Dicembre 2008

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2009

2009

1 febbraio/10 marzo

1 febbraio/10 marzo

Evento collaterale

Evento collaterale

59° Festival di Sanremo

59° Festival di Sanremo

Organizzazione d’arte e cultura del milanese

mdaMilano

dicembre08

15 novembre/2 gennaio Collettiva artisti contemporanei Giuseppe Zollo • Itala Gasparini Ennio Montariello • Paolo Ober Giuseppe Sebastiano Devoti Caterina Spatafora • Moniblu Giuseppe Verga • Maria Pia Rella Maurizio Piccirillo

REPRISE Sabato 15 dicembre 2008 dalle ore 18,00

presentazione dell’ultima pubblicazione di poesie di Teodora Tolla "EMOZIONI E COLORI"

via degli Orombelli 3, Milano FS/MM2- Lambrate - Sup.11-23-33-53-54

Prosegue l’ultimo concorso del 2008 rivolto agli artisti mda che partecipano con la presentazione di opere di ogni tendenza e forma espressiva artistica rappresentabile a mezzo immagine. Il concorso prevede la selezione di 10 artisti, effettuata dalla Direzione Artistica mda, che saranno votati on-line a mezzo apposito form entro il 30 novembre 2008 sul sito ufficiale di mda: www.mdarte.it.

mdArtisti Adolfo Picano Adolfo Picano, docente di materie letterarie prima a Torino poi a Latina, pittore e scultore in pietra e legno, dal 1990 privilegia la scultura in terracotta per la definitiva fusione in bronzo. Attualmente vive a Formia(LT) dove alterna l'impegno artistico ad attività di volontariato. Adolfo Picano,impregnato di cultura umanistica, già docente di lettere, è un artista sensibile ed eclettico, spontaneo e poliedrico, con una naturale propensione a catturare "l'anima" della materia che plasma. schivo e generoso, non ha mai "esibito" la sua arte per scopi di lucro personale, ma ha cercato occasioni di impegno sociale che rendessero "più nobile e utile" il suo manufatto, ciò in conformità alla sua indole primigenia. “Le sculture di Adolfo Picano si slanciano flessuose con un deciso equilibrio compositivo e con un andamento controllato in

artMagazine

arrotondamenti di tempi frenetici, cadenzati da momenti di pausa dalla “coltivata” espressione mediterranea, e in andamenti morbidi puntano a rendere visibili i frammenti di spazio intimo dei soggetti. Si insaporiscono di sbriciolamenti ed evaporazioni dei loro caratteri, nei quali fluiscono mobilità e temperamento per mutare le forme dall’aspetto classicheggiante in una spazialità ritmata ma anche saturo delle valenze cupe, sviluppate con sfumature eco del passato. Decisi elementi psicologici sono proiettati in intime vibrazioni, che sembrano delineare lo spazio intorno. il corpo, efficacemente sagomato da inesorabili fasci materici infiammati dalle intense sfumature, si slancia esile in uno sviluppo lineare che dissolve la materia e il volume esaltando l’aspetto gestuale della figura.” Olga Polichtchouk Nata a San Pietroburgo (ex Leningado) -la capitale nordica della Russia. 1996- Master in arte industriale a S. Pietroburgo presso Accademia Statale. Ha lavorato in qualità d’illustratrice nelle riviste e giornali per i giovani. Ha un’esperienza progettando allestimento degli spazi e ha insegnato nelle scuole medie e licei artistici le seguenti materie: Scienze dei colori, disegno artistico, tecnica di pittura ad olio ed acquarello, composizione, composizione nel materiale ecc. Ha fatto parte del gruppo dei disigner presso una grand'azienda industriale. Nello stesso tempo sono stata invitata dopo l'attenta selezione ad esporre alla Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea dell'Esposizione del Maneggio a San Pietroburgo. Alla fine del 1988 entrò a fare parte dell'"Unione degli Artisti Indipendenti". Nel 1990 partecipò alla mostra "Standart Kollektsija - Pittura Russa Contemporanea"a Stoccolma. In Italia è dal 1991. Ha insegnato la pittura in Accademia tempo Libero presso Istituto Gonzaga di Milano e ha collaborato con lo studio d’architettura “DII” realizzando elementi pittorici d’autore per varie interni progettati da loro. Paolo Ober Videoartista, webmaster, performer… Un artista calato nel proprio tempo che usa ogni medium contemporaneo per esprimere la propria creatività ed i propri pensieri. Ha iniziato il suo percorso artistico negli anni ottanta, lavorando nel disegno pubblicitario e umoristico. Si è poi dedicato alla fotografia realizzando diversi spettacoli di diapositive in dissolvenza con commento sonoro sincronizzato, tra cui spicca “Immagini libere” (1996), un lavoro poi inserito come elemento multimediale a ciclo continuo in alcune esposizioni d’arte dell’epoca. Questi precedenti uniti all’interesse per la grafica e l’animazione realizzata con l’impiego del computer lo porta a cimentarsi nel campo della video-arte partecipando a concorsi internazionali. Sta ora collaborando con il gruppo musicale “Trotanix” per la realizzazione di movies. E’ già disponibile in Italia “The Trilogy”, il primo DVD del complesso, mentre il relativo CD musicale è pubblicato negli USA dal 2007. E’ in corso di realizzazione lo spettacolo live con i musicisti, dove Paolo Ober sosterrà alcune parti recitate. Per quanto riguarda l’arte dipinta, ormai non si contano più le innumerevoli rassegne a cui ha partecipato in Italia e all’estero. Dal 1988 ad oggi ha proposto decine di mostre personali ed ha preso parte a manifestazioni importanti tra cui ricordiamo le rassegne internazionali con settimana di performance a Templin (Germania)

