MC5.0-Macchine Cantieri - n. 19 - febbraio 2015

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MC M C I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

D E L L ’ E D I L I Z I A

5.0

MACCHINE CANTIERI

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

febbraio 2015, n.19

56 No(mo)ney

Ancora troppi fallimenti. Ma c’è anche qualche segnale positivo

(…) M propo ewa n serviz e il proprio io Full su ab Servic bigli e e tap amento, p peti a anni ssorb anche iolio per e carr officine ozzer ie

COVERSTORY

Nel segno di FONZIE



Exceptional conditions

call for Yanmar solutions Il nuovo mini-escavatore SV18 della Yanmar è stato progettato per soddisfare tutte le vostre esigenze, anche in caso di lavori complessi. Compatto e leggero, può essere facilmente trasportato su un rimorchio. La sua stabilità e la potenza del suo motore gli permettono di lavorare in maniera efficace in qualsiasi tipo di cantiere. L’ SV18 si presta ad un largo ventaglio di applicazioni come i lavori in ambito urbano, lavori di movimento terra in generale e lavori di sistemazione o creazione di aree verdi.

Yanmar Construction Equipment Europe www.yanmarconstruction.eu


Genie apre la panoramica novità di Intermat annunciando la nuova GS-4069, modello parte della vasta gamma della serie 69 che aggiunge ai propri nomi la sigla BE, ossia bi-energy: si tratta di una piattaforma scissor ad alimentazione ibrida (elettrica e diesel) in grado di operare sui terreni difficili (rough terrain). Due caratteristiche che le conferiscono una decisa versatilità. Tutti i nuovi modelli Genie BE69 sono progettati per operare in off road e sono equipaggiati con un generatore a bordo in grado di caricare le batterie che servono sia per le operazioni di movimento che per la mobilità. Grazie all’alimentazione ibrida questa piattaforma è in grado di operare sia in cantieri senza fonti di energia elettrica, sia in ambienti chiusi dove le emissioni inquinanti e la rumorosità potrebbero essere due elementi distintivi per l’aggiudicarsi dei lavori.

GS:

dalle aziende

scissor ibrida

AGENDA DEL MESE

PER IL MONDO

FIERE

2015 4

MACCHINE CANTIERI 5.0

MADE EXPO Milano 18 - 21 marzo

ECO BUILD Londra 30 marzo

BUILDEXPO AFRICA Kenya 02 - 04 maggio

INTERMAT Parigi 20 - 25 aprile

ZAMBIA BUILD Zambia 19 - 21 marzo


PRODOTTO

NEW APOLLO A Intermat Dieci presenterà diverse novità tra cui il nuovo Apollo 25.6

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.500 kg di portata, 5,78 m di sollevamento e 4,8 t di peso a terra: sono i numeri del “piccolo” dell’edilizia di Dieci, l’Apollo 25.6 che con altre novità animerà lo stand dell’azienda a Intermat. Dati i numeri che lo caratterizzano si tratta di una macchina da scegliere se e quando si cerca un minisollevatore per accedere a spazi angusti e dove lo spazio di manovra rasenta l’impossibile. Situazioni che sovente si riscontrano nei settori delle costruzioni, ma anche nell’agricoltura e nella logistica. Tra le novità di questo modello anticipiamo quella riguardante il vano motore, ridisegnato nelle forme per migliorare la circolazione dell’aria, la resa dei radiatori e il conseguente raffreddamento del propulsore e dei liquidi (acqua e olio in primis). Ciò si traduce in maggiore efficienza e durata complessiva. Sempre in tema di motore, quello dell’Apollo 25.6 è un Kubota da 74.5 CV che lo spinge fino ai 30 km/h. FONTE: DIECI

4.500 PAL per Ipaf Risultato straordinario per IPAF in Italia che ha festeggiato al consueto seminario annuale di sviluppo professionale a Bologna le 4.500 carte PAL rilasciate nel corso del 2014. Tante sono state le persone ad aver compiuto per la prima volta, o ad aver rinnovato dopo la scadenza di 5 anni, il percorso formativo per l’uso in sicurezza dei mezzi di sollevamento aereo proposto dalla Federazione inglese ormai da parecchi anni.

Linde amplia le proprie capacità (Prodotto)

Un vero e proprio salto quello che Linde fa con i suoi nuovi trattori da 6 e 8 t di capacità di traino. Ma oltre all’introduzione dei modelli da 6 e 8 t che vanno a completare verso l’alto la gamma, tutti i modelli si arricchiscono di diverse tecnologie, tra cui tre differenti parametrizzazioni di guida, un freno di parcheggio automatico, un sistema di sospensioni sulle ruote, il dispositivo Linde Curve Assist, la sostituzione laterale della batteria nonché un’ampia gamma di equipaggiamenti per soddisfare molteplici applicazioni.

CASE HISTORY

MOZZAFIATO

Problemi con le strade sporche e con la polvere?

Sei gru Potain per un ponte in Germania

S

ono sei le gru Potain che Max Bögl, una delle più grosse imprese di costruzioni tedesca, sta impiegando per la costruzione di un nuovo ponte proprio in Germania, nei pressi di Limburg, e più precisamente nella Lahn Valley, dominando strapiombi mozzafiato con salti di 70 m. Le gru per questo megacantiere sono state fornite dalla società controllata di Max Bögl, la Max Bögl Transport & Geräte GmbH & Co. KG. Schierate per la “battaglia” sono quindi sei unità, ma diversi sono i modelli.Tre sono delle Potain topless MDT 222 con altezza in punta di 76,2 m e raggio fino a 60 m. Di queste prime tre gru, una è stata allestita in una postazione fissa del cantiere mentre le altre due sono mobili. A fianco di queste prime tre topless, vi sono poi una Potain MD 150 con altezza in punta di 29,8 m e raggio fino a 55 m, e una Potain MD 235 J12 con altezza in punta di 35,4 m e raggio sempre di 55 m. A chiudere il gruppo delle Potain una MDT 268A J12 con altezza in punta di 63,1 m e raggio fino a 60 m, anch’essa mobile come le due topless MDT 222 e, a differenza delle altre cinque, presa a noleggio per 15 mesi. FONTE: POTAIN

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PRODOTTI SERVIZI E news Notizie in pillole su macchine, servizi e novità del mercato

Una ibrida per JLG

(Prodotto)

Un software ad hoc (Prodotto)

A Parigi Haulotte proporrà nuove macchine e nuovi dispositivi. Come il DIAG, un software di diagnostica che sarà compatibile con le piattaforme e i sollevatori telescopici del Costruttore francese e aiuterà ad accorciare i fermi macchina per manutenzione e ad abbattere il costo di gestione della macchina (Total Cost of Ownership).

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Arriva la nuova generazione di semirimorchi ribassati MCO con sterzata idraulica di Nooteboom per il trasporto di carichi fino a 47 t velocemente, in sicurezza e con costi operativi contenuti.

Explorer (Prodotto)

Sicurezza, prestazioni e trasportabilità, ma anche capacità di sollevamento, facilità di allestimento e

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di circolazione stradale sono i principali plus dei nuovi modelli della famiglia Explorer di Terex. In particolare il

posizionamento asimmetrico degli stabilizzatori assicura maggiore capacità di sollevamento rispetto a quello a 360°.

Si chiama H340AJ ed è la piattaforma telescopica ibrida proposta quale “assaggio” della nuova gamma di macchine ibride il cui lancio è imminente. La principale novità di questa macchina non risiede tanto nel suo essere ibrida, quanto nell’accoppiata di alimentazione ibrida a trazione integrale.

Telescopici in arrivo (Prodotto)

Maxan propone una serie di sollevatori elettronici per la movimentazione manuale dei carichi, la cui meccanica consente la gestione efficace e in sicurezza di carichi fino a 100 kg.

Saranno tre i nuovi telescopici che Bobcat presenterà a Intermat, i modelli T35105, T35105L e T36120SL, che andranno a sostituire la precedente gamma dal T35100 al T35120SL.


Nella foto: Dopo la gamma agricola dei Turbofarmer è la volta di quella per l’edilizia: i telescopici di Merlo si evolvono, e adottano la modularità, a partire dai modelli P 33.7 e P 30.9, sollevatori compatti che saranno commercializzati entro la fine di quest’anno. ACQUISTI

UNA CTE PER ALESSI La nota azienda di design Alessi si affida ancora una volta al Costruttore di Rovereto per la logistica

L’

idea del design nell’oggettistica casalinga e non, generalmente non si associa al nostro settore. Erroneamente, perché tutte le realtà che producono qualcosa, si tratti di oggettistica, macchine, mattoni o quant’altro, dopo

aver prodotti i propri manufatti devono immagazzinarli, imballarli, spedirli, spostarli e chi più ne ha più ne metta. Logistica allo stato puro, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Eh si, chi pensa mai ai magazzini della Alessi, per esempio? Eppure la razionalità ci dice che devono esistere, da qualche parte. Beh, adesso non dobbiamo più accontentarci della supposizione. Grazie a Genie sappiamo non solo che esistono, ma anche dove sono e quali macchine ci lavorano. Si, Alessi infatti ha recentemente acquistato una GS-2632 per i propri 3 stabilimenti di produzione e logistica siti ad Omegna e Gravellona Toce (VB). Alessi è già in possesso dal 1989 di un modello Genie PLC24 a tutt’oggi operativo. FONTE: CTE

Arriva il pesante di Kalmar (Sollevamento)

Il nuovo reachstaker Kalmar si posizionerà nel segmento delle 18-33 t di capacità di sollevamento e si chiamerà DCG180-330. Grazie alle tre modalità di guida diverse ora importabili dall’operatore tramite il pannello di controllo (“Power” per le massime prestazioni, “Normale” per ottimizzare la redditività ed “Economy” se il costo totale delle operazioni supera la necessità di prestazioni), arriva a risparmiare fino al 15% di carburante in configurazione standard, mentre con la modalità Economy si può raggiungere un ulteriore 15% di risparmio di carburante.

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Elettrica fra i rottami

I RICAVI DI Manitou

(Case history)

L’azienda tedesca Max Becker Trading opera al porto di Colonia Niehl dal 1994 e la sua attività è riciclare qualunque tipo di rottame metallico. E per movimentare questa massa di rottami che immaginiamo notevole, l’Azienda usa esclusivamente macchine Sennebogen. Per questo non ha avuto dubbi nello scommettere sul futuro, acquistando dal dealer Sennebogen per la Ruhr, Baumaschinen Rhein-Ruhr (BRR), una delle punte di diamante della ricerca del Costruttore tedesco, ossia l’850 R Special Electro che andrà ad affiancare le due 835 M che fanno già parte del parco macchine. Le tre Sennebogen svolgeranno tutte le operazioni necessarie alla movimentazione, smistamento e preparazione del materiale per il passaggio alle cesoie prima di essere imbarcato per il trasporto via nave.

CASE HISTORY

GRU D’ORO Una miniera d’oro per Liebherr

L

a miniera di rame e oro Oyu Tolgoi, scoperta nel 2001, è la più grande del suo genere in Mongolia. Si trova a sud, nel deserto del Gobi, vicino al confine con la Cina. I lavori di estrazione sono in corso dal 2010. Proprio in questo scenario una gru cingolata Liebherr LR 1300 ha lavorato per più di tre anni. All’inizio la gru è stata utilizzata prevalentemente per l’assemblamento dei grandi dumper ed escavatori della miniera ma, esaurita questa prima attività, è oggi utilizzata soprattutto per il sollevamento di carichi che richiedono alte capacità di sollevamento (e ricordiamo che la LR 1300 ha una capacità di sollevamento di 300 t). Tra i vantaggi della LR 1300 vi è la flessibilità grazie al grande numero di configurazioni del braccio possibili. Grazie a questo motivo la nostra gru cingolata che era stata inizialmente consegnata con un braccio di 71 m ha, nel frattempo, lavorato con diverse lunghezze del braccio. FONTE: LIEBHERR

Vendite nel quarto trimestre 2014 per 309 milioni di euro (+2% rispetto allo stesso periodo del 2013), vendite complessive nel 2014 per 1.246 milioni di euro (+6% rispetto al 2013), portafoglio ordini macchine nel quarto trimestre per 298 milioni rispetto ai 280 dello stesso periodo del 2013 e una prospettiva di vendite per il 2015 in aumento di circa il 3% rispetto al 2014 sono in sintesi i numeri di Manitou alla chiusura del 2014. In crescita la Divisione Prodotti Impianti Compact (CEP), mentre perde fatturato la Material Handling e Access Division (MHA).

PARTE IL CORSO IPAF “CARICO E SCARICO” CHE RIGUARDA IL METODO CORRETTO E SICURO PER CARICARE, ASSICURARE PER IL TRASPORTO E SCARICARE PLE E MACCHINE OPERATRICI IN GENERE.

I GIGANTI Goliat, scoperto nel 2000, consiste di due riserve principali contenenti petrolio e una formazione superficiale di gas; la ricerca è proseguita in altri cinque pozzi e l’avvio della produzione è prevista a breve. È previsto anche che il sito resti attivo per almeno

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15 anni. Per condurre queste estrazioni è stata costruita la Sevan 1000 FPSO, una piattaforma operativa galleggiante unica, concepita come un impianto di produzione dalla singolare forma cilindrica, che consente il carico di idrocarburi su speciali

navette anche in condizioni climatiche avverse. La piattaforma, che ha la possibilità di stoccare 1 milione di barili di petrolio, è alimentata per metà del fabbisogno da energia elettrica dalla terraferma grazie al più lungo cavo sottomarino di questo genere:

questa soluzione ridurrà del 50% le emissioni di anidride carbonica. Da poco l’unità, costruita nei cantieri di Hyundai Heavy Industries su mandato di Eni, ha preso il largo a bordo della heavy-lift vessel Vanguard con destinazione Nord Europa.

I T convincono (Flotte)

Alla fine saranno 530 i veicoli che la francese Norbert Dentressangle acquisterà da Renault Trucks. L’azienda di autotrasporti è fra le più grandi realtà europee dei trasporti e della logistica ed è rimasta colpita dai risultati dei test effettuati con i nuovi veicoli della Losanga in normali condizioni operative, tanto da ordinarne, appunto, 530, di cui 100 da poco consegnati. I veicoli sono per la maggior parte dei T e verranno impiegati per il trasporto regionale, nazionale e internazionale.


SCENDE in campo

PRODOTTO

EEE.. QUATTRO Arriva il nuovo Doblò Cargo

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iamo alla quarta generazione del Doblò che, ammettiamolo, i suoi anni li porta proprio bene. Quarta generazione che richiama i plus delle precedenti, valorizzandoli ed enfatizzandoli: i futuri proprietari di un nuovo Doblò Cargo in esso troveranno prestazioni e caratteristiche funzionali, capacità di carico e produttività, bassi consumi e ridotti costi di gestione ulteriormente migliorati. Subito colpisce il nuovo design, esterno e interno, rinnovato e dall’impronta automobilistica. Ma quando ci si mette alla guida si apprezzerà subito la risposta della coppia, migliorata e percepibile soprattutto nella guida in contesti urbani, dei nuovi propulsori 1.3 Multijet II da 90 CV e 1.6 Multijet II da 105 CV, i quali alla coppia più prestazionale abbinano ridotti costi di gestione e bassi consumi (fino al 15%); e poi si apprezzerà il comfort derivante dalla sospensione posteriore Bi-link a ruote indipendenti. FONTE: FIAT PROFESSIONAL

Costruire non esiste senza trasportare e viceversa. Per questo a Parigi non mancheranno i camion. E di sicuro non mancherà la Losanga che gioca in casa e che è forte della gamma di veicoli industriali più moderna e giovane del mercato. A Parigi faranno la parte del leone la gamma Edilizia e Cava-Cantiere, ma tra le ipernovità possiamo già anticipare che vi saranno il C Xload con betoniera, il C 8x4 Tridem e il K Xtrem. Il primo si distingue per la particolarità progettuale di aver ridotto all’osso il peso a vuoto, mentre chi cercherà invece un veicolo per le attività da cava potrà vedere il K 8x4 Xtrem, con telaio rinforzato, nuovo cambio Optidriver Xtrem e pneus da 24’.

Nella foto: Complimenti e auguri al collega Maurizio Quaranta per il nuovo incarico di recente nomina. Dal 1 marzo 2015, infatti, Quaranta ricoprirà il ruolo di rappresentante per l’Italia di IPAF che con questo ampliamento del proprio organico ha voluto rispondere in maniera decisa alla richiesta di ristrutturazione della propria struttura espressa dal mercato italiano.

Una nuova casa per le piattaforme

(Nuova sede)

Il Service di Rovereto opera da anni con CTE in qualità di officina autorizzata. Sarà per la vicinanza alla sede centrale di CTE, sarà perché il mercato trentino, dalle ultime indagini, sembra tra quelli che meno hanno sofferto della crisi dell’edilizia, fatto sta che le cose sembrano andare piuttosto bene, tant’è che Il Service ha deciso di iniziare il 2015 in netta controtendenza rispetto ad altre aziende d’Italia. Ha investito in una nuova sede, e in gennaio ha completato lo spostamento delle proprie attività nei nuovi locali, un edificio recentemente rinnovato, proprio a fianco della sede roveretana di CTE. Imboccando via Caproni a Rovereto, lo scenario che appare ora sembra quello di un quartiere dedicato alle piattaforme aeree.

Innovazioni (Prodotto)

La reggiana Almac di Guastalla, Costruttore di piattaforme aeree a pantografo su carro cingolato che si distinguono spesso per l’innovazione tecnologica che propongono, hanno partecipato, tramite il proprio dealer inglese Sky King, alla fiera Executive Hire Show di Coventry, dedicata al mondo del noleggio, presentando il nuovo sottocarro cingolato bi-livellante, di cui è disponibile un video su http:// goo.gl/KzJIiR.

