MC5 0-Macchine Cantieri- n.27 novembre 2015

Page 1

MC I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

5.0

MACCHINE CANTIERI

D E L L ’ E D I L I Z I A

INNOVAZIONI

Mewa: una storia incentrata sul service. Anzi, sul full service

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

novembre 2015, n. 27

acchine Mc5.0-M adesso a d : le Cantieri i anche il ib n o disp itali ig d i n edizio

COVERSTORY

Edilizia digitale

Leggi MC 5.0 Macchine Cantieri da smartphone e tablet


Nuova SV100 con braccio triplice

Robustezza e affidabilità

Yanmar presenta il suo primo midi escavatore equipaggiato di un braccio triplice : la “SV100 two-piece boom”. L’articolazione aggiunta al braccio permette di migliorare notevolmente la manovrabilità dell’escavatore e il posizionamento dei carichi.

Yanmar Construction Equipment Europe www.yanmarconstruction.it


Curati anche durante i lavori pesanti. CE NE OCCUPIAMO NOI www.mewa.it

AZ_Optik_205x275_rechts_IT.indd 1

14.10.15 16:09


Mancano ancora sei mesi all’apertura della fiera più grande del mondo, ma già si sa che anche il prossimo anno bauma metterà in vetrina le tecnologie più avanzate per il settore delle macchine per edilizia e delle macchine per la produzione di materiali per edilizia. L’efficienza delle risorse e dei consumi energetici sarà ancora una volta il “filo rosso” che attraversa tutti i settori espositivi. La 31a edizione del Salone Internazionale di Macchine, Materiali, Veicoli e Apparecchiature per l’Industria Edilizia ed Estrattiva si svolgerà a Monaco di Baviera dall’11 al 17 aprile 2016. La manifestazione occuperà l’intero quartiere espositivo di Monaco, per un totale di 605.000 metri quadrati. A oggi le domande di partecipazione sono quasi 3.000 da oltre 50 Paesi. L’Italia è il secondo Paese per numero di aziende espositrici dopo la stessa Germania.

2016:

dalle aziende

è bauma

AGENDA DEL MESE

PER IL MONDO

FIERE

2015 4

MACCHINE CANTIERI 5.0

IAA 2016 Hannover 22-29 settembre

BAUMA CONEXPO BAUMA 2016 India Monaco di Baviera 12-15 dicembre 2016 11 - 17 aprile

INDUSMACH 2016 Kenya 18 - 20 maggio

GIC 2016 Piacenza 10 - 12 novembre


SPONSORSHIP

Arriva il GIC (Fiere)

Si terrà a Piacenza dal 10 al 12 Novembre 2016 la 1ª edizione del GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo, la prima mostraconvegno italiana interamente dedicata agli operatori di questo importante comparto costituito da numerose imprese Italiane costruttrici o distributrici di macchine, attrezzature e prodotti la cui tecnologia è apprezzata a livello mondiale (www. gic-expo.it). Il GIC nasce a seguito di una notevole richiesta da parte di importanti aziende sia italiane che estere desiderose di partecipare a un evento specialistico che garantisca un profilo altamente qualificato del visitatore, un programma convegnistico con relatori di fama anche internazionale a fronte di costi espositivi assolutamente concorrenziali rispetto a quelli delle altre manifestazioni “generaliste” italiane. Infatti, la formula del GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo è già da anni presente in molti Paesi esteri: in Germania, ad esempio, i BetonTage sono già arrivati alla loro 59ª edizione.

MOTOC(NH)ROSS

Case CE ha sponsorizzato il Red Bull MX Superchampions regionali, si è svolta sul tracciato del Maggiora Park di Maggiora (NO), che ospiterà nel 2016 il Motocross delle nazioni, la più importante gara di Motocross a livello mondiale. Su parte del tracciato erano presenti gli striscioni di Case Construction Equipment e una delle curve del tracciato, citata dallo speaker durante le fasi agonistiche, era intitolata al brand di CNH Industrial. Un fine settimana all’insegna di motori, polabato 26 e domenica 27 settembre vere e adrenalina. Un totale di 400 piloti si è svolta la seconda edizione del per 16 gare, 6 manche di qualifica e 20 FULL ELECTRIC DUMPER Red Bull MX Superchampions regioni coinvolte. Discese mozzafiato, salti MINI TRACKED DUMPER in collaborazione con Case Con- doppi, polvere e sorpassi. A ripristinare la struction Equipment. La competizione, pista tra una manche e l’altra ha pensato l’unica in Italia a far gareggiare i piloti di una minipala cingolata (CTL) Case TV380. motocross più forti dei singoli campionati fonte: cnh industrial

S

TCH-R800 FED

L'UNICO MINIDUMPER TOTALMENTE ELETTRICO AD ALTE PRESTAZIONI!

ZERO EMISSION

S.p.A.

TCH-R800 FED Via Arceviese, 44 - 60010 Casine di Ostra (An) tel+39 071688771 - fax+39 071688586 www.messersi.it - comit@messersi.it

FULL ELECTRIC DUMPER - carico operativo 1000 kg - autonomia garantita per un intero ciclo di lavoro - batterie a litio-ferro-fosfato - trasmissione totalmente elettrica con motori orbitali elettrici Heavy Duty - ricarica facile con presa 220V


GRANDE PIATTAFORMA AMPIA PIATTAFORMA CON OPZIONE 7,2M DI ESTENSIONE MEGADECK PORTATA DELLA PIATTAFORMA: 680 KG ALTEZZA DI LAVORO DELLA PIATTAFORMA: 18 M

LA SERIE RT ORA IN FORMATO XXL GPS BY DAT TECNOLOGIE

Dat instruments introduce la tecnologia GPS

STRUTTURA PANTOGRAFO RIGIDA E ROBUSTA PROFILO IN ACCIAIO CON SPESSORE MAGGIORATO MIGLIORA LA MANOVRABILITA’ DELL’OPERATORE IN PIATTAFORMA

ASSE ANTERIORE OSCILLANTE SI MUOVE SU SUPERFICI IRREGOLARI MANTENENDO LA STABILITÀ

G

razie alla partnership con un’importante realtà specializzata in sistemi GPS, DAT instruments mette a disposizione una serie di nuovi strumenti elettronici finalizzati a posizionare con precisione la trivella e l’asta di perforazione e/o di iniezione. Il tutto nel rispetto di uno dei fili conduttori della progettualità DAT instruments: la semplicità di utilizzo da parte dell’operatore. A livello pratico il sistema di posizionamento GPS prevede un’antenna GPS di facile installazione, che trasmette i dati, con accuratezza centimetrica o decimetrica, alla centralina di gestione, che a sua volta consente di visualizzarli su qualsiasi dispositivo mobile. A questo punto le coordinate vengono registrate ed è possibile visualizzarle in formato testo e grafico su mappa, ma anche in formato TXT e DXF. fonte: dat instruMents STROTECH ENGINEERING, CON BASE A SOFIA (BULGARIA) È STATO RECENTEMENTE NOMINATO IMPORTATORE HYUNDAI CONSTRUCTION EQUIPMENT

Q

NL

F D

IN FIERA

LA NUOVA 530LRT TI OFFRE TUTTO QUELLO CHE SERVE PER IL TUO LAVORO. L’ultimissima piattaforma a pantografo per terreni accidentati JLG® è progettata per sollevare piu’ operatori e materiali nell’area di lavoro. La 530LRT aumenta la produttività e le performance grazie alla piu’ alta portata raggiunta nella serie del settore, permettendo così di ampliare gli accessi al luogo di lavoro. I nuovi cofani in acciaio sono resistenti agli urti per una piu’ lunga durata e consentono maggior accessibilità ai punti chiave per la manutenzione. Per maggiori informazioni consultare www.jlg.com

JLG Industries (Italia) s.r.l. Via Po 22 | 20010 Pregnana-Milanese Tel. 02 9359 5210 | www.jlg.com

Marangoni Commercial Tyres ha recentemente annunciato la propria presenza alla prossima edizione della manifestazione Solutrans. Nel panorama delle fiere internazionali Solutrans si posiziona tra gli appuntamenti fieristici più

importanti a livello europeo nel settore dei trasporti, e si svolgerà a Lione dal 17 al 21 novembre. Presenti alla manifestazione non solo i veicoli pesanti, ma anche quelli commerciali. Durante la fiera saranno presentati allo stand

alcuni tra i più rappresentativi prodotti della gamma di pneus ricostruiti autocarro Marix. Marangoni parteciperà al salone in collaborazione con MFD, l’organizzazione commerciale che distribuisce in Francia alcuni prodotti del gruppo italiano.

G

G


BUON 2015

SOLUZIONI

RED...AIR

Rockwool presenta un nuovo rivestimento

R

EDAir é la nuova soluzione creata da Rockwool per l’isolamento e il rivestimento di facciate ventilate, una perfetta combinazione tra le alte prestazioni dei pannelli in lana di roccia Rockwool e le particolari configurazioni estetiche offerte dai pannelli di rivestimento Rockpanel. Con REDAir Rockwool propone un’unica soluzione per ottenere una pluralità di vantaggi: comfort abitativo, protezione dal fuoco, durabilità, rapidità di installazione, versatilità e qualità estetiche, sostenibilità ed ecocompatibilità. REDAir è la soluzione ideale per progettare e realizzare soluzioni di facciata ventilata innovative. fonte: rockwool

Nel 2015 sono state vendute in Italia 5.946 macchine per costruzioni, con una crescita del 33% rispetto al 2014. Anche le esportazioni crescono (+8%): gru a torre (+24%), macchine stradali (+16%), macchine per la perforazione (+12%), le macchine movimento terra (+8%), le macchine per la preparazione degli inerti (+1%), mentre resta costante l’export di macchine per il calcestruzzo.

Nasce Asecomac (Dealer)

È stata inaugurata Asecomac, nuova agenzia di vendita e assistenza dei brand Cifa e Wirtgen Macchine per il Lazio e la Campania. La nascita di Asecomac si deve alla ristrutturazione della rete di vendita e assistenza dei due brand che hanno attinto direttamente dal proprio organico, per trovare figure professionali con l’esperienza necessaria: Ettore Caracciolo, precedentemente area manager Cifa per il centro e sud Italia, e Luigi Gentile, con alle spalle un’esperienza trentennale di collaborazione con Cifa.

QUANDO UN CLIENTE HA BISOGNO DI AIUTO

LE PICCOLE NON C’ÈCOSE TEMPO DA PERDERE FANNO UN’ENORME DIFFERENZA

GSR SpA // Via Lea Giaccaglia, 5 47924 Rimini (RN) // Italy Tel. +39 0541 397811 // sales@gsrspa.it // www.gsrspa.it GSR - ADV SERVIZIO2015_205x137,5mm_ITA_MACCHINE_&_CANTIERI_REV03.indd 1

31/07/15 05:55


MC I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

5.0

MACCHINE CANTIERI

Sommario

D E L L ’ E D I L I Z I A

MC 5.0 • NOVEMBRE 2015 • NUMERO 27

INNOVAZIONI Mewa: una storia incentrata sul service. Anzi, sul full service

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

novembre 2015, n. 27

hine Mc5.0-Maccadesso da Cantieri: anche le disponibili digitali edizioni

28

COVERSTORY

Edilizia digitale

Leggi MC 5.0 Macchine Cantieri da smartphone e tablet

COVER Le nuove edizioni digitali di MC5.0-Macchine Cantieri

ATTUALITÀ

04 NOVITÀ DAL

SETTORE E MOLTO DI PIÙ

EDITORIALI

28 I CARDINI 62 PNEUS DIGITALI

10 Editoriale on

VORREI MA NON POSSO

(DI EMANUELA PIROLA)

12

44 TRACTION

66 Editoriale off

MOMENTS

DIFENDERSI È PROIBITO

(DI MAURIZIO GUSSONI)

COVER STORY

12 Cover story

EDILIZIA DIGITALE

(MC5.0-MACCHINE CANTIERI)

SFR

31 NATURALLY RECYCLING (SSAB)

REPORT TECNICO

DI UN CANTIERE

(MAN TRUCK&BUS)

Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Carlo Otto Brambilla, Rachele Donati De Conti, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

8

MACCHINE CANTIERI 5.0

41 LA STELLA NON

SI FERMA MAI

46 INTELLIGENTE (SCANIA)

MUTANDIS

48 ASPETTATIVE

(KOHLER)

(EDILTEK)

ALLEATO

50 STRATEGIA PER DUE

CERCASI

(MECALAC - HITACHI)

51 LE IDEE VOLANO

(TREVI BENNE)

52 LISCIO COME L'OLIO (CHEVRON)

20 CREATORI DI OASI 54 -20%, MICA MALE! (FRASTE)

TESTIMONIANZE

(MERCEDES-BENZ)

E SOSTENIBILE

(WACKER NEUSON)

31

(MICHELIN)

(JLG)

55 MUTATIS

59 UN TRIPLICE (VOLVO CE)

64 MEZZO

SECOLO

59

(EFFER)

INNOVAZIONI

22 PIONIERI DEL

FULL SERVICE

(MEWA)

Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com

Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com

Registro operatori di comunicazione N.O 17890 del 02/01/2009

Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com

Pre-stampa e stampa Press grafica, Gravellona Toce (VB)

Sede legale Via Marconi 4/b, 20062 Vaprio d’Adda

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009

Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa

Pubblicità e marketing Tel. 039 2020976

editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013


MACHINE OF THE YEAR 2015

ENGINEERING & SYSTEMS


EditorialeOn EMANUELA PIROLA

Vorrei ma non posso Q

uesto mese rubo le parole a una canzone: vorrei ma non posso, canta Samuele Bersani. Lui parla di amore, io invece parlo di speranza.Vorrei avere la speranza che l’Italia possa un giorno diventare un paese meritocratico. Ma ahimè sembra che la realtà attuale non mi dia grandi speranze.Vedo un aumento costante del lassismo su tutti i fronti, dalla normale educazione civica alle più importanti questioni lavorative. Onestamente ho la sensazione di precipitare in un baratro senza fondo da cui, logicamente, la fuoriuscita è pressoché impossibile. E se è innegabile che gli ultimi fatti di cronaca (migranti che vengono accolti male, migranti che non vengono accolti ma che ci invadono letteralmente, assenteismo nel pubblico impiego con compiacenza dirigenziale e, soprattutto, licenza legislativa di farlo visto che NIENTE PROVOCA chi viene ripreso fa ricorso e viene puntualmente con tanto di scuse statali) sono sotto gli PIÙ DANNO IN UNO STATO reintegrato occhi di tutti, è altrettanto innegabile che comunque continuiamo tutti a far finta di niente. Perché? DEL FATTO CHE I FURBI Comincio a credere seriamente che il perché risieda nel fatto che alla maggioranza della gente stia bene PASSINO PER SAGGI. cosi. Tollerano, magari pensando che un bel giorno, (FRANCIS BACON, SAGGI, 1597/1625) stanchi o che, avranno la possibilità di comportarsi analogamente. Bene. Ricordo solo una cosa, piccina piccina ma fondamentale: chiunque si prende “certe libertà” lo può fare solo finché ci saranno persone che mantengono il sistema. Nel momento in cui tali persone verranno a mancare, e con loro il sistema, i furbi non avranno più il palcoscenico su cui recitare. E altrove certi palcoscenici, fortunatamente, non sono facili da trovare. Occhio a spremere troppo la mucca senza darle foraggio perché quando muore, si muore con lei. ❑

10

MACCHINE CANTIERI 5.0


CON HARDOX SI RISPARMIANO CON HARDOX SI RISORSE ED ENERGIE RISPARMIANO IN OGNI SITUAZIONE RISORSE ED ENERGIE IN OGNI SITUAZIONE L’unico ed originale Hardox è solo SSAB! Scopri di più su www.hardox.com L’unico ed originale Hardox è solo SSAB! Scopri di più su www.hardox.com

SSAB Swedish Steel S.p.A. T +39 030 9058811 E ssab.italia@ssab.com

www.hardox.com SSAB Swedish Steel S.p.A. T +39 030 9058811 E ssab.italia@ssab.com

www.hardox.com


CoverStory

EDILIZIA

MC5.0-MACCHINE CANTIERI

L I D E 12

MACCHINE CANTIERI 5.0


DIGITALE

A I Z I L E Da oggi MC5.0-Macchine Cantieri fa un ulteriore passo avanti, diventando disponibile anche in digitale. Un nuovo strumento per restare aggiornati e sempre in contatto con le aziende. E poi, inutile negarlo, è molto divertente DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI EMANUELA PIROLA E 123RF

S

Si, ammettiamolo pure. Leggere dei lunghissimi articoli, pagine e pagine di dati e caratteristiche che magari conoscete già, per di più impaginati con foto piccole che sembrano posizionate con il righello, è decisamente noioso. A chi viene voglia di leggere il cosiddetto “muro di testo” alzi la mano. Dubito che saranno tante. Già sotto questo aspetto MC5.0-Macchine Cantieri si è distinto dall’offerta media del mercato. Benché stiamo parlando della rivista che scriviamo in prima persona, ci sembra comunque un’affermazione oggettiva dire che la nostra è la rivista graficamente più bella e leggibile oggi sul panorama dell’editoria specializzata. Ma ogni primato è destinato a essere superato. Quindi per questo 2016 che si prospetta finalmente foriero di un po’ di ripresa anche noi abbiamo deciso di “fare la nostra parte” e quindi ecco la prossima evoluzione di MC5.0-Macchine Cantieri: le enhanced version della rivista digitale, sfogliabile da tablet e smartphone con piattaforma Apple, Android o Amazon.