nel 1998, ed Azinheiro (Portogallo) nel 1999. Nel 1994 ha ottenuto il primo premio al Concorso “La città aperta” presso il MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (TN). Cesare Cassone Nato a Castellaneta (TA) , vive e lavora a Bari. Appassionato per la pittura, nel corso degli studi liceali, viene a contatto con alcuni artisti pugliesi. Autodidatta, dipinge le prime opere interpretando e rappresentando la realtà circostante, nella quale ha vissuto fino ad allora, ricercando in particolare- l’equilibrio tra luci e colori della natura e dei paesaggi della sua terra. Ventenne, partecipa ad un concorso di pittura estemporanea organizzato dal Comune di Castellaneta, aggiudicandosi il 1° premio. Da studente universitario a Bari e, dal 1973, Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, continua a coltivare la sua passione per la pittura, producendo una serie di opere (ad olio e a gessetti), la prima datata 1966 e l’ultima 1983. Ultima la sua carriera a Bari nell’ agosto 2005, con grado di Generale. Agli inizi del 2006 ha ripreso a dipingere, interpretando, sotto una nuova luce, le sue precedenti esperienze di osservazione della natura e del mondo che ci circonda, tendendo essenzialmente ad evidenziarne la stupenda cromaticità, derivante da una connaturata positività interiore e desiderio di comunicarla. Dal giugno 2006 ad oggi, tra le numerose collettive e personali, si possono annoverare quelle alle Gallerie BluOrg di Bari, Zanelli di Pavia e Tartaglia di Roma, e alle Mostre Mercato Internazionali di Arte Moderna e Contemporanea, quali Padova, Bari, Genova, Parma, Udine, Forlì, Reggio Emilia e Innsbruck. E’ stato recensito da “La Repubblica”, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “Il Quotidiano di Bari”, “Il Corriere dell’Arte”, ExitBart, La Rivista “BOE’” e riportato nei Cataloghi Annuali de “I Grandi Maestri” 2007 e “L’Elite New”2008. Inoltre, quali riconoscimenti, ha ricevuto, nel 2007, il “Premio Speciale” del Corriere dell’Arte” ed il “Premio Internazionale Anthony Van Dick”e, nel 2008, il “Premio Internazionale S.Valentino- Medaglia Camera dei Deputati”.

