VERDI A MILANO ANNO VI
Giugno 2013
y r e l l a MG n o i t c e l l o C 1 luglio/31 agosto manifestazione apertura
sabato 29 giugno
SPIRITO VERDI mostra di
VITTORIO RAINIERI
luglio/dicembre 2013 Mil a no - sed i var ie Spirito verdi porta in visione esclusiva al grande pubblico milanese amante dell'arte e della lirica la collezione completa della rivisitazione pittorica di tutte le 27 opere del grande maestro Giuseppe Verdi.
VITTORIO RAINIERI L’artista di Giuseppe Verdi
Per la prima volta a Milano con il ‘Tour milanese
Con la manifestazione d’apertura di sabato 29 giugno p il via il ’Tour milanese’ di ‘Spirito Verdi’. Nella ricorrenza del bicentenario, il progetto di eventi d to a Giuseppe Verdi, alla sua vita, alle sue opere, al suo in un’interpretazione dell'arte contemporanea nella rice una rappresentazione autentica ed obiettiva dello spirito Verdiano. La ricerca introspettiva nella rappresentazione artistica, l'amore, il dolore, la sconfitta, il tradimento e la burla v no rappresentati dall'artista nei personaggi dei dramm diani. Le opere del maestro Vittorio Rainieri a rappresentar spirito verdiano attraverso l’esposizione in mostre in var locations milanesi, delle tavole raffiguranti le famose op Verdi, da luglio a dicembre 2013.
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Non era certo inaspettato il successo ne del festival dell’ambiente. In contesto manifestazione l'Artista ha presentato la mostra personale dal titolo: “MI GODO LA TERRA�. Un ciclo di quadri e installazioni di Elena de Varda racconta il legame profondo tra l'autrice e la natura in cui si riflettono ritmi reconditi, emozioni, colori e storie simili alle nostre, che l'artista cattura e traspone in varie tecniche e attraverso svariati materiali (plexiglas, tela, fotografia, pittura). Elena de Varda spesso si emoziona guardando una foglia od osservando il ritmo dell'acqua e cattura la natura ai bordi dei marciapiedi, nei parchi di Milano, nelle periferie e sempre si stupisce. Non sempre ha una macchina fotografica, spesso solo un taccuino, un cellulare, oppure la so dopo u durre
ODO LA TERRA
Un successo aspettato e meritato.
o riscontato dai lavori presentati dall’eclettico artista nella sua mostra alla seconda edizio-
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ola memoria. Attraverso la natura ci racconta delle storie, talvolta criptiche, decifrabili solo un attenta osservazione, conscia che la Natura si può solo imitare, raccontare, mai riproin quanto in ogni petalo, in ogni foglia si cela qualcosa di misterioso.
L’ O S S E S S I V I TA’ DEL SEGNO
PR VE AP
D a d a m a i n o e N i e l e To r o n i La galleria A arte Studio Invernizzi presenta ad “Art Basel 2013” un progetto espositivo che mette in atto un dialogo tra le opere di Niele Toroni e quelle dell’artista italiana Dadamaino. I lavori di Niele Toroni, caratterizzati da sequenze di impronte di pennello n. 50, a 30 cm di distanza le une dalle altre, lasciate su diversi tipi di superfici, con il loro ritmo costante e fedele a se stesso descrivono un possibile percorso, una successione di ipotetici percorribili passi che descrivono, con la loro esistenza fisica, un elementare e fisiologico rapporto col mondo sondandone al contempo lo spazio, per scoprirne l’essenza. Allo stesso modo, l’intermittenza dei segni tracciati da Dadamaino, volutamente frammentari e discontinui, apre un complesso dialogo con l’esistenza stessa, che si annuncia potenzialmente infinito e mutevole come l’essenza stessa del vivere, scandita dal tempo eppure appartenente all’inesauribile movimento dell’universo in divenire. Il progetto espositivo non si limita ad accostare i processi operativi ed i risultati formali realizzati dai due artisti, ma vuole valorizzare una significativa riflessione, relativa al valore della gestualità e del segno, che li contraddistingue entrambi e che viene da essi declinata secondo modalità differenti e parallele per confrontarle e approfondirle nella chiave privilegiata dell’attualità creativa.
At “Art Basel 2013” the A arte Studio Invernizzi gallery is presenting an exhibition project wh damaino. The works by Niele Toroni, characterised by sequences of marks made by a no. 50 brush a stant and faithful rhythm present a possible path, a succession of hypothetical passes that c gical relationship with the world, at the same time sounding its space in order to discover its In the same way the intermittence of the signs drawn out by Dadamaino, purposely fragmen complex dialogue with existence itself which is announced as being potentially infinite and ch of living, subject to the rhythm of time and yet belonging to the inexhaustible movement of th The exhibition project does not limit itself to flanking the work processes and formal results a It also wants to endorse a significative reflection regarding the value of the gesture and the tists and that is 'declined' by them according to different and parallel modalities, in this way gating these same modalities in the privileged key of today's creativity.
