MC5.0-Macchine Cantieri - n. 32 - aprile 2016

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MC + I L

M O T O R E

F R E E

P R E S S

D E L L ’ E D I L I Z I A

5.0

MACCHINE CANTIERI

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aprile 2016, n. 32

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TESTIMONIANZE Chilometri di costa ripuliti dalla marea nera con una BVR 12C di Trevi Benne

2 BP L’SV100 Sigma -6 7 B e il ar CEE di Yanm assima la m offrono ità flessibil va operati

COVERSTORY

I giunchi dell’edilizia

Leggi MC 5.0 Macchine Cantieri da smartphone e tablet


ROBUSTEZZA E AFFIDABILITÀ NUOVA SV100 CON BRACCIO TRIPLICE Yanmar presenta il suo primo midi escavatore equipaggiato di un braccio triplice : la “SV100 two-piece boom”. L’articolazione aggiunta al braccio permette di migliorare notevolmente la manovrabilità dell’escavatore e il posizionamento dei carichi.

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KDI 3404

UNICO, NON PER UN’UNICA RAGIONE

KDI 3404. SCOPRI COSA LO RENDE UNICO. Sarà per via dei consumi - inferiori di oltre il 10% rispetto alla concorrenza - oppure per le performance, equivalenti a quelle di motori di cilindrata superiore. Sarà che offre la più alta coppia e potenza della categoria - aumentando la produttività della macchina del 15% - oppure perché è un motore compatto che non si ferma mai, dato che non utilizza il DPF e il ciclo di lavoro non deve essere interrotto per rigenerare il filtro. Sarà che risponde in modo eccezionale alle variazioni di carico - grazie alla gestione elettronica delle prestazioni e alla perfetta integrazione del turbo con il motore - oppure per l’incredibile riduzione di rumore, vibrazioni e fumosità allo scarico. Sarà il nuovo motore di riferimento, eppure non c’è una ragione. CE NE SONO TANTE.

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L’abito non fa il monaco. Ma Mewa fa degli indumenti di lavoro dei veri e propri must. Come il nuovo indumento da lavoro ESD che, grazie all’utilizzo del Naptex, un’ apposita fibra brevettata, fa sì che le cariche elettrostatiche vengano scaricate a terra. Inoltre questa fibra è particolarmente resistente ai molteplici lavaggi cui, nel tempo, vengono sottoposti gli indumenti da lavoro. Mewa ESD comprende bluse, pantaloni e polo con funzione antistatica, in versione maschile e femminile. I pantaloni si combinano perfettamente con la giacca della stessa collezione e offrono una protezione ottimale negli ambienti a rischio ESD. Questo abbigliamento protettivo offre inoltre comfort e non impedisce la libertà di movimento. Ogni capo può inoltre essere personalizzato, nel rispetto della Corporate Identity, con il logo dell’azienda e il nome del collaboratore e gode del servizio FullService, tipico di Mewa.

NAP

dalle aziende

tex

AGENDA DEL MESE

PER IL MONDO

FIERE

2016 4

IAA 2016 Hannover 22-29 settembre

BAUMA CONEXPO India 12-15 dicembre

BAUMA 2016 Monaco di Baviera 11-17 aprile

GIC 2016

Piavenza 10-12 novembre

INDUSMACH 2016 Kenya 18-20 maggio

MACCHINE CANTIERI 5.0

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Non solo per i trucks (Oli)

Da Arexons arriva il Pulitore Iniettori Diesel Special Truck. Usato direttamente nel serbatoio, pulisce l’intero sistema di alimentazione, rimuovendo i depositi e ripristinandone l’efficienza. Il Pulitore Iniettori Diesel Special Truck riduce inoltre la fumosità, i fumi di scarico e limita la rumorosità del motore. Allo stesso tempo facilita le partenze a freddo, permette di allungare gli intervalli di manutenzione e migliora le caratteristiche di viscidità dei gasoli a basso tenore di zolfo per autotrazione e macchine movimento terra.

Occhi nuovi per Hyundai (Sicurezza)

Il nuovo sistema di telecamere Advanced Around View Monitoring (AAVM) di Hyundai avvisa della presenza di persone o di oggetti intorno alla macchina, garantendo all’operatore il controllo sulla macchina e sul perimetro circostante.

PRODOTTI

PULISCE TUTTO

Bobcat ha lanciato il nuovo puliscispiagge SC200

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l massimo per l’estate in arrivo. In grado di ripulire vaste aree a una velocità di 15.000 metri quadrati all’ora, il puliscispiaggia Bobcat integra la sua elevata produttività con la grande capacità di scarico assicurata dal braccio caricatore della pala e dal sistema di apertura idraulica dell’ac-

cessorio che agevola lo scarico dei detriti sugli autocarri. Il puliscispiaggia SC200 è progettato per l’uso su superfici asciutte o bagnate ed è compatibile con le pale compatte cingolate Bobcat T590,T650, T770 e T870 con portata standard o alta portata. Con una larghezza di lavoro di 1.900 mm, una profondità massima di 200 mm e un contenitore di raccolta integrato da 350 litri, l’SC200 setaccia sabbia e terreno raccogliendo detriti piccoli come mozziconi di sigarette, tappi di bottiglia, frammenti di vetro, pezzi di legno, lattine, sassi, buste di plastica, siringhe e alghe. Il pacchetto pala compatta Bobcat più puliscispiaggia offrono una soluzione efficace a metà del prezzo di una macchina dedicata. FONTE: BOBCAT

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PARTNERSHIP

FASSI&RENAULT Fassi Gru protagonista al Renault Business Booster Tour 2016

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n Renault Master allestito con una gru Fassi F28A partecipa alla carovana itinerante organizzata da Renault per presentare in Italia i suoi veicoli commerciali allestiti. Un tour iniziato a Bologna e che prevede sette carovane con 41 veicoli allestiti per un totale di 150 tappe, durante le quali saranno organizzati anche tre workshop di approfondimento. Della gamma Fassi, tutti i modelli monobraccio della famiglia Micro, dalla M10 alla M30 con l’unica esclusione della M40, per poi proseguire con i modelli F22A active, F28A active, F30CY active e F38A active sono ideali per l’allestimento sui veicoli commerciali. FONTE: FASSI

NUOVO sito

Rinnovato e fruibile da ogni tipo di dispositivo smartphone e tablet, è online il nuovo sito Iveco http://www.iveco. it. Di agevole navigazione, il nuovo sito Iveco presenta anche una rinnovata versione del Dealer Locator, lo strumento che consente di individuare i punti vendita e i centri assistenza Iveco più vicini nell’ambito di una determinata zona geografica. Il sito, che è responsive, fin dal primo accesso geolocalizza l’utente per fornirgli tutte le informazioni utili per raggiungere il centro vendita o assistenza più vicino.

L’impegno di Mollo (Formazione)

Mollo Formazione da anni è un punto di riferimento nell’opera di adeguamento alle disposizioni in materia di sicurezza. Un’attività che ha dato un contributo importante alla diminuzione degli incidenti. Il 2015 ha visto l’esordio di ulteriori nuovi corsi. Tra questi spicca il master per operatore di attrezzature da lavoro, mirato a creare figure altamente professionali per lavorare in aziende ad alto rischio e per operare sui principali mezzi da lavoro utilizzati nelle aziende. E per il 2016? Tra i principali obiettivi di Mollo Formazione per quest’anno c’è il potenziamento dell’offerta formativa e un rinnovato impegno nell’opera di sensibilizzazione in tema di sicurezza sul lavoro.

DAL MERCATO (Yokohama)

(FPT)

Nuovo centro prove

Nuovo riconoscimento FTP SI AGGIUDICA IL LIVELLO SILVER

Fiore all’occhiello del nuovo centro prove di Hokkaido è la pista, con un rettilineo di 1 km, che prevede zone collinari ghiacciate per testare frenata e aderenza, un circuito ovale per la tenuta laterale e una sezione dedicata interamente all’handling. Hokkaido può ospitare anche i test per i prodotti truck, per lo sviluppo degli pneumatici invernali autocarro. www.yokohama.it

La fabbrica di motori di FPT Industrial a Torino conquista il livello Silver del World Class Manufacturing (WCM). Il riconoscimento va a certificare uno stabilimento che attualmente ha una capacità produttiva di circa 200.000 motori all’anno e impiega più di 1.000 persone. La realtà di Torino è specializzata nella produzione di NEF, F5 e serie Vector. /www.fptindustrial.com

YOKOHAMA COSTRUISCE A HOKKAIDO

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MACCHINE CANTIERI 5.0

(Gruppo PSA)

Nuovo direttore

(JCB)

(GSR)

NUOVA NOMINA IN PSA PEUGEOT CITROEN

Notte da Oscar

UN SOLLEVATORE JCB LOADALL HA SOLLEVATO GLI OSCAR

Protagonista da Kiloutou

Massimo Roserba è il nuovo Direttore Generale Italia per il Gruppo PSA Peugeot Citroën. 48 anni, di Pescara, Massimo Roserba ha maturato una lunga esperienza internazionale presso Fiat Chrysler Automobiles. Roserba subentra a Olivier Mornet, nuovo Direttore Generale della joint venture Changan PSA Automobile Company. www.peugeot.it

Il sollevamento e il posizionamento delle versioni giganti dell’Oscar, la mitica statuetta che tutti i divi sperano di aggiudicarsi, sono stati eseguiti da un JCB Loadall realizzato espressamente per il mercato americano. Con un’altezza di 17 m e una capacità di sollevamento di 5,4 t, il telescopico ha gestito le operazioni di installazione delle statue, alte più di 7 m. www.jcb.it

La piattaforma autocarrata E169TR di GSR è stata una delle protagoniste della convention organizzata da Kiloutou in gennaio. Quest’anno il meeting organizzato annualmente dal player del noleggio ha coinvolto 162 aziende, tra cui GSR con la E169TR, una piattaforma aerea telescopica, compatta, da 16 m, ideale per il noleggio in ambito urbano. www.gsrspa.it

LA E169TR HA PARTECIPATO ALLA CONVENTION


PRODOTTI

GENIE’S NEWS

Z-60/37FE: la nuova piattaforma Genie a basso consumo sarà protagonista al Bauma

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otori AC ad alta efficienza: grazie a questa scelta progettuale la nuova piattaforma Genie Z-60/37FE a basso consumo di carburante unisce i vantaggi di un potente mezzo diesel con l’alta performance di quattro ruote motrici ed emissioni ridotte, nonché la silenziosità di un modello a trazione elettrica, compatto e leggero. La nuova piattaforma sarà presentata al Bauma, dove sarà esposta presso lo stand Terex AWP (FM 711). FONTE: GENIE

TERRA e luna

Si chiama Dalla Terra alla Luna ed è il progetto Michelin per educare i giovani a inventare la mobilità del futuro. Michelin offre a 2.000 classi di elementari e medie un sistema completo di risorse didattiche per la formazione di cittadini attenti a una mobilità intelligente e responsabile. Il tutto legato a un concorso con in palio una biblioteca di testi sul viaggio del valore di 1.000 euro.

Mossa strategica (Aziende)

Accordo storico tra Magni Telescopic Handler e Zhejiang Dingli Machinery. Il costruttore di telescopici emiliano si unisce al più grande Costruttore cinese di piattaforme aeree per creare un centro R&D e per dare vita a una nuova gamma di piattaforme aeree articolate e telescopiche. Allo stesso tempo Zhejiang Dingli Machinery distribuirà i telescopici Magni in Cina. L’accordo prevede che Zhejiang Dingli Machinery acquisti il 20% della Magni Telescopic Handlers e aumenti il capitale sociale per il nuovo Centro R&D.


NUOVI Marrel

PRODOTTI

TESTATE

Nuove pale gommate Liebherr XPower

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e nuove pale gommate Liebherr XPower sono state testate per oltre 70.000 ore. L’impressionante numero di innovazioni introdotte su queste macchine ha infatti indotto i tecnici tedeschi a testare le nuove pale in prove durissime, complesse e che hanno interessato molteplici campi applicativi. Di assoluta evidenza la nuova trasmissione Liebherr-XPower che esalta le prestazioni con l’interazione di due tipi di trasmissioni: la trasmissione idrostatica, più efficiente nei lavori di carico e in quelli di trasporto su tratti brevi, e quella meccanica, più economica e potente nei trasporti su tratti lunghi e in salita. FONTE: LIEBHERR

La nuova gamma di ganci scarrabili Marrel verrà presentata al prossimo Bauma. La nuova generazione appartiene alla gamma con capacità tra le 14 e le 22 t ed è disponibile in versione telescopica o telescopica/ articolata. Il gancio si fonda sul telaio basculante Ampliroll Marrel che offre un effetto moltiplicatore, incrementandone la potenza rispetto ai sistemi tradizionali.

Marangoni e il mercato (Pneumatici)

Attraverso un processo di ricostruzione di qualità, fortemente orientato al cliente, i pneumatici Marix Marangoni riescono a garantire performance eccellenti, permettendo una forte riduzione del costo orario. Partendo da questo presupposto, Marangoni sta sviluppando il proprio business in sintonia con il mercato. La recente acquisizione della società Recamax Reifen GmbH ha permesso a Marangoni di rafforzare la propria posizione e di migliorare il servizio in Germania.

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Sommario MC 5.0 • APRILE 2016 • NUMERO 32

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COVER LSV100 2BP e il B7-6 Sigma di Yanmar CEE offrono la massima flessibilità operativa

REPORT TECNICO

ATTUALITÀ

04

30

NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ

(BKT)

32

EDITORIALI

12

Editoriale on

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QUELLI CRETINI. E "I CANI" PER BENE

36

Cover story

I GIUNCHI DELL'EDILIZIA

40

LA STRETTA DEL RICAMBIO NUOVE STELLE (HAULOTTE)

42

INTERVISTA

DISTINGUERSI, SEMPRE

ALTRE QUATTRO PER JCB

50

LOVO-WEBER/A.L.

IL NUMERO PERFETTO

CONSULTING)

(KRAMER)

MACCHINE CANTIERI 5.0

L'INTRECCIO DEI SAPERI

62

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IL SERVICE 2.0 DI KOHLER ENGINES

64

DA NON PERDERE (MANITOU)

58

LA MAREA NERA NON FA PIÙ PAURA (TREVI BENNE)

60

INTENDE STUPIRE

INNOVAZIONI

24

NUOVE ARCHITETTURE (MECALAC)

44

(MERLO)

Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com

Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com

Registro operatori di comunicazione N.O 17890 del 02/01/2009

Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com

Pre-stampa e stampa Press grafica, Gravellona Toce (VB)

Sede legale Via Marconi 4/b, 20062 Vaprio d’Adda

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 06405990968 del 16/03/2009

Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa

Pubblicità e marketing Tel. 039 2020976

PER TUTTE LE OCCASIONI (WACKER NEUSON)

(KOHLER)

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UN CRESCENDO PER IL CANTIERE (VOLVO CE)

(JLG)

(JCB)

(LA PAROLA A ALBERTO

Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Carlo Otto Brambilla, Rachele Donati De Conti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane, Cristiano Pinotti Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

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(GSR)

(YANMAR CEE)

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FLESSIBILITÀ GOMMATA (DOOSAN)

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COVER STORY

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CALCESTRUZZO MON AMOUR (CIFA)

Editoriale off

(DI MAURIZIO GUSSONI)

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UNA PRESENZA FORTE (CASE)

LO SBALLO È CULTURA? (DI EMANUELA PIROLA)

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CENERENTOLA CI FA UN BAFFO

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IL POZZO DI SAN PATRIZIO (LIEBHERR)

editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013


Venite a trovarci alla Bauma 2016 Tecnologia da toccare con mano, un eccezionale numero di innovazioni, dimensioni imponenti: all'insegna del motto “Be Part of Something Biggerâ€? vi invitiamo a visitare il nostro straordinario stand fieristico. Dall'11 al 17 aprile: aree esterne stand 809-813 Liebherr-Components nel padiglione A4, stand 213 Per saperne di piĂš, potete visitare il sito www.liebherr-bauma.com

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EditorialeOn EMANUELA PIROLA

Lo sballo è cultura? I

QUANDO IL SOLE DELLA CULTURA È BASSO, I NANI HANNO L’ASPETTO DI GIGANTI. (KARL KRAUS)