2009 Evento collaterale 59° Festival di Sanremo I° Edizione 1 febbraio - 10 marzo .

Galleria d’Arte “La Bonbonniere” e locations varie a Sanremo

Michela Sala

Caravaggio a Milano Entrando nella Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano, si riceve un forte impatto visivo. In una capsula di cristallo stratificato è esposta, da oggi 16 novembre, la Conversione di Saulo di Caravaggio. Le prime suggestioni provengono dall’espressione dei volti e dall’efficacia della luce poiché Michelangelo Merisi mostra grande interesse per una resa fedele della realtà e usa la luce per sublimare il vero, facendo scaturire la trama del dipinto dall’oscurità e interiorizzando drammaticamente i moti espressivi. La storia di questo quadro è lunga e movimentata. Assieme alla scomparsa Crocifissione di San Pietro, era stata commissionata al Caravaggio da Mons. Tiberio Cerasi nel 1600, per essere poi sistemata nella cap-

pella che il prelato aveva acquistato nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma e che Carlo Maderno stava ristrutturando. Questa è la prima versione dell’omonima tela conservata nella sua sede originaria insieme con la seconda versione di San Pietro. Erano state rifiutate per motivi non del tutto chiari, secondo la testimonianza del pittore Giovanni Baglione, acerrimo nemico del Caravaggio. Dapprima acquistate dal Cardinale Giacomo Sannesio e rivendute a Juan Alfonso Enriquez de Cabrera nono Almirante di Castiglia, viceré di Sicilia e di Napoli, erano state portate in Spagna, a Madrid, nel 1647. Alla morte di quest’ultimo, alcune opere furono alienate: tra loro figura la nostra opera che fu comperata dal genovese Agostino Ayrolo, poi dal cognato di questi, Francesco Maria Balbi. È pervenuta a Roma, per eredità, nella raccolta della principessa Vittoria Odescalchi-Balbi di Pio-

vera da cui, per discendenza, agli attuali proprietari della famiglia Odescalchi. Purtroppo non si conosce invece la sorte della Crocifissione di San Pietro, certificata ancora nel 1691 nella collezione di Madrid. Nel mese di novembre di due anni fa questa versione della Conversione di San Paolo, chiamata il Caravaggio Odescalchi, opportunamente restaurata, è stata esposta al pubblico, nella Cappella Cerasi, dove è stato possibile mettere a confronto per la prima volta le due varianti. Il dipinto, di grande dimensione ed eseguito ad olio su sette tavole di cipresso raccordate, è stata riconosciuta autografa di Caravaggio in occasione della famosa rassegna monografica che Roberto Longhi gli ha dedicato nel 1951. Illuminata con luci speciali, sorvegliata da custodi e telecamere sarà ammirabile per un mese e sicuramente indurrà a riflessioni profonde. Il secolo del jazz Un argomento affascinante e articolato che spazia dalla pittura alla fotografia, dal cinema alla lettera-

www.mdarte.it

tura, senza dimenticare la grafica e il fumetto è l’assunto dell’esposizione autunnale del Mart di Rovereto e Il Secolo del Jazz ne è il fulcro. Questa musica, all’inizio chiamata jass e poco dopo jazz, è nata quasi certamente a New Orleans all'inizio del XX secolo nelle comunità afro-americane del sud degli Stati Uniti ed è la fusione di tradizioni africane ed europee e caratterizzata dall’improvvisazione, dalla poliritmia, dall'utilizzo della sincope, dallo swing (il verbo inglese to swing significa dondolare) e da blue note (una nota corrispondente a uno dei gradi III, V e VII della scala maggiore abbassati di un semitono e suonata, o cantata, in maniera leggermente calante). Sin dai primi tempi il jazz ha assorbito sia la musica popolare dal ragtime al blues, dallo stile musicale di Tin Pan Alley alla musica leggera e colta dei grandi compositori, spingendosi in tempi più recenti a fondersi con tutti i generi moderni. (continua in seconda pagina…)


