n. MACCHINE
CANTIERI
dicembre
2015,
Robustezza e affidabilità
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Nuova SV100 con braccio triplice
Yanmar presenta il suo primo midi escavatore equipaggiato di un braccio triplice : la “SV100 two-piece boom”. L’articolazione aggiunta al braccio permette di migliorare notevolmente la manovrabilità dell’escavatore e il posizionamento dei carichi.
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Lavorare in ogni situazione senza limiti. Con Manitou è possibile! Il nuovo MRT 3255 ne è la prova: rotazione 360°, 32 m di altezza e 5,5 tonnellate di portate su forche, fino a 12 tonnellate di capacità con argano, oltre 43 metri di altezza di lavoro con cestello in positivo e fino a -11 metri di lavoro in negativo. Sollevatori telescopici rotativi da 14 m e sollevatori telescopici fissi da 6 a 18 metri con un’ampia e specifica gamma di accessori per ogni esigenza, sempre nella massima sicurezza operativa. Manitou, per il vostro lavoro!
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Da oltre un secolo Mewa fornisce, ritira, lava e riconsegna i panni tecnici Mewatex che adesso si arricchiscono di un ulteriore contenuto tecnologico, il contenitore di sicurezza Mewa SaCon, appositamente sviluppato e realizzato in polietilene ad alta densità e ad alto peso molecolare. Ergonomico e facilmente movimentabile su due ruote, permette di stoccare, trasportare e lavare separatamente i panni Mewatex che a seconda del loro utilizzo vengono contraddistinti da fasce colorate (rossa, verde o blu). Inoltre i panni sporchi, se imbevuti di grassi o liquidi, possono essere facilmente infiammabili. Per questo sui contenitori é stato studiato uno specifico sistema di chiusura ermetica integrabile con il sistema di chiusura SaCon fix che fa sì che, una volta aperto, il contenitore si chiuda automaticamente.
MEWA ci pensa
dalle aziende
Q
N
AGENDA DEL MESE
PER IL MONDO
FIERE
2015 4
MACCHINE CANTIERI 5.0
IAA 2016 Hannover 22-29 settembre
BAUMA CONEXPO BAUMA 2016 India Monaco di Baviera 12-15 dicembre 2016 11 - 17 aprile
INTERMAT Parigi 20 - 25 aprile
INDUSMACH 2016 Kenya 18 - 20 maggio
ECO MONDO positivo
CASE HISTORY
ARENA DOCET
Le macchine Merlo di Cofiloc in scena a Verona
L’
Arena di Verona è l’Arena di Verona. Ma per arrivare a essere il simbolo che è, prima e dopo ogni evento, sono necessarie diverse giornate di allestimento e disallestimento delle strutture. Per farlo entrano in gioco macchine come il Merlo Roto 45.21 di Cofiloc. Alzare, spostare e collocare con precisione attrezzature pesanti e ingombranti, diventano operazioni semplici grazie alla torretta girevole. Un mezzo sicuro ed efficiente, capace di una portata massima di 4.500 kg e di 2.500 kg alla massima altezza, grazie ai 4 stabilizzatori telescopici indipendenti posizionabili a qualsiasi larghezza. FONTE: COFILOC
Ecomondo per Marangoni è stato positivo. Brenno Benaglia, Direttore Commerciale Commercial & Industrial Tyres, ha detto: “Se consideriamo la situazione che il settore sta vivendo, possiamo ritenerci soddisfatti. Numerosi sono stati i nuovi contatti raccolti e molto positivi gli apprezzamenti nei confronti dei servizi e dei prodotti Marix per autocarro e movimento terra.
150 escavatori (Case history)
Lynch Plant Hire, uno dei maggiori noleggiatori della Gran Bretagna, ha recentemente ordinato a Doosan la bellezza di 150 nuovi escavatori sia cingolati che gommati per ampliare la propria flotta noleggio. Nell’ordine sono comprese diverse unità dei nuovi modelli LC-5 Stage IV. Ad assicurarsi il notevole ordinativo è stato il dealer Doosan per il sud est del Regno Unito, Promac Solutions Ld che ha sede a Aidermaston e che con questo contratto segna la doppietta dopo l’ordine multimilionario già aggiudicatosi nel 2014. L’ingente ordine di Lynch sta a confermare definitivamente la bontà della strategia Doosan e la qualità dei suoi nuovi escavatori in linea con le normative Stage IV sulle emissioni.
QUANDO UN CLIENTE HA BISOGNO DI AIUTO
LE PICCOLE NON C’ÈCOSE TEMPO DA PERDERE FANNO UN’ENORME DIFFERENZA
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Prodotti e servizi DALLE AZIENDE
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Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività
Stage IV
Super single
JCB presenta la motorizzazione Tier 4 Final/ Stage IV sugli escavatori cingolati dal modello JS130 al JS235 con una soluzione tecnologica che risponde ai livelli di emissione senza necessità del filtro antiparticolato (DPF).
Marangoni Commercial Tyres ha introdotto nella propria gamma di pneumatici autocarro integrali ricostruiti a caldo Marix un nuovo battistrada super single MT National 3. Il profilo è ideale per gli utenti del segmento regionale e lunghe distanze, in condizioni di usura regolare ed è indicato per rimorchi e semirimorchi.
(Jcb)
Più ampia (Bobcat)
La gamma di prodotti Bobcat per la manutenzione invernale continua ad arricchirsi con l’introduzione dei modelli più recenti di pale compatte, telescopici e accessori invernali. In particolare, gli ultimi 12 mesi hanno visto il lancio della pala compatta S450 e della pala compatta cingolata T450.
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(Marangoni)
Nuovo LF (DAF)
Trasmissioni ottimizzate, un nuovo pacchetto aerodinamico e una scelta ancora più ampia di passi e serbatoi del carburante sono solo alcune delle numerose novità del nuovo LF di DAF, tutte volte ad aumentare il rendimento chilometrico del veicolo.
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Logistica migliore (Prodotti)
Con il nuovo rimorchio Liftrunner di Tipo B, con possibilità di carico e scarico da entrambi i lati, OM Still migliora la logistica di magazzino.OM STILL già da tempo sviluppa trattori e trasportatori più agili, flessibili e sicuri per i nuovi sistemi di rifornimento delle linee produttive che dalla vecchia concezione di movimentazione materiali con carrelli tradizionali stanno passando alla lean production. Fiore all’occhiello di questa offerta è il Liftrunner, un sistema completo di rimorchi idraulici per raccogliere carichi su trolley che consente di gestire tutta la logistica in modo orizzontale, senza carichi sollevati, incrementando conseguentemente la sicurezza.
FPT per Dieci (Partnership)
Saranno i motori FPT Stage IV/Tier 4 Final a muovere le macchine di Dieci nei prossimi anni. Le due aziende hanno infatti da poco sottoscritto un nuovo accordo di fornitura a lungo termine.
PARTNERSHIP
JLG-FIMI
La collaborazione per il Centro-Sud Italia funziona
L’
obiettivo di una maggiore presenza di Jlg nel mercato del centro sud Italia sta dando i suoi frutti e trova concreto riscontro in una serie di nuovi ordini effettuati da Fimi, nuovo dealer del Costruttore americano per il Centro e Sud Italia. Il ventaglio di prodotti Jlg, come sottolineato anche da
Nicola Pontini, Distribution Sales Manager South East Europe JLG, consentiranno alla Fimi di Adriano Filesi di rendere la propria offerta sul mercato sempre più “completa e a 360°”. Scissor della serie ES ed RS, piattaforme telescopiche e articolate, tra cui un Ultraboom 1250AJP e il terzo 1850SJ, nonché un Toucan 12Eplus: nella loro diversificazione i modelli che nei prossimi mesi amplieranno l’offerta commerciale di FIMI spa, dimostrano la volontà di offrire ai propri clienti soluzioni tecnologicamente sempre più innovative e mirate. Una visione che, ponendo al centro i vantaggi che le imprese acquisiscono in termini di efficienza, produttività e sicurezza, concorda in pieno con quella di JLG Italia. FONTE: JLG
Nella foto: Renault Trucks fornisce una soluzione specifica per il trasporto di materiali pericolosi, alimenti deperibili e prodotti chimici: Renault Trucks T Cisterna. Configurato per soddisfare le rigorose esigenze di questo mercato in termini di carico utile e sicurezza.
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PREMI
VINCE ANCORA Anche quest’anno Mammoet ha vinto il premio Ilta
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er il secondo anno consecutivo, Mammoet Italy si è aggiudicata il primo premio ILTA (Italian Lifting & Transportation Awards), attribuito da una giuria di esperti nell’ambito delle Giornate Italiane del Sollevamento (GIS) 2015, tenutesi all’inizio di ottobre alla Fiera di Piacenza. I premi ILTA, che vengono assegnati a diverse categorie di lavori e prodotti, costituiscono il più importante riconoscimento per le aziende operanti in Italia nell’ambito dei sollevamenti e trasporti eccezionali. FONTE: MAMMOET
LAVORA in banca La Banca Centrale Europea di Francoforte ha deciso di acquistare due piattaforme Ragno Palazzani (TZX 225/C e TSJ 25/C) per svolgere i lavori di manutenzione e riparazione che l’edificio richiede. Grazie al Dealer Palazzani per la Germania, Bauscher Altenschemel, 4 – Neustadt, il Ragno Palazzani ha convinto il cliente soprattutto per i vantaggi tecnici che esso presenta, per la sua versatilità e per le sicurezze che offre durante il lavoro in quota.
14 tutti nuovi
(Carrelli elevatori) Manitou completa la sua gamma di sollevatori industriali con sei nuove macchine di medio tonnellaggio e otto di grosso tonnellaggio, progettati in base alle attese degli utilizzatori in termini di semplicità, comfort, affidabilità, efficacia e minori costi operativi. Con questi 14 nuovi modelli, Manitou offre una risposta completa da 1.5 t a 10 t per tutte le applicazioni industriali.
POMPE
INNOVAZIONE
Le nuove pompe a pistoni assiali di Hansa-TMP rivoluzionano il segmento
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i chiama TPV 1500 ed è la nuova serie di pompe a pistoni assiali che la modenese Hansa-TMP ha recentemente presentato al mercato. Tecnologia e design sono il cuore della nuova serie di pompe a cilindrata variabile per circuito chiuso (da 7,4 cc a 21 cc), che garantiscono prestazioni elevate e pressioni massime di 400 bar, mantenendo dimensioni compatte, leggerezza e un basso livello di rumorosità.La sensoristica a bordo rende queste pompe ideali per l’azionamento di macchine a controllo remoto come applicazioni agricole, minerarie, militari, macchine per la cura del verde e la pulizia urbana e per il sollevamento. Tra gli optional sono previsti sensori elettronici per il controllo di: pressione, velocità di rotazione, angolo, man-on-boad, filtri e valvole i quali sono collegati ad una centralina elettronica che ne legge i segnali. I test su macchina confermano il mantenimento delle prestazioni ottimali anche in ambienti con elevate temperature e pendenze considerevoli. FONTE: HANSA-TMP
La nuova proposta di Haulotte (Piattaforme)
La nuova generazione di piattaforme verticali STAR di Haulotte sono la soluzione ideale per le più diverse esigenze di lavoro in altezza fino a 10 m, in modo efficiente e in sicurezza. Parola chiave, versatilità: dalle attività cantieristica e di manutenzione edile e impiantistica alla logistica, dalle applicazioni in ambito industriale al settore del commercio e della grande distribuzione organizzata.
UN NUOVO PROTOCOLLO DI GENIE SEMPLIFICA LA MANUTENZIONE DELLE SUE PIATTAFORME
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dalle aziende
RENAULT TRUCKS punta sull’ambiente
Renault Trucks ha partecipato, a Parigi, alla 21esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21), proponendo due innovazioni importanti per il mondo del trasporto. La prima è un veicolo di 4.5 tonnellate, 100% elettrico e con una cella combustibile funzionante ad idrogeno. Questo veicolo verrà esposto a Bassin de la Villette, presso l’area di Symbio Fcell, McPhy Energy, la Compagnie Nationale du Rhone (CNR) e la società La Poste. La seconda innovazione riguarda un veicolo di 16 tonnellate completamente elettrico attualmente in fase di test in condizioni di reale utilizzo dalla società Speed Distribution Logistique per l’azienda Guerlain. Verrà presentato al pubblico a Visites Climats di ADEME Ile-de-France. Questi veicoli sono attualmente in fase di test in condizioni di reale utilizzo presso i due clienti.
DALL’EUROPA RIUNIONE CIAE Il CIAE si è riunito il 10 novembre. Al centro dei lavori, il programma della Commissione UE per il 2016 e le priorità avanzate dall’Italia, la Strategia beni e servizi, la Macroregione Adriatico-Ionica e le procedure di infrazione.
INFRAZIONI UE La Commissione europea ha deciso per quanto riguarda l’Italia la chiusura di 3 infrazioni ma contemporaneamente anche l’apertura di tre nuove procedure. Continua così a restare a 97 il numero dei casi di infrazione UE a carico del nostro Paese.
DELEGAZIONE EUROPEA Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il disegno di legge di delegazione europea 2015 che contiene la delega per l’attuazione di otto diverse direttive europee che spaziano nei settori più disparati.
SCOREBOARD 2015 La Commissione europea ha pubblicato un quadro di valutazione del Mercato Interno (Scoreboard, ottobre 2015) che fotografa la performance di attuazione della normativa europea e la situazione di ogni Stato.
ACRONIMI EUROPEI FEIS è l’acronimo del Fondo europeo per gli investimenti strategici. Costituisce il nucleo del “piano di investimenti per l’Europa” promosso dalla Commissione europea, inteso a stimolare la crescita economica a lungo termine e la competitività.
PIANO D’AZIONE La Commissione europea ha presentato un piano inteso a valorizzare le potenzialità del mercato unico per renderlo un trampolino di lancio affinché l’Europa prosperi nel quadro dell’economia globale.
MACCHINE CANTIERI 5.0
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Sommario MC 5.0 • DICEMBRE 2015 • NUMERO 28
16 COVER Pilosio partecipa alla costruzione di un'importante opera in Mozambico
ATTUALITÀ
22 31
04 NOVITÀ DAL
SETTORE E MOLTO DI PIÙ
EDITORIALI
12 Editoriale on
UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO
52 PARTNER
DEL NOVE
PER IL SOSTENIBILE
(GSR)
(DI EMANUELA PIROLA)
(IVECO)
40 L'INFINITO
66 Editoriale off
ATTI INTELLIGENTI (?)
È VERTICALE
(DI MAURIZIO GUSSONI)
(HAULOTTE)
COVER STORY
16 Cover story PONTI PER CRESCERE
(PILOSIO)
SSP
31 TRIONFO
DEL NORD (SSAB)
REPORT TECNICO
27 SPECIFICO (KOMATSU)
Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Carlo Otto Brambilla, Rachele Donati De Conti, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0
10
28 LA PROVA
MACCHINE CANTIERI 5.0
42 INVESTIMENTI
PER L'INNOVAZIONE (BCS)
54 TUTTA SOSTANZA (RENAULT TRUCKS)
56 PIÙ CHIARO DI COSÌ (DAF)
58 QUANTO È NUOVO... (MAHINDRA)
44 L'ASCOLTO
CHE FA CENTRO
(JLG)
59 CAMBIO CASA (CONTROLS)
60 LA REGOLA
46 FATTORI
48
DEL CINQUE
CHIAVE
INTERVISTA
41 CONOSCERE PER VINCERE
(MANITOU)
(CASE)
(PAOLO PIANIGIANI - IMER)
62 MA QUALI RIFIUTI
48 IL FUTURO
DELL'ACCIAIO DI EXPO
INNOVAZIONI
(JCB)
64 TECNOLOGIA
(FONDAZIONE
RISOLUTIVA
PROMOZIONE ACCIAIO)
(WIRTGEN)
22 UN NUOVO
Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com
Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com
Registro operatori di comunicazione N.O 17890 del 02/01/2009
Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com
Pre-stampa e stampa Press grafica, Gravellona Toce (VB)
Sede legale Via Marconi 4/b, 20062 Vaprio d’Adda
Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009
Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa
Pubblicità e marketing Tel. 039 2020976
STAGE IV (DOOSAN)
editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013
Curati anche durante i lavori pesanti. CE NE OCCUPIAMO NOI www.mewa.it
EditorialeOn EMANUELA PIROLA
Un minuto di raccoglimento
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oche parole. Perché su questi accadimenti si è già detto fin troppo. Mi auguro solo che quando approderete su questa pagina dedicherete il tempo che di solito riservate a questo appuntamento mensile per riflettere su questi due concetti: Siamo in guerra? Quanto siamo disposti a fare e sacrificare per difendere la nostra libertà, la nostra sicurezza, il nostro diritto a far parte di questo mondo per quello che siamo, per la nostra identità e cultura, per la nostra storia, per esprimere liberamente il nostro pensiero? ❑
Buon 2016.
