MC5.0-Macchine Cantieri - n. 75 maggio 2021

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CoverStory MAN

SITEFALL

C

Cosa dire che ancora non è stato detto e scritto sulla The New MAN Truck Generation? È un po' come trovarsi a scrivere della Divina Commedia, della Cappella Sistina o di Blade Runner. Si sa tutto di questi capolavori, ma non si smette mai di ammirarli. Per i nuovi truck di MAN vale la stessa cosa: visti per la prima volta a Bilbao nel febbraio del 2020 (una sorta di mordi e fuggi che, con il senno di poi, avremmo rimpianto per molti mesi a causa dei ben noti accadimenti del marzo 2020); abbiamo atteso quasi un anno prima di poterli rivedere, questa volta in Italia, sulle strade del MAN on the road. E ora, finalmente, in cava, dove abbiamo messo alla frusta uno di loro,

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il nuovo TGS. Più nello specifico un TGS 41.510 8x4. Benché fosse lo stesso veicolo già visto, guidato e fotografato lo scorso febbraio ad Arese, si sa che un 8x4 in pista è un po' come “un leone in gabbia”. Ma ora il leone è stato liberato nella savana che più gli compete, la cava. E per rendere le cose ancora più interessanti, lo abbiamo fatto girare nelle condizioni “peggiori” possibili, ossia “a vuoto”, forte solo dei suoi 14.540 kg di tara (responso della pesa della cava). Sappiamo cosa significa tutto questo: meno grip e, statisticamente, più possibilità di ritrovarsi in qualche modo impantanati. Situazioni ideali per verificare le potenzialità di motore, catena cinematica, telaio.


Abbiamo provato a metterlo in difficoltà, ma non ha fatto una piega. Più fango, polvere e carico ci sono, e più il nuovo TGS di MAN 41.510 8x4, quindi allestito a mezzo d'opera, si sente a suo agio DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI EMANUELA PIROLA

A VOSTRA IMMAGINE E SOMIGLIANZA

L'AMBIENTE IDEALE Ospiti della cava Fratelli Mara di Lonate Pozzolo, abbiamo simulato un po' di vita quotidiana che un veicolo come il nostro potrebbe sicuramente trovarsi ad affrontare. Dopo il passaggio in pesa ci siamo avventurati per i vari percorsi della cava, fatti di rettilinei e ampi spazi di manovra, ma anche di salite e discese dalle pendenze più o meno accentuate, nonché di curve a gomito tra i cumuli di materiale e strettoie tra gli impianti. Giornata di sole, ma a terra c'erano ancora il fango e le pozzanghere risultato dell'intensa pioggia di un paio di giorni prima, quel tanto che bastava per rendere insidioso qualche

Il TGS New Truck Generation è il veicolo più trasversale di tutta la gamma: basti pensare che la configurazione varia da un “normale” 4x2 per arrivare all'8x8 (e su richiesta anche al 10x4 o 10x6 su 5 assi). Applicazioni? Le più svariate: ribaltabili, pianali con e senza gru, betoniere e betonpompe, ma anche centinati, isotermici, piattaforme aeree, cisterne, autobotti, autoscale, vasche, scarrabili e chi più ne ha più ne metta. Un'allestibilità sorprendente, figlia di una configurabilità quasi infinita: è possibile scegliere tra assali e sospensioni fino a 10 t, assali posteriori da 13 t e balestre da 16 t, il tutto su un telaio da 8

mm di spessore per i veicoli stradali e da 9,5 mm per il mezzo d'opera. A livello di tecnologie, oltre a confermare alcune di quelle già presenti nella precedente generazione (Pritarder da 610 kN, Hydrodrive, ecc) e alle altre chicche descritte nell'articolo (MAN EasyControl, MAN SmartSelect, ecc) è possibile equipaggiare il TGS con il turn brake (il blocco delle ruote interne posteriori per ridurre l'angolo di sterzata) e, nicchia nella nicchia, per i veicoli che operano nei cantieri stradali, il freno finitrici (grazie a questo dispositivo il camion è frenato ad hoc per non perdere mai il contatto con la finitrice che sta alimentando).

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CoverStory MAN

MAN TURNKEY

SOLUTIONS... Per esaltare la versatilità del nuovo TGS, MAN offre il servizio Turnkey Solutions attraverso il quale propone configurazioni studiate nel dettaglio proprio per le applicazioni cava cantiere, ma anche per la raccolta rifiuti e il trasporto liquidi e gas. Grazie a questo sistema persino gli slot di allestimento sono già predeterminati insieme all'allestitore, cosa che riduce di molto i tempi di consegna del veicolo. Le versioni di veicolo possono essere richiamate direttamente dal configuratore di vendita e non richiedono più nessun accordo specifico tra venditore e allestitore.

passaggio. In ogni caso, a nulla sono valsi i tentativi di metterlo in crisi, il TGS in cava è talmente a suo agio che sembra di essere sempre a bordo di una berlina di lusso.

La postazione di guida avvolge l'autista che ha tutti i comandi a portata di mano e una visuale diretta su tutti i vari display della plancia

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DETTAGLI CHE SONO TUTTO (O QUASI) Performance a parte (di cui diremo dopo), la battuta sulla berlina di lusso tanto battuta poi non è. Da fuori a chi non è un attento osservatore, certi dettagli possono sfuggire, ma se salite a bordo, allora anche il più scettico tra voi dovrà ricredersi. La luce libera da terra del nostro TGS, all'altezza del passo ruota posteriore, è di 1.164 mm, che unita alla cabina (una NN. stretta, medio-lunga, altezza normale) richiede tre scalini di salita (ovviamente il primo è oscillante per


evitare danni accidentali causati da urti). Una volta a bordo si viene avvolti non solo da un sedile a sospensione pneumatica con sostegno lombare, adattamento per le spalle e braccioli, in tutto e per tutto regolabile, ma anche dalla nuova plancia MAN Digital Cockpit 12,3'', dove campeggiano tutti i dispositivi che abbiamo già avuto modo di descrivere: MAN SmartSelect per interfacciarsi con il sistema di infotainment, display posizionati alla giusta altezza per leggerli senza sforzo, pulsanti di comando facili da raggiungere lasciando comunque la schiena appoggiata allo schienale. Il Cambio TipMatic è “tutto in una leva”, posta alla destra della colonna dello sterzo: selettore di marcia e selezione programma di guida. Non serve altro.Anche perché c'è tutto. I programmi di guida a disposizione sono quattro: Efficiency,

*

Performance, Off-Road e Modalità di manovra. Entrando in cava, settiamo il TGS su Off-Road. Istantaneamente il comportamento del veicolo cambia, a partire dal rumore del motore. Ma è lungo il percorso che abbiamo avuto più volte modo di apprezzare la qualità di questo software che usa tutte le marce fino al limite dei 2.000, 2.200 giri a seconda della situazione, con cambiate rapide e decise (il che significa un'interruzione minima della forza di trazione): ne deriva un affrontare le varie situazioni di marcia percependo sempre che il camion non arriva mai al limite, che c'è sempre potenza a disposizione. Una sensazione che nel driver si traduce in sicurezza. Ci racconta Marco Mazzocco, driver di MAN: “quando ho guidato per la prima volta il nuovo TGS in cava sono state due le sensazioni principali che mi

… E MAN INDIVIDUAL

Qualora la pur ampia gamma di soluzioni disponibili già di fabbrica non bastasse a soddisfare i bisogni o le richieste di un cliente, c'è MAN Individual

MAN Individual è il reparto specializzato in trasformazioni speciali, tuning e realizzazione di veicoli unici su ordinazione. Oltre alle dotazioni supplementari per gli interni cabina, MAN Individual non trascura ovviamente gli esterni. Superfici perimetrali

in acciaio inossidabile lucidate a specchio, barre luminose sul tetto con fari supplementari rotondi a LED, barra anteriore e laterale, coperture ruota per cerchioni in alluminio o persino porte con un'elegante luce di benvenuto che fa apparire

sul fondo come per incanto la scritta MAN e il simbolo del leone? Tutto fattibile. Oltre alle trasformazioni a livello visivo e in termini di comfort e funzionalità, l'offerta di MAN Individual comprende anche sistemi di sicurezza integrativi

e le modifiche tecniche personalizzate, per garantire una soluzione completa da un unico fornitore: il cliente riceverà un veicolo completamente personalizzato nonché le stesse garanzie e i servizi di un veicolo MAN con dotazione di serie.

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CoverStory MAN Il MAN EasyControl del TGS 41.510 8x4 era configurato per azionare i lampeggianti di emergenza, lo start&stop del motore, il faro di lavoro e la presa di forza per il ribaltamento del cassone

L'ALLESTIMENTO

IN PROVA

La salita in cabina risulta facile ed ergonomica grazie all'ampio angolo di apertura della portiera, ai tre gradini antiscivolo e ai lunghi corrimano verticali

hanno subito colpito, e che si rinnovano ogni volta che salgo a bordo. La prima è quella di essere su un veicolo che in cava è esattamente nell'ambiente per cui è stato creato. Se fosse una persona, direi che il TGS in cava è a suo agio. Quindi ti senti sempre altrettanto a tuo agio mentre guidi. La seconda è l'incredibile sicurezza che trasmette”. Certo, l'esperienza dell'autista resta fondamentale, ma i numerosi plus del nuovo TGS fanno la differenza e sta all'autista sfruttarli appieno. ABS, ESP, bloccaggio dei differenziali, tutto concorre alla sicurezza del nuovo TGS, che pur essendo un

Il TGS 41.510 8x4 era allestito con una vasca Andreoli da 20 mc, con pianale in acciaio antiusura da 6 mm, sponde in acciaio antiusura da 5 mm, sistema automatico di ribaltamento e sponda posteriore con sollevamento idraulico e basculante. Telo coprivasca automatico di Marcolin.

mezzo d'opera, è equipaggiato anche con i sistemi MAN EfficientRoll e MAN Idle Speed Driving. SULLA STRADA È SPRECATO È la sensazione che abbiamo avuto al termine della nostra prova. Con il suo motore da 510 CV, una coppia di 2.600 Nm, un telaio a longheroni da 9,5 mm in grado di assorbire le torsioni e le sollecitazioni più gravose, una cabina svincolata (ossia ferma rispetto alle oscillazioni del telaio) ed estremamente confortevole, risparmiargli le applicazioni più dure è un vero delitto. Il motore ha sempre dimostrato un'elasticità impeccabile, la guidabilità garantita dal MAN TipMatic con programma Off-road è tale da far quasi dimenticare di essere su uno sterrato, e dove l'insidia di fango e acqua è in agguato è sufficiente saper gestire bene il bloccaggio dei differenziali e il gioco è fatto. Perché affermare che fango, polvere e carichi gravosi sono il suo pane quotidiano, non è solo un modo di dire. Un primo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di andare a provarlo il prima possibile. E quando sarete a bordo, di affidarvi alle nuove tecnologie installate: comprenderle e imparare a gestirle non solo renderà il vostro lavoro quotidiano più sicuro, ma anche più facile, più comodo e più produttivo. ❑


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EditorialeOn EMANUELA PIROLA

Troppi P

IL RIMEDIO ALL’IMPREVEDIBILITÀ DELLA SORTE, ALLA CAOTICA INCERTEZZA DEL FUTURO È LA FACOLTÀ DI FARE E MANTENERE PROMESSE. (HANNAH ARENDT)

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boh

rosegue l’andamento positivo del mercato delle macchine operatrici e dei veicoli industriali. Certo non tutte le tipologie di modelli vanno a gonfie vele, sia su un fronte che sull’altro, ma complessivamente diciamo che non ci si può lamentare. A “rovinare la festa” rimane solo quel sottofondo di perplessità, smarrimento e impossibilità di prendere decisioni che vadano più in là di pochi mesi dato, a mio avviso, da molteplici cause: il piano vaccinale sta funzionando e la pandemia può dirsi sotto controllo? Boh! Gli aiuti europei per le grandi opere e, più in generale, il sostegno alla ripartenza arriveranno? Boh! E come saranno gestiti? Boh! Si potrà tornare in fiera e a incontrare i propri clienti? Boh! Le attuali difficoltà logistiche e di approvviionamento di alcuni materiali e materie prime si risolveranno a breve? Boh! In effetti forse i “Boh!” che si stanno accumulando sono un po’ troppi. E sviano l’attenzione da svariate problematiche/sfide che si prospettano all’orizzonte: una è quella della transizione energetica delle macchine innescata dalla necessità di decarbonizzare le attività umane. La scelta è obbligata e si deve andare in tale direzione, ma ci vorrà del tempo e, soprattutto, un piano nazionale decentemente strutturato. Forse questo momento di transizione delle abitudini, innescato dalla pandemia, potrebbe essere propizio, dopotutto, anche per innescare altre transizioni, cavalcando l’onda del fatto che la gente è già abituata ai cambiamenti. Ma non vedo nessun Governo, al di qua e al di là delle Alpi, muoversi in tal senso.Vedo solo Aziende (tante) che stanno portando avanti piani di ricerca per un futuro che il Legislatore ancora non coglie. Peccato, occasione a mio avviso sprecata. Ma se fin qui stiamo dicendo addio a dell’utopia politica (ossia a potenziali risultati positivi che non arriveranno), forse è il caso almeno di dire subito no alla possibile distopia di “cercare di tornare ai vecchi tempi” pre Covid-19 che già fa capolino. Pensare che questo periodo non lasci tracce e non abbia indotto cambiamenti nel modo di pensare e nelle abitudini sarebbe un errore madornale che potrebbe tradursi finanche in uno smorzamento della ripartenza, con aziende e Governo immobili, che attendono un fantomatico ritorno al passato che non ci sarà e nel frattempo perdono occasioni reali davanti ai loro occhi. Nonostante il mercato dia segnali positivi, occhio quindi a non abbassare la guardia sul futuro! ❑


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MC I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

Sommario

D E L L ’ E D I L I Z I A

5.0

MC 5.0 • MAGGIO 2021 • NUMERO 75

MACCHINE CANTIERI

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

maggio 2021, n. 75

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COVER Con il nuovo TGS di MAN qualunque operazione, anche la più gravosa, non sarà più un problema

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60 COMPATTAZIONE “VERTICALE”

(WEBER)

62 MISSIONE: SEMPRE PIÙ ELETTRICO

(VOLVO TRUCKS)

64 NEW AGE: ARRIVATO LE 60 T/M

(F.LLI FERRARI)

INNOVAZIONI AZIENDE

ATTUALITÀ

14 UN DOMANI SEMPRE

23/30/47/58

NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ

18 PRONTI AL FUTURO (ZOOMLION)

20 STRATEGIA

10 Editoriale on

(RENAULT TRUCKS)

(DI EMANUELA PIROLA)

66 Editoriale off

REPORT TECNICO

BYE BYE CONTE (DI MAURIZIO GUSSONI)

SITEFALL

(MAN)

Direttore Responsabile Emanuela Pirola Collaboratori Cristiano Pinotti, Claudio Guastoni, Renata Bernardini, Maurizio Gussoni

MACCHINE CANTIERI 5.0

32 UN SALTO EVOLUTIVO 42 SU MISURA PER

MISSIONI ESTREME

(IVECO)

48 UN MIX

DI TECNOLOGIA E SOSTENIBILI TÀ

(HAULOTTE)

DA CANTIERE

INTERVISTE

(MERCEDES-BENZ TRUCKS)

52 UN RTH

AL BRENNERO

54 FIDUCIA E VOLONTÀ

(MAGNI TH)

Editore Asgard Edizioni Srl Sede legale Via Giotto 7, 20145 Milano (MI) Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago, MB mc@macchinecantieri.com

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(CASE CE)

38 UN DNA

Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

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(JCB)

ANTI CRISI

TROPPI BOH

04 Cover story

IL BARBECUE È SERVITO

PIÙ SOSTENIBILE

(SCANIA)

EDITORIALI

COVER STORY

24 PREPARATE I PIATTI,

DI FARE

(MESSERSÌ)

Pubblicità e marketing Corrado Serra Direttore Commerciale Tel. 338 3926221 c.serra@orsamaggioreint.com Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com Pre-stampa e stampa Press Grafica Gravellona Toce (VB)

IL FILM DELLA COVER Abbiamo realizzato la cover di questo mese ispirandoci al film del 2012 Skyfall, 23º pellicola della serie di 007, con Daniel Craig e Judi Dench.