Eventi INAUGURAZIONI Giuseppe Macor - mostra fotografica 1/6 dic. Palazzo Martinengo, Sondrio Nuove Esperienze Urbane - mostra/esposizione 1/14 dic. Teatro Binario 7, Monza Carla Peccolo - mostra d'arte 1/20 dic. Caffè Letterario "Il Convento" Pordenone Giovanni Battista Pedrazzini - personale 1dic/16gen ArteGioia107, Milano Luigi Petracchi - installazione 1dic/30gen Fond. Petracchi, Serravalle Pist/se (Pt) Christophe Mourey - presentazione libro 2 dic. Teatro Augusteo - Napoli Antonio Molinari - personale 2dic/31gen Archivio Antonio Molinari, Milano Beautiful Dreamers - mostra collettiva 2dic/14feb Angel Art Gallery - Milano Solstizio d'inverno - mostra collettiva 3dic/18apr Studio Comerio, Milano Fernando Leal Audirac - mostra 4/13 dic. Dante14, Milano Wanda Romano - mostra gioielli 4/23dic. Plart, Napoli Mario Soave - personale 4dic/4feb Galleria La Torre, Milano Collettiva di Natale - mostra collettiva 5/23 dic. New Artemisia Gallery, Bergamo Aldo Palma - mostra personale 6/20 dic. Galleria Riv.56, Padova

Emanuele Gentile partecipa al

Festival arte digitale Ventipertrenta 2008 INAUGURAZIONE sabato 6 dicembre M.I.D.A.C. Belforte del Chienti (Macerata)

artMagazine

Giovanni Raffaelli - mostra personale 6/30 dic. Galleria Mercurio, Viareggio Artein...festa - mostra collettiva 6dic/10gen Galleria Arteincornice, Torino Maria Concetta Cormio - mostra personale 6dic/6feb Centrale/Ristotheatre cultura, Roma 3 festival - mostra collettiva 8 dic. Palacannizzaro, Caltanissetta Francesco Di Giovanni - mostra fotografica 9dic/5gen ZERO69, Acireale (Ct) Fra-intendere - spettacolo teatrale 12 dic. Galleria Le Monelle, Gemona del Friuli (Ud) Lucio Diodati - personale 13dic/17gen Palazzo Barberini, Palestrina (Roma) Gioielli di famiglia - collettiva 13dic/24gen Galleria La Veronica, Modica (Rg) Roberto Floreani - mostra personale 13dic/2feb Galleria Open Art, Prato Il fango e la luce - mostra collettiva 15/24 dic. Artsenal63, Firenze Winter time's art - mostra collettiva 17dic/27feb Unicredit Banca, Torino PROSECUZIONI Dafne Tafuri - mostra personale 21nov/3dic Galleria Embrice, Roma Alberto Martini - mostra personale 22nov/3dic CentroArteModerna, Pisa Jean Cocteau le joli cœur - Omaggio... 24ott/4dic Palazzo Stelline, Milano Dario Pecoraro - personale 4nov/4dic Galleria Artra, Milano Liberio Reggiani - personale 15nov/4dic Galleria A. Sartori, Mantova Mimmo Corrado - mostra personale 21nov/4dic Palazzo Gambacorti, Pisa Paolo Bottioni - personale 22nov/4dic Galleria "Studio C", Piacenza Flavio Mongelli - mostra 30ott/5dic Centro Comm/RomaEst, Roma