FONDO ANTICRISI PER LE PMI UMBRE PROROGATO AL 31/12/2015 CON GARANZIE FINO AL 66% DEI FINANZIAMENTI MACCHINE CANTIERI 5.0

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Prodotti e servizi 3 DALLE AZIENDE

Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività

Molto più

Quota 75.000

(Trucks)

Caterpillar ha festeggiato la produzione presso lo stabilimento di Decatur, Illinois, di 75.000 motorscraper gommati. Gli attuali modelli della Serie K sono dotati di funzioni di ciclo automatiche, sterzo ad alta pressione, modalità di risparmio del combustibile, monitoraggio del carico utile e altre innovazioni

stretti

Paul Nutzfahrzeuge GmbH di Passau ha lanciato una nuova iniziativa sul mercato e ora offre soluzioni di conversione con telai a larghezza ridotta per il nuovo Euro-6 serie di autocarri Mercedes-Benz Antos, Actros e Arocs.

Pneus più forte (Bridgestone)

Un uso più efficiente dei mezzi pesanti: è la promessa Bridgestone con i sui nuovi pneumatici On/Off con maggiore capacità di carico. La nuova gamma EVO consente agli operatori dei settori edile ed estrattivo di trasportare carichi più pesanti, senza perdere performance, resistenza al taglio e durata.

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(Cat)

Autonomo (Clivet)

Clivet presenta Zephir2 Evo, unità monoblocco in pompa di calore per il rinnovo dell’aria in edifici nuovi e ristrutturati. Si tratta di un’unità da 4.000 a 14.000 m3/h, che racchiude l’impianto in un unico sistema autonomo a recupero termodinamico dell’energia.

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Sbarcano in America (Prodotti)

Due piattaforme forSte 10A, da 10 m di altezza e 4,2 m di sbraccio laterale, sono state consegnate all’installatore e dealer ecuadoriano. Del resto l’impulso alla creazione di tale modello Socage è venuta dal mercato sudamericano, dove si richiedono attrezzature semplici e intuitive. La forSte 10A, montabile su pick-up a partire da 3,5 t, ha il vantaggio di poter essere utilizzata senza stabilizzatori e senza apportare modifiche sostanziali al telaio del veicolo.

CASE HISTORY

STOP AL RUMORE

Intervento di limitazione acustica con barriere di Laterlite

Dati di mercato (Mercato)

Nel 2014 sono state vendute in Italia 6.786 macchine per costruzioni, +11% rispetto al 2013. Allo stesso tempo nei primi dieci mesi dell’anno, secondo i dati Istat elaborati da Unacea, l’export ha registrato un calo del 4%, mentre le importazioni un +23%. Secondo le previsioni di Off-Highway Research, il mercato mondiale nel 2015 crescerà fino a quota 86 miliardi di euro.

L

ungo la A54–Tangenziale Ovest di Pavia, è stato eseguito un intervento di mitigazione acustica che interessa entrambi i sensi di marcia, realizzato con innovative barriere acustiche d’altezza totale di 3 m e alte caratteristiche di fonoisolamento (Classe B4) e di fonoassorbenza (Classe A5). L’area dell’intervento si trova in prossimità del Polo Ospedaliero

e Universitario Cravino, e ha visto uno sviluppo lineare di circa 1.755 m di barriere antirumore, corrispondenti a una superficie di circa 5.265 m2. Sono stati usati pannelli acustici in calcestruzzo di argilla espansa Leca nelle dimensioni di 250 x 300 cm sovrastanti pannelli di zoccolatura in calcestruzzo parzialmente ricoperti dal terreno. In particolare il pannello fonoassorbente è dotato sul lato sorgente rumore di speciali formelle in calcestruzzo d’argilla espansa denominate Fonoleca Quadro solidarizzate al cemento fresco mediante un sistema brevettato. Il pannello lungo le nervature laterali è dotato di due scanalature verticali che permettono di montarlo verso il lato sorgente rumore con la putrella in ferro a scomparsa, garantendo la massima prestazione d’assorbimento acustico. FONTE: LATERLITE

Nella foto: La nuova Explorer 5600, ultima nata della gamma autogru all terrain di Terex, ha debuttato sollevando un ponte che funge da passerella pedonale per superare il fiume Ruhr in quel di Oldsberg. La peculiarità del lavoro è che il ponte è stato spostato 60 m più in alto della precedente posizione per essere a prova di piena del fiume. MACCHINE CANTIERI 5.0

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SOLIDARIETÀ

ALL’ASTA

Un Iveco Daily nuovo fiammante per DHL. E una raccolta fondi per Telethon

I

n occasione dell’inaugurazione del nuovo Hub Internazionale DHL Express Italia, presso l’aeroporto di Milano Malpensa, Pierre Lahutte, Iveco Brand President e Giancarlo Zampieri, titolare di Zampieri Holding hanno consegnato nelle mani dell’amministratore Delegato di DHL Express Italia, Alberto Nobis, il Nuovo Daily Iveco, personalizzato con i loghi di Telethon, Charity Stars e DHL. Si tratta di un mezzo speciale, acquistato alla cifra record di oltre 50.000 euro attraverso una gara di solidarietà organizzata da CNH Industrial e dai suoi brand a favore di Telethon. L’intero ricavato è stato donato alla Fondazione Telethon. FONTE: IVECO

LINDE ne fa una nuova In occasione di Bauma China Linde Comansa ha presentato il nuovo modello della serie di gru flat-top CJ1100. Con 6 t di carico massimo è ideale per il mercato di Cina, India e del sud-est asiatico. Lo sbraccio va da 30 a 60 m con configurazioni che consentono di adattare la portasta della gru alle esigenze di ogni cantiere. Per quanto concerne l’altezza massima la macchina può raggiungere i 108 m. Questo nuovo modello è il primo di Comansa che include il sistema PowerLift sviluppato dalla casa madre.

Nuovi Hybrid (Pneumatici)

Continental ha sviluppato la nuova gamma di pneumatici Hybrid, disponibili nei formati da 19,5 e 17,5 pollici per autocarri medi e pesanti. Nel tipico diametro da 17,5, il Conti Hybrid LS3 per asse sterzante e il Conti Hybrid LD3 per asse trattivo sono adatti all’uso su autocarri leggeri, fino a 12 t. Il battistrada riprogettato prevede una costruzione a due strati. Un composto di gomma per la parte superiore aiuta ad allungare la vita utile, mentre la parte inferiore consente di diminuire la resistenza al rotolamento.

PARTNERSHIP

SPOSALIZIO

Dassautl Systèmes stringe una proficua partnership con 3-im Virtual Projects per il settore edile

U

na si occupa di consulenza aziendale e servizi nei settori dell’edilizia, della progettazione architettonica, delle costruzioni, delle grandi opere infrastrutturali, del Real Estate e del Retail. L’altra di software di progettazione 3D, simulazione avanzata, realtà virtuale e gestione del ciclo di vita del prodotto. Due attività che possono andare a braccetto. Un’idea che non è venuta solo a noi ma anche a Dassault Systèmes, la seconda delle due aziende di cui sopra, che ha recentemente annunciato una nuova partnership di distribuzione fra la propria filiale italiana e la società 3-im Virtual Projects con sede a Milano.“Si tratta di un accordo strategico importante, in un settore in cui puntiamo a crescere in Italia e in tutti i mercati internazionali” ha dichiarato Umberto Arcangeli, Senior Director Sales,Value Solutions EuroMed di Dassault Systèmes.“Il team e i vertici di 3-IM hanno sviluppato un’esperienza di primissimo piano nel settore AEC (Architecture, Engineering and Construction), contribuendo nel corso degli anni anche all’applicazione e allo sviluppo delle soluzioni Dassault Systèmes. FONTE: DASSAULT SYSTÈMES

Al Paccar MX-11 l’Innovation Award (Paccar - Daf)

Il motore Paccar MX-11 Euro 6 ha vinto il Truck Innovation Award in occasione dell’annuale Fleet Transport Awards. Il riconoscimento irlandese ha premiato il motore in virtù della sua tecnologia, dell’affidabilità, per l’elevata efficienza nei consumi e per la tara ridotta. Il motore Paccar MX-11 da 10,8 l equipaggia i modelli DAF CF ed XF ed è disponibile con potenze che vanno dai 210 kW (286 CV) ai 320 kW (435 CV).

LA COMUNICAZIONE ANNUALE DATI IVA DAL 2016 SARÀ INSIEME ALLA DICHIARAZIONE IVA ANTICIPATA DI FEBBRAIO

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CASE HISTORY

ELETTRICI, SI

LA FINE DEL tunnel (?)

Sofidel sceglie i carrelli elettrici RX60 di OM Still

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i ha scelti perché sono silenziosi. Li ha scelti perché sono elettrici, ma anche efficienti, affidabili, prestazionali, parsimoniosi, comodi, sicuri, maneggevoli e… green. Dieci motivazioni per altrettanti nuovi carrelli che Sofidel, noto in Italia in particolare per il marchio Regina, ha acquistato da OM Still. Si tratta degli RX60 elettrici che garantiscono le stesse prestazioni dei carrelli diesel di pari portata, abbattendo però rumorosità ed eliminando le emissioni, una caratteristica fondamentale alla luce delle norme che vietano l’utilizzo di carrelli diesel nei magazzini chiusi. FONTE: OM STILL

Per le Regioni del Nord Est il 2015 sarà un anno positivo, dodici mesi che vedranno la tanto attesa ripresa dalla crisi economica. La crescita riguarderà il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, che secondo quanto rilevato dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre saranno protagoniste di una netta inversione di marcia che porterà sviluppo e ricchezza per il sistema imprenditoriale.

Goodyear per Volvo (Pneumatici)

I nuovi pneus Goodyear RT-5D, nella dimensione 875/65R33, sono stati forniti a Volvo CE come primo equipaggiamento di una pala gommata L350F che sarà utilizzata in una cava di marmo italiana da In.Gr.A. Goodyear RT-5D è un pneus OTR da trazione con un livello 250 (L5) per condizioni di lavoro molto impegnative: nelle cave, per difficili applicazioni nell’industria, nel settore del riciclaggio e per operazioni in miniera. Presenta una carcassa con tecnologia a elevata stabilità, che abbina rinforzi nella zona del tallone e sulle cinture della carcassa, per una maggiore produttività, più protezione dei fianchi e minima deformazione. Rispetto al predecessore offre una capacità di carico per ciclo superiore del 25%.

DAL MERCATO (Pneumatici)

(Vendite macchinari)

PACCHETTI PERSONALIZZABILI PER VIAGGIARE SICURI

UN NUOVO STRUMENTO PER VENDERE

NASCE CNH INDUSTRIAL GENUINE PARTS

UNA CORSA MAGICA PER IL CONTINENTE AFRICANO

SUL LAVORO LARGO ALLE DONNE E AI GIUSTI DPI

Bridgestone introduce tre nuovi pacchetti personalizzabili per il Total Tyre Care dedicato alla gestione e al mantenimento dei pneumatici. “Advanced Tyre Monitoring”, “Premium Tyre Maintenance” e “Elite Tyre Management” forniscono efficaci soluzioni per la riduzione dei costi dei pneumatici e massimizzarne il valore. www.bridgestone.it

Case Construction è il primo OEM a offrire ai propri rivenditori una piattaforma di social media (Indoogoo) per elencare e vendere la sua linea completa di attrezzature. Il sito Indoogoo è infatti dedicato alla negoziazione all’interno dell’industria pesante e ospita tutta la gamma di prodotti Case: dai grandi escavatori agli utility, dalle terne ai dozer. www.indoogoo.com

Un progetto di valorizzazione mondiale basato sui marchi del gruppo: Case IH, Steyr, Case Construction, New Holland Agriculture, New Holland Construction, Iveco, Iveco Astra, Iveco Bus, Heuliez Bus, Magirus, Iveco Defence Vehicles e FPT; rinforzo della qualità e delle performance; supporto alla standardizzazione e ottimizzazione degli stock. www.cnhindustrial.com

L’avventuroso tour del Daily 4 x4 nel continente africano ha attraversato sette Paesi (Angola, Congo, Zambia, Tanzania, Kenya, Etiopia e Gibuti) per promuovere la sicurezza stradale e si è concluso con la tappa di Gibuti, in Africa orientale. Quasi 60 giorni di viaggio, per un totale di oltre 11.000 km percorsi negli spettacolari scenari del continente africano. www.daily4africa.com

Lady D è fra le prime calzature da lavoro progettata per le donne. Un prodotto innovativo studiato tenendo conto delle differenti caratteristiche e peculiarità del piede e della postura femminili e che ne soddisferà pienamente le esigenze. La suola “peso piuma” è in poliuretano trasparente, ultrapiatta ed estremamente flessibile. dikeworkwear.com

Nuove offerte pneus

Social media

(Ricambi)

Sempre più servizio

(Sponsorship)

“Daily 4 Africa”

(DPI)

Lady D

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Nella foto: Intermat sarà il debutto ufficiale di Terex Trucks stand alone. La divisione dei dumper si è infatti staccata dal resto delle business unit di Terex e da oggi seguirà un percorso tutto a se. A Intermat sarà possibile ammirare il TA300 e il TA400 per i dumper articolati, e il TR60 per la gamma dei veicoli a telaio rigido.

4,5 milioni di sterline. In motori (Partnership)

E’ questa la cifra che Terex GB pagherà in un solo anno a JCB Power Systems per l’acquisto di una delle più grandi forniture di motori della storia della divisione del Costruttore inglese che progetta e costruisce propulsori. Terex acquisterà i nuovissimi Ecomax da 55kW Stage3B/Tier 4 Final, che equipaggeranno inizialmente due modelli della gamma di dumper Terex, il TA6 e il TA6S prodotti a Coventry. Fondata alla fine del 2004, la divisione JCB Power Systems ha prodotto in dieci anni ben 350.000 motori.

Volvo CE amplia il noleggio (Noleggio)

Volvo Rents, business unit dedicata al noleggio di Volvo CE Italia, ha incrementato la propria flotta di dumper articolati, investendo in modo importante sulla macchina da 33 t e 20 m3 di portata, l’A35G, molto più produttivo e più economico del fratello A30, specialmente per determinate applicazioni.

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PRODOTTO

A POCHI passi da Intermat A pochi chilometri da Parigi, dove si terrà a breve Intermat, Case ha il proprio Case Customer Centre che durante la manifestazione sarà raggiungibile mediante una navetta apposita. Vale la pena fare un giro perché sarà possibile vedere le nuove macchine di Case all’opera, e anche provarle direttamente. Fra queste vi sarà la nuova Serie D di escavatori cingolati, disponibile nei quattro modelli da 25 a 40 t.

DEBUTTANO Per Doosan è l’ora del passaggio alla nuova normativa Stage IV

T

ra i debuttanti dello Stage IV a Intermat vi saranno i pesi massimi di Doosan, gli escavatori cingolati DX420LC-5, DX490LC-5 e DX530LC-5 da 40-50 t che sono anche i più grandi escavatori cingolati Doosan conformi a tale normativa. I nuovi di Doosan offrono prestazioni notevolmente migliorate rispetto alla precedente gamma ‘LC-3’ emissionata Stage IIIB. Per esempio il peso operativo dei modelli DX420LC-5 e DX490LC-5 è stato aumentato rispettivamente di 700 kg e 500 kg, mentre quello del nuovo DX530LC-5 rimane invariato. Le capacità di sollevamento hanno registrato un incremento medio del 5% in tutti e tre i modelli, fatta eccezione per la capacità di sollevamento laterale del DX530LC-5, aumentata di ben il 12%.

FONTE: DOOSAN


dalle aziende

Con un occhio di riguardo costante alle soluzioni low cost che consentano di ottenere nel contempo risultati eccellenti nel settore del grounding e nelle prove Lugeon, Dat instruments ha da poco creato un nuovo sensore di portata elettromagnetico e di pressione wireless. La possibilità di connettere tale sensore direttamente al PC consente di ottenere un valore aggiunto rispetto ai comuni sensori di portata utilizzati finora. I dati vengono registrati e visualizzati direttamente sul monitor del PC, il tutto finalizzato a ottenere dei report completi e dettagliati della prova Lugeon e dell’iniezione cementizia effettuata. Il sistema permette anche una miglior gestione della contabilità del cemento.

IL SENSORE che si connette

DALL’EUROPA FINANZIAMENTI AD HOC Sono più di 550.000.000 gli euro a disposizione sotto forma di finanziamenti comunitari pronti all’erogazione a fronte di richieste specifiche indirizzate alla ricerca e sviluppo nel settore dei trasporti e dell’energia.

INFINITE POSSIBILITÀ Una recente relazione europea mette in luce un significativo potenziale di investimenti in Europa, individuando circa 2.000 progetti per un valore approssimativo di 1.300 miliardi di euro in investimenti.

UCRAINA: BUCO NERO Oltre ai danni economici dovuti al mancato flusso export causato dalla crisi russoucraina, l’Ucraina ha appena ricevuto 500 milioni di euro di prestito sotto forma di assistenza macrofinanziaria erogati direttamente dalla UE.

MAGGIOR COLLABORAZIONE Approvata la nuova Strategia per la Regione Adriatico-Ionica, un progetto di maggior coordinamento e cooperazione tra otto Nazioni dell’area, di cui quattro aspirano ad entrare nell’UE, e 13 regioni italiane.

A CHE PUNTO SIAMO? Presentato lo Studio comparato sul recepimento delle nuove direttive europee in materia di appalti pubblici nei Paesi UE che fa il punto sullo stato dell’arte del processo di recepimento delle nuove direttive appalti negli Stati membri.

