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TRUCKS FOR CONSTRUCTIONS ( e non solo... )
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CoverStory SCANIA
TRUCKS FOR CONSTRUCTION (E NON SOLO...)
La gamma XT di Scania racchiude oltre 100 anni di esperienza nella progettazione di veicoli per applicazioni pesanti. E la mette a frutto in maniera impeccabile DI LAURA MOLE PIANE • FOTO DI SCANIA PHOTO GALLERY
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L’UPTIME
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È dal 1901 che il Costruttore svedese progetta veicoli destinati alle applicazioni gravose. 100 anni di storia che portano all’XT, la gamma del Grifone dalla vocazione spiccatamente heavy duty. Non servono grandi presentazioni per gli XT. Ma ora che si prospettano all’orizzonte l’apertura di numerosi cantieri e la realizzazione di alcune grandi opere è stata messa fra le priorità sia italiane che europee, veicoli come gli XT di Scania troveranno finalmente occasione di dimostrare il loro valore, più di quanto non siano riusciti fino ad ora che il settore è stato sostenuto di fatto dalla sola spesa di aziende private. Ma perché gli XT dovrebbero essere fra le prime scelte prese in considerazione? Innanzitutto per la loro versatilità.
Mantenere l’uptime è un aspetto fondamentale. Scania lo garantisce ottimizzando il veicolo in base alle attività a cui è destinato e creando un contratto di riparazione e manutenzione su misura in base alle esigenze specifiche del cliente. Grazie al servizio di manutenzione con piani flessibili, gli intervalli di assistenza per i veicoli vengono aggiornati continuamente in base ai dati sulle prestazioni ottenuti in tempo reale. Questo consente al service Scania di essere proattivo e di individuare in anticipo i problemi
evitando tempi di fermo non necessari. Fa parte dell’uptime anche il concetto di guida sicura. Investire sulla formazione degli autisti significa investire sulla produttività. Gli autisti sono infatti le persone in grado di ridurre il consumo di carburante e minimizzare la necessità di riparazione e manutenzione dei tuoi veicoli. Per questo motivo, Scania offre programmi di formazione personalizzati seguiti da sessioni di coaching il cui obiettivo è fare in modo che gli autisti diano sempre il meglio di sé.
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Tutti i motori Euro 6 sono omologati per funzionare al 100% con HVO. La gamma offre anche un motore a gas a 6 cilindri da 410 CV.
SOLUZIONI SU MISURA La gamma dei veicoli heavy duty di Scania è stata pensata per declinarsi appositamente nelle forme migliori, di volta in volta, ad ospitare i numerosi allestimenti che lavorano nel settore: dal “semplice” ribaltabile, alla betoniera e pompa di calcestruzzo, dal pianale con gru retrocabina all’autogru su camion. Senza dimenticare le innumerevoli versioni di scarrabili e multibenne. Insomma, in un settore dove nulla è standard, anche i veicoli devono essere fatti su misura. Per questo motivo, Scania ha optato per offrire sempre la massima personalizzazione del veicolo in modo da rispondere al meglio alle esigenze specifiche del business dei clienti, servizi compresi. Sintetizzando, l’offerta personalizzata si basa su cinque parametri: allestimento, settore, attività, operazioni e ubicazione. Al fine di creare allestimenti personalizzati più accurati e redditizi possibili, Scania mantiene uno stretto rapporto di collaborazione con gli allestitori. Inoltre, i telai XT sono forniti completamente predisposti con punti di montaggio preforati o con la prima fila interamente forata, staffe di fissaggio, sbalzo posteriore su misura e cablaggi elettrici per l’allestimento, per citare solo alcuni dettagli. Anche sul settore c’è solo una considerazione da fare, molto semplice: come è ovvio, le operazioni di demolizione e scavo sono diverse da altre come la posa di fondamenta, la costruzione di una struttura o il completamento di un progetto. Pertanto, il ruolo svolto dal cliente nel processo di costruzione influisce sull’ottimizzazione del suo veicolo. Altra cosa che influisce sulla redditività del veicolo è come si svolge l’attività: per questo Scania vuole definire con precisione insieme ai suoi clienti l’uso dei veicoli e
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1. Il sistema di gestione motore controlla la ventola di raffreddamento, attivandola solo se necessario e garantendo sia il risparmio di carburante sia la riduzione del rumore; 2. Con la distribuzione nella parte posteriore del motore, l’albero motore può ruotare in modo più uniforme, riducendo l’usura e migliorando l’economia operativa; 3. Una nuova camera di combustione, un sistema di raffreddamento ottimizzato e un termostato nell’impianto dell’olio contribuiscono a ridurre il consumo di carburante fino al 3%
gli incarichi tipici, perché aiuta a comprendere l’attività e a creare una soluzione su misura che aumenti la produttività. Il veicolo poi deve essere ottimizzato tecnicamente per portare a termine le operazioni che deve svolgere, siano esse trasporti su strade dissestate o in spazi ristretti di ambienti urbani. Infine l’ubicazione: la distanza dall’officina più vicina influenza l’uptime, pertanto, pianificare il raggio operativo del veicolo in relazione a tale distanza consente a Scania di ottenere informazioni preziose per soddisfare le esigenze di riparazione e manutenzione. TANTA POTENZA Dal leggero motore a 5 cilindri in linea fino al leggendario V8, Scania offre un’ampia gamma di alternative con potenze da 220 a 730 CV declinate in unità a 9, 13 e 16 litri, tutte Euro 6 e tutte con un elevato rapporto coppia/potenza. Ma potenza sui propulsori Scania non è più sinonimo di consumi. I motori del Grifone infatti hanno raggiunto un elevato livello tecnologico e sono rinomati per l’economia dei consumi.Anche gli XT sono equipaggiati dai motori Scania di ultima generazione dotati di iniettori e camere di combustione ottimizzati
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1. L’R753 ha un rapporto assale posteriore di 2:35. Un’elevata velocità di crociera a basso regime riduce i tempi di viaggio e il consumo di carburante; 2. L’R753 è un solido differenziale a riduzione singola adatto a masse complessive elevate
nonché di un nuovo rapporto assale posteriore: tutte caratteristiche che contribuiscono a ridurre il regime motore e a diminuire il consumo di carburante del 3%. ROBUSTI E DURATURI La lunga esperienza di Scania nella creazione di telai e catene cinematiche di alta qualità permette agli XT di essere estremamente affidabili. Uno dei punti chiave di un veicolo destinato alle operazioni heavy duty è sicuramente la catena cinematica. Sulla gamma XT di Scania è disponibile un vasto assortimento di catene cinematiche robuste e potenti che offrono uptime e consumo di carburante ottimali, non-
PARTNERSHIP
Per la redditività del tuo business, una partnership efficace è più importante di un hardware completamente ottimizzato In Scania si parte dal concetto che il loro business si basa sulla comprensione approfondita di quello dei propri clienti. Per questo sono state sviluppate diverse soluzioni assicurative e di finanziamento volte a soddisfare le esigenze specifiche di ogni cliente, che creano un sistema di collaborazione completo con servizi intelligenti: da polizze assicurative e gestione dei
sinistri a soluzioni finanziarie e servizi di assistenza. Quando i veicoli vengono utilizzati in molti modi diversi, la manutenzione diventa un aspetto ancora più importante. Da qui l’esigenza di offrire contratti di manutenzione personalizzati in base alle esigenze specifiche di ogni cliente. Inoltre, grazie al servizio di manutenzione flessibile, gli intervalli di assistenza vengono
pianificati e aggiornati in base ai dati d’uso del veicolo. Scania inoltre si impegna a comprendere il business di ogni cliente meglio di qualsiasi banca e offre soluzioni finanziarie personalizzate in base a fattori quali la stagionalità delle operazioni e il flusso di cassa. Assicurazione Scania garantisce tutta la copertura necessaria per gestire gli imprevisti.
Anche i servizi di assistenza sono personalizzati in base alle esigenze del cliente: dalle officine allestite in cantiere alla possibilità di usufruire dei servizi in officina e contare sull’assistenza del personale di Scania per la gestione degli aspetti amministravi e degli interventi di manutenzione e riparazione direttamente presso la propria officina di riferimento.
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CoverStory SCANIA ché un’eccellente guidabilità e un’elevata produttività. Le modalità di guida Normal, Power, Economy e Off-road consentono al cambio Scania Opticruise di affrontare tutti i tipi di operazioni con il minore consumo di carburante possibile. Inoltre, il nuovo freno sull’albero secondario offre cambi marcia più rapidi e uniformi per mantenere inalterate le prestazioni della coppia del motore e della velocità su strada. La Clutch on demand migliora le prestazione di Scania Opticruise ed è stata sviluppata appositamente per facilitare le operazioni che richiedono manovre specifiche da parte dell’autista. Questa funzionalità viene attivata mediante un nuovo pedale frizione da utilizzare solo in caso di necessità. Il sistema funziona, comunque, normalmente come frizione automatica. Ampia anche la gamma di assali disponibili, tutti dal design robusto e leggero con trazione singola o doppia e riduzione singola o ai mozzi. Con livelli di trazione e guidabilità ottimali, gli assali posteriori con riduttore ai mozzi supportano facilmente masse complessive elevate e sono disponibili con un’ampia gamma di rapporti di trasmissione e un’abbondante altezza libera dal suolo. E UNO STILE INCONFONDIBILE Non può mancare il design in un veicolo del Grifone. Oltre al family feeling con le altre gamme Scania, gli XT sono arricchiti da numerosi dettagli come il robusto paraurti monopezzo in acciaio dotato di dispositivo di traino con 40 tonnellate di capacità, progettato appositamente per garantire affidabilità e robustezza sia agli occhi che in pratica. Numerose anche in questo caso le possibilità di personalizzazione: dalle strisce decorative arancio e grigio per la cabina, alla luce di benvenuto che proietta a terra il logo XT all’apertura delle portiere, fino al paraspruzzi con logo XT stampato. Anche l’interno cabina è estremamente curato, ed è personalizzabile con dettagli unici quali il cestino dei rifiuti, le foderine dei sedili griffate e numerosi accessori portaoggetti modulari. ❑
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LA PRODUTTIVITÀ Che l’obiettivo sia trasportare più carico o coprire distanze maggiori per aumentare i profitti, i veicoli Scania offrono manovrabilità e stabilità eccellenti e possono essere personalizzati per aumentare il carico utile senza compromettere le prestazioni. Grazie alla vasta gamma di componenti compatibili, non c’è più il rischio di compromettere la robustezza per massimizzare il carico utile. A prescindere dalla destinazione e da ciò che si trasporta, Scania offre una soluzione su misura che consente di raggiungere gli obiettivi di business nel modo più redditizio. Grande rilevanza viene data anche all’autista, da cui dipende molto della produttività del veicolo. Scania questo lo sa e infatti offre numerosi device in grado di supportare e alleggerire il carico di lavoro del driver.
Uno di questi è lo Scania Opticruise, con frizione automatica, che consente all’autista di concentrarsi sulla strada senza distrazioni. Con quattro diverse modalità di performance: Normal, Power, Economy e Off-Road, è in grado di gestire qualsiasi tipo di operazione con il minor consumo di carburante possibile. E sempre in materia di produttività entra anche il sistema di monitoraggio della flotta: grazie a funzioni quali la verifica della posizione della flotta, il monitoraggio dei veicoli e il geofencing, i servizi Scania Fleet Management consentono di monitorare e controllare l’intera flotta nel modo più efficace possibile. Grazie all’accesso a dati in tempo reale e tendenze a lungo termine, è possibile ottenere informazioni preziose su come ottimizzare stili di guida, produttività e consumi.
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EditorialeOn EMANUELA PIROLA
Caccia alle streghe!
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UNTORE: IL VOCABOLO FU BEN PRESTO COMUNE, SOLENNE, TREMENDO. CON UNA TAL PERSUASIONE CHE CI FOSSERO UNTORI, SE NE DOVEVA SCOPRIRE, QUASI INFALLIBILMENTE. (ALESSANDRO MANZONI)
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un editoriale in parte (se non tutto!) contro la categoria di cui faccio parte. E contro la demagogia e il populismo. E adesso spiego il perché: passata l’emergenza Covid-19, rientrati i numeri in unità di misura sanitariamente considerati sicuri, è di colpo svanito quel senso di solidarietà che univa le persone isolate ognuna nella propria casa (paradosso!) e si è dato libero sfogo a quella che (non trovo altra definizione) altro non è se non una vera e propria caccia alle streghe, condotta non coi metodi della Santa Inquisizione, ma che ha come obiettivo comunque quello di immolare sulla gogna pubblica dei capri espiatori che si ritengano colpevoli delle numerose morti che Covid-19 ha causato. Ovviamente si tratta di una manovra volta a sviare l’attenzione pubblica che altrimenti si focalizzerebbe sui problemi reali di questa Nazione e, più in generale, del consesso di Stati sovrani che va sotto la sigla UE. Perché dico questo? Mi baso su un’analisi che ritengo razionale: alcuni servizi giornalistici hanno puntato il dito contro l’industria e i servizi quali colpevoli di aver diffuso il virus ed essersi opposti al lockdown quando, si presume ma prove inconfutabili non ve ne sono, si era ancora in tempo per arginare i danni. Questa analisi mi suona talmente assurda che l’unico motivo che trovo per spiegarne la formulazione è che sia uno specchio per le allodole. E le allodole sono l’opinione pubblica. Ragioniamo: non ci sono basi scientifiche che provino che il virus sopravvive sulle superfici degli oggetti, tanto meno per quanto tempo, giusto? E allora perché dire che “ha viaggiato sulle ruote della logistica” come dichiara un servizio della Gabanelli? Senza contare l’incoerenza nell’analisi dei dati che lei stessa produce. O che dire sul fatto che sarebbe stata niente meno che Confindustria Bergamo a impedire al Governo di applicare il lockdown per tempo sull’area che è stata poi più colpita in assoluto perché gli imprenditori non volevano chiudere le fabbriche? Ma dai, sappiamo bene quanto valgono le pressioni delle Associazioni, soprattutto quelle del nostro settore, agli occhi del Governo: zero. Quindi formulare certe illazioni è assurdo; o serve a nascondere altro. Ma quello che trovo ancora più insensato è che si perda tempo a cercare i responsabili per la gogna pubblica. A che serve? Non sarebbe meglio fare un’analisi seria e coerente di cosa è successo veramente, di come è stata gestita l’intera emergenza con l’obiettivo di capire chiaramente dove si è sbagliato e prepararsi per il futuro con leggi e protocolli adeguati? Ma forse portare avanti questa linea mediatica non procaccia abbastanza scoop e audience. E allora “Dalli all’untore!” che non lo è quasi mai. ❑
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Sommario
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MC 5.0 • GIUGNO/LUGLIO 2020 • NUMERO 68
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TRUCKS FOR CONSTRUCTIONS (e non solo...)
COVER XT: veicoli robusti per applicazioni heavy
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ATTUALITÀ
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13/27/35/40/57/61 NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ
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EDITORIALI
10 Editoriale on
62 LA MOBILITÀ...
CACCIA ALLE STREGHE!
SECONDO MERLO
(MERLO)
TESTIMONIANZE
24 ESTETICA
FUNZIONALE
(DI EMANUELA PIROLA)
66 Editoriale off
PROCESSO AL PENSIERO!
(HINOWA)
36 NIENTE DI MEGLIO
TECNOLOGICI
04 Cover story
TFC (E NON SOLO...)
(BOBCAT)
(HYUNDAI)
54 È TUTTO
PIÙ FACILE
18 L'ATTENZIONE
REPORT TECNICO
(AMMANN)
58 RIPARTIRE SI PUÒ. DA GENOVA
AI DETTAGLI (DAF)
12 A “SCUOLA”
CON KOHLER
ULTIMA FRONTIERA
(KOHLER)
MUOVITI, MUOVITI!
41 SULLE SPALLE DEI GIGANTI
(GENIE)
DEALER STORY
28 AL CENTRO...
(SUMITOMO)
Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0
Ufficio traffico Art Director Lucia Gatti Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com adv@macchinecantieri.com Collaboratori Renata Bernardini, Rachele Donati De Conti, Gian Pio Garramone, Maurizio Gussoni, Cristiano Pinotti, Costantino Radis
(BOMAG)
PROVA IN CAMPO
(SCANIA)
Direttore Responsabile Emanuela Pirola
32 INTENSA E DECISA
50 D24 E D34, CUORI
COVER STORY
(BKT)
14 AI BLOCCHI
DI PARTENZA
(DI MAURIZIO GUSSONI)
38 E ALLORA...
(ROCKWOOL)
INNOVAZIONI
Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago, MB Tel. 335 6683840 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com
DEL CENTRO (FASSI)
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REPORTTECNICO
KOHLER
A “SCUOLA” CON KOHLER l Covid-19 ha cambiato, e parecchio, le carte in tavola, rimescolando non solo le possibilità, ma addirittura le regole del gioco in molti ambiti. Un esempio su tutti è l’accelerazione verso la transizione digitale, cosa che ha portato in eredità nuovi modi di organizzare il lavoro, costruire e consolidare relazioni, migliorare prodotti e servizi. Molte aziende hanno percepito questo cambio di rotta, analizzato la situazione e individuato le azioni da intraprendere non solo per restare al passo, ma per anticipare alcuni aspetti a venire. Per esempio Kohler ha individuato nella necessità di tenere sempre tutti aggiornati sugli ultimi sviluppi e sul dibattito riguardante i motori un aspetto cruciale di questa nuova fase del mercato, cui si affianca la corretta modalità di aggiornamento, che tenga conto delle nuove mo-
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dalità con cui vengono “consumati” i contenuti digitali. Per questo ha creato un servizio di diffusione pubblica di interventi e interviste sui temi più rilevanti del dibattito sui motori. Si tratta di eventi streaming che verranno trasmessi sui profili Facebook e Instagram di Kohler, una serie di interviste pubbliche a esperti, distribu-
Segui gli eventi Kohler Engines University su Instagram.
