MC5.0-Macchine Cantieri - n. 84 giugno/luglio 2022

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MACCHINE CANTIERI giugno/luglio 2022, n.84

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CoverStory YANMAR CEE

YANMAR Con uno stand suddiviso in quartieri, ognuno dedicato a una mission, e un focus sull'elettrificazione, Yanmar CEE porta a Bauma un pieno di novità DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI YANMAR CEE

A Bauma Yanmar CEE presenterà numerose novità che insieme saranno il nucleo iniziale della nuova gamma di prodotti full electric


A PROPOSITO DI YANMAR

CITY

Fondata a Osaka in Giappone nel 1912, Yanmar è stata la prima azienda al mondo a produrre nel 1933 un motore diesel di dimensioni compatte. Successivamente, sempre mantenendo il proprio core business nel settore dei motori diesel industriali, Yanmar ha continuato a espandere la propria gamma di prodotti, servizi e competenze per fornire soluzioni globali in diversi settori d’attività. Oggi, oltre a essere uno dei costruttori leader di motori diesel di piccole e grandi dimensioni, costruisce generatori e macchine movimento terra compatte per l’edilizia e l’agricoltura; vanta anche una forte presenza nel settore nautico proprio grazie alla produzione di motori diesel e di altri componenti.


CoverStory YANMAR CEE

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Sarà un Bauma con i fiocchi quello di Yanmar CEE quest'anno. A Monaco, infatti, il Costruttore intende trasformare il proprio stand in una vera e propria città delle macchine compatte e attrezzature per l'edilizia. Si chiamerà Yanmar City, e sarà composta da quattro (più uno) quartieri, ognuno dedicato a una mission diversa e alle nuove tecnologie. I quattro contesti espositivi saranno ispirati alle diverse applicazioni operative: cantieri stradali, demolizione, movimento terra ed architettura del paesaggio. Ci sarà inoltre una zona speciale dedicata ai modelli con motore elettrico e il relativo spazio dimostrativo che ospiterà novità nelle novità. PERCHÉ UNA CITY DEDICATA ALL'EDILIZIA? Yanmar City riflette l’ambizione dell’azienda nel voler creare un’esperienza appagante per il cliente finale, esperienza che vada oltre la semplice progettazione e produzione di macchine compatte. Il visitatore troverà una serie di accessori e attrezzature innovative e una gamma di opzioni finanziarie orientate alla massima soddisfazione degli utilizzatori. L'area espositiva, inoltre, sarà completamente digitalizzata e compatibile con una app interattiva progettata specificatamente per i visitatori di Bauma: ci saranno schermi giganti digitali, sarà finalmente presentato

l'atteso “Club clienti Yanmar”, verrà organizzata una competizione esclusiva per gli operatori e, nel fine settimana, saranno previsti giochi e attività divertenti per tutta la famiglia. UN NUOVO SLOGAN A sostegno del concetto di Yanmar City ci sarà il nuovo slogan di Yanmar CE: Building With You. Questa chiara dichiarazione di intenti dimostra l’impegno dell’azienda nei confronti della collaborazione e della partnership con i propri clienti e supporta la posizione in continua evoluzione di Yanmar quale primaria azienda fra le più importanti nel mercato delle macchine compatte. Nell'ambito dell’iniziativa per consolidare l’identità visiva del marchio, all’inizio di quest’anno,Yanmar CE ha cambiato la propria livrea standard adottando il nuovo colore Premium Red. “Bauma è la più grande fiera mondiale nel settore delle costruzioni e rappresenta un appuntamento fondamentale. Con migliaia di visitatori pronti a partecipare da tutto il mondo, riteniamo che sia l’occasione perfetta per riaffermare il nostro impegno verso l’elettrificazione, svelare una serie di nuovi esclusivi prodotti plug-in e presentare le nostre ultime tecnologie per attrezzature rivoluzionaIl miniescavatore full electric SV17e, il cui prototipo è stato presentato lo scorso novembre 2021, farà il proprio debutto nella sua versione definitiva a Bauma 2022

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UNA GAMMA RINNOVATA

Anche le attrezzature saranno uno dei focus di Yanmar CEE a Bauma

La manifestazione monacense sarà per Yanmar CEE occasione per presentare la propria rinnovata gamma di attrezzature. Progettate per adattarsi perfettamente e migliorare l’operatività delle macchine Yanmar, queste nuove attrezzature offrono

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agli operatori la possibilità di affrontare in modo facile ed efficace le più svariate applicazioni e situazioni cantieristiche. Dagli attacchi rapidi meccanici o idraulici, con o senza power-tilt, a una serie di benne, scarificatori, forche, pinze selezionatrici, rotatori inclinabili

e coclee: la nuova gamma mira ad affrontare con facilità ogni attività sul luogo di lavoro. Adatti all'utilizzo in tutti i Paesi EMEA, le nuove attrezzature made in Yanmar consentono all’operatore di cambiare attrezzatura in pochi secondi. Qualità, durabilità e prestazioni

sono stati i parametri di sviluppo della nuova gamma che è il risultato della collaborazione fra Yanmar CEE e i principali OEM di attrezzature del settore movimento terra; grazie alla creazione di una nuova divisione dedicata, i concessionari Yanmar potranno beneficiare


rie ed una gamma completa di accessori” ha dichiarato Damiano Violi, Amministratore Delegato di Yanmar CEE. “È anche un’opportunità ideale per riconnettersi con i nostri clienti e dimostrare loro con i fatti la nostra volontà di aiutarli a costruire il loro successo. Oltre a poter vedere di persona i nostri ultimi modelli, i visitatori avranno anche l’opportunità di scoprire qualcosa di più relativamente al nuovo Club degli Operatori, scopriranno le nuove soluzioni di finanziamento, le soluzioni post-vendita nonché le nostre future iniziative di sostenibilità. Sarà un evento fantastico e non vediamo l’ora di darti il benvenuto in Yanmar City”. NOVITÀ FRA LE NOVITÀ A conferma del costante impegno verso l’elettrificazione,Yanmar CE predisporrà, all'interno di Yanmar City, di uno spazio espositivo dedicato esclusivamente all'elettrificazione. Qui, presentando una serie esclusiva di nuovi mezzi con motore elettrico, confermerà il proprio impegno nel percorso di elettrificazione, portando a testimonianza la

precisa volontà di creare una gamma numericamente importante di macchine elettriche compatte. Oltre a svelare una serie di nuovissimi modelli e prototipi plug-in,Yanmar presenterà il suo primo mini-escavatore a zero emissioni: l’SV17e. Azionato da un propulsore completamente elettrico e dotato di un sistema idraulico a centro aperto con pompa load sensing, l’SV17e è stato progettato per offrire un’esperienza ottimale in termini di manovrabilità ed affidabilità, sia per l’operatore, sia per il proprietario. Con una potenza elettrica lorda di 23,5 kWh (19 kWh utilizzabili), il motore raffreddato ad aria che lavora a una tensione di 48V offre straordinarie capacità di scavo, sollevamento e trasporto. Il tutto a emissioni zero! L’interfaccia operatore con schermo LCD permette di tenere facilmente sotto controllo l’autonomia della macchina con un semplice sguardo. In modalità di lavoro normale, una carica completa assicura 4,5 ore di scavo, mentre in ciclo di lavoro misto l'autonomia garantita è di quattro ore (20% in spostamento e 80% in scavo). E quando è il momento di fare il “pieno di energia” la capacità di ricarica da 400 V

del supporto di esperti, dell’accesso allo stock centrale, di una consegna rapida, di soluzioni di finanziamento ad hoc e della possibilità di effettuare un ordine di macchine e attrezzature in un unico processo centralizzato di facile gestione. “Con l'efficienza e la flessibilità essenziali per la produttività di cantiere, abbiamo

restando seduti comodamente in cabina. Sebbene i nostri modelli rappresentino già l’eccellenza in numerose applicazioni e su una varietà di terreni, abbiamo voluto creare una gamma di attrezzature di supporto che potesse aiutare gli operatori a offrire prestazioni ancora superiori. Le nuove attrezzature e i nuovi accessori

investito molto nello sviluppo di una gamma completa di attrezzature che fosse in grado di affrontare quasi ogni tipo di attività” ha dichiarato Cédric Durand, Direttore Ricerca e Sviluppo EMEA di Yanmar CEE.. “Incrementando la nostra offerta di apparecchiature aiutiamo gli operatori a poter essere ancora più efficienti

perfettamente compatibili con la nostra ultima gamma di macchine non richiedono particolari interventi di retrofitting. Grazie al design intelligente, che dà priorità alla velocità e alla semplicità operativa, passare da un accessorio all’altro dall’interno della cabina diventa un gioco da ragazzi.”

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CoverStory YANMAR CEE

DOVE TROVARLA A Bauma sarà facile localizzare “Yanmar City”: essa si troverà all’esterno, nel settore Nord, presso lo Stand FN 1017/2. Yanmar City sarà caratterizzata da quattro dedicati contesti espositivi ispirati alle diverse applicazioni operative: cantieri stradali; demolizione; movimento terra; architettura del paesaggio. Sarà, inoltre, presente una zona speciale dedicata ai modelli con motore elettrico ed il relativo spazio dimostrativo.

sviluppo dell’SV17e, assicurandogli prestazioni ai massimi livelli ben al di sopra delle aspettative standard previste per macchine di questa categoria.” (disponibile in opzione, 230 V di serie) permette di ridurre i tempi di fermo al minimo, migliorando l’efficienza in cantiere. Rivolto ai clienti del mercato europeo che cercano una soluzione elettrica per modelli con peso inferiore alle due tonnellate, l’SV17e rappresenta la soluzione ideale per gli impieghi in ambienti chiusi, negli scantinati, in alcuni tipi di ristrutturazioni, trovando anche un certo interesse per alcune applicazioni di tipo agricolo e florovivaistico. Dopo essere stato sottoposto a un severo regime di collaudo, questo modello completamente elettrico stabilisce gli standard in termini di potenza e prestazioni e fornisce agli operatori durata ed affidabilità assolute. “Sebbene Yanmar sia rinomata in tutto il mondo per le sue tecnologie nel campo dei motori endotermici, siamo orgogliosi di portare questa nostra impareggiabile esperienza nel campo dell’elettrificazione” ha commentato Cédric Durand, Direttore Ricerca e Sviluppo EMEA diYanmar CEE.“I nostri ultimissimi modelli rivelano una particolare attenzione al futuro e dimostrano i progressi che stiamo compiendo verso l’offerta di una gamma completa di macchine compatte, totalmente elettriche. Per il nostro primo miniescavatore plug-in, abbiamo messo l’operatore al centro di ogni strategia di

NON SOLO MINI Oltre all'SV17e,Yanmar presenterà anche la versione elettrica del popolarissimo trasportatore cingolato C08, nonché un prototipo funzionante della nuovissima pala gommata compattaV8e. Con una capacità della batteria di 40 kWh di serie (aumentabile sino a 53 kWh), questa pala gommata a propulsione elettrica è potente, altamente produttiva ed è progettata per un’ampia gamma di applicazioni fuori strada. Con un peso di soli 4.500 kg, questo prototipo di nuova generazione è dotato di serie di una benna da carico di 800 litri e offre una ricarica rapida on-board di 11 kWh (aumentabile sino a 53 kWh). In qualità d i prima pala gommata elettrica di Yanmar, questo modello è ideale per i cantieri con spazi limitati e stabilisce lo standard di funzionamento a emissioni zero. “Yanmar CE prosegue il suo cammino verso la trasformazione. La nostra ambizione è quella di fornire soluzioni aziendali sostenibili ai nostri clienti ed alle società in cui operano” ha affermato Giuliano Parodi, Amministratore Delegato Globale di Yanmar CE. “Ma la nostra trasformazione va ben oltre le macchine: stiamo sfidando il nostro modo di pensare e il nostro modo di lavorare, per trasformare i nostri prodotti, il nostro business e il nostro marchio al fine di creare ancora più valore per i nostri clienti. I nostri ultimi modelli plugin dimostrano la nostra capacità di portare la qualità e l’affidabilità della nostra tecnologia altamente rispettata di motori convenzionali nell’arena dell’elettrificazione.” ❑

Ci impegniamo a operare in prima linea nel mercato globale delle macchine compatte e a stabilire gli standard in termini di qualità, prestazioni, attenzione e soddisfazione del cliente. Il nostro obiettivo, insieme ai nostri dealer, è quello di costruire relazioni solide e durature e creare un valore aggiunto di primaria importanza per i nostri clienti. Ascoltiamo i feedback, costruiamo fiducia, perseguiamo un approccio pratico alle attività dei nostri clienti e siamo davvero orgogliosi di aiutarli a raggiungere i loro obiettivi. In questo mondo in rapida evoluzione, noi di Yanmar ci impegniamo ad aiutare i nostri clienti a costruire un futuro migliore per tutti. GIULIANO PARODI, AD Globale Yanmar CE

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EditorialeOn EMANUELA PIROLA

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Siamo messi...

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FINCHÉ SARAI FORTUNATO, CONTERAI MOLTI AMICI: SE CI SARANNO NUBI, SARAI SOLO. (PUBLIO OVIDIO NASONE)

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ario Draghi ha rassegnato le dimissioni nel silenzio assordante della vox populi. Mi piacerebbe fare un punto veloce: che ci piaccia o meno, Draghi è una figura di spicco del panorama politico internazionale, rispettato e ascoltato; la situazione ereditata da Draghi era già “messa male” da anni di una gestione politica ed economica discutibile, e dalla pandemia. A questo si è aggiunta una guerra sul suolo europeo, cosa che non si vedeva da 70 e passa anni. Ci mancava una catastrofe naturale (ops, la siccità!) e una crisi economica (ah, lo Shortage of everything); durante la pandemia le forze politiche italiane si sono indebolite, disorganizzate e, lasciatemelo dire, hanno perso il contatto con la realtà. Da una situazione del genere, cosa poteva fare Draghi? Ci ha messo una pezza. Facendo quello che sa fare meglio: i conti. Ecco il PNRR, ecco il sostegno economico della UE, e qualcos’altro ancora. E poi, giusto perché un po’ persona brillante lo è, Draghi ha dimostrato anche qualche dote diplomatica e ai consumati politici ha bagnato il naso. Perché? Perché è chiaro che Draghi non ha semplicemente deciso di seguire l’alleato storico e mandare all’aria i conti delle famiglie italiane. No, lui un piano ce l’aveva. Eccome se lo aveva. Ha deciso di seguire gli USA perché non si buttano al macero 70 e passa anni di alleanza per cosa? Seguire uno che si chiama Putin e che ha riportato l’Europa indietro di quasi un secolo? Via dai! Gli USA non sono più quelli di un tempo, ma Draghi era nella situazione di “dover scegliere il meno peggio” (come gli elettori italiani nelle cabine elettorali): una democrazia che, pur con la carta gommata, comunque sta in piedi o un dittatore che non si fa scrupolo di “eliminare” gli oppositori.Voi cosa avreste scelto? Ma Draghi sapeva che comunque gli USA avrebbero fatto il proprio gioco, prima che quello degli alleati. E così si è guardato intorno: ed è volato in Algeria, a firmare, zitto zitto, un accordo per sostituire il 20% del gas russo con quello algerino. Si, abbiamo ancora un cappio al collo, ma il laccio si stava allentando… e se lo avessimo lasciato fare, il nostro bravo Draghi forse sarebbe anche riuscito a scioglierlo. E poi, chissà… Ora invece lui se n’è andato (e secondo me è pure bello contento di essersi levato questa Italia lagnosa e sempre irriconoscente dagli attributi che, in ogni caso, ha dimostrato di avere). E chi ci toglierà il cappio dal collo? Chi affronterà Biden, Lagarde e von der Leyen o, peggio, Putin? Salvini… Letta… Conte… Grillo… Di Maio… Meloni… devo andare avanti? ❑


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Sommario

D E L L ’ E D I L I Z I A

5.0

MACCHINE CANTIERI giugno/luglio 2022, n.84

MC 5.0 • GIUGNO/LUGLIO 2022 • NUMERO 84

YANMARCITY

COVER A Bauma 2022 Yanmar CE presenterà uno stand che riprodurrà una vera e propria città, divisa in aree tematiche e con il focus sull'elettrificazione.

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INNOVAZIONI

ATTUALITÀ

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22/41/45

NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ

SEMPLICEMENTE STRAORDINARIA (EPIROC)

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EDITORIALI

L'EVOLUZIONE DI UN BEST SELLER

SIAMO MESSI...MALE

(DOOSAN)

TESTIMONIANZE

26 DUE TUTTOFARE

(DI EMANUELA PIROLA)

66 Editoriale off

(MECALAC)

(DI MAURIZIO GUSSONI)

COVER STORY

32 L'ELEGANZA

DELLA PIETRA SERENA

(VOLVO CE ITALIA)

04 Cover story

(JLG)

REPORT TECNICO

14 NUOVO, DESTINATO

(MESSERSÌ)

63 ARIA DI RODEO! (CASE)

DEALER STORY

ANCORA

VA IN PUGLIA

(AMMANN-DMO)

(MANITOU)

FIERE AZIENDE

16 LA PERFEZIONE

30 SEGNO POSITIVO

È POSSIBILE

PER LE MACCHINE DA COSTRUZIONE

(RENAULT TRUCKS)

(SAMOTER)

Editore Orsa Maggiore International Srl

Collaboratori Cristiano Pinotti, Claudio Guastoni, Renata Bernardini, Maurizio Gussoni

Sede legale Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago (MB)

Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, Art Director 20867 Caponago, MB Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

MACCHINE CANTIERI 5.0

CON IL MERCATO

(VTN)

60 L'IMPERO COLPISCE

53 IL PRIMO

Direttore Responsabile Emanuela Pirola

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36 NEL MERCATO,

PER LA SIDERURGIA

(YANMAR CEE)

ANCORA PIÙ PRESTAZIONALI

PER LA STELLA

(MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA)

38 PIATTAFORME

YANMAR CITY

50 MINI MESSERSÌ

24 TRIPLETTA

IN PARADISO

UNA FRANA INARRESTABILE

(BKT)

TECNOLOGIA!

(CIFA)

10 Editoriale on

AI RIMORCHI

20 SPAZIO ALLA

Pubblicità e marketing Corrado Serra Direttore Commerciale Tel. 338 3926221 c.serra@orsamaggioreint.com Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com Pre-stampa e stampa Press Grafica Gravellona Toce (VB)

Il FILM DELLA COVER Abbiamo realizzato la cover di questo mese ispirandoci al film del 2009 "City Island"scritto e diretto da Raymond De Felitta con Andy García e Julianna Margulies.