*

SCARICA SUBITO MC5.0

Attraverso i qr-code puoi raggiungere subito l’app di MC5.0-Macchine Cantieri sia che tu abbia un dispositivo Android che Apple, tablet o smartphone. Leggi il codice, installa la app e potrai leggere MC5.0Macchine Cantieri in meno di un minuto. È gratis!

ENHANCED VERSION. Vogliamo chiarire subito un punto importante. Le nostre enhanced version non hanno niente a che fare con i cosiddetti PDF sfogliabili che alcuni chiamano pomposamente riviste digitali. Lì, siamo onesti, di digitale c’è solo il fatto che si usa un pc per leggerle, ma di veramente interattivo MACCHINE CANTIERI 5.0

13


CoverStory

L I D EIGIT D MC5.0-MACCHINE CANTIERI

MC5.0-Macchine Cantieri è una app disponibile sia su App Store che Google Play. Basta cercare “macchine cantieri” nello strumento cerca dei due store oppure usare i qr-code che trovate in queste pagine

non c’è niente. Quello che noi di MC5.0 definiamo enhanced version sono invece vere e proprie riviste digitali nel vero senso della parola, ossia che sono composte da contenuti interattivi a vari livelli, dai testi che scorrono alle immagini che ruotano per rivelare nuovi contenuti, alle photogallery, ai video e ai contenuti audio ad hoc. Insomma, un mix tra i contenuti della carta e del web, ma sempre con un’impostazione specifica per una fruizione comoda e veloce da tablet o smartphone. IL LETTORE SCEGLIE. Sarete voi lettori, interagendo con il vostro dispositivo, a cercare e rivelare i diversi contenuti di ogni numero della rivista. Una comoda notifica vi avviserà quando un nuovo numero è disponibile per il download.Voi dovrete solo scaricarlo e poi sarà a disposizione per tutte le volte che vorrete sfogliarlo. Nessun costo di abbonamento o per singola copia. E sarete voi, con le vostre decisioni, a scegliere cosa leggere e cosa non leggere. Ma soprattutto, apprezzerete fin da subito l’immediatezza dei contenuti, della possibilità di leggere di una macchina e di vederla magari subito in azione attraverso un video o di visualizzare comodamente sullo schermo del vostro device le fotografie dei dettagli tecnici più interessanti, zoomarli, ruotarli e studiarli da vicino, come fossero realmente davanti a voi. E potrete in alcuni casi ascoltare diretta-

14

MACCHINE CANTIERI 5.0

Una volta scaricata l’app, sono visualizzati tutti i numeri digitali a disposizione per il download mentre nella libreria vengono visualizzati quelli già scaricati e disponibili per la consultazione


A I Z I L ALE T Una volta scaricato un numero la sua visualizzazione parte dalla copertina. Basta scorrere in orizzontale per passare da un articolo all’altro, e in verticale se si vuole “sfogliare” il singolo articolo

mente dai responsabili aziendali i plus della macchina o dell’attrezzatura che vi interessa, senza fatica, anzi.

COSA SARÀ POSSIBILE FARE. Dopo aver scaricato e installato l’app di MC5.0-Macchine Cantieri, sarà possibile scegliere quale numero leggere. Al termine del download il numero sarà disponibile in “My library” e consultabile tutte le volte che si vorrà. Ogni articolo si sviluppa in verticale, mentre per passare da un articolo a un’altro basta “scorrere in orizzontale”. All’interno di ogni articolo è possibile ritrovare diverse forme di interattività, dalle photogallery a scorrimento, espandibili, alle immagini a rotazione controllata da un click. Ma anche box di approfondimento a comparsa, con testi scorrevoli. E ovviamente, i video. Ogni indirizzo e-mail o web sarà linkabile e porterà direttamente all’apertura della pagina web segnata o dell’interfaccia per la composizione della e-mail, con la quale si potrà chiedere informazioni direttamente all’azienda, senza lasciare l’applicazione di MC5.0. E se state visualizzando la rivista da uno smartphone anche i numeri di telefono saranno attivi e potrete direttamente chiamare.

MA NON SOLO. Ovviamente le edizioni digitali e quelle cartacee si completeranno a vicenda per offrire un’informazione

Tutta l’interattività è segnalata da apposite icone che spiegano cosa fare. Per esempio qui il box è a comparsa: basta fare “tap” con il dito sull’icona e... ecco il box che appare e con il medesimo meccanismo può essere richiuso una volta terminata la lettura

MACCHINE CANTIERI 5.0

15


CoverStory MC5.0-MACCHINE CANTIERI

L I D EIGI Le gallerie fotografiche possono essere a scorrimento, ingrandibili, oppure ancora a rotazione

Immagini spettacolari diventano panoramiche grazie alla funzione “scroll”

fruibile e approfondita allo stesso tempo. Se invece siete fruitori delle notizie in pillole allora quello che farà sicuramente al caso vostro sarà il nuovo sito web di MC5.0Macchine Cantieri. Benché già molto apprezzato nella versione attuale, con oltre 12.000 pagine visitate mensilmente, il nuovo sito risponderà alle moderne esigenze di chi naviga il web. In Italia infatti molti internauti preferiscono consultare il world wide web attraverso i dispositivi mobile, più che i computer. Non a caso la diffusione dei primi rispetto ai secondi è assolutamente ineguagliata. Non tutti hanno un pc a casa, ma di sicuro tutti hanno almeno uno smartphone. Per rispondere a questa tendenza il nuovo www.macchinecantieri.com sarà un sito web navigabile in molteplici modi, a partire non solo dalle categorie di macchine ma anche da altre classificazioni delle notizie, come quelle tecniche, legislative, in materia di sicurezza e quant’altro. Qualunque sia il device a vostra disposizione, il layout del sito si adeguerà al formato del vostro display e consultare le notizie sarà veramente un gioco da ragazzi. On line da gennaio 2016, non mancate l’appuntamento. ❑

16

MACCHINE CANTIERI 5.0

I testi possono essere a scorrimento, per visualizzare la parte nascosta


Crédit photo : Studio Sémaphore

n

u

o

v

a

Alla giusta velocità, senza pensarci Il nuovo sistema di speed control consente in permanenza una regolazione ultra precisa della velocità massima: da 0,3 km/h a 32 km/h

Contatto in Italia : 335 768 3757 MECALAC.GROUP

MecalacTV

mecalac.com


?

?

MC 5.0 : interattiva,


>

Su ogni numero report tecnici e dai cantieri nonchĂŠ tutte

le innovazioni degli OEM di macchine movimento terra, per i lavori in quota, camion e veicoli commerciali, componenti, macchine stradali, per la demolizione e il calcestruzzo, arricchiti di contenuti extra, gallerie fotografiche, video e contenuti audio consultabili comodamente dal proprio dispositivo mobile.

MC 5.0 - MACCHINE CANTIERI la prima e unica rivista italiana DI EDILIZIA COMPLETAMENTE digitale e interattiva

>

gratuita... e divertente! Scarica ora l’App sul tuo tablet e smartphone Apple o Android.


REPORTTECNICO

FRASTE

CREATORI DI OASI acqua è sinonimo di vita. Ovunque, è chiaro, ma questa relazione appare ancor più evidente dove l'acqua è più rara. Ad esempio nelle aree nordafricane dove, per raggiungere questo bene fondamentale, è necessario scavare in profondità, sino a quote che rasentano gli 800-1.000 metri. È proprio in queste condizioni che opera ForAcqua, la società di Algeri che ha commissionato a Fraste la nuova perforatrice FS 600. Una macchina che mantiene comunque inalterata la sua poliedricità, potendo operare su piattaforma, nel caso delle perforazioni profonde, ma anche a livello del terreno, utilizzando i soli stabiliz-

L'

Benito Fracca, Presidente e Fondatore di Fraste, ha accolto gli ospiti dalla piattaforma della nuova FS 600

20

MACCHINE CANTIERI 5.0


CARATTERISTICHE TECNICHE

L'impianto per il trattamento dei fanghi indispensabili durante le fasi di perforazione profonda

zatori (a tale proposito va segnalata anche la presenza della controslitta). Una capacità multifunzione che del resto si ritrova anche a livello applicativo, infatti la FS 600 può trovare agevole impiego anche nel settore geotermico. Presentata durante l'open Day di fine ottobre, la FS 600 è allestita su un semirimorchio da 50 t, ed è stata proposta al pubblico intervenuto all'evento su una piattaforma di 4 metri di larghezza, sollevata da terra di 3 m. A livello tecnico presenta un'antenna da 60 t di tiro e che prevede una corsa da 10 m, incrementabile con l'estensione telescopica e permettere così l'utilizzo non solo delle aste da 9 m ma anche delle camicie da 13-14 m. La macchina è comandata direttamente dalla piattaforma attraverso un pannello posto in modo strategico e che permette il perfetto controllo di tutte le operazioni di perforazione, del sistema di carico delle aste e dell'impianto per il trattamento dei fanghi. Va altresì segnalato come la nuova macchina Fraste lavori in costante ritenuta, trattenendo e controllando il peso dell'utensile attraverso due semplici, ma raffinate, valvole. Il cambio aste è invece regolato con un joystick che utilizza un sistema di rigenerazione. Morsa (da 20 pollici) e rotary sono di produzione Fraste. In particolare

Open Day La presentazione della nuova FS 600 è coincisa con l'Open Day aziendale che ha coinvolto i dealer (tre dei quali premiati per la fedeltà al marchio Fraste), i clienti e anche parecchie imprese che, in questa occasione, per la prima volta sono state ospiti del costruttore veneto. Nello specifico l'Open Day di ottobre ha visto la partecipazione di oltre 200 persone. Notevole la presenza internazionale.

Modello Motore Potenza motore Corsa testa di rotazione Tiro/Spinta Coppia massima testa rotante Velocità massima testa rotante Morsa Diametro morsa di bloccaggio Forza di chiusura morsa Coppia di svitamento Pompa a pistoni Pressione massima pompa a pistoni Compressore Portata massima compressore Pressione massima compressore Tiro massimo verricello Velocità massima verricello Capacità manipolatore automatico Peso

quest'ultima è a tre velocità e garantisce una coppia massima di 4.320 daNm. Il motore è un'unità Caterpillar da 710 cavalli, mentre la pompa fango si segnala per una capacità di 2.500 l/min. Il verricello è a due velocità e con il bozzello raggiunge un tiro da 60 t. L'equipaggiamento a bordo macchina si completa con un compressore Atlas Copco e un generatore Mosa. Ovviamente non va dimenticato il caricatore idraulico delle aste con una capacità complessiva di 40 elementi. Nella configurazione vista a Nogara, la FS 600 è stata fornita con aste da 5,5” e con varie

Fraste FS 600 Caterpillar C18 260-522 kW (354-710 Hp) 10.000 mm 60.000/35.000 daN 4.320 daNm 170 giri/min Fraste Semplice – Doppia 80-520 mm 40.000 daN 20.000 daN 2.574 l/min 70 bar Atlas Copco 36.000 l/min 30 bar 60.000 daN (con bozzello) 38 m/min (con bozzello) 40 aste (OD 114/230 mm x 9.000 mm) 49 t

aste pesanti di differenti diametri. Una macchina per perforazione profonda non può non avvalersi di un adeguato sistema per il trattamento dei fanghi che, nel caso della fornitura Fraste per ForAcqua, comprende una vasca di prima vagliatura da 8 m3, una pompa che porta all'unità di riciclaggio con 36 coni dissabbiatori, e un'ulteriore vasca che svolge il ruolo di serbatoio di riserva fango. Questo serbatoio si avvale poi di una pompa dedicata e finalizzata ad alimentare la pompa ad alta pressione che si trova installata sulla perforatrice. ❑

MACCHINE CANTIERI 5.0

21


Innovazioni MEWA

Pionieri del FullService

Ripercorrendo la storia di MEWA appare evidente una considerazione: le storie di successo spesso nascono da un’intuizione semplice, ma geniale DI TEA GIUSTI • FOTO MEWA PHOTOGALLERY


U

n tempo – siamo comunque all’inizio del secolo scorso, non in epoca medioevale per pulire i macchinari venivano per lo più utilizzati stracci usa e getta. Nel 1908 però, in tempi assolutamente insospettabili, il fondatore della società Hermann Gebauer escogitò un’idea destinata a diventare il cuore dell’attività MEWA: creare un panno specifico per pulire i macchinari industriali, che potesse essere lavato dopo l’uso e riutilizzato molte volte. Un’idea visionaria per quell’epoca, un noleggio ante litteram che si inserì perfettamente in un contesto di sviluppo economico fiorente. Con questa idea ben presto vennero acquisiti i primi clienti e si aprirono nuovi mercati. Un autentico spirito pionieristico che, in seguito, ha mosso MEWA verso altre sfide. Su tutte le innovazioni nel settore dell’abbigliamento da lavoro e protettivo. Oggi MEWA, non solo è una società fiorente, ma ha anche ottenuto ripetutamente il riconoscimento di “Marchio del secolo” e, nel 2015, è stata premiata per la seconda volta come “Leader di mercato a livello mondiale”. I PICCOLI ESORDI DI UNA GRANDE AZIENDA. Il 1908, anno in cui venne costituita l’azienda, in Germania si assaporava un clima di fermento: fioriva l’economia, erano state introdotte importanti innovazioni ingegneristiche e la produzione stava vivendo una fase di espansione. Le eccellenze? Chimica, elettrotecnica e auto erano i settori trainanti del Paese. In questo contesto articolato di sviluppo industriale, non molto differente da quello che si vive ancora oggi, la tecnica di pulizia e di manutenzione delle macchine era ancora decisamente rudimentale. Per pulire si utilizzava quello che si trovava a portata di mano: stracci sgualciti di tessuto scadente, che venivano eliminati dopo un solo utilizzo. Fu allora che Hermann Gebauer, imprenditore della città di OstritzAltstadt, in Sassonia, ebbe un’idea semplice quanto geniale: i panni, dopo l’uso, non doMACCHINE CANTIERI 5.0

