liebherr-Werk Ehingen GmbH, spiega:“vogliamo offrire tutte le prestazioni della gru anche in modalità elettrica. Come prima, la LTC 1050-3.1 sarà equipaggiata con un motore a combustione, con carburante diesel o biocarburante HVO, per la guida su strada e il funzionamento della gru stessa. Tuttavia, potrà essere impiegata in modalità elettrica, in conformità al motto ‘Zero Emission’. Tutte le caratteristiche d’uso precedenti dell’autogrù vengono quindi mantenute, indipendentemente dal fatto che si operi in modalità elettrica o tradizionale”. FONTE: LIEBHERR


news SOLLEVAMENTO

NUOVA gamma

PUNTI FORTI Tadano colpisce per tecnologia e servizi

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na Tadano AC 3.060-1 per Polita Sollevamenti. L’azienda è soddisfatta per le prestazioni della macchina e i servizi post vendita offerti dal costruttore. “Siamo rimasti impressionati dal raggio di lavoro più lungo di tutte le gru di questa categoria, dalla potenza di sollevamento, fino a 60 t, e al suo design compatto”. Sono le parole di Fabio Polita, amministratore delegato e titolare dell’omonima azienda di servizi gru di Legnano (MI), che elenca i punti forti della nuova AC 3.060-1. FONTE: TADANO

Amco Veba ha aggiunto la gamma 40 tm alle gru New Generation Line. Ideazione, progettazione, costruzione e funzionamento si integrano armoniosamente nelle nuove gru che coprono molte applicazioni con prestazioni elevate, facilità d’uso e manutenzione, modularità in modelli, caratteristiche e accessori. La maggiore stabilità, le posizioni di lavoro più ergonomiche e le interfacce intuitive si combinano per offrire un funzionamento accurato e sicuro.

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AZIENDE

E.C.O ITALIA

GREEN RECYCLING Cams – società specializzata nel riciclaggio di inerti, asfalto, macerie e altri materiali anche con soluzioni eco-compatibili – ha scelto i prodotti PANOLIN (distribuiti da E.C.O. Italia) per la lubrificazione biodegradabile, decisiva per l’accesso alle agevolazioni fiscali per la Transizione Ecologica

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ata nel 2001 dall’acquisizione del marchio Tem, produttore di impianti di frantumazione dal 1964, Cams ha ereditato 40 anni di know-how e si è specializzata nello sviluppo e nella costruzione di soluzioni innovative per il settore del riciclaggio di inerti, asfalto, macerie e altri materiali. Se nei primi anni ha sviluppato con orgoglio le sue solide radici in Italia, installando oltre 600 impianti sul territorio, oggi, grazie a un network di collaboratori e distributori di fiducia, la società sta allargando i suoi orizzonti a livello internazionale contando già circa 200 impianti in tutto il mondo.

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L'ATTENZIONE ALL'AMBIENTE “Consapevoli dell’importanza di ridurre l'impatto ambientale della nostra gamma prodotti”, ci spiega l'Ing. Marco Venturi, Direttore Tecnico di Cams. “Siamo stati la prima azienda a produrre impianti di frantumazione e riciclaggio totalmente elettrici. Nel tempo, quando si è iniziato a sviluppare macchine mobili e per rimanere fedeli ai principi che da sempre la contraddistinguono, Cams ha iniziato a progettare le macchine per funzionare in modalità ibrida (alimentazione diesel/ elettrica) oppure totalmente elettrica. In particolare, il motore termico viene


consumi energetici e la possibilità di usufruire dei contributi previsti per l’acquisto di apparecchiature alimentate da carburanti alternativi”.

UNA SCELTA ECOLOGICA E AD ALTE PRESTAZIONI

utilizzato in fase di movimentazione del macchinario e funge da generatore in fase di lavoro. In alternativa, in fase operativa le macchine possono essere collegate alla rete elettrica di cantiere ed evitare completamente l’uso di combustibile. Questo consente un'elevata versatilità di impiego, bassi

L'Ing. Marco Venturi, Direttore Tecnico di Cams

L'attenzione per le tematiche ambientali unita alla volontà di aprirsi al mercato internazionale hanno dato il via alla collaborazione tra Cams ed E.C.O. Italia, distributore nazionale dei lubrificanti PANOLIN. “Tutto è nato quando siamo entrati sul mercato americano, che è particolarmente sensibile al tema dell’inquinamento”, riprende Venturi, “e noi volevamo far capire ai clienti che Cams è particolarmente attenta alla salvaguardia dell’ambiente. Già in altri settori che lavorano nel mondo dell’idraulica ci era stato consigliato PANOLIN come fornitore affidabile per i lubrificanti bio-

degradabili. Non potendo escludere che chi fa manutenzione non rischi di disperdere olio esausto nell’ambiente, Cams ha quindi deciso di utilizzare sulle proprie macchine da esportare negli USA olio biodegradabile. L’esperienza ha fatto capire che la stessa cosa potesse avere seguito in Italia e oggi, per i clienti che lo desiderano, noi siamo in grado di fornirlo su tutte le macchine della gamma”. Il tutto non solo con benefici per l'ambiente, ma anche in termini prestazionali. Continua il Direttore Tecnico di Cams: “gli oli della PANOLIN si sono rivelati molto efficienti e hanno una durata superiore rispetto ai classici oli minerali. Se già l’olio biodegradabile non è da considerarsi rifiuto in quanto non richiede particolari accorgimenti per lo smaltimento, sostituendo l’olio meno frequentemente, lo stesso vale per i filtri e questo riduce ancora

I LUBRIFICANTI UTILIZZATI Tra i vari lubrificanti utilizzati da Cams, ci piace puntare i riflettori sul PANOLIN HLP Synth E, sul PANOLIN Biomot LD e sul PANOLIN EP Gear Synth, alcuni dei prodotti che meglio rappresentano le qualità grazie alle quali PANOLIN si è affermata come leader nel segmento della produzione di lubrificanti e di grassi industriali di ultima generazione ad alte prestazioni.

Nello specifico, il fluido idraulico sintetico PANOLIN HLP Synth E, in virtù della certificazione EU Ecolabel (certo non l’unica vantata da questo prodotto), è un vero lasciapassare in tutti i casi in cui sia tassativamente richiesto l’uso di oli e fluidi biodegradabili. All’aspetto ambientale unisce

prestazioni tecniche eccellenti che lo rendono adatto a molteplici applicazioni: industria metalmeccanica, edilizia, agricoltura, silvicoltura, applicazioni marine e molte altre. PANOLIN Biomot LD è invece un olio per motori diesel soggetti a forti sollecitazioni.

Completamente sintetico, è biodegradabile e ha una vita operativa estremamente lunga (long life concept) con prolungati intervalli di tempo tra un cambio olio e l’altro. Infine il PANOLIN EP Gear Synth è un olio per ingranaggi biodegradabile, a base di esteri sintetici saturi, che vanta un vasto campo di temperature d’impiego rispetto agli oli minerali.

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AZIENDE

più drasticamente la produzione di rifiuti. A livello tecnico possiamo solo confermare i dati forniti da PANOLIN perché non abbiamo avuto riscontri contrari dal campo e soprattutto non abbiamo rilevato differenze dal punto di vista funzionale delle macchine rispetto all’utilizzo di altri lubrificanti”.

TANTI VANTAGGI Tutte le macchine prodotte da Cams possono essere allestite con i lubrificanti biodegradabili PANOLIN. “In particolare”, precisa Venturi, “nelle macchine fisse vengono utilizzati olio idraulico e grasso per i cuscinetti, mentre nelle mobili si aggiunge anche l’olio motore”. E l'utilizzo di questi lubrificanti non solo fa bene all'ambiente e allunga gli intervalli di manutenzione, ma rappresenta anche una porta aperta per beneficiare di importanti sgravi fiscali. “I vantaggi per il cliente”, precisa l'ing. Venturi, “sono principalmente la riduzione

Tutte le macchine prodotte da Cams possono essere allestite con i lubrificanti biodegradabili PANOLIN

delle manutenzioni e quindi dei costi, oltre che la possibilità di dimostrare i vantaggi in termini ambientali che coadiuvano l’ottenimento di certificazioni ambientali così come l’accesso ad agevolazioni fiscali per la transizione ecologica”. A tale proposito appare decisivo il supporto offerto da E.C.O. Italia, trait d'union tra il mercato nazionale e il produttore di

lubrificanti elvetico. “E.C.O. Italia”, confermaVenturi, “ci fornisce tutte le certificazioni necessarie all’ottenimento dei benefici e le analisi sulle riduzioni di emissioni e consumi. Questi documenti aiutano in maniera sostanziale i periti a comprendere la bontà dell’investimento e a venire incontro ai requisiti richiesti dalle direttive”. ❑

PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA Grazie alle loro specifiche caratteristiche, i prodotti PANOLIN (PANOLIN HLP Synth E, PANOLIN Biomot LD e PANOLIN EP Gear Synth) utilizzati da Cams rientrano nel pacchetto di lubrificanti predisposto per le aziende che intendono partecipare alle gare pubbliche d’appalto nelle quali è richiesto l’uso di lubrificanti biodegradabili che rispettano i C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi). Senza dimenticare come le loro caratteristiche tecniche e ambientali li rendano inoltre particolarmente adatti a essere inseriti in progetti di Transizione Ecologica previsti dalla legge di bilancio nell’ambito degli interventi di realizzazione del Green New Deal Italiano.

