MC + I L
M O T O R E
F R E E
P R E S S
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D E L L ’ E D I L I Z I A
PICK-UP
X-Class di Mercedes-Benz: quando il pick-up diventa qualcosa di più di una cabina e un cassone
MACCHINE CANTIERI
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aprile 2017, n. 42
uove tte n Le se ommate : g pale la Serie G del ae Case n, potenz g i à s t i e l d abi affid
COVERSTORY
Le magnifiche 7
DAF CONSTRUCTION I veicoli DAF del segmento Construction si caratterizzano per un notevole angolo di attacco e un’elevata altezza dal suolo. Dotati dei potenti motori PACCAR Euro 6 disponibili fino a 510 CV e robusti telai in acciaio, i veicoli DAF Construction offrono il massimo in termini di durata e portata, ovviamente senza dimenticare il comfort per il conducente.
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Ad APEX Genie presenterà le ultime generazioni di macchine, le soluzioni di assistenza e gli accessori per la sicurezza. Tra i nuovi modelli si annoverano i bracci Xtra Capacity Genie SX-135 XC e Z-45 XC; la nuova generazione di bracci articolati Genie Z-60/37 FE ibrido e Genie Z-33/18 completamente elettrici; la piattaforma a forbice bi-energy Genie GS-3369 BE. La Genie SX-135 XC offre uno sbraccio orizzontale di 27,43 m, mentre il Genie Z-60/37 FE è dotato di una rivoluzionaria tecnologia ibrida, con eccellenti capacità fuoristrada. Genie presenterà anche i suoi accessori per la protezione secondaria degli operatori Lift Guard: l’allarme a contatto e la barra anticaduta. Durante la manifestazione il team di assistenza tecnica e ricambi e il team di Genie Service Solutions (GSS) saranno a disposizione degli operatori.
GENIE ad Apex
dalle aziende
AGENDA DEL MESE
PER IL MONDO
FIERE
2017 4
MACCHINE CANTIERI 5.0
SMOPYC 2017 Saragozza 25-29 aprile
APEX 2017 Amsterdam 2 - 4 maggio
TOC EUROPE 2017 Amsterdam 27 - 29 giugno
VERTIKAL DAYS 2017
Silverstone (UK) 24 - 25 maggio
GIS 2017 Piacenza 5 - 8 ottobre
Fiocco azzurro per MAN (Veicoli commerciali)
Per la prima volta nasce un veicolo commerciale leggero targato MAN: è il nuovo MAN TGE. Un veicolo che arriva in risposta alla domanda di molti clienti di lunga data che operano nella logistica e nell’artigianato. Il veicolo numero uno è un furgone argento con un passo corto e tetto alto. E’ lungo circa 6 m e ha una capacità di carico di 10,7 metri cubi. Il furgone, fino a 5,5 t di peso, è equipaggiato con un motore Diesel di 1968 cc, da 103 kW (140 CV).
PIATTAFORME AEREE
SUL PICK UP
La nuova generazione di piattaforme CTE
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a nuova generazione di piattaforme CTE inizia con la CTE ZED 15.2 su pick-up che raggiunge i 14,7 m di altezza, i 6,3 m di sbraccio e i 230 kg di portata (2 operatori più attrezzi), con ingombri ridotti di stabilizzazione (H+H) e peso totale di 3 t. La ZED 15.2 è la capostipite della nuova generazione di piattaforme aeree, che CTE svelerà al prossimo APEX di Amsterdam. La gamma vedrà una nuova concezione di bracci realizzati in acciaio Strenx di SSAB e ridisegnati per garantire massime performance in totale sicurezza. Allestita su pick-up Isuzu D-MAX 4×4 o su Toyota Hylux 4×4, la ZED 15.2 è ideale in caso di terreni sconnessi o sterrati ed è stata concepita anche per lavorare in pendenza e, ovviamente, per operare negli spazi più stretti. La rotazione della torretta è di 360 gradi continui, mentre quella della navicella, delle stesse dimensioni delle sorelle più grandi, è di 60+60 gradi. I comandi sono elettroidraulici proporzionali da terra e dalla navicella. fonte: Cte
QUALITA’. Alcuni sono più economici. Nessuno è migliore.
Il sistema LLS (Laurini Laying System) è un posatubi di nuova generazione, che ha come obiettivo quello di superare le difficoltà riscontrate fino ad oggi con una tradizionale macchina posatubi, e che mette al primo posto la
sicurezza sul lavoro. LLS azzera il rischio di rovesciamento grazie a una struttura dotata di due diversi cingoli, uno che lavora nello scavo e uno sulla pista. Questi consentono una maggiore stabilità della macchina, sostituendo
così l’utilizzo del braccio meccanico e dei cavi per sollevare a sbalzo i carichi sospesi. Un sistema di posa più sicuro, che porta anche allo snellimento delle pratiche burocratiche e delle certificazioni in materia di sicurezza.
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AZIENDE
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Che macchina! (Yanmar CEE)
Grazie alla sua enorme efficienza, l’escavatore compatto Yanmar SV1002 può sostituire le grandi macchine senza problemi grazie a una sensibilità idraulica che assicura la più elevata versatilità operativa.
Accordo
(Renault Trucks) Acitoinox, tra i protagonisti assoluti nella progettazione e realizzazione di accessori in acciaio inox per veicoli da lavoro, ha siglato un importante accordo con Renault Trucks. I clienti della Casa della Losanga potranno acquistare direttamente presso la rete delle concessionarie Renault Trucks o delle officine autorizzate, gli
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accessori Acitoinox per i veicoli della Serie T, Premium e Magnum.
Nuova, nuova (Oil&Steel)
La nuova Snake 2010 H Plus di Oil&Steel, che sarà presentata ad Apex, è equipaggiata con un doppio pantografo per movimenti verticali della massima precisione, sia in elevazione che in abbassamento.
Rete amica (Doosan)
Doosan ha sviluppato DoosanConnect, un sistema wireless basato su piattaforma web, che consente il controllo in remoto delle prestazioni e della sicurezza delle macchine e semplifica la manutenzione preventiva per gli escavatori, le pale gommate e i dumper.
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GRU RETROCABINA
IN SVEZIA
Hiab consegna la prima gru LOGLIFT con sistema di controllo HiVisionTM in Svezia
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ckestens Åkeri AB ha scelto una gru forestale LOGLIFT con HiVision per equipaggiare il suo nuovo camion Scania. Tra i criteri di scelta la sicurezza, l’ergonomia e una migliore redditività. Ricordiamo come l’Hiab HiVision trasferisca i comandi per il funzionamento della gru nella cabina del camion. Grazie a quattro telecamere poste sulla parte superiore della gru forestale, all’operatore in cabina arriva una realistica vista a 270 gradi. Con questo sistema
NUOVO manager Grandi cambiamenti per Doosan Bobcat. Alvaro Pacini è il nuovo Presidente per la regione EMEA. Laureato in ingegneria meccanica presso la Universidade São Francisco, in Brasile, Pacini ha conseguito la specializzazione in motori automobilistici e un MBA in amministrazione aziendale presso INPG, sempre in Brasile. Pacini rappresenterà i marchi Doosan, Bobcat, Geith e Portable Power.
La nuova benna (MB Crusher)
Anche la Germania apprezza le doti della piccola benna frantoio di MB Crusher. La BF60.1 utilizzata anche per il basalto. Acquistata lo scorso settembre dalla tedesca Schäuble Hoch und Tiefbau GmbH e applicata all’escavatore Komatsu PC118 da 12 tonnellate, la BF60.1 di MB Crusher non solo viene usata per la frantumazione del materiale da demolizione, ma anche per trattare il basalto con estrema efficacia. La nuova BF 60.1 serie 4 è un’attrezzatura adatta a macchine dalle 8 t in su, che si presenta in versione rinnovata e potenziata.
ATTUALITÀ
(GIS 2017)
SEMPRE PIÙ VICINO Sarà il GIS 2017 di Piacenza la più grande fiera europea dell’anno dedicata alle macchine e alle attrezzature per il sollevamento, la movimentazione industriale e portuale e i trasporti eccezionali
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a macchina dell'organizzazione sta girando da tempo
e a pochi mesi dall'inaugurazione della sesta edizione del GIS - Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali, si possono già trovare numerosi spunti interessanti per non lasciarsi scappare quello che sarà il più importante appuntamento fieristico del 2017. MACCHINE CANTIERI 5.0
La manifestazione di Piacenza, che aprirà i battenti il prossimo 5 ottobre, si fregia anche della qualifica di fiera a carattere internazionale, come certificato dall'ISFCERT in virtù dei numeri registrati nel 2015. Durante la passata edizione, infatti, tra i 189 espositori diretti, 29 erano internazionali e tra gli oltre 6.000 visitatori qualificati, oltre 1.000 pro-
venivano da ben 37 Paesi esteri. Il GIS 2017 sarà impreziosito anche da alcuni eventi che definire “collaterali” è a dir poco riduttivo. Accanto ai già conosciuti ITALA-Italian Terminal And Logistic Awards, del 5 ottobre e dedicati agli operatori del terminalismo portuale, intermodale e della logistica (www.italawards.it), e ILTA-Italian Lifting and Transportation Awards che avranno luogo nella serata del 6 ottobre e saranno dedicati alle imprese di sollevamento e trasporti eccezionali (www.ilta.biz), quest'anno ci saranno anche gli ITALPLATFORM-Italian Access Platform Awards. Anche questo evento, previsto per la sera del 4 ottobre, si terrà nella bellissima struttura della Galleria Alberoni di Pia-
I PATROCINI
cenza e premierà i costruttori delle piattaforme aeree più innovative, le imprese utilizzatrici e i professionisti che si sono maggiormente distinti nella formazione e nella sicurezza dei lavoratori in quota (www. italplatform.org). Da segnalare, inoltre, il ricco programma di convegni, seminari tecnici e workshop, il cui costante aggiornamento può essere seguito dal sito www.gisexpo.it. Ovviamente alla manifestazione piacentina, che garantisce proficui contatti commerciali a fronte di costi espositivi non esorbitanti, parteciperanno i più importanti costruttori di molteplici settori, ma anche imprenditori medio-piccoli e non poche Associazioni italiane e internazionali. “Sono davvero lieto dell’ulteriore sviluppo della nostra manifestazione il cui format può dirsi davvero unico anche a livello internazionale” ha dichiarato Fabio Potestà di Mediapoint & Communications srl, organizzatrice della fiera. “Al GIS, infatti, tra gli oltre 6.000 visitatori qualificati della passata edizione, vi era una forte differenziazione delle categorie merceologiche di appartenenza.Tra questi, vi erano, infatti, imprese di sollevamento e di trasporti eccezionali, grandi e piccoli noleggiatori, imprese di costruzioni e di prefabbricazione, imprese siderurgiche e del commercio dei metalli, operatori dell’oil&gas e del power generation, aziende che operano nel comparto della plastica, del converting e della gomma, imprese di montaggi e manutenzioni indu-
striali, di traslochi e di autosoccorso, imprese per la raccolta dei rifiuti e dei rottami (ferrosi e non), imprese di silvicoltura e del commercio del legname, ma anche terminalisti portuali e intermodali, imprese ferroviarie, responsabili della logistica anche in ambito aeroportuale, cantieri navali, porticcioli turistici, ma anche società che si occupano della manutenzione del verde e dell’illuminazione pubblica, responsabili dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e delle Forze Armate Italiane. Lusinghiero, a tal riguardo, il patrocinio recentemente concesso al GIS 2017 dalla Marina Militare Italiana, un fatto questo che conferma la validità della formula espositiva della manifestazione”. Anche per l’edizione 2017 del GIS è previsto un nutrito programma di convegni, seminari tecnici e workshop anche attinenti alla sicurezza e alla formazione degli utilizzatori di macchine e attrezzature per il sollevamento. “L’Italia” ha concluso Potestà “resta il secondo Paese manifatturiero a livello europeo, e non vi è azienda che non abbia necessità di macchine e attrezzature per il sollevamento, la logistica meccanizzata e veicoli per il trasporto pesante, un fatto questo che dovrebbe consolidare il nostro evento quale imperdibile appuntamento biennale per tutti coloro, italiani o esteri, che utilizzano quel tipo di macchinari”. Per maggiori informazioni sul GIS visitate il sito: www.gisexpo.it. ❑
Decisamente prestigiosi i patrocini della manifestazione. Questo l'elenco aggiornato al momento di andare in stampa. A.I.R.A. - Associazione Industriale Riciclatori Auto A.I.T.E. - Associazione Italiana Trasporti Eccezionali A.N.C.E. - Associazione Nazionale Costruttori Edili ACAL – Associazione Costruttori Attrezzature da Lavoro Scale e Ponteggi su Ruote AIAS - Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicure AIPE – Associazione Italiana Pressure Equipment ANCSA – Associazione Nazionale Centri Soccorso Autoveicoli ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica AISEM – Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento ed Elevazione ANNA – Associazione Nazionale Noleggiatori Autogru P.l.e. e Trasporti Eccezionali ANVER - Associazione Nazionale Verniciatori ASSODIMI ASSOFOND - Federazione Nazionale Fonderie ASSOLOGISTICA ASSOMARINAS - Associazione Italiana Porti Turistici ASSONAT – Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici ASSONAUTICA - Associazione Nazionale per la Nautica da Diporto ASSONOLO ASSOVERDE - Associazione Italiana Costruttori del Verde CNA-FITA COMUNE DI PIACENZA CONFETRA – Confederazione Generale Trasporti e Logistica CONFINDUSTRIA PIACENZA CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI FEDERFORESTE FINCO - Federazione Industriale Produzione Imprese e Servizi per le Costruzioni IPAF ITALIA ISPRA- Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale MARINA MILITARE NAD – Associazione Nazionale Demolitori Italiani REGIONE EMILIA ROMAGNA UNCEM - Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani UNION - Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati UNRAE - Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri UPI - Unione delle Province d'Italia
MACCHINE CANTIERI 5.0
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ATTUALITÀ
A PARMA VA IN SCENA IL FUTURO Sps Ipc Drives Italia è riconosciuta quale evento di riferimento italiano per il settore dell’automazione industriale PS IPC Drives Italia si tiene ogni anno a Parma ed è l’emanazione italiana di SPS IPC Drives, fiera tedesca che da oltre 25 anni si propone quale manifestazione di riferimento per il comparto dell’automazione industriale. Organizzata da Messe Frankfurt Italia, l’evento parmense riunisce all’interno dei suoi padiglioni il meglio dell’automazione, proponendosi quale esposizione superspecializzata cui partecipano soprattutto progettisti, tecnici, direttori di produzione, amministratori delegati, direttori generali e manager di settore, oltre a una folta schiera di imprenditori. Giunta quest'anno alla sua settima edizione, dal 23 al 25 maggio proporrà le più avanzate e complete soluzioni di settore declinandole in quattordici categorie merceologiche che spaziano dai motori elettrici, con relativi inverter e sistemi di gestione, ai sensori, crossando le tecnologie e i software di controllo. Per i non addetti ai lavori visitare SPS IPC Drives Italia rappresenta spesso una sorta di salto nel futuro, e non a caso la manifestazione nasce proprio sotto l’egida di un ristretto gruppo di aziende operanti nell’automazione a livello internazionale, i cui rappresentanti sono riuniti in un Comitato Scientifico che coordina l’evento integrando costruttori e utilizzatori finali. Ne deriva una fiera di soluzioni e non
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MACCHINE CANTIERI 5.0