23


Innovazioni MEWA

COME FUNZIONA IL SERVIZIO MEWA

vevano essere gettati via in un barile, ma potevano essere lavati e riutilizzati. Nacque così la prima idea di FullService, l’idea di “Tessere, lavare, sostituire” destinata a diventare il filo conduttore di una nuova realtà aziendale, la Mechanische Weberei Altstadt, di cui MEWA divenne l’acronimo. Già dopo pochi anni questa idea aveva conquistato molte aziende e MEWA aveva acquisito un ottimo grado di notorietà e clienti di prestigio del calibro di Siemens, AEG e Bayer. DALLA STANDARDIZZAZIONE ALLA PERSONALIZZAZIONE. Con lo stesso spirito pionieristico che aveva portato al successo del panno riutilizzabile, verso la fine degli anni Sessanta la società fu

pronta per affrontare nuove sfide e il FullService fu esteso anche all’abbigliamento da lavoro. Ben presto si comprese quanto ci fosse ancora da fare nello specifico ambito dell’abbigliamento protettivo: allora, infatti, ci si proteggeva un po’ come capitava, non si parlava ancora di standard di sicurezza condivisi e soprattutto non li si rispettava. Una sensibilità che è decisamente cambiata a partire dagli anni Novanta e che ha visto in MEWA un interlocutore privilegiato. MEWA, infatti, ha prontamente risposto alle nuove esigenze del mercato, individuando nuovi target e sviluppando nuove linee di abbigliamento protettivo altamente specializzate e diversificate per gli specifici settori di applicazione. Sono stati studiati e introdotti nuovi tessuti e nuove fibre che

Il servizio MEWA è tanto semplice quanto efficace. Dopo aver scelto la linea di abbigliamento da lavoro o protettiva più adatta alle esigenze del cliente, ogni dipendente riceve almeno tre set di capi. Periodicamente, secondo un calendario stabilito con l’azienda, MEWA ritira gli indumenti sporchi, sostituendoli con quelli puliti e li lava nei propri stabilimenti, dotati di impianti ecologici e tecnicamente innovativi. Al termine del lavaggio gli abiti vengono accuratamente controllati per verificare se abbiano mantenuto inalterate le proprietà originali e, se necessario, vengono sostituiti. Tutti i capi di abbigliamento sono contrassegnati con un codice a barre, per consentirne la tracciabilità in qualsiasi momento: un sistema di identificazione che permette a ciascun dipendente di ricevere sempre solo ed esclusivamente i propri abiti.

hanno convinto, e ancora convincono, per funzionalità, comfort e design, permettendo di proporre soluzioni adatte ai più diversi settori. Con il tempo l’offerta MEWA si è ulteriormente diversificata, con l’aggiunta al FullService di zerbini, tappeti assorbiolio e lavapezzi Bio-Circle. SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA. Oggi MEWA, con le sue 42 sedi, ha un fatturato che oltrepassa il mezzo miliardo di euro e raggiunge circa 172.000 clienti in 19 Paesi. Risultati che anziché essere un traguardo, sono un continuo trampolino di lancio per nuovi, lungimiranti, investimenti. Tra i temi più sentiti in azienda spiccano la sostenibilità e la sicurezza. L’attenzione e la salvaguardia dell’ambiente risultano infatti fondamentali per MEWA. Il principio del riutilizzo, che sottende l’intera attività MEWA (dai panni, all’abbigliamento da lavoro e protettivo, dagli zerbini ai tappeti assorbiolio) procede in perfetta sintonia con un’elevatissima sensibilità ambientale. I prodotti tessili vengono lavati in impianti tecnologicamente evoluti, dove viene ri-


specifiche per i singoli settori: è questa l’attività che continua, costante, ad affiancare il tradizionale core business MEWA. L’ultima novità in fatto di “CON UN FATTURATO DI abbigliamento da lavoro si chiama OLTRE MEZZO MILIARDO DI MEWA Dynamic EURO, 42 SEDI IN 12 PAESI ed è appena staEUROPEI E CIRCA 172.000 ta introdotta sul mercato in due CLIENTI IN 19 PAESI, MEWA diverse versioni: OGGI È TRA I LEADER DEL MEWA Dynamic SETTORE. NONOSTANTE Construct dediQUESTA CRESCITA, LA cata al cantiere e MEWA DynaSOCIETÀ HA MANTENUTO mic Industrie che, LA STRUTTURA, LE ovviamente, si CARATTERISTICHE E I VALORI rivolge al settore industriale. La DELL’ORIGINARIA IMPRESA nuova linea nasce A CONDUZIONE FAMILIARE. dall’esigenza di OLTRE UN SECOLO DI studiare induTRADIZIONE E DI SERVIZI CHE menti da lavoro performanti sul SI RIFLETTONO IN VALORI piano delle caratCAPACI DI SOPRAVVIVERE NEL teristiche tecniche TEMPO. PER QUESTO MOTIVO e prestazionali, ma contemporaneaOGNI ANNO VENGONO mente anche molEFFETTUATI INVESTIMENTI dotto al minimo il consumo di acqua e di di lavaggio e di asciugatuto comodi e pratidetergenti. La cosiddetta “tecnica a cascata” ra dei panni tecnici. Infine LUNGIMIRANTI E GLI UTILI ci. L’obiettivo per filtra dalle ultime fasi di risciacquo l’acqua il modernissimo principio VENGONO COSTANTEMENTE MEWA, in definiancora riutilizzabile che, una volta rigene- del riutilizzo, in alternativa REINVESTITI IN AZIENDA”. tiva, è stato quello rata, può essere riutilizzata per altri lavaggi. a quello dell’usa e getta che di rompere con la Il recupero, a più fasi e utilizzando ap- inquina producendo rifiuti, per MEWA era tradizione dell’abbigliamento convenzionapositi scambiatori, del calore proveniente realtà già nel lontano 1908 e oggi viene anle da cantiere che finisce con l’impacciare dagli impianti di lavaggio e di essicazione, cora adottato con il supporto di tecnologie i movimenti, vestendo artigiani e operatori abbassa il consumo di energia necessario per particolarmente evolute e sofisticate. con un indumento da lavoro così pratico da non farne quasi avvertire riscaldare l’acqua e i locali dello stabilimenLA PIÙ RECENTE INto. Un sistema che permette a MEWA di la presenza. Il tutto senza risparmiare ogni anno parecchie migliaia di NOVAZIONE: MEWA dimenticare un tocco litri di combustibile. Con la valorizzazione DYNAMIC CONestetico che non fa termica delle sostanze impure derivate dal STRUCT. Ricerca mai male. Il risullavaggio – per lo più oli esausti estratti dai e sviluppo di nuovi tato di anni di ripanni – MEWA copre fino all’80% del fab- tessuti e di nuove cerca e di osserbisogno di energia necessario per i processi linee sempre più vazione diretta degli artigiani in cantiere, di una particolare Una palla, un cantiere e MEWA Dynamic. Sono questi gli ingredienti attenzione all’erdel nuovo video (https://www.youtube.com/watch?v=hWeMqaagonomia e a ogni PUQ) pubblicato dalla società, che mostra quale sia la resistenza e minimo dettaglio si la comodità degli indumenti MEWA. Nello spettacolo di un cantiere condensa appunto in in cui lavorano stuntman di professione - invitiamo i nostri lettori a MEWA Dynamic Connon cimentarsi in pericolose imitazioni - il ritmo, l’azione e l’incredibile vestibilità MEWA la fanno da assoluti padroni. Da vedere. struct. ❑

IL VIDEO

MACCHINE CANTIERI 5.0

25


Innovazioni MEWA

Effetto high-reach L’inserto senza cuciture sull’avambraccio fa in modo che il giubilo segua ogni movimento.

Dettagli catarifrangenti Le bande catarifrangenti sottolineano il look sportivo.

Pieghe sui gomiti e sul dietro per una maggiore libertà di movimento Un dettaglio intelligente che assicura una maggiore libertà di movimento.

Elastico in vita Gli inserti sprechi assicurano una perfetta vesti imita è un comfort ottimale.

Tasche cargo con rinforzo in cordata Le tasche multifunzione sono particolarmente robuste Graziella tessuto cordura.

Effetto high-performance Il cavallo senza cuciture offre maggiore flessibilità.

Tasche in cordura per cuscini proteggi ginocchia Le imbottiture di protezione possono essere inserite nella tasca e regolate in altezza.

PARTICOLARI ERGONOMICI Tanti dettagli che fanno la differenza in termini di comodità, indossabilità e comfort

Realizzata con tessuti particolarmente resistenti, testati anche per essere sottoposti alle condizioni più estreme, MEWA Dynamic è disponibile in uno o due colori. L’assenza di cuciture sugli avambracci della giacca garantisce maggior libertà di movimento, mentre la presenza di ampie tasche sui pantaloni consente di

26

MACCHINE CANTIERI 5.0

tenere sempre a portata di mano il metro e gli strumenti di lavoro. La giacca, inoltre, si distingue per alcuni sostanziali dettagli. Tra questi segnaliamo: • Effetto High-reach (l’inserto senza cuciture sull’avambraccio consente di allungare le braccia anche molto verso l’alto, senza che la giacca tiri e ostacoli il movimento)

• Tasca sul petto con chiusura zip • Tasca interna • Tasca applicata sul petto con automatico • Tasche a fessura laterali • Pieghe sui gomiti • Pieghe sul dietro • Chiusura anteriore con automatici • Colletto rigido


KDI 3404

UNICO, NON PER UN’UNICA RAGIONE

KDI 3404. SCOPRI COSA LO RENDE UNICO. Sarà per via dei consumi - inferiori di oltre il 10% rispetto alla concorrenza - oppure per le performance, equivalenti a quelle di motori di cilindrata superiore. Sarà che offre la più alta coppia e potenza della categoria - aumentando la produttività della macchina del 15% - oppure perché è un motore compatto che non si ferma mai, dato che non utilizza il DPF e il ciclo di lavoro non deve essere interrotto per rigenerare il filtro. Sarà che risponde in modo eccezionale alle variazioni di carico - grazie alla gestione elettronica delle prestazioni e alla perfetta integrazione del turbo con il motore - oppure per l’incredibile riduzione di rumore, vibrazioni e fumosità allo scarico. Sarà il nuovo motore di riferimento, eppure non c’è una ragione. CE NE SONO TANTE.

www.lombardini.it


REPORTTECNICO

JLG

I CARDINI DI UN CANTIERE

Q

uali sono le caratteristiche salienti che fanno propendere per una macchina o per un'altra? Senza perderci in astrusi sofismi da ultrà (peculiarità tipica di parecchi che operano in questo settore e si fanno abbindolare dai “colori”), le qualità essenziali di una macchina sono: produttività, efficienza operativa e possibilità di personalizzazione. Caratteristiche essenziali che danno effettivamente qualcosa in più e che ritroviamo appieno nelle recenti “mid size” proposte da JLG: i due modelli diesel 400S e 460SJ. Sotto il profilo della produttività in cantiere le nuove piattaforme diesel a braccio telescopico 400S e 460SJ garantiscono performance in grado d’incidere in maniera sensibile, so-

28

MACCHINE CANTIERI 5.0

prattutto grazie a un’accresciuta velocità di spostamento e di sollevamento, a un ampio diagramma di lavoro e alla portata nominale doppia (270 450 kg) per il 400S e di 270 kg per il 460SJ. Quest'ultimo modello, inoltre, beneficia del jib articolato di 1,83 m, che accresce le possibilità di accesso in quota; mentre entrambe le piattaforme, nella versione 4WD, possono contare sulla trazione integrale con asse oscillante per il superamento di pendenze del 45%. Ma le prestazioni, dicevamo, si devono sempre abbinare all'efficienza operativa che nelle macchine JLG è assicurata dall’esclusivo sistema di comando ADE (Advanced Design Electronics). Installato di serie su tutti i modelli di nuova generazione – e

DATI TECNICI Modello 400S 460SJ Altezza piano calpestio 12,19 m 14,02 m Sbraccio orizzontale 10,13 m 12,07 m Portata piattaforma 270 - 450 kg 270 kg Rotazione 360° 360° Pendenza superabile 45% 45% Peso 6.680 kg 7.975 kg Motore diesel Deutz da 36,4 kW Deutz 36.4 kW

qui vale la pena di spezzare una lancia a favore di una comunanza di componenti che porta evidenti vantaggi – oltre a permettere di adattare la velocità al lavoro effettivamente svolto, assicura una maggiore maneggevolezza e un funzionamento regolare della macchina. Il tutto non solo a vantaggio della produttività, ma anche di minori consumi e di emis-


il pacchetto Skypower comprende un generatore con potenza di uscita continua di 7.500 W, un cavo d'alimentazione e una tubatura di aria/ acqua installata nel condotto d'alimentazione; il pacchetto Nite Bright, con lampade da 40 W per illuminare l'area di lavoro, è l'ideale per le opere in notturna e qualsiasi attività svolta in condizioni di scarsa illuminazione; il pacchetto Skywelder, oltre a un saldatore Miller CST 280 da 280 A, elimina i cavi pendenti dalla piattaforma; infine il pacchetto “ambienti ostili” permette di proteggere le macchine da elementi dannosi quali polvere, sabbia e detriti. ❑ Il jib articolato, di 1,83 m, della JLG 460SJ accresce le possibilità di accesso in quota

Entrambe le nuove macchine sono equipaggiate con un propulsore Deutz da 36,4 kW di potenza massima

sioni contenute. Senza dimenticare come ADE significhi anche più facile manutenzione, in virtù di un minor numero di cavi e di connessioni e della capacità di autodiagnostica per l’identificazione e risoluzione degli eventuali problemi. Infine le qualità delle piattaforme 400S e 460SJ possono essere ulteriormente incrementate con gli accessori “Workstation in the Sky”, pacchetti messi a punto da JLG e finalizzati a ottimizzare lo spazio della piattaforma e a migliorare le condizioni di lavoro dell’operatore. Nello specifico,

In miniera

Sembra incredibile parlare di miniere collegate al lavoro in altezza. Eppure è quello che sta accadendo nelle Regione del Bages, una

delle principali aree estrattive di Spagna per quanto riguarda il potassio. Questo elemento, fondamentale per la fertilizzazione dei campi, insieme al sale rappresenta un’importante risorsa economica per il comune di Sùria in Catalogna. Malgrado questa rilevanza, l’area mineraria è attualmente oggetto di una serie di interventi a livello

urbanistico, ambientale e infrastrutturale, che prevede la parziale dismissione degli impianti per creare spazio a nuove opportunità economiche. Per il lavoro di smantellamento di alcune strutture è stato necessario l’impiego di un JLG Ultraboom 1850SJ fornito da Vamasa, uno tra i 5 più importanti noleggiatori spagnoli e storico partner di JLG Iberica. MACCHINE CANTIERI 5.0

29



SFR S

T

E

E

L

F

O

R

R

E

C

Y

C

SSAB

NATURALLY

RECYCLING Il riciclaggio è uno degli ambienti di lavoro piÚ adatti per gli acciai SSAB, applicazione in cui le caratteristiche altoresistenziali e antiusura trovano il loro naturale utilizzo

L

I

N

G


sfr Naturally Recycling STEEL FOR RECYCLING

virtù delle sue caratteristiche tecniche peculiari, ma anche per il suo essere intrinsecamente riciclabile. In sostanza l’acciaio SSAB è un materiale riciclabile che aiuta a fare riciclaggio. A supporto di questa nostra convinzione due storie applicative che negli acciai svedesi hanno trovato la soluzione più moderna ed efficace.

