marzo 2012

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marzo 2012

ANNO V

JOCAND L’essenza nelle forme


JOCAND La ricerca ossessiva dell’artista nello svincolare il colore dai suoi canonici riferimenti naturali, incentrando la ricerca sui componenti fondamentali, quali forme, linee e colori.


L'eliminazione degli elementi ritenuti superflui, alla ricerca dell'essenza che intende rappresentare in una forma ancora pi첫 concreta di quella presente in natura. Le linee semplici attraversano completamente l'idea per delimitarne meglio lo spazio, altre a suddividere l'opera.


L'Arte contemporanea 'Prende Forma' fra Danza, Fotografia, Scultura, Pittura, Architettura ..... e prossimamente Poesia....

Una performance di Arte Contemporanea che apre nuove prospettive al concetto e all'espressione artistica ed esprime dei contenuti attraverso delle forme coordinate in un insieme organico fra danza, fotografia, scultura-pittura, installazione architettonica. Ambiti diversi in stile, materia, strumentazione; oggetti simbolici che hanno sempre e comunque un significato caratterizzante, in modo specifico, l'idea dei "Fogli" e della chair (carne)....Non un dialogo tra arti diverse ma una diversa forma d’arte, ricerca sulla visibilità e nella visibilità. E in effetti potrebbe trattarsi della nascita di un nuovo periodo storico-sociale, perché se è vero che non può esservi un'arte al di fuori del proprio tempo e della propria storia, "Fogli" si presta bene alla novità e costituisce un "documento" non solo storico, ma anche sentimentale per le forti emozioni che la performance suscita fra gli spettatori i quali vengono come "rapiti" dalla suggestiva scenografia, dalle musiche e dal fruscio lieve dei Fogli sapientemente "maneggiati" dalle abili movenze di Katia di Rienzo che li "penetra" e li esplora scomponendoli in lunghe e flessuose immagini fluttuanti per ricomporle poi nell'opera definita, ovvero lo scatto d'autore (dove l'autore è il fotografo e professore Massimo Cappellani) che diviene la "materia visibile" da dove si dipana questo viaggio in retrospettiva, "dell'invisibile" con una nuova capacità di esprimere la visione del mondo e della civiltà che l'ha prodotta...e cioè l'attuale... L'evento artistico "Fogli" partito grazie all'idea

O F

progettuale dei suoi fondatori e organizzatori (Di Rienzo, Cappellani, Biondi, Pennacchi) e realizzato in primis a Roma, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma - Drugstore Gallery e ospitato successivamente nel convegno internazionale "Merleau-Ponty et l'esthétique aujourd'hui", presso l'Università degli Studi di Milano, ha avuto un'ottima annata di estimatori suscitando grande interesse ed apprezzamenti ovunque. La rappresentazione del 3 dicembre 2011 presso la Galleria di Architettura "Come se" diretta dall'architetto Rosetta Angelini, è stata all'altezza delle aspettative per tutti coloro che vi hanno assistito. L'ambiente minimalista, quasi informale e "raccolto"; le pareti abbellite dalle fotografie del Cappellani che accogliendo i visitatori preludevano alla performance; sullo sfondo della sala l'installazione con i Fogli e le immagini fotografiche che su di essi prendono vita... Grandi tele con immagini immortalate a richiamare scenari contemporanei di una carne tormentata. Esse declinano l'aspetto pittorico della chair, coagulando un orizzonte totalizzante, simultaneo darsi di passato e presente, che fonda e precede le singole figure. Il corpo (della Di Rienzo che si "intrufola" fra i Fogli) diviene parte di questi percorsi aesthetici, una "parte totale", come una lastra a doppia faccia.


I L G Il campo visivo così costruito rivela a poco a poco una serie di condensazioni ontologiche, di fogli "scaglionati in profondo" che trasformano lo spazio fisico in uno spazio topologico, dove ogni superficie visibile dimora nella sua 'molteplice unità con il tutto. Gli ospiti assistono quasi in religioso silenzio. Alcuni di loro, intervistati al termine della rappresentazione, diranno che sembrava loro di essere proiettati in una nuova dimensione, a volte drammatica e inquieta, altre volte struggente ed emozionante; il momento dell'esplorazione corporea dei fogli di "carne" ha suscitato in molti un ritorno al momento della nascita...- mi son visto quasi inconsciamente a percorrere faticosamente la via per venire al mondo - ha commentato uno dei tanti presenti. Altri hanno apprezzato le stupende immagini fotografiche, l'installazione architettonica di Roberto Biondi e l'installazione pittorica di Vincenzo Pennacchi; altri ancora la bravura e grazia della danzatrice paragonandola ad una "libellula", come il simpatico ultranovantenne e trasteverino d.o.c. Alberto Terracina che oltre al plauso per l'esibizione artistica ha colto l'occasione per raccontare un pezzo della suo lungo vissuto. La performance, come ogni momento di festa che si rispetti ha avuto anche un momento conviviale con ottimo vino e succulenti pietanze "casarecce". Fogli ha proseguito il suo tour 2011, domenica 11 dicembre al "Teatro Valle" occupato, dove "da mezzogiorno a mezza-