INFRAZIONI SOTTO SOGLIA 90 Scendono a 90 il numero delle infrazioni UE a carico dell’Italia, uno dei migliori risultati degli ultimi anni, risultato ottenuto “grazie a un duro lavoro e a un grande gioco di squadra” ha dichiarato il Sottosegretario Sandro Gozi.

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Sommario MC 5.0 • FEBBRAIO 2015 • NUMERO 19

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LEGISLAZIONE

28 Ex lege

COVER Abbigliamento da lavoro, panni riutilizzabili e tappeti assorbiolio. Il kit completo per officine e carrozzerie è marchiato Mewa

SI FA CHIAREZZA

(DIRETTIVE APPALTI PUBBLICI)

29 Legislazione sicurezza

ATTUALITÀ

VOLONTARIE, MA IMPORTANTI

04 NOVITÀ DAL

SETTORE E MOLTO DI PIÙ

(LINEE DI INDIRIZZO)

WCS

EDITORIALI

31 THE DAMS OF THE

18 Editoriale on

WORLD

A CHI CREDERE?

REPORT TECNICO

58 Editoriale off

30 LA STERZATA

COME PRIMA, PIÙ DI PRIMA

DEL "FOLLE"

(DI MAURIZIO GUSSONI)

COVER STORY

(DAF)

39 COME SANDOKAN (SEPPI)

20 Cover story

44 UNA PALA(TA)

NEL SEGNO DI FONZIE

DI NOVITÀ

(JCB)

(MEWA)

51 PER ALTRI 40

MERCATO

RUSSIA E GERMANIA CI TRADISCONO

54 COME NON L'AVETE MAI VISTO

(INTERMAT)

27 Mercato macchine CHIAROSCURI

INNOVAZIONI

46 UN MONDO

(MERCATO CONSTRUCTION

D'ACCIAIO

EURO)

(SSAB)

MACCHINE CANTIERI 5.0

TESTIMONIANZE

40 DURI PER IL GESSO (ALLISON TRASMISSION)

(FATTURATO EXPORT)

16

31

(MERCEDES-BENZ)

26 Mercato

Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Carlo Otto Brambilla, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

46

(BRAND ITALIA)

(DI EMANUELA PIROLA)

42 SEMPRE PIÙ IN ALTO

54 RUBRICHE

52 MUD RUN RACE

56 NO (MO)NEY 57 CANTIERI STYLE

(TEREX - GENIE)

(CAMP SAFETY)

(LIEBHERR)

Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com

Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com

Registro operatori di comunicazione N.O 17890 del 02/01/2009

Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com

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editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013


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EditorialeOn EMANUELA PIROLA

A chi

credere? R

ipresa. Deflazione. Recessione. Ripresa ancora una volta. Il PIL cresce. Il PIL decresce. Il PIL ha smesso di cedere punti. La Grecia chiede, minaccia di lasciare la UE e la Nato. Poi riprende a dialogare, ma continua a minacciare. E se esce dalla Ue, cosa succede? L’Unione Europea crolla. Si, no? La Germania sarà in gravi problemi a causa delle banche molto esposte con il debito greco. Si, no? E se crolla la Germania, cosa succederà? Boh. E ci si mette anche Putin, l’Ucraina e un nuovo spauracchio di guerra, con le due superpotenze che tornano a mostrare i muscoli. E una diplomazia che vede l’Unione Europea in prima linea, rappresentata però da Capi di Stato nazionali (tedesco e francese in primis) ma non dai propri organi che dovrebbero rappresentare tutte e 26 le Nazioni, non solo due o poco più. Isis e terrorismo, attentati e chi più ne ha più ne metta. E in patria gente che fa fatica a tirare la fine del mese, patti politici che si sciolgono, e così via. Ma cosa succede? Beh, che il Mondo si stia complicando (o lo è sempre stato) non dovrebbe essere considerato un problema, e di sicuro non vale la pena farsi prendere dall’ansia o, peggio, dalla paura. Piuttosto il vero problema è che non si sa più a chi credere. I mass media passano messaggi spesso contraddittori, e il fatto di non avere una classe politica forte e autoritaria fa si che la maggior parte della gente comune si trovi all’improvviso senza SOLO UN CATTIVO certezze, senza risposte, senza una base su cui prendere delle decisioni. Comprare casa? SOLDATO NON SPERA Manco a parlarne? Ma un’auto? Beh, ci si pensa comunque due volte. Per non parlare dei consumi, tracollati. DI DIVENTARE GENERALE. Ma il Governo pensa di risolvere tutto aumentando (PROVERBIO RUSSO) l’Iva. A nessuno balugina il pensiero, visto che all’ultimo aumento non è coinciso un aumento delle entrate, ma una diminuzione, che il risultato del secondo rincaro Iva potrebbe essere identico. L’Italia ha bisogno di fiducia, ha bisogno che la gente ricominci a vivere serenamente, senza che questo significhi spendere i soldi che non si hanno (come magari è successo in passato), ma che si spenda il giusto per far andare avanti la baracca dell’economia che è basata sul fragile equilibrio domanda/offerta. E se non c’è domanda… addio. Ma per avere fiducia, bisogna essere sereni. E la serenità si ha se si vedono chiaramente le cose, se si riesce a capire dove si sta andando. E gli italiani questo non lo vedono. Speriamo di non rimanere ciechi tanto a lungo da diventare completamente indifesi e, di conseguenza, terra di conquista.

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CoverStory MEWA

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NEL SEGNO

DI FONZIE Abbigliamento da lavoro, panni riutilizzabili e tappeti assorbiolio. Il kit completo per officine e carrozzerie è marchiato Mewa e beneficia del suo FullService DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI MEWA

I

Il suo pollice alzato e il suo mitico “Hey!” hanno segnato un successo televisivo senza tempo. Ovviamente stiamo parlando di Arthur Herbert Fonzarelli, in arte Fonzie, l’anima della situation comedy Happy Days, una delle serie tv più cult di tutti i tempi. Raccontando con aria scanzonata la gioventù della Milwaukee a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, attraverso le vicende dell’americanissima famiglia Cunningham (con il capofamiglia Howard titolare di una ferramenta e la moglie Marion costantemente alle prese con faccende domestiche e cucina) Happy Days è un riuscito mix di leggerezza, briciole di saggezza, musica e allegria, spesso vissute all’interno della tavola calda di Arnold. Locale in cui “spadroneggia” il nostro Fonzie, magistralmente interpretato da Henry Winkler, un meccanico-guru, inguaribile rubacuori con il fascino alla James Dean, un duro dal cuore tenero, con un tocco magico per i motori e le ragazze. Un uomo di officina inappuntabile, con la t-shirt immacolata, l’immancabile giubbotto in pelle e

i capelli sempre perfettamente impomatati, anche grazie a una serie di pettini per ogni giorno della settimana. Un meccanico davvero mitico al quale, non abbiamo dubbi, sarebbero senz’altro piaciute le soluzioni messe in campo da Mewa e pensate appositamente per le officine. Un vero e proprio kit che va dai tappeti assorbiolio ai panni, all’abbigliamento da lavoro. IL PUNTO DI FORZA: ESTERNALIZZARE. Tante soluzioni che si compendiano in un unico termine: outsourcing. Officine e carrozzerie, infatti, grazie a Mewa hanno la possibilità di esternalizzare il servizio di gestione dei tessili utilizzati per la loro attività, con la massima sicurezza e garanzia di affidabilità e puntualità. Una soluzione funzionale che permette di valutare e quantificare a priori il costo dell’intero servizio, senza nessuna sorpresa. Il FullService messo a punto dalla società comprende la fornitura, la consegna, il ritiro, la pulizia e il ricondizionamento (ef-

*

UN COLOSSO TESSILE Con 42 sedi in tutta Europa, Mewa gestisce per i suoi clienti la fornitura di abbigliamento professionale e protettivo, panni, zerbini, tappeti assorbiolio, lavapezzi e dispositivi di protezione individuale con il marchio “World Wide Work by MEWA“. I suoi circa 4.700 dipendenti seguono oltre 170.000 clienti di industria, commercio, artigianato e gastronomia. Nel 2013 il Gruppo Mewa ha realizzato un fatturato di 555 milioni di euro ed è risultata tra le prime tre aziende della categoria “Prodotti/Servizi tedeschi più sostenibili”. Nel 2011 l’azienda ha ottenuto dall’editore Deutsche Standards il riconoscimento di “Marchio leader a livello mondiale” e nel 2013 è stata insignita per la seconda volta del titolo di “Marchio del secolo”. Una società non solo fatta di tecnologia e servizio, ma anche di tanta esperienza, infatti è stata costituita nel 1908. MACCHINE CANTIERI 5.0

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CoverStory MEWA

fettuato con sistemi di lavaggio ecologici) dei tessuti, la riparazione e la loro eventuale sostituzione in caso siano consumati. Un servizio che coinvolge a 360° i tessili utilizzati nelle officine. OLIO E LIQUIDI NON SONO PIÙ UN PROBLEMA. Per sconfiggere lo sporco più resistente e le tracce di olio e grasso che si depositano per terra durante la normale attività di officina, Mewa ha studiato il pratico e robusto tappeto assorbiolio Multitex. Pensato per trattenere grandi quantità di liquidi, nel pratico formato di 60x90 cm, può essere accostato ad altri moduli, fino a coprire l’intera superficie e mantenere all’asciutto i macchinari. È ideale per contrastare eventuali fuoriuscite di liquidi anche pericolosi e l’accumulo di sporco, e quindi si presta a tutti gli interventi di ripa-

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razione e manutenzione o per tutte le aree produttive in presenza di macchinari e impianti. Ecologico e leggero, è semplice da usare e si caratterizza per un’incredibile capacità di assorbimento, infatti è in grado di raccogliere e trattenere da 2,5 a 3 litri di liquidi quali oli motori o per cambi, solventi, lubrorefrigeranti e anche soluzioni alcaline. Sotto il profilo tecnico Mewa Multitex una volta a contatto con il liquido lo trasporta dal tessuto esterno al nucleo centrale assorbente, che lo trattiene e lo distribuisce in modo uniforme per ritenerlo in modo stabile. E proprio grazie a questa soluzione la superficie del tappeto resta relativamente asciutta. Molteplici i campi applicativi. Si va dal classico utilizzo manutentivo – per assorbire eventuali perdite durante i cambi olio, del liquido dei freni, o dei fluidi refrigeranti – a quello preventivo


MEWA OFFRE IL SISTEMA FULLSERVICE PER MOLTEPLICI SETTORI DELL’ATTIVITÀ INDUSTRIALE: DALLA LAVORAZIONE DEL CEMENTO ALLE APPLICAZIONI ESPOSTE A TEMPERATURE ANCHE MOLTO ELEVATE, DALLA CHIMICA ALLA LAVORAZIONE DEI METALLI, DA CHI NECESSITA DI ELEVATA VISIBILITÀ – COME ACCADE PER I CANTIERI STRADALI - ALLA LAVORAZIONE DEL VETRO, DAL SETTORE WELLNESS A QUELLO DELL’ECOLOGIA O AL COMPARTO LEGATO ALLA PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE E VENDITA DEI GENERI ALIMENTARI.

*SICURO ED

ECOLOGICO Queste le caratteristiche del lavaggio Mewa, di certo non paragonabili ai risultati ottenibili con una lavatrice domestica che non è in grado di garantire un’adeguata pulizia e il mantenimento delle caratteristiche tecniche dell’abbigliamento da lavoro. Al contrario, in Mewa vige un sistema di qualità, in cui lo speciale processo di trattamento garantisce la massima sicurezza nell’igiene dei tessuti, mantenendone inalterata la valenza tecnica. Inoltre le linee di lavaggio minimizzano l’impatto ambientale grazie a detersivi biodegradabili e all’utilizzo di minime quantità d’acqua e di energia.

in sostituzione di leganti per oli e granulati. È perfetto anche per assorbire fluidi fuoriusciti accidentalmente, come base d’appoggio per ingranaggi, parti di motori, attrezzi sporchi, oppure per assorbire emulsioni e solventi in caso di perdite, a esempio da pompe e tubazioni. E non è finita! Anche il classico straccio per la pulizia in Mewa diviene un panno tecnico e, al pari dell’abbigliamento, viene proposto attraverso un sistema “intelligente” ed ecologico di fornitura. I panni multiuso Mewatex sono resistenti, non si sfilacciano, sono riutilizzabili fino a 50 volte e hanno un impatto ambientale notevolmente inferiore rispetto al panno monouso usa e getta. Perché si può lavorare bene, e in tutta comodità, anche con un occhio all’ambiente CAPI TECNICI PENSATI PER CHI LAVORA. Per quanto concerne l’abbigliamento da lavoro Mewa offre un’ampia gamma di linee comode e moderne, caratterizzate da elevato comfort e, soprattutto, grande funzionalità. Alle officine non rimane che scegliere tra giacche pesanti e salopette in inverno, piuttosto che bermuda e magliette in estate. Il tutto nei colori, nei tessuti, nei modelli e nei quantitativi desiderati. Capi piacevoli da indossare, personalizzati con i colori e con il logo aziendale: l’imbarazzo è solo MACCHINE CANTIERI 5.0

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CoverStory MEWA

IL SEGRETO È IL FULLSERVICE Affidare a ME A la gestione dell’abbigliamento da lavoro significa trasformare la gestione e l’igiene dei capi professionali in autentici e misurabili vantaggi. In sostanza trasformare un problema in un’opportunit . L’acquisto dell’abbigliamento da lavoro, ma anche di tutti i panni per la pulizia delle postazioni, oltre a rappresentare un peso per le casse aziendali - di qualsiasi dimensione, dall’artigiano alla multinazionale - comporta un continuo adeguamento alle normative ed evidenti necessità di ordine logistico. Di contro, affidare in outsourcing la gestione dell’abbigliamento da lavoro a un fornitore esterno, purché competente, offre molti vantaggi per il datore di lavoro, che ottiene un servizio completo a fronte di un costo fisso, integrato da una serie di vantaggi operativi. Una scelta decisamente efficace è la formula che in Mewa definiscono FullService. Si tratta

di un servizio continuamente migliorato e aggiornato secondo i più avanzati standard tecnologici, che funziona in modo semplice quanto efficace. Mewa in sostanza fornisce, ritira, lava, stira, controlla e restituisce al cliente indumenti perfettamente puliti in base a una frequenza preventivamente concordata. Inoltre garantisce il mantenimento della qualità del capo attraverso processi di lavaggio accurati che si concludono con numerosi controlli di qualità prima della riconsegna. Infatti, nel caso in cui il capo avesse perduto le sue originali caratteristiche tecniche, Mewa provvede alla sua immediata sostituzione. Questo il servizio che Mewa garantisce in senso

nella scelta tra le linee Mewa Ideal piuttosto che Mewa Combistar o Mewa Twinstar. Nell’ambito della fornitura concordata ciascun meccanico ha a disposizione almeno tre cambi, per garantire il flusso ininterrotto di ritiro, pulizia e riconsegna, da parte di Mewa. Ogni capo è rigorosamente personale ed è contrassegnato con un codice a barre per evitare che si possa perdere o confondere all’interno dell’azienda. Ovviamente ogni gamma è pensata e realizzata per specifici ambienti di lavoro, senza dimenticare la possibilità offerta da Mewa di studiare apposite linee ad hoc per particolari esigenze. Ecco alcuni esempi della flessibilità e duttilità delle collezioni per il lavoro a disposizione del mercato. Per la saldatura, le fonderie e le acciaierie Mewa ha messo a punto un’ampia gamma di capi di abbigliamento protettivo che, a seconda della collezione, garantiscono una sicurezza affidabile contro calore, scintille, perle di saldatura e breve contatto con le fiamme. Le linee Mewa Twinstar Protect, Mewa Ideal Protect e Proban combinano, infatti, elevata protezione a massimo comfort. Polifunzionali appaiono le collezioni Mewa Twinstar e Ideal Protect Crossfire realizzate nell’innovativo tessuto Crossfire, che garantisce un peso estremamente ridotto, elevata comodità e flessibilità. Questi capi soddisfano numerose normative e possono essere

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“orizzontale”, ma come ben sappiamo il mondo industriale e artigianale è estremamente eterogeneo e ogni settore presenta esigenze specifiche che devono essere soddisfatte. Di conseguenza la consulenza preventiva legata alla valutazione dei rischi dell’ambiente di lavoro, risulta determinante, anche per la scelta dell’abbigliamento più adatto a ogni specifica realtà aziendale. Una volta selezionata, in collaborazione con il cliente, la linea di abbigliamento più adatta alle sue necessità, i consulenti Mewa si preoccupano di far provare al personale i capi di abbigliamento per assicurarsi che ogni collaboratore si senta a proprio agio. Una

prova di comodità che assume particolare valore e importanza in caso di abbigliamento protettivo, settore in cui Mewa ha spesso studiato linee ad hoc per venire incontro a specifiche e particolari necessità. Il tutto sottolineando come i consulenti Mewa siano sempre a disposizione per qualsiasi necessità, anche per implementare la dotazione concordata. In quest’ottica Mewa è in grado di personalizzare tutti i capi selezionati dall’azienda per fornire anche un’immagine coordinata. La stessa attenzione posta verso l’abbigliamento viene riservata anche ai panni per la pulizia e ai prodotti quali tappeti assorbiolio e zerbini.

impiegati in tutte le situazioni in cui è richiesto un abbigliamento protettivo di massima qualità, come nell’industria chimica o dove è necessaria protezione da calore e fiamme. Mewa Exclusive Alu e Mewa Exclusive Ferro sono la risposta alle esigenze di protezione dai metalli liquidi che raggiungono temperature comprese tra i 700 e i 1.580 °C. Mentre Mewa Exclusive Cement è l’abbigliamento protettivo pensato per chi lavora a contatto con polveri roventi tipiche della produzione del cemento. Prevede un cappuccio protettivo con visiera, che copre il petto e può essere regolato tramite bottoni per un’aderenza perfetta. Se invece si parla di vetro incandescente, ecco la soluzione Mewa Exclusive Glas dotata di speciali rinforzi nella zona degli avambracci che proteggono efficacemente dalle ustioni e offrono assoluta comodità. Mewa ha anche studiato le linee di abbigliamento Mewa Twinstar Protect Special e Mewa Ideal Protect Special che, per le loro specifiche caratteristiche, trovano utilizzo in molteplici contesti lavorativi quali fabbriche chimiche, produzione di accumulatori, industrie galvaniche e laboratori di istituti di ricerca. Invece nei casi in cui la sicurezza fa rima con visibilità - come nei cantieri stradali, negli aeroporti o nell’attività di smaltimento rifiuti – ecco le linee Mewa Multiwear, Mewa Security e Mewa Clima S che offrono elevatissima visibilità e notevole protezione contro le intemperie.