IL RECYCLING È una delle attività edili e construction che raccoglie i più ampi consensi e non solo tra gli addetti ai lavori. È infatti il concetto stesso di riciclaggio che piace, in quanto permette un riutilizzo

fondato su una precisa presa di coscienza del mondo construction capace di far proprie alcune specifiche esigenze della nostra attuale società. Un settore, quello del recycling, che mette tutti d’accordo, è trasversale al

DUE NOMI PER IL RECYCLING Hardox e Strenx sono le due soluzioni SSAB per lo specifico settore del riciclaggio La selezione dei materiali è fortemente connessa ai progetti e agli aspetti produttivi e influisce sulle

32

MACCHINE CANTIERI 5.0

prestazioni e sul costo del prodotto realizzato. L’utilizzo degli acciai altoresistenziali SSAB da sempre permette di sviluppare soluzioni più leggere che si traducono in risparmio economico e anche in minori emissioni inquinanti. Nello specifico

mondo edile e attraversa il pianeta – o meglio quella parte del mondo più sviluppata – in modo orizzontale. Una particolare applicazione in cui l’acciaio SSAB svolge un ruolo da assoluto protagonista in

Strenx è un acciaio altoresistenziale di facile lavorabilità con eccellenti doti in termini di saldatura, formatura e taglio. Trova ideale applicazione nella costruzione di telai, bracci telescopici, stabilizzatori, cassoni e polipi. Hardox, al pari di Strenx disponibile in molteplici varianti e

LE BENNE FRANTOIO MB è una realtà che ha bisogno di ben poche presentazioni. Sin dalla sua nascita sinonimo di benne frantoio, copre circa il 90% delle quote di mercato su scala planetaria. Società che da sempre si fonda sull’innovazione, con il recente ampliamento dello stabilimento produttivo, MB punta tutto sull’eccellenza del Made in Italy, gestendo l’intera filiera (dalla piegatura delle lamiere d’acciaio, passando per le finiture superficiali fino all’assemblaggio) all’interno della nuova sede di Fara Vicentino (Vi). Forte di ben quattro certificazioni di qualità, MB ha l’esigenza

spessori, è invece un classico per contrastare l’usura. Si applica con successo nella costruzione di compattatori per rifiuti, lamiere di rivestimento, polipi, frantumatori, lame per granulatori, lame prismatiche, mulini di macinazione, vagli, convogliatori e container.


MACCHINE CANTIERI 5.0

33


sfr Naturally Recycling STEEL FOR RECYCLING

UN CENTRO A SUPPORTO Il Knowledge Service Center di SSAB consiste in un team di tecnici specializzati che vantano una radicata esperienza nel settore. Le loro competenze offrono supporto all’innovazione per i clienti attuali e potenziali

34

MACCHINE CANTIERI 5.0

presenti in tutto il mondo. Attualmente il Knowledge Service Center è suddiviso in quattro principali aree di competenza: tecnologia di giunzione e taglio termico, tecnologia strutturale, tecnologia di formatura,

efficienza produttiva. I clienti possono richiedere approfondimenti riguardo gli acciai SSAB in ognuna di queste aree, ma certamente la saldatura costituisce uno dei punti critici. Il compito degli esperti di saldatura è di fornire supporto e informazioni tecniche ai

clienti, relativamente alla giunzione dei nostri acciai in tutte le loro varianti di spessore. Il Knowledge Service Center di SSAB dispone di un laboratorio di saldatura dotato delle attrezzature più moderne, per realizzare test e dimostrazioni.


di fornire prodotti costruiti con materiali dalle proprietà tecniche superiori e con un alto tasso di resistenza all’abrasione per sostenere un lavoro di frantumazione 24 ore su 24. In particolare la benna BF 150.10 di MB, con sistema di macinazione brevettato, è una delle più grandi al mondo. Con oltre 10 t di peso (adatta, dunque, per escavatori di oltre 70 t) e un volume di carico di 2,30 m3, garantisce una produttività

di 120 m3/h per lavori di recycling, demolizioni, o scavi in grandi cantieri. La benna si inserisce in un sistema di consegna ottimizzato secondo la politica JIT (Just In Time) che ha portato l’azienda a intraprendere l’arduo compito di trovare materiali di qualità sufficientemente elevata per garantire non solo gli standard aziendali, ma anche la riduzione dei tempi di lavorazione interna, rispettando così le aspettative

dei clienti in termini di efficienza e tempistiche di consegna. LA SOLUZIONE E I VANTAGGI Queste esigenze produttive hanno trovato risposta nell’Hardox di SSAB, la lamiera antiusura in grado di garantire un ciclo di vita del prodotto pari al triplo di una normale lamiera in acciaio. Le particolari proprietà di Hardox sono il frutto di un’accurata

selezione di minerali purissimi (provenienti direttamente dalle miniere svedesi di SSAB) e di un innovativo sistema di controllo, AccuRollTech, che garantisce l’uniformità dello spessore delle lamiere con un margine di tolleranza ancor più rigoroso di quello stabilito dalla normativa EN 10029 per lamiere fino a 80 mm. A livello pratico, grazie alla sua particolare tenacità ed elevata durezza, Hardox facilita la lavorazione dei

MACCHINE CANTIERI 5.0

35


sfr Naturally Recycling STEEL FOR RECYCLING

detriti da parte della benna frantoio e assicura una riduzione dei tempi di lavoro. Inoltre, tali proprietà permettono di utilizzare lamiere più sottili, ma allo stesso tempo più resistenti, con un conseguente aumento del carico utile delle benne. Il risultato: un’ottimizzazione dell’intero processo lavorativo, dalla produzione delle benne frantoio all’efficienza delle stesse una volta installate sui mezzi da cantiere. In sostanza l’adozione di questo acciaio ha permesso di annullare il rischio di formazione di cricche o altri difetti durante le fasi di piegatura, massimizzando tempi di produzione, consegna e assicurando allo stesso tempo la qualità dei prodotti. “È proprio grazie alla qualità delle lamiere in Hardox che riusciamo a garantire quegli standard di qualità ed efficienza che rendono le nostre benne frantoio un prodotto esclusivo”, le parole di Giulia Riboni, Marketing Manager di MB, evidenziano come la scelta dell’acciaio sia divenuta un cardine strategico della politica produttiva di una società che esalta il Made in Italy nel mondo. I TRITURATORI Cambiando scenario operativo e compiendo un salto di migliaia di chilometri la sostanza delle cose non cambia. Dalla provincia vicentina ci spostiamo in Australia, precisamente a Newcastle, nel New South Wales, dove la società Pacific Shredder progetta e realizza frantumatori in acciaio che,

36

MACCHINE CANTIERI 5.0


in pochi secondi, possono ridurre un’automobile in rottame. Alle prese con un recycling ancora più “spinto”, la società australiana era alla ricerca di un acciaio che potesse resistere e durare più a lungo, in quanto l’acciaio tradizionale è incline alla rottura, all’usura e richiede una frequente sostituzione dei ricambi. In questo contesto si deve comprendere come “un impianto di frantumazione”, ci spiega Joe Beentjes, titolare della società,“sia fondamentalmente un tamburo di 60 tonnellate con undici rotori e dodici o sedici martelli. Il rotore ruota a 500 rpm e i martelli demoliscono l’auto contro una serie di incudini e griglie. L’interno è rinforzato con lamiere antiusura che impediscono al metallo di erodere l’intera struttura”. E non è tutto. In questo settore ogni fermo-macchina non è solo una perdita di produttività, ma implica l’intervento di una gru da 200 t al fine di recuperare il rotore e ripararlo. Di conseguenza la capacità produttiva deve necessariamente andare di pari passo con la durata. LA SOLUZIONE E I VANTAGGI La soluzione proposta da SSAB e accolta con successo da Pacific Shredder si fonda sull’utilizzo dell’ Hardox HiTuf.“Il riciclaggio dell’acciaio”, continua Beentjes,“ruota intorno al costo per tonnellata. E in un contesto in cui il costo del rottame è praticamente stabile, l’unico margine di MACCHINE CANTIERI 5.0

37


sfr Naturally Recycling STEEL FOR RECYCLING

miglioramento è prolungare la vita del trituratore. Questo è il motivo per cui usiamo acciaio Hardox HiTuf per i nostri componenti. Perché l’acciaio SSAB è il migliore che abbiamo mai usato per una serie di motivi. In primo luogo, è semplicemente la migliore lamiera antiusura al mondo. Il materiale della concorrenza non ha la durezza che serve per un trituratore. In secondo luogo, SSAB è l’unica acciaieria che produce questo tipo di lamiera antiusura in spessori da 100 mm e 120 mm. Questo

38

MACCHINE CANTIERI 5.0

è fondamentale per la nostra progettazione: l’elevato spessore e l’elevata durezza permettono ai nostri trituratori una vita molto più lunga. I nostri rotori continuano ad andare avanti quando gli altri si sono trasformati in rottame”. L’utilizzo di questo acciaio si traduce in una serie di vantaggi pratici quali un’elevata resistenza a cricche e usura, una maggiore vita utile dell’attrezzatura, più efficienza produttiva e, non ultima, maggiore qualità complessiva, che si riflette sulla reputazione aziendale. Ciliegina sulla torta

L’EFFICIENZA AL TOP Il gruppo di efficienza produttiva del Knowledge Service Center di SSAB lavora con i clienti per ottimizzare i processi produttivi, in modo che i vantaggi dell’acciaio altoresistenziale, quali

ecco infine le competenze tecniche messe in mostra da SSAB e apprezzate dalla società australiana: “che si tratti di lavorazione, saldatura, o taglio, i professionisti SSAB

omogeneità e costanza, si trasformino in minor costo produttivo. Gli specialisti SSAB analizzano i cicli produttivi e poi fanno delle valutazioni economiche per trovare un risparmio nei costi di produzione.

si accertano che i nostri uomini abbiano compreso alla perfezione tutto quanto c’è da sapere su preriscaldamento, post-calore, tipi di filo di saldatura, e così via”.



Lavorare in ogni situazione senza limiti. Con Manitou è possibile! Il nuovo MRT 3255 ne è la prova: rotazione 360°, 32 m di altezza e 5,5 tonnellate di portate su forche, fino a 12 tonnellate di capacità con argano, oltre 43 metri di altezza di lavoro con cestello in positivo e fino a -11 metri di lavoro in negativo. Sollevatori telescopici rotativi da 14 m e sollevatori telescopici fissi da 6 a 18 metri con un’ampia e specifica gamma di accessori per ogni esigenza, sempre nella massima sicurezza operativa. Manitou, per il vostro lavoro!

manitou.com

PRESTAZIONI POLIVALENZA SEMPLICITÀ MANITOU NEW

MRT 32 55


TESTIMONIANZE

(MERCEDES)

LA STELLA NON SI FERMA MAI Mercedes-Benz protagonista al recente Ecomondo. I truck e i van della stella offrono sempre la soluzione professionale più indicata he si parli di grande distribuzione, di lavoro in cantiere, di applicazioni nell’ambito del trattamento dei rifiuti, del riciclo, o della pulizia delle strade, c’è sempre una soluzione efficiente

C

nella gamma Mercedes-Benz Truck. Un assioma che ha avuto conferma al recente Ecomondo dove il ventaglio di soluzioni Mercedes-Benz Truck si è distinto per versatilità di impiego e motorizzazioni in grado di conciliare potenza ed efficienza esemplare: dal

Canter Eco Hybrid, ambasciatore della motorizzazione ibrida nella gamma della Stella, all’inarrestabile Unimog, passando per Antos e Atego, specialisti nei servizi di distribuzione al lungo e medio raggio ed Econic, protagonista nei servizi municipali in ambito urbano. In particolare ci piace segnalare il Canter ibrido capace di far risparmiare quote di carburante pari al 23% grazie a un motore composto da un modernissimo turbodiesel a quattro cilindri da 3 litri di cilindrata con 110 kW di potenza massima e 370 Nm di coppia massima e un motore elettrico da 40 kW con una coppia di 200 Nm. Se l’Econic si conferma il veicolo perfetto per i servizi municipali in ambito urbano, completo di tutti gli accorgimenti utili a chi deve montare sul telaio attrezzature speMACCHINE CANTIERI 5.0

41


TESTIMONIANZE

EDIZIONE limitata

cifiche; ancora una volta l’Unimog si è dimostrato il veicolo polivalente per eccellenza, con una tecnologia all’avanguardia che garantisce la massima versatilità di esercizio in totale sicurezza e grande semplicità. Caratteristiche che si traducono in un’alta redditività nelle applicazioni più svariate nell’ambito della manutenzione della rete stradale. Una flessibilità operativa che ha convinto Enel, uno dei più importanti player nazionali a livello energetico, che ha recentemente acquistato 40 Unimog

U218 allestiti con piattaforma Scorpion 15 Oil&Steel, cui si aggiungono 8 Atego 4x4 con gru PM 20 SP e cassone fisso. Una fornitura che è andata a potenziare la flotta Mercedes-Benz a disposizione del gestore energetico nazionale che conta già 70 Unimog U20, 220 Atego e 150 Sprinter, oltre a 2 Unimog U500L con piattaforma isolata a 3.000 v. Del resto, con le sue elevate capacità in fuoristrada e la sua versatilità unica, Unimog è il mezzo ideale per raggiungere, in tut-

Il 2015 ha visto la celebrazione dei primi 20 anni di Sprinter. Presentato nella sua prima versione nel 1995, oggi lo Sprinter – prodotto in 6 stabilimenti - viene guidato da oltre 2,9 milioni di persone in 130 Paesi del mondo. Un successo alla cui base c’è un concept in costante evoluzione e una gamma di varianti molto articolata. Un ventaglio di soluzioni che MercedesBenz ha festeggiato con un modello speciale dalle dotazioni esclusive e denominato ‘Edition Sprinter’, offerto nelle versioni Furgone e Kombi in tonalità argento brillante metallizzato. Edition Sprinter è commercializzato in 19 Paesi europei, in soli 2.000 esemplari, di cui 30 destinati all’Italia.

