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MACCHINE CANTIERI ottobre 2018, n. 54
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COVERSTORY
Alla prova del marmo
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Oltre 184.000 clienti in Europa hanno scelto Mewa e le sue soluzioni di noleggio dei prodotti tessili. Perché? Semplice, per i numerosi vantaggi che il sistema di servizi articolato e personalizzato di Mewa offre. Consulenza: Mewa affianca il cliente nell’analisi delle sue necessità, dei requisiti di igiene e protezione e prendendo le taglie degli indumenti. Adattamento all inclusive: rientra nel FullService anche la successiva modifica delle taglie. Costi sotto controllo: con Mewa i costi sono trasparenti e ben definiti fin dall’inizio. Riparazioni incluse: i tessili vengono manutenuti, quelli usurati scartati e sostituiti. Gestione professionale e affidabile: l’intero sistema garantisce la qualità del servizio, il controllo finale dopo il lavaggio e la puntualità della consegna. Sostenibilità e risparmio di energia: Mewa opera secondo la ISO 14001.
NOLEGGIO
perché
dalle aziende
AGENDA DEL MESE
PER IL MONDO
FIERE
2018 4
MACCHINE CANTIERI 5.0
ECOMONDO Rimini 6 - 9 novembre
EIMA Bologna 7 - 11 novembre
SAIE Bologna 17 - 20 ottobre
BAUMA CHINA
GIC 2018
Shanghai 27 - 30 novembre
Piacenza 8 - 10 novembre
AZIENDE
CAMBIO
Schlereth succede a Schmid nel board Daimler
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al 1° novembre 2018,Andreas Schmid sarà il nuovo sales manager veicoli industriali del Württemberg. A Schmid nel board Daimler succederà Joachim Schlereth. Sin dal suo ingresso in azienda nel 1989, Schlereth ha ricoperto varie posizioni dirigenziali nel settore dei veicoli commerciali e ha svolto un ruolo chiave nella costituzione di CharterWay Germany, fornitore di servizi e mobilità per l’approvvigionamento, la manutenzione e l’amministrazione di veicoli commerciali MercedesBenz.fonte: Daimler
SUV elettrici GAC Mitsubishi Motors sta per avviare la produzione del nuovo SUV elettrico Eupheme EV in Cina. Dodici città chiave, fra cui Pechino, Changsha, Canton, Shenzhen, Hangzhou e Tientsin, saranno i mercati della prima release di Eupheme EV in Cina, seguite nel corso di quest’anno da altre località in tutto il Paese. Il SUV Eupheme EV ha un’autonomia di 410 km.
Inaugurata a Balanzano (Trasporti)
Inaugurato a Balanzano (PG) il primo impianto LNG di Automigliorgas, azienda della famiglia Paoletti. Presenti all’evento, oltre alla famiglia Paoletti, Luigi Bacchi, titolare dell’omonima concessionaria Iveco di zona e Alessandro Oitana, Business Line Medium & Heavy manager di Iveco.
Escavatori cingolati Doosan La scelta dell’operatore Gli escavatori cingolati Doosan garantiscono all’operatore decenni di prestazioni affidabili. Scopri la nostra gamma e la sua imbattibile combinazione di produttività, efficienza, durata, comfort e ritorno dell’investimento. Troverai il modello di escavatore cingolato più adatto per tutte le applicazioni di scavo, sollevamento e carico: lavori stradali, grandi progetti edili, scavi di grandi volumi, estrazione mineraria, gestione dei rifiuti e molto altro. Maggiori informazioni su www.doosanequipment.eu
Doosan: da oltre 40 anni produttore di macchine edili e movimento terra.
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Prodotti e servizi DALLE AZIENDE
Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività
Per la
demolizione
(Escavatori)
Kobelco annuncia il lancio del nuovissimo SK350DLC-10, l’escavatore da demolizione più piccolo prodotto dal Costruttore.
Nuove opzioni per Cat
(Pale compatte) Cat offre la pala gommata compatta Cat 918M con quattro nuove opzioni: leverismo per caricatore a sollevamento elevato, attacco Cat Fusion, pacchetto di protezione a cinque pezzi e pneumatici più larghi.
Rinnovate
(Pale compatte) Bobcat ha annunciato diversi nuovi sviluppi per la sua
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gamma di pale compatte per Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), tra i quali il sistema Auto Ride Control, i sedili Air Ride riscaldati e con rivestimento in tessuto e molto altro, con numerosi nuovi vantaggi per i clienti. Oltre a questo, Bobcat ha anche lanciato il modello S100E, la nuova versione della sua popolare pala S100, conforme allo standard Stage V.
Nuova catena (Componenti)
igus propone la catena portacavi lokchain con perni dinamici per superare i limiti di utilizzo delle tradizionali catene. La nuova portacavi viene tenuta in guida da perni di bloccaggio dinamici cosentendo nuove soluzioni per applicazioni in verticale, sospese o circolari.
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L’anniversario del Club (Aziende)
Il 2018 segna il ventesimo anniversario del famoso Club Operatori di Volvo Construction Equipment. Il traguardo verrà celebrato alla finale del Club degli operatori di quest’anno, durante il cui i migliori operatori dell’EMEA si affronteranno nuovamente in un’epica battaglia di velocità, precisione e tecnica. I finalisti di 19 paesi sono invitati a sfidarsi dove tutto iniziò vent’anni fa, nello stabilimento di Konz, in Germania. I tre finalisti dello scorso anno, l’austriaco Johannes Unger, il tedesco Sascha Moog e lo svizzero Ueli Hunziker, saranno ancora una volta in lizza per il titolo.
Una Pulseo per Cofiloc (Sollevamento aereo)
Cofiloc ha recentemente acquistato la piattaforma Haulotte HA20 LE Pro della gamma “Pulseo”, subito al lavoro in quel di Bassano del Grappa e, successivamente, Pozzuolo del Friuli (Udine), dove è stata messa alla prova in due cantieri diversi.
SOLLEVAMENTO AEREO
FIRMA STORICA
Haulotte e IPAF ancora più insieme per la sicurezza
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aulotte Group, in qualità di produttore di piattaforme di lavoro aereo e sollevatori telesco-pici, è un membro storico dell’associazione IPAF, e da oggi le 20 filiali di Haulotte in tutto il mondo diventano anche’esse membri di IPAF. In seguito all’accordo, infatti, ora Haulotte è “Membro Sostenitore di IPAF”. Haulotte Group è orgoglioso di essere il primo pro-
La prima Piattaforma Aerea della generazione PULSEO, la HA20 LE, offre prestazioni silenziose, su tutte le superfici, anche le più accidentate, tanto all’interno quanto all’esterno, nel rispetto totale dell’ambiente.
duttore MEWP (Mobile Elevating Work Platforms) a firmare una partnership mondiale con un unico obiettivo: promuovere la sicurezza! La cooperazione tra Haulotte e IPAF per promuovere l’uso sicuro ed efficace delle macchine per l’accesso aereo è un passo avanti per condividere idee ed esperienze sulla sicurezza e sull migliori pratiche dei mezzi motorizzati mobili per l’accesso aereo. fonte: Haulotte
ESCAVATORI
PROGETTI NON ANCORA ASSESTATI?
PER L’ARTE
JCB per il palco del Teatro del Silenzio
J
CB ha contribuito all’allestimento dell’edizione 2018 del “Teatro del Silenzio”, l’appuntamento musicale estivo promosso ogni anno dalla Andrea Bocelli Foundation. All’opera il nuovissimo escavatore compatto JCB 90Z-1, che di silenziosità se ne intende. Modello della gamma di escavatori compatti JCB da 1 a 10 t, il 90Z-1 è un escavatore giro sagoma, che offre un motore più potente, un maggiore raggio di lavoro, una potenza idraulica superiore per prestazioni ulteriormente migliorate, e un motore particolarmente vantaggioso in termini di riduzione dei consumi e, inoltre, eccezionalmente silenzioso (solo 74 dB). Il “Teatro del Silenzio” è una struttura temporanea che ogni estate a Lajatico ospita dal 2006 un importante evento musicale. Secondo l’idea originale, la struttura è nata per essere montata e smontata in occasione dello spettacolo e consta di un palco circolare e una platea mobile. Quest’anno il dealer JCB Sami di Cascina (PI) ha lavorato alla ricostruzione e montaggio del teatro con il nuovissimo escavatore compatto modello 90Z-1.
fonte:
Jcb
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Liberty, parte del gruppo internazionale GFG Alliance di Sanjeev Gupta, ha annunciato un accordo per l’acquisizione di 4 acciaierie europee, che impiegano oltre 12.500 persone, ponendosi di fatto al centro dell’industria siderurgica del
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continente e rafforzando il suo ruolo globale nel settore. In una transazione storica che porterebbe la capacità totale di laminazione di Liberty a oltre 15 milioni di t l’anno, il Gruppo ha presentato un’offerta per acquistare i principali
stabilimenti integrati di ArcelorMittal a Galati in Romania e a Ostrava nella Repubblica Ceca, insieme ai laminatoi di Skopje in Macedonia e Piombino. I 4 siti hanno una capacità di laminazione combinata di 8 milioni di t l’anno.
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Sommario
D E L L ’ E D I L I Z I A
5.0
MACCHINE CANTIERI ottobre 2018, n. 54
MC 5.0 • OTTOBRE 2018 • NUMERO 54
I pneumatici BKT Earthmax le sfide non temono solleciti più ardue e i i. più impegnativ di Come nelle cave
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA
Carrara
COVERSTORY
40
Alla prova del marmo
COVER BKT affronta la prova delle cave di Carrara
19 26
ATTUALITÀ
04 NOVITÀ DAL
SETTORE E MOLTO DI PIÙ
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EDITORIALI
12 Editoriale on
SIAMO IN MANI INSULSE
(DI EMANUELA PIROLA)
32 ECCELLENZE 58 NON SOLO ITALIANE
CAMION/2
(SCANIA)
(FASSI GRU)
66 Editoriale off
40 È SEMPRE
SCELTE (POCO) ILLUMINATE
LA MACCHINA GIUSTA
(JCB)
62 LA "PALETTA" CHE
42 DAI VEICOLI AI
(DI MAURIZIO GUSSONI)
COVER STORY
14 Cover story
SISTEMI DIGITALI
(MAN)
ALLA PROVA DEL MARMO PREMONIZIONI STELLATE (BKT)
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59 CUORE VERDE
MANCAVA
19 INTELLIGENZA ON
THE ROAD
(AMMANN)
28 IL FUTURO È OGGI
(DAF TRUCKS)
Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Rachele Donati De Conti, Gian Pio Garramone, Maurizio Gussoni, Cristiano Pinotti Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0
10
MACCHINE CANTIERI 5.0
(YANMAR CEE)
38 IN SCENA (HAULOTTE)
64 SCEGLI BENE, 45 UNA MACCHINA
COMPATTI MEGLIO
(WEBER)
(MERCEDES-BENZ)
REPORT TECNICO
(VOLVO CE)
TESTIMONIANZE
54 IL DOMANI È IN 22 LISCIO COME UN EQUILIBRIUM
HOVERCRAFT
(ROCKWOOL)
(BOMAG)
D.O.C.
(MECALAC)
51 CON IL CUORE E
CON LA TESTA
(NIEDERSTÄTTER)
AZIENDE
56 NON SOLO 35 OCCHIO ATTENTO E 26 UNA (SOLIDA) CAMION/1
(SCANIA)
(DOOSAN)
CERVELLO FINO
STORIA
(CIFA)
Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com
Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com
Registro operatori di comunicazione N.O 30915 dal 16/01/2018
Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com
Pre-stampa e stampa Press grafica, Gravellona Toce (VB)
Sede legale Via Marconi 4/b, 20062 Vaprio d’Adda
Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009
Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa
Pubblicità e marketing Tel. 039 2020976
editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2018
EditorialeOn EMANUELA PIROLA
Siamo in mani insulse
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NON DISCUTERE MAI CON UN IDIOTA: TI TRASCINA AL SUO LIVELLO E TI BATTE CON L’ESPERIENZA. (MARK TWAIN)
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ndiamo in stampa a pochi giorni dalla diffusione di tre notizie a mio avviso correlate: una eccezionale secca del fiume Reno che ha creato grandi problemi all’intera filiera logistica delle industrie del centro Europa; la votazione del Parlamento UE che ha imposto limiti severissimi alle emissioni di CO2 dei veicoli industriali entro il 2025 e 2030; il dietro-front di Trump che in un’intervista alla Cbs ha modificato il proprio giudizio sul cambiamento climatico, ammettendo che “qualcosa sta cambiando”. Premesso che chi scrive è onestamente convinta che le attività umane stiano modificando l’equilibrio climatico (vedasi quanto sta succedendo in generale nel Mondo), in questa sede vorrei però puntare l’attenzione sull’insulsaggine di come chi ci governa (in Europa e oltreoceano) sta affrontando la questione. La “correzione di rotta” di Trump è dovuta all’avvicinarsi delle elezioni di medio termine, visti anche gli effetti sull’opinione pubblica dei danni causati recentemente dall’uragano Michael su Florida e Georgia. Che pena! Trump cambia idea per insaccocciare voti e poi tornerà a fare esattamente quello che faceva prima, ossia fregarsene del clima mondiale per togliere vincoli alla crescita economica degli USA. Politica da struzzo/1, visto che quando arriveranno i guai (e arriveranno) anche il territorio e la popolazione americana saranno colpiti (ed è sicuro visto che fanno parte anche loro di questo Mondo!). Il Parlamento UE, invece, ha votato per una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 dei mezzi pesanti nel 2025 e del 35% nel 2030. Sordo a qualunque indicazione di chi il settore lo conosce e ci lavora, come l’Acea che, oltre a confermare come tali soglie siano irrealizzabili nei tempi previsti (l’Esecutivo UE aveva infatti proposto percentuali più realistiche, del 15% e del 30%), ha messo in campo la considerazione cruciale: gli autocarri pesanti trasportano 14 miliardi di tonnellate di merci all’anno, di cui il 72% in Europa, ma tali trasporti emettono solo il 5% delle emissioni totali di CO2 in Europa. Politica da struzzo/2: il peso del trasporto merci su gomma sull’inquinamento totale da anidride carbonica è quantomeno scarso. Ma piuttosto che andare a scovare chi e cosa continua a emettere CO2 più che mai, si preferisce continuare ad attaccare un settore che è ormai alla gogna sotto molti aspetti (come la criminalzzazione dei diesel, nonostante tutte le altissime innovazioni tecnologiche raggiunte dai propulsori Euro 6). Ma che, nonostante tutto, continua a registrare un aumento delle richieste: tra il 2000 e il 2016 le merci trasportate dai veicoli industriali sono cresciute del 20%. Questo perché non ci sono infrastrutture alternative adeguate a sostenere la domanda di trasporto e distribuzione (cosa più che mai vera in Italia). Ma cosa succederà domani, con i cambiamenti climatici che ci minacciano e che “prosciugano” altre vie di trasporto? La strada potrebbe allora trasformarsi addirittura da “problema” a “soluzione”. Con buona pace degli insulsi che ci governano! ❑
CoverStory BKT
I BKT Earthmax SR49, nella misura regina 35/65 R 33, sviluppati per affrontare uno dei campi di prova più difficili (e affascinanti) del mondo: le cave di marmo di Carrara DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI CRISTIANO PINOTTI E BKT PHOTO GALLERY
ALLA PROVA DEL *
LA GAMMA EARTHMAX
La famiglia Earthmax comprende 25 modelli in numerose misure e versioni per cantieri, cave e miniere. Tutti gli Earthmax presentano la struttura in acciaio All Steel che conferisce una maggiore resistenza alla carcassa contro le aggressioni di corpi estranei e una migliore distribuzione dei carichi a terra. Di seguito i modelli e le loro applicazioni. • Earthmax SR 22 per pale gommate e grader è disponibile nelle misure: 14.00 R 24, 17.5 R 25 e 20.5 R 25. • Earthmax SR 23 (G-2/L-2) progettato per equipaggiare motolivellatrici e loader minerari. È disponibile nella misura 15.5 R 25.
