MC5.0-Macchine Cantieri - n.20 - marzo 2015

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MC M C+ I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

5.0

MACCHINE CANTIERI

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

marzo 2015, n.20

D E L L ’ E D I L I Z I A

NO(MO)NEY

Split Payment. Come (ri)mettere in ginocchio il settore

INNOVAZIONI

(…) x Una Tere 0 0 8 5 r re Explo due to a v ha solle tilleria ella dis boiler d l ie n a Jack D urg, b h c n y di L USA

Il nuovo Doblò di Fiat Professional: design, comfort e prestazioni

35 Sollevare

Il nuovo inserto dedicato al vasto mondo dei lavori in quota (e non solo)

COVERSTORY

Whiskey in

VOLO


PALE GOMMATE COMPATTE CASE SERIE F PERFETTE IN OGNI APPLICAZIONE

MASSIMO COMFORT

grazie alla cabina più spaziosa e con livelli di protezione superiore (ROPS e FOPS II).

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grazie alla maggiore capacità di carico, alla rapidità di cambio delle attrezzature e alla ridotta altezza della cabina per un trasporto più veloce.

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Case Construction Equipment punta ancora più risorse sul proprio sistema SiteWatch, integrandolo con la connettività satellitare Iridium per poter assicurare i propri servizi telematici nelle zone senza copertura cellulare. Il nuovo servizio satellitare è installabile come optional anche sugli attuali pacchetti SiteWatch, consentendo alle macchine Case di trasmettere dati da ogni angolo del globo anche quando la normale connettività cellulare è completamente assente. La nuova estensione di SiteWatch trasmette comunque tutti i dati gestiti dal sistema telematico, come l’ubicazione, le prestazioni, i consumi, le esigenze di manutenzione e i parametri per valutare l’efficienza, inviando notifiche in tempo reale: cambia solo il canale di trasmissione, non più cellulare bensì satellitare.

CASE

dalle aziende

evolve

AGENDA DEL MESE

PER IL MONDO

FIERE

2015 4

MACCHINE CANTIERI 5.0

ROAD&TRAFFIC Azerbaijan 12 - 14 maggio

REMTECH 2015 Ferrara 23 - 25 settembre

BUILDEXPO AFRICA Kenya 02 - 04 maggio

INTERMAT Parigi 20 - 25 aprile

RIABITA Fermo 6 - 8 novembre


CASE HISTORY

TUTTI ALL’EXPO Expo al via? Jlg ed Elevo danno il loro contributo alla realizzazione

A

ll’inaugurazione mancano poche settimane e molte sono le macchine impegnate, tra cui diversi modelli JLG appartenenti al parco noleggio di Elevo. 510AJ, 3246ES, 800AJ, 600AJ, 450AJ, 10RS, E400AJPN, 4069LE e 6RS sono all’opera nei padiglioni dell’Azerbajian (rivestimento delle facciate in fibro cemento alleggerito), degli Emirati Arabi (montaggio facciate continue in GRC e posa delle vetrate di finitura), e della Polonia (montaggio della struttura metallica). Alla base del rapporto tra Elevo e JLG un obiettivo comune: diffondere la cultura della sicurezza nello svolgimento di lavori in quota, utilizzando attrezzature affidabili e di grande manovrabilità in qualsiasi contesto. FONTE: JLG

PARIGI accoglie Kobelco I modelli della serie G di Kobelco, e in particolare le CKE2500G e CKE1350G, saranno la principale attrazione dello stand del Costruttore a Intermat 2015. Le nuove gru sono il risultato degli sforzi progettuali dei progettisti Kobelco che hanno raccolto indicazioni, pareri e consigli dai clienti, studiando le reali esperienze di cantiere e apportando modifiche e innovazioni a svariati aspetti, dalla facilità di trasporto, al montaggio alla facilità d’uso.

Mecalac al Sifer (Fiere)

Il Sifer è il tradizionale appuntamento fieristico della filiera ferroviaria che quest’anno vedrà la partecipazione di Mecalac con la 8MCR RR, Macchina Cingolata Rapida Strada–Ferrovia, derivata dall’8MCR. L’ 8MCR RR è la fusione di un escavatore e di una pala caricatrice compatti dedicati ai lavori ferroviari. Equipaggiamento in tre parti con deporté integrato, capacità di sollevamento di 3 t a 2,5 m e buona stabilità sono solo alcuni dei numerosi vantaggi.

ASTE

L’ASTA DEI GIGANTI

Vi piacciono le gare? E le aste?Se la risposta è si il prossimo evento Ritchie Bros. Negli USA non lo potete perdere

L

a Ritchie Bros. Auctioneers è famosa in Italia e nel Mondo per le aste di macchinari per l’edilizia e l’agricoltura di dimensioni spesso faraoniche, che organizza. E per dimensioni faraoniche intendiamo non solo quelle delle aste, con centinaia di veicoli venduti in una sola sessione, ma anche le dimensioni stesse dei veicoli all’asta. In Italia di solito queste aste si tengono a Caorso, ma onestamente tale località probabilmente non ha mai avuto occasione di ospitare un evento come quello che la Ritchie Bros. Auctioneers sta

organizzando a Casper, negli Stati Uniti, per il 25 marzo prossimo. Oltre 900 macchinari, tra cui una vasta gamma di gru, provenienti tutte dalle flotte della Energy Transportation che ha affidato a Ritchie Bros. Auctioneers il compito di vendere tali macchine per il rinnovo della propria flotta. Il 25 marzo prossimo sarà quindi giorno di shopping in grande stile: tra le gru in vendita vi sono gru idrauliche da 7,5 a 11 t, caricatori telescopici, sollevatori, gru fuoristrada con peso operativo tra le 20 e le 150 t e gru cingolate (230 - 660 t). FONTE: RITCHIE BROS. AUCTIONEERS

Più MIX per tutti (Gamma prodotti)

Peugeot amplia la gamma di MIX da sette a dieci modelli. Ai sette prodotti direttamente dal Marchio in Francia, caratterizzati dall’assenza della paratia di divisione tra abitacolo e vano di carico, si aggiungono 2008, Nuova 308 e Nuova 308 SW, offerti nell’allestimento MIX grazie alla trasformazione effettuata dagli specialisti di Focaccia Group di Cervia (Ravenna) secondo la normativa relativa all’omologazione nazionale N1.

COMER INDUSTRIES PASSA LE LINEE DI PRODOTTO ELETTRORUOTE E MOTORUOTE EPICICLOIDALI A BONFIGLIOLI RIDUTTORI MACCHINE CANTIERI 5.0

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PRODOTTI SERVIZI E news Notizie in pillole su macchine, servizi e novità del mercato

Cofiloc & Liebherr

(Acquisti)

Nuovi eccezionali (Fiere)

TII Group sarà presente a Intermat. Il Gruppo, che comprende Scheuerle, Nicolas e Kamag offre veicoli per le operazioni di trasporto eccezionale, sia on che off-road, e a Parigi presenterà un MDELTP di Nicolas, un K25 PB di Scheuerle-Kamag e un SPMT di Scheuerle.

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La HIAB X-HiPro 858 è l’ultima nata nella nuova gamma di gru retrocabina pesanti Hiab e si distingue per affidabilità, prestazioni e versatilità nella movimentazione di carichi pesanti.

Ordini milionari (Vendite)

Lo scorso dicembre Gardemann Arbeitsbühnen GmbH, rinomata società di noleggio

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tedesca, ha deciso di investire l’intera somma del proprio budget per il rinnovo del parco mezzi del 2015 nell’acquisto

di piattaforme aeree Ruthmann Steiger. Il valore complessivo dell’ordine è pari a 6,4 milioni di euro. e comprende 50 piattaforme.

Rulli d’autore

Cofiloc amplia il proprio parco mezzi acquistando un escavatore gommato A910 di Liebherr. Un mezzo compatto, ma particolarmente potente e flessibile; ideale per la costruzione di parchi e giardini, interventi di bonifica, manutenzione e pulizia degli argini dei fiumi, lavori in ambito urbano.

(Partnership)

Volkswagen Veicoli Commerciali lancia la IV generazione del Caddy. Sarà proposto con 4 motori TDI, 3 motori TSI e un TGI, a scelta con cambio manuale a 5 o 6 rapporti o cambio DSG a 6 o 7 rapporti.

Wacker Neuson e Wirtgen Group hanno siglato una collaborazione nel settore dei rulli. A partire da febbraio Wacker Neuson acquista rulli dallo stabilimento Hamm di Tirschenreuth e li commercializza in Germania, Austria e Svizzera.


Renault Trucks porta in giro le bollicine (Camion)

Coca-Cola Enterprises Belgium ha da poco ricevuto le chiavi del suo 100° veicolo a marchio Renault Trucks, che è anche il 10° Renault Trucks T della flotta delle bollicine. Eletto International Truck of the Year 2015, il T ricevuto dalla Coca-Cola Belgio è una motrice 6x2 da 26 t e verrà utilizzato per applicazioni di distribuzione regionale pesanti. CocaCola Enterprises è uno dei maggiori imbottigliatori dei prodotti Coca-Cola Company e dal 2008 utilizza motrici Renault Trucks per trasportare i propri prodotti nei supermercati, nelle scuole e negli ospedali. Inizialmente, la flotta includeva modelli Premium, ma ora hanno iniziato a entrare anche le motrici della nuova gamma T. Autotelai da 26 t equipaggiati con cambio robotizzato Optidriver e motore DTI 11 da 380 cavalli.

BÖCKER VENDE Recentemente la società di noleggio gru britannica Ainscough ha ordinato un totale di otto autogru di tipo AK 44/4000 da Böcker attraverso il loro rivenditore UK Kranlyft. La scelta di Ainscough è stata dettata non solo dai 44 m di estensione massima garantiti, ma anche e soprattutto dal design compatto e leggero che queste gru allestibili su veicoli patente C sfoggiano grazie all’utilizzo di materiali quali l’alluminio nella loro costruzione che le rende estremamente versatili e adatte a un uso anche in spazi molto ristretti.

FIERE&AZIENDE

E CINQUE!

Trevi Benne va a Parigi ancora una volta

I

nnovazione, design, qualità sono le caratteristiche che si potranno riconoscere nelle oltre 15 attrezzature da demolizione, riciclaggio, mining e forestale che verranno esposte dall’azienda vicentina nel Padiglione 6 - Stand L 100 della kermesse francese in programma il prossimo aprile e che sarà la quinta volta di Trevi Benne. Due le attrezzature in primo piano: il Multi Kit MK 28P dotato di valvola Impact Booster moltiplicatrice di potenza e il nuovo aggancio rapido idraulico universale B-LOCK progettato e sviluppato al fine di rispettare appieno la Normativa Europea sulla sicurezza EN474. Come da tradizione un ampio spazio living sarà dedicato all’accoglienza dei visitatori e distributori, a testimonianza di quello che è lo spirito di ospitalità che da oltre vent’anni contraddistingue Trevi Benne, un’azienda certificata TÜV per la qualità e sponsor attivo delle maggiori Associazioni dei Demolitori Nazionali ed Europei. fonte: trevi benne

IL NODO CENTRALE DELLA PRESENZA DI IPAF A INTERMAT SARÀ SULLA SICUREZZA DELL’ESECUZIONE DELLE ISPEZIONI PRE-AVVIAMENTO.

LOGISTICA I progettisti Konecranes hanno compiuto una vera e propria rivoluzione nel settore della movimentazione dei container, rivedendo il concetto della gru a cavalletto gommata (RTG) e presentando il nuovo modello Boxhunter RTG.Perché rivoluzione?

Perché la Boxhunter RTG propone una nuova collocazione della cabina di guida adesso in basso, quasi a filo strada. Da questa nuova postazione l’operatore ha una visuale diretta dell’area di movimentazione dei container. Inoltre data la collocazione

stessa, la nuova Boxhunter RTG diventa una gru appetibile anche per quella fetta di clientela attiva nella logistica, le cui attività di spostamento sono frequenti e non continue, per le quali l’operatore deve quindi salire e scendere spesso dalla cabina. Ma la nuova gru è una valida

proposta anche tra prestazioni e prezzo, cosa possibile grazie all’adozione, come gruppo di alimentazione del nuovo power pack TAD1341GE di Volvo Penta, un gruppo di potenza il cui cuore è un 13 litri Volvo in grado di erogare 342 kVA di spunta e 377 kVA in stanby.

Airo a Intermat per la prima volta (Fiere)

Airo è molto attiva nei Paesi francofoni e la manifestazione parigina le permetterà di far conoscere a un pubblico ancora più vasto tutte le novità lanciate nel corso degli ultimi mesi. Un’occasione da non perdere. “Secondo le previsioni la fiera ospiterà 200.000 visitatori, di cui il 30% internazionali” ha sottolineato Oscar Prigione, General Sales Manager di Airo. “A Parigi ci aspettiamo di incontrare utilizzatori, partner e noleggiatori di tutto il Mondo”. MACCHINE CANTIERI 5.0

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Prodotti e servizi DALLE AZIENDE

Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività

Molto più

Un nuovo stile

(Liebherr)

(CEM)

Liebherr presenta l’evoluzione a 750 t della propria gru cingolata LR 1750: la LR 1750/2. In particolare le migliorie sono a carico del braccio, irrobustito, e della regolazione del falcone, che hanno contribuito a innalzare anche del 30% la capacità di sollevamento della gru.

Ecologia come stile di vita e di lavoro. È da queste premesse che è nata la nuova gamma di elevatori ibridi ECO di CEM che rappresenta il perfetto connubio meccanico tra ecologia e tecnologia. Sono 6 i modelli che compongono la nuova gamma, tutti allestiti su veicoli con MTT fino a 3,5 t.

Plug&play per

Panoramic

(Genie)

A Intermat Merlo presenterà i nuovi modelli P 35.7 ed il P 33.9, capostipiti della nuova gamma Panoramic Medium Duty. Come tutti i nuovi modelli Merlo anche questi telescopici godono dei vantaggi della modularità, quali la cabina più larga e confortevole.

potente

piattaforme

Un connettore telematico preinstallato a otto pin, plug and play, è quanto recentemente Genie ha scelto di offrire ai propri clienti per facilitarli nelle operazioni di gestione della propria flotta macchine.

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molto eco

(Merlo)

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dalle aziende

JET SDP/IB: easy datalogger

Ultima novità in casa Dat instruments, il nuovo datalogger JET SDP/IB è stato progettato appositamente per le perforazioni e infatti è in grado di registrare le pressioni tipiche di applicazioni in questo settore: forza di spinta, coppia di rotazione, pressione del fluido di perforazione, più un ultimo canale libero, da impostare sulle specifiche esigenze del cliente. Lo strumento registra inoltre la velocità di rotazione dell’asta, la profondità e la velocità di avanzamento. Più economico e meno complesso rispetto al classico JET 4000 AME/J, il nuovo datalogger è caratterizzato da un display LED ad alta visibilità anche in notturna (scritte bianche su sfondo blu) o in galleria. Semplice anche l’installazione, con cablaggi semplici che necessitano di poche ore di lavoro per essere immediatamente operativi in cantiere.

DALLE AZIENDE TETTI AD HOC I Volvo FH sono disponibili con cabina a tetto extra basso, progettato per le operazioni minerarie con elevate esigenze di produttività e per le applicazioni con gru sopra il tetto della cabina. Il tetto è totalmente piatto.

GRANDI ACQUISTI Venpa Sud ha da poco acquistato due Genie ZX135 (il modello semovente articolato più alto della casa americana), una piattaforma autocarrata CTE ZED 20.2 EASY e una piattaforma autocarrata CTE ZED 26 J.

MERCATO: DATI CONTRASTANTI Nel 2014 sono state vendute in Italia 6.786 macchine per costruzioni, +11% rispetto al 2013. Ma nei primi dieci mesi dell’anno, secondo dati Istat elaborati da Unacea, l’export ha registrato -4% e l’import un rialzo del 23%.