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news CAMION ibridi

CONSTRUCTION

TRA I FIORI JCB all’opera a Genova

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na flotta JCB al lavoro per realizzare il nuovo Mercato dei Fiori a Genova Bolzaneto. Punte di diamante messe in campo dall’impresa Rebora Costruzioni, il nuovo escavatore cingolato 150X e il sollevatore telescopico 535-125 Hi-Viz. Caratterizzato da un’ampia visibilità grazie al punto di incernieramento ribassato del braccio e una sezione del braccio ridotta, il JCB 535-125 Hi Viz è mosso da un motore DieselMax Stage V e si basa su un telaio compatto a sbalzo ridotto per sterzata e manovrabilità ottimali. Il suo impianto idraulico, ai vertici della categoria, garantisce tempi di ciclo rapidi. FONTE: JCB

L’applicazione della tecnologia ibrida al settore del trasporto è importante per Ecomotive Solutions, che attualmente sta studiando nuove soluzioni in collaborazione con l’imprenditore Mariano Negri, dopo aver consolidato la piattaforma Diesel Dual Fuel, che permette di salvare dalla rottamazione i diesel meno ecologici alimentandoli con una miscela dinamica di diesel e gas naturale.

Trasporti sostenibili (Veicoli industriali)

Sono stati recentemente consegnati i dieci nuovi Iveco S-Way a gas naturale che entrano a far parte della flotta di Di Nino Trasporti, azienda che si occupa di spedizioni nazionali e internazionali, logistica integrata e stoccaggio merci.

UN IMPONENTE PACCHETTO COMPLETO

I nuovi escavatori cingolati di medie dimensioni Doosan Serie CEX-7 offrono un pacchetto completo di caratteristiche e tecnologie innovative che assicurano funzionamento e rendimento sempre ottimali, accessori ancora più efficienti, produttività superiore, grande stabilità, comfort per l’operatore da prima classe e consumi inferiori. Sfruttate queste macchine potenti per dare una spinta enorme al vostro cantiere! Per ulteriori informazioni, visitate: eu.doosanequipment.com


AZIENDE

MEWA

MEWA PROTEGGE Nell’ambiente di lavoro, l’abbigliamento protettivo deve essere sicuro. Grazie anche a una adeguata manutenzione

Il sistema di controllo automatico dell'abbigliamento ad alta visibilità, sviluppato da Mewa e dall'Istituto Fraunhofer, garantisce che gli indumenti soddisfino elevati requisiti di sicurezza anche dopo il lavaggio

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el mondo del lavoro, l’abbigliamento protettivo ha un ruolo fondamentale, ma per essere davvero efficace deve essere sicuro e al tempo stesso sottoposto ad una idonea manutenzione affinché la sua funzione protettiva sia garantita anche dopo il lavaggio. Inoltre, i processi di lavaggio devono assicurare un livello di igiene elevato, cosa utile sempre ma a maggior ragione durante le situazioni pandemiche. Mewa, come fornitore professionale di servizi tessili riconosciuto in tutta Europa grazie alle sue 45 sedi, risponde a questa e ad altre esigenze, e con alti standard di qualità garantisce il pieno rispetto delle norme di igiene e sicurezza dell’abbigliamento da lavoro.

N

TECNOLOGIA A SERVIZIO DEL CONTROLLO L’abbigliamento protettivo va controllato in modo approfondito, e Mewa, che non lascia nulla al caso, ha sviluppato un processo di gestione della qualità che comprende la scelta del tessuto, la manutenzione e il controllo della funzione protettiva. I controlli devono accrescere il livello di sicurezza per chi indossa l'indumento protettivo, e al tempo stesso, dato che vengono documentati tutti i processi, garantiscono la tutela legale del datore di lavoro. Prima del suo utilizzo per il confezionamento di capi d’abbigliamento protettivo, all’interno del Laboratorio Prove Mewa il tessuto viene controllato, lavato almeno 30 volte, lavorato e testato. Prima e durante l'utilizzo dei capi, i tecnici Mewa prelevano campioni casuali per verificarne alcune proprietà quali abrasione, resistenza allo strappo e resistenza del colore. "I controlli di qualità sul tessuto” spiega Thomas Hell, Direttore Tecnico Mewa Italia “non vengono effettuati sugli indumenti forniti a noleggio, ma direttamente sui lotti di tessuto che corrispondono a quelli utilizzati per i nostri capi”. Quando l’abbigliamento protettivo viene utilizzato regolarmente, dopo ogni lavaggio ciascun indumento viene controllato, riparato o sostituito se necessario, e tutti i processi sono registrati e documentati in forma digitale. Gli indumenti protettivi sono accuratamente ispezionati


riconsegnato al cliente con la massima sicurezza. Mewa stabilisce il grado di sporco dei tessili, adattando così i processi di lavaggio per garantire la pulizia più efficace. Inoltre, se necessario, vengono effettuate prove di lavaggio per determinare le migliori prestazioni possibili. Nel processo di lavaggio è inclusa anche la disinfezione e il trattamento per la protezione dagli acidi. Come sottolinea Thomas Hell, la catena dell'igiene non si limita al lavaggio ma prosegue fino alla riconsegna degli indumenti al cliente. "Una componente importante” afferma Hell “è il controllo microda personale esperto, ma per rendere ancora più efficace questo processo standardizzato, Mewa si affida anche ad una specifica strumentazione tecnica: ad esempio, per confrontare l'aspetto e i colori dell'indumento si utilizzano campioni, e per il controllo delle proprietà riflettenti sono disponibili appositi occhiali luminosi. Con questo procedimento, Mewa garantisce che l'abbigliamento soddisfi la funzione protettiva anche dopo ripetuti lavaggi. In particolare Thomas Hell ci tiene a sottolineare che, per l'abbigliamento protettivo ad alta visibilità, la ricerca Mewa ha sviluppato un sistema innovativo automatizzato e brevettato che digitalizza il processo di ispezione, rendendolo ancora più affidabile, ed entro il 2023 tutte le sedi Mewa adotteranno, con molta probabilità, questo innovativo sistema. L’IGIENE: UN ELEMENTO IMPRESCINDIBILE L’abbigliamento da lavoro deve garantire la massima protezione, ma è altrettanto importante come viene lavato affinché raggiunga un elevato livello di qualità igienica, per poi essere

biologico effettuato sugli indumenti asciutti e sui sacchi che li contengono, direttamente prima della riconsegna. I controlli devono essere eseguiti regolarmente, mediante effettuazione di tamponi su capi, superfici ed operatori o attraverso l’analisi dell'acqua di lavaggio per verificare la qualità igienica. In caso di anomalie, vengono adottati i provvedimenti previsti dal sistema di gestione dell'igiene, cui segue un'ispezione di follow-up. In questo modo Mewa può garantire il rispetto sia della funzione protettiva che delle norme igieniche all'interno del suo sistema di servizi”. ❑

I controlli di qualità sono effettuati prima direttamente sui lotti di tessuto che corrispondono a quelli utilizzati per realizzare gli indumenti protettivi

Lavati a temperature comprese tra i 60 e i 75 °C, gli indumenti garantiscono la completa inattivazione di virus e batteri

IGIENE A 360° Mewa fornisce abbigliamento da lavoro, e grazie al suo sistema completo di servizi ne cura la gestione, la manutenzione, lo stoccaggio e la logistica. Leader in questo settore, opera secondo il sistema RABC (Risk Analysis and

Biocontamination-ControlSystem) e la relativa norma europea EN 14065. Nell'ambito della gestione dell'igiene, vengono implementati i requisiti della norma DIN EN 10524 per il settore alimentare. Ogni indumento, compreso

l'abbigliamento protettivo, è quindi così igienico che potrebbe essere indossato anche per la produzione alimentare. Tutte le sedi Mewa sono inoltre certificate con il bollino wfk che garantisce che gli indumenti possono

essere utilizzati anche in aree igienicamente sensibili. L'abbigliamento viene lavato a temperature comprese tra i 60 e i 75 °C con un'adeguata dose di sostanze disinfettanti che assicurano la completa inattivazione di virus e batteri.

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ASSOCIAZIONI

ASSODIMI E UNACEA

INSIEME, VERSO UN NUOVO PIANETA Per Assodimi e Unacea il primo evento congressuale congiunto, per discutere sul ruolo di macchine, servizi e tecnologie nell’ambito della sostenibilità e dell’economia circolare l 1° luglio 2022, presso il Superstudio Maxi a Milano, Assodimi/ Assonolo, associazione in rappresentanza della distribuzione e noleggio professionale, insieme a Unacea, associazione dei produttori di macchine, lanceranno il primo evento congressuale congiunto intitolato “Pianeta Macchine 2022 - Tecnologie e servizi per la sostenibilità”. Marco Prosperi, segretario Assodimi/Assonolo, e Luca Nutarelli, segretario Unacea, ci hanno spiegato in anteprima le motivazioni che hanno portato a organizzare questo evento e cosa si aspettano da esso, come reagiscono le due associazioni e gli associati in questo difficile periodo, come vengono viste la sostenibilità e l’economia circolare da entrambe le associazioni.

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UN’INTESA PERFETTA Negli ultimi anni, Assodimi ha organizzato i propri congressi sul noleggio in autonomia, creando ogni

anno un evento diverso. Quest’anno ha deciso di collaborare con Unacea, e per l’occasione saranno coinvolti tutti i protagonisti del settore: aziende di noleggio, produttori e importatori di macchine, imprese edili e aziende di servizi, e la particolare location consentirà agli sponsor di esporre le proprie macchine e attrezzature. “Ci aspettiamo una giornata originale” commenta Prosperi “un momento di incontro e scambio costruttivo di idee basate sulla sostenibilità, argomento chiave del PNRR e motore delle costruzioni nel prossimo periodo. Si parlerà con il mondo dei servizi e delle macchine, driver principali

delle costruzioni del domani”. Poi aggiunge che Unacea e Assodimi sono due mondi diversi che da anni comunicano molto bene in modo produttivo e gratificante, anche attraverso uno specifico protocollo di intesa e di collaborazione, quindi, la sinergia è sorta spontaneamente. Anche i soci di Unacea hanno interesse ad avere una piattaforma di condivisioni sia di contenuti che di scambi a livello commerciale: “Ciò che ci aspettiamo” spiega Nutarelli “è di creare, a

UN MERCATO IN CRESCITA Pochi giorni fa, Unacea ha presentato i dati relativi alle macchine per costruzioni, elaborati sulla base delle vendite delle aziende di produzione e di importazione del settore. Le prospettive sono davvero buone. Nel primo trimestre del 2022 sono state immesse sul mercato italiano 5.051 macchine per costruzioni,

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con una crescita del 34% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dello scorso anno. Più in dettaglio, sono 4.866 le macchine movimento terra vendute (+33%), e 185 le macchine stradali (+34%). Positivo anche il commercio internazionale di settore, secondo quanto emerge dall'ultimo Report commercio estero Unacea-CER.