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• Earthmax SR 25 Plus (G-2/L-2) è stato creato per motolivellatrici e loader impegnati in operazioni estreme. È sul mercato nella misura 14.00 R 24. • Earthmax SR 30 per dumper articolati e pale gommate è disponibile nelle misure 15.5 R 25, 17.5 R 25, 20.5 R 25, 23.5 R 25, 26.5 R 25 e 29.5 R 25. • Earthmax SR 31, nelle misure 23.5 R 25, 26.5 R 25 e 29.5 R 25, è progettato per dumper rigidi e pale gommate. • Earthmax SR 32 è un radiale di base larga non direzionale particolarmente idoneo per scraper. È disponibile nella misura 33.25 R 29. • Earthmax SR 33 è stato
progettato e sviluppato per i veicoli universali ed è presente sul mercato nelle versioni 14.00 R 20, 335/80 R 20 e 395/85 R 20. • Earthmax SR 35 è il radiale All Steel sviluppato per i dumper articolati e disponibile nelle varianti 650/65 R 25 e 750/65 R 25. • Earthmax SR 41 è specifico per dumper articolati ed è realizzato con mescole BKT di ultima generazione. È disponibile nelle versioni 23.5 R 25, 26.5 R 25 e 29.5 R 25. • Earthmax SR 42 è pensato per equipaggiare gli haul train nelle attività di miniera e nelle applicazioni pesanti di trasporto legname. La misura
disponibile è la 14.00 R 25. • Earthmax SR 43 (L-4) rappresenta la soluzione ottimale per i terreni rocciosi. Presente sul mercato nella misura 29.5 R 29. • Earthmax SR 44 è uno pneumatico poliedrico per i veicoli multiuso in ambito minerario, forestale e di trasporto. Le misure: 7.50 R 16, 10.00 R 20, 11.00 R 20, 12.00 R 20, 12.00 R 24 e 325/95 R 24. • Earthmax SR 45 è ideale per l’utilizzo sui dumper rigidi. È disponibile nella versione 18.00 R 33. • Earthmax SR 45 M è studiato per i dumper rigidi che operano sui terreni fangosi. È disponibile in tre mescole:
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La salita al bacino marmifero di Fantiscritti mette i brividi. La strada si inerpica, tra bancate di marmo di un bianco abbacinante, con pendenze spaventose. Attorno si respira la passione, la fatica e l’orgoglio di generazioni che hanno strappato alla montagna questa pietra naturale che va oltre il semplice materiale da costruzione, ammantandosi di poesia e di tanto lavoro. Il bacino marmifero carrarino (i locali preferiscono questo aggettivo, al più usato “carrarese”, ndr) al di là dell’emozione è un ambiente di lavoro tra i più difficili e complessi del mondo, dove uomini, macchine e attrezzature sono messe sempre a dura prova. Qui abbiamo potuto osservare da vicino il comportamento dei pneumatici BKT Earthmax SR49 montati su una pala gommata Cat 988K.
MARMO normale, heat resistant e cut resistant nella misura 24.00 R 35. • Earthmax SR 45 Plus è il prodotto più spettacolare della gamma. Dedicato ai dumper rigidi ha dimensioni incredibili (27.00 R 49) e un diametro di 2,70 m. • Earthmax SR 46 è la soluzione BKT per i dumper rigidi operanti su roccia. È presente nella misura 27.00 R 49. • Earthmax SR 47, nelle misure 18.00 R 33, 21.00 R 33 e 24.00 R 35, è stato creato per i dumper rigidi impegnati sui terreni più difficili, come le cave di roccia. • Earthmax SR 48, è uno pneumatico sviluppato per
dumper rigidi e disponibile nella misura 27.00 R 49. • Earthmax SR 49, disponibile nella versione 35/65 R 33, è stato progettato per loader e dozer. È il protagonista della nostra Cover Story. • Earthmax SR 49 M è stato ideato per le pale LHD e le pale destinate alle miniere sotterranee. Disponibile nelle misure 26.5 R 25, 29.5 R 25 e 29.5 R 29. • Earthmax SR 50 con battistrada L5 è studiato per loader e dozer. È disponibile nelle versioni 26.5 R 25 e 29.5 R 25. • Earthmax SR 51 è uno pneumatico non direzionale per i loader da cava e miniera.
LE CAVE GUGLIEMO VENNAI La società Guglielmo Vennai nella zona di Carrara è un nome che non ha bisogno di molte presentazioni. Da sempre specializzata nell’escavazione del marmo bianco di Carrara, commercializza i blocchi soprattutto in Italia, in NordAfrica e in alcune aree orientali quali Indonesia, Thailandia e Cina. “Il nostro parco macchine”, afferma Maurizio Dell’Amico, impiegato amministrativo di Gugliemo Vennai, “comprende una ventina di pale gommate e una dozzina di escavatori cingolati, mentre gli autocarri sono di contoterzisti”. La società gestisce alcune tra le più antiche e prestigiose cave del comprensorio denominate: Ciresuola, Carbonera, Strinato e Tagliate. Nel 2017 la produzione è stata di circa 90.000 t e quest’anno dovrebbe ricalcare questo quantitativo, per un mercato che è sostanzialmente stabile”.
Quattro le misure: 17.5 R 25, 20.5 R 25, 23.5 R 25 e 29.5 R 29. • Earthmax SR 53, in classe L-5, è progettato per i loader da cava e miniera impegnati su terreni molto difficili. Le misure 17.5 R 25, 20.5 R 25, 23.5 R 25, 26.5 R 2, 29.5 R 25 e 35/65 R 33. • Earthmax SR 55 è lo pneumatico di punta per il settore minerario. Sei le misure: 12.00 R 24, 17.5 R 25, 18.00 R 25, 26.5 R 25, 29.5 R 25 e 29.5 R 29. • Earthmax SR 57 progettato per le mini pale impiegate nelle miniere sotterranee è presente nelle varianti 7.50 R 15, 8.25 R 15 e 12.00 R 20.
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CoverStory BKT
DAL PROGETTO AL TEST “L’Earthmax SR49”, spiega Alessandro Casapietra, Field Engineering BKT, “è un pneumatico da pala che abbiamo iniziato a progettare un paio di anni fa in misura 35/65 R 33. Dapprima è stato sviluppato, secondo gli standard, in due stelle, ed è
subito stato messo alla prova in cava, a Carrara. Ma vista l’applicazione decisamente gravosa sull’asse anteriore, e sentito anche il feedback degli operatori, abbiamo optato per lo sviluppo di un prodotto in tre stelle, con una carcassa rinforzata
pensata sulle esigenze del cliente. Tecnicamente parlando abbiamo irrobustito la carcassa inserendo più fili d’acciaio, per ottenere una carcassa più forte, più spessa, in grado di sopportare una pressione d’aria più elevata. Il tutto si è tradotto in una
capacità di carico più alta e adeguata alle esigenze in cava. A livello di battistrada è un L4 che corrisponde a circa 60 mm di spessore, ma in futuro potrebbe essere prodotto anche in L5. Se quest’ultimo presenta vantaggi in termini di
matici. Un tempo si usavano prodotti convenzionali e la granIL MERCATO DEL MARMO de rivoluzione è arrivata con i radiali che consentono maggior Le cave di Carrara si dividono in tre precisione, maggior trasmissione della potenza della macchina e bacini: Colonnata, Miseria-Fantimiglior sfruttamento della macchina stessa, grazie alla più elevata scritti e Torano. Da sempre il merflessione del pneumatico in tutte le fasi del lavoro, sia nel carico cato del marmo è trainante per del camion che nel prelievo del blocco. Lo stesso radiale si è poi l’intera area e nel tempo è proevoluto in un radiale rinforzato, da una stella si è passati alle due o fondamente mutato. Limitando alle tre stelle. Questo perché le macchine operatrici hanno portate il nostro excursus agli ultimi e potenze sempre maggiori, ma la dimensione dei pneumatici è due secoli, un tempo il marrimasta la medesima. Quindi è sempre più difficile trovare una mo era trasportato con i buoi e gomma in grado di resistere a questi sforzi, anche perché spesso scendeva dalle cave fino all’area in cava si lavora in sovraccarico, anche se non si potrebbe”. In di Avenza attraverso la ferrovia questo contesto il pneumatico gioca un ruolo fondamentale, così marmifera. I blocchi venivano com’è determinante poter contare su marchi che, attraverso una quindi scaricati e portati alle progettazione ad hoc, siano in grado di fornire pneus capaci di navi o alle botteghe di lavorasopportare tali sollecitazioni preservando le indispensabili qualizione. Oggi la movimentazione tà di stabilità, trazione e resistenza a tagli e usura. “La prova dei è affidata agli autocarri e la stessa pneumatici BKT”, riprende Maurizio Dell’Amico, “deriva dalla filiera del marmo è molto cambianostra curiosità di voler testare nuovi prodotti che però già in ta. Negli anni, infatti, sono aumenpartenza si presentino con le giuste credenziali, e dalla fiducia tati a dismisura i ritmi di escavazione che riponiamo nel nostro fornitore di pneumatici, Codega, che è grazie a una tecnologia che ha fatto passi molto professionale”. da gigante e che permette di tagliare il marmo più velocemente e di trasportarlo in modo sempre più NELLA CARBONERA rapido, anche grazie alla sistemazione di tantissiMaurizio Dell’Amico, Date le premesse la voglia di vedere gli pneus BKT me strade, ora asfaltate. Di contro il marmo viene impiegato amministrativo al lavoro è sempre più pressante. La nostra curiosità lavorato sempre meno in loco e sempre di più a di Gugliemo Vennai trova subito pane per i propri denti con la pala Cat destinazione. Lo stesso porto di Marina di Carrara alle prese con un blocco di dimensioni imponenti. oggi svolge un ruolo da comprimario, la gran parte La macchina, nonostante le dimensioni e il peso del marmo viene infatti spedita via container dal del carico, si muove con un’agilità sorprendente e porto di La Spezia, in quanto il terminal ligure ha il sorriso dell’operatore non lascia dubbi in merito un più alto pescaggio e permette l’attracco alle alle prestazioni dei pneumatici che sta testando da navi transoceaniche. circa due mesi. “L’utilizzo dei BKT”, conferma Luigi Boncelli, operatore della pala gommata Cat E QUELLO DEI PNEUMATICI 988K, gommata BKT,“si sta rivelando molto po“Com’è cambiato il mercato del marmo”, intersitivo con pochissime differenze rispetto alle altre viene Davide Codega,Amministratore di Codega gomme, sempre di altissimo livello, usate fino a Pneumatici di Avenza Carrara,“allo stesso modo si questo momento. Negli utilizzi semplici, con la è molto evoluto anche il mercato legato ai pneu-
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Davide Codega,
Amministratore di Codega Pneumatici di Avenza Carrara, autentico esperto del settore industriale resistenza a tagli e urti, la carcassa di un L4 è leggermente più grande, ha una capacità di aria maggiore e quindi ha più tenuta, più stabilità, qualità essenziali per un lavoro difficile qual è quello in cava”.
Luigi Boncelli,
operatore della pala gommata Cat 988K, gommata BKT
benna o per fare le strade, non ci sono assolutamente problemi. Con il blocco, in questa versione tre stelle ho riscontrato più trazione sull’asciutto e solo un po’ di rollio sul mezzo che però si comporta molto bene. Rispetto al test precedente, fatto con un pneumatico due stelle, sento le gomme molto più stabili e performanti, in pratica mi trovo bene. Sarà interessante testarle sul bagnato, situazione che non abbiamo ancora affrontato dato che la stagione per ora è stata molto clemente. Ma sono convinto che si comporteranno in modo adeguato. Del resto a carico c’è sia trazione sia stabilità, anche in discesa”. UN BANCO DI PROVA DI ASSOLUTO LIVELLO “Il test”, riprende Codega, che oltre a essere amministratore della società è specializzato negli pneumatici industriali, “vuole portare le gomme a fine vita, che per un L4 significa tra le 4.500 e le 7.000 ore. Un range di variabilità molto elevato che spesso dipende anche dal profilo del battistrada. Ad esempio il disegno a ingranaggio, che non grippa, è molto protetto, ma in alcune circostanze tende
a slittare, di conseguenza il consumo risulta più elevato e la durata diminuisce. Invece un disegno più aperto, che grippa, com’è quello BKT, risulta un po’ meno protetto, ma avendo più trazione si entra meglio, non si sgomma e quindi dura molto di più. A tale proposito vale la pena sottolineare come il profilo del battistrada dell’Earthmax SR49 sia stato studiato appositamente per avere trazione, è un trattivo direzionale assolutamente originale, dove molti altri marchi, invece, si limitano a riprodurre disegni molto simili tra loro. BKT, invece, presenta pani di gomma con una forma caratteristica, unica, che non è un clone di altri prodotti già sul mercato. Un tratto distintivo che va a evidenziare la ricerca del costruttore. L’impegno di BKT nel movimento terra e quello messo in questo test ha confermato alcune nostre convinzioni: oltre a essere un top brand, BKT è una società seria e determinata e che non lascia nulla al caso. Ovviamente ogni pneumatico va giudicato alla fine: quanto è durato, il suo comportamento non solo da nuovo, ma durante l’intero ciclo di vita, cioè il regresso della performance in relazione al consumo. Ma già ora possiamo dire che per BKT la MACCHINE CANTIERI 5.0
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CoverStory BKT
DALLA CAVA
trazione è già una battaglia vinta perché l’opinione di un operatore che da vent’anni utilizza pale di questo genere, non è un semplice parere, è una realtà. E la trazione te la dà il battistrada e la flessibilità della gomma. Ha grip, quindi il disegno va bene. Con la trazione, inoltre, consumi meno frizione, meno carburante e sei più preciso”. L’ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLA CAVA Nel bacino marmifero di Carrara BKT ha quindi il supporto di un’autentica autorità in fatto di pneumatici: il nome di Codega, infatti, è una vera e propria sicurezza e porta con sé un bagaglio d’esperienza datato addirittura 1941. La famiglia Codega è originaria di Premana in Valsassina, dove l’attività principale è sempre stata la lavorazione del ferro. Questa attività di carpentiere e fabbro alla fine degli anni Trenta è stata trasferita a Carrara, trasformandosi, all’inizio del periodo bellico, in assistenza pneumatici. Un’intuizione che ha portato alla società attuale. Oggi Codega si occupa di pneumatici a 360 gradi, dalle macchine da giardinaggio sino ai grandi pneumatici di pale gommate e gru a cavaliere. Inoltre l’attività si è diversificata con un centro revisioni dedicato ad auto, moto e scooter, e con un’officina meccanica. Il core business dell’azienda rimangono comunque i pneumatici che coprono oltre il 70% del fatturato. E il settore industriale è particolarmente importante con un peso di almeno il 60%. “Fino agli anni Novanta”, commenta Davide Codega, “sulle cave avevamo una posizione quasi di monopolio, oggi anche la concorrenza si è attrezzata, ma possiamo sempre dire di essere presenti attorno al 65% delle cave. Attualmente ci sono circa 100 macchine operatrici della misura principale, la 35/65 R 33, equipaggiata con i nostri pneumatici, senza considerare i tanti pneus delle dimensioni più piccole o anche molto più grandi. “Quando sottoponiamo un nuovo pneumatico a un test cerchiamo sempre di provare il prodotto negli ambienti più critici, in modo da essere tranquilli sulle sue performance in tutte le altre applicazioni. La prova di Carrara è quindi importante e significativa: se l’Earthmax SR49 funziona qui, è in grado di andare ovunque e affrontare qualsiasi tipo di lavoro”. Alessandro Casapietra, Field Engineering BKT
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“Il lavoro in cava è sempre diverso, varia da giornata a giornata e dipende da tanti fattori: dal tempo, da come sono le bancate, se sono sane, se sono rotte... Nella Carbonera la produzione annua è attorno alle 40.000 t grazie al lavoro di 27 uomini, sei pale gommate e quattro escavatori, tutte macchine Caterpillar. Per i tagli orizzontali ci affidiamo alle Fantini, cui si aggiungono le macchine per il taglio diamantato”. Pasquali Luigi, Capo Cava di Gugliemo Vennai
Gomme che girano tutti i giorni, che si consumano, che si possono tagliare o rompere e per le quali assicuriamo un’assistenza unica. Siamo organizzati con due autocarri con gru trazionati 4x4 che praticamente arrivano dappertutto, unitamente a due furgoni per le misure più piccole”. La società, composta da due amministratori e 10 dipendenti, opera nelle cave del bacino di Carrara, della Garfagnana e della Lunigiana. Inoltre per 35 anni Codega è stato l’unico fornitore del porto di Marina di Carrara.“La nostra forza”, conclude questo autentico appassionato del proprio lavoro, “è la qualità della preparazione dei nostri uomini, tutti di grande esperienza. Persone che sono con noi da decenni e che fanno cose che altri non possono fare proprio perché non hanno il nostro bagaglio di esperienza in cava e in porto. Abbiamo il vanto di essere copiati nel nostro modo di lavorare, perché facciamo ancora tendenza”. ❑
REPORTTECNICO
AMMANN
INTELLIGENZA ON THE ROAD mmann Italy, nella continua ricerca di soluzioni ad hoc (e intelligenti) per il mercato italiano, ha investito nell'acquisto di due vibrofinitrici di ultima generazione -una AFW400-3 e una AFW700-3 - desinate alle dimostrazioni e al noleggio. “Ovviamente”, afferma Roberto Cortesi, Territory Manager Machines Ammann Italy, “puntiamo molto su entrambi i modelli, due macchine che non temono alcun confronto a livello di
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produttività, economicità e facilità di utilizzo. A riprova di queste qualità tecniche, le due vibrofinitrici da alcuni mesi sono in demo e a noleggio presso i nostri clienti”. Sottolineato l'impegno della società italiana, è ora di approfondire le peculiarità tecniche di queste macchine e, in particolare, della AFW400-3, una vibrofinitrice che, nel nostro titolo, abbiamo definito “intelligenza on the road”. In effetti questa gommata targata Ammann sfrutta
un intelligente sistema di controllo che dispone di svariate funzioni automatiche e permette ottimi risultati a livello di produttività, qualità e risparmio. La AFW 400-3 opera con elevato rendimento sugli spazi aperti, ma è in grado di affrontare anche curve e spazi ristretti, anche in virtù di uno stretto raggio interno di sterzata pari a 2.150 mm. La vibrofinitrice Ammann è infatti ideale in molteplici applicazioni: dalle strade statali a quelle comunali, dalle aree fabbricabili a piazze, cortili e campi sportivi. L'operatore beneficia di una postazione di lavoro confortevole, sicura e produttiva, con ottima visuale su tutti i componenti e con tutti i comandi chiave facilmente accessibili. Se la postazione operativa è scorrevole e ribaltabile, in via opzionale è possibile dotare la macchina Ammann anche della protezione antivento. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
DATI TECNICI Modello Peso con rasatore Massimo spessore di stesa Capacità di stesa teorica Massima velocità di stesa Velocità di trasferimento massima Trasmissione Capacità tramogge Nastro trasportatore Controllo nastro Regolazione altezza coclea Motore Potenza Larghezza stesa standard Larghezza con estensioni idrauliche Larghezza con prolunghe meccaniche Riscaldamento Tipo di rasatore
Davvero notevole il lavoro compiuto da Ammann sul rasatore che è disponibile in molteplici varianti: a vibrazione e a tamper/vibrazione, con riscaldamento a gas o elettrico. La struttura a doppio tubo garantisce un'eccellente stabilità, anche lavorando alla massima larghezza di stesa che, con le estensioni, raggiunge i 4,7 m (la larghezza standard è di 1,75-3,5 m). Da segnalare anche la
AFW400-3 10.500 kg 200 mm 350 t/h 25 m/min 15 km/h idrostatica 10,5 t 2 indipendenti automatico proporzionale idraulica (200 mm) Deutz 2,9L TD, 4 cilindri, Stage IV 54 kW a 2.200 giri/min 1,75 m 3,50 m 4,70 m GPL o Elettrico vibrazione con o senza Tamper
regolazione ergonomica delle paratie laterali e la semplice regolazione dell'angolo di attacco. Se il rasatore è fondamentale, altrettanto importante è il sistema di alimentazione del materiale che, nella AFW 400-3, garantisce un flusso sempre adeguato alle esigenze di cantiere. Il convogliatore sfrutta nastri trasportatori indipendenti da 700 mm di larghezza complessiva,
PaveManager 2.0 Il sistema automatico di stesa controlla in continuo il processo e offre agli operatori un riscontro immediato, gestendo direttamente diverse funzioni chiave, per risultati di massima precisione. Nello specifico il PaveManager 2.0 sfrutta un sistema di controllo CAN; dispone di funzioni automatiche come parametri di stesa, memoria e impostazioni di bombatura e inclinazione; permette di effettuare le regolazioni dal pannello strumenti dell’operatore o dalle pulsantiere del rasatore. Queste ultime riconoscono il sistema MOBA di livellamento e possono essere usate su entrambi i lati della vibrofinitrice. Pannello strumenti e pulsantiere sono dotate di display a colori, con funzioni e menu intuitivi.
