Arte e cultura del milanese
ANNO IV
artMagazine
Michela Sala
Botticelli nelle collezioni lombarde Amato da Lorenzo il Magnifico e morto cinquecento anni fa nella sua Firenze che già privilegiava l'originalità e il genio di Leonardo o la dolcezza di Filippino Lippi, a Sandro Filipepi, detto il Botticelli, (nato 1445) il Museo Poldi Pezzoli espone le sue opere conservate in Lombardia. Sono soltanto otto capolavori, ma dallo straordinario valore, collocati in un percorso dove studio e meditazione si fondono grazie anche ad un allestimento tutto nero. Le tele "nude" raccontano un Botticelli diverso da quello arcinoto conservato agli Uffizi della Venere o della Primavera. Andrea Di Lorenzo e Annalisa Zanni hanno curato l'esposizione delle opere d'arte provenienti da collezioni pubbliche e private, come quella di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Dai dipinti dell'ultimo dei grandi maestri fiorentini traspaiono bellezza, intensità espressiva e sentimento. Il Museo milanese possiede tre opere del maestro toscano: due dipinti, la Madonna del libro con la Vergine, dall'elegante fisionomia di una bellezza ideale, raffigurata seduta con il capo leggermente chinato, accanto ad una finestra mentre tiene in grembo il Bambino, rivolto verso di Lei, entrambi tendono una mano sul libro aperto. Vale la pena di soffermarsi ad ammirare i particolari: il sorriso malinconico della Madre e lo sguardo tenero del Bimbo, il manto d'oro zecchino e lapislazzuli e le deliziose manine grassottelle. L'altra opera è il Compianto sul Cristo morto. Qui, per coinvolgere maggiormente lo spettatore Botticelli introduce, influenzato dalla lezione savonareliana, il dolore e il pathos. Abbandonati i soggetti mitologici, le forme si fanno più dure e il cromatismo più cupo. A queste due tele si aggiunge un ricamo raffigurante l'Incoronazione della Vergine, eseguito su disegno dell'artista per un cappuccio di piviale. Dalla Carrara di Bergamo provengono il Ritratto di Giuliano de' Medici dalla sopraveste rossa e lo sguardo rivolto in basso, il Cristo dolente in atto di benedire che in origine era la valva di un dittico. Ed ancora La storia di Virginia, rivestimento ligneo di una spalliera, che narrala triste storia della fanciulla e del suo sacrificio a difesa dell'onorabilità. A questi capolavori si aggiungono due disegni appartenenti al celebre Codice Resta, Pallade su un piedestallo e San Tommaso che riceve la cintola entrambi provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana. Il primo è uno studio a penna e inchiostro marrone chiaro eseguito con tratti veloci di una figura femminile dal gusto classico, mentre il secondo rappresenta un giovane ammantato e inginocchiato con le braccia e le mani tese verso l'alto. Un insieme d'opere diverse tra loro che dimostrano la molteplicità e la ricchezza delle capacità di un artista a capo di una bottega rinascimentale.
Donna allo specchio - Femme au miroir Ancora una volta la Sala Alessi di Palazzo Marino perde la sua destinazione consueta per trasformarsi in un emozionante luogo d'esposizione. Dopo La conversione di Saulo di Caravaggio e Il San Giovanni Battista di Leonardo è ora la volta della Donna allo specchio di Tiziano (1490 –1576). Un dipinto realizzato nei primi anni del 1500 inserito in un percorso conoscitivo ambizioso, scandito da analisi storiche, estetiche e scientifiche. L'allestimento e le luci esaltano al massimo la tela mettendo in evidenza tutti i particolari. I colori celebrano la bellezza di una giovane donna dall'aria sognante e il volto reclinato, gli occhi azzurri, i capelli biondi e ondulati, le spalle nude dall'incarnato chiaro, mentre la ricercatezza del chiaroscuro comunica in anteprima, il gran talento del maestro che sta per rendersi manifesto. L'affascinante dama è ritratta al tavolo da toeletta mentre si osserva attentamente: una figura maschile le porge con la mano destra uno specchio piano e, per consentirle di rimirarsi davanti e dietro, con l’altra uno più grande e convesso. Tiziano riporta tutti quei dettagli che hanno caratterizzato, nella Venezia del XVI secolo, la bellezza e l'ideale femminile. Quest'opera fa parte della collezione del Louvre, dove era esposta poco distante dalla famosa Monna Lisa di Leonardo mentre il suo arrivo a Milano è frutto della collaborazione tra la città e il museo parigino, al fine di promuovere il patrimonio artistico italiano. La Donna allo specchio resterà esposta fino ai primi giorni del prossimo anno. È un'occasione da non perdere perché offre l’opportunità d'ammirare, gratuitamente, un'opera straordinaria, conoscere la sua storia ed approfondire la conoscenza di uno dei più importanti periodi della storia dell'arte.