IL NUOVO Citan Passato da Citan Kombi a Citan Tourer, il nuovo veicolo Mercedes-Benz è ancora più interessante anche in relazione alla conformità Euro 6, con il motore turbodiesel da 1,5 l disponibile in tre varianti di potenza: 55 kW (75 CV), 66

42

MACCHINE CANTIERI 5.0

kW (90 CV) e 81 kW (110 CV). Un’ecocompatibilità che si associa al pacchetto BlueEFFICIENCY, che include la funzione ECO start/stop ed è in grado di ridurre i consumi nel ciclo NEDC delle versioni con motore diesel ad appena


IN pista

Mercedes-Benz Vans scende in pista con Europcar: a Vallelunga la formazione teorico-pratica sui Van

te le stagioni e in ogni condizione di utilizzo, le zone più impervie e inaccessibili del territorio e ripristinare linee elettriche interrotte da eventi climatici o ambientali quali frane o abbondanti nevicate. L’Unimog U218 prevede trazione integrale 4x4 permanente con 3 bloccaggi dei differenziali, ruote singole, motore Euro 6 da 130 kW, cambio 8 marce avanti e 6 retro con comando elettropneumatico e con

4,3 l/100 km. Tra le altre migliorie: sedile doppio lato passeggero, nuovo sistema di navigazione, finestra ribaltabile sul tetto, telecamera per la retromarcia e nuovi equipaggiamenti su richiesta.

scelta automatica della marcia, assi a portale con sospensioni a molle elicoidali ed ammortizzatori, freni a disco su tutte le ruote con ABS a 4 canali. La versatilità del mezzo MercedesBenz – oltre che nei suoi più abituali ambiti - si è poi esaltata nella sua partecipazione a Jurassic World, l’ultimo episodio della saga Jurassic Park, in cui ha sfidato il temibile Indomunus Rex. ❑

L’autodromo di Vallelunga ha ospitato la giornata di formazione a bordo dei veicoli commerciali MercedesBenz, riservata alla forza vendite e ai dipendenti degli uffici di noleggio Europcar Italia. L’iniziativa ha coinvolto una trentina di professionisti del noleggio che hanno potuto approfondire conoscenze e competenze sui furgoni, in due distinti momenti formativi. Alla sessione teorica è infatti seguita la prova in pista con i partecipanti alla guida del nuovo Sprinter 313 passo medio tetto alto con motorizzazione 2.1 cc da 130 cv, di Mercedes-Benz Vito e Citan. I veicoli sono stati utilizzati in condizioni limite, permettendo così di verificare il comportamento dei mezzi e la loro stabilità, anche in situazioni estreme. La giornata di formazione rientra in un ampio progetto di Europcar che prevede la riorganizzazione su base nazionale dell’offerta furgoni a noleggio, attraverso l’apertura di alcuni hub dedicati in aree strategiche della penisola.

MERCEDES-BENZ ITALIA SPA Via Giulio Vincenzo Bona, 110 00156 Roma Tel. 06 41441 www.mercedes-benz.it MACCHINE CANTIERI 5.0

43


REPORTTECNICO

MAN

TRACTION MOMENTS

n luogo dei Magic Moments esaltati da Perry Como negli anni Cinquanta, più concreti e “tosti”, preferiamo i Traction Moments celebrati da MAN che – sotto la denominazione Traction Days 2015, manifestazione che si è svolta a ottobre presso l’Offroad-Park di Langenaltheim – hanno messo in mostra la competenza del costruttore in fatto di trazione. Che si tratti di camion con cassone ribaltabile, autobetoniera, pompa autocarrata, sistemi di carraggio e scarraggio dei container, MAN HydroDrive è infatti l’ideale per chi cerca una soluzione convincente per una maggiore trazione al di là dei classici sistemi a trazione integrale

I

44

MACCHINE CANTIERI 5.0

meccanica. Con alle spalle un knowhow decennale ed esclusivo, la trazione idraulica attivabile sull’assale anteriore fornisce maggiore potenza e sicurezza in tutte le situazioni difficili, quali le strade sterrate di can-

L'autobetoniera, un classico esempio di applicazione delle soluzioni di trazione MAN

tiere, le cave di ghiaia o in caso di fondo stradale scivoloso in ambito forestale o di campagna. In questo contesto MAN offre un'ampia gamma di veicoli con HydroDrive con un totale di sei configurazioni (4x4H, 6x4H-2, 6x6H, 6x4H-4, 8x4H-6, 8x6H) e due altezze (altezza normale e media) da due assi a quattro assi. Nello specifico, HydroDrive offre una soluzione efficiente per veicoli impiegati soprattutto su strada, ma che occasionalmente richiedono anche una trazione aggiuntiva. Il tutto in modo semplice e immediato. Per attivare il MAN HydroDrive è sufficiente ruotare un pulsante, anche durante la marcia e sotto sforzo. Il


FULLRANGE conducente è così in grado di superare con facilità i tratti in salita senza doversi fermare. HydroDrive si disattiva poi automaticamente alla velocità di 30 km/h. E se la velocità scende di nuovo al di sotto dei 22 km/h, si riattiva automaticamente. Inoltre la forza addizionale di trazione con HydroDrive è disponibile anche in retromarcia e in fase di rilascio. Durante la marcia in discesa con HydroDrive inserito, il freno continuo agisce anche sull'assale anteriore e stabilizza il veicolo. Dulcis in fundo, il sistema migliora notevolmente la tenuta di strada e la sicurezza del veicolo su fondo stradale scivoloso. Tra gli altri vantaggi: un peso inferiore di circa 400 kg rispetto ai veicoli con la classica trazione integrale, un raggio di sterzata ridotto e una coppia massima per ruota di 7.280 Nm. La bontà di questa soluzione è infine confermata dal suo successo commerciale: sono infatti ben 11.000 veicoli con trazio-

MAN si inserisce nei veicoli commerciali e amplia il proprio portafoglio prodotti diventando un costruttore fullrange per i mezzi da 3 a 44 t. Alla base di questa succulenta novità una cooperazione con Volkswagen Nutzfahrzeuge. Il nuovo furgone, denominato MAN TGE, viene infatti realizzato nello stabilimento di Wrzesnia, in Polonia, unitamente al Volkswagen Crafter di identica struttura. MAN TGE sarà presentato in occasione della IAA 2016 e verrà commercializzato nel 2017.

LA TRAZIONE IDRAULICA ATTIVABILE SULL’ASSALE ANTERIORE FORNISCE MAGGIORE POTENZA E SICUREZZA IN TUTTE LE SITUAZIONI DIFFICILI

ne MAN HydroDrive già venduti. In ogni caso MAN offre anche i sistemi classici di trazione nelle serie TGS e TGM. I veicoli a trazione integrale sono disponibili nelle configurazioni 4x4, 6x6, 8x6 e 8x8. La dotazione dei veicoli a trazione integrale comprende assali a doppia riduzione con gruppi

Efficienza +Potenza =D38 Nel motore D38 MAN riunisce uno sviluppo eccellente di forza con il più elevato livello di

efficienza. Il propulsore diesel a 6 cilindri viene proposto con una cilindrata di 15,2 litri e risponde alla norma Euro 6

per i gas di scarico nelle versioni da 520, 560 e 640 CV con coppie di 2500-3.000 Nm. Tutti i motori D38 si distinguono per una serie di caratteristiche così sintetizzabili: Coppia nominale già a 930 giri/min Sovralimentazione biturbo e raffreddamento bistadio dell’aria di alimentazione con

epicicloidali nei mozzi ruota caratterizzati da elevata altezza libera da terra, blocchi dei differenziali e stabilizzatori. MAN offre la trazione integrale in versione permanente e in versione attivabile. Quest'ultima è ovviamente ottimale per i veicoli che richiedono una trazione elevata solo occasionalmente. ❑

circuito di raffreddamento a bassa temperatura Affidabilità estremamente elevata Lunga vita utile dei componenti sottoposti a elevate sollecitazioni termiche grazie a un ottimo raffreddamento dei cilindri tramite

l’innovativo sistema TopDown. Durata prolungata delle sedi delle valvole e dei relativi anelli in virtù di valvole bombate di nuova concezione. MACCHINE CANTIERI 5.0

45


REPORTTECNICO

ue aggettivi per descrivere l'impegno Scania nel mondo del trasporto che vedono la declinazione della qualità dei veicoli svedesi in termini ambientali. Innovazioni frutto di un'intensa attività di ricerca e sviluppo, cui lavorano oltre 3.500 ingegneri, e volte a offrire una gamma di prodotti che si distingue per il contenimento dei consumi, e quindi dei costi, senza rinunciare alle prestazioni. Un fermento tecnologico che a Ecomondo ha messo in mostra il primo autocarro ibrido Euro6, un veicolo P320 che può essere guidato in modalità "solo elettrico" o con biocarburanti FAME o HVO. La catena cinematica ibrida può essere ordinata con cabine P o G, mentre il motore standard è uno Scania a 5 cilindri in linea da 9 litri e 320

D

SCANIA

INTELLIGENTE E SOSTENIBILE CV, che può essere alimentato a diesel, HVO o FAME e che, allo stesso tempo, soddisfa i requisiti Euro 6. La catena cinematica modulare consente a un motore elettrico con una potenza di 130 kW (174 CV) e una coppia di 1.050 Nm di essere installato tra il motore e una versio-

Carburanti alternativi

46

MACCHINE CANTIERI 5.0

ne speciale della trasmissione automatica Scania (E-GRS895) dotata di un sistema Scania Opticruise a 2 pedali. La capacità utilizzabile della batteria raggiunge 1,2 kWh, ovvero un utilizzo energetico moderato basato sull'equilibrio tra la vita utile e l'autonomia della batteria ed è so-

Risparmio energetico, eliminazione graduale dei carburanti fossili e maggiore efficienza dei trasporti. Questi i presupposti Scania con la sua gamma di carburanti alternativi dedicata a tutti gli autotrasportatori. Questa iniziativa è

un passo decisivo nel quadro del costante impegno dell'azienda di offrire la più vasta gamma di soluzioni di trasporto sostenibili. Il fulcro del programma è l'autocarro ibrido che combina l'alimentazione elettrica a quella a

stanzialmente contenuta nei 2 km in piano con un peso complessivo di 15 t, per un risparmio di carburante che può raggiungere anche il 18%. Com'è facile intuire il motore elettrico e la riserva di energia sono principalmente destinati alle fasi finali di un percorso in una zona urbana sensibile al rumore o quando occorre eliminare del tutto le emissioni in un ambiente chiuso. I componenti elettrici necessari all'ibridazione sono integrati in


IN breve

foto di Jacopo Salvi

biodiesel; mentre altri motori sono alimentati a gas e biogas, biodiesel, bioetanolo e olio vegetale idrotrattato (HVO). "Scania è quasi sempre in grado di offrire una soluzione alternativa, qui e ora", afferma Christopher Podgorski, Senior Vice

un modulo di alimentazione ibrida montato direttamente sul telaio che comprende: batteria, sistema di controllo, sistema di raffreddamento della batteria e trasformatore ed è progettato e protetto per resistere alle collisioni. Quando il motore non è in funzione, il sistema sterzante dell'autocarro è assistito da un'unità di servosterzo elettroidraulica. L'intero pacchetto di ibridazione, batteria compresa, aumenta il peso del veicolo di 790 kg. Da evidenziare il sistema di frenata uniforme che permette di riciclare la potenza al freno per ricaricare la batteria, dove questa funzione rappresenta due terzi del risparmio di carburante offerto dall'ibridazione. Il resto è ottenuto grazie allo spegnimento del motore a basse velocità e all'uso efficiente del

sistema elettrico ausiliario dell'autocarro. In modalità "solo elettrico" l'autocarro può raggiungere una velocità di 45 km/h a motore spento, o in folle, al fine di attivare sistemi ausiliari come il compressore dell'aria. Anche per l'ibrido è fondamentale il ruolo del conducente, con il sistema Scania Driver Support (visibile sul cruscotto) fornito in una versione speciale. In ogni caso gli stili di guida che si rivelano efficienti per i veicoli diesel convenzionali lo sono anche per quelli ibridi: la guida previsionale e l'uniformità della frenata sono quindi sempre fondamentali. Il primo ibrido Scania sarà disponibile nel 2016 e, nelle regioni dove è possibile reperire i biocarburanti appropriati, consentirà di ridurre le emissioni di CO2 fino al 92%. ❑

In sintesi gli high light dell'ibrido Scania • Disponibile con modalità silenziosa grazie al funzionamento "solo elettrico". • Motore Scania da 9 l che può essere alimentato a biodiesel (FAME o HVO) riducendo fino al 92% le emissioni di CO2 • Primo autocarro ibrido Euro 6 alimentato da carburanti rinnovabili • Risparmio di carburante pari al 18% in una tipica applicazione di distribuzione urbana • Livello sonoro inferiore ai 72 dB (A) per la guida urbana notturna o in zone sensibili.

President di Scania Trucks, "tutti coloro che operano nel settore dei trasporti possono ridurre le emissioni di CO2 in modo estremamente semplice, senza rinunciare ad alcun vantaggio o affrontare notevoli costi aggiuntivi". MACCHINE CANTIERI 5.0

47


REPORTTECNICO

I NUMERI DEL 2015

EDILTEK 2015

ASPETTATIVE CERCASI

forse trovasi. Ediltek 2015 ha infatti raggiunto il suo obiettivo primario, ossia dimostrare ancora una volta che il comparto edile della Regione Lombardia e in particolare della Provincia di Varese è vivo e vuole continuare a costruire l’edilizia del futuro nonostante i dati sul mercato dell’edilizia non siano particolarmente incoraggianti (vedi box). Crescono infatti le aspettative per un settore che cerca segnali concreti di ripresa. Ediltek 2015 ha fatto parte degli eventi del Fuori Salone Expo2015, ed è proprio questo appuntamento con Expo 2015 che ha rappresentato l’occasione per dare seguito al percorso iniziato nelle ultime edizioni, dove

E

I dati di una guerra

48

l’innovazione si è fatta tema centrale. Sostenibilità e riqualificazione, sistemi e materiali di costruzione innovativi, implementazione di soluzioni intelligenti nel rapporto energia/am-

Dal 2008 si sono persi 529.000 posti di lavoro (con percentuali più elevate nel Mezzogiorno) e hanno chiuso i battenti 85.000 imprese, mentre il numero

MACCHINE CANTIERI 5.0

medio di addetti è passato da 3,2 del 2008 a 2,6 del 2013. Fortunatamente i numeri dei primi mesi del 2015 fanno sperare: dopo 19 trimestri consecutivi

12.000 mq di padiglioni, 25.000 mq di area esterna, circa 200 espositori e più di 16.000 presenze di pubblico nei tre giorni di business e aggiornamento professionale dedicati al mondo dell’edilizia. 5 saloni tematici, 20 tra Convegni, Work Shop e Seminari organizzati con il coinvolgimento delle Associazioni di Categoria e di esperti del settore, confermando Ediltek quale fiera di riferimento per il comparto edile del Nord Ovest e in particolare della Provincia di Varese e dell’Alto Milanese.

biente, progetti per il miglioramento della qualità della vita, sono stati i temi principali di Expo 2015 e, ovviamente, di Ediltek 2015. La manifestazione è stata anche un’occasione di aggiornamento professionale, tecnico e normativo per imprese, direzioni lavori, ingegneri, progettisti, studenti in tema di tecnica delle costruzioni, recupero e riqualificazione, gestione e sicurezza del cantiere. Forum, convegni, corsi di formazione in collaborazione con il Comitato Tecnico 2015 sono stati all’insegna di un tentativo di instaurare un dialogo aperto tra le Istituzioni e i protagonisti del mercato, per sostenere uno sviluppo sostenibile e concreto, attraverso un riposizionamento competitivo efficace e indispensabile. ❑

di calo, le costruzioni registrano una crescita del numero degli occupati (+2,3%) e delle imprese (+0,2%); crescono gli operai iscritti nelle Casse Edili (+ 5,8%) e si riduce la

forbice tra lavoratori dipendenti ed indipendenti (dati da Report Centro Studi Fillea Cgil sul Settore delle Costruzioni presentato a Milano il 24/09/2015).