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MACCHINE CANTIERI 5.0

n un periodo in cui l’Italia ancora non da cenni di una ripresa convincente (si, avete letto bene, convincente, non consistente) scrivere pagine e pagine delle molteplici novità che ci aspettano al Bauma, degli sforzi progettuali, commerciali e comunicativi che le tante aziende del settore hanno messo in campo per affrontare l’appuntamento del triennio è stato da una parte entusiasmante, ma dall’altra (un po’) deprimente. Dell’entusiasmo non credo di dover dare spiegazione: è sempre coinvolgente vedere non solo il frutto dell’ingegno degli ingegneri progettisti delle macchine che muoveranno il futuro del settore, ma anche la fiducia che c’è ancora a livello globale nel settore delle costruzioni. In un Mondo affamato di energia e tutto teso alla globalizzazione che si tradurrà in una feroce urbanizzazione della popolazione mondiale (non si sa bene ancora se sarà positivo o negativo tutto questo, ma staremo a vedere) il settore dell’edilizia e delle costruzioni giocherà un ruolo fondamentale. Insomma, ci aspetta un futuro, a livello planetario, durante il quale non mancheranno le cose da costruire. Ma ribaltiamo (e deprimiamoci) questo quadro sulla situazione nazionale. Penisola lunga e stretta, con una popolazione che sfiora i 60 milioni di abitanti, noi la feroce urbanizzazione l’abbiamo già vissuta (anzi, c’è anche un certo ritorno alle campagne se vogliamo) ma, come al solito, l’abbiamo vissuta male: cementificazione brutale, utilizzando a volte anche materiali scadenti che a distanza di pochi decenni (ossia adesso) si stanno sgretolando e non usando per niente razionali piani di urbanizzazione (fatte salve alcune città illuminate, ben inteso). Questa la situazione di partenza: noi le città non le dobbiamo costruire o espandere, le dobbiamo ricostruire (o per dirla in maniera elegante, ristrutturare). Ma di questa consapevolezza, ahimè, non ve n’è l’ombra né tra i nostri politicanti (e onestamente mi stupirebbe il contrario) né ( e qui sta il brutto) tra i nostri imprenditori edili. Poca spinta arriva dai professionisti ingegneri e architetti che ancora stentano ad adottare sistemi edili innovativi, a causa anche del “braccino” quasi sempre corto della committenza che non vede al di là della spesa contingente. Che dire? Serve che si diffonda la “cultura della ristrutturazione intelligente”, che abbini moderne soluzioni tecnologiche e di materiali (e macchine, ovviamente) a un mantenimento di quelle che sono le nostre tradizioni abitative e industriali. Utopia? No, magari un’idea di non facile attuazione, ma comunque possibile se ci si mettesse con impegno. Ma a quanto pare l’Itaglia (come la scriveva Umberto Eco nelle sue Bustine di Minerva) è il Paese dove i vari Ministeri sventolano in televisione che bisogna demolire la “cultura dello sballo” (e già si parte male definendo il drogarsi una cultura, visto che il sostantivo in sé avrebbe una accezione esclusivamente positiva, ma sorvoliamo) ma di costruire culture positive come la “cultura della ristrutturazione intelligente” manco a parlarne. Che tristezza. ❑


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INTERVISTA La parola ad Alberto Lovo

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DISTINGUERSI,

sempre La manutenzione stradale affrontata con la qualità e la determinazione tedesca, capace di far breccia nel cuore degli italiani DI EMANUELA PIROLA

IL MERCATO ITALIANO STA RISPONDENDO MOLTO BENE alla proposta Weber. Frutto di una ripresa generalizzata ma anche di un importante lavoro a livello distributivo che si associa a macchine di assoluto livello per prestazioni, robustezza e affidabilità.

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MACCHINE CANTIERI 5.0

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lberto Lovo - titolare di A.L.Consulting, braccio operativo di Weber in Italia – fa il punto su un mercato complesso, ma in ripresa, da affrontare con le macchine giuste.

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MC: Chi è Weber e in cosa si differenzia rispetto ai concorrenti? ALBERTO LOVO: Weber è uno storico fabbricante tedesco di piastre e rulli per la compattazione, rimasto fedele negli anni alla propria specialità produttiva e alla propria impostazione e filosofia aziendale: realizzare prodotti d’eccellenza e perfezionarli continuamente. Lo slogan che appare in alcune pubblicità di una macchina Weber “Tante (macchine) costano meno, nessuna è migliore!” mi piace particolarmente, perché esprime la linea di demarcazione tra noi e gli altri. La linea impostata dalla famiglia Weber (tuttora saldamente al comando della società) ha dato e continua a dare crescenti consensi e tangibili risultati. Forse questa visione e determinazione nel proprio lavoro, nel voler eccellere, mantenendo coerenza assoluta nei principi di qualità, robustezza, praticità, prestazioni, affidabilità, cura dei dettagli rigorosamente “Made at Weber, in Germany” sono gli elementi che più ci distinguono. MC: Chi sono i vostri clienti ideali e quali benefici possono ricavare utilizzando le macchine Weber? ALBERTO LOVO: Weber si rivolge ai rivenditori e agli specialisti del noleggio più qualificati, in primis a coloro che trattano macchine movimento terra e stradali: questi propongono Weber alle imprese edili e stradali e agli utilizzatori più esigenti. I benefici lavorando con Weber sono molteplici. Per gli utenti finali: massima garanzia di solidità, prestazioni, affidabilità, fermimacchina inesistenti a fronte di una minima manutenzione e 2 anni di garanzia totale, con ricambi disponibili in 48 ore. Per i rivenditori e i noleggiatori: oltre a quanto detto, c’è la chiarezza di un rapporto commerciale diretto con l’azienda, privo di sovrapposizioni e frequenti cambi di politiche. A.L.Consulting di Udine è, di fatto, l’ufficio operativo a 360° di Weber in Italia, un team in grado di dare assistenza pre e post vendita, uno staff pronto a soddisfare ogni esigenza e a sostenere il cliente con azioni commerciali e assistenza tecnica degni di un’azienda al vertice in molti mercati del mondo.

fortuna, da quasi 2 anni pare essere un problema in progressivo e deciso miglioramento. Una nota di autocompiacimento, se me lo permette, è l’ottimo risultato che A.L.Consulting ha ottenuto dalle vendite Weber in Italia nel 2015. Un risultato figlio di diversi fattori: oltre a una ripresa della domanda, abbiamo avviato numerosi distributori Weber in varie regioni e provincie d’Italia dove non eravamo ancora radicati e, talvolta, nemmeno presenti. Un risultato, frutto di un costante, coerente e trasparente lavoro di squadra a cui i clienti hanno risposto anche oltre le aspettative. MC: In Italia spesso il prezzo la fa da padrone... Come si concilia la tecnologia Weber con le necessità del mercato italiano? ALBERTO LOVO: Il prezzo talvolta può essere determinante. Per combattere anche su questo fronte oltre alle promozioni periodiche sui modelli più richiesti, Weber ha saputo dare una risposta mantenendo inalterate le caratteristiche tecniche fondamentali delle proprie macchine anche nelle versioni economiche. Rispetto al modello “full optional”, esiste infatti la versione “export” che prevede la stessa componentistica di base, lo stesso motore e le stesse prestazioni, ma con qualche accessorio in meno, tra quelli meno utilizzati o meno importanti per la funzionalità della macchina. Ottime occasioni sono poi rappresentate dall’usato revisionato e garantito Weber, oppure di produzioni speciali per fiere o eventi internazionali, a cui anche i clienti possono accedere tramite il sito (www.al-importagency.it) costantemente aggiornato. MC: Cosa dobbiamo aspettarci per il 2016 a livello di nuovi prodotti, cosa vedremo al Bauma? ALBERTO LOVO: Le principali novità che verranno presentate al Bauma sono costituite dal rinnovato sistema Compatrol CCD 2.0 con protezione del motore integrata MDM; dalla nuova versione di piastra bi-direzionale CR2, dalla piastra rullante VPR700 per la compattazione di piastroni e il livellamento dei lastricati in pietra. Inoltre, sarà presentato il nuovo vibrocostipatore diesel SRX 750D, motorizzato Yanmar. In fiera gli ospiti italiani troveranno lo staff di A.L.Consulting e la possibilità di testare tutte le macchine nell’apposito campo prove. ❑

MC: A.L.Consulting come affronta il mercato nazionale? ALBERTO LOVO: A.L.Consulting opera direttamente con la

clientela (rivenditori e/o noleggiatori) in tutta Italia. Un occhio particolare lo dedichiamo a chi è in grado di espletare localmente anche il servizio di assistenza tecnica. Weber, infatti, è sempre lieta di ospitare in Germania e formare il personale tecnico dei centri di assistenza dei suoi rivenditori: un’occasione, inoltre, per conoscere l’azienda, familiarizzare con le persone, consolidare i rapporti. Ci piace “selezionare” la nostra clientela ma anche “essere selezionati” da chi crede e cerca un certo tipo di rapporto. Non siamo per il “mordi e fuggi” o per “l’affare a tutti i costi”. Naturalmente, il mercato deve produrre domanda ma questo, per MACCHINE CANTIERI 5.0

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CoverStory YANMAR CEE

I GIUNCHI DELL’ EDILIZIA Due nuove macchine Yanmar a tutta flessibilità operativa. Stiamo parlando dell’SV100 2BP e del B7-6 Sigma dove è il braccio a fare la differenza

DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI YANMAR CEE PHOTO GALLERY

SV100 2BP

B7-6 Sigma


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Il giunco è una pianta splendida non tanto per il suo aspetto estetico, quanto per le sue qualità “meccaniche”. Specie botanica tra le più resistenti, sorprende per la sua naturale flessibilità che le permette di resistere ai venti più impetuosi, assecondandone il moto per poi tornare eretta. La flessibilità, lo sanno bene le imprese, è una dote decisamente apprezzabile anche in edilizia, dove la scoperta di una macchina poliedrica permette di affrontare diversificati lavori senza doversi sobbarcare costi eccessivi e limitando il parco macchine alle unità necessarie. A questa categoria di “macchine flessibili” appartengono certamente i due nuovi Yanmar SV100 2BP e B7-6 Sigma. CON IL POSIZIONATORE. La prima caratteristica che colpisce nel nuovo SV100 è la configurazione con il braccio articolato, una scelta tecnica che non solo incrementa le prestazioni dell’escavatore ma ne moltiplica, appunto, la flessibilità operativa. Il braccio con posizionatore, infatti, contribuisce a migliorare notevolmente le geometrie di scavo, le forze di sollevamento e le

*

I SERVIZI

Le buone macchine non bastano, per vincere le sfide del mercato servono anche servizi importanti quali assistenza tecnica, ricambi, garanzia e servizi finanziari. Elementi cui Yanmar dà grandissimo peso grazie alla capillarità dei distributori e delle officine autorizzate. Realtà sempre pronte a intervenire in cantiere e a fornire ricambi originali, fabbricati, testati e prodotti da Yanmar per garantire la massima produttività delle macchine. Tutti i nuovi escavatori commercializzati

dalla rete europea sono ovviamente coperti dalla garanzia di 12 mesi (o 1.000 ore) e da ulteriori 12 mesi o 1.000 ore per la catena cinematica. Questa garanzia di base può essere ulteriormente ampliata con i contratti di estensione “Plus” che offrono soluzioni diversificate per una copertura fino a 4 anni. Infine Yanmar viene incontro alle necessità delle imprese con le molteplici soluzioni finanziarie Yfinance caratterizzate da procedure chiare, rapide e semplici. MACCHINE CANTIERI 5.0

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CoverStory YANMAR CEE

Il costruttore giapponese di macchine compatte per l’edilizia e il movimento terra ha presentato il suo primo modello con braccio di scavo a geometria variabile: si tratta del modello SV100 2BP. La configurazione a braccio articolato (abituale prerogativa degli escavatori gommati) incrementa le prestazioni della macchina e la sua flessibilità operativa.

DATI TECNICI SV100 2BP manovre per lo spostamento e il posizionamento dei carichi. La macchina in oggetto - con un peso incrementato di 845 kg, dovuto alla presenza di un contrappeso supplementare – vede migliorate le capacità di sollevamento che in alcune aree del diagramma di carico risultano essere superiori fino al 45% rispetto alla versione standard. Inoltre l’utilizzo di un solo cilindro posizionatore, alloggiato nella parte superiore del braccio, garantisce alla macchina una grande visibilità operativa e riduce il peso del braccio. Le dimensioni del cilindro di scavo, unite alle alte pressioni d’esercizio, garantiscono una notevole forza di strappo decisamente utile nei lavori più gravosi. Allo stesso tempo l’utilizzo combinato del posizionatore e dell’avambraccio permettono veloci manovre di sollevamento e precise operazioni di posizionamento dei carichi. Infine questa configurazione offre una notevole protezione allo stelo del cilindro di posizionamento. Anche gli interventi di manutenzione risultano più agevolati rispetto alle soluzioni che prevedono due cilindri di posizionamento, con inferiori punti di lubrificazione e di ingrassaggio.

Motore Potenza massima Forza di strappo Peso operativo Profondità di scavo Altezza di scarico Raggio di rotazione post. Velocità di traslazione Dimensioni di trasporto

Yanmar Diesel 4TNV98CT-VBV 53,7 kW / 73 CV / 2100 giri/min 68,5 kN 10.360 kg (cingoli in gomma + cabina) 4.580 mm 6.210 mm 1.470 mm 2,5 – 4,4 km/h 6.730x2.320x2.840 mm

Yanmar ha pensato anche al comfort dell’operatore migliorando la manovrabilità del braccio. Per tale motivo i tecnici giapponesi hanno collegato il comando dell’articolazione sul joystick sinistro con un interruttore proporzionale. Questa scelta non solo si traduce in maggiore produttività, ma contribuisce a incrementare notevolmente anche la sicurezza operativa grazie a un controllo estremamente preciso. LE PRESTAZIONI. La precisione e il comfort nel nuovo SV si associano a prestazioni di tutto rispetto. L’escavatore Yanmar,


ALL’AVANGUARDIA Nuove versioni per il dumper Yanmar C50: maggiore potenza e motore Stage V Le novità in casa Yanmar continuano anche nel settore dei trasportatori con i modelli C50R-5 e C50R-5TV. Prodotti di punta dell’intera gamma dei dumper Yanmar, i due trasportatori sono stati oggetto di numerose migliorie volte principalmente a incrementarne la potenza e le prestazioni in ogni fase operativa. Ovviamente partiamo dal motore. Le due versioni sono equipaggiate con un nuovo motore Yanmar 4TNV94CHT-NTBC che soddisfa i severi requisiti della nuova normativa europea sulla riduzione delle emissioni inquinanti Stage

V. Un livello che anticipa le future normative e si traduce in emissioni di polveri ultrasottili drasticamente ridotte. Dove i vantaggi non si limitano alla sola (benché importante) salvaguardia dell’ambiente, ma mettono in luce una potenza incrementata del 10% che permette di superare brillantemente pendenze del 16%. In linea con un miglioramento generale del trasportatore, i tecnici Yanmar hanno ottimizzato anche la trasmissione idrostatica automatica a due velocità che è equipaggiata con un apprezzabile sistema anti-stallo. Questo

il cui raggio di rotazione posteriore si assesta a poco meno di un metro e mezzo, è equipaggiato con un’unità Yanmar da 53,7 kW e assicura una forza di strappo di 68,5 kN. Con un peso operativo di poco superiore le 10 t nella configurazione con cingoli in gomma e cabina, il nuovo SV100 garantisce una profondità di scavo di oltre 4,5 m e un’altezza di scarico del materiale ben al di sopra dei 6 m. La velocità di spostamento va dai 2,5 ai 4,4 km/h. IL NUOVO B7-6 SIGMA. Il 2016 Yanmar si caratterizza anche per il lancio sul mercato europeo del nuovo modello B7-6 Sigma, un midiescavatore compatto “Zero Tail”, di medie dimensioni e con peso operativo di

dispositivo permette al C50 di operare senza scosse e senza bloccarsi anche nelle condizioni di lavoro le più difficili. Rivista anche la strumentazione che ora include un nuovo monitor a colori LCD da 5,7’ e il ritorno al minimo automatico allo scopo di ridurre il consumo del carburante e il livello di rumorosità. Inoltre, per ottenere il massimo per quanto concerne la flessibilità operativa, il C50 è disponibile con due versioni di cassone di carico: con il classico scarico posteriore, oppure con il cassone

rotante di 180° (versione TV). Con un peso operativo compreso tra i 5.791 kg o i 6.117 kg a seconda delle versioni, il nuovo C50 esprime una potenza lorda di 83,2 kW e una coppia massima di 378-410 Nm, per un carico utile che va dai 3.500 kg della versione con cassone rotante ai 3.800 kg del modello con scarico posteriore. Il nuovo dumper Yanmar C50 si caratterizza inoltre per una velocità massima di traslazione pari a 9,5 km/h.