L’UMANITÀ DEVE METTERE FINE ALLA GUERRA, O LA GUERRA METTERÀ FINE ALL’UMANITÀ. (JOHN FITZGERALD KENNEDY)
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MACHINE OF THE YEAR 2015
ENGINEERING & SYSTEMS
INTERVISTA La parola a Paolo Pianigiani
CONOSCERE PER
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Il settore del sollevamento è in ripresa. Finalmente. E offre interessanti prospettive di sviluppo DI EMANUELA PIROLA
IL SERVICE EROGATO ANCHE attraverso i nuovi canali digitali sarà il cuore dei futuri investimenti di Imer, nonché la chiave di un nuovo posizionamento sul mercato le cui dinamiche di acquisto e uso delle macchine access è in forte evoluzione.
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VUOI CONOSCERE PIÙ A FONDO LA REALTÀ IMER?
aolo Pianigiani, Direttore della Business Unit Access di Imer International, guarda al futuro con rinnovata fiducia. La chiave del successo è comprendere le nuove dinamiche di mercato e rispondere alle richieste che ne derivano in tempi rapidi e in maniera puntuale.
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MC: Ci troviamo a metà strada tra due fiere, GIS e BAUMA: la prima decisamente specializzata e la seconda la fiera construction per eccellenza. Perché Imer ha scelto di partecipare a entrambe? Quali sono le impressioni ricavate dal GIS e quali le aspettative per il BAUMA? PAOLO PIANIGIANI: Il GIS è stato un evento importante.
In molti altri Paesi europei si tengono manifestazioni simili, fortemente specializzate nei lavori in quota, ed era ora che anche in Italia ci fosse un appuntamento di questo tipo. A posteriori, visti anche i risultati ottenuti, posso affermare che GIS è l’unica manifestazione italiana che riesce a raccogliere un vasto consenso sia tra le aziende costruttrici che tra i visitatori, fattore che la consacra a essere un appuntamento che andrà rinnovato, ampliato e supportato. Per Imer la partecipazione è stata positiva, e ciò mi spinge ad affermare che nel 2017 l’azienda parteciperà sicuramente. Quanto al Bauma, è la kermesse più importante del Mondo, forte anche delle manifestazioni che avvengono in altre parti del Globo sempre sotto l’egida dell’Ente Fiera di Monaco. Bauma è una vetrina internazionale, un’occasione unica per presentare le maggiori innovazioni e i nuovi modelli che andranno poi a caratterizzare il mercato del triennio successivo. L’edizione 2016 poi è duplicemente importante se vista anche come appuntamento che dovrebbe tenere a battesimo il risveglio economico dell’Europa. MC: Come sta andando il mercato italiano e quali sono le prospettive per il futuro? PAOLO PIANIGIANI: Fino a giugno di quest’anno la ripresa era
percepibile, ma non diffusa ugualmente nelle varie regioni italiane, era più una ripresa “a macchia di leopardo”. Da giugno invece la ripresa del mercato si sta intensificando, e ormai coinvolge tutto il territorio nazionale. Il 2015 resta comunque un anno di passaggio, durante il quale ad oggi è possibile affermare che la caduta dell’economia si è fermata e si è assistito all’inversione di tendenza. La crescita, seppur minore rispetto all’Europa, si attesta su un +1,5/2%, che è un segnale incoraggiante, benché inferiore alle stime di diverse associazioni che hanno dichiarato una crescita del comparto construction molto più rilevante. Tale discrepanza è data dal fatto che il settore dei lavori in quota è di nicchia all’interno di questi studi, ma ciò non toglie che ha conosciuto anch’esso una crescita. I noleggiatori sono state le prime realtà a riacquistare fiducia e fare investimenti per il rinnovo delle flotte, complice anche una ristrutturazione della composizione delle stesse, con macchine più dedicate ai lavori di ristrutturazione che alle costruzioni ex novo. Anche il settore della logistica ha dato un grosso input alla domanda. Ricapitolando, la richiesta è tendenzialmente di macchine medio-piccole come quota di lavoro, e con alimentazione ibrida o elettrica.
MC: Quali sono le indicazioni a livello internazionale? PAOLO PIANIGIANI: Sicuramente la Spagna sta risalendo la china, anche abbastanza velocemente. Lo stesso non si può dire della Francia che mostra ancora segnali di sofferenza. Il Regno Unito chiude il 2015 quale terzo anno consecutivo in crescita e la Germania si conferma locomotiva d’Europa con una crescita costante e una leggera predominanza della domanda da parte del settore edile. Guardando a est, invece, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca stanno mostrando buone performance di crescita economica e spero che il Bauma confermi questi trend. La Russia invece è un caso a parte, difficile stimare il futuro andamento dell’economia a causa dei molteplici fattori politici in via di sviluppo in questi mesi. L’andamento russo ha poi influito negativamente sui Paesi vicini, quali Ucraina, Bielorussia e Kazakistan. Quanto al Medio Oriente, attualmente le difficoltà politiche ed economiche hanno rallentato molte Nazioni, fra le quali Giordania, Libano, per non parlare della Siria o delle crescenti difficoltà in Arabia Saudita o nelle altre Nazioni GCC (Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar ed Emirati Arabi, ndr). MC: Quali sono le strategie che Imer intende sviluppare per
essere più incisiva a livello commerciale? PAOLO PIANIGIANI: Imer è consapevole che le prospettive di
sviluppo futuro devono allinearsi con i nuovi andamenti di mercato. La realtà della piccola azienda proprietaria sta scomparendo e i nuovi decision maker delle aziende medio-grandi si affidano molto, per le informazioni e le scelte, alle nuove tecnologie. Per questo in azienda stiamo portando avanti lo sviluppo delle nuove piattaforme digitali, con le quali essere in contatto costante con i nostri clienti per fornire supporto sia commerciale, che tecnico. Strumenti molto graditi sia ai dealer che ai noleggiatori. Questi ultimi in particolare hanno visto variare l’andamento dei periodi medi di noleggio, che si sono fatti più brevi e frequenti. Questo nuovo andamento richiede un maggior impegno in termini di assistenza, e qui Imer intende rafforzare la propria presenza, intensificando l’attività di service sul campo e mettendo a disposizione, entro la metà del 2016, un nuovo sito internet esaustivo in termini di informazioni tecniche, didattiche e di training disponibili, allo scopo di snellire e velocizzare la filiera verso i clienti. Il service è uno dei punti dove Imer investirà maggiormente nel 2016: tempi rapidi di consegna dei ricambi per rendere i fermi macchina quanto più brevi possibile. MC: Veniamo alla produzione. Ci sono novità in cantiere? PAOLO PIANIGIANI: Il Bauma sarà l’occasione per noi di
presentare diverse novità che però, a quattro mesi di distanza dalla manifestazione, è prematuro annunciare. Posso dire che presenteremo il completamento del rinnovo della gamma dei modelli scissor elettrici, iniziato nel 2014, con l’introduzione di nuovi modelli medio-piccoli. Altre novità interesseranno la famiglia delle piattaforme cingolate e alcuni modelli di piattaforme a forbice diesel ed elettriche di fascia medio-alta. Dal 2011 Imer ha presentato al mercato 11 nuove macchine, uno sforzo che il Bauma coronerà e che è stata anche una delle carte vincenti per superare la crisi. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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CoverStory PILOSIO
PONTI PER Pilosio sta curando un nuovo progetto infrastrutturale in Mozambico DI TEA GIUSTI • FOTO DI PILOSIO PHOTO GALLERY
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CRESCERE
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Pilosio conferma la propria espansione nel Continente africano nel settore delle infrastrutture. L’ultima grande commessa è la fornitura di soluzioni provvisionali alla CMC di Ravenna per la costruzione di un viadotto composto da sette ponti in Mozambico che, attraversando una savana, consentiranno una migliore accessibilità alla città di Lichinga. Il progetto si inserisce nel programma di sviluppo dei collegamenti e delle infrastrutture del Paese africano e per CMC si tratta del secondo cantiere per il quale si affida alle soluzioni Pilosio, dopo la prima esperienza fatta con il progetto infrastrutturale (ancora in fase di realizzazione) a Durban, lo svincolo autostradale Mount Edgecombe che comprende due tra i viadotti più lunghi del paese. LA SCELTA DI CMC. CMC ha scelto le seguenti soluzioni costruttive: Maximix per i getti dei conci e due diversi sistemi di sostegno, torri Simplex e torri ad alta portata MP per i portali, per ottimizzare le necessità di cantiere. Il sistema di casseri Maximix con travi in legno è stato scelto dal cliente per la realizzazione delle travi a T da 2,40 m di altezza in calcestruzzo gettato in opera, sopra cui è stata realizzata la strada
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CHI È PILOSIO
Pilosio è uno dei grandi produttori europei nel settore delle attrezzature per costruzioni e manutenzioni. Fondata nel 1961, produce ponteggi e casseforme per muri e solai, strutture di sostegno e blindaggi, sia in vendita che a noleggio. Grazie a un ufficio tecnico di quasi 50 persone, offre un servizio a 360° dalla consulenza in fase di gara di appalto all’assistenza in cantiere. Inoltre, è specializzata nella
progettazione e realizzazione di strutture per lo spettacolo. Pilosio è un’azienda internazionale: oltre a una significativa presenza nazionale, è fortemente focalizzata nei mercati stranieri, in particolare in Medio Oriente, Nord Africa, Sud Africa, Canada e Stati Uniti, Sud America, Europa dell’Est, C.I.S e Australia. Nel 2014, la quota export è pari all’80% del fatturato complessivo.
CASSEFORME MAXIMIX PER
GETTI VERTICALI
Si tratta di un sistema di casseratura a trave PL20 per pareti che consente di realizzare pannelloni con elevate portate e peso contenuto. Con le diverse altezze disponibili si possono armare, in fase unica, pareti con altezze da 3,00 a 6,00 m (travi standard) e altezze superiori con la combinazione di più elementi. La formazione dell’angolo esterno è realizzata impiegando allineatori standard e dispositivi per angolare collegati con la tradizionale barra filettata. L’allineatore maschio permette l’accoppiamento di singoli pannelli, mentre il collegamento a cuneo blocca e allinea in un’unica e rapida operazione le travi allineatori femmina. Il morsetto di collegamento permette una giunzione semplice e veloce tra le travi PL20 e gli allineatori femmina. Può essere impiegato in qualsiasi posizione.
vera e propria. Il sistema Maximix consente la realizzazione di pannelli di grandi dimensioni e forme geometriche di ogni tipo con elevate portate e peso contenuto. È particolarmente indicato per grandi opere infrastrutturali in cui si assemblano in loco moduli di grande superficie, massimizzando la produttività di cantiere. In particolare, si può progettare il sistema in funzione di pressioni del calcestruzzo e variando l’interasse delle travi in legno PL20 e dei correnti in acciaio, la portata del modulo viene adattata alla necessità del progetto. Inoltre, è più facile raggiungere il cantiere e movimentare un sistema a travi in legno piuttosto che altri sistemi in acciaio. Per il sistema di sostegno sono state scelte le torri Simplex, con MACCHINE CANTIERI 5.0
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CoverStory PILOSIO
TAVOLO SIMPLEX Si tratta di un tavolo modulare componibile per il getto di solai monolitici. I tavoli SIMPLEX sono indicati per l’esecuzione di solette gettate in opera con geometrie variabili e in presenza di travi ribassate perimetrali e interne. Sono costituiti da due telai di base collegati con diagonali incrociate e completati da forcelle e basi regolabili a vite. L’orditura primaria e secondaria è prevista con travi PL20, mentre la superficie controgetto è in legno multistrato o pannello da cantiere. La movimentazione manuale di ciascun tavolo si esegue con carri di traslazione, mentre per lo spostamento da un piano a quello successivo, si utilizza un bilanciere di sollevamento con un solo tiro di gru.
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altezza media di 5,80m, che garantiscono una portata di 200 Kn per ciascuna torre.Tra i sistemi di sostegno Pilosio, è il più conveniente in situazioni in cui il terreno è abbastanza lineare. Simplex è la soluzione di tavoli per il getto in opera di solette in calcestruzzo in modo estremamente rapido, specialmente indicato per altezze e carichi elevati nella costruzione di infrastrutture e edifici di grandi dimensioni. Il dispositivo di movimentazione del tavolo richiede due soli operatori e permette di svolgere le operazioni di armo e disarmo in modo semplice e veloce. Le torri ad alta portata, realizzate con il sistema Multidirezionale MP, sono servite, invece, per il sostegno della pesante carpenteria metallica, realizzata ad hoc per la creazione dei sottopassi per il passaggio delle strade esistenti e dei corsi d’acqua. L’altezza delle torri in questo progetto è di 4,80 m. Ogni elemento verticale delle torri MP HD ad alta portata è costituito da 4 montanti MP collegati tra di loro da un castello inferiore ed uno superiore: ogni colonna ha quindi una capacità di 200 Kn. In questo progetto, la struttura è rettangolare, costituita da 16 colonne. ❑
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Innovazioni DOOSAN
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Un nuovo Stage IV Doosan lancia il nuovo escavatore Stage IV DX235LC-5. Comfort, maneggevolezza e nuove caratteristiche tecniche che ne aumentano prestazioni e durabilità, migliorandone i consumi, ne sono i fattori chiave DI LAURA MOLE PIANE • FOTO DI DOOSAN PHOTO GALLERY
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l DX235LC-5 è l’ultima new entry della gamma di escavatori cingolati Doosan che rientra ovviamente nella fascia Stage IV per quanto riguarda le emissioni e nella generazione LC-5 per quanto riguarda la gamma di prodotti coreana, andando a occupare la casella delle 23 t di peso operativo. Come ogni nuova macchina che si rispetti, anche il DX235LC-5 di Doosan offre numerose innovazioni e migliorie, tutte (o quasi) focalizzate nell’ottimizzare la filosofia costruttiva Doosan che vuole al primo posto non solo le prestazioni (comunque importanti), ma anche altri aspetti essenziali dei moderni escavatori, tra cui la qualità di vita a bordo, l’efficienza nei MACCHINE CANTIERI 5.0
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Innovazioni DOOSAN
LA CABINA Già eccellente per spaziosità ed ergonomia, la nuova cabina del DX235LC-5 è più spaziosa rispetto a quella del DX225LC-3 ed è stata ulteriormente raffinata per garantire un comfort e una facilità di funzionamento davvero impareggiabili. La cabina offre una precisione di controllo eccezionale grazie al nuovo sistema di comando degli accessori mediante joystick o pedale a due vie. L’operatore dispone inoltre di un comando a scorrimento intermittente/continuo che è un’esclusiva a livello mondiale degli escavatori Doosan.