REPORTTECNICO

MECALAC-HITACHI

STRATEGIA PER DUE luzione più affidabile ai suoi clienti attuali e potenziali. Questo accordo permetterà di fornire ai clienti Hitachi la migliore tecnologia del mercato associata a un livello elevato di supporto dopo vendita fornito dalla rete di concessionari di HCME”. Nello specifico l’accordo si fonda sui tre modelli, dalle 4,9 alle 5,4 tonnellate, ZW65-6, ZW75-6 e ZW95-6. Macchine che saranno commercializzate a marchio Hitachi e nella classica livrea arancione, attraverso la rete ufficiale di concessionari HCME. “Per Mecalac”, afferma

CME, di Oosterhout in Olanda, è una filiale di Hitachi Construction Machinery Co. Ltd. Fondata nel 1972 ad HCME sono affidati la fabbricazione, la vendita e il marketing di Hitachi Construction Equipement in Europa. Mecalac Baumaschinen GmbH è invece una società del Gruppo francese Mecalac S.A. Con sede a Büdelsdorf, in Germania, ha più di 60 anni di esperienza nello sviluppo e nella produzione di pale caricatrici gommate. Attualmente MBM produce 4 gamme di caricatrici compatte con una capacità di benna da 0.5 a 3.0 m³. Queste

H

Le macchine

50

due realtà, decisamente importanti nel settore del movimento terra, hanno concluso un accordo OEM per la fabbricazione, da parte di Mecalac nella sua fabbrica di Büdelsdorf, di pale caricatrici compatte articolate, rispondenti alle norme europee sulle emissioni fase III B. Un accordo strategico che rientra pienamente nei piani Hitachi indirizzati verso la piena soddisfazione dei propri clienti. “Hitachi”, commenta Moriaki Kadoya, Presidente di HCME, “si sforza di proporre costantemente in tutta Europa la so-

Tutte le macchine che rientrano nell’accordo strategico sono proposte con un sistema di autostabilizzazione dell’oscillazione che è volto a incrementare

MACCHINE CANTIERI 5.0

la stabilità e contribuisce ad assicurare una guida perfetta. Il bloccaggio manuale del differenziale al 100% del ponte anteriore e di quello

Henri Marchetta, Presidente del Gruppo Mecalac, “questa cooperazione è il riconoscimento del livello tecnico delle nostre pale caricatrici, dell’attenzione dedicata alla protezione dell’ambiente e alla sicurezza degli operatori e anche della qualità delle nostre produzioni”. ❑

posteriore garantisce una trazione identica su ogni ruota, anche su terreni più accidentati. Queste pale caricatrici gommate articolate sono

dotate inoltre di un monoboom che assicura un’eccellente visibilità panoramica nei cantieri. L’altezza totale è inferiore ai 2,5 m.


REPORTTECNICO

TREVI BENNE

LE IDEE VOLANO e idee sono libere come l’aria.Volano alte, nella speranza che qualcuno le noti, ne capisca la validità e le faccia proprie. Le idee spesso si rispecchiano nel logo aziendale che è una componente fondamentale della comunicazione di qualsiasi società. Quel piccolo simbolo riportato ovunque è un mezzo efficace per far ricordare la propria capacità produttiva e, se fatto bene, può incidere sul successo della stessa azienda. Cambiare o modificare l’identità di un marchio costituisce quindi un passo fonda-

L

Buona Compagnia

mentale nella strategia di rilancio dell’immagine aziendale. Un passo che solo le aziende con le spalle solide si sentono di intraprendere. Tra queste va di certo inserita Trevi Benne Spa, azienda vicentina leader nel settore attachments che ha deciso di rompere con il passato e rilanciare completamente il proprio brand. Christian Tadiotto, Responsabile Marketing della società, sintetizza così le motivazioni di questa scelta: “la volontà di cambiare e lo studio grafico del nuovo marchio sono iniziati due anni fa. L’idea di

I loghi cambiano e si evolvono. Spesso non lo notiamo, ma le aziende, quelle più attente, lavorano continuamente sui loro loghi. In campo automobilistico un orgoglio nazionale, la Fiat, ha modificato

il proprio marchio tantissime volte passando dalla targa in stile Liberty alla forma ovale, dal tondo al rettangolo, dal trapezio allo scudo, attraverso lettering sempre differenti. Allo

In alto: il nuovo logo è una vera e propria trasformazione dell’azienda in termini di obiettivi, di messaggio e di cultura. Sopra, il logo dell’azienda dal 1992 al 1999. A sinistra, il logo dal 1999 a oggi.

fondo era quella di rimanere sempre e comunque riconoscibili, ma allo stesso tempo di adattarsi alle nuove tendenze di marketing in modo da aumentare l’appetibilità del nostro prodotto. Non è semplicemente un’operazione di svecchiamento del marchio, ma una vera e propria trasformazione dell’azienda in termini di obiettivi, di messaggio e di cultura. È un segnale di maturità, di positività, di volontà di riposizionarsi sul mercato e di propensione verso il futuro. E come in tutti i cambiamenti è necessaria una buona dose di coraggio, di consapevolezza e di abilità strategica della Proprietà. Dal 1992 ad oggi Trevi Benne cambia veste per la terza volta: un rinnovamento che negli anni non ha intaccato i valori che da sempre ci caratterizzano: passione per il nostro lavoro, inesauribile energia e la soddisfazione del cliente che si affida a noi”. ❑

stesso modo, in un campo completamente differente, Coca Cola nel tempo ha evoluto il proprio marchio da sottile e regolare a grandi spessori, poi più raffinatezza, qualche ombreggiatura,

fino all’odierna semplificazione. E che dire della mitica Apple. Chi non si ricorda la mela multicolore? Dov’è finita? Su qualche computer d’annata, perché su quelli attuali è decisamente più elegante e quasi artistica.

MACCHINE CANTIERI 5.0

51


REPORTTECNICO

CHEVRON LUBRICANTS

LISCIO COME L'OLIO ubrificanti e additivi: prodotti misconosciuti ai più ma fondamentali per l'ottimizzazione dei costi di esercizio. Conoscerli quindi è utile a chiunque debba gestire un mezzo pesante, che si tratti di un veicolo di linea o di un mezzo d'opera. Regolamentazioni sulle emissioni dei motori, estensione degli intervalli di manutenzione da parte degli OEMs, necessità di ridurre i consumi, richieste di garanzie minime di efficienza e, dulcis in fundo, l'introduzione nei carburanti di una percentuale di biodiesel per legge hanno costretto i produttori di lubrificanti e additivi a perfezionare le proprie formule per “tenere il passo”. Primo problema che deriva da tutto ciò: il biodiesel presente nei carburanti crea deposi-

L

ti sia nel serbatoio che nei componenti del motore. In poche parole sporca gli iniettori, creando maggiori consumi e perdita di potenza. Altra difficoltà è legata alla scelta del corretto lubrificante in termini di viscosità. Un prodotto più viscoso assicura più protezione, ma genera anche più attrito (e maggiori consumi). D'altra parte uno meno viscoso crea meno attriti, quindi meno consumi, ma protegge meno. Che fare? Bisogna scegliere con un occhio ai vantaggi tecnici e con il secondo al portafoglio. Chevron Lubricants offre la linea Texaco Fuel Economy che si prende cura di tutte le parti vitali del veicolo, dagli assali al motore, passando per trasmissione, liquido refrigerante e pulizia del

Texaco Ursa Ultra X SAE 10W30 utilizza la tecnologia Texaco ISOSYN®, che combina gli oli base con additivi a basso contenuto di SAPs

circuito carburante. Tra i best seller di questa gamma vi è il lubrificante Texaco Ursa Ultra 10W30 e l'additivo per la pulizia degli iniettori Techron HD. I lubrificanti Texaco Ursa Ultra 10W30 utilizzano gli oli base Chevron di Gruppo II e soddisfano le specifiche di molti motori fino ai diesel Euro VI. Texaco Ursa Ultra LE SAE 10W30 e Texaco Ursa Ultra X SAE 10W30 sono caratterizzati

Techron HD è formulato per rimuovere i più comuni depositi sugli ugelli, così come i fenomeni di depositi all’interno degli iniettori diesel (IDID)

52

MACCHINE CANTIERI 5.0


ALL in One

dalla tecnologia proprietaria Texaco denominata ISOSYN®, che combina gli oli base con additivi a basso contenuto di SAPs ed è sviluppata per prestazioni affidabili anche con cambi olio estesi, senza compromessi in termini di durata dei componenti motore. Questi lubrificanti sono formulati per garantire un minor attrito e migliori prestazioni all’avviamento, assicurando la stessa resistenza all’usura, controllo dell’ossidazione e prestazioni continuative, se paragonati a prodotti quali lubrificanti a gradazione 10W40, abituali in ambito truck. Rispetto a questi, però, sono in grado di garantire un risparmio di carburante. L’utilizzo di Texaco Ursa Ultra LE SAE 10W30 e Texaco Ursa Ultra X SAE 10W30 è raccomandato per motori diesel

I test by Chevron La gamma Chevron Lubricants, Texaco FE,

dotati di DPF, EGR e SCR ed è formulato anche per motori di truck e bus alimentati a gas. Per eliminare i depositi negli iniettori, Chevron Lubricants ha invece sviluppato Techron HD, un additivo specifico per i motori diesel di camion, autobus e applicazioni offroad (agricoltura, movimento terra e settore marino). Techron HD è caratterizzato da un’innovativa ed esclusiva tecnologia, brevettata Chevron, che evita la formazione di depositi, assicurando una completa pulizia al motore. È formulato per rimuovere i più comuni depositi sugli ugelli, così come i depositi all’interno degli iniettori diesel (IDID), al fine di ripristinare il corretto funzionamento dell’iniezione. Techron HD può essere utilizzato

viene costantemente sottoposta a test sul campo, condotti in partnership con professionisti del trasporto e attraverso una metodologia standardizzata che unisce le migliori pratiche ad analisi statistiche sviluppate ad hoc per verificare i

risultati ottenuti. Per dimostrare l’efficacia della sua gamma Texaco FE, Chevron Lubricants ha lavorato due anni con un team di ingegneri con esperienza pluriennale nei test su campo, per sviluppare un programma che tenesse conto del

Chevron Lubricants è l'unica società impegnata nel settore Oil&Gas a seguire l'intera filiera: dall' estrazione alla lavorazione, per finire con la commercializzazione attraverso i brand Chevron, Texaco e Caltex. La storia della società risale al lontano 1889, con la Pacific Oil Company, mentre è del 1907 la prima stazione di servizio costruita a Seattle. Oggi la compagnia è presente in tutti i continenti in via diretta, con joint-venture o in outsourcing.

anche con diesel di origine minerale e biodiesel, con i più recenti motori common rail e con i diesel più datati. Ovviamente non danneggia i sistemi più utilizzati per il post trattamento dei gas: filtri antiparticolato, EGR e SCR. ❑

maggior numero di variabili che influenzano il consumo di carburante e che producesse risultati verificabili in modo indipendente dalle flotte. In particolare, i test effettuati in collaborazione con la Poundland Limited e verificati

da un ente esterno si sono sviluppati in un periodo di 18 settimane con 8 veicoli che hanno percorso oltre 320.000 km. L’utilizzo continuativo di Techron HD ha prodotto un risparmio nel consumo di carburante attestatosi in media sul 3,5%. MACCHINE CANTIERI 5.0

53


REPORTTECNICO

WACKER NEUSON

-20%, MICA MALE!

Gommato

Nello specifico, con il nuovo escavatore da 6 Trazione tonnellate ET65, l’opeprogressiva ratore lavora in cantiere (velocità 30 km/h) in modo sicuro e precie dimensioni so anche in condizioni compatte per il gommato EW65, di spazio molto ristrette: anche grazie all’altezza che è anche un ottimo portaridotta di soli 2,5 metri e attrezzi grazie alla larghezza sotto i due a 5 circuiti di metri. Senza dimenticare controllo di cui come il braccio regolabile 3 regolabili, sia disponibile come opall’impianto tional per assicurare magidraulico Load Sensing e al giore flessibilità, migliore circuito di portata, più profondità di traslazione scavo e più elevata altezza chiuso. di scarico. Invece, grazie al motore da 55,4 kW e alla sua potenza idraulica, l’escavatore cingolato ET90 da 10 t è vincente in termini di prestazioni, anche nelle applicazioni più impegnative, come l’edilizia stradale. ❑

DATI TECNICI

n numero che la dice lunga in fatto di economia di esercizio. Il 20% è l’abbattimento dei consumi riferito dai tecnici Wacker Neuson per quanto concerne i nuovi escavatori dalle 6 alle 10 t: i modelli ET65, ET90 ed EW65. Due cingolati e un gommato che, al contempo, garantiscono prestazioni elevate e un funzionamento facile e preciso in virtù di un impianto idraulico Load Sensing e una cinematica innovativa. Il tutto prestando sempre la massima attenzione alla sicurezza e alla visibilità sull’area di lavoro, sui cingoli e sull’utensile, anche in considerazione di un uso preponderante in cantieri particolar-

U

Sotto controllo

54

mente complessi sotto il profilo dimensionale. Per rispondere a queste esigenze i progettisti hanno lavorato sullo scostamento laterale del braccio di sostegno e l’arrotondamento in avanti del coperchio valvole. Mentre a livello di prestazioni i miglioramenti si notano nella coppia più elevata e nell’estensione dell’angolo di rotazione della benna a 200°. Inoltre la cinematica dei nuovi Wacker Neuson permette di inserire la benna verticalmente più in profondità nel terreno e aggiunge più potenza nel sollevamento.

I nuovi modelli offrono fino a cinque circuiti di controllo supplementari. Inoltre la rapida e continua regolazione dei singoli circuiti avviene tramite il sistema di

MACCHINE CANTIERI 5.0

Modello Peso di esercizio Forza di strappo Forza di spunto Motore Potenza motore

derivazione automotive “Jog Dial”. Grazie a questo dispositivo l’operatore può eseguire e memorizzare senza alcun problema le impostazioni dei singoli

ET65 ET90 EW65 6.600 kg 8.930 kg 7.230 kg 28 kN 46 kN 28 kN 54,1 kN 74 kN 54,1 kN Perkins 404F-22T Deutz TCD 2.9 DOC Perkins 404F-22T 36,2 kW 55,4 kW 36,2 kW

accessori, anche durante il funzionamento. Un display da 3,5 pollici permette il comodo controllo di tutte le funzioni della macchina. Inoltre, in combinazione

con un display da 7 pollici disponibile come optional, gli escavatori ET65, ET90 EW65 possono essere equipaggiati con la telecamera posteriore.