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 11497800968 del 09/12/2020 Registro operatori di comunicazione N.O 36132 dal 15/02/2021 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli

archivi della casa editrice “Asgard Edizioni Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2021



AZIENDE

Sensibile agli obiettivi climatici, Scania sta aumentando la quota di veicoli a biocarburanti, e progressivamente anche i volumi di veicoli elettrici

SCANIA

UN DOMANI SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE

Sensibile agli obiettivi climatici, Scania accelera verso la mobilità elettrica. E in Italia Italscania approda in Motus-E, l'associazione per la mobilità elettrica

"I

nostri obiettivi per il clima, fondamentali per la nostra strategia, sono profondamente radicati nelle decisioni quotidiane prese in azienda, per questo siamo costantemente impegnati a migliorare le prestazioni ambientali dei nostri prodotti, processi e servizi”. È stata una delle ultime dichiarazioni di Henrik Henriksson in qualità di Presidente e CEO di Scania, rilasciata poco prima di cedere la poltrona a Christian Levin all'inizio di maggio. L’azienda ha ridotto le emissioni di carbonio nelle proprie attività del 43% rispetto ai livelli del 2015, grazie a una maggiore efficienza energetica, alla riduzione degli sprechi energetici e al passaggio ad energie rinnovabili, e se prosegue in questa direzione potrà arrivare a una riduzione del 50% entro il 2025. Questo è stato possibile grazie al passaggio, nel 2020, a energia

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elettrica prodotta senza combustibili fossili in tutti i suoi siti produttivi. Ma Scania ha fatto progressi anche nella riduzione di emissioni derivanti dai suoi veicoli in uso, che costituiscono oltre il 90% delle emissioni totali di Scania: attualmente l’azienda ha raggiunto il 95,8%, con una riduzione di poco superiore al 4%, e partendo da un livello del 100% nel 2015:

l’obiettivo è arrivare all’80% entro il 2025. Da sempre vicina ai propri clienti, Scania sta attualmente massimizzando l’efficienza energetica delle catene cinematiche tradizionali, aumentando al tempo stesso la quota di veicoli a biocarburanti, con un effetto immediato e retroattivo sul parco veicoli circolante. Inoltre aumenterà progressivamente i volumi di veico-


li elettrici, proponendo almeno una nuova applicazione all’anno nell’ambito del settore veicoli industriali o autobus. Riguardo la transizione verso la mobilità elettrica, il 2020 è stato importante per Italscania: per velocizzare la transizione verso un sistema di trasporto sostenibile e diffondere su larga scala i veicoli elettrici, l’azienda ha aderito a Motus-E, l’associazione che rappresenta i principali stakeholder della mobilità elettrica nel nostro paese, presentando la nuova gamma di veicoli ibridi plug-in e la prima gamma di veicoli totalmente elettrici prodotta in serie, oltre a qualificarsi con successo per l’emissione di Green Bond, i cui fondi saranno destinati a progetti destinati a ridurre le emissioni di CO2. “Il nostro ingresso in Motus-E è spinto dalla consapevolezza che, solo lavorando a stretto contatto con tutti coloro che operano nell’ecosistema del trasporto riusciremo ad accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile”, ha affermato Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Secondo la visione di Scania, entro il 2030 i veicoli elettrici costituiranno una fetta importante del volume totale delle vendite dell’azienda in Europa. È quindi fondamentale creare le condizioni necessarie anche in Italia per lo sviluppo di una mobilità a zero emissioni”. Dino Marcozzi, Segretario Generale di Motus-E ha così commentato questo importante

ingresso: "la crescita dei veicoli elettrici è impressionante nonostante il lockdown, ma dobbiamo continuare a spingere il più possibile su tutti i fronti per la diffusione della mobilità elettrica. Con l'ingresso di Scania si aggiunge alla nostra compagine associativa un player fondamentale per questa rivoluzione in atto che condivide i nostri valori e obiettivi". E il Direttore Business Support & Development di Italscania Paolo Carri, ha evidenziato gli ambiziosi obiettivi di Scania volti a ridurre le emissioni di carbonio, come certificato dalla Science Based Targets Initiative, tra i quali la volontà di ridurre del 20% le emissioni di CO2 generate dai propri veicoli industriali, autobus e motori

La tecnologia delle strade elettrificate è una delle vie che Scania sta percorrendo per un sistema di trasporto sostenibile

in attività. Il raggiungimento di questi obiettivi, come spiega Carri, sarà possibile solo con un’approfondita innovazione tecnologica, nuove forme di propulsione, una maggiore efficienza dei veicoli e del sistema di trasporto in generale. “Il nostro ingresso in Motus-E” sottolinea Carri “nasce proprio dalla volontà di accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia attraverso un dialogo costante con tutti i protagonisti della filiera, rappresentando le esigenze specifiche del trasporto pesante di merci e persone”. E affinché tutto questo si concretizzi, è importante che tutti gli attori che operano nell’ecosistema collaborino tra loro per consentire questa transizione. Scania è anche si-

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AZIENDE

nonimo di continue sperimentazioni, e con i veicoli a pantografo, l’azienda sta compiendo un importante passo avanti verso il sistema di trasporto intelligente del futuro, nel quale questi nuovi e tecnologicamente avanzati veicoli svolgeranno un ruolo chiave. Secondo alcuni studi, le autostrade elettrificate sono un’alternativa che ridurrà considerevolmente le emissioni di CO2, e la tecnologia delle strade elettrificate è una delle vie che Scania sta percorrendo per guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile (vedi l'articolo apparso sul n. 74, aprile di MC5.0Macchine Cantieri per maggiori dettagli sulla sperimentazione di Scania attualmente in corso in Germania). La sostenibilità non deve comunque far dimenticare altre priorità, tra cui la sicurezza. Scania ha recentemente eseguito un crash test su un proprio veicolo elettrico proprio per dimostrare che i mezzi pesanti elettrici nulla hanno da invidiare a quelli tra-

dizionali anche sul fronte sicurezza. Gli ingegneri di Scania hanno voluto mettere alla prova in particolare la resistenza delle batterie. “Organizzare un crash test è un lavoro imponente poiché creiamo la replica perfetta di uno scenario reale. In questo caso, per realizzare un crash test il più autentico possibile, abbiamo utilizzato una vettura per simulare l’impatto”, ha dichiarato il collaudatore Jakob Leygraf di Scania R&D. La preparazione e l’allestimento di un crash test di un veicolo elettrico sono differenti rispetto a quelli realizzati per una prova con un mezzo con motore a com-

bustione. L’energia dell’impatto deve essere distribuita e deve diffondersi in tutta la struttura che circonda le batterie che possono essere considerate sicure solo nel momento in cui sono ricoperte da un involucro che assorbe l’energia cinetica causando la deformazione dei componenti meno critici. Di conseguenza le batterie rimangono intatte all’interno di questo involucro. Il test è andato molto bene. Il veicolo si è comportato esattamente come si aspettavano gli ingegneri: il pacco batterie del veicolo Scania, focus del crash test, nonostante l’urto è rimasto praticamente indenne. ❑

LA “PRIMA VOLTA” DEL GRUPPO MASCIO Il Gruppo Mascio è una realtà con sede a Mornico al Serio (BG) che, insieme ai suoi brand Moviter, Traspoter e Beton Trasporti si dedica al trasporto di inerti in ambito civile, industriale e per appalti pubblici. Per ampliare la propria flotta, ha scelto per la prima volta la qualità, l’affidabilità e i bassi consumi del marchio Scania, affidandosi alla concessionaria Scandicar per l’acquisto di 16 veicoli di nuova

generazione, in particolare 10 trattori R500 per il trasporto di inerti e 6 mezzi d’opera, G450 8x4. “Abbiamo voluto testare il marchio Scania sotto il punto di vista dell'efficienza e dei consumi” ha commentato Stefano Mascio, Direttore Generale del Gruppo Mascio. “I mezzi Scania ci hanno inoltre dato un elemento in più come la dotazione del cambio automatico e il pedalino per la frizione, utili

Massima affidabilità e consumi ai vertici del settore sono gli elementi che hanno convinto il Gruppo Mascio a scegliere il brand Scania

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nei momenti in cui dobbiamo affrontare manovre particolari. Sicurezza e qualità sono elementi chiave della nostra crescita, legati a continui investimenti finalizzati a garantire massima efficienza in tempi ridotti”. Sabrina Loner, Head of Sales & Development Construction, Distribution, Public & Special Truck ha aggiunto: “Siamo molto orgogliosi di consegnare questi veicoli al Gruppo Mascio: questa

importante fornitura accresce ulteriormente il posizionamento di Scania nel settore del movimento terra”. “Gruppo Mascio è una realtà di riferimento nell’ambito della movimentazione terra”, ha evidenziato Flavio Bianchi, della concessionaria Scandicar di Bergamo. “Mi auguro che questi primi mezzi siano solo l’inizio di una lunga collaborazione con questo Gruppo che, sono certo, continuerà a crescere”.


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AZIENDE

ZOOMLION

PRONTI AL FUTURO A fine aprile Zoomlion Europe ha inaugurato il nuovo stabilimento produttivo in quel di Solferino, in provincia di Mantova ra nell'aria già dallo scorso bauma 2019: con la nascita di Zoomlion Europe, era stata annunciata infatti la pianificazione di un hub che gestisse, dall'Italia, i prodotti Zoomlion dedicati al sollevamento per tutta l'Europa. Piani che l'arrivo e l'imperversare di Covid-19 non ha comunque cambiato. Così, a fine aprile, c'è stata l'inaugurazione di quello che è il nuovo polo produttivo destinato a ospitare le attività di assemblaggio e produzione delle linee di gru, autogrù, carrelli elevatori e piattaforme aeree a marchio Zoomlion, destinate appunto ai clienti dei paesi europei. "In questo periodo molto difficile, siamo riusciti a mantenere inalterato il piano di investimenti previsto in Italia con la costruzione di un nuovo stabilimento, anche grazie al finanziamento erogato da Cassa Depositi e Prestiti e da Sace, tramite Garanzia Italia, lo strumento del Decreto Liquidità destinato al sostegno delle imprese italiane per far fronte all’emergenza Covid-19. Un’impresa che genererà un ritorno

E

positivo sul territorio anche in termini di offerta di lavoro: a regime, infatti, l’impianto conterà circa 80 nuove assunzioni” ha dichiarato in occasione del taglio del nastro Davide Cipolla, CEO di CIFA e Zoomlion Europe. Il nuovo stabilimento sorge a fianco del polo che Cifa già vanta a Castiglione delle Stiviere. In effetti i due complessi sono letteralmente confinanti, anche se sono virtualmente divisi dal confine tra i due comuni, cosa che pone il nuovo polo nel territorio di Solferino. Un aspetto che va a tutto vantaggio delle sinergie produttive,

UN PO' DI STORIA Il gruppo cinese Zoomlion Heavy Industry ha acquisito Cifa Spa nel 2008, dando nuove risorse finanziarie all’azienda durante la grande crisi del settore edile e permettendole così di proseguire nella produzione di macchine per il calcestruzzo (autobetoniere, pompe autocarrate,

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autobetonpompe, ecc) totalmente Made in Italy. Nel 2018 il gruppo cinese ha designato Cifa come hub per la produzione e distribuzione in Europa di diverse linee di prodotto del marchio Zoomlion, grazie alle competenze nel settore e una rete vendite consolidata: nasceva così

ovviamente, ma che riveste un ruolo importante anche da un punto di vista sociale. Ci tiene infatti a sottolineare Davide Cipolla: “siamo una realtà Da sinistra, aziendale produttiva da anni forteil Sindaco mente radicata su questo territorio e di Solferino ci è sembrato giusto costruire la nostra Germano nuova unità produttiva qui, generando Bignotti, l’Amministratore un impatto positivo su tutto il tessuto Delegato di economico e dando nuova linfa all’inCifa e Zoomlion tera filiera, soprattutto in un momento Europe Davide così delicato”. Inoltre il territorio in Cipolla, il Sindaco questione vanta una lunga e solida tradi Castiglione dizione industriale e ha dalla sua anche delle Stiviere una posizione geograficamente strateEnrico Volpi gica, al centro dell’Europa. Stupefacenti i numeri e le caratteristiche della nuova unità: 10.000 m2 coperti su un'area complessiva superiore ai 20.000 m2. Una factory progettata e costruita all’avanguardia, con un elevato livello di qualità e sicurezza: la struttura è completamente cablata per consentire la connessione dei più avanzati macchinari a tecnologia 4.0; gli ambienti sono organizzati secondo la logica della lean production e i sistemi di sicurezza (come l’impianto di sensori per la fuga di gas che permette di localizzare e bloccarne in automatico la dispersione) rispettano i più alti Zoomlion Europe. La gamma standard. Consapevoli dell’importandi macchine distribuita da za di garantire una crescita economica Zoomlion Europe comprende che possa essere contemporaneamente carrelli elevatori e piattaforme sostenibile, la riduzione dell’impatto aeree, gru a torre e gru mobili. Proprio queste ultime ambientale è stata anch’essa un aspetsaranno anche realizzate to centrale nella realizzazione della nella nuova fabbrica, essendo fabbrica: l’impianto di pannelli solagià progettate e costruite in ri posto sul tetto alimenta le attività Italia con componentistica produttive e l’illuminazione a LED totalmente europea. dell’intera sede. ❑


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10/05/2021 16:31


AZIENDE

RENAULT TRUCKS

STRATEGIA ANTI CRISI

Stabilità sul mercato, vicinanza ai clienti, prodotti a zero emissioni e continui rinnovamenti. Questa la tattica adottata da Renault Trucks per contrastare la crisi sanitaria ed economica

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ià a inizio pandemia, nel 2020, Renault Trucks ha voluto dare un importante segnale, e con rigide regole più del 90% dei suoi punti vendita e assistenza hanno continuato a ricevere i clienti e i loro veicoli durante il picco della crisi sanitaria, garantendone così l’attività lavorativa. Nonostante il calo dei volumi dovuto a questa particolare situazione, con 41.117 veicoli fatturati nel 2020, Renault Trucks ha mantenuto la sua quota

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di mercato, e in particolare va evidenziato l'aumento del 12% di ordini rispetto al 2019. Oltre ai volumi in aumento del 16% sul mercato internazionale, è da sottolineare il mantenimento delle quote di mercato in Europa: nel 2020, nel mercato europeo dei veicoli maggiori di 6 t il costruttore francese ha registrato una quota di mercato complessivamente stabile dell'8,5%, e più preci-

Bruno Blin, presidente di Renault Trucks

samente l'8,8% nel segmento > 16 t e il 6,6% nelle gamme intermedie (6-16 t), in crescita di 0,3 punti. Nel mercato nazionale francese, Renault Trucks rimane il leader indiscusso con una quota di mercato > 6 t del 28,3%, migliorata di 0,6 punti. E come segnale positivo, nell'ultimo trimestre 2020 Renault Trucks ha registrato un aumento degli ordini del 40% rispetto all'anno preceden-


Blainville-sur-Orne. Attualmente commercializza una gamma 100% elettrica, la più completa sul mercato, con un’offerta di veicoli da 3,1 t a 26 t. Composta dai veicoli Renault Trucks D Z.E., D Wide Z.E. e Renault Trucks Master Z.E., la casa costruttrice risponde alle esigenze del trasporto urbano, consegna, distribuzione e raccolta dei rifiuti, ma vuole estendere i veicoli elettrici a tutti gli utilizzi, e sono in corso i preparativi per commercializzare un trattore Z.E. per soddisfare le esigenze del trasporto regionale e interregionale a partire dal 2023. Entro questa data sarà disponibile anche un'offerta completamente elettrica pensata per l’edilizia urbana. Renault Trucks sarà in grado di offrire una gamma di camion elettrici alimentati da celle a combustibile a idrogeno, principalmente per te (4° trimestre 2020 vs 4° trimestre 2019). Riguardo la mobilità elettrica, come sottolinea Bruno Blin, presidente di Renault Trucks, è al centro della strategia dell’azienda, che punta ad avere una posizione leader in questo campo, e con una specifica organizzazione continua a investire su di essa. Dal 2023 la sua offerta 100% elettrica sarà disponibile per il segmento distribuzione, costruzione e lungo raggio. Proprio a marzo 2020, Renault Trucks ha iniziato la produzione in serie della seconda generazione di veicoli elettrici nello stabilimento di

Renault Trucks commercializza una gamma 100% elettrica, la più completa sul mercato, con un’offerta di veicoli da 3,1 t a 26 t

ACCORDI “GREEN” Un importante accordo è stato siglato tra Renault Trucks e l’azienda fiorentina Gorent S.p.A. - leader nel noleggio di veicoli per servizi di igiene urbana - per l’acquisto del primo veicolo industriale 100% elettrico in Italia: Renault Trucks D Wide Z.E., soluzione elettrica per la distribuzione urbana con un’autonomia di 400 km e dotato di compattatore per la raccolta rifiuti. “Siamo contenti di questa partnership e di essere i pionieri in questo campo” ha affermato Furio Fabbri, Amministratore Delegato di Gorent. “Da imprenditore, credo che in breve tempo questi mezzi diventeranno più convenienti di quelli a energia fossile perché hanno costi

di manutenzione più bassi, costi di carburante quasi azzerati e sono macchine più semplici. Con questa partnership vogliamo fare non solo un’operazione di processo, ma anche pedagogica”. “A livello europeo molti clienti hanno già scelto Renault Trucks come partner per la rivoluzione green” spiega Pierre Sirolli, Amministratore Delegato di Renault Trucks Italia. “Ora il primo veicolo industriale elettrico arriva in Italia. La partnership con Gorent dimostra la solidità delle relazioni che abbiamo con i nostri clienti e ci avvicina al nostro obiettivo di proporre veicoli industriali 100% elettrici, silenziosi ed ecologici”.

