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MACCHINE CANTIERI novembre/dicembre 2018, n. 55
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA
MAGNI TH
Un sollevatore telescopico RTH 8.25SH è all’opera all’aeroporto di Bologna per la realizzazione della passerella pedonale del People Mover
e Kohler compi o il primo pass lle nel settore de e, rid ib ni zio ta alimen o ov nu il o presentand sistema diesel M elettrico K-HE
COVERSTORY
L’ibrido intelligente
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Una presenza a tutto calcio quella di BKT a Eima 2018. Un’occasione in cui la multinazionale indiana ha deciso di mostrare tutta la sua passione per lo sport più amato dagli italiani, invitando al proprio stand per un’intera giornata Paolo Rossi, eroe nella storia del calcio azzurro, che è stato anche protagonista di una serata di beneficenza nella prestigiosa cornice di Palazzo Gnudi a Bologna, durante la quale sono state messe in palio le sue magliette. Il ricavato è stato devoluto a Parada Italia, l’associazione di volontariato che opera a favore dei bambini e ragazzi che vivono per le strade di Bucarest, in Romania. Immancabile poi allo stand la distribuzione gratuita di migliaia di palloni, così come le straordinarie acrobazie di Iya Traorè. Un ricco programma condiviso con Univergomma, dal 2010 distributore di pneus agricoli e agro-industriali BKT.
BKT E LO
sport
dalle aziende
Lucia Salmaso, AD BKT Europe
AGENDA DEL MESE
PER IL MONDO
FIERE
2019 4
MACCHINE CANTIERI 5.0
WORLD OF CONCRETE 23 - 26 gennaio
BAUMA 2019 Monaco di Baviera 8 - 14 aprile
ITC 2019 Vienna 26 - 27 giugno
GIS 2019 Piacenza 3 - 5 ottobre
ECOMONDO 2019 Rimini 5 - 8 novembre
Nella foto: Il nuovo concessionario Yanmar Becker Baumaschinen GmbH (Becker) ha presentato il suo ampio portafoglio di macchinari per l’edilizia presso il suo centro di assistenza e noleggio a Retzbach / Zellingen, in Germania, in un open house l’8 e 9 settembre 2018.
Pronti allo Stage V (Motori)
Kohler non si limita a progettare e produrre motori diesel per applicazioni off-road dalle straordinarie prestazioni nel rispetto delle esigenze dei principali OEM: l’ultimo traguardo raggiunto è, infatti, la certificazione per lo Stage V dei motori della famiglia KDI della fascia di potenza 19 - 56 kW. Kohler assicura, dunque, che la produzione dei motori certificati Stage V inizierà, come già annunciato, il 1° gennaio 2019, perfettamente in linea con le direttive dell’Unione Europea e con le esigenze dei costruttori di macchine off-road. I sistemi utilizzati da Kohler per le operazioni di post-trattamento rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia attualmente sul mercato: grazie alla configurazione allin-one, i costruttori potranno sfruttare i ridotti ingombri in fase di installazione dovuti all’estrema compattezza dei sistemi Kohler. Al contempo, l’utilizzatore finale potrà godere della strategia sviluppata da Kohler per la fase di rigenerazione, che sarà totalmente trasparente e non inficerà in nessun modo la produttività e l’efficienza della macchina.
LUCI DI DOMANI Hella ed il fornitore automotive Faurecia stanno lavorando sulle tecnologie per l’illuminazione degli interni dei veicoli di domani, perché assicurino un’ottimale suddivisione delle azioni tra guidatore e veicolo durante le varie fasi di transizione verso la guida autonoma. Per esempio, uno scenario dinamico di illuminazione sarà in grado di garantire una maggior concentrazione e attenzione dei driver.
AZIENDE
NUOVO RECORD Un 2017 da ricordare per JCB
J
CB, produttore di macchine per il cantiere e l’agricoltura con sede nello Staffordshire, ha comunicato che il suo fatturato nel 2017 è salito di quasi il 28%, attestandosi a 3,35 miliardi di sterline (2,62 miliardi nel 2016), mentre le vendite di macchine sono salite a 75.693 unità (66.011 nel 2016). Gli utili su base EBITDA sono aumentati di quasi il 19%, raggiungendo i 341 milioni di sterline (287 milioni nel 2016). Dal 1975, il rendimento medio dell’investimento di JCB è stato superiore al 30%. Il rimbalzo positivo è proseguito con forza nel 2018, e ha spinto i livelli di produzione globale di JCB a un livello record di 500 macchine al giorno. Il CEO di JCB, Graeme Macdonald, ha dichiarato: “Il 2017 è stato un anno molto importante per JCB durante il quale abbiamo stabilito nuovi record di vendita. Mentre il mercato globale è cresciuto di oltre il 21% lo scorso anno, le vendite di JCB sono aumentate di quasi il 28%. Questa crescita ha spinto la domanda in tutte le gamme di prodotti JCB, in particolare per i sollevatori telescopici, dove stiamo investendo in una maggiore capacità di produzione globale”. Il Presidente di JCB, Lord Bamford, ha dichiarato: “La continua crescita dei mercati globali nel 2018 ha visto i tassi di produzione di JCB raggiungere il loro massimo storico. Anche i livelli di occupazione nei nostri stabilimenti sono ai massimi livelli e ora impieghiamo più di 15.000 persone.”. MACCHINE CANTIERI 5.0
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Prodotti e servizi DALLE AZIENDE
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Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività
Molto preciso (Escavatori)
Dotato da Hitachi Construction Machinery delle più recenti innovazioni tecnologiche, l’escavatore idraulico ICT ZX210X-6 è uno dei modelli più precisi presenti sul mercato. Le operazioni semiautomatiche dell’attrezzatura frontale garantiscono un elevato grado di accuratezza.
Nuove nuove (Pale gommate)
Liebherr ha presentato a Ecomondo la pala gommata L 546, il modello più grande delle pale gommate di medie dimensioni. Questa classe di macchine comprende tre modelli (L 526, L 538 e L 546), che hanno la reputazione di macchine
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“tutto-fare“ potenti ed affidabili. Al fine di migliorarne la robustezza e la longevità Liebherr ha utilizzato assali più grandi e ha irrobustito le parti costruttive in acciaio. Per un maggiore comfort è stato inoltre completamente rielaborato l’interno cabina.
Implementate (Pale compatte)
Bobcat ha annunciato diversi nuove implementazioni per la gamma di pale compatte tra le quali il sistema Auto Ride Control; i sedili Air Ride riscaldati e con rivestimento in tessuto,; i cilindri ammortizzati (di serie); la ventola con inversione automatica (opzione di fabbrica e kit); le luci laterali a LED (kit); la telecamera posteriore (kit); il piano di calpestio interno Deluxe.
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MERCATO
SEGNO +
Mercato Europa positivo secondo il Cece
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irca 1.200 OEMs, 300.000 addetti incluso l’indotto e un fatturato di 40 miliardi di euro. Sono i numeri dell’industria europea delle macchine per costruzioni, resi noti durante il Congresso CECE (Committee for European Construction Equipment), l’evento biennale che quest’anno è stato ospitato da Unacea a Roma in ottobre. Dopo una crescita del 15% nel 2017, il mercato delle macchine per costruzione in Europa dovrebbe concludere l’anno con un ulteriore incremento tra il 5 e 10%. fonte: Cece
NUOVO polo Bobcat ha annunciato l’apertura di un nuovo centro di distribuzione e ricambi per Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) a Halle, in Germania. Frutto di un investimento di svariati milioni di euro e con il ricorso alle più recenti tecnologie per la logistica, il nuovo centro garantirà consegne rapide di ricambi e altri componenti alle concessionarie e ai clienti della regione EMEA.
Icona del Millennio (Aziende)
L’Omino Michelin, Bibendum, è stato eletto “Icon of the Millennium” (Icona del Millennio) dall’Advertising Week, leader globale USA nel campo degli eventi per i professionisti di marketing, brand, advertising e technology. Il riconoscimento è stato conferito a New York, proprio nell’anno in cui Bibendum compie 120 anni.
Nella foto: MAN e HHLA hanno lanciato il progetto “Hamburg TruckPilot” per testare i camion in modo automatico e autonomo
Meno pedaggi (Trasporti)
Di fronte ai divieti settoriali per i diesel che la Regione Tirolo sta attuando per i veicoli industriali Euro 4, l’inaugurazione a Vipiteno (BZ) della prima stazione LNG costituisce una svolta decisiva e una concreta soluzione al problema delle restrizioni del traffico merci sulla direttrice Italia-Austria-Germania. La nuova stazione, ubicata in un’area geografica strategica, raggiungibile direttamente dall’Autostrada A22 – da entrambe le direzioni nord/sud – in prossimità del confine tra Italia e Austria, è destinata a ricoprire un ruolo di importanza straordinaria, poiché si colloca a ridosso del valico del Brennero. La cerimonia è stata anche occasione per Iveco per effettuare le prime consegne di Stralis LNG a Fercam. Grazie anche all’esenzione dei mezzi commerciali LNG dal sistema di pedaggio MAUT in Germania, le imprese che - come Fercam - avranno nella propria flotta gli Stralis LNG potranno viaggiare tra l’Italia e la Germania senza inquinare e con costi operativi molto ridotti.
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MACCHINE CANTIERI 5.0
PLUS SSAB Domex Plus fa parte della famiglia SSAB Domex, ma di fatto è un acciaio nuovo di zecca che raggiunge un nuovo livello di prestazioni per le aziende che eseguono stampaggio, punzonatura, taglio e realizzazione di forme complesse. Il nuovo Domex Plus è particolarmente adatto per linee di produzione automatizzate ad alto volume. SSAB Domex Plus offre resistenza agli urti fino a -60 °C e un valore medio di 300 J a -20 °C.
TRUCKS
TRUCK CENTER
Apre il decimo punto di Volvo Trucks in Italia
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o scorso ottobre ha aperto il nuovo Volvo Truck Center di Settimo Torinese. Posizionato a pochi minuti dal raccordo autostradale, il nuovo Truck Center rappresenta un importante tassello della strategia Volvo. “Dopo la chiusura di Nord Diesel, storica concessionaria e officina, l’area era rimasta scoperta. Avevamo la necessità di coprire la direttrice Milano-Torino, verso la Valle d’Aosta e la Francia, per chiudere un progetto iniziato nel 2009 con le filiali di Magliano Alpi, Tortona e Genova. Con questo nuovo Truck Center serviamo tutto il Nord-Ovest” ha dichiarato Giovanni Dattoli, Amministratore Delegato di Volvo Trucks. “Il Truck Center di Settimo è concessionaria e officina: da una parte ci permette di offrire ai clienti maggiore assistenza e più servizio, dall’altra aumenta la possibilità di ottenere nuove quote di mercato” ha aggiunto Claudio Gallerani, Direttore Commerciale di Volvo Trucks Italia. “Un Truck Center di questa dimensione è strategico anche per le vendite, e può sostenere una spinta commerciale significativa” Con 4.000 mq interni e 12.000 mq esterni, il nuovo Truck Center di Settimo Torinese è destinato a diventare una realtà importante nella rete dei punti di assistenza Volvo, che oggi conta 10 Truck Center di proprietà, 14 concessionari privati e e 69 officine autorizzate. fonte: Volvo Trucks
MOVIMENTO TERRA
MACHINE CONTROL
Carl Gustaf Göransson di Case ha partecipato al Congresso Cece
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arl Gustaf Göransson, Brand President di CNH Industrial Construction Equipment, nonché membro del Group Executive Council di CNH Industrial, ha preso parte al Congresso CECE di ottobre e, in particolare, alla tavola rotonda dal titolo “Come sta cambiando il cliente nel settore dei mezzi per le costruzioni”, soffermandosi sulla crescente richiesta di digitalizzazione e connettività e sull’esigenza di fornire macchine sempre più produttive e attente all’ambiente. Göransson ha dichiarato: “Tra i tanti settori industriali, quello delle macchine construction non è immediatamente associato ai concetti d’innovazione e sostenibilità. Nulla di più sbagliato: da anni siamo in prima linea per portare tecnologie all’avanguardia a bordo dei nostri mezzi, come la gestione telematica e le soluzioni che consentono di migliorare le prestazioni e aumentare la produttività attraverso il perfezionamento delle lavorazioni in cantiere (machine control). Inoltre, la continua attenzione nel diminuire i consumi viaggia di pari passo con la riduzione delle emissioni, testimoniando i notevoli sforzi di tutti i costruttori, con Case in prima linea, per produrre macchine sempre più efficienti e amiche dell’ambiente”. fonte: Case
CRESCE PACCAR ha registrato ottimi ricavi e utili netti per il terzo trimestre del 2018 “ ha dichiarato Ron Armstrong, amministratore delegato. “I risultati del terzo trimestre riflettono la forte domanda globale di autocarri, la produzione record di camion, la quota di mercato record di DAF in Europa e gli eccellenti risultati globali dei ricambi aftermarket. Sono orgoglioso dei prodotti e servizi all’avanguardia offerti ai clienti. “
Macchine elettriche (Movimento terra)
Hitachi Construction Machinery ha annunciato di aver stretto un accordo con KTEG Kiesel Technologie Entwicklung GmbH per creare una nuova società per lo sviluppo di macchine movimento terra e construction elettriche, nonché prodotti speciali per un’ulteriore espansione sul mercato europeo. Con la costituzione di questa nuova società, la tecnologia elettrica di Hitachi Construction Machinery e il knowhow tecnico di KTEG saranno riuniti per utilizzare i componenti degli attuali modelli prodotti da Hitachi e progettare macchine che rispondano alle esigenze dei clienti europei. In futuro Hitachi Construction Machinery continuerà a collaborare con vari partner, valutando costantemente le possibili soluzioni per i problemi dei clienti, tra cui il miglioramento della sicurezza e della produttività, la riduzione dei costi,e dell’onere ambientale per proprre prodotti ad alto valore aggiunto.
La prima Piattaforma Aerea della generazione PULSEO, la HA20 LE, offre prestazioni silenziose, su tutte le superfici, anche le più accidentate, tanto all’interno quanto all’esterno, nel rispetto totale dell’ambiente.
PRODOTTI SERVIZI E news Notizie in pillole su macchine, servizi e novità del mercato
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Nuovo team (Nomine)
Alliance Tire Group ha recentemente annunciato che i team regionali per i mercati di Europa, Medio Oriente e Africa saranno combinati in un nuovo team regionale operativo per l’area EMEA. Angelo Noronha assume la carica di Presidente della nuova business unit.Nitin Mantri, Direttore ATG, ha messo in evidenza il potenziale associato a questa ristrutturazione: “La regione EMEA è cruciale per la nostra attività e le dinamiche di mercato in quest’area stanno cambiando fortemente, in una continua evoluzione. Grazie alla sua ampia esperienza di lavoro e alla sua competenza trasversale in vari settori, Angelo Noronha è la scelta migliore per crescere in EMEA”.
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Angelo Noronha
No consumi (Trucks)
Renault Trucks continua ad investire nella ricerca per migliorare l’efficienza energetica dei veicoli diesel. Con
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Optifuel Lab 3, il veicololaboratorio realizzato con Falcon, il costruttore si propone di ridurre del 13% il consumo di carburante di un
intero autocarro. sfruttando nuove tecnologie legate all’aerodinamica, alla resistenza al rotolamento, all’assistenza alla guida e alla gestione energetica.
L’
edizione 2018 dei Doosan Quarry Days nella Repubblica Ceca ha registrato una partecipazione da record, con circa 380 tra clienti e concessionari provenienti da 14 paesi di tutta Europa. Accolti da un luminoso sole che ha fatto da splendida cornice ai tre giorni dell’evento, i Quarry Days si sono svolti nella cava di Belice, nei pressi di Praga. Tra le star di quest’anno, la nuova pala gommata top di gamma DL580-5, la nuova versione del dumper articolato Doosan DA30 e le nuove pale gommate DL420CVT-5 e DL280-5, tutti modelli che partecipavano per la prima volta ai Quarry Days. Con oltre 25 modelli di macchine presenti da provare, i Quarry Days soddisfano le richieste di concessionarie e clienti che desiderano poter testare direttamente le macchine più recenti in ambienti di lavoro reali. Ciò si traduce in un vantaggio per le concessionarie, poiché l’evento agisce idealmente da fase preliminare per la conclusione della vendita e contribuisce a rafforzare i rapporti con i clienti.
TRUCKS
SU STRADA
Consegnato il secondo veicolo LNG venduto in Italia da Volvo Trucks
L
o scorso ottobre presso Meccanica Valtellinese, storica concessionaria Volvo Trucks in Valtellina, è stato consegnato ad Alessandro Viviani un nuovo Volvo FH alimentato a gas naturale liquefatto, in vendita in Italia a partire dal 2018. Viviani è socio fondatore di Autotrasporti Viviani, un’azienda che si occupa di trasporto merci conto terzi nel settore alimentare, soprattutto a temperatura controllata. Il nuovo Volvo FH LNG riduce impatto ambientale e costi di carburante, assicurando le prestazione di un veicolo alimentato a diesel. Merito del particolare motore nato per il ciclo Diesel e riprogettato in alcuni componenti essenziali, per renderlo adatto al funzionamento a gas. fonte: VolVo truCks.
Liebherr in fiera (Movimento terra)
Liebherr ha presentato otto diverse macchine per molteplici settori e applicazioni in occasione di Bauma China 2018. Gli escavatori cingolati R 966 e R 920 con la nuova cabina che offre molto spazio per l’operatore, l’escavatore mobile A 920, la pala gommata L 550, il dozer PR 776, l’escavatore da miniera R 9100 B e la betoniera HTM 804 QING nonché l’autogrù LTM 1300-6.2.
NOMINE Italscania è pronta ad affrontare il 2019 con grande entusiasmo ed energia, mettendo in atto alcuni cambiamenti nella propria organizzazione. In particolare a partire dal 1° novembre 2018 Gianmarco Bezzi, già Direttore
Generale della Concessionaria Scania Milano ha assunto la posizione di Direttore Sviluppo Rete. Cinzia Caserotti ha preso l’incarico di Direttore Vendite Ricambi, mentre Daniel Dusatti ha assunto il ruolo di Direttore Vendite Veicoli. Michele
Marchetti, già Area Manager di Italscania, è invece il nuovo Direttore Generale di Scania Milano S.p.A. L’azienda augura a tutti di raggiungere le migliori soddisfazioni professionali e lavorative nei nuovi ruoli aziendali.