DATI TECNICI B7-6 SIGMA Motore Potenza massima Forza di scavo (braccio) Forza di scavo (benna) Peso operativo Profondità di scavo Altezza di scarico Raggio di rotazione post. Velocità di traslazione Dimensioni di trasporto

Yanmar Diesel 4TNV98C-WBV2 40,7 kW a 1.900 giri/min 23,6 kN 42,5 kN 8.200 kg (cingoli in gomma + cabina) 4.230 mm 5.470 mm 1.139 mm 2,7 – 4,8 km/h 5.850x2.270x2.680 mm

8 tonnellate, realizzato partendo da una tecnologia assolutamente innovativa: il braccio a quattro segmenti con snodo deporté alto. L’idea dello sviluppo di questo nuovo sistema nasce in un contesto operativo urbano dove la scarsità di spazio è un fattore fortemente critico per le imprese che vi lavorano. Dal momento che le carreggiate presentano una larghezza non superiore ai 2,7 metri, la larghezza e il raggio operativo dell’escavatore hanno infatti un impatto determinante sulla viabilità nell’area vicina alla zona di lavoro. La particolare configurazione del braccio a snodo alto (Braccio Sigma) composto da quattro segmenti, rende il B7- 6 Sigma il midi escavatore di classe di 8-10 tonnellate più compatto della sua categoria. Con un raggio anteriore di ingombro minimo di soli 1.326 mm, il B7-6 Sigma può compiere una rotazione di 360° rimanendo all’interno MACCHINE CANTIERI 5.0

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CoverStory YANMAR CEE

di una larghezza massima d’ingombro di soli 2,65 m. La principale caratteristica del cinematismo con braccio Sigma è caratterizzata dalla seconda articolazione del braccio di lavoro che consente lo spostamento laterale delle due prime sezioni di scavo senza la rotazione della torretta dell’escavatore. Ciò consente, ovviamente, di aumentare la produttività e l’area di lavoro della macchina. La particolare configurazione del braccio assicura inoltre una maggiore precisione operativa soprattutto nelle aree con accessibilità limitata. Le innovazioni non si fermano al solo braccio. Infatti il B7-6 è equipaggiato con il motore più interessante della gamma Yanmar TNV, in grado di soddisfare i requisiti della nuova normativa europea sulla riduzione delle emissioni inquinanti stage V. In linea con la continua ricerca della flessibilità operativa il B7-6 garantisce poi una straordinaria versatilità d’utilizzo grazie alla presenza standard di due circuiti idraulici supplementari con regolazione della portata massima. Il controllo del flusso idraulico per entrambi i circuiti avviene in modo proporzionale per garantire il massimo della precisione di lavoro. E il comfort? Nessun dubbio neppure sotto questo profilo. L’ escavatore B7-6 è dotato della stessa cabina del modello ViO801: un posto di lavoro molto spazioso al cui interno viene garantito

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DARE LUCE Abituati a identificare Yanmar con gli escavatori, forse ci si dimentica come il costruttore metta a disposizione del mercato anche altri prodotti, tra i quali le torri faro. Per quanto concerne questo specifico settore, Yanmar offre sei modelli di torri faro con pallone illuminante o fascio direzionale che assicurano soluzioni diversificate tutte basate sugli stessi elevati standard di efficienza, risparmio energetico e trasportabilità.

un livello di rumorosità estremamente ridotto. La macchina utilizza, inoltre, la medesima strumentazione, compreso un moderno monitor LCD, la modalità ECO e il ritorno al minimo automatico per il migliore controllo dei consumi di carburante. ❑



FIERE

ALLA RADIO L’industria delle costruzioni si evolve rapidamente e in continuazione, e per comprendere il futuro delle tecnologie attraverso il mercato delle costruzioni CONEXPOCON/AGG si è inventato anche CONEXPO-CON/AGG Radio. Un programma radiofonico che dà letteralmente voce al mondo delle costruzioni attraverso podcast che esamineranno come i produttori stiano sviluppando la tecnologia che sta rapidamente migliorando l’efficienza e riducendo i costi operativi e di manutenzione. Il tutto mentre si vanno a massimizzare i livelli delle prestazioni.

(CONEXPO)

ABOUT THE SHOW Dal 7 all’11 marzo 2017 andrà in scena il Conexpo di Las Vegas. Da non perdere! as Vegas nell’immaginario collettivo è una città incredibile che vive all’insegna della trasgressione, del gioco d’azzardo, degli hotel più assurdi. In realtà, al di là di tutto questo, Las Vegas è una città produttiva, con un’università immensa e con una profonda vocazione Construction che, ogni tre anni, si esalta nel Conexpo, la manifestazione fieristica ospitata dal Las Vegas Convention Center. Nel 2017 il Conexpo aprirà i battenti dal 7 all’11 marzo. Un evento, lo dimostrano ampiamente le foto dell’edizione scorsa, capace di coinvolgere migliaia di addetti ai lavori, anche grazie alla presenza di oltre 2.400 espositori dell’industria delle costruzioni: dal movimento terra al sollevamento, dal calcestruzzo al settore minerario, dalla pavimentazione alle attrezzature da cantiere, dagli aggregati alla perforazione. Alla manifestazione statunitense sono attesi oltre 130.000 visitatori che non solo

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potranno vedere le più recenti novità del settore, ma avranno la possibilità anche di assistere a eventi mirati, seminari, tavole rotonde e conferenze inerenti la gestione delle flotte, le nuove frontiere della tecnologia, al fine di comprendere le tendenze dei molteplici campi in cui si dirama il cosiddetto construction. Il tutto senza dimenticare l’importante ruolo svolto dalla formazione professionale.

Per quanto riguarda gli espositori, invece, si potranno confrontare con la propria rete distributiva, con i rivenditori, i fornitori di servizi, i tecnici, gli altri produttori, in sostanza con tutti i professionisti che gravitano attorno al mondo dell’edilizia intesa in senso lato.Tra i principali sponsor della manifestazione: Association of Equipment Manufacturers (AEM), National Ready Mixed Concrete Association (NRMCA) and National Stone, Sand & Gravel Association (NSSGA). Show sponsor is Associated General Contractors of America (AGC). ❑ CONEXPO CON/AGG Las Vegas Convention Center 3150 Paradise Road Las Vegas, NV 89109 (USA) http://www.conexpoconagg.com


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In contemporanea con In contemporanea con


Innovazioni MECALAC

Nuove architetture Mecalac inventa una nuovo concept di escavatore gommato. Un concetto talmente innovativo da entrare di diritto nelle nomination degli Innovation Awards del Bauma DI EMANUELA PIROLA FOTO DI MECALAC PHOTO GALLERY

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i novità nelle pagine di questo numero di MC5.0-Macchine Cantieri ne abbiamo parlato fino quasi alla nausea. D’’altra parte non ci si può aspettare niente di diverso alla vigilia del Bauma che è non solo la fiera più grande del Mondo, ma anche la più attesa dal settore. Un appuntamento che molte aziende sfruttano al massimo come cassa di risonanza per i nuovi prodotti e servizi. E che spesso è il palcoscenico di vere e proprie rivoluzioni. Come quella che sta portando avanti Mecalac che, semplicemente (si fa per dire) intende rivoluzionare il concetto di escavatore gommato. Si, avete capito bene. Cosa c’è da rivoluzionare in una macchina che ha scritto la storia dell’edilizia e del movimento terra? Migliorare certo, ma rivoluzionare? Sarebbe un po’ come avere la velleità di rivoluzionare il concetto di

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cucchiaio: si possono cambiare i materiali, la forma del manico o quella della parte destinata a raccogliere il cibo, ma sostanzialmente l’idea funziona da millenni e non serve una rivoluzione. Certo, il cucchiaio (ma anche la ruota, per esempio) sono invenzioni che funzionano, hanno trovato la loro declinazione perfetta. Ma possiamo dire lo stesso dell’escavatore? Secondo gli ingegneri di Mecalac no. Si può fare molto di più e di diverso, si


SUONA LO SWING

La nuova pala caricatrice Swing Mecalac AS 1600 è performante, polivalente e molto intuitiva Al Bauma Mecalac presenterà una nuova pala caricatrice Swing a 4 ruote direttrici AS 1600, che andrà a sostituire la popolare AS 150e, per circa 13 anni l’ammiraglia della sua categoria. La nuova AS 1600 si presenta con un design completamente rivisitato e con numerose funzioni sviluppate per la prima volta su una caricatrice di questa classe. Si annoverano un nuovo concept di guida intuitiva, la nuova traslazione idraulica “MDrive”, un nuovo motore a basse emissioni, il sistema idraulico load-sensing con flow sharing e l’analisi dei dati tramite il sistema di diagnostica “Mecadiag”. Pala caricatrice gommata professionale per eccellenza, l’AS 1600 è stata sviluppata per soddisfare alti requisiti di produttività, redditività, affidabilità, comfort e polivalenza. Raggiunge un’altezza di carico di 3,4 m e, con un raggio di rotazione di soli 4,35 m, è ideale per lavorare negli spazi ristretti. L’AS 1600 può essere equipaggiata con benne di maggiore capacità rispetto alla AS 150e: sono disponibili, infatti, benne di vario tipo con volumi da 1,6 a 2,5 m³.

può rivoluzionare il concetto di escavatore. Vediamo cosa intendono, allora. LE ORIGINI. L’escavatore gommato è il punto focale della produzione di Mecalac. L’azienda, convinta che l’offerta industriale nel settore delle macchine per l’edilizia e i lavori pubblici debba necessariamente passare attraverso l’innovazione, è alla ricerca costante di soluzioni utili per i cantieri, tant’è che ha sviluppato un vero e proprio studio delle attività e dei cantieri dei suoi clienti. Ultimo risultato di questo sforzo è l’aver individuato un asse fondamentale di miglioramento dell’escavatore gommato: la stabilità. Intendiamoci, tutti sanno che la stabilità deve essere una caratteristica MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni MECALAC

principe di ogni macchina, e non stiamo dicendo che Mecalac abbia inventato il concetto di stabilità. Ha però inventato un nuovo approccio alla stabilità, percorrendo nuove strade per ottenere macchine più stabili e... qualcosa di più ancora.

cambiato in qualche modo. Eppure, a essere onesti, si potrebbe fare molto di più. Per prima ci ha pensato Mecalac, e questo è già un punto di merito non indifferente. Se poi, come sospettiamo, ha trovato anche un nuovo modo di concepire la stabilità sugli escavatori, allora... tanto di cappello!

L’ESCAVATORE GOMMATO OGGI. La struttura stessa di queste macchine, LA SOLUZIONE DI MECALAC. Alla caratterizzata da un ponte oscillante sotto il sfida di progettare una macchina che altelaio e da una torretta girevole, conferisce la maggiore stabilità abbinasse anche una loro intrinsecamente un centro di gravità buona accessibilità e un più facile approvalto. Ne consegue una mancanza di stabi- vigionamento del serbatoio del gasolio, lità che comporta scarsità di comfort e di sicurezza. A tale inconveniente si aggiunge l’altezza dell’accesso alla cabina che costringe l’operatore ad adottare posizioni innaturali, a volte anche rischiose. Da notare anche che la collocazione In occasione del Bauma Mecalac inizierà del serbatoio del gasolio, la commercializzazione di Connect, posto nella parte alta, che l’attacco rapido talmente unico in termini non ne facilita il riempidi sicurezza e produttività da essersi mento con l’erogatore. Ecaggiudicato il premio per le innovazioni co in poche parole come allo scorso Intermat. In un primo tempo Connect sarà disponibile sulla nuova viene declinata la stabilità 12MTX. Pilotabile dalla cabina, Connect (e il comfort collegato) sui è progettato per lavorare nei due sensi moderni escavatori. Ame grazie alla sua particolare struttura è mettiamolo, questo aspetto impossibile perdere l’attrezzo sia durante lo avevamo davanti agli ocl’aggancio sia durante il lavoro in modo chi, ma non ci è mai venuto escavatore o in modo caricatore. in mente che potesse essere

CONNECT FINALMENTE DISPONIBILE

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Il design è una componente forte nell’identità del prodotto Mecalac. Non è solo una questione di estetica, ma di funzionalità, sicurezza, ergonomia. Si sa che l’atto di acquistare una macchina è condizionato tanto dal suo aspetto e dal suo comfort in cabina, quanto dalle sue prestazioni. Ciò che è bello, si vende meglio. Henri Marchetta (Presidente-Direttore Generale Gruppo Mecalac)


Mecalac risponde con un nuovo concetto di escavatori gommati, gli MWR. CENTRO DI GRAVITÀ. Abbassare il centro di gravità è l’aspetto principale su cui fare leva. Perché non partire allora da macchine create concettualmente per essere stabili al massimo grado, proprio in virtù delle applicazioni cui sono destinate? E quale macchina meglio di un sollevatore tele-

scopico risponde a queste caratteristiche? Tra le tecniche adottate per assicurare la massima stabilità c’è l’integrazione della cabina il più in basso possibile fra le ruote. La riflessione dei progettisti Mecalac si è quindi orientata naturalmente verso la struttura caratteristica di questa macchina, trovando infine la soluzione ideale per gli

escavatori: la fusione della struttura di un telescopico e di un escavatore gommato. Invece di aggiungere altre soluzioni alle gamme esistenti di escavatori gommati i designer Mecalac hanno deciso di scrivere un nuovo concept che unisce la rotazione caratteristica di un escavatore gommato alla stabilità di un sollevatore telescopico. Così nei nuovi MWR tutti i componenti che si trovano nella torretta sono stati abbassati al massimo, le forme della torretta e del telaio sono state totalmente ripensate con la focalizzazione sull’oscillazione delle ruote: tutto per arrivare a incastrare la torretta il più in basso possibile tra le ruote, mantenendo la rotazione totale. Il livello elevato di attenzione ai dettagli e l’utilizzo appropriato di nuovi componenti e di nuove tecnologie hanno permesso di dare impulso a un progresso importante nel settore del design delle macchine da costruzione e da lavori pubblici: grazie a ciò la stabilità ricercata si è espressa semplicemente nella forma della macchina, con la torretta girevole integrata al massimo grado nel telaio inferiore, mentre la continuità delle linee e la tensione delle superfici conferiscono ai MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni MECALAC

L’INTERFACCIA UTENTE Parallelamente al nuovo design è stata totalmente rivista anche l’interfaccia utilizzatore. Con un solo selettore sul quadro di bordo, l’operatore deve semplicemente scegliere una delle tre funzioni: parking, lavoro, strada. La macchina nella sua totalità, ponte oscillante, gestione del regime motore, fari si adatta automaticamente alla sequenza scelta. L’uomo e la macchina si muovono in tutta sicurezza, i compiti quotidiani si possono eseguire serenamente, le prestazioni e la produttività del cantiere sono garantite.

nuovi escavatori un dinamismo unico, con la massima valorizzazione della sua mobilità e della sua stabilità. La continuità delle linee fra la parte superiore e la parte inferiore sottolinea particolarmente questa integrazione « ancorando » la macchina al suolo. DESIGN BELLO. E UTILE. Il riempimento del serbatoio del gasolio in maniera più confortevole era una delle tre sfide iniziali. Sistemata la stabilità con il nuovo design, i progettisti si sono accorti che la soluzione alle scomode operazioni di approvvigionamento carburante arrivava da sola: grazie a un nuovo giunto girevole indispensabile al mantenimento della rotazione totale, il serbatoio tradizionalmente posizionato sulla torretta ha potuto essere integrato nel telaio inferiore, tra le ruote. Ad altezza d’uomo, il riempimento con la pistola è semplice, rapido ed effettuato in sicurezza e d elimina la necessità della pompa del gasolio: un vantaggio che solo Mecalac offre. A questo compito quotidiano si aggiungono le manutenzioni che l’operatore deve effettuare in vari punti al fine

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di garantirne le prestazioni e la longevità. Gli organi coinvolti, come il motore o le pompe idrauliche, adesso sono abbassati al massimo per rispondere alle esigenze della nuova struttura, divenendo quindi accessibili da terra, senza necessità di salire sulla macchina, quindi senza rischi per l’operatore o il tecnico. Gli interventi sono più brevi, efficaci e realizzati in tutta sicurezza.

Anche la discesa si effettua ergonomicamente, i piedi si posizionano naturalmente sui gradini, senza il rischio di scivolare. Cadute, fratture, problemi muscolari, tutti inconvenienti, connessi all’accesso al posto di guida, che sono considerevolmente ridotti grazie a una nuova struttura pensata per il comfort e la sicurezza degli utilizzatori.

ACCESSO IN CABINA. Sulle nuove MWR l’altezza di accesso al posto di guida è stata ridotta: i gradini sono direttamente nell’asse della cabina, mentre i due corrimano, a sinistra e a destra, possono essere afferrati senza torsione di braccia o polsi.