PICCOLE DIMENSIONI,

GRANDE POTENZA

Il miniescavatore girosagoma ECR25D è la macchina più potente della sua categoria. Con un’elevata forza combinata di strappo e penetrazione di 3754 kN, l’ECR25D gode di un sistema di trasporto agevole, facilitato dalla possibilità di sfruttare il sistema di aggancio benne. Grazie all’incremento della versatilità è possibile lavorare in massima sicurezza in una vasta gamma di applicazioni. ECR25D: piccole dimensioni, grande potenza. www.volvoce.it


MALESSERE RUSSO Una situazione allarmante

(FATTURATO EXPORT)

RUSSIA E GERMANIA CI TRADISCONO Cala l’export verso queste due Nazioni. Ma non solo. Perse in poche settimane centinaia di milioni di fatturato ermania, Russia, ma anche Francia e Giappone. L’export italiano sta soffrendo. Tanto per dirla in soldoni la crisi russo-ucraina solo in gennaio ci è costata 211 milioni di euro di commesse perse, per un totale di 1,8 miliardi di mancati incassi dall’inizio delle ostilità. In un certo senso, però, questo calo poteva anche essere previsto. Meno prevedibile, semmai, il brusc(tt)o stop della Germania. Poco prevedibile e, soprattutto, poco interpretabile: a fronte di aumenti di export nei settori abbigliamento, articoli in pelle, mobili e soprattutto auto (segno quindi che non si tratta di una frenata della domanda interna finale delle famiglie tedesche) fa

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da contraltare il calo dell’export in settori altrettanto importanti come componentistica meccanica e gomma-plastica; a salvare in parte le cose l’aumento nell’export di macchinari e chimica. L’analisi di questi dati si fa ancora più incerta se si pensa che lo stop tedesco è arrivato in contemporanea alla revisione al ribasso delle più recenti stime del Fondo Monetario Internazionale sulla Germania: insomma, a voler guardare qualcuno potrebbe anche dire che la cosiddetta “Locomotiva d’Europa” ha finito il carbone. Potrebbe. Dove invece si ha ormai la certezza che il carbone sia finito è nella locomotiva francese che ha registrato un -5,3% nell’export a novem-

-23,2%: la frenata della Russia è netta, causa della crisi con Kiev e del calo della domanda interna sia da parte dei consumatori finali che delle imprese che sono strangolati dalle sanzioni incrociate e dall’incertezza dello scontro con l’Ucraina. Il calo è generalizzato a tutti i settori produttivi, e a novembre 2014 la perdita di fatturato export verso la Russia è stata calcolata in 211 milioni. Perdita che rasenta le dimensioni di un buco nero se si guarda ai risultati degli 11 mesi 2014, con - 600 milioni incassati.

bre 2014, peggioramento che si aggiunge a un dato già rosso a livello annuale. A quanto pare i mercati paladini dell’export e del Made in Italy a fine 2014 sono stati la Polonia (molto interessata ai mezzi di trasporto italiani) e il Belgio (che punta sulla nostra eccellenza farmaceutica), che da soli hanno fatto un punto percentuale dell’export complessivo e che ci hanno salvato da una bilancia altrimenti negativa. Ottime le performance negli Stati Uniti e in India, estremamente brutte (negativo a due cifre) quelle del Giappone e, soprattutto, della Russia. In generale, quindi, si può dire che l’ombra sui possibili risultati dei prossimi mesi rimane.

foto @ 123rf.com_ Sergey Nivens

MERCATO


MERCATOMACCHINE

(MERCATO CONSTRUCTION IN EUROPA)

CHIAROSCURI

123 rf.com_ Andrii IURLOV

Il fatturato dei Costruttori tedeschi di macchine construction nel 2014 è cresciuto dell’8%. Risultato superiore a quanto previsto e pari a quanto fatto nel 2006 l fatturato è una cosa, il profitto è più così”. Nel 2014 inoltre c'è stata è un altro” Joachim Strobel, una forte partenza, un crollo estiVice Presidente del vo e, infine, di nuovo un VDMA e Managing Disignificativo migliorarector di Liebherr Emtec mento della situazione GmbH analizza le cifre in verso la fine dell'anno. prospettiva e ha sottolineato In linea generale, gli Gli Stati Uniti sono in forte che il breve lasso di tempo ordini sono aumentati ripresa, cosa ulteriormente in cui le nuove normative del 7% rispetto all'anno migliorata dagli attuali tassi di sulle emissioni di gas di scaprecedente, incremento cambio. Nel 2014 i Costruttori rico sono entrate in vigore dovuto principalmente europei hanno aumentato ha imposto investimenti alla buona domanda di molto l’export verso gli USA, in R&D estremamente macchine movimento registrando un +19% e ci sono segnali positivi anche per il elevati, che non si sono terra e per lavori stra2015. Lo stesso vale per Paesi ripagati automaticamente. dali. Le grandi attrezzamediorientali, in particolare Questo perché, innanziture, invece, sono state l'Arabia Saudita. In contrasto tutto, le macchine di nuova molto meno richieste, con questo, i paesi BRIC non concezione devono essere soprattutto a causa delhanno mantenuto le attese: proposte sul mercato, conla difficile situazione la Cina ha fatto registrare un ulteriore calo, l’India offre vincere i clienti ed essere dell'industria mineraria acquistate. Per l'anno in segnali di ripresa ma non ancora mondiale. L’area edile, corso, quindi, sarà difficile con tangibili effetti sulle vendite infine, si sta riprendene il Sud America è ancora molto raggiungere livelli di crescido molto lentamente lontano dalle aspettative. ta del mercato che si riveleed il mercato è oggi Preoccupante anche la Russia, rà, al contrario, stazionario. pari più o meno al 50% dove le vendite sono diminuite del 37% rispetto al 2013 e Questo non significa certo del mercato degli anni dove, alla luce delle tensioni la scomparsa di aziende e pre-crisi. Nel 2014 il costruttori, quanto una più politiche attuali, il recupero non mercato tedesco ha suè facilmente prevedibile. difficile pianificazione delle perato ogni aspettativa, L’Egitto, al contrario, offre strategie: "In passato siamo con una crescita del 8% buone opportunità legate stati abituati a ragionare e ha dimostrato ancora all’ampliamento del Canale di Suez. su cicli settennali, ma non una volta una buona

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EXTRA EUROPA

ULTERIORI INVESTIMENTI A Intermat molte delle novità sono legate all’adeguamento delle varie propulsioni alle normative entrate in vigore, quindi anche il 2015 si prospetta come un anno di forti investimenti per i Costruttori. Ma più che altro spaventa il futuro. L’entrata in vigore dello Stage V sembra infatti troppo vicina per essere fattibile e i Costruttori stanno portando avanti richieste di proroga presso l’Unione Europea, tanto più che quanto già fatto dal 1999 ad oggi ha già portato alla riduzione del 95% di emissioni per quanto riguarda gli NOx e le PM.

stabilità. Le aziende prevedono un andamento parimenti positivo nel 2015, anche se non c'è troppo spazio per migliorare sul mercato interno. Portogallo e Spagna stanno lentamente risalendo, a partire, tuttavia, da un livello molto basso.Anche se con differenze da mercato a mercato sostanziali, in generale in Europa la vendita di macchine construction nel 2014 ha fatto registrare complessivamente +14%, con le macchine stradali a fare da traino. Lentamente, l'economia del settore sta quindi tornando a crescere, anche se ci sono nuvole scure sul cielo francese. Pochi investimenti, pochi appalti e le società di noleggio non mostrano una elevata propensione a investire. MACCHINE CANTIERI 5.0

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123rf.com_ ginasanders

EX-LEGE

(DIRETTIVE SUGLI APPALTI PUBBLICI)

SI FA CHIAREZZA Si è tenuto recentemente a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il seminario "Verso un'attuazione strategica delle nuove direttive europee sugli appalti pubblici" iniziativa, che rientra tra gli eventi del "Single Market Forum, è stata organizzata dal Dipartimento Politiche Europee e dalla Commissione Europea e ha visto un’ampia partecipazione sia di rappresentanti dei governi nazionali, sia degli operatori economici e delle parti sociali. Al centro del dibattito l'attuazione delle nuove direttive europee sugli appalti pubblici come occasione per sviluppare una strategia di riforma del sistema nazionale del settore degli appalti pubblici. Sono stati presentati i primi risultati dell’attività del gruppo di lavoro per la strategia nazionale appalti pubblici coordinato dal Dipartimento, ed è stata illustrata l’attività di riforma del codice dei contratti pubblici avviato nel quadro del recepimento delle direttive. Il seminario ha anche ospitato una tavola rotonda con interventi di rappresentanti accademici e di operatori economici sull’attuazione delle nuove direttive come occasione per la rimozione degli ostacoli al mercato interno in particolare per le PMI. Particolare attenzione durante la giornata dei lavori

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è stata data alla corretta applicazione della normativa sugli appalti per un efficiente utilizzo dei fondi strutturali ed un miglior funzionamento della governance e del sistema dei controlli. Il Sottosegretario agli Affari Europei, Sandro Gozi, nel chiudere i lavori del seminario, ha sottolineato l’importanza di una gestione efficace e strategica della politica degli appalti per la crescita dell’economia non solo dei singoli Stati, ma dell’Europa nel suo complesso. Ha inoltre espresso l’opportunità che il recepimento delle nuove direttive non rappresenti solo un'occasione di ammodernamento del quadro legislativo, ma possa servire anche come strumento di riforma della pubblica amministrazione, per la creazione di posti di lavoro, la lotta alla corruzione e la concorrenza leale tra imprese per un utilizzo ottimale delle risorse pubbliche. Gozi ha confermato l’impegno del Governo italiano a proseguire l’esercizio di elaborazione di una strategia di revisione del sistema degli appalti pubblici nello spirito di proficua collaborazione con la Commissione Europea.

I RELATORI Nomi importanti per fare chiarezza

Il seminario è stato aperto da Diana Agosti, Capo Dipartimento Politiche europee, mentre il coordinamento dei lavori è stato affidato a Joaquim Nunes de Almeida, Direttore, DG Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI della Commissione Europea. Tra i relatori Anna Maria Villa, del Dipartimento di Politiche Europee, Gustavo Piga dell’Università di Tor Vergata, Benjamin von Engelhardt, della Rappresentanza permanente della Repubblica Federale Tedesca presso l’UE, Silvio Greco, DG Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI della Commissione Europea e Angela D’Alonzo, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

PER SCARICARE LA DOCUMENTAZIONE di tutti gli interventi del seminario "Verso un'attuazione strategica delle nuove direttive europee sugli appalti pubblici” usa il qr-code


LEGISLAZIONESICUREZZA

(LINEE DI INDIRIZZO PER LE ATTIVITÀ DI COORDINATORE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI)

VOLONTARIE, MA IMPORTANTI Sono disponibili da poche settimane le “Linee di indirizzo per le attività di coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili” approvate con Decreto n. 10602 dalla Direzione generale sanità della Regione Lombardia

SUPERARE LA LEGGE

Si può essere migliori di quanto richiesto

123rf.com_ Anna Bizon

Il documento si chiude sottolineando la volontaria adesione di ogni professionista a queste linee di indirizzo che non costituiscono norma vincolante ma intendono “definire alcuni requisiti di massima a livello regionale di buona qualità dell’operato del coordinatore in modo che possa svolgere i propri compiti per migliorare i livelli di sicurezza in cantiere”.

l documento è stato elaborato dal laborator io “Costruzioni” nel triennio 2008-2010 ed è frutto della collaborazione tra la Regione, l’ASL di Bergamo, gli Ordini e collegi professionali nonché le Associazioni di categoria e sindacati. Partendo dall’analisi delle esperienze pratiche di coordinamento riscontrate nei cantieri e dallo studio dell’andamento infortunistico nel settore delle costruzioni in Lombardia e nel territorio nazionale, il documento

I

nasce con l’obiettivo di essere uno strumento per migliorare l’efficacia delle attività di coordinamento per la sicurezza, proponendo “strumenti concreti per l’assolvimento degli obblighi in carico ai coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori esplicitando tempistiche e modalità di assolvimento (riferimenti D.lgs 81/08 così come modificato dal D.Lgs 106/09)”. Nel documento si esplicita quindi che “le indicazioni riportate nel presente documento riguardano un insieme di attività che,

PER SCARICARE IL DOCUMENTO ORIGINALE DELLA REGIONE LOMBARDIA sulle “Linee di indirizzo per l’attività di coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili” usa il qr-code.

se svolte da un coordinatore della sicurezza, garantiscono una soglia di minima prestazione a cui un buon tecnico aderisce al fine di svolgere l’incarico in oggetto correttamente ed eticamente. Si tratta di regole volontarie che non sostituiscono in alcun modo i contenuti di legge, ma semplicemente vi si affiancano e integrano le lacune relative a tempistiche e modalità pratiche di assolvimento degli obblighi”. Nella prima parte delle linee di indirizzo vengono affrontate tematiche inerenti le figure di sistema nella gestione della sicurezza nei cantieri, le responsabilità congiunte del committente e del coordinatore per la progettazione, il ruolo e gli obblighi delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici e gli obblighi del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l’esecuzione dei lavori, partendo da un’analisi del quadro normativo di riferimento per poi definire tempistiche e modalità di svolgimento dei compiti che attengono a entrambe le figure di coordinamento della sicurezza, ossia il coordinatore per la progettazione (CSP), e il coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE). Nella seconda parte vengono invece esplicitate le azioni riferite agli obblighi e ai compiti del CSP dal conferimento dell’incarico alla consegna al committente del piano della sicurezza in cantiere, e illustrati i compiti e gli obblighi del CSE dal conferimento dell’incarico alla verifica dell’applicazione delle predisposizioni in PSC, alla redazione di adeguata documentazione. Per rendere tali contenuti chiari e di immediata comprensione i redattori hanno elaborato tabelle e diagrammi di flusso. Questi ultimi rappresentano in modo schematico anche i rapporti tra il CSP, il progettista e il committente nonché la sequenza di azioni attraverso cui il CSP può predisporre PSC e fascicolo e le principali criticità che si possono verificare nelle attività di coordinamento per la sicurezza. MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

MODALITÀ

Eco

La modalità Eco è una nuova funzione standard su tutti i modelli CF e XF Euro 6 con motori Paccar MX in grado di ridurre la coppia motore del 10% nelle prime undici marce, influenzando così, ulteriormente, il consumo di carburante nell’utilizzo

DAF TRUCKS

LA STERZATA DEL “FOLLE” isti i tempi qualcuno, leggendo il titolo, potrebbe pensare a un brusco cambio di rotta di qualche azienda. Ma in realtà l’articolo è stato scelto per richiamare l’attenzione sull’ultima novità tecnica introdotta da DAF sui propri veicoli CF e XF, ossia l’assale posteriore folle sterzante. Una chicca che fa gola soprattutto a chi opera nel nostro settore, perché tali veicoli si prestano ad applicazioni quali il trasporto di materiali edili e macchinari, e più in generale per quegli impieghi in cui vi è relativamente poco spazio per le

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I Predittivi

manovre e in cui è presente un carico utile aggiuntivo, ad esempio una gru retrocabina. L’assale folle sterzante (massa max 7,5 t) è disponibile sui CF ed XF a tre assi montato dietro all’assale motore (massa max 12 t). A muovere questi trattori in versione “maggiorata” DAF offre la vasta gamma Paccar di propulsori, a partire dagli MX-11 da 10,8 l per giungere agli MX-13 da 12,9 l, con potenze da 396 fino a 3510 CV. Nel contesto del DAF Transport Efficiency, sono stati apportati miglioramenti a questi motori e, unitamente alle innovative

Il regolatore di velocità predittivo è un esempio della Transport Efficiency ed è disponibile insieme al cambio predittivo sui CF e XF Euro 6. Utilizzando tecnologie GPS per determinare la posizione esatta del

veicolo, il regolatore di velocità stabilisce quali modalità di guida devono essere adottate a seconda del tipo di percorso che si sta per affrontare nei successivi 1 o 2 km. Entro l’intervallo di

giornaliero (1%). Questa modalità può essere esclusa, per un breve periodo di tempo, mediante pulsante.

tecnologie tra cui il Predictive Cruise Control (Regolatore di velocità predittivo) con cambio predittivo e la modalità Eco, è possibile ottenere un risparmio di carburante minimo del 5%. Abbiamo citato il programma DAF Transport Efficiency, che è disponibile su tutta la gamma. In soldoni, il programma si sviluppa su una serie di innovazioni tecniche e servizi che interessano tutti i modelli e che hanno come obiettivo l’implemento dell’efficienza dei veicoli, e quindi dei trasporti (leggi massima resa per chilometro percorso). I cambiamenti tecnici apportati ai motori Paccar MX consentono, per esempio, un risparmio medio di carburante fino al 4 - 5%. Ma gli stessi motori in sé hanno subito migliorie. Per esempio l’MX-11 da 10,8 l ha una migliore gestione dell’olio e offre una combustione migliore grazie a una camera di combustione riprogettata, un’iniezione del carburante migliorata e un software più sofisticato. L’MX-13, propone invece un turbo rivisitato xon un flusso migliorato e il nuovo albero a camme con una fasatura ottimizzata delle valvole. Questo motore offre anche una gestione dell’olio più efficiente, un’ulteriore riduzione nella perdita di attrito, una pompa dell’acqua a due fasi più prestazionale e un software ottimizzato. Tali miglioramenti influiscono anche sul freno motore che registra un aumento del 20% della potenza nominale totale (360 kW a 2.000 giri/min).

velocità specificato, il regolatore e il cambio predittivi determinano velocità e marcia ideale.

