MC I L
M O T O R E
F R E E
P R E S S
5.0
D E L L ’ E D I L I Z I A
TESTIMONIANZE
La carta vincente di Ciemme, il nuovo cingolato Böcker
MACCHINE CANTIERI Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA
settembre 2015, n. 25
+
31 SSF
L’inserto cartaceo dedicato al nuovo acciaio altoresistenziale di SSAB: Strenx
COVERSTORY
Cavalli nella
POLVERE
KDI 3404
UNICO, NON PER UN’UNICA RAGIONE
KDI 3404. SCOPRI COSA LO RENDE UNICO. Sarà per via dei consumi - inferiori di oltre il 10% rispetto alla concorrenza - oppure per le performance, equivalenti a quelle di motori di cilindrata superiore. Sarà che offre la più alta coppia e potenza della categoria - aumentando la produttività della macchina del 15% - oppure perché è un motore compatto che non si ferma mai, dato che non utilizza il DPF e il ciclo di lavoro non deve essere interrotto per rigenerare il filtro. Sarà che risponde in modo eccezionale alle variazioni di carico - grazie alla gestione elettronica delle prestazioni e alla perfetta integrazione del turbo con il motore - oppure per l’incredibile riduzione di rumore, vibrazioni e fumosità allo scarico. Sarà il nuovo motore di riferimento, eppure non c’è una ragione. CE NE SONO TANTE.
www.lombardini.it
Il 29 luglio scorso IronPlanet ha organizzato un’asta online inaugurale di macchinari militari statunitensi in eccedenza, siti in Europa, ottenendo un successo straordinario. L’asta ha attirato oltre 40.000 visitatori dal momento dell’apertura delle offerte fino alla chiusura dell’ultimo articolo. Gli utenti si sono registrati da 115 Paesi per contendersi gli articoli scelti da un’ampia gamma di macchinari usati dell’Agenzia Logistica della Difesa statunitense (Defence Logistics Agency - DLA). Tra i macchinari vi erano autocarri, rimorchi, carrelli elevatori, macchinari per l’edilizia e l’agricoltura e molto altro. Durante l’asta, si è registrata una media di 23 offerte per ciascun articolo venduto, con 108 compratori finali dalla Germania agli Stati Uniti. Il 52% degli offerenti registrati erano nuovi sulla piattaforma di IronPlanet, che sta espandendo la propria clientela ed esposizione.
CASE
dalle aziende
evolve
AGENDA DEL MESE
PER IL MONDO
FIERE
2015 4
MACCHINE CANTIERI 5.0
ECOMONDO Rimini 3 - 6 novembre
REMTECH 2015 Ferrara 23 - 25 settembre
GIS 2015 Piacenza 01 - 03 ottobre
CONSTRUCTION FAIR
Montenegro 23 - 27 settembre
RIABITA Fermo 6 - 8 novembre
Altri due per Evonik (Nomine)
Evonik ha recentemente annunciato la nomina di due nuovi technical service managers. Si tratta di Alexei Kurchan e JoRuetta Ellington che opereranno dall’Americas Technology Center. Entrambi i manager affiancheranno i clienti Evonik nei processi di sviluppo di avanzate tecnologie in grado di garantire la produzione di lubrificanti che garantiscano contemporaneamente sia risparmio nei consumi che nell’uso delle materie prime utilizzate per la loro formulazione. Una conferma della vocazione green di Evonik.
I primi 10
(Anniversari)
RICONOSCIMENTI
L’UCRAINA VINCE
Peri conferma il successo della filiale del Paese dell’Est
I
Gli anniversari vanno celebrati. Lo sa n riconoscimento del suo elevato livello di performance operativa per tutto il 2014, la bene il gruppo Daimler che prorpio in filiale Peri Ucraina è stata insignita di ben due premi. Il primo come Miglior Forniagosto, e precisamente l’8, ha festeggiato tore 2014 e il secondo quale Miglior Importatore 2014.Tali premi sono la conferma i primi 10 anni della partnership cinodel successo economico della società nel Paese dell’ex blocco sovietico che la apre tedesca Beijing Benz Automotive Co., Ltd. a nuove possibilità, migliorandone la competitività e rafforzandone la reputazione come (BBAC) iniziata, appunto, nel 2005 per la partner affidabile. FONTE: PERI produzione di automobili a Beijing.
S.p.A.
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PRODOTTI SERVIZI E news Notizie in pillole su macchine, servizi e novità del mercato
Il nuovo Cat 352F
➼
(Prodotti)
Due modelli elettrici
Giti Tire amplia la gamma dei pneus multi uso per asse sterzante GT Radial GSR225 Combi Road con tre nuove misure 19.5” e incrementa gli indici di carico per la prossima generazione di 22.5” per soddisfare le normative Euro VI.
Arriva il C-1545
(Frantoi mobili) Il nuovo frantoio a cono C-1545 è l’ultimo modello aggiunto alla gamma di frantoi a cono cingolati
di Terex Finlay. Si tratta di un modello che si posiziona a metà della gamma e offre agli operatori una elevata capacità produttiva grazie
all’adozione del nuovo cono Terex TC1150 che offre diverse funzioni per l’estrazione di minerali e aggregati tra i più abrasivi.
JCB amplia
(Costipatori)
Wacker Neuson propone due nuovi costipatori a batteria: il modello di dimensioni ridotte AS 30 e il costipatore a batteria AS 50 che, invece, consente di svolgere i classici lavori di compattamento anche di grandi dimensioni.
6
MACCHINE CANTIERI 5.0
➼
Il nuovo escavatore Caterpillar 352F riesce a combinare diverse caratteristiche assai ricercate dal mercato, tra cui risparmio nei consumi, buone prestazioni, telaio e struttura portante fatte per durare nel tempo, facilità di manutenzione, sicurezza e comfort dell’operatore. Con il carro a larghezza variabile, il 352F pesa 53.300 kg ed è alimentato da un motore Cat C13 Stage IV e con una potenza netta di 317 kW.
(Midi)
Un motore pulito può erogare fino a 20 CV in più. La canadese RSP-Motorsports ha testato una Porsche con l’intero servizio additivi olio di Liqui Moly. Risultato? I famosi 20 CV in più che non disturbano.
JCB amplia la sua gamma di midi escavatori con un modello da 9 t giro sagoma, il JCB 90Z-1 che vanta un motore più potente rispetto all’86C-1 da 8,6 t, un maggiore raggio di lavoro e una potenza idraulica superiore.
Passaggio del testimone (Nomine)
Nella foto: La tedesca Maxikraft sta utilizzando due autogrù Liebherr, una LTM 1500-8.1 e una LTM 1750-9.1, per movimentare merci ed elementi pesanti in transito al porto di Alberthafen. In particolare le stesse sono state recentemente usate in tandem per sollevare una turbina da 214 t. FIERE
MONSTER BKT
Per l’edizione 2015 di Agritechnica, un Monster Truck del team Grave Digger sbarcherà nello stand BKT
C
ompie incredibili salti, si capovolge e riparte lasciandosi alle spalle carcasse di auto schiacciate dai suoi poderosi pneumatici. È un vero e proprio mostro a quattro ruote, ma… niente paura: dal 10 al 14 novembre 2015 e nelle due giornate esclusive dell’8-9 novembre lo troverete mansueto e tranquillo allo stand BKT (Hannovermesse - Hall 04, Stand D22) all’interno di Agritechnica ad Hannover (Germania), la fiera internazionale più importante del mondo per il settore della meccanizzazione agricola. Il gigantesco Monster Truck del team Grave Digger, saldamente appoggiato su quattro enormi pneumatici BKT, richiamerà l’attenzione di visitatori di ogni età che potranno salire a bordo e vivere la Monster Experience. E vedere anche le nuove misure e i nuovi pneus che BKT ha progettato per sostenere chi ogni giorno dìsi dedica all’agri experience con passione, impegno e caparbietà. FONTE: BKT
A partire dal 1° settembre 2015 Stefano Fedel avrà il compito di sviluppare ulteriormente il mercato Scania in Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Macedonia, Kosovo, Albania. A raccoglierne il testimone come direttore Sviluppo Rete e Vendita Ricambi di Italscania è stato chiamato Daniel Dusatti. “Dopo anni nei quali ho approfondito la conoscenza della rete soprattutto sotto l’aspetto della vendita dei veicoli” dichiara Dusatti, “ho l’opportunità di collaborare con le concessionarie ed officine Scania per supportarle nelle loro esigenze.”
Nasce Lmh Solutions Sas (Aziende)
Per i propri brand dedicati alla logistica e alla movimentazione industriale Manitou ha istituito una vera e propria società all’interno del Gruppo dedicata esclusivamente alla gestione delle macchine Loc e Manilec: si tratta della LMH Solutions SAS. E gestirà una rete completamente indipendente di dealer dedicati a questi marchi. In questo modo Manitou vuole offrire i migliori servizi ai propri clienti della logistica e della movimentazione industriale proprio a partire dal fatto che si potranno rivolgere a dealer specializzati e dal know-how dedicato.
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1
Prodotti e servizi DALLE AZIENDE
Una carrellata su mezzi e offerte a supporto della vostra attività
Sempre più wold oriented
(BKT)
187 idonea per interventi di soccorso.
Strategico e importante il nuovo sito web di BKT oggi parla cinque lingue, in perfetta coerenza con il posizionamento dell’azienda e il suo orientamento a un pubblico internazionale, ampliandone le potenzialità e facilità di navigazione e di lettura, ancora più rapida e immediata.
Ristruturazioni più
Una PLE
(CTE)
per i VVF
(CTE)
Dopo la piattaforma autocarrata articolata ZED 19 per i Vigili del Fuoco di Pisa, CTE ha trasformato un’altra piattaforma industriale, questa volta per il comando di Lucca, rendendo una B-LIFT
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MACCHINE CANTIERI 5.0
3
facili e redditizie
(Rockwool)
Con il sistema di isolamento termico a cappotto REDArt di Rockwool l’ intervento di ristrutturazione è più facile, più rapido e meno invasivo. E offre la possibilità di usufruire degli incentivi statali
Ragno elettrico Cresce la famiglia Traccess di CTE che vede entrare nel novero della gamma un nuovo modello elettrico, il Traccess 230E, che si affianca all’altro modello elettrico della gamma, Traccess 170E e in grado di raggiungere i 23 m di altezza di lavoro.
4
SOLUZIONI
CONVENIENTE Genie Service Solutions è un vantaggioso servizio post-vendita per flotte di noleggio
A
causa della crisi negli ultimi anni un numero crescente di aziende di noleggio in tutta Europa sono state impossibilitate a investire nell’ampliamento del proprio parco macchine. Una situazione che oggi lascia le aziende in difficoltà. Per questo già l’anno scorso Genie ha proposto il proprio Genie Service Solutions. L’offerta aiuta i clienti a mantenere le macchine in buone condizioni, certificate e sicure per gli operatori. Con GSS, Genie ha aiutato i clienti ad abbattere i costi di manutenzione fino al 25%. FONTE: GENIE
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Per un problema non esiste una sola soluzione, esiste però la soluzione migliore. Questo ti offriamo: consulenza tecnica e progettuale ed una vasta gamma di prodotti Made in Pilosio con cui sviluppare assieme soluzioni custom votate alla massima produttività ed efficienza. Con un team di oltre 50 ingegneri ed una presenza internazionale ormai consolidata, Pilosio è il partner ideale per realizzare i tuoi progetti di edilizia, infrastrutture, oil & gas, affiancandoti e fornendoti assistenza in cantiere, non soltanto in Italia, ma in tutto il mondo.
Casseforme
Solai
blindaggi
Ponteggi
Eventi
STAR brillano in fiera IIl Royal Norfolk Show di quest’anno ha attirato oltre 100.000 visitatori. Un successo al quale ha partecipato anche Haulotte con il dealer Anglia Access che ha esposto le nuove piattaforme Star. In particolare la Star 10 sembra aver attirato l’attenzione grazie alla buona manovrabilità e alla necessità praticamente nulla di manutenzione che questo modello richiede.
Cantiere faraonico (Case history)
Un elevato numero di piattaforme JLG di Riwal, 50, di cui ben 7 Ultraboom, sono attualmente impegnate in uno dei cantieri di maggior rilievo nella penisola iberica: la nuova sede del Banco Popular a Madrid. Si tratta di un’opera faraonica che si sviluppa su una superficie di 123.000 m2. Le dimensioni sono giustificate, non solo dalla necessità di ospitare 3.000 dipendenti della banca, ma dalla funzione di vero polo di attrazione “sociale” che si è inteso dare alla struttura. 6.500 m2 saranno dedicati a un centro commerciale con servizi di ristorazione, palestra, asilo e piccoli negozi.
Sommario MC 5.0 • SETTEMBRE 2015 • NUMERO 25
52
COVER I mezzi cava cantiere di Renault Trucks alla prova
ATTUALITÀ
04 NOVITÀ DAL
18
SETTORE E MOLTO DI PIÙ
REPORT TECNICO
EDITORIALI
26 CUORE PREMIUM
12 Editoriale on
46 PRODOTTI &
(DI EMANUELA PIROLA)
66 Editoriale off
SOLUZIONI
(DI MAURIZIO GUSSONI)
18 Cover story
52 I PILASTRI
PER LA TERRA
54 CON IL TANDEM
INTERVISTA
O CON LA GOMMA
PENSIERI POSITIVI
31 UN CUORE STRENX (SSAB)
Direttore Responsabile Emanuela Pirola Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Collaboratori Renata Bernardini, Carlo Otto Brambilla, Rachele Donati De Conti, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0
10
MACCHINE CANTIERI 5.0
27 INNOVARE SENZA COMPROMESSI
31
(FASSI)
60 UP & DOWN STILE FPT
(VOLVO CE)
(RENAULT TRUCKS)
SSF
(EDILTEK)
(MERCEDES-BENZ)
CAVALLI NELLA POLVERE
INNOVAZIONI
49 SEGNALI CONCRETI 50 INNARRESTABILE
COVER STORY
(GOODYEAR)
DI MERLO
(MERLO)
(MICHELIN)
PAZZIE (?) AGOSTANE
14 la parola a...
44 LA PRIMA VOLTA
(KRAMER)
BENTORNATI
RUBRICHE
16 NELLO STAGNO DEL PIL
(FPT)
62 LE SCARPE GIUSTE (GOODYEAR)
(MERCATO)
42 LA SICUREZZA? SI PROGETTA
(BOMAG)
56 CONCRETAMENTE BELLA
TESTIMONIANZE
24 DRITTO AL CUORE
(LEGISLAZIONE SICUREZZA)
64 IPOTESI DI RIPRESA
(BÖCKER)
(CARMIX)
58 EVO(LUZIONE) TELESCOPICA
41 FRONTE DEL PORTO
(NO MONEY)
65 SICUREZZA
(CIFA)
(BOBCAT)
Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com
Fax 039 2020976 commerciale@ macchinecantieri.com
Registro operatori di comunicazione N.O 17890 del 02/01/2009
Direzione e redazione Via Carlo Amati 12, 20900 Monza, MB Tel. 039 2020976 Fax 039 2020976 www.macchinecantieri.com mc@macchinecantieri.com
Pre-stampa e stampa Press grafica, Gravellona Toce (VB)
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Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Orsa Maggiore International” sono utilizzati solo dalla casa
Pubblicità e marketing Tel. 039 2020976
MACCHINE
(MECALAC)
editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013
MINING EQUIPMENT
www.trevibenne.it
EditorialeOn EMANUELA PIROLA
Bentornati M
a si, che diamine. Per una volta voglio provare a dimenticare tutti i problemi che affliggono il nostro settore e il nostro Paese e provare a “pensare positivo”. Che c’è di male nel provare a vedere la vita un po’ più rosea? Nessuno, credo (ma se qualcuno conoscesse controindicazioni reali e oggettive al positivismo, me lo faccia sapere. Imparare fa sempre bene). Pensare positivo, dunque. Bene, da dove cominciamo? Beh, credo da noi stessi. Dalla metà di agosto siamo bombardati dalle nefaste notizie della crisi cinese che sembra possa riaprire il baratro da cui stiamo faticosamente uscendo. In verità non ho nessuna voglia di passare altri sette (otto? Ho perso il conto) anni come gli ultimi, temendo sempre qualche disastro irrecuperabile. E se non ne ho voglia io, che tutto sommato sono ancora in piedi, immagino non ne abbiano voglia ne le persone che in questi anni hanno dovuto “reinventarsi” ne le aziende che hanno dovuto in tutti i modi stringere la cinghia e reinventarsi anch’esse. Ma non basta essere stufi. Bisogna reagire, cambiare prospettive e approccio al mercato. Analizzare cosa vogliono i clienti (in questo caso i miei lettori) e dove sta andando il Mondo. E accettare la direzione, anche se magari non ci piace più di tanto. Per quel che mi riguarda la direzione è tracciata abbastanza bene. Benché l’Italia non sia proprio in primissima linea e le difficoltà burocratiche siano oggettive, la comunicazione si sta evolvendo verso nuove frontiere. Per questo ho deciso di far salire MC5.0Macchine Cantieri su una speciale astronave della comunicazione, una Star Trek Enterprise che lo condurrà verso l’ultima frontiera, lo spazio del web. Come? Innanzitutto con un nuovo sito web, completamente ripensato e che unirà velocità di informazione a qualità dei contenuti (senza dimenticare che qui in redazione anche l’occhio vuole la sua parte e quindi preparatevi a stupirvi anche SE SPOCK FOSSE della grafica) a una rete di nuovi strumenti che stanno emergendo proprio in queste settimane e che non è più QUI DIREBBE CHE SOLO possibile ignorare (uno su tutti Pulse di LinkedIn). E vedrete che anche l’indicizzazione ci darà ragione. Ma non UN ESSERE UMANO, sarà solo web puro. Non dimentichiamo chi siamo e da ILLOGICO E IRRAZIONALE, dove veniamo. La carta rimarrà, ma ad essa affiancheremo nuove edizioni digitali, le cosiddette “enhanced issues” che ACCETTEREBBE UNA saranno disponibili per il download gratuito sulle principali piattaforme tramite cui è oggi possibile raggiungere i MISSIONE DEL GENERE... dispositivi mobile (smartphone e tablet): cercate quindi SARÀ DIVERTENTE! MC5.0-Macchine Cantieri su Apple Store, su Google Play e su Amazon, scaricate le nostre edizioni enhanced JAMES T. KIRK, RIVOLGENDOSI A e godetevi lo spettacolo di una interattività mai vista su JEAN LUC PICARD (DAL FILM STAR una rivista italiana, tanto meno specializzata. Poche righe, TREK GENERAZIONI) tantissime novità. Ma non tutte, perché le sorprese è meglio svelarle un po’ alla volta, giusto? Continuate a seguirci e prepariamoci insieme a un 2016 nuovo, più ricco, più informato e, perché no, più divertente. Bentornati, dunque, e buona lettura. ❑
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MACCHINE CANTIERI 5.0
Nuova SV100 con braccio triplice
Robustezza e affidabilità
Yanmar presenta il suo primo midi escavatore equipaggiato di un braccio triplice : la “SV100 two-piece boom”. L’articolazione aggiunta al braccio permette di migliorare notevolmente la manovrabilità dell’escavatore e il posizionamento dei carichi.