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009 Registro operatori di comunicazione N.O 30915 dal 16/01/2018 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli

archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2022


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REPORTTECNICO BKT

NUOVO, DESTINATO AI RIMORCHI

empre vigile sul mercato, BKT continua a rispondere alle esigenze dei clienti e questa volta il prodotto proposto è pensato per i rimorchi impegnati in difficili applicazioni di trasporto. Si chiama FL 695 ed è il nuovo pneumatico agro-industriale di BKT specifico per rimorchi utilizzati in attività edilizie e trasporto agricolo. Si rivela un prodotto innovativo e ad elevate performance, che sarà in grado di aumentare l’efficienza produttiva dei rimorchi. Nella flotta di un’azienda infatti, proprio i rimorchi rivestono una mansione tutt’altro che secondaria, a loro si chiede di svolgere lavori molto pesanti e da loro dipende gran parte della produttività: devono trasportare carichi sempre più elevati su terreni

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Nuova dimensione BKT

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diversi, su strada ma anche fuori strada, e dato che, proprio per questo motivo non sono meno importanti dell’elemento trainante, la scelta di pneumatici specifici per il loro equipaggiamento diventa essenziale e strategica. Ma vediamo ora più da vicino le caratteristiche tecniche dell’FL 695 partendo dalla sua robusta carcassa caratterizzata La robusta carcassa dell’FL 695 gli consente di trasportare carichi pesanti mantenendo la stabilità su ogni tipologia di terreno

BKT crea BKT Land entrando nel Metaverso. Ma cos’è BKT Land? Una terra senza limiti spaziotemporali, evoluzione dei numerosi progetti virtuali messi a punto dalla multinazionale

indiana in questi ultimi anni. E Metaverso? Si tratta di una realtà virtuale in cui si vive, si interagisce, si approfondiscono le proprie conoscenze con esperienze “immersive”

attraverso un avatar che ci rappresenta in tre dimensioni e ci fa muovere in diverse aree. È così possibile visitare i tre showroom, completi di tutte le gamme, suddivisi

nei tre segmenti di posizionamento del brand (Agriculture, OTR, Industrial) esaminando prodotti e schede tecniche, ma anche incontrare quattro ambienti tematici dedicati


Risultati positivi Nonostante l’aggravarsi della situazione geopolitica, da corde d’acciaio a strati prietà rende l’FL 695 un che ha generato non poche multipli che lo proteggono ottimo compagno di lavoro difficoltà nella catena di dalle eventuali forature. Va per svolgere le più gravose approvvigionamento e nella sottolineato che la resistenoperazioni di trasporto. “Più logistica provocando anche za alla perforazione viene il prodotto è specifico e resensibili aumenti dei prezzi, ulteriormente aumentata alizzato su misura per ogni BKT ha chiuso l’anno finanziario 2021/22 in maniera positiva, grazie alla speciale mescola esigenza, più diventa sosteguadagnando quote di mercato in di cui è dotato. Questo pronibile”: è questa la filosofia tuttii segmenti in cui operano, e dotto radiale estremamente perseguita da BKT nei conin particolare nei settori agricolo resistente e durevole, che al fronti dell’ampia offerta dei e minerario. Nell’esercizio momento è disponibile nelsuoi pneumatici, oltre 3.200 finanziario 2021/22 il volume la misura 650/55 R 26.5, si prodotti proposti, specifici delle vendite si è attestato a 288.795 tonnellate metriche distingue anche per l’escluper molteplici applicazioni e registrando una crescita del 27% sivo design del battistrada settori diversi. In effetti, se si su base annua, mentre il fatturato con profilo a blocco centrale ha l’accortezza di scegliere il consolidato ha raggiunto quota che si traduce in eccellente giusto pneumatico per ogni 87,33 miliardi di rupie (circa stabilità e resistenza in tutte applicazione, si ottengono 1,071 miliardi di euro), con un le condizioni anche con canumerosi vantaggi: in partiincremento del 46,6% su base annua. richi pesanti. La profondità colare, riducendo la resistendel battistrada inoltre, non za al rotolamento si evita che solo assicura un'ottima autopuil prodotto si usuri prima del temlizia durante l'uso su strada e fuoripo allungandone così la vita utile, si strada, ma contribuisce ad allungare ha un ridotto consumo di carburante il ciclo di vita del pneumatico. La e, nel complesso, l’impatto ambientale somma di tutte queste elevate prosarà notevolmente minore. ❑ Caratterizzato da un esclusivo profilo del battistrada con un blocco centrale, il pneumatico FL 695 di BKT è ideale per i rimorchi impegnati nei cantieri edili

a Sponsorships, Network, Fan ed Events. Entrare nell’area Sponsorships significa vivere lo sport del mondo BKT grazie a varie immagini a tutta parete. Nell’Area Events si possono

invece vivere le iniziative internazionali di BKT in calendario. Nell’Area Network gli utenti potranno esplorare l’universo di BKT attraverso le interviste e i contenuti video dell’hub digitale

“BKT Network” che suggerisce il nome dell’ambiente. Nell’area Fan, infine, non mancheranno sfide virtuali e momenti di intrattenimento ludico, anche insieme ad altri utenti.

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AZIENDE

RENAULT TRUCKS

LA PERFEZIONE È POSSIBILE

Non si possono eliminare i guasti, in senso assoluto. Ma si possono prevenire. E quando si riesce, allora si dispone del veicolo perfetto

a Legge di Murphy (“Se qualcosa può andare storto, lo farà”), per quanto ironica, rappresenta in buona sostanza l'obiettivo che oggi ogni buon servizio di assistenza post-vendita si pone: evitare che i guasti accadano. In linea teorica, questa affermazione (come quella di Murphy) è paradossale: è impossibile, infatti, evitare che un veicolo, anche il più perfetto, si guasti. È intrinseco nella natura stessa di ogni macchina, che come ogni altro oggetto o essere vivente, è sottoposta alle leggi della fisica che vogliono che niente sia eterno (entropia, attrito che genera usura e così via). E quindi? E quindi, se la perfezione non è raggiungibile, i veicoli si possono comunque migliorare e i servizi ottimizzare, arrivando a livelli che fanno si che sia qualcos'altro a cambiare: la percezione del cliente

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verso la qualità non solo del veicolo ma di tutto il “pacchetto” veicolo + servizi. Il servizio di assistenza perfetto è quello che trasforma il pensiero del cliente da: “ecco, proprio adesso doveva rompersi” (che a livello psicologico fa si che il cliente dimentichi o sottostimi anni di funzionamento sempre al top a causa di un unico evento sfavorevole) a “ecco, questo veicolo non mi ha mai deluso, quindi continuerò ad acquistare veicoli di questa marca” (a livello psicologico si chiama fidelizzazione del cliente). Ma come si può non deludere mai il cliente se abbiamo iniziato tutto questo discorso con il postulato: è impossibile evitare che una macchina si guasti? Semplice, il segreto (che è complicato, si badi bene) è nascosto nelle pieghe della con-

Michele Leone, Service, Retail & Competence Development Director di Renault Trucks Italia

nettività, delle informazioni che essa permette di raccogliere da ogni veicolo e nella capacità di analisi delle stesse al fine di arrivare a declinare un piano di assistenza che prevenga possibili guasti arrivando a ottenere un veicolo sempre al top, con tempi di fermo limitati ai soli interventi programmati e zero guasti. Renault Trucks chiama tutto questo Start&Drive Excellence Predict, un contratto di manutenzione preventiva disponibile sin dal 2019 e che negli ultimi due anni è stato implementato fino ad arrivare agli attuali livelli di qualità: un contratto che abbiamo chiesto a Michele Leone, Service, Retail & Competence Development Director di Renault Trucks Italia, e Andrea Marchi, Customer Support & Warranty Manager


START & DRIVE EXCELLENCE PREDICT IN BREVE Il contratto Start & Drive Excellence Predict prevede: un piano di manutenzione personalizzato adattato all’attività del cliente, in funzione del tipo di utilizzo e del chilometraggio previsto;

la copertura completa dei costi di manutenzione e riparazione, con un costo fisso mensile; un team dedicato di tecnici specializzati che attraverso il sistema monitora costantemente oltre 15

componenti del veicolo che determinano circa l’80% dei fermi macchina. Monitoraggio, tempestività di reazione e una stretta collaborazione con la rete di assistenza sono le caratteristiche distintive

di questo contratto che consentono di poter comunicare al cliente in modo tempestivo e preventivo la necessità di un passaggio in officina prima che si verifichi un guasto e quindi un fermo su strada imprevisto.

di Renault Trucks Italia, di spiegarci nei dettagli.

DA PROGRAMMATA A PREDITTIVA “Fin dal 2013 una delle strategie fondamentali di Renault Trucks è stata l'ottimizzazione dell'uptime dei propri veicoli” inizia Andrea Marchi che ci tiene a sottolineare come il concetto di uptime sia sempre stato integrato nella filosofia Renault Trucks. “All'inizio si proponevano piani di manutenzione programmata secondo intervalli meccanici (chilometri percorsi, ndr) e/o temporali (intervalli di tempo tra una manutenzione e l'altra, ndr) senza tener conto di molte caratteristiche difficilmente valutabili: dal tipo di mission, allo stile di guida dell'autista, in grado di influenzare co-

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AZIENDE

munque lo stato del mezzo”. Il risultato è che non sempre le cose andavano lisce: a volte la manutenzione non era sufficiente e l'imprevisto fermava il cliente, facendogli perdere tempo (e marginalità). In breve è stato chiaro che l'approccio andava cambiato e che da programmata si doveva passare a un concetto di prevenzione: così è nata la manutenzione predittiva, resa possibile de facto dall'avvento di tecnologie che hanno consentito la connettività dei veicoli e la raccolta in tempo reale di un'enorme quantità di dati di ogni tipo (parametri della centralina elettronica, stato di usura e deteriorioramento di molti componenti come cartucce essiccate, pastiglie dei freni, dischi della frizione, batteria). “Oggi l'aspetto predittivo si basa sui dati inviati in maniera continua dal veicolo: qualora vengano rilevate delle incoerenze fra i dati rilevati scatta l'alert che avvisa l'officina che gestisce il contratto del cliente” prosegue Marchi. “L'alert arriva sia al responsabile

dell'officina, che all'amministrazione che gestisce i contatti con il cliente. In questo modo è possibile contattarlo per fissare un appuntamento e fare un intervento tecnico prima che il possibile guasto si presenti”. Operando in questo modo, non solo lo Start&Drive Excellence Predict è personalizzato per ogni cliente in funzione del tipo di utilizzo del veicolo, ma ha permesso di ridurre in maniera drastica i tempi di fermo dei veicoli legati a guasti imprevisti. “Spesso i clienti che contattiamo non hanno la percezione di un potenziale problema del veicolo, ma si affidano alle nostre indicazioni e pianificano la sosta in officina” prosegue Marchi. “Per loro sottoscrivere un contratto Start&Drive Excellence Predict significa non solo fruire di una manutenzione ottimizzata che previene i guasti: significa poter contare su una disponibilità del veicolo ai massimi livelli, con la riduzione dei fermi in

officina solo per la manutenzione programmata”. Ed ecco raggiunto l'obiettivo: un cliente che può contare su un veicolo che non si ferma mai se non quando il fermo è previsto e programmato (cioè non impatta sulla produttività e sul business) è un cliente fidelizzato. Andrea Marchi, Customer Support & Warranty Manager di Renault Trucks Italia

MA NON È TUTTO L'implementazione della connettività su tutti i veicoli ha portato ad altri, numerosi vantaggi oltre alla predittività dei guasti. Grazie alla connettività e ai rapporti telematici settimanali in tempo reale di chilometraggio, ore motore e consumo di carburante, la pianificazione della manutenzione è ancora più precisa e viene riaggiustata automaticamente ogni settimana, ma ci sono anche diverse operazioni che oggi è possibile fare senza dover necessariamente passare dall'officina. “Grazie allo sviluppo della tecnologia Over the Air, alcuni aspetti di diagno-

UNA RETE DI SENSORI AL SERVIZIO DELLA PREDITTIVITÀ Quando il cliente sottoscrive un contratto Start & Drive Excellence Predict, i codici di guasto dei componenti critici del suo veicolo vengono continuamente raccolti e analizzati. L'80% dei componenti chiave, la cui usura o guasto può portare al fermo completo dell’autocarro, sono monitorati (esclusi rimorchi e pneumatici) utilizzando dei sensori connessi. Se viene rilevata un'anomalia, la piattaforma di monitoraggio informa immediatamente il concessionario, che contatta il cliente per richiamare il veicolo in officina ed evitare il guasto.

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stica, l'aggiornamento dei software e la modifica dei parametri di configurazione del veicolo” spiega Michele Leone, “sono servizi di aggiornamento costante che contribuiscono a migliorare ulteriormente l’efficienza e la longevità dei veicoli Renault Trucks nel tempo e possono essere svolti da remoto in automatico, oppure guidando l'autista nelle procedure”.Si tratta di plus notevoli, che per funzionare richiedono una struttura organizzata e tempestiva. “Per questo dal 2021 Renault Trucks Italia gestisce il proprio Uptime Center nazionale che è il punto di riferimento di tutta la rete dei dealer italiani. L'Uptime Center fa base a Pero, presso la sede di Renault Trucks Italia, e monito-

ra quotidianamente circa un migliaio di veicoli in attività” prosegue Leone.“All'inizio gli operatori dell'Uptime Center erano tre, ognuno dedicato a una specifica zona geografica italiana. A partire dal 2022 abbiamo implementato l'organico con l'inserimento di una quarta figura con la funzione di coordinatore delle attività, che consistono non solo nel monitoraggio dei dati del veicolo e nella gestione degli eventuali alert, ma anche nella verifica che i piani di manutenzione proposti siano adeguati ai parametri del veicolo e della mission, che gli interventi di manutenzione siano correttamente eseguiti e che i dealer effettuino le

Da sinistra Michele Leone e Andrea Marchi presso la nuova sede Renault Trucks di Pero

campagne di aggiornamento o richiamo che Casa Madre effettua periodicamente. Grazie allo Start&Drive Excellence Predict, in Italia siamo riusciti in 12 mesi a passare dal 40 all'80% del Service Index del Predict e ad abbassare a meno di 10 giorni il tempo che passa tra l'alert e il completamento dell'intervento sul veicolo” conclude Leone. Lo Start&Drive Excellence Predict è disponibile per i veicoli Renault Trucks della gamma T e T High, C e K e fa parte di un’offerta completa di contratti di manutenzione Renault Trucks: Start & Drive Reference, Start & Drive Performance o Endurance per veicoli di più di 5 anni. ❑

L'Uptime Center di Renault Trucks Italia

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AZIENDE

DOOSAN

SPAZIO ALLA TECNOLOGIA! Nuovi mezzi, accessori, e nuove soluzioni per affrontare i cantieri con più sicurezza ed efficienza. È tornato in Italia DoosanONE! egli estesi campi prova di Cava Gargatano, in provincia di Piacenza, dal 26 al 28 maggio 2022 si è svolto il DoosanONE, che dopo il successo ottenuto nell’edizione 2018 è finalmente tornato in Italia. Clienti, giornalisti, addetti ai lavori hanno potuto vivere questo particolare evento dedicato al mercato italiano con protagonista la tecnologia, provando sul posto le ultime novità della gamma Doosan, in particolare gli ultimi modelli di pale gommate, escavatori, dumper articolati e accessori. Oltre a questo, hanno potuto osservare e fare il punto sulle nuove soluzioni per aumentare efficienza e sicurezza nei cantieri, e affidarsi al supporto e all’esperienza dei Product Manager Doosan presenti in cava.

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MINI DI NUOVA GENERAZIONE Compatti ma confortevoli, dotati di una nuova cabina più grande con ampie superfici vetrate e di motori Doosan Stage V, i nuovi miniescava-

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tori cingolati di nuova generazione DX27Z-7, DX50Z-7 e DX55R-7 sono destinati a utilizzi impegnativi, e offrono tra le più alte prestazioni di potenza e coppia sul mercato. In particolare, il profilo girosagoma ZTS e il ridotto raggio di rotazione rendono questi modelli ideali per operare in spazi angusti, nel riassetto paesaggistico e nei servizi di pubblica utilità.

Il DX245NHD-7 ha un peso di circa 25t e un sottocarro in sagoma, costruito con componenti di un 30t, per affrontare lavori gravosi

LA GAMMA DX-7 CINGOLATA Proseguendo la rassegna dei cingolati, erano disponibili anche gli escavatori Doosan DX-7, caratterizzati da importanti migliorie, alte prestazioni e bassi consumi. Il DX245NHD-7, disegnato appositamente per il mercato Italiano, è costruito con componenti di un 30 t, e per questo è unico e molto versatile per lavori impegnativi. Il DX350LC-7 e il DX380LC-7 hanno colpito molto per l’idraulica di ultima generazione VBO, mentre il DX235 per il Trimble EarthWorks 3D, primo sistema automatico aftermarket 3D per il controllo dello scavo.

LA GAMMA DX-7 GOMMATA Molto atteso nella gamma classe 10 t, l’escavatore gommato DX100W-7, riconosciuto come prodotto prestazionale tecnologicamente avanzato e con bassi costi operativi. Accanto


a lui, il DX57W-7 da 6t con nuovo motore Stage V, elevata capacità di sollevamento ed eccezionalmente stabile, e il DX165WR-7, perfetto per i lavori in spazi angusti, in particolare aree urbane, grazie al suo raggio di rotazione molto corto con stabilità e capacità di sollevamento al top nella sua classe.

TRASPARENZA E NON SOLO Tra le pale gommate si è vista all’opera la DL320-7 dotata del primo sistema di sicurezza al mondo a "benna trasparente" che consente di vedere nei punti ciechi davanti alla benna grazie a telecamere che registrano e combinano le immagini sul monitor in cabina. Novità assoluta in Italia, la nuova DL60-7, destinata a un esteso range applicativo tra cui agricoltura, movimento terra, costruzioni, smaltimento rifiuti, movimentazione materiali, sgombro neve e cantieri stradali. Infine, la DL420-7 equipaggiata con un sistema di visione artificiale SAFEYE,

Come gli altri nuovi escavatori gommati Doosan della serie “DX-7”, il DX165WR-7 è ancora più efficiente e si distingue per nuove funzioni assistite

unica telecamera smart sul mercato in grado di riconoscere il vuoto e allertare l’operatore del pericolo imminente.

IL DUMPER E DUE MACCHINE FUORI DAL COMUNE L’attenzione dei presenti è stata catturata anche da due particolari allestimenti: un Doosan DX180LC-5 trasformato da GEAX in macchina trivellatrice per pali di fondazione fino a 30 metri di profondità e diametro fino a 1,5 metri, e l’escavatore da demolizione DX245DM-7 con cabina tiltabile e doppio braccio con

attacco rapido per la configurazione sia da scavo che da demolizione fino a 18 m di altezza. Accanto a lui, un frantumatore rotativo e una pinza per movimentare i materiali demoliti, entrambe a marchio VTN. Anche il dumper articolato DA30-7 da 30 t è stato messo alla prova. Alimentato dal nuovo motore diesel conforme Stage V Scania DC09 da 9 litri (276 kW375 HP), nel 2018 è stato aggiornato con una nuova cabina, nuove sospensioni anteriori autolivellanti e nuovo carrello tandem, innovazioni molto apprezzate dai presenti durante le prove in cava. ❑

UN EVENTO STRATEGICO “Questo evento, dedicato al mercato italiano considerato strategico per il suo knowhow ed expertise, è stato fortemente voluto sia come importante occasione di confronto e condivisione di esperienze e idee tra costruttori e clienti, che per mostrare come si evolvono i cantieri grazie alle soluzioni innovative create per l'edilizia e alle nuove tecnologie

avanzate, tutte Powered by Innovation”. Con queste parole Marco Buratti, direttore commerciale Doosan Infracore per l'Europa sud-occidentale, ha aperto queste importanti giornate dedicate al DoosanONE. “Per questo” ha aggiunto Buratti “abbiamo scelto di creare un evento in co-marketing con partner quali Trimble, Encon, VTN

Europe, In.Co.Fin, che condividono il nostro stesso spirito di innovazione, ricerca del confronto e passione per il proprio mestiere. Quest'anno, inoltre, la manifestazione si legherà anche al tradizionale evento Aequinoctium che con DoosanONE condivide il tema dell’efficienza, della sicurezza e del dialogo imprenditore-costruttore”.

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news MACCHINE STRADALI

VIE... MITICHE

Livellatrici XCMG con decorazioni uniche per un progetto minerario in Turchia

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lcune livellatrici GR2205 sviluppate dal produttore cinese XCMG e caratterizzate da decorazioni uniche di creature mitologiche cinesi sono impiegate per lavorare alla costruzione e manutenzione di strade in un progetto di miniere di magnesite in Turchia. Il progetto di estrazione di magnesite è di MAGNESIT A., fondata nel 1984 e attualmente subappaltatrice dei lavori nelle miniere di magnesite. L’azienda opera attualmente con 45 autocarri, otto autotreni e molte macchine edili. Le livellatrici GR2205 sono utilizzate per la costruzione delle strade delle miniere.