TESTIMONIANZE

(KOHLER)

MUTATIS MUTANDIS Una nuova veste per l’azienda reggiana che completa la transizione da Lombardini a Kohler Engines

A

bbiamo disturbato gli antichi latini per prendere in prestito una bellissima espressione che, in sostanza, tratteggia l’ineluttabilità del cambiamento. Il motto latino, infatti, mette in evidenza come il cambiamento porti con sé una sostanziale identità dei punti fondamentali che, come in questo caso, hanno portato un marchio al successo mondiale. Questo è appunto quanto accaduto a Reggio Emilia con il restyling dello stabilimento Lombardini, l’inaugurazione della nuova Demo Area e il definitivo passaggio al marchio Kohler Engines. Durante il recente Open Day è stata vissuta una nuova importante

tappa del percorso di investimenti legati alla transizione del brand iniziato negli ultimi anni. Un percorso che pone al centro prima di tutto le persone, protagoniste dell’Open Day aziendale, che ha aperto le porte della storica sede di via Lombardini a tutti i collaboratori e alle loro famiglie. A fare gli onori di casa, l’ingegner Vincenzo Perrone, amministratore delegato, e Tom Cromwell, presidente di Kohler Group. Come accennato, per proseguire

nell’attuazione del proprio programma di investimenti, Kohler Engines ha deciso di puntare su un importante progetto di rinnovamento dello storico stabilimento Lombardini di Reggio Emilia. L’azienda oggi si presenta in una nuova veste, dove i colori sociali bianco, arancione e nero hanno lasciato spazio a un più contemporaneo grigio antracite che richiama la tonalità dei motori. Il marchio Kohler Engines ora campeggia sulla facciata principale,

La Demo Area

La grande novità del restyling 2015 è la Demo Area, uno spazio dedicato a presentazioni e prove dimostrative, creato per offrire a clienti e partner la possibilità di organizzare eventi dedicati a dealer e distributori. Il progetto rientra in un percorso di rinnovamento di tutte le aree dedicate al cliente, in un’ottica di “customer experience” che vede Kohler Engines sempre più a supporto del cliente, in qualità di fornitore di prodotti ma anche di servizio e assistenza tecnica. Un partner innovativo in grado di fornire elevati standard qualitativi contraddistinti da una tecnologia di ultima generazione e anche da una struttura di supporto globale. MACCHINE CANTIERI 5.0

55


TESTIMONIANZE

ha saputo superare il concetto di motore riuscendo a creare un legame forte e speciale tra l’azienda, i clienti e il territorio. Ripercorriamo brevemente le tappe di questo incontro. Il 2007 ha segnato per Lombardini l’ingresso nel Gruppo Kohler, una delle più grandi e longeve compagnie degli Stati Uniti con sede in Wisconsin, che annovera tra le sue attività numerosi business: dalla ceramica all’arredamento, dalle catene alberghiere ai motori per gruppi elettrogeni. Proprio in quest’ultima divisione denominata Power Group – che fornisce generatori di energia, motori e servizi per la fornitura di energia – è entrata Lombardini, terza a livello mondiale e forte della sua

che vuole diventare motivo di riconoscibilità dell’azienda proprio come è avvenuto per decenni con Lombardini Motori. Se abbiamo deciso di dedicare alla Demo Area un apposito spazio all’interno del nostro racconto, vale la pena di soffermarci sullo sposalizio Lombardini-Kohler, che ha visto l’innovazione americana incontrare l’intraprendenza emiliana. Kohler Engines, dal 1873 sinonimo di eccellenza nel campo della tecnologia e del design, ha infatti ereditato la storia e i valori di Lombardini, a propria volta sinonimo di passione da oltre 80 anni. Una passione che

PER I PIÙ piccoli Durante l’Open Day il management di Kohler ha voluto pensare anche ai più piccini. Avendo aperto le porte alle famiglie dei propri collaboratori, quale ricordo più divertente di un mini album di figurine pensato per ricordare anche ai più piccoli i cambiamenti

e l’evoluzione dell’azienda di mamma e papà. Otto figurine che andavano raccolte lungo il percorso visita all’azienda e che hanno non solo riassunto gli interventi già eseguiti, come quello che ha interessato il gate, l’edificio operation e quello di

direzione, nonché la nuova area demo, ma che hanno anticipato anche quelli futuri, svelando il layout del nuovo centralino, del museo e dell’esterno mensa. Un ricordo che è stato apprezzato, ne siamo certi, anche da chi non aveva più l’età delle figurine.


posizione di leader di mercato nel proprio segmento di competenza, cioè i motori diesel fino a 50 kW. In questo contesto, Kohler Engines ha contribuito a portare l’azienda a un ulteriore livello di crescita, pur preservandone attentamente l’eredità e la storia. Nel 2009 sono stati investiti 35 milioni di euro in una nuova gamma di prodotto, per cui sono state mantenute la progettazione e l’esecuzione in loco trovando terreno fertile nelle professionalità reggiane. Una scelta che ha portato a nuove assunzioni e a contratti con importanti clienti internazionali come JCB, Haulotte e Arbos-Lovol. E non è finita. Oggi, tra innovazioni

IN PALIO gli USA

Un concorso interno per esprimere le proprie emozioni. In premio un viaggio in Wisconsin Passione, tradizione, innovazione. Ma anche appartenenza, futuro e lavoro. Sono queste le parole più ricorrenti nelle oltre 200 frasi in gara nel concorso “Cos’è per me KOHLER Engines” che ha coinvolto i dipendenti Kohler Engines per la creazione di uno slogan che raccontasse il passaggio da Lombardini a Kohler. Tra le oltre 150 proposte pervenute ne sono state selezionate 12 e gli autori hanno partecipato a uno shooting fotografico per diventare i testimonial dell’azienda. Durante l’Open Day 2015, Vincenzo Perrone, AD Kohler Engines, ha svelato il vincitore, Giuliano Proietti, che si è imposto con la frase: “Una storia di eccellenza infinita: oggi, passo dopo passo, ha raggiunto livelli inimmaginabili di tecnologia, innovazione e stile. Sempre un po’ più avanti, sempre più Unica”. Emozioni in parole che gli hanno fatto vincere un viaggio per visitare la sede Kohler nel Wisconsin.

e rinnovamento del brand, l’azienda reggiana sta vivendo un passaggio fondamentale della propria storia: le si prospetta un nuovo futuro fatto di progetti sempre più avanzati e al contempo intende continuare a valorizzare la storia e la sinergia di due grandi realtà imprenditoriali. ❑ KOHLER ENGINES Via Cav. del Lavoro A. Lombardini, 2 42124 Reggio Emilia tel. 0522 389268 www.kohler.com MACCHINE CANTIERI 5.0

57


NON PREOCCUPARTI, NOI ABBIAMO LA SOLUZIONE!

Lo studio di grafica Daniela Francescon si occupa di prodotti editoriali (riviste, brochure, volantini), pubblicità e immagini coordinate. Se vuoi rinnovare la tua immagine, affidati a noi: sapremo offrirti la giusta combinazione tra creatività e professionalità! Se sei interessato contattaci all’indirizzo e-mail: daniela.francescon@gmail.com ti invieremo il nostro portfolio.

© Fotograv A. Gravante

adv_DANIELA FRANCESON

...HAI UN'IDEA IN TESTA MA NON SAI COME DARLE FORMA?


TESTIMONIANZE

(VOLVO CE)

UN TRIPLICE ALLEATO Siamo andati a vedere in azione il primo ECR88D Triplice consegnato da Volvo CE Italia a un cliente italiano. Il fortunato acquirente è Sironi Scavi

N

on è il primo Volvo. Anzi. Contando il miniescavatore ECR58, la terna BL71, la pala gommata L90, il nuovo ECR88D con braccio triplice è ben la quarta macchina svedese che entra a far parte del parco mezzi di Impresa Sironi. “Una partnership che va avanti dal 2007” ci spiega Daniele Sironi, che insieme al fratello Alessio dal 2000

porta avanti l’azienda fondata dal padre Davide. “La primissima macchina è stata la pala L90 che risale addirittura al 2001. Poi è stata la volta dell’ECR58, che abbiamo acquistato nel 2007 e poi sostituito con uno analogo nel 2009. Nello stesso anno abbiamo acquistato anche la terna. Quest’anno è stata la volta dell’ECR88D”. Un salto di peso rispetto all’ECR58. Ma anche di performance operative, visto l’allestimento con il braccio triplice. “Abbiamo il mandato per la realizzazione di un lavoro alla rete fognaria di Carugo, dove dovremo posare dei tubi sotto la massicciata ferroviaria. Si tratta di un lavoro complesso e anche la logistica del cantiere è particolare. Avevamo bisogno di una macchina

il cui braccio potesse garantire un raggio d’azione maggiore e nel contempo poter essere compatta, all’occorrenza. Mi sono rivolto a Volvo CE Italia vista la buona esperienza con l’ECR58 e mi hanno consigliato questo allestimento”. “Si tratta del primo ECR88D con braccio triplice che consegnamo a un cliente finale” dichiara Danilo Triches, product manager Volvo CE Italia che insieme a Lino Cattaneo, Salesman Volvo CE Italia, segue Impresa Sironi.“In verità però ne abbiamo già tre a noleggio con la medesima configurazione, quindi qualche nostro cliente del noleggio ha già avuto modo di provare le differenze”. “Ma questo ECR88D non è particolare solo per il braccio e per il

IL cliente

Impresa Sironi nasce nel 2000 quando Davide Sironi cede la propria attività, fondata nel 1977, ai figli Daniele e Alessio che proseguono sulla strada tracciata dalle orme paterne. Oggi l’azienda ha due sedi, una amministrativa ad Arosio, in provincia di Como, e una operativa a poche centinaia di metri di distanza, a Inverigo. Oltre a Daniele e Alessio Sironi, che continuano comunque a contare sulla spalla paterna che è ancora saldamente presente, in azienda lavorano altri quattro operatori specializzati in grado di alternarsi alla guida dei diversi mezzi di cui l’impresa dispone, dalle macchine movimento terra grandi e piccole, ai camion, finanche alla finitrice. L’azienda opera principalmente nelle province di Lecco, Como e Monza e Brianza ed è specializzata in lavori di manutenzione alle reti idriche e fognarie, di manutenzione stradale, di scavo e di sgombero neve.

Da sinistra Alessio, Davide e Daniele Sironi MACCHINE CANTIERI 5.0

59


TESTIMONIANZE

ECR88D: ECR88D: fast fast spech spech Motore Potenza max (kW/CV) Coppia max (Nm) Impianto idraulico Pompa principale Pompa pilota Velocità max rotazione (giri/min) Velocità di traslazione (km/h) Sforzo di trazione max alla barra (kN) Pendenza superabile

Volvo D2.6H Stage IIIB 41/56@2.000 rpm 220@1.300 rpm load sensing a centro chiuso con funzioni indipendenti di carico a cilindrata variabile, 169 l/min a ingranaggi, 14 l/min 9,28 bassa 2,6/alta 4,9 65 35°

fatto di essere il primo acquistato in Italia. Si tratta infatti di una macchina con un pacchetto full optional” prosegue Cattaneo.“Dal sedile riscaldato all’aria condizionata, passando per il sistema di rotazione X3 e il CareTrack, l’ECR88D acquistato da Sironi è davvero una macchina completa”. La funzione idraulica X3 aumenta ulteriormente la versatilità dell’escavatore: mentre la funzione X1 infatti sfrutta la portata idraulica dell’impianto principale per azionare le attrezzature a portata unidirezionale o bidirezionale, la funzione X3 offre un’adeguata portata bidirezionale per le attrezzature inclinabili o rotanti, quali per esempio la pinza che Sironi utilizza abbastanza spesso. Ma non si tratta dell’unica attrezzatura destinata a equipaggiare il nuo-

vo ECR88D. Martello demolitore, decespugliatore, ma anche benna vagliante o classica sono le principali attrezzature con le quali generalmente opera l’ECR88D. L’Impresa Sironi infatti è responsabile dei lavori di manutenzione degli acquedotti di ben otto comuni nel comasco, oltre alla manutenzione di strade e fognature per Inverigo, Arosio e Carugo. Si occupa inoltre anche di rifacimenti di manti stradali, per i quali ha a parco mezzi anche una finitrice, nonché di sgombero neve e servizio spargisale invernali per i quali utilizza sia la pala gommata Volvo che un Mercedes Unimog 1250. Tra gli altri mezzi vi sono altre macchine movimento terra, ma anche camion (tutti Renault) con cassone e, uno, con gru retrocabina Fassi. “Abbia-

60

MACCHINE CANTIERI 5.0


mo acquistato l’ECR88D spinti dalle necessità del cantiere di Carugo, ma fin da subito abbiamo capito che si tratta di una macchina di cui apprezzeremo i vantaggi in molte occasioni” prosegue Daniele Sironi.“Oltre a essere comodo, confortevole e molto silenzioso, abbiamo apprezzato la notevole versatilità di movimenti che il braccio triplice, insieme alla funzione deporté, consente. E da chiuso caricarlo sul camion è uno scherzo, visto che il braccio ingombra decisamente meno di un braccio standard a boomerang”. Sempre Daniele Sironi ci conferma che anche l’altezza per

lo scarico su camion è decisamente maggiore, così come l’agilità data dai movimenti possibili durante l’uso per esempio del decespugliatore per le operazioni di manutenzione stradale (pulizia fossi, argini e delle casette di controllo degli acquedotti a loro affidati). L’escavatore, venduto direttamente da Volvo CE Italia, è coperto anche da un’estensione di garanzia e da un contratto di manutenzione programmata gestito direttamente dalla sede Volvo CE di Carpiano. “Non posso lamentarmi del servizio che Volvo CE Italia mi riserva” conferma Daniele Sironi.