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con sistema di tensionamento anteriore su singolo elemento, mentre il controllo della velocità è assicurato da sensori proporzionali. Come accade per tutte le vibrofinitrici Ammann City, una delle caratteristiche peculiari è la distribuzione omogenea del materiale su tutto il rasatore. Le ridotte dimensioni della cassa coclea e le ampie dimensioni della coclea stessa (320 mm di diametro) riducono al minimo le possibili segregazioni, ottenendo un manto di qualità. Da segnalare la regolazione idraulica dell'altezza di 200 mm. La tramoggia, da 10,5 t, prevede un'altezza di scarico di 500 mm e, in via opzionale, rulli di spinta con safe impact e ribaltatori anteriori idraulici. L'intelligenza della macchina Am-
mann non si limita alla produttività della vibrofinitrice, ma arriva all'ottimizzazione delle operazioni di contatto tra autocarro e macchina per la stesa. L'adozione del TruckAssist assicura il collegamento adeguato e sicuro tra il camion e la vibrofinitrice, semplifica la comunicazione tra operatore sulla vibrofinitrice e conducente dell’autocarro ed elimina il problema del rumore andando a sostituire i classici (e fastidiosi) colpi di clacson con una più moderna ed efficiente comunicazione con barre a LED. Infine un accenno ai trasporti. Grazie alle dimensioni compatte (la larghezza di trasporto è di 2,55 m) è possibile movimentare la AFW 400-3 su camion senza smontare le estensioni meccaniche. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
Abbiamo visto all’opera un rullo tandem Bomag BW135 AD-5 su una pendenza “impossibile”, sulla quale ha operato come fosse un hovercraft da F1. A dirlo un vero esperto di entrambi i settori (BOMAG)
LISCIO COME UN HOVERCRAFT ichele Scanavino è a proprio agio davanti al microfono di un giornalista. Autentico fenomeno dell’hovercraft - è stato quattro volte campione del mondo di F1, tre volte vicecampione e campione europeo di F1 in ben 12 occasioni – solitamente viene però intervistato per le sue grandi qualità di sportivo. Ma tolto il casco,
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Scanavino ha la stoffa del campione anche alla guida della sua impresa, la Edilstrade srl, la cui sede operativa si trova a Salbertrand in provincia di Torino e si occupa di costruzione e manutenzione stradali, fognature, acquedotti, opere in cemento armato e sgombero neve. Noi abbiamo incontrato Scanavino e i suoi collaboratori a Sauze d’Oulx (To), precisamente in località Jouvenceaux, alle prese con
il rifacimento della pavimentazione di una strada comunale in impressionante pendenza, come si conviene in una delle località montane più famose della zona. Nata nel 1973, Edilstrade occupa una decina di persone e si fonda su un parco macchine variegato che comprende vari mezzi e attrezzature stradali, autocarri a tre e quattro assi e pale gommate che si occupano
DATI TECNICI
Michele Scanavino, titolare di Edilstrade
principalmente dell’alimentazione dell’impianto di frantumazione e di produzione di conglomerati bituminosi. La società, che opera principalmente in tutta la Val di Susa, lavora per moltissimi enti ma anche per privati. “Purtroppo”, precisa il titolare della società, “in Francia con i lavori pubblici è praticamente impossibile operare, per le normative e soprattutto per il protezionismo francese nei riguardi delle proprie aziende. Anche la semplice vendita dei conglomerati è interdetta alle società italiane, pur proponendo prezzi di gran lunga inferiori”. A Jouvenceaux, a 1.500 m di altezza, abbiamo visto il nuovo rullo Bomag BW 135 AD-5 alle prese con una strada comunale di circa 400 m di lunghezza e con una pendenza pari al 16-17%. Commenta Scanavino:
Modello BW 135 AD-5 Peso operativo 4.000 kg Carico statico lineare medio 15,4 kg/cm Larghezza di lavoro 1.300 mm Raggio di sterzata interno 2.665 mm Velocità di trasferimento 0-10 km/h Velocità di lavoro con vibrazione 0-10 km/h Massima pendenza superabile 40% Motore Kubota da 33 kW di potenza massima Tamburo motore anteriore+posteriore Freni di servizio e di parcheggio idrostatici Tipo di sterzo giunto oscillante in fusione, disassabile Sterzatura idrostatica Angolo di sterzatura/oscillazione 32°/10° Avanzamento disassato 0 - 50 Rullo vibrante anteriore+posteriore idrostatica con controllo trazione Tipo di trasmissione Frequenza 50/56 Hz Ampiezza 0,50 mm Forza centrifuga 39/48 kN Spruzzatura a pressione
“Abbiamo fresato, risanato il sottofondo correggendolo con nuovo stabilizzato, ricompattato e ora stiamo stendendo il tout venant, lo strato di conglomerato bituminoso che ha la funzione di supportare senza deformazioni permanenti le sollecitazioni, e poi finiremo con il tappetino. Tre o quattro giorni di cantiere, la cui difficoltà risiede principalmente nella sua elevata pendenza, oltre a una
conformazione con continue curve. Con queste pendenze il materiale tende a disgregare, la ghiaia si divide e il rullo è sottoposto a un esame decisamente severo, perché è inevitabile la tendenza a slittare. Fortunatamente stiamo usando il nostro nuovo BW 135 AD-5 Bomag, che sale e scende benissimo, senza ammucchiare il materiale, nonostante la stesa di 10 cm soffici. Com’è facile vedere
Il Concessionario: S.L.I.M. Srl
Da 18 anni la società di Paolo Giacompol si occupa della distribuzione e dell’assistenza dei marchi del gruppo Fayat Attiva in Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e nell’area di Pavia, la S.L.I.M. Srl (Società Ligure Impianti e Macchine) è una società specializzata nella fornitura di macchinari per costruzioni e manutenzioni stradali, per la lavorazione e il recupero di materiali inerti, per l’ecologia, l’igiene urbana e l’industria. Vera e propria specialista del gruppo Fayat, S.L.I.M. Srl
tratta tantissime tipologie di macchinari. Per Bomag parliamo di vibrofinitrici, rulli, frese, stabilizzatrici/riciclatrici, compattatori per discarica e piastre vibranti; per Marini, gli impianti per il conglomerato bituminoso; e per BreningSecmair, le macchine per i trattamenti superficiali delle pavimentazioni stradali. “In particolare”, afferma Paolo Giacompol, titolare
della società, “Bomag mette a disposizione una gamma completa di grande affidabilità e qualità, che rappresenta l’avanguardia nel settore della compattazione grazie alle tecnologie Asphalt-Manager e Variocontrol, ovvero la gestione in automatico della compattazione sui rulli di grandi dimensioni che vengono
dotati di vibrazione orientata al terreno e non eccentrica. Mentre nel settore delle vibrofinitrici Bomag produce le macchine con il banco di stesa più prestazionale sul mercato, anche grazie all’elevata lunghezza delle suole e al suo grande peso, per garantire planarità e compattazione anche lavorando ad elevate velocità”.
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TESTIMONIANZE
Soluzioni intelligenti
Se lasciamo ai dati tecnici la descrizione di tutte le caratteristiche del rullo Bomag, vale la pena di soffermarsi su alcune peculiarità in grado di migliorare il lavoro e la produttività. La vibrazione dei tamburi, ad esempio, può essere attivata per il tamburo anteriore, per quello posteriore o per entrambi; mentre il sistema eccentrico, insieme al sistema IVC (Intelligent Vibration Control), garantisce una compattazione costante e la sicurezza di impiego in qualsiasi momento. Il sistema brevettato Bomag Economizer segnala all’operatore il grado di compattazione in tempo reale attraverso diodi luminosi sul display, che evitano una compattazione eccessiva oppure insufficiente.
non ha mai assolutamente strappato, fila via liscio che è un piacere”. Tra l’altro Edilstrade aveva puntato a una taglia più contenuta, un 120 che, sono ancora parole di Scanavino, “Giacompol, il titolare del concessionario S.L.I.M., non ci ha voluto vendere. E ha avuto assolutamente ragione perché questa macchina ha i tamburi di diametro maggiore, si affossa meno e rappresenta la soluzione ideale per questo tipo di lavori. Del resto, in caso di spessori limitati, è una macchina anche da bianco:
con stabilizzati di 15-20 cm non ha nessun problema a compattare”. Tanti i pregi del rullo Bomag messi in risalto da Scanavino che continua: “la visuale rispetto a macchine similari è decisamente ottima, anche grazie al sistema si scorrimento del sedile destra-sinistra che è davvero fatto benissimo. Anche i consumi sono corretti in relazione al lavoro che svolge”. L’impresa piemontese appare soddisfatta anche sotto il profilo dell’affidabilità. In sei mesi effettivi di lavoro - va infatti consi-
derato come la stagione invernale a queste altezze vada da novembre a inizio aprile - la macchina ha accumulato 700 ore di lavoro e non ha mai dato alcun problema. In ogni caso l’assistenza tecnica è assicurata da S.L.I.M., da sempre impegnata nell’offrire un ottimo servizio al cliente. I tecnici specializzati del concessionario assicurano infatti riparazioni tempestive anche grazie a un servizio di fornitura ricambi che risponde in tempi rapidissimi, normalmente in 24/36 ore. ❑
Michele Scanavino in “versione campione di hovercraft”
L’impianto di frantumazione e di produzione di conglomerati bituminosi di Edilstrade
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AZIENDE
l logo che emerge dal calcestruzzo è la rappresentazione della solidità che Cifa, forte della sua storia, conferma ogni giorno dagli anni dalla sua fondazione. Questa è l’immagine scelta dall’Azienda per festeggiare il proprio Novantesimo, le cui celebrazioni si sono svolte nell’ultima settimana di settembre in concomitanza con il restyling del Museo Cifa e il lancio di una pompa autocarrata “Special Edition” con livrea dedicata.
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IL NUOVO MUSEO La nuova veste del Museo, membro dell’associazione Museimpresa, che si trova presso il quartier generale dell’azienda a Senago, è stata l’occasione per ripercorrere la storia dalle origini a oggi, novant’anni in cui Cifa è passata da azienda famigliare a grande realtà internazionale, che conta oggi 600 dipendenti e diverse filiali in tutto il mondo. Un restyling che ha voluto mettere in evidenza il valore dell’innovazio-
CIFA
UNA (SOLIDA) STORIA Cifa celebra i suoi 90 anni dalla fondazione con una nuova veste per il proprio Museo e una macchina Special Edition
ne, creando nella sede museale due nuove aree dedicate alla tecnologia ibrida e alla fibra di carbonio, in quanto soluzioni rappresentative dell’evoluzione dei prodotti Cifa negli ultimi anni. Così, accanto alla classica timeline con la storia di Cifa, all’area dedicata alle macchine storiche e a quella esperienziale che simula il cantiere,
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LA SPECIAL Edition Diverse sono state le iniziative dedicate a dipendenti, partner e clienti di Cifa. Proprio ai clienti l’Azienda ha deciso di dedicare un prodotto unico e speciale: una serie limitata di pompe autocarrate con livrea dedicata, disponibili in tre modelli K42L, K45H e la nuova K47H che verrà introdotta nella serie Carbotech standard a seguito di questa prima unità Special Edition. Il modello K47H è attualmente la pompa più lunga e leggera presente sul mercato che è possibile montare restando nei limiti legali europei di 32 tonnellate su 4 assi. Grigio antracite opaco, arancione Cifa metallizzato e grigio metallizzato Carbotech sono i tre colori che rendono la pompa del 90° anniversario un pezzo unico e memorabile. Proprio per questo ogni esemplare è dotato di una targa celebrativa con il numero di serie. La presenza del logo del 90° connota la pompa per l’occasione.