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Sommario
D E L L ’ E D I L I Z I A
5.0
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MACCHINE CANTIERI
MC 5.0 • NOVEMBRE/DICEMBRE 2018 • NUMERO 55
novembre/dicembre 2018, n. 55
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA
MAGNI TH
Un sollevatore telescopico RTH 8.25SH è all’opera all’aeroporto di Bologna per la realizzazione della passerella pedonale del People Mover
Kohler compie il primo passo nel settore delle ibride, alimentazioni il nuovo presentando sistema dieselelettrico K-HEM
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COVERSTORY
L’ibrido intelligente COVER K-HEM: il primo passo dell'era ibrida di Kohler
46 ATTUALITÀ
04
NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ
34
EDITORIALI
14
REPORT TECNICO
Editoriale on
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MORS TUA, VITA MEA
(CIFA)
(DI EMANUELA PIROLA)
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Editoriale off DARE FIATO ALLA BOCCA
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INTERVISTA
I MINI NEL MIRINO
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(STEFANO TACCHINARDI -
COVER STORY
18
Cover story L'IBRIDO INTELLIGENTE (KOHLER)
Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Rachele Donati De Conti, Gian Pio Garramone, Maurizio Gussoni, Cristiano Pinotti Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0
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MACCHINE CANTIERI 5.0
DEMOLIZIONE... E SONO TRE
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POTERE AI PICCOLI! (VOLVO CE)
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OTTIMI RISULTATI. NUOVO IMPEGNO (VOLVO TRUCKS)
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ESORDIO IN GRANDE STILE (WACKER NEUSON)
(KOBELCO)
La parola a... VOLVO CE)
NON SOLUM, SED ETIAM (HELLA)
(DI MAURIZIO GUSSONI)
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UNA PRESENZA SCINTILLANTE
PER UN TRASPORTO SOSTENIBILE
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LA BARRA A SUD
LA MACCHINA GIUSTA PER...
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LET'S PEOPLE MOVE!
(SCANIA)
NON PRENDONO POLVERE
VERSO UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE (FPT)
AZIENDE
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(MERLO)
Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com
Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com
Registro operatori di comunicazione N.O 30915 dal 16/01/2018
Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com
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Pubblicità e marketing Tel. 039 2020976
NUOVI DI ZECCA (BOBCAT)
(MAGNI TH)
L'IBRIDO DEL FUTURO
FRONTE DEL PORTO (ATG)
(BÖCKER)
(JLG)
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23
TESTIMONIANZE
(IVECO)
48
INNOVAZIONI
PREPARARSI AL DECOLLO (HYUNDAI)
editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2018
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EditorialeOn EMANUELA PIROLA
Mors tua, vita mea
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AEQUAM MEMENTO SERVARE MENTEM. RICORDATI DI MANTENERE LA MENTE SERENA. (ORAZIO)
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on so se corrisponda a un fatto realmente accaduto, ma voglio raccontare in questa sede un aneddoto, a mio avviso meraviglioso, su Mohandas Karamchand Gandhi, comunemente noto con l’appellativo onorifico di Mahatma: un suo biografo racconta che un giorno si presentò a lui una mamma, recando con sé il proprio bambino, afflitto da una grave malattia. “Gandhi”, disse la mamma, “aiuta mio figlio a liberarsi dalla schiavitù dello zucchero. Digli di smettere di mangiarlo!”. “Torna tra un mese”, rispose Gandhi. La mamma, diligente, tornò dopo un mese. Al che, Gandhi guardò il piccolo e, semplicemente, gli disse: “Smetti di mangiare zucchero”. La storia racconta che la mamma, mesi dopo, incontrando di nuovo Gandhi, gli chiese: “Mio figlio ha davvero smesso di mangiare zucchero. Come mai hai aspettato un mese per dirgli una cosa così semplice? Non avresti potuto dirgliela direttamente la prima volta?”. “La prima volta”, rispose Gandhi, “io mangiavo zucchero”. Ho scelto questo aneddoto perché, indipendentemente se sia realmente accaduto o meno, parla di quella coerenza, di quell’allineamento profondo che dovrebbe esistere fra la parte più intima di noi e i nostri comportamenti. Un allineamento che faccio sempre più fatica a riscontrare nella società dei nostri giorni. Imbruttiti da ritmi incalzanti, sempre più spesso isterici e intolleranti, ci stiamo trasformando in una società in cui i singoli individui hanno come unico obiettivo (o quasi) il raggiungimento di uno scopo personale, peraltro quasi sempre di natura venale, che obnubila la capacità di analizzare lucidamente le situazioni e prendere decisioni basate sul raziocinio, e non “di pancia” o, peggio, sulla base del puro egoismo. Ma, cosa a mio avviso ancora più preoccupante, è riscontrare la completa perdita di empatia, di solidarietà verso il prossimo. Davvero vogliamo trasformarci in una società Mors tua vita mea, nella quale mors è già diventata, in alcuni casi, una conseguenza reale? ❑
VUOI CONOSCERE PIÙ A FONDO LA REALTÀ VOLVO CE? https://www.volvoce.com/italia/it-it/
INTERVISTA La parola a Stefano Tacchinardi
mirinoW I MINI NEL
A Ecomondo abbiamo avuto la possibilità di scambiare alcune battute con Stefano Tacchinardi, AD di Volvo CE Italia il cui obiettivo è la crescita nel competitivo settore dei miniescavatori DI EMANUELA PIROLA
MC: Come si inserisce Volvo CE
in questa crescita del mercato? Stefano Tacchinardi: Volvo ha
conosciuto a livello mondiale, europeo e italiano una crescita significativa delle quote di mercato nelle macchine pesanti. Negli ultimi anni abbiamo sempre incrementato la nostra presenza e lo scorso anno, in Italia, nelle macchine pesanti abbiamo ottenuto la migliore quota di mercato della nostra storia e anche quest’anno registriamo un andamento positivo. Storicamente nel settore dei dumper e delle pale abbiamo sempre avuto un mercato molto forte, ma negli ultimi 10 anni sono cresciuti anche gli escavatori cingolati e, in parte, anche i gommati. Diversa è la valutazione per quanto riguarda le macchine compatte, dove abbiamo una presenza forte nelle pale gommate sotto i 100 CV, un settore che non è grandissimo in Italia, mentre sul fronte dei miniescavatori dobbiamo fare di più. In particolare si tratta di un mercato fatto al 45% dalle macchine da 18 q e non avendo avuto fino a oggi lo short radius eravamo penalizzati. Ora la macchina c’è, l’abbiamo presentata a Ecomondo e quindi starà a noi confrontarci con un mercato molto competitivo. MC: L’ECR18E è la macchina giusta per attaccare un mercato
che in ogni caso prevedete in leggera flessione? Stefano Tacchinardi: A Ecomondo abbiamo presentato per la prima
volta in Italia il miniescavatore da 18 q short radius, una macchina che ci mancava e che rappresenta una buona fetta del mercato dei mini nel nostro Paese. Oggi è arrivata con tutte le caratteristiche tipiche di Volvo: una compatta che non rinuncia a criteri di sicurezza, qualità, comfort di utilizzo ed economicità tipiche delle macchine di taglia superiore. Anche grazie al lancio di questo mini, come Volvo pensiamo di vendere più miniescavatori durante il 2019, potendo affrontare questo mercato delle macchine da 16 a 20 q con un prodotto che risponde maggiormente alle richieste della clientela. MC: Per concludere, come possiamo sintetizzare la crescita
degli ultimi anni di Volvo CE in Italia? Stefano Tacchinardi: La crescita di Volvo CE in Italia è dovuta a
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C: I primi nove mesi del 2018 sono stati molto positivi per le macchine construction. Quali sono le previsioni per l’immediato futuro?
Stefano Tacchinardi: Il trend in crescita evidenziato dai dati Cresme a nostro avviso continuerà anche in questo ultimo scorcio del 2018, ma è probabile che, per una serie di motivi, l’anno prossimo registrerà una stabilizzazione o anche una leggera flessione. Questa previsione non ci deve comunque spaventare perché veniamo da quattro anni di crescita continua. Prevediamo una leggera flessione soprattutto su alcune gamme di prodotto come i miniescavatori che sono cresciuti tantissimo (nei primi nove mesi siamo attorno al +25%).
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vari fattori: l’ampliamento della nostra gamma, il miglioramento di alcune caratteristiche delle macchine e l’evoluzione della rete di vendita e assistenza, che ha significato maggiore presenza e capillarità sul territorio. In sostanza il nostro attuale obiettivo è quello di mantenere le posizioni raggiunte nelle macchine pesanti e allo stesso tempo incrementare la nostra presenza nelle macchine compatte, in special modo nei miniescavatori. ❑
VOLVO CE A Ecomondo Per Volvo Ecomondo rappresenta una delle fiere più importanti d’Italia, che offre un interessante bacino di utenza e l’occasione per incontrare i concessionari, i clienti e per mostrare i nuovi prodotti. L’edizione 2018 ha visto l’esordio del nuovo miniescavatore a corto raggio di rotazione ECR18E, dell’escavatore gommato EW240E MH espressamente dedicato al settore del Material Handling e il restyling della pala gommata L70H.
CoverStory KOHLER
L'IBRIDO INTELLIGENTE Kohler compie il primo passo nel settore delle alimentazioni ibride, presentando il nuovo sistema diesel-elettrico K-HEM DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI KOHLER PHOTO GALLERY
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Diesel o elettrico? Equipaggiare le macchine operatrici con motori meno potenti, per evitare alcuni dei prossimi obblighi legislativi in materia di emissioni, ma di fatto proponendo al mercato modelli meno prestazionali di quelli attuali, o sviluppare alimentazioni completamente elettriche, svincolandosi dai limiti sulle emissioni ma andando incontro ad altri svantaggi, ossia tempi di ricarica lunghi, poca autonomia, cicli di vita delle batterie non ancora completamente certi data la giovinezza tecnologica di tali sistemi?
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Gli OEMs non devono preoccuparsi per eventuali problemi di installazione dato che l’integrazione dell’unità ibrida con il sistema idraulico o la trasmissione meccanica è uguale a quella del motore diesel.
E come risolvere il problema di quelle macchine che non possono, per la natura stessa delle applicazioni cui sono vocate, essere completamente elettriche perché tali sistemi non supportano le giuste potenze? D'altro canto la strada legislativa è tracciata e chiara: per rientrare nei limiti delle emissioni che entreranno in vigore prossimamente (1° gennaio 2019) i motori al di sopra dei 19 kW dovranno essere equipaggiati con il DPF, mentre per le unità al di sopra dei 56 kW sarà addirittura necessario un sistema SCR per abbattere NOx e particolati. Una scelta si pone quindi di fronte non solo ai Costruttori di motori, ma anche ai progettisti degli OEMs che, per integrare le nuove tecnologie necessarie ai propulsori, si vedono costretti a rimettere mano all'architettura dei propri modelli. A meno che... UN VERO PARTNER A meno che non sia il Costruttore stesso dei motori a fornire una soluzione semplice, affidabile, in grado di garantire potenze e coppie adeguate alle applicazioni delle macchine senza, nel contempo, rendere necessaria la riprogettazione delle stesse. Non stiamo parlando di tecnologie innovative, ma semplicemente (si fa per dire) dell'applicazione della buona prassi di progettazione da parte di un Costruttore, Kohler, che ha sfruttato la propria vasta esperienza nell'ambito dei propulsori tradizionali per offrire una soluzione che è il compendio di tutto ciò: un sistema ad alimen-
CoverStory KOHLER
tazione (e generazione di potenza) ibrido diesel-elettrico che garantisce una potenza massima di 33 kW derivante dalla somma delle potenze di un motore endotermico diesel tradizionale da 18 kW e di una macchina elettrica da 15 kW. Stiamo parlando del sistema K-HEM, Kohler Hybrid Energy Module, che il Costruttore emiliano ha presentato al mercato in novembre. Con questo nuovo sistema Kohler si dota di un prodotto in grado di intercettare i nuovi bisogni dei Costruttori di macchine quali miniescavatori, piattaforme aeree, sollevatori telescopici, ma anche piccoli trattori agricoli, basato sull'integrazione intelligente di differenti fonti di energia al fine di farle convivere ed estrarne tutto il potenziale. LA SOLUZIONE IN BREVE K-HEM è un'unità di generazione di potenza data dalla combinazione del motore diesel KDW 1003 da 18 kW conforme alla normativa Stage V senza l'uso di DPF, e del motore elettrico 48 Volt che garantisce 15 kW di picco e 9 kW continuativi. Dunque, l’unità è in grado di offrire più di 30 kW senza bisogno di utilizzare sistemi di post-trattamento dei gas di scarico; K-HEM può inoltre funzionare come generatore per sistemi di accumulo dell’energia.
OPERAZIONI DI RECUPERO Grazie alla doppia funzione della macchina elettrica che lavora come generatore o come motore ausiliario, sarà possibile recuperare energia
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dal sistema di trasmissione durante le fasi di frenata e di scarico della macchina e dallo stesso motore termico durante le fasi di lavoro a bassa
richiesta di potenza. In questo modo, l’energia immagazzinata nelle batterie sarà disponibile quando la macchina richiederà di superare la soglia dei 18 kW
termici installati, superando addirittura i 30 kW; ne risulta un notevole risparmio in termini emissioni, consumi e potenza termica installata.
KOHLER HYBRID KDW 1003/K-HEM: FAST SPECH • Potenza max 18 kW@3.000 rpm + 15 kW da motore elettrico • Coppia max 60 + 100 (motore elettrico) Nm@2.000 rpm • Architettura motore endotermico diesel 3 cilindri in linea • Aspirazione atmosferica • Iniezione indiretta meccanica • Valvole 2/cilindro • Cilindrata 1.028 cc • Bore 75 mm • Stroke 77,6 mm • Rapporto di compressione 22,8:1 • Peso a secco 131 kg • Capacità olio 2,4 l
stante e sufficiente per le fasi meno energivore del ciclo lavorativo, affiancato da una macchina elettrica in grado di gestire le richieste di picchi di potenza. Tali picchi infatti spillano l'energia necessaria dal pacco batteria, energia che viene successivamente ripristinata dal motore endotermico durante le fasi meno intense del ciclo di lavoro, durante le quali la potenza del motore endotermico è sufficiente sia ad alimentare la macchina che a ricaricare il pacco batterie. COME FUNZIONA IL SISTEMA K-HEM La parte endotermica del sistema ibrido di Kohler è rappresentata, in questa prima versione, da un'unità a iniezione meccanica derivata dal KDW 1003: rispetto a quest'ultimo infatti il motore endotermico del K-HEM è stato equipaggiato con un regolatore di giri elettronico che va a sostituire il più semplice regolatore meccanico installato sui KDW 1003 tradizionali. Tale regolatore viene gestito dalla centralina master del sistema, permette un controllo più dinamico del motore termico e, soprattutto, permette alla centralina di far lavorare l'unità diesel in sincrono con i sottosistemi del gruppo LE MACCHINE GIUSTE PER IL K-HEM Le caratteristiche dell’unità ibrida K-HEM sono studiate per tutta quella serie di applicazioni contraddistinte da cicli di lavoro discontinui che richiedono picchi di potenza (miniescavatori, piattaforme aeree, sollevatori telescopici, saldatori, ecc.) e per quelle macchine che operano prevalentemente con cicli di lavoro costanti a bassi carichi, condizioni che impediscono, per esempio, il raggiungimento delle temperature necessarie per lo svolgimento della rigenerazione passiva all’interno del filtroantiparticolato (anche in questo caso piattaforme aeree, carrelli elevatori, ecc.). D'altro canto, queste stesse macchine hanno bisogno di unità generalmente superiori ai 19 kW, soprattutto per far fronte a picchi di potenza richiesti dai cicli di lavoro discontinui. Ed è proprio dall'analisi dei cicli operativi delle macchine dei propri clienti OEMs che i progettisti Kohler sono partiti nell'elaborazione del sistema K-HEM: fornire una soluzione che comprendesse un motore termico al di sotto dei 19 kW per evitare l'installazione di DPF, in grado di erogare una potenza coMACCHINE CANTIERI 5.0
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UNA GESTIONE PUNTUALE L’elevato livello di integrazione tra parte meccanica e parte idraulica reso possibile dall’unità ibrida permette una totale ottimizzazione della gestione della macchina: ciascun attuatore può essere gestito dal sistema idraulico o elettrico a seconda delle specifiche esigenze
elettrico, ossia la macchina elettrica, il pacco batterie e l'eventuale giunto o frizione che potrebbe permettere di escludere, se necessario, il motore endotermico per far funzionare la macchina solo elettricamente. L'unità diesel offre le stesse prestazioni in termini di potenza e coppia del tradizionale KDW 1003. La centralina master a sua volta, oltre a raccogliere i dati del motore endotermico e regolarne di conseguenza il funzionamento, colloquia anche con l'inverter della parte elettrica, raccogliendo i dati e sincronizzandone il funzionamento con la parte endotermica. Sempre alla centralina arrivano anche i dati del sistema di controllo BMS del pacco batterie. La corretta integrazione della parte elettrica con quella endotermica, nonché la corretta taratura del software della centralina è l'ambito di stretta competenza di Kohler, mentre per quanto riguarda la scelta della tecnologia del pacco batterie, il Costruttore emiliano adegua il sistema K-HEM alle scelte dell'OEMs. Questo perché i pacchi batteria sono generalmente altamente customizzabili in base alle specifiche esigenze della macchina che potrebbe richiedere o più potenza di spunto, oppure più capacità di immagazzinamento, o ancora potrebbe richiedere un
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e controllato dalla centralina master che sovrintende il sistema. L’esempio più lampante è rappresentato dagli accessori agricoli: la possibilità di sganciarli dal sistema meccanico e di gestirli con il sistema elettrico, permette ora un elevatissimo livello di ottimizzazione delle operazioni.