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FOCUS ERGONOMIA
consumi, maggior facilità di manutenzione e durabilità delle componenti (che si traduce in una maggior robustezza complessiva dell’escavatore), sicurezza, affidabilità e, parametro ultimo ma fondamentale, il miglior rapporto qualità/prezzo possibile. Quindi, ricapitolando, i progettisti coreani hanno puntato il focus su consumi, disponibilità operativa e ritorno dell’investimento per un nuovo modello che si propone più potente, robusto e agile del precedente. LA FAMIGLIA. Il DX235LC-5 è un escavatore a carreggiata standard (2,99 m) a cui si affianca il modello DX235NLC-5 a carreggiata ridotta e il modello DX235LCR-5 a raggio ridotto, entrambi presentati in anteprima lo scorso aprile a Intermat 2015. Con il modello a carreggiata standard il Costruttore coreano intende soddisfare specifiche richieste raccolte direttamente dal mercato che è alla ricerca di una macchina con prestazioni ma
anche stabilità e sicurezza superiori, pur mantenendo i consumi bassi, rispetto a quelle dell’escavatore Stage IIIB Doosan DX225LC-3 da 22 tonnellate e in grado di confrontarsi favorevolmente in termini di potenza e produttività con il modello maggiore DX255LC-5. BILANCIERE E BENNA SU. Il DX235LC-5 combina un sottocarro largo 2,99 m, un peso totale di 900 kg più elevato e un contrappeso decisamente più pesante (5.000 kg rispetto ai 4.300 kg del DX225LC-3) con un gruppo braccio-bilanciere reso più robusto (cilindri inclusi). Così riprogettato il nuovo escavatore offre forze alla benna e al bilanciere decisamente superiori rispetto al modello precedente: la forza al bilanciere è in media del 7-8% maggiore rispetto a quella del DX225LC-3 e la differenza tra i due escavatori è ancora più netta per quanto riguarda la forza alla benna, del 15-16% m a g g i o re nel modello
JOYSTICK E PEDALI
Le due parti della cabina a contatto 8 ore al giorno con l’operatore meritano uno studio “a parte” Sul nuovo escavatore DX235LC-5 il joystick è stato accorciato per ridurre lo sforzo di azionamento mentre un nuovo pedale per l’avanzamento rettilineo è presente a sinistra dei pedali di traslazione, caratteristica che si rivela particolarmente utile in caso di trasferimenti su lunghe distanze, perché consente all’operatore di non affaticare eccessivamente gli arti inferiori. La console è ora ancorata alla sospensione del sedile per ridurre le vibrazioni. L’operatore si avvantaggia così di una migliore capacità di controllo tramite joystick sui terreni accidentati.
DX235LC-5. Il DX235LC-5 offre inoltre capacità di sollevamento maggiori: +6% frontalmente (7,71 t) e +8% sui lati (4,92 t). PROPULSORE E CONSUMI. Esternamente il DX235LC-5 adotta lo stesso stile e design comune a tutti gli escavatori Doosan della generazione LC5, che unisce un look moderno a una nota accattivante e aggressiva. Un carattere ben sostenuto anche dal propulsore, un diesel 6 cilindri con turbo compressore e raffreddamento ad acqua Doosan DL06P, conforme alla normativa Stage IV, che abbina convenienza e bassi costi operativi grazie al fatto di non far ricorso al filtro antiparticolato (DPF), ma ai soli sistemi di post trattamento del ricircolo dei gas di scarico raffreddati (EGR) e della riduzione catalitica selettiva (SCR). Il motore eroga 169 HP a 1.800 rpm. L’integrazione tra il DL06P, uno dei motori più affidabili e parsimoniosi della storia del Costruttore coreano, e le altre esclusive innovazioni introdotte in questa macchina assicurano un miglioramento complessivo dei consumi del 9%. Tali funzionalità includono la nuova schermata “Trip Meter Setting” che permette all’operatore di controllare i consumi giornalieri (o su altro periodo selezionato) direttamente tramite il pannello di controllo e lo speciale sistema Doosan SPC (Smart Power Control) che ottimizza MACCHINE CANTIERI 5.0
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Innovazioni DOOSAN l’equilibrio tra l’erogazione della pompa e la potenza motrice, migliorando ulteriormente l’efficienza dei consumi. COSTI TOTALI DI ESERCIZIO. Grazie al nuovo sistema CoreTMS per il monitoraggio a distanza delle macchine, da oggi previsto di serie su tutti gli escavatori Doosan con peso operativo superiore alle 14 t, controllare i consumi e dove si trova la macchina sarà ancora più facile. Come tutti i nuovi escavatori LC-5 da oltre 20 t, anche il DX235LC-5 incorpora una piastra a spessore maggiorato all’interno di braccio e bilanciere che, applicata con un diverso metodo di saldatura, rafforza il gruppo di lavoro e smorza la concentrazione delle sollecitazioni. Per massimizzare ulteriormente la durata e ridurre la rumorosità, tutti i modelli LC-5 montano boccole EM (Enhanced Macrosurface), molto più efficaci rispetto alle boccole tradizionali quando adeguatamente lubrificate. A livello di manutenzione ordinaria, il nuovo DX235LC-5 è provvisto di serie di prefiltri aria che riducono sensibilmente
l’ingresso di polvere, detriti, insetti, pioggia e neve, assicurando un flusso di aria più pulito in ingresso al motore. Ciò estende gli intervalli di manutenzione del filtro aria a vantaggio di disponibilità operativa e produttività. Cambiata la posizione anche del filtro aria interno della cabina che ora è più protetto, mentre i filtri dell’aria condizionata sono stati ridisegnati per facilitarne la sostituzione. Tutte le opzioni esistenti, inclusa carreggiata stretta, bilancieri corti e lunghi, pattini e circuiti idraulici, sono disponibili anche per il nuovo escavatore DX235LC-5. ❑
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IL SISTEMA CORETMS Il nuovo sistema CoreTMS per il monitoraggio a distanza delle macchine è installato di default su tutti gli escavatori Doosan con peso operativo sopra le 14 t, e prevede i servizi di localizzazione e allerta, ma anche il monitoraggio dei consumi, della modalità di lavoro e offre diverse possibilità di redazione di report macchina più o meno particolareggiati. Le informazioni relative alla macchina vengono inviate direttamente via email o sul proprio cellulare. L’adesione al servizio è su abbonamento con contratti di 3 anni.
REPORTTECNICO
DATI TECNICI 490LC 10 HIGH REACH DEMOLITION
KOMATSU
SPECIFICO!
I
n un mondo di tuttologi, in cui i cantanti fanno i filosofi e assoluti sconosciuti divengono star solo partecipando a un reality, la specificità sembra qualcosa di superfluo. Invece chi è con i piedi per terra, chi lavora seriamente, sa bene quanto le competenze specifiche debbano essere apprezzate, quanto una macchina speciale sia in grado di risolvere problemi non affrontabili con un’attrezzatura qualsiasi. Partendo da questi presupposti, e con i cingoli ben stabili, Komatsu ha progettato e immesso sul mercato il suo PC490LC-10 Hight Reach Demolition, un nome complicato per una macchina pensata apposi-
Cabina ad hoc
Komatsu SAA6D125E-6-A
Potenza
270 kW (362 HP)
Impianto idrualico HydrauMind Load Sensing a centro chiuso
tamente per le demolizioni a medie ed elevate altezze (fino a 28 m). Un escavatore, realizzato per le esigenze europee e frutto di oltre due anni di studio e che, prima di essere immesso sul mercato, è stato sottoposto a severissimi test relativi a produttività, efficienza e sicurezza. Dal punto di vista operativo i grandi cilindri del braccio assicurano la massima potenza idraulica in ogni circostanza e supportano attrezzature da 3,35 t fino a uno sbraccio di 16,5 m e da 5 t fino a un’altezza massima di 17,4 m, per affrontare molteplici lavori di decommissioning pesante. Il PC490LC-10 HRD è inoltre conforme alle più recenti normative EU474 allegato G, che
La cabina è stata appositamente progettata per il lavoro nel settore delle demolizioni ed è facilmente inclinabile (da 0 a 30°) utilizzando gli switch sui joystick.
Motore
Ammortizzata e protetta da vetri di sicurezza conformi alla EN356 Grado P5A, beneficia di un sedile pluriregolabile per il massimo comfort dell’operatore. Il
Sottocarro
Telaio con struttura a X e longheroni laterali a sezione scatolata
Peso operativo
55.250 - 66.450 kg
Peso accessori
3.350- 5.000 kg
KOMATSU
Emms
La macchina è equipaggiata con l’esclusivo Komatsu EMMS (Equipment Management Monitoring System) che migliora le caratteristiche diagnostiche, monitorando costantemente tutti i sistemi presenti sull’escavatore.
sistema informativo comprende 15 impostazioni memorizzabili per quanto concerne le attrezzature e tiene conto dell’inclinazione della macchina per
regolano le macchine utilizzate per il cosiddetto “cutting building”. Il motore è di produzione Komatsu, assicura una potenza massima di 270 kW ed è conforme alle normative EU Stage IIIB. Il propulsore beneficia di un sistema di controllo elettronico avanzato per gestire la portata d’aria, l’iniezione, i parametri di combustione e le funzioni di post-trattamento. Il tutto finalizzato a ottimizzare le prestazioni, ridurre le emissioni e fornire capacità diagnostiche avanzate. ❑
definire l’area di lavoro. Il sistema, inoltre, rileva automaticamente la configurazione dell’attrezzatura installata al semplice avvio del motore.
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REPORTTECNICO
GSR
LA PROVA DEL NOVE n ar itmetica la “prova del nove” è il sistema più semplice per stabilire, velocemente, la correttezza di una moltiplicazione, ma anche delle altre operazioni. Nel mondo delle piattaforme aeree autocarrate, invece, nove sono le caratteristiche, a tutta semplicità e qualità, che identificano la nuova macchina GSR: la B200PX. Eccole sciorinate in rapida successione: pantografi con ingombri bilanciati e semplicità di utilizzo sia in manovra che nel posizionamento; 300 kg in cesta in tutte le posizioni dell’area di lavoro;
I
In Sicilia
Eredi di Formaggio Giuseppe, di Militello in Val di Catania,
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è un'impresa, che si occupa principalmente di illuminazione pubblica, fondata nel 1962 e dal 1987 cliente GSR. A quell’anno, infatti, risale l’acquisto della prima piattaforma autocarrata (13/7B su Iveco), una macchina innovativa coperta da un
brevetto che al tempo fece la differenza nella scelta. Da allora sono otto le macchine GSR entrate nel parco mezzi dell’azienda, tra queste: 229TJ e E220TJ su Iveco, S120T e le nuove B200TJ su Nissan ed E140P su Piaggio Porter. Macchine che parlano di quasi trent’anni di strettissima
collaborazione costruita, come sottolinea Giovanni Formaggio, “sull'affidabilità, robustezza e durata delle macchine; sull’efficienza dell’assistenza, la serietà, la puntualità e la disponibilità di GSR nel soddisfare anche le nostre esigenze più particolari”.
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Lombardia
stabilizzazione in sagoma; 9 metri di up and over; comandi semplici e intuitivi; sistemi di sicurezza tra i più evoluti, precisi e immediati nell’uso; leggerezza per il rispetto del peso, ma tanta robustezza nella struttura; guida su strada bilanciata come una normale autovettura; estrema facilità e intuitività. Dette, tutte d'un fiato, le principali qualità della macchina riminese, ricordiamo come l'intera serie PX si posizioni ai vertici della categoria in termini di rigidezza, robustezza e tecnologia costruttiva. Dove la particolare geometria della struttura e l'assenza di ingombro di coda consentono di raggiungere zone di lavoro precluse alle telescopiche tradizionali. Mentre il funzionamento è interamente idraulico e assicura precisione, dolcezza e affidabilità che hanno pochi paragoni. Tubi e cavi sono raccolti all'interno dei bracci con totale assenza di sistemi esterni di riavvolgimento, allo stesso tempo speciali spazzole autopulenti impediscono l'ingresso di detriti
all'interno di ciascun elemento telescopico. Il sistema di stabilizzazione, sempre importante in ogni cantiere, è personalizzato su ciascun tipo di veicolo e prevede l'adozione di differenti soluzioni così da garantire il migliore rapporto fra sicurezza, prestazioni ed ingombri di allestimento contenuti. In particolare la piattaforma B200PX può essere allestita su Nissan Cabstar, Renault Maxity e Mercedes Benz Sprinter Euro 6.
Lorini Noleggio (Montichiari, Bs) ha recentemente arricchito la sua flotta con l'acquisto di sei piattaforme autocarrate GSR: cinque E240PX e una E209PX. “Per noi”, commenta Lorini, “GSR è sinonimo di qualità e robustezza. Offre piattaforme dove l'idraulica è dominante: macchine facili da usare, robuste e durature, con comandi e movimenti fluidi e delicati. I nostri clienti apprezzano che queste macchine arrivano dove dichiarano di poter arrivare, senza impazzire con complicati schemi di stabilizzazione”.