il percorso diventa interattivo grazie a una nuova applicazione che consente di simulare in 3D il funzionamento della betoniera Cifa E9, uno dei modelli di punta appartenente alla gamma di macchine ibride della serie Energya. Un progetto pionieristico nel settore dei macchinari per la distribuzione del calcestruzzo che consente
un notevole risparmio economico con una significativa riduzione di consumi, rumorosità ed emissioni di anidride carbonica. “Il restyling del nostro museo ha voluto mettere al centro il concetto di Driven by Innovation, l’innovazione come principale motore non solo per ideare soluzioni sempre all’avanguardia, ma soprattutto per
dare valore aggiunto ai nostri clienti, offrendo loro prodotti in grado di anticipare le esigenze operative e garantendone la sicurezza” ha commentato Davide Cipolla, CEO di Cifa. “Per questo Cifa vuole raccontare la propria storia attraverso le soluzioni e le macchine che ha realizzato negli anni, attraverso ciò che sa fare meglio: innovare.” ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
DAF
IL FUTURO È OGGI n occasione dell'IAA di Hannover, si sa, tutti i Costruttori mostrano il meglio della loro produzione ma, soprattutto, quello che stanno progettando per il futuro. E quest'anno di futuro ne hanno parlato un po' tutti ad Hannover. DAF, costruttore olandese di veicoli industriali facente capo al gruppo Paccar, ha mostrato in an-
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Pronti oggi per il
domani
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teprima alcuni prototipi di veicoli pronti proprio al balzo evoluzionistico che è ormai certo interesserà il settore nei prossimi anni. Un futuro che si preannuncia ricco di innovazioni e contenuti tecnologici che arrivano quali la classica ciliegina sulla torta proprio nell'anno del genetliaco DAF, che nel 2018 ha festeggiato (Macchine Cantieri ne ha già parlato
In base al regolamento europeo, a partire da gennaio 2019 tutti i nuovi veicoli pesanti Euro 6 4x2 e 6x2 (16 t e più) devono uscire dalla fabbrica accompagnati
da una dichiarazione sulle emissioni di anidride carbonica. I valori riportati nella dichiarazione sulle emissioni devono essere generati tramite lo
diffusamente nei precedenti numeri) i 90 anni di attività. Innovazioni che hanno comunque affiancato i protagonisti di oggi: dalla serie LF per la distribuzione, alla versatile gamma CF che offre il veicolo giusto per un'ampia varietà di applicazioni. E non poteva mancare l'ammiraglia XF per il trasporto pesante e lunghe distanze. Il veicolo da distribuzione LF
strumento standard Vecto che, trattandosi di una procedura standardizzata e certificata, consentirà ai trasportatori di confrontare agevolmente
i valori delle emissioni tra modelli e produttori di veicoli diversi, prima di ordinare un nuovo veicolo. Anticipando i tempi DAF inizierà a pubblicare
è stato insignito, tra l'altro, del titolo di "Camion della flotta dell'anno 2018" nel Regno Unito, mentre è giusto ricordare che i nuovi CF e XF sono stati nominati "International Truck of the Year 2018" grazie a una serie di innovazioni tecniche, che hanno portato a un miglioramento dell'efficienza del carburante fino al 7%, definendo così un punto di ri-
i valori certificati per la dichiarazione sulle emissioni di anidride carbonica già nell'ultimo trimestre di quest'anno, sia nel documento di conferma dell'ordine, sia
nella fase di preventivo. In questo modo, i concessionari DAF potranno comunicare in anticipo ai clienti quali saranno i valori di CO2 dei loro veicoli futuri. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
ferimento nel settore del trasporto. DAF ha esposto anche veicoli autotelai, tra cui il nuovo telaio leggero per betoniera CF 8x4 e l'esclusivo 6x2 CF con telaio BDF con twist lock per scarrabili: entrambi modelli che possono assolutamente dire la loro nelle applicazioni pesanti, quali appunto il trasporto di calcestruzzo e gli allestimenti scarrabili generalmente utilizzati per la raccolta e il trasporto di materiale sfuso voluminoso e pesante. Accanto a questi gioielli già disponibili, DAF ha presentato, protagonista delle sue innovazioni, il prototipo del CF Elettrico Innovation Truck, il primo di una serie di “Innovation Trucks” che il Costruttore ha dichiarato essere in fase avanzata di sviluppo e progettazione. Il CF Electric presentato ad Hannover è un trattore 4x2 con massa a terra di 40 t, progettato espressamente per la distribuzione all'interno delle aree urbane. Il veicolo, completamente elettrico, utilizza l'avanzata tecnologia E-Power di VDL. Il fulcro della ingegnosa catena cinematica è il motore elettrico da 210 kW che ricava energia dal pacco batterie agli ioni di litio da 170 kWh. Il CF Electric
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ha un'autonomia di circa 100 chilometri, ottimo per carichi gran volume. La ricarica rapida delle batterie può essere eseguita in 30 minuti, mentre una ricarica completa può essere eseguita in appena 1,5 ore. La prima serie di veicoli elettrici CF sarà operativa entro quest’anno per i primi test su strada con i clienti: si tratta quindi di un prototipo completamente funzionante, espressione di una tecnologia matura e pronta per le applicazioni reali. A chiudere in grande stile la partecipazione di DAF allo IAA 2018 non
poteva certo mancare una Limited Edition: stiamo parlando della serie DAF “XF Edizione 90° Anniversario”. Questo veicolo, molto esclusivo, celebra la nascita di DAF nel 1928. Il veicolo è dotato di un pacchetto di opzioni premium, elementi di design esterno e striping esclusivi, e motorizzato con il motore PACCAR MX-13 da 530 cv / 390 kW. Il famoso logo storico DAF è esposto con orgoglio sulla parte anteriore del camion, sui lati e sul retro della cabina, oltre che negli interni lussuosi e completamente rivestiti in pelle. ❑
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REPORTTECNICO
FASSI
ECCELLENZE ITALIANE
na partnership nata per rispondere alle esigenze di uno specifico cliente che potrebbe rivelarsi foriera di ulteriori possibilità di sviluppo per entrambe le realtà coinvolte: è quella nata tra Fassi Gru e Farid Industrie quando si sono trovati “alleati” per fornire a Quendoz Srl il giusto allestimento per alcune particolari esigenze applicative nel settore della gestione dei rifiuti. Il risultato pratico è stato l’allestimento di due nuovi Renault C430.26 6x2 dotati di compattatore Farid T1M-17UG da 17 mc e gru Fassi F165A.2.23.
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Chi è Quendoz
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Questi veicoli sono di fatto la risposta concreta a un’esigenza specifica: svuotare i sistemi seminterrati, ossia i grandi contenitori che, da una decina d’anni a questa parte, sono stati introdotti per la gestione della raccolta differenziata in Valle d’Aosta. Il loro impiego è sempre più massiccio e da qui è nata proprio l’esigenza di Quendoz di adeguare la flotta a loro dedicata. “In fase di allestimento, quando abbiamo dovuto scegliere il modello di gru” ha dichiarato Jean Louis Quendoz, titolare insieme alla sorella Michèle dell’omonima azienda
La storia della Quendoz Srl aveva avuto un inizio ben diverso dalla realtà aziendale attuale. Quando nel 1971 Ezio Quendoz, il fondatore, aveva dato vita a una classica attività di autotrasportatore, certo non immaginava che
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quasi vent’anni dopo, nel 1989 per la precisione, avrebbe scoperto il suo vero “core-business”. È infatti in quell’anno che Ezio Quendoz decise di dedicare una parte delle sue risorse al nascente mercato legato all’ecologia
che opera principalmente in Val d’Aosta, “ci siamo concentrati sulle sue dimensioni e sul peso perché lo spazio tra la cabina e il compattatore non poteva superare misure ben precise e la portata utile non poteva essere troppo limitata”. I fratelli Quendoz si sono quindi rivolti a Farid Industrie, uno dei grandi gruppi industriali leader in Italia e tra i più importanti in Europa nell’allestimento di attrezzature per la gestione dei rifiuti solidi
e in particolare alla gestione dei rifiuti solidi urbani. Un’intuizione che doveva segnare un’autentica rivoluzione nella mission aziendale e che ha trovato nei figli Jean Louis e Michèle dei convinti sostenitori. Entrati in azienda alla
fine degli Anni ‘90, i due giovani imprenditori si sono dedicati allo sviluppo del settore dei servizi ecologici per il territorio della Valle d’Aosta. “Dai 10 dipendenti di vent’anni fa” ricorda Jean Louis Quendoz, “siamo arrivati
urbani e industriali, che ha indicato nel proprio compattatore posteriore T1M-17UG, dove G sta per gru, l’allestimento ideale per Quendoz in quanto estremamente versatile: in abbinamento con una gru retrocabina può essere utilizzato per lo svuotamento dei “sistemi seminterrati” ma, grazie alla particolare capsula di chiusura, si può trasformare anche in un compattatore posteriore tradizionale per lo svuotamento dei cassonetti da
oggi a più di 150 con una flotta di oltre 200 veicoli e 400 cassoni scarrabili. Abbiamo deciso di concentrare il nostro raggio d’azione alla nostra regione perché vogliamo garantire un servizio di qualità che impone un
controllo diretto sulla nostra operatività. Agli appalti pubblici abbiamo negli anni affiancato anche i servizi per i privati, rispondendo a tutte le istanze del mondo dell’ecologia che, anno dopo anno, è in continua evoluzione.
Essere al passo con i tempi è fondamentale nel nostro lavoro, così come è importante operare all’interno delle regole: è per questo che oltre alla certificazione di qualità ISO 9001, la Quendoz Srl ha ottenuto la
Certificazione Ambiente ISO 14001 e la Certificazione Sicurezza OHSAS 18001, perché il rispetto del nostro habitat e la sicurezza sui luoghi di lavoro sono due capisaldi del nostro operato. Sono numerosi i nostri ambiti
di intervento, dalla raccolta dei rifiuti solidi urbani alla pulizia delle strade, e in tutte le diverse specializzazioni vogliamo avere sempre veicoli e attrezzature all’avanguardia, sia in termini di efficienza sia di affidabilità”. MACCHINE CANTIERI 5.0
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FASSI F165A.2.23 E-DYNAMIC: FAST SPECH
REPORTTECNICO
Capacità di sollevamento 15,2 tm Massimo sbraccio idraulico con Jib m 18,90 Ingombro (WxLxH) 2,38x0,83x2,20 m DOTAZIONE ELETTRONICA/IDRAULICA Unità di controllo FX500 Distributore idraulico digitale D850 Unità di comando radio RCH/RCS CARATTERISTICHE Versione dynamic con biellismo Dispositivo XP Rotazione 390° a cremagliera e pignone
120 a 1.100 litri. Ovviamente, essendo destinato al particolare lavoro di svuotamento dei sistemi seminterrati, il compattatore è stato scelto nella versione con gru. Ed è qui che Farid Industrie ha suggerito a Quendoz il prodotto Fassi. “La gru Fassi rispondeva a tutte le nostre esigenze” ha precisato Jean Louis Quendoz, “ma fondamentale nella scelta finale è stato la garanzia di un servizio post-vendita professionale e tempestivo: non ci possiamo permettere fermi macchina troppo lunghi per gli interventi di manutenzione o per aspettare un ricambio e, da questo punto di vista, il servizio Fassi e la vicinanza della loro officina autorizzata AVF di Pontey è una garanzia importante”. Ecco fatto così l’abbinamento Fassi Gru - Farid Industrie, e l’allestimento dei due veicoli (il montaggio e collaudo della gru Fassi è stato ese-
guito da TAG Srl di Mappano - TO). Guardando nello specifico, al suo funzionamento, la gru Fassi solleva i contenitori da 5 mc seminterrati mediante una particolare attrezzatura Kinshofer montata all’estremità, in grado di comandare anche l’apertura del fondo una volta che il contenitore venga a trovarsi posizionato sulla verticale della bocca del compattatore. I contenitori sono quattro per altrettante tipologie di rifiuti: indifferenziati (comunemente definiti “secco”), multimateriali (praticamente plastica e piccoli oggetti di metallo) carta e vetro, ma il sistema di svuotamento è comune a tutti. L’operazione richiede molta precisione perché il contenitore è parzialmente interrato e deve quindi essere sfilato dal suo alloggiamento, svuotato e quindi riposizionato nella sua sede, tutte operazioni che necessitano di molta precisione nelle
Da sinistra Mauro Dellacasa, responsabile vendite Italia Fassi Gru S.p.A., Gerardo Baldi, Responsabile centro service Vinovo e Stella di Farid Industrie, Jean Louis Quendoz, proprietario della società Quendoz S.r.l. e Giacomo Martinelli Marketing and Sales manager di Farid Industrie
Jean Louis Quendoz, proprietario della società Quendoz S.r.l
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manovre.“Un’importante collaborazione commerciale e tecnica per Fassi Gru che ha nel comparto dell’ecologia uno dei settori di intervento con maggiori prospettive di sviluppo nei prossimi anni” ha dichiarato Mauro Dellacasa, ResponsabileVendite Italia Fassi Gru, in occasione della consegna dei due veicoli.“In particolare la collaborazione con Farid Industrie può generare importanti sinergie nello studio di soluzioni in campo elettronico che implementino un proficuo dialogo tra le rispettive centraline di controllo e i telecomandi. Un’opportunità affascinante per entrambi, ma già ora l’allestimento realizzato per Quendoz rappresenta una soluzione all’avanguardia che può trovare applicazione anche in altre regioni che hanno adottato l’innovativo sistema di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani mediante contenitori seminterrati”. “Farid Industrie e Fassi Gru sono due eccellenze italiane ed è importante che abbiamo trovato con Quendoz l’opportunità di collaborare per un allestimento che esprime il meglio delle rispettive competenze tecnologiche” ha confermato Giacomo Martinelli, Marketing and Sales di Farid Industrie Spa. ❑
AZIENDE
(DOOSAN)
OCCHIO ATTENTO E CERVELLO FINO Perino Piero srl ha scelto le macchine Doosan per un’eccellente produzione a fronte di un rapporto qualità/prezzo tra i più interessanti del mercato celte strategiche intelligenti, profonda conoscenza del proprio territorio, elevata capacità tecnica. Sono queste alcune delle caratteristiche che contraddistinguono il modo di stare sul mercato della Perino Piero srl, storica società torinese all’avanguardia sotto molteplici aspetti, non ultimo quello
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della scelta delle macchine. “Il core business dell’azienda”, ci spiega Giuliano Perino, responsabile tecnico e socio, con il fratello Fabrizio, della Perino Piero srl, “spazia dalle bonifiche ambientali alle demolizioni industriali fino all’edilizia stradale. Attività svolte principalmente nell’area piemontese e nelle vicine Liguria e Valle d’Aosta, anche se non ci siamo mai dati limiti
di territorio: nel 2005 abbiamo aperto una cava in Romania e più recentemente abbiamo inaugurato una sede in Albania”. In Perino lavorano una quarantina di persone cui si devono aggiungere parecchi contoterzisti che gravitano attorno all’azienda. Il parco macchine è composto da circa 60 mezzi: escavatori da 15 a 600 q, pale gommate da 100 a 270 q, bracci da demolizione da 20 a 30 m, pale cingolate, dumper fino a 30 m3 di portata, autocarri, bilici, carrelloni e rulli ferro/gomma per la compattazione del bianco. Molto importante anche il recente acquisto di un impianto per misti cementati e magroni riciclati in MACCHINE CANTIERI 5.0
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AZIENDE
grado di produrre fino a 1.400 m3 al giorno. “Nel rinnovamento del nostro parco macchine”, continua Perino, “abbiamo puntato molto sugli attacchi rapidi, sulla compattazione e sullo spianamento gestito con il machine control con GPS e impianti laser.Allo stesso tempo abbiamo acquisito altre imprese affini alla nostra. Questo ci ha permesso di introdurre in azienda non solo altre attrezzature, ma soprattutto le conoscenze delle aziende che hanno deciso di abbandonare l’attività in proprio per i più differenti motivi. In questo modo abbiamo assorbito capacità tecniche, conoscenza del territorio, idee differenti su come affrontare i problemi. In questi anni abbiamo acquisito una delle più grandi aziende torinesi di manutenzione edile/stradale, una fra le più strutturate nel settore del movimento terra e del riciclaggio di macerie e una fra le aziende storiche di demolizioni.Tutti i titolari sono rimasti a lavorare con noi”. In questo contesto di intelligenza imprenditoriale applicata al construction, va evidenziato anche un notevole impegno in una vera e propria operazione culturale nei confronti delle direzioni lavori per convincerli ad abbracciare le nuove tecnologie. Un esempio su tutti: la capacità di far recepire rilevati da 1 m in luogo degli obsoleti strati da 30 cm, anche attraverso tantissimi campi prova. Con un parco macchine così importante, negli anni Perino ha avuto modo di utilizzare molteplici marchi, sempre selezionati con estrema attenzione. Nella ricerca di nuove
DUE piattaforme
Perino è probabilmente l’unica realtà con due piattaforme per il recupero degli inerti nella città di Torino. Una prima piattaforma di riciclaggio è attualmente dedicata alla frantumazione di materiali collegati al cantiere protagonista delle nostre pagine. Infatti il cantiere dell’exstabilimento Michelin registra un ammanco di materiali che devono essere necessariamente integrati per la realizzazione dei rilevati. Nella seconda piattaforma opera un DX235 Doosan, macchina da quasi 23 t che permette non solo un’ottima produttività, ma anche di lavorare in prossimità di edifici, in cantieri congestionati come quelli stradali ma senza bloccare il traffico sulle corsie adiacenti e in qualunque spazio angusto, senza sacrificare le prestazioni. Alimentato da un sei cilindri da 124 kW, l’escavatore Doosan può essere equipaggiato con benne da 0,51 a 1,49 m³ e si segnala per una forza di scavo alla benna di 16,5 t.
soluzioni interessanti sotto il profilo dell’investimento e della produttività, i primi escavatori Doosan sono stati acquistati nel 2009. “Il 225 e il 300”, riprende Giuliano Perino, “ci hanno dato grandi soddisfazioni a livello produttivo, con un rapporto qualità/ prezzo molto vantaggioso. Sono state le due macchine che hanno aperto le porte al marchio e oggi abbiamo una
Giuliano Perino, responsabile tecnico e socio, con il fratello Fabrizio, della Perino Piero srl, con Marco Zimone, commerciale Tractor Service
decina di escavatori Doosan: mini, 60 q, un gommato 165 (siamo stati tra i primi a prenderlo perché si tratta di una macchina tra le migliori nel proprio segmento, infatti è una delle poche che riesce a sollevare i new jersey autostradali), poi 225, 235, 255, 300, 340”. Macchine ottime, che in più beneficiano del supporto tecnico e commerciale di un concessionario di livello qual è Tractor Service. “Il rapporto con Tractor Service”, continua il responsabile Perino, “è ottimale: ci supportano molto bene sotto il profilo dell’assistenza tecnica, aiutati anche dal fatto che gli escavatori non stanno avendo gravi problemi. Comunque anche per le esigenze ordinarie la risposta è sempre stata reattiva. Alcune macchine, quelle sulle quali riusciamo a fare oltre 1.500 ore/anno, sono inoltre protette dalla manutenzione programmata e dall’estensione di ga-
Tractor Service
Il concessionario che gravita nell’universo Doosan/Bobcat si segnala per continuità e presenza sul territorio e per l’attenzione all’evoluzione del mercato. Tractor Service è nata nel 1968 per la commercializzazione di macchine agricole nell’area del canavese e della Valle d’Aosta. Con l’avvento della seconda generazione, negli anni Novanta la
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MACCHINE CANTIERI 5.0
società ha inserito le macchine movimento terra e oggi Tractor Service è importatore diretto delle macchine del Gruppo Doosan per le quali segue Torino e provincia (a esclusione del Pinerolese), l’intera
Valle d’Aosta, VerbaniaCusio-Ossola e Vercelli. In azienda operano 23 persone tra commerciali, amministrativi, addetti al magazzino e tecnici di officina. La società opera attraverso la storica sede di Romano
Canavese, in provincia di Torino, e con la filiale di Quart, in provincia di Aosta. “Quello che ci contraddistingue”, afferma Marco Zimone, commerciale Tractor Service, “è la nostra continuità. Anche
durante gli anni di crisi siamo sempre stati presenti sul territorio e possiamo venire incontro alle necessità delle imprese anche con la nostra flotta noleggio, che conta circa 120 macchine”.