NUOVO dealer Maugeri ha festeggiato con un open house i tantissimi clienti che da anni accompagnano la csua rescita e i suoi successi. Ed è stato anche il momento per celebrare ufficialmente un nuovo sodalizio che vede Maugeri Macchine entrare nella grande famiglia di Manitou Italia, andando ad ampliare la rete dei dealer dell’azienda di Castelfranco Emilia con un nuovo importante tassello a presidio di ben sei province isolane: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Ragusa e Siracusa.

Debutto in grande stile (Movimento terra)

A Hillhead 2022, LiuGong Direct UK ha debuttato con una vasta gamma di macchine per cava, demolizione, sollevamento, carico e trasporto, dimostrando di saper rispondere amolteplici esigenze. Attualmente LiuGong UK offre una gamma di pale da 11 (835H) a 31 t (890H), 5 miniescavatori da 1,7 (9017F) a 9 t (909ECR), con altri 2 modelli che verranno introdotti entro la fine dell’anno, e 12 escavatori pesanti da 13 (zero tail swing 913FCR) a 95 t (995F). La gamma si completa con 3 apripista Dressta da 19 a 42 t di peso operativo. “Siamo lieti di poter mostrare per la prima volta la nostra capacità di estrazione a Hillhead” ha affermato Steven Ford, AD di LiuGong Direct UK. “Le nostre macchine robuste si sono già dimostrate efficaci in molte occasioni”.

VEICOLI INDUSTRIALI

PER IL FUTURO

Un progetto da 100 milioni e 350 posti di lavoro: la fabbrica di batterie di MAN a Norimberga

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rosegue il sentiero verso l’elettrificazione tracciato dal Gruppo Traton di cui fa parte anche MAN Truck & Bus. Man mano che la tecnologia delle batterie evolve, elettrificare automezzi pesanti come camion e autobus diventa fattibile, quindi il passo successivo è creare le fabbriche necessarie allo sviluppo di questi mezzi. E delle loro componenti. In questo quadro si inserisce la nuova fabbrica di batterie che MAN sta realizzando a Norimberga, dedicata alla produzione su larga scala di batterie per camion e autobus elettrici, che diventerà pienamente operativa nel 2025. Per questo progetto l’azienda investirà nei prossimi cinque anni circa 100 milioni di euro nel sito produttivo di motori a combustione, che vanta già una lunga tradizione in questo ambito. Le capacità di produzione saranno ampliate a oltre 100mila batterie all’anno e gli investimenti nello sviluppo della loro produzione assicureranno 350 posti di lavoro con una chiara prospettiva per il futuro, sia per l’occupazione sia per la sede di Norimberga. Questo importante investimento è stato deciso in stretta collaborazione tra azienda e rappresentanti sindacali, con il supporto attivo dei politici bavaresi. IN BRASILE, IL GRUPPO CORDEIRO HA SCELTO UNA TADANO AC 8.500-1 ALL TERRAIN IN QUANTO ROBUSTA, AFFIDABILE, E SU MISURA PER AFFRONTARE LAVORI IMPEGNATIVI.

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AZIENDE

MERCEDES BENZ TRUCKS ITALIA

TRIPLETTA PER LA STELLA Mercedes-Benz Trucks Italia è stata protagonista al Transpotec Logitec con un’area espositiva di 1.500 m2 in cui sono state svelate tre anteprime nazionali: Actros L, FUSO Canter Euro VI Step E ed eActros

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eguendo il leitmotiv dell’emobility e della tecnologia, l'intero stand MercedesBenz Trucks Italia al recente Transpotec Logitec ha visto brillare tre prodotti: il nuovo Actros L, il nuovo FUSO Canter Euro VI Step E e il nuovo eActros.

ACTROS L: COMFORT, SICUREZZA ED EFFICIENZA Lasciando al box di approfondimento il compito di raccontare le gesta del truck elettrico, concentriamoci

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sul miglior Actros di sempre che, per dirla con i tecnici della Stella, “ridefinisce il segmento premium dei veicoli Mercedes-Benz”. Dopo i due modelli lanciati nel 2021 - Actros F e l’edizione limitata Actros Edition 2 – ecco giungere sulle nostre strade l’Actros L, il nuovo punto di riferimento Mercedes-Benz in termini di comfort, sicurezza ed efficienza. Partiamo dal comfort. La cabina di guida, disponibile nelle varianti StreamSpace, BigSpace e GigaSpace, presenta una larghezza di 2,5 m e offre un am-

biente generosamente dimensionato. Eliminato il tunnel motore, regala un pavimento piatto e un ambiente estremamente confortevole, anche grazie a un miglioramento dell'isolamento acustico. La posizione di guida ribassata di 40 mm incrementa un'esperienza di guida rilassante coadiuvata da molteplici dettagli da non sottovalutare come l’elegante rivestimento dei sedili, il nuovo rivestimento delle porte, un comodo materasso con topper da 45 mm. Sul fronte della sicurezza, oltre i fari a LED offerti in via opzionale, l’Actros L adotta i più moderni sistemi di assistenza quali l'antisbandamento, il sistema di mantenimento della


distanza, la frenatura di emergenza e l’assistenza alla svolta. A richiesta sono inoltre disponibili il sistema di assistenza alla svolta di seconda generazione (Active Sideguard Assist) e l’Active Drive Assist di seconda generazione (ADA 2), che in determinate situazioni supporta attivamente il conducente nella guida longitudinale e trasversale del veicolo e può mantenere automaticamente la distanza, accelerare e sterzare. L’Actros L dispone di serie anche di Active Brake Assist (ABA 5) di quinta generazione con riconoscimento dei pedoni. In sinergia con i sistemi di assistenza alla guida, impressiona anche il funzionamento del controllo intelligente del tempomat e del cambio, denominato Predictive Powertrain Control (controllo proattivo della catena cinematica). In determinate circostanze il sistema può prendere in considerazione la topografia, l’andamento della strada e la segnaletica stradale al fine di evitare inutili frenate, accelerazioni e cambi di marcia. Il tutto per un rilevante risparmio di gasolio: dal 3 al 5% a seconda del percorso. Largo anche al nuovo assistente allo stile di guida Eco Support, che assiste il conducente nell’adozione dello stile di guida più economico possibile. Le attività e le funzioni dei sistemi ABA 5,ADA 2 o PPC vengono visualizzate sulla plancia multimediale, che offre modalità d’utilizzo facili e intuitive grazie ai suoi due display a colori.

LIGHT TRUCK: IL NUOVO FUSO CANTER EURO VI STEP E Il nuovo FUSO Canter è disponibile in cinque classi di peso (da 3,5 a 8,55 t), con sei passi (da 2.500 a 4.750 mm), tre motori (da 130 a 175 CV) e tre varianti di cabina: standard (1,7 m di larghezza), comfort (2 m) e doppia (2 m). La novità è che oggi FUSO offre il Canter 3,5 t con cabina S in tutti i mercati con guida a destra e ha migliorato le possibilità di allestimento grazie a un nuovo passo di 3.400 mm per i modelli 3S. Con un sistema di scarico compatto di nuova progettazione, inoltre, il nuovo FUSO Canter soddisfa la norma Euro VI Step E. Le novità riguardano an-

che l'estetica, che prevede un frontale ridisegnato nel rispetto del design identitario denominato ‘Black Belt’ tipico di FUSO. Il nuovo veicolo può essere ordinato anche con fari a LED e con il sistema di sicurezza Sideguard Assist che avvisa se vengono rilevati oggetti in movimento od ostacoli fermi sul lato passeggero del truck. Un dispositivo che si unisce ai sistemi di sicurezza già noti dal modello precedente: Advanced Emergency Braking System (AEBS), Electronic Stability Program (ESP) e Lane Departure Warning System (LDWS). Il comfort di guida beneficia di un isolamento acustico migliorato e di un abitacolo più spazioso che offre una buona visibilità su tutti i lati. ❑

NUOVO EACTROS: 100% TRUCK, 100% ELETTRICO Con il Nuovo eActros, Mercedes-Benz Trucks sottolinea il suo impegno per un trasporto merci a zero emissioni di CO2. Per concretizzare questa missione il costruttore si è concentrato sull'autonomia del veicolo. A seconda delle versioni l'eActros è equipaggiato con tre o quattro pacchi batterie che, con una capacità energetica massima di 420 kWh,

permettono di raggiungere un’autonomia fino a 400 km. Il cuore tecnologico dell'eActros è l’innovativo eAxle: un assale posteriore con due motori elettrici integrati e un cambio a due velocità. Entrambi i motori raffreddati a liquido generano una potenza continua di 330 kW e una potenza massima di 400 kW. Il tutto senza dimenticare la possibilità di recupero dell'energia in frenata. Da segnalare un’accelerazione

potente, un notevole comfort di guida e una dinamica di marcia che consente una guida più rilassata rispetto a un normale camion a gasolio, mentre il baricentro ribassato risulta vantaggioso anche in curva. A pieno carico, i conducenti possono godere di una piacevole riduzione della rumorosità di 10 dB in cabina, pari all’incirca alla metà del livello di rumore percepibile. Tra le dotazioni segnaliamo l’Acoustic Vehicle Alerting

System esterno, il sistema di assistenza alla svolta e il sistema di frenata di emergenza Active Brake Assist di quinta generazione con riconoscimento dei pedoni.

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TESTIMONIANZE

(MECALAC)

DUE TUTTOFARE IN PARADISO

Le macchine Mecalac, una 8MCR con braccio Mecalac e una 6MCR con braccio escavatore tradizionale, al lavoro in una splendida tenuta nel cuore delle colline del Chianti Classico a strada si snoda tortuosa, quasi avviluppandosi su se stessa. Dietro ogni curva si aprono splendide colline ammantate di vigneti e di più radi uliveti, che sembrano fuoriuscire da un dipinto rinascimentale. Poi il percorso si fa più stretto e l’asfalto lascia il posto a uno sterrato quasi abbacinante sotto il sole di giugno. Stiamo entrando in un cantiere decisamente particolare: un paradiso fatto di muretti a secco, viti, ulivi, orti e giardini. Un capolavoro che sta prendendo forma grazie all’impresa M.T.M. e a due macchine Mecalac: una 8MCR con braccio Mecalac e una 6MCR con braccio escavatore tradizionale.

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UN’IMPRESA PER IL VITIVINICOLO M.T.M., acronimo di Movimento Terra Meccanizzato, è attiva dal 1954 e si occupa principalmente di lavori legati al mondo agricolo e vitivinicolo, con un raggio operativo che comprende l’intera Toscana e le aree circostanti. La società - gestita dai fratelli Alessio e Alessandra Pandolfi - è in costante crescita, ha 22 dipendenti e un parco macchine di oltre 50 unità. “Siamo attentissimi alla sicurezza, alla formazione, ben oltre quanto richiesto dalla normativa e quando acquistiamo un nuovo macchinario siamo molto attenti anche a questo aspetto”, commenta con orgoglio Alessio Pandolfi, che continua, “allo

stesso tempo siamo particolarmente sensibili alle nuove tecnologie e la qualità del nostro parco macchine è lì a dimostrarlo”. Da questa propensione deriva anche “l’inserimento in


flotta delle macchine Mecalac che”, specifica Pandolfi, “sono arrivate contestualmente alla crescita e alla specificità dei cantieri. In determinate situazioni si tratta di macchine insostituibili”. Come abbiamo avuto modo di vedere tra le colline toscane.

UN CANTIERE MERAVIGLIOSO Ci troviamo nel comune di Greve in Chianti, dove M.T.M. da oltre cinque anni è impegnata nelle opere di sistemazione esterna, dell’allestimento di parchi e giardini di una tenuta agricola che produce vini di alta fascia. La tenuta si compone di circa 35-40 ettari di vigneto Chianti Classico, cui si aggiunge un po’ di uliveto.“In particolare”, continua Pandolfi,“ci siamo occupati della ricostruzione dei vigneti, con un impegno molto impor-

tante per il rifacimento di migliaia di metri di muri a secco, il tutto all’interno di un importante intervento di conservazione paesaggistica. La parte più impegnativa ha ovviamente riguardato la ricostruzione dei muri a secco, mentre in questo momento stiamo completando l’orto-giardino, che ha una funzione ornamentale e paesaggistica. Inoltre stiamo sistemando l’intera viabilità della tenuta. In questi anni abbiamo realizzato anche tutti i sottoservizi e le opere di urbanizzazione al fine di eliminare gli scempi compiuti, alcuni decenni fa, durante l’industrializzazione delle campagne. Sono stati eliminati i tralicci e abbiamo interrato oltre 7 km di linee elettriche e telefoniche. Come si può vedere è stato un lavoro di estrema valorizzazione dell’intero paesaggio”.

La Mecalac 8MCR attrezzata con la benna per lo spargimento della ghiaia

La Mecalac 6MCR attrezzata con la trincia per la manutenzione del verde

LE MECALAC FANNO LA DIFFERENZA All’interno del cantiere toscano le macchine Mecalac hanno giocato un ruolo di particolare importanza. “Abbiamo utilizzato le Mecalac”, ci spiega Pandolfi, “per la costruzione dei parchi e la sistemazione di tutte le aree attorno agli edifici dell’azienda agricola. Da veri jolly del cantiere, le Mecalac si sono occupate della movimentazione della merce, dei carichi, degli scavi e poi tanta benna miscelatrice per il confezionamento sul posto del calcestruzzo. Ovviamente hanno dato un ottimo contributo per l’edilizia stradale”. La versatilità operativa è infatti la caratteristica principale delle macchine del costruttore francese. A riprova di ciò, durante la nostra visita abbiamo visto la 8MCR impegnata nella movimentazione dei sacchi di terriccio usando le forche per poi dedicarsi a spandere ghiaia

IL CONCESSIONARIO: Arimak

Nata nel 2011 unendo cinque figure professionali che rappresentano i soci della realtà di Pieve al Toppo (AR), Arimak ha iniziato la propria attività come officina per l’assistenza alle macchine movimento terra. Un servizio che è stato integrato con la vendita e il noleggio dedicati alle macchine compatte. “Siamo Mecalac da sempre sia sotto il profilo

dell’assistenza sia sotto il profilo commerciale”, afferma Mirko Manganiello, responsabile commerciale di Arimak, “nel nostro DNA c’è sempre stata l’apertura verso il prodotto multifunzione e siamo concessionari ufficiali Mecalac da 2015-2016. Mecalac per noi è un marchio molto importante, che rappresenta circa il 30% del nostro fatturato. Crediamo molto in questo

prodotto, che non è il classico escavatore. Si tratta di un prodotto che va capito e, da parte nostra, dobbiamo essere in grado di trasferirne i valori al cliente”. Arimak, in qualità di importatore e attraverso alcuni concessionari, per quanto concerne Mecalac copre un territorio decisamente importante che comprende la Toscana, il Lazio e la Sardegna.

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TESTIMONIANZE

UNA VISIONE d’impresa

“Il nostro core business è rappresentato dalle macchine pesanti, ma per i lavori di rifinitura o dove c’è un po’ di edilizia stradale i Mecalac sono dei veri jolly. Trovata la persona giusta che sappia sfruttare le tante potenzialità della macchina, i Mecalac sono mezzi insostituibili a livello di produttività. Ma si deve avere una visione da impresa non da escavatorista. Queste macchine non sono semplici escavatori, i Mecalac fanno il lavoro di varie macchine e alla fine del cantiere la produttività si vede. Per non parlare poi dei piccoli interventi, dove il Mecalac dà il massimo, perché una sola macchina fa tutto”. Alessio Pandolfi, titolare e direttore tecnico di M.T.M.

Da sinistra, Claudio Malentacchi, operatore della Mecalac 6MCR; Mirko Manganiello responsabile commerciale di Arimak; Alessio Pandolfi, titolare e direttore tecnico di M.T.M.; Robert Fagiolino, Sales Manager Mecalac; Sandro Caruso, operatore della Mecalac 8MCR

con la benna, mentre la 6MCR è stata impegnata nella manutenzione con la trincia.

OLTRE IL SEMPLICE ESCAVATORE Benché il mercato italiano sia tra i più importanti per Mecalac, ancora oggi non sempre questa tipologia di macchina viene capita. “Siamo entrati a contatto con il mondo Mecalac”, riprende Pandolfi, “grazie a Mirko Manganiello di Arimak, che crede molto in questo prodotto, ha insistito e ci ha dato l’opportunità di fare tante prove. La prima volta mise a nostra disposizione una macchina nuova che abbiamo tenuto per una settimana.Tra l’altro la prova non andò benissimo, solo perché non c’era l’operatore giusto. Queste Mecalac comunque mi affascinavano e grazie ad Arimak prendemmo in prova un

altro 8MCR, anche in questo caso nuovo di pacca, che ha lavorato proprio in questo cantiere. Un nostro operatore bravissimo, Sandro Caruso, per un mese ha utilizzato solo la Mecalac. Superato l’impasse iniziale, che è normale prima di prendere confidenza con queste macchine l’errore più grosso infatti è quello di pensare di aver in mano un escavatore - ha iniziato a familiarizzare e così abbiamo acquistato la prima 6MCR. Molto soddisfatti, nel gennaio 2021 è arrivata la 8MCR e poche settimane fa ecco anche la nuova 6MCR, che abbiamo affidato a un altro operatore, Claudio Malentacchi, che la sa far andare a dovere”. “La cosa importante”, conferma Mirko Manganiello, responsabile commerciale di Arimak, “è coinvolgere gli operatori. In molti casi anche se l’imprenditore capisce questa tipolo-

La Mecalac 8MCR attrezzata con le forche per la movimentazione

gia di macchine, perché si rende conto della loro produttività, è necessario che gli operatori la utilizzino bene. In questo caso siamo riusciti a fare tutto ciò anche grazie a Mecalac che ci ha dato un notevole supporto per fare formazione, dimostrazioni e far capire il potenziale e la produttività di queste macchine. Ovviamente è altrettanto necessario avere a che fare con imprenditori che sanno vedere un po’ più in là”. ❑ MTM Via Argini Arno 5/B 50063 Figline Valdarno (FI) Tel. 055 9155743 Fax: 055 9155743 www.mtm-movimentoterra.it info@mtm-movimentoterra.it

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SAMOTER

SEGNO POSITIVO PER LE MACCHINE DA COSTRUZIONE

Secondo l’analisi Unacea-CER, il mercato nazionale delle macchine per costruzioni cresce e le prospettive sono buone unedì 13 giugno 2022 si è tenuto, a Veronafiere, il SaMoTer Day 2022, evento a cui erano presenti oltre 100 aziende e vari giornalisti interessati alla presentazione del rapporto previsionale sull’andamento del settore macchine per costruzione effettuata da Unacea (Unione italiana macchine per costruzioni) e CER (Centro Europa ricerche) in vista della 31ª edizione di SaMoTer, in programma dal 3 al 7 maggio 2023. Tanti gli argomenti all’ordine del giorno e numerosi i relatori sul palco.