La nuova B200PX, da poco disponibile sul mercato europeo italiano, verrà certamente apprezzata grazie alla sua maggiore compattezza e potenza (che non inficia la tradizionale rigidezza e solidità delle macchine GSR) e, come sempre, per la semplicità di utilizzo, tanto nelle fasi di manovra che di posizionamento. Scorrendo l'elenco delle caratteristiche della macchina, si percepisce immediatamente il suo principale mercato di utilizzo: il noleggio a freddo. Un mercato che predilige infatti ingombri contenuti, stabilizzazione in sagoma e, soprattutto, la massima chiarezza in fatto di area di lavoro: la macchina, lo ricordiamo, assicura i 300 kg in cesta in tutte le posizioni. Il tutto senza dimenticare gli evoluti sistemi di sicurezza, la guida estremamente facile e l’intuitività immediata dei comandi. La nuova piattaforma autocarrata GSR si inserisce infatti all'interno di una precisa strategia e filosofia aziendale orientata alla realizzazione di modelli fruibili da uno spettro di utilizzatori sempre più ampio ed eterogeneo. ❑
DATI TECNICI Modello Altezza di lavoro Sbraccio massimo Portata Rotazione torretta Rotazione cestello PTT
B200PX 20 m 8,7 m 300 kg 450° 70°+70° 3,5 t MACCHINE CANTIERI 5.0
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SSAB
TRIONFO DEL NORD
La società finlandese Ponsse, con la sua nuova generazione di macchine forestali, si aggiudica l’edizione 2015 del premio internazionale Swedish Steel Prize
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IL BARICENTRO dell’innovazione è un parametro variabile. Soprattutto dal punto di vista geografico. Oggi questo cardine del successo industriale è senza alcun dubbio spostato verso il nord dell’Europa, in paesi non solo splendidi dal punto di vista naturalistico, ma autentici paradisi progettuali, dove i cervelli lavorano per portare al mondo idee nuove, innovazione in molteplici campi. Fermo restante che questa considerazione non debba essere letta come castrante per i nostri progettisti, bensì sia uno stimolo a fare “come”, o anche “meglio”, sta di fatto che l’edizione 2015 dello Swedish Steel Prize, promossa dalla svedese SSAB, abbia coronato vincitrice la società finlandese Ponsse. LE MACCHINE FORESTALI PONSSE Il premio - che è stato assegnato per la diciassettesima volta nel corso di un evento di tre giorni, in cui 700 partecipanti provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per condividere le ultime scoperte relative all’acciaio altoresistenziale – è andato a gratificare Ponsse per la sua nuova generazione di macchine forestali. Un progetto, realizzato con l’acciaio altoresistenziale, che è stato definito “rivoluzionario”, e che è andato a migliorare in modo significativo le prestazioni e il comfort di utilizzo di questa particolare categoria di macchine. Come ha affermato
Gregoire Parenty, Presidente della giuria nonché Executive Vice President e Head of Market Development di SSAB,“Con questo nuovo design, Ponsse non solo ha migliorato significativamente l’ergonomia dell’operatore ma ha anche potenziato la funzionalità e la sicurezza, incrementando la produttività”. In buona sostanza, per decenni le macchine forestali sono rimaste
pressoché invariate. I loro design tradizionali si concentravano principalmente sulla funzionalità, non sul controllo, ne tanto meno sulla comodità dell’operatore. L’azienda finlandese, invece, ha rivoltato questo concetto focalizzandosi proprio sulle necessità dell’utilizzatore della macchina. Ponsse ha capito che realizzando una nuova macchina forestale pensata per l’operatore, concentrandosi in particolare
sull’ergonomia, sarebbe stato possibile migliorare contemporaneamente le prestazioni e il comfort. Nello specifico la Ponsse Scorpion è equipaggiata con un braccio simmetrico: in questo modo l’operatore si trova in posizione centrale rispetto a tutti i movimenti, ha una visibilità completa e, di conseguenza, beneficia della possibilità di lavorare in modo confortevole ed efficiente. E non è finita. Utilizzando gli MACCHINE CANTIERI 5.0
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acciai altoresistenziali Strenx 700 MC Plus nei bracci delle gru, Strenx 700 nello chassis e Hardox 450 nella testa di taglio, la Scorpion ha un peso complessivo inferiore. Caratteristica decisamente importante e apprezzata, che migliora la maneggevolezza sui terreni accidentati. Il peso inferiore ha permesso alla società di aggiungere
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più cuscinetti, conferendo alla Scorpion un’eccellente stabilità. Inoltre, il consumo di carburante è stato ridotto e i movimenti del braccio ora sono decisamente più veloci. I tre altri progetti giunti in finale - Fácil System dal Brasile, Milotek dal Sudafrica e Terex Cranes dalla Germania – testimoniano come le potenzialità dell’acciaio siano quasi infinite e come possano
trovare terreno fertile a qualsiasi latitudine e in campi decisamente diversificati. FÀCIL SYSTEM, BRASILE Come accennato l’acciaio è un materiale perfetto per qualsiasi applicazione. Così tra i quattro finalisti dello Swedish Steel Prize ecco spuntare Fácil System, società brasiliana che produce macchinari che rientrano
nel ciclo produttivo della lavorazione della canna da zucchero. In particolare i progettisti Fácil System hanno cercato nuove soluzioni per i mulini di triturazione finalizzati a valorizzare gli scarti di lavorazione che stanno trovando un nuovo mercato come fonte energetica. Le macchine che macinano questo materiale sono
COS’È LO SWEDISH STEEL PRIZE? Un premio dedicato all’acciaio e a chi lavora con l’acciaio. L’essenza dello Swedish Steel Prize è un’idea dell’acciaio volta a migliorarne le capacità e la resistenza al fine di risparmiare peso e consumo di energia. L’idea di
sintetizzare tutto questo in un premio risale alla metà degli anni Novanta. Leader mondiale nell’acciaio alto resistenziale SSAB si è infatti sentita in dovere di gratificare le persone capaci di utilizzare l’acciaio al meglio, portando innovazione e
vantaggi concreti. Il premio, che è aperto a tutti (non solo ai clienti SSAB, ndr.), è assegnato da una giuria di esperti indipendenti. In poche parole non è un riconoscimento aziendale, ma un premio prestigioso e di cui andare orgogliosi. La prima edizione si è svolta nel 1999 con la partecipazione
di oltre 100 progetti. Oggi lo Swedish Steel Prize è una realtà consolidata nel mondo dell’acciaio che attraversa molteplici contesti: dall’industria all’attività estrattiva, dal movimento terra al sollevamento, all’agricoltura. E l’elenco potrebbe continuare a lungo.
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costituite da un rotore dotato di coltelli imbullonati a spirale. Lame che, per ottenere il massimo della produttività, sono state realizzate in Hardox 600, così come in Hardox 450 è stata realizzata la griglia di fuoriuscita del materiale. Il
risultato è stato una maggior durata delle lame, minori costi di manutenzione e un’efficienza energetica del prodotto finale incrementata del 30-40%. L’azienda al momento dispone di una gamma di 3 trituratori da 17, 21 e 32 tonnellate.
UN CENTRO A SUPPORTO Il Knowledge Service Center di SSAB consiste in un team di tecnici specializzati che vantano una radicata esperienza nel settore. Le loro competenze offrono supporto all’innovazione per i clienti attuali e potenziali
presenti in tutto il mondo. Attualmente il Knowledge Service Center è suddiviso in quattro principali aree di competenza: tecnologia di giunzione e taglio termico, tecnologia strutturale, tecnologia di formatura,
MILOTEK PTY LTD, SUD AFRICA Ci spostiamo di continente per arrivare nell’estremo sud dell’Africa e osservare un’applicazione completamente diversa. Milotek ha infatti utilizzato gli acciai SSAB per una nuova soluzione di trasporto ferroviario decisamente economico, rispettoso dell’ambiente e facile da installare. In sostanza il Futran System è una pista sopraelevata modulare con treni semoventi in grado di trasportare carichi pesanti. Si compone di pochi elementi, di facile installazione e di basso costo manutentivo e ogni sezione copre un arco di 18 m. Su questi ponti sospesi i carrelli possono viaggiare a velocità prossime i 90 km/h con carichi fino a 20 t. Con queste caratteristiche il Futran System è un sistema di trasporto sospeso che rappresenta una valida (e conveniente) alternativa rispetto alla ferrovia, agli autocarri, ai nastri trasportatori, a molteplici sistemi di trasporto, anche sotterranei, tradizionalmente in uso nelle miniere. Inoltre risulta essere una soluzione
efficienza produttiva. I clienti possono richiedere approfondimenti riguardo gli acciai SSAB in ognuna di queste aree, ma certamente la saldatura costituisce uno dei punti critici. Il compito degli esperti di saldatura è di fornire supporto e informazioni tecniche ai
ideale in caso di terreni particolarmente accidentati. Il Futran System utilizza gli acciai Strenx e Hardox by SSAB in molteplici componenti: la pista, le gambe della sovrastruttura, il sistema di sospensione, le staffe di sospensione e le ceste. Inoltre, come sottolineano i progettisti della società sudafricana, “utilizzando lo Strenx 700 in luogo dei cavi di acciaio, il costo del sistema di sospensione può essere tagliato dell’85%”. Al momento dallo stabilimento Milotek sono usciti due prototipi. Il primo è un sistema da 60 m per un utilizzo“indoor”; il secondo è una linea di 1 km montato a Brits, nei pressi di Rustenburg. TEREX CRANES, GERMANIA Torniamo in Europa e ci avviciniamo anche a livello di applicazione. Tra i finalisti dello Swedish Steel Prize troviamo infatti anche il Boom Booster Kit di Terex Crane. In parole povere il kit inventato da Terex è un nuovo sistema di bracci montabile su molteplici
clienti, relativamente alla giunzione dei nostri acciai in tutte le loro varianti di spessore. Il Knowledge Service Center di SSAB dispone di un laboratorio di saldatura dotato delle attrezzature più moderne, per realizzare test e dimostrazioni.
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L’EFFICIENZA AL TOP Il gruppo di efficienza produttiva del Knowledge Service Center di SSAB lavora con i clienti per ottimizzare i processi produttivi, in modo che i vantaggi dell’acciaio altoresistenziale, quali
omogeneità e costanza, si trasformino in minor costo produttivo. Gli specialisti SSAB analizzano i cicli produttivi e poi fanno delle valutazioni economiche per trovare un risparmio nei costi di produzione.
gru che andrebbe a eliminare la necessità di acquistare una nuova macchina in caso di nuove e diversificate esigenze di cantiere. Il Boom Booster Kit è costituito da due adattatori da 11 m e cinque parti di intersezione da 10 m. Completamente assemblato raggiunge una lunghezza di 72 m. Il Boom Booster oltre a presentare un design innovativo è completamente differente rispetto a tutti i sistemi braccio che si possono attualmente trovare sul mercato. È stato sviluppato senza la necessità di ulteriori rinforzi sulla gru ed è di semplice installazione: il montaggio richiede circa due giorni di lavoro. Facili anche le operazioni di trasporto. La struttura può essere parzialmente o completamente smontata in base alle specifiche norme che regolano i trasporti in ogni paese, inoltre si adatta benissimo al trasporto in container da 40 piedi. Per la realizzazione del Boom Booster i progettisti Terex hanno utilizzato molteplici acciai SSAB, tra i quali: Strenx 700MC, 770Ql, 960QL, profili Strenx 700 e SSAB Domex 460NL.
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REPORTTECNICO
HAULOTTE
L'INFINITO È VERTICALE
l simbolo dell'infinito è una sorta di otto orizzontale. Vedi caso il numero che contraddistingue il nuovo scissor elettrico di Haulotte denominato, appunto, Optimum 8. Una macchina semplice, robusta, affidabile, ideale, neanche a farlo apposta, per infiniti utilizzi fino a 8 m di quota. Completamente riprogettata e rinnovata in tutte le sue componenti principali, la nuova piattaforma a
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pantografo elettrica Optimum 8 di Haulotte è un concentrato di energia estremamente compatto: lunga 1,88 m, è larga 0,76 m e alta 2 m (a riposo fuori tutto con ringhiere). Decisamente versatile, si muove agevolmente in ogni situazione traslando in sicurezza fino alla massima altezza, e ha una cesta da 1,68 m estensibile fino a 2,59 m. Agile e fluida nei movimenti, grazie ai comandi proporzionali, è anche molto rapida, salendo alla massima altezza in soli 37 secondi. Oltre a garantire grande autonomia
Partnership vincente
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È quella tra ATI realtà specializzata nella vendita e nel noleggio di carrelli elevatori, scaffalature, piattaforme aeree e autocarrate, sollevatori telescopici, ragni e macchinari di pulizia industriale – e Haulotte. Oggi la
società ha un parco macchine composto principalmente dalle due anime: i carrelli e le piattaforme, settore in cui va segnalato l'investimento in 35 piattaforme distribuite in diversi segmenti di altezza, dove i modelli
di lavoro, la Optimum 8 è dotata di ruote antitraccia, limitatore di carico in piattaforma e vari accessori, di serie o optional, volti a migliorare la sicurezza e il comfort dell’operatore. Con un raggio di sterzata di 1,5 m e una velocità di avanzamento di 5 km/h, lo scissor Haulotte beneficia di un motore asincrono che permette notevole precisione anche nelle zone più difficili sia in interno che in esterno e anche con vento fino a 45 km/h, mantenendo inalterata la capacità di carico massima che si attesta sui 230 kg. Dotata di un sistema automatico di protezione antiribaltamento (minigonne), la piattaforma supera facilmente ostacoli di vario genere (fino a una pendenza massima del 25%) e non ha problemi nel salire e scendere le rampe per essere trasportata su camion. Il peso è di 1.530 kg. A proposito di massa vale la pena evidenziare la presenza del contrappeso “intelligente”. La soluzione costruttiva scelta da Haulotte incorpora un contrappeso posizionato sul retro del telaio, che aumenta la robustezza complessiva della macchina. Il contrappeso studiato da Haulotte agisce come un vero e proprio “paraurto”: preserva dai danni la macchina e sopporta colpi e urti ripetuti. Ingegnoso accorgimento costruttivo, il contrappeso integra la scaletta di accesso in piattaforma che tra l'altro è antiscivolo. La nuova Optimum 8 include un cavo (alloggiato in un vano a scomparsa) per collegare il caricabatterie ed è possibile dotare la macchina di presa elettrica in cesta (optional). Per
elettrici sono quelli più rappresentati e vanno a rispondere alla domanda del segmento manutenzioni e installazioni industriali. Nell'attuale parco le verticali elettriche fanno la parte del leone con circa il 50% dei modelli, cui si affianca
LA stella Un nuova stella è brillata al Royal Norfolk Show. Stiamo parlando della nuova Star 10 di Haulotte. Una macchina che consente la più elevata manovrabilità anche nelle aree di lavoro più ristrette e che, anche grazie ai sui motori asincroni, garantisce precisione, comfort, durata, affidabilità, agevole manutenzione e limitati costi di gestione. E in più è anche facile da trasportare.
quanto concerne la manutenzione, la nuova piattaforma è compatibile con lo strumento di diagnostica universale Haulotte Diag e integra il sistema di diagnostica Haulotte Activ’screen. L'Activ’screen fornisce agli operatori una serie di informazioni essenziali al funzionamento ottimale della macchina quali allarmi di malfunzionamento, suggerimenti per la risoluzione dei problemi, così come lo stato di carica della batteria e altri avvisi di manutenzione. Il si-
stema consente inoltre ai tecnici di accedere alla centralina di controllo - con un proprio codice di accesso e senza strumenti aggiuntivi - per programmare e calibrare la macchina, e diagnosticare funzionamenti scorretti. Ma dicevamo di applicazioni infinite. Le caratteristiche del nuovo scissor ne suggeriscono l'utilizzo nelle manutenzioni interne e industriali, nell'impiantistica civile e industriale, nel noleggio, nella logistica, in eventi, show e manifestazioni indoor e outdoor. Non male. ❑
La nuova piattaforma a pantografo elettrica Optimum 8 di Haulotte è versatile e facile da manovrare in ogni situazione
un 30% di piattaforme articolate elettriche e il restante 20% tra diesel e autocarrate. Fra i modelli più rappresentati: quelli della gamma Star, in particolare la nuova Star 10, e le elettriche articolate come la HA12 CJ+. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
e fino alla stagione scorsa il comparto dell'energia era in recessione, dal 2014 c'è stata una decisa inversione di tendenza. Frutto di una mutata situazione economica globale (e italiana) e della capacità dei costruttori più intraprendenti di rispondere alla crisi con investimenti in uomini e prodotti. Questo teorema di certo si applica a BCS che ha deciso di credere nel rilancio del marchio MOSA. Investimenti che si traducono nell’assunzione di un nuovo dirigente responsabile (l'ing. Marco Passone) per l’unità produttiva di Cusago, dove si producono le macchine del settore energia; nell'accantonamento di risorse per i servizi post vendita e in un piano progettuale che vedrà, nei prossimi mesi, la nascita di nuovi prodotti in tutti gli ambiti: motosaldatrici, gruppi elettrogeni e torri faro. In questi ultimi tempi il settore delle motosaldatrici è quello più penalizzato in termini
S
BCS GROUP
INVESTIMENTI PER L'INNOVAZIONE di risultati. Oltre alle vicissitudini dei mercati e alla concorrenza, la gamma di motosaldatrici di Cusago, pur mantenendo intatte le doti di qualità e affidabilità, pecca infatti di longevità nelle linee e necessita di nuove soluzioni tecniche. La volontà di rilancio ha portato così a studiare nuove soluzioni per le due principali famiglie a listino: la gamma con ponte total controllato e scheda analogica per la sola saldatura a elettrodo, e la gamma con ponte total controllato e scheda analogica multi processo per ogni tipo di saldatura. Una ricerca concretizzatasi in numerosi test estivi e nella proto-
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MACCHINE CANTIERI 5.0
tipazione che, nella prima metà del 2016, sfocerà nei primi nuovi modelli. I tecnici assicurano una cura particolare per linee, praticità e intuibilità d’impiego. Nuovi aggiornamenti anche per quanto concerne le motorizzazioni con l’ampliamento della gamma a un numero maggiore di motori raffreddati a liquido.Tante novità anche per i gruppi elettrogeni in fatto di motorizzazioni, alternatori, linee, qualità di produzione. Il primo progetto coinvolgerà la gamma dei gruppi semiprofessionali a 3.000 giri/min senza struttura di protezione, che sarà rivista e ag-
Prospettive
giornata soprattutto nelle linee e nelle motorizzazioni, con l’obiettivo di iniziare la commercializzazione entro la prima parte del 2016. Verrà ristudiata integralmente anche la gamma a 3.000 giri/min super silenziati, attraverso nuove linee e nuove motorizzazioni. Per quanto concerne la linea professionale a 1.500 giri/min, il progetto prioritario contempla tutte le macchine
Un buon
anno
Le valutazioni BCS per il 2015/16 sono di una moderata crescita anche per quanto riguarda il mercato interno, che rimane quello più importante in termini di numeri sia per il comparto Agro-Verde sia per quello Energia. Buone le prospettive per l'Eurozona, il Nordamerica, l'India e l'area dell'Oceania. A livello numerico BCS prevede per il comparto Agro-Verde un incremento di fatturato pari a 3-5 punti percentuale. Più ottimistica la previsione sull'Energia, con un incremento valutato in 5-7 punti percentuali rispetto alla stagione scorsa.