Yanmar Construction Equipment Europe www.yanmarconstruction.it
INTERVISTA
VUOI SAPERE TUTTO SUL GESTIONALE EM TRACK-III FOR OTR TIRES DI GOODYEAR? http://www.goodyearotr.com /cfmx/web/otr/emtrack/
La parola a Michele Davì
PENSIERI
positivi
W
Sembra proprio che sia un “good year” per il Costruttore alato che conta di chiudere il 2015 con un segno positivo e a doppia cifra nel segmento OTR DI EMANUELA PIROLA
L’OFFERTA OTR DI GOODYEAR È talmente vasta in termini di tipi di carcassa, di mescole e di dimensioni che le molteplici combinazioni possibili permettono di creare il pneumatico perfetto per l’applicazione cui è destinata
y 14
MACCHINE CANTIERI 5.0
y
VUOI CONOSCERE PIÙ A FONDO LA REALTÀ GOODYEAR OTR? http://www.goodyear.eu/it_it/tires/otr-tires/
ichele Davì è l’OTR Manager di M Goodyear per l’Italia. Un segmento che copre le applicazioni construction, portuali e material handling, tutti settori di mercato che in questi anni hanno affrontato una crisi piuttosto pesante. Ma il futuro non si prospetta nero come il passato, anzi.
M
MC: Iniziamo facendo il punto della situazione. MICHELE DAVÌ: In questo momento, complessivamente, nel
settore dei pneumatici OTR la domanda è in leggero aumento, trainata dal segmento construction, mentre il material handling manifesta qualche sofferenza, soprattutto per quanto riguarda i marchi premium, a causa di una generale riduzione del budget destinato all’acquisto di pneus. Il trend nel construction invece sta traendo vantaggi da una concomitanza di situazioni favorevoli: da una parte i clienti hanno finalmente completato il ridimensionamento del parco mezzi a fronte del calo dei lavori dovuto alla crisi ed è quindi terminato il cosiddetto “effetto cannibalizzazione” di pneus e componenti da macchine inoperative per equipaggiare quelle in uso. Oggi quindi sul mercato stanno agendo aziende con un parco mezzi dimensionato ai lavori realmente in atto, da cui nasce una domanda reale di nuovi componenti, fra cui appunto i pneus. In poche parole, potremmo aver raggiunto il punto zero, da cui ripartire. MC: Anche le vendite di nuove macchine però sembrano
incoraggianti. MICHELE DAVÌ: Esatto. A questo primo fattore si aggiungono
gli incoraggianti dati sulle immatricolazioni e le vendite di questi primi mesi dell’anno, numeri di tutto rispetto anche se sappiamo che basta poco a fare un +100% quando si arriva da uno status di vendite prossimo allo zero, o quasi. Non bisogna però scoraggiarsi, ma anzi trarre i vantaggi che tali numeri positivi apportano. Indubbiamente i contribuiti Inail sull’acquisto di nuove macchine hanno contribuito in parte a maggiorare tale incremento ma adesso c’è il nuovo volano del recupero dei crediti di imposta: proprio chi ha fatto domanda per avere diritto a tali rimborsi deve acquistare le macchine entro fine anno, quindi il trend di crescita dovrebbe mantenersi. Le prospettive sono in generale buone e, in particolare, molto buone per Goodyear in quanto abbiamo una buona percentuale di primo equipaggiamento, quindi più macchine nuove si vendono, più pneus nostri seguono a ruota. MC: In questo quadro generale Goodyear come si posiziona? MICHELE DAVÌ: Goodyear è in crescita, sia nel construction che
nel material handling, nonostante quest’ultimo sia in decrescita. Stiamo puntando molto sui pneumatici L4 ed L5, gomme altamente prestazionali destinate ad applicazioni impegnative quali possono essere cave di marmo o acciaierie. In tali segmenti Goodyear è leader sia in termini di gamma offerta, che è la più ampia in assoluto, sia per livello di customizzazione del prodotto. Non tutti sanno infatti che Goodyear per moltissime misure riesce a customizzare sia il tipo di carcassa che la mescola in base alle richieste del cliente. Siamo inoltre leader per la consulenza tecnica.
MC: Ossia? MICHELE DAVÌ: Nonostante il mercato standard sia
ancora orientato principalmente verso pneumatici budget, Goodyear ha deciso di investire in specialisti sul territorio che non seguono solo la parte commerciale ma anche quella consulenziale, offrendo ai clienti un servizio che va dalla consulenza tecnica sul pneus fino all’uso di un software gestionale, l’EM TRACK-III for OTR Tires con cui i nostri specialisti forniscono al cliente feedback continui sulle performance dei pneus che sta usando, quindi sul costo orario che sta ottenendo, e riescono anche a fornire una previsione del tempo di sostituzione degli stessi, basato appunto sul tipo di uso che ne sta facendo. Questo permette al cliente di pianificare per tempo il budget da destinare al... cambio gomme. Altro vantaggio è che il software permette di far spendere meno al cliente, perché in base ai parametri dell’applicazione che si inseriscono suggerisce la gomma più adatta, una scelta che spesso non coincide con quella che il cliente avrebbe eseguito in autonomia: il settore è ancora orientato a scegliere i pneus più su fattori di sovradimensionamento che fanno solo spendere più soldi. Consigliando la gomma giusta e facendo risparmiare sul costo orario siamo riusciti ad aumentare di molto la fidelizzazione: la consulenza tecnica è il nostro biglietto da visita migliore. MC: Goodyear come porta tutto questo sul territorio? MICHELE DAVÌ: La nostra presenza è attualmente garantita dai
nostri due account specialisti diretti OTR che sono in parte aiutati dai 23 account Truck che hanno già la direttiva di seguire alcune flotte e i porti per la loro area di competenza. Ma il futuro porterà in dote lo sviluppo di una nuova rete di Brand Ambassador. Goodyear nei prossimi anni ha infatti intenzione di sviluppare una rete di dealer specializzati nel segmento OTR: investirà nella formazione tecnica del personale di ognuno di loro perché diventino appunto dei Brand Ambassador in grado di fornire sia assistenza tecnica che, soprattutto, consulenza. Quest’ultima è infatti l’obiettivo primario di Goodyear perché i soli account diretti Goodyear da soli non riuscirebbero mai a seguire l’intero territorio italiano in maniera adeguata agli standard di qualità che intendiamo offrire e mantenere. MC: Entro quando i primi Brand Ambassador per gli OTR, quindi, e quanti saranno? MICHELE DAVÌ: L’idea è quella di nominare già nel 2016 i primi la cui formazione inizierà quest’autunno. Il network sarà completato nell’arco di non più di due anni, tre al massimo e comprenderà 20 dealer specializzati nei pneus OTR. MC: Chiudiamo con qualche plus tecnico. Quali sono le carte tecnologiche vincenti di Goodyear? MICHELE DAVÌ: In termini di plus tecnici la tecnologia High Stability delle gamme L4 ed L5 ha davvero fatto la differenza rispetto ad altri concorrenti premium, tant’è che abbiamo intenzione di estendere tale tecnologia anche ad alcuni modelli L3. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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MERCATO
CRISI E ILLEGALITÀ
(PMI, ECONOMIA E ILLEGALITÀ)
NELLO STAGNO DEL PIL
La crisi si intreccia con le attività illecite in tutta Europa
La complessa situazione economicofinanziaria delle PMI italiane. Tra il PIL che non cresce e la criminalità che avanza l Focus PMI 2015 pubblicato dall'Istituto Guglielmo Tagliacarne ci permette di fare il punto sulla situazione economica italiana. Un quadro che si potrebbe sintetizzare in un unico grande stagno che, nel 2014, ha visto un'ulteriore riduzioSecondo il Focus PMI 2015, in Italia il sommerso interessa il ne del PIL 17,8% dei lavoratori, mentre le attività illegal (-0,4%), della i incidono per il 26,8% del Pil a livello l’andamento negativo produzione nazionale. La percezion e dell’illegalità economica è viva soprattutto al Sud industr iale , dell’economia, con in particolare per il lav oro sommerso, stimato una quota di azien(-0,8%) e nel Meridione al 23,1% a fronte del 18,5% al de che hanno visto del fatturaCentro e al 14,2% al No rd. Se il problema del lavoro sommerso è to. Il tutto r idur re il propr io trasversale a tutti i settori, notevoli differe giro d’affari (44,7%) condito da un nze si registrano in relazione alla struttura ampiamente superiore domanda interaziendale, con valori inversamente cor a quella che è riuscita ad na sempre deborelati alle dimensioni dell’impresa. le, fortunatamente aumentarlo (17%). A livello compensata, ma solo in settoriale le imprese che mostraparte, da un segno più nelno maggiori difficoltà sono quelle del turismo, delle costruzioni (e ti pareva!) le esportazioni (+1,6% nei primi undici e del commercio. Meno allarmante, formesi dello scorso anno). Una situazione tunatamente, la situazione dell’industria, che si ripercuote negativamente sul sistema dell’energia, della chimica e della plastica produttivo, con le imprese che tendono in (-9,9%). Mentre le note positive arrivano maggior misura a ricercare e percorrere dal comparto meccanico ed elettronico. azioni finalizzate alla salvaguardia dell’aNotevoli le differenze anche a livello terrizienda, anche attraverso schemi “al limite toriale, in funzione delle dimensioni azieno al di fuori dei dettati normativi”. dali e dei mercati di riferimento. Al solito Dalle indicazioni delle oltre 1000 imil Nord conferma la sua solidità: le imprese prese intervistate, nel 2014 è proseguito
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MACCHINE CANTIERI 5.0
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L'IMPATTO
C'è una profonda relazione tra la recessione e l'illegalità. Se la crisi incrementa la disoccupazione, andando ad aumentare il numero di persone che commettono attività illecite e reati, allo stesso tempo, come un cane che si morde la coda, è la stessa presenza di criminalità ad andare a deprimere i mercati. Di conseguenza la recessione non è solo frutto di fattori economici, ma è legata anche a elementi sociali e culturali, a un substrato che fa da fertilizzante per la crisi stessa. In sostanza la ciclicità economica è correlata con la ciclicità dei reati che, a seconda dei crimini e dei Paesi, si manifesta con un gap temporale variabile. L'iniziativa Global Pulse delle Nazioni Unite ha rivelato come i fattori economici svolgano un ruolo importante per l'evoluzione dei reati, anche in relazione alla spesa pubblica in materia di sicurezza e all'utilizzo degli ammortizzatori sociali che tendono a dilazionare il rapporto causa-effetto. In questo contesto in Italia nella prima fase della crisi (20082009) abbiamo registrato una riduzione della criminalità; poi, dal 2011, con la nuova fase recessiva, la criminalità è tornata a crescere a tassi significativi.
che presentano un incremento del fatturato (20,4%) sono più numerose rispetto alla media nazionale, mentre quelle con una diminuzione risultano più contenute (37,7%). Più difficile la situazione nel Centro e in particolare nel Sud Italia dove le imprese che vedono ridurre il giro d’affari sono il 54,8%, mentre solo il 12,7% riesce ad accrescere i ricavi.❑
LEGISLAZIONESICUREZZA
L'edizione 2015 de “La progettazione della sicurezza nel cantiere” realizzata da Inail è un documento fondamentale a livello normativo e pratico
di sollevamento, la logistica (servizi igienici, docce, locali uffici, eccetera) e le aree di produzione (di ferro, calcestruzzo...) e di deposito. Se il quarto capitolo è dedicato al Piano di sicurezza e coordinamento e prende in esame materie quali la valutazione dei rischi, le misure di prevenzione e protezione, i dispositivi di protezione individuali e collettivi, le misure antincendio e la segnaletica, l'ultima parte del volume è espressamente dedicata ai nuovi modelli
ubblicato dal Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici di Inal, “La progettazione della sicurezza nel cantiere” racchiude, in un tomo di quasi 300 pagine, indicazioni legislative, di pianificazione dei lavori, di organizzazione del cantiere e di progettazione che non è esagerato definire fondamentali. Le prime due sezioni possono dirsi di carattere generale, con la disamina della normativa, dei cantieri e di tutti i soggetti destinatari ivi compresa la definizione legale di tutti i professionisti che operano all'interno del cantiere, passando per gli obblighi, le varie sanzioni previste e soffermandosi ampiamente sulla pianificazione della sicurezza, analizzando il PSC (piano di sicurezza e di coordinamento), il PSS (Piano di sicurezza sostitutivo) e il POS (piano operativo di sicurezza). Molto interessante il terzo capitolo che passa in rassegna
semplificati di POS, PSC, PSS e FO, con la proposta di modelli applicativi “orientata a fornire ai soggetti interessati (coordinatori e committenti) degli strumenti capaci di agevolare, in una logica operativa, il rispetto di tutte le previsioni normative”. ❑
(PUBBLICAZIONI UTILI)
LA SICUREZZA?
SI PROGETTA!
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l'intera organizzazione del cantiere: dal progetto alle più svariate tipologie di cantiere, dalla sistemazione delle varie aree all'interazione del cantiere con il contesto ambientale, dalla viabilità agli impianti. Per poi soffermarsi su tutti gli apparecchi
PONTEGGI. LE ATTIVITÀ DEL COORDINATORE Il ruolo del coordinatore nel montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi
A livello generale le regole da rispettare sono quelle indicate nell’art. 36 bis e quater del D.Lgs 626/94 e il coordinatore per l’esecuzione dei lavori, per adempiere ai suoi obblighi, deve verificare il rispetto delle norme di prevenzione degli infortuni. In sostanza deve verificare l'attuazione di molteplici prescrizioni. Tra queste: qualora nell’autorizzazione ministeriale del ponteggio scelto non siano disponibili specifiche configurazioni strutturali, deve redigere una relazione di calcolo di resistenza e di stabilità e delle corrispondenti configurazioni di impiego. Inoltre dovrà far predisporre, da un ingegnere o un architetto iscritto all’albo, un piano di montaggio, uso e smontaggio, in funzione del ponteggio scelto. Dovrà dare priorità alle misure di protezione collettive rispetto a quelle individuali e adottare appropriati dispositivi che impediscano lo spostamento involontario dei ponteggi su ruote durante i lavori in quota. Ovviamente tutte le operazioni devono essere svolte da lavoratori che abbiano ricevuto una formazione adeguata e mirata e provvisti dei necessari DPI. Inoltre i ponteggi devono sempre essere sottoposti a verifiche periodiche.
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CAVALLI NELLA POLVERE
Mille persone di tutte le età hanno partecipato al week-end organizzato in cava dal distributore autorizzato Renault Trucks VAI di Brivio (Lecco) per far provare sei veicoli della nuova generazione dedicata all’edilizia ed al cava-cantiere TESTI E FOTO DI EMANUELA PIROLA
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on si può dire di conoscere veramente una macchina fin quando non la si è provata all’opera. Qualunque essa sia. E questo vale anche per i camion. Per questo Renault Trucks ha dato ai propri clienti la possibilità di guidare i nuovi mezzi d’opera e cava cantiere delle nuove famiglie C e K in una location particolare, con percorsi studiati ad hoc. E questa scelta è stata riconosciuta vincente, come dimostra l’afflusso di visitatori che hanno animato l’evento battezzato “In cava... e vai!”: oltre mille partecipanti registrati, di tutte le età. Eh si, perché chi guida questi mezzi ci tiene a far conoscere anche alle proprie famiglie come lavora, e magari trasmettere ai figli la propria passione. Perché in fondo i camion sono questo: passione condita con un po’ (tanta) tecnologia. L’EVENTO. Sei modelli dedicati al lavoro nei cantieri e nelle
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SUL FILO DEL GASOLIO
Piede leggero e testa concentrata sulla strada: questo è il segreto per ridurre i consumi di gasolio, ma metterlo in pratica richiede un impegno costante. Lo sanno bene i centoventi partecipanti all’Optifuel Challenge 2015, la competizione organizzata da Renault Trucks per nominare il Campione dei Consumi. L’edizione di quest’anno si è svolta in cinque appuntamenti, realizzati in collaborazione con Federtrasporti: quattro eliminatorie a Eboli (Salerno), Lanciano (Chieti), Mantova,
Calenzano (Firenze) e una finale italiana, che si è svolta il 4 Luglio 2015 a Cioccaro di Penango, in provincia di Asti. Anche questa edizione dell’Optifuel Challenge ha visto la partecipazione di alcune aziende, molto attive nel campo della riduzione dei costi di esercizio, come Alcoa, Michelin e Voith, le quali hanno avuto modo di presentare i propri prodotti e soluzioni. Alla finale italiana di Cioccaro di Penango sono giunti i nove autisti che hanno superato le quattro selezioni.