Il consumo di carburante e le emissioni di CO2 calano dell 3%, anche su percorsi collinosi.

DAF Trucks ha rinnovato il sito dedicato al settore dell’allestimento (www.DAFBBI.com). La piattaforma online è ora disponibile in 13 lingue e offre agli allestitori consigli e linee guida su come montare gli allestimenti sui telai DAF nel modo più efficiente.

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WORLD Dighe: sbarramenti artificiali opera dell’uomo. Reggimentare le acque per sfruttarne tutte le potenzialità è sempre stata una necessità alla base del florido sviluppo delle società. E oggi che le risorse (sia energetiche, che idriche) stanno divenendo un problema, costruire dighe “intelligenti” è una priorità.


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BRAND ENERGY & INFRASTRUCTURE SERVICES la forza di un grande Gruppo a livello mondiale consolida il know how, la diversificazione e la qualità delle soluzioni di attrezzature provvisionali

COSTRUZIONI CIVILI •Sistemi a Torre per Raffreddamento •Casseforme per Dighe •Casseforme e Puntellazione per impianti trattamento acque reflue •Piattaforme Offshore •Basamenti per Impianti Elettrici •Intakes per Impianti Elettrici

COSTRUZIONE DI EDIFICI/ GRATTACIELI •Cassaforma mono faccia •Telaio e Puntello Smontabili •Sistemi di Impalcato • Casseforme Rampanti con uso di gru per vano ascensore •Casseforme Autorampanti per vano ascensore •Casseforme Reticolari Sospese •Sistemi per Pilastri •Schemi di Protezione dal Vento •Sistema EasySet di alluminio smontabile •Residenze multifamiliari, Hotel, Uffici

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COSTRUZIONE DI PONTI • Casseforme per pile speciali • Sistemi di Casseforme per pile standard • Casseforme per spalle da ponte • Telaio e Puntello per Puntellazione • Sistemi per armo pila • Sistema di getto di conci a sbalzo (FCS) • Macchinari per getti brevi • Macchinari per getti lunghi • Strati prefabbricati

COSTRUZIONE DI FERROVIE E METROPOLITANE •Casseforme mono faccia •Telaio e Puntello Smontabili •Sistemi per Pilastri •Casseforme per Gallerie •Sistemi Cut and Cover •Casseforme Speciali •Carrelli


DIGHE E CANALI • Cassaforma rampante • Cassaforma a trave • Torri di puntellazione • Accesso – Ponteggio • Struttura di protezione temporanea e di chiusura • Strutture di supporto speciali (strutture a forma di A)

CENTRALE ELETTRICA • Cassaforma rampante • Cassaforma a trave • Torri di puntellazione

CONDOTTO DI IMMISSIONE PRESA - INTAKE • Cassaforma rampante • Cassaforma a trave • Torri di puntellazione

• Cassaforma speciale • Cassaforma auto reagente • Torri di puntellazione

HYDROELECTRIC DAM CONDOTTA FORZATA •Cassero traslabile

APPLICAZIONI E SOLUZIONI FLUVIALI AGGIUNTIVE… •Deviazioni di fiumi - Sistemi Cut-and-cover •Pozzi Piezometrici - Sistema Scivolante •Porti e cantieri navali - Sistema Scivolante - Ponteggio

•Barriera di difesa dalla marea - Cassaforma rampante •Off-shore moorings & dolphins (GNL – rigassificatori) - Supporto di cemento prefabbricato

•Impianti di stoccaggio e trattamento acque - Cassaforma per pareti curvilinee e dritte - Ponteggio

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IL MONDO HA FAME DI ENERGIA. Anzi. Il Mondo ha fame di energia sostenibile. Un fatto indiscutibile e matematico. Più persone abitano ormai il pianeta, più il bisogno di energia cresce. È un dato di fatto matematico. Ma la tecnologia per anni è stata carente e i fabbisogni energetici sono stati spesso risolti con l’uso di combustibili fossili. Fonte inquinante ed esauribile. Il futuro deve essere rinnovabile, altrimenti non ci sarà un futuro. O meglio, un futuro in cui il nostro

stile di vita odierno possa essere mantenuto. Ma molto ancora si deve fare per ottimizzare le tecnologie che sfruttano il sole o il vento. Ma c’è una risorsa che, adeguatamente gestita, potrebbe apportare enormi quantità di energia: l’acqua. Alcune aree geografiche presentano al momento un enorme potenziale in termini di produzione di energia idroelettrica: secondo i dati della IEA, Agenzia Internazionale per l’Energia, solo il 16% del fabbisogno mondiale di energia è costituito da energia

idroelettrica ed è prevedibile che entro il 2050 la quota si debba quintuplicare. Ne consegue una crescente domanda di nuovi impianti, che di fatto vivono solo in presenza di acque regimate con dighe, piuttosto che di ampliamento e di riconsolidamento di strutture (e dighe) preesistenti. L’Africa si presenta oggi come il continente con il maggior fabbisogno di tali strutture. Ma non è così semplice. Benché la necessità sia elevata, il Continente in questione pone diverse difficoltà: in primis

filiale italiana del Gruppo internazionale Brand Energy & Infrastructure Services. Eredita dunque e prosegue la specializzazione di Harsco Italia, all’interno del Gruppo, come centro di

competenza per il settore Hydropower. Forte infatti di un know-how frutto di esperienze raccolte nei maggiori cantieri a livello mondiale, Brand Italia è in grado di offrire consulenza,

BUJAGALI

NUOVE COMPETENZE Brand Italia, dallo scorso mese di luglio, prosegue le attività di Harsco Infrastructure Italia come

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progettazione, assistenza tecnica e soluzioni, standard o speciali, per la progettazione di dighe, rispondendo ad una specifica necessità del mercato.


GIBE III

Diga e Centrale Gibe III

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GRAND ETHIOPIAN RENAISSANCE DAM

GRAND ETHIOPIAN RENAISSANCE DAM: la più grande diga del continente africano, ultimo progetto in ordine cronologico

logistiche, di costruzione e di formazione della manodopera locale. Per questo motivo il fornitore di attrezzature provvisionali deve essere in grado di offrire la soluzione più “semplice” nonostante la complessità progettuale, con una perfetta pianificazione delle fasi operative del cantiere e la massima riduzione possibile del numero di sistemi ed elementi da utilizzare. A queste necessità di tipo tecnico, si aggiungono le tempistiche e i budget da rispettare, oltre a requisiti di elevata sicurezza, dal momento che nella costruzione di una diga si lavora sempre e costantemente a grandi altezze. L’esperienza del Centro di Competenza

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Hydropower di Brand Italia (ex Harsco Infrastructure Italia) è stata risolutiva per la realizzazione di grandi impianti Hydropower in Africa: Gibe III e Beles in Etiopia, Bujagali in Uganda e, ultimo progetto etiope in ordine cronologico, il Grand Ethiopian Renaissance Dam, la più grande diga del continente africano, oltre alla diga Susu sul fiume Bertam in Malesia. DA IMPORTATORE A ESPORTATORE Con il Gilgel GIBE III l’Etiopia è diventata esportatore di elettricità. Per la realizzazione di questa mastodontica opera (610 m di lunghezza e 240 m di altezza, con una potenza erogabile di 1.870 MW) Brand Italia ha

fornito grandi quantitativi di attrezzature provvisionali, destinate alla costruzione di uno sbarramento con una forte inclinazione e alla costruzione di una serie di tunnel di collegamento e del locale turbina. Il Gibe III è una diga in grado di raddoppiare la capacità

idroelettrica del Paese, tanto da renderlo capace di esportare parte della produzione negli Stati confinanti. Per realizzare la cassaforma per la diga a valle, Brand Italia ha progettato uno specifico sistema a ripresa, con due piattaforme sospese munite di apposito sistema


UNA SFIDA IMPEGNATIVA È possibile realizzare una centrale idroelettrica senza

viene scaricata a valle nel fiume Jehana e utilizzata per irrigare il terreno agricolo. La centrale di Beles produce circa 1.720 GWh l’anno. La maggior parte dell’impianto è sotterranea e questo ha imposto severi vincoli alla aziende coinvolte nel progetto. Per Brand Italia, che ha fornito le casseforme, questo ha significato rinunciare all’utilizzo di gru. Per questo motivo il team di tecnici Brand Italia specializzati

roccia. Per le altre pareti sono state utilizzate le piattaforme HSB autoportanti. Un procedimento analogo è stato adottato per le piattaforme della turbina. Per i solai con spessore fino a 1,5 m sono state utilizzate torri di puntellazione ID15 e travi H20. I solai con spessore superiore a 1,5 m sono stati gettati in due fasi. Il pozzo in pressione, profondo 94 metri (diametro 18 m), è stato gettato in 32 cicli a ripresa. A tale scopo è stata utilizzata

diga? Certo, e lo dimostra l’esempio dell’impianto di Beles. La centrale, costruita circa 400 km a nord della capitale dell’Etiopia, Addis Abeba, e operativa dal 2005, sfrutta la pendenza naturale del terreno. L’acqua del Lago Tana usata per la produzione di energia,

in progetti Hydropower, ha proposto soluzioni di casseforme in legno appositamente progettate e facili da trasportare: travi H20 montate su telai HSB. Queste casseforme monofaccia sono state utilizzate per il getto delle sezioni direttamente a contatto con la parete della

una cassaforma circolare autosollevante basata su travi H20 montate su telai SCB 230.

a ripresa. La piattaforma superiore è stata utilizzata per il getto del calcestruzzo, mentre la piattaforma inferiore per i lavori di finitura. Sulla diga a monte sono state invece utilizzate mensole SCB abbinate a casseforme a travi in legno unite con speciali barre filettate. Poiché si è dimostrato efficace, questo metodo è stato utilizzato anche nella costruzione della diga Grand Renaissance Dam, sempre in Etiopia. Per

scivolanti appositamente progettate. In questo processo, i casseri rimangono permanentemente a contatto con il calcestruzzo gettato. Sono stati forniti complessivamente 15.000 mq di casseri a trave H20, 700 gruppi rampanti diga SCB e 6.000 mq di solette con sistema di puntellazione ad alta portata ID15.

realizzare le gallerie, Brand Italia ha progettato soluzioni ad hoc con la casseratura interna collegata a quella esterna. I casseri sono fissati a mensole dotate di un sistema di vibrazione ad aria. Per la casseratura delle pareti del pozzo piezometrico sono state utilizzate speciali casseforme

ENERGIA DAL LAGO Nel Lago Vittoria, in prossimità delle cascate di Bujagali, dal 2012 è attiva una centrale idroelettrica che MACCHINE CANTIERI 5.0

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fornisce energia rinnovabile alla regione sudorientale dell’Uganda. Con la sua produzione di 250 MW, è in grado di soddisfare metà del fabbisogno energetico di tutto il Paese. Il team di tecnici Brand Italia ha fornito un solido affiancamento sin dalle prime fasi di gara, offrendo la propria consulenza tecnica. La caratteristica peculiare della centrale è la parete a gravità lunga 500 m che forma la diga e che comprende diversi sfioratori. Per la costruzione della diga e degli altri edifici nel sito della centrale idroelettrica sono stati utilizzati puntelli per telai ID15 e sistemi a ripresa KK. Per la costruzione del nucleo centrale, i tecnici hanno messo a punto una soluzione che prevedeva: 5.500 m² di casseforme per dighe, 1500 m² di puntellazione con telai ID15, mensole a ripresa KK abbinate a 2500 m² di casseforme a travi in legno e 1500 m² di robuste casseforme Manto con

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telaio di grosse dimensioni. Nel complesso, Brand Italia ha fornito 11.000 m2 di attrezzature, offrendo il proprio contributo per il completamento dell’opera nel 2011 nei tempi previsti per il progetto, dopo quattro anni dall’inizio dei lavori.

I NUMERI

LA PIÙ GRANDE DIGA AFRICANA Brand Italia sta seguendo anche la realizzazione del progetto Grand Ethiopian Renaissance Dam (Millennium Dam), in Etiopia, a 700 km a nord ovest di Addis Abeba, sul Nilo Azzurro. La centrale, che entrerà in funzione nel 2018, avrà una potenza di 5.250 MW e aumenterà la potenza idroelettrica disponibile in Etiopia fino a 10.000 MW. La diga ha una lunghezza di 1.780 m, un’altezza di 145 m ed è dotata di due powerhouse. Brand Italia ha fornito attrezzature provvisionali per la realizzazione della diga e delle powerhouse: precisamente

Sono le torri di puntellazione e le travi utilizzate per la realizzazione dei solai di 1,5 m della diga di Beles.

610 M

E’ la lunghezza della diga GIBE III in Etiopia che sarà alta 240 m e produrrà 1.870 MW di energia elettrica.

ID15 - HD20

11.000

Sono i metriquadri di attrezzature per dighe utilizzate nella costruzione della diga sul Lago Vittoria

5.250 MW

Sarà l’energia generata dalla diga Millennium Dam in Etiopia, ma a pieno regime i megaWatt saranno 10.000.

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Sono i chilometri di tunnel idraulici che collegheranno la diga Susu alla centrale in caverna.

35.000 m2 di casseri sistema diga comprendenti 1.800 gruppi rampanti diga SCB, 10.000 mq solette con sistema di puntellazione ad alta portata ID15 e GASS. Sono state inoltre realizzate attrezzature speciali per culvert e pozzi. SUSU SUL BERTAM A 200 km a nord di Kuala Lumpur, in Malesia, è in costruzione il progetto idroelettrico Ulu Jelai, di cui fa parte la diga Susu: uno sbarramento sul fiume Bertam, di 80 m di altezza, realizzato interamente con la tecnologia del calcestruzzo rullato compattato (RCC). Il progetto comprende, oltre alla diga, anche una centrale in caverna che ospiterà due turbine, ciascuna da 190 MW, e quasi 26 km di tunnel idraulici. L’impianto avrà una potenza installata di 382 MW. Per questa diga, Brand Italia ha fornito la cassaforma a ripresa a un solo paramento MCB. In particolare è stata sviluppata una soluzione tecnica specifica per le riprese di getto previste a progetto. Una proficua collaborazione con il settore tecnico del cantiere ha consentito di rispettare i requisiti tecnici del progetto, che prevede, tra l’altro, una leggera inclinazione degli strati di getto, in direzione parallela allo sbarramento; il tutto rientrando nei costi previsti a budget dall’impresa. Un fronte complessivo di circa 500 m di cassaforma a ripresa (monte e valle) consentirà la realizzazione dello sbarramento.


REPORTTECNICO S9, più

potenza Se cercate una trincia per vegetali fino a 9 cm di diametro, la nuova linea S9, nelle versioni Base, Dyna e Coupe è la risposta giusta. Le larghezze di lavoro vanno da 175 a 300 cm e le velocità da 3 a 10 km/h.

SEPPI

COME SANDOKAN a tigre della Malesia se la ricordano tutti. Vuoi per il serial televisivo della metà degli anni Settanta, vuoi per le riminiscenze letterarie legate alle splendide avventure narrate da Salgari, Sandokan, Yanez, Tremal-Naik, Marianna e il temibile James Brooke sono personaggi legati al mito, alla Malesia, alle sue intricatissime foreste in cui i nostri eroi avanzavano a colpi di spadoni di varia foggia. Oggi, in un contesto meno avventuroso e più “urbano”, la lotta contro la vegetazione infestante si può

L

Per gli escavatori: H3

effettuare un po’ più comodamente, magari affidandosi a una fresa Seppi M, nella cui più recente produzione spicca la Maxisoil 350 presentata all’ultimo EIMA come “la fresa forestale e frantuma sassi più grande al mondo”. Già conosciuta con la larghezza di lavoro di 225 cm, su richiesta di alcuni operatori nordamericani è stata sviluppata una trinciafresa-frantumatrice dalle dimensioni estreme: resistente, sicura, affidabile e con grande efficienza di lavoro. Pensata per trattori con classe di potenza compresa tra 300 e 500 CV,

Per applicazione su escavatori da 2 a 5 t, Seppi offre la nuova H3 che sostituisce la S-SML. In grado di tranciare arbusti fino a 3 cm di diametro, la H3 presenta quattro larghezze di lavoro

(60, 85, 105 e 125 cm), trasmissione indiretta a cinghie e la trasmissione predisposta per la scelta del motore idraulico; ma si caratterizza per un telaio più compatto e più resistente grazie all’acciaio antiusura

La caratteristica di “compensazione angolare” è finalizzata a proteggere l’albero cardanico e la presa di forza del trattore e della Maxisoil 350 da inutili sollecitazioni provocate dalle difformità del terreno

la nuova Maxisoil 350 presenta un rotore, con sistema brevettato, dotato di una combinazione ottimizzata di nuovi utensili Super-AX con inserti aggiuntivi in carburo di tungsteno nei punti maggiormente esposti all’usura (anche questi presentati in anteprima all’Eima). La macchina è inoltre equipaggiata, di serie, con un dispositivo di raffreddamento della trasmissione integrato con il sistema di controllo remoto della temperatura, che consente di eliminare i rischi di surriscaldamento della trasmissione in caso di lavoro ininterrotto. Anche nella versione base la nuova Maxisoil 350 prevede il sistema di controllo elettronico di tutte le funzioni riguardanti la sicurezza della macchina; e tubazioni con relativi ugelli per collegare un serbatoio con miscela di acqua e calce. Tramite gli ugelli la miscela viene distribuita davanti al rotore e durante il lavoro di macinatura viene mescolata con il materiale per creare una superficie compatta. La macchina si caratterizza inoltre per un telaio completamente protetto con piastre antiusura intercambiabili in Hardox, cofano e rullo compattatore regolabili idraulicamente, barra e griglia di frantumazione regolabili per ottenere il grado di frantumazione desiderato, attacco a tre punti ISO di IV categoria, presa di forza con l’albero d’uscita da 2 ¼”, rullo compattatore idraulico (può essere usato anche come cavalletto abbassatore), e sistema di allineamento del cardano ADAM per migliorare l’adattamento della macchina al suolo.