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AZIENDE

RINNOVO DI QUALITÀ L’azienda “Aliberti S.p.A. Trasporti e Logistica” di Montoro (AV), per il rinnovo della flotta ha scelto per la prima volta di affidarsi a Renault Trucks, che in marzo le ha consegnato i primi venti esemplari del trattore stradale Renault Trucks T High 520. “Per realizzare trasporti nazionali e internazionali per le grandi industrie alimentari in modo efficiente e remunerativo” ha affermato Gino Aliberti, Presidente della società “servono veicoli affidabili e dai bassi consumi di carburante. I veicoli Renault Trucks uniscono a tali caratteristiche un’elevata qualità, apprezzata anche dai nostri autisti”.

operazioni impegnative e pesanti a lungo raggio. Quest’anno Renault Trucks ha aggiornato le gamme a lungo raggio (T) e costruzione (C e K) in termini

SESSIONI DI GUIDA E DESIGN In aprile, Renault Trucks ha presentato i suoi nuovi T & T High Evolution nel videogioco Euro Truck Simulator 2. I giocatori hanno potuto testare la nuova ergonomia della cabina di guida e apprezzare il comfort del camion nelle aree urbane, sulle strade regionali e in autostrada. All’interno del gioco, Renault Trucks ha proposto anche un concorso di design, invitando i giocatori a progettare il proprio Renault Trucks T High Evolution utilizzando il configuratore del gioco. Il design migliore sarà selezionato e riproposto su un vero camion.

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di comfort, sicurezza e produttività. Si tratta dell’evoluzione più importante dal rinnovo completo delle gamme del costruttore del 2013, e per l’occasione il produttore france-

se ha presentato i suoi autocarri nel videogioco Euro Truck Simulator 2 offrendo, non a caso, un’esperienza di guida virtuale. Non cambia infatti solo il design esterno, ma per il benessere dei conducenti anche il posto di guida e l’allestimento della cabina per un miglior comfort a bordo. Anche l’alto livello di sicurezza è stato al centro dello sviluppo delle gamme T, C e K di Renault Trucks, ed è stata migliorata anche la produttività dei veicoli, con un consumo di carburante ed emissioni di CO2 sempre più bassi e una maggiore disponibilità dei veicoli su strada, grazie in particolare ai relativi contratti di manutenzione predittiva Predict. ❑


news

FORMAZIONE

DIGITALIZZATI

ISI e Assobim insieme per promuovere la diffusione di strumenti digitali nel settore dell’edilizia

I

SI e ASSOBIM lavoreranno insieme per promuovere attività e iniziative rivolte ai professionisti della filiera delle costruzioni e al settore multidisciplinare dell’ingegneria civile che studia la risposta ai terremoti dell’ambiente costruito e dei terreni. L’obiettivo è quello di sostenere il processo di digitalizzazione dell’intera filiera tecnologica delle costruzioni e promuovere la diffusione del Building Information Modeling mediante attività congiunte come organizzare forum, convegni ed eventi inerenti il mondo della digitalizzazione. FONTE: ASSOBIM MATERIALI EDILI

TETTI VERDI

Laterlite per il santuario di Monte Croce

N

el Comune di Balestrino (SV) sorge il Santuario di Monte Croce, dal 1949 popolare luogo di culto. Negli ultimi anni l’edificio è stato ristrutturato e ampliato, e i lavori si sono conclusi nel 2020: una nuova chiesa di circa 520 m2, in grado di ospitare 400 fedeli. La forma della struttura, diseguale nelle altezze, è stata pensata per rispecchiare le pendenze del Monte Croce e inserirsi in modo naturale nel paesaggio: il tetto di 1.000 m² presenta 65 inclinazioni diverse, con un massimo di 45 gradi. Laterlite e Climagrün, specialisti in tetti verdi, hanno individuato in LecaGreen la soluzione più idonea per realizzare il substrato estensivo della copertura a verde, rispettando i caratteri ambientali dell’area. Per realizzare il substrato colturale leggero è stata utilizzata LecaGreen, speciale miscela a base di argilla espansa AgriLeca frantumata, aggregati minerali e componenti di natura organica selezionati, caratterizzata da elevata leggerezza, ottima porosità, buona capacità di accumulo e ritenzione idrica, ottima capacità drenante, resistenza e stabilità strutturale nel tempo. FONTE: LATERLITE


Innovazioni JCB

Preparate i piatti, il barbecue è servito Tanta carne al fuoco per JCB. Il costruttore britannico ha presentato (via web) un’impressionante serie di novità tutte motorizzate Stage V DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI JCB

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er fare una grigliata come si deve servono alcune accortezze particolari. Prima di tutto occorre predisporre una bella brace (la piattaforma web), poi serve chi ci sappia fare con forchettoni, carne e griglia (il management JCB), infine servono tagli ad hoc (le nuove macchine JCB). Se ci sono tutti questi elementi – e nello streaming JCB c’erano tutti – allora il barbecue è perfetto e non resta che preparare i piatti e mettersi a

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mangiare. Fuori di metafora, ecco quanto JCB ha in serbo per il mercato edile. I NUOVI ESCAVATORI COMPATTI 35Z-1 E 36C-1 Due le novità in questo settore fondamentale per il mercato italiano: il 35Z-1 girosagoma, che sostituisce il modello 8035ZTS, e il 36C-1 a rotazione convenzionale. In entrambi i casi stiamo parlando di macchine della lina “Next Generation”, che prevedono: un motore con

un nuovo sistema idraulico, cabina e tettuccio ROPS più grandi e con nuova strumentazione, geometria del braccio di scavo migliorata con boccole da 40 mm e ingrassaggio a 500 ore, design del sottocarro con telaio ad H facile da pulire e motori con kick-down automatico, lama dozer riprofilata per una maggiore produttività. Le due macchine sono alimentate da un motore Perkins Stage V / T4 Final (per la disamina dei propulsori rimandiamo all’apposito box di approfondi-


mento, ndr.) facilmente accessibile per la manutenzione ordinaria; inoltre utilizzano la più recente pompa idraulica elettro-proporzionale a cilindrata variabile Bosch-Rexroth con rilevamento del carico: una nuova tecnologia che consente di utilizzare tutta la potenza del motore. Mentre il Sistema di controllo a centro chiuso fornisce un flusso migliorato per un funzionamento più fluido e controllato con maggiore precisione, in particolare in caso di azionamento multiplo. Il sistema

idraulico completo è dotato di guarnizioni O-ring frontali e tutti i tubi idraulici sono codificati con colori per facilitarne l’identificazione. L’impianto idraulico ausiliario a doppio effetto, elettroproporzionale e ad alto flusso, è di serie su entrambi gli escavatori e ha una portata di 70 l/min. Il flusso ausiliario è controllato mediante la rotella sul joystick di destra. La commutazione da singolo a doppio effetto è controllata elettronicamente da un interruttore in cabina. È inoltre possibile

selezionare un impianto idraulico ausiliario a bassa portata a doppio effetto, che eroga 30 l/ min, sempre controllato a rotella sul joystick di sinistra. Nuovo il design del sottocarro con telaio ad H che consente al materiale di cadere dal carro riducendo l’accumulo e con gli elementi dei cingoli Nachi con bordi smussati per facilitare la pulizia. Migliorato anche il design della lama dozer per ottimizzare le prestazioni di spinta. I perni di articolazione sono dotati di ingrassaggio delle estremità,

E NON FINISCE QUI... Potenza Stage V anche per gli escavatori compatti JCB da 4-6 t e per i modelli JCB 140X, 150X e 220X Il vento di rinnovamento JCB ha coinvolto anche la gamma degli escavatori della classe 4-6 t con il lancio di tre modelli della Serie 2 conformi allo Stage V. Il 50Z-2 zero tail swing sostituisce i precedenti modelli 48Z-1 e 51R1; il 56Z-2 prende il posto del 55Z-1; e l’escavatore a rotazione convenzionale 60C-2 sostituisce il 57C-1. Le caratteristiche principali dei nuovi modelli sono sintetizzabili in questi termini: motore a tre cilindri Perkins Stage V senza liquido di scarico diesel da 34 kW, cabina ROPS più ampia con visibilità e comfort migliorati, boccole King Post per una maggiore durata e basso costo di proprietà con 5 anni di abbonamento LiveLink. Il motore è perfettamente

abbinato al sistema idraulico ed è dotato di arresto automatico, minimo automatico e funzioni di minimo programmabili con un solo movimento. Le tre macchine sono inoltre equipaggiate con luci di lavoro a LED standard con funzione “follow-me-home” e schermo a colori da 7” verticale. Salendo di categoria, i nuovi escavatori cingolati 140X, 150X e 220X utilizzeranno il motore JCB Dieselmax 448 che eroga una coppia maggiore e offre intervalli di manutenzione ridotti. Da segnalare come il sistema idraulico della serie X offra un interessante connubio di velocità e controllabilità, che si abbina alla funzione di spegnimento automatico del

motore, per ridurre il consumo di carburante e le emissioni. Migliorata la cabina, con monitor da 7”, sedile a sospensione pneumatica riscaldato Grammer deluxe, climatizzatore, radio Bluetooth, tendine anteriori, posteriori e laterali a destra, una pompa di rifornimento e un toolkit rivisto, tutto di serie. Le

macchine prevedono intervalli di manutenzione dell’olio idraulico estesi e accesso da terra a tutte le aree di ispezione. Infine i nuovi escavatori possono essere predisposti di fabbrica per il GPS, mentre sono disponibili valvole di ritegno per benna bidirezionale, per lavorare con i nuovi attacchi a forcella.

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Innovazioni JCB il che ne facilita la manutenzione; mentre tutte le superfici placcate sono angolate per ridurre al minimo la ritenzione di residui. La geometria del braccio di scavo è stata rivista per migliorare le prestazioni di sollevamento e di carico. Su entrambe le macchine viene utilizzato un unico avambraccio principale da 2.450 mm e sono disponibili due opzioni di bilanciere. Un avambraccio da 1.300 mm può essere fornito con un contrappeso standard, mentre un avambraccio da 1.600 mm può essere montato quando la macchina è dotata di contrappeso aggiuntivo di 246 kg. Le boccole in bronzo impregnate di grafite sui bracci di scavo hanno intervalli di ingrassaggio prolungati fino a 500 ore. I bracci sono predisposti con il dipper come standard. Per i modelli 35Z-1 e il 36C-1 è disponibile la cabina con tettuccio, la cabina con riscaldamento o la cabina con aria condizionata; il sedile è a sospensione con schienale alto. Il layout dell’interruttore a membrana a destra dell’operatore è di facile comprensione e un nuovo display da 4” fornisce tutte le informazioni operative.Tra queste c’è il controllo automatico dello stato operativo della macchina all’accensione. Un controller della modalità di lavoro gestisce il motore e la potenza idraulica, mentre due interruttori consentono di personalizzare le informazioni disponibili sulla schermata principale. In cabina ecco radio Bluetooth, presa da 12V e due porte USB per la ricarica di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici. Sia la cabina che il modello con tettuccio dispongono di serie di luci di lavoro a LED, con funzionalità “follow-me-home”. Come tutti gli escavatori compatti JCB, anche i nuovi 35Z-1 e 36C-1 prevedono il sistema

Poco meno di un’ora di diretta web. Questo il tempo utilizzato dal management JCB per illustrare un mondo in evoluzione. Se è stato impressionante il numero di macchine e innovazioni descritte, allo stesso tempo abbiamo avuto modo di apprezzare l’estrema efficacia della comunicazione messa in campo dal costruttore britannico. Concretezza, chiarezza e velocità. Saranno questi i termini del marketing del futuro nel nostro settore? Per JCB pare proprio di sì.

di sicurezza 2Go di JCB, che richiede all’operatore di premere un interruttore secondario per attivare i comandi idraulici. Le macchine sono dotate di un immobilizzatore per prevenire i furti e il Sistema telematico JCB LiveLink, per garantire una manutenzione efficiente e la massima produttività, è di serie. LE NUOVE TERNE STAGE V Grandi novità anche sul fronte terne. JCB ha presentato le nuove 3CX, 4CX e 5CX PRO con motori conformi allo Stage V. La 3CX PRO è una macchina a due ruote sterzanti, la 4CX PRO vanta la sterzatura su tutte le


MOTORI, MOTORI, MOTORI...

Gran parte delle novità di queste pagine sono legate agli aggiornamenti dei propulsori verso i nuovi standard Stage

V. Vale quindi la pena dare un occhio più da vicino ad alcune unità “aggiornate” prodotte dalla stessa JCB. Partiamo dal

ruote per maggiori prestazioni su ogni tipo di terreno, la 5CX PRO offre specifiche di ultima generazione per la pala posteriore per le operazioni di scavo. In estrema sintesi queste le principali novità: nuova cabina JCB CommandPlus rinnovata all’interno e all’esterno, nuove funzionalità JCB Automate, nuovo motore da 81 kW (109 CV) che sostituisce la precedente unità da 68 kW (91 CV), nuovo propulsore ECOROAD a sei velocità con nuovi rapporti di trasmissione per ridurre il carburante e risparmiare tempo, funzioni di sicurezza avanzate di serie. Concentriamoci sugli automatismi. I tre nuovi modelli beneficiano di una gamma di funzioni di automazione avanzate, progettate per aumentare la produttività e la facilità d’uso. L’Auto Stop rileva quando la macchina non è più in uso

DieselMax 448, che nelle sue varie versioni ora eroga potenze comprese tra gli 81 e i 129 kW, per coppie che vanno da 516 a 690 Nm. Ovviamente Stage V, ai cui limiti assolve senza comunque necessità di EGR, ma affidandosi interamente alla gestione elettronica della valvola wastegate. A livello di consumi il nuovo 448 fa registrare un calo medio del 5%. Al 448 si affianca il DieselMax 430, anch’esso aggiornato alle normative Stage V. Qui la potenza è di 55 kW, per una coppia di 440 Nm (valore incrementato del 10% rispetto

e spegne il motore per ridurre il consumo di carburante e l’usura del motore, con il periodo di tempo prima dello spegnimento che può essere impostato dall’operatore. La selezione automatica del sedile e gli stabilizzatori automatici sono standard sui modelli servocomandati, con il sedile che ora riconosce da che parte è rivolto e passa automaticamente dalla modalità caricatore a quella escavatore e viceversa. Oltre agli stabilizzatori Auto-up esistenti, il sistema ora può estendersi e arrestarsi automaticamente quando i piedi raggiungono il suolo. Sui modelli AEC il Sistema Auto Level livella automaticamente la macchina in posizione orizzontale in caso di terreni irregolari. Se la funzione Auto Drive consente all’operatore di mantenere automaticamente un regime motore imposta-

alla versione precedente). A favore del nuovo 430 Stage V si registra anche una diminuzione media dei consumi del 7%. Per raggiungere gli standard Stage V il 430 adotta il controllo elettronico della valvola wastegate, cui affianca sistemi DOC e DPF molto compatti. A un’ulteriore riduzione del TCO di questo propulsore concorrono anche il nuovo basamento, interamente sigillato e garantito per l’intera vita del motore, nonché le nuove punterie idrauliche. Entrambi i propulsori sono adatti all’alimentazione con diesel HVO.

to durante la guida su strada, la gamma PRO presenta anche la trasmissione Autoshift a sei velocità ECOROAD che, secondo i calcoli forniti da JCB, può ridurre i tempi di viaggio e il consumo di carburante fino al 25%. Le trasmissioni powershift sono standard con il sistema TorqueLock di JCB. Da segnalare, tra le chicche, le luci interne automatiche, che illuminano l’area del gradino quando si accede alla cabina e si attenuano dolcemente per poi spegnersi. Anche in questo caso, l’operatore può impostare il timer di spegnimento sul monitor laterale. La funzione Auto 2WD riduce l’usura degli pneumatici e il consumo di carburante passando automaticamente da 4WD a 2WD quando la trazione integrale non è più richiesta. Da segnalare infine una serie di nuove caratteristiche standard inteMACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni

IL TELETRUK

JCB

Si aggiorna anche la gamma dei carrelli elevatori telescopici Teletruk, che beneficiano del motore JCB by Kohler Stage V da 46 kW (62 CV), design rinnovato e cabina Command Plus certificata ROPS/FOPS. Quest’ultima prevede comandi elettroidraulici a leva singola completamente proporzionali, che offrono maggiore sicurezza e produttività incrementata. Potenziate anche le capacità di sollevamento a pieno sbraccio. Gli ultimi modelli della gamma Teletruk sono inoltre dotati del controllo in cabina del flusso idraulico ausiliario, da 0 a 72 l/min, per adattare il circuito alle singole attrezzature.