A gennaio 2022, le esportazioni di macchine e attrezzature per costruzioni hanno infatti raggiunto il valore di 177 milioni di euro, con una crescita del 18% rispetto al

gennaio 2021. Positive anche le importazioni che raggiungono i 167 milioni di euro con una crescita del +129%. Il saldo della bilancia commerciale rimane positivo, seppure ceda l'87% su base annua.


gio” afferma Prosperi “ma la cosa non ci spaventa perché in una fase in cui il numero di macchine non copre l’elevata richiesta, forse i noleggiatori riusciranno a seguire al meglio il cliente rispondendo a pieno ai servizi proposti. Come associazione, teniamo riunioni mensili per meglio aggiornare gli associati sulla situazione attuale”. Nutarelli ci spiega che il Covid ha avuto un impatto nella struttura organizzativa del lavoro a livello di industria, rete commerciale, e a livello associativo, rivoluzionando il modo di lavorare anche in Unacea. Da un primo sospiro di sollievo si è subito passati a uno stato d’ansia perché, se da un lato l’offerta di macchine non è riuscita a stare al passo con le richieste, dall’altro, in una situazione di incertezza, si ritiene rischioso investire in nuovi mezzi. “Oggi viviamo un periodo di grandi difficoltà” dice Nutarelli “con materie prime partire da questo evento, una piattaMarco Prosperi, segretario Assodimi/Assonolo, l’associazione che rappresenta il mondo della forma dove i protagonisti del mondo distribuzione e del noleggio professionale di macchine, delle macchine, dei servizi e attrezzabeni e attrezzature strumentali ture per costruzioni possano, una volta l’anno, incontrarsi, discutere, conoscersi e riflettere. È stato scelto un titolo, Pianeta Assodimi/Assonolo rappresenta il mondo macchine, con un sottotitodella distribuzione e del noleggio professionale lo che cambierà ogni anno di macchine, beni e attrezzature strumentali. L’associazione ha come principali obiettivi: divulgare cercando di affrontare la tela cultura del noleggio; aiutare le imprese, attraverso matica che più pone punti strumenti, servizi e progetti, a inserirsi in modo interrogativi”.

CHI È ASSODIMI/ ASSONOLO

organizzato in questo mondo rispettando le norme vigenti. I soci composti da distributori, noleggiatori, LA SITUAZIONE società di servizi e produttori vengono coadiuvati ATTUALE dalla segreteria e da un comitato tecnico di esperti nell'ottica di conseguire il Prosperi sottolinea che in Italia fine comune di migliorare l'intero il 2021 è stato un anno estremacomparto. mente positivo e con crescite enor-

mi sia per la distribuzione, “drogata” dal 4.0, sia per il noleggio, anch’esso “narcotizzato” dalle forti richieste di detrazione del 110%, ma anche perché l’italiano medio lo preferisce sempre di più rispetto all’acquisto. Poi è subentrata la guerra in Ucraina, recepita, nell’ambito del noleggio, con l’aumento dei costi delle macchine (materie prime più care) e dei servizi ad essa connessi (logistica, carburanti, manutenzione, ecc.), oltre ai ritardi nelle nuove consegne, situazione comunque compromessa già prima degli eventi bellici. “Ci aspettiamo una decrescita nel noleg-

“DOPO IL SUCCESSO DELL’EDIZIONE DI FIRENZE, VOGLIAMO RICREARE QUELL’ATMOSFERA DI COLLABORAZIONE CHE DA SEMPRE CONTRADDISTINGUE I NOSTRI INCONTRI. SARÀ UN MOMENTO DI SCAMBIO COSTRUTTIVO DI IDEE BASATE SULLA SOSTENIBILITÀ. UNACEA E ASSODIMI SONO DUE MONDI DIVERSI MA CHE DA ANNI COMUNICANO MOLTO BENE IN MODO PRODUTTIVO E GRATIFICANTE”. Marco Prosperi MACCHINE CANTIERI 5.0

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ASSOCIAZIONI

CHI È UNACEA Fondata nel 2010, Unacea - Unione italiana macchine per costruzioni - è un’associazione direttamente gestita da imprenditori e imprenditrici. Permeata dalla cultura, dai valori, dall’estetica e dalla prassi che normalmente si incontrano in azienda, conta oltre 80 aziende associate e un tasso di rappresentatività in termini di fatturato dell’80%, sia nel comparto produttivo che in quello dell’importazione di tutte le tipologie di macchine: movimento terra, stradali, per il calcestruzzo, per la perforazione, attrezzature e gru a torre.

Il 1° luglio 2022 Assodimi e Unacea saranno insieme per il primo evento congressuale congiunto. Si discuterà sul ruolo di macchine, servizi e tecnologie nell’ambito della sostenibilità e dell’economia circolare

ed energia che si ripercuotono sui prezzi in modo devastante. A ciò si è aggiunta la guerra, che ha portato a scarsità di componenti e materie prime (provenienti anche dall’Ucraina) e ad un accorciamento delle catene produttive dovuto all’effetto della deglobalizzazione. Come Unacea, oltre a raccogliere sentiment e consigli dai nostri soci, forniamo materiale informativo sugli andamenti dei mercati, sulle materie prime e sulle previsioni. Lo facciamo attraverso rapporti interni dedicati agli associati, elaborati con Il Centro Europa Ricerche”.

IL FUTURO DELLA SOSTENIBILITÀ E DELL’ECONOMIA CIRCOLARE Il noleggio è un servizio sostenibile, fa parte dell’economia circolare e in più tende a introdurre macchine sostenibili, aspetto complesso perché se da un lato i produttori vogliono vendere solo macchine elettriche, dall’altro il mercato attuale non è interessato a utilizzarle per i prezzi ele-

vati, difficoltà nella gestione, e pezzi di ricambio di difficile reperibilità.“Il congresso” afferma Prosperi “metterà in luce questi temi, spiegando pro e contro della transizione ecologica ai noleggiatori, che a loro volta, come protagonisti di questo cambiamento, dovranno istruire il cliente finale sui vantaggi e svantaggi di questa nuova tecnologia”. Secondo Nutarelli, quest’anno il focus sull’elettrico è imprescindibile per capire se si tratti di una via percorribile o di una moda passeggera. Ma ci sono altri aspetti da considerare e diffondere, e Unacea da tempo se ne occupa anche a livello parlamentare. “Attraverso i CAM (Criteri Ambientali Minimi)” spiega Nutarelli “abbiamo chiesto di estendere a tutti i bandi di gara la possibilità di utilizzare progressivamente macchine sempre più moderne e meno impattanti per salvaguardare l’ambiente. Occorre inoltre una legislazione più efficace per aumentare e facilitare il riciclo in loco di materiali provenienti dall’edilizia, attraverso l’utilizzo di benne vagliatrici, selezio-

Luca Nutarelli, segretario di Unacea Unione italiana macchine per costruzioni, un’associazione direttamente gestita da imprenditori e imprenditrici

natrici e frantumatrici, evitando così dispendiosi e inquinanti trasporti in discarica su gomma. Infine, il calcestruzzo mescolato negli impianti fissi con motore elettrico è più prestazionale rispetto a quello mescolato in autobetoniera, e in più evita emissioni nell’atmosfera”. La partecipazione al congresso è gratuita per tutti i noleggiatori, distributori, produttori e importatori di macchine, e le informazioni sono reperibili su www. pianetamacchine.it. Inoltre l’evento sarà un’occasione per festeggiare, in un clima conviviale, anche i 30 anni di attività di Assodimi. ❑

“DALL’EVENTO PIANETA MACCHINE VORREMMO CREARE UNA PIATTAFORMA DOVE IL MONDO DELLE MACCHINE, DEI SERVIZI E DELLE ATTREZZATURE PER COSTRUZIONI POSSA INCONTRARSI UNA VOLTA L’ANNO E I PROTAGONISTI ABBIANO LA POSSIBILITÀ DI CONOSCERSI, DISCUTERE E RIFLETTERE SU TEMATICHE IMPORTANTI E ATTUALI”. Luca Nutarelli 44

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news ATTREZZATURE

5 MODELLI

La gamma completa di piaste Simex

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ra le diverse attrezzature offerta da Simex spiccano sicuramente le piastre vibranti della gamma PV. Progettate per compattare qualsiasi superficie, sono un’ottima soluzione per garantire un fondo solido e omogeneo, che non ceda nel tempo. La gamma Simex PV, che annovera tra i suoi vantaggi un’estrema precisione, assenza di manutenzione ordinaria e massima versatilità, si compone di 5 modelli (PV 300-450-600-700-850) per escavatori da 1,5 a 40 t. Da sottolineare che la valvola limitatrice di flusso garantisce un facile accoppiamento con diverse tipologie di escavatore. FONTE: SIMEX

PNEUS SU TikTok La continua evoluzione ha portato la multinazionale indiana BKT a proporsi anche al pubblico dei più giovani entrando nel nuovo e affascinante mondo di TikTok che le permetterà di dialogare con la generazione Z, i nati tra il 1995 e il 2010, e quella Alpha, i nati dal 2010 in poi. Per farlo BKT collaborerà con diversi TikTokers. Il canale di BKT su TikTok (tiktok. com/@bkt.tires) è stato lanciato il 9 marzo di quest’anno e rappresenta una tappa significativa nella strategia digitale di BKT.