Hardox, per l’attacco flottante integrato per meglio adattarsi al terreno e il Drain Safe, per il tappo fusibile di sicurezza che protegge il motore idraulico in caso venga montato o usato impropriamente.

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TESTIMONIANZE

(ALLISON TRANSMISSION)

DURI PER IL GESSO Miniere sotterranee: Knauf Gips sceglie tre Zetros Mercedes equipaggiati con trasmissioni completamente automatiche Allison Serie 3000 TESTO DI TEA GIUSTI • FOTO DI ALLISON PHOTO GALLERY

CHI È Allison Transmission

Allison Transmission (NYSE:ALSN) è il principale costruttore mondiale di trasmissioni completamente automatiche per veicoli commerciali e tattici. Fondata nel 1915, Allison ha sede principale a Indianapolis (USA) e un organico di circa 2.700 dipendenti. Presente in oltre 80 paesi, ha sedi regionali in Olanda, Cina e Brasile e stabilimenti produttivi in USA, Ungheria e India. Allison dispone inoltre di una rete di 1.400 distributori indipendenti e concessionari dislocati in tutto il mondo.

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Ogni giorno, ogni autocarro copre circa 200 km a una velocità massima di 30 km/h, trainando e gestendo un peso totale di 38 tonnellate


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l gesso è il materiale tenero per eccellenza, ma il suo processo estrattivo contraddice questa caratteristica. Il lavoro nelle miniere di gesso è fatto di carichi pesanti, curve strette, percorsi accidentati, continue fermate e ripartenze. Un lavoro troppo duro per i trattori da traino con cambio manuale utilizzati nella miniera di Hüttenheim, in Germania. Per questo, Knauf Gips KG ha deciso di sostituirli con nuovi trattori Mercedes-Benz Zetros 1833 a due assi 4x4 allestiti con trasmissioni completamente automatiche Allison Serie 3000. Con 150 siti produttivi in tutto il mondo, Knauf Gips è uno dei principali produttori di materiali per l’edilizia, con 24.500 dipendenti in oltre 60 Paesi. Gestisce circa 53 cave, 12 miniere ed estrae 5 milioni di tonnellate di gesso grezzo l’anno. Per il sito di Hüttenheim, dalla fine del 2012 a oggi la società ha sostituito i trattori agricoli con gli Zetros, una scelta che non solo ha dato i suoi frutti in termini di produttività, ma anche sul fronte dei consumi con un risparmio del 22% di carburante. Norbert Feilner, responsabile di flotta e officina di Knauf è rimasto impressionato: “rispetto ai vecchi trattori da traino, gli Zetros rappresentano un enorme passo in avanti. Le trasmissioni Allison scelgono sempre il punto di cambio marcia più favorevole e questo incide positivamente sui consumi”. In particolare nella miniera di Hüttenheim, in Bassa Franconia, gli Zetros trasportano il gesso estratto fino all’impianto di frantumazione. Quotidianamente, ogni camion copre circa 200 km a una velocità massima di 30 km/h. “I trattori – prosegue Feilner - devono trainare pesi enormi, con continue fermate e ripartenze. Questo comporterebbe frequenti sostituzioni delle frizioni, che ci vengono risparmiate dalle trasmissioni

Scheda tecnica

Nome del modello: Mercedes Zetros 1833 4x4 per il trasporto di gesso Motore: R6, LA, 240 kW, 2200 giri/min, OM 926 LA Cilindrata: 7.200 cm³ Potenza (hp/kW): 326/240 Coppia: 1.300 Nm a 1.200-1.600 giri/min Trasmissione: completamente automatica Allison a sei-velocità 3000R SP Ripartitore di coppia: MB VG 1700-3W 2-velocità Lunghezza x Ampiezza x Altezza: circa 6,35x2,52x2,89 m Interasse: 3,90 m Raggio di rotazione: circa 20 m Pendenza: circa 31° Peso a vuoto: 7.720 kg Peso totale massimo: 18.000 kg Rimorchi: Rimorchio Knauf a collo di cigno

completamente automatiche Allison: con una durata più elevata richiedono minore manutenzione e offrono agli autisti un ambiente di lavoro più rilassato risparmiando loro lo sforzo di oltre 500 cambiate manuali al giorno”. Del resto il convertitore di coppia assicura un collegamento diretto tra motore e trasmissione, accelerazione eccellente nelle

“Rispetto ai vecchi trattori da traino, gli Zetros rappresentano un enorme passo in avanti. Le trasmissioni Allison scelgono sempre il punto di cambio marcia più favorevole e questo incide positivamente sui consumi,” racconta Norbert Feilner, responsabile di flotta e officina di Knauf

Nella miniera di Hüttenheim, nella Bassa Franconia, gli Zetros trasportano il gesso grezzo estratto attraverso i labirinti stretti e oscuri all’interno della montagna fino all’impianto di frantumazione

partenze e trazione meccanica diretta a velocità più elevate. Inoltre smorza le vibrazioni e protegge la catena cinematica dall’usura, mentre i controlli elettronici forniscono punti di cambio marcia ottimali. Prima di essere utilizzati nella miniera di gesso, gli Zetros sono stati sottoposti ad alcune modifiche. I collettori di aspirazione, che sporgevano sopra il tetto, sono stati riposizionati dietro la cabina e gli specchietti retrovisori sono stati sostituiti dalle telecamere per la visione posteriore. I rimorchi a collo di cigno sono stati costruiti da Knauf e garantiscono un’elevata stabilità off-road. ALLISON TRANSMISSION EUROPE Baanhoek 188 Sliedrecht The Netherlands Tel: +31 78-6422 174 www.allisontransmission.com MACCHINE CANTIERI 5.0

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TESTIMONIANZE

(LIEBHERR)

SEMPRE PIÙ IN ALTO

A Jeddah, in Arabia Saudita, quattro gru a torre Liebherr stanno contribuendo alla costruzione dell’edificio più alto del mondo, la Kingdom Tower

TESTO DI TEA GIUSTI • FOTO DI LIEBHERR PHOTO GALLERY

I

mediorientali hanno sempre avuto il gusto dello sfarzo, del grande, dell’imponente. Una caratteristica che, in questi ultimi anni, ha dato il via a una vertiginosa corsa verso l’alto. Non c’è quindi da stupirsi se a Jeddah, in Arabia Saudita, si stia costruendo la Kingdom Tower (anche il nome è altisonante), un’opera che supererà i 1.000 m di altezza. Il progetto prevede, inoltre, che a circa 630 m di altezza sorga la piattaforma aperta al pubblico più alta del mondo. Il grattacielo, con i suoi 170 piani, è parte integrante dello sviluppo urbano denominato “Kingdom City”, nella parte

Per la costruzione di uno degli edifici più alti del Mondo il committente ha scelto di affidarsi alle collaudate e d affidabili tecnologie delle gru a torre tedesche di Liebherr

LA GAMMA HC-L

Queste macchine sono state concepite per lavorare ad edifici particolarmente alti, o in spazi ristretti. Con braccio a volata variabile possono aggirare tutti gli ostacoli e ruotano sotto carico di 360°. Grazie al contenuto raggio di rotazione e alla posizione impennata del braccio tra 15° e 70°, anche fuori servizio, offrono particolari vantaggi nei cantieri caratterizzati da un elevato numero di gru con rotazioni sovrapposte. Una speciale funzione optional adegua la regolazione dell’argano di sollevamento in modo che il gancio si sposti su un percorso orizzontale.

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TUTTO sotto controllo

LiDAT è il sistema di trasferimento dati e di localizzazione per le gru Liebherr e di altri produttori che permette di gestire anche intere flotte. Basato sulla più recente tecnologia, fornisce informazioni circa la posizione e il funzionamento delle macchine, ottimizzando la gestione, l’impiego in cantiere e facilitando il monitoraggio da remoto. Con LiDAT si può accedere alla macchina in qualsiasi momento: i dati vengono aggiornati più volte al giorno e possono essere richiamati via Web. Le informazioni particolarmente importanti possono essere inviate via e-mail.

settentrionale di Jeddah. In questo contesto Liebherr sta dando un importante contributo con quattro gru a torre della serie HC-L, nello specifico tre gru Luffing 280 HC-L 16/28 e una 357 HC-L 18/32 Litronic. E non solo. Gli esperti della Liebherr Tower Crane Solutions supportano l’impresa edile nello sviluppo di una programmazione economica con l’impiego di gru. Il progetto prevede l’utilizzo di gru con lunghezze braccio tra 40 e 45 m e le portate richieste si aggirano tra le 11 e le 12 t con 35 m di sbraccio. Le tre gru Luffing 280 HC-L, che costruiranno le ali laterali della Kingdom Tower, verranno ancorate alla parte esterna dell’edificio e raggiungeranno massime altezze gancio di circa 400 m. La gru Luffing 357 HC-L sarà invece utilizzata per la posa della punta dell’edificio a un’altezza di circa 1.000 m. Per raggiungere quote tanto importan-

ti, le gru si sposteranno progressivamente verso l’alto. A questo scopo verranno posizionate sulle terrazze panoramiche dell’edificio o, in alternativa, sulle piattaforme Cantilever montate nella parte esterna dello stesso. Va inoltre segnalato come le gru a torre nel cantiere della Kingdom Tower si montino e smontino a vicenda. Ovviamente in un simile progetto è fondamentale l’affidabilità e la logistica, due aspetti già ampiamente testati, per quanto concerne questi specifici modelli di gru, in un cantiere della capitale saudita durante la costruzione della CMA Tower, edificata nel King Abdullah Financial District a nord di Riad. Di tutto rispetto le capacità prestazionali delle macchine Liebherr. La 280 HC-L 16/28 Litronic si segnala per una portata massima di sollevamento di 28.000 kg, che divengono 3.000 kg in punta; mentre il modello 357 HC-L 18/32 Litronic ha una capacità massima di sollevamento pari a 32.000 kg (4.100 kg in punta).

LIEBHERR-WERK BIBERACH GMBH Biberach, Riss / Germania www.liebherr.com MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

JCB

UNA PALA(TA) DI NOVITÀ

T

antissime novità in casa JCB e tutte con la matrice dei caricatori frontali. Mentre si amplia la gamma delle compatte Tier 4, ecco anche la nuova 457 con cabina CommandPlus. Come accennato, JCB rinnova e amplia la propria gamma di pale gommate articolate compatte attraverso il lancio di un terzo modello e l'introduzione dei motori Tier 4. Le pale 406 e 409 sono state sostituite dai nuovi modelli 406, 407 e 409: macchine alimentate da motori JCB Diesel by Kohler da 2,5 l, appositamente progettati e costruiti per essere utilizzati nelle macchine JCB senza la necessità di filtro antiparticolato (DPF). In particolare: il Il 406 rappresenta il modello base ideale per il noleggio ed è equipaggiato con un motore a iniezione diretta

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Non solo

design

Grandi rivoluzioni stilistiche con il nuovo design della cabina denominato “JCB CommandPlus” per le pale gommate. Il primo modello a beneficiarne è la potente JCB 457 che prevede la struttura della cabina, il cofano motore e il contrappeso posteriore

da 50 CV (37 kW). La 407 è dotata di un motore a gestione elettronica, raffreddato ad acqua, in grado di sprigionare una potenza pari a 64 CV (48 kW), mentre il 409, modello top di gamma, presenta una versione da 74 CV (55 kW). Notevoli i miglioramenti per

completamente rinnovati nel design. Tutti questi elementi contribuiscono a migliorare la visibilità, a diminuire i livelli di rumorosità, nonché ad aumentare lo spazio interno e a rendere migliore l'ambiente di lavoro dell'operatore.

quanto concerne le prestazioni. La 407 presenta una coppia massima superiore del 58% rispetto al modello precedente, mentre la 409 offre una coppia superiore del 20% a un regime di soli 1.500 giri/min. Allo stesso tempo i livelli di rumorosità


TELE:

le pale I modelli di pala telescopica TM180 e TM220 si basano sulle macchine gommate 407 e 409 e, pertanto, saranno equipaggiati con tutti gli aggiornamenti previsti per le pale tradizionali. Il TM180 presenta una capacità di sollevamento pari a 1.800 kg, mentre il TM220 offre un massimo di 2.200 kg. Entrambe le macchine hanno un'altezza massima di sollevamento pari a 4,5 m.

Sotto, la nuova pala 406; a destra la nuova pala 407

sono ridotti grazie a una ventola di raffreddamento a temperatura controllata, che si aziona solo quando richiesto, riducendo il consumo di carburante e la richiesta di potenza al motore. Nuovo anche il telaio posteriore che consente di installare attrezzature per il traino, o attrezzature che incrementano la versatilità della macchina. Inoltre il modello 407 può essere dotato di trasmissione ad alta velocità. I nuovi comandi a joystick, comprensivi del cambio marcia e del comando idraulico multifunzione, rendono la macchina ancora più facile e intuitiva. Infine è possibile dotare la pala di un blocco differenziale 100% nell'assale anteriore. Novità anche nel settore pesante con la JCB 457

La nuova pala gommata pesante 457

ora equipaggiata con la cabina JCB CommandPlus. La struttura ROPS, completamente rinnovata, presenta montanti della stessa larghezza di quelli della parte posteriore della cabina, offrendo uno spazio interno più ampio e un parabrezza panoramico. La macchina è equipaggiata di sistema di controllo della posizione

Sopra, a sinistra ancora la 406, mentre a destra e sotto la 409

di guida JCB, con nuovi pedali, un nuovo piantone sterzo regolabile e comandi idraulici montati sul sedile. Due gli schermi LCD a colori, uno nella consolle centrale e il secondo nella parte superiore del montante destro. Quest'ultimo consente di accedere ai menù operativi della macchina e funge da monitor per la telecamera posteriore. Inoltre la 457 è la prima pala gommata di grandi dimensioni di JCB a soddisfare gli standard antinquinamento previsti dalla normativa Tier 4 Final, grazie a un motore diesel MTU senza filtro antiparticolato da 7,7 l e 193 kW di potenza massima, che consente di ottenere un risparmio di carburante di circa il 16% rispetto al modello precedente. MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni SSAB

Due acciaierie, un altoforno, innumerevoli lavorazioni e acciai alto e ultraresistenziali per molteplici applicazioni. Sono una parte del vasto mondo SSAB che a novembre, come ogni anno, ha festeggiato le migliori applicazioni realizzate con i suoi prodotti a Stoccolma, assegnando lo Swedish Steel Prize DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI EMANUELA PIROLA E SSAB PHOTO GALLERY

Un m ndo

D’ACCIAIO G

li Svedesi, si sa, sono sempre stati bravi a istituire premi destinati a passare alla storia. Uno per tutti, per far capire cosa intendiamo, è il Premio Nobel, assegnato annualmente a diversi scienziati o più in generale a uomini e donne di merito che si sono distinti per aver “donato” scoperte o intuizioni del proprio ingegno all’umanità. Ma, benché famoso e riconosciuto come il Premio assegnato con il maggiore rigore e oggettività (anche se le assegnazioni non sono sempre esenti da critiche, ma in fondo nessuna lo è completamente!), il Nobel non è un premio universale.Vi sono settori dell’attività umana che hanno da sempre impatto sulla vita quotidiana di milioni di persone, attività caratterizzate da invenzioni e prodotti dell’ingegno che nulla hanno da invidiare a quelle generalmente premiate dal Nobel. E allora perché non premiare anch’esse? È la domanda che si è posta SSAB fin dal lontano (ormai) 1999 quando ha istituito per la prima volta il proprio Swedish Steel Prize che non ha impiegato molto a essere poi riconosciuto

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come “il Nobel per l’uso innovativo degli acciai”. Ogni anno piovono candidature da tutto il Mondo e quattro di esse giungono all’evento finale, che si tiene in novembre e che vede la partecipazione di clienti, tecnici, progettisti, giornalisti e personaggi famosi che danno vita a un evento unico, una festa dove SSAB celebra sia i propri clienti, sia le grandi potenzialità e applicazioni dei propri acciai. E a giusto completamento di tutto ciò il Produttore altoresistenziale apre le porte dei propri siti produttivi, perché l’acciaio migliore, per essere tale, deve essere forgiato in maniera impeccabile. E SSAB vuole dimostrare di essere la migliore in questo. In occasione dello Swedish Steel Prize 2014 i siti produttivi aperti alle visite sono stati Borlänge e Oxelösund. In questi siti le lavorazioni che vengono realizzate portano alla produzione dei diversi tipi di acciaio commercializzati da SSAB che sono diversi sia per caratteristiche tecniche che per tipi di applicazioni a cui possono rispondere e che si dividono in sette famiglie i cui nomi sono ormai entrati nell’uso comune passando da nomi di marchi a, in alcuni casi, nomi più ampi che stanno a indicare l’intera categoria di acciai altoresistenziali. Un esempio di questo successo è Hardox: è il nome proprio (o meglio, il marchio) che SSAB ha dato al proprio acciaio antiusura forse più venduto e famoso (che nel 2014 ha festeggiato i 40 anni di produzione, tra l’altro). Un successo