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STRATEGIA SAMOTER A prendere la parola è Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, secondo cui SaMoTer è un moltiplicatore di business per le aziende che vi partecipano. “Le imprese che fra il 2012 e il 2019 hanno creduto nelle manifestazioni fieristiche” spiega Bricolo “hanno registrato 12,6 punti di crescita in più delle vendite e 0,7 punti di marginalità lorda in più rispetto ai competitor.Alcuni settori hanno mostrato benefici superiori alla media: la meccanica, rappresentata da SaMoTer, ha performato ancora meglio con un

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, insieme a Sara Quotti Tubi, event manager di SaMoTer


I dati del rapporto Unacea sono stati illustrati da Stefano Fantacone, direttore scientifico CER (Centro Europa ricerche)

naging director Wirtgen Italia, Gianmarco Ronco, marketing & communications manager Cifa, che hanno fatto il punto sui propri mercati. +14,4%”. E l’edizione di SaMoTer del 2023 promette molto in quanto “tiene conto di questo scenario fortemente espansivo che nei prossimi anni vedrà assegnare al comparto edile italiano oltre 107 miliardi di euro del PNRR”.

UN VERO E PROPRIO LABORATORIO A seguire, Sara Quotti Tubi, event manager di SaMoTer ha spiegato il significato di SaMoTer Lab, novità alla prossima edizione del salone internazionale per il settore macchine per costruzioni. “Si tratta di un’area specifica che unisce innovazione e sostenibilità, con implicazioni reali” puntualizza. “Mi riferisco a tecnologie concrete, software, automazione e digitale. Lab significa collaborazione e sinergia tra aziende, istituzioni, ricerca, luogo di confronto, formazione e informazione”.

DOPPIA OCCASIONE Come ha ricordato Michele Turrini, presidente di Siteb (Strade italiane e bitume), in concomitanza con SaMoTer 2023 si terrà Asphaltica, fiera dedicata alle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture viarie, la cui edizione 2021 ha registrato un ottimo numero di operatori qualificati. Accanto a Turrini, c’erano anche David Bazzi, managing director di Komatsu Italia Manufacturing, Mario Spinelli, ma-

MACCHINE PER COSTRUZIONE: UN MERCATO DINAMICO Dall’incontro è emerso che il comparto delle macchine per costruzione, considerando la crisi energetica e le difficoltà nel reperire le materie prime, ha registrato ottimi risultati durante il 2021 con un + 30% di vendite per un totale di 28.465 unità, mentre il 2022, nonostante una decelerazione, sarà un anno di crescita attorno al 10%, con una stima di vendite di 23.599 unità. In particolare, nell’ultimo trimestre del 2021, come indicano i dati Unacea evidenziati dal direttore scientifico CER (Centro Europa ricerche) Stefano Fantacone, le vendite hanno avuto una notevole accelerazione. Piccolo rallentamento nel primo trimestre 2022 a causa di fenomeni macroeconomici che portano a effetti sul prezzo dell’energia e alla difficoltà di reperimento dei pezzi. Fantacone sottolinea la tendenza al segno + per escavatori cingolati, pale gommate ed escavatori gommati. Considerando la crescita per tipologia, quest’anno si registrerà un aumento del 10% per i sollevatori telescopici, dell’11,3% per le macchine da costruzioni,

VERONAFIERE SEMPRE PIÙ FORTE Si chiama Maurizio Danese, ed è il nuovo amministratore delegato nominato all’unanimità qualche giorno fa dal CdA di Veronafiere nel segno della continuità aziendale. Danese era già ai vertici della spa di Viale del Lavoro dal 2015 a maggio 2022. La nuova figura è prevista dalle modifiche allo Statuto volute dai Soci e approvate nell’assemblea nel febbraio scorso. Assieme al Consiglio di amministrazione, Veronafiere garantirà il bilanciamento adeguato con le altre figure manageriali e la salvaguardia del patrimonio di esperienze nelle relazioni politicoistituzionali e nelle industry rappresentate.

Luca Nutarelli, segretario generale Unacea: “Contiamo di chiudere l’anno con una crescita a due cifre”

dell’11,8% per le macchine movimentazione terra, del 15,1% per le macchine stradali, del 17,4% per le macchine da calcestruzzo. “Riguardo l’export” conclude Fantacone “il primo trimestre 2022, con un valore complessivo di 689,5 mln di euro, segna un +7,4% in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’import, per un totale di 529,7 mln di euro, un +94,7%”.Anche Luca Nutarelli, segretario generale Unacea, è ottimista sul dinamismo, in Italia, del mercato delle macchine per costruzioni, e “spera di chiudere l’anno con una crescita a due cifre” nonostante il rallentamento ordini derivante dalle incertezze per le tensioni geopolitiche. ❑

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TESTIMONIANZE

(VOLVO CE ITALIA)

L’ELEGANZA DELLA PIETRA SERENA A Firenzuola, presso la Cava Castellina gestita da Conti srl, abbiamo visto all’opera un escavatore cingolato Volvo EC220E con Double Driller Carmi impegnato nell’escavazione della pietra naturale che affascinò Steve Jobs

Le molteplici lavorazioni cui viene sottoposta la pietra serena presso Conti srl

n tuffo nel Rinascimento. In una pietra che, con il passare dei secoli, ha assunto un’importanza sempre maggiore ed è diventata una protagonista assoluta dell’arredo urbano, della ristrutturazione di edifici storici e anche della scultura. Patria indiscussa della pietra serena è Firenzuola, che oggi detiene il primato assoluto dell’escavazione di questo materiale che da anni ha valicato i confini nazionali per andare a realizzare opere artistiche e architettoniche in tutto il mondo. Molto lavorabile, la pietra serena può essere usata sia in interni sia in esterni. Ma

U

ovunque utilizzato, questo materiale naturale regala sempre armonici ed eleganti giochi di luce in tonalità grigio-azzurrognole. Nuance che ha stregato anche Steve Jobs, che dopo un viaggio in Italia (la pietra serena è largamente utilizzata nell’arredo urbano di Firenze), decise di adottare questo materiale per tutti i pavimenti degli Apple Store. Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere da vicino l’estrazione di questo gioiello della natura e del lavoro dell’uomo. Ospiti di Conti srl abbiamo infatti visto all’opera un escavatore Volvo EC220E Triplice con perforatore, utilizzato appunto per l’escavazione

PARTNERSHIP VINCENTE: Volvo&Carmi Con sede a Castel Bolognese, Carmi è attiva dal 1973 nella distribuzione, allestimento e assistenza di macchine movimento terra. È concessionaria Volvo CE per

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l’intera gamma di macchine nonchè centro logistico per l’Italia ed ha ampliato le proprie competenze, sia commerciali che tecniche, anche al comparto dei motori industriali grazie alla

partnership con Volvo Penta. Carmi mette a disposizione del mercato un’ampia flotta noleggio, un interessante parco di macchine usate e si caratterizza per una divisione

di questo preziosissimo materiale. SULLA DESTRA DEL SANTERNO La cava Castellina si trova sulla destra del fiume Santerno e si apre su un panorama fitto di ginestre. Da tre generazioni, in quest’area opera Conti Srl, da sempre legati all’estrazione e alla lavorazione della pietra serena. “Il nostro”, ci spiega Fabio Conti responsabile dell’azienda,“attualmente è uno dei materiali più venduti al mondo, dopo il marmo di Carrara e il travertino. È più economico, nonostante i costi di escavazione, e piace parecchio. Infatti lo vendiamo in tante parti del

interna di engineering che le consente di offrire un’ampia gamma di realizzazioni (impianti e allestimenti speciali) e servizi di progettazione e certificazione. Questa divisione,


mondo, Italia compresa, sia in blocchi sia come semi-lavorato. Per fare un esempio presso la National Gallery di Londra ci sono ali intere arredate con la pietra serena”. Come accade in tutte le cave di Firenzuola, anche in cava Castellina si lavora a cielo aperto e terminata la coltivazione l’area viene ritombata e viene ripristinato il verde in modo che l’intervento dell’uomo scompaia. L’ATTIVITÀ DI ESCAVAZIONE “Dopo la scopertura e la pulizia dell’area”, continua Conti,“il materiale viene coltivato a stratificazioni, che noi

chiamiamo filari. Lavorando a cielo aperto, talvolta dobbiamo togliere 20 o 30 m di montagna prima di arrivare a quello che effettivamente riusciamo a coltivare. Le percentuali di coltivazione sono abbastanza basse, ma siamo fortunati, perché rispetto ad altri materiali la pietra serena è un materiale più coltivabile, perché è più intera, da noi vengono tutti blocchi enormi. Usiamo il sistema perforatrice-esplosivo perché il filo si sfrutta male, per la conformazione dei filari e perché la pietra serena è un materiale talmente abrasivo che il filo durerebbe pochissimo. Effettuati i fori e fatta la volata, i blocchi vengono trasportati al nostro piazzale e vengono

Da sinistra: Fabio Conti, responsabile di Conti srl, Marco Conti, operatore; Claudio Visani, capo cava; Ing. Gian Luca Laghi, responsabile attività tecniche ed Engineering di Carmi; Claudio Sartoni, Responsabile Servizio Vendite Carmi

responsabile del perforatore che ha allestito l’escavatore cingolato EC220E protagonista di queste pagine, generalmente si occupa di bracci lunghi da demolizione, di cabine inclinabili e sollevabili, di tralicci di spinta per l’accumulo di materiale per

le pale gommate, eccetera. Con un organico di circa 50 addetti, Carmi garantisce l’assistenza grazie a uno staff tecnico specializzato e costantemente aggiornato, con una dotazione di 15 officine mobili attrezzate per qualsiasi intervento tecnico.

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TESTIMONIANZE

In cava presta servizio anche una pala Volvo L220E utilizzata per la movimentazione dei blocchi

segati nella nostra segheria. Le profondità di perforazione variano a seconda dell’area: si va da un minimo di 1,2 m fino a un massimo di 4 m”. LA MASSIMA PRECISIONE Per l’attività di perforazione Conti utilizza un escavatoreVolvo EC220E Triplice, equipaggiato con un perforatore messo a punto da Carmi (e al quale abbiamo dedicato un apposito box di approfondimento). “Per quanto concerne la perforazione”, precisa Conti, “a noi serve la massima precisione. La macchina deve essere un martello, non deve avere fermi e poi deve essere rapida negli spostamenti. Ma in fase di perforazione, lo ribadisco, deve essere soprattutto precisa. E poi la differenza

la fa l’operatore, che ci mette del suo e riesce a far fruttare la cava”. In questo contesto le macchine Volvo rispondono alla perfezione alle esigenze della cava toscana. Accanto alla nuova macchina lavorano infatti un ulteriore escavatore Volvo utilizzato per gli sbancamenti e una pala gommata, sempre Volvo, per la movimentazione dei blocchi. “Nelle nostre cave abbiamo pendenze molto elevate su cui le macchine gommate che si trovano sul mercato avrebbero tanti problemi, di ribaltamento, di scivolamento… Con l’escavatore cingolato Volvo, una macchina che viene sfruttata per circa sette ore al giorno, abbiamo accantonato questi problemi. La stabilità del cingolato è tutt’altra cosa”.

IL DOUBLE

L’escavatore Volvo, che presso Conti viene utilizzato con il radiocomando, in ogni caso presenta una cabina con interfacce ergonomiche e personalizzabili

driller

L’escavatore cingolato EC220E è allestito con una perforatrice idraulica a doppio martello (double driller, in inglese) appositamente costruita da Carmi. “Si tratta di un’attrezzatura”, ci spiega l’Ing. Gian Luca Laghi, responsabile delle attività tecniche ed engineering di Carmi, “che ha previsto la realizzazione di un braccetto aggiuntivo che è stato montato al posto del braccio-scavo dell’escavatore. Questa soluzione conferisce maggiore stabilità e permette, unitamente a una ralla, di raggiungere molteplici posizioni di perforazione. La macchina presenta una slitta trasversale di 4 m. sulla quale scorre la colonna con due perforatori in grado di eseguire due fori indipendenti di diametro 26 mm. circa fino ad una profondità di 4,6 m. Il flusso idraulico dell’escavatore sovrintende l’attività di rotopercussione, gli avanzamenti delle due pistole, l’alimentazione del compressore e dell’aspiratore del materiale di scarto. Il double driller presenta inoltre una doppia velocità, più lenta in discesa e più rapida in risalita per ridurre i tempi di produzione.

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L’ESCAVATORE PROTAGONISTA Alimentato da un motore Volvo D6J Stage V di ultima generazione da 128 kW a 1.800 giri, che assicura performance e consumi ridotti, il Volvo EC220E è una macchina progettata per lavorare con grande efficienza e durare a lungo, anche nelle condizioni più impegnative. Se la sua progettazione prevede cerniere heavy duty per le portiere e una protezione imbullonata per le luci del telaio; il telaio inferiore a X consente una distribuzione omogenea del peso per una maggiore stabilità e durata, inoltre contribuisce a prevenire i danni dovuti a rocce e detriti. Situazioni che in cava rappresentano la quotidianità. Da segnalare come il sottocarro heavy duty crei una forza di trazione eccellente sui terreni impegnativi che, come abbiamo visto, in cava Castellina non mancano. Infine il robusto design del braccio prevede la presenza di piastre interne che supportano i punti di pressione durante un’ampia gamma di applicazioni. Queste piastre contribuiscono a disperdere la pressione per assicurare la massima produttività e disponibilità operativa dall’escavatore. ❑ CONTI SRL Via Cornacchiaia Alberaccio n.389 50033 Firenzuola (FI) Tel. 3392385458 www.pietraserenaconti.it info@pietraserenaconti.it


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AZIENDE

VTN EUROPE

NEL MERCATO, CON IL MERCATO Nell'ambito dell'evento DoosanOne, VTN Europe ha messo in mostra alcuni dei suoi best seller dedicati al settore della demolizione

I

ncontrare il mercato è sempre fondamentale. Per questo è opportuno cogliere al volo tutte le occasioni in cui gli operatori del settore sono chiamati a testare macchine e attrezzature. Di certo questa è anche l'opinione di VTN Europe che, a fine maggio, è stata partner di Doosan nell'evento organizzato in provincia di Piacenza e denominato DoosanOne. In questa occasione VTN ha esposto (e dato l'opportunità di testare) al-

cune attrezzature dedicate espressamente al mondo della demolizione. In particolare il costruttore veneto ha portato in cava molteplici attrezzature con un peso tarato sulle macchine di riferimento del mercato Italia, cioè gli escavatori tra i 200 e i 250 quintali. “In questo evento”, ci spiega Michele Badin, Area Manager per il merca-

La pinza movimentatrice MD 210

to Italia di VTN Europe, “abbiamo portato due attrezzature equipaggiate con il booster, cioè un frantumatore girevole FP 20 Plus; e un CK 22 Plus, un'attrezzatura multiuso che offre la possibilità di intercambiare le chele al fine di affrontare demolizione primaria, secondaria o lavori come cesoia. Questi prodotti equipaggiati

UN MERCATO IN GRANDE SPOLVERO “Il mercato Italia, nonostante il covid, ha avuto un boom enorme. Abbiamo fatto numeri molto importanti, anche se purtroppo, da inizio anno, stiamo soffrendo un aumento vertiginoso dei costi delle materie prime. Inoltre c'è anche un problema legato al reperimento di personale specializzato per l'inserimento nel

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nostro ciclo produttivo. E per un'azienda come la nostra, che fa quasi tutto in casa, questa mancanza di personale specializzato può rappresentare un problema. Ma se queste sono le difficoltà del momento, c'è invece da dire che negli ultimi anni Industria 4.0 ci ha aiutato moltissimo, ha infatti indotto anche le imprese

più piccole a equipaggiarsi con attrezzature di una certa tipologia. La penetrazione del mercato da parte di VTN è inoltre agevolata dalla nostra ampiezza di gamma, che ci permette di soddisfare le esigenze di tutti: dalla piccola impresa al grande demolitore specializzato. In Italia stanno andando molto bene prodotti come la cesoia idraulica,

anche in virtù di prezzi molto elevati per il rottame che incentivano l'acquisto di attrezzature specifiche. E la serie FP che offre ben 13 modelli per escavatori da 5 a 100 t”. Michele Badin, Area Manager per il mercato Italia di VTN Europe


Michele Badin, Area Manager per il mercato Italia di VTN Europe

con il booster, molto apprezzati dalla clientela, sono stati affiancati anche da altre attrezzature di punta. Tra questi un nostro classico: il frantumatore FP 15 che è stato montato sul 245 demolition di Doosan. L'FP 15 è un prodotto storico di VTN, il che non significa che sia sempre rimasto nei suoi canoni, anzi a livello tecnologico è cambiato parecchio, e ovviamente in meglio. Inoltre abbiamo esposto anche una pinza movimentatrice MD 210, sempre per escavatori da 200 q, equipaggiata con chele standard a fondo chiuso e sottolame reversibili e intercambiabili, un accessorio con diverse tipologie di chele in gamma: dalla movimentazione dei rifiuti agli inerti, dai mattoni ai massi o ai tronchi”. Durante l'evento le due attrezzature dotate di booster (FP 20 Plus e CK 22 Plus) potevano essere testate dagli operatori presenti alla manifestazione. “Personalmente”, continua

Badin, “mi è dispiaciuto non portare in questa manifestazione una cesoia idraulica, perché trovo sia uno dei nostri prodotti di punta e che negli

Il kit Combi CK 22 Plus offre la possibilità di intercambiare le chele per affrontare demolizione primaria, secondaria o lavori come cesoia

ultimi anni ha avuto un'evoluzione importantissima, molto riconosciuta dal mercato e a tutti i livelli: dal grande demolitore alle imprese specializzate nel trattamento dei rottami. Del resto questa manifestazione è più orientata al mondo construction e sarebbero serviti materiali idonei per permettere un test adeguato”. L'evento ovviamente si inserisce nella collaborazione che contraddistingue i rapporti tra VTN e tutti i principali marchi presenti sul mercato italiano e internazionale. “La collaborazione con Doosan”, conclude a tale proposito l'area manager VTN, “negli ultimi anni è aumentata in modo sensibile. Una collaborazione che è nata direttamente dalla richiesta stessa dei nostri clienti, che abituati a utilizzare le nostre attrezzature, al cambio degli escavatori hanno sempre richiesto l'adozione di prodotti VTN. La collaborazione non è quindi la mera vendita di un prodotto, ma una vera e propria partnership, che parte dalla consulenza per capire quale sia l'attrezzatura più idonea in base alla tipologia di macchina e alla tipologia di lavoro da affrontare. Siamo sempre molto vicini sia al cliente sia al concessionario, anche perché negli ultimi anni di innovazioni sulle attrezzature ne abbiamo introdotte parecchie, quindi anche il cliente storico deve essere continuamente aggiornato”. ❑

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TESTIMONIANZE

(JLG)

PIATTAFORME PER LA SIDERURGIA Le piattaforme JLG accompagnano da anni gli interventi di CMB Montaggi, specializzata nel settore dei montaggi e smontaggi di carpenterie metalliche e impianti industriali e storie di successo sono fatte di relazioni solide e valori condivisi. Nel bresciano, si sa, ci sono numerose acciaierie e rinomate aziende siderurgiche di respiro nazionale e internazionale, che devono il proprio successo non solo alla qualità dei propri prodotti, ma anche alla serietà dei propri fornitori che, a loro volta, con la loro professionalità, garantiscono il rispetto dei valori fondanti di tutto il business siderurgico bresciano, quali la qualità e la sicurezza. CMB Montaggi è fra questi fornitori, e in 15 anni di attività si è guadagnata il rispetto e la notorietà, forte appunto della propria politica incentrata sulla sicurezza. Una sicurezza che deriva anche dalla scelta di affidarsi sempre ad attrezzature e mezzi all’avanguardia. Fin dall’inizio CMB Montaggi ha scelto JLG come partner per le proprie piattaforme semoventi, e oggi l’azienda dispone di una flotta composta da una ventina di unità, tra

L

piattaforme a braccio articolato e a braccio telescopico, PLE a braccio verticale e piattaforme a pantografo elettriche, tutti rigorosamente JLG.