LA PIÙ VELOCE DEL MONDO La JCB GT è stata incoronata dal Guinness World Records come la terna più veloce del mondo con una velocità di 72,58 mph (116,82 km/h). La nuova GT si caratterizza per un caricatore e un escavatore tutti realizzati in alluminio.

SENNEBOGEN PER IL DANUBIO Eurosond società specializzata nell’ingegneria civile e fondazioni sta usando un Sennebogen 690 HD nei pressi di Straubing, in Germania, per realizzare diaframmi finalizzati a controllare le inondazioni del Danubio.

TECNOLOGIA IBRIDA OGeco è la trasmissione ibrida AMT (Trasmissione Manuale Automatizzata) sviluppata da Oerlikon Graziano in collaborazione con Vocis, azienda specializzata in unità e software di controllo che garantisce cambiate senza strappi.

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Sommario MC 5.0 • MARZO 2015 • NUMERO 20

14 REPORT TECNICO

COVER Una Terex Explorer 5800 solleva due boiler della distilleria Jack Daniel di Lybchburg, negli Stati Uniti

21 (AT)TRAZIONE FATALE

(MERCEDES-BENZ)

22 TRIPLETTA!!!

ATTUALITÀ

04 NOVITÀ DAL

SETTORE E MOLTO DI PIÙ

EDITORIALI

(PERI)

40 ISOLARE? UN'ARTE (ROCKWOOL)

42 GENERATION 1 (KOBELCO)

12 Editoriale on

LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL

(DI EMANUELA PIROLA)

48

43 LA PROVA (CONTROLS)

44 PRESTAZIONI D'AUTORE

58 Editoriale off

SE LA CORRUZIONE È ENDEMICA

(DI MAURIZIO GUSSONI)

COVER STORY

(DOOSAN)

46 TRA GRADER E D (CASE)

48 LE PRIME DUE (JCB)

14 Cover story

WHYSKEY AL VOLO

(TEREX CRANE)

50 GAMMA A 360 GRADI (HYUNDAI)

23 INNOVAZIONI

23 GUARDO IL MONDO

DEI PESI MASSIMI

DA UN DOBLÒ...

(EUROGRU AMICI)

(FIAT PROFESSIONAL)

39 PRECISA, VELOCE

51 NUOVO HUB.

LEGISLAZIONE

20 Ex lege

NUOVO DAILY

(IVECO)

38 NEL GOTHA

TESTIMONIANZE

26 NEL DESERTO

E FACILE

(KONECRANES)

RUBRICHE

PROTEZIONE COLLETTIVA

52 TRA NOVITÀ

(KOMATSU)

36 CAPTURED

56 NO (MO)NEY 57 CANTIERI STYLE

(ATTUALITÀ)

(DIKE)

(LE RETI DI SICUREZZA)

(GLASS MULLER)

CHE AVVICINANO

55 PICCOLI MA...

(BRAND ITALIA)

(HITACHI)

Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Carlo Otto Brambilla, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

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MACCHINE CANTIERI 5.0

SOLLEVARE

ED EVERGREEN

54 FORTE È IL VETRO

WCS

31 VELOCITÀ

(VOLVO CE)

37 UN NUOVO BASKET

PER SAIPEM

(MAMMOET)

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Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com

Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com

Registro operatori di comunicazione N.O 17890 del 02/01/2009

Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com

Pre-stampa e stampa Press grafica, Gravellona Toce (VB)

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editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013


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EditorialeOn EMANUELA PIROLA

La luce in fondo al

tunnel Q

uesti primi mesi del 2015 ci hanno riservato parecchie sorprese. Molte positive, qualcuna meno positiva (ma non completamente negativa, ammettiamolo). Ma tirare le somme diventa abbastanza difficile. Per non dire aleatorio. Dovremmo esserci abituati, ma probabilmente all’incertezza non ci si abitua mai. Fatto salvo che gli anni d’oro pre-2008 difficilmente riusciremo a riviverli (men che meno a breve), sarebbe bello poter contare su qualche segnale più solido (e veritiero) da parte del mercato e dei diversi player che lo animano. Perché se la crisi c’è stata (e in parte ancora c’è) e il settore (e il mercato in generale) è stato percorso da parecchie dicerie e bufale (a cui i nostri politici hanno contribuito anche in misura fin troppo elevata, e continuano tuttora a farlo, basti pensare al fantomatico +2% del PIL previsto per il 2016!) è altrettanto vero che il mercato lo facciamo anche noi nel nostro quotidiano. È tempo quindi di farsi una bella analisi di coscienza e capire quanto nel nostro livello di “lamentosità” sia dovuto a cause reali e quanto invece sia abitudine o, peggio, volontà di mascherare la positività per mille ragioni che non è questa la sede di analizzare, anche se per lo più risultano, se non meschine, quanto meno piuttosto deboli. SENZA LA Sono mesi che si continua a dire che il mercato ha bisogno di fiducia. E in questa prima parte dell’anno del SPERANZA È IMPOSSIBILE innanzitutto movimento c’è, e assomiglia vagamente a una ripresa. Basta percorrere la A4 da Milano a Venezia o la A1 da Milano a TROVARE L’INSPERATO. Bologna, per esempio, per accorgersi a occhio che il traffico (ERACLITO) pesante è aumentato notevolmente. E dove girano i camion, gira l’economia. E allora? Allora è tempo di ritrovare la voglia di positività, sempre con morigeratezza, per carità, ma sosteniamo questi benedetti e tanto aspettati segnali positivi! Per farlo, e per diffondere un po’ di questa tanto agognata fiducia, basta solo smettere di lamentarsi di ogni cosa. Perché l’uscita dal tunnel è un po’ più vicina se anche noi facciamo qualche passo nella sua direzione. ❑

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CoverStory TEREX DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI TEREX

WHISKEY IN

VOLO

Due giorni di lavoro per riposizionare due boiler della distilleria Jack Daniel di Lynchburg. E una Explorer 5800 di Terex per riuscirci

J

Jack Daniel. Cosa vi viene in mente? A parte il whiskey, ovviamente. A noi riemergono vecchi ricordi di documentari che testimoniavano come la produzione di questa bevanda fosse ancora legata a concetti quali l’artigianato e la qualità. Concetti che sono rimasti saldamenti ancorati al brand del prodotto: quando si ordina un Jack Daniel Tennessee Whiskey è perché si vuole bere un whiskey di alta qualità, giusto? Lo stesso vale un po’ per tutte le aziende. Almeno, per quanto riguarda la qualità. Poter essere presi ad esempio e metro di misura per stabilire la qualità di un prodotto o servizio concorrente è sempre il risultato migliore che un’Azienda possa conseguire. Indipendentemente dal settore in cui opera. Così vale anche per la Gilley Crane Rigging and Lifting di Manchester (quello in Tennessee, negli Stati Uniti, ovviamente). L’azienda sul mercato è riconosciuta come simbolo e parametro di qualità del servizio garantiti dall’esperienza di tecnici specializzati in operazioni di



CoverStory TEREX

DURANTE TUTTA LA MIA CARRIERA HO COMPERATO UNA QUANTITÀ INFINITA DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER IL MIO LAVORO MA NON POSSO DIRE DI ESSERE STATO PIÙ FELICE DI COME LO SONO GRAZIE AL LIVELLO DI SERVIZIO E DI SUPPORTO FORNITO DA TEREX E RENEGAR - DRIGGERS.

Robert Gilley sollevamento dove dominano aspetti quali la sicurezza e la qualità delle macchine utilizzate, le più moderne sul mercato. L’INCONTRO. Le due aziende hanno visto le loro strade incrociarsi di recente quando la Jack Daniel ha avuto la necessità di spostare due boiler da oltre 45.000 kg l’uno presso la distilleria di Lynchburg. Per fare tutto ciò si è rivolta, ovviamente, a Gilley Crane. Le operazioni di spostamento e sollevamento si sono rivelate parecchio impegnative: ogni boiler è stato alzato due volte e l’area in cui sono state portate a termine queste operazioni era davvero stretta (il raggio d’azione delle macchine era di soli 8,5 m). “In un caso abbiamo operato molto a ridosso di altre apparecchiature,

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in un altro caso abbiamo lavorato aggirando alcune fondazioni già in posa intorno al basamento del boiler sollevato” spiega Robert Gilley, titolare dell’omonima azienda di sollevamenti. LA MACCHINA. Per operare in queste condizioni lo staff di Gilley Crane aveva bisogno di una gru compatta e caratterizzata da una buona (se non eccellente) manovrabilità. Oltre alle dimensioni dell’area di lavoro, l’altro grosso ostacolo era il tempo a disposizione per completare i quattro sollevamenti: solo due giorni! Alla gru scelta servivano anche rapidità di configurazione, prestazioni, affidabilità e velocità negli spostamenti. Una bella sfida. E un bel dilemma scegliere. Alla fine in Gilley Crane hanno optato per una gru da poco entrata in servizio nel loro parco mezzi, ma


*LA PRIMA VOLTA DELLA 5600 Come si dice, la prima volta non si scorda mai. Anche se si tratta di autogru. E qui raccontiamo la prima volta della nuovissima Explorer 5600, ultima nata della gamma autogru all terrain di Terex, che ha debuttato sollevando… un ponte! Si, proprio un ponte. Beh, non si tratta di un’infrastruttura tipo viadotto o simili, ma stiamo comunque parlando di un ponte che fungerà da passerella pedonale per superare il fiume Ruhr in quel di Oldsberg. La peculiarità di tale passerella è che è stata spostata e ricollocata 60 m più in alto della precedente posizione per essere a prova di piena del fiume. Chi doveva eseguire le operazioni di posizionamento era l’azienda Blüggel (per conto dell’impresa edile Eickmann) che ha colto l’occasione di questa commessa per mettere alla prova la sua Terex Explorer 5600 nuova fiammante. “Questo progetto è stato la nostra occasione per mettere la nostra nuova Explorer 5600 alla prova”, ha ammesso Friedrich Blüggel, titolare dell’omonima azienda e quindi proprietario

dell’Explorer, che ha colto l’occasione per manovrare l’autogrù personalmente. Al fine di rendere le operazioni di sollevamento più veloci e meno costose, la Terex Explorer 5600 è stata preparata fin da subito per le operazioni che avrebbe dovuto eseguire e trasferita presso il cantiere così preparata, al fine di entrare subito in azione. Ma il vero problema era il terreno sul quale si doveva effettuare l’operazione, area che intorno al fiume è risultata troppo morbida e non in grado di sostenere il peso scaricato a terra dall’autogru durante le operazioni. Per questo tutta l’area è stata coperta da piastre in acciaio che hanno fatto da base per gli stabilizzatori della Terex, scaricando uniformemente il peso ed impedendo al terreno di cedere. Non resta che raccontare della configurazione dell’Explorer 5600: il braccio principale era lungo 33,4 m mentre il contrappeso era di ben 46 tonnellate. Numeri imponenti che si giustificano con quelli del ponte da sollevare, lungo 20 m e pesante 17 t, che è stato spostato per circa 20 m e sollevato per 60.

la cui marca era garanzia di tutte le caratteristiche che stavano cercando, ossia una nuova gru fuoristrada Terex Explorer 5800 la cui vendita e assistenza è seguita dal dealer Terex di Cleveland (sempre Tennessee, USA), Renegar - Driggers Machinery Co, Inc. LA GIUSTA MISURA. L’Explorer 5800 di Terex è una gru fuoristrada progettata per percorrere rapidamente strade e autostrade di molti Paesi nel mondo. Può essere configurata in modo tale da limitare il peso massimo per asse (cinque in totale) a 9.000 kg mentre le dimensioni complessive rientrano nelle limitazioni per la circolazione stradale di molte Nazioni, essendo complessivamente lunga solo 13,2 m e con uno sbalzo anteriore di 1,2 m, mentre la larghezza di 3 m permette a questa gru da 220 t di girare liberamente. In questo modo i quattro dipendenti di Gilley Cranes hanno potuto coprire la distanza di 48,3 km che separava Manchester (sede di Gilley Crane) da Lynchburg molto rapidamente, portando l’Explorer 5800 presso l’area delle operazioni, accompagnata dal contrappeso di 70,2 kg trasportato su quattro mezzi aggiuntivi. Il braccio telescopico da 70 m standard ha garantito alla gru la duplice funzione di poter eseguire senza problemi le operazioni di sollevamento dei due boiler e nel contempo essere pronta all’uso senza tempi di allestimento troppo lunghi, dovuti essenzialmente al posizionamento dei contrappesi, che ha richiesto solo un’ora e mezza. MONOMOTORE. Il fatto di avere un unico propulsore che alimenta sia la trasmissione che i movimenti del braccio è stato un ulteriore punto a favore dell’Explorer 5800. Grazie al sistema di gestione elettronica dei giri motore, l’unità è in grado di selezionare


CoverStory TEREX

UNA NUOVA, A NAPOLI

Terex Port Solutions (TPS) ha chiuso il 2014 aggiudicandosi una serie di ordini per gru mobili portuali ad alimentazione mista diesel-elettrica, modello Gottwald Una di queste è stata acquistata dallo spedizioniere internazionale Roberto Bucci SpA che ha ordinato una gru portuale mobile modello 7 nella variante G HMK 7608 per il Terminal Flavio Gioia a Napoli che gestisce in toto dal 1997. La gru sarà consegnata e operativa entro la primavera di quest’anno e farà parte di una flotta complessiva di cinque gru portuali mobili Terex Gottwald che si occupano, insieme a svariati mezzi su gomma, della movimentazione dei container nel Terminal Flavio Gioia. La nuova gru, scelta per il suo raggio massimo di 54 m e la velocità di sollevamento fino a

100 m/min, aiuterà la Roberto Bucci a estendere ulteriormente la propria flessibilità operativa e aggredire nuovi segmenti di mercato, grazie alla possibilità che offre di poter caricare e scaricare le navi container nonché gestire una vasta gamma di cargo. L’elevata capacità di sollevamento, che raggiunge le 150 t, permetterà inoltre all’Azienda italiana di sviluppare un nuovo business nel settore dei cargo pesanti. Gli altri ordini provenivano da operatori portuali di tutto il Mondo, da Haiti al Cile, dagli Emirati Arabi Uniti alla Finlandia, dal Belgio all’Indonesia.

di sollevamento i giri motore vengono limitati a 1.600 per una potenza di 275 CV (205 kW), limiti in grado di far eseguire ogni operazione e nel contempo limitare di molto i consumi rispetto a un pari modello di gru a doppio motore.

le prestazioni migliori per i cicli di carico richiesti, mentre l’avere un solo propulsore consente un risparmio nei consumi e nei costi di manutenzione mantenendo per di più il peso complessivo della gru davvero ai minimi termini. Il propulsore in questione è un 12,7 litri da 550 CV (405 kW) Stage IV che spinge la gru a una velocità massima su strada di 85 km/h, mentre durante le operazioni

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LE OPERAZIONI. Complessivamente sono stati eseguiti otto sollevamenti che hanno spostato sia i boiler che i loro basamenti. Entrambi sono stati sollevati e posti su binari lungo i quali hanno percorso all’incirca 188 m per raggiungere la posizione finale dove l’Explorer 5800 ha provveduto a riposizionarli. I boiler avevano dimensioni di 6,1 x 7,6 m mentre i basamenti pesavano rispettivamente 4,5 kg e per spostarli l’Explorer 5800 ha lavorato in configurazione con braccio esteso a 16,7 m e raggio di 8,5 m. Grazie alle sei modalità di sterzata offerte dal modello 5800, il suo posizionamento è stato relativamente semplice, merito anche del sistema computerizzato di bordo di gestione di tutti i movimenti della gru, dallo sterzo al braccio, l’IC-1. “Il sistema IC-1” ha spiegato Steve Ake, Terex Crane Regional Business Manager “è caratterizzato da un’interfaccia touchscreen e comandi intuitivi che rendono più facile il lavoro al gruista. Il sistema, inoltre, memorizza tutte le tabelle di portata per un accesso rapido e sicuro a tutte le possibili configurazioni della gru”. ❑