DATI TECNICI Modello Peso operativo Motore Potenza motore Portata massima pompe principali Numero di cilindri Velocità di traslazione Trazione massima Benne Livello sonoro (interno / esterno) Larghezza complessiva
Una panoramica del cantiere di Torino in cui le macchine Perino stanno lavorando in collaborazione con Despe
ranzia”. La nostra chiacchierata con Giuliano Perino si è svolta in cantiere e precisamente a Torino dove la società sta lavorando nell’ex-stabilimento Michelin.“La struttura”, ci spiega Giuliano Perino,“è in fase di smantellamento per l’85% e l’area da convertire è di circa 200.000 m2. Vengono abbattuti tutti gli edifici per un’area di circa 100.000 m2 coperti. Le strutture sono demolite, bonificate e poi si procederà alla ricostruzione di tre blocchi di pari entità volumetrica finalizzati alla logistica”. Perino si sta occupando delle demolizioni, delle bonifiche ambientali, delle demolizioni anche delle fondazioni, del recupero del materiale
Il noleggio, già piuttosto sviluppato in tutta l’area, sta trovando un nuovo impulso in Valle d’Aosta, anche in virtù della riduzione dei finanziamenti della regione
Altezza complessiva (ant. std) Lunghezza complessiva (ant. std) Raggio di rotazione posteriore Forza di scavo alla benna Forza di scavo al bilanciere (ant. std) Sbraccio di scavo max. (ant. std) Profondità di scavo max. (ant. std) Altezza di scavo max. (ant. std)
pari a 100.000 m3 di pieno da trattare con i frantoi e da riutilizzare in cantiere per la formazione dei rilevati per la futura costruzione. In questo cantiere la società torinese lavora, con una media di una decina di macchine tutte sopra i 250 q, in collaborazione con Despe a causa di una tempistica decisamente ristretta di soli 12 mesi. Tra le macchine impegnate spicca il Doosan DX340LC-5. Se lasciamo ai dati tecnici il compito di entrare nei dettagli, vale la pena sottolineare come si tratti di una macchina di ultima generazione dotata di tecnologie avanzate quali il sistema di gestione della potenza ECO pensato per migliorare
per l’acquisto di macchine. “Inoltre”, riprende Zimone, “il noleggio, molto presente nell’edilizia media e piccola, si sta affermando anche a causa di lavori sempre più particolari
e di cantieri spesso molto brevi. Sul fronte della vendita ci sta dando una mano il Superammortamento, mentre i finanziamenti dell’Industria 4.0 sono interessanti
soprattutto per la cava. Rispetto a quanto accadeva alcuni anni fa, va infine sottolineato come stia crescendo il mercato delle macchine grosse, oltre le 20 t”.
DX340LC-5 36.200 kg Doosan DL08 237 kW (317,6 HP) @ 1.800 rpm (SAE J1995) 2 x 350 l/min 5 3,5 / 5,5 km/h 37,9 t 1,25 – 1,83 m³ 71 dB(A) - 105 dB(A) 3.280 / 3.000 mm (carr. stretta) 3.390 mm 11.315 mm 3.500 mm 25,9 t 18,9 t 11.170 mm 7.535 mm 10.315 mm
comfort, fluidità e precisione nei movimenti combinati. Interessante anche il nuovo sistema di gestione intelligente dei consumi: se i nuovi motori assicurano un risparmio del 10% rispetto alle versioni precedenti, l’SPC (Smart Power Control), associato alla funzione programmabile di spegnimento automatico del motore, riduce i consumi di un ulteriore 5%. Alla riduzione dei consumi contribuisce anche l’esclusivo sistema elettronico di ottimizzazione della potenza EPOS (Electronic Power Optimising System), brevettato, che ottimizza l’efficienza dell’impianto idraulico in tutte le condizioni di lavoro. ❑ TRACTOR SERVICE Via C.M. Bocca, 6 Romano Canavese (To) Tel. 0125 711036 Fax 0125 714142 Internet: www.tractorservice.it Mail: info@tractorservice.it MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
(HAULOTTE)
IN SCENA
Tre macchine Haulotte fornite da Tecnofly hanno partecipato agli allestimenti del Festival del Teatro Greco di Siracusa a 54° edizione del Festival del Teatro Greco di Siracusa è andata in scena grazie anche al contributo per l’allestimento delle opere sceniche offerto da tre macchine Haulotte. A ospitare l’evento una cornice d’eccezione come il Teatro Greco di Siracusa, sito patrimonio Unesco: naturalmente l’utilizzo di una struttura di questa importanza e delicatezza dal punto di vista storico - architettonico presuppone l’adozione di precise cautele, soprattutto quando gli spazi del Teatro Greco devono essere allestiti con le scenografie richieste dalle rap-
L
Chi è Tecnofly
presentazioni teatrali. Ed è proprio in questa fase che sono entrate in gioco tre piattaforme Haulotte fornite dalla Tecnofly di Misterbianco (CT), azienda che vanta già specifiche collaborazioni ed esperienze nelle operazioni in contesti sensibili. Come racconta Caterina Fuina, Amministratore Delegato di Tecnofly, “Lavorare in un contesto così delicato come il Teatro Greco di Siracusa pone problematiche diverse rispetto alle operazioni cui le nostre macchine sono di solit adibite. Se da un lato, infatti, l’allestimento delle scenografie richiedeva l’utilizzo di macchine in
Tecnofly di Misterbianco (CT) è un’azienda che vanta già specifiche collaborazioni ed esperienze nelle operazioni in contesti sensibili. “Da parte nostra siamo orgogliosi di essere stati chiamati a partecipare a un intervento in uno dei luoghi simboli del nostro patrimonio culturale, fornendo il nostro contributo a una manifestazione oggi di grande prestigio come il Festival del Teatro Greco di Siracusa” ha dichiarato Caterina Fuina, Amministratore Delegato di Tecnofly.
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grado sia di movimentare i materiali necessari, sia di operare in quota, dall’altro la priorità era quella di preservare dai danni il Teatro, la zona del palcoscenico e quella delle tribune”. A questo scopo tali aree sono state protette con transennature che hanno delimitato le zone in cui le piattaforme si sono mosse senza alcun rischio. Data la varietà di compiti da assolvere la scelta finale è caduta su tre tipologie di macchine Haulotte, ognuna con specifiche funzioni. Al lavoro vi è stato quindi un sollevatore telescopico HTL 3617, che con una capacità di carico di 3,6 t e un’altezza operativa utile di 17 m, combinate con l’agilità conferita dalle quattro ruote motrici e dalle diverse modalità di sterzatura, ha dato un contributo importante nelle operazioni di movimentazione. Il telescopico è stato affiancato da una piattaforma semovente articolata diesel HA18 SPX, con un’altezza operativa utile di 17 m e con quattro ruote motrici e sterzanti, utilizzata per il montaggio delle opere di scena insieme a un’ulteriore piattaforma a pantografo HaulotteCompact 12 con portata massima di 300 kg per un’altezza operativa utile di 12 m. Un intervento che ha evidenziato ancora una volta la qualità e la versatilità di impiego delle piattaforme Haulotte. ❑ HAULOTTE ITALIA Viale Lombardia, 15, 20098 San Giuliano Milanese (MI) Tel. 02 98 97 01 10 Fax 02 98 97 01 25 haulotteitalia@haulotte.com http://www.haulotte.it
NUOVA NORMATIVA PRIVACY POLICY Il 25 maggio prossimo entrerà in vigore il nuovo regolamento generale europeo sulla protezione dei dati, General Data Protection Regulation (GDRP) che imporrà nuovi e più stringenti obblighi inerenti il trattamento e la gestione dei dati personali di abbonati, fornitori, clienti, consulenti, periti e, più in generale, di chiunque abbia a che fare con la Casa Editrice Orsa Maggiore International Srl. La normativa dovrà essere rispettata da tutte le organizzazioni produttive e/o commerciali dell’Unione Europea, e anche dalle organizzazioni produttive e/o commerciali con sede legale fuori dall’Unione ma che trattano dati personali di persone residenti nell’Unione Europea, indipendentemente dal luogo ove sono collocati i sistemi di archiviazione e di elaborazione dei dati. Il nuovo regolamento non riguarda la gestione dei dati personali effettuata per attività di sicurezza nazionale o di ordine pubblico e prevede che sia considerato un dato personale “qualunque informazione relativa a un individuo che sia collegata alla sua vita, sia privata, sia professionale, sia pubblica”. Sono quindi da considerare dati personali nomi, foto, indirizzi e-mail, dettagli bancari, interventi su siti web e social network e anche gli indirizzi IP del computer. Va inoltre precisato che il il regolamento disciplina solo il trattamento dei dati delle persone fisiche e imporrà la protezione degli archivi in cui si conservano le informazioni da accessi non autorizzati, mediante procedure interne adeguate e strumenti tecnologici atti a monitorare e prevenire accessi impropri.
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REPORTTECNICO
JCB
È SEMPRE LA MACCHINA GIUSTA tiamo parlando del JCB Teletruk, una macchina in grado di svolgere non solo tutte le operazioni tipiche di un carrello elevatore convenzionale a forche, ma anche il lavoro di una minipala, di un sollevatore telescopico, di una pala gommata compatta e di un carrello elevatore fuoristrada. In pratica la quinta essenza della versatilità. Il braccio telescopico, che sostituisce il montante, offre notevoli vantaggi rispetto ai carrelli elevatori a forche tradizionali: grazie alla sua grande capacità di sbraccio, infatti, è possibile sollevare e posizionare i carichi in modo molto rapido. La flessibilità del JCB Teletruk è ulteriormente garantita dalla possibilità di utilizzare altre attrezzature quali forche tradizionali o piastre rotanti, che si esaltano grazie all'elevata capacità di sbraccio anteriore, coniugata alle capacità di elevazione e rotazione di 111° della piastra portaforche. Sul mercato italiano il modello più diffuso nel settore delle costruzioni ma anche industriale, in agricoltura e garden, nella logistica pesante e nelle applicazioni fuoristrada in genere - è quello a trazione integrale JCB Teletruk TLT 35D 4x4, che si differenzia dalla versione standard per alcune specifiche tecniche, in particolar
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La gamma
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La gamma JCB Teletruk comprende tre modelli (TLT 25, TLT 30, TLT 35) declinati in diverse configurazioni tra convenzionali, a trazione integrale 4x4, ad alta capacità di
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sollevamento, o per applicazioni "heavy" nel settore della logistica o degli impianti di gestione dei rifiuti. Le macchine sono dotate, di serie, di pneumatici da trazione, di strutture
ROPS e FOPS, di luci di lavoro anteriori e posteriori e della griglia di protezione parabrezza. La gamma per il mercato europeo presenta inoltre una misura di
sicurezza aggiuntiva rappresentata da un sistema di controllo del movimento longitudinale del carico. Il sistema adattivo di controllo carico di JCB consente,
DUE allestimenti Sul mercato italiano i JCB Teletruk sono forniti in due tipologie di allestimento: Comfort ed Edilizia. Simili tra loro in molti aspetti costruttivi (ad esempio entrambe prevedono la semi-cabina vetrata su tre lati e chiusa da una porta in vinile, e sedile rivestito in vinile a regolazione totale), presentano anche peculiari differenze. L'allestimento Edilizia, in particolare, offre l’omologazione stradale, permettendo di effettuare brevi spostamenti stradali con carichi fino a 2 t sulle forche.
laterali possono essere aperti da un solo lato e la sicurezza dell’area di lavoro può essere migliorata separando la zona destinata allo svolgimento delle operazioni di sollevamento con forche, da quella destinata al transito dei pedoni attraverso zone chiaramente delimitate. Sempre sul fronte della sicurezza da evidenziare come il sedile del Teletruk sia dotato di un rilevatore di presenza operatore: se quest'ultimo non è seduto, la macchina non si avvia; se l'operatore si alza mentre la macchina è in movimento, il mezzo si arresta in maniera controllata e non si muove finché l'operatore non ritorna in postazione. ❑
modo in termini di peso, spinta e altezza minima dal suolo. Appositamente progettata per i piazzali con terreni accidentati e in pendenza, in questa macchina si evidenzia la protezione aggiuntiva della carrozzeria pensata proprio per le applicazioni gravose e complesse e composta da una piastra sottoscocca completa, una piastra protettiva anteriore e un accesso laterale in metallo. Mentre la presenza di un radiatore a maglie larghe consente di evitare l’accumulo di detriti. Il JCB Teletruk TLT 35D 4x4 è alimentato da un motore JCB Diesel Kohler da 46 kW di potenza a 2.600
giri/min, che soddisfa i requisiti Stage IIIB / Tier 4 Final in materia di emissioni, senza necessità di filtro antiparticolato (DPF). La capacità di sollevamento massima è di 3.500 kg (2.400 kg allo sbraccio in avanti di 2 m) e l'altezza massima di sollevamento è di 4,35 m. Il raggio di sterzata è particolarmente compatto. Il peso operativo è di 5.500 kg. Da segnalare come la capacità di sbraccio permetta di effettuare le operazioni di carico e scarico degli autocarri da un lato solo, contribuendo a risparmiare fino al 50% dello spazio di carico del piazzale. In questo modo, i veicoli con tendoni
infatti, di limitare le funzioni di estensione/ abbassamento braccio alle impostazioni predefinite dal sistema per le operazioni svolte entro i parametri indicati dal grafico di
distribuzione del carico. Il sistema Teletruk monitora tutte le variabili ogniqualvolta l'operatore modifica lo sbraccio e l'altezza durante il ciclo di sollevamento e provvede
a diminuire la portata del circuito quando vengono raggiunti i limiti. Se questi limiti vengono superati, la portata del circuito per queste funzioni viene interrotta in totale sicurezza. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
MAN
DAI VEICOLI AI SISTEMI DIGITALI lettromobilità, digitalizzazione e guida autonoma: queste le tematiche affrontate da MAN durante l'IAA 2018.Temi che hanno ovviamente affiancato anche numerose novità in termini di prodotto nel settore autocarri e autobus. Ma andiamo con ordine. Da un lato, infatti, MAN ha sviluppato nuovi veicoli, dall’altro ha anche concepito soluzioni digitali per l’ottimizzazione dell’analisi dei veicoli e la gestione della manutenzione. Partendo dai nuovi veicoli, ha debuttato il nuovo MAN eTGE, una versione
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Platooning e non solo
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completamente elettrica a batteria del furgone sviluppato in collaborazione con Volkswagen. L'eTGE va ad affiancarsi all’autocarro per consegne completamente elettrico MAN eTGM presentato prima dell'estate, rendendo di fatto MAN l'unico Costruttore che fornisce soluzioni di mobilità elettrica al 100% su veicoli con mtt da 3,5 a 26 t. Ma questi non erano gli unici veicoli elettrici della Casa del Leone rampante. Sul palco vi era anche il MAN CitE, un city truck elettrico ricco di idee e soluzioni creative. Il veicolo da 15 tonnel-
Il platooning di autocarri sviluppato da MAN è già passato alle prove pratiche. Si tratta di un timone elettrico che collega due o più autocarri: il primo autocarro
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stabilisce la velocità e la direzione, quello successivo segue in maniera automatizzata ad una breve distanza di soli 10-15 metri circa. Sfruttando la scia che si viene a
creare, il convoglio risparmia fino al 10% di carburante. Anche nel mezzo che segue è comunque presente un conducente che in caso di necessità può intervenire al posto
del sistema. Da fine giugno, nell’ambito di un progetto pilota, un platoon di MAN è già in viaggio sull’autostrada A9 tra Monaco di Baviera e Norimberga per
late sviluppato in soli 18 mesi è stato concepito per effettuare consegne urbane tenendo conto delle caratteristiche intrinseche del trasporto urbano. Presenta un’autonomia di 100 chilometri, più che sufficiente per le consegne in città. Inoltre, visto che i conducenti durante le consegne in città salgono e scendono dal veicolo fino a 30 volte al giorno, CitE è stato progettato con un’altezza di salita molto bassa e porte particolarmente larghe. Il veicolo presenta inoltre un cruscotto perfezionato dal punto di vista ergonomico, e il conducente
testare come si comporta questa tecnologia nel traffico stradale. Anche l’assistente di frenata di emergenza automatica non più disinseribile di serie negli autocarri e negli autobus
nonché il sistema con telecamera e monitor che facilita le fasi di svolta al conducente e previene gravi incidenti dovuti all’angolo morto garantiscono una maggiore sicurezza.