Assistenza in prima linea Ancor più di prima, il supporto postvendita gioca un ruolo
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fondamentale e Kohler vuole essere al fianco dell’utilizzatore finale in qualunque momento e ovunque nel mondo. La rete di assistenza Kohler è ampia e solida, e per renderla ancor più forte, ha previsto, all’interno dell’iniziativa Kohler University, anche
Segui gli eventi Kohler Engines University su Facebook.
degli eventi digitali su invito chiamati Kohler Engines University Live. Saranno sessioni di formazione per esperti e tratteranno temi prettamente tecnici, come la manutenzione dei motori benzina, il sistema di diagnostica KIRA, la piattaforma
tori, dirigenti e influencer del settore. Il mondo digitale in costante evoluzione è il palcoscenico perfetto per promuovere contenuti originali e raggiungere ogni singolo attore dei settori delle costruzioni, agricoltura, giardinaggio e noleggio. Gli eventi in programma della nuova iniziativa, battezzata Kohler Engines University Segui gli Web TV, verranno eventi Kohler trasmessi una volta Engines alla settimana, per una University su YouTube. durata di circa 20 minuti a puntata. ❑
Kohler Partners, ecc.“La comunicazione di Kohler è sempre più digitale: ci stiamo concentrando su nuovi strumenti per essere costantemente in contatto con clienti e partner. Vogliamo essere di supporto per l’intero ciclo di vita dei nostri prodotti. Per questo
abbiamo creato delle sessioni di formazione, oltre a una serie di conferenze e iniziative online che accresceranno la riconoscibilità del brand Kohler” ha dichiarato Nino De Giglio, Director – Brand & Communication, Kohler Engines.
news SOLLEVAMENTO
CHE FARE?
Manitou si fa consigliare sul futuro
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tto anni dopo il lancio della sua prima consultazione per sviluppare la strategia di responsabilità sociale d’impresa, Manitou si è rivolta nuovamente alle parti coinvolte per definire insieme le sfide successive al 2022. Per questa consultazione, il gruppo desiderava raccogliere le opinioni di clienti, concessionari, fornitori, dipendenti, organizzazioni professionali, comunità locali, investitori e cittadini. Questo studio, condotto con il supporto degli studenti MBA dell’Asian Institute of Management, fa parte della PRME Challenge (dedicata ai principi per l’educazione alla gestione responsabile) organizzata dalle Nazioni Unite. L’obiettivo è quello di dare agli studenti l’opportunità di ricevere una formazione nella gestione responsabile attraverso l’esempio reale di grandi aziende su tematiche come la riduzione delle emissioni inquinanti o la sicurezza sul lavoro. Attraverso questa consultazione, il gruppo intende analizzare come viene percepito il suo approccio alla RSI, da un lato, e identificare nuove sfide ambientali e sociali attuali e a lungo termine, dall’altro. Il gruppo riferirà su questa consultazione e le direzioni future per la sua strategia durante la finale del PRME Challenge, che si svolgerà in remoto alla fine di settembre 2020. fonte: manitou
QUASI finito È stato portato a termine il varo in quota del nuovo viadotto Imera, sull’autostrada A19 “Palermo-Catania”, con il posizionamento dell’ultimo dei sette conci. Le sette sezioni, di lunghezza variabile tra i 28 e i 52 metri e di massa compresa tra le 120 e le 260 tonnellate, costituiscono le tre campate per uno sviluppo complessivo di 270 metri. La campata centrale con una luce di 130 metri consentirà di scavalcare la parte centrale del corpo di frana. Il ponte sarà completato con installazione delle predalles.
Arriva l’idrogeno (movimento terra)
JCB ha annunciato lo sviluppo del primo escavatore a idrogeno. L’escavatore da 20 t 220X è alimentato da una cella a combustibile a idrogeno è stato sottoposto a rigorosi test per più di 12 mesi. Questo traguardo fa di JCB il primo Costruttore al mondo a mettere a punto un prototipo funzionante di escavatore a idrogeno.
Innovazioni HINOWA
AI BLOCCHI DI PARTENZA... La TeleCrawler13N è la nuova piattaforma telescopica cingolata alimentata con batterie al litio ideata da Hinowa, che si stabilizza all’interno di un singolo posto auto. Il carro cingolato è il primo a traslazione “full electric”
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l 2020 è l’anno delle olimpiadi. La manifestazione sportiva più importante ha però dovuto fare i conti con una pandemia. Quasi che l’olimpiade - così legata al mondo greco (i primi giochi si svolsero nel 776 a.C.), a un’epoca tanto affascinante quanto crudele, a un tempo in cui l’uomo era abituato a confrontarsi con una natura spesso ostile - avesse voluto prendersi una lunga pausa di riflessione. Se le olimpiadi del mondo classico avevano la capacità di fermare la guerra, in epoca moderna pro-
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prio quest’ultima, fino a ora, era stata l’unica causa di annullamento dei giochi. Il 2020 sarà invece ricordato come l’anno in cui un microscopico virus è stato in grado di sconvolgere le vite di mezzo mondo e anche di posticipare l’evento olimpico, che per la prima volta si svolgerà in un anno dispari (la cerimonia di inaugurazione è fissata per il 23 luglio del 2021). Ma se i Giochi di Tokyo hanno subito uno stop, il futuro delle “nostre” macchine – autentiche atlete delle costruzioni e di molteplici attività industriali e artigianali - non si è fatto
abbattere e, anche attraverso mille difficoltà, ha continuato a produrre. Una produzione che nel caso di Hinowa non si può certo definire di routine. Siamo infatti di fronte a nuove idee, a nuove suggestioni che si traducono nel nuovo modello di piattaforma telescopica cingolata TeleCrawler13. Bella, compatta e allo stesso tempo slanciata, la nuova piattaforma Hinowa è un’atleta sui blocchi di partenza, pronta a scattare allo sparo dello starter. I primi 2 prototipi sono stati realizzati e la produzione di serie è prevista per settembre.
DATI TECNICI Modello Lunghezza in ordine di marcia Larghezza carro cingolato Altezza in ordine di marcia Area di stabilizzazione totale Portata piattaforma Altezza massima di lavoro Altezza massima filo muro Dimensioni navicella standard Sbraccio orizzontale Rotazione Jib articolazione Capacità serbatoio idraulico Pompa motore elettrico Pressione max impianto idraulico Batteria Caricabatterie
TeleCrawler13N 4.316 mm (3.698 mm senza cesta) 748-1.106 mm 1.948 mm 2.900x2.450 mm 136 kg 13 m 9m 1.305x600x(h)1.100 mm 6,4 m 360° (non continua) 89° (+0°/-89°) 24 l 2x3,15 cm³ 210 bar al litio 52V 80 Ah a bordo
L’ALLENAMENTO PAGA SEMPRE La nuova TeleCrawler13 raccoglie il meglio dell’esperienza Hinowa e, all’interno di un progetto completamente nuovo, traduce questo “allenamento” in qualcosa di inedito e che, detto tra noi, non vediamo l’ora di vedere all’opera. In estrema sintesi, la nuova piattaforma aerea telescopica cingolata al litio sviluppata dal costruttore veneto è in grado di raggiungere un’altezza di lavoro di 13 m e uno sbraccio orizzontale di 6,4 m. Questo nuovo modello si distingue per la sua compattezza: senza cesta, misura solo 3.698 mm di lunghezza, 1.948 mm di altezza e 748 mm di larghezza. Inoltre, l’area di stabilizzazione è estremamente ridotta, attestandosi a 2.900x2.450 mm: misure che permettono di stabilizzare la piattaforma all’interno di un singolo posto auto. E non è tutto. Con la nuova TeleCrawler13, che rappresenta il primo modello di una nuova serie, Hinowa propone la prima piattaforma aerea telescopica dotata di carro cingolato a traslazione “full electric”.
La TeleCrawler13N con il braccio parzialmente esteso
SPETTACOLARE FILOMURO La TeleCrawler13 beneficia del controllo automatico dell’estensione del braccio telescopico durante la salita/discesa. In sostanza con questa nuova piattaforma aerea telescopica è possibile mantenere, in automatico, la stessa distanza dalla parete per seguire una linea verticale fino a 9 m di altezza, sia in fase di salita sia in quella di discesa. Grazie a questo effetto “scissor” l’operatore, mantenendo il filomuro in automatico, può dedicar si tranquillamente al lavoro da svolgere senza dover adeguare in continuazione
l’estensione del braccio telescopico in modo manuale. Va da sé come attraverso questa funzione sia possibile eseguire i lavori con più facilità e più rapidamente. Inoltre, evitando di dover gestire comandi manuali, questa soluzione incrementa il livello di sicurezza durante i lavori in quota.
Caricabatterie e display che indica lo stato di carica della TeleCrawler13N
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Innovazioni HINOWA “GO HOME” E “GO BACK” Due funzioni a tutta praticità e che permettono di lavorare in scioltezza. Nello specifico la funzione “Go Home” consente di chiudere e allineare il braccio telescopico (automaticamente e in sicurezza) per portare la macchina alla posizione di trasporto attraverso un solo pulsante. Si tratta di una funzione già utilizzata sulle piattaforme di maggiore altezza di lavoro, ma che Hinowa ha voluto introdurre anche su questa macchina da 13 m, con l’evidente fine di semplificare la vita a tutti gli operatori. Inoltre la macchina, prima di avviare la funzione “Go Home”, memorizza l’ultima posizione di lavoro assunta, in modo da poterci ritornare automaticamente con la semplice pressione di un pulsante. Quest’ultima è la funzione “Go Back” che, com’è facile intuire, consente di ottenere un importante risparmio di tempo e un incremento significativo della produttività.
La TeleCrawler13N con il braccio completamente esteso
IL SOTTOCARRO “FULL ELECTRIC” Altra importante novità introdotta sulla nuova piattaforma TeleCrawler13 riguarda il sottocarro, costruito utilizzando motori di trazione elettrici che consentono di eseguirne la traslazione in maniera completamente elettrica, senza l’utilizzo di olio idraulico. Si tratta della prima piattaforma aerea cingolata sul mercato su cui sia stata adottata la tecnologia con motore a magneti permanenti, che garantiscono un rendimento più elevato rispetto a quelli elettrici tradizionali. Inoltre, il sistema “full electric” è sensibilmente più efficiente rispetto a quello idraulico: si può considerare, in questo caso, un aumento di efficienza pari a quattro volte. Incremento che permette, grazie al pacco batterie agli ioni di litio, maggiori prestazioni di una piattaforma a trazione idraulica. Un’ulteriore peculiarità dei motori di trazione elettrici utilizzati su questa nuova piattaforma è il fattore di protezione IP67: ciò significa che la macchina è in grado di lavorare anche su terreni particolarmente fangosi o polverosi. Inoltre, l’assenza di olio nel sistema di traslazione elimina totalmente il rischio di perdite sul terreno, garantendo un adeguato rispetto per l’ambiente. ❑ Il motore elettrico
Pulsante di emergenza e accensione
L’area di stabilizzazione
La TeleCrawler13N completamente chiusa
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ProvainCampo DAF
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L’attenzione ai
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Non c’è il veicolo perfetto per eccellenza. C’è invece il veicolo migliore per le proprie esigenze. È su questa filosofia che si basa lo sviluppo dei veicoli industriali destinati alle applicazioni heavy duty di DAF. Esempio tangibile di questa filosofia è il DAF CF 530 FAD 8x4 che abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano pochi giorni dopo la ripresa delle attività dal lockdown. APPARENTEMENTE NORMALE A prima vista il DAF CF 530 FAD 8x4 trae in inganno. Si, perché i propri plus tecnici e tecnologici li tiene ben nascosti. Ma non segreti, tant’è che l’occhio attento e la mano esperta percepiscono facilmente
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che sia a livello di catena cinematica, che di telaio e allestimento c’è molta sostanza. Ma prima di andare nei dettagli di questo veicolo per impieghi gravosi del Costruttore olandese, snoccioliamo giusto qualche caratteristica primaria, al fine di delineare con precisione il suo segmento di riferimento. Dalla sigla che lo caratterizza si evince chiaramente una parte di queste caratteristiche: si tratta di un CF mosso da un motore da 530 CV.Va da sé che si tratta di un propulsore Paccar MX-13, che eroga la sua massima potenza a 1.675 rpm, ma sappiamo che il vero valore che conta è la coppia, pari a 2.600 Nm disponibile tra i 1.000 e i 1.400 rpm. A scaricare tanta energia a terra ci pensa innanzitutto un cambio automatizzato TraXon a 16
dettagli marce arricchito dal software TraXon Offroad di cui diamo i dettagli tra poco. Anteriormente il DAF CF 530 FAD 8x4 appoggia su un doppio assale sterzante con sospensione rinforzata a balestra parabolica a 3 fogli, ammortizzatore e stabilizzatore. La massa tecnicamente ammissibile è di 9 t per assale. Dato il tonnellaggio ammesso, la scatola del cambio risulta opportunamente rinforzata. La trazione è affidata posteriormente a un doppio ponte motore con riduttori epicicloidali ai mozzi. La sospensione qui è costituita da un gruppo cantilever con 7 lame di balestra. La cabina è una Day Cab con sedile conducente Luxury Air a sospensione pneumatica e climatizzatore manuale con tasti a sfioramento (il clima completamente automatico è disponibile
Il DAF CF 530 FAD 8x4: compendio di plus per applicazioni impegnative TESTI, FOTO E VIDEO DI LAURA MOLE PIANE
TASTO PER LA DISATTIVAZIONE DEL SISTEMA DI AUSILIO ALLA GUIDA LDVS
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ProvainCampo DAF
L’allestimento A completare (ed esaltare) le doti del nostro DAF CF 530 FAD 8x4 è stato chiamato un ribaltabile posteriore Cantoni a vasca tonda da 20 m3. Oltre alle tradizionali features di un cassone ribaltabile (quale l’uso di acciaio antiusura per la struttura della cassa, il sollevamento con pistone frontale telescopico, la sponda
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posteriore con apertura a battuta esterna e il comando di alzata e discesa del cassone modulabile ad azione mantenuta), il ribaltabile di Cantoni era completato da una scaletta con ribaltina per l’accesso al cassone, da un portaruota di scorta con verricello meccanico, da una cassetta portattrezzi in
acciaio zincato e da protezioni flaps in inox, inclinate sulle sponde laterali. A chiudere un telo in neoprene copribitume
con avvolgimento elettrico e radiocomando. La portata utile del veicolo (la cui MTT è 40 t) è di 24,5 t.
IL PULSANTE DI INSERIMENTO DEL SOFTWARE TRAXON OFFROAD, LA RELATIVA SPIA SUL CRUSCOTTO E LA SPIA DEL TRACTION CONTROL CHE SI ATTIVA AUTOMATICAMENTE ALL’INSERIMENTO DEL SOFTWARE. IL SOFTWARE TRAXON OFFROAD È DISPONIBILE SUI MODELLI FAT E FAD (INCLUSO CONSTRUCTION) E FTT
LE PREFORATURE DEL TELAIO PREVISTE DAL SISTEMA BAM3 DI DAF: A SINISTRA SONO STATE UTILIZZATE DA CANTONI PER FISSARE SALDAMENTE LA PARTE POSTERIORE DEL CONTROTELAIO AL TELAIO DEL VEICOLO MEDIANTE APPOSITE PIASTRE. A DESTRA INVECE C’È IL PARTICOLARE DELLA MENSOLA PREVISTA SUL TELAIO DAF CHE VA AD ACCOPPIARSI A UN’ANALOGA STRUTTURA DEL CONTROTELAIO, UNITE DA FISSAGGI SEMIELASTICI. QUESTA SECONDA MODALITÀ DI ACCOPPIAMENTO DELL’ALLESTIMENTO PERMETTE UN CERTO GRADO DI LIBERTA TRA TELAIO E CONTROTELAIO PER ASSORBIRE EVENTUALI FORZE TORSIONALI DURANTE L’IMPIEGO DEL VEICOLO
come optional). Il cruscotto fascia bene il conducente che trova tutti i comandi a portata di mano (per i dettagli si rimanda alle foto). SEGRETAMENTE POTENTE Come abbiamo accennato il nostro DAF CF 530 FAD 8x4 è pieno di numerose sorprese. A partire dal software Offroad del cambio TraXon, attivabile alla bisogna dal driver attraverso il comodo pulsante sul cruscotto (vedi foto). Pensato per i veicoli che viaggiano frequentemente
PULSANTE PER L’ATTIVAZIONE/ DISATTIVAZIONE DELLA RIGENERAZIONE DEL FAP
DA DESTRA, PULSANTI PER IL BLOCCAGGIO DEI DIFFERENZIALI LONGITUDINALE E TRASVERSALE E PER LA REGOLAZIONE DELLA LUMINOSITÀ DEL CRUSCOTTO
in condizioni di manto stradale accidentato, il software garantisce una potenza di trazione pressoché ininterrotta sulle ruote motrici per mantenere il veicolo in movimento. La strategia di cambio marcia si basa sul regime del motore e prevede l’azionamento progressivo della frizione nonché un comportamento transitorio ottimale del motore. L’MX Engine Brake viene utilizzato per una sincronizzazione più rapida motore-cambio per ottenere un comando del cambio rapidissimo. Si ottiene una cambiata posticipata e un intervallo tra cambiate molto
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ProvainCampo DAF
Il TraXon in breve TraXon è il cambio sviluppato da DAF con l’obiettivo di offrire una trasmissione che consente di risparmiare carburante e contemporaneamente garantire il comfort del conducente. Questo perché si tratta sia di un cambio silenzioso che confortevole, grazie a cambi marcia fluidi tanto da essere impercettibili. Ma questa sua “gentilezza” non preclude altre caratteristiche peculiari, quali la sua efficienza, legata principalmente ai componenti elettronici in grado di calcolare sia quale marcia che quali tempi di cambio marcia e sincronizzazione siano i migliori in base alle condizioni di carico effettive. In questo modo TraXon permette di ottenere un’elevata coppia di ingresso e un eccellente comfort di guida, che si traducono in bassi regimi del motore a velocità di crociera e buona reattività nelle marce basse. Inoltre TraXon è dotato di assistenza GPS, pertanto è possibile applicare la strategia di guida predittiva che adatta in maniera ideale la sequenza di cambio marcia alla topografia, ottenendo un ulteriore risparmio di carburante e una guida rilassata.
