MC5.0-Macchine Cantieri - n. 69 settembre 2020

Page 1

MC MC I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

5.0

MACCHINE CANTIERI

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

agosto-settembre 2020, n. 69

D E L L ’ E D I L I Z I A


A LONG WAY

TOGETHER

EARTHMAX SR 41 Indipendentemente da quanto siano difficili le tue esigenze, EARTHMAX SR 41 è il tuo migliore alleato quando si tratta di operazioni che richiedono straordinaria trazione. Grazie alla sua struttura All Steel e al disegno a blocchi, EARTHMAX SR 41 offre un’eccellente resistenza alle forature e una durabilità prolungata. Oltre a molte ore operative senza tempi di fermo macchina, lo pneumatico assicura un comfort eccezionale. EARTHMAX SR 41 è la risposta di BKT per resistere alle condizioni operative più difficili nelle applicazioni di trasporto, carico e livellamento.

Per info: europe@bkt-tires.com

New ADV_Earthmax SR 41_IT_210x297, 5_MACCHINE CANTIERI.indd 1

17/02/20 09:47


Scopri di piĂš su:

fassi.com

facebook.com/fassigruspa


CoverStory MAGNI TH

MAGNI 4.0 L’impegno nell’utilizzo delle migliori innovazioni tecnologiche è intrinseco nel DNA Magni: per questo motivo il Costruttore ha approntato un kit di predisposizione per la connessione al sistema Magni 4.0 installabile su tutte le gamme in aftermarket. Disponibile su PC tramite interfaccia web, o su app per smartphone e tablet con sistemi operativi Apple, Android e Windows, l’upgrade a Magni 4.0 permette di rimanere sempre connessi e aggiornati in tempo reale sullo stato delle macchine, modificare alcune impostazioni operative e intervenire tempestivamente in caso di segnalazione d’allarme. Inoltre, in Italia fino al 31.12.2020 si potrà usufruire di un credito d’imposta fino al 40%, per un valore massimo di 2,5 milioni di euro. Per maggiori informazioni sul credito d’imposta 4.0 e sul kit Magni 4.0 leggi l’articolo completo sul sito www.magnith.com o scrivi una e-mail a commerciale@magnith.com.

VERSO CASA Sono a buon punto i lavori della nuova sede di Magni, sempre in quel di Castelfranco Emilia DI LAURA MOLE PIANE • FOTO DI MAGNI TH

4

MACCHINE CANTIERI 5.0

N

Nel gioco del baseball la Casa Base è la principale base del baseball, quella dove tutto il gioco ha inizio e a cui ogni giocatore deve tornare se vuole segnare un punto. Metaforicamente le sedi delle aziende possono essere definite delle “case basi” perché da loro partono prodotti e servizi, e a loro tornano feedback del mercato, idee, risultati e quant’altro. Senza dimenticare che è tra le loro pareti che si delinea la strategia di sviluppo. Ecco perché molte aziende tengono particolarmente alla propria sede, e si assiste sovente a rinnovi, ampliamenti o veri e propri cambi.


L’attuale sede di Magni TH

40 IN GERMANIA

BASE

Beyer-Mietservice è un grande noleggiatore tedesco che ha recentemente piazzato un ordine per 40 nuovi telescopici Magni motorizzati Stage V. Prima società di noleggio in Germania a scegliere macchine con motori conformi allo Stage V di Magni, BeyerMietservice è anche il primo noleggiatore tedesco a offrire sollevatori telescopici rotativi con motori Stage V e interamente customizzati dal punto di vista cromatico. Altri

aspetti dei sollevatori telescopici rotativi di Magni, come la cabina pressurizzata e climatizzata, il radiocomando, l’ampia gamma di attachments nonché la soluzione Twin Energy per operare in ambienti chiusi hanno contribuito in maniera fondamentale alla scelta operata dal noleggiatore. Le 40 macchine vanno dai 18 ai 30 m di altezza e da 4 a 6 t di portata massima. La consegna simbolica dei nuovi telescopici è prevista per fine settembre 2020.

Della sede di cui stiamo per dirvi abbiamo già parlato diverse volte, ma ormai è ora di tirare un po’ le fila di quella che è la costruzione dei nuovi Headquarters di Magni TH iniziata lo scorso luglio 2019.A poco più di un anno di distanza, e nonostante tutte le traversie occorse nei primi mesi del 2020, i lavori sono ripresi e procedono velocemente. Tant’è che “se tutto va come deve andare, entro il 2020 verrà trasferita tutta la produzione mentre gli uffici seguiranno entro marzo 2021” ha dichiarato Maria Benassi, responsabile marketing e comunicazione di Magni.

MACCHINE CANTIERI 5.0

5


CoverStory MAGNI TH

*

BREAKING NEWS

I rumors del settore sono confermati: il 2020 vedrà l’esordio della nuova gamma TH di Magni, telescopici da 5 e 6 t con altezze da 10 a 24 m, con due modelli speciali dedicati a cave e miniere nonché ad applicazioni industriali. A fine ottobre i primi prototipi!

QUALCHE DETTAGLIO La nuova sede di Magni sorgerà proprio di fronte a quella attuale, sempre a Castelfranco Emilia, nel cuore pulsante dell’Emilia Romagna. In azienda la chiamano (scherzando) Magni City, perché, quando sarà ultimata, coprirà una superficie complessiva di 23 ettari. Ma non è tanto l’ampiezza a essere la caratteristica peculiare di questa nuova sede (anche se, guardando le fotografie di queste pagine, le dimensioni lasciano senza parole) quanto la modernità: essendo destinata a proiettare l’immagine di Magni TH nel Mondo la nuova sede sarà qualcosa di veramente alternativo: architettura super-moderna e tecnologie Un dettaglio dei nuovi Headquarters

IL PRIMO DI UNA LUNGA SERIE

A luglio Magni ha lanciato la nuova iniziativa #SAIDITLOUD, una serie di webinar con lo scopo di approfondire, di volta in volta, argomenti o modelli della gamma Protagonista del primo appuntamento è stato l’RTH 5.25, il rotativo che può essere definito a buon diritto uno dei cavalli di battaglia di Magni. Interessante la composizione dei panelist: oltre a Maria Benassi, responsabile marketing e comunicazione del Costruttore in qualità di moderatore, hanno partecipato Alessandro Pastorelli,

6

MACCHINE CANTIERI 5.0

service manager di Magni, e Adrian Stauffer di Kuhn Gruppe, dealer Magni per la Svizzera. Come detto, protagonista della chiacchierata on line è stato l’RTH 5.25 e le sue peculiarità tecniche, sviscerate e approfondite in base anche alla versatilità che questa macchina offre. Partendo infatti dal presupposto che l’applicazione principale del

5.25 è il settore construction, è stato chiarito fin dalle prime battute che non ci sono limiti alle sue applicazioni, andando finanche alla manutenzione degli aeromobili. Questo perché non solo si tratta di una macchina dalle prestazioni in medias res (25 m di altezza massima per 5 t di portata) che le permettono di svolgere moltissime operazioni,

ma anche perché gli attachment a disposizione sono numerosi e rispondono a numerose esigenze. Oltre ad essere facilmente intercambiabili tra loro. Inoltre Magni è in grado di realizzare attachment personalizzati per il cliente che lo richiede. Grande interesse anche per i servizi che possono essere scelti a corredo dell’RTH 5.25. In


Il cantiere della nuova sede

già in linea con quelle realtà sociali ed economiche che si stanno delineando all’orizzonte. Per esempio sono previste postazioni di car sharing e per le motociclette elettriche.

PROGETTO NEL PROGETTO Fa parte della nuova sede di Magni anche un’altra costruzione che ha preso il via a gennaio di quest’anno. Si tratta della scuola Elementare dedicata a Pietro Magni, situata in località Cavazzona, sempre nel comune di Castelfranco Emilia. Un progetto interamente finanziato da Magni Telescopic Handlers, all’interno del piano del nuovo quartier generale, perché l’istruzione è la pietra miliare per coltivare i talenti di domani, e questo Magni l’ha ben capito, valorizzando non solo le sue radici natali ma soprattutto la sua gente. Si tratta di un edificio composto da 5 aule, più laboratori di informatica e un’ampia palestra. Realizzata con principi antisismici, in classe energetica A+ potrà essere utilizzata anche come presidio civile. ❑

ANCHE L’AMBIENTE VUOLE LA SUA PARTE Ogni sito produttivo ha una sua impronta ecologica, ma Magni vuole che quella della propria sede sia (pressoché) inesistente. Ecco allora che al servizio dei nuovi edifici verranno installati impianti di depurazione delle acque, ma anche di recupero e riutilizzo dell’acqua piovana, nonché impianti fotovoltaici per la produzione sia di energia elettrica che di acqua calda sanitaria, e gli impianti di riscaldamento saranno alimentati da energia autoprodotta. Ci sarà anche tanto verde, con oltre 460 nuovi alberi. Ma l’impronta green di questa sede non si ferma all’implementazione degli aspetti di cui sopra: molto dell’inquinamento di una produzione industriale è fatto dai trasporti: componenti che viaggiano qua e là per raggiungere le sedi di assemblaggio. Niente di tutto questo accadrà in Magni: nella nuova Cittadella infatti troveranno posto anche le linee produttive dei principali fornitori del Costruttore emiliano (19.000 m2 destinate ad esse). Come dire? I telescopici Magni saranno a... km zero (in ogni senso).

La posa della prima pietra della Scuola Elementare Pietro Magni, l’11 gennaio 2020. A sinistra il Sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano; a destra Riccardo Magni, CEO di Magni TH

particolare Pastorelli ha spiegato i numerosi vantaggi legati alla diagnostica, disponibile non solo sul 5.25 ma su tutte le macchine Magni: il Magni Combi Touch System (MCTS) è un sistema completamente integrato con la macchina, in grado di mostrare attraverso il display di bordo tutte le informazioni diagnostiche: in questo modo l’operatore può aiutare l’assistenza a intervenire in maniera più puntuale semplicemente leggendo le informazioni a display al telefono. Ma il Magni Combi

isolata e pressurizzata, sicura e certificata Fops/Rops, la cabina Magni vanta anche un grado di visibilità tra i massimi disponibili oggi sul mercato. E un’ergonomia dei comandi che si fonde con la praticità e l’immediatezza d’uso del touch screen di interfaccia uomo-macchina. Macchine tecnologiche e belle, quindi. Ma cosa dire sulla loro sostenibilità? Un concetto che può essere declinato a livello ambientale, ma anche operativo: per esempio, l’uso delle macchine all’interno di ambienti chiusi. Le macchine

Touch System è molto più di questo e vi invitiamo a scoprirlo nel box di approfondimento in queste pagine. Pastorelli ha proseguito spiegando che il MCTS è integrabile con il sistema MyMagni di gestione remota delle macchine, uno strumento facile, immediato e utile per il cliente che ha la possibilità di ottimizzare l’uso e la profittabilità della macchina. Analizzata da vicino anche la cabina dell’RTH 5.25, un gioiello in termini di spazio e comfort per l’operatore. Spaziosa, completamente

Magni sono tutte equipaggiate con motori Stage V, (Volvo e Deutz) ma il Costruttore sta anche sviluppando soluzioni Twin Energy: il Twin Power è un device elettrico che permette alla macchina di lavorare solo elettricamente senza che il motore sia acceso. Sul Twin Energy sono disponibili ulteriori informazioni sul sito web www.magnith.com. Il prossimo appuntamento webinar sulle applicazioni speciali andrà in onda il 17 settembre 2020. Iscrivetevi alla newsletter Magni per maggiori informazioni.

MACCHINE CANTIERI 5.0

7


CoverStory MAGNI TH

IL MAGNI COMBI TOUCH SYSTEM Il sistema di gestione della macchina poliglotta (disponibile in 10 lingue) ideato da Magni per i propri telescopici

Facile da usare sia per gli operatori esperti che per i neofiti, grazie al suo design basato su icone che lo rende altamente intuitivo, e sulla sua semplice struttura basata su cinque schermate principali, ciascuna dedicata a diverse funzioni. Ci sono due livelli di password, uno per il cliente e l’altro per i tecnici dell’assistenza. Il cliente può personalizzare la propria macchina, impostare la lingua del sistema di gestione, azzerare i timer di manutenzione e noleggio. È inoltre possibile configurare un codice a 4 cifre come PIN di sicurezza

Da questa schermata è possibile attivare/disattivare le opzioni personalizzabili dal cliente, utile in particolare per i noleggiatori

Da questa schermata l’operatore può controllare a colpo d’occhio la posizione di ogni stabilizzatore e gestire tutti i vari parametri di stabilizzazione

In base alla stabilizzazione scelta la schermata del diagramma di carico si aggiorna automaticamente per fornire all’operatore le altezze e i carichi consentiti

Da questa schermata l’operatore può gestire le principali funzionalità della macchina e della cabina

Da questa schermata l’operatore ha accesso a tutti i parametri del motore

All’interno del sistema MCTS ci sono anche le funzioni di diagnostica integrata grazie alle quali la risoluzione delle eventuali problematiche dei componenti elettrici ed elettronici risulta più rapida e semplice e consente di ridurre i tempi di fermo macchina. Quando viene rilevato un guasto, il sistema avvisa automaticamente l’operatore e mostra un numero di errore per identificare il tipo di guasto. In tal modo l’operatore può segnalare telefonicamente il codice al servizio di assistenza che può guidarlo nella risoluzione del problema che spesso non necessita di un intervento sul campo. Semplicemente cliccando sulla M, in alto a sinistra, è possibile accedere all’area dedicata alla diagnostica. Il menu propone l’accesso a ciascuna singola unità della macchina che si desidera monitorare.

8

MACCHINE CANTIERI 5.0



EditorialeOn EMANUELA PIROLA

Licenziamo le assunzioni

G

IN TUTTA LA STORIA DELL’UMANITÀ, NESSUNO HA FATTO PIÙ DANNI DI QUELLI CHE ‘CREDEVANO DI FARE BENE’. (CHARLES M. SCHULZ DAL LIBRO “SI SALVI CHI PUÒ, CHARLIE BROWN!”)

10

MACCHINE CANTIERI 5.0

ira nell'aria in questi primi giorni di agosto l'ipotesi che il Governo, con il Decreto agosto, bloccherà ulteriormente i licenziamenti fino al 16 novembre. Le aziende potranno usufruire della nuova Cassa integrazione, a sua volta allungata di 18 settimane. Quelle imprese che non attiveranno la Cassa, ma ne hanno goduto a maggio e giugno, otterranno, come misura di consolazione, un esonero totale dagli oneri contributivi per 4 mesi. Ora, mi par di vedere un certo andamento alla “cornuti e mazziati” se penso che, come documentato da Inps e Banca d’Italia, sono state molte le aziende che hanno utilizzato la CIG anche in presenza di fatturato stabile o in espansione. Ora queste imprese, che hanno di fatto approfittato della crisi per abbassare il costo del lavoro, si vedranno riconosciuto un ulteriore bonus (sgravio degli oneri contributivi) senza fare nulla. Le aziende che vivono, invece, un calo del loro fatturato, vigente il blocco dei licenziamenti, non potranno mai rinunciare alla Cassa Integrazione e quindi non avranno lo sgravio. In soldoni, le aziende che non hanno avuto problemi potranno godere di un continuo abbattimento (improprio) del costo del lavoro; e quelle che hanno effettivamente subito contrazioni di fatturato resteranno incastrate nella tenaglia della crisi. E, come se già tutto questo non fosse sufficiente, sembra che la cosa che pare sfuggire al governo è che le assunzioni sono legate ai licenziamenti: se blocchi i secondi, anche le prime si arrestano. E a chi obietta che è piuttosto difficile (eufemismo) che il mercato del lavoro riassorba i licenziati, non posso che rispondere che probabilmente è vero. Ma è altrettanto vero che aziende chiuse sicuramente non assumono, e ce ne saranno molte, che sono ancora in piedi, che probabilmente verranno ammazzate non dal Covid-19 ma dalla sperequazione di cui sopra. Ergo, in futuro potrebbero esserci molte meno aziende che, passata la crisi, avranno bisogno di forza lavoro. E infine, quando il divieto di licenziamento cadrà, cosa succederà? Ai posteri l’ardua sentenza, mi sento di dire.Visto che si sta giocando con le delicate regole dell’economia globalizzata, inserendo paletti, fossati e mura che ingessano il meccanismo, quando il gesso cadrà potrebbe svelare una situazione disastrosa sopra ogni aspettativa. E allora... si salvi chi può, ma fin da adesso! ❑


MC MC I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

Sommario

D E L L ’ E D I L I Z I A

5.0

MC 5.0 • AGOSTO/SETTEMBRE 2020 • NUMERO 69

MACCHINE CANTIERI

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

agosto-settembre 2020, n. 69

COVER Magni RTH 6.51, il re dei telescopici

04 ATTUALITÀ

14/19/24/28/50/63

NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ

26

44

EDITORIALI

10 Editoriale on

60

LICENZIAMO LE ASSUNZIONI!

66 Editoriale off

16 GRU... AL MARE

ASSOCIAZIONI

(DI EMANUELA PIROLA)

LEGGE E GOGNA (DI MAURIZIO GUSSONI)

22 COOPERAZIONE

(FASSI)

(IPAF)

RIMBOCCATE

A TUTTO TONDO

(PM)

AZIENDE

COVER STORY

04 Cover story

VERSO CASA BASE

26 L'OTTIMISMO

(MAGNI TH)

(CIFA)

20 IL NERD DEI PNEUS

(JLG)

44 C'È SOLO

(TREVI BENNE)

52 GAMMA MCR:

DI TUTTO, DI PIÙ

(MECALAC)

Direttore Responsabile Emanuela Pirola

30 SEMPLIFICARE

IL MERCATO

(A.L. CONSULTING - WEBER)

TESTIMONIANZE

NEL CHIANTI CLASSICO

(VOLVO CE)

42 TRIS D'ASSI 46 UN'AUTENTICA GIOIA...

(MANITOWOC-POTAIN)

56 IN PUNTA

ALL'ALTO GOTICO

(TADANO)

12 SERI E AFFIDABILI

60 RITORNO AL FUTURO

(HAULOTTE)

(HYUNDAI)

Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

Ufficio traffico Art Director Lucia Gatti Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com adv@macchinecantieri.com Collaboratori Renata Bernardini, Rachele Donati De Conti, Gian Pio Garramone, Maurizio Gussoni, Cristiano Pinotti, Costantino Radis

38 CINQUE “GALLI”

(CASE)

DEALER STORY

(BKT)

L'IMBARAZZO DELLA SCELTA

DI CIFA

54 NIENTE SCOSSONI

REPORT TECNICO

34 CON LE MANICHE

Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago, MB Tel. 335 6683840 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com

Pubblicità e marketing Tel. 335 6683840 E-mail: commerciale@ macchinecantieri.com

R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009 Registro operatori di comunicazione N.O 30915 dal 16/01/2018

Pre-stampa e stampa Press Grafica, Gravellona Toce (VB)

Sede legale Via Marconi 4/b, 20062 Vaprio d’Adda (MI)

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano,

Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice

IL FILM DELLA COVER Abbiamo realizzato la cover di questo mese ispirandoci al film KING KONG, con Naomi Watts, Jack Black e Adrien Brody.

“Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2020

MACCHINE CANTIERI 5.0

11


TESTIMONIANZE

(HAULOTTE)

SERI E AFFIDABILI Sono le parole d’ordine del Gruppo Guccione che da oltre 20 anni opera nell’edilizia proponendosi come partner ideale per risolvere qualsiasi tipologia di commessa

ent’anni fa Salvatore Edmondo Guccione fondava, in quel di Grammichele (CT) la propria azienda, il Gruppo Guccione, già guidato da quella che è non solo l’attuale filosofia aziendale, ma la filosofia che ha permesso all’azienda di crescere e avere successo: essere un’azienda forte e di grande competenza, in grado di trasmettere al cliente fiducia e affidabilità. Oggi il gruppo comprende diverse società che operano nel campo dell’edilizia e delle costruzioni e si pone nei confronti dei propri clienti come punto di riferimento in grado di risolvere qualsiasi problematica possa insorgere nella realizzazione di una commessa. Con questo spirito il Gruppo ha costruito le proprie basi investendo su tecnologie, mezzi, attrezzature e soprattutto formazione specializzata delle persone che ne fanno parte. Ogni singola persona lavora per uno scopo: risolvere i problemi del committente. Questo ha consentito al Gruppo Guccione di essere presente nelle più importanti opere realizzate negli ultimi

V

Lavori del Gruppo Guccione con piattaforme aeree Haulotte

CHI È Chiazzese Gru

Chiazzese Gru nasce nel 2007 su iniziativa di Antonino Chiazzese che prosegue l’attività avviata dal padre, Francesco Chiazzese, oltre quarant’anni prima nella vendita e assistenza di autogru . Nel 2013, in seguito alla perdita del padre, Antonino Chiazzese decide di intraprendere una nuova strada e allargare il raggio di azione della società al mercato delle macchine per il sollevamento. Da allora l’azienda è cresciuta diventando concessionario per diversi brand di prestigio nel mondo del sollevamento, come le piattaforme Palazzani, le autogrù Locatelli e appunto Haulotte, per le aree della Sicilia e della Calabria. “La nostra realtà attuale non sarebbe esistita senza quanto fatto da mio padre Francesco più di quarant’anni fa. Oltre a lui, oggi devo ringraziare tutti i clienti e le tante persone che mi hanno dato, e continuano a darmi fiducia. Essenziali per il nostro successo sono anche i partner, soprattutto quelli come Haulotte che riescono a fare sentire il dealer parte effettiva di una squadra. Anche a tutti loro va il mio ringraziamento.”

12

MACCHINE CANTIERI 5.0


anni nel territorio siciliano.“Seguiamo dall’inizio tutte le fasi dell’intervento, dal progetto alla consegna chiavi in mano” racconta Alex Guccione, figlio del fondatore, socio e amministratore della Guccione srl, una delle società del Gruppo.“Realizziamo opere avendo una particolare cura per ogni fase di lavorazione e con un’attenzione sempre maggiore verso le esigenze del cliente. Nel nostro lavoro puntiamo alla soddisfazione del cliente e alla qualità del risultato consapevoli che sono l’esito di un processo ordinato e puntuale, dalla progettazione alla costruzione, dalla scelta dei materiali ai rapporti con i fornitori”. IL PARCO MACCHINE Tra le diverse risorse citate a disposizione del Gruppo Guccione, il parco macchine vanta un numero importante di mezzi (escavatori, pale, e altre macchine movimento terra) che comprende anche piattaforme di lavoro aereo; questo permette all’azienda di essere in grado di affrontare qualsiasi tipologia di cantiere e di lavorazione avendo la possibilità di utilizzare la macchina specializzata più performante a seconda della commessa. “Nella scelta del parco mezzi” racconta Alex Guccione “abbiamo avuto modo di sperimentare diverse tipologie di macchine riuscendo a individuare le soluzioni migliori e i marchi di riferimento nei vari settori per singole tipologie di macchine. I produttori e distributori che condividono con noi gli stessi valori e la stessa filosofia lavorativa sono diventati negli anni nostri partner d’eccellenza. Quello che valutiamo maggiormente nella scelta non è solo la possibilità di avere macchine performanti e di alto livello costruttivo, ma anche un servizio di assistenza in grado di accompagnarci nel nostro percorso e di essere sempre al nostro fianco per risolvere le diverse problematiche che si possono riscontrare”. L’INCONTRO CON HAULOTTE Proprio per questa ragione il Gruppo Guccione negli anni ha selezionato una filiera di partner ormai consolidata nel tempo per tutto quello che comportano le lavorazioni specifiche e di dettaglio, così come per le mac-

chine e le attrezzature. Nella scelta del marchio Haulotte, ad esempio, è stato determinante il rapporto di fiducia che il Gruppo Guccione ha instaurato con il dealer Chiazzese Gru nella persona di Antonino Chiazzese che dal 2017 è dealer Haulotte per la Sicilia e la Calabria. “La qualità dei mezzi e dei servizi offerti dalle nostre aziende partner, sono alla base della nostra capacità di costruire relazioni con i nostri clienti solide e durature” afferma Antonino Chiazzese. “Per quanto riguarda Haulotte, le piattaforme aeree che trattiamo maggiormente sono gli scissor elettrici che registrano sempre soddisfazione e gradimento come macchine particolarmente performanti e sicure, pensate per garantire agli utilizzatori il massimo in termini di efficienza operativa e sicurezza sul lavoro.” Per questo motivo quando il Gruppo Guccione si è rivolto ad Antonino Chiazzese per la scelta di macchine che fossero adatte ai lavori in quota in piena sicurezza, Chiazzese Gru non ha avuto dubbi nel proporre un brand come Haulotte. LA FLOTTA HAULOTTE DI GUCCIONE Sono tre le tipologie di macchine Haulotte attualmente impiegate dal Gruppo Guccione: gli scissor Optimum 8 e Compact 12 e la piattaforma Star 10 che, per segnalare due lavori recenti, hanno partecipato alla costruzione del “Centro Commerciale Forum Palermo” e sono state impiegate per le operazioni di manutenzione di impianti meccanici nel “Centro Commerciale Belvedere” in provincia di Siracusa. In questi particolari contesti si possono apprezzare le qualità della nuova piattaforma a

VINCE IN Cina

Haulotte ha ricevuto il premio “Top 50 China Construction Machinery Products of the Year” per la piattaforma di lavoro aereo a braccio articolato HA16 RTJ. L’anno scorso il Gruppo Haulotte aveva già vinto un premio per la sua prima piattaforma elettrica PULSEO HA20 LE. Il premio le è stato assegnato nell’ambito dell’evento organizzato congiuntamente dalla China Construction Machinery Industry Association, dal National Construction Machinery Quality Supervision and Inspection Center e dalla rivista Construction and Machinery Magazine. La selezione includeva 80 macchine suddivise in 9 categorie; il sistema di valutazione della giuria ha considerato le innovazioni tecnologiche, le prestazioni del mercato e le applicazioni. Haulotte ha raggiunto il gradino più alto del podio nella categoria macchine per il lavoro aereo con la piattaforma articolata HA16 RTJ.

Salvatore Edmondo Guccione e Alex Guccione

pantografo Optimum 8, macchina elettrica ancora più produttiva, più facile da gestire, più economica e sicura da utilizzare rispetto ai modelli precedenti. Estremamente compatta, rapida e versatile, la Optimum 8 si muove agevolmente in ogni situazione, traslando in sicurezza fino alla massima altezza. La Compact 12, invece, è una piattaforma aerea a pantografo elettrica da 12 m, robusta affidabile e di facile manutenzione, che consente di lavorare in massima sicurezza grazie al dispositivo antiribaltamento e di operare accedendo senza problemi in zone ristrette grazie alla sua larghezza di 1,20 m. La Star 10 è un piattaforma verticale “ad albero” per lavoro fino a 10 m, caratterizzata da eccellente maneggevolezza nelle zone più difficili. Quello che rende Haulotte una scelta vincente sono anche i servizi di assistenza che vengono continuamente potenziati e sviluppati per essere accanto ai propri clienti e questo, come sottolinea Alex Guccione:“non è più semplicemente un plus aggiuntivo ma è sempre più spesso uno dei fattori decisionali alla base dell’acquisto di una macchina al pari delle caratteristiche tecniche e delle prestazioni”. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

13


news NUOVE guide

Nuovo sito

(Sollevamento) Manitowoc ha sviluppato un sito Web completamente rinnovato, con funzioni di navigazione e ricerca perfezionate che consentono di esplorare agevolmente l’ampia gamma di gru e soluzioni di sollevamento offerta dall’azienda. Creato per ottimizzare l’esperienza del cliente, il nuovo sito è caratterizzato da un design elegante ed è compatibile con tutti i browser e i dispositivi mobili in commercio. La funzione di ricerca nel sito fa sì che i visitatori riescano a visualizzare le pagine e i materiali desiderati in modo rapido e intuitivo. A ciascuno dei prestigiosi marchi Manitowoc è riservata una sezione.

Franco Fenoglio, Presidente e AD di Italscania, ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio Direttivo di UNRAE e dal ruolo di Presidente della Sezione Veicoli industriali a partire dal 31 luglio 2020. “È stato per me un grande onore rappresentare il settore dei veicoli industriali in tutti questi anni. Credo però sia giunto il momento di rassegnare le dimissioni e lasciare che qualcun altro assuma la guida della sezione con un nuovo progetto”.

Serie SRV: Solidi-Resistenti-Versatili Serie SRV: Solidi-Resistenti-Versatili

II PRIMI DELLA CLASSE! PRIMI DELLA CLASSE! ma anche innovativi, comodi,

ma anche innovativi, comodi, potenti, affidabili, eterni potenti, affidabili, eterni

PNEUMATICI

NEW MONSTER Il BKT Monster Jam Tire ha firmato ulteriori record del Monster Jam

È

andata in onda sabato 8 agosto su Discovery Channel la grande serata di “Diesel Brothers: Monster Jam Breaking World Records”. Un evento unico nel suo genere che ha visto i Monster Truck abbattere numerosi record. Sono ben sei, infatti, i mostruosi record raggiunti e validati dal GUINNESS WORLD RECORDS al Bradenton Motorsports Park di Bradenton, in Florida (USA):Adam Anderson, con il suo Monster Truck Megalodon, è riuscito a saltare ben 8 auto di fila, mentre Krysten Anderson (prima e unica donna a guidare Grave Digger) si è conquistata il titolo per il salto più alto dalla rampa raggiungendo oltre 10 metri di altezza. Bryce Kenny ha raggiunto il record di velocità di ben 161.433 km/h a bordo del Great Clips Mohawk Warrior e Bari Musawwir è riuscito con Zombie a eseguire il maggior numero di “donut revolution” ovvero giri consecutivi su se stesso, 58 donuts totali e ben 44 in un solo minuto. E infine Tom Meents, per 12 volte campione di Monster Jam World Final, che ha voluto assolutamente avere tutto per se il record della più lunga impennata “nose wheelie” con Max-D: ci è riuscito per oltre 63 metri. Questi e tutti i Monster Truck che partecipano agli spettacoli Monster Jam nel mondo sono equipaggiati con pneumatici BKT, studiati ad hoc per raggiungere e abbattere ogni record possibile ed immaginabile e per farlo nella massima sicurezza. BKT Monster Jam Tire è uno pneumatico “estremo” da 66 pollici dotato di un’eccellente stabilità, anche dopo l’atterraggio da un’altezza di 14 metri, grazie a una spalla particolare che consente di rimbalzare al momento dell’impatto e di ritrovare rapidamente la stabilità. Ha un fianco duro e rigido che permette di evitare tagli e rotture e una struttura extra solida. Sia che si tratti di un salto in alto, un donut o un nose wheelie. “Noi di BKT siamo costantemente al lavoro per migliorare il prodotto e ne abbiamo ridotto persino il peso per consentire ai Monster Truck evoluzioni ancora più spettacolari. Serve bilanciamento e struttura resistente per raggiungere performance eccezionali come queste. E ognuno di questi record ‘stressa’ lo pneumatico in modo diverso, ogni dettaglio deve dunque essere perfetto” ha commentato Dilip Vaidya, President and Director Technology di BKT. FONTE: BKT

METSO FORNIRÀ DUE STAZIONI DI FRANTUMAZIONE PRIMARIE A UNA MINIERA NELL’ESTREMO ORIENTE RUSSO. L’ORDINE È DA 23 MILIONI DI EURO E LA MESSA IN SERVIZIO DOVREBBE AVVENIRE NEL 2023.

Vibrocostipatori Vibrocostipatori

We Know Compaction We Know Compaction

A.L. CONSULTING · 0432-689275 · www.webermt.com · webermt@al-importagency.it A.L. CONSULTING · 0432-689275 · www.webermt.com · webermt@al-importagency.it


lavora lavora Con Con serenità serenità

Ottieni più protezione O ttieni C o n l’ e s t e n s i o n e

più protezione della garanzia C o n l’ e s t e n s i o n e Completa Yanmar dFino el a senza g a preoccupazioni, ranzia a 6lanni Ccontrattempi o m p l e né t acosti Y aimprevisti. nmar

QUESTO È YCARE. Studiato per Fino a 6 anni senza preoccupazioni, garantire una tranquillità e contrattempi né costi completa imprevisti. duratura, YCare offre aiStudiato proprietariper di QUESTO È YCARE. macchineuna compatte Yanmar Compacte garantire tranquillità completa Equipment l’opportunità di estendere duratura, YCare offre ai proprietari di la copertura della garanzia fino a 6 macchine compatte Yanmar Compact anni. Perfettamente su misura per la Equipment l’opportunità di estendere vostra azienda e le vostre esigenze lapresenti copertura della garanzia fino a 6 e future, YCare è disponibile anni. Perfettamente su di misura per la per l’intera gamma macchine vostra azienda e Equipment. le vostre esigenze Yanmar Compact presenti e future, YCare è disponibile per l’intera gamma di macchine Yanmar Compact Equipment.

www.yanmarconstruction.it

www.yanmarconstruction.it


TESTIMONIANZE

(FASSI)

GRU... AL MARE La gestione dei depositi a secco delle barche dei diportisti è un business complicato da gestire. Ma con le gru Fassi tutto risulta più semplice

are, mare, mare, quanta voglia di arrivare lì da te, da te” cantava Luca Carboni qualche anno fa. Beh, mai come nei mesi appena trascorsi questa voglia è stata viva, e uno dei modi migliori di godersi il mare è in barca. Ma questa deve essere in acqua. Ecco allora che potrebbe essere un problema godersi qualche ora sui flutti se non ci si rivolge ad aziende di servizi nautici competenti. Come nel caso della Fratelli Diurno che opera nella Riviera

“M

di Ponente. Un’azienda attiva nel settore nautico sin dagli Anni ‘80, come ci racconta Fabio Diurno che con i fratelli Alessandro e Marco costituisce il nucleo di un’azienda a dichiarata gestione familiare.“È stato nostro padre Pino a iniziare con piccoli lavori di manutenzione e poi è spettato a noi fratelli rilevare l’attività e darle un’impronta più professionale. Da una piccola zona demaniale sulla foce del fiume Arma sul confine tra i Comuni di Taggia e di Riva Ligure in provincia di Imperia, ci siamo man mano in-

UNA NUOVA SEDE per il Belgio La presenza di Fassi sul mercato belga risale agli Anni ‘70, ma è del 2006 la nascita di Fassi. Be filiale diretta del Costruttore lombardo. “Da allora la società si occupa principalmente della vendita e assistenza delle gru Fassi, ma ovviamente propone

16

MACCHINE CANTIERI 5.0

al mercato domestico anche i marchi delle altre società del Gruppo, in particolare Marrel e Cranab” spiega Eric Dudemont, responsabile della filiale. “In Belgio, come nel resto dei mercati europei, le gru Fassi sono apprezzate

per l’affidabilità e i contenuti tecnologici del prodotto, che si traducono in elevate performance e quindi la possibilità di affrontare cicli di lavoro molto intensi, senza dimenticare ovviamente il nostro servizio di assistenza”.

granditi, fino alla dimensione attuale con un insediamento di 10.000 mq in grado di ospitare a secco un centinaio di barche”. Una crescita accompagnata da un analogo trend in termini di attrezzature atte alla movimentazione delle barche a secco. Ma ciò che contraddistingue in particolare l’attività dell’azienda ligure è il fatto di essere in un certo senso antesignani nell’uso per la loro attività di gru... retrocabina. Ok, sappiamo che il rapporto tra le gru e la nautica è sempre stato molto stretto, ma l’impiego delle gru

All’inizio di luglio è stata inaugurata la nuova sede della Fassi.Be SA che sorge nella cittadina di Fleurus, a una sessantina di chilometri dalla capitale Bruxelles e al centro del Belgio, nella provincia vallona dell’Hainaut, non lontana


Chi è Grucar

Dealer Fassi Gru per le province di Bergamo, Brescia e Cremona, Grucar srl di Bolgare è anche un importante riferimento per la Casa madre quando si tratta di allestire i modelli più importanti della sua gamma.

articolate è una novità introdotta recentemente. L’INCONTRO CON LA PRIMA GRU ARTICOLATA I fratelli Diurno hanno iniziato a usarle agli inizi degli Anni 2000, grazie a un’intuizione dello stesso Fabio che spiega: “Negli anni abbiamo ampliato l’attività, potendo garantire i nostri servizi a barche sempre più grandi, oggi fino a 20 metri di lunghezza, e abbiamo anche migliorato le nostre competenze: ora siamo in grado di

dal Lussemburgo. Qui, su un’area complessiva di 5.000 m2 di cui 1.250 coperti Fassi. Be segue tutte le attività di distribuzione dei prodotti del Gruppo Fassi. “Ora l’obiettivo primario è uscire subito dalla situazione di rallentamento

garantire, oltre alla verniciatura di carene e scafi, l’installazione e manutenzione di tutta l’impiantistica di bordo, sia idraulica sia elettronica, oltre al rimessaggio invernale, in pratica tutto quello che serve a un diportista fatta eccezione della componente motoristica. Da qualche anno abbiamo organizzato anche un servizio di noleggio per piccole barche a motore senza patente”.Con una tale mole di attività è cruciale poter contare sulle macchine e attrezzature giuste. “Con le gru abbiamo sempre lavorato, ma la

economico dovuto all’epidemia Covid-19” conclude Dudemont. “Per il 2021 siamo però ottimisti, anche per questo abbiamo deciso di non rinviare l’inaugurazione della nuova sede: vogliamo essere subito pronti e proattivi”.

nostra prima gru articolata è del 2002, una Fassi F1000 che abbiamo usato fino a ora” prosegue Fabio Diurno. “Ai tempi era la più grande presente su tutta la costa ligure, un’autentica novità per il settore nautico. Allora sembrava una scelta azzardata e invece si è rivelata una felice intuizione. Con quel veicolo, non solo abbiamo potuto risolvere molti problemi logistici nella nostra normale attività, ma ci ha aperto nuove opportunità anche in altri settori. Da 10 anni, per esempio, curiamo l’installazione della


TESTIMONIANZE

Non solo Europa L’espansione del Gruppo di Albino procede a tappe forzate anche oltreoceano. È di inizio agosto l’annuncio che il distributore esclusivo americano delle gru articolate Fassi, la Fascan International, ha stretto una partnership con Terex Services in qualità di dealer full service per i prodotti Fassi. Nell’ambito di questa partnership, Terex Services fornirà manutenzione, riparazione e ricambi per i prodotti Fassi in tutte le sue 19 filiali negli Stati Uniti. Terex Services venderà e installerà anche gru e accessori Fassi in sedi selezionate. L’aggiunta delle sedi Terex Services amplia le vendite e l’assistenza di Fascan a più di 120 sedi in tutti i 50 stati.

complessa parte meccanica del palco del Festival di Sanremo e poi abbiamo avviato una fiorente attività di noleggio per interventi in tutta la riviera di Ponente e anche in Costa Azzurra: per esempio, abbiamo dovuto calare una Lamborghini sul bordo della piscina dello Sporting di Montecarlo”. L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE Contentissimo della sua prima Fassi e ancora più convinto dei vantaggi che una gru articolata può apportare all’attività di famiglia, Fabio si è nuovamente rivolto al Costruttore di Albino quando è giunto il momento di acquistare una nuova gru. “Sulla base dell’esperienza maturata in questi anni” spiega Fabio Diurno, “sapevo con precisione cosa volevo e posso dire che quello che ho qui di fronte è proprio quello che avevo immaginato. L’obiettivo principale che mi ero posto era la lunghezza dello sbraccio e con la nostra nuova Fassi F1650RAL.2.28 L616L posso arrivare oltre i 46 metri; il tutto con

18

MACCHINE CANTIERI 5.0

un camion omologato per la normale circolazione e questa è la soluzione massima all’interno di questi limiti”. GENESI DELLA SCELTA La Fratelli Diurno voleva acquistare una Fassi, e aveva esigenze e richieste ben specifiche. Per questo si è rivolta allo storico dealer Fassi della Liguria, Ing.Arcadipane srl che da oltre 30 anni commercializza e segue l’assistenza delle gru bergamasche. “ Ho affrontato e risolto tutte le esigenze che avevamo grazie al progetto e ai suggerimenti di Alessandro Arcadipane che ha saputo affiancarmi e fornire soluzioni adeguate a tutte le mie richieste” dichiara soddisfatto Fabio Diurno. “Alla realizzazione ha provveduto Grucar, consolidata realtà tra gli allestitori Fassi Gru, che ha dimostrato tutta la sua competenza nel realizzare veicoli ai massimi livelli di complessità e portata, potendo anche contare sulle notorie doti di affidabilità e predisposizione a questa tipologia di allestimento del MAN TGS 35.510 8x2. Un connubio davvero

perfetto, completato da un cassone fisso sagomato per poter ‘chiudere’ la Fassi F1650RAL al meglio durante i trasferimenti”. Massima soddisfazione viene espressa anche da Mauro Dellacasa, responsabile vendite Italia di Fassi Gru: “questo veicolo può essere definito come l’incontro di tre eccellenze. I Fratelli Diurno sono un riferimento per tutto il mondo del sollevamento della riviera di Ponente e non solo per quello nautico; Arcadipane festeggia quest’anno i 33 anni di sodalizio con Fassi Gru, un traguardo che non ha bisogno di ulteriori commenti; Grucar infine è il fondamentale riferimento quando si tratta di allestire dei veicoli fuori dagli standard, un’esigenza sempre più sentita da quando il mercato si sta indirizzando per l’impiego delle gru articolate anche per le mission più gravose che fino a qualche anno fa erano esclusiva delle autogrù”. ❑ FRATELLI DIURNO SNC Str. Vicinale Argentina 18015 Riva Ligure (IM) Tel. 0184 487010


news VEICOLI INDUSTRIALI

CALDA ESTATE L’Unimog di Mercedes-Benz lavora bene anche in estate, tra alberi, parchi e aiuole spartitraffico

T

utti hanno sete nelle calde giornate estive. E anche i fiori e le piante nei parchi urbani e sulle isole spartitraffico hanno bisogno di bere di tanto in tanto. Ma ciò che molte persone che visitano queste aree verdi potrebbero non sapere è che un albero completamente cresciuto ha bisogno di 200 litri d’acqua in una giornata calda per mantenersi in forma. E l’Unimog Mercedes-Benz è un cavallo di battaglia perfetto per questo tipo di attività. Dotato di un braccio di irrigazione Ecotech con portata fino a 6,3 metri, garantisce un’irrigazione rapida ed efficace. FONTE: MERCEDES-BENZ.