REVIEW: martedì 11 giugno 2013 ERNISSAGE: mercoledì 12 giugno 2013 PERTURA AL PUBBLICO: giovedì 13 - domenica 16 giugno 2013
Courtesy A arte Studio Invernizzi
L'ossessività del Segno Dadamaino e Niele Toroni 13/16 giugno 2013 Art Basel 2013 - Hall 2.0 Stand B3 PREVIEW: martedì 11 giugno 2013 VERNISSAGE: mercoledì 12 giugno 2013 APERTURA AL PUBBLICO: giovedì 13 - domenica 16 giugno 2013
hich creates a dialogue between the works by Niele Toroni and those by the Italian artist Da-
at a distance of 30 cm from each other and left on different types of surfaces, with their concan be crossed and that with their physical existence describe an elementary and physioloessence. Galleria: A arte Studio Invernizzi ntary and discontinuous, opens a Via Domenico Scarlatti 12, Milano hangeable as is the very essence orari: da lunedì a venerdì 10.00/13.00 - 15.00/19.00 he universe in its becoming. sabato su appuntamento achieved by the two artists. Informazioni: sign which characterises both artel. 02.29402855 comparing and more fully investiinfo@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it
Che cosa è la creatività Oggi torno a parlarvi di creatività presentandovi due articoli interessanti. Devo dirvi, e lo faccio con una certa soddisfazione, che fino a sei-sette anni fa non era così normale trovare, anche in inglese, buoni testi divulgativi sull’argomento, ed era raro trovarli in italiano: più facile imbattersi o in testi tecnico-scientifici, alcuni piuttosto astrusi, o nel bricolage in tutte le sue forme e declinazioni, dall’uncinetto ai gioielli di pasta di sale a come-decorare-la-vostra-
cucina. Oppure c’erano lunghi discorsi sullo sviluppo personale, fin troppo vibranti e venati di suggestioni new age. Insomma, eccovi qui le sintesi. Come sempre, se avete qualche minuto in più vi invito a leggervi la fonte, cliccando sul link arancione. Che cosa è la creatività Più che uno skill, una capacità che si può imparare, è un mindset: un atteggiamento mentale che va coltivato. È pensiero flessibile, aperto, rispettoso… comprende la possibilità di imparare dal fallimento e l’attitudine a esplorare lacune e incongruenze.
à e che cosa la uccide? Pensiero critico e pensiero creativo sono diversi: il primo è capace, applicando strumenti analitici, di intercettare le risposte sbagliate, ma il secondo riesce a individuare le domande sbagliate (posso aggiungere che l’espressione di pensiero creativo spesso può innervosire oltremisura chi fa, anche a ragione, molto affidamento sul pensiero critico). Nelle organizzazioni, creatività e inattività risultano antitetiche: la creatività nasce dall’azione, ed è meglio rischiare il fallimento che rinunciare all’azione. Impossibile gestire processi creativi secondo regole consuete (lo scrive Robert Sutton della Harvard Business School, non un qualsiasi picchiatello). La leadership creativa è rara, e non può prescindere dall’etica, dall’empatia e dal rispetto. L’articolo (in inglese) è breve, denso, e contiene diversi link che vi invito ad esplorare. I sette maggiori killer della creatività. Cattiva sorpresa: fino al 1990, quoziente medio d’intelligenza e punteggio medio nei TTCT, il test di Torrance sulla creatività (il più affidabile di tutti) crescono insieme. Dopo quella data, il punteggio medio di creatività sembra decrescere in modo rilevante. Come mai? L’articolo indica i sette maggiori ostacoli alla creatività (sono abbastanza d’accordo con questa lista) e indica un modo per neutralizzarli o, almeno, per negoziarci, che riporto tra parentesi. Eccoli, qui di seguito. 1, controllo eccessivo (bisogna riconoscerlo, e fare domande aperte sfidando credenze radicate). 2, paura e ansia (bisogna accettare il fallimento, l’incertezza e l’ambiguità come parte integrante dei processi creativi). 3, eccesso di pressione e di adrenatina (bisogna riconoscere, in primo luogo, le proprie reazioni all’essere sotto pressione, e poi è necessario trovare modi equilibrati per gestire tempi ed energie). 4, isolamento e omogeneità (meglio esporsi intenzionalmente a persone, idee, informazioni diverse. Cercare approcci mentali diversi). 5, assenza di motivazione e passione, apatia (sono spesso connesse con atteggiamenti cinici o sarcastici, che vanno identificati e “smontati”. Ritrovare le proprie passioni originarie e a partire da queste ricominciare ad agire). 6, mentalità ristretta, schemi di pensiero ricorrenti e automatici, pregiudizi (metter da parte quello che si presume di sapere. Recuperare una sorta di “innocenza creativa”, mettersi “nei panni di qualcun altro”). 7, pessimismo (lavorare sul linguaggio e sulle definizioni. Ri-incorniciare le esperienze negative. Cambiare sguardo). L’articolo, in inglese, è scritto in modo leggero ma contiene alcune intuizioni rilevanti, e alcune considerazioni non ovvie. Te s t i e i m m a g i n i t r a t t i d a ‘N u o v o e u t i l e ’ F o n t e : w w w. n u o v o e u t i l e . i t C o n c e s s i o n e ‘N u o v o e Ut i l e ’ - r e d a zi o n e @ n u o v o e u t i l e . i t .
F E S T I VA L D E L
Happy crea ha partecipato alla
LA CREATIVITA’ IN MOSTRA
AMBIE SOSTE
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L L’ AM B IE N T E
a seconda edizione del festival
A ALL’IDROSCALO
L’A R T E D E L L E M A N U A L I TA’ NEL RIUTILIZZO D I M AT E R I A L I
L’INGEGNO E FANTASIA DEL RIUSO