STABILITÀ DINAMICA. La forma stessa della macchina esprime stabilità, con la torretta completamente inserita nel telaio inferiore. L’abbassamento del centro di gravità contribuisce naturalmente a tenere la macchina al suolo. ❑


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REPORTTECNICO

BKT

CENERENTOLA CI FA UN BAFFO racconti per l'infanzia talvolta si fanno prendere la mano e infatuano i piccoli lettori (o spettatori) con idee senza capo né coda. Prendiamo la storia di Cenerentola. Pur dando per plausibile la presenza di una maga in grado di trasformare una zucca in una carrozza - e già qui ci sarebbe da ridire - la vicenda delle scarpine di cristallo è una vera follia. Ve la immaginate

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una serata danzante calzando delle rigidissime scarpe in vetro? Poveri piedi massacrati. Altro che principe azzurro. Al massimo si potrebbe agognare un pediluvio... E così, ben lontani da un'idea cenerentolesca dell'esistenza, in BKT non si sognano “scarpe” assurde per le macchine movimento terra, ma si impegnano costantemente nella ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate,

C’è grande fermento in casa BKT per uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale per il settore delle macchine movimento terra, da cantiere, per edilizia, industriali e per le miniere, ossia il Bauma.

create appositamente per macchine specifiche da utilizzare in specifiche applicazioni. Da questo approccio sono nati anche gli ultimi pneumatici della serie Earthmax che faranno il loro esordio ufficiale al Bauma. A testimoniare la propria competenza in questi settori altamente esigenti, BKT presenta infatti dieci pneumatici ad alte prestazioni, fra cui cinque novità di prodotto e

Il costruttore indiano aspetta tutti i visitatori presso lo Stand 225 nel Padiglione A6. La presenza BKT a Monaco non si limiterà al solo stand, ma sarà tangibile agli ingressi della fiera e nei punti di passaggio fra i padiglioni, dove

BKT darà il benvenuto agli operatori del settore con una forte e massiccia presenza pubblicitaria. Come avvenuto per l’edizione 2013, BKT sarà presente su tutti i risciò messi a disposizione dei visitatori per circolare

L'Earthmax SR 22 è l'ideale per pale gommate e motolivellatrici impiegate in condizioni invernali con neve e ghiaccio.

nella vasta area espositiva all’aperto. E proprio nella zona esterna, è impossibile non notare l’enorme Earthmax SR 45 Plus, il nuovo pneumatico Giant di BKT, con la sua straordinaria altezza di 2,70 metri.


PER IL Porto L'Earthmax SR 31 è un All Steel con cinture in acciaio multistrato, ideato per pale gommate, dozer e dumper articolati.

un vero e proprio gigante. Come accennato, principale protagonista dello stand BKT (Hall A6, Stand 225) sarà la serie Earthmax, con sei diversi modelli: Earthmax SR 41 (misura 29.5 R 25), uno pneumatico radiale All Steel per dumper articolati; Earthmax SR 47 (misura 24.00 R 35), uno pneumatico altamente resistente ai tagli, particolarmente sviluppato per dumper rigidi che operano in condizioni severe; Earthmax SR 53 (misura 23.5 R 25), uno pneumatico

robusto e di lunga durata, ideale per pale gommate e dozer nelle applicazioni in cave, cantieri e miniere. Senza dimenticare il tenace Earthmax SR 22 (misura 20.5 R 25), uno pneumatico ad elevata resistenza per pale gommate e motolivellatrici impiegate in condizioni invernali con neve e ghiaccio. Altro membro della famiglia Earthmax appena uscito dalla linea di produzione è l'Earthmax SR 31 (misura 23.5 R 25), un robusto e stabile pneumatico All Steel con cinture in acciaio multistrato, ideato per pale gommate, dozer e dumper articolati. Un prodotto che assicura forza e stabilità straordinarie oltre a eccellente resistenza al taglio e alle

Bauma è l’occasione perfetta anche per le ultime novità nel settore della logistica. Tra queste spicca Portmax PM 90 (misura 18.00 R 25), uno pneumatico radiale con cinture d’acciaio multistrato per reach stacker che, grazie alla struttura All Steel, evidenzia un'ottima distribuzione dei carichi sulla superficie di appoggio. Per le gru a cavaliere, BKT ha invece sviluppato il radiale Portmax PM 93 (misura16.00 R 25).

Con i suoi 2,70 m di diametro l'Earthmax SR 45 Plus è un gigante che lascia senza fiato

L'Earthmax SR 41 è uno pneumatico radiale All Steel per dumper articolati

alte temperature. Tra i nuovi arrivati nella grande famiglia di BKT, la parte del leone spetta di certo all'Earthmax SR 45 Plus (misura 27.00 R 49). Le sue dimensioni gigantesche di oltre 2,70 metri di diametro lasciano senza fiato, ma sono ampiamente giustificate dalla sua applicazione. Lo pneumatico Giant by BKT è infatti stato progettato per i dumper rigidi ed è ideale per tutte le operazioni su percorsi lunghi. La resistente carcassa All Steel garantisce straordinaria stabilità insieme a un'estrema resistenza ai tagli e alle lacerazioni. Mentre lo speciale disegno del battistrada conferisce anche eccellenti proprietà autopulenti e minimizza le vibrazioni e i rumori. ❑ L'Earthmax SR 53, robusto e di lunga durata, è ideale per pale gommate e dozer in cave, cantieri e miniere

L'Earthmax SR 47, altamente resistente ai tagli, è sviluppato per dumper rigidi che operano in condizioni severe MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

CASE CE

UNA PRESENZA FORTE n pieno di gamma per Case al Bauma. E non potrebbe essere diversamente dal Costruttore che già a Intermat aveva stupito non solo per le novità presentate, ma anche per lo stand, avveniristico e simbolico del filo che unisce le diverse macchine alle più svariate applicazioni. Una situazione che si ripresenterà sicuramente a Monaco dove il Costruttore alato presenterà niente di meno che l’intera gamma

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L'area demo 32

Chi visita Case al Bauma avrà anche l'occasione di vedere all'opera le ultime novità del Costruttore dedicate al settore degli inerti: Case ha infatti organizzato

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di macchine e servizi per il settore delle costruzioni. A farla da padroni i settori dell'edilizia, ovviamente, ma anche lo stradale, gli inerti e il riciclaggio, ambiti operativi che oggi sono sempre più collegati alle macchine movimento terra che ormai non spostano più solo... terra! Già possiamo anticiparvi che lo stand avrà un punto centrale dove saranno esposti i modelli di punta del Bauma di Case, ossia i cinque nuovi

presso una cava di ghiaia nel villaggio di Aschheim, non lontano dalla fiera di Monaco, un'area demo dove si terranno dimostrazioni sul

escavatori cingolati della Serie D, la terna 580ST con un nuovo braccio retroescavatore e un nuovo caricatore frontale, che rappresentano le novità assolute. Al loro fianco il grader, lanciato a Intermat l'anno scorso ma comunque ancora novità assoluta per Case che lo investe del ruolo di “nuovo leader nella squadra”. Sempre tra le anteprime assolute anche il sistema telematico Case SiteWatchTM che si arricchisce di nuove funzioni.

campo dei nuovi escavatori cingolati Serie D, delle pale gommate e del dozer, affiancati da un mezzo d’opera pesante Iveco. E ci sarà anche la possibilità di

provare di persona le diverse macchine. Le visite inizieranno nel pomeriggio di lunedì 11 aprile e continueranno fino al pomeriggio di sabato 16 aprile.


LO STAND

Case Ce

Coprirà un'area di 3.200 metri quadrati nei quali sarà possibile non solo ammirare le macchine Case CE ma anche le premiere Iveco, ossia il nuovo Eurocargo 4x4, il Daily 4x4, il Trakker 6x6 con cassone ribaltabile trilaterale, tutte macchine che completano le attività nei diversi settori rappresentati sullo stand. Presente anche Astra, ovviamente, che al Bauma proporrà il proprio HD9 8x6 ribaltabile.

zati Tier 4 Final (Stage IV) con SCR e AD Blue senza filtro DPF, con costi di esercizio contenuti perché privi di manutenzione. Per la terna “Construction King” invece, Case al Bauma presenterà una nuova configurazione della 580ST con geometria dei cilindri in linea e bilanciere Extendahoe interno. Questa configurazione sarà disponibile accanto a quella già esistente con braccio a cilindri sovrapposti e bilanciere telescopico Extendahoe esterno, dando ai clienti la possibilità di scegliere la configurazione che meglio si adatta alle loro necessità. Sullo stand sarà presente anche una vasta gamma di pale gommate Serie F, distribuite nelle aree dedicate agli inerti, al riciclaggio, al settore stradale e a quello edile. Quest’ultima area esporrà anche la gamma di minipale compatte (skid

steer loaders e compact track loaders) e miniescavatori, particolarmente adatti a questo tipo di applicazione. Sempre in quest’area dello stand sarà presente il midi escavatore CX80C MSR, ideale per i clienti più esigenti grazie al suo comfort e alle sue prestazioni da vero escavatore, con l’agilità e le funzioni esclusive di un miniescavatore (brandeggio ecc). Oltre alle macchine, anche tanti servizi, ovviamente.A partire dai team di CNH Industrial Capital e di CNH Industrial Parts & Service che saranno a disposizione per illustrare come Case supporta i clienti insieme ai propri dealer fornendo soluzioni complete che comprendono pacchetti finanziari su misura, estensioni di garanzia, manutenzione programmata, servizio tecnico efficiente e ricambi sempre disponibili. ❑

LO SPETTACOLO Sullo stand Case non solo macchine ma anche spettacolo. Tre protagonisti: una pala gommata, una minipala compatta (skid steer loader) dell’area stradale e una pala gommata compatta dell’area dedicata all’edilizia, saranno al centro di uno show che intratterrà i visitatori sullo stand a intervalli regolari durante tutta la manifestazione fieristica. Da non perdere!

Ma cosa offre la gamma dei nuovi escavatori della Serie D? Ben cinque nuovi modelli: tre della gamma media (CX130D, CX160D e CX180D) e due di quella heavy (CX490D e CX500D). Come i modelli lanciati a Intermat, le new entry del Bauma si contraddistinguono per produttività, cicli di lavoro rapidi ed efficienza. Tutti i nuovi modelli sono motorizMACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

K45H il best seller delle pompe autocarrate Cifa

CIFA

CALCESTRUZZO MON AMOUR on queste parole si può sintetizzare il rapporto tra Cifa e il calcestruzzo, un materiale che, da sempre, detta i tempi al cantiere e alle macchine ideate a Senago. Il nome Cifa, infatti, è indissolubilmente legato non solo al trasporto e al pompaggio del calcestruzzo, ma all'evoluzione stessa di questi passaggi fondamentali nella filiera delle costruzioni. Senza

C

La strategia

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dimenticare le autobetonpompe e le betoniere, in questa occasione ci concentriamo sulle pompe autocarrate, settore in cui Cifa diversifica l'offerta su tre linee: Carbotech, Steeltech e Classic. Tre diversi allestimenti per

soddisfare al meglio le diverse esigenze di ogni area e di ogni azienda. Top di gamma, la serie Carbotech prevede modelli con configurazione completa già nell’offerta standard, una gestione elettronica a 360° con controllo del gruppo pompante, della stabilizzazione e dei parametri di lavoro e bracci di distribuzione in fibra di carbonio che garantiscono robustezza, leggerezza e minori oscillazioni. La serie Steeltech permette di configurare il prodotto con un'ampia gamma di accessori e optional. Con particolare attenzione al peso complessivo, nei limiti stradali europei, è la serie con più modelli e variabili di configurazione. La serie Classic vede invece prodotti affidabili, semplici, standardizzati, offerti in un numero limitato di modelli, su alcuni mercati selezionati che non richiedono diversificazione nelle configurazioni.

Cifa si presenta al Bauma 2016 (stand FS.905/2) sotto lo slogan “Your Jobsite Partner”. Un motto certamente impegnativo supportato attraverso prodotti volti al costante incremento delle performance,

allo sviluppo di nuove tecnologie e all’adozione di nuove soluzioni finalizzate a migliorare il lavoro degli operatori in cantiere. Cifa partecipa all'esibizione insieme a tutte le aziende del gruppo Zoomlion in una vasta area


15 METRI cubi Della serie Steeltech, la K36L è una macchina pensata appositamente per il mercato europeo

Al Bauma, per la serie Carbotech Cifa esporrà tre modelli: K45H, K53H e K60H. Se la K45H è il best seller della famiglia, le due macchine più grandi, montabili su autotelai a 4 e 5 assi, rappresentano una novità assoluta per il mercato tedesco. La K53H ha un braccio da 53 m a 5 sezioni (le ultime due in fibra di carbonio) con geometria di ripiegamento RZ; mentre la K60H presenta un braccio da 60 m in 6 sezioni, delle quali le ultime 3 in fibra di carbonio, con geometria RRZ. Entrambe montano il nuovo

espositiva di oltre 3.800 mq. I focus Cifa al Bauma possono così essere sintetizzati: Sviluppo della tecnologia Ibrida Lancio delle serie differenziate di prodotto per le pompe autocarrate Lancio delle serie

gruppo pompante HP1808ECX a circuito chiuso con portata massima di 180m3/h, 83 bar di pressione massima e canne del calcestruzzo da 260 mm che permettono di contenere a 27 il numero massimo di cicli al minuto. L'allestimento di serie oltre al sistema di gestione della macchina avanzato via display Smartronic, con controllo di stabilità e diagnostica, prevede tubazioni a doppio spessore Cifa Long Life Pipes e stabilizzazione studiata e progettata in base alla lunghezza del braccio. Novità assoluta è

invece la K36L della serie Steeltech, una macchina pensata per l’Europa, completamente riprogettata per rispettare il limite di peso previsto per gli autotelai a 3 assi (26 t) con oltre 1,5 t di riserva di carico. La K36L monta un braccio a 4 sezioni in acciaio con ripiegamento a Z ed può essere personalizzata con molteplici allestimenti. Per il gruppo pompante a disposizione il 1606H a circuito aperto (portata massima 160 m3/h, 60 bar di pressione massima), o il 1608EC (circuito chiuso con portata massima di 160m3/h, 80 bar di pressione e gestione elettronica). Nuova anche la K40C della serie Classic, una pompa da 40 metri di lunghezza del braccio, 5 sezioni con ripiegamento RZ e gruppo pompante a circuito aperto da 160 m3/h di portata massima e 70 bar di pressione massima sul calcestruzzo. ❑

Per le betoniere CIFA ha suddiviso l’offerta inerente le serie: Heavy Duty “HD”, Super Light “SL” SLX, ENERGYA “E8-E9” e Italia “RH-Y”. A Monaco presenta il nuovo modello HD15, un’autobetoniera che va a completare la serie HD indicata dove le applicazioni sono più gravose per condizioni stradali, temperature e cicli di uso. Il modello HD15, con 15 metri cubi di capacità nominale, può essere montata su autotelai a 4 assi dotati di particolari caratteristiche.

differenziate di prodotto per le autobetoniere Sviluppo dell'elettronica, cioè la disponibilità di diverse configurazioni per le pompe autocarrate a seconda degli allestimenti ed elettronica dedicata per la serie ibrida Energya. MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

quello che promette il nuovo escavatore gommato Doosan DX57W-5 da 5 tonnellate conforme agli standard Stage IIIB. Una macchina che oltre ai normali lavori di scavo di canali e posa di fondazioni, grazie all'eccellente stabilità e capacità di sollevamento, consente l'impiego anche in operazioni quali il carico e lo scarico di autocarri e la movimentazione dei tubi e dei materiali più diversi. Sollevamenti operati sempre nella massima sicurezza: l'escavatore DX57W-5 è dotato di un allarme di sovraccarico e di valvole di sicurezza situate negli impianti idraulici del braccio e della lama apripista. A livello di motore il nuovo gommato Doosan è equipaggiato con un'unità a 4 cilindri Doosan D24 da 42,5 kW (52,3 CV), che assicura il rispetto

È

DOOSAN

FLESSIBILITÀ GOMMATA delle normative Stage IIIB senza la necessità di un filtro antiparticolato (DPF), grazie all'adozione di tecnologie di post-trattamento quali il ricircolo dei gas di scarico (EGR) e il catalizzatore di ossidazione diesel (DOC). Pulizia di esercizio che si accompagna a un notevole risparmio in termini di carburante: i test

European Parts Centre

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eseguiti in fabbrica evidenziano infatti un aumento medio del 15% dell'efficienza dei consumi. Mentre un nuovo indicatore ECO sul pannello di controllo aiuta l'operatore a ridurre gli sprechi, assicurando il monitoraggio in tempo reale del consumo orario di carburante. Sono inoltre presenti menu relativi alla

Inaugurato a fine 2014, l'European Parts Centre Doosan è il risultato dei significativi investimenti sostenuti da Doosan Construction Equipment per assicurare un servizio ricambi di assoluto

valore a tutti i clienti e i concessionari europei. Con sede a Lipsia, in Germania, l'European Parts Centre per la gamma escavatori, pale compatte e dumper articolati Doosan Heavy ha raggiunto un livello

regolazione automatica del minimo e all'efficienza dei consumi, mentre la disponibilità di tre livelli di potenza (Eco, Standard e Power) e di tre modalità di lavoro (scavo, martello e cesoia) migliorano il controllo e la versatilità. Sul fronte produzione l’escavatore offre una profondità di scavo massima di 3.795 mm, un’altezza di scarico massima di 6.170 mm e uno sbraccio massimo di 6.400 mm. Fornito di serie con pneumatico singolo, il DX57W-5 ha


