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IAA DI HANNOVER
da pagina 24 Tutte le novità presentate alla manifestazione tedesca. Consumi, TCO, prestazioni e connettività i punti scottanti. Senza dimenticare le alimentazioni alternative
MACCHINE CANTIERI
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA
agosto-settembre 2016, n. 36
COVERSTORY
Il Nuo Euro 6 vo Daily merca approda su to l di nov con una ser ie ità int er tra cu i la co essanti nnettiv e un’a ità p assiste p che fa da nte vir tuale al driver.
È Daily
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FIAT PROFESSIONAL FULLBACK
Un’anima multiruolo per il nuovo veicolo che si appresta a far sbarcare il marchio torinese nel vasto (e combattuto) settore dei pick-up
CASE Construction Equipment annuncia un nuovo accordo esclusivo con Hyundai Heavy Industries per la produzione e lo sviluppo di miniescavatori. In base all’accordo CASE produrrà diversi modelli di miniescavatori (fino a 5 t) nel suo polo produttivo di San Mauro (Torino) ma l’aspetto ancora più importante dell’accordo è che le due società inizieranno un programma di sviluppo congiunto per l’introduzione di nuovi modelli. L’accordo è valido a livello mondiale, fatta eccezione per la Corea del Sud, e ha una durata di dieci anni con opzione di rinnovo. “L’accordo è l’ultima fase della strategia mirata a rafforzare il brand CASE, consolidare la sua posizione sul mercato e assicurare il suo futuro nel lungo termine,” spiega Andy Blandford, Vice President CNH Industrial Construction Equipment per Europa, Africa e Medio Oriente. “Fa seguito al nuovo accordo con Sumitomo relativo agli escavatori cingolati”.
CASE Hyundai
dalle aziende
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NL
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AGENDA DEL MESE
PER IL MONDO
FIERE
2016 4
MACCHINE CANTIERI 5.0
IAA 2016 Hannover 22-29 settembre
BAUMA CONEXPO India 12-15 dicembre
ECOMONDO Rimini 08-11 novembre
GIC Piacenza 10-12 novembre
GEOFLUID Piacenza 05-08 ottobre
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GS
RITCHIE COMPRA Ironplanet
CASE HISTORY
MOLTO IN ALTO Sulla cima con Niederstätter
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iederstätter è stata scelta per la fornitura e il montaggio di una gru Liebherr 71 EC-B sulla Zugspitze, la montagna più alta della Germania, la Zugspitze, che rappresenta una vera sfida progettuale. Il cantiere prevede la costruzione di una nuova funivia che porterà i visitatori dal lago Eibsee fino allo Zugspitze e potrà vantare ben tre record a livello mondiale: il pilone d’acciaio più alto di una funivia aerea con un’altezza di 127 m, la più grande differenza complessiva in altitudine con 1.945 m di dislivello tra una sezione e l’altra e il più lungo intervallo con 3.207 m. FONTE: NIEDERSTÄTTER
Grande fermento nel mondo delle aste: Ritchie Bros. acquisirà IronPlanet per 758,5 milioni di dollari. Fondata nel 1999, IronPlanet vende in prima battuta tramite piattaforme online, con aste settimanali e altri marketplace di macchinari. Nel 2015 IronPlanet ha totalizzato vendite per un volume lordo di circa 787 milioni di dollari, registrando un tasso di crescita composto del 25,2%.
PPI e Palazzani (Partnership)
Firmato da poche settimane un accordo tra Palfinger Platforms Italy e Palazzani per la produzione della gamma Tracked di PPI. Alla base dell’accordo un progetto di allargamento dei modelli disponibili e presenti nella gamma attuale delle macchine cingolate di PPI, che partirà dunque dai 15 m come entry-level fino ai 52 m di altezza massima. L’accordo prevede una collaborazione tecnica riguardanti modifiche da eseguire su prodotti esistenti nella gamma Palazzani Industrie che verranno specificatamente realizzate per la linea Tracked.
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LE PICCOLE NON C’ÈCOSE TEMPO DA PERDERE FANNO UN’ENORME DIFFERENZA
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Prodotti e servizi DALLE AZIENDE
Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività
Due nuove seghe
Escavatore HX
Due nuovi modelli di seghe elettriche Tyrolit altamente performanti, leggeri e particolarmente bilanciati per il taglio e la piccola demolizione. Stiamo parlando del modello manuale HBE350 e della sega ad anello HRE400.
Una maggiore produttività grazie a una velocità maggiore del 3% e le operazioni di livellamento incrementate del 7% rispetto alla serie 9A. Sono queste le caratteristiche più evidenti del nuovo escavatore cingolato HX480 L Hyundai, un modello che beneficia di un rinnovato e più ampio monitor touchscreen da 8 pollici utilizzabile tramite comando tattile e/o con il nuovo controller aptico.
(Tyrolit)
XTJ 48.1 (Palazzani)
49,2 m di altezza massima di lavoro, 19,3 m di sbraccio e 330 kg di capacità al cesto (optional) e dimensioni davvero compatte (8.898 mm di lunghezza, larghezza da 1.450 mm a 1.900 mm grazie al carro allargabile e 2.536 mm di altezza). Sono le prestazioni del nuovo ragno XTJ 48.1 di Palazzani.
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MACCHINE CANTIERI 5.0
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(Hyundai)
Heavy HTL (Haulotte)
Haulotte amplia la linea di sollevatori HTL con la nuova gamma Heavy Load Capacity. Tre modelli (HTL5210, HTL6508 e HTL7210) da 5,2 a 7,2 t fino a 10 m.
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VANS
CRAFTER
Volkswagen presenta il nuovo veicolo
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l nuovo Crafter Vokswagen è stato realizzato sulla base delle esigenze e delle necessità delle differenti categorie di utenti. Per rispondere alle diverse necessità di utilizzo gli esperti della Volkswagen, durante la fase di sviluppo del nuovo Crafter, hanno accompagnato molti clienti nella loro attività lavorativa. Questo approccio ha permesso di analizzare le effettive esigenze e individuare sistemi utili ed efficaci per venire incontro a ogni particolare necessità. Da questo studio è uscito un Crafter che offre innovative soluzioni pratiche ed elettroniche. Il nuovo motore (Euro 6) 2.0 TDI “EA 288Nutz” è stato appositamente sviluppato per il nuovo Crafter ed è disponibile in quattro diverse potenze. E’ possibile scegliere tra 75 kW (102 CV), 90 kW (122 CV), 103 kW (140 CV), oppure optare per un TDI biturbo da 130 kW (177 CV). La scelta della motorizzazione dipende anche dal sistema di trazione, che può essere anteriore, posteriore o anche integrale (4MOTION). In tutte le modalità di trazione c’è poi la possibilità di scegliere tra cambio manuale e automatico. FONTE: VOLKSWAGEN
MACCHINE Wacker Neuson e Caterpillar hanno recentemente annunciato che dal 31 maggio 2018 la partnership per la quale Wacker Neuson produce i miniescavatori per Caterpillar avrà termine. Nel 2010 Wacker Neuson e Caterpillar avevano siglato
una partnership per la quale Wacker Neuson sviluppava e produceva miniescavatori sotto le tre tonnellate di peso operativo esclusivamente per conto di Caterpillar, utilizzando il proprio stabilimento di Hörsching, in Austria.
Oggi le due aziende hanno deciso di porre fine, con data del 31 maggio 2018, a questa alleanza strategica. L’americana Caterpillar ha intenzione di produrre direttamente la propria gamma di miniescavatori.
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Sfilo telescopico fino a 37 m Sfilo telescopico fino a 37 m Portata max. 4.000 kg Portata max. 4.000 kg Allestita su motrice da 7,49 t Allestita su motrice da 7,49 t Completamente Completamente radiocomandata radiocomandata +39 (0)45 /8780399 +39 (0)45 /8780399 italia@boecker-group.com italia@boecker-group.com www.boecker-group.com www.boecker-group.com
Un incontro dedicato (Autotrasporto)
Il settore riflette sulle strategie di integrazione tra servizi e comparti al Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto, in programma a Fiera Milano il 16 settembre. L’appuntamento è di quelli da non perdere e anticipa la prossima edizione di Transpotec in programma a Veronafiere dal 22 al 25 febbraio 2017. Nella Sala Martini del Centro Congressi Stella Polare a Rho, l’incontro coinvolgerà le istituzioni a tutti i livelli e i maggiori rappresentanti della filiera per riflettere sulle grandi dinamiche dell’autotrasporto e della logistica, tra riforme normative, necessità del mercato, vecchi problemi e nuove sfide.
Cantiere digitale (Nuove tecnologie)
Il Cantiere digitale: il BIM incontra IoT, il primo appuntamento organizzato da STR e Gruppo Filippetti. Un vero e proprio focus sulla digitalizzazione dei processi nel settore delle costruzioni.
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VEICOLI COMMERCIALI
SPRINTER STELLATO Mercedes-Benz presenta il nuovo Sprinter
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l Nuovo Sprinter da 5,5 t: quasi mezza tonnellata in più di carico utile per il bestseller dei van Mercedes-Benz. Dopo un anno record (nel 2015 sono stati venduti quasi 200.000 Sprinter) il van targato Mercedes-Benz si rilancia come una piattaforma flessibile e dall’elevata capacità di carico, ideale per allestimenti e trasformazioni di ogni tipo. Il Nuovo Sprinter da 5,5 t regala quasi mezza tonnellata in più di carico utile, motori Euro 6/VI e nuove motorizzazioni entry level. Il carico utile cresce di quasi mezza tonnellata, raggiungendo così quota 2,95 t per lo Sprinter Furgone, mentre nel caso della
versione Autotelaio con cabina, la portata raggiunge 3,41 t. La nuova classe di peso è interessante sul fronte degli allestimenti e delle trasformazioni per molteplici applicazioni: dalla distribuzione all’artigianato, dai veicoli frigoriferi e isotermici a quelli municipali e di pronto intervento, fino agli autobus e motorhome. FONTE: MERCEDES-BENZ
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CASE HISTORY
GSR E LE LUCI Una piattaforma per opere d’arte
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NOVITÀ Dieci adotta la filosofia Kaizen volta al miglioramento continuo. Il Kaizen è notoriamente un processo quotidiano di miglioramento della qualità e di semplificazione del lavoro, basato su una continua spinta al miglioramento dal basso.
In pratica sono tutte le persone che lavorano su una linea o in un reparto, di ogni settore e livello, a definire e a mettere in atto i cambiamenti che migliorano direttamente il loro lavoro. Alla Direzione spetta il compito fondamentale di supportare e incentivare
i team kazien, fornendo loro le risorse necessarie. Il kaizen porta a un cambio di mentalità, sviluppa la motivazione e il senso di appartenenza, facendo coincidere gli interessi del singolo con quelli del gruppo.
QUALITÀ. Motore protetto dal sistema MDM: sicurezza garantita!
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na piattaforma GSR E200T su Nissan Cabstar NT400 per La Lucerna di Gravina di Catania. Le luminarie sono parte della nostra storia, del nostro folclore e della nostra tradizione.Vere opere d’arte realizzate da aziende, il cui stile fa spesso capo a scuole dalla lunga tradizione: barese, leccese-salentina, campana e siciliana. In questo campo spicca La Lucerna di Giuseppe Ferrara e figli di Gravina di Catania, che opera nella regione da oltre sessant’anni. La Lucerna unisce una lunga tradizione artistica alla modernità e all’innovazione, realizzando strutture complesse, che abbinano effetti luminosi, pirotecnici e musica. Progetti di questo tipo richiedono mezzi all’altezza per efficienza e sicurezza, ecco l’acquisto di una piattaforma autocarrata GSR. La macchina scelta è una GSR E200T su Nissan Cabstar NT400: una 20 metri telescopica con sbraccio di 13 m, portata in navicella di 250/80 kg e rotazione della torretta di 450 gradi. Robusta e affidabile, anche grazie all’utilizzo di acciai e sezioni speciali, offre prestazioni elevate che si mantengono nel tempo. FONTE: GSR
La protezione del motore MDM è disponibile per piastre vibranti bi-direzionali, dal modello CR 6 al CR 9.
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M O T O R E
F R E E
P R E S S
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Sommario
D E L L ’ E D I L I Z I A
IAA DI HANNOVER
da pagina 24 Tutte le novità presentate alla manifestazione tedesca. Consumi, TCO, prestazioni e connettività i punti scottanti. Senza dimenticare le alimentazioni alternative
MACCHINE CANTIERI
MC 5.0 • AGOSTO-SETTEMBRE 2016 • NUMERO 36
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA
agosto-settembre 2016, n. 36
COVERSTORY
Il Nuo Euro 6 vo Daily mercato approda sul di novi con una serie tà inter tra cui essanti la conn ettività e un’a pp assistent che fa da e virtu ale al driver.
È Daily
12
53
FIAT PROFESSIONAL FULLBACK
Un’anima multiruolo per il nuovo veicolo che si appresta a far sbarcare il marchio torinese nel vasto (e combattuto) settore dei pick-up
COVER Il nuovo Daily Euro 6 tra tecnica e app
ATTUALITÀ
04 NOVITÀ DAL
SETTORE E MOLTO DI PIÙ
22
EDITORIALI
28 STRALIS: UNO &
11 Editoriale on
MOLTEPLICE
SERIE A E SERIE L(OBBY)
PIÙ CONNESSIONE
I SOLITI CATTIVI MAESTRI
COVER STORY
TEST SU STRADA
36 POTENTI &
ECOFRIENDLY
53 ANIMA MULTIRUOLO (FIAT PROFESSIONAL)
TESTIMONIANZE
40 ROBUSTI &
È DAILY
(IVECO)
REPORT TECNICO
AVVENTUROSI
18 PER I TETTI
(RENAULT TRUCKS)
(BÖCHER)