La competizione prevedeva due fasi: quella pratica, che si è svolta lungo un anello di 42 km, alla guida di un Renault Trucks T con motore DTI 11 da 460 CV, e quella teorica che consisteva in 20 quiz sulla tecnica e le normative legate all’autotrasporto. Renault Trucks ha ideato il percorso della prova di guida col fine di applicare
tutte le tecniche di guida razionale che erano state spiegate durante le quattro semifinali, come ad esempio l’anticipare gli eventi e usare gli equipaggiamenti dedicati al risparmio di carburante, come l’Optiroll. Così, a fianco di tratti su strada a doppia corsia, c’erano ben tre tratti con pendenze del 10% e curve molto strette. MACCHINE CANTIERI 5.0
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ALTRI 150 Renault Trucks ha prolungato la propria partnership con il Programma Alimentare Mondiale (WFP), iniziata nel 2012 Per aiutare il Programma Alimentare Mondiale a svolgere la propria missione di fornire assistenza alimentare e di lavorare a stretto contatto
con le comunità per farle diventare più autosufficienti, Renault Trucks ha schierato fin dal 2012 un’unità di formazione mobile in Africa orientale. Dopo
il successo iniziale del parternariato, l’unità di addestramento mobile sarà ridistribuita nelle posizioni del WFP nei paesi dell’Africa centrale e occidentale. L’unità è composta da volontari Renault Trucks che istruiranno i meccanici del WFP nella manutenzione e riparazione dei veicoli che usano per consegnare le scorte di
cave e un percorso che li ha messi tutti a dura prova. Ma anche un laghetto per trascorrere un lieto fine settimana insieme alla famiglia. Il distributore autorizzato Renault Trucks VAI di Brivio (Lecco) ha pensato a tutto, quando ha organizzato la prova della nuova generazione di veicoli delle gamme edilizia e cava-cantiere, presso la Cava Nuova Demi di Brembate (Bergamo). IL PERCORSO. Pensato ad hoc, come dicevamo. Perché ognuno dei sei veicoli in prova offriva caratteristiche e features particolari che avevano bisogno di un terreno apposta per dimo-
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strare tutto il loro valore. Ripide salite e discese, serie di dossi, pietre, scavallamenti e tutte le possibili difficoltà che un camion da cava-cantiere deve affrontare tutti i giorni su fondo sterrato: tutto, ovviamente, portato all’estremo, per mettere alla prova la robustezza e la tecnologia dell’ultima generazione della Losanga. I TRUCKS. Tra i sei modelli in prova, erano presenti le più recenti novità di Renault Trucks, come la trazione anteriore idrostatica OptiTrack sulla Gamma C (il veicolo in questione era lo stesso che è stato oggetto del nostro articolo sul numero di
cibo il più vicino possibile a chi si trova in stato di bisogno, in condizioni difficili e su terreni accidentati. Renault Trucks fornisce anche corsi di formazione per la gestione di flotta e officine. Come parte della partnership, i volontari dello staff Renault Trucks nei prossimi tre anni si recheranno in Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Ghana,
Sierra Leone, Liberia, Ciad e Uganda, dove porteranno 11 sessioni di formazione incentrate su un Renault Kerax 6x6, configurato come unità di formazione mobile. Complessivamente 150 persone del Programma Alimentare Mondiale tra meccanici, responsabili officina, responsabili flotta e formatori potranno beneficiare di tale formazione entro il 2017.
luglio-agosto quindi un trattore Renault Trucks C 480 4x2) e il cambio robotizzato Optidriver XTrem sulla Gamma K. La prima, che permette di viaggiare con trazione integrale in modo più leggero rispetto al tradizionale sistema meccanico, era installata anche sull’autocarro Renault Trucks C 460 6x4. Il cambio XTrem, dotato di un software progettato per il fuoristrada più impegnativo, si poteva invece provare su un imponente mezzo d’opera Renault Trucks K 520 8x4. Gli altri modelli in prova erano il Renault Trucks C 460 8x2, il Renault Trucks K 480 8x6 e il Renault Trucks K 520 8x4. IL DEALER. La Vai ha una lunga tradizione di eventi dedicati agli autotrasportatori, nati dalla vulcanica intraprendenza di Armando Gilardi, fondatore e titolare della VAI:“Queste iniziative richiedono risorse e tempo, ma creano un rapporto diverso e più intenso con i clienti, rispetto alla consueta visita in azienda. Facciamo anche questa, ovviamente, ma quando ciò avviene parliamo a un cliente che ci conosce e ci accoglie come ospite gradito
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IL CRUCIALE ULTIMO MIGLIO La TCO Sud Italia, filiale italiana della tedesca Transco, dal 1978 opera direttamente in Italia e serve una vasta platea di clienti, che spazia dalla multinazionale alla piccola impresa, cui offre sia trasporto di linea sulle lunghe distanze, sia la distribuzione. In Italia, il gruppo ha una struttura articolata, che comprende un hub a Milano e filiali a Firenze e Benevento. Il parco aziendale è composto da 200 trattori e 1.200 semirimorchi, che vengono trainati anche da trazionisti terzi. Pure per la distribuzione la TCO Sud Italia utilizza collaboratori esterni, alcuni dei quali operano in maniera esclusiva. “Molti nostri committenti forniscono stabilimenti che operano just in time, specialmente nell’automotive, oppure cantieri edili o imprese che svolgono attività di manutenzione” spiega Massimo Veronese, AD della TCO Sud Italia e consigliere d’amministrazione di Transco. Qui si può capire quanto la consegna finale di una spedizione è l’anello più delicato della filiera del trasporto: basta un ritardo e si compromette un sistema che coinvolge diversi operatori e che si dispiega per chilometri. È qui che si misura la qualità di un’intera catena logistica e non sorprende che gli organizzatori del trasporto siano sempre più attenti alla scelta dei vettori dell’ultimo miglio. È il caso appunto della TCO Sud Italia. “Dobbiamo garantire la massima puntualità nelle consegne e, di conseguenza, selezioniamo i vettori sulla base dell’affidabilità” spiega Veronese. Per svolgere le consegne e le prese in un’ampia area del Nord Italia, la TCO Sud
Italia si avvale della Gigi Trans di Baranzate(MI). Questa impresa di autotrasporto è nata nel 2001 dall’iniziativa di Luigi Abate. Tra i primi clienti c’era la TCO Sud Italia, che ha riconosciuto l’impegno e l’affidabilità del giovane trasportatore e gli ha affidato un’area sempre più vasta. Permettendogli di crescere fino ad arrivare alla consegna di un nuovo Renault Trucks D18 Wide 320 da parte della concessionaria Renault Trucks CVR che è stata l’occasione per mostrare come funziona un sistema integrato di trasporto di linea e distribuzione nell’ultimo miglio e per suggellare la partnership tra Gigi Trans e TCO Sud Italia. Il D18 Wide 320 è stato scelto in una configurazione lunga (passo di 5.800 mm e sbalzo posteriore di 3.090), che permette una lunghezza carrozzabile massima di ben 7.889 mm. “Il lavoro per la TCO Sud Italia comprende sia il trasporto di merci voluminose e poco pesanti, specialmente durante la consegna, sia di carichi pesanti, come per esempio la componentistica automotive destinata all’esportazione”, afferma Luigi Abate. Proprio per questo, egli ha scelto una configurazione che coniuga una grande manovrabilità con un’elevata capacità di carico in volume e peso (questo modello ha una massa complessiva di 18 t e una portata utile, al netto dell’allestimento, di 11.326 kg). Il motore Euro 6 DTI8 offre la potenza necessaria (235 kW) per affrontare qualsiasi percorso con consumi ridotti. Ed ecco spiegato come affrontare razionalmente ed efficacemente il cruciale ultimo miglio del trasporto di linea. MACCHINE CANTIERI 5.0
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e non come un semplice venditore”, spiega infatti Gilardi che conclude: “Queste attività hanno senso solo se chi le organizza ci crede. E sono contento che ci creda anche Renault Trucks, che come sempre ci sostiene nelle nostre iniziative”. Le province di Lecco, Como, Sondrio e Bergamo sono una delle aree geografiche italiane più attive nei settori economici dell’industria, artigianato e commercio. E proprio su quest’area, il concessionario Vai, distributore autorizzato Renault Trucks, propone alla clientela, utilizzatrice di veicoli commerciali e industriali, le più avanzate e specifiche soluzioni di trasporto per le differenti esigenze degli operatori del settore, seguendo fedelmente la filosofia aziendale appena descritta dal suo fondatore. E se lo dice Gilardi che questo “modo di fare” funziona non possiamo che crederci. La storia della Vai nasce infatti nel lontano 1977 come Concessionaria dell’allora Renault Veicoli Industriali che gestiva, in qualità di importatore per l’Italia, i marchi Saviem e Berliet e proprio qui Armando Gilardi inizia la sua carriera nel settore dei trucks come venditore. “Questo settore sente ancora il morso della crisi, ma proprio per questo motivo la Vai e Renault Trucks vogliono restare vicini agli operatori”, spiega ancora Gilardi. E come dargli torto, considerando anche la sua esperienza più che ventennale. Il giovane Armando, infatti, con la sua brillante attività di vendita coglie l’opportunità, prima di entrare in società con i titolari dell’azienda, e poi nel 1979 di rilevarla totalmente, dimostrando quello spirito imprenditoriale che d’allora, in qualità di Amministratore Unico, gli ha permesso di guidare l’azienda con successo. Oggi Vai segue quattro provincie ricche di imprese di autotrasporto ed edili, affiancato da una rete di sette officine autorizzate cui si aggiunge quella interna di Vai di Airuno. “Nell’organizzare l’evento in cava abbiamo pensato sia all’aspetto professionale, offrendo la possibilità agli autisti e agli autotrasportatori di provare i nostri veicoli su un percorso molto impegnativo, sia a quello ludico, organizzando intrattenimenti e un buffet con specialità locali per tutta la famiglia”. Una formula che ha riscosso un grande successo, visto che in due giorni ha partecipato all’evento appunto un migliaio di persone. ❑
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EDIT: PER RIDURRE IN DISTRIBUZIONE DEL 13%
Dopo l’Optifuel Lab 2, il veicolo laboratorio di Renault Trucks, che raggruppa le innovazioni tecnologiche destinate a ridurre il consumo degli autoarticolati lunga distanza, Renault Trucks prosegue le proprie ricerche sui veicoli per la distribuzione e lancia il progetto EDIT (Efficient Distribution Truck) sulla base del Renault Trucks D Wide. Questo progetto collaborativo che riunisce intorno a Renault Trucks sei partner, Valeo, Lamberet, Michelin, BeNomad, INSA di Lione (LamCoS) e IFSTTAR (LICIT), è certificato dal polo di competitività LUTB e riceve il supporto finanziario dei fondi FUI Régions. L’obiettivo del progetto è quello di elaborare e sviluppare un veicolo per la distribuzione per il
trasporto a temperatura controllata, in grado di raggiungere un risparmio nei consumi del 13% rispetto all’analoga versione Euro 6 a gasolio. Questo veicolo dimostrativo utilizzerà tecnologie commercializzabili entro il 2020 e per le quali ogni partner apporterà il proprio know-how. Miglioramento dell’aerodinamica e dell’allestimento isotermico, ma anche nuove tecnologie tra cui un sistema micro-ibrido a bassa tensione per recuperare una parte dell’energia in frenata, grazie a un dispositivo elettrico reversibile, saranno le carte che il nuovo veicolo dovrà testare e ottimizzare per raggiungere l’ambito obiettivo di ridurre i propri consumi del 13%.
ESCAVATORI VOLVO: L’EVOLUZIONE DELLA PRODUTTIVITà Gli escavatori Volvo sono stati progettati per ottenere la massima efficienza nelle diverse applicazioni poichè vantano una forza e una potenza rinnovate e, allo stesso tempo, tempi di ciclo più brevi per prestazioni più elevate. L’esclusiva modalità ECO, unita al migliore sistema elettro-idraulico, assicura un risparmio di carburante tra il 7 e il 10 per cento. Le ultime innovazioni garantiscono, inoltre, una maggiore flessibilità ideale per una serie di applicazioni come il lavoro in cava, edilizia e le costruzioni stradali. Escavatori Volvo: l’evoluzione della produttività. www.volvoce.it
TESTIMONIANZE
(BÖCKER)
DRITTO AL CUORE
Il cuore di Milano è il terreno in cui operano le macchine Ciemme, tra queste il nuovo cingolato Böcker, ideale nei lavori di ristrutturazione edilizia
na stretta di mano come si deve, un sorriso franco e tanta passione per il proprio lavoro. Il volto di Simone Cazzaniga, fondatore e titolare di Ciemme, la dice lunga sulla sua esperienza di noleggiatore nata a metà degli anni Ottanta e portata avanti con successo (ma non senza fatica) e con la voglia
U
DI famiglia Le vicende Ciemme sono una tipica (e vincente) storia familiare, in cui la passione per il noleggio ha contagiato anche la seconda generazione. Nata nel 1984 per opera di Simone
Cazzaniga e della moglie Liliana Cicalese, la società, che oggi si avvale di 17 persone, da anni vede impiegati anche i tre figli: Matteo segue l’amministrazione e la parte commerciale, Marco ha la responsabilità dei corsi di formazione, della sicurezza e della qualità, mentre Alberto, oltre al commerciale, segue l’attività di supralluogo in cantiere.
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di offrire al mercato sempre qualcosa di nuovo. Oggi il parco macchine, anche con l’ingresso di Böcker tra i fornitori, si assesta attorno alle 300 unità: piattaforme autocarrate fino a 85 m, minigru, escavatori, minipale, terne, scale, sollevatori telescopici fissi e rotativi. Un parco nolo importante che, dalla sede di Seregno e dalla storica sede di Besana, si rivolge in particolare all’area milanese, con l’80% del lavoro svolto all’interno della metropoli lombarda. Per quanto concerne le macchine del costruttore tedesco, il nuovo cin-
VISTO DA vicino
Un cingolato nato dal mercato e per il mercato. Ovviamente italiano L’orgoglio di Simone Cazzaniga è ampiamente giustificato: il Junior HD 24/0-7 Cingolato in mostra sul piazzale della sede di Seregno è un’anteprima a livello mondiale ed è stato espressamente realizzato sulle necessità del mercato italiano, sulle necessità di Ciemme, che richiede macchine rapide, intelligenti e compatte. Qualità che si ritrovano nel Böcker Junior HD 24/0-7: un cingolato che raggiunge i 24 m di altezza massima sbracciando circa 18 m, senza dimenticare il range da 35° a 86° di inclinazione del pacco scala. L’elevatore è ideale per l’utilizzo edile e beneficia di cingoli a doppia velocità gestiti da radiocomando, in grado di superare pendenze fino a 25°. Notevole la velocità massima di sollevamento pari a 48 m/minuto. Il pacco scala è montato su ralla per lavorare su 180°, mentre la gabbia in alluminio prevede il supporto a mandrino manuale per la sua regolazione micrometrica. Il Junior HD 24/0-7 Cingolato di Ciemme sarà presente allo stand Böcker al GIS di Piacenza.