Grazie alle piattaforme JLG, gli operatori di CMB Montaggi hanno fornito supporto tecnico anche nei sollevamenti più impegnativi

UNA FIDUCIA BEN RIPOSTA “JLG è il nostro fornitore esclusivo di piattaforme aeree. La scelta è legata all’indiscussa qualità dei mezzi JLG, la loro versatilità e la completezza del parco macchine” ha dichiarato Paolo Zerbinati, titolare e AD di CMB Montaggi. “Questo rapporto di completa fiducia e soddisfazione ha consentito a tutto il nostro staff di acquisire una profonda conoscenza del funzionamento dei mezzi JLG, rendendo il lavoro agile e produttivo”. Recentemente CMB Montaggi si è occupata del montaggio del nuovo impianto di aspirazione fumi del forno di Almag, azienda di Roncadelle (BS), attiva nella produzione di barre in ottone nonché parte di una holding specializzata nella produzione di semilavorati in leghe non ferrose.

UN NUOVO FORMAT di incontro Lo scorso maggio la sede britannica di JLG ha ospitato un evento ibrido unico che ha riunito diversi gruppi di distributori e i loro clienti provenienti da Europa, America Latina, Medio Oriente, India e Sud Africa, mentre un evento virtuale si è svolto in contemporanea per coloro che non potevano partecipare

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direttamente. Gli ospiti sono stati accolti da un’esperienza video coinvolgente e hanno poi avuto l’opportunità di assistere a dimostrazioni e testare un’ampia gamma di nuovi mezzi sia all’interno che all’esterno dell’edificio. In particolare hanno potuto concentrarsi sulla piattaforma semovente a braccio

670SJ, equipaggiata con la nuova tecnologia autolivellante, sulla piattaforma 860SJ HC3, sull’EC450AJ, sulla serie DSP di Stock Pickers, sui modelli Toucan e i pantografi per terreni difficili ERT e RT. Un’area dedicata all’elettrificazione, inoltre, ha mostrato soluzioni sostenibili, tra cui la piattaforma a pantografo

completamente elettrica DaVinci e il kit di conversione elettrica. Dopo le visite guidate della fabbrica, con tanto di un live feed dalla linea di verniciatura, un posto di rilievo hanno avuto i mezzi per l’Accesso a Basse Quote, visibili da una postazione elevata grazie a una piattaforma appositamente costruita. “È stato un enorme


Il lavoro è stato commissionato da Comeca Tecnologie, azienda specializzata nella realizzazione di impianti industriali, responsabile dell’intero progetto di rifacimento dell’impianto di aspirazione Almag e della fornitura dei cicloni e condotte da installare, che ha appaltato a CMB Impianti le relative operazioni di montaggio e smontaggio. La complessità del progetto ha reso necessaria una pianificazione dei lavori in più fasi.

piacere e soddisfazione vedere tanti clienti italiani all’evento New Perspective in UK” ha commentato Nicola Pontini, General Manager JLG Italia. “Come sempre si sono dimostrati estremamente professionali nel dare giudizi in merito ai nuovi prodotti. Abbiamo ricevuto input molto importanti per

LA PRIMA FASE Nella prima fase, avviata a gennaio e conclusa ad aprile 2022, CBM Montaggi si è occupata del montaggio delle strutture metalliche, dei nuovi cicloni e delle nuove condotte dell’impianto di aspirazione fumi.“Durante il periodo pasquale è stato pianificato il fermo dell’intero stabilimento per poter eseguire il collegamento del nuovo impianto; durante questa finestra di circa 7 giorni abbiamo provveduto

a smantellare le condotte esistenti e a collegare i nuovi cicloni” ha spiegato Nicola Cotti Cottini, geometra CMB Montaggi, responsabile cantiere Almag.“L’intervento è stato realizzato da tre squadre di CMB Montaggi che hanno lavorato equipaggiate con tre piattaforme a braccio articolato 520AJ e una piattaforma a braccio telescopico 660SJ. Questo ci ha consentito di completare le attività nel pieno rispetto dei tempi stabiliti, garanten-

poter sviluppare al meglio la gamma, ma anche per valutare l’approccio al mercato che è in continua evoluzione. Oltre agli aspetti professionali, l’evento è stato anche un’occasione per condividere momenti di svago e pura allegria particolarmente apprezzati dopo questi anni difficili”.

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TESTIMONIANZE

Le piattaforme JLG di CMB Montaggi si sono rivelate versatili nell’uso anche in spazi chiusi

sviluppo continuo del lavoro” ha precisato Zerbinati. LA SECONDA FASE Avviata a maggio e che si concluderà a settembre 2022, la seconda fase prevede la realizzazione del nuovo filtro che andrà a sostituire il precedente. Nel mese di agosto, a stabilimento chiuso, verrà demolito il vecchio filtro delle polveri del camino, e saranno eseguiti i collegamenti per il nuovo. Questa fase si prospetta una sfida ancora più impegnativa per far fronte alla quale CMB Montaggi ha previsto l’impiego di cinque squadre specializzate, tutte attrezzate con mezzi JLG e in particolare tre piattaforme a braccio articolato 520AJ, una a braccio telescopico 660SJ, una PLE a braccio telescopico 860 SJ, e una a braccio articolato 1250 AJP “Il continuo sviluppo delle macchine JLG, nonché la loro affidabilità, ci permettono di accogliere ogni giorno nuove sfide dal punto di vista lavorativo. Potendo contare sulla nostra flotta di mezzi JLG possiamo garantire sempre il miglior metodo di approccio al lavoro sia dal punto di vista della sicurezza che della qualità ed efficienza” ha concluso Nicola Cotti Cottini. ❑

do ad Almag la regolare ripresa della produzione”. Nel cantiere Almag, dalla superficie di circa 1.500 mq, le piattaforme JLG si sono rese indispensabili per la grande maggioranza delle attività svolte. I lavori in quota sono stati molteplici, dall’imbrago dei componenti al taglio delle strutture esistenti eseguito con due operatori muniti di cannello ossiacetilenico, alla saldatura delle nuove componenti. L’ausilio delle piattaforme JLG ha consentito di raggiungere aree in quota altrimenti inaccessibili e di riuscire a svolgere tutte le attività necessarie in tempi ragionevoli. “Se agli albori della nostra attività ci siamo affidati a mezzi JLG a noleggio, la piena soddisfazione delle prestazioni delle piattaforme e dell’assistenza ci ha portato nel corso degli anni all’acquisto di numerosi suoi mezzi, raggiungendo ad oggi una flotta che riesce a far fronte a tutte le nostre necessità lavorative e che si amplierà sempre di più grazie sia alle novità di prodotto che JLG propone che alla nostra costante crescita aziendale. Ecco perché JLG rappresenta per CMB Montaggi un vero partner nello

L’OPINIONE DI JLG

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Italia

“CMB Montaggi è un cliente storico con cui, nel corso degli anni, abbiamo instaurato un profondo rapporto di fiducia e stima reciproca. CMB Montaggi è sempre attenta a valutare le nostre nuove tipologie di macchine per le esigenze negli importanti cantieri industriali in cui sono coinvolti” ha spiegato Nicola Pontini, General Manager JLG Italia. “Ho avuto modo di incontrare Paolo Zerbinati anche durante il recente evento New Perspective, tenutosi a maggio in UK, un’interessante occasione di confronto per comprendere sempre più a fondo le necessità di CMB Montaggi e come poter essere ancora più al fianco di questa prestigiosa azienda con la nostra apprezzata assistenza”.

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news NUOVO look

MOVIMENTO TERRA

NUOVE PALE Mecalac amplia l’offerta di pale caricatrici

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ista la crescente domanda di piccoli caricatori articolati polivalenti nei settori della paesaggistica, del noleggio e dell’edilizia, Mecalac ha deciso di ampliare l’offerta di pale caricatrici. Tra l’altro, queste macchine stanno gradualmente sostituendo altri tipi di macchine (trattori con caricatore, skid-steer…). La nuova gamma Mecalac MCL comprende 6 modelli, da 1,74 a 2,85 t, di cui 4 modelli con braccio lungo (standard), adatti alle esigenze del segmento agricolo, e 2 modelli con braccio corto, adatti alle esigenze del settore edile FONTE: MECALAC

La gamma di scissor Haulotte Compact è stata ridisegnata per offrire ai clienti ancora più vantaggi. I nuovi modelli di piattaforme di lavoro aereo a forbice incorporano gli standard di qualità del gruppo e soddisfano tutti i requisiti per lavorare in sicurezza ad altezze comprese tra 8 e 14 metri su tutti i tipi di superficie. Per operare senza difficoltà in ambienti esposti e polverosi, tutti gli elementi sensibili delle PLE sono perfettamente integrati e protetti.

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Innovazioni EPIROC

SEMPLICEMENTE STRAORDINARIA Si chiama VC 2000 la nuova fresa a tamburo di Epiroc, ed è pronta a rivoluzionare la fresatura in trincea e in cava grazie al suo design a V DI CLAUDIO GUASTONI • FOTO DI EPIROC

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Il posizionamento dei tamburi a forma di V consente un taglio con base piatta ed evita materiale residuo tra i tamburi stessi

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problemi di efficienza legati allo scavo di trincee sono stati risolti con soluzioni avanzate ma costose. Siamo lieti di presentare un’alternativa che consente di risparmiare tempo e denaro praticamente in ogni aspetto: dall’investimento all’energia, fino all’usura della macchina portante. E tutto questo grazie alle angolazioni del tamburo”. È stato il commento di Christian Maggioni, Regional Business Line Manager Hydraulic Attachment Tools di Epiroc Italia, quando la nuova fresa a tamburo VC 2000 è stata presentata al pubblico. Il suo lancio mondiale è avvenuto ufficialmente attraverso un evento digitale tenutosi a fine aprile, a cui hanno partecipato giornalisti, clienti ed esperti del settore collegandosi da ogni parte del mondo.

UN MIX DI TECNOLOGIA E SEMPLICITÀ L’evoluzione tecnologica cui siamo abituati ad assistere oggi è velocissima, e progetti rivoluzionari come nel caso di questa preziosa attrezzatura, nonostante un alto contenuto tecnico risultano semplici, efficaci, e consentono un risparmio energetico fino al 40%. Alcune caratteristiche della nuova fresa a tamburo VC 2000 potrebbero apparire complicate da spiegare, ma non è il caso di questa attrezzatura in cui prevale la semplicità, e i cui vantaggi sono visibili a occhio nudo. Oltre al già citato risparmio energetico, tra i principali vantaggi si annovera la facilità di utilizzo, l’estrema maneggevolezza, la minima usura della componentistica, niente più movimenti laterali durante lo scavo, la possibilità di utilizzo fino a 30 metri sott’acqua senza

ulteriori installazioni o modifiche, e il minore impatto ambientale. In sostanza, la nuova VC 2000 massimizza le prestazioni, riduce al minimo l’usura e garantisce la migliore soluzione possibile per ciascuna applicazione. VC 2000 NON TEME CONFRONTI Le frese Epiroc si sono sempre distinte per caratteristiche di robustezza, affidabilità e facilità nell’utilizzo, ma adesso, con la nuova nata VC 2000, questi plus hanno raggiunto i massimi livelli. Un primo campo di prova per mettere a confronto una tradizionale fresa a tamburo e la nuova VC 2000 potrebbe essere lo scavo di una trincea uniforme. Mentre una normale fresa a tamburo deve muoversi da un lato all’altro, comportando una maggiore usura al braccio di supporto, utilizzando la VC 2000 si ottiene il medesimo risultato

LA FORMA È IMPORTANTE Uno standard completamente nuovo nella fresatura in trincea e in cava Secondo Epiroc, la rivoluzione può presentarsi in molte forme. E in questo caso la rivoluzione della fresa a tamburo ha la forma di una “V”. VC 2000 rappresenta un modo completamente nuovo di lavorare con la profilatura di pareti e superfici in roccia o calcestruzzo, lo scavo di trincee, lo scavo e la demolizione di rocce tenere e terreno congelato. Quando si scava con una fresa a tamburo, non sempre è possibile andare da A a B con il percorso più breve e più diretto, ma con questo nuovo gioiello, l’angolazione dei tamburi consente un taglio con base piatta su tutta la larghezza, e ciò contribuisce a risparmiare tempo, denaro e a ridurre la manutenzione semplicemente procedendo in linea retta. La nuova VC 2000 è stata sviluppata per applicazioni di scavo e viene fornita di serie con la staffa rigida Pro. Tuttavia, è disponibile anche con la staffa meccanica girevole a 360° con fissaggio centrale per un facile posizionamento, e con staffa a rotazione idraulica senza fine a 360° che consente un posizionamento ottimale e una movimentazione precisa. Insomma, VC 2000 è un ottimo investimento, è semplicemente più efficace e più semplice da utilizzare, più economica e più rispettosa dell’ambiente.

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Innovazioni

PARTNER IDEALE

EPIROC

semplicemente scavando in linea retta. La nuova fresa ha un funzionamento molto simile ad una benna, e ciò non ne facilita solo l’utilizzo, ma la rende molto meno dispendiosa in termini di tempo e di consumo.Va considerato anche l’enorme vantaggio legato ai tempi minimi di fermo macchina e della ridotta manutenzione necessaria e, durante l’utilizzo, il design aV consente un taglio con base piatta ed esclude materiale residuo tra i tamburi. PUNTI FORTI AI MASSIMI LIVELLI “Fornire soluzioni che possano aiutare i nostri clienti a raggiungere nuovi livelli è gratificante” afferma Christian Maggioni nel descrivere alcune caratteristiche tecniche di questa nuova pietra miliare Epiroc.“Non ultimo quando si tratta di risparmio energetico e sostenibilità. Ci ispirano a reinventare costantemente tutti gli aspetti della nostra offerta, e la VC 2000 ne è certamente il risultato”. I futuri utilizzatori possono stare tranquilli: le principali caratteristiche distintive delle

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Leader per la produttività globale nei settori del minerario e delle infrastrutture grazie ad una tecnologia all’avanguardia: questa è Epiroc, che sviluppa e produce macchine e utensili innovativi, sicuri e sostenibili per la perforazione, lo scavo della roccia e le costruzioni. Ma Epiroc non si limita a questo: fornisce anche servizi e soluzioni di prim’ordine per automazione e interoperabilità. La sede è a Stoccolma, e si avvale di un organico di oltre 15.500 persone appassionate e tecnicamente preparate che garantiscono supporto e collaborazione ai clienti in oltre 150 Paesi. La divisione Tools & Attachments sviluppa, produce e commercializza attrezzature per la perforazione ed attrezzature idrauliche per macchine portanti. I prodotti sono destinati ai settori della perforazione, del minerario, delle costruzioni nonché alla demolizione e al riciclaggio. La divisione fornisce inoltre i relativi servizi e dispone di fabbriche in cinque continenti, inclusi i principali impianti in Svezia e Germania.

La nuova VC 2000 permette un nuovo standard nella fresatura in trincea e in cava, senza più movimenti laterali per uno scavo più uniforme

classiche frese a tamburo di Epiroc, come ad esempio i robusti ingranaggi cilindrici, il configurabile motoriduttore ad elevata coppia e il sistema di serraggio QuickSnap per una sostituzione rapida e semplice dei picchi, sono tutte presenti nella nuova fresa. Ma la VC 2000 include anche, di serie, una staffa chiamata Pro-bracket che guida i tubi idraulici attraverso il centro del braccio di supporto proteggendoli da eventuali danneggiamenti, e inoltre sono disponibili supporti per rotazione meccanica o staffe dotate di ralle idrauliche per rotazione automatica così come un

efficiente sistema di nebulizzazione dell’acqua per abbattere le polveri: l’acqua viene spruzzata direttamente sull’area della testa di taglio per la massima efficienza. Inoltre il cliente ha la possibilità di installare il sistema di monitoraggio HATCON, un nuovo livello di controllo, per tenere traccia, attraverso notifiche, delle ore di funzionamento, della posizione e degli intervalli di manutenzione su diversi dispositivi (computer o telefono) attraverso la piattaforma MyEpiroc, e ciò rappresenta un sicuro e aggiuntivo incremento per aumentare l’efficienza della fresa. ❑


news COMPONENTI

IL KSD DI KOHLER Spiegati in un video tutti i plus del KSD

U

n preciso dosaggio del carburante, intervalli di manutenzione prolungati, monitoraggio delle condizioni dell’olio e molto altro. È il nuovo motore KSD a firma Kohler. In novembre 2021 era stato presentato questo nuovo motore diesel, in marzo 2022 era stata annunciata la vincita del premio Diesel of the Year: ora esce il primo video che entra nei dettagli delle specifiche tecniche di questo motore innovativo, grazie al quale la complessità diventa semplicità. La gamma KSD è stata presentata come il risultato di un approccio orientato al mercato e al cliente, che permette non solo di godere delle prestazioni di un motore così avanzato, ma soprattutto di poterlo sfruttare per tutta la durata della sua vita e nel modo più facile ed economico possibile. Il primo fattore di successo è un basso TCO, ottenuto anche grazie al consumo di carburante ottimizzato compreso tra il 6 e l’8%. FONTE: KOHLER

NUOVO presidente In una breve conferenza stampa UNACEA ha presentato i dati del mercato del secondo semestre 2022. A commentarli Michele Vitulano, nuovo presidente di UNACEA. “Sebbene i risultati di mercato si mantengano positivi, il settore delle macchine e delle attrezzature per costruzioni attraversa un periodo complesso sul versante della produzione” ha commentato Vitulano. “Rimango tuttavia ottimista per il futuro: le aziende italiane sono abituate a operare in contesti difficili”.

Sodalizio vincente (Perforazioni)

Prosegue con aumentato vigore l’accordo tra Doosan e Geax per realizzare macchine compatte da trivellazione. Dopo Italia e Stati Uniti, sono in aumento i mercati di distribuzione di queste macchine speciali. La scelta di Geax è ricaduta sulle macchine Doosan per la fornitura di escavatori da 6 a 24 tonnellate (DX63, DX140, DX180, DX210 e DX225), nelle tre motorizzazioni Tier III, Stage IV Epa e Stage V, così da poter commercializzare le proprie macchine da perforazione nel mercato italiano, americano e asiatico.Gli escavatori vengono forniti da Doosan senza il braccio per poter essere trasformati da Geax in una macchina trivellatrice per pali da fondazione fino a 30 m di profondità e diametro fino a 1,5 m. Il complesso allestimento viene realizzato nella sede Geax di Montefano.

MASSICCI HA COMPIUTO SESSANT’ANNI DI ATTIVITÀ E HA ORGANIZZATO UN EVENTO PER CELEBRARE E RINGRAZIARE LE PERSONE CHE L’HANNO SUPPORTATO NEL CORSO DI QUESTI PRIMI SEI DECENNI DI SUCCESSI.


