MC5.0-Macchine Cantieri - n. 74 aprile 2021

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MACCHINE CANTIERI

D E L L ’ E D I L I Z I A

Cantieri urbani stretti e inaccessibili?

aprile 2021, n. 74

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

Scavi e spostamenti impossibili da eseguire?

YANMAR PRADA

Non più. Con i nuovi midi escavatori VIO82 & VIO80-2PB di Yanmar CEE il cantiere non sarà più lo stesso


MOLTO PIÙ CHE

COMPATTI

COSTRUZIONE

CURA DEL PAESAGGIO

INGEGNERIA CIVILE

DEMOLIZIONE

Best performance by your side. Fin dalla sua nascita nel 1912 Yanmar ha sempre cercato di superare le aspettative degli operatori sviluppando prodotti e servizi di qualità superiore. Movimento terra, costruzione, demolizione, cura del paesaggio; siamo in grado di proporre soluzioni ottimali per ogni tipo di attività. La nostra gamma completa di macchine compatte include mini – midi escavatori, escavatori gommati, pale gommate, trasportatori cingolati. Tutte macchine progettate per essere efficienti, performanti ed amiche dell’ambiente.

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CoverStory YANMAR CEE

La scelta di equipaggiare il braccio articolato del ViO80-2PB con un solo cilindro montato nella parte superiore del braccio offre innumerevoli plus, quali maggior stabilità della macchina, meno manutenzione, minor TCO e maggiore produttività

YANMAR PRADA

Esattamente come uno stilista di fama internazionale, anche il Costruttore di escavatori compatti girosagoma per eccellenza realizza i propri modelli facendo del design e del comfort i propri must DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI YANMAR CEE

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La cabina del nuovo ViO82 offre comfort, ergonomia e abitabilità ai massimi livelli. La dotazione standard include due circuiti idraulici ausiliari attivati da un comando proporzionale posizionato sul joystick. Il controllo proporzionale del flusso idraulico permette di fornire all’attrezzo l’esatta quantità di olio necessaria per un funzionamento ottimale. Il climatizzatore consente di lavorare con una temperatura piacevole, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Le bocchette di aerazione sono disposte in modo da assicurare una temperatura omogenea all’interno della cabina ed un perfetto sbrinamento dei finestrini.

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Yanmar CEE non ha bisogno di presentazioni. Fra i leader nella progettazione e costruzione di macchine movimento terra compatte, negli anni il Costruttore si è guadagnato l’apprezzamento del mercato grazie alle qualità intrinseche dei propri mini e midi escavatori: affidabilità, durata, prestazioni al top della categoria. Ma non solo: da anni Yanmar CEE si è focalizzata nella realizzazione di una gamma di escavatori compatti girosagoma che riescono a coniugare tutte le precedenti caratteristiche con ulteriori aspetti, quali l’ergonomia e la comodità d’uso, nonché una parsimonia dei consumi e più in generale un contenimento del TCO (Total Cost of Ownership), a vantaggio sia dell’ambiente che del portafoglio dei propri clienti. Il tutto sotto il cappello del design ViO decisamente moderno e accattivante, oltre che ricco di numerosi plus. Tutto questo ha dato vita a quella che è, a detta della stessa Yanmar CEE, una delle gamme di midiescavatori più completa oggi sul mercato.A completarla, nel 2019, gli ultimi due modelli, il ViO82 e il ViO80-2PB, presentati in occasione di bauma. E su questi andiamo a focalizzarci. VIO82 & VIO80-2PB Con l'introduzione di questi due modelli, la gamma dei midiescavatori di Yanmar CEE è davvero all’altezza di ogni situazione: sette macchine che, complessivamente, soddisfano i requisiti di tutti i tipi di applicazioni (edilizia, paesaggistica, movimento terra, livellamento,

demolizione e altro), grazie alle molteplici caratteristiche tra le quali scegliere: braccio articolato o boomerang, girosagoma o semi girosagoma, c’è un escavatore Yanmar per ogni esigenza. In particolare il nuovo midi escavatore ViO82 è stato arricchito con il nuovo sistema idraulico ViPPS2i (vedi box di approfondimento), mentre il ViO802PB presenta un braccio articolato. Ma, come abbiamo detto, non

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CoverStory YANMAR CEE

Il nuovo Yanmar ViO80-2PB con braccio triplice al lavoro

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MANUTENZIONE AI MINIMI TERMINI

Scegliendo di equipaggiare il nuovo braccio articolato del ViO80-2PB con un solo cilindro montato nella parte superiore del braccio, di fatto Yanmar ha drasticamente abbassato i rischi di fermi macchina legati ai possibili danneggiamenti di quest'ultimo. Anche la manutenzione quotidiana è resa più facile grazie a una riduzione della metà

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del numero di punti di ingrassaggio. Un plus che si traduce in meno tempo necessario all'ispezione quotidiana e maggior produttività. Infine, cinque cofani facilmente raggiungibili semplificano l'accesso per la manutenzione dei componenti. Le ispezioni o gli interventi di manutenzione quotidiana sono così facili e veloci.

sono solo le prestazioni e le caratteristiche tecniche i cavalli di battaglia degli escavatori compatti Yanmar CEE. SPAZIO AL COMFORT... Grazie alla lunga esperienza nella progettazione di macchine movimento terra compatte, oggi Yanmar CEE è in grado di proporre mini e midi escavatori dove il comfort è un aspetto centrale. Mettendo l'operatore al centro della propria progettazione,Yanmar ha sviluppato il concetto di "Universal Design", che enfatizza la cabina quale spazio pensato per l'operatore.A bordo l'ergonomia è ai massimi livelli, così come il comfort e la sicurezza. Pur essendo dei mini e midi escavatori, l'operatore gode infatti di uno spazio per le gambe tra i più ampi del settore, nonché di un'eccellente visibilità, imprescindibile per la sicurezza nei cantieri, soprattutto quelli urbani dove le macchine Yanmar, data la loro compattezza e la loro natura girosagoma, sono


eccellenti. Sempre in tema di comfort è anche l'ergonomia della posizione di comandi e interruttori, tutti facilmente raggiungibili stando comodamente seduti sul nuovo sedile a sospensione pneumatica di serie, completamente regolabile e dotato di appoggiatesta, che riduce la tensione e l'affaticamento dell’operatore. … E AL DESIGN Con il nuovo braccio a geometria variabile, il ViO80-2PB offre un livello superiore di prestazioni, in particolare durante il sollevamento, lo spostamento e il posizionamento dei carichi, grazie all'articolazione aggiuntiva che ne migliora manovrabilità e precisione. Il segreto di questo nuovo braccio sta nel fatto che i progettisti Yanmar hanno scelto di equipaggiare il braccio con un singolo cilindro di articolazione montato nella parte superiore. Questa soluzione offre notevoli vantaggi: meno manutenzione (vedi box di approfondimento); minor peso con miglioramento della stabilità complessiva della macchina; ingombro complessivo del braccio di scavo ridotto con notevole aumento della visibilità di lavoro. Inoltre le alte pressioni d’esercizio

unite alla scelta di un solo pistone per il posizionamento del braccio articolato, rendono più veloce il movimento di sollevamento e più lenta la manovra di discesa creando così una condizione operativa ottimale per il posizionamento dei carichi. CONSUMI OTTIMIZZATI Come abbiamo detto,Yanmar CEE punta tantissimo su comfort, design e riduzione del TCO. A quest'ultima voce concorre l'adozione, sia sul ViO82 che sul ViO80-2PB, di un motore Yanmar 4TNV98CWBV1, che beneficia delle più recenti tecnologie sviluppate dal Costruttore con l'obiettivo di abbattere consumi ed emissioni. Il motore TNV da 55,6 HP è equipaggiato con un sistema common rail ad iniezione diretta. L’iniezione è gestita e regolata con precisione dalla centralina elettronica (ECU) che ottimizza la combustione facendo lavorare il motore nelle migliori condizioni possibili, essendo il regime del propulsore sempre adeguato alla coppia richiesta. Ciò consente di risparmiare carburante aumentando al tempo stesso la produttività delle macchine. Il consumo di carburante è ulteriormente ridotto

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CoverStory YANMAR CEE dal sistema di decelerazione automatica, che permette al motore di girare al minimo se l'operatore non tocca le leve di comando per 4 secondi, e dalla modalità Eco, che controlla efficacemente il regime del motore, con una riduzione di 300 giri/min. Quando inserita garantisce un consumo di carburante estremamente ridotto. I propulsori TNV sono equipaggiati con sistema di ricircolo dei gas di scarico EGR in combinazione con il filtro antiparticolato; l'EGR riduce drasticamente gli ossidi di azoto mentre il filtro DPF trattiene le emissioni di particolato (PM). Yanmar inoltre ha sviluppato un esclusivo sistema di rigenerazione per prevenire l’intasamento del filtro e ridurre i tempi di pulizia. ❑

IL SISTEMA IDRAULICO VIPPS2I L’impianto idraulico del ViO82 prevede l’utilizzo di due pompe a pistoni a portata variabile che inviano l’olio ai circuiti utilizzatori attraverso un distributore di tipo load sensing. Le due pompe indipendenti inviano solo la quantità d’olio richiesta dai circuiti interessati ottimizzando in questo modo le prestazioni dell’impianto idraulico. Il nuovo regolatore elettronico delle pompe idrauliche definisce il corretto flusso in funzione della velocità del motore. Si ottimizza in questo modo la potenza erogata dal motore per ottenere una grande efficienza operativa. Inoltre, il sistema ViPPS2i offre una grande facilità d’uso per l’operatore e un migliore bilanciamento nelle manovre simultanee combinate tra braccio boomerang ed avambraccio. Permette inoltre un controllo più dolce e simultaneo di tutti i movimenti.

VIO82 FAST SPEC Peso operativo 8.200 kg Potenza lorda 39,3 / 41,5 kW @ 1.900 rpm Forza di penetrazione (braccio) 40,8 kN Forza di scavo (benna) 63,5 kN

Cinque cofani facilmente raggiungibili semplificano l'accesso per la manutenzione dei componenti del ViO802PB e del ViO82

VIO80-2PB FAST SPEC Peso operativo 8.810 kg Potenza lorda 39,3 / 41,5 kW @ 1.900 rpm Forza di penetrazione (braccio) 40,8 kN Forza di scavo (benna) 63,5 kN

Tutti i punti di controllo quotidiani e di manutenzione periodica sono facilmente raggiungibil da terra

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TECNOLOGIA AVANZATA MINI-FINITRICE STRADALE GOMMATA

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QUALITÀ IN TUTTE LE DIMENSIONI La nuova linea di Vibrofinitrici per asfalto Ammann comprende modelli che possono sia operare in spazi ristretti sia utilizzare a pieno la loro produttività con larghezze di stesa fino a 14 metri in spazi aperti. Il filo comune in tutte le configurazioni e dimensioni è la tecnologia, che comprende un sistema operativo leader nel settore che automatizza le funzioni chiave per fornire la consistenza e la qualità desiderata. Ma la tecnologia non si ferma qui: consente anche risparmio di carburante, pre-compattazione adeguata dei vari strati di materiale, estrazione dei fumi e una interazione efficace tra finitrice e camion. Alla fine di una giornata di pavimentazione, si vedranno stesure di qualità e costi di produzione più bassi. Tutti i rivenditori Ammann saranno a vostra disposizione per scoprire quale modello e dimensione si adatta meglio alle vostra esigenze.

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EditorialeOn EMANUELA PIROLA

Quale

futuro?

A

IL FUTURO INFLUENZA IL PRESENTE TANTO QUANTO IL PASSATO (FRIEDRICH WILHELM NIETZSCHE)

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bbiamo imparato a vivere con la pandemia e abbiamo anche scoperto che il nostro settore (una volta tanto) non sembra risentire particolarmente delle difficoltà che hanno indubbiamente segnato il destino di altri settori quali i trasporti e il turismo. Nessuno avrebbe mai previsto, anche solo a fine gennaio 2020, quello che ci aspettava, quindi le reazioni messe in campo dal settore, sia a livello di OEM che di aziende utilizzatrici, è stato ammirevole. Adesso che 2021 ci attende? Le prospettive sono in linea di massima positive, in termini di ordini. Permane invece l’incertezza in altri ambiti: per esempio, da un anno i Costruttori riescono a presentare e vendere i propri prodotti senza bisogno di portarli, per esempio, in fiera. Quindi sorgono domande tutt’altro che illogiche: nel futuro del settore le fiere avranno ancora un ruolo? Se si, quale? Attualmente non ci sono risposte certe a questi interrogativi, ma c’è una sensazione diffusa: al calare della pandemia, quando torneremo liberi di girare, incontrarci e stringerci le mani, i potenziali visitatori di una fiera forse non avranno più interesse in tali manifestazioni? Forse preferiranno coltivare il rapporto più diretto e costante con i propri interlocutori aziendali, siano essi dealer, distributori o gli stessi OEM, che hanno costruito in quest’anno di distanze forzate. In molti dicono che Covid-19 ha accelerato molti trend che erano già nell’aria: digitalizzazione (gli incentivi per Industria 4.0 sono solo la punta dell’iceberg), sensibilità ai cambiamenti climatici (gli OEM sono massicciamente impegnati nello sviluppo di gamme ibride o addirittura full electric, e c’è chi parla di idrogeno tra le macchine operatrici), necessità di infrastrutture più sostenibili e all’altezza delle esigenze della società umana (da cui la risposta dei Governi non solo all’apertura dei cantieri delle cosiddette grandi opere, ma anche allo svecchiamento delle infrastrutture, per esempio, di comunicazione). Chissà che non porti anche a nuovi approcci e forme di dialogo tra i costruttori e gli utilizzatori. ❑


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P R E S S

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MACCHINE CANTIERI

Sommario

D E L L ’ E D I L I Z I A

Cantieri urbani stretti e inaccessibili?

MC 5.0 • APRILE 2021 • NUMERO 74

aprile 2021, n. 74

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

Scavi e spostamenti impossibili da eseguire?

YANMAR PRADA

50

Non più. Con i nuovi midi escavatori VIO82 & VIO80-2PB di Yanmar CEE il cantiere non sarà più lo stesso

COVER Con i nuovi midi escavatori VIO82 & VIO80-2PB di Yanmar CEE vi innamorerete di ogni cantiere

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ATTUALITÀ

46 VOLERE È POTERE

21/33/41/63/65

(FASSI)

NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ

58 A TEMPO

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EDITORIALI

DI RECORD (INDECO)

54 UN MESSAGGIO

12 Editoriale on

DI SOLIDARIETÀ

QUALE FUTURO?

(MAGNI TH)

57 COME UN FULMINE

(DI EMANUELA PIROLA)

66 Editoriale off

DOPO L'ECONOMIA UCCIDERANNO ANCHE DRAGHI

(DI MAURIZIO GUSSONI)

COVER STORY

DI ZEUS (CASE)

61 475 BICICLETTE (BKT)

64 SUPERATA QUOTA

34 GESTIONE AL TOP (HAULOTTE)

36 I TRUCK DEL FUTURO 49 SICUREZZA

DAPPERTUTTO

(HINOWA)

LIMITI

(LIEBHERR)

TESTIMONIANZE

IN CABINA

44 UN PIENO DI

(JVCKENWOOD)

20 NUOVI,

ANNIVERSARI

CONFORTEVOLI, SICURI

(MERCEDES-BENZ)

(FALKEN)

Direttore Responsabile Emanuela Pirola Collaboratori Cristiano Pinotti, Claudio Guastoni, Renata Bernardini, Maurizio Gussoni

Editore Asgard Edizioni Srl Sede legale Via Giotto 7, 20145 Milano (MI) Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago, MB mc@macchinecantieri.com

Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

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AMMANN)

52 POTENZA SENZA

18 CHE SOUND

A TUTTO TONDO

CHE PAGANO

È COMPLETA

(MAN)

26 RESTYLING

62 STRATEGIE

50 ORA LA GAMMA

14 DI TUTTO DI PIÙ

AZIENDE

(SIMEX)

(BRIGADE)

REPORT TECNICO

(YANMAR CEE)

UN TRAMPOLINO PER IL FUTURO

(MECALAC)

(HIDROMEK)

YANMAR VESTE PRADA

22 30 ANNI?

(SCANIA)

50.000

04 Cover story

INTERVISTE

30 LE MAGNIFICHE SETTE (POTAIN)

38 CRESCERE INSIEME (MERLO)

42 SERVIZI IN QUOTA (PALAZZANI)

Pubblicità e marketing Corrado Serra Direttore Commerciale Tel. 338 3926221 c.serra@orsamaggioreint.com Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com Pre-stampa e stampa Press Grafica Gravellona Toce (VB)

IL FILM DELLA COVER Abbiamo realizzato la cover di questo mese ispirandoci al film Il diavolo veste Prada con Meryl Streep e Anne Hathaway

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 11497800968 del 09/12/2020 Registro operatori di comunicazione N.O 36132 dal 15/02/2021 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli

archivi della casa editrice “Asgard Edizioni Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2021


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REPORTTECNICO

MAN

DI TUTTO, DI PIÙ M

entre il tour “MAN on the road (in trattoria)” è in pieno svolgimento (vedi box di approfondimento) andiamo in stampa con questo articolo dopo che, finalmente, siamo riusciti a toccare con mano i veicoli della nuova MAN Truck Generation sulla pista di Arese. Benché il contesto non fosse proprio quello che si definisce “un off-road duro e puro”, la giornata trascorsa con e sui nuovi bolidi della Casa del Leone ha sicuramente lasciato il segno. Merito indubbiamente della qualità intrinseca dei prodotti, che appare evidente fin dalla prima occhiata, e dello sforzo che il Costruttore ha

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messo in campo per supportare un lancio che ha vissuto un inizio difficile a causa della pandemia. Ma che non si è fermato, anzi. Grazie alla più grande flotta di veicoli demo della storia di MAN, infatti, dopo il lancio ufficiale avvenuto a Bilbao lo scorso 10 febbraio 2020, alcuni clienti hanno potuto già apprezzare i veicoli, e acquistarli, dato che la commercializzazione, di fatto, è avvenuta prima della promozione. Questa fase riparte appunto in queste settimane, e la filiale italiana di MAN ha deciso di mettere in campo tutte le risorse possibili. Dopo l'incontro con la stampa di fine febbraio, i veicoli hanno iniziato il tour “MAN

on the road”, che li porterà a stretto contatto con gli autisti che percorrono quotidianamente le strade italiane. Ma per meglio supportare i propri clienti e rispondere appieno a qualunque possibile esigenza e richiesta, a Verona sono andati oltre e oggi la nuova MAN Truck Generation è declinata in ben tre gamme di prodotto: Advanced, Business e Veicoli Mission. Confermata anche la stretta collaborazione tra MAN e ben 50 allestitori, al fine di poter consegnare i veicoli in breve tempo e perfetti sotto ogni punto di vista. Ma andiamo al cuore delle tre gamme citate poc'anzi.Va da sé che tutti i veicoli della MAN


za e un'interfaccia ZDR/KSM che nei veicoli Delivery non sono previste. Appaiono evidenti le mission cui sono destinati questi veicoli: Gravel per le operazioni cava-cantiere leggero, con tratte miste on e off road medio-brevi. I veicoli Delivery, invece, sono pensati per le consegne leggere (e-commerce, per esempio), sia in versione carro che trattore. Ovviamente sia per le mission Delivery che Gravel stiamo parlando dei nuovi TGS,TGM e TGL. In particolare il TGS New Truck Generation è il veicolo più trasversale di tutta la gamma: basti pensare che la configurazione varia da un “normale” 4x2 per arrivare all'8x8 (e su richiesta anche al 10x4 o 10x6 su 5 assi). Applicazioni? Non abbiate paura di osare: ribaltabili, pianali con e senza gru, betoniere e betonpompe, centinati, isotermici, piattaforme aeree, cisterne, autobotti, autoscale, vasche, scarrabili e chi più ne ha più ne metta. Il nuovo TGS non

NEW MAN TRUCK GENERATION TGX: design

Truck Generation portano in dote ogni highlight che abbiamo già descritto svariate volte sulle pagine di MC5.0-Macchine Cantieri, e che trovate brevemente riassunti nei diversi box di queste pagine. La scelta di declinare poi i veicoli in tre gamme nasce dalla volontà di rendere ogni veicolo adatto fin nei minimi dettagli alla mission cui viene destinato. Con una vocazione spiccatamente on road, le due gamme Business e Advanced si differenziano in alcuni particolari che rendono i veicoli della prima robusti e funzionali, e quelli della seconda raffinati e tecnologici. Differenze minime, se vogliamo, ma percepibili a colpo d'occhio, dentro e fuori il veicolo: da una parte infatti il cockpit è di tipo analogico (Business), dall'altra è digitale con display da 12,3” (Advanced). Il sistema di Infotainment ha un display

da 7” (Business) o 12,3” (Advanced). Esternamente i gruppi ottici sono H7/LED (Business) o Full Led (Advanced) e le finiture Cromo sono presenti solo sui veicoli Advanced. Ma abbandoniamo le due gamme on road, per tuffarci nei veicoli che più fanno al caso dei nostri lettori, quelli della gamma Veicoli Mission, che a sua volta viene declinata in veicoli Gravel e Delivery. Qui il gioco si fa “duro” e le differenze si notano proprio in quei dettagli che rendono i veicoli robusti e funzionali: motorizzazioni D26, frizione rinforzata monodisco da 430 mm e batterie da 230 Ah AGM e 210 Ah AGM assicurano affidabilità ed efficienza al top per i veicoli di entrambe le gamme. A livello invece di assali, ecco che nella gamma Gravel spiccano gli assali da 9,2 t (che nella Delivery sono invece da 7,5 t), una presa di for-

Tra gli highlight di design, esternamente spiccano: • La nuova griglia frontale; • I fari anteriori full LED; • La nuova geometria dei deflettori frontali; • La nuova geometria degli specchi laterali; • La nuova geometria dei deviatori di flusso sotto porta; • La nuova geometria degli air curtain; • Il nuovo accesso, più agevole ed ergonomico. Tutti questi elementi concorrono a ridurre i consumi, che diversi test indipendenti hanno confermato assestarsi su una media di -8%.