nolo e di ampliare il parco macchine. Punto di forza dell’azienda è la tempestività, il rapido sopralluogo in cantiere e la velocità nel consegnare le macchine. Il tutto condito da un parco nolo tenuto alla perfezione, consegnato sempre con il pieno di gasolio e supportato da un’attenta attività formativa. ❑
golato Junior HD 24/0-7 si unisce a una 34 m allestita su patente B e ad alcune scale da trasloco componibili per edilizia. “Si tratta di macchine”, conferma Cazzaniga, “che devono essere viste all’opera e allora creano parecchio interesse.Vanno a coprire richieste particolari, soprattutto in ambito urbano per le ristrutturazioni e la movimentazione del materiale edile. Il nuovo cingolato è la macchina perfetta per risolvere le situazioni più intricate, un ottimo sistema per aiutare il cliente che con qualsiasi altra macchina si troverebbe in difficoltà. Perché con la Böcker si entra in aree altrimenti non raggiungibili”. Il Junior HD 24/0-7 oltre a essere personalizzato a livello estetico con la tradizionale livrea rossa Ciemme,
presenta sul telaio quattro golfari per facilitare il sollevamento in cantiere. Nell’esperienza Ciemme ogni cantiere ha la sua storia e spesso le scale rappresentano la soluzione più efficace in virtù della loro leggerezza e della possibilità di operare in aree impensabili. Senza dimenticare come la qualità Böcker sia indiscutibile e come la realtà produttiva in Germania rappresenti un autentico polo di eccellenza. Proprio la presenza di macchine “diverse” e l’estrema flessibilità aziendale – quasi tutti in Ciemme sanno fare almeno due o tre mansioni – hanno permesso alla società di passare indenne attraverso la crisi, di aprire la sede di Seregno, di pensare a uno sviluppo futuro a livello di punti
BÖCKER ITALIA SRL Via Adige 7 37060 Nogarole Rocca (Vr) www.boecker-group.com italia@boecker-group.com MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
KRAMER
CUORE PREMIUM “P
remium” è il termine che caratterizza la nuova generazione di pale gommate a quattro ruote sterzanti prodotta da Kramer, il cui cuore è rappresentato da una nuova generazione di motori che garantiscono non solo la massima sicurezza, ma anche una coppia più elevata e un minor consumo di carburante. Ultimi nati della serie 8 Premium sono i modelli 8095 e 8115 con benne da 0,95 e 1,15 m³, ma è l’intera gamma a beneficiare del knowhow e dell’esperienza maturata nella produzione di pale gommate a quattro ruote sterzanti e della più recente tecnologia motoristica. Se la 8075 dispone di un motore Yanmar da 35 kW che soddisfa i requisiti sulle emissioni di livello 3A; gli altri sei
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modelli di pale gommate e telescopiche (8085, 8085T, 8095, 8095T, 8105 e 8115) sono dotati di serie di un’unità Deutz TCD da 2,9 l e 55 kW, dove il post-trattamento
Sicura, flessibile ed economica. Queste le caratteristiche della nuova generazione di pale gommate serie 5. E, in particolare, dei nuovi modelli 5035, 5085 e 5085T con benne
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L’interno, razionale e spazioso, della postazione di comando della nuova pala gommata “premium” Kramer 8095T
dei gas di scarico avviene mediante un catalizzatore ossidante del diesel (DOC), senza necessità di interventi di manutenzione. Notevoli i miglioramenti. Rispetto al modello precedente, affermano i tecnici del costruttore, il nuovo motore registra un aumento della coppia pari a circa il 17% e una riduzione del consumo di carburante di circa il 10%. Inoltre, per i modelli più grandi della gamma (8105, 8115 e 8095T) è disponibile, in opzione, un’unità da 100 CV e il motore TCD da 2,9 l e 55 kW può essere fornito anche con un filtro antiparticolato. A quasi tutti i modelli della Serie 8 può essere abbinato un impianto idraulico Powerflow con portata di 120 litri, perfetto anche per attrezzature idrauliche potenti, quali le turbine da neve e le frese da asfalto. Le pale telescopiche, inoltre, sono ora equipaggiate con lo smorzamento di fine corsa che garantisce lo spostamento sicuro del carico, un elevato comfort e una minore sollecitazione della macchina. ❑
La sede di Kramer-Werke GmbH a Pfullendorf
tra 0,75 e 0,95 m3, completamente rivisti a livello di motore, cabina e trasmissione. Il motore è un turbo a 4 cilindri con postrefrigerazione dell’aria, 55 kW di potenza e una coppia
incrementata del 17%, con DOC, catalizzatore ossidante esente da manutenzione. Nuova la cabina con comandi più intuitivi. Le pale più grandi dispongono inoltre di tre diversi
tipi di sterzo optional: integrale, anteriore o a granchio. A livello opzionale interessante l’impianto di carico lungo, utile per garantire i servizi invernali in ambito comunale.
Innovazioni FASSI
Innovare senza compromessi Ricerca & Sviluppo sono nel DNA di Fassi, da 50 anni impegnata a dare sempre qualcosa in più, che si tratti di soluzioni meccaniche, funzioni idrauliche o sistemi elettronici
credit: 123rf.com
“C
ranes without c o m p ro mise” è il pay-off Fassi, una frase, decisamente azzeccata, che sintetizza una mission in cui il primato è quello dell’innovazione, l’obiettivo è dare valore aggiunto a ogni prodotto nei suoi vari aspetti: dalle soluzioni meccaniche alle funzioni idrauliche ai sistemi elettronici, senza dimenticare i servizi post-vendita. Da sempre Ricerca & Sviluppo sono elementi fondamentali del mondo Fassi: base di una
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Innovazioni FASSI filosofia costruttiva che ha guidato, e guida, l’azienda verso sfide sempre più impegnative, attraverso lo sviluppo di soluzioni in grado di anticipare le esigenze del mercato. ESEMPI ILLUMINANTI. Tutto parte dalla progettazione e dagli strumenti messi a disposizione di un reparto che costituisce il vero cuore pulsante dell’attività della società di Albino. I programmi di calcolo, ad esempio, sono sviluppati in collaborazione con il Politecnico di Milano. Fassi si avvale inoltre di sistemi CAD di progettazione e simulazione molto evoluti quali Catia, utilizzato anche dai principali marchi del settore automotive e del settore aerospaziale. Catia permette di lavorare in una realtà virtuale
SCELTE TEDESCHE Il mercato tedesco dei veicoli industriali è un riferimento per tutta l’Europa, perché vi operano Mercedes-Benz e MAN, è ovvio, ma anche perché le scelte degli operatori tedeschi hanno sempre importanti ricadute sull’intero continente. Per questo è degno di nota come non solo Mercedes-Benz e MAN, ma anche gli altri costruttori di veicoli industriali, attraverso le loro sedi tedesche, abbiano scelto Fassi Gru per gli allestimenti dimostrativi. Mercedes-Benz nel suo Branchen-informations-Center (BIC) di Wörth, propone ben otto diversi modelli, dal Mitsubishi Fuso Canter all’Arocs 6x2 allestiti con gru Fassi o del partner Marrel, leader nella produzione di ganci per attrezzature scarrabili. MAN nella struttura analoga, il Branchen Competence Center (BCC) di Monaco, propone un TGM 18.250 4x2 BL e un TGS 28.480 6x4-4 BL. E lo stesso vale per il Democenter Scania di Koblenz e per la struttura di Offenbach di Volvo in cui fanno bella mostra le gru Fassi o le attrezzature Marrell.
visibilità e limitando, in alcuni casi, anche il numero di persone impiegate. Il costruttore bergamasco si è impegnato nel creare sistemi di comunicazione innovativi e stabilire affidabilità nella trasmissione radio. Non solo. È stato necessario rendere “user friendly” gli strumenti di controllo della macchina, consentendo all’operatore di gestire attraverso il display l’attività della gru in tempo reale.
FASSI SMARTAPP SYSTEM. Ultiavendo una visione complessiva di tutte le mo esempio di innovazione legato alle gru fasi e di tutti gli aspetti della progettazione, è il Fassi SmartApp System che, dopo un verticalizzando e integrando in un unico iter di ben quattro anni, ha finalmente vista strumento tutti i processi: l’idea, lo sviluppo, accolta la domanda di brevetto europeo. Enla simulazione e l’analisi strutturale. nesimo successo per il dipartimento Ricerca Fondamentali sono poi l’elettronica e & Sviluppo, il Fassi SmartApp è un sistema l’utilizzo di acciai alto e ultra-alto resistenintegrato di lettura e di raccolta dati in temziali che riescono a garantire performanpo reale, capace di diagnosi in remoto sul ce molto elevate. Elementi che funzionamento della gru. Compapermettono di dare di più al tibile con il sistema Android, il a c re signifi l e “Innova d cliente combinando sicurezza suo impiego offre l’opportue n na visio rare la avere u u c s e prestazioni. nità di ottimizzare le potena tr senza cioè domani stando Altro aspetto importanzialità della gru attraverso la re , le tà a ttu eculiari realtà a ifiche p c te, e da non sottovalutare perfetta conoscenza delle e i, p n s n a e , in 50 deli all assolutamente, è l’interfac- fe un prodotto che istarsi la statistiche di utilizzo e delle u di to conq cia uomo-macchina. Fassi tempistiche di manutenzioha sapu lienti in tutto il c i d è stata tra i primi costruttori ne. Ovviamente, analizzare e fiducia ” o d n mo di gru idrauliche a sviluppare valutare le statistiche di utilizsistemi di controllo in remoto atzo della gru aiuta a comprendere traverso il radiocomando. Una soluzione meglio il suo utilizzo e consente di proche ha permesso all’operatore di lavorare grammare e gestire i costi di manutenzione in posizioni più sicure, con una migliore con migliori performance per un periodo
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più prolungato, senza trascurare l’assistenza remota immediata in caso di problemi. Come accennato, oggi questo sistema è brevettato a livello europeo dopo un lungo iter iniziato nel 2011 presso l’Ufficio Brevetti italiano, nel momento stesso della sua ideazione. Il successo riscontrato presso i clienti, ma soprattutto le innovazioni introdotte, hanno infatti convinto la Commissione Europea a concedere questa importante “protezione” su quasi tutti i punti richiesti da Fassi Gru. Un’accettazione avvenuta a seguito di innumerevoli e approfonditi incontri e contraddittori con i tecnici del dipartimento R&D Fassi. Ma come funziona? Grazie all’intuitivo menu del Fassi SmartApp è facile accedere alle differenti sezioni, passando in pochi tocchi dalla raccolta dei dati, espressi anche in grafici per una rapida consultazione, alla sezione di regolazione dei comandi. Inoltre, sempre dallo smartphone, è possibile attivare alcune funzioni della gru, come l’XP; oppure del veicolo, come l’accensione o lo spegnimento e la variazione dei giri motore. Tra le tante funzioni messe a disposizione, la sezione Radio Remote Control consente di visualizzare le soglie di reazione delle leve del radiocomando con la possi-
bilità di modificarne la sensibilità: regolando la loro risposta si possono impostare le articolazioni principali, basta modificare le curve di lavoro dei singoli elementi. Invece la funzione Black Box va oltre la semplice memoria delle operazioni eseguite, è un vero strumento di comunicazione con la rete assistenziale Fassi. In caso di un arresto improvviso della gru, attraverso la funzione Geo-Locator si trova il centro di assistenza più vicino e, con il Black Box, si attiva la procedura di diagnostica in remoto salvando i dati e gli eventuali allarmi in un file che si può inviare all’assistenza Fassi tramite le e-mail dello smartphone, informandola così in maniera corretta e precisa sulle disfunzioni riscontrate per predisporre un rapido intervento di assistenza remota. ❑
CANTIERI IN QUOTA
UNO SPETTACOLO GRANDIOSO Una Fassi F425RA e-dynamic ha contribuito al montaggio dell’ultima stazione di arrivo della nuova Funivia del Monte Bianco, a 3.466 m di altitudine La nuova Funivia del Monte Bianco è in funzione da giugno. Un progetto da 105 milioni di euro che ha visto la costruzione di due nuovi impianti con partenza da Pontal d’Entrèves e arrivo a Punta Helbronner a 3.466 metri. Una quota a dir poco spettacolare, una terrazza che spazia sull’intero arco alpino, sui Quattromila (il Monte Bianco stesso, e poi il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso) che hanno fatto la storia dell’alpinismo e ancora affascinano con la loro cruda bellezza. Cogeis, capogruppo del consorzio Cordée Mont Blanc, ha scelto Fassi come partner tecnologico per le complesse esigenze di cantiere legate alla costruzione dell’ultima stazione di arrivo. Tra queste la necessità di disporre di un’attrezzatura che permettesse di lavorare anche in presenza di forti raffiche di vento oltre i 70 km/h. La F425RA e-dynamic ha iniziato con una prima installazione presso il pozzo sede dell’ascensore che collega la stazione di arrivo al Nuovo Rifugio Torino. La gru, equipaggiata con il verricello, è stata poi installata nella parte superiore della struttura, per le gettate di cemento e le prime armature di acciaio. Ha quindi seguito la costruzione della stazione anche per la posa delle putrelle e delle traverse di acciaio. La F425RA è stata infine allestita con il cestello per il serraggio dei bulloni, la posa dei serramenti e dei pannelli solari.
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Lavorare in ogni situazione senza limiti. Con Manitou è possibile! Il nuovo MRT 3255 ne è la prova: rotazione 360°, 32 m di altezza e 5,5 tonnellate di portate su forche, fino a 12 tonnellate di capacità con argano, oltre 43 metri di altezza di lavoro con cestello in positivo e fino a -11 metri di lavoro in negativo. Sollevatori telescopici rotativi da 14 m e sollevatori telescopici fissi da 6 a 18 metri con un’ampia e specifica gamma di accessori per ogni esigenza, sempre nella massima sicurezza operativa. Manitou, per il vostro lavoro!
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UN CUORE
STRENX Promette nuove possibilità progettuali. E l’ampliamento delle possibilità di business. Ma nessuna complicazione in più
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L’HANNO DEFINITO “La bella” in opposizione a “La Bestia” rappresentata dall’Hardox (per i motivi che è facile immaginare): stiamo parlando di Strenx, il nuovo acciaio altoresistenziale di SSAB che vuole (e in parte ha già) rivoluzionare l’approccio di molti OEMs alla progettazione. Ma perché? Oggi i progettisti si trovano di fronte alla sfida di realizzare strutture e macchinari da una parte più resistenti e dall’altra più leggeri. Due caratteristiche che apparentemente non collimano tra loro. Solo apparentemente però. Il motto che accompagna Strenx infatti è “Pensa più sottile, diventa più forte” che racchiude proprio quello che oggi gli OEMs cercano: aumentare il carico e ridurre il consumo di carburante realizzando apparecchiature più leggere che, allo stesso tempo, non rinuncino alla resistenza. Strenx è la risposta di SSAB a queste esigenze.
IERI E DOMANI Sappiamo che SSAB è sempre all’opera per migliorare i propri processi di produzione con l’obiettivo di sviluppare prodotti nuovi e migliori. Grazie a questa continua ricerca, fino ad oggi è stata in grado di garantire tolleranze sempre più strette e una lavorabilità sempre migliore. Ma non bastava. Con Strenx SSAB ha voluto definire nuove garanzie che includono ristrette tolleranze di spessore, ristrette tolleranze di planarità e garanzie di piegatura, il tutto per alzare le promesse in termini di performance, rendendo così Strenx nuovo e unico. Queste garanzie riflettono l’estrema precisione e omogeneità del materiale. Strenx è unico anche perché deriva dalla competenza di due acciaierie (SSAB e Ruukki) che si sono unite per offrire al mercato un prodotto di alta qualità disponibile in una varietà di gamma che, per quanto ne sappiamo, nessun’altro riesce ad offrire. Almeno per adesso.
SI LASCIA MANIPOLARE Strenx è altoresistenziale, ma si lavora facilmente Partiamo con la lavorazione che di solito alimenta più paure e dubbi, la saldatura. Strenx può essere saldato utilizzando qualsiasi metodo di saldatura comune. Parlando di taglio termico, invece, i laminati a caldo Strenx possono essere tagliati con ossitaglio, plasma e laser, mentre la finitura superficiale della lamiera lo rende perfetto per il taglio laser, senza alcuna preparazione iniziale. Per quanto riguarda la piegatura, Strenx può essere piegato con piegatrici standard. Proprietà uniformi, tolleranze ristrette e un’ottima qualità superficiale consentono un processo di piega costante e uniforme nel tempo.
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LE PRIME RISPOSTE Presentato al mercato ad aprile, in occasione di Intermat, Strenx ha già raccolto ottimi feedback: i clienti italiani sembrano apprezzare il fatto di avere un unico marchio che propone lamiere da treno, lamiere da coils e tubi. Il marchio, avendo alle spalle un’acciaieria come SSAB, garantisce loro affidabilità, assistenza tecnica, competenze e qualità costante in ogni foglio e per ogni consegna. È come se non bastasse, Strenx viene fornito con una nuova serie di garanzie per assicurare
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una produzione priva di problemi, giorno dopo giorno e anno dopo anno. Come già precisato le garanzie riflettono l’estrema precisione e omogeneità del materiale, grazie a miglioramenti costanti nel processo di fabbricazione dell’acciaio. Coloro che usavano Optim, Weldox o Domex, hanno accertato che l’acciaio Strenx è conforme, o meglio, superiore ai vecchi requisiti in ogni aspetto. Inoltre, l’introduzione dell’acciaio Strenx non ha richiesto nessun cambiamento nelle lavorazioni di officina. Il cambiamento, quindi, non
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è stato causa di trauma per gli OEMs perché Strenx non richiede alcuna riprogettazione. Per tutti i clienti che ne hanno fatto richiesta, inoltre, SSAB ha fornito certificati di conversione dove si attesta che le proprietà meccaniche di un certo prodotto sono garantite dal corrispettivo prodotto Strenx con
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performance addirittura migliori. MY INNER STRENX Dopo “Hardox in my body” non poteva mancare uno slogan equivalente che promuovesse La Bella di SSAB. Ma My Inner Strenx è più di uno slogan: destinato a diventare un “marchio” a garanzia del
macchinario dell’OEMs, nasconde un programma di servizi e supporto ideato da SSAB per quelle aziende che desiderano realizzare i migliori macchinari con l’acciaio strutturale altoresistenziale Strenx. L’obiettivo del programma è di ottimizzare le tecniche di progettazione e produzione al fine di soddisfare le elevate
esigenze degli utilizzatori, perché My Inner Strenx vuole essere una certificazione di qualità per tutti i macchinari realizzati con questo acciaio. I membri My Inner Strenx hanno un accesso prioritario ai servizi e alle risorse SSAB. Tra questi vi sono il Knowledge Service Center e il Supporto Tecnico SSAB: consigli e suggerimenti in
ambito progettuale, supporto nella scelta dei materiali e nei metodi di produzione che si traducono in prodotti migliori per i clienti finali. Quando queste aziende decidono di combinare le loro innovazioni con la costanza, l’alta resistenza e la lavorabilità di Strenx, il risultato non può che essere un prodotto ancora più performante e quando si acquista un macchinario che riporta il simbolo My Inner Strenx, si ha la sicurezza di aver acquistato un prodotto di qualità dalle performance elevate. I settori in cui Strenx
UN CENTRO A SUPPORTO Il Knowledge Service Center di SSAB consiste in un team di tecnici specializzati che vantano una radicata esperienza nel settore. Le loro competenze offrono supporto all’innovazione per i clienti attuali e potenziali
presenti in tutto il mondo. Attualmente il Knowledge Service Center è suddiviso in quattro principali aree di competenza: tecnologia di giunzione e taglio termico, tecnologia strutturale, tecnologia di formatura,
trova maggiore applicazione sono quello del sollevamento, del trasporto su gomma, dei macchinari agricoli e dei vagoni ferroviari quindi le aziende che partecipano al programma operano in settori molto diversi uno dall’altro, ma tutte hanno un obiettivo comune: sfruttare il potenziale dell’acciaio altoresistenziale. SSAB prende in esame ogni candidatura al programma, valutando che il prodotto risponda ai requisiti di ottimizzazione sia nel processo produttivo che nelle performance finali.
efficienza produttiva. I clienti posso richiedere approfondimenti riguardo gli acciai Strenx in ognuna di queste aree, ma certamente la saldatura costituisce uno dei punti critici. Il compito degli esperti di saldatura è di fornire supporto e informazioni tecniche ai
APPUNTAMENTO CON LA SALDATURA SSAB sta organizzando in occasione del GIS di Piacenza un Seminario sulla saldatura.
clienti, relativamente alla giunzione degli acciai in tutte le loro varianti di spessore. Il Knowledge Service Center di SSAB dispone di un laboratorio di saldatura dotato delle attrezzature più moderne, per realizzare test e dimostrazioni.