notte" si sono alternate performance, eventi e dibattiti vari curati da A.R.I.A. , un'associazione culturale che vuole dialogare con il tessuto culturale e sociale del territorio romano, cercando di avvicinare l’ARTE CONTEMPORANEA ai non "addetti ai lavori", affermando quindi la volontà, da parte degli artisti, di creare un ponte tra l’ARTE e la CITTÀ. In questo contesto, il team di Fogli ha presenato un estratto della performance che hanno chiamato "Fogli in A.R.I.A", con l'innesto di un inervento dell'artista Emanuela Fiorelli. Doveroso e piacevole chiudere questa presentazione di Fogli evidenziando la loro partecipazione, sempre nel 2011, in diretta video da Roma, nel padiglione " Immagine Italia, l'Arte ambasciatore della cultura italiana nel mondo" presso la XXI Fiera dell'arte contemporanea di Istanbul , rappresentando di fatto l'arte contemporanea italiana all'estero. Prossimi lavori del gruppo prevedono l'aggregazione della Poesia.... L'auspicio e l'augurio è quello che questo fenomeno artistico divenga presto patrimonio culturale, rendendolo espressione di questo tempo e consacrandolo alla storia dell'arte e dell'umanità. Carmen Minutoli - gennaio 2012


M A RC O C A G N O L A T I

‘L'Artista 1976 - 2012’ mostra personale Dopo il successo bissato a Roma di "Artists to Artist", mostra organizzata nel 2009 con il patrocino del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Roma in occasione del centenario di Giovannino Guareschi e replicata "a sorpresa" nel 2010, arriva nel 2012 la personale commemorativa a Brescello. Brescello (RE): Domenica mattina, 12 febbraio, nonostante le intemperie, più di 300 visitatori erano presenti alla vernice della personale di 'Marco Cagnolati'. L'Artista 1976 - 2012" presso il museo "Guareschi e il Cinema"; una personale commemorativa nel piccolo paesino della bassa reggiana noto ai più quale location dei famosi films del ciclo guareschiano "Peppone e Don Camillo". Cagnolati dal 1983 è presente alle "Artexpo" di Parma, Latina, Bari, "Arte Fiera" Bologna, Parigi,Basilea, New York ... Partecipò nel 2001 a La Biennale di Venezia 49° Mostra Internazionale d'Arte "Platea dell'Umanità", esponendo al "Global Heli Art Tour" e aderendo al progetto "Bunker Poetico". La critica d'Arte, Benedetta Morenghi che sta preparando la tesi di Arte Contemporanea presso la sede di Ravenna dell'Università di Bologna, ha spiegato al pubblico il percorso artistico evolvente di Marco Cagnolati come esempio di disciplinata evoluzione verso la concretezza espressiva. Durante la settimana di avvio della mostra è stata vistata anche da alunni della scuola media.


L'ultima personale in loco risaliva al 2002 durante la quale gli è stata consegnata la poesia "All'Artista", oggi presente in mostra. Nella mattinata di domenica 12-22012 più di 300 ammiratori del maestro hanno sfidato le glaciali intemperie di queste ultime settimane, alias la neve cha ha colpito gran parte d'Italia; alle ore 11,00 era già difficile entrare al "Museo Guareschi e il Cinema" di Brescello - RE- per il "pienone di visite". Sold-out quindi per la vernice con coffee-tea break della personale di Marco Cagnolati. Successo palpabile, pubblico delle grandi occasioni nel museo per osservare dal vivo un intelligente talento tecnico e innovativo ancora prorompente dopo 36 anni di carriera espositiva. Il quadro artistico evolutivo è stato descritto con solida competenza dalla Critica d'Arte ufficiale accompagnando i visitatori nel percorso che ha portato l'artista verso la conquista delle più alte vette della creatività artistica. Lo storico dell'arte An-

gelo Leidi è intervenuto per complimentarsi e per ricordare la formazione culturale proveniente dal territorio padano citando il presente Galliano (mito del Po). Facebook ha comunicato che l'evento culturale piace anche al critico Alberto Agazzani. La mostra terminerà il 4 marzo. Carmen Minutoli - Roma