tipo di batterie a ricarica più veloce). In ogni caso il sistema K-HEM può funzionare con qualunque tipologia di pacco batterie e i tecnici Kohler provvederanno a customizzare la taratura della centralina in base non solo al tipo di applicazione della macchina, ma anche al tipo di pacco batterie installato.A livello generale, comunque, Kohler suggerisce l'adozione di batterie litio-ferro-fosfato, più compatte e prestazionali delle ormai desuete batterie al piombo. Per ovviare poi ai problemi legati alla gestione di tensioni di esercizio medio-alte che comportano l'installazione di particolari sistemi di sicurezza nonché l'adozione di cablaggi più complessi e costosi, i progettisti Kohler hanno optato per un sistema a 48 V di tensione che, pur essendo nella fascia bassa di tensione, è in grado di fornire facilmente potenze fino a 20 kW. Il controllo del sistema K-HEM è realizzato con connessione di tipo CAN Bus. IN CONCLUSIONE L'adozione del sistema ibrido K-HEM porterà gli OEMs alla realizzazione di macchine più leggere, compatte e performanti rispetto al passato, capaci di sfruttare tutti i vantaggi dell’integrazione della potenza meccanica e della potenza elettrica: riduzione della complessità del motore; assenza di sistemi di post-trattamento; immagazzinamento e sfruttamento dell’energia prodotta in eccesso grazie all’alternatore integrato; recupero dell’energia durante le fasi di frenata e di scarico; possibilità di gestire le operazioni grazie alla centralina master; riduzione delle emissioni gassose, della rumorosità e dei consumi; miglioramento delle performance e della modulazione della potenza grazie alla gestione integrata di ciascuna operazione; e maggiore disponibilità di potenza ed energia elettrica per l'alimentazione degli accessori ed utensili a bordo macchina. e maggiore disponibilità di potenza ed energia elettrica per l'alimentazione degli accessori ed utensili a bordo macchina. ❑
Innovazioni ALLIANCE TIRE GROUP
Fronte del porto Alliance Tire Group, con il marchio Galaxy e la sua intera gamma di pneumatici per il settore portuale, è in grado di garantire la mobilità efficiente di ogni tipo di macchina da terminal DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI ATG PHOTO GALLERY
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he si tratti di un piccolo carrello elevatore a forche, di un rimorchio per terminal, di un reach stacker, di uno straddle carrier o di una gru a cavalletto su ruote, gli pneumatici di Alliance Tire Group (per semplicità ATG) sono in grado di assicurare una
mobilità rapida ed efficiente. La gamma Galaxy di pneumatici ATG per macchine portuali è infatti progettata, sviluppata e prodotta per offrire soluzioni a ogni tipo di attrezzatura specialistica nelle operazioni portuali più pesanti. Nel contesto “porto”, costantemente sotto stress, gli pneumatici rivestono infatti un ruolo cruciale: devono
essere estremamente resistenti e durevoli per far fronte a una vita operativa lunga e impegnativa. Carichi pesanti e superfici abrasive quali il calcestruzzo determinano requisiti specifici per quanto riguarda la struttura e le mescole utilizzate. Per razionalizzare al massimo i movimenti dei container e ridurre al minimo i costi di attracco delle navi da carico, i container devono infatti essere movimentati in modo sicuro e affidabile. E soprattutto rapido. SOLUZIONI AD HOC PER LA LOGISTICA PORTUALE La ricerca di soluzioni su misura per questo ambiente così selettivo è una sfida continua che appassiona il reparto di Ricerca e Sviluppo ATG che si occupa di ideare e costruire gli pneumatici per le macchine portuali. “Se consideriamo i requisiti delle attrezzature portuali speciali”, ci spiega Ole Baek, responsabile della divisione trasporti non agricoli,“appare chiaro che le soluzioni standard non sono in grado di fornire le prestazioni richieste. È per questo che ci concentriamo in particolare su aspetti quali usura, accumulo di calore, stabilità o resistenza alle forature, solo per citarne alcuni. MACCHINE CANTIERI 5.0
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Innovazioni ALLIANCE TIRE GROUP Ed è sempre per questo che – in aggiunta a pneumatici ad aria quali per esempio Port Star Plus, Super Trac e Terminal Master della gamma Galaxy – sviluppiamo e produciamo anche pneumatici in gomma piena come Galaxy Yardmaster SDS”. Gli pneumatici Severe Duty Solid aumentano la capacità di carico laterale, la stabilità e la trazione, riducendo al minimo il rischio di tempi di fermo dovuti a guasti e forature. UNA PARTNERSHIP DI PRESTIGIO Il porto è quindi un ambiente che impone le sue regole, un luogo di lavoro davvero difficile. Appare quindi più che giustificata la soddisfazione che scaturisce dalle parole di Simone Hainz, Business Development Manager di ATG, che afferma: “ci riempie di orgoglio il fatto che per anni Galaxy sia stato uno dei due fornitori certificati di CVS Ferrari, il maggiore produttore di reach stacker in Italia”. I reach stacker sono macchinari spesso utilizzati nei terminali di carico più piccoli, o per la movimentazione di container in porti di medie dimensioni. Si caratterizzano per la capacità di
L’economia mondiale dipende dal commercio globale. Questa semplice verità evidenzia l’importanza degli impianti di movimentazione dei carichi in generale e dei porti, in particolare, in quanto punti di transito dei trasporti mondiali. trasportare i container molto velocemente su brevi distanze e di impilarli ad altezze più elevate rispetto ai carrelli elevatori a forche. “Il nostro Galaxy Port Star Plus”, riprende Hainz, “offre un ottimo esempio delle caratteristiche della gamma ATG di pneumatici per macchine portuali. Funzionamento continuo, profilo largo, impronta al suolo maggiore e la scolpitura antislittamento fortemente rilevata (NSD) rendono Port Star Plus lo pneumatico con il più basso costo orario, e questo è un criterio decisivo per gli appaltatori di queste attrezzature”. La partnership pluriennale con CVS si è rivelata estremamente utile al fine di comprendere i requisiti di questo settore e per capirne i futuri sviluppi. Port Star Plus, nello specifico, si distingue per una carcassa dalla speciale struttura. Disponibile nelle misure 18.00-25 e 18.00-30, la struttura di questo pneumatico evita separazioni tra il battistrada e la carcassa anche in condizioni di sollecitazioni elevate. Il cerchietto rinforzato determina inoltre una minore flessione nell’area del tallone, quindi protegge il tallone e ne
riduce al minimo le possibilità di cedimento. Inoltre l’elevato rapporto pieno/vuoto del battistrada largo e piatto assicura un’ampia impronta a terra, per un’usura ridotta e uniforme. ANCHE PER LE GRU A CAVALLETTO Cambiamo genere di macchina parlando delle gru a cavalletto su ruote, spesso uti-
NUOVI STANDARD QUALITATIVI Da autentico esperto del settore, ATG realizza gli pneumatici per le operazioni portuali utilizzando macchinari ad hoc. In aggiunta alle mescole speciali e alla costruzione accurata, questo garantisce che il prodotto finale soddisfi completamente le esigenze delle applicazioni portuali. “Affidabilità e qualità”, afferma Ole Baek, responsabile della divisione trasporti non agricoli, “sono ciò che conta, per noi e naturalmente per i nostri clienti. Per soddisfare nella stessa misura i nostri standard e le aspettative dei nostri clienti, di recente abbiamo introdotto standard qualitativi nuovi e più elevati nel segmento delle applicazioni portuali. Con questo programma di miglioramento della qualità desideriamo ampliare ulteriormente la nostra presenza nei porti del mondo e la nostra eccellente reputazione e penetrazione del mercato in paesi quali l’Italia che rappresentano un punto di riferimento”.
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lizzate nei grandi terminal, e in grado di impilare i container più in alto e su più file di qualsiasi altro sistema. Soffermandoci sulla mobilità di queste macchine, va segnalato come una peculiarità delle gru a cavalletto su ruote il fatto che gli pneumatici ruotano solo quando la macchina è scarica. In questo contesto operativo, con il funzionamento
in avanti e indietro a velocità di 130 m/ min anche in condizioni di carico, stabilità della carcassa e dei fianchi sono le caratteristiche fondamentali di Galaxy Super Trac. Uno pneumatico caratterizzato da una robusta carcassa in nylon ad alta densità con rinforzi e talloni robusti, la cui struttura è ideale per i lavori pesanti ed è in grado di fornire la stabilità laterale che è necessaria al funzionamento sicuro ed efficiente delle gru a cavalletto su ruote. Lo pneumatico Galaxy Super Trac è disponibile in varie misure: 18.25-25, 21.00-25 o 21.00-35 per i modelli a otto ruote; 14.00-24 e 16.00-25 per le gru a 16 ruote. “Ovunque vediate queste imponenti attrezzature al lavoro”, conclude Si-
GALAXY TERMINAL MASTER Specificatamente sviluppato per i trattori da terminal, Galaxy Terminal Master può essere usato su entrambi gli assali, anteriore e posteriore I trattori da terminal sono normalmente utilizzati come veicoli di traino per i pianali per container. Consentono la movimentazione estremamente efficiente dei container che vengono consegnati in aree portuali, o da queste prelevate tramite autocarri. In queste condizioni per assicurare la massima rapidità sono necessari pneumatici di elevata efficienza come i Galaxy Terminal Master, che sono stati specificamente sviluppati per questi veicoli. “Il profondo battistrada”, spiega Simone Hainz, Business Development Manager di ATG, “garantisce una lunga durata di servizio e bassi costi di esercizio. È stata scelta una speciale mescola di gomma per garantire una maggiore capacità di carico anche ad alte velocità e rendere i trattori da terminal mezzi di trasporto dei container veloci e affidabili”. Lo pneumatico radiale Terminal Master è disponibile nelle misure 280/75R22.5, 315/80R22.5 e 12.00R20. La sua struttura interamente in acciaio consente una straordinaria durata della carcassa e lo protegge da danni esterni, garantendo in tal modo la forza necessaria per offrire una funzionalità affidabile 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Il disegno ottimizzato dei fianchi riduce la flessibilità durante l’esercizio, determina un accumulo di calore ridotto e ne estende la vita operativa.
mone Hainz, “date un’occhiata al disegno dei ramponi. I nostri ingegneri, alla ATG, sono stati in grado di soddisfare le esigenze di queste macchine che necessitano di una notevole stabilità e di una coppia elevata alla partenza: il disegno continuo dei ramponi di Galaxy Super Trac è un ottimo esempio di come l’esperienza nel campo degli pneumatici sia stata efficacemente messa in pratica nelle operazioni portuali quotidiane”. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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Innovazioni BOBCAT
NUOVI DI ZECCA In occasione dei Demo Days di ottobre Bobcat ha presentato i suoi nuovi miniescavatori compatti Serie R per il segmento da 2 a 4 tonnellate
DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI EMANUELA PIROLA E BOBCAT PHOTO GALLERY
“L
a gamma attuale degli escavator i compatti Bobcat è una delle più apprezzate nel settore. Sostenuti da quasi 5 anni di continua evoluzione, oggi alziamo ulteriormente gli standard di riferimento e siamo convinti che queste macchine siano le migliori nella loro categoria attualmente sul mercato”. Con queste parole Jarry Fiser, Product Line Director per i miniescavatori Bobcat in Europa, Medio Oriente e Africa, ha accompagnato il lancio dei nuovi miniescavatori Serie R. Una gamma composta da cinque modelli: E26, E27z, E27, E34, E35z, tutti miniescavatori compatti che rientrano nella classe dalle 2 alle 4 t di peso operativo. IL PUNTO DI PARTENZA Come da tradizione Bobcat, i progettisti sono partiti da quello che è il fulcro della progettazione di ogni macchina: l’operatore. Va da sé quindi che il primo elemento (r)innovato è proprio la cabina, che diventa più spaziosa e confortevole, ma soprattutto migliora la visibilità con i nuovi vetri più ampi e i montanti più sottili. Incrementata anche la comodità e la sicurezza della salita e discesa dall’escavatore, grazie a una pedana d’ingresso più larga ed equipaggiata
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La linea dei nuovi cofani dei nuovi miniescavatori Serie R richiama chiaramente il design dei fari delle moderne supercar.
con un pavimento gommato antiscivolo, all’ampliamento della porta e alle nuove maniglie 3D ergonomiche. All’interno la cabina presenta interni e dettagli migliorati da un punto di vista di qualità dei materiali, mentre risulta decisamente diminuita la percezione di rumori e vibrazioni. Passando ai comandi, sui braccioli trovano posto i nuovi joystick a sforzo minimo che offrono un controllo più preciso e fluido delle funzioni di lavoro. L’operatore ha inoltre a disposizione fino a 5 circuiti idraulici ausiliari indipendenti e il nuovo sistema SAC (Selectable Auxiliary Control) per personalizzare la configurazione dei comandi a joystick. Il SAC consente di selezionare/attivare la configurazione di
comando delle linee ausiliarie per poter lavorare con gli accessori più avanzati nel modo più comodo. Ottimizzato, infine, il pedale di traslazione in metallo. I nuovi escavatori possono essere dotati anche di quadro comandi con display Deluxe che offre maggiori informazioni utili per semplificare la ricerca guasti. E GLI ALTRI PLUS Oltre alla nuova cabina, spiccano alcuni dettagli estetici e funzionali. Nel primo caso impossibile non notare le nuove linee morbide dei cofani che racchiudono le componenti meccaniche ed idrauliche. Il design è di chiara ispirazione automotive, e richiama principalmente le linee dei
Ampia e comoda l’apertura dei cofani dei nuovi miniescavatori Serie R.
frontali delle moderne supercar. Ma la cosa ancora più bella è che, sui nuovi miniescavatori, il design va a braccetto con le esigenze manutentive. I nuovi cofani infatti offrono la tradizionale facilità di accesso per manutenzione e servizio tipica delle macchine Bobcat e sono facili da aprire e chiudere. Sempre a colpo d’occhio si nota anche una delle principali migliorie funzionali: il CIB, ossia il Cilindro all’Interno del Braccio. Si tratta di un nuovo design del braccio che garantisce la massima protezione del cilindro principale del braccio, integrandolo all’interno di un gruppo di lavoro rinforzato e progettato per miglio-
rarne la durata e minimizzare il gioco libero. La protezione del cilindro del braccio è stata inoltre combinata con una maggiore protezione di tubi, flessibili e valvole. “È stata davvero una sfida creare qualcosa di ancora migliore della serie attuale, che è già tra le top nel settore” ha dichiarato Clive Kilford, Program Manager della Serie R. “Eppure, concentrandoci su ogni singola parte, abbiamo introdotto oltre un centinaio di miglioramenti, tenendo sempre a mente l’operatore”. Sarebbe arduo in tale sede analizzarli tutti, ma vediamone alcuni. La lama è stata ridisegnata per una maggior robustezza e per offrire capacità auto-
Sicurezza e comodità di salita sono garantite dalla nuova pedana di ingresso con fondo antiscivolo.
pulenti migliori. Due le posizioni possibili degli innesti ausiliari: sul braccio per una protezione ottimale, oppure sul bilanciere, per un accesso più facile. Bobcat offre inoltre diversi sistemi di attacco meccanici o idraulici per assicurare il montaggio semplice e sicuro degli accessori. Gli attacchi di tipo Lehnhoff saranno ora disponibili con adattatori basculanti installati in fabbrica (controllati dal circuito dedicato AUX4). Il kit valvola deviatrice per la benna (AUX3) è disponibile per azionare accessori come la benna mordente. Altre opzioni includono luci a LED e un girofaro facile da installare. Per rendere più sicuro il trasporto, sono stati aggiunti sulla torretta quattro ulteriori punti di ancoraggio. Pur continuando a usare motori a iniezione meccanica Kubota (unità D1105 per i modelli E26, E27z ,unità D1305 per l’E27 e l’unità D1703 per l’E35z), affidabili e di facile manutenzione, tutti i modelli sono già conformi alla normativa europea sulle emissioni inquinanti Stage V che entrerà in vigore in futuro.
QUALCHE OPTIONAL I modelli E34 ed E35z sono anche le uniche macchine della loro classe che saranno disponibili con il sistema (opzionale) di tensionamento automatico (idraulico) dei cingoli che riduce ulteriormente le esigenze di manutenzione e il rischio di scingolamento. MACCHINE CANTIERI 5.0
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Innovazioni BOBCAT
La nuova cabina premium offre una visibilità eccellente anche nei tradizionali punti ciechi di un miniescavatore grazie alla realizzazione di sagome vetrate particolari.
UNO PER UNO Ma vediamo in breve qualche dettaglio più specifico per ognuno dei nuovi miniescavatori compatti della Lince. La nuova generazione del fortunato E26 è una macchina robusta e facile da usare, ottimizzata per le esigenze specifiche del mercato del noleggio, ma introduce anche nuovi livelli di comfort e altre caratteristiche richieste e apprezzate dai più esigenti tra i proprietari-operatori. Pur con un peso di trasporto inferiore di 100 kg rispetto a prima, il nuovo E26 offre maggiori capacità di sollevamento laterale. Per evitare i problemi più tipici del mercato del noleggio e ridurre i tempi di fermo macchina, l’escavatore E26 è equipaggiato con il CIB, mentre il braccio escavatore offre una geometria di movimento studiata per ridurre il rischio di collisioni tra benna e cabina.
L’E27z migliora le prestazioni già eccellenti del Bobcat E26 attuale, con la cabina più grande per questa taglia di macchine sul mercato. Essendo un vero girosagoma ZHS (Zero House Swing) anche con il contrappeso pesante opzionale, l’E27z offre la massima flessibilità di movimento nel lavoro in prossimità di pareti, con un’ottima stabilità a 360° e un peso ridotto che ne agevola il trasporto. Con il bilanciere lungo opzionale e la cabina premium, il modello E27z offre potenza di scavo e comfort tipici di escavatori molto più grandi ed è quindi la macchina ideale per le imprese di costruzione che abitualmente hanno a che fare con gli angusti spazi urbani. Passando all’E27, differente dal precedente innanzitutto per il suo profilo di rotazione posteriore convenzionale, notiamo che questo escavatore
introduce una combinazione estremamente vantaggiosa tra stabilità, prestazioni di scavo e forze di strappo al vertice della categoria, mantenendo comunque un peso di trasporto inferiore ai limiti per l’uso di rimorchi standard. La sporgenza posteriore del Bobcat E27 è di appena 280 mm anche con il contrappeso pesante opzionale, cosa che ne consente comunque l’utilizzo in spazi stretti. Ciò fa di questo modello uno strumento ideale per applicazioni molto impegnative dove prestazioni e trasportabilità hanno priorità rispetto alla compattezza. Passando all’E34, questo è il modello convenzionale da 3,4 t di nuova generazione che offre maggiore stabilità, prestazioni eccellenti e un controllo ancora più preciso. La nuova cabina premium, con aria condizionata opzionale, rende ideale l’ambiente di lavoro per l’operatore in qualunque condizione meteorologica. Quando i vantaggi della trasportabilità su rimorchio e del profilo girosagoma ZHS non sono necessari, questa macchina offre un ottimo mix tra prestazioni, stabilità e comfort per l’operatore. Chiude la serie il modello E35z, escavatore di nuova generazione per la classe 3,5 t che offre gli ulteriori vantaggi del design ZHS. Ottima la combinazione tra compattezza, diagramma di lavoro (in particolare con bilanciere lungo opzionale), stabilità (sono disponibili due contrappesi opzionali) e l’ampio e comodo abitacolo. Questa macchina è al vertice della Serie R e sarà apprezzata da chi cerca un escavatore ZHS dalle grandi prestazioni, ma anche costi di possesso inferiori rispetto alle macchine di peso maggiore. ❑
I DEMO DAYS I Demo Days offrono un’occasione ideale alle 180 concessionarie Bobcat dei 75 Paesi della regione EMEA e ai loro clienti che hanno così la possibilità di provare circa 50 diverse macchine e un numero analogo di accessori in reali condizioni di lavoro. In occasione dell’appuntamento di ottobre Bobcat ha presentato in anteprima, oltre ai nuovi miniescavatori Serie R, anche il nuovo telescopico compatto per carichi pesanti
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TL43.80HF e nuovi sviluppi nella gamma di pale compatte cui si aggiunge il nuovo modello di pala compatta cingolata S100E, con un ampio ventaglio di dotazioni e funzioni innovative. Come ormai tradizione i Demo Days si tengono presso il campus Doosan Bobcat di Dobris, nella Repubblica Ceca. Con oltre 1.200 dipendenti, il campus riunisce in una singola sede lo stabilimento di produzione e i centri di innovazione, di
formazione e distribuzione. Questo complesso è quindi il nodo focale dove le nuove tecnologie e le nuove macchine Bobcat vengono sviluppate e prodotte, ma è anche la culla delle attività formative rivolte alle concessionarie e ai clienti
della regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). La struttura, con oltre 8.000 m2 destinati allo sviluppo e alla prova dei prototipi e 1.400 m2 di uffici, ospita tecnologie avanzate e, in alcuni casi, uniche.