IL MOTORE, UN PACCAR MX-13 DA 530 CV E 2.600 NM DI COPPIA DISPONIBILE TRA I 1.000 E I 1.400 RPM
IL CLIMATIZZATORE MANUALE CON TASTI A SFIORAMENTO
ridotto. La funzione fuoristrada TraXon è disponibile sia con guida in avanti che in retromarcia. Altri due segreti sono invece custoditi dal telaio. Il primo è un po’ l’anima stessa del veicolo, consistendo nei due longheroni compenetrati per tutta la lunghezza del veicolo, entrambi con spessore di 8,5 mm, a tutto beneficio della robustezza del nostro CF. Il secondo segreto va sotto il nome BAM3 e racchiude alcuni accorgimenti che facilitano il lavoro dell’allestitore. Si tratta sostanzialmente della preforatura del telaio nonché dell’apposizione di apposite mensole in grado di facilitare il lavoro di accoppiamento tra telaio e controtelaio dell’allestimento (vedi foto).
I DUE LONGHERONI DEL TELAIO COMPENETRATI
GLI OPTIONAL INTELLIGENTI Come ogni Costruttore che si rispetti anche DAF propone un ampio portafoglio optional.Abbiamo già accennato al climatizzatore automatico (il DAF CF 530 FAD 8x4 di queste pagine era equipaggiato con la versione manuale). Presente invece l’optional del gradino supplementare su bordo cabina che, abbinato al mancorrente posto sul tetto, offre al conducente un utile piano da cui controllare con sicurezza il contenuto del cassone. ❑
DUMPERS-IT-07/20 - Crediti foto: Sémaphore - Documento non vincolante
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TESTIMONIANZE
(ROCKWOOL)
ESTETICA FUNZIONALE
l colpo d’occhio è di quelli che lasciano il segno. Marciaga di Costermano sul Garda è un piccolo borgo che si affaccia sulle sponde dell’omonimo lago, sovrastato da una zona collinare che culmina con il Monte Baldo. In poche parole, l’habitat perfetto per il cicloturismo. Nel 2014 l’amministrazione comunale ha deciso di realizzare un centro polivalente, attraverso una struttura che si estende su un unico
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piano per 200 m2 e utilizzata anche come punto di ristoro per i numerosi amanti delle due ruote che percorrono l’ampia rete di sentieri che si snodano tra le colline. Attorno all’edificio, che ospita anche un centro di noleggio biciclette, si estende un’ampia area verde. Sotto il profilo architettonico la struttura è stata concepita come un volume semi-ipogeo accostato alla balza naturale del terreno esistente e completamente rivestita con una copertura “a prato”, per garantirne la mimetizza-
Lungo le sponde del Lago di Garda, Rockwool ha contribuito alla costruzione di una struttura polifunzionale realizzata in perfetta armonia con la natura
zione e l’inserimento organico nella natura, oltre ad assicurare un miglior efficientamento energetico. L’edificio, con impatto ambientale minimo, si sviluppa con un solo piano fuori terra e la riqualificazione dell’area da destinare a parco pubblico, con la piantumazione di nuove essenze d’alto fusto, crea una cortina verde che abbraccia la collina della vicina chiesa. La parte di facciata fuori terra, che si affaccia sulla strada, simula un naturale innalzamento della balza del terreno
PER TUTTI i gusti
Oltre alla variante Colours ideale, come in questo caso, per creare effetti di colore in facciata, su fasce, pannelli di tamponamento e soffitti esterni, Rockpanel è disponibile in molteplici versioni. Eccole nel dettaglio. Rockpanel Colours: per creare effetti di colore in facciata Rockpanel Chameleon: per ricreare effetti di luce Rockpanel Woods: per un design effetto legno Rockpanel Brilliant: per realizzare superfici di facciata particolarmente brillanti Rockpanel Metallics: per ricreare giochi di luce Rockpanel Natural: per un effetto del tutto naturale Rockpanel Lines: per ottenere differenti configurazioni, giocando con le alternanze di linee
ESTETICA e prestazioni I pannelli in lana di roccia Rockpanel offrono ai progettisti la possibilità di liberare il proprio estro creativo per realizzare facciate originali, innovative e di forte impatto estetico, combinando funzionalità, armonia ed espressione. A questa valenza estetica si aggiungono vantaggi
prestazionali, dal momento che i pannelli Rockpanel sono realizzati in lana di roccia, un materiale sostenibile per sua natura, sicuro contro gli incendi, stabile dal punto di vista dimensionale, resistente alle condizioni climatiche, facile da lavorare e che richiede poca manutenzione.
che ospita il fabbricato. Per ottenere questo effetto è stato previsto un rivestimento con pannelli dai colori naturali (verde e marrone), posati in modo alternato al fine di richiamare la stratigrafia del terreno. La canna fumaria è stata rivestita con una schermatura in simil-legno a disegno curvilineo, caratterizzata da “feritoie” illuminate con LED, che permettono il passaggio di aria e luce e producono un efficace effetto di mimetizzazione nell’elemento naturale. Molto
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TESTIMONIANZE
IL GRUPPO E LA Lana di Roccia
Rockwool è in grado di far fronte a molte delle sfide della moderna architettura: dal consumo energetico all’inquinamento acustico, dalla resilienza al fuoco alla carenza idrica e alle alluvioni. La gamma di prodotti Rockwool rispecchia la diversità di bisogni a livello mondiale e aiuta a ridurre la cosiddetta impronta energetica. La lana di roccia è infatti un materiale versatile ed è la base di tutte le attività del Gruppo.
Con circa 11.600 collaboratori in 39 Paesi, Rockwool è il leader mondiale nelle soluzioni in lana di roccia: dall’isolamento degli edifici ai controsoffitti acustici, dai sistemi di rivestimento per facciate alle soluzioni per
l’orticoltura, dalle fibre speciali per uso industriale ai prodotti isolanti per industria, marina e offshore. Per conoscere più da vicino la realtà Rockwool e le sue soluzioni, la società ha ideato il format video ROCKpills. Si tratta
interessante il contributo offerto da Rockwool, infatti la parte perimetrale che accompagna il percorso sovrastante la struttura è stata rivestita con i pannelli in lana di roccia Rockpanel. “È stata l’idea alla base del progetto a portarmi a questa soluzione”, spiega l’architetto Michele Zecchini, “la morfologia del terreno presentava un pendio: all’interno doveva essere racchiusa la struttura, che non si svelava subito ad un primo sguardo, ma solo gradualmente, man mano che si percorreva la strada. Per assecondare questo effetto, anche la struttura presenta una forma curvilinea. Questo particolare layout della facciata realizzata con i pannelli Rockpanel Colours produce l’impressione che un lembo di terra si sia sollevato racchiudendo il fabbricato. Per questo motivo avevo la necessità di utilizzare colori in grado di riproporre la stratigrafia del terreno. Naturalmente si tratta di un’astrazione architettonica per rendere questa
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di brevi video-pillole (https:// www.rockwool.it/rockpills/) finalizzate a illustrare le soluzioni Rockwool e le loro applicazioni, i casi studio più rilevanti e alcuni approfondimenti sulle proprietà della lana di roccia.
idea, ma la motivazione architettonica si intreccia con quella funzionale. Dopo una accurata analisi dei prodotti presenti sul mercato, ho scelto i pannelli Rockpanel per più motivi: in primis perché erano disponibili in un’ampia gamma di tonalità di colori, ma anche per le caratteristiche tecniche del materiale. La lana di roccia offre infatti più garanzie di durabilità e resistenza agli agenti esterni, oltre ad essere un materiale duttile e flessibile, qualità indispensabile per poter adattare i pannelli alla geometria curvilinea della struttura. Anche la consulenza e l’ottima sinergia che si è venuta a creare con l’azienda hanno sicuramente contribuito alla buona riuscita del progetto”. ❑ ROCKWOOL ITALIA SPA via Canova 12 20145 Milano Tel. 02346131 www.rockwool.it
news
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Prodotti e servizi DALLE AZIENDE
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Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività
Corrisponde in pieno
(Sollevamento) Hans Frey cercava una gru che soddisfasse quattro requisiti: flessibilità, manovrabilità, robustezza ed economicità dei costi operativi. Per questo ha scelto una Tadano HK 70.
Rivoluzione (Componenti)
autoglide 5 è il nuovo sistema per catene portacavi appositamente pensato da igus per le corse orizzontali nei settori dell’intralogistica e nelle gru. Con una particolarità: questo sistema di alimentazione si monta velocemente perché non ha il canale di guida. Poggia, invece, grazie al design della maglia, su una fune
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Versatilità
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DEALERSTORY
(FASSI)
AL CENTRO... DEL CENTRO Innovazione e competenza. Sono questi i principali (ma non gli unici) ingredienti del successo di Bachetti sul mercato degli allestimenti di gru e scarrabili per veicoli industriali del Centro Italia
LA RETE FASSI in Italia ome avviene quasi sempre, dietro un grande successo ci sono pochi, semplici ingredienti. Dietro (dentro) quello che stiamo per raccontare in queste pagine c’è principalmente il riuscito connubio tra due realtà aziendali, un connubio talmente azzeccato da durare da ben 45 anni! Stiamo parlando del legame che unisce la “multinazionale bergamasca” Fassi Gru al suo concessionario Bachetti che opera nella zona comprendente Abruzzo e le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, che ha portato Daniel Bachetti, seconda generazione della famiglia a capo della concessionaria insieme al fratello Christian, a dichiarare: “posso affermare con orgoglio che la quasi totalità delle gru più importanti allestite nella nostra zona sono Fassi!”. Insomma, un bel risultato. Ma da dove parte tutto ciò?
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Sul territorio nazionale sono attive oltre 10 concessionarie che da oltre 40 anni collaborano con Fassi e per molte è già avvenuto con successo il cambio generazionale. Fra le tante, la Bachetti srl esprime perfettamente l’eccellenza della presenza Fassi nei territori della costa Adriatica del Centro Italia: qui i dealer non possono appoggiarsi su allestitori esterni e quindi sono loro stessi un riferimento per tutte le aziende che vogliono dei veicoli mirati alle loro esigenze e ha imposto anche a Bachetti una particolare organizzazione per garantire al cliente soluzioni mirate e tecnologicamente avanzate. “Questo ha contribuito a far crescere la professionalità e la competenza dei suoi tecnici che si sono rivelati, i fratelli Bachetti in primis, di grande aiuto quando abbiamo dovuto seguire alcuni allestimenti particolarmente importanti in questa zona, come le 500 macchine per Ferrovie dello Stato e otto veicoli per Terna” ha dichiarato Mauro Dellacasa, responsabile commerciale Italia di Fassi Gru. “In queste due importanti commesse, la Bachetti ha garantito una consulenza diretta sul territorio che ha coinvolto anche alcuni aspetti del progetto e interventi di supporto alla realizzazione e messa in funzione dell’allestimento, ovviamente in stretta sinergia con il nostro ufficio tecnico di Albino”.
GLI INIZI Correva l’anno 1975 quando il fondatore di Bachetti, Domenico, dopo un periodo di esperienza presso un allestitore di veicoli industriali, decise di aprire una propria attività nello stesso settore mettendo a frutto il proprio know how. Nasce così il primo nucleo dell’azienda in quel di Venagrande, frazione di Ascoli Piceno. Fin da subito legata a Fassi, di cui Domenico conosceva i prodotti proprio grazie alla
sua esperienza precedente. Alla prima officina, ne seguì una più grande ad Ascoli Piceno e poi, nel 1982, il primo capannone nella zona industriale di Maltignano (a pochi chilometri dal capoluogo) che, attraverso successivi ampliamenti, è tuttora la sede della Bachetti, su un’area complessiva di 10.000 m2 dei quali circa la metà coperti, dove lavorano 22 dipendenti, per la gran parte impegnati in officina, eccellenza della Bachetti srl.
L’ANNIVERSARIO Lo scorso 17 giugno è stato festeggiato l’anniversario ufficiale del 45esimo anno di attività. Una storia che ha visto negli anni affiancarsi a Domenico, che è attualmente l’amministratore unico della Bachetti, i suoi due figli, Daniel e Christian, che seguono gli aspetti tecnici e commerciali il primo e l’officina il secondo. “Difficile indicare una data precisa nella quale abbiamo affiancato nostro padre” racconta Daniel Bachetti . “In realtà fin da ragazzi, pur proseguendo gli studi, appena potevamo eravamo in officina a dare una mano. Comunque, io nei primi anni Novanta, e mio fratello verso la fine di quel decennio, eravamo operativi a tempo pieno”. IL SEGRETO DEL SUCCESSO “Il rapporto con Fassi Gru non è solo di lunga durata, ma è anche di totale sintonia sugli obiettivi” spiega Daniel
Bachetti. “Noi come loro puntiamo moltissimo sull’innovazione e siamo sempre i primi a proporre ai nostri clienti le più recenti soluzioni introdotte da Casa madre, contribuendo anche al loro affinamento con precisi report dal ‘campo’. Questo ci permette di essere sempre un ‘passo avanti’ rispetto ai nostri competitor e i nostri clienti ce lo riconoscono. I nostri allestimenti prevedono per lo più l’impiego di gru di gamma media, in particolare dalle 16 tm alle 45 tm, anche se negli ultimi tempi la domanda di modelli più potenti si sta vivacizzando”. Una tendenza che si sta riscontrando principalmente nelle Regioni del Centro e Sud Italia, dove l’interesse per allestimenti che comprendano gru della fascia alta è in piena crescita. “Nella nostra zona di pertinenza non ci sono grandi flotte o noleggiatori importanti - spiega Daniel Bachetti -, così ci confrontiaMACCHINE CANTIERI 5.0
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DEALERSTORY
QUANDO IN FASSI PARLIAMO DI PARTNER STORICI, I NOMI SONO MOLTI E DOMENICO BACHETTI È CERTAMENTE UNO DI QUESTI. Mauro Dellacasa, responsabile commerciale Italia di Fassi Gru.
mo con tante piccole e medie realtà, ognuna con delle esigenze ben precise. Si passa da aziende di trasporto che hanno nel sollevamento un tratto distintivo della loro offerta, al settore edile sempre molto vivace, ma anche a nuovi ambiti di intervento come quello ecologico, con la raccolta dei rifiuti e la loro gestione, e quello boschivo”. A maggior ragione, avendo a che fare non con grandi flotte ma con singole aziende spesso altamente specializzate, la qualità delle gru Fassi e la competenza nell’allestirle e nell’adattarle al meglio alle esigenze del cliente diventa cruciale. “La maggior parte dei nostri allestimenti è complessa, un tratto diventato distintivo della nostra offerta negli anni” prosegue Daniel. “Possiamo dire che la qualità delle gru Fassi, unita alla nostra apprezzata e riconosciuta competenza nella costruzione delle attrezzature, concorrono di pari passo a garantirci un continuo flusso di commesse. A questo aggiungiamo la nostra capacità di consigliare i clien-
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PASSATO e futuro
Fassi Gru ha la propria sede ad Albino, nella bergamasca, territorio che più di altri in Italia è stato colpito da Covid-19. L’azienda ha fronteggiato l’emergenza facendo tesoro del patrimonio che è la sua stessa essenza: persone, progetti, prodotti distribuiti in tutto il mondo. Un’essenza che ha dimostrato solidità, flessibilità e resilienza. Oggi Fassi guarda a quella che è la prossima sfida: il futuro che l’attende, ma che in realtà attende tutto il settore e tutti noi, a livello personale e umano, oltre che lavorativo. E lo fa con l’approccio sereno dato dall’aver saputo riconoscere anche nelle difficoltà l’opportunità di imparare dai valori che le hanno permesso di affrontare tutto questo sconvolgimento restando centrata sulle proprie fondamenta: integrità, sacrificio, operosità che sono tipici del suo territorio originario.