Ferenc Pinter la pittura grafica La Galleria d' arte Little Nemo presenta una bella mostra Dedicata all'artista Ferenc Pinter, nato ad Alassio (Sv) nel 1931 e scomparso nel 2008. La Galleria d' arte Little Nemo - via Ozanam 7, int. cortile, a Torino, specializzata nel divulgare l'arte del fumetto, presenta una bella mostra dedicata all'artista Ferenc Pinter, di padre ungherese e di madre toscana, nato ad Alassio (Sv) nel 1931 e scomparso nel 2008. Costretto a lasciare l'Italia all'inizio del secondo conflitto mondiale per la cagionevole salute del padre, che di lì a poco morì nella natia Budapest, riuscì a rientrare in Italia dopo la fallita rivoluzione del 1956. Perseguitato in patria per non avere aderito al partito comunista, riuscì comunque a sopravvivere con piccole collaborazioni. A Milano potrà esprimere tutte le sue qualità collaborando con la Mondadori per 32 anni, dal 1960 al 1992. Le copertine dei più famosi romanzi stampati dall'editore mantovano furono opera sua, da Maigret ad A. Christie, fino ai famosissimi Oscar. L'artista dichiarò sempre una totale avversione all'olio ed all'acrilico, preferendo operare con la tempera e la matita grassa. I numerosi studi e bozzetti presenti in mostra non vanno considerati opere minori, in quanto rivelano il magistero e la sintesi con i quali Pinter creava le architetture della sua "pittura grafica". Roberto Curione


La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura giovedì 8 marzo 2012 alle ore 18.30 una mostra personale dell'artista francese François Morellet. Dopo la mostra svoltasi al Centre Pompidou di Parigi nel maggio 2011, l'artista presenta negli spazi della galleria lavori appartenenti a differenti cicli di opere pensate in relazione allo spazio espositivo. Nella prima sala del piano superiore espone quattro opere di grandi dimensioni appartenenti alla serie "Cloneries", realizzate a metà degli anni '90, mentre nella seconda sala viene presentata l'opera del 2010 "Lunatic weeping and neonly n°

François Morellet

Cloneries, Mal barrés, Diagonales hors cadre, 2+4 angles droits

Al piano inferiore vengono esposte sette opere su tela e neon appartenenti al ciclo "Mal barrés, Diagonales hors cadre e 2+4 angles droits". In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo bilingue con la riproduzione delle opere in mostra, un saggio introduttivo di Claudio Cerritelli, una poesia di Carlo Invernizzi e un aggiornato apparato bio-bibliografico. François Morellet (con Dadamaino e Günter Uecker) ha inaugurato gli spazi della galleria A arte Studio Invernizzi nel 1994 e ha realizzato mostre nel 1997, nel 2000, nel 2005 e nel 2009.

"Diagonales hors cadre n°1" 2011, acrilico su tela su legno e neon bianco, cm 132x132.


LUCIANO CARINI L e c r o m a t i c h e v i s i o n i d i Ve n e r e C h i l l e m i tra simbologia e mondo informale Di origini Siciliane, ma residente da molti anni ad Avigliana, in provincia di Torino, Venere Chillemi è un'artista dal lungo curriculum con mostre prestigiose tenute in tutta Italia, nelle principali capitali d'Europa e poi, ancora, negli Stati Uniti d'America, Emirati Arabi, Cina ed Egitto. Ha inoltre partecipato alla Quadriennale di Roma 2011 e nel mese di aprile una sua antologica è stata ospitata presso la Torre San Mauro di Almese (TO). Interessante e articolato anche il suo percorso artistico che, nel corso di oltre quarant'anni di pittura, ha conosciuto vari momenti espressivi e che ha spaziato dalla pittura alla scultura con periodi di forte lirismo dedicati anche alla poesia. Artista a tutto tondo, dunque, carica di vitalità ed energia e che continua incessantemente a produrre in una specie di multidisciplinarietè artistica dove i vari ambiti si fanno "vasi comunicanti" dialogando tra loro dando vita ad un'unica grande vena espressiva. Dopo un primo periodo di area Espressionista caratterizzato da colori forti e linee decise, (Nolde, Munch ecc) la sua espressione ha iniziato gradualmente a farsi più leggera ed elegante e le forme ad acquisire linee essenziali e movimento acquistando dinamismo e verticalità. L'artista, insomma, da questo momento inizia un percorso autonomo, libero e personale fatto di ricerca dentro se stessa e le tecniche espressive per individuare un proprio mondo, un proprio linguaggio, tematiche e argomenti di carattere universale tutti legati all'uomo e all'esistenza, alla sfera spirituale e all'interiorità. I suoi dipinti subiscono così una profonda metamorfosi e le sue figure, prevalentemente femminili, vengono immerse in atmosfere magiche e sognanti, ai confini del reale. Con queste opere, Venere Chillemi inizia il suo straordinario percorso dentro il Surrealismo e il Simbolismo alla ricerca di verità nascoste, di valori dimenticati, di risposte a domande ancestrali riferite all'uomo e al suo umano esistere. Spinta da queste motivazioni, nel 1998 fonda una vera e propria scuola "I Semi di Sesamo" improntata sulla sua particolare visione dell'arte intesa come terapia e conoscenza, come grande strada per riscoprire origini e identità, per superare limiti e confini.