solo di prodotti che si caratterizza per la presenza di tutti i principali fornitori di componenti e sistemi per l’automazione, oltre che per l’attenzione alle nuove tecnologie e alla divulgazione delle stesse nei vari settori industriali. Un momento commerciale dunque, ma anche di confronto e di informazione, con aree espositive dedicate alle Università, ai Centri di Ricerca, alle start-up, agli integratori di sistemi e all’industrial software che non disdegna le tavole rotonde, i convegni scientifici, i seminari e i workshop a tema. Protagonista collaterale della manifestazione sarà quest’anno il mondo agricolo, settore che tutti gli indicatori danno in fase di rapida crescita proprio a livello di automazione. Messe Frankfurt Italia ha infatti integrato all’interno di SPS IPC Drives Italia la rassegna Farm 4.0 che proporrà in un’area esterna dedicata una rappresentanza delle macchine e dei trattori agricoli che meglio interpretano oggi il tema dell’automazione, vuoi a livello funzionale perché interconnessi alla rete e quindi in grado di gestire le più avanzate metodologie di lavorazione, vuoi perché ricchi di contenuti tecnici che nel loro insieme automatizzano le operazioni in campo. Il tema sarà inoltre dibattuto nell’ambito di una tavola rotonda che vedrà confrontarsi i rappresentanti dei più quotati marchi operanti oggi nel settore della meccanizzazione agricola. ❑
SPS IPC DRIVE ITALIA IN PILLOLE Visitatori: 28.614 (+22%) di cui stranieri: 1.009 (3,5%) Primi tre valori per... Regione: Lombardia (32%) Emilia Romagna (28%) Veneto (12%) Settore: Movimentazione e Robotica
(9,8%)
Produzione elettronica: assemblaggio e test (9,2%) Automotive (9%) Attività aziendale: Costruttori di macchine e impianti OEM (36,9%) Progettista (13,4%) Distributore/Grossista (10%) Area aziendale: Ufficio Tecnico e Progettazione - Direttore Tecnico – Direttore Ricerca e Sviluppo (35,2%) Amministratore Delegato – Titolare – Direttore Generale
(24,3%)
Ufficio Vendite - Direttore Vendite – Ufficio Marketing – Direttore Marketing (19%)
Sommario MC 5.0 • APRILE 2017 • NUMERO 42
COVER Le sette nuove pale gommate Serie G di Case
REPORT TECNICO
TESTIMONIANZE
22 RULLI PER OGNI
24 NEL CUORE DI
(AMMANN)
(BOMAG)
ESIGENZA
28 NUOVI EQUILIBRI (FAYMONVILLE/INDUSTRIE COMETTO)
ATTUALITÀ
32 IL FUTURO NON È
04 NOVITÀ DAL
UN'IPOTESI
SETTORE E MOLTO DI PIÙ
34 EURO 6? SFIDA VINTA (GSR)
14 Editoriale on
40 UN MERCATO
EPPUR SI MUOVE
SEMPRE PIÙ GRANDE
(DI EMANUELA PIROLA)
66 Editoriale off
42 ANTEPRIMA
(DI MAURIZIO GUSSONI)
COVER STORY
MONDIALE
(PERI)
36 HAULOTTE AL KAIA (HAULOTTE)
PRODUCT
(JLG)
50 COAST TO COAST (LIEBHERR)
INNOVAZIONI
50 E IL PICK-UP DIVENTA (MERCEDES-BENZ)
FANTASCIENZA
60 IL VIOLINISTA (TREVI BENNE)
(KOBELCO)
56 IL TRASPORTO DIVENTA IBRIDO (SCANIA)
FIERE
08 SEMPRE PIÙ VICINO (GIS)
58 DATEMI UN MARTELLO
10 A PARMA VA IN SCENA IL FUTURO
(SEFI - MONTABERT)
(SPS IPC DRIVE)
64 ALL'INTERNO DI UN
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PROGETTO
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(VF VENIERI)
Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Carlo Otto Brambilla, Rachele Donati De Conti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane, Cristiano Pinotti Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0
12
22
ALTRO
(HYUNDAI)
48 MACCHINA DA
LE MAGNIFICHE 7
(CASE)
31 RESTAURO DA RE
(HIDROMEK)
UMORISMO DA SINDACO
16 Cover story
TRENTO
44 JLG, UN ALLIED
(GENIE)
EDITORIALI
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MACCHINE CANTIERI 5.0
Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com
Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com
Registro operatori di comunicazione N.O 17890 del 02/01/2009
Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com
Pre-stampa e stampa Press grafica, Gravellona Toce (VB)
Sede legale Via Marconi 4/b, 20062 Vaprio d’Adda
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Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa
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editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013
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EditorialeOn EMANUELA PIROLA
Eppur si muove B
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CHI DISPREZZA È SEMPRE PIÙ VILE DEL DISPREZZATO. (NICCOLÒ TOMMASEO)
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enché Galileo Galilei si riferisse al nostro pianeta, qui vogliamo intraprendere una veloce analisi di un fenomeno lontano “anni luce” da quello delle stelle: gli incidenti e la sicurezza sul lavoro. A pochi giorni dalla “Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro” che viene celebrata ogni anno (quest’anno il 28 aprile) e promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), Eurostat ha reso noti i numeri inerenti la situazione in Europa. Alcune conferme (negative per l’Italia) ma anche alcuni segnali positivi (da qui la ripresa della celebre frase che vuole festeggiare i cambiamenti positivi). La notizia cattiva è che l’Italia continua a essere fra le nazioni europee con il più alto numero di incidenti mortali sul lavoro. Quella positiva è che se si normalizza il dato per il numero di abitanti, siamo in linea con la media europea. Quella decisamente buona, infine, è che il numero di questi episodi è in costante calo negli ultimi anni. Lo studio racchiude i dati dal 2008 al 2014, quindi rappresentativi di ben sette anni. Ma se nel 2014 l’Italia si è piazzata al terzo posto nella classifica nera, il gradino più alto lo ha conquistato la Francia, seguita niente meno che dalla Germania. Una classifica che va poi ridimensionata alla luce di alcuni ragionamenti, primo fra tutti il numero di lavoratori complessivo. Insomma, nonostante il gran parlare di morti bianche, mancanza di sicurezza sui posti di lavoro e così via, il piazzamento della nostra nazione in questa indecorosa classifica sembra essere analogo alle Nazioni che spesso puntano il dito nei nostri confronti. Quindi ancora una volta ci chiediamo: ma perché? Onestamente ci risulta difficile trovare una spiegazione alla gran moda di questi anni: denigrare l’Italia. Atto che non parte, sia chiaro, solo dalle bocche degli stranieri, ma anche e spesso da bocche di italiani. Che poi, sempre spesso, agiscono in maniera tale per cui le cose non possono che andare male. La furbizia e il tentativo di fregare il prossimo sono mode altrettanto radicate che la denigrazione dello Stato. E se gli stranieri posso capirli, in fondo sono solo malevolmente invidiosi delle nostre capacità (tante), delle nostre bellezze (altrettante) e delle nostre bontà (troppe... ma anche no), quello di cui non mi capacito è del perché debbano essere gli italiani a denigrare la Nazione stessa in cui vivono. Voi avete trovato una risposta? ❑
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CoverStory CASE CONSTRUCTION EQUIPMENT
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LE MAGNIFICHE 7 Titolo magari un po’ scontato ma che calza a pennello alle sette nuove pale gommate che Case ha presentato recentemente ai propri dealer e clienti di tutto il mondo DI LAURA MOLE PIANE • FOTO DI TEA GIUSTI E CASE PHOTO GALLERY
“N
“Nel 2018 festeggeremo il 60° anniversario delle pale gommate CASE,” ha detto Alain de Nanteuil, Responsabile pale gommate CASE per la regione EMEA. “Negli anni, ogni generazione ha introdotto innovazioni e nuove funzionalità, ma questa nuovissima generazione di pale gommate CASE Serie G compie il salto in avanti più grande.”Abbiamo voluto aprire con le parole di Alain de Nanteuil proprio per focalizzare subito l’attenzione su un aspetto fondamentale: le sette nuove pale gommate presentate a gennaio da Case sono una generazione completamente nuova di mezzi che si affaccia al mercato ricca non solo di una nuova livrea ma di molti aspetti e caratteristiche tecniche peculiari che le renderanno un “osso” particolarmente duro per i competitor. Al centro del nuovo progetto non solo prestazioni (ovviamente) ma anche l’operatore e il suo comfort, dai quali dipende una buona parte della produttività della macchina. Da qui il focus sul nuovo ambiente di lavoro, che tradotto in parole semplici è la completa rivisitazione della cabina che equipaggia tutti i modelli in gamma.A fare da ciliegina sulla torta i motori diesel EU Stage IV/Tier 4 Final senza filtro antiparticolato (DPF) o ricircolo dei gas di scarico (EGR) che assicurano livelli di consumi davvero modesti.
David Wilkie, Direttore del CNH Industrial Design Centre.
RIVOLUZIONE PANORAMICA... Abbiamo detto che una delle novità delle sette pale Case di ultima generazione è la cabina. A detta del Costruttore le nuove pale Serie G sono equipaggiate con la cabina più silenziosa e confortevole del settore, con elevati livelli di visibilità e controllo per fornire agli operatori il perfetto ambiente operativo per una produttività al top. Se già la cabina della Serie F presentava il parabrezza più largo del mercato, con quello della Serie G Case si è ulteriormente superata, arrivando a realizzare un parabrezza a dir poco panoramico: ricurvo e monoblocco, il nuovo parabrezza regala una visuale impareggiabile MACCHINE CANTIERI 5.0
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CoverStory CASE CONSTRUCTION EQUIPMENT
La nuova pulsantiera consente di configurare e aggiustare le funzioni automatiche della benna dall’interno della cabina. La console montata sul sedile è completamente regolabile e presenta un bracciolo ampio e un joystick ergonomico
da destra a sinistra e dal basso verso l’alto, ben supportata tra l’altro dal cofano motore sottile, dallo sbrinatore del lunotto posteriore e dagli specchietti retrovisori multipli. I livelli fonometrici in cabina sono di 2 dB più bassi di quelli della serie precedente, già tra i migliori sul mercato. Le pale 521G e 821G vantano appena 68 dB in cabina, mentre la 921G e la 1121G hanno livelli fonometrici di appena 69 dB. La cabina beneficia inoltre di ricircolo e filtrazione primaria dell’aria con intervalli di sostituzione filtri più lunghi. Per condizioni di lavoro gravose, sono disponibili filtri al carbone attivo a elevata efficacia.
Lo schermo di 8”, brillante e a colori, è di facile lettura a prescindere dalle condizioni di luce esterna e consente una navigazione semplice e intuitiva tramite le impostazioni della macchina e le schermate di informazioni
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… E TECNOLOGICA. Ma se il parabrezza panoramico è la più “visibile” delle modifiche in cabina, di sicuro non è l’unica. Salendo a bordo delle Serie G si fa un salto in avanti nel futuro, e si ha un’anteprima di come sarà l’interfaccia uomo-macchina dei prossimi anni. I nuovi perfezionamenti si contano a decine, a partire dalla nuova interfaccia di controllo con schermo a colori da 8”, dalla console completamente regolabile montata sul sedile, dalla sicurezza di un avvio protetto da password e dalla praticità delle funzioni benna automatiche, regolabili dall’interno cabina.
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I SEI PUNTI FORTI DELLE NUOVE PALE
Le sette pale gommate della Serie G offrono: • Visibilità superiore, grazie alle dimensioni del parabrezza migliori della categoria • Maggiore comfort per l’operatore, grazie all’interfaccia di controllo esclusiva, alla console montata sul sedile e al nuovo joystick con sensitività proporzionale alla velocità • Rapporto ottimale tra carico utile e peso complessivo per la massima produttività • Cabina pressurizzata con filtro HEPA e filtri a carbone attivo supplementari • Avvio protetto da password per una maggiore sicurezza • Nuova livrea CASE Construction Equipment Sui primi quattro modelli della gamma il “cooling cube” è posizionato al centro, prima del motore e dopo la cabina, invece che nella parte posteriore del motore come avviene invece sui modelli 921G, 1021G e 1121G. In questo modo sulle pale 521G, 621G, 721G e 821G il motore funge anche da contrappeso del veicolo
L’operatore beneficia inoltre di comandi a basso sforzo, sedile a sospensioni attive e connettività wireless al telefonino. Guardando all’interfaccia di controllo dell’operatore, questa risulta estremamente semplice da utilizzare e contribuisce ad aumentare la controllabilità e la produttività del mezzo. Lo schermo di 8”, brillante e a colori, è di facile lettura a prescindere dalle condizioni di luce esterna e consente una navigazione semplice e intuitiva tramite le impostazioni della macchina e le schermate di informazioni. All’occorrenza, lo schermo si trasforma in un monitor per la visuale
posteriore. La nuova pulsantiera consente di configurare e aggiustare le funzioni automatiche della benna dall’interno della cabina. La console montata sul sedile è completamente regolabile e presenta un bracciolo ampio e un joystick ergonomico che, assieme ai comandi elettroidraulici e al sedile a sospensioni attive esclusivo, di nuovo design, fornisce un controllo accurato in ogni condizione di lavoro. L’opzione dello sterzo a joystick fornisce due manipolatori delle stesse dimensioni con braccioli ampi su entrambi i lati del sedile, come sugli escavatori Case. Lo sterzo a joystick presenta sensitività proporzionale alla velocità con tre configurazioni che consentono all’operatore di adattare perfettamente la macchina a ogni operazione e applicazione. Tra le nuove funzionalità, un microfono integrato che assieme alla connessione Bluetooth e alla funzione di risposta automatica “viva voce”, consente all’operatore di rispondere prontamente
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CoverStory
PALE D’AUTORE
CASE CONSTRUCTION EQUIPMENT
Due concorsi, aperti al pubblico e agli studenti dei principali istituti europei di design, hanno dato vita a incredibili livree, perfette cornici del restyling attuato dal CNH Industrial Design Centre
Il “cooling cube” protegge i radiatori dalla polvere dei cantieri per la massima efficienza di refrigerazione.
alle chiamate telefoniche senza dover distogliere lo sguardo dall’area di lavoro o le mani dai comandi. Gli operatori apprezzeranno anche la praticità dei numerosi vani portaoggetti dove riporre effetti personali e documenti e il box frigo - disponibile su richiesta - dove mantenere al fresco bevande e cibo.
Durante il lancio parigino delle nuove pale gommate Serie G, Case Construction Equipment ha presentato tre nuove livree pensate appositamente per queste nuove macchine. I nuovi progetti grafici sono stati realizzati tramite tre diversi canali: il CNH Industrial Design Centre, un concorso per i principali Istituti europei di design e
un contest su Facebook. Le tre livree sono oggi in mostra al Case Customer Centre di Parigi. Il nuovo restyling presenta un color grigio antracite nella parte inferiore delle macchine, dove spiccano le lettere bianco riflettente della parola Case, dello stesso carattere del logo. Sulle macchine spicca inoltre un nuovo badge metallico con l’aquila Power Abe.
del mezzo. Le macchine della Serie G propongono trasmissioni che offrono maggiore efficienza dei consumi e tempi di ciclo ridotti. Gli assali “heavy duty”, con freni multidisco in bagno d’olio, hanno differenziali a centro aperto per ridurre la frizione e differenziale autobloccante al 100% opzionale che applica uno sforzo di trazione massimo, riducendo al minimo l’usura degli pneumatici.