NEW MAN TRUCK GENERATION TGX: postazione di guida Tra gli highlight della postazione di guida spiccano: • Illuminazione interna a LED; • La nuova generazione di sedili; • Il cruscotto digitale con il doppio display; • Il sistema di interfaccia MAN Smart Select.

NEW MAN TRUCK GENERATION TGX: sistemi di assistenza Nutrita la gamma di sistemi di assistenza alla guida, tra cui: • Turn Assist; • Lane Change Support LCS; • Lane Return Assist; • Traffic Jam Assist (EBA, LRA, ACC Stop&Go).

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REPORTTECNICO

NEW MAN TRUCK GENERATION TGL/TGM: design Tra gli highlight di design, esternamente spiccano: • Angolo di apertura della porta di 89°; • Spazio tra le maniglie di 760 mm; • MAN EasyControl a portiera; • Accesso ergonomico alla cabina con gradini antiscivolo (1 gradino per il TGL, 2 per il TGM).

NEW MAN TRUCK GENERATION TGL/TGM: postazione di guida Tra gli highlight della postazione di guida spiccano: • Volante multifunzione; • Cruscotto con strumenti combinati e display a colori; • MAN Smart Select per cabine compatte; • Media System con display a colori; • Cockpit ergonomico incentrato sull'autista; • Climatronic; • Attacchi elettrici; • Sedile passeggero modello Vario; • Lettino comfort con rete a doghe e regolazione della testata; • Vano portaoggetti e ripostigli posteriori.

NEW MAN TRUCK GENERATIONTGL/TGM: sistemi di assistenza Tra gli highlight della postazione di guida spiccano: • Videocamera di assistenza alla svolta (VAS; • Visione panoramica 360° (BirdView); • Lane Guard System; • Sistemi comfort di illuminazione e visibilità; • Adaptive Cruise Control; • Advanced Emergency Brake Assist (EBA).

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ha paura di niente, grazie alla possibilità di scegliere tra assali e sospensioni fino a 10 t, assali posteriori da 13 t e balestre da 16 t, il tutto su un telaio da 8 mm di spessore per i veicoli stradali e da 9,5 t per il mezzo d'opera, in grado di assorbire le torsioni e le sollecitazioni più gravose con la parte bassa e mantenendo sempre la cabina svincolata (ossia ferma rispetto alle oscillazioni del telaio) e il comfort dell'autista ai massimi livelli. Non siete ancora convinti? Beh, c'è ancora di più. Ovviamente i veicoli della nuova MAN Truck Generation ereditano alcune tecnologie vincenti già disponibili sui veicoli precedenti (Pritarder da 610 kN e, manco a dirlo, Hydrodrive, una manna per chi fa un quotidiano dentro/fuori i cantieri) ed altre chicche, come i pulsanti Easycontrol sulle portiere (configurabili in base all'applicazione), il Turn Brake (il blocco delle ruote interne posteriori per ri-


durre l'angolo di sterzata) e, nicchia nella nicchia, per i veicoli che operano nei cantieri stradali, il freno finitrici (grazie a questo dispositivo il camion è frenato ad hoc per non perdere mai il contatto con la finitrice che sta alimentando). Non possiamo esimerci, infine, dal dare uno sguardo anche ai nuovi TGL e TGM, veicoli le cui mission possono essere innumerevoli grazie, anche in questo caso, all'ampia scelta di configurazioni (da 7,5 a 26 t; 4x2 – 4x4 e 6x2: motori da 160 a 320 CV e assale anteriore fino a 6,3 t). Largo quindi, anche in questo caso, a centinati, isotermici, pianali (con e senza gru), allestimenti per il soccorso stradale, spazzatrici, autobotti, autoscale e allestimenti per la raccolta rifiuti. Lasciamo ai box dedicati il compito di descrivere, sinteticamente, gli highlight di questi due veicoli, sia dentro che fuori, disponibili a portafoglio standard. ❑

MAN on the road

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.507 chilometri, 17 regioni, 46 province e 20 trattorie. In 4 settimane, 5 veicoli MAN attraverseranno l’Italia per condividere con gli autotrasportatori la vita on the road. 20 le soste “ufficiali” presso alcune tra le più famose trattorie della penisola, occasione non solo per prendersi una meritata pausa ma soprattutto per parlare e ascoltare chi della strada ha fatto non solo un lavoro ma più spesso una ragione di vita. Nel massimo rispetto delle vigenti normative sanitarie e grazie all’adozione di specifici protocolli a garanzia della sicurezza di tutti, gli istruttori professionisti dell’accademia MAN ProfiDrive si metteranno a disposizione di “colleghi”, amici e curiosi per condividere esperienze, malumori e speranze di una categoria

spesso ignorata, la cui funzione sociale è stata quanto mai evidente proprio nei momenti più bui della pandemia. Un modo per ribadire ancora una volta la solidarietà e la vicinanza di MAN Italia a un settore, quello dei trasporti, fondamentale per la nostra economia ma non ancora riconosciuto e tutelato a dovere. La flotta del “MAN ON THE ROAD” sarà composta da due trattori TGX 18.470, un carro TGX 26.430 6x2 allestito con centina, un trattore TGS 18.470 e un TGM 18.320 con allestimento frigo. Quindi cinque veicoli con tre diverse motorizzazioni, da 320 CV a 470 CV, ma soprattutto quattro diverse cabine: da quella compatta del TGM alla stretta del TGS, dalla media dei trattori TGX alla più grande della gamma quella della motrice TGX.

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REPORTTECNICO

JVCKENWOOD

CHE SOUND IN CABINA! l mondo del lavoro è cambiato. La digitalizzazione ci ha abituati a tante comodità che ora, giustamente, ricerchiamo anche in cantiere. Gli operatori delle macchine movimento terra, delle macchine stradali, delle perforatrici, dei sollevatori telescopici, delle gru o delle autogrù, quando salgono in cabina vogliono trovare un ambiente accogliente, funzionale e a tutto comfort. E anche i costruttori stanno investendo sempre più su posti di lavoro in grado di fare la differenza rispetto ai propri competitor. Ora, grazie alle soluzioni proposte da JVCKENWOOD, il salto di qualità può essere fatto anche a livello di percezione del suono attraverso sintolettori

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La gamma

Come accennato sono tre i modelli di sintonizzatori che JVCKENWOOD

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(cioè autoradio, ndr) sviluppati appositamente per il mondo construction e industriale. Il tutto tenendo ben presente come JVCKENWOOD non si limiti a offrire semplici radio, ma metta a disposizione dei costruttori di macchine veri e propri impianti audio, comprendenti sintolettore, altoparlanti (il cui numero e la cui qualità dipende dalle specifiche esigenze di ogni cabina) e amplificatori. “Negli ultimi tempi”, conferma l'ing. Roberto Temporiti, responsabile commerciale per il settore BtoB Automotive di JVCKENWOOD,“i settori collaterali al mondo automotive hanno mostrato un notevole interesse per la qualità dell'audio e alcuni grandi produttori di macchine operatrici

propone al mondo delle macchine operatrici. “L'entry level”, conferma Laura Gervasio, Product Manager della società, “presenta la radio e la porta usb che consente l'ascolto di musica da un device esterno; la versione intermedia

Gli impianti audio per le cabine possono essere equipaggiati anche con una serie di altoparlanti per una qualità audio ancora migliore

prevede anche l'interfaccia bluetooth di ultima generazione per telefonate in vivavoce e streaming audio; mentre il modello top di gamma oltre al bluetooth beneficia anche della radio digitale. La potenza per tutte le versioni è

stanno investendo non solo su semplici autoradio, ma anche sulla loro personalizzazione”. Quest'ultima, ovviamente, può essere garantita su grandi numeri e difficilmente può essere applicata in Italia, patria di tanti piccoli e medi produttori che potrebbero però beneficiare di customizzazioni più contenute, come la visualizzazione del marchio del costruttore all'accensione dell'autoradio. Di sicuro, customizzato

di 50W per 4 canali. Ma ovviamente la qualità audio dipende anche da quali e quanti altoparlanti si utilizzano in ogni singolo impianto. Non è invece previsto il lettore CD per ovvi motivi legati alle vibrazioni e alla polvere”. I modelli

dotati di bluetooth funzionano esattamente come le strumentazioni più evolute del mondo auto: al ricevimento di una chiamata il volume della radio si abbassa automaticamente, dando priorità alla comunicazione telefonica.


quindi bisogno di rimemorizzare le stazioni e il telefono. Questi prodotti industriali presentano anche il world tuner, cioè il ricevitore di frequenze mondiale, che è un vantaggio notevole per tutti i macchinari che vengono esportati. E in più tutti i modelli hanno una particolare protezione per la polvere”. Va infine sottolineato come tra i marchi di riferimento del mondo audio, JVCKENWOOD sia l'unico ad aver sviluppato una linea appositamente dedicata per il settore industriale. Una sensibilità che si armonizza, conclude l'ing. Temporiti, “a una o meno, il sintonizzatore in cabina è un plus di notevole importanza. E il valore si incrementa nel caso di JVCKENWOOD, cioè un brand che, da sempre, è sinonimo di qualità e che ricopre il ruolo di autentico leader nel competitivo settore auto. Possiamo infatti assicurare che, rispetto ad altri prodotti, la differenza di prestazioni e di qualità audio è enorme anche per un profano: i bassi fanno la differenza e c'è una purezza del suono che va assolutamente sentita. “Inoltre”, aggiunge Temporiti, “i nostri prodotti sono dotati di memoria permanente, che è un evidente vantaggio pratico. Alla riaccensione, dopo aver staccato tutto, non c'è

L'ing. Roberto Temporiti, responsabile commerciale per il settore BtoB Automotive di JVCKENWOOD

grande vivacità, a un interesse per questi temi che nell'automotive è ormai scemata, essendo un settore in cui si dà tutto per scontato”. E il nostro mondo - cioè quello del construction, del sollevamento e della perforazione, in cui non c'è nulla di scontato - ha ancora fame di novità, di comfort e anche di benessere. Qualità che si possono ritrovare nella buona musica o nel piacere di ascoltare un programma radiofonico mentre si lavora. Perché quando si sta bene si lavora meglio. ❑

Per ogni macchina Le soluzioni audio JVCKENWOOD sono applicabili su qualsiasi macchina che abbia una cabina. Si va quindi dal carrello elevatore all'autogrù, dall'escavatore alla pala gommata, dal sollevatore telescopico alla perforatrice, dalla gru a torre al rullo. In linea teorica i sintonizzatori potrebbero essere montati anche su macchine con cabina aperta (come le finitrici) purché non vengano sottoposti alle intemperie.

Il modello top di gamma oltre al bluetooth beneficia anche della radio digitale

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REPORTTECNICO

FALKEN

NUOVI, CONFORTEVOLI, SICURI alla primavera 2021, i veicoli commerciali leggeri, gli autocarri e gli autobus potranno contare su nuovi pneumatici, infatti, la gamma estiva e quattro stagioni offerta da Falken sarà ancora più ricca. Riguardo i van, saranno disponibili 4 nuove misure per il modello estivo LINAM VAN01, mentre la misura 235/65 R 16 C è ora più robusta e con indice di carico superiore (121/119R). Ulteriori misure del LINAM VAN01 sono: 225/60 R16 C 105/103 T, 235/60 R 17 C 117/115 S e 225/55 R 17 C 109/107 H. E in primavera saranno disponibili altre 7 nuove misure anche per l’EUROALL SEASON VAN11, un modello invernale adatto a tutte le stagioni contrassegnato dal simbolo del fiocco di neve: 185/75 R 16 C 104/102 R, 195/70 R 15 C 104/102

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Falken in breve

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S, 215/70 R 15 C 109/107S, 225/70 R 15 C 112/110 R, 225/60 R 16 C 105/103 T, 235/65R16C 121/119R e 225/75R16C 121/120R. Questi pneumatici garantiranno durata superiore e più sicurezza per maggiori veicoli commerciali. Anche autocarri, mezzi d’opera e autobus saranno interessati da nuove misure. Per applicazioni regionali e interregionali è già in produzione il FALKEN BI856 nella misura 295/60 R22.5 150/147 L con battistrada per asse motore a trazione elevata. È disponibile anche il modello GI378, col simbolo del fiocco di neve. In particolare, il modello per asse sterzante e rimorchio, efficace nei cantieri e nel traffico locale, ora è disponibile nelle misure 425/65 R 22,5 165 K e 445/65 R 22,5 169 K. La produzione della misura 385/65 R 22.5 con l’indice di

Falken Tyre Europe GmbH, affiliata europea del produttore giapponese di pneumatici Sumitomo Rubber Industries Ltd. (SRI), impiega 39.233 collaboratori. Nel 2001 e 2014 SRI è stata inserita

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nei ‘Top 100 Global Innovators’, la lista delle imprese più innovative al mondo. Falken Tyre Europe GmbH, dalla sua sede di Offenbach am Main commercializza e distribuisce un assortimento di

Falken amplia la gamma di pneumatici estivi e quattro stagioni per van e truck, garantendo come sempre sicurezza e comfort di guida

carico aumentato a 164 K è prevista per aprile, mentre per i mezzi da cantiere a trazione integrale si dovrà aspettare i mesi estivi. Per affrontare applicazioni gravose su asse sterzante e rimorchio è perfetto il FALKEN GI368 nella misura 385/65 R 22.5, che sostiene carichi superiori grazie all’indice di 164 (indice di velocità K). Per il modello RI128 destinato ad autocarri, autobus e pullman, Falken ha sviluppato nuove misure. Si aggiungono alla gamma le misure 245/70 R 17,5 143/141J, 285/70 R 19,5 150/148J e 275/70 R 22,5 152/148 J. Falken offre anche quattro nuove misure del modello RI151 per asse sterzante e rimorchi per autocarri, autobus e pullman: 215/75R17.5 128/126M, 265/70 R 17.5 140/138 M, 255/70 R 22.5 140/137 M e 295/60 22.5 150/ 147 L. ❑

pneumatici completo per autovetture, autocarri, camion leggeri e SUV, sia di primo equipaggiamento, sia per il mercato secondario. Tutti i prodotti Falken sono conformi agli standard

ISO 9001, ISO/TS 16949 e ISO 14001. Sviluppati e testati nelle competizioni automobilistiche più dure al mondo, gli pneumatici Falken forniscono il massimo comfort di guida.


news NOLEGGIO

RINNOVO!

Venpa festeggia i suoi 40 anni di attività con un rinnovamento della propria flotta noleggio movimento terra, e sceglie Doosan e Bobcat

I

l noleggio di macchine operatrici è un elemento di scelta in più per operare in cantiere con macchine sempre al top in termini sia di sicurezza che di rispetto dell’ambiente e sostenibilità. Senza tralasciare l’importante aspetto dei consumi, che con le nuove motorizzazioni sono decisamente contenuti. Per questo segnaliamo l’ingresso nella flotta noleggio di Venpa di nuove unità Doosan e Bobcat di ultima generazione. Ecco i dettagli. Tra le mini pale Bobcat le new entry sono la S100 (gommata), la S530 (gommata), la S76 (gommata) e la T76 (cingolata).Tra i miniescavatori Bobcat fanno il loro ingresso in flotta i seguenti modelli: E10Z, E17Z, E27Z ed E35Z. Ecco invece i miniescavatori Doosan scelti da Venpa: DX62-R3 e DX85-R3. Passando alla category heavy,Venpa ha scelto i seguenti modelli di escavatori cingolati Doosan: DX165W-5, DX235NLC-5, DX300LC-7 e DX225LC-5SLR. L’accordo commerciale tra Doosan – Bobcat e Venpa è stato mediato da DMO, dealer Doosan e Bobcat per Emilia Romagna,Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. fonte: venpa

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RINCARI contenuti La situazione sui mercati globali delle merci e del trasporto sta comportando effetti collaterali importanti per i pneumatici Off-Highway di Yokohama in termini sia di disponibilità che di costo delle materie prime e di spedizione. I prezzi della gomma naturale, della gomma sintetica e dei prodotti chimici ecc., hanno registrato un forte aumento. Nonostante ciò, i clienti di Yokohama Off-Highway Tyres dovranno affrontare solo un aumento moderato dei prezzi tra il 4,5% e il 5,5%.

Per impieghi gravosi (Autogrù)

L’azienda canadese Armstrong Crane & Rigging ha optato per una nuova autogrù tutto terreno Tadano ATF 200G-5 da 200 t con braccio da 60 m e jib per carichi pesanti integrato, per aumentare le opportunità di lavoro e affrontare al meglio gli impegnativi cantieri che stanno partendo nella Columbia britannica.


VUOI CONOSCERE PIÙ A FONDO LA REALTÀ SIMEX? https://www.simex.it/it-it/

INTERVISTA

La parola a... Alessandro Ferrin

30 ANNI? UN TRAMPOLINO PER IL futuro

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Simex è una protagonista di primo piano per tante tipologie di attrezzature utilizzate in molteplici settori a livello italiano e internazionale. Bellissimo il motto scelto per festeggiare il trentesimo anniversario: “Simex: da 30 anni, insieme, guardiamo al futuro”

Alessandro Ferrin, Responsabile Marketing Simex srl

DI CRISTIANO PINOTTI

SVILUPPO E RICERCA. QUESTE LE PAROLE CHIAVE. Ci accompagnano da sempre e ci accompagneranno per sempre. Questo ci permette di essere in grado di modulare ed ottimizzare costantemente la nostra proposta commerciale, seguendo le esigenze mutevoli del mercato di riferimento

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Il nuovo magazzino di stoccaggio di 7.500 m2

a riconosciuta solidità e qualità ingegneristica delle attrezzature Simex è il risultato dell’impegno, della passione e delle competenze di centinaia di persone. Questo il presupposto che ha guidato l’attività di Simex nei suoi primi 30 anni di vita. Questa filosofia aziendale ha fatto crescere in modo esponenziale la società emiliana, che ogni anno amplia i propri orizzonti sia per quanto concerne la gamma prodotti, sia per tutti gli aspetti commerciali: dalla distribuzione al servizio di assistenza post-vendita. Per fare il punto abbiamo intervistato Alessandro Ferrin, Responsabile Marketing Simex srl.