GAMMA media

un peso operativo di 5,79 t, ma su richiesta è disponibile una configurazione con doppi pneumatici. Due le velocità, fino a un massimo di 30 km/h. La spaziosa cabina mette a disposizione un nuovo pannello di controllo con monitor LCD TFT a colori da 7" regolabile e intuitivo, il volante regolabile così come il sedile con sostegno lombare.A livello strutturale il sottocarro è costituito da un telaio saldato rigido che garantisce un'eccellente durata e, sempre per

di soddisfacimento delle richieste pari al 96,6%. Lipsia assicura la consegna porta a porta dei ricambi ai concessionari e ai clienti Doosan ovunque in Europa entro 24 ore dalla richiesta attingendo dallo stock di oltre 43.000 pezzi del

I nuovi modelli di gamma media si caratterizzano per lo stesso DNA dei più grandi '-5', con livelli simili di miglioramento della produttività, del comfort e della versatilità. Per questo segmento Doosan al Bauma esporrà i modelli: Escavatore gommato DX140W-5 Escavatore gommato DX165W-5 Escavatore gommato DX190W-5 Pala gommata DL200-5 Pala gommata DL250-5 Ma non è finita, nella seconda metà del 2016 verranno introdotti i nuovi modelli: Escavatore cingolato DX225LC-5 Escavatore cingolato DX180LC-5 Escavatore gommato DX160W-5 Pala gommata DL220-5

suo vasto magazzino di 6.000 m2 gestito dal partner Doosan, DHL Supply Chain. Non solo. Decisamente apprezzabile l'orario limite esteso fino alle 18.00: gli ordini pervenuti entro quell'ora vengono consegnati il giorno successivo.

massimizzare la durata, il braccio e il bilanciere sono dotati di boccole EM (Enhanced Macrosurface), molto più efficaci di quelle tradizionali quando adeguatamente lubrificate. Allo stesso tempo, braccio e bilanciere presentano un minor numero di punti di saldatura. Le novità Doosan non si fermano certo al solo DX57W-5. Al Bauma il costruttore metterà in mostra gran parte della sua nuova gamma di me-

die dimensioni. La famiglia si caratterizza per escavatori e pale gommate equipaggiate con potenti motori diesel conformi agli standard Stage IV, che beneficiano di nuove caratteristiche finalizzate alla riduzione dei consumi di carburante rispetto alla gamma precedente. Nuove anche le cabine, ulteriormente perfezionate per garantire il comfort dell'operatore e la massima facilità di funzionamento. ❑

L'escavatore gommato DX190W-5, al pari dell'intera gamma, è equipaggiato con motore Stage IV che assicura consumi ottimizzati

La pala gommata DL200-5 sarà esposta al Bauma insieme a una nutrita schiera di macchine della rinnovata gamma media MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

GSR

LA STRETTA DEL RICAMBIO

el settore esiste un detto che vale per tutte le macchine di cui generalmente parliamo sulle pagine di MC5.0, ossia “La prima macchina la vende il commerciale, la seconda l'assistenza tecnica”. Un detto che racchiude una verità ormai conclamata: chi compera una macchina, compera più di qualche componente in acciaio, elettrico o idraulico. Acquista uno strumento di lavoro che deve essere sempre al massimo in termini di efficienza, prestazioni e sicurezza. Questo discorso vale anche per le piattaforme aeree, ovviamente. E GSR ne ha capito la fondamentale importanza, tant'è che sta investendo moltissimo nel potenziamento del proprio servizio di assistenza tecnica e ricambi. Un servizio ancora più

N

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cruciale se si considera che il Costruttore riminese non opera solo in Italia, anzi. Ha il suo core business nei mercati esteri dove assistenza significa puntualità e velocità, e significa anche consolidare i rapporti con la clientela.A garantire che il servizio di assistenza e ricambi di GSR funzioni a dovere ci pensa Thomas Zanon, Responsabile del servizio assistenza post-vendita e ricambi GSR, che guida una squadra di quattro persone, ossia un responsabile dell’assistenza tecnica, due addetti alla gestione di offerte e ordini e un magazziniere e, sul territorio sia nazionale che estero, una fitta rete di officine e partner che rappresentano uno dei punti di forza del servizio post-vendita di GSR. Innanzitutto perché grazie alla presenza capillare di queste realtà il


tempo di risposta è decisamente rapido e la probabilità che la macchina in avaria debba rientrare in sede decisamente minimo. Questo perché le officine che entrano a far parte della rete GSR sono titolari di requisiti di alto livello, tra cui competenze dei tecnici, disponibilità di una struttura e di strumenti adeguati, esperienza specifica sul prodotto GSR. Competenza tecnica ed esperienza sui prodotti GSR garantiti dai corsi di formazione che i tecnici d'officina seguono periodicamente presso la sede GSR di Rimini, dove hanno a disposizione strumenti e competenze utili a prepararli nel migliore dei modi. La periodicità di tali formazioni è annuale, ma può aumentare nel caso in cui ci siano degli aggiornamenti tecnici. La risposta a una chiamata è diversa a seconda che si tratti della richiesta di un ricambio o di assistenza tecnica, naturalmente. Nel primo caso viene chiesto il numero di ma-

La gestione dei ricambi GSR è divisa in due sedi, distanti l'una dall'altra meno di un chilometro.

tricola della macchina e il ricambio richiesto. Abitualmente la fornitura del ricambio avviene attraverso i partners e le officine autorizzate, ma è possibile anche l'invio del materiale direttamente ai clienti stessi,

Nella sede storica, dove sono presenti anche gli uffici, sono stoccati la maggior parte dei ricambi; nell'altra, dove avvengono produzione e collaudi, sono presenti alcuni ricambi che all'occorrenza vengono trasferiti nella prima dalla quale avvengono le spedizioni. Grazie alla

filosofia progettuale di GSR che vuole macchine ricercatamente semplici, senza continue modifiche ed aggiornamenti, la gestione dei ricambi più frequenti è normalizzata e presso i partners principali sono presenti stock dei ricambi principali. Questo incrementa di

Sopra, Thomas Zanon, Responsabile del servizio assistenza post-vendita e ricambi GSR

salvo che la richiesta non riguardi componenti relativi ai dispositivi di sicurezza. Per quanto riguarda l’assistenza tecnica, invece, GSR mette in contatto il cliente con la rete di assistenza la quale, oltre alle proprie competenze, si avvale del supporto in remoto fornito dai tecnici GSR in sede. Un sistema a “prova di falla” che garantisce al cliente GSR di poter contare su un prodotto sempre affidabile e supportato da un servizio di assistenza veloce nei tempi di reazione e qualificato. Tutti plus che pesano molto al momento della scelta di una macchina, scelta che è sempre più spesso legata non più solo a prestazioni e prezzo. ❑

molto la qualità del servizio sul campo e per i componenti di normale consumo, ossia quelli che

possono danneggiarsi a causa di eventi esterni o deteriorarsi per il fisiologico utilizzo. MACCHINE CANTIERI 5.0

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HAULOTTE

NUOVE STELLE

on potevano certo dirci tutto in occasione dell'incontro anticipatorio con la stampa, ma anche Haulotte ci ha donato qualche golosa chicca di quanto ci attende nella settimana monacense che vedrà la città della Baviera trasformarsi nella capitale dell'edilizia e delle costruzioni tout court. Per Haulotte la fiera sarà l'occasione, come lo fu Intermat lo scorso anno, di mettere in mostra tutto il proprio know-how. Clienti e partner sono invitati a visitare lo stand per aver modo, però, non solo di vedere le nuove macchine che andranno a caratterizzare il panorama dell'offerta Haulotte dei prossimi mesi, ma per cogliere anche l'occasione di scambiare opinioni con i vari responsa-

N

bili di prodotto, al fine di cogliere al meglio i vantaggi che ogni singolo modello della vasta gamma Haulotte comporta. Tenendo sempre presente che tutte le macchine sono sviluppate con l'obiettivo continuo di rispondere alle esigenze dei clienti già affezionati al marchio francese,

Tra le altre

novità Sempre il Bauma sarà l'occasione per Haulotte di riproporre al mercato alcuni nuovi modelli di

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recente introduzione tra cui l'Optimum 8, un nuovo scissor compatto in grado di circolare in cantiere, al chiuso e all'aperto, garantendo efficienza ed economicità in tutte le circostanze. Le nuove piattaforme ad albero verticale della serie Star, ossia la Star 8 e la Star 10, progettate per essere semplici da utilizzare, robuste, affidabili e in grado di

muoversi agevolmente in tutte le circostanze. Altra recentissima new entry della gamma del Costruttore francese è la piattaforma articolata HA20RTJ che si caratterizza per il design che riflette l'impegno di Haulotte nell’offrire macchine "pensate per la tua attività". Ogni dettaglio costruttivo è stato portato ad un livello ottimale di prestazioni

per soddisfare tre obiettivi: massimizzare la produttività, ridurre i costi di servizio e garantire la sicurezza degli operatori. Chiude questa carrellata di recentissimi la piattaforma telescopica fuoristrada HT23RTJ che vanta la più elevata velocità di sollevamento abbinata a movimenti completamente proporzionali e simultanei.


e di quelli che lo saranno. Sempre su questa lunghezza d'onda si sviluppa infatti la filosofia aziendale di Haulotte che intende essere sempre più percepito dal mercato quale fornitore di soluzioni globali, e non semplice Costruttore, soluzioni volte a soddisfare concretamente le esigenze quotidiane e le specifiche necessità operative di clienti e utenti. Ma veniamo alle nuove macchine, o almeno ad alcune di esse, che saranno i cuori pulsanti dello stand di Haulotte. Sulla scia dell'enorme successo riscontrato dalle Star 8 e

Star 10 arriva la Star 6, new entry nella gamma di piattaforme verticali ad albero che richiama e racchiude le principali peculiarità dei “fratelli di gamma”, ossia flessibilità ottimale in aree di lavoro ristrette, trasportabilità ottimizzata, durata prolungata e minima manutenzione per ottimizzare i costi e ridurre i fermi macchina. Tutto in dimensioni ancora più compatte. Passando ai telescopici,

il Bauma sarà l'occasione per l'esordio delle nuove gamme di Haulotte, che si declineranno in tre linee: la Compact con i modelli HTL 3210, HTL 3510, HTL 4010; la High Lift con i modelli HTL 3614, HTL 3617, HTL 4014, HTL 4017 e la gamma Heavy Load Capacity con i nuovi HTL 5210, HTL 6508, HTL 7210. I nuovi modelli aggiunti alla gamma garantiscono la maggiore capacità di carico nel segmento, grazie a una capacità di sollevamento di 5,2 t fino ad un'altezza di 10 m, che corrisponde a una portata massima in avanti di 3,5 t allo sbraccio di 5,8 m, con stabilizzatori abbassati. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

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JCB

ALTRE QUATTRO l 2016 è un anno importante per JCB, con il lancio di alcuni eccellenti nuovi prodotti. Bauma sarà la prima uscita internazionale per il modello 3CX Compact, appena entrato in produzione, e il feedback su questa macchina è fantastico. Inoltre, riponiamo grandi aspettative nel lancio di una gamma di nuove pale gommate. La cabina Command Plus ha già ottenuto molti giudizi positivi dagli utenti del nostro modello di punta, la 457, e la sua introduzione su altre macchine della gamma ci offre grandi opportunità di crescita".Con queste parole Tim Burnhope, JCB Chief Innovation and Growth Officer, ha accompagnato le anteprime del Costruttore inglese alla kermes-

"I

se monacense. Anteprime di tutto rispetto, che lasciano intendere un Bauma ricco per JCB che è comunque reduce da un 2015 che ha visto il lancio di parecchie novità. Queste

LA 3CX in breve

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saranno sicuramente riaffermate al Bauma, come appunto la 3CX Compact, la mini terna, macchina tanto cara al Costruttore inglese che con le terne appunto ha suggellato il proprio successo. Ma Monaco saranno anche i giorni dove a dividere il palcoscenico con la 3CX ci saranno quattro nuove pale gommate con cabina Command Plus. Inoltre, sarà introdotta sul mercato tedesco la gamma di dumper da cantiere JCB da 1 a 10 t, già venduta con successo nel Regno Unito e in Francia. Ma se della 3CX abbiamo già parlato in maniera

Le principali caratteristiche della mini terna comprendono: • Dimensioni compatte: solo 1,9 m di larghezza e 2,74 m di altezza, per la massima manovrabilità; • Trasferimento rapido: 40km/h, trasmissione

idrostatica, un trasferimento del 17% più rapido rispetto a 2CX; • Controllo totale: le leve servoassistite dell'escavatore e la massima fluidità nei movimenti grazie ai circuiti idraulici offrono una portata superiore


PER JCB abbastanza approfondita sui passati numeri di JCB, e per la quale rimandiamo al box dedicato a chi avesse bisogno di un ripasso sulle principali caratteristiche, lo stesso non possiamo dire delle quattro nuove pale. Fatto chiaro a tutti è che JCB sta aggiornando la propria gamma di pale gommate di medie dimensioni introducendo le caratteristiche già largamente apprezzate sui modelli 457, 427 e 437, unitamente alle pale gommate più piccole 411 e 417. Tra queste si annoverano la cabina CommandPlus che offre comfort e visibilità ai vertici della categoria, l'innovativo sistema di controllo CommandPlus, i motori conformi a Tier 4 Final/Stage IV senza filtri antiparticolato, il cofano monopezzo

del 19%; • Massima manovrabilità: 4 ruote sterzanti con un raggio di sterzata di 5,8 m su una singola corsia della carreggiata; • Massima versatilità: scelta del modello 3CX e ganci traino per minipale più Quickhitch per escavatore.

per un accesso migliorato per la manutenzione, la gamma di bracci per le diverse applicazioni del settore e il pacchetto Wastemaster disponibile come optional.Vediamo qualche dettaglio, partendo dai motori. I nuovi modelli 411 e 417 di pale gommate JCB sono alimentati da motori diesel EcoMax conformi alla normativa Tier 4 Final/Stage IV, che offrono una potenza di 108 CV al modello 411 e di 125 CV al modello 417. I modelli di pale più grandi, 427 e 437, sono azionati da un motore diesel Cummins Tier 4 Final/Stage IV rispettivamente da 179 e 183 CV. In linea con la politica globale di JCB sulle emissioni, entrambi i motori soddisfano le normative più recenti in materia senza l'uso di un costoso

filtro antiparticolato (DPF), riducendo i costi di gestione e la complessità per il cliente. Passando alla cabina, i nuovi modelli monteranno la cabina JCB CommandPlus, installata per la prima volta lo scorso anno sul modello più grande, la pala 457. La struttura ROPS completamente nuova presenta i montanti B spostati all'esterno, alla stessa larghezza di quelli della parte posteriore della cabina, offrendo quindi uno spazio interno più grande e un parabrezza panoramico. Le macchine sono dotate del sistema di controllo della posizione di guida JCB, con pedali nuovi, un piantone sterzo regolabile e comandi idraulici montati sul sedile. Gli interruttori e i comandi ausiliari sono stati riposizionati sul montante B destro, garantendo in questo modo uno spazio interno più lineare e un accesso più agevole a tutti i comandi della macchina. Le pale dispongono di schermi LCD a colori che consentono di accedere al menu operativo della pala e fungono da monitor per la telecamera posteriore. Sarà adottato anche il cofano motore monoblocco che può essere sollevato elettricamente o manualmente per migliorare l'accesso al motore e al gruppo di raffreddamento durante gli interventi di manutenzione e assistenza. La trazione delle macchine utilizza una trasmissione con cambio automatico powershift, per garantire la massima produttività ed efficienza. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni LIEBHERR

Il pozzo di San Patrizio Pale gommate, bulldozer, gru a torre, autogrù, impianti per il calcestruzzo, sistemi di accumulo, pompe e sistemi post-trattamento. In una parola, Liebherr DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO LIEBHERR PHOTO GALLERY

I

l pozzo di San Patrizio evoca una leggenda irlandese e nell’immaginario comune identifica le possibilità illimitate, così come sembrano praticamente senza limiti le novità (o meglio le innovazioni) che Liebherr presenterà durante il Bauma. LE PALE GOMMATE XPOWER. Già disponibili per il mercato europeo, le nuove pale gommate di grandi dimensioni Xpower, conformi al livello IV/Tier 4f, segnano una pietra miliare nella storia della tecnica delle pale gommate Liebherr. E proprio per la vastità delle innovazioni apportate, prima di immetterle sul mercato lo stabilimento Liebherr di Bischofshofen ha scelto di testarle in prove durissime della durata di oltre

