ARTIGIANATO ARTISTICO HOBBY CREATIVO ANNO V
GIUGNO 2012
I째 APPUNTAMENTO 2012
MILANO 24 GIUGNO Dalle ore 10,00 alle ore 17,00
Spazio Aperto Milano
ARTIGIA H
'HappyCrea' non è solo esposizione. È un evento che intende trasmettere Cultura interpretando lo spirito generoso di partecipazione in scambi di conoscenze ed esperienze. Appuntamenti periodici per l'unione di culture in conoscenze, nuovi incontri e scambi socio-culturali. Gli eventi offrono occasioni per tenersi informati, conoscere e apprezzare nuove proposte e idee innovative di interventi, curiosità e innovazioni creative. Gli eventi 'HappyCrea' hanno lo scopo di favorire la divulgazione delle attività creative, manuali e di ogni forma di interpretazione creativa, finalizzata alla ricerca ed evoluzione artistica.
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ANATO ARTISTICO HOBBY CREATIVO
Promuovere creatività, ingegno e fantasia. Conoscere le novità creative. Attivare nuovi rapporti e conoscenze. Confrontarsi con le diverse esperienza creative per una crescita reciproca. Comunicare il fascino dell'arte manuale al grande pubblico.
24 GIUGNO
primo appuntamento del 2012
a sempre un attenzione particolare per l’estro creativo. La genuina spontaneità di una vitalità creativa. spontaneità creativa nella ricerca di bisogni ancestrali. L’intrinseca necessità di valorizzazione della vita.
L'ideale ed il vino
eroico lucente
Ad Asti sulle tracce degli Etruschi: una mostra straordinaria che riporta in Piemonte, dopo moltissimi anni, opere di enorme valore assieme a pregevoli oggetti di uso comune per questo popolo, ai più ancora misterioso. Vittima certamente della sconfitta contro i Romani e come ben si sa la storia la scrivono i vincitori, che, nel migliore dei casi si appropriano delle virtù degli sconfitti spacciandole per proprie. Alla romanità latina s'è poi aggiunta quella cattolica, che nonostante i martiri, ha mantenuto ben saldo il legame di continuità con il passato, senza il quale, com'è intuitivo, non avrebbe potuto espandersi in Europa prima, contrastare l'Impero Germanico poi e dominare per secoli le diplomazie continentali. Non mancano riferimenti alla Grecia antica, con materiale offerto temporaneamente dai Musei VATICANI. La mostra è ospitata a Palazzo Mazzetti, nel cuore antico della città, ora di proprietà della locale ed agguerrita Cassa di Risparmio, che ne ha curato un lungo e filologico restauro. Asti è città vocata al vino e la seconda parte della rassegna è dedicata proprio alle gioie della tavola. Il banchetto è presentato nelle sue varie espressioni, con servizi di pregio, arredi ed eloquenti immagini di pittura e scultura. Il tema è illustrato attraverso la ricomposizione originale d'una tomba a camera dipinta, detta della "scrofa nera", con una vivace scena di convivio del V° secolo a.C. In mostra altresì il pregevole sarcofago di Vipinana, da Tuscania, con l'immagine del defunto banchettante sul coperchio ed altre significative illustrazioni. Presenti teste votive, elmi, armi ed oggetti vari. Suggestiva la ricostruzione del Gabinetto Etrusco voluto da Carlo Alberto per il Castello di Racconigi ed opera di Pelagio Pelagi. La scelta di Asti non è casuale: per la prima volta è esposto in città l'elmo crestato Villanoviano celato per secoli nelle acque del Tanaro e riportato alla luce alla fine dell'800. Gli Etruschi si spinsero quindi nel Nord della Penisola, attraverso la pratica del commercio, che assieme ai miti, all'atletismo, ai costumi - compresa una sentita esigenza di cura del fisico - costituiscono il corpus della prima parte della rassegna. Roberto Curione (mda Torino) Palazzo Mazzetti Corso Alfieri 357, Asti Fino al 15 luglio 2012 Ingresso a pagamento Info: 199.757517 - www.etruschiadasti.it