LEGISLAZIONESICUREZZA

PROTEZIONE

COLLETTIVA Le reti di sicurezza sono perfette nella bonifica delle coperture in amianto e nel rifacimento di strutture secondarie di tetti in legno

aramente utilizzate nei cantieri italiani, per motivazioni essenzialmente culturali e di poca tradizione nell'uso di questi dispositivi, le reti di sicurezza, che ben esprimono l'idea di protezione collettiva, sono sistemi decisamente efficaci nella riduzione degli effetti di una possibile caduta dall'alto. Presentano indubbi vantaggi in merito alla facilità di posa e, soprattutto, ai ridottissimi contraccolpi sul corpo del lavoratore in caso di caduta. Se,

R

LA LEGGE

IN PRATICA

Scelta e montaggio rappresentano gli step fondamentali per l'utilizzo delle reti di sicurezza

Le reti di sicurezza da adottare in una specifica realizzazione dipendono strettamente dai rischi da eliminare o da ridurre individuati nell’attività di valutazione dei rischi stessi e devono essere posizionate il più possibile vicino al piano di lavoro. Per la scelta del sistema e per il suo posizionamento è necessario valutare: l’altezza di caduta, la profondità di raccolta, l’inclinazione del piano di lavoro e la presenza di ostacoli che intralcino la trattenuta della rete. Mentre per il montaggio è necessario verificare la struttura di ancoraggio, le condizioni della superficie di lavoro, il vento e le condizioni atmosferiche in come accennato, genere, l'idoneità dei dispositivi potrebbero trovare chimici o meccanici di ancoraggio e l'integrità di tutti i componenti ampio impiego neldella rete stessa. In sostanza la rimozione dell'avanno verificati i materiali, le mianto, le reti di si- saldature, l'assenza di corrosioni, ammaccature, deformazioni e curezza non vanno utilizzate nei casi in tagli; in pratica tutti quei segni cui lo spazio vuoto di deterioramento che possono inficiare la sicurezza delle reti.

dispositivi di protezione collettiva (DPC) vengono divise in quattro sistemi, due per utilizzo orizzontale (Sistema S e T) e altrettanti per impiego verticale (Sistema U e V). Il Sistema S è la rete di sicurezza con fune sul bordo che incornicia e rinforza la zona perimetrale e alla quale vengono collegati i cavi di sollevamento e ancoraggio. Messa in opera in posizione orizzontale, deve avere una superficie minima di 35 mq e il lato corto non inferiore a 5 m. Con il Sistema T si identifica una rete di sicurezza attaccata a consolle (telaio metallico di supporto) per utilizzo orizzontale ma con un minore sviluppo superficiale. Si presenta come una mensola agganciata alla parete esterna del manufatto. Il Sistema U è invece una rete di sicurezza attaccata a una intelaiatura di sostegno per utilizzo verticale; con o senza un telaio proprio, viene vincolata e agganciata all’intelaiatura di sostegno tramite fune o cinghia. Infine il Sistema V prevede la fune sul bordo attaccata a un sostegno a forca e protegge da cadute laterali e verticali. ❑

sotto le stesse sia limitato o in quelli in cui è possibile che su di esse cada del materiale che ne possa causare il facile danneggiamento. Come

Il D.Lgs 81/08 non parla espressamente delle reti di sicurezza, tuttavia per questi sistemi di sicurezza si può fare riferimento all’art.122, inerente i ponteggi e le opere provvisionali che recita: “Nei lavori che sono eseguiti ad un’altezza superiore ai 2 metri, devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose”.

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(LE RETI DI SICUREZZA)


REPORTTECNICO

MERCEDES-BENZ

(AT)TRAZIONE FATALE LE versioni Il nuovo Vito 4x4 è disponibile in Italia nei modelli Furgone, Mixto e Tourer, nelle versioni Compact, Long ed Extralong e con un peso totale da 2,8 t a 3,05 t.

atale è l’inevitabile, ma anche il fascinoso, il conturbante, il qualcosa in più che stuzzica e invoglia. Fatale, in questo caso è la nuova versione del Vito, un 4x4 che promette ancora più trazione per tutti i professionisti del trasporto. Il van a trazione integrale permanente offre ora quella spinta in più fondamentale sulle strade con poco grip, oltre che nei cantieri e sui percorsi non asfaltati. La tecnologia a trazione integrale del Vito 4x4 si basa sul Vito a trazione posteriore con cambio automatico, convertitore di coppia e sistema di ripartizione elettronica della forza frenante (EBV). Nel ripartitore la coppia viene trasferita agli assi attraverso un differenziale centrale nel rapporto 45:55. La distribuzione della forza motrice è affidata al sistema di trazione

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Va ovunque

elettronico 4ETS che funziona in abbinamento ai dispositivi di regolazione della dinamica di marcia ESP ed ASR. In sostanza, nel caso una o più ruote perdano aderenza, il 4ETS le frena in modo mirato e, nel giro di pochi millesimi di secondo, trasferisce la forza motrice a quelle che mantengono una buona trazione. Il

La catena cinematica del nuovo Vito 4x4 è stata realizzata in modo che il van a trazione integrale risulti alto appena 1,91 m, analogamente ai modelli con trazione anteriore o posteriore. In questo modo il nuovo Vito 4x4 può utilizzare la maggior parte dei garage sotterranei

e dei parcheggi multipiano, risultando così idoneo anche per un utilizzo all’interno dei centri urbani. Tra i suoi principali punti di forza spiccano infatti le dimensioni compatte, l’elevata dinamica di marcia e un’ottima maneggevolezza, doti ideali per districarsi in qualsiasi situazione.

4ETS raggiunge l’efficacia di tre bloccaggi del differenziale. Inoltre, anche su Vito 4x4, come sul resto della gamma, i nuovi sistemi di sicurezza Attention Assist e Crosswind Assist rientrano nella dotazione di serie. Ottime notizie anche per quanto riguarda la potenza. Il nuovo Vito 4x4 in versione 119 BlueTEC monta un quattro cilindri da 2,15 l che eroga 140 kW (190 CV) a fronte di 440 Nm di coppia massima. Il motore si avvale di tecnologia BlueTEC con sistema SCR ed è già conforme alla norma Euro 6. La trasmissione è invece affidata al cambio automatico con convertitore di coppia 7G-TRONIC PLUS, in abbinamento alla funzione ECO start/stop. I consumi nel ciclo combinato si attestano sui 6,4 l/100 km, a fronte di emissioni di CO2 di 169 g/km. Un risultato frutto anche della costruzione compatta e piuttosto leggera della trazione integrale e all’assenza dei tradizionali bloccaggi del differenziale. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

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IL MUR BRIDGE La costruzione del Mur Bridge ha visto l’esordio sul mercato austriaco del sistema Peri Variokit che si caratterizza per un’elevata capacità di carico unita a peso contenuto e i cui componenti, molto facili e veloci da installare, prevedono un uso decisamente flessibile. Il ponte di Mur, nei pressi di Frohnleiten, rappresenta il fulcro della modernizzazione della superstrada S 35 tra Bruck/Mur e le intersezioni di Graz, e prevede 11 campate per complessivi 406 m. L’impresa Xervon Austria GmbH per le operazioni di puntellamento sta usando il nuovo Variokit, in una soluzione personalizzata messa a punto da un team di ingegneri Peri. Il nuovo sistema Variokit ottimizza le specifiche esigenze di cantiere nella realizzazione di ponti o di tunnel, anche grazie a un concetto modulare che permette la più elevata personalizzazione per progetti di qualsiasi geometria.

IL MAUSOLEO DI MICHNIÓW

La struttura architettonica del Mausoleo di Michniów, in Polonia, finalizzato a commemorare gli eccidi della II Guerra Mondiale, vuole rappresentare il progressivo sgretolarsi di una tipica abitazione di villaggio ed è caratterizzata da disallineamenti, superfici inclinate e da una marcata impronta lignea. Un complesso che ha previsto le casseforme a telaio Trio per le pareti sandwich con spessori fino a 150 cm e inclinazioni molto accentuate. Per le pareti più alte sono stati abbinati puntelli di sostegno e controventatura e per sovrapporre gli elementi a telaio e ottenere un’unità di cassaforma di grandi dimensioni con altezza fino a 5,4 m è stata utilizzata la morsa BFD. Per il getto dei solai, di 80 cm, Peri ha previsto la combinazione di travi VT20 con correnti metallici SRU che ha permesso di realizzare solette con inclinazioni tra i 40° e i 50°. Torri Multiprop, correnti SRU e puntoni SLS hanno formato l’impalcatura di sostegno per i solai, raggiungendo i 15 m.

Una scultura gigantesca raffigurante un Pegaso e un drago. Un “puzzle in 3D” composto da 1.250 pezzi di bronzo per raggiungere dimensioni colossali: 33 m di altezza e oltre 60 m di lunghezza. Un’opera d’arte, pensata per il parco tematico nei pressi dell’ippodromo di Hallandale Beach, tra Miami e Fort Lauderdale, per la quale è stato utilizzato il Peri Up Rosett Fle, il sistema di impalcature modulare che ha dimostrato la sua riconosciuta flessibilità e versatilità, adattandosi alla complessa geometria dell’opera con incrementi dimensionali fino a 25 cm. Nella fase di progettazione e montaggio delle impalcature è stato inoltre necessario tenere conto di ulteriori elementi strutturali. Per questo motivo, Peri Up è stata combinata con componenti standard del sistema modulare Variokit.

IL PEGASO DI MIAMI

Polonia, Austria e Stati Uniti, questi i paesi in cui Peri ha messo a segno la sua tripletta tecnologica per la realizzazione di una struttura architettonica complessa, per un ponte e per un’imponente scultura in bronzo. ❑

TRIPLETTA!!!

PERI

REPORTTECNICO


Innovazioni FIAT PROFESSIONAL

Guardo il mondo da un Doblò... Sotto i riflettori il o, Nuovo Doblò Carg ione la quarta generaz del veicolo Fiat Professional tra i bestseller della categoria

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differenza di quanto accadeva nella “Luna” di Gianni Togni, che a dire il vero il mondo lo osservava da una finestra tipica di navi e natanti di varia natura, guardare la realtà dal Nuovo Doblò Cargo è uno stimolo che miscela funzionalità ed estetica, produttività e costi di gestione contenuti. Erede di un modello vincente dal 2000 è stato scelto da oltre 1 milione e 400mila clienti – il veicolo Fiat Professional punta a consolidare la propria posizione in questa fascia di mercato che rappresenta circa il 25% del totale europeo dei veicoli commerciali leggeri. Commercializzato in oltre 80 Paesi nel mondo, il Nuovo Doblò Cargo è un veicolo “globale” prodotto

nello stabilimento della Tofaş a Bursa, in Turchia, uno dei migliori siti industriali automotive del mondo, come dimostra l’assegnazione della medaglia d’Oro secondo la valutazione World Class Manufacturing. ESTETICA E CONCRETEZZA. Il Nuovo Doblò Cargo si presenta con un design rinnovato e di chiara impronta automobilistica.Tra le novità: un frontale più moderno e caratteristico, la griglia anteriore di maggiori dimensioni, oltre a paraurti, cofano, proiettori, gruppi ottici posteriori, cerchi in lega da 16”. L’abitacolo vede un profondo restyling a livello di plancia, tessuti, volante, grafiche del quadro strumenti e pannelli porte; mentre l’impostazione volta a una maggiore funzionalità si evin-

ce da soluzioni ergonomiche specifiche: dalla panchetta multifunzionale anteriore a tre sedili con ampio vano portaoggetti al miglioramento del comfort acustico in cabina, dai nuovi sistemi di infotainment e navigazione al dispositivo Gateway. Il design trasmette un forte senso di dinamismo, sicurezza, robustezza, e declina quel concetto di estetica abbinata alla funzionalità che da sempre caratterizza il modello. La praticità del mezzo si traduce in un’ampia gamma di vani portaoggetti, nel cassetto anteriore con chiave e apertura rallentata, o nelle bocchette maggiorate per un miglior comfort climatico. Concreto anche il vano di carico con la sua forma regolare, le maniglie ergonomiche e l’apertura delle porte posteriori a 180°. Il MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni FIAT PROFESSIONAL

Nuovo Doblò Cargo può trasportare fino a oltre una tonnellata e vanta una volumetria superiore ai 5 m3. La lunghezza del vano di carico è di 182 cm sulle versioni a passo corto e di 217 cm su quelle a passo lungo; la larghezza è di 171 cm e l’altezza di 130 cm (155 cm nelle versioni a tetto alto). Il vano, sul cui pavimento sono presenti sei ganci di fissaggio, permette di caricare fino a 2 europallet. “ONE MISSION – ONE ENGINE”. Nel solco dell’apprezzata strategia “one-mission – one engine” di Fiat Professional, i motori assicurano il massimo delle prestazioni in linea con le diverse esigenze professionali e le tipologie di impiego. La gamma è composta da sei propulsori turbodiesel, due benzina e una doppia alimenta-

lò ma Dob “La gam rgo, Combi, a C nde ltezze compre lato, 2 a e Piana motori o rr 6 a e c n Auto posizio is d A II (75 e i. t s MultiJe 05 CV), e 2 pas .3 1 – l se e1 turbodie ultijet II (100 bio .6 M on cam 1 c ), V V C C 0 9 90 a 35 1 d a II ltijet ijet II d 1.6 Mu , .0 Mult V 2 C e 5 9 to a a z a: 1.4 d robotiz in z n .4 e 1 b e 3 120CV CV – e oJet da ina/ 1.4 Turb a120 CV (benz td e J o rb . u )” T metano

zione benzina/metano. Nel dettaglio, il turbodiesel 1.3 Multijet II (75 e 90 CV) eroga una coppia massima di 200 Nm a soli 1.500 giri/min. La velocità massima del 90 CV è di 158 km/h mentre, nel ciclo combinato, i consumi sono di 4,4 l/100 km, le emissioni di CO2, di 115 g/km (versione Cargo passo corto Ecojet) e l’accelerazione 0-100 km/h avviene in 13,6 secondi. Disponibile con cambio robotizzato ComfortMatic, il 1.6 Multijet II 90 CV raggiunge una velocità massima di 158 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 15,3 secondi mentre i consumi, nel ciclo combinato, si assestano sui 4,9 l/100 km. Abbinato a un cambio manuale a 6 marce, il 1.6 Multijet II da 100 CV o 105 CV vanta una coppia massima particolarmente elevata (290 Nm) erogata a 1.500 giri. Così equipaggiato il Nuovo

MULTIJET DI SECONDA GENERAZIONE Tutti omologati Euro 5+, i motori diesel del nuovo Doblò appartengono alla famiglia Multijet di seconda generazione, sinonimo di tecnologia, performance ed economia. Rispetto alla prima generazione dei motori Multijet cambia il sistema di alimentazione con iniettori più veloci e capaci di compiere iniezioni multiple ravvicinate. Il sistema Multijet II è infatti in grado di gestire fino a otto iniezioni per ciclo, grazie alla nuova servovalvola con otturatore bilanciato. Il tutto al fine di offrire maggiore velocità, flessibilità e precisione. Inoltre, con il Multijet II la pressione di iniezione del carburante passa a 1.800 bar e, grazie alla nuova tipologia di iniettori, è possibile realizzare strategie volte all’ottimizzazione della combustione. Su tutte l’injection Rate Shaping che migliora il processo di combustione a vantaggio della silenziosità e delle emissioni di particolato e ossidi di azoto (Nox).