ti nelle scelte migliori e poi seguirli durante tutta la vita dei veicoli che abbiamo allestito, con un puntuale servizio di assistenza, manutenzione e disponibilità di ricambi, grazie anche a un magazzino ben rifornito”. OPTIONAL? NON SERVONO “Un’altra caratteristica dei nostri prodotti è che sono tutti ‘full optional’: le prolunghe idrauliche non le consideriamo neppure opzionali, ma anche le piattaforme aeree stanno diventando un accessorio quasi fisso, così come tutti i sistemi elettronici ormai indispensabili, non solo per la sicurezza degli operatori, ma anche per l’efficienza della loro operatività. Lo sviluppo degli interventi in ambito ecologico e boschivo hanno dato un grande impulso anche all’adozione degli
scarrabili Marrel e dei prodotti Cranab, così la nostra officina è in grado con il gruppo Fassi di dare risposte a tutte le domande di allestimento che ci vengono sottoposte” ci spiega Daniel Bachetti. IL FUTURO Grazie a questo mix vincente, il futuro non spaventa Bachetti perché è proprio grazie a questo che è in grado di chiudere non solo importanti trattative e commesse, ma veri e propri accordi commerciali. Per esempio recentemente ha definito, con la concessionaria Iveco della sua stessa area di pertinenza, un accordo per realizzare dei veicoli allestiti in pronta consegna, non solo van, ma anche carri fino a 180 quintali. Si tratta quindi di unità sia Daily che Eurocargo. “È un impegno economico importante che ha visto Fassi al nostro fianco, ma è anche un preciso segnale al mercato sulla nostra determinazione a recitare un ruolo da protagonisti. Come un chiaro esempio delle nostre competenze tecniche sono alcuni dei più recenti allestimenti: per esempio, un Volvo FMX a quattro assi con ribaltabile e una gru F990RA.2.28 L616 xhe-dynamic full optional, che ci ha portato a chiudere una trattativa per un veicolo simile (ma su meccanica Daf) che sarà allestito con una Fassi F1150RA.2.28 xhe-dynamic” ha concluso Daniel Bachetti. ❑ BACHETTI SRL Via Mediana Superiore, 1 63085 - Maltignano (AP) Tel: (+39) 0736 40 23 73 Fax: (+39) 0736 22 63 72 daniel@bachettisrl.com
MAGGIORE SBRACCIO, MIGLIORE SOLLEVAMENTO
TESTIMONIANZE
(BOMAG)
INTENSA E DECISA Un rullo monotamburo Bomag BW 213 BVC-5 ha contribuito alla buona riuscita di un rilevato di circa 100.000 metriquadri eseguito da Rattalino Scavi a Carmagnola
on queste due parole “intensa e decisa”, il geometra Davide Pellerino, che si occupa della programmazione e gestione dei cantieri per l’impresa piemontese Rattalino Scavi, ci ha descritto la compattazione del nuovo rullo Bomag BW 213 BVC-5, recentemente utilizzato per la realizzazione di un rilevato di circa 100.000 m2. Da piccola impresa individuale sorta negli anni Settanta, la Rattalino Scavi di oggi è un’azienda strutturata, con 50 collaboratori e un parco macchine da fare invidia. Decisamente avanzata per quanto concerne la digitalizzazione del cantiere, opera prevalentemente sul territorio regionale, senza disdegnare progetti anche fuori dal Piemonte. Il parco macchine comprende escavatori, autocarri, rimorchi, pale gommate, apripista, rulli, finitrici, attrezzature per i lavori stradali e le demolizioni, frantoio, mulino, vaglio, sollevatori telescopici e autobetoniere. Macchine finalizzate a molteplici lavorazioni tra le quali spiccano demolizioni, movimento terra, opere speciali, lavori di urbanizzazione,
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asfaltatura e pavimentazioni, acquedotti e fognature, realizzazione di capannoni, rimozione amianto e bonifica siti contaminati, ritiro e recuperi rifiuti edili, produzione e fornitura di calcestruzzo e misto cementato. Gli uomini e le macchine di Rattalino Scavi sono stati recentemente impegnati nei lavori propedeutici alla realizzazione della nuova sede logistica di un importante player della Grande
Distribuzione Organizzata nel comune di Carmagnola (TO). Nello specifico, Rattalino Scavi si è occupata dello sbancamento, del trattamento calce-cemento sul fondo, che poi è stato ricoperto di materiale riciclato da consegnare perfettamente compattato secondo i parametri imposti dalla Direzione Lavori. Per le opere di compattazione del rilevato la società ha utilizzato il nuovo rullo Bomag
DIGITALIZZARE il cantiere
Il rullo è stato equipaggiato con un sistema Leica Geosystem che si interfaccia con la gestione del vibrante della macchina Bomag per ottimizzare la compattazione, gestendola in combinata con un posizionamento preciso in ogni istante. “Infatti”, precisa Davide Pellerino, “troppi passaggi potrebbero snervare il fondo, mentre grazie a questo sistema che lavora in sintonia con il sistema vibrante del rullo, la vibrazione si adegua in modo automatico, andando così a supportare il lavoro dell’operatore. In genere utilizziamo i sistemi Leica su escavatori, dozer e grader. Mentre sul rullo è in assoluto la prima volta. Abbiamo scelto questa macchina Bomag anche perché compatibile con questo sistema di tracciamento che, grazie anche alle interfacce di comunicazione, riporta anche in ufficio i dati di compattazione per ogni punto del cantiere”.
Il geometra Davide Pellerino si occupa della programmazione e gestione dei cantieri per l’impresa piemontese Rattalino Scavi
DATI TECNICI Modello Bomag BW 213 BVC-5 Peso operativo 15.170 kg Larghezza di lavoro 2.130 mm Raggio di sterzata interno 3.680 mm Velocità di trasferimento 0-12 km/h Pendenza superabile 58% (senza vibrazione) – 55% (con vibrazione) Motore Deutz TCD 4.1 L4 Stage IV-Tier 4f, 4 cilindri, raffreddato a liquido Potenza massima 115 kW Sistema di trasmissione idrostatico Freni servizio e parcheggio idrostatici Sterzo giunto oscillante Metodo di sterzatura idrostatico Angolo di sterzata 35° Angolo di oscillazione 12° Trasmissione sistema eccentrico idrostatica Frequenza 28 Hz Ampiezza 0-2,25 mm Forza centrifuga 265 kN (37,2 t) Equipaggiamento standard Bomag Ecomode, Bomag Variocontrol, Terrameter
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TESTIMONIANZE
IL Variocontrol Il mercato si sta adeguando ai nuovi capitolati in cui, in merito ai rulli, vengono richieste macchine con controllo continuo della compattazione e sovente con variazione automatica dell’intensità di vibrazione in relazione allo stato del terreno. I rulli Bomag Variocontrol consentono agli utilizzatori di ottenere sempre il massimo della qualità di lavoro nel minor tempo possibile, grazie al brevettato sistema di controllo/ variazione/inclinazione e direzionamento della vibrazione abbinato al controllo continuo della compattazione del materiale. Il direzionamento della vibrazione comporta il vantaggio che il rullo possa vibrare andando sia avanti che indietro senza creare onde sul materiale rispetto ai
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sistemi tradizionali con vibrazione eccentrica. Il sistema Variocontrol riconosce in automatico il grado di rigidità del terreno, adeguando di conseguenza la vribrazione. Basta inserire lo spessore dello strato e partire: il sistema rileva e gestisce tutto (sottofondo, grado di compattazione, regolazione della direzione di compattazione). L’operatore è più rilassato e può concentrarsi sullo schema da seguire e sui altri colleghi che lavorano insieme a lui. Tutti i rulli Bomag Variocontrol sono equipaggiati di serie anche con il sistema Terrameter (e relativa stampante) per la lettura dei dati di compattazione in tempo reale attraverso un sistema composto da due accelerometri che forniscono i segnali al sistema automatico di gestione.
La macchina è stata proposta a Rattalino Scavi dalla concessionaria Bomag Slim Srl
BW 213 BVC-5 che, al momento della nostra intervista, aveva circa 300 ore all’attivo. Entusiastico il commento di Davide Pellerino: “le prestazioni della macchina Bomag sono ottime. Stiamo parlando di un rullo che ha prestazioni superiori al proprio peso operativo, con una capacità di compattazione che in genere ritroviamo su macchine ben più pesanti. La compattazione è molto intensa, molto decisa, raggiunge un livello che, ripeto, in genere si ottiene con rulli di peso decisamente superiore. Inoltre ci troviamo molto bene anche sotto il profilo dei consumi”. La macchina è stata affidata a uno specifico operatore che beneficia di una cabina climatizzata, confortevole, con comandi molto intuitivi.“A livello di gestione del tamburo vibrante”, riprende il geometra Pellerino, “l’operatore ha a disposizione un’infinità di possibilità e questo permette di lavorare le differenti tipologie di materiale senza problemi. Anche per quanto concerne la manutenzione ordinaria
non ci sono problemi con tutti i livelli a vista e facili da raggiungere”. La macchina è stata proposta da Slim Srl, concessionario Bomag ben conosciuto da Rattalino Scavi, che ha saputo orientare al meglio la società piemontese, proponendo la macchina giusta per l’impresa giusta. “Il rullo monotamburo”, conclude Pellerino, “è una classica macchina da rilevati stradali. Di conseguenza è perfetto per il nostro lavoro che comporta la realizzazione di tante strade e di tante urbanizzazioni. A dire il vero avevamo già un rullo monotamburo, lo abbiamo sempre usato e pensavamo fosse una gran macchina finché non è arrivato il rullo Bomag, che rappresenta un vero e proprio salto generazionale”. ❑ RATTALINO SCAVI S.R.L. Sede Operativa: Via Asti, 15 10026 Santena (TO) Tel. 011 9431059 www.rattalinoscavi.it info@rattalinoscavi.it
news TRUCKS
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Iveco riceve un ordine di nove veicoli dalla Gifuni di Napoli
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veco ha consegnato nove pesanti stradali alla Gifuni Srl presso la sede di S.Anastasia (NA), alla presenza di Salvatore Gifuni,Amministratore Delegato dell’azienda e di Carmine Ceglia, Sales Specialist di Socom Nuova, la concessionaria IVECO di riferimento di zona. L’azienda di trasporti, che si occupa di logistica integrata su misura, ha scelto i mezzi Iveco per gestire le attività di trasporto di alcune aziende dei settori aeronautico e dell’automotive. La fornitura, consegnata in un’unica soluzione, comprende sette Iveco S-Way modello AS440S51T/FP nella versione diesel e due Stralis modello AS440S46T/P alimentati a LNG, che sono andati a implementare una flotta di 42 veicoli. FONTE: IVECO
SI riparte Gli operatori del mercato siderurgico nazionale si attendono, per fine luglio, un lieve rialzo del prezzo di tre prodotti benchmark per l’acciaio: coils a caldo, rottame ferroso e tondo per cemento armato. “Nonostante il mese di fermo a causa del lockdown, a maggio abbiamo avuto una leggera ripresa e a giugno abbiamo iniziato a correre verso i numeri preCovid” ha detto Luigi Rapullino, ad del Gruppo Rapullino e Sideralba, produttore di tubi campano.
RISTRUTTURAZIONI
Da provare!
(Veicoli da lavoro) Arriva a settembre 2020, il nuovo veicolo commerciale Goupil G6, distribuito in Italia da Exelentia Srl con i suoi rivenditori autorizzati. Totalmente elettrico, con autotelaio compatibile con soluzioni modulari e allestimenti flessibili, il G6 è sviluppato per il business urbano di corrieri, logistica, imprese, rivenditori e operatori del last mile. Il nuovo Goupil G6 offre, in base alla configurazione scelta, un carico utile fino a 1.200 kg e un volume di carico fino a 9 mc. Per garantire una percorrenza sicura e regolare, sia nei centri urbani che in periferia, il G6 raggiunge una velocità di 80 km/h e ha un’autonomia fino a 152 km. La batteria ha una capacità di 28,8 kWh e una facilità di gestione nei tempi e nel modo 2 e 3 di ricarica.
OTTIMA CHANCE Hoval punta al bonus 110%
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l Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19 maggio, prevede interessanti agevolazioni per chi intende effettuare interventi di riqualificazione finalizzati a ottimizzare l’efficienza energetica dell’edificio. Purché queste comportino un miglioramento delle prestazioni energetiche di almeno due classi o che permettano comunque di ottenere la classe energetica più alta possibile. È sicuramente un’ottima opportunità, destinata sia rilanciare l’economia, sia a dare una svolta sostenibile alle attività di riqualificazione. Una grande occasione per l’intera filiera: imprese, installatori, progettisti, perché l’Ecobonus sarà una leva trainante per i prossimi mesi (dal 19.07 a fine 2021, salvo ulteriori possibili proroghe). Lo sarà anche per i privati che, grazie al meccanismo della detrazione al 110% e allo sconto in fattura, potranno effettuare gratuitamente i lavori se questi risponderanno ai requisiti previsti. FONTE: HOVAL DOOSAN LANCIA LA NUOVA PALA GOMMATA DL420-7 STAGE V, CARATTERIZZATA DA UN DESIGN COMPLETAMENTE RINNOVATO, PRESTAZIONI ULTERIORMENTE MIGLIORATE, CONSUMI PIÙ EFFICIENTI E UN AMBIENTE DI LAVORO ANCORA PIÙ CONFORTEVOLE PER L’OPERATORE RISPETTO AL PRECEDENTE MODELLO STAGE IV.
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TESTIMONIANZE
(HYUNDAI)
NIENTE DI MEGLIO Carron Valley Plant sceglie gli escavatori Hyundai a telaio alto per l’esecuzione di impegnative attività forestali umfries, nella piovosa Scozia. Qui è ambientata la case history di queste pagine che ha come protagonista Carron Valley Plant Ltd, un’azienda specializzata nella preparazione di terreni
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forestali. Fondata circa 30 anni fa e con un personale di tre uomini guidati dal fondatore William Brown, la società è appaltata a Forestry and Land Scotland, l’agenzia governativa scozzese responsabile della gestione delle foreste e dei terreni nazionali della regione.
Carron Valley Plant è responsabile della preparazione del terreno per Forestry and Land Scotland
NUOVO CONCESSIONARIO Hyundai CEE Hyundai Construction Equipment Europe ha siglato una partnership con CT Macchine srl. Attiva dal 2012, CT Macchine srl ha sede a Caltanissetta e distribuirà le macchine Hyundai nella Sicilia Orientale. La nuova partnership con Hyundai è stata siglata lo scorso settembre con grande
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soddisfazione da parte del titolare della CT Macchine, Giuseppe Pappalardo: “siamo orgogliosi e soddisfatti del lavoro fatto in questi anni in quanto ci hanno permesso di far parte della famiglia Hyundai Construction Equipment. La storia della nostra azienda è caratterizzata da serietà,
LE MACCHINE MIGLIORI... La flotta di William Brown comprende due escavatori cingolati forestali a telaio alto Hyundai HX140 da 14 tonnellate, che sono utilizzati da Sammy McEwan, da tre anni parte dell’azienda, mentre il nuovo operatore specializzato Chris Chapman utilizza la macchina più recente, acquistata nel novembre dello scorso anno dal rivenditore Hyundai lo-
tenacia e spirito di sacrificio che si sono trasformati in una grande opportunità: offrire ai nostri clienti prodotti di elevata qualità, competenza e un servizio di assistenza tempestivo e qualificato.” CT Macchine ha iniziato la commercializzazione delle macchine Hyundai e ha già ottenuto risultati molto
soddisfacenti. “Grazie alla nostra esperienza e al nostro know how, oggi abbiamo tantissimi ordini in portafoglio di macchine Hyundai. Abbiamo già inserito nel territorio di nostra competenza i seguenti modelli: le pale HL 940, HL 955 e HL 960, gli escavatori HX 220NL, HX 145LCR e HX 140LDC, HX
cale, Agritrac Exports. “I modelli Hyundai hanno dimostrato di essere molto più performanti rispetto alle macchine che utilizzavo”, ha raccontato William Brown. “Non sono mai inattivi e funzionano dalle 6 alle 18, dal lunedì al venerdì, senza crearci problemi. Sono macchine eccellenti anche per quanto riguarda i consumi del carburante: i ragazzi lavorano un giorno e mezzo con un solo pieno”, ha aggiunto William. ...PER I LAVORI PIÙ IMPEGNATIVI Come accennato poc’anzi, Carron Valley Plant è responsabile della preparazione del terreno per Forestry and Land Scotland. La preparazione del terreno all’interno della foresta può risultare estremamente difficile e impegnativa, pertanto per queste applicazioni l’azienda ha bisogno di macchine appositamente progettate che consentano di lavorare in modo efficiente in questo tipo di ambiente. “L’escavatore Hyundai a telaio alto HX140HW viene fornito di serie con protezioni dei cingoli a tutta lunghezza, che coprono completamente il telaio a rulli impedendo ai residui di legno e vegetazione di entrare nei cingoli. L’altezza da terra della macchina è di 600 mm rispetto alla piastra della torretta e consente di passare sopra i ceppi di legno senza problemi” ha specificato William che ha aggiunto:“per una protezione extra sulle mie macchine ho anche ordinato delle piastre rinforzate, una semi-barriera per il finestrino anteriore e luci ausiliarie”. Nel caso in cui il carico di lavoro dovesse essere particolarmente elevato, William ha già in programma di noleggiare un
130LCR e HX 160 nonché piccole macchine come mini escavatori e pale che andremo a consegnare nei prossimi mesi. Siamo sicuri che queste macchine, associate a un buon servizio postvendita, faranno da apripista per il successo di Hyundai e di CT Macchine in Sicilia”. In merito alla nuova partnership,
altro escavatore da Agritrac Exports e svolgere lui stesso le operazioni necessarie con la macchina. William è un amico di lunga data del responsabile delle vendite di Agritrac, Leigh Dalgleish, che ha conosciuto circa 10 anni fa, quando Leigh lavorava per una concessionaria della concorrenza. Nonostante le diverse vicissitudini, l’amicizia tra William e Leigh è rimasta salda e proprio in virtù di questo legame William ha deciso di dare fiducia a Hyundai CEE, acquistando la sua prima macchina quattro anni fa, dall’allora concessionario Hyundai, Young Plant Sales, dove operava Leigh. La seconda macchina fu invece acquistata da Agritrac Exports, dove opera oggi Leigh. “Anche
Luca Bellini, Regional Sales Manager Hyundai CE per il Sud Europa, ha dichiarato: “Siamo estremamente felici di aver avuto l’opportunità di coinvolgere CT Macchine nel nostro progetto. Tutto ciò conferma ed è un ulteriore passo in avanti nel piano che stiamo perseguendo in
Sammy McEwan mette alla prova l’HX140HW
Italia, coinvolgendo i migliori concessionari presenti sul territorio. Non abbiamo avuto dubbi con CT Macchine ed
gli operatori valutano estremamente bene le macchine”, ha aggiunto William. “Sammy ha dichiarato che la Hyundai è la macchina migliore che abbia mai avuto l’opportunità di utilizzare; e quando si fa un turno di 12 ore non è una cosa da poco! Le macchine sono potenti, robuste e gli ampi cuscinetti offrono alle macchine maggiore stabilità per lavorare in condizioni spesso molto paludose. Non riesco davvero a trovare dei difetti!” ❑ HYUNDAI CONSTRUCTION EQUIPMENT EUROPE Hyundailaan 4 B-3980 Tessenderlo Tel. +32 (0) 14 56 22 00
abbiamo subito trovato l’intesa grazie alla conoscenza del territorio e la forte competenza sia in ambito vendita ma anche assistenza, punto cruciale come sappiamo per supportare oggi il cliente finale nel migliore dei modi”.