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L’esigenza è nata direttamente dal mercato: diversi clienti hanno richiesto consigli per perfezionare i propri processi di saldatura. Per rispondere al meglio a tutte le richieste SSAB ha quindi deciso di organizzare un incontro dedicato a questo argomento,
dove interverranno gli esperti del Knowledge Service Center. In tale occasione, gli ingegneri SSAB presenteranno le ultime innovazioni in fatto di saldatura oltre a una panoramica sui vari metodi utilizzabili. Dopo
L’EFFICIENZA AL TOP Il gruppo di efficienza produttiva del Knowledge Service Center di SSAB lavora con i clienti per ottimizzare i processi produttivi, in modo che i vantaggi dell’acciaio altoresistenziale, quali
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omogeneità e costanza, si trasformino in minor costo produttivo. Gli specialisti SSAB analizzano i cicli produttivi e poi fanno delle valutazioni economiche per trovare un risparmio nei costi di produzione.
una breve introduzione sul gruppo e sull’offerta che oggi SSAB è in grado di offrire, saranno trattate le varie tecniche di saldatura che meglio si addicono a Strenx suggerendo ovviamente i giusti accorgimenti per un processo ottimale. Ma non solo. Ciliegina sulla torta sarà l’approfondimento di una tematica molto importante per gli OEMs: come prolungare la vita a fatica dei giunti saldati. E alla fine risulterà evidente la vera natura di Strenx: un
acciaio altoresistenziale facilmente lavorabile, che può essere saldato utilizzando qualsiasi comune metodo di saldatura.
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(CIFA)
FRONTE DEL PORTO Una pompa autocarrata Cifa K48 è impegnata nelle opere di ammodernamento dello scalo di Civitavecchia
ervono i lavori a Civitavecchia. Da alcuni anni a questa parte lo scalo laziale è sulla via di una modernità finalizzata a migliorare l’accoglienza turistica e commerciale. Un susseguirsi di opere che hanno riguardato, e riguardano, gli sbarramenti per proteggere la costa dalle onde e garantire sicurezza alle navi in porto, l’ampliamento e la ristrutturazione del terminal container, senza dimen-
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ticare la realizzazione di terrapieni e l’edificazione di moli artificiali. All’interno di questo grande cantiere, l’Autorità Portuale ha affidato la realizzazione dei cassoni cellulari in calcestruzzo armato a Grandi Lavori Fincosit SpA e Impresa Pietro Cidonio SpA. E in questo contesto opera una pompa autocarrata K48 Cifa, recente acquisto di Carmine Filogamo, specialista nel trasporto e pompaggio del calcestruzzo. In cantiere la macchina del costrutMACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
LA LENTE SULLA macchina
Prestazioni di tutto rispetto per una pompa autocarrata per grandi cantieri. Allestita su un autotelaio a 4 assi, la Cifa K48 si fonda su un telaio autoportante a elevato assorbimento torsionale. Il braccio, a cinque elementi, prevede il ripiegamento “RZ”, tubazione da 125 mm, angolo di rotazione di 370° e una massima altezza verticale di 47,2 m e può raggiungere i 43,2 m di distanza in orizzontale. A seconda del gruppo pompante adottato, la produzione teorica va da 160 a 180 m3/h e la capacità della tramoggia oscilla dai 550 ai 600 l. La pompa prevede due radiocomandi proporzionali con doppia velocità di movimento braccio, sintetizzatore per la ricerca automatica della frequenza libera, manipolatori a 8 posizioni e variatore di portata. Tra le altre dotazioni di serie: vibratore elettrico per la griglia della tramoggia, sistema di lubrificazione per il gruppo pompante e tubazioni calcestruzzo a doppio spessore in acciaio ad alta resistenza all’usura Cifa Long Life Pipes.
tore lombardo è appunto impegnata nei getti di calcestruzzo per realizzare i cassoni cellulari: manufatti generalmente utilizzati nelle opere continue di difesa portuale o costiera e in opere portanti, come banchine e pontili. In questo caso si tratta di strutture in cemento armato composte da un solettone di fondo con funzione di fondazione, e da un fusto solidale con esso, costituito da pareti perimetrali e setti interni che lo ripartiscono in un numero adeguato di celle. Le casseforme utilizzate sono costituite da una doppia casseratura metallica e da un piano di lavoro. Ma come si procede? Dapprima è posta in opera l’armatura metallica del solettone con i ferri di ripresa delle pareti esterne e dei setti interni
del fusto del cassone, poi viene gettato il solettone di base delimitato da casseforme perimetrali. Calata la cassaforma scorrevole (tecnica slipform) si esegue il fusto del cassone mettendo in opera il calcestruzzo nelle casseforme e, contemporaneamente, si posano in opera le orditure metalliche. Terminato il getto del fusto, la cassaforma viene sospesa al telaio mobile superiore e sollevata per non ostacolare il varo del cassone. Infine
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quest’ultimo, opportunamente zavorrato, viene estratto dall’impianto e rimorchiato fino al punto di stoccaggio provvisorio in galleggiamento, dov’è completato con posa e sigillatura delle solette di copertura prefabbricate. Il calcestruzzo pompato, e che andrà a contatto con l’acqua, presenta caratteristiche speciali: un RCK 45 con classe di esposizione XS3, a forte resistenza e additivato, che deve “ritirarsi” in tempi brevi per consentire alla cassaforma di essere alzata per proseguire la produzione fino a fine giornata. Un calcestruzzo difficile, che si “incolla” alle pareti delle tubazioni rendendo l’opera-
zione piuttosto complessa. Anche per questo risulta importante poter contare su una pompa come la K48 che si sta dimostrando perfetta e in grado di soddisfare le richieste di un’impresa come la Pietro Cidonio, specializzata nel settore delle opere marittime e nella costruzione di cassoni cellulari in cemento armato. Del resto il gruppo pompante HPG consente una spinta notevole per pompare a distanza, e il braccio di 48 m oltrepassa con facilità l’impalcatura dell’impianto galleggiante giungendo sopra le casseforme dove le maestranze possono orientare il gommone finale in piena sicurezza. ❑
CIFA Centro
Per l’assistenza nei cantieri di Toscana e Lazio, Filogamo si è appoggiato alla filiale Cifa Centro di Umbertide, in provincia di Perugia, punto di riferimento per riparazioni, manutenzioni straordinarie sulle macchine e acquisto di ricambi. Grazie alla struttura basata su know-how, professionalità e rapidità negli interventi, cui si aggiungono un ambiente familiare e di stima reciproca, tra Filogamo e i componenti della filiale si sono consolidati ottimi rapporti. “Sia in Cifa che in Cifa Centro”, afferma Filogamo, “ho trovato realtà disponibili, veloci ed efficaci: requisiti difficilmente riscontrabili in altri brand”.
COSA DICE l’esperto Carmine Filogamo è un vero esperto nel trasporto e pompaggio del calcestruzzo, un autentico conoscitore dei trucchi del mestiere, delle tecniche necessarie e delle difficoltà insite in ogni getto. “Ogni platea gettata in questo cantiere”,
afferma Filogamo, “corrisponde a 400 m³ di calcestruzzo, e il materiale pompato, a causa degli additivi si aggrappa alle pareti delle tubazioni rendendo l’operazione più difficoltosa. La K48 però si sta dimostrando all’altezza.”
CIFA SPA via Stati Uniti d’America, 26 20030 Senago (Milano) - Italia tel.: +39.02.990131 fax: +39.02.9981157 www.cifa.com MACCHINE CANTIERI 5.0
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TESTIMONIANZE
(MERLO)
LA PRIMA VOLTA DI MERLO L’11 luglio scorso si è svolto il primo Merlo Day. Alla presenza di Amilcare Merlo una vera e propria parata di mezzi in verde ha festeggiato il successo della nuova gamma modulare a location, benché si trattasse del primo Merlo Day, non è stata San Defendente bensì Montichiari. Perché, vi chiederete. Beh, perché a Montichiari c’è la sede di Agricam, grossa realtà fra i distributori di macchine da lavoro (agricole e non) del territorio che proprio da aprile è entrata nella “rete verde” del Costruttore cuneese per le province di Brescia, Cremona e Bergamo. Ma non solo. La data scelta, l’11 luglio, coincideva con un altro grosso avvenimento: l’unica tappa italiana del Valtra Tour (per chi non lo sapesse,Valtra è uno
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Il Panoramic P 120.10 HM con benna da 6 m3
Il TF 40.7 Hybrid impegnato a servire bevande tra i tavoli dei partecipanti al primo Merlo Day, con la benna piena di... ghiaccio (e non solo!)
Non mancavano le macchine portattrezzi di Tre Emme, rappresentate per l’occasione dall’MM 150VR, modello con braccio telescopico laterale, ideale per municipalità e contoterzisti.
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dei big player fra i Costruttori di trattori agricoli). Le due, pardon tre, aziende hanno quindi unito le forze per realizzare un evento che, onestamente, nel settore construction non vediamo da tempo (probabilmente quello agricolo, avendo patito meno la crisi, non ha perso il “vizio” del grande stile.Tant’è...) con un afflusso di partecipanti veramente impressionante, e se non ci credete guardate la foto delle tavolate prandiali mentre il TF 40.7 Hybrid (si, c’era anche lui!) serviva bevande tra i tavoli con la benna piena di... ghiaccio (e non solo)! Ma prima dell’ibrido-came-
riere c’è stata, come abbiamo anticipato, una vera e ropria parata di mezzi versi, che hanno dimostrato a un pubblico molto partecipe le svariate possibilità offerte dalle nuove macchine Merlo. Inutile dire che, essendo in abbinata a un evento Valtra, Merlo ha giustamente presentato anche (e soprattutto) i suoi telescopici a vocazione agricola, anche se non sono mancati spunti interessanti pure per il settore industriale e construction.Vediamoli. UN TURBO CON CVTRONIC S i t r a t t a d e l Tu r b o f a r m e r
I TURBOFAMER
38.10-120-CVTronic: come si evince dalla sigla solleva 3,8 t, raggiunge i 10 m ed è equipaggiato con un cambio CVTronic, ossia una trasmissione a variazione continua alimentata da due motori idrostatici che lavorano singolarmente o in abbinata a seconda del carico di lavoro richiesto. Il CVTronic è un progetto completamente sviluppato in Merlo, ed è uno dei tanti plus che le macchine piemontesi offrono ai clienti. Interessante soluzione volta sia al comfort di guida che al risparmio dei consumi ove possibile. Altra chicca la cabina sospesa idropneumatica attivabile dall’operatore che si va ad affiancare al comfort di guida citato poc’anzi. Anche nel caso della cabina la sospensione idropneumatica è un brevetto Merlo. Nelle foto di questa pagina il Turbofarmer 38.10-120-CVTronic traina un rimorchio con balle di fieno perché questo modello è omologato come trattrice agricola (velocità massima di 40 km/h, ovviamente) con massa trainabile fino a 20 t. Per chi ama i più piccoli, segnaliamo il Turbofarmer 33.9-120 della gamma Medium Duty (altezza di sollevamento 9 m per capacità di sollevamento di 3,3
heavy duty
Non poteva mancare la rappresentanza della gamma che in Merlo ha inaugurato l’era modulare: i Turbofarmer Heavy Duty. In parata il Turbofarmer 45.11 T-CS e il Turbofarmer 50.8-156-CVTronic. Il primo in grado di sollevare 4,5 t e arrivare a 11 m mentre il secondo con propulsore Tier 4 Interim da 156 CV, portata massima di 5 t e altezza di sollevamento di 7,8 m. A chiudere il cerchio, infine, il “trattore telescopico” Multifarmer 40.9 T-CS, così soprannominato perché in grado di compiere diversi tipi di lavorazione: dalla movimentazione all’aggancio di attrezzi portati e trainati azionati dalla Pto.
Il Panoramic 55.9 CS con il sistema CDC
Il Turbofarmer 38.10-120-CVTronic
t). Ma se veramente amate i mignon, non potete perdere il prossimo.
Solo il TF 40.7 Hybrid poteva permettersi di girare senza fatica tra i tavoli all’interno di un tendone. Grazie alla sua tecnologia ibrida a zero emissioni e alla sua maneggevolezza davvero ragguardevole
IL SUPERCOMPATTO PER ECCELLENZA Si tratta del Panoramic P 25.6 che offre 5,8 m di altezza di sollevamento per 2,5 t di capacità. Un vero e proprio gioiellino di tecnica “strizzata” in dimensioni davvero lillipuziane (1.010 mm di larghezza totale) che però non hanno impedito ai progettisti Merlo di farci stare la cabina dei modelli della stessa gamma ma di classe superiore, nota di attenzione al comfort di guida e all’abitabilità di cui le macchine compatte a volte mancano (ma non in questo caso).
Un po’ più adatto alle esigenze di noi industriali era invece il secondo Panoramic presente, il 55.9 CS che monta il sistema di controllo dinamico del carico (CDC) grazie al quale il sistema riconosce automaticamente l’attrezzatura montata permettendo al computer di bordo di tarare il comportamento dei sensori di stabilità sulla base di diagrammi di carico specifici. Molto imponente invece l’ingresso in parata di una benna da cereali da 6 m3 (una vera e propria piscina, diciamolo) portata sempre da un Panoramic, ma il 120.10 HM (12 t di capacità per 10 m di altezza raggiungibile). ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
MICHELIN
PRODOTTI & SOLUZIONI
ichelin non è solo pneumatici: dal 1889 si occupa di gomme, ma anche di tante e tante altre attività, a partire dalla famosa Guida Michelin. E recentemente ha deciso di presentare sia
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Effitrailer
È il terzo servizio per l'ottimizzazione della gestione dei semirimorchi e ha come obiettivo quello di ridurre i costi di
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nuovi prodotti che nuovi servizi. Nel primo caso, il nuovo pneus è l'XTXL E4 L4 destinato alle pale caricatrici, tutto teso ad aumentare e raggiungere il massimo nel difficile obiettivo della produttività. Questa gomma, se
gestione, migliorando la mobilità dei veicoli. Per arrivare alla formulazione di questa proposta Michelin ha eseguito un attento studio: in Europa esiste il 30% in più di semirimorchi nei confronti dei trattori e il 21% delle tratte percorse dai semirimorchi sono a vuoto. In più, il 32% dei fermi macchina sono causati da problemi
alle gomme, ma nel 70% di questi casi la panne riguarda il semirimorchio. Ecco dunque i due impegni Effitrailer: la diminuzione dei fermi con un'attenta gestione degli pneumatici e l'ottimizzazione del tasso di utilizzo dei semirimorchi per migliorare la produttività e ridurre al minimo i viaggi a vuoto. Anche in
paragonata alla generazione precedente, permette di trasportare il 15% in più di carico, grazie alla sua carcassa rinforzata con la nuova tecnologia B2 che permette di trasmettere fino al 20% di potenza in più senza rischi di slittamenti della gomma sul cerchio. In più è stata aumentata la resistenza del 20% nella parte superiore della gomma e del 10% sui fianchi. La tecnologia antislittamento sul cerchio è stata raggiunta con un cerchietto metallico che ha una superficie di contatto sul cerchione superiore del 30% a quella precedente. In più il disegno del battistrada che favorisce il raffreddamento e i tasselli, più massicci, aumentano la trazione. Queste gomme sono in grado di operare sino alla pressione di 8 bar e, mediamente, di resistere del 30% in più, tenendo presente che oggi molte macchine operatrici sviluppano potenze anche superiori a 400 HP. Questa nuova gomma sarà disponibile in autunno nelle seguenti misure: 26.5 R25, 29.5 R25 e 35/65 R33, tutte con la sigla XTXL. Passando invece ai nuovi servizi, questi sono indirizzati soprattutto alle grandi flotte e agli autotrasportatori più che ai veicoli del nostro settore, ma riteniamo comunque interessante presentarli, seppur velocemente, per fornire un'idea del tipo di supporto che un'azienda come Michelin è in grado di offrire. Michelin Solutions è una società del gruppo che si occupa di progettare e
questo caso i veicoli saranno attrezzati con impianti telematici in modo da ottenere la localizzazione del mezzo, la pressione degli pneus, i periodi di fermo prolungato anomalo, le condizioni di funzionamento dell’EBS e gli eventuali sovraccarichi. Gli analisti Michelin avranno così a disposizione molti dati per ottimizzare la parte economica e
operativa del veicolo. E anche in questo caso il contratto prevede il rimborso in caso di non raggiungimento dei risultati. Per fare un esempio, un'azienda che dispone di 150 trattori e 200 semirimorchi e che subisce circa 60 fermi all’anno riguardanti i semirimorchi, potrà ottenere oltre 140.000 euro di risparmio all'anno.