SOLLEVAMENTO

ESPANSIONE

Smith Capital Equipment Ltd distribuisce Fassi

I

l Gruppo Fassi ha un nuovo distributore in Sudafrica: da luglio 2020 Smith Capital Equipment Ltd è l’unico importatore di Fassi Gru, Marrel e Cranab e ne curerà anche la fornitura di ricambi e servizi di manutenzione. Smith Capital Equipment è leader in Sudafrica nella progettazione e produzione di piattaforme aeree e impianti di perforazione dal 1976. Con 44 anni di esperienza, Smith è un nome noto nel mercato delle piattaforme aeree attraverso il proprio marchio, Superlift e delle piattaforme di perforazione a marchio Hotline. La società importa e installa anche attrezzature montate su autocarro di aziende multinazionali leader in tutto il mondo, tra cui Fassi, Marrel e Cranab. Con la distribuzione dei prodotti del Gruppo Fassi, Smith Capital Equipment punta a rendere ancora più completa la sua offerta con soluzioni flessibili e versatili per le industrie, i servizi e le attività commerciali del paese africano grazie alla gamma completa dei prodotti per soddisfare le esigenze dei clienti in tutte le applicazioni. FONTE: FASSI


REPORTTECNICO

BKT

IL NERD DEGLI PNEUS bbene sì. Anche per gli pneumatici esiste un nerd, ossia uno che ne sa più di tutti. Un personaggio che non cogli mai in fallo, che è a conoscenza delle ultime tecnologie e sa quale pneus è meglio scegliere applicazione per applicazione. A scovare questo genius scientiae è stata BKT, che ha anche scoperto come il nerd in questione sia anche un grande estimatore dei suoi prodotti. Eh si, perché Stefan Ranch (nomen omen) è un agricoltore svedese e proprietario dell’azienda Ranch Of

E

20

MACCHINE CANTIERI 5.0

Sweden AB con sede a Tystberga, non lontano dalla cittadina di Nyköping, nel sud della Svezia. Ok, magari vi state chiedendo perché parlare di agricoltura su Macchine Cantieri. Beh, in questo caso perché la storia di Stefan è istruttiva: da una sua specifica esigenza di lavoro infatti nasce sia la conoscenza in ambito pneus che la volontà di applicarla correttamente per trarne il massimo vantaggio. Un esempio che insegna molto anche in ambito movimento terra. L'azienda di Stefan, infatti, è una moderna realtà

produttiva che si estende su 700 ettari e in cui si coltivano principalmente cereali; ma è anche l’unica in tutta la Svezia a produrre semi e olio di camelina. La Camelina sativa è un’oleaginosa dal cui seme si ricava un olio pregiato ricco di acidi grassi polinsaturi omega 3/6/9 e vitamina E. È una pianta interessante perché la sua coltivazione è a basso impatto ambientale: richiede poca energia, non necessita di irrigazione, è forte, resiste a malattie, parassiti e insetti, non ha bisogno di agrofarmaci. Se piantata ad alta densità impedisce la crescita di infestanti senza necessità di utilizzare erbicidi.“Produrre olio di camelina è stata un’idea di mia moglie Therese. Ho subito accolto l’idea perché sono a favore dell’agricoltura biologica. Inoltre questo prodotto è salutare e ci consente di ridurre il nostro impatto ambientale. E ci siamo anche differenziati nel mercato!” ha dichiarato Stefan. Ma è proprio per riuscire a produrre camelina che Stefan ha dovuto fare della propria esperienza con i pneus un'arte... da nerd. La sua esigenza primaria infatti era ridurre la compattazione del proprio terreno.“Sono sempre stato appassionato di pneumatici, cerchi e pressione. Sono consapevole che facciano la differenza e non credo che gli agricoltori prestino sufficiente attenzione alla questione del


Alcune chicche del nuovo sito web

compattamento del terreno. Dobbiamo essere più delicati, proteggere il nostro suolo. Collaboro da 20 anni con l’Università di Uppsala, in Svezia, testando pressioni e impatto sul suolo. Mi autodefinisco ‘nerd degli pneumatici’ perché ci ho sempre tenuto particolarmente”. E lo sa anche Gripen Wheels, distributore svedese dei prodotti BKT, che ha ascoltato con attenzione le necessità di Stefan e gli ha fornito la soluzione ideale. Stefan possiede un trattore John Deere 9570 R isodiametrico equipaggiato con otto pneumatici gemellati BKT, tutti delle stesse dimensioni. Stiamo parlando di Agrimax Force, il prodotto più famoso di BKT destinato ai trattori ad alta potenza da oltre 250 cavalli che grazie alla tecnologia IF, funziona con una pressione di gonfiaggio inferiore rispetto a uno pneumatico standard: in poche parole, lo pneus giusto, anzi perfetto, per le esigenze di Stefan. “Ho scelto Agrimax Force su consiglio di Gripen Wheels perché dovevo gommare il mio trattore nuovo e più pesante del precedente.Volevo lavorare a basse pressioni, a 0,5 bar per pneumatico e reggere così una macchina nettamente più pesante, utilizzando la misura più grande disponibile: la 900/60 R 42. Sono davvero soddisfatto, gli pneumatici sono comodi da guidare,‘morbidi’, sia su strada che su campo. Inoltre mi fido delle persone che mi consigliano il prodotto giusto, perché conoscono le mie necessità. Quando ho bisogno di un parere competente in merito alla soluzione gomma ‘completa' la mia scelta naturale è Gripen Wheels e BKT.” Ma non serve avere a disposizione un nerd come Stefan per saperne di più su pneumatici e loro corretto utilizzo: la conoscenza va diffusa al massimo e di questo concetto BKT ha fatto la propria bandiera. E ora, a dimostrazione di tale impegno, arriva il nuovo sito web del

Costruttore indiano, una fonte inesauribile di notizie, info tecniche e quant'altro. Originale anche la chiave di lettura proposta: la grande novità di www.bkt-tires. com non è solo grafica, ma è soprattutto nei contenuti unici. Grazie alle Stories degli ambassador BKT, gli utenti potranno scoprire il mondo BKT attraverso gli occhi degli utilizzatori. Invece di puntare su “About Us”, questa volta BKT sceglie un approccio diretto con il claim “About us is all about you”: come a dire “BKT sei tu”. Con questo principio il sito è stato realizzato con un’interfaccia grafica particolare, per rendere l’esperienza più user-friendly, anche grazie all’utilizzo di numerosi video e immagini, di nuove icone, semplicità e immediatezza nel reperire i dati e grazie ad alcuni accorgimenti tecnici, come il nuovo tool per l’indicazione dei carichi e delle pressioni degli pneumatici. Gli pneumatici BKT ora non saranno più solo una gallery, ma veri e propri “reportage” realizzati da coloro che li hanno già utilizzati e testati e che sul sito raccontano com’è anda-

BKT invita a seguire il sito da vicino proprio perché le BKT Stories tracceranno un vero e proprio racconto con testimonianze che giungono da tutti i settori in cui BKT opera e da tutto il mondo. Sarà infatti un’esperienza inedita poter vedere persone che svolgono lo stesso lavoro, ma in luoghi completamente diversi del pianeta e con necessità e macchinari differenti. Proprio per queste esigenze diverse, il sito BKT offre ora contenuti personalizzati a seconda del territorio, e se il dialogo è importante, diventa cruciale parlare la stessa lingua, ecco perché il sito ne offre ben 9, rendendo questa piattaforma di fatto un “viaggio” personale, ovunque ci si trovi. Oltre alle BKT Stories, due grandi novità: l’area dedicata alle numerose attività di CSR del Gruppo - per scoprire il lato generoso, solidale e attento dell’azienda – e i tanti nuovi approfondimenti tematici tutti da scoprire.

ta la loro esperienza. Le BKT Stories, cioè le testimonianze degli ambassador degli pneumatici BKT, hanno un ruolo centrale nel nuovo sito e andranno ad arricchire sempre più il portafoglio di esperienze, attraverso un dialogo diretto e aperto, da utilizzatore a utilizzatore. È così che tutti gli utenti potranno trovare la soluzione alle proprie necessità e identificarsi con le dinamiche del loro stesso lavoro quotidiano. ❑


ASSOCIAZIONI

IPAF

COOPERAZIONE A TUTTO TONDO Le sedi IPAF di tutto il Mondo hanno reagito alla pandemia offrendo ai propri soci nuovi strumenti per poter riorganizzare le proprie attività in tutta sicurezza l 2019 è stato un anno record per IPAF. La Federazione ha registrato una crescita generalizzata in termini di affiliazione, formazione e territori coperti, con un aumento dei ricavi dell'8,1% rispetto al 2018 e portando il fatturato complessivo a oltre 7 milioni di sterline. “Sono particolarmente incoraggiato dal fatto che, i ricavi al di fuori del Regno hanno raggiunto per la 22 Unito MACCHINE CANTIERI 5.0

I

22

MACCHINE CANTIERI 5.0

prima volta il 44% del reddito totale, rispetto a poco più del 40% nel 2018” ha dichiarato Peter Douglas, CEO e MD di IPAF. I soci sono aumentati del 6,5% (1.422 a fine anno), mentre i centri di formazione sono saliti a 550 distribuiti in 48 nazioni. Anche in tal senso il commento di Douglas è stato molto positivo:“siamo lieti di segnalare che il numero di persone che intraprendono la formazione

IPAF in tutto il mondo è aumentato di nuovo durante il 2019, con 175.986 persone che hanno completato con successo un corso. Ciò rappresenta un aumento del 6,2% rispetto al 2018, quando la cifra era 165.750. I paesi o le regioni che hanno registrato una crescita sostanziale su base annua comprendono il Medio Oriente (44%), la Svizzera (20%) e i paesi del Benelux (18%)”. L'inizio 2020 era


altrettanto promettente, ma poi è arrivato Covid-19 a scombinare le carte in tavola e le regole del gioco. Regole che per IPAF erano basate al 99% su rapporti diretti, formazione in aula, eventi.Tutte cose che la pandemia ha di fatto annullato. "Naturalmente, con il settore dell'accesso aereo in tutto il mondo che sta attraversando circostanze difficili in mezzo alla pandemia di coronavirus in corso, ci aspettiamo di vedere un impatto considerevole sul quadro generale degli scambi del 2020. Tuttavia, tutti in IPAF si impegnano a ridurre al minimo l'impatto economico della malattia e a supportare i nostri membri e l'industria in generale nel riprendersi rapidamente e in modo sostenibile non appena le restrizioni sanitarie e di viaggio nazionali e internazionali e le condizioni economiche lo consentano" ha affermato Douglas. Opinione condivisa da Maurizio Quaranta, responsabile IPAF per l'Italia: “l'attività principale di IPAF sono i corsi di formazione e

aggiornamento, attività che andando svolte di persona, in aula e sulle macchine, hanno sofferto molto le conseguenze di Covid-19 e del lockdown” ha dichiarato in una videointervista. “Ma abbiamo saputo reagire e riprogrammare obiettivi e strategie, grazie alla guida attenta e illuminata di Peter Douglas, il nostro nuovo CEO. Douglas ha portato all'interno dell'associazione idee e concetti propri del commercio, cosa fondamentale e vitale per il futuro di IPAF”. E così, tutti in Ipaf, nei 77 Paesi in cui la Federazione è operativa, si sono rimboccati le maniche per trarre il meglio anche dalla situazione di emergenza. “In Italia la squadra IPAF si è dimostrata particolarmente forte e coesa.Abbiamo messo in campo tutte quelle che erano le nostre caratteristiche e peculiarità di Associazione, intensificando i rapporti con i Soci e, dove possibile, esortandoli a non interrompere completamente le attività ma sfruttare quelli che erano strumenti già disponibili come i corsi

Kate Pasterfield, leader senior di Sponge

Darren Verschuren, International Account Director for Serious Labs

Paolo Pianigiani

IPAF SI RINNOVA IPAF ha rinnovato le proprie cariche istituzionali in Italia: insieme con Paolo Pianigiani alla Presidenza dell’INIC e Roberto Geromin al TWG lavoreranno alcuni tra i professionisti più autorevoli e stimati del sollevamento aereo italiano, mettendo così in luce ancora una volta l’impegno e il senso di appartenenza dei leader del mercato che IPAF rappresenta,

in e-learning” prosegue Quaranta. “Inoltre abbiamo organizzato webinar su argomenti cruciali per i soci, quali per esempio la sanificazione di ambienti e macchine, o quale tipo di manutenzione effettuare al termine del periodo di lockdown”. Un esempio di questa intraprendenza è stato anche il webinar gratuito organizzato da IPAF con lo scopo di analizzare lo scenario futuro dell'apprendimento, alla luce di come l'emergenza abbia influenzato la formazione e l'apprendimento all'interno e all'esterno del settore, di come IPAF abbia risposto a questo e come i datori di lavoro e gli operatori possano utilizzare diverse tecnologie per continuare a imparare in sicurezza. Tra i relatori ospiti Kate Pasterfield, leader senior di Sponge, agenzia di apprendimento digitale con sede nel Regno Unito, e Darren Verschuren, International Account Director for Serious Labs, una società che sviluppa soluzioni di formazione in realtà virtuale (VR) per l'industria globale delle attrezzature industriali. Darren Verschuren ha esaminato i simulatori di realtà virtuale che modernizzano la formazione degli operatori MEWP. IPAF inoltre ha fornito informazioni sul lavoro che ha svolto per affrontare alcune delle sfide poste dal settore. IPAF ha anche pubblicato i documenti e la lista di controllo sulla sicurezza del coronavirus e in un precedente webinar ha illustrato i principi e le misure chiave. Relatore è stato Chris Wraith, professionista della salute e sicurezza e membro del Consiglio nazionale IPAF del Regno Unito. ❑

e dando vita a due gruppi di lavoro che interpretano la messa in campo delle proprie competenze con una dedizione che va ben oltre l’esercizio di un ruolo professionale. Ricordiamo che IPAF in Italia opera attraverso due strutture: il Consiglio

italiano dei Soci IPAF (INIC) e il Gruppo di lavoro formazione (TWG). Alla scadenza del mandato sotto la Presidenza di Nicola Violini (INIC) e Costantino Savani (TWG), IPAF ha effettuato il suo primo meeting soci digitale durante il quale sono

stati nominati alla guida di INIC Paolo Pianigiani di IMER, in qualità di Presidente e Rappresentante italiano nel Consiglio Direttivo IPAF Internazionale, e alla guida del TWG Roberto Geromin della Gianfranco Savani, in qualità di Presidente e Rappresentante italiano nella Direzione Internazionale di Formazione IPAF.

Roberto Geromin MACCHINE CANTIERI 5.0

23


news Con l’ausilio dell’esclusivo Trailer Power Assist (TPA), un sistema innovativo sviluppato da Mammoet e Scheuerle, lo specialista olandese di trasporti eccezionali ha trasportato con successo una bobina da 430 t utilizzando solo due motrici. Senza TPA, sarebbero stati necessari sei veicoli trainanti. Inoltre, la tecnologia ha ridotto della metà il tempo necessario per il trasporto. La bobina fa parte del progetto del reattore sperimentale a fusione nucleare ITER, un progetto che, dopo il suo completamento previsto nel 2025, dovrebbe dimostrare come l’elettricità può essere generata con l’aiuto della fusione nucleare. Mammoet ha trasportato due componenti del reattore da 430 t dal porto di Marsiglia alla destinazione finale vicino a Lione coprendo una distanza di più di 100 chilometri attraverso il sud della Francia.

TPA

vince

dalle aziende

Nella foto: Sono passati 40 anni da quando Waldschütz è entrata nel settore del sollevamento e da allora si affida alle autogrù Tadano. L’ultima aggiunta alla flotta è entrata in funzione solo poche settimane fa ed è un’unità fuoristrada ATF 70G-4 con un braccio principale di 44 m.