MOTORI & TRASMISSIONI. Come abbiamo detto all’inizio le sette pale della Serie G di Case sono alimentate da propulsori diesel EU Stage IV/Tier 4 Final senza filtro antiparticolato (DPF) o ricircolo dei gas di scarico (EGR). Il sistema di post-trattamento Hi-eSCR di FPT Industrial utilizza un OCCHIO AL DESIGN!. Le pale numero di componenti inferiore per gommate della Serie G presentano ovviaadempiere agli standard sulle emissioni mente la nuova livrea Case Construction allo scarico e questo consente di avere Equipment, presente sull’intera offerta di uno scompartimento motore più comprodotto.“Abbiamo utilizzato le tendenze patto e costi di manutenzione inferiori. Il dei nostri marchi automotive, con colori rinomato e testato “cooling cube”, con i Alain de Nanteuil, Responsabile pale gommate CASE per la regione EMEA scuri sulle ruote e sulle parti meccaniche radiatori della macchina sovrapposti e al inferiori e la parte superiore della carrozcentro della macchina invece che nella parte posteriore, protegge i radiatori dalla polvere dei cantieri per zeria nel colore power tan Case per aumentare l’impressione di la massima efficienza di refrigerazione. La distribuzione del peso forza,” ha spiegato David Wilkie, Direttore del CNH Industrial Deottimizzata contribuisce ad aumentare il carico utile e la stabilità sign Centre.“Abbiamo lavorato molto anche sulla grafica, spostandoci verso una grafica 2D ben determinata e audace, che dà la G-SERIES 921G 1021G 1121G 521G 621G 721G 821G sensazione di chiarezza e con una Carico utile alla benna 7,5 t 9,5 t 10,2 t 3,9 t 4,7 t 5,5 t 6,4 t finitura riflettente che può essere Volume benna 4,0 mc 4,4 mc 5,0 mc 2,1 mc 2,3 mc 2,7 mc 3,6 mc Potenza max 255 HP 320 HP 347 HP 142 HP 172 HP 195 HP 230 HP vista anche di notte.” Impossibile, Peso operativo 21,7 t 27,9 t 30,0 t 12,2 t 14,2 t 16,2 t 19,4 t quindi, non riconoscerle! ❑
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PRESTAZIONI POLIVALENZA SEMPLICIT MANITOU Lavorare in ogni situazione senza limiti. Con Manitou è possibile! Il nuovo MRT 2550+ è l’ultima evoluzione del telescopico rotativo: rotazione 360°, 25 m di altezza, 5 tonnellate di portate su forche, 5 tonnellate di capacità con argano, oltre 36 metri di altezza di lavoro con cestello in positivo e fino a -11 metri di lavoro in negativo. Sollevatori telescopici rotativi e fissi da 6 a 32 metri con un’ampia e specifica gamma di accessori per ogni esigenza, sempre nella massima sicurezza operativa. Manitou, per il vostro lavoro!
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REPORTTECNICO
AMMANN
RULLI PER OGNI ESIGENZA enza la pretesa di voler essere esaustivi, ci addentriamo nel mondo della compattazione firmata Ammann più adatta per il mercato italiano. Per quanto riguarda i monotamburo spicca la gamma ASC, che si declina in sei modelli da 7 a 17 t di peso operativo :ASC 70,ASC 90, ASC 110, ASC 130, ASC 150 e ASC 170. Rulli di comprovata affidabilità, prevedono motorizzazioni Tier 4i con dispositivi EGR, DOC e il nuovo sistema di raffreddamento dotato di “idle control”. Una serie di migliorie che, in sostanza, si traducono in un ottimo -15% di consumi di carburante rispetto alla generazione
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Il sistema ACE 22 26
Tier3. I bassi consumi non vanno certo a discapito della compattazione che, a fronte di un minimo di passate, beneficia di elevati valori di forze eccentriche e ampiezze.
La compattazione in Ammann fa rima con il sistema ACE che offre un’unica, precisa combinazione di misurazioni dei processi. Il sistema è in grado di identificare i valori desiderati, raggiunti
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e quindi registrati. Inoltre prevede il controllo attivo della temperatura, avvisando l’operatore se il materiale è troppo freddo e quindi fuori dal range ideale. “ACE force” è il nuovo
I rulli ASC utilizzano i sistemi ACE (ai quali abbiamo dedicato il box di approfondimento), ma anche molteplici accorgimenti tecnici pensati per la massima produttività e per il comfort dell'operatore. Se l'accessibilità manutentiva si avvale del sollevamento elettroidraulico del cofano motore, i punti di accesso giornaliero sono tutti raggiungibili da terra, con i radiatori accessibili da ambo i lati per facilitarne la pulizia. La trazione è assicurata su tutti i terreni grazie a vari dispositivi: l'ATC è ottimo sulle
compattometro che misura il valore assoluto della capacità di carico (resistenza) del materiale, mentre le funzioni attive aiutano l’operatore a riconoscere il livello di compattazione raggiunto. “ACE pro”
è invece in grado di aggiustare i parametri di vibrazione, raggiungendo il valore assoluto della capacità di carico del materiale compattato. Il sistema provvede all'aggiustamento automatico della
La distribuzione Dalla sede di Bussolengo, in provincia di Verona, Ammann Italia coordina una serie di distributori dislocati lungo la penisola. Al momento la rete Amman comprende: Canziani Paolo srl di Saronno, in provincia di Varese; SCAI Spa di Perugia; D'Avino srl, di Marigliano, in provincia di Napoli; IMI Srl di Lizzanello, in provincia di Lecce; il Gruppo Astorino-Co. Ma.Ri.A Srl di Sellia Marina, in provincia di Catanzaro; SGR srl di San Gregorio di Catania.
pendenze elevate; l'HD, Heavy Duty, è perfetto per le condizioni più impervie; mentre l'HT, High Traction, conferisce una forza di spinta maggiorata al tamburo. L'operatore beneficia di una facile lettura del cruscotto, di una piacevole postazione di guida e, nel caso della versione cabinata, della sicurezza ROPS/FOPS. Passando ai rulli tandem a telaio rigido ci pare particolarmente interessante l'ARP 95 con la sua
frequenza e dell'ampiezza, visualizzando e modificando inoltre la velocità di avanzamento. “ACE force” e “ACE pro” possono essere supportati dal mappaggio GPS.
stazione operativa traslabile a 170° inglobata in una cabina che consente di visionare l'intera area di lavoro con facilità. Con un peso di 9,5 t, è una macchina da lavori di media e notevole entità in grado di compattare una vasta gamma di materiali
e spessori. Decisamente ampio il range di opzioni per le applicazioni di asfalto, dal taglio bordo allo spandi graniglia, mentre la versione con assale pneumatico Combi e molte altre permettono di ottenere l’esatta configurazione in accordo con le richieste del cliente. La postazione di guida prevede un display multifunzione e il bracciolo con l’integrazione dei comandi a cui fa riferimento il FTS (Finger Tip Steering system). Versatilità è la parola d'ordine della gamma leggera ARX che si caratterizza per tre piattaforme, otto modelli e ben 13 versioni che coprono un range da 1,5 a 4,5 t di peso operativo. I tandem ARX, con larghezze di lavoro da 820 a 1.380 m, vedono un nuovo concetto di idraulica accoppiato alla più recente tecnologia motoristica Yanmar che prevede un funzionamento a giri ridotti per diminuire i consumi e la rumorosità. I rulli ARX sono disponibili anche nelle varianti combinate (ARX16K, 23K, 26K, 40K e 45K). Rimaniamo nella gamma ARX, ma alziamo i pesi, con i tandem articolati ARX90 e ARX110, rispettivamente da 9 e 11 t di peso operativo. In questa classe, una delle più ricercate dal mercato, la grande possibilità di personalizzazione risulta una delle caratteristiche vincenti della serie. I tamburi sono stati progettati per ottenere un'elevata qualità di compattazione e planarità di stesa per ogni strato da compattare. I sistemi ACE, le alte frequenze del tamburo per le macchine con assale pneumatico e i tamburi spezzati come standard permettono di avere il giusto set-up per tutte le esecuzioni di lavori. Un’enorme tanica dell’acqua da 850 litri taglia di fatto il numero di pause per il rifornimento acqua. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
(BOMAG)
NEL CUORE DI TRENTO A pochi passi dal Castello del Buonconsiglio sono al lavoro una piastra vibrante reversibile Bomag BPR 60/65 D e un vibrocostipatore verticale Bomag BT 65
l capoluogo trentino ha un’atmosfera particolare in cui l’eleganza si associa a una cordiale ruvidezza montana. Città ricca di storia e baciata da una natura benevola, vanta un centro storico di assoluta bellezza, apprezzabile in ogni stagione dell’anno e anche, com’è capitato a noi, in un’incerta mattinata primaverile con qualche sbuffo di neve a imbiancare le cime poco distanti. Ovvio come un simile contesto punti ad “allargare” il suo centro storico attraverso una mirata azione di riqualificazione, a maggior ragione quando ci si trova nei paraggi di uno dei monumenti più visitati della città: il castello del Buonconsiglio. Il cantiere oggetto della nostra visita si trova infatti a poche centinaia di metri dal castello, in una zona sotto tutela architettonica. Qui gli uomini e le attrezzature di Arredo Urbano stanno operando alla riqualificazione di una via attraverso l’eliminazione del manto stradale e dei marciapiedi precedenti e la posa di una pavimentazione pregiata: pietra di Trento per quanto concerne i passaggi pedonali, mentre la carreggia-
I
L’impresa
Con sedi a Segonzano, in provincia di Trento, e a Bolzano, Arredo Urbano si occupa in prevalenza di pavimentazioni in pietra, ma anche di asfalti, scavi e movimento terra. La società - che lavora esclusivamente con mezzi di proprietà e maestranze interne, senza subappalti - vanta oltre 30 anni di esperienza e un parco macchine di circa 35 unità tra escavatori, pale gommate, finitrici, rulli e molte attrezzature tra le quali spiccano le piastre reversibili e i vibrocostipatori verticali Bomag. Questi macchinari rivestono una notevole importanza per l’impresa che recentemente ha acquistato un “pacchetto” di quattro piastre BPR 60/65 D e due vibrocostipatori BT65.
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ta è realizzata in cubetti di porfido, posati con una speciale sigillatura in resina. Una soluzione particolarmente elastica che non crea problemi con il passaggio delle automobili e risulta molto resistente anche al sale sparso durante la stagione invernale. Il cantiere, che noi abbiamo visto nei primissimi giorni di aprile, ha una consegna prevista per il 3 luglio, ma di certo verrà ultimato con largo anticipo. Il tutto per merito dell’ottima organizzazione di Arredo Urbano e della qualità dei macchinari usati. Tra questi la piastra reversibile BPR 60/65 D con motore Hatz e il vibrocostipatore BT65 motorizzato Honda. Da sempre Bomag occupa un posto privilegiato nel parco macchine della società che ancora utilizza una piastra degli anni Novanta, benché gli incarichi più importanti siano lasciati alle nuove macchine. “La nuova reversibile”, commenta Ro-
I marciapiedi durante la lavorazione e una volta finiti.
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TESTIMONIANZE
lando Andreatta, di Arredo Urbano, “è perfetta nei cantieri come questo in cui un rullo comporterebbe troppi problemi legati alle vibrazioni. La piastra compatta molto bene, ma evita di creare danni agli edifici nei pressi del cantiere. Usiamo la BPR 60/65 D per la compattazione del terreno, ma anche per la posa del porfido utilizzando gli allargatori che distribuiscono la vibrazione su una superficie più ampia e non creano righe antiestetiche. Invece il pestello va a compattare gli scavi a sezione stretta. Si tratta di macchine molto più veloci rispetto alla generazione precedente, che permettono di lavorare bene e in poco tempo”. Notevole il bagaglio tecnico di entrambe le macchine. Il costipatore BT 65, il cui peso operativo è di 68 kg, è alimenta-
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DATI tecnici Modello Bomag BT 65 Peso operativo 68 kg Larghezza di lavoro 280 mm Velocità 20 m/min Massima produzione 336 m2/h Pendenza superabile Motore Honda GXR 120 Raffreddamento ad aria cilindri 1 Potenza massima 2,8 kW Alimentazione benzina Frequenza eccentrico 10-11,8 Hz Forza di colpo 17 kN Forza centrifuga - Ampiezza -
filtraggio carburante duale, la regolazione della frequenza e il contaore/contagiri. Il tutto per prestazioni che, partendo da una larghezza di lavoro di 280 mm e una velocità di 20 m/min, assicurano una produzione di 336 m2/h. La piastra reversibile BPR 60/65 D si segnala per la completa cofanatura e per un timone di guida a bassa vibrazione, regolabile in altezza e bloccabile nella posizione di trasporto e di lavoro. Il comando prevede una leva comfort, mentre la vibrazione e la velocità sono regolabili direttamente dal timone. La piastra base è rivestita per la massima resistenza all’usura e la sua gamma applicativa può essere ampliata con le piastre di allargamento e il tappe-
Bomag BPR 60/65 D 440 kg 450-650 mm 28 m/min 35% Hatz 1B40 ad aria 1 6,7 kW gasolio 66 Hz 60 kN 1,96 mm
to da un motore Honda a benzina, raffreddato ad aria, da 2,8 kW completamente incappottato per la massima protezione. All’interno del suo equipaggiamento standard spiccano il sistema di filtraggio dell’aria a due stadi, il controllo del livello dell’olio automatico, il sistema di
Il Concessionario
Officina D’Ambrosio srl, con sede a Bolzano, è il punto di riferimento Bomag per quanto concerne la vendita e l’assistenza tecnica nell’intera regione Con quasi 40 anni di esperienza, la società è nata nel 1979, Officina D’Ambrosio è un super specializzato in ambito stradale e dal 2010 è concessionario e centro di assistenza autorizzato Bomag. Con un raggio d’azione che include l’intera regione, D’Ambrosio con tre tecnici e due officine mobili assicura il pronto intervento in cantiere nelle 24 ore e ha anche sviluppato un ottimo Pasquale D’Ambrosio, AD e comparto vendita che, nell’ultimo periodo, si sta anche Responsabile Tecnico Officina affacciando al mondo del noleggio. La struttura si D’Ambrosio srl di Bolzano sviluppa su due livelli da 400 mq ciascuno, cui si aggiunge un piazzale di circa 900 mq utilizzato sia per la parte espositiva sia come deposito per le macchine in riparazione. Alla specializzazione stradale D’Ambrosio affianca un’ottima conoscenza dei motori industriali, la società è infatti officina autorizzata per i motori Deutz e Hatz. Una qualifica che permette alla realtà di Bolzano di spaziare anche su altri settori dai gruppi elettrogeni alle pompe, ai veicoli ferroviari...
