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LAVORARE ALLA MODA
MEWA
e avete mai considerato la moda come un'invenzione dell'umanità che per antonomasia, o quasi, è la concretizzazione dell'effimero, forse dovreste ricredervi. Certo, c'è moda e moda. Quindi facciamo un distinguo: con l'affermazione di cui sopra, non ci riferiamo a quella che viene definita alta moda, o per dirla nella lingua del settore, haute couture. Niente vestiti di lusso, niente stilisti con manie di protagonismo, quindi. Il riferimento è a un'altra moda, quella del vestirsi quotidiano, nutrita, oltre che dall'inventiva, anche dalla professionalità di moltissime persone. E che ha anche un obiettivo dai risvolti concreti: unire il bello estetico di linee, colori e sensazioni tattili dei tessuti in un capo d'abbigliamento che faccia stare bene la persona che lo indossa, sia di aspetto, che a livello
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di comfort e psicologico. In un certo senso, l'abito non fa il monaco, ma se è azzeccato, aiuta chi lo veste a sentirsi, e fare ciò che deve, sicuramente meglio. Ora proseguiamo questo ragionamento, facendo un passo in più: una moda indirizzata verso il benessere delle persone a vostro avviso può essere applicata anche all'abbigliamento da lavoro? Secondo noi la risposta a questa domanda è affermativa. E Mewa ha dimostrato concretamente la validità di questa nostra convinzione. Sappiamo tutti chi è Mewa, azienda tedesca specializzata nel servizio di lavaggio e sanificazione dell'abbigliamento da lavoro che produce e noleggia. E proprio in quanto produttore di capi di vestiario dedicati al lavoro, è la massima espressione che ogni professione può vestirsi con un abbigliamento adeguato alle necessità e ai rischi connessi all'at-
tività, senza comunque mancare sia di comfort che... di stile. La produzione Mewa si articola in svariate gamme: citarle tutte sarebbe troppo lungo in questa sede, ma di sicuro non possiamo dimenticare le linee Mewa da lavoro Dynamic Construct, Dynamic Industry, Trendline, Basic, ma anche Mewa Performance, Generation Core e Tradition. In ambito di abbigliamento protettivo spiccano invece le linee specifiche per lavori a contatto con calore e fiamme, per le fonderie, per la produzione del cemento e gli indumenti ad alta visibilità. Ogni linea si distingue specificamente per il tipo di tessuto adottato, soprattutto se l'indumento è destinato a produzioni molto specifiche. Ma non è l'unica differenza fra le diverse gamme: basta guardarle per capire che ognuna di esse è estremamente originale anche per la linea, i colori, i dettagli che adotta. Mewa, infatti, segue da vicino i trend della moda e l'evoluzione dei tessuti e delle tecniche di taglio. Questo know-how permette all'azienda di offrire sempre linee di abbigliamento da lavoro che sono al passo coi tempi e deriva dal fatto di essere uno dei pochi nel settore ad avere un reparto sviluppo interno per le proprie collezioni che conta, accanto a Mark Weber, responsabile dello sviluppo prodotto di Mewa Textil-Service, tre ingegneri tessili e una modellista che lavorano all'implementazione di nuove idee. Un’altra persona della Direzione Supply Chain si occupa solo di individuare le nuove
Protezione dal calore da contatto, dal calore radiante e dalle scintille: per attività di saldatura occasionali, frequenti e continuative MEWA ha sviluppato una linea protettiva in tre varianti.
Mark Weber
PERCHÉ POSSEDERE SE PUOI NOLEGGIARE?
Dalle auto, alle attrezzature da giardino, agli appartamenti, alla musica: lo sharing, ossia la pratica di condividere un bene, è una tendenza in atto in molti ambiti della vita privata e professionale. E non ci sono limiti come ci insegna Mewa che precorre i tempi da oltre un secolo, avendo avviato da anni ormai quello che oggi potrebbe essere chiamata, giustamente, textilsharing. Mewa si occupa di tutto: lava, ricondiziona e si occupa degli aspetti logistici di abbigliamento e panni da lavoro. Un circolo virtuoso di gestione dei servizi tessili, in cui confluiscono i concetti, perfettamente integrati fra loro, di Textilsharing (che indica il modello di business) e di Textil-Management (che sottolinea il modo con cui questo modello viene concretamente attuato). Chi utilizza senza possedere è più libero e agisce in modo più flessibile, può scegliere, rispettando naturalmente gusti e necessità specifiche, tra un'ampia gamma di prodotti tessili forniti e gestiti da Mewa, professionista del Textilsharing. Condividere significa ridurre la quantità di beni prodotti, arginare il problema dell'usa e getta e dello smaltimento e limitare il conseguente impatto ambientale. Il riutilizzo dei panni, lavati e restituiti puliti al cliente fino a 50 volte, il fatto che ogni anno negli impianti di lavaggio Mewa vengano risparmiati quasi 7 milioni di litri di combustibile, grazie alla valorizzazione termica degli oli esausti estratti dai panni, con i quali Mewa copre fino all'80% del fabbisogno di energia e ancora il fatto che i panni derivino per il 50% da filati riciclati, sono numeri tangibili che confermano la sostenibilità della formula del Textilsharing tedesco.