44 FINALMENTE
22 TRE. NUOVI.
SONO QUI
POTENTI
20 IL PRIMO? A ROMA
24 NON SOLO VEICOLI
56 DUE CANTIERI PER JCB
(JCB)
59 SCELTA
CONSAPEVOLE
(CASE CE)
(SCANIA)
(HAULOTTE)
MACCHINE CANTIERI 5.0
(LIEBHERR)
(MERCEDES-BENZ)
12 Cover story
6
62 FATTO AD HOC
(MAN)
(DI MAURIZIO GUSSONI)
Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Carlo Otto Brambilla, Rachele Donati De Conti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane, Cristiano Pinotti Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0
DI OGNI SFIDA
(YANMAR CEE)
32 MENO CONSUMI,
66 Editoriale off
(DAF)
60 PADRONE
(IVECO)
(DI EMANUELA PIROLA)
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48 LA CINEMATICA È (QUASI) TUTTO
52 COFILOC PER
(VOLVO TRUCKS)
LA BIENNALE
(WEBER)
64 FATTA PER LA CAVA
(COFILOC)
Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com
Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com
Registro operatori di comunicazione N.O 17890 del 02/01/2009
Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com
Pre-stampa e stampa Press grafica, Gravellona Toce (VB)
Sede legale Via Marconi 4/b, 20062 Vaprio d’Adda
Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009
Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa
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editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013
EditorialeOn
Serie A e Serie L(obby) EMANUELA PIROLA
V
orrei proporvi un parallelismo. Da una parte la situazione che si è venuta a creare fra i Costruttori di veicoli pesanti culminata con la più elevata multa mai comminata dalla UE (2.926.499.000 di euro complessivamente, cifra al 20 luglio). Dall’altra la situazione che le banche e la cosiddetta alta finanza hanno creato e che ha portato alla crisi economica mondiale. Il parallelismo è questo: a fronte di una situazione che ha molti punti in comune e che vede come epilogo finale il fatto che gli errori di chi sta ai vertici vengano pagati dal cittadino comune, perché in un caso i colpevoli sono stati puniti e nell’altro (le banche) no? Forse c’entra qualcosa il famoso e chiacchierato concetto di lobby e, soprattutto, quanto potere abbia il vile denaro sulla politica. Facciamo un’analisi veloce. Banche: non si è parlato di un cartello ufficiale ma di fatto tutte hanno adottato lo stesso comportamento truffaldino nei confronti dei mutui sub prime e dei CDO, quindi ai fini del risultato finale, si è avuto il medesimo che si sarebbe avuto se fosse stato in essere un cartello vero e proprio; chi era deputato a vigilare ha chiuso gli occhi su comportamenti che hanno travalicato di un bel po’ i limiti legali; hanno fatto soldi a palate; al momento del crack queste palate di soldi erano state opportunamente occultate perché chi ha pagato i danni (che solo negli Stati Uniti si aggiravano sui 5.000 miliardi -!-) è stata la gente comune che ha perso il lavoro (8 milioni di posti), la casa (6 milioni di persone) e i fondi pensione. Chi ha pagato? Nessuno è finito in galera. Veicoli industriali: hanno fatto cartello (appurato) per coordinare i prezzi dei listini all’ingrosso dei veicoli, per indirizzare in qualche modo la tempistica di introduzione delle tecnologie di riduzione delle emissioni, per traferire sulle spalle dei clienti i costi di tali tecnologie; chi era deputato a vigilare anche in questo caso ha chiuso gli occhi su tali comportamenti; hanno fatto soldi a palate; al momento della scoperta del cartello queste palate di soldi erano state opportunamente accantonate in previsione di multa che i manager avevano già messo in conto di pagare. “SE IL GIOCO È TRUCCATO una Ohibò. La chiusura in questo caso è un po’ diversa. Quindi, cari lettori, nessuno mi farà cambiare l’opinione che sto per condiFINISCI ANCHE TU PER videre con voi, ossia che le banche (a differenza dei Costruttori ADEGUARTI, E ALLORA di veicoli industriali che invece ne vengono tacciati) sono la vera e maggiore lobby di potere del mondo, in grado di metT’ARRANGI, CORRI FUORI tere l’economia mondiale in ginocchio e non pagarne alcuna conseguenza. Almeno DAF, MAN, IVECO, DAIMLER,VOLVO, DALLE REGOLE.” RENAULT TRUCKS (li ho scritti appositamente in maiuscolo) (MICHELE AINIS) nel loro losco traffico ci hanno lasciato comunque due vantaggi: posti di lavoro; una tecnologia per rendere il Mondo un po’ meno inquinato. Quindi se devo scegliere quale male abbracciare, scelgo ancora una volta, di abbracciare i camion, perché non sono per niente brutti, sporchi e cattivi come la maggior parte della gente (ahimè ignorante) ritiene. ❑
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CoverStory IVECO
È DAILY
Difficile migliorarlo. Eppure ci sono riusciti: con la versione Euro 6 il Daily di Iveco entra in una nuova dimensione per i veicoli commerciali DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI EMANUELA PIROLA E IVECO PHOTO GALLERY
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MACCHINE CANTIERI 5.0
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ono partiti da quattro pilastri fondamentali che racchiudono l’anima del Daily: prestazioni, forza, versatilità e resistenza. E da queste hanno saputo trarre migliorie che portano la versione 2016 del cavallo di battaglia del Costruttore torinese a livelli d’avanguardia sotto molti punti di vista. Quello che, forse, si perde invece di vista mentre si guida il nuovo Daily Euro 6 è il fatto che si tratta di un veicolo commerciale, perché in effetti, anche con allestimento furgone o cabinato, sembra di stare più a bordo di un’auto che di un mezzo da lavoro. Ma se c’è una cosa cui dovremo probabilmente abituarci in futuro (e meno male, aggiungiamo pure) è che lavorare non significherà più, necessariamente, stare scomodi, fare eccessiva fatica o spendere fette consistenti del proprio guadagno per mantenere in efficienza il proprio mezzo. E allora, che ben vengano le nuove tecnologie che permettono tutto ciò, tecnologie di cui il Nuovo Daily Euro 6 è un mirabile compendio. COSA CAMBIA, COME CAMBIA. Da prestazioni, forza, versatilità e resistenza non possono che derivare miglioramenti in termini di consumi (fino a un -8% rispetto ai precedenti modelli Euro 5), costi di manutenzione e riparazione (fino a un -12%), comfort (cabina confortevole e silenziosa, con riduzione della rumorosità di 4 dB), maneggevolezza e flessibilità (gamma Hi-Matic Euro 6 ampliata con 5 motorizzazioni 4 cilindri da 2,3 e 3,0 l, da 120 a 210 CV e 470 Nm). Quello che invece non è immediatamente ipotizzabile è l’apertura che Iveco ha voluto introdurre anche nella gamma Daily alla connettività. La versione Euro 6
*
del Daily ha rappresentato, in effetti, anche l’esordio in pompa magna di un nuovo mondo di connettività con la Daily Business Up, un’app per ottimizzare al meglio l’attività del conducente nei diversi aspetti di cui è composta. PARTIAMO DA MOTORI E CAMBIO. L’efficienza dei consumi è migliorata, con un risparmio fino all’8% come abbiamo detto poc’anzi, grazie alla tecnologia avanzata utilizzata per lo sviluppo di tutta la catena cinematica. Ma è anche la maneggevolezza e il comfort, sia di guida che a bordo della nuova cabina, ad aver fatto passi avanti. In primo luogo grazie all’adozione del cambio a 8 marce Hi-Matic, sviluppato da ZF, che è a tutti gli effetti un cambio automotive. Dolce nelle cambiate (opera secondo una strategia di cambiata auto-adattativa) che durano appena 200 millisecondi (impercettibili, provare per crederci) senza mai far perdere trazione al mezzo, l’Hi-Matic contribuisce ovviamente sia alla riduzione dei consumi che al comfort di marcia del nuovo Daily. Daily che è inoltre equipaggiato con il sistema intelligente EcoSwitch Pro, che sa esattamente quando attivarsi, senza alcun tipo di intervento da parte del conducente, riconoscendo se il veicolo è carico o meno, riducendo il consumo di carburante e diminuendo ulteriormente le emissioni, senza compromettere la produttività del cliente. Cuore pulsante del Daily Euro 6 è una gamma di motori rinnovati al fine di aggiornarli alla tecnologia Euro 6. Due i propulsori, entrambi 4 cilindri, con cilindrate da 2,3 e 3,0 l, e potenze di 120, 140, 180 e 210 CV per una coppia da 320 a 470 Nm. Uno dei plus di far parte del gruppo CNH è quella di poter offrire motori all’avan-
PRODOTTO A SUZZARA, LA PATRIA DEL DAILY
Il Nuovo Daily Euro 6 è fabbricato presso lo stabilimento Iveco di Suzzara, in Italia, interamente dedicato a questa gamma di prodotti. La struttura si fonda su processi di World
Class Manufacturing (WCM) per la gestione dell’elevato grado di complessità necessaria per la produzione di una gamma molto ampia di Daily che conta ben 11.000 varianti. Il WCM è una metodologia che
mira a creare processi senza errori al fine di raggiungere i risultati a tre zeri: zero difetti, zero rifiuti e zero incidenti. È un processo di miglioramento continuo incentrato sul coinvolgimento di ogni
operatore che partecipa alla produzione. Lo stabilimento di Suzzara ha introdotto la metodologia WCM nel 2007 e in soli cinque anni ha ottenuto la certificazione Medaglia d’argento, che attesta
gli elevati livelli di qualità offerti. Iveco ha investito negli impianti di Suzzara in vista dell’introduzione del nuovo Daily Euro 6 con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la reattività alle richieste del mercato. MACCHINE CANTIERI 5.0
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CoverStory IVECO
+ guardia della tecnologia. Per esempio i motori da 2,3 l sono Euro 6 senza l’uso di urea, comunque un bel vantaggio. Ma i nuovi motori da 2,3 l sono stati de facto completamente riprogettati partendo dalla coppa dell’olio. Utilizzando materiali moderni e grazie a un’effettiva ottimizzazione, Iveco è riuscita a ridurre il peso del motore del 6%. Attraverso la riduzione dell’attrito, inoltre, è riuscita a ottimizzare ulteriormente il sistema di raffreddamento e il sistema di iniezione Multijet II, mentre installando una pompa dell’olio di capacità variabile e altre innovazioni, anche i consumi sono migliorati fino al famoso 8% citato prima. La combinazione di queste novità all’interno del motore da 2,3 l (F1A), insieme a una cilindrata leggermente maggiore rispetto ai competitor e a
un sistema di ricircolo dei gas di scarico a bassa pressione, assicura una riduzione naturale delle emissioni grezze, necessitando solo un sistema di post-raffreddamento semplificato. Sui 3 l (F1C) invece è già presente la tecnologia SCR e, in un imminente futuro, il Costruttore introdurrà un hardware pronto per le RDE (Real Driving Emissions), anticipando i tempi rispetto alle nuove normative che entreranno in vigore nel 2020. Quindi, durante la prossima fase del Nuovo Daily Euro 6, all’inizio del 2017, anche il motore F1A utilizzerà la tecnologia SCR. Gli intervalli di manutenzione sono stati estesi fino a 50.000 km grazie all’uso di componenti e materiali di consumo più duraturi, con un aumento del 20% dei tempi di operatività tra una manuten-
IL VEICOLO PIÙ VERSATILE E IL PARTNER PERFETTO PER GLI ALLESTITORI Il Daily è il veicolo più versatile all’interno della categoria con la gamma più ampia nel settore da 3,3 a 7,2 t di massa totale a terra e da 7,3 mc a 19,6 mc di volumi di carico. L’eccezionale versatilità e varietà delle versioni disponibili
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(furgone, furgone semivetrato, cabinato, scudato e cabina doppia) apre una molteplicità di possibilità per un’ampia gamma di missioni. Inoltre la struttura portante con le traverse a C in acciaio speciale rappresenta
la piattaforma migliore che consente agli allestitori di adattarlo alle diverse missioni come camper, ambulanza, servizio di soccorso o raccolta rifiuti. La straordinaria versatilità è ulteriormente ampliata grazie
all’introduzione del nuovo passo da 5.100 mm sul modello da 7 t che ottimizza la lunghezza possibile della carrozzeria per le versioni cabinate e aggiunge maggiori opportunità di adattamento per gli allestitori.
CON DAILY BUSINESS UP IVECO INTRODUCE CON DECISIONE LA CONNETTIVITÀ NEL SEGMENTO DEI VEICOLI COMMERCIALI zione e l’altra. Il sistema frenante ottimizzato, con pastiglie freni nuove e più resistenti, è più efficiente e di lunga durata. Insieme all’armonizzazione degli interventi di manutenzione che consentono un maggiore tempo di operatività del veicolo, si ottiene una riduzione significativa dei costi di manutenzione e riparazione: fino al 12% in base alla mission del veicolo. PER APPRODARE IN CABINA. La cabina è ancora più silenziosa rispetto ai modelli Euro 5 e il livello di rumorosità è ridotto di 4 decibel, con un miglioramento dell’8% dell’acustica del veicolo e del riconoscimento del suono. Gli interni confortevoli vantano un nuovo volante in pelle, sedili con coperture blu e un nuovo poggiatesta in tessuto espanso. Il layout è stato ridisegnato in modo da includere fino a 18 vani portaoggetti, strategicamente disposti all’interno della cabina per un’accessibilità ottimale. Il
funzionale cruscotto presenta caratteristiche nuove progettate per creare una postazione di lavoro professionale e connessa. La nuova radio digitale (DAB) integrata nel cruscotto offre tutte le principali funzioni DAB e FM, con tutte le funzionalità multimediali e di gestione del telefono previste su un veicolo di alta gamma. Un pratico supporto è in grado di ospitare smartphone o tablet di diverse dimensioni e può essere utilizzato anche come clip ferma documenti. Due USB facilmente accessibili consentono alla nuova radio DAB di utilizzare i contenuti multimediali e di ricaricare
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CoverStory IVECO smartphone o tablet. È inoltre disponibile, come opzionale, un carica batterie di ultima generazione a induzione per smartphone, integrato in plancia. Grazie a queste caratteristiche la cabina offre un ambiente professionale in cui autista e passeggeri possono lavorare in modo produttivo e in piena sicurezza. Un ambiente eccezionale, sempre collegato con un nuovo livello di connettività a bordo. Per sfruttare al meglio il tempo trascorso in cabina, il Nuovo Daily Euro 6 è infatti il primo veicolo commerciale leggero a introdurre la connettività a bordo, superando il concetto di infotainment e trasformandolo in un vero e proprio strumento di lavoro con l’esclusiva applicazione dedicata “Daily Business Up”. E, LAST BUT NOT LEAST, L’APP. Con la nuova applicazione, Daily Business Up, il conducente è sempre connesso e può sfruttare i vantaggi di avere a bordo un vero e proprio assistente virtuale. Daily Business Up può infatti diventare l’Assistente alla guida grazie a caratteristiche quali il sistema Driving Style Evaluation (DSE), il sistema di navigazione professionale di Sygic e il manuale utente interattivo. L’app può essere utilizzata anche come assistente all’attività del conducente: è in grado, infatti, di aiutare a ottimizzare l’efficienza della flotta con la funzione Fleetwork e di tenere traccia dei servizi programmati. L’app si occupa anche dell’assistenza clienti, garantendo un collegamento diretto a Iveco
LE VERSIONI ALTERNATIVE
L’ampia gamma di motori include anche versioni ecocompatibili: la versione Daily Natural Power, che utilizza gas naturale compresso e offre un vantaggio nelle aree urbane a traffico limitato grazie al suo
funzionamento pulito e silenzioso, e il Daily Electric, la versione silenziosa a emissioni zero. Tutte le nuove funzioni contribuiscono a ridurre il costo totale di esercizio del Nuovo Daily Euro 6.
Assistance Non Stop, il servizio di assistenza su strada attivo 24 ore su 24. Tutte queste funzionalità contribuiscono a diminuire i costi totali di esercizio e al raggiungimento di un’alta redditività per il cliente. Per esempio l’autista può ottenere un risparmio di carburante fino al 15% seguendo le istruzioni in tempo reale del sistema DSE (Driving Style Evaluation). Il Nuovo Daily Euro 6 introduce inoltre un nuovo modo di garantire connettività che non richiede l’installazione di equipaggiamenti aggiuntivi all’interno del veicolo; con Daily Business Up i conducenti sono in grado di comunicare con il veicolo e il motore attraverso il proprio smartphone o tablet. La connessione Bluetooth con il veicolo è stabilita automaticamente attraverso la nuova radio digitale e in pochi secondi il Nuovo Daily Euro 6 diventa una workstation professionale connessa. ❑
Sul Nuovo Daily Euro 6 confermato il telaio a longheroni a C e sospensioni meccaniche posteriori.