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Doblò Cargo registra una velocità di punta di 164 km/h e uno 0-100 km/h in 11,6 secondi – a fronte di emissioni e consumi ridotti (4,7 l/100 km per il Cargo passo corto Ecojet, nel ciclo combinato). Il più potente dei turbodiesel è Il 2.0 Multijet II che eroga 135 CV e una coppia di 320 Nm a 1.500 giri/min assicurando piacevolezza di guida e prestazioni (velocità massima di 179 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,2 secondi) con consumi di 5,9 l/100 km nel ciclo combinato. Robusto e affidabile, il 1.4 16v Fire è la motorizzazione d’accesso a benzina. Con 95 CV a 6.000 giri/min e una coppia massima di 127 Nm a 4.500 giri è abbinato a un cambio manuale a 5 marce, (161 km/h di velocità massima e accelerazione da 0 a 100 km/h in 13,3 secondi). Omologato Euro 6, il consumo per le versioni passo corto con S&S sul ciclo combinato è pari a 7 l/100km. Sempre Euro 6, ma con cambio manuale a 6 marce, il 1.4 T-Jet da 120 CV ha una coppia di 206 Nm a 2.000 giri/min e assicura 172 km/h di velocità massima e un’accelerazione 0-100 km/h in 10,2 secondi. Completa l’offerta il bi-fuel 1.4 16v T-JET Natural Power che sviluppa una potenza massima di 120 CV (sia a benzina sia a metano) e valori di coppia di 206 Nm a 2.000 gir/min. Naturalmente attento all’ambiente, le emissioni di C02


FOCUS

L’INFOTAINMENT È SERVITO

sono di 4,9 kg/100 km, non pregiudica gli spazi con le bombole di metano poste sotto il pianale. PRESTAZIONI, SICUREZZA E SERVIZI. Il nuovo veicolo commerciale conferma l’utilizzo delle sospensioni posteriori Bi-link a ruote indipendenti che garantiscono il massimo comfort e il miglior handling in ogni condizione di marcia e di carico. Mentre la tenuta di strada è assicurata dall’adozione di serie di dispositivi elettronici quali l’ABS con il correttore elettronico di frenata EBD; l’ESC completo dei sistemi ASR (Anti Slip Regulation), HBA (HydraulicBrake Assist) e Hill-Holder che assiste nelle partenze in salita. Airbag frontali e laterali anteriori e sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici completano l’equipaggiamento. Presto sarà disponibile anche il sistema Traction+ che garantisce maggiore trazione anche su superfici ad aderenza differenziata.

Tante le possibilità di personalizzare il veicolo attraverso Mopar®, che propone oltre 100 accessori specifici per il Nuovo Doblò Cargo. Il tutto senza dimenticare i servizi “Mopar Vehicle Protection” che garantiscono un’ampia copertura sulle parti meccaniche e piani di manutenzione dedicati, oltre a un servizio di assistenza e riparazione effettuato da tecnici specializzati che utilizzano solo ricambi originali. Infine vale la pena sottolineare come FCA Bank – la nuova banca del Gruppo FCA specializzata nel settore automobilistico - supporterà il lancio del Nuovo Doblò Cargo con offerte finanziarie ideali per rispondere alle esigenze dei diversi target di riferimento. A tale proposito il listino prezzi Italia parte da 12.450 € (IVA esclusa) per la versione Doblò Cargo 1.4 95 CV e raggiunge i 21.750 € (IVA esclusa) per la versione top di gamma (Doblò Combi Maxi XL 2.0 135 CV). ❑

Il Nuovo Doblò Cargo propone due livelli di contenuti, a seconda degli allestimenti, che assicurano un’esperienza musicale coinvolgente. E non solo... Il nuovo veicolo fiat Professional non delude neppure per quanto concerne l’infotainment. Due le possibilità: il primo sistema si compone di display a matrice attiva, radio FM / AM, USB media player/collegamento per iPod, presa AUX-In, volume automatico in base a velocità, tecnologia Bluetooth (senza riconoscimento vocale) e, a richiesta, comandi al volante; il secondo prevede il sistema multimediale UConnect 5” dotato di touchscreen a colori di 5”, che permette al guidatore di accedere a tutte le funzionalità principali, dalla radio analogica – a richiesta anche digitale (DAB) - fino ai principali

supporti multimediali (mediaplayer, iPod, iPhone, smartphone) collegabili attraverso la porta USB e il connettore Aux-in. Senza dimenticare i comandi al volante e il software EcoDrive che aiuta il guidatore nella riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2. A richiesta è anche possibile aggiungere la navigazione integrata, sviluppata in collaborazione con TomTom. E se non bastasse, per un’efficiente gestione della flotta ecco l’innovativo Gateway, il dispositivo che, interfacciandosi con la rete di bordo, consente di rilevare e rendere disponibili tutte le informazioni relative allo stato del mezzo in formato FMS (Fleet Management System).

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TESTIMONIANZE

(VOLVO CE)

NEL DESERTO Una flotta di 95 macchine Volvo per la costruzione di un’autostrada attraverso il cosiddetto Empty Quarter, oltre 600.000 km2 di deserto

AMBIENTE ostile na barriera di sabbia invalicabile per millenni. Questo è il deserto che si estende tra l’Arabia Saudita e il Sultanato dell’Oman. Una desolazione di dune incrinata, dal 2010, da un progetto ambizioso: costruire una strada di 519 km capace di creare un collegamento nel nulla. Una moderna “pista nel deserto” che ha visto l’impegno di Al-Rosan, cui è stata commissionata la costruzione di 256 km, una sezione a una sola corsia con forti pendenze e vie secondarie per lo smistamento del traffico veicolare più lento. “L’intero progetto”, afferma Fahad Hazza Aba Alros, direttore generale di Al-Rosan, “è stato una sfida dal primo giorno, per le condizioni climatiche, la topografia del terreno, la notevole distanza dai centri abitati, la disponibilità di pezzi di ricambio, la logistica e i trasporti”. Difficoltà oggettive che hanno spinto il contractor a volere al proprio fianco una società di comprovata esperienza sotto tutti i punti di vista. La scelta è quindi caduta su Famco, distributore esclusivo

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Il Rub’ al-Khali, conosciuto anche come Empty Quarter (il Quarto Vuoto) è una distesa di sabbia di dimensioni colossali: lunga circa 1.000 km e larga circa 500 km. Ampiamente inesplorato e praticamente disabitato, il deserto è evitato anche dalle carovane beduine che ne lambiscono i soli margini. Si estende dall’Arabia Saudita alle aree dell’Oman, degli Emirati Arabi Uniti e dello Yemen. Esplorato da Bertram Thomas nel 1931 e successivamente da St. John Philby, ha avuto una certa notorietà grazie a “Sabbie Arabe”, libro scritto da Wilfred Thesiger. Con dune di oltre 300 m, è un ambiente che definire “ostile” è poco. Le temperature estive fanno segnare un’escursione termica incredibile: dai sottozero notturni agli oltre 50 °C delle ore più calde del giorno. Per secoli è stato una barriera naturale tra l’Arabia e l’Oman, fino alla costruzione dell’autostrada.

delle macchine Volvo Construction Equipment negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita, selezionato in virtù della qualità delle macchine proposte, ma anche per il supporto tecnico e logistico continuo. La costruzione dei 256 km di strada è stata completata in lotti e ha coinvolto gigantesche quantità di sabbia da “tagliare” e da trasportare, per realizzare un terrapieno di 12 milioni di metri cubi. Una mole di lavoro eccezionale che ha visto coinvolte, in varie fasi, ben 95 macchine Volvo CE: dumper articolati, escavatori e grader. L’intervento ha visto l’impegno di circa 600 uomini, tra autisti, operatori, tecnici e personale ausiliario, senza scordare i team di supporto

tecnico Famco. 14 ore di lavoro giornaliero lottando contro una natura che ha messo a dura prova uomini e macchine.“Dopo questa esperienza”, ha concluso Fahad Hazza Aba Alros, “il futuro sembra molto promettente. Crediamo nella nostra partnership con Famco e in caso di altri grandi progetti come questo, sappiamo esattamente chi scegliere per le macchine e il supporto.” ❑ VOLVO Construction Equipment Italia Via Dell’Industria, 8 - 20080 Carpiano (Mi) Tel. +39 0298857511 Fax +39 0298855891 Internet: www.volvoce.com E-mail: volvoceitaly@volvo.com


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VELOCITÀ

CHE AVVICINANO Rapidità (ma non solo) di realizzazione prima. E di trasporto poi. Grazie al contributo di Brand Italia la realizzazione della Linea Alta Velocità Oued-Tlelat Tlemcen in Algeria è una realtà


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Velocità che avvicinano

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BRAND ENERGY & INFRASTRUCTURE SERVICES la forza di un grande Gruppo a livello mondiale consolida il know how, la diversificazione e la qualità delle soluzioni di attrezzature provvisionali

COSTRUZIONI CIVILI •Sistemi a Torre per Raffreddamento •Casseforme per Dighe •Casseforme e Puntellazione per impianti trattamento acque reflue •Piattaforme Offshore •Basamenti per Impianti Elettrici •Intakes per Impianti Elettrici

COSTRUZIONE DI EDIFICI/ GRATTACIELI •Cassaforma mono faccia •Telaio e Puntello Smontabili •Sistemi di Impalcato • Casseforme Rampanti con uso di gru per vano ascensore •Casseforme Autorampanti per vano ascensore •Casseforme Reticolari Sospese •Sistemi per Pilastri •Schemi di Protezione dal Vento •Sistema EasySet di alluminio smontabile •Residenze multifamiliari, Hotel, Uffici

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COSTRUZIONE DI PONTI • Casseforme per pile speciali • Sistemi di Casseforme per pile standard • Casseforme per spalle da ponte • Telaio e Puntello per Puntellazione • Sistemi per armo pila • Sistema di getto di conci a sbalzo (FCS) • Macchinari per getti brevi • Macchinari per getti lunghi • Strati prefabbricati

COSTRUZIONE DI FERROVIE E METROPOLITANE •Casseforme mono faccia •Telaio e Puntello Smontabili •Sistemi per Pilastri •Casseforme per Gallerie •Sistemi Cut and Cover •Casseforme Speciali •Carrelli


PILE E PULVINI •Casseforme rampanti (incluse le auto-rampanti) • Cassaforma a trave e speciale • Cassaforma per getto faccia/vista • Torri di puntellazione per pulvini • Strutture speciali di supporto per pulvini

IMPALCATO • Impalcato varato a spinta (Incremental lauch) • Puntellazione • Carriponte • Mensole parapetto • Protezione esterna • Getto di conci a sbalzo (free cantilever) • Torri ad alta portata e travi reticolari

SOLUZIONI PER PONTI AREE TRASVERSALI • Sistemi di accesso – Ponteggi, torri, scale • Incapsulamento

APPLICAZIONI E SOLUZIONI DI PONTI AGGIUNTIVE… • Sospensione e strallato - Soluzioni mostrate sopra • Sistemi Cut and Cover per gallerie - Cassaforma per parete - Torri di puntellazione - Protezione esterna

• Getto di conci a sbalzo - Ponteggi • Viadotti e ad arco - Puntellazione - Ponteggi • Trave - Mensole parapetto

- Puntellazione - Ponteggio • A segmento - Impalcato varato a spinta (Incremental launch)

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Velocità che avvicinano

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POLO DI PROGETTAZIONE GLOBALE Una storia di successo come quella narrata in queste pagine è anche frutto di un’ampia gamma di

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servizi che Brand Italia mette a disposizione del cliente tra i quali il servizio di progettazione, che inizia

sin dalla fase di trattativa ed è orientato innanzitutto alla ricerca della soluzione ottimale per le esigenze del cliente stesso. La soluzione ottimale è frutto di un confronto diretto e aperto

tra i tecnici Brand Italia e il cliente, attraverso incontri in cantiere e/o in sede. Il polo di progettazione globale Brand Italia, mette a disposizione dei clienti l’esperienza e il know-how


LE INFRASTRUTTURE ACCORCIANO LE DISTANZE, avvicinano i popoli e aiutano gli scambi commerciali e la crescita economica di una Nazione. Per questo nessun Paese può esimersi dal pensare di realizzarle. Men che meno un Paese che deve emergere da quello stato economico di incertezza chiamata economia del Terzo Mondo. Forse l’Algeria non rientra

dell’intero gruppo ovunque nel mondo. Il servizio di assistenza in cantiere è inoltre fondamentale per il successo della commessa. Brand Italia propone sempre il servizio di assistenza per

i grandi progetti, in Italia e all’estero. Gli esperti Brand Italia in cantiere agevolano l’avvio della produzione con le attrezzature, fungono da collegamento tra il polo di competenza e il cantiere

propriamente in quella sfortunata categoria, ma di sicuro ha molta strada da percorrere per raggiungere il benessere economico e sociale. E una parte di questa strada ha deciso di percorrerla sui binari di una linea ferroviaria. Storicamente i treni hanno contribuito a queste fasi (basti pensare la ferrovia che ha attraversato il Far West, o la Transiberiana) e quindi l’idea algerina di

stesso nelle fasi di avvio dei lavori e contribuiscono alla formazione delle maestranze nei modi e tempi idonei per ogni livello di competenza delle stesse. I servizi di controllo qualità

connettere tutto il nord del Paese attraverso una linea ferroviaria non può dirsi certo sbagliata. Men che meno può dirsi sbagliato costruire la nuova linea adottando le più moderne tecnologie ferroviarie, quelle che fanno capo all’Alta Velocità. Parte di questa linea è il tratto Oued Tlelat – Tlemcen, nella zona di Orano, che si snoda per 132 km, di cui 20 su viadotto, su un territorio pianeggiante a

delle attrezzature speciali e il servizio logistico sono stati infine cruciali per l’esito positivo della commessa algerina, in ragione della distanza tra lo stabilimento di produzione e il cantiere.

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Velocità che avvicinano

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circa 550 m s.l.m. Per questo progetto, Brand Italia - allora ancora Harsco Infrastructure Italia - ha affiancato l’impresa Rizzani de Eccher, società in forte espansione e proiettata con determinazione e successo sul mercato estero, con un’accurata attività di consulenza e supporto, per giungere a una soluzione tecnica ottimale per la realizzazione delle casseforme delle pile e dei pulvini. Le numerose visite in cantiere in fase di trattativa hanno contribuito a definire una soluzione su misura per le esigenze del

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progetto. L’investimento di tempo e risorse nella fase di progettazione preliminare delle cassaforme si è poi rivelato vincente nella fase esecutiva, in cui la tipologia e la quantità delle attrezzature provvisionali fornite hanno pienamente corrisposto alle esigenze di realizzazione. Alcune soluzioni tecniche, quali il sistema di sostegno del pulvino con piattaforme a regolazione idraulica e il carro di sostegno della sponda della soletta di impalcato, hanno riscontrato particolare interesse e motivo di reciproca soddisfazione sia per Brand

Italia che per Rizzani de Eccher. Ma vediamo nel dettaglio le soluzioni adottate. I VIADOTTI Le soluzioni Brand Italia hanno riguardato essenzialmente tutti i viadotti del lotto di competenza di Rizzani de Eccher, con pile a sezione piena di altezza variabile sino a 28 m e pulvini a testa di martello di dimensioni rilevanti (144 m3 di calcestruzzo). Brand Italia ha fornito attrezzature per la realizzazione di circa 120 pulvini e ben 1.200 metri di pile.


LE PILE La geometria delle pile, quadrangolare con smussi circolari sugli spigoli e incavi sulle facce laterali, unitamente al numero di reimpieghi, hanno portato a selezionare una cassaforma speciale metallica. Le pile hanno inoltre diverse dimensioni con lato di 4 m, 4,5 m e 5 m, che sono state gestite con la stessa dotazione di cassaforma. Per le pile di altezza superiore a 7,5 m, il getto è stato realizzato in più fasi in elevazione, mediante l’impiego delle piattaforme di ripresa SKR. Il sistema SKR consente la ripresa con e senza guide di scorrimento e si caratterizza per la presenza di un solo livello di piattaforma inferiore. La presenza di un’unica piattaforma inferiore comporta notevoli vantaggi nel trasferimento delle attrezzature da una pila all’altra, rispetto a sistemi con guide che presentano due piattaforme inferiori.