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MC: Riassumiamo la storia di Simex dalla fondazione ai giorni nostri. L’idea originaria e la filosofia alla sua base, le principali milestone e i principali prodotti che hanno fatto negli anni la fortuna dell’azienda... ALESSANDRO FERRIN: Simex nasce nel 1992 a San Giovanni

in Persiceto grazie all’impegno ed alla passione che da sempre contraddistinguono questo territorio. Fin da subito sono state realizzate le prime fresatrici stradali per mini pala, attrezzatura che ancora oggi contraddistingue la produzione Simex e che l’ha resa riconoscibile globalmente come costruttore affidabile ed innovativo. Già negli anni Novanta è iniziata la produzione di fresatrici stradali per braccio escavatore come di escavatrici a ruota per la realizzazione di trincee. È del 1999 l’introduzione del sistema autolivellante nelle fresatrici stradali, un brevetto Simex che ha portato enormi benefici agli utilizzatori, rappresentando quindi una pietra miliare nello sviluppo delle attrezzature idrauliche per la manutenzione stradale. Successivamente, sono state introdotte sul mercato le teste fresanti a doppio tamburo per braccio escavatore con l’esclusivo motore in direct drive, e a metà degli anni 2000 le benne frantumatrici a rotore per escavatore e skid steer loader. Negli ultimi 10 anni, lo sviluppo di nuovi prodotti non si è mai fermato: le benne vagliatrici VSE con variazione rapida della pezzatura tramite comando in cabina, la gamma di teste fresanti a taglio continuo TFC, le escavatrici a ruota autolivellanti grazie

Un'immagine panoramica della realtà Simex

alle quali viene posata la fibra ottica in Italia: tutti brevetti Simex, sinonimo di costanti investimenti in ricerca e sviluppo. MC: Chi è Simex oggi? ALESSANDRO FERRIN: Simex oggi può contare su uno

stabilimento di 45.000 m2, di cui 18.000 di aree coperte. Tutti gli stabilimenti sono sempre rimasti a San Giovanni in Persiceto ma negli anni, specialmente a partire dal 2003 anno dell’inaugurazione della nuova sede, gli spazi aziendali hanno subito ampliamenti notevoli, come il recente nuovo magazzino da 7.500 m2, che ci permette di aumentare lo stoccaggio e ridurre sensibilmente i tempi di consegna. Oggi in Simex lavorano 120 persone, per un fatturato di circa 39 milioni di Euro. Il 2020 è stato un anno non privo di difficoltà ma in Simex abbiamo saputo reagire e rispondere con coraggio, investendo in nuove facilities, nello sviluppo di nuove attrezzature e nel nostro capitale umano. Questo ci ha

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INTERVISTA

La benna vagliatrice VSE 30 con variazione rapida della pezzatura, gamma che presto vedrà importanti novità

La nuova fresatrice stradale PL 1500 presentata di recente, a Conexpo 2020

permesso di stabilizzare nonostante tutto il nostro fatturato. Vi sono molte eccellenze: un reparto produttivo che può arrivare a 500 unità/mese prodotte, un’innovativa area R&D e diverse aree di test e collaudo, stazioni di alesatura e stazioni di saldatura robotizzate a doppio braccio, magazzini verticali automatizzati, una nuova area demo per simulare i molteplici contesti applicativi ed accompagnare lo sviluppo di nuove attrezzature. Un’altra caratteristica che ci rende orgogliosi sono i tantissimi, stabili e duraturi rapporti commerciali instaurati, che ci permettono di esportare i nostri prodotti in più di 80 paesi. Negli ultimi anni abbiamo creato una filiale in Russia e proprio quest’anno una filiale negli Stati Uniti, con magazzino in Texas. MC: L’anno del trentesimo anniversario cade purtroppo in un momento storico particolare, che non permette una celebrazione tradizionale. Ma si tratta di un traguardo molto importante. Quali attività “alternative” avete in programma per celebrarlo? Se si potranno organizzare, avete intenzione di partecipare a manifestazioni fieristiche nella seconda metà del 2021? ALESSANDRO FERRIN: Proprio in questi giorni abbiamo

pubblicato un video che celebra questi 30 anni attraverso immagini storiche, riprese degli attuali stabilimenti e soprattutto mostrando il grande lavoro delle 120 persone che tutte assieme con il proprio impegno e le proprie competenze garantiscono qualità ed eccellenza del prodotto Simex. Il video lo dice chiaramente: “Simex: da 30 anni, insieme, guardiamo

al futuro”. Questo è soltanto uno dei diversi contenuti che durante l’anno verranno prodotti non soltanto per celebrare, ma soprattutto per raccontare questi 30 anni di Simex ed il lavoro di tutti i propri dipendenti. La situazione che coinvolge le fiere invece è piuttosto delicata. Non dipende naturalmente da noi, ma dal decorso dell’attuale situazione pandemica. Quando e se sarà possibile parteciparvi in sicurezza, sia per il nostro personale che per i visitatori, riprenderemo sicuramente l’attività fieristica: Simex prima del Covid partecipava a più di 10 eventi internazionali di rilievo ogni anno. MC: Ci può svelare qualche novità in merito al lancio di

futuri prodotti? ALESSANDRO FERRIN: Lavoriamo costantemente per

espandere la già ampia gamma di attrezzature disponibili, ben 25 gamme per oltre 90 modelli, che coprono campi applicativi anche molto diversi fra loro come manutenzione stradale, edilizia, sottoservizi, demolizioni e riciclaggio, coltivazioni di cava, agricolo e forestale. Sviluppare nuovi prodotti fa parte del nostro DNA, lo dimostrano i numerosi brevetti e le innovazioni introdotte sul mercato, per skid, pale, escavatori e terne. Come immaginerete quindi siamo al lavoro su più fronti, e già nel corso di questo 2021 presenteremo delle marcate evoluzioni. L’unica anticipazione che mi lascio sfuggire: uno sviluppo ulteriore nella nostra gamma di benne vagliatrici VSE, fra poco scoprirete di che si tratta. MC: Sarebbe bello concludere questa nostra chiacchierata con un messaggio ai dipendenti, ai rivenditori, ai clienti e, più in generale, al mercato... ALESSANDRO FERRIN: Soltanto assieme potremo superare questi difficili momenti che non colpiscono unicamente il mercato globale, ma la vita di noi tutti nel quotidiano. Dei segnali di ripresa ci sono, ora manteniamo alta l’attenzione, per lasciarci al più presto alle spalle le difficoltà. ❑

“La sicurezza sul posto di lavoro per noi è fondamentale, non smetteremo mai di sottolinearlo. Per questo sin dalle prime fasi della pandemia abbiamo attivato e potenziato tutta una serie di protocolli. Sanificazioni quotidiane, distanziamento, dispositivi di protezione individuale, assistenza medica, eventuale lavoro a distanza ove possibile, sono alcune delle soluzioni adottate”.

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AZIENDE

HINOWA

RESTYLING A TUTTO TONDO

Si amplia e si migliora la sede produttiva di Hinowa dedicata alle piattaforme aeree cingolate, ai minidumper, e ai sottocarri

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o scorso mese di marzo abbiamo avuto la possibilità di vedere il nuovo layout della sede produttiva di Nogara, che si caratterizza per un open space che permette l’asservimento laterale della linea produttiva soprattutto per quanto concerne i pre-assemblati. Un profondo restyling che ha permesso di raggiungere un risultato straordinario in termini di tempistiche di produzione: in Hinowa ogni 90 minuti si costruisce una piattaforma aerea a prescindere dal modello.

UN RESTYLING CHE GUARDA AL FUTURO Il rinnovamento della sede Hinowa va inquadrato attraverso una serie di esigenze produttive e logistiche.“Visto l’aumento di personale (attualmente in Hinowa lavorano circa 200 persone, 25 delle quali sono impegnate nel comparto Ricerca e Sviluppo) e le problematiche legate al mantenimento delle distanze tra gli addetti”, ci spiega Davide Fracca, vicepresidente di Hinowa, “non solo abbiamo rivisto il lay-out dello stabilimento,

ma abbiamo in previsione anche un ampliamento degli uffici, una nuova area mensa e nuovi spogliatoi”. A tale proposito vale la pena di ricordare che circa il 5% del fatturato Hinowa (che nel 2020 è stato attorno ai 70 milioni di Euro) è investito nel comparto Ricerca & Sviluppo. “Nonostante la chiusura forzata di sei settimane e tutte le difficoltà legate alla mancanza di componentistica, il 2020 si è chiuso con una perdita minima, di un paio di punti percentuali” prosegue Fracca.“E


benché alcuni mercati d’esportazione siano ancora fermi, per il 2021 ipotizziamo una crescita attorno al 5%”. E ora entriamo in fabbrica.

I PRESUPPOSTI Hinowa copre 35.000 m2 coperti su una superficie totale di 90.000 m2. All’interno della sede di Nogara, le macchine nascono da zero: vengono inventate, disegnate, ingegnerizzate e assemblate. Un processo completamente Made in Hinowa che rispetta (e fa rispettare) elevatissimi standard di qualità. “A tale proposito”, interviene ancora Davide Fracca, “spinti anche un po’ dalle necessità legate al Covid, dallo scorso anno abbiamo intrapreso

IL CONTROLLO QUALITÀ E L’AREA PROTOTIPI Tutti i componenti che arrivano dai fornitori vengono controllati e misurati dai tecnici Hinowa, i quali hanno il compito di decidere se un pezzo è conforme agli standard imposti dall’azienda. All’accettazione dei materiali e al controllo qualità si verificano tutti i componenti critici. Tra questi le parti

strutturali, quelle che hanno subito una revisione e le parti introdotte di recente. Questi componenti vengono analizzati in profondità, specialmente nei punti critici di saldatura e nei punti che devono reggere più stress o sforzo. Nell’area prototipi, che prossimamente sarà oggetto di un ulteriore ampliamento, vengono

ovviamente testati i nuovi componenti e assemblati i prototipi per tutte le macchine prodotte, sia piattaforme che dumper, di pre-serie e pre-produzione. Sui prototipi vengono eseguiti accurati test ciclici completi, che includono tutti i movimenti disponibili della macchina, come le aperture e chiusure del braccio

con il massimo carico nel cesto. Prima che la macchina entri in produzione, vengono effettuati decine di migliaia di cicli, corrispondenti a una ventina d’anni di lavoro. Al termine dei test ogni prototipo viene completamente smontato e tutti i componenti sono minuziosamente controllati.

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AZIENDE

un percorso per omologare due fornitori per ogni componente, al fine di mitigare i rischi legati a problemi di consegne”.

RICAMBI, SOTTOCARRI E VERNICIATURA Iniziamo il nostro tour dal reparto ricambi. Per i rivenditori Hinowa è stato introdotto un sistema di ordine ricambi on-line, che permette di avere informazioni istantanee in merito a disponibilità e tempi di consegna, con l’80% dei ricambi spediti in giornata. “Questa organizzazione”, sottolinea Davide Fracca “si traduce in un consistente risparmio di tempo e porta a una migliore organizzazione. Per tutte le nostre macchine teniamo uno stock di ricambi per 10 anni dalla data di produzione, ma si possono trovare la maggior parte dei ricambi anche per più anni. Alcuni ricambi, come i telecomandi, vengono anche ricondizionati”. Decisamente importante anche il comparto sottocarri. In quest’area vengono prodotti oltre 100 modelli di sottocarro, non solo per le macchine Hinowa ma anche per altri costruttori, per i quali il prodotto può essere ampiamente personalizzato. I sottocarri Hinowa hanno una portata da 500 kg a 30 t e sono disegnati seguendo precise specifiche di portata, velocità

di lavoro, dimensioni e in base al tipo di applicazione che deve montare. La componentistica utilizzata è di eccellenza. Se per i motoriduttori parliamo di Brevini, Trasmital e Kayaba, per i cingoli (neri in gomma, bianchi antitraccia o anche in acciaio) i principali fornitori Hinowa sono Bridgestone e Mclaren. Il primo capannone si completa con il reparto verniciatura che utilizza vernici ad acqua. Da segnalare come sugli sfili e su molti componenti sia usato un trattamento di cataforesi: un procedimento elettrostatico che

rende la vernice più resistente alla ruggine, al tempo e alle intemperie.

LA LINEA DI PRODUZIONE DELLE PIATTAFORME Siamo nel cuore dell’azienda dove, dal 2013, la società applica la filosofia Lean per migliorare la produttività. Obiettivo primario del Lean è infatti la massimizzazione del valore per il cliente e la contemporanea riduzione delle risorse necessarie a generarlo. “Con il suo sviluppo e la sua ottimizzazione”, continua Fracca, “sono stati coinvolti

UN REPARTO ASSISTENZA TUTTO NUOVO Le novità Hinowa si allargano anche al reparto assistenza che è stato spostato in una nuova sede, di 3.000 m2, posta a soli 2 km dal quartier generale della società. In questo comparto - capitanato da Guido Pasqualini e forte di otto tecnici specializzati - vengono eseguiti tutti i lavori di manutenzione ordinaria, come i semplici tagliandi, e di manutenzione straordinaria, come il cambio delle funi o il ricondizionamento di macchine usate. L’Hinowa Service Centro Usato (questa la denominazione dell’assistenza del costruttore veneto), è attivo dal lunedì al venerdì con orario continuato dalle 08:00 alle 18:00. Il sabato l’orario di apertura è dalle 08:00 alle 12:00.

L’Hinowa Service Centro Usato risponde allo 0442 1795805 o via e-mail (assistenza@hinowa.it).

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anche i dipendenti della produzione. Ancora oggi stiamo organizzando workshop per migliorare la produttività e anche per raccogliere proposte di miglioramento. In questo modo le decisioni non vengono imposte dall’alto ma vengono partecipate, con evidenti effetti positivi sulle persone e sulla produttività”. Il comparto pre-assemblaggio è suddiviso in sette postazioni dove vengono assemblati i macrocomponenti come motori, gruppo elettrico, sfili, cesti, eccetera. La linea di produzione si compone invece di 12 stazioni con passaggi similari per tutte le tipologie di piattaforme aeree. Tutte le macchine di tutti i modelli vengono testate in modo approfondito, l’olio idraulico viene flussato e le velocità dei movimenti sono regolate da correnti e rampe per avere il movimento più morbido possibile, rimanendo all’interno dei limiti minimi di velocità.Vengono testati i tempi e le schede vengono calibrate per il massimo carico nel cesto. Terminato

il lavoro dei cinque collaudatori, ogni macchina entra nel reparto finitura e poi nel comparto spedizioni dal quale vengono poi inviate a tutti i mercati attualmente coperti da Hinowa. Sul tetto di quest’ultimo capannone si trovano i pannelli solari la cui produzione energetica copre una buona parte del consumo elettrico dell’azienda.

MINIDUMPER E MAGAZZINI Detto del reparto dedicato ai minidumper, dove da poco è stata introdotta la filosofia Lean e che si compone di otto postazioni, decisamente importanti risultano essere i due magazzini, il secondo dei quali, costruito nel 2018, ha permesso di velocizzare il picking time e quindi l’intera fase di produzione delle piattaforme aeree. ❑

LA NUOVA TC22 Dopo l’esordio della TC13 - la prima piattaforma aerea telescopica dotata di carro cingolato a traslazione full electric, una macchina progettata in maniera completamente diversa rispetto alle serie Goldlift, IIIS e Performance IIIS - Hinowa alza ancora l’asticella proponendo la nuova TC22. Anche in questo caso la piattaforma è proposta in due versioni: la N (light) con altezza di 22 m e sbraccio da 12,5 m con cesto monoposto (136 kg) e da 11 m con cesto standard da 230 kg; la S (3,5 t) con altezza di lavoro sempre di 22 m e sbraccio a 12,5 m con 2 persone nel cesto dual side entry, pari a una portata di 230 kg. Entrambe le versioni prevedono: sottocarro allargabile da 88 a 128 cm a trazione full electric; controllo automatico dell’estensione del braccio telescopico (scissor effect); funzioni Go Home e Go Back e stabilizzazione totale e ridotta. La nuova piattaforma Hinowa TeleCrawler22 sarà disponibile in tre varianti di motorizzazione: diesel Kubota, Lithium-ion con motori di trazione elettrici e Bi-energy.

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TESTIMONIANZE

(POTAIN)

LE MAGNIFICHE SETTE Due Potain MDT189 e cinque Potain MCT88 stanno dando un fondamentale contributo al cantiere Maximall Pompeii, uno spettacolare progetto in fase di costruzione da parte del Gruppo Irgenre

n vero e proprio hub per il turismo. Stiamo parlando del Maximall Pompeii attualmente in costruzione a opera del Gruppo Irgenre. Una struttura spettacolare e sostenibile alla cui realizzazione sono chiamate anche sette gru Potain messe a disposizione da Edilcom Gru.

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Il complesso, che si estende su un’area di 200.000 m2, e ospiterà circa 200 brand, distribuiti su due livelli con copertura vetrata, delle più importanti griffe nazionali e internazionali. Comprenderà inoltre un hotel 4 stelle con oltre 135 camere; un auditorium di 1.000 posti su circa 3.000 m2 che includerà anche cinema, teatro e sala conferenze; 25 ristoranti distribuiti su

3.000 m2; una piazza-anfiteatro esterna di 6.000 m2 con tanto di fontana danzante; una seconda piazza multimediale interna di 800 m2; un parcheggio di 5.000 posti auto e 40 bus turistici. Inoltre, in una logica di grande attenzione all’ambiente, Maximall Pompeii offrirà anche un parco verde, attrezzato e aperto al pubblico, di 15.000 m2 e un’inedita copertura di 10.000 m2,


IL MASSIMO IN cantiere Le gru in cantiere sono dotate della tecnologia CCS e Top-Tracing III

Il CCS, acronimo di Crane Control System, è un dispositivo disponibile per le gamme MDT City, MDT e MD. Nello specifico il sistema CCS offre un grafico di carico più performante in rapporto alla massima velocità possibile e, nel complesso, regala una maggiore efficienza in cantiere. Il sistema include computer di bordo, display, joystick ergonomici, interruttori di finecorsa, perno di carico e barra di momento. E il tutto è velocissimo: con la funzione CCS occorrono solo 15 minuti per configurare la gru, calibrare i sensori per il movimento della macchina, impostare l’interruttore di finecorsa dei carrelli e la lunghezza del braccio. Il sistema offre inoltre la funzione di ridondanza a tutti i sensori per ottimizzare il rilevamento dei guasti. Infine il CCS controlla e monitora tutti i movimenti della gru e le sollecitazioni strutturali in tempo reale. Le gru in cantiere sono dotate anche della tecnologia Top-Tracing III, che combina il computer di bordo e la moderna rete di comunicazione, la tecnologia digitale e lo schermo grafico. Top-Tracing III offre un vero aiuto alla guida, limitando le aree di lavoro e controllando le interferenze tra le gru. Il sistema Top-Tracing III può controllare 16 gru interferenti.

sulla quale sarà possibile fare jogging o godersi il magnifico panorama del Golfo di Napoli. Un progetto nelle mani dell’esperienza del Gruppo Irgenre, una solida realtà nel mercato dello Sviluppo e della Gestione Immobiliare per il settore commerciale, che si è affidato alla qualità tecnica di ben sette gru a torre Potain. Le cinque MCT 88 sono montate ad altezze tra i 21 e i 31,5 m, con braccio da 52 m e portata variabile da 5 t in prossimità della torre e 1,1 t in punta. Le due MDT 189, entrambe di 40 m di altezza e braccio da 60 m, prevedono una portata da 8 t in prossimità della torre e 1,8 t in punta.“Il loro utilizzo”, precisa l’Ing. Corrado Negri, amministratore del Gruppo Irgenre, “è prevalentemente dedicato, in questa prima fase, alla movimentazione di tutti i materia-

Il futuro Maximall Pompeii attualmente in costruzione a opera del Gruppo Irgenre

Edilcom Gru

Con sede a Caivano, in provincia di Napoli, Edilcom gru è nata ufficialmente nel 2013 raccogliendo un’attività sorta nel 1971 ad opera di Mimmo e Susy Russo. Oggi, guidata da Luigi Russo, è un partner d’eccezione del Gruppo Manitowoc, società con la quale collabora dalla fine degli anni Novanta. Edilcom Gru si occupa della vendita, dell’assistenza e del noleggio di gru edili. La flotta noleggio conta oltre 60 unità e spazia dalle agili

macchine da centro storico alle automontanti, per finire con le grandi gru a torre che assicurano altezze e portate ai massimi livelli. Nel 2020 c’è stato il trasferimento nella nuova sede di Caivano che vanta un capannone di 700 m2 e un piazzale di 10.000 m2. Le manutenzioni e le revisioni delle gru sono svolte da personale tecnico e ingegneri altamente specializzati, tutti formati presso i centri di addestramento Potain Manitowoc.