GOMME o suole? commercializzare soluzioni innovative per i gestori di flotte di autocarri, veicoli commerciali e autobus, che abbiano come minimo comun denominatore un'arma commerciale indiscussa: l’impegno della casa francese a rimborsare, in caso di non raggiungimento degli obiettivi stabiliti, quanto economicamente perso. E l’obiettivo è offrire soluzioni pratiche e affidabili che migliorino l’efficienza operativa e i risparmi di gestione. In pratica si tratta di una sorta di accordo contrattuale dove Michelin si impegna a far raggiungere concreti e prefissati vantaggi economici e il cliente a seguire le indicazioni dei tecnici della casa francese: il tutto supportato da un aiuto telematico tramite cui monitorare l'andamento della situazione. I buoni risultati, alla fine, si tramuteranno in risparmi, ovvero in guadagni. Che, come da contratto personalizzato, saranno condivisi tra cliente e Michelin. Ma vediamo nel dettaglio queste soluzioni. La prima è Effitires e consiste nell'impegno a portare avanti la gestione comune del parco gomme della flotta. Michelin si obbliga a far ottenere un risparmio di carburante, e si impegna a rimborsare il trasportatore nel caso non si realizzasse tale obiettivo a condizione che il trasportatore equipaggi la propria flotta con un sistema telematico indi-
cato e monti pneus Michelin ad alta efficienza energetica. Nel contratto è compresa l'assistenza stradale H24 con interventi in meno di due ore. Effifuel è la seconda soluzione, tesa al risparmio di carburante. Michelin e cliente definiscono un risparmio nei consumi che si potrà ottenere utilizzando la metodologia personalizzata suggerita dalla casa francese. Per arrivare al risultato saranno utilizzati corsi di eco-driving, analisi sui dati che influiscono sul consumo di carburante, apparecchiature telematiche che permettono ai trasportatori di tenere sotto controllo, a distanza ed in tempo reale, i consumi e l'ottimizzazione della gestione degli pneumatici tramite un sistema di monitoraggio continuo della pressione e degli altri dati che influiscono sui consumi. La durata del contratto è di quattro anni e la valutazione di Michelin riguarderà il tipo e lo stato del veicolo, degli pneumatici, gli itinerari, il peso trasportato e, specialmente, il comportamento degli autisti. A questi ultimi saranno continuamente forniti consigli per ottimizzare la gui-
Ma chi ha detto gomme e battistrada sono appannaggio unicamente del mondo dei motori? Michelin studia e fornisce anche suole per scarpe tattiche. Calzature per le mountainbike, per il motociclismo o da utilizzarsi sulla neve in montagna, per esempio, hanno bisogno di particolari tenute e quelle di alcuni marchi vengono, appunto, studiate con approfondite analisi, simulazioni e prove di laboratorio. Un po' come avviene per le gomme dei nostri veicoli. Oggi si aggiunge un accordo tra Michelin e Jihua, affidataria del gruppo JV International, che produce e commercializza suole ad alte prestazioni poi fornite a marchi calzaturieri di primaria importanza.
da in relazione ai consumi. Ma per il cliente tutto questo sarà a rischio zero, infatti Michelin, che condividerà i guadagni in caso di successo, rimborserà invece le spese nel caso non si raggiungessero tutti i risultati. Ricordiamo che risparmiare 2,5 l di carburante per 100 km è come ottenere un'economia annuale di 3.200 euro sulle lunghe distanze e di 2.400 euro sulle distanze medie. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Italian Cranes & Access and Heavy Transport Show Piacenza, Italy 1-3 October 2015
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THE UNIQUE ITALIAN EVENT FOR THE LIFTING, INDUSTRIAL & PORT HANDLING AND SPECIALIZED TRANSPORT INDUSTRIES Il GIS 2015 è organizzato con il supporto delle seguenti Associazioni
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REPORTTECNICO
tematici, venti appuntamenti tra convegni, workshop e seminari organizzati con il coinvolgimento delle Associazioni di Categoria e di esperti del settore, confermano questa edizione come la fiera di riferimento per il comparto edile del Nord Ovest e, in particolare, della Provincia di Varese e dell’Alto Milanese. Ediltek 2015 sarà anche aggiornamento professionale, tecnico e normativo per imprese, direzioni lavori, ingegneri, progettisti, studenti in tema di tecnica delle costruzioni, recupero e riqualificazione, gestione e sicurezza del cantiere. Forum, convegni, corsi di formazione in collaborazione con il Comitato Tecnico 2015 saranno all’insegna di un dialogo sempre più aperto tra le Istituzioni e i protagonisti del mercato e con le principali realtà del settore, per sostenere uno sviluppo sostenibile e concreto, attraverso un riposizionamento competitivo, efficace e indispensabile di tutto il settore. ❑
EDILTEK
SEGNALI CONCRETI xpo 2015 ha dimostrato, con la realizzazione in tempi record delle diverse aree espositive, che il settore edile italiano è ancora capace di stupire. Macchine e tecnologie costruttive non mancano, piuttosto manca un senso di fiducia nel futuro che ancora tiene paralizzati aziende e investitori. Ma forse le cose stanno cambiando. Il settore ha bisogno di segnali concreti di un miglioramento (che già in tanti stanno registrando) e probabilmente un appuntamento come quello di Ediltek 2015 può essere importante per tracciare una riga e cominciare a fare il punto della situazione. Non a caso l’edizione di quest’anno della manifestazione milanese fa parte degli eventi del Fuori Salone Expo 2015. Ed è proprio questo appun-
E
Progetti speciali
tamento combinato con Expo2015 a rappresentare anche l’occasione per dare seguito a un percorso iniziato nelle ultime edizioni dedicato all’innovazione. Proprio quest’ultima sarà il tema centrale dell’edizione di quest’anno: sostenibilità e riqualificazione, sistemi e materiali di costruzione innovativi, implementazione di soluzioni intelligenti nel rapporto energia/ambiente, progetti per il miglioramento della qualità della vita, che sono tutti temi principali di Expo 2015 e saranno anche i temi centrali di Ediltek 2015. Che quest’anno si dispiega su un’area di 12.000 metri quadri di padiglioni, 25.000 di area esterna, e annovera già circa 200 espositori mentre sono attesi 16.000 visitatori nei tre giorni della manifestazione. Cinque saloni
Tra i vari progetti speciali di Ediltek 2015 ricordiamo EPH+ che nasce per rispondere alle esigenze di quanti vogliono costruire o ristrutturare secondo sistemi che guardino
all’efficienza energetica e al comfort abitativo sotto la nuova formula della Progettazione Integrata. Non poteva poi mancare il progetto dedicato al movimento terra e trasporto, un’area dedicata a quei
settori che ancora oggi nonostante tutto fanno da traino all’economia. Speciale Condominio è, invece, un progetto che vuole offrire risposte sui temi della riqualificazione e sui nuovi aspetti gestionali
che riguardano il condominio. Un po’ più lontani dal nostro settore ma comunque parte dell’universo edile i due progetti Interior Design e Finiture e Colore.
INFO & ORARI Malpensa Fiere, Busto Arsizio, 2-4 ottobre 2015, dalle 9.00 alle 19.00
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MERCEDES BENZ
INARRESTABILE
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on c'è cosa che l'attività umana non necessiti di trasportare. Il trasporto è alla base della nostra economia: ogni prodotto deve lasciare la fabbrica e raggiungere il consumatore e, fatte le debite eccezioni, l'unico modo per compiere il passaggio è appunto il trasporto. Ma se trasportare oggetti di uso comune può (e sottolineiamo può, perché i realtà di problemi e
La famiglia maxi della
stella
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L'SLT è disponibile in molte versioni. Quella di maggiore spicco è l'Actros SLT con sospensioni pneumatiche e cabine GigaSpace e BigSpace da 2.500 mm di larghezza. Di questo veicolo
difficoltà ce ne sono anche nel trasporto di linea) essere facile, lo stesso non si può dire quando a dover essere trasportati sono “pezzi” da svariate tonnellate e dalle dimensioni non esattamente tascabili. Da possenti turbine e trasformatori a motori diesel navali e macchinari, fino a caldaie e impianti eolici: i trasporti pesanti figurano tra i compiti più affascinanti dell'autotrasporto. E anche nel nostro
sono disponibili diverse varianti fra cui la 6x4 con passo di 3.400 o 4.000 mm e la 8x4 con passo di 4.000 mm. L'Arocs SLT con sospensioni meccaniche, realizzato sulla base dell'Arocs Grounder, è disponibile oltre che con la cabina
piccolo, nella cantieristica, qualche macchina maciste da trasportare in cava ne abbiamo vista. Ma chi, o meglio, quali mezzi effettuano questi trasporti da guinness? Sono veicoli di indubbia derivazione stradale che nel segmento dei trucks rappresentano un po'una categoria a sé in quanto sono dei “pesi massimi”. I trattori stradali pesanti portano carichi di diverse centinaia di ton-
BigSpace anche con la cabina StreamSpace da 2.300.mm di larghezza nelle seguenti varianti: 6x4 con passo di 3.300 o 3.900 mm; 8x4 con passo di 3.90 mm; 8x6 con passo di 4.200 mm; 6x6 con passo di 3.900 mm e 8x8 con
passo di 4.850 mm. Le versioni di SLT con trazione integrale con configurazioni 6x6, 8x6 e 8x8 si aggiungeranno nel corso dell'anno e verranno commercializzate prevalentemente nei mercati di esportazione.
nellate, a volte da soli fino a 250 t e a volte insieme ad altri, fino a un massimo di tre trattori, con peso complessivo dell'autoarticolato pari a 750 t. In questo modo possono nascere convogli con una lunghezza complessiva di 50 o addirittura 100 m, che ciò nonostante, grazie a tecniche sofisticate, sono manovrabili al centimetro e con un'attenta pianificazione trasportano il possente carico su strade pubbliche fino a destinazione. In questo segmento Mercedes-Benz Trucks ha completato la sua squadra di veicoli con il nuovo trattore stradale pesante SLT che rappresenta il coronamento della gamma di veicoli industriali appena rinnovata per l'introduzione della norma sui gas di scarico Euro VI e composta da Actros, Arocs, Antos e Atego. Nel caso dell'SLT si tratta di un progetto interno realizzato da Daimler Trucks con una serie di raffinatezze tecniche. Le ambizioni del nuovo SLT sono elevate: già a vuoto, la combinazione di trattore e semirimorchio o rimorchio pesa da 60 a 65 t circa, ovvero 1,5 volte il peso degli autoarticolati generalmente
in circolazione sulle strade dell'Europa centrale. Che si tratti di motore, impianto di raffreddamento, frizione con Turbo Retarder o cambio a 16 marce totalmente automatizzato con programmi di marcia speciali, questo veicolo high-tech coniuga una potenza elevata a un'estrema sensibilità, ovvero le massime prestazioni con una precisione al centimetro. In
altre parole il nuovo SLT fissa nuovi parametri di riferimento nel suo segmento. Con un peso complessivo di 250 t, il trattore SLT è disponibile in numerose configurazioni a tre e quattro assi basate sui modelli Actros e Arocs. La progettazione del nuovo SLT è stata guidata dalla divisione CTT (Custom Tailored Trucks) della fabbrica di Molsheim (Francia), in stretta collaborazione con il reparto Sviluppo Veicoli Industriali di Stoccarda. Gli acquirenti del nuovo SLT potranno trarre vantaggio da una gamma di veicoli altamente specializzati prodotta da un unico fornitore con componenti perfettamente armonizzati tra loro: motore, cambio e assali portano tutti il marchio della Stella. Il veicolo base dell'SLT viene prodotto nella fabbrica di veicoli industriali di Wörth e completato a Molsheim. Questo gruppo comprende l'imponente torre di raffreddamento dietro la cabina, insieme ai componenti alloggiati al suo interno, il montaggio dell'asse anteriore aggiunto sterzante per le motrici per semirimorchio a quattro assi, oppure i supporti per ganci di traino rinforzati anteriori e posteriori, la ralla scorrevole, una piastra di compressione sulla coda, la cosiddetta “passerella” dietro la torre di raffreddamento e i fari di lavoro. ❑
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VOLVO CE
I PILASTRI PER LA TERRA
bbiamo parafrasato uno dei più grandi romanzi scritti da Ken Follett (I pilastri della terra) per sottolineare come affidabilità, efficienza, produttività e comfort rappresentino le colonne portanti di un progetto tecnico, portato avanti con successo da Volvo CE, pensato per un movimento terra adeguato ai tempi contemporanei. Un progetto che vede nell'escavatore cingolato EC220E un attore prota-
A
gonista in virtù di qualità tecniche di assoluto livello. La “sostanza” della macchina è evidente osservandone la struttura con un telaio inferiore a X finalizzato all'ottimale distribuzione del peso a tutto vantaggio di stabilità e durata. A tale proposito ecco anche il carro per impieghi gravosi NH, sovradimensionato, e che, oltre a garantire trazione sui terreni difficoltosi, estende la durata utile della macchina. Un aspetto, quest'ultimo, curato in ogni dettaglio. Qualche esempio? Volvo utilizza sigillante al
Comfort con i
fiocchi
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La cabina è certificata ROPS e presenta un design che consente di personalizzare dal posto di guida tutte le principali funzioni, oltre a regalare tanto spazio anche a operatori XL. Sostenuta da supporti a smorzamento idraulico che riducono urti e vibrazioni, beneficia di pannelli fonoassorbenti e di una
visibilità a 360°. Quest'ultima coadiuvata dalla telecamera posteriore, di serie, e da quella laterale offerta come optional. Il comfort è assicurato da un efficace impianto di condizionamento/riscaldamento e da un sedile regolabile su 9 posizioni, che si muove in modo indipendente rispetto alla consolle del joystick. Tutte
le interfaccia presenti sulla macchina (compresi joystick, tastiera, pannello e monitor LCD ) sono progettate per garantire controllo ed efficienza ottimali. Infine, per una maggiore comodità e favorire la produttività, è possibile collegare alla macchina un dispositivo Bluetooth per l'uso del telefono in vivavoce.
silicone per prevenire la formazione di ruggine, cablaggi e collegamenti impermeabili, cerniere rinforzate per le porte e protezioni imbullonate per le luci di lavoro sul telaio. La solidità appartiene, e non poteva essere altrimenti, anche a braccio e avambraccio con piastre interne per sostenere i punti maggiormente sollecitati. Ad alimentare il tutto un robusto motore 6 cilindri da 5,7 l, Volvo D6 Stage IV con tecnologia Volvo Advanced Combustion Technology (V-ACT), progettato per un perfetto equilibrio tra prestazioni e consumi. L'unità è dotata di iniettori di precisione ad alta pressione, turbocompressore e intercooler aria-aria, nonché di dispositivi elettronici di comando che ottimizzano le prestazioni della macchina. Il filtro è a tre stadi con prefiltro, mentre il sistema di ritorno al minimo automatico riduce la velocità del motore quando leve e pedali non vengono utilizzati, per un minore consumo di carburante e bassi livelli di rumorosità. La potenza si assesta sui 129 kW (175 CV) a 1.800 giri. Ottimizzato per operare in sinergia con il motore adeguandosi alla sua potenza, riducendo la perdita di potenza e migliorando il controllo
TROPPA
grazia
Cercate versatilità? Ecco una gamma di attrezzi da far girare la testa. Partiamo con le benne GP, HD e XD, strumenti di scavo e di movimentazione per qualsiasi materiale. Volvo offre poi una gamma completa di attacchi rapidi, dal dedicato tipo S agli Steelwrist, entrambi con tecnologia di bloccaggio con perno anteriore. Largo infine ai martelli HB 21 e HB22 nonché al Tiltrotator Volvo che può essere ordinato per l'installazione in fabbrica con joystick multifunzionali e display a colori.
e il tempo di risposta, l'impianto idraulico è abbinato al sistema di comando completamente elettronico e alla modalità ECO avanzata. Tra le varie funzionalità prevede il Sistema di sommatoria che abbina la portata di entrambe le pompe idrauliche per garantire rapidi cicli di lavoro ed elevata produttività. Senza
dimenticare funzioni quali: Priorità avambraccio, Priorità di rotazione, Sistema di rigenerazione che evita la cavitazione, e Power boost. Infine le valvole di sostentamento del braccio e dell'avambraccio impediscono l'abbassamento spontaneo dell'attrezzatura di scavo. La versatilità della macchina è assicuRadiatore, scambiatore di calore aria e scambiatore di calore olio idraulico sono affiancati per ottimizzarne l'efficienza e agevolarne la pulizia da terra.