Innovazioni CIFA

L’evoluzione di un Best Seller

Più robusta, più facile da utilizzare e più semplice da manutenere. La K55L diventa K56L, la nuova pompa autocarrata heavy-duty (e “smart”) ideale per i grandi cantieri DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI CIFA

IMPIANTI DI VALORE La gamma impianti FiveTech in quattro serie: Diamond, Sapphire, Zircon e Dry Esclusivamente dedicata alla produzione di calcestruzzo preconfezionato, la gamma degli impianti di betonaggio Cifa si evolve per offrire prodotti capaci di fornire soluzioni alle esigenze più complesse. La linea FiveTech® è infatti stata riorganizzata in quattro serie: Diamond, Sapphire, Zircon e

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Dry. “Vogliamo offrire ai nostri clienti”, afferma Marco Polastri, Direttore Sales Aftersales e Marketing di Cifa, “una gamma completa e allo stesso tempo organizzata per fornire un prodotto dalle prestazioni superiori e con un alto livello di controllo del processo, confermando la nostra vision

Driven by Innovation. In uno scenario europeo che vede i governi fronteggiare la pandemia con importanti recovery plan, si prospettano grandi investimenti per la costruzione di nuove infrastrutture, realizzabili con calcestruzzo certificato e rintracciabile per assicurare la trasparenza e la sostenibilità del

prodotto. È quindi necessario per i produttori avere impianti di alto livello, funzionali, performanti e durevoli nel tempo. La riorganizzazione della gamma nasce proprio per offrire impianti di alto valore”. Il succo di questo valore è sintetizzabile in cinque, fondamentali, punti:


“Q

uesto prodotto si inserisce nel progetto di ottimizzazione della gamma Steeltech, che ha l’obiettivo di avere key model in grado di coprire un ampio ventaglio di necessità, massimizzando la condivisione di parti e componentistica fra loro. È importante per noi fornire alle aziende macchine performanti e soprattutto semplici da utilizzare e manutenere”. Le parole di Marco Polastri, Direttore Sales,Aftersales e Marketing di Cifa, sintetizzano alla perfezione l’humus dal quale è nata la nuova pompa autocarrata K56L della gamma Steeltech, una 56 m che è un concentrato di soluzioni smart per aumentare semplicità di utilizzo, robustezza e leggerezza. TANTA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL CANTIERE Evoluzione del modello K55L, un best-seller di Cifa, la nuova K56L ha voluto superare la grande affidabilità della 55 m, introducendo una pompa ancora più robusta e facile da manutenere, limitando il TCO della macchi-

Disponibile con tre diversi gruppi pompanti (HP1606H a circuito aperto, HP1608EC e HP1808ECX a circuito chiuso), può essere allestita su un camion 10x4 (Europa) o un 8x4 tipico di mercati con regolamenti meno stringenti

na.Tutto questo perché il cliente possa avere una pompa affidabile, ad alte prestazioni e dai costi di esercizio contenuti. Disponibile con tre diversi gruppi pompanti (HP1606H a circuito aperto, HP1608EC e HP1808ECX a circuito chiuso), può essere allestita su un classico camion 10x4 (mercato europeo) o un 8x4 tipico di mercati con regolamenti meno stringenti. Per quanto concerne il braccio siamo di fronte a un cinque sezioni con configurazione RZ, la soluzione ideale per sfruttare appieno i 55,1 m di estensione massima verticale senza complicare la gestio-

Il braccio della Steeltech K36L-5 prevede un nuovo giunto a rotazione continua sull’ultima sezione

Trasportabili e facili da installare, tutti gli impianti sono studiati per essere movimentati tramite trasporti standard e sono preassemblati per essere operativi nel più breve tempo possibile. Design modulare, i singoli impianti sono studiati per avere un design flessibile e modulabile a seconda delle diverse esigenze. Precisione e affidabilità nel dosaggio,

tutti i materiali coinvolti nella creazione della miscela sono accuratamente dosati per assicurare qualità costante di output nel tempo. Tecnologia di mescolazione all’avanguardia, qualità dei materiali e design studiato per garantire performance di mescolazione qualitativamente elevate e costanti nel tempo e facilità di manutenzione. Controllo

ne in fase di piazzamento. La nuova torretta, oltre ad avere la tubazione esterna per una facile manutenzione, rende la chiusura del braccio più compatta, evitando di sporgere oltre il gruppo pompante o sopra la cabina. La stabilizzazione è a X (come per il modello K55L), ma è stata semplificata e resa ancora più efficiente. Gli stabilizzatori frontali sono a doppio sfilo e vanno a ridurre i tempi di apertura e l’impronta a terra. Mentre gli stabilizzatori posteriori sono più robusti e più lunghi. Le bandiere posteriori ospitano inoltre i due serbatoi in plastica (600 l) per acqua e diesel. Infine una nota sul telaio che riprende quello della K60H e si caratterizza per un sotto-torretta robusto che ospita anche il nuovo serbatoio olio, ancora più facile da raggiungere per la manutenzione. La struttura è bilanciata e ottimizzata rispettando le 10 t di carico massimo sugli assali posteriori. A TUTTA SEMPLICITÀ La K56L prevede una gestione elettronica intuitiva ed efficiente. Molti i sistemi integrati che aiutano nelle operazioni ricorrenti e rendono il lavoro in cantiere più facile e sicuro. Il sistema Smartronic è il controllo intelligente della pompa autocarrata. E in questo contesto, alcune funzioni di gestione avanzata della stabilità e del braccio pompante, come ASC e MBE, risultano di grande aiuto per l’operatore. Vediamole nel dettaglio. L’ASC,

operativo completo integrabile con il sistema di monitoraggio Cifa Vista: grazie a un’interfaccia intuitiva è possibile monitorare tutta l’attività dell’impianto e generare reportistica puntuale. La gamma si completa con gli impianti di riciclaggio

CIFA Wash. Facili e dalla manutenzione ridotta al minimo, permettono il riutilizzo degli aggregati con la separazione dei solidi di 0,15 mm.


Innovazioni CIFA acronimo di Advanced Stability Control, permette di ottenere il massimo dall’utilizzo della macchina. Il sistema massimizza l’area di lavoro in funzione dell’effettiva apertura degli stabilizzatori e quando ci si avvicina a una situazione al limite della stabilità, entra in azione: prima rallentando la movimentazione del braccio, e alla fine fermandolo prima di raggiungere una configurazione critica. L’MBE, a sua volta acronimo di Max Boom Extension, è invece un sistema predittivo che dà all’operatore la distanza massima che si può raggiungere con il braccio in caso di apertura parziale della stabilizzazione. Di conseguenza quando l’operatore arriva in cantiere, prima di aprire il braccio può vedere sul display della macchina l’effettiva apertura massima raggiungibile in tutta sicurezza. E se non bastasse, il pacchetto Smartronic Advanced prevede anche la funzione Automatic Boom Folding and Unfolding, che attiva la sequenza automatica di apertura e chiusura del braccio. Il sistema si sostituisce all’operatore in una sequenza automatizzata e calibrata alla perfezione che velocizza le operazioni e previene da eventuali errori nelle manovre. Da segnalare anche Cifa Vista, un potente alleato nella gestione e nel monitoraggio della flotta aziendale. Ovviamente anche la nuova K56L può essere equipaggiata con la telemetria Cifa Vista, in grado di geolocalizzare il mezzo, gestire la manutenzione e soprattutto registrare prestazioni, consumi e messaggi di

errore. Ogni macchina è dotata di CIFA Vista ed è quindi “4.0 ready”, ossia pronta per ottenere la certificazione per usufruire dei contributi statali previsti per l’industria 4.0. C’È ANCHE LA K36L-5 Cifa propone anche la pompa autocarrata Steeltech K36L-5. Lanciata nel 2021, questa macchina è equipaggiata con un braccio davvero intelligente, che permette di pompare in qualsiasi situazione, anche nei posizionamenti più difficoltosi. Ciò è possibile grazie alle cinque sezioni e soprattutto in virtù del nuovo giunto a rotazione continua sull’ultima sezione. Ovviamente anche la K36L-5 può essere dotata del sistema di gestione elettronico Smartronic Advanced, il che significa poter sfruttare al massimo le potenzialità della macchina senza trascurare la sicurezza d’uso. E IL CSD ADVANCED PER LE BETONIERE L’offerta elettronica di Cifa investe anche il mondo delle betoniere con il sistema di gestione CSD Advanced. Se CSD significa “Constant Speed Drive” - e si riferisce alla

“Il 2021 per Cifa è stato un anno record; infatti, la perdita fisiologica nel 2020 dovuta alla pandemia è stata totalmente recuperata nel 2021, registrando un ulteriore aumento (+36,5%). Una crescita che riguarderà anche il 2022: secondo le nostre previsioni sarà del 20% rispetto al 2021. Il nostro piano di investimenti prosegue anche con l’introduzione di progetti strategici finalizzati all’ottenimento di certificazioni ambientali, sociali, di sostenibilità e di gestione energetica”

Il braccio intelligente della K36L-5 permette di pompare in qualsiasi situazione, anche nei posizionamenti più difficoltosi

regolazione elettronica del numero di giri del tamburo indipendentemente dal numero di giri del motore del camion - con il termine “Advanced” si indica la sua evoluzione. Il nuovo sistema permette infatti di controllare la betoniera a distanza tramite un telecomando dotato di un comodo display che consente di ricevere informazioni operative vitali quali: il numero di giri del tamburo, le ore di lavoro della pressione di miscelazione, i messaggi diagnostici per intervenire efficacemente e ridurre i tempi. Lo stesso telecomando è utilizzato per azionare il tamburo dalla cabina durante la guida. ❑

DAVIDE CIPOLLA, Amministratore Delegato di Cifa

CALCESTRUZZO 4.0 Al recente GIC, Cifa ha puntato tutto sull’elettronica al servizio del cantiere. Nello specifico la società di Senago ha presentato la nuova pompa autocarrata K36L-5, la gestione “senza fili” dell’autobetoniera e la nuova gamma impianti. “Le soluzioni elettroniche disponibili sulle nostre macchine”, commenta Marco Polastri, Direttore Sales, Aftersales e Marketing di Cifa, “sono il frutto di ricerca e

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confronto con le esigenze degli utilizzatori finali, ne è un esempio il sistema “CSD Advanced” che permette letteralmente di avere l’autobetoniera in mano, grazie al radiocomando col quale controllare e gestire ogni funzionalità. Anche in questo caso ci distinguiamo per essere i primi e unici costruttori ad avere introdotto tale soluzione sul mercato. Un mercato in grande ripresa quello italiano, grazie

anche agli incentivi fiscali per l’industria 4.0 che stanno favorendo l’acquisto di nuovi macchinari. A tal proposito i nostri modelli di pompe, betonpompe, betoniere, spritz e impianti sono “4.0 Ready”, ossia già predisposti per la

certificazione degli enti preposti, grazie a CIFA Vista: il nostro sistema di monitoraggio e analisi delle prestazioni (e non solo) da remoto”.


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Unisciti ai leader nell’innovazione elettrica che lavorano per un futuro più sostenibile. La nostra pionieristica gamma di macchine è al 100% elettrica con zero emissioni, zero compromessi sulle prestazioni e molto più silenziosa. Oggi nessun altro produttore di macchine edili ha più esperienza di noi nella costruzione di macchine elettriche. Ora puoi scegliere: contatta il tuo rivenditore JCB e scopri la vera innovazione per il cantiere. JCB S.p.A. Via E. Fermi, 16 – 20090 Assago (MI) – marketing.italia@jcb.com

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REPORTTECNICO

MESSERSÌ

MINI MESSERSÌ ANCORA PIÙ PRESTAZIONALI

Dotato di motore Kubota D902 a 3 cilindri Stage V con potenza di 15 kW e peso operativo di 1.740 kg, il modello M18 DS raggiunge una profondità di scavo di 2.360 mm

azienda Messersì è conosciuta non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per aver risposto puntualmente, fin dalla sua nascita, alle varie esigenze dei clienti, in Europa e nel mondo. Già dai primi anni ’90 ha fatto dei miniescavatori cingolati il proprio fiore all’occhiello, e nello stabilimento di Casine di Ostra (AN) si è organizzata per creare una gamma completa di macchine da 1,3 a 6 tonnellate ad elevato contenuto tecnologico. Con gli anni 2000 sono nati i modelli girosagoma, e in seguito, l’evoluzione ha portato allo sviluppo di nuovi modelli più evoluti, con servocomandi idraulici e roller sui joystick per un miglior controllo e con cabine più spaziose per migliorare il comfort dell’operatore. Si arriva così ai giorni nostri, dove il tema dell’ambiente è all’ordine del giorno, e anche in questo caso Messersì si è adeguata alla situazione adottando la

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motorizzazione Stage V per tutta la sua gamma. Ma l’azienda ha accolto una sfida ancora più ambiziosa e, usufruendo dell’esperienza e del knowhow acquisiti in questi ultimi 6-7 anni sui dumper cingolati a batteria, ha investito anche nel settore delle macchine elettriche, e collaborando con un’azienda statunitense ha realizzato il primo modello di miniescavatore a batteria, basandosi sul proprio modello M18. Conformi alla normativa europea Stage V, i miniescavatori Messersì utilizzano la tecnologia motoristica Kubota Stage V caratterizzata da elevate performance e grande affidabilità. Questi modelli mini si distinguono per motori potenti che si abbinano ad un impianto idraulico all’avanguardia che garantisce un’elevata portata d’olio. La gamma è rispettosa dell’ambiente, che

si traduce in basse emissioni inquinanti e minimo rumore. Analizzando la gamma dei miniescavatori nelle caratteristiche più rilevanti, notiamo che l’M13K ha il sottocarro fisso largo solo 990 mm, ideale per operare nei luoghi più angusti anche grazie al ridotto raggio di rotazione. Il suo peso, limitato a 1350 kg, ne facilita il trasporto con autocarro o rimorchio con patente B. L’M16U è dotato di pompe a portata variabile e sottocarro allargabile (990 mm-1.300 mm) che diventa girosagoma se tutto aperto. Dotato di motore Kubota D902 a 3 cilindri StageV con potenza di 15 kW (20,5 CV) e di un peso operativo di 1.600 kg, raggiunge una profondità di scavo di 2.145 mm. L’M18 DS è una macchina dotata di pompe a portata variabile e sottocarro allargabile, mo-

Il modello M38U possiede una stabilità eccezionale, oltre ad elevate performance per affrontare lavori duri

Mini per tutti i gusti

Tra i punti forti della gamma mini Messersì, che copre un ampio range da 1,3 a 6 t, ricordiamo il design

moderno, funzionale, gli elevati livelli di comfort e sicurezza, l’affidabile motorizzazione Kubota Stage V, l’intercambiabilità tra cingoli in gomma e cingoli in metallo e l’elevata manovrabilità grazie ai comandi servoassistiti. Ma un grande segreto di questa gamma risiede nella

grande accuratezza nella progettazione, nell’assemblaggio, e nell’utilizzo di componentistica e materiali di qualità davvero elevata. Tutte le fasi produttive relative alla carpenteria, che comprendono il taglio delle lamiere in acciaio, la saldatura automatica, la piegatura, fino alla

verniciatura, sono realizzate all’interno dell’azienda, seguendo rigide normative e sotto il controllo del personale Messersì altamente qualificato. Ma non finisce qui. Per le differenze di mercato tra i vari paesi, Messersì, attraverso i propri rivenditori, è in grado di dare risposte

concrete e rapide alle varie esigenze, fornendo un prodotto quasi “chiavi in mano”. È il caso, ad esempio, delle utenze idrauliche ausiliarie realizzate quasi su misura grazie alla sinergia tra il reparto commerciale, l'ufficio tecnico ed il reparto prototipi, per rispondere al meglio alle esigenze dei clienti finali.

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REPORTTECNICO

tore Kubota D902 a 3 cilindri Stage V con potenza di 15 kW (20,5 CV) e peso operativo di 1.740 kg. Il modello è dotato anche di roller proporzionali per brandeggio e linea idraulica. C’è poi il miniescavatore idrostatico giro sagoma M22U che, sebbene sia il girosagoma Messersì di progettazione meno recente, mantiene ancora un design moderno. Ha un peso operativo di 2.100 kg (2.250 kg in versione cabina), è motorizzato Kubota D1305 3 cilindri Stage V con potenza di 18,5 kW (24,5 CV), e raggiunge una profondità di scavo di 2.315 mm. L’M25U, miniescavatore idrostatico girosagoma dal peso operativo di 2.625 kg (2.750 kg. in versione cabina), motorizzato Kubota D1305 3 cilindri Stage V e potenza di 18,5 kW (24,5 CV), raggiunge una profondità di scavo di 2.575 mm, ed è dotato di sistema Auto Two Shift. Con un peso operativo di 2.850 kg e un motore Kubota D1703 Stage V con potenza di 18,5 kW (24,5 HP), l’M28U è un girosagoma completamente servocomandato con joystick dotati di roller e sistema Auto

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Totalmente elettrico

Two Shift, e si distingue per la notevole stabilità. L’M38U ha le stesse peculiarità del M28U, grazie al braccio maggiorato, al sottocarro più grande e alla zavorra supplementare, e arriva a un peso di 3.450 kg. Progettato per affrontare lavori impegnativi, è molto stabile ed ha una profondità di scavo di 3.329 mm, forza di strappo di 3.100 daN e forza di scavo di 1.725 daN. Il top di gamma dei girosagoma professionali è sicuramente M55U, che ha peso operativo di 5.250 kg ed è equipaggiato con motore Kubota V2403CR 4 cilindri common rail Stage V da 39,6 kW (54 CV). Ha una forza

Accanto alla gamma di miniescavatori Messersì, caratterizzata da basse emissioni inquinanti, ridotto rumore di utilizzo, e quindi amica dell’ambiente, va evidenziato l’M18-e elettrico, 100% zero emissioni. Il nuovo modello si basa sul tradizionale M18DS con motore diesel di cui acquisisce dimensioni e performance, ma le affidabili batterie al litio (48V e celle tipo LiFePO4) che assicurano almeno 3.000 cicli di ricarica gli consentono di eseguire gli interventi in modo continuativo per 6-12 ore grazie al potenziometro che seleziona la potenza assorbita dalla macchina. L’M18-e elettrico è dotato di motore elettrico e inverter collegati alla pompa che permettono di sprigionare una forza di strappo di 1.605 daN e una forza di scavo di 985 daN, per un peso complessivo della macchina di quasi 2.000 kg.

di strappo di 3.970 daN, una forza di scavo da 2.900 daN e raggiunge una profondità di scavo di 3.280 mm. Altrettanto prestazionale è l’M60U, che aggiunge una zavorra supplementare e braccio articolato, raggiungendo un peso operativo di 5.750 kg e profondità di scavo di 3.743 mm. Non vanno dimenticati le minipale Messersì, due modelli gommati e uno cingolato, e anche i dumper, di cui l’azienda è da sempre pioniera. ❑

L'M60U è molto apprezzato dalla clientela per sue caratteristiche di flessibilità. Il braccio articolato e le linee idrauliche ausiliarie opzionali lo rendono a tutti gli effetti un mezzo multifunzione


TESTIMONIANZE

(MANITOU)

IL PRIMO VA IN

PUGLIA

Alle porte di Lecce ha preso servizio il primo sollevatore telescopico rotativo Manitou MRT 3570 ES di nuova generazione consegnato in Italia

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TESTIMONIANZE

O

rgoglio sia dell’azienda che lo ha acquistato, che del dealer Manitou De Carolis Srl che lo ha venduto, la primissima unità dei nuovi MRT del Costruttore francese è il fiore all’occhiello di entrambe queste realtà, e sta operando in un cantiere in località Cavallino, alla realizzazione di villette mono o bifamiliari. IL CANTIERE L’area interessata dal cantiere fa parte di un piano di lottizzazione convenzionato, con la pianificazione di 250 villette mono e bifamiliari costruite con le più moderne metodologie costruttive e dotate di tutte le nuo-