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TESTIMONIANZE

UNA SCELTA vincente “Potain è uno dei massimi esponenti nel mondo del lifting. Le gru a torre Potain sono famose per affidabilità, capacità di carico e scarsa manutenzione, motivi per i quali, unitamente all’affidabilità del nostro fornitore Edilcom, ci è risultato facile far ricadere la scelta su tale brand. Inoltre, considerata l’importanza dell’opera ed il necessario rispetto dei tempi di costruzione, la partnership con Potain/Edilcom ci garantisce che le attività di manutenzione programmata e straordinaria vengano espletate in tempi celeri, anche in caso di emergenza. Un servizio di non poco conto se si considera il carico di lavoro a cui saranno sottoposte le macchine”. Ing. Corrado Negri, amministratore del Gruppo Irgenre

li (gabbie di acciaio, casseri, elementi di alleggerimento per solai, tappeti di armatura, eccetera) necessari alla realizzazione delle opere in calcestruzzo armato in opera. In futuro saranno utilizzate per la movimentazione dei materiali necessari alla realizzazione degli impianti tecnologici e delle opere architettoniche”. Ovviamente un cantiere di questa importanza prevede un accurato posizionamento delle macchine. Continua, a questo proposito, l’ing. Negri, “Grazie ad un accurato layout di cantierizzazione, sia la realizzazione dei plinti di fondazione delle gru (di dimensioni davvero generose, 7,5x7,5x1,7 m) che l’assemblaggio delle stesse non hanno creato alcuna problematica. Le interferenze, con i percorsi dei futuri impianti tecnologici sottotraccia e con gli esistenti

plinti di fondazione, sono state analizzate in fase di pre-montaggio, ragion per cui quest’ultimo è stato rapido e privo di imprevisti. I posizionamenti come le altezze delle gru sono stati attentamente studiati in fase di creazione del layout di cantierizzazione. Questo ci ha permesso di stabilire, con largo anticipo, l’esatto posizionamento e l’altezza di ognuna delle gru previste. Ovviamente tutto questo è stato possibile anche grazie al supporto di Edilcom che, in ogni fase, ci ha supportato attraverso i suoi tecnici specializzati”. ❑


PNEUMATICI

NUOVI NUOVI Alliance aggiunge due nuovi modelli alla propria gamma Galaxy Radial OTR

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l Galaxy HTSR 400 (E-4/L-4) della gamma Galaxy per il settore minerario è oggi disponibile in due nuove versioni progettate con una maggior resistenza ai tagli la prima, e una maggior resistenza alle alte temperature la seconda. Le caratteristiche dei nuovi modelli derivano dalle nuove mescole adottate. A seconda delle esigenze di utilizzo individuali, i clienti potranno quindi scegliere tra la mescola standard, la mescola resistente ai tagli o la mescola resistente alle alte temperature, ognuna in tre misure diverse. Progettata per l’uso sui dumper articolati e sui caricatori gommati con carichi pesanti in ambienti di lavoro estremi, la gamma di pneumatici Galaxy HTSR 400 presenta una robusta struttura radiale interamente in acciaio, cinghie speciali e una robusta protezione dei fianchi. Il battistrada profondo, lo speciale disegno con canale aperto e l’ottimo rapporto pieno/ vuoto sono stati appositamente pensati per fornire una trazione eccellente, migliori caratteristiche autopulenti e una lunga durata.

news

NUOVI dealer

Genie ha annunciato la nomina di Galadari Trucks & Heavy Equipment Co. Ltd. LLC, una filiale fiore all’occhiello di Galadari Brothers, come nuovo distributore per le piattaforme a braccio telescopico e articolato Genie e per le piattaforme a forbice negli Emirati Arabi Uniti, a partire dal 1° novembre 2020. Grazie a un ampio e pianificato stock di macchine Genie, questo nuovo accordo offre ai clienti un accesso più facile e veloce alle macchine Genie.

Non si ferma mai (Noleggio)

La lungimiranza e l’esperienza di ElevoKiloutou hanno fatto centro ancora una volta. Il noto noleggiatore di Lallio (BG) infatti, ha consigliato e fornito a noleggio un mini scissor per la tinteggiatura di una casa a Bergamo Alta. La scelta si è rivelata sicura, efficiente e produttiva. Grazie alla trazione cingolata e al livellamento automatico, è in grado di lavorare in spazi ridotti, pendenze sino a 20 gradi o terreni accidentati. Si tratta della piattaforma BIBI 1090 BL EVO di AlmaCrawler che consente di operare sino a 10 m di altezza e, in caso di cambio d’inclinazione del terreno, con un sistema automatico di livellamento con navicella in quota fino a 7 m di altezza.

MATERIALI EDILI

LA SOLUZIONE Con Laterlite, nuova vita ai vecchi solai

A

Milano, in via Galeno, un complesso degli anni ’50 di 3 corpi di fabbrica separati è stato riqualificato con performance statiche e di sicurezza in linea con gli attuali standard edilizi e abitativi. I solai, in particolare, risultavano non in linea con le nuove prescrizioni legislative. L’impresa esecutrice Impredile di Milano ha scelto il sistema di consolidamento strutturale Leca-CentroStorico sviluppato da Laterlite, che consente di aumentare la portata dei solai sino al 200%, migliorare il comportamento antisismico della struttura, incrementarne la rigidità limitando inflessioni e vibrazioni, infine migliorarne l’isolamento termico, acustico e la resistenza al fuoco. Il sistema si basa sulla formazione di una nuova soletta in calcestruzzo leggero strutturale Leca, perfettamente interconnessa al solaio esistente grazie all’impiego dei Connettori CentroStorico, in grado di aumentare resistenza, rigidezza e portata del solaio. L’impresa ha scelto Connettore CentroStorico Chimico, una resina epossidica bicomponente, posando poi su tutta la superficie uno strato di Leca CLS 1600, un calcestruzzo strutturale leggero premiscelato.

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REPORTTECNICO

HAULOTTE

GESTIONE AL TOP a soluzione telematica Sherpal lanciata recentemente da Haulotte risponde a molte esigenze manifestate dai clienti: dalla preparazione per gli interventi tecnici, all’identificazione di comportamenti non sicuri in cantiere, alla gestione proattiva dell’energia, per poter prendere le decisioni giuste al momento giusto servono dati e informazioni che il nuovo sistema Sherpal può raccogliere in tempo reale da qualsiasi luogo, consentendo così ai clienti di migliorare le prestazioni e la produttività della propria flotta. Facile da usare, Sherpal è progettato per gestire le flotte in modo efficiente: un sistema GPS localizza istantaneamente le macchine sul campo, e la mappa interattiva offre una visione d’insieme del parco macchine oppure permette di tracciare un asset specifico. Poiché il dispositivo Sherpal monitora costantemente ciò che sta accadendo direttamente sulla rete di comunicazione can bus della macchina, può gestire e trasmettere un'ampia gamma di dati. Molto più della semplice posizione GPS, mostra informazioni cruciali per eseguire in remoto una diagnostica efficiente e avanzata, come lo stato operativo delle macchine in tempo reale con semplice codice colore; il contaore delle macchine e le prossime scadenze di manutenzione; lo sta-

L

Per i noleggiatori

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to del motore e della batteria nonché i codici di errore, cause principali del guasto e persino istruzioni su come risolvere il problema. “La qualità dei dati di Sherpal è tale che gli utenti possono risolvere un problema prima che diventi serio e provochi un guasto. È una vera risorsa per ridurre i tempi di inattività, risparmiare tempo e denaro”, ha dichiarato Etienne Garnier, Responsabile Marketing Servizi di Haulotte. Il modulo Energy Management, inoltre, garantisce ridotti costi di manutenzione. Monitorando il rispetto delle buone pratiche di manutenzione (carica della batteria, rabbocco dell'acqua, rigenerazione del filtro antiparticolato, ecc.), Sherpal consente di prolungare la durata delle batterie e dei componenti del motore, e semplifica la gestione dell'energia. Sherpal incorpora, inoltre, funzionalità di sicurezza per proteggere meglio le apparecchiature. È possibile impostare confini “geofence” sui cantieri per evitare i furti, facendo scattare un allarme in caso di sconfinamenti oltre il perimetro assegnato. Il sistema è in grado anche di identificare comportamenti rischiosi, registrandone la frequenza, e invia un avviso in caso di intrappolamento o situazioni di sovraccarico. Il monitoraggio dell'utilizzo e degli eventi pericolosi delle macchine semplifica

Sherpal integra alcune funzioni particolarmente utili per i noleggiatori. Per esempio, grazie alla funzionalità “timefence”, gli utenti possono definire fasce orarie di utilizzo e quindi rilevare

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più facilmente l'utilizzo extracontrattuale delle macchine. Viene inviato un avviso se l'apparecchiatura funziona al di fuori dell'intervallo di tempo definito, consentendo al proprietario del mezzo

Sherpal offre due modalità di accesso ai dati telematici: i clienti possono usufruire del portale di assistenza MyHaulotte.com di facile utilizzo o, in alternativa, integrare i dati nel loro sistema esistente come un'API (Application Programming Interface) standard.

l'implementazione di politiche di sicurezza appropriate in cantiere. Saranno disponibili tre livelli di abbonamento, ciascuno con contenuti e funzionalità diversi per soddisfare al meglio le esigenze specifiche di ogni cliente. Sherpal sarà offerto come opzione su tutte le nuove macchine Haulotte. La maggior parte delle macchine can bus più vecchie potrà inoltre essere ricondizionata con sistemi telematici da tecnici Haulotte o personale qualificato. I kit di aggiornamento sono disponibili nel negozio di ricambi originali su MyHaulotte.com. ❑

Scopri di più sulla soluzione telematica Sherpal di Haulotte su www.sherpal.com

di fatturare il nolo delle attrezzature secondo l’effettivo utilizzo. La telematica fornisce anche informazioni utili per migliorare il tempo di attività della macchina. Analizzandoli,

è possibile identificare macchine sottoutilizzate. Anche l'utilizzo, i guasti e la cronologia della manutenzione sono molto utili per aumentare il valore di reselling delle macchine.



REPORTTECNICO

Un truck Scania munito di sensori per i test sulla guida autonoma

SCANIA

I TRUCKS DEL FUTURO C

on i veicoli a pantografo e i veicoli a guida autonoma, Scania sta compiendo un importante passo avanti verso il sistema di trasporto intelligente del futuro, nel quale questi nuovi e tecnologicamente avanzati veicoli svolgeranno un ruolo chiave. Secondo alcuni studi, le autostrade elettrificate sono un’alternativa che ridurrà considerevolmente le emissioni di CO2, e la tecnologia delle strade elettrificate è una delle vie che Scania sta percorrendo per guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile. Attualmente in Germania sono in corso tre sperimen-

New entry di valore

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MACCHINE CANTIERI 5.0

tazioni con veicoli elettrici, e la A5 a sud di Francoforte è una delle tre autostrade-test. Con 135.000 veicoli in circolazione al giorno, di cui 14.000 mezzi pesanti, è uno dei tratti più trafficati e più inquinati del paese. Il primo tratto-test di strada elettrificata sarà prolungato di circa 7 km, e Scania, che ha già fornito cinque veicoli ibridi R450 dotati di pantografo per le attività di prova, fornirà altri sette veicoli che, come i precedenti, saranno gestiti da clienti diversi, mentre la casa costruttrice svedese si occuperà, durante i test, della manutenzione e raccolta dati dei veicoli in prova. Il

Dopo 23 anni e oltre 5 come CEO, Henrik Henriksson lascia Scania per unirsi a una nuova impresa che punta ad avviare la produzione di acciaio realizzato senza

l'utilizzo di fonti fossili. Gli succede Christian Levin, nominato dal Consiglio di amministrazione di Scania CEO e Presidente di Scania a partire dal

sistema di elettrificazione sviluppato da Siemens consente ai veicoli dotati di pantografo di viaggiare ad una velocità massima di 90km/h in modalità completamente elettrica, e quando il mezzo deve effettuare un sorpasso al di fuori della corsia con catenaria aerea, o abbandonare l’autostrada, il veicolo funziona con motore a combustione interna, idealmente alimentato a biodiesel per ridurre il CO2.“I veicoli industriali sono utilizzati per molte ore in attività di trasporto e fermarsi per ricaricare le batterie può causare considerevoli interruzioni nel lavoro. Le autostrade elettrificate per-

1° maggio 2021. Levin vanta oltre 20 anni di esperienza in Scania, e dal 2006 al 2010 è stato Amministratore Delegato di Italscania. Oltre alla sua nuova funzione

in Scania manterrà il suo ruolo di membro dell’Executive Board di TRATON SE e COO di TRATON GROUP. “È un grande onore per me assumere il ruolo di CEO


AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ Leggeri, agili e veloci per gli interventi di emergenza. Sono i 60 nuovi veicoli antincendio Scania P370 B 4x2 NA allestiti con autobotte pompa BAI VSAC 7400 S consegnati al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco in diverse caserme dislocate su tutto il territorio nazionale. I mezzi sono dotati dei nuovi e affidabili motori Scania

La flotta ibrida dotata di pantografo che Scania ha fornito per le attività di prova sulle autostrade elettrificate in Germania

di Scania”, ha affermato Levin, “un’azienda che ha avuto un impatto determinante su tutta la mia vita e sulla mia carriera. Insieme a tutto il team globale di

Scania lavoreremo per accelerare la transizione verso un sistema di trasporto sostenibile. In qualità di marchio forte di Traton Group, proseguiremo sulla

Euro 6 da 13 litri, 6 cilindri in linea, nella versione da 370 CV. Sono compatti, grazie al passo di 3500 mm, stabili e con pesi ben distribuiti. Il prestazionale allestimento è idoneo alle situazioni di emergenza: serbatoio acqua in polipropilene con capacità di 7400 l, pompa a doppio stadio con performance di 2500 l/min alla pressione

mettono una ricarica funzionale ed efficace durante la guida. Dal punto di vista tecnico è soltanto un’ulteriore modalità per ricaricare i veicoli elettrici, questa soluzione però può essere particolarmente interessante su strade altamente trafficate e contribuisce a preservare le batterie e a ridurre il carico sulle reti di energia elettrica”, ha evidenziato Magnus Höglund, Head of Infrastructure and Charging Solutions di Scania. Riguardo la guida autonoma, l’Agenzia dei Trasporti svedese ha consentito a Scania di testare quest’altra innovativa tipologia di veicoli. I test, effettuati sull’autostrada E4 tra Södertälje e Jönköping in collaborazione con TuSimple, società leader nello sviluppo di veicoli a guida autonoma e partner chiave negli investimenti di Scania e del gruppo TRATON, riguarderanno veicoli utilizzati per lo Scania Transport Laboratory e trasporteranno merci per le operazio-

nominale di 10 bar, produzione di schiuma antincendio garantita da miscelatore ATP meccanico. Per un intervento rapido è stato installato un naspo ad alta pressione con riavvolgimento elettrico e manuale. Per proteggere i membri dell’equipaggio è stato previsto l’alloggiamento degli autorespiratori direttamente in cabina.

ni produttive di Scania. I test, in cui il conducente resterà a bordo come supervisore per ragioni di sicurezza, saranno seguiti da ingegneri Scania a bordo dei veicoli per monitorare e verificare le informazioni trasmesse al mezzo dai sensori che consentono la guida autonoma. Secondo Hans Nordin, Responsabile del Progetto Hub2hub,la guida in autostrada tra centri logistici è il primo tipo di trasporto su strade pubbliche in cui i veicoli a guida autonoma possono diventare realtà. “Abbiamo raggiunto un tale livello di sviluppo dei veicoli a guida autonoma che, già entro i prossimi cinque anni, la tecnologia potrebbe essere pronta per introdurre sul mercato questo tipo di trasporto” afferma Nordin. “Tuttavia, ci vorrà più tempo prima che i veicoli a guida autonoma possano viaggiare su strade con traffico a doppio senso e in ambienti urbani”. ❑

strada del successo percorsa da Henrik Henriksson, dando vita ad una mobilità migliore sia per il business, che per la società e per l'ambiente”.

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TESTIMONIANZE PANORAMIC 40.17 PLUS: FAST SPECH Portata massima 4.000 kg Altezza massima sollevamento 16,6 m Sbraccio massimo 12,47 m Altezza di sollevamento alla massima portata 10,3 m Sbraccio alla massima portata 4,06 m Portata alla massima altezza di sollevamento 2.500 kg Portata al massimo sbraccio 600 kg Traslazione laterale del braccio +/- 435 mm Livellamento del telaio +/- 8% Massa a vuoto 11.670 kg Potenza massima motore 75 kW/102 CV Velocità massima 40 km/h Portata/Pressione 104 l/min/250 bar Allestimento cabina ECO ASCS (Adaptive Stability Control System) Comandi cabina Joystick elettronico capacitivo con 2° funzione idraulica Joystick autoaccelerante Sistema EPD (Eco Power Drive)

a storia delle aziende è fatta da persone che si incontrano, si capiscono e instaurano rapporti che durano nel tempo. Come nel caso di Gaetano Caruso, fondatore della Ecoin di Catania, e di Carmelo Maugeri, anima della Maugeri Macchine, uno dei concessionari Merlo di più antica data. E alla base di tutto ci sono macchine che non tradiscono le aspettative e si rivelano fondamentali per la produttività in cantiere. Come nel caso del Merlo P40.17 Plus di queste pagine, recentemente acquistato dalla Ecoin. Parlare di Ecoin significa parlare di Gaetano Caruso. L’imprenditore catanese si dedica anima e corpo, insieme al fratello, alla propria azienda. Un’operatività che inizia la mattina alle 5.30 e finisce tassativamente la sera alle 19.30. “A quell’ora tutti devono andare a casa” ci racconta “per rispetto verso la vita famigliare e per un equilibrio fonda-

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(MERLO)

CRESCERE INSIEME

Maugeri Macchine, Ecoin e Merlo. Un trinomio inscindibile che nasce dall’amicizia e dalla fiducia fra due uomini cresciuti professionalmente insieme. E da macchine, come il Merlo P40.17 Plus, che confermano ogni giorno il loro valore in campo 38

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mentale che, soprattutto per i collaboratori, deve esserci fra sfera privata e sfera professionale”. Il rapporto fra Gaetano Caruso e Carmelo Maugeri, titolare della Maugeri Macchine e concessionario Merlo fra i più longevi, inizia molti anni fa. “Abbiamo cominciato la nostra attività nel 1990” ci racconta Caruso “quando ancora valeva una stretta di mano. Mio fratello ed io non siamo figli d’arte e nostro padre faceva tutt’altro. Quello che era sicuro è che volevamo lavorare in proprio”. TUTTO COMINCIÒ DALLE OLIVE “Dalla vendita di una Fiat Tipo ricavai il denaro per l’acconto di un camion tre assi con ribaltabile” ci racconta sorridente Caruso “e iniziai a trasportare la sansa delle olive verso i cementifici che la usavano come combustibile per i forni”. Un servizio per l’epoca

I VANTAGGI DEL P 40.17 PLUS LE SOLUZIONI CHE “FANNO SCUOLA” Un sistema di stabilizzazione intelligente e realmente pratico che ha visto affiancarsi altre tecnologie che hanno fatto e, ancora oggi, fanno scuola. Stiamo ovviamente parlando sia del livellamento del telaio, sia della traslazione laterale del braccio. Il primo è fondamentale per consentire di operare in situazioni in cui gli stabilizzatori non riescono a colmare il dislivello laterale. È infatti possibile correggere di +/- 8% l’inclinazione trasversale. Il secondo permette invece di traslare la posizione del braccio in zona di scarico evitando di dover riposizionare la macchina anche solo di pochi centimetri. Lo spostamento possibile sia a destra che a sinistra, al massimo sbraccio, può arrivare a 43,5 cm per il P40.17 Plus, aumentando l’efficienza.

CABINA Uno dei posti guida migliori del mercato. Un’impostazione completamente nuova che ha portato il comfort a livelli record per il settore. La serie Plus prevede la gestione del sistema di sicurezza ASCS (Adaptive Stability Control System), che consente, grazie al display da 10”, di visualizzare l’effettivo diagramma di carico, in base al peso sollevato. Questo permette di capire, in ogni istante, quale sarà il punto di intervento del sistema di sicurezza, garantendo massima sicurezza all’operatore. Inoltre, un’apposita funzione consente all’operatore di impostare i limiti geometrici di lavoro e personalizzare le velocità dei singoli movimenti del braccio telescopico e dell’attrezzatura in uso, in funzione delle operazioni da compiere.

STABILIZZAZIONE

MOTORE & TRASMISSIONE

Squadra che vince non si cambia. La gamma Stabilizzati Merlo presenta da sempre un sistema di stabilizzazione che ha fatto la storia dei sollevatori telescopici. La stabilizzazione anteriore , in sagoma, permette infatti di posizionarsi in situazioni dove i classici piedi con stabilizzazione laterale non lo permettono. Si pensi ad esempio al lavoro fra due muri, in una rampa o in una stretta strada in cui il P40.17 Plus riesce a malapena a passare. Un sistema vincente che il costruttore ha sempre migliorato nel tempo.

Eco Power Drive e motore Deutz TCD3.6 Stage IV da 75 kW (102 CV). Uno schema collaudato, che accresce l’efficienza grazie alla gestione completamente elettronica della trasmissione idrostatica. Velocità di 40 km/h e consumi sempre sotto controllo sono vantaggi evidenti per chi lavora in cantiere.