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TESTIMONIANZE
(BÖCKER)
PER I TETTI La Aldo Mandelli ha arricchito la propria flotta con un nuovo elevatore Avario HD 26/1-7 LH in configurazione edilizia prodotto (e personalizzato) da Böcker
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a specializzazione richiede spesso macchine speciali che sappiano, con mirati accorgimenti, andare a risolvere quei piccoli problemi e quelle piccole dif-
ficoltà che emergono dall’esperienza sul campo. Una conoscenza del settore che certo non fa difetto alla Ing. Aldo Mandelli srl, società di Legnano, in provincia di Milano, attiva dal lontano 1947. Prossima a festeg-
giare i 70 anni di lavoro, l’impresa è specializzata in coperture impermeabili con manti bituminosi, sintetici, in pvc, poliolefine, hypalon e preprufe, cui si affianca l’esecuzione di tutte le opere complementari di lattoneria, di movimento terra e di pavimentazione. Dal 1998 la società è abilitata allo smaltimento delle coperture in eternit con rifacimento delle stesse mediante pannelli metallici coibentati e non. Attenta ai molteplici aspetti inerenti i lavori in quota, da quasi dieci anni la Mandelli è operativa anche nel campo della sicurezza ed è abilitata alla progettazione, installazione e verifica strutturale di linee vita certificate e sistemi anti-caduta in genere. I servizi offerti dalla società lombarda si rivolgono a
L’alluminio
Punto di forza della produzione Böcker è rappresentato dall’estrema leggerezza delle sue macchine figlio di un elevato utilizzo dell’alluminio e di acciai ultraleggeri a grana fine realizzati attraverso un particolare processo di lavorazione. Quest’ultimo deriva da un brevetto Böcker e assicura uno spessore molto contenuto a fronte di un’elevata resistenza. Notevoli gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, nelle linee produttive e nel comparto informatico che realizza tutti i software. MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
DATI tecnici Modello Configurazione Motore
Portata massima Sviluppo massimo Slitta Gabbia Comando Timone Dimensioni Peso totale
Avario HD 26/1-7 LH Edilizia Honda GX390 a benzina, raffreddato ad aria e con starter elettrico 270 kg 26,5 m ribaltabile per edilizia (1100x440x700 mm) meccanico a distanza (4,5 m) dritto o regolabile in altezza 5.800x1.599 mm 1.900 kg
Daniele Tommasin, Responsabile Commerciale della filiale italiana di Böcker
imprese edili, industrie, condomini, enti pubblici e privati, ma anche a studi professionali. I tecnici della Aldo Mandelli offrono infatti un importante servizio di assistenza alla progettazione mettendo a disposizione competenza ed esperienza pluridecennale, abbinata ai più avanzati strumenti informatici, basati sul sistema Cad, totalmente compatibili con quelli più comunemente usati. Molteplici e tutti ad elevato spessore tecnico i settori in cui opera l’azienda che si possono sintetizzare in: impermeabilizzazioni, coibentazioni, bonifica amianto, coperture metalliche e impianti anti-caduta. Per la realizzazione di queste opere, la società di Legnano utilizza un parco macchine totalmente di proprietà in cui spiccano, proprio per la specificità del lavoro svolto, un ele-
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Obiettivo EDILIZIA
L’Italia è un mercato maturo in grado di valutare le qualità tecnologiche delle macchine tedesche Böcker Italia negli ultimi anni ha inferto un notevole impulso alle macchine pensate e costruite per il settore edile. Questo deciso orientamento è frutto di una gamma perfetta per le applicazioni construction formata da autogrù, gru trainate, elevatori edili, sollevatori verticali, oltre a montacarichi, piattaforme e ascensori a cremagliera. Una gamma articolata e di elevata qualità tecnica che beneficia, inoltre, della disponibilità dell’ufficio tecnico Böcker per qualsiasi personalizzazione. Per il mercato italiano - che ricordiamo è seguito direttamente dalla filiale con sede a Nogarole Rocca, in provincia di Verona - assumono particolare importanza proprio gli elevatori inclinati, che rappresentano una vera e propria alternativa di sollevamento.
vatore trainato Böcker in versione edilizia HD30 acquistato nel 2008, oggi affiancato da un nuovo trainato modello Avario HD 26/1-7 LH. “Come spesso accade e in linea con la filosofia Böcker volta a soddisfare appieno le necessità del cliente”, ci spiega Daniele Tommasin, Responsabile Commerciale della filiale italiana della società tedesca, “l’Avario HD 26/1-7 LH consegnato a Mandelli non è un elevatore standard, ma un riuscito mix tra una versione mobili/traslochi e la versione edilizia. Nello specifico si tratta di un modello con uno sviluppo massimo di 26,5 m, una portata massima di 270 kg e una velocità della slitta di 50 m/ min. Questo modello è stato equipaggiato con una speciale slitta per edilizia ribaltabile, con una gabbia per edilizia da 1100x440x700 mm, con un comando meccanico a distanza e con una ralla con rotazione
manuale e bloccaggio meccanico. In particolare il nuovo Avario si caratterizza per il pacco scala girato in direzione del timone. Questa soluzione conferisce una totale stabilità durante la circolazione stradale, in quanto la ralla, e quindi il peso maggiore, si trova al termine del rimorchio. Senza dimenticare come l’assenza della coda a sbalzo conferisca una notevole compattezza all’intera macchina”. L’azionamento dell’elevatore è deputato a un motore Honda a benzina che va anche ad alimentare la propulsione ausiliaria per lo spostamento motorizzato del trainato. ❑ ING. ALDO MANDELLI SRL Via T. Tasso, 22 20025 Legnano (MI) Tel. 0331.596366 – 547408 www.ingaldomandelli.it impermeabilizzazioni@ingaldomandelli.it MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
I lavori in corso al Centro Religioso e Culturale dei Mormoni di Roma © 2016 Intellectual Reserve, Inc. All rights reserved.
(CASE CE)
I IL PRIMO?
A ROMA Il primo escavatore cingolato Case CX350D all’opera in un cantiere imponente
l pr imo CX350D consegnato in Italia è stato acquistato da Maccari Scavi, impresa che si occupa di movimento terra, sbancamenti e, acquisendo contemporaneamente anche due escavatori cingolati short radius, un CX145C SR e un CX235C SR, lavora a diverse tipologie di cantieri: strade, marciapiedi, parcheggi, fognature, impiantistica, ponti, palificazioni, così come opere fluviali e demolizioni. L’impresa romana la-
vora soprattutto nell’area di Roma e del Lazio e partecipa ad appalti pubblici in Toscana, Umbria e Marche. Ovviamente, data anche l’area di intervento, il “suo” dealer non poteva che essere Romana Diesel. Quella che Maccari Scavi ha messo in campo è una potente flotta, composta non solo dai tre Case CE nuovi di zecca, ma anche da qualcosa come 20 veicoli cava cantiere e altre unità movimento terra (12 escavatori e 10 pale per la precisione) che stanno lavorando a quello che è uno
L’OPINIONE SUL service È ancora Maccari a sottolineare anche la professionalità del concessionario Romana Diesel che garantisce tutte le attività di service direttamente in cantiere ed è sempre pronto a intervenire per qualsiasi necessità. “Attualmente gli
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escavatori Case CE sono al lavoro presso il cantiere del Centro Religioso e Culturale della Chiesa dei Mormoni. La superficie totale del sito è di 58.482 metri quadri. Il Centro sarà composto da un Tempio, una casa di riunione
polifunzionale, un Centro Visitatori e una Biblioteca Genealogica. Gran parte del centro sarà aperta al pubblico e includerà edifici e giardini. Va da se che avere la possibilità di lavorare a un cantiere di queste proporzioni
è un’opportunità vantaggiosa e uno dei requisiti per mantenere tale vantaggio è offrire macchine sempre efficienti. In questo il service di Romana Diesel è indispensabile e ne siamo molto soddisfatti”.
LA PAROLA AL dealer
Racconta Antonello Schettino, responsabile movimento terra di Romana Diesel, la concessionaria Case CE per Roma e Lazio: “Tra gli escavatori della Maccari Scavi ci sono due chicche: il primo CX350D venduto in Italia e un CX235C SR, macchina particolare, che Giampiero Maccari ha provato al CCCP Case CE e ha voluto fortemente.” Il CX235C SR è infatti una rarità nel nostro paese. Macchina fuori sagoma, necessita di un trasporto eccezionale per spostarsi da un cantiere all’altro, ma per Maccari questo non è un problema in quanto attrezzato per farlo. E gli escavatori Case CE a raggio di rotazione ridotto sono ideali per lavorare nei cantieri urbani con limitati spazi di manovra. Con tutta l’affidabilità costruttiva, i consumi ridotti e il sistema avanzato di gestione degli escavatori Case CE.
dei cantieri più grossi della Capitale, la costruzione del Centro Culturale della Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi giorni. Racconta Giampiero Maccari,Amministratore delegato dell’omonima impresa: “Il General Contractor ci ha contattati per lavori di movimento terra all’interno del cantiere del tempio. I requisiti richiesti erano stringenti: macchine assolutamente nuove e tecnologicamente all’avanguardia e molte referenze dei lavori precedenti che attestassero la serietà e la professionalità di impresa e operatori.” Dopo aver svolto a regola d’arte i lavori di movimento terra, alla Maccari Scavi sono stati affidati anche i lavori dell’impianto fognario. Il cantiere sta procedendo celermente e se ne prevede il completamento nel 2018. Gli escavatori Case CE
consegnati alla Maccari Scavi sono full optional, forniti di attrezzature come pinza, martellone, trince e valvole prioritarie, attacchi rapidi, griglie di protezione e impianti di ingrassaggio. Macchine de facto versatili, come lo è la vasta tipologia di lavori eseguiti dall’impresa romana. L’escavatore CX350D in particolare è equipaggiato con il sistema idraulico intelligente Case CE. La nuova idraulica, unita al motore SCR Common Rail Tier 4 Final (Stage IV), contribuisce ad abbassare ulteriormente i consumi e il sistema SCR, esente da manutenzione, consente di avere macchine sempre operative e costi di gestione inferiori. La soddisfazione per l’acquisto traspare dalle parole di Giampiero Maccari: “Le macchine Case
Da sinistra Matteo Gennari (BM Case), Giampiero Maccari con Giuseppe Leonelli e Antonello Schettino di Romana Diesel
Un rendering del Centro Religioso e Culturale dei Mormoni di Roma © 2016 Intellectual Reserve, Inc. All rights reserved.
CE in cantiere vanno benissimo. Opero spesso personalmente con il CX350D, l’ammiraglia della nostra flotta. I comandi rispondono molto bene. È una macchina veloce e reattiva e, nonostante il peso, agilissima. Abbiamo lavorato ad alcuni sbancamenti a Trigoria ed è davvero piacevole farlo. Anche gli operatori sono molto contenti del comfort in cabina e della fluidità dei movimenti. Stiamo anche monitorando i consumi e sono molto contenuti”. Macchine in linea con la filosofia aziendale e non solo con le richieste di questo specifico cantiere.“Quando la crisi ha iniziato a farsi sentire, noi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato di diversificare la tipologia di lavori e di offrire sempre e comunque una grande professionalità” risponde Maccari. “Soprattutto, abbiamo investito nell’azienda con nuove tecnologie e macchine efficienti e all’avanguardia, come gli ultimi escavatori Case CE”. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
HAULOTTE
TRE. NUOVI. POTENTI
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rosegue l'innovazione di gamma intrapresa da Haulotte a 360 gradi sulla sua intera offerta di macchine. Questa volta tocca ai telescopici che vedono l'aggiunta di una intera sottogamma, se così vogliamo definirla. Ricordiamo infatti che i telescopici francesi si declinano in tre famiglie che li distinguono in base a caratteristiche ben precise, riportate fin dal nome (vedi l'approfondimento apposito).
I telescopici Haulotte
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Sono tre le gamme nelle quali sono classificati i vari modelli di sollevatori telescopici di Haulotte: Compact, High Lift e Heavy Load Capacity. Di quest'ultima
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In particolare la nuova famiglia è la Heavy Load Capacity, che tradotto in termini meno tecnico-inglesizzanti, significa che sono i modelli più muscolosi, quelli in grado di sollevare carichi fino a, nel caso di Haulotte, 7,2 t. Tre nuove macchine, accomunate agli altri modelli dall'onnipresente sigla HTL, che si declinano in HTL5210, HTL6508 e HTL7210. Vediamo un po' cosa nascondono.
abbiamo ampiamente dissertato nell'articolo. Facendo un veloce excursus sulle altre due gamme, possiamo dire che la gamma COMPACT comprende i modelli HTL3210,
Partiamo dall'HTL 5210 che non solo offre a nostro avviso un interessante rapporto prezzo/prestazioni se confrontato con analoghi modelli disponibili sul mercato ma all'interno della gamma Heavy Load di Haulotte è forse il telescopico che offre le prestazioni di carico più interessanti, grazie a una capacità di sollevamento di 5,2 t fino ad un'altezza di 10 m, che si traduce in una portata massima di 3,5 t con
HTL3510 e HTL4010. Telescopici compatti con una capacità di sollevamento da 3,2 a 4 t fino all'altezza di 10 m, la gamma Haulotte HTL Compact soddisfa le più diverse esigenze
della cantieristica e dei settori industriali, ambiti in cui prestazioni e compattezza sono requisiti essenziali. La gamma HIGH LIFT è invece costituita dai modelli HTL3614,
sbraccio a 5,8 m in configurazione con stabilizzatori abbassati. Al raggiungimento di queste prestazioni contribuisce anche il bloccaggio dell'assale posteriore, di serie su tutta la gamma HTL, che consente una maggiore stabilità laterale. L'HTL 5210 è alimentato da un motore Perkins da 83 kW conforme alla normativa Tier 4i/Stage IIIB. Dove trova applicazione? Ovviamente nel nostro settore in primis (cantieristica
HTL3617, HTL4014 e HTL4017, sollevatori telescopici in grado di sollevare carichi da 3,6 a 4 t fino ad un'altezza massima di 17 m, caratteristiche che li rendono
mezzi adatti alle più diverse condizioni operative di cantiere. Indipendentemente dalla configurazione del terreno o dagli ostacoli presenti, la gamma Haulotte HTL
pesante soprattutto) ma anche nei settori industriali, della movimentazione portuale e in alcuni ambiti logistici. Questi ultimi segmenti di applicazione sono alla portata dell'HTL 5210 non solo per le prestazioni dette poc'anzi, ma anche per una versatilità e facilità di guida intrinseche al progetto stesso del telescopico che nasce come modello fuoristrada a quattro ruote motrici, con trasmissione idrostatica e pedali di tipo inching che permettono all'operatore di far danzare il telescopico su movimenti estremamente precisi.Va da sé la facilità di guida. Passando agli altr i modelli, l'HTL6508 e l'HTL7210, qui salta all'occhio che i progettisti hanno voluto rendere primaria la capacità di sollevamento su qualunque altra prestazione: abbiamo quindi una capacità di sollevamento senza stabilizzatori di 6,5 t fino a a 7,7 m per l'HTL6508, e di 7,2 t fino a 9,5 m per l'HTL7210. Entrambi mossi da propulsori FPT da 96 kW Tier 4i/ Stage IIIB, trovano il loro impiego principe nelle applicazioni indu-
striali e nelle opere di ingegneria civile. Con queste prestazioni e visti i segmenti di impiego, è naturale desumere che questi due sollevatori saranno impiegati principalmente nella movimentazione di carichi sia pesanti che ingombranti. La sicurezza (che non ci stancheremo mai di ripetere deve essere un must in qualunque ambiente di lavoro e in primis nell'edilizia e nell'industriale) su questi sollevatori assume l'aspetto di particolari accorgimenti costruttivi finalizzati a impedire movimenti pericolosi, così come accorgimenti di guida per rendere i movimenti proporzionali e precisi anche con il motore a pieno regime. La vasta gamma di attrezzature disponibili è infine comune a tutti e tre questi sollevatori telescopici Heavy Load Capacity, espandendone ulteriormente le possibilità applicative. ❑
High Lift, grazie alle quattro ruote motrici e alle diverse modalità di sterzature, offre potenza e manovrabilità in ogni condizione di lavoro. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
DAF TRUCKS
NON SOLO VEICOLI e novità e gli aggiornamenti sui propri veicoli per il 2016 DAF Trucks li aveva già presentati a inizio anno e noi di MC5.0-Macchine Cantieri avevamo già scritto un lungo articolo in merito ai nuovi camion del Costruttore olandese e, in particolare, ai nuovi LF e CF (vedi articolo apparso sul numero di maggio 2016). Allora cosa ci aspetta all'IAA per quanto riguarda DAF Trucks? Al momento in cui scriviamo questo articolo (fine agosto) vige un assoluto riserbo in merito a quale sarà l'argomento protagonista dello IAA per DAF anche se possiamo sicuramente azzardare l'ipotesi che i programmi “Silent” e “DAF Transport Efficiency” la faranno da padroni. Ma di questi abbiamo già detto ampiamente. In qeste pagine preferiamo a questo punto
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ripercorrere gli ultimi successi di DAF in termini di quote di mercato e di servizi offerti. Ricordado che quello di settembre sarà il primo IAA ufficiale per il nuovo presidente Preston Feight, in carica da aprile di quest'anno. Andiamo ai risultati di DAF sul mercato e alla sua quota nel segmento dei veicoli pesanti (16 t) del mercato europeo che è aumentata fino al 14,6% nel 2015. "Abbiamo registrato una crescita in quasi tutti i principali mercati" ha dichiarato Richard Zink, membro del Consiglio di amministrazione di DAF e responsabile del settore Marketing & Sales. Una crescita imputata, secondo il manager del Costruttore, al fatto di offrire veicoli di qualità e con costi di esercizio più che ragionevoli. Con tale quota di mercato DAF ha quindi
rafforzato ulteriormente la sua posizione nel segmento dei veicoli pesanti sul mercato europeo, che nel 2014 era del 13,8%. Andando a dare uno sguardo particolare ai diversi mercati europei, il Costruttore olandese ha registrato un aumento della sua quota di mercato nei principali mercati dei veicoli, quali Germania (quota pari al 10,8%), Gran Bretagna
(23,9%), Spagna (11,3%), Polonia (18,9%), Paesi Bassi (29,4%) e Repubblica Ceca (17,2%). In Francia e in Italia la quota di mercato è rimasta stabile, rispettivamente al 12,0% e al 10,2%, mentre in Belgio e nella Repubblica Ceca DAF può dirsi leader del mercato nel settore dei trattori. Queste percentuali corrispondono ovviamente a dei numeri reali in
termini di unità immatricolate che sono state circa 39.400 nel segmento dei veicoli pesanti in Europa, un aumento del 26% rispetto agli oltre 31.200 veicoli dell'anno precedente. Tra l'altro, il mercato totale dei veicoli industriali pesanti è aumentato di circa il 19%, fino a più di 269.000 unità, rispetto alle 226.000 unità del 2014. La previsione di DAF per il 2016 è che il mercato europeo dei veicoli pesanti raggiungerà una quantità compresa tra 260.000 e 290.000 unità. Passando ai veicoli leggeri, segmento nel quale DAF opera con gli LF, sempre in Europa il mercato ha reMACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
gistrato un aumento di oltre il 5% nel 2015, raggiungendo le 49.000 unità (nel 2014 erano state 46.500). In questo segmento DAF ha visto aumentare lievemente la sua quota di mercato nella categoria dei veicoli da 6 a 16 t, ovvero dall'8,9% del 2014 al 9,0% dell'anno scorso. Un contributo fondamentale è stato il successo ottenuto da DAF nel Re-
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gno Unito, dove la quota di mercato ottenuta è stata pari a oltre il 36% nel segmento LF. Data la previsione di crescita del mercato complessivo europeo anche per il 2016 DAF prevede di migliorare ulteriormente la propria presenza. E, a mo' di ciliegina sulla torta di questa previsione a cui non manca molto tempo per essere confermata, è arrivato anche un
prestigioso riconoscimento: il DAF XF è stato votato “Fleet Truck of the Year 2016” durante il prestigioso “Motor Transport Awards” a Londra, dando così a DAF la sesta vittoria neultimi nove anni. La giuria ha asIL PRIMO gli segnato il premio al DAF XF per via della sua eccellente combinazione di comprovata affidabilità, efficienza e Preston Feight, presidente di per il supporto commerciale di clasDAF Trucks N.V. se superiore. “Il grande risparmio di in carica da aprile carburante rende l’XF un top perdi quest'anno, former per flotte", ha dichiarato la si appresta ad giuria. “DAF è completamente foaffrontare il calizzata sulla massimizzazione dei suo primo IAA in qualità di tempi di attività del veicolo. Come manager leader un operatore che dà grande fiducia.” del Costruttore DAF è stata inoltre acclamata per la olandese che fa costante miglioria della gamma XF. capo al gruppo “DAF ha assicurato alla cabina un Paccar. Ma dubitiamo che sia design in continua evoluzione dando il primo IAA in un sacco di spazio interno per gli auassoluto di Feight tisti”. Dal mercato arrivano segnali di che in verità è in apprezzamento anche non i termine Paccar da ormai di immatricolati (e quindi di vendi18 anni, arrivando te di unità) ma di vendite di servizi. a ricoprire come Le vendite di DAF MultiSupport sua ultima carica il ruolo di Vice Riparazione e Manutenzione sono President e infatti raddoppiate dal 2014. AttualGeneral Manager mente più del 40% dei veicoli lascia di Kenworth Truck la fabbrica con questo tipo di conCompany (prima tratto service fatto su misura, il quale di diventare fornisce al proprietario la massima Presidente di DAF Trucks). sicurezza in termini di costo per chilometro. Il 100millesimo contratto di DAF MultiSupport è stato firmato dall’operatore pan-europeo SUEZ Recycling and Recovery per un DAF CF 400 8x2 FAQ, il quale sarà utilizzato per svuotare contenitori di rifiuti sotterranei. ❑
IAA (?)