OLLI RHEN IN EMILIA ROMAGNA Il vicepresidente della C.E. in visita in Italia si reca anche in Emilia Romagna: da Brescello a Roccabianca perché appassionato di Guareschi, Peppone e Don Camillo. Olli Rehn (finlandese, vicepresidente della Commissione Europea e commissario all'economia e all'euro). In dicembre 2011, durante l'audizione davanti alla Commissione bilancio di Camera e Senato a Roma disse: "Mi piace pensare che pure Peppone e don Camillo sarebbero in linea col governo Monti". Da quell'istante, a Brescello avevano cominciato a preparare l'invito ufficiale. Rehn conosce il "Mondo Piccolo" di Giovannino Guareschi, in gioventù leggeva "Toveri don Camillo", traduzione in finlandese di "Compagno don Camillo". Il 9 maggio 2012 di ritorno da una visita ufficiale a Firenze, si ferma a Brescello giorno di "Festa dell'Europa"; Rehn arriva alle 16,30 puntuale; a riceverlo anche la presidente della Provincia Sonia Masini con il sindaco di Brescello, il parroco don Giovanni Davoli e il sindaco di Roccabianca (Parma) Giorgio Quarantelli. Ha visitato con grande interesse e attenzione i luoghi diventati popolari grazie ai film su don Camillo, celebri anche nel Nord Europa. In visita non ufficiale, è entrato in Chiesa, al Museo Peppone e Don Camillo e poi al museo Guareschi, le poliglotte ed eleganti guide locali, il vicesindaco di Brescello e sua moglie hanno spiegato in perfetta lingua straniera i contenuti dei cimeli cinematografici. Il responsabile della Proloco e il Comune hanno offerto i depliant e i libri che parlano del paese e altri prodotti locali. L'artista Marco Cagnolati si è unito al gruppo di "accoglienza" e ai numerosi cittadini presenti all'evento e a sua volta ha offerto depliant e copie di sue opere pittoriche (tra questi anche "Animando il mio pensier" libro pittopoetico edito nel 2009 e dedicato proprio al Guareschi). Uno sguardo alla piazza centrale, ai portici e alle ore 18,00 OLLI REHN è partito per andare a Roncole Verdi, all'incontro con i figli dello scrittore Giovannino Guareschi, Alberto e Carlotta per recarsi poi a Roccabianca all'incontro con il sindaco Quarantelli e il prefetto di Parma Luigi Viana. Carmen Minutoli (mda Roma) Corrispondente per Mdarte Magazine
MARIA BARTOCCI La fotografia di Maria Bartocci. La sua attività si è sviluppata nel settore pubblicitario, come art director pubblicitario e anche come illustratrice di libri per ragazzi, decoratrice d’interni con la realizzazione di trompe l’oeil. Nata a Milano nel 1946, si è diplomata al Liceo Artistico e ha svolto tre anni di Facoltà di Architettura. Successivamente ha frequentato corsi di grafica, di fotografia e di decorazione. La sua attività si è sviluppata nel settore pubblicitario, come art director pubblicitario alla Youg & Rubicam e alla Fabbri Editori. La sua professione si estesa poi a diverse collaborazioni come free lance, anche come illustratrice di libri per ragazzi e decoratrice d’interni con la realizzazione di trompe l’oeil. Inoltre si è cimentata con successo nella ritrattistica di animali, ricavandosi così un settore di nicchia specializzato. Come decoratrice citiamo anche due mostre realizzate presso il FAI e l’Artigiano in Fiera. Negli anni più recenti, la sua ricerca artistica si è orientata verso il linguaggio della fotografia. Un approfondimento che si è accompagnato alla frequentazione del noto Circolo Filologico di Milano seguendo con interesse conferenze e incontri su diverse tematiche culturali. La sua ricerca si è sviluppata all’insegna di una fotografia “pittorica”, attraverso cicli tematici che