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TESTIMONIANZE

innovativo che diede l’avvio a un’attività sempre più strutturata di trasporti, movimentazione e carico. Il parco macchine si ampliò e così la tipologia dei servizi offerti alle aziende siciliane. “Siamo sempre stati dediti al nostro lavoro e abbiamo avuto la fortuna di collaborare con persone e aziende che ci hanno permesso di crescere. La nostra forza è sempre stata quella di guardare avanti e seguire l’innovazione tecnica e tecnologica cercando di differenziarci. Abbiamo sempre investito in macchine che in Sicilia non c’erano per farci trovare pronti ai cambiamenti in atto”, spiega ancora Caruso. Dal trasporto della sansa di olive a oggi, Ecoin è cresciuta in modo importante, arrivando a impiegare circa 200 dipendenti diretti che si sommano ai quasi 500 delle aziende dell’indotto.“La nostra vocazione iniziale” ci spiega Gaetano Caruso “si è sviluppata in modo organizzato con le varie divisioni aziendali. Effettuiamo infatti il recupero di materiali inerti, il movimento terra e la costruzione di capannoni industriali. A questo si affianca la coltivazione di una cava di calcare e la produzione di calcestruzzo preconfezionato”. FIDUCIA RIPAGATA L’avvicinamento al marchio Merlo è avvenuto grazie al rapporto di fiducia

con Carmelo Maugeri. Un’amicizia fra due persone che sono cresciute insieme e hanno iniziato la propria attività imprenditoriale negli stessi anni. Ci racconta Caruso: “mi colpì moltissimo la preparazione tecnica e la capacità di saper proporre soluzioni in grado di risolvere alcune problematiche del cantiere. Prima ancora che un venditore, Carmelo è un vero e proprio consulente che spesso chiamo anche per discutere di acquisti che non hanno nulla a che fare con la sua attività”. Ed è per questo che oggi Ecoin ha diversi telescopici Merlo nel proprio parco macchine: l’ultimo arrivato, un Panoramic 40.17 Plus, è stato subito messo al lavoro in un cantiere per la costruzione di un fabbricato industriale. “Purtroppo la mia attuale posizione gestionale richiede tutto il mio tempo e mi impedisce di andare in cantiere a utilizzare le macchine” ci racconta Caruso “ma parlando con i miei operatori e responsabili di cantiere, sono tutti concordi nell’affermare che i telescopici della Merlo siano macchine eccellenti per la semplicità di guida e per le prestazioni. Noi li usiamo sia come mezzi di sollevamento classici che come piattaforme per il lavoro in quota. Sono fondamentali nei cantieri per la realizzazione di capannoni industriali”. La presenza dei sollevatori telescopici Merlo è

Carmelo Maugeri, fondatore della Maugeri Macchine, con suo figlio Giacomo, seconda generazione in azienda.

Il concessionario Maugeri Macchine nasce come struttura di vendita e assistenza e ha legato il suo nome, fin dai primi anni di attività sul territorio, ai marchi Merlo e Komatsu. La lunga fedeltà ai due Costruttori, basata sulla serietà e sul dialogo costruttivo, ha portato il concessionario a essere un vero e proprio riferimento in tutte le province del sud Sicilia con una quota di mercato in costante crescita e che, per alcune linee di prodotto, supera le percentuali medie dei vari marchi. Oggi Maugeri Macchine è riferimento per Merlo, Komatsu, Bomag, Epiroc, Simex, U.Emme, Pramac ed Elcos. La struttura siciliana ha sempre investito sui servizi alle imprese in modo organizzato e professionale. Fra i fondatori storici del

Consorzio NolOk, punta da sempre al noleggio con un parco macchine importante che comprende gran parte della gamma media di macchine movimento terra Komatsu, sollevatori telescopici Merlo, macchine stradali Bomag, gruppi elettrogeni Pramac ed Elcos, attrezzature Simex, U.Emme e tutta la gamma Epiroc. Grazie alla collaborazione con le finanziarie ufficiali dei Costruttori con cui collabora, Maugeri Macchine provvede alla personalizzazione dei finanziamenti verso i propri clienti mettendo in atto tutti gli strumenti attualmente a disposizione nel settore del credito; comprese le pratiche inerenti le agevolazioni fiscali, la locazione operativa o altri strumenti di possesso delle macchine.

una costante nei cantieri della Ecoin. Non solo modelli stabilizzati come il nuovo P 40.17 Plus ma anche Roto con bracci da 26 metri e altre macchine frontali fisse. L’impiego spazia dalla logistica classica fino all’assistenza nel montaggio dei prefabbricati o alle finiture interne. Lavori fra loro estremamente differenti affrontati con grande efficienza grazie alle attrezzature disponibili nell’offerta Merlo. “Sono macchine dall’elevata operatività” ci spiega Caruso “che ci permettono di essere pienamente autonomi in ogni cantiere. Sicuramente fra le macchine più versatili e produttive che Carmelo Maugeri ci ha proposto nel suo lungo rapporto lavorativo con noi. Di questo non posso che esserne felice”. ❑

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SERVICE Imer

MOVIMENTO TERRA

NEW ENTRY

Sicurezza, controllo e risparmio, con la nuova pala gommata di Hitachi

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fficiente nei consumi, rapida nelle operazioni di carico, alte prestazioni e comfort migliorato. La nuova Hitachi ZW2207 è questo, e anche molto di più. Tanti i motivi per cui gli operatori apprezzeranno la ZW220-7, la prima pala gommata Hitachi conforme a Stage V. Innanzitutto è stata progettata per dare il controllo totale sull’ambiente di lavoro grazie alla dotazione di sistemi intelligenti, e con gli strumenti di monitoraggio remoto e i servizi forniti da Hitachi i proprietari avranno il pieno controllo sui loro profitti, sulla flotta e sul carico di lavoro. FONTE: HITACHI

Controllo remoto e servizi di assistenza. Grazie a tutto questo, Imer Access intende potenziare le attività legate al post-vendita, garantendo sempre la massima vicinanza al cliente per fornire assistenza di qualità e manutenzione costante delle macchine Dal mese di marzo 2021, la Divisione Access di Imer Group ha attivato nuovi servizi di assistenza post-vendita con l’obiettivo di seguire il cliente in tutte le sue necessità.

news Fagioli sceglie Astra (Trasporti eccezionali)

Astra ha consegnato a Fagioli, uno dei top player internazionali nel settore, due HD9 in versione trattore eccezionale biuso, omologati a 250 t, per una capacità di traino totale fino a 500 t, se usati in coppia. I due HD9 sono in configurazione 8×6 da 560 CV equipaggiati con cambio Allison 4700 completamente automatico a 7 rapporti con rallentatore idraulico integrato. Grazie al convertitore di coppia, infatti, il motore e il cambio vengono collegati direttamente anche durante i cambi marcia e la potenza generata dal motore viene trasmessa senza interruzioni alle ruote, garantendo una guida e cambi di marcia fluidi e un controllo preciso della trazione.

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TESTIMONIANZE

Un Ragno Palazzani telescopico a doppia motorizzazione è stato scelto per le manutenzioni di un grande centro commerciale a Mosca (PALAZZANI)

SERVIZI IN QUOTA servizi di manutenzione all’interno dei centri commerciali sono essenziali. Il successo di questi spazi risulta legato al numero di acquirenti al loro interno, e per questo motivo è necessario garantire agli utenti condizioni confortevoli in qualsiasi periodo dell’anno. Non sempre però gli interventi di manutenzione nei centri commerciali si svolgono agevolmente: si deve infatti tener conto delle caratteristiche all’interno degli spazi, che prevedono corridoi stretti, altezze significative del soffitto, sistemi di illuminazione architettonica, ecc., tutti elementi che creano una serie di difficoltà. Altrettanto importante l’adempimento dei requisiti di sicurezza del personale durante lo svolgimento dei lavori. Per affrontare tutto questo è necessario utilizzare attrezzature di sollevamento specifiche che agevolino le operazioni e al tempo stesso garantiscano estrema

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sicurezza. A Mosca, un centro commerciale ha esplicitamente richiesto a Vertex, dealer esclusivo Palazzani per la Russia dal 2013, una piattaforma Ragno telescopica per svolgere al meglio la manutenzione interna ed esterna dei locali. Il grande edificio copre una superficie totale di 150.000 m², ha una facciata semitrasparente con una geometria ondulata rivestita con pannelli in alluminio ondulato, la cui altezza è di 35 m, e l’area di smaltatura totale è di 7.800 m². Il modello di Ragno che meglio rispondeva alle esigenze del cliente risultava essere il TSJ 39 Palazzani, un sollevatore telescopico su cingoli con un’altezza di lavoro di 39 m, una capacità di sollevamento di 230 kg e uno sbraccio orizzontale di 16,5 m. La motorizzazione Bi-energy, che prevede la dotazione standard di un motore diesel ed elettrico, rende la piattaforma molto più versatile nell’uso, dato che può essere comodamente utilizzata sia all’interno,

AGEVOLARE

per ripartire

La misura Beni strumentali “Nuova Sabatini 2021” è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. La misura, i cui beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese operanti in tutti i settori con sede operativa in Italia, sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Il finanziamento può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, e deve essere di durata non superiore a 5 anni, di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.


ANCORA più potente Visto l’enorme successo riscosso in questi anni dal verricello idraulico da 500 kg, utilizzato da clienti nazionali ed esteri su macchine alte per interventi manutentivi di antenne e installazione del 5G, Palazzani ha deciso di sviluppare un modello di verricello con portata maggiore da applicare solo sul modello XTJ 52+. Ha una capacità di 980 kg, è composto da motore idraulico, fune certificata da 7 mm di diametro da 51 m di lunghezza, un controllo wireless per alzare e abbassare la fune, ma il suo punto forte è la capacità di trasformarsi da

piattaforma porta persone in gru: verricello e cesto sono infatti intercambiabili in base alle necessità, e Palazzani fornisce un supporto mobile dove appoggiare il cesto durante il lavoro con il verricello. Utilizzando le piattaforme Palazzani con il verricello si possono movimentare 500 o 980 kg con ingombri minimi e neppure paragonabili a quelli di un’autogrù standard. Senza privarsi delle caratteristiche per cui è stata progettata, la piattaforma Ragno si trasforma in una gru la cui portata si rivelerà importante nei cantieri di edilizia.

azionando il motore elettrico, sia per la manutenzione della facciata esterna dell’edificio, utilizzando in tal caso il motore diesel. Ciascun stabilizzatore è orientabile in modo indipendente, su 2 differenti posizioni, per il piazzamento semplice e rapido in spazi ristretti, con piazzamento automatico o manuale. Il braccio multi-sfilo e il jib superiore articolato offrono la massima agilità aerea, senza ingombri posteriori, anche alle quote intermedie. I bracci sono in acciaio ad alta resistenza Strenx. La rotazione del braccio è a 660° e con qualunque piazzamento. Tutte le tubazioni sono protette internamente

al braccio e tutte le macchine sono dotate di tubi per aria e acqua per l’utilizzo di attrezzature sul cesto. La piattaforma è dotata di sistema di sbraccio intelligente, che controlla automaticamente gli sbracci. In funzione del posizionamento degli stabilizzatori e del peso presente nel

cesto, il sistema seleziona l’area di lavoro ottimale. Con dimensioni e peso ridotti, estrema agilità nei movimenti, e con un’altezza di lavoro davvero unica, i Ragni Palazzani sono ideali per interventi aerei in luoghi stretti e inaccessibili ad altri tipi di piattaforme. Livellamento automatico del carro e piazzamento anche su forti pendenze li rendono adatti a luoghi difficili. Il telaio cingolato è a larghezza variabile: i cingoli stretti permettono una larghezza ridotta per manovre in spazi ristretti e pavimenti delicati, mentre i cingoli larghi consentono un’eccellente stabilità di guida su pendenze e terreni accidentati. Inoltre i cingoli antitraccia evitano segni sulla delicata pavimentazione dei centri commerciali, come in questo caso. Il dealer Vertex ha consegnato il TSJ 39 all’acquirente fornendo ai manutentori un dettagliato corso d’istruzione all’uso. ❑

VERTEX Moscow 141009, Novoslobodskaya str, 1 building, st.1, Of.309 Tel.: 8 800 350 16 97 www.en.vertex-awp.ru info@vertex-awp.ru

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AZIENDE

DAIMLER

UN PIENO DI ANNIVERSARI

Nel 2021 Daimler Trucks and Buses celebra contemporaneamente quattro anniversari. Festa grande el 1896, Gottlieb Daimler presentava il primo Truck; nel 1951 Otto Kässbohrer introduceva il Setra, il primo autobus a struttura autoportante; cinque anni prima, il primo prototipo dell’Unimog iniziava ad arrampicarsi sui terreni accidentati. Infine, nel 1996 nasceva il Mercedes-Benz Actros.

N

1896: IL PRIMO CAMION Nel 1896, quando Gottlieb Daimler introdusse il primo truck (ancora dotato di ruote in legno con cerchi in acciaio), il mercato non si aspettava certo un simile veicolo. In Germania non c’era nemmeno l’ombra di un acquirente, mentre in Inghilterra, dove il veicolo riuscì a suscitare un primo interesse, era obbligatorio che

un membro dell’equipaggio munito di bandiera rossa precedesse il veicolo per avvertire il traffico. Nonostante tutto, il primo camion, battezzato Phoenix (Fenice) ed equipaggiato con un motore posteriore a due cilindri da 4 CV, segnò l’inizio di una lunga storia di successi senza precedenti nel settore del trasporto merci. Il Phoenix aveva poco in comune con un camion vero

BENE IL 2020, OTTIMO IL 2021 Daimler Truck AG ha chiuso fiduciosa l’anno del COVID e prevede un significativo aumento delle vendite nel 2021. “La nostra attività si è ripresa significativamente nel secondo semestre 2020 e manterremo questo slancio nell'anno in corso” ha dichiarato Martin Daum, Presidente del Board of Management di Daimler Truck AG e Membro del Board of Management di Daimler AG. “Abbiamo due obiettivi strategici:

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da un lato, vogliamo sfruttare a pieno il nostro potenziale di guadagno. Con un margine operativo atteso tra il 6% e il 7%, quest’anno conseguiremo un importante miglioramento. Dall’altro lato, vogliamo plasmare la trasformazione del nostro settore dalla nostra posizione di leader. Anche in questo caso raggiungeremo importanti traguardi nel 2021. Sul fronte dei trasporti senza emissioni, inizieremo la produzione di

serie del nostro autocarro per il trasporto a corto raggio pesante Mercedes-Benz eActros. Nel settore dell’automazione, stiamo testando i nostri prototipi altamente automatizzati di nuova generazione su nuovi percorsi nel New Mexico. Grazie al collegamento in rete, offriamo ai nostri clienti di tutte le regioni ulteriori servizi digitali che consentono

un utilizzo ancora più efficiente dei nostri autocarri e autobus. In futuro, puntiamo a essere l’azienda in grado di garantire, più di ogni altra nel settore, il trasporto sicuro ed efficiente di passeggeri e merci senza emissioni di carbonio. La strada da seguire ci è chiara e la nostra futura indipendenza ci permetterà di conseguire progressi ancora più rapidi in futuro”.


NASCE UFFICIALMENTE CELLCENTRIC e proprio: a rigor di termini, si trattava di un carro-merci con rimorchio convertito, come quelli che all’epoca venivano trainati dai cavalli lungo le strade. Il telaio era dotato di molle a balestra montate trasversalmente nella parte anteriore e di molle elicoidali in quella posteriore. Le sospensioni erano assolutamente indispensabili, non solo a causa delle cattive condizioni delle strade di quell’epoca, ma anche perché il motore era molto sensibile alle vibrazioni. L’ultima parte della catena cinematica venne, invece, realizzata secondo un concept moderno: una cinghia, le cui due estremità erano dotate di un pignone, ossia di una piccola ruota dentata, aveva il compito di trasferire la potenza del motore a un albero montato trasversalmente rispetto all’asse longitudinale del veicolo. Ogni dente di questo pignone s’ingranava nella dentatura interna della corona dentata, che era saldamente fissata alla ruota comandata. Questo principio costruttivo diventerà molto più avanti una peculiarità progettuale degli autocarri della Stella: l’assale a gruppi epicicloidali esterni.

1946: IL PRIMO UNIMOG La nascita dell’Unimog fu strettamente legata alla difficile situazione degli approvvigionamenti per la popolazione tedesca nel Dopoguerra. Queste circostanze portarono Albert Friedrich, per lunghi anni Responsabile dello Sviluppo dei propulsori aeronautici presso Daimler-Benz AG, a progettare un mezzo a motore agricolo in grado di aumentare la produttività nel settore dell’agricoltura. Dopo la fine della guerra, Friedrich riallacciò i propri contatti con la Schwäbisch Gmünder Metallbaufirma Erhard & Söhne, un fornitore di Daimler-Benz, il cui reparto ‘L’ (Landwirtschaft = Agricoltura) era già operativo nel dicembre 1945. Friedrich ne affidò la direzione al suo ex-dipendente, il progettista Heinrich Rössler, che prese servizio il 2 gennaio 1946. Nel giro di poche settimane, venne realizzato un nuovo progetto d’insieme, in cui il blocco motore-trasmissione era collocato a destra accanto al centro del veicolo. Di conseguenza, i tubi di spinta, che proteggevano gli alberi di trasmissione, poterono essere sistemati

Daimler Truck AG e il Gruppo Volvo hanno definito formalmente la joint venture per lo studio e la produzione di celle a combustibile annunciata qualche mese fa. Il Gruppo Volvo ha acquisito il 50% delle partecipazioni nella società esistente Daimler Truck Fuel Cell GmbH & Co. KG per circa 0,6 miliardi di euro. L’ambizione è quella di rendere la nuova joint venture un produttore leader a livello mondiale di celle a combustibile, e quindi aiutare il mondo a compiere un passo importante verso un trasporto sostenibile e a impatto zero entro il 2050. Daimler Truck AG e il Gruppo Volvo hanno deciso di rinominare la società cellcentric GmbH & Co. KG. La joint venture svilupperà, produrrà e commercializzerà sistemi a celle a combustibile da utilizzare principalmente per applicazioni su autocarri pesanti. Obiettivo chiave di Daimler Truck AG e del Gruppo Volvo è iniziare con i test con i clienti di camion con celle a combustibile entro tre anni e iniziare la produzione in serie durante la seconda metà di questo decennio. Il Gruppo Volvo e Daimler Truck AG detengono gli stessi interessi nella joint venture, ma continuano a essere concorrenti in tutte le altre aree come la tecnologia dei veicoli e l’integrazione delle celle a combustibile nei camion.

perpendicolarmente agli assali. Il telaio era, pertanto, dotato di solo quattro giunti di trasmissione. Un concept costruttivo geniale che ancora oggi, a distanza di 75 anni, viene adottato a bordo degli Unimog appartenenti alla Serie fuoristrada U 4023/U 5023. Nel marzo 1946, Hans Zabel, un ingegnere di Gaggenau che ne segue il progetto fin dal principio, inventa il termine Unimog (Universal-MotorGerät: Mezzo a Motore Universale) e nell’ottobre 1946 ebbe luogo la prima prova funzionale.