dispone di un’eccezionale visuale completa grazie alla seduta ridotta e finestrini laterali di grandi dimensioni. CitE utilizza, inoltre, un sistema di telecamera a 360 gradi per la massima sicurezza ed escludere angoli morti pericolosi. CitE è completamente elettrico. Ma se queste erano alcune delle novità di prodotto, non sono mancate rivoluzioni anche in ambito digitale.“Oltre a essere costruttore di veicoli commerciali, MAN diventa anche fornitore di soluzioni di trasporto intelligenti e sostenibili”, ha affermato Joachim Drees, Presidente
REPORTTECNICO
del Consiglio di Amministrazione di MAN Truck & Bus AG. Nel 2016 MAN ha fondato il marchio digitale RIO per collegare il mondo dei trasporti con l’aiuto di una piattaforma aperta e basata su cloud rendendo così ogni spostamento più economico ed ecologico. Per sottolineare l’approccio aperto e svincolato dalla figura del costruttore, dal 2017 RIO è un marchio individuale e indipendente sotto il gruppo Traton. Sulla base di questa piattaforma, MAN già offriva ai propri clienti, con il nome di “MAN DigitalServices”, alcune soluzioni di-
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gitali su misura per i propri veicoli. In occasione di IAA 2018, MAN ha proposto ulteriori servizi per l’ottimizzazione dell’analisi dei veicoli e della gestione della manutenzione. Con RIO come partner strategico, i clienti MAN usufruiscono ora di servizi digitali per i propri veicoli, mentre la gestione della flotta diventa più semplice.Allo stesso tempo, anche gli operatori di flotte miste ottengono un’unica base di servizi logistici digitali per l’intero parco veicoli, indipendentemente dalla loro marca. ❑
TESTIMONIANZE
(MECALAC)
UNA MACCHINA D.O.C. er una volta usciamo dai classici cantieri per concederci un’escursione nel mondo agricolo. Nello specifico nella viticoltura affrontata, però, con la massima meccanizzazione possibile; un approccio che vede assurgere a protagonista una Mecalac 11MWR. L’azienda Bagnarol Valter e C snc, di San Vito al Tagliamento in provincia di Pordenone, affonda le proprie radici nell’agromeccanica, in un’attività da contoterzista che ha creato un substrato di elevata conoscenza della meccanica e delle sue applicazioni in ambito agricolo. Par-
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Stiamo parlando della Mecalac 11MWR utilizzata tra i vigneti, in molteplici applicazioni e con i più diversi accessori
IL CONCESSIONARIO: Sofim Con oltre 50 anni di storia alle spalle – la società è stata fondata nel 1964 – Sofim è un punto di riferimento per il movimento terra e il cantiere nel nord-est della penisola, grazie alla storica sede di Pradamano (Ud) e all’apertura
della filiale di Zoppola (Pn) e di due officine autorizzate a Padova e Vedelago (Tv). Particolarmente attenta al mercato del noleggio, Sofim si propone come una realtà solida, vicina al cliente, sempre pronta a supportare
gli operatori del settore, che spaziano dal comparto edile a quello industriale e agricolo, con la propria consulenza e assistenza tecnica. Decisamente interessante il lavoro svolto sul marchio Mecalac: “in quest’area”,
afferma con orgoglio Lucio Odorico agente di zona Sofim, “nell’arco di poche settimane sono stati acquistati cinque nuovi Mecalac, segno che si tratta delle macchine perfette per queste tipologie di lavoro”.
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TESTIMONIANZE
COLLABORARE è meglio
Classica azienda familiare, che dà lavoro a una ventina di persone, la Bagnarol è una realtà decisamente moderna, aperta e attiva in una continua collaborazione con altre società della zona. Questa collaborazione negli anni è andata a creare una sorta di consorzio che permette alle diverse società di proporsi per lavorare in conto terzi in molteplici attività che spaziano nei più diversi ambiti. Ovviamente avere nel proprio parco macchine mezzi come i Mecalac consente questa grande, e apprezzata, flessibilità operativa.
tendo da questo presupposto l’attuale produzione vitivinicola si fonda, appunto, sulla volontà di meccanizzare il più possibile ogni fase di lavoro.“Si tratta di un’attività molto difficile e in continua evoluzione”, ci spiega Valter Bagnarol, titolare dell’omonima azienda, “che coinvolge moltissime tipologie di macchine: dalle vendemmiatrici agli escavatori, questi ultimi chiamati a costruire gli impianti dei vigneti, a piantare i pali, a fare gli scavi per l’irrigazione e i drenaggi”. L’azienda produce Prosecco e Pinot Grigio, che rappresentano le varietà di punta dell’area. Questo nettare (lo abbiamo debitamente assaggiato, ndr) viene in gran parte venduto a grandi imbottigliatori e si tratta di un prodotto a Denominazione di Origine Controllata destinato alla commercializzazione in tutto il mondo. Nel 2018 la produzione si è attestata sui 30.000 q. Bagnarol è un seguace della viticoltura di precisione che permette di conoscere tutte le piante, nutrite singolarmente in modo corretto. Questo approccio
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beneficia di apposite analisi fogliari eseguite con sensori a luce riflessa e permette all’azienda di realizzare vere e proprie mappe di produzione per conoscere l’esatta produttività di ogni singola pianta. Di conseguenza anche le concimazioni organiche e chimiche sono mirate. La vendemmia è completamente meccanica e quasi esclusivamente notturna per una questione di qualità, temperatura, refrigerazione. “In pratica”, riprende Bagnarol, “meccanizziamo il più possibile, perché le macchine, se gestite bene, tradiscono poco. E in questo contesto di massima meccanizzazione e precisione rientra la scelta Mecalac che è iniziata alcuni anni fa con un 12MXT e ora prosegue con un 11MWR. Siamo arrivati a Mecalac in conseguenza dei tanti viaggi mirati a migliorare la nostra attività di viticoltori. In Francia abbiamo notato la grande diffusione di queste macchine e abbiamo visto la loro grandissima versatilità. Di qui l’acquisto della 12MXT che abbiamo utilizzato per cinque o sei anni
per caricare, scavare, tagliare l’erba, pulire i fossi... In pratica l’avvento di Mecalac in azienda ha sopperito all’acquisto di altre attrezzature quali carrelli elevatori, trivelle, eccetera. E dato che la nostra idea è quella di avere sempre macchine fresche, ecco che quest’anno abbiamo pensato all’acquisto della nuova 11MWR. La nuova Mecalac ci ha subito convinti per maneggevolezza e versatilità che si uniscono a una velocità su strada di 40 km/h. Quest’ultimo aspetto per noi è molto importante dati i con-
tinui spostamenti per raggiungere i nostri vari appezzamenti, che da San Vito al Tagliamento arrivano fino al mare, a Lignano. Questa macchina ci permette di lavorare a 360 gradi in tantissime situazioni. Usiamo la Mecalac per la pulizia dei fossi (con la benna o con la fresa), per il cari-
co della vinaccia, per il carico e lo scarico dei materiali (concimi, pali, eccetera), per l’infissione dei pali con l’apposita battipalo, per la sistemazione delle strade. Inoltre utilizziamo anche la benna miscelatrice che ci consente di fare i getti per le cordonate dei fossi”. La versatilità innata Lucio Odorico agente di zona Sofim, con Valter Bagnarol, titolare dell’azienda agricola Bagnarol Valter e C snc, di San Vito al Tagliamento
LA macchina
Un concept esclusivo diventa una soluzione unica capace di risolvere tantissimi problemi Con la serie MWR – e con il sostanziale abbassamento del centro di gravità della macchina - Mecalac ha rivoluzionato il mondo degli escavatori gommati. Questa soluzione tecnologica fa sentire i propri effetti a tutti i livelli: stabilità, accessibilità, sicurezza, mobilità in ogni situazione di terreno. In
pratica la macchina esprime il massimo in fatto di equilibrio e forza, senza rinunciare alle sue qualità originarie e che hanno decretato il successo Mecalac nelle più differenti applicazioni. Qualità che parlano il linguaggio della massima compattezza unita a un’estrema maneggevolezza, alla più elevata stabilità e a
una versatilità che è divenuta proverbiale. Ovviamente la 11MWR dispone di tutte le ultime tecnologie brevettate Made in Mecalac e cioè: braccio articolato laterale, accoppiamento dei martinetti, attacco rapido Connect, selettore centrale dei comandi, funzione speed control.
della Mecalac è stata ulteriormente ampliata grazie all’acquisto di molteplici accessori: benna miscelatrice, trinciatrice, benne di varie misure, battipalo, forca per pallet e benna 4 in 1. Inoltre la 11MWR della Bagnarol monta una gommatura particolarmente larga che permetta di “galleggiare” su tutti i tipi di terreni, specialmente quelli sabbiosi o con elevata umidità. La macchina prevede anche l’inversione della guida e l’inversione della rotazione della benna per il carico e lo scavo. Arrivata in azienda nell’aprile del 2018, al momento della nostra visita, avvenuta a fine settembre, aveva accumulato circa 500 ore di lavoro. “Sotto il profilo dell’assistenza”, conclude Bagnarol,“stiamo valutando l’ipotesi di salvaguardare il mezzo con un contratto di manutenzione programmata, una politica che già seguiamo per i trattori. Sotto questo profilo abbiamo la fortuna di avere a che fare con Sofim e in special modo con Lucio Odorico, che è sempre a disposizione. Lavorando le problematiche ci sono sempre, ma la cosa importante è la loro risoluzione con rapidità ed efficacia. E in questi anni i tecnici Sofim si sono dimostrati molto efficienti”. ❑ SOFIM SPA Via Volta 2, 33040 Pradamano (Ud) Tel. 0432670133 Fax 0432 671092 info@sofimspa.it www.sofimspa.it MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
DAIMLER
PREMONIZIONI STELLATE riving Tomorrow” è stato lo slogan di Daimler all'IAA 2018. In una cornice a dir poco futuristica il Costruttore di Stoccarda ha presentato soluzioni pionieristiche a tutto tondo: sistemi di trazione che salvaguardano ambiente e risorse, sicurezza, guida automatizzata, megatrend quali digitalizzazione e collegamento in rete, oltre a servizi digitali. Per quanto riguarda Daimler Trucks, la conferma di questo approccio integrale e integrato viene, tra l’altro, dal nuovo Mercedes-Benz Actros, presentato in anteprima mondiale, dall’eActros completamente elettrico, dall’Actros NGT con motore a metano e dal Fuso eCanter. Ma non possiamo cominciare questa carrellata da nient'altro se non dal nuovo Actros, Stella incontrastata tra
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i veicoli esposti allo IAA. La MirrorCam con numerose funzioni aggiuntive, al posto dei retrovisori esterni tradizionali, fornisce un valido aiuto al conducente e migliora le doti aerodinamiche. L’Active Drive Assist, in sinergia con altri sistemi di assistenza alla guida, spiana la strada verso la guida automatizzata. Il nuovo sistema di mantenimento della corsia attivo interviene, all’occorrenza, effettuando manovre di sterzata correttive. In caso di pericolo per i pedoni, il nuovo Brake Assist 5 è ora in grado di reagire anche con una frenata d’emergenza. Un componente essenziale dei sistemi di assistenza del nuovo Actros è costituito dal sistema di assistenza alla svolta, introdotto con successo due anni fa in anteprima mondiale. Il Tempomat Predictive Powertrain
Control predittivo dell’Actros è ora in grado di rilevare anche incroci e rotatorie, ottimizzando così lo stile di guida anche su percorsi extraurbani ricchi di curve. Grazie alla MirrorCam, alla nuova modalità di marcia Economy+ del cambio automatico Powershift3 ed al nuovo rapporto al ponte, è stato possibile ridurre ulteriormente il consumo di carburante
del nuovo Actros: fino al 3% in autostrada ed addirittura fino al 5% sui tragitti extraurbani. Anche sul fronte degli elementi di comando, non mancano le novità. Oltre ai display della MirrorCam nei montanti anteriori, vi è la nuova plancia multimediale, il cui "cuore" è costituito da due display a colori centrali. Al posto della classica strumentazione con tachimetro, contagiri ed indicatore livello carburante,
troviamo ora un display principale a colori ad alta risoluzione nel look ‘schermo piatto’. Il secondo schermo – il display secondario – è concepito come un touchscreen e consente di gestire comodamente la maggior parte delle funzioni presenti sul truck. Con la plancia multimediale interactive, Mercedes-Benz Trucks propone una versione più evoluta della plancia multimediale, caratterizzata da un collegamento in rete ancora più
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REPORTTECNICO
DAI TRUCK
ai servizi
esteso e da un numero maggiore di funzionalità. Sulla scia dello sviluppo del nuovo Actros, gli ingegneri di Mercedes-Benz Trucks hanno ampiamente rinnovato anche l’Arocs. Quasi tutte le innovazioni introdotte a bordo del nuovo Actros sono disponibili anche per l’Arocs: MirrorCam,Active Brake Assist 5, plancia multimediale e Predictive Powertrain Control perfezionato. L’unica differenza è che per l’Actros i nuovi equipaggiamenti sono solitamente compresi nella dotazione di serie, mentre per l’Arocs sono perlopiù configurabili secondo le proprie esigenze. Passando all'elettromobilità, per Daimler si parla di eActros. Presentato due anni fa in anteprima mondiale proprio allo IAA, l’eActros completamente elettrico è stato, nel frattempo, ampiamente sviluppato e circola attualmente in condizioni di esercizio reali nell’ambito di prove su strada in mano ai Clienti. A portare avanti il concetto di mobilità sostenibile Daimler ha chiamato il nuovo Actros NGT con motore a metano che segna per MercedesBenz Trucks l’inizio di una nuova era relativa ai veicoli industriali a basse emissioni: un settore in cui anche il brand Fuso si è tradizionalmente
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sempre distinto. L’eCanter completamente elettrico è il primo veicolo industriale di questo tipo a essere prodotto in serie. Il truck pesante completamente elettrico E-FUSO Vision One offre la possibilità di gettare uno sguardo al futuro. ❑
Con l'Actros NGT MercedesBenz inaugura la propria era del metano sui veicoli industriali
I servizi offerti da Daimler Trucks sono rivoluzionari tanto quanto i suoi veicoli industriali. ll servizio predittivo Uptime con monitoraggio in tempo reale di tutte le principali funzioni del veicolo è stato ulteriormente ampliato e perfezionato: ora, per esempio, è in grado di controllare anche le funzioni del rimorchio. A partire dal prossimo anno, il Service 24 h offrirà on line assistenza per la gestione guasti ed interrogazione sullo stato di riparazione in tempo reale. In occasione dello IAA, Fleetboard – la consociata Daimler leader sul mercato tra i fornitori di soluzioni telematiche – presenta la nuova plancia Fleetboard, particolarmente chiara ed ergonomica, che è stata sviluppata in collaborazione con i Clienti. Fleetboard porta ora i suoi servizi nel cloud e le prime aziende ne stanno già traendo vantaggio. In occasione della kermesse di Hannover, Fleetboard ha presentato la app Fleetboard Driver, una piattaforma di comunicazione dedicata ai conducenti di veicoli industriali, e Fleetboard Fuel loss, un servizio che segnala eventuali incongruenze tra il consumo di carburante e le operazioni di rifornimento.