“Le macchine sono molto più veloci rispetto alla generazione precedente, permettono di lavorare bene e in poco tempo”. Rolando Andreatta, di Arredo Urbano
tino in materiale plastico offerti in via opzionale. Il motore è un Hatz alimentato a gasolio da 6,7 kW in grado di garantire una velocità di lavoro di 28 m/min e di superare pendenze fino al 35%. ❑ BOMAG ITALIA SRL Via Roma, 50 - 48011 Alfonsine (RA) Tel. 0544 864235 Fax 0544 864367 www.bomag.com e-mail: italy@bomag.com MACCHINE CANTIERI 5.0
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AZIENDE
(FAYMONVILLE/INDUSTRIE COMETTO)
NUOVI EQUILIBRI Faymonville ha acquisito Industrie Cometto: sul mercato dei trasporti eccezionali si affaccia un player già grande, che ora lo è ancora di più
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niziamo questo viaggio nel mondo Faymonville con la notizia più succulenta, data ufficialmente all’ultimo ConExpo e anticipata dal pay off “We are going big!”: Faymonville acquisisce il 100% della proprietà di Industrie Cometto. Si tratta di una notizia che ridefinirà gli equilibri del settore dei trasporti eccezionali. Con questa acquisizione a dir poco strategica, infatti, Faymonville non solo consolida la propria posizione sul mercato, ma espande
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il proprio portafoglio prodotti nei moduli SPMT, sia tradizionale che per applicazioni speciali quali quelle portuali o per acciaierie, settori per i quali Cometto ha sviluppato in questi ultimi anni dei moduli appositi. Da parte sua, Industrie Cometto trarrà vantaggio dall’essere parte di un gruppo multinazionale qua-
Un’immagine del passato e del presente di Industrie Cometto
le Faymonville che potrà garantire maggiori risorse da dedicare innanzitutto alla ricerca e allo sviluppo di nuovi modelli, senza dimenticare comunque l’enorme vantaggio in termini di servizio di assistenza ai clienti, che ora potrà contare su una rete mondiale di assistenza e distribuzione dei ricambi. “L’acquisizio-
ne di Industrie Cometto si tradurrà per loro in una maggiore capacità produttiva e in livelli di qualità dei prodotti ancora più elevati” ha commentato Alain Faymonville, presidente dell’omonimo gruppo. Fondata nel 1954, Industrie Cometto ha raggiunto un successo mondiale grazie alla qualità dei propri prodotti, alla genialità del proprio ufficio di progettazione e, negli Anni ’80, grazie al trasporto dello shuttle Enterprise prima e, negli Anni ’90, per aver partecipato al progetto Ariane. Grazie all’acquisizione di Industrie Cometto, oggi la gamma Faymonville offre soluzioni per i trasporti eccezionali dalle 15 alle 15.000 e più tonnellate. Uno dei recenti esempi di questa nuova potenza che Faymonville assume nel settore è stato il trasporto combinato che Vossmann ha effettuato recentemente in Germania, dove lo spostamento di un modulo da 105 t da Dinklage verso il porto di Meppen ha generato un po’ di scalpore. Per il trasporto Vossmann
IN Egitto
Universal Transport ha ampliato la propria flotta per trasporti eccezionali con 32 unità modulari Faymonville per affrontare efficacemente l’ampliamento del settore energetico in Egitto, ampliamento che porterà all’esecuzione di numerosi trasporti eccezionali nei quali Universal Transport sarà coinvolta in prima linea. L’acquisto comprende 32 unità modulari della gamma G-SL di Faymonville che verranno utilizzate per il trasferimento di diverse componenti di impianti energetici in arrivo al porto di Adabiya fino alle destinazioni finali a New Cairo e Beni Suef dove sono in costruzione le due centrali elettriche a gas più grandi del Paese. I componenti potranno avere un peso massimo di 190 t. A seguito dell’espansione energetica egiziana è prevista anche l’installazione di numerose pale eoliche, altro fattore che comporterà un aumento considerevole di trasporti eccezionali.
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AZIENDE
ha utilizzato un rimorchio CombiMAX di Faymonville da 12 assi sul quale il modulo, lungo più di 20 m e del diametro di 7 m, spiccava per maestosità. Il trasporto ha attraversato le cittadine di Lindern, Sögel e Werlte, lungo strade urbane a volte anche piuttosto strette lungo le quali
il convoglio si è mosso con agilità grazie all’eccellente manovrabilità del CombiMAX. Nel 2016 Vossmann ha ampliato la propria flotta con l’acquisto di un rimorchio a 16 assi che può essere abbinato a un pianale ribassato, un pianale per trasporto di macchine movimento terra nonché addirittura con un rimorchio per navi. “Ovviamente il vantaggio principale del CombiMAX è la sua estrema versatilità” ha commentato Swen Siefken, project manager di Vossmann al momento della consegna dei veicoli. “Il CombiMAX ci permette di poter eseguire le commesse più disparate grazie alle numerose combinazioni possibili”. Questa affermazione si è dimostrata particolarmente vera proprio per il trasporto del modulo da 105 t, che per la sua esecuzione ha richiesto solo 15 ore e appena 75 minuti per posizionare il modulo sulla barge che lo porterà a destinazione a Voerde. ❑
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TESTIMONIANZE
(PERI)
RESTAURO DA RE Il sistema modulare PERI UP Flex è stato utilizzato per il restauro del portale d’ingresso del castello di Neuschwanstein a conservazione gli edifici e dei monumenti storici, benché particolarmente impegnativa sotto molti punti di vista, è un’attività di fondamentale importanza per la civiltà e la cultura europea. Allo stesso tempo i restauri devono comunque permettere la fruizione delle opere. In quest’ottica, durante lo scorso inverno un edificio simbolo della Germania, lo scenografico castello di Neuschwanstein, ha
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visto il proprio portale di ingresso avvolto dalle impalcature realizzate con il sistema modulare PERI UP Flex, che si è adattato in modo ottimale alle condizioni strutturali e ai requisiti statici dell’edificio. Durante i mesi invernali sono stati individuati e documentati i danni alla facciata e al tetto, mentre i lavori di restauro vero e proprio inizieranno in primavera. La soluzione Peri è stata scelta dai professionisti di BSB - Bau und
Spezialgerüstbau GmbH - specializzati in edifici storici e monumenti, che hanno adattato il ponteggio alle particolari geometrie del castello utilizzando esclusivamente componenti di sistema, senza ricorrere a dispendiose operazioni di montaggio dei connettori per tubi e senza che si creassero ostacoli nelle superfici di calpestio, pericolosi durante l’impiego delle strutture. Inoltre, per la copertura del ponteggio, sono stati utilizzati per la prima volta elementi Keder, riscaldabili tramite resistenze elettriche integrate nei teli. In questo modo si è impedito alla neve di accumularsi, evitando così la formazione di carichi indesiderati. Questo accorgimento ha permesso di ottimizzare la larghezza delle campate e delle luci e di ridurre il peso della copertura. Aperto tutto l’anno, il portale del castello attualmente avvolto dalle impalcature rappresenta l’unica via di accesso per i visitatori, pertanto è stato necessario lavorare in spazi molto ristretti. L’intero montaggio delle impalcature è stato effettuato senza utilizzare sollevatori telescopici o gru. I progettisti Peri hanno pianificato i lavori in modo che tutte le fasi di montaggio potessero essere eseguite manualmente.
Meta da sogno
Tra le più famose mete turistiche della Germania, il castello di Neuschwanstein, che si trova nei pressi di Füssen, nel sud del paese, ogni anno è visitato da circa 1,5 milioni di turisti provenienti da tutto il mondo. La sua costruzione in stile medioevale fu voluta, nel 1869, dal re Ludovico II che visse solo pochi mesi nella nuova residenza. La residenza fu infatti completata nel 1886, anno della morte del sovrano. Il castello di Neuschwanstein vanta una posizione idilliaca: circondato da laghi e montagne, le torri regalano una vista panoramica mozzafiato. Nel 2015 i tre cosiddetti “castelli reali” (Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee) sono stati candidati a diventare siti patrimonio mondiale UNESCO; la nomina è attesa per il 2022.
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REPORTTECNICO
GENIE
IL FUTURO NON È UN'IPOTESI
Genie per
Norcia
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Per dare un concreto aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto, a febbraio Genie ha consegnato un sollevatore telescopico girevole Genie GTH5021R in comodato d’uso gratuito alla Protezione Civile della Regione Umbria.
"Quando si verificano catastrofi come questa, il minimo che possiamo fare è aiutare la popolazione locale nel modo che ci riesce meglio: mettendo a disposizione i nostri macchinari", ha dichiarato Francesco Aiello, Direttore
n linea con la sua “costruzione del futuro”, all'APEX Genie ha presentato varie innovazioni che offrono risposte alle più pressanti domande del mercato in termini di capacità di sollevamento e riduzione dei costi in un'ottica di salvaguardia ambientale. Da segnalare: i nuovi bracci Xtra Capacity (XC), il braccio articolato Genie Z-60/37FE ibrido, il braccio articolato Genie Z-33/18 completamente elettrico, il GS-3369BE bi-energy e un sollevatore telescopico Genie GTH. I nuovi modelli Xtra Capacity offrono la possibilità di lavorare con un massimo di tre persone a bordo e spazio sufficiente per attrezzi e materiali, oltre a una portata e una capacità maggiori rispetto ai tradizionali bracci di analoghe dimensioni. Le caratteristiche del Genie XC includono il mini XChassis, un Jib-Extend telescopico idraulico di nuovo design, la nuova tecnologia delle celle di carico, a manutenzione ridotta, che monitora il peso sulla piattaforma e disattiva le funzioni se il carico supera il limite
I
Senior dello stabilimento di produzione Genie di Umbertide e promotore di questa iniziativa insieme a Corrado Burzigotti, Supervisore di una delle linee di produzione
nello stabilimento e volontario della Protezione Civile.
previsto. Da segnalare inoltre il nuovo allarme a contatto Genie Lift Guard, la notevole velocità di sollevamento e le piattaforme di 2,44 m a triplo ingresso, o di 1,83 m a doppio ingresso, entrambe con cancelletto pivotante laterale. Di sicuro interesse anche il braccio articolato ibrido Genie Z60/37FE con motori di traslazione AC trifase ad alta efficienza, un generatore a motore AC e un motore Kubota da 18,5 kW. In modalità “ibrida” il Genie Z-60/37FE offre oltre una
settimana di funzionamento con un solo pieno di gasolio, mantenendo lo stato di carica delle batterie. Il sistema ibrido è inoltre in grado di alimentare direttamente i motori di traslazione a trazione integrale AC, consentendo di combinare la potenza del generatore diesel con quella delle batterie a 48V DC, ottimizzando le prestazioni su terreni inclinati e sconnessi. Il braccio articolato elettrico Genie Z-33/18 è il più piccolo della gamma ed è alimentato da un efficiente
sistema di trazione elettrico AC trifase. Offre la possibilità di lavorare per un’intera giornata all’aperto, e al chiuso con una sola carica della batteria. Con un peso di 3.640 kg, è ideale per applicazioni su superfici delicate, dove è importante un carico ridotto sul pavimento, e per operazioni all’aperto, anche su erba bagnata o terreni stabilizzati da poco. Da segnalare anche la piattaforma a forbice bi-energy Genie GS-3369BE a due modalità di funzionamento: elettrica e bi-energy. Dotata di una presa di corrente integrata da 110 V/220 V, attraverso cui il generatore fornisce elettricità, la macchina non dipende da fonti di alimentazione in cantiere e gli operatori possono alimentare gli attrezzi direttamente dalla macchina. Gli pneumatici sono fuoristrada antitraccia riempiti a schiuma. L'altezza di lavoro è di 11,75 m. ❑
TESTIMONIANZE
(HAULOTTE)
HAULOTTE AL KAIA Presso il cantiere del King Abdulaziz International Airport stanno lavorando diverse unità Haulotte. Per cosa sono maggiormente apprezzate? Ovviamente per le prestazioni operative che sono in grado di garantire uno dei più grandi cantieri aeroportuali del mondo: stiamo parlando del Kaia, ossia il King Abdulaziz International Airport, il nuovo aeroporto in costruzione in Arabia Sau-
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dita che si estende su una superficie di oltre 105 chilometri quadrati, ed è considerata una delle più importanti realizzazioni della città. Ufficialmente denominato Aeroporto Internazionale di Gedda-Re Abd al-Aziz, il Kaia porta la prestigiosa firma dello
studio Skidmore, Owings & Merrill LLP: un progetto promosso dalla General Authority of Civil Aviation saudita allo scopo di aumentare la capacità annua dell’aeroporto da 13 a 80 milioni di passeggeri. Il progetto, in particolare, si articolerà in tre fasi, la prima delle quali verrà completata entro la metà del 2017. Il punto forte di questo progetto risiede nel particolare stile architettonico, una reinterpretazione in chiave moderna dell’architettura islamica, in linea con il tipico contesto saudita
e nel contempo concepito per essere uno degli aeroporti più sostenibili del Medio Oriente: nel progetto i problemi energetici e ambientali hanno ricevuto la massima attenzione. La gamma di colori, materiali e texture utilizzate riflettono quelli naturali del deserto, l’azzurro del cielo e le tonalità della pietra, integrati da motivi geometrici. Ovviamente a fare dell’opera un edificio sostenibile e futuristico non concorrono solo materiali e struttura, ma anche tutte le operazioni e le macchine utilizzate per costruirlo. Tra queste ultime vi sono diverse piattaforme Haulotte fornite da Roots Group Arabia e United Gulf Equipment Rentals, partner del Gruppo Haulotte nella regione. Le macchine francesi a braccio telescopico sono state scelte in primis per l’innovativa tecnologia di cui dispongono che si è rivelata la migliore soluzione nel contesto di uno dei più grandi cantieri aeroportuali del mondo, dove sono state
FIRST LEGO League Il binomio Haulotte-Kohler va rafforzandosi. Dopo la scelta del Costruttore francese di equipaggiare con il motore KDI 3404 alcuni modelli della propria gamma di sollevatori telescopici HTL, nelle versioni destinate ai mercati soggetti alle normative Stage IV/ Tier 4 Final, le relazioni fra le due aziende hanno vissuto un momento di simbolico rafforzamento in un’occasione dai risvolti decisamente inusuali. Campo da gioco, la First Lego League, il campionato mondiale di scienza e robotica nato nel 1998 negli Stati Uniti da un accordo tra il colosso danese dei mattoncini e First, associazione americana che si occupa di valorizzare la scienza e la tecnologia,
coinvolgendo bambini e ragazzi in attività formative di apprendimento scientifico per aiutarli a scoprire il mondo della tecnologia attraverso i famosi mattoncini Lego. Teatro della tappa italiana 2017 è stato infatti il quartier generale di Reggio Emilia di Kohler Engines, che ha messo a disposizione della manifestazione gli spazi della propria sede. Ed è proprio in questi stessi spazi che nei due giorni dell’evento ha fatto bella mostra di sé proprio una delle macchine Haulotte. All’ingresso del campo di gara, infatti, il sollevatore telescopico Haulotte HTL 4017 è stato una presenza dal forte valore simbolico, con cui Haulotte ha voluto ribadire anche in un contesto
inusuale, ma proprio per questo particolarmente significativo, la proficua collaborazione fra i due brand. “La scelta di essere presenti a un’iniziativa di valore educativo come questa non è naturalmente casuale” ha dichiarato Nicola Violini, Direttore Generale di Haulotte Italia. “Rappresentare simbolicamente, attraverso uno dei nostri modelli di maggiore successo, i risultati che la collaborazione fra due aziende ognuna leader nel proprio mercato consente di raggiungere è una scelta di comunicazione precisa, con la quale abbiamo inteso ribadire la nostra sensibilità e attenzione a quanto di più avanzato la tecnologia può oggi offrire”.