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REPORTTECNICO
BKT
E ALLORA... MUOVITI, MUOVITI! ogistica e movimentazione. Due settori che svolgono operazioni fondamentali e spesso ignorate da gran parte della società. Forse oggi, dopo un Covid-19 che ha messo in luce quanto siamo interconnessi e interdipendenti da servizi che prima potevamo concederci bellamente di ignorare, saremo un po' più grati se andando a fare la spesa troveremo ciò che ci serve (e anche il superfluo) e se sulla nostra strada troveremo qualche veicolo industriale dedito al trasporto di merci. Ma se quest'ultimo è trasporto su strada che poco interessa a BKT, lo stesso non si può dire per gli altri settori con cui abbiamo iniziato questo articolo. Presente già da tempo con alcuni modelli di pneus dedicati, recentemente il Produttore indiano ha deciso di essere presente in maniera più massicci a in questi comparti, iniziando dalla fondamentale operazione di offrire una gamma più ampia a copertura delle diverse esigenze. Da qui arrivano i nuovi Maglift Eco e Maglift Premium, pensati appositamente per carrelli elevatori. Sul fronte invece della movimentazione, BKT propone il nuovo Liftmax LM 63, destinato ai trattori industriali. Ma andiamo con ordine perché non si tratta di un mero lancio di nuovi modelli, ma di un vero e proprio ampliamento di
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Calcio, mon amour
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gamma, su entrambi i fronti applicativi. Liftmax LM 63, infatti, è indubbiamente la sintesi perfetta di alcune caratteristiche che trattori destinati a un uso portuale e aeroportuale cercano: bassa resistenza al rotolamento, minori vibrazioni, eccellente stabilità e anche un maggiore comfort di guida. Tutto questo Liftmax LM 63 riesce a garantirlo grazie alla sua carcassa All Steel con cinture in acciaio multistrato. Si aggiungono a questa prima, fondamentale lista di caratteristiche anche un’alta resistenza a perforazione e usura nonché un’elevata produttività grazie al chilometraggio migliorato e al ridotto consumo di carburante che riesce a far registrare. Non manca di certo la trazione, elemento indispensabile in moltissime applicazioni, ma soprattutto nell’ambito industriale, logistico e portuale. Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di pneumatici BKT pensati e sviluppati per i veicoli operanti nei settori industriali o multisettoriali che svolgono le operazioni di carico, compattazione,
Quella di BKT per il calcio è una vera e propria passione che di sicuro la pandemia non è riuscita a spegnere. Lo attesta la recente sponsorship
siglata dal Colosso indiano con la Ligue de Football Professionel (LFP), l’ente che regola i campionati francesi di calcio, che ha presentato
costruzione, recycling, logistica, movimentazione industriale e portuale, municipalizzate, scavo, trasporto e trasporto intermodale. E come dicevamo poc'anzi non è l’unica novità al riguardo. BKT sta infatti ampliando la gamma Liftmax LM 81, prodotto specifico per carrelli elevatori e veicoli adibiti alla movimentazione dei container vuoti. Grazie alle ultime misure inserite (12.00 R 20, 12.00 R 24 e 14.00 R 24) questa linea conta ora ben diciassette diversi modelli. Nuova è anche la misura 18.00 – 33 di Container King, appositamente progettato per i veicoli adibiti al sollevamento e alla movimentazione di
ufficialmente la nuova identità della stagione 2020/21 di Ligue 2. BKT dà il proprio nome al campionato cadetto che dal 1 luglio 2020 si chiama
Ligue 2 BKT. L’accordo di title sponsorship sarà in vigore fino a giugno 2024. Tra le novità della prossima stagione il logo Ligue 2 BKT che è stato
la gamma RIDEMAX IT 697, pneumatico destinato a varie applicazioni, verrà presto ampliata. Ma andiamo a bomba ai Maglift. Nella famiglia di pneus firmati BKT e pensati specificamente per carrelli elevatori arrivano due nuovi modelli, Maglift Eco e Maglift Premium. Il primo è realizzato con due strati di mescola in gomma, dotato di una speciale geometria e ramponi molto larghi per assicurare la massima stabilità e un’ottimale distribuzione dei carichi. Tra i suoi elementi distintivi va ricordato anche il particolare bordo posizionato sul cerchio e progettato per proteggerlo da danni e ammaccature. Bassa resistenza al rotolamento e alta resistenza al surriscaldamento garantiscono la massima efficienza e a completamento del quadro prestazionale giungono i fili di acciaio, incorporati nel tallo-
carichi pesanti quali i reach stacker. Ma, come abbiamo anticipato all'inizio, la multinazionale indiana sta lavorando all’ampliamento generalizzato delle famiglie di pneumatici per la logistica e la movimentazione. Tra questi, prima di approfondire i già citati Maglift, segnaliamo che anche
rivisitato. I tre cerchi che compongono il trofeo della Ligue 2 sono stati accorpati in un unico cerchio, diviso in due parti per dare un effetto dinamico e per
richiamare il concetto di rivalità tra i club. Il cerchio interno ricorda il centro del campo di calcio, ma anche il logo LFP. Il tutto è stato studiato nel dettaglio
ne, che offrono la massima grip e impediscono ogni tipo di slittamento. Maglift Eco è disponibile sia nella versione standard che LIP, ovvero con tallone asimmetrico per evitare di dover aggiungere le flange. Maglift Premium è invece pensato per i carrelli
per dare il massimo risalto al marchio BKT e supportarlo nel suo obiettivo di crescita di notorietà di marca presso il pubblico francese.
elevatori destinati alle operazioni più ardue: per questo è caratterizzato da un battistrada extra profondo che garantisce un lungo ciclo di vita e con un disegno robusto e aggressivo, che conferisce al carrello sia un'ottima manovrabilità che un eccellente grip, sia anteriore che laterale. La scanalatura centrale del battistrada assicura una bassa resistenza al rotolamento. Anche questo Maglift è disponibile sia in versione standard che “LIP”. In comune tutti i modelli di MAGLIFT hanno un’ottima capacità di distribuzione carichi, stabilità, sicurezza e alta capacità di carico, caratteristiche fondamentali per uno pneumatico per carrelli elevatori, macchine che svolgono operazioni molto delicate di sollevamento di merci pesanti. Fondamentale è anche la mescola di questi prodotti che BKT ha reso resistente in primis all’usura e ai tagli e inoltre, per garantire il comfort degli operatori, è stata inserita nella parte centrale della sezione dello pneumatico una mescola più morbida che offre un eccellente comfort di guida. Sempre a proposito di mescola, non manca la versione Non-marking di Maglift che non lascia segni, garantendo alle pavimentazioni una perfetta pulizia. È specifica per i centri logistici e produttivi del settore alimentare e farmaceutico in cui è necessaria la massima igiene, ma dove vengono richieste anche tutte le altre importanti caratteristiche di Maglift. Grazie alle ultime aggiunte, la gamma Maglift è ora disponibile in 23 misure diverse. ❑
news La doppia posizione di guida dei Dual View Dumpers di Wacker Nauson consente all’operatore di modificare comodamente e rapidamente la posizione del sedile mediante una rotazione di 180 gradi dell’intero pannello di controllo dell’operatore e della console del sedile. Questo offre sempre all’operatore una vista perfetta nella direzione di marcia, durante il trasporto, il carico e lo scarico. Ai tre modelli con un carico utile da sei a dieci tonnellate è stato assegnato il premio europeo per il noleggio nella categoria “Prodotto a noleggio dell’anno”. Da più di dieci anni, l’European Rental Award è organizzato congiuntamente dal gruppo KHL, dalla rivista International Rental News e dalla European Rental Association ed è assegnato in varie categorie. Quest’anno la cerimonia di premiazione si è tenuta online il 30 giugno 2020.
DUAL
View
dalle aziende
Nella foto: Le nuove Demag AC 45 City consegnate il 3 giugno a Wasel sono state la seconda e la terza unità di quest’anno. “Abbiamo messo in funzione la nostra prima AC 45 City a gennaio”, hanno dichiarato gli operatori Franz Pahl e Hans-Joachim Schulz
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L’ULTIMA FRONTIERA DI SUMITOMO
Sulle spalle dei
GIGANTI
HA60W-8 E HA60C-8
Un rasatore dalle caratteristiche uniche, una gestione elettronica semplice ed efficiente, una storia di grande spessore. Ecco le finitrici Sumitomo HA60W-8 e HA60C-8, macchine che conquistano quando le si usa TESTI E FOTO DI COSTANTINO RADIS
PESO OPERATIVO
POTENZA
RASATORE
VELOCITÀ DI STESA
SPESSORE DI STESA
VOLUME TRAMOGGE
15.260 kg (gommata e cingolata)
92,2 kW (125 CV)
larghezza in continuo da 2,30 a 6,00 metri
da 1-20 m/min
1-30 cm
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L’ULTIMA FRONTIERA DI SUMITOMO / LA TECNOLOGIA
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1) Le tramogge di carico hanno una capacità di 13 tonnellate. La gestione separata permette un pieno controllo dei flussi per ottimizzare la distribuzione al banco. 2) La gestione elettronica organica punta alla massima efficienza possibile ottenendo un significativo risparmio di carburante pur con produzioni elevate. 3) I monitor a cristalli liquidi sono ben visibili in ogni situazione operativa e riporta i comandi in modo chiaro e semplice per l’operatore e per gli uomini a terra. 4) Il motore da 92 kW è l’Isuzu 4JJ1X a 4 cilindri che trova ampia diffusione nel movimento terra ed è garanzia di affidabilità e diffusione dei ricambi. 5) Il rasatore ha caratteristiche uniche sul mercato con lo strike-off, le paratie di regolazione del flusso e una larghezza di lavoro che passa in continuo da 2,30 a 6,00 metri.
PAOLO BRESSAN Responsabile Commerciale OMS Bressan Le finitrici Sumitomo sono macchine concettualmente semplici ma dalla tecnologia raffinata ed efficace che permette una stesa di altissima qualità in ogni contesto operativo.
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S
umitomo è una grande multinazionale 2,3 a 6 metri senza allargatori. La presenza dello a conduzione famigliare con oltre 400 Strike-Off installato di fronte al tamper fornisce anni di storia che in pochi sanno un flusso di materiale omogeneo mettendo essere leader di mercato nelle in atto una pre-compattazione che si DETTAGLI finitrici in Oriente. Una rivela fondamentale.A completare il DA SAPERE tradizione cominciata nel 1958 e quadro interviene la regolazione Lo Strike-Off è una soluzione che da qualche anno è sbarcata idraulica delle piastre fra banco meccanica molto semplice ed in Europa in modo organizzato centrale ed estensioni laterali. efficace che caratterizza le finitrici grazie alla OMS della famiglia Una funzionalità preziosissima Sumitomo. Insieme alle piastre regolabili idraulicamente in altezza in tempo reale e Bressan che è diventata punche permette di avere una stesa alla variazione dei giri di tamper e vibrante to di riferimento continentale perfettamente planare. si ottiene una pre-compattazione per il grande Costruttore giapche consente di sfruttare meglio le ponese. Finitrici dai contenuti di caratteristiche del conglomerato e COMPATTARE grande valore in cui l’evoluzione diminuire l’azione del rullo in È FONDAMENTALE di ogni modello ha portato con sé, coda alla finitrice. Per Sumitomo, la compattazione del mamigliorandole, ogni singola soluzione teriale in fase di stesa è fondamentale. Strikeintrodotta nel corso del tempo. Qui non si Off, regolazione delle piastre, controllo automatico punta ad effetti speciali ma, di realmente speciale, c’è della temperatura del banco e regolazione in tempo la stesa del conglomerato. Che poi è la cosa che conta reale dei giri tamper e vibrante permettono di ottesul serio. Una qualità di altissimo livello ottenuta dal nere questo fondamentale obiettivo, consentendo di rasatore J-Paver che, sul mercato, è unico nel suo geabbassare l’uso del rullo vibrante in coda alla finitrice. nere. A partire dalla larghezza di lavoro che passa da
L’ULTIMA FRONTIERA DI SUMITOMO / L’UOMO E LA MACCHINA
U
n altro dei punti di forza delle finitrici Sumitomo è la semplicità di utilizzo. L’interfaccia uomo/macchina è intuitiva sia per l’operatore, sia per gli uomini a terra. Il posto guida delle HA60W-8 e HA60C-8 fornisce tanta sostanza all’operatore. L’aspirazione dei fumi avviene direttamente sulla coclea e non ci sono tubazioni che ingombrano grazie al convogliamento coassiale con il tubo di scarico del motore. Il sedile è traslabile esternamente su entrambi i lati. Il pannello di controllo scorrevole ha comandi ordinati e un monitor a cristalli liquidi che riporta le informazioni in modo semplice e intuitivo. Informazioni di base che sono riproposte nei sub-monitor dello stesso tipo collocati, da entrambi i lati, sulle pulsantiere della piastra.
SEMPLICITÀ PRIMA DI TUTTO
I controlli elettronici a bordo, insieme alle soluzioni adottate da Sumitomo, agevolano l’uso di queste finitrici. Funzionalità che rimangono semplici grazie agli automatismi che permettono all’operatore di concentrarsi sul lavoro che sta eseguendo alzando il livello di sicurezza a vantaggio della stesa e dell’efficienza operativa anche nei contesti peggiori. L’uso molto snello delle finitrici Sumitomo è dato dall’insieme organico dei controlli elettronici, dal loro uso semplice e da tutto l’insieme di elementi caratteristici che ne fanno macchine uniche sul mercato: dai due assi a passo lungo sulle gommate, al rasatore con Strike-Off, vibrazione regolabile e piastre regolabili idraulicamente.
COSTANTINO RADIS Giornalista e web influencer
La prima volta che ho visto al lavoro le finitrici Sumitomo sono stato colpito dall’elevata qualità di stesa e dal positivo giudizio unanime di chi, spesso per la prima volta, le stava utilizzando.
PAOLO BRESSAN Responsabile Commerciale OMS Bressan I controlli elettronici delle finitrici Sumitomo semplificano molto la vita degli operatori. In caso di guasto ci sono diversi livelli di emergenza che permettono di spostare comunque le macchine in luogo sicuro. Anche se tutte e tre le centraline andassero fuori uso.
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L’ULTIMA FRONTIERA DI SUMITOMO / LA MACCHINA IN CAMPO
MAURO ARLETTI Co-titolare Arletti Pavimentazioni Stradali
Lavoriamo ormai da alcuni anni con macchine Sumitomo perché hanno un livello qualitativo, sia costruttivo che di stesa, che oggi non trova altri riscontri sul mercato. Le soluzioni di queste macchine sono uniche e semplificano la vita in cantiere a fronte di prestazioni molto elevate.
COSTANTINO RADIS Giornalista e web influencer
Le finitrici Sumitomo adottano soluzioni tecnologiche uniche sul mercato che si concretizzano con una stesa di altissima qualità. Eccezionale la facilità di trasporto con il rasatore che rientra nei 2,5 metri di larghezza senza togliere le sponde laterali e, al contempo, permette di arrivare a 6 metri di stesa in continuo. L’elettronica di bordo, infine, è semplice nell’impiego ma efficace come poche.
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a Arletti Pavimentazioni Stradali è fra le prime aziende in Italia ad aver scelto e apprezzato Sumitomo. L’impresa di Modena è specializzata nella costruzione degli autodromi dove il livello qualitativo della stesa deve essere pressoché perfetto. L’uso delle macchine giapponesi ha segnato la reale svolta in termini sia produttivi, sia qualitativi, nell’esecuzione di queste opere. Non è quindi un caso che Mauro Arletti abbia utilizzato tre Sumitomo HA60W-8 per la nuova pavimentazione del Misano World Circuit “Marco Simoncelli”. Le finitrici hanno lavorato affiancate per garantire la continuità della stesa del manto d’usura mettendo in luce, ancora una volta, tutte le loro particolarità. La struttura che prevede due soli assi con passo lungo permette, anche grazie alla trazione integrale modulabile, di affrontare la stesa nelle chicane in modo semplice e senza strappi di sorta. La ridotta altezza da terra della zona di scarico in tramoggia (40 cm) permette un impiego di mezzi convenzionali, anche senza barra para incastro ripiegabile, con una
maggiore flessibilità. Le tramogge sono gestite in modo completamente separato. Le coclee hanno regolazione idraulica, così come le due paratie che regolano il flusso verso lo Strike-Off. Il controllo della temperatura del banco avviene in modo automatico. Il riscaldamento, nel caso si usi il gas, avviene ad aria in modo da essere uniforme. L’elettricità è fornita dalla pompa idraulica e non dal motore. Un insieme di soluzioni organiche che richiedono una potenza di soli 92 kW.
MOLTO PIU’ DI UNA FINITRICE
Il sistema di trazione Sumitomo a controllo elettronico permette, anche in lavori così complessi come quello del Misano World Circuit, di avere una elevatissima qualità di stesa senza l’uso di alimentatori. Il rullo di spinta oscillante, insieme alla funzione soft-start e alle quattro ruote motrici con HST Direct Drive senza catena di rinvio permette, tramite la gestione elettronica di motore e pompe, di non risentire delle variazioni di velocità dovute al cambiamento del carico. In questo modo è garantita una qualità di stesa eccellente in ogni condizione operativa.
L’OPINIONE DI COSTANTINO/1
Non tutte le finitrici sono uguali. Questo concetto mi era già ampiamente chiaro. Ma da quando ho avuto modo di vedere in azione le macchine Sumitomo ho ulteriormente rafforzato questa convinzione. La somma delle soluzioni tecnologiche messe in campo dal Costruttore giapponese sono la dimostrazione che, se un prodotto è studiato realmente nel dettaglio anche andando contro molti luoghi comuni, si arriva ad avere un prodotto di altissimo livello. L’architettura a due assi con passo lungo, il controllo equilibrato di motore e
idraulica, la possibilità di avere il pieno controllo di ogni flusso di conglomerato, il rasatore che ha soluzioni uniche sul mercato. Una somma di accorgimenti e soluzioni tecniche che permettono di rendere semplice anche quello che, in realtà, semplice non è. Nella realizzazione delle piste degli autodromi queste macchine danno il meglio con una stesa la cui planarità e continuità è un riferimento per il mercato. Un plus che, nei cantieri ordinari, rappresenta un vantaggio competitivo di valore.