1951: IL PRIMO AUTOBUS SETRA Nel 1951, la Kässbohrer Fahrzeugwerke di Ulm introduceva l’S 8, dando al brand il proprio nome Setra, che sta per ‘autoportante’. Il primo autobus prodotto in serie con carrozzeria autoportante, motore posteriore e trasmissione diretta verso l’asse posteriore venne presentato al Salone Internazionale dell’Automobile (IAA) di Francoforte. Negli ultimi 70 anni, il marchio ha fissato gli standard di riferimento nel settore della costruzione di autobus a livello europeo, lanciando complessivamente sei Serie; è stato fonte di ispirazione per l’intero comparto e ne ha promosso il cambiamento e lo sviluppo in maniera esemplare. L’attuale ammiraglia di questo storico brand, da sempre sinonimo di personalizzazione ai massimi livelli, è l’autobus a due piani S 531 DT della Setra TopClass 500.

e quattro le ruote e impianto frenante elettronico EBS. L’insieme di questi due sistemi rese l’Actros il veicolo più sicuro della sua categoria. Una serie di tecnologie innovative, come i ‘sistemi Telligent’, contribuirono anche a un netto incremento della redditività. Gli intervalli di manutenzione, tra l’altro, erano stati prolungati di oltre il doppio, il consumo di carburante era stato ridotto dal 3% fino al 7% a seconda dell’utilizzo ed il carico utile beneficiò di un incremento fino a 400 kg, a cui si aggiunse un significativo miglioramento in termini di sicurezza e comfort. Grazie all’impianto frenante Telligent con freni a disco su tutte e quattro le ruote, fu possibile ridurre lo spazio di frenata dell’Actros a una velocità di 85 km/h di una misura che corrisponde pressoché alla lunghezza di un autotreno. Si prestò particolare attenzione anche ai dettagli: i nuovi rivestimenti dei parafanghi, per esempio, ridussero efficacemente l’effetto ‘nuvola di spruzzi’ durante la pioggia. Da allora, ogni nuovo Actros presentato è stato eletto, di volta in volta, ‘Truck of the Year’ e ancora oggi continua a svolgere un ruolo da pioniere in materia di sicurezza. ❑

1996: IL PRIMO MERCEDES-BENZ ACTROS Alla fine di settembre 1996, all’IAA, la Stella svelò un nuovo camion pesante destinato a rivoluzionare il settore: l’Actros fu il primo veicolo industriale equipaggiato con freni a disco su tutte

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TESTIMONIANZE

(FASSI)

VOLERE È POTERE Il veicolo protagonista di queste pagine è l’esempio concreto di come la sinergia e l’esperienza di due aziende come Fassi e il suo dealer Alberto Chelucci possano rendere reale anche quello che di primo acchito sembra tecnicamente impossibile

ll’inizio eravamo un po’ scoraggiati perché sembrava proprio che il veicolo di cui avevamo bisogno e che avevamo richiesto era impossibile da realizzare”. Con queste parole inizia il racconto dell’ultimo acquisto della toscana E.L. Group, narrata dalla voce di uno dei

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quattro fratelli titolari, Erjon Lamce. Ma cosa mai potevano desiderare i quattro fratelli Lamce per poter arricchire la già vasta flotta aziendale di un nuovo mezzo operativo? Sappiamo tutti che i Costruttori sono ormai in grado di progettare e realizzare veicoli talmente customizzati da essere spesso indicati come “cuciti sartorialmente”

addosso alle esigenze dei clienti. Il fattore “anomalo” della storia di E.L. Group si nasconde però nelle pieghe di alcuni dettagli tecnici. Fatto salvo che stiamo per raccontarvi la genesi di un veicolo industriale allestito con gru retrocabina, potete dimenticare l’immagine che probabilmente è stata evocata nella vostra mente da queste


E.L. Group

Famiglia di muratori da tre generazioni, i Lamce sono arrivati in Italia dall’Albania alla fine degli anni Ottanta e hanno subito dato vita a un’impresa edile che si è subito fatta apprezzare per la passione e competenza dei suoi interventi e ha permesso al padre Alexander prima e ai quattro figli Erjon, Bledar, Ermal e Jonathan poi, di strutturarsi e crescere. L’allargamento dell’attività è stato avviato nel 2015, per arrivare alla fondazione del E.L. Group che oggi fornisce servizi di sollevamento, trasporto, anche eccezionale, e noleggio a tutti i livelli e in tutta Italia. Per esempio, la movimentazione della “talpa” che ha scavato le gallerie della Variante

aziende nazionali nei settori stradale, ferroviario e dell’energia, giusto per citare i principali. Con questo nuovo veicolo volevamo essere in grado di realizzare degli interventi su tralicci dell’alta tensione in montagna, che altrimenti sarebbero stati raggiungibili solo in elicottero, piuttosto che posare i new jersey in autostrada con un solo operatore invece di una squadra di operai”.Vediamo quindi di che veicolo stiamo parlando. UN VERO UNICUM Quello che potete ammirare nelle immagini è un Iveco Stralis X-Way

di valico da Barberino a Calenzano è stato curato dalla E.L. Group. Nel nuovo organigramma famigliare la divisione dei compiti tra i fratelli è ben definita: Erjon, il maggiore, segue gli aspetti commerciali e amministrativi, Bledar (con lui nelle foto) si occupa della flotta e spesso è lui a operare con la gru Fassi, Ermal è invece dedicato alla manutenzione degli stabilimenti, altro settore di intervento della E.L. Group, attiva anche nelle bonifiche ambientali seguite dal giovane Jonathan. La flotta di E.L. Group si compone di 15 veicoli di gamma pesante diversamente allestiti, che diventano una trentina in totale se contiamo anche i mezzi di servizio e le piattaforme.

6x4 da 570 CV, allestito con una gru Fassi F950RA.2.28 he-dynamic con otto sfili idraulici, jib L616, verricello, piattaforma aerea, attivazioni idrauliche sulla prolunga e tutte le dotazioni elettroniche dell’ultima generazione di gru Fassi tra cui il sistema di stabilità FSC/H. Si, avete letto (e visto bene): stiamo parlando di un trattore stradale allestito con una gru (e che gru!) retrocabina. Ma non è finita: il trattore stradale voluto dai fratelli Lamce, all’occorrenza doveva anche poter essere abbinato a un semirimorchio, così il cassone può essere smontato per far posto alla ralla e la Bertoja ha

parole (quasi sicuramente un autocarro 8x4 con pianale di carico). I fratelli Lamce volevano qualcosa di diverso. “Ogni nostro allestimento nasce per rispondere a precise esigenze” spiega Erjon Lamce. “Vogliamo distinguerci dalla concorrenza cercando di dare risposte razionali alle domande dei nostri committenti, che sono importanti

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TESTIMONIANZE

FASSI GRU F950RA XHE-DYNAMIC: FAST SPEC • Capacità di sollevamento: fino a 80,22 tm • Massimo sbraccio idraulico: m 32,00 con jib • Ingombro: w 2,50 m, l 1,80 m, h 2,57 m Dotazione elettronica/idraulica • Sistema di controllo integrale IMC • Unità di controllo FX800 • Distributore idraulico digitale D900 • Unità di comando radio RCH/RCS • Controllo della dinamica ADC • Flow sharing Caratteristiche • Versione dynamic (.2) con biellismo • Dispositivo XP • Sistema ProLink doppia biella • Rotazione continua su ralla • Sistema di stabilità FSC/H • Traversa supplementare 1400A140/CE

realizzato un semirimorchio dedicato con un collo più rastremato per poter essere abbinato all’Iveco Stralis X-Way. Vi starete domandando quali sfide tecniche sono state affrontate per realizzare un simile veicolo. In effetti è stato necessario chiamare in causa tutte le competenze Fassi Gru e le capacità costruttive della Alberto Chelucci Srl (dealer Fassi Gru per il Nord-Est della Toscana, con sede ad Altopascio, in provincia di Lucca) che ne ha curato l’allestimento. Dalla sinergia tecnica dei due è nato un veicolo basato su un trattore stradale 6x4 con un passo relativamente contenuto, con una gru che può operare a 360° su tutto il suo perimetro: di conseguenza oltre ai classici quattro stabilizzatori laterali, ne sono stati installati altri quattro, due davanti e due dietro. Come se questo non bastasse, in previsione di movimentare carichi

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molto pesanti, è stato realizzato un controtelaio unico su tutta la lunghezza del trattore per rendere solidali gli otto stabilizzatori: così quelli davanti sono stati realizzati per la prima volta in assoluto sotto la cabina, con una struttura creata in esclusiva per questo veicolo. Ne ha beneficiato anche l’estetica, evitando la struttura anteriore esterna che di solito caratterizza gli stabilizzatori davanti alla calandra. Come avete capito dalla descrizione tecnica e dalle immagini, il risultato è un veicolo esteticamente accattivante, di dimensioni decisamente compatte considerando il tipo di gru che monta, e di sicuro estremamente versatile.“La collaborazione con Fassi Gru e la Alberto Chelucci è stata fondamentale” racconta Erjon Lamce,“perché le nostre richieste erano davvero complesse. Il risultato finale è di nostra completa soddisfazione e lo abbiamo subito

messo al lavoro, così abbiamo avuto la conferma che era perfettamente in grado di rispondere a tutte le nostre esigenze: il veicolo ha percorso solo 5.000 km, ma la gru ha già all’attivo 1.100 ore di lavoro! Per poter operare all’interno dei capannoni senza inquinare con i gas di scarico, abbiamo chiesto di equipaggiare il veicolo con una distribuzione idraulica elettrica: basta una presa trifase a 380 V e possiamo lavorare nel massimo silenzio e a emissioni zero. E poi, non ultimo in ordine di importanza per noi, è un prodotto interamente italiano, perché crediamo fermamente nel ‘made in Italy’ e nelle potenzialità di questo Paese”. Soddisfatto anche l’area manager di Fassi, Marco Del Campanile, che ha dichiarato:“una bella realtà che dimostra quanto spazio ci sia ancora in Italia per chi ha voglia di fare, soprattutto se ha passione e competenze. Seguire l’allestimento di questo veicolo è stata una vera impresa per le tante sfide che i Lamce ci hanno imposto di affrontare e risolvere. Un ruolo determinante è stato svolto dal nostro ufficio tecnico di Albino, ma si deve dare atto alla Alberto Chelucci di aver affrontato tutti gli aspetti di realizzazione del progetto, anche gli imprevisti, mettendo in campo una capacità di lavorazione e sviluppo dei tanti elementi a disegno in esclusiva con rara maestria. L’idea sfidante del cliente e l’impegno di ogni reparto Fassi hanno potuto così concretizzarsi in un risultato giustamente ammirato. Un bell’esempio di lavoro di squadra”. ❑


REPORTTECNICO

BRIGADE

SICUREZZA DAPPERTUTTO Z

oneSafe è un nuovo sistema intelligente di rilevamento macchina-uomo che entra a far parte dell’ampia offerta di dispositivi di sicurezza e ausilio alle operazioni di Brigade Elettronica. Il sistema è in grado di rilevare tempestivamente la presenza di persone nei pressi di macchine operatrici. Basato sulla tecnologia di identificazione a radiofrequenza RFID, il sistema è modulare ed è composto, nella versione principale, da un’unità di controllo con memoria interna ed interfaccia wi-fi; da una o più antenne (anche collegate in sequenza) montate sul mezzo; di una Vibratag Driver portata dal conducente e da altre Vibratag indossate dai pedoni. Ogni tag ha un identificatore univoco e ognuno è registrato per uno specifico individuo. Inoltre,

Molteplici vantaggi

data la sua modularità, il sistema ZoneSafe può includere anche AssetTag, ovvero tag per oggetti, che possono essere montate in coni di sicurezza con un’apertura superiore di diametro compreso tra i 39 e i 44 mm, per creare circoscritte zone di esclusione, agevolmente variabili. Le AssetTag sono robuste, resistenti agli urti e alle condizioni ambientali più ostili, con batterie sostituibili che durano fino a tre anni. L’area di rilevamento dell’antenna è programmabile, con un raggio variabile da 3 a 10 metri, anche attraverso muri ed impedimenti: le tag, infatti, non richiedono un contatto visivo e vengono intercettate indipendentemente da ostacoli, angoli ciechi, meteo avverso o scarsa visibilità. Ulteriore plus di ZoneSafe è dato dalla sua modularità: totalmente calibrabile e personalizzabile, il sistema è in grado anche di escludere aree sicure, quali uffici o vani protetti, dove sarebbe inutile, fastidioso e perfino controindicato il rilevamento di ZoneSafe. Più precisamente, un’antenna zona

Le tag di ZoneSafe, oltre a tutelare maggiormente chi opera vicino alle macchine, sono utili anche per verificare gli accessi del personale e sapere in ogni momento

chi è presente, ad esempio, in piazzali o zone di movimentazione. Un’ulteriore sicurezza, perché, anche da remoto, è possibile controllare che non vi sia nessuno in

Sotto: le principali unità di cui è composto il sistema ZoneSafe di Brigade Elettronica: unità di controllo; antenne; Vibratag Driver e Vibratag per il personale a terra

di oscuramento, collocata su muri o strutture fisse, rende invisibili le tag entro una zona definita, regolabile da un minimo di 3 metri a un massimo di 10 metri. In tal modo si evita il rischio di “falsi allarmi” che potrebbero confondere gli operatori, portandoli a non distinguere gli avvertimenti di reale pericolo. Quando una persona, dotata di tag, entra nella zona di rilevamento dell’antenna, un allarme visivo e sonoro avvisa l’operatore alla guida. A sua volta, la vibrazione della Vibratag segnala al pedone il veicolo in avvicinamento. Un doppio avvertimento per la massima allerta. Il sistema è di facile settaggio e impiego, tramite l’apposita applicazione e il dashboard, che, via wi-fi, monitora le diverse tag, genera report automatici e condivide dati. ZoneSafe consente uno scambio di informazioni veloce, affidabile e preciso, senza restrizioni sul numero di tag o antenne in funzione. ❑

aree pericolose. Volendo, inoltre, ZoneSafe si integra con le automazioni aziendali: attraverso una Gateway intelligente montata su pareti o strutture

permanenti, il sistema può attivare allarmi, aprire cancelli, saracinesche o barriere, permettendo l’accesso a una determinata area solo a veicoli autorizzati.

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REPORTTECNICO

MECALAC

ORA LA GAMMA È COMPLETA! ecalac conta più di 55 anni di esperienza nella progettazione di terne, e la sua gamma è ideata per essere robusta, polivalente e molto produttiva. Le due versioni proposte, con retroescavatore centrale e con retroescavatore a spostamento laterale, soddisfano i clienti di tutto il mondo e vengono utilizzate con successo in tutti i cantieri impegnativi. Il Gruppo di Annecy-leVieux ha annunciato il lancio della TLB880, che va a completare la sua offerta di terne. Già disponibile presso la rete dei concessionari Mecalac, questo nuovo modello entra a far parte dell’attuale gamma di terne a fianco dei modelli TLB870, TLB890 e TLB990, è ideale per gli utilizzi delle piccole imprese, delle collettività locali e dei noleggiatori, e si caratterizza per efficacia, prestazioni, ma anche per la robustezza della sua struttura. Notevole anche la potenza di 74,5 kW (100 cv) e una coppia di 430 Nm, erogate da un motore turbo diesel a 4 cilindri Perkins 904 conforme alle norme europee Stage V. Equipaggiabile con trasmissione sincronizzata (Synchro Shuttle) a quattro rapporti o con trasmissione Powershift (Servo Power Synchro), la TLB880 raggiunge con facilità una velocità massima di 40 km/h. Oltre

M

Ottimizzare il cantiere

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ad essere solida, questa nuova terna si distingue per la sua elevata produttività dovuta ai suoi comandi meccanici sulla parte escavatore e al suo potente ed efficace impianto idraulico. Infatti, il suo circuito idraulico a centro chiuso offre una portata massima di 143 L/min e una pressione di lavoro di 250 bar garantendo cicli rapidi e precisione nel lavoro. Le applicazioni nelle quali la TLB880 sarà protagoni-

sta dimostrando la massima efficacia sono innumerevoli: dall’ingegneria civile alla manutenzione delle strade, dai servizi pubblici all’agricoltura. Se parliamo di scavo, il nuovo modello si distingue per eccellenti prestazioni, grazie allo sbraccio al suolo che può raggiungere i 7 m grazie al bilanciere telescopico previsto come optional (5,7 m per un bilanciere standard), una profondità di scavo fino a 5,7 m (4,4

LA GAMMA DI TERNE MECALAC COMPRENDE MODELLI SIA CON RETROESCAVATORE CENTRALE, CHE CON RETROESCAVATORE A SPOSTAMENTO LATERALE

Oltre all’assistenza tecnica, un punto forte Mecalac è senz’altro quello della Formazione. I tecnici della sua rete di distribuzione frequentano

regolarmente corsi di formazione, e i clienti possono iscriversi alle formazioni tenute in tutte le principali lingue. Vengono organizzati anche corsi specifici per

ogni nuova tecnologia e per ogni nuovo prodotto. Mecalac si impegna a ottimizzare i processi di lavoro dei suoi clienti e a incrementare l'efficacia

delle macchine nei cantieri. In numerose applicazioni Mecalac contribuisce a rafforzare e migliorare i metodi di lavoro dei clienti con concept innovativi.


Leader europeo riconosciuto a livello internazionale per la qualità dei suoi prodotti, il Gruppo Mecalac è specializzato nella progettazione, produzione e distribuzione di macchine compatte per i cantieri urbani. Le sue innovazioni mirano a ottimizzare continuamente la sicurezza, la produttività e il rispetto dell’ambiente. Presente in più di 80 Paesi, Mecalac propone un’ampia gamma di escavatori, pale caricatrici gommate, dumper, terne e rulli compattatori.

LA NUOVA TERNA È ALTAMENTE PRODUTTIVA GRAZIE AI SUOI COMANDI MECCANICI SULLA PARTE ESCAVATORE E AL SUO POTENTE ED EFFICACE IMPIANTO IDRAULICO

m per un bilanciere standard) e considerevoli forze che in strappo possono arrivare a 69 kN come caricatore e a 42 kN come escavatore. E certamente la TLB880 è prestazionale se nei cantieri viene messa alla prova anche come caricatore frontale, infatti è dotata di uno specifico cinematismo che le permette di sollevare carichi fino a 3.700 kg, integrando un unico martinetto centrale per ottimizzare gli sforzi sulla benna riducendo i punti soggetti a manutenzione. È tipico di Mecalac porre al centro dei suoi progetti la massima attenzione sulla sicurezza e sul comfort delle macchine. I requisiti di sicurezza della TLB880 prevedono, in particolare, una cabina conforme agli standard ROPS/FOPS ISO 3471/3449, oltre ad uno specifico sistema di doppio aggancio dell’escavatore per aumentarne la sicurezza durante il trasporto. Anche il comfort è curato nei minimi dettagli: dietro al

Campi prove e parco macchine Mecalac sono pensati per assicurare agli operatori dei clienti una formazione in condizioni di lavoro reali, ampliandone le

volante o ai comandi, l’operatore può contare su una straordinaria visibilità durante gli utilizzi sia come escavatore sia come caricatore, e gli 8 fari di lavoro a LED di serie gli facilitano il lavoro in ogni fase della giornata. Comfort significa anche offrire un comodo accesso ai vari componenti della macchina, e sulla nuova TLB880 gli interventi di manutenzione sono facilitati da un cofano motore ad apertura totale, mentre gli attrezzi

sono a portata di mano in una scatola portattrezzi chiusa sul fianco della macchina. Varie tipologie di benne, forche solleva-pallet e altre accessori, oltre ad un’estesa scelta di pneumatici: la nuova terna viene proposta con un’ampia gamma di dotazioni di serie e opzionali, e non sarà difficile, per i clienti, fare la scelta più idonea alle proprie necessità. ❑ POTENTE, EFFICACE E ROBUSTA, LA NUOVA TLB880 SI ADATTA PERFETTAMENTE AGLI USI DELLE PICCOLE IMPRESE, DELLE COLLETTIVITÀ LOCALI E DEI NOLEGGIATORI

conoscenze al fine di ottimizzare l'uso degli escavatori e delle pale caricatrici Mecalac, migliorando l'efficacia e la redditività dei cantieri.

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REPORTTECNICO

LIEBHERR

POTENZA SENZA LIMITI inque anni fa si sono fatte strada sul mercato le Liebher r XPower, pale gommate di grandi dimensioni che hanno riscosso un immediato successo perché all'avanguardia in stabilità e risparmio carburante. Per incrementarne ulteriormente le prestazioni, due modelli di questa serie, L 550 XPower e L 556 XPower, sono stati sottoposti da Liebherr a un restyling che ha riguardato il potenziamento dei bracci articolati, il perfezionamento dell’idraulica di lavoro, ma anche un aumento del carico di ribaltamento, della forza di strappo e della potenza del motore. Questi due modelli sono utilizzati prevalentemente nei settori industriali gravosi come la movimentazione dei rifiuti: lo spostamento di

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carta, rottami metallici voluminosi o scorie di scarto richiede al parco macchine requisiti notevoli, che solo pale di questo tipo possono garantire. "Siamo a stretto contatto con i nostri clienti e conosciamo le difficili condizioni delle discariche o dei depositi di materiali riciclabili”, afferma Mark Walcher, product manager responsabile presso LiebherrWerk Bischofshofen GmbH. “Ecco perché in fase di restyling dei modelli abbiamo investito specificatamente nelle prestazioni e nella versatilità di entrambe le pale gommate”. Con l’aumento di potenza del motore in entrambi i modelli, è aumentata anche la potenza della trasmissione di traslazione a potenza ramificata, che però mantiene basso il consumo quando si acceLa pala gommata L 556 XPower con cinematica a Z e benna per movimento terra in una classica operazione di estrazione

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Design, cambio rapido e tanta sicurezza Gli operatori delle nuove pale gommate L 550 XPower e L 556 XPower, grazie al potenziamento dei bracci articolati e al conseguente aumento del carico di ribaltamento, possono lavorare con benne più grandi di prima, e movimentare più materiale per ciascun caricamento. Per l’occasione Liebherr ha ridefinito anche il design della benna di entrambi i modelli, e i clienti potranno meglio adattare i singoli moduli e le parti soggette a usura delle benne alle rispettive esigenze. Inoltre, il sistema di cambio rapido completamente automatico LIKUFIX, già presente negli escavatori idraulici Liebherr, è ora disponibile anche per questi due nuovi modelli: grazie ad esso, l’operatore è in grado di cambiare le attrezzature meccaniche e idrauliche in modo comodo e sicuro premendo semplicemente un pulsante in cabina. Su richiesta, per le due pale gommate sono disponibili anche un dispositivo di cambio rapido idraulico a visibilità ottimizzata e diversi sistemi di assistenza per aumentare la sicurezza quotidiana in cantiere.