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TESTIMONIANZE
utilizzate per la costruzione e i completamenti delle moderne strutture in elevazione. La piattaforma telescopica HT43RTJ PRO, nota per le sue doti fuoristrada, e la piattaforma a braccio articolato HA41RTJ PRO, versatile e affidabile, per esempio, sono state utilizzate per raggiungere le aree di lavoro più difficili alla sommità delle strutture in elevazione. Un esemplare del modello di piattaforma articolata HA260PX, invece, nota per l’eccellente produttività il comfort e la sicurezza, è stata utilizzata nella costruzione dei ponti della stazione ferroviaria che collegherà l’aeroporto con le due città sante de La Mecca e Medina. Nei lavori in interni hanno trovato poi impiego numerose piattaforme
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a pantografo Haulotte sia diesel che elettriche. In particolare, i modelli di scissor H18SX e H15SX si sono rivelati all’altezza del compito grazie alla loro piattaforma estensibile, spaziosa ed ergonomica. Per quanto riguarda gli scissor elettrici, il modello Compact 8 è stato utilizzato per l’installazione degli impianti elettrici, dei controsoffitti, dell’impianto antincendio e degli elementi di interior design dell’aeroporto. Questa grossa commessa per fornire le macchine a uno dei più grandi cantieri in Arabia Saudita è il frutto di dieci anni di attenzione al cliente e di reciproca collaborazione tra Haulotte e i suoi partner locali. ❑
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REPORTTECNICO
HIDROMEK
UN MERCATO SEMPRE PIÙ GRANDE ncredibile, ma vero: stiamo parlando dell'Italia che, dopo un'interminabile periodo di crisi, sta finalmente rialzando la testa e sta divenendo attrattiva anche per costruttori diversi dai soliti noti. In questo contesto va inquadrata la recente partecipazione al Samoter di Hidromek. Il costruttore turco ha presentato al pubblico italiano la gamma degli escavatori cingolati GEN Series, nello specifico i modelli HMK 140 LC, 220 NLC, 300 NLC e 390 NLC, macchine da 15 a 40 t di peso operativo. Si tratta di macchine che, nel complesso, offrono elevata controllabilità, buona affidabilità, un basso consumo di carburante e una facile manutenzione.
I
La terna
HMK 102 B SUPRA Tra le macchine più interessanti esposte al Samoter anche la terna HMK 102 B SUPRA. La macchina si segnala per il blocco
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Un HMK 140 LC, esponente della nuova famiglia di escavatori cingolati GEN Series
del convertitore di coppia (Lock-Up), che permette un elevato risparmio di carburante durante il lavoro, e l'MSS (Motion Stabilizer System), che funziona come un ammortizzatore sui cilindri di sollevamento del caricatore anteriore e va ad aumentare il comfort e la produttività. Come accade in tutte le terne SUPRA, l'operatore può facilmente controllare i parametri di lavoro attraverso due schermi LCD posizionati nella parte anteriore e
posteriore, quindi mentre esegue il caricamento o lo scavo con il retroescavatore. Inoltre, attraverso il pulsante TIPSHIFT posizionato sul joystick del caricatore anteriore, l'operatore può usare comodamente la macchina senza togliere la mano sinistra dal volante e la destra dal
joystick. A tutto vantaggio della sicurezza e della produttività in ogni contesto, ma soprattutto nelle aree più ristrette.
Nel mondo Oggi Hidromek esporta i suoi prodotti in più di 70 paesi nei cinque continenti. Le terne, gli escavatori idraulici, i motor grader e le pale gommate sono progettati e realizzati completamente negli stabilimenti della società, che prevedono severi sistemi di controllo della qualità. Vincitrice di vari premi internazionali nel campo del design, ha tre filiali in Spagna, Russia e Thailandia che offrono assistenza commerciale e servizi postvendita ai propri clienti nei mercati dell'Europa, della Russia e dell'Asia.
Tutti sono equipaggiati con il sistema elettronico di controllo OPERA (HIDROMEK Operator Interface System) che permette di regolare i parametri di funzionamento, e tutte le altre funzioni, tramite le consolle e i joystick. Lo schermo è un TFT a colori. Notevole l'impegno del costruttore nella realizzazione di braccio e avambraccio: Hidromek ha puntato decisamente sulle prestazioni e sulla massima durata nelle condizioni di lavoro più severe. Se gli escavatori rappresentano sempre la macchina regina del mercato, al
Novità assoluta by Hidromek la pala gommata articolata HMK 640 WL da 26 t di peso operativo
Samoter Hidromek ha portato anche una novità assoluta, la sua prima pala gommata articolata HMK 640 WL. Con una capacità di carico di 4,2 m³, il doppio cinematismo a "Z" e 26 t di peso operativo, la nuova HMK 640 WL è alimentata da un motore Mercedes 6 cilindri da 324 CV di potenza e con una coppia massima di 1.600 Nm, turbocompresso a iniezione elettronica, Common Rail. Si tratta di un'unità conforme agli standard Stage IV (Tier IV Final) tramite tecnologia SCR con DOC e senza DPF (Filtro Antiparticolato). La macchina, che si presenta quindi con le carte in regola per ben figurare su un mercato selettivo qual è quello italiano, vanta una trasmissione automatica di tipo Autoshift, studiata per impieghi gravosi, con cinque marce in avanti e tre indietro. Notevoli anche i sistemi di sicurezza: la messa in moto è possibile solo se il cambio della HMK 640 WL è in posizione di folle, mentre la cabina è omologata ROPS (Roll Over Protection Structure) contro il ribaltamento e rotolamento e FOPS (Falling
Objcet Protection Structure) contro la caduta di pesi dall'alto. La pala gommata HMK 640 WL è anche dotata della funzione TIPSHIFT (controllo della direzione avanti-indietro sulla leva di comando del caricatore frontale), di una consolle con bracciolo regolabile, di un display touchscreen da 8'', di un sedile a sospensione pneumatica con riscaldamento e del sistema elettronico di controllo OPERA già visto sugli escavatori. A margine ricordiamo come Hidromek sia il principale produttore turco di macchine movimento terra per quanto concerne terne, escavatori, pale gommate e motor grader. La produzione beneficia di cinque stabilimenti: tre ad Ankara, uno a Smirne, e uno in Thailandia acquisito con la divisione motor grader di Mitsubishi. Attualmente sta costruendo un'ulteriore unità produttiva che copre una superficie di 1 milione di mq e che sarà completata entro il 2017. ❑
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REPORTTECNICO
HYUNDAI
ANTEPRIMA MONDIALE
La pala Hyundai HL975 40
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Robusta e potente, sono i due aggettivi che meglio identificano la nuova pala gommata HL975 presentata da Hyundai al recente Samoter. La macchina, da 26,5 t di peso operativo, è equipaggiata con un motore turbocompresso Cummins da 250 kW stage IV con arresto automatico in caso di
inattività, molteplici modalità operative e l'indicatore ECO che consente di tenere sempre sotto controlli i consumi di carburante. Da evidenziare la possibilità di limitare a 20 km/h la velocità di traslazione e la funzione intelligente di disinnesto frizione ICCO. Nuova anche la cabina
l mercato Italia dà segni di risveglio. Una conferma indiretta ci viene da Hyundai, che ha scelto il recente Samoter per presentare in anteprima mondiale il suo nuovo miniescavatore R30Z-9AK. Con ingombro posteriore nullo, il nuovo mini è perfetto per operare in ambito urbano, in prossimità di edifici a bordo strada e offre diverse possibilità applicative anche grazie alla grande lama livellatrice. Macchina da 2.880 kg di peso operativo, l'R30Z-9A si affida a un motore Kubota D1305 raffreddato a liquido, robusto, silenzioso, con consumi ridotti e con una potenza nominale di 18,1 kW (24,97 HP) a 2.350 giri al minuto. Questo nuovo modello, che sostituisce l'R27Z-9, beneficia di un impianto idraulico progettato per assicurare la massima rapidità e funzionalità di controllo avanzate a tutto vantaggio di ridotti costi operativi e di una manutenzione dilazionata nel tempo: i cuscinetti prevedono intervalli di lubrificazione di 250 ore, i filtri idraulici sono di lunga durata (1.000 ore), così come il cambio dell'olio idraulico (5.000 ore). Del resto la macchina sfrutta sistemi di raffreddamento più efficienti e sistemi di preriscaldamento che vanno a estendere gli intervalli di manutenzione, riducendo i costi operativi e anche i tempi di fermo della macchina.
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certificata ROPS/FOPS, insonorizzata e incrementata a livello dimensionale del 10% rispetto alla versione precedente. Nella ricerca del massimo comfort si segnala il nuovo impianto di condizionamento dell'aria e il sistema infotainment. Senza dimenticare, ovviamente, i comandi
Grande l'attenzione per la facilità di accesso: tutti gli sportelli, le coperture e i cofani sono stati costruiti per un accesso semplificato; anche la batteria è posizionata sotto il radiatore per una manutenzione semplice e pratica. Notevole la cabina, che è spaziosa, confortevole, progettata ergonomicamente con ridotti livelli di rumorosità ed eccellente visibilità. La struttura della cabina rispetto al modello precedente è costruita con tubi più sottili ma più resistenti; l'acciaio ad alta resistenza è interamente saldato per formare un telaio superiore e inferiore di lunga durata. L'integrità strutturale è stata testata mediante l'analisi FEM. All'interno l'operatore può regolare con facilità le impostazioni del sedile (a sospensione) e dei poggiapolsi in base alla propria posizione di lavoro preferita. Mentre i pedali sono posizionati in modo da garantire più spazio a terra e permettere un accesso agevole. Un ulteriore vano portaoggetti con
I progettisti Hyundai hanno posto grande attenzione verso la facilità di manutenzione quotidiana.
DATI TECNICI Modello Peso operativo Modello motore Potenza motore Capacità benna Forza di strappo Profondità di scavo Altezza di scarico
Hyundai HL975 26.500 kg Cummins QSG12 250 kW/335 hp a 2.100 giri/min 4,8 m³ 100 mm 23.435 kg 3.120 mm
Il nuovo R30Z-9A è equipaggiato con un motore Kubota D1305 raffreddato a liquido da 18,1 kW di potenza massima.
elettroidraulici e il monitor touchscreen. Tutti i modelli delle serie HL possono inoltre essere dotati, in via opzionale, di sterzata mediante joystick. Di serie anche il sistema di pesatura a bordo macchina. E
per chi volesse ancora di più, ecco la versione XT con altezza di scarico maggiorata.
blocco a chiave integrato è accessibile sotto il sedile dell'operatore, per garantire più spazio e sicurezza. Il cruscotto digitale permette di avere sempre tutto sotto controllo. Il sistema di monitoraggio del modello R30Z-9AK include sette indicatori di avvertenza, termometro acqua, indicatore di riempimento e contaore per un funzionamento pratico
e produttivo. Il cruscotto fornisce all'operatore indicazioni sullo stato della macchina. Da segnalare la spia della pressione dell'olio motore, quella di carica della batteria, la temperatura del liquido di raffreddamento motore e un indicatore di riempimento. Sul versante sicurezza un sistema di blocco è incorporato nel design per impedire che l'operatore possa abbandonare la cabina mentre i controlli idraulici sono in azione. Quando la leva di sicurezza e la console sul lato sinistro sono posizionati verticalmente, le funzioni idrauliche sono disattivate. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
(JLG)
JLG, UN ALLIED PRODUCT 19 piattaforme aeree diesel JLG, articolate e telescopiche, sono entrate nel parco noleggio di CGT Edilizia
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GT Edilizia non ha bisogno di molte presentazioni. Parte del Gruppo Tesa - che dal 1934 è il punto di riferimento italiano per i prodotti a marchio CAT, CLS, CGT Trucks e Tecknoxgroup - è stata fondata nel 1995 e si occupa della vendita, del noleggio e dell’assistenza per quanto concerne le macchine compatte CAT fino ai 100 q, cui si aggiungono molteplici tipologie di attrezzature quali gruppi elettrogeni, piattaforme di sollevamento e torri faro. In Italia CGT Edilizia dispone di una rete di dieci filiali proprie e di 35 concessionari che rientrano in un network mondiale che, sotto l’insegna CAT Rental Store, riunisce circa 1.500 punti noleggio nel mondo. “Il cliente”, afferma Massimo Rossi, Amministratore Delegato di CGT Edilizia, “si aspetta dal noleggiatore un servizio completo e una gamma completa, quindi limitarsi alle macchine Caterpillar sarebbe stato un fattore riduttivo, per questo da diversi anni CAT ha messo a punto un
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programma denominato Allied Product, all’interno del quale ha scelto un certo numero di costruttori di primissimo livello con i quali ha stipulato un accordo per promuovere i loro prodotti insieme a quelli CAT. In questo quadro, in cui il sollevamento rappresenta una parte importante della nostra attività e del nostro fatturato, JLG si è rivelato un partner di primo livello e di ottima qualità, molto avanzato dal punto di vista tecnologico.A questo si aggiunge un’ottima affida-
bilità e un’assistenza, anche a livello di formazione dei nostri tecnici, sempre di eccellente qualità, così com’è rapida la fornitura dei ricambi. Tutti fattori che concorrono a fare di JLG una scelta prioritaria per il sollevamento”. Un’opinione lusinghiera che si è tradotta, tra l’autunno del 2016 e la primavera del 2017, in una fornitura importante di macchine diesel: tre 1250AJP, tre 800AJ, tre 600 AJ, tre 860 SJ, cinque 520AJ e due 450AJ. Macchine che sono andate a sostituire
SEGMENTARE il mercato
Da Massimo Rossi, AD di CGT Edilizia, alcuni spunti interessanti inerenti lo sviluppo del mercato del noleggio nel nostro paese. “Il mercato italiano per quanto riguarda il noleggio è in forte sviluppo. Benché rilevante, è però ancora inferiore rispetto alla media dei paesi più avanzati. Una delle ragioni è nell’offerta: noi facciamo un noleggio di soluzioni che è oneroso, comporta una gamma completa, personale formato. Mentre il motivo per il quale il mercato italiano non si è ancora sviluppato secondo le sue potenzialità, risiede in un’offerta che è generalmente reattiva piuttosto che proattiva. Sarebbe invece necessario essere veri consulenti, andare nei vari segmenti di mercato con soluzioni idonee. A mio avviso il mercato italiano sta andando rapidamente verso una fase di concentrazione, nei prossimi anni vedremo apparire gruppi più importanti sia per acquisizioni dall’estero sia per un consolidamento di alcuni operatori italiani. Nel giro di 3/5 anni vedremo anche in Italia realtà con 100/200 filiali. Una concentrazione che porterà maggiore professionalità”.