MASSIME PRESTAZIONI MINIMI CONSUMI Grazie alla sua dimensione compatta, al suo peso ridotto ed al basso consumo di carburante, il motore PACCAR MX-11 sei cilindri 10.8 litri è ideale per la distribuzione e anche per gli impieghi più gravosi. Molti operatori del settore hanno già scelto questo motore, i risultati dei test con la stampa e con i clienti sono sorprendenti. Per informazioni chiama il numero verde rivolgiti al Concessionario DAF più vicino o visita il nostro sito www.daftrucks.it
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REPORTTECNICO
IVECO
STRALIS: UNO & MOLTEPLICE Altri plus del
TCO2
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Nuova architettura del sistema elettrico ed elettronico: basata sulla struttura MUX, consente alle unità elettroniche di bordo di comunicare attraverso due cavi che utilizzano un protocollo comune. Il nuovo HI-MUX è stato migliorato grazie alla riprogettazione dell’intero layout della distribuzione e di alcuni dei suoi componenti.
on è propriamente un veicolo cantieristico o da cava, anche se come trattore può trovare qualche applicazione nel trasporto materiali ad esempio. In ogni caso vogliamo darne notizia perché non è solo l'ammiraglia di Iveco, ma anche perché con le nuove versioni presentate si rafforza sempre di più la strada intrapresa dal Costruttore
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L’architettura è modulare, ma sdoppiata per migliorare flessibilità e facilità di manutenzione, ed è integrata in un nuovo layout con pneumatici, carburante e condotti AdBlue. Sistemi Smart Auxiliaries (nuovo Stralis 480XP e 570XP) che evitano perdite di energia quando il compressore e l’unità di trattamento aria,
l’alternatore per il recupero di energia e il monitoraggio intelligente della batteria, nonché una pompa dello sterzo a portata variabile non sono in uso. Nuovo ponte posteriore a riduzione singola migliora la geometria degli ingranaggi, riduce l’attrito e ottimizza il consumo di carburante.
italiano verso la commercializzazione di veicoli ad alimentazione ibrida o “naturale”. Poche settimane fa è stato presentato in quel di Madrid il nuovo Iveco Stralis NP che, insieme all'altrettanto nuovo Stralis TCO2, vuole proporsi (e imporsi) come la nuova soluzione alimentata con carburanti green finalmente fattibile per il trasporto anche a lungo raggio. Niente di più plausibile che nel giro di qualche anno la tecnologia sia in grado di proporre anche mezzi d'opera o trattori per trasporti eccezionali alimentati a gas naturale compresso. Ma andiamo allo Stralis NP. Il Costruttore torinese presenta il suo nuovo veicolo come il primo camion in Europa a gas naturale compresso e liquefatto progettato specificamente per le lunghe distanze. È l’unico con questa alimentazione, infatti, che riesce a offrire potenza, comfort, cambio e autonomia necessari per affrontare le missioni lungo
Sospensioni posteriori: completamente riprogettate per essere più efficienti in termini di massa e più robuste, con una sospensione più leggera e allo stesso tempo performante; questo si traduce in 45 kg in più di carico utile. Nuovi eco-pneumatici tripla “A”, sviluppati da Michelin:
raggio. In effetti, il nuovo Stralis NP dispone di un motore Cursor 9 Natural Power Euro VI da 400 CV e 1.700 Nm di coppia, valori identici all'equivalente mezzo diesel, con un cambio automatizzato Eurotronic a 12 marce (questa una novità su un veicolo a gas). Rallentatore idraulico integrato, Hill Holder e Adaptive
minimizzano la resistenza al rollio, permettendo un risparmio di carburante significativo, fino all’1,5% in media durante il primo ciclo di vita. Questo risultato permette una diminuzione delle emissioni di CO2 di 1,33 kg ogni 100 km, che raggiunge le oltre 3,7 t durante il primo ciclo di vita
del veicolo. Sistema di guida predittivo GPS HI-CRUISE, basato sulla più recente tecnologia di mappatura, confronta la geolocalizzazione con la topografia e, di conseguenza, adotta strategie predittive in fase di accelerazione, decelerazione e cambio marce.
Cruise Control sono di serie.A livello di comfort basta dire che la cabina è la classica Hi-Way montata anche sugli Stralis diesel, quindi il livello di comodità è analogo. Piccolo plus: in modalità silenziosa, inseribile tramite un apposito pulsante in cabina, il rumore è limitato a 72dB(A) rendendo lo Stralis NP perfetto per la distribuzione nei centri urbani e durante le ore notturne. I servizi di nuova generazione di Iveco sono di serie anche sul Nuovo Stralis NP: l’esclusiva Garanzia Uptime, che permette di avere il veicolo nuovamente su strada entro 24 ore in caso di guasto, con riparazioni effettuate presso la più vicina Truck Station Iveco, e i servizi di Fuel Consultancy che includono la reportistica e la consulenza TCO2. Nel caso del nuovo Stralis TCO2 siamo di fronte a una versione tradizionale del veicolo, ad alimentazione diesel quindi, che ha subito numerose migliorie per essere ancora più efficiente in termini di consumi e TCO (Total Cost of Ownership). Un risultato che, a giudicare da come Iveco ha deciso di battezzare il veicolo, sembra essere stato raggiunto. Merito innanzitutto di una catena cinematica completamente rivisitata, una nuova architettura del sistema elettrico ed elettronico, il nuovo cambio e i nuovi assali e sospensioni posteriori. Introdotte anche le funzioni predittive con tecnologia GPS MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
TECNOLOGIA e servizi In aggiunta ai plus tecnici del nuovo TCO2, Iveco ha sviluppato una nuova generazione di servizi che mirano a ridurre il TCO del nuovo Stralis. TCO2 Live è una nuova gamma che include per la prima volta servizi di nuova generazione estesi alla gestione della flotta e alle tradizionali attività di post-vendita. Tre di questi nuovi servizi si basano sulla fuel consultancy, che aiuta i clienti a utilizzare il Nuovo Stralis nel modo più efficiente possibile a livello di consumi: • TCO2 Smart Report, un sistema di reportistica settimanale sullo stile di guida e sul consumo di carburante di ciascun veicolo della flotta; • TCO2 Advising, una consulenza sul risparmio di carburante basata sulle informazioni raccolte grazie alle analisi effettuate da Iveco sui camion in situazioni reali.
di ultima generazione e nuove dotazioni specificamente progettate per migliorare l’economia nei consumi e la sostenibilità. Nello specifico i motori sono stati riprogettati per ridurre l’attrito interno fra i componenti, mentre si aggiunge la nuova funzione “anti-idling” che arresta automaticamente il motore dopo un periodo prestabilito di tempo a veicolo fermo. Il sistema Smart EGR opera in combinazione con il sistema brevettato Iveco di post-trattamento HI-SCR per ottimizzare la combustione, e porta vantaggi significativi in fatto di risparmio di carburante nelle missioni di lunga durata. Il sistema sfrutta un quantitativo minimo di ricircolo
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La combinazione di questi servizi può portare a un ulteriore risparmio di carburante fino al 3%. Entrambi i servizi possono essere integrati dal TCO2 Driving, una serie di corsi per il raggiungimento di uno stile di guida più intelligente e attento ai consumi. Inoltre, il Nuovo Stralis è dotato del sistema Driving Style Evaluation che, agendo da istruttore di bordo, aiuta gli autisti a migliorare il proprio stile di guida fornendo suggerimenti in tempo reale.
dei gas di scarico (appena l’8%) per permettere un inizio anticipato dell’iniezione, riducendo il consumo di carburante, mentre viene mantenuta la conversione degli ossidi di azoto (NOx) allo scarico al 97%, assicurata proprio dal sistema HI-SCR. Questa soluzione rivoluzionaria e innovativa ha tutti i vantaggi del sistema HI-SCR Only: nessun impatto sulle dimensioni del radiatore, nessuna manutenzione straordinaria, nessun aumento del peso, nessuna rigenerazione durante lo stazionamento e intervalli di
manutenzione più lunghi, con conseguente ulteriore riduzione del consumo di carburante e del TCO. Grazie a questa soluzione, Iveco e FPT Industrial consolidano ancora una volta la loro leadership nel campo delle tecnologie per l’efficienza dei consumi. Ai motori si affianca il cambio automatizzato a 12 velocità HI-TRONIX di nuova generazione, sviluppato in collaborazione con ZF che riduce la velocità di selezione marce del 10% ed è progettato per disporre di quasi il doppio dei rapporti rispetto alla generazione precedente. La durata è fino a 1,6 milioni di km. Il cambio HI-TRONIX offre anche funzioni aggiuntive, come la modalità di manovra (creep) per il funzionamento alle basse velocità, che agisce da convertitore di coppia; la funzione rocking per aumentare l’aderenza sulle superfici scivolose, 4 velocità in retromarcia e nuove prese di forza. L’affidabilità e la durata eccezionali del Nuovo Stralis sono evidenti anche nei ridotti costi di manutenzione e riparazione: 5% in meno rispetto a un modello attualmente in circolazione con contratto standard triennale e 8% nel caso di un contratto quadriennale, migliorando così un costo già molto competitivo e riducendo ulteriormente il TCO. ❑
NUOVO 293:3 786%0-7 3**6) *-23 %00´ 11 % DI RISPARMIO CARBURANTE GARANZIA UPTIME E RIDOTTE EMISSIONI DI CO2 .
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REPORTTECNICO
MAN
MENO CONSUMI, PIÙ
Anche
commerciale
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Grande debutto anche per una nuova classe di veicoli. All'IAA vedremo infatti i primi esemplari del nuovissimo TGE, con il quale MAN entra nel settore dei veicoli commerciali.
La gamma di prodotti del Costruttore bavarese parte ora da una massa totale a terra di 3,0 t, anziché le precedenti 7,5 t. Con il TGE, MAN affianca all’offerta di camion pesanti un veicolo commerciale
CONNESSIONE ll'IAA di Hannover sentiremo il ruggito del Leone di Baviera. Almeno metaforicamente parlando. Il salone tedesco sarà infatti un momento importante per MAN perché proprio in quella settimana il Costruttore ha deciso di condensare il lancio di una serie di novità interessanti che pensiamo troveranno applicazione nel medio periodo anche sui veicoli destinati alle mansioni cantieristiche. Un programma a 360 gradi quindi che
A
leggero in grado di soddisfare le esigenze “leggere” dei propri clienti. Oltre al furgone chiuso e alla versione finestrata, l’offerta della gamma TGE comprende anche telai con cabina singola e
doppia. Naturalmente, i telai possono essere ordinati con la predisposizione "in fabbrica" di un gran numero di allestimenti. Per il nuovo MAN TGE sono disponibili due interassi, tre altezze e tre lunghezze.
parte dall'innovazione tecnologica. L’obiettivo MAN con i modelli 2017 è quello di proporre catene cinematiche ottimizzate, abbinando in perfetta sintonia motori fino a una potenza di 640 CV e maggiori valori di coppia a versioni del cambio e funzioni di selezione marcia. La presentazione è completata dalle novità nel design di interni ed esterni delle serie TG. Contemporaneamente, il produttore di Monaco di Baviera prepara la logistica del futuro con
Le lunghezze della versione furgonata vanno da 5.983 mm a 6.833 mm fino al MAN TGE da 7.388 mm con grande sbalzo posteriore. Le altezze del veicolo possono essere di 2.340 mm, 2.575 mm e 2.800 mm.
nuovi prodotti e servizi digitali. Ma andiamo un po' nel dettaglio. E partiamo dai motori. MAN ha ottimizzato il programma di motori con numerosi accorgimenti. Il risultato è una netta riduzione nel consumo di carburante, a cui si affiancano un miglioramento dell’efficienza e della dinamica di guida con la consueta elevata affidabilità. I nuovi motori offrono ora più coppia e più potenza, con una contemporanea riduzione dei consumi. Per il sistema SCR dei nuovi motori D38, D26 e D20, MAN impiega un nuovo materiale catalitico, più reattivo. La combustione e il post-trattamento dei gas di scarico sono ottimizzati riducendo così ulteriormente i consumi e mantenendo basse le emissioni.