AZIENDE

L’arresto forzato delle attività assesterà un duro colpo ai risultati di fine anno di tutto il settore construction e sollevamento. Ma la buona notizia c’è: non siamo di fronte a una crisi economico-finanziaria. Bando quindi all’ansia da crolli di mercato CIFA

L'OTTIMISMO DI CIFA IFA e Zoomlion CIFA Europe sono due aziende distinte fra loro ma riunite da quella che è la strategia del gruppo cui fanno capo, ossia utilizzare le piattaforme CIFA già esistenti in Europa e Italia per ampliare l'offerta di prodotti anche nell'ambito delle macchine per il sollevamento aereo, quali gru, autogrù, carrelli elevatori e piattaforme aeree. Un duplice business articolato tra calcestruzzo e sollevamento, con alle spalle un colosso cinese quale Zoomlion. Gruppo che ha avuto la lungimiranza di lasciare tutta quella che è la progettazione delle autogrù nelle mani dell'ufficio tecnico di Senago: una scelta che si

C

RED DOT AWARD La prima betonpompa ibrida al mondo, Energya MK28E, ha ricevuto il Red Dot Award 2020 nella categoria Industrial Design. Con questo riconoscimento, CIFA ottiene per la quarta volta l’ambito

26

26

MACCHINE CANTIERI 5.0

MACCHINE CANTIERI 5.0

premio internazionale, tra i più importanti nel settore del design, fregiando l’intera gamma ibrida Energya del Red Dot (Red Dot 2014 per la betoniera ibrida Energya E9, Red Dot 2017 per lo


rivelerà sicuramente vincente, visto il know how e l'esperienza accumulata dai progettisti e designer di CIFA che in pochi anni hanno fatto vincere svariati premi e guadagnare diverse quote di mercato alle macchine made in Senago. COSA È SUCCESSO CON COVID-19 Un successo che ha subito una inevitabile battuta d'arresto con l'imperversare di Covid-19 sui mercati di tutto il Mondo, che Davide Cipolla, amministratore delegato di CIFA nonché Amministratore Unico di Zoomlion CIFA Europe, ha quantificato in un -25%. Ma benché si tratti di un calo importante, che ha costretto i vertici aziendali a rivedere business plan e strategie per il futuro, quel che non manca tra le mura dell'headquarter lombardo è la fiducia. Un sentiment sicuramente generato dalla perfetta pianificazione delle attività atte a contenere i danni dell'emergenza, in prima battuta. Facendo parte di un gruppo cinese, CIFA e Zoomlion CIFA Europe hanno iniziato per tempo infatti a mettere a punto protocolli di sicurezza da seguire qualora si fosse presentata l'emergenza sanitaria anche in Europa. E come è stato pianificato attentamente il lockdown, con la stessa attenzione è stata pianificata e condotta la ripartenza. Lo stop a Senago ha coinvolto la totalità degli impianti produttivi, mentre impiegati e personale non di produzione hanno continuato ad operare in telelavoro. FONTI DI FIDUCIA Ma la fiducia arriva anche dal duplice fatto che, innanzitutto, il mercato ha ricominciato subito a chiedere macchine dopo la fine del lockdown; inoltre c'è il fatto che il settore delle

spritz elettrico Energya CSSE). Energya MK28E ha dimostrato di rispondere a tutti i requisiti, essendo un prodotto dall’alto livello innovativo e un esempio concreto di sostenibilità data la sua natura ibrida-elettrica,

costruzioni sarà sicuramente favorito dai molteplici investimenti pubblici previsti sia in Italia che a livello europeo per la realizzazione o la manutenzione delle infrastrutture e grandi opere. L'altro segnale estremamente positivo è rappresentato dal fatto che né durante il lockdown, né durante la ripartenza sono state registrate cancellazioni di ordini acquisiti. In generale quindi un approccio positivo.

Guarda l'intervista completa a Davide Cipolla di CIFA e Zoomlion CIFA Europe.

LA STRATEGIA NEL MEDIO TERMINE Ma CIFA e Zoomlion CIFA Europe non si accontentano della generale visione ottimista e hanno quindi sviluppato un piano di azioni concrete a sostegno del mercato, e in particolare della possibile momentanea mancanza di liquidità dei clienti: un esempio di tali azioni sono le campagne di vendita a condizioni vantaggiose (bassi tassi di interesse e posticipo del pagamento delle rate al 2021) su alcuni prodotti della gamma che rappresentano grossi investimenti (fibra di carbonio, macchine ibride, ecc) presentate nel mese di giugno.

in grado di adottare le ultime tecnologie per ridurre il consumo di carburante, le emissioni di anidride carbonica e il rumore, interpretando il presente e anticipando le esigenze di un mondo che

sempre più dovrà integrare l’idea di progresso con il rispetto dell’ambiente. Energya MK28E non è un prototipo, infatti è già operativo in diversi cantieri europei, dimostrandosi un valido alleato nel

Campagne volte a far ripartire le attività dei clienti con una sorta di buster, per innescare un volano di effetti positivi tali per cui la crescita che era preventivata prima del lockdown possa essere “riagguantata” il prima possibile. Ma concretamente quanto tempo passerà prima di tornare a veder crescere l'economia italiana e UE? Davide Cipolla è dell'idea che già dall'inizio del 2021 si vedranno i primi risultati del piano di investimenti che l'Unione Europea e il Governo italiano stanno mettendo in campo, tant'è che l'azienda prevede il recupero del fatturato perso nel 2020 tra il 2021 e il 2022. ❑

contenimento dei costi, grazie al risparmio del carburante, e nei cantieri cittadini in cui l’inquinamento acustico è un grave problema: il suo utilizzo in modalità elettrica azzera l’emissione dei rumori.

MACCHINE CANTIERI 5.0

27


news SI cresce

MOVIMENTO TERRA

CALO ATTESO Wacker Neuson chiude il primo semestre 2020 con un calo del 16,4% causa Covid-19

I

l gruppo Wacker Neuson ha registrato un fatturato di 796,7 milioni di euro per la prima metà del 2020. Ciò corrisponde a un calo del 16,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.“Dopo un inizio positivo del 2020, la situazione economica ha subito una brusca flessione dalla metà di marzo in poi a causa del coronavirus. I blocchi diffusi hanno creato condizioni estremamente difficili per la nostra attività e hanno interrotto le catene di fornitura. Le interruzioni dell’attività dei nostri clienti e l’elevato grado di incertezza sullo sviluppo futuro della pandemia hanno avuto un impatto chiaramente negativo sul comportamento degli investimenti nel settore” spiega Martin Lehner, CEO del gruppo Wacker Neuson. fonte: wacker neuson

Magni Finance, partnership finanziaria nata dalla collaborazione di Magni TH con DLL, offre a tutti i suoi clienti la soluzione finanziaria più semplice e flessibile per supportare i propri investimenti. Magni Finance offre la possibilità di migliorare le iniziative di crescita dei propri clienti. La campagna è disponibile per i seguenti paesi: Italia, Francia, Regno Unito, Polonia, Ungheria, Svezia, Finlandia, Irlanda e Spagna ed è attiva dai primi di Agosto.

Nuovo dealer (Pneumatici)

Alliance Tire Group, una società del gruppo Yokohama Rubber Corporation, ha annunciato una nuova partnership con Jason’s Tyres. In qualità di specialista in pneumatici OTR, e sulla base di 20 anni di esperienza, la divisione “Jason’s Tyres Extreme” distribuirà con effetto immediato l’intero portafoglio di pneumatici Galaxy OTR diagonali e radiali nel segmento movimento terra nella zona del BeNeLux. Ciò aumenterà ulteriormente la presenza di Galaxy nel mercato. La gamma di pneumatici Galaxy fornisce le migliori soluzioni per le molteplici applicazioni construction e movimento terra. Oltre a vari pneumatici diagonali la gamma comprende i radiali Galaxy LDSR 300 per pale gommate (LD), HTSR 400 per dumper (HT) e MGSR 200 per motorgrader (MG).

CALCESTRUZZO

IL QUARTO RICONOSCIMENTO Cifa vince il Red Dot Award con Energya MK28E

U

n riconoscimento che Cifa ottiene per la quarta volta e che fregia l’intera gamma ibrida del prestigioso premio internazionale (Red Dot 2014 per la betoniera ibrida Energya E9, Red Dot 2017 per lo spritz elettrico Energya CSSE). La giuria di Red Dot Award comprende circa quaranta esperti che basano la propria valutazione su numerosi criteri tecnici, sociali, economici ed ecologici. Energya MK28E ha dimostrato di rispondere a tutti i requisiti, essendo un prodotto dall’alto livello innovativo e un esempio concreto di sostenibilità data la sua natura ibrida-elettrica, con le ultime tecnologie per ridurre il consumo di carburante, le emissioni di anidride carbonica e il rumore, interpretando il presente e anticipando le esigenze di un mondo che sempre più dovrà integrare l’idea di progresso con il rispetto dell’ambiente. Dal punto di vista del design, il processo di sviluppo ha voluto mantenere uno stretto family feeling con la prima betoniera ibrida. La struttura degli elementi creata appositamente per questo modello ibrido rispecchia nelle linee e nei colori lo stile dell’intera gamma Energya, rendendo il veicolo riconoscibile e inconfondibile a colpo d’occhio. fonte: cifa HAULOTTE HA NOMINATO PREMIUM GROUP NUOVO DEALER DELL’INTERA GAMMA DI ATTREZZATURE AEREE E SOLLEVATORI TELESCOPICI IN 12 PAESI AFRICANI. QUESTA PARTNERSHIP CONSENTIRÀ AL GRUPPO DI FORNIRE UN MIGLIORE SERVIZIO DI SUPPORTO AI NOLEGGIATORI E AI CLIENTI FINALI IN MAROCCO, SENEGAL, GUINEA CONAKRY, MAURITANIA, COSTA D’AVORIO, BURKINA FASO, NIGER, CAMERUN, CIAD, MALI, TOGO E BENIN.

28

MACCHINE CANTIERI 5.0


ai159859458614_MC pag hs701elettrico_A4.pdf 1 28/08/2020 08:03:12

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K


DEALERSTORY

(A.L. CONSULTING)

SEMPLIFICARE IL MERCATO Due brand internazionali si affidano ad A.L. Consulting per avere successo in Italia: Weber MT, produttore tedesco leader nella compattazione leggera e Gölz, multinazionale specializzata nelle attrezzature diamantate u una cosa siamo tutti d’accordo: l’Italia è un mercato difficile e particolare. Allo stesso tempo l’Italia è uno dei Paesi europei più importanti in termini di potenziale. Di qui il quesito: cosa serve alle aziende interna-

S

30

MACCHINE CANTIERI 5.0

zionali per entrare e prosperare nel mercato italiano? Per rispondere a questa domanda, grazie all’intuizione del suo fondatore, Alberto Lovo, nel 2007 è nata la società di consulenza A.L. Consulting sas. Una società con competenze e professionalità che si radicano nell’ambito marketing, or-

ganizzativo, commerciale, fiscale, sociologico e geografico. Il nostro Paese, infatti, per la propria conformazione e storicità cela difficoltà che spesso vengono ignorate (o deformate) dagli stranieri. La missione di A.L. Consulting è così sintetizzabile nella volontà di semplificare il rapporto tra


UN TEAM

affiatato

La squadra di A.L. Consulting – attorno alla quale orbitano figure quali collaboratori sul territorio, consulenti tecnici, di marketing, fiscali e informatici – si fonda su tre professionalità fondamentali • Alberto Lovo: direttore generale. Dopo gli studi in Economia e Commercio ha iniziato a operare nel commercio internazionale di forniture industriali, macchinari e prodotti industriali per l’edilizia, l’agricoltura e il giardinaggio. Competente in diversi settori e canali, ha promosso lo sviluppo di partnership internazionali con aziende italiane. • Stefano Leban: product manager. Dopo gli studi di marketing e comunicazione ha deciso di iniziare una carriera nel settore finanziario per comprendere meglio l’economia, una delle sue passioni. Nel 2017 è entrato nel team di A.L. Consulting perché crede nel progetto di crescita professionale e personale.

un produttore straniero e il mondo della distribuzione e del lavoro made in Italy. Sotto il profilo pratico cosa fa A.L. Consulting? È presto detto. Lovo e il suo team mettono in contatto le aziende d’oltralpe con l’eterogeneo tessuto dei rivenditori sparso in tutta Italia. Le competenze messe a

disposizione permettono di mediare le esigenze della clientela con le necessità dei produttori. Semplificando, il cliente tipo di A.L. Consulting è sostanzialmente un rivenditore/noleggiatore con officina. Infatti l’obiettivo della società è permettere alle imprese di avere un punto di

• Fabio De Leo: addetto alle vendite e al post-vendita. Dopo aver sviluppato competenze come mediatore culturale e traduttore, si è unito ad A.L. Consulting per saperne di più sul mercato locale e sulle relazioni commerciali tra i paesi. Grazie a 10 anni di esperienza nel customer care in A.L.Consulting, è divenuto un’interfaccia competente, veloce e affidabile.

MACCHINE CANTIERI 5.0

31


DEALERSTORY

I PRODOTTI Gölz

Una carrellata dei principali prodotti Gölz messi a disposizione del mercato italiano. • Tagliasuolo: da 350 mm a 1.000 mm di diametro del disco. Con motorizzazioni benzina, diesel ed elettriche, si segnalano per dettagli come l’impianto ad acqua rinforzato e l’antivibrante. • Carotatrici: con supporto in alluminio o acciaio inox, sono utilizzate per diametri foro da 10 a 162 mm (SD 160) fino a 400 mm (KB 500). Sono disponibili con motore elettrico, benzina, pneumatico, o idraulico e sono dotate di puntatore laser. Da segnalare il modello KB350 motorizzato Stihl. • Banchi Sega: dalla tagliapiastrelle ai banchi da muratore per arrivare fino alla novità dedicata al mercato Italia, cioè la sega a nastro. • Dischi e Corone: dai dischi da 115 mm fino a dimensioni di oltre 1 m. Sono adatti a tutti i tipi di materiale e si caratterizzano per l’ottimo rapporto qualità prezzo.

I PRODOTTI Weber MT

Una carrellata dei principali prodotti Weber MT messi a disposizione del mercato italiano. • Piastre Vibranti Monodirezionali: dai 60 ai 113 kg. Dimensioni compatte, impugnatura di guida ribaltabile salva-ingombro, con maniglie di trasporto laterali e anteriori. Ottimo il comfort grazie alle impugnature che riducono notevolmente le vibrazioni mano-braccio. • Piastre Vibranti Bi-Direzionali: dai 90 ai 900 kg, le piastre reversibili sono da sempre la specialità di Weber MT, grazie a robustezza, affidabilità e potenza di compattazione anche negli strati più profondi. Da segnalare il nuovo avviamento elettrico (modelli diesel da CR 5 a CR 9) con contaore e spie di monitoraggio. Per i modelli CR 6, 7, 8 e 9 da mettere in evidenza la protezione aggiuntiva Compatrol MDM e il dispositivo di controllo della compattazione Compatrol CCD 2.0. • Vibrocostipatori: struttura robusta, ottime performance ed elevato comfort di utilizzo. I modelli SRV620, SRV590 ed SRV660 dispongono di un ulteriore stadio di filtraggio dell’aria, ora a 4 stadi, oltre a un nuovo filtro del carburante.

32

MACCHINE CANTIERI 5.0

riferimento sul territorio; i rapporti reali, uniti alle competenze tecniche, creano così distributori molto qualificati, che al contempo valorizzano il prodotto. Inoltre l’esclusività dei prodotti Weber MT e Gölz permettono di evitare la concorrenza sulla stessa macchina. È infatti prassi di A.L. Consulting avere solo una o due figure per ogni territorio e supportarle per una crescita condivisa. Oltre alla vendita delle attrezzature, parte chiaramente importante in un rapporto commerciale, Alberto Lovo e il suo team instaurano una collaborazione concreta che comprende training, campagne marketing ad hoc, consulenze pre e post-vendita. È quindi giunta l’ora di vedere da vicino le caratteristiche dei due brand trattati. Azienda fondata negli anni Cinquanta, Weber MT è tuttora saldamente in mano

all’omonima famiglia, oggi alla terza generazione. È considerata una delle società più innovative del settore, a livello mondiale: tra i leader del mercato europeo e internazionale, esporta oltre il 60% della propria produzione. I clienti apprezzano in particolare l’elevata qualità e robustezza delle macchine, le soluzioni innovative mirate al comfort, la facilità ed economia di manutenzione. Weber MT offre 24 mesi di garanzia sull’intera gamma dei prodotti, estendibili fino a cinque anni. Fra le innovazioni più importanti spicca il Compatrol: un esclusivo ed efficace sistema elettronico, messo a punto da Weber MT dai primi anni 2000, per il controllo immediato della compattazione del suolo e la completa gestione della macchina e del programma di assistenza. Gölz è invece una multinazionale in costante crescita e improntata all’innovazione da oltre 70 anni. Gölz sviluppa costantemente nuove idee e soluzioni professionali per tutto ciò che riguarda le attrezzature e gli utensili diamantati: tagliasuolo, seghe da banco, carotatrici e dischi diamantati. Il tutto caratterizzato da tecnologie all’avanguardia con un design moderno e accattivante. I prodotti sono venduti in oltre 40 paesi attraverso concessionari qualificati, centri assistenza e distributori specializzati. ❑ A.L.CONSULTING SAS Via Boezio 2 – 33010 Tavagnacco (UD) Tel: 0432.689275 webermt@al-importagency.it goelz@al-importagency.it www.al-importagency.it


DUMPERS-IT-07/20 - Crediti foto: Sémaphore - Documento non vincolante

PERFETTI PER IL NOLEGGIO I dumper Mecalac sono molto solidi, dotati di un’eccellente accessibilità, semplici da usare e superiori agli standard in materia di sicurezza.

Contatto in Italia: 335 768 3757

mecalac.com


TESTIMONIANZE

(PM)

CON LE MANICHE RIMBOCCATE

Conosciamo da vicino Savotruck, società che nella propria flotta noleggio annovera tre gru PM altamente personalizzate per la massima flessibilità operativa a Val Seriana è uno spettacolo della natura in cui la recente epidemia ha lasciato tracce profonde. Uno shock che non ha intaccato la voglia di fare di tante imprese, sane sotto ogni punto di vista.A Songavazzo abbiamo incontrato Savotruck, realtà familiare ma decisamente ben strutturata, che incarna alla perfezione l’imprenditorialità bergamasca, poco incline alla lamentela e sempre pronta a rimboccarsi le maniche. Ancora di più in questo periodo. Entrando in azienda si vedono solo volti sorridenti, sguardi franchi che trasmettono fiducia, professionalità ed esperienza. Oggi Savotruck è guidata dai tre fratelli Savoldelli: Alessandro, Luca e Maria Elena, ma il tutto è nato grazie alla capacità di papà Tranquillo, fondatore di Esseti, società che si è sempre occupa-

L

34

MACCHINE CANTIERI 5.0

ta di commercializzazione materiali edili e noleggio e dalla cui costola si è sviluppata Savotruck. Quest’ultima, fondata nei primi anni Duemila, è nata dall’esigenza di trasportare merce di terzi e oggi si occupa di trasporti e sollevamenti, soprattutto in ambito edile, attraverso il noleggio a caldo di camion con gru e piattaforme aeree. Grazie alla sua elevata flessibilità ope-

Alessandro, Tranquillo e Luca Savoldelli di SavoTruck ed Esseti srl

rativa, Savotruck si muove sull’intero territorio nazionale con interessanti puntate anche all’estero (Svizzera, Austria, Francia) per un’incidenza sul fatturato contenuta al di sotto del 10%. Nel gruppo Esseti e Savotruck lavorano 27 persone che possono contare su un parco nolo di circa 60 macchine: gru edili, piattaforme, escavatori, pale cingolate, pale gommate e gru retrocabina. In questo settore Savotruck può vantare ben nove macchine, delle quali tre PM, società con la quale c’è un rapporto decisamente interessante. “Con PM ci troviamo benissimo”, esordisce Alessandro Savoldelli, “siamo molto contenti sotto tutti i punti di vista, dalla qualità delle gru all’assistenza tecnica, che è seguita da GF Oleodinamica. Utilizziamo le tre PM per tiri in quota di qualsiasi tipologia: dall’edile


all’industriale, dalla movimentazione di macchinari ai serramenti”. Questa grande flessibilità operativa ha richiesto macchine ampiamente personalizzate. “Le gru”, riprende Savoldelli, “sono state costruite secondo le nostre esigenze. Al posto degli arrotolatori sono state allestite con le canaline per i tubi; la 150 è una nove sfili anziché essere nella classica configurazione a otto sfili; inoltre abbiamo voluto anche uno scambiatore di calore”. Quest’ultima particolarità stuzzica l’intervento di Giuseppe Forleo, titolare di GF Oleodinamica che puntualizza:“l’inserimento dello scambiatore di calore sta

dando ottimi frutti, infatti macchine con 3.500 ore di lavoro presentano pochissimi interventi di manutenzione in quanto questo elemento supplementare impedisce il surriscaldamento dell’olio”. Se la soddisfazione dei titolari è evidente, anche gli operatori sono sulla stessa linea. Ogni macchina è sempre comandata dallo stesso operatore, una scelta con evidenti conseguenze positive: ogni operatore è infatti “geloso” della propria macchina, la sente sua, ci tiene, la conosce bene e sa usarla al meglio. “Sembra strano”, interviene Luca Savoldelli,“ma lo stesso modello cambia da una macchina

LEGGEREZZA

al top

“PM produce alcune delle macchine più leggere e nel nostro settore il peso fa la differenza. Pensando alla 58.5, modello della quale abbiamo due unità in flotta, ci sono concorrenti che, a parità di prestazioni, pesano anche 20 q in più. E lavorando tanto sulla strada questa differenza di peso si sente, anche perché i controlli ci sono e a noi piace essere regolari”. Alessandro Savoldelli, titolare di Savotruck.