sono stati esposti in queste mostre: Anelito d’assoluto e Visioni d’irrealtà entrambe tenutesi al Circolo Filologico di Milano nel 2009 e nel 2010, Riflessi d’ombra e Deliri onirici alla Cortina Arte a MiLo “sguardo” della Bartocci si è espresso per cicli di immagini, con temi che lano nel 2011 e nel 2012. diventano pretesti introspettivi. Attualmente l’artista sta lavorando a un altro Anelito d’assoluto e Riflessi d’ombra sono avvicinabili per assonanze di argo- progetto – Oscure presenze – un ciclo di fotomenti e inquadrature che riguardano la natura e le sue stagioni – con inevita- grafie in cui entra in scena anche la figura bili rimandi anche all’esistenza umana – o la forza evocativa dell’albero, colto umana, con un’interpretazione teatralespesso in controluce, quasi come una “radiografia”, uno scheletro mutevole cinematografica. nel corso del tempo. L’uso di un bianco e nero velato, di un colore quasi prosciugato ed essenziale è funzionale a una sintesi che mira ad evidenziare il contenuto simbolico. Il più recente lavoro Deliri onirici sembra spostare più l’attenzione dell’artista verso una diversa risoluzione formale dell’immagine. L’elemento figurativo “capovolto” dei riflessi d’acqua richiama la poetica impressionista, che coglieva proprio nel movimento e nella fluidità della luce il senso delle cose. Questo poetico “tremore” si accompagna a un uso più frequente del colore, sempre però tonale e moderato. L’inquadratura a tutto campo del riflesso e dello specchio d’acqua rimanda, se vogliamo citare ancora uno spunto impressionista, all’analoga scelta del Monet delle “Ninfee”, quando la pittura divenne assoluta protagonista rispetto al soggetto evocato. Questo percorso è culminato con la realizzazione delle Anelito d’assoluto e Visioni d’irrealtà tenutesi al Circolo Filologico di Milano nel 2009 e nel 2010 e Riflessi d’ombra e Deliri onirici nel 2011 e nel 2012 alla Cortina Arte di Milano. Con Oscure presenze, un ciclo ancora in fase di elaborazione, ma già delineato nei contenuti, la Bartocci torna invece al rigore del bianco e nero interrotto da qualche “pennellata” di colore, a significare un’aspra interruzione dell’ equilibrio compositivo. Qui troviamo sovrapposizioni e inserimenti di volti e figure, pose e messe in scena che creano un ipotetico palcoscenico della paura, dove si mescolano sorpresa e inquietudine, terrore e ironia, quasi a svelare – sotto sotto – che tutto è costruito, artificioso e frutto di un raffinato virtuosismo. Un sottinteso di teatralità barocca, di accentuato manierismo, dove la fotografia viene usata in una chiave quasi ‘cinematografica’, quasi per alludere a un racconto che funge da incipit all’immagine. Giovanni Cerri
ANNA MARIA MELIS Dalla Sardegna la Pittura e la Poesia dall’Arte incondizionata. Nata a Cagliari nel 1963, nel 1989 ha conseguito la Laurea in Scienze della Terra presso l’Ateneo di Cagliari. Pittrice, poeta, autodidatta, rappresenta ritratti, paesaggi e nature morte con diverse tecniche: grafica e olio. Vanta le critiche dei pittori sardi Fabio Virdis e Antonio Soru, la critica del pittore piacentino Stefano Sichel e la critica dello scrittore sassarese Dott. Salvatore Dedola. I suoi lavori, dapprima prevalentemente figurativi hanno avuto nel tempo, un’evoluzione lenta, ma costante fino ad arrivare alle più recenti opere che si collocano nella corrente pittorica del transvisionismo di Stefano Sichel e che, nell’ultimo periodo, vanno perfino oltre. Ha partecipato a numerose mostre e rassegne d'arte tra le quali possono essere citate: 1996 – Estemporanea "Lions Club" - Selargius (CA). 2000 - Personale Associazione "I Girasoli" - Uta (CA). 