Una ricerca continua, quella dell'artista piemontese, che non conosce soste e che oggi è pervenuta ad una maturità straordinaria che si manifesta attraverso una gestualità istintiva e spontanea di matrice informale supportata da una scala cromatica luminosa e potente. Da fondi scuri e raccolti si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti, che diventano simbolo e metafora dell'ignoto e dell'inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell'anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, la pura creatività, l'ispirazione del momento. Così facendo, colore e gesto vengono a costituire intime e suggestive atmosfere di un simbolismo ancora e sempre presente all'interno del quale, spesso, permangono tracce leggere ed evanescenti di realtà capaci di creare un ponte di comunicazione tra il visibile e il non visibile, tra spirito e materia. Straordinario e di grande effetto l'uso quasi costante dell'oro, magico elemento di unione tra l'umile natura umana e il sovrannaturale. E a questo nobile metallo Venere Chillemi ricorre anche nelle sue sculture ottenendo risultati di grande effetto. Così le sue totemiche creazioni, da cui fuoriescono straordinarie figure femminili, sembrano plasmate nell'oro e, come caravaggesche meduse, si protendono verso l'umana debolezza ad indicare un percorso di conoscenza e purificazione. La rassegna, che chiuderà il 16 febbraio, è visitabile tutti i giorni, ad eccezione del lunedì, dalle ore 16.30 alle 19.30. Luciano Carini


TORINO INTERNAZIONALE Torino ha bisogno di calarsi sempre più a fondo in una dimensione internazionale Piero Fassino sindaco di Torino, e l'assessore alla cultura Braccialarghe a fine settimana voleranno San Pietroburgo per firmare un'intesa con il sindaco della metropoli russa Georgij Poltavcenko. Un accordo di collaborazione tra le due città, Torino offre il suo sistema dell'arte contemporanea, il cinema. L'accordo con San Pietroburgo per lo scambio di opere d'arte, però, sarà soltanto il primo passo. Ne seguiranno altri, con altre città, ancora da concordare. L'Ermitage non ha bisogno di presentazioni, ospita una delle più importanti collezioni d'arte del mondo; l'edificio in origine faceva parte dell'importante reggia imperiale che per due secoli ospitò le famiglie degli zar, fino al 1917, anno dell'inizio della Rivoluzione d'Ottobre. Il museo espone opere di Caravaggio, Francesco Casanova, Paul Cézanne, Leonardo da Vinci, Jacques-Louis David, Edgar Degas, Paul Gauguin, Fra Filippo Lippi, Henri Matisse, Claude Monet, Pablo Picasso, Pierre-Auguste Renoir, Rembrandt, Pieter Paul Rubens, Tiziano, Vincent Van Gogh, Jacob Van Ruisdael, Diego Velázquez e moltissimi altri artisti. Stefano Rollero

GIULIANA LIGUORI Dialogo fra luci e colori Il dialogo tra luce e colori è il fondamento tecnico ed espressivo imprescindibile della pittura di Giuliana Liguori, fine artista che raffigura paesaggi incantati in una dimensione di assoluta serenità, visti con il rispetto di chi sa contemplare ed apprezzare le meraviglie della natura. Nei suoi quadri é poi essenziale la continua ricerca artistica svolta con diuturna dedizione, sorretta da una profonda cultura storica che permette una creatività variegata, basata soprattutto sul sincretismo tra le migliori tradizioni disegnative e coloristiche europee. La pittrice, grazie anche ai numerosi viaggi e trasferimenti di residenza, riesce sempre ad attingere ad un vastissimo retroterra che rende ogni sua opera tanto doviziosa di sensibilità espressiva, quanto immediatamente riconoscibile in uno stile pervaso da sapienza pittorica ed equilibrio, scaturiti dalla concreta volontà di estrinsecare il suo personale concetto di arte come ragione di vita. Walter Nicolosi

FRANCESCO TABUSSO Lutto nel mondo del torinese Lutto nel mondo dell'arte Torinese. Si è spento ieri sera, all'ospedale Mauriziano di Torino, il pittore fiabesco Francesco Tabusso. Un grande maestro, nato nel 1930, è stato negli anni'50 fondatore insieme ad Aimone, Casorati, Chessa, Niotti, della rivista "Orsa Minore" e nel 1954, appena ventiquattrenne, partecipa alla Biennale di Venezia. Nel 1975 realizza la Grande Pala Absidale "Il Cantico delle Creature" per la Chiesa di San Francesco d’Assisi a Milano. Stefano Rollero


DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI 64° ANNIVERARIO A 64 anni di distanza dalla firma della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, quanto sono globali i diritti sanciti? Prendendo spunto dall'esperienza in Tanzania di un italiano, l’ing. Riccardo Viani, l'invito a riflettere. La società contemporanea impone spesso dei ritmi di vita che sembrano precostituiti ed obbligati ai quali a volte è quasi impossibile sottrarsi. Stancanti, routinari, scontati (quando non effimeri), per molti logoranti...Logico quindi programmare vacanze distensive e “rigeneranti” in “corpore e mens” e scegliere mete turistiche allettanti e pieni di confort (spesso altrettanto stancanti e forse altrettanto effimeri); ma in fondo è anche legittimo godere delle proprie vacanze come meglio si crede, quindi privilegiando il pieno relax per tornare poi sui posti di lavoro carichi di nuove energie. L’esperienza che invece ha voluto fare l’Ing. Riccardo Viani di Roma, è alternativa e per questo interessante. Dal 30 luglio al 22 agosto del 2011 ha visitato la Tanzania con le sue realtà e venendo a contatto con il “difficile vivere quotidiano” degli autoctoni . Un’esperienza che anche a distanza di molti mesi racconta volentieri per far conoscere un pezzetto di quel vissuto ma soprattutto per divulgare e far porre l’attenzione su molti dei problemi sopportati dalla popolazione indigena; problemi esistenziali che per il "tecnologico e informatizzato" modus vivendi dei paesi cosiddetti civilizzati e sviluppati è difficile da comprendere; ma che non possono non “lasciare un segno" e farci riflettere sulla realtà esistente in questi posti che mettono ancora una volta in luce la forza e le tante speranze di quei popoli e soprattutto i gaps tuttora esistenti nelle nostre società, “globalizzate in tutto, ma poco nel rispetto dei diritti dell’uomo”, a dispetto di quella storica dichiarazione che 64 anni fa sanciva l’universalità dei diritti umani. L'intervista denota anche l'attenzione che un gruppo italiano di volontari riserva all'Africa e la sua gente, quindi solidarietà ed amicizia. CM: Come è nata l’idea di questo viaggio in Tanzania? R.Viani: A capodanno del 2009 mi recai ad Assisi e conobbi Alessandra in un gruppo di servizio che si occupava di organizzare l’accoglienza a centinaia di giovani che, da ogni parte d’Italia, sarebbero giunti in Assisi per festeggiare l’arrivo del nuovo anno ringraziando il Signore; l’evento è pianificato ogni anno dal Servizio Orientamento Giovani (SOG) dei Frati Minori francescani dell’Umbria, presso la Basilica di S. Maria degli Angeli in Assisi. Tra i vari partecipanti, Alessandra mi presentò suo fratello Fabrizio e la sua compagna Sara con i quali ebbi modo di approfondire l’amicizia nel corso di ulteriori eventi (il ‘Canto nella notte’ e la ‘Marcia Francescana’) organizzati dai frati di Assisi; nel 2010, partecipai al loro matrimonio in Villafranca Piemonte concelebrato da Padre Melodious Mlowe e dall’ar-

civescovo della diocesi di Songea, sita in Tanzania, Mons. Norbert Mtega. CM: Padre Melodious e Mons. Norbert, …. Songea, Tanzania… sono stati quindi loro l’imput? R.Viani: Si, conobbi questi due sacerdoti africani che mi avrebbero accompagnato, nell’estate 2011, nella mia esperienza in Tanzania; nacque così il mio contatto con il gruppo di Torino denominato Marafiki (che nella lingua ufficiale della Tanzania, ovvero il Ki-Swahili, significa “Amici”), di cui Fabrizio fa parte.. CM: Marafiki/Amici… un gruppo che crede nell'Amicizia (probabilmente quella vera e con la "A" maiuscola)...bello... la scelta del nome non poteva essere più azzeccata; quando è nato questo gruppo? R.Viani: circa 10 anni fa dall’incontro tra Padre Melodious, trasferitosi per qualche mese in Italia per approfondire gli studi religiosi nonché apprendere la lingua italiana, e l’allora parroco di Villafranca Piemonte, don Tonino, che ben presto, insieme ad un gruppo di giovani, organizzò un primo viaggio in Tanzania proprio nel paesino natale di Padre Melodious, Mundindi: qui realizzarono i primi progetti (sostegno all’asilo e costruzione di una Chiesa). Con il passare degli anni, il gruppo si è arricchito di nuovi “Amici”. CM: ...quindi la decisione di recarsi in Tanzania...dove? R.Viani: affascinato dalle precedenti esperienze dei Marafiki, lo scorso luglio giunsi in Dar es Salaam, la città più estesa della Tanzania, e rincontrai Padre Melodious che mi avrebbe accompagnato con la jeep per oltre 1.200 km alla scoperta delle varie realtà della Tanzania. CM: 1200 km in jeep.. e cosa l'ha colpita maggiormente di quei luoghi? R.Viani: Ho scoperto che la povertà di questi luoghi, a differenza del Corno d’Africa, non è causata tanto dal fabbisogno di cibo (qui fortunatamente, almeno nei posti che ho visitato, il suolo è ben coltivato e l’agricoltura e l’allevamento di carne bovina e suina sono sviluppati e diffusi, anche se con mezzi e strutture che a noi sembrerebbero arcaici), quanto piuttosto dalla mancanza di infrastrutture che rende difficile qualsiasi collegamento ed irrealizzabile l’eventuale commercio di prodotti agricoli e/o qualsiasi altra forma di lavoro. CM: una povertà territoriale per mancanza di infrastrutture? R.Viani: ...probabilmente anche per tali motivi, oltre ad ulteriori aspetti storici e/o ad altri fattori che sicuramente mi sfuggono considerato il breve tempo a disposizione per approfondire la conoscenza di uno Stato così complesso ed articolato; certo è che la Tanzania è una delle Nazioni più povere del mondo con un reddito annuo pro capite di circa € 180 o poco più. CM: per cui la gente deve privarsi di tutto o quasi... R.Viani: già, come accade in questi casi critici, i problemi si susseguono a catena e pertanto, la mancanza di lavoro rende praticamente impossibile ai genitori sostenere i propri figli alle scuole superiori e/o alle università, nonché provvedere alle spese mediche o, tantomeno, all’acquisto di abiti; (a conferma, i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (2006) attestano che solo il 55 per cento della popolazione aveva accesso a fonti di acqua potabile mentre l'accesso ai servizi igienici adeguati era limitato ad un esiguo 33 per cento). CM: i giovanissimi....come affrontano tutto questo? Dalle sue foto si notano ragazzi sorridenti...ma è così? R.Viani: I bambini e/o i ragazzi indossano quotidianamente gli stessi abiti, costituiti da maglioni dello stesso colore (rosso, blu, verde o grigio a seconda della scuola) che, oltre ad essere sporchi, presentano ovunque strappi/scuciture; alcuni adolescenti sono affetti da HIV, altri giovanissimi contraggono la malaria (endemica in Tanzania) che rappresenta la principale causa di morte nei bambini che sopravvivono al periodo neonatale.