grate nelle macchine, tra cui protezioni per luci posteriori, paraurti anteriori, ritorno allo scavo, protezioni per pale, tubazioni ausiliarie del caricatore ad alto flusso e sistema di sospensione del braccio Auto SRS del caricatore. Le nuove macchine spiccano anche dal punto di vista estetico, con un tetto di nuova concezione che integra fari a LED negli angoli della struttura. Fino a 10 luci di lavoro a LED forniscono un’area di illuminazione più ampia, che può essere controllata facilmente dall’operatore. Le migliorie estetiche della cabina JCB CommandPlus si accompagnano a un sedile, che può essere riscaldato e sospeso, dove il poggiatesta è di serie sui modelli Advanced Easy Control (AEC) e opzionale sulle macchine a controllo manuale. Il nuovo volante di sterzo ha una struttura migliorata per ridurre l’usura e un nuovo design per una migliore visibilità del parabrezza. La cabina è inoltre dotata di una radio Bluetooth, con compatibilità USB e Aux, che può essere controllata dall’interruttore rotante sulla console laterale, indipendentemente dalla direzione in cui l’operatore è rivolto. Inoltre, i comandi del riscaldamento e della ventilazione sono stati riposizionati sul montante B, rendendoli ancora più facili da raggiungere qualunque sia la posizione del sedile. Lo schermo laterale è stato aggiornato, con un nuovo display LCD da 7”. IL BEST SELLER: LA TERNA 3CX ECO DA 55 KW In tema di terne vale la pena soffermarci sul-

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la nuova 3CX ECO, la cui ultima versione si caratterizza per notevoli migliorie estetiche, produttive e funzionali. Il best seller delle terne presenta quattro fari a LED integrati di serie nel tetto della cabina, che eliminano la necessità di fari magnetici o forature della macchina. La cabina Command Plus è dotata di maniglie gialle per un chiaro punto di contatto e specchietti più grandi per una migliore visibilità, mentre l’opzione LED ora include fino a 10 luci. L’interno della cabina presenta una linea di colore diviso, con un grigio più scuro utilizzato per la metà inferiore e un grigio più chiaro nella metà superiore del posto di guida. Il nuovo sedile, con un tessuto scuro e cuciture gialle, offre il poggiatesta sul modello Advanced Easy Control (AEC). Lo schermo mostra il tachimetro, le spie e la marcia selezionata sui

modelli Powershift. Per la prima volta JCB fornirà anche una radio montata in fabbrica con compatibilità telefonica Bluetooth, funzionalità USB e scheda AUX. Le funzioni audio e telefoniche vengono visualizzate anche nel nuovo display laterale da 7”. La 3CX ECO include tutte le funzioni di automazione avanzata precedentemente elencati ed è equipaggiata con il più recente motore diesel JCB conforme allo standard EU Stage V da 3 l, che sostituisce il 4,4 l della generazione precedente. Il motore eroga 55 kW di potenza e 440 Nm di coppia, con un incremento del 10% rispetto al modello precedente. I tecnici JCB hanno calcolato un risparmio di carburante fino al 7%. ❑ I nuovi fari squadrati a LED della 3CX ECO sono integrati di serie nel tetto della cabina



news PNEUMATICI

NUOVO PNEUS

Continental amplia la gamma per movimento terra

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i chiama General TE95, offre un’elevata trazione e un’elevata stabilità grazie alla tecnologia V.ply e al profilo ottimizzato. Con l’arrivo del TE95, il portafoglio di pneumatici Continental General Tire si espande fino a raggiungere un totale di 18 pneumatici specifici per l’industria del movimento terra. I primi pneumatici General Tire sono stati lanciati all’inizio del 2020: ora il portafoglio include 14 misure utilizzate su pale gommate, autocarri con cassone ribaltabile e mac-

chine movimento terra. Il profilo ottimizzato del General TE95 garantisce una distribuzione uniforme della pressione sui veicoli da costruzione come i compattatori monotamburo, per ottenere un terreno liscio durante la compattazione. Tuttavia, i terreni sabbiosi, fangosi o sassosi possono essere una sfida per i veicoli da costruzione: ecco perché i robusti tasselli geometrici del battistrada del General TE95 forniscono prestazioni di trazione continua in varie condizioni del terreno. FONTE: CONTINENTAL

Un altro dealer per CMC (Sollevamento)

CMC aggiunge un nuovo dealer, il terzo, ai suoi concessionari in Europa nord-orientale. Realtà danese fondata nel 2005, Jysk Lift opera nel settore del sollevamento sia come venditore sia come noleggiatore, e da ora sarà esclusivista CMC per la Danimarca. Il focus di Jysk Lift Service è concentrato sul service istantaneo e sul rapporto di business partnership che l’azienda è capace di instaurare fin da subito con ogni cliente.

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Innovazioni CASE CE

UN SALTO

EVOLUTIVO

Produttività, redditività e affidabilità sono le linee guida seguite da CASE CE nella progettazione delle nuove pale gommate della Serie G Evolution DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI CASE CONSTRUCTION EQUIPMENT

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I

l saltazionismo è un parolone che mette insieme tutte le teorie accomunate dall’idea che l’evoluzione non avvenga in maniera graduale, ma attraverso salti evolutivi, spiegati come fenomeni di rapida transizione intervallati da periodi di stasi. Il salto evolutivo è allo stesso tempo qualcosa di molto complesso e di molto evidente, capace di interessare molteplici discipline, dalla fisica quantistica alla filosofia. Con una certa temerarietà abbiamo abbracciato questo concetto per riassumere la sensazione provata durante il lancio della nuova gamma di pale gommate CASE CE della Serie G (ovviamente) Evolution. Una gamma di macchine che, a nostro avviso, compie un vero e proprio salto evolutivo in termini di produttività, redditività e affidabilità. UN PO’ DI STORIA Il 15 aprile 2021 CASE CE ha annunciato il lancio europeo della nuova gamma di pale gommate Serie G Evolution. Ma come siamo giunti a questa evoluzione? Permetteteci, date le nostre premesse, un breve excursus storico che, per tappe, ci porta al risultato sotto i nostri occhi. Se la fondazione di Case risale al 1842, la prima pala a quattro ruote motrici (la W9) è del 1958, mentre risale al 1969 la produzione delle pale compatte. Il 1998 vede l’adozione dei motori FPT e tre anni dopo è la volta dell’esclusivo modulo di raffreddamento “Cooling Cube” che, montato centralmente sulle pale gommate CASE, consente di avere un motore pulito, affidabilità e un notevole carico utile per le benne. Di qui è

IL CONTROLLO È SITEWATCH SiteWatch di CASE utilizza il modulo di controllo SiteConnect montato su ogni macchina per raccogliere le informazioni inviate dalla pala e dai satelliti GPS Tanti i benefici del controllo centralizzato della flotta. Tra questi spicca il report sui carichi utili disponibili in tempo reale: quando l’operatore chiude un ciclo di carico utilizzando le funzioni integrate disponibili sul display touch screen, i dettagli della scheda vengono registrati immediatamente in SiteWatch in

modo da poter essere recuperati sotto forma di report ed esportati. Le informazioni sull’uso delle macchine consentono invece di intervenire in tempo reale per ridurre i consumi di carburante e ottimizzare le prestazioni. Se SiteWatch va a incidere positivamente su tutti gli aspetti manutentivi,

interessante il suo utilizzo come “controllo del bene”. Grazie alle impostazioni “coprifuoco virtuale”, l’attrezzatura viene utilizzata solo durante le ore di lavoro. È possibile configurare appositi allarmi per sapere se la macchina è in uso nel fine settimana, nelle ore notturne oppure oltre gli orari predefiniti.

Va da sé come SiteWatch (che è ben nascosto per rendere la vita dura a eventuali malintenzionati) permetta di definire anche un recinto virtuale per tenere sempre sotto controllo la propria pala gommata. Inoltre va segnalato come il sistema SiteWatch possa essere installato anche sulle unità di altre marche.


Innovazioni CASE CE

“LE PALE GOMMATE, PROGETTATE PER OPERARE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO PIÙ OSTICI, POSSONO AVERE MIGLIORI PRESTAZIONI E REDDITIVITÀ QUANDO SI ACCORCIANO I TEMPI DI CICLO, SEMPLIFICANDO LE OPERAZIONI E AUMENTANDO I TEMPI DI ATTIVITÀ. OGNUNA DELLE OTTIMIZZAZIONI APPORTATE ALLE PALE GOMMATE SERIE G EVOLUTION DI CASE OFFRE QUESTI MIGLIORAMENTI INCREMENTALI, CHE PORTANO ENORMI VANTAGGI IN FATTO DI PRODUTTIVITÀ ED EFFICIENZA”. Egidio Galano, Product Management Director, CASE Construction Equipment Europe

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Tramite il nuovo display touchscreen, con prestazioni simili a quelle di un tablet, è possibile accedere a tutte le impostazioni e a tutti i dati più importanti della macchina


quando si tratta di acquistare mezzi da costruzione pesanti”, afferma Egidio Galano, Product Management Director di CASE Construction Equipment Europe, “i vantaggi offerti dalla nuova Serie G Evolution di CASE con sistemi di diagnosi da remoto combinati alla possibilità di aggiornare il software ed eliminare guasti inattivi sempre da remoto, diminuiranno significativamente eventuali fermi macchina che dovessero capitare al proprietario o all’operatore”. Questa tecnologia si fonda sul nuovo modulo telematico SiteConnect, abilitato al 4G, installato sulla macchina, a cui si può accedere tramite l’App SiteManager (disponibile per sistema operativo iOS e Android). “Con SiteConnect”, continua Galano, “of-

MANUTENZIONE PIÙ SEMPLICE E PIÙ CONVENIENTE La nuova Serie G Evolution garantisce intervalli di manutenzione decisamente lunghi, che si traducono in minori fermi macchina e, quindi, in più elevata produttività e convenienza. La tabella mette a confronto gli intervalli di manutenzione attuali rispetto a quelli della gamma precedente. Elemento da sottoporre a manutenzione Olio motore Filtro del carburante motore Filtro dell’olio motore Filtro separatore dell’acqua Liquido di raffreddamento del radiatore Filtro di sfiato del serbatoio DEF Olio idraulico Olio idraulico per climi freddi Filtro olio idraulico Olio trasmissione Filtro dell’olio di trasmissione

Intervallo di manutenzione precedente 500 ore 500 ore 500 ore 500 ore 2.000 ore

Nuovo intervallo di manutenzione 1.000 ore 1.000 ore 1.000 ore 1.000 ore 6.000 ore

500 ore 2.000 ore 2.000 ore 1.000 ore 1.500 ore 1.500 ore

1.000 ore 4.000 ore 3.000 ore 2.000 ore 2.000 ore 2.000 ore

un susseguirsi di innovazioni: nel 2011 ecco la trasmissione a 5 marce con lock-up; nel 2012 c’è il completamento della gamma di pale gommate stage IIIB, che solo tre anni più tardi raggiungono gli standard Stage IV, incrementando l’efficienza del combustibile senza impiegare un filtro DPF; nel 2017 arriva la Serie G che vince il prestigioso Good Design Award. La storia si fa cronaca con il 2020, anno in cui CASE inizia a introdurre in Europa i modelli Stage V senza DPF. Passo fondamentale per aprirsi all’attualità con le pale gommate della serie G Evolution, con nuovi servizi collegati, grazie al SiteConnect. IL MODULO SITECONNECT “I tempi di attività e la reattività sono aspetti di fondamentale importanza per gli utenti

friamo una comunicazione bidirezionale tra le macchine e i concessionari CASE, i quali possono eseguire diagnosi da remoto e consigliare al meglio gli operatori su ogni eventuale problema rilevato, senza doversi recare fisicamente sul sito. L’analisi proattiva basata su un algoritmo di identificazione di potenziali guasti e il tempo decisamente inferiore necessario a risolvere i problemi si traducono in maggior tempo di attività e in maggiore produttività. Se viene rilevato un potenziale problema, il concessionario CASE riceve un allarme con raccomandazioni e azioni specifiche da intraprendere per risolvere l’anomalia prima che diventi un problema. SiteConnect e gli strumenti telematici sono di serie su ogni macchina della Serie G Evolution”.

IL NUOVO SISTEMA DI PESATURA DEL CARICO UTILE Tra le novità più eclatanti della nuova generazione di pale gommate va certamente citato il nuovo sistema di pesatura del carico utile, progettato per essere affidabile e far risparmiare tempo. Integrato nel display principale della pala gommata, fornisce dati come peso del carico della benna, conteggio e accumulo dei cicli di caricamento, tracciamento dell’attività e via di questo passo. Grazie a questo sistema gli operatori possono sfruttare la capacità di caricare in modo preciso ogni autocarro e ridurre al minimo l’eventualità di sottocarico o sovraccarico, pesando accuratamente ogni bennata e tenendo contemporaneamente traccia del peso totale del materiale caricato su ogni camion. Inoltre aiuta gli operatori a tenere traccia del totale del carico, compreso il volume complessivo del materiale movimentato in uno specifico lasso di tempo, della cronologia del carico indicata per cliente, per “scontrino chiuso” o per materiale, e fornisce uno storico completo degli scontrini.“La nuova gamma Serie G Evolution”, conferma Galano, “è dotata di una nuova bilancia integrata per il carico utile, che permette agli operatori di leggere e registrare ogni singolo carico della benna. Una volta impostata la quantità di carico desiderata, il sistema mostra se l’ultima benna è stata caricata più del dovuto. In questo caso, è possibile attivare la modalità tip-off, grazie a cui l’operatore può scaricare parte del materiale dalla benna, fino a raggiungere la quantità di carico desiderata. Ciò si traduce in un considerevole risparmio di tempo che altrimenti andrebbe sprecato per lunghe operazioni di carico e pesatura del carico della benna il che garantisce, di conseguenza, una maggiore redditività”. TUTTO SOTTO CONTROLLO Le pale della serie G Evolution prevedono un nuovo display touchscreen, con prestazioni simili a quelle di un tablet, che permette di accedere a tutte le impostazioni e a tutti i dati più importanti della macchina, consentendo di intervenire più rapidamente. I nuovi comandi elettroidraulici permettono all’operatore di impostare autonomamente il sollevamento (braccio di sollevamento) e l’inclinazione (benna) in modo tempestivo, per rispondere meglio alle esigenze dell’applicazione e alle diverse condizioni di carico. Ogni funzione può essere impostata indipendentemente dalle altre, con una scelta di tre modalità: Smooth (docile), Moderate (moderata),Aggressive (aggressiva). Il costruttore ha inoltre semplificato la modalità operativa del precedente Engine MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni CASE CE

Power Management, offrendo due nuove soluzioni: Smart e Max. È preferibile utilizzare la modalità Max quando si desidera ottenere il massimo delle prestazioni del motore in condizioni di lavoro gravose, mentre la nuova modalità Smart offre maggiori prestazioni e un’esperienza operativa migliorata grazie a una più efficace comunicazione tra motore e trasmissione in tutti i cantieri meno impegnativi. Gli operatori possono sfruttare la nuova funzionalità di sollevamento parallelo in ogni configurazione del braccio caricatore per trattenere il materiale e per il sollevamento leggero, mantenendo automaticamente l’angolazione e la posizione della benna o delle forche. Per rendere l’esperienza d’uso ancora più semplice, CASE ha introdotto tre nuovi pulsanti distinti in base a diversi colori e posizionati sul bracciolo destro, che permettono di intervenire rapidamente, con il minimo del movimento, potendo contemporaneamente interagire con le impostazioni della macchina già programmate. Queste impostazioni possono comprendere anche funzionalità/display importanti, come il nuovo schermo per il carico utile, la telecamera posteriore, il bloccaggio del differenziale o lo stacco trasmissione e l’attivazione della lampada rotante. LA GAMMA La gamma delle pale gommate Serie G Evolution comprende sette modelli: 521G, 621G, 721G, 821G, 921G, 1021G e 1121G. Il model-

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MACCHINE CANTIERI 5.0

IL SISTEMA TPMS Controllare lo stato degli pneumatici è determinante per le prestazioni della macchina, compreso il risparmio di carburante. Il nuovo sistema per il monitoraggio della pressione degli pneumatici, Tyre Pressure Monitoring System (TPMS), è dotato di sensori singoli montati sullo “spillo” della valvola di ogni gomma e di un modulo ricevitore che comunica la pressione di ogni pneumatico sul display e avvisa l’operatore se la pressione non è nell’intervallo preimpostato.

lo entry level è equipaggiato con un motore FPT N45 a 4 cilindri da 106 kW di potenza massima e 608 Nm di coppia massima erogata a 1.600 giri. Le versioni 621G, 721G, 821G, 921G adottano invece un propulsore FPT N67 a 6 cilindri tarato per offrire potenze da 128 a 190 kW e coppia massima da 730 a 1.300 Nm. Due le possibilità offerte per la trasmissione: Powershift a 5 velocità con blocco del convertitore (opzionale), oppure Powershift ZF a 4 velocità con disinnesto intelligente della frizione (ICCO).