2004 - dal mese di aprile è presente nello spazio Artisti e Opere del sito “www.mdarte.it”. Citata dalla Stampa specializzata e presente in prestigiosi annuari d’arte moderna e contemporanea è presente nell'annuario d'Arte Moderna - Artisti contemporanei Acca in … Arte 2001, 2002 e 2003 e nel Dizionario Enciclopedico Internazionale d'Arte Moderna e Contemporanea 2003/2004. Molte sue opere figurano in collezioni private. Anna Maria Melis è socia del Circolo Culturale Marcello Serra e scrive delle poesie pubblicate in diversi numeri del periodico “Notiziario di poesia, arte e cultura” a cura del Circolo Culturale Marcello Serra. Nel suo sito Internet (http://web.tiscali.it/annamariamelis) è possibile ammirare le sue opere e leggere le sue poesie. 'La forma del pensiero.' Testimonianze di Fabio Virdis per Anna Maria Melis La sua arte non ha subìto condizionamenti da nessuna corrente pittorica contemporanea. Chi osserva le opere dell'artista, vede nel profondo della sua anima... timida, gelosa dei suoi segreti pensieri, riservata, a lei non servono tante parole, hanno voce le sue opere: i colori vivaci che servono a mettere in risalto le forme vicine, o quelli tenui, leggeri per dare profondità all'infinito. sicura nel disegno, proprietà di chi ha talento per l'arte. Nelle tele le sue pennellate sicure che tracciano il colore pastoso creano immagini cromatiche che danno voce ai suoi pensieri." (F. Virdis) "Arte e Poesia... Valori di Vita". Per Anna Maria Melis - Uta, 30/04/2002 Dopo aver letto i tuoi versi e riflettuto sul loro contenuto, mi sento in dovere di congratularmi con te. Nella tua collezione poetica viene fuori l'artista poeta, si vede il genio che osserva e coglie gli attimi, li rallenta e poi con abile estemporaneità trasforma in opera d'arte e in poesia, offrendosi e offrendo sensazioni di immensa emozione e grande effetto, per cui Anna Maria, continua nel tuo meraviglioso lavoro, attingendo alla fonte della tua intimità più profonda e portando fuori quei preziosi valori che ti distinguono. Soffermandomi un attimo su alcuni brani, riesco quasi a provare alcune tue sensazioni, vedo con i tuoi occhi l'amore e la pietà per la gattina malata, ma anche la critica e l'impotenza di punire l'uomo mostro, causa della sua infermità come a prova della sua totale ignoranza. Tutto mi viene trasmesso con chiara semplicità, come solo i grandi poeti sanno fare, mi colpisce la sincerità, la modestia e la tua genuina sensibilità di chi sa fare tanto e vuole ancora imparare tanto. Ci sono dei fattori che per la maggior parte degli uomini sono del tutto normali e insignificanti ma non per te, per esempio «la pioggia che cade bagna la terra e tutto ciò che la circonda, l'erba, le piante dando loro linfa vitale e innescando la metamorfosi», il tutto dà spunto alle tue riflessioni per cui provi gradevoli sensazioni e quasi preghi la natura di continuare a cullarti e così a farti ancora sognare. Sia per te sempre questa filosofia di vita.... La saggezza è di chi non smette mai d'imparare. (F. Virdis)
I L M A N I F E S TO D E L COSCIENZIONISMO Dopo il manifesto dell'Estrattismo, un altro gruppo artistico nato sulle sponde dell'Eridano. Dopo il manifesto dell'Estrattismo, presentiamo un altro gruppo artistico nato sulle sponde dell'Eridano. E che, come tutti i movimenti che si rispettano, ha deciso di declinare, con un Manifesto molto articolato e ricco di stimoli, le proprie intenzioni, gli scopi ed i progetti. Il creatore è Umberto Sardi, artista romano, nato nel 1951, da anni trapiantato in Piemonte. Dopo una lunga e prescelta esistenza in una nota Comunità esoterica, è ritornato nella cosiddetta vita civile, mettendo