ziamento di € 10.000 ha permesso la realizzazione delle fondazioni e l’innalzamento delle pareti; servono altri € 15.000 per la copertura in lamiera. CM: una particolarità di questo modus vivendi tanzanese? R.Viani: Quello che mi ha colpito è che anche i ragazzi, in alcuni giorni pomeridiani prestabiliti, collaborano con entusiamo insieme ai professori ed ai sacerdoti alla costruzione del dormitorio oppure a preparare il terreno per la coltivazioni di ortaggi e piante da frutto, a raccogliere e stoccare il mais per l’inverno: tutti sono uguali, senza distinzione di ruolo, e collaborano insieme al miglioramento ed al mantenimento del luogo dove vivono. Tutti conoscono il motto di S. Benedetto: “Ora et Labora”. Nel seminario di Lighano non si insegnano solo materie accademiche; è una scuola di vita da cui escono uomini, non solo studenti. I ragazzi hanno un entusiasmo contagioso, sono contenti di studiare e di poter migliorare la propria condizione e, in futuro, di poter aiutare i propri familiari ed amici. Solo pochissimi diventeranno preti. Si sentono un grande Famiglia e si aiutano a vicenda; trasmettono molta speranza per il proprio futuro. CM: un momento "toccante"? R.Viani: Una domenica di agosto, finita la messa, il rettore, Padre Regnald, Padre Melodious, le suore benedettine, gli insegnanti e i ragazzi si sono riuniti per farsi fotografare davanti al dormitorio in costruzione: è un segno per ringraziare il gruppo Marafiki di quanto fatto finora e di quanto farà prossimamente. E' un ringraziamento realmente sentito e fatto con grande dignità. CM: da quanto ha raccontato si percepisce che questo viaggio le ha riservato vere emozioni... R.Viani: si...anche se le emozioni vissute non si riescono a spiegare a parole, ma si devono vivere perché, è proprio vero, chi va in Africa si rende conto di ricevere più di quanto riesce a donare. Il 10 dicembre 1948, è stata proclamata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: per la prima volta nella storia dell'umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo. Ognuno di noi, per il solo fatto di essere nato, gode dei diritti sanciti nella Dichiarazione. Ognuno di noi, indipendentemente dal luogo nel quale è nato e vive, gode di questi diritti. Ognuno di noi ha diritti civili, politici, sociali, economici, culturali. Ognuno di noi è uguale agli altri. Oggi, nel 2012 a 64 anni di distanza da quella firma, possiamo dire che è sempre così? No..non è sempre così.. e quanto emerge dal "diario di bordo in Tanzania" dell'Ing. Viani ne è una dimostrazione. Una bella esperienza che ha il sapore di cose vere; dell'importanza di valori, quali l'Amicizia e la Solidarietà, così tanto spesso scarsamente considerati o peggio, obliati. Un invito a riflettere e per quanto possibile, un invito a diffondere e anche ad agire, per migliorare. Solo così quella storica “Dichiarazione” avrà un senso.