SANTANDER

che ha portato la parola Hardox ad assumere anche il più generico significato di acciaio ultra resistente. L’Hardox di SSAB è la lamiera antiusura in grado di garantire portata e durata maggiori rispetto ad altri acciai grazie alla lavorazione che subisce; tali caratteristiche lo rendono particolarmente adatto alla realizzazione di parti meccaniche o di macchinari che necessitano una straordinaria resistenza alle cricche e, più in generale, alla forte usura. Un esempio per tutti: i cassoni dei mezzi d’opera. A OGNUNO L’ACCIAIO MIGLIORE. All’Hardox negli anni si sono affiancati (e continueranno a farlo) altre grandi famiglie di acciai altoresistenziali. Il Domex, una famiglia di acciai strutturali che presentano caratteristiche di resistenza, formatura a freddo, stretto raggio di piega, tenacità a basse temperature, saldabilità e idoneità al taglio laser tra i più elevati oggi sul mercato. Il marchio Docol invece raggruppa gli acciai sviluppati ap-

TIMO PENTTIMIES

Il momento della premiazione di Belaz, vincitore dello Sweedish Steel Prize 2014

VALE

GLI ALTRI FINALISTI Santander Equipos dal Cile, Timo Penttimies dalla Finlandia e Vale dal Brasile erano gli altri finalisti 2014. La prima ha presentato un rimorchio alleggerito per il trasporto nel settore del beveraggio, alleggerimento che consente più carico utile e minor consumo di carburante. Il progetto finalista di Timo era un innovativo sistema con lame a rulli utilizzato per lo scortecciamento dei tronchi in ambito forestale realizzato con lamiere Hardox tagliate al laser. La brasiliana Vale, attiva nel settore minerario, ha invece realizzato una griglia di separazione per materiale da cava, utilizzando sempre l’Hardox 450. Tutti i progetti arrivati in finale erano accomunati dal fatto di aver utilizzato l’acciaio alto resistenziale in maniera nuova ma soprattutto dall’aver trovato soluzioni in grado di migliorare alcuni processi con attenzione all’ambiente. MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni SSAB

BORLÄNGE

DALLE BRAMME AL... L’ACCIAIO È uno dei siti produttivi storici di SSAB Attivo nella produzione di acciaio dal 1878, oggi esegue diversi tipi di lavorazione tra cui la laminazione a caldo e a freddo, la spianatura, la realizzazione di tubi e di lamiere rivestite. Nel laminatoio a caldo le bramme che arrivano dagli altoforni, vengono trasformate in coils, alcuni dei quali vengono inviati direttamente ai clienti senza ulteriori lavorazioni, mentre altri vengono avviati alle successive fasi che possono essere il decapaggio, la laminazione a freddo o il trattamento termico. Nel laminatoio a caldo le bramme spesse 200 mm vengono riscaldate e ridotte a circa 30 mm in 5 passaggi successivi, passando da una lunghezza iniziale di 2 m a una finale di 80. La fase seguente è la laminazione a uno spessore compreso tra i 16 e gli 1,8 mm in un unico passaggio attraverso 6 gabbie, terminato il quale le lamiere vengono temprate in un impianto di raffreddamento

in più o meno tempo in base alla diversa resistenza che si vuole ottenere. La laminazione a freddo è indicata per ottenere spessori più precisi e superfici più lisce. Tale processo viene eseguito nel treno di laminazione tandem dove le lamiere vengono laminate a freddo in cinque gabbie successive: tale lavorazione rende la lamiera fragile e dura perché allunga e deforma i grani dell’acciaio e rende necessaria una ricottura che ripristina la formabilità dell’acciaio. La linea di spianatura di Borlänge è nuova e opera sugli acciai ultra-altoresistenziali che arrivano dal laminatoio a caldo. La linea, prodotta in Italia, è in grado di tagliare lamiere lunghe tra 1 e 16 m con spessori che vanno da 1,8 a 8 mm. Sempre a Borlänge vi sono tre linee in grado di produrre tubi con diametri da 14 a 133 mm, con spessore da 0,5 fino a 6 mm. Tutte le linee sono equipaggiate di forno

positamente per il settore automotive, per la realizzazione di componenti di sicurezza, come le barre antintrusione delle portiere delle autovetture, abbinando la caratteristica della resistenza alla deformabilità aspetti green come la leggerezza e la possibilità di essere completamente riciclato a fine vita del veicolo. La produzione SSAB si declina poi nelle famiglie Weldox, Prelaq, Armox e Toolox. Quest’ultima indica gli acciai pretrattati per utensili, mentre la gamma Armox comprende gli acciai destinati alla produzione di veicoli speciali (blindati leggeri, veicoli di sicurezza e simili) in cui sicurezza deve andare a braccetto con leggerezza. Il Prelaq è la gamma di lamiere preverniciate destinati prevalentemente alla realizzazione di coperture e rivestimenti in edilizia, men-

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e acqua che permettono la produzione dei tubi Hardox e Weldox senza zone termicamente alterate. I prodotti principali di SSAB restano comunque i tubi Docol R8 e gli Hardox 500. In tema di prodotti rivestiti, infine, a Borlänge è presente una linea di galvanizzazione e una di preverniciatura. I prodotti preverniciati disponibili in diversi colori possono essere utilizzati per l’edilizia.

tre il Weldox lo conosciamo bene essendo l’acciaio altoresistenziale che ha permesso la realizzazione di strutture leggere e resistenti come i moderni bracci di gru e piattaforme aeree che oggi raggiungono altezze e portate fino a poco tempo fa impensabili: il segreto del Weldox? L’elevata resistenza allo snervamento, ovviamente. Ma se questi sono

gli acciai che costituiscono la base del successo SSAB, non mancano comunque altre vie per mantenere e incrementare tale successo. Come quella del servizio di supporto alla progettazione che il Produttore svedese fornisce ai propri clienti; o la formazione per la corretta lavorazione degli acciai, senza dimenticare la capillare assistenza commerciale.


In alto, il deposito dei coils pronti per la consegna a Borlänge. Sopra, un momento del processo di preverniciatura, sempre a Borlänge

A OGNUNO IL SERVIZIO MIGLIORE. Tutti aspetti che il nuovo assetto societario di SSAB non potrà che enfatizzare ulteriormente. Tale riassetto è in corso di ultimazione a seguito dell’acquisizione di Ruukki da parte di SSAB e porterà alla creazione di ben cinque divisioni; la prima, SSAB Special Steels, si occuperà della fornitura di acciai altoresistenziali di nuova generazione (Advanced High Strength Steels) e bonificati (Quenched & Tempered) nonché dei servizi correlati, mentre SSAB Europe sarà l’acciaieria dedicata alla produzione di lamiere da coils, da treno e tubi di alta qualità. Alter ego di quest’ultima in America, solo per le lamiere da treno, sarà SSAB Americas, mentre Tibnor sarà il partner scandinavo full-service per la distribuzione di acciaio nei Paesi Nordici. Chiudiamo infine con la divisione Ruukki Construction che opererà in Europa nel settore della fornitura di soluzioni energeticamente efficienti per l’edilizia. In Italia la nuova SSAB continuerà a essere rappresentata e i suoi acciai distribuiti dalla MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni SSAB

OXELÖSUND Oxelösund è la punta di diamante per la produzione di lamiere pesanti ed il processo produttivo parte dall’altoforno per arrivare ai laminati sottili. L’altoforno converte il carbone in coke e gas tramite una batteria di forni sigillati. Il coke viene convogliato nell’impianto in continuo con pellet di minerale di ferro, calcare e additivi, da cui si ricava metallo caldo che viene colato e trattato in modo da eliminare lo zolfo in eccesso e i residui di raffreddamento. Nel processo di colata continua l’acciaio viene convertito da materiale fuso in bramme. Queste poi proseguono verso il laminatoio dove vengono trasformate in lamiere con spessore ridotto da 220 a 3 mm; le larghezze, invece, possono passare da 1.000 a 3.350 mm, mentre le lunghezze da 2 a 14,5 m. Da qui proseguono alla linea di tempra dove vengono raffreddate, temprate, lavorate e verniciate secondo le necessità.

filiale di Ghedi, realtà storica che quest’anno festeggia i vent’anni di attività. Le consegne di Domex, Hardox, Docol e Weldox vengono assicurati in 24-72 ore, in qualsiasi parte dell’Italia, accompagnati dall’immancabile supporto tecnico e logistico. E IL PREMIO? In tutto questo come si inserisce lo Swedish Steel Prize? Ma è molto semplice. Gli acciai di SSAB sono lavorati per offrire caratteristiche tecniche che, abbiamo visto, li pongono ai vertici del mercato e consentono loro di affrontare nuove applicazioni prima mai osate, o anche solo immaginate. E, sotto la grande ala di un play-off che dice: “A stronger, lighter and more sustainable world” (un mondo più forte, leggero e sostenibile) lo Swedish Steel

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Prize si pone come obiettivo proprio quello di premiare quegli utilizzi degli acciai che hanno rispettato tale filosofia. Come consuetudine, a novembre sono stati celebrati i quattro finalisti dell’edizione 2014: Belaz dalla Bielorussia, Santander Equipos dal Cile, Timo Penttimies dalla Finlandia e Vale dal Brasile. Citati in rigoroso ordine alfabetico, che la casualità vuole coincidere anche con la citazione come primo finalista dell’azienda che si è aggiudicata il premio, ossia Belaz, Costruttore globale di mezzi d’opera per miniere, a cui è stato assegnato lo Swedish Steel Prize 2014 con la seguente motivazione: “In virtù dell’innovazione apportata alla costruzione della sospensione degli assali e dei cuscinetti rotanti del più grande mezzo d’opera al mondo. La nuova costruzione

sfrutta pienamente le proprietà dell’acciaio altoresistenziale. Belaz ha allargato coraggiosamente i confini di quello che precedentemente veniva considerato possibile grazie alla tecnica disponibile”. Se la tendenza attuale nel settore dell’industria estrattiva e mineraria in tutto il mondo è “più grande è meglio”, non si può ignorare le possibilità che l’uso di nuovi materiali (nuovi non per sviluppo, ma per applicazione) offre; e Belaz ha creato il più grande mezzo d’opera al mondo, con una capacità di carico utile superiore del 20% rispetto ai camion convenzionali (ben 450 t), minimizzando al tempo stesso il consumo di carburante e ottenendo un costo minore per carico. Un vero e proprio stronger, lighter and more sustainable dumper!


REPORTTECNICO

MERCEDES-BENZ

PER ALTRI 40 Q

uarant’anni fa Mercedes Benz iniziò la sua avventura italiana. Quattro decenni di successi in un Paese dove la classe e l’immagine contano molto. Molto più che in tanti altri luoghi europei; e di classe e immagine i prodotti della Stella a tre punte ne hanno sempre da vendere. Ma, a detta degli stessi responsabili della casa di Stoccarda, l’operazione italiana non è stata solo commerciale, ma una vera e propria storia d’amore. Iniziata nel ‘73 a Roma, di lustro in lustro il marchio tedesco è entrato in tante belle vicende italiane. Come la creazione, a Como, del Mercedes Benz Advanced Design Studio, il centro d’eccellenza di proprietà della casa teutonica dove, sfruttando il buon gusto italiano, si ricercano e si studiano nuove soluzioni stilistiche. Ma la presenza di

Storia a stelle

Mercedes in Italia ha pure significato eventi di portata storica, come la partecipazione delle mitiche 300 SL “ali di gabbiano” alla Dolce Vita romana, con tante foto della vettura di fianco ad Anita Ekberg, la bionda della pellicola di Fellini. O con la strepitosa vittoria di Manuel Fangio alla Mille Miglia del ‘55, con una potente SLR, oggi conservata nel museo di Stoccarda. E se proprio qualcuno vuole un’ulteriore prova del legame tra il nostro Paese e il marchio tedesco può recarsi all’autodromo di Monza, dove è stata posta una statua in bronzo di Fangio accanto alla sua pluri-vittoriosa monoposto Mercedes W196. Ma dire Italia è anche dire Vaticano. E l’immagine di tanti Pontefici in movimento è sempre stata legata

Mercedes in Italia ha voluto dire davvero tanto altro, come la partnership con Milano Moda Uomo, la collaborazione con il prestigioso Festival dei Due Mondi di Spoleto, con le mostre di

Tamara de Lempicka e la rassegna fotografica “A Flash of Art”. E non è mancato il sociale con gli aiuti alla fondazione Laureus, un ente morale che si occupa del sostegno ai giovani in difficoltà.

alle vetture Mercedes, dalle prime limousine degli anni ‘30 alle odierne superblindate Papacar derivate dalla MLS 500. Mercedes in Italia significa pure grande successo delle microcar: l’operazione Smart ha visto il nostro Paese come primo protagonista nella penetrazione commerciale di questa vettura che coniuga in sé, come nessun’altra, eleganza, classe e mobilità nei centri congestionati. E per il mondo dei professionisti del volante? Tanto è stato fatto nel settore dei mezzi commerciali e tutto all’insegna dell’economia di esercizio, della sicurezza e del comfort di viaggio. Per questo i quarant’anni sono stati festeggiati in modo un po’ speciale. È stato editato uno splendido libro dal titolo “Autoritratto” che racconta un po’ la storia di Mercedes Italia di questi otto lustri e coglie i vari mutamenti sociali, della moda e dello stile di vita. Agli autotrasportatori è stato dedicato un angolo speciale di relax: lo chef Davide Oldani ha realizzato due ricette ad hoc, adatte a chi affronta quel duro lavoro. Una molto fresca a base di verdure e frutta autunnale arrostita. Ed una sostanziosa: gli spaghetti cacio e pepe impreziositi con il profumo di limone. Buona lettura e buon appetito a tutti.

Da sinistra: Roland Schell, Presidente Mercedes-Benz Italia, Radek Jelinek, Amministratore Delegato Mercedes-Benz Milano, Davide Oldani, Chef e Ambasciatore della Stella e Giovanni Castiglioni, Amministratore Delegato MV Agusta

La casa di Stoccarda nei suoi 130 anni di storia, ha depositato 80.000 brevetti e molti di questi sono dedicati al mondo dell’autotrasporto.

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TESTIMONIANZE

(GENIE-TEREX)

MUD RUN RACE I terreni umidi e fangosi dei Paesi Bassi esaltano le caratteristiche tecniche dei nuovi modelli Genie S45TraX e S40TraX

TESTO DI TEA GIUSTI • FOTO DI GENIE PHOTO GALLERY

Q

uali sono le vere difficoltà della vita? Per alcuni (troppo drammatici invero) tutto nella vita è una difficoltà. Ma c’è anche chi vede le cose come sono veramente, e sdrammatizza. Così spesso alla domanda iniziale queste persone rispondono che parcheggiare in centro o arrivare a fine mese con uno stipendio solo è dura, il resto si fa. Questo è anche il motto della Mud Run Race, la corsa su strada, sterrato, sentieri e, ovviamente fango, lungo la quale si alternano tratti di corsa semplice a tratti di corsa a ostacoli di varia natura, artificiali o naturali. E quando abbiamo visto le foto dei cantieri

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IL SISTEMA TraX

L’innovativo sistema di trazione Genie S-TraX a quattro cingoli con assale oscillante offre un angolo di sterzata anteriore di 30° per una maggiore precisione, maneggevolezza e fluidità di manovra, oltre a una capacità sterzante paragonabile a quella delle piattaforme gommate. Dotato di quattro cingoli gommati triangolari indipendenti in grado di sterzare indipendentemente fino a 22°, assicura una pressione al suolo ridotta, che consente di lavorare su superfici sensibili senza lasciare profonde tracce dei cingoli.

olandesi di cui stiamo per parlarvi, onestamente la mente è corsa proprio alle immagini della Mud Run Race. Perché qualunque ostacolo o, nel nostro caso specifico, qualunque

applicazione che possa spaventare, se affrontata con la tecnologia (o lo spirito) adeguata può trasformarsi in nuove opportunità. Come ha dimostrato il caso di quattro nuovi


modelli cingolati Genie che stanno operando in Olanda su superfici morbide e fangose. Dopo la consegna di due piattaforme telescopiche semoventi Genie S 65 TraX all’inizio del 2014, il distributore Genie HDW ha infatti recentemente fornito alla società Van den Brink, con sede a Barneveld (Olanda), altre quattro macchine cingolate: due Genie S45 TraX e due Genie S40 TraX.Van den Brink Platform and Crane Hire è un’azienda di medie dimensioni specializzata nel noleggio di una vasta gamma di sollevatori telescopici, piattaforme aeree, gru gommate e a torre. Fortemente orientata alla sicurezza, la società dispone di operatori qualificati e certificati, macchine dotate di telecamere con vista sul carico e sistemi radio intercomunicanti. Oltre a una gamma completa di accessori e dispositivi adatti alle esigenze specifiche del cantiere, alcuni sollevatori telescopici e gru sono inoltre provvisti di cabine a tenuta d’aria certificate per impieghi in presenza di materiali tossici. Il noleggiatore ha ordinato

PRESTAZIONI eccellenti

Adatti a una vasta gamma di applicazioni in esterni, i modelli della gamma Genie S-TraX presentano diverse caratteristiche interessanti, tra cui un’altezza di lavoro da 14,20 fino a 21,80 metri, uno sbraccio orizzontale che si muove in un range da 9,65 a 17,10 m, una larghezza macchina di soli 2,24-2,59 m e una capacità di sollevamento fino a 227 kg.

le macchine dopo aver preso parte a un “Genie TraX Tour”, un’iniziativa locale organizzata da HDW, durante la quale i clienti hanno potuto conoscere e apprezzare le caratteristiche delle macchine Genie S-TraX. Grazie all’innovativo sistema di trazione TraX a quattro cingoli con asse oscillante, i sollevatori Genie S-TraX permettono di combinare i vantaggi derivanti da trazione, potenza e coppia potenziate con le stesse possibilità di guida e di sterzata di un sollevatore su pneumatici e risultano particolarmente adatti per le necessità di operare su terreni instabili, accidentati e inclinati. Entusiastici, a tale proposito, i commenti di Gert Van den Brink, amministratore delegato dell’azienda che ha affermato: “nei Paesi Bassi il terreno è generalmente

umido e morbido in ogni stagione. Grazie alla bassa pressione al suolo e all’eccellente capacità di adattarsi a qualsiasi terreno, il sollevatore Genie S-TraX evita i danni prodotti dai sollevatori su pneumatici su terreni umidi e morbidi, o su superfici dure e fragili, quali i lastricati. Per questo sono molto richiesti per applicazioni in esterni durante tutto l’anno. Inoltre il sistema a quattro cingoli con assale oscillante rende molto più fluide le manovre rispetto ad altre configurazioni cingolate”. TEREXLIFT Zona Industriale Buzzacchero 06019 UMBERTIDE (PG) Tel: +39 075 941811 Fax: 075-941.8101 Email: imsales@terexlift.it MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

INTERMAT

COME NON L’AVETE i prospetta un appuntamento interessante quello a calendario il prossimo aprile a Parigi. Affiancate ai tradizionali settori construction di Intermat, comunque presenti in forze nonostante l’inizio delle adesioni fosse stato offuscato da alcune defezioni che non hanno però sfiduciato le principali Aziende (ma anche le piccole) che hanno comunque aderito in massa (siamo a quota 1.500 espositori di cui il 64% internazionali, provenienti da 37 Nazioni!), saranno due le novità: il layout degli spazi, decisamente rivisto, e l’esordio del World of Concrete Europe (WOC Europe), situato nella parte anteriore del padiglione 7, quindi perfettamente integrato all’interno di Intermat.