a frutto l'esperienza d'approfondimento della natura umana. Pensatore olistico, si dedica ora a molteplici attività, riunendo attorno a se discepoli anche stranieri. Nasce così il "COSCIENZIONISMO NELL'ARTE", già presente in apprezzate mostre a Torino, Parigi e più di recente a Roma. Sardi si definisce creatore della Quinta pittura, che, in sostanza, vuol dire andare oltre la quarta dimensione. L'artista coscienzionista è da sempre anticipatore della realtà, non vuole l'opera creativa segregata nelle casseforti buie ed inanimate, vittime del ritardo per la comprensione dell'arte come crescita esistenziale, pur sublimando e alimentando i più alti valori dello spirito umano. Con naturalezza e semplicità. Ha, chi aderisce al Manifesto, non soltanto estro e talento artistico, ma il desiderio di mettersi al servizio della crescita umana e della coscienza (e conoscenza) universale. L'Arte arricchisce l'esistere.
E l'esistere cresce e si definisce con tutte le parti della vita. Nel Manifesto ricorre spesso il concetto di AMORE. Che rappresenta, in effetti, il fil rouge della proposta coscienzionista. Roberto Curione
Alan Charlton Mario Nigro La galleria A arte Studio Invernizzi ha invitato l'artista Alan Charlton a ideare una mostra per "Art 43 Basel". Il progetto della mostra consiste in un dialogo tra la sua opera e quella di un altro grande maestro della contemporaneità, Mario Nigro. La galleria A arte Studio Invernizzi ha invitato l'artista Alan Charlton a ideare una mostra per "Art 43 Basel". Il progetto della mostra consiste in un dialogo tra la sua opera e quella di un altro grande maestro della contemporaneità, Mario Nigro. Charlton ha scelto di presentare un lavoro recente particolarmente rappresentativo, facendolo dialogare in modo attivo con opere degli anni Cinquanta di Nigro. Il legame tra queste due figure e momenti creativi è evidente nella volontà di rivisitare, contraddire e variare gli archetipi geometrici e strutturali del "fare" pittura: una scelta che contraddistingue entrambi gli artisti ed è stata da loro declinata secondo modalità differenti e parallele, in un dialogo a distanza che questa mostra intende proporre, confrontare e approfondire nella chiave privilegiata dell'attualità creativa di Charlton, che ha selezionato alcuni lavori di Nigro che sottolineano nel medesimo tempo il loro ruolo di radice fondante e anticipatrice, ma anche e sempre la possibilità di dare vita a nuovi linguaggi e autonomi spazi d'immagine. Il progetto espositivo non si limita ad accostare procedimenti operativi e risultati formali di due artisti di diversa generazione ma si pone anche come spazio attivo in cui la storia incontra e interagisce con il presente per accrescerne il significato. A conferma di questo legame, di Alan Charlton sarà esposto tra gli altri, il lavoro "Pyramid Grid Painting", 193,5x499,5 cm, del 2011, dove la modularità dei pannelli grigi interagisce con quella dell'elemento rettangolare dei "pannelli a scacchi" di Mario Nigro.
Art 43 Basel - Art Fair 14/17 giugno 2012 Hall 2.0 Stand B3 Basilea (Svizzera) Orari: 11.00 - 19.00 tel. +39 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it
Si inaugura sabato 2 giugno ore 19.00 la mostra "Fusion" dell'artista Tinamaria Marongiu, presentazione critica di Luigi Paolo Finizio. In esposizione una serie di installazioni "Box-Es". Luigi Paolo Finizio scrive: Ad osservarle le composizioni in scatolate con pareti trasparenti di plexiglass sembra che l'artista, Tinamaria, c'inviti a guardare oltre la consueta 'finestra' dell'arte. Come ad indurci ad attingere a un mondo di forme che nascono ad arte dalla realtĂ che ci attornia...