I PULVINI Particolarmente interessante dal punto di vista tecnico e operativo è stata anche la soluzione per il sostegno del getto dei pulvini. Le dimensioni del pulvino tipico, pari a 4,9 x 10,5 x altezza 2,8 m, comportano un volume di calcestruzzo pari a 144 m3 di cui circa 100 gravanti sul sistema di sostegno. La soluzione Brand Italia ha

consentito di sostenere le parti a maggiore sbalzo con una sola piattaforma per lato, costituita da due mensole triangolari. Il solo peso del calcestruzzo gravante su ciascuna piattaforma è pari a 1.300 kN. La piattaforma di sostegno è posta immediatamente a ridosso dell’intradosso del getto e le operazioni di regolazione finale in altezza e di disarmo sono MACCHINE CANTIERI 5.0

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WCS

Velocità che avvicinano

WORLD CONSTRUCTION SITES

attuate mediante un sistema idraulico. Questa soluzione ha trovato particolare favore presso i tecnici di cantiere di Rizzani de Eccher. La praticità del sistema ha consentito il disarmo e riarmo delle piattaforme di sostegno del pulvino con quattro operai e un caposquadra in una sola giornata. L’IMPALCATO La struttura di impalcato è di tipo misto acciaio

NUOVE COMPETENZE

calcestruzzo, con struttura in acciaio a doppia trave e soletta di impalcato in cemento armato. Il getto della soletta di impalcato è sostenuto da lastre prefabbricate appoggiate sulle travi metalliche. Il getto della soletta stessa è stato effettuato in due fasi, prima nella zona centrale tra le travi e poi nelle zone a sbalzo. Il getto della soletta nelle parti

del Gruppo internazionale Brand Energy & Infrastructure Services. Eredita dunque e prosegue la specializzazione Brand Italia, dallo scorso di Harsco Italia, all’interno mese di luglio, prosegue le attività di Harsco Infrastructure del Gruppo, come centro di competenza non solo per il Italia come filiale italiana

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MACCHINE CANTIERI 5.0

a sbalzo necessitava il posizionamento di sponde esterne che consentissero anche il getto del cordolo. Brand Italia e Rizzani de Eccher hanno concepito una soluzione tecnica per questa esigenza che consiste nella realizzazione di carrelli traslabili di sostegno delle sponde, con meccanismo di disarmo e regolazione mediante elementi di regolazione.

settore Hydropower ma anche per la realizzazione di ponti e viadotti. Forte infatti di un know-how frutto di esperienze raccolte nei maggiori cantieri a livello mondiale, Brand Italia è in grado di offrire

Un’esperienza positiva e fruttuosa come quella appena descritta ha le sue radici nella competenza e professionalità dei tecnici Rizzani de Eccher con cui Brand Italia ha collaborato. Lo spirito di collaborazione che si è instaurato fin dall’inizio è stato motivo ulteriore di determinazione ed entusiasmo nell’affrontare le sfide di questo ambizioso progetto.

consulenza, progettazione, assistenza tecnica e soluzioni, standard o speciali, per la progettazione di ponti, viadotti e dighe, rispondendo ad una specifica necessità del mercato.


ENI AFFRONTA GOLIAT

Con Sevan 1000 FPSO, una piattaforma operativa galleggiante unica nel suo genere

NEL GOTHA DEI PESI MASSIMI

+

PRECISA, VELOCE E FACILE

È la nuova gru con paranco a catena Konecranes

Eurogru Amici propone un’autogru con caratteristiche eccezionali

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#1 Anno 1

MAMMOET ITALY CONSEGNA PER SAIPEM a pag. 37


Captured

Palazzani a Sakhalinsk

Liebherr presenta la nuova LR 1750/2

Anna e il futuro del settore Eni affronta Goliat

Om Still vince 36

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale


Trasporti eccezionali MAMMOET

Un nuovo basket per Saipem MAMMOET ITALY ESEGUE IL TRASPORTO ECCEZIONALE DEL NUOVO BASKET PER LA TORRE JLT DELLA SAIPEM 7000

M

Mammoet Italy ha messo ancora una volta la parola “compiuto” a un altro grande lavoro di trasporto e sollevamento. Affidatole dalla Nuova Arsenale Cartubi che era responsabile del progetto in questione, si è trattato dell’aggiornamento di una JLT (J-Lay Tower) mediante l’installazione del nuovo basket. Ricordiamo che la nuova JLT in questione era destinata alla nave semisommergibile per lavori offshore Saipem 7000 che, cosí equipaggiata, si colloca ora ai massimi livelli mondiali per le operazioni di posa a grandi profondità di condutture che vengono fatte scendere in mare lentamente attraverso morse ad attrito contenute, appunto, nella JLT. Il nuovo basket è stato realizzato dalla Fratelli Righini, azienda

ravennate specializzata in opere meccaniche e di carpenteria metallica per grandi lavori, ed è proprio dallo stabilimento della Fratelli Righini che ha preso il via il lavoro di trasferimento del basket alla nave, un processo svolto per fasi successive. Partendo da qui, quindi, il basket è stato trasferito al cantiere temporaneo all’interno del terminal SAPIR, dove la torre è stata posta orizzontalmente sopra una chiatta della Saipem. Il trasporto è stato eseguito utilizzando carrelli idraulici semoventi modulari SPMT per un

+ Ha detto Un lavoro delicato e mastodontico allo stesso tempo. Ecco come ha commentato l’opera Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy: “L’intervento effettuato a Ravenna rappresenta un ulteriore riconoscimento della nostra expertise nell’effettuazione di lavori complessi, che comprendono trasporto, sollevamento e skidding, tutte componenti della nostra vocazione per I lavori ‘heavy lifting’. Come sempre, la commessa è stata portata a termine dopo una progettazione ingegneristica delle diverse fasi il cui obiettivo è stato quello di adempiere alla nostra mission, ossia trasportare facendo risparmiare al cliente la sua risorsa più preziosa, il tempo”.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

totale di 32 assi, azionati da due Power Pack Unit. Una volta giunti al cantiere, è scattata la seconda fase. Il basket è stato sollevato di diversi metri rispetto al livello di trasporto, riposizionandolo su un sistema di skidding montato sopra i carrelli. Tale operazione è stata necessaria per poter sistemare il basket all’altezza adeguata per il successivo inserimento nella torre. Il sollevamento è stato eseguito con il sistema JS 500 che consiste in un complesso idraulico composto da 4 torri di sollevamento a controllo computerizzato. I carrelli con il carico a quota inserimento sono stati quindi fatti avvicinare all’apertura alla base della torre di varo e, tramite un sistema di skidding, il basket vi è stato fatto scivolare all’interno fino al punto di aggancio previsto con altri strand jacks, che a loro volta erano montati su un ulteriore sistema di skidding. In seguito il basket è stato sollevato con gli strand jacks, traslato completamente all’interno della torre e poi agganciato ai suoi perni.

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Gru

Nel gotha dei pesi massimi UN’AUTOGRU DA PRIMATO, CON CARATTERISTICHE ECCEZIONALI. PER SOLLEVAMENTI ECCEZIONALI

Il braccio è a tre elementi telescopici ad azionamento indipendente, mentre il brandeggio è a doppio cilindro con valvola di sicurezza a norma ISO 8643

L

La 300.23 di EuroGru Amici è sicuramente un’autogru da annoverare in quella ristretta cerchia di macchine per il sollevamento caratterizzate da prestazioni eccezionali. 300.000 kg di portata massima già dicono tutto di un mezzo che in realtà propone una serie di caratteristiche decisamente peculiari. A partire dalla tipologia di autocarro su cui è installabile, 4 assi (8x4) o 5 assi (10x6), per passare alla struttura, completamente in acciaio SSAB Weldox 1100 e Weldox 960, alla ralla in acciaio speciale a triplo giro di

rulli (diametro di questi 42 mm) ad alta resistenza comandata da due gruppi epicicloidali e costruita su misura in quanto presenta diverse necessità di fissaggio (viti testa esagonale per il fissaggio al telaio e viti a testa incassata per il fissaggio alla torretta girevole). Il braccio è composto da tre elementi sfilabili indipendenti, per una lunghezza operativa massima di 18,64 m e un’altezza di lavoro massima di 22 m, e il brandeggio è servito da due cilindri di sollevamento alimentati da un circuito idraulico ad alta pressione con

+ Se ne va in Corea La 300.23 fotografata in questa pagina è installata su un autocarro 5 assi e ha recentemente raggiunto il suo proprietario, la Daejin Crane Co. Ltd. (South Korea) tramite un trasporto eccezionale organizzato dalla Corti Autotrasporti di Sirone fino al porto di Livorno. I tecnici responsabili della Daejin Crane Co. Ltd., che aveva già acquistato in passato altre due macchine di EuroGru Amici, una 150.30 nel 2008 e una 150.25 nel 2012, hanno assistito personalmente ai severi collaudi effettuati con pesi campione e sono rimasti più che soddisfatti, tant’è che l’azienda coreana è in trattativa per l’acquisto di un’ulteriore unità da 300 t.

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Sistema di posizionamento degli stabilizzatori con idraulica incorporata nelle travi e sistema Multifaster per lo smontaggio rapido pompa a pistoni assiali. L’argano garantisce una capacità al tiro diretto di 10.000 kg con fune di diametro 21. Gli stabilizzatori sono disinstallabili rapidamente e in maniera autonoma e pesano (completi di base di appoggio in acciaio) 2.560 kg cadauno, mentre la zavorra standard è di 10.000 kg con possibilità di estensione a 35.000 kg. A zavorratura completa la 300.23 può sollevare, alla massima estensione del braccio (circa 21 m da terra) 83,6 t a 5 m dal centro di rotazione. » Per ulteriori informazioni www.eurogruamici.it

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale


Sollevamenti industriali

La nuova gru Konecranes con paranco a catena CLX offre elevata precisione, manovre rapide, e movimentazione agevole e sicura

rapporto veloce/lenta fino a 6:1. Il controllo a inverter dei movimenti di gru e carrello assicura contemporaneamente velocità elevate e posizionamento preciso dei carichi. La versatilità è assicurata non solo dalle dimensioni complessive molto compatte e dalla rispondenza alla classe di protezione IP55 che ne permette l’uso anche in condizioni ambientali difficili, ma anche dalle ampie possibilità di configurazione per portata, corse gancio e velocità di sollevamento, nonché anche come scartamento, per potersi adeguare facilmente all’applicazione prevista. Manutenzione e costi di gestione sono contenuti attraverso l’adozione di alcune componenti intelligenti come per esempio il freno elettromagnetico a disco di nuova progettazione, che non richiede

KONECRANES

Precisa, veloce e facile È LA VOLTA DI UNA NOVITÀ NELLA GAMMA DELLE GRU CON PARANCO A CATENA

C

Chi non vorrebbe avere a disposizione una macchina, o un’attrezzatura cosí tutti i giorni? Nessuno. E fortunatamente la corsa alle migliorie e alle novità da parte dei Costruttori sta rendendo questo desiderio una realtà ogni giorno di più. Prendiamo l’esempio di Konecranes. Questo gruppo di Lifting Business non si accontenta di lanciare una novità ogni tanto, preferisce un rapporto di constante stupore con i propri clienti, acquisiti e potenziali. Cosí dopo aver rivoluzionato il concetto di gru a cavalletto gommata è la volta delle gru con paranco a catena CLX a vedere ampliata la famiglia con un nuovo modello indicato per numerose

applicazioni (dal manifatturiero, alle officine e isole di produzione) grazie alle ampie possibilità di personalizzazione e alla disponibilità di nuove funzioni. Questa nuova gru Konecranes è in grado di movimentare carichi fino a 5 t con cicli molto veloci grazie in primis alla presenza di una nuova pulsantiera con comandi ergonomici, studiata per un uso intuitivo anche con una mano sola, che si abbina a velocità di sollevamento con

+

alcuna regolazione per tutta la vita utile (oltre 1 milione di cicli di sollevamento) garantendo comunque il mantenimento del carico in sicurezza ad ogni arresto, anche in caso di usura della frizione. Quest’ultima, meccanica e separata, funge solo da protezione contro i sovraccarichi, garantendo una maggiore sicurezza nell’uso, ma non essendo sottoposta a utilizzo costante l’usura che subisce è molto contenuta.

Alluminio strategico

Apprezzabile anche il fatto che il corpo del paranco CLX sia completamente realizzato in alluminio, compatto nelle dimensioni, robusto e facile da manutenere grazie ai pannelli di accesso facilmente apribili con una comune chiave.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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REPORTTECNICO

e rasanti, rete di armatura, finiture ai silicati e siliconiche, fissativi per le finiture, profili di partenza, tasselli e accessori. Il sistema, che può essere utilizzato sia nelle nuove costruzioni sia in caso di riqualificazioni, ha il suo cuore isolante nel pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità Rockwool Frontrock Max E. Con una combinazione ottimale di conduttività termica e densità media, assicura comfort abitativo invernale ed estivo, traspirabilità della facciata, protezione dell’edificio, durata e possibilità applicative su molte tipologie di supporto. Consente di realizzare pacchetti di chiusura “traspiranti” e non subisce variazioni dimensionali o prestazionali al variare delle condizioni termiche e igrometriche dell’ambiente. Ma c’è di più. REDArt coniuga le caratteristiche tecniche e le ottime proprietà isolanti con l’estetica. Il sistema prevede infatti oltre 200 tonalità di colori, con la possibilità di scegliere tra finiture ai silicati o siliconiche, in 3 diversi tipi di granulometrie. ❑

ROCKWOOL

ISOLARE? UN’ARTE isolamento a cappotto continua ad affermarsi sul mercato, ottiene nuovi consensi e sono sempre più numerosi gli studi di progettazione che utilizzano questa tecnologia. Per proporsi con un approccio nuovo e per offrire al cliente, oltre al tradizionale pannello, una gamma completa di prodotti per

L’

Per il legno

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l’isolamento a cappotto, Rockwool ha pensato e realizzato REDArt. Non un semplice pannello, ma un vero e proprio sistema. Il new entry in casa Rockwool mette infatti a disposizione del mercato, oltre al pannello in lana di roccia, tutti i componenti necessari per creare un isolamento a cappotto: malte adesive

Timberock è il pannello Rockwool in lana di roccia appositamente studiato per l’isolamento termico e acustico di pareti divisorie e perimetrali realizzate con struttura a telaio in legno.

MACCHINE CANTIERI 5.0

Oltre alle notevoli prestazioni termiche, che lo rendono il pannello ideale per realizzare involucri ad alta efficienza, presenta ottime proprietà acustiche: la struttura a celle aperte della lana

DA leggere “Soluzioni costruttive per edifici in legno” è la nuova pubblicazione, realizzata in collaborazione con l’Università di Trento, che va ad arricchire la collana di testi tecnici editi da Rockwool

Il pacchetto scelto nel cantiere di Mondovì prevede l’utilizzo del pannello Frontrock Max E spesso 20 cm abbinato a una finitura siliconica bianca da 1,5 mm

di roccia contribuisce infatti al miglioramento delle prestazioni fonoisolanti della parete sulla quale viene installato. Disponibile nei formati 1.200x565 mm e 1.200x575 mm, non subisce

variazioni dimensionali o prestazionali al variare delle condizioni igrometriche ed è incombustibile.


Exceptional conditions

call for Yanmar solutions Il nuovo mini-escavatore SV18 della Yanmar è stato progettato per soddisfare tutte le vostre esigenze, anche in caso di lavori complessi. Compatto e leggero, può essere facilmente trasportato su un rimorchio. La sua stabilità e la potenza del suo motore gli permettono di lavorare in maniera efficace in qualsiasi tipo di cantiere. L’ SV18 si presta ad un largo ventaglio di applicazioni come i lavori in ambito urbano, lavori di movimento terra in generale e lavori di sistemazione o creazione di aree verdi.