DEALERSTORY
(BÖCKER)
LA BARRA A SUD Il mercato nel sud della penisola cresce e Böcker Italia intensifica la collaborazione con la società barese Oleotecna
I
l vento sta cambiando. Tanti segnali – una fiera (quella del Levante) che va molto bene, qualche ordine in più, una massiccia presenza di aziende meridionali a tutte le manifestazioni (Ecomondo, EIMA e GIC) che hanno contraddistinto la prima settimana di novembre in EmiliaRomagna – stanno producendo una visione sempre più ottimistica delle aree centro-meridionali del Paese. Zone che non hanno bisogno di interventi assistenziali o paternalistici, ma di investimenti e di una politica
L’inaugurazione
La nuova sede di Oleotecna è stata inaugurata ufficialmente lo scorso 6 ottobre. “La giornata”, commenta con un pizzico di orgoglio Loiodice, “è stata un vero successo per la presenza di clienti storici, nuovi e potenziali. La partecipazione delle diverse aziende con cui Oleotecna collabora, unitamente alla cena, hanno trasformato l’inaugurazione in un evento straordinariamente interessante, bello e anche divertente, in cui gli incontri di lavoro della mattinata hanno lasciato pian piano spazio alla serenità di una piacevolissima serata tra amici“.
DEALERSTORY
imprenditoriale seria, come quella messa in campo da Böcker Italia, che in questo ultimo scorcio di 2018 sta sempre più intensificando la propria presenza nel meridione. Una visione del mercato nazionale, che fa il paio con la necessità di velocizzare i tempi di intervento per l’assistenza tecnica ai clienti e dalla quale è nata la collaborazione con officine specializzate dislocate su tutto il territorio nazionale. Per questo motivo, quasi venti anni fa, ha avuto inizio la partnership con Oleotecna, con sede in provincia di Bari, che oggi vede interessantissimi sviluppi. Come sempre, e non scopriamo nulla di nuovo, tutto parte dalle persone. Dal rapporto con il territorio, che si traduce in una profonda conoscenza dei clienti, del loro lavoro e di tutte le differenti e specifiche necessità.
Qualità che devono sapersi misurare con le richieste, sempre altissime, di un costruttore tedesco abituato a realizzare prodotti di eccellenza e che pretende, in fatto di assistenza tecnica, il medesimo standard. Da qui la collaborazione sempre più stretta tra Böcker e Oleotecna, confermata da Sergio Medusa, Responsabile Böcker Italia per il centro-sud, che afferma: “il costante impegno nell’aggiornamento tecnico dei due titolari, Domenico Nardulli e Saverio Loiodice, e il progressivo aumento delle vendite nella loro zona di competenza, hanno intensificato e consolidato il rapporto di collaborazione tra Böcker e Oleotecna, tanto da considerare la società barese un partner importante, direi quasi fondamentale, per la gestione del mercato di quest’area del Paese. E l’im-
I titolari di Oleotecna: Domenico Nardulli e Saverio Loiodice
ALLA FIERA DEL Levante
La manifestazione pugliese, cartina di tornasole per il mercato del centro-sud Italia, ancora una volta si è dimostrata il palcoscenico ideale per le macchine Böcker 30
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minente piano di riorganizzazione e di sviluppo aziendale attribuirà a Oleotecna un ruolo ancor più rilevante nella gestione dell’assistenza e della commercializzazione dei prodotti Böcker, in questa zona d’Italia che finalmente dà interessanti segni di ripresa”. Oleotecna si è dotata di una nuo-
La scorsa Fiera del Levante ha permesso a Böcker di presentare le ultime novità di prodotto. Tra gli elevatori per traslochi ha riscosso un notevole successo il Junior HDBE, con il modello esposto già venduto a un’importante società di traslochi
barese. Motore elettrico e a scoppio, assale restringibile, livellamento millimetrico della gabbia, ruote di testa telescopiche e timone retrattile, sono le caratteristiche vincenti dell’elevatore più compatto della sua categoria. Notevole
Sergio Medusa, Responsabile Böcker Italia per il centrosud
IL mercato
L’occasione consente alcune riflessioni sul mercato del sud della penisola. “Pur trattando zone che indiscutibilmente viaggiano a velocità diversa da quelle del nord”, ha commentato Medusa, “gli elevatori per traslochi ed edilizia Böcker, grazie alla loro ottima considerazione, raggiungono ogni anno risultati interessanti in termini di percentuali di vendite. Un discorso a parte meritano le gru, per le quali stiamo organizzando eventi ed azioni commerciali finalizzate alla divulgazione e alla conoscenza del prodotto, a seguito delle quali auspichiamo risultati certi, proprio come sta avvenendo nelle altre aree d’Italia. Da parte nostra ci impegniamo a garantire una sempre più costante attenzione alle esigenze della clientela, per permettere alle imprese di svolgere il lavoro con la massima sicurezza, comodità e professionalità”.
l’interesse anche per i Toplift per mobili ed edilizia che hanno interessato molte società impegnate nel settore delle ristrutturazioni di interni e delle coperture. A tale proposito va sottolineato come le imprese del centro-sud siano state le prime a comprendere (e apprezzare) l’utilizzo degli
elevatori come strumento ideale per velocizzare e svolgere in sicurezza il proprio lavoro. La manifestazione pugliese ha visto l’esordio per il mercato del sud della gru trainata AHK 30/1500 e ha consentito la presentazione (anche in questo caso una prima assoluta per il
mercato meridionale) del Piaggio Porter allestito con l’elevatore HL 24. Con una larghezza di 1,5 m e un’altezza in punta di 2,4 m, l’HL 24 su Porter Ecopower (Benzina+GPL) coniuga i vantaggi della stabilizzazione veloce di un allestito con la compattezza e la silenziosità di un trainato.
va sede situata a nord del capoluogo pugliese, nella Zona Industriale di Molfetta. Con 800 m2 coperti e 1.200 m2 di piazzale esterno, offre la possibilità di gestire qualsiasi lavoro di manutenzione in maniera altamente professionale. Gli ampi spazi garantiscono lo svolgimento dei lavori all’interno del capannone, anche per quelle attrezzature, o quei particolari interventi, che impongono grandi ingombri. Il tutto è supportato da un’area destinata al magazzino ricambi e da uno show-room dedicato all’esposizione delle macchine e alla consegna.“In definitiva“, afferma Saverio Loiodice,“la nuova struttura è un validissimo supporto tecnicologistico, sicuramente all’altezza di Böcker e dei suoi prodotti“. ❑ OLEOTECNA SRL Via dei Bottai, 20 70056 Molfetta (BA) Tel. 080 3748516 www.oleotecna.it info@oleotecna.it MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
CIFA
UNA PRESENZA SCINTILLANTE
Q
uando si hanno 90 anni di calcestruzzo alle spalle e si ha la consapevolezza di aver dato un contributo fondamentale alla creazione di innumerevoli infrastrutture in Italia e nel mondo, non si partecipa alle manifestazioni fieristiche con leggerezza. Se poi la fiera in questione è il GIC - l'unico evento “verticale” legato al settore del calcestruzzo, che quest'anno ha pienamente soddisfatto le aspettative di espositori e visitatori – allora la questione diventa ancora più seria e va affrontata con il piglio del vero leader di settore. Ecco che Cifa, consapevole
L'autobetoniera
RY 1300
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del proprio ruolo a livello nazionale e internazionale, ha partecipato all'evento piacentino in grande stile, con le sue macchine e con i suoi impianti di betonaggio Cifa by Euromecc. Le macchine (un'autobetoniera, una pompa autocarrata e un'autobetonpompa) sono state esposte presso lo stand del dealer Effretti. Entriamo nei dettagli. La vasta gamma di pompe per calcestruzzo al GIC è stata rappresentata dal modello K36C, un'autocarrata con braccio da 36 metri, a cinque sezioni con ripiegamento a “Z” che, rispetto a un classico braccio a quattro sezioni, consente la massima
Parlare della RY 1300 significa proporre un'autentica icona del settore. Infatti, per quanto riguarda il mercato italiano, la RY 1300 Cifa è l’autobetoniera per
definizione. La più venduta per la sua configurazione e per le sue caratteristiche, che la rendono la scelta ideale per il calcestruzzo domestico. Tra
le sue peculiarità spicca il basso centro di gravità, che garantisce il miglioramento dell’assetto di guida e una più equilibrata distribuzione dei
carichi. Con una capacità di 12 m3, è montata su un autotelaio a quattro assi. Una macchina decisamente ben assestata sul mercato che però
flessibilità di impiego. Grazie all’inferiore lunghezza dei singoli elementi e all’apertura degli stabilizzatori posteriori a sfilamento singolo orizzontale (non a bandiera), la macchina consente di movimentare e aprire il braccio più facilmente anche in caso piazzamenti difficoltosi con ostacoli (pali, solette, travi, eccetera), molto comuni nei cantieri italiani. La pompa Cifa è equipaggiata con un gruppo pompante con una capacità massima di 120 m3/h e 70 bar di pressione massima sul calcestruzzo. Ricordiamo infine come la K36C faccia parte della linea Classic, L’offerta riguardante la gamma una gamma degli impianti di betonaggio è stata presentata al GIC presso lo progettata stand Cifa by Euromecc, a seguito per essere dell’accordo sottoscritto a inizio affidabile 2018, con il quale le due società si e semplice impegnano in una partnership da utilizzare, tecnica, produttiva e mantenendo commerciale in questo tutte le caratterispecifico settore. stiche di sicurezza che contraddistinguono le macchine Cifa e abbia un vantaggioso rapporto qualità/prezzo. Se lasciamo al box di approfondimento il compito di trattare l'autobetoniera RY 1300, soffermiamoci
Gli Impianti
non disdegna qualche miglioria. Nel 2017, la RY 1300 ha visto l'introduzione del nuovo sistema elettronico di gestione CSD 2.0 (Constant Speed Drive) che
ha permesso di semplificare e ottimizzare le principali fasi di lavoro, portando inoltre a un risparmio di carburante compreso tra il 7% e il 9%.
ora sull'autobetonpompa MK28L, un autentico best seller del settore. Questo modello si caratterizza per un gruppo pompante da 80 m3/h e 80 bar di pressione sul calcestruzzo, che garantisce alte portate ed elevate prestazioni in cantiere. Grazie alle dotazioni di serie, come la valvola a “S” rinforzata da 7”, l’Easytronic con monitor LCD e le tubazioni a doppio spessore con inserti in carburi di cromo ad alta resistenza all’usura (Cifa Long Life), questa macchina si differenzia sul mercato anche per la completezza della sua configurazione base. Forse ci stiamo addentrando in spiegazioni superflue per tutti gli addetti del settore, ma ci preme sottolineare come i Magnum (la denominazione che sottende l'intera gamma delle betonpompe Cifa) siano particolarmente apprezzati dal mercato in quanto garantiscono la massima operatività e consentono di raggiungere qualsiasi area del cantiere, anche quelle difficilmente accessibili, concentrando in un’unica macchina le funzionalità di trasporto e pompaggio del calcestruzzo. In questo specifico campo Cifa ricopre un'assoluta e indiscussa leadership nel mercato globale, avendone inventato il primo modello nel lontano 1974. ❑
Innovazioni FPT
verso una mobilità sostenibile All’IAA 2018, FPT Industrial si è proposta come fornitore di soluzioni di propulsione diversificate, offrendo una vasta gamma di soluzioni su misura per i clienti DI TEA GIUSTI • FOTO DI FPT PHOTO GALLERY
A
d Hannover si è svolta la 67esima edizione di IAA 2018, la più grande fiera al mondo dedicata ai veicoli commerciali. Numerose e importanti le novità in casa FPT Industrial, società del gruppo CNH Industrial dedicata alla progettazione, produzione e vendita di
motori per applicazioni veicolari industriali, stradali e off-road, ma anche di motori per applicazioni marine e power generation, e di trasmissioni e assali. Oltre alla presentazione della sua nuova organizzazione interna E-Powertrain, nel proprio stand FPT Industrial ha esposto due novità: il nuovo Concept E-Powertrain con
il nuovo assale elettrico, e i sistemi di propulsione Diesel-Ibrido e Gas-Ibrido (Motori F1A Euro VI Step D e F1C NG abbinati a un motore elettrico). Nello stand Iveco invece, era in mostra un prototipo di sistema di propulsione con celle a combustibile a idrogeno sviluppato da FPT Industrial proprio per il brand italiano.
I DIESEL CHE RESPIRANO I nuovi motori diesel FPT garantiscono un impatto minimo sull’architettura del veicolo rispettando al massimo i nuovi limiti di emissione 34
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Accanto alla serie di motori F1, sono pronti per lo Standard Euro VI Step D anche i nuovi motori diesel FPT delle famiglie NEF e Cursor. Questi motori hanno una cilindrata che va da 4,5 a 12,9 litri, e sono caratterizzati da un’unità di controllo elettronico progettata per ottimizzare gli ingombri, integrare tutte le funzioni
del motore, e con il compito di gestire sia i parametri del motore sia il controllo del sistema di post-trattamento. In particolare, sui motori della serie Cursor che utilizzano il turbocompressore a geometria variabile, il controllo elettronico ottimizza la risposta del carico ai bassi regimi del motore e rende più efficiente il freno motore.
Gli ingegneri FPT si soffermano soprattutto sul massimo rispetto per l’ambiente, che su questi motori è garantito dai cosiddetti “sistemi di respirazione” a circuito chiuso all’interno dei motori. “Grazie al regime di combustione ottimizzato, precisano, le emissioni di particolato del motore sono molto basse,
VERSATILITÀ A 360° All’interno dello stand, gli ingegneri di FPT Industrial hanno sottolineato a tutti i visitatori ed esperti del settore che il primo esempio del nuovo sviluppo della società nel settore elettrico è sicuramente il Concept E-Powertrain con i nuovi Assali Elettrici, e ne hanno spiegato il funzionamento. In pratica, un motore elettrico completamente integrato (con una protezione idonea a una potenza superiore a 250 kW) gestito da un’unità inverter compatta, trasferisce potenza e coppia alle ruote tramite il gruppo riduttore, risultante in un concept modulare facilmente adattabile a vari layout e capacità di carico dei veicoli. Il riduttore a doppio stadio consente di ottenere il 98% di efficienza nelle principali condizioni di lavoro e dispone di un differenziale integrato e un sistema di parcheggio con tutte le funzionalità di sicurezza. Questa soluzione si rivela estremamente vantaggiosa adattandosi alle diverse esigenze dei clienti, infatti può supportare tre layout di veicoli: trazione anteriore, posteriore e integrale, con diversi sistemi di sospensione (indipendenti o rigidi), semplicemente cambiando la forma esterna, evitando di intervenire sui componenti principali. La sca-
Il motore ibrido F1C NG, derivato da un motore industriale, è legato a un sistema elettrico, una combinazione adatta ad alimentare gli autobus nei centri urbani
labilità del motore elettrico e la specifica progettazione degli ingranaggi garantisce robustezza, e un’ampia gamma di rapporti gli permette un utilizzo in diverse categorie di veicoli, come i veicoli passeggeri, leggeri e commerciali pesanti. Se poi ci si sofferma sul design dell’assale elettrico, si nota che è contenuto e compatto, il che gli consente un’installazione anche nei veicoli caratterizzati da layout molto stretti. L’IBRIDO SECONDO FPT Alla fiera IAA 2018 di Hannover, FPT Industrial si è presentato come fornitore di soluzioni di propulsione diversificate multicombustibile, rafforzando al contempo il suo impegno nello sviluppo della tecnologia dei motori diesel, in vista dell’introduzione dello Standard Euro VI Step D. Questo nuovo regolamento sarà applicato a tutti i nuovi veicoli commerciali pesanti e autobus immatricolati dal 1° settembre 2019. Il Sistema di Propulsione Diesel-Ibrido presentato è composto da un Motore F1A Euro VI Step D, ora adatto anche per essere omologato per il trasporto pesante, con una gamma di potenza tra 136 e 156 cavalli. Il motore è stato presentato in una configurazione ibrida-parallela, un accostamento che migliora le già basse emissioni. Gli al-
il che significa che non è necessaria la rigenerazione forzata/ in parcheggio del filtro DPF, un aspetto importante in termini di consumo di carburante e manutenzione periodica”. In effetti, grazie a questo particolare sistema che fa respirare al motore aria filtrata pulita
evitando i gas di scarico di ricircolo, il motore si usura molto meno, e si allungano notevolmente gli intervalli di cambio dell’olio con conseguenti vantaggi sui costi operativi e sulla riduzione dei tempi di fermo per gli interventi di manutenzione programmata.