È quello vissuto dal comparto Energia e dal gruppo BCS nel suo complesso, che ha chiuso il fatturato 2014/15 (1° settembre - 31 agosto) sui 110,133 milioni di euro, con un incremento del 4,69% rispetto alla stagione precedente. Il comparto
con potenza compresa tra 50 e 200 kWA, vero core business della società. Aggiornamenti sono previsti anche per le macchine superprofessionali oltre i 200 kWA. Da gennaio il modello GE 225 FSX da oltre 200 kWA in servizio continuo, sarà disponibile con le nuove motorizzazioni FPT: NEF N67 TE3F in Fase 3A e NEF 67 TM7. Fermento anche per la gamma MOSA
Energia, con un fatturato di 20,796 milioni di euro, ha aumentato i volumi del 2,11% (pur con un export in calo del 2%) e incide sul totale per il 19%. Ripartendo il fatturato in base alle tipologie di prodotto: il 66% è imputabile ai gruppi elettrogeni, il
Light, corrispondente alle torri faro. Alle famiglie Lighting kit e Light & Energy, si aggiungerà il modello Magic Light con due tipi di lampade: LED e ioduri, con palo da 5,5 m a sollevamento meccanico e motore con consumo contenuto Yanmar L70 nella versione LN (Low Noise). Le macchine saranno allestite su carrello mobile e avranno come doti fondamentali la maneggevolezza e la compattezza. ❑
29% alle motosaldatrici e il 5% alle torri faro. I gruppi elettrogeni hanno segnato un +15%, le motosaldatrici un -20% e le torri faro un +40%. I dati più incoraggianti arrivano dal mercato interno cresciuto di oltre 6 punti percentuali. Buone notizie anche
da Gran Bretagna, Australia, Irlanda e Spagna. Dati meno confortanti per quanto concerne Germania, Portogallo, Olanda e Russia, quest’ultima anche a seguito del controllo sul flusso di merci in entrata da parte di Mosca. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
JLG
L'ASCOLTO CHE FA CENTRO n un mondo di connessione esasperata e di messaggi continui, forse ci si è dimenticati come le comunicazioni abbiano la necessità non solo di chiacchiere, ma soprattutto di capacità di ascolto. Cioè di quella dote rara che sa recepire i messaggi e li sa concretizzare. Una dote utile in ogni campo, ma che si fa particolarmente apprezzare quando la si ritrova in un costruttore di macchine capace di ascoltare il suo mercato e di tradurre queste indicazioni in soluzioni tecniche che risolvono i problemi. Una qualità che distingue la progettazione JLG. Dalla collaborazione tra il costruttore e alcuni tra i suoi principali distributori, quali TVH Equipment (Belgio) e Riwal (Olanda), è nato il nuovo sollevatore cingolato 400SC, una macchina progettata per muoversi su terreni accidentati e fangosi e che è stata presentata ufficialmente al Matexpo di Kortrijk, in Belgio, fiera biennale delle attrezzature per l’edilizia. La sinergia tra JLG e il suo mercato di riferimento ha così permesso di in-
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Spagna
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Ultraboom 44
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Le piattaforme JLG stanno registrando un notevole successo in Spagna, utilizzate per interventi tanto spettacolari quanto complessi. Una Ultraboom 1850SJ è stata recentemente impegnata nella
manutenzione del Puente de Fernando Reig a Muro De Alcoy, Alicante. Composto da una lastra centrale di 240 m sostenuta da 38 tiranti che si sviluppano da un pilastro di
dividuare le esigenze di chi opera nel tradizionale settore delle costruzioni e nelle grandi infrastrutture, tutti alla ricerca di macchine affidabili e veloci nel sollevamento, anche nelle condizioni più estreme. Da queste esigenze è stata così sviluppata la mobilità della 400SC, unita a un’altezza di lavoro di 14 m e a uno sbraccio di 11m. Elementi che garantiscono un rendimento e una produttività di altissimo livello. Il tutto senza dimenticare il controllo del motore a velocità variabile, che assicura bassi consumi; la capacità di sollevamento di 270 kg illimitata e di 450 kg limitata, che offre la possibilità di trasportare un
IL Service
Un veloce restyling della livrea da parte di Locatop e un Toucan Duo è pronto per lavorare per un’importante catena specializzata nel fai-da-te
Un classico per la movimentazione dei magazzini: Toucan Duo
89,5 metri, il ponte ha una lunghezza di 500 metri e si è dimostrato un perfetto banco di prova per una macchina concepita per lavorare in siti di grandi dimensioni, capace di raggiungere dolcemente la massima altezza in soli 4’40”,
maggior numero di strumenti di lavoro; e la rotazione continua di 360°. Cambiamo decisamente ambito, pur continuando a parlare di una macchina che ha saputo recepire gli input del mercato, quando spostiamo la nostra attenzione sul JLG Toucan Duo, un vero e proprio classico della logistica, ideale per la gestione delle scorte e la movimentazione del magazzino. L'intera gamma è infatti stata
sfoderando manovrabilità e versatilità. Un'altra Ultraboom, in questo caso una 1350SJP da 41,3 m di altezza, si è invece disimpegnata negli interventi manutentivi di cinque strutture progettate da Santiago Calatrava per la Città
delle Arti e delle Scienze di Valencia. E non è finita. Per la costruzione del centro di formazione Iberdiola, a Madrid, è all'opera una Ultraboom 1250 AJP, articolata da 38,3 m con un'altezza di scavalcamento di oltre 18 m.
Professionalità, presenza sul territorio e tecnologia. Questi i cardini del Service JLG Italia che ha costruito una rete di assistenza sulla Penisola, isole comprese, articolata su officine autorizzate tutte in grado di effettuare le riparazioni più complesse, come di intervenire presso il cantiere o la sede del cliente, anche con l'eventuale supporto di professionisti JLG Italia.
concepita per muoversi e lavorare in spazi ristretti, permettendo agli operatori di raggiungere qualsiasi area. Le dimensioni compatte e la bassa altezza a riposo del Toucan Duo consentono di attraversare facilmente le porte, mentre i comandi proporzionali assicurano un avanzamento regolare e maggiore manovrabilità. Inoltre, il sistema di trasmissione elettrica con motori brushless CA sfrutta al massimo ogni ciclo di lavoro. La piattaforma, che raggiunge un’altezza di 4 m, presenta due ingressi laterali e una portata di 130 kg a cui vanno aggiunti 70 kg disponibili sul ripiano materiali. Un plus che facilita le operazioni di prelievo e controllo scorte, che possono essere fissate con una cintura di protezione con ritrazione a molla, evitandone così la caduta. Oltre al ripiano, la stazione di lavoro comprende alcuni strumenti, una presa a 120/240V CA e un comando a una sola mano. L’albero in alluminio non rotante assicura rigidità e facilità di manutenzione. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
(CASE)
FATTORI CHIAVE Impetus Waste Management ha scelto le pale gommate Case Serie F e l’assistenza del dealer Warwick Ward per la sua attività di servizio ambientale ualità del prodotto e service impeccabile. Sono questi i fattori chiave che hanno indotto la britannica Impetus Waste Management a scegliere le pale gommate Case Serie F e l’assistenza fornita dal dealer Case Warwick Ward. Obiettivo? Ridurre i costi e migliorare la produttività. Le macchine Case sono così entra-
Q
te a far parte di una realtà tra le più importanti dell’Inghilterra settentrionale per quanto concerne i servizi ambientali. Impetus Waste Management occupa oltre 240 dipendenti impiegati in quattro punti di raccolta rifiuti indifferenziati, due discariche e un sito di compostaggio, per un totale di più di 900.000 t di rifiuti gestiti ogni anno. Ovviamente, con questi numeri in gioco, al momento di do-
SUL campo “Le macchine rispondono perfettamente ai comandi, i movimenti sono fluidi e sono semplici da operare,” afferma l’operatore Richey Maughan di Impetus Waste Management. “L’aria condizionata è fantastica: in questi ambienti di lavoro può fare molto caldo e quando fai un turno da 11 ore è importante che la cabina sia confortevole. Anche la visibilità è molto buona e la telecamera posteriore risulta molto utile, soprattutto quando sei in mezzo a mucchi di materiale. Inoltre, c’è sempre parecchio movimento da queste parti e vedere bene in tutte le direzioni è importante per la sicurezza. Non cambierei davvero nulla di queste macchine.”
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ver acquistare nuovi mezzi, l’impresa ha cercato macchine con prestazioni ottime, consumi contenuti e bassi costi operativi e manutentivi da accompagnare a un eccellente servizio post-vendita, anche in considerazione del fatto che i mezzi lavorano sempre in ambienti molto difficili. Nel suo nuovo impianto da 20 acri di CDR (combustibile da rifiuti), la società smaltisce annualmente 640.000 t (e fino a 2.000 t di rifiuti al giorno), attraverso un’attività senza sosta: 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.A movimentare
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla poliedricità delle macchine Case, l’ultima iniziativa in cui sono state utilizzate le minipale del costruttore saprà dissipare qualsiasi incertezza. Gli skid cingolati Case hanno infatti partecipato al TV Total Stock Car Challange 2015. L’avvenimento è la più grande gara europea di Stock Cars (autovetture simili a una berlina ma destinate alle gare e allestite come vere e proprie auto da corsa), in onda nella seconda serata del sabato sera tedesco sul canale Pro7. Nello specifico la competizione si è svolta in Germania, nell’Arena Veltins di Gelsenkirche (stadio dello Schalke 04), ha coinvolto 10 squadre con 3 piloti per ogni team. Per l’evento, Case ha messo a disposizione due CTL (minipale cingolate) TR320 e due CWL (pale gommate compatte) 121F e 321F che sono state utilizzate per ripulire il circuito e rimuovere le auto incidentate.
sumi ed è dotato di hill-holder per non arretrare nelle manovre in salita. Il modulo di raffreddamento con i radiatori disposti a forma di cubo, l’ormai ben conosciuto sistema cooling box Case, è decisamente efficiente in presenza di ambienti polverosi e aumenta l’affidabilità e l’operatività, anche grazie alla ventola reversibile. Un’ultima nota la merita la movimentazione di legname, residui vegetali e altro materiale infiammabile che, per sua stessa natura, può essere pericolosa. Per ovviare a questa possibilità l’AdBlue viene iniettato direttamente nel sistema di scarico riducendo i rischi di incendio (l’SCR risponde alle normative antincendio dello USDA Forest Service Standard). ❑
e caricare i rifiuti sono state chiamate le pale gommate Case Serie F: due 721F XR, una 821F XR, una 921F e una 1021F XR. Ogni macchina lavora per turni di 22 ore, con solo due ore di fermo per consentire la pulizia dei mezzi. Le pale gommate Case 721F XR (145 kW/195 hp), 821F XR (172 kW/230 hp) e 921F (190 kW/255 hp) sono tutte equipaggiate con un motore diesel da 6,7 litri Tier 4i. La pala più grande, la 1021F XR, ha invece un motore diesel Tier 4i da 8,7 litri turbocompresso con intercooler aria-aria. I propulsori non utilizzano nessuna valvola EGR e per la combustione serve solo aria pulita, rendendo superfluo un sistema di raffreddamento supplementare. L’iniezione è multipla common rail con sistema di post-trattamento HI-eSCR (DOC + SCR). Inoltre il motore montato in posizione arretrata per offrire un miglior bilanciamento del peso e incrementare la capacità della benna del 10–15% per ogni ciclo di
Case Construction Equipment CNH Italia Spa Strada di Settimo, 323 10099 San Mauro (To) Tel 800-2273-7373 www.casece.com
ANCHE AL Car Crash
lavoro. Tutte e quattro le macchine Case utilizzano la trasmissione Case Proshift, una “powershift” a 5 marce con convertitore di coppia bloccabile (lock-up) che, all’occorrenza, riduce i giri del motore diminuendo i con-
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REPORTTECNICO
ph. Luigi Filetici
C
hiusi i battenti dell'Esposizione Universale milanese, il bagno di folla quotidiano si è dileguato lasciando il posto al rumore dei cantieri e a una domanda: quale sarà il destino del principale materiale (l'acciaio) protagonista delle strutture di Expo? Dei fasti di Expo rimarrà infatti solo una manciata di strutture: Palazzo Italia, Cascina Triulza, Passerella Expo-Fiera, Passerella Expo-Merlata, l’Open Air Theatre, l’Albero della Vita, e, forse, Padiglione Zero.Tutte le opere temporanee dovranno essere smantellate entro il 30 giugno 2016. L'80% del costruito a vista delle opere temporanee di Expo è stato realizzato in acciaio, come conferma Fondazione Promozione Acciaio. Una scelta non casuale, frutto di ponderate considerazioni: consapevoli della necessità di
ph. MOSAE Studio Lorenzo De Simone
FONDAZIONE PROMOZIONE ACCIAIO
IL FUTURO DELL' Second
Life
La seconda vita dei padiglioni Expo è quanto mai diversificata. Ecco qualche esempio. Il padiglione degli Emirati Expospa ph. Daniele Mascolo
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Arabi verrà riutilizzato per l'Expo 2020, a Dubai. Il padiglione New Holland sarà ricostruito come showroom focalizzato sui principi di riciclo e sostenibilità. L'Ungheria riutilizzerà il 90% dell’edificio, che andrà a ospitare il Centro Nazionale della Salute e dell’Informazione. Il padiglione dell'Uruguay resta di proprietà dell’impresa costruttrice: la struttura metallica sarà
recuperare il materiale e in alcuni casi gli stessi padiglioni a fine evento, si è deciso di utilizzare un materiale sostenibile, che rispondesse alla riciclabilità e alla necessità di temporaneità, di rapida dismissione e di reversibilità delle opere. L'acciaio è infatti un materiale che si presta in modo eccellente al montaggio, allo smontaggio e al successivo riutilizzo delle strutture: un percorso per il quale Expo ha offerto il palcoscenico ideale. In questo contesto sostenibilità e riciclo rappresentano il filo conduttore del cosiddetto Dismantling. Nella fase di
ritirata dal costruttore metallico. Per quanto concerne la Svizzera: le torri saranno recuperate e riutilizzate nelle città elvetiche come serre urbane. La maggior parte del materiale del padiglione della Santa Sede verrà recuperato e verranno riciclati materiali e componenti, esattamente come per tutti i padiglioni per i quali non è prevista una nuova destinazione d’uso.