I due modelli di maggiori dimensioni, la 1021G e la 1121G sono invece equipaggiate con altrettanti motori FPT Cursor 9 a 6 cilindri in grado di assicurare una potenza massima di 239 kW per la 1021G e 250 kW per il modello top di gamma. Tantissima la coppia a disposizione, con valori che vanno dai 1.479 Nm della 1021G ai 1.604 Nm della 1121G. La trasmissione è una Powershift ZF a quattro velocità con sistema di cambio automatico e disinnesto intelligente della frizione (ICCO). ❑



REPORTTECNICO

MERCEDES-BENZ TRUCKS

UN DNA DA CANTIERE i sarebbe tanto da scrivere sul nuovo Arocs. Proviamo a dare qualche punto fermo, qualche termine di paragone per conoscere più a fondo e valutare un veicolo che, a causa della pandemia, ha avuto poche occasioni di mostrarsi in fiera. In Mercedes-Benz Trucks lo chiamano il Re del Cantiere, perché il nuovo Arocs è pensato per affrontare applicazioni off-road gravose e difficili sin nei minimi dettagli. Integrando, inoltre, alcune delle unicità presentate sul fratello stradale, l'Actros. Togliamo subito ogni dubbio in merito alle Mirrorcam, ossia il sistema di telecamere che va a sostituire i classici specchi retrovisori laterali. Ebbene si, le Mirrorcam sono proposte anche su Arocs, e state certi che la apprezzerete quando potrete constatare il maggior angolo di visua-

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Il punto sul mercato

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le, sia posteriore, che laterale offerto: una visibilità molto utile dato che con Arocs potreste potenzialmente essere chiamati a operare dovunque, dalla cava più ampia, al cantiere urbano più difficile da raggiungere perché nel cuore di un centro storico, dove una cosa manca di sicuro: lo spazio. Questa molteplicità di applicazioni è data dalla versatilità di Arocs. Con una MTT che va dalle 18 alle 41 t e un telaio ad elevata elasticità torsionale, gli allestimenti non mancano: betoniere, cassoni ribaltabili, spurghi, piattaforme aeree patente C, gru retrocabina, pompe per calcestruzzo, sono solo alcuni esempi. Il lavoro degli allestitori è facilitato non

“Il mercato manda segnali positivi” esordisce Domenico Andreoli, Head of Marketing & PR Mercedes-Benz Trucks Italia, “ma i prossimi mesi saranno cruciali per capire se il rimbalzo

Una sezione della frizione Turbo Retarder realizzata da Voith per Mercedes-Benz

degli ordini dopo il primo lockdown è un fenomeno destinato a durare e a riportare i volumi del mercato Italia ai livelli pre-Covid-19”. Di sicuro si percepisce cautela nelle parole di Andreoli, una

solo dalla qualità del telaio e dalla gamma di cabine disponibili (14 in tutto, per una larghezza che va dai 2,3 ai 2,5 m), ma anche dal portale che Mercedes-Benz Trucks ha messo a disposizione per gli allestitori, contenente tutte le informazioni e i documenti tecnici necessari. Tutte le cabine sono espressione diretta della robustezza di Arocs: dalla durevolezza ed estrema resistenza strutturale, al design, alle tre diverse versioni di plancia, dotate di volante multifunzione e cambio automatizzato PowerShift 3, nonché dall'ampia gamma di sedili accoglienti e confortevoli che assicurano un elevato comfort all'autista. Arocs è equipaggiato di serie con la plancia Classic, caratterizzata

prudenza legata al fatto che le variabili in gioco sono tante e non sempre prevedibili: le grandi opere che dovrebbero ripartire grazie agli aiuti europei, per esempio, potrebbero consolidare

l'andamento positivo di questi primi mesi del 2021. E anche il completamento del piano vaccinale a livello nazionale avrebbe sicuramente un impatto positivo. “Il contatto umano nel nostro settore


Per le applicazioni miste on e off-road il sistema PPC - Predictive Powertrain Control risulta particolarmente utile per vigilare sui consumi

volante multifunzione. Inoltre in corrispondenza dei due montanti destro e sinistro sono presenti 2 display da 15", sui quali vengono visualizzate le immagini raccolte dalle MirrorCam. Sempre di derivazione on road, Arocs offre di serie il sistema PPC (Predictive Powertrain Control), che permette la gestione predittiva della catena cinematica in base alla topografia del percorso impostato: un valido “vigile” dei consumi, utile in quelle applicazioni che prevedono un mix di on e off-road, come le situazioni di operatività di una gru retrocabina o di una PLE. Il PPC va a braccetto con il PowerShift 3 che offre modalità di guida specifiche per l'off-road, come la funzione di marcia lenta con modalità di manovra integrata che permette un avvicinamento molto facile

Prossimi eventi? Per ora Domenico Andreoli non si sbilancia sulla partecipazione di Mercedes-Benz Trucks Italia ai prossimi eventi attualmente in programma, quali i giorni in cava di SaMoTer o Ecomondo. “Prenderemo in considerazione la nostra partecipazione in base all'evolversi della situazione sanitaria a livello nazionale. Non escludiamo a priori la nostra partecipazione, ma ci riserviamo di valutare la situazione con calma”.

I particolari tecnici del sistema HAD. Da sinistra in alto, in senso orario: i motori oleodinamici nei mozzi degli assali anteriori non trattivi, vista interna ed esterna; il sistema di raffreddamento del circuito oleodinamico; dettagli dell'impianto e della pompa; il pulsante sulla plancia per inserire il sistema HAD on demand Dal predellino oscillante, flessibile sia in senso longitudinale che trasversale, fino al corrimano sul tetto, ogni dettaglio del nuovo Arocs è studiato con precisione in base alle esigenze del lavoro in cantiere

La plancia Multimedia Cockpit del nuovo Arocs con il volante multifunzione

da un display TFT a colori da 4" per la visualizzazione di tutte le informazioni del veicolo; è inoltre disponibile, a richiesta, la nuova Multimedia Cockpit con due schermi. Il display a colori primario e il display Multi Touch secondario, ciascuno da 10", che possono essere comandati con i pulsanti Touch Control del nuovo

è fondamentale e imprescindibile” continua infatti Andreoli. “I veicoli industriali rappresentano per i nostri clienti investimenti di grande entità, per i quali serve confronto e dialogo fra

e manovre sensibili, nonché funzioni supplementari che rendono semplice la guida in cantiere. Ovviamente il cambio manuale è disponibile a richiesta, ma vien da chiedersi: perché andare a complicarsi la vita? PowerShift 3 e PPC sono la punta dell'iceberg, ma sotto i cofani si nasconde molto di più. La catena cine-

le parti: non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, prevediamo un ritorno a fiere e incontri visà-vis sia con i nostri dealer che con i nostri clienti”. Resta comunque

innegabile che Covid-19 ha cambiato qualcosa. “Quello che ereditiamo dalla pandemia è una maggiore propensione dei nostri clienti a informarsi attraverso i canali digitali e giungere all'incontro

con noi, in fiera o agli open house, più preparati. Ma il confronto diretto rimane fondamentale: la complessità dei veicoli infatti è elevatissima, e non può prescindere da un dialogo costante”.

Domenico Andreoli, Head of Marketing & PR Mercedes-Benz Trucks Italia


REPORTTECNICO

Il futuro

matica dell'Arocs è un esempio perfetto di virtuosismo tecnico: a partire dal turboretarder clutch, ossia una turbofrizione che consente l'accoppiamento senza usura tra cambio e motore. Questo dispositivo funge anche da retarder primario, essendo situato a monte del cambio e assicura un'azione frenante già a bassi regimi. Proprio quest'ultimo è particolarmente utile in situazioni dove, pur essendoci basse velocità in gioco, la situazione può essere critica (per esempio, discese ripide in cava). E ancora, l'Hydraulic Auxiliary Drive (HAD), che trasforma un veicolo 4x2 in un mezzo a trazione integrale. Si tratta di un circuito oleodinamico che coinvolge due motori installati nei mozzi degli assali non trattivi ante-

Federico Cordoglio, Product Manager Arocs Mercedes-Benz Trucks Italia

Una schermata del portale allestitori di Mercedes-Benz

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riori: con un semplice pulsante sul cruscotto si può azionare on demand e disporre della trazione integrale su un veicolo che non è però gravato dal peso di una trazione integrale standard in quanto manca il ripartitore (meno peso, più portata). Il sistema si disattiva automaticamente raggiunti i 30 km/h. Lo spettro di potenza dei motori dell’Arocs inizia da 175 kW (238 CV) con una coppia massima di 1.000 Nm e trova, 18 livelli più in alto, l'unità top da 460 kW (625 CV) con una coppia massima di 3.000 Nm. Infine, tre varianti ad hoc. Per l’Arocs, tutte le possibilità di rispar miare sul peso proprio sono state attuate: il risultato sono motrici per semirimorchio 4x2 con carico utile ottimizzato e betoniere

Come costruttore di veicoli industriali, Mercedes-Benz Trucks ha delineato chiaramente quali sono le proprie strategie di sviluppo prodotti per il futuro: al primo posto c'è sicuramente l'impellente necessità della decarbonizzazione, in primis delle grandi aree metropolitane. Per questo il Gruppo sta sviluppando veicoli elettrici, a idrogeno e ibridi per le mission on road. I veicoli construction non sono coinvolti in questa prima fase di sviluppo. Inoltre va sempre tenuta presente la filosofia che sta guidando Daimler Trucks, ossia che è la mission a determinare la scelta tecnologica circa l'alimentazione. In ogni caso, precisa Andreoli: “i veicoli industriali con motori Euro VI Step E che saranno disponibili entro fine 2021, pur essendo alimentati a diesel, hanno un livello di emissioni talmente contenuto da rientrare ampiamente nella categoria di veicoli non solo sostenibili, ma addirittura green. Ciò, unito al fatto di valersi di un pool di tecnologie ormai supercollaudate e alla facilità di gestione e assistenza di questi camion, farà si che tali veicoli resteranno un'ottima scelta anche per i prossimi anni, non solo in ambito construction. Prima di parlare dell'avvento di nuove alimentazioni, forse, sarebbe più opportuno considerare seriamente l'adozione di misure governative atte a svecchiare l'attuale parco circolante italiano che è composto in prevalenza da mezzi Euro III ed Euro IV. Il semplice passaggio a veicoli Euro VI, infatti, garantirebbe un drastico taglio in termini di CO2 ed inquinanti emessi”.

8x4/4 con massa complessiva di 40 tonnellate. La robustezza dell’Arocs Grounder è merito di un telaio estremamente stabile, realizzato in acciaio a grana fine lavorato a freddo, ad alta resistenza, con uno spessore dei longheroni di 9 mm. Last but not least con l’Arocs fino a 250 tonnellate è possibile disporre di una motrice per semirimorchio progettata e costruita ad hoc per i trasporti eccezionali. ❑


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Innovazioni IVECO

Erede del mitico Trakker, il nuovo T-Way completa la gamma pesante Iveco Way. Nasce per applicazioni off-road e per affrontare le condizioni di guida più difficili DI CLAUDIO GUASTONI • FOTO DI IVECO

SU MISURA PER MISSIONI ESTREME L’Iveco T-Way affronta ogni tipo di missione assicurando i massimi livelli di sicurezza on-road e off-road


IL TRUCK DEL FUTURO Iveco T-Way: efficiente, produttivo e connettività al top Efficienza e produttività ai massimi livelli sono qualità alla base del progetto Iveco T-Way, che si caratterizza anche per una minore tara che consente un carico utile ancora maggiore. La tara del veicolo, infatti, è stata ridotta di 325 kg rispetto al Trakker grazie al nuovo design del supporto tandem sugli assali posteriori, ora composto da un singolo componente di fusione. Per risparmiare carburante nelle missioni che richiedono un’occasionale capacità di trazione integrale All Wheel Drive (AWD), l’alternativa proposta riguarda il sistema di trazione idrostatica HITRACTION per i cabinati e i trattori 6x4: il sistema funziona fino a 25 km/h e si attiva automaticamente per fornire, quando necessario, una maggiore trazione idrostatica alle ruote anteriori, fornendo importanti vantaggi in termini di consumi e carico utile rispetto alla soluzione con trazione integrale. Per quanto riguarda le nuove funzioni telematiche e i servizi digitali, l’Iveco T-Way presenta la connettività migliore della categoria, segno distintivo della gamma WAY, attraverso la Connectivity Box di serie. Il sistema di connettività fornisce capacità di telediagnosi e manutenzione predittiva, consentendo ai gestori di flotte di monitorare da remoto e in qualsiasi momento le prestazioni di ciascun veicolo, in modo da assicurare la massima efficienza. Il portfolio in costante espansione dei servizi di connettività IVECO ON è incentrato sulla massimizzazione della produttività e della durata del veicolo, minimizzando i fermi imprevisti.


Innovazioni IVECO

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uperare ogni aspettativa in termini di produttività, capacità di carico utile, sicurezza e comfort di guida. Questo è l’importante obiettivo del T-Way, il veicolo per applicazioni off-road che Iveco ha presentato alla rete di concessionari e alla stampa internazionale sottolineando che il nuovo mezzo continuerà a confermare la robustezza e l’affidabilità della leggendaria famiglia di veicoli off-road del brand Iveco, avvalendosi di soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Il lancio virtuale è avvenuto sul canale digitale Iveco Live Channel e, come previsto, è stato in grado di far rivivere agli spettatori un’esperienza davvero particolare, proiettandoli in video, interazioni live, e in un viaggio virtuale alla scoperta del mondo off-road di Iveco e soprattutto del nuovo arrivato entrato ora a far parte della mitica gamma. “Iveco T-Way. Trattalo male” rappresenta l’energica e di forte impatto

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campagna di lancio di questo nuovo mezzo, che riassume importanti caratteristiche tra cui l’estrema robustezza, le prestazioni elevate e l’affidabilità. LA PAROLA AGLI ESPERTI L’accurata descrizione tecnica del nuovo TWay è stata preceduta da due autorevoli interventi che hanno motivato questo importante ingresso nella gamma off-road. “Con il lancio dell’Iveco T-Way, erede al trono del Trakker come ‘il più forte tra i pesanti’, oggi apriamo un nuovo capitolo nella straordinaria storia off-road di Iveco” ha dichiarato Luca Sra, Chief Operating Officer della Truck Business Unit Iveco. “Questo mezzo extra-pesante, un vero e proprio campione in termini di prestazioni, robustezza e durabilità, andrà a consolidare ulteriormente la posizione di Iveco nel settore off-road pesante. L’Iveco T-Way è l’ultimo tassello della

rinnovata gamma pesante Iveco Way, una delle più originali, performanti e innovative sul mercato”. L’Iveco T-Way, insieme all’X-Way completano, infatti, la line-up dell’off-road, una delle più ricche e innovative sul mercato. L’Iveco X-Way è il “crossover” pesante ideale per l’utilizzo on-road per il 90% del tempo, in grado di affrontare il cosiddetto “ultimo miglio” off-road per l’arrivo in cantiere. Costruito per un’ampia gamma di applicazioni e progettato per offrire la massima flessibilità, grazie alle numerose varianti di telai, cabine e assali il modello Iveco X-Way garantisce, oltre a robustezza e affidabilità, tutta la sicurezza, il comfort e l’efficienza indispensabili in un veicolo on-road. L’Iveco X-Way è il veicolo perfetto per tutti quei mercati che presentano limiti rigorosi sul peso totale consentito, in cui il carico utile finale rappresenta un importante fattore di produttività. Alle parole di Luca Sra si sono aggiunte quelle di Thomas


UN NUOVO SISTEMA DI TRASMISSIONE AUTOMATIZZATA CON FUNZIONI STUDIATE APPOSITAMENTE PER LA MOBILITÀ OFF-ROAD, IL NUOVO TANDEM POSTERIORE CON FRENI A DISCO, UNA NUOVA SOSPENSIONE PNEUMATICA, UNA MINORE TARA DEL VEICOLO, ELEVATA CONNETTIVITÀ, SERVIZI DIGITALI DI ULTIMA GENERAZIONE, UNA NUOVA E CONFORTEVOLE CABINA. TUTTO QUESTO CONTRIBUISCE A MASSIMIZZARE L’EFFICIENZA E LA PRODUTTIVITÀ DEL NUOVO T-WAY, L’ULTIMO GIOIELLO IVECO.