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ve tecnologie per essere non solo in regola con le attuali indicazioni normative in materia di risparmio energetico, ma addirittura di superarle, attestandosi in classe energetica A++++. Il fabbisogno energetico di queste unità sarà interamente soddisfatto da fonti rinnovabili. L’ESECUZIONE I lavori sono eseguiti interamente da Filippo Costruzioni Srl, che si sta occupando non solo della costruzione delle unità immobiliari, ma anche delle opere di urbanizzazione necessarie e anche delle opere accessorie, come le aree a verde e le zone deputate a ospitare attività sociali come i parchi giochi, le piste ciclopedonali e

le varie attrezzature sportive previste, oltre ovviamente ai parcheggi. STRUTTURA & TECNICHE DI COSTRUZIONE Come detto, si tratta di villette mono o bifamiliari a uno o due piani. Ognuna di esse è isolata dal terreno mediante la realizzazione di un vespaio aerato che garantisce la ventilazione necessaria sia alla dispersione di umidità che delle emissioni di radon presente nel terreno. Lo scheletro dell’edificio è realizzato con la classica struttura portante a travi e pilastri e tamponamento mediante mattoni in laterizio, materiale scelto per la sua origine naturale (sostenibilità) in


grado di snellire lo spessore dell’involucro esterno, a bassa trasmittanza. Anche gli infissi installati sono a bassa trasmissione termica. Ogni unità avrà un impianto con pompa di calore sia per il riscaldamento che il raffreddamento (la ventilazione meccanica è disponibile come optional), un impianto fotovoltaico da 3 kW e un impianto di solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria. SERVIZIO “CHIAVI IN MANO” “Filippo Costruzioni Srl si occupa della realizzazione di tutte le opere necessarie” spiega Francesca Pascuzzo, Direttore lavori, Responsabile della sicurezza del cantiere e della gestione d’impresa. “Si tratta di una scelta aziendale ben specifica: come

impresa edile siamo fortemente focalizzati sull’ottimizzazione di ogni aspetto dell’esecuzione dei cantieri. Seguendo direttamente tutte le fasi siamo in grado di garantire il massimo livello sia di qualità che di sicurezza del lavoro, che di rispetto di tutte le normative vigenti”. QUALITÀ DELL’OPERA Tutte le opere sono eseguite direttamente da Filippo Costruzioni Srl, attraverso le proprie maestranze specializzate e i propri mezzi da lavoro di proprietà. Come specificato, ogni unità immobiliare viene realizzata seguendo e ampliando quanto previsto dalla normativa in materia di risparmio energetico, e vengono utilizzati materiali naturali e duraturi, nonché

L’OPERATORE Da 20 anni operatore specializzato nella manovra di macchine per il sollevamento in cantieri edili, ad Andrea Marzio è stato affidato il nuovo MRT 3570 ES di Manitou. Ed è stato amore a prima vista. “Si tratta di una macchina dai comandi molto sensibili e precisi, facile da impostare e da utilizzare” racconta Andrea Marzio. “Questo grazie a un’elettronica complessa e raffinata, studiata appositamente per rendere facile il lavoro dell’operatore. Non ci ho messo molto a comprenderne il funzionamento e l’uso: è stato sufficiente il corso di familiarizzazione organizzato da De Carolis quando ci hanno consegnato il telescopico. Poche ore, ed ero operativo in cantiere. E ho subito notato la differenza con il precedente telescopico e con altri mezzi della stessa tipologia di cui disponiamo. Il nuovo MRT, infatti, è più agile e prestazionale, nonché decisamente parsimonioso nei consumi. Infine, non posso non citare le quattro scalette integrate nel telaio per poter salire e scendere dalla cabina qualunque sia la posizione della torretta: un upgrade impagabile da un punto di vista sia di sicurezza che di comfort di lavoro”.

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TESTIMONIANZE

IL NUOVO MRT 3570 ES NON È IL NOSTRO PRIMO TELESCOPICO MANITOU. DA ANNI, INFATTI, ABBIAMO NEL NOSTRO PARCO MEZZI UN SOLLEVATORE DEL COSTRUTTORE FRANCESE, DI CUI SIAMO STATI SEMPRE MOLTO SODDISFATTI. PER QUESTO, QUANDO ABBIAMO AVUTO LA NECESSITÀ DI ACQUISTARE UN NUOVO SOLLEVATORE TELESCOPICO, CI SIAMO RIVOLTI A MANITOU E AL DEALER PER LA PUGLIA MERIDIONALE, DE CAROLIS SRL. FRANCESCA PASCUZZO, FILIPPO COSTRUZIONI SRL

L’AZIENDA Filippo Costruzioni Srl è stata fondata nel 1965 dai fratelli Filippo e Osvaldo Pascuzzo, in Calabria. I due fratelli hanno sempre profuso nell’azienda passione e dedizione assolute, che l’hanno portata a crescere fino a raggiungere la dimensione attuale. Gli inizi sono stati caratterizzati dalla realizzazione di opere pubbliche su appalto, prevalentemente

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grandi infrastrutture cui presto si sono affiancate opere in ambito portuale prima, e nel settore del gas poi (l’azienda ha lavorato alla realizzazione del gasdotto di Asiago per conto di ENI, ndr). In questo periodo l’azienda operava in diverse parti d’Italia, arrivando a gestire una decina di cantieri aperti contemporaneamente. Dopo una quindicina d’anni

nelle opere pubbliche, l’attività dell’azienda si è spostata sulla realizzazione di edifici residenziali, sia privati che popolari. In seguito si è specializzata nella realizzazione di strutture turistico-ricettive e per la ristorazione. Nel frattempo la famiglia Pascuzzo acquisisce la proprietà della sorgente Fontenoce, in Calabria, presso la quale costruisce lo

stabilimento di imbottigliamento che a breve conoscerà il terzo ampliamento. In 57 anni di attività, l’azienda della famiglia Pascuzzo ha costruito oltre 3.500 appartamenti, lo stabilimento di Fontenoce, numerosi capannoni industriali e innumerevoli costruzioni turistiche, tra cui spiccano il Best Western di Lecce e la masseria Bellandriano, molto


IL TECNICO DELL’ASSISTENZA processi e tecnologie che sono lo stato dell’arte. IL TEMA SICUREZZA Filippo Costruzioni Srl ha conseguito il “bollino SICUREZZA” assegnato dal Comitato Paritetico Territoriale insieme a INAIL. Si tratta di una certificazione cui le aziende aderiscono su base volontaria ed esprime chiaramente la volontà di Filippo Costruzioni Srl di far parte di un’élite di aziende virtuose che operano sul territorio con responsabilità e attenzione.“Al conseguimento del bollino hanno ovviamente contribuito moltissimi aspetti aziendali, tra cui anche il fatto di disporre di un parco macchine moderno, composto da unità equipaggiate di sistemi all’avanguardia in termini non solo di produttività ma anche di sicurezza” spiega Francesca Pascuzzo. “Attraverso l’uso di macchine moderne, è possibile

garantire la massima sicurezza degli operatori in cantiere, sia per quelli che usano le macchine, che per coloro che lavorano nelle loro vicinanze”. TEMPISTICHE I tempi di un cantiere così complesso non sono facilmente definibili. Le unità immobiliari vengono realizzate in microcantieri che durano in media 2 anni. Le costruzioni vengono quindi realizzate in step successivi, che procedono parallelamente alla realizzazione delle altre opere accessorie. Le unità sono quindi rilasciate per stralci funzionali all’assimilazione da parte del Comune e alla fruizione dell’utenza. Così facendo Filippo Costruzioni Srl è in grado di offrire abitazioni “chiavi in mano” della cui commercializzazione si occupa l’immobiliare COIM che fa parte della holding che detiene anche Filippo Costruzioni Srl, a

Cosimo De Michele segue l’assistenza tecnica dei sollevatori telescopici di Manitou per conto di De Carolis. E anche per lui è stato amore a prima vista con il nuovo MRT 3570 ES. “Si tratta di una macchina completamente nuova e innovativa sotto tutti i punti di vista. I sistemi sono indubbiamente complessi, tecnologicamente ed elettronicamente, ma lo studio progettuale è stato tale da rendere questa complessità semplice da manutenere (individuare e risolvere eventuali problemi tecnici è davvero semplice e rapido). Oltre a rendere l’utilizzo della macchina veramente intuitivo, e facile, anche per operatori con poca esperienza. Inoltre la regolazione dell’impianto idraulico è tale per cui i consumi di carburante sono davvero i più bassi del mercato, oltre al fatto che l’elettronica regola l’erogazione di potenza da parte del motore in maniera direttamente proporzionale al livello di richiesta dell’operazione da svolgere. Ciò significa lavorare sempre alla giusta potenza, senza sprechi”.

sua volta di proprietà della famiglia Pascuzzo. PERCHÉ MANITOU? Come già riportato dalla testimonianza iniziale di Francesca Pascuzzo, il nuovo MRT 3570 ES non è il primo sollevatore telescopico Manitou acquistato da Filippo Costruzioni Srl. Ancora in attività, il primo telescopico made by Manitou acquistato agli inizi degli Anni 2000, è stata una macchina talmente eccezionale da far meritare il rinnovo della fiducia In piedi, da sinistra: Francesca Pascuzzo, di Filippo Costruzioni Srl; Cosimo De Michele, di De Carolis Srl; Giovanni Conte, di Manitou Italia; Camillo Forcella, di De Carolis Srl; Luciano Alessandrelli e Massimiliano Parisi di Filippo Costruzioni Srl. Davanti, da sinistra: Andrea Marzio, di Filippo Costruzioni Srl; Giacomo Borghi, di Manitou Italia; Gianni De Carolis, di De Carolis Srl; Pietro De Carolis, di De Carolis Srl.

rinomata nel territorio leccese. Recentemente Filippo Costruzioni Srl è tornata alla realizzazione di opere residenziali private caratterizzate dalle nuove tecnologie per il risparmio energetico, in linea con la filosofia che ha guidato l’azienda. Da sempre infatti il grande intuito e la lungimiranza

di Filippo Pascuzzo hanno portato sia all’adozione che addirittura all’ideazione di nuove tecnologie. Non è un caso la scelta della nuova generazione di telescopici Manitou MRT. In azienda lavorano 26 operai edili specializzati presso i cantieri in Puglia, e tre in Calabria che stanno seguendo le prime fasi del nuovo ampliamento dello

stabilimento di Fontenoce. L’azienda, inoltre, si avvale della collaborazione di diversi professionisti esterni, tra cui i geometri Luciano Alessandrelli e Massimiliano Parisi (quest’ultimo Direttore del cantiere in Località Cavallino). Oggi in azienda lavora la quarta generazione della famiglia fondatrice. Sia il bisnonno che il nonno di

Filippo e Osvaldo, infatti, lavoravano nel settore edile e oggi, insieme ai due fratelli fondatori, in azienda lavorano le rispettive consorti: Annamaria Campolo moglie di Filippo, e Giuseppina Carpino, moglie di Osvaldo, nonché Francesca, Pamela e Ludovica, figlie di Filippo, insieme a Marzia e Giuseppe, figli di Osvaldo.

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TESTIMONIANZE

di Filippo Costruzioni nel marchio francese. “Nonostante le difficoltà che stavamo vivendo durante i mesi del lockdown del 2020, mio padre, Filippo Pascuzzo, ha deciso di procedere a un sostanziale rinnovo del parco mezzi aziendale con l’introduzione di tutta una serie di nuove unità, fra cui appunto l’MRT 3570 ES. Molteplici gli obiettivi di questo rinnovo: oltre a un abbattimento/

contenimento dei costi di manutenzione che stavano diventando onerosi, vi era la volontà di introdurre nuove tecnologie in grado da una parte di facilitare e velocizzare molte operazioni in cantiere, aumentare la sicurezza attiva e passiva dei nostri operatori e, dall’altra, ottimizzare i costi operativi (intesi come i TCO delle macchine, ndr) nonché premiare la professionalità delle nostre maestran-

ze affidando loro macchine moderne e confortevoli” ha spiegato Francesca Pascuzzo. La scelta si è rivelata assolutamente vincente tant’è che “alla ripartenza dopo il lockdown abbiamo ripreso a lavorare in scioltezza e velocità. Grazie alle nuove macchine acquisite siamo stati in grado non solo di tornare operativi al 100% in tempi rapidissimi, ma anche di recuperare molto del ritardo accumulato

IL DEALER Nel 1975 Pietro De Carolis fondava la De Carolis, inizialmente un’officina per l’assistenza a svariate tipologie di macchine per l’agricoltura e carrelli elevatori. Verso la metà degli Anni ’80 entrano in azienda i figli di Pietro, che iniziano ad espandere l’attività di assistenza affiancandole l’attività di vendita di mezzi, prima agricoli (con Same Deutz-Fahr) e poi movimento terra (Caterpillar). Nel 2016 avviene l’incontro con Manitou Italia, che affida alla De Carolis la vendita e l’assistenza dei propri telescopici per l’agricoltura

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nell’area della Puglia meridionale. Fin dal 2016 l’attività di De Carolis legata alle macchine Manitou cresce costantemente, ma conosce una forte accelerazione negli ultimi due anni. Questi risultati spingono Manitou Italia ad affidare a De Carolis anche il mandato di vendita e assistenza della gamma dei telescopici rotativi, dei carrelli elevatori e delle piattaforme aeree destinati ad applicazioni edili, industriali e logistici, oltre ad ampliare il territorio di competenza, che oggi comprende le province di Brindisi, Taranto, Lecce e la zona di Bari

sud. Un territorio vasto, che ha spinto De Carolis a investire nella creazione della terza filiale, nella provincia di Lecce, che sarà operativa entro fine 2022 e che va ad affiancarsi alla sede principale, a Fasano, e alle altre due filiali che presidiano il territorio capillarmente, grazie anche a una flotta di tre officine mobili. Oggi i tre figli di Pietro sono alla guida di un’azienda in forte espansione: Gianni si occupa delle vendite e dell’amministrazione; Antonio segue i ricambi; Cosimo è responsabile del service. Convinti che la partnership con

Manitou porterà a grandi risultati, oltre all’ampliamento delle sedi, Gianni ha deciso di dedicare un responsabile commerciale interamente a Manitou: Camillo Forcella. Anche l’assistenza dei telescopici Manitou è affidata all’esperienza di Cosimo De Michele, tecnico di lungo corso che si muove sul territorio pugliese per risolvere in tempi rapidi ogni problema. Ma ciò che rende speciale De Carolis non è solo la lungimiranza di investire in un marchio, Manitou, fra i leader di mercato, né di dedicare al rafforzamento di questo


sulle tempistiche dei cantieri grazie alle maggiori prestazioni delle nuove macchine e alla loro versatilità. In particolare il nuovo MRT 3570 ES si è rivelata una macchina davvero eccezionale, in grado di operare su moltissimi fronti operativi, permettendo di snellire di molto il numero di macchine necessarie per portare avanti le operazioni in cantiere” prosegue Francesca Pascuzzo. “Ci tengo inoltre a sottolineare come sia per noi motivo d’orgoglio poter premiare le

persone che lavorano con noi. Molte delle nostre maestranze sono con noi da anni, e sono cresciute con noi e l’azienda, sia a livello personale che professionale. Ci consideriamo una grande famiglia e conosciamo ognuno di loro personalmente. Oggi poter contare su personale esperto e qualificato è un valore aggiunto tanto importante quanto difficile, perché il settore è afflitto da una mancanza cronica di personale qualificato. Affidare al nostro personale macchine

Da sinistra, Filippo Pascuzzo, di Filippo Costruzioni Srl, Gianni De Carolis e Camillo Forcella di De Carolis Srl il giorno della consegna del nuovo MRT 3570 ES

nuove e che rappresentano un importante investimento economico è segno del fatto che abbiamo la massima fiducia nella loro professionalità e che ci impegnamo al fine di migliorare costantemente le loro condizioni di lavoro con mezzi non solo più sicuri, ma anche confortevoli e in grado di facilitare e alleggerire molte delle loro mansioni” conclude Francesca Pascuzzo. ❑ NEL VIDEO L’MRT 3570 ES ALL’OPERA NEL SUO PRIMISSIMO CANTIERE DOVE STA LAVORANDO ALLA REALIZZAZIONE DI 250 UNITÀ IMMOBILIARI FACENTI PARTE DI UN PARCO RESIDENZIALE PRIVATO.

business persone esperte e dedicate: ciò che fa di De Carolis un dealer di punta della rete Manitou è la passione che muove ogni persona che vi lavora. Un sentimento che si “tocca con mano” quando si entra in azienda e si parla con Gianni, Camillo e Cosimo, che ci hanno rivelato il loro segreto: il vero rapporto duraturo con un cliente non lo si costruisce solo vendendo ottime macchine (che sono ingrediente indispensabile ma non sufficiente), ma garantendo un servizio a 360 gradi che faccia si che il cliente non si senta mai

solo. Da qui la fidelizzazione non solo a Manitou, ma a tutta De Carolis: perché i clienti sanno che, qualunque sia la loro necessità, da De Carolis troveranno sempre porte aperte e soluzioni valide e ad hoc per loro. Non un dealer, non un fornitore, ma un partner affidabile e, come direbbero gli inglesi, reliable. Oltre a Same Deutz-Fahr, Caterpillar e Manitou, De Carolis è dealer anche per Ammann, Epiroc, Indeco e Simex. Dispone inoltre di una flotta di macchine a noleggio composta sia di macchine Caterpillar che Manitou.

Da sinistra Gianni De Carolis, titolare della De Carolis Srl; Giovanni Conte, Area Manager di Manitou Italia; Camillo Forcella, responsabile commerciale di De Carolis Srl per Manitou; Giacomo Borghi, Marketing & Communication Manager di Manitou Italia; Cosimo De Michele, responsabile assistenza Manitou di De Carolis Srl

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DEALERSTORY

(AMMANN-DMO)

L’IMPERO COLPISCE ANCORA DMO è distributore dell’intera gamma Ammann in tutta l’Emilia Romagna, un territorio con enormi potenzialità di crescita. Prodotto, noleggio, formazione e welfare aziendale i punti cardine on fatevi ingannare dal titolo. L’impero cui facciamo riferimento non è quello della saga di Guerre Stellari, ma l’impero romano, che proprio in Romagna (area dove DMO ha il suo quartier generale) ha visto gettare il suo seme, con il celebre “Alea iacta est” pronunciato da Gaio Giulio Cesare. Infatti il Rubicone, fiume che segnava il confine tra il territorio propriamente romano e le province, si trova a una cinquantina di chilometri da Russi, in provincia di Ravenna, località in cui DMO ha la sua sede principale. Qui abbiamo incontrato Gabriele Silvagni, Presidente e Amministratore Delegato di DMO, e

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Alessandra Silvagni, responsabile della Comunicazione e del Marketing della società, che ci hanno guidato alla scoperta di una realtà importante legata a un costruttore di primissimo piano nel panorama stradale: Ammann Italy. E non a caso, i romani sono stati tra i più grandi costruttori di strade, tra le quali spicca la via Emilia, che ancora collega Piacenza (Placentia) a Rimini (Ariminum). UNA CRESCITA IMPRESSIONANTE DMO è nata nel 2010, con i mandati Bobcat e Doosan per Lombardia,Veneto, Trentino, Friuli ed Emilia Romagna. Nel 2020 si è aggiunto il

marchio Ammann per quanto concerne il comparto stradale. Attualmente, oltre la sede di Russi, DMO è presente a Crespellano (BO), a San Martino Buonalbergo (VR), a Campoformido (UD) e a Melegnano (MI). Considerato l’indotto, in DMO collaborano oltre 100 persone, tra le quali tantissime deputate all’assistenza tecnica: 16 meccanici interni e ben 40 officine autorizzate. La sede di Russi è in continuo ampliamento e attualmente è composta da 28.000 m2, dei quali 6.000 coperti. La società romagnola si rivolge a un mercato estremamente eterogeneo: dall’impresa che si occupa di metanodotti al piccolo artigiano, dal porto all’industria, alle imprese edili. IL RAPPORTO CON AMMANN “Ammann è un prodotto storico, che non ha bisogno di tante presentazioni”, commenta Gabriele Silvagni, Presidente e Amministratore Delegato di DMO, “è una delle aziende principali sul mercato, con un prodotto che ci piace molto. La nostra collaborazione


rimento delle macchine Ammann è stato visto come un completamento della nostra proposta di prodotto, un valore aggiunto. Vogliamo offrire un vero servizio al cliente: lo stradale era un prodotto che ci mancava e abbiamo scelto un prodotto di qualità e che potesse completare la richiesta dei nostri clienti, che oggi sono più diversificati e molto distanti dal vecchio retaggio del movimento terra. E lo stesso discorso vale per il noleggio, un settore che vogliamo seguire bene, con grande attenzione non solo per la qualità delle macchine, ma per l’assistenza, che è fondamentale”.