DEALERSTORY
(NIEDERSTÄTTER)
CON IL CUORE E CON LA TESTA A metà settembre è stato inaugurato a Povegliano (Tv), il nuovo Centro Clienti Niederstätter. Sugli scudi i marchi Liebherr, Kramer e Lissmac e, soprattutto, i valori fondanti dell’azienda TESTI E FOTO DI CRISTIANO PINOTTI
L’opinione
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iederstätter è un nome che non ha bisogno di molte presentazioni. Società storica altoatesina (ricordiamo come Maria Niederstätter abbia iniziato l’attività nel lontano 1975 e come sia ancora alle redini dell’azienda), è un vero punto di riferimento per tre marchi d’eccezione quali Liebherr, Kramer e Lissmac. Niederstätter infatti vende, noleggia e scambia mac-
chine e attrezzature edili di tutti gli ordini di grandezza nonché prefabbricati modulari di alta qualità e con un chiaro tocco artistico. Ma l’attività della società non si esaurisce certo qui, infatti chi acquista o noleggia da Niederstätter può sempre contare su una consulenza da parte di specialisti altamente qualificati e su un servizio di assistenza clientela a dir poco eccellente. Un servizio unico del quale ora possono beneficiare
“Il Veneto è un territorio molto interessante, una zona bellissima con tanti cantieri, il contesto ideale per una società come Niederstätter. Per noi, infatti, è sempre importante crescere e al contempo dare grande sostegno al cliente attraverso ottimi prodotti, ma anche tanta formazione. In sostanza vogliamo sfruttare al meglio il nostro mestiere, che inizia dalla progettazione del cantiere e prosegue con la consulenza, con gli aspetti finanziari, con l’assistenza e la manutenzione. Oltre che con prodotti di eccellente qualità come Liebherr, Kramer e Lissmac, vogliamo imporci con la forza del nostro personale. Siamo in grado di offrire soluzioni concrete alle domande degli imprenditori edili, sotto il profilo tecnico di cantiere e su temi importanti quali iper ammortamento e Industria 4.0”. Daniela Niederstätter, Risorse Umane, Amministrazione e Marketing MACCHINE CANTIERI 5.0
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DEALERSTORY
Rino Manzan, Sindaco di Povegliano
anche tutte le imprese del Veneto, grazie all’apertura della nuova filiale di Povegliano, in provincia di Treviso, nata attraverso l’acquisizione del ramo aziendale dell’ex Mecedil, i cui soci sono rimasti in azienda. “Dopo trent’anni di attività come Mecedil”, ha commentato Giuseppe Rigato durante la cerimonia inaugurale,“oggi inizia un’altra sfida entusiasmante. Ringrazio la famiglia Niederstätter per la decisione di investire in questo territorio, ricco di imprese e di tanta voglia di fare. Ora facciamo parte di questa grande squadra, preparata, professionale e disponibile e sarò a disposizione dei nuovi e vecchi clienti nella mia nuova veste: Giuseppe Rigato, di Niederstätter”. Ovviamente la nuova filiale si concentrerà sulle gru edili Liebherr di tutte le dimensioni, ma anche sulle pale gommate Kramer,
che offrono molteplici possibilità di utilizzo non solo in edilizia ma in moltissimi altri settori: dallo stradale alla manutenzione del verde. Senza dimenticare il prodotto Lissmac e i container. Ma soprattutto Niederstätter punterà sui valori che in questi anni l’hanno fatta crescere. “Quanto stiamo vivendo oggi”, ha commentato Rino Manzan, Sindaco di Pove-
Maria Niederstätter fondatrice della società e membro del Consiglio Amministrativo Niederstätter
gliano,“è un evento straordinario per il nostro comune, che ha il piacere e l’onore di ospitare una grande azienda, grande anche sotto il profilo etico. Povegliano non ha grandi attività, ma è collocato al centro della provincia di Treviso e tra due anni beneficerà del nuovo casello della superstrada pedemontana veneta che rappresenta una grande opportunità per le aziende del nostro territorio e quindi anche per Niederstätter, azienda che ho iniziato a conoscere e apprezzare. Sono emozionato e orgoglioso di ospitare imprenditori di questo stampo”. Accanto al sindaco durante la cerimonia di apertura erano presenti Bruno Polon, Assessore alle attività produttive di Povegliano; Zelio Pirani, Direttore dell’Ance Padova Treviso, oltre ai membri del Consiglio Amministrativo Niederstätter: Maria, Anton, Hildegard, Daniela e Manuel Niederstätter. ❑
Industria 4.0
Specialista dell’Industria 4.0 e dell’interconnessione tra macchinari edili, Niederstätter offre servizi e macchine operatrici all’avanguardia e la consulenza su tutti i vantaggi fiscali L’Industria 4.0 mette a disposizione notevoli opportunità e potenzialità per le imprese che vogliono avvicinarsi alle nuove tecnologie che permettono un approccio innovativo alle operazioni industriali e di produzione, profondamente modificate e rese più efficienti attraverso una maggiore visibilità e connettività. L’interazione potenziata
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tra operatore, processi e macchinari, sulla base di dati concreti e immediati, migliora infatti la gestione degli eventi e la rapidità delle decisioni da adottare. Ma non solo. Fino al 31 dicembre 2018 è possibile modernizzare il parco macchine e aumentare la produttività delle imprese alleggerendo anche il carico fiscale. Tra i benefici previsti: il Super ammortamento del
130%, l’Iper ammortamento del 250%, i Contributi Sabatini sugli interessi e via di questo passo. Oltre a una sezione dedicata del proprio sito (niederstaetter. it/ammortamento), la società mette a disposizione del mercato l’esperienza di un vero e proprio esperto, il Dott. Florian Schwienbacher (florian@niederstaetter.it, tel. 0471 061102).
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REPORTTECNICO
ROCKWOOL
IL DOMANI È IN EQUILIBRIUM Milano abbiamo assistito alla presentazione del progetto Biosphera in versione 3.0, che è stato realizzato anche grazie al contributo di Rockwool. Il progetto, in apparenza avveniristico, in molte sue soluzioni è applicabile, da subito, in molteplici edifici a uso pubblico o privato. Biosphera Equilibrium è un edificio mobile, energeticamente autonomo e flessibile, caratterizzato da altissime prestazioni fisiche, energetiche, ambientali e biofiliche. È in grado di produrre energia per 8.000 kWh/anno, mentre per mantenere gli standard abitativi
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Un progetto
caleidoscopico
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nel massimo comfort richiede mediamente solo 2.000 kWh/anno. È quindi un edificio attivo che produce quattro volte la quantità di energia necessaria. Parte dell’energia eccedente verrà tra l'altro utilizzata per alimentare un’auto elettrica durante il road show che vedrà protagonista il modulo abitativo nei prossimi mesi e per tutto il 2019. Evoluzione dei progetti Biosphera 1.0 e Biosphera 2.0, con Biosphera Equilibrium non ci si è posti solo l'obiettivo di ottimizzare prestazioni e autonomia energetica, ma si è voluto costruire una struttura stu-
Il progetto Biosphera Equilibrium (http:// biospheraproject.com) è promosso da Aktivhaus in collaborazione con enti, università e imprese, allo scopo di testare le tecnologie più
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avanzate nell’ambito della bioedilizia per utilizzarle in edifici di nuova costruzione. Biosphera Equilibrium sintetizza e implementa tutte le soluzioni delle versioni precedenti,
integrando nuove soluzioni tecnologiche e architettoniche finalizzate ad una reale rigenerazione psico-fisica. Questo il commento di Mirko Taglietti, ideatore e
promotore di Biosphera. “Quando ci troviamo all’aperto in un ambiente naturale, il nostro corpo e la nostra mente si rigenerano. È la nostra esperienza a insegnarcelo e sono la
IN TOUR Presentata ufficialmente a Milano il 10 ottobre scorso, nel corso della conferenza stampa e di un convegno, dopo essere stata esposta alcuni giorni in Piazza Beccaria, Biosphera Equilibrium inizierà un lungo road show. La prima tappa sarà Locarno, seguita da Spreitenbach, Rohrschach e Airolo, mentre nel 2019 proseguirà per Bolzano, Dobbiaco, Val di Non, nuovamente Milano, Como, Valmorea, Bari, Roma e Verona.
diata per donare a chi la abita una sensazione diffusa di benessere. Biosphera Equilibrium verrà testato come abitazione, scuola, ufficio e residenza sanitaria nel corso dei prossimi 20 mesi: chi utilizzerà l’edificio verrà sottoposto a monitoraggio fisiologico tramite un apposito braccialetto, ad analisi neurologica grazie a ECG e a un’indagine biofilica condotta attraverso test scritti. In questo progetto, al fine di ottenere eccellenti prestazioni energetiche e un elevato standard di comfort termoacustico, il fattore isolamento ha ovviamente giocato un ruolo rilevante. Rockwool, che aveva già collaborato al progetto Biosphera 2.0 fornendo soluzioni in lana di roccia per l'isolamento dell'involucro, ha partecipato anche alla realizzazione di Biosphera Equilibrium con una proposta articolata di soluzioni: REDAir e REDArt per l'isolamento delle facciate, oltre ai pannelli per l'isolamento delle partizioni interne, della copertura e del piano di calpestio. Nello specifico una parete di Biosphera Equilibrium è stata realizzata adottando la solu-
psicologia, la genetica, la neurologia e la fisiologia a confermarlo scientificamente. A questo progetto hanno lavorato biologi, psicologi, architetti, ingegneri, botanici,
creativi, illuminotecnici, neuroscienziati, artisti, artigiani e visionari. Lo scopo è stato realizzare un edificio che predisponga a sensazioni di rigenerazione fisica e psichica”.
zione di facciata ventilata Rockwool REDAir, costituita dal pannello in lana di roccia Rockwool Fixrock 033 VS, da 160 mm di spessore, rivestito da un velo nero con funzione estetica e dal pannello di rivestimento Rockpanel in lana di roccia compressa, verniciata e rifinita con un'originale decorazione artistica e con elementi stilizzati che richiamano la natura. L'altra parete del modulo è stata invece rivestita con il nuovo sistema di isolamento termico a cappotto Rockwool REDArt Casa, che coniuga performance tecniche e attenzione all'aspetto estetico. Il cuore isolante è costituito dal pannello in lana di roccia Rockwool Frontrock Casa da 160 mm, con un valore di conducibilità di 0,034 w/[mK]. Per l'isolamento delle partizioni interne, e per incrementare le prestazioni acustiche e di sicurezza in caso di incendio, è stato inoltre fornito un sistema a controparete isolato con i pannelli Rockwool Acoustic 225 Plus. Infine nella copertura sono stati utilizzati i pannelli rigidi in lana di roccia a doppia densità Rockwool Durock Energy Plus abbinati anche qui al prodotto Rockwool Acoustic 225 Plus posato nel controsoffitto. La lana di roccia Rockwool è stata infine impiegata anche per l'isolamento del piano di calpestio.❑
REPORTTECNICO
SCANIA
NON SOLO CAMION/1 na vera e propria parata di novità la partecipazione di Scania allo IAA 2018. Connettività (e non solo dei veicoli), impatto ambientale e trasporti sempre più eco-friendly sono state solo alcune delle tematiche che il Grifone ha declinato ad Hannover. Vogliamo iniziare questo approfondimento da una vera e propria esclusiva Scania, un oggetto che per ora solo il Costruttore svedese ha immaginato e realizzato: stiamo parlando del gilet C-me, un indumento pensato per aumentare la sicurezza e, perché no, il comfort degli autisti. C-me, che sarà disponibile dalla fine di quest'anno presso i dealer Scania, si avvale della tecnologia Bluetooth tramite la quale si connette a un'apposita app che va scaricata sul proprio smartphone, e tramite essa è in grado di gestire numerose informazioni relative all'autista, come per esempio il numero di salite e discese dalla cabina, ed altre informazioni rilevanti. Ma il vero vantaggio di C-me è che si
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tratta di una sorta di angelo custode dell'autista: grazie a un sensore interno, infatti, è in grado di rilevare se l’autista perde conoscenza dopo un movimento repentino ed involontario, come ad esempio una caduta, e far scattare un allarme verso il sistema Scania Fleet Management oppure verso un numero di emergenza
preimpostato sempre attraverso la app. Inoltre, è dotato di un pulsante di allarme che l’utente può attivare manualmente. Ovviamente, essendo un indumento da lavoro, è pensato per facilitare le operazioni dell'autista. Da qui l'integrazione di un sistema di illuminazione automatica che si attiva in base ai parametri di luminosità esterni preimpostati oppure tutte le volte che l'autista esce dalla cabina. Ovviamente anche senza queste funzionalità di illuminazione, C-me è comunque conforme ai requisiti di legge previsti in Europa per gli indumenti di segnalazione ad alta visibilità. La manifestazione di Hannover è stata anche l'occasione, per Scania, di completare la propria offerta in termini di cabine. Con l’aggiunta della nuova e attesissima serie L, la gamma di cabine del Grifone include ora non meno di 24 alternative differenti, dalle cabine corte come la P14 alle imponenti cabine S per le applicazioni del trasporto a lungo
raggio, e conferma la vocazione del Costruttore a fornire la soluzione ottimale per le esigenze specifiche di ogni singolo cliente. A fianco di queste innovazioni di prodotto, il Costruttore svedese ha incrementato ulteriormente il proprio impegno verso una mobilità sostenibile, con una duplice azio-
ne: da una parte il lancio dei nuovi veicoli ibrido elettrico plug-in e del suo omologo veicolo ibrido elettrico (HEV) di cui parliamo nell'apposito box di approfondimento. Dall'altra Scania ha presentato alcuni nuovi servizi quali lo Scania Zone e una evoluzione del proprio cruise control Scania AiCC Plus. Il primo è
un servizio di localizzazione per la regolazione automatica del veicolo: disponibile quale optional da aggiungere al pacchetto Scania Fleet Management, Scania Zone consente di impostare delle “regole” (come per esempio la velocità massima consentita) da applicare quando il veicolo si trova in un’area predefinita. In questo modo il veicolo, quando entra in tale area, osserva automaticamente la regola impostata che può essere di tipo informativo (l’autista riceve solamente un suggerimento), oppure obbligatoria (il comportamento del veicolo viene adattato automaticamente, sempre con possibilità per l’autista di bypassare la regola). Le zone possono essere costituite da aree geografiche estese o ad esempio da singoli tratti autostradali. È possibile definire più zone, anche parzialmente sovrapposte tra loro, all’interno di una determinata area. Inoltre, le zone possono essere definite per un periodo di tempo limitato, ad esempio di notte. Quando esce da queste aree, il veicolo ritorna a funzionare normalmente. L'evoluzione del cruise control Scania AiCC Plus prevede invece l'introduzione di una nuova funzionalità che calcola la distanza ottimale tra i veicoli in base alle condizioni della strada e del traffico. Tale implementazione rappresenta un grande passo avanti per dare vita al platooning. ❑
Gli “speciali” Ad Hannover Scania ha presentato il proprio veicolo ibrido elettrico plug-in e il suo omologo veicolo ibrido elettrico (HEV). I nuovi veicoli ibridi montano un motore diesel Scania da 9 litri a 5 cilindri in linea che può funzionare a HVO (olio vegetale idrotrattato) o diesel, che lavora in parallelo a un propulsore
elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW (177 CV) e una coppia di 1.050 Nm. La batteria ricaricabile agli ioni di litio è dimensionata per una potenza di 7,4 kWh, per assicurarne la massima durata. I veicoli possono funzionare anche in modalità completamente elettrica, senza alcun supporto da parte del
motore a combustione, grazie ai sistemi servoassistiti per lo sterzo e l’aria dei freni. Pensati per applicazioni in ambito urbano, nella distribuzione e nell’industria delle costruzioni, questi veicoli assicurano un risparmio di carburante fino al 15% e un'autonomia di 10 km in modalità completamente elettrica.
REPORTTECNICO
SCANIA
NON SOLO CAMION/2 a conoscenza che viene acquisita con l'obbligo, non fa presa nella mente. Quindi non usate l'obbligo, ma lasciate che la prima educazione sia una sorta di divertimento" sosteneva Platone. Un concetto che si ritrova in pieno nel progetto SAVE, un tour in giro per la penisola e che coinvolgerà 10mila studenti di 22 città italiane. Il tutto si svolgerà, alla luce degli antichi principi ma con risorse moderne, portando nelle varie città un modernissimo truck di Scania allestito come un laboratorio interattivo e ricco di contenuti. Contenuti pensati per trasferire la conoscenza ai giovani italiani attraverso i loro strumenti più consueti: video e multimedialità. Il progetto è promosso da tre importanti realtà: il Museo del Risparmio di Torino, che attraverso sistemi multimediali e interattivi,
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nonché addirittura videogiochi, intende diffondere, nei giovani, l’educazione verso le materie economiche e la gestione intelligente delle risorse. Dal BEI Institute, la Banca europea per gli investimenti che gestisce i progetti tesi, con borse di studio e attività di sponsor, all’educazione e alla ricerca, soprattutto nel campo economico. E poi Italscania, fornitrice del veicolo, che è uno dei leader mondiali del mondo del trasporto e che, da sempre, è in prima linea nello studio della riduzione dei consumi e delle emissioni, in pratica nella gestione intelligente delle risorse. Il progetto, poi, nasce con la collaborazione di Banca Intesa San Paolo. All’interno del veicolo le materie saranno presentate
in modo tale da attirare al massimo l’attenzione degli alunni delle scuole medie primarie e secondarie di primo grado e di secondo grado. Come, per esempio, con il Recuperino, un gioco che porta i bambini a sperimentare sul campo il riciclo, utilizzando gli scarti e la loro creatività per far nascere nuovi progetti. O il Giramondo, che inviterà i giovani a ideare, con la propria fantasia, un viaggio turistico, ma che abbia dei contenuti sostenibili. E, visto che si tratta di un gioco di squadra, vincerà la migliore. Franco Fenoglio, presidente e AD di Italscania, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di essere tra i promotori di questo progetto dedicato ai giovani, coloro che domani dovranno prendere le decisioni per il futuro dell'intero pianeta. E noi di Scania siamo perfettamente consapevoli, e sempre al lavoro per migliorare il settore, che i trasporti avranno sempre e comunque un'importanza decisiva in un mondo nel quale la mobilità di uomini e merci è in costante aumento. Per questo deve giocare il proprio ruolo con la massima sostenibilità possibile”. Dal 29 ottobre all’11 aprile dell'anno prossimo, il Truck di Scania darà la possibilità a tanti ragazzi, pur divertendosi, di capire che la nostra società è piena di regole, che vanno osservate ma che, in un futuro, toccherà a loro adattarle al momento storico nel quale vivranno. ❑
REPORTTECNICO
L’escavatore gommato EW240E MH è stato progettato ad hoc per le aziende del settore riciclaggio materiali e rifiuti
VOLVO CE
CUORE VERDE nche quest’anno Volvo CE Italia parteciperà a Ecomondo, Fiera Internazionale del Recupero di Materia e di Energia e dello Sviluppo Sostenibile, che si terrà a Rimini dal 6 al 9 novembre 2018 giunto alla sua 22esima edizione. In linea con i contenuti della fiera, che propone
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anche soluzioni tecnologiche per il riciclo dei rifiuti e per migliorare la qualità dell'aria,Volvo Construction Equipment presenterà in anteprima nazionale il nuovo escavatore compatto ECR18E, il lancio del nuovo escavatore gommato EW240E Material Handler e gli ultimi aggiornamenti della pala gommata L70H
Waste Package. Progettato ad hoc per le aziende del settore riciclaggio materiali e rifiuti, l’EW240E MH è l'escavatore gommato più robusto e innovativo di Volvo. È affidabile e potente per i lavori più impegnativi, produttivo e versatile grazie a varie funzionalità, e ideale per applicazioni che richiedono tanto sbraccio ed eccellente visibilità. Pesa 26 t, ha un motore Volvo Tier 4 Final che eroga 129 kW (173 HP) per offrire una coppia massima di 850 Nm ad appena 1.350 giri/min, e con il MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
suo braccio dritto di 6,5 m e un avambraccio a collo d'oca di 5 m, dispone di uno straordinario sbraccio in avanti di oltre 11 m. È dotato di sottocarro rinforzato che resiste alle sollecitazioni durante la cernita e lo smistamento di rottami, quattro stabilizzatori di serie, gomme piene e braccio dritto flessibile per impiegare un avambraccio a collo d'oca di 5 m o un avambraccio di cernita/ presa di 4 m. Le prestazioni sono migliorate grazie al braccio flottante e all'ammortizzazione del cilindro del braccio che riduce gli scossoni e mantiene stabile la pinza, mentre i comandi della pinza e il sistema di frenaggio della rotazione della torretta offrono movimenti più precisi. La confortevole cabina, se sollevata, garantisce una perfetta stabilità della macchina e offre una vista dell'area di lavoro a 5 m da terra. La doppia ammortizzazione riduce il rumore e le vibrazioni, mentre i corrimano arancioni e i nuovi gradini aggiunti sugli stabilizzatori facilitano la salita e la discesa all’operatore. Riguardo la sicurezza l'EW240E MH è equipaggiato con un sistema che limita il ritrarsi dell'avambraccio evitando
Versatilità innata 60
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DATI TECNICI Modello Motore Potenza lorda Peso operativo Sbraccio di scavo massimo Velocità massima
Personalizzabile e configurabile con varie opzioni, l’escavatore gommato EW240E fa della versatilità il suo punto forte per affrontare diverse
EW240E MH Volvo D6J kW 129 a 1.800 giri/min 25,9-26 t 11.000 mm 20 km/h
esigenze di lavoro. Ad esempio, se i cristalli della cabina non bastano, per migliorare la visibilità si può selezionare il sistema Volvo Smart View. Oppure
si può selezionare l'avambraccio a collo d'oca o l'avambraccio dritto per avere sempre lo strumento adatto al lavoro da svolgere. E per facilitare ancor
di più le manovre, il sistema Comfort Drive Control consente di sterzare la macchina usando solo la rotella del joystick a velocità fino a 20 km/h.