smantellamento, la sostenibilità dei materiali e delle procedure gioca un ruolo rilevante.Tra i diktat imposti: il divieto di utilizzare impianti mobili di frantumazione e recupero in sito e aggregati riciclati per riempimenti. È invece stato posto l'accento sulla necessità di ridurre al minimo l'impatto ambientale, recuperando e riciclando i rifiuti, contenendo le emissioni di polveri, le vibrazioni e l'inquinamento acustico. La demolizione deve quindi avvenire secondo un criterio selettivo in grado di garantire la tracciabilità e il recupero della
ph. Metropolitana Milanese
ph. Daniele Mascolo Expospa
ph. Daniele Mascolo Expospa
ACCIAIO DI EXPO ph. Daniele Mascolo Expospa
I tempi
massima quantità possibile di rifiuti, rigorosamente suddivisi per tipologia. Per questo è necessario procedere con lo smontaggio preventivo delle componenti riutilizzabili e di tutti i materiali estranei agli inerti. Le opere realizzate in acciaio sono in grado di rispettare tutte queste prescrizioni. L'acciaio, infatti, è un materiale sostanzialmente “pulito”, riciclabile al 100%, riutilizzabile, che grazie a una
costruzione realizzata con montaggio a secco ha un impatto ambientale minimo. La stessa sostenibilità si rivela anche nelle procedure di smantellamento e quindi riguarda l'intero ciclo di vita del materiale. E questo è uno dei motivi che hanno concorso alla scelta dell'acciaio nella maggior parte dei padiglioni realizzati dai Paesi stranieri partecipanti: su 52 Paesi il 69% ha realizzato le strutture del
proprio padiglione completamente in acciaio; il 4% in strutture composte acciaio-calcestruzzo; il 6% in acciaio e altri materiali; il 4% in calcestruzzo prefabbricato; e il 17% in legno. Procedendo allo smantellamento delle strutture in acciaio, inoltre, anche la produzione e l'immissione di polveri in atmosfera viene praticamente azzerata. Del resto l’acciaio è il materiale più riciclato nel mondo (ne vengono riciclate 14 t al secondo) e l’Italia è il primo paese europeo per riciclo di rottame ferroso, con una media di circa 20 milioni di tonnellate annue rifuso nelle acciaierie nazionali. ❑
Il piano di smantellamento delle strutture di Expo presenta un cronoprogramma serrato e vincolante: 1 e 2 novembre riconfigurazione del sito; dal 3 al 17 novembre trasloco; demolizione delle strutture fuori terra dal 18 novembre al 31 marzo 2016; demolizione delle fondazioni, rinterri e rimozione impianti dal 1° aprile al 30 maggio. Tutto deve essere svolto nel pieno rispetto dei tempi programmati: il 30 giugno 2016 scade il diritto di superficie.
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RETI DI IMPRESA
SOLUZIONI INTELLIGENTI asta un'occhiata ai numeri che identificano ciò che è avvenuto in Italia nel comparto del trasporto... e viene il mal di testa. Sembra di leggere un autentico bollettino di guerra, di una guerra che si avvia verso la sconfitta (per i dati rimandiamo al box). Certo, sarà stata molto la crisi a provocare tutto ciò, ma appare evidente che l’Italia ha anche perso tanta, tanta competitività. Una delle cause, molto preoccupante perché lascia poco spazio alla “retromarcia”, sono le cosiddette esterovestizioni, ovvero la scelta di parecchi imprenditori di portare la propria attività all'estero. Un po' per la pressione fiscale che nel nostro paese ha raggiunto livelli da follia, tanto per gli alti costi di esercizio che gravano in modo inesorabile sulle tariffe, e moltissimo per le psi-
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copatiche imposizioni burocratiche che da noi, man mano che passa il tempo, diventano sempre più cervellotiche e sempre più affidate a una pletora di pubblici funzionari completamente incapaci e, in moltissimi casi, inesorabilmente incompetenti. In qualche modo, quindi, occorrerà reagire. La resa incondizionata non è un modo di essere insito in questo vivace settore imprenditoriale. A Milano, in novembre, si è svolto il convegno a chiusura dell'anno accademico di TForma, un programma formativo specificatamente dedicato alle aziende di trasporto e logistica. Un congresso messo in piedi non per piangersi addosso, come forse verrebbe naturale fare, ma per trovare soluzioni e stimoli per un rilancio del mondo del trasporto nazionale e, di conseguenza, una ri-
QUANTO
si è perso In cinque anni, nell'autotrasporto, l'Italia ha perso oltre 10 miliardi di euro di introiti e ha accusato la perdita di quasi 200.000 posti di lavoro. Infatti il 60% delle immatricolazioni di veicoli industriali e il 25% delle percorrenze chilometriche dei mezzi con oltre le 3,5 t sono evaporati, insieme al 33% del tonnellaggio trasportato.
scossa economica delle aziende che oggi si sentono messe all’angolo. Il convegno ha messo in luce che questo mondo presenta una ripresa più lenta del dato nazionale. Ma che, lanciata sul tappeto un’intelligente soluzione, può uscire più velocemente dall'impasse. Una soluzione come le reti di impresa, non solo viste in chiave nazionale, ma con un'aggressività capace anche di affrontare il mercato internazionale. Pur non incidendo sulla totale autonomia gestionale delle singole imprese, questo meccanismo consente di “consorziare” il lavoro delle imprese stesse. Ovvero di rendere razionale ogni spostamento dei veicoli, sia in andata che al ritorno, mettendo, tramite un intelligente incrocio di banche dati, a disposizione di tutti i partecipanti alla rete i ser-
vizi di trasporto. Dal punto di vista pratico, quindi, un'azienda che deve effettuare un trasporto su una tratta medio o lunga, accedendo a questo meccanismo logistico potrà, anche in assenza di un proprio cliente, ottenere la possibilità di effettuare il classico trasporto di ritorno, evitando così un viaggio a vuoto. Ma, messo a regime il meccanismo, anche i fermi macchina possono essere efficacemente combattuti. Gli spazi temporali compresi tra un trasporto e l'altro, quelli che lasciano sul piazzale uno o più giorni il camion, potranno essere compensati con ser-
dello shipping e delle intermodalità usando proprio la logica di integratore di risorse. Ma anche un importante costruttore si è messo in gioco: Scania. Franco Fenoglio, AD di Italscania, ha sottolineato che proprio i danni all'occupazione sono il fenomeno più preoccupante che affligge questo settore, e ha illustrato l'operazione che Scania, in qualità di costruttore, ha messo in essere. Una comune strategia per i propri concessionari e clienti per ottenere una rete d'impresa e, di conseguenza, aumentare frutti e risultati del lavoro dei trasportatori. E il fatto
vizi a breve e medio raggio forniti sempre dalla rete d'impresa. Insomma, un sistema moderno e razionale che, se messo a frutto, può portare una percentuale di fatturato in più, anche in maniera sensibile, alle aziende italiane. Che, in questo modo, potrebbero anche accantonare l'ipotesi di portare all'estero la propria anima, rimanendo a combattere sul territorio nazionale. Ma dalla teoria occorre passare anche ai fatti. Non per nulla sono statiepresentate due realtà che già operano nel settore delle reti di impresa. È stato illustrato il progetto NEST Network, una realtà che già da tempo opera nell'ambito
che proprio un'azienda che costruisce veicoli si sia messa in gioco nel settore logistico, indica chiaramente che è una strada che difficilmente può essere trascurata da chi opera nel mondo del trasporto. Non rimane che stare a vedere l'attuazione pratica di questi principi che, sulla carta, oltreché rivoluzionari, hanno il sapore della soluzione davvero intelligente. E qui, probabilmente, giocherà positivamente anche la fantasia e l'inventiva italica. Il dinamismo e l'adattamento alle situazioni, propri della nostra gente. E, siamo certi, questi saranno i minimi comuni denominatori anche delle nascenti (e decollanti) reti di impresa. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
IVECO
PARTNER PER IL SOSTENIBILE e parole “partner” e “sostenibile” racchiudono il senso della partecipazione Iveco a Ecomondo. Come recita il nuovo pay-off del brand, Iveco vuole infatti essere il partner ideale per il trasporto sostenibile. Il tutto puntando su tecnologia, riduzione dei costi di gestione (Total Cost of Ownership, TCO), sostenibilità
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Voglia di LNG 52
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e fidelizzazione dei clienti. E per raggiungere questi obiettivi largo a una gamma completa all’insegna della sostenibilità, capace di mettere in risalto tutte le potenzialità delle trazioni alternative. Una gamma davvero ricca, che a Ecomondo ha messo in mostra anche una chicca: il Nuovo Daily Electric. Elettrico al 100%, il Nuovo Daily
La seconda stazione di servizio per LNG di Ham Italia è stata recentemente inaugurata a Novi Ligure, in provincia di Alessandria. Una buona notizia per il risparmio energetico applicato
all'autotrazione e che trova come naturale alleato Iveco il cui Stralis Natural Power alimentato a LNG vanta un'autonomia di oltre 750 km. Il gas naturale liquido in questa particolare
Electric garantisce la massima sostenibilità, alti livelli di affidabilità e si adatta perfettamente alle più comuni missioni in ambito urbano, come la distribuzione porta a porta e il trasporto urbano di persone. A Ecomondo abbiamo visto il modello 50C Van Electric, da 109 CV, zero emissioni, furgone, passo 4.100 mm, il cui consumo di energia è ridotto grazie all’utilizzo di ausiliari elettrici ad alta efficienza e al nuovo sistema di batterie riciclabili al 100%. Grazie alle modalità di ricarica flessibile, brevettata da Iveco, è possibile ricaricare le batterie del Nuovo Daily Electric collegandosi a una stazione di ricarica rapida, con un tempo medio di ricarica di circa due ore. Nella stessa manifestazione il leggero di casa Iveco era presente
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Stand
anche nella versione Natural Power, alimentata a gas naturale compresso (CNG), nello specifico un cabinato 35C14N P, da 136 CV, Euro VI, cambio meccanico e passo da 3.450mm. Dove il telaio a longheroni rende il Daily non solo la base preferita per gli allestitori, fornendo loro robustezza e supportando carichi pesanti; ma grazie alla sua struttura l’allocazione delle bombole sulla versione Natural Power non penalizza lo spazio utile di carico o l’area dedicata agli allestimenti. Ovviamente non poteva mancare il Nuovo Eurocargo, esposto in due declinazioni: 160E21K e 80EL19P. Il Nuovo Eurocargo, modello 160E21K, versione spazzatrice, equipaggiato con motore Iveco Tector 5 da 210 Cv, cambio meccanico a 9 marce, è ottimizzato per i regimi tipici della città. Il modello 80EL19P è invece equipaggiato con motore Iveco Tector 5 da 190
forma sfrutta una riduzione del volume di 600 volte. Di conseguenza, con un serbatoio di medie dimensioni è possibile trasportare un quantitativo di combustibile capace di ottenere un'autonomia ben superiore rispetto
Cv, cambio meccanico a 6 marce e sospensione pneumatica posteriore. Ricordiamo come il Nuovo Eurocargo sia l’unico veicolo Euro VI della gamma media ad adottare un solo dispositivo di post-trattamento dei gas di scarico, il sistema HI-SCR con filtro antiparticolato passivo (DPF). In rappresentanza
a quella del prodotto in forma gassosa. Per ottenere i 750 km di autonomia lo Stralis LNG è dotato di 4 serbatoi a gas naturale compresso da 70 l e di un serbatoio speciale di tipo criogenico che immagazzina ben 525 litri di gas naturale liquefatto
Ulteriore conferma dell’impegno Iveco verso l’ambiente è stata la scelta di utilizzare a Ecomondo uno stand a basso impatto ambientale, realizzato con materiali provenienti dalla trasformazione della plastica recuperata. A base d'acqua anche gli inchiostri per le grafiche, mentre il legno è riciclato e nuovamente riutilizzabile. Ciliegina sulla torta: tutti i materiali utilizzati per l’allestimento sono stati prodotti in Italia.
della gamma pesante ecco lo Stralis CNG, modello AD260S33Y/ PS CNG, equipaggiato con motore Iveco Cursor 8 da 330 Cv, cambio automatico Allison con rallentatore integrato, cabinato 3 assi, e dotato di cabina Hi-Road. Un ulteriore Stralis faceva mostra di sé nell'area esterna. In questo caso ci siamo trovati di fronte a uno Stralis LNG alimentato a gas naturale liquefatto, modello AT440S33T/P, equipaggiato con motore Iveco Cursor 8 C-LNG Euro VI da 330 Cv. ❑
che, all'introduzione nell'impianto di iniezione del motore, viene riportato allo stato gassoso. L'LNG si traduce in rispetto dell'ambiente, in riduzione del rumore e in una diminuzione dei costi complessivi di esercizio di circa il 10%. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
RENAULT TRUCKS
TUTTA SOSTANZA Q
uesto lo slogan Renault Trucks a Ecomondo. Un motto che non vuole stupire, ma è segno di assoluta concretezza che si è tradotta nel lancio del nuovo D Wide CNG, un veicolo equipaggiato con il nuovo motore Euro 6 da 9 litri e 320 CV. Disponibile in
Il mercato
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2 configurazioni: motrice 4x2 da 18 t e motrice 6x2 da 26 t, si tratta di un mezzo ben integrato con la natura intrinseca della manifestazione riminese, infatti il gas naturale compresso, o CNG, rappresenta una fonte di energia affidabile e decisamente poco inquinante. I motori, in prati-
A Ecomondo Renault Trucks, attraverso le parole di Giorgio Orsenigo, Direttore Commerciale, ha diffuso dati e prospettive che lasciano ben sperare per il mercato del futuro. Ma vediamo qualche dettaglio.