Recensioni Al via il Campus dei Martinitt Dalla cura degli orfani a sostegno per gli studenti: è stato inaugurato 13 dicembre 2010 il nuovo Campus dei Martinitt, ubicato in Via Pitteri 56 a Milano, in zona Ortica, alla presenza delle autorità per il taglio del nastro, della "banda dei Martinitt" e della storica associazione "Ex Martinitt". Gli edifici occupati sin dal 1934 dall’istituto Martinitt, dopo 32 anni, riaprono con una funzione importante per la cultura italiana, un nuovo campus universitario, un vero modello internazionale per gli studenti del Politecnico e dell'Università degli Studi. Due anni di lavori, 17 milioni di euro di investimento (10 a carico di Aler e 7 della Regione), sono il risultato della convenzione trentennale siglata tra Aler e Pio Albergo Trivulzio. Un totale di 440 posti per giovani universitari fuori sede: 82 stanze singole, 170 doppie, 8 minialloggi, un centro sportivo, biblioteca, mensa, servizi compresi di pulizia camere e cambio biancheria, portineria, sorveglianza e lavanderia interna. Il tutto a costi contenuti, tra i 370 e i 425 euro al mese, per giovani universitari meritevoli e con basso reddito. Proprio il Comune (ha aggiunto Emilio Trabucchi, presidente dell'Azienda di servizi alla persona, istituti milanesi Martinitt e
Gennaio 2011 Stelline e Pio Albergo Trivulzio) ha imposto che la nuova struttura ospiti solo studenti a basso reddito, con voti alti e per un periodo non superiore a quello del proprio corso di laurea. Il Campus, in sostanza, ha riportato l'istituto dei Martinitt alla sua vocazione originaria, ma aggiornandola ai tempi, proponendo così una scuola di eccellenza, con i corsi più avanzati. Il professor Emilio Trabucchi, ha fatto di tutto per i tempi di realizzazione: sono stati i più rapidi possibili. Letizia Moratti sottolinea -"Continuiamo a scommettere sul capitale umano", perché in questi anni di progressiva globalizzazione della cultura e dell'economia, la chiave dello sviluppo è rappresentata sempre più dalle risorse umane, ponendo l'accento sull'importanza dell'internalizzazione dell'università, fattore chiave, che contribuisce alla competitività, basata sui talenti, patrimonio delle imprese italiane. Le persone producono sempre meno beni materiali e sempre di più producono, comunicano, integrano conoscenza; quindi, le scelte e le politiche della formazione delle risorse umane sono strategiche per lo sviluppo sociale. Docenti provenienti da tutto il mondo, usufruiranno della struttura, modello della formazione e della cultura per l'innovazione e il presidente di Aler Loris Zaffra ha fatto notare che gli ex Martinitt saranno il primo campus in stile americano su suolo italiano. Una nuova concezione per un'importante istituzione milanese, come sottolinea il presidente della Regione Roberto Formigoni – "una seconda vita a una struttura che ha fatto la storia del Paese". Il campus Martinitt, grazie all’accordo siglato con il Politecnico, e per il quale l’ateneo assegnerà, tramite bando gli alloggi, offrirà agli studenti un'esperienza formativa finalizzata alla loro crescita culturale, professionale e umana, proponendo l'ideale dell'eccellenza in spirito di servizio. L’assessore Domenico Zambetti parla proprio dell'importanza di questo spirito di servizio come centro d'attenzione per il diritto di percorso e benessere della persona, necessario in un periodo economico difficile, indicando come le sinergie e partnership tra Regione, Comune, Aler e Pio Albergo Trivulzio abbiano creato un vero sistema di "costruttori di socialità". L’ex rettore del Politecnico di Milano, Giulio Ballio, ricorda che a Milano è sempre più sentita la necessità di residenze per studenti, giacché la nostra città attrae sempre più iscritti provenienti da altre città o paesi. Roberto Formigoni specifica che "gli studenti stranieri o provenienti da altre regioni sono 40mila, pari al 17% degli iscritti, nei 13 atenei lombardi, ma l'offerta di alloggi è insufficiente e per far fronte a ciò, negli ultimi anni, sono stati stanziati 53 milioni di euro con l'obiettivo di offrire 1878 posti letto in più di cui 720 solo a Milano, oltre ai 1939 già realizzati". Il progetto CAMPUS, dunque, rappresenta un salto qualitativo, è, infatti, l'espressione della volontà di lavorare assieme per affermare una linea di formazione per alte professionalità in condivisione di responsabilità e partecipazione. Sonia Bonvini Pordenone Montanari La scoperta d'un "orso" Grazie ad un magnate indiano coniugato con una signora del Biellese, l'arte italiana può annoverare un altro artista se non maledetto, certamente fuori dal coro, che ha riscosso più successo all'estero che nel proprio paese. Figura assolutamente originale, sin dal nome, viene da dire, diplomato a Brera, si trasferisce poi a Parigi dove incontra altri artisti italiani, come Tamburi e Guttuso. continua a pag. 3
MILANO mda3DGallery Le opere sono visitabili on-line per tutto febbraio 2011 w w w . m d a r te . i t
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