LA TECNOLOGIA CHE “SI VEDE” CON L’USO
L’elevato livello tecnologico delle finitrici Sumitomo appare in tutta la sua evidenza nel momento in cui si utilizzano queste macchine. La comodità e la polivalenza del rasatore che spazia in continuo fra 2,3 e 6 metri senza allargatori è un unicum sul mercato. A cui occorre aggiungere la comodità del trasporto nei 2,5 metri di larghezza senza bisogno di smontare le sponde laterali. Un risparmio di tempo che si aggira intorno al 50% e che si rivela fondamentale nei cantieri ordinari. Soprattutto perché è possibile variare la larghezza lavorando e potendo quindi adattarsi a sezioni stradali discontinue. Il motore
Isuzu 4JJ1X a quattro cilindri da 2,99 litri è conosciuto positivamente fra gli addetti ai lavori. La potenza di soli 92 kW (125 CV) è più bassa rispetto alle macchine concorrenti di pari classe e comporta un risparmio di carburante grazie alla gestione elettronica efficiente che ragiona sulle effettive necessità di ogni singola funzione. Infine, l’architettura del rasatore, dotato di Strike-Off e delle paratie mobili che regolano il flusso del conglomerato, è risolutiva per l’elevata qualità della stesa finale.
L’OPINIONE DI COSTANTINO/2
I tre livelli di sicurezza utilizzati da Sumitomo sono esemplari.Tre schede elettroniche la cui eventuale successiva entrata in crisi permette, al primo livello, di essere comunque operativi in modalità manuale potendo terminare il lavoro iniziato. Al secondo e terzo livello, invece, è possibile lo spostamento in luogo sicuro per l’intervento di riparazione.
PAOLO BRESSAN Responsabile Commerciale OMS Bressan Da quando lavoriamo con Sumitomo abbiamo un continuo riscontro positivo da parte del mercato. Rompiamo la diffidenza iniziale con una prova in campo che mette in evidenza le caratteristiche di una finitrice unica e
dalle prestazioni molto elevate. L’appoggio della Casa madre si è rivelato essenziale e questo ci ha permesso di diventare il punto di riferimento del Costruttore in Europa.
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L’ULTIMA FRONTIERA DI SUMITOMO / I SERVIZI
DETTAGLI DA SAPERE Le finitrici Sumitomo uniscono produttività e qualità di stesa con una semplicità di impiego che agevola gli operatori. La gestione elettronica intelligente tiene conto delle effettive necessità di ogni funzione permettendo di lavorare in modo efficiente con una potenza di soli 92 kW.
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umitomo è un costruttore che si è affacciato sul mercato europeo da una decina d’anni. L’ingresso nella sua orbita della OMS della famiglia Bressan gli ha permesso di crescere in modo graduale ma costante, grazie all’appoggio per la commercializzazione, la formazione dei dealer e la conoscenza del prodotto sul mercato. La professionalità della struttura italiana ha permesso alla OMS di essere il punto di riferimento di Sumitomo per tutta Europa. La famiglia Bressan è molto conosciuta nel settore ed è in grado di garantire il
necessario appoggio alle aziende che utilizzano le finitrici Sumitomo. Non solo. L’azienda di Arconate (MI) ha anche un parco noleggio in cui sono presenti proprio le finitrici giapponesi. Una delle tre macchine presenti nel Misano World Circuit era infatti a noleggio. Il servizio post vendita è uno dei fiori all’occhiello della OMS il cui acronimo, non a caso, significa proprio Officina Macchine Stradali. La struttura ha anche garantito, per dieci anni, il servizio post vendita su tutto il territorio nazionale del marchio ABG fino a quando il Costruttore non è stato acquisito da Volvo CE. La OMS è in grado di fornire tutti i servizi che normalmente le aziende richiedono e che vanno dalla semplice vendita e assistenza fino ai contratti di manutenzione programmata, al noleggio e all’allestimento di optional di ogni genere. L’azienda lombarda è infatti concessionaria anche di Moba e TF Technologies, due aziende leader nel settore del controllo della qualità e della posa di precisione. Tecnologie che, applicate in modo integrato sulle finitrici Sumitomo, permettono loro di rientrare nel piano Industria 4.0 con le agevolazioni fiscali del 40% di Credito d’Imposta. L’esperienza internazionale della OMS ha permesso l’arrivo sul nostro mercato di accessori e macchine con soluzioni innovative. Le macchine Sumitomo sono la punta di diamante di questa filosofia commerciale. OMS ha affiancato loro anche le finitrici compatte di Hanta, altro costruttore giapponese di altissima qualità che completa l’offerta coprendo ogni esigenza operativa.
L’ULTIMA FRONTIERA DI SUMITOMO / TCO
Le finitrici Sumitomo hanno un rasatore unico sul mercato che unisce facilità di trasporto alla capacità di operare fino a 6 metri senza allargatori.
L’interazione uomo/macchina è fra i punti forti della Sumitomo con funzionalità complesse rese semplici e realmente funzionali per chi lavora in cantiere.
CONSUMI
Sono uno dei punti di forza delle finitrici Sumitomo grazie alla gestione elettronica che regola con precisione ogni funzione idraulica. Questo permette di avere una potenza installata di soli 92 kW riducendo consumi e dimensioni del motore installato.
MANUTENZIONE E RIPARAZIONE
Sumitomo è gestita nel nostro paese dalla OMS Bressan, un nome conosciuto nel settore per la sua serietà e capacità di rispondere alle necessità dei clienti in tempi rapidi. A questo si somma la flessibilità operativa con soluzioni personalizzate per i cantieri più impegnativi.
TECNOLOGIE DIGITALI
Sumitomo utilizza una tecnologia digitale avanzata che prevede un’interfaccia operatore semplice e intuitiva basata su un chiaro monitor a cristalli liquidi dalla visibilità elevata. La gestione della macchina segue il criterio dell’efficienza semplificando la vita a chi lavora attorno alla macchina.
MA QUANTO MI COSTI?
EFFICIENZA
Le finitrici Sumitomo sono l’emblema dell’efficienza nel settore stradale. Non ci sono oggi macchine che utilizzino una tecnologia confrontabile con quella del Costruttore giapponese. La gestione elettronica è fra le più evolute, pur essendo di semplice utilizzo.
COSTO D’ACQUISTO
Sumitomo punta al mercato con la propria concretezza e con un elevato rapporto qualità/prezzo. Si tratta di macchine la cui filosofia le rende convenienti grazie all’accurato studio dell’efficienza complessiva che permette di avere consumi ridotti e prestazioni elevate.
DEPREZZAMENTO
Sumitomo, pur essendo un player “nuovo” nel nostro mercato, è un nome che rappresenta una garanzia. Soprattutto tenendo conto che alle spalle ha una struttura distributiva storica come la OMS della famiglia Bressan che permette di mantenere un elevato valore residuo delle macchine.
Il valore residuo delle finitrici Sumitomo è assicurato da un Costruttore presente sul mercato con queste macchine dal 1958 in tutto il Mondo.
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La tecnologia digitale di Sumitomo è fra le più complesse e complete del mercato ma, al contempo, fra le più semplici e intuitive nell’uso quotidiano.
OPERATORE
Tanta tecnologia a portata di operatore. Sumitomo punta alla semplicità automatizzando le funzioni più importanti e rendendole realmente utili per chi lavora in cantiere. Il posto guida è semplice ma funzionale con l’aspirazione dei fumi che si rivela molto efficiente e senza l’ingombro di tubazioni.
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L’ULTIMA FRONTIERA DI SUMITOMO / LE CONCLUSIONI
Sulle spalle dei
GIGANTI PAOLO BRESSAN Responsabile Commerciale OMS Bressan Le finitrici Sumitomo sono macchine che trasmettono tutto
il proprio potenziale una volta viste in funzione. Le soluzioni tecnologiche sono state sviluppate nel tempo migliorando sempre di più un concetto di macchina che ruota intorno all’efficienza complessiva che si manifesta come risparmio di tempo, risparmio di carburante, risparmio di compattazione. Tutto questo con una facilità di utilizzo che rientra, a sua volta, in questa filosofia di ottimizzazione.
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l valore delle finitrici Sumitomo si scopre in modo evidente nell’utilizzo quotidiano. Nel cantiere del Misano World Circuit le tre macchine in campo hanno messo in luce una qualità di stesa esemplare.Avevo già visto in azione il Costruttore giapponese in altri cantieri impegnativi fra cui grandi arterie stradali e circuiti automobilistici. Proprio Mauro Arletti, co-titolare della Arletti Pavimentazioni Stradali, mi fece notare il valore di queste macchine evidenziandomi alcune soluzioni. Fra queste le paratie mobili per regolare il flusso del conglomerato erano usate un tempo da un altro fa-
moso costruttore. Che poi le abbandonò in seguito. Sumitomo ha invece sempre implementato le innovazioni studiate nel dettaglio che, nel corso del tempo, si sono sommate alle nuove soluzioni. Una finitrice che si è “stratificata” nel corso degli anni e basa la propria incredibile modernità tecnologica anche su elementi che arrivano da un passato a sua volta innovatore. Ciò significa che quanto messo in campo era realmente funzionale e permetteva una svolta concretamente utile nel lavoro in cantiere. La presenza dello Strike-Off, dei due assi con passo allungato, delle quattro ruote motrici a controllo elettronico e senza catene di rinvio, la gestione elettronica e organica di tutte le funzioni della macchina, il rasatore con le piastre regolabili idraulicamente e con larghezza fino a 6 metri senza allargatori sono tutti elementi tecnologici che si sono sommati nel tempo in modo intelligente. Ciò che le HA60W-8 e HA60C-8 sono oggi è frutto di una storia iniziata nel 1958 che si basa su studio e attenzione verso la funzionalità. Bertrando di Chartres diceva che “Siamo nani sulle spalle dei giganti”. Ogni cosa che noi possiamo fare oggi la dobbiamo a chi c’era prima di noi. Per Sumitomo è così. Il valore fondamentale di queste macchine è, prima di ogni altra cosa, l’efficienza complessiva in ogni contesto lavorativo. Da quello più impegnativo come nel Misano World Circuit al cantiere ordinario.
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Innovazioni BOBCAT
D24 E D34, cuori tecnologici Da Bobcat le nuove pale compatte cingolate e i nuovi sollevatori telescopici motorizzati Stage V
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otto i cofani delle nuove pale compatte cingolate e dei nuovi sollevatori telescopici Bobcat battono due cuori nuovi. Stiamo parlando dei motori Bobcat D24 e D34 che rispondono alla normativa Stage V e vanno a migliorare le caratteristiche prestazionali di molte macchine del marchio della lince. In linea con quanto abitualmente proposto da Bobcat, anche in questo caso non si tratta di una mera applicazione normativa, ma di una sostanziale evoluzione di ogni singolo mezzo d’opera. Andiamo con ordine e partiamo dalle pale compatte cingolate T450 e T590 della serie M. UN MIGLIORAMENTO COMPLESSIVO Come ben sanno i piÚ attenti operatori del settore, il lancio delle nuove pale compatte
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cingolate Stage V T450 e T590 segue il recente esordio dei modelli gommati Stage V S450, S510 e S530 della serie M. Tutte macchine che regalano prestazioni migliorate, più comfort e requisiti ottimizzati per quanto concerne la manutenzione. E se non bastasse, la nuova serie M si segnala come un’autentica apripista sul fronte estetico, si tratta infatti della prima gamma in Europa a presentare il nuovo look dell’azienda che prevede, per la prima volta, etichette adesive tridimensionali. Ma se l’aspetto estetico è importante, quello che conta davvero si misura in efficienza e prestazioni, ed ecco che il nuovo motore D24 Bobcat, con sistema di iniezione del carburante Bosch, migliora le prestazioni globali della macchina e soddisfa le più severe normative sulle emissioni Stage V. Se il rapporto potenza-peso del motore è stato
ottimizzato su entrambe le pale, il nuovo propulsore Bobcat offre una coppia più elevata (204,2 Nm per la T450 e 252,3 Nm per la T590) e un rapido recupero dal sovraccarico rispetto ai modelli precedenti. Inoltre le
nuove macchine garantiscono un maggiore comfort e un’altezza più generosa in cabina, nonché la possibilità di lavorare con la stessa potenza a un regime motore più basso, con un livello di rumorosità ridotto e un minor consumo di carburante in attività confrontabili. Da segnalare anche una notevole riduzione delle vibrazioni. Sotto il profilo della manutenzione il primo intervallo di cambio per l’olio motore è stato esteso a 500 ore e, grazie al migliore filtraggio del carburante, le sostituzioni del filtro sono meno frequenti, con relativa riduzione dei costi operativi. Allo stesso tempo la nuova tecnologia di post-trattamento con filtro antiparticolato, agisce automaticamente durante il normale funzionamento della macchina, senza alcun intervento da parte dell’operatore. A TUTTO COMFORT Le nuove pale cingolate compatte sono equipaggiate di serie con il quadro comandi Deluxe che permette di usufruire delle più recenti innovazioni in termini di comunicazione, monitoraggio, produttività e comando. Il cruscotto Deluxe infatti monitora le funzioni chiave della pala, segnala allarmi, consente la gestione del DPF e fornisce informazioni sugli accessori. Grazie allo schermo LCD ultra nitido e all’interfaccia intuitiva è possibile accedere a dati e notifiche utili per mantenere la pala a piena capacità di picco e alla massima disponibilità operativa. Un’ulteriore funzione di serie è l’avviamento senza chiave protetto da password, che consente di configurare codici specifici per più operatori al fine di monitorare l’utilizzo della macchina. Sul fronte operativo Bobcat offre tutti i consueti schemi di comando utilizzati sulle pale caricatrici, alcuni dei quali consentono di scegliere il proprio stile di comando azionando un semplice interrut-
tore. È inoltre possibile optare per i comandi standard Bobcat, oppure per i comandi a joystick selezionabili (SJC). I NUOVI TELESCOPICI I nuovi sollevatori telescopici Bobcat adottano invece il nuovo motore D34 Stage V che, grazie al nuovo sistema di post trattamento
LA PAROLA AI PRODUCT MANAGER I responsabili di prodotto per i sollevatori e le pale compatte ci illustrano i perché delle scelte operate da Bobcat. “Il motore da 75 CV”, ci spiega Quentin D’Hérouël, Product Manager Telehandlers presso Doosan Bobcat, “è usato principalmente dalle società di noleggio e dalle imprese di costruzione nel Regno Unito, in Italia e nel Benelux per il suo prezzo competitivo, la sua semplicità e la sua potenza, che permette di svolgere qualsiasi attività in cantiere. Ai nuovi sollevatori
telescopici con motore da 56 kW (75 CV) seguiranno nel 2021 altri modelli Stage V con motore D34 da 74,5 kW (100 CV) e 97 kW (130 CV). Sarà una nuova generazione di sollevatori telescopici incentrati sull’utente, con un basso costo di possesso”. “Come per i modelli S450, S510 e S530”, interviene Jiri Karmazin, Product Manager Loaders presso Doosan Bobcat, “l’abile
lavoro di progettazione dei nostri ingegneri ha fatto in modo che, anche con il nuovo motore Stage V montato, le nuove versioni delle pale compatte cingolate T450 e T590 mantenessero le stesse dimensioni ridotte e lo stesso profilo del braccio di sollevamento. Il risultato? Modelli leggeri e compatti che possono lavorare e spostarsi in spazi angusti ed essere trasportati facilmente”.