Yanmar Construction Equipment Europe www.yanmarconstruction.eu


REPORTTECNICO

KOBELCO

GENERATION 10 8

0 anni di esperienza nella progettazione e costruzione di macchine movimento terra, abbinata a centinaia di feedback dei clienti di tutto il Mondo permetteranno a Kobelco Construction Machinery Europe BV di presentare al prossimo Intermat una macchina giapponese in tutto e per tutto, nonché antesignana della nuova Generation 10 di escavatori Kobelco. Il salto di generazione non è dato solo dalle nuove motorizzazioni, che sulle nuove macchine saranno in linea con le normative Stage IV, ma anche e soprattutto da tutta una nuova serie di caratteristiche tecniche e tecnologiche. Ma partendo proprio dai nuovi motori, Kobelco rimane fedele alla propria tradizione di bassi consumi garantendo che anche i nuovi propulsori manterranno tale impegno,

Design robusto… e comodo

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La robustezza delle nuove macchine della Generazione 10 di Kobelco è assicurata innanzitutto dal nuovo design del braccio che incorpora nuove sezioni con punti

MACCHINE CANTIERI 5.0

Pensato appositamente per le operazioni di smantellamento di autovetture a fine vita, il nuovo SK210D di Kobelco è una macchina speciale derivata da un escavatore al cui layout originale sono stati aggiunti due dispositivi di tenuta (Clamp Arms) in grado di tenere saldamente fermo il telaio dell’autovettura mentre con il braccio si procede alla rimozione delle diverse parti del veicolo.

di rinforzo e perni riprospettati. Anche la cabina ha subito una riprogettazione complessiva in chiave non solo di maggiore sicurezza, ma anche di maggiore comfort. Leve

sia riducendo i consumi sia aumentando, a parità di carburante consumato, la produttività; per esempio in modalità di lavoro H, ossia heavy, la produttività dichiarata dei nuovi Generazione 10 è superiore del 6,7% rispetto alla Generazione 9. In modalità S (normal work) e in modalità Eco, invece, saranno i consumi a diminuire, fino a un massimo del 6,1%.Tra le altre news tecniche citiamo sicuramente la manutenzione resa più semplice per esempio dall’introduzione di un nuovo filtro dell’olio idraulico compatto e facilmente sostituibile, nonché di un nuovo filtro dell’aria, mentre la diagnostica di tutta la macchina è accessibile comodamente dalla cabina, attraverso il computer di bordo: in tal modo è possibile tenere sotto controllo tutti i vari parametri macchina, cosa che va a vantaggio sia dei costi operativi che della manutenzione stessa. ❑

e joystick dai movimenti fluidi e dal design ergonomico, numerose bocchette per il condizionamento dell’abitacolo e vani

portaoggetti redistribuiti in maniera ottimale garantiscono un buon livello di abitabilità.


REPORTTECNICO IPC Global Parte del gruppo Controls e pioniere nelle attrezzature per prove sui materiali per pavimentazioni stradali, IPC Global è a Intermat con il Compattatore giratorio automatizzato Servopac 76-PV20A02.

CONTROLS

LA PROVA eggendo il nostro titolo si potrebbe pensare a un ennesimo “legal drama”; a un inopinato test da sottoporre a un Vip disperso su qualche isola remota; oppure a un tortino caramellato con sifonata di panna acida proposta da uno chef allampanato, tanto “fashion” e ben poco “trattoria”. Invece le prove di cui vogliamo parlare sono le novità proposte a Intermat da Controls e che riguardano asfalti, calcestruzzi e terre. Sugli scudi Pavelab Systems, la divisione Controls per i conglomerati bituminosi presente a Parigi col il suo PAVE-ANALYZER ed estrattore automatico del conglomerato bituminoso a ciclo chiuso 75-PV50A15, un modello pensato per la separazione e l’estrazione del bitume e degli inerti mediante l’uso di solventi. Questa nuova unità è stata dotata di caratteristiche fondamentali che garantiscono le migliori condizioni

L

Wykeham Farrance, la divisione Meccanica delle Terre di Controls, espone Autotriax 2, sistema per prove triassiali per eseguire fino a 6 prove con pressioni fino a 3,5 Mpa

di prova in un ambiente senza fumi né rumori. Il PAVEANALYZER viene utilizzato per determinare il contenuto del legante (binder) e per recuperare un campione di bitume per test di

C&C by Controls Ci siamo inventati la sigla C&C per identificare le soluzioni Controls dedicate ai calcestruzzi e ai cementi, che a Intermat

penetrazione e punto di rammollimento. Il PAVELAB DUCTI-Meter High Performance è invece una macchina per prove di duttilità da eseguire in un intervallo di temperature tra 4 e 30 °C (±0,2 °C) a una velocità regolabile fino a 100 mm/ min. Un duttilometro consigliato principalmente per la determinazione delle proprietà a trazione dei bitumi modificati, inclusa l’energia di deformazione. Il compattatore universale Proctor/CBR fornisce invece una compattazione completamente automatica e uniforme, garantendo risultati ripetibili ed eliminando qualsiasi intervento dell’operatore. È conforme ai principali standard internazionali ed è progettato per fustelle con 100 e 150 mm di diametro. L’unità, controllata da un microprocessore programmabile, è dotata di due pestelli e da un kit di facile intercambiabilità. ❑

saranno rappresentate dalla Consolle di comando AUTOMAX E-Modulus completamente controllata da PC. Il sistema, progettato per la determinazione dei valori di Modulo Elastico e di Poisson di calcestruzzo e cemento, è anche utile per l’esecuzione automatica di prove di compressione, flessione, trazione indiretta. Il PC all-in-one

consente, con il software in dotazione, il controllo remoto del sistema e l’esecuzione automatica della prova di Modulo Elastico: avvicinamento rapido, azzeramento, applicazione della sequenza di rampe carico/scarico, identificazione del punto di rottura, verifica conformità alle norme, calcolo dei risultati e relativa gestione grafica e numerica.

MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

DOOSAN

PRESTAZIONI D’AUTORE M

olte le novità che aspettano i visitatori parigini dello stand del costruttore coreano. Fra le innumerevoli nuove macchine che saranno proposte Doosan ha anticipato queste due new entry, l’escavatore gommato DX170W-5 e il DX235LCR-5, un escavatore in questo caso cingolato con la peculiarità del raggio di rotazione ridotto. Ma andiamo per gradi e iniziamo con un veloce excursus del primo. La categoria di appartenenza è quella delle 17 t di peso operativo, come è facilmente deducibile dalla sigla che lo contraddistingue. Questo nuovo modello è portatore di numerose evoluzioni tecniche, che travalicano il semplice adeguamento del propulsore. Per esempio, in termini di prestazioni, il DX170W-5 eroga una potenza, una coppia e una for-

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MACCHINE CANTIERI 5.0

za di trazione superiori (rispettivamente del 10%, 5% e 5%) rispetto al modello della generazione precedente. La velocità di rotazione è ora pari a 10,8 giri/min, mentre la coppia di rotazione è stata aumentata del 4%. La capacità della pompa principale è maggiorata del 9% e, grazie al supplemento di pressione presente nel nuovo impianto idraulico Negacon, la forza di strappo

alla benna e la forza del bilanciere sono rispettivamente aumentate del 10% e del 3%. Miglioramenti che fanno pensare a più di un semplice restyling. Cosa che si nota anche dalla scelta di maggiorare i contrappesi (+220 kg) che, abbinata all'incremento della larghezza e del passo (rispettivamente +4 cm e + 5 cm), ha potenziato le capacità di sollevamento, migliorando al tempo stesso la stabilità e il comfort di guida. La capacità di sollevamento è stata aumentata del 10% sulla parte anteriore e del 6% sulla parte laterale. Tutti questi incrementi di prestazione vengono egre-


giamente sostenuti dal propulsore, l'ormai collaudato turbodiesel a 6 cilindri Doosan DL06P raffreddato ad acqua che assicura funzionalità combinata a costi ridotti, soddisfando i requisiti Stage IV con l'impiego di tecnologie post-trattamento, quali l’EGR e l’SCR, senza filtro antiparticolato. Il motore sviluppa il 10% in più di potenza, pari a 113,3 kW (152 CV) a un regime di 2.000 giri/min. Seconda grossa novità in casa Doosan a Intermat sarà il nuovo escavatore cingolato Doosan DX235LCR-5 da 24 t, con raggio di rotazione ridotto e motore ovviamente conforme alla normativa Stage IV, che sostituisce il modello Stage IIIB della precedente gamma "LC-3", da cui ha però ereditato le doti di comfort e manovrabilità, arricchite tuttavia da una serie di nuove caratteristiche studiate per

PIÙ

controllo Il DX235LCR-5 prevede di serie l'innovativo sistema CoreTMS per il monitoraggio wireless delle attrezzature, una funzionalità in precedenza non disponibile come dotazione standard sugli escavatori Doosan e ora integrato in tutti i modelli della nuova generazione LC-5 con peso superiore a 14 t.

incrementarne l'efficienza e la redditività. Anche nel caso di questo nuovo modello le prestazioni risultano migliorate: la potenza motrice è maggiore del 9% mentre la coppia erogata sale di un 5%. A queste migliorie fa eco un La riduzione automatica del minimo del DX170W-5 passa da 800 a 1.100 giri al minuto in presenza di temperature inferiori a 10 °C, migliorando l'efficienza del riscaldamento all'interno della cabina

aumento di circa il 13% della forza di strappo alla benna, in modalità sia standard che boost, e del 3% della forza di strappo al bilanciere in modalità sia standard che boost.

In

dettaglio

Sull’escavatore DX170W-5 sono state introdotte altre funzionalità che, insieme al nuovo propulsore, garantiscono un ulteriore abbattimento medio del 10% dei

consumi rispetto al modello della generazione precedente. La prima è la nuova schermata Trip Meter Setting, che permette all'operatore di controllare i consumi su base giornaliera (o

Anche la capacità di sollevamento risulta incrementata fino al 9% nella parte anteriore e di quasi il 16% sul lato. Il tutto associato alla flessibilità e agilità garantite dalla configurazione compatta con un raggio di rotazione minimo di 2.310 mm. La gamma di applicazioni spazia dalla costruzione in generale all’ammodernamento e alla riqualificazione di strade, autostrade e altre opere di ingegneria civile, dove il raggio di rotazione ridotto è importante per ridurre al minimo i disagi al traffico e gli eventuali danni all’ambiente circostante. Allo stesso tempo, la concezione con sottocarro lungo (LC) del DX235LCR-5 è ideale per assicurare una stabilità eccezionale in tutte le condizioni operative, comprese le operazioni più pesanti di scavo e sollevamento. ❑

con altra frequenza desiderata) direttamente dal pannello di controllo; a questa si affianca il sistema SPC (Smart Power Control) Doosan, che monitora la potenza del motore e della

pompa e limita le erogazioni superflue a seconda delle applicazioni, più o meno impegnative. Il sistema SPC può essere utilizzato con tutte le quattro modalità di lavoro (E, S, P, P+). MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

CASE CE

TRA GRADER E D arigi, se lo aspettano un po’ tutti, sarà l'occasione per vedere macchine nuove o comunque fortemente rinnovate. Un'aspettativa che Case ha già assicurato di non tradire, anticipando alcune (certo non tutte) delle novità che sarà possibile vedere allo stand di Intermat e, soprattutto, provare presso il Centro Clienti di Case che sorge proprio alle porte della Capitale (Monthtyon-Parigi) e che in occasione della manifestazione sarà possibile raggiungere mediante delle navette messe a disposizione da Case stessa. Prima tra le novità anticipate e decisamente molto interessante è il debutto di Case come costruttore di grader. Si, a Parigi il primo grader di Case farà il suo debutto ufficiale. Ov-

P

MODELLO

Peso massimo kg Potenza motore (ISO 14396) kW/HP Coppia motore (ISO 14396) Nm Standard emissioni Portata pompe l/min Profondità di scavo massima m Capienza benna m3

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MACCHINE CANTIERI 5.0

Entrambi i modelli di grader sono dotati della tecnologia Hi-eSCR sviluppata da FPT Industrial, l’unica soluzione sul mercato in grado di soddisfare gli standard Tier 4 Final (Stage IV) solo con la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction) con Ad-Blue

viamente non si tratta di una macchina motolivellatrice qualunque, ma di un modello che porta al settore dei grader delle vere innovazioni, frutto di oltre 30 anni di esperienza di pro-

CX250D

CX300D

CX350D

25.430 140/188 642 Tier4 Final / Stage IV 2 x 234 7,4 1,85

30.830 161/216 880 Tier4 Final / Stage IV 2 x 243 7,6 2,01

37.070 210/282 1.020 Tier4 Final / Stage IV 2 x 300 8,14 2,17

CX370D Braccio e bilanciere Heavy duty 38.622 210/282 1.020 Tier4 Final / Stage IV 2 x 300 7,34 2,17

gettazione del Costruttore. La nuova gamma g rader Case offrirà ben due modelli da 13 e 16 t, identificati dalla lettera C, oltre al numero di sigla del modello, che saranno disponibili nelle versioni con trazione su quattro o sei ruote (6x4 o 6x6), per soddisfare le richieste dei clienti in termini di bassi costi operativi, controllabilità e flessibilità. Altra grossa novità Case a Intermat sarà la serie D degli escavatori cingolati. In questo caso non stiamo ovviamente parlando di macchine completamente nuove, come per il caso del grader, ma si tratta comunque di un sostanzioso aggiornamento. Case ha deciso di iniziare il rinnovo di questa gamma con i quattro modelli da 25 a 40 t di peso operativo, che monteranno motori common rail con SCR Tier 4 Final (Stage IV) e proporranno caratteristiche volte a migliorare le prestazioni globali, ossia controllabi-


lità, efficienza nei consumi, comfort e affidabilità. La nuova serie in particolare abbinerà un’elevata produttività a un nuovo livello di comfort e sicurezza a bordo, senza dimenticare il delicato aspetto dei costi di gestione che oggi le imprese edili chiedono di mantenere quanto più contenuti possibile. Volendo iniziare il nostro focus sui nuovi escavatori D partendo dalle prestazioni, va innanzitutto precisato che queste macchine saranno equipaggiate con il sistema idraulico Case Intelligent Hydraulic System, sistema già in adozione sui precedenti modelli che ha riscosso vasto apprezzamento. Ma sui nuovi D le rinnovate pompe idrauliche a controllo elettronico e la valvola

principale di maggiori dimensioni aumentano ulteriormente la produttività consentendo una miglior risposta della macchina: rispetto all’attuale serie C i cicli sono più rapidi del 12% e le forze di strappo superiori del 6%. Prestazioni superiori alla precedente generazione, ma consumi che si riducono dell'8% grazie proprio alla nuova idraulica e alla nuova tecnologia motoristica citata poc'anzi. Per completare questa prima panoramica sui nuovi escavatori D di Case manca un accenno al posto più importante, la cabina. Sui D questa sarà pressurizzata e servita da un sistema di ammortizzazione ottimizzato per garantire un ambiente operativo tra i più silenziosi della categoria. Ampio spazio per le

L’escavatore CX370D è dotato di 2 pompe più grandi rispetto all’analogo modello C, con una portata massima di 2x300 l/min

SOTTO

occhio

Ovviamente la nuova generazione di escavatori cingolati Case è equipaggiabile con i sistemi di geolocalizzazione SiteWatch che consentono di rintracciare la macchina ovunque si trovi e ne previene l’uso improprio, mentre il codice di blocco la protegge dai furti.

gambe, sedile pneumatico riscaldato rinnovato e una postazione di lavoro completamente regolabile, con un monitor ancora più user friendly fanno della cabina dei D un ambiente di lavoro molto confortevole. E sicura. Oltre alle omologazioni ROPS e FOPS di livello II per la cabina, la macchina propone altre migliorie in tema di sicurezza, come la maggior facilità di accesso ai punti di manutenzione, i corrimano più ampi o la migliorata visibilità grazie alle nuove luci al LED che illuminano la zona di lavoro intorno alla macchina. Il sensore di movimento, disponibile di serie, contribuisce infine a una maggiore sicurezza in cantiere e intorno alla macchina. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

JCB

LE PRIME DUE enché abbia deciso di non partecipare alla kermesse parigina di aprile, JCB non rinuncia a far parlare di se. Anzi. Se anche non si vedranno a Parigi, le novità inglesi si annunciano numerose e interessanti. Ecco le prime. Parliamo innanzitutto del peso massimo della gamma JS di escavatori cingolati, il JS300 che subentra al JS290 con l’obiettivo, neanche a dirlo, di migliorarne ogni aspetto. La nuova macchina offre in primis un elevato livello di robustezza nella costruzione, comfort dell'operatore e controllabilità maggiori, nonché la possibilità di ridurre del 5% il consumo di carburante e di diminuire i costi di esercizio e le emissioni di gas di scarico. Tutto questo a partire dal nuovo propulsore Isuzu a sei cilindri

B

Le bande di potenza

del js300

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MACCHINE CANTIERI 5.0

La banda di potenza Lifting è caratterizzata da elevate pressioni idrauliche con portata della pompa ridotta per ottenere capacità di sollevamento e controllo massimi, mentre le fasce di potenza General garantiscono il

bilanciamento ottimale tra produttività ed efficienza. La fascia di potenza Heavy è stata concepita per fornire la potenza necessaria per eseguire attività gravose di movimentazione terra, mentre la modalità Heavy Plus offre la

massima potenza della pompa e del motore. Per selezionare la fascia di potenza Heavy Plus, l'operatore deve selezionare un pulsante + oltre ad agire su un comando di accelerazione rotante per garantire

che la modalità non venga attivata accidentalmente. L'operatore può inoltre accedere a una funzione Power Boost in modo automatico nella fascia L oppure manualmente nelle altre fasce di potenza.