L’estrema versatilità e la vasta selezione di varianti fanno di Iveco T-Way il veicolo perfetto, tra tutti i mezzi off-road, per qualsiasi tipo di allestimenti

Hilse, Brand President di Iveco: “Con l’Iveco S-Way abbiamo sconvolto il settore. Oggi stiamo facendo lo stesso nell’off-road. Porteremo il trasporto pesante nel futuro anche in questo segmento, anzi il futuro è già qui, con l’Iveco T-Way. Abbiamo progettato l’Iveco TWay con l’ambizione di definire un nuovo standard di robustezza, affidabilità, efficienza, maneggevolezza, flessibilità di allestimento e servizi connessi, ma anche design, un ‘must’ per ogni brand italiano. Il nome dice tutto:T come Tenace!”. ROBUSTO E AFFIDABILE In ogni applicazione fuori strada, l’Iveco TWay darà il meglio di sé, è stato progettato proprio per questo. Tra le sue principali qualità non passano certo inosservate le sorprendenti prestazioni, la rigidità torsionale, un telaio in acciaio ad elevata resistenza con longheroni spessi 10 mm e con un momento torcente da 177 kNm, il migliore del segmen-

to, confermando così la tradizionale robustezza dei suoi predecessori. Gli altri pregi riguardano l’assale anteriore con capacità massima di 9 tonnellate e, posteriormente, l’Hub Reduction di serie che porta ai massimi livelli la robustezza e le prestazioni. Inoltre, la nuova sospensione pneumatica posteriore heavy-duty per assali tandem ottimizza il peso del veicolo e migliora le prestazioni off-road con una maggiore altezza libera da terra e un migliore angolo di uscita. L’affidabile ed efficiente motore Iveco Cursor da 13 litri garantisce al T-Way

A PROPOSITO DI IVECO Protagonista globale nel mondo del trasporto, Iveco è leader a livello internazionale nello sviluppo, produzione, vendita e assistenza di una vasta gamma di veicoli industriali, leggeri, medi e pesanti. L’ampia offerta di prodotto prevede il Daily, veicolo che copre dalle 3,3 alle 7,2 t di peso totale a terra, l’Eurocargo, dalle 6 alle 19 t,

per il segmento pesante oltre le 16 t la gamma Iveco Way con l’Iveco S-Way per le applicazioni on-road, l’Iveco T-Way per le missioni off-road e l’Iveco X-Way per le missioni light off-road. Inoltre, con il marchio Iveco Astra, costruisce veicoli cava-cantiere e veicoli speciali, ma produce anche mezzi speciali destinati alla difesa, alla

protezione civile e a missioni specifiche come l’antincendio e, con il marchio Iveco Bus, mezzi per il trasporto persone. I veicoli adottano le più moderne tecnologie motoristiche, applicate a una gamma completa di motori diesel ma anche alimentazioni alternative tra cui il metano (CNG), i bio-combustibili, le tecnologie

ibride e la propulsione elettrica. L’offerta di prodotto è integrata da servizi finanziari e postvendita. Iveco si affida a circa 21.000 dipendenti e produce veicoli in 7 paesi del mondo, in Europa, Asia, Africa, Oceania e America Latina. 4.200 punti di vendita e assistenza in più di 160 paesi garantiscono un efficace supporto tecnico.

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Innovazioni IVECO

la potenza indispensabile per la trazione e l’utilizzo della presa di forza (PTO), ed è in grado di sviluppare fino a 510 cv superando di 10 cv il Trakker. Per alcune configurazioni più leggere a trazione integrale è disponibile anche la motorizzazione Cursor 9. Un’altra “gemma” del T-Way è sicuramente la nuova trasmissione automatizzata HI-TRONIX a 12 o 16 velocità, a cui sono abbinabili i motori. Essa si distingue per nuove funzioni studiate appositamente per la mobilità off-road, tra cui la funzione Hill Holder, che agevola la partenza in presenza di forti pendenze, la modalità Rocking, per disinnestare la frizione quando il veicolo è bloccato rilasciando l’acceleratore, e la modalità Creep, che consente di eseguire manovre precise a velocità ridotta, rilasciando il pedale del freno. Inoltre il sistema HI-CRUISE ottimizza ulteriormente l’efficienza della trasmissione grazie al cambio marce predittivo, al Cruise Control predittivo e alla funzione Eco-Roll che sfrutta l’inerzia del veicolo in discesa. Insomma, grazie a questi nuovi algoritmi, il cambio HI-TRONIX fornisce la strategia di cambio marcia ideale per qualsiasi applicazione.

ANCHE COMFORT E SICUREZZA AL CENTRO DEL PROGETTO Creato per affrontare le condizioni off-road più difficili, l’Iveco T-Way si dimostra campione di sicurezza per i suoi driver, infatti il veicolo è progettato per garantire la massima protezione, con funzioni che superano di gran lunga i requisiti di omologazione. La sicurezza degli utilizzatori è notevolmente aumentata grazie al nuovo impianto frenante con freni a disco su tutti gli assi, sui modelli a trazione parziale (PWD), e all’EBS con assistenza alla frenata. Inoltre, tutti i modelli sono dotati di nuovi ADAS, i sistemi avanzati di assistenza alla guida. Merita attenzione anche il comfort del mezzo e, partendo dalla cabina, va sottolineato che quella dell’Iveco T-Way condivide il confortevole design della gamma Iveco Way, che si distingue per linee dinamiche e aerodinamiche.Viene proposta in due versioni - cabina corta AD e cabina lunga AT con tetto basso o alto - e si basa soprattutto sulla funzionalità per facilitare la quotidianità operativa dei conducenti. Tutto infatti è rivolto a migliorare la visibilità, massimizzare la pulizia e semplificare le operazioni di manutenzione e riparazione.

IVECO WAY: LA GAMMA È COMPLETA! Con il lancio del nuovo Iveco T-Way la gamma Iveco Way si completa e finalmente offre un’ampia line-up composta da mezzi pesanti di prima qualità adatti a qualsiasi missione heavy-duty. La gamma è composta da Iveco S-Way, il mezzo pesante on-road più performante ed efficiente della sua categoria, Iveco S-Way Natural Power, il primo mezzo pesante a gas naturale progettato per le lunghe distanze, Iveco X-Way, la “combinazione perfetta” tra eccellenza sulle lunghe distanze e la robustezza off-road di Iveco, e Iveco T-Way, il veicolo più tenace sul mercato pesante, che porta prestazioni, affidabilità e versatilità all’estremo.

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Anche l’area di guida è orientata ad offrire agli autisti il massimo comfort: il progetto ha dato vita ad un ambiente pratico e facilmente vivibile, e il comodo ed ergonomico sedile di guida ben si coniuga con un nuovo e multifunzionale volante. ESTREMO ANCHE NELLA FLESSIBILITÀ L’incredibile versatilità, l’ampiezza e la profondità della gamma insieme alla vasta selezione di varianti fanno di Iveco T-Way il veicolo perfetto, tra tutti i mezzi off-road, per qualsiasi tipo di allestimento e per qualsiasi missione, e grazie alla sua indiscussa flessibilità diventerà di sicuro un valido supporto per tutti gli allestitori. Con versioni rigide e articolate, presenta la più ampia offerta di catene cinematiche sul mercato: trazione parziale per i modelli cabinati e trattori 6x4 e cabinati 8x4, e trazione integrale per i modelli cabinati e trattori 4x4 e 6x6 e cabinati 8x8. La gamma a trazione integrale è stata estesa con nuovi passi (4 m, 4,2 m e 4,5 m) che consentono di trasportare carichi speciali evitando qualsiasi modifica al telaio. Il sistema elettrico ed elettronico HI-MUX presenta una nuova architettura completamente compatibile con i sistemi di comando di ultima generazione. La nuova line-up di prese di forza include una PTO ad alte prestazioni di tipo “sandwich” che fornisce una coppia massima di 2.300 Nm. ❑


news

NUOVA pala

ASSOCIAZIONI

IN CRESCITA

Con l’adesione di Sermac si arricchisce l’elenco di aziende associate a Unacea

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on la recente adesione di Sermac si arricchisce ulteriormente la componente delle macchine per il calcestruzzo all’interno di Unacea, testimoniando la forza e la vitalità del comparto delle macchine per costruzioni perfino in un contesto di emergenza come quello attuale. Fondata a Milano nel 1989, Sermac progetta, produce e commercializza in Italia e nel mondo pompe per calcestruzzo autocarrate e betonpompe, carrellate, bracci stazionari e gruppi pompanti per applicazioni speciali. FONTE: UNACEA

La nuova pala gommata Cat 992 da miniera offre fino al 32% in più di produttività, riduce i costi di manutenzione fino al 10% e garantisce un’efficienza del carico utile per carburante fino al 48% superiore rispetto al modello precedente 992K. Alimentata dal nuovo motore Cat C32B Tier 4 Final/EU Stage V la nuova Cat 992 soddisfa la domanda del settore globale di apparecchiature ad alta produzione con carichi utili maggiori.

Un no a Bauma 2022 (Movimento terra)

Volvo CE ha annunciato che non parteciperà a Bauma 2022. Una rinuncia spiegata con l’esigenza di un nuovo approccio al mercato e al marketing che un anno di pandemia ha reso ancora più impellente. Dopo un anno di restrizioni sociali dovute alla pandemia,Volvo Ce, come moltissime aziende del settore (e non solo) hanno registrato un cambiamento nelle dinamiche di comportamento del cliente che ormai ha fatto propri i nuovi canali digitali che Covid-19 ha costretto a utilizzare per superare l’isolamento ma che, a voler ben guardare, indipendentemente dalla pandemia, sono strumenti validi ed efficaci. Da questa considerazione nasce una nuova strategia marketing e di comunicazione del Costruttore svedese volta a cercare un nuovo equilibrio tra canali digitali e tradizionali. Volvo CE si concentrerà quindi sui propri clienti in maniera mirata, combinando eventi fisici, digitali e ibridi. La strategia così delineata consentirà un’offerta più flessibile e su misura, comunque e ovunque il cliente desideri interagire con Volvo CE.

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Innovazioni HAULOTTE

Un mix di

TECNOLOGIA E SOSTENIBILITÀ Le due nuove piattaforme articolate completamente elettriche lanciate da Haulotte, combinano prestazioni eccellenti con semplicità di manutenzione e soddisfano tutti i requisiti per lavorare ad altezze fino a 16 m DI CLAUDIO GUASTONI • FOTO DI HAULOTTE

L

eader nella costruzione di macchine per il sollevamento e la movimentazione di persone e carichi, Haulotte si pone un importante obiettivo: portare avanti il virtuoso percorso di innovazione orientato verso uno sviluppo sostenibile. Per questo, grazie al suo elevato know-how ha introdotto sul mercato la nuova gamma di piattaforme a braccio articolato da 16 m ad alimentazione completamente elettrica. I due nuovi modelli, SIGMA 16 e SIGMA 16 PRO, riassumono in modo eccellente alte prestazioni, semplicità di manutenzione, standard di qualità e innovazioni, il tutto in un mix che convince e di sicuro troverà riscontro nelle applicazioni interne ed esterne, come manutenzione industriale, finitura, ristrutturazione, cantieristica in genere, manifestazioni ed eventi. Su tutti i modelli SIGMA 16, che sono completamente elettrici, è disponibile la soluzione Haulotte Activ’Energy Management, che ottimizza le prestazioni e la durata delle batterie. Si tratta di una particolare ed esclusiva tecnologia che combina un caricabatterie intelligente con soluzioni di riempimento centralizzato per ridurre significativamente i costi di manutenzione e sostituzione delle batterie. Per ottimizzare il consumo di energia e garantire che la macchina possa gestire il carico di lavoro quotidiano, questi modelli sono dotati di un

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sistema di abbassamento della piattaforma a gravità e di un indicatore di carica preciso posizionato sul pannello di controllo superiore. Inoltre, un sistema di riempimento dell’acqua automatizzato opzionale consente agli utilizzatori di semplificare la manutenzione e garantire una salute ottimale della batteria. Notevoli ed efficaci, le soluzioni diagnostiche di cui sono dotati i modelli SIGMA contribuiscono a rendere il loro utilizzo efficiente. L’interfaccia Haulotte Activ’Screen è uno strumento diagnostico integrato che aiuta gli utenti nelle operazioni di manutenzione quotidiana: consente infatti di accedere alle impostazioni della macchina e di visualizzare su un ampio schermo dettagliate procedure che aiutano a risolvere i problemi. I tecnici possono accedere alle stesse funzionalità sui loro dispositivi mobili utilizzando l’app Haulotte Diag. Connesso all’architettura CAN bus della macchina, SHERPAL interpreta i dati trasmessi dai diversi componenti. La soluzione telematica di Haulotte fornisce dati accurati per eseguire la diagnostica da remoto, ottimizzare gli interventi di assistenza dei tecnici, adottare le migliori pratiche “energetiche” e Dimensioni ridotte e ridotto raggio di sterzata consentono agli operatori di manovrare con facilità le piattaforme SIGMA 16 anche negli spazi più ristretti


Ideale per svolgere in modo efficiente le attività quotidiane in quota fino a 16 m di altezza, confortevole, sicura, e con una manutenzione prossima allo zero. È SIGMA 16, la nuova piattaforma elettrica Haulotte a braccio articolato che stabilisce un nuovo riferimento avanzato per tutto il settore. consentire al management di prendere le decisioni giuste al momento giusto. AGILE E PRESTAZIONALE Le dimensioni ridotte, unite al ridotto raggio di sterzata consentono agli operatori di manovrare con facilità le piattaforme a braccio articolato elettriche SIGMA 16 anche negli spazi più ristretti. Durante la rotazione infatti, la torretta rimane perfettamente in sagoma, e non c’è pericolo di danneggiare l’ambiente circostante. Questi nuovi modelli offrono la maggior area di lavoro della categoria disponibile sul mercato. Grazie all’altezza del punto di articolazione e all’eccellente sbraccio, possono facilmente superare tutti gli ostacoli per raggiungere le aree di lavoro più remote. L’estrema efficienza delle piattaforme SIGMA 16 risponde alle esigenze degli operatori del settore rivelandosi estremamente vantaggiosa: il braccio jib con rotazione orizzontale consente un avvicinamento preciso e sicuro evitando riposizionamenti della macchina; la flessibilità nei movimenti consente agli operatori di risparmiare tempo prezioso nel compiere manovre e di raggiungere aree di lavoro non accessibili con un normale braccio articolato; questi modelli consentono di eseguire movimenti simultanei e si distinguono per una velocità di elevazione davvero super (90 secondi a tutta altezza); mentre alcune applicazioni richiedono l’uso di più mezzi, i modelli SIGMA 16 possono trasportare fino a 230 kg di carico e 2 operatori in cesta senza limitazioni di ingombro per raggiungere il massimo delle prestazioni. Gli pneumatici larghi, solidi e dentellati permettono alla SIGMA 16 di funzionare sia all’interno che all’esterno affrontando tutti i tipi di solai stabilizzati, mentre l’inclinazione omogenea (4°

indipendentemente dalla direzione) consente di raggiungere la zona di lavoro evitando riposizionamenti della macchina con conseguenti perdite di tempo. Inoltre, i modelli SIGMA 16 sono dotati di motori asincroni e controlli proporzionali, che assicurano movimenti fluidi rendendo la guida precisa e i posizionamenti impeccabili. Come le piattaforme Haulotte RTJ, anche questi nuovi modelli sono equipaggiati con un quadro comandi ergonomico che rende la guida confortevole e rapida. CONFORTEVOLI E SICURE Sui modelli SIGMA 16 il comfort è garantito da un portello anteriore e laterale che facilita l’accesso, e da un robusto vassoio portautensili che fornisce una grande capacità di utilizzo. Ma anche l’aspetto della sicurezza è stato curato in ogni suo dettaglio. Il braccio centrato migliora la sicurezza di guida, mentre la velocità di guida si regola automaticamente in curva e in pendenza per una maggiore sicurezza e stabilità. Molto importante la funzione dell’esclusivo sistema anti-incastramento Haulotte Activ’Shield Bar: in una situazione in cui può verificarsi uno schiacciamento, l’operatore viene spinto contro la barra, la macchina si arresta automaticamente e lo spazio di sicurezza residuo (safety gap) protegge l’operatore dallo schiacciamento. Anche un’adeguata illuminazione contribuisce alla sicurezza, e in questo caso va sottolineato il sistema integrato di illuminazione ad alte prestazioni Haulotte Activ’Lighting System per gli utilizzi delle macchine in presenza di scarsa luminosità. È importante sottolineare che l’intera macchina è stata sottoposta a rigorosi test di resistenza per garantirne la robustezza. MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni HAULOTTE

UNA GAMMA PER OGNI ESIGENZA Haulotte Group, che sin dalla nascita si è dimostrato leader nella costruzione di macchinari per il sollevamento di persone e carichi, produce e commercializza una gamma di macchine di oltre 60 modelli in grado di soddisfare ogni esigenza operativa. L’offerta Haulotte Group può contare su 6 stabilimenti e una rete di 23 filiali di vendita e assistenza che servono oltre 100 paesi nel mondo. La gamma di piattaforme per il sollevamento di persone e carichi comprende 6 famiglie di prodotti: piattaforme a pantografo (elettriche o diesel); piattaforme articolate (elettriche o diesel); piattaforme telescopiche; piattaforme verticali; piattaforme “push around”; la gamma di sollevatori telescopici HTL. La sua gamma di piattaforme è ideale per numerosi settori quali logistica, distribuzione e industria, grandi costruzioni e lavori di rifinitura, manutenzioni o ristrutturazioni, eventi sportivi o pubblici in genere, manutenzione e pulizia di spazi verdi. Ma oltre alle attrezzature, Haulotte fornisce soluzioni finanziarie personalizzate per facilitare gli investimenti nei suoi prodotti, oltre a servizi integrati per ottimizzare il ciclo vitale e il valore residuo di rivendita delle sue macchine.