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I motori diesel a coppia elevata D34 e D24 Stage V, sono stati appositamente progettati da Bobcat per le proprie macchine compatte. I due nuovi motori Stage V si basano su design collaudati, presenti su migliaia di macchine Bobcat in tutto il mondo. con filtro antiparticolato, consente di utilizzare le macchine della lince anche nelle aree con emissioni di gas di scarico regolamentate. Inoltre, poiché il motore non è dotato di sistema SCR (Selective Catalytic Reduction, riduzione catalitica selettiva), l’AdBlue non è necessario. Per quanto concerne il propulsore D34 va poi segnalato il nuovo sistema di posttrattamento autonomo, in cui la rigenerazione del filtro antiparticolato viene eseguita automaticamente senza alcun impatto sulle prestazioni delle macchine, con l’operatore che può concentrarsi esclusivamente sul proprio lavoro. Secondo i dati forniti dai tecnici Bobcat, il motore D34 Stage V da 56 kW (75 CV) garantisce una riduzione media del 7% del consumo di carburante e offre una coppia superiore del 14% rispetto al precedente motore Stage IV. 11 MODELLI STAGE V Sono ben 11 i modelli di sollevatori telescopici Bobcat equipaggiati con il nuovo motore StageV da 56 kW, con capacità di sollevamento massima compresa tra 2,6 e 4,1 t e altezza di sollevamento tra 6 e 18 m. Eccoli in dettaglio: • Pale telescopiche compatte TL26.60,TL30.60 e TL30.70 • Sollevatori telescopici a media capacità di sollevamento T35.105,T35.105L e T36.120SL
DATI TECNICI Modello Peso operativo Peso di trasporto Carico di ribaltamento Motore Potenza Coppia Velocità di traslazione Portata Pompa
T450 Stage V 2.961 kg 2.665 kg 2.049 kg Bobcat D24; 2,4 l; Stage V 41 kW (55 HP) 204,2 Nm a 1.800 giri/min 10 km/h (14,4 km/h optional) 63 l/min
T590 Stage V 3.664 kg 3.283 kg 2.773 kg Bobcat D24; 2,4 l; Stage V 50,7 kW (68 HP) 252,3 Nm a 1.800 giri/min 16 km/h 64,7 l/min (101,1 l/min optional)
• Sollevatori telescopici T35.130S e T35.140S ottimizzati per il mercato del noleggio • Sollevatori telescopici a grande capacità di sollevamento T35.130SLP, T41.140SLP e T40.180SLP. I sollevatori StageV presentano un nuovo cofano motore con un profilo maggiormente inclinato che migliora la visibilità e riduce i punti ciechi del 15% sul lato destro della macchina. Mentre la manutenzione è ancora più semplice grazie a un più facile accesso al vano motore. Tutti i sollevatori telescopici Bobcat - progettati e prodotti presso lo stabilimento di Pontchâteau, in Francia - sono coperti di serie da una garanzia di tre anni/3.000 ore, con la possibilità di estendere la copertura a cinque anni/6.000 ore. TRASMISSIONE E COMANDI Chiudiamo la nostra disanima sui sollevatori Bobcat puntando i riflettori su due caratteristiche di assoluta importanza: la trasmissione idrostatica e i joystick. La trasmissione idrostatica per impieghi gravosi dei telescopici Bobcat eroga potenza in maniera fluida e rapida, assicurando coppia elevata alle ruote. L’utilizzo è semplice e sicuro, con molte caratteristiche aggiuntive che rendono il lavoro più efficiente e rapido. Tra queste: due gamme di velocità con cambio “al volo”; scalata automatica in presenza di condizioni di carico pesanti; sistema di ge-
stione della velocità SMS; frenata dinamica e pedale di inching. Passando al joystick, ci troviamo di fronte a un elemento completamente elettro-proporzionale con comando integrale del braccio (sollevamento, inclinazione, sfilo), comando integrato FNR (marcia avanti/retromarcia/ folle), controllo delle funzioni ausiliarie e delle impostazioni della macchina. Il joystick può inoltre combinare diversi movimenti simultanei. È intuitivo pur fornendo impostazioni multiple e offre maggiore sicurezza, poiché consente all’operatore di mantenere una mano sempre sul volante. ❑
TESTIMONIANZE (AMMANN)
È TUTTO PIÙ FACILE
Un rullo Ammann ARP 95, equipaggiato con il sistema ACE per il controllo della compattazione, al lavoro lungo la SS75, in un cantiere ANAS presso S. Maria degli Angeli uando si utilizzano le macchine giuste qualsiasi lavoro è più semplice. Questo è quello che sta succedendo in Umbria, lungo la Strada Statale 75, dove un rullo Ammann ARP 95 sta semplificando (e certificando) la compattazione di 3 km di tracciato nei pressi di Santa Maria degli Angeli, in provincia di Perugia. “Abbiamo fatto la fresatura, il rinforzo del sottofondo, la stabilizzazione, cui è seguito il binder e la stesa di asfalto drenante”. Afferma Francesco Boschetti, responsabile di cantiere di Bies, che continua: “per questi lavori è importante, anzi è espressamente richiesto da ANAS, avere una macchina che consente di verificare la compattazione. E proprio da questa esigenza è scaturita la scelta del rullo Ammann. Per la scelta ci siamo affidati a Scai, società con la quale c’è un rapporto consolidato anche per la manutenzione, ma ovviamente abbiamo chiesto anche altri preventivi, abbiamo visionato altri rulli. Alla fine abbiamo
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fatto la nostra scelta sulla fiducia in Scai, sulle qualità tecniche dell’ARP 95 e anche sulla scorta dell’esperienza fatta su altri rulli Ammann già presenti nella nostra flotta. E usandolo ci stiamo accorgendo come sia una macchina eccezionale e questo a detta anche di altri colleghi che hanno altre tipologie di rulli. La visibilità in fase lavorativa è impressionante: la macchina infatti non presenta i montanti anteriori e in cabina ci sono opportuni inserti vetrati che consentono la massima visibilità. Abbiamo fatto il confronto anche con alcuni colleghi
Da sinistra: Roberto Cortesi, Territory Manager Machines Italy di Ammann; Francesco Boschetti, Responsabile di cantiere per Bies Srl; Francesco Bartolucci, commerciale Scai; Gianluca Boschetti, Amministrazione Bies Srl
e la differenza con le altre macchine è notevole. Inoltre, sebbene importante, è della misura giusta, con questo rullo andremo a fare anche le strade provinciali, dove non ci sono questi spazi a disposizione. Ma con una macchina come questa è tutto facile”. Doppia ralla per asfalto con i tamburi spezzati, il rullo ARP 95 è una macchina specifica per l’asfalto che, grazie al sistema ACE, permette di misurare in tempo reale la compattazione. “Si tratta di una macchina particolare”, interviene Roberto Cortesi,Territory Manager Machines Italy di Ammann, “a partire dalla cabina altamente panoramica. L’operatore, qualsiasi sia la sua posizione in cabina (il sedile può traslare e anche ruotare di 270°), porta con sé la console di guida con il display per tenere sotto controllo tut-
Eccezionale la visibilità grazie alla superficie vetrata senza montanti anteriori e alla presenza di due aree vetrate sul pavimento della cabina
Roberto Cortesi, Territory Manager Machines Italy di Ammann
Il sistema ACE
Acronimo di Ammann Compaction Expert, l’ACE è il sistema automatico di misurazione e di controllo della compattazione messo a punto e costantemente migliorato da Ammann, che permette di cambiare i parametri (frequenza, ampiezza e il numero di rotazioni del tamburo) anche in fase di lavoro. Se la possibilità di variare il numero di rotazioni del tamburo è importante per la trazione, ma soprattutto per non “strappare” l’asfalto, questo sistema - che viene offerto in via opzionale ed è presente sull’ARP 95 di Bies - è fondamentale per certificare la correttezza del lavoro eseguito ed è stato determinante per convincere il cliente. Il sistema ACE viene comandato con un semplice display, sul quale viene visualizzata una finestra di dialogo che porta a risultati ottimali nel modo più efficace.
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SERVICE al top
te le funzioni del rullo e ha sempre la perfetta visione dell’area di laPer assicurare un’assistenza ai massimi livelli, i tecnici voro. Inoltre permette Scai seguono un preciso programma di corsi specialistici di avere un offset fino che si svolge a Verona, nella sede di Ammann Italy, a 3 m, per ottenere la e direttamente nelle filiali Scai sparse sul territorio massima produzione nazionale. Il tutto sempre supportato da Gianluca in un’unica strisciata Gamberini, Area Service Manager Italy di Ammann, che con un’ottima linearità”. Macsi occupa del training relativo alla parte meccanografica (ad esempio per l’utilizzo del portale per garanzie e china da 11 t, motorizzata Deutz ricambi) e all’assistenza tecnica vera e propria. stage V da 74.4 kW, sfrutta lo sterzo pivotante per la massima manovrabilità e flessibilità in fase operativa, mentre il bloccaggio differenziale di serie assicura una notevole trazione anche sui cantieri più difficili. “Questa macchina”, sintetizza Nicu Esanu, operatore del rullo ARP 95 e in Bies dal 2000, “è buona, facile da utilizzare, decisamente maneggevole e con grande visibilità sull’area di lavoro”. L’operatore del rullo Ammann è uno dei 35 dipendenti che hanno contribuito alla crescita della società perugina, fondata da Aldo Boschetti nella metà degli anni Sessanta e ora guidata dai suoi quattro figli: Francesco, Gianluca, Walter e Roberto. “L’attività di Bies”, specifica Francesco Boschetti, “spazia dal movimento terra Nicu Esanu, operatore del alle demolizioni e negli rullo Ammann ultimi tempi ci stiamo ARP 95 dedicando in modo par-
ticolare ai lavori Gianluca stradali. Inoltre, Gamberini, in collaborazio- Area Service ne con altre due Manager Italy di Ammann imprese, abbiamo un nostro impianto per la produzione del conglomerato”. Il raggio d’azione dell’impresa comprende l’Umbria con qualche escursione nelle regioni limitrofe e beneficia di un parco macchine decisamente variegato e composto da escavatori cingolati e gommati Hitachi, anche a braccio lungo per demolizioni, minipale, rulli, finitrici, autocarri, attrezzature da cantiere e da demolizione. ❑ BIES SRL Sede Amministrativa Via torre, 4 Torchiagina d’Assisi (PG) Tel. 0758039127 torre_bies@tin.it
L’ESPERIENZA non è acqua
Il 2020 per Scai rappresenta un anno importante, che certifica 75 anni di esperienza al servizio delle imprese italiane. Anche quelle stradali, grazie alla collaborazione con Ammann Scai è una realtà consolidata sull’intero territorio nazionale grazie alla sua organizzazione distributiva, alla sua assistenza tecnica e al noleggio, senza dimenticare il servizio ingegneria finalizzato a personalizzare i mezzi in base alle esigenze
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della clientela. Da alcuni anni a questa parte Scai è un attore importante anche per il comparto stradale. “La decisione di rinvigorire la nostra rete di vendita”, afferma Roberto Cortesi, Territory Manager Machines Italy di Ammann,
“è stata una scelta strategica vincente. Nel 2015, tornato dal Sudamerica, Ammann mi dette la responsabilità di creare un network e ho subito colto al volo l’opportunità di inserire Scai tra i nostri dealer. Abbiamo dato la massima libertà sull’intero territorio nazionale per tutto il light, cioè le macchine fino alle 5 t, mentre per il pesante abbiamo operato una scelta più territoriale, di conseguenza la società di Perugia si occupa di tutto il centro Italia. Scai
ha fatto un ottimo lavoro nel sensibilizzare la propria forza vendita sull’intera gamma Ammann e nel 2017 abbiamo iniziato anche con il noleggio. Questo ha consolidato la fiducia nel prodotto e ha dato modo a Scai di toccare con mano le nostre capacità in merito all’assistenza tecnica, al training, alla gestione delle garanzie e dei ricambi. La flotta nolo ha avuto un notevole impulso tra il 2018 e il 2019 con l’inserimento di una trentina di unità: rulli da asfalto, ferro-gomma e rulli piccoli per coprire qualsiasi esigenza di compattazione e sei microfinitrici 150”.
news TRUCKS
VEICOLO AD HOC MANTGE: la soluzione chiavi in mano per il servizio di assistenza pneumatici
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on l’obiettivo di proporre ai propri clienti un veicolo “chiavi in mano” allestito per il servizio di assistenza pneumatici, MAN Italia ha stipulato una collaborazione con Supertruck, primo Consorzio, e rete di rivenditori Prometeon, specializzati nel business degli pneumatici truck & bus, e SIPAV, azienda leader nel campo delle attrezzature per gommisti e officine meccaniche. Da questa partnership nasce il veicolo MAN TGE in configurazione servizio di assistenza pneumatici con strumentazione specifica per la manutenzione e la sostituzione degli pneumatici. fonte: man
Nella foto: Yanmar CEE (Yanmar) e M&V Veit sono legati da una partnership di grande successo da oltre 15 anni. Oggi, M&V Veit è un centro di competenza Yanmar con un servizio premium certificato nonché il partner di vendita esclusivo Yanmar per il Baden-Württemberg.
Risultati perfetti Un test indipendente condotto dall’area metropolitana che raggruppa Aix-en-Provence e Marsiglia ha dimostrato che il software FuelSense 2.0, sviluppato da Allison Transmission, ha permesso ai mezzi comunali delle città francesi di risparmiare fino al 12% di carburante. Il software FuelSense 2.0 è stato installato su quattro veicoli Renault Trucks D 4x2, attrezzati per la raccolta rifiuti. Nel software è stata attivata la modalità “Eco” al posto di quella “Performance”.
Nel sud della Luisiana
(Movimentazione industriale) Nel secondo trimestre del 2020, Port of South Louisiana ha ordinato due gru portuali Konecranes Gottwald Model 6 per la sua struttura Globalplex Intermodal Terminal. Con la messa in servizio prevista per settembre 2021, la gru aumenterà la capacità di materiali sfusi e aggiungerà flessibilità per la futura movimentazione di container e progetti di carico. Port of South Louisiana è la più grande porta marittima americana per il commercio internazionale. Con l’aumento della stazza produttiva e la necessità di efficienza, Globalplex ha la necessità di gru nuove e aggiornate. Konecranes fornirà le necessarie attrezzature portuali in grado di gestire l’ampio volume di carico e anni di uso continuo.
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TESTIMONIANZE
(GENIE)
RIPARTIRE SI PUÒ. DA GENOVA CGT Edilizia ha fornito a Pavimental Spa una flotta di piattaforme a forbice Genie® GS™-4390 RT e GS-3369 RT per la manutenzione dei viadotti in A12 e A26 e della Galleria Ponte Morandi La Genie® GS™-4390 RT all’ingresso del viadotto con entrambe le estensioni aperte
l Ponte Morandi, simbolo di una Genova che si è rialzata ed è ripartita dopo l’enorme tragedia accaduta, è ora raggiungibile grazie alla preziosa collaborazione di tre giganti del settore: Genie - CGT Edilizia, filiale di Genova - Pavimental Spa. Non solo. Questa rinascita è avvenuta durante un periodo particolarmente difficile per l’Italia intera, a seguito dell’emergenza Covid-19. Seppur costretti a un lockdown che serviva a proteggere le persone e i lavoratori, in questo periodo molti uomini e donne erano comunque impegnati nel quotidiano per garantire quelle attività che non potevano interrompersi, ma anzi andavano completate quanto prima.
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È il caso degli operatori di Pavimental - azienda del gruppo Atlantia che opera nel settore della costruzione e manutenzione delle pavimentazioni stradali e aeroportuali, nonché dei viadotti - e del personale di CGT Edilizia, che si occupa della vendita, noleggio e assistenza di macchine e attrezzature per l’edilizia e non solo sull’intero territorio nazionale grazie a 16 filiali dirette, 33 concessionari e 21 officine autorizzate. In questi mesi di chiusura forzata entrambe le aziende non si sono mai fermate con un obiettivo comune: concludere nel più breve tempo possibile le attività di ripristino delle gallerie in A12 nel tratto Genova-Chiavari, in A26 da Genova Voltri a Masone e la Galleria Ponte Morandi, garantendo tutte le
connessioni del traffico autostradale. Genie ha contribuito fornendo a CGT Edilizia un totale di 32 piattaforme a forbice della serie GSTM. In particolare 10 unità GS 4390 RT sono state utilizzate specificatamente nella Galleria Ponte Morandi. Ora il Ponte Morandi è stato completato, la viabilità è ripresa e quindi il traffico verso di esso andrà veicolato nuovamente proprio grazie ai viadotti e alle gallerie che erano parzialmente franati o che comunque dovevano essere rimessi in sicurezza. Nello specifico Pavimental si è occupata dei lavori di rifacimento delle volte dei viadotti e della loro messa in sicurezza, oltre ai lavori di finitura legati a illuminazione, segnaletica, areazione, asfaltatura, eccetera. Per questa esigenza ha chiesto di noleggiare ben 32 piattaforme per il sollevamento aereo, di cui 20 piattaforme a forbice Genie GS 4390 RT e 12 piattaforme GS 3369 RT. Si è adoperata prevalentemente durante le ore notturne così da utilizzare le 24 ore con turni di lavoro alternati per portare a termine il lavoro quanto prima. A questi ritmi ha dovuto adeguarsi
PER LA Salute
Le filiali di CGT Edilizia hanno adottato procedure e comportamenti utili a tutelare la sicurezza del personale e dei clienti. Tutte sono state riadattate negli ingressi con l’adozione delle misure previste dai protocolli di sanificazioni e di sicurezza del D.P.C.M. “Oggi”, conferma Carlotta Beccaro, Responsabile Marketing di CGT Edilizia, “all’ingresso misuriamo la temperatura al cliente, ci sono a disposizione guanti, mascherine, soluzioni igienizzanti a fotocellula, e sono indicate con apposito stickeraggio le postazioni dei clienti in reception. Anche all’arrivo di un mezzo da rientro di un noleggio abbiamo attivato ulteriori procedure che prevedono l’allocamento della PLE a distanza dalle altre, l’igienizzazione ad ozono degli abitacoli, oltre alla sanificazione con idropulitrice con getto di una soluzione igienizzante. Ogni macchina viene munita di apposito cartello riportante l’avvenuta igienizzazione”.
anche la filiale CGT Edilizia di Genova, non solo nel fornire le piattaforme, ma soprattutto nel garantire l’intervento di tecnici qualificati in caso di necessità di assistenza di giorno e di notte. Ma perché per la Galleria Ponte Morandi sono state scelte proprio 10 piattaforme GS 4390 RT? “La scelta della piattaforma Genie GS 4390 RT”, ci spiega Rudj Rocchi, responsabile della filiale CGT Edilizia di Genova, “è stata legata alle sue caratteristiche tecniche, e quindi all’altezza di lavoro fino a quasi 15 m, al doppio pianale estensibile (anteriore di 1,52 m posteriore di 1,22 m) e alcune unità dotate dell’opzione Super Deck (piattaforma estesa fino a 7,38 m di lunghezza totale), all’elevata capacità di sollevamento fino a 680 kg oltre appunto al suo ampio spazio in cesta. Quest’ultimo consentiva infatti molta area di manovra per i lavori degli operatori e aiutava anche a mantenere il distanziamento tra un
GENIE in flotta
“La flotta di piattaforme aeree di CGT Edilizia è composta di macchine recenti, nella media quasi tutte nuove, e la scelta di avere dei modelli abbastanza standard che coprono fasce di altezza e di capacità di sollevamento di un certo tipo ci consente di replicare alcune procedure nelle varie sedi”. Le parole di Bruno Tarocco, responsabile della flotta di CGT
Edilizia, chiariscono la filosofia dell’azienda e mettono a fuoco i valori che contraddistinguono CGT Edilizia e Genie. Continua il manager: “la scelta di acquistare e mettere in flotta piattaforme Genie è dettata dalla condivisione dell’attenzione verso il cliente. Noi di CGT Edilizia, proprio come Genie, vogliamo che la macchina
risponda alle esigenze del cliente, sia facile da utilizzare e da manutenere, sia sempre all’avanguardia e sia rispettosa dell’ambiente. Genie da questo punto di vista offre delle soluzioni di piattaforme a modalità ibrida o elettriche che hanno caratteristiche tecniche senza eguali e che consentono ai nostri clienti di accedere in luoghi potenzialmente delicati,
in orari notturni. D’altro canto avere un referente diretto che è sempre a disposizione, in grado di rispondere a richieste particolari o ad applicazioni specifiche, di aiutarci a proporre la macchina più corretta e che può fornire il giusto training ai nostri tecnici ed operatori, è per noi certezza di una relazione che va oltre il semplice acquisto di prodotto”.