L’ASSISTENZA tecnica

Con sede a Cortenuova, in provincia di Bergamo, GF Oleodinamica è operativa dal 2012 e in pochi anni ha registrato una crescita che non è eccessivo definire esponenziale. Dall’iniziale sede di 250 m2, oggi può contare su tre capannoni con circa 3.600 m2 coperti cui si aggiungono 3.000 m2 di piazzale. Attualmente in GF Oleodinamica lavorano 12 persone, che si occupano di allestimento e di assistenza tecnica per diversificate apparecchiature di sollevamento: gru su autocarro, piattaforme aeree, sollevatori telescopici, eccetera. Nello specifico GF Oleodinamica è officina autorizzata PM e Oil&Steel per l’area di Bergamo. “Si tratta di un territorio a grande vocazione edile”, commenta Giuseppe Forleo, titolare dell’azienda, “con un ottimo parco macchine e che assicura un buon lavoro. L’importante è comportarsi sempre in modo serio con tutti i clienti. Sto investendo e credo moltissimo nella mia azienda e sto continuamente inserendo personale altamente qualificato, con esperienza e che viene costantemente formato”.

MACCHINE CANTIERI 5.0

35


TESTIMONIANZE

UNO SGUARDO tecnico Le tre macchine PM (due 58.5 SP e una 150 SP) in dotazione alla flotta Savotruck La PM 58.5 SP è una gru che assicura un massimo momento di sollevamento fino a 54,6 tm, un massimo sbraccio orizzontale di 23,55 m (che diventa 32,5 con il jib) e uno sbraccio verticale di 27,35 m (36,2 con il jib). Il tutto a fronte di un ingombro sul cassone di 2.550x1.460x2.500(h) mm nella versione a 9 sfili. La dotazione elettronica comprende: PM Power Tronic Advance Plus & Smart, Radiocomando multifunzione con display, MCS per comando stabilizzatori e Stability Power System 5 Plus. Mentre l’idraulica prevede un distributore idraulico proporzionale compensato. La rotazione è continua su ralla. Saliamo di categoria con la PM 150 SP, con basamento integrale e disponibile fino a 9 sfili idraulici e antenne fino a 6 sfili con angoli negativi di 25°. Il massimo sbraccio orizzontale raggiunge i 35 m, lo sbraccio verticale è di 38,8 m, mentre la capacità di sollevamento (il massimo momento di sollevamento è di 107,6 tm) è calcolata elettronicamente per la più elevata sicurezza operativa. Il PM Power Tronic Advance beneficia di un nuovo display grafico con protocollo in CAN-bus 2.0 per il controllo delle prestazioni e per la diagnostica in tempo reale. Da segnalare la funzionalità E-Flowsharing che assicura fluidità, controllo nelle manovre multiple e massima efficienza operativa. Nuovo anche il radiocomando. Tra gli optional da citare il verricello da 5 t, i martinetti stabilizzatori idraulici a 180°, le attivazioni con avvolgitubo o canaline e i fari di lavoro a LED.

all’altra: le due 58.5 non sono uguali e non solo per il passo diverso, ma anche nell’utilizzo. Queste macchine sono giuste per il nostro lavoro, sul quattro assi assicurano una buona portata, pur assicurando un ottimo sfilo. Per il nostro settore la 58.5 è una macchina decisamente azzeccata: ha portata, lunghezza, ci permette di lavorare sui tetti e assicura un bel carico residuo”. “Noi stiamo lavorando bene”, commenta Alessandro Savoldelli, “Anche perché, a mio avviso, nel settore delle gru su camion il lavoro non mancherà

Una parte del team Savotruck. Da sinistra Alessandro Savoldelli, Flavio Benzoni e Tobia Magli, operatori delle gru PM, Tranquillo Savoldelli, Luca Savoldelli e Giuseppe Forleo, titolare dell’officina autorizzata GF Oleodinamica

Oltre alla gru PM, la flotta di SavoTruck si completa con tre piattaforme autocarrate Oil&Steel

“LA SINERGIA PM/GF/SAVOTRUCK HA FATTO SI CHE LA FORNITURA DI GRU E PIATTAFORME AEREE SCATURISSE DA UNA FORTE PARTNERSHIP E NON DAL SEMPLICE RAPPORTO CLIENTE/ FORNITORE. IL RISULTATO È STATO PIÙ CHE SODDISFACENTE”. ” Fulvio Frunzio, Direttore Commerciale Italia PM Oil&Steel SpA

quasi mai. La gru fresca allestita su un mezzo recente è la prima cosa che serve per lavorare nell’area di Milano. Per questo bisogna fare molta attenzione quando si investe in una nuova macchina, non solo in termini di qualità del prodotto, ma anche di supporto per quanto riguarda l’assistenza tecnica”. Fondamentale trovare quindi un costruttore capace di venire incontro alle necessità del cliente. “In PM sono molto flessibili”, ribadisce Luca Savoldelli, “sono in grado di creare una macchina ad hoc, come è successo per tutte e tre le nostre gru, che tra l’altro si distinguono per un sistema di controllo degli stabilizzatori personalizzato e per vari accessori che ci consentono di sfruttarle al massimo. Per rispondere alle normative, alcune soluzioni proposte da altri marchi a mio avviso penalizzano, perché

impediscono di lavorare. Infatti oggi il problema non è acquistare una macchina grossa ma riuscire a usarla, la tecnologia deve aiutarci, non penalizzarci. Le soluzioni offerte da PM ci consentono di essere più flessibili e quindi di lavorare meglio. L’unica richiesta che avrei per il futuro è velocizzare i tempi di consegna, ma forse questo è dovuto all’estrema customizzazione e cura del prodotto a noi fornito”. Un piccolo neo sul quale PM si sta impegnando e che forse è proprio legato a questa volontà di accontentare il cliente in ogni suo desiderio. ❑ SAVOTRUCK AUTOTRASPORTI SRL Loc. Porcherola 24020 Songavazzo (BG) Tel. 034674080 Fax 034676500 www.essetiedilizia.it info@savotruck.it


NON METTERMI ALLA PROVA.

FRANTUMATORE MULTI KIT SERIE MK. Lo strumento perfetto per ogni intervento di demolizione, riciclaggio, bonifica ambientale e recupero raccomandato al professionista.

®


TESTIMONIANZE

(VOLVO CE)

CINQUE “GALLI” NEL CHIANTI CLASSICO A San Casciano in Val di Pesa abbiamo visto all’opera quattro escavatori Volvo EC220E e un Volvo ECR145E di MTM impegnati nelle opere propedeutiche all’impianto di un vigneto per la produzione del pregiato vino toscano l Chianti Classico, da sempre contrassegnato dal marchio Gallo Nero, viene prodotto con uve Sangiovese in purezza o per almeno l’80%. Al blend possono contribuire altri vitigni esclusivamente a bacca rossa: autoctoni, come Canaio-

I

lo Nero e Colorino, o internazionali, come Merlot e Cabernet Sauvignon. Questo nettare viene prodotto in un preciso territorio tra Firenze e Siena: 70.000 ettari che comprendono i comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e, in parte, quelli di Barberino

Tavarnelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi e San Casciano in Val di Pesa. Proprio in quest’ultima località, abbiamo visto all’opera cinque escavatori Volvo, tutti appartenenti alla MTM di Figline Valdarno (FI), impegnati nella preparazione del terreno per l’impianto di un nuovo vigneto commissionato dall’Azienda agricola Pieve di Campoli. Sul campo, ad accoglierci c’è Alessio Pandolfi, titolare e direttore tecnico di MTM, società specializzata in questa particolare tipologia di lavorazione e ben conosciuta in tutta la Toscana a vocazione vinicola e olearia. “La nostra flotta”, esordisce Pandolfi, “è composta da circa 50 unità tra autocarri e macchine movimento terra. I nostri escavatori sono generalmente equipaggiati con il mono, ma in flotta, come si può vedere anche in questo lavoro, abbiamo sempre uno o due escavatori con il triplice, per avere una maggior flessibilità. Come geometria


CONSUMI

al minimo

“La cosa che ci ha veramente convinto sono i consumi: rispetto ai competitor abbiamo un abbattimento importantissimo. Su una macchina classe 22 t siamo passati da 20-22 l/h a 13-14 l/h. Un abbattimento incredibile e stiamo parlando di un utilizzo pesante, sempre alle massime prestazioni. Questi consumi si riferiscono all’EC220E, perché con l’ECR145E siamo ancora più bassi, addirittura sotto i 10 l/h”. Alessio Pandolfi, titolare e direttore tecnico di MTM

di scavo il triplice aiuta molto negli spazi ristretti, in tutte le zone in cui la visibilità e lo spazio operativo risultano essere ridotti”. L’approccio da vero tecnico e la spigliatezza davanti al microfono ci incoraggiano nell’incalzare il nostro interlocutore per capire come mai gli escavatori Volvo CE in pochi anni abbiano trovato così tanto spazio nel parco macchine aziendale. Continua Pandolfi: “abbiamo iniziato a lavorare con Volvo nel 2017, abbiamo provato i loro escavatori e ora abbiamo già cinque escavatori: quattro EC220E e un ECR145E. Ci hanno

subito convinto sotto il profi lo delle prestazioni e, dopo i primi giorni di adattamento, tutti i nostri operatori si stanno trovando molto bene. Ma la vera sorpresa sono stati i consumi. Con le nuove tecnologie, anche altri costruttori hanno abbattuto in maniera importante i consumi, ma con un evidente calo prestazionale. Invece con Volvo abbiamo trovato il giusto connubio tra prestazioni e consumi: le prime sono ottime e i consumi sono incredibilmente ridotti”. Nello specifi co abbiamo potuto osservare le macchine Volvo in un contesto

IL CONCESSIONARIO: Aerotecnica Aerotecnica è concessionario Volvo CE Italia per le aree di Pistoia, Prato e Firenze

Capitanata da tre soci, Aerotecnica si occupa di vendita del nuovo, del noleggio, dell’usato e dell’assistenza tecnica. La società, che conta tre fi liali (a Calenzano, Pistoia e al confi ne tra Pistoia e Lucca), occupa 25 dipendenti e può contare su una forza vendita composta da diversi funzionari commerciali, mentre per i servizi di assistenza si avvale di circa 15 tecnici specializzati con una conoscenza approfondita delle macchine Volvo e attrezzati con 10 offi cine mobili per l’assistenza in cantiere. “Il mercato”, ci spiega Alessandro Mazzei, uno dei soci di Aerotecnica, “sta andando bene anche per merito di un prodotto che ha veramente attaccato sul nostro territorio. Ora che i clienti si stanno rendendo conto delle qualità di queste macchine, abbiamo diverse soddisfazioni. Siamo anche aiutati da un bel parco macchine a noleggio che ci permette, tra l’altro, di dare i mezzi in prova, di far toccare con mano le prestazioni e i bassi consumi delle macchine Volvo”.

MACCHINE CANTIERI 5.0

39


TESTIMONIANZE

Alessio Pandolfi con gli operatori impegnati nello scasso del vigneto

decisamente agricolo, impegnate nella sostituzione di un oliveto con un nuovo vigneto specializzato. “In questo caso”, riprende il direttore tecnico MTM, “stiamo preparando il terreno (6 ettari, che corrispondono a 60.000 m2) con opere di livellamento, scasso, spietramento e drenaggio del sottosuolo. La preparazione del terreno sarà completata entro la fine dell’estate e per la fine dell’anno ci sarà l’impianto delle viti”. Un lavoro impegnativo che ha la necessità di poter contare su un servizio di assistenza all’altezza, ovviamente fornito da Aerotecnica, concessionario Volvo CE Italia per l’area in oggetto. “Precisato che su tutte le macchine abbiamo l’estensione di garanzia”, conclude Pandolfi, “il rapporto con Aerotecnica è giovane, come il nostro rapporto con Volvo. Aerotecnica sta mantenendo le aspettative, si è

Chi è MTM

dimostrato un concessionario forte, stabile, serio e pronto a risolvere i nostri problemi in cantiere. Quello che poteva essere l’anello debole, o comunque incerto, della nostra avventura con Volvo, si sta rivelando un punto di forza: Aerotecnica si sta comportando molto bene e gli interventi necessari sono stati eseguiti con prontezza”. “Cliente determinato e che sa quello che vuole”, come lo definisce Mazzei, titolare di Aerotecnica, MTM si è del resto affidato a due autentici best seller del costruttore svedese. L’escavatore cingolato EC220E è equipaggiato con un motore Volvo D6 Stage V da 128 kW, un propulsore, come abbiamo sentito direttamente dalla voce degli utilizzatori, che unisce grande potenza a consumi ridottissimi. Anche grazie a un impianto idraulico ottimizzato e alla modalità ECO che erogano

“L’EC220E VA MOLTO BENE, HA UN’OTTIMA MANOVRABILITÀ E UN GRANDE COMFORT PER L’OPERATORE. LA PRODUZIONE È NOTEVOLE E I CONSUMI CONTENUTI” Giuseppe Di Sanzo, operatore macchine movimento terra, in MTM dal 1990

Acronimo di Movimento Terra Meccanizzato, MTM affonda le proprie radici nella società, nata nel 1954, a opera del padre degli attuali titolari, i fratelli Alessio e Alessandra Pandolfi. Dopo gli inizi in ambito edilizio e stradale, a partire dagli anni Settanta MTM si è specializzata nel settore agricolo e vinicolo. Attualmente opera in tutta la Toscana attraverso una struttura aziendale pensata per garantire alta specializzazione e massima flessibilità. La società è in grado di curare i progetti più complessi, che prevedono interventi di grande precisione e richiedono un risultato finale non solo funzionale, ma anche esteticamente piacevole. La specializzazione va dallo scasso e preparazione dei terreni fino all’impianto dei vigneti o degli uliveti. Attorno a questa attività gravitano le bonifiche terreni, le operazioni forestali, le sistemazioni ambientali, gli scavi, la realizzazione e la manutenzione di strade agricole, le opere di consolidamento con ingegnerie naturalistiche e tecnologie verdi. In azienda operano 22 persone, delle quali 19 operative.

40

MACCHINE CANTIERI 5.0

la potenza richiesta esattamente per eseguire il lavoro in corso, mentre la funzione di spegnimento automatico del motore contribuisce a ridurre il consumo di carburante e le emissioni. Notevole il comfort in cabina: tutte le interfacce della macchina - compresi i joystick, la tastiera e il monitor LCD da 8 pollici - sono ergonomiche e possono essere impostate in funzione delle preferenze dell’operatore. Ovviamente l’ambiente di lavoro è conforme alle norme ROPS e ISO. In classico stile Volvo CE la progettazione della macchina è di tipo heavy duty, dal carro alle cerniere, con il robusto design del braccio e dell’avambraccio che prevede la presenza di piastre interne che supportano i punti di pressione du-


rante un’ampia gamma di applicazioni. Più contenuto nelle dimensioni, ma decisamente tosto quando si tratta di lavorare, l’ECR145E è un girosagoma che non ammette compromessi. La macchina è equipaggiata con un motore D4J Stage V di ultima generazione che offre prestazioni di alto livello e un basso consumo di carbu-

rante, anche grazie all’adozione della tecnologia Volvo Advanced Combustion Technology (V-ACT). Il motore è dotato di iniettori di precisione ad alta pressione, turbocompressore e intercooler aria-aria, nonché di dispositivi elettronici di comando che ottimizzano le prestazioni della macchina. Da segnalare il filtro aria a tre stadi

Alessandro Mazzei, di Aerotecnica, in compagnia di Alessio Pandolfi, titolare di MTM

con prefiltro e il sistema di r itorno al minimo automatico che riduce la velocità del motore al minimo quando leve e pedali non vengono utilizzati. L’ECR145E è disponibile con braccio monoblocco o triplice e con varie configurazioni dell’avambrac-cio e lama opzionale. La cabina, con certificazione ROPS, è arrotondata e progettata per non oltrepassare la sagoma della parte posteriore e per mettere a disposizione dell’operatore un ambiente di lavoro spazioso e confortevole. E con un’eccellente visibilità, grazie ai montanti sottili e un ampio parabrezza. Chi transiti per le colline tra Siena e Firenze non si deve quindi stupire se nella terra del Chianti Classico in questo caso i “galli” non sono neri, ma di un bel giallo Volvo. ❑ MTM SRL Via Ñ]^*| *�Ñ]| { , HÊO 50063 Figline Valdarno (FI) Tel. 0559155743�E�ËHHGÏ FÏ Î Ï G www.mtm-movimentoterra.it info@mtm-movimentoterra.it

MACCHINE CANTIERI 5.0

41


TESTIMONIANZE

(CASE CE)

TRIS D’ASSI

Un rivenditore (MAIE) e un brand di fiducia (CASE CE) sono veri e propri partner per consigliare e assistere il cliente (Pretelli) lungo tutto il percorso: dall’idea di acquisto alla decisione finale, fino all’assistenza post-vendita

IL concessionario

MAIE nasce nel 1971 e dal 1981 inizia la partnership con Fiat Allis, continuando a distribuire i brand del gruppo torinese fino ai nostri giorni. CASE CE entra a far parte dell’offerta MAIE nel 2013 e viene distribuita nei territori di Friuli, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Da gennaio 2020, il territorio si è ampliato anche ad Abruzzo e Molise. Alla vendita, MAIE affianca un’ampia offerta di servizi e un’assistenza eccellente grazie a diversi partner sul territorio che garantiscono tempi di reazione rapidi e massimi standard di servizio. Dal 1981, la concessionaria di Ravenna ha iniziato anche l’attività di noleggio. Oggi ha una flotta di 300 unità (comprese le macchine stradali).