La pala gommata Liebherr L 550 XPower viene spesso impiegata nel settore industriale, ad esempio nell'ambito del riciclaggio di metalli

lera o durante la penetrazione nel materiale. Le migliori prestazioni dell'idraulica di lavoro consentono funzioni dinamiche di sollevamento e ribaltamento, mentre le modifiche strutturali nei bracci articolati garantiscono maggiori forze di strappo, di posizionamento e di recupero rispetto alle precedenti, facilitando l’operatore nella movimentazione di materiali difficili come rottami metallici, carta, tronchi, specialmente nell’area di sollevamento superiore. Nel rinnovare i modelli, Liebherr ha perfezionato tutte le varianti dei bracci articolati e rafforzato la costruzione in acciaio. Per le pale gommate XPower L 550 e L 556 sono proposte quattro varianti di bracci articolati con la cinematica a Z e la cinematica industriale, ciascuna in versione standard o High Lift, e i clienti possono scegliere, al momento dell’acquisto, tra queste quattro versioni e configurare la pala gommata in base alle rispettive esigenze e al settore di impiego. La cinematica a Z modificata delle due pale gommate, che ha i suoi punti di forza nell’area di sollevamento

La L 550 XPower con cinematica industriale e benna ad alto ribaltamento durante il caricamento di un container

Nuove pale gommate XPower L550 e L 556 per applicazioni industriali gravose: incremento di potenza nel motore, nell’idraulica di lavoro e nell’attrezzatura; disponibili quattro varianti di bracci articolati (cinematica a Z standard e High Lift, cinematica industriale standard e High Lift); disponibili da ora il dispositivo di cambio rapido a visibilità ottimizzata e LIKUFIX.

inferiore, garantisce forze di strappo superiori, soprattutto quando l'utensile di lavoro viene utilizzato in prossimità del terreno per rimuovere materiale da un mucchio, nel sollevare e caricare pietre, ghiaia o detriti/rifiuti di cantiere. Anche la cinematica industriale delle due pale gommate è stata completamente rinnovata, rendendola specifica per le applicazioni industriali in cui si utilizzano spesso pesanti utensili di lavoro come benne per materiali leggeri, benne ad alto ribaltamento

o pinze per tronchi. La cinematica industriale offre anche una guida parallela, perfetta per l'utilizzo di forche di carico. La variante High Lift (sia per la cinematica a Z che per la cinematica industriale) è una versione estesa dei bracci articolati che fornisce un maggiore raggio d'azione e una modalità di carico più produttiva ad altezze maggiori. I due modelli con prestazioni ottimizzate possono essere ordinati immediatamente presso tutti i partner commerciali di Liebherr. ❑

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AZIENDE

MAGNI TH

UN MESSAGGIO DI SOLIDARIETÀ Motociclisti e Spiderman arrivano dal cielo: una visita a sorpresa per i bambini ricoverati al Gaslini di Genova TESTI DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI LORENZO REFRIGERI

erso la metà di marzo all’ospedale Gaslini di Genova ci sono stati due momenti pensati e realizzati allo scopo di poter regalare qualche ora di spensieratezza ai bambini in cura. Magni Telescopic Handlers insieme al concessionario Novital, infatti, hanno deciso di seguire e supportare l’opera di Vanni Oddera, il campione di freestyle motocross da anni impegnato a portare avanti negli ospedali italiani, e non solo, la Mototerapia. Da quest’anno insignito ufficialmente del ruolo di Ambassador del Gaslini, da cui tutto è cominciato 7 anni fa. Un ruolo che Vanni considera importantissi-

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mo tanto è vero che neanche il Covid-19 è riuscito a tenerlo lontano dai bambini ricoverati in Oncologia.

L’IDEA Dall’inizio della pandemia l’ospedale (come tutte le altre strutture sanitarie) è stato costretto a sospendere le visite di intrattenimento che allietavano i piccoli ricoverati all’interno dei reparti. È nata così l’idea di arrivare ai piccoli direttamente dalle finestre. Ma come fare? Come era possibile volare alle finestre degli edifici del Gaslini e mantenere comunque la sicurezza necessaria data la contingente pandemia?


VANNI ODDERA Vanni Oddera motociclista di Pontinvrea (SV), è il campione di motocross freestyle, che ha inventato la Mototerapia nel 2009 lungo i corridoi dei reparti di Ematologia e Oncologia dell’ospedale pediatrico genovese, e da allora ogni anno ha escogitato visite, esibizioni di salti acrobatici con la sua moto, feste, donazioni e molte altre iniziative per sostenere il cammino dei piccoli malati oncologici. Un modo per donare le proprie passioni ai ragazzi

LA REALIZZAZIONE Grazie a un sollevatore telescopico rotativo di Magni TH, un RTH 5.25SH fornito da Novital, che ha issato Vanni Oddera, accompagnato dal suo collega motociclista Maurizio Gerini, davanti alle finestre dei reparti di Clinica pediatrica, Nefrologia, Ematologia e Oncologia. A loro si è unito Spiderman (al secolo Mattia Villardita, savonese di 27 anni che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente insignito Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per l’altruismo e le fantasiose iniziative con cui contribuisce ad alleviare le sofferenze dei più giovani pazienti ospedalieri”). Uno spettacolo inaspettato e coinvolgente per i bambini che hanno passato una giornata diversa, con i loro beniamini davanti alle finestre, ricevendo anche regali e gadget (maglie, cappellini, album da disegno) consegnati dal personale del reparto, il tutto nel pieno rispetto delle norme anticovid. Si è trattato di un’iniziativa pensata e realizzata appositamente per accorciare le distanze imposte dalla pandemia a questi bimbi che per un giorno hanno visto i propri “eroi volare” vicino,

più fragili, con l’unico scopo di migliorare il mondo intorno a lui. Dal 2012 è nata una vera e propria collaborazione con l’ospedale Gaslini, con un progetto dal nome “Freestyle Hospital”, che ha portato le moto all’interno dei reparti pediatrici-oncologici. La disponibilità dell’ospedale gli ha permesso di realizzare questa passione che poi verrà esportata in 80 ospedali in Italia e 2 ospedali a Londra, con incredibili risultati che certificheranno nel 2019

il reale beneficio sui pazienti e le loro famiglie. Nell’aprile del 2020 in pieno lockdown Oddera ha pensato a tutte le famiglie con ragazzi disabili e insieme ad un team di esperti ha inventato una nuova formula della sua attività, “Mototerapia Take-away” che permette di portare le moto direttamente a casa dei ragazzi speciali, in un anno oltre 50.000 disabili, riceveranno la visita del campione del mondo con attività sempre più coinvolgenti.

bussare alle loro finestre, chiacchierare con loro e sentire vicinissimo il rombo della moto di Vanni. Attimi di allegria, sorrisi, risate e spensieratezza, accompagnate dal sole intenso di una delle prime belle giornate di una incipiente primavera, hanno allietato i viali dell’Ospedale Gaslini e visto molto coinvolti anche i medici, gli operatori sanitari e i volontari che prestano la loro opera quotidianamente nella struttura e che hanno apprezzato la visita inaspettata dei tre benefattori, salutati e ringraziati

per questo dono inusuale anche dai vertici dell’Istituto.

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE A Vanni e Mattia va il nostro riconoscente grazie per l’opera che compiono ogni giorno, con sensibilità e delicatezza. A Magni TH e Novital il nostro plauso per aver dimostrato che anche le aziende possono essere concrete protagoniste di azioni sociali volte a migliorare il benessere del prossimo, non solo aride “squadre” di uomini dediti al profitto. Grazie. ❑

L'AMICHEVOLE SPIDERMAN D'ITALIA Spiderman, ossia Mattia Villardita, è un savonese come Vanni Oddera ed entrambi sono persone che dedicano il proprio tempo libero a una comune passione: far star bene le persone che ne hanno bisogno. Mattia-Spiderman ha iniziato quattro anni fa: ha comperato un costume da Uomo Ragno e ha iniziato a girare per i reparti ospedalieri, per aiutare sia i

pazienti che le loro famiglie. Tramite la collaborazione con Vanni, MattiaSpiderman ha trovato un nuovo modo per fare del bene in questo particolare momento storico segnato da Covid-19. “Ci siamo trovati tramite amici comuni che ci hanno messo in contatto. L’evento al Gaslini è la nostra prima collaborazione e ne sono molto contento” dichiara

Mattia. “Sicuramente mi unirò a Vanni in alcune tappe del tour che sta organizzando insieme a Magni TH, compatibilmente con gli impegni di lavoro, anche se in azienda mi supportano moltissimo. Quindi sicuramente troverò il tempo per riuscire a collaborare con Vanni e spero di poter portare questo evento anche in altri ospedali”.

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AZIENDE

IL PERCHÉ DI MAGNI TH Abbiamo chiesto a Maria Benassi, responsabile marketing e comunicazione di Magni TH, il perché di questo evento e del coinvolgimento dell’azienda. “È nato tutto da una mia passione personale: mi è sempre piaciuto poter aiutare e ho iniziato a lavorare in questa direzione anche aziendalmente, parlando con la famiglia Magni” spiega Maria Benassi. “Conoscevo già personalmente Vanni e sapevo dei progetti che aveva avviato. Chiacchiera tira chiacchiera e abbiamo pensato all’evento che si è poi realizzato al Gaslini: ne ho parlato in azienda e la cosa è sembrata subito fattibile, perché Magni ha le macchine giuste, e perché si va a legare il marchio a un aspetto etico che forse un po’ mancava. Magni è un’azienda in forte crescita, e non può più limitarsi a crescere in termini di gamma e business. Deve farsi anche portatrice di valori”. Un’idea, quella dell’evento al Gaslini, che non si chiude in se stessa, ma avrà un’evoluzione. “Ho pensato che l’evento al Gaslini potesse essere un buon inizio e quindi è nato tutto da esso. Abbiamo pensato che, viste le limitazioni del Covid, noi avevamo i mezzi per sollevare Vanni e portarlo alle finestre dei piccoli in cura. Una partnership che, dato il successo riscontrato al Gaslini, abbiamo intenzione di intensificare con un secondo evento. Ma abbiamo intenzione di fare di più: con Vanni stiamo provando a sensibilizzare altri centri, in tutta Italia” ha concluso Maria Benassi che ha confermato come l’organizzazione dei prossimi eventi sarà simile a quella del Gaslini, e vedrà il coinvolgimento dei noleggiatori di zona, per dare anche a loro visibilità e fornire il supporto logisticamente più adatto per ogni avvenimento.

Dati tecnici Capacità di sollevamento Capacità alla massima altezza Altezza di sollevamento Sbraccio Motore Potenza nominale Numero marce Impianto idraulico Stabilizzatori Lunghezza Larghezza Luce libera dal suolo Peso a vuoto Velocità di spostamento Rotazione Climatizzatore di serie Riconoscimento automatico accessorio

MAGNI RTH 5.25SH 4.999 kg 2.000 kg 24,60 m 19 m Deutz TCD 3,6 L4 - Stage V 100 kW (136 hp) a 2.200 giri/min 2/2 Load Sensing 350 bar pivotanti 7,62 m 2,54 m 320 mm 16.600 kg 40 km/h 360° (continua) sì sì


AZIENDE

CASE

COME UN FULMINE DI ZEUS

Sostenibile nel funzionamento, innovativa nel design. La prima terna elettrica nel settore delle costruzioni è stata premiata ase Construction Equipment vende e fornisce assistenza ovunque nel mondo a una gamma completa di macchine movimento terra: dalle terne, di cui è leader di mercato, agli escavatori cingolati e gommati, dalle pale gommate alle minipale compatte (gommate e cingolate), dalle motolivellatrici ai rulli compattatori vibranti, dai dozer ai carrelli elevatori fuoristrada. Il brand si distingue per una lunga tradizione, rappresentata da una linea di prodotti realizzata a partire dal 1957. Tanto successo ma anche tanti progetti premiati, ben tre vittorie in soli quattro anni. Le pale gommate Case Serie G, infatti, sono state premiate nel 2017, la pala gommata a metano Project Tetra ha vinto il premio nel 2019, e ultimamente “Project Zeus”, la terna Case 580 EV (veicolo elettrico), è stata insignita del

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premio “Good Design Award” 2020 dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design e dalla Metropolitan Arts Press. Il premio è un riconoscimento conferito per "il design industriale, grafico e di prodotto più innovativo e all'avanguardia al mondo", e per l’applicazione del principio di sostenibilità sia nel funzionamento (nessuna emissione/eliminazione del carburante diesel) sia nel design minimale della macchina. “Project Zeus” è stato apprezzato in particolare per gli innovativi elementi di design delle luci, per le linee e i contorni solidi e puliti, per la speciale combinazione di colori metallizzati "Power Tan" e per un'esperienza utente moderna e intuitiva che combina il tradizionale funzionamento delle terne con la specializzazione relativa all'elettrificazione. "Il concept nasce dall’u-

POTENZA GREEN Oggi l'elettrificazione delle macchine movimento terra e l'attenzione per le fonti di energia sostenibili hanno catturato in tutto il mondo l’attenzione dei proprietari di flotte pubbliche e private. Il CNH Industrial Design Center ha saputo fondere queste esigenze nella terna Case 580 EV che, presentata a CONEXPO 2020, ha conquistato tutti. La macchina infatti elimina emissioni, carburante diesel e altri fluidi, offrendo al tempo stesso un'estetica pulita, moderna e tanti vantaggi. Potenza e prestazioni sono equivalenti a quelle delle terne diesel della gamma Case, ma in più la macchina presenta costi operativi quotidiani notevolmente inferiori, assenza di emissioni grazie all’utilizzo di combustibili alternativi e riduzione del rumore generato dalle macchine, tutte caratteristiche fondamentali per le amministrazioni cittadine che ne trarranno benefici durante gli utilizzi in ambienti urbani e in prossimità di edifici e persone. Dal momento della sua presentazione, grazie a tutti i suoi pregi “Project Zeus” viene considerata come una delle più importanti macchine movimento terra del 2020.

La terna elettrica Project Zeus di Case oltre a non inquinare ha un design pulito e innovativo

nione della lunga tradizione di Case con la missione della sostenibilità che hanno dato vita a un design pulito e semplice", afferma David Wilkie, direttore del CNH Industrial Design Center. “La realizzazione del progetto è estremamente pratica e incentrata sulla funzione, offrendo al contempo elementi di design distintivi che comunicano potenza e progresso: dalle luci al colore fino al modo in cui l’operatore interagisce con la macchina.“Project Zeus” rappresenta la sostenibilità e la lungimiranza della nostra industria". La prima terna elettrica più innovativa e all’avanguardia al mondo è al momento disponibile solo negli Stati Uniti. ❑

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TESTIMONIANZE

(INDECO)

A TEMPO DI RECORD

Servisa e Indeco demoliscono il quartier generale di Deutsche Post a Berlino. Protagonisti dell’intervento un martello HP 5000, un multifunzione IMP 25 Combi Cutter, un frantumatore IRP 18 X e una pinza multigrab IMG 2800 D o scorso dicembre l’impresa Ser visa, coadiuvata dalle attrezzature Indeco, ha concluso con successo la demolizione della sede centrale di Deutsche Post nel centro di Berlino. Dovendo lavorare nel cuore della capitale tedesca, si è trattato di un intervento particolarmente complesso sotto il profilo tecnico e logistico. La demolizione ha riguardato un edificio di tre piani ed è stata realizzata operando in uno spazio molto confinato, con ovvie limitazioni dell’impatto sull’area circostante al cantiere. Determinante anche il fattore “tempo”, che ha reso il lavoro particolarmente difficile, mettendo a dura prova le capacità organizzative dell’impresa. Da un punto di vista strutturale, l’edificio era realizzato con calcestruzzi ad alta resistenza (con valori di resistenza a compressione monoassiale superiori

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a 45 MPa) e da armature che, nelle aree di fondazione e dei plinti, raggiungevano diametri di 50 e 80 mm. Come accennato, l’intervento è stato completato con successo anche grazie all’impiego di attrezzature Indeco

che hanno fatto la differenza da un punto di vista della produttività e, quindi, anche della tempistica. Oltre a un martello HP 5000, attrezzatura che non ha certo bisogno di presentazioni, in cantiere è stato


PERCHÈ

Indeco?

utilizzato un multifunzione IMP 25 Combi Cutter, risultato molto efficace e adattabile alle diverse situazioni operative. Grazie all’intercambiabilità degli utensili, a secondo della necessità, l’attrezzatura può essere infatti trasformata in demolitore, polverizzatore, o cesoia. Il frantumatore IRP 18 X ha invece permesso il ricondizionamento volumetrico primario degli oltre 3.000 m3 di materiale di risulta prodotti durante la demolizione.

Questa attrezzatura si è dimostrata particolarmente efficace anche grazie alla sua geometria, che consente di ottenere la minor variazione di forza possibile tra il momento iniziale (apertura massima) e quello finale (apertura minima), in modo da aumentare la costanza e l’efficacia nell’azione di frantumazione, riducendo i tempi di lavoro e gli stress trasmessi all’escavatore. L’IRP 18 X ha inoltre assicurato una notevole produttività anche perché dispone

“Quando abbiamo deciso di acquistare nuove attrezzature per la demolizione abbiamo guardato quello che offriva il mercato e abbiamo scartato quello che non volevamo, così, per esclusione, siamo arrivati a provare Indeco che ci ha invece convinto”. Queste le parole di Sascha Hellwig che continua: “oltre all’intrinseca qualità e produttività delle attrezzature, ci è piaciuto molto l’approccio completo di Indeco, cioè il concetto di multi-tool perché si è sempre più costretti a separare i materiali di risulta in cantiere. La nostra esperienza con Indeco è stata fino ad ora molto positiva sotto tutti i punti di vista. Se come imprese vogliamo evolverci, dobbiamo eleggere uno o due partner per le macchine e le attrezzature che ci seguano da un punto di vista del prodotto e dell’assistenza. Il settore sta cambiando; abbiamo capito che Indeco si sta orientando in quella direzione e sono convinto che una collaborazione fra noi sia dunque vincente”.

UNA CITTÀ IN fermento Berlino sta attraversando un momento di forte espansione edilizia e Servisa è protagonista di questa evoluzione. “Al momento”, afferma Sascha Hellwig, amministratore delegato di Servisa, “abbiamo molti cantieri aperti. Sono tutti edifici di grandi dimensioni di tipo residenziale, per uffici e centri commerciali. Per la maggior parte sono collocati nel centro della città, come ad esempio Alexander Platz, dove nei prossimi anni sorgeranno sei grattacieli. In quella zona della città il nostro intervento consiste nella demolizione e nell’approntamento del sito per la successiva costruzione, il che significa anche l’eliminazione delle fondazioni e la risoluzione di tutti gli aspetti logistici. Un’altra importante zona di sviluppo è nella East Side Gallery, nei pressi del vecchio muro, una zona turistica dove abbiamo due cantieri”.

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TESTIMONIANZE

L’EVOLUZIONE del settore

Sascha Hellwig, Amministratore Delegato di Servisa, fa il punto sul settore della demolizione

“Credo che nel nostro settore ci sia la possibilità concreta che le imprese di demolizione diventino dei subappaltatori delle aziende che si occupano di riciclaggio. Questo potrebbe avvenire perché il problema di conferire il materiale di risulta in discarica assume sempre più una valenza strategica.