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TESTIMONIANZE
IL LOCKDOWN DI CGT Edilizia
Carlotta Beccaro, Responsabile Marketing di CGT Edilizia ci fa il quadro della situazione. “Il fermo obbligato ha impattato su tutti in Italia e anche le sedi CGT Edilizia hanno dovuto riorganizzarsi per rispondere agli adeguamenti previsti dal D.P.C.M. del Governo per mettere in sicurezza il proprio personale ed i propri clienti e poter quindi riaprire al 100%. Nei momenti più critici dell’emergenza Coronavirus, ove era possibile, è stato privilegiato il lavoro in smart working per i collaboratori degli uffici, ma essendo fornitori di mezzi per aziende che garantivano servizi essenziali, le nostre sedi in realtà non sono mai state completamente chiuse e il noleggio delle macchine è continuato. Oggi, dopo la riapertura del 4 maggio e del 18 maggio scorso l’intera Italia ha riaperto i battenti e il noleggio ha recuperato oltre il 100% del suo standard pre-lockdown. Non abbiamo penalizzato ulteriormente le aziende clienti che di solito fanno noleggi brevi di qualche giorno e per loro, che sono già stati costretti a rimanere chiusi e senza entrate per un po’ di tempo, abbiamo mantenuto i prezzi e implementato formule di pagamento a loro vantaggio, proprio per aiutarli in questa fase di ripartenza”.
operatore e l’altro, perché non dobbiamo scordarci che eravamo, e ancora siamo, in piena emergenza Covid-19. Gli operatori pertanto, che di consueto possono arrivare anche ad essere in 7 in cesta, qui riuscivano a lavorare portando attrezzi e materiali e posizionandosi sfruttando l’intero spazio offerto dalle dimensioni della cesta mantenendo le adeguate distanze, oltre ad aver adottato l’uso di tutti i dispositivi di protezione”. Da non sottovalutare, inoltre alcune specifiche della macchina. Continua Rocchi: “la trazione integrale del Genie GS 4390RT consentiva di superare agevolmente tratti non più asfaltati, di spostarsi quindi su superfici irregolari e in pendenza
con facilità. La diagnostica di bordo ci ha aiutato in caso di segnalazioni di anomalie, per cui gli operatori di Pavimental Spa contattavano i nostri tecnici indicando gli eventuali codici di errore e consentendo un intervento più mirato e tempestivo”.Il cantiere sull’autostrada di Genova è quasi ultimato, ma l’attività di Pavimental Spa non si ferma e prosegue nell’intera rete stradale nazionale. La scelta quindi di fornirsi delle piattaforme Genie attraverso CGT Edilizia è stata legata anche alla capillarità della distribuzione del noleggiatore sul territorio e alla possibilità di ricevere assistenza mirata nelle 24 ore, compresi gli orari notturni. ❑
LE CHICCHE
Tecniche
Generatore fornito da CGT Edilizia per il cantiere del Ponte Morandi
Mezzi CGT Edilizia all’opera per lo sgombero delle macerie
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Le macchine fuoristrada di Genie sono ideali per i lavori che richiedono una notevole capacità della piattaforma per ospitare più operatori, con materiali e attrezzi. Tutti i modelli RT sono provvisti di serie di un’estensione di piattaforma scorrevole multi-posizione situata nella parte anteriore della piattaforma. In via opzionale il costruttore mette inoltre a disposizione anche un’estensione posteriore e un’estensione super-deck. Mentre l’alimentazione in piattaforma consente agli operatori l’utilizzo di attrezzi elettrici. Da segnalare anche il sistema diagnostico di bordo per risolvere immediatamente i problemi ed effettuare calibrazioni sul posto ottimizzando i tempi operativi. Inoltre, lo scomparto motore pivotante o estraibile permette un accesso diretto ai componenti. Se l’assale anteriore a oscillazione attiva mantiene tutte le ruote aderenti al suolo fornendo un maggior controllo sulla macchina, gli stabilizzatori idraulici a livellamento automatico permettono di risparmiare tempo in tutta sicurezza.
news TRUCKS
PIÙ SICURI
Nuovo AEBS-3 per veicoli DAF LF, CF e XF
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er migliorare la sicurezza dei veicoli e stradale, DAF Trucks introduce sui propri LF, CF e XF un sistema AEBS tecnologicamente avanzato:AEBS-3. Il moderno impianto frenante di terza generazione è in grado di eseguire una frenata di emergenza completamente autonoma per evitare le collisioni con veicoli fermi e in movimento a una velocità massima di 80 km/h. Il sistema è fornito in combinazione con il controllo adattativo della velocità di crociera (ACC) e il sistema di avvertenza anticollisione anteriore (FCW) e funziona insieme all’impianto frenante e al sistema di controllo della stabilità del veicolo. Grazie ad segnali acustici e visivi uniti ad impulsi di frenata, il sistema comunica al conducente di reagire in caso di potenziale e imminente collisione.
STRADE sicule In Sicilia, le opere finanziate da Anas prevedono un investimento complessivo pari a 4,4 miliardi, ripartiti tra manutenzione programmata e nuove opere. Sono in corso di esecuzione 76 interventi, di cui 71 di Manutenzione programmata e 5 di nuove opere, per un valore di investimento pari 1,4 miliardi. In particolare, per quanto riguarda gli interventi di manutenzione programmata, il valore dell’investimento complessivo è pari a quasi 1,2 miliardi di euro, ripartiti su 377 interventi.
Si riparte
(Lavori pubblici) Anas (Gruppo FS Italiane) e l’impresa Edilmaco hanno riavviato i lavori di scavo del nuovo tunnel di Tenda. Le attività sono riprese sul fronte italiano della galleria a circa 1.100 metri dall’imbocco e sono condotte, in questa prima fase, tramite un martellone meccanico. A seguire le lavorazioni procederanno tramite l’utilizzo di esplosivo che in una fase iniziale sarà a basso potenziale, al fine di calibrare la profondità degli sfondi e i sistemi di monitoraggio. L’impresa Edilmaco, affidataria dell’intervento di costruzione del nuovo tunnel, ha ripreso i lavori a febbraio inizialmente con la demolizione degli edifici “Casermette” e con la rimozione di alcune armature metalliche ed elementi impermeabilizzanti. L’importo dell’opera è di circa 102,5 milioni di euro per un tempo di intervento pari a 1.730 giorni.
ASSODIMI-ASSONOLO
UTILE
ERA lancia un “Toolkit” per comunicare i benefici sostenibili del noleggio
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n seguito al lancio del Green Deal europeo e alla luce della necessità di passare a un’economia più sostenibile, l’ERA ha sviluppato un “Toolkit” per comunicare i benefici sostenibili del noleggio di attrezzature per l’edilizia. Il “Toolkit” si basa sullo studio “Carbon Footprint of Construction Equipment” dell’ERA e sulla successiva campagna di comunicazione lanciata nel febbraio di quest’anno. Sebbene la campagna sia stata rinviata a causa della pandemia di Covid-19, la “ripresa verde” di questo periodo rappresenta un’opportunità per riavviare le comunicazioni concentrandosi sia sui vantaggi economici che ambientali del noleggio. Sempre da Assodimi-Assonolo arriva anche la notizia che Mollo Noleggio, società del Gruppo Mollo fra i leader in Italia nel noleggio professionale di macchine e attrezzature per l’edilizia, l’industria e l’agricoltura, ha aperto un nuovo centro noleggio a Sona, in provincia di Verona. STILL CRESCE NEL NOLEGGIO A BREVE DI CARRELLI ELEVATORI E LANCIA UNA SPECIALE INIZIATIVA PER SOSTENERE I CLIENTI CHE VOGLIONO AFFIDARSI AL NOLEGGIO BREVE PER COGLIERE LA RIPARTENZA
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REPORTTECNICO
MERLO
LA MOBILITÀ... SECONDO MERLO obilità. Non si fa che parlare di mobilità, da cui, secondo le previsioni più autorevoli, dipenderà in gran parte la vivibilità delle nostre città del futuro, nonché la sostenibilità del nostro modello di società. Ma che cosa c'entra questa mobilità (di merci e persone) con Merlo, costruttore cuneese famoso nel mondo per i propri sollevatori telescopici dall'inconfondibile livrea verde? Presto
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Il contributo Merlo contro Covid-19
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detto: la mobilità ha due modi di essere intesa. C'è quella appena detta, di merci e persone, e c'è la mobilità dei servizi. Una mobilità imprescindibile per un Costruttore di macchine, ancor più se attivo a livello mondiale come lo è Merlo, le cui macchine operano nei punti più remoti del globo, ma cui deve essere servita
Con il Programma “Sviluppo Filiere”, lanciato nel 2015 e rinnovato recentemente da Merlo con Intesa Sanpaolo, il Costruttore cuneese ha avviato una collaborazione che riguarda la filiera “a monte” dei fornitori
e la filiera “a valle” del network dei dealer del Gruppo Merlo. Una collaborazione che ha la finalità di sostenere le piccole e medie imprese, collegate a un leader di filiera di eccellenza, a superare l’emergenza
un'assistenza impeccabile, qualunque sia la loro posizione. Da qui l'esigenza di sviluppare la propria visione della mobilità dei servizi di Merlo: creare un sistema proprietario in grado di connettere qualunque macchina prodotta in quel di San Defendente di Cervasca e monitorarla ovunque essa sia. Così è nato il sistema Merlo Mobility 2020, che oltre a offrire indubbi vantaggi operativi, dà la possibilità di accedere anche ad alcuni incentivi quale il Credito d'imposta 4.0. Ma andiamo con ordine, e diamo uno sguardo, innanzitutto, al sistema. Il Merlo Mobility 2020 è un sistema di connettività integrabile su tutti i modelli della gamma Merlo, fissi e rotativi, e conIl sistema Merlo Mobility si interfaccia al circuito Can-bus della macchina e dialoga con tutte le centraline
causata dalla pandemia da Covid-19 e avviare piani di rilancio e di crescita. Grazie all’accordo, anche attraverso lo scambio reciproco di informazioni industriali e settoriali, vengono facilitati l’accesso al credito delle
piccole e medie imprese e riconosciuti vantaggi economici, facendo leva sulle competenze settoriali del Gruppo e sulla sua forte presenza territoriale. Dietro le grandi aziende del Paese ci sono infatti migliaia
Il Merlo Mobility 2020 in breve
sito è certificata (le macchine sono sottoposte a verifica, dotate di certificazione di predisposizione “Industria 4.0” e corredate di Dichiarazione del Costruttore, di targhetta metallica che ne attesta la eligibilità ai requisiti 4.0 e sono coperte da perizia asseverata depositata presso il tribunale di Torino, redatta da società peritale di primaria importanza a livello nazionale). È chiavi in mano perché Merlo segue i propri clienti per tutto il periodo del beneficio fiscale garantendo il servizio di interconnessione e storage della reportistica di backup. Ed è integrata: Merlo Mobility prevede la possibilità di integrazione con il sistema gestionale del cliente, ove già presente, personalizzandolo per le varie tipologie di aziende. ❑
Attraverso il sistema di connettività di Merlo è possibile rilevare tutti i parametri di telemetria e monitoraggio sull'utilizzo della macchina a distanza e gestirli attraverso la tecnologia integrata con i sistemi informativi gestionali e l'integrazione delle macchine equipaggiate con i sistemi di gestione della flotta del cliente. Il sistema permette anche di interfacciarsi con i sistemi IT esistenti.
Con il pacchetto Entry del Merlo Mobility 2020 è possibile visualizzare i parametri base della macchina, anche selezionando un determinato periodo di tempo
sente di gestire tutte le informazioni rilevate dalle macchine all’interno di un portale dedicato, permettendo così di ottimizzare il monitoraggio operativo delle macchine in ogni settore di attività. Attraverso il sistema Merlo Mobility infatti è possibile visualizzare in tempo reale lo stato e la posizione delle macchine, nonché ricevere un inventario dettagliato delle attività svolte: distanze percorse, ore di utilizzo, e così via. A queste funzioni di base è possibile aggiungere altri servizi, tra cui l'organizzazione degli interventi di manutenzione della macchina, l'avviso in caso di uso non autorizzato delle macchine o superamento di un'area di lavoro o di una fascia oraria (funzione di geofencing). Il sistema Merlo Mobility si interfaccia al circuito Can-bus della macchina e dialoga con tutte le centraline al fine di monitorare lo status dei parametri principali della macchina e riportarli al cliente finale mediante portale. Per usufruire del servizio, è necessario sottoscrivere un contratto di adesione (con durata di un anno e rinnovabile) che è disponibile in due versioni. La
di PMI che contribuiscono alla realizzazione dei loro prodotti e ne costituiscono la filiera produttiva, contribuendo al successo e all’affermazione dei marchi italiani nel mondo. La collaborazione
prima, Entry, prevede solo le funzioni base (chilometri percorsi, ore lavorate, consumi e modi di utilizzo, nonché possibilità di attivare il blocco motore) e di geolocalizzazione, mentre il pacchetto Plus comprende anche il monitoraggio di funzionalità aggiuntive sullo status della macchina quali monitoraggio degli allarmi, dei parametri di funzionamento nonché la gestione delle manutenzioni programmate. Come abbiamo accennato all'inizio, il sistema Merlo Mobility 2020 rientra pienamente nei requisiti necessari della tecnologia “Industria 4.0”. Con qualunque modello di sollevatore Merlo, sia esso un Turbofarmer, un Multifarmer o un Panoramic, sarà quindi possibile accedere al piano di Credito d'imposta 4.0, previsto dalla Legge di Bilancio 2020, che permette di usufruire di un credito di imposta fino al 40% del costo dei beni strumentali nuovi. Ricordiamo che la tecnologia messa in campo da Merlo a tal propo-
permetterà quindi di valutare i fornitori e i dealer in quanto attori di una solida catena produttiva e di comprenderne correttamente i fabbisogni finanziari. Le aziende che fanno
Con il pacchetto Plus il Merlo Mobility 2020 è possibile visualizzare il cruscotto della macchina in tempo reale
parte della filiera del Gruppo Merlo potranno beneficiare del “valore” della capo-filiera: migliore accesso al credito e finanziamenti in tempi rapidi, velocizzando il ricorso alla liquidità necessaria, nonché di
condizioni migliorative, valorizzando, all’interno del processo di valutazione del credito del fornitore e del dealer, gli “intangible” connessi all’appartenenza alla filiera. L’accordo prevede una ampia gamma
di finanziamenti, in particolare quelli legati all’emergenza Covid-19, con la finalità di sostenere fornitori e dealer nel superamento della fase di difficoltà e accompagnarli nella ripartenza.
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Un titolo provocatorio, per attirare l’attenzione su quello che è un male comune in tutto il mondo, e da noi in particolare: la poco sana abitudine di considerare l’informazione qualcosa di gratuito, perché reperibile su internet. Un’abitudine in verità già consolidata ai tempi del cartaceo, quando comunque gli italiani compravano molti meno giornali della media europea, per accontentarsi di quelli del bar. Chiaro per tutti che questo non consente un giornalismo ragionato e specializzato, ma una macelleria di tematiche facili e veloci, possibilmente d’impatto sui social. Se vogliamo controbilanciare l’attuale tendenza, e tornare a usufruire di un giornalismo di qualità, allora tutti dobbiamo pagare, e farlo felicemente!
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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI
Processo al pensiero A
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CON DUE RIGHE SCRITTE DA UN UOMO SI PUÒ FARE UN PROCESSO AL PIÙ INNOCENTE. (CARDINALE RICHELIEU)
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Milano, un cittadino che vuole acquistare un veicolo elettrico, per ottenere il funambolico incentivo da parte del Comune dovrebbe preventivamente firmare un modulo con il quale si dichiara… antifascista. Che tutto questo derivi dalla voglia di farsi vedere al passo con le mode politiche da parte dei Compagnons de la Chanson che governano il municipio, non ci sono dubbi. I quali hanno imbastito, per i cittadini fascisti ma pure per quelli antifascisti, una sorta di processo da Santa Inquisizione. Alle idee, non a (eventuali) azioni contra legem. Infatti nel nostro ordinamento è punita la ricostituzione del PNF, non il pensiero deferente. Per il quale ci vorrebbe il lettore del pensiero elettronico, non essendo sufficiente la malata fantasia di taluni amministratori. Ma, alla fine, una baggianata del genere, per il Comune di Milano, non potrà che risolversi in una “auto presa per i fondelli” rivolta a chi, come colpito sulla Via di Damasco, si è convinto di poter decidere in autonomia come uno la debba pensare. Infatti, siamo certi che una moltitudine di cittadini, tutti figli dei personaggi di Alberto Sordi, sarà già pronta, anzi prontissima, a firmare questa scemenza psico-ideologica senza batter ciglio. Infischiandosene bellamente dei principi del sindaco Sala (intendiamo quelli che nutre in questo periodo…), o di chi per lui. E incassando la sommetta piovuta dal cielo con il classico gesto dell’ombrello. Certo, però, se il ligio funzionario comunale avesse tentato di mettere in mano la penna municipale a personaggi come il Vate, Gabriele D’Annunzio, o all’immortale filosofo Giovanni Gentile, o al genio della pittura Mario Sironi oppure a firmatari del Manifesto sul Fascismo come Soffici, Balla, Pirandello, Ungaretti, Spirito, Barzini, eccetera, avrebbe dovuto incassare una forte delusione. Li vediamo difficilmente, giganti del pensiero di questa portata, chinarsi all’ideologia ciarlatana di un Comune che vuole imporre, a chi sa pensare, il parere di chi non è in grado di pensare. Che poi, a veder bene, un banalissimo ricorso al TAR, molto probabilmente, sarebbe sufficiente a disinnescare le turbe municipali create da questa norma sciocca. E, intendiamoci, sarebbe altrettanto sciocca pure se vietasse di pensare di essere comunisti, sciovinisti, buddisti, terrapiattisti o convinti che sulla Luna… non ci siamo mai andati. A proposito: sono proprio certi in comune, che sulla Luna ci siamo andati? Insomma, un’altra iniziativa più mediatica che concreta dello staff del coerentissimo sindaco Sala, vero paladino della sinistra. Con un passato, però, di dirigente in santuari dell’odiato capitalismo come Pirelli e Telecom, oltre che celebrato “servente al pezzo” (direttore generale) della giunta Moratti. Quella che aveva assessori e vicesindaco di AN, quel partito che veniva dall’MSI, che a sua volta veniva… Quello, insomma, che Augusto De Marsanich, uomo che schifava i voltagabbana, delimitava con un pensiero: “Non restaurare, non rinnegare”. Ma De Marsanich era uomo che sapeva e poteva pensare. Lui, sì. ❑
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