CM: prima ha accennato alla situazione difficoltosa dei collegamenti... R.Viani: si nell’entroterra numerose strade, se così si possono chiamare, non sono asfaltate e sono costituite semplicemente da distese irregolari di terra rossa che penetra dappertutto; ho ripensato alle parole di un mio amico, Alessandro, che è andato più volte in Tanzania, ovvero: “qui l’unica cosa bianca è il sorriso della gente”... CM: molta gente che si occupa di volontariato e sostegno ai paesi dell'Africa vi si recano con assiduità e ne promuovono lo sviluppo sociale ed economico...nei luoghi che ha visitato ciò emerge? R.Viani: Durante il viaggio, Padre Melodious mi ha mostrato i numerosi progetti realizzati in questi anni dal gruppo Marafiki: adozioni a distanza, asili, dormitori scolastici, biblioteca, lago artificiale per la piscicoltura, impianto fotovolatico, pozzi o canalizzazioni di acqua sorgiva. CM: quindi l'intervento solidale dall'Europa (in questo caso dall'Italia) verso questi paesi funziona... Vengono realizzati molti progetti? R.Viani: nel caso del gruppo Marafiki, Padre Melodious mi ha confidato che l’aspetto che l’ha più colpito in questi anni non è tanto ciò che questo gruppo ha realizzato, ma il modo con cui ha raggiunto gli obietti prefissati ovvero: - la semplicità: in tutti questi anni il gruppo non si è organizzato con un proprio logo o statuto, non avvisandone l’immediata necessità; i progetti si decidono congiuntamente alla Diocesi di Songea e sono stati finanziati, principalmente, con la vendita di artigianato tanzanese e di calendari, nonché con offerte di benefattori e l'organizzazione di eventi ... sempre grazie al “passaparola”; - la continuità: in questi 10 anni, per 1 mese (di un periodo dell’anno che solitamente è agosto), almeno un volontario del gruppo Marafiki si è recato a proprie spese in Tanzania per condividere le diverse esperienze e testimoniare, una volta rientrati in Italia, i futuri progetti da realizzare - l’entusiasmo con il quale si affrontano i progetti, anche se poi non semCarmen Minutoli -Giornalista Corrispondente da Roma - 9 febbraio 2012 pre si riescono a realizzare nel breve periodo. ©Le foto scattate in Tanzania sono gentilmente concesse dall'ing. R.Viani a corredo. CM: semplicità, continuità, entusiasmo...Logiche così naturali (e purtroppo ormai così lontane dalle nostre città); saranno ovviamente applicati a qualche progetto in corso? R.Viani: proprio così...dopo aver percorso con Padre Melodious tutti quei km con la jeep, siamo arrivati nel seminario “Stella Matutina” di Lighano, immerso completamente nella foresta a sud/est di Songea, dove è ubicato il nuovo progetto che il gruppo Marafiki sta attualmente sostenendo: la costruzione del dormitorio maschile che sarà riservato agli studenti del penultimo ed ultimo anno della scuola superiore. Qui ho conosciuto il direttore del seminario, Padre Regnald Moyo, che mi ha spiegato come è importante che i ragazzi che frequentano la scuola rimangano a dormire all’interno del complesso scolastico: in tal modo riescono a concentrarsi sullo studio stando lontano da situazioni familiari spesso non facili; ovviamente possono decidere di incontrare i genitori e/o i loro cari ogni volta che lo desiderano. CM: come verrà finanziato il progetto? R.Viani: Il dormitorio è parzialmente costruito grazie al contributo del Sig. Batista del gruppo Marafiki che con uno stan-