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Innovazioni FPT tri elementi che compongono il sistema di propulsione sono la trasmissione manuale FPT Industrial 2835.6, la scatola di rinvio e l’assale posteriore NDA. Con una cilindrata di 2,3 litri, il motore combina il più basso tasso di emissione della sua categoria (già pronto per la normativa RDE Real Driving Emissions) con le qualità di un normale motore diesel. Questo motore, che si distingue per una grande durata e basse emissioni di NOx reali, grazie a una maggiore cilindrata rispetto ad altri produttori, nel 2016 è stato completamente riprogettato, infatti è stato ridotto l’attrito, è stato ottimizzato il sistema di raffreddamento ed è stata utilizzata una pompa dell’olio a cilindrata variabile, con una conseguente riduzione sia del consumo di carburante che del TCO. Gli ingegneri di FPT Industrial hanno fatto notare che il motore F1A può essere applicato anche ai veicoli commerciali leggeri, e in particolare è in dotazione all’Iveco Daily Blue Power, vincitore dell’“International Van of the Year 2018”. Il nuovo turbocompressore a geometria variabile con controllo elettronico fa diminuire sensibilmente il consumo di carburante e aumentare le prestazioni di questo motore che, sviluppato da un motore industriale, è il più venduto in Europa nel segmento LCV anche per la Il motore F1A Euro VI Step D è adatto per essere omologato anche per il trasporto pesante
Il nuovo concept di FPT basato su un motore elettrico e una cella a combustibile alimentati con idrogeno
sua lunga durata. Nello stand era presente anche un altro motore ibrido, il modello F1C NG, anch’esso derivato da un motore industriale, e in questo caso legato a un sistema elettrico (Siemens ELFA e-drive), combinazione idonea per alimentare gli autobus nei centri urbani. Riduzione delle emissioni, del consumo di carburante, del rumore e di emissioni di CO2 fino al 30% e, di conseguenza, risparmi garantiti: la gestione intelligente dell’energia è il cuore di questo motore ibrido, ideale su autobus di 12 metri che, grazie all’opzione di modalità elettrica al 100% possono entrare nelle zone per veicoli a zero emissioni, sempre più frequenti nelle grandi città e aree metropolitane. Con una cilindrata di tre litri e una potenza fino a 136 CV con 350 Nm di coppia massima, il motore F1C NG, come ogni altro motore a gas naturale di FPT Industrial, può essere alimentato con CNG, LNG e biometano, che può ridurre quasi a zero le emissioni di CO2. Questo moto-
re risulta robusto e affidabile come il suo equivalente diesel, e offre rispetto a prodotti simili della concorrenza importanti vantaggi, come ad esempio una coppia più elevata, una migliore risposta nelle fasi di transizione e rumore e vibrazione più bassi per rendere la guida più confortevole. UNO SGUARDO AL FUTURO Sempre alla ricerca di nuove fonti di alimentazione, il team di Ricerca e Sviluppo FPT Industrial ha sviluppato una tecnologia di propulsione basata sulle celle a combustibile a idrogeno, che ha suscitato la curiosità dei molti visitatori. Questo concept, sviluppato per Iveco ed esposto presso lo stand del brand italiano, si basa su un motore elettrico e una cella a combustibile alimentati con idrogeno. Gli ingegneri FPT spiegano che da un serbatoio ad alta resistenza in fibra di carbonio, l’idrogeno scorre direttamente nelle celle a combustibile per generare l’energia che alimenta un motore da 400 kW. La combinazione di energia elettrica e celle a combustibile, garantisce un veicolo a emissioni zero e riconosce l’idrogeno come l’evoluzione del gas naturale nelle applicazioni che richiedono zero NOx, zero PM e zero CO2. Il sistema potrebbe portare a importanti soluzioni commerciali di trasporto a zero emissioni progettate sia per il trasporto di merci, che di persone. ❑
PRONTI PER LO STAGE V FPT Industrial è pronta a conformarsi allo Stage V del 2019, offrendo importanti soluzioni per applicazioni agricole e gruppi di potenza. Frutto di esperienza e tecnologia avanzata, il motore N67 Stage V presentato all’EIMA 2018 è un 6 cilindri da 6,7 litri con una potenza massima di 354 CV. I miglioramenti riguardano prestazioni del 13% superiori
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rispetto al precedente modello Stage IV, potenza e coppia superiore del 15% rispetto alla media della concorrenza e fino al 3% in meno di consumi, e gli estesi intervalli di servizio, che arrivano fino a 1.200 ore. FPT Industrial ha sviluppato “PowerPack”, una soluzione
di installazione intelligente che racchiude tutti i componenti chiave del post-trattamento in un unico pacchetto, fornendo una facile installazione dell’N67 sulle unità di potenza industriali (IPU). Per applicazioni agricole e industriali i clienti possono
affidarsi all’F34 Stage V, motore da 3,4 litri e 4 cilindri per una potenza massima di 55 kW e una coppia massima di 424 Nm. Per la conformità alle normative Stage V, l’F34 adotta un sistema di post-trattamento DOC (Diesel Oxidation Catalyst) + DPF (Diesel Particulate Filter), senza richiedere l’installazione del modulo SCR.
PERFORMANCE TOTALE
REPORTTECNICO
HELLA
NON SOLUM, SED ETIAM
hi mastica di latino avrà certamente riconosciuto una delle più frequenti locuzioni della nostra lingua madre. “Non solum, sed etiam”, il cui significato è “non solo, ma anche”, è infatti un'espressione ricorrente nei classici latini che, con assoluta immediatezza, attesta un tema aggiungendo ulteriori specifiche, altre qualità. Questa frase idiomatica latina si attaglia alla perfezione alle capacità di ricerca e sviluppo di Hella che, conosciuta in tutto il mondo per le sue ottiche e per i suoi innovativi sistemi di illuminazione (i lettori delle nostre pagine ne hanno più volte
C
Il sensore IBS II
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sentito parlare), figura a pieno titolo fra i leader internazionali operanti nel settore della componentistica elettrica ed elettronica applicata alle macchine semoventi. Elementi pressoché nascosti nelle macchine movimento terra, nei mezzi per il sollevamento o per la perforazione, ma che non è esagerato definire “strategici” al fine del funzionamento di tantissimi sistemi di bordo. Vediamo quindi da vicino alcune delle più interessanti proposte del Gruppo tedesco in questo ambito, concentrandoci su quattro principali categorie di prodotto: gli attuatori lineari e rotativi, i pedali acceleratore e i sensori di posizione angolare,
Estremamente compatto, il sensore batteria intelligente IBS generazione II consente la misurazione precisa delle grandezze tipiche della batteria: tensione, corrente e temperatura
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e il rilevamento dei parametri di stato della batteria: State of Charge (SoC), State of Health (SoH) e State of Function (SoF). E se non bastasse garantisce una semplice integrazione elettrica
e meccanica. Questo dispositivo fornisce dati aggiornati sulla situazione del bilancio energetico, consentendo di pianificare la riserva di energia. E, grazie alla collaudata interfaccia CI-
BUS (interfaccia standard in un'applicazione estremamente competitiva come quella dei camper) consente di trasmettere lo stato di carica della batteria al sistema di ricarica che, se
necessario, viene attivato automaticamente. Il sensore batteria intelligente (IBS) generazione II di Hella rappresenta quindi un elemento essenziale per la gestione energetica
di qualsiasi veicolo e misura in modo preciso e affidabile tensione, corrente e temperatura al fine di calcolare lo stato di carica, l'invecchiamento e la presunta capacità di avviamento. Attraverso
il protocollo LIN standardizzato, IBS generazione II può essere integrato direttamente nell'impianto elettrico di bordo del veicolo. In grado di monitorare batterie più grandi
rispetto alla versione precedente, il dispositivo Hella può essere configurato fino a una capacità massima di 500 Ah. Molto robusto può rilevare in modo affidabile eventuali picchi
di corrente e permette di reagire prontamente in caso di condizioni critiche della batteria. Anche l'ingombro è stato ottimizzato al fine di razionalizzarne il montaggio.
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UNA SICUREZZA Un fatturato vicino ai sette miliardi di euro, 125 sedi dislocate in 35 Paesi del mondo e oltre 38.000 collaboratori di cui oltre 7.000 impegnati nella ricerca e nello sviluppo. Questi, in estrema sintesi, i numeri da capogiro del gruppo Hella, certamente un attore protagonista nel settore della componentistica per veicoli semoventi, in cui rientrano a pieno titolo le macchine per il movimento terra, lo stradale, il sollevamento e la perforazione.
lasciando al box di approfondimento il compito di trattare del sensore intelligente di batteria IBS di seconda generazione. Quello degli attuatori Hella è un vero e proprio mondo, complesso e sofisticato. Una gamma tanto ampia quanto diversificata che parte dagli attuatori motorizzati Blocco/Sblocco e chiusura elettrici, a ingombro ridotto con o senza microinterruttore, Low Force, continua con gli attuatori motorizzati Blocco/sblocco e chiusura elettrici (forza media), cresce con gli attuatori motorizzati Blocco/sblocco e chiusura elettrici (forza alta) e si completa con gli attuatori della gamma Ura e Smart Ura. Concentriamoci quindi su queste due ultime tipologie, perfette per tutte le applicazioni nei contesti ambientali più difficili, cioè quelli che interessano a noi. L'attuatore URA, acronimo di Universal Rotary Aktuator, monitora la posizione della ruota dentata della presa di moto, mentre i componenti elettronici integrati calcolano costantemente il valore di questa posizione mediante un ASIC (Application Specific Integrated Circuit). Per angoli inferiori ai 180° l'attuatore offre inoltre la funzione "True power on", che consente la messa in funzione diretta senza calibrazione. Durante il funzionamento esegue un movimento controllato fino ai soft stop programmabili, mentre il meccanismo autobloccante assicura un consumo elettrico ridotto (< 25 mA), necessario per mantenere la posizione definita. La tecnologia CIPOS utilizzata in questo dispositi-
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vo lo rende insensibile ai campi magnetici e termicamente stabile, caratteristiche fondamentali in tantissime applicazioni construction. L'angolo viene definito induttivamente con una procedura senza contatto, e quindi senza usura, che garantisce un'elevata precisione di misurazione per l'intera vita utile dell'attuatore. Infine una memoria guasti registra gli eventuali errori, per consentire all'attuatore di reagire adeguatamente. Ulteriore sviluppo di questo prodotto, e molto simile sotto il profilo tecnologico, è lo Smart URA utilizzabile in diversificate applicazioni quali: valvole di immissione ed emissione dell'aria, prese d'aria della griglia del radiatore, controllo della valvola del circuito di raffreddamento. Di più immediata comprensione, e più facile da visualizzare a bordo macchina, è la gamma Hella di pedali acceleratore. Due i modelli: a pavimento e sospeso. Perfetti per l'utilizzo su macchine da cantiere e per l'uso agricolo, entrambe le versioni prevedono caratteristiche comuni quali: principio di misurazione senza contatti, struttura sottile e robusta, collegamento meccanico estremamente semplice, segnale di uscita ridondante, elevata precisione di misura e alta resistenza ai disturbi di campi elettrici e magnetici. Anche questi prodotti beneficiano del principio di misurazione senza usura dei sensori CIPOS (che analizzere-
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito web specifico per la componentistica elettronica di Hella: www.hella.com/ soe-electronics
mo più avanti parlando dei sensori angolari) e assicurano un'usura meccanica estremamente ridotta. Per sopportare l'irruenza degli operatori, va segnalato come sia il corpo esterno sia la piastra pedale siano interamente realizzati in plastica riutilizzabile rinforzata con fibra di vetro. Eccoci infine a trattare i sensori angolari. Semplici o ridondanti, i sensori angolari CIPOS (Contactless Inductive Position Sensor) possono essere utilizzati in tutte le applicazioni più complesse al fine di misurare gli angoli in modo preciso e affidabile. Questi sensori vantano un'elevata stabilità termica e non sono influenzati dai campi magnetici. Di elevata precisione grazie alla risoluzione interna a 14 bit, l'angolo viene definito induttivamente mediante una procedura senza contatto e dunque senza usura. Il che garantisce un'elevata precisione di misurazione per l'intera vita utile del dispositivo. In particolare i sensori ridondanti (o sensori doppi che dir si voglia) permettono di riconoscere i guasti, assicurando un livello di sicurezza più elevato dell'intero sistema. ❑
AZIENDE
(HYUNDAI)
PREPARARSI AL DECOLLO!
Cinque anni per diventare uno dei cinque principali player di settore. Con Hyundai ne vedremo delle belle vete presente quei pochi istanti prima di un decollo? Quando si sentono le turbine aumentare i giri e poi, improvvisamente, la spinta del sedile che porta magicamente verso l’alto? Sono i momenti più carichi di adrenalina, quelli che preludono a una nuova avventura.
A
Probabilmente le persone che oggi lavorano in Hyundai stanno vivendo un’esperienza analoga: l’azienda si sta infatti preparando a un quinquennio durante il quale si è data grandi obiettivi accompagnati da altrettanti investimenti. Basi solide su cui vuole impostare una crescita tale da portarla a entrare nel Gotha dei top five global player del settore entro il 2023,
L’IMPEGNO DI Hyundai
Nel tentativo di riassumere in poche parole una strategia globale e complessa, possiamo dire quindi che Hyundai ha l’obiettivo di diventare un premium brand e consolidarsi in tale posizione grazie a nuove macchine equipaggiate con tecnologie all’avanguardia (come il sistema AAVM - All Around View Monitoring) e nuovi servizi che renderanno soddisfatti dealer e clienti finali. Nello specifico in Europa l’obiettivo è di crescere del 200% tra il 2021 e il 2023 attraverso una rete di 75 dealer, di cui 9 italiani.
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AZIENDE
portando il proprio fatturato a più che un raddoppio, passando dai 2,5 trillioni di euro attuali ai 5,2. Ovviamente tali obiettivi sono su base mondiale (con alcune eccezioni: il Gruppo coreano infatti è assente da Russia, Centro e Sud America - con eccezione del Brasile -,Africa, Medio Oriente, Oceania e Australia). Ma come si può raggiungere il raddoppio del fatturato in un lustro? Per Hyundai la risposta è semplice: cambiando tutto, eccetto il nome. Re-immaginare il proprio business, rinascere attraverso nuove tecnolo-
gie. Il primo cambiamento imporsulla realtà stessa delle diverse aree tante è stato già fatto: Hyungeografiche. L’Europa per Hyundai dai Construction Europe è è molto importante come piazuna nuova business unit za, tant’è che ha sviluppato una completamente indiEuropean Market Intelligenpendente dal resto del ce, una sorta di CIA interna Gruppo Hyundai che che identificherà e analizzeIl fatturato Hyundai è metterà in campo una rà i trend dei diversi merespresso in trillioni. propria strategia di pecati europei per identificare Ma quant’è un trillione? netrazione nei mercati i migliori segmenti di busi1.000.000.000.000.000.000 e disporrà di risorse inness e sviluppare le necessarie dipendenti. Operando a strategie per conquistare quote livello mondiale, la presenza di mercato. A questo approccio nei diversi mercati sarà guidata analitico si affiancherà in breve una da strategie differenti e customizzate gamma completa di macchine che
GLI EXPERIENCE Days Hyundai Construction Equipment Europe ha organizzato le prime Experience Days realmente internazionali lo scorso ottobre presso il quartier generale europeo di Tessenderlo per permettere a clienti e potenziali clienti
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Hyundai di conoscere meglio l’azienda tramite esperienze diverse da quelle solitamente offerte nelle fiere di settore tradizionali, come la possibilità di provare le macchine. I clienti sono stati aggiornati sull’intera offerta di servizi, tecnologie
I NUMERI DEL fatturato
e prodotti, hanno ascoltato la storia dell’azienda, scoperto la rete europea di concessionarie e partecipato a un tour guidato “dietro le quinte”. Successivamente sono stati invitati a provare direttamente le macchine presso l’area demo
da 10.000 m2 di Hyundai dove erano a disposizione 16 diverse macchine tra escavatori cingolati, gommati, pale gommate ed escavatori compatti. Il tutto alla presenza di team di formazione dedicati, specialisti di prodotto e team di concessionari.
UN MANAGER
italiano
comprenderà nuovi modelli arricchiti da sempre nuove tecnologie e una capillare rete di dealer che condividerà le strategie di sviluppo sul mercato. Abbiamo parlato di ingenti investimenti per supportare tutto ciò: ebbene, il primo risultato visibile è la smart factory che sta sorgendo a Tessenderlo, in Belgio, headquarters di Hyundai CE Europe, che in pochi anni diventerà un gioiello tecnologico con una produzione completamente automatizzata. La factory è solo la punta dell’iceberg rappresentato dalla nuova sede europea, la cui costruzione ha visto un investimento complessivo di 30 miliardi di euro e che rappresenta un chiaro messaggio del Costruttore coreano: il mercato europeo è talmente importante da meritare un super-investimento che si concretizzerà anche in una R&D indipendente e dedicata esclusiva-
mente allo sviluppo delle macchine dedicate ai mercati europei, anch’essa con base presso la nuova sede di Tessenderlo. Da queste informazioni si trae un’importante conseguenza: Hyundai nei prossimi cinque anni si trasformerà in una multinazionale globale che opererà a livello locale con strategie dedicate (think global, act local). ❑
Luca Bellini è il nuovo Account Manager Construction Equipment per la regione del Sud Europa di Hyundai Construction Equipment Europe. Grazie ad una estesa esperienza nel settore agricolo, movimento terra e veicoli a due ruote, Luca Bellini contribuirà attivamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di Hyundai in Europa, sviluppando e mettendo in atto strategie commerciali che aiutino a consolidare gli obiettivi commerciali e costruire collaborazioni di lungo periodo nella regione del Sud Europa in forte collaborazione con JeanPhilippe Pollet, Sales Manager Europe HCEE.
I NUMERI
della sede
• 30 miliardi di euro di investimento; • 81.000 m2 di superficie complessiva; • La sede di Tessenderlo ospita, oltre agli uffici amministrativi, l’Academy per i corsi di formazione, uno showroom, una event hall e il magazzino.
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REPORTTECNICO
KOBELCO
DEMOLIZIONE... E SONO TRE! l 2018 Kobelco è all’insegna della demolizione. Dopo aver introdotto a inizio anno i modelli SK400DLC-10 e SK550DLC-10, già protagonisti sulle nostre pagine, ora è la volta del nuovo SK350DLC-10, la macchina più piccola del costruttore progettata esclusivamente per il settore della demolizione. Ma sgombriamo subito il campo da eventuali equivoci: nonostante le dimensioni ridotte, il nuovo modello incorpora molte delle caratteristiche già viste sulle macchine più grandi, progettate per garantire il montaggio e lo smontaggio sicuro e rapido degli accessori, un’agevole manutenzione e operazioni di trasporto facilitate. Senza dimenticare il sistema Next, l’ultra-high attachement pensato per la demolizione dei piani alti. Con braccio da 6,1 m consente infatti di operare fino a un’altezza massima di 21 m, con un peso utensile fino a 2,6 t. Allo stesso tempo la macchina può lavorare fino a un profondità di 6,32 m. Ovviamente i progettisti Kobelco hanno riposto particolare cura nella realizzazione degli attacchi del braccio, tutti rinforzati per una maggiore durata e per affrontare anche le sfide più impegnative
I
nell’ambito della demolizione. La cabina è certificata FOPS II ed equipaggiata con vetri di sicurezza ad alta resistenza e griglie di protezione anteriori e superiori, inoltre può inclinarsi fino a 30° in modo che l’operatore possa mantenere una postura confortevole durante i lavori di demolizione in quota.Tra le altre caratteristiche di sicurezza: il sistema anti-interferenza, le telecamere sul posteriore e sul lato destro, il sistema di altoparlanti, il deflettore per la caduta di oggetti e le luci a led per una maggiore visibilità. Da segnalare, inoltre,
Il commento “L’SK350DLC-10 può essere più piccolo, ma non c’è alcun compromesso sulla tecnologia: l’inclusione del versatile sistema Next, che consente sia la demolizione in altezza che quella di uno scantinato con la stessa macchina, ne è la prova”. Peter Stuijt, Product Manager di KCME
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Il motore L’SK350DLC-10 presenta una motorizzazione stage IV che garantisce prestazioni elevate e bassi consumi di carburante. Sono disponibili tre modalità di lavoro: la H è dedicata alle operazioni più gravose; la S è la modalità standard in grado di bilanciare il volume di lavoro con il consumo di carburante; infine la Eco dà la priorità al risparmio. A tale proposito da evidenziare la funzione AIS (Auto Idle Stop), che evita inutili consumi di carburante mentre la macchina è al minimo.
come il raggio di lavoro e la stabilità della macchina vengano calcolati in base alla posizione dell’attrezzatura: in caso la stabilità venga compromessa l’operatore viene avvisato da un apposito sistema di allarme. In linea con questa attenzione alla sicurezza, tutti i giunti di attacco presentano le tubazioni idrauliche montate lateralmente e adottano un sistema multi-accoppiatore per un facile accesso e manutenzione dal livello del terreno. ❑
Con la nuova generazione di escavatori compatti da 1-2 tonnellate, JCB ti offre molto di più di quello che sei abituato a chiedere quando devi scegliere cosa acquistare. Ora è possibile scegliere tra tre modelli disponibili in varie configurazioni, cabina o tettuccio, a rotazione compatta o girosagoma. SCEGLI LA ROBUSTEZZA con carrozzeria in acciaio al 100%, tubi protetti e un solido portello posteriore in ghisa. SCEGLI LA FACILITÀ per la pulizia, la manutenzione, i controlli e le operazioni giornaliere. SCEGLI LA SEMPLICITÀ con intervalli di lubrificazione di 500 ore e vetro frontale piano ed economico. SCEGLI LA VELOCITÀ per tempi rapidi di trasporto e trasferimento. Noi abbiamo reso facile la tua scelta, ora contatta il tuo rivenditore JCB e scopri di più.