PROTEZIONE integrale
A Rimini la pala gommata L70H e tutti accessibili da terra. della macchina fa si che la sarà dotata di Waste Package, L’altro fiore all’occhiello di manutenzione programmal’insieme di accorgimenti per Volvo è la nuova pala gomta sia rapida ed efficiente. Il salvaguardare la macchine da mata L70H Waste Package, cofano motore, sollevabile detriti e polvere. La protezione inferiore e quella sotto la cabina macchina versatile in cui elettricamente, garantisce un proteggono valvola dello sterzo, si fondono tecnologia e ampio angolo di apertura, connettori idraulici ed elettrici, rispetto per l’ambiente, e consentendo l'accesso all'inalbero di trasmissione, giunti in grado di svolgere qualtero vano motore con i pununiversali, linee idrauliche siasi lavoro grazie a un'amti di manutenzione raggrupanteriori, motore e trasmissione. pia gamma di attrezzature pati per consentire controlli Protetta anche la griglia del radiatore, la ventola di perfettamente compatibili rapidi e semplici. La macchiraffreddamento, il nucleo del e all'apposita testata porta na è dotata di innesti rapidi radiatore e del condensatore. Il attrezzi con disegno comper lo scarico dei liquidi che prefiltro per l’aria della cabina patto e robusto per una semplificano i cambi dell'omantiene l’aria pulita, mentre straordinaria visibilità. La lio, evitando versamenti la ventola di raffreddamento a salvaguardia dell'ambiente dannosi per l'ambiente. La inversione automatica rimuove i è uno dei principi fonda- detriti dall’area di raffreddamento cabina assicura massimi lied evita la pulizia manuale. mentali di Volvo, che esavelli di comfort, visibilità e mina tutti gli aspetti della produttività, e al suo interno, macchina che possono avere il display informazioni, le leve impatto sull'ambiente. Il motore di comando idrauliche e il volante diesel Volvo Tier 4 Final/Fase IV sono stati progettati nell'ottica della da 6 litri, conforme alle più recenti semplicità e comodità di funzionanormative antinquinamento, eroga mento. L'impianto idraulico load una coppia elevata a bassi regimi, e sensing riduce i consumi di carbuoffre alte prestazioni e consumi di rante e assicura il controllo ottimale carburante contenuti. L’ecopedel carico, mentre la ventola di rafdale consente agli operatori freddamento a comando idraulico e di sapere sempre se stancontrollo elettronico, posta tra moA Ecomondo no lavorando nel modo tore e radiatore, aumenta di velocità sarà presentato anche l’escavatore compatto più redditizio al fine di soltanto quando necessario al fine di ECR18E. Per le caratteristiche economizzare i consuabbassare i consumi di carburante e della macchina diamo mi. Il particolare design i livelli di rumorosità. ❑ L’EW240E MH è dotato di sottocarro rinforzato che resiste alle sollecitazioni durante la cernita e lo smistamento di rottami, e di 4 stabilizzatori di serie
appuntamento ai lettori sui prossimi numeri di MC.
collisioni tra cabina e pinza. Parca nei consumi di carburante, la macchina è dotata di minimo automatico e di arresto automatico del motore. Facile la manutenzione e l’assistenza: i punti di ingrassaggio sono raggruppati insieme, i filtri sono posizionati dietro gli ampi sportelli di accesso al motore MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
YANMAR CEE
LA “PALETTA” CHE MANCAVA ria di novità in casa di Yanmar Constr uction Equipment Europe, che ha dato alla luce la pala caricatrice compatta V65 da 4,2 t. Osservandola, ciò che balza subito all’occhio è proprio la sua compattezza, e le sue dimensioni (altezza 2.610 mm, larghezza 1.700 mm (con benna) e lunghezza 4.780 mm) ci parlano di una macchina affidabile, efficiente e di estrema manovrabilità, che per la sua polivalenza stupirà gli operatori
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nei lavori di movimentazione sui piazzali, nella cura del verde, nell’utilizzo in campo edile, e anche tutte le municipalizzate. Vediamola più da vicino partendo dal suo sistema di sterzo articolato che, nelle aree con grandi quantità di materiali accumulati o sui cantieri angusti, assicura grande manovrabilità permettendo un angolo di sterzata di 40°, e inoltre consente di avvicinare la benna al carico in linea retta, anche con il massimo angolo
Sopra: la nuova pala caricatrice compatta V65 può essere equipaggiata con forche
di sterzata, rendendo più efficienti i lavori di pala e le movimentazione dei carichi su bancali. La V65 è dotata inoltre di un assale posteriore oscillante, che migliora il comfort dell’operatore e consente alla macchina una maggiore stabilità. L’assale infatti, assicura un angolo di oscillazione di 12° per mantenere ben salde al terreno tutte e quattro le ruote anche nelle manovre su terreni sconnessi. Solo l'assale posteriore oscilla, quindi il peso del telaio della mac-
V65 FAST SPECH Modello Motore Potenza Peso operativo Velocità di traslazione Altezza al perno Raggio d'azione alla massima altezza di scarico Capacità di sollevamento Forza di scavo Larghezza Portata idraulica Pressione idraulica Carico statico di ribaltamento in posizione di rotazione totale
PIÙ GRIP alle ruote La trasmissione idrostatica ad alta pressione significa massima produttività grazie al sistema idrostatico, la cui tecnologia permette di gestire in modo fluido la potenza senza interruzioni della trazione. Ne deriva un’elevata forza di trazione alla ruota per la massima efficacia in fase di spinta o di scavo, e ottime prestazioni di traslazione nelle ripide pendenze.
V65 Deutz D 2011 L04 (a 2.200 rpm) 36,4 kW (50 hp) 4.200 kg 0-20 km/h (30 km/h High Speed) 3.120 mm 580 mm 1.650 kg (2.050 in posizione di trasporto) 42 kN 1.700 mm 41 l/min 250 bar 2.580 kg
china reagisce in modo uniforme al carico della benna aumentandone la stabilità operativa soprattutto nelle manovre in retromarcia. L’ampia apertura del cofano motore permette un facile accesso a tutti i componenti principali. Il motore, conforme agli standard EU Stage III A/EPA Tier 4 Interim, garantisce ridotti consumi di carburante e basse emissioni inquinanti. Ha una potenza netta di 36,4 kW a 2.200 giri/min, e si rivela eccellente in termini di affidabilità. La macchina monta una trasmissione integrale permanente con differenziali autobloccanti su entrambi gli
assali. Il sistema assicura una forza di trazione superiore, sia durante traslazioni in linea retta che durante le manovre di caricamento benna con telaio articolato. Anche il comfort è ai massimi livelli. Entrando in cabina si nota un interno molto curato nei dettagli, con una postazione progettata per offrire una gradevole atmosfera lavorativa. I comandi a sfioramento ed i joystick multifunzione offrono all’operatore un controllo ottimale del mezzo per una giornata lavorativa sicura e produttiva, e una grande facilità di manovra anche se utilizzato in condizioni difficili. Yanmar presenta la V65 in diversi allestimenti. È possibile scegliere vari accessori aggiuntivi per ottenere un mezzo compatibile con le specifiche applicazioni. La possibilità di montare sulla macchina diverse attrezzature consentendone un utilizzo polivalente, permette di incrementare la produttività, ridurre l’usura e aumentare la sicurezza per l’operatore. La V65, che integrerà l’attuale gamma di 6 modelli, verrà proposta con due tipi di trasmissione, e in funzione delle esigenze operative potrà essere acquistata con velocità massime di 20 o 30 km/h. ❑
La V65 è dotata di un assale posteriore oscillante che migliora il comfort dall’operatore e consente alla macchina una maggiore stabilità MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
WEBER
SCEGLI BENE, COMPATTI MEGLIO artiamo da un punto tecnico indiscutibile: l'efficacia di compattazione non è data soltanto dal peso e dal volume della macchina, ma dalla combinazione di quest'ultimo con la forza centrifuga (kN), la frequenza (Hz) e la struttura della macchina stessa. A questo si de-
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ve aggiungere il fatto che la cultura della compattazione in questi anni si è decisamente evoluta: il mercato mette infatti a disposizione una vasta gamma di attrezzature in grado di affrontare nel modo adeguato qualsiasi lavoro. L'importante è però scegliere la macchina giusta.
Tutti gli attori coinvolti nella filiera distributiva - dalla produzione, ai rivenditori e noleggiatori, dai titolari agli operatori delle imprese utilizzatrici, fino ai committenti dei lavori - vanno adeguatamente formati e informati. E in questo contesto le riviste tecniche, come la nostra, recitano un ruolo fondamentale. Così come risulta importante il compito dei noleggiatori che hanno implementato la flotta relativa alle macchine e alle attrezzature per la compattazione. La professionalità e la competenza dei noleggiatori (e dei rivenditori) fa si che si possano (e debbano) proporre macchine idonee in base a ogni specifico lavoro da svolgere. In termini pratici il classico rullo da 15 q non può andar bene per tutto. In questo contesto le piastre reversibili rappresentano una soluzione efficace, economica e maneggevole in molteplici contesti operativi, in grado di far guadagnare tempo e denaro a noleggiatori, imprese e committenti. Queste attrezzature, che un produttore serio come Weber propone in svariati pesi e tipologie, sono in grado di affrontare tante opere di compattazione dei sottofondi (strade, trincee, piazzali, fondazioni, canalizzazioni, parcheggi) grazie alla loro versatilità e maneggevolezza. Infatti, mentre le piastre monodirezionali dovrebbero essere usate solo per piccole compattazioni e ripristini di asfalto oppure per le pavimentazioni in autobloccanti, le piastre bi-direzionali (o reversibili) rappresentano la soluzione ideale per tanti lavori di preparazione del terreno per il quale spesso viene impiegato, inutilmente, un rullo da 15-18 q, uomo-a-bordo. Fatta questa lunga, ma doverosa premessa, soffermiamoci sulla gamma proposta da Weber, partendo dalle piastre reversibili da 100-300 kg. Queste attrezzature compattano fino a 40 cm di profondità e sono ideali per lavorare su fondi ghiaiosi e pietrisco. In genere presentano una larghezza dai 40 ai 50 cm che, in base al modello, Weber permette
DATI TECNICI Modello CR1 CR2 CR3 CR5 CR6 CR7 CR8 CR9 CR12
Peso Larghezza lavoro Profondità massima* Compatrol 118 kg 40 cm 30 cm 156 kg 45 cm 30 cm 224 kg 50-70 cm 40 cm 298 kg 55-70 cm 50 cm 414 kg 45-74 cm 60 cm SI 477 kg 65-80 cm 70 cm SI 605 kg 70-85 cm 80 cm SI 744 kg 75-90 cm 100 cm SI 900 kg 70-95 cm 100 cm -
di aumentare fino a 70 cm grazie ad appositi allargatori. Sono ottime sostitute non solo dei rulli, ma anche dei vibrocostipatori verticali, spesso utilizzati nei lavori in trincea, dopo la posa di canalizzazioni. Nel caso in cui la trincea non sia stretta, anche i vibrocostipatori o pestelli (che, lo sottolineiamo, anche Weber propone in diversi modelli e motorizzazioni) sono spesso utilizzati impropriamente: basti pensare che con una piastra reversibile larga 50 cm si avrebbe una superficie di contatto quasi 4 volte
* La profondità di compattazione effettiva dipende, oltre che dal tipo e dalla granulometria del terreno, dalle caratteristiche tecnico-costruttive insite e certificate nei modelli Weber indicati.
superiore a fronte di vibrazioni mano/braccio 3 volte inferiori per l'operatore. Ed ecco che la scelta della giusta attrezzatura non solo è un bene per la produzione, ma anche per la salute degli operatori. Saliamo di categoria con la piastre reversibili da 300 a 600 kg che consentono di compattare potenzialmente fino a oltre 80 cm di profondità su terreni misti ghiaiosi e con pietrisco e che possono essere utilizzate anche su terreni fangosi/ argillosi. Queste reversibili sono inoltre in grado di superare una pendenza fino al 35% (in base al tipo di terreno), aggirare ostacoli o lavorare in situazioni critiche. La larghezza è regolabile da 45 fino a 85 cm e l'efficacia di compattazione è decisamente superiore a un classico rullo da 15 q. Queste macchine possono essere dotate di dispositivo di monitoraggio elettronico della compattazione Compatrol e del sistema di diagnostica e protezione del motore. Top di gamma è infine rappresentato dalle piastre reversibili da 600 a 900 kg, particolarmente indicate per la compattazione di terreni molto coesivi, ovvero poco granulosi, e molto argillosi/fangosi. Nonostante una massa decisamente importante, anche queste attrezzature si distinguono per una sorprendente agilità che permette di lavorare su pendenze fino al 35%. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI
Scelte (poco) illuminate
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OGNI GIORNO,
QUELLO CHE SCEGLI, QUELLO CHE PENSI E QUELLO CHE FAI È CIÒ CHE DIVENTI. (ERACLITO)
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l sindaco di Milano, cosa certa, le idee non mancano. E sono sempre idee innovative, al passo coi tempi e proiettate verso un futuro roseo per i suoi concittadini (sic)! Recentemente di trovate (viabilistiche) ne ha avute due: la prima, da sempre abituato a viaggi in limousine, ha deciso di bloccare, indiscriminatamente, i veicoli diesel obsoleti. L’altra, di mettere sul piatto parecchi milioni di euro per incentivare la sostituzione di questi veicoli. Detta così sembra un’illuminata intuizione, ma nei fatti, al massimo, sarà la parodia del famoso bastone e della carota di Winston Churchill, scusate il paragone, irriverente per lo statista inglese. Infatti, il blocco è stato deciso senza badare minimamente al fatto che tantissimi cittadini non hanno i proventi milionari che ha avuto il sindaco dalla sua attività lavorativa. Quindi si troveranno a dover sostituire un mezzo, magari con il quale facevano pochi chilometri al giorno per andare a far la spesa, con un sacrificio economico non previsto e, tutto sommato, poco logico. Insomma, una politica sociale da Robin Hood a testa capovolta! E gli incentivi? Naturalmente, beffandosi dei poveracci, il sindaco li ha previsti... solo per le aziende. A colpo d’occhio sembrerebbe una furbata, aiutare l’imprenditoria per far migliorare l’economia. Il che, ovviamente, appare cosa saggia. Ma è meno saggio abbandonare a sé stessi i normali cittadini, magari pensionati, infischiandosene delle loro esigenze. E tutto con dei diktat indiscutibili al cui confronto il Soviet Supremo appare come uno strumento pacioso e democratico. E sono diktat, oltretutto, basati sull’evidente incompetenza di chi gestisce la materia a colpi di slogan con il condimento della demagogia. E questo sarebbe un sindaco di sinistra? Uno che sfoggiava in campagna elettorale la maglietta di Che Guevara? Povero Comandante Che, crediamo che nella tomba si stia voltando e rivoltando più volte per essere stato usato come simbolo di simili scelte! ❑