Avvicendamenti aziendali (Motori)

Lennart Börjesson è il nuovo membro dell’Executive Management Group di Volvo Penta. A partire da settembre, Lennart Börjesson assumerà la carica di Senior Vice President Planning, Purchasing & Product and Solution Development, sostituendo Peter Granqvist che guiderà gli sviluppi della tecnologia dell’elettromobilità del Gruppo Volvo in qualità di Senior Vice President Volvo Group Electromobility Technology. Lennart Börjesson ha ricoperto una serie di posizioni di rilievo da quando è entrato a far parte del Gruppo Volvo nel 1985, di cui l’ultima è di Senior Vice President Vehicle Engineering.

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BOMAG

LA PRATICITÀ SPOSA L'EFFICIENZA

gni macchinario Bomag è frutto di una decennale esperienza nella compattazione, in cui capire le necessità del cliente è una parte integrante di questo processo. Da qui nasce la volontà di sviluppare macchine sempre migliori, quali ad esempio il nuovo rullo con guida a mano a doppia vibrazione Bomag BW65, che sostituisce il precedente modello BW 65 H D/E. Questo nuovo modello, che si distingue per ergonomia e sicurezza di conduzione, offre la possibilità di scegliere tra due diverse motorizzazioni (Honda a benzina e Kohler a gasolio), ampliando la già vasta gamma di attrezzature leggere a marchio Bomag. Dal punto

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di vista tecnico si tratta di un'attrezzatura con avviamento elettrico di serie e una ridotta distanza tra i tamburi. Grazie allo sbalzo laterale ridotto è inoltre possibile compattare in modo preciso, veloce e impeccabile fino al bordo, evitando successivi interventi di ritocco. Se il sistema a doppia vibrazione Bomag garantisce un funzionamento uniforme e regolare per una superficie livellata, la forza centrifuga e la velocità di lavoro risultano particolarmente elevate, garantendo una capacità di compattazione e una resa superficiale ottimali. Da segnalare anche l’alta capacità di compattazione con due ampiezze e la flessibilità di lavoro grazie al sistema di vibrazione

Gli elementi di comando si trovano a portata di mano in posizione ottimale e quindi agevolano l'operatore in tutte le fasi di lavoro


Il Bomag BW65, che sostituisce il precedente modello BW 65 H D/E, offre la possibilità di scegliere tra due diverse motorizzazioni (benzina o diesel)

azionabile tramite interruttore. Dal punto di vista operativo va evidenziato come non solo non occorra aspettare che la macchina si avvii, ma durante il suo utilizzo la rotazione appaia decisamente agevole. E lo stesso vale per la manutenzione grazie a dettagli intelligenti come le apposite aperture laterali dei raschiatori o il pulitore opzionale. Allo stesso tempo il contaore di serie indica in maniera affidabile la durata complessiva di funzionamento e questo consente di fare manutenzione solo quando è

veramente necessario. In estrema sintesi le più importanti novità di questo nuovo prodotto risiedono nella possibilità di operare a “filo muro”, in una miglior ergonomia nella guida a mano della macchina e nella notevole velocità di trasferimento (fino a 6 km/h). In pratica stiamo parlando di una macchina davvero utile in

Il BW 65 consente di lavorare al meglio “filo muro”

TABELLA TECNICA

Modello

BOMAG BW 65

BOMAG BW 65 D

Peso operativo CECE Carico assale medio CECE Lunghezza totale Altezza massima Velocità avanti Velocità indietro Massima pendenza superabile

720 kg 360 kg 1.070 mm 1.700 mm 0-5,9 km/h 0-2,5 km/h 40% senza vibrazione 35% con vibrazione Honda GX 390 Stage V benzina 8,2 kW a 3.000 giri/min idrostatica anteriore+posteriore idrostatico idromeccanico ant./post. vibrante ant./post. 63/63 Hz 0,50/0,25 mm 25/13 kN gravità

740 kg 370 kg 1.070 mm 1.700 mm 0-5,9 km/h 0-2,5 km/h 40% senza vibrazione 35% con vibrazione Kohler KD15-440 Stage V gasolio 6,3 kW a 3.000 giri/min idrostatica anteriore+posteriore idrostatico idromeccanico ant./post. vibrante ant./post. 63/63 Hz 0,50/0,25 mm 25/13 kN gravità

Motore Alimentazione Potenza SAE J 1349 Potenza ISO 3046 Trasmissione Tamburo motore Freno di servizio Freno di parcheggio Rullo Frequenza Ampiezza Forza centrifuga Tipo di spruzzatura

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REPORTTECNICO

La Garanzia 3-2-1 Nonostante produca più di 20.000 macchine all’anno, tutte le attrezzature Bomag sono collaudate dal costruttore una per una e non a campione, come spesso avviene. Forse anche per questo, Bomag è in grado di offrire ai propri clienti la Garanzia 3-2-1. Infatti, se tutte le macchine Bomag beneficiano della normale garanzia di 12 mesi, per quanto concerne le attrezzature “Light” la società fornisce una garanzia aggiuntiva, denominata appunto 3-2-1. In sostanza per il primo anno vige la garanzia standard in cui tutto è coperto, nel secondo anno la garanzia copre il motore, mentre nel terzo va a salvaguardare altre parti della macchina che sono differenti a seconda della tipologia di attrezzatura (nel caso del BW 65, la copertura si estende a sistema eccentrico, frizione centrifuga e alloggiamento cinghia).

la sicurezza di utilizzo. Prima di tutto gli elementi di comando si trovano a portata di mano in posizione ottimale e quindi agevolano l'operatore in tutte le fasi di lavoro. In seconda battuta il BW 65 dispone di un dispositivo di protezione retromarcia che disattiva il moto della macchina in caso di contatto. Da mettere in evidenza anche la presenza di un secondo freno di stazionamento, finalizzato alla sosta in sicurezza anche in pendenza, e di un sistema ottimale di espulsione dei gas di scarico lontano dall’operatore. ❑

molteplici applicazioni quali: piccole trincee, rinterri, sottofondi o compattazione di strati in conglomerato bituminoso di spessore adeguato. Le sue caratteristiche tecniche portano il BW 65 a orientarsi verso un mercato che possiamo definire “di nicchia”, ma caratteristico per alcuni territori specifici ad esempio del nord-Italia. Secondo quanto affermano in Bo-

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mag, “l’accoglienza dei clienti è stata decisamente positiva e foriera di ottime aspettative. L’intento di Bomag è quello di crescere la propria presenza anche in questa fascia di mercato puntando sull’ergonomia e su una ancora maggiore produttività di una macchina già consolidata”. Infine merita sicuramente un accenno l'attenzione posta dal costruttore verso


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I nuovi escavatori compatti JCB della classe da 4-6 ton conformi Stage V sono più potenti e robusti, sicuri e confortevoli, con un basso costo di gestione e offrono prestazioni imbattibili. Sono dotati del sistema telematico JCB LiveLink di serie, e di controllo automatico dello stato di funzionamento per ridurre i tempi di inattività. Gli intervalli di lubrificazione sono di 500 ore, e il sistema di controllo del minimo automatico e dell’arresto motore garantiscono risparmio di carburante. Ora puoi scegliere tra modelli a rotazione convenzionale o girosagoma: contatta il tuo rivenditore JCB e scopri la vera innovazione per il cantiere. JCB è innovazione. JCB S.p.A. Via E. Fermi, 16 – 20090 Assago (MI) – marketing.italia@jcb.com

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REPORTTECNICO

BKT

QUESTIONE DI PESO KT è produttore di pneumatici Off-Highway tra i più rilevanti al mondo, grazie al confronto con i comparti più differenti quali l’agricolo, l’industriale, il movimento terra, il minerario, il portuale, l’ATV e il giardinaggio. Ogni suo pneumatico viene studiato in base all’utilizzo e alla tipologia di lavoro del veicolo su cui sarà montato. Tra le principali caratteristiche richieste da chi acquista uno pneumatico ricordiamo la robustezza, la velocità, l’autopulitura e la resistenza alle fo-

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Versatilità in cava e nella logistica

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rature. Ma…il peso? Molti pensano che se lo pneumatico pesa di più, è robusto e durerà più a lungo. È davvero così? Gli esperti tecnici di BKT ci illustrano i parametri che incidono sul peso di uno pneumatico, svelandoci quanto il peso di un prodotto sia direttamente collegato alle sue performance. Spesso si è portati a credere che, più uno pneumatico è pesante e più è di qualità superiore, poiché è progettato con una quantità maggiore di materiali e di conseguenza durerà di più. BKT però ci tiene a sotto-

Una carcassa robusta si traduce in resistenza e durabilità eccellenti. Ne è un chiaro esempio EARTHMAX SR 468, pneumatico radiale All Steel progettato espressamente per camion rigidi da trasporto e ideale per intense lavorazioni in miniera, dove viene messo alla prova per dare il meglio