Massimo Rossi, Amministratore Delegato di CGT Edilizia, con Silvia Fiorillo, responsabile della filiale di Varedo (Mb) CGT Edilizia
piattaforme obsolete e a completare la gamma proposta da CGT Edilizia. “Si tratta di macchine importanti, da cantiere”, commenta Mirko Rebuzzi, Senior Account Manager JLG,“da utilizzare verosimilmente per noleg-
gi a medio-lungo termine. Tutte, di serie, presentano il sistema di sicurezza anti-schiacciamento SkyGuard e vanno a rispondere a una richiesta di macchine di elevata qualità che si aggiunge a un servizio a 360° che, in termini pratici, significa formazione per i commerciali e per i tecnici di CGT Edilizia e un’assistenza a livello nazionale in grado di supportarli in tutti i loro noleggi”. La fornitura comprende sei tipologie di piattaforme articolate e telescopiche. Le 1250AJP sono macchine a braccio articolato con jib, motorizzate Deutz (55,9 kW), da 38,30 m di altezza al piano di calpestio, 19,25 m di sbraccio, altezza di scavalcamento di 18,44 m, rotazione continua di 360° e una portata compresa tra i 230 e i 450 kg. Le 800AJ sono modelli articolati con altezza al piano di calpestio
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TESTIMONIANZE
Mirko Rebuzzi, Senior Account Manager JLG
LA NUOVA 520AJ
All’interno della fornitura per CGT Edilizia spicca la nuova piattaforma articolata 520AJ, una macchina che abbina la velocità alle prestazioni Equipaggiata con un motore Deutz da 36,4 kW di potenza massima tarato per accordare le prestazioni con i consumi, la nuova piattaforma JLG offre uno sfilo del 50% più rapido rispetto alla generazione precedente. Una velocità che si unisce a prestazioni quali 18 m
di altezza di lavoro con scavalcamento fissato a 7,3 m, 10 m di sbraccio orizzontale e una portata di 250 kg (in luogo dei tradizionali 230 kg) sull’intero diagramma di lavoro. La rotazione è di 355° non continua. Il jib, di 1,24 m, prevede un’articolazione di +76°,
di 24,38 m, uno sbraccio orizzontale di 15,80 m e un jib di 1,83 m. In questo caso l’altezza di scavalcamento si assesta sui 9,78 m, mentre la portata, non limitata, è di 230 kg. La motorizzazione è Deutz per una potenza massima di 47 kW. Prestazioni leggermente ridotte per le 600AJ, anch’esse articolate dotate di jib che offrono un’altezza al piano di calpestio pari a 18,46 m (scavalcamento a quota 8,09 m), uno sbraccio orizzontale di 12,10
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-69°, mentre la piattaforma porta-persone (0,76x1,83 m di dimensioni) ha una rotazione idraulica di 180°. Con un peso di poco inferiore alle 8 t, la 520AJ può superare pendenze del 45% ed esercita una pressione al suolo di 6,6 kg/cm2. La velocità si assesta sui 6,8 km/h.
m e una portata, sempre non limitata, di 230 kg. Il motore Deutz assicura 37 kW di potenza massima. Cambiamo genere con le telescopiche 860SJ che, alimentate da un Deutz da 47 kW, raggiungono un’altezza al piano di calpestio di 26,21 m e uno sbraccio orizzontale di 22,86 m. La portata di 230 kg non è limitata. Preferendo parlare della nuova 520AJ nel box di approfondimento, concludiamo la nostra carrellata con le prestazioni
LA FILIALE DI Varedo La Filiale di Varedo è stata rinnovata e riaperta nel settembre del 2016. Esemplifica il nuovo modello di filiale che CGT Edilizia propone sul territorio: ufficio commerciale e tecnico, officina attrezzata, vetrina del nuovo e parco macchine
esterno per il noleggio sono solo alcuni dei punti fondamentali. Varedo inoltre, vista la vicinanza alla sede direzionale, è anche filiale pilota, centro di formazione interno dove i nuovi assunti effettuano il training di inserimento e dove
delle due articolate 450AJ. In questo caso abbiamo piattaforme da 13,72 m di altezza al piano di calpestio, scavalcamento a 7,3 m, 7,62 m di sbraccio e una portata di 250 kg sull’intero diagramma di lavoro. ❑
il personale torna ciclicamente per la verifica delle procedure aziendali. La filiale, che sarà inaugurata ufficialmente il prossimo 20 maggio, è guidata da Silvia Fiorillo e ha rappresentato il set fotografico per le piattaforme JLG.
JLG Industries (Italia) srl Via Po 22 - 20010 Pregnana Milanese (Mi) Tel. 02 93595210 Fax 02 93595845 e-mail: europe@jlg.com www.jlgeurope.com MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
KOBELCO
MACCHINA DA FANTASCIENZA A
lzi la mano chi non ha visto Blade Runner, il film
di Ridley Scott ambientato in una Los Angeles postmoderna in cui il cacciatore di androidi Harrison Ford combatte, non senza qualche venatura filosofica, contro un gruppo di replicanti “ribelli” capitanati da Rutger Hauer.Autentico capolavoro
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del cinema (ma vi assicuriamo che anche il libro di Philip K. Dick, “Gli androidi sognano pecore elettriche?”, da cui è tratto, non è affatto male) Blade Runner è entrato nella Hall of Fame della fantascienza, così come il suo omologo del movimento terra, il Kobelco ED160BR-5, merita di essere annoverato tra le macchine più
riuscite del costruttore giapponese. Il paragone calza a pennello se si analizzano le sigle che compongono la denominazione dell'escavatore. Se ED significa Elevated Dozer (cioè dozer elevato), l’acronimo BR sta per Blade Runner, con riferimento alle sue capacità di sterro e spianamento grazie alla lama dozer regolabile idraulicamente. L'ultima versione di questo polivalente performer è stata lanciata al recente Samoter di Verona ed è già disponibile per il mercato. Il nuovo Blade Runner si esalta in termini di versatilità, prestazioni, economia e salvaguardia dell'ambiente grazie all'integrazione di un catalizzatore di ossidazione diesel (DOC, diesel oxidation catalyst) e di un sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR, selective catalyst re-
ANCHE
ECO
Sono tre le modalità di lavoro dell'ED160 Blade Runner. In modalità H si ottiene la massima produttività per i lavori più impegnativi; la S rappresenta l'equilibrio ideale fra produttività ed efficienza in termini di rendimento del carburante; la ECO offre il minimo consumo di gasolio e la massima precisione. In tema di risparmio da segnalare anche l'Auto Idle Stop con l'arresto automatico del motore in caso di inattività.
duction). L'AdBlue per il sistema di post-trattamento dei gas di scarico è contenuto in un serbatoio di generosa capacità (33,9 litri) finalizzato a ridurre i tempi di fermo macchina per il rabbocco. Il motore Isuzu, emissionato Stage 4, è un quattro cilindri, turbocompresso da 3.000 cc che, rispetto al modello precedente, incrementa di circa 5,4% la potenza di picco sviluppata, raggiungendo i 78 kW (ISO 14396). Mentre l'innovativo sistema iNDr di Kobelco (ne abbiamo parlato nel numero scorso in riferimento ai mini) abbatte la rumorosità non solo in cantiere, ma anche in cabina. Quest'ultima, decisamente elevata, consente una visuale completa e sicura della lama dozer, durante i lavori di scavo o di sterro. Allo stesso tempo la distanza di 455 mm dalla sezione inferiore del cingolo al sottocarro facilita l'operatività su ogni terreno, così come i pattini
dei cingoli a profilo curvo migliorano l’agilità e la capacità di lavorare in siti anche con spazi limitati. Ovviamente un ruolo fondamentale è svolto dal design a corto raggio (SR). Migliorie si registrano anche per quanto concerne i volumi di scavo e la forza di trazione alla barra. L’azione della lama dozer è regolabile in sollevamento, angolazione e inclinazione tramite una singola leva di comando. Il tutto si traduce nella capacità di spostare e spianare terra e materiali non solo in avanti, ma anche di 25° verso destra o verso sinistra. Per le operazioni di sagomatura di pendenze e argini di fossati, ad esempio, la lama è inclinabile di 455 mm su entrambi i lati. La lama, di 3.260 mm di larghezza, è inoltre ripiegabile in due punti per ridurne la larghezza a 2.460 mm. Questa soluzione, unita alla ridotta carreggiata dell’escavatore, agevola anche il trasporto. ❑
DATI TECNICI Modello Motore
Kobelco ED160 Blade Runner ISUZU AR-4JJ1XASK-01, turbocompresso, emissionato Stage IV Potenza 78,5 kW a 2.000 giri/min Coppia 375 Nm a 1.800 giri/min Impianto idraulico 2 pompe a pistoni a cilindrata variabile + 2 pompe a ingranaggi Motore di rotazione a pistone assiale Velocità di rotazione 11 giri/min Motori di traslazione 2 a pistoni assiali a 2 velocità Velocità di traslazione 2,4-4,8 km/h Braccio di sollevamento 4,68 m Braccio di scavo 2,38 m (2,84 m - lungo) Profondità di scavo 5,36 m (5,82 m) Massima altezza di scarico 6,90 m (7, 26 m) Forza di strappo alla benna 90,1 kN (89,3 kN) Capacità benna 0,5 m3 (0,38 m3) Peso in esercizio 16-16,5 t MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
(LIEBHERR)
COAST TO COAST Da Carrara a Ravenna, gli escavatori cingolati Liebherr sono protagonisti tra il marmo che guarda il Tirreno e il porto sull’Adriatico ue contesti operativi completamente differenti, la cava e un porto, macchine decisamente diverse, ma lo stesso comune denominatore: la qualità Liebherr. Partiamo dal marmo di Carrara e da un escavatore Liebherr R 980 SME utilizzato
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dalla Gualtiero Corsi, società parte del più importante gruppo estrattivo della zona, la Cooperativa Cavatori Gioia, che conta più di 100 operai e rappresenta il più grande raggruppamento di cave a livello di volumi di marmo prodotti nel carrarese. L’escavatore cingolato Liebherr R 980 SME utilizzato nel contesto di
Carrara è un gigante da 100 t che sviluppa una potenza di 420 kW (571 HP) ed è equipaggiato con un braccio monoblocco di 8,6 m, un bilanciere di 4,7 m e una speciale benna di 1,50 m3 per l’estrazione del marmo. Fa parte della gamma SME, acronimo di Super Mass Excavation, che comprende anche i modelli R 950 SME, R 960 SME e R 970 SME. Si tratta di macchine appositamente studiate per le attività di estrazione, particolarmente stabili e in grado di garantire la massima
produttività in virtù di benne maggiorate e notevoli prestazioni di strappo e scavo. Nello specifico, il Liebherr R 980 SME protagonista di queste pagine è utilizzato soprattutto per far precipitare grandi blocchi di marmo che possono raggiungere le 1.000 t. Tra le sue altre attività: lo spostamento di blocchi di circa 100 t che vengono fatti scivolare, o il sollevamento di blocchi di circa 30 t. Per queste applicazioni la macchina è equipaggiata con protezioni supplementari e con un pilotaggio regolato sulle specifiche esigenze del cliente, volto a favorire movimenti lenti ed estremamente precisi a salvaguardia della produzione, ma anche della sicurezza. Cambiamo versante e tipologia di lavoro e ci trasferiamo nel porto di Ravenna in cui lavorano cinque escavatori cingolati Liebherr R 918 al servizio della Compagnia Portuale della città romagnola per la movimentazione e l’accatastamento di materiale sui mucchi e all’interno delle stive delle navi mercantili. Fondata nel 1929, la Compagnia Portuale opera in tutta la zona del Porto di Ravenna. Le sue principali attività consistono nell’imbarco, nello sbarco e nella movimentazione della merce, ma è attiva anche in altri ambiti, co-
TRA LE Alpi Un nuovo escavatore a fune HS 8130 HD utilizzato per i lavori di dragaggio in un bacino del Canton Ticino in Svizzera. Un escavatore idraulico a fune Liebherr da 130 tonnellate protagonista in uno spettacolare scenario tra le Alpi svizzere. La macchina, una HS 8130 HD, è stata utilizzata per rimuovere i sedimenti che impediscono il deflusso idrico di un bacino montano. Nello specifico si tratta di rimuovere un volume di 125.000 m³, sedimentatosi fino a una profondità di 200 m a ridosso di una centrale elettrica. Per il dragaggio l´escavatore HS 8130 HD è stato configurato con una benna mordente che l’italiana Negrini ha realizzato specificatamente per i lavori sul lago di Luzzone. Questa speciale benna da 10 m³ permette di movimentare circa 130 m³ di materiale all’ora. L’escavatore è equipaggiato con un motore da 505 kW ed è dotato di un sistema idraulico intelligente che permette un ridotto consumo di carburante. I consumi per le operazioni in Ticino si assestano sui 35 l/h.
me i servizi amministrativi, lo sport o il settore immobiliare. La società impiega nell’area portuale più di 40 macchine, tra le quali spiccano i cinque R 918. Sviluppato e prodotto presso Liebherr-France SAS a Colmar (Francia), l’escavatore cingolato Liebherr R 918 ha un peso operativo di circa 18 t ed è equipaggiato con un motore diesel Liebherr da 95 kW. In questo contesto si tratta di una macchina particolarmente apprezzata in virtù della sua compattezza che ne consente un utilizzo anche all’interno delle navi per la movimentazione della merce nelle MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
AL ConExpo Oltre 25 macchine tra escavatori, pale gommate e cingolate, dozer, perforatrici, gru a torre, autogrù, gru cingolate... il ConExpo di Liebherr è stata una fiera da protagonista. Tra le regine dello stand le pale Xpower, le primatiste del risparmio di carburante. Da non sottovalutare anche la presenza dei modelli LH40M e LH22 per quanto concerne il settore del material handling. E anche in questo caso fari puntati sull’economia di esercizio, con l’LH40M in
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grado di ridurre i consumi del 30%. Da segnalare anche il nuovo A918 Litronic ideale per il classico movimento terra, ma anche per la costruzione di strade, pipeline e per i lavori idrici; e l’escavatore cingolato R920 Compact Litronic. Per la demolizione largo al Liebherr R960 high-reach con il suo sistema di sicurezza Liebherr Demolition Control (LDC). Nuovi anche il dozer PR756 e l’RL 56 pipelayer. Notevole l’impegno Liebherr anche nel settore del sollevamento con l’estensione
della gamma delle autogrù fuoristrada, nello specifico con i modelli LRT 1100-2.1 ed LRT 1090-2.1. Per le gru a torre spazio invece alla Liebherr 710 HC-L e alla nuova 81 K.1, upgrade della conosciuta 81K.