La nuova collezione sicura MEWA Dynamic garantisce libertà di movimento, comfort e un aspetto curato.
tendenze, le fibre tessili più innovative e i tessuti high-tech. Sviluppando le linee di abbigliamento internamente, per Mewa è più facile intercettare le esigenze dei clienti, i mutevoli requisiti delle attività commerciali e le nuove tendenze tessili e integrarle velocemente e perfettamente nella propria offerta. “Inizialmente il nostro lavoro si è concentrato sulla personalizzazione dei modelli esistenti, ad esempio con tasche aggiuntive o colori speciali”, racconta Mark Weber, “ma da alcuni anni ci stiamo concentrando sempre di più sullo sviluppo interno nel settore dell'abbigliamento. Oltre ai requisiti qualitativi e funzionali, sono per noi importanti anche una vestibilità più uniforme e una buona coordinabilità all’interno dell'intera gamma”. Prendiamo come esempio gli artigiani. Per lo sviluppo di nuovi indumenti da lavoro destinati a questa categoria professionale, il settore Outdoor ha una grande importanza. “Le persone si sono abituate al comfort speciale dei tessuti funzionali come pile e softshell dei capi per il tempo libero e si aspettano lo stesso comfort anche dall’abbigliamento professionale”, spiega Weber. Una nuova sfida per lo sviluppo dei prodotti tessili Mewa, perché quando si tratta di indumenti da lavoro, in particolare di dispositivi di protezione individuale (DPI), è ovvio che le caratteristiche funzionali e protettive siano in primo piano. Un prezioso feedback si ottiene dalla pratica: le aziende artigiane possono testare i nuovi prodotti in fase di sviluppo e collaborare alla loro progettazione. Le prove di indossabilità vengono eseguite in condizioni
Dettagli Gli indumenti da lavoro devono agevolare chi li indossa.
Chi si piega spesso, avrà bisogno di una cintura elastica. Chi esegue spesso lavori sopraelevati, vorrà un giubbino più lungo. Un indumento ben studiato deve avere anche un adeguato numero di tasche e passanti per riporre strumenti e altri utensili, e un tessuto rinforzato nelle zone sottoposte a maggiore sollecitazione.
reali con almeno tre set di indumenti: uno indossato, uno nell'armadietto e uno nella lavatrice. Prima di raggiungere il mercato, inoltre, tutti gli articoli di abbigliamento di nuova concezione, nonché le novità delle aziende di confezionamento, devono dimostrare la loro idoneità all'uso pratico nel centro tecnico Mewa. Nel suo laboratorio di prova, l'azienda sottopone i tessuti a numerosi controlli, tra cui test di resistenza allo strappo, solidità del colore e resistenza all’abrasione. Cuciture, fibbie e bottoni devono dimostrare di poter resistere a numerosi cicli di lavaggio e asciugatura industriali senza danni. Il test completo può richiedere fino a due mesi. Solo i prodotti che superano il test arrivano sul mercato. "Anche nel nostro paese, per i numerosi settori che serviamo, il Textilsharing Mewa rappresenta un valore aggiunto perché consente di trasferire inalterata la qualità di un prodotto e di un servizio Made in Germany", ha commentato Velko Winters, amministratore delegato di Mewa Italia. ❑
DALLE AZIENDE
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Nuovi skid (Movimento terra) CASE ha lanciato l’ultima generazione di skid Serie B. Sono 5 modelli cingolati e nove gommati con diversi miglioramenti per un’esperienza operativa nuova e intuitiva. L’interfaccia operatore è stata rinnovata, con nuovi comandi da utilizzare sia con la mano destra che con la mano sinistra, combinati con un’accensione semplice, un pulsante di avviamento a pressione, un comando per l’acceleratore e interruttori intuitivi.
Sempre più
parsimoniosi
(Motori) Per offrire una risposta concreta alla richiesta di motori efficienti e a bassi consumi, a Conexpo Kohler ha presentato il proprio nuovissimo motore Command PRO EFI (modello PCV680LE) alimentato a propano. Il nuovo propulsore è un’unità ad albero verticale che riduce significativamente le emissioni di gas di scarico grazie a un catalizzatore integrato e a un sistema di alimentazione ottimizzato. significativamente le emissioni di gas di scarico grazie a un catalizzatore integrato e a un sistema di alimentazione ottimizzato.
Winter Regional (Pneumatici) Con il nuovo pneumatico Conti Hybrid HT3 WR Continental lancia un nuovo pneus regionale, sviluppato per rimorchi per autocarro, che soddisfa i requisiti necessari per circolare in condizioni invernali. Conti Hybrid HT3 WR Continental lancia un nuovo pneus regionale, sviluppato per rimorchi per autocarro, che soddisfa i requisiti necessari per circolare in condizioni invernali.