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70.000 ore nelle più disparate applicazioni: cave di pietra, segherie, imprese di riciclaggio, impianti di compostaggio, acciaierie e porti. La caratteristica principale di queste nuove macchine è identificabile nella dotazione di serie della trasmissione XPower, che garantisce sempre prestazioni ed efficienza. La Liebherr-XPower esplica le sue performance attraverso l’interazione di due tipi di trasmissioni: L’idrostatica è la forma di trasmissione più efficiente nei lavori di carico e in quelli di trasporto su tratti di percorrenza brevi; La trasmissione meccanica è invece la forma di trasmissione più economica e più potente nei lavori di trasporto su tratti di percorrenza lunghi e in salita. L’XPower dosa le due trasmissioni e, tramite un pla-

netario, ripartisce le prestazioni del motore tra la trasmissione idrostatica e quella meccanica. Alla fine le prestazionI delle singole trasmissioni vengono ricongiunte, in modo da raggiungere la massima prestazione di lavoro. Dato che la trasmissione lavora in modo variabile e adatta il rapporto tra le due trasmissioni a variazione continua, le prestazioni delle pale si adattano alle richieste specifiche di ogni applicazione. In pratica: nei lavori di trasporto e di carico agisce maggiormente la trasmissione idrostatica, in quelli di trasferimento a elevata velocità è la volta della trasmissione meccanica. Congiuntamente trasferiscono sempre il 100%


SCRFILTER LIEBHERR Il sistema Liebherr per il post-trattamento dei gas di scarico per rispettare le prossime normative Stage V Già impiegato negli impianti utilizzati nella costruzione delle gallerie, certificato sia per il livello di emissioni Stage V sia per il mercato svizzero e conforme alle regolamentazioni previste per il livello Stage V, il sistema SCRFilter è parte della centralina motore Liebherr, è estremamente compatto e si contraddistingue per i lunghi intervalli di manutenzione superiori alle 4.500 ore. Il sistema SCRFilter è costituito da un catalizzatore DOC, da un catalizzatore SCR e da un filtro antiparticolato rivestito SCR. Dove il DOC non richiede manutenzione e il filtro antiparticolato rivestito viene rigenerato in modo passivo. In sostanza, un sistema affidabile e facile da azionare. Inoltre l’SCRFilter è parte del sistema modulare Liebherr per i motori ed è compatibile con tutti i propulsori delle serie D93, D94 e D95. Per gli stadi di emissione IIIA/ IV e per lo Stage V questi motori hanno le stesse prestazioni, le stesse richieste al sistema di raffreddamento della macchina e le stesse interfaccia in caso di montaggio. La semplice sostituzione del motore consente al cliente di utilizzare il medesimo design per stadi di emissione differenti. MACCHINE CANTIERI 5.0

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Innovazioni LIEBHERR

La voglia di innovazione Liebherr troverà ennesimo sfogo in un vero gigante. Al Bauma sarà infatti svelato il nuovo escavatore da estrazione R 9200 con benna da 12,5 m3, motore Cummins da 810 kW (1086 CV) e dotato del sistema brevettato Liebherr Litronic Plus per la gestione intelligente della potenza. Un modello costruito su un’esperienza di cinquant’anni nello specifico settore dell’industria estrattiva.

delle prestazioni del motore. I test comparativi effettuati da Liebherr hanno evidenziato, grazie a questa soluzione, un risparmio di carburante pari al 30% rispetto alle pale gommate con trasmissione tradizionale. IL NUOVO BULLDOZER PR 776. Un 74 t a trasmissione idrostatica. È questo il biglietto da visita del nuovo bulldozer PR 776 progettato, e non poteva essere altrimenti, per le operazioni di estrazione e per le cave più difficili. Il nuovo PR 776 è alimentato da un motore diesel 12 cilindri Liebherr in grado di erogare una potenza massima di 565 kW (768 CV/759 HP) e può montare lame con una capacità di 18 m³ (semi-U lama) o di 22 m³ (U lama). Anche in questo caso a fare la differenza è la trasmissione e

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l’erogazione della pressione di alimentazione in base alle necessità. In pratica, se durante la marcia non è necessaria l’erogazione completa della pressione di alimentazione, questa viene automaticamente ridotta. La nuova macchina beneficia inoltre della funzione ECO che consente all’operatore di selezionare tra un’elevata potenza e il massimo dell’economia. Inoltre, come accade per l’intera generazione 6, il PR 776 è dotato della

gestione proattiva della potenza in base ai parametri della macchina interni al motore e a quelli esterni (ad esempio la deviazione momentanea del joystick di marcia). Questo sistema, oltre a tempi di reazione più veloci, comporta un incremento percepibile della potenza e della capacità di trazione e una maggiore velocità di retromarcia. Inoltre, sempre grazie alla trasmissione idrostatica, la velocità del motore viene mantenuta


SISTEMI ECO

IL SISTEMA LIDURO

Questo il nome del nuovo sistema di accumulo dell’energia Liebherr

costante e sempre all’interno dell’intervallo ottimale dal punto di vista economico. Senza dimenticare come questa soluzione conferisca alla macchina anche una notevole manovrabilità. Il nuovo bulldozer può essere equipaggiato con il sistema di navigazione GPS per visualizzare l’avanzamento del lavoro e l’area circostante. Da mettere nella giusta evidenza c’è poi la cabina appositamente sviluppata per questa classe di veicoli. Cruciale il comando joystick che permette di controllare tutti i movimenti di marcia e di sterzata con un unico elemento di input elettronico. Ottimo anche il display touch, che consente all’operatore di impostare importanti parametri operativi come la funzione ECO, la riduzione del numero di giri del motore, la risposta

della trazione e lo sterzo e può controllare anche la telecamera retromarcia di serie.

Pienamente integrato per applicazioni mobili e fisse a base di condensatori a doppio strato, è un sistema modulare “plug & play” finalizzato a un uso efficace dell’energia. Liduro, il cui avvio della produzione in serie è previsto per la metà del 2016, è un sistema completo con un contenuto energetico di 1,5 MJ che consente l’assorbimento o l’emissione di una potenza di 100 kW entro 15 secondi con un tempo di reazione di 500 µs. Il sistema beneficia del “connect & use” di Liebherr che consente di effettuare un’installazione e un azionamento con estrema facilità. Inoltre, a seconda della quantità di energia da accumulare temporaneamente, è possibile collegare in parallelo fino a dieci unità di accumulo dell’energia così da garantire un aumento della capacità di accumulo. Ovviamente l’utilizzo di questa tipologia di sistemi contribuisce in modo notevole al risparmio di carburante.

LE AUTOGRÙ. Tre le novità dal mondo autogrù: la LTM 1250-5.1 già disponibile in tutto il mondo, la gru cingolata LR 1500 e una nuova autogrù a assi, il cui prototipo sarà presentato al Bauma. Se l’autogrù a 5 assi da 250 t LTM 1250-5.1 e la gru cingolata LR 1500 da 500 t erano già state presentate in occasione delle Giornate del Cliente 2015, la novità assoluta è rappresentata dall’autogrù a 8 assi con braccio telescopico extralungo, una macchina che scopriremo insieme durante il prossimo Bau-

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Innovazioni LIEBHERR ma. Per quanto concerne invece la LTM 1250-5.1 ricordiamo l’applicazione del nuovo concetto di motore singolo e come oltre al falcone multifunzionale, Liebherr offra anche un falcone fisso con lunghezza fino a 50 m regolabile idraulicamente. Tra le innovazioni più significative largo poi al VarioBallast. La LTM 1250-5.1, infatti, può essere utilizzata con due diversi raggi di zavorra: 5,58 m o 4,78 m. Il raggio maggiore assicura la massima portata, mentre il raggio minore permette di utilizzare la gru anche in spazi molto ristretti.Venendo alla LR 1500, decisamente compatta per una macchina di questo peso, ricordiamo come i punti di forza non si limitino soltanto alla praticità del trasporto, ma anche alla semplicità in termini di allestimento ed esercizio. LA NUOVA SERIE L1. Liebherr si prepara a lanciare sul mercato anche una nuova serie di gru idrauliche a montaggio rapido denominata L1 che, nella denominazione, si ricollega alla prima gru dell’azienda risalente al 1949. La nuova serie L1 (che andrà a sostituire l’attuale serie H) coniuga una tecnologia innovativa con linee chiare e moderne. Il risultato? Una gru a montaggio rapido efficiente, che piace per la sua ergonomia perfezionata, la sua praticità di montaggio e di manutenzione nonché per un design moderno e gradevole. La prima gru della nuova serie, la Liebherr L1-24,

è disponibile con uno sbraccio di 25 m o 27 m e con una capacità di carico massima di 2.500 kg. Due le varianti di zavorra: la standard in calcestruzzo oppure una zavorra completa in acciaio, con la quale è possibile trasportare la gru. Con un raggio di rotazione di soli 1,9 m, la nuova Liebherr è perfetta per gli spazi ristretti dove, grazie alla base di supporto flessibile, le dimensioni della superficie d’appoggio possono essere ridotte fino a meno di 4 m. Nessun problema neppure per il controllo della macchina. La L1 può essere manovrata con grande facilità e consente una movimentazione sicura in quanto i gruisti sono supportati da funzioni quali il posizionamento di precisione Micromove, il sistema antipendolio o la delimitazione dell’area di lavoro. L’introduzione sul mercato della nuova gru a torre avrà luogo in diverse fasi, partendo dall’Europa centrale.

LA NUOVA POMPA LH30VO

Liebherr punta alla qualità sia delle macchine, che di ogni componente Si amplia il portfolio idraulico di Liebherr con la nuova pompa a pressione media LH30VO con 45 cc, 280 bar di pressione nominale e fino a 320 bar di pressione massima. Presentata al Bauma, la nuova pompa risulta particolarmente idonea per le macchine operatrici mobili. Inizialmente la LH30VO sarà disponibile con due regolatori: uno per ventola elettrica con linea caratteristica negativa (DE) e un regolatore load sensing (LS-DA), cioè con un taglio o una limitazione della pressione.

CALCESTRUZZO: MOBILMIX 2.5. Concludiamo in bellezza con il nuovo impianto di miscelazione per calcestruzzo Mobilmix 2.5. Facile da trasportare e montabile in soli due giorni, è equipaggiato con doppio albero agitatore e può essere comparato, per produttività e per comodità, a un impianto di miscelazione stazionario. Rispetto alla versione precedente (Mobilmix 2.25) ha aumentato la sua produttività ora fissata in 110 m³/h. ❑

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ESISTE UN SOLO HARDOX L’unico e originale Hardox è solo SSAB. Hardox, con i suoi 40 anni di esperienza, ha raggiunto elevati stardard di resistenza all’usura, senza rinunciare alla tenacità. Puoi verificare l’originalità di Hardox grazie alla marcatura stampata sulla lamiera.

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REPORTTECNICO

KRAMER

IL NUMERO PERFETTO

Nel 2706 per la prima volta è stato adottato, su una macchina di piccole dimensioni, il controllo del sovraccarico Smart Handling.

il tre, così come sono tre le novità Kramer presentate al Bauma e che andranno ad ampliare la gamma di pale gommate, pale telescopiche e sollevatori telescopici. Prima, e forse più succulenta novità, è rappresentata dalla pala gommata a quattro ruote sterzanti con trasmissione elettrica. Con soli 2.000 kg di carico di ribaltamento e una tecnologia a emissioni zero, è ideale per lavorare negli interni, nelle gallerie o nei garage sotterranei. Dove, grazie all’elevata capacità della batteria, l’operatore non scende a compromessi in termini di prestazioni e trae vantaggio

È

La Sicurezza

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dalla trasmissione elettrica anche per quanto concerne la riduzione dei costi operativi e di servizio. Tra le telescopiche compatte ecco invece la nuova 5065T che va a completare la gamma Kramer verso il basso e convince con un carico utile di 1.650 kg e un punto di rotazione della benna di 4,25 m. Perfetta per il riempimento di mezzi di trasporto a bordi alti, la Kramer 5065T, con le sue dimensioni compatte (2,45 m di altezza e 1,60 m di larghezza), presenta evidenti vantaggi da minipala. Ultima novità è rappresentata dal

Kramer è sinonimo di sicurezza, non solo per lo slogan “Kramer - on the safe side”, ma soprattutto per caratteristiche sperimentabili su tutte le sue macchine. “Grazie

MACCHINE CANTIERI 5.0

alle quattro ruote sterzanti”, sottolinea Karl Friedrich Hauri, Amministratore Delegato della Kramer-Werke GmbH, “i nostri prodotti sono da sempre sinonimo di stabilità. Questa

sollevatore telescopico 2706. Estremamente compatto, con altezza e larghezza inferiori ai 2 m, è alimentato da un motore Kohler KDI 2504 TCR con una potenza di 55,4 kW che soddisfa i requisiti della fase IIIB della normativa sui gas di scarico senza filtro antiparticolato. Rispetto al predecessore 2506, il carico utile è aumentato a 2,7 t, mentre è invariata l’altezza di sollevamento massima. La macchina beneficia di un nuovo impianto idraulico con una portata di 110 l/min, del sistema di controllo elettroidraulico e della

distribuzione del flusso indipendente dalla pressione di carico (LUDV). Da segnalare anche il controllo del sovraccarico di nuova generazione “Smart Handling” con tre modalità operative (benna, forche e manuale) e che, finora, era riservato solo ai grandi sollevatori telescopici. ❑

caratteristica è uno dei motivi per cui abbiamo fatto della sicurezza il nucleo del marchio Kramer. Tuttavia, le macchine sono solo uno degli aspetti. Kramer rappresenta una scelta

sicura per clienti e rivenditori anche in quanto azienda, poiché la nostra esperienza e innovazione garantiscono sicurezza per gli investimenti e per il futuro”.


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REPORTTECNICO

JLG

L'INTRECCIO DEI SAPERI rodotti, servizi, tecnologia. Sono questi i saperi JLG che si intrecceranno al Bauma, unendosi ad altri aspetti fondamentali quali il supporto postvendita e le dimostrazioni pratiche. Un vero e proprio ciclo virtuoso orientato verso le necessità del cliente ovunque sia e ovunque stia operando con la sua macchina. Lo stand sarà caratterizzato da una vasta gamma di sollevatori telescopici e piattaforme aeree, macchine che evidenziano l'attenzione al mercato anche attraverso sistemi come lo Skyguard con i suoi sensori sensibilissimi. Mentre la durata, uno dei must sui quali si deve muovere una progettazione intelligente, si evidenzia su alcune macchine (460SJ, 400SC e 520AJ) equipaggiate con il dispositivo DuraTough realizzato in questo polimero, forte ma flessibile, che offre notevole resistenza al calore, agli urti e alla corrosione, isolando al contempo sotto il profilo acustico e delle vibrazioni. Attraver-

P

E non

è finita Davvero ricco lo stand JLG che esporrà inoltre •Un M4069LE, il versatile scissor elettrico con pneumatici per terreni difficili e

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MACCHINE CANTIERI 5.0

un sistema opzionale di martinetti di livellamento idraulico finalizzato a operare sulle superfici più irregolari. •Un 10RS con funzionamento elettrico proporzionale, le cui dimensioni (la larghezza è di 1,22 m) consentono di passare attraverso le porte, mentre l'altezza si assesta sui 9,75 m. •Un commissionatore semovente10MSP

con il suo raggio di sterzata pari a zero, altezza della piattaforma di 3,05 m e sistema di guida avanzato per il controllo con un'unica mano. •Un sollevatore con braccio articolato Toucan 12E Plus con rotazione di 345°, altezza di lavoro di 12,65 m e capacità della piattaforma di 200 kg


so il ragno X26J Plus gli operatori del settore potranno invece toccare con mano come la leggerezza possa andare a braccetto con le prestazioni, non andando a compromettere minimamente la portata e l'altezza di lavoro.Tra le tante macchine esposte un ruolo di primo piano è svolto dai sollevatori telescopici. Tra questi il versatile e compatto 2505H, il cui piccolo raggio di sterzata consente un utilizzo disinvolto anche nei cantieri urbani più complessi. Le prestazioni si assestano su una massima capacità di sollevamento di 2.500 kg per un'altezza massima di 5,6 m. Da segnalare in anteprima il nuovo 3510 PS da 3.500 kg di capacità di sollevamento e 9,8 m di altezza, e i due modelli 3614RS e 4017 RS che garantiscono comfort, manutenzione agevolata e basso costo di possesso. Qualità che sono il risultato di uno specifico design della cabina, volto a venire incon-

MOBILE

Analyzer Tutti i visitatori interessati alla smart technology (la tecnologia intelligente) potranno interagire con il JLG Mobile Analyzer, uno strumento di diagnostica che supporta la manutenzione predittiva, diminuendo i tempi morti e incrementando quelli di attività. Il sistema fornisce ai tecnici l'accesso remoto al programma, per risolvere i problemi, calibrare e personalizzare le prestazioni delle macchine JLG.

tro alle necessità dell'operatore, dell'affidabilità degli assali, della trasmissione e dell'unità motrice e di una collaudata tecnologia del braccio. Il 3614RS ha una capacità di

sollevamento massima di 3.600 kg, una portata massima di 10 metri, e un'altezza di sollevamento massima di 14 m. Il 4017RS ha una capacità massima di sollevamento di 4.000 kg, una portata massima di 13 m, e un'altezza di sollevamento massima di 17.10 m. Ovviamente, e non poteva essere altrimenti, tantissime le piattaforme aeree esposte. Tra queste la 2632 ES che offre una più elevata produttività grazie alle sue caratteristiche tecniche e ai ridotti tempi di ricarica.Tra le più interessanti novità ecco poi il sollevatore a pantografo motorizzato 530LRT il cui assale oscillante garantisce una mobilità notevole anche sui terreni più difficili e sulle superfici irregolari. A livello di prestazioni l'altezza è di ben 18,15 m e la capacità della piattaforma si assesta sui 680 kg. A livello opzionale, è inoltre disponibile con la piattaforma MegaDeck che incrementa lo spazio di lavoro fino a 7,2 m. ❑