EARTHMAX SR 468 è il pneumatico creato per i dumper rigidi, ideale per i lavori in cava e in miniera. La robusta spalla lo protegge da danneggiamenti

di sé. Infatti, gli pneumatici con struttura All Steel garantiscono caratteristiche di resistenza impressionanti. Il design unico del battistrada con mescole speciali lo rende perfetto per operazioni di scavo su terreni duri, rocciosi e complessi. I blocchi del battistrada con intagli sulla circonferenza e design a

lineare che peso e qualità possono certamente essere correlati, ma solo se consideriamo il peso di uno pneumatico come la somma di ogni sua singola componente. Dunque, non c’è nulla di strano se uno pneumatico per carichi elevati, a parità di dimensioni di altri, può essere più pesante, perché gli elementi aggiuntivi che rafforzano la sua struttura incideranno sul peso globale. Comunque, il peso è un elemento fondamentale e da considerare: oggi è al centro dello sviluppo dei nuovi pneumatici e per questo mo-


tivo BKT sta investendo molto nella ricerca, affinché la tecnologia supporti lo sviluppo di pneumatici sempre più leggeri. Infatti, grazie alla produzione di uno pneumatico più leggero si ridurrebbe, per esempio, la resistenza al rotolamento, con conseguente diminuzione di consumi e relativo impatto negativo sull'ambiente, senza contare la riduzione nei costi dei materiali utilizzati, sia in termini di grammature che di peso specifico dei singoli componenti. L’obiettivo di questa multinazionale indiana non è solo quello di raggiungere prestazioni migliori, ma anche un alto grado di sostenibilità per gli utilizzatori, sia per quanto riguarda i costi, sia per il rispetto verso l’ambiente, tematica, questa, da sempre al primo posto in BKT. Entriamo adesso nel dettaglio degli pneumatici utilizzati dai veicoli da lavoro. Che si tratti di trattori o loader da cava, gli pneumatici devono garantire prestazioni molto diverse tra

loro. A secondo della tipologia di utilizzo, la loro struttura può essere integrata con vari componenti, per questo, nell’ambito di uno stesso modello, è possibile trovare un sensibile scarto di peso. La quota più alta in termini di peso, in uno pneumatico, è costituita

intreccio assicurano un'efficace dissipazione del calore. Inoltre, la robusta spalla quadrata aiuta ad espellere i singoli sassi per proteggere lo pneumatico da danneggiamenti. EARTHMAX SR 468 è il frutto della più avanzata tecnologia BKT, sviluppata per trasportare carichi pesanti, garantire una maggiore durata e offrire resistenza ai tagli e alle perforazioni da roccia. LIFTMAX

dal battistrada, ma sono altrettanto importanti altri elementi quali la cintura, la spalla, il tallone e la carcassa che ogni produttore testa e modifica per mantenere in equilibrio prestazioni e costi. Nel caso di BKT, ad esempio, un punto di forza è rappresentato dalla maggiore quantità di materiale sul tallone degli pneumatici, qualche grammo in più in termini di peso che però annullano i casi di rottura. Di seguito, alcuni esempi di pneumatici BKT tra le gamme più commercializzate, per far comprendere ai lettori le caratteristiche e le differenze di peso. AGRIMAX RT 600, nella misura IF 1250/50 R 32 e con peso di 643,52 kg viene giustamente considerato il più grande pneumatico agricolo di BKT, perfetto per la lavorazione di prati, manti erbosi e terreni che richiedono una particolare attenzione. I punti forti che lo rendono perfetto sono le caratteristiche del design del battistrada, la sua minore profondità, la presenza e disposizione di numerosi ramponi oltre alla forma particolare e arrotondata della spalla. EARTH-

LM 81 invece, è stato disegnato e progettato specificamente per carrelli elevatori pesanti e trattori portuali. Ha un battistrada resistente e un’esclusiva mescola antistatica che gli conferiscono eccellenti proprietà di usura e una lunga durata. La robusta carcassa All Steel e il fianco rinforzato forniscono la massima stabilità e maneggevolezza durante

la modalità di sollevamento, insieme a una trazione superiore. Inoltre, la carcassa radiale assorbe le irregolarità della superficie per fornire un migliore comfort di guida e aumentare la sicurezza dell'operatore. LIFTMAX LM 81 è conforme alle norme antistatiche e le sue dimensioni consentono di dissipare la carica statica del veicolo.

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REPORTTECNICO

Altri pneumatici “di peso” Esistono altri due modelli di pneumatici agricoli che hanno la medesima misura e sono tra i più richiesti. Tra loro le differenze sono minime, ma mentre il primo è pensato specificamente per trattori ad elevata potenza (oltre i 250 CV) ed è dotato di tecnologia IF, il secondo è un mix vincente di caratteristiche che migliorano le prestazioni dei trattori di nuova generazione ed è dotato di tecnologia VF. I pneumatici descritti sono AGRIMAX FORCE nella misura IF 710/70 R 42 CFO, il cui peso è di 347,4 kg contro 340,84 kg della misura VF 710/70 R 42 di AGRIMAX V-FLECTO. Inoltre, tra i prodotti più richiesti nella gamma di pneumatici OTR è bene ricordare EARTHMAX SR 30, che nella misura 20.5 R 25 pesa 241,6 kg. Questo pneumatico è ideale per essere montato su loader di piccola e media taglia, per un utilizzo su sterrato.

MAX SR 468, nella misura 40.00 R 57, è il più pesante della gamma OTR. Questo gigante che pesa addirittura 3.819,80 kg è stato realizzato per i dumper rigidi, e la struttura in acciaio All Steel di cui è dotato aumenta la resistenza della carcassa alle aggressioni. In questo pneumatico le principali caratteristiche sono la profondità E-4 del battistrada che consente una resistenza estrema in condizioni d’uso LIFTMAX LM 81, per carrelli elevatori e trattori portuali, è il pneumatico più piccolo nella gamma industriale

EARTHMAX SR 468 nasce dalla più avanzata tecnologia BKT per trasportare carichi pesanti e resistere alle perforazioni da roccia

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molto impegnative, il suo speciale design e la sua mescola, creati per limitare il calore generato. Tra i più piccoli, troviamo per il segmento AG lo pneumatico LG 306 nella misura 11X4.00-5, in questo caso un peso piuma di 1,17 kg. È uno pneumatico per tappeti erbosi, idoneo per tosaerba e, in alcune misure, adatto anche per piccoli trattori. Il battistrada ha uno speciale disegno che rende delicato l’impatto sul terreno, cosa che ne facilita l’utilizzo in manovra. LIFTMAX LM 81 nella misura 150/75 R 8 e peso di 9.25 kg, specifico per carrelli elevatori e trattori portuali, è il pneumatico più piccolo nella gamma industriale. Il suo battistrada resistente e robusto e l'esclusiva mescola antistatica assicurano una lunga durata ed eccellenti proprietà anti usura. ❑



REPORTTECNICO

VOLVO CE

5 T DI VERSATILITÀ

(A MISURA DI NOLEGGIO)

è fame di miniescavatori e c'è fame di noleggio. Se gli escavatori compatti rappresentano oltre il 50% delle macchine movimento terra vendute in Italia, allo stesso tempo anche il noleggio sta diventando sempre più importante per il mercato nazionale, soprattutto quando si parla di macchine facili e versatili, capaci di togliere d'impaccio in qualsiasi situazione. Partendo da questi presupposti, che sono fondamentali quando si parla del mercato italiano, i tecnici di Volvo Construction Equipment hanno messo a punto il recente ECR50 serie F, un escavatore compatto da 5 t perfetto per il settore del noleggio, in quanto combina qualità, affidabilità e innovazione per offrire un'eccellente manovrabilità e facilità d'utilizzo. In sostanza un esca-

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vatore perfetto per completare qualsiasi parco macchine. Con un ingombro di rotazione posteriore ridotto a zero, l'ECR50 consente di accedere e di lavorare anche negli spazi più ristretti, riducendo al contempo il rischio (sempre presente) di danni alla macchina. Inoltre, la rotazione del braccio all'interno dell'ingombro dei cingoli assicura che il montante e il cilindro di rotazione non sporgano oltre la larghezza dei cingoli stessi quando si scava a fianco di ostacoli. L'attrezzatura di scavo, il sottocarro e i cofani sono tutti rinforzati e, unitamente alle citate caratteristiche, contribuiscono a garantire una lunga durata del mezzo d'opera. Allo stesso tempo l'intervallo di ingrassaggio di 50 ore, il facile accesso ai punti di manutenzione e il cofano


motore ad ampia apertura facilitano enormemente la manutenzione della macchina. Sotto questo profilo va anche sottolineato come, con l'arresto automatico del motore, le ore di inattività non vengono registrate e ciò contribuisce a ridurre ulteriormente i costi di manutenzione e ad aumentare l'eventuale valore di rivendita. Infine, il filtro dell'olio idraulico, multifunzione e brevettato, protegge in modo eccellente l'intero impianto idraulico. Parlando di una macchina ideale per

il settore del noleggio, va da sé come i comandi siano semplici e particolarmente intuitivi. Il layout dei comandi dell'ECR50 comprende una jogwheel e un display a colori da 5" che aiuta l'operatore a navigare i vari menu con estrema facilità. Mentre i comandi proporzionali a sfioramento, gli ampi pedali di traslazione e la traslazione automatica a due velocità consentono a qualsiasi operatore, e anche ai meno esperti, di prendere rapidamente confidenza con la macchina. Anche

A sinistra: L'ECR50 consente di accedere e di lavorare anche negli spazi più ristretti. A destra: Nell'ECR50 l'ingombro di rotazione posteriore è ridotto a zero

la sostituzione delle attrezzature risulta estremamente semplice grazie all'attacco rapido idraulico e alle istruzioni passo-passo visualizzate sul monitor in cabina. Nel nuovo ECR50 è inoltre possibile pre-programmare in pochi passaggi le impostazioni dell'impianto idraulico ausiliario in base al lavoro da svolgere. È quindi possibile scegliere se l'operatore può selezionare solo le impostazioni predefinite, oppure se consentirgli di effettuare regolazioni idrauliche finali dalla cabina. E anche