Nicola Nastro - mostra 6nov/6dic Box di Artexarte, Napoli Lucio Diodati - personale 22nov/6dic NuovaOfficinaArte, Catania Martina Magno - personale fotografica 22nov/6dic OfficineFotografiche, Roma Gianni Rossi - personale 22nov/7dic Galleria A. Sartori, Mantova G.D'Ambrosio/A.Spanio - mostra fotografica 15set/8dic Unicredit Banca, Torino Alberto Moretti - mostra d'arte 20set/8dic Spazio A. Moretti, Carmignano (Po) Giorgio Dalla Costa - personale 16ott/8dic Teatro Comunale, Lonigo (Vi) Sergio Treglia - mostra 4nov/8dic ZERO69, Acireale (Ct) Richard Hess - personale scultura 21nov/8dic Galleria G. Ghelfi, Verona Marco Capellari - personale 6nov/9dic Studio Comerio, Milano Caroline Lejeune - mostra personale 7nov/9dic Galleria Rubin, Milano Novicium - arte contemporanea 22nov/9dic Space Askosarte, Solarussa Flavio Lucchini - mostra personale 21nov/10dic Galleria Polin, Treviso Giosetta Fioroni - mostra personale 15nov/11dic Drago, Bagheria (Pa) Ernesto Morales - personale 12nov/12dic Il Sole, Roma Ion Grigorescu - personale 4nov/13dic Galleria Artra, Milano Raffaella Milandri - mostra fotografica 8nov/13dic Sala Comune SB.Tronto (Ap) Carmine Ciccarini - mostra personale 11nov/13dic Circolo Stampa, Milano Sara Lovari - mostra personale 15nov/13dic Coffee O'Clock, Arezzo Manuela Andreoli - mostra personale 11nov/14dic Colombo Caffè, Busto A. (Va)

Massimiliano Orlandoni - mostra 18nov/15dic Castello Normanno, Bitritto (Ba) Hector&Hector - personale 20nov/15dic 70's cafè, Milano Raffaele Autunnale - mostra personale 22nov/15dic Galleria dell'Uva, Ferrara Ulrich Rückriem - mostra 18mag/20dic CasaBertolini, Vignate (Mi) Palermo 2 - mostra collettiva 8nov/20dic Galleria 61, Palermo Arte/Design - esposizione collezione tessuti 11nov/20dic Avigdor, Torino Chiara Lecca - mostra 15nov/22dic Galleria Fumagalli, Bergamo Isabella Brancaccio - personale 15nov/22dic Atelier Brancaccio, Milano Margherita Lenzi T. - mostra personale 21nov/22dic Galleria Marzocco, Roma Roberto Barni - mostra 19nov/23dic Fond. Mudima, Milano Simonetta Ramogida - personale fotografica 14nov/24dic Lab. Fot/co Corsetti, Roma Maurizio Tiberti - mostra personale 22nov/27dic VoloDivino, Montefiascone, Viterbo Francesco Stile - mostra personale 30ottobre/30dic Galleria Previtali, Milano Luigi Petracchi - personale 24mag/31dic ArtHotelMuseo, Prato Foto Di Piazza - mostra fotografica 4ott/31dic Le Monelle Gemona D/Friuli (Ud) Dalle città dell'aldilà - mostra collettiva 4ott/31dic MIAAO, Torino Rafael Canogar - mostra d'arte 30ott/31dic Gallera Schubert, Milano Marina Pizzato - mostra personale 30ott/31dic Showroom Maggiani&Maggiani, LaSpezia Nori Costa @ Riva Reno - mostra personale 13nov/31dic Riva Reno,- Milano BARRET SHOW - cabaret 13nov/31dic Centro Italiano Attori, Milano

Michela Sala

(dalla prima pagina)

Nella mostra del Mart curata da Daniel Soutif sono esposti, provenienti da tutto il mondo, spartiti, affiches, dischi, riviste, libri, fotografie, dipinti e altri oggetti eccezionali che, legati dal filo rosso sonoro, si rifanno ai numerosi avvenimenti del secolo. Tra gli artisti che si lasciano subito coinvolgere da questa nuova musica ci sono Francis Picabia, Man Ray, Janco, Theo Van Doesburg. Durante gli anni ’20 e ’30 il jazz, dopo aver entusiasmato l’Harlem Renaissance, un movimento sociale e letterario che stabiliva un atteggiamento nuovo rispetto al problema razziale, diventa fonte d’ispirazione anche per i pittori modernisti mentre gli astrattisti, come Jackson Pollock che dipingeva sempre con questo accompagnamento musicale, cercano di ritrovare sulla tela la spontaneità e l’improvvisazione del jazz. Sbarcata al di qua dell’Oceano al seguito dei soldati americani, la nuova musica sincopata coinvolge parecchi noti pittori europei: Otto Dix, Gorge Grosz, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Pino Pascali ed Henri Matisse che intitolerà Jazz uno dei libri d’artista più noti del XX secolo. Anche Piet Mondrian, conquistato dai ritmi indiavolati dei pianisti, realizza nel 1936 il famoso N° 12 with blue. Negli ultimi decenni la creatività sonora non smette di crescere e perfezionarsi assumendo una nota distintiva sempre più marcata che contagia anche Jean-Michel Basquiat e Keith Haring . Il jazz non è stato solo uno straordinario insieme che ha rivoluzionato i canoni tradizionali della musica, ma ha rappresentato anche un nuovo modo d’essere della società del ‘900 e un fenomeno che ha influenzato profondamente la storia artistica del secolo scorso. Ha ispirato grafici e illustratori; affiche, inserti pubblicitari, prospetti, programmi di concerti e copertine di dischi mostrano quanto sia stato fondamentale nell’estetica. Alcuni fotografi ne hanno fatto una vera e propria peculiarità e gli devono la