S

Intermat Innovation

Awards

In occasione della serata di gala degli Intermat Innovation Awards, il Premio World of Concrete è stato assegnato da Tom Cindric, Vice-Presidente di Informa Exhibitions (organizzatore del World of Concrete Las Vegas), alla società Tekla, premiata per

la soluzione Tekla Strutture Modellazione della Costruzione, un software specifico per le imprese che colano il calcestruzzo in loco e che consente di progettare, cifrare, gestire e pianificare tutti i progetti partendo da un modello 3D BIM. Ma le categorie in concorso erano diverse, quindi è giusto citare anche gli altri vincitori: Wacker Neuson, per la categoria Construction Equipment, si è aggiudicata il Gold Award con il miniescavatore 803 Dual Power. Liebherr France ha vinto il Gold Award della categoria Equipment&Components

Sotto lo slogan “Be Concrete”, il WOC Europe presenterà un’offerta completa di calcestruzzo e muratura destinate all’industria delle costruzioni: centrali di miscelazione, attrezzature per la produzione di calcestruzzo, per la sua messa in opera e la sua manutenzione, installazioni per la prefabbricazione di elementi in calcestruzzo, OEM, utensili innovativi, software, ingegneria, utensi-

con il Lift Crane Operator, mentre Merlo ha vinto il Gold Award della categoria Engineering&Systems con il sistema M TSS (Merlo Transversal Stability System). Il Gold Award della categoria Digital Applications è stato vinto dalla Atlog con il software Land2Map, mentre l’Enviromental Award è stato assegnato a MS per il suo innovativo impianto di trattamento delle acque per l’eliminazione del cromo. Lo speciale premio della giuria, infine, è stato assegnato a Bridgend Extrusion Ltd per il sistema di cassaforme K-Form.

leria e materiali di trattamento del calcestruzzo orizzontale e decorativi, attrezzature per la muratura, oltre a tutte le attrezzature associate per un totale di oltre 100 espositori. E avrà a disposizione anche un’area demo tutta sua, la ”Concrete Démos”, che accoglierà eventi collaterali a ciclo continuo dedicati alle applicazioni dei prodotti in calcestruzzo e in particolare dei calcestruzzi decora-


MAI VISTO UN INTERO CICLO DI

conferenze

tivi, levigati, stampati. Questi eventi valorizzeranno anche i metodi degli applicatori e l’utilizzo di utensili e di attrezzature da parte di esperti dell’industria del calcestruzzo. Tra i nuovi espositori saranno presenti dei produttori di cemento, dei produttori di coadiuvanti, produttori di macchine e attrezzature per calcestruzzi speciali: Cemex, Chryso, Holcim, HTC Floor Systems, Husqvarna

Construction, Imer France, Mapei, Moderne Methode, Sika e Tyrolit sono solo alcuni fra i tanti. Questa prima edizione del WOC Europe sarà tenuta a battesimo da Rudy Ricciotti, famoso architetto e direttore dei lavori di numerosi siti emblematici che pongono il calcestruzzo al posto d’onore. Nella sua qualità di “padrino” del WOC Europe, Rudy Ricciotti presenterà, il 21 aprile 2015, i

Numerose saranno le conferenze dedicate alle innovazioni tecniche e ai processi che consentono la realizzazione di opere eccezionali partendo dal calcestruzzo. Quattro i temi affrontati: i fondamentali del calcestruzzo, i calcestruzzi speciali, la manutenzione e la riparazione, nonché la demolizione e il riciclaggio.

suoi principali progetti in occasione di una conferenza d’inaugurazione e nell’ambito di un incontro con la stampa francese e internazionale. Quanto al nuovo layout è stata prevista una superficie espositiva totale di 375.000 metri quadri suddivisi in 4 padiglioni coperti, 3 zone espositive esterne e un’importante area dimostrativa (30.000 metri quadri a cui se ne affiancheranno altri 250 del WOC Europe). Verrà proposta una nuova segmentazione allo scopo di valorizzare le attrezzature per tutte le fasi della costruzione, dai cantieri di qualunque tipologia ai servizi e alla comunicazione. L’afflusso previsto è di circa 200.000 visitatori, di cui il 30% internazionali. MACCHINE CANTIERI 5.0

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NO(MO)NEY

(FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESA)

IN QUANTI SOPRAVVIVRANNO? Il periodo è quello del terzo trimestre del 2014. A settembre i fallimenti avevano superato quota 10.000. Ma i dati sulle liquidazioni hanno continuato, quarto trimestre di fila, a dare positivi segnali di calo numeri continuano a confermare la del tribunale di un Commissario giudiziale. crisi: 3.000 società fallite (+14% riUn’analisi sui dati delle piccole e medie imprese spetto al 2013) nel trimestre, e il totale attive nel 2007 indica che il conto della crisi gennaio-settembre 2014 vola a oltre le 11.000 è stato più salato per le società campane, maraziende che hanno chiuso i battenti (+11,9% chigiane e pugliesi: un quarto delle PMI con rispetto al 2013). Si tratta di un nuovo record sede in queste regioni è stato infatti interessato negativo. Ma non sono tutte notizie nefaste. tra il 2008 e la prima metà del 2014 da liquiIn controtendenza sembra essere la volontà di dazioni volontarie o da procedure concorsuali. abbandonare l’Italia. Le liquidazioni volontarie Viceversa, con una percentuale intorno al 13%, di società in bonis, infatti, hanno confermato Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige risultano un calo già in essere nei trimestri precedenti, le regioni meno colpite dal fenomeno. Tra i attestandosi a 45.000 sui 9 mesi del 2014, con microsettori più colpiti le costruzioni restano un calo del 10,3% rispetto al 2013. Non si è al secondo posto, con l’11,8% dei fallimenti nei arrestata neanche la riduzione delprimi nove mesi del 2014, dato superato le procedure concorsuali non solo dal 16,2% del settore terziario. fallimentarie, con un calo I dati invece in merito alle prodel 13% nei primi nove cedure non fallimentari nelle mesi rispetto allo stescostruzioni si assestano su so periodo dell’anno un -6,2% rispetto ai nove o tiv ga genere ne Nel contesto in re) ne precedente. In forte mesi del 2013. Un calo ge in to rca l me del settore (e de no sperare fan diminuzione anche anche nelle liquidazioni, e ch ivi sit po arrivano segnali (ben le domande di conche frenano del 10,6%, alita dal baratro ris di o nn ce ac in un ne della sa, solo interruzio cordato preventivo sempre nel nostro settore inteso, non ripre di ro rlando del nume pa o am sti : (comprensive di piano di riferimento. Questi nuta) cadu i unità immobiliar compravendite di di risanamento), per efmeri emergono dall’Osseri ogazione di mutu residenziali, di er ra fetto del crollo dei convatorio trimestrale del Cerve ga bandi di alle famiglie e di i. cordati in bianco seguito su fallimenti, procedure e chiulic bb pu per lavori alla facoltà di nomina da parte sure di impresa.

I

QUALCHE POSITIVITÀ

SPLIT PAYMENT: SI CHIUDE

7 anni di crisi: come i 7 anni di vacche magre in Egitto ai tempi di Giuseppe Ma quelli moderni saranno più lunghi. E non basta aver perso il 64% degli investimenti nel comparto abitativo e il 73% nel non residenziale, o i ritardi di pagamento della PA che hanno creato una situazione di sofferenza con effetti negativi a catena: a fronte del mancato pagamento, secondo le rilevazioni dell’Ance, un terzo delle imprese (il 31%) ha dovuto ridurre il numero dei dipendenti, la metà (il 41%) ha ridotto gli investimenti previsti e il 57% ha ritardato i pagamenti ai fornitori. Ci hanno aggiunto anche lo split payment, che pone a carico delle PA il versamento dell’Iva relativa alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle stesse: cosa significa per le imprese edili? Le imprese di costruzioni, che realizzano prodotti sui quali si applica un’aliquota Iva ridotta, una volta effettuata la compensazione tra Iva pagata sugli acquisti ed Iva incassata dalle vendite, si trovano in una posizione di credito verso l’erario, con lunghe attese per il rimborso. Secondo una stima Ance l’ulteriore perdita di liquidità per le imprese derivante da tale situazione risulta di 1,3 miliardi di euro in un anno.

IN ITALIA PER IL RIMBORSO IVA A CREDITO SI ASPETTA IN MEDIA 2 ANNI E MEZZO CONTRO I 7-10 GIORNI(!!!) DELLA GRAN BRETAGNA E DELLA GERMANIA, I 30 GIORNI(!!) DELLA FRANCIA O I 6 MESI DELLA SPAGNA.

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CANTIERIDPI

La linea vita LVB, grazie alle sue particolari caratteristiche, rappresenta la soluzione ideale per la messa in sicurezza degli edifici storici. Offre bassissimo impatto visivo e la possibilità di posizionamento della linea vita su un lato o su ambo i lati del colmo e assicura prestazioni eccellenti in caso di caduta, frutto di una realizzazione con materiali di elevatissima qualità (acciaio INOX AISI 304) Soluzione di qualità per la messa in sicurezza delle coperture in lamiera grecata, Sicurlam è il nuovo prodotto Sicurpal che coniuga qualità ed economia, risolvendo le problematiche riscontrabili dai tecnici strutturisti in fase di calcolo di verifica dell’ancoraggio. La piastra a norma UNI EN 795 classe C in acciaio INOX AISI 304 elettrolucidato è applicabile su greche con interasse di ogni misura. Permette di posizionare la linea vita a due altezze (55 o 120 mm) e, grazie al suo ridotto spessore, riduce al minimo i carichi trasmessi alla copertura.

ata dall’idea di Giampiero Morandi, vero esperto in DPI, Sicurpal è sinonimo di sicurezza nel lavoro in quota e negli spazi confinati. Produttrice di sistemi anticaduta dal 1997, oggi vanta una gamma di soluzioni per la messa in sicurezza di ogni area lavorativa ove sia presente il rischio di caduta dall’alto. Dalla sede di Villavara di Bomporto (Mo), il team Sicurpal segue l’intero territorio nazionale, con una rete di vendita organizzata, in grado di offrire un servizio “chiavi in mano”, dal sopralluogo al preventivo, dalla progettazione all’installazione, all’assistenza post vendita. Passione e professionalità distinguono le persone appartenenti allo staff: il valore aggiunto dell’azienda, oltre che nella qualità dei prodotti, è infatti individuabile nel lavoro di squadra e nella condivisione delle conoscenze. A livello di gamma la società propone: linee vita e sistemi anticaduta per ogni tipologia di copertura (classe A, C, D, E), sistemi per la sicurezza in ogni area lavorativa con rischio di caduta dall’alto, sistemi per la sicurezza negli spazi confinati (classe B), scale di sicurezza, sistemi a navicella per la pulizia di facciate, parapetti, passerelle e Dispositivi di Protezione Individuale. Oltre agli accennati servizi collegati ai prodotti, Sicurpal dà grande importanza alla formazione. Nel 2013 è nata Sicurform che rappresenta il concretizzarsi dell’impegno nel diffondere la cultura della sicurezza. Docenti qualificati e strutture innovative sono a disposizione delle aziende che desiderano fornire ai propri addetti formazione, informazione e addestramento di alto livello.

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CANTIERI

STYLE La sicurezza in quota è fondamentale. Affidarsi a esperienza e professionalità, è la scelta vincente

Per rendere sicuri gli interventi di manutenzione dei pannelli fotovoltaici è necessario installare sulla copertura un sistema anticaduta permanente. Sicurpal propone la Linea Vita Rigida UNI EN 795 CL D che assicura mobilità dell’operatore a grazie all’assenza di pali e alla presenza di un carrello scorrevole su binario e basso impatto visivo (il profilo in alluminio è di soli 31x31mm), che non trasmette ombra sui pannelli, massimizzando l’efficienza del sistema fotovoltaico.

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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Come prima,

più di prima

È

la mattina del 31 gennaio. Oggi ci sarà la votazione, probabilmente decisiva, per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Diciamo nuovo, perché cambia nome. Ma abbiamo la sensazione che tutto rimarrà come prima. Forse peggio. Buttiamo via un’oretta per sentire i commenti dei vari politici che infestano le reti televisive. Trentasei ore fa, Mattarella, era un noioso burocrate, seppellito da un passato democristiano che non poteva tornare. In più: un signore che nessuno, o quasi, sapeva chi fosse. In più: un signore parcheggiato in una poltrona della Corte Costituzionale per “passà ‘a nuttata”. Questa mattina, invece, Mattarella è stato oggetto di una curiosa metamorfosi. È diventato bravo, eccezionale, signorile, discreto, pacato, deciso, mite, coraggioso, conservatore, progressista, arrendevole, cuor di leone, alla mano, coltissimo, uomo delle istituzioni, pater patriae, biondo con gli occhi azzurri, ecc, ecc. Alcuni politici colti lo definiscono addirittura un genio del diritto, bianco per antico pelo. E usano quest’ultima definizione per far bella figura e far vedere che anche loro hanno letto Dante. Tutti questi complimenti, non riusciamo a capire a che cosa servano. Specialmente perché l’elezione di questo, e degli altri presidenti della Repubblica, è avvenuta ed avverrà in funzione solo di una complessa formula matematica. Si prendono i voti del partito al quale appartiene il candidato, ma non proprio tutti perché alcuni sono invidiosi e faziosi, si sommano a quelli dei due o tre partiti ai quali conviene tenere come amici i deputati del candidato. Si sommano i franchi tiratori dell’altra parte i quali, come dispetto al proprio capataz e alla moglie, se li tagliano e votano con la parte avversa. Si detraggono i franchi tiratori dei partiti che sostengono il candidato perché hanno capataz (e mogli) simili a quelli dei franchi tiratori precedenti. Si mettono in quota variabile quelli che, raccomandato un cugino, non hanno ottenuto il posto di lavoro e quelli che, compiuto un abuso edilizio, non hanno convinto il sindaco del proprio partito all’archiviazione della pratica. E così si ottiene l’italica elezione di un Presidente della Repubblica, che magari non ci si ricorda come si chiama, ma dal punto di vista matematico-lottizzatorio accontenta un sacco di BISOGNA CAMBIARE TUTTO gente. 31 gennaio, ora di pranzo. La matematica ha avuto ragione sulla passione politica. Mattarella è il nuovo (si fa per dire) Presidente della PER NON CAMBIARE NIENTE. Repubblica Italiana, nata dalla resistenza, ecc, ecc. Mentre l’ineffabile GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA Boldrini lo proclama, fuori da Montecitorio, si odono le sirene delle ambulanze. Portano decine di dermatologi che dovranno lenire le ferite dei tanti, troppi, parlamentari che si trovano con le mani spellate a causa degli applausi. I più gravi, forse meritevoli di ricovero, sono quelli che, prima del voto, avevano detto che Mattarella era un reperto del passato. I casi senza speranza sono gli alfaniani che avevano opposto un sovietico niet al nome di Mattarella. Alla fine del ciclo di delicate terapie, però, tutti dovranno frequentare un corso formativo. I docenti (dopo essersi informati a loro volta) sveleranno ai parlamentari chi è Mattarella. Per i cittadini, invece, non è previsto alcun corso, tantomeno gratuito. Dovranno, a proprie spese, informarsi con costosi libri... di storia medievale.

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