stive e facilitare il compito della gru portuale deputata allo scarico dei mercantili. Per questa particolare applicazione, le macchine sono equipaggiate con tre punti di attacco per il sollevamento (due sulla torretta e uno sul braccio), con speciali protezioni dei cilindri sul braccio e con una lama all’estremità del bilanciere. Allestiti sulla base delle esigenze del cliente, gli escavatori presentano anche vetri blindati, rollbar in cabina, luci a flash ad alta visibilità poste sulla cabina che permettono al gruista di vedere dove si trova l’escavatore all’interno della stiva, anche in caso di notevole polvere. ❑ Liebherr EMtech Italia Spa Via dell’Industria 8-12 24040 Lallio (Bg) Tel. 035 69691-00 Fax 035 69691-79 info.lei@liebherr.com www.liebherr.com
Innovazioni MERCEDES-BENZ
E il pick up diventa altro
Presentato in anteprima al Salone dell’Auto di Ginevra il nuovo pick-up della Stella: X-Class DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI DAIMLER PHOTO GALLERY
I
l mercato dei pick up di media grandezza è in fermento in tutto il mondo. La domanda non si limita più solamente a semplici mezzi da lavoro, ma si va sempre più estendendo a versatili veicoli per impieghi contemporaneamente privati e professionali o per puro uso privato. La percentuale di pick up per uso privato è in crescita da anni; ospitando a bordo un massimo di cinque persone, la versione con cabina di guida doppia si è
così imposta come tipo di carrozzeria prevalente. Sia i clienti privati che le aziende richiedono sempre più spesso veicoli con caratteristiche ed equipaggiamenti comfort tipici delle autovetture. Con lo studio di design ConceptX-CLASS Mercedes-Benz ha deciso così di rispondere a queste nuove richieste del mercato: nasce così il suo nuovo pick-up, la Classe X. Il concept dimostra che la Classe X saprà coniugare i tipici punti di forza di un pick-
up, ossia robustezza, funzionalità, resistenza alle sollecitazioni e doti fuoristradistiche, con le classiche qualità delle vetture con la Stella vale a dire design, comfort, dinamica di marcia e sicurezza. Così Mercedes-Benz rende il robusto veicolo da una tonnellata con un massimo di cinque posti interessante per la prima volta anche come veicolo per l’urban lifestyle e la famiglia. In attesa del lancio, previsto per fine 2017, Daimler AG investirà un importo in milioni MACCHINE CANTIERI 5.0
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Innovazioni MERCEDES-BENZ
NEREMO RIVOLUZIO SIZE TO DEI MID IL SEGMEN VERO N IL PRIMO PICK UP CO NDO, IUM AL MO M E R P P U PICK DERNO PER IL MO O IT P E C N CO ESTYLE URBAN LIF hinweg, Volker Morn di responsabile z n e Vans Mercedes-B
di euro nell’ordine di tre cifre nella nuova Serie, che sarà commercializzata con il nome di X-Class Mercedes-Benz nei mercati chiave di Argentina, Brasile, Sudafrica, Australia ed Europa. NON PUÒ CHE ESSERE DESIGN. Il design del nuovo pick up è definibile come atletico, fortemente espressivo e dinamico. Il frontale, incisivo e tipico del marchio, è un evidente sviluppo del volto dei SUV, con il
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massiccio powerdome sul cofano motore e i fari fortemente incavati nel parafango. La classica grembialatura anteriore dei SUV e i passaruota molto pronunciati rafforzano ulteriormente l’effetto di larghezza e rendono ancora più stabile la tenuta di strada dell’X-Class. Allo stesso tempo, il frontale cita il radiatore a lamella singola con la Stella al centro che caratterizza il volto degli eleganti Coupé Mercedes-Benz.
I parafanghi anteriore e posteriore sporgenti creano spazio per un’ampia carreggiata e abbinamenti cerchi/pneumatici di grandi dimensioni per gli impieghi off road più estremi. I cerchi in lega leggera da 22 pollici in antracite/cromo a contrasto conferiscono all’X-Class un portamento maestoso, mentre i predellini di accesso integrati nella carrozzeria sottolineano l’atletica conformazione del corpo. Lo sbalzo anteriore estremamente corto, il lunghissimo sbalzo posteriore e due
I CINQUE DELLA STELLA Sono cinque i gruppi target di clientela che Mercedes-Benz conta di conquistare con il suo X-Class
E il pick up diventa altro linee allungate nelle fiancate accentuano la propensione dinamica; la coda presenta sul bordo inferiore la modanatura cromata tipica dei SUV, e come tratto caratteristico una fascia luminosa avvolgente a LED in una stretta cornice cromata sul portellone posteriore. INTERNI RAFFINATI, COMFORT ELEVATO. Anche l’abitacolo è uno statement emozionale dallo stile sofisticato ed
La X-Class abbina i punti di forza di un pick up al prestigio, al comfort, al piacere di guida e alla sicurezza che caratterizzano le automobili con la Stella. Il pick up Mercedes-Benz risolve così la dicotomia fra utilizzo aziendale e privato e tra impieghi in contesti urbani e extraurbani. Si rivolge infatti non solo ai proprietari di pick up che desiderano caratteristiche, prestazioni, sicurezza e comfort più affini a quelle di un’autovettura, ma anche, e soprattutto, a soggetti che finora hanno guidato un’autovettura, un SUV o un monovolume. Sono cinque i gruppi target di clientela che Mercedes-Benz conta di conquistare con il suo X-Class. Il primo è costituito ovviamente dalle famiglie, che utilizzano il pick up principalmente per recarsi al lavoro, fare la spesa, portare i figli a scuola o a praticare sport, e per compiere escursioni nel fine-settimana o andare in vacanza. Un ulteriore target sono gli amanti dell’avventura, che necessitano di un veicolo di qualità confortevole per l’attività quotidiana, dotato di un vano di carico sufficientemente ampio e di una forza di trazione adeguata al trasporto della loro attrezzatura per
enfatizzato dalla moderna concezione dei dettagli. Le bocchette di aerazione rotonde, il display centrale ad alta risoluzione sospeso sulla plancia e il gruppo di comandi centrale con controller e touchpad multifunzione conferiscono un’ulteriore nota di modernità. Con il touchpad è possibile azionare tutte le funzioni telematiche come in uno smartphone, tramite comandi gestuali o scrivendo direttamente sul tappetino tattile. Mercedes-Benz adotta pertanto la più
il tempo libero. Il pick up Mercedes-Benz possiede inoltre il potenziale per entusiasmare gli individualisti attenti alle tendenze e alla qualità, che conducono uno stile di vita indipendente e desiderano un veicolo che vada oltre il mainstream e il cui straordinario design metta in luce la loro personalità e il loro status. Il quarto gruppo target include titolari d’azienda quali costruttori, architetti e fornitori di servizi, che intendono impiegare il pick up per finalità professionali e private: come confortevole veicolo aziendale per gli incontri di lavoro, adatto anche per trasportare clienti, collaboratori e attrezzature, materiale per l’edilizia e altri materiali, o come veicolo di uso quotidiano e per le attività del fine settimana. Anche proprietari terrieri, come allevatori, coltivatori o viticoltori, impiegano i loro pick up per uso lavorativo e privato, e necessitano di un veicolo dotato di sufficiente capacità di carico e forza di trazione che sia in grado da un lato di marciare con disinvoltura anche su strade non asfaltate, e dall’altro sia adatto anche per incontrare fornitori e clienti e come veicolo per l’attività quotidiana della famiglia.
moderna configurazione di comandi e display nel segmento dei midsize pick up, pur mantenendo caratteristiche e funzionalità tipiche del segmento dei pick up, come ad esempio il freno a mano nella consolle centrale. E LA FORZA? Il Concept X-CLASS powerful adventurer attira l’attenzione su robustezza, resistenza alle sollecitazioni e doti fuoristradistiche, e sottolinea così l’efficacia MACCHINE CANTIERI 5.0
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Innovazioni JCB ACCESS
con cui il pick up Mercedes-Benz coniuga il comfort e lo stile alle principali virtù di questa categoria di veicoli. L’X-Class domina la strada da un’altezza di 1,90 m; i voluminosi pneumatici di dimensioni 35 x 11.50, la considerevole distanza dal suolo e l’atletico design incutono rispetto già al primo sguardo. La mascherina del radiatore con due lamelle tipica dei SUV del marchio, protezioni antincastro anteriore e posteriore, cladding sui parafanghi e passaruota non verniciati in carbonio opaco accentuano ulteriormente la sontuosa estetica off road. Un verricello elettrico sul frontale e un gancio metallico sulla coda sono altri indicatori della robustezza e della forza della nuova X-Class nella versione pensata per gli usi più estremi. MOTORI&CO. La versatilità contraddistingue anche la gamma delle motorizzazioni. La trazione del modello di punta è affidata a un motore diesel a sei cilindri a V abbinato alla trazione integrale permanente 4MATIC; con una coppia particolarmente elevata, il motore assicura un’elevata dinamica di marcia sia su strada che sullo sterrato. La trazione integrale abbina un sistema di trazione elettronico a un ripartitore di cop-
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E il pick up diventa altro pia con rapporto fuoristrada e due bloccaggi del differenziale. Il sistema di trazione e i bloccaggi del differenziale inseribili elettricamente portano la forza motrice là dove la trazione è migliore. In condizioni off road estreme è possibile bloccare il differenziale posteriore e il differenziale longitudinale. Ciò permette di superare in sicurezza gli
ostacoli e le pendenze più impegnative. L’efficiente sistema di trazione e il robusto telaio a longheroni e traverse consentono un carico utile di oltre 1,1 t e una forza di trazione massima di 3,5 t, sufficiente cioè a trasportare, ad esempio, circa 4 mc di legna da ardere sulla superficie di carico e una barca a vela sul giunto di accoppiamento del
LA PRODUZIONE Il lancio della X-Class Mercedes-Benz è previsto in Europa per la fine del 2017; per quanto riguarda il prezzo il posizionamento della nuova Serie nel suo segmento si annuncia particolarmente interessante. Il Pickup sarà realizzato in comunità produttiva con l’alleanza Renault-Nissan. La produzione per i mercati europeo, australiano e sudafricano sarà avviata nel 2017 presso la fabbrica Nissan di Barcellona (Spagna); la X-Class per i mercati dell’America Latina verrà invece prodotta a partire dal 2018 nello stabilimento Renault di Cordoba (Argentina).
rimorchio. Allo stesso tempo, l’autotelaio appositamente progettato con assi larghi, asse posteriore a cinque bracci con molle elicoidali e un set-up molle/ammortizzatori tarato con precisione assicura un comfort di marcia elevato, sia su strada che sullo sterrato. Il pick up con la Stella convince per lo sterzo preciso, la confortevole sensazione di
marcia e l’agile comportamento in curva, mentre le irregolarità del terreno vengono assorbite in modo ottimale.Tutto ciò rende il veicolo perfettamente idoneo all’utilizzo in ambito urbano. Ma come ogni Mercedes, il pick up si distinguerà anche per il livello di sicurezza esemplare. Moderni sistemi di
assistenza alla guida basati su telecamere, sensori radar e sensori ad ultrasuoni supportano il guidatore e ne alleviano la fatica in molteplici situazioni, aumentando così complessivamente il livello di comfort e sicurezza; diversi sistemi di assistenza saranno già inclusi nella dotazione di serie. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
Esponente di spicco della linea Silver Clip, l'SC 28 si applica a macchine da 3 a 7,5 t
SEFI MONTABERT
DATEMI UN MARTELLO! n tormentone canterino di parecchi anni fa chiedeva a gran voce un martello per risolvere vari problemi a livello personale. Oggi, politicamente più corretti, il martello per moltissime imprese è la soluzione ideale per affrontare diversificate lavorazioni dalla demolizione alla cava. Decisamente meglio se il martellone idraulico in questione è anche un prodotto di elevata qualità tecnologica, come accade per la gamma Montabert. Un marchio che, per quanto concerne una vasta area del paese, coin-
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cide con Sefi Srl, società di Lombardore, in provincia di Torino, che dal 2012 è distributore ufficiale Montabert per Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige,Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna,Toscana, Sardegna, Marche e Umbria. Tanti i prodotti a disposizione del mercato. Cominciamo dalla gamma XL. Nel solco di una tradizione a tutta affidabilità e produttività, la Serie XL comprende cinque modelli da 980 a 2.600 kg di peso operativo, che possono essere montati su macchine da 11 a 38 t. Sviluppati,
Top di gamma, il V65 è un martello da 5.589 kg ideale per escavatori da 45 a 90 t di peso; la frequenza va da 380 a 950 colpi/minuto
E NON
solo...
progettati, prodotti, assemblati e collaudati nello stabilimento francese di Montabert, si tratta di una gamma di prodotti con carcassa heavy-duty impreziosita da protezioni antiusura e rostri di protezione che si associano all'utilizzo di acciai di elevata qualità volti a fornire un martello di durata e totale affidabilità, anche nei cantieri più difficili. In questo contesto da segnalare anche l'ampia gamma di regolazioni della pressione dell'azoto per far fronte alle più diverse applicazioni e il sistema di recupero dell'energia, che sfrutta il rimbalzo per ottenere colpi più veloci, a tutto vantaggio della produttività. L'ottimo rapporto qualità/prezzo si evidenzia anche in altre peculiarità costruttive come il brevettato sistema di protezione dai colpi a vuoto, la camera di azoto con guarnizioni ad alte prestazioni che evitano ricariche inutili, le sospensioni che contengono le vibrazioni dal martello alla macchina, il sistema di distribuzione brevettato che evita
L'esperienza Sefi non si limita al settore construction, ma spazia anche nel campo della perforazione mettendo a disposizione della clientela molteplici attrezzature e una flotta di macchine dedicate al noleggio a breve, medio e lungo termine. Il noleggio si estende, inoltre, ai motocompressori e agli impianti di miscelazione/ iniezione di cemento. Ovviamente la società, attraverso la collegata Sefi Service srl, si occupa anche del servizio di assistenza tecnica.