Una combinazione adeguata consente quindi un volume massimo utile di 18,3 metri cubi con il vano sempre ben illuminato da luci LED. Il modello base del MAN TGE ha una massa totale a terra di 3,0 t, mentre il
più pesante raggiunge le 5,5 t; si possono inoltre trainare altre 3,5 t. Il carico utile massimo della versione da 3,5 t è davvero eccezionale: infatti, è in grado di trasportare fino a 1,5 t. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
I nuovi motori D08, D20, D26 e D38 possono utilizzare per la prima volta anche carburanti paraffinici secondo la norma EN 15940, come per esempio gli oli vegetali idrogenati (Hydrotreated Vegetable Oils, HVO), in tutte le classi di potenza. In particolare la nuova generazione del motore D38 sviluppa fino a 640 CV e raggiunge valori di coppia di ben 3.000 Nm già a bassi regimi, ideale per applicazioni non solo sulla lunga distanza ma anche impegnative come cava cantiere o trasporti eccezionali. Grazie alle nuove versio-
ni del cambio MAN TipMatic, con programmi di marcia personalizzati e adeguati a ogni tipo di applicazione, le serie MAN sono equipaggiate con catene cinematiche altamente efficienti, a basso impatto ambientale e con consumi ridotti. Un altro elemento di grande interesse che sarà presentato all’IAA sono le nuove proposte MAN per l’interconnessione nel mondo dei trasporti. Il corner dedicato ai temi dell’innovazione e digitalizzazione presenterà al pubblico le nuove funzioni e i servizi digitali offerti in futuro. Così
I MOTORI Man del 2017 Sono quattro le serie di motori per l’equipaggiamento della gamma MAN. L'elemento comune a tutti i motori è il sistema di iniezione Common Rail, mentre ogni famiglia si differenzia per prestazioni e per applicazioni consigliate. La serie D08, dove la sigla 08 indica un alesaggio di 108 mm, copre il range da 150 a 340 CV; la corsa è di 125 mm. Sia il motore a 4 che quello a 6 cilindri in linea vengono offerti ciascuno in tre livelli di potenza e sono destinati esclusivamente alle gamme TGL e TGM. Nella serie D20 la denominazione si riferisce a un alesaggio di 120 mm, mentre la corsa corrisponde a 155 mm. Le gamme TGS e TGX montano le due versioni da 320 CV e 360 CV. La serie D26 presenta nuovi livelli di potenza di 420 CV, 460 CV e 500 CV già per i modelli 2016. L'alesaggio è di 126 mm e la corsa di 166 mm. Questi motori sono disponibili per le gamme TGS e TGX. I motori D38 a 6 cilindri in linea, riservati esclusivamente alla gamma MAN TGX, coprono la classe di potenza superiore a 500 CV e rappresentano con i loro 640 CV i motori MAN Truck dalle prestazioni più elevate. Corsa e alesaggio misurano rispettivamente 170 mm e 138 mm.
i clienti potranno ottimizzare i loro processi logistici e gestire in modo più efficiente i flussi di merci grazie a una connessione intelligente. Alla fiera di Hannover verranno inoltre presentati nuovi sviluppi sul tema dell’elettromobilità. ❑
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REPORTTECNICO
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vviamente Mercedes-Benz all'IAA di Hannover non punterà tutto solo sull'aggiornamento dei propri motori e il perfezionamento della catena cinematica; grande evidenza verrà data ai nuovi sistemi di sicurezza, di guida assistita e di gestione delle flotte in tempo reale. Tutti argomenti estremamente interessanti da un punto
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L'Actros compie 20 anni
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di vista di trasporto a lungo raggio, ma in questa sede ci sembrano argomenti più interessanti per il nostro lettore l'aggiornamento tecnico
In Europa, Mercedes-Benz Actros è l’autocarro di linea pesante per antonomasia. Nel 1996, la prima generazione del gigante della Stella festeggiava la sua première al Salone Internazionale dei Veicoli Industriali.
Da allora Actros è stato venduto in oltre un milione di esemplari. L’attuale generazione continua a fissare nuovi parametri di riferimento e per il suo ventennale è stata rinnovata con sistemi di sicurezza innovativi
e un’ulteriore ottimizzazione dei consumi. Per festeggiare questo importante anniversario, nasce un’edizione limitata caratterizzata da un equipaggiamento esclusivo che sarà presentata ad Hannover.
della catena cinematica dei veicoli della Stella, che lui potenzialmente utilizzerà più in applicazioni gravose che sulle lunghe distanze. Ecco allora che la nuova generazione dei propulsori sei cilindri in linea OM 470, ulteriormente perfezionati, che garantiscono consumi inferiori, ci sembra un argomento degno di approfondimento. In particolare, l’OM 470 è il più compatto dei motori Heavy Duty con la Stella, ma ha tutte le caratteristiche dell’OM 471: struttura robusta, pistoni in acciaio resistenti, due alberi a camme in testa con efficientissimo rotismo di comando, turbocompressore a gas
traverso uno studio apposito per la riduzione dell'attrito fra componenti interni. Un esempio è costituito dai due ingranaggi costanti del gruppo Splitter, che essendo sempre in presa sono particolarmente importanti per l'efficienza di tutto il cambio; per questo il loro processo di produzione è stato modificato con l'aggiunta di un nuovo processo di superfinitura, mentre i fianchi dei denti sono stati ottimizzati al punto che ora la superficie portante ammonta al 95% e l’attrito radente è praticamente scomparso. Per il gruppo riduttore, poi, Mercedes-Benz ora utilizza, al posto del precedente sincronizzatore,
un comando con manicotto a denti frontali che costituisce una première in tutto il settore. I vantaggi di questa scelta risiedono soprattutto nella minore usura, nella maggiore rapidità di passaggio dalla sesta alla settima marcia e nella riduzione del peso. Il comando con manicotto a denti frontali del gruppo riduttore è un altro esempio del sofisticato collegamento dei componenti della catena cinematica: mancando il sincronizzatore, in scalata il motore dà automaticamente una breve accelerata. È più robusto anche il cuscinetto pilota del cambio, tra l’albero di presa diretta e l’albero primario, la cui superficie
di scarico asimmetrico, potente freno motore e l’esclusivo sistema di iniezione X-Pulse common rail con amplificatore di pressione. L’OM 470 è quindi il propulsore su misura per chi cerca una struttura compatta dal peso contenuto, prestazioni elevate con una buona capacità di ripresa, massima efficienza a fronte di bassi consumi di carburante e intervalli di manutenzione fino a 150.000 km. A questo quadro di caratteristiche si aggiunge poi una nuova versione di punta da 335 kW (456 CV) che eroga una coppia massima di 2.200 Nm. Migliorato anche il rendimento del cambio PowerShift a 12 rapporti atMACCHINE CANTIERI 5.0
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di contatto esterna presenta ora una maggiore durata e robustezza grazie ad un processo di levigatura supplementare ad asportazione di truciolo. Oltre alle novità tecnologiche di motori e cambi, anche la strategia di marcia riduce significativamente il consumo di carburante. MercedesBenz da alcuni anni offre il Predictive Powertrain Control che è in grado di garantire un abbattimento anche del 5% dei consumi di carburante. Il PPC adegua lo stile di guida alle caratteristiche topografiche della strada ed è integrato nel cambio automatizzato – l’autocarro avanza in rilascio, accelera e cambia marcia con lungimiranza e con il PPC la guida si fa ancora più efficiente. Il
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limite inferiore d’isteresi, ampliato fino a 10 km/h, fa risparmiare carburante in salita. I punti d’innesto del Tempomat predittivo sono stati alzati ulteriormente. I test condotti internamente da Mercedes-Benz dimostrano che, con la nuova strategia, i tempi di marcia subiscono variazioni irrilevanti – la differenza è del tutto trascurabile nelle reali condizioni su strada. Per contro, l’effetto risparmio è significativo. Queste sono ovviamente solo alcune delle soluzioni adottate dal Costruttore di Stoccarda che con le misure adottate per tutti i motori Heavy Duty e la catena cinematica garantisce un risparmio dei consumi fino al 6% a seconda del propulsore. ❑
1/3 Intanto... basta indugi nel cantiere di demolizione.
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enché su MC5.0-Macchine Cantieri gli argomenti inerenti i veicoli siano generalmente legati alle loro applicazioni nel cava cantiere o nella cantieristica in generale, non possiamo ignorare le novità che i Costruttori si accingono a mettere in scena allo IAA di Hannover, la più grande manifestazione dedicata ai veicoli industriali e loro allestimenti che si tiene ogni due anni.Vediamo quindi cosa propone Renault Trucks e cosa sarà possibile vedere al suo stand. Il marchio della Losanga è reduce da due anni estremamente impegnativi sul fronte del lancio e della promozione della nuova generazione di veicoli, una vera e propria rivoluzione più che un restyling che ha raccolto un vasto consenso sul mercato, nonostante la crisi che in questi due anni
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RENAULT TRUCKS
ROBUSTI & AVVENTUROSI ha comunque ancora attanagliato il settore e che sembra mollare la presa solo in questi ultimi mesi del 2016. Allo stand di Hannover non ci saranno quindi novità eclatanti (salvo che tutti i veicoli sono de facto una novità avendo appena due anni di vita e da poco più di uno sono disponibili per l'acquisto) ma sarà possibile farsi un'idea generale di quanto il Costruttore francese può proporre. Allo stand A21 sarà quindi possibile toccare con mano ben otto veicoli scelti come rappresentanti delle diverse categorie. Ci saranno veicoli per le lunghe distanze e la distribuzione (ovviamente) ma anche (e qui rientra più nel nostro interesse) veicoli per applicazioni in edilizia e in settori analoghi, ossia veicoli che possono
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della Losanga che in questa versione sfoggia alcuni dettagli pensati forse più per il mercato tedesco, ma che possono fornire utili spunti anche per chi è a caccia di un veicolo estremamente robusto. Ma ci sarà di più. Non possono infatti mancare le “attrazioni” da fiera del settore. Così a fianco dei nove veicoli Renault Trucks lo stand ospiterà il Renault Trucks K del team MKR Adventure che, dopo le recenti prestazioni alla Dakar e al Silk Way Rally, verrà presentato per la prima volta al pub-
trovare tranquillamente spazio anche nei cantieri dove operano altre macchine attinenti il vasto mondo del sollevamento, con le dovute modifiche ovviamente. Per esempio nel segmento del cava cantiere sarà interessante vedere da vicino la particolare versione Skorpion del K, veicolo cava cantiere
Lunghe distanze
Dedicato ai trasporti a lungo raggio, i visitatori potranno ammirare in esclusiva il veicolo T Maxispace High Edition di Renault Trucks, un'edizione speciale del T520.
Vi sarà inoltre una sezione della cabina del T High per consentire ai visitatori di apprezzare l'ergonomia, la visibilità e soprattutto il comfort di questo veicolo. MACCHINE CANTIERI 5.0
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blico. Questo camion sarà oggetto di un'attenzione tutta particolare perché sarà possibile, grazie alla presenza di due speciali simulatori, rivivere le sensazioni che si provano a guidare in un ambiente rally. I visitatori dello stand Renault Trucks avranno inoltre, la possibilità di assistere al laboratorio di personalizzazione di camion “Pimp my truck!”. Sven Punke, Marcel Barth e il loro team del Truck Tuning Center, premiati per il camion “Avatar” all'ultima edizione del Gran Premio di Germania del Nürburgring saranno inoltre all'opera in un'area dello stand che Renault Trucks ha messo loro a disposizione. Con aerografia,
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smontaggio e rimontaggio di parti e allestimenti originali degli interni della cabina, un Renault Trucks T High sarà personalizzato durante l'intera durata del salone. I visitatori potranno così apprezzare la
messa a punto di questo modello e gli accessori utilizzati, ma anche la robustezza del veicolo. ❑
I VEICOLI esposti • Renault Trucks T520 Maxispace High Edition 4x2 • Renault Trucks T460 SC 6x2 • Renault Trucks C460 Optitrack 4x2 • Renault Trucks K480 Skorpion 8x4 • Renault Trucks D Wide 460 4x2 • Renault Trucks D cab 2,1 m • Renault Master Euro 6 furgone L4H2 • Renault Trucks K MKR Adventure
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SCANIA
FINALMENTE SONO a nuova generazione di autocarri Scania è finalmente stata presentata e sarà presto sulle nostre strade. Dieci anni di sviluppo e dieci milioni di chilometri percorsi per essere sicuri che i nuovi autocarri fossero pronti per il domani. Quattromila ingegneri coinvolti nel progetto e qualcosa come due miliardi di dollari investiti nel progetto (pari a 20 miliardi di corone svedesi). “È certamente il più grande investimento che Scania abbia effettuato nei suoi 125 anni di storia” ha dichiarato Henrik Henriksson, Presidente e CEO di Scania che per primo ha introdotto i nuovi autocarri. “ È con grande orgoglio che i miei colleghi e io presentiamo i prodotti e i servizi che porteranno Scania a nuovi livelli in termini di quote di mercato e ci accompagne-
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ranno lontano nel prossimo decennio” ha continuato. La produzione dei nuovi veicoli inizierà immediatamente nello stabilimento Scania di assemblaggio finale di Södertälje. Inizialmente, le attività saranno concentrate sui veicoli e sui servizi per il trasporto a lungo raggio, ma è prevista la graduale introduzione di ulteriori opzioni non appena queste saranno completate e le fabbriche Scania saranno pronte. Il lancio della nuova gamma sarà suddiviso in varie fasi, ognuna incentrata su diversi segmenti di clientela e basata su una pianificazione elaborata con cura. Dopo la prima presentazione in Europa, si passerà alla graduale introduzione di altre opzioni per i clienti. L'intero processo prevedrà inoltre diversi lanci contemporanei in mercati non europei.
EVENTO nell'evento
QUI
Nello stesso giorno in cui sono stati presentati i nuovi autocarri Scania ha ospitato anche il “Sustainable Transport Forum”. Una conferma dell’impegno di Scania nel guidare il passaggio a un sistema di trasporto sostenibile, un presupposto fondamentale per raggiungere gli obiettivi fissati con l’accordo di Parigi e per perseguire uno sviluppo sostenibile. "Con il lancio della nuova generazione Scania, vogliamo cogliere l’opportunità di riunire alcuni dei più influenti leader del mondo e rafforzare così l’impegno globale per la realizzazione di società sostenibili”, ha evidenziato Henrik Henriksson, CEO di Scania. Scania ha voluto sfruttare il Sustainable Transport Forum per sottolineare il contesto più ampio nel quale agisce come Costruttore di autocarri e per mostrare come il mondo possa passare da accordi ad azioni a livello globale. "Dobbiamo piegare la curva delle emissioni di CO2 a livello globale entro 4 anni, e poi ridurre rapidamente le emissioni per arrivare ad avere un’economia mondiale priva di combustibili fossili entro il 2050. A mio parere non si tratta più di capire se l’umanità si muoverà in una direzione sostenibile, ma di comprendere se riusciremo a farlo abbastanza rapidamente. Il settore dei trasporti svolge un ruolo vitale nel processo di trasformazione che deve avvenire”, ha evidenziato il Professor Johan Rockström, Direttore dello Stockholm Resilience Centre.