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Progettato specificamente per missioni di logistica edilizia e servizi per le municipalità, lo Stralis X-WAY fornisce il perfetto equilibrio tra performance stradali e attitudini off-road.
IVECO
PER UN TRASPORTO SOSTENIBILE n’ampia gamma di veicoli a gas naturale, performante e al tempo stesso rispettosa dell’ambiente. Così Iveco, su un’area di oltre 400 mq si è proposta anche per quest'anno a Ecomondo, Fiera Internazionale del Recupero di Materia e di Energia e dello Sviluppo Sostenibile tenutasi a Rimini dal 6 al 9 novembre 2018, rivelandosi partner
U
Contributo
green
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ideale per un trasporto sostenibile, conforme alle più recenti normative europee e vincente per tutti i suoi clienti. L’assidua ricerca tecnologica e i continui investimenti nel settore delle trazioni alternative ha portato alla creazione di modelli versatili che, grazie alle diverse configurazioni, rispondono pienamente alle esigenze lavorative di trasportatori e
Procede ininterrotto in Toscana il processo di metanizzazione, con l’apertura a Porcari, in provincia di Lucca, di una nuova stazione di rifornimento LNG a marchio MAC
Marchetti Carburanti per opera dell’azienda Torregas, che fa capo al gruppo Toscogas. Su una superficie di 6.000 mq, il nuovo impianto è in grado di erogare tutti i carburanti
flottisti. In fiera era esposto il Daily Natural Power Hi-Matic modello 35C14NA8 della famiglia Blue Power. Ideale per l’uso in città grazie al comfort di guida, ai consumi ridotti, alla robustezza e alla ridotta rumorosità del motore che gli consente di essere utilizzato anche nelle ore notturne, il mezzo è disponibile in 3 differenti tecnologie: l’RDE2020 Ready, già conforme alle normative sulle emissioni del 2020, la versione alimentata a gas metano, e quella full electric zero emissioni adatta ai
tramite sei isole di cui tre sono riservate al gas naturale (liquefatto e gassoso), il che conferma il successo delle richieste per questo carburante green. Il primo cliente
a cui è stato effettuato il rifornimento dimostrativo, è stato per l’occasione uno Stralis NP 460, imponente mezzo stradale Iveco che si distingue per
centri cittadini sottoposti a ZTL. La versione di Ecomondo aveva gli interni personalizzati e il motore F1C Natural Power a gas naturale compresso (CNG) da 3,0 l e 136 CV che le consente lunga autonomia. Il mix tra il motore e il cambio Hi-Matic offre prestazioni eccellenti, massimo comfort di guida ma anche il 76% di particolato e il 12% di NOx in meno rispetto alla corrispondente versione diesel, e riduce la CO2 fino al 95% se si utilizza il biometano, per il quale i mezzi Iveco sono già predisposti. Il pluripremiato Eurocargo CNG in versione Euro VId è il primo veicolo della gamma Iveco omologato secondo la nuova direttiva europea antinquinamento con un anno di anticipo rispetto all’entrata in vigore della normativa. Il modello ML80E21 P CNG, insieme alle versioni ML80, ML90 e ML100, rappresenta la nuova gamma a metano che consente a Iveco di essere presente anche nella fascia bassa della gamma media, caratterizzata da trazione alternativa a ridottissimo impatto ambientale che però mantiene gli stessi vantaggi, come carico utile, delle versioni alimentate a gasolio. Notevole la comoda cabina, le tre bombole posizionate su entrambi i lati del telaio che gli consentono un’autonomia fino a 400
elevate performance e un’autonomia fino a 1.600 km, nella versione con doppio serbatoio LNG. Lo stesso veicolo, in occasione di Ecomondo 2018, è
Il Daily Natural Power Hi-Matic è perfetto per tutte le missioni urbane grazie alla tecnologia che coniuga massimo comfort di guida, sostenibilità e consumi ridotti
km, e il dispositivo “Piek Silent Mode”, comune a tutta la gamma CNG, che riduce le emissioni acustiche rendendolo idoneo ad un uso urbano notturno. Lo Stralis NP 460 CV, oltre mille unità vendute nel solo mercato italiano, può estendere l’autonomia nella versione con doppio serbatoio LNG, ed è disponibile nelle configurazioni con i soli serbatoi di CNG o con la doppia alimentazione CNG+LNG. Grandi prestazioni e guida confortevole grazie al motore Cursor 13 e al cambio automatizzato Hi-Tronix a 12 rapporti, che garantiscono il 15% di risparmio sul carburante riducendo il costo di gestione del mezzo. Il modello esposto era un AS260S46Y/ FS CM con due serbatoi a gas naturale liquefatto (LNG), ognuno con capienza di 410 l. Il risparmio carburante è garantito dal sistema EcoSwitch che limita la velocità mas-
sima di crociera, il sistema di Driving Style Evaluation (DSE) che valuta lo stile di guida del conducente, l’antiidling, che spegne il motore dopo un tempo predefinito, e il sistema predittivo Iveco Hi-Cruise che integra le funzioni di Ecoroll, Cruise Control e cambi marcia predittivi. L’approccio modulare dei veicoli è stato un altro tema attuale a Ecomondo, e a tal proposito Iveco ha esposto per la prima volta nello stand lo Stralis X-Way, specifico per i servizi municipali - in cui vengono esaltate le performance stradali - e la logistica edilizia - dove esprimere al meglio le capacità off- road. Versatilità, flessibilità e modularità stanno alla base di questo modello, che può essere scelto in diverse configurazioni per adattarsi a differenti applicazioni. Lo Stralis X-WAY esposto, configurato in versione 6x2 con un telaio a sezione costante da 7,7 mm di spessore per garantire un elevato grado di allestibilità, è disponibile nei tre diversi livelli di set-up ON, ON+ e OFF in base alla tipologia di lavori da svolgere. ❑
La cabina dell’Eurocargo CNG è specifica per applicazioni di tipo urbano e garantisce la migliore abitabilità
stato premiato come “Sustainable Truck of the Year 2019” nella categoria Tractor, infatti è ideale per un trasporto sostenibile sia sotto il profilo economico, in quanto
provvisto di una tecnologia capace di abbattere il Costo Totale di Esercizio, sia sotto il profilo ambientale, poiché riduce il particolato del 99% rispetto alle
norme Euro VI, del 90% i NO2 e, nella versione a biometano, comporta un calo delle emissioni di CO2 pari al 95%. Applicando la tecnologia del gas naturale all’intera
gamma dei suoi veicoli, Iveco ha dimostrato ancora una volta che questa è la soluzione più attuabile per il trasporto a lungo raggio sulle principali direttrici europee. MACCHINE CANTIERI 5.0
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LA MACCHINA GIUSTA PER... I MONTAGGI INDUSTRIALI
JLG
VERSATILE E POTENTE e siete un'azienda che esegue montaggi industriali, quali la costruzione di capannoni in calcestruzzo prefabbricato, la posa di opere di copertura o l'assemblaggio delle strutture metalliche dei moderni centri commerciali, oppure siete installatori di facciate continue/ventilate, allora la nuova versione della piattaforma semovente telescopica JLG 660SJ è la macchina che fa per voi. Rispetto alla precedente versione, infatti, la nuova 660SJ offre numerose migliorie che risultano importanti anche se la macchina fa parte di una flotta noleggio. Ma vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando. ❑
S
QUOTA 250.000 JLG ha
recente conseg mente nato la piattafo s rma sem ua 250.000° ovente telesco a bracc pico in io Nord A Si tratta merica. , guard a caso, d 660SJ, i una cos impianti truita presso g li di Shipp ensburg Pennsy , lvania.
1) TCO migliorato: la nuova 660SJ vanta intervalli di manutenzione più lunghi, un asse esente da manutenzione, l'adozione di materiali più resistenti per le componenti (il serbatoio dell'olio idraulico per esempio è in acciaio e non in materiale plastico) e le cofanature. Tutti aspetti che migliorano il TCO.
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2) Nuovo pannello i controllo LCD: la nuova 660SJ è equipaggiata con un nuovo display LCD a terra, che permette all'operatore di avere sotto controllo i principali parametri operativi della macchina, eseguire alcuni test di diagnostica e ricevere la segnalazione di eventuali anomalie o guasti.
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2 3) Area di lavoro versatile: basta dare
4) Impianto idraulico migliorato: grazie al Multi-
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Function Lift Control, la nuova 660SJ offre la possibilità di eseguire molti più movimenti in contemporanea rispetto al passato. MACCHINE CANTIERI 5.0
un'occhiata al diagramma di carico della nuova 660SJ di JLG per rendersi conto che si tratta di una piattaforma versatile le cui prestazioni si attagliano particolarmente a quelle applicazioni in cui è necessario portare in quota pesi anche considerevoli.
5) Nuovo asse posteriore: completamente
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ridisegnato, l'asse posteriore della 660SJ consente una riduzione di oltre il 50% del peso rispetto alla precedente versione e, contemporaneamente, offre il doppio della vita utile. Inoltre la scelta dei progettisti JLG di montare perni esenti da lubrificazione rende il nuovo asse autolivellante oscillante esente da qualunque operazione di manutenzione.
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JLG 660SJ: fast spech Altezza di lavoro 22,02 m Sbraccio orizzontale 17,40 m Rotazione (continuo) 360° Portata piattaforma – non limitata 2 persone/250 kg Portata piattaforma – limitata 3 persone/340 kg Rotazione piattaforma (idraulica) 180° Jib - lunghezza complessiva 1,83 m Jib - grado di articolazione 130° (+70°/-60°) Dimensioni piattaforma 0,91 x 1,83 m Larghezza complessiva 2,48 m Ingombro di coda (in condizioni di lavoro) 1,22 m Altezza ripiegata 2,5 m Lunghezza complessiva 10,79 m Interasse 2,51 m Luce da terra 0,29 m Peso della macchina 11.603 kg
8) Tilt setting implementato: la capacità della nuova 660SJ di lavorare su terreni inclinati sia frontalmente che lateralmente è stata aumentata da 3° a 5°.
6) Cella di carico singola: sulla precedente versione la piattaforma montava 4 celle di carico posizionate ai quattro angoli della cesta. Tale posizione era soggetta a frequenti operazioni di ritaratura a causa dei colpi ricevuti nelle fasi di abbassamento a terra della cesta. Per ovviare a questo problema la nuova 660SJ è equipaggiata con un'unica cella di carico posta sullo snodo di aggancio tra la navicella portapersone e il jib. In tal modo i tecnici JLG hanno potuto ridurre notevolmente sia le rotture accidentali che le operazioni di taratura della cella.
9) Nuove cofanature: i pannelli di copertura delle parti interne della 660SJ sono realizzati con il nuovo materiale plastico Dura Tough che, oltre a migliorare sensibilmente l'estetica della piattaforma, garantisce una notevole resistenza a colpi, rotture e abrasioni. Disponibili su richesta i cofani in metallo, senza sovrapprezzo.
7) Doppia portata: la nuova 660SJ migliora la portata in cesta passando dai 230 kg fissi della precedente versione a una portata variabile di 250 kg senza restrizioni o di 340 kg con alcune limitazioni.
10) Trazione&Ruote: la 660SJ è equipaggiata con ruote antitraccia di serie e offre la trazione integrale e le quattro ruote sterzanti.
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TESTIMONIANZE
(MAGNI)
LET’S PEOPLE MOVE!
Grazie a due sollevatori telescopici Magni RTH il People Mover dell’aeroporto Marconi di Bologna sarà presto completato dalla passerella pedonale. Velocemente e in piena sicurezza, nonostante le criticità del cantiere TESTI E FOTO DI EMANUELA PIROLA
a location è di quelle al top. In ogni senso. Top per prestigio, ma anche per le criticità connesse a operare con un cantiere infrastrutturale in tale ambito. Stiamo parlando dell’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, dove è in fase di realizzazione la passerella che collegherà il People Mover all’aerostazione. Una struttura cruciale, visto che l’aeroporto bolognese conta un transito di 8 milioni di passeggeri all’anno e il People Mover lo collegherà alla stazione FS di Bologna, quindi anche all’alta velocità. Numerose le criticità della realizzazione della passerella pedonale, come ci conferma Emanuele Alessandro Feltrin, titolare di
L
FEA Srl che ha appunto l’appalto per la realizzazione della passerella. “Da un punto di vista operativo la prima difficoltà che abbiamo affrontato in questo cantiere è stata rappresentata dai tempi di realizzazione. Solo quattro mesi complessivamente per completare la passerella, partendo dalle fondamenta della stessa. A questo si aggiunge il fatto che il cantiere sorge all’interno di uno dei parcheggi dell’aeroporto, che a sua volta è in attività. Oltre al traffico veicolare intorno all’area cantierizzata, quindi, si aggiungono le criticità legate ai vari aspetti della sicurezza. Senza dimenticare che lo spazio destinato al cantiere è davvero limitato” esordisce Feltrin. Indispensabile quindi operare con una stringente organizzazione
Il cantiere per la realizzazione della passerella pedonale del People Mover presso l’aeroporto di Bologna ha fra le sue principali criticità il ristretto spazio a disposizione
FEA SRL Fondata circa 20 anni fa da Emanuele Alessandro Feltrin, FEA Srl ha la propria sede a Modena, da cui macchine e personale partono per realizzare cantieri di opere pubbliche (ma non solo) in tutta Italia. In azienda Emanuele Alessandro è affiancato dalla sorella Emanuela e da circa 100 dipendenti. Le principali
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attività svolte sono opere pubbliche in genere, da opere di urbanizzazione a opere di sistemazione stradale e fluviale, fino a lavori di manutenzione del verde pubblico. Oltre al cantiere dell’aeroporto Marconi di Bologna, FEA Srl sta realizzando: un grosso complesso industriale per conto del Gruppo Borghi a Ravarino,
in provincia di Modena; lavori di sistemazione del lungomare di Gallipoli; alcune opere pubbliche a Torino. Inoltre si occupa dei lavori di sistemazione fluviale per conto di AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po, e della sistemazione del verde pubblico del Comune di Modena. Tra i propri committenti privati,
inoltre, FEA Srl annovera Lamborghini: presso la sede del rinomato Costruttore sta infatti eseguendo le opere infrastrutturali legate al progetto Urus e già da tempo si occupa della gestione del verde del complesso industriale di Sant’Agata Bolognese dove vedono la luce le supercar del Toro dorato.
dei tempi operativi e con macchine in grado di garantire non solo le prestazioni necessarie alla realizzazione della passerella sospesa, ma anche la massima affidabilità, in quanto non ci sono margini per eventuali fermi macchina. “La prima fase del cantiere ha visto la realizzazione delle fondazioni delle tre pile di sostegno della passerella, mediante quattro pali di grande diametro per ogni pila” ci spiega Feltrin, che prosegue: “una volta sviluppate le pile, su ognuna abbiamo posizionato i pulvini che faranno da base alla sovrastruttura della passerella. Quest’ultima prevede una struttura in acciaio divisa in due campate centrali e due secondarie alle due estremità della passerella che saranno lo sbarco da una parte verso il People Mover e dall’altra verso l’aeroporto”. A parte la realizzazione delle tre pile,
Una volta completato il posizionamento dei pulvini i due telescopici di Magni effettueranno l’assemblaggio a terra della struttura in acciaio delle quattro campate di cui è composta la passerella
quindi, il resto delle varie fasi di cantiere si svolge in quota: da qui la necessità di FEA Srl di operare con due sollevatori telescopici che in tandem provvedono sia al posizionamento dei pulvini su ogni pila che all’assemblaggio a terra delle strutture in acciaio delle diverse campate. Nella fattispecie i due sollevatori telescopici sono un Magni RTH 5.26S e un Magni RTH 8.25SH. “Posso dire che siamo clienti storici di Magni TH” dichiara Feltrin. “Siamo stati i primi ad acquistare i loro sollevatori quattro anni fa, e non mi sono mai pentito di tale scelta. Oggi abbiamo tre macchine Magni: oltre all’RTH 5.26S e all’RTH 8.25SH abbiamo nel nostro parco mezzi anche un RTH 5.23, uno dei primi commercializzati dal Costruttore modenese”. La scelta, ci spiega Feltrin, è stata semplice: dopo aver valutato anche i
telescopici di altri Costruttori, i Magni sono risultati vincenti grazie alla loro estrema funzionalità e al fatto che offrono prestazioni che analoghi modelli sul mercato non garantiscono. Senza dimenticare altri due aspetti fondamentali: la loro semplicità d’uso unita a un’affidabilità eccezionale. Le prime due macchine di FEA Srl infatti hanno al loro attivo rispettivamente 4.000 (RTH 5.23) e 2.500 (RTH5.26) ore di lavoro accumulate in quattro e due anni di vita in cantiere e non hanno mai fatto registrare un solo fermo macchina. “Per un’azienda come la nostra tale indice di affidabilità è impagabile” conferma Feltrin.“Inoltre i miei operatori sono contenti di questi sollevatori telescopici: li trovano intuitivi nell’uso, maneggevoli e soprattutto si sentono sicuri quando eseguono i sollevamenti”. L’RTH8.25, l’ultimo MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
arrivato nel parco macchine di FEA Srl, è un acquisto recentissimo, deciso proprio per la realizzazione della passerella dell’aeroporto, quindi non ha ancora sulle spalle molte ore di lavoro, ma Emanuele Alessandro Feltrin è sicuro che anche con questo sollevatore telescopico non avrà problemi. “A livello di assistenza siamo seguiti direttamente dalla Magni TH, essendo la nostra azienda di Modena come loro. Il supporto che ci hanno fornito in questi anni è ineccepibile: pur non avendo avuto mai guasti, la manutenzione ordinaria è stata pianificata ed eseguita con la massima professionalità e precisione” conferma Feltrin. “La nostra azienda esegue opere pubbliche in tutta Italia, abbiamo tempi di consegna sempre molto stretti e questo tipo di supporto è fondamentale”.Tre macchine, 100 per cento di soddisfazione. “Sono sicuro che anche per i futuri acquisti di sollevatori telescopici sceglierò come fornitore Magni perché squadra che vince non si cambia” ha dichiarato Feltrin. Mentre andiamo in stampa con questo articolo i due Magni RTH 5.26S e RTH 8.25SH stanno completando il posizionamento dei tre pulvini e stanno eseguendo il montaggio delle strutture in acciaio della passerella. A fine novembre tali fasi del cantiere saranno terminate e verrà effettuato il primo di due tiri eccezionali per il posizionamento delle due campate principali, lunghe rispettivamente 28 e 20 m per un peso di 28 e 20 t.