picchi di pressione e protegge l'idraulica dell'escavatore. Interessante anche la linea Silver Clip appositamente studiata per il montaggio su terne ed escavatori compatti. La gamma comprende nove modelli, da 65 a 490 kg di peso, per macchine portanti da 0,7 a 12 t. Gli SC sono equipaggiati con una clip interna
LA GAMMA XL Modello XL 1000 Peso operativo 980 kg Peso macchina portante 11-17 t Portata olio macchina 70/120 l/min Pressione operativa 170 bar Contropressione 20 bar Frequenza colpi 750 c/min Diametro utensile 106 mm
XL1300 1.285 kg 15-22 t 90/140 l/min 170 bar 20 bar 600 c/min 124 mm
XL 1700 1.660 kg 18-28 t 100/150 l/min 180 bar 25 bar 600 c/min 137 mm
XL1900 XL2600 1.900 kg 2.670 kg 21-31 t 28-38 t 120/180 l/min 150-240 l/min 180 bar 180 bar 17 bar 18 bar 540 c/min 550 c/min 142 mm 156 mm
(o esterna dall'SC 6 all'SC 16) che agevola la sostituzione dell'utensile senza dover ricorrere ad attrezzature particolari. Inoltre, per la massima flessibilità operativa, i martelli SC possono essere equipaggiati con una piastra di compattazione (Clip Ram) o con una benna (Clip Bucket) senza modificare l'impianto idraulico. Tra gli optional anche il kit di pressurizzazione per lavori in subacquea e il sistema di lubrificazione Easylub. Saliamo decisamente di categoria con la gamma media e pesante che comprende 11 modelli dal 700 al V65. Questa famiglia, con un peso che varia dai 989 ai 5.589 kg, si applica a macchine da 12 a 90 t, prevede diametri utensili da 112 a 202 mm.Questa serie offre la scelta
fra due sistemi brevettati che garantiscono un’elevata produttività: il sistema BRV a 15 velocità variabili, che si regola automaticamente in funzione delle caratteristiche dei materiali; oppure il sistema a due velocità automatiche (V1200, V1800, V2500,V3500 e V4500), perfetto per lo scavo di materiali omogenei. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
(TREVI BENNE)
IL VIOLINISTA
La Seprio Srl si affida a una HC18P by Trevi Benne, montata su un Cat 325D, per la demolizione di una vecchia tintoria nel cuore di Castellanza
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ipici lungo le coste sabbiose dei mari tropicali, i granchi violinisti sono crostacei la cui peculiarità consiste in un marcato dimorfismo delle chele, una delle quali risulta particolarmente sviluppata. Questa grande chela, agitata ritmicamente, svolge un compito fondamentale nelle interazioni sociali del granchio e gli ha meritato l’accostamento ai virtuosi del violino. A ben vedere, però, questa particolare morfologia lo rende un perfetto imitatore anche di una macchina a noi ben nota: un escavatore da demolizione, a braccio lungo, equipaggiato con una bella pinza.Anche in questo caso l’estremità con la pinza risulta determinante e può fare la differenza
in termini di produttività, efficacia ed efficienza. Ben lontano dai litorali tropicali, il violinista protagonista delle nostre pagine è quindi una pinza Trevi Benne HC18P, attrezzatura dotata di Impact Booster e montata su un escavatore da demolizione Cat 325D che abbiamo visto al lavoro a Castellanza, tra Milano e Varese. Il cantiere oggetto della nostra visita è quello che si può definire un tipico cantiere lombardo volto a eliminare una vecchia struttura industriale inglobata in un centro cittadino sempre più votato all’attività terziaria. La Seprio srl, in poco meno di quattro settimane, ha infatti restituito alla città di Castellanza una vasta area in precedenza occupata da una tintoria dismessa e anacronisticamente inca-
strata tra abitazioni private e attività terziarie. Disposta su tre piani fuori terra, la tintoria smantellata dalla società di Gornate Olona (Va) presentava una struttura mista con parti in mattoni, compresi i tamponamenti, e parecchie aree in cemento armato. In termini di volumi stiamo parlando di circa 25.000 metri cubi vuoto per pieno, per un lavoro da affrontare in modo rapido ed efficace vista l’estre-
DATI tecnici Modello Escavatore Peso Apertura chele Pressione idraulica Portata idraulica
HC18P 15-25 t 1.820 kg 850 mm 250 bar 130-200 l/min
HC23P 23-34 t 2.470 kg 1.000 mm 250 bar 180-250 l/min
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TESTIMONIANZE
ma vicinanza di parecchi edifici abitati. Per questa demolizione la società lombarda ha utilizzato vari escavatori: il Caterpillar 325D equipaggiato con la pinza di Trevi Benne, oltre a un Cat 323 e due 320. Oltre alla demolizione, la Seprio si è anche occupata dello smaltimento delle macerie che, usando gli autocarri della società, sono stati trasferiti alla sede in cui si trova il centro autorizzato di frantumazione. Gli inerti verranno successivamente riutilizzati come materiale di recupero. Durante la nostra visita in cantiere abbiamo avuto modo di scambiare alcune parole con Mauro Pensini, titolare di Seprio srl.Tipico rappresentante della migliore imprenditorialità lombarda, Pensini non è un uomo da scrivania, ma un vero e proprio operatore che sceglie le macchine e le attrezzature con cognizione di causa ed è in grado di capire immediatamente la bontà, o meno, di ogni suo acquisto. “La scelta di Trevi Benne”, afferma Pensini, “non è casuale, ma proviene da una seria indagine di mercato che ha valutato la qualità del prodotto anche in relazione al prezzo. La HC18P è una pinza primaria decisamente efficace, veloce, produttiva. In poche parole sono molto soddisfatto anche in relazione alla risposta dell’attrezzatura abbinata a questo escavatore”. Pinza pressoché nuova, a poche settimane dal suo acquisto è riuscita a farsi decisamente apprezzare. Prima dell’utilizzo nel cantiere di Castellanza, la cui area ripulita andrà a ospitare un nuovo centro commerciale, l’attrezzatura Trevi Benne era
L’IMPACT Booster
L’Impact Booster è un dispositivo idraulico integrato che permette di moltiplicare la potenza, intesa come pressione di esercizio dell’escavatore. Chiudendo nelle chele il materiale, se la pressione dell’escavatore non è sufficiente per frantumarlo, entra in gioco automaticamente l’Impact Booster che permette di moltiplicare la pressione in arrivo della macchina operatrice (pretarata a 250 bar) raggiungendo un picco di 750 bar. Questa vera e propria iniezione di energia, tra l’altro distintamente (e piacevolmente) udibile in cantiere, porta innegabili vantaggi operativi, con un incremento della potenza del 25%, e in termini di risparmio. Pressione di esercizio e di flusso inferiori determinano, infatti, una riduzione del consumo di carburante pari al 20%. E non è finita. Questo dispositivo permette minori cicli di apertura/chiusura chele e una riduzione del peso complessivo dell’attrezzatura.
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L’IMPRESA protagonista
Grazie a un parco macchine di tutto rispetto e a 18 operatori, Seprio riesce a gestire più cantieri in contemporanea e spazia in molteplici ambiti operativi
Nell’area lombarda Seprio srl non ha bisogno di molte presentazioni. La società di Gornate Olona, in provincia di Varese, affonda la propria storia nell’attività della Pensini Diego & Lino fondata nel 1969. Dall’ampliamento di questa storica impresa, che ora svolge la funzione di immobiliare, nel 1996 è
nata l’attuale Seprio che svolge la propria attività nel campo delle opere pubbliche e private e nel recupero di materiale inerte. La società conta 25 addetti (18 dei quali operatori) e vanta un parco macchine comprendente escavatori, pale gommate, finitrici, rulli, grader, autocarri, un
impianto di frantumazione e molteplici attrezzature. Tra le attività tipiche dell’impresa: movimento terra, opere stradali, acquedotti, fognature, opere di ingegneria naturalistica, demolizioni, opere fluviali di difesa e sistemazione idraulica e anche la vendita di aggregati da riciclo.
to che consente l’apertura e la chiusura simultanea delle chele; il profilo delle chele ad alta penetrazione e, per la massima affidabilità, la protezione conica finalizzata a preservare lo stelo cilindro durante la demolizione. Su tutto c’è poi l’Impact Booster (al quale abbiamo dedicato il box di approfondimento) che amplifica la potenza della macchina e la fa suonare alla perfezione, all’interno di quest’orchestra fatta di cingoli, tecnologia e tanta passione. ❑
già stata usata nella demolizione di un cinema in corso Garibaldi, a Milano. Sotto le abili mani di Pensini, la HC18P sembra davvero un violino. Concentrato di pura tecnologia e potenza, affronta il cemento armato come se suonasse una sinfonia, con armonia e assoluta semplicità. Una facilità di lavoro che senza dubbio deriva dalle precise scelte tecniche operate in Trevi Benne. Tra queste l’adozione del leverismo sincronizza-
Mauro Pensini, titolare di Seprio srl, di Gornate Olona (Va), impegnato alla guida del Cat 325D equipaggiato con la HC18P Trevi Benne. Trevi Benne Spa Via Bergoncino, 18 - 36025, Noventa Vicentina (VI) Tel 0444 760773 Fax 0444 861182 www.trevibenne.it info@trevibenne.it MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
VF VENIERI
ALL' INTERNO DI UN PROGETTO on c'è dubbio: le più recenti macchine Venieri hanno solleticato il nostro interesse. Dopo la loro presentazione nello scorso numero, eccoci di nuovo a parlare di questo progetto interessante sotto molteplici aspetti: dall'estetica ai valori puramente tecnici. Partiamo dalla cabina, tanto bella quanto funzionale, che ben rappresenta l'evoluzione cui sono state sottoposte le nuove macchine romagnole. L’ultima cabina, che equipaggia le pale di nuova generazione VF 5.63C, VF 7.63C e VF 9.63C, è il risultato di un profondo studio stilistico da parte del Centro Stile Venieri. Denominata “sferica” per la sua forma caratteristica, donatagli dai vetri decisamente bombati sulla parte anteriore e posteriore, è nata da una mission fondamentale: creare
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Consumi al minimo
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In fase di progettazione, Venieri ha scelto di utilizzare pompe e motori idrostatici ad alta pressione ed elevata efficienza. In questo modo a parità di
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uno spazio di lavoro dalla grande abitabilità interna e con una disposizione razionale/funzionale di tutti i comandi. Come ci spiega Marco Taroni, Technical Manager Venieri,“le due forti ispirazioni sono state le macchine agricole, per quanto riguarda la sfericità e abitabilità della cabina, mentre dal mondo automotive abbiamo attinto la disposizione
potenza disponibile si ottiene il minor consumo possibile. Inoltre, l'utilizzo di motori con filtro DOC, al posto del classico DPF, permette di ridurre al massimo i
razionale di tutti i comandi e il design degli interni. Nel movimento terra è molto comune trovare cabine con i vetri calandrati, quindi costruiti con un solo raggio, questa soluzione tecnica garantisce si una maggiore visibilità internamente, ma la cabina, vista da fuori, è più statica. Con l’adozione dei vetri sferici, quindi costruiti con più raggi di curvatura, aumenta la visibilità complessiva, si riducono gli angoli morti (in quanto i montanti della struttura possono
consumi della macchina ed evitare rigenerazioni manuali. L'operatore si può quindi concentrare esclusivamente sul suo lavoro di cantiere, senza doversi preoccupare di altro.
LE CURVE Per architettura del motore, nella posizione in cui si registra la potenza massima, la coppia è minima, mentre la zona di coppia massima, solitamente corrispondente al range intermedio di giri del motore diesel, è dove poi si hanno anche i minori consumi specifici di carburante.
essere arretrati o comunque la loro forma curvata non compromette la visuale) ed esternamente la postazione di guida risulta più armoniosa e integrata con il leitmotiv stilistico che prosegue sul cofano motore. Nel mondo agricolo questa soluzione è consolidata e applicata a tutte le trattrici di grandi o piccole dimensioni, VENTILAZIONE Notevole lo studio anche sotto il profilo del comfort. La ventilazione interna è stata studiata nei minimi particolari
come le versioni frutteto”. In poche parole,Venieri è riuscita a portare nel mondo edile e del movimento terra qualcosa di apprezzato e funzionale ampiamente sperimentato nel mondo agricolo, attraverso un passaggio tecnico che non è quindi un salto nel buio, ma un miglioramento che si traduce anche in un'evoluzione stilistica decisamente apprezzabile. Tanto più che la realizzazione di un vetro sferico rispetto a una superficie calandrata non ha influenza sul costo dei ricambi. Quindi anche gli aspetti legati all'economicità sono stati tenuti sotto controllo. I depliant Venieri, decisamente ben fatti, presentano qualcosa di inedito, che raramente viene messo sotto gli occhi di chi è interessato all'acquisto di una macchina con questa enfasi. Stiamo parlando delle caratteristiche curve del motore endotermico installato sulla macchina, riferite ai cicli di collaudo a banco prova, nelle quali è visibile l’andamento di potenza, coppia e consumi specifici al variare del numero di giri del propulsore diesel. “La nostra idea”, riprende Taroni,“è stata di sensibilizzare anche la clientela del movimento terra su un tema fondamentale: queste macchine capaci di garantire grandi performance e con grandi potenze in gioco, sono attente ai consumi. Quindi la parola chiave è efficienza: garantire la massima produttività con il minimo impiego di carburante. Oltre ai grafici, infatti, i nostri depliant nella sezione dei dati tecnici, alla voce Motore Diesel, prevedono l'indicazione Gamma di funzionamento economica, dove si evidenzia lo scostamento minimo e massimo di giri motore, entro i quali la macchina ha il minor consumo”. In pratica Venieri non si è solo impegnata sotto il profilo tecnico, ma ha voluto coinvolgere in piena trasparenza i possibili acquirenti, che si trovano a valutare la macchina. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI
Umorismo da sindaco Q
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CI SONO COSE
CHE SONO COSÌ SERIE CHE PUOI SOLO FARCI UNA BATTUTA SOPRA. (WERNER HEISENBERG)
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uando Sala fu eletto sindaco di Milano ci preoccupammo. Non tanto per la valutazione della linea politica (non ce l’ha!) quanto per la sempiterna tristezza dell’espressione del suo volto. Un’espressione triste, al cui confronto quella di Pisapia pareva il Carnevale di Rio. L’avevamo visto in TV decine di volte, durante Expo. E sempre, di uscita in uscita televisiva, anche durante i momenti più lirici della Rassegna Universale, il suo sorriso sembrava, nella migliore delle ipotesi, quello di un impresario di pompe funebri specializzato in funerali di terza classe. Poi venne la campagna elettorale, vincente per Sala ma solo per una manciata di voti. Anche qui stesso copione con un unico momento di palesata felicità: quando vide centinaia di cinesi, con i bigliettini in mano, che bivaccavano davanti ai seggi elettorali delle primarie-farsa per andare a votare Sala-San, ricopiando sulla scheda come automi un nome a loro del tutto sconosciuto. Quindi, dopo la vittoria, ci siamo rassegnati. Dopo cinque anni di farfugliamenti televisivi, ci sarebbe toccato pure un quinquennio di “de profundis”! Invece no. Sala è un fuoriclasse, quindi ci ha sbeffeggiato, smentendoci. Dotato di un senso dell’umorismo al cui confronto il mitico Ettore Petrolini aveva la verve di un grigio e modesto bancario di provincia, se ne è inventata una bella. Di altissimo impatto umoristico. Parliamo della concessione di un grosso spazio in Piazza Duomo per l’istallazione di vegetazione tropicale, palme, banani con banane comprese. Solo ad un vero mattacchione poteva venire in mente di posizionare degli alberi dai frutti tropicali davanti al monumento gotico più importante del mondo. E sono lì da vedere, palme, palmizi e frutti gialli, ovviamente oblunghi e ricurvi. E sono al cospetto della Madonnina, il simbolo più amato dai milanesi. E i turisti? Dalle guglie più famose del mondo, non vedranno più soltanto una sciocca piazza rettangolare, contraddistinta dal Sagrato e da un monumento equestre. Ma con l’ausilio di banani e banane potranno convincersi che, con la piccola spesa della salita in ascensore, sono sbarcati a Negril in Jamaica. Poi si guarderanno intorno in attesa di Harry Belafonte che canta Banana Boat e del benvenuto di sinuose ballerine creole, del tutto simili a Josephine Baker quando cantava “Yes, we have no Bananas”, vestita solo di un gonnellino… di sedici banane. Insomma, altro che scempio, come la stragrande maggioranza degli stolti ingrati milanesi continuano ad affermare. Questa delle banane in Duomo – anche se prima viene la vendita della fontana di Trevi di Totò – è la miglior trovata umoristico-municipale realizzata nello Stivale. ❑
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