Il braccio jib con rotazione orizzontale consente un avvicinamento preciso e sicuro evitando riposizionamenti della macchina

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ANCHE IL DESIGN VUOLE LA SUA PARTE Grazie a cofani rinforzati e con ampia apertura, la piattaforma a braccio articolato Haulotte SIGMA 16 offre accesso diretto ai componenti riducendo i tempi di fermo. In effetti, limitare il tempo dedicato alla manutenzione delle macchine è essenziale, e SIGMA 16 riflette gli elevati standard di qualità di Haulotte, che ha scelto di separare gli elementi elettrici e idraulici per facilitare le operazioni manutentive. Il percorso delle tubazioni idrauliche è stato progettato con cura per evitare rischi di attrito e perdite. Noti per le loro prestazioni e affidabilità, i motori asincroni AC non richiedono alcuna manutenzione regolare. Inoltre il design della macchina permette anche un’elevazione perfettamente verticale della cesta. ❑


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REPORTTECNICO

MAGNI

UN RTH AL BRENNERO rocedono a pieno ritmo i lavori presso la Galleria di base del Brennero, opera che, una volta ultimata, consentirà un collegamento ferroviario diretto tra Fortezza (Italia) e Innsbruck (Vienna) con l’obiettivo di alleggerire il traffico pesante in quel tratto di confine dall’A22, per dirottarlo su rotaia sino ad Innsbruck. Il 19 aprile scorso, per esempio, è stato abbattuto il diaframma della prima galleria di linea sotto il

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Tappa intermedia

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meridionale del Tunnel, appaltato al R.T.I. in cui Webuild S.p.A. è mandataria, è l’azienda Mosconi. Ma in cosa consistono le opere di impermeabilizzazione che sta conducendo Mosconi? Il compito è di impermeabilizzare le gallerie con membrane in pvc, così da isolare ermeticamente i tunnel da infiltrazioni provenienti dalla roccia. Il lavoro deve essere svolto in altezza e dopo che sono state posate le centine per il sostegno della volta. E così, dopo

fiume Isarco (vedi box). Ovviamente per realizzare una galleria (e che galleria, diremmo! Con i suoi 48 km sarà la più lunga del Mondo, cui si aggiungono altre gallerie di servizio per un totale di 230 km di scavi) “scavare” è solo la prima fase. A questa seguono tutte le opere di consolidamento della struttura stessa, tra cui quelle di impermeabilizzazione. Ad eseguire queste ultime presso il lotto Sottoattraversamento del fiume Isarco, il lotto più

Dopo circa un mese dall’inizio dello scavo, lo scorso 19 aprile è stato completato lo scavo della prima galleria di linea per il futuro traffico ferroviario della Galleria di base del

Brennero sotto l’alveo del fiume Isarco. Il 22 marzo è iniziato lo scavo della galleria di linea Ovest sotto l’Isarco, per una lunghezza di circa 57 metri. Lo scavo al di sotto del fiume è

stato possibile solo dopo aver congelato il terreno con azoto liquido e aver mantenuto lo stesso a basse temperature mediante la circolazione della salamoia. Attraverso la

tecnica del congelamento del terreno si ottiene un guscio di ghiaccio attorno al perimetro della galleria, che consente lo scavo al di sotto del fiume in sicurezza e senza dover


diverse valutazioni con svariati player del settore sollevamento, Mosconi ha deciso di affidarsi a Magni per questo progetto speciale. La macchina selezionata è un RTH 5.21 SH equipaggiato con l’opzione Twin Energy, per poter lavorare elettricamente in ambienti con scarsa ventilazione. La macchina viene collegata a una fonte esterna di energia elettrica (380V) garantendo così le normali operazioni di sollevamento e posizionamento del carico.

Un motore elettrico da 15 kW e una pompa a pistoni con una portata di 90 litri garantiscono performance e precisione assolute. Si parla quindi anche di soluzione green, in quanto si circoscrive l’utilizzo del motore termico solo alla fase di movimentazione della macchina: una volta stabilizzata tutto viene alimentato dal sistema Twin Energy. Il telescopico rotativo è stato completato poi con l’acquisto di due piattaforme, per poter raggiungere in

RTH 5.21 SH: FAST SPEC Stabilizzatori Capacità di sollevamento Capacità alla massima altezza Altezza di sollevamento Sbraccio Motore Potenza nominale Numero marce Impianto idraulico Lunghezza Larghezza Luce libera dal suolo Peso a vuoto Velocità di spostamento Rotazione Climatizzatore di serie Riconoscimento automatico accessorio

spostare l’alveo che attraversa il tracciato della Galleria di Base del Brennero, riducendo così l’impatto ambientale sulla fauna ittica e la flora dell’Isarco. Con questo metodo di

consolidamento del terreno è già stata scavata una prima galleria nel corso del 2020 e, oltre all’attuale, saranno scavate altre due gallerie sotto il fiume Isarco. Matteo

a forbice 4.999 kg 2.500 kg 20,50 m 17,40 m Deutz TCD 3,6 L4 - Stage V 100 kW (136 hp) a 2.200 giri/min 2/2 Load Sensing 350 bar 6,57 m 2,55 m 330 mm 15.900 kg 40 km/h 360° (continua) Sì Sì

Stelitano, geologo di BBT SE presso il cantiere Sottoattraversamento Isarco, si esprime in merito a questo successo: “Con l’abbattimento del diaframma della prima

tutta sicurezza l’altezza della volta per installare le guaine in pvc. Non sono state richieste sicurezze aggiuntive, le macchine Magni dispongono di serie di una gamma di sensori e limitazioni che prevengono potenziali rischi. William Mosconi, Direttore Tecnico dell’omonima azienda edile con sede a Edolo (BS), ha rimarcato più volte che la scelta è ricaduta su Magni, non solo perché gli unici ad avere soluzioni che garantiscono l’utilizzo in modalità elettrica del mezzo, ma e soprattutto perché consentono di operare sfruttando tutto lo sbraccio con un diagramma perfettamente aderente alle prestazioni reali del macchinario. ❑

galleria principale è stato raggiunto un altro importante traguardo, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto da BBT SE, dall’Appaltatore e dalla Direzione Lavori e dall’obiettivo comune

del completamento dell’opera. Personalmente ritengo sia un privilegio poter seguire da vicino queste attività, oltre a rappresentare una crescita professionale”.

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INTERVISTA

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La sede Messersì a Casine di Ostra in provincia di Ancona

La parola a... Marco Grucci

FIDUCIA E VOLONTÀ DI fare

W

Sono le due carte vincenti di Messersì, che guarda al futuro con positività DI EMANUELA PIROLA

CREDO CHE NEI PROSSIMI ANNI CI ASPETTI UN'IMPORTANTE CRESCITA del mercato, indipendentemente dal sostegno che può giungere sotto forma di aiuti europei. Già per il 2021, dovesse permanere l'attuale tendenza, realizzeremo il migliore anno della storia di Messersì per quanto riguarda il fatturato export.

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onostante paure e incertezze legate alla pandemia, Messersì non ha smesso di avere fiducia nel mercato e nelle proprie potenzialità. Recuperato in gran parte il fatturato perso nei mesi di marzo-aprile 2020, tanto da chiudere l'anno con numeri più che soddisfacenti considerando il contesto in cui si è operato, ora il Costruttore marchigiano guarda al futuro, con l'imminente lancio di novità di prodotto e una strategia di crescita interna per far fronte all'aumentata domanda di macchine. Ma lasciamo la parola a Marco Grucci, Responsabile Commerciale di Messersì.

N

la crescita della domanda di nostri prodotti: abbiamo assunto diverse persone proprio per aumentare la nostra capacità produttiva e non perdere il “momento”.

MC: A un anno dal primo lockdown, quali sono state le maggiori problematiche che l’emergenza sanitaria ha innescato e quali sono state e sono tuttora le strategie messe in atto per risolverle?

MC: Complessivamente il 2020 si è concluso meglio o peggio del previsto e perché?

MARCO GRUCCI: Oltre alle difficoltà legate alla prevenzione per

MARCO GRUCCI: Ovviamente il lockdown non poteva essere

evitare possibili contagi all’interno dell’azienda, ciò che manca di più è la possibilità di avere un contatto diretto con fornitori e clienti, così come la partecipazione agli eventi fieristici, in gran parte annullati a causa della pandemia. Due aspetti fondamentali per noi che stiamo vivendo un momento importante, con alcuni modelli nuovi da presentare al pubblico. Quindi insieme all’utilizzo dei DPI, abbiamo, come tutti, incrementato l’uso dei canali “interattivi” con video, tutorial e phone conference per continuare a dare sostegno sia al service che al marketing. Finora i risultati sono buoni, ma speriamo comunque di tornare alla normale attività il prima possibile, anche se sappiamo già che niente sarà più come prima.

previsto ma alla fine il risultato del 2020, grazie ad un forte recupero di vendite nel secondo semestre, soprattutto grazie all'export, è stato molto positivo. In effetti, la richiesta di macchine non si è fermata neanche a marzo/aprile, dimostrando che il nostro settore continuava a lavorare e stava mettendo le basi per il rilancio che prosegue ad alti ritmi anche in questa prima parte del 2021.

MC: Messersì prima e dopo Covid-19: ci sono state variazioni significative in termini di unità prodotte, dipendenti, struttura della produzione, ecc? MARCO GRUCCI: Da quando è iniziata la pandemia da Covid-19,

fatta eccezione per l’uso della C.I. durante il lockdown forzato, non è cambiato molto nella nostra struttura. Recentemente, inoltre, abbiamo avviato un processo di rafforzamento per seguire

MC: Quali sono le prospettive per il 2021? MARCO GRUCCI: Le aspettative di rilancio iniziate alla fine del

2020 si stanno concretizzando e per Messersì questo significa una grande crescita, almeno nella prima parte dell’anno, forse anche troppo veloce, con necessità di adeguare i programmi di produzione e acquisto, con inevitabili ritardi nelle consegne. Speriamo che la situazione del mercato dell’acciaio (prezzi in forte ascesa e scarsità di disponibilità nell’immediato) non comprometta il risultato nella seconda metà dell’anno. Dovesse permanere questa tendenza, realizzeremo il migliore anno della nostra storia per quanto riguarda il fatturato export e un risultato molto vicino al 2007 nel mercato interno.

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INTERVISTA

MC: 2020-2021, due anni praticamente senza fiere: com’è andata e, alla luce di questa esperienza, potete formulare un’opinione in merito al futuro panorama fieristico, in termini di necessaria/possibile evoluzione per rispondere alle rinnovate esigenze?

che siano disponibili e poi ben gestiti) può fungere da spinta al sistema in generale e, di riflesso, al nostro, se una parte almeno di questi fondi sarà impiegata per rilanciare qualche grande progetto cantieristico, le ristrutturazioni e gli interventi a favore dell’ambiente. Nel nostro caso specifico, essendo Costruttori di macchine di piccole dimensioni, sia ad alimentazione tradizionale che elettrica, speriamo che siano questi ultimi due canali in particolare a ricevere vantaggi dai fondi europei. Indipendentemente da questo intervento “esterno”, in ogni caso credo che nei prossimi anni ci aspetti una crescita nelle vendite e nei fatturati: non dimentichiamo, infatti, che i grandi e piccoli noleggiatori, dopo aver atteso durante l'emergenza sanitaria, provvederanno a rinnovare le loro flotte in tempi brevi. In ogni caso prevedere cosa succederà nei prossimi tre anni è certamente complicato, con tante variabili che potrebbero cambiare la tendenza positiva. Noi continueremo a puntare sulle persone, sui nostri nuovi prodotti e sulla linea delle macchine a batteria.

MARCO GRUCCI: Come tutti, anche noi ci siamo adeguati:

aumentata presenza sui social, per tenere sempre aggiornati chi ci segue (grazie anche all’attività svolta dai nostri dealer), molte phone conference e video di presentazione delle nuove macchine, così come questionari di valutazione dei prodotti e della qualità nei modi/processi. Questo ci ha fatto mantenere vivo il contatto con i clienti (seppure a distanza) e ci ha permesso di trovare anche nuovi rivenditori “da casa”. Dal punto di vista dell’assistenza, molti training si sono svolti in streaming o grazie a video tutorial che abbiamo reso disponibili on-line. A parer mio, il modo di lavorare è ormai cambiato in maniera definitiva e la fiera di settore (fatta eccezione per i grandi eventi) avrà un ruolo di importanza minore almeno nel breve periodo, fino a quando non ci saremo “tolti di dosso” la paura del contatto ravvicinato con il prossimo. MC: Il Covid-19 ha fatto nascere nuove esigenze da parte dei clienti, sia in termini di nuovi prodotti, che di nuovi servizi? MARCO GRUCCI: Non direi; i clienti hanno solo più bisogno di

contatti telefonici e di video conference. Per un’azienda come Messersì che lavora in tutto il mondo ciò significa organizzarsi in maniera molto precisa, anche per far fronte a difficoltà oggettive, come i diversi fusi orari che in alcuni casi hanno costretto alcuni di noi a collegamenti notturni. In ogni caso, nonostante la pandemia, Messersì ha continuato a investire nel rinnovamento della gamma e in nuovi modelli (di cui uno sarà presentato a breve). MC: Come vedete il futuro del settore construction da qui a tre anni, considerando l’incognita dei vari aiuti/fondi europei che potrebbero arrivare oppure no (o essere gestiti male)? MARCO GRUCCI: Certamente avere fondi europei (sperando

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MC: Messersì opera ormai da più di 60 anni. Quale la chiave di questo successo? MARCO GRUCCI: Accanto alla necessaria qualità dei prodotti

e all’ottima capillarità della rete vendita, una realtà non certo grande come Messersì deve essere rapida nelle risposte da dare al cliente (siano esse richieste commerciali o tecniche) e adeguarsi velocemente a quello che il mercato richiede. E soprattutto, serietà di comportamento e correttezza commerciale verso i clienti (ma anche verso i concorrenti). E la forza di Messersì risiede proprio nel profondo rapporto che instaura con il rivenditore fin da subito, con il dealer abituato e spronato a dire la sua, perché sa che sarà ascoltato,e soprattutto si fida dell’azienda con cui collabora perché rispettato dalla stessa come una risorsa fondamentale. ❑


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Niente di meglio di un Waste Expert di Bobcat per gestire materiale di riciclo

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n’azienda di Matera specializzata in attività di trasporto e gestione dei materiali da riciclo, si avvale di pale telescopiche Bobcat, tra cui la TL43.80HF Waste Expert. Robusta, efficiente, versatile e di facile utilizzo, ha dimostrato di avere le caratteristiche essenziali per l’impiego nelle applicazioni industriali intensive tipiche del mercato dello smaltimento dei rifiuti. Decom Srl, specializzata nel riciclo di plastica, carta, alluminio, vetro, barattoli e di tutti i prodotti che arrivano dalla raccolta differenziata, ricicla il 98% del materiale lavorato all’interno del proprio stabilimento.Tra i suoi telescopici Bobcat coinvolti nei lavori spicca l’ultimo acquisto, il TL43.80HF Waste Expert, il più robusto del mercato, dotato di un pacchetto di soluzioni specifiche per la movimentazione dei materiali per il settore del riciclo.

ANCHE connessi

Ancora più tecnologici e attenti al risparmio energetico, i nuovi compressori RVXi (Rotary Vane Xtreme) gestiti da inverter di Ing. Enea Mattei Spa si annunciano rivoluzionari in termini di efficienza energetica nel settore dell’aria compressa a velocità variabile grazie al nuovo controller Maestro XC con interfaccia touch-screen da 10 pollici e possibilità di controllo anche da remoto, connessione a internet tramite rete aziendale oppure con il modem “on board” e servizio di alert immediato.