Sopra, la 520AJ; a sinistra la 460SJ che iniseme alla 400SC sono alcuni dei modelli realizzati in DuraTough MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

KOHLER

IL SERVICE 2.0 DI KOHLER ENGINES

e cazion L’appli ealer D mobile onibile r, disp Se Locato temi IO per sis scaricabile è , id Andro le Store da App ket le Mar e Goog e. Plac

iService

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MACCHINE CANTIERI 5.0

Nata a supporto della gamma KDI e progressivamente estesa a tutte le famiglie di motori Kohler Engines, iService presenta contenuti interattivi di semplice consultazione, facilmente navigabili

da pc, smartphone e tablet. Un ambiente unico che contiene tutto il mondo del post-vendita di Kohler Engines: manuali di uso e manutenzione, manuali di officina, cataloghi ricambi, sistema garanzie,

innovazione tecnologica, materia in cui Kohler Engines può vantare non pochi meriti, se non adeguatamente supportata può essere un boomerang. In un mercato spesso tradizionalista essere “troppo avanti” rischia di essere controproducente. A meno che non si abbia, come accade in Kohler, una visione a 360° gradi. Per questo, dopo aver progettato la famiglia di motori KDI, tecnologicamente

L'

all’avanguardia e nuovo punto di riferimento per il settore, Kohler Engines ha innovato in profondità anche nell’area dell’assistenza tecnica. In sostanza, il balzo tecnologico KDI ha dato il via a una corrispondente evoluzione di altri comparti aziendali, tra cui quello dei servizi e dell’assistenza tecnica. Un passo necessario per garantire agli utilizzatori dei nuovi motori KDI un supporto all’altezza delle aspettative e della qualità tecnologica del prodotto offerto. Anche in questo caso l’approccio adottato da Kohler Engines

ma soprattutto la possibilità di usufruire dello strumento di training on-line “Distance Learning”. Il Distance Learning è raggiungibile dal sito www. lombardinigroup.it, nella sezione iService

del menu Service & Parts, che consente di selezionare diversi percorsi formativi in funzione del motore scelto (sezione Academy). La formazione si basa su animazioni 3D di immediata comprensione ed


nell’intraprendere questo percorso è stato innovativo. La società ha infatti optato per una filosofia del tutto nuova, che ha portato alla nascita di servizi aggiuntivi e a un salto di qualità in termini di supporto tecnico a dealer, officine e OEM, attraverso l’introduzione di innovativi strumenti digitali di apprendimento e formazione sfruttando i vantaggi del lavoro in remoto. Il tutto poggia su una struttura organizzativa in cui l’assistenza dei motori diesel viene coordinata dal quartier generale di Reggio Emilia e implementata dalla rete di assistenza mondiale, avvalendosi del supporto delle filiali europee (Francia, Spagna, Germania e Inghilterra) e dei Dipartimenti Service in Nord America (Kohler, Wisconsin), China e Asia Pacific (Shangai), Centro e Sud South America (Città del Messico). In relazione alla gamma KDI, la Divisione “Assistenza Tecnica e Ricambi” di Kohler Engines ha definito una serie di requisiti specifici richiesti alle officine che intendano entrare a far parte della rete di centri di assistenza “KDI Qualified”, i cui tecnici ricevono una formazione dai contenuti calibrati proprio su questa gamma. Da Reggio Emilia l’Assistenza Tecnica fornisce documentazione, formazione iniziale, supporto tecnico a tutte le filiali nel mondo che presidiano il territorio di competenza e gestiscono la rete locale di dealer e di officine autorizzate. Baricentro della nuova filosofia sui servizi di Kohler Engines è la formazione, che si declina attraverso forme tradizionali e

PER I

clienti Se l’Academy di iService è rivolta alla rete di assistenza, i clienti finali possono appoggiarsi al network di dealer e di officine autorizzate, rintracciabili sul territorio anche attraverso la nuova applicazione Dealer Locator per dispositivi mobili e fissi. Il Dealer Locator consente, in poche semplici operazioni, di identificare e contattare il partner Kohler Engines più vicino e in grado di fornire il servizio richiesto: assistenza tecnica, vendita ricambi originali, vendita motori.

utilizzando moderni strumenti digitali. Sul primo versante si collocano i corsi erogati alla rete di servizio, alle filiali, ai distributori e alle officine autorizzate, ma anche ai formatori dei dealer e, in alcuni casi, agli ingegneri service degli OEM. Questi corsi si svolgono in sede o presso i

distributori e constano di una parte tecnica e una pratica che prevede montaggio/smontaggio e prova dinamica. Ai tradizionali corsi in aula si affianca poi l’innovativo “Distance Learning”, strumento formativo a distanza inserito nella piattaforma multimediale “iService”. ❑ I corsi che si svolgono prevedono una parte tecnica e una pratica con montaggio/ smontaggio e prova dinamica

Foto di gruppo per il Technical Assistance Team

è suddivisa in sette sezioni: introduzione, sicurezza, pulizia, manutenzione, sistemi, gruppi funzionali e controlli. Ogni capitolo prevede un questionario on-line il cui superamento consente l'accesso ai capitoli successivi. MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

MANITOU

DA NON PERDERE

ra le tante novità che Manitou, come gruppo, intende presentare al Bauma, ci sono un paio di golose anteprime di cui possiamo già parlarvi. Si tratta del sollevatore telescopico MT 625 HA che vede le sue possibilità applicative espandersi notevolmente grazie all’introduzione del cestello portapersone tra le attrezzature disponibili e dei due nuovi telescopici MRT 2150 e MRT 2550 che saranno disponibili proprio nei mesi successivi al Bauma. Per non dimenticare poi le novità della gamma Gehl e Mustang, per le quali vi rimandiamo all’apposito box in questa pagina, volendo invece qui focalizzarci sui telescopici. Partiamo dagli ultimi citati, i due MRT. Questi nuovi telescopici vanno ad ampliare la gamma MRT di sollevatori rotativi, alzando l’asticella

T

Le novità di Gehl e Mustang

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delle prestazioni che ora si attestano rispettivamente a 20,6 m di altezza operativa per 5 t di capacità di sollevamento sull’MRT 2150 e 24,6 m di altezza sempre per 5 t di capacità dell’MRT 2550. Le nuove prestazioni in termini di altezze operative abbinate a una capacità di sollevamento decisamente da primi della classe visto il segmento di riferimento è dovuta in primis all’adozione di nuovi stabilizzatori in grado di coprire un’area di stabilizzazione più ampia e, caratteristica non secondaria, alla ridefinizione di un diagramma di carico del tutto nuovo, in accordo con le maggiori lunghezze dei bracci. Bracci che si innestano in posizione

Sia Gehl che Mustang ampliano le proprie gamme di pale gommate compatte. Gehl vede l’introduzione del modello 650, mentre Mustang presenta la pala gommata 708.

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La prima è mossa da un motore Yanmar da 46 kW Stage 3B mentre per la 708 entra in gioco un propulsore Deutz, sempre Stage 3B, da 55 kW. Tra le caratteristiche

di serie sono stati introdotti il nuovo display digitale, il Power-A-Tach e un acceleratore manuale per garantire una maggior controllabilità del mezzo.

più bassa nel telaio, cosa che conferisce all’operatore in cabina una maggiore visibilità sul lato destro, un aspetto che migliora la manovrabilità dei due nuovi sollevatori in abbinata anche al nuovo tipo di cambio che rende le passate da una marcia all’altra decisamente più soft. Come motore sia l’MRT 2150 che l’MRT 2550 sono equipaggiati con propulsori Mercedes-Benz Stage Tier 4 Final da 150 hp. Passando invece alla seconda novità in seno alla famiglia dei telescopici, l’MT 625 HA, quest’ultimo vede un sostanzioso upgrade che gli permette di essere equipaggiato con navicella portapersone, cosa che ne amplia notevolmente il range di applicazioni. Due i modelli di navicella montabili: da 200 kg di portata per 1,2 m di larghezza oppure da 365 kg di portata su una larghezza complessiva di 2 m. Nel caso del secondo modello di cestello è possibile portare in quota fino a 3 persone. Questa nuova attrezzatura rende il nuovo MT 625 HA ideale per le applicazioni più disparate, che vanno dalla movimentazione materiali ai lavori di manutenzione in quota. Sempre al Bauma sarà possibile vedere anche i nuovi telescopici MT 1840 Easy e MT 1030 Easy. ❑


PRESTAZIONI POLIVALENZA SEMPLICIT MANITOU Lavorare in ogni situazione senza limiti. Con Manitou è possibile! Il nuovo MRT 3255 ne è la prova: rotazione 360°, 32 m di altezza e 5,5 tonnellate di portate su forche, fino a 12 tonnellate di capacità con argano, oltre 43 metri di altezza di lavoro con cestello in positivo e fino a -11 metri di lavoro in negativo. Sollevatori telescopici rotativi da 14 m e sollevatori telescopici fissi da 6 a 18 metri con un’ampia e specifica gamma di accessori per ogni esigenza, sempre nella massima sicurezza operativa. Manitou, per il vostro lavoro!

NEW

MRT 3255


TESTIMONIANZE

(TREVI BENNE)

LA MAREA NERA NON FA PIÙ PAURA Quando ettolitri di petrolio e benzina si riversano sulle coste, il problema della bonifica non è solo di carattere ambientale, ma anche di tecnologie utilizzabili. E spesso la soluzione più semplice è anche quella più giusta

a benna vagliatrice della ser ie BVR è un’attrezzatura versatile e compatta, progettata e disegnata per la cernita e la vagliatura. Queste caratteristiche ne fanno un’attrezzatura ideale per applicazioni nel settore del riciclaggio, della bonifica di aree industriali e della riqualificazione ambientale, offrendo vantaggi reali. Ma pur conoscendo appieno i vantaggi che l’uso di una simile attrezzatura comporta, non sempre viene spontaneo pensare di usarla per lavori come quelli della specifica situazione che stiamo per raccontarvi. Proprio per questo riportare le esperienze fatte in altre parti del Mondo può essere di ispirazione e far trovare a chi ci legge nuove opportunità di business magari a portata di mano ma a cui, semplicemente, non ci si pensa. Ma veniamo alla storia di queste pagine. La location è il Mare del Nord, posto lontano, freddo e molto più solcato da petroliere e grandi navi di trasporto di liquidi derivati dal petrolio di quanto non lo siano le acque del nostro caro Mediterraneo. È quindi statisticamente più probabile, vuoi

L

STORIA E MILESTONE di 3V A un anno dal genetliaco d’argento, se così possiamo dire anche di un’azienda, sono tante le milestone che hanno costellato i 24 anni di attività, come altrettante stelle. A partire dal premio per l’innovazione tecnica del Samoter ottenuto con

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MACCHINE CANTIERI 5.0

l’aggancio rapido idraulico autobloccante a un solo anno dalla creazione dell’azienda avvenuta nel 1992. Nel 1994 nasce la prima benna vagliatrice della Serie BVR, proprio la capostipite della benna della storia di queste pagine. A seguire, tralasciando i cambi

di sede e i vari ampliamenti, nel 2003 inizia la produzione dell’FR 100 e CS 100R, le prime attrezzature di demolizione superiori alle 10 t di peso operativo. Nel 2008 nasce il frantumatore FR 200 superiore alle 20 t di peso operativo, mentre nel 2012 nasce la

linea forestale con i modelli WS e WT. Un anno dopo viene presentata la Premium Line con valvola moltiplicatrice di potenza. Siamo nel 2013, e quest’anno, a tre anni di distanza, cos’altro ci possiamo aspettare da Trevi Benne? Lo scopriremo al Bauma.


anche per le condizioni meteo spesso avverse, che capitino delle sciagure come quella in questione, ossia il naufragio di una petroliera. Ovviamente non sempre al naufragio segue una perdita in mare dei prodotti trasportati, ma questa volta è successo e così sono finiti in mare prima, e sulla costa poi, qualcosa come 1.000 tonnellate di petrolio grezzo e 1.200 litri di gasolio, creando una profonda contaminazione ambientale che si è spinta in profondità per oltre 70 cm, oltre che lungo alcuni chilometri di costa. Si è così resa necessaria una repentina, quanto efficace, opera di bonifica della zona colpita, per contenere il più possibile i danni. Cosa c’entra, vi chiederete voi, la storia di una costa inquinata da una petroliera naufragata e da bonificare con una benna vagliatrice come la BVR di Trevi Benne? In verità questo è un esempio da manuale di come spesso le attrezzature che si usano tutti i giorni possano fare “molto di più” di

ciò per cui le usiamo. Nel particolare della situazione nel Mare del Nord l’azienda Bamble Council, incaricata delle operazioni di bonifica, ha avuto la brillante idea di utilizzare proprio una BVR 12C montata su un escavatore Kobelco E135R da 14 t per procedere alla bonifica del terreno contaminato. L’unità in questione, che per procedere alle operazioni di bonifica è stata modificata e adattata da ingegneri sia della Bamble Council che della Lian Scandinavia, dealer Trevi Benne, ha vagliato il pietrisco e la ghiaia contaminata, mescolandoli a corteccia e torba, in modo tale che questi ultimi ripulissero di fatto i minerali dalle tracce di petrolio e benzina. Si tratta di un metodo piuttosto innovativo, se si pensa che al vantaggio principe di bonificare il terreno aggiunge una drastica riduzione dei costi operativi e del tempo necessari per effettuare la bonifica. Basti pensare che con i tradizionali metodi per bonificare

WE ARE demolition

We are demolition: può sembrare uno slogan pubblicitario, ma in realtà cela un progetto molto più complesso. Si tratta infatti della testata della rivista che Trevi Benne presenterà in occasione del prossimo Bauma. Un’idea innovativa che accompagna la completa trasformazione del logo e del messaggio aziendale. Un progetto narrato con uno stile fotografico penetrante e una grafica di impatto che racconterà di personaggi, ambienti, emozioni e passione di chi lavora ogni giorno nel mondo della demolizione. Un lavoro duro e “sporco”, ma con un fascino incredibile. Un omaggio che Trevi Benne ha fortemente voluto fare a un mondo fatto di uomini, macchine, ingegno, fatica e sfide da vincere. La presentazione ufficiale di “We are demolition” si terrà nella Hall B3 presso lo stand 414 di Trevi Benne al Bauma.

un’area equivalente sarebbero stati necessari almeno 150 lavoratori e un lasso di tempo decisamente più lungo. I materiali vagliati sono stati prevalentemente pietre e ghiaia di diametro medio-piccolo, mentre a livello di produttività la benna ha mantenuto una media di 15-20 m3 di materiale vagliato all’ora. Non va poi dimenticato, ne sottovalutato come vantaggio minore, il fatto che l’ingente quantità di materiale in questione è stata comunque tutta ripulita in loco, grazie proprio alla benna vagliatrice in grado di lavorare il materiale in situ senza bisogno di trasferirlo. Con un doppio risparmio di tempo e carburante non consumato nei trasporti. ❑ TREVI BENNE Via Bergoncino, 18 - 36025, Noventa Vicentina (VI) Tel. 0039 0444 760773 Fax 0039 0444 861182 info@trevibenne.it MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

MERLO

INTENDE STUPIRE

i parte da un traguardo per raggiungerne altri. Non a caso l'Azienda di cui parliamo è Merlo, Costruttore piemontese di sollevatori telescopici e non solo che negli anni ci ha abituato al raggiungimento di traguardi davvero prestigiosi, vuoi in ambito tecnico, vuoi in quello economico. Il Bauma di Monaco sarà quindi innanzitutto l'occasione per l'Azienda di rivolgere un sentito “Grazie” a tutti i suoi clienti che negli anni gli hanno