Il mercato dei leggeri tra 3,2 e 3,5 t secondo Renault Trucks si attesterà sulle 24/25.000 unità vendute nel 2015. Si tratta di un segmento molto segnato dal noleggio, soprattutto nel primo semestre, ma nella seconda
ca, non emettono particelle, fumo o odori e, in ambienti urbani, garantiscono un’autonomia analoga a quella di un classico diesel. Il D Wide CNG Euro 6 può inoltre essere alimentato anche a bio-metano (biogas), un'energia rinnovabile prodotta da materiali organici che genera emis-
parte dell'anno ha dato incoraggianti segnali di ripresa delle vendite ai clienti finali, a seguito anche delle nuove dinamiche di consegna urbana dei piccoli colli. In questo segmento Renault Trucks cresce del 45% e si aggiudica un 4%
di quote di mercato grazie a Master e Maxity. Nel segmento dei medi (fino a 16 t di PTT) si registra una crescita complessiva del mercato intorno al 16% nel 2015, mentre Renault Trucks registra un incremento nelle vendite del 34%,
RENAULT D WIDE CNG: FAST SPECH Configurazioni motrice Motore Potenza/Coppia Cambio Cabina Passi Capacità serbatoi Autonomia
sioni di CO2 notevolmente inferiori rispetto a un diesel. Di relazione alle emissioni inquinanti, i veicoli a gas naturale o a bio-metano sono quindi perfettamente adatti per l’utilizzo in ambienti urbani e interurbani, per tutte le attività di distribuzione e consegna, e sono molto apprezzati dalle amministrazioni pubbliche per la pulizia delle strade e per la raccolta dei rifiuti. A livello tecnico il Renault Trucks D Wide CNG è equipaggiato con il nuovo motore Euro 6 NGT9 6 cilindri, con una cilindrata di 9 l e una potenza di 320 CV. Questo motore offre qualità dinamiche e comfort di guida pari a quelle di un diesel, mentre allo stesso tempo è in grado di fornire maggiore coppia (1.356 Nm) e bassi livelli di rumorosità. Il cambio automatico è un Allison serie 3200, che si adatta perfettamente alle applicazioni di raccolta rifiuti. Come per la versione tradizionale, il cambio del D Wide CNG passa automaticamente dalla modalità “neutro” alla modalità “drive” e viceversa. Al fine di soddisfare ogni tipo di esigenza, il Renault Trucks D Wide CNG è proposto con due capacità di serbatoi: 600 litri (120 m3) di gas compresso a
soprattutto nella fascia 6 – 11 t. Passando infine ai pesanti (sopra le 16 t) a fine 2015 il mercato italiano complessivo dovrebbe attestarsi sulle 11.600 unità (che potrebbero diventare anche 12.300 calcolando i ritardi di immatricolazione) contro
200 bar, ovvero 90 kg di gas stivati in sei taniche, oppure 800 litri (160 m3)di gas compresso, cioè 120 kg di gas contenuti in otto serbatoi. Per il loro approvvigionamento, il Renault Trucks D Wide CNG offre connessioni agli standard NGV1 e NGV2, al fine di soddisfare le esigenze dei fornitori di gas in Europa. Questi serbatoi di acciaio sono stati progettati per resistere ad una pressione fino a 500 bar, che è 2,5 volte superiore a quella normale e per rimanere in
4x2 (18 t) e 6x2 (26 t) Euro 6 NGT9 6 cilindri a gas Euro 6 320 CV / 1.356 Nm automatico Allison serie 3200 Day Cab da 3.500 a 4.750 mm fino a 800 litri = 160 m3 = 120 kg di gas naturale compresso fino a 400 km in ambienti urbani e interurbani
funzione per più di 20 anni. Come i veicoli diesel di Renault Trucks, il Renault Trucks D Wide CNG viene prodotto in Francia a Blainville-surOrne e la manutenzione del veicolo è assicurata dalla rete Renault Trucks in tutta Europa. Ricordiamo infine come il settore del gas sia ora supportato dall'Unione Europea che, nel settembre 2014, ha adottato nuove regole volte a garantire un numero adeguato di stazioni di rifornimento di gas in tutta Europa. ❑
le 9.100 del 2014. Qui Renault Trucks conferma la propria quota di mercato dell'8% pur incrementando le vendite del 41% grazie ad alcune commesse aggiudicatesi ma che hanno visto le immatricolazioni dei veicoli all'estero. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
DAF
PIÙ CHIARO DI COSÌ
iamo alla fine dell'anno e come da tradizione ogni azienda annuncia i propri risultati, ma anche (e soprattutto) le prospettive per il futuro. Che quest'anno, finalmente, sono un coro unisono di: forse la crisi è davvero finita. A questo coro si è unita DAF, Costruttore olandese di veicoli industriali facente capo al Gruppo Paccar. Quest'ultimo ha dalla sua una “strana” tradizione, ossia un ciclo positivo di anni finanziari chiusi in attivo che sta per raggiungere il traguardo dei 100: qualunque sia la crisi che imperversa nel Mondo, non importa, Paccar chiude in positivo (come Gruppo). Una parte di questa responsabilità di successo è anche di DAF, ovviamente; compito non facile visto che, almeno in Italia, il Costruttore non ha conosciuto, al pari degli altri OEM di veicoli industriali, un quinquennio felice. Anzi. L'autotrasporto italiano ha subito danni ingenti dalla crisi, per non parlare di mezzi d'opera che negli ultimi due anni non sono riusciti a superare la quota delle mille unità vendute in tutta Italia da tutte e sette
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le Sorelle. Ma sembra che l'inversione di spinta (o meglio di marcia) sia stata eseguita e ora ci aspettano mesi in lenta, ma costante salita. Secondo DAF il mercato dei veicoli industriali chiuderà il 2015 con circa 5.000 veicoli tra le 6 e le 15,9 t e 255.000 unità sopra le 16 t vendute in tutta la UE. In Italia questa crescita arriva riflessa con una tenden-
za più lenta ma con la freccia nella stessa direzione, attestandosi sulle 11.500 unità sopra le 16 t e 2.500 veicoli tra le 6 e le 15,9 t vendute nel 2015. Rispetto al 2014 siamo a +22/23%. Numeri quasi incredibili, per come siamo abituati, ma reali. Con una piccola valutazione da considerare, ossia che il 2014 è stato l'anno peggiore di sempre del-
la crisi, quindi ottenere un numero positivo da un riscontro con i risultati di tale anno è più facile. Ma non bisogna comunque disdegnare i risultati, perché sono il segnale di diversi fattori che sembra stiano ricominciando a girare: un Governo più credibile a livello internazionale che sta portando investimenti stranieri, tassi di interesse bassi e un maggior credito concesso al settore dei trasporti che aiutano le imprese a investire in un nuovo parco mezzi, e una generale maggiore fiducia degli imprenditori. DAF intende cavalcare questa onda di positività generale continuando a puntare sull'efficienza dei propri veicoli, una strategia che ha già ripagato in questi anni di crisi. Il programma DAF Transport Efficiency, declinato nei tre pilastri che sono il design e la tecnologia dei veicoli (vedi per esempio il programma dei Quiet Trucks cui DAF ha risposto con le versioni Silent di tutti i propri veicoli), l'abilità di guida raggiunta attraverso corsi di guida e formazione per gli autisti e tutta la parte dei servizi al cliente, che DAF eroga sul territorio attraverso una rete di Dealer, Service Partners, Service Support Points e TRP Parts Distributors che, complessivamente, coprono il territorio nazionale in maniera sempre più capillare. Sempre più, perché ogni anno DAF aggiunge pezzi al suo puzzle italiano: nel 2015 alla famiglia DAF in Italia si sono aggregati, per esempio, MS
Anche l'LF è Silent
Dopo i Quiet Truck CF e XF anche il piccolo LF del Costruttore olandese “abbassa i
Roma di Anagni (FR) e Povia di Piacenza tra i TRP Parts Distributor, mentre OMAT è il nuovo dealer per Umbria, bassa Toscana e alto Lazio, Dtruck di Sassuolo (MO) e Officine T.S.T di Corato (BA) sono due nuovi Service Partners e Costa Truck di Tortona è un nuovo Service Support Point. Quindi si conferma la scelta di DAF che vede nella rete distributiva un asset essenziale per il successo sul mercato italiano.Tornando agli altri pilastri, in termini di tecnologia i Silent Trucks non sono l'unica novità: il Costruttore olandese presenta anche il nuovo sistema DAF Connected Truck (disponibile nella prima metà del 2016), una piattaforma digitale moderna che
toni”, e viene proposto in una versione pensata appositamente per la distribuzione cittadina, regionale e in tutte quelle aree dove sono in vigore limitazioni sui livelli di rumorosità nelle ore serali e notturne. Per essere in regola con i rumori notturni il nuovo LF presenta un livello di rumorosità massimo di 72 dB(A),
livello che soddisfa la totalità delle norme antirumore attualmente vigenti e offre agli autotrasportatori la possibilità, volendo, di ampliare le possibilità di impiego del veicolo, e quindi il business. Il nuovo DAF LF Silent da 7,5 t è equipaggiato con il propulsore PX-5 Paccar da 4,5 l con potenze di 152 e 184 CV, abbinato al cambio
permette di importare dati anche da altre piattaforme e che offre molteplici servizi, utili in primis a chi gestisce flotte medio-grandi. DAF è forse l'ultimo dei costruttori a offrire un prodotto simile, ma lo offre fin dall'inizio completo ed evoluto, e implementabile su tutti i veicoli anche in after market, purché sia presente l'apposita scatola nera che è di default già ora sui veicoli in produzione. Tra i servizi, infine, grande importanza continua a rivestire Paccar Finance, la cui sinergia con le vendite ha permesso di sostenere e finanziare clienti magari anche in crisi che hanno però saputo rimettersi in gioco e ripartire. Con ottimi risultati. ❑
automatico AS Tronic a sei marce; è disponibile nella versione cabinato 4x2, con la possibilità di scegliere tra le
cabine Day Cab, Extended Day Cab o Sleeper Cab e un'ampia selezione di opzioni relative al passo. MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
MAHINDRA
QUANTO È NUOVO...
n Off Road decisamente originale. Quanto è il nome del nuovo Mahindra a metà strada tra il classico fuoristrada e una monovolume compatta. Un veicolo polivalente che abbina un corpo vettura a 5 porte/5 posti alla struttura di un vero fuoristrada, con telaio separato dalla carrozzeria. Lungo meno di 4 m (fatta eccezione per la ruota di scorta esterna) è in grado di destreggiarsi nei percorsi fuoristrada come nel traffico urbano. Una proposta unica e versatile per molteplici lavori.Vediamolo nei dettagli.
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SUV Europeo
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Il motore è un’unità turbodiesel common-rail da 2,2 litri a 16 valvole sviluppato dall’austriaca AVL per conto di Mahindra, che lo produce in India. È abbinato a un cambio manuale a 5 marce con riduttore e, sulla versione 4WD, a un dispositivo per l’inserimento elettrico della trazione integrale con mozzi ruota anteriori liberi a inserimento automatico. Sulla versione 2WD, il 4 cilindri da 120 CV (88 kW) consuma 8,1 l di gasolio ogni 100 km. La particolarità di Mahindra Quanto è però insita nella carrozzeria, più
L’aggettivo “europeo” descrive con immediatezza il nuovo
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design del Mahindra XUV500. Il frontale del SUV a 7 posti è ora più aggressivo grazie all’adozione di un cofano-motore caratterizzato da due rialzi sui lati, di gruppi ottici anteriori ridisegnati e di una mascherina a sette
simile a quella di una monovolume compatta che a quella di un fuoristrada tradizionale come Goa, del quale conserva, oltre al propulsore e alla trasmissione, anche le sospensioni indipendenti e l’impianto frenante dischi-tamburi con ABS. Gli interni prevedono un abitacolo spazioso, con 5 posti e sedili posteriori ripiegabili asimmetricamente in avanti per aumentare la capacità di carico fino a 1.650 l. L’ottimo rapporto prezzo/prodotto del nuovo Quanto beneficia di una dotazione di serie che comprende: controllo automatico della velocità di crociera, autoradio con lettore MP3, CD, USB e SD Card con comandi al volante, Driver Information System, assistenza elettronica per le partenze in salita e per la marcia in discesa, antifurto immobilizer, cerchi in lega (versione 4WD) e pedane laterali sottoporta. ❑
In Italia, Mahindra Quanto è disponibile nell’allestimento C8 con trazione posteriore (11.700 euro IVA esclusa) e integrale (14.098 euro IVA esclusa).
elementi verticali in cui spicca il marchio del costruttore indiano. Anche gli interni evidenziano il processo di “europeizzazione” con una finitura più sobria. Nuovo anche il navigatore satellitare e le ruote in lega leggera da 17” a 10 raggi. I nuovi modelli
conservano il collaudato 2.200 turbodiesel common-rail tipo m-Hawk da 103 kW, con compressore a geometria variabile e funzione Start&Stop, che consente di percorrere 100 km in ciclo misto con 6,5 l di gasolio (versione a trazione anteriore).
REPORTTECNICO
di accuratezza dei risultati, tempi di prova e costi ridotti e totale affidabilità. Il tutto basato sull’innovazione e su un rapporto di partnership con i clienti fatto di attenzione, rispetto delle regole e degli impegni presi. Oggi, dopo oltre 30 anni di permanenza nella sede di Cernusco sul Naviglio, ormai non più sufficiente alle crescenti necessità produttive, Controls Group cambia casa. Il nuovo stabilimento è situato a Liscate, una cittadina che si colloca in una posizione strategica, a soli 17 km dal centro di Milano e all’intersezione di due delle maggiori nuove reti autostradali. La nuova area dispone
CONTROLS
CAMBIO CASA!
uove necessità di spazio, la volontà di cambiare, l’esigenza di trovare un altrove in cui potersi esprimere al meglio. Sono tanti gli elementi che suggeriscono un cambio di casa. E se queste motivazioni appaiono evi-
N
C’è anche l’App
denti in ambito familiare, divengono pregnanti quando si parla di aziende, specialmente nel caso di società che, nel tempo, hanno acquisito fama internazionale. Realtà, come Controls, che dal 1968 a oggi di strada ne ha fatta davvero tanta. La società lombarda è un autentico leader mondiale nella produzione e distribuzione di apparecchiature di prova per l’ingegneria civile, con la proposta di oltre 4.000 prodotti, sette filiali internazionali e più di 100 distributori sparsi in tutto il pianeta. Una realtà il cui principale obiettivo è realizzare sistemi di prova avanzati in grado di creare valore in termini
Si tratta di un’applicazione che raccoglie i cataloghi di tutti i marchi di Controls Group: Controls, Wykeham Farrance, IPC Global e Pavelab Systems. Attraverso l’app
ControlsGroup, disponibile per il download gratuito, si ha accesso alla gamma più completa di attrezzature per le prove di laboratorio e i test per calcestruzzo e cemento, miscele
Esplosione di Supernova “Esplosione di Supernova”, l’opera di Giuliano Melioli impreziosisce l’ingresso della nuova sede Controls
di una superficie interna di più di 8.000 m2 e una superficie globale di 22.000 m2. Oltre a godere di un maggiore spazio per lo sviluppo & ricerca, la produzione, la logistica e la movimentazione merci, la nuova sede prevede una vasta area dedicata ai servizi per i visitatori: un ampio showroom per la presentazione dei prodotti e i corsi di formazione e sale riunioni. All’ingresso è stata posta “Esplosione di Supernova”, un’opera di grandi dimensioni dell’artista Giuliano Melioli. ❑
di asfalto e bitume, prove del suolo e test di laboratorio in genere. I cataloghi sono proposti in diverse lingue, è possibile salvare note e appunti, evidenziare i contenuti
più importanti, visualizzare video, leggere contenuti aggiuntivi e inviare pagine via e-mail in formato pdf. L’app offre anche il servizio di notifiche automatico per gli aggiornamenti.
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REPORTTECNICO
MANITOU
LA REGOLA DEL CINQUE
e applicazioni industriali non hanno limiti. Ne è ben conscia Manitou che ha recentemente completato la sua gamma di sollevatori industriali con sei nuove macchine di medio tonnellaggio e otto di grosso tonnellaggio. 14 nuovi modelli, da 1,5 a 10 t, per affrontare il più elevato spettro di applicazioni possibili. I nuovi MI sono stati progettati in base a cinque direttive: semplicità, comfort, affidabilità, sicurezza e minori costi
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Eternit... No, grazie L'abbiamo visto a Ecomondo ed è un prodotto ideale per i lavori di bonifica e
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operativi.Analizziamole una per una. La semplicità di utilizzo è ben visibile sin dall’accesso al posto di guida, grazie a maniglie ben posizionate per una presa rapida, un gradino largo e antiscivolo e soprattutto uno spazio aperto con un ampio pavimento. Il conducente può contare su comandi al volante intuitivi per quanto concerne il senso di marcia, i fari e gli indicatori di direzione, oltre che su comandi idraulici e d’inversione del senso di marcia studiati
per l’utilizzo in ambito edile e industriale. Già il nome ne identifica la principale applicazione, si tratta infatti del cestello ORH Eternit della gamma dei cestelli estensibili Manitou. Votato alla massima versatilità e ideale per la rimozione di lastre complete di amianto, ORH Eternit presenta
un’apertura completa rapida e facile, mentre è possibile orientarne idraulicamente la posizione con la rotazione (+90°/90°) per ottenere la condizione di lavoro ottimale in qualsiasi modalità operativa. Estensibile, il cestello ha una capacità di 700 kg con la rotazione oppure 1.000 kg
I modelli di maggiore tonnellaggio sono equipaggiati con freni a disco a bagno d’olio per una maggiore longevità ed efficacia
per una manipolazione naturale. La direzione assistita facilita le manovre soprattutto nella movimentazione di carichi pesanti. E il cruscotto evidenzia una strumentazione semplice con schermo completo e collocato in posizione ideale per facilitare la lettura delle spie. Il comfort è invece frutto di un preciso studio sulla cabina che prevede la regolazione della posizione della colonna dello sterzo e del sedile. Quest’ultimo è inoltre dotato di un
senza rotazione. Ha un’ampia superficie calpestabile: 2x2,50 m chiuso, 4 m aperto. Il carico frontale beneficia dello sportello apribile su un lato con dispositivo di avvenuta chiusura. Manitou mette anche a disposizione la variante con sportello frontale a libro e sportelli laterali.