NEW

Cab

da 216 CV (161 kW), conforme ai requisiti previsti dalla normativa EPA Tier 4 Interim/EU nonché dalla normativa UE Stage IIIB in materia di emissioni, abbinato a un impianto idraulico con doppia pompa a pistoni a portata variabile controllato da un comando Smart a rotazione che regola automaticamente la modalità di lavoro quando l'operatore aumenta i giri del motore. Ruotando il pulsante è possibile aumentare la velocità del motore in quattro fasce di potenza preimpostate, dalla L alla H+. In combinazione con una ventola le, questa caratteristica consente un risparmio di carburante fino al 5%, con una notevole riduzione dei gas di scarico. La macchina mantiene invariate le proprie forze di strappo e di sollevamento, ma propone una nuova forma della biella di collegamento che consente di aumentare la profondità di scavo verticale. Il JS300 incorpora una struttura rinforzata per l'alloggiamento del motore, con un cofano a tre pezzi per una maggiore facilità di accesso. Porte dotate di prese d'aria e fermi del cofano robusti contribuiscono ad aumentare durata e affidabilità. Tutti i controlli giornalieri possono essere eseguiti da terra, controllando i livelli dell'olio motore e del refrigerante tramite il monitor di controllo Smart nella cabina, riducendo in questo modo i

fermi macchina per la manutenzione giornaliera e aumentando la produttività. Tra le novità JCB non poteva poi mancare un cavallo di battaglia del Costruttore inglese come la terna. Arriva infatti sul mercato la nuova 1CX-T, che rappresenta l’evoluzione della 1CX in versione non solo cingolata, ma anche maggiorata in termini di potenza del braccio pala, maggiore stabilità e, ovviamente, capacità di salita e maggiore spinta su terreni sfavorevoli. Grazie al potente circuito idraulico ausiliario ad alta portata, sia le funzioni della pala che dell’escavatore sono in grado di supportare un ampio numero di attrezzature, rendendo la 1CX una macchina versatile e idonea per molte attività in numerosi settori. Per esempio la 1CX-T vanta la potenza di un mini escavatore da 2,5 t ma il traslatore presenta un avambraccio telescopico in grado di aumentare la profondità di scavo del 36% nonché le altezze di carico e scarico. I bracci pala anteriori sono dotati di una minipala standard, che rendono la macchina compatibile con un'ampia gamma di benne e attrezzature. Offrendo una capacità di sollevamento superiore a una minipala da 600 kg, la 1CX-T vanta un angolo di scarico maggiore del 25% e una forza di strappo fino al 15% superiore. La geometria del braccio a quattro cilindri offre un sollevamento parallelo per una massima ritenzione del carico, fornendo una piattaforma stabile per attrezzature avanzate. L'altezza di carico anteriore arriva fino a 2,65 m, un'altezza sufficiente per il caricamento su autocarri con paratie molto alte. ❑

Il JS300 monta la più recente cabina JCB, caratterizzata da un maggiore isolamento

acustico e una migliore rigidità strutturale, fattori che, in combinazione alla ventola di raffreddamento opzionale, contribuiscono a ottenere livelli di rumorosità esterna di soli 70 dB(A).

Essere cingolata permette una capacità della benna maggiore del 14% rispetto al modello 1CX standard, risultato ottenuto anche grazie alla maggiore stabilità dei cingoli su terreni accidentati

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REPORTTECNICO

Le anteprime

HYUNDAI

GAMMA A 360 GRADI Parigi neanche Hyundai Heavy Industries Europe si lascerà sfuggire l’occasione di fare colpo. Per questo ha annunciato uno stand piuttosto affollato di anteprime mondiali (ben 11 su 29 macchine esposte, per sapere i dettagli leggete il box di questa pagina) che vogliono sottolineare la versatilità delle macchine coreane ad adattarsi agli impieghi più disparati, dall’edilizia al pubblico servizio, dalle attività forestali e di disboscamento al riciclo di materiali, dallo smaltimento dei rifiuti al settore minerario ed estrattivo. Le novità comprendono modelli (escavatori e pale gommate ) con aggiornamento delle motorizzazioni conformi alla normativa Tier 4/Stage IV, che vanno ad affiancarsi agli altri modelli consolidati nella gamma di Hyundai. Gli escavatori e le pale gommate della serie -9 e -9A già presenti sul mercato europeo sono ormai conosciuti e apprezzati in termini di rapporto tra affidabilità e valore economico. Basandosi su questi risultati

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MACCHINE CANTIERI 5.0

Ecco come apparirà lo stand Hyundai a Parigi

MINInews Tra gli otto mini e midiescavatori in mostra tra le 1,6 e 8 t saranno presenti un paio di modelli nuovi o aggiornati: l’R17Z-9A, nuovo, sarà disponibile nel primo trimestre del 2015 e l’R25Z-9A, aggiornato con un nuovo motore Kubota. Nel segmento delle pale gommate, le nuove macchine conformi alla normativa Tier 4/ Stage IV saranno i modelli HL 955 e HL 960.

Hyundai esporrà un totale di 27 macchine per l’edilizia e due carrelli elevatori nello stand di 3.000 metri quadri situato nella hall 5B. Il notevole elenco comprende i seguenti modelli in anteprima mondiale: • R17Z-9A - mini escavatore (prima esposizione) • HX220L - escavatore pesante (prima esposizione) • HX260L - escavatore pesante (prima esposizione) • HX300L - escavatore pesante (prima esposizione) • HX330L - escavatore pesante (prima esposizione) • HX380L - escavatore pesante (prima esposizione) • HX520L - escavatore pesante (prima esposizione) • R160W-9A - escavatore gommato pesante (prima esposizione)

• HL955 - pala gommata (prima esposizione)

• HL960 - pala gommata (prima esposizione)

Una macchina assolutamente nuova nella categoria mini: la R17Z-9A

Hyundai ha avviato un programma di rinnovamento che ha prodotto come risultato la nuova serie conforme alla normativa Tier 4/Stage IV. Le prime macchine della nuova gamma faranno il loro debutto internazionale a Intermat 2015. La modifica più significativa prevista dal programma è naturalmente l’introduzione dei motori diesel conformi alla normativa europea Stage IV, con emissioni di scarico ridotte I nuovi escavatori della serie HX saranno caratterizzati da un nuovo design

• 80D-9 - carrello elevatore diesel pesante (prima esposizione)

e risparmio di carburante migliorato. Oltre alle modifiche apportate al motore, sono presenti numerosi altri aggiornamenti che spaziano dalle funzionalità della cabina, ad esempio un dashboard e un cruscotto per la strumentazione, al controllo idraulico e al design esterno.Vale la pena segnalare che nel segmento degli escavatori pesanti Hyundai, con l’introduzione delle macchine conformi alla normativa Tier 4/Stage IV, ha modificato la denominazione dei modelli: gli escavatori della nuova serie HX, dall’HX220L (22 t) all’HX520L (52 t), saranno identificabili e riconoscibili in base al nuovo design. ❑


REPORTTECNICO

IVECO

NUOVO HUB. NUOVO DAILY

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consegna La Zampieri Holding di Fiano Romano, il cliente Iveco che si è aggiudicato l’asta benefica, è un’azienda di trasporti e

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Malpensa è nato il nuovo hub internazionale della DHL Express Italia, uno degli spedizionieri più blasonati e famosi del mondo. E nel contempo è stato consegnato nelle mani dell’amministratore delegato di DHL,Alberto Nobis, un nuovo Daily Iveco. Il veicolo, personalizzato con il motto Iveco “L’Italia che vince”, porta anche i loghi di Telethon, Charity Stars e DHL. La consegna è stata effettuata da Pierre Lahutte, Iveco Brand President, e da Giancarlo Zampieri, titolare della Zampieri Holding. Questo nuovo veicolo, oltre all’immagine del

Numeri vincenti

lavoro, porta con sé anche quella della solidarietà. Infatti il suo costo ha raggiunto la cifra record di oltre 50.000 euro, sottoscritti con una sorta di gara della solidarietà con l’intero ricavato che è stato donato alla fondazione Telethon, un’istituzione che da oltre vent’anni si impegna a finanziare e sviluppare la ricerca sulle malattie genetiche. Il veicolo, in versione furgone, è motorizzato da un 2.3 litri da 126 CV ed è dell’ultima generazione dei commerciali leggeri della Casa torinese, proprio per quest’anno porterà il blasone ”International Van of TheYear 2015”. Come si conviene

DHL Express è tra i leader del trasporto espresso internazionale. Oggi ha rinforzato la sua presenza in Italia con l’inaugurazione del nuovo hub internazionale presso l’aeroporto di Malpensa che gestirà

oltre 12.000 spedizioni al giorno, una quota che rappresenta il 20% delle merci che quotidianamente si movimentano nella penisola. Questo hub poi, rinforzerà i collegamenti con Stati Uniti, Hong Kong e il resto d’Europa,

logistica forte di una flotta di oltre 200 veicoli, tutti scelti con una particolare attenzione per l’ambiente. Nella foto da sinistra Giancarlo Zampieri, Alberto Nobis e Pierre Lahutte

è un mezzo a basso impatto ambientale, un settore dove DHL è particolarmente impegnata, e fa parte della flotta di quasi 1.900 veicoli, dei quali 1.650 in regola con le normative Euro 5 e gli altri alimentati a metano o a trazione elettrica, biciclette a pedalata assistita comprese. E la solidarietà, per la DHL, non è cosa nuova. Infatti il gruppo è impegnato con i programmi sociali GoTeach che, in collaborazione con ONU, vede centinaia dei propri dipendenti al lavoro, come volontari, nei Paesi più vulnerabili del globo. Inoltre DHL è nota anche per il grande impegno nel campo ambientale, non per nulla ha addirittura l’obiettivo di diminuire del 30%, entro il 2020, le emissioni di CO2. Al momento della consegna e della rituale caduta del telo che copriva il veicolo, Pierre Lahutte ha espresso la propria soddisfazione per il connubio tra Iveco e DHL. Un connubio che, ormai, lo potremmo definire un autentico sodalizio. ❑

aumentando la qualità del servizio che diventerà più celere. Il sistema è basato anche sulla presenza di tre aerei, di stanza a Malpensa, che effettueranno sei voli al giorno, due verso Lipsia, uno verso gli Stati Uniti

e quello per Hong Kong con rotta bisettimanale. L’investimento complessivo ha toccato i 3,8 milioni di euro e la superficie interessata è di oltre 12.000 metri quadri. DHL a Malpensa impiega circa 70 lavoratori.

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REPORTTECNICO

Adeguamento normativo delle motorizzazioni allo Stage IV anche per Komatsu

KOMATSU

TRA NOVITÀ ED EVERGREEN nche Komatsu non si lascerà sfuggire l’occasione dell’Intermat per proporre qualche novità nella propria gamma di macchine, ma senza dimenticare l’introduzione di nuove tecnologie e migliori servizi alla clientela. Al centro della scena dello stand del Costruttore giapponese, che occuperà una superficie di 3.000 m2 nel padiglione 6, Komatsu presenterà nuovi escavatori e dozer, mentre nell’area demo di 1.000 m² i visitatori potranno vedere queste stesse macchine in azione. Ma andiamo con ordine. Saranno qualcosa come 29 le macchine in mostra, tra i quali diversi modelli presentati in Europa

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Tutto a disposizione

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per la prima volta come il dozer D155AX-8, gli escavatori cingolati PC360LC-11 e PC240LC-11, l’escavatore gommato PW148-10 nonché un escavatore cingolato in versione High Reach per lavori di

L’ibrido di Komatsu è ormai giunto alla terza generazione

Lo stand Komatsu sarà anche il luogo migliore per informarsi sui servizi alla clientela che il Costruttore giapponese offre:

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primo fra tutti il Komtrax, ma anche i nuovi motori Stage IV, i servizi di aftersale, i ricambi originali, le attrezzature usate Komatsu

demolizione. Tra le tecnologie che verranno illustrate allo stand spicca poi il Machine Control di Komatsu che sarà montato sia su un escavatore cingolato PC210LCi-10, sia sul nuovissimo D65PXi-18, che farà il suo debutto europeo proprio a Intermat. Innovativa e, integrata nel sistema macchina, questa tecnologia punta a migliorare l’efficienza, la sicurezza e la gestione delle operazioni in cantiere. Non poteva poi mancare nel cast tecnologico di Komatsu l’HB215LC-2 di terza generazione, ossia l’escavatore ibrido frutto di una tecnologia interamente Komatsu e di oltre 90 anni di esperienza nella progettazione di macchine da cantiere. Affidabili e duraturi, i componenti di questo escavatore imbrigliano l’energia cinetica che altr imenti

Per il dozer D65PXi-18 sarà anteprima mondiale a Intermat il prossimo aprile

Qualified, i servizi finanziari e il programma di manutenzione programmata Komatsu Care, in esclusiva gratuita per i clienti.

andrebbe dispersa, per trasformarla in energia elettrica che contribuisce a ridurre i consumi di carburante fino al 40%, senza dimenticare i vantaggi legati alla maggiore silenziosità della macchina e al minor impatto ambientale che questa esercita sull’ambiente in cui opera. ❑


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Lo studio di grafica Daniela Francescon si occupa di prodotti editoriali (riviste, brochure, volantini), pubblicità e immagini coordinate. Se vuoi rinnovare la tua immagine, affidati a noi: sapremo offrirti la giusta combinazione tra creatività e professionalità! Se sei interessato contattaci all’indirizzo e-mail: daniela.francescon@gmail.com ti invieremo il nostro portfolio.