42

MACCHINE CANTIERI 5.0

retelli Srl è un’impresa di Urbino con circa 25 addetti operante nel settore pubblico e privato delle costruzioni: infrastrutture, strade, opere di bonifica e opere speciali. Da sempre cliente MAIE, possiede diverse macchine CASE CE, tra cui due pale 321F, un escavatore CX80D, un CX145D e un CX210D, tutte nella livrea gialla dell’impresa. Quando è stato il momento di doversi attrezzare con un nuovo escavatore cingolato per una demolizione richiesta dal Comune di Urbino, l’impresa si è ovviamente rivolta a MAIE ed è andata a visionare un mezzo CASE in dotazione presso i Vigili del Fuoco nelle aree marchigiane colpite dal terremoto. L’escavatore era stato adattato per poter lavorare al meglio nelle zone dissestate grazie a una lama da reinterro e ad altri accorgimenti tecnici. Pretelli, in collabora-

P


LA PIATTAFORMA TELEMATICA SiteWatch Un nuovo design, una nuova dashboard e una navigazione più intuitiva Un salto di generazione per la piattaforma telematica SiteWatch, che si caratterizza per una dashboard rinnovata, una navigazione più intuitiva e nuove sezioni per le informazioni importanti. CASE SiteWatch è un optional installabile in fabbrica su ogni mezzo CASE o disponibile come accessorio, tramite la sottoscrizione di un abbonamento da uno a cinque anni. La piattaforma è conforme agli standard telematici 2.0 della AEMP, di conseguenza è compatibile

anche con flotte miste. Offre un menu di facile lettura, con cinque widget incentrati sulle informazioni operative principali come elenco mezzi, ricerca mezzo, rapporti sui livelli di carburante ed eventuali allarmi. Un semplice menu a tendina permette di accedere ai report principali e alla panoramica su flotta e manutenzione. Sono inoltre visibili report relativi a codici di errore e di allarme per aver oltrepassato la recinzione virtuale (geofence) e per l’utilizzo oltre al

zione con i tecnici MAIE guidati da Marino Venturini, ha valutato alcune modifiche all’escavatore CX210D e così è nato un mezzo unico con lama e braccio supplementare per demolizioni e scavo. La macchina - stabile e sicura, con carro largo ridotto a 2,8 m grazie al cambio delle suole e con lama da reinterro - si è subito messa al lavoro in un ex deposito del Comune di Urbino. Pretelli, che ha un contratto di diritto di superficie con il Comune di Urbino della durata di 12 anni, ha demolito e ricostruito un edificio di 4.000 m2 da destinare al comune stesso (per 300 m2) e alla sede logistica di una municipalizzata. “La lama da reinterro è formidabile per la pulizia delle macerie”, afferma Francesco Pretelli,“e ottima per la stabilizzazione del CX210D con la prolunga per la demolizione. Ci ha permesso di lavorare tranquillamente a 10 m in condizioni semiorizzontali, in massi-

tempo prestabilito. In sintesi SiteWatch offre alle flotte di ogni dimensione la possibilità di lavorare in modo più efficiente in diversi modi, tra cui: gestione semplificata della flotta, ottimizzazione

ma sicurezza. Lo stick corto ha consentito di avere una maggiore capacità di sollevamento durante la demolizione e un’ottima fluidità dell’escavatore. Queste macchine sono particolarmente robuste e adatte ai cantieri più gravosi grazie alla carpenteria e ai pezzi a maggior sollecitazione fatti in fusione. Noi comunque l’adoperiamo in tutte le situazioni cantieristiche che ci si presentano quotidianamente perché è molto versatile”. Notevole anche la soddisfazione di MarinoVenturini di MAIE, che afferma:“Pretelli è un nostro cliente storico e per noi è un onore poterlo aiutare con la nostra consulenza sulle macchine più adatte alla tipologia di lavoro richiesta. E la nostra capacità consiste anche nel rea-

Francesco Pretelli, al centro, con i due responsabili di zona di MAIE

dell’utilizzo dei mezzi, analisi del carico di lavoro e della produttività, avvisi/allarmi in tempo reale, collaborazione con i concessionari per la manutenzione preventiva, sicurezza dei mezzi.

lizzare personalizzazioni in grado di soddisfare le esigenze più specifiche relative alle più diverse applicazioni”. Un cliente sicuramente soddisfatto, come dimostrato da un nuovo ordine, consegnato il 9 luglio. “Siamo soddisfatti delle prestazioni della macchina e del serissimo rapporto con MAIE”, conclude Pretelli, “non a caso, abbiamo appena accolto due nuovi escavatori: un CX160D e un CX240D. Con questa nuova flotta potenzieremo ulteriormente la nostra capacità di mercato rendendoci sempre più concorrenziali”. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

43


REPORTTECNICO

TREVI BENNE

C'È SOLO L'IMBARAZZO DELLA SCELTA rmai è ufficiale. Samoter si terrà a marzo del 2021. Dopo averlo tanto atteso e tanto rincorso, alla fine Veronafiere ha deciso, di concerto con gli espositori, di non rischiare e posticipare la manifestazione a un periodo che si presume sarà più sicuro dal punto di vista della pandemia (o almeno si spera). Ma gli ingranaggi di alcune aziende si erano già messi in moto in gennaio e feb-

O

Menzione Speciale

44

MACCHINE CANTIERI 5.0

braio, prima che Covid-19 dilagasse. Una di queste aziende è Trevi Benne che aveva progettato una sua partecipazione a Verona all'insegna della più elevata poliedricità. Il costruttore veneto, infatti, aveva in programma di allestire uno stand ricco di attrezzature per tutti i settori industriali che in questi anni hanno decretato il suo successo. A partire dalla benna vagliatrice BVR 14e dal peso di 1.570 kg,

La partecipazione di Trevi Benne al Samoter 2020 era iniziata sotto i migliori auspici essendo impreziosita anche dalla Menzione Speciale nella categoria Attachements

ricevuta in occasione del 23° Premio Innovazione Samoter. Ad essere premiata la benna per escavatore a scarico posteriore, costruita in Hardox 400, ideale per

Il frantumatore FR 75 da 8 t presentato allo scorso Bauma

impieghi gravosi e disponibile per macchine operatrici da 20 a 55 t. Un’attrezzatura polivalente, molto robusta che consente di scavare e, allo


e selezione di materiali in cantiere e discarica. Sempre in ambito construction la cesoia idraulica Marilyn CS 40RS da 4.030 kg di peso che, ovviamente, trova applicazione nei moderni cantieri di demolizione industriale ed è ideale per i professionisti del riciclaggio di rottame e materiali ferrosi. Sempre nello stesso settore applicativo anche il frantumatore Multi Kit MK 20 del peso di 2.450 kg, completo di Kit Combi e Kit Cesoia: lo strumento perfetto per ogni intervento di demolizione, riciclaggio, bonifica ambientale e recupero. Per l'impiego su bracci lunghi da demolizione ecco la pinza demolitrice HC 18P da 1.820 kg e dotata di moltiplicatore di potenza Impact Booster. Rapida, precisa e potente, è pensata per le fasi di demolizione primaria e particolarmente indicata per l’abbattimento di strutture in cemento armato e nella rimozione dei mate-

concepita e costruita per affrontare le operazioni di selezione e recupero materiali di differente natura. Per proseguire con la pinza abbattitrice WT 015 da 1.850 kg di peso. In questo caso ci troviamo in ambito forestale, l'attrezzatura è infatti stata progettata per l’abbattimento e il disboscamento di tronchi e di cespugli ad alto fusto. Caratteristiche che la indirizzano verso le aziende che eseguono la manutenzione del verde stradale, i consorzi di bonifica e le imprese che operano nel settore ecologico e di valorizzazione ambientale. Cambiando settore i riflettori si sarebbero concentrati sulla pinza demolitrice-selezionatrice PMG 14Z del peso di 1.660 kg e indicata sia per la demolizione di strutture di media consistenza, sia per la movimentazione

stesso tempo, di selezionare e movimentare materiali di varia natura. Carico e scarico possono essere effettuati sia nel verso frontale che posteriore.

Questa la motivazione ufficiale: “per lo sviluppo del concetto di benna a scarico dal fondo applicato agli escavatori rovesci. Per la polivalenza e la

flessibilità di utilizzo in settori convenzionali come lo scavo di trincee in ambito urbano e in settori più specializzati come demolizioni, bonifiche e forestale”.

Il nuovo frantumatore FR 28 sarebbe stato presentato ufficialmente al pubblico italiano in occasione di Samoter 2020

riali a rilevanti altezze. Per affrontare con un’unica attrezzatura le fasi di demolizione primaria e secondaria, Trevi Benne propone il frantumatore girevole FR 28 del peso di 3.200 kg. Mentre per lo scavo e il carico di materiali duri altamente abrasivi, per l’estrazione in cava, in miniera e in terreni rocciosi, largo alla benna da scavo HDV che presenta rinforzi, protezioni e spessori maggiorati nonché l'utilizzo dei migliori materiali antiusura. Ma la star di Trevi benne a Samoter sarebbe stato il frantumatore FR 28, di poco superiore alle 3 t, una vera e propria new entry. Questa attrezzatura rappresenta il compimento di un restyling strutturale e tecnologico che ha visto protagonista l’intera gamma della serie FR. Soffermiamoci quindi su alcuni degli interventi che hanno permesso di rendere questo modello ancora più performante. Partiamo dalla struttura che è stata rinforzata e presenta un profilo decisamente aggressivo per aumentare le prestazioni e ridurre lo stress durante le fasi di demolizione. Il gruppo rotazione (giunto, motore, tubi idraulici, valvole, eccetera) risulta protetto e rinforzato con la possibilità dell’opzione del doppio motore. Da segnalare, inoltre, il nuovo sistema di denti intercambiabili HD per aumentare l’efficienza di frantumazione del calcestruzzo, mentre l'area di frantumazione della ganascia e del telaio è stata aumentata per favorire la penetrazione e incrementare la produttività. Questa soluzione permette infatti di ridurre notevolmente il continuo apri/chiudi della ganascia per liberare il materiale. Se le ganasce presentano un profilo studiato per facilitare la pulizia e la movimentazione del materiale al suolo, da evidenziare l'aggiunta di inserti anti-usura saldati per proteggere la struttura e garantirne maggiore durata. Insomma, sarebbe stato un Samoter coi fiocchi. Speriamo di vedere tutto ciò a marzo 2021. ❑


TESTIMONIANZE

(MANITOWOC - POTAIN)

UN’AUTENTICA GIOIA... La sinergia tra Manitowoc-Potain, le sue gru e Colombo Costruzioni nella realizzazione della “Scheggia di Vetro”, il nuovo grattacielo nel cuore di Milano l centro di Milano, nonostante l’occhieggiare di qualche mascherina, pulsa di vita. In una splendida e assolata mattinata di luglio siamo stati ospiti del cantiere denominato Gioia 22 dove, a pochi passi dal palazzo della Regione Lombardia, è in via di completamento un nuovo grattacielo: la “Scheggia di Vetro”. Un edificio splendido, commissionato da Coima a Colombo Costruzioni, società lecchese che ha firmato alcune delle più prestigiose torri della capitale economica d’Italia. La realizzazione del nuovo grattacielo ha ribadito l’importanza della sinergia tra l’impresa lombarda e Manitowoc-Potain, fornitore delle gru edili presenti in cantiere. Oltre due “piccole” gru di servizio, nei cieli di Milano svettano infatti due imponenti gru a torre, una

I

46

MACCHINE CANTIERI 5.0

MD208A e una MD365B L16. Del resto la collaborazione tra il produttore di gru e Colombo Costruzioni è di lunghissima data, sono infatti almeno 40 anni che la società lecchese utilizza le macchine Potain. “Colombo Costruzioni”, esordisce con un pizzico d’orgoglio Sabino Riefoli, Export Sales & Key Account Manager Manitowoc, “ha sempre realizzato progetti di notevole importanza a Milano e si è sempre affidata a noi per la gestione delle macchine, per l’assistenza e anche per lo studio delle soluzioni tecniche finalizzate a sviluppare al meglio il cantiere. Dopo la collaborazione per la torre Unicredit, il primo grattacielo importante è stato l’Isozaki di City Life, che ha dato il la a cantieri di assoluta rilevanza, fino alla collaborazione per la realizzazione della Scheggia di Vetro. Cantieri che dimostrano come il team Potain sia in

SINERGIA totale “Per le esecuzioni di opere di questa importanza, da parte di Potain abbiamo sempre un supporto tecnico immediato. C’è una forte sinergia di collaborazione soprattutto su lavori come questo in cui è richiesta da parte loro una forte componente ingegneristica. Per impostare un cantiere come Gioia 22 è stata necessaria la collaborazione tra i nostri strutturisti e quelli di Potain non solo per quanto concerne il collocamento delle gru, ma anche per lo studio delle fasi. Questi edifici infatti vengono realizzati con casseri autorampanti, quindi ci sono specificità sugli avanzamenti delle strutture che necessitano opportuni studi sulle fasi, su come vengono fatti i sopralzi, dove è necessario ancorare le gru, eccetera. Su queste attività dev’esserci una forte cooperazione ed è quanto avviene con Potain. Poi c’è ovviamente l’assistenza tecnica, dalla manutenzione ordinaria e straordinaria alla gestione delle gru. Con Potain abbiamo quindi un’assistenza in cantiere a 360°”. Ing. Stefano Crespi, Project Manager Colombo Costruzioni


grado di interfacciarsi sotto il profilo tecnico e organizzativo con Colombo Costruzioni per trovare la migliore soluzione per il posizionamento delle gru e per lo sviluppo dell’intero cantiere. Una relazione che viene mantenuta nel corso del tempo. Infatti, per quanto Colombo Costruzioni possa apprezzare un prodotto come Potain dal punto di vista tecnico, la maggior parte del lavoro viene svolto dal team del Crane Care: il post vendita è quel lungo trait d’union che rimane tra le due aziende. Un rapporto che si consolida quando c’è un gruppo di tecnici sempre pronti a dare il proprio supporto. I miei colleghi investono tantissimo tempo nello sviluppo dei

cantieri. Nello specifico l’ing Matteo Pastore conosce tutte le sfaccettature del cantiere e in funzione delle varie esigenze è sempre riuscito a trovare la migliore soluzione tecnica ed economica anche per lo sviluppo delle macchine; mentre Gianluigi Consolaro organizza non solo gli interventi in cantiere, ma valuta anche la qualità del lavoro nella sua interezza. Allo stesso tempo Colombo Costruzioni crede in noi e porta la nostra immagine in tutta Italia nei grandi progetti che ha sviluppato. Si deve inoltre sottolineare come la professionalità dei nostri tecnici si ritrovi inalterata anche nei nostri collaboratori esterni, che garantiscono lo stesso livello di assistenza

Le fasi di cantiere progettate dagli ingegneri di ManitowocPotain

in qualsiasi area del Paese in cui le imprese come Colombo Costruzioni si trovano a operare”. L’Ing. Stefano Crespi, Project Manager Colombo Costruzioni riassume così il progetto milanese. “Il cantiere è iniziato il 20 agosto del 2018. Abbiamo realizzato le strutture, a partire dal piano -4, in circa 12 mesi e per quanto concerne la parte fuori terra siamo riusciti a raggiungere una produzione di un piano alla settimana. Attualmente siamo impegnati nel montaggio delle facciate continue a cellule (per un totale di circa 25.000 m2), operazione che sarà completata entro la fine di settembre, mentre l’edificio sarà chiuso all’acqua entro

MACCHINE CANTIERI 5.0

47


TESTIMONIANZE

UN EDIFICIO DI nuova

generazione

Gioia 22 è la prima torre in Italia a rispondere agli standard Nearly Zero Energy Consumption Building La torre, realizzata al posto dell’edificio ex INPS di Via Melchiorre Gioia 22 in disuso dal 2012, dopo una fase di bonifica con la rimozione di oltre 200 t di amianto, ha visto l’avvio della demolizione nel novembre 2017 e la posa della prima pietra nell’estate 2018. Grazie all’introduzione delle più efficaci best practice di edilizia sostenibile, Gioia 22 è la prima torre in Italia a rispondere agli standard Nearly Zero Energy Consumption Building. L’edificio, 35.800 m2 con 26 piani fuori terra per 120 m di altezza complessiva, sarà dotato di oltre 6.000 m2 di pannelli fotovoltaici,

ottobre. Tenuto conto delle difficoltà legate al Covid-19, la fine dei lavori è prevista per marzo 2021”. La pandemia ha generato alcune problematiche dovute in particolare alla riduzione fisica del personale presente in cantiere: ogni giorno si contano circa 250 addetti, cioè un centinaio in meno rispetto alle previsioni.“Pur con queste difficoltà, l’edificio, che sarà adibito a uffici di UBI Bank, è comunque cresciuto molto rapidamente, anche grazie alla collaborazione con gli ingegneri di Manitowoc-Potain”, conclude Stefano Crespi. “Al momento di montare le gru”, chiosa il Geometra Gianluca Arconi di Colombo Costruzioni, “abbiamo iniziato a interloquire con lo staff ingegneristico di Potain, come già fatto per altri importanti cantieri”.“Da subito”, conferma l’Ing. Matteo Pastore, CraneCare Lift Solutions SouthEurope Manitowoc,“Colombo Costruzioni aveva un’idea precisa su come e dove posizionare le gru e ci ha chiesto il supporto tecnico per verificare la fattibilità del progetto, con queste macchine sempre spinte al limite delle loro possibilità in considerazione anche degli edifici circostanti”. Il confronto prevede di lavorare in pianta e in prospetto. In pianta bisogna evitare le interferenze tra le gru e si deve

48

MACCHINE CANTIERI 5.0

che assieme all’utilizzo dell’acqua di falda consentiranno una riduzione del fabbisogno energetico del 75% rispetto alle più recenti torri direzionali presenti a Milano. Gioia 22 è realizzato con l’utilizzo di materiali certificati Cradle-to-Cradle, un approccio basato sui principi di circolarità economica nello sviluppo progettuale ed edilizio. L’immobile è qualificato per ottenere la certificazione LEED e la certificazione WELL grazie all’adozione di soluzioni architettoniche, tecnologiche e di gestione capaci di massimizzare il benessere, la salute e la sicurezza degli occupanti.

prevedere il montaggio e lo smontaggio delle macchine. In prospetto si ipotizza la crescita delle gru, che in questo caso significa raggiungere altezze di 140-150 m.“Le gru”, riprende Pastore,“devono crescere con il palazzo e devono ancorarsi al palazzo, quindi vanno progettati gli ancoraggi e le fasi di cantiere e quest’ultima è stata l’operazione sulla quale abbiamo lavorato di più insieme. In questi casi prepariamo una sorta di animazione in cui collaborano l’edificio, il cassero rampante e le gru, con i tre elementi che devono crescere insieme. Un sistema, ormai perfezionato, che ci permette di gestire questo tipo di lavori. In particolare la macchina deve essere ancorata in un punto completato e la difficoltà in fase progettuale è avere l’idea chiara dei tempi di realizzazione e dei tempi di movimento delle gru, per posizionare nei giusti momenti gli ancoraggi e permettere di eleva-

re le gru”. Nello specifico la gru 1 è una MD365B L16, macchina da 16 t di portata massima che era già stata utilizzata per il grattacielo Isozaki. In questo cantiere ha raggiunto un’altezza sottogancio di 136 m. Mentre la gru 2 è una MD208A, macchina da 12 t di portata massima, che ha contribuito anche al progetto City Life e alla costruzione della torre Unicredit. La gru ha raggiunto un’altezza sottogancio di 151 m. Entrambe hanno previsto una freccia di 55 m per rispettare un rigoroso gioco di sopralzi per cui il braccio dell’una non deve toccare la coda dell’altra. Le strutture, le torri e l’altezza delle macchine sono completamente personalizzate per le esigenze di Colombo Costruzioni, che inoltre ha richiesto l’installazione di alcune

“PER CANTIERI DI QUESTA DIFFICOLTÀ È NECESSARIA UNA INTENSA E COSTANTE COLLABORAZIONE CON IL CLIENTE. TUTTO VA CALCOLATO IN MANIERA PREVENTIVA. LA SINERGIA TRA LE PARTI È FONDAMENTALE E IL CLIENTE DEVE ENTRARE IN QUESTA LOGICA. COLOMBO COSTRUZIONI QUESTA LOGICA L’HA ACQUISITA DA TEMPO, LA SINERGIA È TOTALE E I RISULTATI SI VEDONO”. Ing. Matteo Pastore, CraneCare Lift Solutions SouthEurope Manitowoc


LA LOGISTICA

di cantiere

Il cantiere Gioia 22 è molto complesso dal punto di vista logistico in quanto particolarmente stretto. “Perché tutto fili liscio”, afferma il Geometra Gianluca Arconi di Colombo Costruzioni, “c’è bisogno di un’attività molto puntuale di programmazione degli approvvigionamenti. Infatti, per avere una produzione ordinata ed efficiente, si deve partire anche dall’organizzazione logistica e dei trasporti. La difficoltà in questo cantiere è nella sua conformazione: oltre al costruito non abbiamo altre aree. Per circa un anno Coima, il nostro committente, ci ha concesso l’area in cui ora nascerà Gioia 20, oggi dobbiamo arretrare e ricompattarci nell’area Gioia 22 e questa è una criticità, perché di materiale ne deve arrivare ancora tanto. Fortunatamente qui è tutto pianificato”. Il cantiere durante le fasi iniziali

Da sinistra: Gianluigi Consolaro, Crane Care Service Manager Manitowoc; Ing. Stefano Crespi, Project Manager Colombo Costruzioni; Geom. Gianluca Arconi, Responsabile di Cantiere di Colombo Costruzioni; Sabino Riefoli, Export Sales & Key Account Manager Manitowoc; Ing. Matteo Pastore, CraneCare Lift Solutions SouthEurope Manitowoc

Gli ancoraggi prevedono elementi importanti con puntoni da 18 m e da 3 t di peso

telecamere nei bozzelli delle gru per ottenere la massima precisione e la più elevata sicurezza. “Per questi palazzi decisamente elevati”, precisa l’Ing. Pastore, “partiamo sempre con le gru già a notevoli altezze, cioè con 75 m liberi. Per questo abbiamo fatto un calcolo strutturale specifico che ha previsto vari elementi rinforzati alla base. Decisivi anche il progetto e la realizzazione degli ancoraggi: tre sulla MD208A e due sulla MD365B L16. Si tratta di elementi importanti che non si vedono spesso, con travi da 18 m e 3 t. Inoltre le cinture che tengono la gru sono rinforzate, una soluzione tecnica Potain che consente di avere la gru libera per 50-60 m sopra l’ancoraggio”. Da evidenziare come le gru siano dotate di una passerella in prossimità della cima della macchina, per cui l’operatore sale

utilizzando gli ascensori di cantiere del palazzo e poi, arrivato alla quota prevista, può prendere la passerella pedonale posta tra la gru e l’edificio e fare solo gli ultimi 30-40 m con la scala. Nell’attesa che anche in Italia si renda obbligatorio l’uso dell’ascensore sulle gru come prassi in molti Paesi europei (n.d.r.). Nel cantiere milanese le macchine Potain sono utilizzate esclusivamente dalla cabina collegata via radio con gli imbragatori che coordinano i tiri, anche per dare un ordine temporale durante il giorno secondo una precisa scaletta. La tipologia di cantiere impone infine un’assoluta efficienza delle macchine, che viene assicurata da una manutenzione puntuale ed efficiente. “Ogni macchina”, conferma Gianluigi Consolaro, Crane Care Service Manager Manitowoc, “ha un proprio programma di manutenzione che va dal semplice controllo giornaliero effettuato dal gruista, alle manutenzioni ordinarie. I termini sono le 500 ore o i tre mesi per manutenzioni che prevedono il controllo delle funi e una serie di altri controlli a livello di meccanismi, dei freni, dell’armadio elettrico, di lubrificazione della ralla e delle parti in movimento. Una volta all’anno si esegue una manutenzione più approfondita su tutti i meccanismi, che rappresentano il cuore della macchina, e sulle parti metalliche”. ❑

COLOMBO COSTRUZIONI SPA Via Nino Bixio 4 23900 Lecco tel 0341363464 www.colombo-costruzioni.it

MACCHINE CANTIERI 5.0

49


news ATTREZZATURE

FRESE AD HOC Fresatrici Simex per ogni esigenza

P

rogettate per fresare sezioni predefinite su superfici dure e compatte, le fresatrici per escavatore PLB e PHD sono create per rimuovere l’intero strato di asfalto o cemento in preparazione di un successivo scavo, o per scarificare la superficie ammalorata per il conseguente ripristino. Possono lavorare su superfici orizzontali, verticali ed inclinate. fonte: simex

Nella foto: Bernd Schwengsbier e Filippo Baldassari gestiranno congiuntamente la direzione vendite e assistenza di TII Group. Il top manager Baldassari, che vanta una grande esperienza nazionale ed internazionale, rafforzerà il management team di TII Group del ruolo di leader internazionale del Gruppo.