loro fa ma, altri, tra i più rappresentativi del secolo, gli hanno dedicato una parte importante della loro carriera. Anche molti film hanno utilizzato il jazz come colonna sonora ed esistono molti cortometraggi musicali, gli antenati dei nostri videoclip, girati per la maggior parte intorno agli anni Trenta e Quaranta, che hanno il jazz come soggetto cardine. Magritte Ceci n'est pas une pipe (questa non è una pipa) è la frase scritta da René Magritte (1898-1967) sotto la rappresentazione iperrealista di una pipa dipinta su uno sfondo uniforme: che cosa vuol dire? Che la rappresentazione non coincide con la realtà, infatti non si può fumare con una pipa immaginaria. Se Duchamp ha fatto uscire gli oggetti dalla realtà trasformandoli in "opere" Magritte dipinge forme che non sono altro che apparenze. Con i suoi paradossi Magritte, a volte onirici a volte ironici, sorprende e stupisce; i suoi accostamenti imprevisti disorientano l'osservatore e nel medesimo tempo lo affascinano. Alcuni aspetti a prima vista appaiono nascosti e solo dopo un'attenta osservazione si arriva a cogliere il senso di ciò che il dipinto vuol trasmettere. All'artista belga è dedicata la rassegna l mistero della natura che ospita oltre un centinaio di opere tra dipinti, guaches e sculture provenienti dal Musée royaux des Beaux Arts del Belgio, esposizione permanente che conserva la sua collezione più importante. L'esposizione, curata dal direttore della pinacoteca di Bruxelles Michel Draguet e da Claudia Beltramo Ceppi, svela il pensiero magrittiano secon-

do cui "La pittura è soltanto un mezzo che permette di portare alla luce un pensiero grazie all'utilizzo di elementi presi dal mondo visibile". I curatori hanno individuato, tra le diverse letture dei suoi dipinti, la relazione che il pittore stabilisce con la natura e il mistero. Il creato, onnipresente nel suo percorso artistico, gli fornisce una quantità di soggetti che lui prima indaga e poi abbina secondo la sua poetica. La mostra di Palazzo Reale tratteggia il valore di uno dei pochi artisti del '900 che ha posto la natura al centro della sua ricerca, mettendola in relazione con le caratteristiche e i limiti della vita dell'uomo moderno. Discordanti, realistici e surreali insieme, i quadri riportano il suo pensiero, come il famoso L’empire des lumières (l'impero delle luci) del quale esistono numerose versioni. Rappresenta una casa, di notte e con le finestre illuminate, incorniciata da un cielo azzurro cosparso di nuvole leggere. Con quest'opera Magritte viola ogni regola fondamentale della realtà e il cielo pieno di luce crea turbamento e imbarazzo poiché accostato all’oscurità della restante immagine. Amava anche combinare i soggetti del suo repertorio con quelli della storia dell'arte: in Le bouquet tout fait (Il bouquet bell'e fatto) è rappresentato un uomo con la sua tipica bombetta, di spalle, con la Flora della Primavera di Botticelli, dipinta sulla schiena. Questa relazione è inconsueta e misteriosa, un ulteriore esempio dell'intenzione poetica della pittura surrealista. Tutto questo trova soluzione in un evidente paradosso: il mistero è il significato profondo di tutto il reale e la natura il luogo deputato in cui esso si può manifestare.