TIEVENTIEV La Gallery dei Peccati: Invidia - collettiva fino a 1 mar Zingari Gallery, Roma Daniela Birindelli - personale fino a 1 mar Galleria 'Studio C', Piacenza Giuliano Ghelli - personale fino a 1 mar Galleria Arianna Sartori, Mantova Cristina Ariagno - personale fino a 3 mar Galleria Monteleone, Palermo Rudy Dore e Gianluca Sturmann - doppia personale fino a 3 mar Violabox art Gallery, Genova Maria Pia Lo Verso - personale fotografica fino a 3 mar Libreria del Mare, Palermo Ilde Barone, Ezio Cicciarella - doppia personale fino a 3 mar Galleria Quadrifoglio, Siracusa Mireille Arditi - personale fino a 3 mar Chie Art Gallery, Milano Giulio Galgani - personale di pittura e scultura fino a 4 mar Chiostro del Bramante, Roma Alberto Zanchetta. CRANIOSCOPIA - collettiva fino a 4 mar Galleria Rubin, Milano Scarti d'autore - mostra del riciclo d'arte fino a 4 mar Spazio Le Artigiane, Roma Catia Cannata - personale di pittura fino a 6 mar Caffè Divina, Busto Arsizio (Va) Made in Italy... a Vienna - collettiva fino a 8 mar Zebra labor, Vienna Gilberto Colzato - personale fino a 8 mar Galleria Arianna Sartori, Mantova Francesco Mai - personale fino a 9 mar Italian Cultural Institute, Varsavia Pierflavio Gallina - personale fino a 9 mar Ermanno Tedeschi Gallery, Roma Arturo Schwarz - mostra multimediale e interattiva fino a 9 mar artandgallery, Milano Architecture - collettiva di fotografia fino a 9 mar Galleria Vanio, Roma Maurizio Massi - personale fino a 10 mar Galleria Edarcom Europa, Roma Bruno Budassi in arte Del Buda - personale fino a 11 mar spazio zero, Gallarate (Va) Silvana Chiozza - personale fino a 11 mar Galleria d'Arte Spazio 120, Roma Brahim Achir - personale fino a 13 mar Museo di Villa Doria Pamphilj, Roma Gianni Cuomo - personale fino a 15 mar Galleria Marelia, Bergamo Pete Wheeler - personale fino a 17 mar Galleria Poggiali e Forconi, Firenze Sergi Barnils - personale fino a 17 mar Galleria Eventinove, Torino Franco Viola - personale fino a 18 mar Museo Civico Branda C., Castiglione Olona (Va) Art Dialogue on the Silk Road - collettiva fino a 18 mar Palazzo Libera, Villa Lagarina (Tn) La verità è nuda.. - collettiva fino a 20 mar one piece art gallery, Roma

Roberto Fallani - personale fino a 22 mar Material ConneXion, Triennale di Milano Michael Ajerman - personale fino a 24 mar Galleria Marcorossi, Milano MACT/CACTyou! Project - collettiva fino a 25 mar CACT, Bellinzona (CH) MACT/CACTyou! Project - Exhibition fino a 25 Mar 2012 CACT, Bellinzona (CH) Mattia Moreni - personale fino a 30 mar Galleria Centro Steccata, Parma Ristruttura - collettiva fino a 30 mar ProjectB, Milano Fergus Greer/Johnny Rozsa - doppia personale fotografica fino a 31 mar Camera16, Milano MM Hasta la Muerte/Fino alla Morte - collettiva fino a 31 mar Galleria Miomao, Perugia Enrico Lombardi - personale fino a 31 mar Galleria Sant'Angelo, Biella Openstudio - collettiva fino a 31 mar Metronom, Modena Elisa Abela - personale fino a 31 mar s.t. foto libreria galleria, Roma 21/31 mar Spaziottagoni, Roma

ZOO DI LEGNO mostra collettiva

2 marzo - 9 aprile 2012 Museo regionale di scienze naturali - Torino

François Morellet mostra personale

8 marzo - 3 maggio 2012 A arte Studio Invernizzi - Milano


VENTIEVENT Ipazia D'Alessandria - collettiva 2/18 mar Nuovo Polifunzionale, Caselle Torinese Visioni impossibili - mostra 1/11 mar Museo Nazionale "Leonardo da Vinci", Milano Alessia Nardi - personale 2/24 mar Galleria Il Sole, Roma Band on the Roof - concerto 3 mar Rosso Borsieri, Milano MONILIUS - mostra di gioielli contemporanei 3/4 mar Palazzo del Baraccano, Bologna Internal dialogue - collettiva artisti israeliani 3/5 mar La Macina di San Cresci, Greve in Chianti Cesare Borsacchi - personale 3/15 mar Galleria "Studio C", Piacenza Gabriele Zabelli - personale fotografica 3/15 mar MR Libro, Castiglione delle Stiviere (Mn) 40° Esposizione di Arte Contemporanea - mostra d'arte 4/11 mar Sala Castello, Bitritto Adam Marusic - personale 5/23 mar Galleria Tondinelli, Roma Igort - mostra di tavole originali e serigrafie 9 mar/2 apr Sala Porta S. Agostino, Bergamo Hans Steiner - mostra fotografica 10 mar/3 giu Museo Villa Cedri, Bellinzona (Ch) Le figure in cera a Venezia e in Italia - mostra 10 mar/25 giu Palazzo Fortuny, Venezia Miró! Poesia e luce - mostra d'arte 16 mar/10 giu Chiostro del Bramante, Roma Di luce propria - immagini e poesie 17/25 mar Palazzo del Podestà, Firenze Gaël Bourmaud - personale 17 mar/3 mag Galleria Marelia, Bergamo Maria Pizzi - personale 21/31 mar Spaziottagoni, Roma Peter Lodato - personale 29 mar/29 apr Villa di Donato, Napoli

GIANFRANCO D O N AT I mostra personale

28 febbraio - 31 marzo 2012 Antico Caffè Tommaseo - Trieste

Vi a G a r e g n a n o , 4 1 20156 Milano Te l . 0 2 3 0 8 6 0 5 1 - F a x 0 2 3 8 0 1 0 0 2 7

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