2/24 giugno 2012
Centro Civico Creobicce Via XXV Aprile - Gabicce Mare Orari: tutti i giorni 17.00 – 22.00 Informazioni: www.comune.gabicce-mare.ps.it
IMMAGINE DELLA LUCE Artisti della contemporaneità internazionale per Villa Clerici Rodolfo Aricò, Francesco Candeloro, Nicola Carrino, Alan Charlton, Carlo Ciussi, Gianni Colombo, Dadamaino, Riccardo De Marchi, Lesley Foxcroft, Igino Legnaghi, Mario Nigro, François Morellet, Pino Pinelli, Bruno Querci, Nelio Sonego, Mauro Staccioli, Niele Toroni, David Tremlett, Günter Umberg, Grazia Varisco, Elisabeth Vary, Michel Verjux, Rudi Wach.
Immagine della Luce è una mostra di artisti contemporanei internazionali che indaga il tema dell'interpretazione della dimensione luminosa da parte della creatività visiva, attraverso la presentazione di circa cinquanta opere (dipinti, sculture, installazioni) di ventitré tra i più importanti protagonisti europei attivi dagli anni Sessanta a oggi. Le opere sono selezionate e in alcuni casi ideate in relazione agli spazi stessi di Villa Clerici: in circa mille metri quadrati di superficie espositiva, suddivisi in quindici sale, l'allestimento ricrea al piano nobile della Villa un percorso specificatamente pensato per questa sede e teso alla sua valorizzazione culturale. La mostra, curata da Paolo Bolpagni e Francesca Pola e realizzata in collaborazione con A arte Studio Invernizzi, è occasione di definizione di una rinnovata immagine degli spazi espositivi di Villa Clerici, nell’ottica di sviluppo e diffusione di questa realtà museale sia in ambito internazionale sia in relazione alla città di Milano: un'identità attiva e propositiva, che intende farne il fulcro di un interesse durevole da parte di un pubblico il più possibile esteso. Il filo conduttore dell'immagine luminosa è stato individuato quale linea d'interesse privilegiata, in considerazione della sua attinenza diretta all'identità stessa del Museo, nato nel 1955, grazie al lavoro di Dandolo Bellini, come Galleria d'Arte Sacra dei Contemporanei. Villa Clerici e i valori che essa esprime trovano in questa mostra una possibilità di espressione in diretta relazione con la creatività contemporanea: la luce come metafora della spiritualità, come possibilità stessa del vedere e del comunicare tra uomini, come modalità di dar vita a immagini che facciano della creatività artistica un vero e proprio spazio di condivisione di ideali ed esperienze esistenziali, di incontro tra l'identità umana e le sue aspirazioni alla trascendenza, tra individuale e universale. Villa Clerici acquisisce così la propria valenza propositiva e attiva nella relazione con il presente e la sua arte, di cui diviene laboratorio vitale. L'esposizione è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese) contenente i testi introduttivi dei curatori e le immagini a colori di tutte le opere installate negli spazi della mostra: il catalogo non è pensato come semplice raccolta di testi e immagini, ma come un vero e proprio documento permanente, che esprime e promuove l'azione propositiva di Villa Clerici e dei suoi spazi nel presente e per il futuro. Sono inoltre previsti appuntamenti di approfondimento e eventi collaterali negli spazi di Villa Clerici, ideati specificamente in relazione ai contenuti della mostra e all'identità del Museo. Il calendario è in via di definizione. Orari: martedì e giovedì 10.00/22.00 mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00 - 18.00 Informazioni: tel. 340.3405184 - pressvillaclerici@gmail.com - www.villaclerici.it
Villa Clerici Via Terruggia 14 Milano
Dis - vel
Da una conversazione fra amici è nata l'idea di invitare gli ar opere che rimandino al problema dell'identità. Quadri, sculture, fotografie, pur nella differenza espressiva e cifra stilistica, l'identità è sottesa, allusa, nascosta, segretata, negata. L'identità è il "noumeno", l'essenza più autentica e profonda re, di cui spesso noi stessi non siamo neppure pienamente co Eppure solo in essa ci riconosciamo: può essere un sogno, u un travestimento, una follia, se solo in esso ognuno di noi si se stesso. Anche se talora può essere autoinganno.