RUBRICHE Spettacoli "Troppo buono" Giulio Scarpati Tra ironia e spunti autobiografici, si mette a nudo, giocando con se stesso. "Scarpati? Ma certo! Lele Martini, il maestro Perboni, il giudice Livatino ..." magari aggiungendo: "...Monsignor Di Liegro e Don Zeno, naturalmente!". È questo che, di solito, il pubblico ricorda di Giulio Scarpati; i cinefili più affezionati aggiungono il Marco Salviati di "Chiedi la luna" e gli amanti del teatro il principe Myskin ... Perché per i più Scarpati è il "buono" per antonomasia – lui che da sempre ha un sogno nel cassetto: interpretare un serial killer... – e i suoi personaggi sono il ritratto della saggezza, della positività, della giustizia, della correttezza... al punto tale da "confondere" quasi sempre il proprio volto con quello dei personaggi che interpreta. Questa è la molla che ha spinto l'attore Scarpati,

con la complicità dell'amico "coniglio" Marco Presta (che, assieme al "socio" Antonello Dose, lo ha sempre voluto ospite nelle "incursioni" tra le "quaglie" televisive) e di Nora Venturini, sua moglie, oltre che regista dello spettacolo, a "giocare" finalmente, con questo suo modo d'essere: una sorta di "marchio di fabbrica", che paradossalmente da valore positivo si può trasformare in una sorta di "condanna a vita". "Troppo buono" è, dunque, il titolo dello spettacolo che ha debuttato in prima nazionale al Teatro Manzoni di Pistoia il 14 novembre scorso, una delle due nuove produzioni – l'altra è "Marlene" di Giuseppe Manfridi – dell'Associazione Teatrale Pistoiese che, sotto l'intelligente guida del suo infaticabile presidente Giuseppe Grattacaso, in questi ultimi anni ha portato avanti la sua attività nata quasi in sordina e proseguita in un crescendo di quantità ma, soprattutto, di qualità. La scena è essenziale: sul palco da un lato un pianoforte a coda, dall'altro un leggio; in mezzo un baule, una sorta di "contenitore" dal quale escono oggetti che si trasformano in ricordi, sogni, illusioni, speranze... o forse, semplicemente, oggetto immancabile nella vita di un attore; nello sfondo un grande schermo sul quale vengono proiettate, di volta in volta, luci e immagini che si "legano" alla parola e al canto. Unico altro personaggio sulla scena con Scarpati, il bolognese Bob Messini. I più lo ricorderanno certamente per i suoi inizi con i "Trereno" e la sua partecipazione a molte trasmissioni televisive e radiofoniche, ma non dimentichiamo che Messini, una laurea in psicologia e scuola di teatro a Trastevere, è compositore e valente pianista oltre che attore di cinema con Virzì, Mazzacurati, Avati. Nello spettacolo sarebbe davvero riduttivo definirlo semplice "spalla" di Scarpati con cui interagisce e ne diventa complice; Messini è soprattutto artefice del bellissimo sottofondo musicale che accompagna tutto lo spettacolo. Ed è proprio con un ironico ed originalissimo pezzo inedito del bravo artista bolognese, "Troppo buono", che lo spettacolo inizia, mentre sul grande schermo passano personaggi veri e di fantasia da Biancaneve a Gandhi, a San Francesco, a Kennedy, al disneyano Vagabondo e a Paperino... così, come per sottolineare che il "buono" ha sempre "rischiato" e rischiato molto nel mantenere questo suo stato "naturale" che difficilmente si impara... Come dire: buoni si nasce e puoi provare a ribellarti a questo tuo stato... niente da fare ... la tua coscienza è sempre in agguato. Elena Saccomani (tratto da Recensioni Spettacoli mdarte)


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