TABELLA TECNICA

Modello Motore Cilindrata Potenza lorda Coppia massima Velocità di rotazione Sottocarro Lama Velocità max di traslazione Pendenza superabile Impianto idraulico

Portata massima impianto Pressione massima Forza di strappo Forza di penetrazione Lunghezza Cabina Peso operativo

Volvo ECR50 D2,4H, 4 cilindri, Stage V 2.434 cc 31,2 kW a 2.200 giri/min 160 Nm 8,5 giri/min Telaio saldato scatolato a “X” con longheroni inclinati 2.000x361 mm 4,4 km/h 20° Pompa a pistoni a portata variabile con rilevamento del carico Distributore a portata condivisa a centro chiuso Circuito idraulico a effetto singolo e doppio per circuiti ausiliari 120 l/min 22 MPa 36,2 kN 25,9 kN 5.198 mm FOPS livello 1, TOPS, ROPS 5.050 kg

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REPORTTECNICO

La cabina: sicura e a tutto comfort La cabina è FOPS livello 1 (struttura di protezione contro la caduta di oggetti); TOPS (struttura di protezione in caso di rovesciamento laterale); e ROPS (struttura in grado di resistere a ripetuti ribaltamenti). Inoltre presenta sedile, console e joystick ad altezza regolabile, con sospensione combinata; bocchette di aerazione multiple regolabili; finestrino laterale destro scorrevole e apertura parabrezza con ammortizzatore.

questa diventa una freccia in più all'arco del noleggiatore.E le prestazioni? Malgrado l'estrema compattezza, il nuovo ECR50 è una vera e propria macchina da 5 t, che consente di affrontare in tutta tranquillità anche i lavori più impegnativi. Dalla sua ha infatti una notevole stabilità e un'interessante potenza idraulica che si traducono in ottime prestazioni di scavo, notevoli capacità di sollevamento e in una forza di trazione davvero interes-

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Il layout dei comandi dell'ECR50 comprende una jog-wheel e un display a colori

sante. Infine, per soddisfare preferenze e applicazioni specifiche, la macchina può essere personalizzata con una serie di accessori e opzioni, tra cui un attacco rapido inclinabile, un

lampeggiatore verde (che si accende quando la cintura di sicurezza è correttamente allacciata), un contrappeso e un contaore supplementari e molto altro ancora. ❑


news AZIENDE

NIENTE FIERE Atlas non parteciperà a IAA, Innotrans e bauma

A

tlas, che produce e distribuisce gru e macchine movimento terra, ha deciso per quest’anno di non partecipare a diverse e importanti manifestazioni fieristiche. Non sarà quindi possibile vedere le macchine Atlas a IAA, Innotrans e bauma. Così facendo, Atlas intende contenere il più possibile l’aumento dei costi di produzione, cosa lodevole visto che si tratta comunque di costi che si riverserebbero sui propri clienti finali. Atlas organizzerà settimane di eventi per i suoi clienti e il pubblico interessato, durante le quali verrà esposta e provata la vasta gamma di escavatori e gru Atlas, nonché numerose novità. Da giugno 2022 le settimane Atlas si svolgeranno presso il demo center Atlas a Ganderkesee, uno spazio ideale per verificare in teoria e in pratica i macchinari Atlas. A breve verrà pubblicato il calendario degli eventi. FONTE: ATLAS SONO DUE MAN TGX 18.580 E DIVENTANO LE AMMIRAGLIE DEL TEAM GRESINI RACING: SARANNO INFATTI LORO A PORTARE I DUE TRAILER DEL TEAM SUL CIRCUITO DELL’ALGARVE PER IL GP DEL PORTOGALLO.

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IVECO

SFIDE VINTE

Tra maxi consegne, consegne personalizzate e progetti pilota Iveco offre il proprio contributo a un trasporto sempre più sostenibile e connesso rosegue senza sosta il percorso verso il futuro intrapreso da Iveco che negli ultimi mesi ha messo a segno alcune importanti iniziative, nonché diverse consegne prestigiose. Partiamo da queste ultime. Ossia dalla maxi consegna di 74 Iveco S-Way acquistati da Rizzato Trasporti e Logistica, che utilizzerà i nuovi mezzi sia per le proprie attività di trasporto merci deperibili, che per il trasporto rifiuti. L'azienda di Cisterna di Latina si occupa, con due distinte Business Unit, sia di trasporto merce deperibile ch trasporto rifiuti e ha scelto di implementare la propria

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flotta con dei veicoli S-Way, modello che, a distanza di anni dal suo lancio, continua a riscontrare un notevole successo, grazie alle performance su strada, al comfort e alla guidabilità, oltre a una serie di servizi che facilitano il lavoro, gli autisti e i proprietari di flotte. Alla cerimonia di consegna dell’ultima fornitura dei mezzi ha partecipato l’Amministratore Delegato dell’azienda William Rizzato, il Presidente Italo Rizzato, il Direttore Generale Sandro Manni e Massimo Artusi, Responsabile Commerciale Heavy Line Romana Diesel. “Il rapporto di fiducia e collaborazione tra

Rizzato e Romana Diesel ha consentito di ravvivare una collaborazione ormai decennale e rimettere Iveco al centro della nostra azienda” ha dichiarato Italo Rizzato, titolare e fondatore dell’azienda. “ Gli innovativi servizi di telematica, 'nativi' in questi veicoli, saranno il nostro fiore all’occhiello per garantire efficienza e un servizio migliore e sicuro ai nostri clienti”. Sono sempre dei veicoli S-Way le 16 unità acquistate da CSM, Centro Smistamento Merci. Si tratta, in particolare, di 16 Iveco S-Way AS440S49T, modello ideale per missioni a lungo raggio. Dal punto di vista della connettività, i mezzi sono totalmente e costantemente connessi durante ogni fase di lavoro grazie alla Connectivity Box 4G, attraverso la quale è possibile monitorare lo stile di guida degli autisti. Inoltre, l’utilizzo dei sistemi di risparmio carburante come il GPS predittivo e l’Ecoroll contribuiscono a rendere l’IVECO S-WAY il veicolo perfetto per ogni tipo di business. Fondata nel 1989 dalla famiglia Baldelli, ancora oggi alla guida della società, CSM è un'importante real-


ANAS ha scelto il modello Daily doppia cabina con cassone fisso, motore da 140 CV e cambio automatico HI-MATIC

IVECO AL GIRO D'ITALIA Con un Iveco S-Way LNG il Costruttore ha supportato il Giro d'Italia 2022, promuovendo la sostenibilità e il percorso verso una decarbonizzazione consapevole mediante il proprio veicolo che è apparso in diverse tappe e che si è rifornito presso le stazioni del Corridoio Vulcangas di Nola, Rimini e Torino. L’Iveco S-WAY LNG alimentato a biometano ha aperto ogni giornata di gara in testa alla Carovana,

la popolare parata di veicoli decorati che precede i concorrenti. Grazie alla sua versatilità tecnologica, l’Iveco S-Way LNG alimentato a biometano ha esaltato le sue qualità nei 6.136 km percorsi con un risparmio di anidride carbonica pari a 6.179 kg rispetto a un diesel Euro VI, dimostrandosi ancora una volta il mezzo più adatto a un trasporto a lungo raggio che garantisce un ottimo rendimento.

tà nel settore trasporti del panorama italiano. Nel corso degli anni, grazie a esperienza e passione del proprio personale, agli sforzi intrapresi per migliorare la propria rete organizzativa e a un parco macchine sempre all'avanguardia, l'azienda ha rafforzato la sua posizione di leadership nel settore. A chiudere il cerchio delle ultime consegne il “piccolo” di Casa Iveco, il Daily che corre in aiuto della manutenzione delle strade gestite da ANAS. Si tratta di 100 Daily modello 35C14HA8 D, dotati di doppia cabina (6+1) in colorazione giallo ANAS con


AZIENDE

allestimento cassone fisso, equipaggiati con motore da 140 CV e cambio automatico HI-MATIC, passo 3.450 mm, accessori sul pannello luminoso posteriore, sistema di lampeggianti e segnalazioni sul tetto cabina. La fornitura avverrà in due tranche e i veicoli saranno assegnati ai reparti operativi di ANAS diffusi sul territorio addetti alla manutenzione delle strade nazionali. I 100 Daily che entrano a far parte della flotta aziendale si aggiungono alla fornitura del 2020 di 50 mezzi pesanti allestiti con sistema sgombero neve. Il Daily doppia cabina rappresenta la soluzione ideale per ospitare un maggior numero di persone a bordo, in maniera confortevole, funzionale e sicura; la doppia cabina offre anche diversi vani portaoggetti facilmente accessibili sia nei sedili sia nelle pareti laterali, garantendo così il massimo comfort a bordo. Il veicolo è costruito per trasportare i carichi utili più elevati con estrema facilità, grazie, ad esempio, all’esclusivo telaio a longheroni in acciaio alto resistenziale con profilo a C e alla trazione posteriore. In tema invece di sviluppi del

trasporto sostenibile futuro, Iveco ha partecipato al progetto pilota “Arena del Futuro” di ricarica a induzione per veicoli elettrici (o DWPT - Dynamic Wireless Power Transfer) a cui partecipano altre aziende industriali, università e istituzioni internazionali. Il progetto, coordinato da A35 Brebemi e Aleatica, è stato lanciato a maggio 2021 per dimostrare l’efficacia e l’efficienza dell’alimentazione di veicoli elettrici mediante carica induttiva dinamica senza contatto. Viaggiando su corsie dedicate, i mezzi si ricaricano grazie ad un innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto che trasferiscono direttamente l’ener-