Robusti mancorrenti consentono l'accesso sicuro e semplice alla torretta, mentre lamiere antiscivolo punzonate assicurano aderenza e durata.
rata dalla possibilità di personalizzazione in fatto di tubazioni idrauliche, fra cui quelle per martello e cesoia (X1) e per il rotatore (X3), che vengono installate direttamente in fabbrica. I circuiti ausiliari forniscono la portata e la pressione corrette anche per attrezzature speciali, fra cui falciatrici, fresatrici, pinze demolitrici, eccetera. Il sistema di gestione, protetto da password, consente di memorizzare le impostazioni per un massimo di 20 attrezzature. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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BOMAG
CON IL TANDEM O CON LA GOMMA
on vogliamo sponsorizzare l'uso della bicicletta multipla e nemmeno quello delle gomme da masticare, ma mettere a fuoco un autentico cavallo di battaglia di Bomag: i rulli per la compattazione. Partiamo dai tandem. Bomag ha appena messo in commercio i nuovi modelli di quinta generazione con sterzo articolato da 12 a 16 t, ideali per strati spessi e pesanti e per la compattazione statica di asfalto a pori aperti (fonoassorbente o drenante). Per i nuovi BW 191 e BW 206 sono disponibili tre eccitatori che comprendono, oltre alle affermate tecnologie di doppia vibrazione e Asphalt Manager, anche il sistema di oscillazione Bomag Tango che compatta in modo particolarmente delicato e sicuro nelle
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zone critiche, quali giunzioni caldo su freddo, ponti e in prossimità di edifici. La gestione dell’oscillazione Tango avviene con un'unica ampiezza, per facilitare l’apprendimento e l’utilizzo da parte di ogni operatore, inoltre il tamburo non può saltare, perché il sistema lavora sempre tangenzialmente rispetto alla superficie, evitando la frammen-
Rivisitazione totale
tazione dei granuli. Infine i tamburi di grande diametro non provocano ondulature, neanche a elevate velocità di lavoro. I nuovi rulli presentano, di serie, l'Economizer Bomag che fornisce una misurazione precisa dell'andamento della compattazione, incrementando l’efficienza nel cantiere ed evitando passate superflue. Notevole il comfort in
Con l'introduzione delle finitrici stradali dell'ex gruppo Terex all´interno del suo portafoglio prodotti, Bomag ha rivisitato completamente il settore delle finitrici stradali anche per quanto riguarda la strategia di vendita a livello mondiale. In futuro, infatti,
la distribuzione delle finitrici Bomag sarà suddivisa in tre regioni: Europa, Medio Oriente e Africa costituiscono un gruppo; Nord America e America Latina il secondo gruppo; la regione Asia/Pacifico il terzo. Una spartizione dovuta alle esigenze specifiche di
cabina, in virtù di un grande spazio, di un'ottima visuale sul bordo del tamburo e sul cantiere, mentre il posto operatore, con volante, bracciolo di comando e strumenti, si sposta lungo tutta la larghezza della cabina. Il sedile è a sospensione, con leva di avanzamento integrata. Per quanto concerne i gommati, da inizio anno Bomag mette a disposizione degli operatori i rulli BW 11 RH-5 che uniscono una tecnologia di compattazione tradizionale a una moderna trasmissione idrostatica e, di conseguenza, risultano particolarmente indicati per tutte le applicazioni nei lavori in terra e in asfalto, per la compattazione di strati di terreno stabilizzati e per la compressione della graniglia nel trattamento superficiale. I nuovi rulli presentano lo sterzo articolato e, grazie al posizionamento centrale dello snodo, le quattro ruote posteriori girano esattamente negli spazi vuoti delle cinque ruote anteriori, anche in curva. A tutto vantaggio
LA Fresa Progettata e costruita completamente nella sede di Boppard, la nuova fresa a freddo BM 2000/75 da 36 t, si segnala per una potenza di 750 CV e larghezze di fresatura di 2.000 e 2.200 mm. Ideale per grandi progetti su autostrade e aeroporti, grazie alle diverse interlinee di fresatura Powerdrum, rotore standard e rotore per fresatura fine - la macchina può essere impiegata anche per numerose altre applicazioni.
di una compattazione ottimale e di una superficie omogenea. I BW 11 RH-5 dispongono di tre marce di avanzamento e, grazie a un raggio di sterzata di 2,7 m, il rullo può essere impiegato in modo ottimale in spazi stretti. La nuova piattaforma operatore beneficia di una moderna cabina ROPS con il volante posizionato al centro per consentire una buona visibilità sul cantiere e
con tutti gli elementi di comando a portata di mano dal sedile scorrevole. Il motore è un Kubota Tier 4 final con filtro antiparticolato. Tutti i punti di manutenzione e di controllo sono comodamente raggiungibili da terra e, dato che tutti gli snodi sul rullo sono esenti da manutenzione, non è più necessaria la noiosa lubrificazione giornaliera o settimanale. ❑
Il Light. Tante le novità Bomag nel settore delle attrezzature leggere. Su tutte la piastra vibrante reversibile BPR 40/60 D, i compattatori multiuso con sistema di misurazione Economizer e il vibrocostipatore a gas BT 60 G e BT 65 G.
lavoro quotidiano, di velocità e necessità tecniche in ogni area individuata. Per quanto ci riguarda, la sede di Boppard (Germania) e quella di Alfonsine (Italia) sono responsabili per la distribuzione, l'assistenza, i ricambi e la produzione nei mercati in Europa, Medio Oriente e Africa. MACCHINE CANTIERI 5.0
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CARMIX
CONCRETAMENTE BELLA o ammettiamo, il gioco di parole era talmente evidente da essere irresistibile. La nuova Carmix 3.500 TC è una Formula 1 per creare calcestruzzo (“concrete”, in inglese, per i pochi che non lo sapessero), tanto bella quanto efficiente e dotata delle più innovative tecnologie pensate per questo genere di applicazione. Un'autobetoniera auto caricante con linee aerodinamiche incredibili che vanno a tratteggiare un profilo slanciato a tutto design e innovazione. Palcoscenico d'esordio per questa autentica Formula 1 del calcestruzzo
L
Riflessi marini esaltano la nuova 3.500 TC esposta ad Aquae Venezia 2015, l’unico salone satellite di Expo
è stato Aquae Venezia 2015, l’unico salone satellite di Expo che porta nel cuore di Venezia il tema dell’acqua e dei suoi usi. Per esaltare ancora di più queste tematiche, in tale occasione la nuova Carmix ha ripreso nella scocca i riflessi marini, ma gli estimatori della macchine prodotte da Metalgalante si tranquillizzino: da inizio 2016 la 3.500 TC entrerà in tutti i cantieri con i classici colo-
La tecnologia Promix
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La filosofia abbracciata da Carmix è sintetizzabile nella “tecnologia digitale a servizio del calcestruzzo”. Oggi le Carmix sono veri e propri impianti per la produzione di calcestruzzo direttamente in cantiere. Infatti, oltre al sistema di pesatura di tipo Load Cells, già disponibile su richiesta,
la dotazione tecnologica si arricchisce con Promix: uno strumento di misura composto da una sonda in acciaio Inox, alloggiata all’interno della betoniera, alimentata da un pannello solare, e con un display in cabina che riceve informazioni in tempo reale. Il sensore fornisce slump,
ri che hanno reso famosa Carmix in più di 150 paesi del mondo. A stupire, ne siamo certi, sarà il nuovo design: linee arrotondate per la cabina di guida e la parte posteriore, un profilo laterale più aerodinamico e un assetto che esprime potenza e agilità. Ma cosa spinge un costruttore a investire così tanto nell'estetica di una macchina? Forse, azzardiamo, è
temperatura, umidità, velocità di rotazione e indicazione di impasto pronto. Tutti i dati sono aggiornati ogni dieci secondi e inviati al ricevitore che, grazie a un display ad alta leggibilità, informa l’operatore. Le informazioni possono essere archiviate in un PC o inviate ad altri dispositivi mobili via GPS.
la voglia di distinguersi, la voglia di far comprendere appieno l'italianità di un prodotto apprezzato in tutto il mondo, in mercati che pagano in anticipo pur di avere una Carmix nel proprio parco macchine. Di certo la ricerca di un nuovo design nasce dalla volontà di offrire macchine dall’estetica curata, in grado di garantire prestazioni di livello e grande affidabilità in cantiere. Come tutta la gamma Carmix, anche il modello 3.500 TC è infatti un concentrato di tecnologia e scelte progettuali volte a offrire strumenti di lavoro potenti e versatili. Tra queste: il gruppo betoniera con resa effettiva di 3,5 m3, la doppia elica di miscelazione, la velocità di impasto e scarico indipendente dal numero di giri del motore diesel e lo scarico del calcestruzzo per inversione di marcia, la pala da 600 litri – controllabile con Joymix – con apertura a comando idraulico per scaricare direttamente nel bicchiere sabbia o ghiaia. Infine, la capacità di affrontare, anche a pieno carico, pendenze fino al 30%. Elementi fondamentali di distinzione che rispondono a esigenze precise, emerse dall’ascolto attento degli operatori del mondo
CARMIX
Plus
Ricevere informazioni sulle macchine e accedere a contenuti esclusivi. È Carmix Plus, l'app che utilizza la realtà aumentata per coinvolgere e immergere gli operatori nel mondo Carmix. Disponibile su Google Play e Apple Store, Carmix Plus permette di vedere in un nuovo modo tutto il mondo Carmix. Un sistema digitale consente, infatti, di “fotografare” con uno smartphone i tag sulla macchina e accedere a contenuti riservati.
edile. Ovviamente una progettualità così attenta non poteva esimersi dall'introduzione delle nuove tecnologie digitali, anche perché oggi produttività significa avere più controllo e più informazioni per ottenere prestazioni costanti in qualità
e in quantità. In questa direzione va letta la grande innovazione che Carmix propone sulle macchine più recenti: Promix, un dispositivo digitale d’avanguardia che garantisce un mix design sempre perfetto. Valutare in modo istantaneo durata, lavorabilità e resistenza diventa quindi un fattore competitivo, perché elimina i tempi necessari per le analisi e consente di preparare un calcestruzzo adeguato alle normative o a particolari richieste. Un unico dubbio: ma su questa Formula 1 per il calcestruzzo si potranno montare le Super Soft? ❑
Con Promix è possibile monitorare tanti parametri per avere un controllo diretto sulla qualità del prodotto e assicurare una qualità costante nel tempo
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BOBCAT
EVO(LUZIONE) TELESCOPICA Q
uando un nuovo Bobcat fa il proprio esordio ci si aspetta sempre qualcosa di speciale, sotto il profilo tecnologico, certo, ma anche per quanto riguarda il comfort e la facilità di utilizzo. Attese che gli EVO, i telescopici rotanti di nuova generazione lanciati dal marchio della lince, non hanno certo deluso. La nuova gamma EVO comprende quattro modelli: TR38160, TR50190, TR50210 e TR40250, con altezza di sollevamento da 15,7 a 24,1 m. A livello motoristico il TR38160 EVO è azionato dal motore diesel Kubota V-3800 DI T a 4 cilindri da 3.800 cm3 emissionato Stage IIIB/Tier 4 interim, in grado di sviluppare una potenza di 74,5 kW (100 CV) a un regime di 2.600 giri/min. I rimanenti TR50190, TR50210 e TR40250 sono invece alimentati dal motore diesel Serie
Le macchine sono dotate di un sistema semplice e intuitivo per la selezione degli utensili, che consente di passare facilmente da un accessorio all’altro.
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E IN più... FPT-NEF da 4.500 cm3 emissionato Stage IIIB/Tier 4 interim, in grado di sviluppare una potenza di 105 kW (141 CV). Con capacità di sollevamento da 3.800 a 5.000 kg, lo sbraccio orizzontale da 13,4 a 20,5 m e una rotazione di 400° sul TR38160 e di 360° sulle altre ver-
L'autodiagnosi aggiorna l’operatore sullo stato della macchina, visualizzando la capacità e la posizione del braccio e segnalando eventuali interventi manutentivi.
sioni, questi nuovi telescopici sono in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di un intero cantiere da una sola posizione. All'ottima stabilità sia per quanto concerne i sollevamenti verticali sia per quanto riguarda quelli orizzontali – con gli stabilizzatori attivabili separatamente o simultaneamente - gli EVO aggiungono l’allineamento automatico delle ruote (opzionale sul TR38160 e di serie sugli altri tre modelli) che consente di passare facilmente da una modalità di sterzata all’altra, a tutto vantaggio della manovrabilità anche negli ambienti di lavoro difficili e negli spazi ristretti. Nuova, e non poteva essere altrimenti, la cabina rialzata che offre un'ottima visibilità panoramica. Il vetro posteriore, più ampio, migliora la visione sul retro
della macchina, mentre il vetro anteriore bombato garantisce una perfetta visuale sull’accessorio in fase di alzata. Nessun problema neppure sul lato grazie alla porta vetrata della cabina indispensabile per le manovre a filo muro o a ridosso di ostacoli. A livello di comfort il piantone
I nuovi telescopici EVO sono predisposti per l’utilizzo di sei modelli di piattaforma, oltre a benne, falconi estensibili, verricelli e forche. Per la massima personalizzazione, a disposizione molteplici optional: comando a distanza, immobilizzatore antifurto, carrello con blocco dell’accessorio idraulico, avviamento a basse temperature e opzioni speciali per i lavori in galleria.
dello sterzo e il sedile a sospensione pneumatica possono essere facilmente regolati in base alle esigenze di ciascun operatore, mentre i comandi a doppio joystick Sensi-Touch offrono funzionalità migliorate e incrementano la produttività senza rinunciare alla sicurezza e al comfort. Tutti i parametri operativi sono visualizzati sul nuovo pannello di controllo con display digitale. Da sottolineare come i telescopici Bobcat EVO aumentino il livello prestazionale grazie alla nuova architettura elettronica e al software avanzato comune all'intera gamma. La tecnologia di gestione CAN Bus assicura un azionamento preciso e regolare, con il monitoraggio di tutte le funzioni del braccio e della rotazione mediante sensori digitali posizionati sui componenti principali della macchina. Infine il sistema di ammortizzazione del braccio Boom Cushion permette all’operatore di concentrarsi sul lavoro da svolgere lasciando che sia la gestione automatica a occuparsi del resto. ❑
LA GAMMA EVO Modello TR38160 Capacità di sollevamento 3.800 kg Altezza di sollevamento, su stabilizzatori 15,7 m Altezza di sollevamento su pneumatici 13,8 m Massimo sbraccio orizzontale 13,4 m Motore Kubota Potenza 74,5 kW Stabilizzatori Velocità di traslazione 26 km/h Rotazione 400° Peso 17.300 kg
TR50190 TR50210 5.000 kg 5.000 kg 18,7 m 20,5 m 18,4 m 20,3 m 16,4 m 18 m FPT-NEF FPT-NEF 105 kW 105 kW 4 indipendenti 40 km/h 40 km/h 360° 360° 16.500 kg 17.540 kg
TR40250 4.000 kg 24,1 m 20,8 m 20,5 m FPT-NEF 105 kW 40 km/h 360° 17.540 kg
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FPT
UP AND DOWN IN STILE FPT li estremi si attraggono? Forse... Di certo il contatto tra gli opposti è sempre affascinante. Ancora di più a livello di tecnologia motoristica, scienza in cui FPT Industrial non ha certo bisogno di molte presentazioni e che si è recentemente esaltata per l'esordio dei motori R22 e Cursor 16, le due soluzioni più significative della sua offerta nel basso e alto di gamma. Il tre cilindri R22, da 2,2 litri, rappresenta la scelta ideale per clienti alla ricerca di un motore dalle alte prestazioni e con lunghi intervalli di manutenzione in applicazioni quali minipale compatte e miniescavatori. Si tratta dell’unità più compatta del suo segmento e presenta la possibilità di attuare la manutenzione da un solo lato (singleside service) oltre a intervalli di manutenzione fino a 600 ore. L’R22 è conforme alle normative Tier 4B/Stage IIIB in materia di emissioni grazie alla soluzione di post-trattamento sviluppata da FPT Industrial per le potenze inferiori a 56 kW, adottando la combinazione di Diesel Oxidation Catalyst (DOC) e Partial Flow Filter (PFF) contenuta all’interno di un convertitore integrato. Le potenze, declinate in quattro modelli, vanno da 33 a 48
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I MODELLI CURSOR 16 Modelli Corsa x alesaggio (mm) Cilindrata (l) Valvole per cilindro (n) Raffreddamento Rapporto di compressione Sistema di iniezione Potenza (kW/HP) Coppia max (Nm) Peso (kg)
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Cursor 16 480 kW 141 x 170 15,9 4 liquido 16,5:1 Common rail elettronico 480/653 @2.100 rpm 2.750 @ 1.500 rpm 1.320
Cursor 16 515 kW 141 x 170 15,9 4 liquido 16,5:1 Common rail elettronico 515/700 @ 2.100 rpm 2.990 @ 1.500 rpm 1.320
Cursor 16 570 kW 141 x 170 15,9 4 liquido 15,5:1 Common rail elettronico 570/775 @ 2.100 rpm 3.323 @ 1.500 rpm 1.320
LE VERSIONI R22 Modelli Corsa x alesaggio (mm) Cilindrata (l) Valvole per cilindro (n) Raffreddamento Rapporto di compressione Sistema di iniezione Potenza (kW/HP) Coppia max (Nm) Peso (kg)
R22 43 kW R22 48 kW R22 33 kW R22 39 kW 94 x 107 94 x 107 94 x 107 94 x 107 2,2 2,2 2,2 2,2 2 2 2 2 liquido liquido liquido liquido 17,5:1 17,5:1 17,5:1 17,5:1 Common rail elettronico Common rail elettronico Common rail elettronico Common rail elettronico 43/58 @ 2.600 rpm 48/64 @ 2.600 rpm 33/45 @ 2.600 rpm 39/53 @ 2.600 rpm 208 @ 1.800 rpm 220 @ 1.800 rpm 160 @ 1.800 rpm 180 @1.800 rpm 240 240 240 240
kW, mentre i valori di coppia si muovono in un range tra 160 e 220 Nm raggiunti a 1.800 giri. Al lato opposto ecco il sei cilindri Cursor 16 da 16 litri, top di gamma della serie di motori sviluppata da FPT Industrial per i mezzi d'opera. In grado di erogare la stessa performance di un 18 litri (ma con le dimensioni di un 13) e di garantire potenza, densità di potenza e coppia e intervalli di manutenzione al vertice della propria categoria, è indicato per grandi macchinari da costruzione e per il trasporto di materiale. Per aderire alle normative Tier 4B e Stage IV, tutti i motori con cilindrata superiore a 4 litri, tra cui il nuovo Cursor 16, adottano il sistema brevettato High efficiency Selective Catalytic
Reduction (HI-eSCR) che massimizza l’efficienza della combustione per ridurre la produzione di particolato. La soluzione non necessita di un filtro per il particolato (DPF) e impiega aria pulita all’interno del motore senza ricorrere al ricircolo dei gas di scarico (EGR), prima che il sistema HI-eSCR converta l’ossido di azoto in azoto biatomico e acqua. Inoltre l'HI-eSCR è estremamente flessibile in termini di installazione. Grazie all’assenza dell’EGR, le soluzioni offerte da FPT Industrial permettono agli OEM di non sostituire i sistemi di raffreddamento già in uso nei motori Tier 4A, risparmiando su costi, peso e spazio. Senza dimenticare come siano disponibili fino a 30 differenti configurazioni di sistemi di posttrattamento di facile installazione e per ogni nodo di potenza. A tale proposito - entro il 2019, con l'arrivo della normativa Stage V - la nuova generazione di HI-eSCR vedrà l’integrazione di un filtro per il particolato sull’SCR, al fine di rientrare nei livelli di emissioni richiesti. Parte del catalizzatore dell’SCR è quindi sostituito da un filtro per il particolato e non genera alcun impatto significativo sulla disposizione del sistema di post-trattamento, evitando ulteriori investimenti da parte dei costruttori e fornendo una soluzione economicamente vantaggiosa. ❑ MACCHINE CANTIERI 5.0
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REPORTTECNICO
Il fronte cava è un classico ambiente di lavoro per l'RT-5D, in cui emergono tutte le sue qualità tecniche.