Per questo abbiamo deciso di rafforzarci in entrambe le direzioni. Qui nell’area di Berlino, ad esempio, una cosa è conferire in discarica un autocarro di materiale, un’altra è trasportare 800.000 t come abbiamo fatto noi l’anno scorso. In futuro probabilmente non si tratterà

solo di autocarri, ma forse anche di treni, di chiatte fluviali e di navi. In sostanza in questo settore bisogna essere molto creativi e seguire l’evoluzione e l’interpretazione di leggi e normative che riguardano i materiali di risulta e il loro trattamento. Spesso, infatti, abbiamo a che fare con

strutture degli anni ‘70 e ‘80 che contengono materiali che devono essere trattati in modo specifico, come ad esempio l’amianto. L’importante è avere una visione del futuro per potere star al passo con i tempi; a volte penso che questo aspetto non sia preso in sufficiente considerazione”.

di un sistema idraulico dotato di una “valvola di rigenerazione”, che consente una più veloce chiusura a vuoto della ganascia mobile, così da applicare tutta la forza disponibile solo durante la frantumazione del materiale. Un apporto decisivo al completamento del cantiere l’ha anche offerto la pinza multigrab IMG 2800 D che, grazie alla maneggevolezza e alla compatibilità della sella con gli altri prodotti Indeco, ha garantito la massima precisione nelle operazioni di movimentazioni dei vari materiali. A margine alcune note sull’impresa. Il Gruppo Servisa, fondato nel 1971, è la più grande impresa di demolizioni e servizi ambientali della regione di Berlino-Brandeburgo ed è una delle più importanti realtà del settore in Germania. Partendo dall’attività di demolizione, oggi Servisa è presente anche nel movimento terra e nel conferimento in discarica dei materiali. Dispone infatti di una licenza che autorizza le attività di riciclaggio, anche per conto terzi. Negli ultimi anni ha inoltre esteso la propria presenza nel settore logistico, offrendo alle imprese di costruzione tutti i servizi necessari all’approntamento del cantiere. La società impiega circa 150 persone e ha una flotta composta da 23 escavatori, 20 camion e 100 fra altre macchine e attrezzature. ❑

INDECO IND. SPA viale Lindemann, 10 z.i. 70132 Bari tel. 080 5313370 fax 0805377976 info@indeco.it www.indeco.it


AZIENDE

BKT

475 BICICLETTE Un dono simbolico, rappresentato da biciclette, che BKT ha regalato a diverse ONG, associazioni e club sportivi per promuovere la mobilità sostenibile rosegue l’impegno sociale di BKT. Il Gruppo indiano ha infatti donato 475 biciclette brandizzate a diverse ONG, associazioni e club sportivi europei con cui collabora. Il dono rientra nel programma di sostegno di BKT alla mobilità sostenibile, che secondo il Produttore indiano è raggiungibile anche grazie agli pneumatici giusti e adatti a ciascuna applicazione e operazione. Nello specifico BKT, in qualità di Title Sponsor, ha donato 100 biciclette ai club calcistici della Serie BKT, il Campionato degli Italiani: un omaggio che desidera sottolineare la presenza del brand nella realizzazione di un torneo sempre più green e contemporaneo. 140 biciclette sono state inoltre desti-

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nate alle società della Ligue 2 BKT in Francia, a supporto delle ONG sostenute dalle squadre. È il caso, per esempio, dell’associazione francese Vélocità che promuove la mobilità ciclistica, che ha ricevuto nelle scorse settimane 10 BKT bikes dallo Sponsor e dal club francese Ajaccio a sostegno dei suoi progetti. Ma non sono stati solo i partner sportivi a beneficiare del dono. 31 BKT bikes sono state infatti recapitate presso gli spazi ricreativi ed educativi per l’infanzia di Fondazione Cesvi, l’organizzazione umanitaria che opera in tutto il mondo per promuovere la solidarietà mondiale. Le biciclette sono destinate ai collaboratori e agli operatori dell’organizzazione oltre che ai bambini e ragazzi bene-

ficiari delle attività. E sempre in Italia, BKT ha donato 204 biciclette a Fiera Milano, bici che verranno messe a disposizione dei dipendenti fieristici per agevolare gli spostamenti a zero emissioni negli spazi interni ed esterni alla Fiera. Nei prossimi mesi, altrettante biciclette verranno regalate a diverse altre associazioni e club in Europa. 100 bikes saranno destinate a Kabubu, l’associazione francese che promuove l’inclusione sociale dei rifugiati, che utilizzerà le biciclette per organizzare tour turistici sostenibili della città di Parigi guidati proprio dai rifugiati supportati dalla ONG. In qualità di Premium Partner, inoltre, BKT donerà altre 225 biciclette all’Euroleague Basketball, la lega organizzatrice delle due più prestigiose competizioni europee tra club di pallacanestro, la Turkish Airlines EuroLeague e la 7DAYS EuroCup. Le biciclette saranno donate alle NGO di One Team, il programma CSR di EuroLeague Basketball che utilizza il basket per ottenere un reale impatto sociale nelle comunità in cui opera. ❑

NOMINE PRESTIGIOSE Denis Piccolo, Product Manager BKT, è stato recentemente nominato Presidente del sotto-comitato agricoltura dell’E.T.R.T.O. (European Tyre and Rim Technical Organisation), organizzazione composta dai produttori di pneumatici, cerchi e valvole per veicoli di ogni tipologia con l’obiettivo di armonizzare misure, dimensioni tecniche

comuni, caratteristiche di carico, di pressione e linee guida operative degli pneumatici, evitando quindi eventuali ambiguità. Denis Piccolo rappresenta BKT presso l’E.T.R.T.O. da molto tempo e questa nomina riconosce sia il suo impegno costante nei temi che riguardano lo sviluppo di pneumatici agricoli e della loro relativa regolamentazione e

sicurezza, sia il sempre maggior peso che BKT ricopre sui mercati di tutto il mondo, in primis quello europeo. Denis Piccolo avrà il compito di consolidare la posizione e i feedback ufficiali di E.T.R.T.O. nei confronti delle richieste che riguardano gli pneumatici agricoli. Sarà anche responsabile dei dati pubblicati nel Manuale Tecnico (Standard

Manual) e del cosiddetto Engineering Design Information che contengono le indicazioni ufficiali dell’E.T.R.T.O. relativamente al settore agricolo.

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INTERVISTA La parola a... Roberto Cortesi

STRATEGIE CHE pagano

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In un momento particolarmente complesso, la scelta di fare stock da parte di Ammann Italy sta pagando, soprattutto per quanto concerne la light equipment. Ma non solo...

una ripresa graduale. Questo porterà a molte più opportunità di contatto, che permetterà uno sviluppo del lavoro differente. MC: Un discorso che vale per tutta la gamma? ROBERTO CORTESI: Parlando di finitrici vedo trattative sempre

molto equilibrate e calibrate a livello di spesa. La richiesta è rimasta viva sulle macchine medie, attorno alle 5 t; mentre sul light equipment vedo qualche movimento in più.

DI CRISTIANO PINOTTI

FUTURO ELETTRICO

MC: Quali sono le cause del successo

della linea light? ROBERTO CORTESI: La maggiore

reattività del leggero è figlia di una nuova strategia che vede Ammann “Per il prossimo futuro, stiamo Italy fare molto stock per piastre aspettando alcuni nuovi prodotti elettrici, che andranno a interessare e pestelli. Questo permette il l'intera gamma Ammann, ma dei quali è fast delivery, fatto direttamente ancora prematuro parlare. Di certo questi dall'Italia, che a sua volta consente nuovi modelli per la compattazione saranno di risparmiare le 6/8 settimane, esposti al Bauma del 2022, ma forse potremo abituali per le fabbriche in generale avere qualche assaggio anche durante il e che diviene una problematica 2021. Ovviamente durante l'anno la nostra gamma beneficerà comunque delle ancora più pressante per gli arrivi consuete migliorie che, come sempre, della componentistica (soprattutto Ammann apporta ai propri MC: Come possiamo inquadrare il motori) dall'estremo oriente, con prodotti consolidati”. primo scorcio del 2021? le attuali problematiche legate ai ROBERTO CORTESI: Sinceramente trasporti e alle navi. Tempi di consegna mi aspettavo qualcosa in più dai nostri così impegnativi mi hanno infatti convinto concessionari sparsi per il territorio italiano. Invece a rischiare e a fare magazzino, qui a Verona, a li ho percepiti piuttosto titubanti in merito agli ordini a tutto vantaggio dei nostri concessionari. Questa politica stock. I dealer durante il mese di gennaio sono rimasti alla finestra, lungimirante è stata applicata oltre a piastre, pestelli e piastre da in attesa dell'evoluzione della situazione Covid, con l'evidente braccio, anche su una decina di rulli fino alle 5 t e su una finitrice, paura di rivivere la medesima situazione di febbraio/marzo che presto andrà a lavorare in Puglia. 2020. Ora viviamo un leggero miglioramento, ma siamo molto MC: Dobbiamo aspettarci qualche novità per quanto penalizzati dallo smart working che fa perdere il contatto con le concerne la rete distributiva? persone e quindi l'incidenza. La presenza del costruttore presso ROBERTO CORTESI: A livello generale la nostra rete distributiva i concessionari è infatti fondamentale, l'isolamento in ufficio è è consolidata. Durante il 2021 ci sarà solo qualche variazione di penalizzante. zone e registreremo l'ingresso di ulteriori sub-dealer Ammann MC: Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo Governo? Italy. Punti di appoggio, officine autorizzate che andranno a ROBERTO CORTESI: A mio avviso con l'avvento del governo coadiuvare il lavoro dei concessionari in aree dove il dealer Draghi avremo un primo momento di stasi con un chiaro impulso fa fatica a essere presente. Il sub-dealer andrà a gestire solo verso i vaccini. Appena ci sarà un certo via libera sotto il profilo determinati prodotti e non l'intera gamma, che rimarrà di sanitario, cioè nella seconda parte dell'anno, presumo avremo competenza del concessionario ufficiale. ❑

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al momento di mercato ai benefici che potranno arrivare dal nuovo Governo. Come sempre scambiare alcune parole con Roberto Cortesi, Area Manager Machines di Ammann Italy, è illuminante per capire quale rotta stia prendendo il comparto stradale.

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news MOVIMENTO TERRA

PERFETTA

I Vigili del Fuoco scelogono una minipala Bobcat come mezzo d’emergenza

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ersatile, robusta, stabile e potente, la mini pala cingolata Bobcat T870 è stata scelta e acquistata dalla Direzione dei Vigili del Fuoco della Regione Lazio perché era il mezzo più idoneo e rispondente alle esigenze operative e di soccorso. Raggiungere i luoghi delle sciagure per aprire varchi che consentano il passaggio di automezzi, rimuovere fango o macerie, mettere in sicurezza argini di fiumi o edifici pericolanti, spianare aree destinate all’allestimento di campi e ripristinare la viabilità. Dove avvengono disastri naturali interviene subito il Gruppo Operativo Speciale (G.O.S.) dei Vigili del Fuoco, un corpo di soccorso altamente specializzato e addestrato, con personale abilitato alla guida di automezzi speciali per il movimento terra e autocarri per il trasporto di macerie.

CAT rinnova

Più potenza, ambiente operativo ottimizzato, maggiore manovrabilità e manutenzione semplificata. È la nuova rigeneratrice/ stabilizzatrice RM400 con cui Caterpillar vuole aiutare gli operatori negli interventi di bonifica e stabilizzazione del terreno. La nuova rigeneratrice/ stabilizzatrice RM400 Caterpillar, che ha preso il posto della RM300, ha una larghezza di taglio di 2,4 m, pesa 23.500 kg, e offre nuove caratteristiche molto interessanti per gli addetti ai lavori.

Non chiamateli giocattoli (Movimento terra)

Volvo CE in partnership con Dickie Toys firma una nuova serie di giocattoli. La partnership, che ha assicurato la presenza di Volvo in quasi tutti i principali negozi di giocattoli, ha avuto un inizio brillante con oltre un milione di prodotti venduti negli ultimi 12 mesi, nonostante le ovvie sfide per il settore della vendita al dettaglio poste dal Covid-19. Tim Birks, Merchandise and Licensing Manager presso Volvo CE, afferma: “Dickie Toys era una scelta naturale. Condividiamo gli stessi valori, siamo allineati nel nostro comune desiderio di prodotti di qualità, ed è stato confortante sapere che questi giocattoli hanno svolto un ruolo importante nell’intrattenere e coinvolgere i bambini di tutto il mondo durante i difficili mesi della pandemia”.

MOVIMENTO TERRA

INVISIBILE!

Doosan ha sviluppato la prima benna trasparente del settore movimento terra

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oosan Infracore è la prima azienda al mondo ad aver sviluppato e adottato un sistema di benna trasparente con funzione di proiezione anteriore per le macchine movimento terra. A causa dei punti ciechi dovuti alla benna montata sulla pala, l’area davanti alla macchina è sempre stata una fonte di preoccupazione per la sicurezza. Ma Doosan ha lanciato la nuova “benna trasparente” per pale gommate che, grazie a un monitor in cabina consente di eliminare i punti ciechi davanti alla pala migliorando notevolmente la sicurezza operativa e prevenendo gli incidenti. L’innovativo sistema registra le immagini davanti alla pala gommata attraverso telecamere montate anteriormente in alto e in basso e visualizza in tempo reale le immagini combinate sul monitor usando un metodo di proiezione curva. Inoltre il sistema migliora l’efficienza operativa in quanto offre una visione in prospettiva in avanti nelle operazioni di carico/scarico o durante il trasporto di materiali. Doosan ha anche sviluppato altri sofisticati sistemi di sicurezza all’avanguardia per la sua gamma di macchine, tra cui il sistema AVM per il monitoraggio dell’area attorno alla macchina e il sistema di allarme posteriore con sensori a ultrasuoni. RITCHIE BROS, SEGNALA CHE LA DOMANDA DI MACCHINARI USATI È IN RIALZO CAUSATA PRINCIPALMENTE DA PROBLEMI NELLA CATENA DI FORNITURA E CONSEGNA DI MACCHINE NUOVE A CAUSA DELLA PANDEMIA

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AZIENDE

HIDROMEK

SUPERATA QUOTA 50.000

Tante sono le macchine che Hidromek ha venduto nel Mondo dalla sua fondazione a fine 2020 bbiamo venduto più di 50.000 macchine in oltre 100 paesi in 6 continenti. Estendiamo i nostri più profondi ringraziamenti al nostro team, ai concessionari, ai fornitori, ai clienti e a tutti i nostri stakeholder con i quali siamo cresciuti e diventati più forti, insieme" ha dichiarato Ahmet Bozkurt, vicepresidente e direttore generale di Hidromek. Ma questa milestone non è certo un traguardo, bensì un punto fermo in un processo di sviluppo inarrestabile. Il Costruttore infatti continua la realizzazione del nuovo sito produttivo che occuperà un'area di 1,4 milioni di m2 ad Ankara. Già operativa è la parte destinata alla

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produzione di componenti, come cambi, assali, riduttori idraulici e cilindri idraulici, mentre la linea di montaggio delle macchine finite dovrebbe entrare in attività nel 2022. Fondamentale, in questo piano di crescita, il reparto R&D: nonostante le incertezze create dalla pandemia, lo sviluppo di nuovi prodotti non si è fermato, tant'è che sono previsti nuovi modelli un po' in tutte le famiglie di prodotti, dagli escavatori cingolati, alle mini terne cingolate alle pale gommate.

CRESCE LA RETE DISTRIBUTIVA... Avendo Algeria, Bulgaria, Tunisia,

I NUMERI Hidromek dà lavoro a 2.000 persone, produce terne, escavatori, pale gommate, motolivellatrici e compattatori nei suoi sei stabilimenti di produzione di cui quattro situati ad Ankara (Turchia), uno a Izmir (Turchia) e uno a Chonburi (Thailandia).

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Sud Africa, Argentina, Filippine, Indonesia, Cile, Spagna, Francia, Russia e Australia nei suoi principali mercati di esportazione, Hidromek ha esportato in oltre 80 paesi nel 2020. Oltre ad aver aggiunto nuovi mercati come Repubblica Ceca, Taiwan, Malta, Guam, Costa d'Avorio e Sierra Leone alla sua rotta di esportazione, Hidromek ha riavviato l'esportazione in Messico e Arabia Saudita, ampliando contestualmente anche la rete dei propri concessionari.

… E LA FIDUCIA NEL FUTURO "Prevediamo che il 2021 sarà un anno migliore del 2020" ha infatti dichiarato Ahmet Bozkurt. “Abbiamo sempre supportato i clienti con la nostra vasta gamma di prodotti e servizi post vendita. Nel mercato interno, abbiamo aumentato la quota di mercato di molti dei nostri prodotti. Nonostante la situazione globale, anche all'estero abbiamo avuto un anno di successi. Pensiamo che il 2021 sarà un anno migliore del 2020 grazie ai previsti investimenti pubblici e alle richieste nel settore delle costruzioni private. In questo contesto, pur aumentando la nostra quota nei mercati esistenti, miriamo ad aprirci a nuovi mercati, espandere la nostra rete di concessionari e soddisfare le richieste dei nostri clienti aggiungendo nuovi prodotti alla nostra offerta”. ❑


news EDILIZIA

SI PUÒ FARE!

L’esempio virtuoso di Teicos Costruzioni

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d Affori, con il complesso residenziale Bellerio 9,Teicos Costruzioni ha dimostrato come la riqualificazione delle periferie sia un processo fattibile e in grado di portare innumerevoli vantaggi. Partire da strutture ormai in disuso o fatiscenti, dando loro un’impronta innovativa sul piano architettonico e impiantistico è il segreto di Teicos Costruzioni che applicato al complesso residenziale Bellerio 9 porterà alla realizzazione di un complesso residenziale NZEB composto sia da un edificio di nuova realizzazione che dal complesso di stabili esistenti riconvertiti in residenziale di alta qualità. fonte: teicos costruzioni

Nella foto: In tutto il mondo, le bandiere delle fabbriche JCB hanno sventolato a mezz’asta per la morte del Duca di Edimburgo. “Sono rattristato per la morte di Sua Altezza Reale il Principe Filippo. Abbiamo avuto il piacere di accogliere il Principe Filippo in JCB in tre occasioni negli ultimi 40 anni” ha dichiarato Lord Bamford, Presidente di JCB, nell’apprendere la notizia.

CAMBI in Unacea In vista della conclusione della propria attività presso Komatsu Italia Manufacturing, Enrico Prandini ha dato le dimissioni da vicepresidente e consigliere di Unacea. Nuovo consigliere designato dall’azienda di Este (PD) è David Bazzi, attuale AD della stessa. Il consiglio direttivo Unacea ha inoltre chiamato Ruggero Riva (Cgt) a ricoprire una delle due poltrone della vicepresidenza. Mirco Risi, presidente di Unacea ha espresso gratitudine per l’attività svolta da Prandini.

Tutto protetto (Tunneling)

Il nuovo Boomer Epiroc M20, con idraulica, elettronica e sensori protetti, è progettato per ridurre al minimo gli interventi di manutenzione, massimizzando produttività e prestazioni. Il design del braccio che al suo interno protegge l’idraulica, riduce infatti al minimo i fermi-macchina per la sostituzione dei tubi idraulici, mantenendo la macchina in funzione anche nelle condizioni più difficili. “Il Boomer M20”, afferma Niklas Berggren, Global Product Manager Face Drilling Equipment di Epiroc “è stato sviluppato in stretta collaborazione con i nostri clienti ed è il risultato di un’ampia ricerca e di test in ambiente reale. È la scelta perfetta per le miniere e per i contractors che cercano l’innovazione”.

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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Dopo l’economia, uccideranno anche Draghi

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QUANDO DEVI DECIDERE, LA MIGLIORE SCELTA CHE PUOI FARE È QUELLA GIUSTA, LA SECONDA MIGLIORE È QUELLA SBAGLIATA, LA PEGGIORE DI TUTTE È NON DECIDERE. (THEODORE ROOSEVELT)

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rancamente non si capisce più un’acca. Dopo aver messo in soffitta Conte e il suo Governo, tanto criticati per le altalene decisionali, il governo Draghi, quello nuovo, quello dei migliori, come testimonia la presenza di Di Maio agli Esteri (essere mitologico metà uomo e metà congiuntivo) e di Arcuri, (commissario straordinario a rotelle) mi pare si stia già muovendo nel medesimo modo. Esemplare in tal senso la decisione di vietare l’attività sciistica a un giorno dall’inizio dell’attività stessa. E via di questo passo con molti altri settori. Possibile che non ci sia un modo per decidere una volta per tutte e non sottomettere i lavoratori (ma anche gli utenti) a questo stillicidio di sì, no, forse? Possibile che non ci sia un metodo per regolare l’accesso alle varie attività commerciali, in modo sicuro ed anti-virus? Possibile che questa Italia, madre prolifica di leggi e regolamenti, non sia in grado di mettere un paio di guardie, fossero pure quelle di Pinocchio, per controllare il comportamento della cittadinanza? Certo che è possibile! E infatti accade di assistere a situazioni al limite del paradossale: assembramenti di ragazzi sul marciapiede, con tanto di Grosse-Stereo e senza mascherina. Sotto gli occhi degli agenti di guardia (si fa per dire) delle strutture comunali. O folle di festanti della domenica sotto il Casello del Dazio di Porta Ticinese. Assembramenti tanto pericolosi quanto ignorati dai paludati tutori dell’ordine, e dai loro capi. Leggi prefetti, questori, sindaci ed inutilità assortite. Ma che cosa potrà mai fare il Messia-Draghi con questo materiale umano? Un bel niente, visto che ha scelto, ancora una volta, di caricarlo sul birroccio governativo. Questi sono talmente bravi a far danni che, alla fine, forse faranno fuori anche lui! ❑


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