Puntualità, professionalità e disponibilità sono, a detta di Sironi, le caratteristiche che meglio riassumono la qualità del servizio Volvo CE. A questo punto sembra che il nuovo ECR88D non abbia difetti. Anche i consumi sono nella media e la risposta ai comandi sempre precisa e morbida, senza scatti o perdita di potenza durante i movimenti multipli. Che dire allora? “Se proprio devo trovare una criticità posso dire che i miei operatori hanno fatto un po’ di fatica ad abituarsi al meccanismo dell’attacco rapido” confessa Daniele Sironi.“Una criticità superata grazie a un po’ di pratica, comunque”. Non ci resta quindi che augurare a Impresa Sironi e al nuovo ECR88D tante, tante... ore di lavoro, sperando che anche l’edilizia, come il resto dell’economia in Italia, riparta. ❑ Da sinistra Danilo Triches di Volvo CE Italia, Daniele Sironi di Impresa Sironi, Lino Cattaneo di Volvo CE Italia e Davide Sironi di Impresa Sironi

VOLVO CE ITALIA Via Dell’Industria, 8 20080 Carpiano (MI) Tel. +39 02.98857511 www.volvoce.it SIRONI SCAVI Via G. Oberdan, 140 22060 Arosio (CO) Tel. 031.761054 - Fax 031.7600373 MACCHINE CANTIERI 5.0

61


REPORTTECNICO

MICHELIN

PNEUS ON LINE

ichelin ha sempre accompagnato le persone nei loro spostamenti. Servizi, supporto, cartine e guide. Tutto per completare la pura e semplice offerta di pneumatici, comunque sempre di qualità premium. Non è un caso infatti che ogni anno. Una delle prerogative di essere sempre alla costante ricerca di nuove soluzioni è anche quella di accorgersi in tempo reale di come si modificano esigenze e richieste, ma anche quali sono le tecnologie che i clienti adottano e che possono essere sfruttate anche per la gestione dei pneus. Da qui si arriva all'ultimo servizio lanciato da Michelin, ossia il Michelin Tire Care. Si tratta della prima offerta digitale di servizi connessi per i trasportatori, disponibile su smartphone, computer

M

62

MACCHINE CANTIERI 5.0

o palmari, che permette di semplificare la manutenzione, di ridurre i costi operativi e, grazie alla nuova frontiera del chip RFID, consentirà la tracciabilità di ogni singola “gomma". Il nuovo servizio parte da una logica non più correttiva, ma preventiva. E si hanno a disposizione strumenti che rendono tale approccio

facile, veloce e adattabile all'utente. I servizi digitali, connessi allo pneumatico, svolgeranno con Michelin un ruolo sempre maggiore per aumentare la sicurezza e ridurre i costi operativi. Per esempio, grazie a Michelin Tire Care il tempo di ispezione degli pneus si ridurrà almeno di un terzo, mentre con la tracciabilità il trasportatore conoscerà con precisione il parco e le future necessità: così facendo sarà in grado di anticipare gli ordini e il fermo dei veicoli. Ma per ottenere tutto questo il monitoraggio è essenziale. Come si deve procedere, secondo Michelin? Aderendo a una delle soluzioni di Michelin Tire Care. Si tratta di un programma che si declina in tre diverse offerte che hanno come scopi comuni migliorare la sicurez-


za dei trasportatori, semplificarne la vita nonché migliorare l'efficienza operativa e il controllo dei costi. In sostanza per tradurre questo in realtà si deve utilizzare tutte le potenzialità degli pneus in termini di pressione di gonfiaggio, uso della gomma e consumo carburante, quindi eseguire un miglior monitoraggio con più anticipazione e prevenzione e avvalersi di una delle tre soluzioni Michelin. In tutti i casi queste offerte sono destinate agli utenti che desiderano mantenere all'interno dell'azienda il controllo dei pneus. Per le piccole flotte (che comunque esternalizzano le operazioni di manutenzione) l'offerta di Michelin è TireLog, un libretto di manutenzione tascabile, digitale, semplice e pratico. Per le flotte di oltre 100 veicoli con un'officina di manutenzione, Michelin ha inve-

Disponibilità

Premesso che tutti e tre i servizi sono

accessibili tramite il sito web truck. michelin.eu e il suo portale MyAccount, l'applicazione Tirelog per smartphone e tablet può essere scaricata in 11 lingue da Google Play e da AppStore. iCheck e iManage verranno invece

commercializzate nei prossimi mesi in Europa dalla forza vendita Michelin presso alcuni clienti mirati. Si tratta del primo passo in Europa. In verità nel 2015 Michelin ha già lanciato queste medesime offerte (TireLog, iCheck e

iManage) negli USA e in altri paesi quali Brasile e Russia. Michelin conta di raggiungere, nell'arco dei prossimi cinque anni, l'obiettivo di monitorare i pneus di più di un milione di veicoli attraverso i propri servizi.

ce ideato altri due servizi: iCheck e iManage. L'offerta iCheck prevede la diagnosi predittiva dello pneumatico, consentendo da una parte, di conoscere molto più regolarmente lo stato del parco, con tempi di controllo inferiori di un terzo, e dall’altra, di dirigere le operazioni da eseguire in officina. L'offerta iManage, invece, è la gestione connessa di tutti gli pneus della flotta. Essa fornisce una completa tracciabilità di ogni “gomma” per tutta la durata della sua vita e anche delle analisi pertinenti. L'acquisizione e la gestione dei dati per ogni pneumatico avviene tramite un chip RFID, che sarà esteso alla maggior parte delle gamme Michelin entro la fine del 2016. Più che entrare nei dettagli operativi di come funziona ogni programma (tutti comunque molto intuitivi e user friendly) vale la pena tirare una prima conclusione costi/benefici. L’applicazione TireLog è gratuita, consente di tenere un taccuino aggiornato dello stato dei propri pneus ma non offre particolari servizi aggiuntivi. Si tratta in sostanza di un registro da compilare manualmente in quanto non beneficia di eventuali connessioni (almeno per il momento) ai pneus con chip RFID. Per le offerte iCheck e iManage, invece, l'abbonamento varierà da 4 a 9 euro per autocarro al mese, soldi che dovrebbero fruttare però un guadagno superiore anche di quattro volte, facilmente quantificabile come il minor consumo di carburante, il maggior chilometraggio totale degli pneumatici e la sicurezza dei percorsi completati.Tra gli aspetti non misurabili economicamente ma comunque presenti e fondamentali, in primis va annoverata la qualità di un trasportatore tramite la sua capacità di consegnare tempestivamente e in maniera affidabile. Nel trasporto (non va dimenticato) si tende a dare a questa affidabilità un valore pari a zero se tutto va bene, salvo poi diventare un fattore importante quando le operazioni non vanno nella giusta direzione. A questo punto agire in maniera preventiva può portare solo vantaggi. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

63


TESTIMONIANZE

(EFFER)

MEZZO SECOLO Tanto è passato da quel 1965 che ha tenuto a battesimo Effer. Anni che hanno visto questa azienda creare macchine che hanno fatto la storia del sollevamento

i dice che a cinquant’anni inizi la seconda vita. In effetti quando suona il gong di questo genetliaco generalmente i figli sono grandi, il lavoro è avviato e ci si aspetta di poter godere dei frutti di quanto seminato negli anni precedenti. Ma è anche il giro di boa che spinge molti a rimettersi in gioco. Sicuramente se tutto questo vale per le persone, vale anche per le aziende, in quanto composte da persone. E possiamo dire che per Effer il raggiungimento dei (primi)

S

50 anni di attività si è tramutato in un traguardo/trampolino. Alcuni “figli” di Effer sono già grandi e hanno a loro volta “generato” altri modelli che hanno fatto la storia del settore del sollevamento, diventando delle vere

e proprie milestone (vedi box). Ma come si suol dire, mai fermarsi, anzi. L’EFFER WORLD MEETING Così Effer ha voluto lanciare un forte segnale che è partito in contempora-

Milestone

Ripercorriamo a tappe la storia di Effer 1966: un anno dopo la fondazione, Effer introduce sul mercato il modello E55 con snodo meccanico ripiegabile. 1968: nasce il rivoluzionario escavatore laterale per autocarri C22LW, di cui alcuni esemplari sono ancora in uso. 1972: è un anno record per Effer che produce una gru da 50 tm che raggiunge un’altezza di 27 m in soli 28 secondi. Numeri di tutto rispetto per l’epoca. Primi anni ’80: Effer approda in Cina, un mercato in cui le

64

MACCHINE CANTIERI 5.0

gru dell’azienda bolognese sono tutt’ora ben affermate, soprattutto la gamma grande. 1985: dagli Usa viene commissionata un’enorme gru sottoponte soprannominata “America”, in grado di muoversi anche con gli stabilizzatori a terra in quanto dotati di ruote. 1986: la divisione marina Effer realizza una gru 400 tm completamente certificata per applicazioni offshore. 1996: viene prodotta la prima gru al mondo installata su autocarro, con portata 60 tm

e aviotrasportabile con aereo C130, specificamente studiata per applicazioni militari, ovviamente. 1998: nasce la 2200 (200 tm), all’epoca la più grande gru su autocarro mai costruita e tuttora operativa nella zona di Bologna. 2001: debutta il braccio a sezione decagonale con un’unica saldatura per la massima resistenza anche ai lavori più pesanti. 2004: Effer produce la 2055, la gru retrocabina più grande al

mondo su camion da 32 t. 2010: tra i sistemi di stabilizzazione fa il suo debutto il CroSStab. 2014: è la volta del sistema di stabilizzazione V-Stab, per la massima stabilità su 360°: dopo il primo anno già 11 clienti in Europa scelgono questa soluzione. 2015: Effer dà vita a Icon, una nuova filosofia costruttiva che rivoluziona la concezione tradizionale di gru, e all’XV, la soluzione che unisce il V-Stab al CroSStab.


STABILITÀ integrale nea da Minerbio e da Taranto, le due sedi produttive del gruppo, connesse da una diretta televisiva organizzata durante l’Effer World Meeting, una tre giorni non stop durante la quale sono confluiti a Minerbio quasi 200 dealer da tutto il mondo. Segnale che ha voluto sottolineare i valori che guidano l’azienda: passione, competenza, creatività che uniscono le 311 persone che fra Minerbio e Taranto ogni giorno danno vita ai degni eredi dei grandi modelli Effer e rinnovano l’attenzione al cliente che questa azienda ha come vessillo. Tre giorni che hanno visto il tempo scorrere tra ricordi, celebrazione del passato e della strada fatta insieme, ma anche

La stabilità per Effer è fondamentale. E declinabile in diversi modi. Uno di questi è il basamento opzionale: l’autocarro su cui viene installata una gru ha un telaio che, per resistere in modo adeguato alle sollecitazioni, dev’essere rinforzato e reso più rigido. Per questo, è necessario realizzare un controtelaio tra la gru e l’autocarro. Effer fornisce, come optional per alcuni modelli di gru, un controtelaio autoportante in acciaio ad alta resistenza, da applicare direttamente sul telaio del mezzo. Come opzione ulteriore è possibile scegliere il prolungamento integrale del controtelaio realizzato in base al modello di autocarro, completamente verniciato e pronto all’installazione. Un’altra opzione è il CroSStab, un brevetto Effer che permette di orientare gli stabilizzatori in diagonale nella direzione opposta al cassone, estendendo l’area di massima stabilizzazione a 360°. Con il CroSStab si ottiene inoltre un’area di lavoro libera vicino alla base della gru, per eseguire grandi sollevamenti. Altro sistema di stabilizzazione brevettato da Effer è il V-Stab, composto da due stabilizzatori a orientamento fisso con estensione a V, disponibile come optional sui modelli 655, 685, 685H, 855, 955 e 955H. I vantaggi sono presto detti: pur non avendo bisogno di alcuna modifica a carico dell’autocarro, con il V-Stab si ottiene una maggiore stabilità frontale, si riesce a lavorare anche in spazi ristretti e si riesce a movimentare carichi ingombranti molto vicino all’autocarro.

co a 400V permettendo l’uso sia in ambienti aperti che chiusi. La gru è completamente controllabile tramite radiocomando.

e soprattutto prove demo e presentazione delle novità. Per concludersi con un momento di cultura e relax con una visita a Venezia e successiva festa in barca nella laguna. DEMO&TECNICA È stato il secondo giorno quello più ricco di contenuti tecnici. Lo staff Effer ha approfondito i contenuti tecnici dei diversi prodotti e analizzato le strategie di sviluppo di quelli futuri. La giornata è stata caratterizzata anche da un lungo momento demo che ha coinvolto diverse macchine, tra cui la nuova Icon 215, la prima gru da 20 tm con ralla sul mercato. Per la demo,

la gru, già acquistata dall’austriaco Pichler, equipaggiata con benna ha movimentato della ghiaia mostrando l’alto grado di precisione dei movimenti e la versatilità anche per i lavori più delicati. Tra le altre macchine la 1355 8s+6s XV del francese Foselev, E la 955 8s+6s V-Stab dell’italiano Sbardellati. Presente anche la gru 525 6s + 6s HD su Cingolato CWE, un’installazione del partner Brennero Gru. La compattezza di questo mezzo consente di entrare in luoghi solitamente preclusi agli autocarri a causa delle loro dimensioni. La potenza idraulica è fornita dal motore a ciclo diesel o dal motore elettri-

DUE SEDI, UN CUORE Dopo le demo si è tenuta la festa vera e propria insieme a tutti i dipendenti della sede bolognese e, come accennato all’inizio, della sede Effer di Taranto. Lorenzo Cipriani, presidente di Effer, si è infatti messo in collegamento in diretta a sorpresa dallo stabilimento pugliese, così da unire tutto il personale Effer nei festeggiamenti. Nella sede di Taranto vengono prodotte le gru di gamma leggera e media, e i jib. Cipriani ha dichiarato che “questa azienda ha due cuori che battono all’unisono”, a indicare l’integrazione e la sincronia fra i due complessi produttivi del nord e del sud Italia (quest’ultimo costruito nel 2001). Inoltre durante la festa Giampaolo Piovan, Direttore Commerciale di Effer, ha premiato i partners e clienti, italiani e stranieri, che più a lungo hanno condiviso con Effer storia, vicissitudini e passione. ❑ EFFER Via IV Novembre 12 40061 Minerbio (BO) Tel: 051 4181211 Fax: 051 4181491 info@effer.it MACCHINE CANTIERI 5.0

65


EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Difendersi

è proibito “I

talia a mano armata” era il titolo di uno dei film degli Anni ‘60 che già parlava della criminalità crescente. “La polizia non può sparare” uno dei seguiti. Fin d’allora, insomma, il tema da svolgere era quello della polizia e del cittadino che non potevano intervenire per difendere e difendersi. Corsi e i ricorsi storici che continuano ad affliggerci. Ultimamente sono accaduti alcuni fatti di sangue che hanno visto tranquilli e normali cittadini mettere mano all’arma per tutelare la propria abitazione e la propria famiglia. Che la violenza sia in aumento se ne accorgono tutti. E che sia una violenza criminale, particolarmente feroce e aggressiva, è altrettanto palese. Ma in situazioni di questo genere che cosa dovrebbe fare uno Stato serio? Ovviamente intensificare al massimo il controllo del territorio e consentire alle forze di polizia di fare il proprio dovere nel migliore dei modi. Siccome, però, non siamo in uno Stato serio, sta accadendo dell’altro: una campagna ottusamente virulenta nei confronti delle armi. Ma non delle armi clandestine, quelle che usano i delinquenti, ma di quelle legalmente detenute dai cittadini. I vari politici benpensanti, a partire da Renzi, passano le giornate dichiarando ai TG che bisogna dare un giro di vite al possesso delle armi da parte dei cittadini. Dimenticandosi che la nostra legge 110 è una delle più restrittive del Mondo e non tenendo presente che le vicende accadono a causa dei comportamenti dell’uomo e non di inanimati pezzi di ferro. Tutto poi, more solito, viene interpretato dalla burocrazia (l’untuoso clero del potere politico) in termini di scarico di responsabilità. Per questo le prassi che riguardano la materia, per i cittadini, sono diventate autentici supplizi. Per la semplice detenzione occorre produrre inutili (e costosi) certificati medici. Rinnovare un legittimo porto d’armi è UN PATRIOTA DEVE diventato un rebus incomprensibile, vengono respinte le ESSERE SEMPRE PRONTO richieste non dopo seri accertamenti, ma con irrazionali motivazioni che nulla hanno a che fare con il bene pubblico. A DIFENDERE IL PROPRIO PAESE Ma che tutto hanno a che fare con la tutela della carriera e CONTRO IL SUO GOVERNO. dello stipendio di funzionari di mezza tacca. Che applicano (EDWARD ABBEY, A VOICE CRYING discrezionalmente norme che non ci sono, adducendo IN THE WILDERNESS, 1989) motivazioni senza senso logico per ritirare permessi e via così. Con buona pace dello Stato di Diritto. Non siamo certo favorevoli ad armare il popolo come avviene negli Stati Uniti. Una rigidissima regolamentazione ci vuole. Ma dall’altra parte ci vorrebbero dei funzionari degni di questo nome. Polizia amministrativa e, specialmente, prefetture si stanno dimostrando solo una costola burocratica che gestisce il nulla. Sarebbe molto meglio svuotare gli uffici amministrativi delle questure e delle prefetture e mettere questa gente per strada, a difendere i cittadini. Almeno così una parte dello stipendio potrebbero... far finta di averlo guadagnato. ❑

❝ 66

MACCHINE CANTIERI 5.0



2153_15_M_NISSAN_CorporateSales_GammaLCV_205x275.indd 1

20/10/15 14:54


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.