50

MACCHINE CANTIERI 5.0

Gran colpo Kalmar ha ricevuto un ordine per quattro carrelli elevatori da Yizheng Port Co., Ltd., inclusi due Kalmar Essential Forklift con una capacità di sollevamento di 16 tonnellate e due Kalmar Heavy Forklift con una capacità di sollevamento di 25 tonnellate. L’ordine, che è stato concluso tramite il rivenditore locale di Kalmar, Suzhou Hefeng Industry Equipment Co., Ltd., è stato prenotato nel secondo trimestre 2020 di Cargotec, con consegna prevista nel quarto trimestre del 2020.

Ha fatto man bassa (Veicoli industriali)

Agli ETM Awards di quest’anno, MAN Truck & Bus ha vinto ben 10 categorie: il risultato di maggior successo mai ottenuto da un produttore. Dai furgoni ai camion, agli autobus, l’intera famiglia di prodotti MAN ha impressionato lettori, clienti e conducenti. MAN eTGE, MAN Lion’s City 12 E e MAN eTGM si aggiudicano le tre categorie aggiuntive rispettivamente per furgoni elettrici, autobus elettrici e camion elettrici. La nuova generazione di autocarri con MAN TGX e MAN TGS è la vincitrice nella categoria del trasporto lungo raggio, ribaltabili fino a 32 t e attività di distribuzione dalle 18 t. Lion’s City, Lion’s Intercity e Lion’s Coach vincono rispettivamente nelle categorie autobus urbani, autobus interurbani e pullman. MAN Service Complete e MAN Financial Services. vincono nelle loro rispettive categorie.


NEW

140X - 150X | ESCAVATORI CINGOLATI X SERIES

EXTREME PERFORMANCE

X Series è l’avanzata gamma di escavatori cingolati con cui JCB innalza il livello per quanto riguarda il design ancora più robusto e duraturo, la produttività e le prestazioni incrementate e con consumi ridotti, un maggiore comfort per l’operatore grazie alla cabina CommandPlus ad alta visibilità, intervalli di manutenzione ridotti e una facilità d’uso senza precedenti. I nuovi escavatori 140X e 150X consentono di adattare perfettamente le prestazioni della macchina a qualsiasi applicazione e ambiente operativo. Ora puoi scegliere: contatta il tuo rivenditore JCB e scopri la vera innovazione il cantiere. JCB è innovazione.

JCB S.p.A. Via E. Fermi, 16 – 20090 Assago (MI) – marketing.italia@jcb.com

Telefono: +39 02 48866401

www.jcb.com


REPORTTECNICO

Mecalac ha recentemente introdotto la possibilità di richiedere un nuovo braccio escavatore con deporté per il modello 6MCR

MECALAC

GAMMA MCR: DI TUTTO, DI PIÙ erfetti per il mercato italiano, dove si prediligono i cingolati ai gommati, gli escavatori della gamma MCR by Mecalac offrono la velocità di una pala caricatrice compatta unita alla rotazione di un escavatore per una redditività a 360°. Offerti in tre modelli (6MCR, 8MCR e 10MCR) possono raggiungere una velocità di 10 km/h, quindi, riducendo i tempi di spostamento, permettono di guadagnare in produttività. Allo stesso tempo consentono di operare in modo efficace con benne caricatrici:

P

MyMecalac Connected Services

52

MACCHINE CANTIERI 5.0

la capacità massima delle benne della 8MCR è di 0,53 m³, che corrisponde al volume di benna di un escavatore da 12 t; mentre il modello 10MCR può adottare benne da 0,75 m³. Inoltre gli escavatori MCR propongono un vero raggio compatto di 360°: sulla parte posteriore e anteriore. Il tutto si associa al celebre braccio brevettato Mecalac, che si ripiega a 130° verso il posteriore per garantire la massima stabilità, in quanto funge da contrappeso naturale. Gli escavatori MCR di Mecalac sono così in grado di sollevare il 40% del loro

Mecalac lancia la sua offerta di servizi telematici - sviluppati in partnership con Trackunit - che permette ai clienti di ottimizzare l’uso delle loro macchine. Costituita da un portale

web (mymecalac.com) e da un’applicazione mobile (MyMecalac), la soluzione telematica

stesso peso. Questo per una pura e semplice questione strutturale: sono gli unici escavatori di piccola taglia il cui braccio si trova sul lato della cabina anziché sul davanti. Inoltre, il cinematismo permette di lavorare vicino alla macchina beneficiando al tempo stesso di un notevole sbraccio. Ma non è finita. Mecalac ha recentemente introdotto la possibilità di richiedere un nuovo braccio escavatore con deporté per il modello 6MCR. In questa configurazione il

Mecalac consente di superare la maggior parte dei problemi abitualmente riscontrati

dai gestori di macchine o di flotte. Il portale web è il centro d'informazione e di conoscenza che offre la possibilità di ottimizzare l'efficacia, la sicurezza e la disponibilità delle


I motori

La gamma cingo lata MCR è equipaggiata co n motori da 55,4 kW che rispondon o alla normativa Stage V per quan to concerne le emissioni inquin anti. Inoltre gli es cavatori Mecalac MCR so no provvisti del minimo automatico in ca so di inattività, dell’arresto auto matico del moto re o di una ventola che si autoregola secondo necessi tà. Il tutto per minimizzare i co nsumi di carburante.

cilindro del bilanciere è situato sopra il primo elemento e non sotto il bilanciere come su un “classico” braccio Mecalac. L’equipaggiamento (primo braccio, braccio intermedio e bilanciere) presenta comunque le stesse dimensioni complessive e la medesima cinematica del braccio Mecalac e permette l’utilizzo di benne pala e forche per pallet. Questa evoluzione offre però un maggiore angolo d’apertura fra primo braccio e bilanciere (apertura +14%, chiusura +24%); apertura e chiusura più rapida del bilanciere; il 25% di forza di penetrazione in più e un raggio di rotazione anteriore più compatto di 120 mm. Queste caratteristiche si traducono nella soluzione ottimale per tutte le applicazioni di base (scavo/caricamento autocarro), mentre il braccio Mecalac resta l’opzione da preferire per le necessità di massima polivalenza grazie alle sue capacità di sollevamento e alla sua potenza. Una polivalenza che oggi si esalta con il nuovo Connect Energy Link: la connessione automatica delle linee idrauliche ed elettriche della macchina con l’accessorio idraulico. Una soluzione che garantisce una più elevata produttività unita a maggiore sicurezza e comfort per l'operatore, che non

macchine dando accesso a sintesi generali e a tutti i dati specifici di ogni macchina. Grazie a un monitoraggio costante e a notifiche “intelligenti” su

deve più lasciare la sua postazione di lavoro per collegare manualmente l’accessorio idraulico. Il riconoscimento intuitivo, che adatta elettricamente e idraulicamente la macchina all’accessorio, si effettua grazie alla tecnologia RFID (Radio Frequency Identification). Questa innovazione brevettata da Mecalac combina un sensore installato all’estremità del braccio articolato dell’escavatore e un microchip posto sull’accessorio idraulico.Tanta tecnologia che si traduce in semplicità d’uso, qualsiasi sia l'accessorio montato. ❑

manutenzione, ispezioni e danni, l'applicazione aiuta a mantenere le macchine a un livello d’efficacia ottimale. La soluzione MyMecalac Connected Services è

disponibile di serie per gli escavatori 12MTX, 15MWR e 15MC Stage 5, oltre che per le pale caricatrici AS1600 e AS210e Stage 5, come optional su tutte le altre macchine Stage 5.

MACCHINE CANTIERI 5.0

53


AZIENDE

JLG

NIENTE SCOSSONI... … o quasi. Per Nicola Pontini di JLG Italia la pandemia avrà come unica conseguenza un calo dei risultati per il 2020, ma non influirà sul trend previsto tra il 2021 e 2025, ossia una sostanziosa crescita ffrontare le settimane del lockdown e della ripartenza è stato contemporaneamente difficile ma anche stimolante. Le sfide che la contingenza storica ha posto a tutti hanno permesso di riscoprire valori aziendali come il gioco di squadra e la collaborazione fra filiali di tutto il

A

Mondo. Nicola Pontini, General Manager di JLG Italia, ci ha raccontato come si è riorganizzata la sua azienda per far fronte alle esigenze dei propri clienti senza mettere in difficoltà il proprio personale. Un personale che comunque non ha mai completamente cessato di operare, grazie al

CHI È NICOLA PONTINI Da tre anni General Manager di JLG Italia, filiale nazionale del colosso americano JLG Industries, Nicola è stato precedentemente account manager di JLG in diverse aree, sia in Italia che all'estero (Est Europa). Prima di approdare in JLG ha lavorato in Marelli

54

MACCHINE CANTIERI 5.0

Motori, dove era responsabile dei prodotti speciali per applicazioni marine, idroelettriche e di cogenerazione. Laureato in Ingegneria Gestionale, formazione che gli ha permesso l'estrema versatilità necessaria a ricoprire i vari ruoli della sua carriera lavorativa.

telelavoro che ha permesso a tutte le attività (amministrativo, commerciale e operativo) di portare avanti le operazioni. Dal 4 maggio la filiale è stata progressivamente riaperta, tenendo comunque presente le esigenze anche personali delle persone che vi lavorano. La parola d'ordine è stata quindi flessibilità, sia da parte della direzione, che del personale, flessibilità che ha permesso di risolvere quelli che sono stati i principali problemi insorti, come la gestione delle richieste dei clienti (per esempio, il posticipo nelle consegne delle macchine o la dilazione di alcuni pagamenti). Ma complessivamente anche la risposta dei clienti all'emergenza è stata comunque positiva e permeata di spiri-


to di collaborazione. Pontini, infatti, non nasconde la soddisfazione di aver comunque concluso la vendita di alcune macchine anche nel periodo di lockdown. Un segnale, questo, molto positivo. LE STRATEGIE NEL MEDIO TERMINE Flessibilità e dinamicità per dare il giusto servizio ai clienti. Sono questi i due pilastri che Pontini ha indicato per fronteggiare il futuro a medio termine. Una strategia che va a braccetto con i vantaggi derivanti dall'ampiezza della gamma di macchine offerta da JLG, dove spiccano i modelli elettrici su cui il Costruttore americano sta investendo tanto. Per Pontini i vantaggi delle macchine elettriche sono la risposta concreta anche per la ripartenza: il Covid-19, infatti, non ha cancellato quello che è un megatrend ormai consolidato, ossia la sostenibilità anche nelle applicazioni cantieristiche, industriali e della logistica. Senza dimenticare comunque che stiamo parlando di macchine estremamente sicure per l'operatore nonché con un livello di manutenzione talmente basso da essere quasi inesistente. Meno costi e più efficienza sono risposte concrete a qualunque tipo di difficoltà o incertezza. Parallelamente JLG sta approntando risposte concrete anche sul fronte del supporto finanziario alle vendite, un punto cruciale per sostenere la ripartenza. MA COME ANDRÀ IL MERCATO? V, U o W? Quale sarà l'andamento della ripartenza? Alla ripresa delle attività il tasso di utilizzo delle macchine di clienti come i noleggiatori registrava una variabilità tra il 30 e il 50%, con un lento incremento settimana dopo settimana. Pontini ha però sottolineato come JLG avesse già previsto un leggero calo del mercato 2020 rispetto ai record registrati nel 2019, indipendentemente dal fattore Covid-19. Insomma, con o senza la pandemia, per JLG il 2020 sarebbe stato comunque un anno di transizione, in attesa di una nuova crescita a partire dal 2021. E non ci sono elementi correlati alla pandemia in grado ad oggi di smentire questa aspettativa. In poche parole,

il trend sarà di ripresa tra fine 2020 e inizio 2021 con un numero di macchine richieste leggermente inferiore a quanto preventivato ma comunque in crescita. E in tale crescita le protagoniste principali saranno sicuramente le macchine elettriche. SEMPRE PIÙ GREEN Benché meno accentuato in Italia rispetto ad altri mercati europei, l'orientamento alla sostenibilità è una realtà comunque consolidata e non più trascurabile. Non va comunque dimenticato che il supporto e le giuste soluzioni finanziarie saranno cruciali per una diffusione più rapida di macchine full electric e nuove soluzioni green. ❑

MACCHINE CANTIERI 5.0

55


TESTIMONIANZE

(TADANO)

IN PUNTA ALL’ALTO GOTICO

Una Tadano ATF 220G-5 è stata utilizzata per compiere alcuni lavori di manutenzione su importanti campanili gotici tedeschi

lcune chiese sembrano costruite per l’eternità. Ma anche questi edifici, come la torre della Liebfrauenkirche (Chiesa di Nostra Signora) a Oberwesel, in Germania, devono essere manutenuti con regolarità. L’architettura gotica, si sa, è caratterizzata da strutture estremamente verticalizzate e molto,

A

La torre della Liebfrauenkirche è alta 76,30 metri

Il piccolo spazio davanti alla Liebfrauenkirche è più che sufficiente per l’autogrù Tadano ATF 220G-5

molto alte. Per effettuare la corretta manutenzione è quindi indispensabile la giusta gru o autogrù. In queste pagine vi proponiamo esattamente una di queste, la Tadano ATF 220G-5, impegnata proprio nella manutenzione dei campanili della Liebfrauenkirche. L’autogrù in questione fa parte della flotta di Scherer Kran- und Bergungsdienst GmbH di Neuerkirch.


La Tadano ATF 220G-5 è un’autogrù compatta ma con un braccio importante, ideale per questo sollevamento... in punta

La Tadano ATF 220G-5 offre una cabina spaziosa e confortevole. Lo sa bene l’operatore Peter Blatt, completamente rilassato anche nei sollevamenti più complessi

IL COMPITO PERFETTO La Liebfrauenkirche fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco nella Valle del Medio Reno. Sulla torre ovest, che fu completata nel 1351, il parafulmine aveva bisogno di manutenzione e vi era anche la necessità di sostituire alcune piastrelle di ardesia del tetto. Il problema principale risiedeva nell’altezza: la torre infatti raggiunge i 76,30 m, esclusa la croce. La sfida ideale per la Tadano ATF 220G-5 e il suo operatore Peter Blatt. Inoltre, l’autogrù in questione

è particolarmente adatta per lavorare in spazi ristretti e vanta un’elevata capacità di sollevamento nonché un comfort operativo ottimale. Conoscendo l’autogrù nei minimi dettagli e potenzialità, Blatt è stato in grado di soddisfare pienamente le esigenze operative degli interventi di manutenzione necessari al campanile. Frank Lenz, proprietario della Lenz, di Niederburg, società che aveva l’appalto per l’intervento, ha dichiarato: “Non siamo abituati a lavorare così tanto in un cesto portapersone. Ma

La Tadano ATF 220G-5 offre una lunghezza del braccio di 104 m incluso il jib tralicciato. Con tale estensione la punta della torre poteva essere raggiunta da tutti i lati con l’autogrù piazzata in un solo punto

MACCHINE CANTIERI 5.0

57


TESTIMONIANZE

La Liebfrauenkirche fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco nella Valle del Medio Reno Superiore ed è anche conosciuta come la “chiesa rossa” per il colore della sua pietra

Blatt ci ha mosso con delicatezza e sicurezza attorno alla torre.” L’uso di una cesta portapersone è stato deciso dopo una attenta valutazione del rischio, come l’opzione meno rischiosa considerando la mancanza di spazio e l’altezza di lavoro. Durante le operazioni le persone all’interno della cesta erano ulteriormente agganciate con imbracature da arrampicata e hanno quindi lavorato in massima sicurezza MANUTENZIONE RIUSCITA L’intervento alla Liebfrauenkirche è stato pianificato e preparato con cura dai tecnici della Scherer GmbH che, oltre al servizio di noleggio autogrù, noleggia anche piattaforme aeree, carrelli elevatori, veicoli industriali con gru retrocabina e realizza trasporti speciali. Dopo aver installato la Tadano ATF 220G-5, operazione eseguita rapidamente nonostante l’in-

stallazione di un jib tralicciato supplementare di 36 metri, i lavori di manutenzione sono iniziati il giorno successivo. Il cesto, con un peso di 280 kg più due o tre persone, è stato portato all’altezza richiesta e guidato intorno alla torre per il lavoro. Per poter accedere a tutti i lati della torre senza bisogno di spostare l’autogrù, era necessaria una lunghezza complessiva del braccio di 104 metri, inclusa il jib. Nella configurazione utilizzata la Tadano ATF 220G-5 garantiva anche un raggio massimo di 50 m, un’altezza massima di sollevamento di 85 m ed era equipaggiata con un contrappeso da 71 t. Peter Blatt è molto soddisfatto del comportamento della Tadano ATF 220G-5: l’autogrù ha funzionato alla perfezione e le operazioni di manutenzione si sono concluse con successo nell’arco di sei giorni. ❑

UNA 100 PER Carpin Carpin Autogru è uno dei principali fornitori di noleggio autogrù in Italia. L’azienda veneta da più di 35 anni opera in tutta Italia con un’ampia flotta, che va dalla piattaforma aerea fino all’autogrù, tutte macchine all’avanguardia che garantiscono la massima efficienza e sicurezza. Da anni Vittorino Carpin ha

58

MACCHINE CANTIERI 5.0

deciso di puntare sulle autogrù Tadano. La flotta cresce di continuo e quasi ogni anno vi viene aggiunta una nuova Tadano. L’ultima è stata una ATF 100G-4. Vittorino Carpin spiega perché la scelta è ricaduta sul veicolo a 4 assi: “abbiamo scelto la 100, perché è particolarmente efficiente e dall’uso intuitivo.