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I dispositivi unici di

Merlo

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Si inizia con l’M CDC, ora di serie su gran parte della gamma Merlo: il sistema identifica il peso e la posizione del carico sollevato e li introduce in un diagramma di carico virtuale

consentito di crescere, svilupparsi e raggiungere il fatidico traguardo dei 100.000 telescopici venduti. Un nastro tagliato ad auspicio di molti altri, alcuni già a portata di mano proprio nei giorni della fiera monacense che vedrà Merlo tra i protagonisti assoluti del panorama delle macchine da sollevamento. Inutile affermare che la kermesse più importante dell'edilizia e delle costruzioni sarà l'occasione per vedere e toccare con mano le novità in livrea verde. Questo è il

calcolando l’indice di stabilità. Con il crescere dell'indice, segnali visivi e acustici avvisano l’operatore dell’approssimarsi del limite di sicurezza, una volta raggiunto il quale il

comun denominatore di tutte le aziende che partecipano al Bauma. Meno comune invece è che le novità presentate siano vere novità. In verità questo timore con Merlo non sussiste, vista anche la cronistoria di novità che il Costruttore di San Defendente vanta al suo attivo. Basta pensare al sistema M.C.S.S., acronimo di Merlin Continuous Slew Safety, che ha segnato una pietra miliare nella tecnologia al servizio della sicurezza dei telescopici: il sistema, misurando e controllando in tempo reale le forze che agiscono su ognuno degli stabilizzatori, calcola automaticamente la posizione del centro di gravità complessivo e decide, in funzione

sistema impedisce automaticamente i movimenti e consente all’operatore solo i movimenti atti al rientro nei parametri di sicurezza. Altro sistema innovativo è l'EPD, Eco Power

Drive, che gestisce i giri del motore slegandoli dal pedale dell'acceleratore, con l’obiettivo di massimizzare le prestazioni e minimizzare i consumi. Date queste condizioni


della posizione del baricentro, se la condizione di stabilità sia garantita o meno. Un ausilio imprescindibile soprattutto su quelle macchine, quali i sollevatori telescopici rotativi, che raggiungono altezze e capacità di carico davvero estreme. Ma la tecnologia aiuta proprio a superare questi estremi, facendoli diventare storia: e la storia al Bauma sarà riscritta proprio in questa categoria da Merlo che, pur non svelando i particolari tecnici, ha confermato il lancio di un nuovo rotativo che si andrà ad affiancare all'attuale gamma di 14 modelli con portate da 3.800 a 6.000 kg e altezze fino a 30 m. Sembra proprio che sarà quest'ultimo parametro ad

automatiche il sistema EPD prevede il controllo manuale di alcuni parametri quali Transport&Low finalizzato al raggiungimento o al mantenimento della velocità desiderata col minimo consumo,

essere infine superato. Ma purtroppo per i dettagli bisogna aspettare che si aprano i battenti del Bauma. La fiera sarà poi l'occasione per “rivedere” il telescopico ibrido di Merlo, già visto in azione come prototipo prima e come protagonista di alcuni open house sul suolo italico durante i quali ha dimostrato i pregi della sua propulsione ecologica, perfetta per chi opera in galleria, in spazi chiusi o confinati, sotto i capannoni, negli

impianti industriali o all’interno dei centri urbani. Ma non sarà un vero e proprio rivedere, quanto un vedere ex novo visto che al Bauma farà la sua apparizione il nuovo TF 38.10 TT Hybrid, direttamente derivato dal capostipite della serie, il TF 42.7 Hybrid, che adottando la concezione modulare oggi alla base di tutto il rinnovamento della gamma Merlo, alza l'asticella delle prestazioni delle macchine ibride a 10 m di altezza operativa. A chiudere questa carrellata di novità possiamo solo citare le altre “anticipazioni” segnalate dal Costruttore, ossia l’evoluzione della gamma di telescopici con stabilizzatori. I nuovi modelli saranno equipaggiati con motori Euro 3B disponibili in due livelli di potenza: 75 e 101 CV. La versione da 100 CV presenterà l’innovativo sistema di controllo della stabilità M CDC che aumenta la sicurezza operativa dei mezzi superando le prescrizioni previste dalla norma EN 15000. I modelli con motori da 75 CV nascono invece per soddisfare le necessità tipiche del mercato della locazione. I modelli di questa famiglia presentano comandi semplici ed intuitivi nonché una velocità maggiore rispetto ai modelli precedenti, che passa da 25 km/h a 35 km/h. La nuova gamma sarà composta da 8 modelli, con portate da 3.800 a 4.000 kg e altezze di sollevamento fino a 17 metri. ❑

Heavy Load per ottenere le massime prestazioni durante lavorazioni particolari come scavo o rimozione neve, e Inching per la massima precisione dei movimenti. MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

VOLVO CE

UN CRESCENDO PER IL CANTIERE

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aragonare le nuove macchine Volvo CE al crescendo di rossiniana memoria non è certo azzardato. Il prossimo Bauma vedrà, per il settore escavatori e non solo, molteplici inserimenti in gamma per un crescendo, appunto, in peso e prestazioni, finalizzato a identificare sempre la macchina perfetta per ogni specifica situazione di cantiere. Cominciamo la nostra rapida disamina degli escavatori Volvo CE con i nuovi ECR35D, EC35D ed ECR40D, macchine short radius della classe 3-4 t pensate per i cantieri urbani, stretti e difficili. I nuovi escavatori non scendono a compromessi quando si tratta di comfort lavorativo, grazie a una cabina certificata FOPS,TOPS e ROPS e che offre lo spazio, la comodità (il sedile è multiregolabile) e la visibi-

DA SVELARE Al Bauma sarà svelato il nuovo dumper articolato Volvo. 55 t per rispondere alle richieste dei clienti, frutto di 50 anni di storia e di innovazione in questo specifico settore.

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lità abituale in macchine di ben altre dimensioni. Escavatori compatti, dicevamo, ma in grado di assicurare performance elevate grazie al nuovo motore D1.8A stage 3A supportato da un sistema idraulico ideale per molteplici applicazioni: dal classico scavo alle forche, o in caso di adozione di molteplici attachments. Il sistema elettronico della macchina consente inoltre di salvare tre profili di utilizzo volti a ottimizzare e velocizzare il lavoro in cantiere e a regolare il comportamento dell'escavatore in base alle preferenze dell'operatore.Tra le modalità va segnalata la ECO che riduce i consumi del 10%. Saliamo di un gradino con il EW60E.Versatile, come si conviene a un gommato, il nuovo escavatore Volvo CE è equipaggiato con un motore Stage IIIB/Tier 4f.Anche in

A pieno carico E prestazioni a tutto tondo. È questo quello che si cerca in

questo caso l'attenzione all'operatore è massima e si traduce nell'adozione di una cabina di nuova generazione che offre il 10% di spazio in più.Allo stesso tempo è stato migliorato l'impianto di climatizzazione e la visibilità grazie a montanti più sottili e a una maggiore superficie vetrata. Le operazioni di lavoro vengono gestite tramite un monitor a colori da 7” collegato con la telecamera posteriore che, di fatto, elimina qualsiasi punto cieco. Un occhio di riguardo è stato posto anche per l'attività di manutenzione, con tutti i punti di controllo quotidiano facilmente raggiungibili. Senza dimenticare come l'escavatore sia equipaggiato con il software Matris che analizza il comportamento dell'operatore per migliorare l'efficienza, aumentare la produttività e ridurre i costi

una pala gommata Volvo, aspettative che non vengono tradite dalle nuove L45H ed L50H. Ben equilibrate, garantiscono prestazioni di tutto rispetto anche nei cantieri più stretti. Grazie al cinematismo TP (Torque Parallel) e unitamente al passo lungo, al baricentro basso e alla buona

distribuzione del peso, assicurano forza e stabilità del carico anche sui terreni più difficili e irregolari. Se il motore (Tier 4 final) è montato trasversalmente per una maggiore stabilità di marcia, le due pale si avvalgono anche dell'impianto idraulico load-sensing che riduce i cicli di lavoro

LA compattazione Per lo stradale ecco i nuovi rulli SD75B, SD115B ed SD135B, macchine versatili, e prestazionali, in grado di adattarsi alle esigenze del cantiere. Equipaggiati con motori Tier 4, consentono all'operatore di esprimersi al massimo grazie a comandi facili e che permettono di regolare la frequenza e l'ampiezza delle variazioni compensandole in relazione alle tipologie e alle condizioni del terreno. Il sistema di trazione, efficace anche in presenza di pendenze importanti, si abbina alla triplice possibilità di configurazione del tamburo.

del carburante e di manutenzione. A disposizione anche il sistema di diagnostica VCADS Pro. Concludiamo la nostra panoramica con il nuovo EWR150E, un ulteriore escavatore gommato che combina la più elevata stabilità con la compattezza short radius. La macchina è equipaggiata con un efficiente motore Volvo con tecnologia V-ACT tarato per offrire i più elevati livelli di coppia al minor consumo di carburante possibile, anche grazie all'apprezzata modalità ECO. L'escavatore gommato EWR150E è disponibile in due configurazioni di sottocarro che vanno a determinare un peso operativo oscillante dalle 15,2 alle 17,8 t. Numerosa e qualitativamente notevole la possibilità di attrezzature per la più elevata versatilità di utilizzo anche in fase di scavo o di caricamento autocarri. ❑ e contribuisce al risparmio di carburante. E se non bastasse il sistema opzionale BSS (Boom Suspension System) può incrementare la produttività del 20%. In classico stile Volvo, largo poi a una cabina a tutto comfort certificata

ROPS/FOPS con visione panoramica e bassi livelli di rumorosità interna. MACCHINE CANTIERI 5.0

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REPORTTECNICO

Due novità in un colpo: il dumper gommato DW50 e il miniescavatore EZ53

WACKER NEUSON

PER TUTTE LE OCCASIONI ono le tante novità presentate da Wacker Neuson: dumper, escavatori, sollevatori telescopici, pale gommate. Macchine con un comune denominatore a tutta tecnologia e sicurezza. Il nuovo dumper gommato DW50 - che completa la serie dotata di trazione integrale idrostatica a bassa manutenzione e modalità ECO, cui appartengono anche i modelli DW60, DW90 e DW100 – è un mezzo compatto, flessibile, in grado di competere con macchine decisamente più grandi. Dalla sua parte l'innovativo sistema di comando con joystick, il freno di stazionamento a molla non

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soggetto a usura e molteplici dettagli per il comfort operativo. Un carico utile di 5 t e una velocità di marcia fino a 28 km/h trasformano il dumper DW50 in un valido assistente nello spostamento di grandi volumi in poco tempo.A garantire una visuale ottimale sono due fari anteriori e uno posteriore, l'illuminazione stradale nonché lo specchietto retrovisore di grandi dimensioni posizionato sulla staffa ROPS. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il design del cassone, mentre il segnalatore acustico di retromarcia e la telecamera aumentano ulteriormente la sicurezza. L'apertura ampia e sicura facilita l'ingresso nella


LO stand Wacker Neuson Group sarà presente al Bauma con lo stand esterno 1109-1209. Uno spazio espositivo arricchito da show, aree dimostrative e la possibilità di effettuare test sul posto. “Wacker Neuson, all it takes” è la proposta che il gruppo offre ai propri clienti: alla vasta gamma di prodotti e servizi si affianca un marchio sinonimo di soluzioni affidabili. Un partner forte, solido e di grande esperienza.

macchina. Sul fronte escavatori ecco l'esordio dei nuovi zero tail EZ80 e EZ53. Privi di zavorra, sono perfetti per i cantieri più stretti, risultando ideali per i lavori nei centri cittadini, garantendo ottime prestazioni di scavo anche nei luoghi più difficili. Il modello EZ53, con un peso d'esercizio di circa 5,3 t, si contraddistingue soprattutto per la potenza di scavo e di movimentazione. Mentre la cabina ribaltabile, il cofano motore posizionato lateralmente e i grandi rivestimenti del telaio smontabili rendono estremamente facile l'accesso per le

operazioni di manutenzione. Per gli accessori multifunzionali Wacker Neuson mette a disposizione fino a cinque circuiti di controllo ausiliari con un proprio ritorno senza pressione. L'EZ80, con un peso d'esercizio di circa 8 t, punta invece tutto sui ridotti consumi di carburante. Senza però dimenticare il comfort dell'operatore che beneficia di display chiari, finestrini apribili su entrambi i lati,

AS30e e AS50e fanno parte della serie “zero emissioni” con la pala gommata elettrica WL20e, il dumper cingolato DT10e e il miniescavatore 803 dual power (nella foto).

La compattazione

Importante la presenza Wacker Neuson nella compattazione con la presentazione ufficiale dei vibrocostipatori a batteria AS30e e

AS50e. Caratterizzati da una spinta propulsiva migliorata, sono parte integrante della serie “zero emissioni” al pari della pala gommata elettrica WL20e, del dumper cingolato DT10e e del miniescavatore 803 dual power. Altrettanto nuovi sono

i cinque modelli di piastre vibranti reversibili che si posizionano nel segmento di potenza più elevato. I modelli DPU80 e DPU110, disponibili con impugnatura manuale o telecomandata, garantiscono valori

parabrezza frontale suddiviso in due parti, climatizzatore e sedile pneumatico con riscaldamento. Il modello TH627 rappresenta la novità per quanto concerne i sollevatori telescopici. Anche in questo caso il telehandler Wacker Neuson è un perfetto assistente in tutti i lavori in ambienti stretti grazie all'altezza massima di impilamento di circa 6 m, all'elevata velocità e alle dimensioni compatte: l'altezza si assesta su 1,98 m, mentre la larghezza è di 1,96 m. Da segnalare la trazione integrale con ampi angoli di sterzata e come l'intera gamma Wacker Neuson, che si compone di dieci modelli, disponga dell'intelligente sistema di assistenza alla guida Vertical Lift System (VLS). Chiudiamo in bellezza con le nuove pale gommate WL44 e WL54, comode, robuste e caratterizzate da un'elevata altezza di sollevamento. Entrambe le macchine sono tuttofare potenti, impreziosite da una cabina confortevole con sedile e braccioli regolabili e con finestrini la cui apertura massima raggiunge i 180 gradi. Il condizionatore è offerto in via opzionale. ❑

estremamente bassi in termini di vibrazioni mano-braccio. Mentre i modelli telecomandati DPU80r, DPU110r e DPU130r (dove “r” identifica il controllo remoto) assicurano un maggiore comfort. Per le operazioni di compattazione del calcestruzzo in ambienti

interni ed esterni, sarà inoltre presentato il nuovo sistema premium modulare IRFUflex.

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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI

Quelli cretini. E “i cani” per bene

«M

ilàn col coeur in man» (col cuore in mano), famosa nei libri di storia per la generosità. Nota per istituzioni benefiche come i Martinitt, le Stelline e il Pio Albergo Trivulzio, ha abdicato al suo ruolo per merito dei soliti burocrati scemi, tutti ordinanze (illetterate quanto sbagliate) e stipendio sicuro a fine mese. Con il condimento di una parte politica imbelle e litigiosa al suo interno. Ecco: il festival della cialtroneria si celebra con un regolamento che vieta ai senzatetto di portare nei ricoveri pubblici (gestione comunale) gli animali. Il risultato, forse non intuito dagli ottusi dirigenti di Palazzo Marino, è quello di lasciare ai senzatetto lo status… di senzatetto. Nonostante il gelo invernale. Infatti i clochard, ben più sensibili degli insensibili burocrati e politici meneghini, i loro cani non li mollano al freddo. Piuttosto dividono con loro il destino e dormono all’addiaccio con chi, notte e giorno, tiene loro compagnia. Con chi, in un mondo che se ne frega, si preoccupa di colui che lo ha scelto. E sul quale riversa tutto il suo affetto. Per capire basta andare in piazza XXIV Maggio, sotto l’androne della banca. Uno di loro – spesso – è lì per dormire e per carpire un minimo di tepore. E lo fa, sempre, sotto una logora coperta… ma abbracciato al suo LASCIATE ENTRARE IL CANE cagnolone. Le elezioni sono vicine, questa giunta sta per andare nel deposito dei ferrivecchi. Così è la politica, specie se si è COPERTO DI FANGO, SI PUÒ LAVARE IL CANE insignificanti. Ma i manutengoli dei rottamandi rimarranno. E E SI PUÒ LAVARE IL FANGO.. MA QUELLI CHE continueranno a essere la principale disgrazia dei milanesi. Almeno, Pisapia, come ultimo atto della sua politica (poco) NON AMANO NÉ IL CANE NÉ IL FANGO... sociale riscatti Milano. Le restituisca un po’ della sua storica QUELLI NO, NON SI POSSONO LAVARE. definizione del “cuore in mano”. Emetta un’ordinanza (scritta bene, però) che vieti ai burocrati l’ingresso nei ricoveri e (JACQUES PREVERT) permetta l’accesso di clochard con animali. Cristiani e cuccioli dormiranno al caldo, e noi saremo certi che, di notte, nelle case comunali ci saranno solo… persone (e cani) per bene. P.S. La frase è dedicata ai cani dei clochard. ❑

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LA PRIMA MOSTRA-CONVEGNO ITALIANA DEDICATA UNICAMENTE AL COMPARTO DEL CALCESTRUZZO

www.gic-expo.it

GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO

THE ITALIAN

CONCRETE DAYS

10-12 November 2016 Piacenza, Italy

Per ulteriori informazioni e prenotazioni stand: info@gic-expo.it +39 010 5704948 For further information and stand bookings please contact: info@gic-expo.it or phone: +39 010 5704948

www.gic-expo.it

THE FIRST ITALIAN EXHIBITION & CONFERENCE SPECIFICALLY DEDICATED TO THE CONCRETE AND MASONRY INDUSTRIES



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