"Dietro questo lancio si nasconde un'enorme mole di lavoro di sviluppo" ha voluto sottolineare Henrik Henriksson, Presidente e CEO di Scania. "Gli elementi distintivi sono, naturalmente, le nuove cabine, ma la vera innovazione è l'introduzione di tecnologie, conoscenze e servizi che consentiranno ai nostri clienti di ottenere una chiara visione di insieme di costi ed entrate. Il nostro obiettivo è permettere ai clienti di raggiungere una redditività sostenibile, indipendentemente dal tipo di incarico o dalle condizioni in cui operano. Nel quadro complessivo, Scania lavora sui veicoli dei clienti, sostenendoli grazie a qualità, accessibilità e a un insieme completo di servizi fisici o di connettività. La nostra nuova gamma di prodotti e servizi ridefinisce il concetto di eccellenza nel settore dei veicoli pesanti". Scania ha preparato 1.500 professionisti delle vendite ad affrontare il progetto più ambizioso del settore, affinché possano assistere i clienti con una combinazione ottimizzata di prodotti e servizi interamente basati sulle loro esigenze in relazione alle specifiche attività di ognuno di essi. Ogni veicolo è visto e pensato come un'unità produttiva. Maggiori quindi sono l'idoneità agli incarichi che deve gestire e il supporto che riceve dai servizi personalizzati applicabili, tanto più aumentano le possibilità per l'autotrasportatore di ottenere un rapido rendimento dell'investimento.Veicoli connessi e con specifiche ottimali sono de facto alla base dell'obiettivo di Scania di creare le condizioni giuste per assicurare una redditività sostenibile e autocarri affidabili, mentre i nuovi strumenti di supporto alle vendite forniscono a ogni tipo di cliente l'accesso a tutte le competenze di Scania in termini di gestione efficiente dei veicoli per l'intera durata del loro ciclo di vita. Il punto di partenza di Scania è il TOE, Total Operating Economy e non più il TCO (Total Cost of Ownership), rispetto al quale tiene in considerazione non solo le spese ma MACCHINE CANTIERI 5.0
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anche le entrate. Il modo in cui un incarico di trasporto è retribuito (in base a peso, tempo impiegato, chilometraggio e così via) è un ottimo esempio di un fattore da esaminare al momento della scelta di un veicolo e delle relative specifiche. La valutazione del corretto TOE è legata alla stima di molteplici parametri che possono variare anche di molto a seconda delle singole realtà di trasporto dei clienti. Per questo ingegneri, tecnici e analisti Scania hanno passato gli ultimi dieci anni a elaborare strumenti in grado di riunire le molteplici conoscenze necessarie
Gli airbag a tendina Nella nuova generazione di veicoli, Scania ha migliorato la sicurezza sia attiva che passiva con numerose funzionalità che proteggono gli
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per calcolare il TOE di ogni singolo cliente. "La base è costituita, naturalmente, dall'eccezionale esperienza maturata da Scania nel segmento degli autocarri, dal nostro sistema modulare e dai dati sui veicoli raccolti in più di dieci anni da decine di migliaia di autocarri impegnati in incarichi reali", sottolinea Christopher Podgorski, Global Senior Vice President, Scania Trucks. "A questo abbiamo aggiunto le informazioni ricavate da studi di settore, interviste ai clienti e seminari di marketing, in stretta collaborazione con i clienti esistenti. Il risultato è un insieme di
occupanti. Con l’introduzione dei nuovi airbag laterali a tendina integrati nel fianco del tetto sopra le portiere (una soluzione unica e proposta per la prima volta sui veicoli industriali), Scania punta a ridurre in maniera significativa il numero di decessi in caso di ribaltamento del veicolo. Una causa comune del
ribaltamento degli autocarri è data dal fatto che il conducente è obbligato a compiere una brusca manovra per evitare un veicolo in arrivo o un ostacolo.
strumenti esclusivo, che consente al personale di vendita Scania, indipendentemente dal mercato o dal tipo di cliente, di accedere a informazioni che permettono di proporre non solo un veicolo, ma anche una soluzione personalizzata che, essendo basata sulle esigenze specifiche del cliente, possiede tutte le potenzialità necessarie per rivelarsi redditizia. Poiché è consapevole che gli autotrasportatori subiscono pressioni da diverse direzioni, Scania si impegna per fornire loro la soluzione più adatta". Tra i miglioramenti tecnici apportati da Scania ai nuovi autocarri, uno dei più notevoli è la riduzione media del 5% dei consumi di carburante diesel, dovuta a fattori quali catene cinematiche perfezionate e maggiore aerodinamicità. Ma non c'è dubbio che anche sulla nuova cabina ci sarà tanto da scrivere e da scoprire. Chiudiamo quindi questo primo articolo introduttivo ai nuovi autocarri Scania con un'ultima dichiarazione di Henrik Henriksson: “Oggi non stiamo solo lanciando una nuova generazione di veicoli, ma anche un insieme unico e intelligente di soluzioni sostenibili sotto forma di prodotti e servizi che Scania è la prima azienda a fornire nel settore e sono sicuro di poterlo affermare senza possibilità di smentita. Siamo concentrati sul nostro obiettivo principale: fornire ai clienti gli strumenti necessari per raggiungere la massima redditività". ❑
Se l’autocarro finisce fuori strada il carico difficilmente rimane stabile e quindi il veicolo si può capovolgere su un lato o addirittura, a velocità più elevate, può ribaltarsi completamente. Sistemi avanzati
dotati di sensori determinano quando e se gli airbag laterali a tendina devono aprirsi; se attivati, quest’ultimi si gonfiano immediatamente.
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VOLVO TRUCKS
LA CINEMATICA È (QUASI) TUTTO 48
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olvo Trucks insegue la perfezione delle prestazioni dei propri veicoli attraverso l'ottimizzazione tecnica delle prestazioni. In particolare uno degli ultimi aggiornamenti che sarà sicuramente al centro dell'attenzione allo stand Volvo Trucks di Hannover è proprio quella a carico della catena cinematica, ottimizzata per garantire minori consumi ma prestazioni più elevate. Ovviamente la definizione di catena cinematica è piuttosto ampia, e comprende numerosi componenti degli autocarri, dai motori alle trasmissioni. Ma a livello di riduzione dei consumi, altre componenti dei veicoli entrano in gioco, che non
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una serie di studi di ottimizzazione. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla catena cinematica integrata che sui nuovi Volvo è formata da un motore Euro 6 di ultima generazione e dall'esclusivo cambio I-Shift. Il motore rappresenta un esempio eccellente di come la combinazione di numerosi perfezionamenti di lieve entità possa condurre a un significativo miglioramento complessivo. I due aggiornamenti più importanti sono l'aumento del rapporto di compressione del motore D13 nelle versioni da 420 e 460 CV e il nuovo turbocompressore ottimizzato nelle versioni da 500 e 540 CV. "Per molti dei nostri clienti, mantenere una velocità media elevata è essenziale per risparmiare tempo, un elemento che nelle operazioni di trasporto può essere fondamentale.Altrettanto importante è ridurre al minimo i co-
sti del carburante. Siamo così riusciti a ottenere un motore e un cambio che combinano i rispettivi potenziali per offrire trasporti più efficienti", spiega Mats Franzén, Product Manager Powertrain Components Engines,Volvo Trucks. Il risparmio di carburante consentito da questi recenti miglioramenti dipende dalle caratteristiche del veicolo e dall'area di applicazione. Il consumo di carburante di un Volvo FH impiegato per trasporti a lungo raggio può essere ridotto fino al 3%. Nei trasporti pesanti, ad esempio di legname, il risparmio può essere persino superiore, se al motore vengono affiancati il nuovo I-Shift Volvo Trucks con primini e il sollevamento dell'asse in tandem, l'esclusivo asse posteriore di trazione sollevabile. Come abbiamo accennato poc'anzi, altri fattori che contribuiscono in modo determi-
fanno propriamente parte della catena cinematica, ma che offrono il loro contributo: stiamo parlando per esempio dei componenti che determinano l'aerodinamicità del mezzo, sui quali Volvo Trucks ha compiuto
I-Shift disponibile in tre versioni
I-Shift di Volvo Trucks è una trasmissione automatizzata intelligente che seleziona la marcia più adeguata con una tempistica precisa. Oltre all'I-Shift standard, disponibile in varie versioni per diverse applicazioni
di trasporto, esistono anche I-Shift Dual Clutch e I-Shift con primini. I-Shift Dual Clutch è una trasmissione a doppia frizione che assicura cambi di marcia estremamente fluidi, durante i quali la coppia si mantiene
inalterata. Questa caratteristica rende l'I-Shift Dual Clutch la soluzione ottimale per i trasporti che richiedono prestazioni elevate, una considerevole velocità media e cambi di marcia frequenti. I-Shift con primini è
stato sviluppato per trasporti eccezionali e in condizioni difficili ed è in grado di effettuare partenze a veicolo fermo con masse totali fino a 325 tonnellate. I rapporti dei primini semplificano inoltre la guida a velocità estremamente basse. MACCHINE CANTIERI 5.0
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nante alla riduzione del consumo di carburante sono i miglioramenti apportati all'aerodinamica della cabina. La resistenza all'aria aumenta in modo esponenziale rispetto alla velocità. Ad esempio, raddoppiando la velocità, le forze aerodinamiche aumentano di quattro volte, influendo considerevolmente sui consumi. "Per quanto riguarda i miglioramenti aerodinamici, la prospettiva olistica è importante. Per identificare le variazioni in grado di offrire i maggiori vantaggi ai nostri clienti, abbiamo accuratamente esaminato ogni minimo dettaglio del veicolo" spiega Anders Tenstam, Senior Research Engineer per lo sviluppo dell'aerodinamica. Per rendere più
uniforme il flusso dell'aria, Volvo Trucks ha ottimizzato lo spoiler paraurti anteriore che ora è specificamente progettato per assicurare una distribuzione dell'aria ottimale al di sotto e ai lati del veicolo; sono state inoltre apportate modifiche ai fender al fine di generare un flusso d'aria ottimizzato tra il trattore e il semirimorchio. Sui nuovi Volvo poi parafanghi e paraspruzzi sono progettati in modo da continuare a svolgere la propria funzione e, allo stesso tempo, ridurre la resistenza all'aria, mentre i vani ruota sono stati sigillati per ottimizzare il flusso dell'aria tra le ruote e i parafanghi. Si tratta di piccoli dettagli, ma combinati assicurano diversi benefici. ❑
GLI AGGIORNAMENTI del motore Euro 6 Ecco alcuni dei miglioramenti apportati al motore Euro 6 (13 litri, common rail): Sistema di iniezione common rail per tutti i livelli di potenza; Compressione aumentata nei motori D13 da 420 e 460 CV; Nuovo turbo ottimizzato nei motori D13 da 500 e 540 CV; Attrito interno ridotto grazie alla sigillatura dell'albero motore e ai nuovi pistoni; Software e controllo del motore aggiornati; Minore peso del motore.
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TESTIMONIANZE
Un Merlo P25.6, una delle macchine Cofiloc utilizzate all'interno della Biennale
(COFILOC)
comune”, sia totalmente incentrato sulla promozione di un’architettura pensata per la collettività. Dopo un attento sopralluogo degli spazi nei quali avrebbero dovuto operare e delle attività da svolgere, le macchine individuate dai consulenti Cofiloc come le più idonee, hanno viaggiato da Marghera all’Arsenale di Venezia. Un team formato da tre sollevatori telescopici (un Apollo 25.6 della Dieci, e due Merlo P25.6 e P38.13) e una piattaforma articolata elettrica Haulotte HA15IP. Con loro, una serie di accessori rivelatisi indispensabili nelle varie operazioni: forche, falcone con verricello e gancio su zattera falcone. Le caratteristiche storiche, artistiche
COFILOC PER LA BIENNALE ARCHITETTURA Cofiloc sponsor tecnico del padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016 nterventi architettonici in cui ogni singola scelta è fatta pensando alla qualità dell’ambiente, della vita e del lavoro. Questo, in sintesi, è il rapporto tra Cofiloc e TAMassociati, studio di architettura con il quale la società ha un feeling particolare che si è ulteriormente consolidato nell'ultimo progetto realizzato insieme: il padiglione Italia presso la 15esima Mostra Inter-
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LA Biennale Sabato 28 maggio ha aperto al pubblico la 15esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. La rassegna dal titolo “Reporting from the Front”, sarà visitabile ai Giardini e all’Arsenale di Venezia sino al 27 novembre 2016. 65 i paesi partecipanti.
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nazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Un’idea accolta con entusiasmo - non solo per l’importanza e il prestigio del progetto - ma perché alla base del rapporto tra TAMassociati e Cofiloc vi è una visione condivisa dell’architettura. Ovvero, il dover essere sociale, responsabile e sostenibile. E coincidenza vuole che proprio il tema del Padiglione Italia, “Taking Care – Progettare per il bene
Cofiloc ha fornito tre i sollevatori telescopici (un Dieci Apollo 25.6, e due Merlo P25.6 e P38.13) e una piattaforma articolata elettrica Haulotte HA15IP.
e architettoniche dell’area di lavoro hanno richiesto l’uso di macchine non inquinanti, in grado di accedere e muoversi in spazi ristretti; precise e sicure nei movimenti come nel sollevamento dei materiali. E’ grazie ad esse, infatti, che è stato possibile allestire le “gallerie” espositive realizzate da TAMassociati per presentare i 20 progetti di altrettanti studi italiani ed esteri sul tema dell’architettura sociale. Le macchine Cofiloc ritorneranno alle Tese delle Vergini in Arsenale alla chiusura della Biennale di Venezia, per lo smontaggio della mostra al Padiglione Italia. ❑
ProvasuStrada
Anima multiruolo
FIAT PROFESSIONAL
L'abbiamo messo alla prova in cava. Perché volevamo toccare con mano se gli effetti del sistema Optitrack di Renault Trucks sono gli stessi anche sulla nuova gamma C DI MAURIZIO GUSSONI • FOTO DI MAURIZIO GUSSONI
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i tratta di un ingresso in grande stile quello che Fiat Professional fa nel segmento dei pick-up: grazie a una compartecipazione con Mitsubishi, ecco fare il suo esordio il Fullback, risultato del mix tra l'esperienza in fuoristrada del Costruttore nipponico e quella sulla progettazione di veicoli da lavoro come testimonia l'ampia gamma dei veicoli torinesi, dal Fiorino al Ducato. Benché in questi ultimi tempi si sia visto un certo qual travisamento nell'uso dei pick-up che, nati come veicoli per operare in ambiti anche abbastanza impegnativi, oggi sono acquistati anche da chi vuole solo fare scena mentre va al bar per l'aperitivo delle sei, il Fullback nasce come vero e proprio veicolo da lavoro e con tale veste si rivolge a una clientela professionale. Questo ovviamente non trascende dall'aver in sé anche quelle caratteristiche meno lavorative e più d'appeal, quale un look, personalizzazioni possibili e
caratteristiche di comfort che comunque gli donano anche la funzione di indicatore dello status sociale. VEDIAMOLO DA VICINO. Partiamo proprio dal look. Il design racchiude elementi che conferiscono al Fullback una nota aggressiva, quasi sportiva. La cabina, per esempio, sembra lanciata in avanti rispetto alle proporzioni generali del veicolo, mentre gli interni sono un connubio di buona qualità dei materiali e tratti automotive sportibeggianti. Interni in tessuto, sistemi multimediali avanzati non servono certamente a sottolineare l'aspetto lavorativo, ma a dare quel tocco di classe che, oggigiorno, piace da matti! E l'aspetto da veicolo da lavoro dov'è allora? Ma in primis... nel nome! Fullback, per chi ama il rugby, dice molto. A chi non avesse dimestichezza con il gioco nazionale americano diciamo solo che il fullback è il giocatore che deve intervenire per risolvere le situazioni critiche. Nomen omen direbbero gli Antichi.
Un pezzo pregiato; un prezzo appetibile Fullback si propone come il giusto mix tra veicolo da lavoro con una certa eleganza e alcune sofisticazioni, restando comunque un mezzo dal prezzo assolutamente appetibile che parte da 27.500 euro più IVA, compresa una garanzia di 5 anni o 200.000 chilometri.
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In effetti, benché per design ed estetica si adatti bene anche alle strade cittadine, il nostro Fullback è nato per sguazzare nel fango, su sterrati e strade innevate. Possibilmente a pieno carico, altrimenti manca il vero divertimento. E per ottemperare al suo ruolo di fullback di un'Azienda, arriva a sostegno innanzitutto la meccanica. MOTORE & CO. Il motore è un turbodiesel con alimentazione Common Rail da 2.4 litri. Due i livelli di potenza: 150 CV e 380 Nm di coppia, oppure 180 CV e 430 Nm. Il basamento è in alluminio ed il turbocompressore è a geometria variabile con intercooler. Particolare, quest'ultimo, che scongiura gli eccessivi riscaldamenti dell'aria di sovralimentazione anche marciando a regimi di rotazione elevati. Il cambio ha due opzioni, o un sei marce manuale o un automatico a cinque marce.