I 16 Iveco S-Way acquistate da CSM, Centro Smistamento Merci

Alcuni degli Iveco S-Way acquistati da Rizzato Trasporti e Logistica

gia necessaria alle batterie di bordo. Iveco Bus ha contribuito al progetto con un E-Way elettrico di 12 metri su cui sono state integrate le apposite tecnologie di connettività e ricarica. Il mezzo ha svolto i test percorrendo un anello asfaltato di un chilometro alimentato tramite ricarica induttiva raggiungendo velocità fino a oltre i 70 km/h e ricaricando una potenza elettrica di 75 kW. Le estese condizioni di test riproducono molto bene la realtà e rendono anche per questo unico il progetto “Arena del Futuro”. Tra i vantaggi della ricarica dinamica a induzione figurano, una forte riduzione della quantità di batterie necessarie, una maggior efficienza energetica del veicolo, migliorando capacità di carico merci e persone, un aumento della vita media della batteria stessa e una riduzione dei tempi di sosta per ricarica. La tecnologia che si sta sperimentando diventa potenzialmente un “range extender” per tutte le tipologie di veicoli elettrificati, automobili, bus e mezzi pesanti, e si applica sia ai veicoli elettrici sia a quelli a celle a combustibile. ❑

TORNANO GLI INVESTIMENTI IN ITALIA Iveco Bus sta portando avanti una richiesta di accesso ai Contratti di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito delle opportunità fornite dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’obiettivo è avviare investimenti manifatturieri e attività di Ricerca e Sviluppo che si avvarranno delle competenze

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e dei prodotti della filiera automotive nazionale, con particolare attenzione al settore della componentistica dedicata. L’investimento si propone di sostenere la transizione energetica nel segmento del trasporto collettivo di persone in Italia; di sviluppare e introdurre tecnologie avanzate di propulsione sul territorio

nazionale e di rilanciare l’alleanza tra le diverse aree del Paese, dal momento che i siti del Gruppo interessati dal progetto sono quelli di Torino e di Foggia, oggi specializzati nella produzione di motori industriali a combustione interna. In particolare, presso gli impianti piemontesi si valuta il potenziamento delle attività di ingegnerizzazione e fabbricazione

di batterie elettriche, mentre a Foggia l’Azienda prefigura la possibilità di installare nuove linee per il montaggio finale di autobus ad alto contenuto tecnologico, a zero emissioni (BEV - Battery Electric Vehicles e FCEV - Fuel Cell Electric Vehicles) e a basse emissioni (metano/ biometano e diesel/biodiesel di ultima generazione).


news MOVIMENTO TERRA

NON PLUS ULTRA

Il Doosan DX235 NLC convince Gruppo Seipa

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razie alle sue qualità, l’escavatore cingolato Doosan DX235 NLC è stato scelto dal Gruppo Seipa, che l’ha subito messo alla prova nei suoi numerosi cantieri di sbancamento, propedeutio alle successive fasi di costruzione. L’escavatore, in particolare, è risultato il mezzo ideale per realizzare un importante sbancamento finalizzato alla costruzione di un fabbricato di 24 appartamenti a Trigoria, frazione di Roma. Caratterizzato dalla carreggiata ridotta (Narrow Long Carriage) da 2.540 mm che ne consente l’utilizzo anche in spazi ristretti e il trasporto in sicurezza su strada, il Doosan DX235 NLC è una macchina da 22,4 t con ottime forze di scavo e un’idraulica equilibrata che garantisce efficienza e risparmio dei consumi. Il DX235 NLC, senza l’ausilio di altri mezzi, lavora senza sosta per poter ultimare questo importante scavo in sole 3 settimane, per poi passare direttamente a lavorare in un altro cantiere altrettanto impegnativo. FONTE: DOOSAN

SERVICE potenziato Per essere più vicina ai clienti rendendoli ancor più prestazionali, Haulotte prosegue nel potenziamento della propria rete di assistenza iniziato nel 2020 compiendo un ulteriore passo: “Confortati dai risultati, abbiamo incrementato il Service con più uomini, più mezzi, una organizzazione gestionale e servizi migliori” ha detto Nicola Violini, Direttore Generale di Haulotte Italia “per rendere l’investimento dei clienti nelle macchine Haulotte ancor più profittevole”.

Nuovo logo (Aziende)

IMER taglia il traguardo dei 60 anni di attività. Per festeggiare rafforza e attualizza la propria immagine con un logo rivisto e moderno. Elemento focale dell’immagine aziendale è da sempre il pittogramma delle tre “i” ruotanti all’interno del cerchio, che rimane al centro della strategia comunicativa del Gruppo. Accanto a questo, la parola IMER si presenta oggi in una veste più attuale e distintiva, grazie al moderno font Montserrat e all’unione grafica delle lettere M ed E. Un brand ben leggibile, più caratterizzato e con maggiore equilibrio di peso ottico rispetto al simbolo, che mantiene intatte la forza e la solidità espresse dal marchio storico potenziandone l’efficacia comunicativa. Nella nuova identità visiva del Gruppo acquista oggi ancora più importanza il payoff Together We Build.

SECONDO UNACEA NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2022 SONO STATE VENDUTE 5.051 MACCHINE PER COSTRUZIONI, CON UNA CRESCITA DEL 34% RISPETTO A QUANTO RILEVATO NELLO STESSO PERIODO DELL’ANNO PRECEDENTE.


TESTIMONIANZE

(JCB)

PUNTE DI DIAMANTE AL MERCATO DEI FIORI Per realizzare il nuovo mercato dei fiori a Genova Bolzaneto, è in azione JCB con il nuovo escavatore cingolato 150X e il sollevatore telescopico 535-125 Hi-Viz

n progetto di alto livello richiede macchine efficienti e di qualità. E questo è valso anche per la realizzazione del nuovo mercato dei fiori di Genova Bolzaneto, il cui cantiere vede la presenza di un’efficace flotta JCB messa in campo per l’occasione dall’impresa genovese Rebora Costruzioni.

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MODERNO E A ZERO IMPATTO Quello promosso da Spim Genova, società immobiliare in house del Comune di Genova, è un progetto davvero lungimirante. Nella zona di Genova Bolzaneto adiacente alla piattaforma logistica agroalimentare già proprietà di Spim, su un’area di circa 2.000 m² attualmente destinata alla sosta dei camion, sorgerà un nuovo complesso situato in posizione stra-

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tegica rispetto al casello autostradale di Bolzaneto e al mercato ortofrutticolo, la cui innovativa e sostenibile struttura mista in legno e vetro, una volta conclusa, sarà in grado di ospitare 44 stand, ampi spazi dedicati alla logistica, un’area espositiva interna, e sarà caratterizzata anche da elevatissimi standard in termini di sicurezza e prestazioni energetiche. La struttura modulare infatti, risulterà rivestita esternamente in materiali molto performanti, pensata nei minimi dettagli per ottenere un altissimo livello di efficienza energetica e ridurre sensibilmente la dispersione e i consumi. Sorgerà un unico ambiente a tutt’altezza suddiviso internamente in aree funzionali destinate a servizi, stand per oltre 1.000 m² e locali tecnici. I mezzi più pesanti saranno accolti nel prospetto principale destinato al carico delle merci, mentre quelli di

A sinistra: Nel nuovo JCB 150X LC i comandi proporzionali personalizzabili consentono all’operatore di impostare le proprie preferenze di velocità e controllo dell’attrezzatura

A destra: L’impianto idraulico del JCB 535-125 HiViz garantisce le migliori prestazioni nel sollevamento, nell’estensione e nella spinta

dimensioni limitate potranno agevolmente effettuare le operazioni di manovra lungo i fianchi dell’edificio negli spazi sottostanti le pensiline appositamente realizzate. Come accennato, le scelte progettuali, dalle vetrate all’impianto fotovoltaico in copertura, hanno come obiettivo quello di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e a contenere la temperatura interna degli ambienti, su modello dei modernissimi edifici Near Zero Emission Building. L’innovativa struttura sarà completata con un tetto ricoperto di pannelli solari. UN CANTIERE PRESTIGIOSO “Si tratta di un intervento di notevole importanza, sia per il valore dell’opera che per le funzioni che questa andrà ad assolvere” afferma Emanuele Rebora che, insieme ai fratelli Andrea e Simone è socio dell’impresa Rebora


Il progetto del nuovo mercato dei fiori prevede una struttura mista, in legno e vetro, molto performante dal punto di vista energetico

Costruzioni di Campomorone (GE) cui è stata affidata la realizzazione delle opere edili, in particolare gli sbancamenti propedeutici alla posa delle fondazioni dell’edificio e l’esecuzione delle stesse. Emanuele Rebora sottolinea che quest’opera era ormai necessaria,

considerando l’insufficienza degli spazi dell’attuale mercato e la sua sfavorevole collocazione logistica. E per affrontare al meglio questo impegnativo intervento, l’impresa Rebora Costruzioni ha deciso di mettere in campo due fra i più recenti ingressi del suo parco,

interamente composto da macchine JCB: l’escavatore cingolato 150X LC e il sollevatore telescopico 535-125 HiViz, che sono stati forniti dalla concessionaria JCB di zona Macchine Edili Repetto, con cui l’impresa collabora sin dall’inizio della propria attività.

