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AUTOMAZIONE INDUSTRIALE A SCUOLA: UNA BUONA PRATICA
Progettiamo oggi il futuro del nostro lavoro. È una frase che sintetizza come la nostra generazione si trova a vivere una evoluzione cognitiva che possiamo definire rivoluzionaria. Il cambiamento sta avvenendo in modo rapido e dirompente: forse avremo meno tempo che in passato per affrontarlo, ma disponiamo di molti più strumenti quali educazione, formazione e tecnologia.
In questo articolo presentiamo un esempio di buona pratica didattica attuata all’interno della nostra scuola: la partecipazione al Trofeo Smart Project, competizione organizzata dalla società Omron in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, offre la possibilità a docenti e studenti di istituti tecnici superiori di confrontarsi nella realizzazione di un vero e proprio progetto di automazione industriale.
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Il Progetto Scuola - Omron, diventa strategico per consentire alla scuola di prepararci alle nuove richieste del mondo del lavoro e a noi studenti di mettere in gioco ciò che sappiamo e ciò che sappiamo fare, ciò che ci appassiona e ciò che vogliamo realizzare. Si tratta di una gara di programmazione PLC e HMI riservata agli studenti del 4° e 5° anno che dal 2008 coinvolge le classi 4A e 5A dell’indirizzo di Elettrotecnica e che vede il nostro Istituto arrivare sempre tra i finalisti.
La partecipazione al progetto “Smart Project Omron”, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione come competizione nazionale valida per la valorizzazione delle Eccellenze, si rivela un’esperienza didattica altamente formativa che annualmente docenti e studenti vivono attivamente. Una opportunità che mira ad accrescere e a valorizzare le competenze tecniche acquisite dagli studenti, mediante la stesura di un progetto valutato da una commissione tecnica sulla base di tre parametri: spendibilità dell’esercizio ai fini didattici; originalità dell’applicazione; grado di complessità di programmazione del PCL e del software HMI. In un mercato del lavoro in cui sempre più si va alla ricerca della specializzazione e della competenza specifica, è fondamentale che nella scuola si riesca a dare il massimo peso possibile alle ore dedicate alle attività pratiche e di laboratorio. In questo contesto si cala perfettamente quello che la società Omron mette a disposizione in termini di strumenti software e dispositivi hardware pensati per le scuole, affinché al termine del percorso scolastico gli studenti possano affrontare il campo dell’automazione industriale in linea con le ultime novità tecnologiche.
Nonostante la pandemia, anche nel presente anno scolastico, pur operando in un contesto complicato come l’attuale a causa della didattica a distanza, due progetti presentati dagli studenti dell’ I.I.S. “G.B. Pentasuglia” alla XIV Edizione del Trofeo “Smart Project Omron” sono stati selezionati tra i migliori dieci a livello nazionale. Gli alunni di 4AE, seguiti dai loro insegnanti hanno progettato una macchina punzonatrice, un macchinario che ha il compito di punzonare dei mattoncini di forma cilindrica posti all’ingresso del nastro trasportatore. Una particolarità della punzonatrice è quella di marcare sul mattoncino il logo del nostro istituto.
I ragazzi di 5AE, invece, hanno deciso di realizzare un impianto termico con controllo distribuito in grado di ottimizzare e rendere più efficace quello della nostra scuola.
Insieme ai protagonisti di queste stimolanti attività raccontiamo così questa esperienza didattica.
Quali sono stati i motivi che vi hanno spinto a partecipare a questo concorso?
Grande motivazione e curiosità. Noi ragazzi di quarta e quinta ci proponiamo questo obiettivo già a partire dal terzo anno. A rafforzare la nostra motivazione in primo luogo ci sono i premi vinti dai nostri compagni negli anni precedenti e poi la considerazione che l’attività di preparazione alla partecipazione al Trofeo rientra nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento –P.C.T.O.
Quali sono le fasi in cui si è articolato il progetto?
Tre essenzialmente le fasi: astrazione ossia formulazione del problema; automazione, ovvero, espressione della soluzione; analisi cioè l’esecuzione della soluzione e valutazione della stessa.
Per noi alunni della classe 4 quarta l’idea è partita da un modellino disponibile in laboratorio e poi su questo abbiamo realizzato una serie di ampliamenti. Decisamente diverso l’approccio per i ragazzi della classe 5 quinta. Siamo partiti dall’osservazione della piantina della scuola suddividendola in diversi ambienti per poter gestire la temperatura dei vari spazi con l’obiettivo di scaldare la scuola e nel contempo impedirne il riscaldamento in presenza di finestra aperta.
Cosa avete imparato da questa esperienza?
Sostanzialmente abbiamo imparato a metterci in gioco, facendo squadra con i nostri compagni, lavorando in modo diverso dal solito. In questo percorso la collaborazione è stata il fulcro di tutto, poiché ha coinvolto l’intera classe nel lavoro di gruppo per raggiungere un obiettivo comune sia nella progettazione della punzonatrice che dell’impianto termico. Inoltre, insieme abbiamo consolidato competenze informatiche mediante l’utilizzo del software fornito dalla Omron, abbiamo imparato a sviluppare capacità di leadership così come di lavoro in team, ad approfondire la conoscenza di nuove tecnologie, unendo teoria e pratica e non per ultime, la comunicazione e la relazione hanno completato questo lavoro gratificante.
Quali sono stati i vantaggi o i problemi riscontrati nello sviluppare questo progetto in D.D.I. ?
Abbiamo sentito molto la mancanza della classe in presenza, ma l’esperienza di D.D.I, per noi, è stata positiva. Lavorare in gruppo ci ha fatto sentire uniti come se fossimo in classe. Siamo stati seguiti in maniera costante dai nostri docenti e siamo stati stimolati a realizzare compiti autentici per sviluppare competenze, sia disciplinari che trasversali. Ciascuno di noi rielaborando appunti e materiale didattico a disposizione ha sviluppato un diverso aspetto del progetto. È la passione il motore che ci ha spinto ad imparare.
Per concludere, crediamo che questo progetto sia stato molto importante e innovativo, un perfetto anello di congiunzione tra la scuola e il mondo del lavoro: ci ha permesso di mettere a sistema le nostre passioni, acquisire competenze e crescere nella direzione che riteniamo giusta.