DESIGN A METÀ STRADA TRA IL VEICOLO CITTADINO E L'OFF-ROAD
RUOTE AMPIE E DISCRETA LUCE LIBERA DA TERRA
è sempre una garanzia di robustezza in fuoristrada. Ma è la trazione il vero plus del Fullback. Questo veicolo è disponibile sia con la sola trazione posteriore che con quella integrale, che è da privilegiare perché consente una marcia tranquilla su qualunque genere di terreno e che offre un selettore elettronico che consente l'inserimento di due tipi di modalità. La prima è la possibilità di marcia su percorsi stradali normali a due ruote motrici posteriori. La seconda consente di procedere, con velocità limitata a 100 km/h, con quattro ruote motrici, aumentando la sicurezza sui percorsi scivolosi. Con un’ulteriore selezione, poi, è possibile inserire le marce ridotte. Nelle versioni LX, invece, è presente la trazione integrale permanente con differenziale centrale Torsen (sofisticato meccanismo che consente una distribuzione rapida e precisa della coppia tra le ruote anteriori e quelle posteriori) e tre frizioni a controllo elettronico. Il Torsen, ricordiamo, fu applicato sull’Audi Quattro, la mitica vettura da rally che vinse due campionati del mondo. Non mancano il blocco del differenziale centrale, l'inserimento delle marce ridotte e la possibilità, opzionale, del blocco elettronico del differenziale po-
PUNTO DI FORZA. Le sospensioni sono progettate all'insegna della robustezza: all'avantreno uno schema a doppi bracci con barre stabilizzatrici, mentre per il retrotreno è stato adottato l’assale rigido con balestre multifoglie , un “vecchio stile” che però
In strada Abbiamo provato Fullback in diverse situazioni: guida in città, in autostrada e in montagna. Quest'ultima, poi, ha previsto due tipi di percorso, su una strada stretta e ricca di tornanti e su un autentico sterrato con buche, fossi laterali e fondo instabile e scivoloso. Nella marcia autostradale, utilizzando solo due ruote motrici, abbiamo notato un’ottima stabilità nelle curve veloci e un comportamento del retrotreno più che degno. Sui curvoni basta “mettere giù” l'acceleratore e il veicolo, nonostante la
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lunghezza, si schiaccia per terra e punta il muso sulla corda della curva. Un secondo giudizio positivo lo possiamo sentenziare per la guida cittadina. La frizione è morbida, il cambio (meccanico nel nostro caso) è secco e preciso. La manovrabilità dello sterzo è delicata e trasmette le dovute sensazioni. Quindi, nonostante la mole, la guida in città non affatica. Splendido anche il comportamento in fuoristrada e sui tornanti. Il veicolo è preciso nell'inserimento in curva e
richiede davvero poche correzioni. Inoltre la trazione è decisa e sicura, complice il controllo elettronico. Si ha la sensazione, arrampicandosi sullo sterrato ed in mezzo alle buche, di essere quasi... sulla pista dell'autodromo di Monza. Per quanto riguarda la marcia autostradale, però, un piccolo neo lo abbiamo trovato che, in qualche frangente, potrebbe essere tutt'altro che piccolo. Infatti, nelle correzioni rapide di traiettoria abbiamo notato una certa tendenza del retrotreno a scomporsi. Il
steriore. Ingredienti che permettono quasi sempre di cavarsela in ogni situazione. Per quanto difficile sia. NON USATELO PER L'APERITIVO. Perché sarebbe sprecato. Per girare in città infatti non serve un robusto telaio a longheroni, sul quale è poi applicata la scocca. Una vera garanzia per evitare torsioni nel fuoristrada pesante. Inoltre del nostro Fullback ne esistono tre versioni. Il solo chassis, pronto per gli allestitori e devoto alla loro fantasia, la cabina estesa a cinque posti e la cabina doppia a due posti. Quindi la lunghezza totale varia, secondo la configurazione, da 5.275 mm a 5.285 mm. Il che significa un vano di carico da 1.520 a 1.850 mm. Il tutto con una portata che supera la tonnellata e con una massa rimorchiabile che supera i 3.000 chili. DOTAZIONI & SICUREZZA. Grande attenzione è stata posta alle dotazioni. Fullback nella versione più economica, di serie, prevede l'ABS con EBD, il TSA (il sistema che aumenta la stabilità durante il traino), l’LDW e sette airbag. In più, i sedili sono realizzati in elegante tessuto grigio e non mancano un display multifunzione, il volante e la leva del cambio in pelle, la chiusura centralizzata con doppio telecomando e vari livelli di dotazione per l'intrattenimento a bordo. Si parte da una radio con lettore CD ed MP3, si continua con un impianto con display touchscreen e si termina con un sistema super sofisticato con visore da sette pollici, navigatore e telecamera posteriore. E’ anche possibile ottenere i fari Bi-Xenon, i sedili in pelle anteriori riscaldabili (quello di guida regolabile elettricamente), il regolatore di velocità con limitatore, i sensori di parcheggio posteriori, il climatizzatore automatico bizona e i comandi del cambio al volante per le versioni con trasmissione automatica.Vastissima, poi, la gamma degli hard-top. Esistono tre diverse configurazioni con vetri laterali scorrevoli o privi di
che provoca una sorta di serpeggiamento quando istantaneamente si cambia di corsia e la velocità non è particolarmente moderata. Un neo, però, che sarebbe particolarmente grave su una vettura sportiva, e forse anche su una berlina da famiglia. Ma su un mezzo del genere, che deve essere usato in un certo modo, si tratta di una situazione che si potrebbe verificare solamente in casi limite. Come, per esempio, l'improvvisa decelerazione del veicolo che precede. Ma ci è anche piaciuto veramente poco un
INTERNI IN STILE AUTOMOTIVE PIÙ CHE MEZZO DI LAVORO
Il mercato dei pick-up Il Fullback di Fiat Professional sarà il cavallo di Troia del Costruttore torinese per entrare in un mercato, quello del pick-up di tipo medio, che vale circa 650.000 veicoli solamente nell'area Europa/Africa.
finestrini, coperture rigide in due versioni diverse e tre differenti tipologie di coperture morbide. Ma per rendere sempre più personale il proprio veicolo è anche possibile combinare diverse tipologie di copertura. Nel vano posteriore sono presenti delle piastre d'acciaio per ancorare il carico e si possono aggiungere le barre porta-tutto. ESTETICA & FUNZIONALITÀ. Sul Fullback sono disponibili accessori come il battitacco, le modanature laterali per proteggere le porte, gli specchi retrovisori cromati, i tappeti in gomma o in tessuto, la protezione del sottoscocca, i fari fendinebbia ed i tappini coprivalvole con riprodotto il brand. IL VILE DENARO. Per i propri clienti Fiat Professional fornisce una serie di offerte finanziarie molto interessanti che spaziano tra il classico rateale, il leasing e il noleggio a lungo termine. Insomma, un veicolo veramente multiruolo che, dal lunedì al venerdì, può lavorare come il classico mulo da montagna. Ma che il sabato e la domenica, specie se in versione con cabina doppia, può anche risolvere qualche funzione, per così dire, ludica! Resta da scoprire su quale mercato sfonderà. In quello degli utilizzatori da città o nell’altro degli utilizzatori del mondo del lavoro, più consono alle elevate prestazioni del veicolo. ❑
altro particolare. Sulla strada di montagna, con salite di un certo rilievo e parecchi tornanti, abbiamo notato che il motore, pur essendo estremamente potente e brillante, veniva penalizzato (forse a causa della scalatura dei rapporti) da una vuotezza ai bassi regimi. Infatti, quando le salite iniziavano a diventare arroganti, utilizzare la seconda marcia e tenere un regime basso (intorno ai 2.000 giri) era praticamente impossibile. Occorreva scalare in prima e procedere con un numero di giri un po' troppo elevato.
Il che si traduce nella necessità di passare in seconda non appena finisce il tornante, ma tornare subito in prima quando la strada accenna a salire. E così via. È però, questo, un compromesso forse necessario quando si desidera un motore molto brillante che consente a questi veicoli di viaggiare come un'automobile e di tenere un'andatura sportiva. Nel complesso, comunque, il Fullback è un mezzo costruito in modo curato, molto piacevole nella guida e certamente efficiente su qualunque tipo di terreno. MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
(JCB)
DUE CANTIERI PER JCB In provincia di Como due cantieri per altrettante macchine JCB: un 86C-1 e un JS130 di proprietà di FG Costruzioni 56
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Il midi JCB 86C-1 all’opera presso un ex-edificio scolastico ad Appiano Gentile (Co).
iamo nell’area comasca, a ridosso del confine svizzero, abituale territorio in cui opera FG Costruzioni, impresa da sempre legata alla famiglia Facchinetti. Oggi la società dà lavoro a una ventina di persone anche grazie a un parco macchine a marchio JCB di tutto rispetto. Ai mezzi movimento terra si aggiungono 6.000 m di ponteggio, un autocarro scarrabile, un due assi con gru Hiab, piattaforme, gru a torre e le attrezzature stradali Weber. L’impresa è at-
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tualmente impegnata in due cantieri in cui lavorano altrettante macchine JCB di nuovo acquisto: un 86C-1 e un JS130. APPIANO GENTILE: ALL’OPERA UN JCB 86C-1 L’escavatore JCB 86C-1 è impegnato nella ristrutturazione di un ex-edificio scolastico che verrà utilizzato dalle associazioni di Appiano Gentile. L’impresa sta realizzando le opere di urbanizzazione secondaria, sta rifacendo gli esterni, le fognature e le fosse biologiche. All’interno il progetto prevede la messa a norma dei servizi igienici, la sostituzione di persiane e infissi e, soprattutto, la creazione di un nuovo vano ascensore in calcestruzzo con relativa rimozione della scala esterna. L’escavatore, equipaggiato con il martello, è stato usato soprattutto per la demolizione dell’asfalto che poi è stato rimosso a benna. UNO SGUARDO TECNICO Oltre la consueta solidità strutturale che contraddistingue le macchine JCB, il nuovo midiescavatore è equipaggiato con un motore JCB Diesel
La costruzione di una palazzina a Faloppio ha costituito il primo banco di prova per il JCB JS130.
by Kolher common rail e conforme alle norme Stage IIIB/Tier 4 final da 48 kW a 2.200 giri/min e con una coppia di 300 Nm. L’impianto idraulico è a circuito chiuso e la linea ad alta portata elettroproporzionale include 10 portate seleziona-
Il nuovo escavatore JS130 di FG costruzioni.
bili. Ottimo il comfort offerto dalla cabina, anche meglio optando per il sedile riscaldato con sospensione pneumatica e posizioni di regolazione indipendenti. FALOPPIO: AL LAVORO UN JS130 In quel di Faloppio, siamo sempre in provincia di Como, è invece all’opera un JS130 che sta dando il suo valido contributo alla costruzione di una palazzina composta da tre appartamenti. Con solo un mese di vita al momento della nostra visita in cantiere, la macchina JCB ha sbancato 300 metri cubi di terra, ma soprattutto ha dovuto fare i conti con un’eredità importante.“Con il vecchio JS130”, afferma l’ing. Andrea Facchinetti, amministratore delegato FG Costruzioni “ci siamo sempre trovati benissimo, una macchina che non ci ha mai dato alcun problema e che si è sempre contraddistinta per una grande forza a livello idraulico e di motore. Ci aspettiamo che la nuova macchina sia sulla stessa linea. Già dopo poche ore di lavoro a livello di comfort il salto di qualità mi MACCHINE CANTIERI 5.0
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sembra notevole sia per le vibrazioni sia per la silenziosità. La macchina non necessita di alti regimi per lavorare con prestazioni idrauliche notevoli e i consumi non ne risentono”.
Struttura estremamente solida, cabina a tutto comfort, manutenzione semplificata sono i plus di un midiescavatore, il JCB 86C-1, equipaggiato con un nuovo motore JCB Diesel by Kolher da 48 kW di potenza e 300 Nm di coppia.
IL PUNTO TECNICO Tralasciamo il comfort della cabina di lavoro, che appare come un vero salotto, per concentrarci sul cuore della macchina, cioè su un carro a X con struttura completamente saldata in grado di affrontare anche le applicazioni più impegnative. Allo stesso tempo il motore è un EcoMAX T4i/Stage 3B, 4 cilindri in linea, turbo con intercooler, raffreddato ad acqua, da 4,4 l di cilindrata e in grado di erogare 81 kW di potenza massima a 2.050 giri/min. L’impianto idraulico beneficia di due pompe principali a pistoni assiali a portata variabile da 124 l/min ciascuna. ❑
Il nuovo JS130 è andato a sostituire la precedente versione del medesimo modello che per la società comasca ha sempre rappresentato una sorta di eccellenza. Le prime ore di utilizzo della nuova macchina hanno confermato FG Costruzioni nella bontà della scelta e hanno permesso di notare notevoli miglioramenti a livello di prestazioni, comfort e consumi.
CAM Service
Con sede a Olgiate Comasco (Co), CAM Service è nata nel 1996 dall’intraprendenza di Giancarlo Festa (nella foto, a destra, in compagnia di Andrea Facchinetti, AD di FG Costruzioni). Con 10 dipendenti, di cui 6 tecnici, la società - specializzata in vendita, assistenza e noleggio - è concessionaria JCB per l’area di Varese e Como. Oltre a collaborare con Boels per quanto concerne il noleggio, CAM Service è distributore di marchi di prestigio quali Weber, Toro Loco, Fiori, GF Gordini, Unimec e Promove.
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TESTIMONIANZE
(WEBER)
SCELTA CONSAPEVOLE Maneggevolezza, precisione e una compattazione a regola d’arte per la piastra vibrante Weber CR6 utilizzata da IND.E.CO.
e scelte, per definirsi tali, devono basarsi su fatti concreti e sulla valutazione oggettiva dei pro e dei contro. Un’analisi di questo tipo è alla base dell’utilizzo della macchina Weber protagonista di queste pagine: una piastra vibrante CR6 che ha convinto il concessionario, la Sfedil di Colugna di Tavagnacco (Ud) e l’utilizzatore finale l’impresa IND.E.CO. in provincia di Pordenone. Partiamo dall’inizio. IND.E.CO. srl nasce nel 1978, per opera di specialisti del settore edile con vaste esperienze acquisite in Italia e all’estero alle dipendenze di importanti
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DETTAGLI DI qualità
Il modello reversibile CR6 H è ideale per la compattazione di fosse, la vibrazione di pavimentazioni autobloccanti oppure, più generalmente, per lavori di compattazione nei cantieri stradali, nell’edilizia civile e nel giardinaggio. Tanti i dettagli di qualità: piastra base autopulente, protezione chiusa della cinghia, frizione centrifuga autoregolante e ridotte vibrazioni braccio-mano. Un robusto telaio con copertura offre la migliore protezione al motore, un Hatz diesel 1 B 40 da 7,5 kW equipaggiato con uno speciale dispositivo che riduce sensibilmente la rumorosità. I pratici sportelli per la manutenzione favoriscono l’accesso ai punti chiave del motore facilitando l’assistenza rapida. La larghezza di lavoro va da un minimo di 450 mm a un massimo di 700 mm per una velocità che raggiunge i 20 m/min. La forza centrifuga è di 50 kN e la frequenza si assesta sui 72,5 Hz. La CR6 H è disponibile, a richiesta, con il dispositivo Compatrol-CCD o MSM. Con il CCD si realizza e si visualizza costantemente il monitoraggio della compattazione, mentre il CompatrolMSM offre, in aggiunta ai benefici del CCD, un sistema di gestione della macchina e dell’assistenza. MACCHINE CANTIERI 5.0
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gruppi internazionali. Pur operando in tutti i settori delle costruzioni civili, la società si è specializzata nelle infrastrutture, nelle costruzioni industriali e commerciali, oltre a realizzare specifici interventi di fondazione per impianti industriali. Nel corso degli ultimi anni l’azienda si è inoltre indirizzata al recupero, riutilizzo e trasformazione di edifici industriali, commerciali e residenziali, nonché al restauro di edifici di interesse storico. In grado di attivare con efficacia le collaborazioni esterne che permettono di realizzare opere “chiavi in mano”, all’interno del proprio parco macchine annovera le piastre vibranti Weber. Nello specifico, afferma Elvis Santarossa di IND.E.CO: “la scelta è ricaduta sulle piastre vibranti Weber CR6 perché dopo un’attenta analisi sono risultate le migliori sul mercato sia per l’affidabilità sia per la varietà di impieghi possibili. Da sottolineare la maneggevolezza, la precisione di esecuzione dei lavori e la tecnologia. Un vero e proprio supporto tecnologico per l’operatore anche per quanto riguarda le
Il concessionario
Sfedil per la compattazione sta puntando decisamente sui prodotti Weber Come emerso dalle parole di Santarossa, il concessionario Sfedil ha svolto un ruolo di primo piano. Nata nel 2002 per iniziativa di Gianfranco Furlan e di altri soci, con il tempo la società specializzata nella vendita, nel noleggio e nell’assistenza di attrezzature e macchine edili e di mezzi per il sollevamento - ha assorbito la Cam Service Tecnogru ed è entrata a far parte del Gruppo Emac. Sfedil, che copre l’intero Friuli Venezia Giulia, sta sviluppando un’interessante proposta legata a Weber proponendo al mercato quasi l’intera gamma delle piastre e dei costipatori. “Dopo una collaborazione durata parecchio tempo”, commenta Furlan, “abbiamo provato anche altre soluzioni, ma abbiamo fatto una pronta marcia indietro e siamo andati nuovamente ad abbracciare la filosofia Weber in virtù della qualità di questi prodotti. In genere si tratta di attrezzature che il cliente testa con brevi noleggi e poi acquista in maniera convinta”.