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REPORTTECNICO

GLAS MÜLLER VETRI

FORTE È IL VETRO

on c’è nessuna contraddizione. Il vetro, quando è lavorato da mani esperte, può essere forte, isolante termicamente e acusticamente, proteggere dal sole e offrire sicurezza. Questo prodotto può esprimere infinite qualità se la sua lavorazione è affidata a veri esperti del settore quali sono gli uomini e le donne Glas Müller, società bolzanina ricettiva rispetto alle sollecitazioni del mercato e alle numerose potenzialità applicative del prodotto, con un’attenzione costante al risparmio energetico, alla qualità del microclima interno e all’utilizzo di materiali ecocompatibili. In questo contesto per aumentare l’efficienza energetica dell’edificio, le linee di vetri Sanco Plus EN2, Zero, Selettivo Residenziale e Silve-

Glas Müller offre la soluzione più adeguata per ogni esigenza: vetri a elevato isolamento termico e acustico, vetri isolanti a protezione solare e di sicurezza

una o due lastre di vetro stratificato e uno speciale film fonoassorbente, riducono l’impatto acustico, mentre la linea Sanco Sun® Combi svolge la funzione di protezione solare, senza compromettere la trasparenza. Infine, la linea di vetri stratificati per la sicurezza Sanco Safe®, anche monolitici e a grandi dimensioni, protegge l’edificio dai tentativi di effrazione. Il tutto senza dimenticare l’atten-

Le lavorazioni per l’interior design (vetri doccia; piani tavolo, espositivi e pedonabili, ecc) beneficiano di uno specifico reparto produttivo

zione al servizio. Una componente che si diversifica nelle mille sfaccettature della consulenza (anche sulle normative), della formazione, delle soluzioni specifiche, del calcolo statico per il dimensionamento delle vetrate, dell’assistenza postvendita, della puntualità e dell’ottimizzazione delle procedure di fornitura e di logistica. ❑

N

Chi è Glas Müller

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star TRIII E, grazie al coating basso emissivo del vetro e al riempimento di gas nobili dell’intercapedine, garantiscono una notevole riduzione della dispersione termica. Inoltre, in combinazione con altri vetri, permettono di realizzare vetrate isolanti per ogni esigenza costruttiva, nel nuovo e nelle ristrutturazioni. I vetri isolanti Sanco Phon PS, realizzati con

Glas Müller, nata a Bolzano nel 1909, è un’azienda familiare che ha saputo investire in ricerca e sviluppo, aprirsi a nuovi settori e rinnovarsi facendosi interprete delle esigenze del mercato. Da vetreria

MACCHINE CANTIERI 5.0

si è trasformata in impresa artigiana e industriale, ma la vera svolta fu nel 1964 con l’introduzione del vetro sandwich, isolante a doppia sigillatura. Nel 1972 inizia la produzione a marchio Sanco,

poi è un susseguirsi di ampliamenti e riconoscimenti sfociati, nel 2014, nell’apertura della filiale di Brunico e nella prossima inaugurazione del Glas Müller Atelier, uno showroom dedicato

al design. Glas Müller opera in una sede di 7.500 m² ed è tra i primi produttori italiani nella trasformazione del vetro, con una gamma di prodotti per serramenti, tettoie, parapetti e passaggi pedonali.


REPORTTECNICO

itachi Construction Machinery porterà a Intermat i due nuovi miniescavatori ZX17U-5 e ZX19U-5 che promettono di attirare l’attenzione per gli elevati livelli di prestazione con i quali vengono presentati. Progettati per essere facili da usare, offrire elevati livelli non solo di prestazioni, come già detto, ma anche di comfort e di durata, gli Zaxis-5 sono escavatori pensati per lavorare in spazi ristretti. Leggeri e compatti, possono essere facilmente trasportati da un luogo di lavoro a un altro, e sono impiegabili in numerose tipologie di cantiere, dai lavori di fondazione, alla paesaggistica ai progetti di demolizione o di costruzione. Per adesso dobbiamo ac-

H

SEMPLICI Il design dei nuovi miniescavatori Zaxis-5 si basa sul concetto di facilità d’uso, quindi è facile supporre che siano l’ideale sia per gli utenti meno esperti sia per far parte di flotte noleggio.

HITACHI

PICCOLI MA…

contentarci di quanto dicono le schede tecniche, è ovvio. Ma nell’attesa di vederli al lavoro possiamo già fare qualche considerazione meramente tecnica. In termini di produttività i nuovi ZX17U-5 e ZX19U-5 promettono cicli di lavoro molto rapidi (tra i più rapidi del mercato) e

Focus cabina

quindi una resa produttiva maggiore. Ovviamente a parità di carburante consumato. La versatilità dei nuovi ZX17U-5 e ZX19U-5 è sottolineata Le dimensioni compatte dei anche dal sottocarro allargabile da un nuovi ZX17U-5 minimo di 980 mm a 1.280 mm dove e ZX19U-5 l’operatore necessiti di maggiore stali rendono bilità. In termini di durata possiamo macchine molto addurre come esempio il fatto che apprezzate in che ogni macchina è dotata di una cantieri dove lo spazio scarseggia protezione del cilindro del braccio a

Il comfort dell’operatore è stato un fattore chiave nella progettazione della cabina dei nuovi miniescavatori ZX17U-5 e ZX19U-5. A bordo l’operatore

è accolto da un sedile sospeso e regolabile, circondato da comandi intuitivi posti a portata di mano. I livelli di rumore sono inferiori rispetto ai precedenti modelli Zaxis, cosa

V fissata mediante bulloni per essere più resistente ai colpi. La manutenzione risulta facilitata grazie a un nuovo layout dei punti di controllo più user-friendly: per esempio i cofani del motore e del radiatore sono stati riprogettati per consentire un accesso più comodo e facile, mentre il coperchio del serbatoio è stato ridisegnato per creare più spazio intorno all’apertura al fine di facilitare e velocizzare le operazioni di rifornimento. In generale la disposizione dei componenti, come motore, pompe e filtri, è stata appositamente progettata per una manutenzione più facile. ❑

che consente agli operatori di lavorare con meno stress, mentre la visibilità sull’area di lavoro è stata migliorata dal nuovo design della vetrata.

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NO(MO)NEY

(LE IMPRESE EDILI CONTRO LO SPLIT PAYMENT)

AL CENTRO DEL MIRINO Ricorso alla Commissione Europea delle imprese e dei costruttori edili per fermare il Governo sulla norma introdotta dal 1° gennaio 2015

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Corina Rosu - 123rf.com

i chiama Split Payment. E già qui c'è una considerazione: chissà perché da qualche tempo a questa parte tutte le leggi che riguardano il lavoro sono diventate anglofone e in Italia non siamo più capaci di chiamare le cose con il nome che la nostra bella lingua ha dedicato loro (a tal proposito girs anche una pubblicità in onda in queste settimane sui canali in chiaro che esorta a usare la lingua italiana e non inglese per ogni cosa). Ma tant'è Torniamo allo split Payment, che corrisponde all'articolo 1 comma 629 della Legge di Stabilità (altro eufemismo per non parlare di Manovra) che stabilisce un nuovo regime di versamento dell'IVA da parte delle pubbliche amministrazioni. Queste ultime, infatti, potranno pagare l'imposta in maniera diretta all'erario. Come funziona, in pratica, questo si-

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MACCHINE CANTIERI 5.0

stema? L’ente pubblico riconosce al fornitore l’importo della fattura messa in relazione alla prestazione di un servizio, senza tenere conto dell’ammontare IVA che verrà versato in un secondo momento direttamente all'erario. La norma, che ha preso ufficialmente il via il 1° gennaio, piace molto agli enti pubblici ma ben poco alle imprese e ai costruttori edili che, sempre al centro del mirino, ancora una volta si vedono gabbati da una PA già ampiamente in debito verso l'intero settore. Il perché di questa avversione verso il provvedimento è facile da comprendere. L'impresa emette fattura ma non incassa l'IVA, attraverso un meccanismo che causerà alle società che intrattengono rapporti con la PA un'evidente riduzione di liquidità, calcolato in circa 1,5 miliardi di euro per le imprese in attesa delle compensazioni fiscali. Per questo i costruttori – spalleggiati da Confindustria e ANCE - si sono rivolti alla Commissione Europea affinché prenda posizione nei confronti del Governo italiano. Del resto la prima versione della Legge di Stabilità subordinava lo Split Payment al rilascio di un'apposita autorizzazione da parte del Consiglio UE, mentre in realtà un emendamento del Governo ha anticipato l'efficacia della norma che è entrata in vigore, appunto, dal 1° gennaio scorso. Tirando le somme siamo alle solite: chi ha contribuito alla crescita di questo paese ancora una volta è nel centro del mirino di una PA che, oltre a pagare con ritardi incomprensibili, ora si prende anche il lusso di togliere alle imprese quel minimo di liquidità rimasto. ❑

UNA CRISI BIBLICA Sette anni di caduta libera

È quanto è avvenuto, e continua a succedere, in ambito edile e construction, purtroppo. Abbiamo scomodato un Giuseppe biblico (per intenderci quello che profetizzò i sette anni di vacche grasse seguiti da un periodo altrettanto lungo di vacche magre) per dare una visualizzazione immediata di quanto sta accadendo nel nostro settore. Le cifre sono devastanti. Dal 2008 al 2014 le costruzioni nel complesso hanno perso il 32% degli investimenti pari a circa 64 miliardi di euro. La nuova edilizia abitativa ha visto una riduzione del 62,3%, quella non residenziale privata un calo del 23,6%, mentre le opere pubbliche hanno registrato una flessione del 48,1%. Ma in quest'ultimo comparto la caduta era già iniziata nel 2005, per una flessione complessiva del 54,1%. Unico segno positivo è rappresentato dagli investimenti nella riqualificazione del patrimonio abitativo che, dal 2008 al 2014, segnano un +18,5% grazie anche alla proroga del potenziamento degli incentivi fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico. In tale quadro sono drammatiche le cifre sulla disoccupazione: dall'inizio della crisi si sono persi 522.000 posti di lavoro, che salgono a 790.000 tenendo conto dell'indotto.


CANTIERIDPI

Fodera altamente performante realizzata in uno speciale tessuto per piedi sempre asciutti, puntale ultraleggero ad alta resistenza, rinforzo posizionato sul tallone e una speciale soletta anti-perforazione ad alta densità cucita alla tomaia, che garantisce il più alto standard di protezione e rappresenta lo stato dell’arte in termini di resistenza e flessibilità: sono solo alcune delle caratteristiche tecnologiche delle calzature Dike. E il tutto è realizzato interamente in Italia. Le Dike sono eccellenti per quanto concerne protezione, comfort e design, migliorano concretamente la qualità della vita, sono moderne, di lunga durata, piacevoli da indossare e (aspetto da non sottovalutare) sono proposte a un prezzo sostenibile.

Dike è presente a MADEexpo - Milano Architettura Design Edilizia, a Milano dal 18 al 21 marzo, fiera biennale che rappresenta la piattaforma di incontro tra aziende, architetti, imprese, rivenditori e operatori del settore. In occasione

della partecipazione, all’interno di uno stand frizzante, colorato e molto accogliente, Dike presenta la sua nuova collezione di calzature professionali tra le quali spicca Lady D, la prima calzatura da lavoro progettata appositamente per il pubblico femminile, al suo debutto in Italia.

i chiama Dike e nasce dall’ambizioso progetto di coniugare la sicurezza al design italiano: tecnologia e stile che si concretizzano in un prodotto unico, che pone al centro l’individuo e le sue esigenze. Bella e confortevole, la scarpa Dike vanta tecnologia e sicurezza al servizio di un design moderno e accattivante, Made in Italy. Dike, infatti, mette ai piedi dei suoi clienti l’eccellenza, aiutandoli a trasmettere un’adeguata immagine di sé ogni giorno, anche durante le ore di lavoro. Un approccio inusuale, e vincente, che si concretizza in un bilancio 2014 che racconta l'ottimo momento della società e l’eccellente lavoro delle persone che ogni giorno contribuiscono a questo successo. Nel 2014 Dike ha raddoppiato i risultati del 2013, viaggiando con una crescita del 96% rispetto all'anno precedente, il che si traduce in oltre 100.000 paia di scarpe e un fatturato vicino ai 4.000.000 di euro.Attualmente Dike annovera 1.900 clienti tra Italia ed estero, è presente in altri 25 paesi e il rapporto Italia/estero è di 55/45. Nel nostro paese la rete di agenti, tutti plurimandatari, è formata da 49 persone, mentre 10 sono gli agenti in Francia, 3 in Germania, 2 in Spagna e 1 in Olanda. E gli obiettivi futuri? Sono presto detti. L’obiettivo di Dike a medio/lungo termine è conseguire una quota di mercato del 10% della scarpa di sicurezza europea, un mercato che vale 50.000.000 di paia di calzature all’anno. Dike si colloca nella fascia più alta di questo mercato che conta 11.000.000 di paia, e punta quindi al raggiungimento di 1.000.000 di paia in Europa. ❑

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CANTIERI

STYLE Il 2014 di Dike è stato da incorniciare, frutto di un progetto innovativo, passione e impegno

In fiera è possibile apprezzare l’eleganza e la tecnologia, al servizio della sicurezza, di tutti i modelli che compongono la collezione Dike, frutto di una ricerca costante e della volontà di esprimere al meglio l’eccellenza

del Made in Italy. Una collezione ricca e studiata in ogni dettaglio, che prevede scarpe in grado di adattarsi ad ogni necessità, tantissimi colori e un design unico, in cui bellezza e comodità trovano il loro equilibrio.

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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Se la corruzione

è endemica G

herardo Colombo, ex magistrato che ha scritto, insieme ad altri, uno dei capitoli più “sporchi” della storia giudiziaria italiana che in molti (se non tutti) conoscono come Mani Pulite, ha affermato in un’intervista su un canale televisivo nazionale in chiaro, in prima serata, che la corruzione è un problema endemico legato all’educazione (civica e quant’altro) della popolazione. E, data tale base, non ci si può aspettare che sia la magistratura a risolvere tale situazione, ma deve essere la parte legislativa dello Stato. Perché la Magistratura non ha un ruolo educativo, ma punitivo di alcuni comportamenti deviati all’interno di un quadro sociale complessivamente positivo. Bene. In linea teorica è tutto giusto: meglio prevenire che curare. Purché questa spiegazione non sia poi la scusa della magistratura per chiudere uno (o entrambi) gli occhi quando tale azione risulti “comoda” a un determinato magistrato; o quando andare a punire determinati personaggi sia un’operazione troppo “faticosa”. Insomma, che la corruzione in Italia sia un problema diffuso, tanto da aver generato un vero e proprio sistema della corruzione, con le sue regole e i suoi modus operandi, è ormai di dominio pubblico ma questa consapevolezza dovrebbe portare a ragionamenti diversi dal classico scaricabarile del: non tocca a me magistrato ma a te politico, e viceversa. Se la corruzione è infiltrata in ogni piega della società (dal vigile urbano che non controlla la bilancia del commerciante e fa la spesa gratis all’agente della polizia stradale che non eleva una multa perché nella patente trova un pezzo PER MANGIARE da 50 euro dimenticato) significa che la soluzione deve arrivare da UN TACCHINO DOBBIAMO più fronti: dalla politica che deve scrivere leggi chiare e non cavillose, alla magistratura che tali leggi le deve far rispettare. E siccome oggi la ESSERE IN DUE: corruzione la esercitano persone adulte (e sappiamo che ri-educare IO E IL TACCHINO. una persona adulta è compito arduo) qui, giocoforza, deve intervenire (GIOACHINO ROSSINI) massicciamente la magistratura; mentre politica e quanti sono deputati a educare le nuove leve dovranno agire per insegnare che la corruzione è uno dei veleni di una società e va non solo evitata ma combattuta, se la si incontra. Combattuta a suon di denunce, ovviamente. Ma forse questa è una soluzione troppo favolistica. Anche perché a metterla in pratica dovrebbero essere quelle stesse persone che oggi praticano la corruzione a piene mani. Sarebbe come chiedere ai tacchini americani di votare per un secondo Giorno del Ringraziamento. Altamente improbabile ottenere un voto favorevole, no? ❑

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BUILDING THE FUTURE

TOGETHER*

K N O W H O W - I N N O VA Z I O N E - N E T W O R K I N G

20 - 25 Aprile 2015

*Costruire il futuro insieme

Pa r i g i - No rd V i l l e p i n t e - F ra n c i a

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