Innovazione e tradizione in un’unica situazione. A sinistra la Tadano ATF 220G-5; a destra la torre ovest della Liebfrauenkirche, completata nel 1351

Inoltre, questa autogrù dispone di capacità di carico molto elevate, nonostante le sue dimensioni compatte”. Con i suoi soli 13 m di lunghezza e 2,75 m di larghezza, l’ATF 100G-4 è predestinata all’impiego in spazi ristretti, specie nelle vie tortuose dei centri città italiani o nelle strette stradine di montagna del Veneto,

dove ogni centimetro può fare la differenza. Nonostante la compattezza dell’autogrù, il team di Carpin Autogru non deve scendere a compromessi in fatto di prestazioni. Carpin intende impiegare il veicolo a 4 assi soprattutto nel montaggio di edifici industriali finiti come capannoni o complessi di edifici.


THE BEAUTY FOR YOUR BEAST.

K-LED REBELUTION: NUOVO E POTENTE LAMPEGGIANTE DI DESIGN PER IL VOSTRO VEICOLO.

ADV00668_DE_210x297.indd 1

24/08/2020 16:55:09


TESTIMONIANZE

(HYUNDAI CEE)

RITORNO AL FUTURO La positiva esperienza con uno Hyundai 520LC-9A, ha portato la ILC di Rondissone a confermare la fiducia nel marchio coreano. Con un HX520L come nuovo cuore produttivo aziendale

l valore dell’esperienza è fondamentale per lo sviluppo delle imprese. Ciò non significa, però, rimanere ingessati in consuetudini senza significato e fini a sé stesse. La ILC di Rondissone rientra perfettamente in quel novero di imprese che hanno dalla loro parte la capacità di sapersi continuamente innovare senza mai tradire la propria

I

60

MACCHINE CANTIERI 5.0

storia. Un percorso iniziato nel lontano 1961 e che ha portato all’attuale impianto, fra i più evoluti nel nord Italia, con una capacità produttiva di 1.500 m3 al giorno. L’alimentazione principale avviene tramite la coltivazione di due cave. La prima è localizzata a Rondissone, dove ha sede l’impianto, e la seconda si trova a Montanaro, a 10 km di distanza. Il ciclo di alimentazione prevede quindi

Lo scavo e carico del materiale alluvionale deve garantire la produttività dell’impianto di Rondissone che produce 1.500 mc/giorno di inerti lavorati

un’attenta logistica. Lo scavo e carico del materiale alluvionale deve essere garantito da un mezzo di adeguate dimensioni in grado di rispettare i tempi di lavoro dell’impianto e delle sue capacità produttive. SCAVO E CARICO… CON PRECISIONE L’arrivo del nuovo Hyundai HX520L ha portato una maggiore efficienza


PANERO GIUSEPPE:

Hyundai nel Nord Ovest

La Panero Giuseppe è la struttura distributiva Hyundai per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Kubota per Cuneo, Savona e Imperia. La famiglia Panero è un nome storico del movimento terra piemontese dove è presente anche con la Comai, storica concessionaria che distribuisce Volvo CE e Mecalac per le tre regioni del nord ovest. Una professionalità e una specializzazione che trovano oggi pochi altri esempi in Italia. La partnership con la famiglia Panero ha dato ampia diffusione al marchio Hyundai sul territorio di competenza grazie alla struttura professionale aziendale apprezzata e conosciuta in tutto il nord ovest. La presenza della famiglia Panero spazia dalla vendita al noleggio dando supporto a qualsiasi tipo di lavorazione in cui sia necessaria una macchina movimento terra. Dai semplici scavi, fino all’industria e all’agricoltura.

Lo Hyundai HX520L è dotato di sistema satellitare 3D che permette la coltivazione della cava senza bisogno di tracciamenti topografici

generale nella gestione del ciclo di scavo e carico. Fra le caratteristiche positive che hanno riconfermato il Costruttore coreano in casa ILC vi sono sicuramente i consumi misurati dopo 6 mesi di operatività. Gli ottimi livelli raggiunti con la precedente serie 9 sono stati ulteriormente migliorati con dei dati ancora più incoraggianti. Il livello produttivo

MACCHINE CANTIERI 5.0

61


TESTIMONIANZE

HYUNDAI HX520L: FAST SPECH Motore Scania DC13 084A Stage IV con SCR + DOC, turbocompressore + intercooler aria/aria Cilindri/cilindrata 6 cilindri; 12,7 litri – Potenza max 430 CV (DIN) @ 1.900 giri/min Coppia max 232 kgfm @ 1.250 giri/min Sistema idraulico 2 pompe a portata variabile a gestione elettronica Portata max 2 x 380 l/min (760 l/min) Pompa principale Pompe a pistoni ad asse doppio e cilindrata variabile Serbatoio carburante 610 litri Serbatoio olio idraulico 262 litri Capacità impianto idraulico 486 litri Forza di strappo alla benna 28.600 kgf (ISO) Peso operativo 52.400 kg

attuale è di 10 tonnellate per litro di gasolio consumato. L’HX520L è infatti dotato di sistema 3D integrato con bilancia che permette di avere pienamente sotto controllo sia il fronte di scavo, sia il costo per ogni singola tonnellata di materiale estratto. Il piano di coltivazione è infatti rispettato con precisione seguendo gli esatti profili di scavo. “L’impiego di un escavatore con queste caratteristiche” ci spiega Giorgio Triolo, responsabile dell’impianto “ci permette di rispettare i ritmi produttivi e i piani di scavo. Gli sbracci e le profondità raggiungibili sono infatti funzionali a evitare, per quanto possibile, rampe e opere di viabilità. Nella zona in cui l’HX520L sta lavorando il piano

62

MACCHINE CANTIERI 5.0

di coltivazione è rispettato con una sola passata aumentando l’efficienza complessiva di tutto il processo”. CUORE PRODUTTIVO Lo Hyundai HX520L ha un peso operativo di 52.400 kg. Il motore è uno Scania DC13 084A che eroga 316 kW (430 CV) @ 1.900 giri/min. L’impianto idraulico fornisce 380 l/ min a una pressione massima standard di 324 bar e di 353 bar in Powerboost. La gestione elettronica dell’impianto avviene tramite il sistema IPC (Intelligent Power Control) che ottimizza i flussi in base alla condizioni operative. La gestione della potenza avviene su tre livelli, Power/Standard/Econonomy. Quando si opera

L’escavatore Hyundai HX520L ha rimpiazzato un modello della serie precedente che ha prestato anni di servizio in modo impeccabile

in modalità scavo è possibile gestire la portata idraulica in modo personalizzato. La benna ha una capacità di circa 4 m3 con una ottimizzazione dei cicli di lavoro nel carico degli autoarticolati. ❑ ILC SRL Strada della Mandria 8, 10030, Rondissone (To) Tel: 011.9183050 / 335.7695388 www.ilcsabbiaeghiaia.com

La ILC è una delle aziende storiche della zona a cavallo fra la provincia di Torino e di Vercelli e si distingue per la qualità dei prodotti e l’evoluzione tecnologica dei suoi mezzi


news COMPONENTI

PIÙ CHE MAI

Nuova ragione e nuova sede per Flash Battery da agosto 2020

F

lash Battery non sarà più soltanto il marchio commerciale, ma diventerà il nuovo nome di Kaitek srl, azienda leader nella produzione di batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici. Il cambio della ragione sociale, avvenuto il 1° agosto, ha preceduto di poco il trasferimento dell’azienda da Calerno alla nuova sede legale di via XXV Aprile, a Sant’Ilario d’Enza, dove Flash Battery svilupperà l’attività nello stabilimento realizzato su un’area di 20.000 mq, con 1.500 mq di uffici e 3.200 di area produttiva, con possibilità di espansione per ulteriori 5.000 mq. “La nuova denominazione”, spiega Marco Righi, CEO dell’azienda reggiana che in otto anni di attività si è portata ai vertici del settore, con 14 milioni di fatturato, 56 dipendenti ed esportazioni nei Paesi più industrializzati del mondo, “mira sostanzialmente a rafforzare l’identità della nostra impresa, evidenziando con immediatezza non solo il suo segmento d’attività, ma anche una delle principali caratteristiche dei nostri prodotti, cioè quella velocità di ricarica che rappresenta un fattore di competitività essenziale tanto per l’industria dei veicoli elettrici quanto per quella significativa parte di manifattura che sta progressivamente convertendo all’elettrico l’attività produttiva”. Nel nuovo stabilimento di Sant’Ilario d’Enza, che è 5 volte più grande di quello attuale, si concentreranno tutte le attività di Flash Battery, che dalla posa della prima pietra, avvenuta meno di un anno fa, ha portato da 45 a 56 il numero dei dipendenti, con 8 degli 11 nuovi ingressi avvenuti nel primo semestre 2020, in piena emergenza Covid.

QUOTA ricostruiti Rispettare la quota obbligatoria riservata ai pneumatici ricostruiti negli acquisti di pneumatici di ricambio delle flotte pubbliche di autoveicoli, introducendo anche controlli e sanzioni per garantire l’effettiva applicazione della norma. Sono queste le richieste che Airp, Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici, rivolge al Governo per riportare sotto i riflettori il tema degli “acquisti verdi” della Pubblica Amministrazione.

Danni da Covid-19 (Noleggio)

In occasione dei premi ERA e International Rental News il presidente dell’ERA Pierre Boels ha presentato i risultati di un sondaggio ERA sull’impatto della crisi su diverse regioni in Europa e sulle tendenze emergenti nel settore del noleggio. Il sondaggio ha mostrato che le società di noleggio in UK e nell’Europa meridionale sono state le più colpite dalla pandemia, con riduzioni significative delle dimensioni del mercato e degli investimenti. In rapporto alle dimensioni del mercato nel secondo trimestre 2020, rispetto al secondo trimestre 2019, ciò equivale al -40% per le società di noleggio del Regno Unito e dal -20 al -40% per le società di noleggio del sud Europa. Le cifre corrispondenti per le società di noleggio nell’Europa settentrionale e nell’Europa centrale sono del -10%.

SOLLEVAMENTO

PARTNERSHIP

Oil&Steel chiude un accordo con SNM Lift quale nuovo dealer per la Francia Nord Occidentale

O

il&Steel ha nominato SNM Lift quale suo nuovo distributore per il mercato della Francia Nord Occidentale. SNM Group, fondata nel 1981, è una società francese specializzata nella vendita e manutenzione di gru mobili tramite la sua controllata SNM Cranes, nonché in attrezzature per la movimentazione di container e gru idrauliche (SNM Heavy Handling) e piattaforme di sollevamento (SNM Lift). SNM offre anche un servizio di riparazione e di ricambi originali per tutte le sue macchine. Il Gruppo SNM distribuisce marchi riconosciuti per la loro qualità e che soddisfano le esigenze di movimentazione specifiche del mercato. SNM Lift ha già confermato per il 2020 un ordine importante di oltre 20 piattaforme Oil&Steel, in particolare modo dei modelli Snake 2010 H Plus e Snake 2413 Plus. COVID-19 HA AVUTO UN IMPATTO NEGATIVO DEL 18,3% SUI RICAVI SEMESTRALI 2020 DI PALFINGER CHE SI SONO ATTESTATI A 729,8 MILIONI DI EURO. MA DA GIUGNO IN POI SI È ASSISTITO A UNA LIEVE RIPRESA DEL MERCATO.

MACCHINE CANTIERI 5.0

63


2 NUMERI L’ANNO

we are Maggio 1/2020

drilling

6 NUMERI L’ANNO

access

we are Lug_Ago 4/2020

foundations

equipment

#THE.COVER

Le mille e una... POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POSTALE D.L.353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) art. 1 comma 1 - dcb NO/NO

macchina (@Merlo)

Cosa chiedere a un sollevatore se non di essere la mille e una macchina? E cosa chiedere di più a un telescopico Merlo se non di vestire di volta in volta l’attrezzatura più idonea?

50,00 SCONTO Inside 35,00

40,00 SCONTO 25,00

POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POSTALE D.L.353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) art. 1 comma 1 - dcb NO/NO

#THE.COVER

@Jekko

Nuova fiammante

@Manitowok-Potain Un’autentica Gioia...

@PM

Con le maniche rimboccate

www.sipdrill.it

TUTTO QUELLO CHE VALE LA PENA SAPERE SUL SOLLEVAMENTO E I TRA

VUOI RIVISTE DI QUALITÀ?

PAGA!


8 NUMERI L’ANNO

MC MC

ss

I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

D E L L ’ E D I L I Z I A

5.0

t

MACCHINE CANTIERI

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

agosto-settembre 2020, n. 69

60,00 SCONTO 45,00

NTO E I TRASPORTI ECCEZIONALI

Un titolo provocatorio, per attirare l’attenzione su quello che è un male comune in tutto il mondo, e da noi in particolare: la poco sana abitudine di considerare l’informazione qualcosa di gratuito, perché reperibile su internet. Un’abitudine in verità già consolidata ai tempi del cartaceo, quando comunque gli italiani compravano molti meno giornali della media europea, per accontentarsi di quelli del bar. Chiaro per tutti che questo non consente un giornalismo ragionato e specializzato, ma una macelleria di tematiche facili e veloci, possibilmente d’impatto sui social. Se vogliamo controbilanciare l’attuale tendenza, e tornare a usufruire di un giornalismo di qualità, allora tutti dobbiamo pagare, e farlo felicemente!

PER SOTTOSCRIVERE L’ABBONAMENTO SCRIVI A

l.gatti@orsamaggioreint.com O CHIAMA LO 02 91948417 DALLE 9.00 ALLE 13.00 DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ


EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Legge e gogna A

VEDEVO IL VOLTO DI UN UOMO ESPOSTO ALLA GOGNA, SPIATO IN OGNI PIEGA DEL LABBRO, ESPOSTO AL LUDIBRIO DI MILIONI DI SPETTATORI. QUESTO TIPO DI GOGNA VALE UN ERGASTOLO.“ (UMBERTO ECO)

66

MACCHINE CANTIERI 5.0

volte ci sono dei fatti, dentro altri fatti, che sono importanti. Apparentemente piccoli particolari che, se analizzati per conto loro, sono autentici macigni. E così è stato per l’intricata vicenda, più mediatica che giudiziaria, che ha riguardato il presidente della Lombardia, Attilio Fontana. Il quale, oltre a dover essere passato ai raggi X per la donazione-non donazione dei famosi camici sanitari, è stato messo alla berlina per quel suo conto in Svizzera, ricco di milioni di Euro di famiglia, ma anche infarcito di misteri e sospetti, tutti da dimostrare.Vediamo i fatti: Fontana ha ereditato dalla madre un conto coperto, residente nel paese dove, da sempre, mezzo mondo (quello ricco) ha depositato i propri risparmi. Quindi era una costituzione illecita di capitali all’estero, ma commessa dalla mamma, in tutto uguale a tantissime altre mamme e papà (abbienti) che facevano la medesima cosa. E che la fanno tuttora. Poi il munifico governo italico ha inventato lo scudo, ovvero un modo lecito per far tornare leciti i soldi illeciti posizionati all’estero. Naturalmente, tanto per lavare le coscienze ai governanti quanto agli evasori, per tornare in pace con il Cielo non servivano tre Pater Noster e due Ave Maria, ma il pagamento di una sorta di gabella allo Stato. Insomma, un’ipocrita procedura che però creava incassi al vorace governicchio dell’epoca. Poi venne il governo Monti, vorace quanto un caimano a digiuno da tre settimane. Governo che, in spregio al buon senso e al diritto, prese i nomi degli “scudati” e fece loro guadagnare un ulteriore gradino nel Paradiso degli onesti... facendo pagare una seconda tassa sul medesimo scudo. Retroattiva e antigiuridica quanto una crema miracolosa che fa perdere dieci chili in sei ore. E questo fece Fontana, come lo fecero tanti altri che avevano personalmente portato i quattrini all’estero, cosa però che Fontana non aveva fatto di persona. Lo aveva fatto la madre. Posto che portare oltreconfine i propri piccioli è una cosa brutta, immorale e contro la legge, questa operazione, farcita dalla doppia tassa, era lecita e rendeva leciti quei soldi. Che potevano, per legge, anche essere lasciati all’estero, in quanto messi in chiaro e noti alle (cosiddette) autorità dello Stato. Nessun reato, quindi nessuna condanna. A parte quella mediatica: infatti da quel momento è partita una catilinaria senza fine dal solito gruppone di giornalisti benpensanti, che altro non hanno fatto, notte e giorno a reti unificate, se non indicare con sospetto e disprezzo chi aveva fatto quello che la legge gli consentiva. E quindi un qualcosa sul quale di discussioni non se ne dovrebbero fare, dato che molti (più) furbi non si fidarono dello scudo governativo, lasciarono i dindoli sui conti cifrati, e così non pagarono la prima tassa sullo scudo, e neanche la seconda. Per concludere: a parte l’evidente invidia di questo stuolo di rosicatori televisivi (che al massimo potrebbero contrabbandare con la Svizzera una stecca di Marlboro e non milioni) e senza voler difendere altro che la logica kantiana, pare normale questa morale d’accatto? In un paese poi dove un idraulico, al quale viene chiesta la ricevuta per la sostituzione del water, finisce in una crisi depressiva? ❑


NUOVA NORMATIVA PRIVACY POLICY Dal 25 maggio 2018 è in vigore il nuovo regolamento generale europeo sulla protezione dei dati, General Data Protection Regulation (GDRP) che impone nuovi e più stringenti obblighi inerenti il trattamento e la gestione dei dati personali di abbonati, fornitori, clienti, consulenti, periti e, più in generale, di chiunque abbia a che fare con la Casa Editrice Orsa Maggiore International Srl. La normativa va rispettata da tutte le organizzazioni produttive e/o commerciali dell’Unione Europea, e anche dalle organizzazioni produttive e/o commerciali con sede legale fuori dall’Unione ma che trattano dati personali di persone residenti nell’Unione Europea, indipendentemente dal luogo ove sono collocati i sistemi di archiviazione e di elaborazione dei dati. Il nuovo regolamento non riguarda la gestione dei dati personali effettuata per attività di sicurezza nazionale o di ordine pubblico e prevede che sia considerato un dato personale “qualunque informazione relativa a un individuo che sia collegata alla sua vita, sia privata, sia professionale, sia pubblica”. Sono quindi da considerare dati personali nomi, foto, indirizzi e-mail, dettagli bancari, interventi su siti web e social network e anche gli indirizzi IP del computer. Va inoltre precisato che il il regolamento disciplina solo il trattamento dei dati delle persone fisiche e impone la protezione degli archivi in cui si conservano le informazioni da accessi non autorizzati, mediante procedure interne adeguate e strumenti tecnologici atti a monitorare e prevenire accessi impropri.

Informativa sulla privacy aggiornata Ricevete Macchine Cantieri perché siete iscritti nel database degli invii o perché la vostra azienda intrattiene rapporti commerciali con la casa editrice Orsa Maggiore International Srl. I vostri dati sono trattati nel rispetto della nuova normativa General Data Protection Regulation (GDRP) e la loro conservazione e archiviazione è eseguita nel rispetto della legge vigente. Il database della Casa Editrice è conservato su un server criptato e protetto da password. Il responsabile della gestione dei dati personali secondo la normativa General Data Protection Regulation (GDRP) per la casa editrice Orsa maggiore International Srl è Emanuela Pirola. Potrete chiedere in qualunque momento la modifica o la cancellazione totale o parziale dai vostri dati il nostro possesso mediante uno dei canali sotto riportati: Via e-mail scrivendo a: mc@macchinecantieri.com Via e-mail scrivendo a: e.pirola@macchinecantieri.com Via e-mail scrivendo a: l.gatti@macchinecantieri.com



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.