segnalazioni inerenti la manutenzione, ivi compresi i tempi entro i quali effettuarle”. La società di Pordenone utilizza la piastra Weber durante la realizzazione dei capannoni industriali per compattare i fondi per le pavimentazioni e di particolari tipi di fondazione. “L’avvicinamento a Weber”, conclude Santarossa,“è anche merito del pluriennale e proficuo rapporto di collaborazione e di stima reciproca con Sfedil e in particolare con l’agente Gianfranco Piccoli, che apprezziamo per la sua competenza e professionalità”. ❑ SFEDIL Srl Via San Daniele, 92 Colugna di Tavagnacco (UD) tel. 0432/ 541550 Filiale di Dolo Venezia Via dell’Artigianato, 43 30030 Pianiga (VE) Tel. 041/5102852 www.gruppoemac.it
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colare cantiere alle porte di Dresda non era di tipo tecnico, quanto piuttosto fisico: la strada da rimodernare serpeggia tra garage, muri di abitazioni e si inerpica con una pendenza piuttosto ripida. Ma non è stato poi un vero problema per il B7 Sigma che, nonostante la pendenza, ha sempre dimostrato un'eccezionale stabilità grazie al braccio montato al centro del telaio, e sempre per lo stesso motivo può lavorare sempre all'interno della traccia da realizzare, come un
(YANMAR CEE)
PADRONE DI OGNI SFIDA Strada ripida e stretta da rimodernare? La scelta giusta può essere il B7 Sigma di Yanmar CEE
iamo a Dresda, in Germania. Ma potremmo essere tranquillamente in qualunque paese italiano (con eccezione forse di quelli nel cuore della Pianura Padana, se proprio vogliamo essere precisi). L'esigenza è quella di rimodernare una strada, peccato che la location sia non solo stretta, ma anche ripida. Per questo forse non è stata chiamata un'azienda qualunque ma la Volker Hartlepp e.K., operante in diversi settori tutti piuttosto particolari, dalla demolizione ai lavori sotterranei e stradali. La quale ha affrontato la sfida in scioltezza, se così si può dire, facendo affidamento sulle prestazioni e le caratteristiche tecniche del B7 Sigma di Yanmar CEE scelto appositamente per realizzare il cantiere in questione. Perché? “Siamo rimasti favorevolmente colpiti dalle caratteristiche tecniche del braccio Sigma e dalle possibilità che
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Il cliente
offre” ha dichiarato Volker Hartlepp, Managing Director della Volker Hartlepp e.K. “Con il B7 Sigma siamo in grado di operare in maniera molto precisa ed efficiente anche dove lo spazio a disposizione quasi non c'è. Grazie al B7 Sigma siamo stati in grado di completare questo cantiere di realizzazione di una stretta strada, peraltro piuttosto ripida, in sole due settimane”.
normale miniescavatore, offrendo però le prestazioni di una macchina di maggiori dimensioni. Senza dimenticare la precisione dei movimenti resa possibile dal braccio triplice. Al termine degli scavi necessari il B7 Sigma è passato alle opere di ripristino della sede stradale, distribuendo la ghiaia di consolidamento e posizionando i nuovi angolari in calcestruzzo per l'ancoraggio della nuova pavimentazione. Come ultima fase delle operazioni è stata distribuita una miscela minerale e sono stati posizionati gli elementi della pavimentazione. ❑
I PLUS TECNICI DEL B7 SIGMA Grazie alle molteplici attrezzature disponibili il B7 è stato in grado di eseguire praticamente tutte le operazioni del cantiere. Con il martello demolitore all'inizio dei lavori ha frantumato la precedente pavimentazione della strada realizzata in calcestruzzo spesso 40 cm. Poi, montata la benna, ha eseguito gli scavi necessari. La reale limitazione di questo parti-
La Volker Hartlepp e.K. è cliente Yanmar CEE da molto tempo ed è seguito dal dealer tedesco SK Baumaschinen di Dresda. Volker Hartlepp, managing director dell'omonima azienda, ha dichiarato: “Consideriamo l'acquisto del B7 Sigma un'investimento davvero vantaggioso per la nostra azienda. Grazie alla sua intrinseca versatilità lo utilizziamo largamente nei lavori di sistemazione del terreno, sia in cantieri pubblici che privati”.
Da sinistra, Frank Thoss, Area Sales Manager di Yanmar Germany and Poland; Volker Hartlepp, Managing Director Volker Hartlepp e.K.; Ralf Nestler, Consulting and Sales SK Baumaschinen; Steffen Mundt, operatore della Volker Hartlepp e.K.
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REPORTTECNICO
LIEBHERR
FATTO AD HOC enché l'escavatore di cui stiamo per dirvi sia all'opera presso un'azienda francese, la TP-Bruetschy, tratteremo l'argomento con un articolo tecnico perché ci sembra interessante analizzare come l'R 924 di Liebherr possa, se configurato su misura, garantire una versatilità di non poco conto che può tradursi in un aumento della redditività della macchina stessa. Il contesto nel quale opera il nostro R 924 è quello dell'attività di TP-Bruetschy, ossia i lavori di mo-
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vimento terra in primis, ma anche la realizzazione di opere di ingegneria civile e le demolizioni. L'azienda, per la cronaca, oltre al 924, gestisce una flotta che comprende altre dieci macchine Liebherr. L'acquisto quindi del nuovo escavatore è stato basato su due principi: il primo, non certo più scontato, della fidelizzazione di TP-Bruetschy a Liebherr; il secondo sul fatto che l'R 924 poteva rispondere appieno alle esigenze di TP-Bruetschy che erano, poi, quella di avere una
macchina “diversa” e più performante di quanto i modelli standard a disposizione del mercato generalmente offrono. La possibilità offerta da Liebherr di personalizzare l'R 924 è stata quindi la seconda carta vincente. Vediamo quindi in cosa è diverso questo R 924 dalla versione standard. Il nostro è un escavatore cingolato del peso operativo di circa 24 t che ha come propulsore un'unità Liebherr da 120 kW in linea con le regole antiemissione Stage IIIB/ Tier 4i. Forza di penetrazione di 132
CHI È
TPBruetschy
kN e di strappo di 178 kN sono ottimi output che lasciano dedurre un buon livello di performance e produttività. Ma fin qui nulla di diverso rispetto allo standard R 924. Dove è intervenuta la personalizzazione è piuttosto nella struttura del braccio, composto da un monoblocco da 6 m e da un bilanciere di tipo industriale da 3 m, e del sottocarro, di tipo LC con cingoli da 600 mm. Sul bilanciere è montata la protezione per il cilindro idraulico, una guaina di protezione inferiore per il bilanciere stesso e per il cilindro di inclinazione. Queste personalizzazioni garantiscono estrema robustezza all'escavatore che può operare in qualsiasi contesto. A livello di componentistica e di sistemi, l'R 924 di TP-
La sede dell'azienda è a Schlierbach, nella regione dell'Alto Reno, ovviamente in Francia. Fu fondata da Julien Bruetschy nel 1974 e oggi è guidata da Constant Bruetschy, la seconda generazione della famiglia fondatrice. In azienda lavorano attualmente 23 persone e sono in fase di sviluppo diverse attività che ne amplieranno ulteriormente le dimensioni. Per esempio nel 2014 l'azienda ha acquistato un sito dove installare un impianto per il recupero della gomma.
Bruetschy monta il sistema Likufix che consente il cambio rapido delle attrezzature dalla cabina, risparmiando tempo e aumentando i livelli intrinseci di sicurezza. Questo sistema è indispensabile su questo R 924
che è stato acquistato insieme a una nutrita batteria di attrezzature, tra cui un gancio da demolizione, due benne rovesce, una benna girevole, una pinza vagliatrice e una benna frantoio. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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DEALERSTORY
(CIMERTEX ITALIA)
FATTA PER LA CAVA Cimertex Italia protagonista nelle cave di marmo di Carrara per il lancio della nuova pala gommata WA500-7 SH Komatsu
a location, per chi lavora in questo settore, è un vero e proprio mito. Ci troviamo a Carrara in località Fantiscritti, in mezzo alle cave che hanno fatto la storia della scultura e dell’architettura mondiale. È in questo scenario, nel cuore del più importante bacino marmifero d’Europa, che Cimertex Italia ha organizzato, nel mese di luglio, una dimostrazione per presentare ai cavatori la pala gommata WA 500/7 Stone Handler, la prima macchina progettata appositamente per la movimentazione dei blocchi di marmo. La pala gommata presenta, infatti, tutte le caratteristiche proprie di una macchina Stone Handler Komatsu: braccio di sollevamento corto, con-
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Il monitoraggio
Il controllo delle macchine Komatsu (e quindi anche della nuova WA 500/7 Stone Handler) è affidato al sistema di monitoraggio Komtrax che, grazie alla mole di dati raccolti, consente di ridurre i costi e di ottimizzare le prestazioni. I dati sulle performance vengono infatti trasmessi via satellite dalla macchina al computer dell’impresa e al distributore locale Komatsu, sempre disponibile per fornire un’analisi professionale e il relativo feedback. Ovviamente Komtrax è di vitale importanza anche per l’attività manutentiva e per tenere sotto controllo i consumi di carburante.
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MACCHINE specifiche La cava è un settore di fondamentale importanza e Komatsu lo affronta con una serie di macchine appositamente pensate per questa applicazione. Per quanto concerne le pale gommate si parte dalla WA470/8 per la movimentazione delle scaglie di marmo, per poi passare alla WA500/7 SH - come detto la prima
macchina progettata per la movimentazione dei blocchi di marmo - per concludere nella classe regina con la super collaudata WA600/6 SH. Per quanto riguarda il mondo degli escavatori cingolati si va dal nuovo PC490/11 al PC700/10, fino all’escavatore di riferimento nella classe delle 80 t, il PC800/8.
trappeso maggiorato, diametri dei cilindri di sollevamento superiori, sistema di frenatura potenziato, senza dimenticare come tutte le parti di usura siano state adeguatamente dimensionate. La compattezza della WA500/7 SH permette inoltre di effettuare operazioni delicate e potenti in ambiti particolarmente ristretti, quali alcune cave di sommità nell’ambito dei tre bacini. La macchina è inoltre dotata del sistema Komatsu SmartLoader Logic, una nuova funzione di gestione del motore completamente automatica, che genera precisamente la coppia necessaria per ogni fase di lavoro, riducendo il consumo di carburante senza rinunciare alla produttività. La WA500-7 SH è in grado di gestire al meglio il lavoro grazie alla sua eccellente forza di trazione e al nuovo impianto idraulico Load Sensing a Centro Chiuso (CLSS). Da segnalare anche la nuova cabina SpaceCab che offre all’operatore ottimi li-
velli di comfort e di visibilità sulla forca e sulle ruote. La zona delle cave, com’è facile intuire, riveste un’importanza strategica per la distribuzione Komatsu. “Dal punto di vista sales”, ci conferma Norman Tasca, Managing Director di Cimertex Italia, “l’area è presidiata direttamente da Cimertex Italia tramite Stefano Savani, venditore senior in ambito movimento terra e attivo nel nostro comparto dal 1983. Il service è invece garantito dall’officina Elettrodiesel di Baldi, autorizzata Komatsu per le provincie di Massa Carrara e Lucca. La nostra strategia a grandi linee prevede innanzitutto il recupero della clientela Komatsu e nel contempo la proposta dell’intera gamma Komatsu Mining all’ampio parco clienti delle cave. Un service presente e capillare costituirà, nella migliore tradizione del costruttore giapponese e del distributore lusitano, la chiave di volta del successo. In un prossimo futuro non escludiamo la possibile apertura di un Service Center Komatsu Cimertex a diretto presidio dei tre bacini”. ❑ CIMERTEX ITALIA SRL Via del Corno, 16 40069 Zola Predosa (BO) www.cimertex.it info@cimertex.it MACCHINE CANTIERI 5.0
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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI
I soliti cattivi maestri S
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NON FATE I MAESTRI DI SPIRITO, E NON PENSATE DI CONVERTIRE GLI ALTRI; MA PENSATE A REGOLARE PRIMA VOI STESSI. (FILIPPO NERI)
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crive un padre: “I miei figli sono stati a Milano per i saldi, alla stazione di Treviglio hanno comperato i biglietti del treno (due per l’andata e due per il ritorno). Hanno timbrato i primi due, conservando gli altri. Ma, al ritorno, hanno timbrato i biglietti dell’andata, pertanto lo stesso biglietto aveva la doppia timbratura. Sul treno un controllore zelante non ha voluto sentire ragioni e ha elevato la multa. L’errore è stato dei miei figli, anche se forse si potevano solo annullare gli altri due biglietti e chiudere l’incidente. Anche perché, nello stesso scompartimento, erano presenti alcuni extra-comunitari che avevano dichiarato di non avere il biglietto. Alle rimostranze di mio figlio, il controllore ha risposto: loro, anche se gli faccio il verbale, non lo pagano. Lascio a chi legge ogni considerazione”. E noi facciamo le considerazioni. Da una parte, in un Paese poco rispettoso delle regole, fa un po’ ridere lo zelo del conduttore che avrebbe potuto chiudere un occhio visto che i biglietti in realtà erano stati regolarmente pagati. Ma non è questo il punto. Occorre invece sottolineare la stupidità di quel controllore che, concedendo agli extracomunitari la possibilità di farsi beffe della legge ma applicandola in modo notarile ai giovani italiani, ha creato il vero danno. Che sta nella diseducazione che questi giovani hanno ricevuto dal pubblico ufficiale. In pratica, le regole valgono solo per i fessi! Purtroppo è questo l’itinerario che porta alla xenofobia, se non al razzismo, che oggi vediamo fare capolino nel nostro paese. Un paese che di razzista non ha mai avuto nulla, ma che a furia di ricevere messaggi di questo tipo sta montando una rabbia incontrollabile nei confronti degli immigrati. I veri colpevoli di tutto questo, però, sono proprio i soliti cattivi maestri. Quelli che consentono questo doppio binario nel trattamento dei cittadini. Quelli che rendono colpevoli gli immigrati di questo trattamento a doppio binario, quando invece colpevole è la classe dirigente, incapace di amministrare come si deve il delicato e dirompente fenomeno dell’immigrazione. La loro responsabilità morale, nella storia futura, sarà enorme. Salvo sporadici casi di delinquenza personale, la colpa del deteriorarsi della coscienza collettiva degli italiani sarà da addebitare a chi non ha saputo governare un fenomeno che, piaccia o non piaccia al mondo della sinistra, sta creando tanto, troppo allarme nella cittadinanza. Ma la classe dirigente che sta provocando tutto ciò, alla fine, viene votata. Il che, per la proprietà transitiva, trasferisce almeno una parte di quella colpa collettiva all’intera nazione. Con buona pace del principio secondo il quale... l’elettore ha sempre ragione. ❑