FEDELTÀ AL marchio JCB Il nuovo escavatore cingolato JCB 150X in configurazione LC e il sollevatore telescopico 535-125 Hi-Viz rappresentano i più recenti ingressi nel parco di Rebora Costruzioni. Ma i due nuovi mezzi non sono le uniche macchine JCB dell’impresa di Genova. Il rapporto di collaborazione tra l’impresa e il dealer Macchine Edili Repetto è di lunga data, e conta altre forniture all’impresa tra mini escavatori, escavatori compatti e minipale cingolate di questo prestigioso marchio. “Anche per quest’ultimo ampliamento del nostro parco macchine” afferma con soddisfazione Emanuele Rebora “abbiamo deciso di riconfermare la nostra fiducia al marchio JCB e naturalmente a Macchine Edili Repetto, a cui siamo legati da un rapporto di collaborazione che si è sempre

svolto all’insegna della massima soddisfazione, sia per quanto riguarda la qualità dei prodotti che per il supporto fornitoci dal concessionario”. Ed Emanuele Rebora ci tiene a sottolineare che per la sua azienda, già ormai da tempo abituata agli elevati standard qualitativi del marchio JCB, il salto di qualità sia in termini di tecnologia che di efficienza gestionale apportato da questo celebre marchio e visibile con le ultime generazioni di macchine è stato davvero importante. “Non solo i consumi - aspetto oggi cruciale per le imprese - sono ulteriormente migliorati” aggiunge Rebora “ma l’implementazione delle più recenti tecnologie di gestione remota JCB LiveLink ci aiuta oggi a massimizzare la resa delle macchine e ottimizzarne i costi operativi”.

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TESTIMONIANZE Ad un progetto innovativo e sostenibile, l’impresa genovese Rebora Costruzioni risponde con macchine altrettanto all’avanguardia e di qualità. Protagonisti, sul cantiere del nuovo mercato dei fiori di Genova Bolzaneto, il nuovo escavatore cingolato JCB 150X in configurazione LC e il sollevatore telescopico JCB 535-125 Hi-Viz, recentemente acquistati dall’impresa e “fiori all’occhiello” del suo parco macchine. MACCHINE EFFICIENTI PER UN PROGETTO DI ALTO LIVELLO Il nuovo escavatore cingolato JCB 150X in configurazione LC, che può essere considerato fra le più recenti novità della gamma di escavatori cingolati, affianca il fratello maggiore da 20 tonnellate e si inserisce in una fascia di mercato particolarmente competitiva. La macchina si basa su un sottocarro con telaio a X interamente saldato per una maggiore durata grazie a componenti provenienti da fornitori leader del settore. Per quanto riguarda il motore, si affida ad un propulsore Dieselmax Stage V che,

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oltre a erogare una notevole potenza, garantisce al tempo stesso consumi contenuti. La sezione idraulica dell’escavatore, ottimamente bilanciata, viene gestita da controlli proporzionali personalizzabili che consentono all’operatore di impostare la velocità e il controllo dell’attrezzatura in base alle proprie preferenze. Ma non è tutto: la funzione Power Boost aumenta la pressione idraulica del 9% per un massimo di 9 secondi, garantendo un surplus di potenza per operazioni particolarmente impegnative. È una macchina anche estremamente confortevole, grazie alla spaziosa cabina JCB CommandPlus che offre all’o-

peratore un ambiente di lavoro silenzioso ed ergonomicamente avanzato. Sul cantiere di Genova, l’escavatore cingolato JCB 150X LC è in ottima compagnia: al suo fianco infatti, è al lavoro un’altra macchina JCB, in questo caso un sollevatore telescopico. Si tratta del 535-125 Hi -Viz, che si distingue innanzitutto per un’ampia visibilità grazie al punto di incernieramento ribassato del braccio e una ridotta sezione del braccio stesso. La macchina è dotata di un motore JCB DieselMax conforme Stage V ad elevata efficienza, che eroga 81 kW di potenza e 516 Nm di coppia a soli 1500 giri/min offrendo una risposta


REBORA

Costruzioni Fondata nel 2005, Rebora Costruzioni è una società privata specializzata nel settore delle costruzioni e dell’impiantistica, dotata di un’esperienza lavorativa di oltre 40 anni in quanto uno dei suoi soci, il Signor Angelo Rebora, è operativo nei rispettivi settori sin dagli anni settanta. L’impiego di personale qualificato, un mix di giovani e di persone esperte, di tecnologie innovative e di una struttura organizzativa efficace, rendono l’impresa altamente affidabile e capace di rispettare le attese di ogni committente, sia esso pubblico o privato. Le scelte strategiche della società sono predisposte a cogliere le nuove opportunità di mercato, diversificando tra segmenti di business ed aree geografiche nazionali ed internazionali.

Il JCB 150X LC dell’impresa Rebora Costruzioni inizia gli sbancamenti per arrivare a posare le fondazioni del nuovo edificio

COSTRUITI PER durare Grazie a componenti di alta qualità e a processi produttivi innovativi, il JCB 535-125 Hi-Viz è estremamente robusto ed è progettato per ridurre al minimo i tempi di inattività. Il rigoroso programma di collaudo JCB per la nuova gamma di movimentatori telescopici per l’edilizia prevede la sollecitazione prolungata sotto carico di telaio, braccio e altri componenti chiave, oltre a test condotti a basse temperature e all’utilizzo del cambio per migliaia di cicli. JCB ha investito anni di ricerca e sviluppo ascoltando input di vari clienti per realizzare macchine in grado di funzionare al meglio anche nelle condizioni più estreme, proprio come l’escavatore cingolato JCB 150X. La macchina si affida a tubi idraulici di ampio diametro per una maggiore produttività ed efficienza, e ad un innovativo sistema di rigenerazione idraulica per riciclare l’olio attraverso i cilindri. Auto-stop e ritorno al minimo automatico del motore JCB DieselMax Stage V consentono un risparmio di carburante fino al 5%, e il cilindro comando benna è più ampio per una forza di strappo dell’11% superiore.

ottimale oltre a tempi di ciclo e sforzo di trazione migliorati. Il telaio del telescopico è compatto e a sbalzo ridotto, e ciò consente una sterzata eccellente e una manovrabilità eccezionale. Il suo efficiente impianto idraulico, ai vertici della categoria, garantisce tempi di ciclo estremamente rapidi e prestazioni eccellenti in termini di sollevamento, estensione e spinta, con consumi particolarmente contenuti. Il telescopico è accessoriato anche con il sistema telematico JCB LiveLink, che permette di tracciare l’attività quotidiana della macchina con rapporti periodici sulle prestazioni. Queste ultime forniscono informazioni su tempo di inattività, posizione, stato della macchina, codici di errore per la diagnostica, utilizzo del motore per fascia di potenza, avvisi di sicurezza e consumo di carburante, consentendo di massimizzare il tempo di attività della macchina e naturalmente la sua redditività. Il sistema opzionale Smoothride (SRS) di JCB, che adesso può essere attivato manualmente con il braccio in qualsiasi posizione, migliora la ritenzione del carico e aumenta il comfort dell’operatore (e quindi la produttività) quando si viaggia in velocità su strada o su terreni sconnessi. ❑ REBORA COSTRUZIONI S.N.C. Via Conte Ernesto Lombardo 7-9r 16014 - Campomorone, Genova Tel.: 010-780315 www.reboracostruzioni.it

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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Un morbo peggio di Covid?

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SII FORTE CHE NESSUNO TI SCONFIGGA, NOBILE CHE NESSUNO TI UMILI, E TE STESSO CHE NESSUNO TI DIMENTICHI. (PAULO COELHO)

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nche quest’anno ci siamo goduti la parata del 2 giugno in forma ridotta. Quasi avessimo acquistato un biglietto scontato, appunto il “Militari e ragazzi” dei cinema di una volta. Sarà per soldi, sarà per il Covid, sarà per il noto scarso interesse alle cose patrie degli italiani (eccetto il calcio!), ormai la nostra parata è solo una controfigura di quelle che vantano tante altre nazioni. Anche alcuni cervelli, quest’anno, sono stati esibiti, in modo ridotto. Come quello del militare (a noi ignoto) che commentava la diretta su RAI1 o quello di un sempreverde professore, da sempre e senza alcun logico motivo, frequentatore di dirette televisive. Questa spaiata coppia, ma unita dal comune denominatore di mostrarsi liberali, democratici, antifascisti e vergini nel pensiero, al momento del passaggio degli incursori del Raggruppamento Teseo Tesei, si sono scalmanati, con evidente imbarazzo, a dipingerli come protagonisti della Seconda Guerra Mondiale, attori di epiche imprese. Il professore, poi, con uno sforzo sovraumano, e per far vedere che era più professore dei professori, ha addirittura ricordato che avevano affondato... qualche nave inglese (solo per cominciare: le corazzate Valiant e Queen Elisabeth, ndr). Poi, farfugliando, sono passati ad altro... E fin qui, questo scampolo di rabbia che ci ha colti, sembra solo una forte critica nei confronti dei due personaggini i quali (volutamente) non citiamo per nome. Ma non è così! Secondo noi hanno fatto bene, infatti il primo deve fare carriera, quindi con i tempi che corrono deve untuosamente strisciare verso i suoi superiori (raramente migliori di lui). Il secondo, poi, deve dare un (difficile) senso alla sua esistenza, facendosi vedere allineato molto meglio delle schiere di militari che invadevano il video. Ed essere allineati è l’unico modo per salire gradini senza averne alcun merito. Infatti, l’uno e l’altro, avrebbero fatto passi indietro se avessero citato il nome di quel gruppo di eroi che stupirono il mondo. Di quegli incursori, quasi tutti medaglia d’oro al valor militare, che andarono volontari nel mitica X Flottiglia Mas. Creata dal fascismo e che a questo rimase fedele anche nella Repubblica Sociale Italiana, agli ordini di Junio Valerio Borghese, il comandante del sommergibile Scirè, quello che violò il porto di Alessandria. Un manipolo di coraggiosi, in parte neanche fascisti, che combatterono fino all’ultimo con la sola motivazione di difendere un onore calpestato dalla vile convenienza. Insomma, giusto riconoscerlo, i nostri due tapini vanno compatiti, alla fine si sono solo difesi da un morbo peggiore del Covid. Almeno per questi tempi. Intediamo quello del coraggio e della dignità. ❑


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