Un secondo no a Bauma 2022 (Sollevamento)

JLG ha deciso di ritirarsi dal Bauma 2022, ma si dedicherà ad attività di marketing pianificate che includeranno piccoli eventi locali di persona, eventi ibridi, esperienze virtuali personalizzate che integrano perfettamente i canali di marketing digitale e tradizionale. Karel Huijser, General Manager e Vice President di JLG per EMEAIR, ha commentato: “la pandemia globale ha causato un cambiamento nel comportamento dei nostri dipendenti, dei nostri partner e dei nostri clienti. La tecnologia ha accelerato e migliorato le esperienze virtuali. Il coinvolgimento e la condivisione delle informazioni on-line ci consente ora di costruire una ‘Nuova Prospettiva’ e ci ha fatto riconsiderare alcuni dei nostri sforzi di marketing più tradizionali. Di conseguenza, continueremo a fare leva e investire in queste nuove tecnologie in evoluzione per presentare i prodotti JLG con modalità innovative ed entusiasmanti, per coinvolgere e collaborare con la nostra clientela globale”.

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REPORTTECNICO

WEBER MT

COMPATTAZIONE “VERTICALE”

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n tutte le occasioni in cui manca lo spazio, bisogna dare spazio alla CFR 90 di Weber MT. Questo non è un gioco di parole, ma una precisa risposta applicativa: la soluzione perfetta per tante tipologie di cantiere in cui non è possibile (oppure risulta scomodo) utilizzare una piastra vibrante convenzionale. Tradizionalmente utiliz-

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principali della CFR 90”, afferma Alberto Lovo, Direttore Generale di AL Consulting, società che distribuisce i prodotti Weber MT sul territorio italiano, “parlerei di massima agilità e manovrabilità totale. Infatti, si tratta di una macchina particolare, che unisce la forza di compattazione di una tipica piastra vibrante da 80 kg, a una forma insolita che le conferisce una facilità di utilizzo che non ha confronti”. La peculiare forma della macchina permette l’impugnatura da qualsiasi lato e consente di ruotare sul proprio asse a 360° senza dover compiere larghe curve. La CFR 90 ha quindi la conformazione perfetta per lavorare in tutti gli scavi con pochissimo spazio di manovra a disposizione. Nei casi più difficili è anche possibile calarla all’interno dello scavo, utilizzandola dall’esterno. Queste, in sintesi, le principali applicazioni: trincee anguste, strette e profonde; piccoli scaDati Tecnic zata nei paesi del nord Europa, vi per allacciamenti i Modello Weber CF utenze come gas, la piastra vibrante “verticale” R 90 Peso ope rativo 90 acqua e luce; fosse è una soluzione sempre più k Larghezz a di lavoro g 43 cm cimiteriali; posa di apprezzata anche nel merForza cen trifuga 14 kN cartellonistica, pali cato italiano. La CFR 90 sta Frequenza Motore H 85 Hz onda GX e segnaletica strainteressando anche il mon160, 4 tem Potenza pi, benzin massima a dale; piccole mado del noleggio, che può ri3,6 kW (4 ,9 CV) Velocità 2 6 m/min spondere in maniera adeguata nutenzioni stradali; Dimensio ni 46x43x compattazione fondo alle richieste più particolari. 99 cm “Se dovessi sintetizzare le qualità dei marciapiedi. ❑



REPORTTECNICO

VOLVO TRUCKS

MISSIONE: SEMPRE PIÙ ono in aumento le aziende di trasporto nazionali e internazionali desiderose di concretizzare velocemente il proprio percorso di elettrificazione per rispettare l’ambiente, per rispondere alle esigenze dei clienti in cerca di sostenibilità nelle spedizioni, e anche per misurarsi con la concorrenza.Volvo Trucks, sensibile al forte interesse per i veicoli elettrici, ritiene sia il momento giusto per una rapida ripresa dell'elettrificazione del trasporto pesante su strada, ed è pronta per elettrificare gran parte del trasporto merci: ora i veicoli elettrici Volvo sono in grado di soddisfare un'ampia varietà di esigenze di trasporto e, come fa presente il Presidente di Volvo Trucks, Roger Alm, “grazie ad un’offerta ampia e diversificata è assolutamente possibile per molte più aziende di trasporto passare all'elettrico”. Quest’anno la gamma elettrica si

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La classe va premiata

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arricchisce di tre nuovi veicoli pesanti, tre nuovi modelli completamente elettrici per impieghi gravosi: grazie ai modelli Volvo FH e Volvo FM, il trasporto elettrificato è ora possibile non solo nelle aree urbane, ma anche per il traffico regionale e interurbano, e con il nuovo modello elettrico Volvo FMX, anche nel settore della cantieristica le operazioni di trasporto saranno più silenziose e più pulite.Tra i dati tecnici più rilevanti di queste tre new entry, l’autonomia fino a 300 km, una potenza continua di 490 kW, una coppia massima di 2400 Nm e una capacità delle batterie fino a 540 kWh. Questi nuovi modelli elettrici destinati all’Europa, il cui start produttivo avrà inizio nella seconda metà del 2022, si aggiungeranno al Volvo FL Electric e al Volvo FE Electric per i trasporti urbani, che vengono prodotti in serie dal 2019 per lo stesso mercato, mentre per il mercato norda-

Versatile, scattante e spazioso, ma soprattutto sicuro e confortevole per tutti i conducenti. È il nuovo modello Volvo FM di Volvo Trucks, che ha ricevuto il Red Dot Award 2021 nella

Secondo il Presidente di Volvo Trucks Roger Alm, un’offerta di mezzi ampia e diversificata consente a molte più aziende di trasporto di passare all'elettrico

categoria Product Design riservata ai veicoli commerciali. Il progetto, concretizzato grazie a una serie di sondaggi e colloqui con i clienti Volvo, ha avuto l'obiettivo di creare un mezzo

mericano le vendite di VNR Electric sono iniziate a dicembre 2020.Ad oggi, con i nuovi modelli elettrici,Volvo Trucks può affidarsi a una gamma di ben sei veicoli elettrici per carichi medi e pesanti, che diventa così la gamma di veicoli elettrici commerciali più completa del settore. "Vi è un enorme potenziale di elettrificazione dei trasporti su camion in Europa e in altre parti del mondo in un futuro molto prossimo", afferma Roger

di lavoro perfetto per varie soluzioni di trasporto, ponendo però il conducente sempre al centro dell’attenzione. Nuova cabina più spaziosa e aerodinamica, interni caratterizzati da una

nuova plancia, e un design della griglia anteriore che conferisce al veicolo un look forte e sicuro, il nuovo Volvo FM è stato lanciato nel 2020 insieme ai modelli Volvo FH, Volvo FH16 e Volvo FMX,


ELETTRICO!

Con i nuovi Volvo FH e Volvo FM, il trasporto elettrificato è ora possibile non solo nelle aree urbane, ma anche per il traffico regionale e interurbano

Non solo mezzi

Oltre ai veicoli elettrici, il programma di elettrificazione di Volvo Trucks include un ecosistema completo, con numerose soluzioni di assistenza, manutenzione, finanziamento, ecc. in grado di favorire una transizione più rapida e semplice al trasporto elettrificato. Un approccio olistico aiuterà i clienti a rimanere produttivi e ad avere il pieno controllo della loro nuova flotta di trasporto elettrico.

Alm. "Per dimostrarlo, ci siamo posti l'ambizioso obiettivo di far sì che i veicoli elettrici rappresentino la metà delle nostre vendite entro il 2030. E i tre nuovi veicoli pesanti che stiamo lanciando segnano un enorme passo avanti verso il raggiungimento di questo obiettivo". In effetti, nell’UE quasi la metà di tutti i trasporti su camion potrebbe essere elettrificata nel prossimo futuro, e aggiungendo nuovi prodotti con capacità di carico più

mentre la produzione di serie dei quattro modelli è iniziata nel marzo 2021. “Il Red Dot Award è un importante riconoscimento per il lavoro creativo svolto dal team di progettazione di Volvo

elevate, catene cinematiche più potenti e un'autonomia fino a 300 km, la gamma elettrica di Volvo Trucks potrebbe tranquillamente coprire circa il 45% di tutte le merci trasportate oggi in Europa, riducendo in modo incisivo l’impatto climatico delle merci su strada che, come provato da studi approfonditi, causerebbe circa il 6% delle emissioni totali di CO2 nell'UE. E i trasporti pesanti a lungo raggio? Niente paura, perché Volvo Trucks ha

Trucks” spiega Carin Larsson, Chief Designer UX di Volvo Trucks. “Il riconoscimento sottolinea l’equilibrio del modello Volvo FM, un veicolo pesante molto apprezzato e in grado di fornire valore

commerciale. Il design ricercato delle linee esterne, degli interni e dell’esperienza utente consente di migliorare la vita quotidiana dei conducenti e di far funzionare la società di oggi”.

la soluzione: anche questi potranno essere effettuati con veicoli elettrici a celle a combustibile ad idrogeno, soluzione ideale per generare l'elettricità necessaria a rispondere alle capacità di carico elevate e ad un notevole incremento dell'autonomia. Si tratta, come sottolinea Roger Alm, di un ambizioso obiettivo, e l’idea di Volvo Trucks è iniziare la commercializzazione di questi speciali veicoli nella seconda metà di questo decennio. ❑

Il design della griglia anteriore, insieme ai fari a V immediatamente riconoscibili, conferisce al nuovo Volvo FM un look accattivante


REPORTTECNICO

F.LLI FERRARI

NEW AGE: ARRIVANO LE 60 T/M uperare i confini di prestazioni e sicurezza. Questo l'intento di F.lli Ferrari con il lancio delle nuove gru 9601C e 9661C, parte della linea New Age. Stiamo parlando della famiglia delle 60 t/m, macchine che vanno a raf-

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Cranes 4.0 64

MACCHINE CANTIERI 5.0

forzare la posizione del costruttore nel segmento delle gru autocarrate di grandi dimensioni, migliorando l'intero portafoglio dei prodotti che ora spazia da 1 a 165 t/m. La famiglia delle 60 t/m comprende due modelli, ciascuno con due opzioni di jib idraulico

Una semplice, ma potente interfaccia web per accedere in modo sicuro e protetto al cloud in cui sono raccolti e organizzati tutti i dati

rilevati dai sensori e dall’elettronica della gru. Questo è Cranes 4.0 di F.lli Ferrari, il modulo aggiuntivo delle gru New Age che consente di gestire

(J1206, jib leggero per il sollevamento orizzontale e J2006, jib pesante per il sollevamento verticale): la 9601C, gru con sistema di controllo del sollevamento standard; e la 9661C, gru con sistema di controllo proporzionale del sollevamento e capacità di sollevamento superiore del 10% rispetto alla 9601C. Si tratta di gru robuste, allo stesso tempo leggere e compatte, che permettono carichi utili più elevati e

e manutenere la tua gru in modo più efficiente, di rientrare velocemente del proprio investimento e di preservarlo nel tempo. Cranes 4.0

include la centralina GPS, la Sim GSM con contratto attivo e l’accesso al cloud attraverso l’interfaccia web responsive. Allo stesso tempo


Una garanzia! La linea New Age offre tre anni di garanzia su tutti i componenti della gru non soggetti a usura, inclusi verniciatura, guarnizioni, e tubi. La garanzia è invece estesa a cinque anni sulle parti strutturali: base, colonna, primo braccio, secondo braccio, prolunghe, antenne, aste stabilizzatori, cilindri e perni. Difficile chiedere di più...

La linea New Age è prodotta in Italia e sviluppata secondo i migliori principi produttivi in termini di qualità ed efficienza La famiglia delle 60 tm comprende due modelli, con altrettante opzioni di jib idraulico: J1206, jib leggero per il sollevamento orizzontale e J2006, jib pesante per il sollevamento verticale

maggiore rapidità di funzionamento. Di serie le due nuove gru F.lli Ferrari prevedono: doppio biellismo, secondo angolo negativo del braccio, fino a otto estensioni, rotazione continua e radiocomando multifunzione. E se non bastasse una vasta gamma di accessori e opzioni permette di ottimizzare la configurazione delle macchine al fine di adattarsi a tutte le applicazioni e alle più diverse richieste del mercato. A questo punto vale la pena soffermarci sulle tante innovazioni che caratterizzano la gamma New Age e che, migliorando l'efficienza e la sicurezza dell'operatore, vanno a incrementare la produttività. In rapida sintesi partiamo dal Sistema di livellamento automatico, che mantiene automaticamente il telaio dell'autocarro in posizione orizzontale, consentendo le migliori prestazioni della gru. Da segnalare anche il Rilevamento automatico dell'operatore - che attiva automaticamente lo stabilizzatore più vicino all'operatore, evitando il contatto dello stesso – e il Controllo dello stabilizzatore anterio-

l'aggiornamento Firmware è automatico, da remoto, e non necessita di alcun intervento tecnico. Il tutto per una gru sempre aggiornata con

re, che permette un possibile carico nella zona anteriore, evitando stress e sovraccarico del telaio dell'autocarro. Se il Kit di installazione compatto guida i tubi flessibili attraverso un percorso diverso, permettendo un'installazione più compatta della gru sull'autocar-

miglioramenti che F.lli Ferrari rilascia a seguito dei feedback ricevuti dal mercato. In pratica Cranes 4.0 permette il monitoraggio della gru in tempo reale,

la geolocalizzazione della macchina o di un'intera flotta, la visualizzazione dei grafici dell'andamento temporale di specifici sensori (peso sollevato,

ro; il Diagramma di carico dinamico fornisce una verifica anticipata della capacità di sollevamento della gru in base alla stabilità dell'autocarro; mentre il Magic Touch permette di ripiegare e dispiegare automaticamente le posizioni di trasporto e di lavoro. ❑

temperatura dell'olio idraulico, eccetera), la visualizzazione dei tragitti, il setup da remoto e la memorizzazione degli eventi di allarme.

Ovviamente tutte le gru New Age equipaggiate con Cranes 4.0 rientrano nei parametri richiesti dal piano Industria 4.0 e beneficiano delle previste agevolazioni.

MACCHINE CANTIERI 5.0

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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Bye Bye Conte

“C

IL PIÙ GRANDE NEMICO DELLA CONOSCENZA NON È L’IGNORANZA, È L’ILLUSIONE DELLA CONOSCENZA. (STEPHEN HAWKING)

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osì vai via...”. È l’incipit di una nota canzone di Baglioni, davvero azzeccata se fosse stata cantata al momento della fuoriuscita, da Palazzo Chigi, di Conte e della sua corte dei miracoli (mancati). Infatti il personaggio è stato rimosso dai tubi catodici e dalle fantasie popolari con una velocità tale da far sembrare la rapidissima dipartita di Monti una lenta transumanza tra le catene montuose dell’Abruzzo. Ed è questo il destino, triste quanto meritato, di chi è convinto, nella complessa palude politica nostrana, di essere un messia, un diverso tendente verso l’alto, un unto dal Signore. Comunque uno che si sente più furbo degli altri. Insomma, la parabola dei fessi tramutata in carriera politica. Una parabola che, come si meritano i fessi, inevitabilmente finisce con uno schianto. Altro che “avvocato del popolo”. Quando, al massimo, era solo l’avvocaticchio di se stesso. Lezioso nei modi, studiato nell’abbigliamento e negli accessori, Conte aveva capito che l’unico modo per colpire l’attenzione era quello di indirizzare il suo operato politico verso l’etereo, amputandolo del tutto della sostanza e innestando, al suo posto, la protesi delle virtù apparenti. Quelle tanto fustigate da Nietzsche, filosofo lontano da lui come la Montagnetta di San Siro dall’Himalaya. Eterno fazzolettino nel taschino, visto che non lo porta più nessuno, modi pacati in un circo politico che strilla a più non posso, ottimismo a vagonate. E tutto questo mentre la gente aveva mille motivi per incupirsi. Poi, orologio di classe e di gran marca, ma di una marca nota solo a pochi esperti (IWC), sfoggiato in modo apparentemente casuale. Insomma, un’opera indefessa di meticolosa costruzione di ciò che non si è, ma che si agogna di essere. Un’inossidabile religione, professata senza sosta, indipendentemente dalla realizzazione (o meno) del concreto. Arte, quest’ultima, che vede Conte esperto quanto un elettrauto alle prese con la manutenzione di un reattore nucleare. E questo nulla, infarcito di niente e condito dal vuoto, per un po’ ha pagato. Il politico avventizio è rimasto sulla breccia, a cavallo del virus, per molti mesi. In più (e qui fu il suo errore) convinto che il destino gli avesse riservato un futuro radioso. Non è andata così: Conte si è dovuto dimettere, senza richiamo al Quirinale. Anzi, per essere precisi, non è stato chiamato da alcuno. Addirittura, i lacchè di ieri sono stati i primi a linciarlo in immagine. E lui, forse, non ha capito il motivo per il quale non è stato capito. Eppure era semplice: tutti hanno capito... chi era davvero! ❑


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