GOODYEAR
LE SCARPE GIUSTE O
gni attività ha le sue scarpe. Per il trekking necessitano scarponcini con grip, impermeabili, capaci di affrontare i sentieri di montagna; per passeggiare in città ci vogliono scarpe comode, leggere, magari un po' alla moda; per mettere piede in cantiere è necessario utilizzare calzature antinfortunistiche, comode ma sicure. E per le nostre macchine operatrici? Anche in questo caso le “scarpe” sono fondamentali. Di più. Sono spesso in grado di fare la differenza in termini di produttività, ma anche di sicurezza
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EM
Track III Si chiama EM Track III ed è il nuovo programma di gestione dei pneumatici proposto da Goodyear per
ridurre il costo orario e ottimizzare l’investimento sui pneumatici Off-TheRoad (OTR). EM Track III registra e rende disponibili tutti i dati relativi ai pneumatici del cliente, permettendo un utilizzo economicamente efficiente. Il sistema traccia tutta la vita di un pneumatico, registra i dati, compresi i dettagli delle flotte, i tipi di cerchi, le attività effettuate, le condizioni termiche, le
ore di funzionamento e le informazioni relative a manutenzione, ispezioni e pressione. Permette inoltre di creare una reportistica con informazioni storiche e predittive sulle prestazioni del pneumatico. Queste informazioni garantiscono che le operazioni di manutenzione siano svolte in modo efficace ed efficiente e aiutano il cliente a ottimizzare lo stock dei pneumatici.
e di ritorno economico dell'investimento. Da questi presupposti nascono le nuove misure della gamma Off-The-Road RT-5D. Le nuove 20.5R25, 23.5R25 e 26.5R25 vanno a completare una gamma specificatamente concepita per pale utilizzate in impieghi severi e che, grazie alle prestazioni offerte dall’RT-5D in termini di ore di utilizzo e carico, rendono possibile ridurre i costi di esercizio e massimizzare il ritorno sull’investimento. A livello tecnico l'RT-5D è un pneumatico OTR da trazione di livello 250 (L5) - che tradotto significa per condizioni di lavoro molto impegnative - e presenta un disegno del battistrada innovativo che offre straordinarie prestazioni di trazione e un elevato livello di protezione contro impatti e urti. Il
tutto senza dimenticare l'eccellente comfort di guida. Queste premesse tecniche, unite alla sua longevità, lo rendono ideale per le applicazioni fronte cava, movimentazione blocchi e nel settore del riciclaggio. Ulteriore elemento chiave dell'RT5D è la tecnologia Hi-Stability, cioè l'elevata stabilità della carcassa, che abbina rinforzi nella zona del tallone, sulle cinture della carcassa e nel
Il nuovo disegno del battistrada offre un comfort elevato: sulle superfici dure le vibrazioni sono state ridotte fino al 30% rispetto al predecessore RT-5C.
NEL porto
risvolto delle tele. Caratteristiche che si traducono in una maggiore produttività, in una maggiore protezione dei fianchi, qualità essenziale andando a operare negli ambienti aggressivi, e una minima deformazione. In termini pratici l’RT-5D può sostenere un carico superiore del 25% rispetto a una carcassa non “Hi stability” e il suo battistrada ampio, pieno e non direzionale permette il trasporto di
Per gli impieghi in ambito portuale Goodyear ha sviluppato i nuovi pneumatici EV-4C e EV-4R, entrambi proposti nella misura 18.00R25. Particolarmente adatti all’impiego sui mezzi per la movimentazione dei container e sulle gru a cavaliere, presentano un disegno del battistrada profondo, che offre un’elevata aderenza anche su suolo bagnato e assicura una lunga durata. La resistenza agli urti è salvaguardata da fianchi particolarmente robusti. Con queste new entry i Goodyear EV-4C ed EV-4R sono ora disponibili nelle misure 16.00R25, 480/95R25 e 18.00R25, che coprono tutte le misure più comuni per gli utilizzi portuali.
carichi pesanti. Per capirci quelli tipici della movimentazione dei blocchi. Il nuovo disegno del battistrada offre anche un elevato livello di comfort: le vibrazioni sulle superfici dure sono state ridotte fino al 30% rispetto al predecessore RT-5C. Il commento di Octavian Velcan, Managing Director pneumatici OTR Goodyear EMEA, ben esemplifica l'importanza dell'ampliamento di gamma: “con queste nuove misure, il nostro pneumatico di successo RT-5D può vantare un’offerta ancor più completa. Con una carcassa ad elevata stabilità, che permette una capacità di carico superiore, e con la garanzia di un maggior numero di ore di utilizzo, RT-5D è concepito per aiutare i nostri clienti a ottimizzare il costo orario, garantendo al tempo stesso le migliori prestazioni”. ❑
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NO(MO)NEY
UN BENEFICO CALO
Finalmente delle cifre in ribasso che fanno piacere: diminuiscono le procedure non fallimentari e le liquidazioni volontarie
(CALANO I FALLIMENTI)
IPOTESI DI RIPRESA Nei primi tre mesi del 2015 prosegue il calo delle liquidazioni volontarie e delle procedure concorsuali non fallimentari. In calo (ed era ora) il numero dei fallimenti on vorremmo apparire troppo ottimicontenuto per le società di capitale (-0,9%). A sti, ma il recente studio Cerved, “Ostrainare la riduzione dei fallimenti è soprattutto servatorio su Fallimenti, Procedure e l’industria: nel primo trimestre 2015 si contano Chiusure di Imprese”, offre qualche segnale in560 procedure aperte da imprese manifatturiecoraggiante. Nei primi tre mesi dell'anno, infatti, re: il 15,3% in meno rispetto allo stesso periodo prosegue il calo delle liquidazioni volontarie e dello scorso anno. I cali sono maggiori nella delle procedure concorsuali non fallimentari e, fabbricazione di mezzi di trasporto (-36,1%) dopo quasi tre anni, torna a diminuire anche il e nella metallurgia (-30,2%). Ma finalmente numero dei fallimenti. I numeri Cerved dimoanche una piccola buona notizia per il settore strano come tra gennaio e marzo 2015 abbiano delle costruzioni: tra gennaio e marzo 2015 si aperto una di queste procedure 21.000 imprecontano 852 fallimenti, il 2,5% in meno dello se, il 3,5% in meno del primo trimestre 2014. stesso periodo del 2014. Marcate le differenze In particolare, le imprese fallite ammontano a a livello geografico: al deciso calo dei fallimenti 3.800, con un calo del 2,8% rispetto nel Nord Ovest (-9%) e al Sud (-4,2%), all'analogo lasso di tempo del fanno da contraltare gli incremen2014. Non c'è da far salti ti nel Nord Est (+5,1%) e al di gioia, ma è certo un Centro (+0,8%). Le Marper una volta dato positivo. Nello che (-25,3%), la Toscana Le notizie positive . Per e il settore edile specifico, il calo dei (-20,1%), la Sicilia riguardano anch tra i, le non fallimentar quanto concerne te er fallimenti ha riguare il Piemonte ap te sta no 2015 so gennaio e marzo l settore ne dato tutte le forme (-16,7%) sono ive att e es pr im 112 procedure da significativo del giuridiche, con una le regioni che lto mo lo ca un edile, con mporale 'analogo arco te diminuzione magin questo lasso all tto pe ris ,1% 34 erne per quanto conc giore tra le società di tempo sono del 2014. Mentre d rve lontarie i dati Ce di persone (-12,9%) riuscite a ridurle liquidazioni vo imprese, per un parlano di 1.100 e tra le imprese orgare maggiormente , ga è ancora lun -4,8%. La strada nizzate in altre forme il numero di imprese in ede la luce in rav int si rse fo ma el. nn (-4,2%), il calo è invece più fallimento. ❑ tu al o fond
N
Continua, anche nel primo trimestre del 2015, il calo delle procedure concorsuali non fallimentari: 600 aziende, cioè oltre il 20% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In forte calo anche il numero di imprese che hanno fatto domanda di concordato preventivo: meno di 400, per un -25,3%. Sono invece 16.500 gli imprenditori che hanno deciso di liquidare volontariamente la propria attività nei primi tre mesi del 2015. Numeri ancora impressionanti, ma in calo del 2,9% rispetto al primo trimestre 2014. Inoltre, se si escludono dai conti le liquidazioni delle cosiddette “società dormienti”, cioè quelle che non hanno presentato bilanci nei tre anni precedenti la procedura, la diminuzione appare ancora più marcata (e veritiera) assestandosi al -6,2%. In particolare le liquidazioni volontarie diminuiscono in modo deciso nel Centro (-10,1%) e nel Mezzogiorno (-12,2%), mentre non si allontanano dai livelli dello scorso anno nel Nord Est (-0,7%) e nel Nord Ovest (+0,5%).
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L'EDILIZIA
SICUREZZAMACCHINE
(LA SICUREZZA SECONDO MECALAC)
BASTANO TRE PUNTI Visibilità, Manutenzione e Accessibilità sono i tre cardini della sicurezza standardizzata by Mecalac ecalac, la Sicurezza: tutto tranne che un
"M optional”, non è uno slogan, bensì un
concetto fondante, che ha trasformato la sicurezza in uno standard costruttivo, volto a preservare l'operatore e tutto il personale che gravita attorno al cantiere. Costruttore di escavatori e pale caricatrici innovativi dedicati a tutti i lavori urbani e più specificatamente ai cantieri in cui lo spazio è ristretto, Mecalac standardizza la sicurezza nello sviluppo dei suoi prodotti e la focalizza su tre temi fondamentali: visibilità, accessibilità e manutenzione. Alfiere di questa visione lungimirante è la Nuova 12MTX, presentata all’ultimo Intermat a Parigi. In particolare, per quanto concerne la visibilità, Mecalac va oltre la norma ISO 5006 e aggiunge il vantaggio innegabile della vista diretta, ottimizzata attraverso la struttura stessa della macchina. Per questo la cabina, situata a destra, offre una visione notevolmente superiore sugli ostacoli nella circolazione urbana; mentre la forma dei cofani è studiata per limitare efficacemente gli ostacoli visivi, soprattutto sulla parte posteriore. Allo stesso modo i vetri sono stati progettati con montanti ridimensionati: la cabina della Nuova 12MTX ha solo quattro montanti e il vetro posteriore è realizzato in un
ACCESSIBILITÀ MASSIMA
Zero incidenti anche nelle operazioni più semplici e banali come salire o scendere dalla cabina
unico pezzo. Il tutto per una superficie vetrata complessiva di 5.7m², decisamente superiore alla media. In questo contesto di progettazione per la massima visibilità, grande attenzione è stata posta anche per la colonna del volante che, regolabile con precisione, contribuisce a mantenere la visione diretta sull’attrezzo di lavoro. Il risultato è che le telecamere non sono più necessarie. Per questo Mecalac le propone come optional, al fine di rispondere alle richieste degli operatori che cercano un comfort ancora superiore. ❑
Gli incidenti in cantiere nascono dalla routine. Dal susseguirsi quasi meccanico di operazioni svolte con leggerezza. Come, sembra incredibile ma è così, salire e scendere dalla cabina. Per dire basta al rischio di scivolare mettendo (come si usa fare) il piede sulla ruota, Mecalac ha brevettato la scaletta pieghevole, che è di serie sulla Nuova 12MTX. La scaletta si estende automaticamente quando l’operatore solleva il bracciolo per lasciare la cabina. Una volta uscita, la scaletta (caratterizzata da gradini larghi, antiscivolo e posti esattamente nell’asse della porta) risulta fuori dalla sagoma della macchina per essere perfettamente visibile quando si scende e si posiziona direttamente sotto i piedi dell’operatore. In posizione rientrata, invece, si integra perfettamente nella sagoma della macchina, senza alcun rischio di interferenze.
CON I PIEDI PER TERRA La manutenzione è più semplice, e più sicura, se è svolta con i piedi per terra, con tutti i punti da controllare quotidianamente accessibili ad altezza d’uomo. Un vantaggio tanto più apprezzabile quando riguarda attività quali: il riempimento del carburante; la manutenzione dei filtri dell’aria; il controllo e il rabbocco del livello del liquido di raffreddamento e dell'olio motore; lo spurgo del prefiltro gasolio; la gestione del livello dell’olio idraulico e di tutti i punti di ingrassaggio. Mentre l'ingrassaggio centralizzato è previsto come optional.
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EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI
Pazzie (?) agostane A
ltro che Peter Kolosimo! La sua nota fantasia nel discettare di extraterrestri è un nonnulla, una pinzillacchera. La vera fantascienza è solo là, dove vivono i marziani. Ovvero nel cremonese. Non bastava il sindaco di Spino D’Adda (CR) che ha ordinato alle prostitute di non vestirsi da prostitute. A ruota, e dopo pochi giorni, è arrivato quello di Palazzo Pignano (CR), il signor Rosolino, che ha imposto ai cavalli, con tanto di ordinanza (pena multa salata) di... mettersi le mutande. Insomma, il nostro Rosolino, complice l’assessore all’Ambiente (Virgilio, stimato pizzaiolo locale) ha legiferato assoggettando - ope legis - la razza equina ad abitudini consone, da Adamo ed Eva in poi, alla bipede razza umana. La vergogna del peccato originale (però mai commesso dai nobili destrieri) indusse l’uomo e la donna (Belen esclusa) a coprirsi. Ergo, il primo cittadino, mutatis mutandis (scusate la confusione tra latino e italiano), ha dedotto che pure il cavallo doveva seguire i dettami biblici. E igienici. Il suo ragionamento, forse elaborato davanti a un’assessorile pizza Sciuè Sciuè, è stato lapalissiano: i cavalli, quando camminano, fanno la pupù. Quindi sporcano il sacro suolo dei suoi possedimenti. Ne consegue che, se si vuole mantenere il paese al livello di Lugano nei giorni di festa e dato CIÒ CHE È VERO che il retrogrado cavallo si ostina a non utilizzare il water, occorre provvedere con mutanda-pannolone che venga in soccorso della ALLA LUCE DELLA LAMPADA pulizia dei nobili tracciati viari. NON È SEMPRE VERO DALLA Ci è ignoto, però, se le mutande, per il ridente borgo, siano obbligatorie pure per asini, ciucci, pantere nere e coccodrilli. LUCE DEL SOLE. Insomma, un agosto con i fiocchi. Con un caldo (JOSEPH JOUBERT) insopportabile, ma reso più sopportabile dalle uscite dei sindaci cremonesi, umoristiche quanto le dichiarazioni del commissario dell’Expo sulle presenze nel sito. ❑
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