Il People Mover Il servizio Marconi Express è il nuovo collegamento di 5 km tra la Stazione FS di Bologna e l’aeroporto Guglielmo Marconi, e consiste in un trenino people mover su gomma, che corre su sede propria a un’altezza media dal piano di campagna di circa 6-7 metri. Collegherà, in circa 7 minuti e mezzo di viaggio, il centro città e l’aeroporto, effettuando un’unica fermata intermedia presso Bertalia-Lazzaretto,
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MAGNI RTH 8.25SH: FAST SPECH Capacità max di sollevamento Altezza operativa max Rotazione Motore Trasmissione Circuito idraulico Pressione di esercizio max Velocità max Pendenza max superabile Raggio di sterzata alle forche I due sollevatori Magni RTH durante il posizionamento di uno dei pulvini
Qui a operare il sollevamento verrà chiamata un’autogrù, che poi eseguirà anche il posizionamento delle due campate secondarie (da 8 e 12 m, per 8 e 12 t di peso) con un secondo intervento. Entrambi i tiri eccezionali dovranno essere eseguiti in un’unica notte, quando l’attività dell’aeroporto è ferma, per mantenere ai massimi livelli la sicurezza dell’intera aerostazione. Durante il varo delle campate ovviamente i due Magni effettueranno tutte le operazioni di supporto, fra cui l’ancoraggio delle strutture ai pulvini portando in quota gli operatori di FEA Srl mediante la cesta portapersone. Seguiranno le fasi di completamento, sempre eseguite in quota mediante i telescopici in rosso, che saranno affiancati da alcune piattaforme Magni, e che si coroneranno
la grande area urbana in corso di riqualificazione destinata ad ospitare nuovi insediamenti residenziali e commerciali, nonché nuove aule e laboratori universitari e un nuovo studentato. A livello tecnico il people mover è un sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata, ad alimentazione elettrica, totalmente automatico, ossia senza conducente, dotato di porte di banchina a protezione
Emanuele Alessandro Feltrin, titolare di FEA Srl
dei passeggeri. Questo tipo di infrastruttura assicura una connessione: • veloce (soli 7’20’’ il tempo di percorrenza dalla Stazione Centrale all’Aeroporto); • frequente (3’45’’ il tempo medio di attesa); • affidabile (il percorso è interamente su sede propria) • confortevole (le vetture sono appositamente disegnate per le esigenze dell’utenza aeroportuale);
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con l’inaugurazione della passerella a fine gennaio 2019.“I due sollevatori telescopici Magni sono le macchine cruciali di questo cantiere” afferma infine Feltrin. “Gli spazi estremamente ristretti di questo cantiere ci hanno permesso di apprezzare particolarmente l’agilità e la compattezza di queste macchine che comunque offrono prestazioni straordinarie e una velocità operativa notevole, fatto che ci permetterà di consegnare la passerella nei tempi previsti dall’appalto. Grazie a queste caratteristiche la maggior parte delle operazioni del cantiere è stata eseguita da 4 operatori solamente”. ❑
• facilmente riconoscibile (le stazioni saranno in prossimità del terminal aeroportuale e dei binari dell’Alta Velocità a Bologna Centrale, con segnaletica dedicata).
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TESTIMONIANZE
(MERLO)
NON PRENDONO POLVERE U Con ben cinque sollevatori telescopici Merlo inseriti nel proprio parco macchine, la Fiammengo Federico è in grado di affrontare qualsiasi tipologia di lavorazione
Il service
tori dei solleva za tecnica ssionisti fe ro p ai L’assisten affidata e è o rl e M M i io erlo ch telescopic cessionar n . co , co e ri ic e Serv o Fed di Tractor iammeng o segue la F bile tecnic sa n o sp da sempre re il a ne, e rm b fe o n lt ”, co viamo mo “Con loro o di se, “ci tro ir e n g l ri e to n o tà e on della soci interveng on è mai è bisogno esti anni n u quando c’ q i tt tu in e panne. o in p m to poco te iano lascia b ab ci e ch risolvere le successo riescono a o ss e con sp , Anzi licemente iche semp . problemat a” nat una telefo
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na macchina lasciata inoperosa equivale a un capolavoro relegato nel magazzino di un museo. Un rischio, quello del non utilizzo, che certo non corrono le macchine e le attrezzature della Fiammengo Federico, società con sede a Tori-
mento degli interni, il ripristino e il recupero dei sottotetti e i lavori di lattoneria. Fiammengo Federico - che conta 40 dipendenti diretti, ma attraverso l’indotto dà lavoro a oltre 150 persone - opera principalmente a Torino e provincia, ma è attiva anche nelle aree di Asti, Alessandria, Novara, senza disdegnare puntate in Liguria,Valle d’Aosta e Lombardia. La realtà del capoluogo piemontese ha una flotta decisamente variegata in cui spiccano ben cinque solleva-
tori telescopici Merlo dal piccolo di 6 m fino ai due mezzi da 30 m di altezza operativa. Le macchine di minori dimensioni sono sollevatori telescopici fissi, mentre il 18 m e i due 30 m appartengono alla famiglia dei rotativi. “In genere”, ci spiega il geometra Gianluca Vigna, responsabile tecnico della Fiammengo Federico, “utilizziamo i Merlo per i sollevamenti sia sull’industriale, sui capannoni, sia per i lavori che interessano i condomini. Queste macchine
no, attiva esattamente da vent’anni, essendo stata fondata nel 1998. Inizialmente la società si occupava di bonifiche amianto e rifacimento coperture, ma negli anni queste lavorazioni sono state affiancate da moltissime altre attività, tra le quali il rifacimento delle facciate, i restauri conservativi dei beni monumentali, la manutenzione dei capannoni industriali, senza dimenticare il rifaci-
Il concessionario
Da sempre legato al marchio Merlo, Tractor Service è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza dei clienti dell’alto Piemonte e della Valle d’Aosta. Tractor Service è concessionario ufficiale Merlo per la provincia di Torino per quanto concerne il prodotto industriale, mentre per la Valle d’Aosta, il Canavese, Vercelli e Verbania-Cusio-Ossola anche per quanto riguarda i sollevatori agricoli. “Avendo telescopici dai 6 ai 30 m”, commenta Marco Zimone, commerciale per Tractor Service. “siamo in grado di affrontare qualsiasi necessità del cliente. Inoltre per venire incontro alle varie esigenze
abbiamo una bella flotta a noleggio composta da circa 120 macchine. In particolare in Valle d’Aosta, con la riduzione dei finanziamenti della regione per l’acquisto di macchine, il noleggio sta decisamente aumentando; mentre nelle altre aree il noleggio era già piuttosto presente. In generale è una modalità che si sta affermando a causa di lavori sempre più particolari e di cantieri spesso brevi. Per quanto concerne i sollevatori telescopici in quest’ultimo
periodo stanno crescendo le macchine piccole, da 6 m, e anche le macchine alte, da 26-30 m, con maggiore prevalenza delle Roto; mentre nel comparto agricolo va molto bene il sollevatore da 10 m”. In Tractor Service
operano 23 persone tra commerciali, amministrativi, personale addetto al magazzino e tecnici di officina. Due le sedi della società: a Romano Canavese, in provincia di Torino, e a Quart, in provincia di Aosta.
TESTIMONIANZE
consentono la movimentazione di materiale edile, il montaggio di lastre, tetti, il sollevamento delle tegole... Inoltre una delle macchine più alte la utilizziamo per il pronto intervento nella città di Torino, per la messa in sicurezza delle facciate pericolanti”. Il geometra Vigna è un autentico sostenitore dei mezzi del costruttore di Cuneo. “Si tratta di macchine veramente versatili”, continua, “perfetti per il sollevamento dei materiali, ma anche, con il cestello, delle persone. Un doppio utilizzo che è impagabile. Proprio per questo i nostri sollevatori telescopici sono sempre impegnati, inoltre viaggiando con una media di
decine di cantieri in contemporanea è impossibile che si formi la polvere sui Merlo. Ma questo vale per quasi tutte le nostre macchine, infatti spesso ci capita di noleggiare le gru edili, automontanti o a rotazione alta, perché non abbiamo abbastanza sollevatori per fare tutto”. Il rapporto con Merlo è di assoluta fedeltà e si rinnova con immutata fiducia negli anni. “Abbiamo comprato il primo sollevatore Merlo”, conclude Vigna, “vent’anni fa e nel tempo sono stati tanti i mezzi Merlo che si sono susseguiti nella nostra azienda. Non cambierei i Merlo per nessun’altra marca, anche se qualche
Parte del team di Fiammengo Federico
prova l’ho fatta. Ma mi sono sempre trovato bene con i sollevatori di Merlo, sono macchine che non danno mai grossi problemi, sono dei veri e propri trattori sotto il profilo dell’affidabilità ed è difficile metterli in difficoltà a livello operativo. Inoltre, ultimamente, le macchine sono molto migliorate anche dal punto di vista dell’elettronica”.❑
Il parco macchine
La Fiammengo Federico vanta un parco macchine di assoluta completezza comprendente circa 60 mezzi. Oltre ai citati cinque sollevatori telescopici Merlo, la società torinese può contare su varie tipologie di piattaforme aeree, betoniere, mezzi cassonati e furgonati, carrelli elevatori, scale per traslochi, montacarichi, autocarri equipaggiati con gru idrauliche retrocabina, automezzi per l’assistenza in cantiere, oltre a 50.000 m2 di ponteggio. Del resto, come afferma con un pizzico di orgoglio Gianluca Vigna, “stiamo investendo molto sulle attrezzature, a fine anno, anziché dividerci gli utili, acquistiamo nuove macchine, tutte rigorosamente bianche”.
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Ecomondo 2018 Scania ha ribadito il proprio concreto impegno nel guidare il cambiamento verso un trasporto sostenibile, mostrando un’importante novità che consentirà all’azienda svedese di ridurre in maniera sostanziale l’impatto del trasporto nei confronti di clima e ambiente. Secondo il team di Scania, l’ambito urbano sta diventando una realtà sempre più difficile per il trasporto, limitare le emissioni è ormai un obbligo e, per contrastare il problema, occorrono strategie efficaci. Ecco che il veicolo ibrido diventa la soluzione perfetta per il trasporto in ambito urbano, sia per
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quanto riguarda l’economia operativa totale, che in termini di sostenibilità per l’ambiente. Così, in occasione dell’appuntamento fieristico riminese, il Grifone ha presentato per la prima volta in Italia il nuovo veicolo ibrido elettrico plug-in (PHEV) della Serie L, destinato alla distribuzione pesante urbana e sub-urbana a basso impatto ambientale, basato sulla nuova generazione di veicoli Scania. Il nuovo Scania Hybrid Plug-in (cioè in grado di caricare le batterie del motore elettrico anche dalla rete) è dotato di motore diesel Scania da 9 litri con 5 cilindri in linea, che può funzionare ad HVO (olio vegeta-
Il nuovo Scania Hybrid Plug-in è dotato di motore diesel Scania da 9 litri con 5 cilindri in linea, che può funzionare ad HVO (olio vegetale idrotrattato) o a gasolio
le idrotrattato) oltre che a gasolio. Questo motore lavora in parallelo con un propulsore elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW (177 CV) e una coppia di 1.050 Nm e, grazie a esso, si può ottenere un risparmio di carburante fino al 15%. La batteria ricaricabile agli ioni di litio è dimensionata per una potenza di 7,4 kWh per assicurarne la massima durata. In modalità solo elettrica questo modello può percorrere fino a 10 km senza ricarica. Numerosi i vantaggi per chi sceglie un ibrido Scania. Innanzitutto, grazie all’utilizzo di HVO è possibile ridurre le emissioni di CO2 fino al 92% adeguandosi alle
TUTTO sotto controllo normative ambientali e affrontando le aree urbane più impegnative, e in più il potente motore elettrico a zero emissioni assicura una soluzione di trasporto sostenibile senza confronto. Sarà possibile, per chi opera nella distribuzione o nell’industria delle costruzioni, circolare per operazioni notturne anche in aree urbane sensibili, e oltre alle emissioni zero, questi mezzi si distinguono per livelli di rumore inferiori ai 72 dB(A) previsti dagli standard di rumorosità PIEK. In ambito urbano è molto utile la funzionalità PTO, una modalità elettrica in grado di assicurare la massima silenziosità del veicolo durante l’uso di eventuali allestimenti. Poiché questi veicoli rientrano nel sistema modulare Scania, come ulteriore vantaggio la Casa propone diverse serie di cabine e configurazioni degli assali sia per i trattori stradali che per gli autotelai, e combinando i tre livelli di potenza
del motore diesel da 9 litri (da 280, 320 o 360 CV), il cliente potrà scegliere tra vari veicoli su misura per varie applicazioni. Questi mezzi non sono destinati solo alla distribuzione, ma opportunamente allestiti con cassoni ribaltabili sono utilizzabili anche nel settore edile, con cabine serie L che offrono funzionalità aggiuntive specifiche soprattutto per i contesti urbani, oppure nella raccolta dei rifiuti e nella manutenzione in ambienti urbani, in questo caso allestibili con cabine della serie P e G. Naturalmente è importante ricaricare la batteria del nuovo Scania Hybrid Plug-in in modo adeguato: la tecnologia agli ioni di litio costituisce la soluzione più affidabile e anche di semplice procedura, in quanto l’autista può monitorare il flusso di energia direttamente sul quadro strumenti del veicolo. Grazie alla nuova funzione power boost,
Il nuovo Scania Hybrid Plug-in è in grado di caricare le batterie del motore elettrico anche dalla rete
Sostenibilità e sicurezza sono i temi alla base di Scania Zone, ulteriore novità per la logistica urbana presentata dal brand svedese a Ecomondo 2018. Si tratta di un servizio opzionale in aggiunta al pacchetto Scania Fleet Management che supporta gli autisti delle aziende di trasporto nel rispettare le normative imposte localmente in determinate aree, associando regole come i limiti di velocità, le restrizioni in termini di emissioni, le limitazioni dei livelli di rumore ed altre regole applicabili in futuro. Il sistema permette al cliente di regolare con facilità le impostazioni del veicolo in determinate aree, anche estese, o singoli tratti autostradali, in cui sono applicate restrizioni e particolari regolamenti, ad esempio in determinati orari, anche notturni, o in determinati giorni. Non appena il veicolo entra in queste aree sensibili o a elevata densità di traffico, osserva in automatico la regola impostata che può essere di tipo informativo oppure obbligatoria, e in questo caso il comportamento del veicolo viene adattato automaticamente. All’uscita da queste aree il veicolo torna al normale funzionamento. Questo servizio si sta rivelando, in numerose città europee, un eccellente supporto per aiutare gli autisti a ridurre emissioni, traffico, rumore, e al tempo stesso un valido strumento per aumentare i livelli di sicurezza verso tutti i cittadini.
specifica per questi veicoli, premendo a fondo il pedale dell'acceleratore e a batteria sufficientemente carica il motore elettrico offrirà una potenza di 50 kW e una coppia di circa 250 Nm, mentre in modalità Performance l’autista potrà fare affidamento su 20 kW o 150 Nm in più in fase di accelerazione, anche a funzione kick-down disinserita. Infine, il veicolo ibrido elettrico plug-in e il suo omologo ibrido elettrico (HEV) possono essere forniti con Scania Zone, servizio opzionale che aiuta gli autisti a rispettare le restrizioni in materia di traffico o le zone a traffico limitato per motivi ambientali. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
VOLVO CE
POTERE AI PICCOLI!!! l cucciolo di alano, coprotagonista con lo zio Scooby-doo della fortunata serie cartoon di Hanna-Barbera, con la sua carica di simpatia e la sua tempra di vero combattente è perfetto per descrivere il nuovo escavatore ECR18E, piccolo nelle dimensioni, ma con quello che in Volvo CE definiscono “big power inside”. Macchina a ridotto raggio di azione, il nuovo ECR18E è stato ufficialmente presentato all'ultima edizione Ecomondo, manifestazione in cui il costruttore si presenta sempre in grande stile. Oltre a tante macchine - da segnalare anche l'escavatore gommato EW240E Material Handler e la pala gommata L70H – Volvo CE ha accolto i vi-
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sitatori della fiera di Rimini con il proprio Amministratore Delegato (la cui intervista appare a pagina 16) e tanti specialisti di prodotto che hanno illustrato compiutamente le peculiarità di tutte le macchine esposte. Noi abbiamo approfittato della cortesia e della competenza di Oscar Cortinovis, esperto delle macchine compatte Volvo CE. Classico modello da cantieri urbani e perfetto per il noleggio, il nuovo escavatore compatto va a completare una gamma attualmente composta da sette modelli a corto raggio di rotazione (con peso compreso tra 1,8 e 9,5 t). Già disponibile per il mercato, beneficia di un carro variabile da un minimo di 995 mm a un massimo di 1.352 mm, mentre due prolunghe
DATI TECNICI Modello Volvo ECR18E Motore Volvo DO.9A, 3 cilindri, raffreddato ad acqua, 898 cc Potenza massima 12 kW (16,3 CV) a 2.300 giri/min Coppia massima 52 Nm a 1.800 giri/min Velocità di rotazione 9,5 giri/min Lama 1.340x230 mm Forza di strappo alla benna 1.290 daN Forza di penetrazione all'avambraccio 795 daN (corto) – 695 daN (lungo) Portata massima impianto idraulico 34 l/min Portata massima impianto accessori 30 l/min Pressione massima di esercizio 17 MPa Velocità di traslazione 1,8 km/h (marcia lenta) – 3,5 km/h (marcia veloce) Pendenza massima superabile 30% Peso 1,7-1,98 t
manuali permettono di incrementare anche le dimensioni della lama. Il nuovo ECR18E si distingue per bassi costi di gestione e facile manutenzione, mentre il motore (un'unità da 12 kW di potenza massima) può essere equipaggiato con un sistema di regolazione automatica del minimo e funzioni di arresto automatico per inattività, due caratteristiche che ne riducono i costi di manutenzione e il consumo di carburante. Il piccolo di casa Volvo beneficia di un'elevata solidità della struttura che vede, ha sottolineato Cortinovis, “le attaccature del braccio e del pivot in fusione, così come i terminali del braccio principale e del secondario. Allo stesso tempo tutte le carene e i carter della macchina sono in me-
tallo, così come il cofano posteriore che contiene il serbatoio del carburante. Altra caratteristica molto interessante, e unica in questa categoria di escavatori, è la zavorra suddivisa in tre corpi indipendenti in modo da facilitare eventuali operazioni di manutenzione”. Il posto di guida, che in classico stile Volvo non presenta pedali per i comandi ausiliari ma solo per la traslazione, è spazioso e concepito in maniera razionale per aiutare l'operatore in tutte le operazioni, anche grazie ai comandi "finger tip". Da segnalare le certificazioni ROPS/ TOPS/FOPS per cabina e tettuccio, un ampio vano di accesso con predellino ad alta visibilità e cintura di sicurezza arancione. Tra gli optional interessanti i sensori posizionati sotto il sedile, che bloccano i comandi in assenza dell’operatore. “Come sempre”, ha concluso Cortinovis,
“per capire fino in fondo la macchina bisogna provarla, solo utilizzandola si può comprendere quanto sia migliorata nelle caratteristiche funzionali, nella precisione e nella fluidità dei movimenti”. Quindi la parola ora passa agli operatori. ❑
Oscar Cortinovis, product manager linea compatta Volvo CE
Sempre facile Agevole da utilizzare e manutenere, l'ECR18E è anche facile da trasportare. Con il blocco automatico della rotazione e quattro (innovativi) grandi punti di ancoraggio facilmente accessibili sulla torretta, la macchina può essere agevolmente trasportata su un piccolo rimorchio, unitamente a un massimo di tre benne e a un martello demolitore idraulico. Il tutto per un peso di trasporto complessivo che non supera le 2 t.