lamenti
rtisti a presentare
nell'autonoma , mascherata,
a del nostro esseonsapevoli. una fede, un vizio, percepisce come
Mostra Collettiva 30 maggio/24 settembre Santa Giulia Residence via Santa Giulia 41 - Torino orari: 9.00 - 18.30 sabato e festivi su appuntamento Per informazioni: tel. 011.4367000 reception@santagiulia-artandwineresidence.com www.santagiulia-artandwineresidence.com
L E PA R T I M A N C A N T I Mostra personale di Riccardo De Marchi Dopo la mostra svoltasi al MACRO di Roma nel 2011, l'artista presenta in questa occasione opere pensate in relazione allo spazio espositivo. "Nella mostra attuale (24 maggio - 12 luglio) dal titolo 'Le parti mancanti' sono presentate diverse opere realizzate in acciaio inox a specchio, alluminio, plexiglas e polietilene. Il titolo si riferisce ad un lavoro dall'aspetto decisamente scultoreo, composto da 'trucioli' di alluminio e posto al centro di una delle sale. Si tratta di quelle parti che durante il processo di lavorazione sono state sottratte e asportate e che l'artista vuole porre in risalto proprio perchÊ sono la risultanza metaforica ma anche fisica dell'atto del forare. Le parti mancanti costituiscono il 'tolto' che viene restituito e riposizionato, come a ricreare un equilibrio di forze e che diviene parte integrante dell'nsieme della mostra, seppure trasformato nella forma e nella sostanza da quello originale". Nella prima sala del piano superiore viene esposta 'Spazio bianco', opera composta da volumi di plexiglas di vari formati mentre nella seconda sala si trova appunto il lavoro 'Le parti mancanti'. Al piano inferiore sono esposti due blocchi in plexiglas trasparente che, penetrando nella parete della galleria, danno vita all'opera Attraverso. Il buco-traccia-scrittura di De Marchi vuole essere non solo uno spazio mentale e fisico, ma propriamente un "luogo" ove l'arte si fa recupero della materialità concreta, plurale e finita del reale, attraverso l'imprimersi, il tracciarsi ed il ritracciarsi del gesto. La scrittura-foratura di De Marchi riporta la traccia del passaggio dell'artista all'interno di un percorso mentale, metaforico e soprattutto fisico, che trasforma l'assenza della materia in presenza, all'interno di un percorso in cui ciò che si percepisce come una mancanza, in realtà , non sparisce ma trova un altro luogo dove far emergere la propria esistenza. In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo bilingue con la riproduzione delle opere esposte, un saggio introduttivo di Antonella Soldaini e un aggiornato apparato bio-bibliografico.
La mostra, inserita in contesto rassegna ’Arte20’, il cui progetto ideato e realizzato dall’associazione culturale ‘La Bussola’ di Madignano, realizzata nella sua direzione artistica dall’Architetto Paolo Marchesetti, è visitabile fino al 22 giugno. La perfezione nel coniugare le sculture di luce di D’Anneo agli stimoli evolutivi di ‘Architetti Associati’ di Madignano. L’artista, presentato dal critico d’arte Chiara Duzzi, è stato particolarmente apprezzato e festeggiato dal folto pubblico intervenuto alla serata d’inaugurazione.