ha preso piede a livello commerciale nel 2020 e da allora riusciamo a promuovere molto bene l’attività dei rulli e delle macchine compatte, mentre facciamo un po’ più fatica con le finitrici. Del resto Ammann è molto forte sull’anello di giunzione fra compattazione e movimento terra. Mi riferisco alle macchine ferro-gomma e a tutte le macchine dalle 5 t a scendere. Sono prodotti che vanno molto bene e, ribadisco, che mi piacciono molto. Purtroppo al momento, ed è una problematica che investe tutti i marchi, c’è qualche difficoltà per le consegne, ma a settembre ne arriveranno parecchie e confidiamo che avranno un ottimo successo”. Le nuove macchine verranno inserite nel parco noleggio, che conta oltre 600 unità in flotta cui si aggiungono 120 accessori.“La mission della nostra azienda”, riprende Silvagni,“è fornire un servizio completo al cliente quindi l’inse-

Gabriele Silvagni, Presidente e Amministratore Delegato di DMO, con Roberto Cortesi, Area Manager Machines Ammann Italy

GRANDE soddisfazione “La mia personale conoscenza con Gabriele Silvagni è di lunghissima data e negli ultimi anni questo rapporto si è concretizzato nell’inserimento di DMO tra gli importatori Ammann in Italia. Dal 2020 DMO si occupa infatti della distribuzione dell’intera gamma Ammann sul territorio dell’Emilia Romagna. Mentre per quanto concerne la compattazione leggera, sotto i 5 q (che vive una distribuzione

che potremmo definire da banco) e il noleggio le possibilità di DMO si estendono a tutti i clienti della società attraverso le sue sedi sparse sul territorio. Facendo un primo bilancio, siamo molto contenti di questi due anni di collaborazione, anche, e soprattutto, per quanto concerne l’assistenza: in DMO ci sono tecnici molto preparati e pronti per l’utilizzo di tutti gli strumenti elettronici

LA FORMAZIONE A 360° L’assistenza è sempre figlia di una formazione professionale ai massimi livelli. “Tre anni fa”, interviene Alessandra Silvagni, responsabile della Comunicazione, del Marketing e della Formazione di DMO, “ci siamo accredita-

che Ammann mette a loro disposizione. Allo stesso tempo a livello commerciale, in due anni con DMO abbiamo fatto una cinquantina di macchine tra rulli tandem e ferro-gomma e questo ci fa ben sperare per il futuro: tra alcuni anni con il rafforzamento del noleggio e della capillarità sul territorio (che beneficia di un indotto di una quarantina di officine), il mercato si potrebbe sviluppare

in modo davvero notevole. La conferma di queste enormi potenzialità ci sono negli ordini in programma per i prossimi mesi, che vedono l’arrivo di 15 nuovi rulli: 11 tandem e 4 ferro-gomma ben accessoriati (anche con il dispositivo ACEpro) che entreranno nella flotta noleggio”. Roberto Cortesi, Area Manager Machines Ammann Italy

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DEALERSTORY

ti come training center per le nostre case mandatarie. Abbiamo aumentato il numero di corsi che oggi sono divisi fra la filiale di Ravenna e quella di Milano in modo da coprire il più possibile sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista commerciale. I corsi commerciali, fatta eccezione per Ammann, non sono ancora in presenza ed è un peccato perché sono una necessità continua. Oggi i nostri clienti grazie a internet sono sempre molto informati, quindi i nostri venditori devono necessariamente avere una formazione commerciale, ma anche tecnica per curare la trattativa. E a tale proposito, tra i nostri progetti c’è la volontà di aprire una scuola tecnica qui da noi, che permetta una formazione continua. Nel nostro territorio, ma credo sia un problema generalizzato, non esiste una formazione accademica curricolare che dia una preparazione ai ragazzi, ai giovani tecnici. Il famoso meccatronico, era una delle figure più

ricercate, ma ora le scuole di meccatronica stanno chiudendo, quindi anche con il comune cerchiamo di fare formazione ai giovani e magari di dare una borsa di studio e il posto di lavoro.Arrivano potenziali meccanici che non sanno leggere gli schemi tecnici, gli schemi idraulici e quindi stiamo cercando di sopperire. Vogliamo ampliare il pacchetto formativo oltre quello standard”.

buzione. Conclude Gabriele Silvagni: “si deve creare fidelizzazione sugli uomini, la motivazione non può venire solamente dallo stipendio. Io sono per l’investimento interno, si deve investire sui ragazzi giovani anche perché i tempi sono cambiati, i giovani hanno una marcia in più. Un’azienda bisogna che crei dei progetti. Noi non siamo in centro a Milano, ma la passione per il lavoro e l’attività imprenditoriale c’è, il progetto è quindi far venire qua persone a lavorare, anche con la famiglia. Per questo abbiamo un piano di incentivazione welfare per i nostri ragazzi e da qualche anno questo servizio welfare comprende anche servizi come ad esempio le badanti, non solo le scuole o la mensa”. ❑

WELFARE AZIENDALE L’estrema attenzione per gli aspetti formativi va a braccetto con l’importanza sempre crescente del welfare aziendale. Il ragionamento fatto in DMO va però ben oltre l’equa retri-

Alessandra Silvagni, responsabile della Comunicazione e Marketing di DMO

DMO – SEDE PRINCIPALE Via P. Renzi, 2 48026 Russi (RA) tel. 0544585600 fax 0544583730 www.dmomacchine.it info@dmomacchine.it

IL SISTEMA ACEpro Le prossime macchine che entreranno nel parco nolo di DMO saranno equipaggiate con il sistema ACEpro che rappresenta l’ultima generazione dei prodotti Ammann Compaction Expert (ACE). Il sistema ACEpro consente di effettuare misurazioni precise della compattazione che permettono di correlare facilmente il valore kB rilevato (MN/m) con le misurazioni di laboratorio. In base alle misurazioni effettuate e agli obiettivi di compattazione, il sistema è inoltre in grado di regolare automaticamente frequenza e ampiezza. Le regolazioni garantiscono una trasmissione ottimizzata della forza sul suolo, con un conseguente aumento di efficienza e qualità. Il sistema ACEpro è completamente integrato nel display centrale della macchina. Quest’ultimo, intuitivo e di facile lettura, comunica in modo semplice e chiaro con l’operatore, guidandolo durante il processo di compattazione nel modo più efficiente possibile, eliminando i passaggi superflui e tutti i costi che ne derivano in termini di carburante, lavoro e usura delle macchine. ACEpro previene inoltre la compattazione eccessiva, che potrebbe causare lo sbalzo dei rulli e danni ai materiali o una riduzione della vita utile della macchina.

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AZIENDE

CASE

ARIA DI RODEO! Tante macchine, tanta gente, e tanta curiosità. Questi gli ingredienti che hanno fatto del Roadshow CASE vicino a Firenze un evento di successo ermania, Italia e Francia sono state le tappe europee del Roadshow CASE. Quella italiana si è svolta il 27 e 28 maggio, in una bella e assolata giornata, nella cava di Calenzano di Vangi Inerti, cliente storico della concessionaria Ghetti che ha organizzato il tutto insieme a CASE. L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 800 persone e varie autorità, è stata un’importante occasione per clienti, giornalisti e addetti ai lavori europei, che oltre a trascorrere ore di festa in allegria hanno potuto vedere da vicino, toccare e provare nuovi modelli

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CASE tra cui i miniescavatori Serie D, le pale gommate Serie G Evolution e gli escavatori cingolati Serie E, ma anche affidarsi alle informazioni degli esperti CASE e agli specialisti del post-vendita che hanno illustrato i vantaggi di CASE Service Solutions e le varie opzioni di finanziamento, e assistere al Rodeo CASE, la competizione tra operatori in cui sono state messe in mostra l’agilità e la versatilità dei nuovi modelli. “Ogni nostra attività è ispirata dai nostri clienti” ha affermato il Responsabile di Construction Equipment CNH Industrial per l’Europa Federico Bul-

lo “e quest’anno il nostro lavoro di marketing prevede la combinazione di eventi tradizionali personalizzati a livello locale ed esperienze digitali che coinvolgano i clienti. Grazie ai Roadshow, possiamo portare macchine, esperti CASE e nostri concessionari direttamente dai nostri clienti, offrendo loro la possibilità di vivere esperienze in prima persona grazie ad attività sul campo dedicate”.

LINEA COMPLETA PER TUTTI I GUSTI Il pubblico presente in cava era particolarmente attratto dalla nuova gamma di miniescavatori della Serie D, che dispone di 20 modelli diversi, da 1 a 6 t, inclusi 2 modelli ad alimentazione elettrica. Il segmento dei miniescavatori, in crescita, costituisce circa la metà delle vendite di macchine in Europa, e ogni nuovo miniescavatore della Serie D, non solo risponde a ogni esigenza del cliente, ma è equipaggiato con le più recenti tecnologie, funzionalità e attrezzature per ogni mercato e applicazione. Umberto Celestini, MHEX and TLB Product Specialist, fa notare ai presenti che questa linea completa di macchine è versatile, agile, affidabile, e offre facilità di manutenzione, tempi operativi ottimizzati, produttività e redditività. Inoltre, la gamma Serie D è prodotta in Italia in stabilimenti dedicati, garantendo i vantaggi derivanti dalle sinergie in fatto di innovazione, tecnologia, esperienza e produzione ottenuti per via dell’acquisizione da parte di CNH Industrial del gruppo Sampierana nel 2021.

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AZIENDE

PIT STOP CON I BUSINESS MANAGER CASE Il Gruppo Mascio è una realtà con sede a Mornico al Serio (BG) che, insieme ai suoi brand Moviter, Traspoter e Beton Trasporti si dedica al trasporto di inerti in ambito civile, industriale e per appalti pubblici. Per ampliare la propria flotta, ha scelto per la prima volta la qualità, l’affidabilità e i bassi consumi del marchio Scania, affidandosi alla concessionaria Scandicar per l’acquisto di 16 veicoli di nuova generazione, in particolare 10 trattori R500 per il trasporto di inerti e 6 mezzi d’opera, G450 8x4. “Abbiamo voluto testare il marchio Scania sotto il punto di vista dell'efficienza e dei consumi” ha commentato Stefano Mascio, Direttore Generale del Gruppo Mascio. “I mezzi Scania ci hanno inoltre dato un elemento in più come la dotazione del cambio automatico e il pedalino per la frizione, utili nei

momenti in cui dobbiamo affrontare manovre particolari. Sicurezza e qualità sono elementi chiave della nostra crescita, legati a continui investimenti finalizzati a garantire massima efficienza in tempi ridotti”. Sabrina Loner, Head of Sales & Development Construction, Distribution, Public & Special Truck ha aggiunto: “Siamo molto orgogliosi di consegnare questi veicoli al Gruppo Mascio: questa importante fornitura accresce ulteriormente il posizionamento di Scania nel settore del movimento terra”. “Gruppo Mascio è una realtà di riferimento nell’ambito della movimentazione terra”, ha evidenziato Flavio Bianchi, della concessionaria Scandicar di Bergamo. “Mi auguro che questi primi mezzi siano solo l’inizio di una lunga collaborazione con questo Gruppo che, sono certo, continuerà a crescere”.

Da sinistra, Guglielmo Perona, Business Manager per il Centro-Ovest Italia, e Achille Caruso, Business Manager per il Centro-Nord est Italia

Inoltre, producendo le macchine in Europa, CASE è in grado di garantire ai clienti la consegna in cantiere delle prime macchine della Serie D partendo dal terzo trimestre 2022.

MODELLI VERSATILI E VANTAGGIOSI Principale vantaggio di questi “mini” evidenziato da Celestini è la versatili-

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Ogni miniescavatore della Serie D, risponde a ogni esigenza del cliente e risulta dotato delle più recenti tecnologie, funzionalità e attrezzature per ogni mercato e applicazione

tà: l’ampia gamma offre soluzioni su misura per ogni esigenza, non solo nelle taglie adatte ad affrontare spazi ridotti, ma anche nell’estesa gamma di attrezzature a disposizione. Su tutta la gamma sono disponibili versioni con configurazione a rotazione con girosagoma, che consente di ottenere massima manovrabilità. Combinando questa configurazione con il braccio di sollevamento triplice, gli operatori possono coprire altezze maggiori e distanze più vaste rispetto ai tradizionali sistemi monobraccio standard, scavare più in profondità e più vicino alla macchina per lavorare meglio

Umberto Celestini, MHEX and TLB Product Specialist, dopo aver illustrato il motore del miniescavatore CX12D

negli spazi limitati. Il braccio di sollevamento triplice, più prestazionale, è disponibile su tutta la gamma, anche (novità assoluta nel settore) sui modelli da 2 t, 4,5 t e 5,5 t. Altre funzionalità altamente tecnologiche di cui sono dotati tutti i modelli sono i comandi elettroidraulici, una pompa elettronica load sensing e valvole regolatrici della ripartizione del flusso. Le macchine più utilizzate in Europa sono quelle tra 1 e 3 t e tra 5 e 6 t, e CASE propone ben 15 modelli con queste misure.

COMFORT, SICUREZZA, PRODUTTIVITÀ Comfort, sicurezza e produttività sono concetti interconnessi, poiché solo in un ambiente confortevole e sicuro è possibile lavorare con maggiore resa. Celestini fa notare l’ottima illuminazione del braccio, la massima visibilità sul cantiere, ma anche la possibilità di cambiare rapidamente le attrezzature sul posto. I comandi elettroidraulici


Il modello CX15EV da 1,3 t monta un motore elettrico da 16 kW, utile per lavorare in cantieri in cui sono richieste emissioni basse o nulle e bassa rumorosità

personalizzabili e il quadro strumenti digitale con regolazione del flusso sui circuiti AUX1, AUX2 e AUX3 offrono all’operatore la massima personalizzazione dei propri modelli operativi e un migliore controllo del flusso di lavoro.

I MODELLI ELETTRICI Presente in cava anche il modello CX15EV, che insieme al fratello CX25EV rappresenta il “mini” elettrico della gamma. I 2 modelli, il primo disponibile sul mercato a

partire dal primo trimestre 2023, rientrano nella gamma compresa tra 1 e 3 t e supporteranno i clienti che operano in cantieri in cui sono richieste emissioni basse o nulle e bassa rumorosità, come i centri urbani. Il modello CX15EV, primo della linea elettrica, è stato presentato in occasione del CNH Industrial Capital Markets day a febbraio 2022. Questa macchina da 1,3 t è dotata di motore elettrico da 16 kW, con batteria da 21,5 kWh che può essere ricaricata in meno di 2 ore. ❑

PIT STOP CON I BUSINESS MANAGER CASE Il Covid prima, e in seguito il conflitto in Ucraina hanno provocato l’attuale crisi degli approvvigionamenti sulle materie prime, causando ritardi nelle consegne delle macchine in Italia ed Europa. Spiegando come CASE ha affrontato questa situazione, Barbara Caporali, Business Director Italy and CEE, e Francesca Asteggiano, Europe Marketing & Commercial Planning Director sottolineano che tutte le realtà, dalla produzione ai clienti, hanno dovuto adattarsi a nuove modalità, e “pianificazione” è diventata la parola chiave a cui tutti i protagonisti del mercato hanno dovuto sottostare. Da parte sua, CASE ha operato strettamente con i propri fornitori per produrre più macchine possibili, ottimizzare le consegne e rispondere a una pressante richiesta di un mercato in piena espansione, ma anche con i concessionari, per consentire al cliente di ricevere la macchina e non interrompere i lavori.

Da sinistra, Barbara Caporali, Business Director Italy and CEE, e Francesca Asteggiano, Europe Marketing & Commercial Planning Director

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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Una frana inarrestabile

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GLI GNOMI SONO ALTI CIRCA DUE SPANNE, MA POSSONO ESTENDERE O ALLUNGARE LA PROPRIA FORMA FINO AD APPARIRE GIGANTI. (PARACELSO)

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MACCHINE CANTIERI 5.0

he barba, che noia”, dicevano Sandra e Raimondo in “Casa Vianello”.Lo stesso dovremmo dire noi davanti all’ennesimo, trito e ritrito, scenario della frana della politica. Giorni di accordi, di liti tra alleati, di insulti tra avversari.Tutti ingredienti tesi a un unico fine: la conquista delle poltrone in Parlamento. Il peggio della società (cosiddetta) civile lo abbiamo davanti agli occhi. Due esempi? Cominciamo con l’ineffabile Di Maio, menestrello della pulizia morale e della coerenza, grande fustigatore della partitocrazia, vestale dell’indipendenza dell’uomo politico dai poteri forti. Il tizio, però, non il potere, ma qualcos’altro di forte... lo aveva: la voglia spasmodica di rimanere in Parlamento e, quindi, di non dover tornare al suo modesto (seppur commisurato al personaggio) lavoro di sempre. Quello che esercitava sugli spalti dello stadio di Napoli. E in funzione di questo desiderio, l’Efebo della Farnesina, ha sacrificato tutto. Come il giuramento di eterna fedeltà al Cinque Stelle e ai suoi ideali (si fa per dire) o il voto di obbedienza a Beppe Grillo, santone della politica ciarlatana. E specialmente il patto di sangue con gli elettori, un valore che il nostro “Giovin Signore” affermava essere il fondamento della sua azione politica. Alla fine Di Maio il seggio, lo stipendio, l’auto blu e la pensione li avrà. Quello che, però, non avrà più sarà la faccia. Gli rimarrà solo quella di bronzo, da guardare ogni mattina durante il magico momento del... farsi la barba. Il secondo? Eccolo, è Giuseppe Conte. Un oscuro avvocato foggiano il quale, sfidando la Teoria della Relatività, ha superato la fissione dell’atomo per arrivare alla fissione di ciò che è immateriale: il ridicolo. Infatti, trovandosi in politica suo malgrado e senza che alcun aspetto del suo essere ne giustifichi la presenza, Conte-avvocatino si è innamorato di Conte-statista. Con il banale particolare, però, che il secondo esiste solo nella sua fantasia. Eccolo, infatti, a lasciare a destra e a manca dichiarazioni politiche degne di Wiston Churchill alla camera dei Lord. E tutto con un mix di banalità e frasi fatte in zuppa di buon senso che, al massimo, può far star male di stomaco dal ridere. Quello che non tiene minimamente in conto, il leguleio pugliese, è che (nella migliore delle ipotesi) dopo il voto si troverà con un ex partito composto da numeri tracollati, se paragonati a quelli di cinque anni fa. Insomma, sarà un vociante condottiero del niente che guiderà per i pascoli della politica le particelle del ridicolo mischiate agli atomi superstiti del fu 5 Stelle. Concludiamo con un fuori-programma dal vago sapore di Luci della Ribalta. Il comico che non fa più ridere, Grillo, ha fallito il suo progetto imperiale, quello di fare il vecchio saggio a capo di una moltitudine di burattini. Ormai parla a vuoto, lancia diktat che vengono scrupolosamente ignorati dai pupazzi che lui stesso ha creato. Pupazzi che, pur di fare i fatti loro, scappano in altri partiti. Indipendentemente dalla razza e dal colore delle nuove collocazioni. E qui sarebbe bello sperare che il Fato faccia sparire i troppi gnomi politici che ammorbano una società che non li merita. Invece, la nostra società, li merita. Eccome. Infatti è la società che li ha votati! ❑


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