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REPORTTECNICO
VOLVO TRUCKS
OTTIMI RISULTATI. NUOVO IMPEGNO top Look Wave. Fermati, guarda e fatti vedere. Con questo “motto”Volvo Truck in circa 6 mesi a cavallo fra il 2017 e il 2018 ha coinvolto 4 mila classi di 1.500 scuole, per un totale di oltre 100 mila bambini, nella lodevole iniziativa di portare l'educazione stradale nelle scuole primarie per aumentare il livello di consapevolezza e di educazione necessarie a garantire la sicu-
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rezza personale di ognuno fin dalla più tenera età. Il messaggio trasmesso è stato pensato e studiato per essere appositamente a misura di bambino. Stop, fermati prima di attraversare la strada. Look, guarda in entrambe le direzioni di marcia prima di partire. Wave, muovi la mano e cattura l’attenzione di chi guida. L’obiettivo è far comprendere ai piccoli utenti della strada, i più vulnerabili, l’im-
portanza di creare un contatto visivo con i conducenti di qualsiasi mezzo, pesante e non, prima di un attraversamento pedonale. La posta in gioco è alta: il 22% degli incidenti europei incide sui pedoni. Ogni anno più di 260.000 tra bambini e ragazzi di età inferiore a 19 anni muoiono in incidenti stradali. Secondo le stime di Polizia Stradale e Carabinieri, la distrazione causa il 60% degli incidenti. L’inasprimento delle norme e dei reati non salva vite: solo i progetti che si basano sulla consapevolezza e l’autoeducazione possono fare la differenza. Perché un bambino più attento oggi sarà un guidatore virtuoso domani.
OVERVIEW 2018
“La sicurezza è da sempre nel dna di Volvo Trucks. Siamo stati i primi a introdurre la cintura di sicurezza a tre punti e la barra paraincastro. Stop Look Wave è un modo per diffondere i nostri valori e far conoscere ai bambini il nostro mondo” spiega Giovanni Dattoli, Managing Director di Volvo Trucks. E aggiunge: “I drammatici eventi del 2018 hanno reso ancora più urgente la necessità di diffondere la cultura della sicurezza stradale. Stop Look Wave è stato presentato a Milano il 17 novembre 2018 nel corso della Giornata della sicurezza e fraternità stradale: un gradito invito che conferma la bontà e l’utilità sociale di un progetto nel quale crediamo molto”. Proprio grazie al successo raccolto nel corso del 2018, alla partecipazione spontanea delle autorità cittadine e alla collaborazione di importanti associazioni, Volvo Trucks ha deciso di estendere il progetto al 2019. La nuova edizione di Stop Look Wave 2019 è stata presentata durante la Giornata della sicurezza e fraternità stradale, evento organizzato da Regione Lombardia a Milano in occasione della Settimana europea dei diritti degli Utenti della strada e delleVittime della strada. Due Volvo FH, di cui uno alimentato a LNG, provvisti di tutte le dotazioni di sicurezza sviluppate dal brand, sono stati schierati nella nuova piazza Città di Lombardia, accanto ai mezzi pubblici di corpi, enti e associazioni di soccorso, impegnati ogni giorno nella sicurezza stradale. Rispetto al 2018, l'edizione 2019 di Stop Look Wave vede l'introduzione di importanti novità. L’azienda ha innanzitutto accolto la richiesta di scuole e istituzioni
di coinvolgere un target d’età più ampio, dai bambini ai ragazzi pre e neo patentati. Nel 2019 quindi Stop Look Wave si rivolgerà, con modalità diverse, a tutte le scuole: infanzia e primarie (accorpate), secondarie di primo grado (medie) e di secondo grado (superiori). Sono previsti tre bandi, uno per categoria di scuola. Due scuole per categoria riceveranno un finanziamento pari a 1.500 euro. Una giuria di qualità giudicherà gli elaborati pervenuti entro il 7 maggio 2019. A partire da metà novembre le scuole riceveranno via e-mail la circolare e l’invito ad aderire all’iniziativa. A disposizione anche il numero verde 800 662495. Il concorso sarà differenziato per ordine e grado, secondo modalità adatte alle diverse età dei partecipanti. Infanzia e primaria lavoreranno sul percorso urbano casa-scuola, la prima visione che i bambini hanno del proprio quartiere e della città. Potranno raccontarlo dalla loro prospettiva, attraverso sensazioni, rumori e colori, prima esperienza da pedoni attenti e consapevoli. Le secondarie di primo grado (medie) dovranno ideare uno spot, un visual, un jingle o una performance teatrale: un format multimediale che interpreti il valore della consapevolezza in strada e durante l’attraversamento pedonale. Un approccio “tecnologico” più vicino a questa fascia d’età che porterà i ragazzi a produrre un messaggio di comunicazione sociale.Alle secondarie di secondo grado (superiori) sarà chiesto un livello di approfondimento maggiore: attraverso la compilazione individuale di un questionario, valuteremo il livello di consapevolezza dei ragazzi e il grado di distrazione
Il concorso. In Italia, il progetto è entrato nelle scuole attraverso un concorso, aperto ai bambini delle primarie e dell’ultimo anno dell’infanzia. Dal 12 ottobre 2017 e al 30 aprile 2018, su iniziativa della scuola o dei comitati genitori, 100 mila bambini di 1.500 scuole pubbliche, paritarie e private, hanno realizzato cartelli, disegni e plastici a tema Stop Look Wave, da posizionare in prossimità degli attraversamenti pedonali. Una giuria ha analizzato i 52 elaborati pervenuti e proclamato i vincitori. I vincitori. Sono state premiate sei scuole, equamente distribuite tra nord e sud Italia. Per i comitati genitori, si è classificato primo l’Istituto Comprensivo Alda Costa di Ferrara, a seguire l’associazione Piedibus di Grottaglie (Taranto), infine la primaria Tiboni di Brescia. Per le scuole, occupano le prime posizioni tre scuole dell’Infanzia: nell’ordine, Giovanni Paolo II di Torre del Greco (Napoli), Mami Education di Ferrara e Giovanni Speranza di Campobasso. I vincitori hanno ricevuto un assegno rispettivamente da 3.000, 2.500 e 2.000 euro, da spendere in materiale didattico. Gli eventi. Stop Look Wave ha fatto tappa in 10 città italiane con eventi organizzati in collaborazione con UNASCA, la più grande associazione di autoscuole in Italia, e Ragazzi Ontheroad, l’associazione che si occupa di alternanza scuola-lavoro con la Polizia Stradale, la Croce Rossa e i Carabinieri. I bambini e gli accompagnatori presenti hanno assistito a una lezione teorica sulla sicurezza stradale in compagnia di Svolvino, la mascotte del progetto, per poi salire su un camion fermo e rendersi conto dell’impossibilità, per l’autista, di avere la completa visibilità di ciò che gli sta intorno: da qui, la maggiore consapevolezza dei rischi della strada.
sulla strada, quando sono a piedi, in bicicletta, alla guida. È soprattutto qui che si registra l’evoluzione del progetto: si tratta di un’indagine sociologica mai svolta prima, un patto con i guidatori del futuro che aiuterà tutti i portatori di interesse a capire quali metodi e soluzioni adottare per formare utenti della strada più virtuosi. A partire da Marzo 2019. Stop Look Wave arriverà in tante città per parlare di sicurezza e consapevolezza sulla strada con le istituzioni, le forze dell’ordine e le associazioni. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
WACKER NEUSON
ESORDIO IN GRANDE STILE tiamo parlando dell'arrivo di Wacker Neuson nel comparto delle pale gommate pesanti, grazie al modello WL95 da 10 t di peso, cioè la più grande (ma comunque compatta) pala gommata prodotta dal costruttore d'oltralpe che, in più, vanta il nuovo cambio ecospeedPRO.Wacker Neuson ci ha abituati a macchine agili, compatte, perfette per tutti gli utilizzi urbani – su tutta la gamma zero emission alla
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A Ecomondo
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quale abbiamo dedicato un apposito box di approfondimento incentrato sui modelli presenti a Ecomondo – e oggi ci sorprende con un modello pensato soprattutto per le imprese edili di grandi dimensioni e per le aziende di riciclo, che si devono costantemente confrontare con una notevole movimentazione dei materiali. Disponibile dal prossimo gennaio, in classico stile Wacker Neuson anche questa nuova pala gommata offrirà la
Ecomondo per Wacker Neuson è un appuntamento di estrema importanza. “Soprattutto per quanto riguarda la linea zero emission”, ha affermato Georg Jung,
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Managing Director di Wacker Neuson Italia, “proponiamo un enorme potenziale per i nostri clienti. L'importanza delle macchine ecologiche, silenziose ed economiche cresce costantemente,
massima flessibilità di configurazione con la possibilità di personalizzare praticamente tutto: motore, trazione, postazione dell'operatore e sistema idraulico. La WL95 viene presentata con due motorizzazioni. La prima prevede un motore Deutz da 3,6 l e 100 kW (136 CV) di potenza con sistema DOC/SCR e mette a disposizione, come optional, un filtro antiparticolato, già certificato per la fase V in vigore dal 2020. La seconda motorizzazione propone un Deutz da 4,1 l e 115 kW (156 CV) con post-trattamento dei gas di scarico mediante sistema DOC/DPF/SCR che già soddisfa la fase V. Come accennato, nella versione da 40 km/h, la WL95 è dotata dell'innovativo cambio ecospeedPRO, un componente sovramoltiplicato idrostatico progressivo che consente maggiori forze di trazione e velocità di mar-
anche per città e comuni, non solo per i lavori all'interno di edifici e capannoni ma anche nei centri cittadini dove la qualità dell'aria acquisisce una rilevanza sempre maggiore”.
Wacker Neuson, vale la pena ricordarlo, offre una gamma completa di macchine edili che comprende costipatori, piastre, pale gommate, dumper e miniescavatori. A Ecomondo i visitatori
IN CRESCITA Sempre più positivi i risultati economici di Wacker Neuson. Il terzo trimestre 2018 ha fatto registrare entrate superiori del 10% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, per un totale di 416 milioni di euro. In particolare la crescita è stata alimentata dai mercati nordamericano ed europeo e dallo sviluppo delle attività del gruppo nel settore agricolo. In Europa, che è il più grande mercato di vendita per il Gruppo, le entrate hanno raggiunto i 307 milioni di euro.
cia e che guadagna punti grazie alla compattezza ed efficienza energetica tipiche di Wacker Neuson, nonché con il migliore comfort d'uso. Oltre a qualità come facilità nelle operazioni d’inversione, buona controllabilità e precisione, funzionamento inching e supporto della forza frenante, l'ecospeedPRO consente di passare nell'intervallo di velocità totale da 0 a 40 km/h senza commutazione.
hanno potuto ammirare il miniescavatore completamente elettrico EZ17e, il dumper elettrico DW15e e la piastra monodirezionale a batteria 1850e. Completano l'offerta
Il tutto finalizzato al più elevato comfort di guida, eliminando completamente le interruzioni della forza di trazione. Se il braccio caricatore raggiunge un punto di rotazione della benna di 3,8 m e permette così di caricare senza problemi qualsiasi tipo di autocarro anche a sponde alte, l'operatore gode sempre di una visuale ottimale. Inoltre, nonostante un peso di 10 t
la collaudata pala gommata WL20e e il costipatore a batteria. I prodotti a emissioni zero sono economici e il prezzo di acquisto, leggermente superiore rispetto ai
e un carico di ribaltamento di oltre 5,7 t, la nuova macchina assicura dimensioni decisamente contenute. Con la benna, la WL95 ha una lunghezza totale di 6,5 m e una larghezza di 2,39 m ed è dotata di un giunto articolato e di un assale oscillante posteriore in modo da garantire la massima manovrabilità e trazione. Il raggio di sterzata è di 4,9 m con un raggio interno di 2,45 m. In cabina tutti gli elementi del cruscotto della WL95 si trovano all’interno del campo visivo e sono facilmente accessibili e, grazie al display digitale da 7 pollici, l'operatore ha sempre una panoramica della macchina e delle principali funzioni. Se necessario, l'elemento di comando “Jog Dial” consente di regolare manualmente la portata dell'olio idraulico. La console è collegata al sedile molleggiato per consentire una guida confortevole. Il climatizzatore è standard. Infine un accenno alla manutenzione, agevole grazie al cofano motore che può essere facilmente aperto verso l’alto e alla cabina ribaltabile fino a metà. ❑
modelli tradizionali, viene solitamente ammortizzato in due o tre anni, per via di una manutenzione decisamente ridotta e per gli inferiori costi di esercizio. MACCHINE CANTIERI 5.0
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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI
Dare fiato alla bocca
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DOBBIAMO ASCOLTARE DI
ue tizi, tali Di Maio e Di Battista, ignoti da sempre al mondo della lingua italiana e fino a tempi recenti all’intero universo, nel commentare una sentenza a loro gradita (la Raggi a Roma), si sono scagliati contro la mia categoria professionale, i giornalisti, definendone gli adepti con signorili definizioni come sciacalli, puttane “et similia”. * Dimentica, l’inutile occupante del Ministero del Lavoro, che quella categoria che lui tanto denigra è proprio una di quelle che più ha patito la cosiddetta crisi economica. E da lui, al posto di queste catilinarie da avanspettacolo, avrebbe bisogno di robusti interventi per normare ex novo il mondo del giornalismo e rimetterlo in carreggiata. Solo così, poi, potrebbe pretendere le qualità professionali che tanto gli stanno a cuore. E che ancor più stanno a cuore ai suoi interessi di bottega politica. Qualità che, però, devono passare per la cultura e per la formazione, non per gli spalti di qualche stadio calcistico partenopeo. Dove, invece, lui si è indiscutibilmente formato. E si vede! Fra l’altro ho pure appreso che il Di Maio risulta iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco pubblicisti. Quindi a quella particolare categoria che non è obbligata (per sfacciata fortuna dell’interessato!) al superamento dell’Esame di Stato. Un esame che, a suo tempo, fu incardinato sulla cultura e sulla formazione. Argomenti, me ne rendo conto, certamente ostici all’esimio collega. Comunque un po’ devo fare ammenda di quanto ho scritto. Infatti, almeno per una piccola percentuale, non mi sento di protestare troppo. Un Ordine dei Giornalisti che iscrive un personaggio di simile fatta, qualche parolaccia se la merita! ❑
PIÙ, PARLARE DI MENO.
*per il duo Di Maio e Di Battista: “et similia” è lingua latina.
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LA RAGIONE PER CUI
ABBIAMO DUE ORECCHIE E UNA SOLA BOCCA È CHE
(ZENONE DI CIZIO)
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MACCHINE CANTIERI 5.0
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La parola, declinata al neutro plurale, sottointende il concetto di “cosa”. Quindi non si traduce con “e simili” , come loro probabilmente credono, ma con “le cose di quel tipo”.
NUOVA NORMATIVA PRIVACY POLICY Dal 25 maggio 2018 è in vigore il nuovo regolamento generale europeo sulla protezione dei dati, General Data Protection Regulation (GDRP) che impone nuovi e più stringenti obblighi inerenti il trattamento e la gestione dei dati personali di abbonati, fornitori, clienti, consulenti, periti e, più in generale, di chiunque abbia a che fare con la Casa Editrice Orsa Maggiore International Srl. La normativa va rispettata da tutte le organizzazioni produttive e/o commerciali dell’Unione Europea, e anche dalle organizzazioni produttive e/o commerciali con sede legale fuori dall’Unione ma che trattano dati personali di persone residenti nell’Unione Europea, indipendentemente dal luogo ove sono collocati i sistemi di archiviazione e di elaborazione dei dati. Il nuovo regolamento non riguarda la gestione dei dati personali effettuata per attività di sicurezza nazionale o di ordine pubblico e prevede che sia considerato un dato personale “qualunque informazione relativa a un individuo che sia collegata alla sua vita, sia privata, sia professionale, sia pubblica”. Sono quindi da considerare dati personali nomi, foto, indirizzi e-mail, dettagli bancari, interventi su siti web e social network e anche gli indirizzi IP del computer. Va inoltre precisato che il il regolamento disciplina solo il trattamento dei dati delle persone fisiche e impone la protezione degli archivi in cui si conservano le informazioni da accessi non autorizzati, mediante procedure interne adeguate e strumenti tecnologici atti a monitorare e prevenire accessi impropri.
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