La movimentazione non ha più limiti con i nuovi MI Manitou
eccetera. Sul fronte dell'affidabilità e della sicurezza, i nuovi Manitou MI di medio e grosso tonnellaggio sono costruiti sulla base di un telaio monoblocco e dispongono di rampe e di assali rafforzati. Beneficiano, inoltre, della collaudata trasmissione Okamura che ottimizza l’efficacia dei diversi motori. Per i tonnellaggi medi i nuovi sollevatori Manitou sono equipaggiati con freni a tamburo protetti dall’umidità e dalle polveri per garantirne la resistenza, mentre i modelli di maggior peso possono contare su freni a disco a bagno d’olio per una maggiore longevità ed efficacia. Sul fronte sicurezza, il protet-
Sempre FACILE Non solo in termini di utilizzo, ma anche sotto il profilo della manutenzione. I nuovi MI sono stati progettati in modo semplice per facilitarne la manutenzione. Inoltre il numero limitato di pezzi elettronici riduce le possibilità e l’entità dei guasti. I principali componenti elettronici, i relè e fusibili sono facili da raggiungere e sono collocati in scatole a tenuta stagna, protetti da polvere e umidità.
dispositivo di sicurezza che neutralizza i movimenti del sollevatore in caso di assenza dell’operatore. Tanto lo spazio per le gambe, mentre il protettore conducente sospeso su silent-bloc permette di assorbire le vibrazioni per migliorare la comodità di guida. L’operatore può anche contare su numerose opzioni per personalizzare la cabina: parabrezza anteriore/posteriore con tergicristallo, cabina chiusa con vetri scorrevoli, riscaldamento/climatizzazione,
tore conducente con tetto alveolato, il passaggio dei flessibili ottimizzato e i montanti profilati offrono al conducente un’ottima visibilità. Ma sicurezza significa anche essere visti. Per questo motivo, i nuovi MI comprendono, di serie, fari da strada, fari lampeggianti, un faro di lavoro posteriore e un retrovisore panoramico interno. E i minori costi operativi? Quelli riguardano la manutenzione e li abbiamo messi in evidenza in un apposito box. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
JCB
MA QUALI RIFIUTI!
rifiuti, generalmente parlando, sono le cose che non servono, da eliminare. La visione più moderna del mondo li ha invece trasformati nel “waste”, cioè in un'opportunità di business. Per questo specifico settore JCB ha sviluppato una gamma di attrezzature “Wastemaster” con caratteristiche di versatilità e allestimenti ad hoc che ne esaltano prestazioni e produttività nella raccolta e riciclaggio dei rifiuti. In questa famiglia, contraddistinta dalla sigla WM, rientrano escavatori e movimentatori
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Prima
assoluta Esordio convincente per il JS20 MH, il primo material handler venduto in Italia dal concessionario JCB Meta di Codevilla, in provincia di
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Pavia, alla C.R., società attiva nel campo dello stoccaggio e trattamento dei rifiuti. La C.R., che ha all'attivo un interessante parco macchine JCB, opera in un sito che si estende per circa 30.000 metri quadrati e provvede al trattamento di tutte le tipologie di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, con importanti attività di movimentazione. In questo contesto il movimentatore JS20 MH rappresenta, per le sue particolarità e l’elevato livello
di specializzazione, uno dei fiori all’occhiello del parco macchine C.R. In particolare è apprezzato per l'eccellente robustezza, la sensibilità e la precisione nei movimenti, che permette di gestire ogni fase in modo ottimale e in assoluta sicurezza. Un elemento chiave è poi rappresentato dalla cabina a
sollevamento idraulico, che offre un’eccellente visuale anche all’interno di container e semirimorchi.
70 anni Il 23 ottobre 2015 JCB ha celebrato il suo 70° compleanno. Un giorno speciale festeggiato con un giorno di ferie per tutti i suoi dipendenti e con il lancio di una versione in edizione limitata della sua macchina più famosa: la terna 3CX. In 70 anni la società dal piccolo garage di Uttoxeter, nello Staffordshire, dove produceva rimorchi per rottami bellici, si è trasformata in un'azienda con 22 stabilimenti (11 nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina) e oggi impiega oltre 12.000 persone.
(MH), pale e minipale, movimentatori telescopici, carrelli telescopici Teletruk. Tra le novità più recenti della gamma, il movimentatore JS20 MH, la terna 5CX WM e la pala gommata 457 WM Tier 4 Final. Modello di punta della gamma JCB Wastemaster è il movimentatore di materiali JS20 MH da 20 t, appositamente sviluppato per il settore dei rifiuti che sfrutta al meglio l’esperienza dell’azienda nella produzione di escavatori gommati ad alte prestazioni. Il carro è stato completamente riprogettato e il telaio
La 5CX Wastemaster è dotata di stabilizzatori posteriori più lunghi con piedini idraulici per sollevare da terra l'intera macchina.
presenta una torretta di rotazione in posizione centrale che offre più stabilità rispetto ai tradizionali escavatori cingolati. Le caratteristiche da vero movimentatore di materiali sono rafforzate da un riduttore di rotazione che assicura una maggiore precisione durante le operazioni di carico. La macchina è equipaggiata con cabina sollevabile idraulicamente e motore da 97 kW. Lo speciale braccio diritto da 5,7 m può essere dotato di avambraccio a collo d'oca da 4 m, o di un avambraccio per movimentazione materiali da 3,6 m. Il massimo sbraccio al perno è di circa 9,5 m. Altra novità della gamma è la terna 5CX Wastemaster. Un modello speciale che comprende stabilizzatori posteriori più lunghi con piedini idraulici per sollevare da terra l'intera macchina, permettendo di vedere perfettamente all'interno del cassonetto, del frantumatore o
Il movimentatore di materiali JS20 MH da 20 t è equipaggiato con cabina sollevabile idraulicamente e motore da 97 kW
della pressa durante le operazioni di compattazione o carico dei materiali con una pinza di cernita, una benna mordente o una compattatrice. La 5CX WM è dotata del motore JCB EcoMAX da 81 kW e comprende innovazioni quali l'Advanced EasyControl e il cambio Powershift a 4 velocità con sistema TorqueLock. Il tris di novità JCB si conclude con la grande pala gommata 457 WM, dal design completamente rinnovato nella cabina, nel cofano motore e nel contrappeso posteriore, attraverso accorgimenti costruttivi che contribuiscono a una migliore visibilità, a livelli di rumore ancora più bassi, all'aumento dello spazio interno e a un miglioramento generalizzato dell'ambiente di lavoro. Tutta nuova anche la motorizzazione: un potente motore diesel MTU che soddisfa i requisiti Tier 4 Final/ Stage IV senza DPF e che, secondo i dati JCB, contribuisce a un risparmio di carburante di circa il 16% rispetto al modello precedente. La pala 457 WM monta la cabina JCB CommandPlus, la cui struttura ROPS è completamente nuova, con i montanti spostati verso la parte posteriore in modo da “regalare” un interno più spazioso e un parabrezza panoramico dall’eccezionale visibilità. Se comandi e interruttori sono a portata di mano, la 457 WM è dotata di serie di due schermi LCD a colori e beneficia di una notevole riduzione della rumorosità interna da 71 a 67 dB(A). ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
GMS Fahrbahnsanierungen GmbH ha eseguito, su un’area di 3000 m², la risagomatura del manto di Assen finalizzata a ripristinarne la necessaria aderenza.
WIRTGEN
TECNOLOGIA RISOLUTIVA e soluzioni tecnologiche se sono fini a se stesse rappresentano un trastullo da intellettuali, qualcosa di interessante, certamente, ma sostanzialmente sterile. Al contrario, quando la tec-
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Intervento speciale
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nologia è al servizio della pratica, in questo caso del cantiere, ecco che diventa fondamentale, migliora la vita degli operatori e ottimizza il risultato finale. È quanto accade con la Wirtgen W 210i con cabina
Per realizzare un intervento di stesa in condizioni molto difficili lungo l’autostrada britannica M6 nei pressi di Cannock, l'impresa Carillion ha fatto ricorso a una finitrice Wirtgen SP 25i e a un alimentatore Wirtgen
ISF 25i (independent side feeder). La società ha dovuto rifare l’esistente banchina in calcestruzzo rinforzata e asfaltata, in modo da adattare la nuova corsia al manto stradale contiguo e realizzare una pavimentazione
e rullo per microfresatura FCS che, rispetto a un rullo fresante standard, è dotato di 672 denti anziché 168. Differenze che non terminano certo qui. Infatti, diversamente dai rulli fresanti tradizionali, i rulli per fre-
L'alternativa In Australia il surface mining sta soppiantando i metodi di estrazione del carbone convenzionali e la soluzione Wirtgen, rappresentata dal modello 4200 SM, costituisce il metodo ideale per le impegnative condizioni geologiche presenti nella miniera della New Acland Coal Mine: fino a 27 filoni di carbone, in gran parte sottili, intercalati da altrettanti strati di sterili.
satura finissima vantano anche una distanza tra le linee di taglio inferiore a 6 mm e sono quindi in grado di creare una tessitura superficiale strutturata molto finemente, con una profondità di fresatura massima di 3 cm. Eliminando dal manto stradale le deformazioni superficiali è così possibile ottenere superfici perfettamente piane e uniformi. Wirtgen, con un'interessante propensione alla praticità, propone inoltre la soluzione ideale per poter sostituire in modo rapido e con pochi gesti i rulli fresanti, montando rulli con larghezze operative o interlinee differenti a seconda del-
le tipologie di intervento. Si tratta del Flexible Cutter System, più conosciuto con la sigla FCS, che rappresenta un grande vantaggio e al tempo stesso un fattore determinante per un impiego efficiente delle scarificatrici di grossa taglia, che in questo modo godono di un utilizzo versatile e diversificato a se-
omogenea in calcestruzzo. In pratica un cantiere più unico che raro, da realizzare solo in determinate finestre temporali e in condizioni di spazio molto ristrette. L’intervento è stato eseguito da una finitrice Wirtgen SP 25i affiancata da
un alimentatore con nastro convogliatore brandeggiabile Wirtgen ISF 25i sviluppato sulla base dell’SP 25i. Questa soluzione ha ridotto al minimo gli intralci alla circolazione, garantendo la sicurezza dell’operatore e degli operai.
conda delle specifiche applicazioni. Le macchine possono inoltre essere equipaggiate con il sistema di livellazione multiplex, particolarmente indicato per misurare le irregolarità molto estese in lunghezza con l’ausilio di vari sensori installati su uno o su entrambi i lati della macchina (il sensore a cavo flessibile, quello a ultrasuoni e il sensore odometrico nel cilindro di sollevamento). Dal valore medio dei sensori collegati viene poi calcolata con grande precisione la profondità di fresatura corrente; ciò permette di compensare molto bene le ondulazioni longitudinali e di ottenere risultati decisamente precisi in fase di livellazione. La Wirtgen W 210i prevede inoltre l’innovativo Operator Comfort System (OCS), un sistema che offre un alto comfort di marcia e un’enorme facilità d’uso della macchina. L’elemento essenziale dell’OCS è la cabina traslabile e girevole idraulicamente, che consente all’operatore di ottenere in modo rapido ed efficiente una visuale ottimale in ogni situazione.Allo stesso tempo l'allestimento interno della cabina, davvero di elevato livello, non lascia inesaudito nessun desiderio: la visualizzazione sui monitor delle immagini riprese dalle varie telecamere, i sensibili joystick di controllo della macchina e il potente climatizzatore automatico garantiscono condizioni di lavoro ottimali in ogni stagione. Tutte queste tecnologie sono state utilizzate dalla società GMS Fahrbahnsanierungen GmbH per ripristinare il manto stradale del circuito di Assen. 4.500 m di pista progettata specificatamente per le gare motociclistiche. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI
Atti intelligenti (?)
M
entre andiamo in stampa apprendiamo che il governo si appresta a depenalizzare vari reati, fra i quali la guida senza patente. Le motivazioni sono sempre quelle: la giustizia è intasata. Quindi, invece di far lavorare di più i giudici e metterli pure in condizioni di lavorare decentemente, si usano i pannicelli caldi per curare le ferite di Kalashnikov. Cosa avverrà in pratica? Colui che sarà trovato al volante senza essere in possesso della patente di guida riceverà una sanzione pecuniaria. E basta. Una sanzione di qualche migliaio di euro, è vero; ma, quando si avrà a che fare con delle tasche ben lubrificate, non sarà poi tanto dolorosa. Infatti, una volta pagato il conto corrente postale, tutto finirà lì. Così qualunque conducente di mezzi pesanti al quale è stata ritirata la patente o qualsivoglia allegro nottambulo che è stato trovato alla guida ubriaco fradicio o pieno di droga, con qualche migliaio di euro si potrà lavare la coscienza e rimettersi al volante del proprio TIR o della propria Ferrari. Se almeno dietro una scelta di questo genere ci fosse un ragionamento giuridico-sociale (magari sgangherato) potremmo limitarci a dare a questo legislatore del fesso. Ma il dato più triste è che la scelta deriva dall’incapacità dello stesso legislatore di mettere a punto la macchina della giustizia. Che poi sarebbe il vero mestiere del legislatore di cui sopra. Quando i lettori leggeranno questo pezzo la decisione, per il sì o per il no, sarà stata presa. E potranno farsi un’idea del livello di stupidità e dei danni che la decisione stessa potrà creare. Ma ciò che va stigmatizzato subito, invece, è l’idea di mettere in campo un’ipotesi del genere. Solo l’averlo pensato merita il rilascio di una speciale patente. Non di guida, ma di criminale. L’INTELLIGENZA Con una delinquenza sempre più aggressiva, con i moltissimi È INVISIBILE PER L’UOMO stranieri sul nostro territorio che non hanno certamente i documenti in ordine, con il continuo aumento del consumo CHE NON NE POSSIEDE. di alcol il pensare a una sciocchezza del genere è il segno del (ARTHUR SCHOPENHAUER) pressapochismo e dell’irresponsabilità di una classe dirigente degna, al massimo, di dirigere un condominio.Vuol dire essere complici (e forse colpevoli) dell’idiota ubriaco che sale sul marciapiede e investe più persone. Stupidi ed incapaci di questa risma certamente meritano di perdere le elezioni, ma dolorosamente dobbiamo ammettere che, di volta in volta, non votando questo o quello si è finiti in mani peggiori. Che, quasi quasi, ci hanno fatto rimpiangere quelli di prima! ❑
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MACCHINE CANTIERI 5.0
Lavorare in ogni situazione senza limiti. Con Manitou è possibile! Il nuovo MRT 3255 ne è la prova: rotazione 360°, 32 m di altezza e 5,5 tonnellate di portate su forche, fino a 12 tonnellate di capacità con argano, oltre 43 metri di altezza di lavoro con cestello in positivo e fino a -11 metri di lavoro in negativo. Sollevatori telescopici rotativi da 14 m e sollevatori telescopici fissi da 6 a 18 metri con un’ampia e specifica gamma di accessori per ogni esigenza, sempre nella massima sicurezza operativa. Manitou, per il vostro lavoro!
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2015,
Robustezza e affidabilità
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Nuova SV100 con braccio triplice
Yanmar presenta il suo primo midi escavatore equipaggiato di un braccio triplice : la “SV100 two-piece boom”. L’articolazione aggiunta al braccio permette di migliorare notevolmente la manovrabilità dell’escavatore e il posizionamento dei carichi.
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